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7 Maggio 2016 - Pensiero Libero
EDITORIALE di Sossio Barra LA VOLTA IN CUI MI DICESTI DI CAMBIARE OPINIONE I n questo mio editoriale volevo soffermarmi su alcune questioni legate a chi legge i giornali. Da una parte, mi duole scriverlo, è anche colpa di certi colleghi che utilizzano il giornalismo per fare tutt'altro. Ma spesso chi vuole informarsi, legge gli articoli, permettetemi, con un pizzico di pregiudizio. Si è arrivati al punto in cui chi legge i pezzi pensa all'autore che in un certo qual modo vuole manipolare l'opinione pubblica perché "amico di quel politico" o "parente del sindaco". Diciamocela tutta. I lettori, soprattutto chi segue le vicende dei territori, hanno assistito a troppi cattivi esempi. Esistono una marea di pennivendoli, di scribacchini anonimi pronti a prostituirsi ed a vendersi al miglior offerente. Questo non è giornalismo. E soprattutto non è il tipo di giornalismo che mi hanno insegnato. Ma al netto di certe vicende vi chiedo di non fare di ogni erba un fascio e di provare a leggere i pezzi rispetto a ciò che viene scritto. Poi magari potrete farvi una vostra opinione in merito poichè legittimo. Ma per chi come me (e lo sapete bene) ha fatto e continua a fare innumerevoli sacrifici essendo partito da zero, è una pugnalata al cuore notare simili scempi. Il giornalismo è una cosa seria. Troppo seria. Informare le persone su ciò che accade sui territori, possibilmente in maniera obiettiva, è un lavoro nobile. Ma gli scopi lucrativi di qualcun altro hanno fatto di tutto pur di sminuire e screditare il ruolo della stampa su queste terre maledette. Ma fortunatamente c’è chi non segue gli istinti sbagliati di certi "colleghi" solo perché dimostra di essere innamorato della verità. Tanto alla fine la voglia di raccontarla prevarrà su tutto. Pure sui campioni della lingua lunga. Chi arriva in vetta, può ammirare tutto. Ma da un'altra prospettiva. Quella migliore. pranza con noi pe’ ’NA CENA CU’ ’A REGGINA! Vieni a pranzo tutti i giorni con una spesa minima di 15 € ti offriamo A CENA la nostra pizza Margherita, Regina di Napoli! Il buono omaggio per una pizza Margherita comprende una bibita 20 cl, ed è utilizzabile solo a cena, in compagnia di almeno un pagante, esclusivamente nel punto vendita di MARCIANISE (CE) OUTLET LA REGGIA S.P. 336, SANNITICA TEL. 0823 609613 Pensiero Libero Rivista di Attualità, Cronaca, Costume, Arte & Politica. Edito da “Associazione Pensiero Libero” Sede Leg. Via R.Sanzio 9,Cardito (NA) Aut. del Trib.Napoli N.04 del 12/05/2014 Direttore Responsabile: Angelo Chianese Direttore Editoriale e Caporedattore: Sossio Barra Comitato di redazione: Mena d’Atri, Serena Sarcinella, Donatella Iannone, Grazia Ferrara, Simona Ficuciello, Raffaella Ambrosanio, Vincenzo Fusco, Pierluigi De Luca, Tommaso Laurenza, Marika Boffa. Stampa. Soc. Tipolitografia S.Antonio C.So De Nicola, 105 Afragola (NA) Progetto Grafico: Dynamica Group Via R. Sanzio 9 Cardito (NA) - 3348599198 Chiuso in tipografia il 05/05/2016 7 maggio 2016 | Pensiero Libero 3 Lontano ma vicino. L’autismo fra amore e silenzio di Marika Boffa A Il team “A.S.D. Olimpia Caivano” in compagnia con i proprietari di “Mondial Service” OLIMPIA CAIVANO, IL CICLISMO DA NON DIMENTICARE I l famoso team ciclistico dilettantistico "ASD Olimpia Caivano" nacque nel 2002 a Caivano con lo scopo di incentivare il ciclismo locale e cercare di far crescere futuri corridori provenienti dai nostri territori. L'Olimpia Caivano, conosciutissima in tutto l'hinterland napoletano, è affiliata, fin dalla nascita, alla Federazione Ciclistica Italiana e vanta di aver vinto 4 titoli nel Campionato Regionale nella Categoria Giovanissimi/ Esordienti. Attualmente i corridori gareggiano nella Categoria Allievi con ben 6 ragazzi oltre ad un esordiente ed ad un Juniores. Ovviamente ci sono degli imprenditori che hanno creduto in questo progetto, sostenendolo Qui di seguito vi portiamo a conoscenza di un'altra grande realtà sportiva dei nostri territori. Partner A.S.D. Olimpia Caivano attraverso gli sponsor. Il marchio storico è Cad. Dal 2015 è subentrato anche Pasquale Ummarino, leader di Mondial Service, che ha sposato anch'egli il progetto sportivo dei ragazzi dell'Olimpia Caivano. Gli allenamenti prevedono percorsi in giro per la Campania di 70-80 km al giorno alfine di preparare al meglio atleticamente i corridori in vista delle gare di fine settimana. Da non dimenticare l'evento del 19 giugno prossimo, ovvero la 23esima edizione della gara "Dipendenti Comunali", cui parteciperanno gli allievi ai quali sarà assegnato il campionato regionale. Per non parlare dello storico sodalizio con la Coppa Caivano. L'Olimpia Caivano è tenuta in piedi dai cosiddetti "padri" di questo team. Ovvero Mauro Russo e Franco Verrone, veterani del ciclismo locale. Noi di Pensiero Libero auguriamo nuove vittorie ai nostri amici ciclisti. (Simona Ficuciello) 7 maggio 2016 | Pensiero Libero 4 7 maggio 2016 | Pensiero Libero 5 utismo è una parola che dentro sé racchiude un mondo, un mondo impenetrabile e silenzioso, meraviglioso e terrificante, un mondo che è rifugio e trappola, un mondo che è una roccaforte, la roccaforte di quanti sono affetti dal Disturbo dello Spettro Autistico. Nel 1938 Hans Asperger fu il primo a pronunciare la parola “autismo” e nel 1943 Leo Kanner la utilizzò per indicare una specifica sindrome patologica parlando di autismo infantile precoce. È semplice elencare i sintomi che portano alla diagnosi che di solito si realizza entro i primi tre anni, semplice è sciorinare statistiche in cui si dice che l’autismo colpisce principalmente i maschi eppure c’è ancora tanta strada da fare, c’è bisogno di uno sforzo non indifferente per comprendere pienamente quello di cui si sta parlando, uno sforzo che è di immaginazione e di immedesimazione. Difficile è capire cosa vuol dire non riuscire a comunicare, ad instaurare un rapporto oculare, a non dimostrare affetto e soprattutto a non riuscire a riceverlo. Una roccaforte appunto, ma una roccaforte sempre diversa perché nessuno è uguale a qualcun altro; la patologia è la stessa ma il modo in cui questa si esplica è sempre diverso e sempre nuovo: alle volte il QI è superiore alla media, altre volte potrebbero esserci dei deficit. Ad esempio Donald, uno dei bambini che aiutarono Kanner nel suo studio, aveva una mania per gli oggetti rotanti, Stephen Wiltshire disegna le mappe delle città a memoria dopo averle sorvolate in elicottero per soli dieci minuti. Un nuovo modo di comunicare, perché della comunicazione, dell’affetto non se ne può fare a meno ed è infatti proprio sull’ossitocina, il cosiddetto “ormone dell’amore” che si stanno concentrando le ricerche per individuare una possibile terapia. Ad essere incerte, però, sono le cause della patologia che fino ad ora propendono verso la componente genetica secondo cui si verificherebbe un danno organico nelle fasi di sviluppo del sistema nervoso. Il punto di vista, però, non è mai univoco. L’autismo deve essere guardato e per quanto possibile vissuto anche attraverso gli occhi dei familiari. Genitori non si nasce ma alle volte è necessario imparare ad esserlo molto velocemente. Bisogna accettare che il proprio bambino non riesca a dire “ti voglio bene”, si isoli perché ha paura, paura di ricevere un abbraccio, bisogna imparare a rendere grandi le cose piccole e piccole quelle grandi. Entrare in quella roccaforte in punta di piedi, senza buttarla giù, anche se ad ogni passo si chiudono ponti, compaiono fossati e si barricano porte. Bisogna sapere accettare il rifiuto e andare avanti, proseguire, bussare e continuare a farlo fino a che non si sente la chiave girare nella toppa, sapere che forse questo è il massimo che si otterrà e nonostante ciò continuare ad insistere. Inimmaginabile e indescrivibile. Non si può spiegare la difficoltà di dover fare delle scelte che influiscono sulla tua vita e sulla vita di qualcuno che ti ama e non riesce a dirtelo, che ami ma a cui non riesci a dimostrarlo. Smarrimento, paura, inadeguatezza, impotenza, tutte questi sentimenti non riescono da soli a chiudere il cerchio perché manca l’anello che li congiunge e che unendoli, li sovrasta: manca l’amore. L’amore sconfinato ma silenzioso, dominante ma mai dominato, l’amore forse lento ma tanto potente da scalfire l’aria di quei mondi, ora un po’ meno impenetrabili. LA QUESTIONE CAIVANESE Non ci servono i pompieri del bla bla bla C ari lettori, non so voi, ma io onestamente mi sono letteralmente scocciato di tutta questa inutile retorica sulla tragica questione della piccola Fortuna. A cosa mi riferisco? Molto semplice. Spesso e volentieri, solo dopo certe tragedie arrivano i pompieri della legalità, ovvero tutti i professionisti dalla lunga chiacchiera che si cimentano in inutili ragionamenti, soprattutto in televisione, per cercare di conoscere i motivi sociologici dell'accaduto. Fateci caso. Questi personaggi arrivarono dopo (molto dopo) anche in occasione dell'esplosione mediatica della Terra dei Fuochi. A quei tempi muovevo i primi passi da giornalista locale. Ed allora come oggi, pensavo che si potesse e dovesse fare di più. Sappiamo come sono andate a finire le cose. La Terra dei Fuochi brucia più di prima. Ebbene, spiegatemi, dunque, cosa hanno realmente prodotto gli organi competenti affinché l'emergenza sicurezza a Caivano (che denuncio già da qualche anno) ed, in particolare, nel Parco Verde? Ve lo dico io. Niente di niente. Centrodestra, centro e centrosinistra. Nessuno escluso. Altrimenti non ci sarebbe bisogno di richiamare l'attenzione al solito quartiere. Per carità. Lì abitano anche gente perbene. Ma tutto ciò non basta. Si continua ad abusare di minori in silenzio, si continua a spacciare droga. Continuano gli innumerevoli casi di microdelinquenza. Sicuramente il Parco Verde rappresenta una realtà molto difficile da gestire. Ma quando parlo di casi come quello della piccola Fortuna, ma anche della criminalità in genere, non mi soffer- Il direttore editoriale, Sossio Barra, offre alcuni spunti di riflessione sul caso della piccola Fortuna,la bimba abusata e uccisa nel Parco Verde e sull'emergenza del territorio caivanese. mo solo sui fatti di quel quartiere, ma di Caivano in generale. Esiste una vera e propria "Emergenza Sicurezza" sul territorio caivanese senza precedenti. Se ci riflettete un momento, gli attacchi mediatici, tali fino ad un certo punto, che riguardano la stessa Fortuna, la Terra dei Fuochi, lo spaccio di droga, scarico illegale di rifiuti tossici, le famose "terre fumanti di Casolla", lo stesso Parco verde e tutto il disagio sociale che ne concerne, arrivato ormai sulle cronache nazionali, confluiscono in una sintesi estrema: Caivano. È triste ma è così. Quindi, dinanzi a tante inutili chiacchiere, serve innanzitutto una mobilitazione cittadina in difesa del territorio (e qui sono d'accordo col sindaco Monopoli). E gli lancio una proposta: preparare un "Piano Straordinario di Recupero Sociale". Ovvero formare un esercito di professionisti (educatori, psicologi, professori) con l'aiuto delle Forze dell'Ordine con l'intento, nell'arco di 10 anni, di trasformare radicalmente e capovolgere la mentalità deviata di certi settori. Perché io non ne posso più di tante, troppe parole. Ne ho le scatole piene. Si arriva sempre dopo simili tragedie. Gli organi competenti non hanno mai cercato di porre rimedio. Mai. Quindi farei anche un appello ai tanti professori dalla lingua lunga che si stanno cimentando in queste ore in infiniti ragionamenti: fate silenzio. È giusto discutere. Ma se si discute solamente, si fanno chiacchiere a vuoto. Ed a noi non ci servono. Una volta tanto, cercate di arrivare prima. Altrimenti toglietevi di mezzo. Non ci servite. (Sossio Barra) 7 maggio 2016 | Pensiero Libero 6 C ontinua il periodo buio della comunità crispanese. Ormai la Commissione d'Accesso si è insediata da più di un mese. E nel paese si sta scatenando un vero e proprio dibattito su chi sia il reale colpevole di tutto questo. Qualcuno sostiene che la Commissione stia indagando sugli atti dal 2005, ovvero dall'ultimo scioglimento. Ma se le indagini sono segregate, bisognerebbe capire come si fanno a sapere certe cose, appurato che fossero vere. Pure perché, almeno dal 2005 al 2008, ci fu il Commissario Prefettizio. Quindi basta farsi due conti. Dal 2009 in poi quasi tutti gli esponenti dell'attuale consiglio comunale hanno ricoperto ruoli istituzionali negli ultimi anni. E mi fermo qui. Tuttavia, nell'ultima riunione dei capigruppo, ma anche in altre sedi nel recente passato, il Pd sta tentando di chiedere un consiglio comunale in via straordinaria per discutere dinanzi alla cittadinanza sui due maggiori problemi che stanno attanagliando la comunità locale: la già citata Commissione d'Accesso ed i presunti debiti di 2 milioni di euro presenti nelle casse del comune. Difatti qualche giorno fa l'ex sindaco Carlo Esposito, in qualità di capogruppo, si è fatto carico di queste richieste. Ma la maggioranza, ancora una volta, sta sfuggendo al confronto. Proprio così. Qui non si tratta di puntare il dito contro qualcuno come fanno i bambini. Ma semplicemente confrontarsi su temi che scottano e che mettono a rischio la legalità in presenza della cittadinanza. Va anche bene pubblicare sui manifesti la propria opinione rispetto a certi atteggiamenti che in passato hanno leso la dignità della comunità locale. Ma non basta. L'opposizione sta chiedendo un confronto sano nelle sedi opportune. E la maggioranza lo sta evitando. Niente di più, niente di meno. Quali sono i veri motivi per cui il Presidente del consiglio comunale, Giovanni D'Errico, non convoca la seduta della Pubblica Assise? È facile dire ciò che si vuole in pubblica piazza e poi sottrarsi al confronto nel civico consesso. Anziché affrontarsi a suon di manifesti, perché la maggioranza non va ad affermare certe cose anche e soprattutto in consiglio comunale? Perché i cittadini devono venire a conoscenza di certi episodi dalla stampa e dalla triste abitudine dei manifesti pubblici? Per ora davvero non si capisce perché, aldilà della solita demagogia, non ci sia una seria discussione in consiglio comunale. Ma non è tutto. Esposito, nella sua richiesta, chiede che nell'aula consiliare siano presenti i revisori dei conti ed il legale incaricato per recuperare i crediti perduti. Segno tangibile del fatto che l'ex primo cittadino abbia la coscienza pulita e che voglia vederci chiaro in questa faccenda. Ma negli ultimi tempi sembra che Carlo Esposito sia diventato il capro espiatorio di tutto. E non è un atteggiamento maturo da parte di chi tenta la carta delle offese solo perché non ha contenuti per replicare su questioni serissime. Del resto, non è affatto vero che il Pd abbia esultato quando arrivò la Commissione d'Accesso. Un nuovo scioglimento dell'Ente rappresenterebbe una catastrofe in termini di immagine che colpirebbe tutto il paese. Non si possono adottare due pesi e due misure. Chi ha commesso errori, è giusto che paghi. Ma non esistono reati senza sentenze. 7 maggio 2016 | Pensiero Libero 7 LA QUESTIONE CRISPANESE Ancora una volta il Partito Democratico chiede un consiglio comunale in via straordinaria per discutere sui motivi dell'arrivo della Commissione d'Accesso e sul presunto buco di 2 milioni di euro nelle casse dell'Ente. Finora nessuna risposta. Anzi. Qualcuno dalla maggioranza sostiene che sarà la Procura della Repubblica a cacciare fuori la verità. Ma cosa c'entra? Anche i cittadini continuano a non capire perché la maggioranza stia sfuggendo al confronto in consiglio comunale su temi importanti e attuali. Qui non si vuole assolutamente puntare il dito contro qualcuno, come fanno i bambini. Il Pd chiede il confronto. La maggioranza, il silenzio. LA QUESTIONE CARDITESE Arriva la rimozione dei cavi dell'alta tensione. Ma dopo 4 anni. L'amministrazione Cirillo festeggia in lungo ed in largo un buon risultato avviato nel 2012. Avete capito bene. di Sossio Barra A rriva finalmente, anche se con enorme ritardo, un risultato importante dall’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Cirillo. Ovvero la rimozione dei tralicci ed i cavi dell’alta tensione sul territorio cittadino. Precisamente nell'ormai abbandonato Parco Taglia, fra i polmoni più grandi del Sud Italia. Ricorderete qualche anno fa la storia delle giostrine abusive proprio sotto quei cavi durante il primo mandato del sindaco Cirillo. Ebbene, ad onor di cronaca, bisogna rimarcare il fatto che il primo cittadino, già nel 2012, si mobilitò presso la società “Terna Rete Italia” per sollecitare la rimozione dei cavi e dei tralicci dell’alta tensione sul territorio cittadino per garantire finalmente sicurezza sul territorio. Nei mesi scorsi lo stesso Cirillo si è dovuto riattivare per questa tematica giacché i cavi dell'alta tensione fossero ancora presenti nel parco, inviando due note alla società “Terna”, che si occupa di reti per la trasmissione dell’energia gestendo in sicurezza la rete di trasmissione nazionale con oltre 72mila chilometri di linee in alta tensione, per porre finalmente fine alla questione. Detto e fatto. I tralicci sono stati rimossi la settimana scorsa con tanto di cerimonia. Ma c'è un dato che fa riflettere. Per rimuovere quei tralicci sono stati impiegati 4 anni. Avete capito bene. 4 lunghissimi anni per rimuovere i cavi dell'alta tensione. L'amministrazione vanta, legittimamente, di aver raggiunto un risultato durante questo mandato avendo, però, iniziato a procedere in questa direzione nel 2012!!! Sicuramente è stato un obiettivo importante finalizzato a tutelare la salute dei cittadini carditesi. Nulla di più giusto. Ma non è possibile sbandierare a grandi titoli quasi come se l'amministrazione avesse collezionato questo risultato insieme a tanti altri. Assolutamente no. La rimozione dei tralicci è stato un fatto isolato, per di più avviato 4 anni fa. Giusto, ma singolo. La cittadinanza non ricorda altri grandissimi atti di quest'amministrazione, aldilà delle manie di protagonismo di qualche consigliere comunale. Il paese presenta gli stessi problemi di un anno fa. Inutile elencarli per l'ennesima volta. Fra non molto presenteremo il bilancio di quest'amministrazione dal giorno del suo insediamento con immagini, interviste ed approfondimenti che testimonieranno fatti impossibili da smentire. Aldilà delle solite chiacchiere, la storia non si può sconfessare per nessuna ragione al mondo. Se dobbiamo rallegrarci per la rimozione dei cavi, del cambio di segnaletica di una strada, delle strisce blu inesistenti (o quasi) e dei continui proclami, allora ben venga. Ma non riusciremo mai ad essere onesti con noi stessi. Il mondo e la verità dicono altro. Ma nel frattempo, godetevi i tralicci. 7 maggio 2016 | LA QUESTIONE FRATTAMINORESE LE SCELTE SI PAGANO FINO ALLA FINE. SEMPRE. Il Pd allontana definitivamente l'Udc dopo la sorpresa delle famose candidature di Saviano e Lisbino. Arrivano con successo le prove tecniche di coerenza. di Sossio Barra Arriva la conferma in questi giorni dopo l'ultima riunione. Il Pd non accetta l'Udc, reo di aver candidato fra le proprie fila Saviano e Lisbino, questi ultimi cacciati da Mazzoccolo dalla sua coalizione. Bencivenga, insieme al leader dei socialisti Saviano, dimostra di non voler essere la scialuppa di salvataggio di nessuno, per cui rimarca la scelta di non volere nella sua coalizione gli scudocrociati. Ricorderete la storia dell'accordo del segretario dei centristi che permise ai due ex consiglieri di maggioranza dell'amministrazione Caso di firmare la candidatura nel partito senza avvisare nessuno della coalizione stessa. Come già ha dichiarato il farmacista nei giorni scorsi, non si tratta affatto di una questione personale. Ma il terreno programmatico sul quale è nata la sua candidatura a dicembre scorso, dice tutto. Ovvero netta discontinuità nei contenuti rispetto alla passata amministrazione, mantenendo fede anche al ruolo di opposizione assunto in consiglio comunale. Per cui come avrebbe spiegato il Pd dai palchi "l'operazione di recupero" di Saviano e Lisbino? I democratici, pur di rimanere coerenti alla linea adottata in questi mesi, hanno preferito perdere un partito che aveva fin dalle ore deciso di appoggiare la candidatura a sindaco di Bencivenga, sposando quindi il progetto politico. E lasciamo perdere le motivazioni esternate per giustificare la candidatura di quei due. Ma aldilà di tutto rimane un dato incontrovertibile. Bencivenga e la sua coalizione, al netto di inutili strumentalizzazioni, rimane una persona seria che non ha mai pensato minimamente di scendere a compromessi, rischiando, nei fatti, di perdere voti e candidati. Rispetto a chi non può condividere quest'azione politica, emerge un quadro schiacciante a favore del Pd. Bencivenga e Saviano "rifiutano" un partito che avrebbe portato tantissimi consensi (quasi 800 circa) alla coalizione che avrebbe garantito una maggiore possibilità di vittoria. Il Pd non ha buttato all'aria niente. Ha solo scelto di avere un'identità ben precisa. Questa è storia. Pensiero Libero 8 7 maggio 2016 | Pensiero Libero 9 AD “Ciò che distingue l’uomo dagli animali è la ragione” così cita una celeberrima frase anche se così non sembra essere affatto. A distanza di un settimana dall’attacco che ha distrutto l’ospedale di Medici Senza Frontiere, causando tra i tanti morti la morte dell’ultimo pediatra presente in città, un nuovo raid aereo ad Aleppo distrugge l’ennesima struttura ospedaliera della martoriata città. Venti morti. Il segretario dell’Onu, Ban Ki-moon condanna fortemente il vile attacco. Attaccare una città indifesa è già un atto criminale, ma attaccare e distruggere un ospedale è un vero e proprio crimine di guerra. La violenza senza precedenti devasta un intera popolazione e colpisce più di 200 mila minori che soffrono e patiscono più di tutti, a mobilitarsi è anche l’Unicef. La pace, questo concetto che sembra per molti aspetti così astratto in realtà potrebbe essere l’unica soluzione a questa grande guerra, se così la possiamo definire. Quali sono le scelte per un buon andamento del negoziato trattato a Ginevra c’è lo spiega Massimo Campanini che a Radio Vaticana dichiara:<<Bisogna che Stati Uniti e Russia addivengano ad una vera convergenza: depongano cioè le rivalità reciproche e arrivino veramente a un’intesa, che possa soddisfare entrambe le parti. La seconda clausola sta nel fatto che le componenti interne siriane, che discutono del futuro della Siria, sono molto eterogenee e quindi non è facile portarle a una convergenza. La terza difficoltà sta nella questione legata al futuro del Presidente Bashar al-Assad: in qualche modo dovrà o lasciare il potere o comunque farsi da parte. Però è evidente che il regime di Bashar al-Assad non può essere distrutto così facilmente, anche perché le conseguenze potrebbero essere imprevedibili: la caduta di Bashar al-Assad dovrebbe essere – a mio avviso – mantenuta distinta dalla distruzione fisica del suo sistema di potere”. Non mancano ad Aleppo, e in Siria in generale, partigiani/e e uomini e donne che hanno fatto della Resistenza il proprio stile di vita, ai quali va la nostra solidarietà e il nostro augurio, ma soprattutto ai quali un nostro connazionale si è unito in lotta, Karim Franceschi. Karim è un nostro connazionale, è un nostro partigiano, è un partigiano italiano della brigata antiIsis. Arriva in frontiera come soldato, come partigiano per poi diventare uno dei più abili cecchini. All’interno del suo libro “Il Combattente” Karim racconta la sua storia, la storia di Kobane, la storia della Siria tutta e racconta il perché della sua scelta, una scelta dettata dalla voglia di partecipare alla Resistenza siriana, alla voglia di partecipare alla rivoluzione attuata dai civili, dagli uomini e dalle donne della Siria che non vogliono scappare, che non vogliono lasciare il proprio territorio nelle mani di questi criminali senza scrupoli che tentano di distruggere la dignità, l’identità e la cultura di un popolo già molto spesso discriminato e poco compreso. (Ciro Pisano) La Siria che soffre e che resiste 7 maggio 2016 | Pensiero Libero 10 7 maggio 2016 | Pensiero Libero 11 o B Chernobyl, I DANNI VISIBILI ANCORA OGGI di Pina Stendardo Trent' anni dopo l'esplosione del reattore numero 4 continua il monitoraggio sulle zone coinvolte il 26 aprile 2016 il disastro di Chernobyl ha compiuto 30 anni. Lo scoppio del reattore numero 4 della centrale nucleare situata oggi al confine tra Ucraina e Bielorussia, disperse nell'atmosfera un' enorme quantità di materiale radioattivo. Era il 1986 ed all’epoca la centrale nucleare di Chernobyl, una delle più grandi e importanti dell’URSS e dell’Europa, rappresentava il fiore all’occhiello dell’ingegneria sovietica. Alle 1:23:45 saltò in aria il disco di copertura del nocciolo, pesante 1000 tonnellate, a causa di un controllo di sicurezza del reattore eseguito sommariamente da personale non esperto. Ciò determinò un incontrollato aumento della temperatura, generando l'esplosione e la contaminazione nucleare. Il governo sovietico inizialmente occultò la notizia ma, rilevati in Svezia eccessivi aumenti di radioattività, rivelò gioco forza, l’accaduto. La nube radioattiva si era spostata dall’Europa orientale alla Scandinavia, per poi raggiungere l’intera Europa occidentale, compresa l’Italia. Le conseguenze per fauna e flora divennero devastanti. I morti nell’area della centrale furono migliaia, sia al momento dell'esplosione che negli anni seguenti. A causa della contaminazione radioattiva tutti perivano di tumore. L' Italia prese atto della situazione e a seguito di un referendum proibì la costruzione di centrali nucleari sul suolo nazionale. In luogo del reattore 4, causa del decesso della popolazione mondiale, è stata poi eretta una nuova struttura, il New Safe Confinement, sovrapposta al sarcofago in cui era stato confinato il "reattore della morte", che per problemi tecnici e finanziari sarà completata non prima del 2017. Nel frattempo continua il monitoraggio sull'impatto ambientale dell'esplosione sulla famigerata Zona di esclusione, che riporta ancora livelli di radioattività migliaia di volte superiori a quelli del fondo naturale. A risentirne continuano ad essere anche fauna, flora e microrganismi, tanto che i batteri deputati a decomporre gli organismi morti, effettuano il loro lavoro a un ritmo lentissimo. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato dopo quel nefasto evento, 5mila casi di tumore della tiroide nelle aree colpite dall'incidente; un rapporto ha mostrato invece come nei cinghiali di Valsesia ci siano quantità molto elevate di cesio 137, ricondotto dagli esperti al caso di Chernobyl. Segnalazioni analoghe sono state registrate anche in Germania, sempre sugli stessi animali, nel 2007 e nel 2010. Ancora oggi sono riscontrabili purtroppo nell'ambiente e nei sedimenti dei fiumi alcune tracce degli elementi radioattivi depositati dalla nube del 1986. 7 maggio 2016 | Pensiero Libero 13 L'innocenza e la sensualità del mondo dionisiaco La fusione tra il forte erotismo e l'emozionata passionalità di Pierluigi De Luca A BAR O E RCH “Fauno Barberini” o “Satiro ubriaco” probabilmente del 220 a.C. circa, è una celeberrima opera d'arte greca di età ellenistia. Conservata, presso la Gliptoteca di Monaco di Baviera, e ritrovata a Roma, nei fossati di Castel Sant'Angelo, attorno al 1624, fu, ben presto, fagocitata dalla ricca collezione del cardinale Barberini. Opera estremamente apprezzata, oggetto di numerose richieste d’acquisto, venne alla fine conquistata dal principe ereditario Ludovico di Baviera nel 1819, aggiungendo un altro tassello alla sua sontuosa collezione dell'antico, nonostante le resistenze di Antonio Canova che provò ad ostacolare e, quasi ad impedire, purtroppo inutilmente, la partenza della statua da Roma. L'opera eseguita da uno scultore esperto, probabilmente della scuola di Pergamo, rimasto sconosciuto, raffigura un bellissimo satiro disteso su una pelle di animale, sprofondato in un sonno inquieto indotto probabilmente da un’ubriacatura: lo scultore gioca così sul contrasto tra l'innocenza del sonno e la sensualità della posizione. La statua rappresenta un satiro, ma a prima vista esso sembrerebbe un semplice fanciullo; in realtà ha un pene di larghe dimensioni, delle orecchie appuntite, una corona di edera e pelle di pantera, caratteristiche tipiche di queste figure mitiche. La figura è sdraiata su una roccia, il che farebbe pensare agli effetti del vino e quindi all'ebbrezza. Le gambe divaricate, la testa rivolta verso il giaciglio e le braccia diritte per fare da cuscino danno l'impressione di un movimento abituale e complesso, eseguito senza dubbio da un esperto scultore. La scelta di raffigurare un satiro dormiente è insolita, dato che i satiri, suonatori di flauto, danzatori, dediti al vino erano considerati demoni sensuali e venivano generalmente rappresentati mentre partecipavano al corteo dionisiaco o insidiavano le ninfe; in questo caso invece l'inesauribile attività è vinta dall'ubriachezza e dal sonno. Anche la possente muscolatura è estranea all'iconografia dai satiri e ricorda piuttosto le immagini di eroi, ma in questo caso è probabilmente funzionale alla creazione di un immagine seducente. SGUARDO SENSUALE: Particolare della statua del “Fauno ebbro o dormiente Barberini” OPERA: di scultore sconosciuto III-II a.C e copia in marmo di un originale in bronzo pergameno. DESCRIZIONE: Il ritmo complesso della figura, la rappresentazione del sonno, caratterizzano la figura di chi, anche nel sonno (quasi vicino a quello della morte), sa manifestare la potenza del proprio essere. Con l'abbandono del corpo, la statua suggerisce ritmi complessi, linee di forza indipendenti. L'aspetto della figura (che doveva apparire più distesa di quanto non appaia oggi), è imposto dai restauri: ora in parte, sciaguratamente, rimossi. Soprattutto nella testa, incoronata di edera, il satiro manifesta tutta la propria forza incosciente. Non sappiamo se la figura faceva parte di un gruppo; più probabilmente era isolata: forse il satiro era l'unico protagonista, suggeriva, come statua votiva, quella naturalezza di vivere che è solo del primo ellenismo. 7 maggio 2016 | Pensiero Libero 15 S O S PT RE ON GI EB TI TL AI R T‘ EA Negli ultimi anni tutto ciò che ha a che fare con la progettazione edilizia, la scelta dei materiali, di tecniche costruttive e la manutenzione ha dovuto confrontarsi per forza di cose con il termine sostenibilità. Il risparmio di energia, di acqua, di materie di Vincenzo Fusco prime per la costruzione così come l’attenzione alla salvaguardia del benessere e della salute dell’utenza pubblica costituiscono effettivamente i punti salienti di ogni tipo di intervento che si ponga l’obiettivo della sostenibilità. Essendo l’architettura una ‘materia’ interdisciplinare per definizione, l’applicazione di questi concetti può far sorgere delle questioni che si trovano apparentemente in conflitto l’una con l’altra. Di fronte a questo scenario, il primo passo verso un futuro sostenibile è chiarire i concetti che stanno alla base delle diverse tematiche inerenti l’architettura. I principi della sostenibilità puntano a considerare i problemi del degrado ambientale, della mancanza di eguaglianza e della qualità della vita, supportando un tipo di sviluppo che sia sostenibile in termini sociali ed economici e che sia in grado di sostenere i benefici di un ambiente stabile e sano a lungo termine. In ogni caso, ragionar e agire in termini sostenibili non è facile. Il concetto di sostenibilità va contro l’istinto primario di porsi davanti agli altri nella lotta alla sopravvivenza. Esso dà priorità a soluzioni di lungo termine vantaggiose per l’umanità piuttosto che a interessi immediati a favore del singolo ed è dunque in contrasto con il più primitivo istinto di sopravvivenza, che rimane elevato nei paesi sviluppati malgrado non abbia più presupposti razionali per esistere. Il pensiero sostenibile, che si rivela altruista e lungimirante, richiede ragionamenti razionali e sofisticati che implicano alti gradi di astrazione e si fondano sulla comprensione di sistemi complessi collegati tra loro a diversi livelli. La sostenibilità, NELL’AFFRONTARE I TEMI DELL’ quindi, necessità di un ruolo di pensare contemporaneo. UN PROCESSO DI COSTRUZIONE Essa richiede un riesame dei valori tradizionali e di alcune IMPLICAZIONI LEGATE ALLA SO teorie economiche e una definizione, o forse ridefinizione, POICHE’ CONTINUARE LA CRES della qualità della vita. Ridiscutere alcuni valori che sono determinati dalla cultura è una sfida importante, e forse FENOMENI INSOSTENIBILI: E’ è questo il motivo per cui la definizione di sostenibilità rimane aperta a più interpretazioni. Come già detto, la che comporta la costruzione, l’utilizzo sostenibilità non si risolve in un’attività professionale o in e la dismissione degli edifici. Gli edifici qualche ricerca di tipo accademico: essa è uno stile di vita sostenibili dovrebbero infatti avere una che deve essere declinato in tutte le azioni che compie un impronta ecologica ridotta; individuo. Il primo passo è essere consapevoli del genere di Gli edifici dovrebbero contribuire relazioni che si vuole avere con l’ambiente globale e locale. In positivamente al benessere e alla felicità della seguito è necessario capire in che modo concretizzare questa comunità che li abita, cercando di rispondere relazione. Per passare dalla teoria alla pratica è necessario ai bisogni pratici delle persone e nel contempo capire l’impatto provocato dalle attività quotidiane, sia migliorare il contesto e il loro benessere nel lavoro che nella vita. Gli edifici implicano un impatto fisico e psicologico.Questi due punti di significativo sull’ambiente naturale e sul tessuto sociale, sia vitale e fondamentale indispensabilità, durante la loro costruzione che nel caso del loro utilizzo e poiché non è tanto importante se e quanto quando vengono dismessi. un edificio è efficiente in termini idrici o L’architettura sostenibile, pertanto, ha due scopi: energetici se nessuno lo vuole abitare, perché Può ridurre la pressione ambientale diminuendo l’impatto si tradurrebbe in uno spreco di risorse a 7 maggio 2016 | Pensiero Libero 16 ARCHITETTURA SOSTENIBILE E’ DOVEROSO FARE UNA PREMESSA. L’ARCHITETTURA E’ INFATTI E TRASFORMAZIONE DELL’AMBIENTE, MENTRE LA CONNOTAZIONE ‘SOSTENIBILE’ CON LE SUE PRAVVIVENZA DEL PIANETA SEMBRA INVECE NEGARE IL CONCETTO STESSO DI COSTRUZIONE, CITA ESPONENZIALE CHE IL MODELLO ATTUALE DI SVILUPPO PRODUCE SIGNIFICA ATTUARE DUNQUE RAGIONEVOLE PARLARE O SCRIVERE DI ARCHITETTURA SOSTENIBILE OGGI? danno della comunità. Contribuire positivamente all’ambiente e alla comunità significa di più che rispondere a bisogni pratici, perché si soddisfano anche i bisogni estetici e psicologici delle persone. Il concetto di sostenibilità economica è quello più facile da comprendere per gli architetti: gli edifici di successo portano soldi, vengono venduti velocemente, si affittano facilmente, hanno una lunga vita e contribuiscono alla rigenerazione delle aree circostanti. Gli edifici sostenibili sono quelli che rappresentano un patrimonio duraturo. Gli edifici hanno in genere un ciclo di vita di circa 100 anni, quindi, quello che viene costruito oggi verrà utilizzato dalle prossime generazioni. Costruire senza pensare all’efficienza energetica, al risparmio idrico e alla qualità dei materiali vuol dire appesantire ulteriormente di questi problemi i nostri discendenti. Molte tecnologie sostenibili sono già disponibili, nuove forme di progettazione sostenibile sono state già sperimentate, e numerosi studi hanno appurato che questa è la 7 maggio 2016 | Pensiero Libero 17 strada per ridurre l’impronta ecologica di una società. La sfida dei prossimi anni, dunque, è quella di riuscire a indirizzarsi verso una politica di sviluppo consapevole delle scelte di compiere nel settore delle energie alternative e per operare uno sfruttamento ottimale delle fonti di energie alternative e per operare uno sfruttamento ottimale delle fonti di energia attualmente in uso: impiegare i materiali più idonei rispetto alle condizioni climatiche esterne, sfruttamento fonti energetiche rinnovabili o realizzare impianti con un elevato grado di prestazioni e di qualità al fine di produrre energia, per il riscaldamento o il rinfrescamento dell’edifico, sono soltanto alcuni esempi, volti a tradurre, in termini concreti, obiettivi rispettosi del concetto di sostenibilità. ECCELLENZE DIGITALI: LA PROFESSIONE DEL DIGITAL PR. DA ADDETTO STAMPA A DIGITAL PR: LA NUOVA PROFESSIONE TUTTA DIGITALE. Dagli anni 2000 il Word Wide Web è stato in continua evoluzione, tanto da trasformare ed evolversi da Web 1.0 a Web 2.0, ovvero come lo conosciamo adesso. La conseguenza più è evidente è la massiccia diffusione del digitale, che è riuscito a modificare nel profondo non solo la nostra quotidianità, ma anche alcune professioni. Nascono da un lato profili completamente nuovi e sempre più originali. Forse la presenza più innovativa e che ancora desta curiosità e meraviglia è sicuramente la professione del Digital PR. Chi è e quale sono le prospettive di guadagno? L 'Arena nacque, per la prima volta, nel 1940, dal progetto di Giulio De Luca, un giovane architetto napoletano. Rinacque, poi, cinquant'anni dopo da un nuovo progetto dello stesso: eravamo nel 1989, quando questa Ilaria Conglio struttura - che nel tempo aveva conosciuto le brutture di quel Demonio riconosciuto come Seconda Guerra Mondiale, le occupazioni militari e le trasformazioni da essa portate - veniva demolita e si apprestava a ritornare, con la sua imponenza visiva ed il suo passato storico, sotto forma di una nuova costruzione. L'Arena flegrea è stata una donna spettatrice di eventi che l'hanno costretta a modificarsi e a rinnovarsi costantemente fino a trovare, finalmente, il suo senso compiuto. Per quasi dieci anni, fu un vero e proprio cantiere a cielo aperto: soltanto nel 2001 avvenne il collaudo definitivo, la tanto attesa realizzazione. La Donna flegrea porta in grembo una cavea rivestita in travertino bianco che comprende 6000 posti ed un palcoscenico di ben 1000 metri quadrati, che ospiterà - a partire da giugno 2016 - alcuni dei più grandi fruitori di emozioni del panorama musicale nazionale ed internazionale. Cammariere, Paoli e Rea le accarezzeranno il ventre, portandole l'amore cantato: l'immensa mamma flegrea diventerà un nido piccolo ed intimistico, paese di comunicazione tra un interno e l'altro. Da questa implosione, che si paleserà il 25 giugno, avranno luogo una serie di appuntamenti con quella che è la parte viva, folle e autentica della musica: la dimensione jazzista. Napoli si lascerà sedurre dal timbro di L'arena ai piedi del Vesuvio Diana Krall, cantante e pianista canadese vincitrice di tre Grammy Awards ed otto Juno Awards, che - all'interno di uno dei suoi più recenti lavori - ha sintetizzato la natura di evergreen quali Sorry seems to be the hardest world di Elton John, If I take you home tonight di Paul McCartney e Operator di Jim Croce, maneggiandola sul suo pianoforte ed adattandola perfettamente a quella che è la prima ed unica regola del jazz: il jazz non ha regole. A dare un seguito a questo interessante percorso musicale, saranno Chick Corea - il 16 luglio - e Stefano Bollani, il 19. Dagli States allo Stivale, il jazz ed il jazz fusion riscalderanno ogni millimetro di roccia sedimentaria calcarea dell'Arena, risvegliandone gli impulsi vitali. Il 22 luglio, ancora, avrà luogo l'esplosione irreversibile: i suoni serpeggianti del jazz abbandoneranno la scena per garantire al rock il ruolo di protagonista assoluto: la voce sfrenata degli ex Led Zeppelin, Robert Plant, l'interprete di opere architettoniche in musica quali Since I've been loving you, restituirà alla Donna flegrea quel senso di libertà che negli anni le è venuto a mancare, attribuendole - per sempre - il ruolo di regina. Non c'è rinascita che non possa verificarsi in musica: è la sola che ti mostra chiaramente quali siano le tue ferite e, con i suoi ritmi, ti conduce a far chiarezza dentro di esse. 7 maggio 2016 | Pensiero Libero 18 Il web ha lo straordinario pregio di fare allargare le proprie conoscenze, ci permette di entrare in contatto sempre più con più persone, facendoci stringere relazione con persone sconosciute sparpagliate un po’ ovunque nel globo. Alcune professioni, oggi definite ‘offline’, gestite attraverso incontri reali e spesso sostenute attraverso l’uso del telefono e dell’email, si sono completamente evolute, fino ad una radicale trasformazione. E’ proprio del PR, dove in offline continua ad essere una delle figure di riferimento del proprio settore, che vede protagonisti il più delle volte i professionisti del giornalismo. Questa figura si è via via trasformata, sostenuta dalle nuove risorse web, in Digital People Relations, Web influencer, comunity manager, stakeholder, blogger o giornalisti “telematici”. Nello specifico il Digital PR si occupa di far incontrare e/o creare progetti della propria azienda o di personaggi attivi nella rete, come gli opinion leader, blogger o web influencer. Il Digital Pr si occupa solitamente di creare o far circolare una notizia, un prodotto o un evento. Sono sempre più agenzie tradizionali ad avere un numero sempre maggiore di Digital PR, che spesso arriva a guadagnare dai 1.400 ai 2.000 euro mensili, con una media esperienza. Raffaella Ambrosanio 7 maggio 2016 | Pensiero Libero 19 PROGETTO BENESSERE B o Le ossa e la carenza di VITAMINA D 7 maggio 2016 | Pensiero Libero 20 La vitamina D è una delle vitamine essenziali per il nostro corpo, la sua carenza provoca rachitismo. Questa vitamina ha inoltre altri benefici per il nostro corpo, ad esempio è essenziale per l'assorbimento del calcio, per il mantenimento del sistema nervoso e la corretta conformazione di scheletro e denti. E 'anche responsabile della regolazione dei livelli di fosforo, quindi includerlo nella nostra dieta quotidiana è molto importante La luce del sole stimola la conversione della provitamina D in vitamina D nella pelle. Basta una esposizione di circa 10 minuti tre o quattro volte alla settimana alla luce diretta del sole per garantirci adeguati livelli di questa vitamina nel corpo. La vitamina D prodotta nella pelle e immagazzinata nel tessuto adiposo e muscolare da dove viene reclutata per essere utilizzata utilizzato. Ma oltre all’esposizione solare, quali cibi dobbiamo consumare per assicurarci un buon apporto di questa vitamina? PESCE AZZURRO - Oltre ad essere ricco di omega 3, il pesce azzurro contiene una grande quantità di vitamina D. Quello che ne contiene in maggiore quantità è il salmone con più di 300 UI di vitamina per 100 grammi. Consumarlo almeno due volte la settimana ci mette al riparo quindi da eventuali carenze. Anche il tonno e le sardine (preferibilmente in contenitori di vetro) contengono una buona quantità di vitamina D cos’ come anche lo sgombro. UOVA - L'uovo contiene una delle proteine animali con maggiori benefici per la nostra salute, è ed è ormai risaputo che consumarlo anche tutti i giorni non aumenta i rischi di innalzare i livelli di colesterolo. La quantità di vitamina D fornita dalle uova è circa di 20 UI. FRUTTI DI MARE E CROSTACEI - I gamberi, gamberetti, ostriche e vongole sono ricche di vitamina D. Nello specifico le ostriche apportano per 100 grammi 320 UI di vitamina D, più della metà della dose giornaliera necessaria. OLI DI PESCE - Gli oli di pesce sono una buona fonte di omega 3 e vitamina D,e sono una valida alternativa quando per qualche motivo è difficile mangiare cibi ricchi di vitamina D. Allo stesso modo i prodotti che sono integrati con questo nutriente, come alcuni tipi di latte, yogurt, formaggi e cereali sono una buona opzione. La quantità giornaliera raccomandata di vitamina D è di 5 mg / die. Questo importo garantisce il corretto sviluppo delle ossa nei bambini e negli adolescenti. Negli adulti oltre 50 anni si raccomanda di aumentare l'assunzione di 10-15 mg / die. La carenza di vitamina D nell'organismo, causa una diminuzione dell'assorbimento di calcio da parte dell'intestino, con conseguente diminuzione dei livelli di calcio nel sangue. La ghiandola paratiroidea quindi, aumenta la produzione di ormone paratiroideo (PTH). Questo ormone agisce sui sali di calcio e fosforo osso rilascio della stessa (con il rischio di demineralizzazione), e stimolando il rene a perdere fosforo con le urine. Questo meccanismo cerca di normalizzare i livelli di calcio nel sangue, perché come accennato all'inizio, questo catione è essenziale per il corretto funzionamento di molte funzioni del corpo. E 'particolarmente importante evitare la carenza di calcio nei bambini e negli anziani. Pertanto, la prima cosa da fare è seguire una dieta equilibrata e una corretta e frequente esposizione al sole. Nelle persone anziane è la carenza di Vitamina D è più frequente,e la causa è spesso riscontrata in una cattiva alimentazione, ad un ridotto assorbimento intestinale di vitamina D e all'attivazione renale della provitamina, associata spesso anche ad una ridotta esposizione solare. In casi patologici la causa di carenza di vitamina D può essere associata ad un malassorbimento intestinale, a frequente diarrea,o ad alcune malattie del fegato e del rene. (Donatella Iannone) 7 maggio 2016 | Pensiero Libero 21 V Valeria Golino: una NAPOLETANA nella giuria di Cannes di Pina Stendardo aleria Golino nella giuria della 69/ma edizione del Festival di Cannes. L'attrice napoletana, classe 1965, è l'orgoglio del cinema nazionale e ancor più partenopeo. Durante l'annuale ricorrenza del Festival più atteso dal mondo cinematografico, Valeria affiancherà insieme ad altri sette membri, il presidente George Miller. A farle compagnia in giuria ci saranno quattro uomini ed altre tre donne: il regista francese Arnaud Desplechin, l'attrice statunitense Kirsten Dunst, l'attore danese Mads Mikkelsen, il regista ungherese László Nemes, l'attrice francese Vanessa Paradis, il produttore iraniano Katayoon Shahabi, l'attore canadese Donald Sutherland. L'unica italiana a decidere la sorte delle pellicole in gara a Cannes, sarà la Golino, emblema del sud Italia e della bravura recitativa tutta napoletana. Valeria nasce e cresce a Napoli, all'interno dell'hotel "Bella Napoli", gestito dal nonno, in cui viveva con tutta la famiglia. Quando i suoi genitori si separarono, la Golino fu costretta fare la spola tra Napoli e Atene, impegnata fin dall'età di 15 anni nel mestiere di fotomodella. Durante un party fu poi scoperta e lanciata nel cinema nel 1983 da Lina Wertmuller, che la scelse per interpretare ben due film, catturata dalla sua bellezza mediterranea. Da allora la decisione di volare a Los Angeles in California nel 1988, per inseguire il sogno americano. Nel 1990 la Golino arrivò finalista con Julia Roberts, ai provini per Pretty Woman, sua antagonista anche per il film Linea Mortale. Negli Usa la bionda ammaliante ricopre ben 20 ruoli in altrettante pellicole. La consacrazione americana arriva però con Rain Man - L'uomo della pioggia, il Lupo Solitario e nella serie Hot Shots! Pluripremiata nel corso della sua carriera con 2 David di Donatello a fronte di 12 candidature, 14 Nastri d'argento, 3 Globi d'oro, 3 Ciak d'oro e insignita due volte con la Coppa Volpi nella Da attrice a giurata: la Golino unica italiana nella commissione del Festival di Cannes prestigiosa Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, nel 1986 per Storia d'amore e nel 2015 con Per amor vostro che le è valso anche il Premio Pasinetti come migliore attrice, Valeria ha debuttato alla regia nel 2010 con Armandino e Il Madre e nel 2013 ha stravinto con la pellicola Miele, presentata appunto a Cannes, nella sezione Un Certain Regard. Innamoratissima del collega Riccardo Scamarcio con cui fa coppia fissa da tempo, Valeria non ha mai dimenticato Napoli, sua città natia, tanto da scegliere volutamente con la sua casa di produzione "Buena Onda", di omaggiare nel 2015 la capitale campana piena di folklore e ritualità, nella pellicola Per amor vostro, che lei stessa ha definito "un film diverso che racconta il misticismo che c'è a Napoli, presentando un'altra faccia tra le centomila della città". 7 maggio 2016 | Pensiero Libero 22 Per ricevere il nostro catalogo contattaci al numero: 081 834 9450 www.eismann.it B o Il Ristorante Pizzeria Palapizza nasce da un’ idea di Enrico Di Pietro. Esperto manager e pizzaiolo, grazie alla professionalità, le sue idee, la voglia di migliorarsi e di mettersi in gioco, la varietà dei menù e i prodotti tipici, hanno fatto si che il Ristorante Pizzeria Palapizza, non sia solo una delle realtà di Frattamaggiore ma di tutto lo scenario regionale. Location perfetta per i tuoi eventi. 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