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«La politica ritrovi il coraggio di decidere»

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«La politica ritrovi il coraggio di decidere»
http://www.ucts.tn.it
http://www.ucts.tn.it
Anno XVII - n. 6
c o n f c o m m e r c i o
◆
Giugno 2003
◆
Direttore responsabile Carlo Casari. Direzione amministrazione: 38100 Trento, via Solteri 78, Sped. in a.p. -45%, art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Trento
Attenzione: in caso di mancato recapito rinviare all’ufficio TN CMP per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto. Contiene I.P.
Il 10 giugno scorso la Giunta esecutiva ha rieletto per acclamazione Giovanni Bort presidente dell’Unione
«La politica ritrovi il coraggio di decidere»
Confermati alla vicepresidenza Elio Zecchini, Mario Oss e Marco Ferrario
R
iportiamo un’ampia sintesi delle dichiarazioni programmatiche presentate il 10 giugno scorso dal presidente dell’Unione Giovanni Bort.
«Quella che si sta aprendo è per l’Unione una fase di
straordinaria importanza che ci consentirà di mettere a
frutto il forte investimento in termini di riassetto istituzionale, di riorganizzazione, di ammodernamento di servizi, di apertura alla partecipazione degli associati che
abbiamo compiuto in particolare in questi ultimi due anni. Consentitemi innanzitutto alcune considerazioni di ordine generale, che ritengo importanti in vista delle ormai
prossime elezioni provinciali. In più occasioni abbiamo
dichiarato che un’associazione di categoria non può in
alcun modo diventare o affiancare un partito e su questo
non credo si debba neppure tornare a discutere. Sarà
piuttosto necessario concentrare l’attenzione sulle proposte e sui programmi, evidenziando la necessità di rimuovere alcuni punti di debolezza del sistema trentino.
Ho avuto più volte modo di sostenere che un’azienda, per
quanto sia capace ed efficiente, non potrà mai esprimere a pieno le sue potenzialità in un contesto territoriale
inefficiente. Se mancano infrastrutture, se la burocrazia
Uno scorcio dell’ultimo consiglio generale dell’Unione
è soffocante, se i sistemi a rete sono intasati o sconnessi,
se il rapporto pubblico – privato non funziona, gli effetti
sulle imprese (e non solo) saranno inevitabilmente negativi e, talvolta, anche devastanti. Quindi, il primo messaggio che affidiamo alla politica (non importa di quale
colore) è quello di usare le ingenti risorse dell’autonomia
per rimuovere quelle condizioni di inefficienza che più
stanno facendo soffrire il nostro sistema territoriale da un
decennio a questa parte. A questo scopo siamo pronti a
dare il nostro contributo in modo sereno e costruttivo. L’Unione non si schiera nel coro dei consensi acritici (che ritengono per definizione tutto buono quanto proposto e
promosso dal governo provinciale) e neppure in quello
della polemica a tutti i costi (per cui non c’è mai niente
che vada bene). Noi vogliamo incidere sul piano delle
idee per rappresentare con forza il ruolo del terziario:
terziario che è il vero motore di sviluppo del Trentino e
delle sue imprese.
Con quest’ottica non posso che osservare quanto sia difficile in Trentino adottare decisioni di grande rilievo o di
forte impatto sulla realtà sociale ed economica. Se consideriamo i principali temi che hanno acceso la cronaca
di questi ultimi mesi, dalla Valdastico all’inceneritore,
dalla Variante al Pup alla mancata riforma istituzionale
ci rendiamo conto che si tratta di questioni che hanno quasi sempre origini molto lontane. All’inizio di ogni legislaContinua alle pagg. 2 e 3
I
l 10 giugno scorso la
giunta esecutiva dell’Unione eletta il 30 maggio dal Consiglio generale
si è riunita per la prima volta e ha provveduto, come da
Statuto, alla nomina del presidente e dei tre vicepresidenti. Dopo aver letto la relazione programmatica (vedi articolo a fianco), Giovanni Bort è stato riconfermato presidente dell’Unione commercio turismo e attività di servizio della provincia di Trento, che guiderà quindi per il secondo
mandato consecutivo fino
al 2006. Lo affiancheranno
in qualità di vicepresidenti,
oltre a Marco Ferrario, componente di diritto del comitato di presidenza in rappresentanza delle sezioni
autonome dell’Unione di
Rovereto e Riva, Elio Zecchini, presidente dell’Associazione commercianti al
dettaglio in rappresenza del
settore distributivo
e Mario Oss, presidente dell’Associazione attività di ser-
I nomi della nuova Giunta esecutiva
I
Il palazzo sede dell’Unione
vizio. Anche a loro la Giunta esecutiva dell’Unione ha
rinnovato la fiducia accordata nel precedente mandato. Sia il presidente che i
vicepresidenti sono stati
eletti all’unanimità e per acclamazione dai 18 membri
della Giunta esecutiva. Nell’ambito del sistema associativo dell’Unione, Giovanni Bort è presidente dell’Unat (Unione albergatori
del Trentino) e titolare dell’Hotel Capitol di Trento.
Informiamo i Soci che gli uffici dell'Unione
e della Servizi Imprese - C.A.F. S.r.l. di Trento
osserveranno la chiusura pomeridiana estiva
nelle giornate di venerdì nel periodo
dal 4 luglio al 26 settembre compresi.
l 30 maggio scorso il Consiglio Generale dell’Unione commercio turismo e attività di servizio della provincia di Trento, composto da 86 membri e convocato nella sede provinciale di Via Solteri 78, ha approvato all’unanimità il bilancio 2002 e ha quindi completato la rosa dei 21 componenti (inclusi i tre Revisori)
della Giunta esecutiva che resterà in carica fino al 2006.
Oltre ai nove presidenti delle Associazioni di categoria
aderenti all’Unione, recentemente eletti e membri di
diritto dell’organismo – vale a dire Giovanni Bort, dell’Unione albergatori del Trentino; Mario Oss dell’Associazione attività di servizio; Elio Zecchini dell’Associazione commercianti al dettaglio; Paolo Mondini dell’Associazione grossisti; Giorgio Buratti dell’Associazione pubblici esercizi; Danilo Moresco dell’Associazione ristoratori; Emanuele Bonafini dell’Associazione
panificatori; Carlo Fiaschetti della Fiavet agenzie di viaggio e Lucia Salvaterra della Faita Camping – nella Giunta sono stati nominati: per l’Associazione commercianti al dettaglio Carlo Casari di Trento, Marcello Carli di
Trento, Franco Gamba di Riva del Garda e Massimo Piffer (nuovo componente) di Trento; per l’Unione albergatori Enrico Lazzaroni di Folgarida, Enzo Bassetti di
Riva del Garda e Sebastiano Sontacchi di S. Cristoforo
al Lago; per l’Associazione grossisti Adriano Vender di
Cles; per le sezioni autonome dell’Unione di Riva e Rovereto, Marco Ferrario di Rovereto. Sono stati infine riconfermati dal Consiglio generale i componenti del collegio dei Revisori dell’Unione, vale a dire Gianfranco Tamanini, Livio Fronza e Giovanni Gravante, tutti e tre di
Trento. Rispetto all’esecutivo uscente non ne sono più
membri, non essendo stati designati dall’Associazione
commercianti al dettaglio, Elisabetta Zanon di Madonna di Campiglio e Walter Dusini di Cles.
«No Ticket Day» Più Gemütlichkeit
O
M
entre andiamo in
stampa (mercoledì 24 giugno) la
Federazione italiana dei
pubblici esercizi (Fipe) a livello nazionale e le Associazioni dei pubblici esercizi e dei ristoratori del
Trentino si apprestano a
porre in atto mercoledì 25
giugno il «NO TICKET
DAY», vale a dire una giornata di protesta nella qua-
buono pasto
le non saranno accettati i
buoni pasto per sensibilizzare i consumatori su un
problema che riguarda peContinua a pag. 2
ggi esorbito dal settore di mia più specifica competenza
per trattare un tema psicocomportamentale visto
dall’angolazione dell’utente di un albergo. E’ un
tema a me caro, che mi provo ad affrontare “in punta
di piedi” con l’intento di
apportare un modestissimo contributo. Lo prendo
alla larga osservando co-
Lucio Chiricozzi
me il tradurre da una lingua
estera alla propria non risulti affatto agevole: può
Continua a pag. 15
Elettricità, sconti ai grossisti Zambana, bar ...a bersaglio
a pag. 7
a pag. 17
Confronto Trentino Spa-Unione Trento: palestre selvagge
alle pagg. 16 e 17
a pag. 25
pag.
2
Trentino / Italia / Europa
Unione - Giugno 2003
dalla prima pagina
Unione
Mensile di informazione dell’Unione
Commercio e Turismo e Attività di
Servizio della Provincia di Trento
Autorizzazione del Tribunale di Trento
n. 424 del 23/1/1984
Direttore responsabile: Carlo Casari
Direzione, redazione e amministrazione
38100 Trento - Via Solteri, 78 - Tel. 0461/880111
Capo redattore: Antonio Girardi
A questo numero hanno collaborato:
Monica Clementi, Giampiero Lui, Alfonso Moser, Cornelio
Vettori, Raffaele Murari, Giovanni Tecilla, Mila Bertoldi,
TourismusTeam, Claudio Brugnara, Lucio Chiricozzi,
Giovanni Profumo, Seac, Sergio Porcelli, Franco Camin,
Carlo Marinelli, Massimo Caputo, Lucia Salvaterra,
Marcello Condini, Antonio Trentini, Armando Gasperetti,
Carlo Casari, Stefano Chelodi
Impaginazione e fotolito:
Curcu & Genovese Associati S.r.l. - via Ghiaie, 15
Trento - Tel. 0461/362122 - Fax 0461/362150
Concessionaria esclusiva di pubblicità:
Südtiroler Studio S.r.l. - via Ghiaie, 15
Trento - Tel. 0461/934494 - Fax 0461/935706
Stampa: S.I.E. srl - Trento - via Missioni Africane, 17
Stampato il 24 giugno 2003 - Tiratura 10.000 copie
Associato
all’Unione Stampa
Periodica Italiana
Iscritto al registro Nazionale della
Stampa al numero di repertorio
5.982 in data 8/10/97
tura assistiamo a grandi proclami sulla sburocratizzazione e sulla semplificazione amministrativa, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Tutto questo rende urgente e
prioritario introdurre alcuni
correttivi che favoriscano la
ripresa di progettualità e la
normalizzazione dei processi decisionali. Correttivi che
non possono prescindere dal
nodo cruciale della frammentazione del quadro politico e dell’instabilità quasi fisiologica delle coalizioni che
abbiamo conosciuto in questi ultimi dieci anni. Non ci
resta che confidare sul fatto
che il nuovo sistema di voto
possa rinforzare gli assetti di
governo e rendere più facili e
incisive le scelte. La politica
dovrà in altri termini ritrovare in fretta la capacità e il coraggio di decidere.
RILANCIO DELLA STRUTTURA
E FORMAZIONE DEI
DIRIGENTI
Innanzitutto vorrei ricordare
il forte processo di rinnovamento, iniziato due anni or
sono, a cui è stata sottoposta
l’organizzazione dell’UCTS al
fine di aumentare l’efficienza
dell’intera struttura e la sua
capacità di fornire pronte risposte alle aspettative dei nostri associati. Un processo di
rinnovamento che comprende la riqualificazione di tutti
i servizi offerti dagli uffici dell’Unione nonché dalle segreterie delle nostre associazioni e che raggiungerà quest’anno un primo importante traguardo: quello della certificazione di qualità. Siamo
convinti che in questo modo
il sistema Unione funzionerà
meglio, dando agli associati
quelle garanzie di efficienza,
«No ticket Day»
dalla prima pagina
santemente anche loro, oltre alle imprese di somministrazione di alimenti
e bevande. Di che si tratta? «Con questa iniziativa vogliamo far capire a
tutti i clienti che i nostri esercizi si
troveranno presto costretti a non accettare più buoni pasto o peggio ad
aumentare indistintamente i prezzi –
spiegano i presidenti dell’Associazione ristoratori Danilo Moresco e
dell’Associazione pubblici esercizi
del Trentino Giorgio Buratti (che è
L’ingresso dell’Unione
efficacia, serietà e affidabilità
di cui gli operatori e le imprese del terziario hanno oggi vitale bisogno: garanzie che
devono poter trovare nella nostra struttura. Per questo abbiamo insistito e continueremo a lavorare molto sulla formazione del personale, che è
stato e rimane il cardine di
questo sforzo di riorganizzazione, aggiornamento e sviluppo qualitativo del nostro
anche vicepresidente nazionale della Fipe) – a causa delle altissime commissioni che ci impongono le società emettitrici per vincere le gare di
appalto sempre più improntate al
principio del massimo ribasso, lesive della corretta concorrenza e soprattutto della qualità dei servizi. A
pagare questo scellerato principio
adottato da Consip, la Società del Tesoro che presiede gli appalti pubblici che peraltro sta prendendo piede
anche negli appalti privati, come al solito siamo noi pubblici esercenti e
conseguentemente anche i lavoratori / clienti». «Ci rendiamo conto – proseguono i due presidenti – che l’ini-
sistema. A proposito di formazione ha iniziato a produrre una notevole mole di
progetti e corsi anche Unione Forma, la società che in
stretta sinergia con le associazioni sta portando avanti
un ampio ventaglio di proposte sia a Trento che sul territorio, riuscendo ad accedere
a finanziamenti comunitari e
provinciali. Crescente importanza sta assumendo inoltre lo Sportello Imprese dell’Azienda speciale, con il quale proponiamo e mettiamo a
disposizione dei soci servizi
personalizzati a pagamento.
Parallelamente a questo servizio, l’Unione dovrà continuare ad offrire consulenze
qualificate sia di esperti che da
parte di società specializzate
in grado di affiancarsi alle nostre aziende su svariati fronti. Anche la completa ristrutturazione del portale dell’U-
ziativa di rifiutare per il giorno 25 giugno i buoni pasto può causare disagi,
ma è necessario per una volta “fare
quadrato” aderendo in modo massiccio a questa manifestazione per
dimostrare che la nostra categoria è
stufa di essere bersagliata da tutte le
direzioni». Il No Ticket Day è un’iniziativa realizzata soprattutto nell’interesse dei consumatori, per salvaguardare un servizio e un diritto acquisito. Per informazioni sono a disposizione le segreterie delle Associazioni dei pubblici esercizi (Monica
Clementi Tel. 0461/880436) e dei ristoratori del Trentino (Paolo Mosna
Tel. 0461/880435).
La responsabilità sociale dell’impresa
GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO SERVIZI DEL TRENTINO
appuntamenti, incontri e attualità trentina
I NOSTRI UFFICI SONO A:
TRENTO, via Ghiaie 15
Tel. 0461.934494 - Fax 0461.935706
e-mail:[email protected]
BOLZANO, viale Europa 126/3
Tel. 0471.914776 - Fax 0471.930743
e-mail:[email protected]
ROVERETO, via Magazol 30
Tel. 0464.414404 - Fax 0464.461158
O
ggi le imprese possono destinare risorse anche a progetti di particolare rilevanza
sociale, offrendo agli acquirenti l’opportunità di indirizzare parte della propria
spesa, per esempio in forma
di una percentuale dell’1%
sui ricavi piuttosto che del
5% dell’utile, a progetti, ad
associazioni o enti meritevoli. Nei prossimi anni le singole aziende, per crescere e
svilupparsi, a fianco del margine economico e dell’equilibrio patrimoniale e monetario che comunque vanno
sempre ricercati e monitorati, dovranno imparare a
identificare, a dialogare e a
comunicare la propria politica sociale e come intendano perseguire un miglioramento nella qualità della vita dei membri della società in
cui operano.
E’ questa la nuova sfida imprenditoriale che ancora una
volta premierà le attività economiche e professionali che
per prime avranno saputo
rinnovarsi secondo le migliori capacità di fare competizione d’impresa e che
permetterà una diffusa e
condivisa miglior qualità di
vita, primo elemento per
quella stabilità sociale necessaria per la crescita del
Mauro Dalla Torre
WERNER VON T.
romanzo
Alla vigilia della seconda guerra mondiale,
un uomo angosciato dal proprio futuro,
cade nella trappola tesagli dal destino
Carlo Martinelli
STORIA DI PALLONE E BICICLETTA
racconti & altro
Prefazione
di Stefano Bizzotto
Ventotto storie di pallone e bicicletta:
per raccontare il mistero del calcio
e del ciclismo, della pallavolo e del basket.
Per fissare in una immagine tutto un mondo:
emozioni, ricordi, citazioni e sogni piuttosto
che risultati, classifiche, polemiche e discussioni.
Marcello Condini
benessere e il mantenimento della libertà.
Su questa base che si innestano i nuovi strumenti indirizzati alle imprese per valutare e far conoscere il proprio operato in campo “sociale”. Strumenti di tipo comunicativo sono il bilancio
novità
2003
Licia Campi Pezzi
QUALCUNO NELL'OMBRA
romanzo giallo
Una vista sui frutteti della Val di Non...
Non sembra proprio il luogo adatto
per commettere un delitto, eppure...
sociale, la pubblicità intesa a
promuovere certi comportamenti a fianco dei propri
prodotti o del proprio marchio, e la certificazione sociale. Il primo adotta il bilancio contabile per far conoscere la sensibilità dell’azienda verso tematiche di tipo “sociale”. Con il secondo
l’impresa rende visibile alla
clientela la propria “politica
sociale”. La certificazione sociale (come la “SA8000”,
l’”AA1000” e le “Sustainability reporting guidelines”) è
la rispondenza dell’azione
dell’impresa ad uno standard
riconosciuto e codificato.
Marcello Condini
www.libritrentini.it
Trentino / Italia / europa
Elio Zecchini
nione completata esattamente il mese scorso con la
presentazione ufficiale del sito e il varo del nuovo indirizzo in Internet www.unione.
tn.it, rientra nella logica di vicinanza agli interessi concreti e quotidiani degli operatori. Lo sviluppo del portale dell’Unione nei prossimi mesi
consisterà nel proporre ai soci un’area riservata soltanto
a loro, con informazioni e approfondimenti personalizza-
ti. A quest’area i soci potranno accedere con una password che daremo a chi risulterà in regola con l’iscrizione.
Sempre nell’ottica dell’attenzione al socio ritengo che occorra essergli anche fisicamente vicini sul territorio. Per
questo abbiamo iniziato a garantire una presenza settimanale sistematica del nostro
personale tecnico e dei segretari delle nostre associazioni in alcuni dei principali
centri di valle (Cles, Malè, Borgo Valsugana) oltre a quella
quotidianamente assicurata
da un nostro collaboratore
nelle valli di Fiemme e Fassa.
Abbiamo svilupperemo l’azione di marketing associativo con apposite collaborazioni che, affiancandosi ai nostri segretari e ai nostri tecnici, mostrino la convenienza e
i vantaggi di aderire all’Unio-
Mario Oss
ne. Sempre nelle valli occorre tenere vivi i contatti con i
direttivi delle Unioni territoriali sostenendone i rapporti
con le amministrazioni locali anche in funzione dei patti
territoriali e di alcuni progetti interassociativi. Con i principali Comuni del Trentino
porteremo avanti da un lato
la collaborazione avviata dal
Cat Imprese Unione per i progetti di riqualificazione dei
centri storici e dall’altro la for-
mazione delle nuove società
di promozione turistica di ambito che sostituiranno le Apt
assumendo anche la responsabilità della commercializzazione dei pacchetti turistici territoriali.
Infine, due sono a mio avviso
gli obiettivi strategici che oggi l’Unione deve darsi per consolidare e sviluppare la propria capacità di rappresentanza e rendere incisiva la propria presenza nelle politiche
di sviluppo del Trentino.
Il primo obiettivo è quello di
porre in essere una forte azione di coordinamento fra tutti gli operatori incaricati dall’Unione e dalle nostre associazioni di partecipare ad organismi creati dalla pubblica
amministrazione o da enti
collegati sia a livello provinciale sia sul territorio in settori
spesso anche molto rilevanti
per le nostre attività. Si tratta
pag.
3
Unione - Giugno 2003
di mettere quanti fra noi devono partecipare a questi organismi o sono membri di
gruppi di lavoro o sono comunque convocati da soggetti
esterni per esprimere un parere, nelle condizioni di poterlo fare nel migliore dei modi rappresentando effettivamente il pensiero, il giudizio
e le proposte dell’Unione. Il
secondo obiettivo, strettamente connesso a questo, è
quello di offrire ai membri dei
nostri organi interni e di quelli delle nostre associazioni,
specie nelle fasi successive ai
rinnovi, una cognizione chiara di cosa significa essere e
“fare” Unione, dell’identità e
dei compiti di questo nostro
sistema complesso e articolato, identità e compiti che
non sono di immediata percezione.
Non basta cioè la formazione
dei funzionari, dei dipendenti e dei collaboratori della nostra struttura. Occorre anche
una formazione specifica e
particolare per gli imprenditori che ne assumono la responsabilità istituzionale. Sarà quindi nostra cura promuovere una sorta di scuola
per i nuovi dirigenti delle nostre realtà associative e dell’Unione per trasmettere loro
il patrimonio di conoscenze
ed esperienze accumulato da
chi li ha preceduti».
come possono sostenere alti
investimenti di marketing per
emergere o per far fronte alla
grande distribuzione? A mio
avviso l’unica strada è quella
del “marketing-network”, ossia condividere con altri commercianti progetti, attività, promozioni, formazione. Ad
esempio la somma delle forze
di un centro storico non è forse più grande di un centro
commerciale? Sicuramente sì,
e la scelta della creazione di
“marketing-network” sarà un
passo decisivo per molti operatori.
Giovanni Tecilla
Per confrontarsi su questi temi, prenotare l’appuntamento con il dott. Tecilla, consulente dello Sportello Consulenza Marketing dell’Unione commercio turismo e attività di servizio della provincia di Trento,
telefonare allo 0461-880532 (referente signora Giuliana Antoniolli).
Marco Ferrano
Un suggerimento di Giovanni Tecilla: la strada giusta è il marketing network
Fai vivere emozioni ai clienti
Unendo le forze in una zona i negozi diventano competitivi
D
a un recente studio
dell’Università Bocconi emerge che accanto alle tradizionali motivazioni all’acquisto e ai valori
che determinavano le scelte
del consumatore, si sono aggiunti altri e nuovi valori (tradizione, naturalità, sicurezza)
che determinano scelte di nuovi prodotti e modificano il mix
delle vendite. Fra questi nuovi valori vanno assumendo un
peso crescente quelli etici che
si trasferiscono nel riconoscimento di attività umanitarie.
Dall’insieme di queste cose de-
riva un nuovo peso nei valori
dei criteri di selezione di un
punto vendita. Al primo posto
viene il servizio che è dato da:
vicinanza, orari di apertura,
cortesia del personale, facilità
ricerca prodotti, presenza di
parcheggio, ambiente spazioso e luminoso ......Poi viene l’assortimento e per ultimo il prezzo. Per l’imprenditore che opera nel dettaglio è quindi d’obbligo rinnovare il punto vendita con i criteri sopra citati e
parallelamente migliorare la
cortesia e professionalità degli
addetti.
Ma tutto questo porta automaticamente al successo? A
mio giudizio è sicuramente un
buon trampolino di lancio ma
non è sufficiente. Bisogna evolvere continuamente con nuo-
vi prodotti, modalità espositive, vetrine accattivanti, azioni
di marketing e promozioni
emozionanti che coinvolgano
il consumatore cioè che esprimano le tendenze e colpiscano i valori emergenti. In altre
parole, il punto vendita deve
diventare un elemento pulsante, vivo, centro di vendita e
contemporaneamente centro
di comunicazione, intrattenimento e fidelizzazione. Il consumatore deve vivere, ogni volta, una esperienza positiva,
gratificante ed emozionante.
Ma i medi e piccoli dettaglianti
Impianti di refrigerazione industriale
LEVICO (TN) - Via per Barco - Tel. 0461/70.20.00 - Fax 0461/70.20.01
MEZZOCORONA (TN), VIA DEL TEROLDEGO, 11/13 ☎ 0461.603800
pag.
4
commercio
Unione - Giugno 2003
Proposta innovativa emersa dai commercianti con il presidente provinciale Zecchini
Un percorso nei sotterranei di Torre Mirana
Levico, società per il commercio I fiori d’Oriente
Il progetto: gestire il nuovo centro nell’area «Ognibeni»
Nell’ambito di «Città in Giardino»
S
È stato molto apprezzato
il contributo dei fioristi della nostra provincia alla manifestazione “La Città in
Giardino” che ha animato
le vie e piazze di Trento in
maggio e giugno, attirando
migliaia di visitatori incuriositi dalle creazioni fantasiose e interessanti realizzate sul tema della spiriUna delle opere a Torre Mirana
tualità e della cultura orientali. «Il titolo della nostra esposizione – ricorda il presidente dell’Associazione fioristi Antonio Trentini – in tema con i giardini di quest'anno era “Il Fiore e il fascino
d’Oriente”, Essenzialità e armonia sono stati gli elementi dello spazio creato nei sotterranei di Torre Mirana da
8 fioristi del Trentino, in collaborazione con due artisti:
uno, esperto di progettazione Zen, ha portato alcune fontane in vetro di Murano, l'altra, creatrice di quadri con erbe e fiori pressati, ha esposto delle opere in tema. Lungo
il percorso, che si snodava tra le varie sale del sotterraneo, si potevano contemplare diverse composizioni ispirate all'arte floreale dell'ikebana e ambientate in scenari che ricordavano il giardino Zen secco fatto di sola roccia e sabbia.Di questo era stata mantenuta l'essenzialità,
pur arricchendolo di elementi quali l'acqua in movimento, la luce e il colore, che davano il senso del pulsare della vita attraverso le ere dell'eterno presente. L'ambientazione e l'atmosfera creata ha suscitato molta curiosità ai visitatori che quest'anno sono stati numerosi».
Ma ecco i nomi degli 8 fioristi che hanno partecipato alla realizzazione di questo suggestivo percorso: Antonio
Trentini di Villazzano, Lorenza Moser di Lavis, Francesca Rizzoli di Trento, Graziano Trentini di Trento, Laura e Chiara di Trento, Luisa Belliboni di Ponte Arche, Luca D’Alessandro di Levico e Matteo Bertoni di Rovereto.
e l’amministrazione comunale di Levico accetterà di collocare nell’area “Ognibeni”, anziché
lontano del centro storico, la
nuova grande superficie di
vendita di 2000 mq recentemente assegnata dalla Provincia, sarà una società mista
costituita fra gli operatori del
paese e l’Unione commercio
turismo a promuovere, realizzare e gestire il centro commerciale che lì dovrà sorgere. A questa conclusione è
giunta il 22 maggio scorso
l’assemblea dei commercianti di Levico, convocata
dal presidente della categoria Gianni Beretta, affiancato dal consigliere comunale
e membro del direttivo provinciale dei dettaglianti Alberto Passerini nonché dall’assessore comunale Luciano Pasquale. Dalla riunione,
cui hanno partecipato 21
operatori del paese e il presidente provinciale dell’Associazione commercianti al dettaglio Elio Zecchini, il direttore dell’Unione commercio
turismo Giovanni Profumo,
il segretario dell’Associazione dettaglianti del Trentino
Silvano Daldoss e il responsabile dell’ufficio legislativo
Elio Zecchini
dell’Unione Ferruccio Veneri, è emersa la volontà di proseguire nelle trattative già informalmente avviate con
l’amministrazione di Levico
perché individui nell’area
“Ognibeni”, vicina al centro
storico, la collocazione più
idonea alla nuova grande
struttura di vendita che dovrà
sorgere nel territorio comunale. «In questo modo – ha
sottolineato il presidente provinciale dei dettaglianti dell’Unione, Elio Zecchini – si
favorirebbe il processo di rivitalizzazione del paese alla
cui attuazione l’amministrazione è da tempo impegnata
anche con il concorso dei
commercianti, al contrario
di quanto accadrebbe se invece il contingente di 2000
mq assegnato dalla Provincia fosse posizionato in una
zona periferica esterna all’abitato di Levico qual è l’area
“Altinante”, come vorrebbe
la Famiglia Cooperativa».
L’assessore Pasquale ha illustrato al riguardo la posizione dell’amministrazione comunale. Dall’animato dibattito che ne è seguito è emersa la volontà dei commercianti di Levico di prendere
decisamente l’iniziativa con
il sostegno dell’Unione. In
due modi. Innanzitutto l’assemblea ha dato mandato al
presidente dei commercianti di Levico Terme Gianni Beretta e al presidente dell’Associazione dei commercianti al dettaglio della provincia
Elio Zecchini di proseguire
nelle trattative, già informalmente avviate con l’Amministrazione di Levico Terme,
al fine di collocare nell’area
“Ognibeni” la grande struttura di vendita che sfrutterà
il contingente di 2000 mq assegnato al Comune dalla Provincia in base alla legge
4/2000. In secondo luogo i
commercianti del paese hanno incaricato le stesse persone di elaborare, di concerto
con l’Unione, un progetto per
la costituzione di una società mista Unione-operatori
economici di Levico che sia
funzionale alla promozione,
alla costruzione e alla gestione del futuro centro commerciale da realizzare nell’area “Ognibeni” non appena
siano state ultimate, da parte dell’amministrazione comunale, tutte le formalità burocratiche previste dalla legge. Al riguardo è stato predisposto e diffuso un apposito
documento in calce al quale
sono state raccolte le firme
di 40 operatori commerciali
di Levico che condividono
questo orientamento. Il testo sottoscritto sarà quindi
sottoposto all’amministrazione comunale per attestare l’impegno dei firmatari a
perseguire tutti insieme questo obiettivo. In conclusione,
proprio perché l’Associazione dei dettaglianti dell’Unione ritiene che la soluzione individuata nell’area
Ognibeni sia pienamente in
linea con l’obiettivo di assicurare una simbiosi fra punti vendita e il cuore del paese, ha incaricato un tecnico
di verificare la fattibilità di
un insediamento in quel sito, in modo da accertarne l’idoneità ad ospitare un centro commerciale.
L’Associazione dei mercanti d’arte antica di Trento tutela operatori e clienti
Amaat garante, mercatino «pulito»
Grazie alla collaborazione con l’assessore e gli organizzatori
Il mercatino dell’usato a Trento
N
on di soli appelli
destinati a perdersi nel vuoto è costellata la nostra azione sindacale. Lo posso affermare
con certezza e con umana
soddisfazione; non solo, lo
posso anche dimostrare! Il
mercatino di Trento, che ha
luogo una volta al mese, al
suo nascere ha suscitato le
legittime perplessità e proteste di tutta la categoria. E'
uno di quei mercatini riservati ai privati, quei "privati" di cui già parlammo
qualche tempo fa, quelli
che più che privati si dovrebbero definire "commercianti non titolari di
Partita Iva". oppure, più
semplicemente, "evasori
totali". L'intervento dell'Amaat fu tempestivo: fin dalla prima edizione fu preso
contatto con le autorità comunali competenti, portando a loro conoscenza i
lati oscuri di queste iniziative che, come sappiamo,
nascondono dietro al loro
piacevole aspetto folkloristico, possibili – e probabili – aspetti meno edificanti. L'Assessore allo sviluppo economico del Comune
di Trento, Franco Grasselli, si rese immediatamente
disponibile a valutare la situazione e a prendere provvedimenti affinché si lavorasse per ottenere il duplice scopo di salvaguardare
l'esistenza del Mercatino e
allo stesso tempo non venissero lesi i diritti di chi
esercita il commercio di antichità per professione. Ciò
ha comportato una revisione – concordata fra le
parti (Amaat, Comune, Associazione organizzatrice
del mercatino) – del Regolamento con l'inserimento di nuove norme. Inoltre
sono state emesse alcune
ordinanze dal Sindaco che
hanno reso sanzionabili taluni comportamenti. E' stato stabilito che una commissione di antiquari associati all'Amaat visitasse
regolarmente il mercatino,
segnalando agli organizzatori la presenza di oggetti di
antiquariato o di altre situazioni di abuso palese.
Gli Organizzatori, da par
loro, si sono impegnati a
far rimuovere tutti gli oggetti segnalati dagli antiquari. La disponibilità della Polizia Municipale, Sezione Annonaria, ad affiancare occasionalmente
gli antiquari nella visita di
controllo che regolarmente viene svolta, ha portato
al rispetto di queste regole; in assenza dell'ottemperanza a quanto disposto
dal Regolamento e dalle
Ordinanze, si è provveduto all'identificazione, alla
diffida e in alcuni casi all'espulsione dal mercatino
dei trasgressori. Ma la dimostrazione di cui accennavo all'inizio, è relativa ad
un fatto che si è verificato
recentemente, nonostante
fosse richiesto da noi fin
dai primi mesi di mercato:
oggi è palesato al pubblico
che nel mercatino non sono in vendita oggetti di vero antiquariato, inteso come beni facenti parte dell'abituale commercio di antiquariato (esistono infatti
alcune tipologie di beni
minori quali ad esempio le
cartoline, i dischi o gli indumenti vecchi, magari oltre i cinquant'anni di legge
che non disturbano il mercato abituale ed hanno anzi nel mercatino il punto di
ritrovo abituale da lunga
data). Cartelli esposti agli
ingressi della piazza ove ha
luogo il mercato dichiarano esplicitamente a tutti i
visitatori che lì l'antiqua-
Armando Gasperetti
riato vero non c'è, se c'era
è stato rimosso per cui ciò
che è esposto è forse vecchio, usato o falso ma sicuramente non antico. Se la
nostra vittoria consiste in
questo, la vittoria dell'Amministrazione comunale
consiste nel fatto che nonostante il nostro intervento che ho illustrato sopra,
non vi è nessun calo di partecipanti. Il lavoro di selezione dei partecipanti, operato con cautela e per gradi, ha permesso che tutti
coloro che sono stati allontanati o, più frequente-
mente, si sono dissuasi dal
partecipare vedendosi limitati sulle merci esponibili
e venendo così a mancare
la possibilità di portare a
termine giornate particolarmente lucrose, fossero
rimpiazzati da altri partecipanti che espongono altre merci. Nessuno si permetta quindi di tirare conclusioni affrettate sul destino dei mercatini qualora siano introdotte regole
di civile e ragionevole buon
senso.
Speriamo di aver portato
una buona notizia, nel mare di disordine che ci circonda e ci auguriamo che
l'esperienza fatta nella nostra città possa servire da
base affinché la regolamentazione sperimentata
sia applicata anche altrove, nel rispetto dei sacrosanti diritti della nostra categoria e conformemente
allo spirito che in origine
diede i natali ai mercatini di
piazza.
Armando Gasperetti
commercio
Un esempio su come non fidelizzare i clienti: gli sconti festivi del Superstore
pag.
5
Unione - Giugno 2003
Giudicarie e Rendena: suddivisi fra 4 Comuni i centri di attrazione
Che prezzi da …fregatura! «Spezzatino» di grandi superfici
Coi «grandi» conviene? Nient’affatto Zini: «Meglio così che una concentrazione»
P
rezzi al ribasso da capogiro. Li ha reclamizzati il Superstore sabato scorso con una pagina a colori sui due
quotidiani locali per annunciare che domenica 8 giugno, giornata di apertura
straordinaria con orario continuato, avrebbe offerto alla clientela prodotti alimentari “due x uno” e con “sconti del 50%”. Allettante, non c’è che dire.
Ma cosa dobbiamo pensare noi consumatori dei normali giorni lavorativi che poco prima avevamo già acquistato lì la stessa merce a prezzo intero? Semplice: che
il Superstore ci ha fregati. Perché una cosa sono gli sconti, un’altra è abbassare i
prezzi al punto da mortificare la clientela “ordinaria”, la cui reazione di fronte a
queste operazioni non può che essere
quella di perdere la stima e la fiducia. Le
grandi dimensioni di queste magastrutture di vendita – a questo punto è chiaro
– lasciano ingannevolmente credere che
I
Interno del Superstore
i prezzi siano sempre e per forza più bassi che altrove. Balle. Questi tagli vertiginosi
dimostrano solo che agli ipermercati come il Superstore non interessa affatto la
fidelizzazione dei clienti, costruire un rapporto con loro, ma prenderli per il naso
come e quando vogliono. A questa politica, non so voi, ma io non ci sto.
Carlo Casari
Comuni di Giustino, Tione di Trento, Villa Rendena e Zuclo saranno, insieme, i "centri di attrazione
sovracomunale" dell' ambito territoriale (contraddistinto dalla lettera L) che
comprende anche Bocenago, Bolbeno, Breguzzo, Caderzone, Carisolo, Darè,
Massimeno, Montagne, Pelugo, Pinzolo, Preore, Ragoli, Spiazzo, Strembo, Vigo
Rendena. Di conseguenza,
qui sarà possibile l'insediamento di grandi strutture di
vendita al dettaglio in zone
P
tente, ha promosso il 12
giugno scorso la giornata
“Diamoci una mano! Vivi
il commercio”. Per l’occasione, un grande manifesto dell’iniziativa è stato
esposto in tutte le attività,
i commercianti hanno pro-
Stanze moderne dotate di:
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posto una speciale decorazione delle vetrine e offerto un omaggio floreale alle
signore, mentre i clienti
hanno ricevuto un Giornale per i consumatori, nel
quale vari personaggi altoatesini hanno preso posizione a favore dei punti
vendita di vicinato. Nello
stampato è stato inserito
un gioco a premi con in palio oltre 100 cesti regalo
contenenti prodotti di qualità dell’Alto Adige, prevedendo un vincitore principale per ogni singolo comune. Infine i bambini
hanno ricevuto un libro da
disegnare “Io e il mio negoziante” per partecipare
ad un concorso grafico sullo stesso tema consegnando il loro lavoro al commerciante di fiducia. Varie
manifestazioni estive sul
tema sono previste nei cinque Mandamenti dell’Unione (Bolzano e circondario, Merano/Burgraviato, Val Venosta, Val Isarco e
Val Pusteria). L’iniziativa si
concluderà in ottobre con
un grande evento e le premiazioni.
drati sono destinati a Zuclo
per il settore non alimentare. Lo ha deciso la Giunta
provinciale, accogliendo la
proposta dell’assessore al
commercio, cooperazione,
lavoro e politiche comunitarie, Remo Andreolli. Moderatamente soddisfatto per
la scelta della Giunta il presidente dell’Associazione
commercianti al dettaglio
delle Giudicarie Ettore Zini,
«perché almeno è stata evitata la concentrazione delle
superfici di vendita in un’unica area».
«LE LAVAPOSATE»
Le nuove lavaposate Miele consentono di lavare, risciacquare
ed asciugare posate o bicchieri con risultati eccellenti.
Bolzano: il valore del vicinato
er spiegare ai consumatori l’insostituibile funzione di servizio reso alla società e al territorio dai negozi di vicinato, l’Unione di Bolzano,
con il sostegno dell’assessorato provinciale compe-
commerciali specializzate o
aree commerciali integrate.
Si tratta di una superficie
complessiva di 1.943 metri
quadrati da destinare nello
specifico in questo modo: a
Giustino viene attribuita la
superficie complessiva di
485 metri quadrati da destinare al settore alimentare/misto; a Tione di Trento
toccano 486 metri quadrati
da destinare al settore non
alimentare; a Villa Rendena
486 metri quadrati da destinare al settore non alimentare. Infine, 486 metri qua-
Grazie al sistema
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pag.
6
commercio
Unione - Giugno 2003
In nome della trasparenza e del risparmio si mettono a rischio le piccole e medie imprese
Autotrasporto e carbon tax: possibile credito d’imposta
Contro il mercato chiuso della Consip Recuperare l’accisa
La pubblica amministrazione guarda soprattutto ai grandi gruppi
Il modulo in www.agenziadogane.it
I
L
l mercato delle forniture
di prodotti e servizi all’ente pubblico in Italia è
una torta che, secondo le stime degli esperti, vale complessivamente 40 miliardi di
euro. E oggi c’è il pericolo
che a dividersela siano quasi esclusivamente i grandi
gruppi economici a scapito
delle piccole e medie imprese, moltissime delle quali
hanno proprio nei soggetti
del settore pubblico i più importanti clienti. A lanciare
per prima l’allarme nella nostra provincia sulla questione delle forniture “filtrate”
dalla società appositamente
preposta dall’ente pubblico,
la Consip, è stata l’Associazione dei grossisti e delle piccole e medie imprese del
Trentino. Il presidente dei
grossisti Mondini ha infatti
sollecitato il governo provinciale ad evitare di riprodurre anche nel nostro territorio il problema sorto a livello nazionale. Vediamo di
che si tratta. Consip è una
Spa creata con la legge finanziaria e controllata in toto dal Ministero del Tesoro
per gestire centralmente gli
acquisti della pubblica amministrazione, cioè per stipulare e concludere contratti e convenzioni con i fornitori allo scopo di razionalizzare e rendere trasparenti le
procedure nonché di ridurre le spese (sia burocratiche
che per gli acquisti stessi).
Tutte le amministrazioni statali sono obbligate ad avvalersi delle convenzioni stipulate da Consip. Per gli enti locali sono esenti da questo vincolo solo i Comuni con
meno di 5.000 abitanti. Tutte le altre amministrazioni
dovrebbero attenersi alla
convenzione Consip o a procedere all’apertura di una gara il cui importo a base d’asta non può essere mai superiore a quello stabilito nei
contratti stipulati da Consip.
Sempre la legge finanziaria
ha abbassato a 50mila euro
l’importo a partire dal quale
occorre procedere a gara
pubblica per le forniture di
beni e servizi (in precedenza
il limite stabilito dall’Ue era
pari a 200mila euro).
In buona sostanza solo i
grandi gruppi possono assicurare all’ente pubblico determinati risparmi e ciò rende di fatto impossibile alle
piccole e medie imprese partecipare in termini competitivi alle gare Consip. Per
questo in campo nazionale si
è recentemente costituito un
Comitato, significativamente battezzato Controconsip,
per tutelare gli interessi delle piccole e medie imprese. Il
Comitato, che ha creato anche un proprio sito
(www.controconsip.it) e al
quale aderiscono già quasi
600 aziende (ma il numero
sale di giorno in giorno), alcune delle quali trentine, denuncia e combatte la grave situazione di accentramento
statale provocata dall'art. 24
della Finanziaria 2003, tale
da mettere a dura prova il
mercato delle Pmi.
«Riteniamo – spiegano i promotori – che la Consip SpA,
società del Ministero del Tesoro, rappresenti un ritorno
a situazioni di monopolio
nell'ambito delle forniture di
beni e servizi alla pubblica
amministrazione, ne riduce
ineluttabilmente l'autonomia negoziale e la libertà di
mercato, ponendosi in evidente contrasto con Leggi
Paolo Mondini
italiane e comunitarie, contravvenendo comunque a
tutti i documenti che pongono in primo piano lo sviluppo dell'occupazione e delle Pmi».
«Intendiamo bloccare con
ogni mezzo un meccanismo
– quello attivato da Consip –
non conforme alle regole della concorrenza, così come dichiarato anche dalla Commissione Antitrust, la quale
si è espressa affermando che
"con il ricorso obbligatorio
alla convenzione Consip il
principio della concorrenza
sarebbe violato". Le convenzioni Consip stanno coprendo a macchia d'olio ampi settori dell'economia italiana
con il contributo delle grandi imprese, anche straniere –
che costituiscono una minima percentuale della realtà
imprenditoriale italiana –
mettendo in ginocchio le Pmi
e le loro relazioni commerciali con la pubblica amministrazione, ingessando il
mercato, allargando il divario nord-sud, generando
nuova disoccupazione e
bloccando fenomeni positivi di aggregazionismo imprenditoriale.
Vogliamo quindi procedere –
conclude il Comitato – contro l'obbligo previsto dall'art.
24 di acquistare solo da Consip, contro la rivisitazione
delle soglie di acquisto stabilite dall’Unione Europea e
contro il divieto di l'accesso
ai Bandi Consip di Associazioni di imprese, così come
previsto dalla normativa vigente in materia di appalti
per la fornitura di beni e servizi. Il nostro impegno è di
dare voce, all'unisono, alle
imprese a difesa dei principi
della libera e trasparente
concorrenza, contro uno Stato che si fa impresa e obbliga ad acquistare da esso violando normative nazionali e
comunitarie e destituendo
di fatto la libera circolazione
dei beni sancita dalla Costituzione e dal Trattato di Maastricht. Chiediamo agli imprenditori, alle Regioni e a
tutte le pubbliche amministrazioni interessate, di unirsi a noi e di intervenire contro questo attentato alla Autonomia».
Di fronte alla pressione delle proteste scatenate dal Comitato, pare che Consip stia
modificando la disciplina per
la partecipazione alle gare in
modo tale da favorire la partecipazione anche delle piccole e medie imprese. I requisiti richiesti per accedere
alle gare, che sembravano ritagliati su misura per i grandi gruppi, sono stati resi meno impegnativi. E alla portata di soggetti imprenditoriali di minori dimensioni. Non
a caso le aziende non sono
più obbligate a presentare il
fatturato globale degli ultimi tre anni, ma possono fornire prove diverse della loro
affidabilità (ad esempio garanzie bancarie). Ancora,
Consip non pretende più un
fatturato triplo rispetto all’importo e sono scomparse
le soglie annuali.
e imprese di autotrasporto con licenza conto terzi e conto proprio,
possono recuperare l’aumento dell’accisa sul gasolio in base alla nuova tassazione contro le emissioni inquinanti, la
cosiddetta “carbon tax”. La misura del recupero della carbon
tax per l’anno 2002 è pari ad euro 0,01717735 al litro (pari a lire 33.26/litro, come per
l’anno 2001) per ogni litro di gasolio acquistato nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2002 ed utilizzato per
l’autotrazione di autoveicoli di massa complessiva non inferiore a 11,5 tonnellate. Il termine per la presentazione
della dichiarazione è il 30 giugno di ogni anno; la dichiarazione va presentata all’U.T.F. (Ufficio Tecnico di Finanza) di Trento in via Vannetti n. 13 oppure a mano. I
soggetti beneficiari possono utilizzare il credito o con la
compensazione dei pagamenti di imposte, contributi
Inps, ecc. ai sensi dell’art. 17 del D. Lgs. 9/7/1997 n. 241,
o chiederne il rimborso. Prima di procedere alla compensazione, è necessario attendere che l’U.T.F. comunichi la quantificazione del credito spettante; in mancanza di tale comunicazione è necessario rispettare il termine di 60 giorni, decorsi i quali senza che al soggetto sia
stato notificato il provvedimento di diniego, sarà possibile l’utilizzo in compensazione. In caso di compensazione
tramite il modello F24, ricordiamo che il codice tributo
da utilizzare è il 6730 (“credito d’imposta a favore degli
esercenti attività di trasporto merci”) e il periodo di riferimento è l’anno nel quale si effettua la compensazione.
Occorre tener presente inoltre che il credito d’imposta connesso al recupero della carbon tax, così come quello relativo al recupero dell’accisa sul gasolio per tutto il 2002,
non concorre alla formazione del reddito imponibile (Irpeg e Irpef) e non viene considerato ai fini del rapporto
di cui all’articolo 63 dei TUIR (quindi non influisce sulla
deducibilità degli interessi passivi). A ciò si aggiunga che
per l’anno 2002, diversamente da quanto stabilito per i
periodi antecedenti, i suddetti crediti d’imposta (carbon
tax e accisa sul gasolio) non concorrono alla formazione
della base imponibile ai fini Irap. Il modulo per la dichiarazione è disponibile all’indirizzo internet www.agenziadogane.it ed è possibile redigere la domanda anche su
supporto magnetivo avvalendosi del software reso disponibile dall’Agenzia delle Dogane. In tal caso il supporto informatico va presentato unitamente all’esemplare cartaceo della dichiarazione. La firma in calce alla dichiarazione dovrà essere apposta secondo quanto stabilito dall’art. 18 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445 (autocertificazione con allegata fotocopia della carta di identità).
Interrogazione sull’Uma presentata dal consigliere provinciale Mauro Delladio
Ritardi intollerabili nelle immatricolazioni
I commercianti del settore subiscono gravi danni economici
Mauro Delladio
I
l 22 maggio scorso il consigliere provinciale Mauro Delladio ha presentato
un’interrogazione al presidente del parlamento trentino Mauro Cristofolini in merito agli intollerabili ritardi
nelle immatricolazioni delle
macchine agricole che si verificano puntualmente da
qualche anno a questa parte
a causa delle procedure se-
guite dall’Ufficio Uma (Utenti macchine agricole) dell’assessorato provinciale all’agricoltura.
Il problema – spiega Delladio
– è stato più volte inutilmente sottoposto all’assessore all’agricoltura, ai dirigenti degli uffici competenti e, non
ultimo, con lettere, ai presidenti del Consiglio e della
Giunta provinciale.
Infatti, prosegue il consigliere, «i ritardi con cui le pratiche di immatricolazione sono evase e precisamente consegnate o ritirate alla Moto-
rizzazione trentina, creano
grave nocumento sia ai commercianti dei mezzi agricoli
che agli agricoltori interessati: i commercianti subiscono
un grave danno economico
per il ritardo nei pagamenti
conseguente al ritardo nella
consegna dei mezzi e per la
mancata disponibilità dell’usato, gli agricoltori per il mancato utilizzo del mezzo agricolo». Questo stato di cose,
osserva Delladio, «crea i presupposti per l’utilizzo irregolare, senza documenti atti alla circolazione, dei mezzi agri-
Macchine agricole
coli. E’ da rilevare ulteriormente che nelle province limitrofe i tempi di attesa per
evadere le richieste di immatricolazione sono di pochi
giorni; ad esempio, nella provincia di Verona, la consegna
delle targhe avviene nella
stessa giornata della richiesta».
«Il calo di risorse umane nell’Ufficio U.M.A., mai rimpiazzate – ricorda Delladio –
trova spiegazione nella volontà dichiarata di trasferire
le attuali competenze in tema
di immatricolazione presso
la Motorizzazione civile di
Trento».
Sulla base di questi riscontri
oggettivi, il consigliere provinciale «interroga il presidente della Giunta Dellai per
sapere quali provvedimenti
di intendano adottare per ridurre, al pari delle altre province italiane, i tempi di espletamento delle pratiche di immatricolazione delle macchine agricole, il ruolo dell’Ufficio U.M.A. alla luce dell’ipotizzato trasferimento delle competenze in capo alla
Motorizzazione civile di Trento, i tempi di attuazione relativi ai commi precedenti».
commercio
È
stato sottoscritto e
presentato alla stampa il 19 giugno scorso
l’accordo per la fonitura dell’energia elettrica a condizioni agevolate raggiunto
dall’Associazione grossisti e
delle piccole e medie imprese del Trentino con Eneco Trade di Bolzano. Si tratta del primo accordo in assoluto sottoscritto da questa società con un’organizzazione imprenditoriale della nostra provincia.
Nel presentarlo Paolo Mondini, presidente dell’Associazione grossisti, ha detto
in apertura che «tra le molte convenzioni offerte alle
nostre aziende questa era la
più attesa. Per questo già un
anno fa avevamo preso contatti con vari gruppi come
Trenta, Multiutility ed Enel,
ma dopo un’attena analisi
delle offerte abbiamo trovato in Eneco quella più confacente alle nostre esigenze.
Si tratta di un accordo quadrimestrale “pilota”, che ci
consentirà di aggiornare le
tariffe in dicembre, da noi
voluto fin d’ora perché le
aziende dell’ingrosso sono
molto interessate e per aprire la strada a quello che l’intero sistema dell’Unione
commercio turismo e attività di servizio della provincia
di Trento, cui aderiamo, sottoscriverà a fine anno con la
stessa società».
«Il maggior pregio che ab-
pag.
7
Unione - Giugno 2003
Importante accordo sottoscritto dall’Associazione grossisti con Eneco Trade srl di Bolzano
Elettricità: forti sconti e più servizi
A dicembre prezzi rinegoziati. Sarà possibile soddisfare tutti gli utenti
Clerio Grazioli, Paolo Mondini, Paolo Kerschbaumer e Renzo Dolzan
biamo riscontrato in questo
gruppo, oltre alla sua consolidata esperienza – ha sottolineato Mondini – è la trasparenza e la semplicità del
servizio: la bolletta sarà infatti facilissima da leggere
perché indicherà chiaramente lo sconto rispetto alla tariffa ordinaria».
L’amministratore unico di
Eneco Trade, Paolo Kerschbaumer, affiancato dal promoter vendite Renzo Dolzan, ha messo l’accento sull’interesse del gruppo di andare incontro alla specifica
tipologia dei clienti interessati. «Il nostro obiettivo – ha
detto – è quello di dare certezza di risparmio in termini quantificabili, partendo
dalla base prezzi vincolata e
quindi uguale per tutti e applicando ad essa uno scon-
to tale da consentire al cliente di cogliere subito la convenienza. In questa fase dell’anno – ha spiegato l’amministratore di Eneco – il
mercato dell’energia non offre grandi possibilità né per
la fornitura di elettricità né
per il riconoscimento di sostanziose agevolazioni. Questo perché l’energia proveniente dall’estero, che rispetto alla nostra realtà nazionale permetterebbe significativi risparmi grazie al
nucleare, è per il momento
contingentata essendo assegnata all’inizio anno. L’utenza interessata, inoltre, che
preleva energia elettrica in
bassa o media tensione, ha
ancora una rilevazione dei
consumi fatta con contatore monorario e quindi con
una tariffa la cui entità per al-
cune fasce risulta inferiore
rispetto a quella pagata dal
fornitore, in particolare nel
periodo invernale. Esistono
dunque variabili che condizionano fortemente sia la
fornitura di energia elettrica
sia la possibilità di riconoscere degli sconti. L’apertura del nostro paese dal 1 gennaio 2004 all’energia elettrica proveniente dall’estero a
costi molto inferiori e in
quantità molto superiore, ci
consentirà di soddisfare tutte le utenze, che per il momento sono inevitabilmente ancora limitate».
E’ chiaro infatti che a sottoscrivere il contratto con Eneco Trade saranno per ora solo le aziende grossiste del
Trentino con consumi superiori ai 100mila Kwh/anno. Fra queste l’Associazione ne ha contate un’ottantina di immediatamente interessate, ma è chiaro che
quando tra qualche mese
l’accesso al libero mercato
sarà possibile anche alle imprese con consumi inferiori
così come previsto da una
recente direttiva del Parlamento Europeo, il fatto di
aver preso fin d’ora un accordo come questo risulterà molto vantaggioso per tutte. Ad accompagnare il presidente Mondini fino all’accordo sono stati gli amministratori delegati di DAO
Ivan Orodizzi e di Italmarket
C+C Clerio Grazioli, che
hanno accuratamente vagliato tutte le offerte e ora
consiglieranno gli altri soci
a beneficiare degli sconti e
dei servizi di Eneco.
«Le aziende grossiste che
sottoscriveranno il contratto con noi – ha precisato
Kerschbaumer – avranno in
media un mese gratis di
energia elettrica su base annua pur essendo il periodo
previsto dall’accordo compreso solo fra agosto a dicembre. La convenzione –
ha concluso l’amministratore di Eneco – assicura inoltre alle imprese la possibilità di essere sottoposte a verifiche tecniche per ottimizzare i consumi dai quali può
dipendere spesso un sostanzioso risparmio energetico.
A regime, in base all’accordo con l’Associazione, Ene-
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co fornirà energia elettrica a
circa 850 aziende grossiste
per un consumo totale di circa 34 milioni di Kwh/anno.
Se l’accordo sarà accolto con
interesse dalle aziende grossiste aventi caratteristiche di
«clienti idonei», sarà esteso
a dicembre alle altre associazioni dell’Unione commercio turismo e servizi. A
ciascuna di esse l’Unione
aveva inviato alcuni mesi fa
un questionario per rilevare
i consumi che, in base alle risposte ricevute, salgono a 54
milioni di Kwh/anno.
Anche tenuto conto dei probabili sviluppi che si verificheranno a breve nel mercato dell’energia elettrica e
dalle relative novità normative, si comprende quanto
possa essere importante e
decisiva la funzione di un
soggetto come l’Associazione dei grossisti e, in futuro,
della stessa Unione, in grado di suggerire e garantire le
migliori condizioni di risparmio e di servizio allo scopo di ottimizzare e razionalizzare i consumi.
ag
commercio
pag.
9
Unione - Giugno 2003
Mondini sull’obbligo di adeguamento degli impianti privati di carburante Istruttiva mattinata di formazione per i grossisti con Franco Naidon
Quella norma va cambiata Diamo la caccia agli sprechi
Le proposte migliorative degli operatori Attenti ai movimenti improduttivi e alle scorte
I
n merito alla richiesta di
soppressione dell’obbligo
di adeguamento degli impianti privati per la distribuzione di carburante, il presidente dell’Associazione grossisti del Trentino Paolo Mondini ha recentemente segnalato agli assessori provinciali
al commercio Remo Andreolli
e al turismo Marco Benedetti, nonché al dirigente generale del dipartimento Paolo
Nicoletti, la mancata soluzione del problema emersa dalla modifica della normativa
da cui è disciplinata la materia. La modifica prevede infatti il rinnovo dell’autorizzazione alla scadenza, esclusivamente riferito a capacità di
stoccaggio superiore a 10 metri cubi.
Le aziende interessate evidenziano l’impossibilità pratica per molte di esse di ottemperare all’obbligo di adeguamento. Poiché, inoltre,
nella gran parte dei casi non
sussiste l’esigenza di dotarsi di
impianti con capacità superiore a quelli di cui dispongono, fa sì che l’obbligo di adeguamento si configuri come
un inutile e ingiustificato ag-
Un’area di rifornimento
gravio di costi (a maggior ragione in presenza di impianti di recente o recentissima
realizzazione). Mondini chiede quindi di modificare la normativa prevedendo, in primo
luogo, che tutti gli impianti di
distribuzione carburanti ad
uso privato autorizzati e collaudati, con serbatoio avente
capacità di stoccaggio inferiore a mc. 10, possano essere rinnovati alla scadenza dell’autorizzazione per la stessa
capacità, con l’obbligo alla tenuta di un registro di carico e
scarico vidimato dall’Ufficio
del Registro o dalla camera di
commercio di Trento. Occorre poi evitare l’assoggettamento ad autorizzazione in
caso di detenzione di carburante in contenitori non in-
terrati, conformi alle norme
di sicurezza vigenti, per un
quantitativo massimo di 10
quintali (lt. 1.200 di gasolio così come previsto dal
D.P.G.P. 30 ottobre 2000, n.
39 della Provincia di Bolzano). Infine è opportuno dare
la possibilità per discariche
pubbliche, cave e cantieri, di
detenere contenitori, distributori mobili con capacità
geometrica non superiore a
9.000 litri, rispondenti alle norme fissate con Decreto 19
marzo 1990 del Ministero dell’Interno e, data la precarietà
di tali attività e la loro ubicazione sul territorio, prevedere la sola comunicazione al
Servizio provinciale del Commercio competente (e quindi
senza autorizzazione), con
l’obbligo alla tenuta di un registro di carico e scarico vidimato dall’Ufficio del Registro
o dalla C.C.I.A.A di Trento.
«L’accoglimento di queste richieste – conclude Mondini –
avrebbe oltretutto risvolti positivi per la fiscalità provinciale ed eviterebbe l’installazione e l’uso abusivo degli impianti di distribuzione di carburanti ad uso privato».
P
er dare la caccia agli
sprechi in azienda, è
stata istruttiva la mattinata di formazione offerta il
6 giugno scorso dall’Associazione grossisti ai propri iscritti e condotta da Franco Naidon, collaboratore dello studio di consulenza Coges di
Trento.
Naidon ha distinto gli sprechi
dovuti ad attività aziendali
che non creano valore ma per
vincoli organizzativi, tecnologici o fisici sono inevitabili, dagli sprechi legati invece
ad attività che non creano valore e possono essere eliminate subito.
Ma quali sono i sette “sprechi
capitali” da stanare e rimuovere? Il primo è la sovrapproduzione che si verifica
quando l’attività aziendale
non segue la domanda e comporta un utilizzo anticipato
di risorse aziendali. Il secondo spreco riguarda il tempo
e avviene quando un operatore non svolge alcun lavoro
rimanendo in attesa di un impegno successivo perché
manca il materiale, oppure a
causa di rotture o per la sorveglianza di un macchinario.
Non creano valore aggiunto
neppure le operazioni di trasporto, spesso sottovalutate
ma che a volte causano difetti, danneggiamenti e ulteriori perdite di tempo per la
ricerca e la movimentazione
dei materiali. Si tratta tuttavia di uno spreco con il quale si può convivere e che non
viene quindi messo in discussione. Da mettere sotto la
lente di ingrandimento sono
gli sprechi di processo, rappresentati da tutte le attività
non necessarie in un’azienda.
Quinta fonte di sprechi: le
scorte, vale a dire ciò che giace fermo in attesa di un evento (lavorazione o vendita). Le
scorte non aggiungono alcun
valore, determinano un aumento dei costi (spazio, attrezzature, trasportatori, magazzini) e possono peggiorare la qualità del materiale che
diventa obsoleto. Un’altra regola anti-sprechi è che non
basta il movimento per lavorare. «Il lavoro utile – ha spiegato Naidon – è quel particolare tipo di movimento che
produce valore». Settimo
spreco: i difetti. Gli errori e i
difetti rallentano le attività e
incrementano il lead time,
producono costi ingenti per
le riparazioni, le rilavorazioni, la rimozione del problema,
la gestione dei reclami, il trasporto del reso, l’immagine
complessiva dell’azienda verso i clienti. Il segreto per combattere gli sprechi sta essenzialmente nel concetto di “sistema pulsante”, vale a dire
nell’impegno volto a rendere l’azienda altamente flessibile e affidabile, cioè un’entità che “pulsa” di continuo in
aderenza alle esigenze del
mercato. Naidon ha concluso indicando due regole-guida per l’azione: il lavoro in
azienda dev’essere veloce e
rozzo, non lento ed elegante;
infine se una cosa va fatta, va
“fatta subito” (“just do it”).
turismo
Pergine: vertice delle associazioni del turismo
pag.
11
Unione - Giugno 2003
La nuova convenzione riservata ai soci dell’Unat con Play Italia di Milano
Rifiuti e stagioni I giochi in albergo per i bambini
Dai Comuni con un documento Un modo intelligente di soddisfare le esigenze delle famiglie
I
l presidente della sezione Unat di Pergine Sebastiano Sontacchi (nella foto) ha convocato i consiglieri della
propria categoria, della
Faita, delle associazioni
dei pubblici esercizi e dei
ristoratori per creare un
coordinamento di zona
su varie tematiche di comune interesse, la prima delle quali concerne la tassa sui rifiuti. Alla riunione ha partecipato anche Mila
Bertoldi, dell’Ufficio legislativo dell’Unione, che ha evidenziato il passaggio da tassa a tariffa sui rifiuti in base al decreto Ronchi. Dal dibattito è poi emersa l’opportunità di chiedere una razionalizzazione dei costi
alla società cui è affidata la gestione del servizio di
smaltimento. Le categorie del turismo, infatti, si sono
viste talvolta raddoppiare gli oneri senza che sia stata tenuto in considerazione il criterio della stagionalità, molto più incisivo dell’agevolazione del 20% oggi prevista. Sontacchi ha proposto di intervenire affinché questa componente sia valutata nella quota
variabile della tariffa, considerando le effettive giornate di apertura. Al termine della riunione, i partecipanti hanno affidato all’Ufficio legislativo dell’Unione il compito di redigere un documento che contenga alcuni parametri migliorativi rispetto all’attuale
previsione, applicando il coefficiente minimo. Il testo
dovrà poi contenere la richiesta del riconoscimento della stagionalità, di una riduzione per la raccolta differenziata; di una razionalizzazione dei costi interni alla società senza rinunciare ad una raccolta differenziata più intelligente per alberghi, campeggi, ristoranti, discoteche e simili. Una volta definito, il documento verrà presentato sia alle amministrazioni comunali che già applicano il nuovo sistema a tariffa
per ottenerne la modifica, sia a quelle in cui prossimamente si adotteranno le tariffe, affinché le attività
interessate non subiscano penalizzazioni rispetto ad
altri soggetti favoriti spesso da politiche poco attente
al reddito prodotto dalle imprese.
rm
L’
Unione Albergatori
del Trentino ha recentemente sottoscritto una interessante convenzione con la società Play
Italy di Milano. Tante le proposte interessanti per intrattenere i bambini nelle strutture ricettive e/o ristorative a
prezzi scontati del 15% rispetto ai listini ufficiali.
Le famiglie possono proporre ai propri figli un luogo o un
motivo per svagarsi e divertirsi, mentre l’albergatore è in
grado di offrire un servizio in
più ai propri ospiti accontentando grandi e piccini.
Ma ecco i giocattoli proposti.
1. BABYPOINT
Si tratta di tre pannelli intercambiabili a sviluppo verticale, su base triangolare con
ruote, con giochi predefiniti a
percorso, interattivi e disegno.
2. MORBIDI
Per le strutture che possono
permettersi uno spazio ludico permanente un po’ più
grande una saletta con i morbidi costituisce senza dubbio
un’area di eccezionale impatto e interesse per i bambini i quali possono in tale contesto svagarsi e divertirsi anche al coperto, in assoluta
tranquillità e libertà.
È
Pianoforte Antico di Ala e allestita nelle splendide sale del
Buonconsiglio, propone cinquanta pianoforti provenienti da prestigiose collezioni europee, affiancati da alcuni dipinti e incisioni raffiguranti
compositori e pianisti celebri, nonché partiture, disegni
di meccaniche, metodi originali, lettere autografe che restituiscono una visione storica d’insieme del prezioso
strumento.
possono chiedere alla nostra
segreteria l’invio della brochure cartacea ai seguenti recapiti
Raffale Murari – telefono
0461/880430 (e-mail [email protected]); Alfonso Moser
– telefono 0461/880431 (email [email protected]).
Il gruppo di studio dell’Unione sollecita un’ampia disponibilità a partecipare
Apt di ambito, lavori in corso
L’
Unione sta seguendo con un proprio
gruppo di lavoro formato dai presidenti delle associazioni del turismo e
commercio, il processo costitutivo delle nuove Apt di
ambito. Nei mesi scorsi l’attività del gruppo si è concentrata sull’analisi della legge e delle bozze di regolamento attuativo per definire le osservazioni da presentare in materia alla Provincia. Ora il lavoro consiste
nel monitoraggio degli sviluppi in atto nei diversi am-
biti attraverso il costante
contatto con i dirigenti associativi coinvolti nei vari tavoli di lavoro istituiti ad hoc
dalle amministrazioni comunali. Il 4 giugno, sotto la
regia del direttore dell’Unione Giovanni Profumo, il
gruppo ha esaminato lo stato di avanzamento delle fasi costituenti delle nuove Apt
nei diversi ambiti.
E’ emerso che le aziende per
il turismo di prossima costituzione sono quelle di Levico e Riva del Garda, mentre
in molte altre realtà è anco-
Pianoforti al Castello..con l’Unione
partita bene il 20 giugno al Castello del
Buonconsiglio di Trento e resterà aperta fino al 19
ottobre la più grande mostra
storica mai dedicata al pianoforte e intitolata “Rifiorir
di antichi suoni”. La storia inizia con la genialità di Bartolomeo Cristofori che alla corte medicea fiorentina dà vita
nel 1700 al primo modello.
L’esposizione proposta in collaborazione con il Museo del
3. COMPLEMENTI
Playitaly offre inoltre una serie di mobili per i bambini dal
disegno originale e dal materiale innovativo, colorato e vivace con misure adeguate di
tavoli, sedie, sgabelli, armadietti ecc. Ideale per coloro
che volessero predisporre alcune zone per il disegno o per
il gioco da tavolo.
Informazioni:
a. Per coloro che posseggono
un collegamento internet possono visionare tutti i dettagli
della convenzione sul sito
www.unat.it
b. Coloro che non posseggono un collegamento internet
Si tratta di un’occasione unica per ammirare straordinarie creazioni dei più grandi
artigiani europei del ‘700 e
‘800 ma anche per ascoltare
concerti. Fra i pianoforti anche un pianino viennese da
viaggio dell’epoca di Mozart,
un modello utilizzato da Liszt
e il pianoforte a quattro tasti
che Wagner si fece costruire
per l’opera “Parsifal”.
Per dare a tutti i turisti in vacanza nelle strutture ricettive
del Trentino l’opportunità di
visitare questa mostra assolutamente unica e difficilmente ripetibile, l’Unione
commercio turismo e attività
di servizio ha definito e sottoscritto un accordo di collaborazione con il Castello del
Buonconsiglio in occasione
dell’evento. Grazie a questa
convenzione gli ospiti di alberghi, residence, campeggi
e strutture ricettive associati all’ Unione, potranno ac-
ra in atto la ricerca del massimo coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e la riflessione sulla personalità
giuridica più adeguata alle
caratteristiche della zona e
favorevole ad un’ampia condivisione degli obiettivi e delle strategie. Gli ambiti in cui
sono stati attivati i tavoli di
lavoro e studio sono quelli
della val di Fassa, della val di
Sole, della val Rendena, della valle di Non, del Primiero,
dell’Altopiano della Paganella, della val di Fiemme e
di Trento con gradi di pro-
gressione molto differenziati. L’indicazione che l’Unione dà ai propri rappresentanti a questi tavoli è quella
di garantire un’ampia disponibilità alla partecipazione attiva ed anche economica nei nuovi soggetti di
ambito, di assicurarsi il coinvolgimento di propri esponenti locali e di mirare all’obiettivo di “fare rete” per ottenere il miglior risultato
possibile sia sotto il profilo
della promozione che per la
commercializzazione dei
pacchetti turistici.
Uno degli strumenti
in mostra
cedere al castello e alla mostra
a tariffe ridotte. Un altro
esempio di come cultura e turismo a Trento, attraverso la
cooperazione fra pubblico e
privato, possano e debbano
andare a braccetto con reciproco beneficio.
MARCHETTI ILLUMINAZIONE • CERAMICHE BERNARDI • LAMI PROGETTI • SELENE • ANDROMEDA • EVI STYLE • VISTOSI
GARDOLO di TRENTO - VIA BOLZANO 48 ☎ 0461/990717
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turismo
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13
Unione - Giugno 2003
Valle di Non: tutti d’accordo sull’ambito Dal 2003 l’ADA regionale ha sede all’Unione e si appoggia alla segreteria dell’Unat
Verso un’unica Apt Direttori d’albergo, associarsi conviene
Decisiva la sinergia fra tutti Marroni: «Offriamo formazione, servizi e consulenze»
C
ome sarà la nuova Apt
di ambito? Ne hanno
discusso il 29 maggio a
Cles gli amministratori locali
e i rappresentanti delle associazioni di categoria. Prima ancora di parlare di personalità
giuridica, il presidente del C6
Bruno Bertol ha evidenziato la
volontà dei Sindaci dell’alta e
bassa valle di costituire un’unica Apt, per coniugare le molte potenzialità turistiche ancora inespresse in quest’area.
“In tal modo – ha detto Bertol
– rafforzeremo la promozione
e la commercializzazione coinvolgendo tutte le compo-
nenti interessate”. Pienamente d’accordo con Bertol i soggetti presenti (Melinda, Unione Contadini, Artigiani, Consorzi proloco, Trentino appartamenti, ecc.) e Claudio Battisti, albergatore e rappresentante dell’Unione commercio
turismo, “anche se – ha osservato – per creare l’Apt di valle
le difficoltà non mancheranno, essendo già emerse in passato”. Si sa infatti che, in base
alla riforma, il funzionamento
della nuova società dipenderà
dal concorso economico dei
privati e quindi dalla sinergia
di tutte le categorie.
r.m.
Tre stelle super?
A Canazei da un po’ di tempo sono fiorite classificazioni diverse rispetto a quanto prevede oggi la legge. Al Comune sono giunte segnalazioni di non conformità e il Sindaco ha perciò deciso di intervenire fermando la pubblicizzazione di alberghi che proponevano 3 stelle super.
Il Sindaco ha invitato gli albergatori attraverso le loro associazioni e gli organi di vigilanza a rispettare in ogni
forma di pubblicizzazione (insegne, depliants, internet
ecc.) la classifica attribuita. Il problema interessa anche
altre località e sarà risolto dalla nuova legge di classifica
che entrerà in vigore nei mesi prossimi. Con essa solo agli
esercizi a 4 stelle sarà consentito utilizzare la dizione “super” in presenza di alcuni specifici paramentri.
D
al novembre del 2002
Antonio Marroni è
presidente
dell’A.D.A., l’Associazione dei
direttori d’albergo della regione Trentino Alto Adige.
Dall’inizio di quest’anno l’associazione ha sede presso gli
uffici dell’Unione commercio
turismo e attività di servizio,
in via Solteri 78 a Trento. “Abbiamo deciso di appoggiarci
operativamente alla segreteria dell’Unione albergatori del
Trentino – spiega Marroni –
pur mantenendo ovviamente la nostra completa indipendenza da questa e da altre
associazioni di categoria, per
sviluppare le nostre attività,
disporre di personale esperto
e di servizi efficienti. Con ciò
contiamo di indurre altri colleghi ad aderire alla nostra associazione. Attualmente –
continua Marroni – abbiamo
una trentina di iscritti ma puntiamo a crescere perché il nostro raggio d’azione è regionale”.
Ma cos’è l’A.D.A. e cosa offre?
“Siamo nati nel 1956 – spiega
il presidente – soprattutto per
sviluppare iniziative finalizzate all’aggiornamento e alla
formazione professionale e
culturale dei nostri aderenti
con un apposito Centro Studi Manageriali. Siamo attivi
sull’intero territorio nazionale – continua Marroni – ma alla nostra organizzazione possono aderire anche direttori
operanti all’estero. Oltre a direttori d’albergo accogliamo
nell’A.D.A. anche quelli di motels, centri vacanze, villaggi
turistici come pure quei soggetti le cui funzioni professionali siano assimilabili alle
funzioni direttive e che abbiano la responsabilità di conduzione, parziale e totale, di
strutture ricettive o che per
motivi culturali e professionali abbiano interesse a partecipare all’attività associativa e le cui esperienze possono essere utilizzate a vantaggio dell’associazione”.
Perché a un direttore d’albergo converrebbe iscriversi all’A.D.A.? “Innanzitutto – risponde il presidente – perché
fra colleghi parliamo la stessa lingua e possiamo quindi
affrontare meglio e risolvere
insieme i problemi condivisi;
poi per le opportunità di aggiornamento e crescita pro-
fessionale e culturale. Offriamo anche servizi, agevolazioni e convenzioni molto interessanti. Aggiungo che per noi
è importante anche l’aspetto
conviviale: il piacere di incontrarsi intorno ad un tavolo nelle migliori strutture alberghiere d’Italia e di degustare le specialità eno-gastronomiche regionali. Sono esperienze gratificanti, al tempo
stesso di conoscenza, di scambio e di crescita. Infine l’A.D.A.
promuove indagini e ricerche,
convegni e seminari, pubblica studi e monografie, libri a
carattere didattico, scientifico,
tecnico, storico e letterario.
Infine mettiamo a disposizione dei nostri associati varie
consulenze”.
L’A.D.A., il cui presidente nazionale è Vittorio de Martino,
pubblica anche un periodico
che affronta tutti gli argomenti
di interesse per la categoria:
tecnica professionale, gestione, marketing, pubbliche relazioni, normative sulla sicurezza e l’igiene, fisco, informatica, eno-gastronomia, ecc.
L’A.D.A. ha stretto un’importante accordo con FENDAC
per la rappresentanza con-
Antonio Marroni
trattuale dei quadri del settore alberghiero (consulenza
contrattuale, legale, INPS –
aggiornamento professionale – convenzioni commerciali e sanitarie). Quanto costa
iscriversi all’A.D.A.? “Per aderire e avere accesso ai molti
servizi che offriamo – precisa
Marroni – la quota annuale è
di 181,00 euro per i soci effettivi e di 104,00 euro per i soci
aspiranti. Chi fosse interessato può rivolgersi alla segreteria regionale dell’A.D.A. presso l’Unione albergatori del
Trentino (Unat,, via Solteri 78
a Trento, tel. 0461/880430/431
– fax 0461/880529 (e-mail:
[email protected]) o direttamente al presidente regionale Antonio Marroni (cell.
349/8701046; e-mail [email protected]).
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Specialità di latticini dall’Alto Adige
Gastrofresh porta il buono in tavola
L’Alto Adige è famoso
per il suo latte
genuino e di qualità.
È proprio per questo
che nell’assortimento
di Gastrofresh
figurano così tanti
latticini e prodotti
caseari.
"Freschezza
quotidiana dall’Alto
Adige": questo il
motto della ditta
Gastrofresh, che
fornisce ogni giorno
agli esercizi
gastronomici ed
alberghieri della
regione prodotti
freschi di qualità. Uno
degli obiettivi della
Gastrofresh è quello di
offrire ai suoi clienti la
più vasta scelta di
latticini di produzione
locale. Mila e Senni
sono solo due delle
rinomate aziende
partner della
Gastrofresh, che può
vantare un’offerta di
oltre 800 gustose
specialità
gastronomiche
all’insegna della
freschezza.
La lavorazione con il Lagrein dell’Alto Adige e
con spezie particolari dà al formaggio “ Lagrein”
un gusto davvero aromatico.
La linea di latticini va
dal latte fresco al latte
a lunga conservazione,
dalla panna allo jogurt,
dalla mozzarella al
piccante “ Graukäse”,
fino alle specialità
casearie italiane e
francesi. Ai più golosi
è riservato lo squisito
mascarpone, mentre
per coloro che
vogliono stare attenti
alla linea la
Gastrofresh offre la
ricotta fresca. E da
poco sono entrati
nell’assortimento
anche il formaggio al
vino “ Lagrein”, dal
gusto davvero
particolare e speziato,
che deriva dall’uso di
un ingrediente molto
speciale durante la
lavorazione:
Nel vasto assortimento di formaggi, anche il
saporito “ Seiser”, preparato secondo la ricetta
tradizionale della Val Pusteria.
l’omonimo vino
altoatesino Lagrein.
piacevolmente elastica
ed adatta al taglio.
E poi il nuovo
“ Seiser”, dal sapore
deciso ed
inconfondibile,
ottenuto grazie alla
sapiente lavorazione e
ad una stagionatura di
30 giorni, che porta
alla tipica consistenza
Gastrofresh fornisce
una varietà di
prelibatezze casearie,
apprezzate da
albergatori e
ristoratori, che
garantiscono così ai
propri ospiti assoluta
freschezza e genuinità.
turismo
pag.
15
Unione - Giugno 2003
La presidente Lucia Salvaterra sollecita i soci della Faita con una lettera aperta
Promozione: i campeggi si muovano
«Noi siamo a disposizione di tutti, ma occorre scegliere»
C
ari Colleghi, è ora di riflettere e di decidere
sulle strategie da adottare per la promozione più efficace delle nostre aziende.
Perché vi rivolgo questo invito? Già l’anno scorso il direttivo della Faita si era interrogato sulle varie strade da seguire per una migliore promozione dei campeggi e, in particolare, delle strutture invernali che oggi “soffrono” maggiormente sia perché si vedranno costrette a cambiare
entro due anni la tipologia di
clientela in seguito alle modi-
Lucia Salvaterra
fiche al regolamento, sia per
effetto delle anomalie climatiche della stagione (poca neve
per poco tempo). D’altra parte la Provincia ha ripetuta-
Il vero «benessere»è un mix di tanti dettagli
Più Gemütlichkeit
mente dimostrato la volontà
di sostenere il nostro comparto. Ne sono stati una conferma
gli intereventi diretti degli assessori Pinter e Benedetti a favore delle singole strutture. Recentemente anche la Trentino Spa ha espressamente assicurato l’intenzione di collaborare con noi attraverso il dirigente generale, Miorelli, e i
due direttori Rossini e Manfrini. Che fare dunque? E’ assolutamente necessario che ogni
singolo gestore di campeggio
ragioni su cosa vuole fare della propria struttura nei prossi-
mi anni ed agire in maniera sistematica e ordinata in vista
dell’obiettivo prefigurato. La
Faita è come sempre a disposizione dei soci per rispondere anche tecnicamente alle esigenze di ciascuno. Siamo anche pronti a predisporre con
Trentino Spa una promozione mirata che valorizzi le diverse località con i loro aspetti peculiari. Certo è però che se
i singoli gestori di campeggi
non si faranno sentire prendendo contatto con la nostra
segreteria o con i referenti di
zona della Faita, questa buo-
na volontà e disponibilità non
produrranno nulla di concreto. Come Faita abbiamo più
volte sollecitato incontri per
organizzare in gruppo la creazione di pacchetti da promozionare, ma con scarsissimi risultati. Ora con il nuovo direttivo abbiamo costituito un
gruppo ad hoc per la promozione, il cui responsabile è Andrea Antoniolli, con l’obiettivo di incidere maggiormente in
questo settore. Sarete quindi
nuovamente contattati dai vostri referenti locali per ottenere a breve la vostra collabora-
zione e non disperdere inutilmente energie e risorse. Abbiamo inoltre in programma
l’organizzazione di un corso
specifico per noi, dedicato
esclusivamente alla costruzione di pacchetti turistici, per
permettere a chi non ha ancora lavorato in tal senso di poterlo fare al meglio. Ricordiamoci sempre che il nostro successo dipende solo da ciascuno di noi: la presidente, la segreteria, il direttivo e i responsabili di area vi possono e vi
vogliono dare una mano. Contattateci. Lucia Salvaterra
POSSIBILITÀ AUTOCARRO 4 POSTI
SCONTI MOLTO PARTICOLARI PER AGENTI ED ALBERGATORI
I nostri hotel secondo Chiricozzi
continua dalla prima
persino capitare di trovarsi davanti a vocaboli stranieri che non hanno, nel
nostro idioma, l’esatto corrispondente.
E’ il caso di un sostantivo
tedesco che – per esser traslato correttamente in italiano – esige l’impiego di
perifrasi: la Gemütlichkeit.
Il suo significato è abbastanza complesso, e meriterebbe degli adeguati approfondimenti di carattere
etimologico e semantico;
in pratica inerisce gli strati più profondi della persona dietro l’impulso di situazioni/relazioni esterne.
Semplificando al massimo,
questa parola composta è
sinonimo di uno stato di
benessere (conferito dall’ambiente circostante e dai
soggetti ivi agenti) ricco di
cordialità, di comodità, di
tranquillità, di intimità, e
privo di banalità e di convenzionalità.
E’ un’espressione molto
usata, prevalentemente nel
campo dell’accoglienza:
sembra quasi non esista
hotel in Tirolo od in Bavaria che non la adoperi per
presentarsi/pubblicizzarsi. E riesce a far presa duratura sul cliente nordico,
e non soltanto, purché egli
constati la sua veridicità.
La quale ultima spesso dipende sì dalla struttura immobiliare e dai suoi centri
saune, piscine e benessere,
però anche da particolarità relativamente minimali
in termini di investimento
finanziario. Quali – cito solo ciò che subito mi balza
alla mente – l’accattivante
disposizione dell’arreda-
mento e delle luci nella
stanza, l’accuratezza delle
tendine alle finestre, il loro gradevole colore coordinato con quello del copriletto, l’apparecchiamento invitante della tavola, la graziosità di un
mazzolino di fiori, la consonanza della musica con
i singoli locali, la delicatezza di un ricordo della
permanenza. E – soprattutto – la disponibilità del
proprietario e dei suoi collaboratori, il loro sorriso
accogliente, la loro aperta
propensione al dialogo.
Insomma, non sto sottolineando che la parte edificiale e prestazionale in senso stretto sia qui poco rilevante sul piano commerciale, bensì che essa venga
esaltata da ulteriori elementi impalpabili; in una
società che trascina l’individuo ad esser sempre più
tale, capaci di riscuotere
successo. A titolo esemplificativo, penso altresì ad
una serata convenientemente organizzata per descrivere (agli interessati) le
usanze ed i costumi del posto ospitante, oppure le antiche leggende della sua
gente.
Sono iniziative, tutte, che
creano quell’atmosfera legata alla Gemütlichkeit; la
clientela le paga volentieri
perché irradiano il calore
umano genuinamente basato sulla cultura, sulla storia e sulle tradizioni di un
popolo. Fattori di cui il
Trentino sicuramente non
difetta!
Lucio Chiricozzi
Consulente di UniCredito
Italiano SpA
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pag.
16
turismo
Unione - Giugno 2003
Confronto a tutto campo per le associazioni dell’Unione con i vertici di Trentino spa
«Vendere vacanze? Pochi progetti condivisi»
Rilanciare l’offerta estiva in montagna sviluppando i club di prodotto
Maurizio Rossini, Claudio Miorelli e Paolo Manfrini
«S
elezioneremo da
qui a settembre
quattro o cinque
progetti qualificanti concordati con le vostre associazioni di categoria, sui quali con-
fia” che Trentino spa, la nuova azienda responsabile della
promozione turistica provinciale, adotterà nei rapporti con
le nuove Apt di ambito e nei
confronti degli operatori del
Fiaschetti, Mosna, Dalle Nogare, Clementi, Profumo, Bort e Sontacchi
centrare gran parte delle nostre risorse finanziarie e organizzative per i prossimi cinque anni. Non è infatti nostra
intenzione, né ci sarebbe possibile, soddisfare tutte le domande di contributo che ci
perverranno. Meglio identificare e valorizzare con decisione poche iniziative di rilievo, in grado di colpire i target
che più ci interessano, per essere realmente competitivi sul
mercato e vendere il prodotto Trentino».
E’ questa, in breve, la “filoso-
settore. Lo hanno ribadito il 4
giugno scorso nella sede dell’Unione, invitati ad un colloquio “senza rete” con i rappresentanti delle associazioni e categorie del turismo, i tre
massimi esponenti della struttura di Trentino spa: il dirigente generale Claudio Miorelli e i direttori delle aree marketing Maurizio Rossini e comunicazione Paolo Manfrini.
«Poiché puntiamo decisamente a favorire la commercializzazione – ha esordito
Miorelli – vogliamo collabo-
rare con voi soprattutto per lo
sviluppo dei club di prodotto
come quelli dedicati alla famiglia e agli appartamenti per
vacanza. Abbiamo scelto infatti di “tagliare” i finanziamenti alle iniziative di minor
impatto per finanziare invece
progetti capaci di motivare e
coinvolgere le categorie economiche e che Vi invito a presentare quanto prima».
La presidente della Faita Lucia Salvaterra ha chiesto a
Trentino spa un sostegno promozionale ai camping di montagna la cui attività oggi è in
crisi soprattutto nella stagione invernale. «Visto che rappresentate tutti i campeggi del
Trentino – ha risposto Miorelli
– potrebbe essere interessante progettare insieme un club
di prodotto dedicato alla vostra specifica offerta». Per l’Associazione ristoratori, il segretario Paolo Mosna ha segnalato la positiva collaborazione già avviata in merito al
marchio dell’Osteria tipica
trentina. Al riguardo Miorelli
ha preannunciato che in occasione del vertice europeo
dei Ministri degli Esteri a Riva
in settembre, l’accoglienza ai
giornalisti avverrà offrendo loro il meglio della nostra cucina e dei nostri prodotti tipici.
«In ogni caso – ha osservato il
dirigente di Trentino spa – dovremo “indovinare” qualche
nuovo evento importante, magari legato alla fotografia, che
esalti la cucina trentina sotto
il profilo culturale, un po’ come Vinart, ma coinvolgendo
le Osterie tipiche».
Il presidente della Fiavet agenzie di viaggio Carlo Fiaschetti non ha risparmiato critiche
alla precedente gestione della promozione turistica provinciale, auspicando una svolta con Trentino spa. “L’esperienza insegna – ha aggiunto
– che se il tanto decantato
“prodotto turistico trentino”
non diventa un pacchetto capace di presentare e vendere
tutta l’offerta turistica del territorio, la promozione non serve a nulla. O il Trentino si vende come immagine globale o
risulterà sempre più difficile
la commercializzazione. D’altra parte la riforma delle Apt
non chiarisce chi dovrà occuparsi di questo. In realtà solo
le agenzie di viaggio possono
impegnarsi in questa direzio-
ne. Senonché – ha concluso
Fiaschetti – finora le Apt ci
hanno sempre avvisati delle
iniziative promozionali a cose fatte». “E’ vero che su questo aspetto la legge provinciale non è chiara – ha replicato
Miorelli – ma è anche vero che
Carlo Faschetti
non ci proibisce di collaborare con le agenzie di viaggio
nella preparazione, ad esempio, di workshop ed educational».
Forte e chiara è stata la richiesta di Sebastiano Sontac-
chi, presidente di Trentino Holidays, di uscire finalmente
dalla logica che ha finora proibito di fare incoming promuovendo il nostro territorio
attraverso le principali attrazioni dell’area del Nord est nella quale è inserito, anche al di
là del ristretto perimetro marcato dai confini provinciali.
«Se vogliamo vendere il Trentino nel mondo – ha spiegato
Sontacchi – occorre inserirlo in
pacchetti che comprendano
anche visite a Venezia, Innsbruck, Verona, la possibilità
di girare il Garda e di vedere
tutte le Dolomiti. Solo così riusciremo ad attirare i turisti
anche da noi. Mi auguro che
con Trentino spa si aprano
concretamente le porte a questa logica, finora condivisa dai
politici a parole, ma realizzata solo dai grandi impianti con
Dolomiti Superski e Skirama».
La vicepresidente di Rescasa,
l’associazione provinciale dei
Mart: il Comune di Rovereto coinvolgerà attivamente il Git
Infopoint al Gruppo Giovani
Promuovere insieme la struttura e il territorio
S
arà il Gruppo giovani
imprenditori del terziario del Trentino (Git)
a gestire direttamente l’Infopoint del Mart. Lo ha preannunciato Cristian Sala, l’assessore alle attività di economiche del Comune di Rovereto, al convegno promosso il 24 maggio dagli under 39
affiliati all’Unione nella sala
conferenze del Polo culturale e museale della Città della Quercia. Obiettivo dell’iniziativa: chiarire il ruolo e
le prospettive della nuova
struttura dal punto di vista
imprenditoriale e dell’indotto cinque mesi dopo l’inaugurazione. «L’Infopoint – ha
spiegato l’assessore – che si
inserisce nei progetti di Rovereto spa, la società di marketing urbano frutto degli
Stati Generali della città, non
si limiterà a presentare ai visitatori il Mart ma proporrà
tutta l’offerta del territorio.
E’ giusto che ad occuparsene sia il Gruppo giovani imprenditori del terziario per
gli stimoli che fin dallo scorso anno ha saputo darci in
questa direzione». Il presidente del Polo Pietro Monti
L’assessore Cristian Sala
ha ricodato come il Mart in
questi cinque mesi abbia già
accolto 150mila visitatori
(110mila dei quali paganti,
gli altri affluiti nelle giornate
inaugurali e in quelle ad ingresso gratuito). La vera sfida – ha concluso Monti – è
come mantenere nel tempo
questi buoni risultati”.
La risposta emersa dal convegno è stata che occorre
promuovere al tempo stesso
la struttura culturale e museale e l’offerta turistica, commerciale e di servizi specifica del territorio, inteso come
Rovereto e come provincia.
Dopo il saluto di Marco Ferrario, presidente della sezione autonoma dell’Unione di
Rovereto («vi ringrazio – ha
detto ai giovani – per l’entusiasmo con cui portate avanti questo progetto»), la leader del Git Anna Versini ha ricordato il programma di promozione messo in campo dal
Gruppo ancor prima dell’inaugurazione del Mart, che
prevedeva la realizzazione di
Folder in tre lingue finalizzati alla presentazione al
pubblico dell’offerta complessiva del territorio proprio
attraverso le attività commerciali, i pubblici esercizi e
i servizi. Manlio Romanelli,
presidente nazionale dei giovani della Confcommercio,
ha portato l’esempio di Salisburgo, dove l’amministrazione ha concordato con gli
operatori del terziario una
strategia di marketing urbano finanziata da un’imposta
comunale esplicitamente
motivata da un progetto di
promozione turistica definito dagli stessi soggetti privati attraverso un’analisi capillare dell’offerta.
«Anche in Trentino attraverso le nuove Apt vogliamo
puntiamo a proporre ai turisti il meglio del nostro territorio – ha detto l’assessore
Al tavolo del convegno: Fedrizzi, Egidi, Versini, Romanelli, Franco, Chiricozzi e Monti
provinciale al turismo Marco Benedetti – ma per questo
è necessario individuare a livello urbano alcuni aspetti
caratteristici e distintivi del
Trentino, così come da Salorno a Kufstein sono tratti
tipici e comuni il bianco dei
muri, il geranio e l’uso del legno».
«I trentini sono i primi a “vergognarsi” di ciò che hanno
da offrire all’esterno – ha
commentato Enrico Franco,
giornalista economico e animatore del dibattito – quando invece il requisito necessario per fare marketing territoriale è quello di credere
nel proprio prodotto». «Pensiamo alle decine di piccoli
imprenditori vitivinicoli privati del Trentino – ha esemplificato nel suo saluto il presidente della Regione Carlo
Andreotti – che riescono a
vendere tutto il prodotto prima del tempo grazie all’altissima qualità della loro offerta. Un successo che si può
ottenere anche in altri campi, a Rovereto con le tecnologie e la cultura, creando sinergie per potenziare l’ec-
cellenza». Una proposta
“provocatoria” l’ha espressa
al convegno Andrea Cappelletti, imprenditore nel settore degli arredi ed ex presidente del Git che, ragionando sulla necessità per il Trentino di perseguire un nuovo
modello di sviluppo nell’ottica della qualità e non della
quantità, ha chiesto all’Università di rendersi disponibile a studiare una possibile
“conversione” dell’industria
da produttiva a direzionale.
«L’Università ha bisogno di
dialogare con gli imprenditori – ha risposto il Rettore
Massimo Egidi, anche lui al
tavolo dei relatori – e al tempo stesso dà molto alle aziende del terziario (è di 150 miliardi di lire all’anno la ricaduta sul tessuto economico
derivante dalla presenza degli studenti dell’Ateneo trentino). Oggi siamo più orientati al mercato e non a caso
il Mart ci ha indotto ad aprire linee di studio legate al design, all’architettura e al restauro, mentre per il terziario assicuriamo una formazione nel ramo informatico a
persone già impiegate dentro
le imprese». Poco prima Corrado Fedrizzi, presidente dell’Agenzia per lo sviluppo, aveva sottolineato la capacità del
Mart di suscitare aspettative
imprenditoriali «che sono il
vero stimolo dei progetti economici, perché spingono a
ripensare gli schemi mentali con cui si è soliti operare”.
Perché mai – ha chiesto Lucio Chiricozzi, già direttore
generale di Caritro e ora Responsabile delle relazioni territoriali del Gruppo Unicredit nonché segretario Comitato Locale della Banca nel
Trentino Alto Adige – visto
che si deve puntare sulla qualità, non investire insieme,
voi giovani imprenditori con
il nostro aiuto, sull’internazionalizzazione del Trentino
attraverso l’apprendimento
delle lingue straniere la cui
padronanza è pressoché inesistente in questo territorio?
La possibilità c’è, anche perché nel Comitato locale di
Unicredit c’è anche il presidente dell’Unione Giovanni
Bort”.
ag
turismo
residence, Ilaria Dalle Nogare, ha evidenziato la crisi che
in Trentino da qualche anno
colpisce il prodotto montagna
nella stagione estiva. «E’ un
problema di immagine – ha
osservato – tant’è vero che alla montagna i giovani non associano l’idea del divertimento. Occorre che chi progetta
una campagna promozionale si ponga il problema».
«Bisogna allora che decidiamo a quali giovani vogliamo rivolgerci – ha osservato replicato il direttore dell’area comunicazione di Trentino spa
Paolo Manfrini – perché non
è detto che la vacanza in montagna debba piacere per forza
a tutti, dall’età infantile fino
ai ventenni. Non possiamo
puntare a tutti i target. Occorre ritagliare alcuni segmenti e
investire su quelli». Il direttore del marketing Maurizio
Rossini ha segnalato due condizioni imprescindibili per definire e vendere il prodotto turistico del Trentino. «La prima, se vogliamo competere
nei mercati internazionali, è
sapere con largo anticipo cosa si vuole offrire, perché è l’offerta a generare la domanda.
Per questo occorre un attento lavoro preventivo di analisi di cosa possiamo e vogliamo
offrire. Secondo: finalizziamo
meglio le risorse e le energie su
alcuni club di prodotto per colpire pochi segmenti di mercato, ma con la massima convinzione e condivisione degli
operatori privati. Solo così riusciremo a “bucare” sull’esterno».
«Per rilanciare l’immagine della montagna come meta ideale di vacanza anche estive oc-
pag.
17
Unione - Giugno 2003
Rinnovato e rilanciato dagli Anzelini il locale di Zambana, che ha compiuto vent’anni
Il «Centrale», un bar ...a bersaglio
I giovani, la tettoia fissa sul plateatico e una passione: le freccette
V
Ilaria Dalle Nogare
corre una politica di alleanze
con le altre regioni alpine, come l’Unione ha già proposto»,
ha detto il presidente Giovanni Bort, auspicando al tempo
stesso il quale ha poi auspicato che Trentino Tis, la società
incaricata della teleprenotazione in internet dell’offerta
turistica, passi rapidamente
sotto la regia di Trentino spa.
«A breve – ha concluso il direttore dell’Unione Giovanni
Profumo rivolto ai dirigenti di
Trentino spa – vi consegneremo un documento contenente tutte le proposte e i progetti formulati dalle nostre associazioni di categoria, già avviati o da far partire nel 2004,
in modo da poter proseguire
e sviluppare su queste basi con
Trentino spa un costruttivo lavoro comune».
ag
ent’anni fa, il 27 maggio del 1983, Paola e
Maurizio Anzelini
prendevano in gestione il Bar
Centrale di Zambana. Affacciato sulla grande piazza dei
SS. Filippo e Giacomo, proprio davanti alla chiesa parrocchiale dedicata ai due Patroni, il locale (attivo dal 1959
e condotto fino al ‘79 dai Marcola, ancora proprietari dell’immobile), è da sempre un
punto di riferimento per il
paese. Tuttavia le notevoli migliorie apportate dai due gestori sia nella struttura che
nell’offerta hanno profondamente modificato la tipologia
dei clienti. “All’inizio venivano qui soprattutto anziani –
ricorda Maurizio Anzelini –
ma da quando abbiamo inserito i giochi (5 videogames,
un calcetto e due apparecchi
per le “freccette” in un apposito spazio dietro il bancone) siamo diventati il ritrovo dei giovani, che da noi
si incontrano abitualmente il
tardo pomeriggio e dopo cena, perché siamo aperti fino
all’una e mezza di notte”.
Un’altra importante attrazione è data dal maxischermo
piazzato nel plateatico coperto. “Erano in 200 a seguire l’ultima finalissima di
Champions League. Siamo
abbonati a Stream e Telepiù
e abbiamo altri quattro televisori – precisa Anzelini – sufficientemente distanti e regolabili da un’unica consolle per seguire anche programmi diversi. Due volte al
mese (non di più per non disturbare il vicinato) suonano
da noi gruppi musicali apprezzati dalla clientela giovanile”.
Ma il vero salto di qualità, per
Paola e Maurizio
Anzelini
il Bar Centrale di Zambana, è
avvenuto in due tappe: l’ammodernamento interno, che
risale al 1999; e poi la ristrutturazione esterna, avviata tre
anni fa e appena conclusa.
“L’amministrazione comu-
nale ha accolto la nostra richiesta di sostituire il precedente tendone con una tettoia fissa in cristallo antisfondamento satinato collocata sopra i 64 metri quadrati di suolo pubblico a noi concesso davanti al bar”. Il progetto implicava una modifica del Prg, ma anche il Sindaco, Diego Filippozzi, era
interessato a creare in paese
un servizio di qualità e così il
nostro sogno si è avverato. Il
prossimo passo – preannuncia Maurizio – sarà la chiusura parziale del plateatico
che con il riscaldamento ci
consentirà di allungarne molto l’utilizzabilità stagionale.
Il tutto ha comportato un
grosso investimento – continua Anzelini – ma quando
sento molti colleghi lamen-
tarsi della recessione, io dico
che la risposta migliore sta
nel coraggio di rinnovarsi. Qui
a Zambana non abbiamo turisti e siamo completamente
tagliati fuori dalla viabilità
provinciale. Per questo la nostra scelta è stata di consolidare la clientela che già abbiamo trattenendola in paese con varie opportunità”.
Una di queste, le freccette, ha
coinvolto Maurizio al punto
da spingerlo a fondare nel
1995 insieme ad alcuni amici un’associazione sportiva,
il “Crack”, con 18 soci e ben
tre squadre iscritte ai campionati di serie C, B e A1, che
vanta molti successi e riconoscimenti in campo nazionale. Il “Centrale”, insomma,
ha centrato il bersaglio.
Antonio Girardi
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18
turismo
Unione - Giugno 2003
Riuscito corso di aggiornamento promosso da Unione Forma e Associazione
Slitta la preannunciata estensione del divieto
I nuovi barman del Trentino Fumo: è rinvio
Cresce la professionalità degli operatori del settore
La norma, forse, a tarda estate
H
È rinviata per il momento a una
data non meglio definita l’introduzione del divieto di fumo
anche nei bar preannunciata
tempo fa dall’assessore provinciale competente, Remo Andreolli, che ne aveva pronosticato l’entrata in vigore con
un’apposita norma a partire dal
1° di luglio. Nessun cambiamento in vista, quindi, per i molti titolari e gestori messi in
preallarme da quell’annuncio. Il disegno di legge contenente l’obbligo di proibire il fumo nei bar non sarà infatti discusso
se non dopo altri importanti provvedimenti, come quello relativo alla famiglia e alla Variante al Pup, che attendono di
essere esaminati dall’aula del Consiglio provinciale. Sempre
che il protrarsi della discussione su questi temi non occupi
tutto il tempo a disposizione dei lavori inseriti nell’ordine del
giorno, se ne riparlerà, forse, ad estate inoltrata.
a lasciato soddisfatti tutti i partecipanti il corso «Identificare il ruolo del barman»
frequentato da 28 operatori
del settore aderenti all’Associazione pubblici esercizi
e attivi in provincia di Trento. L’iniziativa, promossa
dalla stessa associazione in
sinergia con la società Unione Forma, si è conclusa il 28
maggio scorso con la consegna degli attestati di partecipazione. Sotto la guida di
un “maestro” di alto livello
come Antonio Della Croce,
docente Aibes (Associazione Italiana Barman e Sostenitori) i corsisti hanno po-
Giorgio Buratti con i barman ai quali è andato uno speciale
riconoscimento
tuto approfondito vari argomenti arrivando ad acquisire, tramite una didattica attiva accompagnata da esercitazioni pratiche, le competenze per perfezionare la
capacità della figura del barman, soprattutto in vista di
una sempre maggiore soddisfazione del cliente. Gli argomenti trattati sono stati:
l'ambiente di lavoro e gli
strumenti professionali, i
bicchieri usi del mixing glass
e dello shaker, gli aperitivi e
spumanti, i distillati, liquo-
ri, amari e digestivi, i long
drinks, cocktails e le tecniche
di miscelazione ed infine, i
cocktails competition. Al termine del corso una giuria
coordinata dal presidente
dell’Associazione pubblici
esercizi del Trentino e vicepresidente nazionale della
Fipe Giorgio Buratti, ha premiato le tre migliori esercitazioni emerse nel “saggio”
finale e precisamente: il medium drink di Elena Paternoster di Romallo e due After dinner preparati da Luca Maurina di Caldonazzo e
da Paola Villani di Carbonare.
Monica Clementi
Novità per collegamenti fax ed Internet
L
a Fipe (Federazione
Italiana Pubblici
Esercizi) informa che
l’Autorità garante delle comunicazioni ha accolto la
richiesta della stessa Fipe di
eliminare alcuni adempimenti per l’attivazione nei
locali di servizi di Internet
e di fax. Le nuove disposizioni, entrate in vigore il 17
maggio scorso, stabiliscono
infatti che «non si consi-
dera fornitore di un servizio pubblico di telecomunicazioni quell’esercente
l’attività commerciale –
quale ad esempio gestore di
bar, albergo, pizzeria, tabaccheria – che, non avendo come oggetto sociale
principali l’attività di telecomunicazioni, mette a
disposizione della propria
clientela le apparecchiature terminali di rete» e com-
portano quindi i seguenti
effetti: nessun pagamento
di diritti di istruttoria; nessun obbligo di dichiarazione». Si possono quindi installare fax e postazioni Internet alla sola condizione
del rispetto di quanto segue: la conformità dell’apparecchiatura terminale di
rete alle vigenti disposizioni in materia di omologazione, approvazione, com-
patibilità elettromagnetica
e sicurezza elettrica; la chiara informazione dei clienti che utilizzano tali apparecchiature delle modalità
e delle condizioni di erogazione del servizio, con
particolare riferimento alla esposizione del prezzo; il
rispetto delle specifiche
disposizioni in materia di
esercizio del commercio e
di pubblica sicurezza.
Il tema seguito con interesse dagli operatori alle «giornate d’oro» di TourismusTeam
Come ristrutturare l’albergo
A
maggio Tourismusteam ha
proposto ai soci dell’Unione
albergatori del Trentino le sue
“Giornate d’Oro”, un ciclo di corsi di
formazione tenuti da suoi consulenti
ed esperti. Particolare successo ha
riscosso il seminario con tema “Hotel construction - Come risparmiare
nella costruzione e ristrutturazione
di un albergo”, in cui venivano trattati aspetti relativi al “quando e come” costruire o ristrutturare un albergo, argomenti come le agevolazioni, la legislazione e i contributi
provinciali in materia, nonchè gli errori più comuni e suggerimenti ed
esempi, molto utili in queste situazioni.
Per Tourismusteam, però, i punti di
partenza comuni a qualsiasi semi- Lavori in corso in un hotel
nario sono due. Da un lato è fondamentale “personalizzare” il più pos- L’altro punto riguarda la rilevanza di
sibile il corso per i partecipanti, ri- uno studio di posizionamento. Sicuuscendo in tal modo ad ottimizzare ramente quest’ultimo non può vela giornata. Certamente ciò risulta nir fatto in una sola giornata, occorpiù impegnativo per il relatore, poi- re infatti un’analisi accurata di tutta
ché i partecipanti sono tra loro mol- una serie di fattori, e non ci stanto eterogenei, provenendo da desti- cheremo mai di ribadirlo: esso conazioni turistiche con turismi diffe- stituisce il punto di partenza per operenti e possedendo strutture per di- rare sulla struttura con successo in
mensioni, stili, gestioni e quant’altro qualsiasi campo, da quello edilizio a
diverse, ma essendo egli un profes- quello del marketing. Come altrisionista che vive concretamente ogni menti si possono fare progetti e abgiorno quello che spiega poi in aula, battere o erigere muri se non siamo
possiede le capacità per poterlo ge- più che certi che quello che ne risulstire.
terà, dopo lavori anche economica-
mente impegnativi, sarà realmente
l’intersezione tra ciò che noi vogliamo e ciò che il mercato ci richiede?
Il nuovo modo di operare in questo
campo dell’edilizia per strutture ricettive, si chiama sinergia. Si tratta
di un’indispensabile e stretta collaborazione tra l’imprenditore alberghiero, l’impresa di costruzione e gli
artigiani da una parte, ed il turista
con le sue esigenze dall’altra. Ma l’anello di congiunzione a chi spetta?
Al giorno d’oggi sono sempre di più
le aziende che scelgono di farsi aiutare a trovare l’anello di congiunzione giusto, da chi conosce sia le esigenze del turista che i costi e le tecniche di costruzione. Il tutto con una
forte professionalità che porta al successo nei confronti della clientela e
ad un sicuro risparmio di tempi e di
investimenti di risorse. Anche questo
abbiamo portato al seminario. Siamo
stati molto soddisfatti del risultato
conseguito, proprio perché abbiamo
notato che gli stessi partecipanti lo
erano. Questo infatti è e rimane sempre il nostro obiettivo principale in
qualsiasi nostra proposta. Ricordatevi
che come soci dell’Unione albergatori del Trentino potrete cogliere queste occasioni e partecipare ai corsi
di formazione anche il prossimo autunno, quando Tourismusteam riproporrà le sue “Giornate d’Oro”.
Tourismusteam
Ricatti…no Buoni
Lunch Time: botta e risposta
L
ettera della
Lunch Time
srl (Buoni Pasto) a un ristoratore di Trento, del 29
maggio 2003. Oggetto: Contratto di
servizio Lunchtronic. “Gentile Ristoratore, da tempo stiamo
collaborando con grande soddisfazione e il suo esercizio risulta essere tra quelli preferiti dai nostri clienti che utilizzano il buono pasto elettronico…..In questo periodo Lunch
Time ha continuato ad investire…..Lei ha certamente avuto modo di apprezzarne i vantaggi…..per questi motivi siamo a richiederle un contributo di euro 7,00 al mese a parziale copertura dei costi relativi ai servizi di assistenza e manutenzione. Tale canone sarà trattenuto a partire dal mese
di luglio…”.
Risposta del ristoratore trentino (9 giugno 2003). “Spettabile Lunch Time, in riferimento alla vostra raccomandata
del 29 maggio 2003, codesta società non accetta l’aumento
di 84,00 euro annui per l’affitto del Pos Lunchtronic ritenendolo troppo oneroso. Quanto al servizio da voi fornito,
visto che Voi stessi considerate il nostro esercizio fra quelli preferiti dai clienti che utilizzano il vostro buono pasto,
pensiamo che la nostra attività dovrebbe essere premiata
anziché penalizzata da ulteriori spese. Distinti saluti, Ristorante….”. Questo, in sintesi, il “botta e risposta” fra la ditta emettitrice di buoni pasto e uno dei tanti ristoratori trentini raggiunti dalla richiesta di aumento mensile per l’affitto del Pos. Quello che l’amministratore non spiega è il vero motivo dell’aumento, vale a dire la scelta di scaricare sui
ristoratori i maggiori costi derivanti dalla convenzione da
cui Lunch Time è coinvolta con Consip spa (la società cui il
Tesoro ha affidato la gestione degli acquisti statali) nella
quale si garantisce il massimo sconto possibile pur di vincere la gara d’appalto sui buoni elettronici utilizzati per i pasti dai dipendenti della pubblica amministrazione. Il presupposto del tentativo è che titolari e gestori di bar e ristoranti, sia pure a denti stretti vedendosi imporre una riduzione dei già scarsi margini di guadagno, non avrebbero
avuto il coraggio di rifiutare l’aggravio di spesa per non perdere insieme ai buoni pasto anche i clienti. Ma, almeno in
questo caso, il ricatto non ha funzionato. Di diverso avviso
sono Confesercenti e Fiepet, che invitano invece a subirlo
perché, con lo sconto di un euro, sarebbe un affarone. Contro questa logica, proclamando il No Ticket Day del 25 giugno (vedi articolo in prima pagina) la Fipe e le associazioni
dei ristoratori e dei pubblici esercizi del Trentino, si sono
schierate con quell’operatore coraggioso, per chiarire così
anche ai consumatori perché questo gioco al massacro sui
buoni pasto sia inaccettabile.
ag
pag.
20
servizi
Unione - Giugno 2003
Sta prendendo corpo la strategia del Nord est dell’Associazione attività di servizio
Scatterà anche in Trentino l’intesa tra Agenzia e Fimaa
Consorzio editoriale per Pagineblu Una «Scheda Casa»
La prossima tappa in programma il 7 luglio a Udine
Mappatura del mercato immobiliare
I
P
l direttivo dell’Associazione attività
di servizio ha accolto nei giorni scorsi la domanda di adesione di 21 nuove aziende, a conferma del forte trend
di crescita degli iscritti. L’organo ha poi
espresso soddisfazione per la nomina
di un socio, il dott. Pasquali, Amministratore di Seac Cefor, nel direttivo recentemente rinnovato dell’Ente bilaterale del terziario. Quanto a “Pagineblu”,
il vicepresidente esecutivo dell’associazione Vincenzo Circosta ha riferito
degli accordi recentemente raggiunti
con le associazioni gemelle di Bolzano
e Udine, in base ai quali questa guida
alle attività di servizio sarà realizzata
non più solo in Trentino ma a livello
Bolzano: Viganò, Chelodi, Circosta e Pöder
triveneto. In tal senso il direttivo ha approvato un protocollo d’intesa che a
breve sarà sottoscritto dalle tre associazioni per dar vita ad un Consorzio
Editoriale che curi la realizzazione di Pagineblu in queste province e punti a co-
involgere progressivamente tutte le associazioni interessate nell’ambito delle Ascom e delle Unioni commercio turismo e servizi delle regioni del Nord Est.
Per concretizzare l’iniziativa è stata fissata una riunione ad Udine il 7 luglio
prossimo, quando le parti sottoscriveranno un apposito protocollo d’intesa.
L’incontro, al quale parteciperà anche
Bolzano, è strategico per fare sistema fra
associazioni del settore servizi in quest’area territoriale allargata. «In funzione di questo obiettivo alla prossima
fiera campionaria di settembre a Bolzano – ha concluso Circosta – a Pagineblu sarà dedicato un apposito “corner””.
Interessanti agevolazioni ai clienti presentati dagli agenti iscritti all’associazione
Mutui per la casa, accordo con Fimaa
A
i clienti che i soci
della Fimaa segnaleranno ad Unicredit Banca perché interessati ad un finanziamento, l’istituto riserverà condizioni
di particolare favore, mentre agli agenti presentatori
potrà essere assegnato un
premio. Lo prevede un accordo di collaborazione
raggiunto il mese scorso
dalla Fimaa con Unicredit
Banca. Ecco le condizioni
garantite ai clienti presentati da agenti Fimaa. I mutui ipotecari a privati a tas-
S
i sa che l’Anaci, l’associazione degli amministratori condominiali e immobiliari del
Trentino che da alcuni mesi ha aderito all’Unione
commercio turismo e attività di servizio, punta molto non solo sulla formazione di base ma anche sull’aggiornamento continuo
e la crescita professionale
dei propri iscritti, per offrire ai loro clienti garanzie di
qualità e affidabilità sempre
maggiori. “Solo così – osserva il presidente dell’Anaci Carlo Magnani – riusciremo a contrastare ef-
so fisso e variabile (con abbinate polizze “Incendio e
scoppio” e “Vita” nei casi
previsti dalla normativa vigente), avranno uno spread
o parziale) è dell’1% per i
mutui a tasso variabile e del
2% per quelli a tasso fisso.
Per i mutui strutturati e con
opzione ripetuta valgono le
ferto in garanzia contenuto nel 65% (fino al 31 dicembre 2003: 50 milioni di
euro). I Mutui a tasso fisso
e a tasso variabile di dura-
dell’1,10 fino a 10 anni,
dell’1,20 fra 10 e 15 anni,
dell’1,30 fra 15 e 20 anni,
dell’1,45 fra 20 e 25 anni e
dell’1,70 oltre i 25 anni. L’estinzione anticipata (totale
condizioni “standard” in vigore al momento della stipula. Il plafond per operazioni con rapporto ammontare del finanziamento/valore dell’immobile of-
ta fino a 15 anni avranno
uno spread 0,85 e sopra i
15 anni dell’1,00. In tutti i
casi sopra indicati la commissione istruttoria è sempre pari a 175 euro.
renderà il via in settembre anche in
Trentino la collaborazione della Fimaa (la Federazione italiana mediatori d’affari aderente alla
Confcommercio) con il
Ministero delle Finanze
per “mappare” la realtà del
mercato immobiliare sul Severino Rigotti
territorio. Lo prevede un
accordo siglato a Roma tra le parti, che stabilisce il coinvolgimento degli agenti immobiliari della Fimaa nei Comitati dell’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi)
istituiti presso gli uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio del Ministero delle Finanze. In Trentino al Comitato Omi partepano il presidente della Fimaa Severino
Rigotti ed il collega Carlo Inama. L’obiettivo è quello di
acquisire grazie alla loro consulenza, informazioni garantite ed uniformi mediante apposite schede di rilevazione preparate dall’Agenzia del Territorio, effettuando
un monitoraggio articolato della situazione locale del
mercato immobiliare. Alberto Pizzirani, presidente nazionale della Fimaa, si è detto soddisfatto dell’accordo
“che rappresenta un elemento di garanzia per il mercato e un riconoscimento della professionalità della categoria”. In via sperimentale il progetto, il cui obiettivo finale è quello di “mappare” tutte le province italiane, coinvolgerà 20 città e dall’autunno prossimo anche il Trentino. “L’accordo – ricorda Severino Rigotti, presidente della Fimaa nella nostra provincia – ci impegna ad essere referenti privilegiati dell’Agenzia Territoriale fornendo ai
sette rilevatori locali del Ministero tutti i dati tecnico-economici relativi all’andamento del mercato in quest’area,
perché possano compilare le schede. In pratica, da un lato metteremo a disposizione del Comitato l’indagine che
già la Fimaa del Trentino realizza annualmente con la pubblicazione di Guida Casa, dall’altro indicheremo i prezzi molto più analiticamente. E’ insomma una sorta di catasto del mercato immobiliare aggiornato ogni sei mesi
e che permetterà di evidenziare la rendita immobiliare”.
Presto l’associazione degli amministratori condominiali diventerà ente formatore
Corsi di aggiornamento dell’Anaci
ficacemente l’abusivismo
ancora diffuso nel nostro
settore”. Per questo il direttivo dell’organizzazione
nella sua ultima riunione
ha deciso di promuovere
nell’autunno prossimo
quattro corsi di aggiornamento. Eccoli. Il primo, che
avrà luogo il 12 settembre,
sarà dedicato alla certificazione Uni 10801 con il
geometra Sangiorgi; un secondo incontro verterà sugli adempimenti amministrativi per le manutenzioni e avrà per conduttore
esperto l’architetto Grossi.
Un quarto momento permetterà agli amministratori condominiali e immobiliari trentini di confrontarsi direttamente con la
Guardia di Finanza per ap-
profondire i diritti e i doveri
degli accertati e degli accertatori. L’ultimo appuntamento metterà a tema la
sicurezza nei condomini e
negli studi professionali.
Il presidente Magnani ha
inoltre comunicato al direttivo di aver recentemente presentato alla Provincia un progetto per realizzare un corso di forma-
zione finanziato dal Fondo
Sociale Europeo. L’esito
della domanda sarà reso
noto entro poco tempo. “In
ogni caso l’Anaci – ha aggiunto il presidente – sarà
accreditata a breve quale
ente formatore. Si tratta di
un risultato che ci riempie
di soddisfazione – ha concluso Magnani – perché
premia la costanza e la pro-
Carlo Magnani
fessionalità con cui abbiamo curato l’organizzazione
dei corsi.
scadenzario / mercatino / varie
pag.
21
Unione - Giugno 2003
Questo mese…
Le principali date da ricordare dal 30 maggio al 20 giugno
■
Giugno
tori di imballaggi vuoti o pieni (che si sono autodichiarati in classe D), devono inviare al Conai la dichiarazione mensile entro il ventesimo giorno del
mese di riferimento utilizzando la modulistica prevista dal consorzio.
DICHIARAZIONE TRIMESTRALE CONAI: tutti i soggetti che producono imballaggi ed importano imballaggi vuoti o pieni, che si sono autodichiarati in classe C devono inviare al Conai la dichiarazione trimestrale utilizzando la modulistica prevista dal Consorzio. Sono tenuti alla dichiarazione trimestrale anche le aziende che hanno iniziato le importazioni
dopo il 1° gennaio 2003.
30 sabato
RECUPERO DELLA CARBON TAX PER L’ANNO 2002 - Termine ultimo
per la presentazione della dichiarazione che consente agli autotrasportatori con licenza in conto terzi e conto proprio, per veicoli di massa massima complessiva maggiore o uguale a 11,5 tonnellate, il recupero dell’aumento dell’accisa sul gasolio introdotta in base alla nuova tassazione contro le emissioni inquinanti (carbon tax). La misura del recupero della Carbon Tax per l’anno 2002 è pari ad Euro 0,017/litro (lire 33,26/litro, come per il 2001) su ogni litro di gasolio acquistato nel periodo 1° gennaio–31 dicembre 2002 ed utilizzato
per l’autotrazione di veicoli di massa complessiva non inferiore a 11,5 tonnellate.
VERSAMENTI VOLONTARI - Scade il termine per il versamento dei contributi
per l‘assicurazione IVS relativi al primo trimestre 2003, per le persone che, avendo cessato l’attività lavorativa proseguono l’assicurazione pensionistica mediante versamenti volontari.
ICI: scade il termine per il versamento della prima data, in acconto pari al 50%
dell’imposta dovuta con riferimento all’aliquota o alle detrazioni dei dodici mesi dell’anno precedente;
■
21 lunedì
DIRITTO CAMERALE: scade il termine di pagamento con maggiorazione dello 0,40 per cento del diritto annuale alla Camera di Commercio.
VERSAMENTO IMPOSTE DA UNICO 2003: ultimo giorno utile per persone fisiche e società di persone con maggiorazione 0,40%.
VERSAMENTO IMPOSTE DA UNICO 2003: ultimo giorno utile per i soggetti Irpeg con termine di presentazione ordinario con maggiorazione 0,40%.
CONTRIBUTI IVS DOVUTI DA COMMERCIANTI E ARTIGIANI: scade il termine
per il versamento della contribuzione per la pensione, saldo 2002 e 1° acconto
2003, dovuto sulla quota di reddito eccedente il minimale per coloro che hanno optato di posticipare tali pagamenti rispetto alla scadenza del 20 giugno con
la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interessi.
Luglio
AFFITTASI
Negozio alimentare in gestione,
nuova apertura, 400 mq su strada
statale in Centro Abitato, oltre ad
altri locali 10-200-300 mq per uffici, negozi, laboratori, tel.
340/7183988.
10 giovedi
PERSONALE DOMESTICO: termine ultimo per effettuare il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali per il personale domestico (Colf), relativi al
secondo trimestre 2002 e per effettuare la denuncia all’Inps, mediante l’apposita modulistica, dei lavoratori eventualmente assunti nel trimestre precedente.
CERCASI
Locale bar, caffè o pizzeria a
Trento e dintorni. Per contatti telefonare al n. 347/2933571
16 mercoledì
VERSAMENTO UNITARIO: scade il termine per il versamento delle imposte (Iva,
ritenute, Irpef) e dei contributi dovuti all’Inps e Enpals relativi al mese precedente.
CONTRIBUTO E.B.TER.: scade il termine per il versamento all’ente bilaterale
del terziario dei contributi relativi al secondo trimestre 2003 da parte delle aziende del commercio e dei servizi con dipendenti.
CEDESI
Attività commerciale di gastronomia o pasticceria in centro a
Cavalese. Per informazioni telefonare al n. 339/5612915.
Avviata attività di ristorante, albergo e bar, zona di passaggio
Valsugana, adatta conduzione fa-
20 domenica
DICHIARAZIONE MENSILE CONAI: tutti i soggetti che effettuano la prima cessione di imballaggi pieni o vuoti sul territorio nazionale, produttori e importa-
Per commercio, turismo e servizi la scadenza è il 16 luglio
miliare. Telefonare al n.
0461/773172.
Attività di pub, zona Valle Giudicarie. Per informazioni telefonare
al n. 339/6248943 oppure al n.
0465/902092.
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storico a Trento, contratto di locazione vantaggiosissimo. Per informazioni telefonare al n.
348/7481804.
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con destinazione alberghiera.
338/8708518.
La Fai informa: ecco la circolare del ministero dei trasporti
Formazione continua, nasce il Fondo La revisione della patente di guida
G
randi novità sul versante della formazione continua per
le aziende del commercio,
del turismo e dei servizi.
Nel nostro settore sono stati infatti costituiti FOR.TE. e
FONDIR, i fondi destinati,
per legge, a finanziare la formazione continua rispettivamente per i dipendenti e
per i dirigenti del commercio, del turismo e dei servizi.
Si tratta di fondi paritetici
interprofessionali istituiti
sulla base di accordi stipulati
da Confcommercio con Cgil,
Cisl e Uil (FOR.TE.) e da
Confcommercio con Fendac
(FONDIR) per garantire alle
imprese del Terziario strumenti innovativi che consentano di ottenere finanziamenti per realizzare programmi formativi basati sulle specifiche esigenze azien-
dali.
Le aziende hanno tutta la
convenienza ad aderire a
FOR.TE. e FONDIR in quanto l’adesione non comporta
alcun costo aggiuntivo, dal
momento che tali fondi verranno finanziati con il contributo dello 0,30% che i datori di lavoro da sempre versano obbligatoriamente all’INPS nell’ambito del contributo per la disoccupazione, e perché è solo con l’adesione che esse potranno
contare su una fonte di finanziamento che consentirà di realizzare, senza alcun
onere, programmi di formazione mirati alle necessità
aziendali. Per attivare questo
meccanismo le aziende dovranno inoltrare apposita
comunicazione all’INPS che
provvederà così a devolvere
ai fondi le risorse necessarie. L’adesione ai fondi deve
essere comunicata con la
denuncia contributiva mensile (DM10/2) relativa al mese di giugno 2003 da presentare all’INPS entro il 16
luglio 2003 (31 luglio per le
denunce telematiche).
Sotto il profilo operativo, per
l’adesione le aziende dovranno esporre in uno dei
righi in bianco dei quadri b
– c del mod. DM10/2 le indicazioni “Adesione fondo
FITE” per l’adesione a
FOR.TE., e qualora abbiano
dirigenti alle proprie dipendenze, “Adesione fondo FODI” per l’adesione a FONDIR, seguite dall’indicazione del numero dei dipendenti per i quali viene pagato il contributo dello 0,30%.
Si ricorda che queste informazioni sono più dettagliatamente presentate nel nostro notiziario unione n. 13
di questo mese.
I
l Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dettato ai propri Uffici periferici, alcune istruzioni in merito all’adozione, da parte degli stessi Uffici, del provvedimento di revisione della patente di guida ai
sensi dell’art. 128 del n.c.d.s. (D. Lgs.vo 30
aprile 1992, n. 285 e ss. modifiche).
L’art.128 del n.c.d.s. prevede che “gli Uffici provinciali della Direzione generale della Motorizzazione Civile nonché il Prefetto nei casi
previsti dall’art. 187, possono disporre che
siano sottoposti a visita medica presso la commissione medica locale di cui all’art. 119,
comma 4, o ad esame di idoneità i titolari di
patente di guida, qualora sorgano dubbi sulla persistenza nei medesimi dei requisiti fisici e psichici prescritti o dell'idoneità tecnica...”
Con la circolare di cui si tratta, il Ministero,
allo scopo di far diminuire la quantità di ricorsi gerarchici presentati avverso i provvedimenti di revisione della patente, ha invitato gli Uffici periferici a:
1.abbreviare i termini per l’emanazione dei
provvedimenti di revisione;
2.motivare adeguatamente i sopra citati provvedimenti, collegandone la pronuncia a
delle circostanze idonee a far dubitare sul-
l’idoneità tecnica, o psico fisica, del conducente a condurre un veicolo. In base a ciò,
il Ministero ha ritenuto insufficientemente motivato (e, quindi, a rischio di annullamento a seguito della proposizione del ricorso gerarchico) il provvedimento che dispone la revisione della patente a seguito di
una manovra di guida irregolare, senza che,
all’interno dello stesso provvedimento, si
faccia riferimento ad ulteriori episodi idonei a far dubitare sull’attitudine del conducente alla guida.
Nella stessa circolare, inoltre, il Ministero (a
modifica di quanto lo stesso Ministero aveva
stabilito nella circolare 323/4636 del 18 gennaio 2000) ha raccomandato ai propri Uffici
di non sospendere l’efficacia del provvedimento di revisione della patente, nel caso in
cui venga presentato un ricorso gerarchico.
Infatti, lo stesso Ministero ritiene che la misura in questione assolva ad una funzione
cautelare, che verrebbe compromessa se, in
attesa di una decisione dell’autorità amministrativa sul ricorso gerarchico, si consentisse
la guida a soggetti la cui idoneità tecnica o psico fisica a condurre dei mezzi sia fortemente in dubbio.
pag.
22
Unione artigiani del Trentino
Unione - Giugno 2003
I soci Uat possono utilizzare un accordo che agevola perizie, riparazioni e pagamenti
Artigiani Unione più tutelati con Ania
Rapidità delle pratiche e della liquidazione in caso di incidente
I
n quanto aderente alla
C.L.A.A.I. (Confederazione libere associazioni artigiane italiane) l’Unione Artigiani del Trentino garantisce ai propri associati, la possibilità di poter usufruire dell’accordo
tra ANIA (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici), associazioni di categoria e carrozzieri in possesso di opportuni requisiti per dimensione e struttura. L’accordo, stipulato
nel 1992 tra l’Ania e le principali organizzazioni artigianali di carrozzieri, ha lo
scopo di agevolare al massimo tutte lo operazioni relative alla perizia, alla riparazione e al pagamento del
danno.
Grazie a questo accordo,
ogni assicurato la cui autovettura sia rimasta danneggiata in un incidente
senza averne la responsabilità, può chiedere al proprio assicuratore di essere
indirizzato presso la carrozzeria convenzionata (in
Italia sono oltre 15 mila)
più vicina a casa. Il carrozziere si accorderà con la
compagnia per l’accertamento dei danni da effettuarsi entro 5 giorni. A questo punto l’auto verrà riparata.
Questo permetterà di rendere più veloce la perizia e
la liquidazione del sinistro,
eliminando i tempi morti
che spesso si creano tra l’incidente e il risarcimento del
danno. Il vantaggio più ri-
levante è costituito dalla
possibilità di ottenere la riparazione del danno senza esborso di denaro, delegando il carrozziere ad
incassare dall’impresa la
somma pattuita per la ri-
parazione (se il danno non
supera gli 8.000,00 euro
compresa l’IVA). Per una
maggiore chiarezza, l’Ania
e la C.L.A.A.I. hanno non
solo indicato i tempi necessari per la riparazione, i
Bonus fiscale, Fai chiede parità
F
ai-Conftrasporto, nel prendere atto che è stata positivamente risolta una questione
di grande importanza come quella
delle quote latte, ha deciso di chiedere l’intervento del Ministro Lunardi affinchè venga assicurata anche alle aziende dell’autotrasporto
italiano una soluzione equivalente
per la vicenda della restituzione del
bonus fiscale relativo al triennio 9294, tale da non compromettere la loro permanenza sul mercato.
Fai-Conftrasporto auspica una rateizzazione trentennale, senza interessi, della restituzione del bonus
fiscale, come quella adottata per gli
allevatori, che sarebbe sicuramente accolta con grande favore da tutta la categoria che, è opportuno ricordare, si è limitata ad applicare le-
gittimamente una legge dello Stato italiano. Fai-Conftrasporto si sta
impegnando nelle opportune sedi
a che il Governo adotti anche per
l’autotrasporto un provvedimento
che assicuri una soluzione paritaria, come quella individuata per gli
allevatori.
Ecco la nota ufficiale inviata in data 22 maggio 2003 dalla Fai-Conftrasporto al Ministro Lunardi e all’on.Gianni Letta. «Abbiamo appreso che il Governo ha trovato una
soluzione positiva per la questione
delle “quote latte”.
E’ intuitivo comprendere che gli
autotrasportatori hanno seguito
con particolare attenzione l’evolversi di questa vicenda che ha interessato gli allevatori.
Il paragone, ovviamente con una
connotazione più politica che tecnica, con la questione della restituzione del bonus fiscale relativo
al triennio 92-94 sembra quasi scontato, anche se, come voi ben sapete, è fondamentale considerare che
gli autotrasportatori si sono limitati
ad applicare una legge dello stato
italiano.
La Fai-Conftrasporto pertanto chiede che l’esecutivo adotti la scelta
politica compiuta per la questione
“quote latte”, per risolvere definitivamente la vertenza della restituzione del bonus fiscale.
Sarebbe infatti difficile comprendere il motivo per cui non venga
assicurato alle imprese dell’autotrasporto italiano un trattamento
equivalente con quello riservato
agli allevatori.”
Claudio Rensi
costi orari della manodopera ed i prezzi delle parti
di ricambio di tutti i modelli di auto in commercio
in Italia, ma hanno anche
imposto uno standard di
riparazione elevato a garanzia degli assicurati.
I costi di manodopera tengono conto della struttura
dell’officina e dell’area geografica di ubicazione. Questa differenziazione rispetta le diverse realtà economiche del Paese e rappresenta non solo una garanzia per i carrozzieri, ma anche un’occasione per le imprese di controllare i costi
di riparazione ed evitare
possibili truffe che si ripercuotono sull’andamento dell’intero settore .
Per informazioni ed adesioni all’accordo tra Ania e
C.L.A.A.I., è possibile contattare la segreteria dell’Unione Artigiani (0461/
880412 – 0461/880424).
Massimo Caputo
È conveniente fare la spesa...
GARDOLO
BOLZANO
TRENTO
servizi / notiziario
L’Enasarco deve intervenire per il pareggio del bilancio previdenziale
pag.
23
Unione - Giugno 2003
Per verifiche, rettifiche e valutazioni delle prestazioni conseguibili
Pensioni anticipate e correttivi Gli estratti conto Inps
Ogni allarme è tuttavia ingiustificato. L’ente è in salute È sempre consigliabile rivolgersi all’Enasco
Q
uelle che seguono sono le decisioni assunte dal CdA della Fondazione Enasarco sui correttivi al’anticipazione pensionistica. Ciò non autorizza però alcun allarme circa lo stato di salute dell’Ente, obbligato per legge ad adottare gli accorgimenti necessari per raggiungere il pareggio di bilancio nel settore della previdenza. Tuttavia altre associazioni stanno diffondendo notizie
parziali e poco chiare sull'effettiva portata della modifica
mediante riviste, lettere e siti
web. Esse seminano un allarme nella categoria che ci auguriamo non nasconda un intento strumentale, ma sia frutto di una analisi superficiale di
queste novità. Come sempre i
nostri uffici sono a Vostra disposizione per fornire chiarimenti e ulteriori informazioni.
Sergio Porcelli
«Le sollecitazioni del Ministero del Welfare, che autorizzavano a ritenere sempre
più prossimo il commissariamento, hanno obbligato il CdA
della Fondazione Enasarco ad
adottare interventi correttivi
per avviare al pareggio il bi-
Enasarco
lancio della previdenza. La
speranza della Fnaarc era
quella di veder progressivamente ridotto il ricorso all'anticipazione pensionistica
con il progressivo innalzamento della penalizzazione
che già l'accompagnava. Purtroppo i dati relativi ai primi
quattro mesi di quest’anno
hanno vanificato tale speranza, rendendo sempre più concreto il rischio della nomina di
un commissario "ad acta", al
quale il Ministero avrebbe affidato un preciso mandato:
chiudere del tutto - e con effetto immediato - le finestre di
anticipazione pensionistica,
in linea con le indicazioni dell'attuario. Sono ancora molti
infatti i colleghi che, operando evidentemente in settori
non particolarmente usuranti, anticipano il trattamento
pensionistico, continuando
tuttavia a lavorare. La Fnaarc
ha però voluto mantenere la
possibilità di anticipazione
pensionistica, senza ulteriore aggravio della penalizzazione adottata al momento
della privatizzazione. E' stato
così adottato un doppio regime di penalizzazione, distinguendo tra coloro che cessano in modo definitivo l'attività, e coloro che intendono
proseguirla, pur chiedendo di
anticipare il trattamento pensionistico, rispetto a quella
che sarebbe la loro età anagrafica. Dunque resta ancora
per tutti, fino alla fine del regime transitorio, la possibilità di chiedere di andare in
pensione anticipata. Ovviamente il nuovo regolamento
non si applica a coloro che
hanno già chiesto il trattamento di pensione anticipata. Per questi resta in vigore il
precedente regolamento». I
dettagli sui correttivi al trattamento si trovano nella lettera con le tabelle esplicative
già inviata dalla Fnaarc ai propri associati.
L
’Inps ha iniziato da
qualche giorno ad inviare gli estratti conto
che riassumono in una tabella tutti i contributi registrati a favore di ciascun soggetto assicurato.
Sono circa 25 milioni le persone alle quali, nel corso dei
prossimi mesi, sarà consegnato l’estratto conto dell’Inps; i primi a riceverlo sono gli assicurati che godono di un’anzianità contributiva più consistente, per i
quali si applica il vecchio sistema retributivo per il calcolo della pensione. L’emissione generalizzata interesserà tutti gli assicurati, italiani o stranieri, iscritti alle
varie Gestioni previdenziali
amministrate dal Inps.
L’estratto della situazione
contributiva non verrà inviato invece a chi è titolare di
pensione diretta (di vecchiaia, invalidità e anzianità).
Tale documento, che non ha
valore certificativo ma solamente informativo, permette al lavoratore di conoscere la sua posizione contributiva ai fini delle presta-
zioni previdenziali, ma specialmente gli consente di verificare se i suoi contributi
sono stati versati e accreditati correttamente.
L’estratto conto Inps riporta, infatti, in ordine cronologico la contribuzione versata, il numero dei contributi utili ai fini del diritto e
della misura delle prestazioni previdenziali, nonché
il reddito in base al quale i
contributi sono stati determinati.
Per i più giovani, per i quali
la pensione verrà calcolata in
tutto o in parte con il sistema contributivo, riporta anche il montante contributivo, e cioè, il capitale accumulato sulla base del quale
verrà calcolata la pensione.
Tale dato è utile anche, in
particolare per chi è avanti
negli anni ma ha pochi contributi, per valutare la convenienza dell’opzione per il
solo sistema contributivo.
Nella generalità dei casi l’estratto è di semplice lettura, permettendo quindi di
individuare facilmente gli errori e le omissioni contributive.
In caso di errori, ma specialmente in caso mancata o
insufficiente registrazione
dei contributi e/o dei redditi corrispondenti, è necessario procedere al più presto
alla richiesta di rettifica. Per
essere aiutati nella lettura
dell’estratto e per l’eventuale rettifica degli errori e delle omissioni i soci dell’Unione, ma anche gli altri lavoratori possono rivolgersi
agli uffici del patronato Enasco, presenti in tutte le sedi
dell’Unione.
Gli esperti dell’Enasco sono
a disposizione di chi è prossimo alla pensione per fare
un quadro assai preciso della prestazione conseguibile
e di chi ne è lontano per aiutarlo nel valutare il suo possibile futuro previdenziale.
Cornelio Vettori
E.B.Ter., il presidente è Forti
È
Piergiorgio Forti, segretario della Filcams
CGIL, il nuovo presidente dell’E.B.Ter., l’Ente bilaterale del terziario la cui sede è presso l’Unione commercio turismo e attività di
servizio della provincia di
Trento, creato tre anni fa sia
per dare attuazione alla contrattazione di secondo livello
non appena sottoscritta dalle
parti sociali, sia per promuovere e gestire iniziative in materia di formazione professionale dei dipendenti delle
aziende dei settori della distribuzione (al dettaglio e all’ingrosso) e dei servizi.
All’assemblea dell’E.B.Ter.
partecipano tre rappresentanti
per ciascuna delle associazioni di categoria interessate aderenti all’Unione (Walter Dusini, Franco Gamba e Franco
Molinari per l’Associazione
commercianti al dettaglio; Cristina Giovannini, Italo Grazioli e Ivan Odorizzi per l’Associazione grossisti; Angiolina Demarchi, Gianfranco Gadenz e Flavio Pasquali per l’Associazione attività di servizio)
e tre esponenti di ogni organizzazione sindacale (Piergiorgio Forti, Albino Kaisermann e Andrea Mazzoleni per
la Filcams CGIL; Ferruccio Petri, Giovanni Agostini e Gio-
vanni Zambelli per la Fisascat
CISL; Gianni Tomasi, Walter
Largher e Dario Fedrizzi per la
UILTucs Uil).
Scaduti gli organi eletti nel
2000, l’assemblea dell’Ente è
stata convocata dal presidente uscente, Walter Dusini, per
il rinnovo delle cariche sociali. Lo statuto dell’E.B.Ter. pre-
vede un’alternanza UnioneSindacati per il ruolo di presidente, che è stato quindi affidato a Piergiorgio Forti. Per la
parte datoriale è stato invece
eletto vicepresidente Walter
Dusini. Oltre a loro gli altri
membri del consiglio direttivo
nominati dall’assemblea di oggi sono Cristina Giovannini
(Associazione grossisti), Flavio Pasquali (Associazione attività di servizio) Gianni Tomasi (UILTucs UIL) e Giovanni Agostini (Fisascat CISL). Infine le parti hanno indicato come revisori dei conti Roberto
Carollo (presidente del Collegio), Gino Cainelli e Alda Gavazzo.
Walter Dusini e Piergiorgio Forti nella sede Ebter
«Svilupperemo le opportunità di formazione offerte dall’E.B.Ter. a tutti i dipendenti
delle imprese commerciali e
di servizio – ha dichiarato, ap-
Mercato del lavoro: la riforma in autunno
L
a riforma del mercato
del lavoro è entrata in
dirittura d’arrivo: è stato infatti approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto
legislativo di attuazione della normativa.
Tre sono gli obiettivi della riforma: introdurre più flessibilità nel mercato del lavoro
italiano, aumentare il tasso di
occupazione, ridurre le forme contrattuali precarie e il
lavoro sommerso. Avremo
così un mercato del lavoro in
cui la domanda delle aziende potrà facilmente intercettare l’offerta di professionalità, una pluralità di profili contrattuali tale da adattarsi alle esigenze delle aziende e anche alle necessità dei
lavoratori, un’organizzazione del lavoro flessibile ma
non per questo insensibile
alle legittime tutele. Il primo
aspetto viene realizzato con
il potenziamento dei servizi
e dell’attività di intermediazione per quanti cercano occupazione e con l’apertura
ai privati dei servizi per l’impiego, che permetterà alle
imprese di avere più soggetti in grado di fornire loro una
manodopera calibrata sulle
specifiche esigenze. L’ampliamento delle tipologie
contrattuali assicurerà più
flessibilità alle imprese e al
tempo stesso permetterà ai
giovani di individuare un canale di inserimento semplificato o alle donne di conciliare i tempi di lavoro con
quelli di famiglia. Vanno in
questa direzione l’introduzione del lavoro ripartito o
di quello a chiamata, ma anche la semplificazione e lo
snellimento del part-time.
La riforma introduce inoltre
maggiori tutele per i collaboratori. Scompariranno gli
attuali co.co.co. per essere
sostituiti dai lavoratori a progetto ai quali saranno assicurate nuove garanzie. Per
assicurarsi la consulenza le
imprese dovranno infatti elaborare un progetto nel quale andranno chiariti i conte-
nuti della collaborazione, la
durata, la retribuzione e le
modalità del pagamento.
Senza queste condizioni, i
rapporti di collaborazione saranno considerati rapporti
subordinati.
Ora il decreto legislativo sarà oggetto di un confronto
tra le parti sociali e parallelamente sarà discusso dalla
Conferenza Stato Regioni.
Successivamente il provvedimento andrà all’esame delle Commissioni di Camera e
Senato e infine il testo modificato dalle osservazioni
raccolte nel corso di questo
iter arriverà nuovamente in
Consiglio dei Ministri per il
varo definitivo, che potrebbe
avvenire all’inizio del prossimo autunno.
Carlo Marinelli
pena eletto, Piergiorgio Forti
– con nuovi corsi per i settori
food e non food che partiranno in autunno. Entro il mese
prossimo invieremo le informazioni e raccoglieremo le
iscrizioni». L’Ente assicura 130
euro sia a ciascun partecipante a titolo di borsa di studio sia
alle aziende per ciascun dipendente “prestato” alla formazione. All’E.B.Ter. sono attualmente iscritte 2000 imprese del commercio e dei servizi che, in base al contratto,
versano all’Ente ogni tre mesi
un contributo mensile dello
0,10% calcolato su paga base
e contingenza, mentre al lavoratore è trattenuto tutti i mesi lo 0,05%. Per legge le aziende che non versano questa
quota all’E.B.Ter. devono comunque assegnarla ai dipendenti. Quanto alla contrattazione di secondo livello, Forti
asupica che «essendoci un’esplicita volontà in tal senso anche in Trentino le parti arrivino al varo di un contratto integrativo provinciale che ci come E.B.Ter. dovremo attuare
essendo scaduto il 31 dicembre scorso quello nazionale».
Trento e Valle dell’Adige
pag.
25
Unione - Giugno 2003
Un’importante «vetrina» per l’Aspan alla Cena Benedettina e in piazza Duomo
Assowellness sollecita l’assessore Pegoretti
Palestra selvaggia Vigiliane, il pane protagonista
Si definiscano insieme regole nuove I fornai in Cattedrale con l’Arcivescovo di Praga Vlk
A
quattro mesi di distanza dal primo confronto con l’assessore allo sport del Comune di
Trento Renato Pegoretti, Assowellness, l’associazione
degli operatori del tempo libero e benessere aderente all’Unione, chiede di essere finalmente coinvolta insieme
ad Asis, come era stato promesso ai propri rappresentanti in quella riunione, nella ridefinizione delle regole
per l’assegnazione delle palestre in città. Dopo troppe sollecitazioni dirette andate a vuoto, oggi Assowellness ha
deciso di rendere pubblica l’invito all’assessore perché
convochi il tavolo di lavoro da lui stesso preannunciato
su questo tema. E’ infatti quanto mai urgente mettere ordine in un settore sempre più importante per il benessere e la salute dei cittadini, in cui però norme inadeguate
inducono il Comune di Trento ad ostacolare l’offerta di
servizi di qualità. Basti pensare che l’attuale regolamento favorisce soggetti professionalmente non qualificati i
quali, con il pretesto di perseguire finalità sociali senza
scopo di lucro, ottengono in concessione le palestre a prezzi politici, salvo poi proporre attività difformi da quelle
dichiarate. E’ evidente che questo sistema non solo altera il mercato, ma impedisce ai cittadini di scegliere fra
attività e soggetti diversi. Per questo Assowellness aveva
suggerito all’assessore di separare le attività di promozione sportiva agevolate dall’ente pubblico, da quelle
promosse dal privato e quindi anche la personalità giuridica di chi le propone (associazioni, società commerciali). Se infatti l’amministrazione comunale distinguesse
le attività (corsi – ginnastica – spinning ecc) che dovrebbero svolgere gli enti commerciali da quelle proprie delle associazioni di promozione sportiva, ciò permetterebbe agli utenti di scegliere l’offerta più rispondente alle proprie specifiche esigenze ed aspettative.
ag
C
ome ormai tradizione
anche quest’anno i
panificatori aderenti
all’Aspan, nell’ambito delle
manifestazioni previste durante le Feste Vigiliane, organizzate in onore del Patrono della città di Trento,
sono stati invitati a produrre il pane per la “Cena Benedettina”, svoltasi per la
quattordicesima volta sul
“Doss Trent” sabato 21 giugno, e il pane di “San Vigilio” che verrà prima portato
L’offerta del pane al Pontificale
all’altare durante la cerimonia religiosa e poi distribuito in piazza Duomo, giovedì 26 giugno prossimo, dopo
il Pontificale solenne nella
cattedrale del Duomo.
Per la “Cena benedettina”,
in un ambiente di grande fascino e suggestione, allestito ad arte dagli organizzatori dopo le 21 a lume di candela con le caratteristiche
ciotole di terracotta e i cuc-
chiai in legno sul prato del
“Doss Trent”, sono stati distribuiti cinque quintali di pane casereccio molto apprezzato e gustato dai circa
2100 commensali, sia residenti che turisti, affluiti a
questo tradizionale appuntamento. Ai tavoli vicino alle autorità (il Sindaco, l’Arcivescovo e il presidente della Provincia) c’era anche una
rappresentanza dell’Associazione panificatori guidata dal presidente, Emanuele Bonafini e dai colleghi
Paola Tomasi e Bruno Dalprà.
Per il Pontificale solenne,
presieduto dall’Arcivescovo
di Praga Vlk, anche quest’anno è stato preparato il
tipico Pan di San Vigilio che
verrà portata all’altare, da
due nostri panificatori, per il
rito della benedizione e poi,
come sempre, alla fine della cerimonia religiosa verrà
distribuito a tutti nella vicina piazza Duomo.
Per l’Associazione panificatori del Trentino è motivo
d’orgoglio e soddisfazione
essere presenti a queste importanti manifestazioni che
permettono di far conoscere al consumatore il ruolo
determinate del fornaio nella vita delle nostre comunità, spesso piccole e a carat-
Uno scorcio della cena Benedettina
tere rurale. Al tempo stesso
questi sono momenti privilegiati per far apprezzare il
gusto e l’aroma del pane fresco e difendere la genuinità
delle nostre tradizioni culinarie.
Non tutti sanno infatti che il
pane del capoluogo provinciale ha una sua storia, risalente addirittura agli antichi
statuti di Trento scritti subito dopo l’anno mille. Fin dagli inizi il pane è stato ed è
ancor oggi l’alimento per eccellenza che non manca mai
sulle tavole delle nostre famiglie. E’ un prodotto genuino e indispensabile nell’alimentazione quotidiana,
che proprio per questo deve
essere preparato con cura
fin nei minimi dettagli. Ciò
richiede un impegno quotidiano, esperienza e un alto
livello tecnico che i panificatori Trentini garantiscono.
Con mani esperte e tocchi
sapienti essi impastano e
mescolano i vari ingredienti dando alle varie forme di
pane quel gusto e quel sapore che lo rendono inconfondibile per aroma e fragranza.
Da tempo l’Aspan ha avviato la promozione di un progetto del riconoscimento
dell’immagine del panificatore nella filiera dell’offerta
gastronomica trentina e per
gli operatori del settore queste manifestazioni sono
quindi preziose vetrine che
consentono di esprimere nel
migliore dei modi la loro passione e professionalità. Una
passione e una professionalità che ancora oggi, pur essendo nell’era della globalizzazione e delle tecnologie
più sofisticate, eseguono
gran parte del processo produttivo e della lavorazione
del pane ancora in maniera
manuale.
provvederà a contattare direttamente gli utenti, individuati come partecipanti alla
campagna di rilevazione statistica, per definire le modalità esecutive e di conferimento dei rifiuti, nonché i
termini per la rilevazione dei
quantitativi di rifiuti prodotti (cassonetti, chiave elettronica, codice personale, ecc.).
L’Unione informa gli operatori economici del comune
di Trento che nell’elenco degli utenti partecipanti al campione statistico ci sono anche aziende associate che per
ogni chiarimento in merito
al progetto in parola potranno rivolgersi all’ufficio legislativo - dott. Mila Bertoldi tel.
0461 880500.
Esperimento rifiuti al via: «paga quanto butti»
A
fine estate l’Amministrazione comunale di
Trento, con la collaborazione della Trentino Servizi Spa, attiverà un progetto
per la «misurazione, mediante campioni statistici, dei
parametri di produzione dei
rifiuti urbani prodotti dalle
utenze non domestiche». Il
progetto, che è stato recentemente illustrato dal Comune durante un incontro con
le rappresentanze imprenditoriali, si propone di fornire
il metodo attuativo di rilevazione statistica dei conferi-
menti dei rifiuti urbani delle
utenze non domestiche, al fine di determinare il coefficiente di produzione annua
per metro quadrato (KD) utile per la determinazione della quota variabile della tariffa rifiuti per l’anno 2004. La
campagna di rilevazione statistica è rivolta alle utenze
non domestiche presenti nel
territorio del comune di Trento ed è riferita all’insieme dei
rifiuti differenziabili e non
differenziabili (organico, residuo e carta uffici). Il campione statistico individuato
dalla Trentino Servizi comprende utenti attivi in diverse zone della città di categorie sottoposte a tariffazione
quali bar, ristoranti, uffici,
banche, artigiani, negozi, ortofrutta, supermercati, attività industriali, alberghi, ecc.
Il sistema di rilevamento
adottato è di tipo puntuale “a
peso” e prevede il conferimento dei rifiuti (esclusi gli
imballaggi) da parte delle
utenze impegnate nell’attività di campionamento esclusivamente nei contenitori appositamente predisposti. Si
tratterà di container e multibenne consegnati individualmente agli interessati,
oppure di cassonetti stradali dotati di un sistema elettronico di pesatura. In questa
seconda ipotesi ogni utente
sarà dotato di una chiave elettronica con un codice personale per l’apertura del cassonetto. Il rifiuto ivi conferito
verrà automaticamente pesato e memorizzato sul relativo codice identificativo personale.
La Trentino Servizi, tramite i
propri operatori ambientali,
Corso Verona 122 - 38068 Rovereto (TN) - tel. 0464/438881 fax 0464/435970
e-mail: [email protected]
pag.
26
varie
Unione - Giugno 2003
Ecco le nuove pubblicazioni dell’editoria fiscale Seac per agevolare gli operatori
Cd e manuale per gli Studi di settore
Più Dichiarazione Mod. 770/03 ordinario anno 2002
Modelli e istruzioni degli
Studi di Settore con CD
La disciplina degli Studi di
settore ha rivoluzionato in
breve tempo le modalità di
determinazione del volume
di ricavi e di compilazione
delle dichiarazioni annuali.
La platea dei contribuenti
interessati dalla loro applicazione è in continua espansione. La sentita esigenza di
disporre di un compendio
esaustivo dei modelli degli
studi di settore, per tutte le
attività coinvolte, completi
delle relative istruzioni per
la compilazione e delle note tecniche metodologiche,
nonché dei modelli per l'annotazione separata trova risposta nella presente raccolta. In essa sono stati riuniti in formato cartaceo i 40
(38 più due studi che hanno
subito un’evoluzione) nuo-
vi modelli di comunicazione dei dati relativi all’applicazione degli Studi di settore approvati per il 2002: essi vanno ad aggiungersi inoltre, in formato digitale, ai
162 studi di settore già in vigore per i periodi d'imposta
precedenti, inclusi in versione aggiornata nel CD allegato. La raccolta si propone come strumento indispensabile, in sede di dichiarazione annuale dei redditi, per velocizzare e ottimizzare le verifiche e le procedure di compilazione
NOTE: Il pratico CD, sul quale la ricerca è facilitata da un
doppio indice (per codice
attività e codice studio) permette l'utilizzo diretto e immediato, ai fini della rielaborazione e stampa, di tutti i modelli, suddivisi per macroaree (manifatture, com-
mercio, servizi e professionisti), nonché la consultazione immediata delle relative istruzioni. Il CD contiene inoltre il software Gerico
distribuito da SOGEI, nell'ultima versione disponibile, completo delle istruzioni e della normativa emanata in materia, per il calcolo dei ricavi presunti, della congruità, per la predisposizione all'invio telematico e per l'archivio annuale.
Cod. 06FX355 Euro 28,00
Iva inclusa
La disciplina degli Studi di
Settore
A decorrere dal 1985 sono
stati introdotti alcuni istituti diretti a consentire all’Amministrazione finanziaria di disattendere le risultanze della contabilità
delle imprese e degli esercenti arti e professioni.
In altri termini, pur in presenza di scritture contabili
"regolarmente tenute” il legislatore ha previsto la facoltà di quantificare induttivamente l’ammontare dei
ricavi e dei compensi. Il testo propone un’accurata
trattazione dell’intera disciplina relativa agli studi di
settore, analizzando, inoltre, l’istituto dell’asseverazione e le particolarità relative alle imprese multiattività e multipunto; ampio
spazio è inoltre riservato all’analisi dei nuovi studi di
settore approvati a partire
dal 2002. La pubblicazione
costituisce uno strumento
di grande utilità per un’agevole comprensione delle
modalità di compilazione
dei numerosi modelli relati-
vi agli studi di settore, evidenziando le peculiarità presenti in alcuni di essi. Il testo è corredato da esempi
pratici di compilazione tanto dei modelli degli studi di
settore che quelli relativi all’annotazione separata.
Cod. 06FX357 Euro 21,00
Iva inclusa
Dichiarazione Mod. 770/
2003 ORDINARIO – anno
2002
Il testo si propone quale guida alla compilazione della
dichiarazione
Mod.
770/2003 Ordinario, nonché
alla presentazione della stessa. L'opera è a tale scopo
suddivisa in due parti: nella prima vengono affrontati tutti gli aspetti generali che
disciplinano l'individuazione dei contribuenti tenuti
alla presentazione del mo-
dello, le modalità di compilazione della dichiarazione,
i termini e le modalità di presentazione e il versamento
delle imposte e ritenute dovute; nella seconda parte
vengono invece commentati, attraverso una analisi
dettagliata relativa ad ogni
campo, tutti i quadri che
compongono la dichiarazione, in modo da consentire una corretta e rapida
compilazione.
Sono previsti, inoltre, schemi riassuntivi nonché numerosi esempi di compilazione con annessa la modulistica di riferimento. Particolare spazio è riservato all’esemplificazione della
compilazione dei quadri SK
ed SI, relativi ai dividendi.
La trattazione dei singoli argomenti è effettuata facendo ricorso a un linguaggio
facilmente comprensibile,
in modo da agevolare l'acquisizione delle informazioni sia da parte degli specialisti del settore che dei
lettori meno abituati all'uso
di termini tecnici.
Cod. 06FX337 Euro 20,00
Iva inclusa
Aiuta insieme all’Avsi i bimbi di Baghdad
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ROVERETO
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Via Dell’Abetone, 23 Tel. 0464.439513
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egnaliamo a tutti i nostri associati l’intervento di emergenza
umanitaria in Iraq proposto dall’Associazione Volontari per il Servizio Internazionale, Avsi Trento,
con la quale l’Unione commercio turismo e attività
di servizio da tempo collabora. Si tratta di sostenere tre asili di Baghdad appartenenti alla chiesa irakena nei quartieri popolari di Baghdad, che ospitano circa 300 bambini. La loro salvezza dipende da
queste strutture educative e di assistenza, che oggi
non hanno però i fondi per funzionare. I tre asili identificati sono i seguenti:
Asilo Casa del Bambino (Chiesa della Trinità del Patriarcato Caldeo): l’asilo, che è situato in un’area centrale della città (zona est), è strutturato con classi e
spazi ricreativi interni (circa 200 mq.) ed esterni
(circa 350 mq.) adeguati per ospitare 70 bambini fra
i 3 ed i 6 anni.
Asilo Armeno: è anch’esso situato nella zona est
della città e prima della guerra contava 100 bambini divisi su tre classi.
Asilo Latino a Dora: si trova nel quartiere di DoraMechanic, uno dei più poveri e popolosi di Baghdad con circa 1 milione di abitanti. L’asilo, prima
della chiusura, ospitava circa 130 bambini, seguiti
da 3 insegnanti ed una direttrice. Solo un terzo dei
bambini che frequentavano l’asilo erano in grado
di pagare la pur minima retta annuale fissata in 3
dollari.
Fai anche una donazione a favore dei bambini iracheni! Puoi effettuarla attraverso: Unicreditbanca c/c
n. 1757104 intestato ad AVSI TRENTO ABI 2008
CAB 1803, causale: Iraq; oppure Banca di Trento e
Bolzano sede centrale di Trento - Via Mantova,19
38100 Trento, c/c n. 1-136032/87 intestato ad A.V.S.I.
TRENTO, codice cab 01801 codice abi 03240 causale: Iraq; infine puoi indirizzare il tuo aiuto agli
asili direttamente attraverso il sito www.avsitrento.it
con carta di credito.
Rovereto e Vallagarina
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Unione - Giugno 2003
Il Consiglio Direttivo ha approvato il bilancio consuntivo 2002 e preventivo 2003
Per la prevenzione della criminalità
Fronte comune Il nuovo piano di sviluppo dell’Unione
L’Unione con Sindaco e Polizia
Coinvolgimento degli operatori e offerta di nuovi servizi
I
F
recenti episodi di furti nei negozi e pubblici esercizi
e di vandalismi in centro storico a Rovereto hanno
riportato alla luce il problema della microcriminalità, che è stato oggetto di approfondimento e di analisi
nel corso di un incontro chiesto dall’Unione Commercio e Turismo di Rovereto al sindaco Roberto Maffei,
presenti anche l’assessore a commercio e turismo Cristian Sala ed il comandande della Polizia Municipale
Marco D’Arcangelo. La delegazione dell’Unione, guidata dal presidente Marco Ferrario e dai rappresentanti del
centro storico Ketti Veronesi e Gianni Dapor, ha evidenziato le problematiche emerse con insistenza nelle
ultime settimane, dopo che il problema-sicurezza era
stato all’ordine del giorno di un vertice congiunto proprio un anno fa, che aveva coinvolto poi anche il Commissario del Governo di Trento. “Alla luce dei recenti
episodi, è importante non abbassare la guardia – ha ricordato Marco Ferrario -, al sindaco Maffei chiediamo
uno sforzo aggiuntivo soprattutto nelle ore notturne,
che sono quelle più a rischio per i furti negli esercizi
commerciali ma anche per quegli atti di vandalismo che
si ripetono con regolarità, soprattutto durante i week-end,
e che certo non giovano all’immagine di città turistica e
dell’accoglienza che Rovereto, giustamente, vuole darsi. E’ chiaro che anche noi operatori dobbiamo fare la nostra parte e, quindi, abbiamo offerto tutta la nostra col-
Marco Ferrario
Roberto Maffei
laborazione all’Amministrazione comunale, ed anche i
cittadini possono svuolgere un ruolo prezioso. Fin d’ora desideriamo ringraziare Carabinieri, Polizia e Polizia
Municipale per quello che stanno facendo per garantirci una città sicura e sorvegliata, l’importante è non abbassare la guardia”.
Il sindaco Maffei ha sottolineato come la situazione complessiva sia buona, anche grazie al coordinamento instaurato tra le forze dell’ordine, Polizia, Carabinieri e
Polizia Municipale, che riescono a tenere sotto controllo la città con regolarità anche durante le ore notturne.
Preoccupano alcuni atti di vandalismo nel centro come
nei parchi pubblici ma in questo senso è stata intensificata l’opera di controllo mentre anche il divieto di somministrare superalcolici ai minori di 16 anni va rispettato. I vigili di quartiere fungono da deterrente con una presenza visibile, utile per accertare l’eventuale presenza di
malintenzionati. Anche il comandande D’Arcangelo ha
sottolineato la piena collaborazione esistente tra le forze dell’ordine, che permette di monitorare il territorio con
efficacia. E’ in cantiere un progetto esteso ad altri comuni
limitrofi, come Trambileno e Terragnolo, per riuscire ad
avere un potenziamento dell’attuale organico della Polizia Municipale per un controllo 24 ore su 24.
“L’opera di controllo e lo spirito di osservazione da parte di cittadini ed operatori economici – ha aggiunto il sindaco Maffei – possono contribuire in maniera importante
a prevenire episodi di microcriminalità e ad individuare eventuali malintenzionati. L’afflusso di persone in città, anche grazie al Mart ed al grande battage pubblicitario che si sta facendo sui mass media nazionali, è destinato a crescere ancora, tutti dobbiamo collaborare affinché non ci siano episodi negativi”.
L’Unione Commercio e Turismo, nel prendere atto degli sforzi che si stanno mettendo in campo e s’intende
mettere in campo in futuro, assicura la propria collaborazione e garantisce di farsi parte attiva presso gli operatori commerciali e turistici affinché sia mantenuto alto il livello di attenzione alla sicurezza e di monitoraggio della situazione da parte di chi sulla strada ci vive e
ci lavora tutto il giorno.
orte volontà dell’Unione Commercio e
Turismo di essere
protagonista nello sviluppo economico e nel completo compimento delle
grandi scommesse che coinvolgono Rovereto e la Vallagarina nel prossimo futuro: dal Mart all’Università,
dalla Rovereto SpA al piano
di sicurezza per il centro
storico.
L’occasione per un approfondito dibattito è stata la riunione del Consiglio Direttivo, nel corso del quale sono stati numerosi gli interventi a sottolineare l’importanza di instaurare uno
stretto rapporto di collaborazione con l’Amministrazione comunale ma anche
con gli altri soggetti che
operano nel settore del
commercio e del turismo.
Nella sua relazione programmatica il presidente
Marco Ferrario ha insistito
sull’importanza di concretizzare anche a livello commerciale la ricaduta economica che l’afflusso di visitatori al Mart comporta:
“Tale beneficio finora si è
visto sono in piccola parte;
è necessario un piano organico, soprattutto in termini di infrastrutture primarie (parcheggi dei pullman, percorsi tematici in
centro storico, segnaletica
La sede dell’Unione
a Rovereto
turistica, ecc.). Stiamo sollecitando affinché vengano
concertati e messi in opera
gli opportuni interventi,
molti dei quali sono contenuti nel “Progetto di sviluppo turistico” da noi presentato nello scorso autunno. Anche il consolidamento della presenza universitaria a Rovereto rappresenta un’occasione eccezionale di crescita economica, culturale e sociale, con ricadute importanti
in termini di maggiore occupazione e di favorire il
passaggio generazionale alla guida delle imprese esistenti. Il Consiglio sarà molto attento all’evolversi della situazione nei nostri settori di competenza, a partire dalla questione-sicurezza per la quale operiamo in
stretto contatto con l’Amministrazione comunale e
le Forze dell’ordine, per passare alla prospettata costi-
tuzione della “Rovereto
SpA”. Siamo presenti, inoltre, nel Comitato promotore della Strada del vino e dei
sapori della Vallagarina e
nel Tavolo di concertazione
del Patto territoriale del Baldo Garda”.
Non mancano le novità
neppure sul fronte interno.
“In questi primi sei mesi di
lavoro il nuovo direttore
Andrea Matassoni – ha ricordato il presidente Ferrario - ha impostato un percorso di riorganizzazione
della struttura operativa per
dar vita ad una fase di ulteriore sviluppo, sia per quanto riguarda il comparto dei
servizi, sia per quanto concerne l’area sindacale che
amplia le proprie competenze per essere in grado di
dare risposte alle problematiche che investono quotidianamente i nostri associati nella loro attività. Per
rispondere all’esigenza di
una maggior presenza dell’Unione sul territorio, di
una maggior attenzione al
socio e di una migliore comunicazione sia all’interno sia verso l’esterno, è stato stabilito un piano d’azione che prevede il potenziamento degli uffici periferici”.
Franco Molinari, presidente dei dettaglianti della Vallagarina, ha ricordato come
sia necessario che vengano
allestite proposte ed eventi nel centro storico di Rovereto, evitando la concentrazione di manifestazioni
al Mart, che potrebbe risultare controproducente, visto che comunque il Museo
costituisce per sua stessa
natura un polo di attrazione importante che deve costituire un forte traino anche per la città e tutta la Vallagarina. Essendo il Consiglio rinnovato per oltre un
terzo, prima del rendiconto finanziario è stato illustrato anche l’andamento
degli esercizi precedenti, alla luce dei notevoli investimenti effettuati dall’Unione
di Rovereto e Vallagarina in
questi ultimi anni. Sono state poi analizzate nel dettaglio le voci che compongono il Bilancio consuntivo
2002 e preventivo 2003, entrambi approvati dal Consiglio Direttivo.
L’associazione dettaglianti dell’Unione ha sottoposto alcune osservazioni al Comune
«Limiti alle nuove medie strutture»
L’assessore Sala assicura l’impegno per evitare un’eccessiva proliferazione
Cristian Sala
I
l Consiglio di sezione
dell’Associazione commercianti al dettaglio
della Vallagarina si è riunito per la prima volta dopo
il recente rinnovo delle cariche sociali per analizzare
la bozza di regolamento comunale di Rovereto per l’insediamento delle medie
strutture di vendita per il
prossimo triennio. Osservazioni e suggerimenti
emersi in questa sede sono
stati portati all’attenzione
dell’assessore a commercio e turismo Cristian Sala
in un apposito incontro. Tra
le varie richieste della delegazione dei dettaglianti
dell’Unione, guidata dal
presidente comprensoriale
Franco Molinari, che sono
state recepite dall’assessore Sala c’è la sensibile riduzione dei limiti di sviluppo
concessi per l’insediamento delle nuove medie strutture di vendita, sia per il
comparto alimentare e promiscuo, sia per quello non
alimentare, rispetto alla
proposta iniziale dell’Amministrazione, pari rispettivamente al 10% ed al 15%.
I Dettaglianti hanno ottenuto che tale limite venga
perlomeno dimezzato e,
inoltre, che venga introdotto un vincolo triennale
per le nuove medie strutture nel centro storico, affinché non possano trasferirsi, una volta ottenuta
l’autorizzazione, per alme-
no tre anni. E’ stato richiesto, inoltre, di scaglionare
nel triennio il contingente
delle nuove superfici autorizzabili e di concedere percentuali di ampliamento
delle medie strutture di
vendita esistenti superiori
se inserite nel centro storico, sempre nell’ottica di favorire la loro permanenza.
Prima di poter entrare in vigore, il Regolamento comunale per l’insediamento
delle medie strutture di
Franco Molinari,
vendita dovrà essere approvato dal Consiglio comunale di Rovereto.
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