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tutti in pentola! - Di Poppa – Rozzi

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tutti in pentola! - Di Poppa – Rozzi
TUTTI IN PENTOLA!
Turismo, enogastronomia, agricoltura.
IV G/H ­ IIS Di Poppa­Rozzi ­ Teramo ­ Italia
Giugno 2015 ­ Numero 6
Premio Nazionale "Giornalista per 1 giorno 2015"- Chianciano
Terme (Siena)
Un incontro per niente casuale
di Vincenzo Baiamonte – 5R ­
Istituto d'Istruzione Superiore
"Francesco Ferrara" ­ Palermo
In occasione del Meeting
AlboScuole, che si è svolto a
Chianciano Terme, in Toscana, dal
21 al 23 aprile, molte, moltissime
scuole vincitrici erano presenti, ma
soltanto
una,
non
troppo
casualmente, è riuscita a lasciarci
un ricordo indelebile.
Sto parlando dei ragazzi
dell’Istituto “Di Poppa­Rozzi” di
Teramo.
Già, proprio così, una scuola
tanto distante, ma fin troppo simile
alla nostra. Infatti, la coesione che
c'è stata tra noi e gli studenti
dell'Istituto Alberghiero di Teramo
è stata qualcosa di molto particolare
e – direi – è stata subito “amicizia a
prima vista”.
Divertenti, uniti, simpatici, pazzi
quanto basta… potrei star qui a
scrivere centinaia di aggettivi, per
raffigurare
queste
splendide
persone, ma è sufficiente dire che,
senza averli mai visti prima, si sono
comportanti in maniera talmente
affettuosa, conquistando subito il
nostro rispetto e la nostra amicizia.
Tutto è cominciato su un vecchio
pullman sgangherato, che dalla
stazione di Chiusi ci stava portando
all’albergo di Chianciano; so di
certo che eravamo stanchi e sudati
per il lungo viaggio e la visita a
Roma e che non immaginavamo
affatto che, di lì a poco, sarebbero
saliti su quello stesso pullman, con
i loro sorrisi e le loro battute.
Il prof. Calì ha subito “attaccato
bottone” e ha dato loro il suo
numero di cellulare, con la
promessa che ci saremmo rivisti
quella stessa sera, per fare quattro
chiacchiere, magari accompagnate
da un buon drink, e così è stato.
Dopo cena abbiamo trascorso
qualche ora insieme, poi ci siamo
lasciati, sapendo che l’indomani ci
saremmo rivisti al Meeting.
Inutile dire che al Meeting
tifavamo gli uni per gli altri e –
incredibile! – i nostri due proff.
sono stati chiamati uno dopo l’altro
ed
erano
accanto
per
la
premiazione… davvero una strana
coincidenza, non vi pare?
Quella stessa sera siamo stati
insieme a ballare per la festa
conclusiva e, al termine della
Indice
Un incontro per niente casuale p. 1
Lettere garibaldine, p. 1
Tutti in pentola! premiato
a Chianciano Terme, p. 2
L'Osservatorio astronomico
di Colleurania, p. 3
Una città etrusca: Chiusi, p. 4
La sfinge etrusca ed il ritratto di
Augusto­ Museo Etrusco di
Chiusi (Siena) ­ Foto MDP.
NOTA DELLA REDAZIONE
Il Ferrarino di Palermo e Tutti in
pentola! del Di Poppa­Rozzi di Teramo
serata, ci siamo salutati, con
qualche rimpianto e qualche
lagrimuccia, per il tempo così breve
che era stato concesso alla nostra
breve intesa.
La mattina successiva, mentre
passeggiavamo vicino l’albergo,
squilla il telefonino del prof. Calì e,
con nostra grande sorpresa, erano
loro, che ci chiamavano per
salutarci per l’ultima volta, visto
che il loro pullman era proprio
dietro di noi.
Chissà se avremo modo di
rivederli, soprattutto io, che sono
all’ultimo anno di scuola; l'unica
cosa che posso garantire è che non
dimenticherò
mai
di
aver
conosciuto questi splendidi ragazzi
abruzzesi.
Ricambiamo il cortese articolo di
Vincenzo Baiamonte, pubblicato
sul
giornalino
scolastico
dell'Istituto Superiore Francesco
Ferrara di Palermo, con una
lettera inedita del garibaldino
Achille Mapelli ‐
inviata da
Palermo nel 1860 ‐ che racconta
l'ingresso dei garibladini nella
città.
LETTERE GARIBALDINE DA
PALERMO ‐ 1860
Achille Mapelli nel 1860 arriva in
Sicilia al seguito di Garbaldi. Nella
lettera, inviata a Monza ai suoi
amici, racconta lo sbarco di Marsala
e l'occupazione di Palermo.
Amici carissimi
Che fa il vostro Mapelli,
dov'è? A Palermo e riposa
dopo tante fatiche. Ma
soddisfo al vostro desiderio
che io già lo conosco.
Due
bastimenti
ci
aspettavano
a
Genova
chiamati
Piemonte
e
(cont.page 2)
segue da pag 1 ­ Lettere garibaldine: Achille Mapelli
Lombardo il primo comandato
da Garibaldi ed il secondo da
Bixio. Alla notte del 4. al 5.
Maggio ci imbarcammo io ero
sul Lombardo.
Sbarcammo a Talamone, ove si
ordinarono le compagnie io
andai
nella
compagnia
comandata
da
Cairoli.
Zambianchi con ottanta dei
nostri andò nelle Romagne per
farvi sorgere la rivoluzione. Ci
imbarcammo di nuovo ora colla
compagnia sul Piemonte e ci
ancorammo per una giornata a
S. Stefano che è poco lungi da
Talamone e sul confine della
Toscana verso la Romagna.
Partiti alla sera del giorno 9. da
S.
Stefano
passammo
felicemente
le
crociere
Napoletane la notte del 10.
all'11. e sbarcammo a Marsala a
mezzogiorno circa del giorno 11.
Non eravamo ancora tutti
sbarcati che arrivò una fregata
Napoletana
e
tre
vapori
cannonieri e cominciarono a
Bombardarci mentre eravamo
tutti sulla spiaggia, noi però
sbarcammo i nostri pezzi
d'artiglieria e i fucili presi a
Talamone ed un solo ebbe una
leggera ferita alla spalla da un
pezzo di bomba. Vi fo osservare
che al Re di Napoli è benissimo
adatto il sopranome di Bombino.
All'alba del 12. si partì da
Marsala, si passa Salemi il 13. al
15. fummo a Vita dove arrivati al
mattino ci fecero riposare per
due ore circa poscia sortiti ci
disposero in ordine di Battaglia
tra Vita e Calatafimi.
I regi ci attaccarono ma al
nostro attacco alla bajonetta al
grido di Viva Garibaldi si
ritirarono fuggendo e fecero
centro su di una altissima
collina da dove per scacciarli
dovemmo perdere 130. uomini.
Della mia compagnia che conta
145. uomini ne perdemmo 27.
tra morti e feriti. La vittoria fu
nostra ma con gravi stenti. Il 17.
si passa ad Alcamo. Il 28.
Salguarmera, Partenigo , Borgio
e Cascine di Monreale. In queste
posizioni continuo era il fuoco ai
posti
avanzati.
Passammo
Oparco, Piano de' Greci,
Marinerò, Missilmele.
Alla sera del 26. ci ponemmo in
marcia si marciò tutta la notte
ed al mattino entrammo in
Palermo in mezzo fuoco di
moschetteria, artiglieria, etc.
etc. ci impadronimmo del centro
della città. Si fecero grandi
barricate ora i regi ora
possedono il palazzo reale, il
castello, ed un altro quartiere.
Ora hanno chiesto armistizio, e
venne accordato.
Premio Nazionale "Giornalista per 1 giorno" 2015" ­ Alboscuole ­ Associazione Nazionale
di Giornalismo Scolastico ­ Targa d'Argento del Presidente della Repubblica
TUTTI IN PENTOLA! PREMIATO A CHIANCIANO TERME
22 aprile 2015 ­ Premiati i 100 migliori giornali scolastici su 2325 candidature
La redazione di Tutti in
pentola! il 22 aprile 2015 ha
ricevuto a Chianciano Terme,
in provincia di Siena, il
Premio Nazionale "Giornalista
per 1 giorno" 2015. Sono stati
premiati i migliori 100 giornali
scolastici d’Italia, su più di
2.325 candidature.
La manifestazione, promossa
da Alboscuole ­ Associazione
Nazionale di giornalismo
scolastico ­ Targa d'Argento
del Presidente della
Repubblica, si è svolta al
PalaMontepaschi. La giornata
è iniziata con lo spettacolo
del comico Mr. Lui (Marco
Lui), cui è seguita la lezione
Page 2
di giornalismo, sul tema della
libertà di stampa, del
giornalista del Messaggero
Luigi di Liegro. Nel
pomeriggio il presidente di
Alboscuole, Ettore Cristiani,
ha premiato, le redazioni
presenti al Meeting. La
manifestazione si è conclusa
con la serata danzante.
Newsletter Header
Una visita all'Osservatorio astronomico di Colleurania - Teramo
UN'OCCHIATA NELL'UNIVERSO
delle
Accademia delle scienze e ipotesi
sulla
nascita
della reale Accademia dei
Lincei.
Oggi, molteplici sono le attività
Nella giornata di giovedì 28 che
vengono
svolte
maggio 2015 noi alunni della all’osservatorio:
si
va
1° C, insieme ad altre due
classi prime, siamo andati all’
Osservatorio Astronomico in
località Collurania, una zona
Origini dell'Universo
collinare sopra la nostra città a
pochi chilometri dal nostro
dell’universo più accreditate
istituto alberghiero “Di Poppa”.
dagli scienziati. Di seguito ci
L’ osservatorio fu fatto
hanno fatto vedere un video in
costruire nel 1890­91 da
3D ­ quindi abbiamo indossato
Vincenzo Cerulli, uno studioso
occhialini appositi per la
teramano nato il 26 aprile 1859.
riproduzione del video ­ sulle
Laureatosi in fisica a Roma, in
galassie, il movimento dei
seguito alla sua passione per
pianeti e del Sole e la nascita
l’astronomia
osservativa,
dei pianeti e della Luna.
decise
di
trascorrere
un
Dopodiché abbiamo esplorato il
periodo di studi in Germania.
museo
astronomico
dove
A Teramo si dedicò all’
abbiamo visto anche i vari
astronomia
di
posizione,
osservando il moto degli
Osservatorio di Colleurania ­
asteroidi, delle comete e delle
Ing. C. Viola ­ 1890
stelle con il telescopio rifrattore
Cooke.
Grazie
alle
sue dall’astrofisica nucleare allo
osservazioni,
Cerulli giunse studio dei processi nucleari; in
alla scoperta di uno dei particolare, uno degli obiettivi
delle
ricerche
svolte
all’osservatorio consiste nel
comprendere
le
proprietà
evolutive e strutturali
delle
stelle
e
applicare
tali
conoscenze
a
varie
problematiche scientifiche.
I
modelli teorici prodotti vengono
ampiamente utilizzati sia dai
Vincenzo Cerulli (1859­1927)
ricercatori dell’INAF,
sia da
maggiori asteroidi tra quelli che ricercatori indipendenti. Dopo
orbitano tra i pianeti Marte e essere
entrati
all’interno
Giove, al quale diede il nome di dell’edificio,
i
ricercatori
Interamnia dal nome latino dell'osservatorio
ci
hanno Telescopio rifrattore Cooke­
della città di Teramo. L’ guidati durante il percorso; Sons ­ XIX secolo ­ Anno 1885
osservatorio restò per molti all’inizio siamo stati portati
anni il più grande in Italia dopo all'interno del Sistema solare: strumenti usati da Cerulli e dai
quello
di
Brera. siamo entrati in una stanza suoi collaboratori. Infine ci
Successivamente
Cerulli dove ci hanno parlato dei siamo recati nella parte più alta
divenne
presidente
della pianeti e della loro posizione dell’edificio, la cupola, dove
società astronomica italiana, nell’universo, successivamente trova posto il grande telescopio
membro del consiglio direttivo ci hanno portato in un'altra utilizzato da Cerulli per le sue
dell’Astronomische
stanza piena di schermi e ricerche, oggi non più in
Gesellschaft, della Pontificia ognuno riproduceva un video funzione.
di Marta Antoniani, Eleonora
Cimini, Sara Sciarra, Vittoria
Carradori,1°E
Issue 1
Page 3
UNA CITTA' ETRUSCA: CHIUSI
di Valentina D'Andrea, 4° H
Alcune classi dell’ Alberghiero nel
mese di aprile sono state in gita a
Chiusi ed a Chianciano Terme. I
ragazzi, assieme ai professori Mauro
De Petris (Italiano) e al professore
Federico Cieri (Pasticceria) hanno
visitato il Museo Nazionale Etrusco
di Chiusi, in via Porsenna 93.
Più che una museo lo definirei una
completa, ma non noiosa mostra
sulla civiltà etrusca dove abbiamo
appreso
tutti
qualcosa
di
interessante. Il Museo, inaugurato
nel 1901, è situato in un edificio
costruito alla fine del 1800 ed è
allestito su due piani. La storia di
Chiusi, importante centro della
dodecapoli etrusca, viene illustrata a
partire dall’ età del Bronzo. L’ Età
del Ferro è documentata da corredi
Figura femminile ­ Foto MDP.
Company/Author
tombali costituiti da cinerari, fibule e
rasoi in bronzo.
Ampia la documentazione di
ceramica attica a figure nere ( anfora
con Achille e Aiace che giocano a
dadi,
mentre Atena
assiste
invisibile), a figure rosse (skyphos
con scene tratte dall’ Odissea:
Telemaco e Penelope, Ulisse ed
Euriclea) e di imitazioni etrusche,
oltre a tantissimi vasi in bucchero
Canopo di Dolciano ­ Foto MDP.
La sfinge etrusca ­ Foto MDP.
decorato a stampo. Ricca la presenza
di canopi ­ cinerari con il coperchio
a testa umana, a volte su troni ­ e
sculture in pietra rinvenuti nelle
necropoli circostanti (VIII­VI sec.
a.C.).
iano interrato è attestata la storia di
Chiusi in età ellenistica, con una
collezione di urne in marmo e
terracotta
e
di
terrecotte
architettoniche e votive.
L’ Età
Il volto della sfinge ­ Foto MDP
Romana
è
rappresentata
in
particolare da un emblema musivo
con la caccia del cinghiale
di
Calydon, da un ritratto di Augusto
giovane e da una statua femminile
acefala. La fase Longobarda è
invece attestata da una serie di ricchi
corredi rinvenuti in numerose tombe
di guerrieri cristiani. Un ultima
sezione riguarda l’ Epigrafia e il
collezionismo.
A mio parere l’ oggetto più bello di
questo museo è lo skyphos con
scene tratte dall’ Odissea. L’ Opera
risale al 450 a.C.
Nel museo sono disponibili dei
tablet con un'app del MiBACT
(Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali e del Turismo), scaricabile
anche da Google play o da App
Store, che illustra al visitore le opere
esposte.
ISTITUTO SUPERIORE "DI POPPA ­ ROZZI", Via Felice Barnabei, 2, 64100 TERAMO­
ABRUZZO ­ ITALIA ­ Redazione: Classe IV G­H., Il giornale è sulla piattaforma e­learning dell'Istituto
(www.iisdpr.gov.it) e sul sito della scuola nell'area studenti: www.iisdipopparozzi.it.
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