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tutti in pentola! - Di Poppa – Rozzi
TUTTI IN PENTOLA! Turismo, enogastronomia, agricoltura. IV G/H IIS Di PoppaRozzi Teramo Italia Aprile 2015 Numero 5 Indice La tradizione di Cocullo Il Primo Maggio la "festa dei serpari" in provincia dell'Aquila e donandolo alla popolazione di Cocullo, fece scaturire in essa una fede che andò a soppiantare il La “festa dei serpari” si svolge culto profano della dea Angizia, a Cocullo il 1˚ Maggio in onore protettrice dai veleni, tra cui di San Domenico abate, di cui a quello dei serpenti. Cocullo vengono conservate due reliquie. Questo rito antichissimo, che ha origine in epoca romano pagana, divenne nel Medioevo una festa cristiana. San Domenico (Foligno, 951 ca.), monaco benedettino, fondò nel Lazio e in Abruzzo monasteri ed eremitaggi. A Cocullo si fermò per sette anni, lasciando un suo dente e il ferro di cavallo della sua mula che divennero delle reliquie. Tale festa per alcuni studiosi è da attribuire alla mitologia di Eracle che strangolò nella culla i due serpenti mandati da Era per ucciderlo. Secondo la tradizione Il paese e la festa di San Domenico locale il santo, cavandosi il dente La tradizione di Cocullo, p. 1 Oro blu, p. 1 Un nuovo dolce albanese: Bakllava, p. 2 Ebola: emergenza, p. 3 Philae e Rosetta, p. 4 di Monica Valentini, I I Il guerriero di Capestrano (metà VI sec. a.C.) Museo Nazionale Archeologico Chieti Foto MDP. La I e la II C incontrano i ricercatori dell'Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente di Marta Antoniani, Eleonora Cimini, Sara Sciarra, Vittoria Carradori, I C Nella sede dell' Istituto alberghiero “Di Poppa” si sono tenuti due incontri con la nostra classe I C e con la classe II C aventi per tema l’acqua. Abbiamo avuto l’onore di ospitare alcuni ricercatori dell’ ARTA Abruzzo, che ci hanno parlato di tutti i tipi di acqua e di tutti gli usi che ne fa l’uomo. L’iniziativa è stata promossa dalla nostra professoressa di Scienze della Terra, M. Tanzi, con lo scopo di farci capire quanto questa sostanza sia indispensabile e quanto sia importante non sprecarla. Inoltre, in questi due incontri, abbiamo avuto la possibilità di metterci alla prova con dei piccoli esperimenti allestiti in classe. L’ARTA, Agenzia Regionale per la tutela dell’ ambiente della regione Abruzzo, viene istituita con l’approvazione della legge regionale che provvede alla riorganizzazione dei controlli ambientali. L’attività di prevenzione, protezione e tutela ambientale viene affidata a questa agenzia che si occupa anche di controlli e monitoraggio ambientale di fattori fisici, chimici, geologici e biologici, in materia di rifiuti, inquinamento acustico, di qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo; di formazione ed educazione ambientale; ricerca e (cont.page 2) controllo dell’ambiente marino e costiero; svolgimento di attività di supporto tecnico scientifico per conto della regione; collaborazione con l’ANPA; erogazione di servizi per il conseguimento dei fini istituzionali anche in rapporto a progetti predisposti da enti territoriali. L’acqua è un composto chimico di formula molecolare H2O, in cui i due atomi di idrogeno sono legati all’ atomo dell’ ossigeno. In natura è tra i principali costituenti degli ecosistemi ed è alla base di tutte le forme di vita conosciute,uomo compreso; ad essa è dovuta anche la stessa origine della vita sul nostro pianeta ed è inoltre indispensabile anche per uso civile, agricolo ed industriale; l'uomo ha riconosciuto sin da tempi antichissimi la sua importanza, non a caso le più antiche civiltà sono sorte vicino ai corsi d'acqua e da sempre le si attribuisce un profondo valore simbolico. Sulla terra l'acqua copre il 70,8% della superficie del pianeta ed è il principale costituente del corpo umano. Si possono trovare tre tipi di acqua meteoriche; superficiali e sotterranee , e diversi sono i suoi usi: acque dolci superficiali, utilizzabili anche come potabili, come acque irrigue o per uso idroelettrico; acque destinate alla balneazione; acque dolci per l'allevamento di pesci e molluschi. Abbiamo infine molto discusso sulla qualità dell’ acqua in Abruzzo, in quanto molte zone della nostra provincia ricevono le acque del Gran Sasso, che mantengono nei loro serbatoi naturali le loro caratteristiche, garantendoci una qualità di acqua generalmente molto buona, come confermano le analisi effettuate nei laboratori dell'ARTA. In generale le acque ad uso umano devono essere pulite e salubri, chimicamente e biologicamente pure, mentre quella potabile deve essere incolore, insapore, inodore, liquida e fresca, contenente modesta quantità di sali minerali, priva di germi patogeni, priva di sostanze nocive. E' stato interessante e piacevole partecipare a questo progetto in quanto siamo stati coinvolti anche mettendoci alla prova come operatori di laboratorio. Il progetto si concluderà con una visita ai laboratori dell' ARTA, che hanno sede Pennesi. in piazza Martiri AVVISO AI LETTORI Questo numero del giornale dà ampio spazio ad articoli scientifici. Si ringraziano le prof.sse Tanzi e Monaco per la consulenza ed il lavoro svolto con i loro studenti. UN NUOVO DOLCE ALBANESE: BAKLLAVA di Agnesa Papushallai, Iketa Veteriku INGREDIENTI PER 6 PERSONE: 500g di pasta fillo, 300g di pasta tritata, 150g di pistacchi tritati, 180g di burro fuso. PER LO SCIROPPO: 50g di miele, 450g di zucchero, 300ml di acqua, 2 cucchiai di limone(succo). PROCEDIMENTO Per prima cosa preparare lo sciroppo di zucchero facendolo sciogliere sul fuoco con l’acqua, il miele e il succo di limone. Dopo qualche minuto di cottura vedrete che diventa denso e che vela il vostro cucchiaio: toglietelo dal fuoco e fattelo raffreddare nel frigorifero. Page 2 Stendete 12 fogli di pasta fillo in una pirofila rettangolare, ben burrata e dai bordi alti. Spennellateli con del burro fuso ed adagiateli sopra altre sfoglie che spenellerete ognuna con il burro. Su questi primi 6 strati cospargete le mandorle e i pistacchi tritati, non troppo grossi, e finite spolverizzando con la cannella in polvere. Ricoprite il tutto con le altre 6 sfoglie che andranno spennellate ognuna, inclusa la superficie dell’ultima, con il burro restante. Ora prendete un coltello dalla lama tagliente, immergetelo nell'acqua bollente e tagliate la pasta fino a toccare il fondo della teglia, diagonalmente nelle due direzioni in modo da ottenere dei rombi. Infornate a 180° per circa 40 minuti: il tempo necessario affinché la pasta cuocia bene e risulti bella dorata. Togliete la “BAKLLAVA” dal forno e versatevi subito sopra lo sciroppo freddo facendo in modo che entri bene nelle linee che racchiudono i rombi. Fatela raffreddare e servitela. Bakklava Newsletter Header VIRUS EBOLA: EMERGENZA di Federica Di Nicola , Chiara Gabriella Stilla, Samanta Marcelli, Alessia Zansavio, 2°E Lo Zaire Ebolavirus è la specie di riferimento per il genere ebolavirus ed è costituita da un solo ceppo noto, chiamato semplicemente virus ebola. Il nome Ebolavirus deriva dal fiume Ebola dello Zaire, dove appunto ci fu il primo caso nel 1976. Quando è stato scoperto il virus ebola ? •Il virus ebola è stato scoperto nel 1976, ma l’epidemia è iniziata nell'aprile del 2014. Sintomi di ebola e periodo di incubazione •Includono febbre alta, mal di testa, diarrea, vomito, dolori allo stomaco, dolori muscolari e articolari, mancanza di appetito e debolezza. Quando la malattia è molto sviluppata si osservano anche rash cutanei, perdite di sangue dalla Issue 1 cute ed emorragie interne. Alcuni pazienti presentano anche occhi rossi, congiuntiviti, tosse, problemi respiratori e perdita di peso. Il periodo di incubazione dal momento del contagio va da due a ventuno giorni. La morte è fulminante e sopraggiunge nello stesso periodo (221 gg.). Come si trasmette il virus ? •Il virus si diffonde tramite contatti diretti attraverso pelle con ferite, o mucose e membrane, con sangue o fluidi di un malato di ebola. I fluidi includono: urina, saliva, feci, vomiti, liquido seminale e altri. Aree dove sono presenti casi di ebola Sono nove i paesi in cui si sono registrati dei casi di ebola, ma sono attualmente sette quelli che sono ancora coinvolti, in maggiore o minore misura. Cinque di questi sono Guinea, Liberia, Sierra Leone, Spagna, Stati Uniti, Congo, Mali. I posti dove si è registrata la stragrande maggioranza dei casi di contagio e delle morti, sono Liberia, Sierra Leone e Guinea. In Sierra Leone oggi muoiono per ebola più di 20 persone al giorno. In Guinea il presidente ha deciso di richiamare in servizio i medici andati in pensione; in Liberia intere zone del paese sono state messe in quarantena. La Liberia è peraltro il paese dove si ritiene ci siano più casi di ebola non denunciati alle autorità sanitarie, per paura e superstizione. STRUTTURA E DESCRIZIONE DEL VIRUS ‐ DOMINIO: ACYTOTA ‐ GRUPPO: V (VIRUS a RNA) ‐ ORDINE: MONONEGAVIRALES ‐ FAMIGLIA: FILOVIRIDAE ‐ GENERE: EBOLAVIRUS Page 3 L'Agenzia Spaziale Europea è atterrata sulla cometa 67P/ChuryumovGerasimenko PHILAE E ROSETTA di Daniel Di Flamminio, 1 G •Philae è il lander trasportato dalla sonda Rosetta. È stato sviluppato dalla Agenzia Spaziale Europea per effettuare un atterraggio sulla cometa 67P/Churyumov Gerasimenko. • L'atterraggio è stato realizzato il 12 novembre 2014, rendendo il lander il primo manufatto umano ad eseguire un atterraggio controllato sul nucleo di una cometa (oaccometaggio). •Il nome del lander, originariamente indicato come RoLand, è stato cambiato nel 2004 con Philae dopo un concorso europeo tra studenti delle scuole medie. •67P/ChuryumovGerasimenko (67P/C–G) è una cometa a 510 milioni di chilometri dalla Terra. •Il Philae ha compiuto un lungo e tortuoso viaggio durato 10 anni e che ha richiesto spostamenti di miliardi di chilometri a bordo della sonda spaziale Rosetta, grazie a una missione organizzata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Tre atterraggi Dopo essersi staccato da Rosetta, Philae ha eseguito regolarmente la discesa verso la cometa come nei piani, ma alcuni dei suoi sistemi per assicurare il lander alla superficie ed evitare che potesse rimbalzare dopo l’impatto non hanno funzionato. Dopo il primo contatto sulla superficie avvenuto alle 16:34 (ora italiana) il lander è rimbalzato di alcune centinaia di metri ed è poi tornato a scendere lentamente verso la superficie, impiegando circa due ore per farlo. Il secondo atterraggio è stato alle 18:25, di nuovo, senza la possibilità di arpionare la cometa, stabilizzandosi infine verso le 18:32. Company/Author Stabile • Philae si trova quindi sulla cometa ed è “stabile”, ma non è chiaro se resterà nella sua attuale posizione e per quanto tempo. Ognuno dei suoi tre piedi è dotato di una vite che, penetrando nel terreno di qualche centimetro, dovrebbe permettere al lander di restare aggrappato. I ricercatori non sanno se le viti resisteranno nei prossimi giorni. •Tra le possibilità per rendere più stabile Philae ci potrebbe essere quella di riprovare a fare scattare gli arpioni, con un comando inviato dalla Terra, ma per ora ci sono molte cautele su questa ipotesi. Potrebbe rivelarsi una soluzione per assicurare meglio il lander, ma il rinculo dovuto al rilascio degli arpioni potrebbe spostare ulteriormente Philae, sprovvisto di un propulsore funzionante per controbilanciare il colpo. Problemi con Philae •Philae dopo 60 ore di lavoro, è entrato in modalità stand by. La batteria principale è scarica, e i pannelli solari non hanno permesso di ricaricarla; ma la sonda potrà risvegliarsi, forse, in estate. Ha comunque perforato la superficie e sono in corso le analisi sui campioni raccolti. •Abbiamo perso il contatto" sabato 15/11/2014 alle 00:36 GMT (01:36 ora italiana), ha dichiarato Philippe Gaudon, responsabile del progetto Rosetta al CNES a Tolosa. Scoperte sulla cometa •Le prime analisi degli strumenti del lander suggeriscono che la cometa sia estremamente dura e rivelano tracce di molecole organiche. dei suoi compiti principali: trovare molecole organiche contenenti carbonio sulla superficie di 67P/ChuryumovGerasimenko. Queste molecole rappresentano i “mattoni” di cui è costituita la vita sulla Terra, e poco prima che Philae venisse “addormentato” dagli scienziati dell'ESA, per i detti problemi di alimentazione, è riuscito a testimoniarne la presenza sulla cometa. “Abbiamo raccolto molti dati preziosi”, ha confermato Ekkehard Kuhrt, il direttore scientifico dell’Agenzia spaziale tedesca. Come è stato spiegato dai responsabili della missione, Philae aveva una batteria dotata di sole 60 ore di autonomia, alla quale avrebbe dovuto subentrare un'alimentazione a energia solare, che tuttavia la caduta nel dirupo rende molto difficoltosa. Gli scienziati hanno così tentato di riorientare i pannelli solari di Philae fino a intercettare raggi solari: un'impresa resa peraltro difficile dal fatto che il lander è troppo lontano per essere telecomandato in tempo reale da Terra, ma che infine sembra riuscita. Attualmente, comunque, Philae riceve luce solare solo per 90 minuti al giorno, invece che per 7 ore come sarebbe accaduto se fosse atterrato nel luogo previsto. Nel frattempo, quindi, il lander è stato “addormentato” in attesa di raggiungere il perielio, il momento di maggior vicinanza al Sole della cometa, quando i pannelli solari riceveranno maggior illuminazione e potranno produrre più energia. Se tutto andrà! Philae si è “addormentato”, ma ha già trovato molecole organiche sulla cometa 67 P Philae ha già portato a termine uno ISTITUTO SUPERIORE "DI POPPA ROZZI", Via Felice Barnabei, 2, 64100 TERAMO ABRUZZO ITALIA Redazione: Classe IV GH., Il giornale è sulla piattaforma elearning dell'Istituto (www.iisdpr.gov.it) e sul sito della scuola nell'area studenti: www.iisdipopparozzi.it.