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Al Palazzo [Alzarti - Polo SBN Biblioteca Universitaria di Pisa

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Al Palazzo [Alzarti - Polo SBN Biblioteca Universitaria di Pisa
ANNO XI. AOC'
Pisa, Domenica 4 Gennaio 1903
'411.
Nubi. 1.
"••
T Ponte di Pisa
GIORNALE POLITICq AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ E PROVINCIA.
•
~AIA
131110NAIIME11 11 : per un anno lire 5 t per un fiementre lire 3. Per abbonarsi
basta mandare una cartolina vaglia all'amministrazione del Pcrnte di Pisa.
NANA di Redazione e mminl.trazionte: Piazza dei Cavalieri. num. 3. Pisa.
Si pubblica la Domenica.
((onto corrente roti la Posta).
•
S. E. il Miuistro della P. I. on. Nasi, volendo dimostrare
sua speciale betievo)enzi per i veterani delle scuola primaria.
ha stabilito di concedere la medaglia d' or i a molti insenianti
elementari che bauli° prestato servizio nelle scuole elementari poi oltre quarant'anni.
as-ai commentato ed abbastanza significativo il rifiuto
op p os t o da alcaui eunSigii CoOlunali 1 sussidio por le Cronaca
di lavoro. Si notano specialmente il deliberate del Cons(glio
di Firenze che ha negato ogni contributo per fazocire alio
evidenti dimostrazioni della grande maggioranza dei cittadini,
e quello del Consiglio di !Mena olio è motivato doli& considerazione che il Comune non può ,iiissidiare un ente che perteoipa alle lette politiche ed amiwnistrative.
decreto regio. erne so il giorno•di giovedì. b StaiTSCioi.
te, il LOU$Igill) COUllIMIle di 1,iv,rlio e nonionito .4:0
:egio il già sindaco .uv. Pecchiani.
Si dice cho appena sarà ritornato a RUIDd 1 ' 011. thelitti,
Ministro dell'interno — o ciò accidrà per il 9 di gean.io —
sarà fritta la nomina del Presidente del Consiglio di Stato, e
si aggiunge a lt, °sì cho il M ini , mro non intende dipartirsi
dalle abitudiei : la scelta quindi 1ovrebbe cadere ,op ra
lustre senatore bianchi, che è . gi designato pur la anziauità.
Oggi si combatte a Cremerai tua significante battaglia ponti% noi umile deo' ou &adii, I &lettoci, mietei i ;Lampi in...
vieto al loro compagno un affettibao telegramma col quale gli
augurano di ritornare alla Camera. Ed è questo il voto di tutti
i unigli.ri elie al Parlamento repiresturauo più che le bizze
di una politica meschina ed infec.■da la integrità della coscienza, la illuminatezza dell ingegi e la sincerità della cortesia.
Tjndecimd Anno
Da oggi il nostro foglio eira nell' undecimo
anno di vita; e per uu giceale come queeto
— tutti i giornali settimanalieno sottopmeti
fatalità di lilla morte precece . undici mini appreseniano già una modesta acia di propositi
confortata da molte simpatie 4a molte adesioni.
Noi lie andiamo 8uperbi erameate ; e ai
redattori e elio peretori nostr agli ami ci, agli
abbonati ed ai lettori della Mei e della provincia mandiamo il saluto affinoso ai e è quelle
di vecchi e fidi conoscenti. torno al a Ponte
di Pise D i è radunata non a schiera t ornne_
tuosa ed irrequieta, di elientina u n a fi ere e
gagliarda fina di amioi ohe inpongono come
una famiglia che si ama e eispetta e divide
le gioie e i dolovi della vita.
ci cono-e:daino così bene Mi, uno per uno,
che non abbiamo noi bisogno esporre dei programmi flainmanti ; e non holm ai nostri letttori di domami:4M il nostro ido e la nostra
fede.
Saierno per P avvenire qu,elche fumino p er
il ~sato: detoni, temperati opta tutto cortesi : monarehici liberali madia etica ; ma senza
partito, senza auimosità, tieneaeconeetti nelle
questioni che riguardino il plico i n teresse .
Agli amici, che ci hanno colip di tanta benevolenza ed onorato di tantithicia„.noi fac•
ciamo •.
preghiera di continuayevolerci beue
questo foglio è pablelicato per le e sta a, loro.
ad aiutami porcile esso possa (D+, sempre strumento di paeificazioue e di vitti per il germeglio e lo sviluppo di ogni iHMva simpatica
e feconda.
C APOD MNO
Dalla balda gioventù alla cadi vecchiaia, dal
peasatore ardito al rozzo lavoratori, ricco signore
all'oscuro operaio, non vi è alcune si sottragga
al sentimento indefinito che soriell' animo, al
pensiero di questo giorno.
Capodanno! Non imperta se ilnon soni
se la pioggia batte sui vetri, ee iato soffia impetuoso: questo giorno porta in sne un'arcana
promessa di tempi migliori, che rima lo spirito
e rianima i cuori.
Ditelo voi, bionde e brune test di f anc i u ll e
ebe attendete. da ' a velante la voetrte ìi felicità
pura e santa; ditelo voi genitori udete rivivere
nella vostra prole la poesia dei s verdi anni,
ditelo voi come Capodanno sia attesasi ad inaugurare giorni più belli o a perpeti tempi dolci
o sereni.
Ariche per coloro cui fortuna notinica, Capodanno serba sorrisi e promesse; conti si rasserenano al raggio delle speranza :tonforta g li
infermi, che solleva gli oppressi, cucino il peso
di gravi care, col lieto paaagio clie favorevoli.
Una folla immensa d'uomini, di lenii guarda
anch' essa all'avvenire e aspetta fica 1' era b e _
nedetta del lavoro, intravedendo già; giocai .). M
cui l'operaio, grazie a.11' onestà e 4n rozza dei
principi e dei costumi, fomora p(' (leo importante per concorrere al civde pregrel ai p elle _
zionamento umano.
Nella febbre operosa che agita Agii tutta
l' umanità, nella lotta ardente) perstenza, la
speranza, eterna consolatrice, è il slieine ca lo
scende ad animare i mortali, è il cm, è 1' i m
che spinge i forti edi i deboli.-pulsoen
Non soltanto ai lavoratori, Capodarride au-,
gurando; la sua venuta rischiara . laè peuses
degli scienziati illustri litenti a risordui problemi, e dei poeti i cui versi alati reil gen i e .
Ognuno attende., invoca, spera. l'avvenire
wanchere alle suo promesse ; forse e c rud e le
dolore giungerà inaspettato, forse delle lagrime amare earanno versate, perchè la gioia è unita al dolore, ma intanto l'animo è pago e tranquillo adesso.
E quando la fiumana della vita avrà percorso lo
spazio di un altro anno, travoleendo nel suoi vortici, uomini e cose, gioie ed affanni, i superstiti salutenaino di nuovo lieti e fidenti il Capodanno, in
un'attesa ansiosa, perchè è una necessità imprescindibile della vita stessa, invocare e sperare ancora,
sempre.
IL PAESE DEI COMMISSARI
Le parole, che colf abituale e sagace franchezza
pronunzio al Consiglio Comunale l'assessore Sanononi contro la anormalità di un Commissario protettimi) all' Opera della Primaziale, ci hanno fatto
penare alla folla di commiseri prefettizi e regi che
é scatenata uil' Italia dalle esigenze della burocrazia
pIt cito dai biségui di un riordinamento, di un risanamento morale ed amministrativo nelle pubbliche
aziende.
Chi peci contar più il numero straordinario di
perdi funzionari straordinari davvero, che dalle Prefetture e degli uffici del Ministero dell' Interno sono
Imposti alle varie amministrazioni come l' ultimo
castigo di Dio ?
Ho sentito tante volte presentare alla Camera dei
deputati delle interpellanze di poco .costrutto e di
tumore litteresse; tua non ho sentito' mai fra tanta
inutiliti di proteste e di rimproveri interpellare il
Governo intorno a questa manie di commissari di
tutte le sorta, che rappresenta nel nostro tioridissinio
reguo la scemata di (reni stagione e il soddisfecimento di ogni appetito!
Quando si tratta di gravissimi disturbi che si
mettilo verificare nell'amministrazione di un Istituto, di un Comune, di un'Opera pia, allora sì è opportuno l'intervento di un commissario del Re, il
quale sollecitamente deve essere chiamato a ricercare
la responsabilità degli amministratori e a denariziarii, e a compiere un' utile opera di ricostituzione.
Ma quando por l' assenza dei rappresentanti di un
Istituto, per un disordine lievissimo e temporaneo,
o per un capriccio qualsiasi, si alimentano ambizioni
e cupidigie di commissariati noli reclamati da alcuna
necessità, allora e lo stesso che opporre infrainmet. tenze ed inciampi allo svolgimento di iniziative che
non hanno bisogno affatto delle cure dei funzionari
della Prefettura e del Ministero.
Ma perchè poi ad impiegati che hanno già la loro
posizione. i loro obblighi ed i loro doveri, e molte
volte non trascurabili e non prorogabili, devo essere
creata una posizione di favore con due stipendi, quello
dell' ufficio ordinario a cui tien attendono più e quello
ufticio straordinario a cui per benignità e per
protezione eccessiva sono in via provvisoria — una
via che si allunga per mesi e mesi tino ad un anno
- preferiti e prescelti?
Noi non troviamo giusto nè opportuno questo gior.
naliero trasferimento di funzionari da una ad un'altra azienda, questa continua distribuzione di prebende
e di regalie che crea dei privilegiati, che non rietabilisce alcun ordine, che non risana alcuna piaga.
Pensiamo piuttosto che nella maggior parte dei casi
duvrebbe il Commissario essere scelto fra quei cittadini che per la loro condizione, per la loro competenza speciale sono meglio indicati a ricuoprire uffici di delicatezza e di responsabilità sì notevoli.
MI' Opera della Primaziale, ad esempio, poteva benissimo essere chiamato come amministratore un toncittadino, il quale avrebbe avuto innanzi a sè il
compito di studiare le condizioni in cui si trova
l' Op•ra e di apperecchiare alla futura Commissione
amministratrice un indirizzo da seguire, un pro-gramma di lavori e di progetti da attuare e da risolvere per il maggior Metro ed il maggior decoro
di Istituti) sì importante a cui sono collegate la
gloria e la riputazione della città nostra.
E' tempo di mettere senno: oh non si deve dire.
più che l' Italia è il paese dei commissari e che qui,
fra noi, questa pianta è più rigogliosa ed abbondante
che altrove! JInro ltazzi.
In punta di penna
Alle gentili lettrici, ai benevoli lettori il salato
augurale.
Il nuovo anno è incominciato non molto diversamente dai suoi predecessori : guardandoci attorno noi
ritroviamo su per giù le stesse cose e possiamo ripetere tilosoficamente che proprio non c'è nulla di
nuovo sotto il sole.
Guardate le mando, per esempio; imperversano da
ogni lato i postulanti con un sorriso ed un augurio
stereotipati, che vi fanno stizza, tanto più che non
vi permesso di restituirli tout simplement senza
correre il rischio di farsi spedire a quel paese: provato a rispondere - grazie, altrettanto - o vedrete.
I moralisti predicano, è vero, contro le cattive abitudini, ma è una propaganda la loro che disgraziatamente non attecchisce.
Ma io non intendo di abbandonarmi a considerazioni malinconiche.
Amici antichi e nuovi di questo foglio, ad ~lbs
.
annos!
**
È auouuziata la pubblicazione di un giornale, orgaie) del corpo delle guardie. di pubblica sicurezza,.
è intitolato : La voce delle questure.
P111 Ili H I. M ITà : per avviei rqictaine in. prima pagina lire 3; in seconda lire 1,50;
in terza lire l"; in quarta lire 0,50 per ogni lineao spazio di linea (Nig. e.nt..) I i
Per avvisi finanziari, industriali, commereiali; per inserzioni; per necrologio, 1
per i-tiriamo in cronaca, diffide. comunicati. eco, ems.; prezzi da ciontrattarsi.
Io attendo con vivissima curiosità la nascita del
confratello: che sarà mai?
Fino ad oggi i queeturini avevano la tromba,
d' ora innanzi • avranno anche .1' organo, ma non si
darà mai il caso che qualche zetante superiore ammonisca l'organista di non toccare ... corti tasti ?
Mi figuro che il giornale seguirà quei principii di
ordine, fa cui tutela è appunto affidata alle guardie
di pubblica sicurezza: parche sarebbe davvero un
colmo-che un bel giorno qualche redattore dovesse
essere costretto a sequestrare .. sè stesso.
Senza dubbio una delle rubriche pie diffusa sarà
quella cinegetica: tutte le guardie infatti sono per
natura appassiouato per la caccia ... ai malviventi.
Del resto non c'e da meravigliarsi se gli agenti
della pubblica sicurezza doventano pubblicititi; l' ate
i ituditie l' hen sempre avuta : non hanno sempre •
scritto forse il libro ... nero ?
**
I gioi 'tali di tutto il mondo sono pieni della fuga
della principessa ereditaria di Sassonia dal tetto coniugale, por andarsene a vivere borghesemente e felicemente coli un protessero di lingua francese
libera Elvetica.
L'avvenimento ha fatto culpo sopratutto per la
condizione della protagonista.
Sembra peraltro che non tutto il torto sia dalla
parte della fuggitiva: dicono che il principe Ria senza
cultura e inaterialoue e l'altro inv,ete coltiasiino e di
maniere assai fini, e si comprende come alla donna
intellettuale e sentimentale, qual' ò deacritta la principessa, abbia. preferito all' uomo rude e burbero uomo che la sapeva intrattenere oggi con la lingua di
Catullo e domani con quella di Alfredo .De Musei,
I' uomo che siipeva penetrare noli' intime fibre della
sua natura di donna squisitamente pasetionale.
-
**
Luua di miele.
Lei. -- Tesoro mio, c'è un signore che desidera
parlarti.
Lui. -- Bene, vado, tesoretto mio; sai chi e?
Lei.
-Senti, vita mia, non mi sgridare. Da qualche giorno ti sento tossire e questo mi tormenta; tu
non vuoi curarti, non ti premo la tua salute; allora,
tu capisci ... ho pensato... ho creduto bene ... Scusami, ma torno tanto di perderti!
— Andiamo, piccola mia, abbracciami e rassicurati: la mia tosse non ha uulla di grave ... però
per farti piacere mi farò visitare dal medico che hai
fatto venire. Sei contenta? E chi è?
Lei (timidamente). — Ma, tesoro mio, è . non è
un medico ... è un agente d'assicurazioni sulla .vita.
—
Per finire.
— Dimmi si dice Io sandwich o il sandwich?
— Non lo so, perchè io dico sempre datemi-- dei
BUndwich.
il ricamo 2.accerritt.
PE13, ETTOnE
La Sezione pisana del partito giovanile liberale
ha mandato a Cremona il seguente telegramma:
Sezione Partito Giovanile liberale - CREMONA.
Di fronte candidato anarcoide Soldi, Sezione pisana
Partito giovanile liberale, deplorando contegno moderateria creinonese, augura riuscita trionfale Sacchi,
onore Parlamento nazionale. IL Com. Dieerrivo.
Al Palazzo [Alzarti
(Seduta del giorno 29 Dicembre).
Presiede il Sindaco cav. uff. avv. Giuseppe Gambini,
assistito dal Segretario avv. F mai. Sono presenti i
consiglieri: Simonelli, Tarugi, Antonini, Feroci, Costa,
Nardi Dei, Rossetti, Simoneschi, Tra vaglini,
-
Lecci, Fanti, Alberi, Supino, Pardo-Roques, Mazzarini, Fogliata, Cristiani, Franceschi, Pozzolini, Giyli,
Giuntoli, Cuppari, Poli, Balestri, Castelli, Baldaeei,
Benetti, Tuscanelli, Gioli, Martini, Baldi, Ferracci,
Sottini, Spa don i, Campami, Lombard, Petrini.
Si ratificano le deliberazioni prese di urgenza dalla
Giunta.
Simonelli, assessore, riferisce intorno al bilancio
dell'Opera della Prirnaziale. Egli insiste nel non volere ammettere autorità di commissari prefettizi: il
COIDUne adunque non può più rivolgersi a questi per
i bilanci dell'Opera ; ma deve sollecitare l'approvazione dello Statuto e regolamento già peoposto e dal
Consiglio approvato. Si finisce per rimandare anche
il bilancio alla Commissione di beneficenza.
Si nominano quindi i consiglieri della Congregazione di Carità; Lostia Santa Sofia Raffaello, Barracani avv. Alfredo, Giudici Luigi ; consiglieri della
Pia Casa di Misericordia Bianchi prof. Emilio e Beldacci dott. _Alfredo (riconferme) e Chiarini car. Pilade;
consiglieri del R. Orfanotrofio maschile De Veroli Ugo
(ricouferma) e Benvenuti avv. Guido; consigliere dell' Ospizio di Mendicità Burci prof. Enrico (remarmen e ) ;
consigliere dell'Amministrazione dei 14. R. Speaali Fossetti avv. «Dato (riconferma); membro del Consorzio
Universitario Cappari ing. Giovanni (riconferma).
Il Sindaco legge poi il contratto per il riscatto del-
l' officina del gaz e propone al Consiglio la nomina
di una commissione di quattro membri per l' impianto
e la gestione dell'officina del gaz. La commissione
è eletta con questi nomi : Studiati ing. dott. Pietro,
Niccolini ing. prof. Ferruccio, Sestini prof. Fausto e
Pontecorro A ngioio.
11 Consiglio si aduna quindi in seduta segreta per
alcuni affari.
Le riunioni del Consiglio.
La Giunta non ha ancora stabilito i giorni
nei quali ~anno tenute le adunanze per Te
discuseione del bilancio 1903. Si crede però che
debbano .aver luogo non più tardi della metà
del ineee di Gennaio corrente.
Quello che e certo si è questo: che queste
a dune n ze sono aumettat iss i m e dovendo M, iniiieme
al bilancio, discutere lo importanti riformo ohe
P attmile amministrazione del Comune ha con
molto studio e grande amore preparato.
Per la nomina dell' ing. capo del Comune.
La Giunta ha deliberato di deferire l'esame
dei titoli dei qua,rautatlite concorrenti al posto
di ingegnere capo del nostro Comune ad una
Comune:ione composta dei signori: Sen. cav.
praf. iirg. Giuseppe Colons11.0, cav. ing. Lucia
Beltrarni, e on. conte ing. architetto Giuseppe
Sacconi.
I CAVALIERI DEL LAVORO
Salvatore Biondo.
Noi parliamo volentieri di lui per le relazioni cordiali ed affettuose che abbiamo colla riputata Casa
editrice di Palermo che da lui prende nome.
.Questa Casa editrice fondata nel 1824, è ora considerata come uno dei più iinp irtanti stabilimenti
d' Italia; fin dall'inizio, per quanto modesto, ma assai operoso. nei tempi difficili del riscatto nazionale
-il -Biondo, con grave rischio della propria libertà,
sparse iii tutta la Sicilia libri patriottici inneggianti
alla liberazione dai Borboni, quei libri incendiari che
scuotevano le coseieuze e che il negro editore con coraggio e ardore patriottico spesso regalava, sacrificando alle aspirazioni della indipendenu nazionale i
propri interessi_ •
Eu verso il 1895 che la Casa editrice, intitolata al
suo nome, ebbe più gagliardo impulso, ed arrivò a
dotalee le scuole di auree opere. Verso, quel tempo si
formò l'attuale Seciete preprietaria della Ditta, di cui
Salvatore Biondo e il di lui figlia cav. avv. Andrea
-sono-i gerenti e gli altri due figli, Luigi ed Eugenio,
comproprietari.
La Caea editrice Bimado in pochi anni ha raggiuuto
uno dei primi .posti indastria.editoriale italiana
con pubblicazioni che hanno raccolto nel campo educativi) ed intellettuale la più. larea ammirazione. Infatti non v' 4 ormai semola, nou v' è famiglia in Italia
in cui il nome del Biondo non sia conosciute per le
sue ricche edizioni tanto ddettevoli ed istruttive, ed
alle quali devesi in gran parto l' in-retnemo delle sane
pertinace lavoratore,
tore, che è tanto decoro
41"elAtiu'li:fte
o:°1ra bellissima od è si benemerito doli' istruzioneItalia. mandiamo il nostro saluto.
TESTE e TASTI
La felicità.
Volere la felicità! voler essere felici! Non esiste
più possente talismano per vedere la vita sotto colori
ridenti, per gustare le gioie tranquille e vere, per vincere la tristezza e le difficoltà giornaliere, per trovare
a tutto una consolazione. Volere la felicità.. E' la formula nascosta degli ottimisti, che però è dato a tutti
di possedere un po'dí gioia propria!
Voler essere felici! Ecco il segreto di molte vile
tranquille e serene e calme ... Con questo caro proposito in cuore noi attravereiamo la vita senza lasciarci offendere da molte asperità, che sovente noi stessi
facciamo sorgere intorno a noi, col nostro carattere
d atosi) e diffidente; — passiamo col sorriso sulle
labbra e l'indulgenza in cuore fra i fastidi, non serbando alcun rancore di certe cattiverie, che potrebbero rendere amara la vile,. se non le rendessero vane
invece altrettante bontà!
Col voler assolutamente esser felici, il poco bene
che noi possediamo ci appare molto, e le minime gioie
s'ingrandiscono per la letizia con cui le accoglianio;
il dolore viene sopportato con animo forte, disposto
e risoluto a perdonare se il male ci viene da nemici,
a non lasciarci abbattere se quello è prodotto da, forza
ma gg iore.
La felicità è l'arte di saperci attorniare di affetto
e d'amore coll'indulgenza e col compatimento, colla
bontà intelligente che ha mille. pensieri delicati e gentili, mille piccole cure speciali ; la felicità sta pure
nelle gioie dell' intelletto, nel saper ammirare un cielo
azzurro, una giornata luminosa; nel saper sentire l'armonia infinita della natura, sia nell' eAate esultante
di vita e di luce, che nell'inverno mesto e nebbioso,
sia in un gaio e soleggiato mattino, che in una sera
di bianca luce lunare.
La felicità, infine, ci vien dalla natura, dal tenero
affetto dei nostri cari, dalla vera amicizia salda e
schietta, e più di tutto, e prima di tutto, dalla voce
della nostra coscienza!
Ah! se si avesse sempre davanti agli occhi la visione della vera felicità„ se questa si volesse fortemente, ostinatamente; e a questo fine si cercasse di
Ie
IM k
i',
••••mwmr-■•l
accettar il più filosoficamente possibile le tante piccole contrarietà della vita, di accoglierne invece con
festa le gioie; se si riescisse a soffocare a tempo una
stizza, un risentimento piccino, a troncare con una
risata, o una parola umile e buona un bisticcio nato
per un nonnulla, se nelle nostre sofferenze non si
pensasse continuamente a compiangerci :e a intenerirci sul nostro male, ma si andasse a lenire il male
degli altri, oh allora sì, che la si raggiungerebbe, questa felicità che sta nella concordia domestica, nella
tranquillità serena dello spirito, nell'intimo gaudio
dello sperare! ...
La donna.
Ovunque vada una vera, buona sposa, l'hopne, la
casa, si trasporta con lei. Poco importa che, sul suo
capo, non siano che stelle e ai suoi piedi, nell' erba
fredda della notte, scintilli, invecedel focolare, una
piccola lucciola. — Il nido è ovunque ella è, e se
ella è donna nel nobile senso della parola, la sua luce
si diffonde lontano, ampiamente intorno a lei ... —
piovendo il suo caldo chiarore su quelli che, altrimenti nonlavrebbero focolare. — Ecco, dunque, il
vero potere della donna; ma, perchè non sia smentito il suo compito, ella dev'essere, quanto è possibile ad una creatura umana, incapace d'errore ... —
Ella dev'essere buona costantemente, incorruttibilmente ; saggia per istinto, non per suo vantaggio, ma
per sua rinuncia; — saggia, non per elevarsi al disopra di suo marito, ma perchè ella non deve mai
mostrarsi a lui capace di debolezza; — saggia, non
colla piccolezza d'un orgoglio, insolente e denudato
d'amore, ma colla dolcezza appassionata d'una dedizione completa, modesta, propria alla mobilità della
donna: mobilità non vana, perchè, con questo gran
concetto, la donna è mobile, non i qual piuma al
vento ,, nè variabile come l' ombra prodotta dal fremito del pioppo ,„ bensì mobile e variabile come la
luce, infinitamente varia nella sua bella e serena ripartizione, — la luce che prende colore da ogni oggetto, che essa, a sua volta, fa brillare.
I cappelli.
Si fanno molto in feltro peloso, ciò che dà loro
l'aspetto un po' pesante ; tuttavia sono molto caldi;
e ornati con gusto e parsimonia possono adattarsi
bene alla figura. Si vedono ancora cappelli sopraccarichi di guarnizione: mussola di seta, ciniglia, feltro
e taffetas, e perfino una specie di uva rosata che forse
avrà regno molto breve.
Si fanno poi, e sono elegantissime, delle grandi loques in petali di fiori frastagliati nel taffetas a tinte
varie e delicate : l'effetto è dei più graziosi.
*
La piccina.
Il nostro redattore Arturo Birga ha 'avuto la contentezza della nascita di una bella bambina che era
aspettata a rallegrare la sua casa.
All'ottimo amico e compagno ed alla sua signora
faccio infinite, cordiali congratulazioui e mando alla
piccina gli auguri di felicità, gli augurY di floridezza
e di salute.
La pettinatura.
La pettinatura ha un ufficio molto importante; deve
abbellire il viso, correggere qualche imperfezione, accentuare la grazia e la purezza delle linee. Quindi la
necessità di indovinare, a forza di prove, qual' è l'acconciatura che più s'addice.
Chi ha le orecchie non troppo ben fatte, la fronte
larga ma il viso ovale dovrebbe adottare i bandeaux
ondulati e gonfi ; la riga scenda sino alla nuca, dove
i capelli sono trattenuti da un pettine molto artistico
e avvolti mollemente : alla bionda generalmente quest'acconciatura sta meglio che alle brune.
I visi larghi richiedono una pettinatura voluminosa
e rialzata per vincere la pesantezza delle proprie linee; i capelli si avvolgono dietro, ma non troppo in
basso, sostenendoli con più pettini.
Le testine capricciose, irregolari, hanno bisogno di
una pettinatura capricciosa; la riga a tre quarti, molte
ondulazioni, e dei piccoli pettini artistici: insomma
una acconciatura senza norme, senza stile ma che
stia bene.
Per la bellezza.
La polvere di riso vera, autentica, si prepara facendo macerare per tre giorni un chilogrammo di riso
in sei litri di acqua; cambiando questa ogni 24 ore.
Poscia si polverizza e si staccia attraverso un panno
finissimo in modo da raccogliere una polvere affatto
impalpabile, che ciascuno può profumare con la essenza preferita.
Contro le screpolutare.
Per screpolature ostinate, se non avete dovuto ricorrere ad un caustico, ordinatovi dal medico, usate
una pomata che ha proprietà medicinali molto efficaci:
Cera bianca 30 gr. - Olio d' oliva 30 gr. - Spermaceti 30 gr.
Si fa liquefare la cera e lo spennacelo a bagnomaria, e poi si batte il tutto vigorosamente coll'olio
d' oliva, finchè diventa una pomata e ben assimilata.
Qualche goccia di essenza di profumo, io penso,
non guasteranno l' amalgama.
Il consiglio pratico.
Le macchie d'inchiostro sulle mani si tolgono strofinandole con del limone misto con una presa di sale.
Anche il latte, i potnidoro e le fragole schiacciate sono
indicatissime.
Acqua da toelette.
Quando mangiate le arancio, conservatene la buccia, lavatela bene, e gettatela nella brocca d' acqua
che vi deve servire per la toelette. Voi avrete un'acqua
tonica, rinfrescante e poco costosa.
I versi.
Sono di G. C. Castelli e s'intitolano: La sera della
Befana.
•
Quando penso olio un giorno a quel oamino
ci ho messo aneli' io la oalza e la fasoina,
darei lo. vita per tornar piooino
per tornar bimbo fino a domattina.
E mi vorrei stanotte addormentare
oon un tuo baoio, o mamma, e un tuo sorriso,
nel mio lettutioio mi vorrei sognare
i fiori, le farfalle, e il paradiso.
E non aver ver una notte sola
questi irrequieto animo dolente
questo dolor olio mi morde a la gola,
olio mi consuma inesorabilmente.
Poi, nel lettuooio bianco addormentato
vorrei morir come se fossi un fiore,
oon la (loloosza (li sentirmi amato
morir sognando che la vita è amore!
>-‹
-
Mandarino.
Contro i raffreddori, contro l'influenza, contro le
insidie della stagione non vi è che un rimedio: il
ponce al mandarino di Arturo Vaccari di Li vorno, il
notissimo industriale che è divenuto come il principe
dei liquoristi in Toscana.
>-‹
I proverbi delle donne.
Donna amorosa, donna coraggiosa. (Prov. italiano).
Moglie brutta, mal di stomaco, moglie bella mal di
capo. (Prov. inglese).
><
Per l'ora della noia.
Una sciarada di Lorenzo.
Quando 1' acqua soorrente nel primo
Non disoende seconda e cheta al piano,
Pensoso e triste guardala il villano ..
Per tema che lo privi dell'intero.
Spiegazione antecedente: ARCA-NO.
Per finire.
Al Ginnasio.
-
Il maestro: Cos' è che caratterizza lo studente?
Lo scolaro tormenta un bottone del giubboncino
cercando la risposta.
— Non sarebbe forse ... lo studio ?
— No, signor maestro, è il berretto !
2
LA B1-4 ,FANA
1
Narra la mamma dei tre re d' Oriente,
Che primi si prostrarono al Messia
E della stella misteriosamente
Apparsa come guida della. via.
Il bimbo roseo, dagli occhioni intenti,
Come in estasi, ascolta la dolcezza
E la cara armonia di quelli accenti,
Mentre la mamma lenta lo accarezza.
Dorme, il bambino nel suo nido bianco
Con la boccuccia quasi sorridente.
Or, che riposa il corpicciolo stanco,
Vaga., sognando, la piccola mente:
In mezzo a cherubini bianco alati
Sogna il biondo Gesit che vien recando
I doni che ha in suo core desiati,
E poi sogna d' andar su su. volando
Urla di fuori intanto orrido il vento
E curva a' lecci le frondose chiome,
Che, strepitando, all' urto violento,
Goccian, piangendo, pioggia., e non son dome!
Tonin- sima.
ARIE DA BALLO
Uno sfogo carnevalesco, frutto di stagione, che ammuffisce in una nota bibliografica: ecco la mia odierna
chiaccherata nel Ponte.
Ho qui sotto mano una vecchia raccolta di Arie
in stile francese, sconosciuta ai più e di non piccolo
valore: ne è autore un toscano: Giovan Lorenzo
Gregori di Lucca, il quale visse fra il sei e il settecento e fu uno dei fondatori della Confp-ateinita dei
~Etici di S. Cecilia nella sua città: compositore e
suonatore valente, trattatista fra i migliori e, a tempo
perso, poeta.
Le presenti Arie, da ballo, per soprano e contralto
sono tessute su poesie di genere rnadrigalesco, con
quel manierismo proprio del seicento, sternprantesi in
concettini minuscoli; continui lai di cuori piagati dal
dardo d' amore; un amore, del resto, quello di questi
nostri seicentisti, sdolcinato e svenevole, quando pur
sotto la cipria ed il belletto non lascia scorgere grossolani appetiti dongiovanneschi, che sentono di trivio.
Nei secoli XVI e XVII l' Italia, dice il Carducci,
formicolò di madrigali, come oggi di articoli politici.
Il teologo agostiniano Padre Capucci ben cento ne
scrisse .... soltanto su S. Niccola; e il Menzini uno
ne adoperò nell' applicare certo medicamento:
Pian, ch' ei mi scotta; — e qnei comincia: Adora
—
Filli la tua bella.
E quei pur segue
—
Pian, ch' ei mi stroppia:
a dir: Fitti, io mi tnoro.
*
Nelle Arie del Gregori non più la polifonia, che
regnò sovrana nel secolo XVI, ma la monodia, la
geniale madre della purissima melodia italiana, nata
dallo sprigionarsi del canto dalle pastoie scolastiche,
elevantesi all' espressione del sentimento. Comincia
l' Autore con una Gagliarda, la danza che signoreggiò in tutte le Corti dal secolo XIV al secolo XVIII
e che ancora è in uso tra il popolo di alcune nostre
regioni. La sua esecuzione, secondo i vecchi trattati
di ballo e secondo le presenti consuetudini dei nostri
contadini, è piuttosto precipitosa, contrariamente a
quanto qui suggerisce il Gregori, il quale la vuole in
tempo assai largo. E alla gagliarda segue come risposta il rigodon, l' antica controdanza francese, viva
e leggera, popolarissima specialmente in Provenza.
Altro genere di ballabile inserito in queste Arie è
la Boré, originaria d'Auvergne, ma da non confondersi colla Auvergnate, per essere questa di misura
ternaria, mentre la Boré è di misura binaria. Va eseguita presto e alla breve: fu la danza prediletta di
Margherita di Valois e di Luigi XIII.
Un' unica Giga è in questa raccolta: un movimento
brillante si accoppia a liete parole; la musica e i
passi precipitano in pieno giubilo e ci sollevano fra
tanti lai e spasimi d' amore.
Le rimanenti Arie sono tutte in forma di minuetto,
l'aristocratico ballo dei salotti, tutto vezzi e galanteria, un misto di grave e di civettuolo, ora nobilmente cavalleresco ed ora semplicemente cortigiano,
tramite d'amorosi sospiri, quando birichino e scherzevole, quando traditore e complice.
Tra questi minarti,' ve n' ha un paio a Ciaccona,
il cui nome pare che tragga origine da un certo nastro che portavano al collo i giovani eleganti, dai
quali era specialmente ballata la Ciacconn, danza che
non era però di Corte, ma teneva il posto di mezzo
fra le alte e le basse danze. La sua esecuzione era
più lenta e più uniforme del Passapied, del quale ci
hanno lasciato squisiti modelli i classici compositori,
il grazioso e leggero Passapied, che faceva piangere
di commozione (oh tenerezza di cuore!) M.me de
Sé vigne.
Detto che cosa contiene il libro del Gregori mi resterebbe ora d' analizzarlo tecnicamente; ma ciò uscirebbe dai limiti d' un giornale politico e da quelli ...
della pazienza dei lettori ... e faccio punto.
LUIGI TORRI
.
UN BUON PRINCIPIO
La convocazione degli elettori liberali al Teatro
Nuovo, per discutere delle cose comunali, serenamente,
senza personalità o vedute recondite, fu iniziativa opportuna e geniale, che deve segnare il cominciainento
di uua rinuuovata vita eittAdiva.
Tutti i partiti, che tu Italia si costituirone, si agitarono e si dispersero da 40 dAII11 eb )W*0 un medesimo difetto d'origine; quello, cioè, di una preparazione insuflicente. Da questo Vennero le metamorfosi
curiose dei Brofferio," dei Criispi, dei N icotera, dei Fortis e forse fra poco dei Sacchi, i quali, critici spietati ed aunuuciatori di novità nei comizi e sui giornali, si tramutarono poi in conservatori ds antico stampo, appena arrivati al potere. 11 pubblico li applaudì
ugualmente per guaitovi tempo, senza accorgersi di
esser dinanzi ad un cambiamento di uomini e non
di cose. Ma tali esempi, che noi prendiamo ad
prestito dall' alto, perché noto e visibile a tutti, sono
troppo ripetuti, perchè si debbano imputare agli individui, anziché all' ambiente; e se a conto limale si
deve riconoscere, che dalle adunanze popolari in 40
anni sono sorti uomini, ma non idee nuove, è pur necessario constatare, %le i partiti, sedicenti più avanzati, non seppero formulare un programma., il guaio
contenesse in se il germe fortunato dell'avvenire e
del trionfo.
Chi è stato presente a molte riunioni elettorali,
senza appassionarvisi tanto da perdere il proprio spirito di osservazione, può certo riassumere le sue impressioni constatando, che in tali circostanze tutti i
partiti popolari, liberali o conservatori si somigliane
stranamente. L'orecchio è colpito dalle medesime frasi
preparate a tavolino; le spese della serata sono fatte
dalle solite parole libertà e disinteresse, avvenire del
paese, amore per il popolo e così via ; pur troppo,
1 oratore che ha più largo gesto e minore scrupolo
nel prometter mari e monti è l' eroe eftiinero della
riunione. Le elezioni fanno poi l'effetto della caffeina
sopra una circolazione depressa; multi si affannano,
si appassionano, senza saper bene neppur essi stessi
il perché, e poi tutto ritorna presso a poco allo stato
di prima, qualunque sia stato il partito vincitore od
il soccombente. Gli eletti, per l' impulso ricevuto si
credono in dovere di bezzicarsi un po' più a lungo
Ira loro ; ma poi, via via che si conoscuuo
trattano, si accordano, si addolciscono, finché ritorna
il periodo elettorale e si ricomincia da capo.
In questo processo di esosmosi e di endosmosi fra
eletti ed elettori le idee, invece di chiarirsi, si intorbidello. Coloro che sono rappresentanti dei partiti,
rimasti al di fuori, non tardano ad accorgersi dai
primi saggi anatomici sui corpi politici od amministrativi, che in realtà la forma esteriore 'la una intima e non pensata connessione con la sostanza interiore; si trovano perciò in contrasto fra le proprie
promesse avventato e la coscenza nascente delle difficoltà da sormontare, per dirigersi verso il nuovo e
l'avvenire; l'amor proprio offeso, i legami col passato ed
il dubbio presente fanno capir loro troppo tardi, che la
vita pubblica è cosa ben differente dall'eleggere. Così
accade, che gli elettori sono spesso scontenti per le
delusioni provate ed i rappresentanti si trovano nel
bivio, fra modificare le proprie vedute e sostenerle
con affievolito convincimento. E' perciò che, quando
le elezioni non sono la resultaute di idee lungamente
dibattute nei comitati e di una scelta fra coloro che
si sono preparati con studi speciali a sostenerle, rimangono una fatica inutile, una gara fra i soliti
orgauizzatori di partiti, i quali, non avendo denari per
occuparsi di cavalli o di biciclette, prendono la lotta
elettorale per uno sport qualunque.
I socialisti hanno già dimostrato più volte di capire, che la vita pubblica non può essere altro, che
uno studio specializzato. Gli altri partiti invece,
compreso il nostro, hanno coufuso la elezione, che. e
il mezzo, col fine stesso politico od amministrativo;
e perciò si è avuta una ricca collezione di persoualità, di consorterie alla caccia del potere e di errori
per incapacità degli eletti. Così abbiamo visto bene
spesso, anche a Pisa, partiti coinpasti di persone, che
dovevano esser meravigliate esse stesse di trovarsi
insieme oppure uomini in contradizione con sA stessi,
poichè l' auto-dichiarazione di principi amministrativi
e politici era in contrasto con 1' intimo loro convincimento.
Io credo infatti che, fra coloro i quali sono contenti di chiamarsi liberali ed uomini d' ordine, vi
sieno molti che non rifuggono dalle più ardite riforme, evoluzionisti convinti, pur riconoscendo, che
anche il progresso determina il proprio moto a seconda dell'ambiente e delle condizioni di fatto. D'altra
parte fra i così detti radicali si trovano alcuni, che
hanno formato organicamente la loro convinzione con
indirizzo moderno di studi e che pur sono costretti
a stare con altri che, dandosi nome di repubblicani,
credono basti ciò per far violenza alla propria intima natura di conservatori o con uomini attaccati
più che ad ogni altra cosa a vecchi pregiudizi, a
sillabi e regole immutabili, i quali rappresentano
lo stile barocco nella politica.
Gli esempi di tutto ciò abbondano nella recente
vita pubblica cittadina. L' unico bilancio comunale
compilato dai popolari non era in fondo diverso da
quello, che avrebbe potuto presentare un giorno o
altro il senatore Dini, se fesse rimasto a capo di
un partito vincitore. Qualche servizio pubblico di
più, qualche imposta di più e niente altro. Ma, seguendo le discussioni del Consiglio comunale, vi sarebbe ben più da meravigliare.
E noto per esempio che nel programma minimo
dei socialisti si propugna la umuicipalizzazione dei
pubblici servizi, seguendo il concetto, che il Comune
come rappresentante della collettività cittadina distribuisca pane, acqua, luce e così via. Ma questo
concetto, logico nel pensiero socialistico, suppone, che
la distribuzione sia fatta gratis o, tutto al più, a
prezzo di costo. Invece la municipalizzazione, come è
oggi intesa dai conservatori, non è altro che Ulla
speculazione fatta dal Comune, ossia una imposta
speciale, che con parola più antica e più esatta potrebbe chiamarsi monopolio.
Per ragioni puramente finanziarie una tale forma
di imposta acconsentiamo, che possa sperimentarsi e
vi si adattano, per necessità, anche coloro, che per
_ ,,oggoi!"-—aiar
principio sarebbero contrari ai monopoli. Ma che deve
dirsi dell'entusiasmo, che dimostrano i popolari (e
specialmente i repubblicani) per questo ritorno puro
e semplice a forme di tasse, che i nostri nonni credevano destinate a non tornare mai più?
E' dunque evidente, che tutti gli attuali partiti
cittadini rappresentano una confusione di idee, anzichè pensieri armonici e determinati; e noi crediamo
che ciò dipenda sopra tutto da un generale errore
di metodo, per il quale tutta l' attività cittadina si
esaurisce in pochi giorni nel fatto della elezione. Il
suffragio universale suppone invece una relazione fra
eletti ed elettori non saltuaria, tua continua, una discussione più larga di quella che può farsi nella sala
del Consiglio comunale, una preparazione assidua e
costante. La ricerca dei candidati nel periodo elettorale è pericolosa e difficile; e nel miglior caso se è
affrettata non può dare che uomini, i quali abbiano
mostrate le proprie attitudini generali, ma non la
vera preparazione occorrente per la vita pubblica.
Fu dunque altamente lodevole il pensiero della
riunione, che ebbe luogo il 26. decembre al Teatro
Nuovo.
Furono presenti infatti oltre 200 cittadini, ossia
un numero molto superiori a quello che si poteva
sperare e la discussione fu larga e serena. Nelle future simili adunanze tutti coloro, che hanno amore
e sentono attitudini per la vita pubblica, potranno
presentarsi, interrogare e far proposte e da là è lecito sperare, che possa sorgere una vera e propria
compagine composta sopra tutto di giovani volenterosi e preparati ad amministrare il Comune e la
Provincia.
Così soltanto si può sperare nella formazione di un
partito per selezione, al cospetto del pubblico e capace poi di combattere non già questa o quella consortene, ma tutte quante le pericolose congreghe, che
sotto colore politico od umanitario, si organizzano in
segreto per sfruttar le elezioni e
pog proprio esclusivo vantaggio.
NELLOjo li'e schai s au pc o -
Por 01 Stildoliiidoll'Allstrid
Ci viene comunicato/con preghiera di pubblicare:
L'eco dolorosa della malvagie brutalità cui furono
sottoposti i nostri CO azionali ad Insbruck e che
si ripercosse per tutt l'Italia, suscitando dovunque
gagliardi fremiti di s patia, impeti generosi di sdegno in quanti hanno ente e cuore italiani, non si
è ancora spenta neglauuni nostri, anzi si è rafforzata all'annuncio di lavi e più recenti soprusi.
Contro i nostri co azionali, cui è colpa l' essere
italiani, è delitto it's irlo, si è impegnata, atroce ed
inumana, una guernad oltranza: Slavi e Tedeschi
coalizzati, protetti dahro governo, lottano contro di
essi; calpestato ogiqiiù sacro diritto, vilipeso ogni
patriottico sentinaeutsi tenta ora di strappare dal
loro cuore l'ultimo tigio d'italianità che rimanga,
la lingua, e si negai essi persino l'istruzione, non
concedendo nessunifnive csità italiana, e non riconoscendo validi che titoli conseguiti in quelle austriache, cui però stnde loro impossibile l'adito
colla violenza.
Ma sinora l'Idea trionfato della Forza, ed alle
lucide e fredde bahitte austriache ha risposto lo
squillo fatidico dei triottici inni, ammonente che
«nella !ria d.el Rossetti
non sirla che italiano »;
intorno a Dante cR par ch' aspetti, a Trento „, si
stringono falangi aiose di giovani ardenti anelanti
a lotte gloriose, di echi cui il tempo non fiaccò la
forte fibra, decisi difendere sino alla morte quel
prezioso ed ulthnotaggio.
Davanti a tanto >h:a fermezza, a tanta abnegazione, è doveroso tutti il porre in opera ogni
mezzo per aiutareiostri sventurati compatriotti;
laonde il Comitatoniversitariu che, prendendo occasione dalle recenúme dolorose brutalità di Junsbruck, si è costita senza distinzione di colore politico, allo scopo tfaiare un' agitazione studentesca
che fosse come lama scintilla da cui poi dovesse
scoppiare, potentela sua unanime manifestazione,
una elevata, dignii protesta per parte di tutti gli
incoraggirdalle lodi della cittadinanza e
della stampa plaute, dalle numerose adesioni che
da ogni parte smanie, ha stabilito che domenica
11 gennaio ad or, precise :nel maggior teatro della
città, sia tenuta prof. Lessona, che
con nobile entusia ha assunto il difficile compito,
una conferenza, cissisteranno le paotabilità ed associazioni cittadinonchè vari senatori e deputati.
Ma, pari alla gzza ed alla nobiltà dell'idea,
deve riuscire queaffermazione, monito severo al1' alleata Austria,no affettuoso di solidarietà e di
ammirazione ai d sventurati compagni. Pisa - nel
cui seno sempre iitò feconda ogni nobile aspirazione - rispondenIsiastic amen te all'appello rivoltole in nome dei Led se ntimenti, e vorrà prestare il suo valido ,g g io in un' opera così altamente
patriottica e nazp.
IL COMITATO.
.NB. - Chi desidie biglietti d'invito può ottenerli
inviaado la propurta'di ■zisita ai membri del Comitato, sigg. Bolr3usi, Cameo, Mulassano, flocca,
Taiani, Vaselli, da sede centrale del Comitato
presso il sig. A.izzari, Via S. Bibbiana, 10.
NOTiD' IGIENE
IL 0_.&.;:E3 II_J _IIJ 0_
Domina ora leitta nostra una epidemia discretamente seria dbillo, ia quale indusse l'autorità
ad ordinare, marovvidamente, la chiusura delle
pubbliche scuola sarà fuor di proposito interrompere momentan‘ l'argomento, già in parte svolto,
della tosse, per - due parole su questa infezione,
e cercar di conre qualche pregiudizio che vige
ancora fra i pc a proposito della sua cura.
Il morbillo e malattia infettiva, data cioè da
qualche germe.bs, che però fino ad ora ci è assolutamente stento. Non vi può essere alcun caso
di morbillo, sefo non è trasmesso da qualche
morbilloso. Se ksse liberare in tin solo istante
tutta la terra Lorbillosi, forse si estinguerebbe
questa antichi malattia. In certi paesi, in certe
isole lontane ano consorzio, si poterono osservare lunglitriodi liberi dall' epidemia: così
è notissimo l' delle isole Faroi; che restarono
affatto immuit
orbillo per circa sessant' anni,
linchè vi app el 1864 un inorbilloso: in quese epoca amn in brevissial'ora tutti gli ottomila abitanti, 1 i vecchi di oltre sessant'anni, che
ats.o~insullea 11~111~11111.-
- --
11~1~011.11■-
1' avevano già superato una prima volta nella loro
infanzia. Poiché l'aver superato uua volta l'infezione
conferisce una immunità quasi assoluta da qaalsiasi
recidiva.
11 morbillo è una malattia di tutte le età, e se si
vede generalmente nei bambini, gli è per la ragione
semplicissima che è quasi impossibile arrivare un
po' avanti cogli anni senza essersi contagiati, e senza
aver quindi presa la malattia. Nessun uomo va immune da tale infermità, non solo, aia è facile la propagazione del contagio, sia col mezzo delle persone,
sia col mezzo degli oggetti rimasti a contatto degli
ammalati, sia forse (per quanto non sicuramente)
col mezzo del!' aria.
Dato ciò, sarebbe evidentemente inutile, o quasi,
cercar di premunire i propri bambini dal morbillo:
tanto, una volta o l' altra devono subirlo! Ma non è
sempre indifferente, od inudle, la precauzione: poichè
si danno epidemie, od epoche dell'anno, in cui il
morbillo ha un decorso più grave, ed in cui fornisce
una mortalità maggiore, e viceversa. Così ad esempio
nell'inverno, in cui sono più facili le complicazioni
polmonari, e ueir estate, in cui più facilmente si vedono i disturbi dell'apparecchio digerente, il morbillo
rappresenta un pericolo maggiore, che non nelle altre stagioni.
Perciò avrebbero torto le nostre popolazioni se non
si studiassero (almeno dove ce n'è i mezzi) di preservare in questo momento i bambini più gracili
dall' infezione, per lasciarli piuttosto, magari espressamente, a contatto con qualche morbilloso, per contagiarli, in una stagione dell'anno più favorevole. In
questo momento infatti si osservano abbastanza numerosi i casi con gravi complicazioni, specialmente
di bronco-polmoniti, facilitate pure dalla insistente
epidemia di influenza, che serpeggia nella città.
E credo appunto perciò utile richiamare l'attenzione delle famiglie sulla possibilità di circoscrivere
l'epidemia con semplici misure di isolamento, applicabili tanto in casa propria, quanto coli' invio dei
malati agli ospedali, od in altre famiglie, dove non
ci sia pericoh■ di contagiare altri bambini, o coli' allontanamento temporaneo dei bambini non ancora
colpiti. Purtroppo si deve constatare che in questo
riguardo gli sforzi delle Autorità non vengono multo
assecondati dai cittadini, i quali molte volte non
prendono alcun provvedimento profilattico, e qualche
volta perfino non chiamano neppure il medico.
Fortunatamente, a prescindere da pochi casi gravi
o complicati, il morbillo suole guarire senza bisogno
di medici rié di medicine. Bastano le semplici regole
igieniche e dietetiche.
Riguardo alla dietetica, non è più il tempo in cui
si rimpinzavano gli ammalati di alimenti, per renderli più resistenti alla malattia: anche il più incolto
dei profani sa che i processi digestivi in tutte le
malattie infettive sono più o meno profondamente
turbati, e che un eccesso di alimentazione rappresenta una causa di aggravamento della malattia.
Ormai è entrata nella coscienza del pubblico la persuasione, che la migliore alimentazione dei malati
è quella liquida, principalmente a base di latte. Il
latte infatti è in pari tempo alimento e medicina,
e non può dare origine a fatti di perniciose putrefazioni int •sti nal i•
Dove sussistono invece ancora dei pregiudizi dannosi è sulle applicaeione delle regole igieniche. Così
taluni credono ancora pericoloso all'ammalato morbilloso il contatto dell' aria: e tengono così il bambino involto in panni sudici, pel timore ch'esso infreddi nel rimutarli ; o chiudono ermeticamente le
porte e le finestre, obbligando il piccolo paziente a
vivere in un'aria viziata, mefitica, che gli avvelena il
sangue ed il sistema nervoso. Aria pura, frequentemente ventilata, è invece necessaria: il che è tacile
ottenere, anche senza venir meno al precetto di h')
pedire i troppo rapidi squilibri di temperatura. Ed
è pure necessaria la più diligente nettezza del corpo,
e delle vestimenta, come è urgente provvedere alla
costante nettezza dei vari orifizi del corpo, specialm .nte della bocca, del naso, degli occhi. — Se una
cosa va limitata nelr ambiente dove vive il morbilloso, questa è solo la luce: poiché essa riesce molto
molesta al malato, a motivo della congiuntivite, che
accompagna costantemente il morbillo.
Infine un altro grave pregiudizio ostacola spesso
nello famiglie la libera esplicazione dell'opera del
medico: questa è una specie di.... idrofobia, ossia
la paura che il bagno generale possa portare dolorose conseguenze ai piccoli malati. Il bagno, invece,
tiepido, o raffreddato, o con spruzzature fredde, è
senza dubbio una delle armi più potenti di cui possa
disporre il medico, nella cura delle più serie complicazioni o dei sintomi più minacciosi del morbillo.
Esso certamente deve essere applicato solo dietro
l' ordine, e sotto la sorveglianza, del medico. Tuttavia è bene che i profani ne conoscano la utilità.,
perché essi non abbiano ad opporre alcuna contrarietà, quando lo sentono consigliare dal medico curante
Tante altre cose si potrebbero dire su questa malattia. Ma sconfinerebbero facilmente dai limiti di
uno scritto di igiene popolare. Tuttavia potremo ritornare sull'argomento, Se le fasi dell'epidemia Io
faranno desiderare: o ne riparleremo, se in qualche
altra circostanza ci si occuperà di malattie infettive.
A. CAVAllANI.
di Famiglia al nome di ciascuno offerente o di chi
lo rappresenta.
L'offerta annua che ciascuno intende di fare dovrà
essere notificata sollecitameute al Comitato composto
dei signori avv. Antonio Giraldi, Giulio Morelli e
V. Terreni segretario.
Peeel 01 § (2) [Silvio]. — 11 nostro Consiglio comunale ha fatto una buona scelta eleggendo il dott.
Marini segretario capo: è un giovane distinto, cortese e colto che nelle amministrazioni di Pisa e di
San Giuliano ha lasciato simpatico ricordo o vivo
desiderio di sè.
• I clericali si agitano: al Consiglio domandarono
ii voto contro il divorzio e fu loro risposto picche.
Allora, impermaliti, incominciarono a protestare contro i voti ed i saluti al Re nelle fausto ricorrenze.
Si può essere più sciocchi di così'?
Contro tanta petulanza sarà bene che insorga compatto e concorde il paese che ha spirito liberale: la
Prefettura poi agirà correttamente se come ai repubblicani od ai socialisti proibirà anche a questi agitatori le dimostrazioni più ferocemente antimonarchiche a cui si abbandonano.
liathatica (31) [lpsilon] — Puree sepulto !
Così si dice ormai per il tram che avrebbe dovuto
percorrere l' ubertosa vallata dell'Era.
Sembra che tutti i prew.rativi ameni sieno stati
effimere chimere dileguantisi nell'aria come tenui
nebbie.
Auguriamoci che l'anno nuovo sia foriero di realtà,
non di lusinghe !
n L nostro Municipio, per uniforuaarsi agli ultimi suggerimenti del Ministero di Agricoltura. Industria e Commercio, ha impiantato un riuscitissimo
registro anagrafico « Sistema Staderini » compiuto
con la maggior precisione ed eleganza dal solerte
segretario sig. Eugenio Gualandi, il quale è stato
compreso fra i premiati nelle operazioni dell'ultimo
Censimento, come lo fu in quello del 1881.
Alr ottimo funzionario i nostri sinceri encoini.
S I=' CD 1=k.
Il premio di Pisa nelle corse al galoppo.
il giorno 31 dicembre sono state chiuse le iscri-
zioni per il
PREMO DI PISA.
Sono stati inscritti:
Rinaldina di Aventi-Santiiii, G-uiriot della scuderia torinese, Rolandina di sir Goodluck, Mambuno
di sir Goodluck. Flavia dei fratelli Gallina, Licia
dei fratelli Gallina, IV econti di sir Rholand, Roma,
Appia e Spartano di sir Rholand, Juan Jose,
Pretoria, Bordona, tutti di sir Harbert, Pacifico di G. Rook, Attilio di G. Rook, Brunilde e
Catium di Bocconi Dall' Acqua.
DOTT. N. CAMPI
PISA — Via Vittorio Emanuele,
11, p. 2. — PESA.
Riceve li mercoledì e il sabato 1aile ore 9 alle Il.
Visite gratuite ai poveri il salpato dalle ore 8.30 alle 9.
Telegrammi: Balt. Campi - Lhorna.
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Phia — Via del Monte — Pisa
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Si prendono commissioni per qualunque genere di confezioni. montature a riparazioni.
IL GABINETTO DEL
Dentista ALFONSO MORELLI
dalla Via Vittorio Emanuele è stato trasferito nella
VIA SAN FRANCESCO H. 4 P. P.
Il Dentista riceve tutti i giorni feriali dalle ore s
allenei giorni festivi dalle ore si alle 12.
CARINI M CLEIg
della Società Piemontese
Su e già Dell la Provincia LA LATTERIA PARDELLI
Patata (I) [Nullus]. — Per l'opera benemerita
del sig. Sindaco di q lesto Comune e del comm. conte
Alfredo Agostini-Venerosi-Della Seta, sono state inza-prese trattative colla Società dei Telefoni per l' itnpanto a Palaia, e nelle frazioni più importanti, del
servizio telefonico interurbano.
Le spese per un tale impianto sono state concordate nella somma di L. 500 annue, da corrispondersi
alla Società per il corso di anni 5, somma assai meschina di fronte al massimo beneficio che le popolazioni vengono a risentirne.
E poiché tale spesa non verrebbe consentita dalle
risorse del bilancio Comunale. sono sorti in questo
capoluogo, e nelle frazioni di Marti, Montefoscoli e
Forcoli, appositi Comitati creati dal Sindaco, allo
scopo di raccogliere offerte volontarie fra i cittadini
« come è stato praticato noi Comuni vicini » per non
vedere abbandonata l'attuazione di si nobile iniziativa.
Per facilitare l'esazione di tali offerte sarà provveduto alla inscrizione delle medesime e per il solo
periodo dei 5 anni suddetti, nel Ruolo della Tassa
mulir numczo - GOLA 1120
Sede in Torino - Stabilimenti a S. Marce! (Val cf Aosta).
Esclusivi rappresentanti e depositari per Pisa e Prov.
GIOVANNI BAllELL E COMP.
(Barriera
1r.
Emanuele).
Prezzi da non temere concorrenza!
Il Carburo di Calcio della spett. Società Piemontese
è indiscutibilmente superiore a qualsiasi altra marea.
La sua resa è reale garantita di LITRI 300 PER
Lit Vertenza dei gazisti.— Sabato scorso
fu definitivamente sistemata la vertenza fra il personale del gaz e la società che ha concesso agli impiegati lire quattordicimila. L'assemblea dei gassisti
ratificò alla unanimità l'operato della Commissione
della quale era a capo il signor G. A. Del Grande,
e votò ad essa un plauso, acclamando altresì ai suoi
avvocati prof. Zerboglio, avv. Lecci e prof. Pozzolini.
Di più essa, nella istessa seduta nominò soci benemeriti dell' associazione fra i gassisti i signori professori Zerboglio e Pozzolini e Presidente onorario
benemerito l' avv. Lecci che era già socio benemerito.
Il personale poi ringrazia sentitamente gli egregi
sigg. avvocati suddetti, i quali portarono nella vertenza il loro contributo d' ingegno, rifiutando qualunque
compenso,
Nel Consiglio Pilinperlore di sanità.
— Con decreto reale sono stati nominati i membri
del Consiglio Superiore di sanità per il triennio 19031905 ; e fra questi è compreso anche l'illustre amico
nostro, il prof. Di Vestea.
11. Scuole Tecniche. — Battaglioli, insegnante di francese nella Scuola Tecnica a Pisa, è trasferito a Siena ; De Meo da Treviso a Pisa
Baggioni reggente di calligrafia da Pisa a San Sepolcro, e
Mungai da San Sepolcro a Pisa Crevaro insegnante
di disegno da Cefalù è trasferito a Pisa.
— Consigliamo tutti i nostri lettori
a leggere l'importante articolo sulla malattia che ora
angustia gran numero di bambini e che ha dato
luogo all'ordinanza della chiusura delle scuole da
parte dell'autorità scolastica comunale, articolo che
abbiamo domandato alla bontà del nostro valoroso
collaboratore prof. Alberto Cavazzani.
Cose della Banca fallita. — Alle numerose adunanze per discutere intorno al concordato
del 25 per cento proposto dalla Banca di Firenze ai
creditori della Banca Pisana pare che succeda ora
la pacata e serena discussione. Molti fra i creditori
riaccarezzano l'idea del consorzio che già fu da noi
propugnata. In attesa dì una risoluzione o di un' altra, pubblicheremo domenica ventura un articolo riguardante la Banca Pisana ed i creditori, che ci ha
—
—
OGNI KILOGRAIVIVINO.
promesso persona competentissima in questa materia.
Acquistate dunque solo il CA_1E,I3U1AD
della socinnr.k. F'IlEMONTUS
ma non è difficile che si convertano presto in realtà.
servirete bene i vostri clienti e ne avrete grandi vantaggi: — 1. nei prezzi; 2. nella qualità perchè il detto
Carburo, essendo di un rendimento di gas superiore
alle altre marche, basta caricare i generatori dei gazogeni con un quarto di meno in quantità.
I2otere11e Bibliografiche
Le Conferenze di Toriek. Livorno, Giusti
1903. L. 1,20.
Chi non ricorda Yorick (al secolo avv. P. C. Ferrigni); il quale fu uno dei più arguti umoristi italiani;
e gli articoli del quale, sul Fanfulla, han formato per
anni ed anni la delizia del pubblico italiano?
Le conferenze di lui (.1 Bottoni, Il Pubblico, La
quadratura del Circolo, La Fotografia, Per i vecchi
marinai) furono altravolta pubblicate in opuscoli separati; e tali opuscoli sono oggi diventati rarissimi.
Oggi tali conferenze, rnercè la memore pietà dei
figli di Yorick, e mercè la solerzia di Raffaello Giusti,
appaiono riunite in elegante e nitido volumetto, a cui
il pubblico farà certissimo ottimo viso.
Sono quasi duecento pagine, fragranti di arguto
umorismo; pagine da cui si sprigiona il riso sano e
lieto, di cui Yorick aveva il segreto; quel segreto
che oggi purtroppo molti rimpiangono ma neisuno
sa ritrovare.
Ad ogni riga, si può dire, il frizzo, il paradosso, la
celia fan capolino; e in mezzo alla celia e al paradosso, quanta vena di limpido buon senso e di bo
nada filosofia!
Piè
del Ponte
Gli auguri' di capodanno. -- Il Sindaco
si recò il giorno di giovedì, 1.° gennaio, a S. Rossore
ad inscriversi nel registro per gli augurii ai Duchi
d' Aosta.
Il Sindaco e la Giunta si recarono nello stesso
giorno a salutare il Prefetto COMITI. Gasperini che
restituì loro la visita.
Ed il Sindaco, inoltre, portò come augurio di capodanno la carta da visita al deputato del collegio
on. prof. Battelli che il giorno dopo restituì la visita
al Comune.
La nera degli Asili infantili di Ca•ità. — Nelle quattro sere di fiera alla gara di at-
tività dimostrata dai componenti il Comitato e dalle
signore ispettrici degli Asili ha corrisposto egregiamente il sentimento filantropico della cittadinanza
Ulaft festa di banabini.—
Per ora sono voci,
li Patronato per gli alunni poveri delle scuole ha in
animo di apparecchiare una graziosa festa da ballo
per bambini e per bambine e da darsi a beneficio
della simpatica istituzione. Riuscirebbe davvero una
impresa graziosa cui non potrebbero mancare l'adesione e l'incoraggiamento dei grandi per lo scopo
nobilissimo e per un sentimento di affettuosità verso
i piccoletti.
'Vetture pubbliche. — Tutti i concessionar1
delle licenze per tenere in circolazione vetture pubbliche nel territorio comunale di Pisa hanno l' obbligo di pagare nelle sottoindicate epoche le seguenti
tasse :
Per le vetture (diligenze) comprese nella 3.° categoria la tassa annua di L. 20 per ogni vettura da
pagarsi in due rate di L. 10 ciascuna, nei primi dieci
giorni di gennaio e di luglio 1903.
Per le vetture appartenenti alla 1.a categoria, una
tassa di L. 4 e per quelle appartenenti alla 2.° categoria una tassa di lire 92 all' anno, da pagarsi per ogni
vettura.
Per ogni vettura (omnibus) una tassa annua di L. 10
se appartenenti a comunisti e di L. 30 se appartenenti a non comunisti.
Le tasse per le vetture di 1.° e I' categoria e per
gli omnibus, dovranno essere pagate nei primi dieci
giorni del mese di gennaio 1903.
I concessionad che non eseguiranno il pagamento
della tassa in conformità del suddetto regolamento
incorreranno nella perdita del permesso che dovrà
depositarsi nell'uffizio di Polizia Municipale.
Leva militare.— Tutti i cittadini dello Stato,
o tali considerati a tenore del codice civile, nati tra
il 1. gennaio e il 31 dicembre 1885, i quali hanno il
domicilio legale nel territorio di questo Comune,
sono in obbligo di domandare entro questo mese la
loro iscrizione sulla lista di leva e di fornire gli schiarimenti che in questa occasione potranno essere loro
richiesti.
Gli inscritti di leva che avessero diritto alla terza
categoria non potranno ai termini di legge ottenere
questa assegnazione, se il loro titolo non sarà comprovato avanti il Consiglio di leva mediante la presentazione di tutti i prescritti documenti pienamente
regolari e completi durante la sessione della loro
leva.
:Saffrii"a«
Affil~1~1~~dbli
'
Alla scuola festiva per le taglie dei
popolo dove ricominciano i corsi oggi 4 gennaio,
le lezioni di lavoro femminile impartite dalla egregia
signora Anita Niecolini, saranno rese più utili e più
pratiche per il regalo d'una macchina da cucire offerta spontaneamente dal nostro bravo e buon concittadino, sig. Francesco Manfredini. Oltre quelli della
Associazione e della direzione egli si merita. i ringraziamenti delle 300 alunne frequentanti la scuola,
le quali è bene sappiano fico da ora che il regalo
del Manfredini, cioè la macchina da cucire, sarà uno
dei premi che, alla fine (giugno prossimo) di questo
corso, si daranno alle più assidue e diligenti tra loro.
Alla Fratellanza - Le elezioni generali per il rinuuovamento del C.onaiglio direttivo, hanno dato il resultato seguente: presidente
Bellini Andrea, vice presidente Marrazzini Giovanni,
segretario amministrativo Arieti Angiolo, segretario
contabile Sbrana Alfredo, cassiere Del Guerra Alberto,
provveditore Ciabattini Giuseppe, consiglieri Ganepa
Vittorio, Landucci Iginio, Papi Augusto, Petrucci Coshno, Malpensi Carlo, Nuti Giuseppe, Sivieri Francesco, revisori Renai Renato, Venturi Pietro, porta bandiera Pilla Leopoldo e Consani Basilio.
Tutti quei signori, ai quali col
1. di Gennaio è scaduto 1' abbonamento al nostro giornale, son
pregati a rinnuovarlo, indirizzando una cartolina vaglia di Lire 5
all'Amministrazione del PONTE
DI PISA.
Esenzione dalle visite. — Segue la nota
degli oblatori per l' esenzione dalle visite di Capo
d'Anno a beneficio degli Asili Infantili di Carità:
Emanuele e Andrea Carneo L. 5, Dott. Gino De
Rossi 3, Cesare e Mary Nissiin 5, Alberto Federighi 5,
Dott. Vittorio Luzzatti 2, Nomi Shnonelli Gattai 1,
Presidente del Tribunale 5, Dott. Alberto Cavazzani 5,
Benassi Ing. Icilio 2, Dott. Giulio Anzillotti e Bice
Anzilotti Bellocci 2, Giulia Nissim 5, Tenente colonnello F. Grillo 2, Seleue Sai teschi 5, Prof. Filippo
Palleschi 5, Prof. Giuseppina Sgarbi Palleschi 1, Alessandro Nissim 5, Conte Carrnignani 5, Prof. Angiolo
Nardi Dei 1,50, Virginia Nardi-Dei 1,50, Prof. Giuseppe
Tusini 5, Comm. Gasperini, Prefetto della Provincia
di Pisa 100, Vittorio Nissim 5, Ing. Odifredi 2, Giovanni Bazzell l. — Incasso precedente L. 12. —
Totale L. 2SO.
E li Consiglio scolastico? — Il giorno
16 ottobre 1902, il Consiglio comunale nominò il Direttore generale delle scuole elementari, due direttori
didattici e 24 insegnanti, i quali ultimi, fino dal 4
novembre successivo, — col consenso della superiore
autorità — furono chiamati a reggere una scuola.
Siamo già nel 1903 e il Consiglio scolastico provinciale non si è ancora adunato per approvare quella
deliberazione, e i 24 insegnanti non sono perciò ancora iscritti nel monte pensioni comunale.
Se sia l'ora di adunarsi e di provvedere ai non
trascurabili interessi dei nuovi nominati, lasciamo
giudicare agli stessi signori Cornponen.i del Consiglio scolastico.
Onorificenze.— Dai giornali di Venezia e di
Ferrara apprendiamo con vivo compiacimento l'onore
toccato ai fratelli di un nostro egregio collaboratore.
Il prof. Emilio Cavazzaui, insegnante di fisiologia
nell'Università di Ferrara,ha vintoti coucorso di quest'auno al premio 13o.urceret dell'Accademia di Medicina di Parigi di lire 1200, con una memoria sui
centri vasodilatatori dei vasi del cervello.
L'altro giovane, il signor Costantino Cavazzani ha
ottenuto uua.borsa di studio di 5000 lire annue per un
triennio, per perfezionarsi nella pratica Commerciale
in China, a Canton. Il concorso era per cinque borse
all'estero, istituito dal Ministero d'Industria e Commercio. I concorrenti furono sette. Di questi uno solo
fu giudicato meritevole della borsa, ed ottenne il
massimo dei punti. Questi è il giovane Cavazzani, licenziato dalla R. Scuola Superiore di Commercio di
Venezia.
Rallegramenti ai due valorosi, ed al nostro amico
prof. Alberto Cavazzani, ormai nostro concittadino e
medico tanto stimato della nostra città e del nostro
Spedale.
Per l'esposizione di lIlliiio. — II Comitato esecutivo della Esposizione di Milano del 1895
ha pubblicato il programma di concorso per il progetto architettonico generale della mostia fra gli artisti italiani, progetto da presentarsi entro il 31 marzo
1903.
Ancora da un Albero di Natale. — Il
Comitato per l'Albero di Natale a Baibaricina, a
Porta Nuova ed a Porta a Lucca, prima di sciogliersi, nella sua adunanza di lunedì sera deliberò un
voto di ringraziamento al circolo l'Arena ed al Magazzino Cooperativo di Porta a Lucca per le loro
elargizioni e al Circolo ricreativo di istruzione e di
ricreazione ed al sig. Pietro Sbrana di Porta Nuova
per avere concesso il Circolo le sue sale per le riunioni ed il sig. Sbrana il suo locale per la distribuzione dell' albero.
Concimi chimici. — Gli agricoltori elle amano un copioso e buon raccolto non hanno che a
provvedersi dei CONCIMI CHIMICI prodotti .dalla
Fabbrica Micheletti posta in Via delle Prata o al
suo negozio in Via Sant' Orsola.
Cronaca Scolastica
STATO CIVILE
_
Proposte dell assessore all' istruzione. — Scuole
elementari. — Patronato scolastico.
L' illustre prof. Lessona ha preparato le seguenti
proposte che in questi giorni la on. Giunta prenderà
i:, esame, e siamo sicuri che verranno approvate.
1. La femminilizzazione della R. scuola normale;
2. Regiticazione del nostro Ginnasio, che è a un buon
punto; 3. Istituzione delle scuole elementari niaschili
serali per tutti quelli che non possono frequentare
quelle diurne; 4. La istituzione di cinque classi maschili a pagamento col gi.irdino d'infanzia.
A suo tempo daremo tutte le informazioni che riguardano questo proposte tanto utili per la nostra
città.
+ Con ordinanza del 1. le scuole elementari del
Coniane resteranno ebbi.% fino a nuovo avviso, per
causa del morbillo che non accenna a decrescere in
qualche frazione.
+ Il consiglio del Patronato scolastico e i presidenti della diverse commissioni hanno avuto ieri una
adunanza p r trattare della refezione scolastica.
1 500 grembiuli da tenersi in classe dalle alunne
povere, già tagliati da gentili patronesse, saranno
in questi giorni distribuiti alle maestre, perciò vengano finiti di confezionare.
,
FRes £akruccfie e C5i6tiz
Al Rossi.
E' aspettata con grande simpatia la-brava compagnia drammatica di Bianca Iggitts, l'attrice appassionata e forte che circonda il pubblico di fascino e
di seduzione.
Mandolinisti.
Quanto prima il Circolo wairdoliuistico pisano darà
un Concerto nel salone del R. Teatro Nuovo.
I
OSURVATORIO liMOROLOGICO - G, L DONATI
OOLL.EGIO 'DI S.ANTA. CA.TERIN A.
((1al di 27 dicembre 1902
Barometro medio 760,1 -- massimo 765,7 a di 27
minimo 740,8 a di 30.
massimo 13,2 a di 31 -Termometro medio 10,7
minimo 1,4 a di 2.
Acqua caduta mdl. 21,2 in ore 12 — Acqua evaporata utili. 1'2,4.
al 2 gennaio 1903).
Avviso alle Signore
Vi è un individuo il quale, dicendo abusivamente
«
di essere incaricato dalle Dame di Carità, si permette
di presentarsi alle Signore con una nota di sottoscrizione intestata a uomo della predetta Società.
Ora siamo autorizzati, per parto della l'residetiza
delle Dame, ad avvertire che non fu dato a nessuno
l'incarico di raccogliere offerte per qualunque ragione o per ciò lo Signore sono pregate a respingere ogni
domanda che fosse loro rivolta a nome di quella benemerita Istituzione.
(AH HA St.11.111SIT4 in FOlttGGI.
Può con opportune miscele e correzioni trarsi di
impaccio, far passare bene l'inverno al suo bestiame
e trovarselo alla fine in condizioni soddisfacenti e
non deperito, quale certamente se lo troverebbe, se,
come usano tanti, per rimediare alla scarsità di foraggi, economia volesse dire digiuno!
Dieci chili di buon fieno si possono sostituire con
a) paglia di frumento chil. 8, buona crusca di
frumento 1500, panello di sesamo 1:
b) paglia di frumento chi!. 7.500, barbabietole 10,
panello di sesamo 1;
c) paglia di frumento ehil. 7.500, farinella di riso
1.500, panello di sesamo .1;
(i) paglia di frumento chi!. 7..500, panello di sesamo 1, patate 5.
Dei panelli spechlinente si deve fare gran calcolo
avendo foraggi mediocri, scadenti, potendo essi accrescerne il potere nutritivo. Con panelli, paglia e
poco fieno si può costituire una buona razione così:
fieno buono chil. 2.60, paglia 8.45, panello di sesamo
1.95: questa razione nutre come 13 chi!. di buon
fieno di medica e con qualche risparmio nella spesa.
Le risorse non mancano e sono facilmente alla
mano di tutti. Ma il miglior modo di trarre il maggior profitto dai mangimi e di potersi anche servire,
e con gran vantaggio, di quelli scadenti, è quello di
trinciarli e farne delle zuppe. Solamente per virtù di
questo mezzo, avendo mangimi per soli 100 giorni,
si alimenta Io stesso bestiame per 120 a 130 e dandogli tutto il necessario. Non dimentichiamolo e
sappiamo approfittarne.
La colorazione del burro in inverno.
Il burro in inverno ha un colore più chiaro, quasi
bianco, a motivo dell'alimentazione secca delle vacche.
Il pubblico non lo gradisce così, credendo che il burro
colorato sia di migliore qualità. Bisogna perciò colorare il burro bianco: ma badiamo a non adoprare
sostanze nocive o proibite dalla legge. La miglioro è
quella conosciuta in commercio col nome di Annatto;
si aggiunge alla crema prima dello sbattimento: la
quantità è variabile secondo il bisogno.
Per sostituire l' Annatto si trovano in commercio
dei coloranti gialli: per lo più sommo ricavati dal Ca
trame: sono proibiti dalla legge, e non danno una
colorazione uniforme in tutta la massa del burro: non
adoperiamoli.
-
Adriano celibe, 65 — Shuoneschi Luigi celibe, 65 — Rossini
Bone, nei Gabbrielli, 61 — Cand Giuditta ved. (libelli, 75 —
Torni Emma nei Perugia, 46 — Pampaloni Secondo celibe,
— Tacchi Ansano vedovo, 88 — Puccini Ferdinando ccniugato, 69 — Cordoni Pahnira nei Galli, 4 i — Meacci-Ranieri coniugato, 52 — Ghelardi M•tria negli Orsi, 80 — Castelverchi Maddalena voi. Bracci, 51 — Casabianca Giuliano
vedovo,
Billi Egisto coniug., 47 — Federighl Francesco
ved., 75 — Manzi Giovanni vedovo, 73 — Guasti Riccardo
celibe, 21 — Mediai Laopoldo coniugato, 73 — Gaddilcci
Antonio vedovo, 76 — Migliori Rosa nei Pngi, 57 — Bindi
Pahuiri vedova Pera, 78.
as -
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Radiografia
Radioscopia•
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gerente responsabile
I MODELLI BUTTERI CK
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A.
ralisi ecc.).
eczemi ecc.).
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mattina, 'AS dicembre, dopo alcune ore di
agonia, in seguito ad una caduta dalle scale che le procurò nel sabato notte la rottura della base del cranio, si
spense la signora EIUM t PERIEGII 1 - TERIL, un'ottima signora, piena di cuore e di entusiasmi, Che già
brillò un tempo nella nostra società elegante per la
grazia e l'avvenenza e fu poi molto ricordata per le
sventure sue e per le maldicenze degli altri.
Ebbe sentimenti generosi, animo aperto e franco, fibra attiva ed alacre: nei comitati di beneficenza portò
operosità e zelo non comune: e per la floridezza degli
Asili Infantili di Carità, ai quali presiedette con onore
per alcuni anni, prodigò cure e sacrifioii con ardente
abnegazione e con spirito di filantropia notevolissimo.
Libera e schietta, e perciò generosamente irrompente
ed entusiasta, adunò intorno a sò calde e tenere amicizie le quali le feoero tante volte parere meno aspre
elerooi le ostilità strane di inoltieeima gente.
La tragica, pietosa fine di lei riempiè tutti di cordoglio: al feretro (Iella donna, della signora rapita in età
immatura alla vita affannosa e combattuta, anche gli
indifferenti mandarono il loro saluto di pace e di compianto; ed il feretro passò seguito da uno stuolo reve
tento di amici, ricoperto da un numero straordinario di
corone e di ghirlande, estremo tributo alla bontà, alla
gentilezza alla filantropia!
Agli amici, al chiarissimo Prof. Carlo Fedeli per la
perdita della sua diletta suocera, ed al signor Pietro
Venturi di Porta Nuova per la perdita della sua mamma adorata, porgiamo condoglianze vivissime ed affettuose.
I fratelli del compianto EGIDIO GODI sentono il dovere di ringraziare tutti coloro che spontaneamente vollero accompagnare all' ultima dimora
l'innato loro fratello. Ringraziano la Società operaia
e la Società dei parrucchieri; e speciale riograziaineuto
lo rivolgono alla benemerita Compagnia di Puhblic a
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dottore Ranieri Sainati, medico della Società dei parrucchieri, che per sei mesi amorevolmente prestava
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Ho avuto luogo di sperimentare le Acque di Uliveto, già da molti anni e su larga scala; e senza portarvi nessuna esagerazione stando puramente e semplicemente ai fatti .posso asserire quanto segue :
Prima di tutta) che sono tolleratissime anche dagli
stomachi i più deboli, e che possono essere usate
per lunge tempo senza i danni ai quali si va incontro
con l'uso prolungato di talune acque alcaline straniere. In secondo luogo che leho esperimentate utilissime a dosi diverse, sia nel Catarro eretistico, sia
nel torpido dello stomaco, come purè in vari casi di
dispepsie nervose per persecuzione cloridrica. Ugualmente efficaci ebbi a riscontrarle in casi di atonia
gastrica, di' incipiente ectasia (insufficenza motoriagastrica).
Che come coadiuvante nelle cure di talune forme
di catarro intestinale cronico le ho impiegate -pur
utilmente e del pari in comune alle celebri acque di
Montecatini nella terapia di varii stati morbosi cronici del fegato e delle vie biliari, seguatainente in casi
di litiasi biliare.
Finalmente che ho avuto luogo di verificare là
grande efficacia che queste acque dispiegano nelle
diatesi mica, nelle sue molteplici 'manifestazioni a
forme (gotta'. artriti croniche, reumi muscolari «Onici, renelle, nevralgie da urocrasia, asma etc.).
Anzi, anche sotto quest' ultimo punto di vista, io
reputo che le Acque di Uliveto siano ineritevolissime
di larga applicazione, e che da una più estesa introduzione nella pratica resulterà sempre più la superiorità che hanno su acque congeneri importate dall'estero. Prof. CARLO Fh:InCr.l.
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diplomata dalla Reale Accademia e dal Liceo musi-
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