...

Rassegna del 21/01/2016 - Azienda Ospedaliero

by user

on
Category: Documents
45

views

Report

Comments

Transcript

Rassegna del 21/01/2016 - Azienda Ospedaliero
Rassegna del 21/01/2016
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 21/01/2016
SANITÀ PISA E PROVINCIA
Nazione Pisa
21/01/16 P. 4
Malattie epatiche Pisa al congresso asiatico
1
Nazione Pisa
21/01/16 P. 19
Nuove tessere sanitarie modalità e scaglioni per l'arrivo a casa
2
Nazione Pisa
21/01/16 P. 1-6
Pisa capitale dei trapianti di fegato
Francesca Bianchi
3
Nazione Pontedera Valdera 21/01/16 P. 5
Nuove tessere sanitarie modalità e scaglioni per l'arrivo a casa
5
Nazione Pontedera Valdera 21/01/16 P. 7
Diego, ecco l'ordinanza del sindaco «Vai dallo psicologo per cani»
6
Repubblica Firenze
21/01/16 P. V
A Pisa record di trapianti di fegato
7
Tirreno Pisa
21/01/16 P. IV
Brunetto e Bonino "inviati" speciali in Thailandia
8
Tirreno Pisa
21/01/16 P. IV
La Regione esulta per il record di trapianti di fegato
9
Tirreno Pisa
21/01/16 P. VIII
Sopralluogo dell'Asl al comando dei vigili
10
Tirreno Pontedera Empoli
21/01/16 P. III
Ferito nell'auto che finisce contro un furgone in Fi-Pi-Li
11
Corriere Toscana
21/01/16 P. 13
Pisa: un'eccellenza per i trapianti di fegato
12
SANITÀ FIORENTINA E TOSCANA
Corriere Fiorentino
21/01/16 P. 6
«Condannate i vertici Menarini»
Valentina Marotta,
Antonella Mollica
Corriere Fiorentino
21/01/16 P. 9
L'errore sui vaccinati
14
Nazione Firenze
21/01/16 P. 13
I pm: «Condannate a 9 anni e mezzo e 8 i fratelli Aleotti»
15
Nazione Livorno
21/01/16 P. 20
«Si tagliano solo i posti letto» Liste civiche chiedono verifiche
16
Nazione Lucca
21/01/16 P. 7
Anche le famiglie sono preoccupate per i servizi nelle Rsa
17
Nazione Lucca
21/01/16 P. 7
"Maltrattata e denutrita nella casa di riposo privata"
Nazione Lucca
21/01/16 P. 7
Bianchi (M5s): «Guardia medica, che errore»
19
Nazione Lucca
21/01/16 P. 7
Ricoverato per sospetta meningite un 56enne con febbre alta L'Asl: «Escluso il
meningococco»
20
Nazione Massa Carrara
21/01/16 P. 20
Garantita la degenza all'ospedale anche dopo il ricovero acuto
21
Nazione Prato
21/01/16 P. 7
Meningite, difficile prenotarsi I medici: «Ambulatori per i vaccini»
Repubblica Firenze
21/01/16 P. V
Dopo ricorsi e inchieste Spinelli sarà il primario di maxillo-facciale
Repubblica Firenze
21/01/16 P. V
I furbetti della visita pagheranno alla Asl 900mila euro di multe
Tirreno
21/01/16 P. 10
«Condannate i vertici di Menarmi»
26
Tirreno
21/01/16 P. 11
Epatite C, archiviati i ricorsi sulle gare per i farmaci gratis
27
Tirreno Lucca
21/01/16 P. V
Ricoverato a 56 anni con la meningite
Tirreno Lucca
21/01/16 P. V
Interrogazione del M55 in Regione
29
Tirreno Massa Carrara
21/01/16 P. VIII
«Mesi di attesa per i pazienti con tumore»
30
Tirreno Massa Carrara
21/01/16 P. VIII
Casa della Salute ad Avenza slitta al prossimo anno
Tirreno Massa Carrara
21/01/16 P. XII
Ecco l'assistenza post ricovero sempre all'ospedale
33
Tirreno Piombino Elba
21/01/16 P. 1-IV
«Consigli aperti sulla legge»
34
Qn
21/01/16 P. 23
«Anziana denutrita» Clinica nella bufera
36
21/01/16 P. V
In piazza per parlare di unioni civili
37
Nazione Massa Carrara
21/01/16 P. 3
Anziana maltrattata nella casa di riposo Tre infermiere condannate per lesioni
Nazione Massa Carrara
21/01/16 P. 10
Sfrattati dall' Erp: morosi da sei anni Protesta in piazza per la famiglia ora senza casa
Paolo Pacini
13
18
Monica Bianconi
22
23
Michele Bocci
24
Federica Scintu
28
Cinzia Chiappini
31
SERVIZI SOCIALI
Tirreno Massa Carrara
SEGNALAZIONI
Indice Rassegna Stampa
Claudio Masseglia
38
40
Pagina I
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 21/01/2016
Nazione Massa Carrara
21/01/16 P. 12
Ospedale intitolato a Sicari Centro destra favorevole, ma...
41
Nazione Pisa
21/01/16 P. 5
Disabili e lavoro 700mila euro per l'inserimento
42
Tirreno Pisa
21/01/16 P. V
Il freddo punge, scatta il piano anti-ghiaccio
43
Indice Rassegna Stampa
Pagina II
tic
Matattie
Pisa congresso asiatico
c'sanello
Si TIENE in questi giorni a Chiang Mai in
Thailandia il quarto convegno dell'Apasld,
Associazione asiatica per lo studio delle
malattie del fegato. Per le nuove
prospettive terapeutiche la scelta è
toccata all'Italia e dei 3 esperti invitati a
tenere una lettura magistrale, due sono
pisani la dottoressa Maurizia Brunetto e il
professor Ferruccio Bonino.
Sanità Pisa e provincia
Pagina 1
it
Nuo ve t esse re
modaLità e sC li i
per L'arrivo a casa
ri
VaLdera
Stanno tanno arrivando a
casa dei cittadini le nuove
tessere sanitarie, che
sostituiscono quelle in
scadenza. Come per le
precedenti, inviate nel 2010 in tutta l'area della Valdera l'invio avverrà in ordine
alfabetico di codice fiscale,
con un anticipo di circa 90
giorni rispetto alla data di
scadenza riportata sulla
carta già in possesso del
cittadino.
Sanità Pisa e provincia
Pagina 2
PISA CAPITALE
DEI TRAPIANTI
DI FEGATO
A pagina 6
Sanità Pisa e provincia
Pagina 3
egato, Pial
Na vertice per i trapianti
Nel 2015 eseguiti 119 interventi
centro díretto da Franco ffi
di FRANCESCA BIANCHI
RECORD e una sfida. Il centro trapianti di fegato dell'Aoup ha
conquistato la vetta della classifica
nazionale. Lo dicono i dati del Centro nazionale trapianti. Nel 2015 Pisa è in testa, con 119 procedure, seguita da Torino (108, stesso numero che Pisa aveva raggiunto lo scorso anno), e Bergamo (97). Il risultato riportato dall'équipe pisana diretta dal professor Franco Filipponi cade a 20 anni esatti dall'inizio
dell'attività di trapianto di fegato e
rappresenta il miglior risultato di
sempre per l'azienda e per la Toscana. E qui scatta la sfida. Perché l'eccellenza ha bisogno anche di energie e risorse per continuare ad essere tale e tagliare nuovi traguardi.
«In Italia - spiega Filipponi - esistono 21 centri per il trapianto del
fegato. Pisa e Torino sono da sempre i due punti di riferimento più
importanti, lo scorso anno intesta
alla graduatoria c'era infatti Torino la cui dotazione organica è, però, superiore: 12 chirurghi mentre
Il responsabile sta lavorando
per poter contare su altri
medici e infermieri all'opera
noi ne abbiamo 7. La crescita è stata esponenziale e inarrestabile dal
1996 ad oggi (già al terzo anno avevamo trapiantato 90 fegati) e arrivati ai numeri di oggi siamo in sofferenza per quanto riguarda spazi,
medici e infermieri.
ì 4 alpìì
«PROPRIO IN QUESTI giorni questo l'annuncio di Franco Filipponi - sto lavorando affinché, da
qui a giugno, possa aprirsi un canale per avare in squadra nuovi medici e infermieri». Il record del centro pisano è comunque il frutto di
un gioco di squadra: dell'impegno
personale e della dedizione dell'équipe chirurgica ed epatologica diretta dal professor Filipponi, anestesiologica diretta dal dottor Gianni Biancofiore, e del personale infermieristico delle strutture di coordinamento trapianti, di sala operatoria, di terapia intensiva e degenza. A essi si aggiungono tutti i servizi diagnostici e le Unità operative
aziendali che da anni collaborano
stabilmente al programma trapiantologico epatico: l'anatomia patologica, la radiologia, il centro trasfusionale, il laboratorio, le gastroenterologie e medicine e le malattie infettive. X In totale, nel 2015 sono
stati eseguiti in Italia 1.090 trapianti di fegato. Oltre alla Toscana,
che con 33 procedure per milione
di abitanti guida saldamente la classifica, l'attività trapiantologica epatica conosce eccellenze in altre regioni italiane. Tra queste spiccano
la Lombardia con 276 procedure
realizzate nei 4 centri di Milano e
Bergamo, il Veneto con 128 procedure eseguite tra i centri di Padova
e Verona, il Lazio, l'Emilia Romagna e il Piemonte.
posto n Ita a
i
fi
Franco Filipponi
Un eccezionale trapianto di fegato è stato eseguito con
successo, lo scorso novembre, dal team di Franco
Filipponi, su un giovane affetto da una rara forma di
emofilia. Si tratta del quarto caso al mondo
Sanità Pisa e provincia
Pagina 4
it
Nuo ve t esse re
modaLità e sC li i
per L'arrivo a casa
ri
VaLdera
Stanno tanno arrivando a
casa dei cittadini le nuove
tessere sanitarie, che
sostituiscono quelle in
scadenza. Come per le
precedenti, inviate nel 2010 in tutta l'area della Valdera l'invio avverrà in ordine
alfabetico di codice fiscale,
con un anticipo di circa 90
giorni rispetto alla data di
scadenza riportata sulla
carta già in possesso del
cittadino.
Sanità Pisa e provincia
Pagina 5
f
QUALCOSA DI SIMILE ERA GIÀ SUCCESSO A CAMAIORE
QUALCHE GIORNO FA. NELL'OCCASIONE IL SINDACO HA
FATTO UN'ORDINANZA CONTRO UN PITBULL CHE
AVEVA SBRANATO UN CAGNOLINO
ïego, ecco l'or
J
a
ï
•
vvaO
oio
a del sindaco
»
pe
M
r
Mfflozzí e l mu ccio troppo lt to® quattro
DIEGO É pericoloso e il suo proprietario deve mettere in atto
quattro `operazioni' se vuole continuare a tenere il suo amico a
quattro zampe. Altrimenti saranno guai. Ed ecco cosa deve fare il
padrone secondo quanto prescrive l'ordinanza del sindaco Simone Millozzi - affissa all'albo pretorio e recapitata all'abitazione
del proprietario e del cane emessa sulla base della segnalazione di pericolosità avuta dal
servizio veterinario della Usl.
«STIPULARE una polizza assicurativa di responsabilità civile
- si legge nell'ordinanza - per
danni contro terzi causati dal
proprio cane». E ancora: «mette-
ll
q
l
rispettare
mente affezzionati a lui. «Dagli
amici - spiegano raggiunti su Facebook - è sempre stato definito
coccolone e vivace». Ma un sindaco può ordinare qualcosa di simile? Da adesso sì. Tutte queste
regole, e le conseguenti sanzioni
in caso di inottemperanza, sono
previste da una nuova legge che i
sindaci sono obbligati a far ri-
«S ERVE
S ECI IST
Equanto si legge
nell'ordinanza che
impone: «una
valutazione
comportamentale da
parte di un Medico
Veterinario esperto
in comportamento
animale»
re in sicurezza la recinzione della propria abitazione in modo da
evitare fughe accidentali del cane». Basta? Macché. «Applicare
- aggiunge ancora il sindaco Millozzi - sempre sia il guinzaglio
che la museruola quando si trova
in aree urbane e nei luoghi aperti
al pubblico. E infine sottoporre
il cane a valutazione comportamentale da parte di un medico
veterinario esperto in comportamento animale, che dovrà valutare la necessità di un eventuale intervento comportamentale».
spettare. Un caso simile - per certi versi - c'è stato appena qualche giorno fa a Pietrasanta dove
il sindaco Del Dotto ha firmato
un'ordinanza simile contro un
pittbul.
IL CANE SI chiama Diego è un
meticcio di due anni ed è stato
salvato dalla strada dagli attuali
proprietari che sono particolar-
Sanità Pisa e provincia
Pagina 6
A i record i trapianti dì fegato
QUELLO di Pisa è il centro italiano dove si fanno più trapianti di
fegato. Nel 2015 sono stati 119, contro i 108 di Torino e i 97 di
Bergamo. In totale, l'anno scorso in Italia sono stati eseguiti
1.090 interventi di questo tipo, in 21 centri. Il risultato riportato
dall'équipe pisana diretta dal professor Franco Filipponi cade a
20 anni esatti dall'inizio dell'attività di trapianto di fegato e rappresenta il miglior risultato di sempre per l'azienda e per la Toscana.
«Questo record - è il commento dell'assessore alla Sanità, Stefania Saccardi - è il prodotto della vocazione trapiantologica della
Toscana e si fonda su un'intensa attività regionale di donazione
di organi, frutto dell'impegno dei cittadini, delle strutture sanitarie e della guida dell'Organizzazione Toscana trapianti. Nel
2015 svettiamo nella classifica nazionale di donazione di organi, con tassi più del doppio superiori rispetto alla media». Nonostante una generale stabilità delle attività di donazione, il numero totale dei trapianti di fegato del 2015 è aumentato rispetto a
quello del 2014. Segno di una migliorata capacità di utilizzare
gli organi.
Sanità Pisa e provincia
Pagina 7
MALATTIE EPATICHE
Bruneffo
e Bonino
0
u®
atl' speciali
®
in
'a
1 PISA
Si tiene in questi giorni (è iniziato per la precisione nella
giornata di ieri e terminerà il
23 gennaio) a Chiang Mai in
Thailandia il quarto convegno dell'Apasld (Associazione asiatica per lo studio delle
malattie del fegato) dedicato
alle nuove prospettive di cura
per le malattie epatiche, ovvero il quarto "Apld-Asean perspective in liver disease Congress".
Per ogni settore specialistico l'associazione asiatica ha
scelto come interlocutore un'
associazione scientifica internazionale di riferimento, ritenuta più esperta nel settore.
Per le nuove prospettive terapeutiche per le epatopatie
croniche (Arali e steato-epatite) e dell'epatocarcinoma la
scelta è toccata all'Italia e dei
tre esperti invitati a tenere
una lettura magistrale, due
sono pisani.
Si tratta della dottoressa
Maurizia Brunetto e del professor Ferruccio Bonino, direttori rispettivamente dell'
unità operativa di epatologia
e di medicina interna 2 dell'
Azienda ospedaliero-universitaria pisana.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Sanità Pisa e provincia
Pagina 8
La Regione esulta
per il record
di trapianti di fegato
L'assessore alla salute Saccardi si congratula con Cisanello
balzato in testa davanti agli ospedali di Torino e Bergamo
1 PISA
Esulta l 'assessore regionale alla salute Stefania Saccardi per
il
traguardo
raggiunto
dall'Azienda ospedaliero-universitari a pisana e di cui il Tirreno ha dato notizia per primo nei giorni scorsi.
Il centro trapianti di fegato
di Cisan ello è infatti balzato al
vertice della classifica nazionale. Lo dicono i dati del Centro Nazionale Trapianti.
Nel 2015 Pisa è in testa con
119 procedure, seguita da Torino ( 108) e Bergamo (97). In
totale, nel 2015 sono stati eseguiti in Italia 1.090 trapianti di
fegato , in 21 centri distribuiti
nel nostro Paese . Il risultato riportato dall ' équipe pisana diretta dal professor Franco Filipponi cade a venti anni esatti dall ' inizio dell ' attività di trapianto di fegato e rappresenta
il miglior risultato di sempre
per la stessa Azienda ospedaliero-universitaria e per la Toscana.
«Questo record - è il commento dell ' assessore Saccardi- è il prodotto dellavocazione trapiantologica della Toscana e si fonda su un ' intensa
attività regionale di donazione di organi, frutto dell'impegno dei cittadini , delle strutture sanitarie e della guida dell'
Organizzazione Toscana Trapianti. Nel corso del 2015 la
Toscana continua a svettare
in cima alla classifica nazionale di donazione di organi, con
tassi più del doppio superiori
rispetto alla media nazionale».
In Italia, nonostante una generale stabilità delle attività di
donazione, il numero totale
dei trapianti di fegato del 2015
è aumentato rispetto al 2014,
a testimonianza dell'impegno e delle capacità professionali di tutti gli operatori impegnati nei vari ospedali della
penisola.
Anche Saccardi riconosce
che il record del centro pisano
è il frutto dell'impegno perso-
nale e della dedizione dell'
équipe chirurgica ed epatologica diretta dal professor Filipponi, quella anestesiologica
diretta dal dottor Gianni Biancofiore e del personale infermieristico delle strutture di
coordinamento trapianti, di
sala operatoria, di terapia intensiva e degenza. Ad essi si
aggiungono tutti i servizi diagnostici e le unità operative
aziendali che da anni collaborano stabilmente al programma trapiantologico epatico:
l'anatomia patologica, la radiologia, il centro trasfusionale, il laboratorio , le gastroenterologie e medicine e le mala
ttie infettive.
Il programma di trapianto
di fegato conta, inoltre, sulla
collaborazione di strutture e
servizi in tutte le aziende
ospedaliere e ospedaliero-universitarie regionali e di
una fitta rete d'interazione
con le associazioni di volontariato regionali e nazionali.
CRI PRODUZION E RISERVATA
InR , "j,,cc—h
1xr l1 r rronl
di o-apianii dti tii
Sanità Pisa e provincia
Pagina 9
Sopralluogo defl'Asl. al comando dCì vigili
D CASCINA
1 problemi della sede della
polizia municipale di Cascina sono di nuovo al centro di
mille polemiche e soprattutto sono stati verificati, nei
giorni scorsi, dall'AsI 5 di Pisa che ha effettuato un sopralluogo negli uffici di viale
Comaschi, a Cascina.
Gli operatori che si occupano della sicurezza sui luoghi
di lavoro sono stati a control-
lare il comando della municipale e il rispetto del piano di
evacuazione dell'edificio.
È questo, cioè quello della
sede dei vigili, un vecchio tema a cui l'amministrazione
comunale aveva promesso
di dare una risposta nella legislatura che si sta per concludere. Già nel 2010 il Comune era stato "pizzicato"
inadempiente rispetto alla
normativa per la sicurezza
sui luoghi di lavoro. Un'altra
ispezione dell'Asl 5 di Pisa,
degli operatori che si occupano di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, era
stata sollecitata da un esposto. Esattamente colpe in
questi giorni. L'Asl aveva trovato alcune irregolarità e aveva chiesto al Comune di adeguare gli uffici a quanto previsto dalla normativa. Erano
scattate inoltre le sanzioni e
la comunicazione all'autorità giudiziaria che potrà essere sanata con il pagamento
della sanzione stessa.
Nel frattempo però i problemi della sede non sono
stati risolti. Nonostante i diversi
progetti presentati
dall'amministrazione comunale per dire che i vigili
avrebbero avuto finalmente
un comando in regola con
quanto previsto dalla legge
nella realtà le cose non sono
cambiate. E cinque anni di
amministrazione non sono
stati sufficiente per decidere
e attuare il trasferimento della polizia municipale in altri
uffici.
(s.c.)
ORI PRODUZIONE RISERVATA
L'esterno dell'uffcio della polizia municipale (foto d 'archivio)
Sanità Pisa e provincia
Pagina 10
PORTATO A CISANELLO
Ferito nell'auto che finisce
c ontro
in 1- ~- 1
Un momento
dei soccorsi
al conducente
coinvolto
nell'incidente
in Fi-Pi-Li
e rimasto
con un arto
incastrato
tra le lamiere
dell'auto
(Foto Silvi)
i PONTEDERA
Un uomo è rimasto ferito in
un incidente che si è verificato, nel primo pomeriggio,
sulla strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno, tra gli svincoli di Pontedera Est e Pontedera
Ovest-Ponsacco in direzione
mare.
L'incidente ha visto coin-
volto una vettura e un furgone. Si è verificato quando erano da poco passate le 15
all'altezza della nuova stazione di servizio.
Le cause sono ancora da
accertare: a questo serviranno i dati dei rilievi effettuati
sul posto e che poi verranno
elaborate dalle forze dell'ordine intervenute.
Sanità Pisa e provincia
Dopo l'impatto tra i due veicoli, si è pensato di far intervenire i pompieri, perché
uno dei conducenti è rimasto con un arto incastrato tra
le lamiere.
I vigili del fuoco allertati,
dal distaccamento di Cascina, sono intervenuti sul posto dove, per fortuna, gli stessi volontari del soccorso - inviati dalla centrale del 118 avevano aiutato il conducente a liberarsi.
L'uomo ferito, le cui condizioni noti sono apparse gravi, è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di
Cisanello, a Pisa, per essere
sottoposto ad accertamenti
diagnostici e alle prime operazioni di soccorso.
C G RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 11
E' in testa alla classi zca nazionale con 119 procedure, seguita da Torino (108) e Bei alno (97
Pisa: un'eccellenza per i trapianti di fegato
FIRENZE
Il centro trapianti di fegato
dell'Azienda ospedaliero universitaria Pisana è al vertice
della classifica nazionale. Lo
dicono i dati del Centro Nazionale Trapianti. Nel 2015
Pisa, è in testa, con 119 procedure, seguita da Torino (108),
e Bergamo (97). In totale, nel
2015 sono stati eseguiti in Italia 1.090 trapianti di fegato,
in 21 centri distribuiti nel nostro Paese. Il risultato riportato dall'équipe pisana diretta
dal professor Franco Filipponi cade a 20 anni esatti dall'inizio dell'attività di trapianto
di fegato e rappresenta il miglior risultato di sempre per
l'Azienda e per la Toscana.
"Questo record - è il commento dell'assessore al Diritto alla salute Stefania Saccardi - è
il prodotto della vocazione
trapiantologica della Toscana e si fonda su un'intensa attività regionale di donazione
di organi, frutto dell'impegno dei cittadini, delle strutture sanitarie e della guida dell'Organizzazione
Toscana
Trapianti. Nel 2015 la Toscana continua a svettare in cima alla classifica nazionale di
donazione di organi, con tassi più del doppio superiori rispetto alla inedia nazionale".
Oltre alla Toscana, che con
33 procedure per milione di
abitanti guida saldamente la
classifica, l'attività trapiantologica epatica conosce eccellenze in altre regioni italiane.
Tra queste spiccano la Lombardia con 276 procedure realizzate nei 4 centri di Milano
e Bergamo (27.6 per milione
di popolazione), il Veneto
con 128 procedure eseguite
tra i centri di Padova e Verona (26,1 per milione di popolazione), il Lazio con 153 trapianti fegato eseguiti nei 5
centri romani (pari a 25,9 per
milione di popolazione), l'Emilia Romagna con 114 trapianti nei centri di Bologna e
Modena (25,6 per milione di
popolazione) e il Piemonte
(108 procedure pari a 25.5
Sanità Pisa e provincia
per milione di popolazione).
Seguono a distanza le regioni
del Sud, tra cui registrano i
risultati migliori la Sicilia con
55 trapianti (11 per milione
di polazione) e la Campania
con 41 (pari a 7 per milione di
polazione). Nonostante una
generale stabilità delle attività di donazione, il numero totale dei trapianti di fegato del
2015 è aumentato rispetto al
2014, a testimonianza dell'impegno e delle capacità professionali di tutti gli operatori
impegnati nel nostro Paese.
Il record del centro pisano è il
frutto dell'impegno personale e della dedizione dell'équipe chirurgica ed epatologica
diretta dal professor Filipponi, anestesiologica diretta dal
dottor Gianni Biancofiore, e
del personale infermieristico
delle strutture di coordinamento trapianti, di sala operatoria, di terapia intensiva e
degenza. A essi si aggiungono tutti i servizi diagnostici e
le Unità operative aziendali
che da anni collaborano stabilmente al programma.
In notale, nel 2015sanos12 esdgn,h in l a1,0900aplsnd dl fegato, in 21 cenni dlsd1buid nel nos0o Paese
Pagina 12
«Condannate i vertici Menaririi»
Riciclaggio e corruzione, la Procura chiede nove e otto al
Dopo quattro lunghissime
udienze è arrivata alla fine la
requisitoria del processo Menarini. Richieste di condanna
pesantissime quelle avanzate
dai pm Ettore Squillace Greco
e Luca Turco al collegio presieduto da Francesco Gratteri per
i vertici del gruppo farmaceutico: 9 anni e mezzo per riciclaggio di fondi neri e corruzione per Lucia Aleotti, figlia
del patron Alberto (morto nel
2014), 8 anni per il fratello Giovanni che risponde solo di riciclaggio. Chiesti 2 anni per la
vedova di Alberto Aleotti,Massimiliana Landini, 6 anni e 8
mesi per i collaboratori, Giovanni Cresci e Lucia Proietti, i
anno per Sandro Casini.
«Pene commisurate alla
gravità del reato - spiega il
pm Squillace Greco - per anni e anni è stato riciclato oltre
un miliardo di euro. Nella giurisprudenza in materia non
abbiamo trovato cifre paragonabili a queste neppure quando si parla di Cosa Nostra o
della camorra». Le pene per il
riciclaggio vanno dai 4 al 12
Alberto e Lucia Aleotti, i vertici della Menarini
anni, ricorda il neo procuratore di Livorno: «Se fosse stato
possibile processare Aleotti
senior avremmo chiesto il
massimo della pena». Fino al
2000 - ricorda il pm - era lui
a decidere tutto. Solo dopo i figli cominciano ad avere un
ruolo nell'azienda, nonostante
qualcuno abbia tentato di attribuire loro una posizione
marginale: «Lucia diventa il
volto Menarini, è al corrente
della struttura messa in piedi
dal padre per la gestione parallela e occulta dell'azienda.
Alberto Giovanni segue
l'aspetto finanziario e amministrativo. A ciascuno dei tre nipoti, Aleotti senior destinò un
miliardo di vecchie lire. Quel
denaro, che proveniva da fondi neri, è stato poi fatto rientrare in Italia con lo scudo fiscale dai figli del patron. Quindi anche loro sono responsabili di riciclaggio».
«Aleotti - ricorda il procuratore aggiunto Luca Turco ha fatto della riservatezza il
suo stile di vita: sconosciuto al
grande pubblico era però conosciuto laddove il potere si
esercita». Ci furono pressioni
per salvaguardare i farmaci
brevettati contro la politica a
favore dei generici su Berlusconi, Scajola, Gianni Letta,
sull'allora assessore alla sanità
Enrico Rossi, sui sottosegretari Casero e Vegas, e sul senatore Cursi. Attività di pressione
concordata con la signora dei
salotti romani Maria Angiolillo.
L'accusa di corruzione a Lucia Aleotti riguarda i rapporti
con l'ex senatore ed ex respon-
Sanità fiorentina e toscana
L' 'ci a
Un miliardo
di giuro
«ripuliti»,
neanche
Cosa
Nostra...
per Lucia e Alberto Aleotti
sabile Salute del Pdl Cesare
Cursi, la cui posizione è stata
archiviata dopo che nel 2012 ïl
Senato negò l'autorizzazione
all'uso delle conversazioni intercettate. Nel 2009 fu Cursi a
presentare l'emendamento
che voleva Aleotti sulla tutela
della concorrenza nel settore
farmaceutico. L'emendamento - nato negli uffici Menarini, la bozza venne trovata nel
pc di Aleotti - venne poi bloccato dall'allora ministro all'economia Giulio Tremonti
ma se fosse stato approvato
avrebbe limitato il potere delle
Regioni sulla prescrizione di
farmaci, tutelando così quelli
coperti da brevetto. La contropartita per Cursi, secondo l'accusa, fu un contratto da 160
mila giuro con la casa editrice
Viviani, di proprietà della moglie del senatore, per la pubblicazione di una monografia
sul Bronzino, strenna natalizia
del Natale 2010. Il processo riprende il 25 gennaio.
Valentina Marotta
Antonella Mollica
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La vicenda
La famiglia
Aleotti del
gruppo
Menarini è
sotto processo
con l'accusa di
riciclaggio e
corruzione
I pm
chiedono
condanne
severe per sei
persone al
vertice
dell'azienda
farmaceutica
Pagina 13
L'errore sui racctrtati
Sulla prima pagina del
Corriere Fiorentino di ieri
abbiamo titolato: «Ogni
giorno mille vaccinazioni
anti-meningite». In realtà
la campagna predisposta
dalla Asi fiorentina prevede
mille vaccini a settimana,
non al giorno. Ci scusiamo
per l'errore.
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 14
%„ 2h S;;-Y
1.7.Y 8"'r: GJ
I pm: {{Condannate
a 9 aie mezzo e 8
i fratelli Aleo tti»
PROCESSO ai vertici della
casa farmaceutica Menarini:
ieri al termine di un lunghissimo dibattimento la procura ha chiesto pene fino a nove anni e mezzo di reclusione. Le accuse sono, a vario titolo, evasione fiscale, riciclaggio e corruzione.
Le pene più alte chieste dai
pm Luca Turco ed Ettore
Squillace Greco sono per i figli del patron della Menarini, Alberto Aleotti morto
nel 2014: 9 anni e mezzo per
Lucia Aleotti, 49 anni, e 8 anni per il fratello Giovanni,
43.
Per i loro più stretti collaboratori, Giovanni Cresci e Lucia Proietti, i due rappresentanti dell'accusa hanno invece chiesti ai giudici le condanne a sei anni e otto mesi
di reclusione . Un anno è stato chiesto per l'altro collaboratore Sandro Casini. Infine
per la vedova Aleotti, Massimiliana Landini, la richiesta
dei pm è stata fissata in due
anni di reclusione. Molto severa la procura nella sua requisitoria : « E' stato riciclato
oltre un miliardo di euro per
anni e anni con una reiterazione sistematica come nemmeno la `ndrangheta è riuscita a fare». « Le conclusioni
dei pm - ribatte il collegio difensivo (avvocati Traversi,
Cordeiro Guerra, Casellato,
Vecchi) sono consequenziali
all' ipotesi accusatoria; ad esse seguiranno le ricostruzioni dei difensori: i fatti contestati assolutamente non sussistono».
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 15
o»
«Si tagliano solo i po
te civiche chiedono ve iche
Piombino, «Consigli comunali aperti per affrontare il caso»
- PIOMBINO «CONSIGLI comunali aperti
sulla sanità locale». La richiesta arriva dalle liste civiche della Val di Cornia: Un'Altra
Piombino, Assemblea San Vincenzina, Assemblea Popolare
di Suvereto e Comune dei Cittadini di Campiglia. Le liste
puntano il dito contro la nuova legge sanitaria tramite la
quale si riorganizzerebbe la
struttura regionale «con il solo
interesse di tagliare per risparmiare. Il presidente della Regione Enrico Rossi, come Renzi e già Monti, cosiderano il
servizio sanitario come un costo insostenibile che come tale
deve essere ridimensionato e
non come un diritto costituzionalmente sancito.
SI TAGLIANO servizi e si riduce il personale sanitario operativo (medici e infermieri)
mentre non si vanno a toccare
le vere diseconomie nè le strutture burocratiche amministrative costose e ridondanti. Si
procede a un fortissimo accentramento dei poteri decisionali concentrati nelle mani di super manager - continuano le liste civiche - che non hanno alcun rapporto con i territori e i
Sanità fiorentina e toscana
rà in disagi molto reali per una
popolazione sempre più anziana e in affanno economico crescente. Si mettono in rete due
ospedali per sottrarre servizi e
posti letto, non per incrementarli, come invece vogliono farci credere».
LF
.MQHT,Zd Le liste civiche chiedono consigli aperti
cittadini: sono nominati dal
presidente della regione e a lui
devono rispondere. Al contempo si spostano sempre più marcatamente le risorse verso la sanità privata: si finanziano le associazioni di volontariato affinchè forniscano prestazioni specialistiche, diagnostica strumentale e di laboratorio, ovviamente a pagamento. E' in que-
sto contesto che si inserisce la
proposta di creare una «rete integrata di servizi ospedalieri»
che unisca la Bassa Val di Cecina e la Val di Cornia in un unico ospedale che abbia i numeri
per rispondere alle prescrizioni del decreto Balduzzi. Due
strutture lontane 50 km, con
reparti e servizi dislocati: un
ospedale virtuale che si tradur-
PER LE LISTE civiche due
sono i problemi: uno di carattere istituzionale, «cioè l'atteggiamento fortemente antidemocratico del Pd toscano che
ignora la vasta opposizione popolare e impedisce il ricorso
all'istituto democratico del referendum». L'altro problema
«è la manifesta violazione
dell'art. 32 della Costituzione
che tutela la salute come diritto fondamentale dell'individuo». E allora «si riducono servizi e posti letto, si chiudono
reparti, si attendono mesi per
un intervento, si intasano i
Pronto soccorso, l'unico settore in cui il privato non mostra
alcun interesse: cos'è questo se
non una violazione del diritto
alla salute? E' su queste evidenze che vogliamo risposte precise, al di là dei soliti enunciati e
delle solite frasi fatte. Vogliamo che le istituzioni locali si
pronuncino sul futuro della sanità in Val di Cornia».
Pagina 16
R11VV11 0 Slitta l 'incontro in prefettura sul possibile taglio di 30
lavoratori nelle residenze della Pia Casa e di M onte S. uirico
VERTENZA C OMUNALE
Anche le famiglie
sono preoccupate
per i servizi nelle Rsa
ADESSO a mobilitarsi sono anche le famiglie degli ospiti delle
case di riposo comunali. Ieri sera
si sono riunite, preoccupate dal
passaggio di consegne deciso dal
Comune e che potrebbe costare
la perdita di 30 lavoratori e il
conseguente ridimensionamento dei servizi nelle due residenze
messe a bando, quella di Monte
S.Quirico e Casa Pia.
INTANTO ieri mattina l'incontro in Prefettura tra le parti sociali e i rappresentanti istituzionali
è sfumato per un impegno improvviso dell'assessore Cecchetti. Tutto rinviato al 27, alle 9.30,
con un'attesa che si fa pesante.
Quello che i sindacati - Michele
Massari per Fp Cgil e Pietro Casciani per Uil Fpl - ribadiscono è
un segnale d'allarme di fondo,
Sanità fiorentina e toscana
che il Comune non può ignorare. «E' allarmante - sottolineano
- che una cooperativa sociale della consistenza della Kcs, titolare
dell'appalto delle Rsa (residenze
per anziani) negli ultimi 15 anni, che nelle residenze stesse ha
fatto anche investimenti nelle
migliorie delle cucine ad esempio, abbia fatto la scelta di non
partecipare alla gara. Il fatto è
che i meccanismi della gara privilegiano l'offerta economica della concessione rispetto alla qualità del progetto e ad un conseguente maggior utilizzo del personale. Nella scelta della concessione, per la ricerca del nuovo gestore, anzichè dell'appalto rischiano di saltare i meccanismi
a tutela dei lavoratori, indicati
da noi nel protocollo di intesa
sottoscritto presso la Prefettura».
Pagina 17
taeden
nella casa c3i ricos
.
ñvata'
.
.
Una 94enne in ospedale . Segnalazione in rrocura
k T ) I familiari si rivolgono a un avvocato
LA SEGNALAZIONE è stata inviata immediatamente dagli stessi medici dell'ospedale «San Luca» alla Procura, per gli opportuni
approfondimenti
investigativi.
Quando ieri mattina i medici hanno visto arrivare l'anziana di 94
anni, inviata da una casa di riposo
privata, hanno infatti riscontrato
alcune lesioni sospette ai polsi e alle caviglie, nonché uno stato di denutrizione e condizioni igieniche
sconcertanti. L'anziana era stata
condotta in ospedale con urgenza, con l'indicazione di una situazione psichica che non ne consentiva la permanenza nella casa di riposo cittadina, gestita da personale religioso. Anche i nipoti erano
stati avvertiti.
«UNA SITUAZIONE sconcertante - commenta uno dei nipoti,
Sanità fiorentina e toscana
un ristoratore lucchese - perché
mia nonna è lucida nonostante
l'età. E fino a poche settimane fa
stava molto meglio. Questo ricovero urgente in ospedale non ce
lo aspettavamo e non lo comprendiamo. Ci hanno detto che nella
casa di risposo non può tornare
perché è troppo grave. Ma i medici del San Luca smentiscono questa diagnosi. Dicono che è lucida,
anche se denutrita. Infatti hanno
inviato alla Procura una segnalazione completa di varie fotografie
scattate alle lesioni riscontrate su
mia nonna. Ora anche noi ci rivolgeremo a un avvocato per andare
fino in fondo. Vogliamo chiarezza».
SULLO sfondo di questa vicenda ancora da chiarire pienamente,
ci sarebbe un piccolo contenzioso
"rI
IL II
, infuriato, si sfoga
così su Facebook: «La m ia
nonna 9 anni maltrattata
(...) presenta colpi su tutto il
corpo e denutri mento,
denunciati dal dottore»...
« Chi ha un parente in quella
struttura m i dia retta: vada
subito a controllare co me
sta e fateli do mande su
co me la trattano. lo la
porterei via subito...».
tra i parenti e la casa di riposo per
una retta da 1300 euro pagata in
ritardo. Il nipote ha affidato anche a Facebook il proprio sfogo,
sottolineando le condizioni in cui
è stata trovata l'anziana. E ci tiene
a chiarire anche il profilo economico della vicenda.
«LA RETTA di novembre - sottolinea - l'ho pagata in ritardo,
ma mia nonna è ospite lì da 4 anni. E' stato un banale disguido. Invece ho capito che lei non era più
gradita in quella struttura. C'è un
clima nei suoi confronti che non
mi piace e ovviamente non potrò
più portarla lì quando sarà dimessa. Anche perché non mi fido più.
L'hanno spedita in ospedale, ma i
medici dicono che non era affatto
in gravi condizioni. Ora spero
che se ne occupi la magistratura».
Paolo Pacini
Pagina 18
Eí
c i M ,: «Guardia mic , che errore»
Lucchesia
IL CONSIGLI ERE regionale del Movimento 5 Stelle
Gabriele Bianchi ha presentato un'interrogazione
sulla rivoluzione del servizio di guardia medica in
Lucchesia. «Con l'accorpamento delle centrali 118
anche Lucca si è adeguata agli standard regionali, ed
è andata persa la preziosa funzione di filtro finora
egregiamente svolta dal 118 di Lucca. Funzionava
benissimo così com'era e non andava modificato».
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 19
Ricoverato per sospetta meningite
un 56enne con febbre alta
L' l: «Escluso il meningococco»
Net M orianese
IL SERVIZIO di Continuità Assistenziale
(ex Guardia Medica) è intervenuto l'altra
nella notte nel Morianese, a casa di un
56enne con febbre alta, che è stato
trasferito al Pronto Soccorso
dell'ospedale «San Luca», dove gli è
stata diagnosticata una sospetta
meningite batterica. Le prime indagini
escluderebbero però, al momento, che
si possa trattare di un meningococco.
Non sarebbe quindi necessaria la
profilassi antibiotica per chi è entrato in
contatto stretto con il paziente. Nessun
allarme, dunque, per la sicurezza dei
familiari e di quanti si sono trovati a
frequentare gli stessi luoghi del 56enne.
Il paziente sta rispondendo bene alle
terapie.
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 20
arantita la degenza all' ospeda
anche dopo il ricovero acuto
t
A Fìvizz
ano una
vtt` assoltita per
UNA NOVITÀ assoluta per la
Lunigiana e con poche esperienze analoghe in Toscana. Si tratta
dei moduli di degenza a bassa intensità di cure sub acute, introdotti a fine dicembre, in via sperimentale, all'ospedale di Fivizzano grazie a un accordo fra la Società della Salute della Lunigiana e il
presidio ospedaliero stesso, moduli che offrono modalità di assistenza diversa da quella ospedaliera,
con prevalenza dell'assistenza infermieristica. I destinatari di questi moduli sono i pazienti che possono essere dimessi dal reparto
per acuti, il cui bisogno sanitario
è quello di mantenere e completare la stabilizzazione clinica raggiunta nel corso del ricovero acuto e che presentano ancora una necessità di tutela medica prolungata e di assistenza infermieristica
nell'arco delle 24 ore. Ad esempio, nel caso di interventi al femore nelle persone anziane, che necessitano, appunto, di un periodo
di stabilizzazione clinica. La permanenza del paziente all'interno
dei moduli è articolata secondo
un progetto personalizzato, da realizzarsi, in linea di massima, in 10
giorni, con la necessaria flessibili-
Lun igiana. Acco rdo con
tà rispetto a percorsi specifici. I
posti letto, in base alla delibera
della giunta regionale che ha introdotto questo innovativo modello, possono essere individuati negli ospedali di piccole dimensioni
e quello di Fivizzano rientra a pieno titolo in questa categoria.
Il modello in questione, inoltre, si
caratterizza per l'integrazione fra
le professionalità territoriali ed
ospedaliere nella gestione dei pazienti: infatti, nell'ottica vera della continuità assistenziale e della
necessità di rispondere ai bisogni
dei pazienti, l'integrazione e la
collaborazione fra gli specialisti
ospedalieri e i medici di medicina
generale è necessaria per definire
il percorso del paziente, la necessità di visite e consulenze, la previsione di durata del ricovero e la
proposta di gestione successiva.
Da sottolineare che in Italia, come a livello internazionale, è ormai acquisito il concetto della necessità di strutturare e diffondere
la cosiddetta «assistenza intermedia».
O
ACCORD
All'ospedale di
Fivizzano sono stati
introdotti i moduli di
degenza a bassa
intensità di cure sub
acute. I pazienti
saranno assistiti in
ospedale anche dopo
essere stati dimessi
dal reparto per acuti
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 21
w
M
MONICA CHIANI EVIDENZIA LE DIFFICOLTÀ NEL
PRENDERE UN APPUNTAMENTO AL DIPARTIMENTO
DI VIA LAVARONE. E Si CHIEDE: «PERCHÉ NON
a
TUTTI I DOTTORI DI FAMIGLIA LO SOMMINISTRANO?»
emngï difficile prenotarsï
medIc «Ambulatori er i vaccini»
í-
«Impossibile telefonare.
di MONICA BIANCONI
PRATO
«SE I VACCINI per la meningite
ci sono, come l'Asl dice, è davvero
una cosa assurda che non si riesca
a trovare il modo per prendere
l'appuntamento per vaccinarsi».
Questo lo sfogo di Monica Chiani
che negli scorsi giorni ha tentato,
invano, di prenotare un appuntamento per vaccinare la figlia.
«Fino a dicembre - continua
Chiani - ero riuscita, andando di
persona, a prendere l'appuntamento per due dei miei figli, ora
questo servizio è stato tolto perché ci hanno detto che non hanno
personale.
L'unica possibilità è rimasto il numero di telefono dedicato che però è sempre occupato o in alternativa fornisce appuntamenti per il
mese di aprile. Mia figlia lavora
in Inghilterra e in questi giorni
tornerà a casa e volevo approfittare per vaccinarla, anche ieri ho
provato tutto il giorno a chiamare
e non hanno mai risposto, alla fi-
TUTTI 1
ne ho deciso di comprare il vaccino in farmacia che è costato 90 euro».
Chiani si chiede inoltre perché alcuni medici di famiglia somministrino i vaccini ed altri no.
«Perché - precisa Chiani - deve
essere una scelta del medico di famiglia quella di aderire o meno alla campagna di vaccinazione per
linea sempre occupata»
la meningite? I dottori dovrebbero essere obbligati a farlo, sarà casomai il paziente a decidere o meno se vaccinarsi».
EDÎ scorso, duINTANTO L
rante un incontro del Comitato
aziendale, l'Asl ha dato parere positivo alla proposta del sindacato
dei medici per la realizzazione di
un ambulatorio solo per le vaccinazioni da meningocco.
«Di fronte a questo ultimo caso di
meningite - spiega Alessandro Benelli, segretario del sindacato della Federazione italiana medici di
medicina generale - abbiamo deciso di riproporre un progetto,
preparato da Niccolò Biancalani
referente per la guardia medica
del sindaco, che lo scorso anno,
quando la Regione decise di aderire alla campagna di vaccinazione
per la meningite, fu bocciato.
Questa volta l'Asl ha dato parere
positivo e siamo in attesa della risposta definitiva, mentre stiamo
valutando le possibilità organizzative e strutturali.
Sostanzialmente l'ambulatorio integrerà i presidi dell'Asl e gli studi dei medici di famiglia dove vengono somministrati i vaccini conclude -. L'idea è quella di far
gestire l'ambulatorio a medici a
basso numero di scelte, medici di
medicina generale che svolgono
sia attività di medico di famiglia
sia di guardia medica».
CC ,iA Un affollato ambulatorio di via Lavarone foto Attalmi
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 22
Dopo ricorsi e inchieste
Spinelli sarà il primario
di maxillo-facciale
CAREGGI ha nominato il primario di chirurgia maxillo-facciale. Si tratta di Giuseppe Spinelli, il medico che a lungo ha
retto il servizio, che ha sede al Cto, come
facente funzioni. Non si tratta di una novità, quindi, ma la scelta è stata molto
tribolata per l'azienda ospedaliera e anche per Estar. Dalla stessa direzione, ad
esempio, era partita una segnalazione
alla procura riguardo ad alcuni ricorsi
presentati dai partecipanti alla selezione.
Il posto di chirurgia maxillo-facciale
di Firenze era piuttosto ambito, tra i partecipanti c'erano ad esempio il primario
di Bologna, Alberto Bianchi, e quello del
policlinico di Modena. Entrambi sono nomi nel settore, che in quanto specialistico non conta molti professionisti importanti a livello nazionale. La selezione è
stata bandita da Estar per Careggi, come prevedono le regole per il reclutamento da parte del personale di aziende
sanitarie ed ospedaliere toscane. Ormai
più di un anno fa, il primo dicembre del
2014, sono stati fatti i colloqui ai candidati, valutati anche in base ai loro curricula. Spinelli è arrivato primo, seguito
da Bianchi e Chiarini. Alcuni dei candidati però non hanno ritenuto corretti i ri-
Il medico ha retto a lungo il
servizio come facente funzioni
ma la scelta è stata comunque
molto tribolata
sultati, accusando Spinelli di aver riportato un numero di interventi svolti inferiore a quello reale. E' così partito un ricorso al Tar per chiedere l'annullamento della graduatoria, che è stata pubblicata sul sito dell'Estar il 25 giugno del
2015. Careggi intanto ha informato la
procura "in merito a riferiti comportamenti penalmente rilevanti". Si sono cosi aperti due fronti, quello amministrativo e quello penale. In tutti e due i casi sono state escluse irregolarità. Prima da
parte del Tribunale amministrativo regionale, che ha respinto la domanda cautelare, poi da parte del gip, che ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata
dal pubblico ministero.
Quando sono state notificate le decisioni, Estar ha chiesto a Careggi e alla
commissione esaminatrice se intende-
vano "procedere a una ulteriore valutazione degli idonei alla selezione pubblica", cosa che evidentemente in quella fase era di nuovo possibile. L'azienda ospedaliera non ha avuto segnali dalla commissione e ha cosi dato per buona la prima graduatoria, scegliendo dunque Spinelli come primario. Dai titoli, sottolineano da Careggi, emerge che "il candidato ha dimostrato un curriculum ed
una preparazione molto buona e pienamente rispondente agli obiettivi della
selezione». Così la settimana scorsa è arrivata la nomina.
IL NUOVO PRIMARIO
Giuseppe Spinelli è il nuovo
primario di chirurgia
maxillo-facciale al Cto
Respinti i ricorsi degli altri
concorrenti che ambivano
a quel posto
Sanità fiorentina e toscana
Giuseppe Spinelli è noto anche come
fondatore e presidente della Att, l'associazione tumori toscana che si occupa
tra l'altro di assistenza domiciliare ai
malati oncologici ed è attiva in particolare nelle province di Firenze, Prato e Pistoia.
(mi.ba.)
Pagina 23
•
et
pagher
rn la
t.
e
lla
v s ta
i
Asl
a nr
900
i
•
i
m lte
u
Nel 2015 sono state 3 ila le persone che hanno
prenotato ma non si sono presentate: via alle lettere
MICHELE BOCCI
IN 32mila nel 2015 hanno prenotano una visita o un esame alla Asl di Firenze e non si sono
presentati, senza disdire. Questi cittadini dovranno versare
alle casse pubbliche circa
900mila euro. L'azienda di Firenze sta spedendo migliaia di
lettere per applicare il cosiddetto "malum" a chi ha occupato
senza motivo un posto in lista
di attesa. In questo periodo partono le missive per chi non si è
presentato nel secondo quadrimestre dell'anno scorso, circa
8.500 persone. Se si considera
che ogni anno le strutture sanitarie della ex azienda fiorentina, tutta la provincia salvo Empoli, fanno ben 3 milioni di prestazioni sanitarie, a non disdire
è circa l'1% degli utenti. Le lettere vengono inviate in parte direttamente dall'azienda sanitaria stessa e in parte da un'agenzia privata. Si tratta di un avviso bonario, senza alcuna sanzione aggiuntiva. La Regione ha
avviato da tempo questo sistema perché chi non disdice non
libera le liste di attesa, appesantendole inutilmente. La Asl inoltre una settimana prima dell'esame invia un sms al cittadino
per evitare che si scordi l'appuntamento.
pesante come tac e risonanze.
Tra l'altro per questi due esami, in maggiori difficoltà dal
punto di vista delle attese, è previsto un meccanismo definito
"malum fast" in base al quale le
lettere vengono inviate subito
ai cittadini, nel giro di un mese.
Per tutto il 2015 in questo modo l'azienda conta di recuperare oltre 900 mila euro.
Ma l'azienda sanitaria va anche alla ricerca di altre persone
che devono dei soldi alle casse
pubbliche. Si tratta di coloro
che hanno fatto la prestazione
sanitaria ma poi non si sono presentati alle casse e ai punti gialli per pagare il ticket e l'eventuale maggiorazione basata sul
reddito. In questo caso il numero dei cittadini coinvolti è un
po' inferiore. Sempre facendo
riferimento a tutto il 2015, si stima che se ne siano andate sen-
Il valore del "malum" che viene
richiesto è identico al ticket che la
Azienda di Firenze avrebbe
dovuto riscuotere
za pagare circa 12mila persone. I dati certi per ora riguardano il primo quadrimestre
(6.000) e il secondo (2.000). In
Il valore del malum che vie- questo caso la cifra da recuperane richiesto è identico al ticket, re si aggirerebbe intorno ai
300mila euro.
Infine c'è un'altra voce da
considerare, quella riguardante le persone che si sono fatte
curare al pronto soccorso. I codici bianchi, è stato stabilito ormai da molto tempo da una delibera regionale e poi eseteso anche a tutta Italia, devono pagare il ticket. La misura era mirata ad evitare che si presentassero nelle stanze dell'emergenza,
normalmente affollate anche
da casi importanti, persone con
problemi lievi. Pagare dovrebbe disincentivare comportamenti inappropriati dal punto
di vista sanitario, anche se talvolta il personale del pronto soccorso non se la sente di chiedere denaro a cittadini, anche se
non gravi, che hanno aspettato
per ore in sala d'attesa. Per questa voce la Asl ha soltanto i dati
del primo quadrimestre dell'anno passato, quando ben 6mila
persone se ne sono andate senza pagare il ticket del pronto
soccorso, facendo mancare alle
casse Asl circa 31 mila euro.
Il sistema del malum e in generale tutte le misure per recuperare i ticket non pagati è a regime ormai da alcuni anni e l'azienda sanitaria diretta da Paolo Morello sta osservando una
riduzione del numero delle lettere che vanno inviate ogni anno.
3 RIVNO[JULONE NISEfNAIl.
in pratica si paga la prestazione
che non si è fatta. Si va quindi
da pochi euro ad alcune centinaia a seconda che si tratti di una
visita specialistica di controllo
o di un semplice esame di laboratorio, oppure di diagnostica
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 24
MALUM
Sono 32mila le
persone che non si
sono presentate agli
appuntamenti con la
Asl senza disdire nel
2015
SOLDI
La Asl diretta da
Paolo Morello (foto
sotto) ha inviato e
invierà lettere per
recuperare circa 900
mila euro
TICKET
L'anno scorso ci
sono state anche 12
mila persone che se
ne sono andate
senza pagare la
prestazione sanitaria
PRONTO SOCCORSO
I codici bianchi
devono pagare un
ticket, anche in
questo caso molti
cittadini se ne vanno
senza saldare
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 25
«Conti
ate i vertici di Men
Prezzi gonfiati delle medicine: il pm chiede pene fino a 9 anni e mezzo
I! FIRENZE
La procura di Firenze ha chies lo
pene fino a nove anni e mezzo di
reclusione al processo che vede
imputati i vertici della casa farmaceutica Menarini. Le accuse
sono, a vario titolo, evasione fiscale, riciclaggio e corruzione.
Le pene più alte chieste dai pm
Luca Turco ed Ettore Squillace
Greco sono per i figli del patron
della Menarini, Alberto Aleotti,
morto nel 2014: 9 anni e mezzo
per Lucia Aleotti e 8 anni per
Giovanni Aleotti. Peri loro collaboratori, Giovanni Cresci e Lucia Proietti, sono stati chiesti 6
anni e 8 mesi di reclusione. Un
anno è stato chiesto per l'altro
collaboratore, Sandro Casini.
Per la moglie di Alberto Aleotti,
Massimiliana Landini, la richiesta è di due anni di reclusione.
Secondo i pm, che hanno coor-
Sanità fiorentina e toscana
Carabinieri durante un' ispezione nella sede della Menarini
dinato le indagini dei carabinieri del Nas, dal 1984 al 2010 Alberto Aleotti ha usato società estere
fittizie per l'acquisto dei principi
attivi, con lo scopo di far aumentare il prezzo finale dei farmaci,
grazie ad una serie di false fatturazioni. In questo modo ha truffato il Sistema sanitario naziona-
le, che ha rimborsato medicinali
con prezzi gonfiati. Il danno per
lo Stato sarebbe stato di 860 milioni di giuro. In tutto, gli investigatori ritengono che gli illeciti
abbiano fruttato alla famiglia
Aleotti un miliardo e 200mila euro. Prima di elencare le richieste
di pena, il pm Turco ha ricorda-
to anche la «serrata attività di
pressione» della famiglia Aleotti
«su esponenti politici, negli anni
2008-2009», per contrastare
l'operato di alcune Regioni, che
«avevano adottato delibere a favore di farmaci generici». Il pin
ha parlato di «pressioni», anche
attraverso lettere, sull'ex premier Silvio Berlusconi e sull'ex
ministro Scajola, di interventi
sull'allora assessore toscano alla
salute, e oggi presidente della
Regione, Enrico Rossi, e su altri
esponenti politici. Su questo tipo di attività, come sul ruolo di
mediatrice svolto per Aleotti dalla signora Maria Girani Angiolillo, la procura non ha mosso alcun rilievo penale. Diverso il caso del senatore Cursi accusato di
corruzione: la sua posizione è
stata archiviata dopo che il Senato ha negato l'autorizzazione
all'utilizzo delle intercettazioni.
Pagina 26
cdNTERESSE DECADUTO»
Epatite C, archiviati
i ricorsi sulle gare
per i farmaci gratis
FIRENZE
«Improcedibili». Il Tar archivia
tutti i ricorsi contro la Regione
che nel 2015 ha tentato di fornire gratis il farmaco anti epatite C
agli oltre 26.000 pazienti non cirrotici. Con due sentenze, il Tar
dichiara decaduto il contenzioso amministrativo «per sopravvenuta carenza di interesse» dopo che il 20 novembre la Regione ha deciso di non assegnare la
battaglia in sede amministrativa
contro la Toscana che con 60 milioni si prefiggeva di curare per
tre anni gratis oltre 26.000 pazienti che ancora non hanno sviluppato 1 epatite C. A ricorrere al
Tar sono state, nell'ordine, la
Janssen Cilag spa e Abbvie srl, a
sostegno della quale si è costituita anche Aifa, l'Agenzia italiana
del Farmaco, da sempre contraria all'operazione di Rossi.
Fra i vari atti impugnati, c'è
fornitura del
soprattutto la
farmaco per la
delibera del dicura precoce Le case farmaceutiche
rettore generadella malattia,
le di Estar (la
rinunciano alla lite
prima che decentrale unica
generi in cirrodi
acquisto
si e tumore al dopo chela Toscana
della sanità tofegato. La Rescana) del 28
ha negatole forniture
gione ha decimaggio 2015,
so di non asseche segue la
gnare la fornitura «considerata delibera con cui il 18 maggio la
l'insufficienza delle risorse a digiunta regionale ha deciso le cusposizione - ricorda il Tar - a re gratuite per tutti i pazienti
fronte dell'unica offerta presen- con epatite C. La contestazione
tata » dalla società Abbvie srl a riguarda l'indizione di proceduun prezzo poco sotto i 30mila ra negoziata, senza pubblicazioeuro a trattamento, costo attua- ne di bando «per l'eradicazione
le del farmaco. Non a caso, il predell'epatite C cronica nei paziensidente della Regione - di fronte ti non cirrotici». Dopo la decisioa una selezione andata deserta e
ne della Regione di non assegnaa una seconda gara con una sola re la fornitura e di fare un (moofferta - ha pure deciso di prementaneo) passo indietro, le casentare un esposto alla Procura se farmaceutiche hanno dichiae un esposto all'Autorità di ga- rato di non aver «più interesse a
ranzia sulla concorrenza.
coltivare» il contenzioso ammiAl di là di questi due esposti, nistrativo. Ma la questione, per
però, si è andata sviluppando la Rossi, ancora non è chiusa. (i.b.)
La sede del Tar della Toscana a Firenze
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 27
Rìcoverato a
6
la
0
iu con la mei
L'uomo di San Michele di Moriano è ricoverato all'ospedale San Luca mai medici escludono che sia una forma contagiosa
di Federica Scintu
1 LUCCA
Una forma di meningite batterica non contagiosa perché
non meningococcica, quindi
meno pericolosa per la salute
del paziente e innocua per chi
gli è stato accanto. È questa la
diagnosi effettuata dei medici
dell'ospedale San Luca dove,
nella notte tra martedì e mercoledì, è stato ricoverato un uomo di 56 annidi San Michele di
Moriano che apparentemente
accusava i tipici sintomi della
malattia.
Quella febbre che proprio
non voleva scendere, talmente
alta che ha portato i familiari
dell'uomo a chiedere l'intervento di un'ambulanza, la paura che potesse davvero aver
contratto una pericolosa forma di meningite. Poi la corsa al
pronto soccorso del San Luca
dove il cinquantaseienne è stato sottoposto a tutte le analisi
necessarie per appurare quale
fosse il batterio che ha causato
l'infezione. Stando a quanto riferisce l'Asl2 di Lucca, «i medici escluderebbero, al momento, che si possa trattare di un
meningococco e non sarebbe
quindi necessaria la profilassi
antibiotica a tutti coloro che
sono entrati in contatto stretto
col paziente portatore di un
meningococco dei vari ceppi».
Nessun allarme, dunque, per
la sicurezza dei familiari e di
Una corsia dell'ospedale San Luca di Lucca (foto d'archivio)
quanti si sono trovati a frequentare gli stessi luoghi
dell'uomo anche se per individuare la causa esatta dell'infezione bisognerà aspettare i risultati che dovrebbero essere
pronti entro oggi. «La meningite che ha contratto il paziente
non è contagiosa - spiega il direttore del dipartimento di igiene dell'Asl 2 di Lucca, Alberto
Tomasi - perché non è meningococcica. Si tratta comunque
di una forma di meningite.
Questo è ciò che è emerso dalle
prime analisi anche se ora dovremo aspettare la conferma
che arriverà dal risultato delle
analisi che abbiamo inviato a
Firenze». All'ospedale "San Luca" proseguono intanto le cure
per stabilizzare il paziente che,
fanno sapere sempre dall'Asl,
«sta rispondendo bene alle terapie». Ma il direttore del dipartimento di igiene dell'Asl 2 di
Lucca spiega ancora meglio di
che tipo di meningite di tratta.
«Anche l'influenza o lo pneumococco possono causare la
meningite intesa come infiammazione delle meningi - afferma Tomasi - il meningococco
è il batterio più pericoloso e di
solito si trova nel naso e nella
gola. Con il freddo ovviamente
è più probabile entrare in contatto con questi batteri».
Tomasi spiega anche che,
«nel caso di meningite contagiosa, sono soprattutto i portatori sani a trasmetterla e sono
loro a essere addirittura più
"pericolosi" dei pazienti infet-
ti». Oggi, per chi volesse sottoporsi alla vaccinazione contro
la meningite, è possibile recarsi alla Cittadella della Salute a
Campo di Marte (edificio C, secondo piano nell'ambulatorio
vaccinazioni) dalle 9 alle 12.30.
Prevista anche un'apertura
straordinaria dell'ambulatori
vernerdì 29 gennaio dalle 10 alle 13.
Rico-rato a 56 anni can la menùigìte
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 28
interrogazione dei
II consigliere regionale dei
Movimento 5 Stelle , Gabriele
Bianchi , nei giorni scorsi ha
presentato un'interrogazione
riguardante la rivoluzione dei
servizio di guardia medica in
Lucchesia.
«Da martedì , infatti, con
l'accorpamento delle centrali
118 anche Lucca si è adeguata
agli standard regionali, ed è
andata persa la preziosa
funzione di filtro che fino ad oggi
ha egregiamente svolto il
personale della Centrale 118 di
Lucca - afferma Bianchi - il
cittadino dovrà in autonomia
decidere se il suo problema è da
ambulanza e quindi chiamare il
118 oppure se è risolvibile dalla
guardia medica e quindi
comporre un numero
alternativo, numero tra l'altro
diverso per ogni zona in cui si
Sanità fiorentina e toscana
i Regìone
trova il paziente per un totale di
10 numeri diversi ». Problemi
anche per il medico di guardia
che, afferma Bianchi , «si dovrà
occupare, oltre che delle visite
ambulatoriali e domiciliari,
anche di ricevere le telefonate,
magari proprio durante una
visita , le quali nel 2014 sono
state più di 9mila».
Una situazione che, secondo il
consigliere regionale M5S
«comporterà un calo della
qualità del servizio di continuità
assistenziale e un ulteriore
problema di sicurezza per i
medici, considerato che le visite
domiciliari, passando perla
centrale operativa, erano
tracciabili mentre ora non lo
saranno più».
L'interrogazione verrà discussa
a breve in Consiglio Regionale.
(I.d.)
Pagina 29
i40
«1Vlesi di attesa per i paz enti con tumore»
È la denuncia di Stefano Benedetti : l'AsI non prevede la "corsia preferenziale " per gli oncologici
1 CARRARA
Che le liste di attesa ci siano e
siano belle lunghe non è una
novità. Ma la novità - denunciata da Stefano Benedetti,
consigliere comunale massese
di Forza Italia - è che al nuovo
ospedale nessuno avrebbe previsto, come indica la legge, una
corsia preferenziale che eviti
l'attesa ai malati oncologici:
«Con il Nuovo Ospedale - scrive Benedetti - siamo riusciti a
spendere 100 milioni per trovarci in una situazione peggiore della precedente , soprattutto per i malati oncologici che
non godono di una corsia preferenziale, come stabilito dal
Piano Nazionale del Governo
che prevede l'attivazione, dopo la prima visita, di un percorso
diagnostico -terapeutico
(Pdt) per i malati oncologici,
con tempi massimi per le diverse fasi di cura, stabiliti in base
all'aggressività del tumore e al
rischio di una sua rapida evoluzione. Nonostante ciò i pazienti debbono affrontare percorsi
"ad ostacoli ". Da quando è entrato in funzione il nuovo ospedale - prosegue il consigliere sono diverse le segnalazioni da
parte di cittadini allarmati.
Questi ritardi sono gravissimi
perché riguardano patologie
in cui le possibilità di sopravvivenza dipendono dalla tempestività e accuratezza nella gestione del percorso di diagnosi
e cura. Di fronte ai grandi progressi scientifici, non possiamo accettare che ciò non avvenga per problemi legati
all'inefficienza della macchina
sanitaria, alla disorganizzazione o, cosa più seria e grave, ai
tagli».
Poi Benedetti cita i dati e indica i tempi di attesa per alcune prestazioni sanitarie che «
nonostante le promesse fatte,
si sono allungati. Credo che sia
necessario attivare ai massimi
livelli i percorsi diagnostici-terapeutici e le "reti" oncologiche, oltre ad intervenire sugli
orari di lavoro dei dipendenti,
allungandoli fino alle 24, compresi sabato e domenica». Poi i
tempi di attesa: «Mammografia 7 mesi, tac 2 mesi, ecografia
mammella 8 mesi, ecografia
addome 9 mesi, visita pneumologica 10 mesi, visita urologica
4 mesi, visita ginecologica 3
mesi. Questi sono solo alcune
delle prestazioni importanti a
cui accedono anche i malati
terminali senza diritto di corsia preferenziale».
Benedetti chiede quindi al
sindaco di Massa, in quanto
Presidente della Conferenza
dei Sindaci, di «attivarsi affinchè siano garantiti ai malati oncologici tutti diritti previsti dal
Piano Nazionale della Sanità ».
il nuovo ospedale delle Apuane
1IVJ de 11, kd ❑ I c
ad.AcCIIZI, KfiI L,
ai M ,,.,1,„ ,,:,,,I,,
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 30
Casa della Salute
ad Avenza slitta
al prossimo anno
Manca ancora il progetto e la gara sarà lunga
A Carrara, invece, trsf rï
to nel 2016
di Cinzia Chiappini
CARRARA
Case della Salute: Avenza
non aprirà prima del 2017,
mentre quella di Carrara dovrebbe essere trasferita al Civico entro la fine dell'anno. E
il 2016 segnerà anche l'apertura della Rsa di Fossone, salvo imprevisti.
Ebbene sì, nonostante sia
stato uno dei primi progetti a
essere delineato e discusso,
nell'ambito del dibattito sul
potenziamento dei servizi
territoriali "post Noa", la Casa della Salute di Avenza vedrà la luce solo tra più di un
anno, dopo quella di Carrara.
Il progetto, infatti, ancora
non c'è, l'assegnazione degli
appalti sarà lunga e i lavori da
effettuare nella struttura della ex media Da Vinci impegnativi. Il risultato è che secondo le previsioni di Asl, il
nuovo distretto potrebbe essere pronto solo nel corso del
2017. Chi sperava che, una
volta usciti gli studenti del liceo scientifico Marconi, nella struttura di via campo
D'Appio si sarebbero aperti i
cantieri sbagliava di grosso.
L'intervento è molto impegnativo, il progetto non è
nemmeno stato messo nero
su bianco: l'unica cosa che è
stata completata, al momento, è l'affidamento dell'incari-
Sanità fiorentina e toscana
co per la progettazione.
«Finora siamo stati com-
pletamente assorbiti dal Nuovo Ospedale. Adesso abbiamo diversi interventi da gestire: solo su Carrara dobbiamo
seguire la Rsa di Fossone, la
Casa della Salute del centro
città e poi quella di Avenza»
spiega Monica Guglielmi, responsabile della Zona Distretto delle Apuane. Secondo la dirigente Asl, il progetto
per la ex Da Vinci dovrebbe
essere consegnato a breve,
cosa che però non ridurrà di
molto i tempi di attesa: «Dovremo gestire una fase di appalto lunga e complessa, per
cui abbiamo chiesto la collaborazione del Comune di
Carrara. I lavori da fare sono
tanti e non stiamo parlando
di un intervento che si concluderà in pochi mesi» ammette la responsabile di Zona auspicando che, «il distretto di Avenza sia completato
nel corso del 2017». Gli avenzini, e non solo, si mettano
l'anima inpace.
Notizie migliori arrivano
invece sull'altra Casa della Salute, quella del centro città, e
sulla travagliata struttura della Residenza Sanitaria per AnzianidiFossone.
«A Carrara i tempi saranno
più celeri» garantisce Monica
Guglielmi precisando che in
centro città una Casa della
Salute esiste già ed è attiva,
da due anni, all'interno della
palazzina di piazza Sacco e
Vanzetti. Com'è noto Asl metterà in vendita quell'edificio
e parte dei servizi che ospita
oggi - il Cup e il punto prelievi, tanto per fare qualche
esempio - saranno trasferiti
al Civico, dove sorgerà la nuova Casa della Salute di Carrara. «In questo caso non ci sono molti lavori da fare, l'edificio è stato ristrutturato poco
tempo fa. Piuttosto si tratta di
coordinare vari trasferimenti» spiega la dirigente. Gran
parte dei servizi oggi insediati al Civico, esclusa la radioterapia,
verranno
spostati
(mammografia e ginecologia
andranno al Monoblocco) e
al loro posto arriveranno gli
ambulatori dei medici di medicina generale, quelli dei pediatri di famiglia, il punto vaccinazioni, il centro prelievi, il
cup, i servizi sociali di Asl, il
centro disturbi alimentari e
gli ambulatori della salute
mentale, oltre a diversi uffici
destinati alle attività di zona
che serviranno i comuni di
Massa, Carrara e Montignoso.
«La parte prettamente sanitaria dovrebbe essere pronta
prima della fine dell'anno,
mentre per i servizi zonali ci
vorrà un po' di più» spiega
Monica Guglielmi specificando che però tutte queste sca-
denze sono passibili di ritardo. Gli imprevisti quando si
parla di cantieri, si sa, sono
sempre dietro l'angolo, come
dimostra la travagliata storia
della Residenza Sanitaria per
Anziani di Fossone. Anche su
questo fronte però, forse per
la prima volta, da Asl arriva
un'indicazione sulla fine lavori: «Dovrebbe essere pronta entro fine anno» annuncia
la responsabile di Zona ricorrendo ancora una volta in via
cautelativa, a un prudentissimo condizionale.
Casa della salute,
ad Awn7a slifta'
A protsimo anno
Pagina 31
t'M
i;
m
ft,
L';; ;r.- 3;F c€+üL;; d a+ie d o, ,
?= sraE€nrltd la Casa del la Salute entro il ?!3tts e• m _3,to
; Da
il monoblocco
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 32
FIVIZZANO
Ecco l'assistenza
post ricovero
sempre all'ospedale
sionalità territoriali ed ospedaliere nella gestione dei pazienti:
Una novità assoluta per la Luni- infatti, nell'ottica vera della congiana e con poche esperienze
tinuità assistenziale e della neanaloghe in Toscana. Si tratta cessità di rispondere ai bisogni
dei moduli di degenza a bassa indei pazienti, l'integrazione e la
tensità di cure sub acute, introcollaborazione fra gli specialisti
dotti a fine dicembre, in via speospedalieri e i Medici di Medicirimentale, all'ospedale di Fiviz- na Generale è necessaria per dezano grazie ad un accordo fra la finire il percorso del paziente, la
Società della Salute della Luninecessità di visite e consulenze,
giana e il presidio ospedaliero
la previsione di durata del ricostesso, moduli che offrono mo- vero e la proposta di gestione
dalità di assistenza diversa da successiva. Da sottolineare che
quella ospedaliera, con preva- in Italia, come a livello internalenza dell'assistenza infiermierizionale, è ornai acquisito il constica. Ad essere destinatari di
cetto della necessità di strutturaquesti moduli sono i pazienti
re e diffondere la cosiddetta "asche possono essere dimessi dal sistenza intermedia". Questo
reparto per acuti, il cui bisogno
ambito viene definito come un'
sanitario è quello di mantenere
area che si colloca tra l'intensivie completare la
tà assistenziale
stabilizzazione
delle cure ospeclinica raggiun- Servizio in fase
daliere
e
l'estensività
ta nel corso del
ricovero acuto sperimentale
della presa in
e che presentacarico a domino ancora una d'intesa con la Sds
cilio o nelle
necessità di tustrutture resitela
medica
denziali. Si riprolungata e di Per chi ha necessità
sponde, in altri
assistenza intermini, alle nedi una tutela
fermieristica
cessità assistennell'arco delle
ziali che non
trovano una ri24 ore. Ad infermieristica
esempio, nel
sposta approcaso di interventi al femore nelle
priata nel reparto per acuti e nelpersone anziane, che necessita- le lungo degenze, anche in atteno, appunto, di un periodo di sa di predisporre al domicilio
stabilizzazione clinica. La percondizioni idonee per le attività
manenza del paziente all'interdi vita della persona. In questa
no dei moduli è articolata seconprospettiva la tipologia di servido un progetto personalizzato, zio sopra descritta può prevenida realizzarsi, in linea di massire i ricoveri non necessari e/o
ma, in 10 giorni, con la necessaimpropri e ridurre i tempi di riria flessibilità rispetto a percorsi covero nelle strutture per acuti.
specifici. I posti letto, in base alla Occorre ribadire, in conclusiodelibera della giunta regionale ne, che i moduli di degenza a
che ha introdotto questo innova- bassa intensità di cure sub acute
tivo modello, possono essere incoinvolgono tutti gli operatori
dividuati negli ospedali di picco- che, a vario titolo, intervengono
le dimensioni e quello di Fivizzanel percorso territorio/ospedale/
no rientra a pieno titolo in queterritorio: specialisti ospedaliesta categoria. Il modello in que- ri, medici di famiglia, direzione
stione, inoltre, si caratterizza di presidio ospedaliero, direzioper l'integrazione fra le profes- ne zona distretto.
(G. U)
ì FIVIZZANO
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 33
«Consiglí aperti sulla legge»
Le liste civiche chiedono di parlarne di fronte ai cittadini
Le liste civiche della Val di
Cornia chiedono un consiglio comunale aperto, in
tutti i Comuni, per parlare
della legge sulla sanità toscana recentemente approvata dalla Regione.
«Dopo che hanno negato il
referendum - scrivono - almeno consentano ai cittadini di parlare di un tema
che li interessa da vicino».
IN CRONACA
L'ospedaleVillamarina
uca ,mm :
ubìto mnsiç l opcrlì
Poi leaporwin tntti icouuli
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 34
Le hste civiche:
«Sulla sanita
subito consigh aperti»
La richiesta parte Piombino, C pi lia, San Vincenzo
e Suvereto: dicano i cittadini se la riformava bene
/ VALDICORNIA
Le liste civiche della Val di Cornia, Un'Altra PiombinoaAssemblea San Vincenzinaa Assemblea Popolare di Suvereto e Comune dei Cittadini di Campiglia, chiedono consigli comunali aperti sulla sanità locale.
« Con la legge 4 approvata il
28 dicembre 2015 e varata in
tutta fretta al solo scopo di voler
evitare il referendum abrogativo richiesto da 55.000 cittadini
toscani - scrivono -, si procede
a una pesante riorganizzazione
del sistema sanitario regionale,
dettata solo da due necessità: 1)
gli ulteriori tagli che il governo
Renzi ha imposto al Fondo sanitario nazionale e che per la Toscana si stimano intorno ai 350
milioni di euro 2)Il taglio dei posti letto e laridisegnazione delle
tipologie ospedaliere in ragione
dei bacini d'utenza (espressi in
numeri e non in ampiezza di
territori) imposti dall'anticostituzionale decreto Balduzzi. Si
riorganizza la struttura sanita-
ria regionale con il solo interesse di tagliare per risparmiare.
Rossi, come Renzi e già Monti,
cosiderano il servizio sanitario
come un costo insostenibile
che come tale deve essere ridimensionato e non come un diritto costituzionalmente sancito. Si tagliano servizi e si riduce
il personale sanitario operativo
(medici e infermieri) mentre
non si vanno a toccare le vere
diseconomie né le strutture burocratiche amministrative costose e ridondanti. Si procede a
un fortissimo accentramento
dei poteri decisionali concentrati nelle mani di super manager che non hanno alcun rapporto con i territori e i cittadini:
sono nominati dal presidente
della regione e a lui devono rispondere. È una riforma che
ospedalizza la sanità (è esclusivamente centrata sulle strutture di ricovero) e pone in secondo piano, se non per enunciati,
l'ambito extra-ospedaliero e sociale. Al contempo si spostano
sempre più marcatamente le ri-
sorse verso la sanità privata: si
finanziano le associazioni di volontariato affinché forniscano
prestazioni specialistiche, diagnostica strumentale e di laboratorio, ovviamente a pagamento. È così che l'assessore Saccardi intende risolvere il problema
delle insostenibili liste d'attesa.
In questo modo, chi può ricorre
al privato (anche nel nostro territorio in crescita esponenziale)
mentre chi non può continua
ad aspettare mesi o , dati gli
onerosi tickets, rinuncia a curarsi. È in questo contesto che si
inserisce la proposta di creare
una rete integrata di servizi
ospedalieri che unisca la Bassa
Val di Cecina e la Val di Comia
in un unico ospedale che abbia
i numeri per rispondere alle
prescrizioni del decreto Balduzzi. Due strutture lontane 50 km,
con reparti e servizi dislocati:
un ospedale virtuale che si tradurrà in disagi molto reali per
una popolazione sempre più
anziana e in affanno economico crescente. Si mettono in rete
due ospedali per sottrarre servizi e posti letto, non per incrementarli, come invece vogliono
farci credere. Allora si pongono
con forza due problemi: uno di
carattere istituzionale, cioè l'atteggiamento fortemente antidemocratico del Pd toscano che
ignora la vasta opposizione popolare e impedisce il ricorso all'
istituto democratico del referendum. L'altro è la manifesta
violazione dell'art. 32 della Costituzione che tutela la salute
come diritto fondamentale dell'
individuo. Un percorso di devastazione del sistema dei diritti
costituzionali, portato avanti
proprio da chi si professa democratico, che attraversa gli ultimi
decenni e conosce oggi il momento più drammatico. Quai
una famiglia su due rinuncia a
curarsi: cos'è questo se non un
venire meno del patto della salute che sottende al patto sociale? Si riducono servizi e posti letto, si chiudono reparti, si attendono mesi per un intervento, si
intasano i Pronto Soccorso,
l'unico settore in cui il privato
non mostra alcun interesse :
cos'è questo se non una violazione del diritto alla salute? È su
queste evidenze che vogliamo
risposte precise, al di là dei soliti enunciati e delle solite frasi
fatte.Vogliamo che le istituzioni
locali si pronuncino sul futuro
della sanità in Val di Comia e
per questo chiediamo che siano convocati al più presto consigli comunali, aperti, su questa
tema».
L'ospedaleVillamarinadi Piombino (foto Paolo Barlettani)
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 35
LUCCA
denutrita»
«Anziana
Cliníca nella bufera
II dell'ospedale S.Luca
hanno segnalato alla procura il
caso di una donna di 94 anni
inviata ieri da una casa di
riposo privata: «E' denutrita e
con segni sospetti ai polsi e
alle caviglie». Anche il nipote
annuncia che si rivolgerà a un
avvocato per fare luce. Per
l'ospedale inoltre non è in
condizioni psichiche gravi
come afferma la casa di riposo.
Sanità fiorentina e toscana
Pagina 36
#SVEGLIATIMASSACARRARA
In iazza per
PC pp
e di moni c~
L'evento prenderà vita sabato come in altre 40 città italiane
Unioni civili e matrimoni tra le coppie gay : vento in piazza ( archivio)
1 MASSA
«Apriremo le porte di casa per
un salotto volto a incontrarci,
capire perché sia necessario
vedere riconosciuti i diritti di
tutte le coppie e approfondire
i contenuti del ddl Cirinná nella settimana decisiva della sua
discussione in parlamento».
Così gli organizzatori spiegano il senso dell'iniziativa che
prenderà vita sabato in piazza
del Mercato a Massa. E #svegliatimassacarrara, nato all'interno di #svegliatitalia, manifestazione organizzata dalle associazioni lgbt nazionali (Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Mit) in occasione della discussione in Senato del ddl Cirinnà sulle unioni civili.
Un testo che rischia di esse-
Servizi sociali
re snaturato da una serie di
emendamenti che ne minano
il senso e l'anima, come il discusissimo
punto
dei
"cattodem", senatori cattolici
del pd che hanno proposto di
sostituire l'affido rafforzato alla stepchild adoption.
della Collezione "weMEn";
modererà Claudia Giuliani.
«Invitiamo quindi la popolazione - fanno sapere gli organizzatori - a partecipare ad un
salotto, non ad una manifestazione, per un confronto sereno e civile».
A Massa sarà amo' di salotto
dei diritti, una discussione sul
disegno di legge in votazione,
sulla società dell'oggi e sui diritti mancati. Interverranno:
Elena Mosti, assessora alle Pari opportunità del Comune di
Massa, Alessandro Bandoni,
presidente della commissione
Donna per le pari opportunità
del Comune di Carrara, Tatiana Vaccarezza, story teller, Silvia Landi con la lettura di una
fiaba senza pregiudizi, Francesca Dell'Amico, pittrice che
esporrà alcune delle sue opere
Contemporaneamente, lo
stesso giorno, anche a Viareggio, Lucca, La Spezia, Milano,
Ancona, Andria, Aosta, Asti,
Bari, Bologna, Bolzano, Caserta, Catania, Cremona, Firenze,
Foggia e tantissime altre città
italiane (in tutto sono oltre 40
le città che hanno aderito),
donne, uomini, gay e etero,
scenderanno in piazza per parlare, confrontarsi, capire, dire
la loro. Tutto per il riconoscimento dei diritti delle persone
lgbt, che poi sono semplicemente persone.
Pagina 37
LE PISTOLE?
LE TELECAMERE DI SORVEGLIANZA HANNO CHIARITO
LA DINAMICA DELLA TENTATA RAPINA AL «VINTAGE»
I MALVIVENTI PUNTAVANO ALL'OROLOGIO DEL TITOLARE
LL___
-
...
NE E' NATA UNA BREVE MA VIOLENTA COLLUTTAZIONE
ALLA FINE I DUE RAPINATORI SONO FUGGITI IN MOTO
LE LORO PISTOLE PROBABILMENTE ERANO FINTE
Anziana maitrattata nella casa di - Criposolo
Tre
infermiere
condannate
per
l
esioni
IVI
g iudice chiede alla procura di indaga re anche s l dirigenti
DOVEVA operarsi con urgenza.
Ma prima di sottoporsi all'intervento ha affidato l'anziana madre a
una Rsa della zona. Questione di
20 giorni, il tempo di rimettersi in
piedi e riportarla a casa. Ma quando è tornato l'ha trovata in condizioni fisiche disastrose. Questione
di poco e sarebbe morta per una
grave infezione alle vie urinarie. E'
stata salvata solo dal tempestivo intervento del medico avvertito dallo
stesso figlio, ma da quel giorno è
stata costretta a restare a letto. Passata la paura l'uomo, assistito
dall'avvocato Maria Grazia Menozzï di Massa, ha denunciato i responsabili della casa di riposo cui aveva
affidato l'anziana madre. Vicenda
chiusa in tribunale con la condanna a un mese di reclusione (pena sospesa e non menzione) per un'operatrice socio sanitaria e due infermiere della Rsa massese. Per tutte
l'accusa è di lesioni colpose grave
causate alla donna. Non solo: il giudice Alessandri Trinci ha mandato
gli atti del procedimento alla procura perchè proceda anche nei confronti del legale rappresentante della struttura e un dirigente. Nei loro
confronti saranno aperte le indagini per verificare eventuali responsabilità in quanto accaduto. Nel corso del processo è stata ricostruita
tutta la vicenda a cominciare dal
giorno del ricovero dell'anziana
nella struttura. Il figlio doveva esse-
Segnalazioni
re sottoposto a un intervento chirurgico di una certa importanza
all'ospedale di Pisa. Impossibile
per lui prendersi cura della madre,
affidata così alla Rsa: per 20 giorni
è stata la moglie ad andare a visitare l'anziana suocera, l'avrebbe trovata «trascurata e un po' sporca»,
ma nulla di più. E' stato il figlio
una volta uscito dall'ospedale a rendersi conto della situazione, anche
perchè a distanza di 20 giorni si è
subito reso conto del decadimento
fisico della madre. Allarmato, è andato a trovarla anche la mattina do-
La donna aveva una grave
infezione e piag he sul corpo
Costretta a restare a letto
po la sua visita: ma anzichè migliorata l'ha trovata con le bombole
dell'ossigeno sul viso, segno di un
ulteriore peggioramento. A quel
punto ha chiesto l'intervento del
suo medico di fiducia, insieme hanno portato la madre al pronto soccorso dove le sono state riscontrate
piaghe da decubito e una grave infezione alle vie urinarie. Questione
di poco e non ci sarebbe più stato
nulla da fare: è stata salvata in extremis ma da quel giorno è costretta a
letto. Da lì la denuncia, il processo
(nel quale l'uomo si è costituto parte civile) e la condanna di tre infermiere. E potrebbe non essere finita
qui: sarà ora la procura a decidere
se procedere nei confronti dei vertici della casa di riposo.
Claudio Masseglia
Pagina 38
L'anziana è stata salvata
in extremis dal medico
chiamato dal figlio: è
stata curata in ospedale
QA
D
,b
L'anziana è
rimasta nella
casa di riposo
per 20 giorni: il
figlio l'ha poi
trovata in gravi
condizioni (foto
d'archivio)
SENTENZA II giudice ha
condannato una «oss» e due
infermiere (foto d'archivio)
Segnalazioni
Pagina 39
UFFICIALE GIUDIZIARIO NEL CENTRO STORICO
,
'
.
Sfrattatí
Protes ta ìn pìazza per la famíglía ora senza casa
SFRATTATI da Erp perché morosi di 40mila euro di affitto. Una
famiglia residente in piazza Duomo è stata fatta uscire ieri dall'abitazione dai vigili urbani e dall'uffiicale giudiziario per una morosità di svariate migliaia di euro. Erano sei anni che non pagavano l'affitto. Sul posto anche l'Assemblea
permanente che fino a tarda serata ha cercato di trovare una sistemazione alla famiglia che adesso
è in mezzo a una strada.
IERI sera, intorno alle 17,30, la
coppia Caterina e Adolfo Troian,
con il figlio adulto, sono stati fatti
1 coniugi stavano attendendo
un finanzia mento
per sanare iL debito
uscire di casa perchè da sei anni
non pagavano i 162 euro mensili
all'Erp. Nell'appartamento c'erano anche degli animali, che la famiglia aveva lasciato dentro al momento dello sfratto. Appare strano che la famiglia sia rimasta morosa per così tanto tempo: il padre
è dipendente di Asl, e percepisce
800 euro la mese. Anche il figlio
ha un lavoretto e la donna ha una
piccola pensione.
«SIAMO in mezzo a una strada ha raccontato Caterina fra le lacrime - Adesso andiamo sotto il Comune a chiedere almeno un albergo. Con questo freddo non sappiamo dove andare. Eravamo già
senz'acqua e santa gas. Avevamo
soltanto la luce. Non abbiamo
mai pagato perché non eravamo
in grado. E' vero che mio marito
lavora, ma prende 800 euro al mese. Come facciamo a pagare anche
l'affitto con tutte le spese che ci sono per vivere. Avevamo anche
chiesto un piccolo finanziamento, ma non abbiamo fatto in tempo».
AL GELO Caterina Troian, da ieri, con il faggio e il marito , è senza
casa. Non pagava l'affitto all'Erp da sei anni e ieri è arrivato l'ufficiale
giudiziario
Segnalazioni
Pagina 40
Ospedale
intitolato Sicari
Centro destra
favorevole, ma...
IL CENTRO DESTRA
favorevole a intitolare
l'ospedale al professor
Achille Sicari (nella foto). In
una nota il gruppo
consigliare di Forza Italia
e Nuovo centro destra
scrivono al sindaco e si
uniscono alla proposta del
Partito democratico. «Va
da sé - si legge
nell'interpellanza di
Lanmarco Laquidara e
Maria Elena Musetti - che
il centro destra voterà a
favore della mozione (a
meno che non contenga
affermazioni fantasiose e
inaccettabili come spesso
accade nelle mozioni del
Pd) perché pensiamo che
spesso il meglio sia
nemico del bene e che
quindi occorra non
rinunciare a quello che si
può concretamente
ottenere anche se a noi
sarebbe parsa più
opportuna l'intitolazione di
una strada o di una piazza.
Certo stupisce che la
maggioranza, dopo aver
fatto passare nell'ombra la
Segnalazioni
nostra proposta più volte
reiterata, soprattutto dopo
averla di fatto ignorata
nella realizzazione che
competeva alla giunta e al
sindaco, oggi si svegli e si
accorga che ricordare il
professor Sicari è un
dovere indiscutibile del
Comune. A nostro avviso il
monoblocco, che ad oggi
rappresenta la sconfitta
della Sanità Toscana e ii
trionfo delle scelte
scellerate di Enrico Rossi
che sta distruggendo il
servizio sanitario
soprattutto a Carrara, non
era certo la scelta più
giusta proprio per i motivi
appena esposti, ma chi
come noi vuole prima di
tutto che la figura del
Professor Sicari venga
ricordata, non può certo
opporsi a soluzioni anche
mini ali. Insomma come
al solito la maggioranza
riprende dopo anni una
nostra proposta, la
modifica in pe gio e
propone di rea ° zarla».
Pagina 41
SETTECENTO mila euro per sostenere progetti d'inserimento
lavorativo rivolti a persone disabili o alle prese con problemi di salute
mentale. Sono quelli che arriveranno nel territorio pisano nei
prossimi mesi, stanziati dalla Regione nell'ambito dei quasi 15
milioni di euro destinati alla Toscana dal Fondo sociale europeo.
L'obiettivo è chiaro: «Entro il 31 marzo presenteremo alla Regione
progetti che si propongono di assicurare un percorso continuativo di
sostegno nella ricerca di lavoro a cento persone di durata biennale e
rinnovabili - ha spiegato la presidente della Società della Salute della
Zona Pisana Sandra Capuzzi -: vogliamo farlo con un percorso
innovativo di progettazione condivisa fra enti pubblici e soggetti del
territorio interessati, siano essi privati o del terzo settore». Per aderire
al percorso di coprogettazione c'è tempo fino al 28 gennaio. La
modulistica e informazioni più approfondite sono disponibili su sito
www.sds.zonapisana.it. Ma per chi vorrà saperne di più
l'appuntamento è per l'assemblea pubblica di lunedi 25 gennaio alle
16.30 al Centro «Maccarrone» di via Battisti «Vogliamo - aggiunge il
direttore della SdS Giuseppe Cecchi - rafforzare il collegamento tra
servizi sociali, aziende e realtà che si occupano specificamente di
accompagnamento lavorativo per disabili».
Segnalazioni
Pagina 42
Il freddo punge, scatta il piano anti-ghiaccio
Centinaia di chili di sale vengono distribuiti su cavalcavia, ponti, rotatorie, sottopassi e strade
P PISA
Il freddo è davvero pungente. Dalla settimana scorsa la
Protezione Civile ha attivato
il piano anti-ghiaccio. Nelle
notti in cui le temperature
sfiorano o addirittura scendono sotto gli zero gradi, alle
22 entra in azione una squadra con un mezzo spargisale.
Tra i 150 e i 200 chilogrammi
di sale vengono distribuiti su
cavalcavia, rotatorie, ponti,
sottopassi e strade maggiormente critiche in caso di gelate.
In particolare, il giro standard prevede la salatura di:
rotonda divia del Gargalone,
via di Putignano, cavalcavia
di Putignano, cavalcavia e
via dell'Immaginetta, ponte
del Cep, ponte di via Livornese, ponte delle Bocchette
con tutte le rampe e gli svincoli, rotatoria davanti alla caserma dei vigili del fuoco,
ponte dell'Incile, via delle
Lenze, cavalcavia di Sant'Ermete e de La Cella, rotatoria
del pronto soccorso e zona
ospedale. A queste strade, a
seconda dell'umidità, se ne
possono aggiungere altre, anche su segnalazione della polizia municipale che pattuglia la città.
A causa sempre delle temperature esterne che arrivano anche sotto lo zero, nella
notte gli edifici si raffredda-
no più velocemente. Per questo motivo Cofely, la ditta
che gestisce il global service
comunale per gli impianti di
riscaldamento, su indicazione del Comune, sta prowedendo a garantire che le temperature degli edifici comunali si mantengano sui venti
gradi negli orari di apertura.
Con particolare attenzione
alle scuole, per garantire il
benessere di studenti e operatori scolastici, partendo da
nidi e materne.
Valutando caso per caso,
l'accensione mattutina viene anticipata per permettere
a studenti e insegnanti di trovare, all'arrivo, temperature
adeguate. Le caldaie inoltre
rimarranno accese anche durante l'ora del servizio mensa per non far raffreddare le
aule. Sono 94 gli edifici comunali, la maggioranza sono
scuole (64), seguono impianti sportivi, uffici centrali e decentrati.
Nelle case popolari, dove il
riscaldamento è centralizzato, il responsabile decide gli
orari di accensione sentiti i
condomini e secondo la legge che prevede la possibilità
di accensione fino a 12 ore al
giorno tra le 5 e le 23. Dove il
riscaldamento è autonomo,
gli inquilini decidono sempre tenendo conto del massimo di 12 ore previsto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
un giardino gelato
1 a ccii ifilla. gnindiei finti in—, nn.
Segnalazioni
Pagina 43
Fly UP