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Preparazione - Freni e Frizioni
2 3 A cura di Luca Conzato Progetto grafico Guido Gangi Illustrazioni Giorgia Visani Traduzioni Joanna Male Elizabeth Saragnese Artworks Paolo Chiasera Flavio Favelli Piero Golia Jessica Craig Martin Jonathan Monk Sandrine Nicoletta Tere Recarens Giuseppe Pietroniro Costa Vece Testi Samuele Ambrosi Stefano Angelini Roberto Artusio Florent Beuchet Cristian Bugiada Stefano Carlucci Manuele Colonna Luca Conzato Angelo De Valeri Luca Di Francia Alex Frezza Walter Gosso Leonardo Leuci Mauro Lotti Antonio Parlapiano Patrick Pistolesi Oscar Quagliarini Alexey Rodionov Dennis Zoppi 4 5 6 7 Molte persone hanno vissuto insieme a noi questa avventura e, di conseguenza, la nascita di questo libro, ci hanno incoraggiato con il loro affetto, il loro sostegno ed il loro senso dell’umorismo. Desideriamo dunque ringraziare: Many people have lived through this adventure with us, and this Booklet is the consequence of their encouragement and affection, their support and their sense of humour. Therefore we would like to thank: Riccardo, Giampiero, Renato, Betto, Stefano, Fabio, Paolo, Luca, Roberto, Antonio, Mauro, Giorgio, Pietro, Andrea, Roberto, Diego. Rodrigo, Stefano, Cristian, Roberta, Nico, Irene, Silvio, Melissa, Matteo, Arturo, Giando, Emanuele, Alessandro, Manuel, Salvo, Luca, Laura, Irene, Azzurra, Giorgia, Alessandra, Michela, Cinzia, Guido, Fabrizio, Nicolò, Serena, Giulia, Suman, Gina, Luca, Engueran, Stefano, Mirko, Leonardo, Diana, Ronald, Gonzalo, Ilaria, Francesca, Alessia, Matteo, Arturo, Elvira, Massimo, Gaetano, Ciccio, Beatriz, Alessandro, Sabina, Emanuela, Kris, Filippo, Giorgia, Elena, Sara, Emanuele, Gianni, Roberto, Gaia, Simona, Laura, Matilde, Nina, Riccardo, Valentina, Natasha, Fabiana, Carlo, Francesco, Emanuele, Francesca, Magda, Emanuele, Viktor, Kristina e Billi. Un ringraziamento speciale a / And a very special thanks to: Alex, Alexey, Angelo, Antonio, Cristian, Dennis, Florent, Leonardo, Luca, Manuele, Mauro, Oscar, Patrick, Roberto, Samuele, Stefano e Walter. 8 9 SOMMARIO SEZIONE #3: APERITIVO E AFTER DINNER [ TABLE OF CONTEST ] BENVENUTI A FRENI E FRIZIONI [ WELCOME TO FRENI E FRIZIONI ] 13 SEZIONE #1: MESSA A PUNTO [ SET UP ] Istruzioni generali [ General instructions ] Accessori [ Accessories ] Attrezzi di bordo [ Tool kit ] Equipaggiamento [ Equipment ] 24 26 28 30 SEZIONE #2 : MOTORE [ ENGINE ] 34 CARBURANTI [ FUEL ] 40 Gin - Samuele Ambrosi Vodka - Dennis Zoppi Polugar - Alexey Rodionov Rum - Leonardo Leuci Agave Spirits - Cristian Bugiada / Roberto Artusio Whisky - Stefano Carlucci American Spirits - Antonio Parlapiano Vini Fortificati [ Fortified Wines ] - Walter Gosso Vermouth - Angelo De Valeri / Luca Di Francia Assenzio [ Absinthe ] - Florent Beuchet Essenze [ Essences ] - Oscar Quagliarini Liquoristica [ Liqueurs ] - Alex Frezza Birra [ Beer ] - Manuele Colonna 42 52 57 62 70 84 92 104 116 126 132 142 148 MISCELE [ MIX ] 162 170 190 212 230 *** 252 INDICE ANALITICO [INDEX] Jet Lag... Sogni Liquidi [ Liquid Dreams ] - Patrick Pistolesi 10 Appunti dal quaderno di bordo di Mauro Lotti [ Notes from Mauro Lotti’s log-book ] COCKTAILS [ RECIPES ] Classic Signature LE TECNICHE [ TECHNIQUES ] THE SECRET LIST [A Speakeasy Cocktail Tribute] 11 BENVENUTI A FRENI E FRIZIONI L’aperitivo è nato a Torino nel 1786 con il Vermouth, una bevanda stimolante dell’appetito che inizialmente veniva consumata principalmente nei salotti “bene” e nei caffè storici ma che nel tempo si affermò anche nei bar più popolari, le cosiddette “piole”, diventando parte integrante della cultura dell’intrattenimento. Freni e Frizioni nasce dieci anni fa in un’ex officina meccanica come street cocktail bar dall’idea di proporre la cultura dell’aperitivo anche a Roma, dove era conosciuto e consumato soprattutto nei bar dei grandi alberghi o in quelli storici della “dolce vita”. Questo manuale è il frutto del lavoro, dei sacrifici e dell’esperienza da noi maturata fin qui. Per la sua realizzazione ci siamo ispirati a testi “cult” della mixologia: The Savoy, The PDT, Imbibe, The Bon-Vivant’s Companion, Liquid Intelligence e ci siamo avvalsi della collaborazione di amici esperti. Nutriamo la speranza che questo “Libretto” possa essere, per voi, uno stimolo ad approfondire la cultura del “buon bere” attraverso la conoscenza dei prodotti, delle loro caratteristiche e delle tecniche per la realizzazione dei drinks. WELCOME TO FRENI E FRIZIONI 12 The culture of the Aperitif began in Turin in 1786, with Vermouth, an appetite stimulant, initially consumed in lounges and historical cafés, but over time it became more and more popular and eventually also consumed in common bars: the so-called “piole”, then became an essential part of the culture of entertainment. Freni e Frizioni was founded ten years ago in a former mechanic’s workshop as a street cocktail bar with the idea of “bringing” the culture of the aperitif to Rome, where it was known and drank usually in grand hotel bars, or in those like in the “dolce vita”. This handbook is the result of our work, sacrifices and experience gained so far. Its creation was inspired by “cult” texts and mythology: The Savoy, The PDT, Imbibe, The BonVivant’s Companion, Liquid Intelligence and we have cooperated with experienced friends. We hope that this “booklet” can be a stimulus for the reader, deepening the culture of “good drinking”, and giving a further insight of the products, their characteristics, techniques and the creation of drinks. 13 14 15 16 17 18 19 20 21 MESSA A PUNTO [ set up ] 22 23 ISTRUZIONI GENERALI GENERAL INSTRUCTIONS “La messa a punto” del bar consiste nel trovare l’esatta disposizione delle attrezzature e degli ingredienti da utilizzare durante il servizio. Un corretto setup è di fondamentale importanza per garantire un servizio rapido, fluido e allo stesso tempo preciso. Il barman deve sapersi muovere nella sua postazione senza quasi distogliere lo sguardo dal vero protagonista del bar: il cliente. A professional bar should always have the exact layout of equipment and ingredients. A proper “bar set up” is crucial to ensure a fast, fluid and precise service. The bartender should be able to move around his bar station without almost ever looking away from the real protagonist of the bar: the customer. 4 M 11 5 7 12 6 4 4 3 6 9 10 5 6 2 3 1. Bicchieri / Glassware 2. Frigo / Fridge 3. Frigo vetrina / Glass fridge 4. Spezie /Spices 5. Bitters 6. Bottigliera / Bottles 7. Freni mix / Homemade Mix 8. Ice-Mold 9. Affumicatore / Smoking gun 10. Sifone / Thermo whip salse A 1 I B F D L A B E E M.23 M.4 M.5 M.6 M.7 M.8 M. M.99b M.10 M. M.1112 M. 25 H C G A. Spine birra / Draft B. Soda gun C. Cassa / Counter D. Porta riufiuti / Bins E. Speed rack F. Lava bicchieri / Glass-washer machine G. Frigoriferi / Refrigerators H. Tritaghiaccio / Ice crusher I . Spremiagrumi / Squeezer L. Frullatore / Blender M 1 Bartender Station M. Coltello / knife 24 1 2 6 7 8 8 10 9 6 G Tagliere / Chopping board Speed rack Soda Gun Fruit dispenser Store and pour Speed bottles Porta riufiuti / Bin Lavello / Sink Ghiaccio in cubetti / Ice cubes Ghiaccio tritato / Crushed ice Premix Bar mats Shaker and Mixing glass ACCESSORI [ ACCESSORIES ] Un elegante, funzionale ed adeguata “cristalleria” è un elemento essenziale per un bar. La scelta del giusto bicchiere di servizio è infatti un fattore tecnico imprescindibile. Un bel bicchiere inoltre rende quasi superflua ogni ulteriore decorazione, che rischia a volte di risultare esasperata. Elegant, adequate and appropriate “glassware” is of fundamental importance in a bar. The choice of the right glass served is an essential factor. A nice glass almost makes up for the need of any other decoration, which could sometimes be exaggerated. Margarita Cup Shot Wine glass Stein Tiki glass Irish coffee Fantasy Martini Water Fizz Absinthe Glass Flûte Old-fashioned 26 Cognac Collins Punch bowl Tiki mug 27 ATTREZZI DI BORDO [ TOOL KIT ] Riuscireste mai ad immaginare un meccanico che svolge il suo lavoro senza martello, cacciavite, bulloni e chiave inglese? Per lo stesso motivo un barman deve avere sempre a disposizione una serie di attrezzi per svolgere il suo lavoro al meglio. La qualità del servizio dipende strettamente dall’attenzione nella scelta della giusta attrezzatura, dal suo corretto utilizzo e dalla cura con la quale questa viene conservata. Could you ever imagine a mechanic carry out his work without a hammer, a screwdriver, wrenches or bolts? Of course not, for the same reason a bartender should always have a set of tools at the ready to do his best. The quality of service depends strictly on the attention given in choosing the right equipment, maintaining it with care, and using it properly. Muddler Continental shaker Mixing glass Strore and pour Speed bottles Bar spoons Bitter bottles Boston tin and Mixing glass Blazer mug Absinthe spoon Metal pour Citrus press Peeler Fine strainer Julep strainer Chopping board Ice scoop Strainer Dispenser 28 29 EQUIPAGGIAMENTO [ EQUIPMENT ] Sono rumorosi, metallici ed ingombranti. Spesso non si vedono perchè nascosti nel retro-bar o nei magazzini, oppure non si notano perchè mimetizzati nell’arredamento. Senza di loro però il bartender dovrebbe avere due braccia in più e giornate lavorative di sedici ore. Signore e signori ecco a voi l’equipaggiamento pesante. They’re noisy, bulky and metallic. Often they are not seen, as they are hidden in the rear of the bar or the store room or they go unnoticed as they are camoflauged among the furnishings. Without them, the bartender would need two extra arms and a sixteen hour working day. Ladies and gentlemen, I present to you the heavy duty equiptment. Spremiagrumi Squeezer Frigo vetrina Glass fridge Macchina del ghiaccio Ice maker Frullatore Blender Tritaghiaccio Ice crusher Affumicatore Smoking gun Lavabicchieri Glass Washer machine Frigoriferi Refrigerators 30 Sifone per panna Siphon for whipped cream Ice Molds 31 MOTORE [ ENGINE ] 32 33 JET LAG Sogni Liquidi Liquid dreams Una storia come quella che vorrei A story like the one that I want raccontare dovrebbe iniziare to tell you should to start with con: “c’era una volta”, perché “once upon a time”, because when quando racconto tutto quello I tell you about everything che mi è capitato in questi anni that has happened to me over sembra il frutto di una fantasiosa the years, it will seem like a penna. Tuttora infatti, l’eccitante very fanciful pen took over, in mondo della notte mi sembra fact, even now the excitement quasi irreale. of the night world almost still Patrick Pistolesi Quel mondo che tanto ho seems surreal. The world that bramato con curiosa eccitazione fin da piccolo, I so craved with curious excitement, since I quando già nutrivo il sospetto che qualcosa was a child. When I already suspected there in più accadeva dopo il bed time, qualcosa was something more happening after bed di pauroso ma fantastico, il brivido che solo time. Something scary, but fantastic, the un’avventura ti può dare; come dice il signor kind of thrill that only an adventure can give Lotti quell’ora dove i bambini vanno a dormire you; as Mr. Lotti said the time when kids go e cominciano le ore dei grandi. Chi fa parte to sleep and adult time begins. Those who di questo mondo lo sa bene, si parla are a part of this world know well that another un’altra lingua, specialmente al bar, si language is spoken, especially in a bar. You possono trattare tanti argomenti che di can discuss many topics that during the giorno sarebbero troppo scoperti, si può essere day could be too open, you can be secretive, clandestini, si può avere una conversazione you can have a “brilliant” conversation. One “brillante”. Una volta mi è capitato perfino time it even happened that I had a conversation di parlare di quantistica emozionale, ma era about emotional quantum, it was really late davvero tardi e più che una conversazione and more than a sparkling conversation was brillante è stata una conversazione “brilla”. more of a “drunk” conversation. Di tutto questo e di molto molto altro si Of all this and much more one talks about parla al bancone, ma mai di politica e di at the counter, but never about politics and 34 religione. Il bar, se ci si sa comportare, è un luogo per tutti. Il bancone per me, ma credo di parlare per tutti i miei colleghi bartenders, è il luogo più bello dove si possa stare nel locale, è come una stazione ferroviaria, dove la gente s’incontra, si saluta, arriva, va via. Io se non lavoro e vado a trovare un amico al bar, amo, anche se sto da solo, sedermi al banco e godermi lo spettacolo, vedere il talento sorridente del barista accontentare le innumerevoli richieste dell’avventore di turno “per me poco ghiaccio”... “un Manhattan ma senza Vermouth che non mi piace”... “mi metti in carica il telefono?”... “ma se la metto in doppia fila dici che me la portano via?” ecc. ecc. Queste sono solo alcune delle innumerevoli e funamboliche richieste che vengono fatte ad un barman, concedetemi quindi il piccolo sfogo, ma è una dinamica normale (come l’automobilista nei confronti del pedone e viceversa). Allo stesso tempo il barman deve essere paziente ed educato, pronto a fare uno sforzo in più, pronto a sorprendere, pronto a farti scordare quella giornataccia in ufficio, “volando” avanti ed indietro sul bancone, shakerando, versando, “accontentando”. Al bar ci si viene per innumerevoli motivi: vieni perchè è andata bene o male al lavoro, vieni col tuo migliore amico, vieni con qualcuno/a a cui vuoi fare la corte. Il nostro lavoro è quello di capire ed anticipare le richieste del nostro ospite con discrezione religion, the bar, if one knows how to behave, it’s a place for everyone. The counter for me, but I think I can speak for all my colleagues, is the most beautiful place where one can stay in the room, it’s like a railway station, where people meet, greet, comes and go. If I do not work and I go to visit a friend at the bar, I love it, even if I’m alone, to sit at the counter and enjoy the show, see the smiling talent of the bartender satisfying the countless requests of the regular customer waiting his turn “little ice for me” ...“a Manhattan but no vermouth I do not like” ...“Can you put my phone to charge?”…“But if I double park my car do you think that it will be taken away?” etc. etc. This is just a tiny fraction of the countless and acrobatic requests that are made to a bartender, so let me have a little outburst, but it is a normal dynamic (like motorists against pedestrians and vice versa). At the same time the barman has to be patient and polite, ready to make an extra effort, ready to surprise, ready to make you forget your bad day in the office, “flying” back and forth at the counter, by shaking, pouring, “pleasing”. One comes to the bar for various reasons... it went well at work, or not, comes with a best friend, with someone or with a woman that you would like to woo. Our job is to understand and anticipate the needs of our guests with discretion and, 35 e magari, tirarlo su di morale. Alle volte infatti non c’è niente di meglio di una battuta al tempo giusto, timing is everything, ma anche un solidale silenzio è una buona cura per una giornata storta. Uno dei libri che mi ha appassionato di più è “Joy of mixology” di Gary Regan, in particolare le prime cento pagine, in cui spiega come ha mosso i suoi primi passi a New York. Una parte in particolare mi colpì molto, la parte dove raccontava che lui dietro al bancone si sentiva come un direttore d’orchestra: coordinava le sedute dei propri ospiti e poteva far nascere un amore a seconda di chi faceva accomodare vicino a chi. Un po’ di coraggio liquido ed il gioco era fatto. Ecco, questo è quello che amo in assoluto del nostro mestiere, il fragile, imperfetto seppur bellissimo, equilibrio dell’umanità. Il nostro lavoro è fatto anche di tecnica e studio, parte fondamentale per eccellere in ogni mestiere al mondo. La passione e l’amore sono ingredienti fondamentali di un buon cocktail, ma saper interpretare con esatta maestria una caleidoscopica bottigliera per cucire addosso al nostro ospite il drink ideale è tutta un’altra storia. Ci vuole tempo, studio come dicevo, ma sopratutto esperienza, manico: a volte non basta saper la ricetta a menadito, bisogna assaggiare, tener conto del ghiaccio, del gusto di chi hai di fronte, del tempo a tua disposizione, spesso ridottissimo. 36 maybe cheer them up. Sometimes in fact there’s nothing better than a joke at the right time, timing is everything, but also a sympathetic silence is a good cure for a bad day. One of the books that fascinated me the most is: “Joy of Mixology” Gary Regan, in particular the first hundred pages, in which he explains how he took his first steps in New York. One part in particular impressed me a lot, the part where he recounted himself that he felt like an orchestra conductor behind the counter, coordinating the sessions of their guests, he could give birth to a new love story depending on who was seated next to whom, a little bit of courage and liquid and the game begins. So that’s what I love the most about our job, the fragile, imperfect although beautiful, balance of humanity. Our work is also made up of technique and study, fundamental part to exceed in any profession in the world. The passion and love and are essential ingredients of a good cocktail, but knowing how to interpret exact skill a kaleidoscopic wine display to impute to our guest the perfect drink is another matter. It takes time, study as I said, but also experience, grip: Sometimes not enough to know the recipe of by heart, you have to taste, to take into account the ice, the taste of those in front of you, the time you have, often not very much. Il barman, come dicevo sopra, non è solo colui che fa i drink, molto spesso è più, concedetemi il termine, un “problem solver”: una lamentela qualsiasi, un ubriaco al banco, la lavabicchieri che si rompe, la luce che salta, una prenotazione che salta fuori dal nulla ed ecco qui che deve intervenire, indossando una volta i panni del tecnico, un’altra quelli dell’addetto alle relazioni pubbliche. Ogni sera è una festa, è vero, ma è pur sempre lavoro, un lavoro che ti fa vivere col jet lag, un fuso orario diverso dalle “persone normali”, quelle che vivono il giorno e che di solito sono quelle che dovrebbero risolvere i mille imprevisti che capitano di notte. Vivere nell’industria dell’ospitalità è un grande sacrificio, ma il sorriso di un cliente soddisfatto, il rapporto di fiducia che solo un bancone nelle ore più piccole può instaurare, non ha un prezzo. Si dice che il cervello si divida in due parti, quella creativa e quella razionale, così come il giorno e la notte… beh il nostro habitat è quello notturno e mi piace pensarlo come la parte creativa delle nostre 24 ore; a tal proposito il mio amico Livio una volta mi ha detto: “se punti la luce sempre verso lo stesso punto, otterrai sempre le stesse ombre”. Di ombre durante la notte se ne vedono tante, la notte è fatta di ombre sfuggenti che ci vorremmo cucire ai piedi come Peter Pan, ombre che bramano vita e cambiamento, ombre che ci fanno tornare bambini. The barman, as I said above, it is not only he who makes the drinks, it’s often more, give me the word, a “problem solver”: any sort of complaint, a drunk at the counter, the glass washer that breaks, the light goes out, a booking pops up out of nowhere and that’s where someone should intervene, wearing the clothes of a technician, another employee that deals with public relations. Every night there’s a party, it is true, but it’s always work, a job that makes you live with jet lag, a different time zone from “everyday people”, those who live the day and they usually are the ones that should solve a thousand of unexpected events that occur at night. Experience in the hospitality industry is a great sacrifice, but the smile of a satisfied customer, the relationship of trust that only a bar counter in the small hours of the night can be established, is priceless. It is said that the brain is divided into two parts, the creative and the rational, as well as day and night ... Well, our habitat is the the night time and I like to think of it as the creative part of our 24 hours: about that my friend Livio once told me: “If you point the light always towards the same place, you’ll always get the same shadows.” It’s possible to see many shadows during the night, the night is full of fleeting shadows that we would like to sew on our feet like Peter Pan. Shadows that crave life and change, shadows that take us back to childhood. 37 Aspettative enormi all’aperitivo quando tutto deve ancora succedere o il Whiskey della staffa, in chiusura, ormai da solo, con il barman come unico compagno, per avere un sorriso amico in quelle giornate blu. Un barman, uno vero, non ti negherà mai la possibilità di sognare! Salute! Huge aperitif expectations when everything still has to happen or a night cap Whiskey, at closing time, now alone with the barman as the only companion, having a friend in those dark days. A barman, a real one, won’t ever deny you the opportunity to dream! Cheers! IL BELLISSIMO 60 ML ITALIAN VERMOUTH 30 ML SHERRY 2 DASHES BITTER 2 DASHES MARASCHINO FERNET Tecnica: stir Preparazione: versare tutti gli ingredienti in un Mixing glass, aggiungere il ghiaccio e miscelare fino al raggiungimento di diluizione e raffreddamento desiderati. Versare in una coppetta da cocktail ben fredda sulla quale è stata precedentemente fatta una camicia di fernet. / Pour all the ingredients into a Mixing glass, add ice and mix until you get the desired dilution and cooling. Pour into a well chilled cocktail glass which was previously coated with some Fernet. Decorazione: lemon zest privato della parte bianca amaricante. / Lemon zest without the white bitter part. 38 CINQUIÈME ARRONDISSEMENT 50 ML GIN 30 ML ELDERFLOWER LIQUEUR 30 ML LIME 20 ML RICH SYRUP 15 ML EGG WHITE CLARET RED WINE Tecnica: reverse dry shake Preparazione: Versare tutti gli ingredienti in uno shaker, aggiungere il ghiaccio, shakerare energicamente, dopo di che versare il contenuto in una delle sezioni di shaker senza ghiaccio, gettare via il ghiaccio precedentemente inserito e shakerare nuovamente senza ghiaccio (reverse dry shake). Versare in un bicchiere da Collins colmo di ghiaccio. Terminare con un top (claret) di vino rosso. / Pour all the ingredients into a cocktail shaker, add ice, shake vigorously, after that pour the contents into one of the sections of the shaker without ice, throwing away the ice previously put in, then shake again without ice (dry shake reverse). Strain into a Collins glass filled with ice. Finish with a top of red wine (claret). Decorazione: lemon zest privato della parte bianca amaricante. / Lemon zest without the white bitter part. 39 CARBURANTI I distillati sono gli ingredienti base dei cocktail che vengono infatti spesso classificati a seconda di quale distillato si utilizza. Ogni paese, o continente, ha sviluppato un proprio distillato tradizionale, partendo naturalmente dalla materia prima più reperibile. Avremo quindi l’agave per il Mezcal, distillato caratteristico del Messico, il grano per il Polugar e la Vodka, tipici di Russia e Polonia, il ginepro per il Jenever e il Gin, tipici rispettivamente di Olanda e Gran Bretagna, cereali vari per il Baijiu, tipico distillato cinese. Alcuni di essi hanno superato a fatica i confini nazionali, rimanendo quindi prodotti tipici della zona di produzione, altri invece sono bevuti in tutto il mondo, e sono diventati negli anni capisaldi della miscelazione. Naturalmente oltre alla materia prima utilizzata, anche i diversi meccanismi di distillazione e invecchiamento determinano il risultato finale. Il Whiskey, ad esempio, è un distillato che può avere alla base il grano: diverse lavorazioni e metodi di invecchiamento ne fanno però un prodotto totalmente diverso dalla Vodka. Abbiamo chiesto ad alcuni nostri amici di scegliere uno degli spirits, e di raccontarci il loro rapporto con esso. Ne è venuta fuori una raccolta di esperienze, alle volte più tecniche e vissute, altre più discorsive e informali. [ FUEL ] 40 The primer spirits are the basic ingredients of a cocktail, which are in fact often classified depending on what characterises them. Each country or continent has developed its own traditional spirit, starting of course from the raw materials available. For example we have Agave for Mezcal, a distilled characteristic of Mexico, wheat for Polugar and Vodka, typical of Russia and Poland, Juniper for Genever and Gin, respectively typical of the Netherlands and Britain, and various grains for Baijiu, which are typical chinese spirits. Some of them have overcome their national boundaries, remaining typical of the production area, others are drunk worldwide, becoming over the years the cornerstones of mixing. Naturally, in addition to the raw materials used, the different mechanisms of distillation and aging also determine the final result. Whiskey, for example, is a spirit which may have grain as a base, but different processing and aging methods make it a product totally different from Vodka. So we asked our friends to choose a spirit , and tell us about their relationship with that chosen spirit. What has emerged is a collection of stories , sometimes more technical and historiographical, others more discursive and informal. 41 GIN Gin: un mondo di storia, cultura e tradizione in sole “3” lettere Gin: a world of history, culture and tradition in only “3” letters È facile pensare che esista un We’d like to think that there’s creatore di questo nobile a man considered as the creator distillato; io personalmente of this noble distillate, I personally amo definirlo uno scopritore. love to define it as discoverer Molti credono che a dare i natali and not simply as creator. a questa nota “aquardens” For this reason many believe sia stato un certo Franciscus that Franciscus De La Böe Samuele Ambrosi De La Böe Dr. Sylvius (1614 Dr.Sylvius (1614-1672) had -1672) medico e professore di medicina given birth to this note the “squadrons” as a presso l’Università di Leida in Olanda. physician and professor of medicine at the Sicuramente i suoi studi ed il suo ruolo ne University of Leiden in the Netherlands. aiutarono la diffusione, ma non bisogna Surely his studies and his role helped the dimenticare che il “ginepro” era già molto spread, but we must not forget that “Juniper” diffuso a livello curativo in quell’epoca. Esso was already widespread at that time for aveva proprietà definite “magiche”; il healing. It had defined properties, “magic”, suo olio essenziale veniva impiegato come it’s essential oil was used as a salve for the vulnerario per le ferite e lenitivo per le wounds and a soother for insect bites, a punture di insetto, antireumatico, ottimo great decongestant, a disinfectant for the decongestionante, disinfettante per le vie urinary and respiratory tracts, to lower blood urinarie e respiratorie, per abbassare la sugar, to regulate menstrual cycles, against glicemia, per regolarizzare i cicli mestruali, rheumatism, to help excrete uric acid, high contro i reumatismi, per aiutare ad espellere cholesterol and toxins in general and in l’acido urico, il colesterolo e le tossine in genere assisting the cardiovascular system to remain e coadiuvante del sistema cardiocircolatorio healthy. To date there are no documents that confirm his paternity; in fact there are per restare in buona salute. Non esistono, ad oggi, documenti che ne scriptures that are about another professor 42 attestino la paternità; al contrario, esistono testi che parlano di un altro professore, sempre di origine olandese, un certo Franciscus Sylvius de la Boue (1572), il quale scriveva della “Eau de vie Genievre”, termine gallico per indicare una sorta di “water of life”, detta anche acqua di vita. Ma come lui anche molti altri in quegli anni si adoperavano a preparare la propria pozione, come il “Comte de Moret” Antoine de Bourbon-Bueil (1607-1632), figlio di Enrico IV di Francia, con il suo Juniper Wine. Genprus, Juniperus, Genevieve, Jenever, Ginevra o semplicemente Gin. Parliamo di una delle acqueviti più importanti al mondo e di sicuro quella che ad oggi caratterizza maggiormente il mercato dei white spirits. Purtroppo il gin non ha vissuto solo di glorie e successi, anzi, è stato l’attore principale di un periodo buio e terribile che ha riguardato principalmente il nord Europa: sto parlando della famosa “Gin Craze” del XVIII secolo. Dobbiamo innanzitutto evidenziare un aspetto decisamente importante, il periodo storico: siamo a cavallo tra il XVIII ed il XIX secolo e l’Inghilterra ha sempre avuto un forte legame, non solo politico, con la vicina Olanda. Molti olandesi, infatti, vivevano a Londra, who was also Dutch, Franciscus Sylvius de la Boue (1572) who wrote of his “Eau de vie Genievre” a Gallic term to specify the “water of life”. Many others like him in those years were also using this to prepare potions, with its Juniper wine, such as Antoine de BourbonBueil “Comte De Morret”. (1607-1632) son of Henry IV of France. Genprus, Juniperus, Genevieve, Genever, Geneva or simply called Gin. Let’s Talk about one of the most important spirits in the world and certainly one that today characterises the market for white spirits. Unfortunately gin did not just live through glory and success, it also took the lead role in a dark and terrible period which mainly concerned northern Europe: I am talking about the famous “Gin Craze” of the 18th century. We must first highlight a very important aspect, the period in history, which was between the 18th century and the 19th century. Britain has always had a strong bond, with their neighbours the Netherlands, in fact between 1600 and 1700 many of the Dutch had moved to London, reaching 5,000 Dutch living in the capital. This distilled white spirit named Genever was already known as: “Dutch Courage”. 43 basti pensare che tra il 1600 ed il 1700 erano più di 5000 gli olandesi che vivevano nella capitale. Un distillato bianco dal nome Jenever era già noto come “Dutch Courage”. L’evento - cardine che contribuì alla sua diffusione fu l’ascesa al trono di Guglielmo III d’Orange, il quale nel 1689 prese il trono d’Inghilterra da Giacomo II. Essendo di origini olandesi ed avendo vissuto in prima persona l’invasione della sua terra nativa da parte della Francia nel 1672, una volta divenuto Re bloccò tutte le importazioni dei prodotti francofoni attraverso il noto “Distilling Act” del 1690. Non avendo più cognac né brandy, vini, birre o quant’altro, iniziò a incrementare la produzione interna di Gin, senza però porre in essere una gestione ponderata delle produzioni. Ciò diede vita ad una “All Distillers” dove ognuno, senza licenze né attitudini, poteva distillare tranquillamente quello che voleva quando voleva. Tutto ciò portò ad una vera e propria catastrofe, denominata“Gin Madness”, dove fu stimato un consumo medio di 45 milioni di litri per una popolazione della sola Londra di poco più di 6 milioni di abitanti. L’ordine pubblico non esisteva più, la sanità entrò in crisi non riuscendo a gestire gli innumerevoli casi di alcolismo e follia, l’industria era paralizzata, c’erano più morti per alcol che non per malaria, l’aspetto sociale era ingestibile e le condizioni igieniche disperate, e dunque bisognava 44 The pivotal event was the accession to the throne of William III of Orange, who in 1689 took the throne of England as James II. Being of Dutch origin and having experienced firsthand the invasion of his native land by France in 1672, when he became King he stopped all imports of french products through the well-known: “Distilling Act” of 1690. Not having cognac, brandy, wine, beer or anything else, domestic production began to increase, but also neglected careful management production. This gave rise to an “All Distillers” where anybody even without a license could distill, when and where they wanted. All this led to a catastrophe, called: “Gin Madness” where it was estimated an average consumption of 45 million litres for a population of just over 6 million people in London. There was no more public order, the health crisis was unable to handle the numerous cases of alcoholism and madness, the industry was paralysed, there were more deaths from alcoholism than from malaria, the social aspect was unmanageable, and hygienic conditions despair that something had to be done immediately! The government therefore devised a set of rules defined as: “The Eight Gin Act”, designed to circumscribe and limit the spread of this “epidemic”. One of the most famous laws was enacted in 1736, which established the creation of a Fee of 50 pounds for the purchase of a license to distill, therefore banning distillation to the general public. The first company that took advantage of this law were the Booth’s in 1742, followed by Greenall’s Distillery in 1761 and Alexander Gordon in 1769. It is important to emphasise that 50 pounds at that time represented the equivalent of 10 years worth of salary. These measures helped limit the spread of this scourge but didn’t solve it completely, though the law prohibited the illegal production of GIN, devised names were made up, and not mentioned in the regulations, original names like: intervenire immediatamente! Il governo, quindi, mise a punto un insieme di leggi, definito come “The Eight Gin Act”, atte a circoscrivere e limitare il propagarsi di questa “epidemia”. Una delle leggi più note fu emanata nel 1736 e stabilì l’istituzione di una tassa di 50 sterline per l’acquisto di una licenza per poter distillare, vietando così la distillazione popolare. La prima azienda che ne approfittò fu la Booth’s nel 1742, seguita dalla Greenall’s Distillery nel 1761 e da Alexander Gordon nel 1769. 45 È importante sottolineare che 50 sterline rappresentavano all’epoca l’equivalente di 10 anni di stipendi normali. Questi provvedimenti contribuirono decisamente a limitare il propagarsi di questa piaga ma non la risolsero del tutto. Sebbene infatti la legge vietasse la produzione illegale di Gin, vennero escogitati altri nomi di fantasia non menzionati dal regolamento, nomi originali tipo: The No Mistake; The Real Knock Me Down; The Young Tom e via dicendo, eludendo così i controlli. Ciò che aiutò sensibilmente il contesto sociale fu l’avvento, verso la fine del 1700 in Inghilterra, della rivoluzione industriale. Intorno al 1820 molte persone dalle zone rurali si spostarono nelle città per lavorare in fabbriche e stabilimenti vari. Iniziarono così a nascere, come valvola di sfogo, i primi luoghi di ritrovo e di scambio, che si chiamavano: “The Gin Palace”. Il governo inoltre, diminuendo la pressione fiscale sulla birra, ne agevolò il consumo nei diversi locali, portando così alla nascita dei noti PUB (Pubblic House). Il Gin, ritrovata una sua dimensione qualitativa, iniziò così a solcare i mari del mondo trasportato dalle navi commerciali e militari inglesi in ogni porto del Commonwealth. Aristocratico e popolare allo stesso tempo, consumato nei salotti, dalla classe politica, dai comandanti militari e dai ceti meno abbienti, divenne sempre più un simbolo inglese. Proprio questo aspetto lo rende 46 The No Mistake, The Real Knock Me Down, The Young Tom and so on, therefore eluding the inspectors. What helped the social context considerably was the coming of the industrial revolution, in the late 1700s in England. Around 1820 many people moved from rural areas to cities to work in factories and various establishments. The first meeting place and exchange, was born, called “The Gin Place”. The government also facilitated the economy, reducing the tax burden on beer ,and thereby facilitating the consumption in different places, thus leading to the birth of the known PUB (Public House). Gin found a qualitative dimension, and began to sail the seas of the world, carried by commercial ships and British military in every port in the Commonwealth; both aristocratic and popular at the same time, consumed in salons by politicians, military commanders and the lower classes, it became more and more a symbol of England. This aspect makes it unique compared to other products. That’s why the question asked by many is: With Gin being undoubtedly fashionable, will it always endure its success?” and I can answer without any hesitation. In many European countries like Spain and England, it is always present in the culture of good drinking. And thanks to its history and to its flexibility in satisfying the palates of even the most davvero unico rispetto ad altri prodotti. Ecco perché alla domanda che in molti mi pongono: “resisterà l’attuale successo del Gin, che è anche indubbiamente di moda?” io lo confermo senza alcuna remora. demanding customers at all times of the day, will always remain a staple, an in dissolvable and undeniable presence of quality, thanks to the many young people who are discovering it today and have made it become a fashion phenomenon. Ma esiste realmente il Gin perfetto? Molte sono le distillerie e le etichette a disposizione dei bartenders e dei consumatori. Sarebbe ingiusto quindi realizzare una Does A perfect Gin really exist? There are many distilleries and labels available for bartenders and consumers. It would be unfair to then give a ranking on the best Gin. classifica sul miglior Gin. 47 Anche perché, va sempre ricordato, il miglior Gin è quello che piace al tuo cliente, sia esso un distillato noto o meno, cheap o premium. Io posso suggerire ma lui ha il diritto di scegliere. Centinaia e centinaia sono le etichette presenti oggi sul mercato. Molte di esse sono veri e propri monumenti storici, eroici e patriottici cavalieri di tradizione e qualità, altri sono nati recentemente, caratterizzati, comunque, da un unico comun denominatore: la qualità. Ma come si produce un Gin? Non è poi così complesso (passatemi il termine) produrre un Gin, essendo storicamente, la produzione casalinga una pratica ampiamente diffusa. Non è nemmeno difficile trovare in internet alcune ricette homemade. Trattandosi però di alcol le attenzioni devono essere assolutamente rigide e rispettose da parte di coloro che lo fanno di mestiere. Ma come possiamo definire tecnicamente un Gin? La formula più corretta è senza ombra di dubbio acquavite di cereali e/o di sostanze amidacee, aromatizzata con ginepro e altre sostanze definite botanicals. In sintesi, possiamo definirlo, anche se i puristi non saranno molto d’accordo, semplicemente una Vodka aromatizzata. Veniamo invece alla produzione vera e propria. Per la legge europea tutti i tipi di Gin devono essere prodotti con alcol etilico, bacche di Ginepro ed altri botanicals. 48 It should always be remembered, that the best gin is what appeals to your customer, be it a known or unknown one, a cheap or premium distillate. I can suggest, but the customer has the right to choose. There are hundreds and hundreds of labels on the market today. Many of them are real historical monuments, patriotic and heroic knights of tradition and quality, others have been produced recently, all characterised, however, by a common denominator: Quality!! How is Gin produced? It’s not that complex to produce Gin since historically home-grown industries were a widespread practice. It is not even hard to find some homemade recipes on the internet. As it’s alcohol the process must be absolutely rigid and respectful toward those who do the craft. How can Gin be technically defined as Gin? The correct formula is with grain spirit and/ or starchy substances, flavoured with juniper and various aromatic substances defined as: botanicals. In summary, we can define it, although purists will not agree, as just a flavoured Vodka. Let’s get to the production itself. For the European law all types of Gin should be made with: ethyl alcohol, Juniper berries and other aromas defined as: botanicals. The single predominant flavour should be, Juniper. The index volume should be at L’unico aroma predominante deve essere least 37.5 % and ethyl alcohol used must be però il ginepro. L’indice volumetrico deve minimum European standards. essere di almeno 37,5% e l’alcol etilico utilizzato deve essere di standard minimo europeo. The Three categories are as shown: Le categorie espresse sono tre: DISTILLED GIN DISTILLED GIN Ridistilla alcol neutro (96%vol.) con aromi naturali. Non vi è livello minimo di % vol. previsto per il distillato prodotto. Sì aromi dopo la distillazione. Gli aromi possono essere naturali o artificiali. Sì all’uso di altri additivi approvati. Sì alcol etilico dopo la distillazione. Sì edulcorante (0,5 g/l). Sì acqua. Sì colorazioni. Distilled neutral alcohol (96 % vol.) with natural flavours. There is no minimum level of % vol provided for the distillate product. Yes to aromas after distillation. The aromas may be natural or artificial. Yes to the use of other approved additives. Yes to ethyl alcohol after distillation. Yes to sweetener (0.5g/l). Yes to water. Yes to colouring. LONDON DRY GIN O LONDON GIN LONDON DRY GIN OR LONDON GIN Alcol Etilico (96% vol.) di qualità superiore a quello standard. Aromi tutti naturali. L’aroma dev’essere trasmesso durante il processo di distillazione. Unico processo di distillazione. Il distillato prodotto deve avere 70% vol. Nessun aroma dopo la distillazione. Sì alcol etilico dopo la distillazione ma di stesso standard. Sì edulcorante (0,5 g/l). Sì acqua. No colorazioni. Alcohol Ethyl alcohol (96 % vol.) a higher quality than standard. All natural flavours. The aroma must be transmitted during the process of distillation. Sole distillation process. The distilled product must have 70% vol. No aroma after distillation. Yes to ethyl alcohol after distillation but of the same standard. Yes to sweetener (0.5g/l) Yes to water No colouring 49 CREATIVITY GIN o NEW WESTERN DRY GIN (Ryan Magarian 2009) o più semplicemente GIN alcol etilico (96% vol.) approvato con aggiunta di aromi. L’alcol etilico non deve essere ri-distillato. L’aroma può essere naturale o artificiale e possono essere semplicemente mescolati tra loro. Nessuna restrizione sull’uso di altri additivi (Es. edulcoranti...). Sì acqua. Definiti anche: COLD COMPOUNDED. Nel 1820, grazie all’intuito di due noti ricercatori, Pelletier e Caventou, fu estratto in forma pura il principio attivo della China: il Chinino. Questo rapprsentò una delle cure più importanti per guarire dagli effetti della Malaria. Per questo motivo veniva messo un po’ ovunque, anche nel Gin. Per abbassarne il potente grado alcolico veniva poi allungato con acqua e disinfettato con una componente citrica come il lime, molto usato contro lo scorbuto. Nasce così, nel corso degli anni, dalla necessità e da esigenze curative uno dei must drink dei giorni nostri: brindiamo al G&T! 50 CREATIVITY GIN or NEW WESTERN DRY GIN (Ryan Magarian 2009) or just simply GIN ethyl alcohol (96% vol.) approved by the addition of flavourings. The ethyl alcohol must not be re-distilled. The aroma can be natural or artificial, and can be simply mixed together. There aren’t any restrictions about the use of other additives (i.e.. Sweeteners ...) Yes to water. Also known as: COLD COMPOUNDED. In 1820, thanks to the intuition of two well-known researchers: Pelletier and Caventou, was extracted the pure form of Cinchona; Quinine, which represented one of the most important treatments to heal the effects of malaria. For this reason a little bit was put everywhere, and even into Gin to lower the powerful alcohol content it was then diluted with water and disinfected with a component such as citric lime, often used against scurvy. This is how, over the years by the needs and necessity of healing, one of the ‘must drink’ of today was created: let’s raise a toast to G&T! GIN TONIC 50 ML DRY GIN TONIC WATER ON TOP Tecnica: build Preparazione: Versare il Gin nel bicchiere pieno di ghiaccio ed aggiungere un top di tonica. / Pour the gin in the glass filled with ice and add a top of tonic water. Decorazione: Scorza di limone privata della parte bianca. / Lemon peel without the white part. N.B. per il Gin con aromatizzazioni più complesse consigliamo di utilizzare Acqua Brillante al posto della tonica. / if the Gin is prepared with more complex aromas or flavourings we suggest using “Acqua Brillante” instead of tonic water. 51 VODKA Quando mi è stato chiesto di When I was asked to write a text scrivere un testo sulla Vodka about Vodka I felt flattered, but mi sono sentito lusingato ma I would like to immediately point ci tengo a precisare subito che out that writing is not my forte, scrivere non è il mio forte, mi I feel more like an alchemist of sento più, passatemi il termine, a bar than a theorist of spirits. un alchimista del bancone che My text will consist of “pills” and un teorico dello spirito. ‘over the bar’ chatter, instead Il mio testo si comporrà quindi of narrative lines. di “pillole” e di chiacchere da I can’t conceal the fact that banco, probabilmente a discapito Vodka was, as they say in Dennis Zoppi della linea narrativa. slang, my “poison”. In fact a Non vi nascondo che la Vodka è stata, come while ago when I started to “study” it, it si dice in gergo, il mio “veleno”. È stata was a challenge for me as few considered it, per me una scommessa: infatti, all’epoca but many hated it, my belief has always been in cui ho cominciato a studiarla, in pochi la to see things from a different perspective. consideravano e molti la detestavano, ma il Let’s start like this: Vodka has no colour, and mio credo è sempre stato quello di vedere in many ways has no aromas, and the palate? le cose da una diversa prospettiva. More commonly known as the taste? Cominciamo così: la Vodka non ha colore, I often happen to find myself in long nightly per molti versi non ha profumi… e il palato? o discussions, and as much as some palates più comunemente chiamato il gusto? Come and tastes can be more refined then others, its spesso mi capita di controbattere in piacevoli always personal so as a consequence everyone conversazioni notturne, il gusto, o palato, per has their own. tanto che possa essere affinato, è personale Apparently, this spirit seems very simple, but e soggettivo. in reality, to understand the complexities we All’apparenza questo spirito sembra molto entrust ourselves to the writings that history semplice, ma in realtà, per comprenderne has handed down. We should therefore go a pieno la complessità, dobbiamo affidarci beyond the appearance and allow ourselves agli scritti che la storia ci ha tramandato. to get carried away by the current of history. 52 Vodka is one of the oldest and most consumed alcoholic beverages in the world. Its roots are to be found in Eastern Europe, where Poland and Russia compete for the authorship of the name. So is Vodka Russian or Polish? This is one of the oldest debates in the spirit world. The authorship is attributed to Poland, but Russia boasts of having created the first distillery in the time of the Tsar. In various slavic languages the word Vodka is the Italian diminutive of water. For example, the Russian word voda, and in Polish woda, indicate a drink that looks clear and transparent like water. The addition of ka (at the end of a word or in place of the last letter) gives a diminutive meaning to that Word… liquid. The name Vodka at one time didn’t exist, the first given name was by Gorzalka which when translated to Polish means to burn. The actual production dates were around the middle of the 15th century in Poland, given the historical period in which it was located, it was in all likelihood discontinuous and therefore the taste should definitely be different to what many of us know. There are many stories about how it all began: In the 14th century, it is said that intrepid Genoese merchants introduced the spirit at the quello che oggi molti di noi conoscono. Court of “Tsar” Russians. Presumably, the Ma esistono molte storie su come tutto the distillate that was shared or sold, gave us incominciò. Siamo nel XIV secolo, e si narra our wine culture, it was a distillation of wine. 53 Dovremo quindi andare oltre l’apparenza e lasciarci trasportare dalla corrente della storia. La Vodka è tra le bevande alcoliche più antiche e più bevute al mondo. Le sue radici sono da ricercare nell’Est Europa, dove si contendono la paternità del nome la Polonia e la Russia. Ma la Vodka è Russa o Polacca? Questa è una delle più antiche diatribe del mondo degli spiriti. La paternità è attribuita alla Polonia, ma la Russia si vanta di aver realizzato le prime distillerie al tempo degli Zar. La parola Vodka è, in varie lingue slave, il diminutivo del termine italiano acqua. In russo la parola voda, o in polacco woda, indica una bevanda che ha l’aspetto limpido e trasparente dell’acqua; l’aggiunta di ka (alla fine di una parola o al posto dell’ultima lettera) dà un significato diminutivo a quella parola, quindi: piccola acqua. Il nome Vodka però all’epoca non esisteva; il primo nome attribuitogli fu Gorzalka, che tradotto dal Polacco significa bruciare. La produzione vera e propria si fa risalire intorno alla metà del 1500 in Polonia per mezzo di un alambicco che, dato il periodo storico in cui ci si trovava, era con ogni probabilità discontinuo e quindi il gusto doveva essere sicuramente differente da di intrepidi commercianti Genovesi che introdussero distillati alla corte degli “Tsar” Russi. Presumibilmente il distillato che fu condiviso o commercializzato, data la nostra cultura vitivinicola, era un distillato di vino. La nobiltà russa ne intuì subito il potenziale economico, e cercò quindi, avida com’era, di realizzare questo prodotto italiano sul territorio russo, utilizzando come materie prime cereali e patate, molto abbondanti ed economiche, e soprattutto di averne il monopolio. I primi secoli della produzione della Vodka sono avvolti nel mistero, poiché poche sono le informazioni scritte arrivate fino a noi. La tradizione ci ha tramandato la preparazione di un fermentato, che possiamo tranquillamente definire come “home made allo stato brado”, realizzato totalmente in casa dai contadini, o dalla servitù, che non potevano permettersi di acquistare prodotti di eccellenza. Questo “Moonshine” russo (termine che indica prodotti realizzati in piccole quantità spesso in maniera illegale) veniva prodotto in alambicchi di fortuna - un po’ come il mio Rotavapor - realizzati con vecchie stufe, e materie prime di scarto quali: barbabietole, cereali, mais e bucce di patate. Lo zucchero poi era una costante per implementare il processo di fermentazione, e spesso, per The Russian nobility immediately saw the economic potential, and sought, greedy as they were, to achieve this product on Italian territory, grains and potatoes were used as raw materials, which were very abundant and cheap, having a monopoly. The production of Vodka in the early centuries is shrouded by mystery, as there is very little information written about it; the tradition of the preparation of the fermentation has been handed down, we can easily define it as: “home made in the wild”, made entirely in farmer’s houses, or by servants, who could not afford to buy products of excellence. This “Moonshine” Russian (term for small quantity of products often made illegally) was produced in stills “ of luck” ... which were kind of like my Rotavapor ... made with old stoves, and “raw” waste such as sugar beet, cereals, maize and potato skins in the fermentation mixture. Sugar then was constantly used to implement the process of fermentation, and often, to sweeten the mix. The improvised masters of distillation also added grapes, fruit, honey and other ingredients that could make the drink more appealing or, depending on your point of view, more drinkable. Some crazy visionaries still not satisfied with the alcohol content developed addolcire il mix. Gli improvvisati maestri from the distillation added poor quality distillatori aggiungevano anche uva, frutta methanol to raise the rate further. e miele o altri ingredienti che potessero Of course all these improvising, unskilled rendere la bevanda più amabile o, a seconda workers could not know what would have 54 dei punti di vista, più bevibile. Alcuni pazzi visionari poi, non soddisfatti del tenore alcolico sviluppato dalla distillazione, aggiungevano metanolo di scarsissima qualità per aumentarne ulteriormente il tasso. Naturalmente tutta questa manovalanza improvvisata non poteva sapere a che cosa sarebbe andata incontro: il risultato di tutto ciò fu per molti la perdita della vista e, nei casi peggiori, della vita. Oggi questi distillati sono stati riscoperti e vengono riproposti con i loro nomi originali “Samogon” e “Polugar”, entrambi appartenenti alla cultura contadina e mai veramente scomparsi dalla tradizione produttiva popolare. Il Polugar, tradotto in Italiano “vino di cereali fiammeggiante” è una delle colonne portanti della storia della Vodka ed ha fatto parlare di sè anche attraverso la letteratura. Opere come: “Due uomini” di Ivan Krylov, 1825: “…e devo anche ammettere sinceramente che ho bevuto troppo Polugar con i miei amici”; e “San Pietroburgo e Mosca” di Vissarion Belinsky, 1844: “… tutti loro coinvolti chi più chi meno dal grande fascino dell’ acqua di fuoco glaciale”. incurred, the result of all of this for many was the loss of eyesight or in the worst of cases, the loss of life. Today these spirits are being rediscovered and are replicated, with their original names such as “Samogon” and “Polugar” both belonging to the peasant culture that never really disappeared from the popular tradition of production. Polugar, translated into Italian means “flaming grain” its one of the pillars in the history of Vodka not only as a product, but has even been talked about through literature works such as: “Two men” of Ivan Krylov, 1825: “...and I must admit honestly that I’ve drank too much Polugar with my friends”; “St. Petersburg and Moscow” by Vissarion Belinsky, 1844: “...all of them involved are more or less by the great charm of icy fire water”. Permettetemi di concludere così: Let me conclude like this: “ELOGIO ALLA VODKA” “IN PRAISE OF VODKA” di Ken Smith Il sapore dicono perché devono o forse pensano di dovere così dicono così dicono dicono non ne ha, non c’è sapore, solo acqua. By Ken Smith The taste they say for they must or they feel that they must so they say so they say they say it has none there’s no taste, just water. 55 Acqua: il lago vitreo su cui Cristo ha camminato, la coppa in cui Erode si lavò le dita, la pioggia che cadde sulle rovine di Troia, l’ultima parola, l’ultimo balsamo dei viventi. La stessa acqua, ancora e ancora. Dicono perché dicono perché devono quindi dicono si sta esaurendo, prosciugando, ma ce n’è sempre la stessa quantità che c’è sempre stata. Siamo noi ad essere di più. Per quanto mi riguarda ho passato tutti i miei giorni cercando di capire quello che alla piccola Miss Peaches potesse piacere e mi spetta un giorno di riposo per il resto della mia vita. Perciò fuori dal freezer la bottiglia, la bottiglia verde coperta di brina, la sua etichetta ghiacciata in cirillico, il bicchiere, e l’acqua accanto al bicchiere. Russische. Moskovskaya. Stolichnaya. Quindi questo è il sapore del niente: niente e poi ancora niente. Niente di niente. Il sapore dell’aria, del vento sui campi, il vento attraverso l’estesa foresta umida. Un ruscello e la pioggia. Mi distendo in giardino ed apro la bocca alla luna ed alla pioggia che viene giù e i rami delle sue parole parlano sulla mia lingua all’interno della mia gola e dicono voda, acqua, vodka voda, acqua, vodka voda, acqua, vodka voda, acqua, vodka voda, acqua, vodka Buona vita a tutti. Water: the glassy lake Christ trod, a bowl Herod rinsed his fingers in, the rain falling on Troy’s ruins, last word last balm of the living. The same water, over and over. They say for they say for they must so they say we’re running out running dry but there’s always the same amount as there’s always been. It’s we who are more. As for myself I’ve spent all my days working out just what little Miss Peaches might like and I’m due a day off for the rest of my life. So out of the freezer the bottle, the green frosty bottle, its label iced in cyrillic, the glass and the water beside the glass. Russische. Moskovskaya. Stolichnaya. So this is the taste of nothing: nothing then nothing again. Nothing at all. The taste of the air, of wind on the fields, the wind through the long wet forest. A stream and the rain. I lie in my yard and open my mouth to the moon and the down falling rain and the rods of its words speak over my tongue to the back of my throat and they say voda, acqua, vodka voda, acqua, vodka voda, acqua, vodka voda, acqua, vodka voda, acqua, vodka I wish you all a nice life Acta est fabula - lo spettacolo è finito. Acta est fabula - the show has ended. 56 POLUGAR La base di qualsiasi bevanda The basis of any national alcoholic alcolica nazionale è quel prodotto beverage is that the product che si coltiva meglio in una that is better cultivated in one delle sue regioni. of its regions. Therefore, it’s Pertanto, è naturale che in Europa natural that in southern Europe meridionale quasi tutte le bevande almost all alcoholic beverages distillate siano preparate con are prepared from grapes. l’uva. In the case of the Italians, Nel caso degli italiani, pratici practical and thorough, this e meticolosi, questa bevanda è drink is grappa, obtained from la grappa, che si ottiene dalle the marc (grape seeds, peel, Alexey Rodionov vinacce (vinaccioli, buccia, resti pulp remnants) that remain after di polpa) che rimangono dopo la produzione the production of wine. del vino. Thanks to the abundance of grapes, there is Grazie all’abbondanza d’uva, non c’era alcuna no need to experiment with other processing necessità di sperimentare, con altre tecnologie, technology using grains. l’elaborazione di distillati utilizzando i cereali. It can be said that the only alcoholic beverage Si può dire che l’unica bevanda alcolica a containing grains that the Italians know is base di cereali che conoscono gli italiani è il Whisky. However, what is considered Whisky’s Whisky. Tuttavia quello che è considerato il biggest asset, is the long barrel ageing, in più grande pregio di questo distillato, cioè il fact, what we believe it is its particular lungo invecchiamento in botte, secondo me flaw. The fact is that consumer accustomed costituisce il suo principale difetto. Il fatto to the taste of Whisky knows that its è che i consumatori abituati al gusto del aroma and its flavours are characterised by Whisky sanno che il suo aroma e sapore sono the extracts of oak that get wet during the caratterizzati dagli estratti del rovere che si ripening process. It is precisely for this bagna durante il processo di maturazione. reason that Europeans in general and Ed è proprio per questo che gli europei in particularly Italians ignore the real taste of generale e gli italiani in particolare ignorano an alcoholic beverage that is made from il vero sapore di una bevanda alcolica a base grains. It must be said that alcohol made from 57 di cereali. Bisogna dire che le bevande alcoliche a base di cereali, distillate usando lo stesso processo tecnologico, perdono se paragonate ai loro “fratelli” vinosi a causa delle peculiarità chimiche della loro materia prima. grains, distilled using the same technological process, loose, when compared with their winy “brothers”, due to the peculiarities of their chemical raw material. Therefore, for the purpose for their ennoblement, the Scots began to use ageing in barrels Pertanto, ai fini della loro nobilitazione, gli scozzesi cominciarono a utilizzare l’invecchiamento in botti, precedentemente sperimentato con successo dai loro vicini francesi. Tuttavia, recentemente si è scoperto che secoli fa esisteva un metodo russo, diverso da quello descritto, di elaborazione delle bevande più pregiate ottenute dai cereali, il cui segreto si perse dopo l’approvazione, nel 1895, della legge dello Zar che proibiva le vecchie tecniche e obbligava a diluire l’alcool etilico puro con l’acqua. E fu così che in Russia nacque la bevanda conosciuta in tutto il mondo come la “Vodka Russa”. Nel corso degli ultimi decenni, la Vodka ha finito per assomigliare sempre di più a una bevanda europea, perdendo la sua associazione 58 barrels previously and successfully tested by their French neighbours. However, recently it was discovered that centuries ago there was a Russian method, quite different, processing the most finest beverage obtained from grains. The secret was lost after the approval of the law of Tsar in 1895, which forbade the old techniques and forced them to dilute the pure ethyl alcohol with water, and so it was that from Russia came a drink known worldwide as the “Russian Vodka”. Over the past decade, Vodka came to resemble more and more a European drink, losing its association with the country in which it was created, Russia. For a drink, which is 120 years old it isn’t much, so it is wrong to consider it so young con il paese in cui fu creata, la Russia. Per una bevanda, 120 anni non sono niente, per cui è sbagliato considerare una bevanda così giovane come la bevanda nazionale russa. D’altra parte, questi poco più di cento anni sono stati sufficienti per far sì che i russi stessi dimenticassero completamente le loro vere bevande nazionali, e le loro tecniche di preparazione. Borís Rodionov si è posto l’obiettivo di far luce sulla questione e ha trascorso molti anni negli archivi delle biblioteche. Partendo da differenti estratti raccolti da diverse fonti è riuscito a ricostruire un quadro che gli è servito da guida nel suo progetto di recupero delle bevande russe originali. Risulta che la fase iniziale della loro elaborazione non differisce in nulla da quella corrispondente della produzione del Whisky. as a national Russian drink. On the other hand, the short time of just over one hundred years have been sufficient enough to ensure that the Russians themselves completely forget their true national beverage, as well as their processing techniques. Fortunately, Boris Rodionov had set himself the goal of shedding light on the issue and has spent many years in the archives of libraries. Starting from different extracts that he collected from different sources. He managed to rebuild a framework that has served as a guide in its draft recovery of the original Russian beverage. It appears that the initial phase of their development is no different from that of the corresponding production of Whisky. But then the methods of the master Scots and Russians are separated completely. In order to obtain a higher quality and a noble 59 Ma poi i metodi dei maestri scozzesi e russi si separano completamente. Al fine di ottenere una qualità superiore e un gusto nobile, i distillati russi venivano sottoposti a ulteriori rettificazioni, trattamenti con diversi coagulanti (latte, bianco d’uovo, colla di storione), maturando per lungo tempo su diversi tipi di carbone da legna. Borís Rodionov e figli hanno fatto rivivere queste antiche tradizioni, introducendo nei mercati russo ed europeo una categoria di bevande completamente nuova, sotto il nome di Polugar. Il carattere insolito e unico del Polugar è determinato dal fatto che la tecnologia utilizzata per il trattamento dei distillati di cereali consente di eliminare tutte le impurità, lasciando intatta la sua peculiarità: l’aroma del pane fresco. Scommetto che prima della comparsa del Polugar il pubblico non immaginava neanche lontanamente la possibilità di una simile rivoluzione nelle “carte” delle bevande alcoliche mondialmente consolidate. 60 taste, Russian distillates were subjected to further rectifications and treatments with different coagulants (milk, egg white, sturgeon glue), leaving them to mature for a long period of time on various types of charcoal. Boris Rodionov and his sons have revived these ancient traditions, Introducing a completely new category of beverages in the Russian and European markets under the name of Polugar. This unusual and unique character of Polugar is its technology of processing grain spirits, removing all impurities, leaving intact the quality like in the vinous beverages: the aroma of fresh bread. I bet that before the appearance of Polugar, the Italian public never imagined the possibility of a similarity between the beverages reinforced worldwide. FËDOR 40 ML VODKA SINGLE MALT 25 ML SUZE (FRENCH APERITIF FLAVORED GENTIAN) 2 WHITE PEPPERGRAINS Tecnica: Shake & Strain Preparazione: Versare tutti gli ingredienti nello shaker, pestare il pepe grossolanamente. Shake all, double strain per rimuovere le impurità, servire in un bicchiere old fashioned con blocco di ghiaccio se possibile o in alternativa a cubetti. / Put all the ingredients into a shaker, crush the pepper coarsely. Shake all, double strain to remove impurities, serve in an old fashioned glass with a block of ice if possible, otherwise with ice cubes. Decorazione: nocciole del Piemonte IGP spolverate con cannella e sale. / Piedmont IGP hazelnuts sprinkled with cinnamon and salt. *** AMMAZZA CAFFÈ 45 ML POLUGAR GARLIC AND PEPPER 15 ML ITALIAN VERMOUTH 20 ML COFFEE LIQUEUR 2 FRESH BASIL LEAVES Tecnica: Shake Preparazione: Shake all e servire in una tazza da caffè grande con uno strainer. / Shake all, serve in a large coffee cup. Decorazione: Cremino al sale di Gobino, Torino. / Cremino (a small italian piece chocolate) made by Gobino, Turin. 61 RUM Il Rum è senza ombra di dubbio Without a shadow of a doubt, Rum uno dei distillati più affascinanti is one of the most fascinating della storia. Un distillato che ha distillates in history, a distillate avuto, inoltre, un ruolo formidabile that has had a formidable and ed unico nella nascita e nello unique role in the birth and sviluppo di intere nazioni durante development of entire nations, il periodo del colonialismo che during the period of colonialism, ridisegnò i confini del mondo that redrew the boundaries of fino ad allora conosciuto. the world presently known. Amato, o meglio, idolatrato Rum has been loved, or rather da scrittori ed artisti di ogni idolised by all kinds of writers Leonardo Leuci genere, usato come moneta da and artists and used as currency schiavisti e contrabbandieri, era quel sorso by slaves and smugglers. di coraggio da trangugiare avidamente prima Rum was the drink of courage, swallowed di una battaglia se eri un pirata che doveva greedily by pirates before a battle, who had assaltare una nave per derubarla o un corsaro to attack or steal a ship, or a privateer, who che doveva difendere i tesori dei ricchi o dei had to defend the treasures of the rich or reali dell’epoca. the royal. Rum reconciled the slaves with Il Rum era ciò che riappacificava gli schiavi the land, after everything was taken away con la terra, che dopo avergli tolto tanto li from them, they were rewarded with, what ricompensava con quello che era per loro un was for them a gift of the earth itself. That regalo della terra stessa, quel Rum frutto del Rum was done with their own sweat, such loro sudore. Un sorso cosi forte che toccava a strong sip that it touched their souls, that l’anima e che al tramonto scandiva la fine at sunset pronounced the end of their work del lavoro nelle piantagioni ed il momento in the plantations and when the moment in cui finalmente la comunità si poteva finally came, the community would gather riunire per celebrare la vita davanti ad un together to celebrate life over a full glass, bicchiere colmo, dimenticando per qualche for a few hours, forgetting their fatigue, forora la fatica, la morte e l’oppressione getting death and the oppression of slavery. della schiavitù. It’s amazing to think that it all started with 62 a single plant, the sugarcane, grown in New Guinea and its surrounding areas for more than 10,000 years, it then spread to Indonesia, the Philippines and India, 5000 years before Christ. It certainly wasn’t used back then to produce Rum, however a lot of documents show, that as early as 300 BC, this was used to obtain what was called “the sweet salt” which was sugar besides using logically some fermented drinks. In the diaries that recount the exploits of Alexander the Great, we find explicit references to the plant that: “ produces honey without the help of bees and which produces a drink that intoxicates the mind and gives courage to those who drink it”. Complying with the man’s ancestral love for all that is sweet and lovely, this rapidly Assecondando l’ancestrale amore dell’uomo formidable plant, often considered magical, per tutto ciò che è dolce ed amabile, rapidamente became a key raw material, which deeply 63 Pensare che tutto è cominciato da una semplice pianta è incredibile: la canna da zucchero, coltivata in Nuova Guinea e zone limitrofe da più di 10.000 anni, si diffonde in Indonesia, nelle Filippine ed in India già 5000 anni prima di Cristo. Di certo non veniva utilizzata per produrre Rum, ma da una abbondante documentazione si evince come già nel 300 a.C. essa venisse utilizzata per ottenere quello che veniva chiamato “il sale dolce”, cioè lo zucchero, oltre logicamente ad alcune bevande fermentate. Nei diari che raccontano le gesta di Alessandro il Grande troviamo riferimenti espliciti a quella pianta che “produce miele senza l’aiuto delle api e dalla quale si ricava una bevanda che inebria la mente e regala coraggio a chi la beve”. questa pianta formidabile, spesso ritenuta magica, si trasforma in una materia prima fondamentale, che segnerà profondamente la storia del mondo intero. Col passare dei secoli la coltura della canna da zucchero si espande verso l’Occidente, passando per le mani degli Arabi che la diffusero seguendo l’ascesa del loro incredibile impero. Insieme alle grandi scoperte scientifiche gli Arabi esportarono anche l’uso di questa nuova e costosissima “spezia”, che al tempo trovava mille utilizzi tra cui l’impiego come medicamento. Lo zucchero cominciò a diffondersi in tutta Europa e divenne ben presto un simbolo di ricchezza. Quando Spagnoli e Portoghesi iniziarono la loro espansione coloniale in Africa, per proteggere le loro rotte commerciali fondarono colonie nelle isole Canarie, a Madeira ed in altre isole limitrofe; essi si impossessarono così del grande potenziale della produzione di canna da zucchero ed in breve tempo le loro nuove colonie divennero i principali fornitori europei di quella che al tempo era considerata una spezia tra le più pregiate. La smania di espansione commerciale di Spagnoli e Portoghesi portò al finanziamento di viaggi esplorativi alla ricerca di nuove terre da colonizzare. Fu proprio nel secondo viaggio verso le Indie occidentali, da poco scoperte da Cristoforo Colombo, che vennero portati nel nuovo mondo alcuni coltivatori di canna da zucchero provenienti dalle Canarie. 64 marked the history of the whole world. Over the centuries, the cultivation of sugarcane expanded to the West, passing through the hands of the Arabs and spread, following the rise of their incredible empire. Together with great scientific discoveries, the Arabs exported the use of this new and expensive “spice” that was used for a thousand different things, including the use of medicine. Sugar began to spread throughout Europe and soon became a symbol of wealth, when the Spanish and Portuguese began their colonial expansion in Africa to protect their trade routes, established colonies in the Canary Islands, Madeira and in other neighbouring areas, taking great advantage and possession of the production of sugarcane. Soon their new colonies would become leading European suppliers, of what was considered one of the most finest spices. The commercial expansion of the Spanish and Portuguese, brought the financing of exploratory trips in search of new lands to colonise, it was on the second trip to the West Indies, then recently discovered, that Christopher Columbus introduced sugarcane cultivators of the canaries, to the New World, bringing with them the stumps that were initially implanted on the island of Hespaniola and then on every island in the Caribbean, where the magical plant found its perfect habitat. It was in 1493 when the first sugarcane was imported to the Caribbean, Questi portarono con loro dei ceppi che vennero impiantati inizialmente sull’isola di Hispaniola e poi in ogni isola dei Caraibi, dove la magica pianta trovò un perfetto habitat naturale. Era il 1493 quando la prima canna da zucchero fu importata nei Caraibi, e nessuno poteva immaginare che in poco più di cento anni una semplice pianta avrebbe totalmente rivoluzionato l’economia e la politica del mondo intero. Da lì in poi sarà tutto un susseguirsi di epici scontri per il controllo dei mari, delle varie terre del nuovo mondo e soprattutto delle ricchezze che queste offrivano, compreso il controllo delle piantagioni di zucchero che presto si riveleranno più importanti dell’oro e delle pietre preziose. Pirati, Bucanieri, Corsari e le flotte Spagnole, Inglesi, Portoghesi ed Olandesi solcavano il Mar dei Caraibi creando una situazione che non doveva differire poi molto da quella ricreata nei vari film pirateschi che si sono susseguiti negli anni, dove oltre ai galeoni ed alle cannonate, un altro elemento emerge spesso: il Rum. Esso viene descritto nei film, cosi come nella letteratura storica, non solo come il fedele compagno delle ciurme criminali, ma anche come uno degli elementi più importanti dell’economia e della vita sociale del tempo. Il Rum, il figlio allegro della canna da zucchero, l’ammazza diavoli, il liquore diabolico, sono solo alcuni dei vari soprannomi che questo spirito leggendario ha assunto durante i nobody could have imagined that in just over a century, this simple plant would have totally revolutionised the economy and the politics of the world. From then on, it would be an epical succession, causing clashes for the control of the sea and the various lands of the new world and especially for its wealth, including control of the sugar plantations, that soon proved to be more important than gold and precious stones. Pirates, Buccaneers, Corsairs and the Spanish, English, Portuguese, Dutch fleets, sailed the Caribbean Sea creating a situation that should not have differed that much, from what we see recreated in various pirate films that followed over the years, where in addition to the galleons and cannon fire, another element often emerges, that Rum, which is described in films as it is in historical literature, as the faithful companion of the criminal crews, and also it represents important elements, such as the economy and social life in those times. Rum, the joyful son of sugarcane, the devil killer, the evil liquor, these are just some of the many nicknames that this legendary spirit has taken over the centuries, but to really discover its origins, we must go further back in time, to Barbados, where we find a quote written in 1647, not only describing a big sugar factory, but also a Rum distillery present on the Island, with two basic stills and a large fermenter. At that time, the production of Rum was 65 secoli; ma per cercare di scoprire le sue origini dobbiamo di nuovo catapultarci indietro nel tempo, esattamente alle Barbados, dove troviamo una citazione del 1647 che descrive, oltre alla grande fabbrica di zucchero, come sull’isola fosse presente una distilleria di Rum dotata di due rudimentali alambicchi e di un grande fermentatore. In quel periodo la produzione di Rum era secondaria rispetto a quella dello zucchero. Il Rum era una bevanda povera e popolare, spesso utilizzata per pagare gli schiavi che lavoravano nelle piantagioni e per dissetare o meglio inebriare filibustieri e marinai quando non veniva utilizzato come medicamento, o per meglio dire come una vera e propria pozione in grado di cancellare con la sua forza alcolica il dolore e la fatica offuscando le menti. La qualità del Rum era infima, soprattutto se paragonata a quella del Brandy ed ai vini di Madeira che erano le bevande preferite dai ricchi signori e dai potenti commercianti, ma sta di fatto che lentamente il diabolico distillato cominciò ad acquisire importanza nelle scelte dei coloni. Ci vollero circa cento anni perché questo esso cominciasse ad evolvere nelle sue versioni sempre più raffinate ed in linea con i gusti degli inglesi in primis e degli europei in generale. Da lì in poi sarà una escalation inarrestabile, lo zucchero diventerà sempre di più il motore dell’economia caraibica, cosi come il Rum, il cui stile 66 secondary to the production of sugar, Rum was poor and drank by the working class, it was often used to pay the slaves who worked on the plantations and quenched or rather intoxicated pirates and sailors, it was used as medicine or rather as a potion, with its alcoholic strength, it was able to help them forget their pain and the fatigue making their minds blurry. The quality of Rum was low, especially when compared to brandy and Madeira wines, which were then the favourite drinks consumed by wealthy and powerful merchants, but slowly, this diabolical distillate began to gain importance in the choices of the settlers, it took about a hundred years before it began to evolve, in its more and more refined versions and in line with the British tastes to begin with and then the Europeans in general. From then on it became an unstoppable escalation of success, sugar became more and more the engine of the economy in the Caribbean, the style of Rum began to take shape according to the production area, each island and each country developed a unique school of thought, influenced by the origin of colonisation. Each island and area of production had their own style and their own particularities, not even a whole book would be enough to describe all the facts about modern Rum, some years ago it would have been said that they were limited to agricultural Rum, from comincerà a definirsi in base alla zona di produzione: ogni isola ed ogni paese svilupperà una scuola di pensiero unica seppur influenzata dall’origine della colonizzazione. Ogni isola e zona di produzione ha il suo stile e le sue particolarità, ci vorrebbe e forse non basterebbe un libro intero per descrivere tutte le sfaccettature del Rum moderno. Qualche anno fa ci si sarebbe limitati a dire che esistono i Rhum agricoli provenienti dalle ex colonie francesi ed i Rum industriali, ma mai definizione è stata più riduttiva; infatti oggi esistono Rum con particolarità uniche che prescindono da qualsiasi generalizzazione. Non si imparerà certamente a conoscere e capire il Rum leggendo queste poche righe scritte da me, perché il Rum è uno di quei distillati che andrebbero vissuti: bisognerebbe calarsi nella realtà autentica che circonda le distillerie, conoscere la gente, scoprire la terra, sentire i profumi e fare propria la cultura che ha influenzato la nascita di un determinato prodotto. Bisognerebbe andare a Cuba, nella Repubblica Dominicana, a Panama, a Portorico oppure in Venezuela, dove i Ron sono leggeri ed amabili e mai troppo impegnativi, per capire quanto il Ron faccia parte della vita quotidiana di ognuno e rappresenti la spensieratezza ed il bello della vita. Bisognerebbe vedere il primo goccio di Ron regalato alla terra per omaggiare i santi ed i defunti ogni volta che si apre una bottiglia in una casa all’Havana Vieja o in un grande hotel former French colonies and the Rum industry, but never was a definition more restrictive, it cannot be generalised, in fact today there are so many types of Rum with unique features. You certainly will not learn and know all about this legendary distillate just by reading these few lines I’ve written, because rum is one of those spirits that should be lived, you should immerse yourselves into the authentic reality that surrounds the distilleries, get to know the people, discover the land, smell scents and really get into the culture that influenced the birth of this specific product. You would need to go to Cuba, the Dominican Republic, Panama, Puerto Rico or Venezuela, right where Ron is loved and is light, it’s not hard to comprehend how Ron is still part of their daily lives, representing the carefree and beauty of life. You should see the first drop of Ron, given to the land to honour the saints and the dead every time a bottle is opened in Havana Vieja house, or even in a large hotel overlooking the Malecon. Ron has lived as a companion to confide in, to party with, and to drown sorrows with, but also its been the irreplaceable friend, accompanying all the happy moments in life. On a trip to Martinique, Guadeloupe or Haiti, we discovered that the soul of Rhum is still connected to the earth and with the hard work and sweat of those who cultivated it, here Rhum is as strong as the people, decisive, 67 che affaccia sul Malecon; il Ron vissuto come un compagno a cui confidarsi, con cui fare festa e nel quale affogare i propri dispiaceri, ma anche l’insostituibile amico che accompagna tutti i momenti felici della vita. In un viaggio in Martinica a Guadalupe o ad Haiti scopriremmo l’anima del Rhum ancora connessa con la terra e con la fatica ed il sudore di chi la coltiva: qui i Rhum sono forti come le persone, decisi, determinati e racchiudono l’anima ed il cuore di quelle isole. Si dovrebbe assaporare l’autenticità della Jamaica o delle Barbados, tornare lì dove il Rum è nato per capire che esso è importante come il sangue che scorre nelle vene della gente che è forte e dura, esattamente come il distillato prodotto nelle loro isole. Il Rum non è solo un distillato, non è solo un prodotto, è l’essenza ed il concentrato della cultura popolare, storica e sociale di milioni di persone. In una bottiglia di Rum ci sono migliaia di anni storia, le scoperte e l’evoluzione dell’uomo, il sangue versato in nome del progresso, la schiavitù ed il dolore, le lacrime e il sudore, l’orgoglio e la passione, l’amore per la vita, per la terra, per la gente, il Rum celebra la vita, il Rum celebra l’uomo. Viva il Rum! 68 determined, enclosing the soul and the heart of those islands. You need to taste the authenticity of Jamaica and Barbados, go back to where Rum was born, to see its strength, to see its just as important as the blood that runs through its peoples veins. Rum is not just a distillate, is not just a product, it is the essence and the focus of the culture and social history of millions of people. In a bottle of Rum there are thousands of years of history, the discoveries and the evolution of man, the bloodshed in the name of its progress, slavery and pain, tears and sweat, pride and passion, the love for life, for the land, for the people, Rum honours life, Rum honours man. Long live Rum! DERBY DAIQUIRI #30 30 ML CUBAN LIGHT RUM 30 ML JAMAICAN RUM 30 ML FRESH LIME AND MANDARINE JUICE ( 50/50 ) 15 ML ALLSPICE SYRUP Tecnica: shake Preparazione: inserire tutti gli ingredienti in uno shaker colmo di ghiaccio, shakerare energicamente e versare, utilizzando lo strainer, il contenuto in una coppetta da cocktail. / Put all the ingredients in a shaker filled with ice, shake energetically and pour, using the strainer, the contents into a cocktail glass. 69 AGAVE SPIRITS Cristian Bugiada Roberto Artusio Quella che vi racconteremo è la storia di una pianta millenaria e del frutto della sua distillazione, la storia di un popolo antico e della sua cultura. Nel corso del nostro viaggio incontreremo campesinos discendenti dai Maya e imprenditori milionari, street artist e antichi shamani, bettole nascoste sulle montagne messicane e locali alla moda, antiche palenques e distillerie all’avanguardia. Pulque, Mezcal, Tequila …in una parola, Agave. Il Messico che noi conosciamo, con i suoi usi e costumi, è senza dubbio il frutto dell’incontro/scontro tra la civiltà europea e quella precolombiana. Due culture, due religioni, due tradizioni artistiche che fondendosi hanno generato una cultura nuova e unica, allo stesso tempo contraddittoria e affascinante. 70 Our story, is the story of a plant a thousand years old, the outcome of its distillation and the history of its ancient people and their culture. During our journey we will meet campesinos, descendants of Maya, millionaire entrepreneurs, street artists, old shaman, barges hidden in Mexican mountains, trendy bars, ancient palenques and groundbreaking distilleries. Pulque, Mezcal, Tequila… in a word Agave. Mexico as we know it, with its customs and traditions, is undoubtedly the result of the encounter/clash between pre-Columbian and European civilisation. Two cultures, two religions, two artistic traditions that merging together have created a culture that’s new and unique but at the same time, contradictory and fascinating. Le esperienze vissute in Messico hanno determinato in noi la convinzione che senza alcune nozioni, che ad un primo sguardo possono sembrare inutili e slegate fra loro, può risultare difficile vedere quei particolari che sono invece fondamentali quando si affronta il tema della produzione artigianale del Mezcal, della comunicazione ad essa legata e dell’approccio che i Messicani stessi hanno con queste due realtà. Il fermento continuo e contraddittorio della popolazione messicana, il suo incessante bisogno di creare nuovi miti e icone si respira a pieni polmoni passeggiando in un mercato di Oaxaca, oppure fermandosi ad ammirare la vetrina di un tatuatore, cosi come assistendo a bocca aperta allo spettacolo della Lucha Libre. I primi passi nella ricerca su questo magico distillato ci portano ad avvicinarci alla storia di un’intera nazione, analizzando i primi approcci che le popolazioni avevano con questa pianta, chiamata fin dai tempi più antichi “Maguey”. L’utilizzo dell’Agave era legato principalmente all’alta concentrazione di acqua e zucchero in esso presente. Tale caratteristica fu addirittura usata in alcune zone molto aride come giustificazione per il mancato pagamento delle tasse sull’Agave che venivano imposte ai coltivatori nel 1800, legate alla produzione di Pulque. La pianta infatti veniva da essi presentata come la loro unica risorsa d’acqua. Our experiences in Mexico resulted in us the believing that it can be difficult to see those essential details when addressing the issue of the handcraft production of Mezcal, without certain notions, which at first glance may seem useless and unrelated to each other. The continuous turmoil and contradiction of the Mexican population, it’s incessant need to create new myths and icons that you breathe in deeply while walking through a market in Oaxaca, or stopping to admire the showcase of a tattoo artist, as well as participating open-mouthed at the show of Lucha Libre. The first steps of research on this magical distillate brings us to the story of an entire nation, and the first contact that population had with this plant, which has been called since ancient times “Maguey”. The use of Agave was linked primarily to the high concentration of water and sugar it had. In some arid areas it was even used as justification for non-payment of taxes that were imposed on the Agave growers in the 18th century, related to the production of Pulque. The plant was in fact presented by them as the sole resource of water. The origin of the use of Maguey dates back to the pre-Columbian period. The population that inhabited Mexico before the arrival of the settlers made use of every part of Maguey 71 L’origine dell’utilizzo del Maguey risale al periodo pre-colombiano. Proprio le popolazioni che abitavano il Messico prima dell’arrivo dei colonizzatori ne utilizzavano infatti ogni parte ottenendo dalle foglie, a seconda delle necessità, carta, tessuti di vario genere o combustibili; dalle spine: aghi, spilli e chiodi; le radici come nutriente iperproteico; dalla linfa: il miele, l’aceto, il pan di zucchero e infine sempre da quest’ultima, il Pulque. Il Pulque è un fermentato di linfa d’Agave realizzato quando questa è ancora in vita. Le linfe vitali necessarie alla sua produzione vengono infatti estratte quotidianamente mediante un foro praticato all’altezza del Quiote, il grosso stelo della pianta, quando essa è ancora piantata nel terreno. Il Pulque ha svolto un ruolo fondamentale per le sue capacità inebrianti fin dall’era Precolombiana, e al suo consumo sono legati numerosi miti; tra i tanti, quello che ci ha più incuriosito, è quello dei 400 Conigli. Questo animale infatti, già considerato sacro da alcune popolazioni native, ha rappresentato anche le divinità che di volta in volta si impossessavano dei consumatori di Pulque, provocando in questi diverse reazioni: alcuni ridono, altri piangono, altri ancora litigano senza motivo e urlano, altri si abbracciano giurandosi amore eterno! 72 according to necessity. From the leaves: paper, fabrics of various kinds or fuels; from the thorns: needles, pins and nails; the roots as high protein nourishment; from the lymph: honey, vinegar, sugar loaf and finally Pulque. Pulque is a fermented lymph of Agave, made when it still has life. The lymphs vital necessity is extracted daily through a hole at the Quiote, the main stem of the plant, when it is still planted in the ground. Pulque has played a key role for its intoxicating capacity since the Pre-Columbian era, the consumption of this plant is linked to numerous myths; the one that intrigued us most amongst many was one of the “400 rabbits”. This animal was already considered sacred by some natives, and represented divinity, that from one time to another seized the consumers of Pulque, resulting in different reactions: some laughed, others cried, some others would argue for no reason and scream aloud and others would embrace, vowing eternal love! Each of these reactions were associated with a divinity …a rabbit. Even reactions broke out, which were somehow accepted or justified because they were caused by a divine spirit. There were however laws forbidding the consumption of Pulque until the age of Ad ognuna di queste reazioni era associata una divinità, quindi un coniglio. Anche le reazioni più scomposte, quindi, erano in qualche modo accettate o giustificate perché provocate da uno spirito divino. Per contro, esistevano delle leggi che vietavano il consumo di Pulque fino all’età di 52 anni, fatta eccezione per gli appartenenti a ceti sociali privilegiati e per il resto della popolazione durante alcune celebrazioni. Che fossero frutto dell’intervento degli spiriti, o più banalmente dell’azione inebriante dell’alcol, gli effetti del fermentato sulle persone sono stati i parametri della prima classificazione dell’Agave. Molte erano le specie riconosciute, tra le tante vogliamo citare: il Maguey Divino, il Maguey Azzurro ed il Maguey Grande. Uno dei criteri che le distingueva era il tipo di reazione che provocava in coloro che assumevano la bevanda alcolica da esse derivata. Una classificazione più moderna arriva solo nel 1571, su commissione del Re di Spagna Filippo II, ad opera del botanico Francisco Hernandez, arrivato al seguito dei Conquistadores (gli stessi che introdurranno il metodo della distillazione permettendo l’ampliarsi della gamma di prodotti di consumo). Durante una spedizione durata cinque anni Hernandez riuscì a catalogare diverse tipologie di Maguey utilizzando come criterio quello legato alle caratteristiche della forma, del colore o dell’utilizzo della pianta. 52 years old, except of course for those belonging to the privileged social classes and occasionally for the rest of the population during certain celebrations. These were the results of the intervention of spirits, or more simply the intoxicating action of alcohol, the effects of the fermented plant on people were the first classified parameters of Agave. Many species were recognised, among the many we’d like to mention: Divine Maguey, Blue Maguey and Big Maguey. One of the criteria that distinguish them was the kind of reaction that was caused in those taking alcoholic drinks derived from them. A more modern classification was only found in 1571, commissioned by King Phillip II of Spain, by Francisco Hernandez, a botanist, who arrived following Conquistadores (the same ones who introduced the method of distillation, allowing the expansion of range of the consumer products). During an expedition that lasted five years, Hernandez was able to categorise different types of Maguey using criteria related to the characteristics of form, color or utilisation of the plant. The study of the Spanish botanist testifies the interests that us Europeans have had for this magical plant since the days of the first colonisation. These interests were then confirmed 200 years later by the work of naturalist/Swedish botanist Linnaeus. 73 Lo studio del botanico spagnolo ci testimonia l’interesse che noi europei abbiamo nutrito per questa magica pianta fin dai tempi della prima colonizzazione. Interesse che verrà confermato poi duecento anni dopo dal lavoro del naturalista/botanico svedese Linneo. Questo studioso infatti ci ha fornito una classificazione scientifica divisa secondo famiglia, specie e varietà, che, per quanto esaustiva, viene tutt’oggi in alcuni casi ancora ignorata dai palenqueros che hanno instaurato rapporti più familiari con le loro piante assegnadogli nomi personalizzati che non sempre riscontriamo nei libri di botanica. Allo studioso svedese comunque dobbiamo una innovazione fondamentale: l’introduzione del termine Agave. Prima di affrontare le tecniche di produzione dobbiamo soffermarci su un altro importante fattore che influisce sul “metabolismo” della pianta: il Terroir. Le numerose differenze di microclimi, altitudini e consistenze geologiche contribuiscono a far sì che piante appartenenti alla stessa famiglia presentino fra loro caratteristiche organolettiche completamente diverse. Il Messico è una terra ricca di laghi e di fiumi, di deserti pianeggianti e catene montuose, al suo interno passiamo dai climi aridi e asciutti a quelli umidi e tropicali. È evidente che queste peculiarità influenzino la pianta oggetto del nostro studio. 74 This scholar in fact provided us with scientific classification, which were divided according to family, species and varieties, although understood, it is in some cases still ignored by palenqueros who had established closer relationships with their plants, assigning them personalised names that we don’t always identify in books about botany. The Swede still has a fundamental innovation: the introduction of the term Agave. Before addressing the technical production we must cover another important factor that influences the plants metabolism: the Terroir. The many differences in microclimates, altitudes and geological textures help to ensure that the plants belong to the same family but produce completely different characteristics. Mexico is a land of rivers and lakes, deserts, plains and mountain ranges, there we pass through climates both arid and dry and those wet and tropical. It’s obvious that these peculiarities would affect the plant in discussion. In order to understand this concept better, we can take as an example the different results we get from using the same type of grapes grown in different territories. A New Zealand Sauvignon will taste, color and smell completely different from a French Sauvignon. The production of distillates in Agave currently have several types of spirits involving Per meglio capire questo concetto, possiamo different regions of Mexico: prendere come esempio i differenti risultati che si ottengono dall’utilizzo di medesimi tipi di uvaggi coltivati in differenti territori. Un Sauvignon neozelandese avrà gusto, colore e profumo completamente diversi da uno francese. La produzione dei distillati d’Agave conta attualmente numerose tipologie di spirits che interessano diverse regioni del Messico: 75 TEQUILA Prodotto attualmente nelle regioni di Nayarit, Tamaulipas, Guanajuato, Michoacan e soprattutto Jalisco. Quest’ultima, in particolare, ospita la maggior parte della produzione nazionale, nonché l’omonima città di Tequila considerata da sempre il simbolo del distillato nazionale. Le normative consentono la produzione di Tequila esclusivamente nelle regioni sopra elencate e con l’utilizzo minimo del 51% di sola Agave Tequilana Weber, varietà Azul. A seconda della percentuale usata abbiamo una prima divisione. Possiamo quindi distinguere il cosiddetto “Tequila Mixto”, di qualità inferiore (e spesso responsabile dei nostri pessimi ricordi alcolici legati a sbronze di tequila a basso costo), e il “Tequila 100%”, più raffinato e intenso, che rispecchia a pieno, se prodotto con criterio, il sapore della materia prima utilizzata. Le fasi di produzione cominciano con la raccolta. Quando la pianta si prepara alla sua fase naturale di riproduzione, intorno ai sette anni di età, viene “castrata” così da inibire proprio quella fase tramite l’asportazione del Quiote, un tronco con la funzione di stelo che parte dal centro della pianta. Questa operazione consentirà al produttore di concentrare le linfe della pianta, che altrimenti sarebbero state impegnate nel sostentamento della fase riproduttiva, all’interno della cosiddetta “piña”, ovvero la parte utilizzata per la produzione. 76 TEQUILA Currently produced in the regions of Nayarit, Tamaulipas, Guanajuato, Michoacan and Jalisco above. Jalisco, in particular, is home to most of the domestic production, as well as the eponymous town of Tequila that has always been considered the symbol of the national distillate. The regulations allow the production of Tequila exclusively in the regions listed above and by using minimum 51 % of single Tequilana Weber Agave, Azul variety. As well as the percentage used there is also a first division, we can then therefore distinguish the so-called “Tequila Mixto”, which is lower in quality (..and often responsible for our bad memories and headaches associated with it being cheap booze), and “Tequila 100%”, is more refined and intense, that fully reflects the raw material, if produced to standard. The production stages start with the harvesting. When the plant is getting ready for its natural stage of reproduction, around seven years of age, it is “castrated” so as to inhibit that phase through the removal of Quiote, a log with the function of a stem that begins from the center of the plant. This operation will allow the manufacturer to concentrate the sap of the plant, which would otherwise have taken sustenance of the reproductive phase, within the so called “piña”, the part used for production. Si passa poi alla raccolta della pianta quando questa, carica di zuccheri, viene estratta dal terreno e rasata dalle foglie per mezzo di un attrezzo chiamato Coa, inseparabile compagno degli Jimadores, gli addetti alla cura, coltivazione e raccolta dell’Agave. Una volta arrivata in distilleria l’Agave viene preparata alla fase della cottura, dove viene tagliata e adagiata in forni in pietra tradizionali o in moderni autoclave a temperatura controllata, anche questo un dettaglio fondamentale nella preparazione di un buon Tequila. La cottura serve a spezzare le catene di zuccheri e renderli fermentescibili, ovvero ideali per la fermentazione; una volta finita la cottura una catena di macinatura meccanica fatta di rulli stretti e acqua estrae tutti gli zuccheri dalla fibra. Il liquido ottenuto è pronto per essere fermentato, di solito con l’utilizzo e l’aiuto di lieviti selezionati. La fermentazione può durare oltre una settimana e dipende molto dalla temperatura dell’ambiente, dalla quantità di zuccheri presenti nel liquido e dalla tipologia di lievito utilizzato. Una volta fermentato il nostro prodotto è pronto per essere distillato. La distillazione avviene in due fasi e viene effettuata in alambicchi, solitamente di acciaio o in alcuni casi di rame. Il distillato ottenuto viene poi lasciato a stabilizzare prima di essere imbottigliato come “Tequila Blanco”. We then move on to the harvesting of this plant, when full with sugar, is extracted out of the ground and has its leaves shaved with a tool called coa, an inseparable companion of jimadores, those who are in charge of taking care, cultivation and harvesting of Agave. Once it reaches the distillery, the Agave is prepared for the cooking stage, where it is divided and laid in traditional stone ovens, or modern autoclaves at a controlled temperature, this is also a key detail in preparing a good Tequila. Cooking Agave serves to break the chains of sugar and make it fermentable, or ideal for fermentation; Once it has finished cooking a chain of tight mechanical grinding rollers extract all the sugar from the fibre. The liquid obtained is ready to be fermented, usually with the use and help of selected yeasts. Fermentation can last over a week and it depends on the temperature of the environment, the amount of sugar present in the liquid and the type of yeast used. When brewed our product is ready to be distilled. The distillation is done in two stages and is carried out usually in steel, or in some cases copper stills. The distillate is then allowed to stabilise before being bottled as “Tequila blanco”. If it undergoes ageing exclusively in oak barrels for at least two months, it is called: “Tequila Reposado”, for at least a year, 77 Questo poi può essere fatto riposare per “Tequila anejo”, and over three years: “Extra almeno due mesi se si vuole ottenere un Anejo Tequila”. “Tequila Reposado”, per almeno un anno se si vuole un “Tequila Anejo” e oltre tre anni per ottenere un “Tequila Extra Anejo”. MEZCAL Prodotto attualmente in otto regioni quali Durango, Guerrero, San Luis Potosì, Zacatecas, Guanajuato, Tamaulipas, Michoacàn e Oaxaca. Quest’ultima è quella con il maggior numero di varietà e distillerie artigianali chiamate “Palenques”, simbolo del mezcal tradizionale nel mondo. Questo prodotto, a differenza del suo cugino più famoso, rimane ancora strettamente legato alla tradizione ancestrale ed è principalmente venduto come prodotto per il consumo locale. In questo caso l’utilizzo dell’Agave svolge un ruolo determinante nella classificazione del prodotto finale; vengono infatti utilizzate diverse varietà, a differenza del Tequila, che daranno dunque vita a Mezcal dai molteplici sapori e profumi. La prima fase della produzione è anche in questo caso la raccolta dell’Agave (selvatico o coltivato in filari). Quello che però varia sono i tempi di maturazione della pianta, che dipendono della varietà. Si va da un minimo di 7 fino ai 35 anni per le varietà più rare. Lo strumento per il taglio delle foglie è stavolta solitamente un machete o un’ascia 78 MEZCAL Produced currently in eight regions such as Durango, Guerrero, San Luis Potosi’, Zacatecas, Guanajuato, Tamaulipas, Michoacan and Oaxaca. Oaxaca is the one with the largest number of varieties and artisan distilleries called “Palenques”, the world symbol of traditional Mezcal. This product, unlike its famous cousin, still remains closely linked to the ancestral tradition and is primarily sold as a product for local consumption. In this case the use of Agave plays a decisive role in the classification of the final product; There are in fact different varieties used, unlike Tequila, which gives life to Mezcal with multiple flavours and fragrances. The first stage of production is also in this case, the harvesting of the Agave (cultivated in rows). However, what varies is the maturation of the plant, depending on the varieties, which can range from a minimum of 7 years up to 35 years, for the rarest varieties. The tool for cutting the leaves this time is usually a machete or an axe, and the furnace is underground and a conical shape. Inside, e il forno di cottura è interrato e di forma conica. Al suo interno le Agavi vengono adagiate insieme a della legna e delle pietre che servono a mantenere alte le temperature; vengono poi ricoperte di foglie, juta e terra e lasciate cuocere per diversi giorni a seconda della scelta del Maestro Mezcalero, figura importantissima per ogni fase di preparazione, conoscitore dell’arte della produzione e dei segreti di famiglia tramandati di generazione in generazione. La cottura in questo caso conferisce al distillato un’affumicatura, che è una delle principali note caratterizzanti di questo prodotto. Alla fase di cottura segue la macinatura, che viene fatta in questo caso a mano, con una pietra circolare trainata da un cavallo o nei casi di mezcal meno tradizionali con un attrezzo a motore chiamato “Desgarradora”. Una volta finita la macinatura si passa alla fase di fermentazione che a differenza di quanto avviene per il tequila utilizza anche le fibre. Questa fase è spontanea e avviene senza aggiunta di lieviti, nella maggior parte dei casi in tini di legno o pietra o addirittura, in alcune zone, in enormi sacche di pelle animale. La spontaneità della fermentazione è un dettaglio che conferisce un diverso profilo al Mezcal: a seconda infatti di dove ci troviamo interagiscono lieviti indigeni differenti e dunque i risultati saranno molteplici e a volte sbalorditivi. the Agave is laid with wood and stones that serve to maintain high temperatures; it is then covered with leaves, jute and earth and cooked for several days depending on Maestro Mezcalero an important figure for all the stages of preparation, a connoisseur of the art of production with the family secrets handed down from generation to generation. The baking in this case gives the distillate a smoked taste, which is one of the main characteristics of this product. Following the cooking phase, is the grinding phase, which in this case is done by hand, with a circular stone pulled by a horse or in the less traditional cases of Mezcal by a power tool called “Desgarradora”. Once the grinding is finished, the next step is the fermentation, but unlike what happens to tequila it also uses the fibres. This phase is spontaneous and occurs without the addition of yeasts, in most cases in vats of wood or stone, and in some areas, in huge pockets of animal skin. The spontaneity of the fermentation is a detail that gives a different profile to Mezcal: depending on where we are in fact the interaction of local yeasts differ and therefore the results will be multiple and sometimes astounding. After the time of fermentation, which varies depending on the climate, the amount of sugar present in the wort or the interaction of different yeasts, it moves to the phase of the double distillation, which occurs in most 79 Dopo un tempo di fermentazione, variabile a seconda del clima, della quantità di zuccheri presenti nel mosto o dell’interazione dei diversi lieviti indigeni, si passa alla fase della doppia distillazione, che avviene nella maggior parte dei casi in alambicchi di rame o di terracotta. Questo dettaglio, che spesso è riportato sul retro della bottiglia, è indicatore fondamentale, insieme all’età e alla tipologia di Agave utilizzata, e al nome del Maestro Mezcalero, di un buon Mezcal artigianale. Il Mezcal può essere sottoposto per legge a invecchiamento e i tempi di maturazione sono interpretati con gli stessi criteri delle leggi che regolano la produzione del tequila. I produttori di mezcal artigianale spesso però si rifiutano di invecchiare un prodotto derivato da una pianta che ha già passato nel terreno tantissimi anni, e che per loro quindi è gia invecchiato a terra. Inoltre ritengono che il legno possa coprire alcune caratteristiche che un distillato così artigianale conserva a pieno solo se consumato Joven, dunque bianco. BACANORA Prodotto nella regione di Sonora è un Mezcal tradizionale della regione fatto con Agave Angustifolia Haw. La produzione avviene con lo stesso metodo che abbiamo descritto in precedenza. Il risultato sarà comunque differente in quanto, come abbiamo specificato nella prima parte 80 cases in copper or clay stills, this detail, which is often found on the back of the bottle, is the key indicator, along with the age and type of Agave used and the name of the Maestro Mezcalero, of a good artisan Mezcal. Mezcal uses the same criteria of governing laws as for the production of tequila, that are subject to ageing and ripening times. The producers of artisanal Mezcal often refuse to age a product derived from a plant which has already been in the ground for many years, for them it is too mature. They also feel that wood can cover some of the characteristics that an artisanal distillate preserve in full, only if consumed Joven, therefore, white. BACANORA Produced in the Sonora region it is a traditional Mezcal of the region made with Agave Angustifolia Haw. The Production is done in the same way that we have described previously. The result will still be different because, as we stated in the first part of the paragraph, del paragrafo, questi distillati cambiano a these distillates vary according to the territory seconda del territorio dove vengono prodotti where they are produced which often give che spesso conferisce loro sapori differenti. different flavours. RAICILLA RAICILLA Come il suo fratello maggiore più famoso, il Tequila, è distillato principalmente nella regione di Jalisco che gode di un territorio ricco e variegato. Ci troviamo di fronte semplicemente ad un Mezcal che viene chiamato in un altro modo per zona di produzione e tradizione, e che utilizza specificatamente tipi di Agave appartenenti a quella zona, come Inaequidens, Maximiliana, Angustifolia e Rhodacantha. Like its more famous bigger brother, Tequila, is distilled mainly in the Jalisco region enjoying a rich and varied territory. We simply face a Mezcal named differently, due to the area of production and tradition and using specified types of Agave belonging to that area, as Inaequidens, Maximiliana, Angustifolia and Rhodacantha. SOTOL SOTOL Il Sotol o Sereque è un distillato di una pianta chiamata Dasylirion spp. endemica della regione di Chihuahua, calda e desertica. Questo distillato può essere prodotto tradizionalmente come avviene per i Mezcal artigianali o, per le realtà più commerciali, in maniera industriale utilizzando tecniche più simili a quelle descritte per la preparazione del Tequila. Tutti questi distillati si stanno riscoprendo pian piano e molti di loro sono ancora all’inizio della strada che li porterà ad avere un’identità riconosciuta e forte, nonché a diventare una delle principali forme di sostentamento di un intero paese. Vi consigliamo vivamente di andare a toccare The Sotol or Sereque is a distillation of a plant called Dasylirion spp. endemic to the region of Chihuahua, hot and desert. This distillate can be produced traditionally just like Mezcal, or more commercially, in an industrial manner using techniques similar to those described in the preparation of Tequila. All of these spirits are being rediscovered slowly and many of them are still at the beginning of a path that will lead them to having a strong and recognised identity, as well as becoming one of the main forms of sustenance for an entire country. We strongly advise you to go and experience firsthand the reality that we have described 81 con mano le realtà che vi abbiamo descritto e se ne avrete la possibilità di brindare alla nostra, seduti magari nella piazza principale di Tequila sorseggiando un bicchiere al chiaro di luna. Saludos for you, and if you have a chance, by maybe sitting in the moonlight in Tequila’s main square, make a toast to us. Saludos BATANGAVE [DEDICATO A DON JAVIER DEL BAR “LA CAPILLA”, TEQUILA] 50 ML TEQUILA REPOSADO 25 ML LIME JUICE AGAVE COLA ON TOP Tecnica: Build Preparazione: Inserire tutti gli ingredienti direttamente in un tumbler colmo di ghiaccio e mescolare dolcemente. / Put all the ingredients directly into tumbler glass filled with ice and stir gently. Decorazione: bordatura di sale e coltello per girare. / salt rim and use a knife to stir. *** MEZZ - NOG 50 ML MEZCAL 15 ML SPICED AGAVE SYRUP HOT MILK ON TOP 1 EGG NUTMEG Tecnica: Shake Preparazione: Shakerare senza ghiaccio “dry shake”, versare in una tazza da cappuccino, aggiungere il top di latte caldo e noce moscata. / Shake without ice “dry shake”, pour in a cappuccino cup, add top of warm milk and nutmeg. Decorazione: accompagnare il cocktail con una galletta. / The cocktail is served with a galletta biscuit. N.B. è possibile utilizzare qualsiasi tipo di latte (mucca, capra, soia, riso ecc. a seconda delle preferenze o delle intolleranze). / You can use any type of milk (cow, goat, soy, rice etc. Depending on preferences or intolerances). 82 83 WHISKY Quando si parla di Whisky il When it comes to Whisky, our primo pensiero va alla Scozia. first thoughts go to Scotland. Lo stesso nome nasce dalla The same name comes from modifica inglese del gaelico the modification of English “Uisge Beatha”, che significa Gaelic “Uisge Beatha” which Acqua Vitae. means Vitae Water. Da bevanda utilizzata contro la As a drink, to being used against febbre, come anestetico durante fevers, as an anaesthetic during le nascite, come fortificante childbirth, as a “fortifier” before prima di cruenti battaglie e per the bloody battles and used disinfettare le ferite il Whisky to disinfect wounds, Whisky Stefano Carlucci è diventato, nei secoli, un throughout the centuries has indiscusso protagonista del bere bene e unarguably become the protagonist of quality di qualità. and fine drinking. È ottenuto dalla fermentazione di malto Obtained from the fermentation of barley d’orzo, affumicato con fumo di torba, malt, smoked with peat smoke, distilled distillato due volte in alambicco discontinuo twice in pot stills and aged in wooden casks, ed invecchiato in botti di legno usate per un which are used for a minimum of three minimo di tre anni. years, the production of Whisky, or better La produzione del Whisky, o per meglio dire yet, Single Malt, if produced in a single Single Malt se prodotto in un’unica distilleria, distillery is of extraordinary simplicity. è di una semplicità straordinaria. Sono la It is the quality of ingredients, centuries of qualità degli ingredienti, l’esperienza centenaria experience and environmental conditions e le condizioni ambientali in cui avviene which makes a difference to the ageing process. l’invecchiamento a fare la differenza. The Stages of production seem to have Le fasi della produzione, immutate nel tempo, remained unchanged over time, except to sembrano non aver risentito, se non in misura a certain extent due to the evolution of limitata, dell’evoluzione della tecnologia, e technology, and are defined as follows: sono così definite: MALTING: l’orzo di primissima qualità MALTING: Barley of the highest quality is 84 viene posto a macerare in acqua per favorire la germinazione che consentirà la trasformazione degli amidi in zuccheri. Durante tutto il periodo dello sviluppo il malto verde viene rivoltato regolarmente per evitare la formazione di muffe fino a quando, alla fine del processo, la germinazione verrà interrotta con l’apporto di calore e fumi di torba. MASHING: l’orzo maltato, grossolanamente macinato, viene posto in infusione in appositi recipienti dove, con l’impiego di acqua calda, gli zuccheri ottenuti con il procedimento precedente vengono disciolti ottenendo il worth, un liquido zuccherino scuro e trasparente. FERMENTING: una volta raffreddato, il worth viene posto in grossi tini dove, con l’aggiunta di lieviti selezionati, viene lasciato a fermentare dai 2 ai 4 giorni fino ad ottenere il wash, un liquido chiaro con una gradazione alcolica di 6-8 gradi. DISTILLING: la distillazione del wash, volta ad aumentarne la gradazione alcolica, avviene in due distinte fasi in grossi alambicchi di rame: nella prima l’alcol viene separato da gran parte dell’acqua; nella seconda vengono eliminate le sostanze inutili alla costruzione del sapore del Single Malt o addirittura nocive come il metanolo. Il risultato finale è un “new make spirit” con una gradazione alcolica di circa 70°. MATURATION: dopo l’aggiunta di una limitata quantità di acqua, il “new make spirit” viene posto ad invecchiare, solitamente, in put to soak into water to support germination, enabling the transformation of starch into sugars. Throughout the period of development, the green malt is regularly turned over to prevent the formation of mould. Until at the end of the process, where germination will then be interrupted by heat and peat smoke. MASHING: Coarsely grounded malt barley, is infused and placed into special containers where with the use of hot water, sugars obtained in the previous method are dissolved gaining the “worth” a sugary liquid which is dark and transparent. FERMENTING: Once cooled the “worth” is placed into large vats where with the addition of selected yeasts, is left to ferment from 2 to 4 days until the “wash” is achieved, a clear liquid with an alcohol content of 6/8 %. The distillation of the “wash” is aimed at increasing the alcohol content and takes place in two distinct phases in large copper stills: In the first phase, alcohol is separated from most of the water, in the second, unnecessary or even harmful substances such as methanol are eliminated, forming the taste of single malt. The final result is a “new make spirit” with an alcohol content of about 70%. MATURATION: after the addition of a limited amount of water, the “new make spirit” is aged, usually in used barrels, enabling them DISTILLING: 85 botti usate in grado di donare al Single Malt gli aromi e i sapori tipici del prodotto in esse precedentemente contenuto. Trascorsi almeno tre anni il Single Malt viene portato alla gradazione alcolica desiderata e assemblato con altri Single Malt o Grain Whisky e quindi imbottigliato. Il Whisky così come lo abbiamo definito si differenzia dal Whiskey, spesso ottenuto con cereali diversi dall’orzo, ed è una prerogativa della sola Scozia, dove viene prodotto da decine di distillerie sparse sull’intero territorio e suddivise per regioni di produzione: Highlands, Islands, Speyside, Islay e Campbeltown il risultato è una sorprendente varietà di prodotti con aromi differenti che vanno dal dolce all’affumicato. Nei Whisky prodotti nelle Lowland, regione meridionale della Scozia, sarà più percepibile il gusto del malto. Essi sono infatti privi delle note salmastre che caratterizzano quelli prodotti nelle zone costiere, e di quelle torbate tipiche dei Single Malt delle Highlands. Quest’ultima è la regione di produzione più estesa, e possiamo trovare quindi una vasta gamma di Whisky. Nella zona interna abbiamo poche distillerie, per giunta lontane fra loro, e l’unica caratteristica che accomuna i distillati qui prodotti, è un sentore di erba e un gusto deciso. La zona più settentrionale ospita invece parecchie distillerie, la maggior parte situate sulla costa: i distillati saranno quindi accomunati da un 86 to donate to the single malt aromas and flavours of the product previously contained in them. For at least three years, the single malt is brought to the desired alcohol content and assembled with other single malt or grain Whisky and then bottled. Until recently, Whisky as we have defined, differs from Whisky often obtained with different grains from barley, which is a prerogative to Scotland, where dozens of distilleries are produced, and scattered throughout the nation. Whisky producing regions of Scotland; Highlands, Islands, Speyside, Islay and Campbeltown differ, and the results are surprising, offering a variety of products with different flavours ranging from sweet to smoked. Whisky produced in Lowland, the southern part of Scotland, has a perceptible flavour in its malt. In fact it’s completely free from brackish notes, that tend to characterise products from the coastal areas, and the typical peat smoke in the Single Malt from the Highlands. This is a region of a more extended production, therefore providing a wider range of Whisky. In the inland area there a few distilleries, and far within reach of each other, the only thing they have in common is the hint of grass and strong flavour. The Northern part, hosts a lot of distilleries mostly situated on the cost, and the distillers gusto vivace in cui predomina quello dell’Erica. have accustomed a lively flavour which La parte meridionale delle Highlands merita is predominated by the plant Erica. un discorso a sè. The southern part of the Highlands deserves its own recognition. 87 Essa è chiamata Speyside, ed è considerata universalmente la madrepatria dei Single Malt, ospitando circa il 50% delle distillerie. Prende il suo nome dal fiume Spey, il principale dei molteplici fiumi che la attraversano, ed è la zona tra Aberdeen e Inverness che scende dalle montagne di granito fino alla pianura dove viene coltivato l’orzo. Proprio la presenza di questa molteplicità di corsi d’acqua ha determinato il fiorire di un numero così alto di distillerie. Queste spesso sorgono infatti proprio lungo le rive dei fiumi dai quali prendono l’elemento fondamentale nella produzione del Whisky: l’acqua. Gli Scotch qui prodotti sono conosciuti per l’eleganza e la complessità del loro gusto, esaltato da un raffinato aroma di fumo. Quest’ultima forse è l’unica caratteristica che accomuna i prodotti di questa zona, il cui gusto può essere molto deciso in alcuni casi, più morbido e floreale in altri. La zona definita Isley è localizzata in un isola delle Ebridi, che è però talmente importante da costituire una zona di produzione a sé. E’ lunga solamente 43 km, ma ospita ben otto distillerie, alcune delle quali, però, non sono più in attività. E’ una zona ricca di giacimenti di torba, elemento caratterizzante dei single malt qui prodotti ed è continuamente sferzata da venti, pioggia e mareggiate. Queste ultime spesso invadono le cantine dove sono conservate le botti al cui interno invecchia il Whisky, donando al distillato quel 88 It’s called Speyside, and is considered universally as the motherland of single malt, hosting around 50% of distilleries. It takes its name from the river Spey, the main river that crosses many, in the area of Aberdeen and Inverness which descends from the mountain of granite, to the plains where farmers grow barley. By having so many rivers, the multiplicity of water courses have led to the flourishing high number of distilleries. They are often found along riverbanks, from where they take the most important element; water. The products in this area are known for their elegance and complicity in their flavour and have sprung from a refined flavour of smoke. Though it’s the only characteristic that products of this area have in common. Therefore the taste can be quite strong in some cases, and soft and floral in others. The area specified as Islay, is located on the Hebrides, it has a great importance of its own to have established an area of production. It’s 43km long and hosts eight distilleries, some of which are no longer active. It’s an area full of peat deposits, a distinguishing feature of single malt produced here and is constantly hit by wind, rain and storms. Often the cellars where the barrels of Whisky are kept to age are invaded by the weather conditions mentioned before, giving the distillate that typical brackish taste which adds character. The flavour is so distinct tipico sapore salmastro che lo caratterizza. Questa caratterizzazione è così marcata e distintiva che basta una piccola aggiunta del prodotto di questa zona per donare a qualsiasi blended il tipico gusto del distillato scozzese. Il nostro viaggio nelle zone di produzione finisce a Campbelltown, situata nella penisola di Mull of Kintyre. Una volta in questa zona erano operative una trentina di distillerie, di cui oggi ne rimangono solo due. La caratteristica principale dei Malt prodotti in questa zona è quella di presentare sentori salmastri e dolci allo stesso tempo. Per questa ragione pur essendosi ridotta drasticamente la produzione l’area continua ad essere considerata una zona di produzione a se stante. Aldilà della zona di produzione un elemento molto importante nella definizione del gusto dello Scotch è il legno nel quale invecchia. Le botti in cui invecchiava storicamente lo Scotch erano quelle usate per l’invecchiamento o la fermentazione dello Sherry. Gli importatori britannici del vino spagnolo infatti rivendevano agli scozzesi le botti, una volta svuotate. Il legno impregnato dell’aroma di Sherry conferisce al distillato un sapore talmente ricco e intenso che questa casualità storica è stata definita da alcuni produttori il “sublime incidente”. Oggigiorno alcuni produttori di Single Malt ordinano le loro botti ai mastri bottai spagnoli, that just a small addition of this area’s product can donate to any blende the typical taste of a Scottish distillate. Our journey through the areas of production, finishes at Campbeltown, situated in the peninsula of Mull, Kintyre. Once there were thirty distilleries operating, of which today only two remain. The principal characteristics of Malt produced in this area are the sweet and brackish tastes noted at the same time. This is why despite production having been reduced dramatically, this area is still considered an area of production in its own right. Beyond the production area, there is another important element in the flavour of Scotch, which is the wood where it is left to age. The barrels in which they historically aged scotch were the same as those used to age or ferment Sherry. The British importers of Spanish wine resold the barrels to the Scottish once emptied. The wood impregnated from the aroma of Sherry gave the distillate a taste so rich and intense that it was then labeled by some manufacturers as a “sublime accident”. Nowadays some Single Malt manufacturers order their barrels from Spanish masters, they take them for a period and return them when the ageing of Sherry is finished. Some purists say that it can only be called real Single Malt, if aged in these barrels. 89 le prestano per un periodo alle Bodegas, Barrels previously containing Bourbon were e se le fanno restituire, una volta terminato also used during the ageing process. l’invecchiamento dello Sherry. This procedure in many cases was used for l’India e il Giappone e, da quest’anno, anche l’Italia con risultati estremamente lusinghieri. Il Single Malt va obbligatoriamente degustato liscio con l’aggiunta di qualche goccia di acqua per liberare gli aromi nascosti sotto il velo dell’alcol, mai con ghiaccio che ne rovinerebbe irreparabilmente il gusto. Nei mesi più caldi possiamo, volendo, metterlo nel frigorifero e consumarlo come aperitivo. accompanied with ice which irreparably ruins the taste. In the warmer months it can also be put into the refrigerator and consumed as an aperitif. [ PERFECT SERVE ] Alcuni puristi arrivano a dire che solo quello invecchiato in queste botti può essere considerato il vero Single Malt. Per l’invecchiamento vengono usati anche barili precedentemente utilizzati per il Bourbon. Questa procedura però è dettata, in molti casi, da motivi economici visto che i produttori di Whisky e Whiskey sono gli stessi. Dalla Scozia, come Single Malt o come Blended, ottenuto dall’assemblaggio di più Single affiancati da distillati di diversi cereali, il Whisky si è diffuso in tutto il mondo per essere oggi prodotto anche in altri paesi come 90 economical reasons, as the producers of Whisky and Whiskey were often the same. From Scotland, as a Single Malt or Blended, obtained by assembling more single, side by side, accompanied by distillates of different grains, Whisky has diffused itself into the world and is now produced in various other places including India, Japan and even this year in Italy with extremely gratifying results. Single Malt must absolutely be enjoyed straight, with the addition of a few drops of water to release the aromas hidden under the veil of alcohol, never should it be SINGLE MALT WHISKY SINGLE MALT SPRAY 3/4 DASHES COLD WATER OYSTERS Preparazione: versare una dose a piacere del nostro Single Malt preferito e aggiungere 3 o 4 gocce di acqua fredda per liberarne gli aromi. / Pour a desired quantity of our favorite Single Malt and add 3 or 4 drops of cold water to release the aromas. Decorazione: servire con un pairing di ostriche sulle quali verrà spruzzata, con un nebulizzatore, una piccola quantità di Single Malt. / Serve by pairing the oyster with Single Malt Whisky on which will be sprayed with a nebuliser, a small amount of Single Malt. 91 AMERICAN SPIRITS IL MITO DEGLI AMERICAN WHISKEY THE MYTHS OF AMERICAN WHISKEY Gli American Whiskey sono American Whiskeys are now oggi considerati fondamentali considered as a fundamental nell’ambito di un programma part of Modern Mixology, di Modern Mixology, dato il loro because of their important use importante utilizzo in cocktail in cocktails as well as classic e drink classici e moderni. In and contemporary drinks. particolare nuove interpretazioni, In particular, new interpretations, ispirate dai fasti del passato, inspired by the splendour of hanno creato le basi per una the past, have created the basis Antonio Parlapiano “Renaissance” di distillati for a “Renaissance” of distillates, quali il Rye Whiskey, il Canadian Rye e such as Rye Whiskey, Canadian Rye and l’Irish che rispettano le produzioni storiche Irish, all of them that respect both historical e tradizionali. and traditional productions. Il fenomeno è stato ampiamente esaltato The phenomenon has been widely praised dalle cosiddette Craft Distilleries americane, by so-called American, Canadian and Irish canadesi e irlandesi, in collaborazione con craft distilleries, in collaboration with some alcuni tra i migliori mixographer e mixologist of the best mixgraphers and mixologists, quali David Wondrich, Anistatia Miller e such as David Wondrich, Anistatia Miller, Jared Brown, Ryan Magarian, Philip Duff e Jared Brown, Ryan Magarian, Philip Duff molti altri ancora. and many others. Arrivo della Distillazione in America La distillazione nelle colonie del Nord America ebbe inizio nel XVII secolo e fu influenzata dalle diverse culture delle popolazioni colonizzatrici. Risalgono al 1620 le prime relazioni alla corona inglese riguardo la distillazione in Nord America. 92 The arrival of distillation in America Distillation began in the North American colonies, in the seventeenth century and was influenced by the different cultures of the populations that colonised it. The first connections with the English crown date back to 1620, regarding the distillation in Questa era necessaria per realizzare alcol ad uso medicinale, per disinfettare l’acqua ed anche per produrre alcol per scopi ricreativi, necessario come dopolavoro per i “costruttori” del nuovo mondo. L’esperienza europea determinò i diversi stili di distillati realizzati anche in virtù delle materie prime disponibili localmente. Dalla cultura mitteleuropea relativa alle acquaviti di frutta ebbero origine, in Nord America, distillati quali l’Applejack, il Pear Brandy o il Peach Brandy. Dai paesi anglosassoni arrivarono le tecniche per produrre il Metheglin, un distillato di miele fermentato, aromatizzato con erbe e spezie medicinali. La prima distilleria ufficiale del Nord America fu allestita nelle colonie denominate Nuova Olanda, l’odierno Stato di New York, da William Kieft, direttore generale delle colonie olandesi, con Whilelm Hendricksen quale master distiller. Le materie prime utilizzate furono segale e mais, particolarmente abbondanti nei territori. Queste vennero fermentate e distillate utilizzando il metodo tradizionale con il quale gli olandesi producevano il domestico Genever. La vicinanza con i Caraibi favorì una cospicua importazione di melassa di canna da zucchero che venne utilizzata per produrre American Rum, che rimase popolare in tutti gli Stati Uniti fino al XIX secolo. North America. It was necessary to use alcohol, for the disinfection of water, medicinal use, and also to produce alcohol for recreational purposes, such as after-work, for the “builders” of the new world. The European experience brought about the different styles of distillates, made by locally available raw materials. From the Mitteleuropa culture, to fruit spirits, distillates such as Applejack, Pear Brandy or Peach Brandy originated in North America. Techniques arrived from Anglo Saxon countries producing Metheglin, a fermented honey distillate, flavoured with herbs and medicinal spices. The first official North American distillery was set up by, William Kieft, general director of the Dutch colonies, with Whilelm Hendriksen, master distiller, in colonies called New Holland, now the State of New York. The raw materials used were, Rye and corn, especially in territories where it grew in abundance. These were fermented and distilled using the same traditional method the Dutch used to produce the domestic Genever. Being close to the Caribbean meant a considerable amount of molasses from sugar cane were imported, which was used to produce American Rum, which remained popular in the United States up until the nineteenth century. Among the most popular brands were Old Medford Rum, produced in Massachusetts, 93 Tra i brand più popolari vi erano Old Medford Rum, prodotto nel Massachusetts, ed il Caldwell Rum nel New England. All’inizio del 1800 la rivoluzione americana inasprì i rapporti tra americani ed inglesi al punto che questi ultimi aumentarono vertiginosamente i prezzi e le tasse sulla melassa da esportare verso l’Unione Americana. Questa situazione creò un vuoto nella produzione domestica di distillati che necessitò di interventi volti a colmarlo. I primi American Whiskey erano caratterizzati dall’assenza di brand commerciali. La scelta del Whiskey, da parte dei clienti, veniva fatta in base ai luoghi di origine del distillato. Si distinsero in breve tempo i distillati provenienti da Baltimora in Maryland e Monongahela in Pennsylvania, a base di segale che cresceva ottimamente nei suoli di questi territori. La distillazione prese le mosse dalle esperienze britanniche per cui i primi distillati cercavano di imitare le produzioni scozzesi e irlandesi. Ben presto le città costiere iniziarono a sovrappopolarsi e ciò determinò una migrazione di parte della popolazione verso i territori inesplorati dell’entroterra. Queste zone erano molto floride per la coltivazione dei cereali e si ottenevano facilmente dei surplus produttivi da destinare alla produzione di birra e distillati. Furono queste le condizioni ideali per la 94 and Caldwell Rum in New England. At the beginning of 1800s, the American Revolution embittered the relationship between the Americans and the British, to the point where prices and taxes on molasses, that were being exported to the American Union became extremely high. This situation created a void in the domestic production of distilled spirits which required interventions aimed at filling them. The first American Whiskeys were distinguished, thanks to the absence of commercial brands. The customer’s choice of whiskey, was made according to the place of the distillates origin. In a short time distilleries managed to distinguish themselves, from Baltimore in Maryland and Pennsylvania in Monongahela, made with Rye, that grew well in the soils of these territories. Distillation followed In the footsteps of the British, imitating distillates from Scottish and Irish productions. Soon the coastal towns began to overpopulate and this brought about migration to the inland territories, still unexplored. These areas were very prosperous for the cultivation of grains and easily obtained the surplus productions, destined to the production of beer and spirits. These were the ideal conditions for a spirit with indigenous raw materials. Soon they realised how great the fertility areas were, such as Kentucky where Jacob nascita di uno spirit domestico con materie prime autoctone. Ben presto ci si accorse della grande fertilità di zone quali il Kentucky dove Jacob Bohem, colui che diede inizio alla dinastia dei Beam, si trasferì dal Maryland nel 1787 e avviò la distillazione del mais. L’arrivo di ulteriori famiglie di distillatori nella zona determinò un aumento esponenziale della produzione di Whiskey domestico. Questo aumento della produzione subì un brusco rallentamento verso la fine del 1700, quando indiscriminati aumenti sulla tassazione degli spirits prodotti portò ad una rivolta, guidata dai contadini della Pennsylvania, comunemente definita The Whiskey Rebellion. La rivolta fu diretta contro lo stato e, soprattutto, contro le lobbies delle città costiere che tentarono di prendere il controllo economico del nuovo business americano. Le cose iniziarono a degenerare nel 1791 quando alla rivolta si unirono i contadini di altri stati. Questa situazione spinse Washington a diminuire sensibilmente il peso fiscale imposto, ma neanche le nuove misure fecero placare gli animi dei rivoltosi. A questo punto si rese necessario l’intervento delle truppe dell’esercito per sedare le insurrezioni. Nel frattempo il contesto generò l’ascesa di un nuovo distillatore, meglio conosciuto come Moonshiner, produttore di spirit clandestini, non invecchiati e di qualità inferiore (è questa la prima epoca del Moonshine americano). Bohem, who began the dynasty of Beam, moved from Maryland in 1787 and began distilling corn. The additional arrival of families of distillers in the area, brought about an exponential increase in the domestic production of whiskey. This increase in production took a sharp downturn towards the end of the 1700s, when indiscriminating increases in spirit taxation led to a revolt, led by farmers in Pennsylvania, commonly called The Whiskey Rebellion.The uprising was directed against the state and, above all, against the lobby of the coastal cities that tried to take economic control of the new American business. Things began to deteriorate in 1791, when the farmers joined the uprising of other states. This situation pushed Washington to significantly reduce the tax burden imposed, but not even new measures could calm the rioters. At this point the intervention of army troops became necessary to suppress the revolt. In the meantime, the context generated the rise of a new distiller, better known as Moonshiner, producer of illegal spirit, not aged and of lower quality (this was the first period of the American Moonshine). 95 Tra Kentucky, Ohio e Mississippi La crescita della popolazione nelle città costiere spinse, come già detto, molte famiglie a cercare fortuna nell’entroterra. Inizialmente i capi famiglia andarono in avanscoperta e si trovarono ben presto a fronteggiare la solitudine, aspetto non certo piacevole della ricerca di una nuova zona in cui vivere con la propria famiglia. In questo contesto la distillazione ebbe un ruolo determinante per tenersi occupati e passare il tempo consumando alcol. Questa è una delle ragioni per cui il consumo di alcol pro capite crebbe a dismisura nella “Nuova America”: con venti litri all’anno pro capite il dato è spaventoso se si considera che allora le bevande alcoliche erano bevute essenzialmente da uomini adulti. È proprio in queste terre che iniziano a formarsi i primi movimenti sulla moderazione nel consumo di bevande alcoliche, fondati da gruppi religiosi. Il crescere dei movimenti per la moderazione determinò una diminuzione dei consumi a otto litri pro capite in pochi anni. Questa riduzione fu determinata anche dalla crescita dei trasporti via fiume (Mississippi e Ohio su tutti) che permisero il trasporto e la vendita di gran parte del surplus produttivo di cereali (fino ad allora destinato totalmente alla distillazione). A questo punto il business inizia a crescere al punto da attirare l’interesse degli investitori 96 Between Kentucky, Ohio and Mississippi Population grew in coastal cities, as mentioned above, many families seeking their fortune in the inland. Initially, the heads of families would go on ahead in search for a new area to live with their families, but soon faced an unpleasant loneliness, which was not a pleasant situation. In this context, distillation became a crucial way to keep busy, spending time consuming alcohol. This is one of the reasons, why alcohol consumption per head grew enormously in “new America”, with twenty litres per head, per year. A frightening figure when you take into consideration, that alcoholic beverages were drunk primarily by adult men. It is in these lands that the first movements on moderating the consumption of alcoholic began to form, which were founded by religious groups. The growing movement for moderation brought a decrease in consumption, to about eight litres per head in a few years. This reduction was determined by the growth of river transport (mostly Mississippi and Ohio) that enabled the transport and sale of the surplus production of grains (until then totally intended for distillation). At that point, business started to grow, attracting wealthy investors that, in 1830, began to control almost all the distilleries in American inland and led to the emergence più facoltosi che, nel 1830, iniziarono a of large distilleries. controllare quasi totalmente le distillerie dell’entroterra americano e determinarono la nascita dei gruppi di grandi distillerie. I primi Bourbon The first Bourbons Da molte parti è riconosciuta al reverendo Elijah Craig la paternità del Bourbon ma in realtà si tratta di un falso mito creato dai “bevitori” per contrastare i movimenti sulla moderazione, a loro volta guidati da uomini “di fede”. Le prime produzioni di Bourbon si hanno, in ogni caso, a partire dal 1780, mentre le prime distribuzioni iniziarono a partire dal 1812 quando i grandi fiumi come Ohio e Mississippi divennero navigabili grazie ai battelli a vapore. A partire dal 1820, circa duemila barili di Bourbon erano distribuiti ogni anno. I segreti del successo del Bourbon risiedono in una serie di fattori: primo su tutti l’abbondante disponibilità di acqua dolce di origine calcarea. I terreni ricchi di calcare Blue Limestone sono terreni fertili e garantiscono fonti di acqua particolarmente dolce e perfetta per l’uso in fermentazioni e distillazioni. Un altro fattore fu il facile accesso a fiumi quali Ohio e Mississippi attraverso i numerosi affluenti presenti sul territorio. Non trascurabile è il clima continentale tipico del Kentucky che garantisce le condizioni ideali per l’invecchiamento in rovere dei distillati. Tutto questo si rifletté nell’acquisto, da parte dei distillati, di colore e complessità. In many parts, they say that the ownership of Bourbon belongs to Elijah Craig, but in reality it’s a myth, created by “drinkers” to oppose the movements of moderation, driven by “men of faith”. The first production of Bourbon in any case started in 1780, while the first distributions began in 1812, when the great rivers like the Mississippi and Ohio became navigable thanks to steamboats. Then from 1820, about two thousand barrels The secret to Bourbons success, reside in a number of factors, first of all, the large availability of soils rich in freshwater limestone. Blue Limestone, makes the soil fertile, ensuring water sources are particularly sweet, therefore perfect to use in fermentation and distillation. Another reason for the easy access to rivers such as Ohio and Mississippi, was because of many tributaries in that area. The typical continental climate of Kentucky is significant and provides ideal conditions for ageing spirits in oak. The colour and complexity of the distillates and all these were elements reflected in the purchases. 97 Evoluzione del Mito Ai primi del 1800 il Bourbon era raramente invecchiato ed era conosciuto come White Dog o White Mule. Il termine Bourbon era solitamente marchiato a fuoco sui barili. I trasporti allora impiegavano da quattro a sei mesi e questo determinava un lieve invecchiamento che veniva apprezzato particolarmente nelle città di destinazione. Iniziò in questo periodo la consuetudine di chiamare il Bourbon per nome, in particolare al sud e nell’entroterra. Le botti venivano generalmente riutilizzate e carbonizzate, all’interno, ad ogni refill, fino ad esaurimento. La carbonizzazione donava al Whiskey una maggiore morbidezza e complessità organolettica. Dal 1793 iniziano a circolare i primi Bourbon invecchiati (molto rari e costosi). Dal 1814 l’invecchiamento viene considerato indice di maggiore qualità, pubblicizzato in diversi annunci commerciali sui principali quotidiani americani. Industrializzazione Nel 1820 iniziarono ad arrivare forti investimenti dalle lobbies delle città costiere e dagli stati più ricchi. Nel 1825 Alfred Eaton perfeziona il Lincoln County Process, ovvero la filtrazione del Whiskey attraverso filtri di carbone da acero. È con l’arrivo della distillazione continua, 98 Evolution of the Myth In the early 1800s, Bourbon was rarely aged and was known as White Dog or White Mule. The term Bourbon was usually branded on the barrels. The transportation usually took between four to six months which led to a slight ageing, which tended to be particularly appreciated when it arrived at its destination. In this period, it was the custom to request Bourbon by its name, particularly in the south and inland. The barrels were generally reused and charred inside, each refilled, until stocks lasted. Carbonisation gave Whiskey a softer and organoleptic complexity. From 1793 the first aged Bourbon began to circulate (it was very rare and expensive). Since 1814, ageing has been considered an index for identifying high quality (advertised in several commercials in major American newspapers). Industrialisation In 1820, bigger investments began taking place from the lobby of the coastal city and more richer states. In 1825, Alfred Eaton perfects the Lincoln County Process, filtrating Whiskey through maple carbon filters. With continuous distillation, in 1831, American nel 1831, che l’american Whiskey passa dalla produzione artigianale a quella industriale. Sempre nello stesso anno James Crow dà una descrizione completa ed esaustiva del metodo Sour Mash. Whiskey went from being an artisanal product to an industrialised economy. In the same year James Crow gave a comprehensive description of the sour mash method. Sour Mash Sour Mash Tipologie Tipologie Il sistema consiste nel trattenere una parte del mosto fermentato che verrà aggiunta al successivo batch. Questa tecnica consente di ottenere una maggiore produzione di alcol oltre ad una fermentazione più rapida e ad un gusto più ricco ed equilibrato. The system is to retain a portion of the fermented mash that will be added to the next batch. This technique leads to a greater production of alcohol, as well as a making it more of a rapid, balanced fermentation with a richer taste. BOURBON WHISKEY BOURBON WHISKEY Almeno 51% di mais nel mosto. Deve essere distillato a non più di 80% di alcol. Deve essere messo ad invecchiare in botti di quercia bianca nuove a non più di 62,5% di alcol per almeno due anni. Può essere prodotto ovunque negli Stati Uniti. At least 51% of corn in the mash. It must be distilled at no more than 80% of alcohol. It must be put to age, in new white oak barrels, in no more than 62.5 % of alcohol for at least two years. It can be produced anywhere in the U.S. RYE WHISKEY RYE WHISKEY Almeno il 51% di segale nel mosto. Deve essere distillato a non più di 80% di alcol. Deve essere messo ad invecchiare in botti di quercia bianca nuove a non più di 62,5% di alcol per almeno due anni. Può essere prodotto ovunque negli Stati Uniti. At least 51% of Rye in the mash. It must be distilled at not more than 80% of alcohol. It must be left to age, in new white oak barrels in no more than 62.5% of alcohol, for at least two years. It can be produced anywhere in the U.S. 99 WHEAT WHISKEY WHEAT WHISKEY CORN WHISKEY CORN WHISKEY Almeno il 51% di grano nel mosto. Deve essere distillato a non più di 80% di alcol. Deve essere messo ad invecchiare in botti di quercia bianca nuove a non più di 62,5% di alcol per almeno due anni. Può essere prodotto ovunque negli Stati Uniti. Almeno l’80% di mais nel mosto. Deve essere distillato a non più di 80% di alcol. Non deve essere necessariamente invecchiato ma se lo è, deve esserlo in botti usate o nuove non tostate, a non più di 62,5% di alcol. UNAGED WHISKEY At least 51% of wheat in the mash. It must be distilled at no more than 80% of alcohol. It must be put to age, in new white oak barrels, in no more than 62.5% of alcohol, for at least two years. It can be produced anywhere in the U.S. At least 80% of corn in the mash. It must be distilled at not more than 80% of alcohol. It doesn’t necessarily need to be aged, but if it is, it must be aged in used or new barrels, not toasted, and contain no more than 62.5% of alcohol. UNAGED WHISKEY Whiskey non invecchiato. Unnamed Whiskey. Deve contenere almeno l’80% di mais It must contain at least 80% of corn in nel mosto. the mash. STRAIGHT WHISKEY STRAIGHT WHISKEY BLENDED WHISKEY BLENDED WHISKEY Invecchiato in botti di quercia bianca tostate per almeno due anni. Se invecchiato da due a quattro anni, l’etichetta deve indicare gli anni di invecchiamento. Oltre i quattro anni di invecchiamento questa indicazione può essere non apportata. 100 Aged in white toasted oak barrels, for at least two years. If aged between two to four years, on the label it must show the years of ageing. For over four years of ageing, there is no need to specify. Negli Stati Uniti il termine blending può In the United States, the term blending may 101 riferirsi sia alla combinazione di diversi Straight Whiskey sia alla miscela di un 20% di Straight Whiskey e Whiskey più giovani o alcol neutro. Se in etichetta è specificato: Blended Rye, il Whiskey deve contenere perlomeno il 51% di Rye Whiskey nel blend. SINGLE BARREL Whiskey proveniente da una singola botte. Questi prodotti dichiarano spesso in etichetta, il numero e la posizione della botte nel magazzino. SMALL BATCH Il termine indica o partite prodotte in minore quantità, da alambicchi piccoli, oppure il blending di un particolare e ristretto numero di botti, considerate di particolare qualità. BOTTLED IN BOND Termine che deriva da una legge americana del 1897, il “Bottled in Bond Act”. Indica che il Whiskey proviene da un unico produttore, da un’unica distilleria, da un anno determinato ed è invecchiato, in un magazzino chiuso da sigilli dello stato, per quattro anni ed imbottigliato alla gradazione del 50% di alcol. Salute!!! refer to either, the combination of several Straight Whiskey, a Straight Whiskey with a mixture of 20% and younger Whiskey or neutral alcohol. If on the label is specified Blended Rye, for example, then it must contain at least 51% of Rye Whiskey in the blend. SINGLE BARREL Whiskey coming from a single cask. It is often stated on the label, of the product, the number and the position of the barrel in the warehouse. SMALL BATCH TEX MEX 60 ML BOURBON WHISKEY 15 ML ITALIAN VERMOUTH 5 ML AGAVE SYRUP 2 DASHES BITTER 3/4 MINT LEAVES Tecnica: Build / Stir Preparazione: inserire le foglie di menta, lo sciroppo di Agave, Vermouth ed il bitter in un bicchiere da old fashioned. Aggiungere il ghiaccio e, a poco a poco, il Bourbon. (Slow play). / Put the mint leaves, the Agave syrup, Vermouth and bitters in an old fashioned glass. Add ice and, gradually, the Bourbon. (Slow Play). Decorazione: peel di limone privato della parte bianca ed un rametto di menta. / Lemon peel without the white part and a sprig of mint. The term indicates batches produced in smaller quantities, from small stills, or the blending of particular and limited number of barrels, which are of a particular quality. BOTTLED IN BOND A term that derived from the American law in 1897, the Bottled in Bond Act, which indicates that the whiskey comes from a single source from a single distillery, in a given year and is aged in a warehouse sealed by the state, for four years, and bottled with a 50% of alcohol. Cheers!! 102 103 VINI FORTIFICATI [ FORTIFIED WINES ] Sherry la pasion de un pueblo Sherry la pasion de un pueblo Sherry, un nome che attraversa Sherry, is a name that has been secoli di produzione, fin dai produced through centuries, tempi dei Fenici che fondarono since the days of the Phoenicians Cadiz, la città portuale della who founded Cadiz, the port Andalucia, la bellissima regione city of “Andalusia”, Mother of “Madre” dello Sherry. the beautiful region of Sherry. Lo Sherry viene prodotto tra Sherry is produced between Cadice e Jeréz de la Frontera, Cadiz and Jerez de la FronWalter Gosso zone calde e collinose, nel cui tera, warm and hilly areas with terreno bianco, chiamato “Albarizas”, gli white soil called “Albarizas”, Palomino, uvaggi Palomino, Pedro Ximenez e Moscatel Pedro Ximenez grapes and Moscatel Fino Fino la fanno da padroni. are the masters. Lo Sherry “andaluzo” solo nel ‘96 si è Sherry “andaluzo” was only approved in riappropriato dell’uso esclusivo del nome ’96 for its exclusive use of the name after dopo una lunga battaglia legale. a long legal battle. Until that year it was in Con lo stesso nome venivano infatti, fino a fact produced in different regions or different quell’anno, prodotti distillati in altre regioni Europe countries with the same name, and o stati dell’Europa, ma il popolo Andaluz, the Andaluz people who were proud of their fiero del proprio prodotto, ha voluto con tutte product and with all their pride they wanted le sue forze riprendersi la paternità del nome. to get back its original name that belonged Una delle particolarità dello Sherry è che to them. prima della pigiatura viene aggiunta una One of the peculiarities of Sherry is that piccola quantità di yeso (gesso), il quale before it gets pressed, a small amount of favorisce la precipitazione dei cristalli yeso (plaster) is added to it, which speeds di tartrati. up the precipitation of the tartrate crystals. Altra particolarità sono le varie operazioni Other peculiarities are the various procedures di fermentazione le quali possono durare fino of fermentation, which sometimes last up to 104 a 50 ore a temperature tra i 25/30°, che determinano la formazione del flor, che a sua volta darà la possibilità di decretare se uno Sherry diventerà Fino. 50 hours at temperatures between 25-30°c, which determine the formation of the flor which in turn will give the chance to approve whether the Sherry will become “Fino”. Dopo le varie fermentazioni e lavorazioni gli Sherry verranno sottoposti al sistema Solera, utilizzato anche nei Brandy Spagnoli che decreterà, rispettando le normative, le varie tipologie di Sherry: After various fermentation and processing, Sherry is then submitted to the Solera system, which is also used in Spanish Brandy, which according to the regulations will proclaim the various types of sherry: FINO FINO molto secco e leggero caratterizzato da una very dry and light featuring a unique freshness freschezza unica nel suo stile. in its style. AMONTILLADO AMONTILLADO prodotto con vecchissimi Fino, con una produced with very old “fino”, a very dark struttura importante e un colore ambrato amber colour with an important structure. molto scuro. 105 MANZANILLA MANZANILLA (tra i miei preferiti) secco, fresco e leggero (among my favourites) dry, fresh and very ma, nonostante ciò, con un’ottima sapidità. light but nevertheless with an excellent flavour. OLOROSO OLOROSO ottenuto da sole uve Palomino, risulta scuro e obtained from palomino sun grapes, dark potente nei suoi aromi per i quali, molto and powerful in the aromas, very complex, complessi, risulta non facile da bere. and is not easy to drink. CREAM CREAM VINTAGE VINTAGE può essere dolce o secco, è un prodotto molto can be sweet or dry, it is a very interesting interessante grazie alla cuvèe che viene product thanks to the cuvee, that is obtained ottenuta con il Pedro Ximenez e l’Oloroso. with Pedro Ximenez and the Oloroso. è tra i più importanti, viene ottenuto con uve selezionate di una particolare annata che deve essere riportata nell’etichetta. La qualità è molto elevata, la sua dolcezza è equilibrata, ha delle sfumature ambrate nel colore, la sua classe lo porta ad essere tra i più raffinati ed apprezzati. is among the most important, it is obtained from selected grapes and only in a particular year, which must be stated on the label, it is of a very high quality, its sweetness is balanced, and its colour has shades of amber, its standard has led it to be among the most refined and appreciated. Behind Sherry, Dietro allo Sherry c’è un popolo che ama le proprie tradizioni e rispetta orgogliosamente l’origine e la storia dei propri prodotti: gli Sherry, soprattutto il Manzanilla ed il Fino, vengono serviti nella copita, bicchiere tipico, al cui fianco non può mancare, come da tradizione nei bar di Sevilla, Cordoba e Cadiz, una buona Tapas. Nelle calde notti gli sherry più importanti: Vintage ed Oloroso, vengono sorseggiati ed apprezzati nei famosi Tablao, luoghi tipici dove la musica accompagna i passi del bellissimo e sensuale Flamenco. Lo Sherry può essere utilizzato in diversi modi: il più affascinante, per noi, è nella creazione di cocktail. In passato veniva utilizzato molto nei cocktail da aperitivo, nei punch e nei vari cocktail Martini per insaporire, profumare o come ingrediente sostitutivo del Vermouth. Vi suggeriamo ad esempio l’Adonis Cocktail dal libro di Harry Craddock “The Savoy Cocktail Book”: there is a population of people, who love their traditions and proudly respect the origin and history of their products; Sherry, especially the Manzanilla and Fino sherries, are served in a “copita” a traditional glass, in the bars of Sevilla, Cordoba and Cadiz it’s served with a good “Tapas” like the tradition wants it. On warm nights the most important sherries are: Vintage and Oloroso, which are sipped and appreciated in the famous “Tablao”, typical places where the music accompanies the steps of the beautiful and sensual “Flamenco”. Sherry can be used in several different ways, the most fascinating for us is how it is used in the creation of cocktails. In the past it was used a lot in aperitif cocktails or in punch. In many Martinis it was used to flavour or to scent or as an ingredient to substitute Vermouth, as an example of cocktails we suggest you read the Adonis Cocktail book by Harry Craddock “The Savoy Cocktail Book”: ADONIS COCKTAIL 30 ML ITALIAN VERMOUTH 60 ML DRY SHERRY 1 DASH ORANGE BITTER 106 Tecnica: Stir & Strain Preparazione: Versiamo tutti gli ingredienti nel Mixing glass, colmiamo di ghiaccio e misceliamo. / Pour all the ingredients into a Mixing glass , full ice and mixed. Decorazione: Versiamo il cocktail nella nostra coppetta Martini e decoriamo con una scorza di arancia. / Pour the cocktail in our cup Martini and decorate with orange peel. 107 SPANISH MARTINI 50 ML FLAVOURED GIN 20 ML TIO PEPPER SHERRY PALOMINO FINO 1 DASH LEMON BITTER 1 DASH ORANGE BITTER 1 MANZANILLA OLIVE Tecnica: Stir & Strain Preparazione: versiamo tutti gli ingredienti tranne l’oliva nel Mixing glass, colmiamo di ghiaccio e misceliamo. / Pour all the ingredients except the oil into Mixing glass, full ice and mixed. Decorazione: versiamo nella nostra coppetta Martini ben raffreddata e decoriamo con la nostra oliva che lasceremo adagiare sul fondo della coppetta. / Pour into our cup well chilled martini and decorate with the olive oil that we will leave our lay on the bottom of the cup. Madeira il vino del mare Madeira, il vino che deve la sua fortuna proprio al mare. Questo vino portoghese dell’isola di Madeira, da cui prende il nome, deve la sua fortuna al momento in cui l’Inghilterra decise che l’isola sarebbe stata il punto di approvvigionamento per le sue navi che, in viaggio verso le americhe e le indie, facevano rifornimento di viveri e di vino Madeira molto resistente ai lunghi viaggi. Gli inglesi notarono che nella lunga traversata il vino migliorava ed acquisiva nuovi aromi e profumi che lo rendevano ancor più piacevole al gusto. Di questa sua evoluzione i produttori di 108 Madeira vennero a conoscenza solo al ritorno delle navi inglesi sulle quali rimanevano alcuni lotti invenduti, così decisero di tentare di riprodurre la stessa evoluzione del vino che avveniva attraversando l’equatore, utilizzando delle Estufas che così vennero costruite in tutta l’isola. Ai produttori di vino Madeira va riconosciuto un grande coraggio nell’essere viticultori perché quest’isola è prevalentemente montuosa returned, where some batches remained unsold and they decided to reproduce the same wine crossing the globe using Estufas (stoves) which were then constructed in the whole of the island. The producers of Madeira wine are recognised for their great courage as winemakers because this island is mostly mountainous, the vineyards grow on terraces built adjacent height to the sea and the grapes - Malvasia, Verdelho Madeira wine from the sea Madeira, a wine that owes its fortune to the sea. This Portuguese wine from the island of Madeira where it takes its name, owes its fortune to the time when Britain decided that the island would be the supplying point for its ships that were travelling to America and India, it restocked resistant supplies of food and Madeira wine for very long journeys. The British noticed that during the long sea crossing, the wine improved and acquired new flavours and scents that gave it an even more pleasant taste. The producers of Madeira were only aware of this evolution when the British ships ed i vigneti si sviluppano su terrazze costruite and Sercial - grow in difficult conditions, it in altezza adiacenti al mare e dove gli uvaggi actually makes it hard to believe that wine - Malvasia, Verdelho e Sercial - crescono in of such a high quality can be produced. condizioni così ardue che risulta difficile Its characteristics are that the grapes are pensare che si possa produrre un vino di così not left to ripen on the vine, but are picked alta qualità. unripe, almost all its flavour, its aroma and 109 La caratteristica principale è che le uve non vengono lasciate maturare sulla vigna, ma si raccolgono pressoché acerbe, così che tutto il loro sapore, il loro aroma ed i loro profumi vengono “costruiti” attraverso la fortificazione. La vendemmia anticipata e la conseguente acidità dell’uva donano una freschezza che rende il vino Madeira dolce ma non stucchevole. Negli anni il Madeira classico ha risentito di una forte crisi, ma grazie al grande cuore dei suoi produttori, che hanno saputo creare nuovi Madeira con uno stile più moderno e fresco senza stravolgere le proprie origini e tradizioni, ne è uscito. Il Madeira, pur essendo un vino fortificato ed avendo un carattere molto marcato nei suoi aromi e profumi, si adatta perfettammente alla miscelazione: lo ritroviamo infatti sia in alcuni cocktail storici che in quelli dei giorni nostri abbinato a Gin e Whisky. Un consiglio che dò spassionatamente è quello di andare a visitare la bella isola di Madeira e di godervi su una terrazza la vista di un tramonto sull’Oceano Atlantico mentre sorseggiate un ottimo e fresco bicchiere di Madeira... vi assicuro che non ne rimarrete delusi. 110 its perfumes are made through fortification. The early harvesting and its consequent acidity keeps a freshness that makes Madeira wine sweet but not sickening. Over the years the classic Madeira was affected by a severe crisis, but thanks to the great heart of its producers who were able to create a new more modern and fresh Madeira without altering their origins and traditions, Madeira came out well and survived. Madeira while being a fortified wine and having a very marked character in its aromas and perfumes, easily adapts to mixing, we can find it not only in historical cocktails but also in those present today combined with Gin and Whiskey. A piece of advice I would give wholeheartedly is, to go and visit this beautiful island of Madeira, and to sit on a terrace, watching the sunset over the Atlantic Ocean while enjoying a fresh glass of Madeira... I assure you that you will not be disappointed. SAUDADE 50 ML MADEIRA SECO 20 ML SAFFRON SYRUP 15 ML FRESH LEMON JUICE SUGAR AND MILLED PINK PEPPER Tecnica: Shake & Strain Preparazione: versiamo tutti gli ingredienti nello shaker tranne lo zucchero ed il pepe. Riempiamo di ghiaccio e shakeriamo energicamente. Facciamo una bordatura alla coppetta con lo zucchero ed il pepe rosa.Versiamo nella coppetta filtrando con un colino. / We pour all ingredients into a shaker except sugar and pepper. Fill with ice and shake vigorously. Rim the glass with sugar and pepper. Serve by filtering it through a double strainer. Decorazione: decoriamo con una fetta di arancia essiccata. / Garnish with a slice of dried orange . *** RED BEACH 50 ML LIGHT RUM 30 ML MADEIRA DOCE 10 ML FRESH LIME JUICE 10 ML LEMONGRASS SYRUP Tecnica: Shake & Strain Preparazione: versiamo tutti gli ingredienti nello shaker e shakeriamo vigorosamente. Versiamo in un tumbler medio colmo di ghiaccio. / We pour all the ingredients into a shaker and shake it vigorously. Pour into a lowball filled with ice. Decorazione: decoriamo con uno spicchio di limone ed uva rossa. / Garnish with a slice of lemon and red grape. 111 Porto il vino che viene dal fiume Porto the wine that comes from the river Il Porto è un vino fortificato e deve il suo nome alla città omonima che, situata alla foce del fiume Douro, era protagonista di scambi commerciali soprattutto con i paesi Anglosassoni. Port is a fortified wine, and owes its name to the city of Oporto, located at the mouth of the river Douro which was the protagonist of commercial trade, especially with the Anglo-Saxon countries. Questo vino, in passato, viaggiava lungo le rive del fiume Douro sui così detti Barcos fino alla cittadina di Villa Nova de Gaia, dove veniva fatto maturare beneficiando del clima oceanico. La fortuna commerciale del Porto è dovuta, oltre che alla sua bontà, alla scelta dell’Impero Inglese che, nel XVII secolo, decise di cercare alternative ai vini francesi. Approdando alle coste portoghesi avviarono il commercio di prodotti locali, tra cui quello del Porto. I rapporti commerciali poi si intensificarono a 112 This wine, in the past, traveled along the river banks of Douro on the so-called “Barcos” to the town of Villa Nova de Gaia where it was left to be matured benefiting from the oceanic climate. The commercial success of Porto is not only due to its goodness, but also to the English empire that in the seventeenth century, decided to look for alternatives to French wines. Landing on the Portuguese coast, they started the trade of local produce including Porto wine. tal punto che alcune bodegas portoghesi, ancora oggi, portano nomi di origine inglese. Come tutti i vini fortificati anche il Porto era adatto ai lunghi viaggi e questo lo rendeva merce di scambio molto interessante ed utile per tutti i mercati delle colonie inglesi. La sua peculiarità è determinata dal fatto che al mosto in fermentazione viene aggiunta una buona dose di acquavite. Questa, arrestando la fermentazione, rende il vino pieno di dolcezza e, pur aumentandone la gradazione alcolica, mantiene intatta tutta la sua freschezza. La vista che si può avere sulla Valle del Douro ove viene prodotto il Porto è meravigliosa: queste colline, con delle pendenze molto importanti - alcune arrivano a toccare il 70% non rendono facile la viticoltura locale. La vendemmia avviene nel periodo estivo con alte temperature; per questo motivo i produttori di Porto trasportano i loro vini a maturare nella cittadina di Villa Nova de Gaia dove il clima è più fresco e gradevole. Le tipologie di Porto sono ben undici e si differenziano tra quelle messe a maturare nelle vasche o in grandi botti di legno, che sono destinate ad un consumo rapido, e quelle che invece vengono affinate in bottiglia, che possono raggiungere decine d’anni di invecchiamento. The commercial relationships were so intensified to the point that some Portuguese “Bodegas” even today bear names of English origin. Like all fortified wines, port was also suitable for long trips and this made it a very interesting merchandise and useful for all the markets of the English colonies. Around the Harbour thanks to its discovery and its mode of production many legends developed. Its uniqueness lies in the fact that a good dose of acqua vite is added to the must, and halting the fermentation makes the wine full of sweetness, increases the alcohol content, and keeps all its freshness intact. The view is wonderful over the Douro Valley where port is produced, these hills, have very “important “ slopes, some reaching up to 70%, it does not make it easy for local vinicultures. The harvest takes place in the summer when there are high temperatures, which is why the manufacturers of Porto, ship their wines to mature in Villa Nova de Gaia, where the climate is cool and pleasant. There are eleven types of port and they differ between those made to mature in tanks or large wooden barrels in which a rapid consumption is destined and those which are refined in the bottle reaching up to ten years of ageing. 113 Tra le varie tipologie si distinguono fra tutte: Among these various types the ones that stand out most are: PORTO BIANCO PORTO BIANCO che viene prodotto con uve a bacca bianca. White Port, produced with white grapes. PORTO RUBY PORTO RUBY il più bevuto ed utilizzato nella realizzazione di the most consumed and used in the production drinks, che viene ottenuto con la miscelazione of drinks, which is obtained by mixing di Porto giovani di annate diverse. young vintages. TAWNY I Tawni Aged (invecchiati) ed i Porto Vintage che vengono prodotti esclusivamente in annate eccezionali ed in quantità limitate, hanno un costo molto elevato. Credo che il Porto sia, tra i vini fortificati, quello che ha avuto maggior successo in tutto il mondo, grazie alla sua longevità ed alla sua dolcezza abbinata sempre ad una ottima freschezza. Possiamo apprezzare tutte le sue qualità e caratteristiche sorseggiandolo liscio sia dopo i pasti, che fresco come aperitivo; ciò non toglie che il Porto sia anche un ottimo prodotto da miscelazione. Non possiamo dimenticare infatti uno degli storici cocktail di fama mondiale: il Porto Flip al quale mi sono ispirato per il mio personalissimo twist: Il Macao Flip. 114 TAWNY The Tawny Aged (aged port) and Porto Vintage, are produced only in exceptional vintages and in limited quantities and have a very high cost. I believe that Port is among the most successful fortified wines in the world, thanks to its longevity and combining sweetness and freshness. We can appreciate all its qualities and characteristics whether it’s chilled and drank as an aperitif, or sipped after a meal the fact remains that Port is a great product to mix. Of course we cannot forget one of the most historical world-famous cocktails: the Porto Flip by which I was inspired personally, my personal twist: The Macao Flip. MACAO FLIP 60 ML PORTO VINTAGE 25 ML SAKÈ YUZU 10 ML FRESH LIME JUICE 1 EGG YOLK COCOA POWDER Tecnica: Shake & Strain Preparazione: versiamo tutti gli ingredienti nello shaker, tranne il cacao, e shakeriamo energicamente. Filtriamo poi con uno strainer all’interno di una coppa cocktail ben fredda. / We pour all the ingredients in a shaker, except cocoa and shakeriamo vigorously. Pour using a strainer into a well chilled cocktail glass. Decorazione: decoriamo con una fetta di arancia essiccata. / Decorate with a slice of dried orange. *** RED BEACH 50 ML PORTO TAWNY 30 ML MANZANILLA SHERRY 10 ML BITTER PINK GRAPEFRUIT PEEL Tecnica: Stir Preparazione: versiamo tutti gli ingredienti in un tumbler medio e poi colmiamo con il ghiaccio. Con il nostro spoon andiamo a miscelare gli ingredienti e poi spruzziamo la scorza di pompelmo rosa sul nostro drink. / we pour all the ingredients in a medium Tumbler full ice. Our Spoon let’s mix the ingredients and then sprinkle the grated grapefruit on our drinks. Decorazione: decoriamo con uno spicchio di limone ed uva rossa. / Garnish with a slice of lemon and red grape. 115 VERMOUTH Luca Di Francia WESTING HOTEL EXCELSIOR – ROMA Angelo De Valeri WESTING HOTEL EXCELSIOR – ROME Che bella serata è stata Luca! Una A: Wasn’t it a lovely evening Luke! One of di quelle sere dove c’erano proprio tutti: those evenings when everyone was around: il Barone con il suo vino bianco freddo al the Baron with his cold white wine at table tavolo sette, il Dott. Rossi con l’Americano al seven, Dr. Rossi with his Americano at table tavolo dodici, poi i due clienti di New York, twelve, then there were the two customers che ci hanno fatto i complimenti per il from New York, they even complimented Cosmopolitan... incredibile, a noi i complimenti on our Cosmopolitan... unbelievable, per il Cosmopolitan? complimenting us on our Cosmopolitan? Ma come?! Lo hanno inventato a New York! How is that possible?! I mean, it was invented Humm, credo di sapere il perchè sai Luca. in New York! L’elemento chiave è sicuramente il succo di But you know what Luke. The key element limone spremuto fresco. is certainly the freshly squeezed lemon Pensa che oltre al nostro stile di “shakerare”, juice. As well as our “shaken not stirred” è il limone l’ingrediente più semplice che fa technique, adding lemon, though it’s just a la differenza; anche perchè molti dei nostri simple ingredient, really makes a difference. colleghi americani usano il sour mix, che Most of our American colleagues add preparato ed aggiunto al Cointreau non Cointreau to a sour mix, which doesn’t balance 116 A: si equilibra bene con gli altri ingredienti. well with other ingredients. Tu cosa ne pensi, sarà per il sour mix? What do you think Luke, is it because of the L: Sicuramente! La prima componente è dettata sour mix? dalla ricerca della materia prima fresca e di L: Undeniably, research has dictated the use of utilising the freshest and best quality qualità, è questo il segreto! A volte, esasperati nel voler ricercare ciò che products, which makes a difference. gli altri non hanno, non ci rendiamo conto Sometimes, we exasperate ourselves over che invece è fondamentale valorizzare ciò wanting what others don’t have, but we don’t che abbiamo sotto casa, basti pensare appunto realise the importance of the value of what we have at home, just think about Vermouth. al Vermouth. Sicuramente il Vermouth non poteva che Vermouth couldn’t have been produce anywhere else but in Italy, a territory generous enough to nascere in Italia. Rappresenta un territorio tanto generoso offer the best herbs and spices that impart da offrire le migliori erbe e spezie che flavour: absinthe named lo aromatizzano: l’Assenzio dal nome Absinthium (without sweetness) with its Absinthium (senza dolcezza) con le sue bitter notes, hyssop, iris, thyme, cardamom, note amare, l’Issopo, l’Ireos, il Timo, il angelica roots, quill and gentian, and other Cardamomo, le radici di Angelica, di Calamo different types along the Alps with their e la Genziana, presente in diverse specie digestive qualities. Bark, such as Quassia or woody fruits, like lungo le Alpi con le sue qualità digestive. Cortecce, come quelle della Quassia e frutti star anise. It’s not only herbs and spices, wine adds to at least 75% of the mixture. legnosi, come quelli dell’Anice Stellato. Ma non solo le erbe e spezie, anche il vino Wines from grapes such as Trebbiano, che costituisce almeno il 75% della miscela. Catarratto, Inzolia give a specific flavour Vini da uve come: Trebbiano, Catarratto, and are great when combined with herbs Inzolia che conferiscono una specificità di and spices. aroma e che sono ottimi per coniugarsi Last but not least, the alcohol structure, with the addition of alcohol and sweetness con le erbe e le spezie. Inoltre, da non sottovalutare, la struttura obtained from caramel for red Vermouth. alcolica dettata dall’aggiunta di alcol e quella But what is fascinating is the fact that edulcorante ottenuta dal caramello nei Hippocras wines roots come from remote times, even before the Salernitana school. Vermouth rossi. Ma ciò che affascina è il fatto che essendo It’s thanks to a perfect climate and geographic 117 il vino ippocratico per antonomasia, affonda le sue radici in tempi remoti, antecedenti persino alla Scuola Salernitana. Grazie anche ad un microclima ottimale e alla posizione geografica (vicino alle Alpi) questo vino aromatizzato è stato da sempre l’ambasciatore italiano nel mondo. Ogni volta che vado a casa dei miei genitori, guardando la credenza ci trovo sempre una bottiglia di Vermouth e come in un film la mia mente mi riconduce ai ricordi dell’infanzia, ed ai giorni trascorsi a casa dei nonni dove, quando veniva qualche ospite a trovarci, come se fosse un rito, la prima cosa che si faceva era quella di prendere una bottiglia di Vermouth dalla credenza, metterla su un vassoio e servire il Vermouth nei bicchieri da cordiale. A: Anch’io ricordo da bambino il profumo del Vermouth che usciva dalla credenza della sala da pranzo, un profumo che mi è rimasto dentro. Il Vermouth era ed è ancora un classico nella ricorrenza pasquale: al mattino finita la Quaresima non poteva mancare abbinato al dolce pasquale, alle uova (sode) e ai salumi. L: Che bei ricordi... sento ancora quei profumi che si respiravano nelle case di un tempo... A: Certo che siamo fortunati a lavorare qui all’Excelsior, proprio all’angolo tra Via Veneto e Via Boncompagni, tutta la sua storia e quella di un paese, “l’Italia”, si respira tra 118 location (near the Alps) that this aromatic wine has always been the Italian ambassador around the world. Every time I go to my parent’s house and look in the cupboard there is always a bottle of Vermouth, and as if in a film my mind leads me back to my childhood memories, the days spent at my grandparents house, where, when a few guests would come to visit us, the first thing they would do, as if it was a ritual, was to take a bottle of Vermouth from the cupboard, place it on a tray and serve it into ice cold glasses. A: I remember the smell of Vermouth as a child, in the cupboard in the dining room, a fragrance that has always accompanied me. Vermouth was and still is a classic during Easter celebrations, I remember the first morning after every lent, we would never be without it, along with (boiled) Easter eggs and cold cuts. L: What lovely memories... I can still smell those familiar fragrances, that we inhaled when we entered in people’s homes of the past … A: We’re so lucky to work here, right on the corner of Via Veneto and Via Boncompagni, these walls are full of memories stories of our country “Italia” ... sometimes we forget. In fact I often go past the main entrance, before going through the back door, just to remind myself of where I work. Luke, did you ever meet the american queste pareti… a volte ce lo dimentichiamo. officer, who used to always come here on Spesso, prima di entrare dalla porta di holiday a few years ago? He told me that servizio, mi inoltro verso l’entrata principale during the Liberation, The Excelsior was per rendermi realmente conto di dove sono. actually the american headquarters, the troops A proposito, hai conosciuto quell’ex were commanded by General Clark. sottufficiale americano, che fino a qualche Every unit of the hotel, as well as having a head of department, also had an un-commissioned tempo fa veniva sempre qui in vacanza? Mi raccontava, che durante la Liberazione, officers, whose responsibilities were to l’Excelsior era il quartier generale delle truppe impart not only the standards of hotel service, but also the preparation of various drinks americane comandate dal generale Clark. Ogni reparto dell’albergo, oltre ad avere requested by the american officers. Once he un capo servizio, era affiancato da un confided in me that he had tried for the first sottufficiale americano che aveva il compito time certain Italian specialities like wine, di impartire non solo gli standard di servizio appetisers and the one that became a alberghiero, ma anche la preparazione di success, “Negroni”. alcuni drink richiesti dagli ufficiali americani. On another occasion I showed him our Un giorno mi confidò che per la prima volta traditional glassware, those glasses rimmed conobbero alcune specialità italiane come with gold... And I can confirm with great i vini, gli aperitivi ed in particolare il pleasure that in those days, those glasses cocktail Negroni… è stato l’inizio di un were used to serve Vermouth and Rosolio. L: That’s true Angelo, the charm of our successo mondiale. In un’altra occasione gli feci vedere i nostri work lies in telling anecdotes and virtues of bicchieri storici, si proprio così, quei bicchieri our customers through their drinks that we bordati d’oro zecchino… mi confermò con make to “measure”. piacevole stupore che a quei tempi ci si I was impressed by an american customer who had just arrived from Singapore and servivano il Vermouth e il Rosolio. L: È vero Angelo, il fascino del nostro lavoro came to the bar, the first thing he did was sta proprio nel raccontare aneddoti e virtù look at the drink display in search of ‘his’ dei nostri clienti attraverso i drink che noi Vodka, then he discreetly asked me for a cerchiamo di “ritagliare” su misura per loro. Martini cocktail ... but not just any Martini… Mi è rimasto impresso un cliente americano, his Martini! era appena arrivato da Singapore, giunto al With a sudden and elegant gesture, he pulled bar, la prima cosa che fece fu quella di guardare a little bottle of Vermouth out of his jacket 119 la bottigliera per vedere se trovava la sua Vodka, poi con fare discreto, mi chiese un Martini Cocktail… ma non uno qualunque, bensì il suo Martini! Così, con un gesto repentino ed elegante, tirò fuori dalla giacca una boccettina del suo Vermouth per bagnare il suo Martini... Rimasto colpito da quel gesto e dalla cura con cui maneggiava quella boccettina, attento e premuroso come se fosse la cosa più cara che avesse con sè, mi sussurrò da vicino questa frase: “Il segreto di un buon Martini sta nel Vermouth”. È proprio così! È l’unione tra erbe e spezie con la consistenza alcolica che riesce ad esaltare e a migliorare qualsiasi distillato di base senza essere invadente. Il Vermouth è un trionfo di equilibri ed è molto piacevole ricordare alcuni dei nostri clienti attraverso di esso. Questo è il Vermouth! A: Ma tu, Raimondo l’hai conosciuto? Sarà stato alla fine anni ‘80…passava di qui con la nipote, e mi portò delle foto del nostro bar risalenti agli anni ‘50; mi raccontò che da qui fu trasferito d’ufficio per un periodo a villa Torlonia, per volontà diretta di Mussolini! Gli chiesi del Cardinale… L: Beh, il Cardinale nacque alla metà degli anni ‘50 proprio qui all’Orum Bar per volere di un cardinale tedesco che inizialmente si pensava che si chiamasse Cardinale Shultz ma da recenti ricerche si è scoperto che il suo vero nome era Cardinale Shumann. 120 pocket, just to put a drop in his Martini… I was quite impressed by his gesture and the way that he held his little bottle so carefully, he was so attentive and careful as if it was the most precious thing he had, he got closer and whispered this sentence “The secret of a good Martini depends on the Vermouth”. That’s right! It is, the mix of herbs and spices with the consistency of alcohol. It gives a pleasant finish that can enhance and improve any type of distillate without being invasive. Vermouth is a winner when it comes to balance and the pleasure is in remembering some of our clients because of it… That is Vermouth! A: Did you know Raymond, it must have been in the late ‘80s... when he passed by here with his niece and he brought me some pictures of our bar back in the ‘50s, he told me that from here, he was automatically transferred for a period of time to Villa Torlonia, ordered directly by Mussolini! I inquired about the Cardinal... L: Well, the Cardinal was born in the mid 50’s right here at Orum Bar, initially people thought his name was Cardinal Shultz, but through recent research it has been discovered that his real name was Cardinal Schumann. During those years there was a Jubilee in Rome and he was staying in our hotel. Being an admirer of Riesling wine, the Cardinal would have his aperitif prepared in Durante il Giubileo di quegli anni venne a quite an unusual way: in a wine glass with Roma ed alloggiò proprio da noi in hotel. a few ice cubes, gin, bitter Campari, Mosel Essendo un estimatore del vino Riesling, il Riesling wine and a touch of herbs, then two cardinale si faceva preparare un aperitivo del cloves, cinnamon and lemon peel. tutto inusuale: in un bicchiere di vino con One day Raymond suggested changing the qualche cubetto di ghiaccio faceva versare recipe by substituting Moselle wine with dry del gin, bitter, vino Riesling della Mosella, Vermouth and replacing the lemon peel with e per dare un tocco di speziatura al drink orange peel, he gave life to what was to Via faceva aggiungere due chiodi di garofano, Veneto and the world the Cardinal cocktail. cannella e buccia di limone. Ma un giorno Raimondo suggerì al Cardinale di modificare la ricetta sostituendo il vino della mosella con del Vermouth dry e sostituendo la buccia di limone con quella di arancia; diede vita così a quello che fu per Via 121 Veneto e per il mondo il cocktail Cardinale. Speaking of recipes, here’s our Cardinale Ecco il nostro Cardinale N° 1, proprio ispirato N°1, inspired by the original recipe: alla ricetta originale: CARDINALE N° 1 30 ML GIN 30 ML VERMOUTH DRY 30 ML BITTER Preparazione: Si prepara direttamente nel bicchiere da Cobbler con ghiaccio. / It is prepared directly in a cobbler glass with ice. Decorazione: con buccia di arancia, 2 chiodi di garofano e cannella. / Garnish with orange peel, 2 cloves and cinnamon. A questo proposito sai che nella mia fase formativa di giovane barman, il Vermouth è stato illuminante? Mi ha fatto scoprire i primi profumi e aromi in bottiglia e a distinguerli anche dai colori: Vermouth bianco con aromi di frutti e fiori giallli con vaniglia, Vermouth rosso con aromi di fiori e frutta rossa. A proposito di frutta, sai che una volta ispirandomi ai cocktail Cobbler, nati durante il periodo del proibizionismo, ho provato a unire al Vermouth la frutta a pezzetti, ghiaccio e splash di Prosecco. Ecco la ricetta: While we are on the subject about Vermouth, you know that it was enlightening for me in my early years when I was becoming a barman? I distinguished colours and found my first fragrances and flavours in bottles: White Vermouth with fruit aromas and yellow flowers with vanilla, red Vermouth with flower aromas and red fruit. Speaking of fruit, you know that once, I was inspired by the Cobbler cocktail which was invented during the prohibitionism period, I tried to put together Vermouth with chopped fruit, ice and a splash of Prosecco. Here is the recipe: ROSSO ‘15 COBBLER A: in merito al Cardinale e al Vermouth, lo sai che sulle navi da crociera nei Caraibi un cliente non credeva che esistesse il Vermouth bianco dolce ed incredulo mi disse: “Io conosco il Vermouth rosso per il Negroni, il Vermouth dry per il Martini cocktail ma il bianco dolce no, proprio no”. Poi mi chiese: “It’s for mix?” ed io gli risposi sorridendo: “no it’s for drink...” 122 A: Speaking of Cardinal and Vermouth, you know that on a cruise ship in the Caribbean, a customer did not believe that sweet white Vermouth existed, and told me “I know Red Vermouth is for Negroni, dry Vermouth for Martini cocktail, but sweet white Vermouth no, not really”. Then he asked me: “Is it for Mixing?”And I answered with a smile: “no it’s for drinking...” 60 ML ITALIAN VERMOUTH 3O ML PROSECCO 6 LIGHTLY CRUSHED CRANBERRIES 6 BLACK CHERRY 6 BALLS OF RED APPLE WITH PEEL Preparazione: Si prepara direttamente nel bicchiere a calice alto con ghiaccio. / It is prepared directly in a wine glass with ice. Decorazione: Decorare con un grappolino di ribes rosso sul bordo del bicchiere. / Garnish with a small bunch of red currant on the rim of the glass. 123 Un’altra mia ricetta con il Vermouth che One of my other recipes, that I presented presentai con fortuna alla finale del Martini with success was, using Vermouth at a final Martini Grand Prix 1987: Grand Prix 1987 e’: IT’S TIME ‘87 Hey Luca, si è fatto tardi! Andiamo a dormire, domani ci aspetta un’altra giornata di cocktail, storie e profumi... chissà che sognerò questa notte… Fine servizio. A: Hey Luca, it’s Late! Let’s go, tomorrow awaits us another day of cocktails, with different stories and fragrances... who knows what I’ll dream tonight... End of service. A: 20 ML VODKA 2O ML FRAISE DE BOIS (STRAWBERRY LIQUEUR) 30 ML DRY VERMOUTH 30 ML PROSECCO Preparazione: Si shakerano Vodka ,Vermouth dry e liquore di fragola, si versa con poco ghiaccio nel bicchiere a stelo alto tipo vino bianco e, successivamente, si aggiunge il Prosecco. / Shake Vodka, Dry Vermouth and strawberry liqueur. Pour in a white wine glass with a little bit of ice in it and than add Prosecco on top. Decorazione: si decora con una fragola e un ramoscello di menta piccolo. / Garnish with a strawberry and a small sprig of mint. Un’altra ricetta che si ispira ai vini ippocratici Another recipe that was inspired by Hippocras wines is: è il: GIUBILEUM 30 ML GIN 15 ML CHINA LIQUEUR 10 ML DRY VERMOUTH 15 ML BITTER ABSINTHE DROPS 3 RASPBERRIES & ORANGE PEEL Preparazione: Si miscela nel Mixing glass e si versa nella coppetta da Martini cocktail. / Mix in Mixing glass and pour into a Martini cocktail glass. Decorazione: Spiedino di 3 lamponi e buccia d’arancia per decorazione. / Garnish with a raspberry and orange peel on a skewer. 124 125 ASSENZIO [ ABSINTHE ] L’origine dell’Assenzio rimane The origin of absinthe remains avvolta dal mistero. Pare che mysterious and vague. sia stata Henriette, una delle due It seems like it would have sorelle della famiglia Henriod, been Henriette, one of the ad aver scoperto questa magica sisters of the Henriod family, who formula. discovered the magical formula. L’Assenzio di Dama Henriod The absinthe of Dame Henriod è testimoniato da un’antica was already known, as proved etichetta sulla quale si può by an old label on which was leggere: “Estratto di Assenzio written “Excerpt from Superior Superiore dalla ricetta unica della absinthe, from Miss Henries de Florent Beuchet signorina Henriod de Couvet”. Couvet’s unique recipe. Poiché aveva anche una predisposizione per As she had a flair for business she sold the gli affari, ella vendette la ricetta a un certo recipe to a certain Major Dubied. Maggiore Dubied, che creò il suo brand con He established his brand under the name il nome “Dubied Père et fils” nel 1797; egli, “Dubied Pere et fils” in 1797 he continued però, continuò a pagare i diritti a Dama to pay royalties to Dame Henriod before Henriod finchè non creò la propria ricetta. creating his own recipe. In seguito, con suo genero, fondò la prima vera Then with his son-in-law, he established his first distillery, in Pontarlier in 1805. Only distilleria di Assenzio, a Pontarlier nel 1805. Dalla piccola distilleria venivano prodotti sixteen litres of absinthe came out from the solamente sedici litri di Assenzio al giorno two stills a day from the small distillery. Later on Dubied and Pernod split up. Pernod da due alambicchi. Più tardi Dubied si separò dal suo socio Pernod, launched his own name as Pernod Fils and che lanciò il suo brand conosciuto come Dubied continued as “Dubied Pere et fils”. Pernod Fils, mentre Dubied ha continuato con il In 1872 Fritz Duval joined the distillery which then became “Dubied et Duval”. nome “Dubied Père et fils”. Nel 1872 Fritz Duval si unì alla distilleria che In 1879 Duval’s son, Henri-Francois Duval leaves the company ”Dubied and Duval” divenne: “Dubied et Duval”. Nel 1879 il figlio di Duval, Henri-Francois and continues by launching his own 126 business under the name of Duval lascia la “Dubied et Duval” “H.F. Duval”, which was then e costituisce sotto il nome di bought in 1889 by Eugene “H.F. Duval” la sua compagnia, and Adolphe Parrot becoming che sarà poi comprata nel 1889 “Parrot Freres”.Major Dubied da Eugene e Adolphe Parrot had succeeded in obtaining diventando “Parrot Frères”. Henriette Hariod’s recipe and Come abbiamo visto quindi il establishing the first Absinthe Maggiore Dubied aveva costituito distillery. In 1805 in order to la prima distilleria di Assenzio escape the customs duty he avendo ottenuto la ricetta da Henriette Hariod che stabilì poi, per evitare i had crossed the border and established his dazi doganali, a Pontarlier, che diventò distillery in Pontarlier, thus becoming the birthplace of Absinthe. In less than a century, quindi il luogo di nascita dell’Assenzio. In meno di un secolo, poi, nasceranno circa approximately forty distilleries were built. Why did he choose Pontarlier? quaranta distillerie. The reason is because of the geographical Ma perché fu scelta Pontarlier? Le caratteristiche geografiche, quelle climatiche characteristics; climate and altitude, it is e l’altitudine dimostrano che quest’area è il the perfect place to grow many herbs used posto perfetto per far crescere le numerose in the distillation of Absinthe. erbe usate nella distillazione del Assenzio. Distilleries had direct access to most of Le distillerie avevano quindi l’accesso diretto the aromatic herbs, which still grow here alla maggior parte delle erbe che ancora in abundance. Of course at the root of any oggi continuano a crescere in abbondanza. Absinthe worthy of the name you’ll find the Naturalmente, alla base di qualsiasi Assenzio Grand Wormwood, “Artemisia absinthium” che si fregi di questo nome troverete il Grand or “Mugwort”, you will also find the small Wormwood, “Artemisia Absinthium” o wormwood “Artemisia Pontica” also known “Mugwort”. Ma troverete anche: il Petite as Pontic or “roman Absinthe”, fennel, hyssop Wormwood “Artemisia Pontica” conosciuta and green anise. anche come Pontic o “Assenzio Romano”, il The distillers pretty often add other aromatic herbs to their recipes in various proportions, finocchio, l’issopo e l’anice verde. Spesso i distillatori aggiungevano altre erbe or bitter. You could find bee balm, Angelica medicinali in diverse proporzioni nelle ricette, flower, speedwell or peppermint. After putting beet alcohol or wine in the gelosamente custodite. 127 Infatti ogni pianta utilizzata può risultare fondamentale nella costruzione del profilo organolettico del distillato, il quale presenta a volte sottili note di bosco o di muschio; e altre volte, note mentolate o amare (fiori di Balsamo di Api, fiori di Angelica, Menta piperita e Veronica). still besides phlegms (remains of the previous distillates), water and a combination of herbs, (Bee balm, green anise and hyssop) it remains to add the previously husked absinthe plants. Once the double boiler within the still is filled, the soaking procedure of the herbs in Dopo aver messo l’alcool di barbabietola o d’uva nell’alambicco, oltre ai residui della precedente distillazione, acqua e una combinazione di erbe (fiori di Balsamo di Api, Anice Verde e Issopo) rimangono solo da aggiungere le piante di Assenzio. Una volta riempito l’alambicco, si possono aggiungere le erbe e distillare; la magia durerà tutta una notte. Il risultato di questa operazione viene chiamato 128 the alcohol can begin. The magic happens all night long. The result of the product from the distillation, contains 82% of alcohol on average, which is called alcoholate. It still has to undergo an operation in order to gain its colour: an infusion of herbs. Water is added to reach the desired alcohol content. The final product is stored away from direct sunlight before being bottled. Alcolato e contiene un volume alcolico dello At that time, Absinthe of higher quality 82%. Non rimane, quindi, che aggiungere were graded between 65% or 75%, whereas un po’ di colore tramite l’infusione di alcune Absinthe of an ordinary quality were graded erbe ed infine dell’acqua per abbassare la between 40% and 50%. gradazione fino al volume alcolico desiderato. The first ones were obtained from the Per non far perdere lucentezza e colore distillation of herbs, whereas the second ottenuto al prodotto, questo viene depositato ones were simply a result of “Macerating” lontano dai raggi solari prima di essere an alcoholic mixture. Between those two imbottigliato. Un tempo, l’Assenzio di alta extremes you could find a varied Absinthe: qualità aveva una gradazione alcolica che fine and semi-fine Absinthes. andava dai 65% ai 75% gradi, mentre quelli One would make their choice depending on di qualità più bassa dai 40% ai 50% gradi. their purse …. and also depending on their I primi si ottenevano tramite distillazione di social class. erbe mentre nel secondo caso il prodotto era Unfortunately, during the 19th century, il risultato di una semplice “macerazione” di many manufacturers were using products of erbe in alcool. Tra questi due estremi si low quality or even wood alcohols, which potevano trovare diverse varietà di Assenzio were cheaper but also very poisonous. più o meno raffinati. Erano tutti reperibili a Not to mention all those who would add seconda del gusto e della disponibilità copper sulphate in order to obtain the famous economica. Purtroppo, durante il XIX secolo green colour or those who added wax, molti produttori usarono, prodotti di scarsa who added antimony chloride to provoke a qualità - come il Metanolo - che era sì più louche action when in contact with water! economico ma anche più velenoso. Altri, All those poisons which denatured the per ottenere il caratteristico colore verde, Absinthe enabled the wine lobby, from the utilizzavano il Solfato di Rame, senza contare end of the 19th century, while the French quelli che aggiungevano addirittura l’Antimonio vineyards were recovering after the devastating per provocare il classico effetto“torbido” che effect of phylloxera, to raise an alarm against si verifica al contatto con l’acqua. L’utilizzo di the Absinthe and secure its prohibition in 1915. tutti questi veleni consentì alle potenti lobbies From then on the proliferation was replaced del vino francese, già penalizzate dalla with a low alcohol content, and the invention devastante piaga della Fillossera, di lanciare of Patis Marsielle by Paul Ricard in 1932 un allarme contro la commercializzazione eliminated the green fairy from all the shops dell’Assenzio e conseguentemente, nel 1915, that sold alcohol, finali ended at the end of 129 di vietarne la produzione. Da quel momento la diffusione di surrogati con un contenuto alcolico più basso e la creazione del Pastis de Marseille ad opera di Paul Ricard nel 1932 decretarono la definitiva scomparsa della “Fata Verde” dai negozi fino alla fine del XX secolo quando la sua produzione venne nuovamente legalizzata. Oggi possiamo trovare essenzialmente due categorie di Assenzio: una ottenuta in seguito alla distillazione - più raffinata - e un’altra realizzata attraverso la macerazione di erbe in alcol (anche se io non mi sento di definirlo Assenzio). Si possono inoltre reperire altri tipi di alcol che vengono chiamati Assenzio: quello spagnolo per esempio che è molto simile al Pastis con il suo colore giallastro ed il sapore di Anice Stellato, o quello Ceco ottenuto da una mistura di alcol neutro e oli essenziali, caratterizzato da un colore verde Smeraldo. Per comprendere quale sia il migliore è necessario leggere l’etichetta con attenzione o, ancora meglio, visitare le distillerie. Comunque per capire la vera essenza dell’Assenzio, vi invito a venire a Pontarlier e di varcare la porta di San Pierre. A presto. 130 the 20th century when it was authorised again. Today, there are two main categories of Absinthe: Absinthe that is obtained from distillation: this is the most refined Absinthe and Absinthe obtained from maceration which is more ordinary (but I wonder if this can really be called Absinthe). In reality we can find many types of alcohol as Absinthe, that don’t always deserve the name. In this case the Spanish Absinthe is very similar to Pastis, of a yellowish colour like an anise star, and also Czech Absinthe, obtained from a mixture of neutral alcohol, essential oils and an emerald green colour. To figure out what is the best, the consumer should read the label carefully or even better to learn directly from the source, the producers of the distilleries. In order to understand what Absinthe is, you need to come to Pontarlier and go through Saint Pierre’s door. See you. PERFECT ABSINTHE SERVE Preparazione: Un cucchiaio per Assenzio e vero Assenzio Distillato. First step: Versa a piacere più o meno 20 Ml di Assenzio nel bicchiere a seconda del tuo gusto. Second step: Metti il cucchiaio dell’Assenzio sopra il bicchiere e metti una zolletta di zucchero sopra il cucchiaio. Sentiti libero di non mettere lo zucchero se lo preferisci senza. Third step: Versa l’aqua fredda nel recipiente della fontana dell’Assenzio insieme al giaccio. Apri il rubinetto molto piano così da far cadere una goccia ogni secondo e far sciogliere la zolletta piano piano. Poi versa l’acqua sopra il giacchio da 3 a 5 volte il volume desiderato. Ecco, il tuo Assenzio è pronto! To serve an Absinthe the real way, like in the 1900’s, you need several tools: an Absinthe Fountain, an Absinthe glass, an Absinthe spoon and real distilled Absinthe. First step: Pour some Absinthe in the bottom of the glass like 2cl. Then it all depends of your taste if you want to pour more or less. Second step: Place the Absinthe spoon over the glass and add a sugar cube. Feel free not to add any sugar nor spoon if you prefer your Absinthe with no sugar. Third step: Pour cold water into the recipient of the fountain with ice cubes. Start by opening the tap over the glass very slowly so that water starts dripping onto the sugar cube. Make sure only one drop gets out of the tap every second, allowing the sugar to melt very slowly. Let water pour over ice up to 3 to 5 times its volume than Absinthe depending on your taste. Here you go, ready for a delicious Absinthe Tasting. 131 ESSENZE [ ESSENCES ] Non seguirmi cammino dopo il buio sogno ma non dormo Do not follow me walking after dark I dream but I do not sleep Ovvero: i profumi, i fiori, le spezie, lo stravolgimento dei grandi classici del bere miscelato. Buon viaggio. That is perfumes flowers spices the grat classic mixed drinks turned up-side down. Have a nice journey! I PROFUMI THE PERFUMES Obsession per i cocktail Obsession for cocktaila Oscar Quagliarini Sapevate che: Did you know that: >Il primo testo base sulla profumeria è: >The first besic text on perfumery was The Sugli Odori, scritto da Teofrasto nel 371 odoribus written by Theophrastus in 371 a.c.? b.c.? >Il tempio di re Salomone (1011 a.c.) fu > King Salomon Temple (1011 b.c.) was costruito in legno di sandalo? built with sandal wood? >Nelle più antiche moschee arabe il cemento > In the oldest arabic mosques, cement era impastato con essenze al muschio per was mixed with musk essences in order to favorire il raccoglimento e la preghiera? promote meditation and prayer? L’utilizzo di aromi naturali e piante aromatiche Using natural essencies and aromatic herbs come profumi risale all’antichità e all’ambito as perfumes was a very ancient practice in religioso. Da qui i profumi entrano a far parte the religious sphere. From here, perfumes del panorama magico, poi di quello curativo entered the world of magic, than the medicine e infine di quello sessuale. world and finally the sexual sphere. PARIGI 2011 PARIS 2011 Da tempo sperimentavo l’uso delle spezie I had been experimenting with the use of nei cocktail, quando questa mia ricerca trovò spices in cocktails for a long time, when applicazione concreta durante il mio incarico this research of mine found a concrete 132 all’After 8, un cocktail bar in Benin, Africa application during my time at After 8, a Occidentale, nell’ottobre 2010. cocktailbar in Benin, Western Africa, in A Parigi, in uno dei miei tour tra Izraël, October 2010. Roellinger e la Grande Épicerie, alla ricerca Searching for new spiced ingredients on di nuovi ingredienti speziati, m’imbattei nello one of my tours in Paris, among Izraël, shop di Guerlain. Ne avevo sentito parlare, Roellinger and the Grande Épicerie, I found ma non avevo mai utilizzato profumi. the Guerlain shop. I heard about it, but Decisi quindi di entrare a curiosare. Dopo vari I never used perfumes, so I decided to go assaggi tra migliaia di parfums e campioncini in and poke around. After several tasting me ne uscii con tre sample del profumiere: among thousands of parfumes and small habit rouge, shalimar e samsara. samples, I went out with three perfumer Avevo avuto un primo incontro con la samples: abit rouge, shalimar and Samsara. profumeria circa dieci anni prima, quando My first encounter with perfumery hapmi trovavo per puro svago a Nosy Be in pened ten years before, during a holiday at Madagascar; lì cresce l’ylang ylang, uno degli Nosy Be, in Madagascar: the ylang ylang, ingredienti usati nell’industria profumiera. one of the ingredients used in the perfume Nelle distillerie dove lavoravano il fiore mi ero industry, grows just there. In the distilleries procurato una serie di barattolini contenenti where this flower is processed, I got many estratti puri e un paio di oli essenziali. small jars with pure extracts and a couple of Già all’epoca qualcosa mi era passato per la essential oils. testa, ma non ero ancora pronto per sviluppare I had already been thinking about it since that l’idea: avrei rischiato di realizzare una di time, but I was not really ready to develope quelle porcherie che ci rifilano i mixologist. the idea: I would have probably made some Ma torniamo a Guerlain: i tre profumi erano rubbish product, very similar to what the eccellenti. Decisi così di cominciare una mixologist are doing. But let’s go back to piccola ricerca sull’artista in questione e, Guerlain: the three fragances were excellent, in un articolo, trovai: “L’orchestrazione Therefore, I decided to start a small research singolare delle materie prime, i feticci, l’audacia on the artist and I found in an article: “The della sua creatività, delle formule corte e singular orchestration of a raw ingredients, precise, il segreto, l’overdose. Guerlain fa the fatishes, the audacity of his creativity, del disequilibrio la firma del suo genio”. Era short and precise formulation, the secret, fatta. Scelsi Guerlain per ciò che ci accomuna: the overdose. Guerlain makes disequilibril’estremismo. um the signature of his genius”. 133 Inoltre il fatto di sovradosare un profumo mi rendeva più semplice avvicinarmi alla realizzazione delle sue creazioni in versione commestibile e naturale. Continuai a ricercare informazioni sul personaggio, mi occorreva conoscere qualcosa in più su di lui e sulla profumeria. Jean-Paul Guerlain riconosce più di 3000 odori. Naturalmente ingredienti essenziali per un naso di quella portata sono non fumare e vivere in campagna, lontano da qualsiasi sorta di inquinamento. “Cosa resta della tua compagna quando spegni la luce, fosse anche la più bella del mondo?”. “Il suo profumo”. Marilyn Monroe alla domanda: “Cosa indossi quando stai per andare a letto?”, rispondeva: “Chanel n°5”. L’odore è una componente fondamentale del desiderio. Oltre a Guerlain, mi avventurai in JeanClaude Hellena, naso, mago e artista della maison Hermès. Di lui scoprii “Le parfum” della collana “Que Sais-Je” e il volume “Journal d’un parfumeur” che mi illuminò su come arrivare a comporre le mie creazioni. Ma leggere non bastava, dovevo testare il territorio. Così incontrai Camille Goutal e Isabel Doyen, nasi della casa di produzione di acque di colonia e profumi Annick Goutal. Incuriosite da quello che stavo cercando di fare e dai miei primi sample di profumi commestibili home 134 I was done. I chose Guerlain for what is common between us: extremism. Moreover, overdosing a perfume was making me approach closer and easier to the realization of his creations in a edible and natural version. I kept looking for information about him; I needed to know more about him his perfumery. Jean-Paul Guerlain recognizes more than 3000 different smells. Obviously, the essential ingredients for such a nose are not smoking and living in the countryside, far away from any source of pollution. “What is left of your partner after the ligth is switched off, even the most beautiful partner in the world?” “Her scent”. To the questio: What do you wear in your bed?”, Marylin Monroe used to answere: “Chanel n°5”. The smell is a fundamental component of desire. Beside Guerlain, I also ventured into JeanClaude Hellena, nose and artist of the Hermès maison. About him I discovered “Le parfum”, in the series “Ques Sais-Je” and the volume Journal d’un parfumeur, wich was very enlinghtening for the steps to my creations. But reading was not enough, I had to try the territory. So I met Camille Goutal and Isabel Doven, noses of cologne and perfumes for the Annick Goutal brand. They were quite i nterested in what I was trying to do and in my first samples of home-made edible perfumes, made, mi diedero la possibilità di frequentare therefore they gave me the opportunity to go il laboratorio in compagnia di Isabel una volta into the laboratory with Isabel once a week. a settimana. In this way I was in contact withe real world In questo modo entrai in contatto con il mondo of the essence used in perfumery: geranium reale degli odori utilizzati nella profumeria: rose, vetiver, patchouili, santal rouge, musk, geranium rose, vetiver, patchouili, santal rose, biscuit... rouge, muschio, rose, biscotto... The lab was incredible: Isabel has a desk with Il laboratorio era incredibile: Isabel aveva a micro multilevel wine display containing una scrivania con una micro bottigliera a livelli, about 2000 different smells. che conteneva circa 2000 odori diversi. Thanks to the collaboration with Annick’s Grazie alla collaborazione con il laboratorio lab, I had a further help: the possibility to di Annick, riuscii a ottenere un ennesimo go to Grasse, home of everything, with two aiuto: la possibilità di recarmi con due pagine pages of questions and explanations. di domande e chiarimenti a Grasse, dove There, I met Roberto, one of the responsibles nasce tutto. Lì incontrai Roberto, uno dei for Roberert. responsabili di Robertet. I was more surprised than before, but I had Ne uscii ancora più stupito di prima, ma con much more information. Eventually, I found tante informazioni in più. Trovai infine la my way to realize my ideas. mia strada per realizzare il tutto. Putting essential oils in 95% alcohol was Mettere oli essenziali in alcool 95% era troppo too simple and already exploited. semplice e già visto. Il mio obiettivo era My goal was not to obtain an ingredient for ottenere non un ingrediente per il cocktail, the cocktail, but an olfactory entrée to the ma un’entrée olfattiva al drink, in grado di drink, in order to provide either a continuum creare un continuum, oppure un contrasto. or a contrast. The timing when the various I tempi di entrata dei vari ingredienti del perfume ingredients appear should be more profumo dovevano essere più rapidi e volatili; rapid and volatile; the perfume should not il profumo non doveva risultare persistente, be persistent, but represent a sort of short bensì rappresentare una sorta di passaggio che lasting passage wich could evolve with the durava e si evolveva nel corso di una bevuta. duration of the drink. Decisi di lavorare in maniera diversa, perché I decided to work in a different manner, ho sempre amato fare autoproduzioni. Adoro because I always enjoy autoproduction. I la trasformazione piuttosto che l’azione, love transformation rather than action, as come sostiene il pensiero orientale. strated by some oriental lines of thought. 135 Così decisi di realizzare in casa delle tinture madri. Grado alcolico più basso di un profumo. Materia prima fresca o secca, ma niente oli essenziali. Queste ultime due operazioni consentono una maggiore volatilità e velocità d’ingresso e il passaggio tra le note di testa, di cuore e di fondo del mio profumo. Una lavorazione diversa dai bitter – che prevedono prima la preparazione in alcool a 90% e poi il passaggio in acqua – perché elaboro il tutto già alla gradazione di 45% sottovuoto e a freddo, dopodiché presso tramite torchio e filtro attraverso un tipo di carta utilizzata negli aromifici, che permettono di non avere alcun residuo. Altra differenza rispetto ai bitter è l’utilizzo di ingredienti non adoperati nella miscelazione, ma comuni alla profumeria come: vetiver, patchouly, ylang ylang, jasmine, sandalo giallo... A questo punto vengono in mio soccorso le categorie degli odori della profumeria e la “piramide”. So, I made some home-made master dyes. Lower alcoholic degree than perfume Fresh or dry taw material, but no essential oils. These procedures allow a higher colatily and speed for the entrance and running through the head, heart and bottom notes of my perfume. A different procedure from the “bitter” wich requires a 90% alcohol preparation and a passage in water, since I prepare everuthing at 45% degree alcohol, cold and under vacuum; afterwards I pass it hrough a winepress and filter with special paper used by special perfumeries wich leaves no residues. Another difference with the bitter is the utilization of ingredients typical for perfumery and not for mixing, such as vetiver, patchouli, ylang ylang, jasmine, yellow sandal... At this point I am rescued by the perfumery fragrance family and the “pyramid”. TESTA / HEAD ESPERIDATA / CITRUS Bergamotto, arancia, limone, mandarino, agrumata bergamot, orange, lemon, tangerine, citrus AROMATICA / AROMATIC Rosmarino, cedro, timo, basilico, alloro, menta Rosemary, cedar, thyme, basil, laurel, mint CUORE / HEART VERDE / GREEN MARINAFIORITA/AEQUEOUSFLORAL Menta piperita, timo, rosmarino, basilico Rosa, jasmine, ylang ylang, iris, tuberosa Peppermint, thyme, rosematy, basil Rose, jasmine, ylang ylang, iris, polianthes FONDO / BOTTOM CHYPREE / CHYPREE contrasto tra note agrumate e note scure (brune, patchouli, muschio, alghe) contrast between citrus and dark notes (brune, patchouli, moss, algae) FOUGERE / FOUGERE Armonia tra opposti fresco/caldo, tenero/duro Harmony between opposite fresh/warm soft/hard CUOIATA / LEATHER LEGNOSO / WOODY Alghe, muschio, tabacco, corteccia di betulla Sandalo, muschio, patchouli Algae, moss, tobacco, birch bark Sandalwood, moss, patchouli AMBRATA / AMBER GOURMAND / GOURMAND Ambra, vaniglia, caffè, tabacco Vaniglia, caffè, cacao, mandorle, cocco Amber, vanilla, coffee, tobacco Vanilla, coffee, cocoa, almonds, cocconut 136 Come ho spiegato prima, i miei profumi sono As I explaned before, mu perfumes are used utilizzati come entrée olfattiva al drink e as an entrée to the drink and they can be possono creare un continuum o un contrasto either a continuum or a contrast for the drink con il drink o, addirittura, un tutt’uno. or even a whole entity with it. 137 PROFUMO / PERFUME Sandal, vetiver, bergamotto / bergamot, menta / mint. DRINK Zolletta di zucchero imbevuta di eau d’orange e bitter orange, Sugar cube soaked in eau d’orange and bitter orange liquore Giapponese al mandarino, gin. Japanise mandarine liqueur, gin. Durante la creazione del mio primo profumo home-made, volevo ottenere invece un contrasto. Il drink era un Gin tonic realizzato con un gin dai profumi: di oliva, basilico, rosmarino e timo, con decorazione di rosmarino. Tutto richiamava la terra, soprattutto il ramo di rosmarino all’interno del drink, così ho voluto creare un contrasto tra la terra del rosmarino e il mare di... During creation of my first home-made perfume, I wanted indeed a contrast. The drink was a gin and tonic with gin Mare, gin with olive fragrances, basil, rosemary and thyme, and a rosemary decoration. Everything was a reminder of the heart, especially the rosemary branch inside the drink, so I wanted to create a contrast between the earth of the rosemary and the sea of... EAU DE MONSIEUR ......ANAKAO MER SAUVAGE PROFUMO / PERFUME Alghe / Algae, Salicorni / Salicornia, Eucalipto / Eucalyptus, corteccia di ylang ylang / ylang ylang bark. In questo caso la fonte di ispirazione è stato Hellena, che dice: “il ritratto olfattivo che comporrò in laboratorio non sarà la riproduzione di quanto ho fiutato, ma l’immagine dell’odore impresso nella memoria”. 138 Ultima creazione è stata: WOOD The last creation was: WOOD il cui obiettivo invece era un’entrée che with the aim of making of making entrèe as creasse un continuum con il drink a continuum with thye drink PROFUMO / PERFUME Elicriso / Helichrysum, cannella / cinnamon, vaniglia / vanilla, rabarbaro / rhubarb, sandalo giallo / yellow sandal. DRINK sciroppo di sandalo giallo home-made Home-made yellow sandal syrup, grappa, Rye Whiskey / Rye Whiskey. ANAKAO MER SAUVAGE ANAKAO MER SAUVAGE Eucalipto, alghe, salicornia, ylang ylang Eucalyptus, algae, salicornia, ylang ylang BISCOTTO BISCOTTO Fiori di erica, fiordaliso, mirtilli, lamponi, Heather flowers, corn flower, blue berries, foglie di ribes, tè nero raspberries, currant leaves, black tea. JARDEN SAUVAGE JARDEN SAUVAGE Rosmarino, muschio, kaffir, patchouli Remanary, moss, kaffier, patchouli DRINK Gin mediterraneo / Mediterranean Gin, Tonic water, rosmarino / rosemary. In this case, I was inspired by Hellena, who says: “ The olfactory portrait I do in the laboratory will not be a reproduction of what I smelled, but the image of the smell printed in my memory”. TOKYO PRINTEMPS TOKYO PRINTEMPS Bergamotto, mandarino, jasmine, pomelo Bergamot, tangerine, jasmine, pomelo WOOD WOOD Elicriso, cannella, vaniglia, rabarbaro, Helichrysum, cinnamon, vanilla, rhubarb, sandalo giallo yellow sandal Come nei drink, anche nella realizzazione dei profumi prediligo la semplicità, come per la linea chiara di Moebius e il concetto di Cézanne: “con una mela sbalordirò Parigi”. For both the drinks and the perfumes, I prefere simplicity: has for Moebius clear line and Cezanne concept: “with an apple I want to Astonish Paris”. 139 LA DANSE DES EGUNS La danse des eguns è un rituale del Vaudou, evoluzione dell’animismo, nato nello stato del Benin, in Africa occidentale. Il profumo “Wood” consiste in tinture di elicriso, cannella, rabarbaro, sandalo giallo e vaniglia. LA DANSE DES EGUNS The Dans des eguines is a Vadou rotual, born in Benin, West Africa and evolved from animism. The perfume “Wood” consist of helichrysum, cinnamon, rhubarb, yellow sandal and vanilla essences. LA DANSE DES EGUNS INGREDIENTI • INGREDIENTS 15-20 ML SCIROPPO DI SANDALO • SANDAL SYRUP 50 ML JAPANISE WHISKY GOCCE DI • DROPS OF APHRODITE BITTER 3-5 SPRAY DI • OF “WOOD” ORANGE ZEST E GRANI DI CAFFÈ COME GUARNIZIONE ORANGE ZEST AND COFFEE GRAINS AS GARNISH PREPARAZIONE TECHNIQUES Direttamente in un bicchiere old fashioned Built in an old fashioned glass in slow play. in slow play. Spray di “Wood” intorno al A spray of “Wood” around the glass to complete the drink. bicchiere una volta terminato il drink. Illustrazione di Sergio Gerasi tratta dal libro: L’Universo di Oscar 140 141 LIQUORISTICA [ LIQUEURS ] La storia dell’alcol è per certi The history of alcohol is in versi la storia dell’evoluzione some ways like the history of dell’uomo. In particolare di the human evolution. Especially come l’uomo si sia confrontato how the human compared himself con il primo elemento “naturale” with the first “natural” element creato da lui. Si può dire che created by him. It is said that Dio creò acqua, terra, fuoco e God created water, earth, fire aria, e l’uomo creò l’alcol. E se and air, and man created alcohol. è vero che oggi i distillati ci If it is true that the distillates raccontano tante realtà nazionali that we have today make us e internazionali con le loro understand many of the realities Alex Frezza variegate tipologie, se vogliamo of the national and international rintracciare gli albori della scoperta dell’alcol types of various varieties that there are, dobbiamo parlare di liquoristica. C’è stato if we want to trace the early discoveries of un tempo in cui lo studio delle relazioni tra alcohol we must begin with spirits. There gli elementi naturali, la loro trasformazione, was a time when the study of relationships gli effetti che essi avevano sull’organismo between the natural elements, the effects umano e gli ambiti religiosi-sociali in cui that they had on the human body, their avvenivano certe sperimentazioni, erano transformation and the religious and social prerogativa di pochi uomini, che si muovevano scopes in which certain experiments took sulla sottile lama di rasoio che divideva place, were prerogatives of few men. They alchimia, stregoneria e medicina. Si perchè were between the thin line that divided l’alcol e i primi liquori erano una medicina alchemy, witchcraft and medicine. Well, prima ancora di essere una bevanda ricreativa. because alcohol and the first spirits were Essi percorrono una lunga strada che parte medicines before they became recreational dalla Cina di duemila anni fa, passando per il beverages. Alcohol and spirits have come a medio oriente del 700 a.C. per poi usare long way, starting from China two thousand durante il medioevo la nostra penisola come years ago, passing through the Middle East in 700 BC to then being used during the un ponte per arrivare al resto del mondo. Volendo parlare di liquori appare subito chiaro middle ages with the Italian peninsula as a 142 come non si possa prescindere dall’eredità bridge to get to the rest of the world. lasciata da questo lungo viaggio. Gli arabi in If we want to talk about liqueurs it is clear particolare affinarono le tecniche di estrazione that we cannot disregard the history of its delle essenze vegetali attraverso la distillazione, long journey.The Arabs in particular had sviluppandone i concetti spirituali di purezza, refined the techniques through the extraction of frutto di un regime in cui il consumo di alcol vegetable essence during distillation, having era vietato dalla religione. Ma se da una parte developed spiritual concepts of purity, the del mediterraneo la religione indirizzò lo result of a regime in which consumption of sviluppo dell’alcol nella produzione di acqua alcohol was forbidden by the religion. If on di rose e profumi cosmetici, dall’altra one side of the Mediterranean, religion had parte di questo piccolo mare, la religione ne addressed the development of alcohol in sviluppò le qualità terapeutiche e medicinali, the production of rosewater and perfumed cosmetics, on the other side of the small sea, considerandolo un elisir da ingerire. Si deve proprio alle contaminazioni religiose religion developed therapeutic and medical create dalle crociate del medioevo, l’arrivo di qualities, considering it an elixir to ingest. certe conoscenze tecniche nella nostra penisola. It was thanks to the contamination created In un periodo in cui la conoscenza e il sapere by the religious crusades of the Middle Ages, rappresentavano la chiave per il controllo del the arrival of certain technical knowledge in mondo, la distillazione fu un segreto tenuto molto our country; in a time when knowing and ben nascosto per preservare questo potere. knowledge were the key of controlling the Se si vuole capire da cosa, o da chi, sia world, distillation was a secret which was stato sviluppato un certo prodotto, o scoperta kept very well hidden to preserve this power. scientifica, basta analizzarne il nome. Cosi If you want to figure out from what, or from come la maggior parte delle stelle hanno who, was developed a certain product or nomi arabi, le costellazioni nomi greci e la scientific discovery one can simply analyse religione cristiana parla latino, così possiamo its name. Just as most of the stars have Arabic rintracciare anche l’evoluzione dei liquori. names, the constellations Greek names and La parola alambicco deriva dall’arabo, i primi the Christian religion speaks Latin, so we can infusi medicinali a base di vino hanno nomi also trace the evolution of the spirits. greci, ma i primi testi in cui si parla di liquori The word alembic comes from Arabic, ed elisir sono scritti in latino perché furono the first medical liqueurs that were wine proprio i monaci dei conventi italiani che per based had Greek names, but the earlier primi affinarono le capacità estrattive dell’alcol texts that refer to liqueurs and elixirs are 143 al fine di produrre elisir e digestivi. written in Latin, because it was Fu la Scuola Salernitana thanks to the monks of the Italian di medicina che, nel medioevo convents who were the first to italiano, sviluppò i primi infusi learn how to refine their di alcol ed erbe medicinali. capability of extracting alcohol Uutilizzando le capacità solventi to produce elixirs and digestives. dell’alcol, quei medici riuscirono It was the medical school of ad estrarre i principi attivi che Salerno where the Italian middle curavano alcuni mali del nostro organismo. ages managed the first infusions of alcohol Alcol come medicina quindi. La capacità and herbs; including alcohol solvents, they di curare conferiva un potere illimitato, managed to extract the active ingredients che la chiesa ha sfruttato fin che ha potuto. that cured certain illnesses of our organism. Elisir che nella prima fase avevano ben poco di Alcohol then playing the role of medicine buono, erano solo estratti di erbe stabilizzati had the ability to cure and give unlimited tramite alcol, molto amari e difficili da bere. power, which the Church had used to its full I liquori quindi erano amari, costosi e riservati advantage. a pochi. Ancora troppe complicazioni per Elixir in the early period had very little arrivare alla bevanda ricreativa che abbiamo goodness, they were only herbal extracts oggi. Per fare il grande salto da medicina a stabilised with alcohol, which made it very bevanda di piacere bisognerà aspettare gli bitter and difficult to drink. Liqueurs were sviluppi tecnici della distillazione, la caduta therefore too bitter, expensive and reserved to dei preconcetti di alchimia, stregoneria e a few. pseudo scienza imposti dalla chiesa e la scoperta There were still too many complications getting da parte del grande pubblico del piacere del in the way of making the recreational drink bere ad alte gradazioni. that we now drink today. We had to wait for Fu Caterina de’ Medici che durante il 1500 technical developments of distillation to make creò i primi liquori dolci da consumare the leap from being medicine to becoming a durante i banchetti nelle corti francesi e drink of pleasure, the concepts of Alchemy, italiane. L’alcol non era più una medicina, witchcraft and pseudoscience was imposed by era diventato un piacere, un piacere dal gusto the Church and the general public discovered dolce, da consumare quando si vuole senza the pleasure of drinking. regole precise, se non quelle dettate dalla It was Catherine de Medici who created the first sweet liqueur that was consumed during propria voglia. 144 Di qui in poi i liquori si espansero a macchia banquets in French and Italian courts during d’olio per tutto il mondo, catturando dentro the 1500s. Alcohol was no longer a medicine, di sé le essenze e i sapori di paesi lontani, it had become a pleasure, a pleasure of sweet contaminando i palati degli uomini e taste, to be consumed when desired without mischiando le culture. following any rules. A differenza dei distillati che si evolvono From here onwards liqueurs spread like secondo una linea coerente con il territorio, wildfire throughout the world, capturing the i liquori si evolvono e prendono sapori anche essence and flavours of distant lands, da luoghi diversi da quelli di produzione, contaminating the palates of men and rappresentando alle volte una primizia mixing cultures. territoriale, altre il sogno esotico di una Unlike distillates that evolved staying in spezia venuta da lontano. Nei liquori tutto line with their territory, liqueurs evolved è possibile. and got the flavours from everywhere, Difficile fare una panoramica completa della sometimes representing first fruits territory, liquoristica, ma come già detto, seguendo le others exotic dreams of spices coming from orme dello sviluppo del bere si può fare un a far. With liqueurs, anything is possible. To percorso immaginario che parte con i primi have a complete summary of liqueurs would liquori dolci italiani come il Rosolio, termine be difficult, but if we follow the footsteps derivante dal latino “ros solis”, ovvero rugiada of the development of drink we can make di sole. Un liquore generico che indica tutti i an imaginary path which starts with the liquori dolci, composto da alcol, zucchero e first sweet Italian liqueur such as Rosolio, acqua. Il Rosolio fa parte della tradizione del derived from the Latin term “ros solis”, or bere di tutta l’Italia, dalla Sicilia al Piemonte, “Sun dew”, a generic liqueur that indicates ed infinite sono le sue varianti che vanno da all sweet liqueurs, consisting of alcohol, water quello aromatizzato ai petali and sugar. Rosolio is part of di rosa, all’anice oppure al a tradition throughout Italy, caffè, alla menta e agli agrumi. from Sicily to Piedmont, it’s Di qui il salto alla liquoristica variations are unlimited from più complessa fatta di tanti rose petals, to anise or coffee, to ingredienti e spezie provenienti mint or citrus flavours. From da tutto il globo. here we leap to the more Oppure ai cordiali legati al complex of liqueurs, made gusto dei frutti di stagione, with many different ingredients 145 unico modo per catturare e conservare questi sapori che altrimenti sarebbero stati relegati a pochi mesi l’anno. Liquori alle ciliege, alle marasche, alle nocciole, ai frutti di bosco oppure ai fiori. In Europa: i liquori sono sinonimo di conquista del mondo, i primi liquori olandesi combinavano la capacità tecnica della distillazione di alcol neutro con il commercio mondiale di spezie e frutta via mare della nuova Compagnia delle Indie Orientali. Incominciarono così ad essere disponibili con regolarità spezie di provenienza lontana come la cannella, la vaniglia, il cacao e i frutti tropicali. Gli agrumi del sud del pianeta furono tra i primi a diventare, tramite gli oli essenziali contenuti nelle loro bucce essiccate, un caposaldo della nuova era della miscelazione. Il CuraÇao, liquore aromatizzato con le bucce degli agrumi di CuraÇao - isola delle Antille fu il più importante liquore a sostenere la miscelazione dei primi barman americani dell’ottocento. Altri liquori si sono arricchiti sposandosi con distillati precisi, come i Cognac francesi con le arance, il Rum jamaicano con il caffè, il Whiskey americano con le pesche e il Gin inglese con le prugne. Tutte epressioni di una liquoristica in continua evoluzione capace di sconfinare anche nei terreni dei distillati classici. Tutti i liquori raccontano una storia, la storia dell’alcol e della sua evoluzione: da profumo, 146 and spices from around the globe, or to the cordials tied to the flavours of seasonal fruits, the only way is by capturing and preserving these flavours otherwise only available a few months of the year. Liqueurs with cherries, hazelnuts, wild berries or flowers. Liqueurs in Europe are synonymous with the world conquest, the first Dutch liqueur combined the technical capability of distillation of neutral alcohol with the world trade of spices and fruits from overseas from the new East Indian Company. Such spices like cinnamon, vanilla, cocoa and tropical fruits began to be regularly available. Citrus fruits of the southern hemisphere were among the first to become a cornerstone of the new mixing era through the essential oils contained in their dried skins. CuraÇao liqueur flavoured with citrus peels of CuraÇao, an island of the Antilles, was the most important liqueur to support the first American barmen when mixing in the nineteenth century. Other liqueurs have become more rich by marrying certain spirits, such as French cognac with oranges, Jamaican Rum with coffee, American whiskey with peaches and English gin with plums. All types of liqueurs that were evolving continually, were able to trespass the land of the classic spirits. All the liqueurs have a story to tell, the story a medicina, a bevanda consumata per diletto. È la storia di uomini che hanno combinato l’alchimia della distillazione ai sapori del mondo che ci circonda. about alcohol and its evolution, from perfume or medicine to a drink consumed for pleasure. The story of men who combined the alchemy of distillation, to the flavours of the world around us. THE MEXICAN PRIEST 45 ML TEQUILA SILVER 10 ML COFFEE LIQUEUR 10 ML ORANGE LIQUEUR 20 ML TURIN VERMOUTH 2 DASHES SAMBUCA Tecnica: stir Preparazione: versare tutti gli ingredienti in un Mixing glass, aggiungere il ghiaccio e miscelare fino al raggiungimento di raffreddamento e diluizione desiderati. Versare in una coppetta da cocktail. / Pour all the ingredients into a Mixing glass, add ice and mix until you reach the desired temperature and dilution. Then pour into a cocktail glass. Decorazione: zest arancia / orange zest 147 BIRRA [ BEER ] Nel 3000 a.C. in Mesopotamia In 3000 BC in Mesopotamia esisteva una bevanda derivata there was a beverage derived dalla fermentazione dei cereali. La from the fermentation of grains. tecnica di fabbricazione della birra The brewing technique was si è sviluppata successivamente later developed in Egypt. There in Egitto. Ci sono molti documenti are many documents about the dell’epoca che trattano l’argomento, subject in that period, including tra cui la contabilità di palazzo the accounting records of the di un Faraone. La birra era Pharaoh’s palace. Beer was considerata una bevanda sacra. considered a sacred drink. The Dall’Egitto le conoscenze sulla Egyptian’s knowledge of beer Manuele Colonna birra arrivarono prima ai Greci first came from the Greeks e poi ai Romani. Alcuni ragguardevoli and then the Romans. The characteristics personaggi della società romana ne apprezzarono were particularly appreciated by notable particolarmente le caratteristiche, come ad people of the Roman society, like Agricola esempio Agricola, governatore della Britannia, the governor of Britain. He once returned che una volta tornato a Roma nell’83 a.C., to Rome in 83 BC, with three master brewers portò con sé tre maestri birrai da Glevum from Glevum (Gloucester) and produced (Gloucester) e realizzò il primo “pub” della the first “pub” of our country. In Central nostra penisola. Nell’Europa centrale furono Europe, it was the Celtics who develop the i Celti a sviluppare la tradizione della birra tradition of beer. It derived from the Middle derivata dal Medio Oriente, migliorandone East but they greatly improved the quality. notevolmente le qualità. Essi erano stanziati They had mainly settled in Gaul and Britain principalmente in Gallia e in Britannia ma but their civilisation developed mainly in la loro civiltà si sviluppò prevalentemente in Ireland. Therefore it is quite clear how beer, Irlanda. Si capisce quindi come la birra, ai during the Celtic and Germanic time, was tempi dei Celti e dei Germani, fosse qualcosa something more than a simple drink. In fact, di più che una semplice bevanda. Da allora since then, it is part of history, culture and infatti essa è parte della storia, della cultura economy of those populations. e della economia di quei popoli. 148 DAI CONVENTI DELL’ANNO 1000 ALL’INIZIO DELL’ETÀ MODERNA FROM CONVENTS YEAR 1000 TO THE BEGINNING OF MODERN AGE Notizie più precise si trovano intorno all’anno More precise information can be found 1000 d.C. In questo periodo la birra, around 1000 AD. At this time beer had been già largamente diffusa in tutta Europa already widely spread across Europe and e prodotta artigianalmente in casa o da crafted by small organisations or inside homes. piccole organizzazioni, inizia a essere Beer started being produced industrially so a prodotta industrialmente e nasce la figura figure called Master Brewer came about. The oldest monastery known for producing del Mastro Birraio. Il più antico monastero noto per aver prodotto beer is Monte Cassino in Lazio, between 629 birra è quello di Montecassino, nel Lazio, and 643 AD. The first beer was produced by che tra il 629 e il 643 d.C. produsse la prima the Abbey. Then the Benedictine monastery of birra di Abbazia. Weihenstephan, near Monaco Segue il monastero benedettino of Bavaria, began around 750 di Weihenstephan, vicino a AD it is still productively Monaco di Baviera, che ha active today. In Germany iniziato verso il 750 d.C. e there was a similar product ancora oggi è attivo nella to ours in the 1200s, in this produzione. In Germania si period hops began to be used. può parlare di un prodotto The production of beer became simile al nostro già dal 1200. È infatti in questo periodo che inizia a essere industrial and was regulated by laws that utilizzato il luppolo. La produzione diventa often differed from country to country. In industriale ed è regolata da leggi spesso 1516, when William IV of Bavaria with his diverse da Stato a Stato, fino a che, nel 1516, decree about purity (Reinheitsgebot) stated Guglielmo IV di Baviera con l’Editto sulla that beer in Bavaria, should only be made Purezza (Reinheitsgebot) stabilisce che la with malt barley, hops and water. birra, in Baviera, deve essere fatta solo con The discovery of this recipe with hops was crucial, not only for the organic properties malto d’orzo, luppolo e acqua. La scoperta della ricetta con il luppolo fu of the product, but also because hops possess determinante, non solo per le proprietà characteristics which are antibacterial and organolettiche conferite al prodotto, ma preservatives that allow beer to be preserved. perché il luppolo possiede caratteristiche Therefore making it transportable and 149 antibatteriche e conservanti, che consentono la conservazione della birra, quindi il suo trasporto e conseguentemente la sua esportazione. In Gran Bretagna il luppolo cominciò a essere utilizzato nel 1400 ma a causa del conflitto di interessi tra i produttori di nuovo genere e gli agricoltori uniti nell’associazione dei produttori tradizionali (birra senza luppolo) esso fu vietato fino al 1600. Anche in Belgio la storia della birra, fin dal Medioevo, è legata ai monaci e ai loro conventi. È una storia che prosegue ancora oggi: infatti i monaci cistercensi di stretta osservanza si tramandano da allora ricette e metodi di produzione del loro prodotto esclusivo. Per curiosità diciamo che i Frati Trappisti nascono dall’Ordine dei Cistercensi nel 1664. In quell’anno una parte dei Cistercensi, sotto la guida di Armand le Bouthillier, dell’abbazia di Notre Dame de La Trappe in Normandia, optò per una regola monastica più rigida, approvata dall’allora papa Alessandro VII, e furono chiamati “Trappisti”. Le birre Trappiste, per definirsi tali, devono essere prodotte direttamente dai Monaci Trappisti rigorosamente con la ricetta originale. I conventi che producono birra sono attualmente sette; altre birre, prodotte secondo la ricetta originale trappista ma da laici, sono definite “di Abbazia”. 150 consequently exported. Hops had started being used in Britain in the 1400s, but due to conflict of interests between farmers united in the association of traditional producers (beer without hops) and the producers of a new kind. It was banned until the 1600s. Also the history of Belgian beer has been linked to monks and their monasteries up to the middle ages and their story continues to this day, in fact the Cistercian monks of the strict observance hand down recipes and their production methods of their exclusive product. Let’s say that Trappist monks came from the Order of Cistercians in 1664. In that year a part of the Cistercians, under the guidance of Armand Bout-hillier of the Abbey of Notre Dame de La Trappe in Normandy, opted for a more rigid monastic rule approved by Pope Alexander VII at the time. They were given the name “Trappist”. For Trappists beers to be defined as such, they must be produced by Trappist Monks using strictly the original recipe. There are seven monasteries that produce this beer and other beers produced using the Trappists original recipe, but made by laymen they are “Abbey “ . LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE THE INDUSTRIAL REVOLUTION Fino a tutto il 1600 in Europa la produzione Until the 1600s brewing in Europe kept di birra andò migliorando qualitativamente, improving its quality. The real revolution ma la vera rivoluzione avvenne all’inizio del came about in the early 1700s with some 1700 con alcune invenzioni che modificarono inventions which changed the lifestyle at tutta la vita di allora. that time. Il termometro di Fahrenheit (1760) e altre The Fahrenheit thermometer (1760) and invenzioni, come la macchina a vapore other inventions like the steam engine that di Watt (1765) e il densimetro (1770), Watt invented (1765) and the hydrometer consentirono al produttore di birra di tenere (1770), permitted the brewer to be able to control sotto controllo alcune delle più importanti some of the most important variations during variabili del processo, come la temperatura e the process, such as the temperature and the la densità zuccherina dell’estratto del malto, density extract of the malt sugar, checked che precedentemente erano controllati con previously by empirical systems which were sistemi empirici privi di ogni precisione. lacking in precision. Anche l’invenzione del tostacaffè, in Even the invention of a coffee roaster Inghilterra, da parte di Daniel Wheeler (1815), in England, by Daniel Wheeler (1815), contribuì al miglioramento del processo e contributed to the improvement of process del prodotto. L’invenzione del tostacaffè of the product. The invention of the coffee permise di tostare il malto senza indesiderati roaster permitted the malt to be roasted, odori di fumo e di tenere sotto controllo without undesired smoke smells and the la tostatura. roasting was kept under control. Gli studi e le scoperte di Pasteur sui lieviti Pasteur’s discoveries and studies about e sulla fermentazione alcolica consentirono yeasts and alcoholic fermentation, permitted di capire la chimica della trasformazione e the understanding of chemistry and pertanto di migliorare il processo produttivo transformation. It improved the production e la possibilità di una lunga conservazione process and the possibility of long term (pastorizzazione). Anche le tecniche industriali di storage (pasteurisation). lavorazione del vetro contribuirono a migliorare Even the industrial techniques in producing la conservazione del prodotto e incrementarne glass helped to improve the conservation of le possibilità di trasporto. the product and increased the possibilities of Verso la metà del 1800 gli studi di Carrè e transportation. Linde sui cicli frigoriferi consentirono l’inizio In the mid 1800s the studies of Carrè and 151 dell’industria del freddo. È in questo periodo che il sistema di produzione della birra di bassa fermentazione venne “brevettato”, cioè non fu più un fatto casuale legato alle temperature stagionali. La possibilità di controllare le temperature, nel processo produttivo della birra, permise l’utilizzo di lieviti operanti a temperature inferiori. Nel 1842 il mastro birraio Joef Groll, nato in Baviera, ma operante nella fabbrica di Pils, città della Boemia vicino a Praga, approntò un sistema di produzione a bassa fermentazione, che permetteva di produrre birra a temperature basse per tutto l’anno. Egli diede origine a un nuovo stile birrario e la birra così prodotta prese il nome di Pils o Pilsen, dalla città di origine. La caratteristica principale di tale stile è l’amaro dominante e il colore chiaro. Pochi anni dopo anche la Germania si strutturò per produrre a bassa fermentazione dando origine alle cosiddette Lager, birre chiare meno luppolate delle Pils. IL XX SECOLO Nel XX Secolo si acquisisce maggiore padronanza delle tecniche di produzione, si conoscono approfonditamente tutti i processi biochimici e si utilizza la catena del freddo in modo esteso. Inoltre si sviluppano le possibilità di trasporto celere e sicuro in qualsiasi parte del mondo e si assiste alla nascita dei colossi dell’industria birraria che hanno reso la bevanda birra un fenomeno globale. 152 Linde refrigeration cycles, permitted the start of the cold industry. It is during this time that the system of low fermentation was “patented”, and it was no longer a coincidence connected to seasonal temperatures. The ability to control temperatures during the production process of beer, permitted the use of yeasts to operate at lower temperatures. In 1842 the master brewer Joef Groll, born in Bavaria, but working in a brewery in Pils a city in Bohemia near Prague, invented a production system with a low fermentation. It was used to produce beer at low temperatures throughout the year. He created a new brewing style and the beer was produced through this method called Pils or Pilsen, named after the town of origin. The main feature of this style is the dominant bitter taste and the light color. A few years later, Germany started to produce low fermentation beers giving birth to lager, light beers less hopped than Pills. THE TWENTIETH CENTURY In the twentieth century greater mastery of the techniques of production was obtained all biochemical procedures were known in detail, using the cold chain extensively. They also developed the ability to transport rapidly and safely anywhere in the world. We are witnessing the birth of this drink becoming a legend and a global phenomenon. ALCHIMIA DELLA BIRRA Materie prime Malto d’orzo e altri cereali I principali cereali utilizzati nella produzione di birra sono: orzo, riso, mais, frumento. L’orzo, specie distichum, è il cereale preferito dal Mastro Birraio per la produzione di birra; ma, a seconda della ricetta, vengono utilizzati anche dei succedanei, soprattutto mais, riso e frumento. ALCHEMY OF THE BEER Raw materials Malt barley and other grains The main grains used in the production of beer are: barley, rice, corn and wheat. Barley, is a type of distichum, it is usually the master brewers favourite choice in producing beer, but depending on the recipe, substitutes can also be used, particularly corn, rice and wheat. Acqua: Water: Per la produzione della birra si utilizzano solo When producing beer, only spring or acque sotterranee, che possono essere di sorgente groundwater is used as long as it’s o di falda, purché batteriologicamente pure. bacteriologically pure. In general, water In linea di massima le acque per la produzione used for beer production must be poor in della birra devono essere povere di carbonati carbonates and bicarbonates, because as e bicarbonati, perché oltre a dare precipitati well as adding unwanted precipitates, it may indesiderati possono comportare variazioni also lead to changes in pH and remove di pH ed estrarre sostanze indesiderate dai unwanted substances from malted grains. cereali maltati. La presenza di sali è un elemento The presence of salts is a typical element di tipicità per ogni stile birrario: infatti per la for every style of beer, in fact hard water is produzione di birre scure si utilizzano acque used for darker beers, whereas sweet water più dure mentre per la produzione di birre is used for lighter beers. chiare si utilizzano acque più dolci. 153 Lievito: Il lievito è l’artefice di tutto ciò che troveremo nella birra in termini olfattivi e gustativi perché è il responsabile del processo di fermentazione. Yeast: Yeast is the creator of everything we find in beer in terms of smell and taste, because it is responsible for the fermentation process. Luppolo: Pianta perenne, erbacea, rampicante, che produce fiori maschili e femminili e che si sviluppa preferenzialmente in zone temperate, raggiungendo un’altezza media di circa 8 metri. Per la produzione della birra vengono utilizzate solo le inflorescenze femminili non fecondate perché sono più profumate. L’utilizzo del luppolo è strettamente collegato alla ricetta del Birraio, che tendenzialmente sceglierà un prodotto locale che abbia le caratteristiche che lui desidera. Hops: Perennial, herbaceous and creeper plants, produce male and female flowers and preferentially grow in temperate regions, reaching an average height of about 8 meters. When producing beer only unfertilised female inflorescences are used because they are more fragrant. The use of hops is closely connected to the brewers recipe, tending to choose local products that have the characteristics desired. LE TIPOLOGIE THE TYPES Classificazione secondo il tipo di fermentazione. Classification according to the type of fermentation BIRRE AD ALTA FERMENTAZIONE Birre in cui i lieviti lavorano bene ad alte temperature e caratterizzate da un processo di fermentazione più rapido. Una volta esauriti i lieviti, i loro residui salgono verso l’alto del fermentatore. Questo è considerato il metodo tradizionale. HIGH BREWING BEER Beers in which the yeast works well at high temperatures are characterised by a faster fermentation process. Once all the yeasts haven been consumed, their residues rise to the top of the fermenter. This is considered the traditional method. BIRRE A BASSA FERMENTAZIONE Birre che richiedono temperature di fermentazione molto basse e vengono prodotte utilizzando impianti tecnologicamente più 154 LOW BEER BREWING Beers that require very low fermentation temperatures, are produced using more technologically advanced installations. avanzati. In questo caso i lieviti si depositano In this case yeasts settle at the bottom of the sul fondo del fermentatore. Questo è il metodo fermenter. This method is by far the most di gran lunga più utilizzato. used. BIRRE A FERMENTAZIONE SPONTANEA Birre la cui fermentazione avviene grazie ai lieviti e ai batteri presenti nell’aria che non sopravvivono alle alte gradazioni alcoliche e quindi alla birra finita. Sono birre rare, prodotte quasi esclusivamente in Belgio e caratterizzate da un gusto molto acido. SPONTANEOUSLY FERMENTED BEERS Thanks to the yeasts and bacteria in the air that do not survive the high alcohol content in beer fermentation therefore leading to a finished beer. These beers are rare, produced almost exclusively in Belgium and characterised by a very sour taste. DIARIO DI VIAGGIO TRAVELOGUE Il mio viaggio in giro per l’Europa “brassicola” My “brewing” trip around Europe starts by inizia salendo su un treno a causa della mia me getting on a train, because of my now oramai storica mancanza di fiducia in quelli well known lack of faith in what you call an che voi definite aerei, ma che io chiamo aeroplane, but that I simply call “flying semplicemente “carrette volanti”. Con il ships”. Due to travelling a lot by train, in time tempo, viaggiando in treno, ho imparato I learnt to enjoy the changing landscapes, però a godere dei paesaggi che cambiano, which now I can recognise and differentiate attraverso i quali ora riconosco i diversi paesi between different countries and their e le loro caratteristiche. Quindi quello che characteristics. So what could have been a poteva rappresentare un limite alla fine si è limitation for me, in the end turned out to rivelato un privilegio… potevo “scendere” be a privilege ... I could “go down” and visit e visitare paesino dopo paesino e conoscere village after village and get to know the master, direttamente il mastro birraio; infatti, come in fact, as I often say, only by knowing the dico spesso, solo conoscendo il mastro si master one can get to know the beer. When I was invited to write a text about può affermare di conoscere una birra. Quando sono stato invitato ad elaborare un beer for the Freni e Frizioni book, as it is testo per il libro di Freni e Frizioni, che è un a cocktail bar, I immediately thought about cocktail bar, ho subito pensato alle numerose the many similarities that could be found in analogie che si possono trovare tra la storia the history of alcohol, between traditional degli spiriti tradizionali che caratterizzano spirits that characterise different countries 155 i diversi paesi (come Mezcal, Whisky, Gin, ecc.) e la storia delle diverse tradizioni birraie e dei locali dove si consumano. La prima nazione oggetto del mio “pellegrinaggio” è stata la Germania e in particolare la Franconia, la regione con la più alta densità di birrifici, che nella maggior parte dei casi non sono altro che piccole imprese familiari. La struttura tipica è quella di costruzioni a due piani: al piano terra si trova la locanda e il biergarten, al primo piano l’abitazione e le camere per gli ospiti. Il paesaggio è caratterizzato da dolci colline intervallate da campagne con i paesi edificati nelle vicinanze dei caratteristici castelli medievali della zona. L’atmosfera che si respira è quella classica della vita di paese dove il tempo sembra essersi fermato e dove lo scandire delle ore è caratterizzato dalle medesime azioni che si ripetono ogni giorno, in particolare quella del rito di bere birra in compagnia. Le birre che vengono prodotte qui sono essenzialmente di tre tipi: Lager, Keller e in proporzioni minori birre affumicate. I metodi di produzione vengono gelosamente tramandati di padre in figlio (seguendo alla lettera i dettami dell’antico Editto della Purezza), e solitamente le birre vengono spillate direttamente dalla botte e servite nel classico “coccio” (boccale in ceramica). Ulteriore curiosità di quest’area, a testimonianza di quanto sia radicata la tradizione di produrre 156 as Mezcal, Whisky, Gin etc. .) and the history of the various traditions of brewers and the premises where they are consumed. The first nation I was curious to visit during my “pilgrimage” was Germany and in particular Franconia, the region with the highest density of breweries, which in most cases are nothing more than small family businesses. The buildings are structured on two floors: the ground floor is the tavern and beer garden, the first floor is the house and the guest rooms. The landscape is characterised by pleasant hills spread throughout the countryside with unique medieval castles built close by. The atmosphere gives a sense of a classic country life. Where time seems to stand still and where the striking of the hour is distinguished by the same actions that are repeated every day, especially the ritual of drinking beer with friends. There are three types of beers produced here: Lager, Keller and in smaller proportions smoked beers. Production methods, jealously guarded, are handed down from father to son (according to the letter dictating the old Edict of Purity) and are usually tapped directly from the barrel, and served in the classic “crock” (ceramic mug). A further curiosity of this area, bearing witness to how deeply rooted the tradition of brewing beer is, is the presence of public facilities birra, è rappresentata dalla presenza di impianti available to all the families who don’t possess comunali (pubblici) a disposizione delle their own. famiglie che non ne possiedono uno proprio. If you would like to one day experience what Se voleste provare l’esperienza che vi ho I have told you so far, you absolutely have raccontato non potete esimervi dal visitare la to visit a particular city in the District of città circondariale di Bamberga… la città dei Bamburg ... the Bavarian city of the seven hills... sette colli Bavarese… My journey continues eastward towards Il mio viaggio prosegue verso est in direzione Prague which is a favourite destination for di Praga che è una delle mete privilegiate “beer hunters”. del popolo dei “cacciatori di birre”. The Czech Republic has the highest average La Repubblica Ceca infatti può vantare il consumption of beer per head only overtaked primato al mondo di consumo pro capite di by the Bavarian region. birra, superato soltanto a livello regionale Prague can be proud for being the home of the dai bavaresi. Praga può fregiarsi di essere la first golden lager in history: Pilsner Urquell, patria della prima lager dorata della storia: perhaps the most imitated beer in the world. la Pilsner Urquell, forse la birra più imitata A Pills brewer identified by the same term, owes its name to Prague’s historic beer. al mondo. Lo stesso termine Pils che identifica un The traditional pubs of the Czech Republic genere birraio deve il suo nome alla storica are usually open from late morning and are birra praghese. I pub tradizionali della filled with the presence of big social tables 157 Repubblica Ceca sono aperti fin dalla tarda mattinata, caratterizzati dalla presenza di tavoloni sociali e dalla possibilità di gustare la tipica cucina mitteleuropea. L’atmosfera è chiassosa, il pubblico eterogeneo. Un consiglio: se non desiderate più bere ricordatevi di girare il bicchiere vuoto altrimenti vi verrà immediatamente sostituito con un bicchiere pieno… Visto che ci sono, faccio una breve tappa anche in Polonia dove possiamo trovare un grande fermento pur in assenza di una vera e propria tradizione birraia: qui si svolgono alcuni tra i Beer Festival più importanti d’Europa. Risalgo in treno e, attraversando le regioni occidentali della Germania verso nord, arrivo in Scandinavia. Anche qui non esiste una vera e propria tradizione birraia ma, negli ultimi anni, si è registrato una grande vivacità imprenditoriale che ha portato alla nascita dei migliori Beer Bar d’Europa. Questi si caratterizzano sia per il concept moderno dell’arredamento sia per la grande varietà dell’offerta di birre provenienti da tutto il mondo. In alcuni casi, come avviene per il vino, si possono trovare, come nelle nostre antiche enoteche, sale per l’invecchiamento delle birre. Attraverso ora il freddo Mare del Nord e approdo in Gran Bretagna. Il centro della vita sociale qui è sicuramente il Pub, ma, a differenza della locanda Bavarese dove il fulcro è il tavolo sociale, qui, è centrale la 158 enjoying a typical Central European cuisine. The atmosphere is loud, the public diverse. Tip: if you do not want to drink, remember to turn the empty glass upside down, otherwise it will be immediately replaced with a full glass ... Now I want to make a brief stop in Poland where we can find great beer even in the absence of traditional brewing, found in some of the most important Beer Festivals in Europe. So I get back on the train, cross the western regions of Germany and head towards north, where I arrive in Scandinavia. Here there isn’t a real brewing tradition, but in recent years, there has been a great business vivacity that has led to the birth of the best Beer Bars in Europe. These are distinguished by both the modern concept of furniture and the wide range of beers from around the world. In some cases, you can also find similar cellars and shops similar to what we have for wine, to age the beer. Crossing the cold North Sea I arrive in Britain. The center of social life here is definitely the Pub, but unlike the Bavarian Inn where people socialise at tables, here the central focus is at the bar counter. The atmosphere of an English Pub changes every hour that passes, switching from a quiet morning beer, to watching a football or a rugby match, to a live music concert and finally getting to an hour where a lot figura del Bancone. of alcohol has been consumed and wild L’atmosfera del Pub inglese cambia con il dances begin. passare delle ore: si passa dalla tranquilla Another feature that differentiates the British birra mattutina alla visione della partita di pub to the Bavarian Inns, is that they drink calcio o di rugby, al concerto di musica dal beer while standing. vivo fino, con l’aumentare del tasso alcolico, The most common beers here are Ales and Porter alle danze più sfrenate. (the production only recently rediscovered). Altra caratteristica che differenzia i pub They are often served directly from the inglesi dalle locande bavaresi è l’abitudine a “Barrel” lacking in H2O ...so in poor consumare la birra in piedi. words... you drink and you wee! Le birre più comuni sono le Ale e le Porter Now I take off and head towards the south, (riscoperta dalla produzione proprio negli after taking a short crossing, I throw in my ultimi anni). anchors and stop in the Netherlands. Vengono spesso servite direttamente dai Holland is surely relieved after the qualitative “Cask” e quindi sono totalmente prive di relaunch of their beers, which only happened acqua… in parole povere bevi e fai pipì! in recent years and in great bars. Riparto e mi dirigo a sud, e dopo una breve Some of these go into the antique category traversata getto le ancore nei Paesi Bassi. of “Dark bars” others have contemporary L’Olanda merita sicuramente un’attenzione designs and others are still found in the di rilievo grazie al rilancio qualitativo delle countryside within the characteristic windmills. sue birre che è avvenuto proprio negli ultimi The last stage of what I call a journey anni ed alla presenza di ottimi locali. in search of “food for the spirit” ends in Alcuni di questi rientrano nell’antica categoria Belgium, specifically in Pajoteland, the dei “Caffè Scuri”; altri si distinguono per un most important region for the production of design contemporaneo; altri ancora si trovano Lambic, spontaneously fermented beers that in campagna all’interno dei caratteristici can be tasted only here. mulini a vento. The premises are cafés, and like the Bavarian L’ultima tappa di quello che io definisco un taverns, are family run and the atmosphere viaggio alla ricerca di “cibo per lo spirito” is like a village bar described at the beginning termina in Belgio, nello specifico nel of our journey. Pajoteland che è la regione più importante Finally back in Italy, the heart with memories per la produzione delle Lambic, birre of my European “tour” (…and liver) making me a fermentazione spontanea che si possono more and more convinced of the uniqueness 159 degustare esclusivamente qui. I locali sono i Cafè che, come per le locande bavaresi, sono a gestione familiare e dove l’atmosfera torna ad essere quella del bar di paese descritta all’inizio del nostro viaggio. Torno infine in Italia, con ancora nel cuore (…e nel fegato) i ricordi del “tour” europeo, sempre più convinto dell’unicità del mondo delle birrerie. Ho raccontato una realtà eterogenea, fatta di chiasso e di silenzi, di gestioni familiari e di giovani imprenditori con un elemento però unificante... due boccali colmi che si incontrano per un brindisi. 160 of the world of beer. I told a heterogeneous reality, made up of noise and silence, of family management and of young entrepreneurs with a unifying element, let’s raise two full mugs to them a toast. PINT BREAK 10 ML RHUBARB LIQUEUR 20 ML ITALIAN VERMOUTH 30 ML SINGLE MALT WHISKY 20 ML BITTER BEER FOAM ON TOP Tecnica: build Preparazione: inserire tutti gli ingredienti in un tumbler basso precedentemente raffreddato (a parte la spuma di birra), aggiungere il ghiaccio e miscelare dolcemente. / Insert all the ingredients into a previously chilled short tumbler (apart from the beer foam), add ice and mix gentle. Decorazione: finire con un top di spuma di birra *1. / Finish off with a bit of beer foam *1. *1 per realizzare un spuma di birra compatta possiamo servirci di un montapanna a batteria (quello per il cappuccino) e Sucroestere ma, in alternativa, possiamo utilizzare 5 Ml di bianco d’uovo. [Avvertenza: se utilizziamo il bianco d’uovo ci sono 3 passaggi da rispettare: 1) assicurarsi, una volta aperto, che l’odore dell’uovo non sia troppo forte; 2) diluire con un po’ d’acqua l’albume per scioglierlo e poterlo dosare; 3) aggiungere, se possibile, una goccia di acqua ai fiori d’arancio o di acqua di rose così da neutralizzare il sapore dell’uovo residuo]. *1 to make a compact froth out of beer you can use any type of cream whipper (the type for cappuccino) and soya lecithin Sucro Este. Alternatively, you can use 5 ml of egg white. [Warning: if you use egg white there are 3 steps to follow: 1) make sure that once it’s been cracked open, the smell of the egg is not too strong; 2) dilute with a little bit of water to dissolve the egg white and to be able to dose; 3) add if possible a drop of orange water blossom or rose water so as to neutralise the taste of the remains of the egg]. 161 MISCELE I Freni Mix sono miscele che abbiamo appositamente creato per trasmettere un po’ del nostro carattere ad alcuni cocktails. Possono contenere frutta, sciroppi o liquori. MIX 162 Freni’s mix, is a mix created by us to transmit our personality into some of our cocktails. They may contain fruit, syrup or liqueurs. 163 FRENI MIX #1 FRENI MIX #2 Ingredienti per un litro di prodotto / Ingredients per litre: 750 ml vino rosso / red wine 200 ml triple sec 50 ml di sciroppo semplice di zucchero / sugar syrup 12 scorze d’arancio / orange peels 12 scorze di limone / lemon peels 5 chiodi di garofano / cloves una spolverata di noce moscata / sprinkle of nutmeg Ingredienti per un litro di prodotto / Ingredients per litre: 400 ml Jamaican Rum 250 ml light Rum 250 ml Demerara Rum 100 ml CachaÇa PREPARAZIONE Inserire le scorze di agrumi e le spezie in un barattolo contenente il Triple Sec. Lasciare a macerare le spezie e le scorze per circa una settimana “agitando” il barattolo ogni giorno. Dopo una settimana filtrare il contenuto dalle spezie e aggiungerlo insieme al vino rosso e allo sciroppo di zucchero in una piccola botte di rovere francese precedentemente sterilizzata con acqua e sale, risciacquata e “avvinata” con del Bourbon Whisky per qualche settimana. Etichettare la botte con la data e gli ingredienti utilizzati così da garantirne la tracciabilità e indicare la data di scadenza (normalmente 15 giorni). PREPARATION Insert citrus peels and spices into a jar containing triple sec. Leave the peels and spices to marinate for about a week, “shaking’ the jar every day. After a week, filter the contents of the jar and add red wine and sugar syrup in a small French oak barrel, which must have been previously sterilised with salt and water, rinsed and then soaked with Bourbon Whiskey for a few weeks. Label the barrel with the date and the exact ingredients used, in order to ensure traceability, and the expiry date (normally 15 days). 164 PREPARAZIONE Inserire tutti gli ingredienti in una bottiglia di vetro pronta per l’utilizzo. Etichettare la bottiglia con la data e gli ingredienti utilizzati in modo da garantirne la tracciabilità. Il mix di questi Rum è facilmente impiegabile per la realizzazione di Tiki drinks. PREPARATION Insert all the ingredients in a glass bottle ready for use. Label the bottle with the date and ingredients, ensuring traceability. This Rum mix is easily usable to create tiki drinks. FRENI MIX #3 Ingredienti per un litro di prodotto / ingredients per litre: 800 ml orzata / orgeat syrup 150 ml liquore al lichy / leechy liquor 50 ml sciroppo ai fiori di sambuco / elderflower syrup PREPARAZIONE Mescolare in un contenitore tutti gli ingredienti e imbottigliare. Pronto per l’uso. Etichettare la bottiglia con la data e gli ingredienti utilizzati di modo da garantirne la tracciabilità e indicare una data di scadenza (solitamente 15 giorni). PREPARATION Mix all the ingredients together and put into a bottle ready for use. Label the bottle with the date and ingredients ensuring traceability and the expiry date (usually15 days). 165 FRENI MIX #4 FRENI MIX #6 Ingredienti per un litro di prodotto / ingredients per litre: 500 ml succo di pompelmo rosa / Pink grapefruit juice 300 ml succo di limone / lemon juice 200 ml succo di lime / lime juice Ingredienti per un litro di prodotto / ingredients per litre: 800 ml di sciroppo di zenzero / ginger syrup 200 ml di liquore ai fiori di sambuco / elderflower syrup PREPARAZIONE mescolare in un contenitore tutti gli ingredienti e imbottigliare, pronto per l’uso. Etichettare la bottiglia con la data e gli ingredienti utilizzati di modo da garantirne la tracciabilità e indicare una data di scadenza. (solitamente 2 giorni). PREPARATION: Mix the ingredients and put into a bottle ready for use. Label the bottle with the date and ingredients used to ensure traceability, and the expiry date (usually 2 days). FRENI MIX#5 Ingredienti per un litro di prodotto / Ingredients per litre: 500 ml miele d’acacia / acacia honey 490 ml di succo pompelmo rosa / pink grapefruit juice 10 ml bitter all’arancia / orange bitters PREPARAZIONE mescolare in un contenitore tutti gli ingredienti e imbottigliare,pronto per l’uso. Etichettare la bottiglia con la data e gli ingredienti utilizzati di modo da garantirne la tracciabilità e indicare una data di scadenza. (solitamente 3 giorni). PREPARATION Mix the ingredients and put into a bottle ready for use. Label the bottle with the date and ingredients used to ensure traceability and the expiry date (usually 3 days). 166 PREPARAZIONE Per prima cosa preparare uno sciroppo di zenzero: scaldare un’unità di acqua in un pentolino e immergere all’interno dell’acqua ancora tiepida 80 g di zenzero tagliato a cubetti molto piccoli in modo da aumentare la superficie di contatto con l’acqua ed estrarre al massimo il sapore dello zenzero fresco. Portare l’acqua a ebollizione e lasciare bollire per 5 minuti, spegnere il fuoco e lasciare raffreddare. Filtrare il contenuto in un altro pentolino e scaldare di nuovo il liquido stavolta senza portarlo a ebollizione. Aggiungere una volta caldo l’equivalente di due unità di zucchero in modo da mantenere il rapporto di 2\1 fino a dissolverlo completamente. Lasciare raffreddare in frigo per 24 ore e il nostro sciroppo è pronto per l’utilizzo. Una volta preparato lo sciroppo di zenzero, mescolarlo insieme al liquore ai fiori di Sambuco e imbottigliare. Pronto per l’uso. Etichettare la bottiglia con la data e gli ingredienti utilizzati di modo da garantirne la tracciabilità e indicare una data di scadenza (solitamente 8 giorni). PREPARATION First prepare the ginger syrup: boil a unit of water in a small pan. While the water is warm insert 80g of ginger previously cut into very small cubes in order to extract the maximum flavour of the fresh ginger. Bring to the boil and leave it to boil for another 5 minutes, turn the gas off and leave to cool. Filter the contents in another pan and warm up again, this time without bringing it to the boil. Once it is warm add the equivalent of two sugar units, keeping it at a 2/1 ratio, to completely dissolve it. Leave to cool in the refrigerator for 24 hours and our syrup is ready for use. Once the ginger syrup is prepared, mix with all the other ingredients and put into a bottle, ready for use. Label the bottle with the date and ingredients to ensure traceability and the expiry date (usually 8 days). 167 APERITIVO E DOPOCENA [ APERITIF AND AFTER-DINNER ] 168 169 APPUNTI [ NOTES ] dal quaderno di bordo di Mauro Lotti from Mario Lotti’s notebook Pensandoci bene credo di avere Thinking about it I think I have sempre sospettato che l’aperitivo always suspected that the potesse avere un’anima, e ora che aperitif could have a soul, and mi appresto a mettere giù due now I am going to write a couple righe in proposito ne sono quasi of lines about it I’m almost certo. Infatti non riesco a parlarne certain. In fact I cannot talk senza vederlo nel suo ruolo di about it without seeing it in its testimone nella commedia della role as a witness in the comedy Mauro Lotti vita; tra l’altro ha un modo of life, among other things it assai curioso di apparire sulla scena, basta has a very curious way of appearing on the evocarlo e lui in pochi attimi compare. scene, just summon it and it will appear in a Insomma devi solo dire il suo nome e subito few moments. So you just have to pronounce due mani esperte lo realizzano. its name and a couple of expert hands make it. Quasi un piccolo miracolo? Almost a small miracle? Mi piace pensarlo tra le persone mentre prende I like to think of it around people while taking parte alle loro conversazioni in posizione part in their conversations in a tight angle defilata ma complice degli eventi. Sarà proprio but an accomplice of events. This will be the questo il contesto dove vado a collocarlo. context in which I am going to place it. L’aperitivo, nel suo ruolo di attore non The aperitif, in its role as a supporting actor, it protagonista, va in scena quando inizia la goes on stage when recreation of adults begins, ricreazione degli adulti, offre il suo contributo makes its contribution to the pleasures of ai piaceri della vita e come un piccolo miracolo life and as a small miracle materialises in si materializza nelle mani esperte del barman the expert hands of the favorite bartender preferito per il piacere di chi lo ha scelto. for the pleasure of those who have chosen it. Quando ha la fortuna di essere impreziosito When you’re lucky enough to be embellished da una ciliegina rossa, cosa che non fa più with a red cherry, that hardly ever anyone quasi nessuno, “evviva le ciliegine”, diventa does any more, “long live the cherry”, 170 subito intrigante e sensuale. L’aperitivo migliore è quello della sera quando il sole cala e dà l’inizio alle ore viola. Le ore in cui fontane di alcol entrano ed escono dagli shaker dei migliori barman di Londra, New York, Parigi, Milano, Roma, Barcellona o Sidney. L’ora in cui si sceglie dove passare un po’ di tempo per rigenerarsi da una giornata di vissuto e bere qualcosa. Di solito si ha un posto preferito ma, anche un Bar dove non sei mai stato può andare, tanto sai che c’è sempre qualcuno che si occuperà del tuo benessere. Magari speri d’incontrare un amico, comunque sai che in un Bar non sei mai solo. Gente che va e viene, le conversazioni altrui, il tintinnio del ghiaccio, i colori e una buona musica, il profumo delle signore e le occhiate galeotte, le tue bottiglie preferite e la consapevolezza che, con un bicchiere in mano, cadono tutte le barriere e la gente comunica senza nessun pregiudizio. Oppure si può andare in un Bar semplicemente perché si vuol parlare con se stessi. it quickly becomes intriguing and sensual. The best aperitif is the one in the evening when the sun goes down and the evening colours come out. The hours in which fountains of alcohol go in and out the shakers of the best bartenders in London, New York, Paris, Milan, Rome, Barcelona and Sydney. The time when you choose to spend some time to regenerate from a days work and drink something. Usually you have a favorite place, but also a bar where you have never been, you know there is always someone who will take care of your well-being. You hope to meet a friend, anyway you know that in a bar you’re never alone. People coming and going, other people’s conversations, the clink of ice, colours and good music, the ladies perfume and matchmaker glances, your favorite bottles and the knowledge that, with a glass in your hand, all barriers fall and people communicate without any prejudice. Or one can go to a bar just because one wants to talk to themselves. 171 Meglio un aperitivo che un caffè “corretto” In un tranquillo tardo pomeriggio degli anni ‘70 la Signora Anna è seduta al suo Bar preferito, al suo tavolo preferito, del suo albergo preferito sorseggiando il suo cocktail preferito, quando entra il Signor Michele il quale non era tra le sue persone preferite. <<Ciao Anna come stai>> le dice il Signor Michele con tono allegro e squillante. <<Bene grazie…non si vede?>> La Signora era sempre attenta e pronta nel rispondere. <<Anna dimmi, ma perché noi due non facciamo mai affari insieme?>> <<Che domanda…ma lo sai…. Perché tu sei un bandito mio caro. …siediti >> risposta secca tranciante. <<Cosa stai bevendo Anna?>> << Ma il mio Paradise come al solito. Gin, succo d’arancia e Apricot Brandy e tu cosa vuoi?>> <<Non so.. un aperitivo qualsiasi>> <<Ecco vedi, questo è un altro motivo per il quale io non farò mai affari con te. Un aperitivo non è mai una cosa qualsiasi. L’aperitivo è una cosa maledettamente seria che fa parte dei piaceri della vita e della nostra cultura mediterranea.>> Poi rivolgendosi a me. <<Lotti, gli porti un caffè, per oggi il Signor Michele non merita altro.>> L’ironia della sorte volle che qualche anno dopo, in un pomeriggio dell’86 nel carcere di massima sicurezza di Voghera, al secondo 172 Better an aperitif than a “spiked” coffee In a quiet late afternoon in the 70’s Lady Anna is sitting at her favorite bar, her favorite table, her favorite hotel, sipping her favorite cocktail, when enters Mr. Michele who was not among her favorite people. << Hello Anna how are you >> says Mr. Michael with a cheerful and shrilling tone. <<Well, thank you ... can’t you see? >> The Lady was always attentive and ready with her answers. <<Anna tell me, but why the two of us never do business together? >> <<What a question ... but you know. Because you’re a bandit my dear ... sit >> a quick and sharp answer. <<What are you drinking Anna? >> <<My Paradise as usual. Gin, orange juice and Apricot Brandy and what do you want?>> <<I do not know .. any drink will do>> <<You see that is another reason why I will never do business with you. A drink is not just any one. A drink is a damn serious thing that is a part of the pleasures of life and our Mediterranean culture.>> Then speaking to me says. <<Lotti, bring him a coffee, today Mr. Michael doesn’t deserve anything>>. The irony of fate would have it a few years later, an afternoon in 1986 in a maximum security prison in Voghera, on the second day from of his life sentence, it was just giorno dalla sua condanna all’ergastolo, fu proprio un caffè “corretto” al cianuro di potassio, e non un aperitivo, a determinare la dipartita del Signor Michele. Francesco, un caro cliente abituale, un po’ poeta, scrittore, regista, fotografo. Era appoggiato al banco con la sua sigaretta accesa sorseggiando il suo Martini Rosso on the rocks, diceva che il Martini Rosso aveva il profumo delle rose. Francesco era lì a pochi metri e aveva ascoltato tutto. Si avvicina e con voce bassa mi dice: <<Lotti, per favore, mi dia un foglio, ho avuto una ispirazione ascoltando questo siparietto e vorrei mettere giù due righe>> Francesco amava il Vermouth, il vino, le rose e tutto quello che del bel paese aveva i profumi. Non passava anno che non fosse presente quando al mese di Maggio si apre la mostra delle più belle rose del mondo, piantate l’anno prima, dai più famosi cultori della rosa provenienti da tutto il globo sui prati dove fu il vecchio cimitero ebraico. I prati dell’Aventino che dolcemente scendono verso il Circo Massimo. Che spettacolo! a “spiked” coffee with potassium cyanide, and not an aperitif, had determined the departure of Mr. Michele. Francesco, who is a dear regular customer, a bit of a poet, a writer, a film director, a photographer. He was leaning against the counter with his lit cigarette, sipping his Red Martini on the rocks, he said the Martini Rosso had the scent of roses. Francis was there a few meters away and had heard everything. Comes over and tells me in a low voice: << Lotti, please, give me a piece of paper, I have an inspiration listening to this comedy sketch and I would write a couple of lines>> Francis loved Vermouth, wine, roses and all that this beautiful country had its perfumes. Years don’t pass that are not present when the month of May opens the exhibition of the most beautiful roses in the world, planted the year before, the most famous enthusiasts of roses from around the globe on the lawns, where was the old Jewish cemetery. The Aventine lawns that gently descend towards Circo Massimo. What a show! 173 L’APERITIVO ECCELLENTE: L’IMPERO DI BACCO di Francesco Non si dimentichi mai che il Dio Bacco oltre alla vite creò la rosa. Anche per questo l’uso del Vermouth, che dal vino deriva e un alito sempre conserva dal roseto, connota la supremazia bevitoria degli occidentali mediterranei nei confronti degli altri. Infatti, dopo più di tremila anni, i popoli dell’ulivo, della vite e dell’aperitivo dettano ancora la propria storia e ne impongono le usanze, quindi anche quelle enoiche. Cosa resta invece della civiltà e dei popoli che, non beneficiati da Bacco, per inebriarsi trangugiarono solo intrugli e furono spazzati via? Cosa resta degli Assiri, che per aperitivo bevevano succo di palma? E dei Tartari, con il loro latte di cavalla fermentato ...al galoppo? E dei Pellerossa che non conobbero le gioie del Vermouth ma solo quelle del succo d’acero? Come evitare un ceffone Siamo sempre negli anni ‘70, e Roma continua sulla scia tracciata dalla “Dolce Vita”, i personaggi un po’ invecchiati ma ancora presenti. A Cinecittà si girano ancora molti film e gli attori e attrici più famosi presidiano i migliori hotel della città. Gli aperitivi italiani consolidati nel salotto a cielo aperto di via Veneto lasciano un po’ di spazio ai drink new entry targati USA. 174 THE EXCELLENT APERITIF: THE EMPIRE OF BACCHUS by Francesco It should never be forgotten that Bacchus as well, as creating vines, he also created the rose. This is also why the use of Vermouth, that comes from wine and its taste remains and connotes the supremacy of the West Mediterranean drinking compared to others. In fact, after more than three thousand years, the people of the olive trees, of the vines and the aperitif still dictate their own history and impose their customs, even those enoiche. What remains of the civilisation and its people, who did not benefit from Bacchus, that delighted only in odd concoctions? What remains of the Assyrians, that drank palm juice as an aperitif? The Tartars, with their fermented horses milk ...did they gallop off? The Native Indians who did not know the joys of Vermouth but the joys of maple syrup? How to avoid a slap So we’re still in the 70’s. Rome is still continuing in the footsteps of the Dolce Vita, the characters are a little aged but still around. Cinecittà is still running many films and the most famous actors and actresses stay in the best hotels in town. Italian aperitifs strengthen the open air bars on via Veneto, leaving very little space for ‘New Entry’ drinks typical of the USA. Si cominciano a servire Bull Shot e Bloody They start serving Bull Shot and Bloody Bull, ma anche il Rude Bloody Bull, quello Bull, and also the Rude Bloody Bull, that con il Tequila, consommè, pomodoro e one with Tequila, consommé, tomato and spezie, ne faceva un buon uso la moglie di herbs, Frank’s wife “The Voice”, made Frank “The Voice”, Mai Tai e Scorpion, good use of Mai Tai and Scorpion, Navy Navy Grog e Singapore Sling, quello Grog and Singapore Sling, the real one by Raffles. vero, del Raffles. Fra tutti i personaggi, uno davvero al di sopra Of all the characters, there was truly only di ogni aspettativa si chiamava Barbara. Anche one above all the expectations she was Barbara aveva una casa a Cuernavaca, come la called Barbara. Barbara had a house in Signora Anna. Figlia unica, non gradita, di un Cuernavaca, like Lady Anna. The only famoso imprenditore miliardario americano. and unwelcome child, of a famous business Eredita la sua fortuna e si da un gran “daffare” American billionaire. She inherited his fortune per polverizzarla con ottimi risultati. Quando and decimated her fortune with great gusto. a Roma ci resta per un mese si fa precedere When she came to Rome she stayed for a da una serie d’inviti a pranzi e cene dove month. She had plenty of invitations for incontra i suoi amici italiani e da due Rolls lunches and dinners where she met her ItalRoyce, una verdolina chiara pastello e ian friends. She has two Rolls Royce’s, one una avorio sul rosa. Ovviamente saranno a light greenish pastel colour, the other a parcheggiate di fianco all’ingresso del Grand pink ivory. Obviously the cars were parked Hotel perché quando uscirà deciderà, secondo next to the entrance of the Grand Hotel and when she came out she would decide which il suo umore, il colore della Rolls. Molte relazioni e sette mariti fra i quali Cary Grant Rolls to take depending on her mood. e l’ultimo dei grandi play boy internazionali She had many relationships and seven Porfirio Rubirosa. Si diceva che regalasse ad husbands including Cary Grant and the last ognuno di loro un milione di dollari per le of the great international Playboys, Porfirio Rubirosa. It is said that she gave each of piccole spese e per metterli a loro agio. Il suo aperitivo è il Dry Martini Cocktail e them a million dollars for small expenses to subito dal suo entourage arriva perentorio put them at ease. l’ordine di servirgli solo acqua nella coppa Her drink is a Dry Martini cocktail and Martini, pareva che lei fosse d’accordo, il Gin immediately as her entourage arrives she le fa male. Non sono per niente tranquillo e obligingly orders me to serve them only water chiamo Gastone a Venezia, sapevo che in a Martini glass, she seemed to serve them 175 l’aveva servita altre volte quando andava alla Locanda Cipriani di Torcello. <<Per carità>>, dice Gastone <<Stai attento, l’ultima volta che gli ho fatto il suo Martini mi ha chiamato al tavolo e mi ha detto di avvicinarmi a lei per svelarmi un segreto, poi mi ha mollato un ceffone dicendomi: così impari a non mettere più l’acqua al posto del Gin nel mio Martini>>. Così decisi d’invertire l’ordine, a lei quelli veri e all’entourage dissi che erano acqua. Cosa ricordo di Barbara? I suoi gioielli: quando pranzava in privato con i suoi ospiti al ristorante del Grand osava indossare anche una tiara di diamanti, ne aveva due; gli altri gioielli erano intonati al colore della seta delle sue tuniche. Smeraldi, rubini, zaffiri e perle. Che meraviglia! Le ciliegine fanno diventare buoni Se non si fosse ancora capito tra i miei cocktail preferiti ci sono tutti quelli con le ciliegine. Quando qualcuno fa il furbo e non me la mette dicendo che la tendenza al secco non la prevede, mi devo trattenere dalla voglia di... Per empatia riesco ad affezionarmi a tutti quelli che bevono i cocktail con le ciliegine. Tra i tanti uno di loro si chiamava Pietro. I suoi cocktail preferiti erano due Whisky Sour on the rocks e Old Fashioned. Chiunque 176 only water, Gin is bad for you. I’m not cool about it. I called Gaston in Venice, I know that he had previously served her when she went to the Locanda Cipriani Torcello. <<For god’s sake>>, says Gaston <<Be careful, the last time I made her a Martini, she called me to her table and told me to get closer so that she could tell me a secret, and then she slapped me, saying; that’s to teach you not to put water in my Martini instead of Gin again>>. So I decided to reverse the order, for her obviously the real one and to the entourage I told them it was only water. What do I remember about Barbara? Her jewellery, when she dined in private with her guests at the Grand restaurant she wore her diamond tiara, she had two of them. The other jewels were matched to the colour of her silk tunics. Emeralds, rubies, sapphires and pearls.Wonderful! lo abbia mai avvicinato veniva folgorato dalla sua eleganza, cultura e semplicità, era un uomo veramente buono e generoso. Grande capitano d’industria di uno dei marchi più prestigiosi del nostro paese, vende e poi si pente e ricompra la sua azienda per renderla ancora più importante e poi lasciarla in mano ai suoi splendidi figli. Un giorno mentre gli preparavo il suo Old Fashioned gli chiedo notizie di un suo amico che sapevo in difficoltà, il Signor Pietro mi rassicura e mi dice: <<Vede Lotti io ho avuto la fortuna di fare una grande azienda che oggi dà dei benefici a molta gente, per alcuni miei amici-colleghi le cose sono purtroppo andate male. Allora è mio dovere farmi carico di quello che gli necessita in modo che la loro qualità della vita rimanga quella alla quale sono abituati>>. Cherries make it better If you haven’t figured it out yet, among my favorite cocktails are all those that contain cherries. When someone is trying to be smart and doesn’t want to put one by saying that the tendency of that drink is dry, so it doesn’t need it. I have to hold back the urge to... Empathetically I grow fond of all those who drink cocktails with cherries. Among many, there was a man called Pietro. His favorite cocktails were two Whisky sours La favola di Bob on the rocks and an Old Fashioned. Anyone who has ever approached him has been struck by his elegance, his culture and simplicity, he really was a good and generous man. A great industrial captain of one of the most prestigious brands of our country. He sells and then regrets it and buys it back to make it become even more important and then he leaves it to his wonderful children. One day while preparing his Old Fashioned I asked him if he had news of a friend who I knew was in trouble. Mr. Pietro reassured me and said <<You See Lotti I have been very lucky to have been able to create a huge business that a lot of people can benefit from today. For some of my friends / colleagues, things unfortunately didn’t work out. So it is my duty to be in charge of what they need so that the quality of their life remains the one to which they are accustomed>>. Bob’s tale Bob era uno che beveva Negroni. Uno di sicuro, Bob was a man that drank Negroni. One for due ogni tanto. Bob era un perfezionista e sure, a couple every now and then. Bob was lavorava nel ramo dei trasporti. Bob era un a perfectionist and worked in the transport armatore e le sue navi trasportavano merci, sector. Bob was a ship owner and his ships solcavano i mari del globo e aveva i suoi carried goods, sailed the seas around the Terminal in tutti i continenti, Bob aveva anche globe and had Terminals in every continent, una “flotta” di 100 Tir che operavano in tutta Bob also had a “fleet” of 100 articulated lorries Europa. Bob costruiva autostrade e materiali that operated throughout Europe. Bob built d’avanguardia per l’edilizia. Bob possedeva motorways and cutting-edge materials for the construction industry. Bob had his own un aereo cosiddetto a lungo raggio. 177 Bob aveva un panfilo sempre pronto a salpare con 15 marinai. Bob aveva 2 scuderie di purosangue una in Francia e una Inghilterra, i suoi colori erano presenti nei maggiori Derby del pianeta. Bob aveva un garage con 40 automobili, di cui: 15 Rolls Royce (10 d’epoca), 7 Bentley, 6 Ferrari, 1 Mercedes cabrio anni ‘70 bellissima (di Mercedes ne aveva solo una perchè era fiammingo e la Germania non gli era simpatica per ovvie ragioni), 1 Isotta Fraschini, 1 Pacard 1934 la più bella auto del mondo, 3 Cadillac d’epoca, ecc.ecc. Tutte le macchine uscivano una volta la settimana per 25 km poi venivano rifornite, lavate, anche i motori, e ricaricate le batterie. Erano tutte pronte per uscire perché quando Bob al mattino scendeva in garage decideva al momento con quale macchina andare in ufficio. Bob aveva 2 autisti un ingegnere meccanico e due aiuto meccanico. Bob era scapolo. Bob ha avuto sempre fidanzate bellissime. Bob era anche pianista. Quando scendeva in un Hotel prendeva la suite migliore e doveva avere il piano e un maestro tutti i pomeriggi per esercitarsi. Bob 2 volte all’anno ingaggiava famosi musicisti e incideva un CD dove faceva il solista, Bob aveva un guardaroba infinito con molti abiti intonati all’epoca delle sue macchine. Bob aveva una collezione di fucili da caccia fatti dai migliori artigiani. Bob era un belga fiammingo, Bob mi invitava nella sua casa 178 airplane called The Long Range. In this case yeasts settle at the bottom of the fermenter. This method is by far the most used. Bob had a panfilo always ready to set sail with 15 sailors. Bob had two stables of thoroughbreds, one in France and one in England, they were present in most maggior Derby’s on the planet. Bob had a garage of 40 cars, including 15 Rolls Royce (10 vintage), 7 Bentleys, 6 Ferraris, 1 beautiful 1970s Mercedes Cabriolet, (He had only one Mercedes because he was Flemish and he didn’t really get on with Germany for obvious reasons), 1 Isotta Fraschini, a Pacard 1934, the most beautiful car in the world, 3 vintage Cadillacs, etc. etc. All the cars were taken out once a week for a 25 km run and then were filled, washed, even the engines and batteries were checked. They were always ready to go out because he would decide in the morning when he went down to the garage, in which car he would go to the office in. Bob had two drivers, a mechanic engineer and two mechanic helpers. Bob was a bachelor. Bob always had beautiful girlfriends. Bob was also a pianist. When staying in a Hotel he would get the best room with a piano and a teacher he would practice every afternoon. Bob hired a famous musician and engaged in a Cd twice a year where he was a soloist. Bob had an infinite wardrobe full of clothes matching the colour of his cars. vicino a Bruges ed era molto felice quando gli preparavo il Negroni, il primo normale, il secondo con meno Gin e la parte di Vermouth tagliata con Martini Dry e Martini Rosso. Davanti ai suoi Negroni una volta gli ho chiesto cosa sarebbe successo fra 100 anni a tutto quello che aveva costruito. <<Ho già pensato a tutto, io non ho eredi ed è giusto che tutto questo finisca ai miei collaboratori. Sono stato bravo a sceglierli ma sono loro che hanno creato la fortuna, quindi diciamo che forse la loro quinta generazione, se saranno capaci, probabilmente si ricorderà ancora di me>>. Bob 4 anni fa ha fatto una delle sue solite crociere nei mari del nord, in buona compagnia come al solito, e ci ha lasciato mantenendo la sua promessa. Bob aveva 85 anni e tutti vissero felici e contenti. Permette mi presento: 7 doppi Bloody Mary please. Bob had a collection of hunting rifles made by the finest craftsmen. Bob was a Belgian Flemish, he invited me to his home near Bruges and was very happy when I prepared him, his Negroni the first was standard, the second with less Gin and the part of Vermouth swapped with Dry Martini and Martini Rosso. Once I asked him while he was drinking his Negroni. What would happen in a 100 years to all that he had built. <<I have already thought about everything. I have no heirs and it is right that all this will be given to my collaborators. I was good at choosing them, though it was them who had created their fortune, perhaps their 5th generation, if they will be able. Hopefully will still remember me>>. Four years ago Bob went on one of his usual cruises in the North Sea, in good company as usual. He left us keeping his promise. Bob was 85 years and we all lived happily ever after. Allow me to introduce myself: 7 double Bloody Mary please. Le cronache dicevano che si erano appena The chronicles wrote that they had just fallen innamorati sul set di Cleopatra, finito il film in love on the set of Cleopatra. Finished the si prendono un periodo di vacanza e dove film they took a holiday and where do they vanno? In un posto tranquillo lontano dai go? To a quiet place away from the paparazzi paparazzi dove nessuno può scovarli, al Beau where no one could not find them, at the Rivage Palace di Lausanne-Ouchy. Alle 11 Beau Rivage Palace in Lausanne-Ouchy. del mattino, avevo appena aperto il Bar, la At 11 am, I had just opened the bar as the coppia appare e vanno a sistemarsi sulla couple ppeared and went to sit on the veranda 179 veranda che guarda il lago. <<Could you make us two large Bloody Mary please?>>... <<easy with the spice but plenty of Vodka, thanks>>. Alle ore 14, dopo 7 doppi Bloody Mary ciascuno, Liz and Richard si alzano e attraversano tutta la hall senza la minima sbandata. Sarà solo l’inizio di una lunga serie “d’aperitivo lungo” al Beau Rivage e poi dopo, per molti anni, al Grand di Roma. Un amore turbolento fin dall’inizio, pare che lui fosse molto brusco e le baruffe erano all’ordine del giorno. Una sera all’aperitivo si presentano, lei aveva un enorme mazzo di rose rosse che appoggia sul tavolo accanto. Un Dry Vodka Martini per lei e lui un cocktail Champagne (con ciliegina, come si faceva una volta). Appena serviti lei, senza dire niente, si alza prende il mazzo di rose e incomincia a colpirlo sulla testa senza dire una parola mentre i boccioli schizzavano ovunque. Lui pone le sue mani a protezione del cocktail Champagne e aspetta la fine della sfuriata silenziosa. Lei si risiede e Richard <<Please make the lady one other Martini>>... << my drink is ok>>. Qualche anno dopo al Grand di Roma la storia continua ma questo è un altro capitolo. A proposito, lei era bellissima dal giro vita in su… 180 overlooking the lake. <<Could you make us two large Bloody Mary, please?>> ...<<easy with the spice but plenty of Vodka, thanks >>. At 2 pm, after 7 double Bloody Mary each, Liz and Richard get up and cross the hall without falling over. It was only to be the beginning of a series of “long aperitifs” at Beau Rivage and then after many years at the Grand in Rome. It was a turbulent love story from the beginning, it seemed that he was very abrupt and daily barneys were on the agenda. One evening they turn up for an aperitif, she had a huge bouquet of red roses that she had put on the table next to her. A dry Vodka Martini for her and him a Champagne cocktail (with a cherry as it used to be). As I had just served her, without saying anything she picks up the bouquet of roses and begins to hit him on the head without saying a word, while the buds splashed everywhere. He puts his hands on the glass to protect his Champagne cocktail, while waiting for the silent outburst to end. She sits down again and Richard says <<Please make the lady one more Martini>> ...<< my drink is ok >>. A few years later at the Grand in Rome the story continues but that is another story. By the way, she was beautiful from the waist upwards… Vediamo chi viene dopocena Let’s see who comes after dinner Negli ultimi tre lustri sono cambiate molto le The habits and ways of drinking cocktails have abitudini e modalità dei consumi dei cocktail. changed a lot in the last fifteen years. In fact Di fatto abbiamo registrato una fuga dalle we have beneficially experienced deregulation. regole alquanto benefica. Now we can say that you drink what you Si può dire che ora si beve quello che si vuole want, when you want, and how you want, quando si vuole e come si vuole, ed io, con and I, with great joy, I can finally order my grande gaudio, posso finalmente ordinare le bubbles on the rocks (without having to hide mie bollicine on the rock senza dovermi from owls ready to peck me when I am not nascondere dai gufi pronti a beccarti alle looking), after all I do as I did in the ‘70s spalle, dopo tutto lo faccio dagli anni ‘70 like many of my clients, especially during come molti miei clienti soprattutto d’estate. the summer. Poi l’anno scorso la notizia: “in costa azzurra Then last year the news “in the French Riviera si beve Champagne nel ballon con ghiaccio, you drink Champagne in a balloon glass si chiama “La Piscine”. with ice it is called “La Piscine”. Siamo un po’ in ritardo ragazzi... We are a bit late guys... 181 Il bicchiere della staffa Quello della staffa, di solito, è l’ultimo bicchiere prima di rincasare da una bevuta al Bar con gli amici. Nell’ottocento i signori inglesi quando rientravano dalle locande si facevano l’ultimo bicchierino mentre avevano un piede nella staffa del loro cavallo e l’altro ancora a terra. La Vodka Imperiale Per gli amici più intimi era Corradino, per me e molti altri Il Conte, qualche volta anche il Signor Conte. Titolo ambiguo derivato da secoli di sottomissioni ai rituali aristocratici forse per apparire più servili. Infatti o sei un Signore oppure un Conte. Un Conte può essere anche un Signore il che nobilita ancora di più il suo titolo, ma Signor Conte proprio no. A capo di una delle industrie “cosiddette strategiche”, vale a dire che non puoi venderla se non a Finmeccanica, arrivava tutti i martedì e ripartiva il venerdì. Il suo gruppo, diciamo la sua famiglia, era composta da lui, Il Conte, Francesca la sua compagna, bella come la venere del Botticelli, poi divenuta sua moglie, il segretario, il maggiordomo detto anche Butler, il primo pilota ungherese, il secondo pilota tedesco, la hostess italiana e due Basset Honds enormi. La cosa è andata avanti per una ventina d’anni e a sera dopo cena un piccolo rituale li faceva incontrare al Bar dove si davano le ultime 182 On the road One for the road, usually means the last drink before returning home from a few drinks at the bar with friends. In the nineteenth century English gentlemen, when returning from taverns would get their last drink, with one foot in the stirrup of their horse and the other still on the ground. The Imperial Vodka For his close friends he was Corradino, for me and many others he was The Count, sometimes Lord Count. An ambiguous title derived from centuries of obedient aristocratic rituals, perhaps to appear more servile. The fact is that you’re a Lord or a Count. A Count can also be a Lord which ennobles his title even further, but never Lord Count. He was the head of one of the “so-called strategic” industries, right to say, you cannot sell it unless it’s to Finmeccanica, they came every Tuesday and left every Friday. His group, or let’s say his family, were made up of him, The Count, Francesca his companion, who was as beautiful as Botticelli’s Venus, then later she became his wife, then the secretary, the butler, the first Hungarian pilot, the second German pilot, an Italian hostess and two huge Basset Hounds. They had been going for about twenty years, and every evening after dinner, as a ritual they would meet at the bar, where they would discuss the final instructions for the disposizioni per l’indomani davanti al bicchiere next day, while having a drink on the road della staffa, dove ogni tanto irrompeva anche and every now and then a chamomile. qualche camomilla. He was a man of great depth he had Uomo di grande spessore, Il Conte aveva considerable bon viveur skills. During the notevoli doti di bon viveur. Nei periodi winter months when we had less work, invernali quando non c’era molto lavoro si he would sit at the bar and start off our metteva seduto al Bar e dava inizio ai nostri creative moments. momenti creativi. During one of these times he said <<take a Durante uno di questi disse: <<Prendiamo big pitcher, we are going to do something una grande caraffa, perche dobbiamo fare very flashy, we’ll add some colourful and qualcosa di molto appariscente, mettiamoci edible ingredients and pour some liqueurs delle cose colorate e commestibili e versiamoci or spirits over the top, then we’ll leave it to sopra dei liquori o distillati, lasciamo marinate and see what happens >>. marinare il tutto e vediamo cosa succede>>. So after a night marinating in the fridge, the Quindi una notte in frigo per marinare, next morning we put it in the freezer at 18° l’indomani mattina in freezer a 18° sotto zero degrees below zero until the evening, when fino alla sera quando arrivava il momento it was time for tasting. degli assaggi. After many different attempts we had reached Dopo molti tentativi siamo arrivati a un a remarkable result, we had “created” The risultato assai notevole: abbiamo “creato” la Imperial Vodka. I put “created” in quotation Vodka Imperiale. marks as a warning for the “super creative” Metto il “creato” fra virgolette a monito per i who don’t seem to mind taking the credit. “super creativi” che irrompono a gamba tesa After two decades of success in the Grand nel nostro mestiere senza pudore. Hotel Bar, you can still find, The Imperial Dopo un ventennio di successi al Bar del Vodka has been seen in many other Bars Grand Hotel, dove ancora la si può trovare, especially in the USA under different la Vodka Imperiale è stata vista in moltissimi names, usually names of people that, as altri Bar soprattutto in USA con nomi diversi, far as I could ascertain, belonged to people di solito nomi di persone che, per quanto ho who had passed through Rome. potuto appurare, appartenevano tutti a gente The funny thing is that in the nineties I was che era passata per Roma. in a TV show together with two Russian La cosa divertente è che negli anni novanta professors of literature, one was mother mi sono trovato in una trasmissione TV tongue and the other was Italian. insieme a due professoresse di letteratura Among the old photographs about the 183 russa, una di madre lingua e una italiana.Tra le fotografie d’epoca sui rituali dei ricevimenti dell’aristocrazia russa pre-rivoluzione, ogni tanto apparivano dei tavoli pieni di enormi caraffe dal contenuto indecifrabile. Alla mia domanda di cosa fossero la risposta fu questa: <<Ogni Palazzo e la famiglia che lo abitava custodiva piccoli segreti su come aromatizzare la Vodka e ogni caraffa conteneva Vodka con sapori diversi tipo spezie, verdure e cetrioli, bacche e frutta fresca>>. Questo spiega le mie virgolette sui creativi. E noi che credevamo di avere creato chissà che. Mi sarebbe piaciuto dirlo anche al Conte ma lui non c’era più. La ricetta: in una grande caraffa (circa 3 lt.) di vetro resistente che possa entrare nel tuo freezer metti: 1 mela rossa, 1 pera, 1 arancia, 1 pompelmo tagliati a metà con la buccia; 2 tranci d’ananas sbucciato, 2 kiwi sbucciati non troppo maturi tagliati a metà, 4 fragoloni non toppo maturi ma belli rossi, 3 albicocche tagliate a metà, piccoli grappoli di uva bianca e rossa intera, un paio di spicchi di mango con buccia e chiudere in alto con uva, prugna, fragola e mango. Lascia che la frutta esca dal collo della caraffa per l’effetto scenico e ricorda di inserirela con le bucce rivolte verso l’esterno creando i colori a tuo piacimento. Una volta completata la caraffa versaci sopra lentamente 40 Ml di Maraschino, lascia riposare in frigo per un paio d’ore poi riempi 184 rituals of pre receptions of the Russian revolution, now and then appeared some tables with huge jugs filled to the top, with incomprehensible contents. When I asked, what they were this was the answer. <<Every family in each building, guarded their own secrets on how to aromatise their jugs containing Vodka, each jag had Vodka in it but with different types of flavours, spices, vegetables, cucumbers, and fresh fruit>>. This explains my quotation marks about creative, and we thought we had created who knows what. I would have liked to tell the Count as well, but he was gone. The Recipe: In a large pitcher (about 3 litres) that you can fit into your freezer add 1 red apple, 1 pear, 1 orange and 1 grapefruit cut them in half and leave the peel on, 2 slices of peeled pineapple, 2 peeled but not too ripe kiwis cut in half, 4 nice red not too mature strawberries, 3 apricots cut in half, small clusters of white and red grapes without slicing them, a couple of mango slices with the peel and top it off with grapes, plums, strawberries and mango. Let the fruit come out of the top of the jug for a scenic effect and remember to add the fruit with their skins on facing outwards creating the colours you like. Once you have completed your pitcher, pour slowly 40 ml of Maraschino over the top and let it rest in the fridge for a couple con la tua Vodka preferita e rimetti in frigo a marinare per 5 o 6 ore. Dopo sposta la caraffa nel freezer per tutta la notte ad una temperatura compresa tra i meno 18° ed i meno 21°. L’indomani, ma anche dopo 4 o 5 giorni, la puoi usare. Importante è prenderla dal freezer solo al momento di servirla nelle piccole coppe. Lascia la caraffa in vista ma non permettere di spiluccare la frutta pena il devastamento e l‘imbarbarimento dei commensali. Fai rispettare le regole della casa, le tue regole! Suggerimenti: la Vodka Imperiale deve rimanere bianca e trasparente, quindi evitare frutti di bosco o altri che possano colorarla. Non usare il melone e le banane per il loro sapore dominante e ovviamente lava la frutta che usi. Una volta fuori dal freezer ha una tenuta di circa 20 minuti poi va riposta nel freezer. Finita la Vodka si butta la frutta e se ne fa una nuova oppure fanne subito due tanto una volta nel freezer a meno 18 dura anche una settimana.. of hours, then fill it with your favorite Vodka and put it back into the fridge to marinate for 5 to 6 hours. Afterwards put it in the freezer at minus 18° making sure it’s no more than minus 21° and leave it throughout the night. The next day you can use it and even up to 4 or 5 days, the important thing is to only take it from the freezer when you want to serve it. Leave the jug in sight so that the customers can see it, but do not allow them to nibble at the fruit. Enforce the house rules. Your rules! Tips: The Imperial Vodka must remain white and transparent so avoid berries or other ingredients that could colour it. Do not use melon and bananas because of their dominant flavours and obviously remember to wash the fruits first. It can stay out of the freezer only for an estimated 20 minutes. Once the Vodka is finished throw away the fruit and make another, or you could make a couple, once they’re in a freezer at minus 18° it can last a week.. 185 Capri di luglio e una serata speciale Quando sei chiamato a gestire il Bar di una festa privata devi sempre avere qualche asso nella manica tanto prima o poi arriva qualcuno che ti dice: <<Ci faccia una sorpresa>>. Mentre mi trovavo per lavoro al Grand Hotel Quisisana la proprietà si stava apprestando a celebrare il compleanno della Signora Laura. Mi chiedono se gentilmente avrei potuto trattenermi un giorno in più e occuparmi del Bar dall’inizio alla fine, cosa che accolsi con molto piacere per la qualità degli ospiti e poi c’era anche Alessio per il quale ho una grande simpatia. Quando c’è una festa Alessio non manca mai. Il suo ruolo è fondamentale in queste occasioni, conosce tutti e oltre a fare l’ospite Alessio si occupa della regia dell’evento, scenografia, allestimenti, le sete, i fiori e le candele. Quando si aggira prima dell’evento sembra che abbia la bacchetta magica, dove tocca sboccia qualcosa di bello. Il luogo è la villa a fianco del Quisisana di proprietà della famiglia, il Bar viene aperto da Alessio con due Martini con l’ostrica uno dietro l’altro. Li conosceva già perché era presente anche all’altra festa nella villa dell’Ingegner Angelo ad Astroni dove ho inaugurato qualche anno prima la lunga serie degli Oyster Martini. L’aperitivo è lungo e con quel caldo i Martini lasciano il segno, poi arriva la cena e i vini bianchi gelati che danno ancora un altro contributo all’abbiocco. 186 Capri in July it’s a special evening. When you are called to manage the Bar at a private party you must always have a few tricks up your sleeve, sooner or later you’ll serve someone who says <<surprise us>>. While I was working at the Grand Hotel Quisisana, the owner was preparing Mrs. Laura’s birthday party. I kindly asked if I could stay an extra day and take care of the Bar from the beginning to the end, something that I welcomed with great pleasure for the quality of the guests and then there was Alessio for whom I have great sympathy. When there is a party Alessio never fails to show up. His role is essential, he knows everyone and in addition to greeting the guests, Alessio deals with it by directing the event, set design, equipment, materials, flowers and candles, he seemed to always have a magic wand, he’d touch something and it blossomed beautifully. The event was held at the villa next to the Quisisana, owned by the family, Alessio opened up the bar with two martinis with oysters, one after the other. Alessio was also present at another party at engineer Angelo’s villa at Astronis, so he already knew about the long series of Oyster Martini, that I had done a few years ago. The aperitif takes time and when it’s hot, Martini leaves a sign, then it’s time for dinner and iced cold white wines give yet another contribution to the drowsiness. Verso le undici si fa sentire la stanchezza e si vede. Si accendono i Cohiba, i Montecristo e i Davidoff. Sbarazzo tutto e tiro fuori nuovi bicchieri rock. Dico nuovi perché non li avevo usati all’aperitivo e anche questo è un dettaglio importante per sorprendere gli ospiti. Sei bottiglie di super Rye, quello vero che ti fa sentire il sapore dell’America on the road, quello di Kerouac, quello che sa di catrame, insomma roba seria. La mia bottiglia di Peychaud e la bottiglia di Assenzio. All’improvviso mi trovo davanti a duecento anni di storia dei cocktail. Sto per preparare il mio preferito: il Sazerac, nella versione che piace a me, quella dei due bicchieri on the rocks e gli zampilli dell’Assenzio. Faccio un cenno ad Alessio oramai sdraiato sui divani con gli altri che capisce al volo. Prende sottobraccio due ospiti muniti di sigari Avana, uno in bocca gli altri a mo’ di cartucciera nel taschino delle loro giacche bianche di lino e seta. Due parole, per annunciare il bicchiere della staffa poi li rendo partecipi della preparazione dei tre Sazerac e mentre mi regalano due super Avana in un attimo la serata riparte fino alle tre del mattino. Il mio Sazerac At about eleven o’clock you start to feel tired and you can see it. It’s time for Cohiba, Montecristo and Davidoff. I quickly clear up everything and take out some new rock glasses. I say new because I didn’t use them during the aperitif, this is also an important detail to surprise guests. 6 bottles of super Rye, the original one that makes you feel the taste of America on the road, a bottle of Kerouac, kind of like tar, serious stuff. A bottle of my Peychaud and one of Absinthe. Suddenly I find myself in front of two hundred years of cocktail history. I’m about to prepare my favourite, The Sazerac, in the version that I like, which is two glasses on the rocks and spurts of Absinthe. I catch Alessio attention, by now lying on the sofa with the others, he understands straight away. It takes two guests by their arms with Havana cigars, one in the mouth the others in a sort of cartridge belt in the pocket of their white linen and silk jackets. To start off, I get them involved in helping me prepare three Sazeracs, they offer me two super Havanas and the night recommences until three am. My Sazerac Due bicchieri rock colmi di ghiaccio per Two rock glasses, filled with ice to cool raffreddarli. Prendine uno e svuotalo poi them. Get one, empty it and throw in a little lanciaci dentro un po’ di Assenzio, fai come Absinthe, do it as you wish but it must look 187 vuoi ma deve sembrare un copioso zampillo, fai roteare il bicchiere per bagnare l’interno con l’Assenzio poi svuotalo dall’eccesso. Puoi riutilizzarlo per i successivi. Prendi il secondo bicchiere togli l’acqua che si è formata e rinforza il ghiaccio. Versa on the rocks 1 dash di sciroppo di zucchero, 1 dash di Peychaud, 50 Ml Rye Whiskey, mescola e svuotalo nel bicchiere preparato con l’Assenzio, aggiungi una larga e lunga scorza di limone. Ne bevve uno anche James nel film Live and Let Die. like a copious amount, turn the glass in a circular movement to wet it inside with Absinthe, then empty the excess. You can reuse it for the next ones. Get the second glass, take away the excess water and add fresh ice. Pour over the rocks, 1 dash of sugar syrup, 1 dash of Peychaud, 5 cl of Rye Whiskey, mix it and then empty the contents into the glass prepared with Absinthe, add a long and wide piece of lemon peel. James has also drank one too, in Live and Let Die. Per il bicchiere della staffa va bene anche il verde... anzi. Even green is fine to have in a ‘on the road’ drink. Poco prima della fine di un pranzo di una ventina di persone Ascanio, l’unico Conte di sangue Blu che io ricordi, mi annuncia l’arrivo dei suoi ospiti con la famosa frase <<Dopo cena caffè e liquori al bar per tutti>>. Una rapida occhiata a chi c’era per capire, vista l’età media, che pochissimi avrebbero preso caffè e tanto meno i liquori ma che dovevo prepararmi a una lunga serie d’infusioni trasversali del tipo Tiglio e Menta, Verbena e Camomilla. Per evitare il peggio si doveva prendere l’iniziativa. Memore dei vecchi tempi quando quel tipo di ospiti erano molto più giovani mi sono ricordato che dopocena era molto gradita “La Crème De Menthe Frappè”. Un rapido controllo al mio stock, ne avevo tre bottiglie quindi vado tranquillo e, forse 188 ne berranno uno a testa se va bene. Si provvede al ghiaccio pilée e ai bicchieri da vino tipo ballon e come arrivano si riempiono i ballon col pilée e si versa la menta, una cannuccia e via. La grande palla di color smeraldo fa il suo effetto. Tutti ringraziano Ascanio per l’idea e io mi salvo da piattini, tazzine e tanta acqua calda. A proposito le tre bottiglie non sono bastate. well, they would drink one per each. I prepare myself plenty of shaved ice and balloon shaped wine glasses, as they arrive I fill the glasses with shaved ice, pour in the mint add a straw and it’s ready to go. The big emerald coloured ball had its effect. Everybody was grateful for the idea, and I saved on cups, saucers and hot water. By the way, three bottles were not enough. ML Fine ML The end Just before the end of a lunch of around twenty people, Ascanio the only Count that has Blue blood that I recall, announces the arrival of his guests at the bar with a famous phrase <<After dinner Coffee and liqueurs at the bar for everyone>>. I took a quick glance at who was there given the average age, I understood that few would have coffee, let alone Liqueurs. Instead I would have to prepare myself for a long series of crossed infusions, with things like Lime and Mint, Verbena and Chamomile. To avoid the worst I had to use my initiative. So being mindful of the olden days, I remembered, that “The Creme De Menthe frappe” was a popular after dinner drink at their time. A quick check on my stock, I had three bottles, I could relax, if all went 189 COCKTAILS [ RECIPES ] 190 191 CLASSIC AMERICANO 30 ML BITTER 3O ML ITALIAN VERMOUTH CLUB SODA ON TOP MAI TAI [ 1944 ] 30 ML MARTINIQUE RUM 20 ML AGED JAMAICAN RUM 15 ML ORANGE CURAÇAO 5 ML ORGEAT SYRUP 5 ML SIMPLE SYRUP 30 ML FRESH LIME JUICE Tecnica: Build Preparazione: Inserire tutti gli ingredienti direttamente in un bicchiere da old fashioned colmo di ghiaccio e mescolare dolcemente, aggiungere una spruzzata di soda. / Put all the ingredients directly in an old-fashioned glass full of ice and mix gently, add a splash of soda water. Decorazione: una buccia di limone privata della parte bianca. / Garnish with lemon peel Tecnica: Shake Preparazione: Shakerare e filtrare in un bicchiere da doppio old fashioned colmo di ghiaccio. / Shake and strain into a double old-fashioned glass full of ice. Decorazione: foglie di menta e conchiglia di lime. / Garnish with mint leaves and lime shell. DAIQUIRI MANHATTAN 50 ML CUBAN RUM 25 ML FRESH LIME JUICE 15 ML SIMPLE SYRUP 60 ML RYE WHISKEY 30 ML ITALIAN VERMOUTH 1 DASH ANGOSTURA 1 DASH MARASCHINO Tecnica: Shake / Strain Preparazione: Inserire tutti gli ingredienti direttamente in un Shaker, aggiungere il ghiaccio, shakerare e filtrare con lo Strainer in una coppetta da cocktail ben fredda. / Put all the ingredients directly into a shaker, add ice and shake. Filter using a strainer into a well chilled cocktail glass. Tecnica: Stir Preparazione: Usare un Mixing glass ben freddo e mescolare con un bar spoon. Filtrare poi, con uno strainer, in una coppetta da cocktail ghiacciata. / Use a chilled Mixing glass and mix with a bar spoon. FIlter using a strainer and pour into a well chilled cocktail glass. Decorazione: scorza di arancia privata della parte bianca. / Garnish with orange peel. 192 193 MARGARITA MARTINEZ 50 ML TEQUILA 30 ML COINTREAU 20 ML FRESH LIME JUICE 60 ML ITALIAN VERMOUTH 30 ML GIN 1 DASH ORANGE BITTER 1 DASH MARASCHINO Tecnica: Shake and Strain Preparazione: Inserire tutti gli ingredienti direttamente in un Shaker, aggiungere il ghiaccio, shakerare e filtrare con lo strainer in una coppetta da cocktail ben fredda. / Put all the ingredients directly into a shaker, add ice and shake. Strain into a well chilled cocktail glass. Decorazione: Usa una coppetta da cocktail con una mezza bordatura di sale. / Use a cocktail glass half-rimmed with salt. Tecnica: Stir Preparazione: Usare un Mixing glass colmo di ghiaccio e mescolare con un bar spoon. MARTINI MILANO TORINO 30 ML DRY VERMOUTH 60 ML GIN 1 DASH ORANGE BITTER 45 ML BITTER 45 ML ITALIAN VERMOUTH Tecnica: Stir Preparazione: Usare un Mixing glass colmo di ghiaccio e mescolare con un bar spoon. Filtrare poi, con uno strainer, in una coppetta cocktail ben fredda. / Use a Mixing glass full of ice and mix with a bar spoon. Pour using a strainer into a well chilled cocktail glass. Decorazione: una buccia di limone privata della parte bianca o oliva a discrezione del nostro cliente. / Garnish with lemon peel or an olive at clients discretion. Tecnica: Stir Preparazione: Usare un Mixing glass colmo di ghiaccio e mescolare con un bar spoon. Filtrare poi, con uno strainer, in una coppetta cocktail ben fredda. / Use a Mixing glass full of ice and mix with a bar spoon. Pour using a strainer into a well chilled cocktail glass. Decorazione: una buccia di limone privata della parte bianca. / Garnish with lemon peel. 194 Filtrare poi, con uno strainer, in una coppetta da cocktail ben fredda. / Use a Mixing glass full of ice and mix with a bar spoon. Pour using a strainer into a well chilled cocktail glass. Decorazione: una buccia di limone privata della parte bianca. / Garnish with lemon peel. 195 MOSKOW MULE OLD FASHIONED 60 ML VODKA 25 ML LIME JUICE GINGER BEER ON TOP 1 SUGAR CUBE 2 DASHES BITTER 60 ML BOURBON OR RYE WHISKY 10 ML WATER Tecnica: Build Preparazione: Inserire tutti gli ingredienti direttamente in un tumbler alto colmo di ghiaccio e mescolare dolcemente, aggiungere una spruzzata di ginger beer. / Put all the ingredients directly into a high tumbler glass full of ice and mix gently, add a splash of ginger beer. Decorazione: conchiglia di lime e rametto di menta. / Garnish with a lime shell and mint leaves. Tecnica: Stir / Build Preparazione: Saturare un cubetto di zucchero con due gocce di bitter in un bicchiere old fashioned, aggiungere l’acuqa necessaria per sciogliere la zolletta aiutandoci con un pestello. Riempire il bicchiere di ghiaccio a cubi e di Whisky. “Slow play”. / Saturate a cube of sugar with a drop of bitter in an old-fashioned glass, add enough water to dissolve the sugar cube by helping yourself with a muddler. Fill the glass with ice cubes and add Whisky. “Slow play”. Decorazione: Buccia d’arancia o di limone privata della parte bianca. / Garnish with orange or lemon peel. NEGRONI TOM COLLINS 40 ML GIN 30 ML BITTER 30 ML ITALIAN VERMOUTH 60 ML OLD TOM GIN 25 ML LEMON JUICE 15 ML SIMPLE SYRUP CLUB SODA ON TOP Tecnica: Build Preparazione: Inserire tutti gli ingredienti direttamente in un bicchiere old fashioned colmo di ghiaccio e mescolare dolcemente. / Put all the ingredients directly into an old-fashioned glass filled with ice and stir gently. Decorazione: Buccia d’arancia o di limone privata della parte bianca. / Garnish with orange or lemon peel. Tecnica: Build Preparazione: Inserire tutti gli ingredienti direttamente in un tumbler alto colmo di ghiaccio e mescolare dolcemente, aggiungere una spruzzata di soda. / Put all the ingredients directly in a high tumbler glass filled with ice and mix gently, add a splash of soda water. Decorazione: una buccia di limone privata della parte bianca. Garnish with lemon peel. 196 197 SIGNATURE ACQUA GYN 60 ML AGED RESERVE 30 ML DRAMBUIE 2 DASHES SEXY BITTER Tecnica: Build Preparazione: Inserire tutti gli ingredienti direttamente in un bicchiere da old fashioned colmo di ghiaccio e mescolare dolcemente. /Put all the ingredients directly in an old-fashioned glass filled with ice and mix gently. Decorazione: una buccia di limone privata della parte bianca. / Garnish with lemon peel. AMERICANOTTO 40 ML ITALIAN VERMOUTH 40 ML BITTER 2 DASHES BERGAMOT BITTER CHINOTTO ON TOP Tecnica: Build Preparazione: Inserire tutti gli ingredienti direttamente in un bicchiere da old fashioned colmo di ghiaccio e mescolare dolcemente, aggiungere una spruzzata di chinotto. / Mix the ingredients directly in an old-fashioned glass filled with ice-cubes, add a splash of chinotto. Decorazione: una buccia di limone privata della parte bianca. / Garnish with lemon peel. ALEXEY 50 ML POLUGAR RYE 20 ML LEMON JUICE 15 ML AGAVE SYRUP 10 ML EGG WHITE 1 DASH BITTER Tecnica: Shake Preparazione: Shakerare e filtrare in un bicchiere da cocktail ben freddo colmo di ghiaccio. / Shake and strain into a well chilled cocktail glass full of ice. Decorazione: fava di Tonka grattugiata. / Garnish with a grated Tonka bean. N.B. tutti i cocktails dove è presente dell’albume vanno shakerati prima senza e poi con ghiaccio per permettere all’albume di sciogliersi al fine di ottenere la consistenza desiderata. / All the cocktails that have egg white have to be shaken before without ice and then with, so that the egg white dissolves to obtain the desired consistency. 198 BOBBY’S MARGARITA 60 ML DUTCH GIN 15 ML AGAVE SYRUP 30 ML GRAPEFRUIT JUICE Tecnica: Shake Preparazione: Versare tutti gli ingredienti all’interno di uno shaker colmo di ghiaccio, filtrare con uno strainer all’interno di una coppetta da cocktail ben fredda. / Pour all ingredients in a shaker filled with ice, filter with a strainer into a chilled cocktail glass. Decorazione: una rondella di lime disidratato. / A slice of dehydrated lime. 199 BOSS MARTINI COLUMBIA ROAD 60 ML DRY GIN 10 ML FRENCH VERMOUTH 20 ML ITALIAN VERMOUTH ORANGE BITTER 50 ML DRY GIN 15 ML CHAMOMILE SYRUP 20 ML LEMON JUICE 10 ML GRAPEFRUIT JUICE 2 DASHES LAVENDER BITTER CLUB SODA Tecnica: Stir Preparazione: Usare un Mixing glass colmo di ghiaccio e mescolare con un bar spoon. Filtrare con uno strainer in una coppetta da cocktail ben fredda. / Use a Mixing glass full of ice and mix with a bar spoon. Filter with a strainer into a well chilled cocktail glass. Decorazione: una buccia di limone privata della parte bianca o oliva a discrezione del nostro cliente. / Garnish with lemon peel or an olive at our clients discretion. Tecnica: Shake Preparazione: Versare tutti gli ingredienti all’interno di uno shaker colmo di ghiaccio, filtrare con uno strainer all’interno di una coppetta da cocktail ben fredda. / Pour all the ingredients into a shaker full of ice, filter with a strainer into a well chilled cocktail glass. Decorazione: un rametto di menta, una buccia di limone e di fiori di camomilla essiccatti. / Garnish with a sprig of mint, lemon peel and camomile flowers. CAMARILLO BRILLO DIABLO ROJO 45 ML ESPADIN MEZCAL 45 ML APEROL 20 ML LEMON JUICE 10 ML SIMPLE SYRUP CLUB SODA ON TOP 50 ML TEQUILA BLANCO 15 ML APRICOT BRANDY 10 ML WILDBERRY SYRUP 25 ML LIME JUICE TOP GINGER BEER Tecnica: Shake Preparazione: versare tutti gli ingredienti all’interno di uno shaker colmo di ghiaccio, filtrare con uno strainer all’interno di un barattolo da conserva da 300 ML. / Pour all the ingredients into a shaker full of ice, filter with a strainer into a jar for preserves (size 300ml). Decorazione: un rametto di menta e rondella di lime disidratato. / Garnish with a sprig of mint and a dehydrated slice of lime. Tecnica: Build Preparazione: Inserire tutti gli ingredienti direttamente in un bicchiere da long drink colmo di ghiaccio e mescolare dolcemente, aggiungere una spruzzata di ginger beer. / Put all the ingredients directly in a long drink glass filled with ice-cubes and mix gently, add a splash of ginger beer. Decorazione: uno spiedino di frutti di bosco e zucchero a velo . / Garnish with a skewer of berries and powder sugar. 201 200 EL HOMBRE ARANA GUNS OF BRIXTON 60 ML ESPADIN MEZCAL 15 ML RABARBARO ZUCCA 2 DUSHES BITTER 5 ML AGAVE SYRUP 3/4 MINT LEAVES 10 ML CLUB SODA 60 ML SINGLE MALT ISLAY SCOTCH WHISKY 15 ML CINNAMON SYRUP 10 ML LAPSANG SOUCHONG 15 ML ORANGE JUICE 15 ML LIME JUICE Preparazione: Inserire tutti gli ingredienti direttamente in un bicchiere old fashioned colmo di ghiaccio e mescolare dolcemente. / Pour all ingredients directly into an old-fashioned glass filled with ice and stir gently. Decorazione: rametto di menta e buccia di limone privata della parte bianca. / Garnish with a mint sprig and lemon peel. Tecnica: Shake Preparazione: Versare tutti gli ingredienti all’interno di uno shaker colmo di ghiaccio, filtrare con uno strainer all’interno di un double old fashioned ben freddo. / Put all the ingredients into a shaker full of ice, filter with a strainer into a double old-fashioned glass well chilled. Decorazione: stecca di cannella. / Garnish with a cinnamon stick. FRENI MASH KAWASAKI 60 ML DI FRENI MIX #1 30 ML PINEAPPLE PUREE 20 ML LEMON JUICE 10 ML LIME JUICE 3 TEASPOON SUGAR 50 ML JAPAN WHISKY 15 ML LIME JUICE 20 ML GRAPEFRUIT JUICE 30 ML FRENI MIX #3 MINT LEAVES Tecnica: Swizzle Preparazione: Versare tutti gli ingredienti all’interno di una Tiki Mug, aggiungere poco a poco del ghiaccio tritato e con l’aiuto di uno Swizzle Stick miscelare bene fino ad ottenere il raffreddamento e la diluizione desiderati. / Pour all the ingredients into a Tiki Mug, add a bit at a time some crushed ice and with the help of a swizzle stick mix well until you obtain the right coolness and dilution that you desire. Decorazione: fettina d’ananas e zucchero a velo. / Garnish with a slice of pineapple and powder sugar. 202 Tecnica: Swizzle Preparazione: Versare tutti gli ingredienti all’interno di una Tiki Mug, aggiungere poco a poco del ghiaccio tritato e con l’aiuto di uno Swizzle Stick miscelare bene fino ad ottenere il raffreddamento e la diluizione desiderata. / Pour all the ingredients into a Tiki Mug, add a bit at a time some crushed ice and with the help of a swizzle stick mix well until you obtain the desired cooling and dilution. Decorazione: un rametto di menta. / Garnish with a sprig of mint Tecnica: Build 203 LA PASSIONE DI CRISTIAN NOUSSEYBA 50 ML VODKA 15 ML ELDERFLOWER LIQUEUR 30 ML LEMON JUICE 10 ML STRAWBERRY PUREE 1/2 FRESH PASSION FRUIT 5 ML SIMPLE SYRUP 60 ML BOURBON 25 ML LEMON JUICE 15 ML CHAMOMILE SYRUP 10 ML EGG WHITE Tecnica: Shake Versare tutti gli ingredienti all’interno di uno shaker colmo di ghiaccio, filtrare con uno strainer all’interno di un barattolo da conserva da 300 ML. / Pour all the ingredients into a shaker full of ice, filter with a strainer into a jar for preserves (size 300ml). Decorazione: conchiglia di ghiaccio, rametto di menta, spicchio di passion fruit e zucchero a velo. / Garnish with a shell of ice, twig of mint, a segment of passion fruit and powder sugar. Tecnica: Shake Tecnica:Shakerare e filtrare in un bicchiere da cocktail ben freddo colmo di ghiaccio. / Shake and strain into a well chilled cocktail glass full of ice. Decorazione: fava di Tonka grattugiata. / Garnish with a grated Tonka bean. N.B. tutti i cocktails dove è presente dell’albume vanno shakerati prima senza e poi con ghiaccio per permettere all’albume di sciogliersi al fine di ottenere la consistenza desiderata. / All the cocktails that have egg white have to be shaken before without ice and then with, so that the egg white dissolves to obtain the desired consistency. MEZCAL MEZCAL SOUR SOUR OSCAR WHITE 60 ML ESPADIN MEZCAL 20 ML BERGAMOT LIQUEUR 15 ML CHAMOMILE SYRUP 10 ML EGG WHITE 25 ML LEMON JUICE 60 ML EAST GIN 30 ML WHITE VERMOUTH 1 TEASPOON ELDERFLOWER LIQUEUR 2 DASHES LAVENDER BITTER Tecnica: Shake Preparazione: Shakerare e filtrare in un bicchiere da cocktail ben freddo colmo di ghiaccio. / Shake and strain into a well chilled cocktail glass full of ice. Decorazione: buccia di limone privata del bianco. / Garnish with lemon peel. 204 Tecnica: Stir Usare un Mixing glass colmo di ghiaccio e mescolare con un bar spoon. Filtrare poi, con uno strainer, in una coppetta cocktail ben fredda. Use a Mixing glass full of ice and mix with a barspoon. Filter with a strainer, into a well chilled cocktail glass. Decorazione: una buccia di limone privata della parte bianca. / Garnish with lemon peel. 205 PANKOW RAMONES FIZZ 20 ML POLUGAR RYE 30 ML JENEVER 20 ML ITALIAN VERMOUTH 10 ML CHERRY LIQUEUR 60 ML SCOTCH BLENDED WHISKY 15 ML ORANGE CURAÇAO 10 ML VANILLA SYRUP 2 DASHES BITTER 10 ML EGG WHITE 25 ML LEMON JUICE CLUB SODA ON TOP Tecnica: Build Preparazione: Inserire tutti gli ingredienti direttamente in un bicchiere old fashioned colmo di ghiaccio e mescolare dolcemente. Put all the ingredients directly into an old-fashioned glass filled with ice and stir gently. Decorazione: buccia di arancia privata della parte bianca. / Garnish with lemon peel. Tecnica: Shake Preparazione: Versare tutti gli ingredienti all’interno di uno shaker colmo di ghiaccio, filtrare con uno strainer all’interno di un bicchiere da Collins ben freddo. / Pour all the ingredients into a shaker full of ice, filter with a strainer into a well chilled Collins glass. Decorazione: buccia di limone privata della parte bianca/ Lemon peel. N.B. tutti i cocktails dove è presente dell’albume vanno shakerati prima senza e poi con ghiaccio per permettere all’albume di sciogliersi al fine di ottenere la consistenza desiderata. / All the cocktails that have egg white have to be shaken before without ice and then with, so that the egg white dissolves to obtain the desired consistency. PARAISO DE TLALOC TEMPUS FUGIT 50 ML ESPADIN MEZCAL 15 ML RABARBARO ZUCCA 1 DASH SEXY BITTER 1 TEASPOON PINO MUGO LIQUEUR 60 ML ESPADIN MEZCAL 30 ML KINA AVION D’OR 2 DASHES BITTER Tecnica: Build Preparazione: Inserire tutti gli ingredienti direttamente in un bicchiere old fashioned colmo di ghiaccio e mescolare dolcemente. / Put all the ingredients directly into an old-fashioned glass filled with ice and stir gently. Decorazione: buccia di arancia privata della parte bianca. / Garnish with lemon peel. Tecnica: Stir Preparazione: Usare un Mixing glass colmo di ghiaccio e mescolare con un bar spoon. Filtrare poi, con uno Strainer, in una coppetta cocktail ben fredda. / Use a Mixing glass filled with ice and mix with a barspoon. Pour using a strainer into a well chilled cocktail glass. Decorazione: una buccia di limone privata della parte bianca. / Garnish with lemon peel. 206 207 TIKI A ROTTA DI COLLINS WAKALUE’ 50 ML COCONUT GIN 15 ML ORANGE CURAÇAO 15 ML GRAPEFRUIT JUICE 15 ML LEMON JUICE 15 ML SIMPLE SYRUP CLUB SODA ON TOP 40 ML CUBAN RUM 20 ML MARTINICAN RUM 30 ML LIME JUICE 15 ML APRICOT BRANDY 10 ML SIMPLE SYRUP 3/4 MINT LEAVES Tecnica: Shake Preparazione: Versare tutti gli ingredienti all’interno di uno shaker colmo di ghiaccio, filtrare con uno strainer all’interno di un bicchiere da Collins ben freddo. / Pour all the ingredients into a shaker full of ice, filter with a strainer into a well chilled Collins glass. Decorazione: rametto di menta, rondella di pompelmo disidratato, zucchero a velo. / Garnish with a mint sprig, a slice of dehydrated lime, powder sugar. Tecnica: Shake Preparazione: Versare tutti gli ingredienti all’interno di uno shaker colmo di ghiaccio, filtrare con uno strainer all’interno di un Doppio old fashioned colmo di scaglie di ghiaccio. / Pour all the ingredients into a shaker full of ice, filter with a strainer into a double old-fashion glass full of ice chunks. Decorazione: 3/4 foglie di menta. / Garnish with 3/4 mint leaves. TIME BOMB xxx 20 ML RABARBARO ZUCCA 20 ML DARK RUM 2 TEASPOON MUSCOVADO SUGAR 2 DASHES LIQUORICE BITTER 50 ML TEQUILA BLANCO 10 ML VIOLETTE LIQUEUR 25 ML LIME JUICE 10 ML ORGEAT Tecnica: Stir / Build Preparazione: Saturare un cubetto di zucchero con due gocce di Angostura in un bicchiere old fashioned, aggiungere l’acuqa necessaria per sciogliere la zolletta aiutandoci con un pestello. Riempire il bicchiere di ghiaccio a cubi e di Whisky. “Slow play”. / Place a sugar cube in an old-fashioned glass and saturate with the bitter, add a dash of plain water than use a pestle until dissolves. Fill the glass with ice cubes and add Whisky. “Slow play”. Decorazione: Buccia d’arancia privata della parte bianca. / Garnish with orange or lemon peel. 208 Tecnica: Shake Preparazione: Versare tutti gli ingredienti all’interno di uno shaker colmo di ghiaccio, filtrare con uno strainer all’interno di un doppio old fashioned colmo di scaglie di ghiaccio. / Pour all the ingredients into a shaker full of ice, filter with a strainer in a double old-fashioned filled with ice chunks. Decorazione: fiori di lavanda essiccati. / Garnish with Lavender flowers. 209 IL PUNCH THE PUNCH Il Punch rappresenta da sempre la bevanda conviviale per eccellenza. Dalla sua struttura derivano gli equilibri di sapore che ritroviamo nella miscelazione moderna. La ricetta è molto libera, e possiamo riassumerla con questa semplice filastrocca: Punch has always been represented for its excellence as a friendly drink. From its structure derive all the balanced flavours that we find in the modern mixology. The recipe is very clear, and we can sum it up with this simple rhyme: ONE OF SOUR TWO OF SWEET THREE OF STRONG FOUR OF WEAK … AND FIVE OF SPICED. ONE OF SOUR TWO OF SWEET THREE OF STRONG FOUR OF WEAK … AND FIVE OF SPICED. Per prima cosa bisogna preparare un “olio saccarum”, lavorando con un pestello le scorze di agrumi insieme a due parti di uno zucchero di nostro gradimento e lasciandolo riposare fino ad ottenere un impasto mieloso. Il tempo dipenderà dalla temperatura dell’ambiente di preparazione. Dopodichè aggiungiamo una parte di succo di agrumi a nostra scelta e tre parti del distillato che abbiamo scelto come parte forte. E’ bene scegliere un distillato che abbia un profilo aromatico compatibile con gli altri ingredienti utilizzati. Aggiungiamo poi quattro parti cosiddette deboli, a causa del loro basso tenore alcolico. Infatti solitamente si tratta di acqua, the, infusi, o bollicine. La parte della speziatura è facoltativa, dipende infatti molto dall’aromaticità dei prodotti usati e dal proprio gusto. Siete padroni del vostro punch che potete caratterizzare a questo punto con spezie, fiori o frutta. Una volta preparata la nostra miscela è bene filtrarla e lasciarla riposare in frigo almeno 24 ore per lasciare stabilizzare i sapori. Come si fa con tutte le cose buone anche alla nostra creatura dobbiamo dedicare il giusto tempo e aspettare quindi con pazienza che sia pronta. First of all we must prepare an “oil saccharum”, by working with a muddler the citrus zests together with two parts of sugar to our liking and leaving it to stand until it becomes a honeyed mixture. The timing of the preparation will depend on the room temperature. After that we add one part of a citrus juice of our choice and three parts of a distillate that we have chosen. It’s good to choose a distillate that works well with the flavour of the other ingredients that will be used. Then we add four parts of water, tea, infusions or bubbles. Spicing is optional, in fact it depends very much on the aroma of the products and ones personal taste. You are in fact masters of your punch that can characterise at this point with spices, flowers or fruit. Once prepared our mixture is well filtered and it needs to be put in the refrigerator for at least 24 hours so that the flavours stabilise. Like with all the good things we also do so with our creation we have to dedicate sufficient time and then wait patiently for it to be ready. 210 211 LE TECNICHE Nel corso della storia della miscelazione si sono sviluppate diverse tecniche per la realizzazione dei drinks. La scelta dell’uso delle diverse tecniche è determinata dal risultato che il barman vuole ottenere, o dalla tradizione legata alla nascita del drink. I diversi modi di preparazione hanno una diretta influenza su tre aspetti fondamentali del cocktail: diluizione, temperatura di servizio e consistenza del drink (deteminata anche dalla quantità di aria incorporata). Ad esempio useremo uno Stir piuttosto che lo Shake se vorremo avere una minore diluizione a parità di raffreddamento, e una diversa consistenza. Inoltre vengono usate alcune tecniche, piuttosto che altre, per il diverso effetto che hanno sui prodotti usati. Così, se si vuole ottenere brillantezza e trasparenza di un cocktail a base Vermouth, non lo “shakereremo”, in quanto l’aria incorporata con l’uso di questa tecnica lo farebbe intorbidire. Di seguito quindi illustreremo le diverse tecniche che si sono sviluppate nel corso degli anni. TECHNIQUES 212 Throughout the history of mixing, several techniques have been developed to create drinks. The choice of using different techniques are determinate by the results that the barman wants to achieve, or the tradition connected to the drinks origin. The different ways of preparing cocktails, are influenced by three aspects: dilution, serving temperature and consistency of the drink (also determined by the amount of air incorporated). For example, we will use a stir technique rather than a shake technique if we want to have less dilution at the same temperature, but with a different texture. Further more some will be more used than others, due to the different effects they have on the products used. For example if we wish to obtain a glossy and transparent Vermouth based cocktail, we will not shake it, because the incorporated air with the use of this technique would make it roil. As follows we will illustrate the various techniques that have been developed throughout the years. 213 BUILD La tecnica build è semplice e viene comunemente usata per la preparazione di long drinks. SHAKE Una tecnica tra le più diffuse nella preparazione di cocktail. In questa sezione è presente solo una versione di questa tecnica, ma è bene sottolineare che per ogni tipologia di drink vi è una diversa modalità di shake. STIR Simbolo di questa tecnica sono cocktails storici a base Vermouth come il Martini cocktail o il suo diretto antenato il Martinez. SWIZZLE Questa tecnica prende il suo nome da un bastoncino naturale che si ricava da un albero chiamato “Quararibea Turbinata” originario delle zone caraibiche e che rappresenta una specie di cordone ombelicale tra barman e cocktail. CARBONATED La carbonatura di un drink consiste nell’aggiungere anidride carbonica senza l’uso di prodotti “sodati”, è usata per rendere il cocktail frizzante senza cambiarne il bilanciamento dei sapori. THROWING Tecnica a metà strada tra lo shake e lo stir comunemente usata per realizzare drinks molto speziati e molto densi come il Bloody Mary. SMOKED Affumicare un cocktail ci consente di cambiare facilmente “profilo” ad un drink che di solito prepariamo in versione classica. Ci sono molti modi di affumicare, nel nostro caso lo faremo a drink terminato. 214 BUILD The build technique is simple and commonly used to prepare long drinks. SHAKE A technique amongst the most diffused in the preparation of cocktails. In this section only one version of the technique is explained, but it is good to remember it for the different types of drinks made with the shake technique. STIR The simbols of this techinique are the iconic Vermouth based cocktails such as Martini cocktail or its ancestors Martinez. SWIZZLE It’s important to remember that this is a natural stick from a tree named “Quararibea Turbinata” originally from the Caribbean, and represents a strong tie between the barman and the cocktail. CARBONATED The right carbonation of a drink consists in adding the right amount of carbon dioxide without adding soda drinks, it’s used to make the cocktail fizzy without changing the balance of the taste. THROWING This technique is that between a shake and stir method. Used usually to make spicy and thick drinks like a Bloody Mary. SMOKED Smoking a cocktail allows you to easily change the “profile” of a drink usually prepared in a classic way. There are plenty of ways to Smoke a drink. In this case we will do it to a finished drink. 215 BUILD 1 4 # 4 - Esercitando un lento movimento circolare misceliamo il contenuto del cocktail. # 1-2 - Inserire tutti gli ingredienti in un bicchiere. #4 - Form a circular movement mixing the ingredients well. 5 2 # 5 - Aggiungere eventuali cannuccia e decorazione. # 1-2 - Put all the ingredients together into a glass. # 5 - Finish by adding a straw and a decoration. 3 # 3 - Aggiungere il ghiaccio a cubi. #3 - Add ice cubes. 216 217 SHAKE 1 # 1 - Inserire il ghiaccio in una delle sezioni e tutti gli ingredienti nell’altra sezione per evitare che il ghiaccio cominci a diluire la vostra miscela. 4 # 4 - Cerca di far ruotare il liquido attorno al ghiaccio e di non far scontrare i cubetti tra di loro. # 4 - Don’t let the ice cubes collide against each other but rather make the liquid rotate around the ice. # 1 -Add ice in one half of the shaker and the ingredients in the other to prevent the ice form diluting the mix. 5 2 # 2 - Chiudere lo shaker. # 5 - Continua fino ad ottenere una patina di ghiaccio attorno allo shaker. # 2 - Put the halves together and shake with consistency. # 5 - Continue until a coat of ice forms around the shaker. 3 6 # 3 - Agitarlo con un movimento che risulti quanto più omogeneo e continuo. # 6 - Versare in un bicchiere ghiacciato con l’aiuto di uno strainer. # 3 - Put the halves together and shake fluently. # 6 - Pour into an ice cold glass with the use of a strainer. 218 219 STIR 1 # 1-2 - Inserire gli ingredienti in un Mixing glass ben freddo. 4 # 4 - Agitare gli ingredienti con un bar spoon per qualche secondo fino al raggiungimento della temperatura e della diluizione desiderata. # 4 - Mix the ingredients with a bar spoon for a few seconds until reaching the desired temperature and dilution. 5 2 # 5 - Versare il contenuto, filtrandolo con uno strainer, in un bicchiere ghiacciato e aggiungere eventuali decorazioni. # 1-2 - Insert all the ingredients into a chilled Mixing glass. # 5 - Pour the contents with the help of a strainer into an ice cold glass and add decorations. 3 # 3 - Aggiungere il ghiaccio all’interno del Mixing glass solo quando siamo sicuri di aver raggiunto il bilanciamento desiderato tra gli ingredienti. N.B.1 #3 - Il livello del ghiaccio deve superare di poco quello del liquido. N.B.1 #3 - There should be just a little bit more ice than liquid. N.B.2 -Possiamo servirci di una cannuccia pulita per assaggiare il drink esercitando un movimento a pressione con il dito che consente di aspirare una piccola quantità di liquido. N.B.2 -Then try the drink with a straw, by dipping it into the drink and covering the top of the straw with a finger, by doing so a small amount of liquid is pulled up because of pressure. # 3 - Once the right amount of ingredients has been put in, add ice into the Mixing glass. 220 221 SWIZZLE 1 4 # 1 - Inserire gli ingredienti in un bicchiere di capienza simile ad un old fashion o a un tumbler. # 4 - Agitare a mani giunte facendo ruotare il bastoncino, come espresso in figura. # 1 - Insert the ingredients into a glass with a similar capacity to an old fashioned glass or a tumbler. # 4 - Keep the stick with clasped hands, making it turn as shown in the picture. 5 2 # 5 - Fino al raggiungimento della diluizione e del raffreddamento desiderati. # 2 - Posizionare uno swizzle stick all’interno del bicchiere. # 5 - continue until reaching desired temperature and dilution. # 2 - Insert a swizzle stick into the glass. 6 3 # 3 - Aggiungere nel bicchiere del ghiaccio tritato. # 6 - Aggiungere cannuccia ed eventuale decorazione. # 3 - Add crushed ice. # 6 - Add a straw and eventually decoration. 222 223 CARBONATED 4 1 # 4 - Chiudere il sifone e inserire una carica da soda. # 1-2 - Inserire gli ingredienti in un sifone da panna pulito. # 4 - Close the cream siphon and load with soda. 5 2 # 5 - Shakerare per forzare l’anidride carbonica all’interno delle particelle del cocktail così da assicurare un perlage persistente per tutta la durata del drink. # 1-2 - Add the ingredients into a cream siphon. # 5 - Shake to build up carbon dioxide in the cocktail, to assure persistency throughout the duration of the drink. 3 # 3 - Aggiungere il ghiaccio. # 3 - Add ice. 6 # 6 - Scaricare il sifone tramite la leva per eliminare il gas in eccesso. Aprire il sifone e servire il drink utilizzando un passino. # 6 - Drain the siphon to get rid of excess gas. Open the siphon and serve the drink with a double strainer. 224 225 THROWING 4 1 # 1 - Inserire gli ingredienti in una delle due sezioni e il ghiaccio nell’altra così da evitare una incontrollata diluizione del nostro cocktail. # 3-4 - “throw” the content from one section to the other keeping it in a vertical position. # 1 - Add ingredients into one of the halves and ice into the other, that way we can prevent our cocktail from diluting. 5 2 # 5 - Non è importante l’altezza del lancio, ma la rapidità con la quale viene effettuato il movimento. # 2 - Inserire uno strainer apposito nella sezione colma di ghiaccio. # 2 - Insert the strainer on the section full of ice. 3 # 3-4 -“lanciare” il contenuto da una sezione all’altra assumendo una posizione verticale. # 5 - The height of the throw is not important, but the speed of the technique is. 6 # 6 - Dopo aver effettuato il movimento per circa una decina di volte, assicurarsi di aver ottenuto il risultato desiderato e servire in un bicchiere ben ghiacciato. # 6 - Do this ten times after that check the cocktail, to see if the result is the one that you desire and serve into an ice cold glass. 226 227 SMOKED 4 1 # 1 - Procurarsi un affumicatore ed un contenitore che permette di trattenere il fumo durante il processo di affumicazione. # 4 - Lasciare che agisca per una ventina di secondi. # 1 - Obtain a smoker and a container that allows you to hold the smoke in the smoking process. # 4 - Leave it inside the box so that it can absorb the smoke for about twenty seconds. 5 2 # 2 - Preparare un drink con una delle tecniche descritte in precedenza. (Nel nostro caso è la tecnica Stir). # 5 - Aprire la scatola e servire. # 5 - Open the box and serve. # 2 - Prepare a drink with one of the techniques described above. (In our case it is the Stir technique). 3 # 3 - Inserire il bicchiere in una scatola chiusa in modo da trattenerne il fumo all’interno. # 3 - Put the cup into a closed box so that the smoke will remain inside. 228 229 “SECRET LIST” (UN TRIBUTO AL “CONCEPT SPEAKEASY”) La nostra “SECRET LIST” nasce dalla volontà di offrire un contributo al concetto di interazione e ospitalità proprie della tradizione degli speakeasy nati negli anni ‘20. Nel nostro caso, di complicità tra l’ospite e l’oste simulando le dinamiche proprie di un bar nascosto dietro una parete o uno sportello di una cella frigo, o in un vicolo buio privo di insegne. Un’esperienza da poter raccontare solo agli amici più fidati, a coloro che manterranno il segreto dell’esclusività concessa che si concretizza in una busta chiusa, una porta che si apre solo sussurrando un codice speciale, una parola d’ordine o un gesto che colga l’attenzione dell’oste. All’interno della busta, una storia di sapori raccontata attraverso immagini che sono il frutto di una ricerca e una sperimentazione continua e minuziosa pari a quella dell’alchimista verso il concetto di equilibrio universale. “SECRET LIST” (A SPEAKEASY CONCEPT TRIBUTE) 230 Our “SECRET LIST” is a tribute to the concept of the interaction and hospitality found in the tradition of the speakeasy, which was created in the 1920’s. In our case, the complicity between the guests and the host brings the right dynamics of a bar hidden behind a wall, or behind a door leading to a cellar, or down a dark quiet alley. An experience only to be told to trusted friends, to maintain the secret of the exclusive bar, entering only by whispering a given code, or a gesture which will catch the attention of the host. Behind these doors there are stories told through images of flavours, that are the result of continuous experimentation and re-search, the same as of an alchemist and the concept of universal balance. 231 SECRET 232 2012 233 234 235 SECRET 236 2013 237 238 239 SECRET 240 2014 241 242 243 SECRET 244 2015 245 246 247 CONTINUA... [ to be continued... ] 248 249 con il contributo di: 250 251 in collaborazione con 252 253 INDICE ANALITICO [ INDEX ] A Carbonated 214, 215, 224 Carburanti 41 Cardinale N°1 122 Cinquième Arrondissement 39 Classic drinks 192 Cocktails 191 Columbia Road 201 Corn Whiskey 101 Creativity Gin 50 Absinthe 126 Accessori 10 Accessories 27 Acqua Gyn 198 Adonis Cocktail 107 Agave Spirits 70 Alambicco 53 Alexey 198 Amakao Mer Sauvage 138 Americano 192 Americanotto 199 American Spirits 92 American Whiskey 92 Ammazza Caffè 61 Amontillado 105 Aperitif and After-dinner 169 Aperitivo e Dopocena 169 Appunti dal diario di bordo di Mauro Lotti 170 Assenzio 126 Attrezzi di bordo 28 D Daiquiri 192 Diablo Rojo 201 Distilled Gin 49 E El Hombre Arana 202 Engine 33 Equipaggiamento 30 Equipment 31 Essences 132 Essenze 132 B Bacanora 80 Batangave 83 Beer 148 Birra 148 Birre a bassa fermentazione 154 Birre ad alta fermentazione 154 Birre a fermentazione spontanea 155 Blended Whiskey 101 Bobby’s Margarita 199 Boss Martini 200 Bottled in Bond 102 Freni Mash 202 Bourbon Whiskey 99 Build 214, 215, 216 F C I Camarillo Brillo 200 Fëdor 61 Fortified Wines 104 Fuel 41 G General Instructions 25 Gin 42 Gin Tonic 51 Giubileum 124 Grain Whisky 86 Guns Of Brixton 203 H High Brewing Beer 154 254 Il Bellissimo 38 Il Punch 210 Istruzioni Generali 24 It’s Time ‘87 124 J Jet lag... Sogni liquidi 34 Jet lag... Solid dreams 34 K Kawasaki 203 Keller 156 L La Danse Des Eguns 140 Lager 156 Lambic 159 La Passione di Cristian 204 La Piscine 181 La Vodka Imperiale 182 Le Tecniche 213 Liqueurs 142 Liquoristica 142 London Dry 49 Low Beer Brewing 154 M Macao Flip 115 Madeira 108 Mai Tai [ 1944 ] 193 Manhattan 193 Manzanilla 106 Margarita 194 Martinez 195 Martini 194 Messa a punto 23 Mezcal 78 Mezcal Mezcal Sour Sour 204 Mezz - Nog 83 Milano Torino 195 Miscele 163 Mix 163 Moskow Mule 196 Motore 33 N Negroni 196 New Western Dry Gin 50 Notes from Mauro Lotti’s log-book 170 Nousseyba 205 O Old Fashioned 197 Oscar White 205 P Pankow 206 Paraiso De Tlaloc 206 Perfect Absinthe Serve 131 Perfect Whisky Serve 91 Pint Break 161 Polugar 57 Porto 112 R Raicilla 81 Ramones Fizz 207 Recipes 191 Red Beach 111, 115 Rosso ‘15 Cobbler 123 Rum 62 Rye Whiskey 99 S Saudade 111 Sazerac 187 Secret List (A Speakeasy Concept Tribute) 231 Secret List (Un Tributo al Concept Speakeasy) 231 Set up 23 Shake 214, 215, 218 Sherry 104 Signature drinks 198 Smoked 214, 215, 228 Sotol 81 Sour Mash 99 Spanish Martini 108 Spontaneously Fermented Beers 155 Stir 214, 215, 220 Swizzle 214, 215, 222 T Techniques 213 Tempus Fugit 207 Tequila 76 Tex Mex 103 255 The Imperial Vodka 182 The Mexican Priest 147 The Punch 211 Throwing 214, 215, 226 Time Bomb 208 Tom Collins 197 Tool kit 29 V Vermouth 116 Vini Fortificati 104 Vodka 52 W Wakaluè 209 Whiskey 86 Whisky 84 X Xxx 209 256 257