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(a) e allucinogeni - Dipartimento di Farmacia
SNC NEUROSTIMOLANTI CON MECCANISMI D’AZIONE DIVERSI, ALCUNE PIANTE MEDICINALI INDUCONO STIMOLAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE 1. ERYTHROXILON COCA 2. CANAPE INDIANA 3. GINSENG 4. NOCE VOMICA o STRYCHNOS NUX VOMICA 5. EFEDRA 6. COFFEA ARABICA 7. COLA ACUMINATA 8. ILEX PARAGUARIENSIS MATE’ METILXANTINE 9. PAULLINIA CUPANA GUARANA’ 10.TEOBROMINA CACAO CACAO 11.CAMELLIA SINENSIS TE 12.TABACCO (SIA STIMOLANTE CHE DEPRESSORE DEL SNC) ERYTHROXILON COCA PARTE UTILIZZATA: foglie ovali, a margine intero. Le foglie vengono raccolte da piante di almeno 3-4 anni e la raccolta avviene 3 volte all’anno (marzo, giugno, ottobre). Esse vengono poi fatte seccare sul terreno PROVENIENZA: Bolivia, Perù CONTIENE: -ALCALOIDE COCAINA - derivati della pirrolidina, PSEUDOTROPANOLO gli indiani usavano masticare le foglie di COCA insieme con calce (per facilitare l’assorbimento dell’alcaloide); gli effetti vantaggiosi che ne traevano erano 1) eliminazione del senso della fame, dovuta all’azione ANESTETICA LOCALE dell’alcaloide. Le terminazioni sensitive (chemiocettori, meccanocettori) a livello gastrico vengono inibite 2) eliminazione del senso della fatica , dovuta all’azione STIMOLANTE, ECCITANTE, EUFORIZZANTE ATTIVITA’ FARMACOLOGICA DELLA COCAINA anestetica locale (inibizione della conduzione dell’impulso nervoso tramite blocco dei canali del sodio) stimolante centrale : - aumenta l’attenzione mentale, - induce una sensazione di benessere, - toglie il senso di fatica - provoca euforia La cocaina stimola il simpatico • tachicardia • vasocostrizione periferica • ipertensione l’utilizzo cronico della coca porta ad uno stato di DIPENDENZA PREVALENTEMENTE PSICHICA, denominata cocainismo, a differenza della morfina che dà in maggior misura una dipendenza fisica ABUSO DI COCAINA PORTA: - disturbi della sensibilità - demenza senile - turbe visive e uditive (allucinazioni) - diminuzioni delle facoltà mentali - ipereccitabilità neuromuscolare Effetti tossici della cocaina • a livello del sistema nervoso: manifestazioni comportamentali sindromi psicotiche • a livello del sistema vascolare: eventi ischemici cardiaci •SNC –tremori, ipertermia, convulsioni, psicosi –neurotossicità dopaminergica •cardiovascolare –ipertensione, aritmie, angina, ictus cerebrale, infarto miocardico •necrosi mucose •gravidanza e allattamento –anomalie congenite, aborto, parto prematuro, deficit nutrizionali INDICAZIONI: la droga e i suoi preparati non sono più usati in terapia ma hanno importanza tossicologica nel campo delle tossicodipendenze e nello studio delle malattie del sistema nervoso centrale ANESTETICI LOCALI esteri dell’acido benzoico o di suoi derivati (p-aminobenzoico, m-aminobenzoico, alcossi- e cicloalcossibenzoico): cocaina, procaina, benzocaina, amilocaina, tetracaina, ecc. amidi: lidocaina, dibucaina, mepivacaina, bupivacaina, prilocaina, ecc. ecc. composti a struttura diversa (eteri, amidine, carbamati, ecc.): pramocaina, diclonina, ecc. CANAPE INDIANA PARTI UTILIZZATE: infiorescenze disseccate della la canape indiana o cannabis sativa. PROVENIENZA: Pianta erbacea perenne originaria dell’Asia centrale, cresce liberamente nelle regioni tropicali e temperate, e che viene coltivata estesamente in varie parti del mondo Le infiorescenze disseccate prendono il nome di “marijuana” l’essudato resinoso essiccato di queste somminità (infiorescenze) viene chiamato “hashish” Δ9-tetraidrocannabinolo (propriètà allucinogene della droga) EFFETTI DELLA CANNABIS somministrazione acuta di cannabis produce effetti sul Sistema Nervoso Centrale, consistenti in una sintomatologia complessa, che viene descritta da molti individui come piacevole (aumento del senso di benessere, euforia, rilassamento, riso spontaneo, maggiore socievolezza), ma che comporta: diminuzione della memoria; riduzione delle funzioni cognitive; distorsione delle percezioni sensoriali (sopratutto della percezione del tempo, che sembra trascorrere molto più lentamente: i minuti sembrano ore; questo peculiare effetto sulla percezione del tempo ha generato l’opinione diffusa che sotto l’effetto della canapa, la durata del rapporto sessuale e dell’orgasmo venga enormemente prolungata, il che ha contribuito non poco alla diffusione esplosiva dell’uso di questa sostanza); disturbi nella coordinazione dei movimenti; disturbi del comportamento. Molti di questi effetti vanno incontro a tolleranza. Cannabinoidi I recettori cannabinoidei, bersaglio molecolare per i principi attivi di marijuana e hashish (sopratutto ∆9-tetraidrocannabinolo), si distinguono in due sottotipi: CB1 DISTRIBUZIONE CENTRALE ganglio della base, ippocampo, cervelletto, cortex PERIFERICA surreni, cuore, prostata, utero, ovaie, testicolo, parete vasale, occhio, deferente, intestino, vescica CB2 PERIFERICA milza, leucociti noduli linfatici, tonsille MECCANISMI DI TRASDUZIONE Accoppiato a proteine Gi e G0 Inibizione di adenilato ciclasi Chiusura di canali per il Ca++ Apertura di canali per il K+ Accoppiato a proteine Gi e G0 Inibizione di adenilato ciclasi LIGANDI ENDOGENI Anandamide 2-arachidonil glicerolo (2-AG) 2-arachidonil glicerolo (2-AG) IPOTESI: ANTICONVULSIVATE, ANALGESICO, ANTIEMETICO, ANTIGLAUCOMATOSO, ANSIOLITICO E ANTIASMATICO Le attuali conoscenze del sistema cannabinoide endogeno, suggeriscono che potrebbero essere valutate potenziali applicazioni terapeutiche dei cannabinoidi nel trattamento del dolore, nelle malattie neurodegenerative e muscoloscheletriche, nell' obesità, nella cirrosi epatica, nel glaucoma, nelle malattie infiammatorie e in alcune patologie dell'apparato digerente. Dati sperimentali indicano che la stimolazione dei recettori CB1, porta ad un aumento della ingestione di cibo, e conseguentemente del peso negli animali. Al contrario, il blocco di questi recettori porterebbe ad una diminuzione della introduzione di cibo. Questi dati suggeriscono un possibile uso dei cannabinoidi e dei loro antagonisti recettoriali per modulare l'appetito. GINSENG PARTE UTILIZZATA: radice di Panax ginseng, medicina cinese. Radice incurvata con rugorosità trasversale PROVENIENZA: Coreana (la più pregiata), Cinese, Giapponese e Americana 2 varietà: BIANCA: preparata essiccando la radice subito dopo la raccolta ed il lavaggio ROSSA: ottenuta facendo bollire le radici da 1 h e ½ fino a 4 ore, dopo l’essiccamento le radici risultano rossicce CONTIENE: - 2-3% GINSENOIDI (saponine triterpeniche) - OLIO ESSENZIALE - ZUCCHERI, AMIDI, SALI MINERAL, VITAMINE Stimolante del SNC, tonico e ricostituente, migliora la memoria, az anabolizzante e “adattogena” INDICAZIONI: 1- azione stimolante sul SNC a livello generale. 2- viene considerata una sostanza adattogena, cioè un principio attivoche è in grado di migliorare le capacità di adattamento dell’organismo nei confronti di diversi stimoli ambientali (stress fisico e/o psichico) - aumentano le capacità di difesa (azione immunostimolante) -aumenta la sintesi proteica -favorisce il metabolismo di lipidi e zuccheri -migliora le capacità respiratorie il suo effetto non è immediato, usato per molto tempo; consigliato in pz debilitati, anziani o in caso di invecchiamento precoce Assunto allo stato puro, mangiando direttamente la radice Preparazioni (bustine per tisane) Specialità a base di ginseng, Sali minerali e vitamine (es: GERIATRIC PHARMATON) NOCE VOMICA STRYCHNOS NUX VOMICA PARTE UTILIZZATA: semi di Strychnos nux vomica. I semi e tutte le parti sono velenosi. Semi appiattiti, forma elicoidale. Colore beige, con margine nero. Hanno aspetto vellutato per la presenza di peli. Forma di “orecchiette pugliesi” PROVENIENZA: albero che cresce in India, Indocina, Indonesia CONTIENE: -ALCALOIDI in particolare STRICNINA, BRUCINA, conferiscono alla droga un sapore amarissimo INDICAZIONI: entrambi gli alcaloidi sono stimolanti del SNC e sono in grado di dare convulsioni. LA STRICNINA è un antagonista della glicina (Gly) i cui recettori si trovano a livello del midollo spinale. La gly è un neurotrasmettitore a carattere inibitorio, quindi la stricnina inibendone l’azione dà una reazione di IPERECCITABILITA’ (mancando la modulazione inibitoria, prevale l’eccitazione delle vie eccitatorie che vengono private del loro “freno” fisiologico) Stricnina aumento dell’eccitabilità riflessa (per dosi maggiori→ eccessi tetanici) stimolante respiratorio in certi casi di grave depressione del respiro da avvelenamento (es. barbiturici). Per il suo sapore amaro stimola l’appetito, aumenta le secrezioni digestive (eupeptico) ed eccita la motilità intestinale; è pertanto stata utilizzata nelle dispepsie e nelle atonie del tubo digerente. potente veleno (usato come veleno per topi) a dosi opportune diventa un preparato medicinale METILXANTINE •TEOFILLINA • TEOBROMINA • CAFFEINA Sono alcaloidi di origine naturale presenti in piante molto diffuse. L’assunzione di queste sostanze avviene soprattutto per consumo di bevande quali caffè, tè, cioccolato e bevande al gusto di cola. DAL PUNTO DI VISTA DELLA DIFFUSIONE E DEL CONSUMO LA XANTINA PIÙ IMPORTANTE È LA CAFFEINA. LA CAFFEINA (1-3-7-TRIMETIL-XANTINA) È UNO DEI TRE POSSIBILI DERIVATI DELLA XANTINA, MENTRE GLI ALTRI DUE, TEOBROMINA E TEOFILLLINA, SI TROVANO NEL CACAO E NEL TÈ RISPETTIVAMENTE; DEI TRE LA CAFFEINA È QUELLA CHE AGISCE IN MODO PIÙ ENERGICO SUL SISTEMA NERVOSO CENTRALE, MENTRE LA TEOBROMINA ESPLETA L’ATTIVITÀ MINORE PREPARAZIONE PIANTE PARTE UTILIZZAT A CONTENUTO BASI XANTINICHE CAFFE’ COFFEA ARABICA semi caffeina 3-5% teobr. 0.3, teof. 0.1% COLA COLA ACUMINATA semi caffeina 1.5-2.5% teobromina,teofillina MATE’ foglie ILEX PARAGUARIENSIS caffeina 0.3-1.7% teobromina,teofillina GUARANA’ PAULLINIA CUPANA semi caffeina 3.6-5.8% teobromina <0.1%, teofillina CACAO TEOBROMA CACAO semi teobromina 0.882.34% caffeina 0.05-0.36% TE’ CAMELIA SINENSIS foglie caffeina 2.5-5.5% teobromina 0.070.17% teofillina 0.02-0.04 “MECCANISMO D’AZIONE” •Inibizione delle fosfodiesterasi III AMPc intracell. •Effetti diretti sulle concentrazioni di Ca2+ citoplasm. con disponibilità di calcio. Le xantine inibiscono la captazione ATP-dipendente di calcio a livello del reticolo sarcoplasmatico e ne inducono il rilascio. •Effetti indiretti sulle concentrazioni di calcio intracellulare mediati da una iperpolarizzazione delle membrane. •Capacità di dissociare la contrazione muscolare dall’ aumento dei livelli di calcio intracellulare. •Antagonismo dei recettori all’adenosina che è il meccanismo più importante per spiegare la farmacologia delle xantine. •La caffeina compete per il legame sul sito delle benzodiazepine riducendo la conduttanza al Cl- “MECCANISMO D’AZIONE” •Antagonismo dei recettori all’adenosina che è il meccanismo più importante per spiegare la farmacologia delle xantine. ADENOSINA •L’adenosina è un neuromodulatore presente in varie vie neuronali che proiettano a tutto il cervello. •E’colocalizzata con vari neurotrasmettitori. •Effetti fisiologici: - azione sedativa, ansiolitica, anticonvulsivante - vasodilatazione cerebrale - inibizione del rilascio di renina - effetto antidiuretico - inibizione gastrica -depressione respiratoria ATTIVITA’ FARMACOLOGICA DELLA XANTINE • STIMOLANTE DEL SNC • STIMOLANTE DELL’ATTIVITÀ CARDIACA (EFFETTO INOTROPO E CRONOTROPO POSITIVO) • VASODILATAZIONE CORONARICA • DIURETICO PER DILATAZIONE DEI VASI RENALI • STIMOLAZIONE DEL CENTRO BULBARE DEL RESPIRO (ANALETTICO RESPIRATORIO) • RILASSAMENTO MUSCOLATURA LISCIA BRONCHIALE E RIDUZIONE DELL’ATTIVITÀ DI SOSTANZE AD AZIONE BRONCOCOSTRITTIVA • STIMOLAZIONE DELLA LIPOLISI • AUMENTO DEL METABOLISMO BASALE • FACILITAZIONE DEL LAVORO MUSCOLARE Indicazioni terapeutiche delle xantine • aumentare le performance fisiche e psichiche (tonico) • aumentare le energie e resistere meglio alla fatica (antiastenico) • coadiuvante nei regimi dimagranti • trattamento di crisi asmatiche (teofillina) Effetti collaterali e controindicazioni a dosi elevate (superiori a 400 mg) : eccitazione, tremori, insonnia, ansia, irritabilità, tachicardia o aritmia cardiaca, poliuria, turbe gastrointestinali come nausea e vomito. Controindicazioni: • gravidanza e allattamento • bambini di età inferiore ai 12 anni • soggetti che accusano insonnia e ansia • soggetti affetti da aritmie CACAO PARTE UTILIZZATA: semi di diverse specie del genere Teobroma, il seme contiene un grasso solido (burro di cacao, circa il 50%), proteine, amido, teobromina e caffeina in quantità circa 10 volte inferiore al precedente. Il burro di cacao si ottiene dai semi torrefatti, polverizzati, impastati a caldo e sottoposti a pressione. Per estrarre la teobromina si utilizzano i tegumenti dei semi mentre i cotiledoni servono a preparare la polevere di cacao INDICAZIONI: i semi vengono utilizzati per l’estrazione della teobromina. Il burro di cacao trova impiego in tecnica farmaceutiche come eccipiente. La polvere di cacao viene utilizzata, in farmacia, come aromatizzante e nell’industria alimentare per produrre il cioccolato PARTE UTILIZZATA: seme di Caffea arabica, la caffeina è contenuta nei semi del caffè (1-2%) in combinazione con l’acido clorogenico, sostanza apparentata ai tannini. E’ presente inolre un olio volatile odorosissimo, il caffeolo che è responsabile del classico aroma e che si forma durante il processo di torrefazione del caffè CAFFE’ INDICAZIONI: le azioni del caffè dipendono principalmente dalla caffeina che agisce a livello del SNC e del sistema cardiovascolare. Anche l’acido clorogenico e il caffeolo sono considerati avere una certa attività in particolar modo per quanto concerne alcuni effetti collaterali del caffè: pare infatti che sia da attribuire ad essi, almeno in parte, la minor tollerabilità dell’infuso di caffè rispetto a quella di altre droghe a caffeina. Il caffè trova utilizzo per la preparazione di bevande stimolanti il cui effetto è mediato dalla caffeina THE’ PARTE UTILIZZATA: foglie di camelia sinensis il thè contiene caffeina in quantità più elevata dello stesso caffè e, in minor quantità, teofillina, teobromina, xantina e adenia. Sono presenti inoltre tannini, fenoli e polifenoli; nel thè nero vi è anche un olio essenziale di complessa composizione. Nelle foglie fresche si trovano anche vitamine (C e gruppo B), proteine e glucidi INDICAZIONI: oltre all’uso come bevanda stimolante il thè è indicato nel trattamento delle diaree leggere e come diuretico e digestivo. l’uso cronico di alte dosi di thè può provocare un’intossicazione detta teismo caratterizzata da insonnia, nervosismo e dimagrimento MATE’ PARTE UTILIZZATA: foglie di Ilex paraguariensis il matè contiene caffeina, acido caffeotannico e un olio volatile in piccole quantità. E’ usato sotto forma di infusione che viene assunta per mezzo di un piccolo strumento filtrante , “la bombilla”, costituita da una palla forata, generalmente d’argento, immersa nel liquido da aspirare e collegate a un piccolo tubo di bambù o di argento. Molto utilizzato in Sud america per la preparazione di bevande, il matè possiede le attività caratteristiche delle droghe contenenti metilxantine: è un tonico nervino e muscolare e un diuretico. Presenta inoltre attività lassative GUARANA’ pasta disseccata ottenuta dai semi di Paullinia cupana contiene caffeina, teobramina, saponosidi e tannini la droga, con cui s preparano bevande, ha azione stimolante e antidiarroica COLA semi di Cola acuminata la droga è costituita dai cotiledoni, e non da tutto il seme i semi di cola nitida sono i piu ricchi di caffeina. La teobromina è contenuta in piccole quantità. Le due metilxantine si trovano libere solo nel cotiledone secco. Nella droga fresca, queste basi sono combinate con sostanze tanniche (colacatechine) azione ed uso: attualmente la cola trova maggior impiego nella produzione di bibite analcoliche gassose spt negli Stati Uniti FENETILAMINE EFEDRA comprende varie specie di Ephedra la droga è costituita da frammenti di rami di diversa misura di colore giallo-verdastro il costituente principale è l’efedrina (e i suoi isomeri, tra cui la pseudoefedrina). Sono inoltre presenti derivati ciclici quali efedrossano, efedradine e feruloilostamina Azioni ed uso: l’efedrina è un simpaticomimetico indiretto in quanto stimola la liberazione di noradrenalina dai granuli di deposito delle terminazioni simpatiche. Efedrossano e pseudoefedrina hanno dimostrato sperimentalmente attività antiinfiammatoria. La feruloilistamina e le efedradine hanno attività ipotensiva. Sia in Cina che in India, la droga viene da sempre utilizzata come tale per le sue proprietà antipiretiche, antiasmatiche, sedative della tosse e diaforetiche. Le radici hanno invece attività antisudorifera TABACCO foglie di Nicotiana tabacum. Le foglie destinate al fumo sono trattate in modo particolare: essiccate molto lentamente (1-2 mesi), per permettere l’intervento di azioni enzimatiche, vengono successivamente fatte fermentare per l’acquisto dell’aroma e del colore definitivi tra i prodotti di combustione del tabacco vi sono, inoltre, numerose sostanze volatili, alcune delle quali (basi piridiche) sono dotate di tossicità superiore a quella della nicotina le foglie fresche sono ricche di proteine, acidi organici e glucidi. Il contenuto totale di alcaloidi varia da 2% al 15%. La nicotina è l’alcaloide maggiormente presente, accanto a nornicotina, anabasina, nicotirina, anatabina La nicotina presenta un’azione bifasica: può agire infatti sia stimolonado che deprimendo i diversi neuroeffettori o chemorecettori con i quali interagisce. BLOCCANTI GANGLIARI 1. NICOTINA: TABACCO a basse dosi causa stimolazione gangliare (↑ ↑ PA e fr cardiaca, ↑attività motoria dell’intestino), ad alte dosi causa blocco gangliare (effetti opposti) La nicotina fa aumentare la liberazione di catecolamine (dopamina, noradrenalina, adrenalina) → aumento del senso di benessere e del tono dell’umore, aumento dell’attenzione, della vigilanza e della capacità di apprendimento; inibizione dell’appetito, aumento delle concentrazioni plasmatiche di glucosio, cortisolo, acidi grassi liberi, vasopressina, beta-endorfine; rilassamento muscolare; effetto risvegliante ansiolitico se c’è tensione. se c’è sonnolenza, La dipendenza da tabacco si sviluppa in seguito al legame della nicotina ai recettori nicotinici α4β2 per l’acetilcolina nel sistema cerebrale di gratificazione, e precisamente sulle membrane somatodendritiche dei neuroni dopaminergici del tegmento ventrale. Il tabagismo è una tossicodipendenza, ed è legato alla presenza di nicotina nel tabacco. la nicotina viene utilizzata nelle gomme da masticare, per il trattamento della dipendenza da nicotina, con dosaggio decrescente la tossicità cronica da tabacco è dovuta sia a prodotti di combustione responsabili dell’azione cancerogena, che alla nicotina stessa implicata nell’insorgenza e nello sviluppo delle malattie cardiovascolari la droga è utilizzata a scopo voluttuario (fumo, fiuto). Un tempo venivano usate le foglie secche di tabacco per stimolare le contrazioni intestinali e per preparare lozioni antiparassitarie, ma tale pratica è stata completamente abbandonata. La nicotina presenta un’azione bifasica: può agire infatti sia stimolonado che deprimendo i diversi neuroeffettori o chemorecettori con i quali interagisce. Sia a livello di SNA (autonomo) che di SNC il suo effetto sarà la risultante delle due componenti (stimolante e deprimente). A livello del SNC la nicotina induce tremori, convulsioni e vomito; stimola, a basse dosi, il centro respiratorio, mentre lo deprime a dosi più elevate. Sul SNA agisce prima stimolando e poi deprimendo la trasmissione gangliare; aumenta il tono e la motilità GI; stimola e poi deprime le secrezioni; aumenta la frequenza cardiaca e la pressione; blocca la placca neuromuscolare la nicotina viene utilizzata nelle gomme da masticare, per il trattamento della dipendenza da nicotina, con dosaggio decrescente la tossicità cronica da tabacco è dovuta sia a prodotti di combustione responsabili dell’azione cancerogena, che alla nicotina stessa implicata nell’insorgenza e nello sviluppo delle malattie cardiovascolari DROGHE CONTENENTI PRINCIPI ALLUCINOGENI Diverse piante, di nessuna utilità terapeutica, sono note per la loro attività allucinogene LE DROGHE POSSONO ESSERE CLASSIFICATE IN 3 CATEGORIE - Droghe sedativo-euforizzanti: oppio e oppiacei - Droghe psicostimolanti: coca, caffeina, nicotina, anfetamina - Droghe psicoalteranti o allucinogeno-deliranti: canapa, psilocybe, peyote, solanacee, ipomea, rivea corymbosa, amanita muscaria, (LSD). PROVOCANO ALLUCINAZIONI E ILLUSIONI Allucinazione= alterazione della percezione sensoriale avvertite dall’individuo come reali Illusione= percezione alterata della realtà esistente PEYOTE si tratta di un cactus con notevoli proprietà alllucinogene Il Peyote, considerato di origine divina dagli Aztechi e dai Maya, veniva utilizzato nelle cerimonie religiose perché sotto gli effetti allucinogeni prodotti dal captus essi si sentivano in comunicazione con le Divinità oltre ad una quantità di mucillagini sono stati identificati più di 50 alcaloidi a diversa struttura: a) feniletilammine quali mescalina, tiramina, ammidi dopamina e le loro b) tetraidroisochinoline quali analamina, analonidina, analidina, pellotina, e le loro ammidi; lophophorina c) derivati del pirrolo quali peyonina le azioni del peyote sono indotte principalmente dalla mescalina. Le azioni si svolgono a livello fisico, psichico e percettivo. A livello fisico si manifestano nausea, tremori, sudorazioni, tachicardia, midriasi, bradipnea e variazioni pressorie: tali effetti sono i primi a comparire. Successivamente si instaurano le alterazioni a livello percettivo e psichico, con distorsione della percezione delle forme, intensificazione dei colori, allucinazioni uditive e rallentamento della percezione del tempo. L’intensità e il tipo di effetto dipendono dallo stato emotivo del sogg, dalla su attività intellettuale e dall’ambiente circostante. Le alterazioni psichiche possono portare ad aggressività, riso immotivato, logorrea scoordinata, propositi distruttivi tra cui anche il suicidio PSILOCYBE Lo Psilocyte mexicana è un fungo originario dell’America centrale, che insieme ad latri funghi costituivano quell’insieme di funghi sacri conosciuti con il termine di teonanacatl o carne degli dei presso le popolazioni dei Maya e azteche principi attivi, costituiti da derivati della triptamina, sono psilocina e psilocibina la psilocibina possiede azioni allucinogena qualitativamente simile a quella dell’LSD ma circa 200 volte meno potente. Gli effetti fisici comportano midriasi e rilasciamento muscolare; gli effetti psichici determinano agitazione, vertigini, ansietà e allucinazioni con deformazione dei contorni, intensificazione dei colori, alterazioni delle percezioni spazio-temporali. L’intensità degli effetti è sempre dipendente dalla personalità del sogg e dall’ambiente circostante. Fungo dalla caratteristica colorazione rossa punteggiata di bianco appartenente alla famiglia delle Agaricacee l’amanita veniva tradizionalmente usata in Siberia dagli sciamani, in virtù delle sue proprietà allucinogene, per mettersi in contatto con gli spiriti. AMANITA MUSCARIA oltre alla muscarina sono presenti principi attivi allucinogeni costituiti da muscazone, acido ibotenico e dal suo prodotto di decarbossilazione, il muscimolo, che posseggono attività agonista GABA gli effetti appaiono entro 30 minuti o un’ora dall’assunzione della droga e possono comportare, a secondo della dose, sonnolenza, eccitazione simile all’intossicazione alcolica, contrazioni muscolari, bradicardia, delirio e perdita di conoscenza. Le allucinazioni sono di tipo visivo e uditivo. La morte è rara alle dosi allucinogene, la remissione è rapida, mentre è fatale l’ingestione di più di 10 funghi