Strutture iterative Strutture iterative Strutture iterative I cicli in C
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Strutture iterative Strutture iterative Strutture iterative I cicli in C
2 Strutture iterative Strutture iterative Problema: Visualizzare i numeri interi da 0 a 1000 Soluzione printf("0\n"); printf("1\n"); printf("2\n"); printf("3\n"); printf("4\n"); ... Non è davvero una buona idea… ma con le conoscenze attuali non c’è alternativa Ver. 2.4 © 2010 - Claudio Fornaro - Corso di programmazione in C 3 Strutture iterative 4 I cicli in C Vorremmo scrivere: “Esegui l’istruzione: printf("%d\n", i); con i che assume i valori da 0 a 1000 ” i=0 stampa i percorso chiuso, detto “anello”, “loop” o “ciclo” i=i+1 V i<=1000 F Per “tornare indietro” si potrebbe utilizzare un’istruzione apposita, ma per questioni di chiarezza si utilizzano strutture sintattiche che fanno “tornare indietro” solo se la condizione di ripetizione è vera Le strutture iterative sono comunemente dette cicli o loop In C i cicli sono controllati da una condizione di permanenza nel ciclo: fintantoché la condizione è vera, si esegue il corpo del ciclo (il blocco di codice da eseguire più volte) 5 Ciclo WHILE 6 Ciclo WHILE Fa eseguire un blocco di codice fintantoché una certa condizione è vera Valuta la condizione prima di eseguire il blocco condizione while (condizione) blocco Viene valutata la condizione: F V blocco Se la condizione è inizialmente falsa, il blocco non viene eseguito neppure una volta senza il ‘;’ se è vera esegue il blocco torna su a valutare nuovamente la condizione se è falsa passa ad eseguire le istruzioni successive al blocco La condizione può essere un’espressione qualsiasi (come nel costrutto if) 7 Ciclo WHILE Esempio Il seguente codice somma i valori introdotti finché non viene dato il valore 0 somma = 0; scanf("%d", &v); while (v != 0) { somma += v; scanf("%d", &v); } printf("Somma: %d", somma); 8 Ciclo FOR Come il ciclo WHILE fa eseguire il blocco fintantoché la condizione è vera for (espr1;condizione;espr2) senza il ‘;’ blocco Viene calcolata espr1 (soltanto la prima volta) Viene valutata la condizione: se è vera: esegue il blocco esegue expr2 torna su a valutare nuovamente la condizione altrimenti (se è falsa): passa ad eseguire le istruzioni successive a blocco 9 Ciclo FOR 10 Ciclo FOR Il flow-chart corrispondente è il seguente: expr1 condizione F V blocco expr2 La condizione può essere un’espressione qualsiasi, se manca viene considerata pari a 1 expr1 e/o expr2 possono mancare (ma i separatori ‘;’ devono esserci ugualmente) Esempio Stampa i numeri interi da 0 a 1000 for (i=0; i<=1000; i++) printf("%d", i); Una variabile come i nell’esempio precedente che tiene conto del numero di iterazioni viene detta variabile di conteggio o indice Notare che, nell’esempio, dopo che il ciclo è stato eseguito completamente, i vale 1001 11 Ciclo FOR Il ciclo FOR è un ciclo WHILE riscritto in modo tale da raggruppare tra le parentesi tutto ciò che gestisce l’indice: inizializzazione (espr1), controllo (condizione) e aggiornamento (espr2) for (espr1;condizione;espr2) blocco Il ciclo FOR precedente equivale a: expr1; fuori dal corpo del ciclo! while (condizione) { blocco expr2; } 12 Ciclo FOR Esempio Questo ciclo WHILE: i=0; while (i<=1000) { printf("%d", i); i++; } e questo ciclo FOR: for (i=0; i<=1000; i++) printf("%d", i); sono equivalenti, ma il secondo è più compatto 13 La variabile di conteggio 14 Scelta tra ciclo FOR e WHILE Talvolta è conveniente che il nome della variabile di conteggio sia corto per questioni di leggibilità del codice Esempio for (i=0; scanf("%d",&v[i])!=EOF; i++) tot += v[i]*v[i-1]*v[i+1]; totValoriLetti = i; Quando il numero di iterazioni è noto a priori (e quindi il ciclo è controllato da un indice), è preferibile (per chiarezza e stilisticamente) utilizzare un ciclo FOR che raggruppa in un punto solo l’inizializzazione, il controllo e l’aggiornamento dell’indice Qui v[i] viene usata nel corpo del ciclo più volte, quindi è conveniente usare come indice i e non la variabile totValoriLetti che invece viene assegnata alla fine del ciclo La modifica della variabile di conteggio dentro il ciclo for viene considerata pratica da evitare in quanto può rendere il codice complesso 15 Ciclo DO-WHILE 16 Ciclo DO-WHILE Fa eseguire un blocco di codice fintantoché una certa condizione è vera Valuta la condizione dopo aver eseguito il blocco blocco V condizione F Anche se la condizione è inizialmente falsa, il blocco viene eseguito almeno una volta Nella letteratura questo ciclo viene detto ciclo Repeat-Until (dove però se la condizione è vera si esce dal ciclo: non è di permanenza) do { blocco }while (condizione); con il ‘;’ La condizione può essere un’espressione qualsiasi che produce un valore Le graffe sono opzionali, ma consigliabili (proprio con la graffa di chiusura subito prima della keyword while) per distinguere facilmente il ciclo WHILE dal ciclo DO-WHILE 17 Ciclo DO-WHILE 18 Scelta tra ciclo WHILE e DO Esempio Somma i valori dati finché non viene introdotto il valore particolare 0 somma = 0; do { scanf("%d", &v); somma += v; }while (v != 0); Notare che il valore v viene comunque addizionato a somma (ma in questo esempio non causa problemi: somma uno 0) Si può sempre passare da un tipo di ciclo ad un’altro modificando (poco) il programma La scelta tra ciclo WHILE e ciclo DO-WHILE è spesso ovvia e questione di preferenze personali 19 Programmazione strutturata Nasce dalla necessità di regolamentare e standardizzare le metodologie di programmazione Un linguaggio strutturato deve avere almeno i seguenti 3 tipi di strutture: La sequenza: ossia la possibilità di definire un blocco di istruzioni (le graffe in C, ma anche il semplice elenco di istruzioni) L’ alternativa: costrutti di selezione (if e switch) L’ iterazione: costrutti per ripetere uno stesso blocco di istruzioni (for, while, do-while) 20 Programmazione strutturata Le strutture di un linguaggio strutturato devono avere le seguenti caratteristiche: ogni struttura (compresi i blocchi controllati) deve avere un unico punto di ingresso e un unico punto di uscita (così da non avere altre interazioni con l’esterno e poter essere considerata come un’unica macro-istruzione) ogni struttura può avere nel blocco controllato altre strutture (di ogni tipo) Un programma è strutturato se usa solo le strutture indicate nei modi indicati sopra Il linguaggio C è strutturato, ma permette anche di scrivere codice non strutturato 21 Programmazione strutturata Break In Linguaggio C si ha programmazione non strutturata quando si usano le istruzioni: 22 goto break continue return multipli in una funzione Quando si richiede una programmazione strutturata le istruzioni precedenti sono tutte vietate Dette istruzioni possono talvolta dare vantaggi anche non marginali per chiarezza e velocità di esecuzione, ma non se ne abusi Per uscire da un ciclo immediatamente, senza aspettare la valutazione della condizione, si può utilizzare l’istruz. non strutturata break Dopo il break, l’esecuzione continua dalla prima riga successiva al blocco while (condizione) { istruzioni... if (condizione_particolare) break; istruzioni... } Il break può essere usato per gestire condizioni particolari e infrequenti (non deve essere il metodo normale di terminazione del ciclo) 23 Break Esempio Somma fino a 10 valori dati in input. Per introdurre meno valori, introdurre 0 somma = 0; for (i=0; i<10; i++) { scanf("%d", &v); if (v == 0) break; somma += v; } printf("Somma = %d\n",somma); 24 Break La formulazione equivalente strutturata è: esci = NO; somma = 0; for (i=0; i<10 && esci==NO; i++) { scanf("%d", &v); if (v == 0) esci=SI; else somma += v; } printf("Somma = %d\n",somma); i++ 25 Continue Continue Per passare immediatamente all’iterazione successiva, si può utilizzare l’istruzione non strutturata continue Per effetto dell’istruzione continue: 26 Schema con ciclo while while (condizione) { istruzioni... vengono saltate tutte le istruzioni dalla continue fino alla parentesi di terminazione del corpo del ciclo se si tratta di un ciclo for, viene eseguita expr2 if (condizione_particolare) continue; l’esecuzione riprende dalla valutazione della condizione istruzioni saltate se eseguito continue } 27 Continue Schema con ciclo do-while do { istruzioni... if (condizione_particolare) continue; istruzioni saltate se eseguito continue }while (condizione); 28 Continue Esempio Somma i valori dati finché non viene introdotto il valore 0, ignorando i negativi. somma = 0; do { scanf("%d", &v); if (v < 0) continue; somma += v; }while(v != 0); 29 Continue 30 Lettura di valori La formulazione equivalente strutturata è in questo caso più chiara: somma = 0; do { scanf("%d", &v); if (v >= 0) somma += v; }while(v != 0); Quando non si può sapere a priori il numero di valori che verranno introdotti dall’utente si deve trovare un modo per stabilire la fine dell’input: Si chiede all’utente quanti valori verranno introdotti Si prevede un valore particolare che quando introdotto indica la fine dell’input, tale valore è detto sentinella (es. lo 0 degli esempi precedenti) Si chiede all’utente di segnalare la fine dell’input mediante l’immissione di un codice di controllo detto End Of File (EOF) che viene riconosciuto e segnalato dalle stesse funzioni di input (mentre la sentinella viene riconosciuta dopo l’input) 31 Lettura di valori La costante EOF è un valore intero definito in stdio.h (in genere vale –1) Viene prodotto dall’utente premendo: 32 Lettura di valori Windows Control-Z e poi INVIO Linux/Unix Control-D Le funzioni scanf e getchar restituiscono EOF quando l’utente indica la fine dell’input In modo analogo gets restituisce NULL N.B. Le combinazioni di tasti Control-Z e Control-D spesso vengono scritte ^Z e ^D, ma NON si ottengono con il carattere ^ : si deve invece premere il tasto Control e poi la lettera Esempio di lettura di sequenza di lunghezza ignota di valori dalla tastiera, la lettura termina con l’introduzione di un EOF printf("Terminare con EOF\n"); while (scanf("%d", &a) != EOF) somma += a; printf("Somma=%d\n", somma); Esempio di input: 12 22 34 ^Z Somma=68 33 Cicli annidati 34 Cicli annidati Un ciclo può essere collocato (completamente) nel corpo di un altro ciclo In genere, nel caso di cicli FOR ogni ciclo deve avere una variabile di conteggio diversa Il ciclo esterno controlla quello interno Il ciclo interno ricomincia sempre da capo (ad esempio l’inizializzazione dell’indice di un ciclo FOR interno ad un altro ciclo viene eseguita ogni volta) Ciclo esterno Esempio for (i=1; i<=7; i+=3) Ciclo interno { for (j=2; j<5; j++) printf("%d,%d ", i, j); printf("\n"); } Blocco ciclo printf("%d,%d ", i, j); interno produce il seguente output: Blocco ciclo 1,2 1,3 1,4 esterno 4,2 4,3 4,4 7,2 7,3 7,4 10,5 notare i valori di uscita 35 Uscita da cicli annidati Nel caso di cicli annidati, break fa uscire solo da un livello; per uscire contemporaneamente da tutti i cicli annidati si può usare una goto for (i=0; i<10; i++) for (j=0; j<10; j++) { scanf("%d", &v); if (v == 0) goto fuori; somma += v; } fuori: printf("Somma = %d\n",somma); 36 Uscita da cicli annidati Per evitare di avere codice non strutturato e a scapito di un po’ di efficienza si può scrivere: esci = NO; for (i=0; i<10 && esci==NO; i++) for (j=0; j<10 && esci==NO; j++) { scanf("%d", &v); if (v == 0) esci = SI; else somma += v; } printf("Somma = %d\n",somma); 37 Etichette 38 Salti Una label (etichetta) viene usata per dare un nome ad una riga, viene in genere posizionata all’inizio della riga stessa senza indentazione ed è terminata da un carattere ‘:’, esempio: fuori: Tutte le label devono avere nomi diversi (stesse regole sintattiche degli identificatori) Una label è visibile in ogni punto della funzione dove è definita, ma non al di fuori di essa Un “salto” fa continuare l’esecuzione di un programma da un altro punto del codice Il salto incondizionato goto ha sintassi: goto label; label senza il carattere ‘:’ Quando viene eseguita, il programma salta alla riga con quella label e continua da lì Una label può essere collocata in una riga precedente o successiva quella con il goto (salto indietro o avanti), ma nell’uso accettato sarà sempre avanti e in posizioni ben precise Una label può essere usata da più goto, ma nell’uso accettato non si presenta mai il caso 39 Salti L’utilizzo di goto produce sempre codice non strutturato e quindi potenzialmente più difficile da comprendere e da manutenere I vecchi linguaggi di programmazione non disponevano di costrutti strutturati e l’uso del goto era indispensabile, i frequentissimi rimandi da una parte all’altra del codice lo rendevano molto intricato (“spaghetti code”) Se il linguaggio dispone di adeguati costrutti strutturati si può sempre evitare di usare i goto. Il linguaggio C ha questi costrutti. 40 Salti In alcuni (pochi) casi il goto può essere utile per questioni di efficienza e chiarezza La liceità di utilizzo del goto è oggetto di diatribe, con ferventi e autorevoli sostenitori in entrambe le parti (Dijkstra vs. Knuth) Con il goto sono “condannati” anche break, continue e return multipli 41 Salti 42 Salti E’ utile l’uso del goto per uscire da due o più cicli annidati, in questo caso l’etichetta DEVE essere collocata subito sotto il corpo del ciclo più esterno (senza istruzioni intermedie) ed è preferibile che sia allineata verticalmente con la keyword del ciclo più esterno da cui uscire for (… Allineati verticalmente { for (… { … if (condizione speciale) goto fuori;… } Etichetta subito sotto il corpo } del ciclo più esterno fuori: Si eviti il goto in tutti gli altri casi Alcuni linguaggi moderni (es. Java) non hanno goto, ma dispongono di costrutti aggiuntivi (es. break con etichetta) proprio per uscire da cicli annidati 43 Esercizi 1. 2. 3. Scrivere un programma che calcoli la media (con parte frazionaria) di 100 valori introdotti dalla tastiera. Scrivere un programma che chieda quanti siano i valori che verranno introdotti dalla tastiera, li chieda tutti e ne stampi la somma e la media. Scrivere un programma che calcoli la media di tutti i valori introdotti dalla tastiera finché non ne viene introdotto uno non compreso tra 18 e 30, ad esempio 9999 (provare proprio questo valore!). La visualizzazione della media deve avvenire solo alla fine (ossia non ogni volta che un valore viene introdotto). 44 Esercizi 4. 5. 6. Scrivere un programma che richieda N numeri da tastiera e ne calcoli il valore massimo. Scrivere un programma che richieda N numeri da tastiera e ne calcoli il valore massimo, il valore minimo, la somma e la media. Si scriva un programma che calcoli il fattoriale di un numero intero N dato dalla tastiera. Si ricordi che il fattoriale di un numero n (simbolo n!) viene calcolato con la seguente formula: n! = n ·(n–1)·(n–2)· ... ·2 ·1. 45 Esercizi 7. 8. 46 Esercizi Scrivere un programma che calcola i primi N numeri di Fibonacci, con N introdotto dalla tastiera. I numeri di Fibonacci sono una sequenza di valori interi che inizia con i due valori fissi 1 e 1 e ogni successivo valore è la somma dei due precedenti. Ad esempio i primi 10 numeri di Fibonacci sono: 1 1 2 3 5 8 13 21 34 55. Scrivere un programma che calcoli i primi numeri di Fibonacci minori o uguali a N, con N introdotto dalla tastiera. Ad esempio i primi numeri di Fibonacci minori o uguali a 10 sono: 1 1 2 3 5 8. 9. Si scriva un programma per calcolare ex mediante il suo sviluppo in serie: x x2 x3 e 1 ... 1! 2! 3! x Ogni frazione aggiunge precisione al risultato, per cui conviene usare valori di n adeguatamente elevati, ad esempio compresi tra 30 e 40. Si verifichi che i risultati calcolati in questo modo siano coerenti con quelli forniti dalla funzione intrinseca exp calcolando la differenza dei valori. 47 48 Esercizi Esercizi 10. Si (Continuazione) Dato il valore A, se ne vuole calcolare la radice quadrata x. La formula data calcola valori di x sempre più precisi. Inizialmente si considera x i=0 = A, ricavando un valore x1 che approssima molto grossolanamente il valore della radice quadrata. Si riinserisce x1 nella formula (al posto di xi) ottenendo un x2 che è un’approssimazione migliore della precedente. Si continua in questo modo finché il risultato non varia più (cioè xi = xi +1). scriva un programma dove il calcolatore determini casualmente un numero intero compreso tra 0 e 99 e chieda all’utente di trovare il numero stesso. Ad ogni input dell’utente il calcolatore risponde con “troppo alto” o “troppo basso”, finché non viene trovato il valore corretto. Per generare valori casuali si utilizza la funzione rand. 11. Si scriva un programma per calcolare la radice quadrata mediante la formula 1 A iterativa di Newton: xi 1 xi 2 xi