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Lucky Town - Gruppo Scout Mozzecane 1
Lucky Town La citta^ dell^amicizia Vacanze di Branco Giungla Silente Novezzina 30-07 / 05/08 2006 Benvenuto a Lucky Town !! Questo è il tuo Diario di Bordo, vi troverai un mucchio di cose utili: consigli, tecniche nuove, un sacco di racconti e … a te scoprire il resto! Tienilo stretto con te, sarà il tuo compagno, silenzioso ma fedele, per questa grande Avventura! In bocca al lupo!!! 1 Domenica 30 luglio 1856 Anno del Signore 1856, giorno 28 del mese di Luglio, Il Presidente degli Stati Uniti d'America, nei suoi pieni poteri, indice per la settimana prima del mese di Agosto dell'anno del Signore 1856 LA SETTIMANA DELL'AMICIZIA Tutti i popoli del Far West, coloni della prateria, cacciatori di bisonti, trappers, cowboys, cercatori d’oro, indiani, soldati della cavalleria americana, sono convocati nella ridente cittadina di LucKy Town per trascorrere insieme questo periodo di pace e condivisione. Il primo appuntamento di questa grandiosa festa sarà nella serata di domenica 30 luglio, nella piazza della città di Lucky Town. Sarete accolti dallo sceriffo WILD BILL HICKOK e dai suoi concittadini, preparatevi a dovere per presentare il vostro popolo. Carne di bufalo essiccata e wisky strappa budelle assicurato per tutti i partecipanti. Accorrete numerosi Grazie, Signore, perché il vivere insieme da fratelli mi dona coraggio nel cammino della vita. Tu ha detto: non è bene che l’uomo sia solo. Noi ti ringraziamo per l’amicizia che ci unisce. Tu hai pregato perché coloro che credono in te siano una cosa sola come sei tu unito al Padre rendi efficace questa tua preghiera e aiutaci a vivere insieme come tu ci hai insegnato. Solo così potremo vivere felici. 2 Lunedi 31 luglio 1856 I CONESTOGA DELLA PRATERIA ª I COLONI DELLE PRATERIE Le Grandi Pianure occupano la parte centrale degli USA: delimitate a nord da Iowa e Nebraska e a sud da Oklahoma e Arkansas, attraversano anche Kansas e Missouri. Eppure le Grandi Pianure furono un secolo fa teatro di una delle grandi conquiste tecnologiche dell'umanita': la meccanizzazione agricola. Piu' che di un'invenzione singola si tratto' di una serie di invenzioni che, dalla falciatrice di Manning (1831) alla mietitrice di Cyrus McCormick (1834) fino al trattore di Holt (1990) rese possibile produrre in eccedenza (ovvero sfruttare terreni immensi) pur utilizzando poca mano d'opera Il Kansas, una pianura che e' il centro geografico degli USA, fu per molti decenni soltanto un labirinto di "trail", di percorsi che i pionieri percorrevano nell'emigrare ad Ovest. Alla fine della guerra, comunque, Kansas assunse l'aspetto che ci e' stato tramandato dai film di cowboy: una tranquilla e deserta terra da pascolo, dove ogni tanto si incontrano centri di compravendita del bestiame come Abilene. AL MATTINO Signore anche oggi il sole è sorto e mi metti in mano un nuovo giorno di Campo. Sarà bello? Sarà noioso? Sarà utile? Non lo so ancora. Però son certo che molto dipende da me. Questo fammelo capire… Perché spesso rischio di aspettarmi tutto dagli altri E di restare deluso se le cose non vanno come vorrei. Fammi sentire responsabile di quello che faccio. Insegnami a non scoraggiarmi nelle fatiche che incontrerò. Aiutami a drizzare bene le orecchie Per raccogliere tutte le voci Voci di fiducia e di speranza che la vita mi invia E a rispondere con coraggio e fantasia. 3 LA CORSA DEI BUFALI SELVAGGI ª I BISONTI La presenza dei bisonti nel territorio americano – specialmente in quella parte che oggi si riconosce negli USA - è stata ampiamente documentata fin dalla prima apparizione di uomini bianchi nelle terre degli indiani. Le mandrie erano talmente grandi che gli osservatori non riuscivano ad esprimerne la dimensione se non facendo riferimento a termini noti. Ad esempio, alcuni esploratori dei primi dell’800 riferivano di mandrie che attraversavano certe zone lungo un arco temporale di 3 giorni. Altri provarono a riferire di mandrie gigantesche che riempivano il campo visivo, fino all’orizzonte, in tutte le direzioni. Qualcun altro provò a stimare in maniera scientifica la dimensione spaziale delle mandrie, arrivando a parlare di gruppi di animali stanziati su superfici pari a 15x10 Km! Queste mandrie incutevano terrore in chi si trovava nella loro traiettoria poiché nulla pareva in grado di fermarne l’avanzata. Il loro arrivo era annunciato con decine di minuti di anticipo da un fortissimo e sordo rombo che lentamente, ma inesorabilmente, si avvicinava. Possiamo facilmente sostenere che i bisonti fossero in origine alcune decine di milioni, ma si tratta di stime assolutamente approssimative, basate su metodi molto diversi tra loro Serata Danzante a Lucky Town !! PREGHIERA PER LA SERA Signore, grazie per il tuo amore, grazie per la mano che continuamente ci tendi; grazie perché ci ami nonostante le nostre miserie e la nostra ingratitudine; grazie perché continui ad amarci anche quando rifiutiamo il tuo amore. Grazie per tutti i doni, gli affetti, la musica, le cose belle. Grazie per il dono del tuo figlio Gesù, che si è fatto uomo per ridarci la tua amicizia; grazie perché egli ha voluto restare con noi nel sacramento dell'Eucaristia. grazie per la vita eterna che hai seminato in noi; grazie per tutti i tuoi doni, Signore. Padre Nostro 4 Martedi 1 agosto 1856 GLI INDIANI Nativi. Così si dovrebbero chiamare gli Indiani d'America. Nella zona delle Grandi Pianure erano stanziate molte nazioni indiane. Per nazione si intende un insieme di tribù o di famiglie. Esse presentavano caratteristiche simili: erano nomadi, basavano là propria economia sul bisonte, usavano armi adatte alla caccia dei grandi animali, utilizzavano bestie da soma (prima il cane, poi il cavallo), erano abilissimi cavalieri. Queste caratteristiche sono state assunte in epoca recente, quando ormai i bianchi erano approdati nel Nuovo Mondo e la loro presenza aveva irrimediabilmente trasformato le culture dei Nativi. Nelle pianure vivevano, tra le altre, le nazioni dei Sioux, degli Cheyenne, degli Arapaho, dei Comanche, dei Crow, dei Kiowa e degli Apache. ALLA SERA Caro Gesù, ti ringrazio di avermi fatto partecipare a questo campo, di avermi donato una famiglia, degli amici, e dei capi. Ti ringrazio, soprattutto, perché il con il perdono Posso ricostruire i legami che ho rotto, le ferite che ho portato. Ti chiedo se non sto attento nei momenti di preghiera Se prendo in giro i miei amici, se mi arrabbio perché non si fa quello che dico io. Ti chiedo perdono se non ascolto i capi, se dico le parolacce, o se rispondo male. Mi impegnerò Gesù a migliorare, tu prendimi su di te e scalda il mio cuore con il calore del tuo sorriso. Padre Nostro IL POPOLO DEL SACRO CERCHIO Al Mattino Ci siamo svegliati. Il sonno è ancora nei nostri occhi ma sulle nostre labbra ci deve essere immediatamente la tua lode. Noi ti lodiamo e ti glorifichiamo. Noi ti preghiamo. Noi, la terra, l’acqua, il cielo, i prati, gli alberi, gli uccelli, gli animali, gli uomini. Tutto quello che hai creato si rallegra della tua luce e della tua grazia. Perciò siamo così contenti, o Signore, in questo buon mattino. Fa che le ore e i minuti non si disperdano nelle nostre mani, ma diano frutti per te. 5 Veglia alle stelle Che notte silenziosa…eppure se ascolti bene non sei solo: il crepitio del fuoco, il canto dei grilli, i rumori degli animali indaffarati nel bosco… alza lo sguardo, anche le stelle hanno voglia di confidarti i loro segreti se stai in silenzio le sentirai dire… Crescere non è mai stata cosa facile… ci si sente spaesati di fronte alle nuove sfide che la vita ci chiede di affrontare, eppure nel cielo c’è una Stella che non ci abbandona mai… La nostra Stella Polare, anche se di giorno non la possiamo vedere, è sempre accanto a noi per guidarci sia nei momenti felici che in quelli difficili della nostra vita, quando abbiamo più bisogno del conforto di una presenza amica…quella stella è Dio che ci protegge con le sue braccia per non farci inciampare lungo il sentiero e per infondere la fiducia in noi stessi… La parabola della lampada E Gesù diceva: “Non si accende la lampada per poi metterla sotto un secchio o sotto il letto, ma piuttosto per metterla in alto. Così tutto ciò che ora è nascosto sarà portato alla luce, tutto ciò che è segreto diventerà chiaro…chi ha orecchi, cerchi di capire…” (Mc 4,21-25) Dio sa che in noi ci sono tanti talenti nascosti, per questo vuole aiutarci a valorizzarli…se impareremo ad avere fiducia in noi stessi avremo anche la forza di crescere trasmettendo agli altri la nostra luce Non lasciare che passi un solo giorno senza che si sia levato un raggio di felicità su un cuore triste. Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno, non è vissuto invano. In ogni avvenimento passa un sentiero che porta a Dio. Guarda in cielo, cerca la tua stellina e assieme a lei parla con Dio… Signore, in questa notte ti ringrazio per… 6 Mercoledi 2 agosto 1856 California Gold Rush ... Caro Gesù, ti ringrazio di avermi fatto partecipare a questo campo, di avermi donato una famiglia, degli amici, e dei capi. Ti ringrazio, soprattutto, perché il con il perdono Posso ricostruire i legami che ho rotto, le ferite che ho portato. Ti chiedo se non sto attento nei momenti di preghiera Se prendo in giro i miei amici, se mi arrabbio perché non si fa quello che dico io. Ti chiedo perdono se non ascolto i capi, se dico le parolacce, o se rispondo male. Mi impegnerò Gesù a migliorare, tu prendimi su di te e scalda il mio cuore con il calore del tuo sorriso. Padre Nostro LA CORSA All ORO La storia del west è stata letteralmente punteggiata di episodi chiamati genericamente "corsa all'oro". Una volta era l'oro della California, un'altra era l'oro delle Black Hills, un'altra ancora era l'oro del Klondike. Episodi di questo tipo erano in grado di smuovere veri fiumi di persone che abbandonavano le proprie case, talvolta persino le famiglie, e si dirigevano verso i presunti campi auriferi. Bastava una voce, una semplice voce messa in giro da chissà chi, per mettere in subbuglio intere aree geografiche. Uomini qualunque, truffatori, disperati, diseredati, delinquenti incalliti, bari, giocatori d'azzardo, disertori... tutti mostravano il proprio lato debole, cedendo alle lusinghe delle sirene che parlavano di ricchezza per tutti, facile e pronta a farsi cogliere. La cruda realtà era ben diversa e le decine e decine di migliaia di disperati che riuscivano a picchettare un piccolo lotto scoprivano quasi subito di essere parte di un gioco in cui non avevano alcuna voce in capitolo, che raramente poteva dare la ricchezza e, peggio, che poteva mettere in pericolo di vita in ogni momento, specialmente se si aveva la fortuna di trovare davvero l'oro! 7 Quelli "cattivi" Passando ora ai cosiddetti pistoleri “cattivi”, quelli cioè che compirono le loro azioni al di fuori della legalità, non possiamo esimerci dal mettere in cima alla lista quello che probabilmente è stato la pistola più veloce dell’intera storia della frontiera: John Wesley Hardin. Nessuno poteva stargli alla pari nell’estrarre e centrare il bersaglio. Si dice che la sua pistola avesse quaranta tacche incise sul calcio. Probabilmente le tacche sono pura invenzione, ma il record è presumibilmente vero dato che tra i tanti pessimi individui che circolavano nell’ovest, John W. Hardin era l’assassino più feroce. Ormai non più giovane, sulla quarantina, era ancora capace di strappare l’applauso di un esperto come Jeff Milton, sceriffo di El Paso, il quale dopo averlo visto in azione disse testualmente : “Hardin è l’uomo più veloce con la pistola che io abbia mai visto”. Le pistole di Hardin facevano a tal punto parte di se, che egli le estraeva e le usava con la stessa rapidità di riflessi che un uomo normale impiega a chiudere gli occhi quando qualcosa li minaccia. Tale rapidità non gli lasciava il tempo per meditare su ciò che stava facendo. La sua non era emotività eccessiva, né paura, ma una pura e semplice reazione al pericolo. Il bersaglio poteva essere un serpente, un indiano o un uomo dai riflessi simili ai suoi, ma regolarmente meno veloci. Dal Lucky Town Gazette : I treni di frontier land ... Preghiera della sera Signore Gesù, io non conosco il mio avvenire ma so che lo conosci tu che mi vuoi bene. Fammi conoscere e amare ciò che tu vuoi da me, perchè il tuo progetto su di me si realizzi. Donami un cuore limpido, capace di accogliere la tua Parola. Tu vuoi che nel mondo sia utile anch’io, che la mia vita sia donata con amore: fammi degno, Signore, di questa chiamata. Rendimi capace di sviluppare i doni che mi hai dato. Fammi docile alla voce dello Spirito Santo. Fa che sempre, come Maria, io compia con amore ciò che piace a te. 8 Giovedi 3 agosto 1856 I trappers Hanno con sé due o tre cavalli o muli e sei trappole portate in una borsa di pelle detta sacco-porta-trappole. Non mancano le munizioni, alcune libbre di tabacco, pelli conciate di cervo per i mocassini che sono trasportate in una bisaccia di pelle conciate di bisonte detta sacco-delle-occorrenze. Si vestono con una cacciatora di pelle conciata di cervo e ornata di lunghe strisce della stessa pelle; i pantaloni sono ugualmente di pelle di cervo con lunghe strisce di pelle ed aculei di porcospino nella parte esterna delle gambe. In testa portano un cappello floscio ed ai piedi hanno dei mocassini di foggia indiana. A tracolla, dalla spalla sinistra a sotto il braccio destro, pendono il corno con la polvere da sparo e la borsa dei proiettili (con dentro pallottole, pietra focaia, acciarino ed altre cosette). La vita è stretta da un cinturone al quale viene appeso un lungo coltellaccio chiuso in una fodera di cuoio di bisonte assicurata da una catenella o da un fermo metallico. Completano l’equipaggiamento un lungo e pesante fucile da caccia ed un tomahawk. Alla Sera Signore, in questo giorno, tra tante difficoltà ma anche tra molti momenti felice, ho provato a vivere meglio; a fare il bene superando i timore di essere preso in giro. Signore, oggi mi sono impegnato a diventare “il prossimo” di tutti quelli che mi vivono accanto o che ho incontrato per un attimo. Qualcosa signore, riuscirò a combinare. Ho fatto però molte cilecche. Ma un giorno è breve. Signore, e domani avrò il tempo per continuare, Signore fammi svegliare domattina con la volontà di fare di più e meglio! Padre nostro A caccia con gli indiani Irochesi Preghiera del mattino Signore insegnaci a non amare non solo noi stessi a non amare soltanto quelli che ci amano. Insegnaci pensare agli altri, ad amare quelli che nessuno ama. Concedici la grazia di capire che, ad ogni istante, mentre noi viviamo una vita troppo felice, ci sono milioni d’esseri umani che muoiono per la fame, per le guerre, provocate dalla nostra indifferenza, dalla nostra voglia d’avere tutto e subito. Signore facci capire che il nostro superfluo é quello che potrebbe salvare la vita di milioni di persone. Signore c’è sempre qualcuno che ci attende lungo le strade della vita. Poveri che hanno fame, gente che cerca amore, lacrime da asciugare. Signore insegnaci a camminare non solo con le leggi in mano ma con l’amore. 9 CUCINA ALLA TRAPPER I pionieri del West, i cacciatori di pelli del Canada, gli uomini che vivevano alle frontiere della civiltà, sapevano cucinare direttamente sulla brace, senza adoperare pentole gavette, per non essere appesantiti da bagagli inutili. Erano chiamati “trappers” ed il loro modo di cucinare è detto ancora oggi “cucina alla trapper”. Anche tu puoi cucinare alla trapper: 1 Prepara il focolare mettendo intorno ad esso pietre o tronchi che facciano da riflettori per il calore e lo mantengano a lungo. 2 Non cucinare mai sulla fiamma viva, ma aspetta che si sia formata molta brace. Alimenta il fuoco con legna grossa. 3 Taglia un ramo sottile ancora verde e scorteccialo. Potrai utilizzarlo per farne uno spiedino, un forchettone o, intrecciato con altri, come graticola. 4 Puoi fabbricarti delle molle da fuoco utilizzando un ramo verde e facendovi alcune incisioni nella parte di mezzo. 10 Venerdi 4 agosto 1856 Fort Laramie ... TI ADORO. Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questa notte. Ti offro le azioni della giornata, fa che siano tutte secondo la tua santa volontà per la maggior tua gloria. Preservami dal peccato e da ogni male. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen. LE GIACCHE BLU Nel west l’esercito americano viveva in mezzo a grandi difficoltà. Gli ufficiali provenivano in grandissima parte dalla famosa accademia di West Point. Avevano quindi una certa preparazione culturale generale, ma la preparazione specifica militare era poco appropriata: nell’accademia si studiavano con grande accuratezza le battaglie di Napoleone ed altre grandi e famose battaglie del passato e si preparavano ufficiali per guidare eserciti moderni impegnati in grandi scontri campali. Ma la realtà del west era molto diversa: imboscate, guerriglia, inseguimenti, tracce da seguire; tutte cose che un uomo venuto da una accademia militare era impreparato ad affrontare. L’imperizia iniziale di un ufficiale famoso come Custer non fu assolutamente un’eccezione: la maggior parte degli ufficiali si mostrò del tutto inadeguata ai compiti assegnati. La situazione, rappresentata in molte fiction, dell’ufficiale incapace ripreso da un subordinato o da una guida, e da questi messo sulla giusta via, in effetti rispecchia la realtà effettiva di comandanti che non conoscevano le situazioni in cui si trovavano ad operare. Non essendoci una leva obbligatoria, i soldati erano volontari. La paga era misera, il vitto povero, la vita estremamente dura. Si trovavano ad operare in luoghi sperduti, lontani da ogni forma di civiltà, in mezzo a mille pericoli prevalentemente sconosciuti. Le guarnigioni trascorrevano una buona parte del loro tempo nei “forti” ma questi non erano i luoghi accoglienti, con alloggiamenti, sala da ballo e belle fanciulle in splendidi abiti di certi film. Si trattava invece di un pugno di baracche in legno, spessissimo esposte su tutti i lati, senza nemmeno la classica palizzata in legno. 11 Preghiera della sera Signore Gesù, ti rivolgo questa preghiera per me e per tutti coloro con i quali ho condiviso queste vacanze di branco. Ti ringrazio, perché attraverso le fatiche, la bellezza della natura e l’amicizia mi hai avvicinato di più a Te. Mi hai fatto capire che se voglio essere felice nella mia vita devo cercare sempre di più Te. Il resto non conta. Ti chiedo di convertire il mio cuore, perchè sia sempre più disponibile ad amarti, ed in Te amare tutti i miei fratelli, soprattutto i più emarginati. Grazie, Signore del tuo Amore. Sulla strada per Abilene ... COWBOY I cowboys americani erano ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni che affrontarono la vita monotona ma spesso pericolosa del pascolo, con coraggio e lealtà nei confronti del loro datore di lavoro, con il quale instauravano un rapporto di cameratismo e reciproca fiducia. L'abbigliamento tipico del cowboy era teso ad evitargli il benché minimo impedimento, era pratico per il lavoro e comodo anche per dormire, dato che la maggior parte delle volte essi non potevano neanche spogliarsi. Il cappello era uno Stetson a larghe falde, in genere grigio o marrone, i cui usi erano molteplici: proteggeva dal sole e dalla pioggia, dal vento e dalla neve, ma fungeva anche da cuscino e da recipiente. La camicia di lana era portata aperta sulla gola per lasciare intravedere uno sgargiante fazzoletto di seta che il cowboy usava per coprirsi la bocca e non respirare la polvere. Sopra i pesanti pantaloni da lavoro in genere erano portati i gambali di pelle per proteggere le gambe dagli arbusti della prateria. Elemento fondamentale dell'abbigliamento del cowboy erano i guanti, che venivano indossati tutto l'anno e preservavano le mani dalle bruciature delle corde e del freddo. Una delle poche cose scomode, tra gli accessori del mandriano, erano gli stivali: solitamente neri, molto stretti e appuntiti, col tacco alto, lo facevano zoppicare malamente. Ma un cowboy camminava molto raramente: l'allevamento del bestiame nell'Ovest era fortemente condizionato dall'ambiente, per cui era necessario svolgere questo lavoro a cavallo. Le grandi distanze del West non potevano essere percorse a piedi. E il cowboy passava la maggior parte del suo tempo su di una cavalcatura. La sella era in genere molto comoda e adatta a reggere il cowboy per molte ore. Un cowboy era capace di spendere tutto il suo stipendio per una sella; venderla significava perdere la propria dignità. Gli strumenti di lavoro del cowboy erano essenzialmente due: la frusta e il lazo. La frusta era una striscia di cuoio che veniva legata al polso per essere sempre a portata di mano. Per far roteare il lazo vi erano mille modi differenti, ma tutti molto efficaci: raramente un cowboy sbagliava il lancio. 12 … Siccome anche il minimo rumore riusciva a spaventare i bovini, i cowboy cercavano di tenerli tranquilli cantando. Nacque così quel nutrito canzoniere di quella che oggi viene chiamata musica country … Sanremino Sabato 5 agosto 1856 Grande festa a lucky Town PREGHIERA DEL MATTINO O Dio nostro Padre, Grazie! Grazie per avermi amato ancora prima che nascessi Grazie per chè mi ascolti con attenzione Tutte le volte che ho bisogno di te. Grazie per gli amici che hanno camminato con me in questi giorni E grazie per le belle esperienze che ho vissuto. Guidami lungo la strada che percorro ogni giorno E fa che ciò che ho scoperto con gioia e allegria Diventi per me motivo di impegno quotidiano. Aiutami a credere e a sperare che con Te vicino Il bene vincerà il male. Aiutami a firmare con te il mio patto d’amore. 13 Cantiamo insieme A Lucky Town !! Lucky Town Se vieni a Lucky Town Ci trovi merce strana La sella del cavallo E la coperta indiana Con qualche seme di cacao Comprarti tu potrai Un po’ di mele dolci con il mais (2 v) Poi l’argento della pioggia Sopra i butti e i belli Il bianco delle nubi Libere come gli uccelli Il blu del cielo e il verde Delle praterie Il rosso fuoco delle fantasie (2v) Rit. Se il campo è seminato E il sole splende in alto Tra le spighe di grano Puoi fare qualche salto Allor non esitare “Pronti a Partire” col tuo conestoga fin qui devi arrivare E alla fine del raccolto Festa si farà E calda cioccolata a volontà (2v) A Lucky Town per tutti Posto ci sarà E calda cioccolata a volontà (2v) Rit. Rit. Vai sveglia la città Cantando a Lucky Town Balla la felicità Col bufalo e il cavallo Non temere mai nessun perché È tutta gente tale e quale a te. (2v) Se cerchi a Lucky Town Il nero della guerra Il rosso misto al fango Del sangue sulla terra Né l’oro luccicante Null’altro troverai Ma solo l’oro giallo dei granai (2v) 14 Piccolo Kiu^ Da bimbo io vivevo su quel piano laggiù Mi padre era Sachem mia madre era Sqaw Giocavo col mio arco, il bufalo sei tu Colpivo come un lampo e scampo non hai più Divenni poi guerriero, capo della tribù E tutti mi chiamavano, col nome che sai tu, Nuvola azzurra parla, paura non c’è più Nuvola azzurra danza, ed ecco Manitù Rt. Ooh, Ooh, mio dolce piccolo Kiù Fiuta il vento che odora di erbe e di fior, guarda in altro nel ciel e lontano vedrai che un giorno migliore il domani porterà Quest’acqua scintillante comprare non potrai E i fiori che hai strappato a crescer tornerai Tu non volere niente e tutto tu avrai Guida la tua canoa fin dove scende il sol Se la mia pelle è rossa paura io non ho Perché il mio occhio è chiaro e il buio non vedrà Con lingua biforcuta mai io ti parlerò E tu nella mia tenda rifugio troverai Rit. Da bimbo io vivevo su quel piano laggiù Ed ora io rivedo in alto su nel ciel, la grande aquila bianca puntare verso il sol nessuno può fermarla e confini lei non ha E’ tempo che io vada per me tramonta il dì Insegna ai nostri bimbi la storia dei Sioux Nuvola Azzurra, il Sacchem è da Manitù Tu non aver paura che solo mai sarai O Susanna Ho lasciato l’Alabama Per venire fin quaggiù Dove c’è colei che m’ama Ogni giorno sempre più. Oh Susanna! Non piangere perché Ho lasciato l’Alabama Per restare accanto a te. Col mio sacco sulla spalla Ho varcato il monte e il pian Per trovare la mia bella E per stringerle la man. Oh Susanna! Non piangere perché Ho lasciato l’Alabama Per restare accanto a te. Rit. 15 Lazy Boy LAC'è una stella bianca, DO non era affatto pigro lontano da fort Joy. Ma un brutto giorno conobbe Jessie, conobbe la sua colt. che splende su nel ciel, Cominciò a sparare LA- ai sassi della via, guardando solitaria poi preferì i cavalli DO e infine la ferrovia, i pascoli del Far West, ai passeggieri, RE- MI- bucò sombreri, è la gran stella rubò pepite d'or. FA MIdel vecchio Texas, RE- MI- LAla stella del cow boy. Nell'Ottantasette, Tutti gli sceriffi, cercavan Lazy Boy, la taglia era grossa, piaceva al sergente Roy, ma ad una spanna, trovò la canna del pallido cow boy. brillando su Fort Joy, Stava per sparare vide venire al mondo il nostro Lazy Boy, il piccolo Lazy Boy. ma udì da una missione, E qui comincia la lunga storia un coro di Little Boy: del pallido cow-boy. "Oh lode, oh glory, oh alleluia RIT: DO LA- e il colpo non partì. Un dì la mamma gli disse va, DO SOL LAma resta un bravo cow boy, DO LAun dì la tromba ti chiamerà, DO SOL LADaniele la suonerà. Lazy vuol dire pigro, ma il nostro Lazy Boy, C'è una stella bianca, che splende su nel ciel, guardando solitaria i pascoli del Far West e qui finisce la lunga storia del pallido cow boy. 16 Il Falco Fiumi mari e boschi RE mossi dal vento SOL Un falco volava nel cielo un mattino luna su luna i miei capelli LA d’argento RE ricordo quel tempo quando ero e quando era l’ora bambino dell’ultimo sonno partivo dal campo per SOL io lo seguivo nel rosso tramonto LA non farvi ritorno. RIT. RE dall’alto di un monte vedevo il suo Un falco volava nel cielo mondo. un mattino RIT. e verso il sole mi indicava il cammino SOL un falco che un giorno E allora eha, eha eha ... era stato colpito RE ma no, non è morto, era e allora eha, eha SOL RE eha, eha, eha, eha, eha, eha eh. solo ferito. RIT. Fiumi mari e boschi senza confine i chiari orizzonti e le verdi colline e quando partivo per un lungo sentiero partivo ragazzo e tornavo guerriero. RIT. Le tende rosse vicino al torrente la vita felice tra la mia gente e quando il mio arco colpiva lontano sentivo l’orgoglio di essere indiano. RIT. 17 Luce Rossa Oleanna Luce rossa, la nel canyon RE SOL ecco dove, voglio andare Ole-Oleanna vecchia terra del tornerò !! Far-West dal mio amore !! SOL RE RE LA RE whit my wife, my pony, me. L'uccellino, la sul salice fra le terre la più strana tutta ti fa una dolce, melodia vorrei per me. tornerò !!. RIT. dal mio amore !!. RE whit my rifle, my pony, me. Ole-Oleanna, Ole-Oleanna-na, Appenderò, il mio sombrero SOL quando il sol, tramonterà Ole-Ole, Ole-Ole, Ole-Oleanna- tornerò !!. na. dal mio amore !!. Sheeee...nengo il caballero whit my rifle, my pony, me. quando ad Oleanna fu Non scaccerò, più cavalli mise in piedi un grattacielo ma scaccerò, i traditori con le fondamenta in su. tornerò !! RIT. dal mio amore !!. Le mucche campagnole whit my rifle, my pony, me. tutte migrano in città Luce rossa, la nel canyon vi frequentano le scuole ecco dove, voglio andare dove imparano a ballar. tornerò !! RIT. dal mio amore !!. Se vino tu vuoi bere whit my rifle, my pony, me. che ti faccia inebriar SOL RE LA RE RE dalle pompe di un pompiere non ce l’hai che da succhiar. 18 Terra di Betulla RE- FA RE- FA Alla sera laggiu nella valle Terra di betulla casa del castoro, SOL DO SOL Sib Alla sera laggiù nella valle FA SOL- RE- MI LA- là dove errando va il lupo ancora. con le stelle che stanno a Sib guardar, FA SOL- Sib RE7 SOL SOL7 DO (DO-) REVoglio tornare ancor al mio bel il cow-boy sul suo bianco lago blu. cavallo RIT. SOL RE SOL RESOL- LARE- presso il fiume si ferma aspettar. Bumbadiaidi, bumbadiaidi, Il suo sguardo si perde lontano bumbadiaidi bum lungo il fiume laggiù sino al RE- mar, SOL- LARE- nel suo cuore c'è forse un Bumbadiaidi, bumbadiaidi, affanno bumbadiaidi bum. sul suo ciglio un lacrima appar. La mia canoa scivola leggera sulle lucenti vie del grande fiume. Forse l'ultimo incontro d'amore Voglio tornare ancor al mio bel forse l'ultimo sogno sarà, lago blu. con quel sogno racchiuso nel cuore RIT. il cow-boy verso il west se ne va. La tra gli abeti la luna appare, il tuo bel viso , mamma, vedo ancora. Voglio tornare ancora al mio bel lago blu. 19 John Brown Tutti Hanno un gioco a cui giocare Tutti hanno un gioco a cui giocare, Un tesoro assai nascosto da scovare, Una nave all’orrizzonte da inseguire Una pista nella giungla da trovare….. Rit. E se vuoi volare vola, Vola in alto verso il sole E se vuoi volare vola con il cuore e le parole E se vuoi volare vola, Vola in alto verso il sole E se vuoi volare vola con il cuore e le parole Tutti hanno una strada da seguire Un sentiero che porta assai lontano Un destino che va dritto alle stelle Una meta da toccare con la mano…. Rit. Tutti hanno un sogno in cui sperare Un amico che ti chiama da aiutare Una lacrima sul viso d’asciugare Un sorriso che se vuoi puoi regalare… Rit. 1. John Brown giace nella tomba, là, nel pian, dopo una lunga lotta contro l'oppressor. John Brown giace nella tomba, là, nel pian, ma l'anima vive ancor. Glory, glory, alleluja! Glory, glory, alleluja! Glory, glory, alleluja! ma l'anima vive ancor. 2. Dall'est all'ovest la Virginia conquistò con diciannove suoi compagni di valor; dall'est all'ovest la Virginia conquistò, ma l'anima vive ancor. 3. Poi l'hanno ucciso come fosse un traditor, ma traditore fu colui che lo impiccò; poi l'hanno ucciso come fosse un traditor, ma l'anima vive ancor. 4. Oh non temer colui che il corpo ucciderà, se la tua anima rapir non ti potrà; oh non temer colui che il corpo ucciderà, ma l'anima vive ancor. 5. Stelle del cielo, non piangete su John Brown, stelle del cielo, sorridete su John Brown, stelle del cielo, non piangete su John Brown, la sua anima vive ancor. 6. John Brown è morto, ma lo schiavo è in libertà, tutti fratelli, bianchi e neri, siamo già, John Brown è morto, ma lo schiavo è in libertà, e l'anima vive ancor. 20 We shall overcame We shall overcome, we shall overcome, we shall overcome some day. Oh, deep in my heart, I do believe we shall overcome some day. We shall live in peace, we shall live in peace, we shall live in peace some day. Oh, deep in my heart, I do believe we shall overcome some day. We'll walk hand in hand we'll walk hand in hand we'll walk hand in hand some day. Oh, deep in my heart, I do believe we shall overcome some day. CELEBRATE Celebrate il Signore e invocate il suo nome si rallegri il vostro cuore alla presenza del Signor Ricercate il Signore e la forza sua cantate e danzate alla presenza del Signor Rit. Riconoscete i Suoi prodigi e le Sue meraviglie discendenti di Abramo figli del Signor dicendo: "Vedo, sento credo nel Suo amor" mettendo mente cuore alla Sua Parola Della sua Parola egli si ricorderà siate saldi e fedeli alla presenza del Signor egli ora ci chiama a lodare il Suo nome non saremo più oppressi alla presenza del Signor Rit. Egli ora ci chiama a lodare il Suo nome non saremo più oppressi alla presenza del Signor Celebrate il Signore e invocate il suo nome si rallegri il vostro cuore alla presenza del Signor Rit. 21 LUNEDI DAL VANGELO DI LUCA (12,22-32) "Poi Gesù disse ai suoi discepoli: "…Non preoccupatevi troppo del cibo di cui avete bisogno per vivere o del vestito di cui avete bisogno per coprirvi. La vita infatti è più importante del cibo e il corpo è più importante del vestito. Osservate i corvi: non seminano e non raccolgono, non hanno né dispensa né granaio, eppure Dio li nutre. Ebbene, voi valete molto più degli uccelli! E chi di voi con tutte le sue preoccupazioni può vivere un giorno in più di quello che è stabilito? Se dunque voi non potete fare neppure così poco, perché vi preoccupate per il resto? Osservate come crescono i fiori dei campi: non lavorano e non si fanno vestiti. Eppure io vi dico che nemmeno il re Salomone, con tutta la sua ricchezza, ha mai avuto un vestito così bello. Se dunque Dio rende così belli i fiori dei campi, che oggi ci sono e il giorno dopo vengono bruciati, a maggior ragione procurerà un vestito a voi, gente di poca fede! Perciò non state sempre in ansia nel cercare che cosa mangerete o che cosa berrete: sono gli altri, quelli che non conoscono Dio, a cercare sempre queste cose. Voi invece avete un Padre che sa bene quello di cui avete bisogno. Cercate piuttosto il regno di Dio, e Dio vi darà tutto il resto. Non abbiate paura, piccolo gregge, perché il Padre vostro ha voluto darvi il suo regno". MARTEDI DAL VANGELO DI GIOVANNI (15,12-17) "Il mio comandamento è questo: amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: morire per i propri amici: Voi siete miei amici, se fate quello che io vi comando. Io non vi chiamo più schiavi, perché lo schiavo non sa che cosa fa il suo padrone. Vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto sapere tutto quello che ho udito dal Padre mio. Non siete voi che avete scelto me, ma io ho scelto voi, e vi ho destinati a portare molto frutto, un frutto duraturo. Allora il Padre vi darà tutto quello che chiederete nel nome mio. Questo io vi comando: amatevi gli uni gli altri". 22 MERCOLEDI DAL VANGELO DI LUCA (24,13-35): Quello stesso giorno due discepoli erano in cammino verso un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. "Di che cosa state discutendo tra voi, mentre camminate?". Essi allora si fermarono, tristi. Uno di loro, un certo Clèopa, disse a Gesù: "Sei tu l'unico a Gerusalemme a non sapere quello che è successo in questi ultimi giorni?". "Che cosa è successo?". " Il caso di Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che Egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto". "Voi capite poco davvero: come siete lenti a credere quello che i profeti hanno scritto! Il Messia non doveva forse soffrire queste cose prima di entrare nella sua gloria?". Quindi Gesù spiegò ai due discepoli tutti i passi della Scrittura che lo riguardavano, cominciando da Mosè e da tutti i profeti. Intanto arrivarono al villaggio dove erano diretti, e Gesù fece finta di voler andare oltre. Ma i due lo trattennero. "Resta con noi perché ormai si fa sera". Perciò Gesù entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Si dissero allora l'un l'altro: "Noi sentivamo come un fuoco nel cuore, quando Egli lungo la via ci parlava, e ci spiegava le Scritture". Quindi si alzarono e ritornarono subito a Gerusalemme. Là trovarono gli undici discepoli, riuniti con i loro compagni. 23 GIOVEDI DAL VANGELO DI GIOVANNI (19,25-27) “Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Magdala. Gesù allore, vedendo la madre e lì accanto il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”. E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. VENERDI DAL VANGELO DI MATTEO 4,18-22 “Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori. E disse loro: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini”. Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedeo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò. Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono. Oh Dio, offriamo a te questo “Diario di Bordo” frutto del nostro impegno e del nostro lavoro. Fa che attraverso le sue pagine molti nostri fratelli e sorelle, possano imparare a conoscerTi, amarti e servirti. Così sia. 24