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Rassegna del 21/01/2016 - Azienda Ospedaliero
Rassegna del 21/01/2016 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 21/01/2016 SANITÀ PISA E PROVINCIA Nazione Pisa 21/01/16 P. 4 Malattie epatiche Pisa al congresso asiatico 1 Nazione Pisa 21/01/16 P. 19 Nuove tessere sanitarie modalità e scaglioni per l'arrivo a casa 2 Nazione Pisa 21/01/16 P. 1-6 Pisa capitale dei trapianti di fegato Francesca Bianchi 3 Nazione Pontedera Valdera 21/01/16 P. 5 Nuove tessere sanitarie modalità e scaglioni per l'arrivo a casa 5 Nazione Pontedera Valdera 21/01/16 P. 7 Diego, ecco l'ordinanza del sindaco «Vai dallo psicologo per cani» 6 Repubblica Firenze 21/01/16 P. V A Pisa record di trapianti di fegato 7 Tirreno Pisa 21/01/16 P. IV Brunetto e Bonino "inviati" speciali in Thailandia 8 Tirreno Pisa 21/01/16 P. IV La Regione esulta per il record di trapianti di fegato 9 Tirreno Pisa 21/01/16 P. VIII Sopralluogo dell'Asl al comando dei vigili 10 Tirreno Pontedera Empoli 21/01/16 P. III Ferito nell'auto che finisce contro un furgone in Fi-Pi-Li 11 Corriere Toscana 21/01/16 P. 13 Pisa: un'eccellenza per i trapianti di fegato 12 SANITÀ FIORENTINA E TOSCANA Corriere Fiorentino 21/01/16 P. 6 «Condannate i vertici Menarini» Valentina Marotta, Antonella Mollica Corriere Fiorentino 21/01/16 P. 9 L'errore sui vaccinati 14 Nazione Firenze 21/01/16 P. 13 I pm: «Condannate a 9 anni e mezzo e 8 i fratelli Aleotti» 15 Nazione Livorno 21/01/16 P. 20 «Si tagliano solo i posti letto» Liste civiche chiedono verifiche 16 Nazione Lucca 21/01/16 P. 7 Anche le famiglie sono preoccupate per i servizi nelle Rsa 17 Nazione Lucca 21/01/16 P. 7 "Maltrattata e denutrita nella casa di riposo privata" Nazione Lucca 21/01/16 P. 7 Bianchi (M5s): «Guardia medica, che errore» 19 Nazione Lucca 21/01/16 P. 7 Ricoverato per sospetta meningite un 56enne con febbre alta L'Asl: «Escluso il meningococco» 20 Nazione Massa Carrara 21/01/16 P. 20 Garantita la degenza all'ospedale anche dopo il ricovero acuto 21 Nazione Prato 21/01/16 P. 7 Meningite, difficile prenotarsi I medici: «Ambulatori per i vaccini» Repubblica Firenze 21/01/16 P. V Dopo ricorsi e inchieste Spinelli sarà il primario di maxillo-facciale Repubblica Firenze 21/01/16 P. V I furbetti della visita pagheranno alla Asl 900mila euro di multe Tirreno 21/01/16 P. 10 «Condannate i vertici di Menarmi» 26 Tirreno 21/01/16 P. 11 Epatite C, archiviati i ricorsi sulle gare per i farmaci gratis 27 Tirreno Lucca 21/01/16 P. V Ricoverato a 56 anni con la meningite Tirreno Lucca 21/01/16 P. V Interrogazione del M55 in Regione 29 Tirreno Massa Carrara 21/01/16 P. VIII «Mesi di attesa per i pazienti con tumore» 30 Tirreno Massa Carrara 21/01/16 P. VIII Casa della Salute ad Avenza slitta al prossimo anno Tirreno Massa Carrara 21/01/16 P. XII Ecco l'assistenza post ricovero sempre all'ospedale 33 Tirreno Piombino Elba 21/01/16 P. 1-IV «Consigli aperti sulla legge» 34 Qn 21/01/16 P. 23 «Anziana denutrita» Clinica nella bufera 36 21/01/16 P. V In piazza per parlare di unioni civili 37 Nazione Massa Carrara 21/01/16 P. 3 Anziana maltrattata nella casa di riposo Tre infermiere condannate per lesioni Nazione Massa Carrara 21/01/16 P. 10 Sfrattati dall' Erp: morosi da sei anni Protesta in piazza per la famiglia ora senza casa Paolo Pacini 13 18 Monica Bianconi 22 23 Michele Bocci 24 Federica Scintu 28 Cinzia Chiappini 31 SERVIZI SOCIALI Tirreno Massa Carrara SEGNALAZIONI Indice Rassegna Stampa Claudio Masseglia 38 40 Pagina I INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 21/01/2016 Nazione Massa Carrara 21/01/16 P. 12 Ospedale intitolato a Sicari Centro destra favorevole, ma... 41 Nazione Pisa 21/01/16 P. 5 Disabili e lavoro 700mila euro per l'inserimento 42 Tirreno Pisa 21/01/16 P. V Il freddo punge, scatta il piano anti-ghiaccio 43 Indice Rassegna Stampa Pagina II tic Matattie Pisa congresso asiatico c'sanello Si TIENE in questi giorni a Chiang Mai in Thailandia il quarto convegno dell'Apasld, Associazione asiatica per lo studio delle malattie del fegato. Per le nuove prospettive terapeutiche la scelta è toccata all'Italia e dei 3 esperti invitati a tenere una lettura magistrale, due sono pisani la dottoressa Maurizia Brunetto e il professor Ferruccio Bonino. Sanità Pisa e provincia Pagina 1 it Nuo ve t esse re modaLità e sC li i per L'arrivo a casa ri VaLdera Stanno tanno arrivando a casa dei cittadini le nuove tessere sanitarie, che sostituiscono quelle in scadenza. Come per le precedenti, inviate nel 2010 in tutta l'area della Valdera l'invio avverrà in ordine alfabetico di codice fiscale, con un anticipo di circa 90 giorni rispetto alla data di scadenza riportata sulla carta già in possesso del cittadino. Sanità Pisa e provincia Pagina 2 PISA CAPITALE DEI TRAPIANTI DI FEGATO A pagina 6 Sanità Pisa e provincia Pagina 3 egato, Pial Na vertice per i trapianti Nel 2015 eseguiti 119 interventi centro díretto da Franco ffi di FRANCESCA BIANCHI RECORD e una sfida. Il centro trapianti di fegato dell'Aoup ha conquistato la vetta della classifica nazionale. Lo dicono i dati del Centro nazionale trapianti. Nel 2015 Pisa è in testa, con 119 procedure, seguita da Torino (108, stesso numero che Pisa aveva raggiunto lo scorso anno), e Bergamo (97). Il risultato riportato dall'équipe pisana diretta dal professor Franco Filipponi cade a 20 anni esatti dall'inizio dell'attività di trapianto di fegato e rappresenta il miglior risultato di sempre per l'azienda e per la Toscana. E qui scatta la sfida. Perché l'eccellenza ha bisogno anche di energie e risorse per continuare ad essere tale e tagliare nuovi traguardi. «In Italia - spiega Filipponi - esistono 21 centri per il trapianto del fegato. Pisa e Torino sono da sempre i due punti di riferimento più importanti, lo scorso anno intesta alla graduatoria c'era infatti Torino la cui dotazione organica è, però, superiore: 12 chirurghi mentre Il responsabile sta lavorando per poter contare su altri medici e infermieri all'opera noi ne abbiamo 7. La crescita è stata esponenziale e inarrestabile dal 1996 ad oggi (già al terzo anno avevamo trapiantato 90 fegati) e arrivati ai numeri di oggi siamo in sofferenza per quanto riguarda spazi, medici e infermieri. ì 4 alpìì «PROPRIO IN QUESTI giorni questo l'annuncio di Franco Filipponi - sto lavorando affinché, da qui a giugno, possa aprirsi un canale per avare in squadra nuovi medici e infermieri». Il record del centro pisano è comunque il frutto di un gioco di squadra: dell'impegno personale e della dedizione dell'équipe chirurgica ed epatologica diretta dal professor Filipponi, anestesiologica diretta dal dottor Gianni Biancofiore, e del personale infermieristico delle strutture di coordinamento trapianti, di sala operatoria, di terapia intensiva e degenza. A essi si aggiungono tutti i servizi diagnostici e le Unità operative aziendali che da anni collaborano stabilmente al programma trapiantologico epatico: l'anatomia patologica, la radiologia, il centro trasfusionale, il laboratorio, le gastroenterologie e medicine e le malattie infettive. X In totale, nel 2015 sono stati eseguiti in Italia 1.090 trapianti di fegato. Oltre alla Toscana, che con 33 procedure per milione di abitanti guida saldamente la classifica, l'attività trapiantologica epatica conosce eccellenze in altre regioni italiane. Tra queste spiccano la Lombardia con 276 procedure realizzate nei 4 centri di Milano e Bergamo, il Veneto con 128 procedure eseguite tra i centri di Padova e Verona, il Lazio, l'Emilia Romagna e il Piemonte. posto n Ita a i fi Franco Filipponi Un eccezionale trapianto di fegato è stato eseguito con successo, lo scorso novembre, dal team di Franco Filipponi, su un giovane affetto da una rara forma di emofilia. Si tratta del quarto caso al mondo Sanità Pisa e provincia Pagina 4 it Nuo ve t esse re modaLità e sC li i per L'arrivo a casa ri VaLdera Stanno tanno arrivando a casa dei cittadini le nuove tessere sanitarie, che sostituiscono quelle in scadenza. Come per le precedenti, inviate nel 2010 in tutta l'area della Valdera l'invio avverrà in ordine alfabetico di codice fiscale, con un anticipo di circa 90 giorni rispetto alla data di scadenza riportata sulla carta già in possesso del cittadino. Sanità Pisa e provincia Pagina 5 f QUALCOSA DI SIMILE ERA GIÀ SUCCESSO A CAMAIORE QUALCHE GIORNO FA. NELL'OCCASIONE IL SINDACO HA FATTO UN'ORDINANZA CONTRO UN PITBULL CHE AVEVA SBRANATO UN CAGNOLINO ïego, ecco l'or J a ï • vvaO oio a del sindaco » pe M r Mfflozzí e l mu ccio troppo lt to® quattro DIEGO É pericoloso e il suo proprietario deve mettere in atto quattro `operazioni' se vuole continuare a tenere il suo amico a quattro zampe. Altrimenti saranno guai. Ed ecco cosa deve fare il padrone secondo quanto prescrive l'ordinanza del sindaco Simone Millozzi - affissa all'albo pretorio e recapitata all'abitazione del proprietario e del cane emessa sulla base della segnalazione di pericolosità avuta dal servizio veterinario della Usl. «STIPULARE una polizza assicurativa di responsabilità civile - si legge nell'ordinanza - per danni contro terzi causati dal proprio cane». E ancora: «mette- ll q l rispettare mente affezzionati a lui. «Dagli amici - spiegano raggiunti su Facebook - è sempre stato definito coccolone e vivace». Ma un sindaco può ordinare qualcosa di simile? Da adesso sì. Tutte queste regole, e le conseguenti sanzioni in caso di inottemperanza, sono previste da una nuova legge che i sindaci sono obbligati a far ri- «S ERVE S ECI IST Equanto si legge nell'ordinanza che impone: «una valutazione comportamentale da parte di un Medico Veterinario esperto in comportamento animale» re in sicurezza la recinzione della propria abitazione in modo da evitare fughe accidentali del cane». Basta? Macché. «Applicare - aggiunge ancora il sindaco Millozzi - sempre sia il guinzaglio che la museruola quando si trova in aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico. E infine sottoporre il cane a valutazione comportamentale da parte di un medico veterinario esperto in comportamento animale, che dovrà valutare la necessità di un eventuale intervento comportamentale». spettare. Un caso simile - per certi versi - c'è stato appena qualche giorno fa a Pietrasanta dove il sindaco Del Dotto ha firmato un'ordinanza simile contro un pittbul. IL CANE SI chiama Diego è un meticcio di due anni ed è stato salvato dalla strada dagli attuali proprietari che sono particolar- Sanità Pisa e provincia Pagina 6 A i record i trapianti dì fegato QUELLO di Pisa è il centro italiano dove si fanno più trapianti di fegato. Nel 2015 sono stati 119, contro i 108 di Torino e i 97 di Bergamo. In totale, l'anno scorso in Italia sono stati eseguiti 1.090 interventi di questo tipo, in 21 centri. Il risultato riportato dall'équipe pisana diretta dal professor Franco Filipponi cade a 20 anni esatti dall'inizio dell'attività di trapianto di fegato e rappresenta il miglior risultato di sempre per l'azienda e per la Toscana. «Questo record - è il commento dell'assessore alla Sanità, Stefania Saccardi - è il prodotto della vocazione trapiantologica della Toscana e si fonda su un'intensa attività regionale di donazione di organi, frutto dell'impegno dei cittadini, delle strutture sanitarie e della guida dell'Organizzazione Toscana trapianti. Nel 2015 svettiamo nella classifica nazionale di donazione di organi, con tassi più del doppio superiori rispetto alla media». Nonostante una generale stabilità delle attività di donazione, il numero totale dei trapianti di fegato del 2015 è aumentato rispetto a quello del 2014. Segno di una migliorata capacità di utilizzare gli organi. Sanità Pisa e provincia Pagina 7 MALATTIE EPATICHE Bruneffo e Bonino 0 u® atl' speciali ® in 'a 1 PISA Si tiene in questi giorni (è iniziato per la precisione nella giornata di ieri e terminerà il 23 gennaio) a Chiang Mai in Thailandia il quarto convegno dell'Apasld (Associazione asiatica per lo studio delle malattie del fegato) dedicato alle nuove prospettive di cura per le malattie epatiche, ovvero il quarto "Apld-Asean perspective in liver disease Congress". Per ogni settore specialistico l'associazione asiatica ha scelto come interlocutore un' associazione scientifica internazionale di riferimento, ritenuta più esperta nel settore. Per le nuove prospettive terapeutiche per le epatopatie croniche (Arali e steato-epatite) e dell'epatocarcinoma la scelta è toccata all'Italia e dei tre esperti invitati a tenere una lettura magistrale, due sono pisani. Si tratta della dottoressa Maurizia Brunetto e del professor Ferruccio Bonino, direttori rispettivamente dell' unità operativa di epatologia e di medicina interna 2 dell' Azienda ospedaliero-universitaria pisana. RIPRODUZIONE RISERVATA Sanità Pisa e provincia Pagina 8 La Regione esulta per il record di trapianti di fegato L'assessore alla salute Saccardi si congratula con Cisanello balzato in testa davanti agli ospedali di Torino e Bergamo 1 PISA Esulta l 'assessore regionale alla salute Stefania Saccardi per il traguardo raggiunto dall'Azienda ospedaliero-universitari a pisana e di cui il Tirreno ha dato notizia per primo nei giorni scorsi. Il centro trapianti di fegato di Cisan ello è infatti balzato al vertice della classifica nazionale. Lo dicono i dati del Centro Nazionale Trapianti. Nel 2015 Pisa è in testa con 119 procedure, seguita da Torino ( 108) e Bergamo (97). In totale, nel 2015 sono stati eseguiti in Italia 1.090 trapianti di fegato , in 21 centri distribuiti nel nostro Paese . Il risultato riportato dall ' équipe pisana diretta dal professor Franco Filipponi cade a venti anni esatti dall ' inizio dell ' attività di trapianto di fegato e rappresenta il miglior risultato di sempre per la stessa Azienda ospedaliero-universitaria e per la Toscana. «Questo record - è il commento dell ' assessore Saccardi- è il prodotto dellavocazione trapiantologica della Toscana e si fonda su un ' intensa attività regionale di donazione di organi, frutto dell'impegno dei cittadini , delle strutture sanitarie e della guida dell' Organizzazione Toscana Trapianti. Nel corso del 2015 la Toscana continua a svettare in cima alla classifica nazionale di donazione di organi, con tassi più del doppio superiori rispetto alla media nazionale». In Italia, nonostante una generale stabilità delle attività di donazione, il numero totale dei trapianti di fegato del 2015 è aumentato rispetto al 2014, a testimonianza dell'impegno e delle capacità professionali di tutti gli operatori impegnati nei vari ospedali della penisola. Anche Saccardi riconosce che il record del centro pisano è il frutto dell'impegno perso- nale e della dedizione dell' équipe chirurgica ed epatologica diretta dal professor Filipponi, quella anestesiologica diretta dal dottor Gianni Biancofiore e del personale infermieristico delle strutture di coordinamento trapianti, di sala operatoria, di terapia intensiva e degenza. Ad essi si aggiungono tutti i servizi diagnostici e le unità operative aziendali che da anni collaborano stabilmente al programma trapiantologico epatico: l'anatomia patologica, la radiologia, il centro trasfusionale, il laboratorio , le gastroenterologie e medicine e le mala ttie infettive. Il programma di trapianto di fegato conta, inoltre, sulla collaborazione di strutture e servizi in tutte le aziende ospedaliere e ospedaliero-universitarie regionali e di una fitta rete d'interazione con le associazioni di volontariato regionali e nazionali. CRI PRODUZION E RISERVATA InR , "j,,cc—h 1xr l1 r rronl di o-apianii dti tii Sanità Pisa e provincia Pagina 9 Sopralluogo defl'Asl. al comando dCì vigili D CASCINA 1 problemi della sede della polizia municipale di Cascina sono di nuovo al centro di mille polemiche e soprattutto sono stati verificati, nei giorni scorsi, dall'AsI 5 di Pisa che ha effettuato un sopralluogo negli uffici di viale Comaschi, a Cascina. Gli operatori che si occupano della sicurezza sui luoghi di lavoro sono stati a control- lare il comando della municipale e il rispetto del piano di evacuazione dell'edificio. È questo, cioè quello della sede dei vigili, un vecchio tema a cui l'amministrazione comunale aveva promesso di dare una risposta nella legislatura che si sta per concludere. Già nel 2010 il Comune era stato "pizzicato" inadempiente rispetto alla normativa per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Un'altra ispezione dell'Asl 5 di Pisa, degli operatori che si occupano di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, era stata sollecitata da un esposto. Esattamente colpe in questi giorni. L'Asl aveva trovato alcune irregolarità e aveva chiesto al Comune di adeguare gli uffici a quanto previsto dalla normativa. Erano scattate inoltre le sanzioni e la comunicazione all'autorità giudiziaria che potrà essere sanata con il pagamento della sanzione stessa. Nel frattempo però i problemi della sede non sono stati risolti. Nonostante i diversi progetti presentati dall'amministrazione comunale per dire che i vigili avrebbero avuto finalmente un comando in regola con quanto previsto dalla legge nella realtà le cose non sono cambiate. E cinque anni di amministrazione non sono stati sufficiente per decidere e attuare il trasferimento della polizia municipale in altri uffici. (s.c.) ORI PRODUZIONE RISERVATA L'esterno dell'uffcio della polizia municipale (foto d 'archivio) Sanità Pisa e provincia Pagina 10 PORTATO A CISANELLO Ferito nell'auto che finisce c ontro in 1- ~- 1 Un momento dei soccorsi al conducente coinvolto nell'incidente in Fi-Pi-Li e rimasto con un arto incastrato tra le lamiere dell'auto (Foto Silvi) i PONTEDERA Un uomo è rimasto ferito in un incidente che si è verificato, nel primo pomeriggio, sulla strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno, tra gli svincoli di Pontedera Est e Pontedera Ovest-Ponsacco in direzione mare. L'incidente ha visto coin- volto una vettura e un furgone. Si è verificato quando erano da poco passate le 15 all'altezza della nuova stazione di servizio. Le cause sono ancora da accertare: a questo serviranno i dati dei rilievi effettuati sul posto e che poi verranno elaborate dalle forze dell'ordine intervenute. Sanità Pisa e provincia Dopo l'impatto tra i due veicoli, si è pensato di far intervenire i pompieri, perché uno dei conducenti è rimasto con un arto incastrato tra le lamiere. I vigili del fuoco allertati, dal distaccamento di Cascina, sono intervenuti sul posto dove, per fortuna, gli stessi volontari del soccorso - inviati dalla centrale del 118 avevano aiutato il conducente a liberarsi. L'uomo ferito, le cui condizioni noti sono apparse gravi, è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Cisanello, a Pisa, per essere sottoposto ad accertamenti diagnostici e alle prime operazioni di soccorso. C G RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 11 E' in testa alla classi zca nazionale con 119 procedure, seguita da Torino (108) e Bei alno (97 Pisa: un'eccellenza per i trapianti di fegato FIRENZE Il centro trapianti di fegato dell'Azienda ospedaliero universitaria Pisana è al vertice della classifica nazionale. Lo dicono i dati del Centro Nazionale Trapianti. Nel 2015 Pisa, è in testa, con 119 procedure, seguita da Torino (108), e Bergamo (97). In totale, nel 2015 sono stati eseguiti in Italia 1.090 trapianti di fegato, in 21 centri distribuiti nel nostro Paese. Il risultato riportato dall'équipe pisana diretta dal professor Franco Filipponi cade a 20 anni esatti dall'inizio dell'attività di trapianto di fegato e rappresenta il miglior risultato di sempre per l'Azienda e per la Toscana. "Questo record - è il commento dell'assessore al Diritto alla salute Stefania Saccardi - è il prodotto della vocazione trapiantologica della Toscana e si fonda su un'intensa attività regionale di donazione di organi, frutto dell'impegno dei cittadini, delle strutture sanitarie e della guida dell'Organizzazione Toscana Trapianti. Nel 2015 la Toscana continua a svettare in cima alla classifica nazionale di donazione di organi, con tassi più del doppio superiori rispetto alla inedia nazionale". Oltre alla Toscana, che con 33 procedure per milione di abitanti guida saldamente la classifica, l'attività trapiantologica epatica conosce eccellenze in altre regioni italiane. Tra queste spiccano la Lombardia con 276 procedure realizzate nei 4 centri di Milano e Bergamo (27.6 per milione di popolazione), il Veneto con 128 procedure eseguite tra i centri di Padova e Verona (26,1 per milione di popolazione), il Lazio con 153 trapianti fegato eseguiti nei 5 centri romani (pari a 25,9 per milione di popolazione), l'Emilia Romagna con 114 trapianti nei centri di Bologna e Modena (25,6 per milione di popolazione) e il Piemonte (108 procedure pari a 25.5 Sanità Pisa e provincia per milione di popolazione). Seguono a distanza le regioni del Sud, tra cui registrano i risultati migliori la Sicilia con 55 trapianti (11 per milione di polazione) e la Campania con 41 (pari a 7 per milione di polazione). Nonostante una generale stabilità delle attività di donazione, il numero totale dei trapianti di fegato del 2015 è aumentato rispetto al 2014, a testimonianza dell'impegno e delle capacità professionali di tutti gli operatori impegnati nel nostro Paese. Il record del centro pisano è il frutto dell'impegno personale e della dedizione dell'équipe chirurgica ed epatologica diretta dal professor Filipponi, anestesiologica diretta dal dottor Gianni Biancofiore, e del personale infermieristico delle strutture di coordinamento trapianti, di sala operatoria, di terapia intensiva e degenza. A essi si aggiungono tutti i servizi diagnostici e le Unità operative aziendali che da anni collaborano stabilmente al programma. In notale, nel 2015sanos12 esdgn,h in l a1,0900aplsnd dl fegato, in 21 cenni dlsd1buid nel nos0o Paese Pagina 12 «Condannate i vertici Menaririi» Riciclaggio e corruzione, la Procura chiede nove e otto al Dopo quattro lunghissime udienze è arrivata alla fine la requisitoria del processo Menarini. Richieste di condanna pesantissime quelle avanzate dai pm Ettore Squillace Greco e Luca Turco al collegio presieduto da Francesco Gratteri per i vertici del gruppo farmaceutico: 9 anni e mezzo per riciclaggio di fondi neri e corruzione per Lucia Aleotti, figlia del patron Alberto (morto nel 2014), 8 anni per il fratello Giovanni che risponde solo di riciclaggio. Chiesti 2 anni per la vedova di Alberto Aleotti,Massimiliana Landini, 6 anni e 8 mesi per i collaboratori, Giovanni Cresci e Lucia Proietti, i anno per Sandro Casini. «Pene commisurate alla gravità del reato - spiega il pm Squillace Greco - per anni e anni è stato riciclato oltre un miliardo di euro. Nella giurisprudenza in materia non abbiamo trovato cifre paragonabili a queste neppure quando si parla di Cosa Nostra o della camorra». Le pene per il riciclaggio vanno dai 4 al 12 Alberto e Lucia Aleotti, i vertici della Menarini anni, ricorda il neo procuratore di Livorno: «Se fosse stato possibile processare Aleotti senior avremmo chiesto il massimo della pena». Fino al 2000 - ricorda il pm - era lui a decidere tutto. Solo dopo i figli cominciano ad avere un ruolo nell'azienda, nonostante qualcuno abbia tentato di attribuire loro una posizione marginale: «Lucia diventa il volto Menarini, è al corrente della struttura messa in piedi dal padre per la gestione parallela e occulta dell'azienda. Alberto Giovanni segue l'aspetto finanziario e amministrativo. A ciascuno dei tre nipoti, Aleotti senior destinò un miliardo di vecchie lire. Quel denaro, che proveniva da fondi neri, è stato poi fatto rientrare in Italia con lo scudo fiscale dai figli del patron. Quindi anche loro sono responsabili di riciclaggio». «Aleotti - ricorda il procuratore aggiunto Luca Turco ha fatto della riservatezza il suo stile di vita: sconosciuto al grande pubblico era però conosciuto laddove il potere si esercita». Ci furono pressioni per salvaguardare i farmaci brevettati contro la politica a favore dei generici su Berlusconi, Scajola, Gianni Letta, sull'allora assessore alla sanità Enrico Rossi, sui sottosegretari Casero e Vegas, e sul senatore Cursi. Attività di pressione concordata con la signora dei salotti romani Maria Angiolillo. L'accusa di corruzione a Lucia Aleotti riguarda i rapporti con l'ex senatore ed ex respon- Sanità fiorentina e toscana L' 'ci a Un miliardo di giuro «ripuliti», neanche Cosa Nostra... per Lucia e Alberto Aleotti sabile Salute del Pdl Cesare Cursi, la cui posizione è stata archiviata dopo che nel 2012 ïl Senato negò l'autorizzazione all'uso delle conversazioni intercettate. Nel 2009 fu Cursi a presentare l'emendamento che voleva Aleotti sulla tutela della concorrenza nel settore farmaceutico. L'emendamento - nato negli uffici Menarini, la bozza venne trovata nel pc di Aleotti - venne poi bloccato dall'allora ministro all'economia Giulio Tremonti ma se fosse stato approvato avrebbe limitato il potere delle Regioni sulla prescrizione di farmaci, tutelando così quelli coperti da brevetto. La contropartita per Cursi, secondo l'accusa, fu un contratto da 160 mila giuro con la casa editrice Viviani, di proprietà della moglie del senatore, per la pubblicazione di una monografia sul Bronzino, strenna natalizia del Natale 2010. Il processo riprende il 25 gennaio. Valentina Marotta Antonella Mollica © RIPRODUZIONE RISERVATA La vicenda La famiglia Aleotti del gruppo Menarini è sotto processo con l'accusa di riciclaggio e corruzione I pm chiedono condanne severe per sei persone al vertice dell'azienda farmaceutica Pagina 13 L'errore sui racctrtati Sulla prima pagina del Corriere Fiorentino di ieri abbiamo titolato: «Ogni giorno mille vaccinazioni anti-meningite». In realtà la campagna predisposta dalla Asi fiorentina prevede mille vaccini a settimana, non al giorno. Ci scusiamo per l'errore. Sanità fiorentina e toscana Pagina 14 %„ 2h S;;-Y 1.7.Y 8"'r: GJ I pm: {{Condannate a 9 aie mezzo e 8 i fratelli Aleo tti» PROCESSO ai vertici della casa farmaceutica Menarini: ieri al termine di un lunghissimo dibattimento la procura ha chiesto pene fino a nove anni e mezzo di reclusione. Le accuse sono, a vario titolo, evasione fiscale, riciclaggio e corruzione. Le pene più alte chieste dai pm Luca Turco ed Ettore Squillace Greco sono per i figli del patron della Menarini, Alberto Aleotti morto nel 2014: 9 anni e mezzo per Lucia Aleotti, 49 anni, e 8 anni per il fratello Giovanni, 43. Per i loro più stretti collaboratori, Giovanni Cresci e Lucia Proietti, i due rappresentanti dell'accusa hanno invece chiesti ai giudici le condanne a sei anni e otto mesi di reclusione . Un anno è stato chiesto per l'altro collaboratore Sandro Casini. Infine per la vedova Aleotti, Massimiliana Landini, la richiesta dei pm è stata fissata in due anni di reclusione. Molto severa la procura nella sua requisitoria : « E' stato riciclato oltre un miliardo di euro per anni e anni con una reiterazione sistematica come nemmeno la `ndrangheta è riuscita a fare». « Le conclusioni dei pm - ribatte il collegio difensivo (avvocati Traversi, Cordeiro Guerra, Casellato, Vecchi) sono consequenziali all' ipotesi accusatoria; ad esse seguiranno le ricostruzioni dei difensori: i fatti contestati assolutamente non sussistono». Sanità fiorentina e toscana Pagina 15 o» «Si tagliano solo i po te civiche chiedono ve iche Piombino, «Consigli comunali aperti per affrontare il caso» - PIOMBINO «CONSIGLI comunali aperti sulla sanità locale». La richiesta arriva dalle liste civiche della Val di Cornia: Un'Altra Piombino, Assemblea San Vincenzina, Assemblea Popolare di Suvereto e Comune dei Cittadini di Campiglia. Le liste puntano il dito contro la nuova legge sanitaria tramite la quale si riorganizzerebbe la struttura regionale «con il solo interesse di tagliare per risparmiare. Il presidente della Regione Enrico Rossi, come Renzi e già Monti, cosiderano il servizio sanitario come un costo insostenibile che come tale deve essere ridimensionato e non come un diritto costituzionalmente sancito. SI TAGLIANO servizi e si riduce il personale sanitario operativo (medici e infermieri) mentre non si vanno a toccare le vere diseconomie nè le strutture burocratiche amministrative costose e ridondanti. Si procede a un fortissimo accentramento dei poteri decisionali concentrati nelle mani di super manager - continuano le liste civiche - che non hanno alcun rapporto con i territori e i Sanità fiorentina e toscana rà in disagi molto reali per una popolazione sempre più anziana e in affanno economico crescente. Si mettono in rete due ospedali per sottrarre servizi e posti letto, non per incrementarli, come invece vogliono farci credere». LF .MQHT,Zd Le liste civiche chiedono consigli aperti cittadini: sono nominati dal presidente della regione e a lui devono rispondere. Al contempo si spostano sempre più marcatamente le risorse verso la sanità privata: si finanziano le associazioni di volontariato affinchè forniscano prestazioni specialistiche, diagnostica strumentale e di laboratorio, ovviamente a pagamento. E' in que- sto contesto che si inserisce la proposta di creare una «rete integrata di servizi ospedalieri» che unisca la Bassa Val di Cecina e la Val di Cornia in un unico ospedale che abbia i numeri per rispondere alle prescrizioni del decreto Balduzzi. Due strutture lontane 50 km, con reparti e servizi dislocati: un ospedale virtuale che si tradur- PER LE LISTE civiche due sono i problemi: uno di carattere istituzionale, «cioè l'atteggiamento fortemente antidemocratico del Pd toscano che ignora la vasta opposizione popolare e impedisce il ricorso all'istituto democratico del referendum». L'altro problema «è la manifesta violazione dell'art. 32 della Costituzione che tutela la salute come diritto fondamentale dell'individuo». E allora «si riducono servizi e posti letto, si chiudono reparti, si attendono mesi per un intervento, si intasano i Pronto soccorso, l'unico settore in cui il privato non mostra alcun interesse: cos'è questo se non una violazione del diritto alla salute? E' su queste evidenze che vogliamo risposte precise, al di là dei soliti enunciati e delle solite frasi fatte. Vogliamo che le istituzioni locali si pronuncino sul futuro della sanità in Val di Cornia». Pagina 16 R11VV11 0 Slitta l 'incontro in prefettura sul possibile taglio di 30 lavoratori nelle residenze della Pia Casa e di M onte S. uirico VERTENZA C OMUNALE Anche le famiglie sono preoccupate per i servizi nelle Rsa ADESSO a mobilitarsi sono anche le famiglie degli ospiti delle case di riposo comunali. Ieri sera si sono riunite, preoccupate dal passaggio di consegne deciso dal Comune e che potrebbe costare la perdita di 30 lavoratori e il conseguente ridimensionamento dei servizi nelle due residenze messe a bando, quella di Monte S.Quirico e Casa Pia. INTANTO ieri mattina l'incontro in Prefettura tra le parti sociali e i rappresentanti istituzionali è sfumato per un impegno improvviso dell'assessore Cecchetti. Tutto rinviato al 27, alle 9.30, con un'attesa che si fa pesante. Quello che i sindacati - Michele Massari per Fp Cgil e Pietro Casciani per Uil Fpl - ribadiscono è un segnale d'allarme di fondo, Sanità fiorentina e toscana che il Comune non può ignorare. «E' allarmante - sottolineano - che una cooperativa sociale della consistenza della Kcs, titolare dell'appalto delle Rsa (residenze per anziani) negli ultimi 15 anni, che nelle residenze stesse ha fatto anche investimenti nelle migliorie delle cucine ad esempio, abbia fatto la scelta di non partecipare alla gara. Il fatto è che i meccanismi della gara privilegiano l'offerta economica della concessione rispetto alla qualità del progetto e ad un conseguente maggior utilizzo del personale. Nella scelta della concessione, per la ricerca del nuovo gestore, anzichè dell'appalto rischiano di saltare i meccanismi a tutela dei lavoratori, indicati da noi nel protocollo di intesa sottoscritto presso la Prefettura». Pagina 17 taeden nella casa c3i ricos . ñvata' . . Una 94enne in ospedale . Segnalazione in rrocura k T ) I familiari si rivolgono a un avvocato LA SEGNALAZIONE è stata inviata immediatamente dagli stessi medici dell'ospedale «San Luca» alla Procura, per gli opportuni approfondimenti investigativi. Quando ieri mattina i medici hanno visto arrivare l'anziana di 94 anni, inviata da una casa di riposo privata, hanno infatti riscontrato alcune lesioni sospette ai polsi e alle caviglie, nonché uno stato di denutrizione e condizioni igieniche sconcertanti. L'anziana era stata condotta in ospedale con urgenza, con l'indicazione di una situazione psichica che non ne consentiva la permanenza nella casa di riposo cittadina, gestita da personale religioso. Anche i nipoti erano stati avvertiti. «UNA SITUAZIONE sconcertante - commenta uno dei nipoti, Sanità fiorentina e toscana un ristoratore lucchese - perché mia nonna è lucida nonostante l'età. E fino a poche settimane fa stava molto meglio. Questo ricovero urgente in ospedale non ce lo aspettavamo e non lo comprendiamo. Ci hanno detto che nella casa di risposo non può tornare perché è troppo grave. Ma i medici del San Luca smentiscono questa diagnosi. Dicono che è lucida, anche se denutrita. Infatti hanno inviato alla Procura una segnalazione completa di varie fotografie scattate alle lesioni riscontrate su mia nonna. Ora anche noi ci rivolgeremo a un avvocato per andare fino in fondo. Vogliamo chiarezza». SULLO sfondo di questa vicenda ancora da chiarire pienamente, ci sarebbe un piccolo contenzioso "rI IL II , infuriato, si sfoga così su Facebook: «La m ia nonna 9 anni maltrattata (...) presenta colpi su tutto il corpo e denutri mento, denunciati dal dottore»... « Chi ha un parente in quella struttura m i dia retta: vada subito a controllare co me sta e fateli do mande su co me la trattano. lo la porterei via subito...». tra i parenti e la casa di riposo per una retta da 1300 euro pagata in ritardo. Il nipote ha affidato anche a Facebook il proprio sfogo, sottolineando le condizioni in cui è stata trovata l'anziana. E ci tiene a chiarire anche il profilo economico della vicenda. «LA RETTA di novembre - sottolinea - l'ho pagata in ritardo, ma mia nonna è ospite lì da 4 anni. E' stato un banale disguido. Invece ho capito che lei non era più gradita in quella struttura. C'è un clima nei suoi confronti che non mi piace e ovviamente non potrò più portarla lì quando sarà dimessa. Anche perché non mi fido più. L'hanno spedita in ospedale, ma i medici dicono che non era affatto in gravi condizioni. Ora spero che se ne occupi la magistratura». Paolo Pacini Pagina 18 Eí c i M ,: «Guardia mic , che errore» Lucchesia IL CONSIGLI ERE regionale del Movimento 5 Stelle Gabriele Bianchi ha presentato un'interrogazione sulla rivoluzione del servizio di guardia medica in Lucchesia. «Con l'accorpamento delle centrali 118 anche Lucca si è adeguata agli standard regionali, ed è andata persa la preziosa funzione di filtro finora egregiamente svolta dal 118 di Lucca. Funzionava benissimo così com'era e non andava modificato». Sanità fiorentina e toscana Pagina 19 Ricoverato per sospetta meningite un 56enne con febbre alta L' l: «Escluso il meningococco» Net M orianese IL SERVIZIO di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) è intervenuto l'altra nella notte nel Morianese, a casa di un 56enne con febbre alta, che è stato trasferito al Pronto Soccorso dell'ospedale «San Luca», dove gli è stata diagnosticata una sospetta meningite batterica. Le prime indagini escluderebbero però, al momento, che si possa trattare di un meningococco. Non sarebbe quindi necessaria la profilassi antibiotica per chi è entrato in contatto stretto con il paziente. Nessun allarme, dunque, per la sicurezza dei familiari e di quanti si sono trovati a frequentare gli stessi luoghi del 56enne. Il paziente sta rispondendo bene alle terapie. Sanità fiorentina e toscana Pagina 20 arantita la degenza all' ospeda anche dopo il ricovero acuto t A Fìvizz ano una vtt` assoltita per UNA NOVITÀ assoluta per la Lunigiana e con poche esperienze analoghe in Toscana. Si tratta dei moduli di degenza a bassa intensità di cure sub acute, introdotti a fine dicembre, in via sperimentale, all'ospedale di Fivizzano grazie a un accordo fra la Società della Salute della Lunigiana e il presidio ospedaliero stesso, moduli che offrono modalità di assistenza diversa da quella ospedaliera, con prevalenza dell'assistenza infermieristica. I destinatari di questi moduli sono i pazienti che possono essere dimessi dal reparto per acuti, il cui bisogno sanitario è quello di mantenere e completare la stabilizzazione clinica raggiunta nel corso del ricovero acuto e che presentano ancora una necessità di tutela medica prolungata e di assistenza infermieristica nell'arco delle 24 ore. Ad esempio, nel caso di interventi al femore nelle persone anziane, che necessitano, appunto, di un periodo di stabilizzazione clinica. La permanenza del paziente all'interno dei moduli è articolata secondo un progetto personalizzato, da realizzarsi, in linea di massima, in 10 giorni, con la necessaria flessibili- Lun igiana. Acco rdo con tà rispetto a percorsi specifici. I posti letto, in base alla delibera della giunta regionale che ha introdotto questo innovativo modello, possono essere individuati negli ospedali di piccole dimensioni e quello di Fivizzano rientra a pieno titolo in questa categoria. Il modello in questione, inoltre, si caratterizza per l'integrazione fra le professionalità territoriali ed ospedaliere nella gestione dei pazienti: infatti, nell'ottica vera della continuità assistenziale e della necessità di rispondere ai bisogni dei pazienti, l'integrazione e la collaborazione fra gli specialisti ospedalieri e i medici di medicina generale è necessaria per definire il percorso del paziente, la necessità di visite e consulenze, la previsione di durata del ricovero e la proposta di gestione successiva. Da sottolineare che in Italia, come a livello internazionale, è ormai acquisito il concetto della necessità di strutturare e diffondere la cosiddetta «assistenza intermedia». O ACCORD All'ospedale di Fivizzano sono stati introdotti i moduli di degenza a bassa intensità di cure sub acute. I pazienti saranno assistiti in ospedale anche dopo essere stati dimessi dal reparto per acuti Sanità fiorentina e toscana Pagina 21 w M MONICA CHIANI EVIDENZIA LE DIFFICOLTÀ NEL PRENDERE UN APPUNTAMENTO AL DIPARTIMENTO DI VIA LAVARONE. E Si CHIEDE: «PERCHÉ NON a TUTTI I DOTTORI DI FAMIGLIA LO SOMMINISTRANO?» emngï difficile prenotarsï medIc «Ambulatori er i vaccini» í- «Impossibile telefonare. di MONICA BIANCONI PRATO «SE I VACCINI per la meningite ci sono, come l'Asl dice, è davvero una cosa assurda che non si riesca a trovare il modo per prendere l'appuntamento per vaccinarsi». Questo lo sfogo di Monica Chiani che negli scorsi giorni ha tentato, invano, di prenotare un appuntamento per vaccinare la figlia. «Fino a dicembre - continua Chiani - ero riuscita, andando di persona, a prendere l'appuntamento per due dei miei figli, ora questo servizio è stato tolto perché ci hanno detto che non hanno personale. L'unica possibilità è rimasto il numero di telefono dedicato che però è sempre occupato o in alternativa fornisce appuntamenti per il mese di aprile. Mia figlia lavora in Inghilterra e in questi giorni tornerà a casa e volevo approfittare per vaccinarla, anche ieri ho provato tutto il giorno a chiamare e non hanno mai risposto, alla fi- TUTTI 1 ne ho deciso di comprare il vaccino in farmacia che è costato 90 euro». Chiani si chiede inoltre perché alcuni medici di famiglia somministrino i vaccini ed altri no. «Perché - precisa Chiani - deve essere una scelta del medico di famiglia quella di aderire o meno alla campagna di vaccinazione per linea sempre occupata» la meningite? I dottori dovrebbero essere obbligati a farlo, sarà casomai il paziente a decidere o meno se vaccinarsi». EDÎ scorso, duINTANTO L rante un incontro del Comitato aziendale, l'Asl ha dato parere positivo alla proposta del sindacato dei medici per la realizzazione di un ambulatorio solo per le vaccinazioni da meningocco. «Di fronte a questo ultimo caso di meningite - spiega Alessandro Benelli, segretario del sindacato della Federazione italiana medici di medicina generale - abbiamo deciso di riproporre un progetto, preparato da Niccolò Biancalani referente per la guardia medica del sindaco, che lo scorso anno, quando la Regione decise di aderire alla campagna di vaccinazione per la meningite, fu bocciato. Questa volta l'Asl ha dato parere positivo e siamo in attesa della risposta definitiva, mentre stiamo valutando le possibilità organizzative e strutturali. Sostanzialmente l'ambulatorio integrerà i presidi dell'Asl e gli studi dei medici di famiglia dove vengono somministrati i vaccini conclude -. L'idea è quella di far gestire l'ambulatorio a medici a basso numero di scelte, medici di medicina generale che svolgono sia attività di medico di famiglia sia di guardia medica». CC ,iA Un affollato ambulatorio di via Lavarone foto Attalmi Sanità fiorentina e toscana Pagina 22 Dopo ricorsi e inchieste Spinelli sarà il primario di maxillo-facciale CAREGGI ha nominato il primario di chirurgia maxillo-facciale. Si tratta di Giuseppe Spinelli, il medico che a lungo ha retto il servizio, che ha sede al Cto, come facente funzioni. Non si tratta di una novità, quindi, ma la scelta è stata molto tribolata per l'azienda ospedaliera e anche per Estar. Dalla stessa direzione, ad esempio, era partita una segnalazione alla procura riguardo ad alcuni ricorsi presentati dai partecipanti alla selezione. Il posto di chirurgia maxillo-facciale di Firenze era piuttosto ambito, tra i partecipanti c'erano ad esempio il primario di Bologna, Alberto Bianchi, e quello del policlinico di Modena. Entrambi sono nomi nel settore, che in quanto specialistico non conta molti professionisti importanti a livello nazionale. La selezione è stata bandita da Estar per Careggi, come prevedono le regole per il reclutamento da parte del personale di aziende sanitarie ed ospedaliere toscane. Ormai più di un anno fa, il primo dicembre del 2014, sono stati fatti i colloqui ai candidati, valutati anche in base ai loro curricula. Spinelli è arrivato primo, seguito da Bianchi e Chiarini. Alcuni dei candidati però non hanno ritenuto corretti i ri- Il medico ha retto a lungo il servizio come facente funzioni ma la scelta è stata comunque molto tribolata sultati, accusando Spinelli di aver riportato un numero di interventi svolti inferiore a quello reale. E' così partito un ricorso al Tar per chiedere l'annullamento della graduatoria, che è stata pubblicata sul sito dell'Estar il 25 giugno del 2015. Careggi intanto ha informato la procura "in merito a riferiti comportamenti penalmente rilevanti". Si sono cosi aperti due fronti, quello amministrativo e quello penale. In tutti e due i casi sono state escluse irregolarità. Prima da parte del Tribunale amministrativo regionale, che ha respinto la domanda cautelare, poi da parte del gip, che ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero. Quando sono state notificate le decisioni, Estar ha chiesto a Careggi e alla commissione esaminatrice se intende- vano "procedere a una ulteriore valutazione degli idonei alla selezione pubblica", cosa che evidentemente in quella fase era di nuovo possibile. L'azienda ospedaliera non ha avuto segnali dalla commissione e ha cosi dato per buona la prima graduatoria, scegliendo dunque Spinelli come primario. Dai titoli, sottolineano da Careggi, emerge che "il candidato ha dimostrato un curriculum ed una preparazione molto buona e pienamente rispondente agli obiettivi della selezione». Così la settimana scorsa è arrivata la nomina. IL NUOVO PRIMARIO Giuseppe Spinelli è il nuovo primario di chirurgia maxillo-facciale al Cto Respinti i ricorsi degli altri concorrenti che ambivano a quel posto Sanità fiorentina e toscana Giuseppe Spinelli è noto anche come fondatore e presidente della Att, l'associazione tumori toscana che si occupa tra l'altro di assistenza domiciliare ai malati oncologici ed è attiva in particolare nelle province di Firenze, Prato e Pistoia. (mi.ba.) Pagina 23 • et pagher rn la t. e lla v s ta i Asl a nr 900 i • i m lte u Nel 2015 sono state 3 ila le persone che hanno prenotato ma non si sono presentate: via alle lettere MICHELE BOCCI IN 32mila nel 2015 hanno prenotano una visita o un esame alla Asl di Firenze e non si sono presentati, senza disdire. Questi cittadini dovranno versare alle casse pubbliche circa 900mila euro. L'azienda di Firenze sta spedendo migliaia di lettere per applicare il cosiddetto "malum" a chi ha occupato senza motivo un posto in lista di attesa. In questo periodo partono le missive per chi non si è presentato nel secondo quadrimestre dell'anno scorso, circa 8.500 persone. Se si considera che ogni anno le strutture sanitarie della ex azienda fiorentina, tutta la provincia salvo Empoli, fanno ben 3 milioni di prestazioni sanitarie, a non disdire è circa l'1% degli utenti. Le lettere vengono inviate in parte direttamente dall'azienda sanitaria stessa e in parte da un'agenzia privata. Si tratta di un avviso bonario, senza alcuna sanzione aggiuntiva. La Regione ha avviato da tempo questo sistema perché chi non disdice non libera le liste di attesa, appesantendole inutilmente. La Asl inoltre una settimana prima dell'esame invia un sms al cittadino per evitare che si scordi l'appuntamento. pesante come tac e risonanze. Tra l'altro per questi due esami, in maggiori difficoltà dal punto di vista delle attese, è previsto un meccanismo definito "malum fast" in base al quale le lettere vengono inviate subito ai cittadini, nel giro di un mese. Per tutto il 2015 in questo modo l'azienda conta di recuperare oltre 900 mila euro. Ma l'azienda sanitaria va anche alla ricerca di altre persone che devono dei soldi alle casse pubbliche. Si tratta di coloro che hanno fatto la prestazione sanitaria ma poi non si sono presentati alle casse e ai punti gialli per pagare il ticket e l'eventuale maggiorazione basata sul reddito. In questo caso il numero dei cittadini coinvolti è un po' inferiore. Sempre facendo riferimento a tutto il 2015, si stima che se ne siano andate sen- Il valore del "malum" che viene richiesto è identico al ticket che la Azienda di Firenze avrebbe dovuto riscuotere za pagare circa 12mila persone. I dati certi per ora riguardano il primo quadrimestre (6.000) e il secondo (2.000). In Il valore del malum che vie- questo caso la cifra da recuperane richiesto è identico al ticket, re si aggirerebbe intorno ai 300mila euro. Infine c'è un'altra voce da considerare, quella riguardante le persone che si sono fatte curare al pronto soccorso. I codici bianchi, è stato stabilito ormai da molto tempo da una delibera regionale e poi eseteso anche a tutta Italia, devono pagare il ticket. La misura era mirata ad evitare che si presentassero nelle stanze dell'emergenza, normalmente affollate anche da casi importanti, persone con problemi lievi. Pagare dovrebbe disincentivare comportamenti inappropriati dal punto di vista sanitario, anche se talvolta il personale del pronto soccorso non se la sente di chiedere denaro a cittadini, anche se non gravi, che hanno aspettato per ore in sala d'attesa. Per questa voce la Asl ha soltanto i dati del primo quadrimestre dell'anno passato, quando ben 6mila persone se ne sono andate senza pagare il ticket del pronto soccorso, facendo mancare alle casse Asl circa 31 mila euro. Il sistema del malum e in generale tutte le misure per recuperare i ticket non pagati è a regime ormai da alcuni anni e l'azienda sanitaria diretta da Paolo Morello sta osservando una riduzione del numero delle lettere che vanno inviate ogni anno. 3 RIVNO[JULONE NISEfNAIl. in pratica si paga la prestazione che non si è fatta. Si va quindi da pochi euro ad alcune centinaia a seconda che si tratti di una visita specialistica di controllo o di un semplice esame di laboratorio, oppure di diagnostica Sanità fiorentina e toscana Pagina 24 MALUM Sono 32mila le persone che non si sono presentate agli appuntamenti con la Asl senza disdire nel 2015 SOLDI La Asl diretta da Paolo Morello (foto sotto) ha inviato e invierà lettere per recuperare circa 900 mila euro TICKET L'anno scorso ci sono state anche 12 mila persone che se ne sono andate senza pagare la prestazione sanitaria PRONTO SOCCORSO I codici bianchi devono pagare un ticket, anche in questo caso molti cittadini se ne vanno senza saldare Sanità fiorentina e toscana Pagina 25 «Conti ate i vertici di Men Prezzi gonfiati delle medicine: il pm chiede pene fino a 9 anni e mezzo I! FIRENZE La procura di Firenze ha chies lo pene fino a nove anni e mezzo di reclusione al processo che vede imputati i vertici della casa farmaceutica Menarini. Le accuse sono, a vario titolo, evasione fiscale, riciclaggio e corruzione. Le pene più alte chieste dai pm Luca Turco ed Ettore Squillace Greco sono per i figli del patron della Menarini, Alberto Aleotti, morto nel 2014: 9 anni e mezzo per Lucia Aleotti e 8 anni per Giovanni Aleotti. Peri loro collaboratori, Giovanni Cresci e Lucia Proietti, sono stati chiesti 6 anni e 8 mesi di reclusione. Un anno è stato chiesto per l'altro collaboratore, Sandro Casini. Per la moglie di Alberto Aleotti, Massimiliana Landini, la richiesta è di due anni di reclusione. Secondo i pm, che hanno coor- Sanità fiorentina e toscana Carabinieri durante un' ispezione nella sede della Menarini dinato le indagini dei carabinieri del Nas, dal 1984 al 2010 Alberto Aleotti ha usato società estere fittizie per l'acquisto dei principi attivi, con lo scopo di far aumentare il prezzo finale dei farmaci, grazie ad una serie di false fatturazioni. In questo modo ha truffato il Sistema sanitario naziona- le, che ha rimborsato medicinali con prezzi gonfiati. Il danno per lo Stato sarebbe stato di 860 milioni di giuro. In tutto, gli investigatori ritengono che gli illeciti abbiano fruttato alla famiglia Aleotti un miliardo e 200mila euro. Prima di elencare le richieste di pena, il pm Turco ha ricorda- to anche la «serrata attività di pressione» della famiglia Aleotti «su esponenti politici, negli anni 2008-2009», per contrastare l'operato di alcune Regioni, che «avevano adottato delibere a favore di farmaci generici». Il pin ha parlato di «pressioni», anche attraverso lettere, sull'ex premier Silvio Berlusconi e sull'ex ministro Scajola, di interventi sull'allora assessore toscano alla salute, e oggi presidente della Regione, Enrico Rossi, e su altri esponenti politici. Su questo tipo di attività, come sul ruolo di mediatrice svolto per Aleotti dalla signora Maria Girani Angiolillo, la procura non ha mosso alcun rilievo penale. Diverso il caso del senatore Cursi accusato di corruzione: la sua posizione è stata archiviata dopo che il Senato ha negato l'autorizzazione all'utilizzo delle intercettazioni. Pagina 26 cdNTERESSE DECADUTO» Epatite C, archiviati i ricorsi sulle gare per i farmaci gratis FIRENZE «Improcedibili». Il Tar archivia tutti i ricorsi contro la Regione che nel 2015 ha tentato di fornire gratis il farmaco anti epatite C agli oltre 26.000 pazienti non cirrotici. Con due sentenze, il Tar dichiara decaduto il contenzioso amministrativo «per sopravvenuta carenza di interesse» dopo che il 20 novembre la Regione ha deciso di non assegnare la battaglia in sede amministrativa contro la Toscana che con 60 milioni si prefiggeva di curare per tre anni gratis oltre 26.000 pazienti che ancora non hanno sviluppato 1 epatite C. A ricorrere al Tar sono state, nell'ordine, la Janssen Cilag spa e Abbvie srl, a sostegno della quale si è costituita anche Aifa, l'Agenzia italiana del Farmaco, da sempre contraria all'operazione di Rossi. Fra i vari atti impugnati, c'è fornitura del soprattutto la farmaco per la delibera del dicura precoce Le case farmaceutiche rettore generadella malattia, le di Estar (la rinunciano alla lite prima che decentrale unica generi in cirrodi acquisto si e tumore al dopo chela Toscana della sanità tofegato. La Rescana) del 28 ha negatole forniture gione ha decimaggio 2015, so di non asseche segue la gnare la fornitura «considerata delibera con cui il 18 maggio la l'insufficienza delle risorse a digiunta regionale ha deciso le cusposizione - ricorda il Tar - a re gratuite per tutti i pazienti fronte dell'unica offerta presen- con epatite C. La contestazione tata » dalla società Abbvie srl a riguarda l'indizione di proceduun prezzo poco sotto i 30mila ra negoziata, senza pubblicazioeuro a trattamento, costo attua- ne di bando «per l'eradicazione le del farmaco. Non a caso, il predell'epatite C cronica nei paziensidente della Regione - di fronte ti non cirrotici». Dopo la decisioa una selezione andata deserta e ne della Regione di non assegnaa una seconda gara con una sola re la fornitura e di fare un (moofferta - ha pure deciso di prementaneo) passo indietro, le casentare un esposto alla Procura se farmaceutiche hanno dichiae un esposto all'Autorità di ga- rato di non aver «più interesse a ranzia sulla concorrenza. coltivare» il contenzioso ammiAl di là di questi due esposti, nistrativo. Ma la questione, per però, si è andata sviluppando la Rossi, ancora non è chiusa. (i.b.) La sede del Tar della Toscana a Firenze Sanità fiorentina e toscana Pagina 27 Rìcoverato a 6 la 0 iu con la mei L'uomo di San Michele di Moriano è ricoverato all'ospedale San Luca mai medici escludono che sia una forma contagiosa di Federica Scintu 1 LUCCA Una forma di meningite batterica non contagiosa perché non meningococcica, quindi meno pericolosa per la salute del paziente e innocua per chi gli è stato accanto. È questa la diagnosi effettuata dei medici dell'ospedale San Luca dove, nella notte tra martedì e mercoledì, è stato ricoverato un uomo di 56 annidi San Michele di Moriano che apparentemente accusava i tipici sintomi della malattia. Quella febbre che proprio non voleva scendere, talmente alta che ha portato i familiari dell'uomo a chiedere l'intervento di un'ambulanza, la paura che potesse davvero aver contratto una pericolosa forma di meningite. Poi la corsa al pronto soccorso del San Luca dove il cinquantaseienne è stato sottoposto a tutte le analisi necessarie per appurare quale fosse il batterio che ha causato l'infezione. Stando a quanto riferisce l'Asl2 di Lucca, «i medici escluderebbero, al momento, che si possa trattare di un meningococco e non sarebbe quindi necessaria la profilassi antibiotica a tutti coloro che sono entrati in contatto stretto col paziente portatore di un meningococco dei vari ceppi». Nessun allarme, dunque, per la sicurezza dei familiari e di Una corsia dell'ospedale San Luca di Lucca (foto d'archivio) quanti si sono trovati a frequentare gli stessi luoghi dell'uomo anche se per individuare la causa esatta dell'infezione bisognerà aspettare i risultati che dovrebbero essere pronti entro oggi. «La meningite che ha contratto il paziente non è contagiosa - spiega il direttore del dipartimento di igiene dell'Asl 2 di Lucca, Alberto Tomasi - perché non è meningococcica. Si tratta comunque di una forma di meningite. Questo è ciò che è emerso dalle prime analisi anche se ora dovremo aspettare la conferma che arriverà dal risultato delle analisi che abbiamo inviato a Firenze». All'ospedale "San Luca" proseguono intanto le cure per stabilizzare il paziente che, fanno sapere sempre dall'Asl, «sta rispondendo bene alle terapie». Ma il direttore del dipartimento di igiene dell'Asl 2 di Lucca spiega ancora meglio di che tipo di meningite di tratta. «Anche l'influenza o lo pneumococco possono causare la meningite intesa come infiammazione delle meningi - afferma Tomasi - il meningococco è il batterio più pericoloso e di solito si trova nel naso e nella gola. Con il freddo ovviamente è più probabile entrare in contatto con questi batteri». Tomasi spiega anche che, «nel caso di meningite contagiosa, sono soprattutto i portatori sani a trasmetterla e sono loro a essere addirittura più "pericolosi" dei pazienti infet- ti». Oggi, per chi volesse sottoporsi alla vaccinazione contro la meningite, è possibile recarsi alla Cittadella della Salute a Campo di Marte (edificio C, secondo piano nell'ambulatorio vaccinazioni) dalle 9 alle 12.30. Prevista anche un'apertura straordinaria dell'ambulatori vernerdì 29 gennaio dalle 10 alle 13. Rico-rato a 56 anni can la menùigìte Sanità fiorentina e toscana Pagina 28 interrogazione dei II consigliere regionale dei Movimento 5 Stelle , Gabriele Bianchi , nei giorni scorsi ha presentato un'interrogazione riguardante la rivoluzione dei servizio di guardia medica in Lucchesia. «Da martedì , infatti, con l'accorpamento delle centrali 118 anche Lucca si è adeguata agli standard regionali, ed è andata persa la preziosa funzione di filtro che fino ad oggi ha egregiamente svolto il personale della Centrale 118 di Lucca - afferma Bianchi - il cittadino dovrà in autonomia decidere se il suo problema è da ambulanza e quindi chiamare il 118 oppure se è risolvibile dalla guardia medica e quindi comporre un numero alternativo, numero tra l'altro diverso per ogni zona in cui si Sanità fiorentina e toscana i Regìone trova il paziente per un totale di 10 numeri diversi ». Problemi anche per il medico di guardia che, afferma Bianchi , «si dovrà occupare, oltre che delle visite ambulatoriali e domiciliari, anche di ricevere le telefonate, magari proprio durante una visita , le quali nel 2014 sono state più di 9mila». Una situazione che, secondo il consigliere regionale M5S «comporterà un calo della qualità del servizio di continuità assistenziale e un ulteriore problema di sicurezza per i medici, considerato che le visite domiciliari, passando perla centrale operativa, erano tracciabili mentre ora non lo saranno più». L'interrogazione verrà discussa a breve in Consiglio Regionale. (I.d.) Pagina 29 i40 «1Vlesi di attesa per i paz enti con tumore» È la denuncia di Stefano Benedetti : l'AsI non prevede la "corsia preferenziale " per gli oncologici 1 CARRARA Che le liste di attesa ci siano e siano belle lunghe non è una novità. Ma la novità - denunciata da Stefano Benedetti, consigliere comunale massese di Forza Italia - è che al nuovo ospedale nessuno avrebbe previsto, come indica la legge, una corsia preferenziale che eviti l'attesa ai malati oncologici: «Con il Nuovo Ospedale - scrive Benedetti - siamo riusciti a spendere 100 milioni per trovarci in una situazione peggiore della precedente , soprattutto per i malati oncologici che non godono di una corsia preferenziale, come stabilito dal Piano Nazionale del Governo che prevede l'attivazione, dopo la prima visita, di un percorso diagnostico -terapeutico (Pdt) per i malati oncologici, con tempi massimi per le diverse fasi di cura, stabiliti in base all'aggressività del tumore e al rischio di una sua rapida evoluzione. Nonostante ciò i pazienti debbono affrontare percorsi "ad ostacoli ". Da quando è entrato in funzione il nuovo ospedale - prosegue il consigliere sono diverse le segnalazioni da parte di cittadini allarmati. Questi ritardi sono gravissimi perché riguardano patologie in cui le possibilità di sopravvivenza dipendono dalla tempestività e accuratezza nella gestione del percorso di diagnosi e cura. Di fronte ai grandi progressi scientifici, non possiamo accettare che ciò non avvenga per problemi legati all'inefficienza della macchina sanitaria, alla disorganizzazione o, cosa più seria e grave, ai tagli». Poi Benedetti cita i dati e indica i tempi di attesa per alcune prestazioni sanitarie che « nonostante le promesse fatte, si sono allungati. Credo che sia necessario attivare ai massimi livelli i percorsi diagnostici-terapeutici e le "reti" oncologiche, oltre ad intervenire sugli orari di lavoro dei dipendenti, allungandoli fino alle 24, compresi sabato e domenica». Poi i tempi di attesa: «Mammografia 7 mesi, tac 2 mesi, ecografia mammella 8 mesi, ecografia addome 9 mesi, visita pneumologica 10 mesi, visita urologica 4 mesi, visita ginecologica 3 mesi. Questi sono solo alcune delle prestazioni importanti a cui accedono anche i malati terminali senza diritto di corsia preferenziale». Benedetti chiede quindi al sindaco di Massa, in quanto Presidente della Conferenza dei Sindaci, di «attivarsi affinchè siano garantiti ai malati oncologici tutti diritti previsti dal Piano Nazionale della Sanità ». il nuovo ospedale delle Apuane 1IVJ de 11, kd ❑ I c ad.AcCIIZI, KfiI L, ai M ,,.,1,„ ,,:,,,I,, Sanità fiorentina e toscana Pagina 30 Casa della Salute ad Avenza slitta al prossimo anno Manca ancora il progetto e la gara sarà lunga A Carrara, invece, trsf rï to nel 2016 di Cinzia Chiappini CARRARA Case della Salute: Avenza non aprirà prima del 2017, mentre quella di Carrara dovrebbe essere trasferita al Civico entro la fine dell'anno. E il 2016 segnerà anche l'apertura della Rsa di Fossone, salvo imprevisti. Ebbene sì, nonostante sia stato uno dei primi progetti a essere delineato e discusso, nell'ambito del dibattito sul potenziamento dei servizi territoriali "post Noa", la Casa della Salute di Avenza vedrà la luce solo tra più di un anno, dopo quella di Carrara. Il progetto, infatti, ancora non c'è, l'assegnazione degli appalti sarà lunga e i lavori da effettuare nella struttura della ex media Da Vinci impegnativi. Il risultato è che secondo le previsioni di Asl, il nuovo distretto potrebbe essere pronto solo nel corso del 2017. Chi sperava che, una volta usciti gli studenti del liceo scientifico Marconi, nella struttura di via campo D'Appio si sarebbero aperti i cantieri sbagliava di grosso. L'intervento è molto impegnativo, il progetto non è nemmeno stato messo nero su bianco: l'unica cosa che è stata completata, al momento, è l'affidamento dell'incari- Sanità fiorentina e toscana co per la progettazione. «Finora siamo stati com- pletamente assorbiti dal Nuovo Ospedale. Adesso abbiamo diversi interventi da gestire: solo su Carrara dobbiamo seguire la Rsa di Fossone, la Casa della Salute del centro città e poi quella di Avenza» spiega Monica Guglielmi, responsabile della Zona Distretto delle Apuane. Secondo la dirigente Asl, il progetto per la ex Da Vinci dovrebbe essere consegnato a breve, cosa che però non ridurrà di molto i tempi di attesa: «Dovremo gestire una fase di appalto lunga e complessa, per cui abbiamo chiesto la collaborazione del Comune di Carrara. I lavori da fare sono tanti e non stiamo parlando di un intervento che si concluderà in pochi mesi» ammette la responsabile di Zona auspicando che, «il distretto di Avenza sia completato nel corso del 2017». Gli avenzini, e non solo, si mettano l'anima inpace. Notizie migliori arrivano invece sull'altra Casa della Salute, quella del centro città, e sulla travagliata struttura della Residenza Sanitaria per AnzianidiFossone. «A Carrara i tempi saranno più celeri» garantisce Monica Guglielmi precisando che in centro città una Casa della Salute esiste già ed è attiva, da due anni, all'interno della palazzina di piazza Sacco e Vanzetti. Com'è noto Asl metterà in vendita quell'edificio e parte dei servizi che ospita oggi - il Cup e il punto prelievi, tanto per fare qualche esempio - saranno trasferiti al Civico, dove sorgerà la nuova Casa della Salute di Carrara. «In questo caso non ci sono molti lavori da fare, l'edificio è stato ristrutturato poco tempo fa. Piuttosto si tratta di coordinare vari trasferimenti» spiega la dirigente. Gran parte dei servizi oggi insediati al Civico, esclusa la radioterapia, verranno spostati (mammografia e ginecologia andranno al Monoblocco) e al loro posto arriveranno gli ambulatori dei medici di medicina generale, quelli dei pediatri di famiglia, il punto vaccinazioni, il centro prelievi, il cup, i servizi sociali di Asl, il centro disturbi alimentari e gli ambulatori della salute mentale, oltre a diversi uffici destinati alle attività di zona che serviranno i comuni di Massa, Carrara e Montignoso. «La parte prettamente sanitaria dovrebbe essere pronta prima della fine dell'anno, mentre per i servizi zonali ci vorrà un po' di più» spiega Monica Guglielmi specificando che però tutte queste sca- denze sono passibili di ritardo. Gli imprevisti quando si parla di cantieri, si sa, sono sempre dietro l'angolo, come dimostra la travagliata storia della Residenza Sanitaria per Anziani di Fossone. Anche su questo fronte però, forse per la prima volta, da Asl arriva un'indicazione sulla fine lavori: «Dovrebbe essere pronta entro fine anno» annuncia la responsabile di Zona ricorrendo ancora una volta in via cautelativa, a un prudentissimo condizionale. Casa della salute, ad Awn7a slifta' A protsimo anno Pagina 31 t'M i; m ft, L';; ;r.- 3;F c€+üL;; d a+ie d o, , ?= sraE€nrltd la Casa del la Salute entro il ?!3tts e• m _3,to ; Da il monoblocco Sanità fiorentina e toscana Pagina 32 FIVIZZANO Ecco l'assistenza post ricovero sempre all'ospedale sionalità territoriali ed ospedaliere nella gestione dei pazienti: Una novità assoluta per la Luni- infatti, nell'ottica vera della congiana e con poche esperienze tinuità assistenziale e della neanaloghe in Toscana. Si tratta cessità di rispondere ai bisogni dei moduli di degenza a bassa indei pazienti, l'integrazione e la tensità di cure sub acute, introcollaborazione fra gli specialisti dotti a fine dicembre, in via speospedalieri e i Medici di Medicirimentale, all'ospedale di Fiviz- na Generale è necessaria per dezano grazie ad un accordo fra la finire il percorso del paziente, la Società della Salute della Luninecessità di visite e consulenze, giana e il presidio ospedaliero la previsione di durata del ricostesso, moduli che offrono mo- vero e la proposta di gestione dalità di assistenza diversa da successiva. Da sottolineare che quella ospedaliera, con preva- in Italia, come a livello internalenza dell'assistenza infiermierizionale, è ornai acquisito il constica. Ad essere destinatari di cetto della necessità di strutturaquesti moduli sono i pazienti re e diffondere la cosiddetta "asche possono essere dimessi dal sistenza intermedia". Questo reparto per acuti, il cui bisogno ambito viene definito come un' sanitario è quello di mantenere area che si colloca tra l'intensivie completare la tà assistenziale stabilizzazione delle cure ospeclinica raggiun- Servizio in fase daliere e l'estensività ta nel corso del ricovero acuto sperimentale della presa in e che presentacarico a domino ancora una d'intesa con la Sds cilio o nelle necessità di tustrutture resitela medica denziali. Si riprolungata e di Per chi ha necessità sponde, in altri assistenza intermini, alle nedi una tutela fermieristica cessità assistennell'arco delle ziali che non trovano una ri24 ore. Ad infermieristica esempio, nel sposta approcaso di interventi al femore nelle priata nel reparto per acuti e nelpersone anziane, che necessita- le lungo degenze, anche in atteno, appunto, di un periodo di sa di predisporre al domicilio stabilizzazione clinica. La percondizioni idonee per le attività manenza del paziente all'interdi vita della persona. In questa no dei moduli è articolata seconprospettiva la tipologia di servido un progetto personalizzato, zio sopra descritta può prevenida realizzarsi, in linea di massire i ricoveri non necessari e/o ma, in 10 giorni, con la necessaimpropri e ridurre i tempi di riria flessibilità rispetto a percorsi covero nelle strutture per acuti. specifici. I posti letto, in base alla Occorre ribadire, in conclusiodelibera della giunta regionale ne, che i moduli di degenza a che ha introdotto questo innova- bassa intensità di cure sub acute tivo modello, possono essere incoinvolgono tutti gli operatori dividuati negli ospedali di picco- che, a vario titolo, intervengono le dimensioni e quello di Fivizzanel percorso territorio/ospedale/ no rientra a pieno titolo in queterritorio: specialisti ospedaliesta categoria. Il modello in que- ri, medici di famiglia, direzione stione, inoltre, si caratterizza di presidio ospedaliero, direzioper l'integrazione fra le profes- ne zona distretto. (G. U) ì FIVIZZANO Sanità fiorentina e toscana Pagina 33 «Consiglí aperti sulla legge» Le liste civiche chiedono di parlarne di fronte ai cittadini Le liste civiche della Val di Cornia chiedono un consiglio comunale aperto, in tutti i Comuni, per parlare della legge sulla sanità toscana recentemente approvata dalla Regione. «Dopo che hanno negato il referendum - scrivono - almeno consentano ai cittadini di parlare di un tema che li interessa da vicino». IN CRONACA L'ospedaleVillamarina uca ,mm : ubìto mnsiç l opcrlì Poi leaporwin tntti icouuli Sanità fiorentina e toscana Pagina 34 Le hste civiche: «Sulla sanita subito consigh aperti» La richiesta parte Piombino, C pi lia, San Vincenzo e Suvereto: dicano i cittadini se la riformava bene / VALDICORNIA Le liste civiche della Val di Cornia, Un'Altra PiombinoaAssemblea San Vincenzinaa Assemblea Popolare di Suvereto e Comune dei Cittadini di Campiglia, chiedono consigli comunali aperti sulla sanità locale. « Con la legge 4 approvata il 28 dicembre 2015 e varata in tutta fretta al solo scopo di voler evitare il referendum abrogativo richiesto da 55.000 cittadini toscani - scrivono -, si procede a una pesante riorganizzazione del sistema sanitario regionale, dettata solo da due necessità: 1) gli ulteriori tagli che il governo Renzi ha imposto al Fondo sanitario nazionale e che per la Toscana si stimano intorno ai 350 milioni di euro 2)Il taglio dei posti letto e laridisegnazione delle tipologie ospedaliere in ragione dei bacini d'utenza (espressi in numeri e non in ampiezza di territori) imposti dall'anticostituzionale decreto Balduzzi. Si riorganizza la struttura sanita- ria regionale con il solo interesse di tagliare per risparmiare. Rossi, come Renzi e già Monti, cosiderano il servizio sanitario come un costo insostenibile che come tale deve essere ridimensionato e non come un diritto costituzionalmente sancito. Si tagliano servizi e si riduce il personale sanitario operativo (medici e infermieri) mentre non si vanno a toccare le vere diseconomie né le strutture burocratiche amministrative costose e ridondanti. Si procede a un fortissimo accentramento dei poteri decisionali concentrati nelle mani di super manager che non hanno alcun rapporto con i territori e i cittadini: sono nominati dal presidente della regione e a lui devono rispondere. È una riforma che ospedalizza la sanità (è esclusivamente centrata sulle strutture di ricovero) e pone in secondo piano, se non per enunciati, l'ambito extra-ospedaliero e sociale. Al contempo si spostano sempre più marcatamente le ri- sorse verso la sanità privata: si finanziano le associazioni di volontariato affinché forniscano prestazioni specialistiche, diagnostica strumentale e di laboratorio, ovviamente a pagamento. È così che l'assessore Saccardi intende risolvere il problema delle insostenibili liste d'attesa. In questo modo, chi può ricorre al privato (anche nel nostro territorio in crescita esponenziale) mentre chi non può continua ad aspettare mesi o , dati gli onerosi tickets, rinuncia a curarsi. È in questo contesto che si inserisce la proposta di creare una rete integrata di servizi ospedalieri che unisca la Bassa Val di Cecina e la Val di Comia in un unico ospedale che abbia i numeri per rispondere alle prescrizioni del decreto Balduzzi. Due strutture lontane 50 km, con reparti e servizi dislocati: un ospedale virtuale che si tradurrà in disagi molto reali per una popolazione sempre più anziana e in affanno economico crescente. Si mettono in rete due ospedali per sottrarre servizi e posti letto, non per incrementarli, come invece vogliono farci credere. Allora si pongono con forza due problemi: uno di carattere istituzionale, cioè l'atteggiamento fortemente antidemocratico del Pd toscano che ignora la vasta opposizione popolare e impedisce il ricorso all' istituto democratico del referendum. L'altro è la manifesta violazione dell'art. 32 della Costituzione che tutela la salute come diritto fondamentale dell' individuo. Un percorso di devastazione del sistema dei diritti costituzionali, portato avanti proprio da chi si professa democratico, che attraversa gli ultimi decenni e conosce oggi il momento più drammatico. Quai una famiglia su due rinuncia a curarsi: cos'è questo se non un venire meno del patto della salute che sottende al patto sociale? Si riducono servizi e posti letto, si chiudono reparti, si attendono mesi per un intervento, si intasano i Pronto Soccorso, l'unico settore in cui il privato non mostra alcun interesse : cos'è questo se non una violazione del diritto alla salute? È su queste evidenze che vogliamo risposte precise, al di là dei soliti enunciati e delle solite frasi fatte.Vogliamo che le istituzioni locali si pronuncino sul futuro della sanità in Val di Comia e per questo chiediamo che siano convocati al più presto consigli comunali, aperti, su questa tema». L'ospedaleVillamarinadi Piombino (foto Paolo Barlettani) Sanità fiorentina e toscana Pagina 35 LUCCA denutrita» «Anziana Cliníca nella bufera II dell'ospedale S.Luca hanno segnalato alla procura il caso di una donna di 94 anni inviata ieri da una casa di riposo privata: «E' denutrita e con segni sospetti ai polsi e alle caviglie». Anche il nipote annuncia che si rivolgerà a un avvocato per fare luce. Per l'ospedale inoltre non è in condizioni psichiche gravi come afferma la casa di riposo. Sanità fiorentina e toscana Pagina 36 #SVEGLIATIMASSACARRARA In iazza per PC pp e di moni c~ L'evento prenderà vita sabato come in altre 40 città italiane Unioni civili e matrimoni tra le coppie gay : vento in piazza ( archivio) 1 MASSA «Apriremo le porte di casa per un salotto volto a incontrarci, capire perché sia necessario vedere riconosciuti i diritti di tutte le coppie e approfondire i contenuti del ddl Cirinná nella settimana decisiva della sua discussione in parlamento». Così gli organizzatori spiegano il senso dell'iniziativa che prenderà vita sabato in piazza del Mercato a Massa. E #svegliatimassacarrara, nato all'interno di #svegliatitalia, manifestazione organizzata dalle associazioni lgbt nazionali (Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Mit) in occasione della discussione in Senato del ddl Cirinnà sulle unioni civili. Un testo che rischia di esse- Servizi sociali re snaturato da una serie di emendamenti che ne minano il senso e l'anima, come il discusissimo punto dei "cattodem", senatori cattolici del pd che hanno proposto di sostituire l'affido rafforzato alla stepchild adoption. della Collezione "weMEn"; modererà Claudia Giuliani. «Invitiamo quindi la popolazione - fanno sapere gli organizzatori - a partecipare ad un salotto, non ad una manifestazione, per un confronto sereno e civile». A Massa sarà amo' di salotto dei diritti, una discussione sul disegno di legge in votazione, sulla società dell'oggi e sui diritti mancati. Interverranno: Elena Mosti, assessora alle Pari opportunità del Comune di Massa, Alessandro Bandoni, presidente della commissione Donna per le pari opportunità del Comune di Carrara, Tatiana Vaccarezza, story teller, Silvia Landi con la lettura di una fiaba senza pregiudizi, Francesca Dell'Amico, pittrice che esporrà alcune delle sue opere Contemporaneamente, lo stesso giorno, anche a Viareggio, Lucca, La Spezia, Milano, Ancona, Andria, Aosta, Asti, Bari, Bologna, Bolzano, Caserta, Catania, Cremona, Firenze, Foggia e tantissime altre città italiane (in tutto sono oltre 40 le città che hanno aderito), donne, uomini, gay e etero, scenderanno in piazza per parlare, confrontarsi, capire, dire la loro. Tutto per il riconoscimento dei diritti delle persone lgbt, che poi sono semplicemente persone. Pagina 37 LE PISTOLE? LE TELECAMERE DI SORVEGLIANZA HANNO CHIARITO LA DINAMICA DELLA TENTATA RAPINA AL «VINTAGE» I MALVIVENTI PUNTAVANO ALL'OROLOGIO DEL TITOLARE LL___ - ... NE E' NATA UNA BREVE MA VIOLENTA COLLUTTAZIONE ALLA FINE I DUE RAPINATORI SONO FUGGITI IN MOTO LE LORO PISTOLE PROBABILMENTE ERANO FINTE Anziana maitrattata nella casa di - Criposolo Tre infermiere condannate per l esioni IVI g iudice chiede alla procura di indaga re anche s l dirigenti DOVEVA operarsi con urgenza. Ma prima di sottoporsi all'intervento ha affidato l'anziana madre a una Rsa della zona. Questione di 20 giorni, il tempo di rimettersi in piedi e riportarla a casa. Ma quando è tornato l'ha trovata in condizioni fisiche disastrose. Questione di poco e sarebbe morta per una grave infezione alle vie urinarie. E' stata salvata solo dal tempestivo intervento del medico avvertito dallo stesso figlio, ma da quel giorno è stata costretta a restare a letto. Passata la paura l'uomo, assistito dall'avvocato Maria Grazia Menozzï di Massa, ha denunciato i responsabili della casa di riposo cui aveva affidato l'anziana madre. Vicenda chiusa in tribunale con la condanna a un mese di reclusione (pena sospesa e non menzione) per un'operatrice socio sanitaria e due infermiere della Rsa massese. Per tutte l'accusa è di lesioni colpose grave causate alla donna. Non solo: il giudice Alessandri Trinci ha mandato gli atti del procedimento alla procura perchè proceda anche nei confronti del legale rappresentante della struttura e un dirigente. Nei loro confronti saranno aperte le indagini per verificare eventuali responsabilità in quanto accaduto. Nel corso del processo è stata ricostruita tutta la vicenda a cominciare dal giorno del ricovero dell'anziana nella struttura. Il figlio doveva esse- Segnalazioni re sottoposto a un intervento chirurgico di una certa importanza all'ospedale di Pisa. Impossibile per lui prendersi cura della madre, affidata così alla Rsa: per 20 giorni è stata la moglie ad andare a visitare l'anziana suocera, l'avrebbe trovata «trascurata e un po' sporca», ma nulla di più. E' stato il figlio una volta uscito dall'ospedale a rendersi conto della situazione, anche perchè a distanza di 20 giorni si è subito reso conto del decadimento fisico della madre. Allarmato, è andato a trovarla anche la mattina do- La donna aveva una grave infezione e piag he sul corpo Costretta a restare a letto po la sua visita: ma anzichè migliorata l'ha trovata con le bombole dell'ossigeno sul viso, segno di un ulteriore peggioramento. A quel punto ha chiesto l'intervento del suo medico di fiducia, insieme hanno portato la madre al pronto soccorso dove le sono state riscontrate piaghe da decubito e una grave infezione alle vie urinarie. Questione di poco e non ci sarebbe più stato nulla da fare: è stata salvata in extremis ma da quel giorno è costretta a letto. Da lì la denuncia, il processo (nel quale l'uomo si è costituto parte civile) e la condanna di tre infermiere. E potrebbe non essere finita qui: sarà ora la procura a decidere se procedere nei confronti dei vertici della casa di riposo. Claudio Masseglia Pagina 38 L'anziana è stata salvata in extremis dal medico chiamato dal figlio: è stata curata in ospedale QA D ,b L'anziana è rimasta nella casa di riposo per 20 giorni: il figlio l'ha poi trovata in gravi condizioni (foto d'archivio) SENTENZA II giudice ha condannato una «oss» e due infermiere (foto d'archivio) Segnalazioni Pagina 39 UFFICIALE GIUDIZIARIO NEL CENTRO STORICO , ' . Sfrattatí Protes ta ìn pìazza per la famíglía ora senza casa SFRATTATI da Erp perché morosi di 40mila euro di affitto. Una famiglia residente in piazza Duomo è stata fatta uscire ieri dall'abitazione dai vigili urbani e dall'uffiicale giudiziario per una morosità di svariate migliaia di euro. Erano sei anni che non pagavano l'affitto. Sul posto anche l'Assemblea permanente che fino a tarda serata ha cercato di trovare una sistemazione alla famiglia che adesso è in mezzo a una strada. IERI sera, intorno alle 17,30, la coppia Caterina e Adolfo Troian, con il figlio adulto, sono stati fatti 1 coniugi stavano attendendo un finanzia mento per sanare iL debito uscire di casa perchè da sei anni non pagavano i 162 euro mensili all'Erp. Nell'appartamento c'erano anche degli animali, che la famiglia aveva lasciato dentro al momento dello sfratto. Appare strano che la famiglia sia rimasta morosa per così tanto tempo: il padre è dipendente di Asl, e percepisce 800 euro la mese. Anche il figlio ha un lavoretto e la donna ha una piccola pensione. «SIAMO in mezzo a una strada ha raccontato Caterina fra le lacrime - Adesso andiamo sotto il Comune a chiedere almeno un albergo. Con questo freddo non sappiamo dove andare. Eravamo già senz'acqua e santa gas. Avevamo soltanto la luce. Non abbiamo mai pagato perché non eravamo in grado. E' vero che mio marito lavora, ma prende 800 euro al mese. Come facciamo a pagare anche l'affitto con tutte le spese che ci sono per vivere. Avevamo anche chiesto un piccolo finanziamento, ma non abbiamo fatto in tempo». AL GELO Caterina Troian, da ieri, con il faggio e il marito , è senza casa. Non pagava l'affitto all'Erp da sei anni e ieri è arrivato l'ufficiale giudiziario Segnalazioni Pagina 40 Ospedale intitolato Sicari Centro destra favorevole, ma... IL CENTRO DESTRA favorevole a intitolare l'ospedale al professor Achille Sicari (nella foto). In una nota il gruppo consigliare di Forza Italia e Nuovo centro destra scrivono al sindaco e si uniscono alla proposta del Partito democratico. «Va da sé - si legge nell'interpellanza di Lanmarco Laquidara e Maria Elena Musetti - che il centro destra voterà a favore della mozione (a meno che non contenga affermazioni fantasiose e inaccettabili come spesso accade nelle mozioni del Pd) perché pensiamo che spesso il meglio sia nemico del bene e che quindi occorra non rinunciare a quello che si può concretamente ottenere anche se a noi sarebbe parsa più opportuna l'intitolazione di una strada o di una piazza. Certo stupisce che la maggioranza, dopo aver fatto passare nell'ombra la Segnalazioni nostra proposta più volte reiterata, soprattutto dopo averla di fatto ignorata nella realizzazione che competeva alla giunta e al sindaco, oggi si svegli e si accorga che ricordare il professor Sicari è un dovere indiscutibile del Comune. A nostro avviso il monoblocco, che ad oggi rappresenta la sconfitta della Sanità Toscana e ii trionfo delle scelte scellerate di Enrico Rossi che sta distruggendo il servizio sanitario soprattutto a Carrara, non era certo la scelta più giusta proprio per i motivi appena esposti, ma chi come noi vuole prima di tutto che la figura del Professor Sicari venga ricordata, non può certo opporsi a soluzioni anche mini ali. Insomma come al solito la maggioranza riprende dopo anni una nostra proposta, la modifica in pe gio e propone di rea ° zarla». Pagina 41 SETTECENTO mila euro per sostenere progetti d'inserimento lavorativo rivolti a persone disabili o alle prese con problemi di salute mentale. Sono quelli che arriveranno nel territorio pisano nei prossimi mesi, stanziati dalla Regione nell'ambito dei quasi 15 milioni di euro destinati alla Toscana dal Fondo sociale europeo. L'obiettivo è chiaro: «Entro il 31 marzo presenteremo alla Regione progetti che si propongono di assicurare un percorso continuativo di sostegno nella ricerca di lavoro a cento persone di durata biennale e rinnovabili - ha spiegato la presidente della Società della Salute della Zona Pisana Sandra Capuzzi -: vogliamo farlo con un percorso innovativo di progettazione condivisa fra enti pubblici e soggetti del territorio interessati, siano essi privati o del terzo settore». Per aderire al percorso di coprogettazione c'è tempo fino al 28 gennaio. La modulistica e informazioni più approfondite sono disponibili su sito www.sds.zonapisana.it. Ma per chi vorrà saperne di più l'appuntamento è per l'assemblea pubblica di lunedi 25 gennaio alle 16.30 al Centro «Maccarrone» di via Battisti «Vogliamo - aggiunge il direttore della SdS Giuseppe Cecchi - rafforzare il collegamento tra servizi sociali, aziende e realtà che si occupano specificamente di accompagnamento lavorativo per disabili». Segnalazioni Pagina 42 Il freddo punge, scatta il piano anti-ghiaccio Centinaia di chili di sale vengono distribuiti su cavalcavia, ponti, rotatorie, sottopassi e strade P PISA Il freddo è davvero pungente. Dalla settimana scorsa la Protezione Civile ha attivato il piano anti-ghiaccio. Nelle notti in cui le temperature sfiorano o addirittura scendono sotto gli zero gradi, alle 22 entra in azione una squadra con un mezzo spargisale. Tra i 150 e i 200 chilogrammi di sale vengono distribuiti su cavalcavia, rotatorie, ponti, sottopassi e strade maggiormente critiche in caso di gelate. In particolare, il giro standard prevede la salatura di: rotonda divia del Gargalone, via di Putignano, cavalcavia di Putignano, cavalcavia e via dell'Immaginetta, ponte del Cep, ponte di via Livornese, ponte delle Bocchette con tutte le rampe e gli svincoli, rotatoria davanti alla caserma dei vigili del fuoco, ponte dell'Incile, via delle Lenze, cavalcavia di Sant'Ermete e de La Cella, rotatoria del pronto soccorso e zona ospedale. A queste strade, a seconda dell'umidità, se ne possono aggiungere altre, anche su segnalazione della polizia municipale che pattuglia la città. A causa sempre delle temperature esterne che arrivano anche sotto lo zero, nella notte gli edifici si raffredda- no più velocemente. Per questo motivo Cofely, la ditta che gestisce il global service comunale per gli impianti di riscaldamento, su indicazione del Comune, sta prowedendo a garantire che le temperature degli edifici comunali si mantengano sui venti gradi negli orari di apertura. Con particolare attenzione alle scuole, per garantire il benessere di studenti e operatori scolastici, partendo da nidi e materne. Valutando caso per caso, l'accensione mattutina viene anticipata per permettere a studenti e insegnanti di trovare, all'arrivo, temperature adeguate. Le caldaie inoltre rimarranno accese anche durante l'ora del servizio mensa per non far raffreddare le aule. Sono 94 gli edifici comunali, la maggioranza sono scuole (64), seguono impianti sportivi, uffici centrali e decentrati. Nelle case popolari, dove il riscaldamento è centralizzato, il responsabile decide gli orari di accensione sentiti i condomini e secondo la legge che prevede la possibilità di accensione fino a 12 ore al giorno tra le 5 e le 23. Dove il riscaldamento è autonomo, gli inquilini decidono sempre tenendo conto del massimo di 12 ore previsto. ©RIPRODUZIONE RISERVATA un giardino gelato 1 a ccii ifilla. gnindiei finti in—, nn. Segnalazioni Pagina 43