business plan berretti srl - Dipartimento di Architettura e Disegno
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business plan berretti srl - Dipartimento di Architettura e Disegno
IL CASO BERRETTI BUSINESS PLAN BERRETTI S.R.L. PRODUZIONE DI CAPPELLI PER UOMO SEDE E STABILIMENTO : VIA MARCONI, 90 - 15100 ALESSANDRIA PIANO ELABORATO IN DATA ………………………….. 1 IL CASO BERRETTI SOMMARIO 1. DESCRIZIONE DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE ................ 3 2. IL PIANO DELLE VENDITE ............................................................. 6 3. IL PIANO DELLA PRODUZIONE ...................................................... 12 4. ORGANIZZAZIONE E MANAGEMENT ........................................ 18 5. IL PIANO DEGLI INVESTIMENTI ................................................. 20 IMBASTITURA E CUCITURA ........................................................................ 20 STIRERIA ................................................................................................... 20 FINISSAGGIO ............................................................................................. 21 MAGAZZINO ............................................................................................. 21 AMMINISTRAZIONE................................................................................... 21 6. IL PIANO FINANZIARIO ................................................................. 22 CAPITALE PROPRIO ................................................................................... 23 7. BILANCIO PREVISIONALE E ANALISI DI BREAK- EVEN..... 23 2 IL CASO BERRETTI BERRETTI S.R.L. L’idea imprenditoriale che sta alla base di questo business plan è la creazione di una nuova impresa industriale, con un’attività nel settore della produzione di cappelli per uomo. La predisposizione di questo documento ha lo scopo di evidenziare la concreta ed effettiva realizzabilità del progetto, oltre che di presentare la società di nuova costituzione a potenziali investitori per reperire i circa 450.000 euro considerati necessari per avviare la produzione e la commercializzazione dei primi prodotti e, nel contempo, lavorare alla messa a punto della linea di prodotti completa. 1. DESCRIZIONE DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE L’idea imprenditoriale è semplice ed articolata allo stesso tempo. L’osservazione della realtà moderna ha permesso di evidenziare come il prodotto cappello per uomo sia rimasto pressoché immutato nel tempo in quanto a forme e tessuti. Molte spesso, nell’immaginario collettivo, il prodotto cappello, inteso in particolare come “prodotto di moda”, è concepito come un capo di abbigliamento maggiormente consono a persone di una fascia di età piuttosto elevata. Nella pluriennale esperienza nel campo della produzione e vendita di cappelli, ci si è resi conto dell’esistenza di un vero e proprio “buco” di offerta nei confronti di una clientela di mezza e giovane età. Si tratta di un settore di mercato a forte potenziale di sviluppo, per il quale occorre trovare un prodotto maggiormente rappresentativo dei gusti di questa fascia d’età che mantenga, nello stesso tempo, elevati standard qualitativi di produzione. L’idea che si vuole concretamente realizzare è quella di una produzione di cappelli che, attraverso un campione inizialmente limitato di modelli, sia in grado di indirizzarsi verso una tipologia di clientela ben definita, rappresentata da uomini con un’età compresa fra i 25 e i 35 anni. Si tratterebbe di realizzare cappelli di buona qualità, sostenuti comunque da un prezzo competitivo e contraddistinti da un forte carattere distintivo e da un marchio inconfondibile. 3 presupposti e motivazioni IL CASO BERRETTI La scelta è caduta su una produzione di cappelli di tipo “coppola”, da realizzare utilizzando un tipo di feltro trattato con un processo di lavorazione innovativo che ne determina caratteristiche di impermeabilità e resistenza al di sopra della media. prodotto L’utilizzo di linee e colori nel contempo semplici e particolari consentirà di differenziare il prodotto, oltre che nella qualità intrinseca, anche nella percezione del consumatore. L’iniziativa imprenditoriale verrà realizzata attraverso la costituzione di una nuova società nella forma di società a responsabilità limitata. La compagine sociale sarà inizialmente composta da due soci, Alberto Iotti e Daniele Valentini, la cui presenza e il cui peso saranno forti e imprescindibili, soprattutto nella fase di start up, grazie alla esperienza pluriennale da loro maturata nel settore . La proprietà del capitale di rischio sarà, almeno inizialmente, detenuta dai due soci fondatori, cui verrà anche attribuita l’ amministrazione della società stessa. La forma di società di capitali è stata considerata preferibile a quella di società di persone in considerazione del fatto che meglio si presta, per il genere e il volume di attività, alla particolare tipologia di produzione da realizzare. A ciò occorre poi aggiungere i maggiori vantaggi fiscali per i soci al momento della distribuzione degli eventuali dividendi. Nel contempo, tra le forme di società di capitali, la società a responsabilità limitata si presenta come la forma più agile di gestione societaria, a livello di adempimenti da effettuare, rispetto alla società per azioni. La società non avrà quindi alcun collegamento con strutture societarie preesistenti, a eccezione dei legami con il settore di mercato costruiti nel tempo da parte dei due soci. Come società di nuova costituzione si troverà, quindi, in una posizione privilegiata per sfruttare le opportunità di cui più sopra si è fatto cenno, grazie all’esperienza settoriale dei suoi fondatori e ai vantaggi intrinseci dei suoi prodotti. In base alle proiezioni finanziarie elaborate in dettaglio più avanti, con un finanziamento iniziale di 450.000 euro la società sarà in grado di generare profitti fin dal primo anno, che garantiranno quella solvibilità in grado di fare rientrare i mezzi finanziari dell’investimento fatto nella società stessa dagli investitori. 4 forma sociale IL CASO BERRETTI La società sarà denominata “ B E R R E T T I ” e avrà sede nel nord Italia, in Piemonte, dove il socio Iotti ha maturato la sua pluriennale esperienza di artigiano del settore. Più precisamente, la sede e lo stabilimento saranno ad Alessandria, dove nella prima periferia della città è già stato individuato un capannone industriale adatto al futuro svolgimento dell’attività. La zona si presenta facilmente raggiungibile sia per gli automezzi (autovetture o autocarri) provenienti da strade statali circostanti o dall’autostrada, sia per chi proviene dalla città, a cui è collegata anche da mezzi pubblici. Come accennato in precedenza, tutto il progetto trova fondamento nella esperienza pluriennale di lavoro dei due soci fondatori, che intenderebbero avviare la promozione e la vendita del prodotto a partire dall’area geografica all’interno della quale hanno da sempre svolto la loro attività, di produzione l’uno e di agenzia l’altro, ossia nell’ Italia settentrionale. Più precisamente la vendita potrebbe essere proposta inizialmente a quei negozianti con cui i due soci hanno spesso intrattenuto in passato rapporti commerciali, mantenendo, comunque, come obiettivo a breve-medio termine quello di espandere l’attività fino a coprire l’intero territorio italiano e, progressivamente, esportare all’estero i capi di maggior impatto. Per la tipologia di produzione che si andrà a realizzare, un elemento essenziale è costituito dalla competenza specifica in merito al processo produttivo. La produzione di cappelli di elevata qualità è infatti prerogativa di pochissimi artigiani. Alberto Iotti può essere considerato uno di questi, data la sua ormai trentennale esperienza nel campo della produzione di cappelli nella zona piemontese, dapprima all’interno di piccole botteghe artigiane e successivamente all’interno di due tra le maggiori imprese del settore. Non meno importante, per un prodotto che si propone di qualità, è la collocazione sul mercato in esercizi commerciali di sicuro riferimento per il target che si vuole raggiungere. La pluriennale esperienza e il grado di conoscenza del settore di Daniele Valentini, da 20 anni agente per il nord Italia della maggior impresa italiana produttrice di cappelli , potranno fornire all’attività da intraprendere quello sbocco commerciale iniziale consono all’immagine di qualità che si vuole conferire al prodotto e che, gestito con lungimiranza, sarà propedeutico al futuro ampliamento dell’attività . 5 ubicazione vertice e management canali di distribuzione IL CASO BERRETTI 2. IL PIANO DELLE VENDITE L’ANALISI DEL SETTORE Il settore all’interno del quale si dovrà posizionare la società sarà quello manifatturiero, e in particolare quello dell’abbigliamento per uomo. In generale, il settore dell’abbigliamento, per uomo o per donna, è da sempre un settore molto competitivo, in cui molti sono i produttori presenti e l’attenzione ai margini di ricarico da applicare ai prodotti sta sempre più assumendo importanza strategica. Difficile è, pertanto, proporre all’interno di tale settore delle innovazioni forti, tali da far sorgere nuovi bisogni e nuove esigenze da parte dei clienti. Innovazioni di tipo radicale possono al massimo essere introdotte nelle metodologie produttive, o attraverso nuovi impianti o macchinari di produzione. Ciò non esclude però che possano cambiare gli stili di vita e i gusti dei consumatori. spazio innovazione Sia indagini svolte da riviste specializzate (come “Largo Consumo” e “Strategia”), sia i dati in possesso delle Camere di Commercio sulla congiuntura del comparto strategico di riferimento, descrivono il settore dell’abbigliamento come un settore maturo, data la presenza di numerosi competitors e la pressione sui margini; ciò non esclude comunque che si possa realizzare una “rivitalizzazione” del prodotto cappello secondo le linee in precedenza descritte. Dagli studi effettuati analizzando i bilanci di gran parte delle società, il settore dell’abbigliamento per uomo ha mostrato, nell’ultimo triennio, una crescita media annua del fatturato sul territorio nazionale del 2%, anche nel settore della produzione di cappelli. La domanda non è quindi ferma e l’andamento di crescita moderata si presume possa mantenersi anche per l’immediato futuro, visto che si tratta di un dato consolidato nel tempo. Nel caso di vendita all’estero, invece, la domanda è decisamente in crescita, a un tasso che arriva a raggiungere, per talune imprese, anche il 20% . L’analisi del settore ha permesso di individuare una nicchia di mercato non servita dagli attuali produttori di cappelli, e che corrisponde all’area evidenziata nel grafico sottostante. 6 andamento fatturato IL CASO BERRETTI Alta Cappello classico di marca Imitazioni non di marca Età Area scoperta Bassa Cappellini Bassa Alta Qualità Posizionandosi in tale area, la concorrenza dei numerosi competitors presenti nel settore risulterebbe essere in gran parte ridotta. Infatti dallo studio delle principali aziende del settore , in particolare del nord-Italia, è emerso che la produzione attuale si indirizza principalmente o verso cappelli classici di marca, o verso imitazioni di tali cappelli, naturalmente di qualità inferiore e minor costo, oppure verso cappellini più semplici per il tempo libero. L’analisi dei concorrenti ha quindi confermato la valenza strategica di una politica di nicchia basata sulla differenziazione del prodotto. L’analisi dei fornitori ha portato a individuare la presenza di diversi fornitori di feltro di buona qualità. Poiché si tratta di produttori in forte competizione fra di loro, la nostra impresa potrà beneficiare di un relativo vantaggio in termini di potere contrattuale. I clienti, invece, che sono rappresentati in gran parte dagli esercizi commerciali situati nei centri storici delle principali città, detengono una forza di contrattazione notevole. Si tratta, il più delle volte, di negozi di prestigio, tali per la posizione ma spesso anche per tradizione famigliare, che godono di forte richiamo nei confronti dei consumatori e che rivestono, di fatto, un ruolo importante nel “referenziare“ i prodotti. Ciò consente loro di detenere un’ampia discrezionalità nella determinazione dei margini da applicare al consumatore. Dalle indagini svolte, è emerso che il margine solitamente applicato ai negozi dalle aziende produttrici di cappelli è pari all’incirca al 40% del 7 concorrenza fornitori clienti IL CASO BERRETTI costo di fabbrica del prodotto, mentre i negoziante arriva ad applicare ricarichi, sugli stessi prodotti, anche fino al 70-80% del costo di acquisto. Adottando una strategia di differenziazione e di mercato di nicchia, si punta a ottenere una fedeltà al prodotto e un apprezzamento tale da parte del consumatore, da mettere l’azienda al riparo dalla concorrenza di potenziali nuovi entranti o di produttori di beni sostitutivi. LA STRATEGIA DI COMMERCIALIZZAZIONE E DI PREZZO Con riferimento alla strategia di commercializzazione, un ruolo rilevante è quello assunto, almeno inizialmente, dal socio Valentini, che da anni svolge attività di agente nel settore. L’esperienza maturata nel settore, unita alla visibilità acquisita negli anni, hanno permesso al socio Valentini di godere di una notevole stima da parte di alcuni operatori del settore, che hanno appoggiato la scelta produttiva della società e che si sono impegnati, in via informale, ad acquisire un numero complessivo di cappelli di nuova produzione intorno alle 20.000 unità. vendite iniziali Il canale distributivo di cui si avvarrà la società sarà, in futuro, quello della vendita indiretta, tramite agenti, inizialmente solo nel territorio italiano, successivamente anche verso Paesi esteri. Nel caso di acquisto da parte dello stesso fornitore di un quantitativo di cappelli pari o superiore alle 1.000 unità si concederà uno sconto variabile del 4-5% dell’importo totale dei prodotti venduti al netto IVA. Così come in caso di pagamento immediato di almeno il 50% della fornitura si concederanno sconti variabili del 3-4%, a seconda dell’ammontare dell’importo pagato per pronta cassa. Per i regolamenti a termine, la dilazione concessa sarà normalmente di 30 giorni. . È già in previsione di aumentare a 40 giorni la tempistica prevista per le dilazioni concesse ai clienti a partire dal terzo l’anno, dopo aver superato la fase più difficile per l’azienda per quanto riguarda la gestione finanziaria. La scelta di concedere ai debitori tempi di pagamento più lunghi, di fatto una sorta di piccolo finanziamento implicito, ha il chiaro obiettivo di contribuire ad acquisire nuove e più vaste quote di mercato. 8 politiche di prezzo IL CASO BERRETTI Durante il primo anno la società si avvarrà, per la promozione e la vendita del prodotto, esclusivamente dell’attività del socio Valentini, che ha accettato di svolgere l’attività senza provvigioni. Le sue prestazioni saranno remunerate indirettamente all’interno del compenso di socio amministratore, a cui, in futuro, si aggiungerà una quota utili. Il numero di pezzi che si presume di vendere sul mercato durante il primo anno sarà di circa 20.000 - 25.000 cappelli. La quantità è determinata in ragione di quanto alcuni negozianti si sono già dichiarati disponibili ad acquistare e di quanto è possibile ipotizzare come ulteriore richiesta futura in base a indagini di mercato. In base sempre a studi di fattibilità e ad analisi statistiche sul livello medio dei prezzi sul mercato, tenuto conto del grado di elasticità della domanda, si è stimato di poter applicare un prezzo di vendita ai negozi di 38 –40 euro, con un ricarico di circa il 40% sul costo di produzione. Il prezzo a cui mediamente il prodotto potrebbe essere rivenduto al consumatore finale dovrebbe collocarsi intorno a 65 – 70 euro. Il secondo anno, la società si dovrà necessariamente avvalere di un secondo agente, plurimandatario, che dovrà occuparsi del procacciamento degli affari nel centro-sud d’Italia. Al nuovo agente sarà riconosciuta una percentuale del 4% sulle vendite procurate, in relazione a un incremento del fatturato di circa il 20%. Il terzo anno, si può ipotizzare una prosecuzione dell’attività dello stesso agente, che dovrebbe consentire di mantenere un trend di crescita del fatturato almeno del 15%. Ipotizzando un prezzo di vendita di 39,50, il piano delle vendite del triennio può essere così riepilogato Anno Anno 1 Anno 2 Anno 3 Ricavi Ricavi Sconti Ricavi Netti 888.750 (15.800) 872.950 1.066.500 (18.960) 1.047.540 1.244.250 (23.700) 1.220.550 La stima dei costi relativi alla scontistica è stata fatta con riferimento alle tipologie di pagamento attuate nel settore, nonché all’analisi percentuale dell’incidenza di costi dello stesso tipo nelle aziende concorrenti, analisi effettuata per fasce progressive di fatturato. 9 IL CASO BERRETTI Nei primi tre anni di attività, si è ritenuto di non considerare la possibilità di vendere in mercati non nazionali. Poiché comunque si ritiene che il prodotto potrebbe risultare interessante in diversi Stati Europei, si può prevedere di iniziare il quarto anno ad inserire un terzo agente. La sua competenza specifica sarebbe quella di procacciare affari nella UE, e in particolare in mercati che si stimano molto recettivi quali quelli di Spagna, Portogallo Austria, e Olanda. Anche in questo caso, l’aliquota garantita alla provvigione sarà pari al 4%. IL PIANO DI MARKETING La politica di marketing da adottare dovrà essere mirata a obiettivi specifici in funzione della posizione di mercato che si vorrà far assumere al prodotto. A livello di premessa, è importante sottolineare come la serietà e la grande esperienza dei soci fondatori all’interno del settore, costituiscano già un primo importante elemento a garanzia della qualità del prodotto nei confronti dei singoli commercianti. Ciò è importante soprattutto in questo caso, in cui si andrà a lanciare sul mercato un prodotto di medioalta qualità. La politica promozionale di un prodotto quale un cappello da uomo, da realizzare in un mercato competitivo come quello della moda, in cui l’immagine e l’impatto anche emotivo sul consumatore sono tutto, è molto delicata e può assumere forme e contenuti molto vari. Pertanto, soprattutto nei primi anni di attività, si dovrà porre molta attenzione a scegliere i canali pubblicitari più opportuni, al fine di riuscire a far cogliere al consumatore la qualità e, soprattutto, la peculiarità del prodotto senza incidere eccessivamente sui costi dello stesso, elemento fondamentale di una iniziativa in fase di start up. Il budget di spesa per le attività di marketing è stato stabilito pari a 45.000 euro, corrispondenti al 5% del fatturato previsto per il primo anno. La cifra è stata mantenuta invariata per il secondo anno e aumentata invece di 10.000 euro per il terzo anno. 10 IL CASO BERRETTI Il tasso di incidenza percentuale applicato sul fatturato previsto (dai 900.000 al 1.200.000 euro) è stato individuato attraverso la comparazione con imprese analoghe del settore. Imprescindibile per la società sarà la partecipazione a fiere del settore per fare conoscere il prodotto ai commercianti. Nel mercato della moda, una partecipazione a una fiera relativa a prodotti di alta qualità presenta un costo pari a circa 10.000 euro circa a partecipazione. fiere Sulla base di una analisi del comportamento dei principali competitors del settore, e dello studio di alcune imprese operanti nel mondo della moda nei loro primi anni di attività, si è stabilito di partecipare ad almeno a 2 fiere di settore durante il primo anno e a 3 fiere nel secondo e terzo anno, aggiungendo la partecipazione a una fiera minore. Inoltre, sarà necessario predisporre un catalogo fotografico, indispensabile per presentare agli eventuali acquirenti i prodotto offerti, con le connesse caratteristiche qualitative. La realizzazione di tale catalogo, con la gamma dei beni prodotti, dovrà essere ripetuta ogni anno e il costo previsto è di circa 7.500 euro l’anno. catalogo fotografico Altro materiale fotografico sarà necessario per iniziative pubblicitarie del tipo cartelloni pubblicitari o pagine di riviste di settore, come ad esempio “Vogue”. Per i negozianti dovranno essere realizzati dei cartelli vetrina, da esporre all’interno degli esercizi commerciali in cui troveranno collocazione i cappelli. I cartelli vetrina, di forma rettangolare, potranno essere realizzati in plexiglass e conterranno il marchio dell’impresa ed eventualmente uno slogan riferito al modello di prodotto. Importanti anche i giusti colori e la giusta visibilità, in modo da permettere l’immediata percezione del prodotto offerto e consolidare nel consumatore la conoscenza del marchio dell’azienda produttrice. La loro predisposizione dovrà avvenire a intervalli di due anni, nel caso specifico il primo e il terzo di attività, e comporterà una spesa stimata in 7.500 euro per anno. Nel secondo anno si dovrà provvedere solo alla sostituzione dei cartelli eventualmente danneggiati o alla fornitura di quei negozi che decideranno solo successivamente di referenziare il prodotto. Il costo previsto per il secondo anno è di euro 2.500 Nel contempo verrà programmata la campagna pubblicitaria per tre anni, con una presenza il più possibile continuativa all’interno di periodici di settore, presenza che dovrà essere maggiore nei primi due anni di lancio 11 materiale pubblicitario campagna pubblicitaria IL CASO BERRETTI del prodotto. La cifra stimata è intorno ai 10.000 euro nei primi due anni e 7.500 euro nel terzo. I costi da sostenere nel triennio per l’attività promozionale possono essere così riepilogati 2002 2003 2004 20.000 25.000 30.000 Catalogo fotografico 7.500 7.500 10.000 Cartelli vetrina 7.500 2.500 7.500 Inserzioni pubblicitarie 10.000 10.000 7.500 Totale 45.000 45.000 55.000 Tipologia di spesa Fiere La società si dovrà dare, come obiettivo strategico, la creazione progressiva, negli anni, di una rete commerciale che operi per consolidare il più possibile la clientela, in un contesto di espansione sia di volumi di produzione che di territorio. Anche per la rete commerciale, infatti, occorre porsi il problema di sfruttare le economie di scala che possono derivare da politiche promozionali corrette e lungimiranti. 3. IL PIANO DELLA PRODUZIONE Per avere il quadro globale di un’impresa industriale occorre soffermarsi sul suo sistema di produzione. La produzione di cappelli di alta qualità ha ancora una forte impronta artigianale, con un processo produttivo caratterizzato da una rilevante incidenza di mano d’opera specializzata e solo alcune fasi automatizzate. Un’attività di questo tipo richiede uno spazio molto ampio, anche se non particolarmente attrezzato. Per questo motivo come sede dello stabilimento è stato individuato un capannone collocato in un’area industriale: l’edificio è ampio, dispone di uno spazio adeguato da adibire a magazzino, e la sua collocazione in un’area industriale lo rende 12 IL CASO BERRETTI facilmente raggiungibile, a tutto vantaggio dell’organizzazione logistica dell’attività. L’affitto annuale dell’immobile scelto è di circa 32.500 euro all’anno. Il processo produttivo di cappelli di alta qualità si divide in quattro fasi, ciascuna delle quali si identifica con un reparto separato. Taglio Le operazioni di taglio della materia prima, feltro o altro tessuto, vengono svolte manualmente da una squadra di 5 operaie specializzate, che lavorano in turni contemporanei di 8 ore al giorno. L’attività richiede un impiego intensivo di mano d’opera specializzata, che abbia maturato almeno 3 anni di esperienza nel settore. Lo stipendio annuo per operaia con questo tipo di specializzazione è di circa 20.000 euro. L’aumento di produzione previsto per gli anni successivi renderà necessaria l’assunzione di una sesta persona, da inserire nel reparto già a partire dal secondo anno. Il fatto che l’aumento della produzione dipenda in primo luogo dall’aumento della manodopera piuttosto che dall’acquisto di beni strumentali, mette in risalto come in questo settore produttivo , e nella fattispecie in quello dell’industria per la fabbricazione dei cappelli, sia determinante il fattore umano. Imbastitura e cucitura Questa fase della lavorazione può essere automatizzata grazie ad un macchinario che permette, in brevissimo tempo, di ottenere il cappello cucito e pronto per essere stirato. Il macchinario costa 150.000 euro, ammortizzabile in 5 anni e potrebbe venire acquistato tramite un mutuo bancario triennale. La lavorazione avverrebbe sotto il controllo di un supervisore con esperienza nella programmazione di macchinari tessili. La macchina opera utilizzando un software che gestisce le diverse fasi del processo di cucitura sulla base di un disegno tridimensionale del cappello, nelle diverse misure, esplodibile nei diversi componenti. Il modello informatico trasmette istruzioni all’apparecchiatura e consente di controllare, per confronto, la qualità di ogni singolo cappello alla fine della lavorazione. La retribuzione annua del supervisore sarebbe di circa 22.000 euro 13 reparti di produzione IL CASO BERRETTI Stireria Le operazioni di stiratura vengono effettuate manualmente da una squadra di 5 operaie specializzate che lavorano in turni contemporanei di 8 ore al giorno. A loro compete anche, a stiratura completata, il controllo di qualità sui cappelli, prima di inviarli al finissaggio. Per lo svolgimento di questa attività non occorre personale che abbia già maturato esperienza nel settore, per cui è possibile avvalersi anche di giovani con contratto di apprendistato. E’ invece particolarmente importante la qualità del ferro da stiro utilizzato, che non deve lasciare segni sul feltro. La retribuzione annua di ogni operaia sarà di circa 17.500 euro. Le apparecchiature per stirare, cinque in tutto, una per operaia, potrebbero essere acquistate per un importo totale di 1.875 euro, corrispondente a un prezzo unitario di 375 euro, al netto di uno sconto del 25% sul prezzo di listino. Il prezzo è particolarmente favorevole grazie ad uno sconto decisamente elevato, ottenuto in forza degli ottimi rapporti preesistenti fra il fornitore e uno dei due soci. Finissaggio Le operazioni di finissaggio vengono effettuate meccanicamente da un apposito macchinario molto performante. Si tratta di una attrezzatura particolarmente sofisticata, che garantisce l’alta qualità del cappello. Il trattamento effettuato permette al prodotto di durare nel tempo, di non sgualcirsi e di non usurarsi rapidamente anche in caso di utilizzo frequente. L’utilizzo del macchinario suddetto è fondamentale per riuscire a collocare il nostro prodotto nella fascia alta di mercato e per garantire la buona riuscita del piano delle vendite esposto in precedenza . Per l’acquisto la società è in contatto con i due fornitori leader nel settore, la Buone Macchine S.p.A. e la Clodel S.A. (francese). Entrambi i produttori hanno fornito preventivi molto simili. Poiché da parte della società sono stati richiesti degli adattamenti tecnici, si tratta di verificare quale dei due produttori potrà garantire la buona riuscita degli stessi. Il costo elevato da sostenere, circa 300.000 euro, ammortizzabile in 5 anni, potrebbe essere sostenuto utilizzando un finanziamento regionale, in parte agevolato e in parte a fondo perduto. Il macchinario è ad alta automazione e opera sotto il controllo di un supervisore dotato di buona esperienza specifica. L’ esperienza è indispensabile sia per la complessità e l’importanza di questa fase di lavorazione, sia per la necessità che la stessa persona sovrintenda al controllo finale di qualità sul prodotto finito. Per una figura professionale di questo tipo si stima una retribuzione annua lorda di circa 24.000 euro. 14 IL CASO BERRETTI L’ organizzazione di tutto il settore produttivo è affidata ad Alberto Iotti, molto esperto in materia di produzione di cappelli, avendo ricoperto per oltre 10 anni il ruolo di direttore della produzione in una delle aziende leader del settore. Il compenso del socio Iotti viene quantificato in 12.500 euro lordi il primo anno, con un aumento di 2.500 euro in ognuno dei due anni successivi, a cui si potranno aggiungere, in futuro, gli utili di esercizio. Le tre persone particolarmente qualificate all’interno del settore produttivo, ossia Alberto Iotti e i due supervisori dei reparti di imbastitura e cucitura e di finissaggio, dovranno necessariamente essere intercambiabili e reciprocamente sostituibili per evitare rallentamenti o interruzioni della produzione in caso di assenza di uno dei tre. In un’area confinante con i reparti produttivi viene organizzato il magazzino, dove sono stoccate le materie prime e nel quale i prodotti finiti, prima di essere spediti ai clienti, vengono confezionati in apposte cappelliere del prezzo unitario di 1,50 euro. La zona adibita allo scopo sarà adiacente al reparto di finissaggio, per evidenti ragioni logistiche, in particolare per coordinare le operazioni di confezionamento. L’attrezzatura del magazzino sarà alquanto limitata, sia in considerazione dell’ ingombro ridotto tanto della materia prima che del prodotto finito sia, soprattutto, perché l’azienda è orientata a organizzare la gestione in modo tale da poter produrre il più possibile a ordine pervenuto. Questo permetterà, almeno inizialmente, di avere poche rimanenze e, di conseguenza, una gestione più snella anche degli approvvigionamenti. Anche il costo dell’attrezzatura, di circa 5.000 euro, non è particolarmente elevato. Le operazioni di confezionamento e stoccaggio vengono svolte, manualmente, da 2 operai specializzati, con stipendio annuo di 17.500 euro ciascuno. Questi operai, viste le dimensioni ridotte del magazzino, potrebbero essere addestrati per sostituire i colleghi della produzione in caso di necessità. Le materie prime di cui approvvigionarsi sono: feltro di ottima qualità, filo e fodere per gli interni. Grazie alla loro notevole conoscenza del settore, i soci hanno già contattato i migliori fornitori e hanno già potuto stabilire accordi di massima su prezzi e sconti medi per le future forniture. Tali accordi sono stati possibili in quanto le materie prime da utilizzare sono prodotti normalmente non soggetti a variazioni rilevanti di prezzo nel breve 15 organizzazione magazzino materie prime IL CASO BERRETTI periodo. D’altra parte si tratta di materia prima per la quale non si riscontrano sul mercato prezzi molto diversificati e concorrenziali. Il criterio di scelta del fornitore non è quindi tanto quello del prezzo, che tutt’al più può variare in base ai quantitativi ordinati di volta in volta, quanto quello della qualità del materiale Si stima che per ogni cappello il costo del feltro impiegato sarà di circa 9,75 euro, che l’incidenza del filo utilizzato, considerando anche l’imbastitura e lo scarto, sarà di circa 0,20 euro, e quella della fodera di 0,25 euro. In considerazione della numerosa presenza di produttori di materie prime necessarie per la fabbricazione di cappelli (produttori di feltro, di filo e così via) e considerando la notevole forza contrattuale maturata dai due soci grazie a una presenza pluriennale nel settore, il tempo di dilazione media ottenibile dai fornitori potrebbe essere di 60 giorni, eventualmente incrementabili a partire dal terzo anno, una volta sviluppata a pieno ritmo la produzione. Come in parte già accennato in precedenza, la capacità produttiva della società Berretti così strutturata sarà, a pieno regime, di 40.000 cappelli Tale quantitativo non comporta il pieno utilizzo dei macchinari, che potrebbero arrivare a un volume di produzione di oltre 70.000 cappelli all’anno. Per questo motivo la società potrebbe pianificare di implementare la produzione, in anni successivi, con la sola assunzione di altro personale qualificato nei reparti taglio e stiratura. I costi energetici da sostenere per il funzionamento dei macchinari aziendali sono stimati in circa 10.000 euro Per quanto riguarda la classificazione come variabili o fissi dei costi del personale, si ritiene di dover distinguere fra il costo del personale impiegato come mano d’opera nei reparti e il costo dei magazzinieri, oltre che del socio Iotti. I costi del personale addetto alla produzione si ritiene che debbano essere considerati fra i costi diretti di tipo variabile, e inseriti quindi nel calcolo del primo margine di contribuzione, in considerazione del fatto che si tratta di mano d’opera facilmente ricollocabile da un reparto all’altro. I costi relativi alle prestazioni del socio Iotta e dei magazzinieri saranno invece computati come costi fissi diretti. Lo spazio per gli uffici amministrativi sarà ricavato all’interno dello stesso capannone, alzando delle pareti divisorie. I costi per gli arredi e l’apparecchiatura informatica necessaria sono stimati in circa 10.250 euro 16 volume produzione mano d’opera amministrazione IL CASO BERRETTI L’amministrazione della società viene affidata a un amministratore unico, Daniele Valentini, che per il primo anno riceverà un compenso di 12.500 euro, con un aumento di 2.500 euro per ognuno degli anni successivi. Il compenso è stato stabilito di importo modesto, di comune accordo con l’altro socio, al fine di gravare il meno possibile sul Conto economico di start up e consentire così alla società una migliore redditività iniziale. Nel settore amministrativo verrebbero occupati una segretaria esperta e un ragioniere, la prima con uno stipendio annuo di 17.500 euro, il secondo, con mansioni di responsabile amministrativo, di 24.000 euro. Fra i costi amministrativi sono previsti costi relativi alla consulenza di un dottore commercialista, stimati, in base ad preventivo ottenuto, intorno ai 6.000 euro annui. Le utenze generali come riscaldamento, acqua, luce e telefono, sono previste dell’ordine di circa 7.500 euro all’anno. I costi di costituzione della società Berretti Srl sono complessivamente stimati in circa euro 4.000 17 IL CASO BERRETTI 4. ORGANIZZAZIONE E MANAGEMENT La ricerca del luogo dove insediare l’attività è stata orientata fin dall’inizio verso il territorio piemontese, dove la produzione di cappelli è una tradizione e dove, di conseguenza, è possibile reperire la mano d’opera specializzata necessaria per la produzione di cappelli di qualità. localizzazione Il carattere tradizionale della produzione, abbinato a un alto standard qualitativo, porta con sé almeno due aspetti molto positivi : quello dell’immagine, nella misura in cui la collocazione geografica diventa una sorta di referenza, e quello, ancor più concreto, della disponibilità di mano d’opera qualificata ed esperta, cresciuta e formata nelle numerose botteghe artigiane presenti sul territorio. Per l’insediamento dell’attività è stato individuato un capannone che è sembrato rispondere in modo ottimale alle esigenze produttive della futura azienda. L’edificio si trova nel quartiere industriale di Alessandria; è vuoto ma in ottimo stato di conservazione in quanto inutilizzato solo da un paio di mesi, ed è disponibile per la locazione a condizioni interessanti. La zona è facilmente raggiungibile dai mezzi di trasporto; è vicina allo sbocco autostradale ma anche collegata alla città con mezzi pubblici. Come già indicato in precedenza, la società nasce per iniziativa di due soci che intendono dar vita a questa nuova attività d’impresa partecipandovi a livello operativo e decisionale. Alberto Iotti vanta una esperienza pluriennale nel campo della produzione di cappelli di qualità, ed è quindi in grado di gestire e controllare l’attività produttiva da vero esperto del settore. Daniele Valentini, dal canto suo, può vantare un’altrettanto solida esperienza e grande conoscenza del settore per quanto riguarda l’aspetto commerciale, della promozione e distribuzione del prodotto. I due soci quindi, oltre a prendere insieme le decisioni strategiche e di indirizzo dell’attività aziendale, in fase di avvio svolgerebbero, individualmente, due funzioni aziendali ben distinte, di responsabile delle produzione Iotti e di responsabile commerciale e amministrativo Valentini. In particolare è stato deciso di assegnare formalmente a Valentini la funzione di amministratore unico della società, proprio in forza della sua 18 management IL CASO BERRETTI ampia conoscenza delle dinamiche settoriali e della sua consolidata esperienza commerciale Fra le scelte da assumere . condividere ci sarà invece quella del personale da Il processo produttivo si svolge, necessariamente, per processo e, per quanto possibile, per lotti di ordinazione (vedi quanto ipotizzato a proposito della gestione scorte), utilizzando un numero di addetti limitato. In considerazione di questi elementi la struttura organizzativa che si è deciso di implementare prevede una suddivisione per funzioni. La presenza di una sola linea di prodotto e le ridotte dimensioni dell’impresa escludono la scelta di altre strutture organizzative, ad esempio di tipo divisionale o misto. organizzazione Pertanto, l’organigramma aziendale risulta il seguente: Direzione generale (Iotti – Valentini) Funzione Amministrazione (Valentini Taglio (5 operai) Funzione Commerciale (Valentini) Imbastitura e cucitura (1 tecnico) Funzione Produzione (Iotti) Stireria (5 operai) Magazzino (2 operai) Finissaggio (1 tecnico) 19 IL CASO BERRETTI 5. IL PIANO DEGLI INVESTIMENTI Gli investimenti necessari per iniziare l’attività riguardano quasi esclusivamente la produzione. Infatti i reparti “imbastitura e cucitura” e “finissaggio” necessitano di macchinari costosi, in grado di garantire l’alta qualità del prodotto e di consentire, per il futuro più prossimo, l’aumento delle quantità prodotte, fino quasi al raddoppio della produzione prevista per i primi anni, senza ulteriori investimenti. Imbastitura e cucitura L’apparecchiatura che si è scelto di acquistare consiste in un unico macchinario di grandi dimensioni, in grado di svolgere entrambe le funzioni con precisione e grande velocità. La macchina è capace di produrre circa 70.000 cappelli l’anno, con un margine di scarto massimo dello 0,1%. Sul mercato sono disponibili macchinari di dimensioni minori a costi più contenuti, ma la qualità del risultato non è altrettanto soddisfacente. Per questo motivo, vista la decisione della società di puntare alla fascia alta di mercato, si è scelto di investire su un apparecchio indubbiamente costoso, ma che garantisce le performance prospettate. I tre maggiori fornitori presenti sul mercato hanno fatto pervenire i seguenti preventivi: Mac Drive S.r.l Cucio Bene S.p.A. Tutto Cappelli S.p.A.. 175.000 euro - costo comprensivo di installazione, addestramento del personale e garanzia di 1 anno. 150.000 euro - costo comprensivo di istallazione e garanzia di 1 anno. 150.000 euro - costo comprensivo di istallazione, addestramento del personale e garanzia di 2 anni. La scelta è evidentemente caduta sulla Tutto Cappelli S.p.A., garantisce una qualità pari a quella degli altri due fornitori. che Stireria I ferri da stiro richiesti in questa fase di lavorazione sono di un tipo speciale, in quanto devono consentire di eseguire la stiratura con assoluta precisione e senza lasciare sul feltro alcuna traccia. Dopo un’attenta analisi del mercato è stato selezionato un fornitore francese che, al termine di una lunga contrattazione, ha inviato un preventivo di 375 20 IL CASO BERRETTI euro per apparecchio, al netto di uno sconto del 25% sul prezzo di listino. L’ investimento complessivo per il reparto “stireria” sarà quindi di 1.875 euro Finissaggio Le caratteristiche del particolare macchinario necessario per le operazioni di finissaggio, che completano e terminano la lavorazione del cappello, sono ampiamente illustrate nella sezione dedicata al piano della produzione. Si tratta di un’apparecchiatura costosa, in grado però di garantire una qualità ineccepibile del prodotto finito. La vita fisica del bene è ultraquinquennale e le sue caratteristiche tecnologiche sono tali da richiedere interventi di manutenzione normalmente limitati e poco frequenti. I fornitori contattati sono due: la Buone Macchine S.p.A. e la Clodel S.A. (francese). I preventivi forniti sono molto simili e la scelta sarà operata in base alle garanzie che i due produttori saranno in grado di fornire sulla buona riuscita di alcune modifiche richieste dalla società L’impatto finanziario dell’investimento è senza dubbio rilevante ; infatti il costo del macchinario (come da preventivo dei due fornitori) è di 300.000 euro. Per l’acquisto si è quindi deciso di richiedere un finanziamento regionale agevolato, di cui alla legge xxx/1999, che prevede l’erogazione di un 30% a fondo perduto e del restante 70% al tasso agevolato del 2,5%. Magazzino L’attrezzaggio del magazzino richiede materiale semplice e poco costoso. Si tratta infatti di un meccano componibile, che coprirà tutte le pareti dell’ampia zona adibita allo stoccaggio della merce. Numerose le soluzioni prospettate dai fornitori, tra le quali è stata preferita quella proposta della società Linea Spazio S.p.A. che ha fornito un preventivo di 5.000 euro, montaggio compreso. Amministrazione Gli uffici amministrativi necessitano di arredi di vario genere e di elaboratori elettronici corredati di software per la fatturazione e la gestione telematica degli ordini. Date le caratteristiche standard dei prodotti, si è cercato un fornitore che offrisse condizioni particolarmente economiche . Il preventivo scelto proponeva i seguenti prezzi 21 IL CASO BERRETTI Articoli Costo unitario n. 4 scrivanie n. 1 armadio n. 4 sedie ufficio n. 3 cassettiere n. 3 elaboratori Totale 6. 550 2.000 125 350 1.500 Costo totale 2.200 2.000 500 1.050 4.500 10.250 IL PIANO FINANZIARIO Strettamente collegato al piano degli investimenti è il piano finanziario, che indica i mezzi con cui si ritiene di finanziare gli investimenti stessi. La scelta delle fonti di finanziamento rappresenta un passaggio delicato che deve salvaguardare diversi aspetti della gestione futura, primo fra tutti quello dell’ equilibrio finanziario – monetario della società . Sulla base del piano degli investimenti presentato in precedenza, per l’acquisto dei principali fattori produttivi la società ha scelto i finanziamenti descritti di seguito. Mutuo bancario. Per l’acquisto del macchinario per il reparto imbastitura e cucitura occorrono 150.000 euro. Si ritiene, pertanto, di procedere all’accensione di un mutuo, ottenuto con garanzie personali dei soci, le cui condizioni, concordate con la banca Cassaforte S.p.A., sono le seguenti: importo di 150.000 euro, da rimborsare in 3 anni, al tasso del 6% annuo, con rata trimestrale posticipata di 13.752 euro, corrispondente a 55.008 euro annui di flusso di cassa in uscita per rimborso e interessi Il piano di ammortamento è riportato nel Piano di finanziamento allegato. Finanziamento agevolato Per l’acquisto del macchinario di finissaggio, particolarmente costoso, si richiede il finanziamento regionale della legge xxx/1999. 22 IL CASO BERRETTI Tale finanziamento comporta l’erogazione di un 30% dell’intero ammontare a fondo perduto e di un restante 70% al tasso agevolato del 2,5% Capitale proprio Il capitale sociale dell’impresa sarà di 90.000 euro, in parte utilizzati per coprire alcuni investimenti di medio/lungo periodo quali : Investimenti Costi di impianto Arredi uffici amministrativi Ferri da stiro Magazzino Totale Costo previsto 4.000 10.250 1.875 5.000 21.125 La situazione dei finanziamenti può essere così riepilogata : Investimenti Macchinario imbastitura Macchinario finissaggio Costi di impianto Arredi amministrazione Ferri da stiro Magazzino Fonti Mutuo bancario Finanziamento agevolato Capitale sociale Capitale sociale Capitale sociale Capitale sociale Utilizzo 150.000 300.000 4.000 10.250 1.875 5.000 7. BILANCIO PREVISIONALE E ANALISI DI BREAK-EVEN Il bilancio previsionale Il bilancio previsionale è il documento che conclude la serie delle elaborazioni combinando a sistema i dati, le stime e le ipotesi di progetto dei singoli piani. E’ da questa sintesi che è possibile valutare la fattibilità economica del progetto d’impresa. 23 IL CASO BERRETTI I criteri che hanno portato alla determinazione dei valori di bilancio sono stati descritti nei singoli piani, delle vendite, della produzione, dei finanziamenti, degli investimenti e così via. A questi si sono aggiunte le stime dei valori delle scorte e dell’imposizione fiscale sul reddito. Per la valutazione delle rimanenze di merci, semilavorati e materie sono stati presi a riferimento i dati delle principali aziende del settore. Dalla analisi di tali dati è emerso che valore delle rimanenze di fine esercizio, delle materie prime si aggira mediamente intorno al 5% del valore dei relativi acquisti, mentre il valore dei prodotti può arrivare anche a un 10% circa della produzione dell’anno. Per quanto riguarda invece l’imposta da applicare sugli utili attesi, è stata scelta una aliquota media del 40%. Si tratta di una aliquota forfetaria, comprensiva di IRAP e IRPEG, volutamente bassa nell’ipotesi di possibili agevolazioni e sgravi fiscali a favore di nuove imprese. Infine le scelte dei soci in merito alla destinazione dell’ utile d’esercizio. E’ stato deciso, a priori, di non prelevare utili dall’azienda prima del terzo anno. L’utile che potrebbe essere realizzato nei primi tre anni verrebbe in ogni caso reinvestito in azienda. La scelta è dettata dalla volontà di non appesantire l’aspetto finanziario della gestione con prelievi di denaro, considerando quanto sia difficile per le aziende mantenere la situazione finanziaria a livelli accettabili nei periodi di start-up STATO PATRIMONIALE ATTIVITA' Immobilizzazioni immateriali Impianti e macchinari Attrezzature Arredamento e macchine d'ufficio anno 1 anno 2 anno 3 Totale immobilizzazioni nette Rimanenze materie Rimanenze prodotti Crediti v/ clienti Crediti per IVA Crediti per imposte Banche c/c attivi Cassa Totale attività correnti 3.200 288.000 5.250 8.200 304.650 2.400 216.000 3.625 6.150 228.175 1.600 144.000 2.000 4.100 151.700 14.625 70.775 87.295 2.960 0 12.888 0 188.543 16.088 83.730 104.754 0 2.112 6.894 0 213.577 18.720 90.055 162.740 0 0 33.195 0 304.710 Totale attività 493.193 441.752 456.410 24 IL CASO BERRETTI PASSIVITA' e P.NETTO anno 1 Banche c/c passivi e castelletto (*) anno 2 anno 3 0 0 0 Debiti verso fornitori 61.425 64.643 50.271 Debiti verso Istituti previdenziali 25.000 27.981 27.981 Debiti per ritenute da versare 10.968 12.296 12.296 0 9.440 11.103 4.550 101.943 0 114.360 37.391 139.042 Debiti per IVA Debiti per imposte Totale passività correnti Debiti per TFR 21.420 46.154 71.857 Mutuo macchin.imbastitura 102.946 53.005 0 Finanz.agevolato 170.061 294.426 129.117 228.276 87.141 158.998 90.000 90.000 90.000 0 6.824 9.116 0 0 Totale passività m/l termine Capitale sociale Riserve Utile/perdita esercizio precedente Utile/perdita d'esercizio Totale mezzi propri 6.824 96.824 2.292 99.116 59.254 158.370 Totale a pareggio 493.193 441.752 456.410 CONTO ECONOMICO anno 1 + Ricavi di vendita + Altri ricavi di gestione tipica - Esistenze iniziali prodotti + Rimanenze finali prodotti Valore della produzione - Esistenze iniziali materie prime - Acquisto materie prime + Rimanenze finali materie prime - Costi del personale - Ammortamenti - Costi per servizi Reddito operativo di gestione caratteristica + Interessi attivi - Interessi passivi +/- Proventi e oneri straordinari Utile prima delle imposte - Imposte dell'esercizio (*) Utile d'esercizio anno 2 anno 3 872.950 1.047.540 1.220.550 0 70.775 943.725 0 -307.125 14.625 -424.420 -76.475 -126.000 24.330 0 -12.956 0 11.374 -4.550 -70.775 83.730 1.060.495 -14.625 -323.213 16.088 -476.484 -76.475 -172.902 12.884 0 -9.064 0 3.820 -1.528 -83.730 90.055 1.226.875 -16.088 -377.033 18.720 -477.453 -76.475 -194.822 103.725 0 -4.969 0 98.756 -39.502 6.824 2.292 59.254 25 IL CASO BERRETTI Dai dati del bilancio previsionale si possono trarre ulteriori indicazioni sulle prospettive di sviluppo futuro della società mediante il calcolo dei principali indici di redditività, di liquidità e di struttura patrimoniale. Indici di bilancio anno 1 anno 2 anno 3 Indici di redditività Redditività capitale proprio (ROE) 7,58% 2,21% 59,78% Redditività capitale investito (ROI) 4,93% 2,92% 22,73% Redditivita' vendite (ROS) 2,79% 1,23% 8,50% Indebitamento (Leverage) 5,48 4,56 4,60 3,27% 2,65% 1,67% Rotazione degli impieghi 1,77 2,37 2,67 Rotazione attivo circolante 4,63 4,90 4,01 Indice di autocopertura immobilizzazioni 0,30 0,42 0,65 Indice di copertura globale immobilizzazioni 1,26 1,42 1,70 Indice di disponibilita' 1,85 1,87 2,19 Indice di liquidita' secondaria 1,01 0,98 1,41 Rigidità degli impieghi 61,77% 51,65% 33,24% Elasticità degli impieghi 38,23% 48,35% 66,76% Indice di elasticità 61,89% 93,60% 200,86% Incidenza debiti a breve 20,67% 25,89% 30,46% Incidenza debiti a medio/lungo termine 59,70% 51,68% 34,84% Incidenza capitale proprio (autonomia finanziaria) 19,63% 22,44% 34,70% Grado di capitalizzazione 24,43% 28,93% 53,14% Fatturato per dipendente 54.559 58.197 67.808 Costo medio del lavoro per dipendente 26.526 26.471 26.525 48,62% 45,49% 39,12% 20,00% 16,52% 13,28% 42,67% Costo medio indebitamento (ROD) Indici di rotazione e di durata Analisi finanziaria Analisi patrimoniale Indici di produttività Incidenza del fattore lavoro Indici di sviluppo (crescita % rispetto al periodo precedente) Crescita del fatturato Crescita attivo corrente 26 IL CASO BERRETTI I flussi di cassa e di capitale circolante netto (1) Complemento necessario del bilancio previsionale è un documento finanziario che descriva le risorse di carattere finanziario assorbite o prodotte dalla nuova attività imprenditoriale. L’aspetto finanziario della gestione, è stato ribadito in più parti durante la presentazione di questo progetto d’impresa, deve essere oggetto di particolare attenzione, soprattutto nella fase di avvio della attività aziendale. Dal bilancio previsionale e dai piani redatti in precedenza sono stati derivati i flussi di cassa dei tre anni analizzati. L’elaborazione mette in evidenza una situazione positiva, pur nella modestia degli importi. L’azienda infatti, fortemente indebitata bel medio-lungo periodo, riesce a tenere sotto controllo i flussi di cassa e di capitale circolante netto, senza sovraccaricarsi di oneri finanziari e senza evidenti rischi di illiquidità L’analisi di break-even Come ultimo aspetto dell’analisi delle proiezioni economico-finanziarie è importante effettuare una analisi di break-even Per la società l’analisi sui dati del primo anno evidenzia un livello di equilibrio decisamente al disotto del volume di vendita ipotizzato Poiché il progetto d’impresa prevede uno sfruttamento massimo della capacità produttiva nei tre anni non superiore al 50% della stessa, con un volume di produzione massimo di 32.000 unità su una capacità produttiva di 70.000, per i due anni successivi non potranno verificarsi cambiamenti di rilievo di tale livello in quanto non varieranno i costi fissi di struttura. 1 ) Con riferimento alla valorizzazione dei flussi di cassa, è opportuno evidenziare come per semplicità si è scelto di compiere le valutazioni al termine dell’esercizio e non proponendo un piano mensile come in realtà sarebbe opportuno per un più preciso e corretto monitoraggio della gestione finanziaria aziendale. 27