Al Palazzo [Alzarti - Polo SBN Biblioteca Universitaria di Pisa
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Al Palazzo [Alzarti - Polo SBN Biblioteca Universitaria di Pisa
ANNO XI. AOC' Pisa, Domenica 4 Gennaio 1903 '411. Nubi. 1. "•• T Ponte di Pisa GIORNALE POLITICq AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ E PROVINCIA. • ~AIA 131110NAIIME11 11 : per un anno lire 5 t per un fiementre lire 3. Per abbonarsi basta mandare una cartolina vaglia all'amministrazione del Pcrnte di Pisa. NANA di Redazione e mminl.trazionte: Piazza dei Cavalieri. num. 3. Pisa. Si pubblica la Domenica. ((onto corrente roti la Posta). • S. E. il Miuistro della P. I. on. Nasi, volendo dimostrare sua speciale betievo)enzi per i veterani delle scuola primaria. ha stabilito di concedere la medaglia d' or i a molti insenianti elementari che bauli° prestato servizio nelle scuole elementari poi oltre quarant'anni. as-ai commentato ed abbastanza significativo il rifiuto op p os t o da alcaui eunSigii CoOlunali 1 sussidio por le Cronaca di lavoro. Si notano specialmente il deliberate del Cons(glio di Firenze che ha negato ogni contributo per fazocire alio evidenti dimostrazioni della grande maggioranza dei cittadini, e quello del Consiglio di !Mena olio è motivato doli& considerazione che il Comune non può ,iiissidiare un ente che perteoipa alle lette politiche ed amiwnistrative. decreto regio. erne so il giorno•di giovedì. b StaiTSCioi. te, il LOU$Igill) COUllIMIle di 1,iv,rlio e nonionito .4:0 :egio il già sindaco .uv. Pecchiani. Si dice cho appena sarà ritornato a RUIDd 1 ' 011. thelitti, Ministro dell'interno — o ciò accidrà per il 9 di gean.io — sarà fritta la nomina del Presidente del Consiglio di Stato, e si aggiunge a lt, °sì cho il M ini , mro non intende dipartirsi dalle abitudiei : la scelta quindi 1ovrebbe cadere ,op ra lustre senatore bianchi, che è . gi designato pur la anziauità. Oggi si combatte a Cremerai tua significante battaglia ponti% noi umile deo' ou &adii, I &lettoci, mietei i ;Lampi in... vieto al loro compagno un affettibao telegramma col quale gli augurano di ritornare alla Camera. Ed è questo il voto di tutti i unigli.ri elie al Parlamento repiresturauo più che le bizze di una politica meschina ed infec.■da la integrità della coscienza, la illuminatezza dell ingegi e la sincerità della cortesia. Tjndecimd Anno Da oggi il nostro foglio eira nell' undecimo anno di vita; e per uu giceale come queeto — tutti i giornali settimanalieno sottopmeti fatalità di lilla morte precece . undici mini appreseniano già una modesta acia di propositi confortata da molte simpatie 4a molte adesioni. Noi lie andiamo 8uperbi erameate ; e ai redattori e elio peretori nostr agli ami ci, agli abbonati ed ai lettori della Mei e della provincia mandiamo il saluto affinoso ai e è quelle di vecchi e fidi conoscenti. torno al a Ponte di Pise D i è radunata non a schiera t ornne_ tuosa ed irrequieta, di elientina u n a fi ere e gagliarda fina di amioi ohe inpongono come una famiglia che si ama e eispetta e divide le gioie e i dolovi della vita. ci cono-e:daino così bene Mi, uno per uno, che non abbiamo noi bisogno esporre dei programmi flainmanti ; e non holm ai nostri letttori di domami:4M il nostro ido e la nostra fede. Saierno per P avvenire qu,elche fumino p er il ~sato: detoni, temperati opta tutto cortesi : monarehici liberali madia etica ; ma senza partito, senza auimosità, tieneaeconeetti nelle questioni che riguardino il plico i n teresse . Agli amici, che ci hanno colip di tanta benevolenza ed onorato di tantithicia„.noi fac• ciamo •. preghiera di continuayevolerci beue questo foglio è pablelicato per le e sta a, loro. ad aiutami porcile esso possa (D+, sempre strumento di paeificazioue e di vitti per il germeglio e lo sviluppo di ogni iHMva simpatica e feconda. C APOD MNO Dalla balda gioventù alla cadi vecchiaia, dal peasatore ardito al rozzo lavoratori, ricco signore all'oscuro operaio, non vi è alcune si sottragga al sentimento indefinito che soriell' animo, al pensiero di questo giorno. Capodanno! Non imperta se ilnon soni se la pioggia batte sui vetri, ee iato soffia impetuoso: questo giorno porta in sne un'arcana promessa di tempi migliori, che rima lo spirito e rianima i cuori. Ditelo voi, bionde e brune test di f anc i u ll e ebe attendete. da ' a velante la voetrte ìi felicità pura e santa; ditelo voi genitori udete rivivere nella vostra prole la poesia dei s verdi anni, ditelo voi come Capodanno sia attesasi ad inaugurare giorni più belli o a perpeti tempi dolci o sereni. Ariche per coloro cui fortuna notinica, Capodanno serba sorrisi e promesse; conti si rasserenano al raggio delle speranza :tonforta g li infermi, che solleva gli oppressi, cucino il peso di gravi care, col lieto paaagio clie favorevoli. Una folla immensa d'uomini, di lenii guarda anch' essa all'avvenire e aspetta fica 1' era b e _ nedetta del lavoro, intravedendo già; giocai .). M cui l'operaio, grazie a.11' onestà e 4n rozza dei principi e dei costumi, fomora p(' (leo importante per concorrere al civde pregrel ai p elle _ zionamento umano. Nella febbre operosa che agita Agii tutta l' umanità, nella lotta ardente) perstenza, la speranza, eterna consolatrice, è il slieine ca lo scende ad animare i mortali, è il cm, è 1' i m che spinge i forti edi i deboli.-pulsoen Non soltanto ai lavoratori, Capodarride au-, gurando; la sua venuta rischiara . laè peuses degli scienziati illustri litenti a risordui problemi, e dei poeti i cui versi alati reil gen i e . Ognuno attende., invoca, spera. l'avvenire wanchere alle suo promesse ; forse e c rud e le dolore giungerà inaspettato, forse delle lagrime amare earanno versate, perchè la gioia è unita al dolore, ma intanto l'animo è pago e tranquillo adesso. E quando la fiumana della vita avrà percorso lo spazio di un altro anno, travoleendo nel suoi vortici, uomini e cose, gioie ed affanni, i superstiti salutenaino di nuovo lieti e fidenti il Capodanno, in un'attesa ansiosa, perchè è una necessità imprescindibile della vita stessa, invocare e sperare ancora, sempre. IL PAESE DEI COMMISSARI Le parole, che colf abituale e sagace franchezza pronunzio al Consiglio Comunale l'assessore Sanononi contro la anormalità di un Commissario protettimi) all' Opera della Primaziale, ci hanno fatto penare alla folla di commiseri prefettizi e regi che é scatenata uil' Italia dalle esigenze della burocrazia pIt cito dai biségui di un riordinamento, di un risanamento morale ed amministrativo nelle pubbliche aziende. Chi peci contar più il numero straordinario di perdi funzionari straordinari davvero, che dalle Prefetture e degli uffici del Ministero dell' Interno sono Imposti alle varie amministrazioni come l' ultimo castigo di Dio ? Ho sentito tante volte presentare alla Camera dei deputati delle interpellanze di poco .costrutto e di tumore litteresse; tua non ho sentito' mai fra tanta inutiliti di proteste e di rimproveri interpellare il Governo intorno a questa manie di commissari di tutte le sorta, che rappresenta nel nostro tioridissinio reguo la scemata di (reni stagione e il soddisfecimento di ogni appetito! Quando si tratta di gravissimi disturbi che si mettilo verificare nell'amministrazione di un Istituto, di un Comune, di un'Opera pia, allora sì è opportuno l'intervento di un commissario del Re, il quale sollecitamente deve essere chiamato a ricercare la responsabilità degli amministratori e a denariziarii, e a compiere un' utile opera di ricostituzione. Ma quando por l' assenza dei rappresentanti di un Istituto, per un disordine lievissimo e temporaneo, o per un capriccio qualsiasi, si alimentano ambizioni e cupidigie di commissariati noli reclamati da alcuna necessità, allora e lo stesso che opporre infrainmet. tenze ed inciampi allo svolgimento di iniziative che non hanno bisogno affatto delle cure dei funzionari della Prefettura e del Ministero. Ma perchè poi ad impiegati che hanno già la loro posizione. i loro obblighi ed i loro doveri, e molte volte non trascurabili e non prorogabili, devo essere creata una posizione di favore con due stipendi, quello dell' ufficio ordinario a cui tien attendono più e quello ufticio straordinario a cui per benignità e per protezione eccessiva sono in via provvisoria — una via che si allunga per mesi e mesi tino ad un anno - preferiti e prescelti? Noi non troviamo giusto nè opportuno questo gior. naliero trasferimento di funzionari da una ad un'altra azienda, questa continua distribuzione di prebende e di regalie che crea dei privilegiati, che non rietabilisce alcun ordine, che non risana alcuna piaga. Pensiamo piuttosto che nella maggior parte dei casi duvrebbe il Commissario essere scelto fra quei cittadini che per la loro condizione, per la loro competenza speciale sono meglio indicati a ricuoprire uffici di delicatezza e di responsabilità sì notevoli. MI' Opera della Primaziale, ad esempio, poteva benissimo essere chiamato come amministratore un toncittadino, il quale avrebbe avuto innanzi a sè il compito di studiare le condizioni in cui si trova l' Op•ra e di apperecchiare alla futura Commissione amministratrice un indirizzo da seguire, un pro-gramma di lavori e di progetti da attuare e da risolvere per il maggior Metro ed il maggior decoro di Istituti) sì importante a cui sono collegate la gloria e la riputazione della città nostra. E' tempo di mettere senno: oh non si deve dire. più che l' Italia è il paese dei commissari e che qui, fra noi, questa pianta è più rigogliosa ed abbondante che altrove! JInro ltazzi. In punta di penna Alle gentili lettrici, ai benevoli lettori il salato augurale. Il nuovo anno è incominciato non molto diversamente dai suoi predecessori : guardandoci attorno noi ritroviamo su per giù le stesse cose e possiamo ripetere tilosoficamente che proprio non c'è nulla di nuovo sotto il sole. Guardate le mando, per esempio; imperversano da ogni lato i postulanti con un sorriso ed un augurio stereotipati, che vi fanno stizza, tanto più che non vi permesso di restituirli tout simplement senza correre il rischio di farsi spedire a quel paese: provato a rispondere - grazie, altrettanto - o vedrete. I moralisti predicano, è vero, contro le cattive abitudini, ma è una propaganda la loro che disgraziatamente non attecchisce. Ma io non intendo di abbandonarmi a considerazioni malinconiche. Amici antichi e nuovi di questo foglio, ad ~lbs . annos! ** È auouuziata la pubblicazione di un giornale, orgaie) del corpo delle guardie. di pubblica sicurezza,. è intitolato : La voce delle questure. P111 Ili H I. M ITà : per avviei rqictaine in. prima pagina lire 3; in seconda lire 1,50; in terza lire l"; in quarta lire 0,50 per ogni lineao spazio di linea (Nig. e.nt..) I i Per avvisi finanziari, industriali, commereiali; per inserzioni; per necrologio, 1 per i-tiriamo in cronaca, diffide. comunicati. eco, ems.; prezzi da ciontrattarsi. Io attendo con vivissima curiosità la nascita del confratello: che sarà mai? Fino ad oggi i queeturini avevano la tromba, d' ora innanzi • avranno anche .1' organo, ma non si darà mai il caso che qualche zetante superiore ammonisca l'organista di non toccare ... corti tasti ? Mi figuro che il giornale seguirà quei principii di ordine, fa cui tutela è appunto affidata alle guardie di pubblica sicurezza: parche sarebbe davvero un colmo-che un bel giorno qualche redattore dovesse essere costretto a sequestrare .. sè stesso. Senza dubbio una delle rubriche pie diffusa sarà quella cinegetica: tutte le guardie infatti sono per natura appassiouato per la caccia ... ai malviventi. Del resto non c'e da meravigliarsi se gli agenti della pubblica sicurezza doventano pubblicititi; l' ate i ituditie l' hen sempre avuta : non hanno sempre • scritto forse il libro ... nero ? ** I gioi 'tali di tutto il mondo sono pieni della fuga della principessa ereditaria di Sassonia dal tetto coniugale, por andarsene a vivere borghesemente e felicemente coli un protessero di lingua francese libera Elvetica. L'avvenimento ha fatto culpo sopratutto per la condizione della protagonista. Sembra peraltro che non tutto il torto sia dalla parte della fuggitiva: dicono che il principe Ria senza cultura e inaterialoue e l'altro inv,ete coltiasiino e di maniere assai fini, e si comprende come alla donna intellettuale e sentimentale, qual' ò deacritta la principessa, abbia. preferito all' uomo rude e burbero uomo che la sapeva intrattenere oggi con la lingua di Catullo e domani con quella di Alfredo .De Musei, I' uomo che siipeva penetrare noli' intime fibre della sua natura di donna squisitamente pasetionale. - ** Luua di miele. Lei. -- Tesoro mio, c'è un signore che desidera parlarti. Lui. -- Bene, vado, tesoretto mio; sai chi e? Lei. -Senti, vita mia, non mi sgridare. Da qualche giorno ti sento tossire e questo mi tormenta; tu non vuoi curarti, non ti premo la tua salute; allora, tu capisci ... ho pensato... ho creduto bene ... Scusami, ma torno tanto di perderti! — Andiamo, piccola mia, abbracciami e rassicurati: la mia tosse non ha uulla di grave ... però per farti piacere mi farò visitare dal medico che hai fatto venire. Sei contenta? E chi è? Lei (timidamente). — Ma, tesoro mio, è . non è un medico ... è un agente d'assicurazioni sulla .vita. — Per finire. — Dimmi si dice Io sandwich o il sandwich? — Non lo so, perchè io dico sempre datemi-- dei BUndwich. il ricamo 2.accerritt. PE13, ETTOnE La Sezione pisana del partito giovanile liberale ha mandato a Cremona il seguente telegramma: Sezione Partito Giovanile liberale - CREMONA. Di fronte candidato anarcoide Soldi, Sezione pisana Partito giovanile liberale, deplorando contegno moderateria creinonese, augura riuscita trionfale Sacchi, onore Parlamento nazionale. IL Com. Dieerrivo. Al Palazzo [Alzarti (Seduta del giorno 29 Dicembre). Presiede il Sindaco cav. uff. avv. Giuseppe Gambini, assistito dal Segretario avv. F mai. Sono presenti i consiglieri: Simonelli, Tarugi, Antonini, Feroci, Costa, Nardi Dei, Rossetti, Simoneschi, Tra vaglini, - Lecci, Fanti, Alberi, Supino, Pardo-Roques, Mazzarini, Fogliata, Cristiani, Franceschi, Pozzolini, Giyli, Giuntoli, Cuppari, Poli, Balestri, Castelli, Baldaeei, Benetti, Tuscanelli, Gioli, Martini, Baldi, Ferracci, Sottini, Spa don i, Campami, Lombard, Petrini. Si ratificano le deliberazioni prese di urgenza dalla Giunta. Simonelli, assessore, riferisce intorno al bilancio dell'Opera della Prirnaziale. Egli insiste nel non volere ammettere autorità di commissari prefettizi: il COIDUne adunque non può più rivolgersi a questi per i bilanci dell'Opera ; ma deve sollecitare l'approvazione dello Statuto e regolamento già peoposto e dal Consiglio approvato. Si finisce per rimandare anche il bilancio alla Commissione di beneficenza. Si nominano quindi i consiglieri della Congregazione di Carità; Lostia Santa Sofia Raffaello, Barracani avv. Alfredo, Giudici Luigi ; consiglieri della Pia Casa di Misericordia Bianchi prof. Emilio e Beldacci dott. _Alfredo (riconferme) e Chiarini car. Pilade; consiglieri del R. Orfanotrofio maschile De Veroli Ugo (ricouferma) e Benvenuti avv. Guido; consigliere dell' Ospizio di Mendicità Burci prof. Enrico (remarmen e ) ; consigliere dell'Amministrazione dei 14. R. Speaali Fossetti avv. «Dato (riconferma); membro del Consorzio Universitario Cappari ing. Giovanni (riconferma). Il Sindaco legge poi il contratto per il riscatto del- l' officina del gaz e propone al Consiglio la nomina di una commissione di quattro membri per l' impianto e la gestione dell'officina del gaz. La commissione è eletta con questi nomi : Studiati ing. dott. Pietro, Niccolini ing. prof. Ferruccio, Sestini prof. Fausto e Pontecorro A ngioio. 11 Consiglio si aduna quindi in seduta segreta per alcuni affari. Le riunioni del Consiglio. La Giunta non ha ancora stabilito i giorni nei quali ~anno tenute le adunanze per Te discuseione del bilancio 1903. Si crede però che debbano .aver luogo non più tardi della metà del ineee di Gennaio corrente. Quello che e certo si è questo: che queste a dune n ze sono aumettat iss i m e dovendo M, iniiieme al bilancio, discutere lo importanti riformo ohe P attmile amministrazione del Comune ha con molto studio e grande amore preparato. Per la nomina dell' ing. capo del Comune. La Giunta ha deliberato di deferire l'esame dei titoli dei qua,rautatlite concorrenti al posto di ingegnere capo del nostro Comune ad una Comune:ione composta dei signori: Sen. cav. praf. iirg. Giuseppe Colons11.0, cav. ing. Lucia Beltrarni, e on. conte ing. architetto Giuseppe Sacconi. I CAVALIERI DEL LAVORO Salvatore Biondo. Noi parliamo volentieri di lui per le relazioni cordiali ed affettuose che abbiamo colla riputata Casa editrice di Palermo che da lui prende nome. .Questa Casa editrice fondata nel 1824, è ora considerata come uno dei più iinp irtanti stabilimenti d' Italia; fin dall'inizio, per quanto modesto, ma assai operoso. nei tempi difficili del riscatto nazionale -il -Biondo, con grave rischio della propria libertà, sparse iii tutta la Sicilia libri patriottici inneggianti alla liberazione dai Borboni, quei libri incendiari che scuotevano le coseieuze e che il negro editore con coraggio e ardore patriottico spesso regalava, sacrificando alle aspirazioni della indipendenu nazionale i propri interessi_ • Eu verso il 1895 che la Casa editrice, intitolata al suo nome, ebbe più gagliardo impulso, ed arrivò a dotalee le scuole di auree opere. Verso, quel tempo si formò l'attuale Seciete preprietaria della Ditta, di cui Salvatore Biondo e il di lui figlia cav. avv. Andrea -sono-i gerenti e gli altri due figli, Luigi ed Eugenio, comproprietari. La Caea editrice Bimado in pochi anni ha raggiuuto uno dei primi .posti indastria.editoriale italiana con pubblicazioni che hanno raccolto nel campo educativi) ed intellettuale la più. larea ammirazione. Infatti non v' 4 ormai semola, nou v' è famiglia in Italia in cui il nome del Biondo non sia conosciute per le sue ricche edizioni tanto ddettevoli ed istruttive, ed alle quali devesi in gran parto l' in-retnemo delle sane pertinace lavoratore, tore, che è tanto decoro 41"elAtiu'li:fte o:°1ra bellissima od è si benemerito doli' istruzioneItalia. mandiamo il nostro saluto. TESTE e TASTI La felicità. Volere la felicità! voler essere felici! Non esiste più possente talismano per vedere la vita sotto colori ridenti, per gustare le gioie tranquille e vere, per vincere la tristezza e le difficoltà giornaliere, per trovare a tutto una consolazione. Volere la felicità.. E' la formula nascosta degli ottimisti, che però è dato a tutti di possedere un po'dí gioia propria! Voler essere felici! Ecco il segreto di molte vile tranquille e serene e calme ... Con questo caro proposito in cuore noi attravereiamo la vita senza lasciarci offendere da molte asperità, che sovente noi stessi facciamo sorgere intorno a noi, col nostro carattere d atosi) e diffidente; — passiamo col sorriso sulle labbra e l'indulgenza in cuore fra i fastidi, non serbando alcun rancore di certe cattiverie, che potrebbero rendere amara la vile,. se non le rendessero vane invece altrettante bontà! Col voler assolutamente esser felici, il poco bene che noi possediamo ci appare molto, e le minime gioie s'ingrandiscono per la letizia con cui le accoglianio; il dolore viene sopportato con animo forte, disposto e risoluto a perdonare se il male ci viene da nemici, a non lasciarci abbattere se quello è prodotto da, forza ma gg iore. La felicità è l'arte di saperci attorniare di affetto e d'amore coll'indulgenza e col compatimento, colla bontà intelligente che ha mille. pensieri delicati e gentili, mille piccole cure speciali ; la felicità sta pure nelle gioie dell' intelletto, nel saper ammirare un cielo azzurro, una giornata luminosa; nel saper sentire l'armonia infinita della natura, sia nell' eAate esultante di vita e di luce, che nell'inverno mesto e nebbioso, sia in un gaio e soleggiato mattino, che in una sera di bianca luce lunare. La felicità, infine, ci vien dalla natura, dal tenero affetto dei nostri cari, dalla vera amicizia salda e schietta, e più di tutto, e prima di tutto, dalla voce della nostra coscienza! Ah! se si avesse sempre davanti agli occhi la visione della vera felicità„ se questa si volesse fortemente, ostinatamente; e a questo fine si cercasse di Ie IM k i', ••••mwmr-■•l accettar il più filosoficamente possibile le tante piccole contrarietà della vita, di accoglierne invece con festa le gioie; se si riescisse a soffocare a tempo una stizza, un risentimento piccino, a troncare con una risata, o una parola umile e buona un bisticcio nato per un nonnulla, se nelle nostre sofferenze non si pensasse continuamente a compiangerci :e a intenerirci sul nostro male, ma si andasse a lenire il male degli altri, oh allora sì, che la si raggiungerebbe, questa felicità che sta nella concordia domestica, nella tranquillità serena dello spirito, nell'intimo gaudio dello sperare! ... La donna. Ovunque vada una vera, buona sposa, l'hopne, la casa, si trasporta con lei. Poco importa che, sul suo capo, non siano che stelle e ai suoi piedi, nell' erba fredda della notte, scintilli, invecedel focolare, una piccola lucciola. — Il nido è ovunque ella è, e se ella è donna nel nobile senso della parola, la sua luce si diffonde lontano, ampiamente intorno a lei ... — piovendo il suo caldo chiarore su quelli che, altrimenti nonlavrebbero focolare. — Ecco, dunque, il vero potere della donna; ma, perchè non sia smentito il suo compito, ella dev'essere, quanto è possibile ad una creatura umana, incapace d'errore ... — Ella dev'essere buona costantemente, incorruttibilmente ; saggia per istinto, non per suo vantaggio, ma per sua rinuncia; — saggia, non per elevarsi al disopra di suo marito, ma perchè ella non deve mai mostrarsi a lui capace di debolezza; — saggia, non colla piccolezza d'un orgoglio, insolente e denudato d'amore, ma colla dolcezza appassionata d'una dedizione completa, modesta, propria alla mobilità della donna: mobilità non vana, perchè, con questo gran concetto, la donna è mobile, non i qual piuma al vento ,, nè variabile come l' ombra prodotta dal fremito del pioppo ,„ bensì mobile e variabile come la luce, infinitamente varia nella sua bella e serena ripartizione, — la luce che prende colore da ogni oggetto, che essa, a sua volta, fa brillare. I cappelli. Si fanno molto in feltro peloso, ciò che dà loro l'aspetto un po' pesante ; tuttavia sono molto caldi; e ornati con gusto e parsimonia possono adattarsi bene alla figura. Si vedono ancora cappelli sopraccarichi di guarnizione: mussola di seta, ciniglia, feltro e taffetas, e perfino una specie di uva rosata che forse avrà regno molto breve. Si fanno poi, e sono elegantissime, delle grandi loques in petali di fiori frastagliati nel taffetas a tinte varie e delicate : l'effetto è dei più graziosi. * La piccina. Il nostro redattore Arturo Birga ha 'avuto la contentezza della nascita di una bella bambina che era aspettata a rallegrare la sua casa. All'ottimo amico e compagno ed alla sua signora faccio infinite, cordiali congratulazioui e mando alla piccina gli auguri di felicità, gli augurY di floridezza e di salute. La pettinatura. La pettinatura ha un ufficio molto importante; deve abbellire il viso, correggere qualche imperfezione, accentuare la grazia e la purezza delle linee. Quindi la necessità di indovinare, a forza di prove, qual' è l'acconciatura che più s'addice. Chi ha le orecchie non troppo ben fatte, la fronte larga ma il viso ovale dovrebbe adottare i bandeaux ondulati e gonfi ; la riga scenda sino alla nuca, dove i capelli sono trattenuti da un pettine molto artistico e avvolti mollemente : alla bionda generalmente quest'acconciatura sta meglio che alle brune. I visi larghi richiedono una pettinatura voluminosa e rialzata per vincere la pesantezza delle proprie linee; i capelli si avvolgono dietro, ma non troppo in basso, sostenendoli con più pettini. Le testine capricciose, irregolari, hanno bisogno di una pettinatura capricciosa; la riga a tre quarti, molte ondulazioni, e dei piccoli pettini artistici: insomma una acconciatura senza norme, senza stile ma che stia bene. Per la bellezza. La polvere di riso vera, autentica, si prepara facendo macerare per tre giorni un chilogrammo di riso in sei litri di acqua; cambiando questa ogni 24 ore. Poscia si polverizza e si staccia attraverso un panno finissimo in modo da raccogliere una polvere affatto impalpabile, che ciascuno può profumare con la essenza preferita. Contro le screpolutare. Per screpolature ostinate, se non avete dovuto ricorrere ad un caustico, ordinatovi dal medico, usate una pomata che ha proprietà medicinali molto efficaci: Cera bianca 30 gr. - Olio d' oliva 30 gr. - Spermaceti 30 gr. Si fa liquefare la cera e lo spennacelo a bagnomaria, e poi si batte il tutto vigorosamente coll'olio d' oliva, finchè diventa una pomata e ben assimilata. Qualche goccia di essenza di profumo, io penso, non guasteranno l' amalgama. Il consiglio pratico. Le macchie d'inchiostro sulle mani si tolgono strofinandole con del limone misto con una presa di sale. Anche il latte, i potnidoro e le fragole schiacciate sono indicatissime. Acqua da toelette. Quando mangiate le arancio, conservatene la buccia, lavatela bene, e gettatela nella brocca d' acqua che vi deve servire per la toelette. Voi avrete un'acqua tonica, rinfrescante e poco costosa. I versi. Sono di G. C. Castelli e s'intitolano: La sera della Befana. • Quando penso olio un giorno a quel oamino ci ho messo aneli' io la oalza e la fasoina, darei lo. vita per tornar piooino per tornar bimbo fino a domattina. E mi vorrei stanotte addormentare oon un tuo baoio, o mamma, e un tuo sorriso, nel mio lettutioio mi vorrei sognare i fiori, le farfalle, e il paradiso. E non aver ver una notte sola questi irrequieto animo dolente questo dolor olio mi morde a la gola, olio mi consuma inesorabilmente. Poi, nel lettuooio bianco addormentato vorrei morir come se fossi un fiore, oon la (loloosza (li sentirmi amato morir sognando che la vita è amore! >-‹ - Mandarino. Contro i raffreddori, contro l'influenza, contro le insidie della stagione non vi è che un rimedio: il ponce al mandarino di Arturo Vaccari di Li vorno, il notissimo industriale che è divenuto come il principe dei liquoristi in Toscana. >-‹ I proverbi delle donne. Donna amorosa, donna coraggiosa. (Prov. italiano). Moglie brutta, mal di stomaco, moglie bella mal di capo. (Prov. inglese). >< Per l'ora della noia. Una sciarada di Lorenzo. Quando 1' acqua soorrente nel primo Non disoende seconda e cheta al piano, Pensoso e triste guardala il villano .. Per tema che lo privi dell'intero. Spiegazione antecedente: ARCA-NO. Per finire. Al Ginnasio. - Il maestro: Cos' è che caratterizza lo studente? Lo scolaro tormenta un bottone del giubboncino cercando la risposta. — Non sarebbe forse ... lo studio ? — No, signor maestro, è il berretto ! 2 LA B1-4 ,FANA 1 Narra la mamma dei tre re d' Oriente, Che primi si prostrarono al Messia E della stella misteriosamente Apparsa come guida della. via. Il bimbo roseo, dagli occhioni intenti, Come in estasi, ascolta la dolcezza E la cara armonia di quelli accenti, Mentre la mamma lenta lo accarezza. Dorme, il bambino nel suo nido bianco Con la boccuccia quasi sorridente. Or, che riposa il corpicciolo stanco, Vaga., sognando, la piccola mente: In mezzo a cherubini bianco alati Sogna il biondo Gesit che vien recando I doni che ha in suo core desiati, E poi sogna d' andar su su. volando Urla di fuori intanto orrido il vento E curva a' lecci le frondose chiome, Che, strepitando, all' urto violento, Goccian, piangendo, pioggia., e non son dome! Tonin- sima. ARIE DA BALLO Uno sfogo carnevalesco, frutto di stagione, che ammuffisce in una nota bibliografica: ecco la mia odierna chiaccherata nel Ponte. Ho qui sotto mano una vecchia raccolta di Arie in stile francese, sconosciuta ai più e di non piccolo valore: ne è autore un toscano: Giovan Lorenzo Gregori di Lucca, il quale visse fra il sei e il settecento e fu uno dei fondatori della Confp-ateinita dei ~Etici di S. Cecilia nella sua città: compositore e suonatore valente, trattatista fra i migliori e, a tempo perso, poeta. Le presenti Arie, da ballo, per soprano e contralto sono tessute su poesie di genere rnadrigalesco, con quel manierismo proprio del seicento, sternprantesi in concettini minuscoli; continui lai di cuori piagati dal dardo d' amore; un amore, del resto, quello di questi nostri seicentisti, sdolcinato e svenevole, quando pur sotto la cipria ed il belletto non lascia scorgere grossolani appetiti dongiovanneschi, che sentono di trivio. Nei secoli XVI e XVII l' Italia, dice il Carducci, formicolò di madrigali, come oggi di articoli politici. Il teologo agostiniano Padre Capucci ben cento ne scrisse .... soltanto su S. Niccola; e il Menzini uno ne adoperò nell' applicare certo medicamento: Pian, ch' ei mi scotta; — e qnei comincia: Adora — Filli la tua bella. E quei pur segue — Pian, ch' ei mi stroppia: a dir: Fitti, io mi tnoro. * Nelle Arie del Gregori non più la polifonia, che regnò sovrana nel secolo XVI, ma la monodia, la geniale madre della purissima melodia italiana, nata dallo sprigionarsi del canto dalle pastoie scolastiche, elevantesi all' espressione del sentimento. Comincia l' Autore con una Gagliarda, la danza che signoreggiò in tutte le Corti dal secolo XIV al secolo XVIII e che ancora è in uso tra il popolo di alcune nostre regioni. La sua esecuzione, secondo i vecchi trattati di ballo e secondo le presenti consuetudini dei nostri contadini, è piuttosto precipitosa, contrariamente a quanto qui suggerisce il Gregori, il quale la vuole in tempo assai largo. E alla gagliarda segue come risposta il rigodon, l' antica controdanza francese, viva e leggera, popolarissima specialmente in Provenza. Altro genere di ballabile inserito in queste Arie è la Boré, originaria d'Auvergne, ma da non confondersi colla Auvergnate, per essere questa di misura ternaria, mentre la Boré è di misura binaria. Va eseguita presto e alla breve: fu la danza prediletta di Margherita di Valois e di Luigi XIII. Un' unica Giga è in questa raccolta: un movimento brillante si accoppia a liete parole; la musica e i passi precipitano in pieno giubilo e ci sollevano fra tanti lai e spasimi d' amore. Le rimanenti Arie sono tutte in forma di minuetto, l'aristocratico ballo dei salotti, tutto vezzi e galanteria, un misto di grave e di civettuolo, ora nobilmente cavalleresco ed ora semplicemente cortigiano, tramite d'amorosi sospiri, quando birichino e scherzevole, quando traditore e complice. Tra questi minarti,' ve n' ha un paio a Ciaccona, il cui nome pare che tragga origine da un certo nastro che portavano al collo i giovani eleganti, dai quali era specialmente ballata la Ciacconn, danza che non era però di Corte, ma teneva il posto di mezzo fra le alte e le basse danze. La sua esecuzione era più lenta e più uniforme del Passapied, del quale ci hanno lasciato squisiti modelli i classici compositori, il grazioso e leggero Passapied, che faceva piangere di commozione (oh tenerezza di cuore!) M.me de Sé vigne. Detto che cosa contiene il libro del Gregori mi resterebbe ora d' analizzarlo tecnicamente; ma ciò uscirebbe dai limiti d' un giornale politico e da quelli ... della pazienza dei lettori ... e faccio punto. LUIGI TORRI . UN BUON PRINCIPIO La convocazione degli elettori liberali al Teatro Nuovo, per discutere delle cose comunali, serenamente, senza personalità o vedute recondite, fu iniziativa opportuna e geniale, che deve segnare il cominciainento di uua rinuuovata vita eittAdiva. Tutti i partiti, che tu Italia si costituirone, si agitarono e si dispersero da 40 dAII11 eb )W*0 un medesimo difetto d'origine; quello, cioè, di una preparazione insuflicente. Da questo Vennero le metamorfosi curiose dei Brofferio," dei Criispi, dei N icotera, dei Fortis e forse fra poco dei Sacchi, i quali, critici spietati ed aunuuciatori di novità nei comizi e sui giornali, si tramutarono poi in conservatori ds antico stampo, appena arrivati al potere. 11 pubblico li applaudì ugualmente per guaitovi tempo, senza accorgersi di esser dinanzi ad un cambiamento di uomini e non di cose. Ma tali esempi, che noi prendiamo ad prestito dall' alto, perché noto e visibile a tutti, sono troppo ripetuti, perchè si debbano imputare agli individui, anziché all' ambiente; e se a conto limale si deve riconoscere, che dalle adunanze popolari in 40 anni sono sorti uomini, ma non idee nuove, è pur necessario constatare, %le i partiti, sedicenti più avanzati, non seppero formulare un programma., il guaio contenesse in se il germe fortunato dell'avvenire e del trionfo. Chi è stato presente a molte riunioni elettorali, senza appassionarvisi tanto da perdere il proprio spirito di osservazione, può certo riassumere le sue impressioni constatando, che in tali circostanze tutti i partiti popolari, liberali o conservatori si somigliane stranamente. L'orecchio è colpito dalle medesime frasi preparate a tavolino; le spese della serata sono fatte dalle solite parole libertà e disinteresse, avvenire del paese, amore per il popolo e così via ; pur troppo, 1 oratore che ha più largo gesto e minore scrupolo nel prometter mari e monti è l' eroe eftiinero della riunione. Le elezioni fanno poi l'effetto della caffeina sopra una circolazione depressa; multi si affannano, si appassionano, senza saper bene neppur essi stessi il perché, e poi tutto ritorna presso a poco allo stato di prima, qualunque sia stato il partito vincitore od il soccombente. Gli eletti, per l' impulso ricevuto si credono in dovere di bezzicarsi un po' più a lungo Ira loro ; ma poi, via via che si conoscuuo trattano, si accordano, si addolciscono, finché ritorna il periodo elettorale e si ricomincia da capo. In questo processo di esosmosi e di endosmosi fra eletti ed elettori le idee, invece di chiarirsi, si intorbidello. Coloro che sono rappresentanti dei partiti, rimasti al di fuori, non tardano ad accorgersi dai primi saggi anatomici sui corpi politici od amministrativi, che in realtà la forma esteriore 'la una intima e non pensata connessione con la sostanza interiore; si trovano perciò in contrasto fra le proprie promesse avventato e la coscenza nascente delle difficoltà da sormontare, per dirigersi verso il nuovo e l'avvenire; l'amor proprio offeso, i legami col passato ed il dubbio presente fanno capir loro troppo tardi, che la vita pubblica è cosa ben differente dall'eleggere. Così accade, che gli elettori sono spesso scontenti per le delusioni provate ed i rappresentanti si trovano nel bivio, fra modificare le proprie vedute e sostenerle con affievolito convincimento. E' perciò che, quando le elezioni non sono la resultaute di idee lungamente dibattute nei comitati e di una scelta fra coloro che si sono preparati con studi speciali a sostenerle, rimangono una fatica inutile, una gara fra i soliti orgauizzatori di partiti, i quali, non avendo denari per occuparsi di cavalli o di biciclette, prendono la lotta elettorale per uno sport qualunque. I socialisti hanno già dimostrato più volte di capire, che la vita pubblica non può essere altro, che uno studio specializzato. Gli altri partiti invece, compreso il nostro, hanno coufuso la elezione, che. e il mezzo, col fine stesso politico od amministrativo; e perciò si è avuta una ricca collezione di persoualità, di consorterie alla caccia del potere e di errori per incapacità degli eletti. Così abbiamo visto bene spesso, anche a Pisa, partiti coinpasti di persone, che dovevano esser meravigliate esse stesse di trovarsi insieme oppure uomini in contradizione con sA stessi, poichè l' auto-dichiarazione di principi amministrativi e politici era in contrasto con 1' intimo loro convincimento. Io credo infatti che, fra coloro i quali sono contenti di chiamarsi liberali ed uomini d' ordine, vi sieno molti che non rifuggono dalle più ardite riforme, evoluzionisti convinti, pur riconoscendo, che anche il progresso determina il proprio moto a seconda dell'ambiente e delle condizioni di fatto. D'altra parte fra i così detti radicali si trovano alcuni, che hanno formato organicamente la loro convinzione con indirizzo moderno di studi e che pur sono costretti a stare con altri che, dandosi nome di repubblicani, credono basti ciò per far violenza alla propria intima natura di conservatori o con uomini attaccati più che ad ogni altra cosa a vecchi pregiudizi, a sillabi e regole immutabili, i quali rappresentano lo stile barocco nella politica. Gli esempi di tutto ciò abbondano nella recente vita pubblica cittadina. L' unico bilancio comunale compilato dai popolari non era in fondo diverso da quello, che avrebbe potuto presentare un giorno o altro il senatore Dini, se fesse rimasto a capo di un partito vincitore. Qualche servizio pubblico di più, qualche imposta di più e niente altro. Ma, seguendo le discussioni del Consiglio comunale, vi sarebbe ben più da meravigliare. E noto per esempio che nel programma minimo dei socialisti si propugna la umuicipalizzazione dei pubblici servizi, seguendo il concetto, che il Comune come rappresentante della collettività cittadina distribuisca pane, acqua, luce e così via. Ma questo concetto, logico nel pensiero socialistico, suppone, che la distribuzione sia fatta gratis o, tutto al più, a prezzo di costo. Invece la municipalizzazione, come è oggi intesa dai conservatori, non è altro che Ulla speculazione fatta dal Comune, ossia una imposta speciale, che con parola più antica e più esatta potrebbe chiamarsi monopolio. Per ragioni puramente finanziarie una tale forma di imposta acconsentiamo, che possa sperimentarsi e vi si adattano, per necessità, anche coloro, che per _ ,,oggoi!"-—aiar principio sarebbero contrari ai monopoli. Ma che deve dirsi dell'entusiasmo, che dimostrano i popolari (e specialmente i repubblicani) per questo ritorno puro e semplice a forme di tasse, che i nostri nonni credevano destinate a non tornare mai più? E' dunque evidente, che tutti gli attuali partiti cittadini rappresentano una confusione di idee, anzichè pensieri armonici e determinati; e noi crediamo che ciò dipenda sopra tutto da un generale errore di metodo, per il quale tutta l' attività cittadina si esaurisce in pochi giorni nel fatto della elezione. Il suffragio universale suppone invece una relazione fra eletti ed elettori non saltuaria, tua continua, una discussione più larga di quella che può farsi nella sala del Consiglio comunale, una preparazione assidua e costante. La ricerca dei candidati nel periodo elettorale è pericolosa e difficile; e nel miglior caso se è affrettata non può dare che uomini, i quali abbiano mostrate le proprie attitudini generali, ma non la vera preparazione occorrente per la vita pubblica. Fu dunque altamente lodevole il pensiero della riunione, che ebbe luogo il 26. decembre al Teatro Nuovo. Furono presenti infatti oltre 200 cittadini, ossia un numero molto superiori a quello che si poteva sperare e la discussione fu larga e serena. Nelle future simili adunanze tutti coloro, che hanno amore e sentono attitudini per la vita pubblica, potranno presentarsi, interrogare e far proposte e da là è lecito sperare, che possa sorgere una vera e propria compagine composta sopra tutto di giovani volenterosi e preparati ad amministrare il Comune e la Provincia. Così soltanto si può sperare nella formazione di un partito per selezione, al cospetto del pubblico e capace poi di combattere non già questa o quella consortene, ma tutte quante le pericolose congreghe, che sotto colore politico od umanitario, si organizzano in segreto per sfruttar le elezioni e pog proprio esclusivo vantaggio. NELLOjo li'e schai s au pc o - Por 01 Stildoliiidoll'Allstrid Ci viene comunicato/con preghiera di pubblicare: L'eco dolorosa della malvagie brutalità cui furono sottoposti i nostri CO azionali ad Insbruck e che si ripercosse per tutt l'Italia, suscitando dovunque gagliardi fremiti di s patia, impeti generosi di sdegno in quanti hanno ente e cuore italiani, non si è ancora spenta neglauuni nostri, anzi si è rafforzata all'annuncio di lavi e più recenti soprusi. Contro i nostri co azionali, cui è colpa l' essere italiani, è delitto it's irlo, si è impegnata, atroce ed inumana, una guernad oltranza: Slavi e Tedeschi coalizzati, protetti dahro governo, lottano contro di essi; calpestato ogiqiiù sacro diritto, vilipeso ogni patriottico sentinaeutsi tenta ora di strappare dal loro cuore l'ultimo tigio d'italianità che rimanga, la lingua, e si negai essi persino l'istruzione, non concedendo nessunifnive csità italiana, e non riconoscendo validi che titoli conseguiti in quelle austriache, cui però stnde loro impossibile l'adito colla violenza. Ma sinora l'Idea trionfato della Forza, ed alle lucide e fredde bahitte austriache ha risposto lo squillo fatidico dei triottici inni, ammonente che «nella !ria d.el Rossetti non sirla che italiano »; intorno a Dante cR par ch' aspetti, a Trento „, si stringono falangi aiose di giovani ardenti anelanti a lotte gloriose, di echi cui il tempo non fiaccò la forte fibra, decisi difendere sino alla morte quel prezioso ed ulthnotaggio. Davanti a tanto >h:a fermezza, a tanta abnegazione, è doveroso tutti il porre in opera ogni mezzo per aiutareiostri sventurati compatriotti; laonde il Comitatoniversitariu che, prendendo occasione dalle recenúme dolorose brutalità di Junsbruck, si è costita senza distinzione di colore politico, allo scopo tfaiare un' agitazione studentesca che fosse come lama scintilla da cui poi dovesse scoppiare, potentela sua unanime manifestazione, una elevata, dignii protesta per parte di tutti gli incoraggirdalle lodi della cittadinanza e della stampa plaute, dalle numerose adesioni che da ogni parte smanie, ha stabilito che domenica 11 gennaio ad or, precise :nel maggior teatro della città, sia tenuta prof. Lessona, che con nobile entusia ha assunto il difficile compito, una conferenza, cissisteranno le paotabilità ed associazioni cittadinonchè vari senatori e deputati. Ma, pari alla gzza ed alla nobiltà dell'idea, deve riuscire queaffermazione, monito severo al1' alleata Austria,no affettuoso di solidarietà e di ammirazione ai d sventurati compagni. Pisa - nel cui seno sempre iitò feconda ogni nobile aspirazione - rispondenIsiastic amen te all'appello rivoltole in nome dei Led se ntimenti, e vorrà prestare il suo valido ,g g io in un' opera così altamente patriottica e nazp. IL COMITATO. .NB. - Chi desidie biglietti d'invito può ottenerli inviaado la propurta'di ■zisita ai membri del Comitato, sigg. Bolr3usi, Cameo, Mulassano, flocca, Taiani, Vaselli, da sede centrale del Comitato presso il sig. A.izzari, Via S. Bibbiana, 10. NOTiD' IGIENE IL 0_.&.;:E3 II_J _IIJ 0_ Domina ora leitta nostra una epidemia discretamente seria dbillo, ia quale indusse l'autorità ad ordinare, marovvidamente, la chiusura delle pubbliche scuola sarà fuor di proposito interrompere momentan‘ l'argomento, già in parte svolto, della tosse, per - due parole su questa infezione, e cercar di conre qualche pregiudizio che vige ancora fra i pc a proposito della sua cura. Il morbillo e malattia infettiva, data cioè da qualche germe.bs, che però fino ad ora ci è assolutamente stento. Non vi può essere alcun caso di morbillo, sefo non è trasmesso da qualche morbilloso. Se ksse liberare in tin solo istante tutta la terra Lorbillosi, forse si estinguerebbe questa antichi malattia. In certi paesi, in certe isole lontane ano consorzio, si poterono osservare lunglitriodi liberi dall' epidemia: così è notissimo l' delle isole Faroi; che restarono affatto immuit orbillo per circa sessant' anni, linchè vi app el 1864 un inorbilloso: in quese epoca amn in brevissial'ora tutti gli ottomila abitanti, 1 i vecchi di oltre sessant'anni, che ats.o~insullea 11~111~11111.- - -- 11~1~011.11■- 1' avevano già superato una prima volta nella loro infanzia. Poiché l'aver superato uua volta l'infezione conferisce una immunità quasi assoluta da qaalsiasi recidiva. 11 morbillo è una malattia di tutte le età, e se si vede generalmente nei bambini, gli è per la ragione semplicissima che è quasi impossibile arrivare un po' avanti cogli anni senza essersi contagiati, e senza aver quindi presa la malattia. Nessun uomo va immune da tale infermità, non solo, aia è facile la propagazione del contagio, sia col mezzo delle persone, sia col mezzo degli oggetti rimasti a contatto degli ammalati, sia forse (per quanto non sicuramente) col mezzo del!' aria. Dato ciò, sarebbe evidentemente inutile, o quasi, cercar di premunire i propri bambini dal morbillo: tanto, una volta o l' altra devono subirlo! Ma non è sempre indifferente, od inudle, la precauzione: poichè si danno epidemie, od epoche dell'anno, in cui il morbillo ha un decorso più grave, ed in cui fornisce una mortalità maggiore, e viceversa. Così ad esempio nell'inverno, in cui sono più facili le complicazioni polmonari, e ueir estate, in cui più facilmente si vedono i disturbi dell'apparecchio digerente, il morbillo rappresenta un pericolo maggiore, che non nelle altre stagioni. Perciò avrebbero torto le nostre popolazioni se non si studiassero (almeno dove ce n'è i mezzi) di preservare in questo momento i bambini più gracili dall' infezione, per lasciarli piuttosto, magari espressamente, a contatto con qualche morbilloso, per contagiarli, in una stagione dell'anno più favorevole. In questo momento infatti si osservano abbastanza numerosi i casi con gravi complicazioni, specialmente di bronco-polmoniti, facilitate pure dalla insistente epidemia di influenza, che serpeggia nella città. E credo appunto perciò utile richiamare l'attenzione delle famiglie sulla possibilità di circoscrivere l'epidemia con semplici misure di isolamento, applicabili tanto in casa propria, quanto coli' invio dei malati agli ospedali, od in altre famiglie, dove non ci sia pericoh■ di contagiare altri bambini, o coli' allontanamento temporaneo dei bambini non ancora colpiti. Purtroppo si deve constatare che in questo riguardo gli sforzi delle Autorità non vengono multo assecondati dai cittadini, i quali molte volte non prendono alcun provvedimento profilattico, e qualche volta perfino non chiamano neppure il medico. Fortunatamente, a prescindere da pochi casi gravi o complicati, il morbillo suole guarire senza bisogno di medici rié di medicine. Bastano le semplici regole igieniche e dietetiche. Riguardo alla dietetica, non è più il tempo in cui si rimpinzavano gli ammalati di alimenti, per renderli più resistenti alla malattia: anche il più incolto dei profani sa che i processi digestivi in tutte le malattie infettive sono più o meno profondamente turbati, e che un eccesso di alimentazione rappresenta una causa di aggravamento della malattia. Ormai è entrata nella coscienza del pubblico la persuasione, che la migliore alimentazione dei malati è quella liquida, principalmente a base di latte. Il latte infatti è in pari tempo alimento e medicina, e non può dare origine a fatti di perniciose putrefazioni int •sti nal i• Dove sussistono invece ancora dei pregiudizi dannosi è sulle applicaeione delle regole igieniche. Così taluni credono ancora pericoloso all'ammalato morbilloso il contatto dell' aria: e tengono così il bambino involto in panni sudici, pel timore ch'esso infreddi nel rimutarli ; o chiudono ermeticamente le porte e le finestre, obbligando il piccolo paziente a vivere in un'aria viziata, mefitica, che gli avvelena il sangue ed il sistema nervoso. Aria pura, frequentemente ventilata, è invece necessaria: il che è tacile ottenere, anche senza venir meno al precetto di h') pedire i troppo rapidi squilibri di temperatura. Ed è pure necessaria la più diligente nettezza del corpo, e delle vestimenta, come è urgente provvedere alla costante nettezza dei vari orifizi del corpo, specialm .nte della bocca, del naso, degli occhi. — Se una cosa va limitata nelr ambiente dove vive il morbilloso, questa è solo la luce: poiché essa riesce molto molesta al malato, a motivo della congiuntivite, che accompagna costantemente il morbillo. Infine un altro grave pregiudizio ostacola spesso nello famiglie la libera esplicazione dell'opera del medico: questa è una specie di.... idrofobia, ossia la paura che il bagno generale possa portare dolorose conseguenze ai piccoli malati. Il bagno, invece, tiepido, o raffreddato, o con spruzzature fredde, è senza dubbio una delle armi più potenti di cui possa disporre il medico, nella cura delle più serie complicazioni o dei sintomi più minacciosi del morbillo. Esso certamente deve essere applicato solo dietro l' ordine, e sotto la sorveglianza, del medico. Tuttavia è bene che i profani ne conoscano la utilità., perché essi non abbiano ad opporre alcuna contrarietà, quando lo sentono consigliare dal medico curante Tante altre cose si potrebbero dire su questa malattia. Ma sconfinerebbero facilmente dai limiti di uno scritto di igiene popolare. Tuttavia potremo ritornare sull'argomento, Se le fasi dell'epidemia Io faranno desiderare: o ne riparleremo, se in qualche altra circostanza ci si occuperà di malattie infettive. A. CAVAllANI. di Famiglia al nome di ciascuno offerente o di chi lo rappresenta. L'offerta annua che ciascuno intende di fare dovrà essere notificata sollecitameute al Comitato composto dei signori avv. Antonio Giraldi, Giulio Morelli e V. Terreni segretario. Peeel 01 § (2) [Silvio]. — 11 nostro Consiglio comunale ha fatto una buona scelta eleggendo il dott. Marini segretario capo: è un giovane distinto, cortese e colto che nelle amministrazioni di Pisa e di San Giuliano ha lasciato simpatico ricordo o vivo desiderio di sè. • I clericali si agitano: al Consiglio domandarono ii voto contro il divorzio e fu loro risposto picche. Allora, impermaliti, incominciarono a protestare contro i voti ed i saluti al Re nelle fausto ricorrenze. Si può essere più sciocchi di così'? Contro tanta petulanza sarà bene che insorga compatto e concorde il paese che ha spirito liberale: la Prefettura poi agirà correttamente se come ai repubblicani od ai socialisti proibirà anche a questi agitatori le dimostrazioni più ferocemente antimonarchiche a cui si abbandonano. liathatica (31) [lpsilon] — Puree sepulto ! Così si dice ormai per il tram che avrebbe dovuto percorrere l' ubertosa vallata dell'Era. Sembra che tutti i prew.rativi ameni sieno stati effimere chimere dileguantisi nell'aria come tenui nebbie. Auguriamoci che l'anno nuovo sia foriero di realtà, non di lusinghe ! n L nostro Municipio, per uniforuaarsi agli ultimi suggerimenti del Ministero di Agricoltura. Industria e Commercio, ha impiantato un riuscitissimo registro anagrafico « Sistema Staderini » compiuto con la maggior precisione ed eleganza dal solerte segretario sig. Eugenio Gualandi, il quale è stato compreso fra i premiati nelle operazioni dell'ultimo Censimento, come lo fu in quello del 1881. Alr ottimo funzionario i nostri sinceri encoini. S I=' CD 1=k. Il premio di Pisa nelle corse al galoppo. il giorno 31 dicembre sono state chiuse le iscri- zioni per il PREMO DI PISA. Sono stati inscritti: Rinaldina di Aventi-Santiiii, G-uiriot della scuderia torinese, Rolandina di sir Goodluck, Mambuno di sir Goodluck. Flavia dei fratelli Gallina, Licia dei fratelli Gallina, IV econti di sir Rholand, Roma, Appia e Spartano di sir Rholand, Juan Jose, Pretoria, Bordona, tutti di sir Harbert, Pacifico di G. Rook, Attilio di G. Rook, Brunilde e Catium di Bocconi Dall' Acqua. DOTT. N. CAMPI PISA — Via Vittorio Emanuele, 11, p. 2. — PESA. Riceve li mercoledì e il sabato 1aile ore 9 alle Il. Visite gratuite ai poveri il salpato dalle ore 8.30 alle 9. Telegrammi: Balt. Campi - Lhorna. INCANDESCENZA A GAS G. CH I ELLIN I Phia — Via del Monte — Pisa Fornitore della 111.11.11111111V117.1101E PURIMI.114'11. PUNCH AL MANDARINO GnstokAssimo e molto profu ma o. PREFERITO DALLE SIGNORE. Specialità della Premiata Distilleria del Cavaliere A. VACCA - 1.1110,--1NO. •• • Camiciette di Seta da Fr. 4,70 piú — 4 metri - franco di porto e dogana a domicilio. Campioni a volta di corriere nonché camlì pioni della "Illenneberg-Seta., in nero, bianco e colorato a partire da fr. 1,10 sino a fr. 29,30 al metro. — t ntentlea soltanto Ne comperata direttamente dalla mia era. G. HENNEBERG , Fabbricante di Seterie (forgi. L e IL) :AMIGO. AOLO BENVENUTI OROLOGERIA - GIOIELLERIA PISA - Borgo Largo - PISA. Oggetti per regali ultima novità. 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CARINI M CLEIg della Società Piemontese Su e già Dell la Provincia LA LATTERIA PARDELLI Patata (I) [Nullus]. — Per l'opera benemerita del sig. Sindaco di q lesto Comune e del comm. conte Alfredo Agostini-Venerosi-Della Seta, sono state inza-prese trattative colla Società dei Telefoni per l' itnpanto a Palaia, e nelle frazioni più importanti, del servizio telefonico interurbano. Le spese per un tale impianto sono state concordate nella somma di L. 500 annue, da corrispondersi alla Società per il corso di anni 5, somma assai meschina di fronte al massimo beneficio che le popolazioni vengono a risentirne. E poiché tale spesa non verrebbe consentita dalle risorse del bilancio Comunale. sono sorti in questo capoluogo, e nelle frazioni di Marti, Montefoscoli e Forcoli, appositi Comitati creati dal Sindaco, allo scopo di raccogliere offerte volontarie fra i cittadini « come è stato praticato noi Comuni vicini » per non vedere abbandonata l'attuazione di si nobile iniziativa. Per facilitare l'esazione di tali offerte sarà provveduto alla inscrizione delle medesime e per il solo periodo dei 5 anni suddetti, nel Ruolo della Tassa mulir numczo - GOLA 1120 Sede in Torino - Stabilimenti a S. Marce! (Val cf Aosta). Esclusivi rappresentanti e depositari per Pisa e Prov. GIOVANNI BAllELL E COMP. (Barriera 1r. Emanuele). Prezzi da non temere concorrenza! Il Carburo di Calcio della spett. Società Piemontese è indiscutibilmente superiore a qualsiasi altra marea. La sua resa è reale garantita di LITRI 300 PER Lit Vertenza dei gazisti.— Sabato scorso fu definitivamente sistemata la vertenza fra il personale del gaz e la società che ha concesso agli impiegati lire quattordicimila. L'assemblea dei gassisti ratificò alla unanimità l'operato della Commissione della quale era a capo il signor G. A. Del Grande, e votò ad essa un plauso, acclamando altresì ai suoi avvocati prof. Zerboglio, avv. Lecci e prof. Pozzolini. Di più essa, nella istessa seduta nominò soci benemeriti dell' associazione fra i gassisti i signori professori Zerboglio e Pozzolini e Presidente onorario benemerito l' avv. Lecci che era già socio benemerito. Il personale poi ringrazia sentitamente gli egregi sigg. avvocati suddetti, i quali portarono nella vertenza il loro contributo d' ingegno, rifiutando qualunque compenso, Nel Consiglio Pilinperlore di sanità. — Con decreto reale sono stati nominati i membri del Consiglio Superiore di sanità per il triennio 19031905 ; e fra questi è compreso anche l'illustre amico nostro, il prof. Di Vestea. 11. Scuole Tecniche. — Battaglioli, insegnante di francese nella Scuola Tecnica a Pisa, è trasferito a Siena ; De Meo da Treviso a Pisa Baggioni reggente di calligrafia da Pisa a San Sepolcro, e Mungai da San Sepolcro a Pisa Crevaro insegnante di disegno da Cefalù è trasferito a Pisa. — Consigliamo tutti i nostri lettori a leggere l'importante articolo sulla malattia che ora angustia gran numero di bambini e che ha dato luogo all'ordinanza della chiusura delle scuole da parte dell'autorità scolastica comunale, articolo che abbiamo domandato alla bontà del nostro valoroso collaboratore prof. Alberto Cavazzani. Cose della Banca fallita. — Alle numerose adunanze per discutere intorno al concordato del 25 per cento proposto dalla Banca di Firenze ai creditori della Banca Pisana pare che succeda ora la pacata e serena discussione. Molti fra i creditori riaccarezzano l'idea del consorzio che già fu da noi propugnata. In attesa dì una risoluzione o di un' altra, pubblicheremo domenica ventura un articolo riguardante la Banca Pisana ed i creditori, che ci ha — — OGNI KILOGRAIVIVINO. promesso persona competentissima in questa materia. Acquistate dunque solo il CA_1E,I3U1AD della socinnr.k. F'IlEMONTUS ma non è difficile che si convertano presto in realtà. servirete bene i vostri clienti e ne avrete grandi vantaggi: — 1. nei prezzi; 2. nella qualità perchè il detto Carburo, essendo di un rendimento di gas superiore alle altre marche, basta caricare i generatori dei gazogeni con un quarto di meno in quantità. I2otere11e Bibliografiche Le Conferenze di Toriek. Livorno, Giusti 1903. L. 1,20. Chi non ricorda Yorick (al secolo avv. P. C. Ferrigni); il quale fu uno dei più arguti umoristi italiani; e gli articoli del quale, sul Fanfulla, han formato per anni ed anni la delizia del pubblico italiano? Le conferenze di lui (.1 Bottoni, Il Pubblico, La quadratura del Circolo, La Fotografia, Per i vecchi marinai) furono altravolta pubblicate in opuscoli separati; e tali opuscoli sono oggi diventati rarissimi. Oggi tali conferenze, rnercè la memore pietà dei figli di Yorick, e mercè la solerzia di Raffaello Giusti, appaiono riunite in elegante e nitido volumetto, a cui il pubblico farà certissimo ottimo viso. Sono quasi duecento pagine, fragranti di arguto umorismo; pagine da cui si sprigiona il riso sano e lieto, di cui Yorick aveva il segreto; quel segreto che oggi purtroppo molti rimpiangono ma neisuno sa ritrovare. Ad ogni riga, si può dire, il frizzo, il paradosso, la celia fan capolino; e in mezzo alla celia e al paradosso, quanta vena di limpido buon senso e di bo nada filosofia! Piè del Ponte Gli auguri' di capodanno. -- Il Sindaco si recò il giorno di giovedì, 1.° gennaio, a S. Rossore ad inscriversi nel registro per gli augurii ai Duchi d' Aosta. Il Sindaco e la Giunta si recarono nello stesso giorno a salutare il Prefetto COMITI. Gasperini che restituì loro la visita. Ed il Sindaco, inoltre, portò come augurio di capodanno la carta da visita al deputato del collegio on. prof. Battelli che il giorno dopo restituì la visita al Comune. La nera degli Asili infantili di Ca•ità. — Nelle quattro sere di fiera alla gara di at- tività dimostrata dai componenti il Comitato e dalle signore ispettrici degli Asili ha corrisposto egregiamente il sentimento filantropico della cittadinanza Ulaft festa di banabini.— Per ora sono voci, li Patronato per gli alunni poveri delle scuole ha in animo di apparecchiare una graziosa festa da ballo per bambini e per bambine e da darsi a beneficio della simpatica istituzione. Riuscirebbe davvero una impresa graziosa cui non potrebbero mancare l'adesione e l'incoraggiamento dei grandi per lo scopo nobilissimo e per un sentimento di affettuosità verso i piccoletti. 'Vetture pubbliche. — Tutti i concessionar1 delle licenze per tenere in circolazione vetture pubbliche nel territorio comunale di Pisa hanno l' obbligo di pagare nelle sottoindicate epoche le seguenti tasse : Per le vetture (diligenze) comprese nella 3.° categoria la tassa annua di L. 20 per ogni vettura da pagarsi in due rate di L. 10 ciascuna, nei primi dieci giorni di gennaio e di luglio 1903. Per le vetture appartenenti alla 1.a categoria, una tassa di L. 4 e per quelle appartenenti alla 2.° categoria una tassa di lire 92 all' anno, da pagarsi per ogni vettura. Per ogni vettura (omnibus) una tassa annua di L. 10 se appartenenti a comunisti e di L. 30 se appartenenti a non comunisti. Le tasse per le vetture di 1.° e I' categoria e per gli omnibus, dovranno essere pagate nei primi dieci giorni del mese di gennaio 1903. I concessionad che non eseguiranno il pagamento della tassa in conformità del suddetto regolamento incorreranno nella perdita del permesso che dovrà depositarsi nell'uffizio di Polizia Municipale. Leva militare.— Tutti i cittadini dello Stato, o tali considerati a tenore del codice civile, nati tra il 1. gennaio e il 31 dicembre 1885, i quali hanno il domicilio legale nel territorio di questo Comune, sono in obbligo di domandare entro questo mese la loro iscrizione sulla lista di leva e di fornire gli schiarimenti che in questa occasione potranno essere loro richiesti. Gli inscritti di leva che avessero diritto alla terza categoria non potranno ai termini di legge ottenere questa assegnazione, se il loro titolo non sarà comprovato avanti il Consiglio di leva mediante la presentazione di tutti i prescritti documenti pienamente regolari e completi durante la sessione della loro leva. :Saffrii"a« Affil~1~1~~dbli ' Alla scuola festiva per le taglie dei popolo dove ricominciano i corsi oggi 4 gennaio, le lezioni di lavoro femminile impartite dalla egregia signora Anita Niecolini, saranno rese più utili e più pratiche per il regalo d'una macchina da cucire offerta spontaneamente dal nostro bravo e buon concittadino, sig. Francesco Manfredini. Oltre quelli della Associazione e della direzione egli si merita. i ringraziamenti delle 300 alunne frequentanti la scuola, le quali è bene sappiano fico da ora che il regalo del Manfredini, cioè la macchina da cucire, sarà uno dei premi che, alla fine (giugno prossimo) di questo corso, si daranno alle più assidue e diligenti tra loro. Alla Fratellanza - Le elezioni generali per il rinuuovamento del C.onaiglio direttivo, hanno dato il resultato seguente: presidente Bellini Andrea, vice presidente Marrazzini Giovanni, segretario amministrativo Arieti Angiolo, segretario contabile Sbrana Alfredo, cassiere Del Guerra Alberto, provveditore Ciabattini Giuseppe, consiglieri Ganepa Vittorio, Landucci Iginio, Papi Augusto, Petrucci Coshno, Malpensi Carlo, Nuti Giuseppe, Sivieri Francesco, revisori Renai Renato, Venturi Pietro, porta bandiera Pilla Leopoldo e Consani Basilio. Tutti quei signori, ai quali col 1. di Gennaio è scaduto 1' abbonamento al nostro giornale, son pregati a rinnuovarlo, indirizzando una cartolina vaglia di Lire 5 all'Amministrazione del PONTE DI PISA. Esenzione dalle visite. — Segue la nota degli oblatori per l' esenzione dalle visite di Capo d'Anno a beneficio degli Asili Infantili di Carità: Emanuele e Andrea Carneo L. 5, Dott. Gino De Rossi 3, Cesare e Mary Nissiin 5, Alberto Federighi 5, Dott. Vittorio Luzzatti 2, Nomi Shnonelli Gattai 1, Presidente del Tribunale 5, Dott. Alberto Cavazzani 5, Benassi Ing. Icilio 2, Dott. Giulio Anzillotti e Bice Anzilotti Bellocci 2, Giulia Nissim 5, Tenente colonnello F. Grillo 2, Seleue Sai teschi 5, Prof. Filippo Palleschi 5, Prof. Giuseppina Sgarbi Palleschi 1, Alessandro Nissim 5, Conte Carrnignani 5, Prof. Angiolo Nardi Dei 1,50, Virginia Nardi-Dei 1,50, Prof. Giuseppe Tusini 5, Comm. Gasperini, Prefetto della Provincia di Pisa 100, Vittorio Nissim 5, Ing. Odifredi 2, Giovanni Bazzell l. — Incasso precedente L. 12. — Totale L. 2SO. E li Consiglio scolastico? — Il giorno 16 ottobre 1902, il Consiglio comunale nominò il Direttore generale delle scuole elementari, due direttori didattici e 24 insegnanti, i quali ultimi, fino dal 4 novembre successivo, — col consenso della superiore autorità — furono chiamati a reggere una scuola. Siamo già nel 1903 e il Consiglio scolastico provinciale non si è ancora adunato per approvare quella deliberazione, e i 24 insegnanti non sono perciò ancora iscritti nel monte pensioni comunale. Se sia l'ora di adunarsi e di provvedere ai non trascurabili interessi dei nuovi nominati, lasciamo giudicare agli stessi signori Cornponen.i del Consiglio scolastico. Onorificenze.— Dai giornali di Venezia e di Ferrara apprendiamo con vivo compiacimento l'onore toccato ai fratelli di un nostro egregio collaboratore. Il prof. Emilio Cavazzaui, insegnante di fisiologia nell'Università di Ferrara,ha vintoti coucorso di quest'auno al premio 13o.urceret dell'Accademia di Medicina di Parigi di lire 1200, con una memoria sui centri vasodilatatori dei vasi del cervello. L'altro giovane, il signor Costantino Cavazzani ha ottenuto uua.borsa di studio di 5000 lire annue per un triennio, per perfezionarsi nella pratica Commerciale in China, a Canton. Il concorso era per cinque borse all'estero, istituito dal Ministero d'Industria e Commercio. I concorrenti furono sette. Di questi uno solo fu giudicato meritevole della borsa, ed ottenne il massimo dei punti. Questi è il giovane Cavazzani, licenziato dalla R. Scuola Superiore di Commercio di Venezia. Rallegramenti ai due valorosi, ed al nostro amico prof. Alberto Cavazzani, ormai nostro concittadino e medico tanto stimato della nostra città e del nostro Spedale. Per l'esposizione di lIlliiio. — II Comitato esecutivo della Esposizione di Milano del 1895 ha pubblicato il programma di concorso per il progetto architettonico generale della mostia fra gli artisti italiani, progetto da presentarsi entro il 31 marzo 1903. Ancora da un Albero di Natale. — Il Comitato per l'Albero di Natale a Baibaricina, a Porta Nuova ed a Porta a Lucca, prima di sciogliersi, nella sua adunanza di lunedì sera deliberò un voto di ringraziamento al circolo l'Arena ed al Magazzino Cooperativo di Porta a Lucca per le loro elargizioni e al Circolo ricreativo di istruzione e di ricreazione ed al sig. Pietro Sbrana di Porta Nuova per avere concesso il Circolo le sue sale per le riunioni ed il sig. Sbrana il suo locale per la distribuzione dell' albero. Concimi chimici. — Gli agricoltori elle amano un copioso e buon raccolto non hanno che a provvedersi dei CONCIMI CHIMICI prodotti .dalla Fabbrica Micheletti posta in Via delle Prata o al suo negozio in Via Sant' Orsola. Cronaca Scolastica STATO CIVILE _ Proposte dell assessore all' istruzione. — Scuole elementari. — Patronato scolastico. L' illustre prof. Lessona ha preparato le seguenti proposte che in questi giorni la on. Giunta prenderà i:, esame, e siamo sicuri che verranno approvate. 1. La femminilizzazione della R. scuola normale; 2. Regiticazione del nostro Ginnasio, che è a un buon punto; 3. Istituzione delle scuole elementari niaschili serali per tutti quelli che non possono frequentare quelle diurne; 4. La istituzione di cinque classi maschili a pagamento col gi.irdino d'infanzia. A suo tempo daremo tutte le informazioni che riguardano questo proposte tanto utili per la nostra città. + Con ordinanza del 1. le scuole elementari del Coniane resteranno ebbi.% fino a nuovo avviso, per causa del morbillo che non accenna a decrescere in qualche frazione. + Il consiglio del Patronato scolastico e i presidenti della diverse commissioni hanno avuto ieri una adunanza p r trattare della refezione scolastica. 1 500 grembiuli da tenersi in classe dalle alunne povere, già tagliati da gentili patronesse, saranno in questi giorni distribuiti alle maestre, perciò vengano finiti di confezionare. , FRes £akruccfie e C5i6tiz Al Rossi. E' aspettata con grande simpatia la-brava compagnia drammatica di Bianca Iggitts, l'attrice appassionata e forte che circonda il pubblico di fascino e di seduzione. Mandolinisti. Quanto prima il Circolo wairdoliuistico pisano darà un Concerto nel salone del R. Teatro Nuovo. I OSURVATORIO liMOROLOGICO - G, L DONATI OOLL.EGIO 'DI S.ANTA. CA.TERIN A. ((1al di 27 dicembre 1902 Barometro medio 760,1 -- massimo 765,7 a di 27 minimo 740,8 a di 30. massimo 13,2 a di 31 -Termometro medio 10,7 minimo 1,4 a di 2. Acqua caduta mdl. 21,2 in ore 12 — Acqua evaporata utili. 1'2,4. al 2 gennaio 1903). Avviso alle Signore Vi è un individuo il quale, dicendo abusivamente « di essere incaricato dalle Dame di Carità, si permette di presentarsi alle Signore con una nota di sottoscrizione intestata a uomo della predetta Società. Ora siamo autorizzati, per parto della l'residetiza delle Dame, ad avvertire che non fu dato a nessuno l'incarico di raccogliere offerte per qualunque ragione o per ciò lo Signore sono pregate a respingere ogni domanda che fosse loro rivolta a nome di quella benemerita Istituzione. (AH HA St.11.111SIT4 in FOlttGGI. Può con opportune miscele e correzioni trarsi di impaccio, far passare bene l'inverno al suo bestiame e trovarselo alla fine in condizioni soddisfacenti e non deperito, quale certamente se lo troverebbe, se, come usano tanti, per rimediare alla scarsità di foraggi, economia volesse dire digiuno! Dieci chili di buon fieno si possono sostituire con a) paglia di frumento chil. 8, buona crusca di frumento 1500, panello di sesamo 1: b) paglia di frumento chi!. 7.500, barbabietole 10, panello di sesamo 1; c) paglia di frumento ehil. 7.500, farinella di riso 1.500, panello di sesamo .1; (i) paglia di frumento chi!. 7..500, panello di sesamo 1, patate 5. Dei panelli spechlinente si deve fare gran calcolo avendo foraggi mediocri, scadenti, potendo essi accrescerne il potere nutritivo. Con panelli, paglia e poco fieno si può costituire una buona razione così: fieno buono chil. 2.60, paglia 8.45, panello di sesamo 1.95: questa razione nutre come 13 chi!. di buon fieno di medica e con qualche risparmio nella spesa. Le risorse non mancano e sono facilmente alla mano di tutti. Ma il miglior modo di trarre il maggior profitto dai mangimi e di potersi anche servire, e con gran vantaggio, di quelli scadenti, è quello di trinciarli e farne delle zuppe. Solamente per virtù di questo mezzo, avendo mangimi per soli 100 giorni, si alimenta Io stesso bestiame per 120 a 130 e dandogli tutto il necessario. Non dimentichiamolo e sappiamo approfittarne. La colorazione del burro in inverno. Il burro in inverno ha un colore più chiaro, quasi bianco, a motivo dell'alimentazione secca delle vacche. Il pubblico non lo gradisce così, credendo che il burro colorato sia di migliore qualità. Bisogna perciò colorare il burro bianco: ma badiamo a non adoprare sostanze nocive o proibite dalla legge. La miglioro è quella conosciuta in commercio col nome di Annatto; si aggiunge alla crema prima dello sbattimento: la quantità è variabile secondo il bisogno. Per sostituire l' Annatto si trovano in commercio dei coloranti gialli: per lo più sommo ricavati dal Ca trame: sono proibiti dalla legge, e non danno una colorazione uniforme in tutta la massa del burro: non adoperiamoli. - Adriano celibe, 65 — Shuoneschi Luigi celibe, 65 — Rossini Bone, nei Gabbrielli, 61 — Cand Giuditta ved. (libelli, 75 — Torni Emma nei Perugia, 46 — Pampaloni Secondo celibe, — Tacchi Ansano vedovo, 88 — Puccini Ferdinando ccniugato, 69 — Cordoni Pahnira nei Galli, 4 i — Meacci-Ranieri coniugato, 52 — Ghelardi M•tria negli Orsi, 80 — Castelverchi Maddalena voi. Bracci, 51 — Casabianca Giuliano vedovo, Billi Egisto coniug., 47 — Federighl Francesco ved., 75 — Manzi Giovanni vedovo, 73 — Guasti Riccardo celibe, 21 — Mediai Laopoldo coniugato, 73 — Gaddilcci Antonio vedovo, 76 — Migliori Rosa nei Pngi, 57 — Bindi Pahuiri vedova Pera, 78. as - Sotto i 5 anni: Maschi N. 11 — Fenuniue N. 4. Radiografia Radioscopia• ALFREDO MORESCIII gerente responsabile I MODELLI BUTTERI CK inalazioni di Ozono por lo malattie delle vie respiratorie. Franclinizzazione. Ragno e Doccia eI'ttroslar* .thsea-fica (per nevrastenie isterismo ecc.). Correnti galvanica e faradica (per nevralgie pa- A. ralisi ecc.). eczemi ecc.). Applicazione dei tt i , enz . n te., g a o Apparecchi di grande intensità, graduabili con assoluta precisione. Correnti ad alta frequenza di Testa e D'Arsotivai (per malattie del ricambio, diabete, gotta, uricemia Raggi X di Roentgen an » ecotiont. » In » »» 2 ( » PISA. presso la Cartoleria Pizzausebil. lanIMINIOMMaMillal~~1 MALATTIE DE111111111\I perfezionato nella Clinica Medica Pediatrica di Firenze diretta dai!' illustre prof. MYA. "USA Via S. AMA:MIO. 34 — PISA - MUSIC mattina, 'AS dicembre, dopo alcune ore di agonia, in seguito ad una caduta dalle scale che le procurò nel sabato notte la rottura della base del cranio, si spense la signora EIUM t PERIEGII 1 - TERIL, un'ottima signora, piena di cuore e di entusiasmi, Che già brillò un tempo nella nostra società elegante per la grazia e l'avvenenza e fu poi molto ricordata per le sventure sue e per le maldicenze degli altri. Ebbe sentimenti generosi, animo aperto e franco, fibra attiva ed alacre: nei comitati di beneficenza portò operosità e zelo non comune: e per la floridezza degli Asili Infantili di Carità, ai quali presiedette con onore per alcuni anni, prodigò cure e sacrifioii con ardente abnegazione e con spirito di filantropia notevolissimo. Libera e schietta, e perciò generosamente irrompente ed entusiasta, adunò intorno a sò calde e tenere amicizie le quali le feoero tante volte parere meno aspre elerooi le ostilità strane di inoltieeima gente. La tragica, pietosa fine di lei riempiè tutti di cordoglio: al feretro (Iella donna, della signora rapita in età immatura alla vita affannosa e combattuta, anche gli indifferenti mandarono il loro saluto di pace e di compianto; ed il feretro passò seguito da uno stuolo reve tento di amici, ricoperto da un numero straordinario di corone e di ghirlande, estremo tributo alla bontà, alla gentilezza alla filantropia! Agli amici, al chiarissimo Prof. Carlo Fedeli per la perdita della sua diletta suocera, ed al signor Pietro Venturi di Porta Nuova per la perdita della sua mamma adorata, porgiamo condoglianze vivissime ed affettuose. I fratelli del compianto EGIDIO GODI sentono il dovere di ringraziare tutti coloro che spontaneamente vollero accompagnare all' ultima dimora l'innato loro fratello. Ringraziano la Società operaia e la Società dei parrucchieri; e speciale riograziaineuto lo rivolgono alla benemerita Compagnia di Puhblic a Assistenza per il servizio prestato. Ringraziano il dottore Ranieri Sainati, medico della Società dei parrucchieri, che per sei mesi amorevolmente prestava l'opera sua con zelo e puntualità. Applicate le Tappezzerie Metalliche smaltate 66 sistema brevettato garantito per evitare ' T.3 M I T) I 'I' A Impianti modello fatti nel l Arti - Esposizione di 'forino - Bagni « La Provvidenza ». di - Caffè Ristorante Signorelli. 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In secondo luogo che leho esperimentate utilissime a dosi diverse, sia nel Catarro eretistico, sia nel torpido dello stomaco, come purè in vari casi di dispepsie nervose per persecuzione cloridrica. Ugualmente efficaci ebbi a riscontrarle in casi di atonia gastrica, di' incipiente ectasia (insufficenza motoriagastrica). Che come coadiuvante nelle cure di talune forme di catarro intestinale cronico le ho impiegate -pur utilmente e del pari in comune alle celebri acque di Montecatini nella terapia di varii stati morbosi cronici del fegato e delle vie biliari, seguatainente in casi di litiasi biliare. Finalmente che ho avuto luogo di verificare là grande efficacia che queste acque dispiegano nelle diatesi mica, nelle sue molteplici 'manifestazioni a forme (gotta'. artriti croniche, reumi muscolari «Onici, renelle, nevralgie da urocrasia, asma etc.). Anzi, anche sotto quest' ultimo punto di vista, io reputo che le Acque di Uliveto siano ineritevolissime di larga applicazione, e che da una più estesa introduzione nella pratica resulterà sempre più la superiorità che hanno su acque congeneri importate dall'estero. Prof. CARLO Fh:InCr.l. - VENDITA DI MACCHINE DA CUCIRE. I -rozzi niii t issim i. panna nomi .....U11~-,.....1~111111111111111•1115~ cale di Bologna, dà lezioni di PIANOFORTE ACCOMPAGNAMENTO. — Rappresentante-Depositario per la Provincia di Pisa eirroitcLungarno Mediceo PISA La Maestra Bice Pardini N'alloggi diplomata dalla Reale Accademia e dal Liceo musi- i atta o oe Palazzo della Borsa, MILANO - Banca Credito Italiano, id. Gabinetto Medico Municipale, id - Ospedale Maggiore - Padiglione Ponti, id. - Hòtel Moderne, id - Palazzo delle Belle diplomato clan' Istituto Musicale Pacini di Lucca dà lezioni di VIOLINO e MANDOLINO, in Et» 811 „ Specialità dello Stalsiliinento Artistico Il Maestro Armando Malloggi e AATRIC Imitazione pia3treile Ceramica col au per cento di econutrita. — Economiche, Igieniche, Artistiche. t nico G. RANCI e O. IvEmico in+Et rtin. Domenica _ GABINETTO COMPLETO di Elettroterapia i - Cronachetta Agraria *e DOTT. Pp PIERINI PISA, Via S. Giuseppe, n. 9 -Tele fono n. 220 Balestri Costantino celibe con Marraccioi Maddalena voi — Manenti Giovanni con Liduini Buoncristiani Bagliori Luisa, cel ibi. MORTI. eressi Francesco coniugato di ittici 65 — eliminassi Teresa nei Cadi. 71 — Logli ristide celibe, 81 — Rocchi Rosa noi Cint 34 — Puccini Cherubino vedovo, 71 — Mazzoni Dm T.0051M° BriACC1 , oàttàleill o. NASCITE Maschi N. 15 — Femmine N. 13 — Nati morti N. O. 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