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(a) e allucinogeni - Dipartimento di Farmacia

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(a) e allucinogeni - Dipartimento di Farmacia
SNC
NEUROSTIMOLANTI
CON MECCANISMI D’AZIONE DIVERSI,
ALCUNE PIANTE MEDICINALI INDUCONO
STIMOLAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO
CENTRALE
1. ERYTHROXILON COCA
2. CANAPE INDIANA
3. GINSENG
4. NOCE VOMICA o STRYCHNOS NUX VOMICA
5. EFEDRA
6. COFFEA ARABICA
7. COLA ACUMINATA
8. ILEX PARAGUARIENSIS MATE’
METILXANTINE
9. PAULLINIA CUPANA GUARANA’
10.TEOBROMINA CACAO CACAO
11.CAMELLIA SINENSIS TE
12.TABACCO (SIA STIMOLANTE CHE DEPRESSORE DEL SNC)
ERYTHROXILON COCA
PARTE UTILIZZATA: foglie ovali, a margine intero. Le
foglie vengono raccolte da piante di almeno 3-4 anni e la
raccolta avviene 3 volte all’anno (marzo, giugno, ottobre).
Esse vengono poi fatte seccare sul terreno
PROVENIENZA: Bolivia, Perù
CONTIENE:
-ALCALOIDE COCAINA
- derivati della pirrolidina,
PSEUDOTROPANOLO
gli indiani usavano masticare le foglie di COCA insieme con calce (per
facilitare l’assorbimento dell’alcaloide); gli effetti vantaggiosi che ne traevano
erano
1) eliminazione del senso della fame, dovuta all’azione ANESTETICA LOCALE
dell’alcaloide. Le terminazioni sensitive (chemiocettori, meccanocettori) a livello
gastrico vengono inibite
2) eliminazione del senso della fatica , dovuta all’azione STIMOLANTE,
ECCITANTE, EUFORIZZANTE
ATTIVITA’ FARMACOLOGICA DELLA COCAINA
anestetica locale (inibizione della conduzione
dell’impulso nervoso tramite blocco dei canali del sodio)
stimolante centrale :
- aumenta l’attenzione mentale,
- induce una sensazione di benessere,
- toglie il senso di fatica
- provoca euforia
La cocaina stimola il simpatico
• tachicardia
• vasocostrizione periferica
• ipertensione
l’utilizzo cronico della coca porta ad uno stato di DIPENDENZA
PREVALENTEMENTE PSICHICA, denominata cocainismo, a
differenza della morfina che dà in maggior misura una dipendenza
fisica
ABUSO DI COCAINA PORTA:
- disturbi della sensibilità
- demenza senile
- turbe visive e uditive (allucinazioni)
- diminuzioni delle facoltà mentali
- ipereccitabilità neuromuscolare
Effetti tossici della cocaina
• a livello del sistema nervoso:
manifestazioni comportamentali
sindromi psicotiche
• a livello del sistema vascolare:
eventi ischemici cardiaci
•SNC
–tremori, ipertermia, convulsioni, psicosi
–neurotossicità dopaminergica
•cardiovascolare
–ipertensione, aritmie, angina, ictus
cerebrale, infarto miocardico
•necrosi mucose
•gravidanza e allattamento
–anomalie congenite, aborto, parto prematuro, deficit nutrizionali
INDICAZIONI: la droga e i suoi preparati non sono più usati
in terapia ma hanno importanza tossicologica nel campo delle
tossicodipendenze e nello studio delle malattie del sistema nervoso
centrale
ANESTETICI LOCALI
esteri
dell’acido
benzoico
o
di
suoi
derivati
(p-aminobenzoico, m-aminobenzoico, alcossi- e cicloalcossibenzoico): cocaina,
procaina, benzocaina, amilocaina, tetracaina, ecc.
amidi: lidocaina, dibucaina, mepivacaina, bupivacaina, prilocaina, ecc. ecc.
composti a struttura diversa (eteri, amidine, carbamati, ecc.): pramocaina,
diclonina, ecc.
CANAPE INDIANA
PARTI UTILIZZATE: infiorescenze disseccate
della la canape indiana o cannabis sativa.
PROVENIENZA: Pianta erbacea perenne
originaria dell’Asia centrale, cresce liberamente
nelle regioni tropicali e temperate, e che viene
coltivata estesamente in varie parti del mondo
Le infiorescenze disseccate prendono il nome di
“marijuana”
l’essudato resinoso essiccato di queste
somminità (infiorescenze) viene chiamato
“hashish”
Δ9-tetraidrocannabinolo (propriètà allucinogene
della droga)
EFFETTI DELLA CANNABIS
somministrazione acuta di cannabis produce effetti sul
Sistema Nervoso Centrale, consistenti in una sintomatologia
complessa, che viene descritta da molti individui come
piacevole (aumento del senso di benessere, euforia,
rilassamento, riso spontaneo, maggiore socievolezza), ma che
comporta: diminuzione della memoria; riduzione delle funzioni
cognitive; distorsione delle percezioni sensoriali (sopratutto
della percezione del tempo, che sembra trascorrere molto più
lentamente: i minuti sembrano ore; questo peculiare effetto
sulla percezione del tempo ha generato l’opinione diffusa che
sotto l’effetto della canapa, la durata del rapporto sessuale e
dell’orgasmo venga enormemente prolungata, il che ha
contribuito non poco alla diffusione esplosiva dell’uso di questa
sostanza); disturbi nella coordinazione dei movimenti;
disturbi del comportamento. Molti di questi effetti vanno
incontro a tolleranza.
Cannabinoidi
I recettori cannabinoidei, bersaglio molecolare per i principi attivi
di marijuana e hashish (sopratutto ∆9-tetraidrocannabinolo), si
distinguono in due sottotipi:
CB1
DISTRIBUZIONE
CENTRALE
ganglio della base,
ippocampo,
cervelletto, cortex
PERIFERICA
surreni, cuore,
prostata, utero,
ovaie, testicolo,
parete vasale,
occhio, deferente,
intestino, vescica
CB2
PERIFERICA
milza, leucociti
noduli linfatici,
tonsille
MECCANISMI DI
TRASDUZIONE
Accoppiato a proteine Gi e G0
Inibizione di adenilato ciclasi
Chiusura di canali per il Ca++
Apertura di canali per il K+
Accoppiato a proteine Gi e G0
Inibizione di adenilato ciclasi
LIGANDI
ENDOGENI
Anandamide
2-arachidonil glicerolo (2-AG)
2-arachidonil glicerolo (2-AG)
IPOTESI: ANTICONVULSIVATE, ANALGESICO, ANTIEMETICO,
ANTIGLAUCOMATOSO, ANSIOLITICO E ANTIASMATICO
Le attuali conoscenze del sistema cannabinoide
endogeno, suggeriscono che potrebbero essere valutate
potenziali applicazioni terapeutiche dei cannabinoidi nel
trattamento del dolore, nelle malattie
neurodegenerative e muscoloscheletriche, nell' obesità,
nella cirrosi epatica, nel glaucoma, nelle malattie
infiammatorie e in alcune patologie dell'apparato
digerente.
Dati sperimentali indicano che la stimolazione dei
recettori CB1, porta ad un aumento della ingestione di
cibo, e conseguentemente del peso negli animali. Al
contrario, il blocco di questi recettori porterebbe ad una
diminuzione della introduzione di cibo.
Questi dati suggeriscono un possibile uso dei cannabinoidi
e dei loro antagonisti recettoriali per modulare
l'appetito.
GINSENG
PARTE UTILIZZATA: radice di Panax ginseng,
medicina cinese. Radice incurvata con rugorosità
trasversale
PROVENIENZA: Coreana (la più pregiata), Cinese,
Giapponese e Americana
2 varietà:
BIANCA: preparata essiccando la radice
subito dopo la raccolta ed il lavaggio
ROSSA: ottenuta facendo bollire le radici da
1 h e ½ fino a 4 ore, dopo l’essiccamento le radici risultano
rossicce
CONTIENE:
- 2-3% GINSENOIDI (saponine triterpeniche)
- OLIO ESSENZIALE
- ZUCCHERI, AMIDI, SALI MINERAL, VITAMINE
Stimolante del SNC, tonico e ricostituente, migliora la memoria, az
anabolizzante e “adattogena”
INDICAZIONI:
1- azione stimolante sul SNC a livello generale.
2- viene considerata una sostanza adattogena, cioè un principio attivoche è in
grado di migliorare le capacità di adattamento dell’organismo nei confronti di
diversi stimoli ambientali (stress fisico e/o psichico)
- aumentano le capacità di difesa (azione immunostimolante)
-aumenta la sintesi proteica
-favorisce il metabolismo di lipidi e zuccheri
-migliora le capacità respiratorie
il suo effetto non è immediato, usato per molto tempo; consigliato in pz
debilitati, anziani o in caso di invecchiamento precoce
Assunto allo stato puro, mangiando direttamente la radice
Preparazioni (bustine per tisane)
Specialità a base di ginseng, Sali minerali e vitamine (es: GERIATRIC
PHARMATON)
NOCE VOMICA
STRYCHNOS NUX VOMICA
PARTE UTILIZZATA: semi di Strychnos nux
vomica. I semi e tutte le parti sono velenosi. Semi
appiattiti, forma elicoidale. Colore beige, con
margine nero. Hanno aspetto vellutato per la
presenza di peli. Forma di “orecchiette pugliesi”
PROVENIENZA: albero che cresce in India, Indocina, Indonesia
CONTIENE:
-ALCALOIDI in particolare STRICNINA, BRUCINA,
conferiscono alla droga un sapore amarissimo
INDICAZIONI: entrambi gli alcaloidi sono stimolanti del SNC e sono in grado
di dare convulsioni.
LA STRICNINA è un antagonista della glicina (Gly) i cui recettori si trovano a
livello del midollo spinale. La gly è un neurotrasmettitore a carattere inibitorio,
quindi la stricnina inibendone l’azione dà una reazione di IPERECCITABILITA’
(mancando la modulazione inibitoria, prevale l’eccitazione delle vie eccitatorie che
vengono private del loro “freno” fisiologico)
Stricnina
aumento dell’eccitabilità
riflessa
(per dosi maggiori→ eccessi
tetanici)
stimolante respiratorio in certi casi di grave depressione del
respiro da avvelenamento (es. barbiturici).
Per il suo sapore amaro stimola l’appetito, aumenta le secrezioni
digestive (eupeptico) ed eccita la motilità intestinale; è pertanto
stata utilizzata nelle dispepsie e nelle atonie del tubo digerente.
potente veleno (usato come veleno per topi) a dosi opportune
diventa un preparato medicinale
METILXANTINE
•TEOFILLINA
• TEOBROMINA
• CAFFEINA
Sono alcaloidi di origine
naturale presenti in piante
molto diffuse.
L’assunzione
di
queste
sostanze avviene soprattutto
per consumo di bevande quali
caffè, tè, cioccolato e bevande
al gusto di cola.
DAL PUNTO DI VISTA DELLA DIFFUSIONE E DEL CONSUMO
LA XANTINA PIÙ IMPORTANTE È LA CAFFEINA.
LA CAFFEINA (1-3-7-TRIMETIL-XANTINA) È UNO DEI TRE
POSSIBILI DERIVATI DELLA XANTINA, MENTRE GLI ALTRI
DUE, TEOBROMINA E TEOFILLLINA, SI TROVANO NEL
CACAO E NEL TÈ RISPETTIVAMENTE; DEI TRE LA CAFFEINA
È QUELLA CHE AGISCE IN MODO PIÙ ENERGICO SUL
SISTEMA NERVOSO CENTRALE, MENTRE LA TEOBROMINA
ESPLETA L’ATTIVITÀ MINORE
PREPARAZIONE
PIANTE
PARTE
UTILIZZAT
A
CONTENUTO
BASI
XANTINICHE
CAFFE’
COFFEA ARABICA
semi
caffeina 3-5%
teobr. 0.3, teof. 0.1%
COLA
COLA ACUMINATA semi
caffeina 1.5-2.5%
teobromina,teofillina
MATE’
foglie
ILEX
PARAGUARIENSIS
caffeina 0.3-1.7%
teobromina,teofillina
GUARANA’
PAULLINIA
CUPANA
semi
caffeina 3.6-5.8%
teobromina <0.1%,
teofillina
CACAO
TEOBROMA
CACAO
semi
teobromina 0.882.34%
caffeina 0.05-0.36%
TE’
CAMELIA
SINENSIS
foglie
caffeina 2.5-5.5%
teobromina 0.070.17%
teofillina 0.02-0.04
“MECCANISMO D’AZIONE”
•Inibizione delle fosfodiesterasi III
AMPc intracell.
•Effetti diretti sulle concentrazioni di Ca2+ citoplasm. con
disponibilità di calcio. Le xantine inibiscono la captazione
ATP-dipendente di calcio a livello del reticolo sarcoplasmatico e ne inducono il rilascio.
•Effetti
indiretti
sulle
concentrazioni
di
calcio
intracellulare mediati da una iperpolarizzazione delle
membrane.
•Capacità di dissociare la contrazione muscolare dall’
aumento dei livelli di calcio intracellulare.
•Antagonismo dei recettori all’adenosina che è il
meccanismo
più
importante
per
spiegare
la
farmacologia delle xantine.
•La caffeina compete per il legame sul sito delle
benzodiazepine riducendo la conduttanza al Cl-
“MECCANISMO D’AZIONE”
•Antagonismo dei recettori all’adenosina
che è il meccanismo più importante per
spiegare la farmacologia delle xantine.
ADENOSINA
•L’adenosina è un neuromodulatore presente in
varie vie neuronali che proiettano a tutto il
cervello.
•E’colocalizzata con vari neurotrasmettitori.
•Effetti fisiologici:
- azione sedativa, ansiolitica, anticonvulsivante
- vasodilatazione cerebrale
- inibizione del rilascio di renina
- effetto antidiuretico
- inibizione gastrica
-depressione respiratoria
ATTIVITA’ FARMACOLOGICA DELLA XANTINE
• STIMOLANTE DEL SNC
• STIMOLANTE DELL’ATTIVITÀ CARDIACA (EFFETTO INOTROPO
E CRONOTROPO POSITIVO)
• VASODILATAZIONE CORONARICA
• DIURETICO PER DILATAZIONE DEI VASI RENALI
• STIMOLAZIONE DEL CENTRO BULBARE DEL RESPIRO
(ANALETTICO RESPIRATORIO)
• RILASSAMENTO MUSCOLATURA LISCIA BRONCHIALE E
RIDUZIONE DELL’ATTIVITÀ DI SOSTANZE AD AZIONE
BRONCOCOSTRITTIVA
• STIMOLAZIONE DELLA LIPOLISI
• AUMENTO DEL METABOLISMO BASALE
• FACILITAZIONE DEL LAVORO MUSCOLARE
Indicazioni terapeutiche delle xantine
• aumentare le performance fisiche e psichiche (tonico)
• aumentare le energie e resistere meglio alla fatica
(antiastenico)
• coadiuvante nei regimi dimagranti
• trattamento di crisi asmatiche (teofillina)
Effetti collaterali e controindicazioni
a dosi elevate (superiori a 400 mg) :
eccitazione, tremori, insonnia, ansia, irritabilità, tachicardia
o aritmia cardiaca, poliuria, turbe gastrointestinali come
nausea e vomito.
Controindicazioni:
• gravidanza e allattamento
• bambini di età inferiore ai 12 anni
• soggetti che accusano insonnia e ansia
• soggetti affetti da aritmie
CACAO
PARTE UTILIZZATA: semi di diverse specie
del genere Teobroma, il seme contiene un grasso
solido (burro di cacao, circa il 50%), proteine,
amido, teobromina e caffeina in quantità circa 10
volte inferiore al precedente. Il burro di cacao si
ottiene dai semi torrefatti, polverizzati, impastati
a caldo e sottoposti a pressione. Per estrarre la
teobromina si utilizzano i tegumenti dei semi
mentre i cotiledoni servono a preparare la polevere
di cacao
INDICAZIONI: i semi vengono utilizzati per l’estrazione della teobromina.
Il burro di cacao trova impiego in tecnica farmaceutiche come eccipiente. La
polvere di cacao viene utilizzata, in farmacia, come aromatizzante e
nell’industria alimentare per produrre il cioccolato
PARTE UTILIZZATA: seme di Caffea arabica, la
caffeina è contenuta nei semi del caffè (1-2%) in
combinazione con l’acido clorogenico, sostanza apparentata ai
tannini. E’ presente inolre un olio volatile odorosissimo, il
caffeolo che è responsabile del classico aroma e che si forma
durante il processo di torrefazione del caffè
CAFFE’
INDICAZIONI: le azioni del caffè dipendono principalmente dalla
caffeina che agisce a livello del SNC e del sistema cardiovascolare. Anche
l’acido clorogenico e il caffeolo sono considerati avere una certa attività in
particolar modo per quanto concerne alcuni effetti collaterali del caffè: pare
infatti che sia da attribuire ad essi, almeno in parte, la minor tollerabilità
dell’infuso di caffè rispetto a quella di altre droghe a caffeina. Il caffè trova
utilizzo per la preparazione di bevande stimolanti il cui effetto è mediato
dalla caffeina
THE’
PARTE UTILIZZATA: foglie di camelia sinensis
il thè contiene caffeina in quantità più elevata dello stesso caffè e, in
minor quantità, teofillina, teobromina, xantina e adenia. Sono presenti
inoltre tannini, fenoli e polifenoli; nel thè nero vi è anche un olio essenziale
di complessa composizione. Nelle foglie fresche si trovano anche vitamine
(C e gruppo B), proteine e glucidi
INDICAZIONI: oltre all’uso come bevanda stimolante il thè è indicato nel
trattamento delle diaree leggere e come diuretico e digestivo. l’uso cronico di
alte dosi di thè può provocare un’intossicazione detta teismo caratterizzata
da insonnia, nervosismo e dimagrimento
MATE’
PARTE UTILIZZATA: foglie di Ilex paraguariensis
il matè contiene caffeina, acido caffeotannico e un olio
volatile in piccole quantità. E’ usato sotto forma di infusione
che viene assunta per mezzo di un piccolo strumento filtrante ,
“la bombilla”, costituita da una palla forata, generalmente
d’argento, immersa nel liquido da aspirare e collegate a un
piccolo tubo di bambù o di argento. Molto utilizzato in Sud
america per la preparazione di bevande, il matè possiede le
attività caratteristiche delle droghe contenenti metilxantine: è
un tonico nervino e muscolare e un diuretico. Presenta inoltre
attività lassative
GUARANA’
pasta disseccata ottenuta dai semi di Paullinia cupana
contiene caffeina, teobramina, saponosidi e tannini
la droga, con cui s preparano bevande, ha azione
stimolante e antidiarroica
COLA
semi di Cola acuminata
la droga è costituita dai cotiledoni, e non da tutto il seme
i semi di cola nitida sono i piu ricchi di caffeina. La teobromina è
contenuta in piccole quantità. Le due metilxantine si trovano libere solo
nel cotiledone secco. Nella droga fresca, queste basi sono combinate con
sostanze tanniche (colacatechine)
azione ed uso: attualmente la cola trova maggior impiego nella produzione
di bibite analcoliche gassose spt negli Stati Uniti
FENETILAMINE
EFEDRA
comprende varie specie di Ephedra
la droga è costituita da frammenti di rami di diversa misura di colore
giallo-verdastro
il costituente principale è l’efedrina (e i suoi isomeri, tra cui la
pseudoefedrina). Sono inoltre presenti derivati ciclici quali efedrossano,
efedradine e feruloilostamina
Azioni ed uso: l’efedrina è un simpaticomimetico indiretto in quanto
stimola la liberazione di noradrenalina dai granuli di deposito delle
terminazioni simpatiche. Efedrossano e pseudoefedrina hanno dimostrato
sperimentalmente attività antiinfiammatoria. La feruloilistamina e le
efedradine hanno attività ipotensiva. Sia in Cina che in India, la droga
viene da sempre utilizzata come tale per le sue proprietà antipiretiche,
antiasmatiche, sedative della tosse e diaforetiche. Le radici hanno invece
attività antisudorifera
TABACCO
foglie di Nicotiana tabacum.
Le foglie destinate al fumo sono trattate in modo particolare: essiccate
molto lentamente (1-2 mesi), per permettere l’intervento di azioni
enzimatiche, vengono successivamente fatte fermentare per l’acquisto
dell’aroma e del colore definitivi
tra i prodotti di combustione del tabacco vi sono, inoltre, numerose
sostanze volatili, alcune delle quali (basi piridiche) sono dotate di tossicità
superiore a quella della nicotina
le foglie fresche sono ricche di proteine, acidi organici e glucidi. Il
contenuto totale di alcaloidi varia da 2% al 15%. La nicotina è l’alcaloide
maggiormente presente, accanto a nornicotina, anabasina, nicotirina,
anatabina
La nicotina presenta un’azione bifasica: può agire infatti
sia stimolonado che deprimendo i diversi neuroeffettori o
chemorecettori con i quali interagisce.
BLOCCANTI GANGLIARI
1. NICOTINA: TABACCO a basse dosi causa stimolazione gangliare (↑
↑
PA e fr cardiaca, ↑attività motoria dell’intestino), ad alte dosi causa
blocco gangliare (effetti opposti)
La nicotina fa aumentare la liberazione di catecolamine
(dopamina, noradrenalina, adrenalina) → aumento del
senso di benessere e del tono dell’umore, aumento
dell’attenzione, della vigilanza e della capacità di
apprendimento; inibizione dell’appetito, aumento delle
concentrazioni plasmatiche di glucosio, cortisolo, acidi
grassi liberi, vasopressina, beta-endorfine; rilassamento
muscolare; effetto risvegliante
ansiolitico se c’è tensione.
se
c’è
sonnolenza,
La dipendenza da tabacco si sviluppa in
seguito al legame della nicotina ai recettori
nicotinici α4β2 per l’acetilcolina nel
sistema cerebrale di gratificazione, e
precisamente
sulle
membrane
somatodendritiche dei neuroni dopaminergici
del tegmento ventrale.
Il
tabagismo
è
una
tossicodipendenza, ed è legato
alla presenza di nicotina nel
tabacco.
la nicotina viene utilizzata nelle gomme da
masticare, per il trattamento della dipendenza da
nicotina, con dosaggio decrescente
la tossicità cronica da tabacco è dovuta sia a
prodotti di combustione responsabili dell’azione
cancerogena, che alla nicotina stessa implicata
nell’insorgenza e nello sviluppo delle malattie
cardiovascolari
la droga è utilizzata a scopo voluttuario (fumo, fiuto). Un tempo venivano
usate le foglie secche di tabacco per stimolare le contrazioni intestinali e per
preparare lozioni antiparassitarie, ma tale pratica è stata completamente
abbandonata.
La nicotina presenta un’azione bifasica: può agire infatti sia stimolonado che
deprimendo i diversi neuroeffettori o chemorecettori con i quali interagisce.
Sia a livello di SNA (autonomo) che di SNC il suo effetto sarà la risultante
delle due componenti (stimolante e deprimente). A livello del SNC la nicotina
induce tremori, convulsioni e vomito; stimola, a basse dosi, il centro
respiratorio, mentre lo deprime a dosi più elevate.
Sul SNA agisce prima stimolando e poi deprimendo la trasmissione
gangliare; aumenta il tono e la motilità GI; stimola e poi deprime le
secrezioni; aumenta la frequenza cardiaca e la pressione; blocca la placca
neuromuscolare
la nicotina viene utilizzata nelle gomme da masticare, per il trattamento
della dipendenza da nicotina, con dosaggio decrescente
la tossicità cronica da tabacco è dovuta sia a prodotti di combustione
responsabili dell’azione cancerogena, che alla nicotina stessa implicata
nell’insorgenza e nello sviluppo delle malattie cardiovascolari
DROGHE CONTENENTI
PRINCIPI
ALLUCINOGENI
Diverse piante, di nessuna utilità terapeutica, sono
note per la loro attività allucinogene
LE DROGHE POSSONO ESSERE CLASSIFICATE IN 3 CATEGORIE
- Droghe sedativo-euforizzanti: oppio e oppiacei
- Droghe psicostimolanti: coca, caffeina, nicotina, anfetamina
- Droghe psicoalteranti o allucinogeno-deliranti: canapa, psilocybe, peyote,
solanacee, ipomea, rivea corymbosa, amanita muscaria, (LSD).
PROVOCANO ALLUCINAZIONI E ILLUSIONI
Allucinazione= alterazione della percezione sensoriale avvertite dall’individuo
come reali
Illusione= percezione alterata della realtà esistente
PEYOTE
si tratta di un cactus con notevoli proprietà
alllucinogene
Il Peyote, considerato di origine divina dagli
Aztechi e dai Maya, veniva utilizzato nelle cerimonie
religiose perché sotto gli effetti allucinogeni
prodotti dal captus essi si sentivano in
comunicazione con le Divinità
oltre ad una quantità di mucillagini sono stati
identificati più di 50 alcaloidi a diversa struttura:
a) feniletilammine quali mescalina, tiramina,
ammidi
dopamina e le loro
b) tetraidroisochinoline quali analamina,
analonidina, analidina, pellotina,
e
le
loro
ammidi;
lophophorina
c) derivati del pirrolo quali peyonina
le azioni del peyote sono indotte principalmente dalla
mescalina. Le azioni si svolgono a livello fisico, psichico e
percettivo. A livello fisico si manifestano nausea,
tremori, sudorazioni, tachicardia, midriasi, bradipnea e
variazioni pressorie: tali effetti sono i primi a comparire.
Successivamente si instaurano le alterazioni a livello
percettivo e psichico, con distorsione della percezione
delle forme, intensificazione dei colori, allucinazioni
uditive e rallentamento della percezione del tempo.
L’intensità e il tipo di effetto dipendono dallo stato
emotivo del sogg, dalla su attività intellettuale e
dall’ambiente circostante. Le alterazioni psichiche
possono portare ad aggressività, riso immotivato,
logorrea scoordinata, propositi distruttivi tra cui anche
il suicidio
PSILOCYBE
Lo Psilocyte mexicana è un fungo
originario dell’America centrale, che
insieme ad latri funghi costituivano
quell’insieme di funghi sacri conosciuti con
il termine di teonanacatl o carne degli dei
presso le popolazioni dei Maya e azteche
principi attivi, costituiti da derivati della triptamina, sono psilocina
e psilocibina
la psilocibina possiede azioni allucinogena qualitativamente simile a
quella dell’LSD ma circa 200 volte meno potente. Gli effetti fisici
comportano midriasi e rilasciamento muscolare; gli effetti psichici
determinano agitazione, vertigini, ansietà e allucinazioni con
deformazione dei contorni, intensificazione dei colori, alterazioni
delle percezioni spazio-temporali. L’intensità degli effetti è sempre
dipendente dalla personalità del sogg e dall’ambiente circostante.
Fungo dalla caratteristica colorazione rossa
punteggiata di bianco appartenente alla famiglia
delle Agaricacee
l’amanita veniva tradizionalmente usata in Siberia
dagli sciamani, in virtù delle sue proprietà
allucinogene, per mettersi in contatto con gli spiriti.
AMANITA
MUSCARIA
oltre alla muscarina sono presenti principi attivi
allucinogeni costituiti da muscazone, acido ibotenico
e dal suo prodotto di decarbossilazione, il muscimolo,
che posseggono attività agonista GABA
gli effetti appaiono entro 30 minuti o un’ora dall’assunzione della droga
e possono comportare, a secondo della dose, sonnolenza, eccitazione simile
all’intossicazione alcolica, contrazioni muscolari, bradicardia, delirio e
perdita di conoscenza. Le allucinazioni sono di tipo visivo e uditivo. La
morte è rara alle dosi allucinogene, la remissione è rapida, mentre è fatale
l’ingestione di più di 10 funghi
Fly UP