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febbraio 2014 - IC Gallicano Nel Lazio

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febbraio 2014 - IC Gallicano Nel Lazio
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Il Gallettino
Febbraio 2014
MIELE DELLA SOLIDARIETA’
Lo scorso 26 gennaio si è svolta la giornata monmondiale dei malati di lebbra, organizzata per raccogliere fondi da destinare alla cura di questa malattia che ancora oggi colpisce molte persone dei
paesi del Terzo e Quarto Mondo. L’iniziativa dal
titolo “ il Miele della Solidarietà” è stata organizzata dall’Associazione AIFO, fondata nel 1961 da Raoul Follereu noto per la sua dedizione alle persone
malate di lebbra e tutt’oggi ancora molto vicina a
queste persone sofferenti. Anche la nostra scuola ha
voluto partecipare a fianco dell’AIFO per il quarto
anno consecutivo all’iniziativa benefica “ il Miele
della Solidarietà”, per raccogliere fondi destinati
all’acquisto di medicinali costosi per curare questa
malattia ma anche per consentire un tenore di vita
migliore per queste persone che soffrono.
Noi alunni ci siamo documentati e abbiamo realizzato dei cartelloni sulla vita di Follereau e la statistica di lebbra in tutto il Mondo; poi con il miele,
inviatoci dall’AIFO abbiamo raccolto una cospicua
somma che abbiamo inviato all’Associazione. Ringraziamo
in particolare le prof.sse Fazi e Sordi per la lor
o presenza in questo progetto e per l'importante
messaggio sulla vita che ci hanno trasmesso m
a ringraziamo soprattutto gli abitanti di Gallicano che non hanno rinunciato a partecipare con
grande solidarietà acquistando il miele per aiutare le
persone affette da questa grave malattia.
Gianmarco Letizia III F
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SEZIONE A
bambini di 3-4-5 anni
“TRACCE DI NOI”
PREMESSA
Ogni gesto grafico è un movimento del corpo
Promuovere il linguaggio grafico risveglia la sensibilità tattile e
propriocettiva e la ricerca di armonia fra gesto ed emozione. La
possibilità di movimento e di azione creativa da parte del bambino della scuola dell’infanzia assume la funzione di ricerca, di
equilibrio fra stati emotivi espressione corporea e grafica e la
certezza di lasciare tracce di sé.
Obiettivi di apprendimento
Sperimentare la possibilità di esprimere se stessi attraverso il
libero movimento
Scoprire le potenzialità espressive e grafico-pittoriche del corpo
in movimento
Incontrare e comunicare con altri attraverso il corpo
BOCCA PER SOFFIARE
MANI PER DIPINGERE
CORPO PER DANZARE
MANI E PIEDI... ARTISTICI
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Giovedì 27/02/2014 . Teatro a scuola “Mille e un granello” di Irene Tarzia e Simona Gan-
dola (sand artist).
Un simpatico burattino ha accompagnato i bambini nel fantasioso mondo dei racconti di Rodari,
Esopo ed Andersen. Le storie sono state illustrate su sabbia in tempo reale e proiettate sul fondale
del teatrino.
Martedì 5 marzo 2014. Tutte le sezioni .
FESTA A SCUOLA—TRAVESTIMENTI DA PAGLIACCIO con materiale riciclato: piatti di plastica, sacchetti
del pane, vecchie camicie, bottigliette di plastica, carta e cartoncino. Pittura con tempere e acrilici.
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Prima di Natale, la maestra Paola ci ha chiesto quale fosse stato l’argomento svolto a scuola che più ci è piaciuto.
Senza neanche guardarci tra di noi abbiamo “votato” le lezioni che hanno riguardato la “Nascita della Lingua Italiana”.
La maestra dopo averci detto che l’italiano, come tante altre lingue, nasce dal Latino, ci ha fatto vedere come alcune
parole che usiamo ancora adesso derivano da quella lingua e questo ci ha affascinato molto: abbiamo capito che tutto
ha una storia, compresa la nostra lingua. In seguito lei ci ha spiegato che non tutti erano istruiti; il popolo ad esempio
parlava il “volgare” che deriva dal latino “vulgus” cioè “popolo”. Il “volgare” è stato diffuso anche grazie a un grandissimo poeta Dante Alighieri che con le sue opere ha contribuito a diffondere il “nuovo linguaggio” e proprio per
questo, adesso, stiamo leggendo qualche “canto” della Divina Commedia di cui vi parleremo nel prossimo numero
del giornalino…. La nostra maestra Paola ci ha detto che quel volgare si è trasformato nei nostri dialetti per poi arrivare alla vera e propria Lingua Italiana.
A questo proposito abbiamo ricercato le parole in dialetto gallicanese e ci siamo divertiti un mondo e così le abbiamo
raccolte e ve le facciamo leggere. Buon divertimento!!
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Bardassu = bambino
Cungulina = bacinella
Velignà = vendemmiare
Ciammaruga = lumaca
Ciammaruga nuacchia = lumaca senza casa
Maddimà = questa mattina
Mosciarelle = castagne
Narculiare = attorcigliare i rami della vigna
Volavarzula = insetto che vola
Cellittu = uccello
Cellittòlu = uccellino
Recchini = orecchini
Tronitu = tuono
Aremmuccasse = cadere
Muccu = viso
Pummidoro = pomodoro
Fullacciano = fico maturo
Ficora = fico
Prunca =prugna
Pérsica = pesca
‘Nserra = chiudi
Raccia = braccia
Cugginitu = tuo cugino
Fratitu = tuo fratello
Patritu = tuo padre
Ziutu =tuo zio
Soreta =tua sorella
Tiraturu=cassetto
Scuru=sportello della finestra
Nonnetu=tuo nonno
Petalinu=calzino
Cascaturellu=separatore di sementi
Setacciu=setaccio
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Corogghia = fazzoletto piegato a corona
Spianatore= asse da lavoro
Stennerellu= matterello
Parannanzi= grembiule da cucina
Zinale= grembiule
Cocozza= zucca
Culicà= dormire
Caglina= gallina
Bela=sotterrare
Lena=legna
Cancellu=cancello
Azzeccà=salire
Tengo=ho(avere)
Allu=al
Lu=il
Zicchiu=secchio
Olepe=volpe
Mattò = mattone
Muru=muro
Lu portafogghio=il portafoglio
Lu pifferu= il flauto
Rappagghiu=grappolo d’uva
Lu zainu=lo zaino
Lu montò = il montone
Scarpi= scarpe
Cappellu= cappello
Dindarolu= salvadanaio
Le ghiai= le chiavi
Classe V A
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L’ammirazione è apprezzare una persona per quello che fa o pensa, si può ammirare una maestra, un attore, un familiare, un cantante, uno studioso… Queste
persone diventano, per chi le ammira, un modello da seguire.
La persona che ammiro di più è Malala Yousufzai, una ragazza di 16 anni nata
in Pakistan. Ce ne ha parlato la nostra maestra Paola.
Malala ha lottato ,e ancora lo sta facendo, per l’istruzione delle donne nel suo
Paese e ha sfidato i talebani che sono le persone
che comandano lì; infatti loro non vogliono che
le persone abbiano cultura perché così facendo
sono “ più facili da comandare”. Malala denunciò tutto pubblicamente affinché il mondo sapesse le ingiustizie che stavano facendo nel suo
Paese.
I talebani un giorno le spararono in testa mentre
stava tornando da scuola con il pulmino, fortunatamente non l’hanno uccisa ma le sue condizioni erano gravi, talmente gravi che l’hanno portata in ospedale a Londra.
Qualche tempo dopo sentii dal telegiornale che era fuori pericolo, non stavo in
me per la gioia perché così adesso poteva lottare ancora per raggiungere il suo
obiettivo.
Io ammiro Malala perché non ha avuto paura di dire quello che pensava pur sapendo il rischio che stava correndo e una sua frase che ha detto lei e che abbiamo scritto in classe dice : “Dateci penne per scrivere prima che qualcuno metta
armi nelle nostre mani”.
Io penso che se tutti avessimo lo stesso coraggio e unissimo le nostre voci opponendoci alle ingiustizie, il mondo sarebbe un posto migliore.
Valentina Campari V A
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Il fratello dell’agnello ucciso
dal lupo
Siamo al palazzo della giustizia nel mondo dei sogni...
-Chiamo l'accusa, il fratello dell’agnellino che si suppone sia stato ucciso dal lupo. L'agnello fece un passo avanti e disse:- Mio caro lupo,
perché hai mangiato mio fratello?-Il lupo ribatté: - O caro il mio ingenuo agnello, questa è la natura, io sono un predatore e tu la
preda- ; - Quindi lo ammetti,
vecchio zuccone!-. Ovviamente
si, ma non mi potete mettere
nel recinto visto che questa è la
catena alimentare!-. Dopo un
lungo minuto di silenzio il giudice disse:- Purtroppo è vero, ha
ragione il lupo perché se non
mangiasse morirebbe; fatto sta
ho deciso che: il lupo dovrà mangiare vegetali per un mese e non
voglio discussioni! Il caso è
chiuso-.
Camilla Cappuccini 1G
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Una formica stava nel suo formicaio a dormire, la cicala sudata, stancata per il suo lavoro, per rallegrarsi
cantava le sue belle canzoni. E la formica gli disse
con tono infastidito: -Smetti di cantare, non riesco a
dormiredormireE la cicala rispose:
-Non stare lì impalato a dormire, vieni a procurarti da
mangiare, morirai di fame! Io non ti darò niente durante l’inverno!l’inverno!Arrivato l’inverno la formica morì di fame. La cicala al
funerale della formica cantò le sue belle canzoni.
Rossella Oana
IG
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Noi alunni della seconda G, in questo articolo vogliamo parlare della nostra classe e delle
varie attività svolte durante l’anno scolastico. Siamo una classe abbastanza omogenea, anche se in precedenza ci sono state delle incomprensioni ed offese nei confronti di alcuni alunni. Dopo vari interventi della dirigente scolastica, stiamo diventando più uniti. Stiamo
facendo diversi lavori di gruppo ed uscite didattiche per conoscerci meglio.
In una delle prime uscite che abbiamo fatto ci siamo recati al cinema di Palestrina per votare i cortometraggi (filmati educativi) su temi sociali; nelle successive abbiamo visto un
film: “La bicicletta verde”. Sempre al teatro di Palestrina abbiamo assistito allo spettacolo
“Beige”, una commedia teatrale dedicata alle diversità etniche e alle discriminazioni razziali. Pochi giorni fa, insieme alla I G ci siamo recati al tetro di Gallicano, per assistere allo
spettacolo “Giulietta e Romeo”, una tra le più famose tragedie di Shakespeare. Abbiamo anche aderito al progetto di intercultura, di cui già i nostri compagni hanno parlato, e dove abbiamo venduto piati tipici di varie nazioni. Inoltre poco tempo fa si è tenuto, nelle classi seconde dell’ istituto, il progetto “Produzione alla salute“ dove degli psicologi hanno affrontato insieme a noi i problemi adolescenziali; durante i due incontri abbiamo simulato delle
situazioni quotidiane, con cui ci ha fatto riflettere sui nostri comportamenti. Infine, recentemente tutta la scuola ha partecipato a un progetto di scienze con professori specializzati in
materia di cui parleremo nel prossimo numero.
Prima di concludere, volevamo fare anche dei ringraziamenti ai nostri professori, specialmente GRAZIELLA GHEZZI che ci aiuta sempre e ci supporta, nonostante i nostri comportamenti.
In poche parole, questa è la nostra classe, e ci vogliamo troppo bene, nonostante tutti gli ostacoli che abbiamo incontrato.
SARA SORDI
DAIANA GRILLI
GIADA PATRIZI
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Una multinazionale è un sistema di produzione con unico centro decisionale
(casa madre) che controlla tutte le filiali sparse nel mondo. La multinazionale si
può suddividere in 3 parti: Localizzazione, Identità e Struttura. La localizzazione di una multinazionale dipende da 3 fattori: l’accesso ai mercati esteri, la distanza geografica dalla casa madre rispetto alla posizione dalle altre filiali per
scambi commerciali più veloci , l’ordinamento giuridico nazionale del paese in
qui viene collocata la filiale. Gli Stati Uniti sono la metà delle maggiori multinazionali e ne troviamo circa 500. L’identità di una multinazionale dipende da vari
fattori per questo possiamo trovare 4 tipi di multinazionale: Imprese internazionali che operano in un solo paese e hanno filiali all’estero; Imprese multinazionali che operano all’estero con almeno ¼ dei propri impianti di proprietà; Imprese transnazionali che appartengono a operatori di paesi diversi; imprese sovranazionali che operano in tutto il mondo seguendo solo le norme internazionali. Le multinazionali hanno grandi fatturati pari a quello degli Stati Uniti, esse
occupano 12 milioni di lavoratori. Le multinazionali hanno una organizzazione
interna molto sviluppata e ramificata , in modo da controllare in ogni momento
le proprie filiali. Per ogni filiale troviamo: un Sales Director che è il direttore alle vendite, un Sales Finance che è il direttore amministrativo e uno Human Resources che è il direttore del personale questi a loro volta sono controllati da un
direttore che lavora nella casa madre e controlla l’efficienza del lavoro che svolgono e l’entrate mensili della filiale. Esistono 3 tipi di multinazionale: Le aziende multinazionali orizzontali gestiscono stabilimenti produttivi, situati in diversi paesi, con lo scopo di produrre merci simili o uguali. (esempio: McDonald’s).
Le aziende multinazionali verticali gestiscono stabilimenti produttivi in diversi
paesi, con lo scopo di produrre merci che servono come materie prime per altri
stabilimenti in altri paesi (esempio: Adidas). Le aziende multinazionali diversificate gestiscono, in diversi paesi, stabilimenti produttivi che non sono né orizzontalmente, né verticalmente, né direttamente o non direttamente collegati tra
loro (esempio: Microsoft). Molte multinazionali sfruttano i paesi sottosviluppati
localizzando in quei posti le filiali e assumendo personale a pochi euro al mese
sfruttando la gente che vive in quei paesi. Tutto questo si potrebbe risolvere usando in tutte le filiali sparse nel mondo una stessa politica interna, un esempio
su tutti sarebbe avere uno stipendio unico per tutti, cosa che purtroppo non accadrà mai.
Riccardo Baroni
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Tra i ricordi di infanzia hai memoria di qualcosa : cibo , oggetto , luogo o
persona che odiavi oppure che amavi in particolare ? Racconta
Non ho molti ricordi della mia infanzia , ma nella mia mente è rimasta impressa una
figura che aimé non sopportavo proprio ovvero ”zia“ Liberata .
In realtà non era veramente una zia , ma fin da giovane era amica di mia nonna e per
non dispiacerla , tutti la chiamavano così . Era un’ anziana ma arzilla signora , che indossava tutti i giorni lo stesso scialle . Teneva molto a quel pezzo di stoffa in quanto
gliel’ aveva regalato sua figlia prima di morire . Infatti da tempo la figlia era affetta
da un tumore che arrivò poi allo stato terminale , portandola così alla morte . Forse
era per quel motivo che non mi lasciava mai in pace , magari le mancava sua figlia ,
quella che lei definiva il “suo tesoro più grande”. Ma torniamo al punto principale … Erano tanti i motivi per cui non la sopportavo , per esempio mi preparava delle pappette
di cavolfiore e broccolo immangiabili . Inoltre mi comprava e mi faceva indossare degli abitini rifiniti con merletti e pizzi : veramente inguardabili e molte altre cose …
Insomma mi trattava come una bambolina e questo mi faceva arrabbiare moltissimo .
Ma la cosa che mi faceva veramente imbestialire erano i pizzicotti sulle gote , in verità non mi piaceva riceverli da nessuno ma i suoi pizzicotti erano dei momenti orribili !
Non molto tempo fa purtroppo “zia” Liberata è morta . E quando me l’ hanno detto sono scoppiata a piangere , perché in fondo le volevo bene ed anche se le sue attenzioni
mi soffocavano , credo che mi mancherà quella vecchia ma arzilla signora …
Giorgia Vecchio 2H
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San Valentino è la festa che tutti gli innamorati aspettano. Non è come tutte le
festività in cui si è costretti a stare in famiglia, ma questa magnifica giornata gli
innamorati e le innamorate, specialmente giovani, la passano in modo romantico.
Per gli adolescenti single invece il San Valentino può essere mal vissuto, soprattutto se in questo periodo si guardano le vetrine dei negozi tutte addobbate per i
piccioncini: cioccolatini a forma di cuore, cuscini con scritto TI AMO ecc… Se
poi capita di andare a Roma e fare una passeggiata lungo Ponte Milvio, si avverte in modo particolare la festa di San Valentino, vedendo gli innamorati attaccare il lucchetto alla sua inferiata e buttare la chiave nel Tevere dopo essersi giurati eterno amore.
Per questo motivo i/le giovani ragazzi/e single cadono in una fase di malinconia,
sui social network scrivono frasi infelici del tipo: Spero che vi lascerete tutti il
13 sera!! Ma la frase più famosa è: San Valentino è alle porte… Chiudetele!!
In realtà crediamo che queste persone vogliamo solo avere un/a ragazzo/a.
Camilla Cappuccini e Asia Cristini. 1G
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