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ALOINA: perché usarla L`Aloe, è una pianta da sempre

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ALOINA: perché usarla L`Aloe, è una pianta da sempre
ALOINA: perché usarla
L’Aloe, è una pianta da sempre utilizzata in occidente a scopo purgante.
Come riportato in Farmacopea Ufficiale Italiana, il “succo condensato a
secchezza ottenuto dalle foglie di diverse specie di Aloe” è contenuto in
varie specialità erboristiche atte a tal fine. La parte della pianta utilizzata,
tecnicamente chiamata “droga” è dunque la polvere ottenuta
dall’essiccazione del liquido bruno che cola dalla foglia. Questa polvere
altro non è che un concentrato di antrachinoni, primo tra i quali l’Aloina e
suoi derivati, che si ritrovano in concentrazioni comprese tra il 20% e il
30%. Se invece della polvere ottenuta con il procedimento appena
descritto si utilizza il succo della foglia intera, la percentuale di Aloina
diminuisce notevolmente e se poi la si diluisce al 50% con il miele si
dimezza ulteriormente. Ciò ci informa che la percentuale di Aloina nella
ricetta di padre Romano Zago è di molto sotto i limiti di sicurezza. Questo
non significa che il prodotto non può essere leggermente lassativo.
Alcune pubblicazioni:
COMUNICATO 199 DEL 09-08-02
OGGETTO: NESSUN ALLARME IN ITALIA PER I PRODOTTI
LASSATIVI
Ministero della Salute
UFFICIO STAMPA
Nessun allarme in Italia per prodotti lassativi
In merito ad alcune notizie su presunti problemi di sicurezza
legati all'uso di prodotti medicinali lassativi a base di aloe e
cascara, il Ministero della Salute precisa che non esiste
attualmente alcun allarme circa rischi legati all'uso di questi
prodotti, peraltro in commercio da decine di anni. Si ricorda, che
il Sistema Nazionale di Farmacovigilanza è sempre attivo e
costantemente impegnato a monitorare tutte le informazioni
relative al profilo beneficio/rischio dei farmaci, compresi i
prodotti segnalati dalla FDA americana. Le notizie apparse sulla
stampa prendono esclusivamente spunto da una decisione assunta
il 9 maggio 2002 dalla FDA dovuta alla mancata ottemperanza
dei produttori di questi medicinali alla richiesta di presentare dati
aggiornati sulla efficacia e sulla sicurezza. Si tratta quindi non di
evidenza di rischio (come dimostra anche il tempo di sei mesi
stabilito per ottemperare alle decisioni) ma di mancata fornitura
di dati a sostegno della sicurezza per prodotti di automedicazione
che non sono sotto il controllo diretto del medico.
L'agenzia FDA infatti nel novembre del 1990 aveva deciso una
revisione complessiva dello status dei principi attivi contenuti in
farmaci da banco (OTC) sotto il profilo della efficacia e della
sicurezza. Nel giugno 1998 avendo concluso questa prima fase
l'FDA decise di riclassificare i lassativi a base di aloe, cascara
sagrada e senna come prodotti per i quali erano necessari ulteriori
dati in merito alla sicurezza ed efficacia. In particolare l'FDA
richiedeva per questi prodotti dati sulla mutagenicità e
carcinogenicità.
A maggio del 2002 nessun dato era stato fornito all'FDA per i
prodotti contenenti aloe e cascara sagrada e per questo motivo
l'Agenzia ha deciso di non includere in una lista finale di
medicinali OTC tali prodotti imponendo la eliminazione dei due
componenti entro 180 giorni.
L'agenzia FDA concludeva che la mancata fornitura di dati a
sostegno della sicurezza per questi prodotti e il disinteresse da
parte dei produttori a fornire tali dati erano elementi sufficienti a
non poter considerare come adeguatamente documentati tali
farmaci.
Per quanto riguarda il nostro sistema di farmacovigilanza, questo
è inserito in una costante attività coordinata da organismi
sopranazionali come, per l'Europa, l'agenzia EMEA. Nell'ambito
di questo processo ogni singola informazione concernente
qualsiasi farmaco viene sempre attentamente valutata dagli
esperti della CUF. In particolare per i lassativi la CUF ha
pubblicato nel 1998 delle linee guida per una corretta
informazione ai pazienti nelle quali viene ribadito e
raccomandato un uso occasionale di tali prodotti.
Articoli scientifici di supporto all’uso di Aloina:
Phytochemical constituents and in vitro radical scavenging activity of
different Aloe species.
Lucini L1, Pellizzoni M2, Pellegrino R3, Molinari GP2, Colla G4.
In questo studio vengono prese in esame le capacità antiossidanti di varie
parti della foglia sia di aloe arborescens che di aloe vera. Il risultato finale
suggerisce che soprattutto, vicino e all’interno della cuticola esterna
contenente più aloina e metaboliti secondari gli estratti hanno dimostrato
maggiore attività.
Aloin: A natural antitumor anthraquinone glycoside with iron
chelating and non-atherogenic activities.
Esmat AY1, Said MM, Khalil SA.
L’attività antiproliferativa dell’aloina confrontata con un antitumorale
classico, la Doxorubicina, non induce cardiotossicità come effetto
secondario.
Aloin protects against chronic alcoholic liver injury via attenuating
lipid accumulation, oxidative stress and inflammation in mice.
Cui Y1, Ye Q, Wang H, Li Y, Xia X, Yao W, Qian H.
I risultati dello studio suggeriscono che l’aloina protegge il fegato da
problematiche infiammatorie, accumulazione di grassi e stress ossidativi.
Inhibition of the angiogenesis and growth of Aloin in human colorectal
cancer in vitro and in vivo.
Pan Q1, Pan H, Lou H, Xu Y, Tian L.
I risultati indicano che l’Aloina può inibire la crescita e l’angiogenesi in
tumori Colonrettali.
Detto questo si prende atto della nota monografica dell’EMEA (Agenzia
europea del farmaco) che reputa il prodotto controindicato nei seguenti
casi:
I pazienti che assumono glicosidi cardiaci , medicinali antiaritmici ,
medicinali che inducono prolungamento dell'intervallo QT , diuretici ,
adrenocorticosteroidi o radice di liquirizia , devono consultare un medico
prima di assumere aloe contemporaneamente .
Come tutti i lassativi , aloe non deve essere assunto da pazienti affetti da
fecaloma e sintomi che possono essere segni di potenziale o esistente
blocco intestinale ( ileo ).
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