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Apriamo le porte alla partecipazione

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Apriamo le porte alla partecipazione
22
VENERDÌ 13 MAGGIO 2011
il Cittadino
Speciale
E L E Z I O N I C O M U N A L I ­ C O D O G N O IL MOVIMENTO 5 STELLE ISPIRATO DA BEPPE GRILLO CANDIDA IL 47ENNE AVVOCATO ROTALE
«Apriamo le porte alla partecipazione»
Da Visigalli lo “Sportello del cittadino” per una gestione condivisa
L
a politica è stata sua compa­
gna più volte: bandiere diver­
se, orientamenti differenti per
chi come lui dichiara di aver
sempre «scelto le idee, non le ideolo­
gie». Questa volta non è però come
le altre, stavolta la determinazione
è decisamente alta. Candidato sin­
daco per il Movimento 5 Stelle che
fa capo al comico ed attivista politi­
co Beppe Grillo, Mauro Visigalli sta
affrontando con convinzione la sfi­
da elettorale codognese.
Visigalli, la differenza oggi dove
sta?
«Sicuramente nel metodo. Il che è
fondamentale per chi come il sotto­
scritto pensa che non si possa cam­
biare niente se non ci si arriva per
strade diverse».
E la strada del Movimento 5 Stel­
le qual è?
«Nessuna segreteria politica, parte­
cipazione collettiva sulla Rete, certi­
ficazione dei candidati con tanto di
documento notarile e fedina penale,
ovviamente immacolata. La stessa
mia candidatura è un esempio del­
l’approccio democratico del movi­
mento: c’è una bella differenza, del
resto, tra un nome che esce da un
conclave di segreterie politiche o da
un voto partecipato sulla Rete».
Ci dà un giudizio sull’ammini­
strazione uscente?
«È stata molto carente nell’ascolto
della città: l’esempio più eclatante
sta nel nuovo market della Conad
autorizzato nonostante l’opposizio­
ne del territorio. Certo: nessuno poi
nega che l’esecutivo abbia dovuto
affrontare gravose problematiche
inaspettate, restyling della scuola
Anna Vertua in primis».
Restiamo all’ascolto della città:
in caso di vittoria, voi che farete?
«Ribalteremo il modo di affrontare
le questioni. Parola chiave? “Colle­
gialità”».
Ovvero?
«Anche qui un esempio per capire il
metodo: basta con la giunta che de­
cide nei piani alti del Palazzo e il
consiglio comunale che non può far
altro che ratificare decisioni già
prese. Noi vorremmo invertire la
rotta, restituendo al consiglio co­
munale la sua funzione di organo di
proposta, di confronto, di analisi
preliminare delle questioni».
Passiamo al vostro programma
elettorale: qual è il punto di prio­
rità?
«Sicuramente l’area dei servizi so­
ciali. Da valorizzare nella sua fun­
zione assistenziale tradizionale, ma
da potenziare sulle crescenti funzio­
ni a cui i servizi sociali sono chia­
mati ad adempiere quale “longa
manus” dei tribunali: minori, stra­
nieri, violenza sulle donne. In tema
di assistenza, abbiamo poi due pro­
getti».
Quali?
«La realizzazione di uno “Sportello
del cittadino” per facilitare il di­
sbrigo delle formalità burocratiche
e la sperimentazione degli orti co­
munali».
Impossibile non toccare il tema
del lavoro quando si parla di so­
ciale. Idee in merito?
«Già lo “Sportello del cittadino” po­
trebbe facilitare i codognesi anche
sulla burocrazia legata all’occupa­
zione. Certo: lo sviluppo del lavoro è
sicuramente fattore strategico, che
riteniamo la prossima amministra­
zione dovrà favorire in stretta si­
nergia d’azione con gli enti sovra
comunali del territorio».
Immigrazione e sicurezza: qual è
la vostra proposta?
«Per l’immigrazione, torno al po­
tenziamento dei servizi sociali: se
MOVIMENTO 5 STELLE
GEMELLI ANNITA
SAN BENEDETTO PO, 2.3.1947, PENSIONATA
MONTANARI ALESSANDRO
MILANO, 16.10.1972, COMMERCIANTE
DOSSENA CHIARA
CODOGNO, 22.8.1979, IMPIEGATA
DE LUCA MARIA
CODOGNO, 24.12.1977, IMPIEGATA
BRUGNOLI ALESSANDRO
CODOGNO, 23.3.1977, IMPIEGATO
BASSANINI MAURO
CASALE, 8.2.1973, OPERATORE CHIMICO
RIBOLDI VICTOR
PIACENZA, 14.7.1967, ARCHITETTO
NEGRI ANNAMARIA
LODI, 25.11.1964, INSEGNANTE
COMANDÙ ANGELO
CODOGNO, 5.3.1958, IMPRENDITORE
BASSINI PIERO
CODOGNO, 11.4.1952, MUSICISTA
CONTE MARIA
BENEVENTO, 20.3.1979, OPERAIA
GALLUZZI DAVIDE
CODOGNO, 19.5.1991, STUDENTE
CREMASCOLI MARCO
CODOGNO, 20.9.1976, IMPIEGATO
Via Roma
è il cuore storico
e commerciale
di Codogno;
i “grillini”
auspicano
un recupero
globale
del centro
storico senza
che siano
previste
ulteriori fasi
di espansione
residenziale
«Pensiamo a un piano urbanistico
ad espansione zero, prevedendo
però un recupero residenziale
e commerciale del centro storico
IL PROFILO
Ha sposato nel tempo progetti diversi:
la politica è stata la sua “compagna”
quest’area amministrativa si am­
plia e si potenzia, è lì che eventuali
problematiche legate all’immigra­
zione potranno essere affrontate.
Sulla sicurezza, sintetizzo con una
battuta: più che telecamere di vi­
deo­sorveglianza, preferisco pensa­
re ad una maggiore presenza in cit­
tà dei vigili».
Altro tema chiave è l’urbanisti­
ca: quali sono le vostre indicazio­
ni?
«Piano urbanistico ad espansione
zero e recupero residenziale e com­
merciale del centro storico. Del re­
sto, in città ci sono più di 800 appar­
tamenti sfitti, che senso ha parlare
ancora di nuove case a Codogno?»
Però il piano di governo del terri­
torio (Pgt) adottato dall’ammini­
strazione uscente prevede espan­
sioni residenziali a nord della
città: che mi dice?
«Che, se fossimo noi a vincere, Il Pgt
verrebbe sicuramente rivisto. E co­
munque, se edificazioni dovranno
esserci, noi sproneremmo per un re­
cupero dell’edilizia di qualità, at­
tenta al risparmio energetico e poco
incline all’esasperazione dei volumi
edificatori».
Dall’urbanistica ai lavori pubbli­
ci: progetti?
«Quello dei lavori pubblici non è
per noi settore strategico. Per chia­
rire: non ci saranno piscine coperte,
fontanelle o nuovi monumenti a Co­
dogno finché ci sarà qualcuno in
città che non ha di che vivere. Altro
è l’aspetto di priorità».
Quale?
«Quello delle manutenzioni del pa­
trimonio pubblico che già esiste. E
che oggi è spesso malconcio».
Il Movimento 5 Stelle ha sicura­
mente nei temi del risparmio
energetico e dell’attenzione am­
bientale alcuni dei suoi pilastri
identificativi. Sbaglio?
«Affatto. In merito, le nostre propo­
ste sono diversificate. In tema di ri­
sparmio energetico, valutiamo con
interesse l’utilizzo in maniera par­
tecipata di sistemi fotovoltaici e ter­
modinamici, con la priorità indiriz­
zata alla sostituzione dei tetti in
amianto degli edifici pubblici. In te­
ma di ecologia, invece, puntiamo ad
un potenziamento della raccolta dif­
ferenziata, magari introducendo il
ritiro “porta a porta”, che già c’è a
Codogno, anche per i rifiuti ingom­
branti e per il verde e le ramaglie da
giardino».
Altro?
«La salvaguardia del paesaggio ru­
rale è importante. Pensiamo al re­
cupero di percorsi ciclopedonali
protetti ed ombreggiati, come
avrebbe potuto essere la via Dei Mu­
lini sino alla frazione Mulazzana di
Camairago. Torno poi al concetto di
“risparmio”, in questo caso dei co­
sti amministrati­
vi».
Dica pure...
«Nel nostro pro­
gramma c’è l’im­
pegno ad intro­
durre un tetto
per i compensi
ed i rimborsi per
le cariche politi­
che e manageria­
li, nonché per le
eventuali consu­
lenze esterne».
Quali idee sulla
viabilità?
«Vorremmo pro­
muovere uno studio per arrivare ad
una più funzionale fluidità dei flus­
si di traffico in Codogno, attenzione
poi anche alla sicurezza di pedoni e
ciclisti tramite manutenzione del
selciato esistente e realizzazione di
piste ed attraversamenti dedicati».
Cosa ne pensa della mini­isola
pedonale di piazza XX Settembre
che molti commercianti conte­
stano?
«Non abbiamo punti fermi in meri­
to. Se le urne ci premieranno, su
questa, ma anche su altre questioni
che hanno impatto sulla qualità di
vita dei cittadini, procederemmo se­
guendo il metodo della condivisio­
ne, in quell’ottica di ascolto di cui
abbiamo parlato prima. Mi lasci pe­
rò dire una cosa...».
Dica pure...
«Vale per tutti i settori amministra­
tivi. Come abbiamo già avuto modo
di sottolineare, nessuno di noi pen­
sa di essere più intelligente degli al­
tri, nessuno ha la presunzione di in­
ventare nulla. Di idee utili ed effica­
ci già sperimentate in altri comuni,
difatti, ce ne sono numerose. Ecco,
non avremo paura a mutuare da al­
tre realtà municipali quelle idee già
premiate nel loro funzionamento.
In tal senso, il nostro impegno è
quello di far aderire anche il comu­
ne di Codogno al progetto nazionale
“Comuni virtuosi italiani”».
Un’ultima domanda: perché un
voto al Movimento 5 Stelle?
«Perché un modo diverso di fare po­
litica è possibile, dove a contare non
sono le bandiere ma le idee buone
ed utili».
Lu. Lu.
n Quando si dice la buona sorte. Nato a Codogno il 7 set­
tembre del 1963, Mauro Visigalli da piccolo sognava di
fare l’avvocato o il magistrato. Un sogno diventato realtà:
47 anni, sposato con la moglie Rosangela, padre di Umber­
to, 6 anni, Visigalli avvocato lo è diventato davvero, per la
precisione avvocato rotale, specializzazione presa dopo la
laurea in giurisprudenza prima e la licenza in diritto ca­
nonico e il dottorato poi, presi a Roma frequentando lezio­
ni ed approfondimenti in un ateneo pontificio. La politica
lo ha sempre interessato, non però le ideologie. E le diver­
se esperienze maturate da Visigalli confermano. Poco me­
no che ventenne, il codognese entrò nella lista dell’allora
astro nascente socialdemocratico Gianluca Guarischi («Mi
piacquero i suoi progetti per i giovani, poi mi scontrai
invece con logiche che non mi interessavano e di fatto non
presi mai parte attiva di quell’esperienza»), quindi negli
anni successivi fu la volta del Movimento Sociale (nessun
ruolo di consigliere comunale per Visigalli, bensì l’impe­
gno nella commissione ecologia del municipio). Nel 2006,
quello di Visigalli fu poi il nome proposto a candidato
sindaco per l’Italia dei Valori (candidatura poi sfumata
per il ricompattarsi dell’intero centrosinistra). Già consi­
gliere regionale di Italia Nostra, Mauro Visigalli Il suo
tempo libero lo dedica sostanzialmente alla famiglia. Ama
leggere, si diletta a strimpellare il pianoforte di casa as­
sieme al figlio, non impazzisce per gli sport, un po’ di sci
in inverno e la partecipazione a qualche marcia sempre
assieme al figlio. Non si sottrae al “gioco della torre” e la
sua risposta è perfettamente in linea con la sua candida­
tura a sindaco nella lista dei cosiddetti “grillini”. Alla
domanda “Chi butta giù dalla torre: Berlusconi o Bersa­
ni? Fini o Bossi? Vendola o Di Pietro?”, risponde: «Non
butto giù nessuno, vorrei invece buttare giù un sistema
politico che oggi spadroneggia e che però è solo autorefe­
renziale».
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