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La situazione dei procedimenti di bonifica del SIN Sesto
Angelo Elefanti
Dirigente U.O. Attività Estrattive, Rifiuti e Bonifiche
Regione Lombardia
Contesto di riferimento
SITI DI INTERESSE NAZIONALE
AREE EX FALCK, SESTO SAN GIOVANNI
EX FIBRONIT BRONI
LAGHI DI MANTOVA E POLOCHIMICO
AREA EX SISAS, PIOLTELLO – RODANO
BRESCIA CAFFARO
SITI DECLASSIFICATI DAI SIN
BOVISA (MI)
CERRO AL LAMBRO (MI)
CONTESTO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
Aree censite nell’Anagrafe
Regionale dei siti da bonificare
Tot. 4478 siti
- Bonificati
1300
- Contaminati
873
- Non contaminati 542
- Potenzialmente Contaminati 1763
Agg. Dicembre 2012 – Dati RL
CONTESTO DI RIFERIMENTO
ITALIA 2011
QUADRO NORMATIVO
D.Lgs 22/ 97 e D.M. 471/99, ancora di
riferimento per il transitorio
D.Lgs 152/2006 e successive modifiche (legge
28/2012, legge 98/2013)
D.M. 161/2012
L.R. 26/2003
L.R. 30/2006
Regolamento regionale2/2012
L.R. 7/2012
Piano regionale di Bonifica
D.G.R. n. 576 del 2/8/2013
Presa d’atto della proposta di
Programma Regionale di
Gestione Rifiuti (P.R.G.R.)
comprensivo di
Programma Regionale di
Bonifica delle aree
inquinate (P.R.B.)
Disponibile su
http://www.cartografia.regione.lombardia.it/sivas/
e sul sito della D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di
Regione
www.reti.regione.lombardia.it
Obiettivi regionali di Piano per la bonifica dei siti
contaminati
Definizione delle priorità di intervento
Recupero e riqualificazione delle aree
contaminate dismesse
Gestione/minimizzazione dei rifiuti prodotti nel
corso degli interventi di bonifica
Gestione delle problematiche di inquinamento
diffuso
SIN ex aree Falck di Sesto S.G.
Superficie di 1,3 kmq su 11 kmq del comune
Attività in corso nel SIN
Con D.M. del 2001 l’area del SIN e stata perimetrata.
Sono in corso:
- Monitoraggio acque di Arpa e delle aziende
- Progetto unitario bonifica delle acque di falda
- Interventi di MISE , di Bonifica, di certificazione di
avvenuta bonifica delle aziende presenti:
• Alstom, Breda Energia, Consorzio Caltacity2,
Consorzio Vulcano, Prelios SGR, La
Rombonetta/Oxidal Bagno, Marcegaglia,
Milanoserravalle, Nichelcrom/Sapsa, Bedding,,
Metalcam/Vetrobalsamo/Sarca, sig.ri
Carbone, Burro, RFI, Panucci, Edison, Edilfutura,
Sesto Immobiliare.
Sesto Immobiliare – Aree ex Falck
Progetto di bonifica
Nel 2002 viene approvato dal Ministero in Conferenza Decisoria
il progetto di caratterizzazione ai sensi del D.M 471/99 per un
primo lotto
Progetto preliminare di bonifica approvato in Conferenza
Decisoria del 2006
A seguito del PII elaborato da Sesto Immobiliare, nel 2011 viene
presentato nuovo Progetto definitivo di bonifica e, nel 2012,
vengono presentati gli addendum 1 e 2 al progetto, prevedendo
la bonifica dell’area per la «Città della Salute e Ricerca» (CdSR)
Conferenza decisoria del 19/11/2012 approva il progetto di
bonifica della CdSR, con obiettivo di col A per l’intera area
Sezione
con riporti
Distribuzione terreni con scorie prevalenti
Profondità scorie compresa fra 2
e 4 m dal piano campagna
Obiettivi di bonifica assunti
Idrocarburi da 0 a -2m.
Idrocarburi da -5 a -10m.
Metalli da 0 a -2 m.
Metalli da -2 a -5 m.
Sintesi dei risultati di caratterizzazione
della matrice suolo e sottosuolo
La caratterizzazione con maglie di 25 x 25 m indica le
seguenti principali contaminazioni:
n. superamenti
•
•
•
•
•
•
•
Piombo
Cadmio
Rame
Cromo totale
Idrocarburi pesanti
Idrocarburi policiclici e aromatici
Zinco, arsenico….
Ma sono presenti anche:
• Ulteriori metalli (mercurio….)
• Solventi clorurati
• PCB
col. A
1961
1684
943
838
1.187
col. B
177
85
171
17
236
Stato di contaminazione delle acque sotterranee
ARPA provvede a monitorare la falda superficiale
Il protocollo di monitoraggio prevede l’analisi di:
• Metalli
• Idrocarburi
• Composti Alifatici clorurati e alogenati
I contaminanti presenti risultano:
• tetracloroetilene, contaminazione presente in una
vasta area oltre ai confini comunali
• cromo esavalente, presente nell’area a sud del
SIN
Tetracloroetilene.. Tricloroetilene, Cromo esavalente
Tetracloroetilene
Tetracloroetilene anno 2012
Tetracloroetilene anno 2013
Alcune riflessioni sulla contaminazione
della falda
• Nel sito in esame, salvo singoli e limitati plume,
l’inquinamento della falda si ritiene non direttamente legato
alla contaminazione dei «suoli/riporti»
• Piano regionale per l’inquinamento diffuso della falda
nell’area è in fase di avvio con ARPA, Provincia e Comune
• Il progetto comunale di barriera idraulica «consortile» si ritiene
debba essere riconsiderato, come già proposto al Ministero
• Vanno ricercate le fonti di singoli plume di contaminazione
ancora individuabili (cromo esavalente e solventi clorurati).
Problematiche legate alla presenza di riporti e
scorie
La Conferenza decisoria del 19/11/2012 indica:
• Materiale di riporto deve essere rimosso se contamina le acque,
Investigare con test di cessione
• Non condivisa la bonifica con misure di sicurezza, non essendo
ammissibile l’analisi di rischio sui riporti (potrebbero costituire
sorgenti primarie di contaminazione)
• Approvato il lotto relativo alla città della Salute e Ricerca
prescrivendo verifiche di fondo scavo con test di cessione
• Previsto test di cessione prima dell’approvazione del progetto di
bonifica sulle rimanenti aree con presenza di riporti
• Riutilizzo in situ dei materiali scavati: i materiali derivanti da
sistemi di trattamento, se allontanati, saranno considerati rifiuti
Problematiche aperte legate all’applicazione del
DECRETO DEL FARE in presenza di riporti e scorie Nuova Conferenza decisoria in data 9/7/2013 dopo l’emanazione
del «Decreto del Fare», che prevede:
• Test di cessione secondo le previsioni del DM 5/2/98
• Materiali non riutilizzati in situ, gestiti ai sensi della parte quarta
del Codice Ambiente
D.M. 363 del 13/12/2013 di approvazione Progetto di bonifica
della CdSR, con prescrizioni per riporti:
• Verifica dei parametri di caratterizzazione (non D.M. 5/2/98)
• Confronto con tab. 2 all.5 (bonifica acque di falda)
Protocollo Operativo per test di cessione del 4/2/2014:
• CdSR - Test cessione anche in aree ove non è previsto lo scavo
• Altri lotti - Test cessione preliminare al nuovo progetto bonifica
Alcune riflessioni sulla caratterizzazione dei
riporti e delle scorie e sul loro riutilizzo
• I riporti sono una matrice ambientale, il test il cessione
(metodica e limiti correlati) è volto a valutare la
contaminazione della matrice (non la qualifica di rifiuto),
• Non sembra corretto l’impiego dei limiti di tab. 2 all.5
(acque sotterranee) e la ricerca dei parametri di
caratterizzazione,
• Il test è teso a valutare se un materiale può cedere e
contaminare, ma, ove il suolo e la falda non sono contaminati,
non è chiara la ratio della legge (vedi D.M. 471/99)
• Il test attuato priori, su materiali terrosi/macinati, può non
rappresentare correttamente il fenomeno della lisciviazione
Complessivamente: - non chiara l’interpretazione della legge
- norma non aderente agli obiettivi
In conclusione
La Regione ha elaborato il Piano Regionale Gestione Rifiuti, il
Piano regionale delle Bonifiche ed una Proposta di Legge sulle
attività estrattive,
Obiettivi comuni a questi Settori sono:
• La riduzione dei rifiuti ed il risparmio di materie prime non
rinnovabili, favorendo i trattamenti di bonifica in situ, il
recupero di materia, il riutilizzo di terreni contaminati e trattati.
• La realizzazione di bonifiche a costi sostenibili, nella
garanzia della salute e dell’ambiente, favorendo interventi di
bonifica e recupero da parte di soggetti non responsabili della
contaminazione (Marketing aree contaminate).
• Il risparmio di suolo agricolo, restituendo alla pianificazione
urbanistica le aree dismesse e bonificate,
Gli obiettivi indicati, nel progetto sulle aree ex Falck, sono
perseguiti nel loro complesso, pur con rilevanti difficoltà
operative che richiedono di essere superate:
• Dotandoci di un corpo di norme chiare e stabili,
• Mettendo gli operatori in grado di valutare costi e tempi degli
interventi, dalla bonifica al recupero urbanistico.
Il Ministero sollecita le Regioni a produrre proposte di revisione
del D.Lgs 152/2006, indicando diversi argomenti da affrontare e
fra questi la gestione dei riporti e l’inquinamento diffuso,
Regione Lombardia, unitamente ad ARPA e con la partecipazione
delle Province, intende impegnarsi e dedicare energie a queste
problematiche essenziali per la sostenibilità delle bonifiche
Nelle Aree ex Falck di Sesto S. Giovanni, con un costo di bonifica
stimato di oltre € 200 mil. si progetta questa trasformazione.
Dai Monumenti di archeologia industriale
alla città dei prossimi anni
Dotiamoci di strumenti normativi adeguati a concretizzarla
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