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Ero distrutto dalla droga, adesso sono un salvato

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Ero distrutto dalla droga, adesso sono un salvato
Ero distrutto dalla droga, adesso sono un salvato per grazia
mediante la fede.
***
Caro lettore, questo opuscolo ti aiuterà a capire quanto grande e potente sia l’amore di
Dio, quantunque tu pensi che Dio sia un mito o una religione, con questo tu comprenderai
che Dio è una realtà vivente ed efficace. Non ti fermare di leggere ma abbi il coraggio di
continuare ad esaminare questa vera e reale testimonianza, e quello che tu stai per leggere è
stato scritto dalla mia stessa mano, da quella mano che tanti anni fa mi aiutava ad iniettarmi
quello che oggi definisco una falsa gioia, un falso bene capace di procurarmi solamente la
morte. Ma la mano di Dio è stata più potente della mia mano, ed Egli ha fermato non solo
quella ma anche i miei piedi, i miei desideri, le mia bramosie nonché la morte stessa. Perciò
oggi tu puoi leggere ciò perché io non sono morto ma sono risorto dai morti.
Buona Lettura!
Mi chiamo Antonio e per quasi 11 anni sono stato schiavo dell’eroina, ho iniziato
quando avevo quasi 18 anni, non so perché ho iniziato, so solamente che mi sono ritrovato
ad essere schiavo di qualcosa che a mio avviso è impossibile uscirne se non ti arrendi
veramente alla potenza di Dio. Come dicevo, iniziai a 18 anni, da prima lo feci sniffando
eroina, ricordo che arrivai a farlo anche 10 volte al giorno, a quell’età ero già stato in carcere
al “Malaspina”. Quando uscii desideravo molto essere al centro dell’attenzione, forse fu
questo il motivo che mi spinse a conquistare nuove aree. Prima di sniffare l’eroina, avevo
avuto piccole esperienze con le droghe leggere, ma ancora non avevo l’esperienza del buco,
tutto questo mi portava a commettere qualsiasi tipo di reato pur di procurarmi il denaro per
questa sostanza.
Le mie giornate passavano solamente per procurarmi la droga da cui dipendevo, tante
volte non potevo sniffare a motivo del naso che si otturava ed erano guai, perché non sapevo
cosa fare, ma ricorrere alla siringa per bucarmi mi metteva paura e l’astinenza era qualcosa
che mi metteva ancora più paura, tante volte vomitavo e tutto il mio corpo era attraversato
da un alternarsi freddo-caldo insopportabile, così cercavo di escogitare sempre qualcosa per
potere sniffare l’eroina, così andavo in farmacia a comperare lo spray nasale… Un bel giorno
finii in carcere per una rapina, mi portarono all’ufficio delle matricole, presero i miei dati
anagrafici e mi condussero in una cella d’isolamento, una cella sudicia, squallida, circondate
da sbarre. Prima che il giudice m’interrogasse passarono 10 interminabili giorni, era come se
il tempo si fosse fermato, chiamavo ripetutamente le guardie affinché mi dessero dei farmaci
per alleviare i dolori, dopodiché passai in compagnia, avevo molti amici e molte conoscenze,
scontai un paio di anni e poi uscii. Fuori ad aspettarmi c’era mia madre, quando arrivai a casa
mi consigliarono di trovarmi un lavoro, ma il mio pensiero era sempre all’eroina, in
quell’attimo mi passò per la mente l’idea di bucarmi, dissi fra me, so che ritornerò a drogarmi
ma questa volta sarà diverso perché voglio bucarmi.
Così, dopo il carcere incominciai a farlo, ricordo che lo feci la prima volta con un amico
molto pratico, comprammo la droga e subito dopo le siringhe, così lui con molta abilità prese
un cucchiaio, versò il contenuto della bustina, tirò fuori lo stantuffo della siringa e iniziò a
mescolare, mi disse di scoprirmi il braccio, infilò l’ago nella vena, poi tirò lo stantuffo in modo
che il sangue si mescolasse con il potente liquido bianco ed infine mi iniettò l’eroina, ma in
quel preciso momento non avvertii niente, invece dopo qualche minuto incominciai a sentire
un forte calore e caddi per terra, fu quel giorno che capii veramente che l’eroina aveva fatto
una grande presa nella mia vita. Da quel giorno cominciò l’odissea della mia vita, durò per
ben 11 anni, dopo un paio di anni ricordo che non riuscivo più a bucarmi nelle braccia, perché
non c’erano più le vene, si erano consumate per averlo fatto spesso, arrivavo a farlo anche 78 volte al giorno, allora gli amici me lo facevano sul collo, successivamente non mescolavo più
l’eroina con l’acqua ma con le gocce del Darkene.
Un giorno io ed un mio amico (lui era affetto da A.I.D.S.), ci incontrammo per strada,
avevamo comperato la droga da due spacciatori diversi, eravamo entrambi in astinenza e così
decidemmo di andarci a drogare. Preparammo il tutto, ognuno la sua dose, io fui molto più
veloce e mi iniettai subito la mia dose, ma notai che non mi fece nessun effetto. Il mio amico
non si era ancora iniettato la sua dose, aveva appena tirato lo stantuffo, il sangue si mescolò
con il liquido e in quel preciso momento non so cosa mi passò per la mente, di scatto mi
avvicinai, gli tolsi la siringa e gli dissi: “Me la inietto io, perché quella mia non mi ha causato
nulla”. Allora lui cercò di reagire, ed io ancora una volta gli dissi: “Per favore sto male è da un
giorno che non mi drogo e sto maledettamente male”, anche lui stava male ma non come
me, erano passate poche ore dall’ultima volta che si era drogato, a quel punto, a mia grande
sorpresa vidi che tirò fuori un’altra dose, allora capii che non se le era presa più di tanto, ma
disse: “Dammi quella siringa sai che sono malato, ti do questa roba e ti inietti la droga con la
tua siringa”. Ma io non volli aspettare, stavo troppo male, così con quella siringa piena del
suo sangue infilai l’ago nella vena e mi iniettai subito quella sostanza senza pensare
minimamente alle conseguenze della malattia che lui portava.
Quella non fu l’unica volta che mi scambiai le siringhe con amici sieropositivi, lo feci
tante volte, e talvolta ci iniettammo anche con l’acqua sporca. Un giorno mi trovavo a Milano,
con alcuni amici andammo in una via ben conosciuta dai drogati, lì gli spacciatori sono tutti di
colore, comprammo dell’eroina e della cocaina, ci riunimmo in casa di uno di loro,
preparammo il tutto e ci bucammo. Quel giorno andai a finire in ospedale per overdose, ero
al Niguarda di Milano, ci mancò poco che morissi, dopo un paio d’ore uscii dall’ospedale ed
andai subito a cercare dell’altra roba.
Caro amico/a ho raccontato solamente qualcosa e non tutto di quello che è stata la
mia vita da tossico poiché questo è un trattato di poche pagine. La mia storia di drogato è
molto lunga e ricca di episodi agghiaccianti, ma non posso scrivere tutto in due pagine, se Dio
vorrà scriverò un libro dove racconterò la mia vita con l’Eroina, la Cocaina, Darkene, Ropinol,
Valium, Tavor, ecc…, ma che comunque parlerò di alcuni episodi più avanti in questa
testimonianza. Oggi sono un uomo libero e vorrei che tanti ragazzi che vivono sotto
l’influenza di questa sostanza non facessero la stessa esperienza che ho fatto io. Non è
isolandoti dagli amici che ti può liberare, non è una comunità per tossici che ti rende libero,
sapete bene che nelle comunità ogni cosa che si fa sono dei programmi, con Gesù non è così,
la Bibbia dice: “IL FIGLIO DI DIO VI RENDE LIBERI DA OGNI COSA”. È da diversi anni che servo il
Signore raccontando sempre a chiunque quello che Dio ha fatto nella mia vita, cambiandomi il
cuore, la mente e lo spirito, se Dio lo ha fatto con me lo può fare anche con te. Diversi amici
attualmente tossici, incontrandoli per strada tante volte mi dicono: “è stata la tua volontà” ,
ma Gesù disse: “SENZA Di ME NON POTETE FARE NULLA”.
Una volta un amico anche lui ex tossico mi disse: ”vedi tu vai in chiesa, non credo in
Dio, eppure non mi drogo più, come la metti?” Allora io gli risposi: “Amico mio tu mi conosci
bene e sai benissimo che io prima di convertirmi non credevo, non pregavo, non frequentavo
alcuna chiesa e tante volte sono riuscito a non drogarmi anche per svariati mesi, oggi siamo
tutti e due nella stessa posizione tu non ti droghi più e nemmeno io lo faccio più, ma c’è una
grande differenza fra noi.” Allora lui mi disse: “qual è questa differenza?” ed io gli risposi:
“nonostante tu sei convinto di esserti liberato, sei rimasto schiavo e ti dico perché, tu hai
paura dell’eroina, non vuoi che se ne parli, bevi tanto per sostituire lo sballo della droga,
continui a rubare e il più delle volte pensi a questa sostanza, dov’è la tua libertà”, non aveva
parole per rispondermi ed infine gli dissi: "Tu hai dimenticato che stai parlando con un uomo
che ha fatto queste esperienze prima di te ".
Caro amico che stai leggendo questo trattato, ti ho raccontato questo episodio per farti
capire la differenza che c’è fra un tossico liberato da DIO e un tossico che smette da se
stesso. La vita con DIO è totalmente diversa, non si ha più l’animo alle cose terrene ma a
quelle Celesti, oggi più che mai la droga ha preso campo ovunque, nelle case, nelle scuole,
nei locali, tante volte vedo dei giovani di un’età inferiore ai 14 anni che fumano spinelli e i
genitori non fanno niente per impedirglielo, io ho parlato con tanti tossici che non si drogano
più, ma continuano a bere, a fumare gli spinelli ecc… Ripeto, io ho iniziato per gioco, ma
quando mi sono accorto che mi ero infilato dentro un tunnel da dove è impossibile (tranne
con DIO) uscirne fuori, ormai era troppo tardi.
Un giorno mi trovavo da solo in una casa abbandonata, avevo appena comperato
alcuni grammi di eroina, preparai il tutto nel fondo di una lattina di coca cola ma avevo
dimenticato di comperare l’acqua e la siringa, ne trovai una sporca vicino a me, non mi
interessava chi l’avesse usata, c’erano delle pozzanghere d’acqua sporca aspirai con la siringa
un po’ di quell’acqua quanto bastava per iniettarmi quel potente veleno, così come facevo di
solito infilai l’ago nelle vene, ricordo che avevo difficoltà nel trovarne una ma alla fine la trovai
e mi bucai, non ricordai nulla di ciò che era successo, ero collassato, non so per quante ore
rimasi a terra in quella casa abbandonata in mezzo ai rifiuti, fra le siringhe sporche, in mezzo
ad altre cose che non voglio nemmeno citare perché farebbero vomitare un cavallo, quando
mi svegliai avevo un forte mal di testa, io stesso mi meravigliai come mai ero ancora vivo,
non riuscivo a trovare una spiegazione in tutto questo. Caro amico/a ho fatto molto male a
me stesso e ad altri, tante volte cercai di morire iniettandomi persino la candeggina, l’acido, il
latte per far salire la febbre, più di 10 volte finii in ospedale per overdose e tante volte mi
vennero dei collassi. La BIBBIA dice in Marco capitolo 16 dal vers. 18 “ E SE PUR
BEVESSERO ALCUNCHE’ DI MORTIFERO NON NE AVRANNO ALCUN MALE”. Allora io
non conoscevo il SIGNORE ma GESU’ disse: “NON SIETE VOI CHE AVETE SCELTO ME,
MA SONO IO CHE HO SCELTO VOI!”.
Adesso racconto qualche episodio, come detto in precedenza di esperienze fatte con
diversi psicofarmaci. Un giorno mi trovai ad avere delle gocce di Darkene, qualche Ropinol, un
paio di Tavor e una bustina di eroina, avevo praticamente una spada, dapprima ingoiai le
pasticche, poi levai il tappo contagocce del Darkene e versai il contenuto nella busta con
l’eroina, mescolai il tutto quindi tentai di bucarmi, ma invano, perché non riuscivo a trovare
uno straccio di vena, volevo farmi intramuscolare, ma ci pensai su due volte perché sapevo
che non avrebbe avuto lo stesso effetto che si ha quando ti buchi una vena, in quel momento
mi venne un’idea, pensai ad un amico che tempo prima ci eravamo bucati assieme, lui lo
aveva fatto nel piede cosi anch’io provai a farlo, andai fuori vena ed il piede mi gonfiò e mi
procurò un bruciore fortissimo, ciò era dovuto alle gocce, incominciai a sudare, a
bestemmiare, ma non mi arresi, allora provai nell’altro piede così riuscii a prendere la vena ed
iniettai ciò che era rimasto di quella sostanza, credo proprio che se avessi iniettato tutto il
liquido forse oggi non sarei qui a raccontare tutto questo, se si pensa che un flaconcino di
Darkene contiene 600 gocce e ne bastano 200 al tossico più incallito per essergli fatale, lascio
immaginare al lettore cosa poteva accadere se mi sarei iniettato le 600 gocce più l’eroina, più
le pastiglie che avevo ingoiato, forse sarei morto veramente, ma i pensieri di DIO erano altri,
oggi ti starai domandando come mai DIO non fa con altri quello che ha fatto con me?
La Bibbia dice che Dio parla all’uomo una o due volte, in sogni, visioni e in altri modi
ma l’uomo non vi fa caso; quante volte magari hai tentato di morire ma invano, quante volte
sei andato a finire in ospedale per overdose e quante volte sei scampato alla morte? Ma Dio
si è preso cura di te, e lo sai quando? Tutte le volte che la morte ha bussato alla tua porta,
DIO ha detto NO! Oggi, se odi la sua voce, non indurire il tuo cuore, non pensare che DIO
odia il peccatore, GESU’ è venuto per i malati, per dare libertà ai prigionieri; ai prigionieri
della droga, dell’alcool, dei vizi e di tutto quello che rende un uomo schiavo.
Caro amico/a potrei ancora una volta raccontarti molti episodi agghiaccianti che fanno
veramente rabbrividire, ti potrei parlare di quando tentai di gettarmi dalla metropolitana,
avevo ingoiato delle pasticche, mi trovavo a Milano e così preso da una allucinazione tentai di
gettarmi dalla metrò ma una mano invisibile mi afferrò e non mi permise quell’atto, o potrei
raccontarti quando tentai di uccidere un essere umano come me e te, solamente perché la
mia mente malata e distrutta da tutte quelle sostanze mi facevano pensare che quell’essere
era un demonio! Oppure ti potrei raccontare quando andai a finire all’ospedale psichiatrico
perché avevo rotto i vetri delle macchine senza che vi fosse alcun motivo, o di quando ebbi
delle allucinazioni e vedevo dei topi mostruosi e delle creature mostruose ovunque mi girassi,
o potrei raccontarti quando per 8 mesi smisi di drogarmi, ma nel frattempo l’alcool aveva
invaso la mia vita, iniziavo alle 7 del mattino con il Campari Gin, Vodka, Negrone, Anice,
Whisky ecc… per più di 10 volte finii in ospedale a causa dell’alcool.
Caro amico/a mi voglio fermare qui, come già detto non basterebbe un libro per
raccontarti la mia storia di drogato, oggi però Dio si è fermato davanti a te con questa mia
testimonianza, fai come fece il suo servo Abrahamo che gli disse: “Fermati o mio Signore, non
andare oltre”. La Bibbia dice: “Voi mi cercherete e mi troverete quando mi avrete ricercato
con tutto il cuore”. Gesù è pronto a liberarti, a guarirti, a perdonarti, a cambiare il tuo cuore,
la tua mente, il tuo spirito”. Dio è potente a liberarti dai tuoi vizi, non pensare che per te non
c’è più niente da fare, anch’io lo pensavo, ma alla fine mi sono dato a Lui senza riserve, e
dopo averti parlato delle mie esperienze con l’eroina e con tutto il resto, ti parlerò della mia
conversione a GESU’.
Ricordo che fu un giorno d’inverno, come al solito mi ero fatto un paio di volte, verso le
16:00 volli andare a farmi la barba da un mio amico d’infanzia, io non sapevo che lui fosse un
credente in Cristo, anche perché non mi servivo da lui, ma quel giorno Dio guidò i miei passi,
così entrai nel salone, non mi reggevo in piedi, la roba che mi ero fatto era potente, in più
avevo ingoiato 5 Ropinol accompagnato da 2 Campari e Gin. Come mi vide mi fece
accomodare, lui capì subito il motivo del mio stato, mi guardò ma non mi disse nulla, nel suo
spirito pregava per me, ad un tratto senza che io mi rendessi conto di quanto stava per
succedere, accadde qualcosa, sentii il bisogno di sfogarmi e di confidarmi con qualcuno,
l’avevo fatto tante volte, ma questa volta era diverso, cercavo veramente qualcuno che mi
ascoltasse e capisse il mio problema, tante volte qualcuno cercò di aiutarmi facendomi dei
lavaggi a casa, tante volte mi legavo con delle catene per sopportare la crisi di astinenza ma
ricadevo sempre in quel tunnel senza uscita, ma quella volta sentii che era diverso, credevo
proprio che quel mio amico potesse veramente aiutarmi, così feci qualcosa che non avevo mai
fatto, mi sbottonai la camicia, gli feci vedere le braccia e incominciai a piangere, lui subito mi
parlò di qualcuno che poteva rendermi libero da quel vizio, quel qualcuno di cui mi parlò si
chiama Gesù.
In quel momento non volevo credere a quelle cose da lui dette, ma lui insisteva
dicendomi: “Gesù ti può liberare, devi solamente dargli il tuo cuore”. Ero disperato, avevo
perso la fiducia di tutte le cose, mi veniva difficile poter credere che Dio poteva liberarmi da
questa situazione anche perché se esisteva un Dio non capivo il motivo per cui mi teneva in
quello stato. Ad un tratto senza che il mio amico sapesse ciò che stavo pensando mi disse:
“Non è Dio che ti tiene in questo stato, è il diavolo che vuole questo”. Cominciai a sentirmi
confuso, l’effetto dell’eroina svanì, le mie orecchie udivano cose strane, quelle frasi tipo, Gesù
ti libera, il diavolo vuole distruggerti, mi sembravano pura follia, non credevo a queste cose,
per me erano state sempre fantascienza, ma quel giorno qualcuno mi attestava che tutto
quello che stava accadendo era di origino Celeste, il fatto stesso che mi trovavo in quel
salone, che mi misi a piangere, che cercavo aiuto, lui che mi parlava di Cristo, rimasi
sconvolto, incominciai a prendere in considerazione le cose da lui dette, fu così che andammo
in chiesa, vi era la preghiera, mi inginocchiai chiedendo l’aiuto di GESU’, piangevo come mai
avevo pianto in vita mia, sentii il mio cuore invaso di amore vero e libertà, finita la preghiera
molti fratelli si avvicinarono a me, mi davano coraggio ed io già sentivo dentro una forza
d’amore che rompeva le catene di quel vizio, andai a casa, incominciai a leggere la BIBBIA,
ricordo che ne tenevo una, l’avevo rubata al carcere di Trapani ma non l’avevo mai aperta né
letta.
Come dicevo prima, leggevo tantissimo, non sentivo più l’astinenza, la voglia di
drogarmi, niente di tutto questo, andavo in chiesa, frequentavo i culti, ero libero sul vero
senso della parola, i miei genitori erano stupiti di questo mio cambiamento in meno di 3
giorni. Caro lettore sono passati diversi anni, oggi è la stessa cosa di quel giorno da quando
mi sono convertito, più conosco Dio e più lo amo, più lo amo e più lo servo.
Mi sono sposato dopo 3 anni dalla mia conversione, mia moglie è anch’essa una
credente, ho una casa, un buon lavoro, quando mi convertii non avevo nulla, una settimana
prima della mia conversione c’era per me la cassa da morto pronta per essere usata, ma Dio
che è potente e misericordioso ha avuto pietà di me avendo mutato le tenebre in luce. Feci gli
esami per il test della sieropositività, ringraziato sia Dio non avevo nulla ed oggi sono sano
come un pesce.
Un giorno, se mi vorrai conoscere, ti racconterò le mie esperienze con Dio, perché Lui
vuole liberarti, vuole venire in tuo soccorso, io non ero meglio di te, il mondo è un inganno,
quelli come noi li scartano, li usano, siamo il rifiuto della società, ancora oggi mi sento uno di
voi, non sono con voi quando vi bucate ma sono con voi quando soffrite l’astinenza, quando
non avete soldi, quando non mangiate pur di trovare i soldi per l’eroina, in tutto questo sono
con voi, capisco molto bene cosa significano queste cose, ma Gesù mi ha fatto uno con Lui,
come Egli vuole fare di te, contattami e ti parlerò dell’amore di Dio che ha verso di te.
Questa testimonianza ovviamente è anche rivolta a tutte le persone che la leggono, a
tutte quelle persone che hanno o che non credono di avere bisogno di DIO, perché un giorno
saremo chiamati a giudizio e quel giorno dovremmo essere pronti, e solo ascoltando la Sua
Parola, quell’insegnamento perfetto che ci renderà idonei e perfetti per entrare nel Regno dei
Cieli.
DIO ti benedica.
Antonio
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