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Ortofrutta, quando la filiera è corta
8 [ PRIMO PIANO ] Terra e Vita n. 45/2012 10 novembre 2012 [ DISTRIBUZIONE ] Nuovi format, nuovi canali, nuovi modi di comunicare direttamente al consumatore Ortofrutta, quando la filiera è corta [ DI MANUELA SORESSI ] I progetti promossi direttamente dai produttori. Da soli o associati [ AUCHAN I sapori italiani vanno in Cina L a rete distributiva ita liana dei prodotti orto frutticoli sta cambiando e promette di farlo ancora di più nei prossimi mesi. Nuovi format sono stati appena lan ciati, canali innovativi sono in corso di potenziamento e si stanno anche definendo for mule "rivoluzionarie". Tutte queste novità hanno comunque un denominatore comune: sono incentrate sulla filiera corta, perché nella maggior parte dei casi a pro muovere questi progetti sono È i produttori ortofrutticoli o le loro organizzazioni. Le formule sono diverse e articolate: si va dalla rete di negozi biologici gestiti dalle organizzazioni dei produttori al portale di e-commerce per i fruttivendoli, dalle boutique di frutta e verdura take-away ai negozi gestiti direttamente dalle aziende del settore, sino al restyling dei consorzi agrari. [ ORTOFRUTTA BIO READYTOEAT Un'oasi biologica gourmet, a il mercato più grande e dinamico del mondo, con una classe media in cre scita esponenziale affamata di stile di vita e gusto occidentale. Un mercato che rap presenta una miniera di opportunità, per chi è in grado di coglierle. «La produzione italiana è riconosciuta e apprezzata nel mondo per la sua qualità. Purtroppo questo non significa che abbia sbocchi commerciali adeguati alla sua fama» ha detto il sottosegretario all’agricoltura, Franco Braga, presentando il progetto “Sapori delle Regioni”, promosso dal gruppo distributivo Auchan per favorire la penetrazione del cibo made in Italy sulle tavole cinesi. L’iniziativa commerciale, già attiva nei 10 Paesi in cui opera l’azienda francese e forte del patrocino del Mipaaf (fino al 2017), basso impatto ambientale, dove ci si può concedere una pausa pranzo o uno spuntino veloci e salutari. È questo il profilo di Viva Fruit, un pic colo locale aperto di recente nel cuore di Milano, e tutto dedicato a celebrare la frutta e la verdura: frullati, zuppe, panini, yogurt, dolci artigia nali e insalata pret-à-manger, a comporre liberamente secon do il proprio gusto. Da Viva Fruit tutto è preparato con frutta e verdure rigorosa mente fresche, senza l’ag ha preso il via il 5 novembre con una campagna promozionale che ha coinvolto 20 venti punti vendita a insegna Auchan e 120 prodotti – dalla pasta ai sughi, dai dolci al vino – di 54 piccole e medie imprese provenienti da 17 Regioni. Una vetrina non solo fisica, ma arricchita da momenti di informazione, formazione e degustazione, con la collaborazione del Consorzio Parmigiano Reggiano e di Enoteca Italiana. Perchè la Cina, oltre a essere il più grande mercato mondiale, è anche il primo produttore di falso. «La vera arma di difesa contro la contraffazione – ha aggiunto Braga – è l’informazione. Dobbiamo far conoscere al consumatore cinese il vero prodotto italiano, facendogli apprezzare la differenza». Ma senza scadere nell’effetto boutique. «Finora – ha spiegato il presidente dell’Ice, Riccardo Monti – il made in Italy si è n. 45/2012 10 novembre 2012 [ PRIMO PIANO ] [ Negozio monomarca Noberasco. È interamente dedicato alla frutta secca. 9 ma comunque pri va di conservanti o liquido di governo. Oltre alla frutta fre sca Canova fornisce anche l'attrezzatura e gli ingredienti per la preparazione di frozen yogurt biolo gici. giunta di prodotti surgelati o conservati. [ ATTIVITÀ SUL PUNTO VENDITA Frutta e verdura sono il cuore anche dell'offerta di Fragola mi, un negozio milanese che propone un ricco menu di in salate, piatti pronti vegetali, frullati, spremute, centrifuga te, panini e dolci, che vengono anche consegnati gratuita mente a casa o in ufficio. Gra zie al suo menu articolato, e rinnovato in chiave stagiona le, questo locale si propone come la soluzione per colazio ni, pranzi veloci, merende e aperitivi sani e naturali. A ca ratterizzarlo sono anche le at tività sul punto vendita: ad esempio, la Fata Fragolina che accompagna i bambini nella scoperta di quanto la frutta e la verdura siano simpatiche, divertenti e, soprattutto, nu trienti e salutari. Viva Fruit e Fragolami non sono un'esperienza isolata: da tempo, infatti, molti operatori del biologico guardano con interesse all'universo del fuo ricasa, giudicato molto ricetti vo nei confronti dei prodotti Terra e Vita [ FRUTTIVENDOLI ONLINE alimentari a maggior valore salutistico, come l'ortofrutta, a patto di proporli in una chia ve readytoeat. Si situa in questo contesto il recente progetto “L'Angolo Frutteria” Almaverde Bio va rato da Canova la società del gruppo Apofruit, specializza ta nel biologico e licenziataria del marchio Almaverde Bio per il comparto dell'ortofrutta fresca. Canova propone agli operatori della ristorazione (bar, pasticcerie, gelaterie) un kit dedicato alla sommini strazione al pubblico di frutta fresca biologica “chiavi in ma no”: ossia pronta al consumo, perché già lavata e sbucciata, Si chiama Pommy ed è una piattaforma web riservata ai commercianti al dettaglio di frutta e verdura che permette loro di aprire anche un nego zio online. Vincitrice del Pre mio Innovazione ICT Smau 2012, nella funzione Marke ting e Vendite, questo portale si inserisce nel fiorente filone del commercio elettronico, estendendone i vantaggi per il consumatore anche al mondo dell'ortofrutta, che così può ordinare la spesa sul pc (da casa o dall'ufficio) e farsela re capitare, fresca di giornata, quando gli fa comodo. L'eser cente deve solo dotarsi di un computer o di un tablet, aderi re al servizio (pagando una quota pari al 2% del valore de gli ordini), indicare la zona in cui può fornire il servizio di consegna a domicilio e il quantitativo minimo di pro presentato in Cina come prodotto da ‘gioielleria’. Il nostro compito è invece mettere davanti a questa nuova platea di consumatori le nostre tipicità in tempi rapidi e a prezzi ragionevoli. Al momento esportiamo appena un quinto di quanto fa la Francia. Possiamo e dobbiamo fare di più e ci aspettiamo molto dal supporto della distribuzione moderna». Aspettative condivise da Auchan, che mira a rendere permanenti le referenze italiane sui propri scaffali cinesi. «Andare in Cina – ha detto il direttore generale di Auchan Italia, Christian Iperti – significa portare la cultura del buon cibo insieme a quella della certificazione e della sicurezza. Il nostro obiettivo è creare valore e offrire un’opportunità di crescita alle piccole e medie imprese con cui abbiamo costruito un solido rapporto di collaborazione». Attualmente le pmi rappresentano il 30% dei fornitori e il 20% del giro d’affari del gruppo in Italia. nFederica Levi [ PRIMO PIANO ] 10 Terra e Vita [ FRUIT ATTRACTION Il centralismo e i suoi meriti dotto da ordinare, oltre ovvia mente ai prezzi. Pommy viene sostenuto da una campagna informativa incentrata sui so cial newtork (a partire da Fa cebook), i mezzi ideali per sta F ruit Attraction, la manifestazione fieristica dedicata al settore ortofrutticolo organizzata a Madrid dal 24 al 26 ottobre, è giunta alla quarta edizione. E i risultati sono al di sopra delle più rosee aspettative. L’area espositiva si è ulteriormente estesa arrivando a quasi 17.000 mq (+27% sul 2011), sono aumentati gli espositori (597 aziende) e si sono moltiplicati i visitatori. La formula appare azzeccata: la manifestazione è infatti dedicata per la massima parte alla produzione spagnola e gli espositori sono suddivisi in aree rappresen tative delle varie regioni produttive iberiche: il visitatore ha così l’agio di poter fare con comodità un vero e proprio Gran Tour ortofrutticolo della Spagna. La finalità della fiera fin dall’inizio non era di far concorrenza ad altre manifestazioni internazionali – pri ma fra tutte la ciclopica Fruit Logistica di Berlino – ma di creare un evento di carattere promozionale dedicato al bilire e conservare un contatto diretto con i suoi clienti. [ FLAGSHIP STORE Gli addetti ai lavori lo chia mano "effetto vetrina": carat n. 45/2012 10 novembre 2012 l’offerta ortofrutticola spagnola. Obiettivo si direbbe cen trato. Centrato grazie a un buon piano di marketing oltre che, last but not least, a un’adeguata (e ricca) dotazione finanziaria. Fin dalla prima edizione la Fepex (associazione dei produttori ortofrutticoli spagnoli), a quanto pare larga mente fiancheggiata e supportata dal proprio ministero dell’Agricoltura, ha compiuto un’opera di capillare sensi bilizzazione all’estero. L’investimento è stato ingen te: l’anno scorso i buyer e i giornalisti esteri invitati a totale carico degli organizzatori erano un migliaio. A far i conti della serva, l’investimento solo per questa operazio ne non dev’esser stato lontano da un milione di euro. Che può sembrare una cifra enorme, ma visti i risultati appare sicuramente ben spesa. Complimenti quindi alla Fepex e complimenti al competente Ministero spagnolo. E qui vien da tornare, con qualche considerazione terizza i punti vendita mono marca aperti direttamente dalle aziende per mostrare l'intero assortimento in un contesto curato e coerente con l'immagine e il posiziona [ Fragolami, un negozio milanese che propone un ricco menu di insalate, piatti pronti vegetali, frullati, spremute, centrifugate, panini e dolci, che vengono anche consegnati gratuitamente a casa o in ufficio. mento aziendale. Un concetto che si sta facendo strada an che in un universo finora poco glamour come quello dell'or tofrutta. Basta vedere cos'è ac caduto a Milano dove, nel gi ro di pochi mesi, hanno aper to due di questi "concept store". Il primo ha come inse gna La Frescheria, è tutto gio cato sul tema della freschezza e si trova in corso Garibaldi: lo ha creato DimmidiSì per au mentare la sua presenza nel mercato dei consumi fuori ca sa. In questo locale i prodotti di quarta gamma sono dispo nibili sia per l’acquisto (anche con consegna a domicilio) che per il consumo in loco. Infatti la Frescheria propone anche un nuovo modo di concepire la pausa pranzo, con un’am pia offerta di prodotti dal pri mo piatto al dessert o per un break di benessere a base di sola frutta e verdura. Un altro negozio ha aperto da poco in via Spadari, a due passi dal Duomo: è il nuovo store monomarca Noberasco. Interamente dedicato alla frutta secca, è ispirato alle bot teghe di altri tempi (bancone e ripiani in marmo, credenze inizio secolo, lampadari in sti g d d p s n ri e s ta d d g ro n p le m c d e d g s la in lu [ U p n b n d g p r c a O d tà c i g g o z s m " e e ei o n a i e e e e o o t a o el ti e e ti e e n di o e o o. a e e n. 45/2012 10 novembre 2012 [ PRIMO PIANO ] generale, ai fatti nostri, in Italia. L’ortofrutta è una delle voci più significative della nostra agricoltura e, storicamente, un importante attivo della bilancia dei pagamenti nazionale. Dagli anni ’80, con l’entrata nell’Unione europea proprio della Spagna, l’Italia ha perso la rendita di posizione europea, soffrendo poi sempre di più a causa della crescente concorrenza internazio nale. Non bisogna però dimenticare che, pur con tutti i suoi guai, il settore rimane importante e continua a dare un notevole contributo alla nostra economia con esportazioni rilevanti. Molti visitatori italiani (e qualche giornalista) all’uscita della fiera di Madrid si chiedevano perché una manifestazione del genere non sia stata organizza ta in precedenza in Italia. Già, ma verrebbe da dire: chi paga? Il fatto è che da decenni non solo in Italia è latitante chi può pagare, ma anche chi può disegnare una vera strategia nazionale di ripresa e sviluppo. E questo è molto grave, dato che i presupposti (ovvero il tessuto produttivo) non mancherebbe ro. All’ultimo Macfrut il ministro Catania ha ventilato una nuova strategia nazionale per il settore oltre che un nuovo impegno da parte dell’Ice. Musica per le orecchie di chi, italiano, osserva la scena competitiva internazionale e le) e propone ai clienti un'im mersione nei sapori, odori e colori della frutta secca disi dratata, di ogni genere e tipo, e proveniente da ogni parte del mondo. Una sorta di dro gheria glamour che rappre senta un progetto pilota su cui la storica azienda di Albenga intende promuovere lo svi luppo in Italia e all’estero. [ NEGOZI A FILIERA CORTA Upbio (l'unione nazionale dei produttori biologici e biodi namici aderenti a Feder bio) ha appena lanciato un nuovo progetto: la creazione di una rete di punti vendita, gestita dalle organizzazioni di produttori biologici e che si rivolge sia ai clienti singoli che ai gruppi d'acquisto che alla ristorazione collettiva. Oltre che nel coinvolgimento diretto dei produttori, la novi tà sta nel format individuato, che cerca di superare i limiti e i difetti sia del canale all'in grosso che di quello al detta glio: la vendita dei prodotti ortofrutticoli avverrà a confe zione/cassetta (anziché a pe so), prevederà quantitativi minimi e i prezzi saranno "giusti", ossia in grado di re munare in modo adeguato i pro duttori con cui clienti avranno un rapporto di retto. Il progetto prevede l'apertu ra di un punto vendita in ogni capoluogo di re gione con un as sortimento fatto per metà da pro dotti bio regiona li e per il restante 50% da eccellen ze bio delle altre zone italiane. Non si tratterà, però, di maxi as sortimenti: poi [ Il negozio ché l'obiettivo è botteghe di quello di presen tare questi punti vendita co me "emanazioni dirette" delle aziende agricole in vendita ci saranno solo i prodotti (fre schi e trasformati) conferiti dalle aziende aderenti alle OP regionali. Il progetto è stato promos so ed è sostenuto nel suo svi luppo da UpbioFederbio, che ha avviato delle trattative con alcuni partner, anche istitu zionali, come le amministra Terra e Vita 11 da decenni ha potuto constatare da parte dei vari governi un disinteresse talora imbarazzante. Disinteresse nella costruzione di una strategia naziona le di settore per la promozione, la soluzione delle barriere noncommerciali (fitosanitarie), la difesa delle nostre produzioni sulla scena internazionale. In tutti i paesi grandi produttori (dalla Francia al Cile) esiste un’univoca strategia nazionale. In Italia, come al solito, si lavora in ordine sparso e grande è la confusione. Con qualche lodevole ed efficiente eccezione (si pensi al Cso) si assiste a una miriade di azioni che spesso bruciano ingenti risorse senza riportare i risultati adeguati. Molto, quasi tutto, è stato delegato alle Regioni che, ovviamente, non sempre hanno la possibilità di agire efficace mente. Si pensi per esempio alla difficoltà che può incontrare una Regione a rimuovere una barriera fitosanitaria, ad aprire un nuovo mercato, a reperire le necessarie informazioni commerciali per far sì che gli operatori si muovano agevolmente su di una piazza estera. Tutte azioni che altri paesi effettuano centralmente. Come si è visto in Spagna si può operare centralmente anche con grandi operazioni promozionali. Con ottimi risultati. Speriamo quindi anche noi nei “tecnici”: che dalle parole si passi ai fatti. n Duccio Caccioni [ IL "NEW DEAL" DEI CONSORZI AGRARI Noberasco è ispirato alle altri tempi. zioni regionali, il Mipaaf, la Banca Etica e la Banca Prossi ma. Entro fine 2012 sarà for malmente costituita la rete e saranno siglate le partnership con le banche interessate al progetto, mentre l'apertura del primo negoziopilota è prevista a Roma o Milano nel la primavera del 2013. Entro un anno, poi, verranno realiz zati i punti vendita nelle altre regioni italiane. L'insegna resta quella, a me moria di decenni di "onorato servizio" e di presenza capil lare in tutto il territorio na zionale. Ma i Consorzi Agrari non saranno più quelli di un tempo: diventeranno veri e propri "supermercati della terra", punti vendita dove trovare prodotti agricoli e ali mentari, sementi e attrezzi per il giardinaggio, a filiera corta e a prezzi vantaggiosi. In pratica da punti vendita per un target professionale si passa a un sistema commer ciale che si rivolge anche al consumatore comune inte ressato ai prodotti agroali mentari (in particolare a quelli del territorio) e a tutto ciò che riguarda il garden e la manutenzione del verde. L'avanposto di questa picco la rivoluzione è la Lombar dia, dove la Coldiretti regio nale ha creato e unito tutte le attività commerciali delle province di Bergamo, Como, Lecco, Sondrio e Pavia. È na to così un maxi consorzio agrario da oltre 100 milioni di fatturato, con 54 fra sedi e ne gozi, e 100 addetti. n