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05 marzo Carlino organizzazioni preoccupate troppa

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05 marzo Carlino organizzazioni preoccupate troppa
RAVENNA CRONACA
SABATO 5 MARZO 2016
11
••
Spray urticante contro la sorella
Quattro anni di condanna
PORTO
Vandini (M5S)
«Il sindaco riferisca
sulla cacciata
di Di Marco»
IL CAPOGRUPPO del Movimento 5 stelle Pietro Vandini ha chiesto un consiglio
comunale si riferisca quali sono le decisioni operative riguardanti il futuro del porto,
prese dall’attuale giunta. A
seguito del commissariamento dell’Autorità portuale – aggiunge – credo sia fondamentale che sindaco, vicesindaco
e magari anche il commissario Meli vengano a riferire in
consiglio. Tanto più dopo gli
annunci euforici del primo e
del secondo cittadino conseguenti alla cacciata di Galliano Di Marco». Vandini riferisce che la richiesta è stata sottoscritta da tutti i consiglieri
di opposizione «tranne Nicola Grandi (LpR) e Francesca
Santarella».
Sul tema del porto interviene anche Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna. Che contesta «il metodo che si è scelto
per allontanare bruscamente
Galliano Di Marco, che ha
dimostrato, dopo il fallito
Progettone, non da lui voluto, di avere fatto il suo dovere». «La permanenza in carica di Di Marco almeno per
un altro mese e mezzo – scrive Ancisi – avrebbe potuto
essere utile per dare inizio alle procedure di avvio dei lavori, non più procrastinabili,
di approfondimento dei fondali del porto, anche allo scopo di non perdere il finanziamento di 120 milioni concesso dalla Banca Europea degli
Investimenti». Per il consigliere di Lista per Ravenna,
«i toni trionfalistici del sindaco Matteucci e della sua controfigura Mingozzi, diffusi
dopo il fulmineo incontro
con l’ammiraglio Meli (nominato commissario dell’Autorità portuale, ndr), ancor
prima che nessuno a Ravenna conoscesse il decreto di
nomina, ci riportano al tempo in cui era il Soviet a dettare alle autorità pubbliche cosa dovevano fare».
Dal canto suo, il comitato
‘Vitalaccia dura’, nato per opporsi al Progettone di scavo
del Candiano, contesta l’idea
stessa di approfondire i fondali: «Vediamo anche il rischio che a navi più grandi
corrisponda una perdita di
posti di lavoro in quanto le
attuali tecnologie in ambito
di carico e scarico merci consentirebbero l’impiego di un
minor numero di addetti per
una grande nave trasportante lo stesso carico di due navi
piccole».
La faida familiare dopo che il padre aveva saputo che spacciava
AVEVA aggredito la sorella con
uno spray urticante. Ma il suo vero obiettivo era il cognato che però, quel pomeriggio dell’11 gennaio scorso, non si trovava nella casa
di via Simmaco in cui aveva fatto
irruzione. Il cugino lo aspettava
in auto e all’inizio, dopo un breve
tentativo di fuga con inseguimento dei carabinieri tra Mezzano e
Glorie, erano stati arrestati. Ieri il
tribunale collegiale di Ravenna –
giudici Milena Zavatti, Beatrice
Bernabei e Roberta Bailetti – ha
condannato a quattro anni Anis
Boutartour, tunisino 36enne, già
detenuto in carcere, mentre ha assolto il cugino 25enne Jamel, che
già il tribunale delle Libertà aveva scarcerato. Per il primo il Pm
Stefano Stargiotti chiedeva 5 anni
e quattro per il secondo. Entrambi dovevano rispondere degli stessi reati: invasione di domicilio, ra-
ASSOLTO IL CUGINO
L’11 gennaio scorso i due
furono arrestati, ma solo
uno era entrato nella casa
che ha precedenti per spaccio, rissa, resistenza. Le ragioni dell’aggressione a domicilio restano da
decifrare. Per la sorella, Anis la
tormentava perché voleva che il
marito spacciasse. Ma tutto andrebbe ricondotto anche alla casa
di famiglia in Tunisina. Il padre,
avendo saputo dalla figlia che
Anis spacciava, lo aveva interdetto dall’accesso. E l’imputato vedeva nel cognato, col quale aveva
vecchie ruggini, la causa di questa
faida familiare.
tazione. In realtà, è emerso ieri durante le ultime fasi del processo
con rito abbreviato, il cugino era
stato spettatore passivo e non era
neppure salito nella casa, inoltre
durante le fuga era seduto nel sedile posteriore. Da qui l’assoluzione. Aveva fatto tutto l’altro, Anis,
QUEL giorno, infatti, salendo
nella casa e lanciando un vaso dalla finestra, avrebbe anche pronunciato frasi minatorie. Ascoltato in
aula, ha detto che non voleva fare
male alla sorelle e alla bimba, ma
ha ammesso i dissapori col cognato, in quando lo diffamava.
l. p.
ta dai giudici in percosse su richiesta del difensore degli imputati,
l’avvocato Chiara Belletti del foro
di Bologna, in quanto quella
spruzzata di gas aveva provocato
alla donna (che teneva in braccio
la figlia piccola) solo una lieve irri-
pina perché uscendo avevano sottratto il cellulare della sorella per
impedirle di avvisare il marito, resistenza a pubblico ufficiale (la fuga), possesso ingiustificato di armi, cioè lo spray che come tale era
era stato usato. L’ultima accusa,
lesioni aggravate, è stata modifica-
GESTO CRUDELE I PROPRIETARI HANNO PRESENTATO DENUNCIA IN QUESTURA, INFORMATA LA PROCURA
Cagnolino vittima dei bulli, aperto fascicolo contro ignoti
I PROPRIETARI della bestiola – il cagnolino Lassie ucciso mercoledì con una sedia da
due baby bulli – hanno sporto denuncia in
questura ieri mattina. E subito è stata inviata
un’informativa alla Procura che aprirà un fascicolo con l’ipotesi di uccisione di animali.
Per il momento l’indagine è contro ignoti, ma
la polizia sta cercando di individuare gli autore del crudele gesto, confermato anche dalle
analisi della clinica veterinaria che hanno attribuito al trauma le ragioni della morte della
bestiola. Se emergerà, come riferito dai proprietari e da altri residenti di vicolo dei Fran-
cesi, che i responsabili hanno meno di 14 anni, allora l’indagine diventerà di competenza
della procura minorile di Bologna anche se in
realtà sotto questa età non si è imputabili.
Non ci sono testimoni oculari dell’episodio
ma i padroni (foto) hanno sentito il rumore metallico della sedia lanciata – pensando all’inizio a uno scontro tra auto – e ritrovata nel loro
giardino, mentre il piccolo meticcio, di 11 anni, era già morto. Due ragazzini in età di scuole medie erano stati visti aggirarsi in bici e infastidivano il vicinato, con urli e angherie, ormai da alcuni giorni e, soprattutto, poco prima del fatto.
ORGANIZZAZIONI PREOCCUPATE
LIDO ADRIANO
Procedure semplificate
per le assicurazioni agricole
Festa delle donne
Laboratori
e musica al Cisim
CIA, Copagri e Confagricoltura
della provincia di Ravenna accolgono positivamente la circolare
del ministero dell’Agricoltura
che permette di semplificare le
procedure per consentire l’immediata sottoscrizione delle polizze
assicurative.
«La circolare – spiegano le organizzazioni di rappresentanza Cia
TROPPA BUROCRAZIA
Problemi nella compilazione
via internet
della documentazione
Copagri e Confagricoltura – è un
intervento necessario anche se
temporaneo in attesa di definire
al meglio le procedure relative alle problematiche del Pai. È un passo importante perché consente la
sottoscrizione di certificati agevolati comprendenti la garanzia ge-
lo brina prima del rilascio del Piano assicurativo individuale (Pai).
In tal modo tutte le aziende agricole interessate, che fino ad oggi
non avevano potuto sottoscrivere
le coperture agevolate in quanto
non in possesso del documento,
sono messe in condizione di redigerle».
Questa deroga, come si legge nella circolare, si riferisce alle colture a ciclo autunno primaverile e alle colture permanenti, frutta e
uva da vino ed è valida per le coperture sottoscritte dal 3 al 31
marzo 2016 e i relativi piani assicurativi devono essere rilasciati
obbligatoriamente entro il 30 aprile 2016, altrimenti si perde la contribuzione. Le tre organizzazioni
« sottolineano il forte impegno di
Agrimpresa in costante collegamento con il ministero».
Ad oggi, i centri di assistenza agricola «si sono trovati in grande difficoltà nella compilazione dei piani assicurativi «in quanto la piatta-
PROBLEMI
Un agricoltore
forma internet Sian presenta ancora molte lacune che non permettono la compilazione del documento. Questa situazione si sovrappone all’anticipo vegetativo
della maggioranza delle drupacee
(peschi e albicocchi), in piena fioritura, e ai pesanti cambiamenti
climatici, con previsioni di possibili gelate che potrebbero compromettere buona parte del raccolto.
Non può essere la burocrazia a impedire all’agricoltore di tutelare il
proprio lavoro dagli eventi atmosferici».
DOMANI a partire dalle
15 il Cisim di Lido
Adriano festeggerà, per il
terzo anno consecutivo, la
Festa delle donne. Anche
quest’anno ci saranno
musica, balli e canti di
tradizione, a cura
dell’associazione
Romania Mare e
dell’associazione
Rekanska Diaspora,
ospiti Emrah Mehmedi e
Extra band balkan music.
Nel corso del pomeriggio,
alcune donne di Lido
Adriano leggeranno brevi
testi tratti da romanzi e
poesie di scrittrici
albanesi, macedoni,
marocchine e senegalesi.
Per i bambini e le
bambine verranno
realizzati laboratori a cura
di Coop. Ingresso gratuito
con tessera Entes.
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