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Le allucinazioni d`amore di Klinger
7 Maggio 2005 Weekend MOSTRE A Trento la fantasia di un maestro del simbolismo tedesco rivive attraverso disegni, sculture e incisioni MILANO FINANZA IX 61 Personal Le allucinazioni d’amore di Klinger S 2 di Elena Correggia 3 ensualità e struggimenti, bellezza e mistero scandiscono i racconti per immagini nati dall’estro duttile di Max Klinger. Il maestro simbolista tedesco, amico di Brahms e appassionato di musica, filosofia e poesia, è protagonista di una mostra organizzata al Mart di Trento che intende riflettere sulla sua opera sofisticata e complessa. Artista moderno per eccellenza, come lo definì il suo grande ammiratore Giorgio De Chirico, Klinger ottenne successo e fama in vita per poi cadere nell’oblio fino all’ampia retrospettiva del 1970, allestita a Lipsia nel cinquantesimo anniversario della sua morte. A Trento viene presentata una raccolta di lavori eterogenei: un interessante dipinto a olio dai toni in bilico fra serenità e attesa, (Tre donne nel vigneto), sculture, incisioni e disegni. Fra le opere su carta sono esposti anche ventidue disegni erotici, non concepiti dall’autore per la pubblicazione, ma indicativi della sua ricerca estetica raffinata. Per originalità di composizione e tecnica eccezionale si distinguono invece i tre cicli di incisioni intitolati Un amore, Una vita, Un guanto, sospesi mirabilmente fra narrazione reale e vagheggiamenti onirici. Partendo da uno stile grafico preciso ed elegante, Klinger compone sinfonie visive dominate da amori tragici, passioni, abbandoni, fanciulle sulla via della perdizione. Senza ricorrere alla deformazione straniante, il mondo reale viene immerso con grande naturalezza in un’aura magica e intrigante, con l’irrompere improvviso di allegorie e figure mutuate dal sogno e dal mito. Veneri e putti alati, ma anche spettri e creature mostruose hanno il potere di trasfigurare in irreale e simbolica anche la scena apparentemente più concreta. Per quanto riguarda le composizioni scultoree l’esposizione spazia dai ritratti, ai nudi femminili e maschili fino alla citazione di personaggi leggendari come Cassandra e la splendida Galatea realizzata in argento. La modernità espressiva delle opere plasti- 1 che non trascura mai di rendere omaggio alla grandiosità della scultura antica e rinascimentale di cui l’artista riproduce la possanza e l’intensità. (riproduzione riservata) Max Klinger. Sogni e segreti di un simbolista. Trento, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Fino al 25 settembre. Orari: tutti i giorni 10-18. Lunedì chiuso. Biglietti: intero 5 euro, ridotto 3 euro 1 Max Klinger, Tre donne nel vigneto, (1912) Olio su tela, cm 193 x 173 Merano, collezione Unterberger 2 Max Klinger, Galatea, (1906) Fusione in argento su base marmorea, cm 80 x 31 x 50,5 Merano, collezione Unterberger 3 Max Klinger, VI. Un guanto. Amore, 1881 Acquaforte, cm 14,2 x 26,5 Lipsia, Museum der bildenden Künste