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Presidi, lo schiaffo dei candidati C`è solo Rossi, gli altri marinano

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Presidi, lo schiaffo dei candidati C`è solo Rossi, gli altri marinano
MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013
ANNO XI - N. 248
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via delle Missioni Africane, 17 - 38121 Trento - Tel 0461 - 211311 - Fax 0461 - 211309 E-mail: [email protected]
Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente
TUTELA AMBIENTALE
Istruzione snobbata. Tra le richieste, una diversa modalità di reclutamento dei docenti Verso le elezioni
UN PRIMATO
DA DIFENDERE
valli
Presidi, lo schiaffo dei candidati Ledi Non
e Sole
la piaga
C’è solo Rossi, gli altri marinano con
del lavoro
di UGO MORELLI
I
l paesaggio è dentro
di noi oltre che intorno a noi. Lo abbiamo
ribadito più volte e pare sia vero in modo molto
concreto. Il paesaggio è il
nostro spazio di vita che
noi stessi creiamo, dunque è acqua, alberi, città,
strade, ma anche l’aria che
respiriamo. Ebbene, secondo i dati raccolti dall’Agenzia europea per l’ambiente nel Rapporto 2013
sulla qualità dell’aria nel
Vecchio Continente, circa
il 90% delle persone che vive nelle città della Ue è
esposto a livelli di inquinanti atmosferici ritenuti
nocivi per la salute dall’Organizzazione mondiale
della sanità (Oms).
Il rapporto evidenza anche il rischio per l’ambiente dovuto all’eutrofizzazione, un processo dannoso
che avviene quando è presente un’eccessiva quantità di azoto. È un pericolo
che riguarda, secondo il
progetto, la maggior parte
degli ecosistemi europei. I
nuovi studi hanno dimostrato che le sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera possono essere
dannose già a livelli minori di quello che si credeva
in precedenza, in particolare per problemi respiratori, malattie cardiovascolari e una minore aspettativa di vita. I dati riportati in
un comunicato dell’Agenzia, riferiti al periodo tra il
2009 e il 2011, sostengono
che «fino al 96% degli abitanti delle città è esposto a
concentrazioni di particolato fine (Pm 2,5) superiori ai limiti delle linee guida dell’Oms e fino al 98% a
livelli di ozono superiori
alle linee guida dell’Oms».
Per molte persone la
qualità dell’aria costituisce una della maggiori preoccupazioni. Gli studi dimostrano che un’ampia
maggioranza dei cittadini
è consapevole dell’impatto della qualità dell’aria
sulla salute e chiede alle
istituzioni di intervenire a
livello europeo, nazionale
e locale, anche in tempi di
austerità e difficoltà. Chi
vive nelle zone rurali, secondo il rapporto, non è
esente da rischi, perché
anche alcune di queste sono esposte a livelli pericolosi di inquinanti.
Tali dati possono essere
messi in relazione a quelli
dell’ultimo Rapporto Bes
2013 (benessere equo e sostenibile) dell’Istat che,
nella sezione Paesaggio e
patrimonio culturale, indaga la percezione di evidente degrado del paesaggio,
da parte delle persone, nel
luogo in cui vivono. In questo caso la nostra regione
risulta il territorio meglio
collocato nella classifica
italiana. A fronte di una
media nazionale che vede
il 18,3% degli intervistati lamentare un grave degrado
del proprio paesaggio (in
Campania si arriva sopra il
30%), in Trentino si rileva
il dato più basso d’Italia
(6,8%) quasi a pari merito
con l’Alto Adige/ Südtirol
(6,9%) che è secondo.
Due considerazioni, tra
le altre, si possono ricavare. La prima porta a dire
che le virtuose sinergie tra
cultura ambientale della
popolazione e politiche
pubbliche volte alla salvaguardia del paesaggio,
combinate con la storia e
la memoria, danno buoni
frutti rispetto alla vivibilità percepita. La seconda è
che tutto ciò non basta,
perché in Europa non siamo un’isola e perché ci
vuole sia impegno sia perseveranza per andare decisamente nella direzione
della tutela e della valorizzazione del paesaggio, dell’ambiente e del territorio.
TRENTO — I candidati
alle elezioni «snobbano» i
dirigenti scolastici: ieri, all’incontro organizzato dall’associazione nazionale
presidi, si sono presentati
solo Ugo Rossi, Patrizia Tomio e Daniela Lovato. Da
parte loro, i presidi hanno
evidenziato la necessità di
portare la scuola al centro
dell’attività della prossima
legislatura. I candidati hanno in parte risposto alle sollecitazioni, in parte illustrato il programma elettorale.
Bilancio approvato
A PAGINA 3 Bari
Povo
Cavit: crescono gli utili, bene l’export
A PAGINA 11 Orfano
Dopo i tagli, Palazzo Thun definisce gli interventi del prossimo anno
Grisenti
batte Dellai
«Ho vinto
il derby»
TRENTO — Lavoro per
i giovani, istruzione, cultura, sanità, welfare, sicurezza. Sono queste alcune delle priorità indicate dagli
abitanti delle valli di Non
e Sole in vista delle elezioni provinciali di domenica. «Bisogna abbassare le
tasse, ridurre i troppi dipendenti pubblici, potenziare il turismo» dicono
nonesi e solandri, che lamentano gli sprechi e l’inconcludenza della burocrazia. «Mi aspetto che la futura classe dirigente sappia creare posti di lavoro,
vada incontro a chi vuole
fare delle assunzioni» sottolinea Nadia, di Malè,
che però ricorda: «Siamo
una provincia molto fortunata, possiamo usufruire
di beni e servizi nemmeno pensabili in altre parti
d’Italia». «Bisogna ridurre
i costi della politica — osserva Thomas di Cles —
partendo magari dall’accorpamento di alcuni Comuni».
A PAGINA 4 Rossi Tonon
A PAGINA 2 Ferro
Riserva all’erario
1
Cantieri, piano da 61 milioni
Finanza, uno spiraglio
nella legge di stabilità
Le priorità: uffici, telecamere, parcheggi, nidi Pacher: cauto ottimismo
Folgarida-Marilleva
Tre ex soci
della scuola-sci
accusati
di rubare clienti
A PAGINA 8
TRENTO — È di circa 61 milioni
il totale degli investimenti previsti
dal Comune nella parte straordinaria del bilancio 2014: il documento
è stato presentato ieri in commissione. Nel dettaglio, circa 18 milioni riguardano opere finanziate attraverso il Fondo unico territoriale:
tra queste, il parcheggio di attestamento di Trento sud e i percorsi tra
Povo e Villazzano e tra Ravina e Romagnano. In agenda anche il nuovo polo tecnico degli uffici e le telecamere per l’accesso alla ztl.
di T. SCARPETTA
Vezzano
L’allievo Scanzi
racconta Gaber
«Una persona
bellissima»
A PAGINA 14 Nappi
TRENTO — Nella
versione definitiva
licenziata dal governo, i
700 milioni di riserva
all’erario da qui al 2018
sono confermati.
L’esecutivo, però, ha
aperto un piccolo
spiraglio: in caso di
diverso accordo, la
riserva potrà venire tolta.
Piazza Dante
2
Turismo
senza pace,
altra lite
tra dirigenti
A PAGINA 7 Scarpetta
A PAGINA 7
A PAGINA 6 Giovannini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Rovereto: ripetitore in fiamme e distrutte due auto. Sospetti sugli anarchici
Telecom nel mirino dei vandali
di DAFNE ROAT
TRENTO — Nuovo attentato incendiario la
scorsa notte a Rovereto.
Poco dopo le tre sono state date alle fiamme due
auto della Telecom ed è
stato pesantemente danneggiato un traliccio. Un
atto mirato. I vandali hanno colpito la sede roveretana della Telecom. Sospetti sugli anarchici. Indagano i carabinieri.
A PAGINA 5
Giovane arrestato
Albergatore
Offre
hashish
in cambio
di baci
C’è crisi,
niente
alimenti
Processato
A PAGINA 5
A PAGINA 5
Codice cliente: 2684846
Corriere del Trentino Martedì 22 Ottobre 2013
Trento e Provincia
5
TN
Il rogo Fiamme nella notte a Rovereto, il ripetitore non è stato compromesso. Indagano i carabinieri
Il processo
Attentato incendiario alla Telecom
1
Strozzato
dalla crisi
Non paga gli alimenti
Condannato
un albergatore
Distrutte due auto, traliccio danneggiato. Sospetti sugli anarchici
TRENTO — Nuovo attentato incendia- e vigili del fuoco stanno cercando di ricorio a Rovereto. A distanza di pochi mesi struire la dinamica dell’incendio. Non si
dall’ultimo episodio ad Aldeno, nel lu- esclude neppure che l’incendio sia partiglio scorso, sul quale si era allungata to dalle due auto. I malviventi potrebbel’ombra del movimento anarco-insurre- ro aver appiccato il fuoco prima ai mezzi
zionalista, la scorsa notte sono state date per provocare un incendio più vasto e
alle fiamme due auto ed è bruciato anche quindi danni ancora più ingenti. Ma queparte di un traliccio della Telecom. I van- sta al momento è solo un’ipotesi. Per ora
dali questa volta hanno alzato il tiro e non ci sono state rivendicazioni. Gli inhanno colpito nel cuore della città della quirenti non hanno neppure trovato
quercia, tra via Paoli e via Marconi, nella scritte sui muri come era già accaduto in
sede locale della Telecom.
passato come in uno degli ultimi attentaL’incendio è divampato attorno alle ti incendiari, in Maranza, a febbraio. Allotre e mezza del mattino nel cortile, utiliz- ra l’incendio era stato rivendicato dal mozato come parcheggio dai dipendenti del- vimento anarchico. Sulla cabina del ripela Telecom. Il fuoco ha distrutto una Pan- titore la Digos aveva trovato una scritta
da della società di telefonia e un piccolo con la vernice nera: «Massimo e Sirio lifurgone, che sarebbe stato
beri». Il riferimento era
spostato dalla sua posiziopiù che eloquente. Sirio
ne di origine. Non è chiaro
Manfrini era stato arrestase siano state incendiate
to poche settimane prima
prima le auto oppure se
su ordine di custodia caul’incendio è partito dal tratelare della procura di Toriliccio sul quale sono collono per il famoso assalto
cati i ripetitori di telefonia.
nello studio di architettuSaranno i vigili del fuoco
ra «Geostudio» di Torino,
del corpo permanente, inimpegnato nella progettatervenuti sul posto insiezione della Tav, il contestame ai colleghi del corpo votissimo tunnel, che dolontari, a chiarirle e a verifivrebbe collegare Torino a
care il tipo di sostanza in- In fiamme Il traliccio
Lione, mentre il leader
fiammabile usata, forse
Massimo Passamani era ai
benzina. È chiaro che i vandali volevano domiciliari per all’aggressione alla troucausare un danno ingente e ci sono riu- pe televisiva del Corriere Tv.
sciti. Si parla di decine di migliaia di euQuesta volta non ci sono state rivendiro, le due auto sono andate completa- cazioni, ma c’è il sospetto che dietro almente distrutte e il traliccio è rimasto pe- l’incendio ci siano sempre loro: gli anarsantemente danneggiato, anche se non è chici. I tralicci sono sempre stati uno dei
stata compromessa la funzionalità.
loro obiettivi e proprio venerdì a Trento
A lanciare l’allarme sono stati alcuni si aprirà il processo a carico di tre dissiabitanti che hanno notato le fiamme e denti, Leonardo Flis, Kamila Bezera Alsul posto sono intervenuti i carabinieri ves De Melo e Ignacio Josè Crovo Rondadella compagnia di Rovereto, raggiunti nelli, arrestati a luglio dopo il raid vandapoco dopo dai colleghi del nucleo investi- lico in via San Severino, dove sono state
gativo di Trento e dai militari del reparto distrutte tredici vetrate di cinque ageninvestigazioni scientifiche. Gli inquiren- zie interinali. Il sospetto c’è, ma gli inquiti hanno rilevato tracce di sostanza in- renti non escludono nessuna pista.
Dafne Roat
fiammabile e hanno prelevato alcuni reperti che verranno analizzati. Carabinieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Incendio doloso I due mezzi della Telecom distrutti dal rogo della scorsa notte (Foto Rensi)
La manifestazione
Dissidenti in piazza
contro il voto
TRENTO — Erano una settantina, tra
anarchici e studenti, i manifestanti in
piazza Pasi. Il folto gruppo di dissidenti
è sceso in strada per invitare la
popolazione a boicottare il voto di
domenica delle elezioni provinciali. «Se
il voto cambiasse qualcosa sarebbe
illegale»: è la scritta che campeggiava
sul lungo striscione esposto in piazza.
La manifestazione è durata oltre un’ora.
Sul posto anche la polizia e la Digos, ma
si è concluso tutto in modo pacifico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In stazione Arrestato un ventottenne. L’uomo voleva dare stupefacenti in cambio di baci
Offre droga e molesta due sedicenni
TRENTO — Voleva conquistare le loro
attenzioni e non solo. In cambio avrebbe
«gradito» anche qualche bacio. Così un
ventottenne di origini marocchine, T.T.
(le iniziali), residente a Rovereto, si è presentato a due ragazzine, sedici anni, che
stavano passando davanti alla stazione ferroviaria, e ha offerto loro la droga, poi ha
allungato le mani. È accaduto domenica
sera a Rovereto.
Erano le 21 circa. Le due amiche stavano aspettando il pullman per tornare casa
e in attesa dell’autobus sono andate in bagno. A quel punto il giovane straniero le
ha seguite fino all’interno della toilette,
poi, forzando la porta, si è introdotto nel
bagno insieme alle due ragazzine. Voleva
Carabinieri Arrestato un giovane
forse animare la serata, visto che era il
suo compleanno, e così ha proposto alle
due minorenni di consumare insieme lo
stupefacente, hashish, ma di fronte al netto rifiuto delle due ragazzine, ha reagito
allungando le mani. L’uomo ha palpeggiato una delle minori che, spaventata, si è
subito divincolata ed è fuggita insieme all’amica. Le ragazzine hanno agguantato il
telefono cellulare e hanno chiamato subito il 112.
Vedendo le ragazzine armeggiare con il
cellulare il giovane, temendo di essere preso, ha iniziato a minacciare di morte le
due ragazzine. Ma le due amiche non si sono fatte intimorire dalle minacce, si sono
allontanate e hanno atteso l’arrivo della
pattuglia. Pochi minuti dopo sul posto
c’erano già i carabinieri che, dopo aver raccolto il racconto delle due ragazzine e la
descrizione dell’aggressore, si sono subito messi sulle tracce dell’uomo.
Poco dopo il giovane è stato rintracciato in via Brennero, mentre stava cercando
di nascondersi in un edificio abbandonato. Alla vista della pattuglia il ventottenne
ha tentato la fuga, ma è stato subito bloccato dai carabinieri e arrestato. Nelle tasche del giovane straniero i militari hanno trovato due grammi di hashish, probabilmente lo stesso che aveva offerto alle
due ragazzine in stazione. Le minori, invece, sono potute tornare a casa tranquillamente. Tanta paura, ma grazie al tempestivo intervento dei carabinieri e al coraggio
delle due ragazzine non è accaduto nulla
di grave.
TRENTO — Strozzato dalla crisi e con
problemi di salute non sarebbe riuscito a
pagare più gli alimenti per i figli. Avrebbe anche chiesto prestiti ai familiari e
aperto un mutuo per versare le spese straordinarie e adempiere ai propri obblighi,
ma questo non è bastato a salvarlo dalla
denuncia.
È la triste storia di un albergatore trentino sessantenne finito a processo per
violazione degli obblighi di assistenza familiare, come previsto dall’articolo 570
del codice penale. L’uomo non avrebbe
versato gli alimenti ai figli e l’ex moglie
l’avrebbe denunciato. Ma la storia dell’imprenditore trentino parte da lontano. Nel
2005 l’uomo si era separato dalla moglie,
il Tribunale aveva stabilito il versamento
di 500 euro mensili per gli alimenti ai
due figli, il terzo, maggiorenne, era autonomo. Fino al 2007 l’uomo avrebbe pagato, ma la separazione dalla moglie per lui
era stata molto dolorosa. Era andato in
crisi e nel 2007 era stato ricoverato in
ospedale per problemi di salute. Per due
mesi, a causa del ricovero, era stato costretto a chiudere l’albergo e il ricovero
in ospedale era conciso con la stagione
estiva, quando c’erano tanti clienti. Tutto
questo ha peggiorato la situazione economica dell’imprenditore. L’albergo avrebbe
iniziato ad andare male e lui
non sarebbe
più riuscito a
far fronte alle
spese. Voleva fare dei lavori di
ristrutturazione
per attirare più
clientela, ma
non avendo sol- Giustizia Il tribunale
di non sarebbe
più riuscito a rialzarsi dalla crisi.
Così l’uomo ha iniziato a chiedere prestiti ai familiari per ottemperare agli obblighi nei confronti dei suoi figli, ma neppure questo sarebbe bastato e così avrebbe iniziato non pagare più. Non avrebbe
più versato gli assegni mensilmente, ma
solo ogni tanto. Una situazione drammatica. Ora l’imprenditore da due anni ha
messo in vendita l’albergo, ma non sarebbe riuscito ancora a venderlo. Per far fronte alle spese straordinarie dei figli aveva
aperto anche un mutuo in banca e così
era riuscito a versare almeno i 5.000 euro
richiesti, poi avrebbe cominciato nuovamente a non pagare.
Ieri mattina si è aperto il processo davanti al giudice Giuseppe Serao. Il pm
Evelin Frizzi ha chiesto la condanna a
due mesi, mentre la difesa, sostenuta dall’avvocato Romina Targa, ha tentato tutto il possibile per far capire la grave situazione finanziaria dell’imprenditore e ha
spiegato che l’uomo non aveva pagato
perché non aveva più soldi, non per cattiva volontà. Il giudice alla fine lo ha condannato a venti giorni e ora la difesa è
pronta a impugnare in appello.
D. R.
D. R.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Codice cliente: 2684846
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Martedì 22 Ottobre 2013 Corriere del Trentino
Trento e Provincia
TN
Le risorse del capoluogo Manovra finanziaria, pronta la parte straordinaria: dal Fondo unico territoriale interventi per più di 18 milioni
1
Opere, il Comune investirà 61 milioni di euro
A bilancio i soldi per il nuovo polo degli uffici e le telecamere all’ingresso della «ztl»
TRENTO — L’elenco è corposo e va dal nuovo polo degli uffici tecnici comunali in
via San Giovanni Bosco fino
al sistema di telecamere di
controllo per l’accesso alla zona a traffico limitato, passando per la sistemazione del nido di Villazzano Tre e l’ampliamento del supermercato
di Sardagna. Per un totale di
circa 61 milioni di euro.
Dopo aver definito la parte
corrente, l’amministrazione
di Palazzo Thun mette a punto anche la sezione straordinaria della manovra finanziaria 2014 (e triennale
2014-2016): il documento,
che indica nel dettaglio tutte
le opere in programma nei
prossimi anni, è stato illustrato ieri sera in commissione
bilancio.
In sostanza, nella proposta
presentata ieri, il totale degli
investimenti previsti nel triennio raggiunge i 115 milioni di euro, con una cifra relativa al 2014 di 61,7 milioni
(27 invece i milioni messi in
conto nel 2015 e 25,8 quelli
per il 2016): un importo,
quello del 2014, più alto rispetto agli anni successivi
per l’inserimento degli stanziamenti legati al Fondo unico territoriale (circa 18 milioni).
Proprio in quest’ultimo
«capitolo» il documento mette in fila dodici opere pubbliche: tra queste, la realizzazione della nuova viabilità nella
zona delle Ghiaie da via Fersina a via Degasperi (4,3 milioni), la creazione del parcheggio di attestamento previsto
a Trento sud (circa 2 milioni), la realizzazione del percorso ciclopedonale tra Villazzano e Povo (3,3 milioni) e
della pista ciclabile Ravi-
na-Romagnoano (tre milioni). E ancora: la realizzazione
della pista ciclopedonale tra
l’area ex Zuffo e piazza Centa
(1,4 milioni) e la costruzione
o l’estensione delle tubature
della fognatura in alcune circoscrizioni cittadine.
Ma il 2014, per il Comune,
sarà soprattutto l’anno della
costruzione del nuovo polo
degli uffici tecnici comunali
in via San Giovanni Bosco:
un intervento da 12,5 milioni
di euro, che permetterà all’amministrazione di risparmiare quasi 900.000 euro di
affitti all’anno per gli spazi attualmente occupati al Top
center di via Brennero.
Non solo. Tra le altre opere
messe in agenda per il prossimo anno ci sono il recupero
del seminterrato della scuola
Manzoni (1,6 milioni), la ristrutturazione del nido Villazzano Tre (900.000 euro), la sistemazione di via Castelpian
a Sopramonte (900.000 euro), la realizzazione del nuovo accesso alla caserma dei vigili del fuoco volontari di Cognola (580.000 euro), la riorganizzazione dell’oratorio-teatro di Villazzano (500.000
euro), oltre all’annunciata
collocazione delle telecamere
per il controllo degli accessi
alla zona a traffico limitato
(420.000 euro).
Si prevedono inoltre interventi di protezione civile, di
manutenzione straordinaria
e di «ammodernamento ed
estensione» degli impianti di
illuminazione pubblica.
Poco meno di nove milioni
sono stati stanziati invece
per i trasferimenti di capitale: «Contributi — si legge nel
documento — assegnati a terzi per l’acquisto, il risanamento, la costruzione o la ristrut-
turazione di alloggi da parte
della gestione associata dei
Comuni del territorio val
d’Adige». Circa 1,5 milioni serivranno per il contributo ad
Asis e altri 950.000 euro per
l’acquisto di beni mobili e attrezzature (che comprendono il miglioramento del sistema informativo del Comune,
l’acquisto di autovetture e di
arredi).
Per quanto riguarda, infine, le fonti di finanziamento
per realizzare gli interventi,
la fetta più grande (89,4 milioni) arriva dai trasferimenti
provinciali, seguiti dalle alienazioni patrimoniali (12,7 milioni), dall’avanzo di amministrazione vincolato (25 milioni) e dagli oneri di urbanizzazione (10 milioni). Poco meno di 40.000 euro arriveranno invece dal Bim per il progetto della rete delle riserve
del Bondone, altri 2,3 milioni
dalla riscossione di crediti.
Verso il voto
Strade chiuse
nel week-end
TRENTO — Le elezioni
provinciali di domenica
«condizionano» anche
la viabilità del
capoluogo. Per
assicurare la consegna
del materiale elettorale,
infatti, nel fine
settimana si prevedono
divieti di sosta e fermata
«con rimozione coatta»
in via Perini (da giovedì
a lunedì), via Torrione
(da sabato a lunedì) e in
piazza Dante (nella sola
giornata di lunedì).
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Palazzo Thun
Marika Giovannini
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Via San Giovanni Bosco L’ex Civica casa di riposo di Trento: diventerà polo degli uffici (Rensi)
Via Giusti Tomasi contatta i cacciatori: soluzioni al vaglio per risolvere il problema
Cimitero, furetti per stanare i conigli
TRENTO — La questione ha già sollevato non poche proteste. Tanto che lo
stesso assessore ai servizi funerari Renato Tomasi ammette di aver ricevuto parecchie telefonate di cittadini inviperiti.
«I conigli che vivono nel cimitero monumentale di via Giusti e mangiano i crisantemi sono un problema reale, che
stiamo affrontando» spiega Tomasi, deciso a risolvere in tempi brevi la difficoltosa convivenza tra gli animali e i cittadini che si recano al cimitero per curare le
tombe dei loro cari.
«I conigli — ricorda l’assessore — inizialmente si trovavano solo sulle roste
dell’Adige. Poi si sono spostati nell’area
ex Michelin, ma i cantieri li hanno costretti a "migrare" ancora, arrivando nella zona del cimitero».
Una presenza tollerata, almeno all’inizio, quando i conigli popolavano i campi con le tombe meno recenti. Ma diventata sempre più problematica con il passare del tempo. «Viste le continue lamentele — spiega Tomasi — ho telefonato
all’ufficio flora e fauna della Provincia,
che mi ha messo in contatto con il presidente dei cacciatori Gianpaolo Sassudelli». L’associazione cacciatori ha illustrato quindi all’assessore un progetto che
prevede la cattura dei conigli utilizzando dei furetti e il loro spostamento in un
altro ambiente. «Il problema, però — aggiunge Tomasi — va risolto alla radice,
intervenendo anche sulle roste dell’Adige. Ci stiamo lavorando e cercheremo di
trovare una soluzione al più presto».
Ma. Gio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Aree agricole
No alle case
TRENTO — La proposta
di CoopCasa di sfruttare
delle aree agricole di
pregio alla Vela e a San
Rocco di Villazzano per
costruire delle residenze
in modo da calmierare i
prezzi non convince la
commissione
urbanistica di Palazzo
Thun. Ieri l’ipotesi è
finita sul tavolo
dell’organismo
consiliare: il giudizio
definitivo verrà dato
nella prossima riunione
ma si va verso un «no».
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Corriere del Trentino Martedì 22 Ottobre 2013
7
Trento e Provincia
TN
Autonomia
L’ultima versione della legge di stabilità prevede la possibilità di accordi alternativi con le Speciali
Dieci incontri per imparare
a gestire il bene comune
1
Roma apre uno spiraglio
sulla riserva all’erario
Pacher: cauto ottimismo
TRENTO — Si sono aperte ieri e si concluderanno
venerdì 1 novembre le iscrizioni alla seconda edizione
della scuola di comunità, promossa dalla Federazione
trentina della cooperazione e dalle Acli trentine. «La
scuola è un’occasione per fare domande, approfondire e
confrontarsi», spiega Paolo Tonelli della Federazione
presentando il percorso formativo che occuperà gli
iscritti dal 9 novembre all'1 febbraio, perché «al giorno
d’oggi — spiega Walter Nicoletti, vicepresidente delle
Acli — manca il trasferimento delle conoscenze». Dieci
incontri dedicati a temi economici, religiosi e sociali per
la «formazione di una nuova classe dirigente preparata
ad affrontare le sfide del futuro — continua Nicoletti —
anche se non è una scuola di politica, ma un modo per
imparare come prendersi cura del bene comune». Gli
incontri si terranno alla villa Sant'Ignazio di Trento, ma
alcuni avranno una sede divera. «Questa iniziativa è la
prosecuzione di quanto organizzato l'anno scorso —
aggiunge Alessandro Vaccari, coordinatore della scuola
—, a cui abbiamo aggiunto lo spazio per il confronto».
Tirocini, impugnativa alla Consulta
Contributi
Piazza Dante
Un milione
ai cacciatori
TRENTO — La decisione,
in realtà, è un
adeguamento a quanto
deciso, a giugno 2012, dal
governo nazionale. Coloro
che affittano un proprio
immobile alla Provincia di
Trento, però, non ne
saranno felici: devono
infatti restituire
l’adeguamento Istat
corrisposto da Piazza
Dante dall’entrata in
vigore del decreto. Non si
tratta di cifre folli, chi
incassa 20.000 euro l’anno
ne dovrà restituire circa
600. Fino a tutto il 2014,
niente adeguamento, poi
si vedrà. Intanto, la
Provincia ha stanziato
quasi 4 milioni in campo
«edilizio». Si va dai lavori
urgenti per diverse chiese
e parrocchie, all’acquisto
della sede dell’Aci
(315.000 euro su 421.000
di spesa ammessa) alla
ricostruzione della sede
dei cacciatori trentini: su
due milioni, uno lo mette
l’ente pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TRENTO — La notizia cattiva
è che la riserva all’erario, nel testo inviato alla ragioneria dello
Stato, è stata messa nero su
bianco. La notizia buona non
c’è. O meglio, nell’ultima versione licenziata dal governo, c’è
quella che con «cautissimo ottimismo» Alberto Pacher giudica
«un’apertura»: la previsione
che, entro aprile 2014, si possa
trovare un accordo che garantisca un’altra forma di entrata nelle casse dello Stato.
Il testo è arrivato a Piazza
Dante nel tardo pomeriggio di
ieri. La prima cosa che i funzionari della Provincia hanno controllato è stata, ovviamente, la
temuta riserva all’erario. «Inventata» dal governo Berlusconi
con finalità di risanamento dei
disastrati conti dello Stato è stata poi confermata dall’esecutivo
Monti: l’erario trattiene l’extragettito prodotto con l’aumento
delle tasse, in barba alla quota (i
nove decimi per il Trentino Alto
Adige) di gettito fiscale che dovrebbe rimanere sul territorio.
La Corte costituzionale ha già
definito illegittima la riserva, in
quanto lesiva degli statuti delle
Regioni e delle Province a statuto speciale e non limitata a eventi eccezionali (un terremoto,
etc...). Infatti, l’erario sta restituendo al Trentino i 140 milioni
della riserva 2013. Di quelli del
2012, 200 milioni (c’era anche
l’Imu), si sono per il momento
perse le tracce, lo Stato li ha già
spesi, ma li dovrà restituire. Il
governo Letta, aveva fatto ben
sperare non ponendo la riserva
sulla sua prima manovra. Ora,
con la legge di stabilità, ci ha ripensato: pur sapendola illegittima, Saccomanni ha ri-posto la
riserva decisa dai precedenti esecutivi fino al 2018 (700 milioni).
Nel testo, tuttavia, si dice che le
misure non si applicano qualora, prima dell’aprile 2014, siano
trovati accordi su nuovi orientamenti finanziari con lo Stato.
«È, in sostanza, ciò che noi
tutti avevamo chiesto a quel famoso incontro con Saccomanni
in cui emerse l’intenzione del
governo di procedere con la riserva all’erario — spiega il presidente Pacher —. Si tratta di accordi bilaterali tra la singola Speciale e lo Stato. Con cautissimo
ottimismo, la consideriamo
un’apertura».
Intanto si allunga il già non
breve elenco dei contenziosi costituzionali in essere tra Stato e
Provincia autonoma di Trento.
L’ultimo, il sedicesimo di questi
ultimi anni, riguarda i «tirocini
formativi e di orientamento».
Roma ha stabilito che le società
con più sedi in Italia debbano,
in questo contesto, far riferimento alla normativa della regione in cui hanno la sede legale. In altre parole, le politiche
della Provincia in materia di tirocini non sarebbero applicabili
nelle aziende con sede legale
fuori dal Trentino. Inutile dire
che la giunta ha già deciso per il
ricorso.
Tristano Scarpetta
Scuola di comunità
A. R. T.
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La presentazione
Il palazzo La sede centrale della Provincia di Trento (Rensi)
Ghiacciaio della Presena
Ventuno prescrizioni
per l’ampliamento delle piste
TRENTO — Gli impianti da sci sul ghiacciaio Presena
saranno ampliati come deciso, ma con una serie di
limitazioni e prescrizioni. La giunta, dopo l’ok in sede di
valutazione di impatto ambientale e «riscontrato che non
sono arrivate osservazioni scritte» ai sensi di legge, ha dato
venerdì scorso il suo via libera al progetto preliminare,
dando una serie di prescrizioni: non potranno essere
realizzate piste di cantiere (come avvenne in Marmolada), il
materiale di scavo dovrà essere valutato da archeologi per
verificare che non contenga vestigia della prima guerra
mondiale, la base d’appoggio della stazione di monte dovrà
essere realizzata con massi «di forme e dimensioni irregolari
in maniera tale da integrarsi al meglio nell’ambiente». Sono
21, in tutto, le prescrizioni indicate in delibera.
«Bergoglio salvò molte vite»
Il libro di Scavo sul pontefice
TRENTO — «Se scegli la strada del
martirio, verrai glorificato. Jorge Mario
Bergoglio ha scelto, invece, di passare
attraverso la porta stretta di chi vuole
aiutare le persone», cosa che non avrebbe
potuto fare denunciando la dittatura di
Jorge Rafael Videla. È la vita nascosta del
Pontefice durante la dittatura in
Argentina tra il 1976 e il 1983 quella che
Nello Scavo ha raccontato ieri sera a
Autore Nello Scavo Trento. Una storia che Scavo, giornalista
dell’Avvenire, ha scoperto solo dopo una
ricerca sul campo i cui risultati sono confluiti ne La lista di
Bergoglio. I salvati da papa Francesco durante la dittatura. Nel
libro l’autore ricostruisce la vita da dissidente dell’allora capo
della Compagnia di Gesù. «Avvalendosi di una rete di gesuiti,
Bergoglio è riuscito a salvare dalla dittatura almeno un centinaio
di persone», racconta il giornalista. Il libro è nato dalla curiosità
di Scavo che dopo le accuse rivolte al pontefice da parte di alcuni
giornalisti argentini sulla presunta collaborazione con la dittatura
di Videla è andato in Sudamerica alla ricerca della verità.
Francesco Cargnelutti
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Amministrazione A contestare l’esito sempre Girardi, questa volta arrivata seconda
2
Provincia, servizio turismo senza pace
Stanchina vince ancora: nuovo ricorso
TRENTO — Il servizio turismo della Provincia non ha
pace. Dopo l’annullamento
del precedente concorso, che
vide il dirigente Romano
Stanchina tornare ad essere
sostituto dirigente, il nuovo
concorso, anch’esso vinto da
Stanchina, è stato oggetto di
un nuovo ricorso, sempre da
parte della stessa collega, arrivata questa volta seconda. Solo il Tar ora potrà decidere se
la seconda «chiamata» a dirigente di Stanchina sarà quella buona, o se il concorso andrà ripetuto per la terza vol-
ta.
I giudici del Tar di Trento
avevano già accolto il ricorso
di Giuliana Grandi, dipendente provinciale, esclusa dalla
selezione perché il suo titolo
di studio non figurava tra
quelli richiesti. Lei, laureata
in psicologia e dirigente sindacale della Fenalt, non aveva potuto partecipare perché
il bando di concorso prevedeva la laurea in economia. «La
previsione di una stretta correlazione tra la qualifica dirigenziale da conferire per concorso ed un limitatissimo seg-
Forum delle polizie locali
mento delle competenze rimesse alla Provincia non è coerente con il ruolo e la posizione multifunzionale e flessibile della dirigenza pubblica
e con un fondamentale principio di non frammentazione e
settorializzazione delle mansioni del lavoratore, soprattutto di elevato livello professionale» avevano sentenziato
a fine luglio i giudici.
L’accoglimento del ricorso
annullava la nomina a dirigente di Stanchina, avvenuta
il 5 dicembre. La giunta provinciale aveva rinunciato a ri-
correre in Consiglio di Stato,
evidentemente persuasa che
la richiesta di una laurea specifica fosse illegittima, optando per un nuovo concorso
pubblico. Nel frattempo, una
settimana dopo la sentenza,
aveva comunque nominato
Stanchina «sostituto dirigente del servizio», essendo stato giudicato «la persona maggiormente idonea per l’affidamento dell’incarico». Poi, la
giunta aveva chiarito che il
funzionario non avrebbe dovuto restituire alcunché, in
quanto l’esercizio «di fatto»
PROVINCIA AUTONOMA
Le richieste dell’Aci
«Regole chiare e risorse»
TRENTO — «Servono regole chiare e risorse certe per far
muovere il Paese, fermo da troppo tempo». Si è aperto con
queste parole del presidente dell’Automobile Club d’Italia,
Angelo Sticchi Damiani, il VI forum internazionale delle
polizie locali al Palacongressi di Riva del Garda. Dopo la
giornata inaugurale, i lavori riprenderanno domani alle
9.30 con un convegno sulla sicurezza stradale, mentre alle
15.30, sarà presentato uno studio realizzato nell'ambito
dell'Osservatorio della mobilità nelle città capoluogo di
Regione, curato dalla fondazione Filippo Caracciolo
dell'Aci. L'ultimo incontro del forum si svolgerà mercoledì,
alle 9.30, con la sessione dedicata a "La nuova patente
europea: applicabilità, criticità ed effetti sui controlli".
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DI TRENTO
Agenzia Provinciale per gli Appalti e Contratti
ESTRATTO DI BANDO DI GARA
L’Agenzia Provinciale per gli Appalti e Contratti (A.P.A.C.) della Provincia Autonoma
di Trento – Servizio Appalti lavori pubblici ha indetto una procedura aperta ai sensi
della L.P. 26/93 per l’appalto del servizio tecnico di coordinamento della sicurezza in
fase di esecuzione di cui al D.Lgs. 81/2008 – Lavori di ricostruzione del presidio sa
nitario S. Giovanni di Mezzolombardo cod. CPV 71000000. cod CIG 4782528AF2. Im
porto a base dell’appalto: Euro 322.867,62=.
Gli interessati possono presentare offerta all’A.P.A.C. – Ufficio gestione gare lavori
pubblici, Via Dogana n. 8 – 38122 Trento, entro le ore 12.00 del 9 dicembre 2013.
Bando, Parametri e criteri di valutazione delle offerte, Capitolato speciale, modelli
per la partecipazione alla gara possono essere ritirati all’indirizzo di cui sopra e sca
ricati dal sito www.appalti.provincia.tn.it, copia del progetto esecutivo dei lavori in
formato .pdf può essere richiesta entro il 22.11.2013; tutti predetti documenti e il
progetto esecutivo dei lavori sono in visione presso l’A.P.A.C. – Ufficio gestione gare
lavori pubblici.
La prima seduta di gara è fissata per il giorno 17 dicembre 2013 ad ore 9.00 presso la
Sala Aste, sita in via Dogana n. 8 a Trento.
Il vincitore Stanchina si è aggiudicato anche questo concorso
delle funzioni di dirigente
danno diritto al corrispettivo
ottenuto in quei mesi.
Il nuovo concorso, che prevedeva criteri più ampi di accesso e ha visto questa volta
la partecipazione di Giuliana
Grandi, è stato nuovamente
vinto da Stanchina. Al secon-
do posto, però, si è piazzata
Grandi, che evidentemente
ha ritenuto anche in questa
circostanza di essere stata vittima di un’irregolarità e ha
presentato un altro ricorso.
Questa volta, non sono i criteri del bando ad essere contestati, ma lo stesso regolamen-
to provinciale con il quale
vengono scelti i dirigenti che
non prevede più, come in passato, una prova scritta e una
orale sulle materie oggetto
del concorso, ma vede l’orale
orientato a cogliere le «capacità manageriali» del candidato.
La delibera con la quale
l’esecutivo provinciale nominerà, per la seconda volta,
Stanchina dirigente è già
pronta, dovrebbe arrivare sul
tavolo della giunta già questa
settimana. Molto probabilmente verrà trattata e approvata e il funzionario tornerà
ad essere dirigente. Se, però,
i giudici del Tar dovessero dare nuovamente ragione a
Grandi, questa volta non sarà
un singolo concorso, ma l’intero regolamento a essere
messo in discussione.
T. Sc.
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Codice cliente: 2684846
8
Martedì 22 Ottobre 2013 Corriere del Trentino
Trento e Provincia
TN
Alto Adige Preoccupate le aziende. Pan: ridurre tasse e burocrazia. Cisl e Swr criticano il pacchetto della giunta: misure tardive
1
Pil, crescita negativa. Nel 2013 meno 0,6%
L’Astat rivede le stime. Il «testamento» di Durnwalder: tagliare Irap e Irpef
BOLZANO — L’Astat rivede
al ribasso le stime sul Pil altoatesino. Nel 2013 la diminuzione
del prodotto interno lordo sarà
dello 0,6%. Il fatto che la situazione sia di gran lunga migliore
rispetto alla media italiana
(-1,8%) è una magra consolazione visto che le stime di inizio
anno parlavo di una crescita zero. L’aggiornamento, realizzato
dall’Astat sulla base di dati Ocse, tiene conto anche della situazione occupazionale. Una
brutta notizia che arriva proprio mentre in città si tiene il
vertice tra gli industriali italiani e quelli germanici.
La giunta provinciale, ormai
in carica solo per l’ordinaria amministrazione, ha elaborato un
pacchetto di misure per rilanciare la competitività che dovrà
essere trasformato in legge dal
prossimo consiglio. I tempi
dunque rischiano di essere molto lungo. «Si ritroveranno con
gran parte del lavoro fatto».
Due i settori di intervento: la riduzione del cuneo fiscale e la
destinazione del tesoretto regionale. «I 250 milioni della Regione — spiega Durnwalder — andranno destinati ai fondi strategici per lo sviluppo dell'economia (75 milioni), al completamento della rete per la banda
larga (50 milioni di cui 3 alla
Ras), a interventi per il risparmio energetico (25 milioni),
Bausparen (20 milioni), operazioni di public-private-partnership (PPP, 20 milioni), l'accesso al credito (15 milioni), i Mini Bond, ovvero le obbligazioni
emesse dalla imprese per finanziarsi (15 milioni), il capitale di
rischio per le imprese innovative (10 milioni), il fondo di rotazione per le aree produttive (10
milioni), il fondo rischi per i
Confidi (5 milioni) e il fondo
export (5 milioni)». La giunta
ha fatto anche i conti di quanto
costerebbe il taglio dell’Irap e
dell’Irpef. Per quanto riguarda
l’Irap è stato definito il regolamento sulle esenzioni introducendo il vincolo dei 5 anni di at-
Competitività È la parola d’ordine della giunta
provinciale che ha elaborato un pacchetto di
misure per rilanciarla e
che dovrà essere trasformato in legge dal
prossimo consiglio
tività sul territorio per le aziende edili. Per quanto riguarda gli
sgravi invece non ci sono delibere concrete ma solo una generica indicazione per i posteri.
La riduzione di un punto percentuale dal 2,98% all’1,98%, riguarderebbe tutte le aziende
mentre per quelle innovative,
ora tassate al 2,5%, si arriverebbe all’1,5%. «Per la Provincia —
aggiunge Durnwalder — significa rinunciare a 60 milioni, che
si sommano agli 81 milioni di
minori entrate fatte registrare
lo scorso anno». Altri 25 milioni invece costerebbe il taglio
dell’Irpef per i redditi fino a
28mila euro (oggi sono 15mila)
che riguarderebbe oltre
200mila altoatesini.
Il pacchetto di misure annunciate dalla giunta però non convince né i sindacati né gli imprenditori. «Un passo nella direzione giunta ma ora è tardi»,
commenta il presidente del Wirtschaftsring Hansi Pichler. Critico anche il segretario della Cisl
Michele Buonerba: «Da anni
chiediamo il taglio dell’Irpef. La
proposte della giunta arrivano
fuori tempo massimo e sono
poco credibili».
Intanto il calo del Pil allarma, e non poco, le aziende. Il
presidente di Assoimprenditori, Stefan Pan avverte: «Nonostante tutto reggiamo ai colpi
della crisi. Se l’Alto Adige perde
lo 0,6% del Pil, figuriamoci cosa
accade nel resto del Paese. Il sistema Italia ha perso il 25% della capacità industriale dall’inizio della crisi ad oggi. Se non
fossimo ingessati da tasse e burocrazia potremo fare molto di
più». Preoccupato anche il presidente della Camera di commercio, Michl Ebner: «Le previsioni Astat coincidono con quelle Ire, purtroppo per noi al ribasso. È un dato negativo che
si innesta su un altro dato negativo del 2012. Dobbiamo reagire con un ruolo forte da ritagliarci tra Italia e Germania».
M. An.
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Tribunale L’accusa: dati cancellati per aprire un’attività concorrente. La difesa: non è vero
La giornata Gli statistici presentano la loro attività
«I dati sono preziosi
per capire la realtà»
BOLZANO — Pertinenza, chiarezza, tempestività e puntualità:
sono queste alcune delle caratteristiche che devono avere i dati
statistici per essere attendibili. A
spiegarlo, ieri mattina, è stata la
direttrice dell'istituto provinciale di statistica-Astat, Johanna Plasinger, in occasione della Giornata italiana della statistica e per celebrare l'Anno internazionale della statistica 2013: con lei, i rappresentanti dell'istituto provinciale,
Fabio Bonifaccio, Timon Gaertner e Gregorio Gobbi.
«In questi anni, grazie alle statitistiche da noi elaborate, siamo
riusciti a tracciare un quadro preciso dei diversi cambiamenti che
ha subito la società, in tutti i suoi
aspetti», ha spiegato Plasinger.
«Innanzitutto la pertinenza —
dice Bonifaccio — è l'aspetto della qualità del dato relativo agli
obiettivi dell'indagine, ovvero è
la rispondenza tra l'informazione prodotta, cioè un dato numerico, e la necessità informativa del
committente. Ma non solo: fondamentali sono anche l'accuratezza e l'attendibilità: le statistiche
devono rispecchiare la realtà in
maniera accurata e attendibile.
Una misurazione è attendibile se
i risultati rimangono costanti al-
lo stesso modo, nel tempo: in
questo caso si avrà un'alta attendibilità».
L'obiettivo dell’Astat — come
ricordato dai relatori — è quello
di avvicinarsi quanto più possibile alla realtà: «Per questo altre
due carattestiche importanti sono la tempestività e la puntualità: i dati devono essere diffusi in
maniera tempestiva e puntuale
— è stato detto — la tempestività delle informazioni statistiche
è la capacità di produrre i risultati in tempi ravvicinati rispetto all'esecuzione dell'indagine. A differenza dell'accuratezza, la tempestività può essere direttamente osservata dagli utenti. Completano il quadro delle carattetistiche, la coerenza e la confrontabilità, in quanto le statistiche possono essere considerate coerenti
fintantochè basate su definizioni, classificazioni e standard metodologici comuni e condivisi, e
l'accessibilità e chiarezza. A tal
proposito, le statistiche ufficiali
devono essere presentate in forma chiara e comprensibile: essere diffuse in maniera conveniente e opportuna ed essere disponibili e accessibili».
Ilaria Graziosi
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Ambiente Rapporto dell’Onu, presentata l’edizione 2013
«Computer azzerato»: a processo Clima, la Terra si riscalda
Nei guai gli ex soci della scuola sci Folgarida-Dimaro
TRENTO — Dissidi interni, vecchie ruggini e forse incomprensioni. Ci sarebbe tutto questo dietro
alle dimissioni di tre ex soci della
Scuola Italiana Sci Folgarida-Marilleva, finite al centro di un’inchiesta penale per danneggiamento informatico. Nel luglio del 2012 il direttore tecnico Ferdinando Schneider, nato a Bolzano, ma residente
a Fondo, la nota guida alpina, nonché maestro di sci e istruttore nazionale di guide alpine, Maurizio
Giarolli, di Monclassico e Stefano
Leonardi, di Bolzano, avevano deciso di lasciare la scuola.
Una decisione nata probabilmente da frizioni interne tanto
che i tre se ne sarebbero andati solo dopo essersi tolti qualche sassolino dalla scarpa. Almeno secondo
l’accusa. Il trio è infatti accusato di
aver fatto azzerare i dati dei computer della scuola. Motivo: volevano aprire una scuola di sci concorrente e così avrebbero fatto «sostituire i dischi fissi dei computer della scuola sopprimendo tutti i dari
necessari al funzionamento della
scuola, tra cui indirizzi, modelli di
lettere, fatture, fotografie di maestri, dati anagrafici e numeri di telefono». Così viene contestato nel
capo d’accusa della pm Maria Colpani che contesta anche la rimozione dal sito web del collegamento
con la sezione kinderland e il collegamento con le pagine del sito tradotte in tedesco e polacco. Un danno non da poco per la scuola di sci
che ieri si è costituita, attraverso
l’avvocato Bonifacio Giudiceandrea, nel processo, davanti al giudice Giuseppe Serao, a carico dei
tre ex soci.
Era stato il legale rappresentante della scuola, Flavio Franceschini, il 5 agosto 2012 ad accorgersi
del presunto danneggiamento informatico. Acceso il computer si
In quota Lezioni di sci ai bambini sulle piste
North East Service
2
Cassa
integrazione
per 34 dipendenti
TRENTO — Come era previsto, per la
totalità dei dipendenti di North East
Service, la società di vigilanza veneta finita
sotto inchiesta per la sparizione di varie
decine di milioni di euro (sono spariti 40
milioni dal caveau della sede di Treviso,
ma si sarebbero ammanchi per quasi cento
milioni di euro), è scattata la cassa
integrazione straordinaria per 12 mesi a
partire dal primo ottobre. L’accordo — che
riguarda oltre 600 addetti impiegati in
tutto il nord Italia (sono 35 in Trentino, tra
addetti ai servizi e vigilantes, metre in Alto
Adige sono una sessantina) — è stato
firmato ieri al ministero. Ora i sindacati
prenderanno contatto con gli enti locali,
per calare l’accordo sulle singole realtà,
dove in modo eterogeneo, c’è chi se ne è
già andato o ci sono ancora attività del
gruppo.
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era accorto che erano stati cancellati tutti i dati utili alla scuola. A
quel punto ha incaricato un perito
per far luce su quanto accaduto.
Poco dopo l’amara sentenza: i dischi fissi erano stati formattati da
personale esperto il 23 luglio e era
impossibile ripristinarli. Una tegola per Franceschini che ha così deciso di andare a fondo della vicenda. Dopo aver sentito il web master avrebbe scoperto che la cancellazione era stata fatta su richiesta
dell’ex segretaria e quindi, secondo Franceschini, degli ex amministratori. Da qui la denuncia e
l’apertura del procedimento penale. Secondo l’accusa, infatti, lo scopo dei tre era quello di «paralizzare l’attività della scuola». I dischi
— viene spiegato in denuncia —
non erano mai stati formattati. Un
dispetto quindi. O qualcosa di più,
ad avviso del legale rappresentante della scuola. Franceschini sembra pronto ad andare fino in fondo
e a intentare anche una causa civile.
Gli ex soci si difendono e respingono le accuse. Non avrebbero
mai cancellato i dati, ma semplicemente ci sarebbe stato un intervento di ripristino del sistema. Un intervento di routine che ad avviso
dei tre ex soci sarebbe stato fatto
altre volte. La difesa, sostenuta dall’avvocato Vittorio Meanti, punta
a scardinare l’impianto accusatorio sia sul piano del diritto che nel
merito. In primis, ad avviso del difensore, non ci sarebbe nessun
danneggiamento e quindi verrebbe meno il reato e nel merito non
vi sono prove che siano stati i tre
ex soci a intervenire sul computer.
Ieri mattina il processo è stato rinviato a febbraio per cercare un accordo tra le parti.
D. R.
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«Serve un nuovo equilibrio»
TRENTO — I cambiamenti climatici sono in atto e continueranno per decenni e secoli. Non
solo. Le proiezioni mostrano
che entro la fine di questo secolo la temperatura globale sulla
superficie del nostro pianeta
probabilmente raggiungerà 1,5
gradi oltre il livello del periodo
1850-1900. Oltre agli effetti sulla temperatura, ci saranno ulteriori modificazioni nella quantità e nella distribuzione delle precipitazioni e nelle circolazioni atmosferiche. È quanto emerge
dal quinto rapporto della Ipcc,
l’organo scientifico delle Nazio-
Esperti Navarra e Castellari
ni Unite che riunisce centinaia
di scienziati impegnati a studiare nel mondo i cambiamenti climatici e presentato ieri dall’Osservatorio Trentino sul clima alla Facoltà di Sociologia di Tren-
Polemica in regione
Sepoltura di Priebke
Ottobre: Alfano ci dica
TRENTO — Giallo e polemiche sulla sepoltura di Erich Priebke, l’ex
capitano Ss condannato all’ergastolo per l’eccidio delle Fosse
Ardeatine morto l’11 ottobre a Roma a 100 anni. Dopo la notizia
sul possibile arrivo della salma in regione, indiscrezione appresa
sabato scorso dal deputato trentino Svp-Patt Mauro Ottobre al
Tgcom24 e rilanciata ieri con un’interrogazione parlamentare
urgente al ministro dell’Interno Alfano, il mistero resta. L’avvocato
della famiglia Priebke Paolo Giachini sui media nazionali dice di
aver individuato un luogo tra l’Italia e la Germania, ma da Berlino
arriva la smentita. Così come dall’Italia, e dall’Alto Adige, a
cominciare dal prefetto di Bolzano, Valerio Valenti: «Non ho alcuna
informazione sulla scelta della nostra provincia per la sepoltura di
Priebke». E il governatore Luis Durnwalder sostiene di non
saperne nulla. Anche dal Trentino il prefetto Francesco Squarcina
afferma di non aver «ricevuto alcuna comunicazione in merito».
Nella sua interrogazione Ottobre chiede al governo di «confermare
o smentire la notizia sulla sepoltura di Priebke in Alto Adige». E le
polemiche aumentano. Dall’associazione Ora Veglia definiscono
«inaccettabile solo l’ipotesi». Ricordando che «il Trentino non è
una "zona franca" della memoria e dei valori della Resistenza».
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to. A presentare il rapporto Antonio Navarra, del Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici, e Sergio Castellari, uno
dei referenti italiani della Ipcc.
«I cambiamenti climatici ci sono sempre stati — ha detto Navarra — tanto è vero che il primo libro sul clima risale ad Aristotele. Il problema è l’equilibrio del sistema clima». Per
quanto riguarda la Co2, ad esempio, negli ultimi 40 anni è aumentata tanto quanto in un’intera era glaciale. Dal rapporto
emerge anche che più della metà dell’aumento della temperatura superficiale registrato dal
1951 a oggi è dovuto all’uomo,
ovvero all’emissione di gas serra e analoghi comportamenti.
Gli ultimi tre decenni sono stati
i più caldi dal 1850 e i ghiacciai
continuano a sciogliersi. A questo punto cosa fare? «Oltre alle
politiche di mitigazione delle
emissioni di gas serra — ha detto Castellari — è necessario
adottare politiche di adattamento. Quali che siano le scelte future dell’umanità, alcuni impatti
dei cambiamenti climatici saranno inevitabili». Insomma si dovranno valutare e considerare
anche possibili scenari di rischio e pericolo, usare meglio le
risorse e adottare misure che
tengano conto della loro riduzione. Il Trentino, che nel 2008 aveva creato una serie di gruppi di
lavoro incaricati di studiare il fenomeno nei vari ambiti, ha dato
vita all’Osservatorio trentino sul
clima, che riunisce tutti i soggetti territoriali interessati (Provincia nelle sue varie articolazioni,
Università, centri di ricerca e così via) non parte da zero.
Linda Pisani
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Corriere del Trentino Martedì 22 Ottobre 2013
11
TN
Economia
Quote latte
«Difendere
la montagna»
Lo stop alle quote latte nel 2015 «rappresenta una seria
minaccia alla zootecnia di montagna e c’impone di puntare
nella direzione della tutela». Lo dice Luigi Olivieri (candidato
del Pd), che chiede anche un unico marchio per l’agricoltura.
Mutui casa
Erogazioni
in crescita
Consorzio Orsi orgoglioso: «Siamo in antitesi rispetto allo sbandamento della società»
L’erogazione dei mutui per la casa aumenta in
Trentino Alto Adige: nel secondo trimestre 2013 si
registra un +24% su base annua. Sono 176,1 i
milioni erogati. Lo dice il gruppo Tecnocasa
Aeroporti Il presidente dalla Lega
Molgora a Trento
Pressing bresciano
Bilancio approvato all’unanimità. Risultato netto: 4 milioni sul nodo Catullo
Cavit, cauti con Cina e Russia
TRENTO — L’assemblea di
Cavit ieri ha approvato all’unanimità un bilancio con un fatturato in linea con il precedente, a 152,9 milioni (-0,1%), ma
con un utile netto che che raggiunge i 4 milioni di euro, rispetto ai 3,4 dello scorso esercizio. «Un ottimo bilancio,
con liquidazioni ai soci in crescita. Siamo in antitesti rispetto allo sbandamento generale
della società» ha detto il presidente Adriano Orsi. Il direttore Enrico Zanoni ha dato uno
sguardo al futuro: «Paesi come Cina e Russia sono da presidiare, ma con molta cautela». Un fermo dunque ai facili
entusiasmi degli ultimi anni,
mentre invece si dimostra
sempre più solido il momento
d’oro delle bollicine (+17% solo l’Altemasi), su cui Cavit ha
investito da poco 1,3 milioni
di euro.
I dati
L'esposizione debitoria diminuisce anche quest'anno,
passando da 13,3 milioni di
euro a 6,5 e confermando la
«virtuosità» di Cavit all'interno del settore. La «fotografia»
fissa il momento della chiusura del bilancio, quindi occorre
tenere conto di fisiologiche
oscillazioni, ma il trend di diminuzione dell’indebitamento è chiaro. Uno dei motivi del
miglioramento è anche la nuova legge che costringe i pagamenti nel settore vitivinicolo
entro i 60 giorni, rendendo
più fluidi i rapporti sia verso i
clienti (grande distribuzione
organizzata ecc.) sia verso i soci conferitori. Rimanendo sul
tema soci il presidente Orsi ha
fatto sapere che la remunerazione è in crescita, anche se il
valore medio non è reso noto,
poiché occorre tenere conto
della gestione indipendente
delle 11 cantine conferitrici,
che a Cavit apportano il
75%-80% del loro vino.
Mercati ed export
«Il fatturato in Italia è sceso
dal 24 al 22% del valore complessivo, una contrazione che
non avevamo pianificato in
questi termini — ha ammesso
Zanoni —. C’è un problema di
forte contrazione nel canale
Horeca (bar, ristoranti, ndr),
sia come volume che come
credito, pagamenti che è difficile incamerare. Abbiamo avuto anche tensioni ad alcuni supermercati, che in alcuni casi
hanno comportato una temporanea riduzione dell’attività».
Sull’estero invece le cose vanno bene, il fatturato è passato
dal 76% al 78%. «Le strategie
per l’export non cambiano —
ha approfondito il direttore
—. Negli Usa le cose vanno bene, i giovani dai 20 ai 35 anni
aumentano il consumo di vino. Certo che la competizione
è alta». Altri mercati interessanti sono Canada, Inghilterra, Germania, anche se in questi due ultimi contesti europei
la marginalità è più contenuta. «Discorso a parte per Cina
e Russia — si legge nella rela-
Sono in 2000
Pica, una piattaforma cartografica sui 5.400 ettari di vigneti
afferenti alle 11 cantine di Cavit. Ci lavorano 40 persine,
con un notevole impegno di risorse e di tempo lavoro, secondo quanto ha specificato Zanoni. Lo scopo è di elaborare modelli di previsione che tengano conto dei cambiamenti climatici, oltre a impostare le
vendemmie in modo da «portare in cantina solo il prodotto che ha certe caratteristiche» ha spiegato il tecnico Andrea Faustini. «Lo scopo è di
raggiungere una maggiore
qualità nelle varie fasce in cui
è segmentata la produzione di
Cavit — ha approfondito Zanoni —. Per affinare ulteriormente la qualità».
TRENTO — Con la Save decisa a entrare in Catullo, Brescia trema. Timori esposti dal presidente della Provincia lombarda, Daniele Molgora, che ieri ha incontrato gli esponenti della Lega Nord
trentina Maurizio Fugatti e Sergio Divina, per discutere degli aeroporti del Garda e dei collegamenti stradali tra le due province. La
preoccupazione di Molgora è che la Save, società veneta che gestisce l'aeroporto Marco Polo, una volta entrata in Catullo si «dimentichi» dello scalo bresciano per concentrare gli sforzi di innovazione
esclusivamente su quello veronese. «Mi auguro che in assemblea
la Provincia di Trento faccia sentire la sua voce» dice Molgora. La
Provincia autonoma di Trento, infatti, detiene il 21,4% della Catullo e parteciperà all'assemblea dei soci del 28 ottobre in cui si deciderà dell'ingresso di Save nell'azionariato. Nel dettaglio però Molgora non ritiene chiusa la partita con Bergamo Orio al Serio. Infatti
afferma: «È necessario avere le idee chiare sul Montichiari, analizzando entrambe le proposte di
Venezia e di Bergamo». Orio al
Serio intendeva acquisire il D’Annunzio, offerta che la Catullo spa
pare lontana dal recepire.
Il discorso sui collegamenti si
allarga anche alle strade. Molgora ricorda quell'accordo di 55 milioni di euro già preso tra Trento
e Brescia per la costruzione del
collegamento stradale in Val Sabbia. Un investimento, equamente diviso tre le due Province, per
realizzare solo la prima parte delDaniele Molgora
l'opera viaria. Il tratto restante,
che riguarda solo il territorio bresciano, costerebbe ulteriori 100
milioni perché costituito quasi del tutto da gallerie. «Al momento
l'aeroporto di Montichiari lavora in gran parte con i voli cargo —
spiega Molgora — ma se fosse potenziato e migliorati i collegamenti viari, potrebbe rappresentare un importante scalo turistico
per chi vuole venire sull'Adamello, a Pinzolo o Madonna di Campiglio», mete predilette dai vicini lombardi ma anche dal crescente
turismo russo. Ma ad aumentare le preoccupazioni di Molgora c'è
la perdita ancora non del tutto recuperata in Catullo spa (che dovrebbe chiudere il 2013 con un rosso intorno ai 3 milioni) e il coinvolgimento di Poste italiane nell'operazione Alitalia. «Temo che se
Poste entrerà in Alitalia si baserà su Malpensa, e non più su Brescia» afferma Molgora, paventando una perdita di fatturato.
Enrico Orfano
Andrea Rossi Tonon
152,9
milioni
Il fatturato del bilancio
approvato ieri. In linea con il
precedente, perde solo lo
0,1%
1,3
milioni
Gli investimenti sulle bollicine,
senza contare l’acquisizione
di Kessler. Un mercato che
cresce con continuità
Al comando il direttore Enrico Zanoni e il presidente Adriano Orsi
zione di bilancio 2012-2013
— considerati, talvolta con eccesso di speranza, motori della crescita dell’export da oramai parecchi anni, in realtà
scenari molto complessi e dalla competizione condizionata
da dazi e da altri provvedimenti tesi a privilegiale le aziende
autoctone». Ancora da risolvere infatti il contenzioso fra Cina e Europa: il blocco dei pannelli solari cinesi ha frenato
l’importazione di vino europeo.
Investimenti
Il bilancio parla di un impegno complessivo di 6,3 milioni di euro, di cui 4 per una
nuova linea in sede, 1,3 milioni per il potenziamento dell’area frizzanti e un altro milione per ulteriori potenziamenti
tecnologici. Altro investimento degno di nota la recente acquisizione della maggioranza
della casa spumantistica tedesca Kessler (4,7 milioni di fatturato). L’indebitamento contenuto permetterà a Cavit di
avventurarsi in altre «operazioni straordinarie», eventuali
acquisizioni che terranno conto delle tendenze di mercato.
Pica
A giugno dell’anno prossimo si concluderà il progetto
Zanoni
«Il business in Italia è
calato dal 24 al 22%
del nostro totale: non
lo avevamo pianificato»
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Congiuntura Ischia: «Il calo di fatturato non è tragico». Burli: «Aiutiamo i giovani»
1
2
Bancari verso lo sciopero
Sala della coop gremita
Industria, in utile oltre il 70%
TRENTO — Sono pronti alla mobilitazione i circa 2.000
dipendenti degli istituti bancari in Trentino che, con i
colleghi del resto d'Italia, sciopereranno il prossimo 31
ottobre contro la disdetta unilaterale del contratto collettivo
nazionale di lavoro, decisa dall'Abi. «Un fatto gravissimo»,
secondo le sigle sindacali nazionali e provinciali che ieri a
raccolta a Trento il personale delle banche coinvolte nella
disdetta, per una prima assemblea sindacale in vista dello
sciopero. La risposta non poteva essere migliore: la sala
della Cooperazione era piena in ogni ordine di posto.
L'iniziativa è stata promossa da Fabi, Fisac Cgil, Fiba Cisl,
Uilca Uil e Dircredito che contestano la decisione dell'Abi di
buttare a mare il contratto di lavoro e chiedono invece un
rinnovo che parta dalla tutela delle lavoratrici e dei
lavoratori e un taglio dei compensi dei grandi manager. Non
sono coinvolti i 2.500 addetti del credito cooperativo.
Rilevazione della Cgil su 106 imprese. Ricavi: -1,5%
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Uil
3
Cassa integrazione
Diminuzione del 50%
TRENTO — Nuovo rapporto della Uil sulla cassa
integrazione. Mettendo a confronto i valori di agosto e
settembre, per quanto riguarda la cassa integrazione
ordinaria si passa da zero ore a 96.483 autorizzate. La
straordinaria passa da 100.838 a 178.631 ore (+77%). La
cassa in deroga invece diminuisce da 19.413 a 6.975 ore
(-64%). Confrontando settembre di quest’anno con i valori
di settembre 2012 è possibile vedere come la cassa
ordinaria sia diminuita del 67,5%, la straordinaria risulti
stabile e quella in deroga cali del 93%. In media
l’abbassamento del -51,1%. Le persone che la Uil stima
siano coinvolte a settembre 2013 sono 568 in ordinaria
(1179 in meno su base annua), 1051 in straordinaria (-5) e
41 in deroga (-546). Guardando i settori (sempre settembre
2013 su settembre 2012), artigianato e commercio calano di
oltre il 90% (ore concesse), mentre l’industria del 60%.
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TRENTO — Quasi tre industrie su quattro (71%) hanno
chiuso il bilancio con un utile netto positivo, mentre poco più di un quarto ha registrato una perdita. È ciò che
emerge dall'analisi condotta
dalla Cgil del Trentino sui
conti 2012 di 106 imprese industriali della provincia.
Un'ulteriore dato confortante
riguarda il totale del fatturato delle attività economiche
esaminate. La somma scende
a 4,563 miliardi, con un calo
del 1,5% rispetto al 2011 che
vista la congiuntura appare
non eccessivo. «Non è un dato tragico — afferma Franco
Ischia —. L'industria trentina è vitale e dimostra di avere un futuro». E proprio per
favorire lo sviluppo del comparto Paolo Burli, segretario
generale Cgil, chiede una
maggiore selettività negli incentivi provinciali e una spinta all'ingresso dei giovani nel
mondo del lavoro.
Come ogni anno, la Cgil
trentina ha presentato il report sull'andamento del manifatturiero. Nel campione di
106 aziende — 51 metalmeccaniche, 16 chimiche, 6 tessili, 11 dell'alimentare, 10 del
settore cartario e 12 di altri
comparti vari — è stata inserita anche Dana Italia, realtà
con un fatturato passato da
591,5 a 620,2 milioni. L'elenco comprende altre aziende
in crescita (Cavit, Cartiere
del Garda) oppure con volumi d'affari in flessione (Metalsistem, Aquafil, Texbond,
Dalmec). Il raffronto utile/perdita si accompagna al
dato sul margine operativo
lordo: il valore è positivo per
74 realtà, negativo per 32. Il
fatturato sale per 50 componenti del campione, scende
per le restanti 56. Gli oneri finanziari sono contenuti sotto il 4% per 101 poli produttivi, mentre per 5 superano tale soglia.
La dimensione aziendale
influenza le performance: le
grandi aziende, forti nell'export, risultano abbastanza in salute. L'indotto delle
costruzioni rimane invece in
sofferenza. Tengono meglio i
settori agroalimentare (fatturato a +3,7%) e metalmeccanico (+1,8%). Chimico e cartario (-2,4%) contengono la
perdita di volume d'affari. Va
peggio il tessile, che registra
un crollo del 26,2%. A livello
territoriale, la situazione è positiva a Trento (le aziende locali crescono +12,1%), nelle
valli di Non e Sole (+5,8%) e
In breve
«RICOSTRUITO»
PREVENTIVO
TRENTO — Marangoni
Retreading system rafforza
il legame con i clienti
turchi. Per l’azienda
roveretana un mercato che
vale in tutto 400.000
pneumatici ricostruiti
all’anno, di cui Marangoni
ora copre il 17%. Per
rafforzare il business in
questi giorni un gruppo di
clienti turchi ha visitato gli
impianti italiani.
TRENTO — Il consiglio della
Camera di commercio ha
approvato il preventivo
economico 2014 che pareggia
a 17,5 milioni. Sono stati
convalidati anche due nuovi
consiglieri, Roberto Zuccatti
per l’Unione e Andrea Basso
per Confindustria. Risparmi
si faranno in ogni settore:
all’Accademia d’impresa
andranno 1,95 milioni e a
Trentino sprint 500.000 euro.
Marangoni
Ente
4 camerale
punta sulla Turchia Bilancio: 17,5 milioni
Agricoltura
Codipra
Monopolio
al termine
nel Basso Sarca (+4,9%). Preoccupano molto invece le
Giudicarie (-16,1%) e in misura più limitata la Vallagarina (-5,1%).
Ischia, responsabile del dipartimento industria e lavoro della Cgil, guarda allo scenario complessivo, in cui il
margine operativo lordo sale
del 4,7% a fronte di un aumento del costo del lavoro
del 13,6%. «Certamente il fatturato totale è negativo
(-1,5%, ndr), ma c'è un buon
numero di aziende che aumenta il volume d'affari. Il
manifatturiero trentino ha
dunque un futuro». Burli amplia il ragionamento: «Il tessuto produttivo va sostenuto
rendendo gli aiuti ancora più
selettivi. Inoltre, bisogna agire sulla leva della formazione, approntando modalità innovative per sostenere l'ingresso occupazionale dei giovani». Ben vengano, dice, i tirocini di Garanzia giovani
che partiranno a gennaio.
Vanno però considerate altre
categorie, come quella dei
laureati rimasti per troppo
tempo precari in mansioni
meno qualificate rispetto al
titolo di studio. «L'università, in raccordo con le imprese, dovrebbe pensare proprio
a percorsi di riqualificazione
per queste figure» conclude.
TRENTO — Finisce il
monopolio di Codipra in
Trentino. Il consorzio di
difesa delle produzioni
agricole, come in altre
regioni d’Italia, dovrà fare
posto alla lombarda
Coop.di.sicurass, dopo il
provvedimento
dell’Antitrust pubblicato
ieri. Codipra, dal 1975 a
fianco dei contadini per le
assicurazioni contro il
rischio di grandine e di
altri fenomeni atmosferici,
godeva della «protezione»
di una norma che
consentiva ai consorzi di
difesa di operare solo nelle
regioni-province dove
sorgono. Una recente
modifica dell’ex premier
Monti ha però introdotto
una liberalizzazione nel
settore. Facendo appello a
questo decreto, Coop.di ha
chiesto di poter lavorare
anche in regioni finora
precluse. L’Antitrust ha
detto di sì e se non ci
saranno sorprese il
monopolio del Codipra
trentino finirà. Ora il
soggetto locale ha oltre
7000 aziende agricole
associate che registrano
un valore assicurato
superiore ai 400 milioni di
euro. Coop.di sarebbe a un
quarto.
Stefano Voltolini
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Martedì 22 ottobre 2013
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Anno 66 - numero 291 • 1,20 euro
Quotidiano Indipendente del Trentino Alto Adige
Economia
8
Cavit, utile a 4 milioni
Il liquidato sale del 10%
Caldonazzo
43
1 allagati, un ricorso
Lidi
contro la Provincia
Tribunale
26
Querele tra maestri di sci
Folgarida, in 3 a processo
Canazei
45
«Cedea», prime bollicine
targate Valle di Fassa
ELEZIONI In un blog su internet la lezione dell’ex assessore su onestà, integrità morale e meritocrazia
POLITICA
Grisenti scopre la corruzione
«No ai tagli del governo»
Rossi e Kompatscher
uniti per l’autonomia
Condannato per truffa, si scaglia contro il malaffare: «Noi un esempio»
Dure le reazioni
dal centrosinistra
«Fa sorridere che sia lui
a dire queste cose»
Ripresa alimentare
I
ntegrità morale, onestà, meritocrazia: devono essere questi
i valori fondanti dell’autonomia, le armi migliori per ribattere
a chi considera invece l’autonomia come un ingiustificato privilegio, i pilastri su cui costruire un
Trentino che sia modello anche
per il resto d’Italia. «Saremo un
esempio per tutti». Sono toni e parole da crociata moralista quelli
che Silvano Grisenti, che pure è
stato condannato in via definitiva
per truffa aggravata per i pranzi di
partito pagati con i soldi dell’A22,
e che è ancora sotto processo
(udienza a Bolzano a febbraio) per
le ipotesi di corruzione e concussione, affida a un blog in internet.
Dure le reazioni.
2
Nel
2012 pane, vino
e meccanica
più forti della crisi
MARIO MACCANI
eggo sull’Adige dei
giorni scorsi che il Pd
vuole rilanciare le
Comunità di Valle.
Personalmente debbo
esprimere le mie forti
perplessità sul
mantenimento delle
Comunità di Valle il cui
progetto è stato
fallimentare e i fatti
parlano da soli. Istituite
con legge provinciale nel
2006 non sono mai
decollate veramente.
Create per decentrare in
periferia diverse
competenze della
Provincia, compreso il
relativo personale non se
ne è fatto praticamente
niente.
Nei programmi elettorali
dei partiti del centro
sinistra si parla di un
trasferimento di «quote di
potere» dalla Provincia
alle Comunità di Valle
mediante una sorta di
cura dimagrante per la
Provincia, con
trasferimento di
competenze e personale
dal centro alla periferia.
Se si deve guardare quello
che si è fatto fino ad ora,
nulla praticamente si è
concretizzato in questa
direzione, ...
L
CONTINUA A PAGINA
55
A PAGINA
L. PATRUNO
ALLE PAGINE
16 - 17
#VOTAMIPERCHÉ
9
Rovereto, rogo doloso: incenerite due automobili
A
ttentato incendiario contro la Telecom
a Rovereto. Il blitz è scattato nella notte
tra domenica e lunedì, quando è stato
appiccato un incendio che ha distrutto due
automobili e danneggiato seriamente una
terza. I mezzi, tutti di proprietà della Telecom,
erano parcheggiati nel piazzale sotto il
ripetitore telefonico all’incrocio tra via Paoli e
via Manzoni. L’allarme è scattato intorno alle
3.30: le fiamme, piuttosto alte, erano
chiaramente visibili, e non è stata una
passeggiata, per i vigili del fuoco, domare il
rogo. «Salvato» dalle fiamme il traliccio
telefonico.
A PAGINA
A PAGINA
13
Le replica: tutto legittimo
«Spot» dalle cliniche
Bufera su Stefenelli
Le lettere con l’invito a votare
per lui, inviate da due case di
cura private (Villa Regina di Arco
e Villa Bianca di Trento), fanno
scoppiare un caso attorno a
Carlo Stefenelli, cardiologo e
candidato del Pd. Che però
replica: «Tutto legittimo, è solo
un’attestazione di stima».
A PAGINA
La sfida: convincere gli elettori
con un tweet a @giornaleladige
Attentato contro la Telecom
L. GALASSI
A. CONTE
15
ELEZIONI PROVINCIALI
Nei programmi
non c’è l’«educazione»
FEDERICO SAMADEN
sservo con molta attenzione
l’evolversi della campagna
elettorale che porterà alla elezione
del prossimo governo provinciale, e
cerco di farlo con occhio sgombro
da ogni pregiudizio, aprendo lo
sguardo al di là di ogni
appartenenza di partito, per
cogliere nei programmi quanto ci sia
dei bisogni veri delle persone
comuni.
O
33
CONTINUA A PAGINA
Valsugana | Le bollicine Lagorai saranno affinate un anno nelle acque di Levico
54
HA RIAPERTO!
Lo spumante finisce in fondo al lago
C
he ci azzecca lo
spumante con il
Lagorai, famoso per le
sue malghe e i suoi pascoli in
quota? Ci azzecca perché
sulle tavole delle feste del
prossimo anno arriveranno
delle bottiglie di spumante
che non solo si chiamerà
proprio «Lagorai», ma che
verrà affinato, invece che in
cantina, in fondo al lago di
Levico. Le poco più di
duemila bottiglie verranno
custodite in apposite gabbie
nelle acque profonde della
riva dei Pescatori.
N. GUARNIERI
A PAGINA
42
TRENTO - Via San Pio X, 25
Tel. 0461 392237
ORARIO APERTURA
da martedì a sabato
9.00-12.00 | 15.00-19.00
domenica e lunedì
CHIUSO
R3100902
Basta Comunità,
sì Comuni uniti
F. TERRERI
L3102217
POLITICA
È dell’1,5% il calo del fatturato dell’industria trentina registrato
nel corso del 2012. Ma ci sono due comparti che battono la crisi: quello della meccanica, che ha registrato un aumento degli
affari dell’1,8%, e quello alimentare, che sale del 3,7%.
Ad unirli, oltre alle stelle alpine,
è un patto per la difesa
dell’autonomia, contro i tagli di
Roma. Ugo Rossi e Arno
Kompatscher si sono incontrati
ieri, per confermare la sintonia
Trento-Bolzano: «La legge di
stabilità è inaccettabile».
Economia
l'Adige
martedì 22 ottobre 2013
9
L1010401
L1010401
1
Variante Tesino da 48 milioni
È il primo appalto-spezzatino
TRENTO - Per la prima volta
piccole imprese e artigiani
trentini avranno spazio in un
grande appalto di lavori pubblici oltre la soglia europea. La
giunta provinciale ha infatti
dato il via libera alla prima applicazione dei cosiddetti «lavori sequenziali», l’appaltospezzatino in cui su alcune
parti si danno incarichi sepa-
«Lavori sequenziali»
per almeno 8 milioni
Più opportunità
per le imprese locali
Gilmozzi: avviate gare
per oltre 350 milioni
niche e Iva. Possiamo definire
circa 4 milioni di opere sequenziali, come impianti tecnologici o asfaltature. Il resto
va a gara europea. Complessivamente 40 milioni andranno
all’opera principale, 8 ai lavori sequenziali».
Le «autonome lavorazioni
omogenee contraddistinte da
sequenzialità operative», come le definisce la legge, possono essere realizzate direttamente da imprese dotate della necessaria sperimentazione. «Con questo sistema - aggiunge Gilmozzi - garantiamo
più opportunità alle imprese
locali del territorio. Ormai in
rati dalla gara principale. La
prima prova verrà fatta con
bando da 48 milioni di euro per
la variante del Tesino, la strada da 6,7 chilometri che collegherà Valsugana e Tesino senza passare per Strigno.
«L’opera - spiega l’assessore
provinciale Mauro Gilmozzi comprende circa 38 milioni di
lavori e 10 milioni di spese tec-
tutta Europa questo viene considerato un valore sociale».
Gilmozzi sottolinea che questo non è l’unico bando di queste settimane. «Stiamo accelerando sui lavori, anche come
risposta alle imprese. Abbiamo appaltato, tra l’altro, la variante di Pinzolo (40 milioni),
la variante di Cles (40 milioni),
la Loppio-Riva in project financing (160 milioni). Sta per uscire il bando per il depuratore
Trento 3 da 110 milioni». Per
un totale che supera i 350 milioni. E ieri è stata aperta l’offerta economica per la San
Martino di Castrozza-Passo
Rolle.
F. Ter.
2
Pane, vino e macchine battono la crisi
Alimentare +3,7%, meccanica +1,8%
Ma il resto dell’industria soffre: -1,5%
FRANCESCO TERRERI
TRENTO - L’industria trentina non ripete l’exploit del 2011, quando era cresciuta di oltre il 9%: il 2012 si chiude
con un calo del fatturato dell’1,5%, il
secondo dopo la caduta del 15,7% nel
2009. Due comparti però battono la
crisi: la meccanica, che pur con difficoltà in Vallagarina e Giudicarie cresce dell’1,8%, e soprattutto l’alimentare, che sale del 3,7% trainato da cantine, lavorazione della frutta ma anche
panifici. Il fatturato delle 94 aziende
del campione dell’indagine sui bilanci della Cgil (oltre ad esse ci sono 12
gruppi per un totale di 106 imprese) è
stato nel 2012 di 4 miliardi 494 milioni
di euro, 69 milioni in meno dello stesso campione nel 2011. L’utile totale si
attesta sui 52,7 milioni, il 23% in meno
dell’anno prima.
«Le aziende più grandi che operano sui
mercati esteri si stanno riprendendo
meglio - sintetizza Franco Ischia, curatore della ricerca Cgil - Le attività legate alle costruzioni soffrono maggiormente. Tengono meglio i settori agroalimentare e metalmeccanico. Chimico
e cartario contengono la perdita di fatturato, calando entrambi del 2,4%. Va
peggio il tessile, che vede i ricavi scen-
dere del 26,2%». Nei gruppi, tenuti a
parte perché operano anche fuori del
Trentino, si registra una crescita marcata del fatturato (+10,9%), ma il risultato positivo è determinato soprattutto da Luxottica.
Nel 2012, aggiunge Ischia, «si fanno sentire la recessione e il calo dei consumi». 50 aziende su 106 hanno visto una
Ricavi a 4,5 miliardi, utili
a 53 milioni giù del 23%
Un’azienda su tre in rosso,
male tessile e carta. Profitti
al top per Dana, Siemens,
Bini ma pure Ferrari e Sosi
crescita del fatturato rispetto all’anno
precedente ma per 56 c’è stata una riduzione. Gli utili totali sono pari
all’1,2% dei ricavi. Sono in attivo tutti
i settori escluso il cartario, che risente del risultato negativo delle Cartiere del Garda. Nel settore meccanico
l’utile netto è il 3,2% del fatturato, nel
chimico il 2,8%, nell’alimentare l’1%,
nel tessile il 2,6%, nel cartario risulta
negativo (-8,2%). Le aziende in utile sono 75 mentre quelle in perdita sono 31,
quasi un terzo del totale.
La differenza tra il valore della produzione e i costi, il margine operativo lordo, risulta di 205,7 milioni, corrispondenti al 4,6% del fatturato. È stabile rispetto all’anno precedente e si sta progressivamente riavvicinando ai livelli
pre-crisi. Ancora contenuti ma in aumento gli oneri finanziari, pari all’1%,
dei ricavi (0,8% nel 2011). «Continuano a non essere un problema - osserva Ischia - anche per il buon livello di
capitalizzazione delle aziende: il patrimonio netto delle imprese del campione raggiunge i 1.600 milioni di euro, pari al 38,6 % del fatturato». Il costo del
lavoro è a 613 milioni, pari al 13,6% del
fatturato, allo stesso livello del 2011.
Il Roe, rapporto tra utile netto e capitale proprio, cioè il tasso di profitto, è
pari al 3,2% rispetto al 4,3% del campione 2011. Tra le imprese più redditizie ci sono prima di tutto le meccaniche: Dana, in testa per utile netto, e
la Bini Clima di Rovereto, prima per
Roe. Sono al top anche Vetri Speciali,
Siemens Transformers, Meccanica di
Precisione Rivana, ma pure Ferrari
(spumanti) e Sosi (pane).
I conti 2012 delle aziende industriali trentine
Valori in milioni di euro e percentuale
Settori
Fatturato 2012
1.908,0
+1,8%
61,9
1.078,7
-2,4%
30,6
ALIMENTARE
631,5
+3,7%
6,3
TESSILE
237,4
-26,2%
6,2
CARTARIO
638,8
-2,4%
-52,3
TOTALE PROVINCIA
4.494,5
-1,5%
52,7
LE MAGGIORI IMPRESE PER UTILE NETTO
TRENTO - La Provincia interviene a fianco di Autobrennero nel
giudizio in appello al Consiglio di Stato contro Anas e governo per
l’annullamento del bando di gara per la concessione A22.
T Centrale di Santa Giustina, parte l’iter per la gara
TRENTO - La giunta provinciale ha dato il via alle procedure per il
rinnovo della concessione idroelettrica di Taio-Santa Giustina, ora
in capo a Dolomiti Edison Energy, che scade a fine 2018. Il bando
di gara verrà emanato entro il 30 giugno 2016.
T Camera di Commercio, preventivo da 17,5 milioni
L0052006
TRENTO - È di 17,5 milioni di euro il preventivo economico 2014
della Camera di Commercio, approvato ieri dal consiglio camerale.
Convalidati due nuovi consiglieri: Roberto Zuccatti, espresso da
Confcommercio Trentino, e Andrea Basso, di Confindustria Trento.
Roe (utile netto/
mezzi propri)
2012
Dana Italia
32,2
Bini Clima
188,4%
Vetri Speciali
27,3
Siemens Transformers
131,9%
105,0%
Siemens Transformers
8,7
Meccanica di Precisione Rivana
Ferrari F.lli Lunelli
5,9
Marangoni Meccanica
79,5%
Adige-Blm
4,4
Steinex
60,9%
Marangoni Meccanica
4,4
Dana Italia
45,1%
Dalmec
4,1
Sandoz
42,2%
Metalsistem
3,4
Giuliano Sosi
35,2%
Sandoz
3,2
Gread Elettronica
31,3%
Lego
2,7
Vetri Speciali
31,3%
Fonte: Cgil del Trentino
In sciopero i 2.000 bancari trentini non coop
T La Provincia con Autobrennero contro l’Anas
LE IMPRESE PIÙ REDDITIZIE
Utile
netto 2012
BANCHE. Affollata assemblea contro la disdetta del contratto Abi. Lo stop giovedì 31
PROVINCIA E SOCIETÀ PUBBLICHE
Risultato
d'esercizio 2012
CHIMICO
3
TRENTO - Sono pronti alla mobilitazione i circa 2.000 dipendenti degli istituti bancari in
Trentino che, con i colleghi del
resto d’Italia, sciopereranno il
prossimo 31 ottobre contro la
disdetta unilaterale del contratto collettivo nazionale di lavoro, decisa dall’Associazione
Bancaria Italiana. Un fatto gravissimo secondo le sigle sindacali nazionali e provinciali, che
ieri hanno chiamato a raccolta
alla sala della Cooperazione il
personale delle banche, in un’affollata assemblea in vista dello
sciopero (nella foto).
Variazione
2011-2012
MECCANICO
L’iniziativa, che verrà replicata
domani a Rovereto a partire dalle 14.30 al Centro Civico Brione, è promossa da Fabi, Fisac
Cgil, Fiba Cisl, Uilca Uil e Dircredito, che contestano la decisione dell’Abi di buttare a mare il
contratto di lavoro e chiedono
invece un rinnovo che parta dalla tutela delle lavoratrici e dei
lavoratori e un taglio dei compensi dei grandi manager. Non
sciopereranno invece i 2.500 dipendenti della Casse Rurali
trentine. Gli istituti di credito
cooperativo infatti non hanno
dato disdetta del contratto.
CGIL
4
Burli: basta demagogia
«Debito ok, è per investimenti»
TRENTO - «Mentre i dati dei bilanci delle aziende industriali trentine testimoniano le difficoltà provocate da una recessione che non ha ancora alcuna intenzione di lasciarci,
la politica, anche in questa campagna elettorale, sembra
fare come i capponi di Renzo, con un battibecco sterile tra
personalismi e demagogia». Lo afferma Paolo Burli, segretario della Cgil del Trentino, alla presentazione dell’indagine sui bilanci dell’industria. Secondo Burli «le forze politiche dovrebbero trovarsi unite nello spingere affinché il governo conceda al Trentino una reale autonomia nella gestione di risorse che la Costituzione, lo statuto e le norme
di attuazione ci garantiscono». Quanto al debito della Provincia, «la pubblica amministrazione trentina è virtuosa
perché usa quel debito per fare investimenti, quelli che, tra
l’altro, le imprese oggi faticano a fare. Le forze politiche conclude il segretario Cgil - utilizzino l’ultima settimana di
campagna elettorale per parlare di misure per la crescita».
Aeroporti | Assemblea decisiva lunedì 28 a Verona
Vini | Tutela della Igt
Agricoltura | Polizze
Ingresso di Save Venezia in Catullo
Non serve la notifica all’Antitrust
La Provincia perde
al Tar il ricorso
contro la Doc Venezia
L’Antitrust bacchetta:
troppe restrizioni alle
assicurazioni agricole
MILANO - Non ci sarà obbligo
di notifica all’Antitrust per l’ingresso di Save (Aeroporto di Venezia) in Catullo, la società partecipata dalla Provincia di Trento che gestisce gli scali di Verona e Montichiari, in quanto i ricavi del Catullo sono inferiori
alla soglia dei 450 milioni di euro. È quanto si apprende da ambienti vicini all’Autorità a pochi
giorni dall’assemblea del 28 che
deciderà sulla proposta Save.
TRENTO - Il Tar del Lazio ha
respinto il ricorso della Provincia contro il riconoscimento della Doc dei vini «Venezia» e ha condannato Piazza Dante a pagare le spese di
giudizio alla Regione Veneto. Trento, con Cavit e il Consorzio Vini, era ricorsa al Tar
per tutelare la Igt delle Venezie, che si ritiene danneggiata dalla nuova doc veneta.
Ora si valuterà l’appello.
TRENTO - L’Autorità garante della concorrenza bacchetta la Provincia sulle restrizioni all’operatività delle
cooperative di assicurazione delle produzioni agricole
dalle calamità naturali. Per
l’Antitrust il provvedimento
con cui Piazza Dante non ha
riconosciuto l’idoneità della
CoopDi Sicurass di Sondrio
viola i principi europei a tutela della concorrenza.
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completi della Borsa e
dei fondi di investimento
è disponibile,
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Trento
l'Adige
COMUNE
martedì 22 ottobre 2013
25
Acquisti e prelievi con carte e bancomat rubati, nei guai un 22enne
I carabinieri della stazione di
Predazzo e i colleghi della
compagnia di Cavalese, lo tenevano
d’occhio da tempo. Ma finora,
contro quel nomade 22enne del
capoluogo su cui già pesavano forti
sospetti, non erano stati raccolti
elementi a sufficienza per avere la
certezza che dietro ad una serie di
furti in auto compiuti nell’estate del
Aumentano le risorse
per investimenti grazie
al Fut della Provincia
2012 tra Carano, Predazzo e
Trodena (Bz) ci fosse la sua mano.
Nei giorni scorsi, la conferma è
arrivata, da una serie di immagini
che ritraevano il giovane fare
acquisti ed effettuare prelievi. Con
carte di credito e bancomat di cui
era stato denunciato il furto, e che
sono state poi ritrovate nel suo
portafoglio.
In tutto, il 22enne aveva sottratto
dai conti correnti 1.300 euro, con
acquisti e prelievi a Trento, in val di
Fiemme, a Rovereto e nel veneziano.
Il giovane, denunciato a piede
libero, nel 2012 si era spostato dal
campo nomadi in località Mattarello
(Tn) fino alla Val di Fiemme per
perpetrare i furti, approfittando
dell’alta presenza di turisti.
Per il polo uffici 12,5 milioni a bilancio
C’è anche la nuova strada
via Fersina - via Degasperi
Il bilancio del Comune per il prossimo triennio prevederà un aumento
delle risorse per gli investimenti, che
salgono da 100 milioni del triennio
2013-1015 a 115 milioni per il 20142016. Merito del Fut, il Fondo Unico
Territoriale finanziato dalla Provincia
con opere per oltre 18 milioni per il
2014.
Più della metà della spesa complessi-
Il sindaco
Confermate le opere
che avevamo messo nelle
previsioni dell’anno scorso
Alessandro Andreatta
va, per l’esattezza 61 milioni 729 mila
euro, è collocata nel prossimo anno.
Nel 2015 si scenderà invece, salvo integrazioni oggi non prevedibili, a 27
milioni che diventeranno 25 l’anno dopo.
La bozza della parte straordinaria del
bilancio è stata illustrata ieri pomeriggio dall’assessore ai lavori pubblici e patrimonio Italo Gilmozzi in commissione bilancio.
L’opera più ambiziosa e impegnativa
inserita nel documento contabile è la
realizzazione della nuova sede degli uffici tecnici comunali in via S.Giovanni
Bosco, ristrutturando l’ex Civica Casa
di Riposo. La spesa prevista nel 2014
è di 12,5 milioni e rientra nei piani di
razionalizzazione del patrimonio pubblico chiesti con la legge nazionale sulla spending review e con il piano di razionalizzazione provinciale. L’utilizzo
dei 7.550 metri quadri dell’edificio di
via San Giovanni Bosco permetterà di
risparmiare oltre 800 mila euro di affitti spesi oggi per gli uffici tecnici del
Top Center. La ristrutturazione, con
la sostituzione integrale di pavimenti, serramenti, impianti tecnologici e
il consolidamento strutturale, consentirà inoltre la classificazione energetica dell’edificio. Nella nuova sede rimarrà inoiltre un discreto margine per
la realizzazione di ampliamenti o di
funzioni quali archivi o magazzini.
Altri interventi previsti l’anno prossimo sono il recupero del seminterrato
ad uso mensa della scuola media Manzoni per un importo di 1,6 milioni; la
ristrutturazione del nido d’infanzia Villazzano Tre per 900 mila euro; la sistemazione di via Castelpian a Sopramonte
per altri 900 mila euro; la realizzazione del nuovo accesso alla caserma dei
vigili del fuoco volontari di Cognola per
580 mila euro; l’intervento di riorganizzazione, con la realizzazione della
meccanica di scena, dell’oratorio/teatro
di Villazzano per 500 mila euro; la realizzazione del sistema di controllo agli
accessi alla zona a traffico limitato per
420 mila euro; la realizzazione dell’accesso e del collegamento Sala della
Tromba e Torre della Tromba per 370
mila euro; l’ampliamento del supermercato di Sardagna per 350 mila euro; la
sistemazione dell’ala Nord di Palazzo
Thun per 300 mila euro; la realizzazione dell’area verde alle ex caserme Duca d’Aosta per 200 mila euro; la realizzazione del parcheggio in via Pederzolli a Meano per 195 mila euro.
Ci sono poi gli stanziamenti della Provincia sul Fondo Unico Territoriale
(F.U.T.) per un importo di 18,1 milioni. Nello specifico si tratta della realizzazione della nuova viabilità in zona
Dopo averci donato affetto
ed esempio ha concluso
la sua vita terrena
ROSA BONETTI
ved. SARTORI
di anni 91
Ne danno il triste annuncio
le figlie LORETA e ANNALISA,
l’affezionato nipote GABRIELE,
i nipoti e parenti tutti.
Molveno, 21 ottobre 2013
I funerali avranno luogo a Molveno mercoledì 23 ottobre alle ore
14.30 partendo dalla chiesa parrocchiale. Il S. Rosario sarà recitato
oggi martedì 22 ottobre alle ore 20.00 nella chiesa di Molveno.
SERVE QUALE PARTECIPAZIONE DIRETTA E RINGRAZIAMENTO.
Pompe Funebri Rotaliane Mezzolombardo - Tel. 0461/602199
Il Direttore del DIPARTIMENTO
di ECONOMIA e MANAGEMENT
dell’UNIVERSITÀ degli STUDI di TRENTO,
Prof. GEREMIA GIOS, i Professori, i Ricercatori
e il Personale tecnico amministrativo del Dipartimento
partecipano al dolore del Prof. LUIGI MITTONE
per la scomparsa del padre
CARLO
CITTÀ
1
Ghiaie da via Fersina a via Degasperi per
4,3 milioni; la realizzazione del percorso ciclopedonale Villazzano – Povo per
3,3milioni; la realizzazione della pista
ciclabile Romagnano – Ravina lungo la
S.P. 90 per 3 milioni; la realizzazione
del parcheggio di attestamento a Trento Sud per 1,9 milioni; la realizzazione
della pista ciclopedonale piazza Centa –
via Fratelli Fontana – via Druso per 1,4
milioni; la realizzazione e l’estensione delle reti di fognatura bianca nelle
circoscrizioni Centro storico/Piedicastello e S. Giuseppe/S. Chiara per 1,1 milioni; la realizzazione di loculi e l’ampliamento del cimitero di Villamontagna per
860 mila euro; la costruzione di nuove reti di fognatura bianca nelle circoscrizioni di Povo, Bondone e Meano per
565 mila euro ciascuna; la realizzazione di loculi ossari e l’ampliamento del
cimitero di Sardagna per 200 mila euro; la realizzazione di loculi del cimitero di S.Bartolomeo per 80 mila euro.
«Siamo contenti perché siamo riusciti a confermare le opere previste lo
scorso anno aggiungendone alcune di
nuove, in parte riguardanti la scuola
che è sempre stata la nostra priorità
e in parte richieste dal consiglio comunale» commenta il sindaco Alessandro Andreatta.
Per la parte corrente il bilancio
di previsione sarà
caratterizzato dallo stop a
tasse e tariffe, a parte
l’adeguamento al tasso di
inflazione, con una tenuta dei
trasferimenti per sport e
cultura sugli stessi livelli (già
ampliamente tagliati rispetto
al passato) dell’anno scorso.
La proposta di bilancio andrà
in consiglio comunale in
dicembre.
«Degrado e microcriminalità, come e più che in via Pozzo e alla Portèla»
Via Canestrini, allarme dei residenti
LEONARDO PONTALTI
Non è solo chi vive tra via Pozzo e piazza Santa Maria Maggiore, a soffrire per il degrado
e la microcriminalità. A pochi
passi, anche verso le sponde
dell’Adige, la musica è la stessa, e i residenti lo vogliono ribadire ad alta voce: «Siamo arrabbiati, disgustati e stanchi»,
spiegano da via Canestrini, la
strada che da lung’Adige monte Grappa - all’ingresso del parcheggio ex Sit - porta al sottopasso pedonale e, poi, verso
via Tomaso Gar, via Santa Margherita e piazzetta da Vinci.
«Stanchi di assistere quotidianamente, sotto casa ma anche
in via Sanseverino o in via Zanella, a prostitute e travestiti
che esercitano tra i cespugli
in pieno giorno; a episodi di
spaccio, con gruppetti di delinquenti che tengono d’occhio la zona come se fosse ormai di loro proprietà. Il tutto
facendo da mattina a sera slalom tra escrementi di ogni tipo (canini e, quello che è peggio, non solo) e soggetti che
utilizzano gli angoli delle strade e il sottopasso come una
toilette».
Una situazione pesante ma,
quel che è peggio, una situazione che giorno dopo giorno
si rinnova anche sotto gli occhi di numerosi bambini, quelli che frequentano l’asilo Zanella, in piazzetta «Da Vinci».
«Moltissimi di noi - spiegano
ancora i residenti della zona e non solo chi abita qui, ha
scelto questa scuola perché è
tra gli asili più antichi della città e tra i più seri. Ed è triste sapere che la sua sopravvivenza potrebbe essere a rischio
non per problemi legati alla didattica, ma solamente perché
il contesto in cui suo malgrado si trova la struttura, è colpevolmente - per colpa cioè
delle istituzioni - poco vivibile. Molti genitori potrebbero
raccontare le peggiori cose: da
prostitute e clienti imboscati
nelle aiuole all’ora di uscita dei
bambini, a spacciatori in azione sempre alla luce del sole.
Senza contare i furti o i casi di
vetture danneggiate e ripulite
sempre nelle vicinanze».
Un grido d’allarme, quello di
chi vive in via Canestrini che
non è nuovo: «Non si contano
le chiamate alle forze dell’or-
dine e le segnalazioni al Comune, ma evidentemente qui si
da una mano di vernice e una
ripulita solo in occasione dei
mercatini di Natale, o quando
serve dare ai turisti un sottopassaggio lindo e ordinato. Poi
tutto torna come prima, con i
cespugli tra il sottopasso e la
Finestra sull’Adige che sono
terra di nessuno e noi che dob-
biamo avere paura a scendere in cantina o in garage alla
sera».
Da via Canestrini fanno sapere di avere già sottoscritto l’appello per la sicurezza promosso dal Comitato della Portèla
ma, si sfogano «per avere una
città sicura, non dovrebbe essere necessario dover arrivare alle raccolte di firme».
PROVINCIA AUTONOMA
DI TRENTO
Agenzia Provinciale per gli Appalti e Contratti
G3102201
FRANCO GOTTARDI
ESTRATTO DI BANDO DI GARA
L’Agenzia Provinciale per gli Appalti e Contratti (A.P.A.C.) della Provincia Autonoma di
Trento – Servizio Appalti lavori pubblici ha indetto una procedura aperta ai sensi della
L.P. 26/93 per l’appalto del servizio tecnico di coordinamento della sicurezza in fase di
esecuzione di cui al D.Lgs. 81/2008 – Lavori di ricostruzione del presidio sanitario S.
Giovanni di Mezzolombardo cod. CPV 71000000. cod CIG 4782528AF2. Importo a base
dell’appalto: Euro 322.867,62=.
Gli interessati possono presentare offerta all’A.P.A.C. – Ufficio gestione gare lavori pubblici, Via Dogana n. 8 – 38122 Trento, entro le ore 12.00 del 9 dicembre 2013.
Bando, Parametri e criteri di valutazione delle offerte, Capitolato speciale, modelli per
la partecipazione alla gara possono essere ritirati all’indirizzo di cui sopra e scaricati dal
sito www.appalti.provincia.tn.it, copia del progetto esecutivo dei lavori in formato .pdf
può essere richiesta entro il 22.11.2013; tutti predetti documenti e il progetto esecutivo
dei lavori sono in visione presso l’A.P.A.C. – Ufficio gestione gare lavori pubblici.
La prima seduta di gara è fissata per il giorno 17 dicembre 2013 ad ore 9.00 presso la Sala Aste, sita in via Dogana n. 8 a Trento.
IL DIRIGENTE - dott. Leonardo Caronna –
Trento
26 martedì 22 ottobre 2013
TRIBUNALE
Secondo l’accusa avrebbero
azzerato le memorie del pc
della scuola. La difesa nega
l'Adige
1
Ancora
vandalismi in città: nel mirino la merceria di passaggio S.Benedetto
Ancora vandalismi in centro
storico: dopo i danni lasciati da un
gruppo di giovani che nella notte
tra sabato e domenica si sono
rincorsi armati di un estintore, con
la polvere ignifuga bianca sparsa sul
selciato e sui tavolini dei bar di
piazza Duomo, questa volta
l’inciviltà ha lasciato il segno in
passaggio San Benedetto, tra via
Oss Mazzurana e via Belenzani.
Lì, dal marzo scorso, attorno alle
due colonne vicino alle quali si
trova la vetrina della merceria «La
casa del bottone», facevano bella
mostra i lavori di art knitting
(lavoro a maglia su oggetti o
elementi di arredo urbano)
realizzati dalla titolare del negozio e
da alcune sue clienti e amiche. Una
macchia di colore a ravvivare un
angolo di città, che tuttavia è finito
nel mirino dei vandali, che hanno
appiccato il fuoco alla lana (nella
foto) danneggiando i lavori. E
rischiando di provocare un
incendio che avrebbe potuto
assumere anche dimensioni
preoccupanti. Sull’episodio
indagano le forze dell’ordine.
Querele incrociate tra maestri di sci
Folgarida, in tre finiti a processo
per danneggiamento informatico
costituito parte civile con l’avvocato
Bonifacio Giudiceandrea. Nella denuncia si ricorda come la scuola, una sorta di istituzione con oltre 45 anni di
storia, negli ultimi mesi avesse vissuto una fase turbolenta: il 30 luglio 2012
Schneider aveva rassegnato le dimissioni da direttore tecnico ed era receduto dalla qualità di socio. Lo avevano seguito anche Giarolli e Leonardi.
Pare che l’obiettivo - legittimo - fosse
quello di fondare una nuova scuola di
sci. Gli stessi qualche giorno dopo
avrebbero consegnato ai restanti membri del direttivo le chiavi della sede.
Il 5 di agosto, Valentini fece una brutta scoperta: aprendo il computer della scuola scoprì che dalla memoria erano stati cancellati dati preziosi (indirizzi, modelli di lettere e fatture, fotografie, dati anagrafici, numeri di telefono). Venne fatto intervenire un tecnico informatico le cui conclusioni furono poco incoraggianti: i dischi erano stati formattati il 23 luglio e i dati
non potevano più essere recuperati.
Inoltre risultavano disattivati anche
alcuni collegamenti del sito internet.
A questo punto Franceschini inviava
Una bella
immagine
d’archivio di
maestri di sci in
pista. I contrasti
tra Scuola di sci di
Folgarida-Dimaro
e tre maestri
fuoriusciti sono
finiti in Tribunale
una lettera con richiesta di spiegazioni indirizzata ai maestri fuoriusciti.
Questi rispondevano di essersi limitati a ripristinare il sistema con l’intervento di personale specializzato e di
aver cancellato alcune foto di maestri
su richiesta degli stessi.
La spiegazione non convinceva Franceschini secondo cui non era stata fatta una mera verifica di buon funzionamento, ma una deliberata cancellazione di dati per paralizzare l’attività del-
la scuola con grave danno anche per
la perdita dei contatti con i clienti.
Per questi fatti i tre maestri di sci sono finiti a processo. La difesa però respinge con decisione le accuse. L’avvocato Meanti non vuole anticipare il
giudizio sui giornali. Sottolinea però
che ad avviso della difesa il reato non
sussiste perché non ci fu danneggiamento alle memorie della scuola, ma
un mero ripristino del sistema. Inoltre
non c’è prova che l’eventuale danno
UNIVERSITÀ
sia stato prodotto dagli imputati.
La partita giudiziaria è più ampia. Nel
corso del 2013 Giarolli e Leonardi
avrebbero a loro volta querelato Franceschini per ingiurie, minacce e percosse. Procedimento che non è ancora sfociato in giudizio. Il giudice ieri ha
dato tempo alle parti per trovare un
accordo che possa sgombrare il campo dalle grane penali su entrambi i fronti. I maestri di sci poi potrebbero continuare a litigare sul terreno civile.
Spinelli: la legge occasione persa per l’Italia
Femminicidio da capire
L3102216
E’ finito sui banchi del Tribunale di
Trento il tormentato “divorzio” di alcuni maestri di sci, usciti nel 2012 dalla Scuola Italiana sci di Dimaro-Folgarida. Una separazione seguita da querele incrociate e strascichi giudiziari.
Ieri, di fronte al giudice Giuseppe Serao, si è aperto - ma è stato subito rinviato a febbraio per dare tempo alle
parti di trovare una composizione - il
processo a carico di tre maestri di sci
che per anni sono stati nel direttivo
della stessa scuola: Ferdinando Schneider, 68 anni residente a Fondo; Maurizio Giarolli, 55 anni residente a Monclassico (noto soprattutto quale stimatissima guida alpina); Stefano Leonardi (58 anni, domiciliato a Dimaro).
Tutti e tre, difesi dall’avvocato Vittorio Meanti del Foro di Cremona, devono rispondere di «danneggiamento di
dati informatici».
Naturalmente - è bene sottolinearlo si tratta di accuse ancora tutte da dimostrare. L’imputazione si fonda sulla querela presentata nell’ottobre del
2012 da Flavio Franceschini, direttore
tecnico e legale rappresentante della
Scuola Italiana sci Folgarida-Dimaro,
Una legge fatta in fretta e
furia, più per dare in pasto
qualcosa alla stampa che
evidenziava i tanti casi di
violenza sulle donne, che per
risolvere un problema
strutturale. La normativa sul
femminicidio, nata con la
decretazione d’urgenza, è
stata criticata nel suo
impianto dall’avvocato
Barbara Spinelli, ospite del
primo appuntamento
promosso dal Centro studi
interdisciplinari di genere
(Dipartimento sociologia e
ricerca sociale) e dal
Dipartimento di lettere e
filosofia. Il pubblico accorso
in auditorium (assieme alla
professoressa Giovanna Covi
c’era anche Emanuele Corn,
dell’Università di Val Paraiso
- Cile) non è rimasto deluso
dal confronto, che rischiava
di scivolare nel banale, nel
già detto o, nella migliore
delle ipotesi, nell’agiografia
della presidente della
Camera Boldrini,
coprotagonista a Roma del
varo della legge.
Davanti ad una platea
principalmente femminile,
dove si sono viste le
candidate Monica Baggia
(Pd), Patrizia Tomio (Pt),
Violetta Plotegher (Pd) e
Lucia Maestri (Pd), la legale,
rappresentante di Giuristi
democratici, ha ricordato
che in Italia non ci sono dati
certi e garantiti sul
femminicidio. Si sa che le
uccisioni all’interno delle
relazioni di intimità sono in
aumento: + 5 casi all’anno.
Corn ha ricordato che non si
tratta di un problema di
numeri ma di civiltà.
Insomma esiste una
questione di cultura diffusa,
e l’Italia è da tempo
«osservata speciale» delle
Nazioni Unite. Insomma se
succede quel che succede
sono responsabili le
istituzioni, lo Stato. Spinelli
ha spiegato che, ancora una
volta, la normativa nazionale
è deficitaria, perché incide
sul codice penale e di
procedura penale, ma non
sui servizi di sostegno alle
donne vittime di violenza
all’interno della coppia,
legale o di fatto. Non si incide
- ha spiegato - sulla cultura
dominante, che tollera fin
troppo. Insomma nel nostro
Paese servirebbero dati certi
e incontrovertibili su casi di
reati consumati spesso tra le
pareti di casa, quando una
donna (che sia moglie,
fidanzata, figlia, oggetto di
traffici illeciti) si ribella al
«comune sentire» e rivendica
«spazi di autonomia e
indipendenza».
Insomma in Italia siamo
ancora lontani dall’aver dato
una risposta credibile ad un
problema che - è stato
sottolineato ieri più volte non può essere affrontato
con provvedimenti
emergenziali (la legge
nazionale prevede anche il
«permesso di soggiorno
speciale» per le donne
immigrate vittime di
violenza, ma introduce una
serie di condizioni che
rendono la situazione quasi
peggiorativa).
Le registrazioni dei seminari
dedicati a «storie di ordinaria
violenza sulle donne»,
promossi con il patrocinio di
Cgil, Cisl e Uil, grazie
all’intercessione dell’Iprase
saranno messi a disposizione
delle scuole.
Corn - noto alle cronache
trentine anche per il suo
impegno all’interno della
fiera «Fa’ la cosa giusta» - ha
sottolineato che un certo
comportamento, un modo di
vivere, è difficile da
insegnare. Si insegna - ha
detto - con l’esempio. Tutti i
giorni, da padri.
A.Tom.
IN BREVE
TIROCINI, GIUNTA
ALLA CONSULTA
쐢 La Provincia ha deciso di
impugnare alla Corte
costituzionale il decreto
legge del governo Letta sui
«Primi interventi urgenti per
la promozione
dell’occupazione, in
particolare giovanile».
Secondo la Provincia la
disposizione sui tirocini
lederebbe le competenze
della Provincia in termini di
formazione professionale.
STRAORDINARI,
DEROGA AL MUSE
쐢 Il Museo di Scienze
naturali ha ottenuto dalla
Provincia la deroga al limite
di spesa per lavoro
straordinario e viaggi di
missione. La giustificazione è
legata al grande lavoro per
l’apertura della sede
territoriale del Museo
Geologico delle Dolomiti di
Predazzo che ha comportato
un impegno straordinario per
l’allestimento. Inoltre, nel
2013 la dotazione organica
del personale del MuSe è
incrementata di 18 unità con
il conseguente incremento
delle spese di missione. Il
limite di spesa fissato dalla
Provincia è di 320 mila euro,
con un aumento di 150 mila
euro rispetto al 2012.
CALDAIE A OLIO,
FINO AL 2014
쐢 La giunta ha prorogato
fino al 30 settembre 2014 il
termine per l’impiego di olio
combustibile nelle caldaie ad
uso produttivo e misto
RIVA DEL GARDA
l'Adige
Dopo l’ultima espressione del Consiglio
di Stato nuove nuvole sull’attuale
sistema del trasporto privato in Busa
IL CASO
Redazione: 0464 552236 fax 0464 551580
email: [email protected]
G
Da tre consiglieri (Modena, Pederzolli e
Pesarin) la richiesta al sindaco Mosaner
di trovare una soluzione valida per tutti
martedì 22 ottobre 2013
37
IL TRASLOCO
Dal Lago incontra il sindaco
1
«Sui taxi troppa confusione,
ora superiamo le diatribe»
C’è una discreta confusione sotto il cielo rivano e altogardesano quando si tratta di scegliere e chiamare un taxi.
I numeri di un mercato piuttosto esiguo, i rapporti non sempre amichevoli tra operatori,
gli spazi fisici piuttosto contenuti della Busa, non aiutano il
settore. Ma nuove nuvole sembrano affacciarsi sui taxisti altogardesani.
Carlo Modena, Angelo Pesarin
e Mauro Pederzolli sono i firmatari di un’interpellanza inviata
al sindaco Mosaner sul tema:
«Nel corso dell’ultimo consiglio
comunale abbiamo chiesto notizie riguardo al servizio taxi a
Riva e nei comuni limitrofi.
Il sindaco ci ha introdotto ad
una risposta dell’assessore
competente in proposito; tale
risposta, sostanzialmente, diceva (se bene abbiamo compreso) che essendosi espresso il
Consiglio di Stato a seguito del
ricorso di un tassista locale, tutto è in mano ai legali per dirimere la questione.
Il Consiglio di Stato si è espresso riguardo al regolamento comunale per il trasporto pubblico e di conseguenza alla convenzione tra i comuni di Riva,
Arco e Nago-Torbole che allo
stesso fanno riferimento so-
ELEZIONI
prattutto sul sistema di chiamata e delle tecnologie ad essa collegate, quindi ai numeri
telefonici pubblicizzati allo scopo.
Esiste parecchia confusione riguardo alle diverse proposte di
servizio e di chiamata (numeri
di telefono) e la tecnologia, che
dovrebbe ai tempi di oggi servire a supplire, integrare, migliorare, fa qualche volta rimpiangere il vecchio numero (il
552200) dove i tassisti rispondevano dalla loro postazione
(che non c’è più) di piazza Garibaldi.
Da quanto scrive la prima sezione del Consiglio di Stato pare di capire che deve essere sospesa l’applicazione della convenzione stipulata tra i Comuni summenzionati. Il ricorrente ha invitato le diverse componenti a non utilizzare per le
chiamate alcuni numeri telefonici relativi all’organizzazione
del servizio comunque tutt’ora
pubblicizzati.
Tutta questa confusione non è
sicuramente utile né al fruitore
né a chi spesso si deve far carico di aiutare il fruitore stesso
ad effettuare chiamate per la ricerca di taxi disponibili. In alcuni orari è diventato molto difficile riuscire ad ottenere rispo-
«Circolo tennis Riva, resteremo
al Lido almeno fino al 2015»
Da anni i
taxisti sono
divisi. Tre
consiglieri
stimolano
il Comune
a fare una
proposta
per mettere
tutti
d’accordo
ste se non da risponditori automatici senza conseguenti
inoltri. La tecnologia esistente
e le esperienze sicuramente
“copiabili” in tutto il mondo, dovrebbero portare a proposte
che potrebbero essere accettate e condivise da tutti gli attori protagonisti».
I tre consiglieri proseguono
chiedendo al sindaco Mosaner
di affrontare la questione: «Come si comporta il Comune ri-
spetto al parere del Consiglio
di Stato ed alla successiva richiesta del legale che la ha sollecitata? Non è forse il caso di
formulare una proposta da far
condividere ai taxisti piuttosto
che continuare in diatribe legali che oggi possono soddisfare
una parte e domani l’altra? Si è
fatto carico il Comune di porsi
quale capofila tra i Comuni interessati per la ricerca di una
soluzione e se si quale?».
Subito il Parco agricolo, bonifica alla Maza, «no» tunnel a doppia canna
I Verdi: «Un’altra mobilità esiste»
PAOLA MALCOTTI
Far partire il Parco agricolo
dell’Alto Garda, chiudere la discarica della Maza con una bonifica radicale dell’area e lavorare invece per aprire in provincia un impianto di riciclaggio e recupero del rifiuto indifferenziato, incentivare l’uso di
pannolini biodegradabili, ripensare il trasporto pubblico
in Busa - magari con l’utilizzo
di mezzi più piccoli e meno inquinanti, come quelli elettrici
- rivedendo i percorsi e la cadenza dei passaggi, completare la rete delle piste ciclabili.
Questi alcuni dei punti sostenuti con forza dalla candidata
al consiglio provinciale dei Verdi - ora assessore all’ambiente a Riva - Renza Bollettin, presentati ieri alla presenza della
capolista Lucia Coppola, di
Marco Ianes e Michele Trainotti.
«Miriamo a potenziare il colle-
I «Verdi europei» e «Civici ecologisti» ieri alla presentazione dei candidati
gamento dalla Busa all’asta
dell’Adige - dice - evitando tracciati di tipo autostradale, come il tunnel a doppia canna; la
migliore idea progettuale rimane a mio avviso quella che pre-
vede due brevi tunnel a canna
singola di circonvallazione a
Nago e Torbole. Per quanto riguarda i trasporti, ed accantonato il progetto Metroland, ritengo importante iniziare a
pensare a percorsi ferroviari
di servizio, da Mori a Riva, integrato dal tram-treno da utilizzare sul nostro territorio urbanizzato. Le piste ciclabili
non vanno poi pensate solo
per il tempo libero e i turisti
ma come alternativa agli spostamenti quotidiani inferiori ai
2-3 chilometri». Tanti poi sono
i progetti già seminati e che attendono solo di essere attuati, come la Biosfera Unesco e
la Rete delle riserve. «Diciamo
no al consumo del territorio conclude - bensì al potenziamento e all’incentivazione dell’agricoltura, dell’edilizia sostenibile, alla riqualificazione
del patrimonio pubblico e privato esistente». Infine la scuola: «Dobbiamo mettere in campo risorse per aumentare potenzialità e competenze dei nostri giovani, fare cultura dell’impresa e dell’alta formazione, appoggiare l’innovazione
e la ricerca. Per il futuro della
nostra società».
Ci mancherai,
ma siamo serene perché ora
sei di nuovo con la mamma
Il Signore ha chiamato a Sé
nella sua luce eterna
l’anima buona di
LUIGI BIRAGHI
SERGIO
MONTAGNI
di anni 77
di anni 87
Lo annunciano le figlie CATIA con PAOLO e SARA con MARIO,
le sorelle ROSETTA e GIUSEPPINA, gli adorati GIORGIA,
FEDERICO, NICOLA e GIADA, l’affezionato ANDREA,
la cognata GIOVANNA, i cognati e i nipoti.
Gavazzo di Tenno, 21 ottobre 2013
Il funerale avrà luogo mercoledì 23 ottobre alle ore 14.00
partendo dalla chiesa parrocchiale di Cologna di Tenno.
Il Santo Rosario sarà celebrato oggi martedì 22 ottobre
alle ore 20.00 nella chiesa parrocchiale di Cologna di Tenno.
Non fiori ma eventuali offerte alla parrocchia di Cologna e Gavazzo.
Un sincero ringraziamento alla dottoressa Tambone,
al dottor Salvotelli e a tutto il personale dell’A.D.I. - Cure Palliative
Lo annunciano con dolore la moglie FERRUCCIA, la figlia
MARIANGELA con CARLO, i nipoti ALEX, VICTORIA e ANDREA,
la sorella SANDRA e parenti tutti.
Riva del Garda (Via Grez, 15 ), 21 ottobre 2013
Il funerale avrà luogo mercoledì 23 ottobre alle ore 15.30
nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe a Rione Degasperi.
Il nostro caro sarà tumulato nel cimitero di Arco. Il Santo Rosario
sarà recitato mezz’ora prima dalla funzione funebre.
Un sentito ringraziamento al dottor Brighenti e al Servizio
Infermieristico Territoriale per le cure prestate al nostro caro.
LA PRESENTE SERVE QUALE PARTECIPAZIONE DIRETTA E RINGRAZIAMENTO.
Pompe Funebri CASA DEI & C s.a.s. - Riva del Garda (TN)
Ha atteso a lungo, ma alla fine il presidente del Circolo Tennis Riva, Gaddo Dal Lago, ha preso carta e penna per manifestare le proprie perplessità (e quelle di molti soci) sul futuro dei campi al Lido.
«A seguito delle numerose notizie riportate negli ultimi mesi dai quotidiani sul
destino del Circolo, ho richiesto, ed ottenuto, un incontro con il sindaco Adalberto Mosaner. Mi sono lamentato che il Circolo non sia mai stato interpellato e ufficialmente informato di quello che sta succedendo. Sono circa vent’anni che tutti
sappiamo che il Circolo va spostato dalle sue sedi storiche, ma il Comune non ha
ancora preso alcuna decisione in merito.
I giornali scrivono che i campi verranno
utilizzati per costruirvi dei nuovi parcheggi a servizio del costruendo teatro e del
Lido Palace. Ma si può privare la città di
un Circolo Tennis che è stato ed è un vanto con il suo illustre passato di quasi novanta anni di storia?
Ricordiamo che il Circolo ha anche grande valenza turistica, specialmente da
quando numerosi alberghi hanno eliminato i campi da tennis. Numerosi sono gli
ospiti della città che amano giocare sui
nostri campi.
Il sindaco ci ha, comunque, assicurato
che probabilmente anche per il 2015 resteremo dove siamo».
Fnp-Cisl | «Risparmi scaricati su utenti anziani»
«Chiusura Agenzia delle Entrate,
penalizzati anche i pensionati»
Un’altra voce si alza contro la
prospettata chiusura dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate.
È quella della Federazione nazionale pensionati (Fnp) con la
sua sezione altogardesana: «Siamo fermamente contrari alla paventata chiusura degli uffici periferici dell’Agenzia delle Entrate, e a quella dell’Inps. Sembra
che la giustificazione di tale
provvedimento sia il risparmio
dei costi di gestione, scaricando però questi sull’utenza, in
particolare su quella di età
avanzata.
Gran parte dei pensionati non
possiede un computer e pochi
tra loro hanno la conoscenza
informatica necessaria per accedere ai servizi. La Fnp-Cisl, è
vicina ai lavoratori coinvolti nell’eventuale trasferimento.
Gli uffici rivani dell’Agenzia
Sono Luigi Olivieri, candidato nella
lista del Partito Democratico del Trentino
alle Elezioni Provinciali del 27 ottobre 2013.
Vivo l’impegno politico per affrontare i problemi reali e quotidiani dei cittadini con senso di responsabilità, concretezza e competenza, dialogando
con le persone. Ho a cuore il territorio, so cosa vuol
dire avere e difendere i servizi essenziali. Sono convinto che le scelte della Provincia devono rispondere
alle istanze delle persone, delle famiglie e delle imprese. Mi impegno ad esserci per tutti. Garantiamo
un’adeguata qualità della
vita ai Trentini e diamo un
futuro ai nostri giovani.
Il tuo voto è determinante.
Ti chiedo di premiare
l’Esperienza,
la Concretezza e la
Determinazione.
L3101715
Arco
38 martedì 22 ottobre 2013
IL CASO. Per la morte
di Croitoru in cantiere
Il giudice Riccardo Dies del
tribunale di Rovereto ha condannato Giuseppina Cuccurullo, titolare dell’impresa subappaltatrice di costruzioni
«Cg», Alessandro Chiarani e
Giuseppe Celentano, soci della ditta «Chc Costruzioni»,
esecutrice delle opere di ristrutturazione, e Pietro Pederzolli, geometra coordinatore per l’esecuzione dei lavori, al risarcimento della
compagna di Tudor Croitoru,
Era convivente, risarcita 5 anni dopo
l’operaio che morì il 27 luglio
di 5 anni fa in un tragico incidente sul lavoro ad Arco, nel
crollo di un’impalcatura non
a norma.
Già al termine del procedimento penale, nel maggio del
2010, il Gup di Rovereto aveva condannato gli stessi quattro imputati a 1 anno di reclusione, pena sospesa, per i reati di omicidio e lesioni colpose.
Per vedere riconosciuto il di-
ritto di Vera Bostan a essere
risarcita come congiunta di
Tudor Croitoru, pur non essendo la coppia sposata - ma
da diversi anni convivente la donna si è affidata alla Giesse di Trento, società specializzata in risarcimento danni,
che ha così avviato un secondo processo in sede civile fino a ottenere nella sentenza
del giudice Riccardo Dies il
riconoscimento dell’effettivo
legame di convivenza «more
uxorio» tra la coppia, cioè come in matrimonio, con lo
stesso stile di vita proprio
delle coppie sposate.
I 4 imputati sono stati così
condannati a risarcire la donna per la perdita del proprio
congiunto (oltre che per le intere spese processuali) con
responsabilità ripartire per il
70% a carico della Chc Costruzioni e in due parti uguali, pari al 15% ciascuna, a carico di Giuseppina Cuccurul-
Il regista viene al Casinò col fratello Antonio, noto sceneggiatore
IL DIBATTITO
l'Adige
lo e Pietro Pederzolli.
Nella sentenza il giudice ha
inoltre contestato a due testimoni, entrambi ex colleghi
della vittima, dichiarazioni
«dolosamente false» nel tentativo di ridimensionare, ai
fini risarcitori, i reali rapporti affettivi della coppia. Gli atti del processo sono stati
quindi trasmessi alla Procura per una successiva integrazione del reato di falsa testimonianza.
DOPO LA FESTA PER IL VENTENNALE
1
Futuro dei nostri cinema,
chiusure da contrastare
Pupi Avati mantiene la promessa e arriva sabato
IN BREVE
All’ex «Impero» la proiezione del documentario
Il video: «Sotto le stelle di un film»
Dopo l’incontro nel vicino «old cinema» Impero (oggi sala
consiliare) proiezione del film-documentario di Claudio Costa «Pupi Avati, ieri oggi domani», con Christian De Sica,
Carlo delle Piane, Diego Abatantuono, Lino Capolicchio.
Ispirato all’autobiografia «Sotto le stelle di un film», il documentario ripercorre la carriera dell’autore bolognese,
soffermandosi sui suoi inizi come clarinettista jazz e le difficoltà incontrate dopo gli insuccessi dei primi due lungometraggi. Il film si snoda attraverso una lunga intervista al
regista, alternata a brevi animazioni e interventi di amici,
colleghi... e dei tre figli.
per l’occasione ci sarà anche il
fratello Antonio, noto sceneggiatore e produttore. Saranno i
protagonisti di un confronto da
più punti di vista sul futuro delle sale da cinema e della settima arte. Tema assai caro anche
ai cinefili altogardesani, ancora oggi privi di una vera sala cinematografica e costretti ad utilizzare la sala della Comunità di
valle, a Riva, per vedere i film.
Sarà l’occasione anche per fare il punto su quanto attende il
IL CASO
pubblico locale. A Riva si parla
di un’offerta privata per riaprire una sala, ad Arco si creeranno le condizioni per tornare a
fare cinema quando l’ex Quisisana sarà recuperato e nel suo
interrato prenderà forma la
grande sala per gli spettacoli
teatrali.
Sarebbe un’inversione di tendenza, in una reatlà - quella trentina - dove le sale attive risultavano 48 alla fine del 2011.
Un’elaborazione dell’Osserva-
torio dello Spettacolo su dati
Siae rivela che in un solo anno,
dal 2011 al 2012, il numero degli spettacoli programmati nei
cinema trentini e altoatesini è
calato del 7 per cento, e il pubblico del 9 per cento. É pensabile di invertire il trend? Quali
le idee e i progetti per il cinema
dei prossimi decenni?
Giuseppe «Pupi» Avati, il regista italiano delle «piccole cose»,
e il fratello Antonio, anch’egli
figura di spicco del cinema italiano, proveranno a dare qualche risposto nel corso di una
serata dal titolo «La fabbrica dei
sogni. Quarant’anni di cinema
secondo Pupi Avati». A condurla sarò il giornalista Paolo Ghezzi, curatore dell’autobiografia
di Pupi Avati.
La presenza dei fratelli Avati,
protagonisti nei rispettivi ruoli di quasi mezzo secolo di cinema italiano, sarà introdotta da
Laura Zumiani di Trentino Film
Commission, la struttura che
assiste le produzioni cinematografiche sul territorio.
«Trenta» e la fornitura alle palazzine di via Veneto
È tornata l’acqua calda
Una delle tre palazzine (Fotoshop)
Alla fine l’acqua calda è tornata. Già da qualche giorno (pare da
giovedì della settimana scorsa) i residenti delle tre palazzine arcensi di via Vittorio Veneto, al civico 24, hanno riavuto l’acqua
calda e con essa la possibilità di effettuare tutte quelle operazioni domestiche e legate all’igiene personale che con l’acqua fredda diventa difficile fare a fine ottobre.
Il caso era stato sollevato proprio da l’Adige due settimane fa.
Per l’insolevenza di alcuni condomini la «Trenta» aveva sospeso
la fornitura a tre diverse palazzine, dipendenti dalla medesima
centrale di generazione del calore. Col risultato che tutti, “morosi” e regolari, erano rimasti al freddo.
Comprensibili le proteste di chi aveva pagato regolarmente e si
era ritrovato privo del servizio.
Sul caso era intervenuto il Codacons e anche il sindaco di Arco,
Betta. I residenti si erano rivolti anche all’Autorithy. Poi «Trenta» ha trovato una soluzione restituendo l’acqua calda alla sessantina di persone che l’aspettavano. Altri casi simili si segnalano in altre zone del Trentino. I casi di «morosità» sono inevitabilmente in aumento, un effetto immediato di una crisi che colpisce duramente i redditi delle famiglie. Anche le spese per la casa, per quanto prioritarie, ne risentono.
FARE PER IL TRENTINO
GIOVEDÌ AL «FLORA»
쐢 Giovedì la lista “Fare per il
Trentino”, parte della
coalizione di Diego Mosna,
propone un incontro aperto a
tutta la cittadinanza presso
l’hotel «Flora» di Riva (alle
20:30). Durante l’incontro
Fare presenterà i propri
candidati locali e esporrà i
propri punti programmatici
riguardo alla viabilità – a
sostegno del progetto B per
il collegamento LoppioBusa, già pronto e approvato
alla VIA da anni – alla
mobilità sostenibile, agli
investimenti sul territorio e
alla destinazione della
Miralago (da destinare alla
collaborazione con gli enti di
formazione professionale
attivi sul territorio).
SABATO PRANZO
SOCIALE DI «60&PIÙ»
쐢 Il coordinamento attività
60 & Più ricorda che entro
domani ci si iscrive al pranzo
di sabato 26 al Palace Città
Hotel di Arco. Seguirà ballo
con musica dei “Misantropi”.
Iscrizioni ed informazioni allo
0464-519521 o 3489302809.
AL PALACONGRESSI
LE POLIZIE LOCALI
쐢 Prosegue anche oggi, e
fino a domani, il 6° Forum
internazionale delle Polizie
locali, organizzato dall’Aci in
collaborazione con la
Provincia, l’Aci Trento e
fondazione Filippo
Caracciolo. Un migliaio gli
addetti in città.
STASERA D’ALEMA
ALL’HOTEL «ASTORIA»
쐢 Stasera Massimo
D’Alema, ex presidente del
consiglio e figura di spicco
del Pd, farà tappa anche a
Riva nel suo tour trentino per
la campagna elettorale per le
provinciali del 27 ottobre.
Alle 21 all’hotel «Astoria» di
viale Trento. Presenti i
candidati Alessandro Olivi e
Roberto Pellegrini.
LEGA VITA SERENA
VA AL MART
쐢 Prosegue il programma di
iniziative di Lega Vita Serena.
Prossima uscita la visita alla
mostra «Antonello da
Messina» giovedì 7 al Mart
di Rovereto. Iscrizioni questa
mattina in sede oppure
telefonando al numero
0464-518842.
Se un’emergenza
chiama i «Nu.Vol.A.»
già pronti a partire
Hanno un nome che richiama
astrattezza e inconsistenza,
ma i Nu.Vol.A sono tutto il
contrario: un Nucleo, «è diverso da semplice gruppo perchè indica organizzazione,
specializzazione», di Volontari veri, più o meno Alpini.
«Non veniamo tutti dagli Alpini – spiega Mario Gatto, dal
2008 presidente dei Nuvola
Alto Garda e Ledro – ci sono
anche 10 donne, e in generale il volontario Nuvola è uno
che ha voglia di darsi da fare,
chiunque esso sia».
Sabato e domenica la festa dei
20 anni del nucleo locale, con
una tensostruttura piazzata
al Foro Boario, ha lasciato
soddisfatti gli organizzatori.
Una buona partecipazione da
parte dei cittadini, tra i quali
c’erano anche i rappresentanti delle istituzioni, militari e
civili. Oltre al presidente dei
Nuvola, Giuliano Mattei e il dirigente della Protezione civile Bertoldi, c’erano anche
esponenti dei carabinieri, della polizia, dei vigili del Fuoco,
insieme ai dirigenti della Rurale e ai dirigenti scolastici
del comprensorio. Sindaci, assessori e onorevoli insieme ai
riservisti del Kreisgruppe
Oberhessen, che hanno promesso ai Nuvola un gemellaggio. «Noi siamo modesti... si
va, si dà, poi si torna. Ed è importante avere il sostegno dei
nostri famigliari, visto che ci
sono trasferte lunghe via di
casa, come accadde in occasione del terremoto in Abruzzo e in Emilia. E anche il sostegno dei tanti amici che sono venuti domenica a festeggiare con noi» ha detto Gatto.
Ogni tanto bisogna anche fare festa, perchè volontariato
non vuol dire non faticare. Festa che ha coinvolto tutta Arco in quei due giorni, con il
grazie di Gatto alla «Fanfara»
degli alpini rivani, per l’accompagnamento in sfilata
enon solo.
Poi quando l’emergenza chiama, un Nuvola risponde. Sia
che si tratti di andare in
Abruzzo, sia in Liguria: sveglia alle 5 per preparare mille
colazioni, e poi mille pastasciutte all’ora per pranzo, e
ancora mille cene. Con gli imprevisti del caso: ospiti con
intolleranze alimentari, ospiti di 12 etnie diverse con diversi usi e costumi alimentari. Un lavoro di tipo anche logistico, quando bisogna montare tende, tensostrutture,
container. Ma in particolare
si sta ai fornelli, con enormi
cucine elettriche e autonome,
per funzionare anche dove
non c’è corrente, ed ecocompatibili, con posate e piatti
biodegradabili. Ovunque e comunque, spinti dalla forza invisibile della scelta volontaria.
«I Nuvola ci sono solo in Trentino, sarebbe utile “esportare” questo modello in tutta Italia, ma è una tipicità locale –
dice Gatto – e una volta ho
sentito dire che la nostra Provincia è ricca proprio grazie
a questo valore aggiunto, il
volontariato».
I Nuvola entrano anche nelle
classi, per parlare ai ragazzi
di volontariato. E per trasmettere quell’entusiasmo e quella voglia di fare ai volontari
del futuro.
C.T.
R3102201
Gente di parola. Pupi Avati doveva essere ad Arco a fine settembre, per il momento clou di
«Old Cinema», la piattaforma nazionale di documentazione e recupero dei cinema “dimenticati” e delle sale “perdute”, presentata alla 70ª Mostra del Cinema di Venezia. Un imprevisto
gli aveva impedito di esserci.
Ora il regista fa sapere che sarà ad Arco, per recuperare la serata, questo sabato, con un incontro dalle ore 21, nel salone
delle feste del Casinò (un tempo cinema «Iris»). E, sorpresa,
Lavis e Rotaliana
40 martedì 22 ottobre 2013
l'Adige
Val di Cembra | La 22ª edizione è indirizzata a un centinaio di studenti
Fai della Paganella | Scomparso a 51 anni. Il sindaco: «Mancherà a tutti»
Grande guerra, Borsa di studio per 8 classi
1
Addio
a Sandro Mazza, comunità sgomenta
Soldati in partenza nel ‘14
LAVIS
VAL DI CEMBRA - Con la prima riunione e la scelta dell’argomento
ha preso il via la 22ª Borsa di studio Valle di Cembra, indirizzata a
un centinaio di studenti di 8 classi di terza media delle scuole di Albiano, Cembra, Segonzano e Verla di Giovo.
Tema, «Il vissuto del cittadino e del soldato e le condizioni di vita
quotidiana nel periodo della Grande guerra». «Dal 1992, anno della
nostra prima edizione, è diventato un appuntamento consueto – ha
ricordato Paolo Pojer, presidente del Comitato borsa di studio –:
l’idea, lanciata una ventina di anni fa, di strada ne ha fatta davvero
tanta e, soprattutto, ha offerto la possibilità a centinaia e centinaia
di giovani studenti di interpretare temi di particolarmente importanza con elaborati scritti e con elaborati grafico-pittorici».
All’incontro hanno preso parte anche Roberto Trolli, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Cembra; Carlo de Giovanelli, vicepresidente del Comitato borsa di studio e, ovviamente, gli insegnanti delle otto classi partecipanti. Un centinaio gli studenti coinvolti.
FAI DELLA PAGANELLA - La prematura scomparsa a 51 anni di Sandro Mazza ha lasciato sgomenta la comunità di Fai nonostante vivesse solo da una ventina d’anni sull’altopiano. Originario di Milano,
Mazza arrivò a Fai e s’innamorò subito del paese decidendo di trasferirsi lassù dopo il matrimonio con Monica Mottes. Grande appassionato di ciclismo, con la sua ditta, la Graphic Line, sponsorizzò una
delle più forti squadre trentine nel settore giovanile. Fu l’artefice di
una tappa del Giro del Trentino, che portò a Fai il 21 aprile di due anni fa. Nel 2010 si candidò nella lista del sindaco Gabriele Tonidandel,
risultando primo dei non eletti. Per il suo entusiasmo e l’esperienza
acquisita attraverso la Tourist Line (altra sua azienda consorella della Graphic Line), il sindaco lo nominò rappresentate di Fai nell’Apt
della Paganella, di cui fu vicepresidente. «Era un vulcano - racconta
il sindaco - uno di quei personaggi che hanno mille idee e che riescono a realizzarle. Mancherà al paese il suo entusiasmo e la sua competenza nel settore turistico, mancherà come persona amata da tutti».
Sandro Mazza
Al concorso di idee per ridisegnare lo spazio di via dei Colli hanno partecipato 12 gruppi di ragazzi
Giovani pronti
a prendersi
il «loro» parco
NICOLA GUARNIERI
LAVIS - Altro che giovani disinteressati della vita pubblica e della propria
comunità! I ragazzi, almeno quelli di
Lavis, sono ben consci delle proprie
capacità e vogliono assolutamente essere protagonisti dello sviluppo sociale e urbanistico della zona dove abitano. È quanto emerge dalle risposte ottenute dal Comune dopo aver lanciato il bando «Idee per il parco», addirittura dodici. La partecipazione al concorso, che si è chiusa un paio di giorni fa, era aperta a giovani di età compresa tra i 16 ed i 27 anni che, come
detto, hanno risposto presente.
«Con questo bando - assicurano in municipio - l’amministrazione e la Consulta volevano rendere partecipi i ragazzi della riorganizzazione del Parco urbano e stimolarli a proporre idee che
molto spesso non riescono ad essere
da loro espresse. L’obiettivo è renderlo maggiormente fruibile prevendo anche la sostituzione dei campi da tennis e da bocce con altre attrezzature
ricreative».
L’idea di fondo, dunque, è arrivare ad
una riqualificazione dell’area che, essendo rivolta prevalentemente alle fasce in età verde, ha chiesto suggerimenti proprio ai futuri protagonisti di
quello spazio. Chiaramente con uno
sforzo in più: tenere conto che il Parco urbano deve servire generazioni distanti che qui possono in qualche mo-
do trovare dei punti di contatto. Perché nel polmone di via dei Colli ci vanno i giovani ma anche gli anziani, i bambini ma pure gli adulti, le mamme con
gli infanti e gli adolescenti. E tutti devono convivere senza pestarsi i piedi
e devono incontrare un ambiente invitante e rilassante.
L’assessore alle politiche giovanili Andrea Zanetti non si aspettava una risposta così convincente. «No, sono rimasto favorevolmente sorpreso dal fatto
che abbiano deciso di partecipare in
molti. Può sembrare scontata la soddisfazione mia e della presidente della Consulta per i giovani Caterina Pasolli ma davvero è un segnale incoraggiante sulla voglia di partecipare alla
vita della comunità dei nostri ragazzi».
Il passo successivo, adesso, è nominare la commissione di valutazione che
dovrà analizzare le proposte e verificare la loro fattibilità. «L’importante è
capire se ci sia qualcosa da mettere in
bilancio e, quindi, se abbiamo le risorse economiche per attivare le iniziative».
Idea vincente? «Assolutamente sì. Ed
è stata pensata e proposta alla giunta
direttamente dai ragazzi della consulta. E i giovani si sono dimostrati una
risorsa, altro che fuori dalla realtà».
La giunta cosa farà? «Nomineremo la
commissione per selezionare i progetti. Sono interessato, più che curioso,
sulle proposte. Dobbiamo capire se ce
ne sono di attuabili nell’immediato per
metterle a bilancio già per il 2014».
IN BREVE
I CEMBRA
Lega Nord: i candidati
In vista delle elezioni
provinciali stasera alle ore
20 incontro con la Lega
Nord nella sala consiliare di
Cembra. Saranno presenti il
candidato presidente
Maurizio Fugatti e il
candidato alle elezioni
Alessandro Savoi,
presidente della Lega Nord.
Il Parco urbano di via dei Colli a Lavis sarà «ridisegnato» dai giovani della borgata
Rifugio Larici, sì ai lavori ma non ci sono fondi
FAI DELLA PAGANELLA - Il Servizio
turismo della Provincia ha espresso
parere favorevole alla
ristrutturazione con ampliamento
del rifugio escursionistico «Dosso
Larici», nonché all’acquisto di
arredi ed attrezzature, per una
spesa prevista di 865.961,44 euro.
«Considerato che le risorse per
l’anno in corso risultano
attualmente esaurite - si legge ora
nella determinazione del 27
settembre scorso - la domanda non
può essere accolta. La stessa potrà
essere riconsiderata, senza
necessità di ulteriore richiesta, non
appena reperite le risorse
necessarie e comunque entro e
non oltre l’esercizio finanziario
successivo a quello iniziale (2014)».
La domanda di contributo è del
Comune di Fai della Paganella.
Il rifugio Larici sulla Paganella
I MEZZOCORONA
2,5 milioni alla Rsa
L’Apsp «Cristiani De Luca»
di Mezzocorona potrà
procedere alla
ristrutturazione con
ampliamento della struttura
per anziani. Il Servizio
provinciale per le politiche
sanitarie ha infatti concesso
un contributo in conto
capitale di 2.498.511 euro.
La Rsa ha tempo fino al 3
marzo 2014 per presentare
la documentazione.
I ZAMBANA
Candidati del Pd
Alle 18, nella Sala della
banda (sotto la caserma dei
pompieri), incontro dei
candidati di zona del Pd con
gli elettori: assieme ai due
candidati, Monica Baggia e
Rudi Chisté, saranno
presenti anche il presidente
del consiglio provinciale,
Bruno Dorigatti, e la
coordinatrice Pd della
Rotaliana, Norma Micheli.
I GRUMES
Fondi per la Segheria
Il Comune intende
acquistare la Segheria
Veneziana e la fucina
Cristofari: la giunta
provinciale ha concesso un
contributo di 38.000 euro.
Paganella | Primi passi verso un Piano di sviluppo territoriale condiviso, ma gallerie e impianti spaventano
Mezzolombardo | Un barista: «Io le ho tolte»
Tre Comunità a confronto sullo sci
2
Gioco
d’azzardo: nella borgata
c’è una «slot» ogni 87 abitanti
MARIANO MARINOLLI
ROTALIANA/PAGANELLA/VAL
DEI LAGHI - Galleria del
Corno, funivia tra Zambana e
Fai della Paganella e
ampliamento dell’area
sciabile sul versante di
Terlago. Sono i tre argomenti
maggiormente dibattuti in un
incontro, promosso dalla
Comunità della Paganella, al
quale hanno partecipato i tre
presidenti delle rispettive
Comunità (Gianluca Tait,
Donata Sartori e Luca
Sommadossi), con i sindaci di
Zambana, Terlago e dei
cinque Comuni
dell’altopiano, oltre ai
presidenti e ai tecnici delle
due società impiantistiche
Paganella 2001 spa e
Vallebianca spa. Dall’incontro
è emersa la volontà di
collaborare tra «vicini di
casa», come stabilisce anche
la riforma urbanistica nelle
sue linee guida per la stesura
dei Ptc (Piani territoriali di
Comunità), pur con qualche
distinguo. «Ho promosso
quest’incontro - spiega
Donata Sartori - per capire
come inserire nel nostro
preliminare del Ptc alcune
esigenze dell’altopiano che
interessano anche i territori
delle Comunità confinanti.
L’incontro è servito per
confrontarci su questioni che
potrebbero essere oggetto
dei futuri strumenti
urbanistici di tutti i tre enti».
Non è stato deciso nulla, ma
semplicemente valutate
alcune ipotesi di cui da anni
si parla, ma che mai sono
state affrontate.
Gianluca Tait, però, non è del
tutto convinto su tali ipotesi,
pur manifestando ampia
disponibilità a proseguire
questo confronto: «Per la
galleria del Corno (il tunnel
tra la località Ai Piani di
Mezzolombardo e la zona
artigianale di Spormaggiore,
ndr) se ne parla da parecchi
anni; so che il tracciato è
inserito anche nel Pup, ma mi
pare un argomento di scarso
interesse per noi della
Rotaliana, poiché non è
nemmeno stato preso in
considerazione dal tavolo di
lavoro del nostro Ptc. Tra
l’altro ho incaricato i nostri
uffici tecnici a reperire
documentazione in merito,
ma non esiste una perizia
geologica e nemmeno un
progetto di massima di
quest’opera. Però, ben
disponibili a discuterne
nonostante in Rotaliana non
sia considerata un’opera
strategica. Idem per la funivia
tra Zambana e la Paganella; io
dico che se l’intento è di
inserirla nel Piano
provinciale per il trasporto
pubblico, l’argomento ci può
interessare. In caso
contrario, credo che
Zambana per prima si
opporrà; se io fossi sindaco
di quel paese, mi
preoccuperei perché
Zambana Vecchia è l’unica
area in cui è possibile
un’espansione edilizia e non
vorrei vederla trasformata in
un parcheggio solo per gli
sciatori».
E di sci parla anche Luca
Sommadossi: «Se per
ampliamento dell’area
sciabile in Valle dei Laghi
verso il Monte Gazza
s’intende solo la creazione di
percorsi per lo sci alpinismo,
il fondo, o passeggiate con la
ciaspole, possiamo anche
sposare quest’idea. Però, con
il vincolo che negli anni a
venire non si costruiscano
impianti di risalita per lo sci
alpino. La valorizzazione dei
percorsi turistici in quota,
considerando anche la
stagione estiva con lo
sviluppo della sentieristica e
dei tracciati per la Mountain
Bike, ci sta bene».
Se queste tre ipotesi sulla
Paganella sono caldeggiate
da alcuni sindaci
dell’altopiano, Rotaliana e
Valle del Laghi, chiamate
direttamente in causa,
rispondono che tutto si può
fare, ma alle loro condizioni.
MEZZOLOMBARDO - Il
gioco d’azzardo è sempre
più una questione sociale e
a Mezzolombardo si è
tenuto, nei giorni scorsi, un
incontro di
approfondimento sul
fenomeno nell’aula magna
dell’istituto scolastico
Martini. Un lavoro
certosino che ha visto
intorno ad un tavolo
associazioni e Istituto
comprensivo. I casi della
vita, la statistica che si fa
realtà: alcuni ragazzi hanno
dimostrato, con un video,
che è più probabile trovare
un quadrifoglio o essere
colpiti da un fulmine o
chiamare al primo tentativo
una persona senza avere il
numero di telefono, che
vincere al Superenalotto.
Come dire: la casualità della
vita, la fortuna potrebbero
essere auspicate più per
forme di vita reale che per
un gioco. Gli studenti hanno
riportato un dato
emblematico della
situazione legata al gioco
d’azzardo: a
Mezzolombardo esiste una
slot machine ogni 87
abitanti. Un rapporto che è
fra i più alti della
Provincia.Meglio giocare
con le macchinette o vivere
la vita? Stefano Bertoldi
dell’associazione Ama,
partendo da questi amari
dati, ha descritto il
fenomeno del gioco nei
Paesi europei. L’Italia,
purtroppo, è fra i primi
Paesi per diffusione del
gioco, causa per molte
persone di problemi di
natura sociale. A essere
colpite, maggiormente,
sono le famiglie.
Durante la serata è
intervenuto anche un
esercente, un barista del
paese, che ha raccontato
come, al di là del profitto,
sia possibile seguire delle
strade diverse. «Io - ha
spiegato l’esercente - ho
tolto lo slot dal mio locale».
An. Lo.
Valsugana e Primiero
l'Adige
43
Telve | Con le associazioni per la 3TBike
Strigno | Incarico in fase di progettazione
Transacqua | 900mila euro per garage ed esterni
Lotteria: i numeri vincenti
Studio acustico per la variante
Finanziati i lavori alla Rsa
La 3TBike 2013
1
martedì 22 ottobre 2013
TELVE - Per la 3TBike è stata organizzata la lotteria delle associazioni. I numeri vincenti: 1° premio n° 9270 (viaggio 2 persone), 2° premio n° 11019 (pc),
3° premio n° 15607 (forma grana), 4°
premio n° 3365 (buono acquisto Bailo), 5° premio n° 7457 (smartphone),
6° premio n° 11341, 7° premio n° 367,
8° premio n° 11302, 9° premio n° 18007,
10° premio n° 12821, 11° premio n°
3275, 12° premio n° 1366, 13° premio
n° 3093, 14° premio n° 1486, 15° premio
n° 1479, 16° premio n° 7341, 17° premio
n° 7428, 18° premio n° 3372, 19° premio
n° 7553, 20° premio n° 11907. Per il ritiro dei premi tel. 340/1411304. M. D.
CALDONAZZO
Il tracciato a Strigno
STRIGNO - L’Agenzia provinciale per le
opere pubbliche ha affidato all’ingegnere Piero Mattioli l’incarico di redigere lo
studio acustico a supporto della progettazione per la realizzazione della variante di Strigno sulla sp 78 del Tesino. Per
l’incarico è prevista una spesa di complessiva di 15.225,60 euro. La variante di
Strigno è inserita nel piano generale degli investimenti per la viabilità e, dopo
l’approvazione del progetto definitivo da
parte della Conferenza dei servizi, è in
corso di elaborazione il progetto esecutivo. È stata la stessa conferenza a chiedere che lo studio acustico fosse condotto già nella fase di progettazione.
La casa di riposo
Ricorso degli operatori del lungolago danneggiati dall’esondazione di maggio
I lidi allagati in tribunale
ROBERTA BOCCARDI
ALTA VALSUGANA - Campeggi allagati, ristoranti chiusi, spiagge completamente sott’acqua: questa la situazione sul lungolago di Caldonazzo a fine
maggio quando le abbondanti precipitazioni, dopo aver fatto salire il lago
a livelli record, ne hanno provocato
l’esondazione. Una catastrofe per moltissimi operatori, che si preparavano
ad accogliere i primi turisti tedeschi
per le due settimane di Pentecoste. In
generale l’evento ha avuto gravi ripercussioni sulle numerose attività economiche del lungolago, che accusano
danni materiali anche ingenti oltre naturalmente alle perdite derivanti dal-
Chiesto l’accertamento
tecnico preventivo
sulle cause dell’emergenza
affidato ai periti D’Alpaos
e Riondino: la Provincia
ha deciso di resistere
la mancata o ritardata apertura.
Come si ricorderà la Provincia era intervenuta, posizionando delle idrovore per «asciugare» le spiagge, ed era
stata presa in considerazione anche
la dichiarazione dello stato di calamità. Ma poi non se ne fece più nulla:
mancavano le condizioni.
Ora, però, gli operatori vogliono sapere se si è trattato di un evento eccezionale oppure se l’esondazione poteva essere evitata e, in tal caso, se esistono responsabilità. L’azione contro
la Provincia, che potrebbe essere chia-
BORGO
mata in causa per lo stato in cui è tenuto l’alveo del fiume Brenta nel tratto in cui fuoriesce dal lago, è stata decisa dopo una serie di riunioni all’Unione Commercio che ha deciso di sostenere gli operatori danneggiati, quasi
tutti iscritti alla Confcommercio.
In questa fase è già stato depositato
presso il Tribunale di Trento il ricorso per l’accertamento tecnico preventivo ex articolo 696 c.p.c. per ottenere la valutazione in sede tecnica sulle
cause dei fenomeni di esondazione e
dei danni relativi. Sarebbero una quin-
Spiagge sommerse
L’esondazione del lago di
Caldonazzo nella scorsa primavera
aveva messo in crisi il comparto
turistico locale, ed ora gli operatori
del lungolago, danneggiati
dall’emergenza, vogliono sapere
se si è trattato di una calamità
naturale o di un evento imputabile
ad altre cause e responsabilità
dicina gli operatori economici che partecipano all’azione, affidata allo studio Marchionni. E il Tribunale ha già
nominato due periti, il professor Luigi D’Alpaos, docente di idrodinamica
alla Facoltà di ingegneria di Padova, e
l’ingegner Alfredo Riondino, dirigente
l’Ufficio Tecnico del Magistrato alle
Acque di Venezia, che a febbraio dovrebbero presentare le loro conclusioni.
L’accertamento tecnico potrebbe preludere ad una richiesta di risarcimento danni, se dovessero emergere responsabilità circa l’innalzamento del
livello del lago che ha provocato
l’emergenza. In quel caso, dopo l’azione comune, dovrebbero essere in singoli operatori a far causa alla Provincia che, nel frattempo, ha deciso di resistere al ricorso.
Nella delibera che affida la difesa agli
avvocati Nicolò Pedrazzoli, Maurizio
Dalla Serra e Monica Manica, dell’avvocatura della Provincia, viene citato nell’oggetto il Camping Due Laghi, con altri non nominati. Massimo Oss che è
proprietario del camping che sorge all’ingresso di Levico rientra nell’azione poiché è titolare anche del Camping S. Cristoforo e della pizzeria «La
Darsena», colpiti dall’emergenza della primavera scorsa anche se non in
maniera disastrosa come altre realtà
del lungolago. «Ho aderito per spirito
associativo e di gruppo - conferma Oss
-. Ho visto colleghi veramente in ginocchio, che l’attività non l’hanno potuta
aprire se non in minima parte. E, a fronte dell’entità dei danni, ritengo sia giusto capire se si è trattato di un evento naturale straordinario o se invece
ci sono altre cause».
Tra i danneggiati, chi più chi meno, tutte le attività rivierasche del lago, dal
Lido di San Cristoforo a quello di Caldonazzo sulla parte opposta, anche se
alcuni hanno ritenuto di non aderire
all’azione dell’Unione Commercio.
TRANSACQUA - Per i lavori di realizzazione di un garage interrato e di sistemazione del giardino esterno presso la sede della Rsa di Transacqua, il Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza della Provincia ha concesso all’Apsp «San Giuseppe di Primiero», un
contributo in conto capitale di 900 mila
euro, pari al 100% della spesa ammessa.
Il primo progetto approvato dal consiglio
di amministrazione della casa di riposo
nel 2010 prevedeva lavori per oltre 1 milione di euro, costo successivamente ridimensionato a 900 mila euro. Ora l’Apsp
ha tempo fino al 4 marzo 2014 per presentare la documentazione utile.
IN BREVE
I RONCEGNO
Concerto di arpa
Oggi, al Palace Hotel, concerto
dell’arpista Silvia Cagol.
Ingresso libero, ore 21.
I CASTELLO TESINO
Corso di inglese
Ultimi giorni per iscriversi al
corso di inglese (base,
intermedio e conversazione) con
docente di madre lingua.
Iscrizioni in biblioteca comunale
(0461-593232).
I BORGO
«Un piano perfetto»
C’è il film «Un piano perfetto»
domani al cinema del polo
scolastico: ore 20.30.
I BORGO
Autonomia 20.20
Presentazione della lista
Autonomia 20.20 domani nella
sala incontri Zirkotech in corso
Ausugum: ore 20.30.
I BORGO
La Grande guerra
Si parla della Grande Guerra in
Valsugana domani alle 14
nell’auditorium dell’Istituto
Degasperi con Luca Girotto.
I CALDONAZZO
Forza Trentino in biblioteca
«Forza Italia – Forza Trentino»
comunica che oggi alle ore
20.30, alla Biblioteca comunale
(sala Marchesoni) si svolgerà un
incontro con i candidati Claudio
Eccher e Daniela Lovato.
I RONCEGNO
Upt: Furlan e Passamani
I candidati dell’Upt Paola Furlan
e Giampiero Passamani
incontrano i cittadini domani
nella sala riunioni del comune:
ore 20.30.
Spazio alla Sofcpower. Il vicesindaco Schraffl coinvolge anche i candidati
Valsugana: sia la valle delle fuel cell
BORGO - «A Rovereto oggi c’è
il polo industriale e formativo
della meccatronica. Perché in
Valsugana, domani, non
realizzarne uno delle celle a
combustibile?». È ad una
«Fuel Cells Valley», una realtà
industriale innovativa, quella
a cui sta pensando, non da
ieri, il vicesindaco di Borgo
Gianfranco Schraffl che in
questi giorni ha consegnato la
sua proposta ai candidati di
zona alle elezioni provinciali
del 27 ottobre. Ha messo
tutto nero su bianco. «Ci sono
tutte le condizioni» spiega
«affinché la nostra valle possa
diventare un territorio di
avanguardia tecnologica, una
valle-laboratorio per la
produzione delle fuell cell». La
cella a combustibile è un
dispositivo alimentato da un
combustibile gassoso
(metano, biogas, syngas), in
cui avviene una reazione
elettrochimica in grado di
produrre energia elettrica e
termica. L’unica azienda
italiana che produce celle ad
ossidi solidi è la Sofcpower,
che si trova a Mezzolombardo
ma che sta mettendo sempre
radici in Valsugana. «Nel 2012
ha inaugurato a Roncegno la
prima isola cogenerativa che
alimenta il nuovo magazzino
comunale - ricorda Schraffl partecipando poi al progetto
Friborgo che a giugno ha
portato all’attivazione di altri
due impianti al Centro
Sportivo ed al Centro di
Formazionale Professionale di
Borgo». In queste settimane la
Sofcpower sta ampliando la
sua superficie produttiva.
Oltre al progetto Crisalide,
partecipa anche all’iniziativa
europea «Ene.Field» assieme a
Dolomiti Energia. In 12 paesi
del vecchio continente
saranno installati 1.000
impianti residenziali di microcogenerazione a fuel cell: 30
arriveranno in Trentino e 8 in
Valsugana. «Perché allora non
cogliere la palla al balzo?
All’Enaip di Borgo è attivo un
impianto, l’unico in Italia nel
suo genere, all’interno di un
Cfp che diventerà un centro
di competenza per la
formazione degli installatori.
L’azienda sta crescendo -
continua Schraffl - sta
studiando impianti di taglia
industriale con potenze fino a
50 e 100 chilowatt. Ha
bisogno di nuovi spazi (che ci
sono in Valsugana) e di una
struttura artigianale che
possa diventare il necessario
indotto per la sua attività». Da
qui la proposta di non
perdere tempo. «La struttura
artigianale che abbiamo in
valle è in grado di costruire,
montare e installare sia gli
impianti di piccola taglia che
quelli di 50 chilowatt». Da qui
la richiesta del vicesindaco di
Borgo di impegnarsi affinché
la Valsugana possa diventare
il luogo dove la Sofcpower
possa insediarsi. «Nei
processi formativi non siamo
secondi a nessuno - conclude
- e dobbiamo continuare a
lavorare per far diventare
questa tecnologia il futuro dei
nostri giovani e della nostra
valle. Ai candidati ho chiesto
di impegnarsi, se eletti, in
questa direzione». Per il 23
novembre, intanto, è stato
organizzato un convegno
nazionale al Cfp Enaip di
Borgo sul tema «La microcogenerazione a fuel cell» con
relatori di livello nazionale. E
le conclusioni saranno
affidate al nuovo presidente
della Provincia per dare il via
alla realizzazione in Valsugana
di una Fuell Cells Valley a
rilevanza nazionale.
M. D.
I laboratori della Sofcpower dove si studia la microgenerazione
Levico Terme | «Al Brenta» un centinaio di amici, prima che colleghi
Atesina, il grande raduno degli ex autisti
Gli «ex» dell’Atesina
LEVICO TERME - Cento amici, prima che colleghi, riuniti intorno
ai tavoli del ristorante «Al Brenta» di Levico Terme. Sono gli autisti in pensione dell’ Atesina, per il più grande raduno di lavoratori a riposo. Chi non li ricorda con le loro divise blu severo ad
attendere in cima ai gradoni degli autobus gli scolari. Un piede
sul pedale e i freni sbuffavano goffamente. Le porte a soffietto
s’aprivano e l’autista che dalla plancia della corriera prendeva
per il collo la borsetta di pelle a fisarmonica timbrava gli abbonamenti gialli, quelli scolastici, con i quadrettini prestampati. Poi
via, senza indugiare, verso la scuola, le fabbriche e la città.
Da una parte della sala ci sono i decani, quasi ottuagenari, che si
scherniscono. Cos’è cambiato da allora ad oggi, chiediamo ad un
signore che vorrebbe solo mangiare: «Il nostro lavoro era fatto,
come ora, di attenzione e responsabilità. Alla fine riconoscevamo tutti i nostri passeggeri, nasceva la simpatia con alcuni di loro».
N. B.
NEL LAGO DI LEVICO » Diecimila bottiglie di spumante nella «cantina sott’acqua» ■ SILVESTRI A PAG.43
€ 1,20 ANNO 68 (CXXVII) - N
O
**
Poste Italiane SpA - spedizione in abbonamento
postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004
n˚46) art.1, comma 1, Cns BOLZANO
MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013
QUOTIDIANOFONDATONEL 1945
DIREZIONE REDAZIONE:
VIA SANSEVERINO 29 ■ 38122 TRENTO ■ TEL: 0461/885111
allarme criminalità
ALTO ADIGE
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y(7HB5J2*TQQNKM( +@!#!"!?!$
SPECIALE ELEZIONI
domani in omaggio
l’azione nella notte
Roghi e specchietti ko
Nuovi raid vandalici
in centro a Trento
UN INSERTO DI 16 PAGINE:
TUTTE LE LISTE
E I CANDIDATI
■ MARA DEIMICHEI A PAGINA 25
Specchietti in frantumi a Trento
Guida al voto
DOMANI IN OMAGGIO Nell’inserto
tutti i candidati
Domani col giornale in omaggio
un inserto di sedici pagine con
tutti i candidati alle elezioni.
■ SEDICI PAGINE CON LISTE E FOTO
1
Tentata violenza in stazione
di Ambra Redaelli
Rovereto, aggredite due sedicenni: marocchino in cella
UNIVERSIADI,
GIOVANI
SPORT E PMI
L’
Universiade 2013 a Trento, oltre che una festa
dei giovani sportivi, è anche una straordinaria occasione di riflessione per le Pmi. Abbiamo attraversato una grande
e lunga crisi; e solo ora iniziamo
a vederne la fine. Ne stiamo venendo fuori – pur fra tante difficoltà e incertezze - con fatturati
ridotti e con qualche debito in
più, ma ricchi di idee, strumenti, pratiche da applicare in un futuro in cui nulla sarà più come
prima perché le nuove economie si sono trasformate in stabili concorrenti della “vecchia Europa”eperché le grandibolle
nelle cronache
a fuoco due auto e un traliccio
VERSO LE ELEZIONI
Attentato incendiario contro la Telecom
Il leader di Progetto Trentino, Silvano Grisenti,
va all’attacco del governo Letta: «Perché devono essere i trentini a dover pagare ancora una
volta per le inefficienze altrui?».
TUTTI SPIATI?
IL PREMIER
ORA PARLI
le spese del museo
■ MORANDO A PAG.19
Troppo successo
E il Muse «sfora»
gli straordinari
di Fabio Chiusi
L
■ A PAGINA 5
■ A PAGINA 22
Ciclone Grisenti
«Adesso Roma
deve smetterla»
■ SEGUE APAGINA 13
e nuove rivelazioni sulle
attività di spionaggio compiute dalla Nsa in Francia
rendono assordante il silenzio
calato delle istituzioni italiane
sul Datagate dallo scoppio dello
scandalo, a giugno. E impongono domande a cui il nostro governo deve dare risposta. Grazie
ai documenti forniti da Edward
Snowdena LeMonde sappiamo
che in soli 30 giorni, tra dicembre e gennaio 2013, l’Nsa ha collezionato 70,3 milioni di registrazioni sui dati telefonici di cittadini francesi, compresi sms e «contenutibasatisuparole chiave».
■ TAGLIENTE A PAG.34
■ ■ Due auto completamente distrutte e un traliccio seriamente danneggiato. E’ questo il bilancio di un attentato
incendiario a Rovereto ai danni della Telecom. Nessuno ha rivendicato il gesto, ma i carabinieri sono al lavoro per
cercare di trovare i colpevoli: si pensa ad una pista anarchica.
■ IL SERVIZIO A PAGINA 33
il sogno diventa realtà
il colpo mascherato
2
Elena al Gran ballo viennese
«Io, come una principessa»
La banda delle slot machine
torna in azione a Sabbionara
■ CATERINA PREVIDI A PAGINA 35
■ GIANCARLO RUDARI A PAGINA 37
MI VIENE DA VOTARE
Il vero duello è nel Primiero
Altro che Grisenti-Dellai: qui si gioca Simoni contro Depaoli
di Paolo Mantovan
T
utti parlano del match fra Grisenti e Dellai. Ma in Primiero
c’è un duello che a Trento
neanche ve lo immaginate.
Uno scontro fra “titani”.
Chesegli dici titanoaMarco
Depaoli un po’ si spaventa.
Ma Marino Simoni no che
non si spaventa. Lui lo chiamanoil “Leone Marino”.
■ SEGUE APAGINA 44
ETICHETTE
valli
La Chiesa non è Le Comunità
agente politico vanno riformate
di Giorgio Grigolli
di Devis Tamanini
P
P
aolo Mantovan muove la curiosità dei lettori:
quali
le
“scommesse” (elettorali)
■ SEGUE A PAGINA 13
iù di un anno fa ho
partecipato a quel
movimento di amministratori locali che hanno
■ SEGUE A PAGINA 12
storie trentine
■ MAROGNOLI A PAG.31
Il sacrestano
che da 50 anni
veglia la Clarina
TRENTINO MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013
■ e-mail: [email protected]
Economia
10
LO STATO DI SALUTE DELLE IMPRESE
1
Aziende trentine, bilanci a luci e ombre
L’analisi della Cgil: tanti gli investimenti in ricerca, ma quasi tutti a carico della Provincia. Fatturati in calo dell’1,5%
di Daniele Peretti
◗ TRENTO
Il Trentino registra la più alta
percentuale di investimento
per la ricerca d'Italia, ma quella minima per gli investimenti
degli imprenditori ed è pertanto una costo quasi totalmente
a carico della Provincia. Mentre a parità di fatturato, diminuisce il costo del lavoro, che
recupera in produttività. Sono
questi alcuni dei dati che
emergono dall'analisi dei bilanci 2012 di 106 aziende provinciali, realizzata da Franco
Ischia responsabile del dipartimento industria e lavoro Cgil
del Trentino. Il fatturato delle
aziende campione, nel 2012 è
stato di 4,5 miliardi di euro con
un calo del 1,5%. Nelle specifico positivo il trend di chi opera
sui mercati esteri, decisamente interessante quello del settore agroalimentare (che cresce
del 3,7%); in tenuta il metalmeccanico (+1,8%). In caduta invece il settore chimico e
cartario (-2,4%), crolla il tessile
(-26,2%). L'utile complessivo è
di 52,6 milioni di euro, pari al
1,2% del fatturato globale e
corrisponde all' attivo di tutti i
settori, escluso quello cartario.
Nello specifico l'utile del comparto meccanico è del 3,2%
del fatturato, del 2,8 del chimico e del 1% dell'alimentare. Si
registra invece, una perdita
del 8,2% nel cartario. Buono il
margine operativo, ma col
32% delle aziende da monitorare, perché a rischio. La differenza tra il valore della produzione ed i costi prima della gestione finanziaria, ovvero il
margine operativo lordo riferito alle aziende campione, risulta di 205,7 milioni di euro, pari
al 4,6 % del fatturato; nel 2011
era del 4,7% . Si tratta di un dato confortante, non solo perché stabile, ma anche perché
si sta avvicinando ai dati pre
crisi. L'incremento c'è stato solo nel settore meccanico e tessile, mentre è di poco peggiorato in tutti gli altri settori,.
Tanto che 32 sono le aziende
4
Camera commercio
preventivo 2014
a 17 milioni di euro
l’aeroporto
2
Catullo con Save
la protesta
3
Banche, lavoratori
Paolo Arena e Carmine Bassetti
L’assemblea di ieri
◗ TRENTO
◗ TRENTO
Non ci sarà obbligo di notifica
all'Antitrust per l'ingresso di
Save (Aeroporto Marco Polo di
Venezia) in Catullo, la società
che gestisce gli scali di Verona
e Montichiari (Brescia). È
quanto si apprende da ambienti vicini all'Autorità a pochi giorni dall'assemblea degli
azionisti di Catullo, che dovrà
decidere il prossimo 28 ottobre sulla proposta non vincolante di Save. Inizialmente gli
accordi prevedono uno scambio azionario tra lo 0,9% di Save ed il 5% di Catullo. L'obiettivo dei veneziani, poi, è salire fino al 35% dell'Aeroporto di Verona ma, dati i ricavi dell'acquirente, pari a 352,5 milioni
nel 2012, inferiori alla soglia
dei 450 milioni, non è previsto
l'obbligo di notifica all'Autorità stessa. Viene così a cadere
quello che ormai poteva essere un ostacolo all'operazione,
visto l'orientamento favorevole dei soci dello scalo veronese.
Sono pronti alla mobilitazione i
circa 2000 dipendenti degli istituti bancari in Trentino (ma non
le Casse Rurali) che, con i colleghi del resto d'Italia, sciopereranno il prossimo 31 ottobre
contro la disdetta unilaterale del
contratto collettivo nazionale di
lavoro, decisa dall'Abi. Un fatto
gravissimo, secondo le sigle sindacali nazionali e provinciali
che ieri hanno chiamato a raccolta a Trento il personale delle
banche coinvolte nella disdetta,
per una prima assemblea sindacale in vista dello sciopero. La risposta non poteva essere migliore: la sala della Cooperazione
era piena in ogni ordine di posto. L'iniziativa - che verrà replicata mercoledì 23 ottobre a Rovereto a partire dalle ore 14.30
presso l'auditorium del Centro
Civico Brione - è stata promossa
da Fabi, Fisac Cgil, Fiba Cisl, Uilca Uil e Dircredito che chiedono
un rinnovo che parta dalla tutela
dei lavoratori e un taglio dei
compensi dei grandi manager.
niente obbligo
di notifica Antitrust
Franco Ischia e Paolo Burli alla presentazione dello studio Cgil sui bilanci delle aziende trentine (foto Panato)
Studio Uil: «cassa» in calo rispetto al 2012
TRENTO. In aumento rispetto ad agosto, in calo rispetto a un anno
fa. E’ una situazione a luci e ombre per la cassa integrazione nelle
aziende trentine quella dipinta dall’ufficio studi della Uil nel suo
tradizionale monitoraggio mensile. Nel dettaglio, analizzando le ore
autorizzate di «cassa» nell’ultimo mese, si assiste ad un aumento
del 134,6%, frutto di un grande aumento delle ore di cassa ordinaria
e straordinaria a fronte di un calo di quelle in deroga. Se invece si
analizza il risultato rispetto al settembre 2012, il risultato si
capovolge e si arriva ad un calo del 51,1%: in questo caso il segno
meno c’è per tutte e tre le tipologie di cassa, e anche per tutti i
settori: si va dal -60,8% dell’industria, al -23% dell’edilizia, al
-92,1% dell’artigianato e del -92,2% del commercio. Se si allarga
l’analisi ai primi nove mesi del 2013 (sempre in rapporto allo stesso
periodo del 2012) allora il calo è del 14,6%, frutto del -9,3 della
cassa ordinaria, del -11,1% della cassa straordinaria e del -68,5%
della cassa integrazione in deroga. Diversi i numeri in Alto Adige: nel
periodo gennaio-settembre 2013 c’è stato un aumento del 58,4%
delle ore di «cassa» rispetto ai dodici mesi precedenti.
con un margine operativo negativo, mentre per 76 è positivo. Mediamente contenuti gli
oneri finanziari, anche in considerazione della dimensione
media delle aziende ed il buon
livello di capitalizzazione: il patrimonio netto è pari a 1600
milioni di euro, corrispondente al 38,6% del fatturato. Interessante il dato relativo al costo del lavoro pari a 613 milio-
ni di euro ( il 13,6% del fatturato) uguale al dato 2011: un
punto in meno rispetto al
2010. Oscillante il dato tra i diversi settori produttivi dove si
va dal 8,4% del settore alimentare al 16% del meccanico; per
passare dal 9,9 del tessile, dal
12,5 del chimico ed al 15% del
cartario. In calo il tasso di profitto passato dal 4,3% del 2011
al 3,2 del 2012, risultando in
consolidamento rispetto al 5,8
del 2010.Si sono persi quindi,
1,1 punti per un dato in scia all'
andamento negativo dei fatturati. Non si tratta di un dato
uniforme, in quanto sono presenti picchi positivi o negativi
sulla base dei settori produttivi. Duro l'intervento di Burli
contro chi attacca il debito
provinciale: «E' semplicemente surreale e irresponsabile, il
debito è pari al 10% del Pil provinciale, ma è indispensabile
per la crescita. Gli ammortizzatori sociali hanno un costo da
6 a 8 milioni ? Un sacrificio irrinunciabile per rigenerare il tessuto produttivo».
pronti allo sciopero
il 31 ottobre
Cavit, l’utile netto vola a 4 milioni di euro
Via libera del consiglio d’amministrazione al bilancio: fatturato a 152,9 mln, risultato operativo a 1,5
TRENTO. Ammonta a
17.532.300 euro il preventivo
economico per il 2014 della
Camera di Commercio di
Trento, approvato ieri dal
consiglio camerale. Il diritto
annuale, pur in un contesto
economico congiunturale
ancora caratterizzato da
incertezze circa l'evoluzione
della crisi e dei tempi
riguardanti il processo di
riavvio della ripresa economica
- dice una nota - si conferma
come l'entrata più importante
dell'Ente camerale, seguito dai
diritti di segreteria.
◗ TRENTO
Il presidente Orsi (foto Panato)
Ammonta a 152,9 milioni di
euro (-0,1% rispetto allo scorso esercizio) il fatturato di Cavit per il 2012-2013. L'utile netto, da 3,4 milioni del 2011-12,
raggiunge i 4 milioni di euro
(2,6% sul fatturato rispetto allo
2,2% dello scorso anno) e migliora il risultato operativo che
si attesta a 1,5 milioni rispetto
a 1,4 del 2011-12. Questi i dati
principali del bilancio d'esercizio 2012-2013 approvato dal
consiglio di amministrazione
di Cavit. «La stabilità del fatturato - viene detto in una nota -
è frutto di un'attenta strategia
orientata alla creazione di valore, dall'altra una costante
spinta allo sviluppo delle attività in Italia e sui mercati esteri».
«un risultato ottenuto, nonostante il calo della materia prima delle ultime vendemmie e
le evidenti difficoltà del mercato, attraverso un'attenta strategia orientata alla crescita del
valore delle vendite, sia sul
mercato italiano, sia su quello
americano». A livello internazionale - sottolinea Cavit - ci
sono da registrare lo sviluppo
del marchio Altemasi, che
quest'anno ha registrato una
crescita del 16%, e l'acquisizione della cantina di spumanti
tedesca Kessler, «che permetterà a Cavit di consolidare la
presenza all’interno di un Paese, la Germania, che rappresenta il 22% del mercato spumantistico mondiale, nonché
di valorizzare ulteriormente le
uve Chardonnay prodotte dalle cantine socie». Ma la ricerca
del valore per Cavit significa
anche sostenibilità ambientale e supporto al lavoro del viticoltore. L’ultimo anno, infatti,
ha visto ancora una volta importanti investimenti per lo
sviluppo e l’implementazione
del progetto “Pica”, che rappresenta oggi la più avanzata
piattaforma tecnologica in Italia per l’implementazione di
una viticoltura sostenibile e di
precisione.
Confermate inoltre le certificazioni ottenute, che consentono un “Sistema di Gestione
Integrato Qualità-Ambiente”
nel rispetto dei più elevati
standard ambientali del complesso produttivo, e l’adesione
ai due standard Internazionali
per le industrie alimentari Brc
(British Retail Consortium) e
Ifs (International Food Standard).
Lettere e Commenti
MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 TRENTINO
LA RUBRICA
MEDICINA E DINTORNI
LA STITICHEZZA:
POSSIBILE RUOLO
DELLA CHIRURGIA?
di Giorgio Dobrilla
L
a vita media in Occidente è in continuo aumento e crescono così in parallelo alcune patologie tra cui
la stitichezza (S).
La S, sempre un disagio per
chi ne soffre, per qualcuno è
un vero calvario. Mentre sembra “logico” che i nostri muscoli volontari perdano tono
ed efficienza col passare degli
anni, meno immediato è che
anche la muscolatura involontaria che avvolge il tubo digerente (dall’esofago al retto),
possa “invecchiare” con conseguente riduzione/disarmonia della capacità propulsiva.
L’American Gastroenterological Association (AGA) mesi fa
ha ribadito la sua posizione
che non si discosta per altro
dalle linee guida stabilite in
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
gicamente in tempo reale).
Gli accertamenti più sofisticati vanno ragionevolmente riservati solo a pazienti che non
rispondono per niente alle modifiche dietetico-comportamentali. In assenza di altera-
zioni anatomiche, dieta e introito idrico adeguati, lassativi
modulati di continuo, movimento fisico, tecniche (“bio-feedback”) grazie alle quali i pazienti re-imparano a defecare
correttamente (purtroppo valide solo in certi casi), possono
dare dei risultati, purché il paziente segua con costanza le
raccomandazioni. Negli stitici
gravi ultra-refrattari, purtroppo, può essere talora necessaria l’estrazione anche manuale delle feci attuata da sé o da
altri, per evitare una sub-occlusione intestinale. In tali casi
(circa il 5% secondo l’AGA) e/o
quando sia provata la totale
inefficacia di ogni direttiva medica, va considerata pure l’opzione chirurgica. L’intervento
consiste in una colectomia to-
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
1
LA CHIESA
NON È AGENTE
POLITICO
dei cattolici (Trentino , 18 ottobre) ? Elenca i candidati più
quotati, da sinistra a destra,
con quell’etichetta . Deriva
questa distinzione, tutta riguardosa, dall’evoluzione dei
tempi: il “voto cattolico”, compatto, non esiste più da anni (
un primo e ultimo fu il 18 aprile 1948, si potrebbe dire) . Ma i
candidati che emanano un
“profumo” d’area cattolica ci
sono anche oggi. Perché i
“mondi” cattolici, come si suole dire, sono ancora molto attivi. Segue, descritta e motivata,
una elencazione di aspiranti.
Tutta aperta e cordiale, niente
sentenziosa.
Sommessamente, provo a
chiedermi se, questa apprezzata etichetta, possa proporsi
come decisiva certificazione
di partenza o come rivestimento “esterno” di testimonianze anche civili, di iniziative coinvolgenti, di esemplarità delle coerenze. Probabilmente, dovrebbe essere un
tutto insieme. Con una aggettivazione supplementare, riepilogativa di “appartenenza”
o “presenza” cattolica. Anche
a segnalare l’intendimento a
concorrere al risanamento
della politica, nel grande malessere italiano, senza pretendere diplomi personali di merito.
E’ in questo profilo, mi pare,
la grande attesa, scorrendo
l’elenco: oltre i compiti d’aula,
i negoziamenti, le scelte di
schieramento, anche i pronunciamenti di area larga, leggi e questioni di principio,
non solo traiettorie di opere
pubbliche. E’ suggestiva, comunque, e principale la corni-
precedenti “Consensus” internazionali.
L’AGA ricorda che le varianti sono tre, la S con transito intestinale normale, la S con
transito rallentato e la S in cui
è alterato il meccanismo defecatorio terminale.
Circa gli esami da fare, negli
stitici nei quali non ci siano rischi di patologia tumorale nel
colon, alla colonscopia (che
nulla dice circa la motilità) andrebbe inizialmente preferito
il clisma opaco a doppio contrasto (clistere con poco bario
e insufflazione d’aria) e poi,
nell’ordine, il tempo di transito (con dischetti radio-opachi), la manometria ano-rettale e la defecografia (la evacuazione indotta da un mini-clistere, viene registrata radiolo-
UNIVERSIADI,
GIOVANI
SPORT E PMI
ce di indirizzo descritta da Benedetto XVI al convegno ecclesiale di Verona, sei anni fa: “La
Chiesa non è e non intende essere un agente politico”. L’agire in campo politico spetta “ai
fedeli laici, che operano come
cittadini sotto propria responsabilità”.
La Chiesa (quanto meno,
quella più “recente”) non aspira a derivarne meriti conseguenti. Papa Francesco aveva
già fatto suo questo convincimento. Cristiani “adulti”, dunque, nel variegato mondo, senza rivestimenti di comodo. Comunque, nelle connessioni di
popolo. A risalire ai sommi
principi, raccolgo un ancoraggio dettagliato con urbanità
da un eminente tra i grandi, il
cardinale John Henry Newman: “ Certamente, se dovessi
coinvolgere la religione in un
brindisi al termine di una cena, berrei alla salute del Papa,
se vi farà piacere; ma prima alla coscienza e poi al Papa”.
Giorgio Grigolli
©RIPRODUZIONE RISERVATA
della finanza e dell’edilizia ci
hanno obbligato a cambiare i
comportamenti.
Le piccole e medie imprese
hanno certamente subito un
grave colpo, da cui molte non
si sono riprese e hanno cessato l’attività oppure si sono trovate ridimensionate a realtà
artigianali. Molte altre, però,
nell’imperversare della crisi
hanno trovato la forza e le risorse economiche – ricorrendo all’autofinanziamento per
la ricapitalizzazione perché la
stretta creditizia ha colpito soprattutto loro – per darsi una
struttura più adeguata ai tempi e resistere sottotraccia alla
crisi.
Ma questo è il momento
per riemergere e per confermarsi come il tessuto produttivo e di servizi più vivace del
paese. Ed è attraverso il loro
nuovo ciclo di sviluppo che
potremo tornare a crescere. I
giovani e l’innovazione sono
gli ingredienti principali della
nuova ricetta. E le filiere la
grande autostrada che trasporterà questi ingredienti.
L’innovazione di prodotto
e di processo si sposa con
l’esperienza di chi ha fondato
la propria impresa ed ha saputo condurla attraverso questa
crisi. Con la stessa responsabilità e il senso di coinvolgimento di chi ha costruito l’ossatura industriale dell’Italia, dobbiamo ora essere capaci di trasferire ai giovani queste doti,
per farli diventare protagonisti del nuovo percorso.
Uno straordinario strumento per far incontrare PMI affamate di innovazione e giovani
creativi desiderosi di vedere
realizzate le proprie idee, è addottup www.confindustria.it/
adottup.htm . Si tratta di un
percorso ideato da Piccola Industria di Confindustria che
unisce giovani talenti ad
aziende consolidate, ma di
piccole dimensioni, che ospitano al loro interno questi giovani. Adottup consente, tramite l’uso della propria officina, di assistere i giovani nelle
pratiche amministrative, di
far
nascere
un’impresa
nell’impresa, a basso costo
ma alto beneficio – sia per le
PMI innovative che per i giovani. In un paese in cui ci sono troppi esperti di passato, le
imprese possono usufruire di
esperti di futuro e proiettarsi
verso il domani.
L’innovazione dovrà poi
percorrere le nuove forme di
aggregazione che possono nascere dalle reti, le università
dovranno superare ogni incertezza nei confronti delle PMI
ed instaurare collaborazioni
stabili: stiamo parlando della
parte più viva del paese ed è
sorprendente la velocità con
la quale si possono implementare nuovi processi e realizzare i prodotti.
Se grazie alla spinta che
può essere generata dall’incontro fra i giovani, le università e le piccole imprese si riuscirà ad impattare sui grandi
numeri, potremo immaginare che anche tutto il paese, le
istituzioni e la pubblica amministrazione si adegueranno a
questa ondata di innovazione, portando l’Italia, che ha
nella creatività la propria riconosciuta eccellenza, di nuovo
ai primi posti al mondo. Le
iniziative sulla PMI a livello
EU (con la Settimana delle
PMI di fine Novembre, ideata
dal Vice-Presidente Tajani ed
intitolata
“Incoraggiare
un’Europa d’Impresa”) possono essere di ulteriore stimolo
alla crescita di un pensiero di
sistema ed all’internazionalizzazione.
Trento, in questo frangente, ha un ruolo da giocare come esempio e come leader:
13
tale con abboccamento dell’intestino tenue (ileo) direttamente al retto. Insiste tuttavia
l’AGA che i candidati alla soluzione chirurgica vanno sempre informati che nel post-intervento l’evacuazione migliorerà, ma che potrebbero non
migliorare altri sintomi (gonfiore/dolori addominali).
Nei colectomizzati non di rado si pratica transitoriamente
una ileostomia (“ano preternaturale”), per appurare se i sintomi dipendevano solo dalla
stipsi.
In conclusione, malattia
non grave la stitichezza, ma
fonte certa di disagio/sofferenza e problema terapeutico, destinato a crescere, da non sottovalutare.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Trento ha da poco celebrato i
10 anni dell’OECD Centre for
Entrepreneurship, SMEs and
Local Development, fucina di
idee per le PMI a livello globale. L’arrivo delle Universiadi
internazionalizzerà
l’Italia
con 61 Nazioni, 4000 studenti
universitari e 200 media internazionali – e questa è di per sé
una notizia che incoraggia. Al
tempo stesso, la Conferenza
delle Universiadi “Inspiring
Innovation” del 9-10.12 www.
universiadetrentino.org/conference , con la partecipazione di OECD, European Institute of Technology (che porterà
le sport-oriented enterprises
dell’EIT) e istituzioni universitarie ed imprenditoriali, potrà
facilitare la riflessione e portare a nuove azioni concrete in
futuro – che potranno legare il
sistema imprenditoriale su innovazione e sport a livello locale e nazionale.
Rifletteremo su questi temi
a Milano - il 20 novembre, in
occasione del passaggio della
fiaccola delle Universiadi - in
un workshop, organizzato
congiuntamente da Universiadi, Confindustria Lombardia/Piccola Industria e Confindustria Trentino, dedicato
all’innovazione nelle piccole
imprese sportive, con approfondimenti e la presentazione
di casi aziendali particolarmente significativi – perché la
Torcia delle Universiadi, ideata dall’Università di Trento, è
stata fabbricata in Lombardia
e, come diceva qualcuno,
“fare squadra non è il nostro
sport nazionale”. Ma forse la
crisi ci ha insegnato anche a
fare sistema, ad aprirci a nuovi orizzonti e ad internazionalizzarci.
Ambra Redaelli
Presidente Piccola IndustriaConfindustria Lombardia
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Trento
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TRENTINO MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013
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»
PROVINCIA SPESE DI FINE LEGISLATURA
◗ TRENTO
Sarà l’autunno, sarà l’imminente fine della legislatura, sta di
fatto che negli ultimi giorni la
Provincia non ha lesinato provvedimenti di spesa che vanno
in qualche modo a “sanare” situazioni aperte. Nel senso di
esposizioni superiori agli stanziamenti previsti. È il caso del
Muse e dell’impegno per il suo
avvio. Che è destinato comportare un netto sforamento rispetto alle previsioni di spesa.
A metà settembre infatti, dagli
stessi vertici del museo è partita in direzione Piazza Dante la
richiesta («per mantenere gli
impegni che la Provincia ha assegnato - si legge - tra i quali “il
nuovo Museo delle Scienze” e
la sede territoriale del Museo
Geologico delle Dolomiti di
Predazzo») di poter derogare alle direttive sul personale emanate dalla giunta lo scorso anno. Direttive che, per gli enti
pubblici strumentali, prevedevano per il 2013 una spesa per
lavoro straordinario e viaggi di
missione non superiore a quella del 2012 ridotta del 10%. Che
per il Muse significava una cifra complessiva di 153 mila euro: i 170 mila del 2012 decurtati
appunto del 10%.
Non ci bastano affatto, è stato però l’appello lanciato alla
giunta provinciale. Per una serie di ragioni così dettagliate
nella lettera di cui sopra: «Lo
start up della nuova sede del
Muse ha comportato per tutto
il personale un impegno straordinario per l’allestimento (gli
ultimi tre mesi di allestimento
hanno visto il personale direttamente coinvolto impegnato
dalle 12 alle 16 ore quotidiane),
il trasloco, l’inaugurazione
(una non stop di 24 ore con la
partecipazione di circa 30mila
persone) e il successivo avvio
delle attività ordinarie (nel primo mese di apertura la media
giornaliera di visitatori è stata
di 2.600 persone). Inoltre, nel
2013 la dotazione organica del
personale dipendente del Muse è incrementata di 18 unità
con il conseguente incremento
delle spese di missione». Non
che il Muse non abbia cercato
di contenere le spese, anzi.
Quelle per viaggi di missione
sono state infatti notevolmente
ridotte, proprio perché il personale è stato dedicato prioritariamente alla progettazione del
in breve
ristrutturazioni
Finanziate le Apsp
de Tschiderer e Grazioli
■■ È di 254 mila euro il
contributo concesso dal
Servizio politiche sanitarie e
per la non autosufficienza
all’Apsp “Beato de Tschiderer”
per finanziare la
delocalizzazione di dieci ospiti
per via dei lavori al compendio
di via Piave. Altri 120 mila euro
sono stati invece assegnati
all’Apsp “Margherita Grazioli”
di Povo per manutenzione
straordinaria e messa in
sicurezza dell'edificio.
el quetzal onlus
Negato il contibuto
per i profughi siriani
Lo spettacolo di luci sulle facciate esterne del Muse in occasione dell’inaugurazione dello scorso luglio (foto Panato)
Muse, 150 mila euro in più
per lavoro straordinario
L’appello: allestimento d’avvio oneroso, tetto di spesa impossibile da rispettare
La giunta concede la deroga. Risultato: più che raddoppiati i costi di un anno fa
Ma per il nucleo elicotteri dei Vigili mezzo milione di risparmio
Se da una parte si spende, dall’altra si risparmia. E
non poco: la Provincia impiegherà infatti quasi
mezzo milione di euro in meno del previsto per la
realizzazione della nuova sede del nucleo elicotteri
dei Vigili del fuoco all’aeroporto Caproni di
Mattarello, il cui costo complessivo è destinato a
passare da 10.729.831,25 euro e 10.238.222,22. Tali
cifre, decimali compresi, sono fissate in un’altra
delibera che la giunta provinciale ha approvato
nuovo museo. Non solo: è stata
abbassata l’indennità chilometrica per uso del mezzo proprio, è stato stipulato un accordo per il deposito delle quote di
straordinario in un conto individuale a cui attingere per il recupero in base alle esigenze di
trasparenza
1
venerdì scorso. Un risparmio dunque considerevole,
reso possibile dal fatto che «le attività legate al
trattamento delle terre e rocce da scavo sono state
eseguite secondo tempi e modalità diversi rispetto a
quelli previsti, al cui finanziamento si è potuto
provvedere con le economie disponibili all’interno
del quadro economico del progetto dei lavori». Di
qui la deduzione di 491.609,03 euro dall’esercizio
finanziario 2013.
tempo libero, a condizione della salvaguardia del funzionamento dell’organizzazione nel
suo complesso e nell’erogazione congruente dei servizi previsti. Inoltre, per la partecipazione a convegni, congressi e
workshop il Muse riconosce
ora ai propri dipendenti il solo
orario standard giornaliero.
Sembra però di capire che è stato come cercate di tappare la
perdita di una diga con le dita
di una mano. Già, perché la deroga richiesta - e concessa dalla
giunta provinciale - non è di po-
autonomia
2
La giunta approva un disegno Lavoro giovanile e tirocini:
di legge, ma il tempo è scaduto parte il ricorso alla Consulta
◗ TRENTO
Strano ma vero, la giunta provinciale trova ancora il tempo di
approvare disegni di legge e inviarli al Consiglio per l’iter di approvazione. Peccato che da qui
al 27 ottobre il Consiglio, benché non ancora sciolto, sia di
fatto già smobilitato: tornerà infatti a riunirsi solo dopo il voto,
con i nuovi eletti. Non solo: le regole dello stesso Consiglio non
prevedono un’automatica trasposizione dei ddl non esaminati alla nuova assemblea. Quello
approvato venerdì scorso dalla
giunta (“Disposizioni riguardan-
ti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni”) decadrà automaticamente con la fine della legislatura e dovrà eventualmente essere nuovamente licenziato dal
prossimo esecutivo. L’approvazione era comunque un atto obbligato, paradossalmente per ragioni di tempistica: si tratta infatti dell’attuazione di una legge
provinciale del marzo scorso,
che a sua volta disponeva l’adeguamento alla legge nazionale
190 del 2012 in materia di prevenzione e repressione della
corruzione e dell’illegalità nella
pubblica amministrazione.
◗ TRENTO
Si allunga la già corposa serie
di impugnazioni che vede contrapposte la Provincia e il governo. La giunta ha infatti deciso di ricorrere alla Corte costituzionale contro il decreto legge n. 28 del 23 giugno scorso
“Primi interventi urgenti per la
promozione dell’occupazione, in particolare giovanile,
della coesione sociale, nonché
in materia di Imposta sul valore aggiunto (Iva) e altre misure
finanziarie urgenti”, convertito, con modificazioni, nella
legge 99 del 9 agosto. In parti-
colare, a proposito dei tirocini
formativi e di orientamento,
Trento contesta la previsione
di legge che consente ai datori
di lavoro pubblici e privati con
sedi in più regioni di fare riferimento alla sola normativa della regione dove è ubicata la sede legale. Ma anche l’accentramento delle comunicazioni relative all’instaurazione del rapporto di lavoro presso il Servizio informatico nel cui ambito
territoriale si trova vla sede legale sarebbe in contrasto in
contrasto con i princìpi di ragionevolezza e di leale collaborazione tra Stato e Provincia.
co conto: il tetto massimo di
spesa è stato infatti collocato a
quota 320 mila euro, 150 mila
in più dunque rispetto alle spese dello scorso anno. Con il risultato finale di più che raddoppiare la spesa prevista.
Sempre in materia di cultura
va poi segnalata una serie di altri provvedimenti, emanati invece dal Servizio attività culturali: si tratta dell’erogazione di
ulteriori 18.588 euro alla Federazione trentina delle scuola di
danza per le attività del prossimo triennio (11.410 erano stati
assegnati già in luglio). Sono invece 9.540 quelli per la Sat, dopo i 12.640 di luglio, e 7.248
quelli che andranno infine alle
Acli, che pure in luglio si erano
giovate di una prima tranche di
9.752.
(p.mor.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
■■ Non basta dirsi a favore
dei profughi siriani per
ottenere un finanziamento
provinciale. Lo sa bene
l’associazione El Quetzal Onlus
di Trento, che nei giorni scorsi
aveva presentato domanda di
contributo per il progetto di
emergenza “Aiuti alimentari e
assistenza umanitaria alla
popolazione di Damasco,
Siria”. Dalla relazione
sull’attività svolta
dall’associazione nei 12 mesi
precedenti, risulta però che
non aver svolto almeno tre
momenti di sensibilizzazione
aperti alla cittadinanza e una
raccolta fondi, come richiesto
dalla Provincia per ottenere il
contributo. Che infatti il
Servizio emigrazione e
solidarietà internazionale ha
negato.
viabilità e sicurezza
Sale per le strade:
altri 358 mila euro
■■ Corposa integrazione per
la fornitura di sale ad uso
stradale per la stagione
invernale. Per il 2013 era stato
prevista una spesa di 647.700
euro per le strade provinciali e
720 mila per quelle statali. Ora
il Servizio gestione strade della
Provincia ha rifatto i conti:
servono 45 mila euro in più per
le strade provinciali e ben 313
mila in più per quelle statali.
Una maggiorazione
complessiva di spesa pari
dunque a 358 mila euro.
Trento
MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 TRENTINO
21
la campagna elettorale » I TEMI
1
Trentino Sviluppo, tutto da cambiare
Esponenti dei vari schieramenti concordano che l’unione tra i contributi per l’industria e il turismo non va bene
◗ TRENTO
Il sasso nello stagno l’ha gettato Diego Mosna. Il candidato
alla presidenza lo ha detto
chiaro e tondo: «Trentino Sviluppo così come è adesso non
va bene. Incentivi alle imprese
e marketing territoriale non
stanno bene insieme». Sotto
attacco c’è soprattutto il matrimonio tra le due grandi anime
di Trentino Sviluppo, ovvero
da una parte l’attività immobiliare di lease back e aiuto alle
industrie manifatturiere e
dall’altra l’anima di marketing
territoriale che era incarnata
da Trentino Marketing. Con
l’unione, dicono i critici, si sono messe insieme competenze e mission molto diverse. Si
va dai contributi alle industrie
fino alla promozione del territorio, dalle ciminiere agli alberghi, dalla catena di montaggio
fino all’olio del Garda e ai prodotti tipici. Insomma, troppa
carne al fuoco. Difficile che
uno stesso soggetto possa fare
bene tutto. E, infatti, in questo
anno di vita, Trentino Sviluppo unita qualche problemino
l’ha avuto. Mosna ha spiegato:
«Credo debba essere più brava
ad attrarre investimenti, muovendosi di più all'estero. Deve
esserci un gruppo manageriale che sia lì per le proprie competenze e non per nomine politiche». Un fendente mirato e
preciso, che non risparmia
nemmeno
l'accorpamento
con Trentino Marketing. «E'
stato un errore e mi pare sia ri-
walter viola
conosciuto da più parti. Quando si commettono gli errori bisogna ammetterlo e tornare indietro».
I candidati di tutti gli schieramenti concordano che c’è
qualcosa da cambiare. C’è chi
dice che si deve tornare a separare marketing territoriale e
contributi all’industria. C’è anche chi dice, invece, che si deve mantenere l’attuale struttura, ma delineando molto meglio gli ambiti di competenza.
Quello che è certo è che attual-
mente Trentino Sviluppo è un
vero centro di potere che assomma competenze molto diverse tra di loro e anche risorse
molto importanti. A Partire da
quelle per acquisire i capannoni delle imprese per il lease
back. In molti hanno criticato
soprattutto la discrezionalità
che sta dietro allo strumento
del lease back. Non sono chiari, infatti, i criteri con i quali
vengono scelte le imprese che
vengono aiutate con questo
strumento.
La sede di Trentino Sviluppo
alessandro olivi
«Un’unione nefasta. Ci vuole il divorzio» «Vanno distinte le aree di intervento»
◗ TRENTO
«Io l’ho sempre detto che l’unione tra Trentino Sviluppo e Trentino Markenting è nefasta. Marketing territoriale, capannoni e partecipazioni industriali non hanno niente in comune». Walter Viola, candidato di Progetto Trentino ha seguito da vicino la vicenda
dell’unione tra Trentino Sviluppo e Trentino
Marketing ed è sempre stato contrario: «Bisogna separare le due realtà e mettere al centro il
turismo. Finora si è sempre fatto un gran parlare di marketing territoriale, di promozione dei
prodotti tipici. Le nostre eccellenze sono i laghi
e le Dolomiti, dobbiamo puntare su quelli.
Dobbiamo riscoprire il brand Trentino e non
puntare solo sui ritiri delle squadre di calcio. Si
deve pensare al turismo, agli alberghi. Su questo il Trentino ha sempre avuto grandi risultati».
Viola è convinto che si deve ripensare quello
che è stato fatto finora: «Occorre una seria e
profonda riflessione su Trentino Sviluppo.
Non è possibile che ci sia una marea di partecipate della Provincia, così come accade ora. Che
ci sia uno strumento che aiuti le piccole e medie imprese è necessario. Ma occorre anche
stabilire delle regole chiare e molto serie. Finora , i criteri con i quali sono stati decisi gli investimenti di lease back e gli aiuti alle imprese
non sono stati sempre omogenei. Quindi, bisogna separare il marketing dai contributi all’industria e, in questo campo, occorre mettere dei
paletti e delle priorità molto chiare».
michele dallapiccola
◗ TRENTO
Alessandro Olivi, assessore all’industria e al commercio, ha seguito da vicino l’unificazione tra
Trentino Sviluppo e Trentino
Marketing e pensa anche lui che
qualcosa va cambiato: «Credo
una cosa: l’unificazione della società aveva la finalità di garantire
l’intersettorialità che è uno dei limiti che il
Trentino ha sempre avuto. Avere una cabina di
regia unica era necessario. In regime, poi, di
contrazione delle risorse pubbliche era anche
un atto dovuto. Detto questo, è evidente che
l’esperienza di questo anno è che non si può
confondere l’intersettorialità con l’omogeneità». Insomma, secondo Olivi si deve trovare il
modo di distinguere meglio gli ambiti dell’attività della grande società pubbliche che si occupa di incentivi all’industria e anche di turismo
e marketing territoriale. Insomma, ci sono delle cose da rivedere.
L’assessore ha le idee chiare anche su questo: «Le due aree dello sviluppo e del turismo
devono essere presidiate da strutture specialistiche. Anzi, inizialmente erano previste tre
aree ben distinte. Oltre al turismo e agli aiuti alle industrie manifatturiere c’erano anche i servizi innovativi. Io penso che, per distinguere al
meglio queste tre aree si debba fare in modo
che ognuna abbia un referente in Consiglio
d’amministrazione. In questo modo, si potrà
assicurare autonomia ai tre ambiti di intervento e assicurare un’attività piena della struttura».
maurizio fugatti
«Un’aggregazione infelice, va modificata» «Ma aiutate anche le piccole imprese»
◗ TRENTO
«Mi pare evidente che questo
ano di vita della nuova società
unica abbia mostrato dei problemi, ma io penso che non si possa
giudicare in base alle impressioni». Michele Dallapiccola, candidato del Patt, usa un approccio
scientifico per avvicinarsi alla
questione: non si accontenta delle impressioni della prima ora, ma vuole vedere i dati. Per
questo dice che bisogna studiare bene tutta la
questione: «Vanno raccolte le performances
che c’erano prima dell’unificazione e vanno
confrontate con quelle che ci sono state dopo.
Parlare in base a uno sguardo veloce non sarebbe corretto. Del resto, è di fronte agli occhi
di tutto il fatto che questa aggregazione non è
stata felice. Ma sono convinto che ci vogliano
valutazioni di carattere economico per vedere
anche le ricadute sui settori interessati. Quindi
dovremo valutare i risultati, confrontarli e poi
decidere».
Anche Dallapiccola, però, è convinto che ci
siano cose da rivedere: «La società come è
adesso secondo me va rivista sicuramente.
Magari bisogna cambiare delle cose. Siamo di
fronte sicuramente a una patologia, ma ora si
tratta di decidere come dobbiamo agire. Abbiamo l’esperienza del passato e da questo
dobbiamo partire per decidere dove andare.
Bisogna vedere perché le cose sono andate in
un certo modo. Sono sicuro, però, che si possa
aggiustare qualcosa». Insomma, l’unione può
andare avanti, ma con molti correttivi.
◗ TRENTO
Maurizio Fugatti attacca a testa
bassa la politica seguita fin qui da
Trentino Sviluppo. Nel mirino finisce soprattutto la linea seguita
nel dare gli incentivi alle imprese:
«La politica di Trentino Sviluppo
in materia di incentivi e contributi alle aziende e di lease back è stata molto discutibile. Gli aiuti devono andare a
tutte le imprese che si trovano in una determinata situazione. Se faccio una scelta, la devo fare per tutti. Il lease back, invece, è stato usato
con larga discrezionalità. E ci sono state disparità. Soprattutto le piccole imprese non hanno
trovato risposte. Io sono convinto, invece, che
questo genere di politica vada fatto a 360 gradi».
In Trentino il tessuto imprenditoriale è fatto di
piccole e medie realtà. Fugatti chiede che ci sia
una maggiore attenzione a queste aziende: «Io
credo che una volta fatta una scelta, debba essere fatta per tutte le aziende, da quelle piccole a
quelle grandi. Non si può escludere qualcuno
dallo strumento del lease back. Chiaramente
devono essere fatte prima tutte le valutazioni
del rischio».
Per quanto riguarda il turismo, Fugatti chiede che ci sia maggiore attenzione al territorio:
«Io faccio notare che i tre grandi colossi della
Cooperazione in materia di vino, Cavit, Mezzocorona e LaVis, non valorizzano abbastanza il
territorio e i prodotti trentini. Questo anche perché commercializzano vino di fuori provincia.
Il collegamento tra agricoltura e turismo andrebbe rafforzato».
L’appello delle Asuc mette tutti d’accordo
«Ci sentiamo sotto attacco». E nella tavola rotonda con i candidati nessuno osa schierarsi contro
◗ TRENTO
Roberto Giovannini, presidente Asuc
Le Asuc si sentono sotto attacco
e chiedono aiuto alla politica, ai
candidati presidenti e ai capilista in corsa per le elezioni di domenica. Il presidente Roberto
Giovannini li ha chiamati a raccolta nella sala rosa della Regione sottolineando che “avidi predatori”, sia pubblici, alcuni Comuni, che privati, qualche cavatore, ne mettono a repentaglio
l'autonomia, presente e futura.
Attualmente le 100 Amministrazioni separate dei beni di uso civico - e presto dovrebbero nascerne altre tre - gestiscono il
54% del territorio provinciale
gravato da uso civico, tra boschi,
pascoli e cave. «È fondamentale
salvaguardare la nostra autonomia - ha detto Giovannini nel
corso del dibattito moderato dal
direttore del Trentino Alberto
Faustini - perché significa anche
tutela del paesaggio e del patrimonio agro-silvo-pastorale a
vantaggio di tutta la comunità.
Per questo chiediamo la costituzione di un tavolo paritetico Provincia-Comuni-Asuc e continuiamo nell'opera di formazione dei giovani». Ugo Rossi (centrosinistra autonomista) ha detto che «quello delle Asuc è un pa-
trimonio da gestire, valorizzare
e tramandare. Nel dibattito sul
riassetto di aggregazione istituzionale - ha proseguito - si tratterà di garantire la capillarità delle
Asuc appianando le difficoltà
che ci sono nel rapporto con
qualche Comune». Diego Mosna, candidato presidente delle
Civiche, ha affermato che «mi
pare ben difficile depredare le
Asuc. Sono una tradizione da
mantenere».
Per l'assessore Mauro Gilmozzi (Upt) «le Asuc sono un valore per la gestione del territorio.
È fondamentale che proseguano nel loro lavoro e che siano
protagoniste nella difesa e promozione del territorio». Silvano
Grisenti (Pt) ha sostenuto che
«rivestono un ruolo fondamentale nella tutela e rappresentanza delle comunità» mentre per
Ezio Casagranda (candidato
presidente di Rifondazione comunista) «bisogna cancellare le
Comunità di valle e moltiplicare
le rappresentanze di uso civico
in funzione di presidi dei beni
comuni, dall'acqua al territorio
nel suo complesso». «La verità è
che il centrosinistra voleva cancellare le Asuc - ha sottolineato
Giacomo Bezzi, candidato presidente di Forza Trentino - Noi ab-
biamo sventato l'attacco e le difendiamo». Emilio Arisi (candidato presidente di Sel) ha ribadito che «l'autogestione è un elemento importante che il nuovo
Statuto dovrà comprendere.
D'accordo con il tavolo paritetico e alla formazione scolastica».
Per Giuseppe Filippin (candidato presidente del Mir) «ci deve
essere maggiore attenzione verso le Asuc che rappresentano un
principio della nostra autonomia. Il tentativo di espropriarle
sarebbe un grave errore». «Nel
difficile momento economico
che stiamo vivendo - ha concluso Giovannini - le Asuc non vogliono essere in antagonismo
con altri enti territoriali, anzi, in
molte realtà condividono progettualità e risorse. Però pretendiamo il rispetto della diversità
tra i territori dei Comuni e quello delle Comunità».
(pa.pi.)
24
Trento
TRENTINO MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013
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Garante dei contribuenti
vittima dei tagli del fisco
L’avvocato Di Francia: «Vogliono salvare in questo modo i conti dello Stato
ma io, come altri colleghi di diverse regioni, sono disposto a lavorare gratis»
◗ TRENTO
Addio al garante del contribuente: questa figura, nata per
legge nel 2000, è destinata a
sparire dal primo gennaio
2014. Secondo la bozza della
legge di stabilità disposta dal
governo Letta infatti a occupare questo ruolo saranno non
più notai, avvocati, magistrati,
professori universitari, bensì il
presidente delle Commissioni
tributarie regionali, cioè colui
che fino al 31 dicembre ha l’incarico di nominare il garante.
Motivo di questo improvviso
cambio di rotta: limitare le spese della macchina pubblica.
Ma l’avvocato Andrea di Francia, da anni Garante del conttribuente a Trento, ribatte.
«Non ho certo ricoperto questo ruolo per lo stipendio, credo di aver fatto molto per i contribuenti trentini e sono disposto a farlo ancora. Mi associo
alla proposta del collega Orlando Formica, Garante del contribuente della Valle d’Aosta e
mi metto a disposizione a titolo del tutto gratuito. Non credo che lo stato recuperi chissà
quali somme affidando il ruolo ai presidenti delle Commissioni tributarie nazionali».
In effetti la reazione di fronte a quello che appare come
un ininfluente dettaglio della
legge di stabilità pone un chiaro problema di conflitto d’interessi: se i presidenti delle Commissioni tributarie non sono figure “terze” ma dipendenti
dallo Stato (i presidenti di
commissione vengono nominati per decreto dal presidente
della Repubblica su proposta
del ministro dell’Economia),
viene da chiedersi in quale modo possano opporsi a chi paga
loro lo stipendio. Va infatti ricordato che la stragrande maggioranza delle azioni promosse dal Garante del contribuente vedano dalla parte dell’accusato proprio il ministero
dell’Economia. Verrebbe così
a cadere quel rapporto fiduciario tra il cittadino e il suo Garante di fronte all’amministrazione finanziaria.
Curioso che nelle settimane
scorse la Cassazione a sezioni
riunite abbia precisato in una
sentenza (la 18184 del 29 luglio) come le disposizioni contenute nella legge fondativa
della figura del Garante (la
n.212 del 2000)costituiscano
«princìpi generali dell’ordinamento tributario che possono
essere derogati o modificati solo espressamente e mai da leg-
La sede della Commissione tributaria: il nuovo Garante sarà il presidente
L’avvocato Andrea di Francia
gi speciali». I più critici ipotizzano addirittura che la solerzia
dei garanti, veri difensori civico-tributari, abbia fatto perdere all’Agenzia delle entrate cospicue somme, solo indicando
ai cittadini le giuste vie per impostare un ricorso o un con-
si chiedevano se abbia ancora
un senso lo Statuto del contribuente istituito nel 2000. Di
Francia in ogni caso è disponibile, anche gratis, a ricoprire il
ruolo. Ma per il ddl Letta servirebbe un’apposita deroga.
tenzioso con il Fisco. Com’è intuibile, si tratta solo di un’ipotesi e per di più non verificabile, ma il pensiero ha attraversato la mente di molti osservatori esterni, a partire dai giornalisti economici del Sole 24 Ore,
che dalle pagine di domenica
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carabinieri al lavoro
Stupro, verifiche e confronti
Fiaccolata della Lega. Sangalli: «Sicurezza problema politico»
◗ TRENTO
Mentre i carabinieri fanno verifiche e confronti per arrivare
a dare un’identità al trentenne
che alle 4 di sabato mattina
avrebbe violentato una giovane trentina, si muove il mondo
politico. E in prima fila, come
spesso accade su temi legati alla sicurezza, c’è la Lega nord
che ha anche organizzato per
domani alle 17 una fiaccolata
in via San Pietro. Un modo,
viene spiegato «per esprimere
la propria vicinanza alla vittima della recente violenza e a
tutte quelle che lo sono state
nei numerosi episodi di degrado avvenuti nella città di Trento». E le richieste del partito
vengono spiegate dal presidente Savoi. «Chiediamo maggiori interventi e presenza da
parte delle forze dell’ordine,
ad ogni ora del giorno e della
notte, in tutte le vie di Trento
perché non è possibile che i
cittadini abbiano paura di
Il luogo della violenza
uscire di casa nella propria città. Purtroppo le segnalazioni
di tale paura sono numerose e
sempre più derivano dal mondo femminile». Sul tema sicurezza interviene anche Ilda
Sangalli Riedmiller, candidata
per «Riformisti per l’autonomia». «Il tema della sicurezza a
Trento - spiega - non può esse-
re derubricato ad un mero problema di ordine pubblico, da
risolvere con la forza, le espulsioni e i fermi di polizia. Certamente è essenziale che le regole siano rispettate da tutti, ma
la politica tutta non può e non
deve lavarsene le mani. Ed in
particolare il centrosinistra,
che non può consentire alle
destre e ai loro rigurgiti nazionalisti e ideologici di appropriarsi del tema della legalità e
dell'integrazione. In Trentino i
cittadini stranieri residenti sono oltre 50 mila. Poco meno di
una su dieci. Un dato importante, che posiziona la provincia ai vertici delle classifiche
nazionali. Con alcune zone
d'ombra, però. Segno che la
strada percorsa sin qui non è
stata solo lastricata di successi. Il Trentino è l'ultima provincia del Centro-Nord per l’inserimento degli stranieri. E questa mancanza di inserimento
certamente contribuisce ad alimentare situazioni di disagio».
Pc «puliti», a giudizio in tre Mutuo per il mantenimento
◗ TRENTO
Tre maestri di sci della val di
Sole sono finiti in tribunale
con l’accusa di danneggiamento di sistemi informatici. I tre prima di lasciare definitivamente la scuola italiana di sci
di Folgarida e Marilleva avrebbe, secondo l’accusa sostituito i dischi fissi dei pc
dell’associazione cancellando
di fatto tutti i dati contenuti
(modelli per fatture, dati ana-
grafici e quant’altro) e avrebbero anche alterato il sito web
rimuovendo un collegamento.
Denunciati dalla scuola, sono
finiti davanti al giudice ma
l’udienza di ieri è stata rinviata
per vedere se si possa arrivare
ad un accordo sul fronte penale. L’avvocato dei tre respinge
tutte le accuse sostenendo fra
l’altro che nessuno dei suoi assistiti aveva le competenze informatiche per fare tabula rasa
della memoria dei pc.
◗ TRENTO
La pm aveva chiesto due mesi
di reclusione, il giudice ha deciso per 20 giorni. Ma non è finita perché l’avvocato Targa è
pronta a presentare ricorso. La
storia è quella di un albergatore che è accusato di non aver
sempre corrisposto i 500 euro
dovuti per il mantenimento di
due figli minori dopo la separazione. L’uomo aveva ottemperato sempre ma una malattia
sommata alla crisi ha messo in
ginocchio la sua attività turistica. E così ha dovuto chiedere
un mutuo alla banca e sostanziosi aiuti ai suoi parenti per
cercare di trovare ogni mese i
500 euro. Ma non sempre c’è
riuscito e così si è trovato davanti al giudice. Che viste le
carte e la ricostruzioni, lo ha
condannato a 20 giorni di carcere e una multa. Ora si aspetta la sentenza per poter poi fare appello.
Trento
MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 TRENTINO
25
1
Vandali notturni scatenati:
specchietti ko, rogo al negozio
Nella notte bruciate le decorazione in stile «urban knitting» davanti alla «Casa del Bottone»
Spaccati anche una decina di specchietti di automobili in sosta in via Endrici e via Mantova
◗ TRENTO
Vandali scatenati nella notte
trentina, vandali che se la sono presa con le auto parcheggiate e con le decorazioni fatte
con lane colorate sulle colonne della «Casa del bottone» in
passaggio San Benedetto. Fatti slegati l’uno dall’altro o accomunati dalla stessa mano?
Non c’è ancora una risposta a
questa domanda ma certamente si tratta di episodi e di
obiettivi molto diversi.
Partiamo dall’atto vandalico contro la «Casa del bottone», il negozio che offre tutto
quello che a che fare con ricamo, uncinetto maglia, tela e
bottoni, appunto. Nella primavera scorsa, l’entrata del negozio era cambiata: al posto delle classiche colonne grigie
c’erano colonne colorate. Magia? No, semplicemente «urban knitting». Si tratta di una
forma d’arte urbana, spiegava
la proprietaria del negozio Patricia Avanzo «che già esiste
all’estero. Tante donne, tante
mani, tanti punti mostrano come altri scorci della città potrebbero essere abbelliti, ralle-
Patricia Avanzo sistema le decorazioni ad uncinetto bruciate nella notte dai vandali (foto Panato)
grati, colorati con la lana». E
quindi lei e le sue amiche si sono messe al lavoro e ognuna
ha realizzato, all’uncinetto,
un pezzetto delle multicolori
coperte di lana. Che poi sono
diventati la copertura colorata
delle colonne. Un’iniziativa
gratuita quanto allegra che è
stata distrutta dal fuoco nella
notte fra domenica e lunedì.
Senza un apparente motivo se
non quello di distruggere qualcosa e basta. Per gli altri episodi bisogna fare qualche centinaio di metri e arrivare così in
via Endrici dove, invece, i vandali si sono scatenati contro le
OTTOBRE (PATT), INTERROGAZIONE AD ALFANO
Priebke, il mistero della salma
Il deputato: sepolto in Regione? E Ora Veglia: inaccettabile l’ipotesi
◗ TRENTO
Mauro Ottobre, come annunciato, ha presentato un’interrogazione urgente al ministro
dell’interno Alfano per sapere
se sia vero che il luogo della sepoltura di Erich Priebke sarebbe stato individuato in Alto Adige. Il deputato del Patt ricorda
che «nonostante siano trascorsi parecchi giorni dalla scomparsa dell'ex capitano delle Ss
Erich Priebke, condannato
all’ergastolo quale responsabile dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, sulla stampa continua a
tenere banco il “mistero” sulla
sua sepoltura.Le località ipotizzate dal cimitero di Anzio al trasferimento in Germania, sono
state di volta in volta smentite
dalle autorità competenti mentre il legale della famiglia
Priebke, Paolo Giachini, ha dichiarato che la salma lascerà
Pratica di Mare per una località
segreta nella quale verrà, finalmente, tumulata». Interviene
sul caso Priebke anche la onlus
“Ora Veglia”, per bocca della
presidentessa Marta Rossaro e
della sua vice Elena Baiguera
Beltrami: «Inaccettabile, anche
solo l’ipotesi, che la salma di
Priebke possa trovare sepoltura in Trentino. Il Trentino,
considerato nella seconda
guerra mondiale, terra di operazioni militari e pur se stretto
nella morsa nazista, che lo aveva ridotto ad un’autentica for-
tezza del Reich, ha fornito un
proprio altissimo tributo alla
Resistenza. Proprio in quanto
difficilissima, per un abnorme
spiegamento di forze nemiche,
la Resistenza nella valle
dell’Adige, soprattutto a Riva
del Garda e Rovereto, ha scritto
pagine di altissimo valore, come del resto in Valsugana e nel
Tesino per la vicinanza ai Comitati di Liberazione veneti. Lo
testimoniano anche i sacrifici
di Ora e Veglia, le due giovanissime medaglie d’oro trentine
del battaglione Gherlenda, catturate dai nazisti tra l’ottobre
del 1944 e il febbraio 1945: Ancilla Marighetto (Ora) e Clorinda Menguzzato (Veglia), uccise
e torturate dai nazisti».
viabilità invernale
«Pneumatici, etichetta Ue inutile»
Il Crtcu: insufficienti le indicazioni sulle caratteristiche di sicurezza
◗ TRENTO
La nuova etichetta per pneumatici Ue, obbligatoria da poco meno di un anno, era stata
pensata al fine di aiutare gli automobilisti nella scelta degli
pneumatici, ma purtroppo fornisce poche indicazioni riguardo alle caratteristiche di sicurezza degli pneumatici, e pertanto non aiuta nella scelta. Lo
sostiene in una nota il Centro
ricerca e tutela consumatori e
utenti, secondo cui l’etichetta
tralascia alcuni aspetti importanti degli pneumatici da neve. «La nuova etichetta forni-
sce indicazioni sui seguenti
aspetti - afferma il Crtcu - aderenza al manto stradale, influenza dello pneumatico sul
consumo di carburante e sui
decibel (rumorosità dello
pneumatico). L’etichetta mostra le caratteristiche di sicurezza ed efficienza energetica
su di una scala, che va dal migliore: “A” (verde) al peggiore:
“G” (rosso). Purtroppo gli
aspetti della resistenza al rollio, dell’emissione di rumore e
dell’aderenza al manto stradale bagnato non bastano certamente a valutare uno pneumatico. L’etichetta, ad esempio,
non riporta informazioni riguardo la stabilità, le caratteristiche dello pneumatico in caso di “acquaplaning” o l'aderenza al manto stradale asciutto. Per gli automobilisti inoltre
sarebbe molto utile un’indicazione riguardo lo stato di usura della gomma. In buona sostanza, la nuova etichetta dice
poco e infatti, uno pneumatico che riceva la valutazione
“C” in relazione al fattore aderenza al manto stradale bagnato, ciononostante può essere
classificato
quasi
come
“ottimo” pneumatico invernale».
macchine spaccando i finestrini di circa una decina ai auto
lasciate nei parcheggi. Ma
non è finita. Se in via Endrici
l’azione appare sistematica, altri automobilisti (ad esempio
in via Mantova) hanno iniziato il lunedì con una visita dal
carrozziere per fissare l’ap-
puntamento per il cambio di
specchietto.
Un fenomeno, questo che
sta conoscendo in questi giorni un «ritorno di fiamma». Sono numerose, infatti, le denunce presentate nell’ultima
settimana alle forze dell’ordine che raccontano di come degli ignoti di notte abbiano rotto lo specchietto. Il tutto senza
che ci sia un motivo. Vengono
semplicemente prese di mira
delle macchine che hanno come unico denominatore comunque quello di essere parcheggiate nella stessa zona.
Quindi i vandali potrebbero
essere semplicemente persone che non hanno nulla da fare e che si emozionano facendo una cosa così stupida come danneggiare un bene altrui.
Per spaccare gli specchietti
in serie vengono utilizzate dei
pezzi di legno o delle mazze
per colpire il «braccio» dello
specchio. In passato c’è stato
anche chi ha compiuto questo
vandalismo a forza di calci.
Oppure utilizzando dei mattoni.
(m.d.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
cavalese
Ladro incastrato
dalla carta di credito
e dalle telecamere
◗ TRENTO
Arrivare a lui non è stato facile, ma i carabinieri di Cavalese sono riusciti a denunciare
un 22enne che abita a Trento
per dei furti che erano avvenuti fra Trodena e Carano
nell’agosto del 2012 a danno,
in particolare, di turisti. Il nomade si era spostato dal campo di Mattarello fino alla val
di Fiemme per perpetrare i
furti, approfittando dell’alta
presenza di turisti. Grazie ad
un incrocio tra una serie di
precedenti denunce per furto su auto ed alcuni fotogrammi delle telecamere di
videosorveglianza, acquisite
in seguito all’utilizzo delle
carte di credito in una locale
banca, è stato possibile restringere il campo delle indagini, chiudendole poi definitivamente, grazie ad un identificazione fotografica avvenuta da parte di una delle vittime del furto.
Il giovane denunciato era
già noto alle Forze dell’Ordine per svariati precedenti e
per lui ora è arrivata un’ulteriore denuncia. E sempre
contro i furti, nello scorso fine settimana i militari della
compagnia di Cavalese sono
stati impegnati in una serie di
servizi di prevenzione in occasione dell’Oktoberfest che
ha portato in valle migliaia di
persone.
26
Trento
TRENTINO MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013
lutto fra i cappuccini
Addio al vescovo Governo
Si divideva fra il Mozambico e il Trentino dove aveva molti amici
◗ TRENTO
Il vescovo Bressan assieme al vescovo Governo
Il suo cuore era diviso in due
parti. In una c’era il Mozambico la sua terra natale, il Paese
che lo aveva visto tornare sacerdote e diventare poi vescovo. Nell’altra il Trentino dove
si era formato e dove il vescovo Gottardi lo aveva ordinato
sacerdote. Terra di montagna
dove lui, racconta padre Modesto del convento dei cappuccini di Trento, tornava spesso.
Monsignor Bernardo Governo è morto ieri a 74 anni in Mozambico, ma il lutto è forte anche in Trentino come spiegano i cappuccini perché il vescovo africano era di casa qui.
L’incontro era avvenuto in Mozambico con i missionari che
poi avevano portato il giovanissimo Bernardo in provincia, ad Arco in particolare, dove aveva studiato. Per trasferirsi quindi a Trento dove aveva
intrapreso gli studi in teologia.
E quindi, nel 1969 era stato nominato sacerdote dal vescovo
Gottardi. «Ed era tornato in
Mozambico - spiega ancora
padre Modesto - per iniziare la
sua attività nelle nostre missioni». Per lui c’era la possibilità
di tornare a fare il sacerdote in
Italia ma non lo ha mai voluto:
lui voleva stare a casa, in Mozambico per portare avanti
l’attività pastorale. «Una persona molto cordiale - ricorda
padre Modesto - che lavorava
con il cuore e in mezzo alla
gente». Lunedì, giorno del funerale in Mozambico, alle 17
nella chiesa di Santa Croce ci
sarà una messa per ricordarlo
con quanti li hanno conosciuto.
1
La pizza appena sfornata
da gustare anche di notte
L’iniziativa è di due cognati albanesi con un nuovo locale in largo Carducci:
il mercoledì e il sabato il forno funzionerà anche dalle 2 alle 5 per i più festaioli
di Umberto Placanica
◗ TRENTO
derivazioni idroelettriche
Buone nuove per i viveur trentini: la notte finalmente ci sarà
l’opportunità di mangiare
qualcosa di caldo senza allontanarsi dal centro storico della
città. Elvis Abdushi, 29enne albanese di origini, ha appreso
l’arte del pizzaiolo dieci anni
fa, quando dall’Albania ha deciso di trasferirsi in Italia. Dopo aver riscosso notevole successo con la sua prima attività
a Clarina, la pizzezia «Pizza
Chef», ha deciso di tentare il
tutto per tutto aprendo un’altra attività simile in largo Carducci. «In Piemonte ho imparato il mestiere in una pizzeria
napoletana. Sono arrivato a
Trento quattro anni fa e ho
aperto una pizza al taglio con
mio cognato, Leonardo Shaba, pian piano siamo arrivati a
farci conoscere in tutta la zona, soprattutto per una serie
di specialità che si fanno desiderare» . I due cognati cresciuti professionalmente insieme
hanno deciso di mantenere
nella nuova attività di largo
Carducci non solo lo stesso
nome, ma anche la medesima
qualità di prodotti di cui dispongono in Clarina. «Quando io andavo a ballare, avevo
sempre voglia dopo aver bevuto due o tre birre di mangiare
qualcosa di caldo. Ho dunque
pensato di offrire questo servizio ai giovani il mercoledì e il
sabato notte (dalle 2 alle 5), visto che io mi dovevo spingere
Santa Giustina: via
all’iter per il rinnovo
della concessione
◗ TRENTO
Il 29enne Elvis Abdushi porta a Trento la pizza calda anche nel cuore della notte
Nasce lo sportello impianti termici
Ogni quanto tempo va fatta la manutenzione dell'impianto termico?
Cosa deve fare il manutentore? A chi mi devo rivolgere per installare in
sicurezza la stufa a pellet appena acquistata? Cosa sono i patentini di
conduttore di impianto termico? Quale caldaia mi conviene installare
a casa mia? E' meglio la legna o il pellet? Mi conviene usare il gasolio o il
metano? Sono queste, ed altre ancora, le domande che i cittadini, ma
anche i tecnici del settore, potranno rivolgere a partire da giovedì
prossimo al nuovo Sportello Impianti Termici presso l'Ecosportello
di via Torre Verde 34 a Trento.
fin fuori dalla città, spesso in
autogrill per riuscire a ingerire
qualcosa di sostanzioso. La
clientela notturna è sicuramente più difficile da gestire
anche perché molti arrivano
qua un po’ ubriachi, però se-
RINGRAZIAMENTO
I famigliari di
PIERLUIGI MOTT
condo me è sufficiente avere
la capacità di farsi rispettare
dal cliente. Del resto ho ricevuto moltissimi apprezzamenti
per questa mia idea e vedo già
dei risultati». Una delle peculiarità che caratterizza Abdu-
shi e Shaba è quella di bandire
qualsivoglia forma di fritto dalle loro attività commerciali. Le
loro sfiziostà non si possono
certo definire ordinarie per la
città di Trento: «Il nostro cavallo di battaglia è la focaccia di
Recco, adattata alle esigenze
dei palati trentini: una soffice
doppia pasta ripiena di stracchino e prosciutto cotto. I panini li preparo con la pasta della pizza e li farcisco appena
sfornati con prodotti di qualità, a Napoli li chiamano salitimbocca . Le piadine invece
sono un’alternativa alla pizza,
quelle, come insegna la tradizione emiliana, sono realizzate dalla pasta della schiacciata
in modo tale che siano croccanti».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ARCIVESCOVO MONS. LUIGI BRESSAN, IL PRESBITERIO,
E I FEDELI DELLA CHIESA TRIDENTINA
annunciano la morte di
S.E.Rev.ma MONS.
BERNARDO GOVERNO OFM CAP
Parte l’iter per il rinnovo della
concessione della maggiore derivazione idroelettrica del Trentino, quella di Santa Giustina.
La giunta provinciale, con una
delibera “tecnica”, ha infatti stabilito che «non sussiste l’interesse ad un diretto utilizzo delle
acque del fiume Noce, regolate
nel serbatoio di Santa Giustina,
per gestire la sicurezza delle popolazioni e dei territori a valle
delle opere che determinano
l’invaso da parte della Provincia mediante strutture alle proprie dirette dipendenze». Ma
soprattutto, nel provvedimento
si dà atto che «non sussiste un
prevalente interesse pubblico
ad un uso diverso delle acque
del fiume Noce, regolate nel serbatoio di Santa Giustina, del tutto incompatibile con l’uso a fine idroelettrico, fatta salva la
definizione della quantità
dell’acqua da concedere ad uso
idroelettrico e quella da riservare parzialmente per utilizzi di-
versi che sarà determinata con
il bando di gara». E qui sta il
punto: l’impianto, con le due
centrali di Taio e di Santa Giustina, ricade infatti tra quelli la
cui concessione è in scadenza.
Si parla del 31 dicembre 2018,
dunque tra cinque anni. Ma appunto cinque anni prima della
scadenza la Provincia è tenuta a
individuare una data termine
per l’emanazione del bando di
gara per il rinnovo della concessione, attualmente detenuta da
Dolomiti Edison Energy. E il termine fissato dalla giunta è il 30
giugno 2016. Si tratterà, stando
alla disciplina nazionale, di
«una gara ad evidenza pubblica, nel rispetto della normativa
vigente e dei principi fondamentali di tutela della concorrenza, libertà di stabilimento,
trasparenza, non discriminazione e assenza di conflitto di interessi, per l’attribuzione a titolo
oneroso della concessione per
un periodo di durata da venti fino ad un massimo di trent’anni».
Il Consorzio di Miglioramento Fondiario di Castelfondo
partecipa al dolore della signora Valentina e famiglia per la
perdita del caro
GIULIO TURRI
già presidente
del C.M.F.
Vescovo emerito di Quelimane (Mozambico)
Nell'impossibilità di farlo singolarmente ringraziano commossi
quanti hanno partecipato al loro dolore.
e, ricordando con ammirazione il suo generoso servizio
episcopale, si associano al dolore della Chiesa affidata alla sua
cura pastorale e all’Ordine dei Frati Minori Cappuccini; e ne
affidano l’anima benedetta a Cristo Buon Pastore.
Castelfondo, 21 ottobre 2013
ACCETTAZIONE TELEFONICA NECROLOGIE
800.700.800
Trento, Fiera di Primiero 18 ottobre 2013
Il servizio è operativo TUTTI I GIORNI
COMPRESI I FESTIVI DALLE 10 ALLE 20
Trento, 21 ottobre 2013
Servizi Funerari del Comune di Trento - Tel 0461 884301
PAGAMENTO TRAMITE
CARTA DI CREDITO:
VISA, MASTERCARD, CARTA SÌ
ALTO ADIGE
Operatori telefonici qualificati saranno a disposizione
per la dettatura dei testi da pubblicare
Si pregano gli utenti del servizio telefonico di tenere pronto
un documento di identificazione per poterne dettare gli estremi
all’operatore (ART. 119 T.U.L.P.S.)
Rovereto ❖ Vallagarina
MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 TRENTINO
37
1
Torna la banda delle slot machine
Spaccata nella notte in un bar di Sabbionara d’Avio: blitz di quattro uomini incapucciati che fuggono con un’auto rubata
mori
Su ex Montecatini
e Dosso Gorga
infuria la polemica
◗ MORI
«Dopo tre passaggi in Consiglio, la variante del Prg su ex
Montecatini e Dosso Gorga ha
ottenuto ancora la bocciatura
del Servizio urbanistica provinciale»: a dirlo sono i consiglieri
d'opposizione moriani Gurlini,
Turella, Marzari e Mazzucchi,
che stigmatizzano la contropartita concessa al privato cui fa capo Dosso Gorga per convincerlo ad acconsentire a dividere
l'ambito in due e permettere alla Provincia di bonificare l'ex
Montecatini (di cui è proprietaria) configurandola come una
vetrina produttiva, commerciale e di servizi. «Il Comune - attacca Gurlini - concede un premio di 10.500 metri cubi edificabili, con altezze fino ai 7,5 metri
e un volume interrato sui tremila metri: questo senza alcuna
compensazione a livello di opere da realizzare da parte del privato. Un regalo che a quanto
pare non condivide nemmeno
la Provincia». «Si ritiene - si legge infatti nel parere del Servizio
urbanistica - che la previsione
di nuove volumetrie insediative
non risponda necessariamente
all'obiettivo di riqualificazione,
aumentando peraltro il carico
insediativo di un contesto che
per morfologia e caratteristiche
storiche assume particolare rilevanza (...). Si evidenzia quindi
la necessità di un ridimensionamento e di una ridefinizione di
tale proposta orientandola a
una prioritaria riqualificazione
dei volumi esistenti (le villette,
ndr) ai quali nuovi eventuali volumi vanno integrati in modo
organico». «Dopo un'altra variante - commenta Turella - ancora il Servizio provinciale dice
che non va bene. Tra l'altro fa
specie che un'amministrazione
targata Pd conceda con questa
leggerezza nuova volumetria a
un privato, peraltro in un'area
critica da tutelare, come confermato dai ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. Ora il Comune
vuole togliere il vincolo regalando nuovi volumi senza ottenere
nulla in cambio e con la Provincia che realizza già la viabilità
d'accesso e il privato che già
guadagna l'autonomia dell'ambito».
(m.cass.)
di Giancarlo Rudari
vallarsa
◗ AVIO
Sembrava che la banda (o le
bande) delle slot machine fosse
stata sgominata. O che, per lo
meno, avesse deciso di spostare i suoi obiettivi altrove, lontano dalla Vallagarina. Invece,
dopo un periodo di relativo silenzio, la banda si è fatta sentire. Eccome si è fatta sentire se
per mettere a segno il suo colpo
a Sabbionara d’Avio ha sfondato a mazzate in piena notte la
vetrina di un bar per rubare
una slot machine e una macchinetta cambiamonete. Una scena seguita “in diretta” da una
donna che abita proprio sopra
il locale preso di mira da quattro malviventi incappucciati
che sono poi fuggiti con un’auto risultata rubata ad Ala.
«Erano le tre e dieci - racconta Lilly Constantinescu che in
passato ha gestito il lounge bar
“L & A” di via Morielle a Sabbionara - ed ero tornata da poco
da Milano dove avevo tenuto
un concerto ad un matrimonio. Ero seduta sul divano a fumare una sigaretta quando ho
sentito un colpo fortissimo.
Spaventata, mi sono affacciata
alla finestra, io abito al secondo
piano sopra il locale, ed ho visto quattro persone incappucciate che dopo aver sfondato la
vetrata principale del bar a colpi di mazze cercavano di portare via le slot machine. E’ stato
Lotteria di S.Luca
i numeri vincenti
La vetrata del bar di Sabbionara d’Avio sfondata a colpi di mazza: salve le slot machine legate con una catena
davvero un blitz organizzato di
tutto punto. Sono stati velocissimi: uno di loro seduto alla guida di una macchina bianca con
il motore acceso e in pochi minuti, dopo aver razziato quanto
possibile, sono fuggiti. Ho svegliato mio marito e abbiamo
chiamato la titolare del locale
per avvertirla del colpo».
Ma nel frattempo è partita la
segnalazione al 113 al quale è
stato fornito il numero di targa
della macchina risultata rubata
ad Ala. La banda ha fatto in
tempo a portare via una slot
machine e una cambia valute.
Forse perché disturbati i ladri
hanno lasciato un’altra slot machine mentre altre tre erano legate con grosse catene e quindi
era impossibile rimuoverle. La
scena è stata ripresa solo in parte dalle telecamere di controllo
del locale: infatti non è stata registrata la zona dove c’erano le
macchinette, mentre si vede
soltanto la figura di un malvivente incappucciato che esce
dal locale.
«Secondo me chi ha agito sapeva benissimo come comportarsi, forse aveva già visto qualche giorno fa le macchinette.
Ma evidentemente non si era
accorto - racconta ancora Constantinescu - che tre erano incatenate: avevo fatto mettere io
quando avevo in gestione il bar
proprio per evitare furti».
E così la Vallagarina sembra
essere tornata di nuovo nel mirino della banda delle slot machine che soprattutto lo scorso
anno in vari periodi aveva razziato in lungo e in largo. Poi,
grazie alle operazioni delle forze dell’ordine, i furti erano spariti. Ora però la banda è tornata
in azione partendo da Avio.
VALLARSA. In occasione della
Fiera di San Luca sono stati
estratti i numeri vincenti della
lotteria organizzata
dall'Associazione Il Tucul. Il ritiro
dei premi si effettua nella sede
dell'associazione contattando
Piergiorgio Stoffella al numero
0464-421248.
1˚ premio: biglietto 1765, viaggio e
soggiorno ad Ischia 7 notti per
due persone; 2˚ premio: 2331
decespugliatore ; 3˚ premio: 3114
trattore di legna; 4˚ premio:
12434, week end in hotel a
Venezia per due persone; 5˚
premio: 11804 maiale nostrano;
6˚ premio: 00826 coperta
matrimoniale in lana merinos; 7˚
premio: 8669 compressore ; 8˚
premio: 9916 tovaglia artigianato
eritreo; 9˚ premio: 2519
decespugliatore elettrico; 10˚
premio: 10913 macchina del caffè;
11˚ premio: 11999 due confezioni
di prodotti zuccato; 12˚ premio:
6673 portabici per auto; 13˚ : 3222
orologio da polso; 14˚ : 4016
misuratore di pressione; 15˚: 4210
cena per due; 16˚ : 2847
trattamento anti stress; 17˚: 3674
asciugacapelli professional; 18˚:
9576 una capra; 19˚ : 4900 due
conigli; 20˚ : 6497 due galline.
©RIPRODUZIONERISERVATA
Undici milioni per la scuola media di Ala
La Provincia ha finanziato il progetto. Mentre all’ex Convitto potrebbe sorgere la nuova elementare
◗ Ala
La scuola media di Ala
Quasi undici milioni di euro
dalla Provincia per il progetto
delle nuove scuole medie di
Ala. Sorgeranno nella stessa posizione delle attuali, il cui stabile non è più sufficiente ad accogliere le crescenti richieste e
presenta non poche criticità.
Ma le novità non si fermano
qui. Anche il Convitto Silvio
Pellico verrà messo completamente a disposizione del Comune. L’attuale progetto prevedeva, oltre ad una mensa e alcune aule per le scuole elementari, anche uno studentato e
delle aule per i corsi universitari. Ma vista la riduzione degli
stessi nella sede alense, l’Azien-
da Sanitaria ha comunicato di
non essere più interessata a
nuovi spazi. Rimarranno comunque i 5,7 milioni messi a disposizione dalla PAT e i 2,5 dal
Comune. L’intenzione dell’Amministrazione è dunque quella
di convertire l’intero stabile
dell’ex convitto in scuole elementari, che altrimenti sarebbero spaccate su due sedi. Questo permetterebbe di creare un
unico polo scolastico con servizi in comune. Il progetto preliminare delle scuole medie prevede anche la realizzazione di
un parcheggio interrato (costo
3 milioni), che oltre al polo scolastico potrebbe servire il centro storico. Verrebbe così almeno in parte tamponata la man-
canza di posti auto nella parte
vecchia della città, problema
che ha sicuramente contribuito alla sua decadenza. Ai 10,5
milioni stanziati dalla Provincia per il complesso scolastico,
il Comune dovrà aggiungere
circa 500mila euro. Rimarrà invece scoperto dal finanziamento l’auditorium previsto nel
progetto preliminare, che potrà essere realizzato in seguito.
Per ora, tra progetto definitivo,
esecutivo ed appalto, prima del
cantiere alle scuole medie potrebbero passare un paio d’anni. Si aprirà poi la questione di
cosa fare delle elementari attuali, una volta che tutti gli scolari saranno spostati al convitto.
(j.f.)
Lavis ❖ Rotaliana
MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 TRENTINO
41
1
Al consorzio “Welcome”
76 mila euro di contributo
Lavis, soddisfatto il presidente Sicher: «Linfa per rivitalizzare il centro storico»
Sabato due nuovi appuntamenti: “Truccabimbi” in biblioteca e “baby disco”
di Daniele Erler
◗ LAVIS
In tempi di crisi, anche i commercianti si uniscono, e ricevono così i contributi per rivitalizzare il centro storico. È questa la
filosofia che sta dietro ai consorzi, che, spinti proprio dall'incoraggiamento provinciale, stanno sempre più trapuntando il
territorio. Al di là dei consorzi, la
filosofia di far fronte comune
nei momenti di difficoltà, in realtà, è probabilmente ancor più
radicata nella storia, soprattutto dei paesi; ed anche Lavis, nel
suo centro storico, ne era un
esempio, come ricordano ancora i più anziani. Eppure è proprio l'unione in un consorzio
che ha permesso negli ultimi
tempi di organizzare alcune delle iniziative comuni, che hanno
spesso trovato l'apprezzamento anche dei cittadini-clienti. È
il caso, ad esempio, della sfilata
di moda che, ogni anno, presenta le collezioni di alcuni degli
esercenti locali. Lo scorso settembre sulle gradinate del parco urbano gli spettatori erano
quasi 700.
“Welcome Lavis”, il consor-
La sfilata di moda organizzata da “Welcome Lavis” al parco urbano
zio locale, è riconosciuto ufficialmente da circa 15 anni, anche se il suo attuale presidente
Fabrizio Sicher ricorda che, ancor prima, esisteva un'organizzazione del tutto simile. Ma è
negli ultimi anni che il consorzio può contare su una nuova
linfa. Il merito è della legge provinciale (datata 2010) relativa alla «qualificazione e valorizzazione dei luoghi storici del commercio», che ha portato (attra-
verso una serie di criteri fissati
lo scorso anno) all'accesso a
nuovi contributi. È di questi
giorni la conferma che, per il
2013, la Provincia assegnerà al
consorzio lavisano la bellezza di
quasi 76.000 euro; il 40% rispetto agli oltre 189.000 euro (iva
esclusa) utilizzati dal consorzio
per le sue attività. Di fatto, grazie alla legge del 2010, anche il
consorzio lavisano è come se
fosse rinato; le attività sono au-
Ciclabile laghi, lavis
Asia in perdita, l’azienda
progetto
meno costoso mette sul piatto due soluzioni
◗ LAVIS
La pista ciclabile in valle dei Laghi
◗ VALLE DEI LAGHI
Per il minor costo di progettazione, la giunta provinciale ha
deciso di rivedere il finanziamento a carico della pista ciclo-pedonale Torbole - Cadine, per il tratto Vezzano - Padergnone. Il nuovo finanziamento si assesta su 40 mila euro. La comunicazione è stata
data con la delibera 2209 della
giunta provinciale.
La giunta inoltre ha apportato una modifica all’accordo di
programma del 19 settembre
2011 tra Provincia e Comunità
di valle: è stato sostituito il progetto “Impianto tipo BigHanna”
con
il
progetto
“Realizzazione di un’indagine
quali-quantitativa del servizio
di gestione dei rifiuti urbani”
con una riduzione di 48.570 euro della spesa ammessa a contributo per la realizzazione del
progetto “Percorso pedonale
sulla sponda est del lago di S.
Massenza” e nel corrispondente aumento dello stesso importo della spesa ammessa a contributo per la realizzazione del
progetto “Circumlacuale”.
Quando la quantità del rifiuto
non riciclabile, il “residuo”, è
al di sotto delle aspettative,
parrebbe una buona notizia.
Almeno per l'ambiente. Ma
può mettere in difficoltà un'
azienda come Asia, che proprio sulla previsione del rifiuto conferito (e quindi sul numero degli svuotamenti, secondo le modalità della
“tariffa puntuale”) basa i propri conti. In realtà, l'anno non
è ancora concluso, e quindi
occorre cautela nelle valutazioni.
Lo ha ricordato anche l'assessore al bilancio di Lavis,
Roberto Piffer, interrogato sulla questione durante l'ultimo
consiglio comunale. Ciò che
si sa è che l'azienda, nelle
scorse settimane, ha comunicato ai sindaci dei Comuni
consorziati che il pre-consuntivo di bilancio 2013 (sulla prima metà dell'anno) ha evidenziato una perdita, stimata
nell'ordine dei 700.000 euro.
Una mazzata sui conti
dell’azienda.
Il motivo è semplice. Nel
primo semestre sono diminuiti gli svuotamenti da parte della popolazione, e se nell'ultima parte dell'anno le cose
non cambieranno, il disavanzo quantitativo sarà confermato. Per trovare una soluzione, in questi giorni gli amministratori stanno aumentando il numero degli incontri sul
tema (l'ultimo dei quali si è tenuto ieri, in serata).
L'azienda propone due possibili soluzioni. Quella prospettata già dallo statuto, di ripartire il disavanzo fra tutti i
comuni consorziati (in base
alla quota di partecipazione).
Oppure un ritorno l'anno
prossimo alla tariffa che era in
vigore sino al 2011, quella presuntiva. Non più un calcolo
puntuale, che premia sì chi fa
una corretta differenziata, ma
per Asia necessita – ad inizio
anno – di una stima dei possibili introiti (col rischio di errori, come quelli di questi giorni). Nel dibattito sulle difficoltà dell’azienda interviene anche il circolo lavisano del Partito democratico. In una nota
stampa, infatti, il Pd suggerisce la necessità di una tariffa
equa ma puntuale, che si basi
però su stime corrette da parte dell'ente gestore.
(d.e.)
il corso
Pittura su ceramica
con “Arte Futuro”
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L'associazione “Arte Futuro” di
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seguente indirizzo:
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cellulare 3459760896.
mentate, così anche le adesioni
(attualmente sono una trentina
gli esercizi che fanno parte del
consorzio, e l'obiettivo è di raggiungere le 40 adesioni entro fine anno). «Così si rivitalizzano i
centri storici», ha spiegato Sicher. È ciò che sta avvenendo
con “Emozioni d'autunno”,
l'iniziativa partita lo scorso 12
ottobre, che continuerà sino al 9
novembre. Eventi diversi ogni
sabato (il 26, ad esempio, nella
piazzetta della biblioteca sarà la
volta del “trucca bimbi” e della
“baby disco” con Ritmomisto),
e una speciale “lotteria d'autunno” con estrazione l'ultimo giorno. Poi, in tempo natalizio, altre
iniziative, e – facendo la spesa
nei negozi convenzionati – si potranno vincere diversi premi,
messi in palio con la modalità
del “gratta e vinci”. Ma al di là
dei contenuti delle varie proposte, l'elemento comune rimane
la volontà di convincere le persone a vivere sempre più il
“centro commerciale naturale”
della borgata. Creare, insomma,
una rete di clientela che permetta al commercio di sopravvivere, e al centro storico di esser
sempre più pulsante d'attività.
in breve
albiano
Corsi di lingue:
l’aiuto del Comune
■■ Il Comune di Albiano
sostiene l’apprendimento
delle lingue: i giovani
residenti “under 27” che
entro il 31 dicembre 2013
effettueranno un periodo di
studio all’estero della
durata minima di due
settimane riceveranno un
contributo pari a 300 euro
(400 se il viaggio si dovesse
effettuare in aereo). L’aiuto
finanziario sarà concesso
previa presentazione del
certificato di
partecipazione al corso e
documentazione della
spesa di viaggio, che deve
essere perlomeno pari a
quanto richiesto per il
rimborso. Termine per la
presentazione della
domanda: 31 gennaio 2014.
(i.p.)
cembra
I candidati della Lega
incontrano i cittadini
■■ Questa sera, dalle 20,
nella sala consiliare di
Cembra, incontro pubblico
della Lega Nord Trentino “I
Trentini prima di tutto” con
il candidato presidente
Maurizio Fugatti. Sarà
presente anche il
consigliere provinciale
Alessandro Savoi.
mezzolombardo
Al cinema San Pietro
“I Puffi 2”
■■ Al cinema-teatro San
Pietro sabato (alle 17 e alle
21) e domenica (alle 15 e alle
17) si proietta il film
d’animazione “I Puffi 2”.
Ingresso ridotto 4 euro. Il
film è consigliato a bambini
e ragazzi.
MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 TRENTINO
Val di Fiemme ❖ Val di Fassa
45
1
La Valle d’Aosta impara turismo e sport dai fiemmesi
◗ VAL DI FIEMME
Il gruppo valdostano in visita
La valle di Fiemme come esempio da seguire: lo scorso 11 e 12
ottobre una delegazione di sindaci, assessori e referenti dei Comuni della Comunità Montana
Gran Combin in Valle d'Aosta è
giunta in valle per conoscere discipline sportive compatibili
con l'ambiente nell'ottica di sviluppare in Valpelline un turismo
sostenibile e competitivo in settori che non richiedono pesanti
investimenti infrastrutturali. Il
gruppo ha voluto incontrare l’associazione Fiemme Nordic
Walking, perché la camminata
nordica è ritenuta l’attività più
adatta alle esigenze di quel territorio e ha visto i percorsi tabellati della valle dalla presidente
Claudia Boschetto. Il gruppo ha
poi visitato la fabbrica de La
Sportiva di Ziano, accompagnati dal proprietario Lorenzo Delladio. Infine, si è tenuto un incontro con l'assessore al turismo di
Predazzo, Giuseppe Facchini, il
collega dello sport, Roberto
Dezulian, il fondatore della
scuola italiana Nordic Walking,
Pino Dellasega, Claudia Boschetto, Leviti Aldo, istruttore di nordic walking e Bruno Felicetti, direttore dell'Apt.
(m.g.)
«Montagna animata», un successo
Val di Fiemme, i percorsi fiabeschi portano il 9% di presenze in più sugli impianti
◗ VAL DI FIEMME
La “Montagna Animata” del
Latemar piace ai visitatori e ai
lettori, specie quelli più piccoli. Una scommessa vinta dalla
società d’impianti di risalita
Latemar 2200 che nel 2011 ha
dato vita al progetto d’animazione per famiglie, vedendo
lievitare i passaggi del 9%
nell’estate 2013 - quando si è
registrato il record di 68 mila
visite - rispetto allo stesso periodo del 2012 e ben del 26% rispetto al 2010.
Un incremento d’incassi del
25%, in tre anni, ottenuto anche grazie alla vendita delle attività di divertimento e di 3000
Giocolibri (costo di ciascuno:
4,50 euro, compresivi di borsa
di stoffa, matite e premio finale). Sulla montagna si vivono
esperienze ludiche e didattiche molto emozionanti lungo
tre percorsi intitolati: “La Foresta dei Draghi”, “Il Pastore Distratto”, “Il Sentiero Geologico” dove vanno in scena spettacoli itineranti, giochi a squadre Difr Academy e la Settimana della Clownerie. Il tutto grazie a 40 tra professionisti, artigiani, artisti e scrittori di
Fiemme e Fassa e di 25 fra attori, accompagnatori, cantastorie e boscaioli. Un risultato positivo tutto locale perché il progetto ha messo a frutto la creatività di maestranze valligiane
e degli studenti dell’Istituto
d’Arte Soraperra di Pozza e delle scuole elementari e medie
delle due valli. Un successo
che deriva dalla qualità
dell’animazione curata, fin
dalle prime battute, dall’artista Marco Nones che ha creato
opere di land art ispirate al racconto “I draghi del Latemar”
appositamente scritto dalla
giornalista Beatrice Calamari,
milanese d’origine da anni responsabile dell’ufficio Stampa
dell’Apt di Fiemme.
Il testo, affacciatosi nelle librerie italiane all’inizio del
2013, di recente è stato premiato ai concorsi di narrativa
“Insieme nel Mondo” di Savona e “Città di Parole”di Firenze. Riconoscimenti che sottoli-
Il percorso animato che si rifà alle
fiabe tradizionali della val di
Fiemme ed al testo di Beatrice
Calamari «I draghi del Latemar»
neano la bontà complessiva
del progetto del Latemar, ma
soprattutto del racconto. «Dal
punto di vista personale - afferma Calamari - i premi letterari
sono una carezza, un incoraggiamento a continuare sulla
strada della scrittura, non solo
per ragazzi. Dal punto di vista
professionale, per me che da
tempo mi occupo di informazione turistica, sottolineano
una tendenza in atto, specie
nel web: l’importanza di rac-
contare i territori attraverso
storie. Un modo, nuovo ed efficace, per comunicare le straordinarie bellezze della Val di
Fiemme, perché in fondo a tutti piace leggere, ascoltare e vivere storie».
cavalese
Casal e Daprà, candidati «contro»
Esponenti di Autonomia 2020, attaccano le Comunità di valle
◗ CAVALESE
Alberto Casal, ex sindaco di Capriana e assessore alle attività
sociali della Comunità di valle
in questi giorni, con il compagno di lista Andrea Daprà, presidente del Comitato turistico
di Molina sta girando un po’
tutti i paesi della val di Fiemme
per spiegare alla gente perché
ha deciso di scendere in campo
nelle lista Autonomia 2020 alternative all’Upt e Pd a sostegno della candidatura di Diego
Mosna. «Non mi interessa l’ambizione - ha chiarito subito Casal - ma credo fortemente in un
progetto civico Trentino, forte
e coeso che può dare una svolta
epocale all’andazzo che c’è nella nostra Provincia. L’esperienza pur breve nella Comunità di
valle mi ha fatto toccare con
mano – ha aggiunto – quanto
siamo andati indietro rispetto a
quando facevo l’amministratore comunale e comprensoriale
negli anni ’90». Allora, fa capire
Alberto Casal c’era un dialogo
vero con i referenti di Trento e
quando si presentavano le domande per contributi per i lavori non si restava mai a mani
vuote. «Ora siamo caduti
nell’immobilismo e si sono inventate formule, buone solo ad
allungare i tempi di attesa e tenere tutto fermo». Ma Casal
spara anche a zero sulle Comu-
nità di valle. «Era un’idea buona, ma purtroppo – rimarca - le
buone intenzioni sono rimaste
sulla carta, affidando solo la
competenza di passacarte o poco più, basta pensare all’esperienza del piano della mobilità,
dell’utilizzo dei fondi di derivazione elettrica e dell’ospedale».
Ma anche il collega di lista Andrea Daprà sottolinea il fallimento dei partiti in questa
Giunta. «E’ ora di cambiare e
far entrare in consiglio volti
nuovi con una gran voglia di
mettere a disposizione la propria esperienza per far crescere
il Trentino e le valli periferiche,
per gestirle senza imposizioni
di Trento».
(l.ch.)
Rizzi alla ricerca dell’acqua Ciclabile, arrivano i soldi
◗ CANAZEI
Il progetto per lo sfruttamento
di acqua minerale a Canazei ha
preso il via dal 2008, da quando
Lizio Rizzi aveva chiesto l’autorizzazione al Servizio minerario della Provincia del permesso di ricerca. Ora, con una determina, lo stesso Servizio minerario ha concesso a Rizzi di
utilizzare l’acqua minerale denominata “Cedea” per l’imbottigliamento per 25 anni, dal
2013 al 2038. La concessione
prevede una serie di obblighi
su come di utilizzare l’acqua
con mezzi tecnici ed economici adeguati, di informare il Servizio minerario sui risultati ottenuti, di conservare i risultati
delle analisi periodiche, di fornire ai tecnici della Provincia i
mezzi per eseguire i controlli,
di osservare la normativa in
materia urbanistica e di protezione dell’ambiente, di garantire la sicurezza dei lavoratori.
◗ VALLI DI FIEMME E FASSA
Il piano della viabilità delle Valli di Fiemme e Fassa, così come previsto dall’Intesa tra la
provincia e la Comunità di valle, ha avuto l’approvazione
della giunta provinciale. I progetti programmati che hanno
ricevuto l’ok sono: la pista ciclopedonale della val di
Fiemme con l’attraversamento di Predazzo e collegamento
con la Val di Fassa, con costo
di 1.500.000 di euro, suddivisi
in 550.000 nel 2014 e 950.00
nel 2015.
Per la pista ciclopedonale,
che collega Tesero con la frazione di Piera, il costo è di
1.100.000 di euro, suddiviso in
550.00 nel 2014 e 950.000 nel
2015. Per il collegamento del
tratto da Castello di Fiemme a
Cavalese, il costo è di
2.700.000 euro, per il 2014
1.500.000 e per il 2015 di
1.200.000.
46
Val di Non ❖ Val di Sole
TRENTINO MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013
fondo
Mostre mercato in giro per l’Italia per la “Ciaspolada”
◗ FONDO
Mancano ottanta giorni alla
Ciaspolada 2014, e la macchina organizzativa della Podistica Novella, già attiva da mesi,
sta entrando nella fase cruciale per la promozione dell'
evento che da sempre è abbinato all'immagine invernale
della valle di Non ma anche
sei suoi prodotti più tipici.
La “Ciaspolada” in val di Non
Per questo motivo già da
anni lo staff della Ciaspolada,
nei tre mesi autunnali che
precedono la manifestazione, organizza in varie città del
Nord Italia una serie di mostre mercato di prodotti tipici
in cui oltre a conoscere la popolare gara della Befana sulle
ciaspole (alias racchette da
neve, ma il termine noneso è
ormai entrato nel gergo co-
mune e perfino nella terminologia ufficiale) si può conoscere la Valle di Non attraverso le
sue tradizioni, i sapori tipici e
la sincera ospitalità della sua
gente.
Il “mercatino val di Non”
sarà così a Cantù (Como) nel
week end 26 e 27 ottobre nella centralissima piazza Garibaldi), il 2 e 3 novembre a Cologno Monzese (Milano) in
piazza Xi Febbraio; il 9 e 10
novembre a Rho (Milano)
p.zza Visconti; il 16 e 17 novembre a Legnano (Milano)
p.zza San Magno; il 23 – 24
novembre a Magenta (Milano) p.zza LIberazione e il 30
novembre e 1 dicembre a Sesto San Giovanni (Milano),
Largo Lamarmora. Gli orari
sono ogni sabato e domenica
dalle 9.30 alle 19.30.
(g.e.)
1
Un “polo servizi” per aiutare l’economia
Procede il progetto del coordinamento operatori di Taio che ha stretto una partnership con Trentino sviluppo
di Giacomo Eccher
Il gruppo scout
Agesci di Cles
cerca nuove leve
CLES. “AAA lupetti” cercasi
per il gruppo scout dell'Agesci
(Associazione Guide e Scout
Cattolici Italiani) di Cles. La
proposta è rivolta ai ragazzi e
ragazze tra gli 8 e i 11 anni che
hanno voglia di divertirsi e
scoprire cose nuove in
compagnia. Lo scautismo (o
scoutismo) - come si legge nel
sito di Wikipedia - è un
movimento non partitico,
aperto a tutti senza
distinzione di origine, razza o
fede, nata da un’idea di sir
Robert Baden Powell.
L'incontro settimanale del
gruppo presso l'oratorio è il
lunedì dalle 16.45 alle 18.15.
Per ulteriori informazioni:
Elvis al 347 2391289. (g.e.)
◗ TAIO
Un “polo servizi” che metta a disposizione del tessuto economico di valle una pluralità di servizi e spazi che possono favorire
lo svilupparsi di sinergie, scambi di conoscenze e di buone pratiche al fine di rendere più competitivo il tessuto economico locale. Questo l'ambizioso progetto su cui sta lavorando da un paio di anni il Coordinamento
Operatori Economici del Comune di Taio e che ora si sta concretizzando in partnership con
Trentino Sviluppo ed il coinvolgimento dell'assessorato alle Attività Economiche della Comunità di valle. Come spiega il presidente del Coordinamento,
Massimo Zadra, durante il percorso di studio e strutturazione
del progetto un gruppo di promotori si è recato in visita ad alcune realtà simili nel nord Italia,
ma in particolar modo è stata ritenuta più interessante quella
di Asolo "la Fornace". Poi vedendo via via l'interesse da parte degli imprenditori e vista l'importanza e l'entità dell'idea progettuale, il Coordinamento ha ritenuto necessario trovare dei partner qualificati.
«Conoscendo già Trentino
Sviluppo Spa, la sua strutturazione e le sue grandi potenzialità ho ritenuto che per noi quello
poteva essere il supporto giusto
‘‘
IL PRESIDENTE
ZADRA
Ha aderito
anche la Comunità di
valle perché ha compreso
l’importanza di dare
una mano agli
imprenditori della valle
L’area industriale a Mollaro di Taio e, a lato, il presidente del coordinamento operatori economici, Massimo Zadra
per portare in porto l'iniziativa
per la quale fin da subito abbiamo anche cercato il coinvolgimento della Comunità di valle
per dare una prospettiva territoriale più ampia a completa al
progetto», afferma Zadra. Sia la
Trentino Sviluppo che la Comunità di valle hanno immediatamente aderito all'idea avendone compreso l'importanza e la
carica innovativa per la valle e
in breve
taiO
Casa di riposo, finanziati i lavori
La Provincia concede 605 mila euro per la sua riqualificazione
◗ TAIO
La Provincia ha concesso all'Apsp "Anaunia" di Taio il contributo di complessivi 605.000 euro
pari al 100% della spesa ammessa per i "Lavori di riqualificazione e ampliamento della Rsa”.
L'intervento – fanno notare alla
Rsa – consente di recuperare
spazi già esistenti tra i corpi di
fabbrica per dare funzionalità
ampliando alcuni ambulatori, e
viene fatto in autofinanziamento grazie ad un prestito della
Cassa Rurale. Come stabilisce
infatti la determina provinciale
di concessione del contributo, il
denaro arriverà materialmente
alla Rsa di Taio solo tre anni ed
in due trance: 484.000 euro entro il 31 dicembre 2016 ed i restanti Euro 121.000 l'anno successivo.
L'idea iniziale del consiglio di
amministrazione, d'intesa con
il Comune, era ben più ambiziosa e organica con un investimento di 3,6 milioni per costruire una quarta ala del complesso
quindi anche per il Trentino.
«Un progetto pilota che ha più
valenza perché è nato direttamente dagli imprenditori», annota Zadra. E spiega. «Per costruire al meglio questo progetto il Coordinamento ha costituito un tavolo di lavoro coordinato dal sottoscritto e formato dall'
architetto Ivan Larcher e dall'ingegnere Matteo Covi. Un impulso importante ci è arrivato dalla
La casa di riposo di Taio
immobiliare e concentrare nel
contesto della Apsp Anaunia
tutto il polo sanitario che fa capo a Taio: ambulatori, guardia
medica, ambulatori dell'ufficiale sanitario, pediatrico. Come ricorda il direttore Fausto Flaim,
qual progetto, per motivi economici, è stato accantonato (ma
verrà probabilmente riproposto, in tempi migliori) e l'attuale
cda ha quindi ridimensionato
l'investimento limitandosi come detto al solo recupero e razionalizzazione di volumi già
esistenti con l'utilizzo di nicchie
e di ogni angolo a disposizione
di una struttura che tra le dotazioni in arrivo, come ha confermato al momento dell'insediamento il nuovo presidente Bruno Campadelli, c'è la cosiddetta
“stanza calma”, una dotazione
giù presente in altre strutture similari (Cavedine e Mezzolombardo) in cui con l'aiuto di luci,
suoni, colori si cerca un contatto di relazione con i pazienti
problematici per l'Alzheimer
e/o la demenza senile, patologie sempre più presenti nella
popolazione anziana.
L'azienda pubblica servizi alla persona di Taio che conta 62
posti letto di cui solo 43 convenzionati con il servizio sanitario
provinciale e gli altri a pagamento, è in funzione da dieci anni.
(g.e.)
SEGNO
Incontro del Pd
sulla sanità
■■ Domani, alle 20.30, in
sala padre Eusebio Chini,
incontro su “Sanità e
Politiche Sociali: quale
futuro?”. Partecipano i
candidati del Pd Paolo
Panebianco e Giuseppe
Vergara, modera il
consigliere provinciale
Mario Magnani. (g.e.)
TUENNO
Sci club in gita
per tifare Luca
■■ Domenica 27 ottobre, a
Sölden, in Austria, gara del
circo bianco (slalom) con in
corsa con la maglia azzurra
il giovane talento tuennese
Luca De Aliprandini . Per
tifare il campione di casa, lo
Sci Club Tuenno organizza
una gita un pullman a
Sölden con partenza da
Tuenno alle 4 del 27 e
rientro alle 21.30 circa. Per
non restare a piedi, gli
organizzatori invitano ad
iscriversi alla gita entro
giovedì 24 al bar Smile.
(g.e.)
CdV con l'assessore all'economia Lorenzo Ossanna (ora dimissionario perché in corsa alle
elezioni provinciali politiche) e
quindi dal nuovo responsabile,
Walter Clauser e la partecipazione operativa (al tavolo) della
funzionaria Nadia Rampin».
Per Trentino Sviluppo collaborano al progetto Paola Piazzi
(consulente e referente per la
Valle di Non) e la funzionaria
Daniela Sannicolò. Martedì
scorso c'è stato l'incontro decisivo con Antonietta Tomasulo
consigliere delegato di Trentino
Sviluppo con delega per le attività “sviluppo e innovazione” che
ha dato il via libera all'iniziativa
mettendo a disposizione il suo
staff di personale qualificato per
intervistare con idoneo questionario più di 100 attività a campione della Valle.
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