Presidi, lo schiaffo dei candidati C`è solo Rossi, gli altri marinano
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Presidi, lo schiaffo dei candidati C`è solo Rossi, gli altri marinano
MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 ANNO XI - N. 248 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via delle Missioni Africane, 17 - 38121 Trento - Tel 0461 - 211311 - Fax 0461 - 211309 E-mail: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente TUTELA AMBIENTALE Istruzione snobbata. Tra le richieste, una diversa modalità di reclutamento dei docenti Verso le elezioni UN PRIMATO DA DIFENDERE valli Presidi, lo schiaffo dei candidati Ledi Non e Sole la piaga C’è solo Rossi, gli altri marinano con del lavoro di UGO MORELLI I l paesaggio è dentro di noi oltre che intorno a noi. Lo abbiamo ribadito più volte e pare sia vero in modo molto concreto. Il paesaggio è il nostro spazio di vita che noi stessi creiamo, dunque è acqua, alberi, città, strade, ma anche l’aria che respiriamo. Ebbene, secondo i dati raccolti dall’Agenzia europea per l’ambiente nel Rapporto 2013 sulla qualità dell’aria nel Vecchio Continente, circa il 90% delle persone che vive nelle città della Ue è esposto a livelli di inquinanti atmosferici ritenuti nocivi per la salute dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Il rapporto evidenza anche il rischio per l’ambiente dovuto all’eutrofizzazione, un processo dannoso che avviene quando è presente un’eccessiva quantità di azoto. È un pericolo che riguarda, secondo il progetto, la maggior parte degli ecosistemi europei. I nuovi studi hanno dimostrato che le sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera possono essere dannose già a livelli minori di quello che si credeva in precedenza, in particolare per problemi respiratori, malattie cardiovascolari e una minore aspettativa di vita. I dati riportati in un comunicato dell’Agenzia, riferiti al periodo tra il 2009 e il 2011, sostengono che «fino al 96% degli abitanti delle città è esposto a concentrazioni di particolato fine (Pm 2,5) superiori ai limiti delle linee guida dell’Oms e fino al 98% a livelli di ozono superiori alle linee guida dell’Oms». Per molte persone la qualità dell’aria costituisce una della maggiori preoccupazioni. Gli studi dimostrano che un’ampia maggioranza dei cittadini è consapevole dell’impatto della qualità dell’aria sulla salute e chiede alle istituzioni di intervenire a livello europeo, nazionale e locale, anche in tempi di austerità e difficoltà. Chi vive nelle zone rurali, secondo il rapporto, non è esente da rischi, perché anche alcune di queste sono esposte a livelli pericolosi di inquinanti. Tali dati possono essere messi in relazione a quelli dell’ultimo Rapporto Bes 2013 (benessere equo e sostenibile) dell’Istat che, nella sezione Paesaggio e patrimonio culturale, indaga la percezione di evidente degrado del paesaggio, da parte delle persone, nel luogo in cui vivono. In questo caso la nostra regione risulta il territorio meglio collocato nella classifica italiana. A fronte di una media nazionale che vede il 18,3% degli intervistati lamentare un grave degrado del proprio paesaggio (in Campania si arriva sopra il 30%), in Trentino si rileva il dato più basso d’Italia (6,8%) quasi a pari merito con l’Alto Adige/ Südtirol (6,9%) che è secondo. Due considerazioni, tra le altre, si possono ricavare. La prima porta a dire che le virtuose sinergie tra cultura ambientale della popolazione e politiche pubbliche volte alla salvaguardia del paesaggio, combinate con la storia e la memoria, danno buoni frutti rispetto alla vivibilità percepita. La seconda è che tutto ciò non basta, perché in Europa non siamo un’isola e perché ci vuole sia impegno sia perseveranza per andare decisamente nella direzione della tutela e della valorizzazione del paesaggio, dell’ambiente e del territorio. TRENTO — I candidati alle elezioni «snobbano» i dirigenti scolastici: ieri, all’incontro organizzato dall’associazione nazionale presidi, si sono presentati solo Ugo Rossi, Patrizia Tomio e Daniela Lovato. Da parte loro, i presidi hanno evidenziato la necessità di portare la scuola al centro dell’attività della prossima legislatura. I candidati hanno in parte risposto alle sollecitazioni, in parte illustrato il programma elettorale. Bilancio approvato A PAGINA 3 Bari Povo Cavit: crescono gli utili, bene l’export A PAGINA 11 Orfano Dopo i tagli, Palazzo Thun definisce gli interventi del prossimo anno Grisenti batte Dellai «Ho vinto il derby» TRENTO — Lavoro per i giovani, istruzione, cultura, sanità, welfare, sicurezza. Sono queste alcune delle priorità indicate dagli abitanti delle valli di Non e Sole in vista delle elezioni provinciali di domenica. «Bisogna abbassare le tasse, ridurre i troppi dipendenti pubblici, potenziare il turismo» dicono nonesi e solandri, che lamentano gli sprechi e l’inconcludenza della burocrazia. «Mi aspetto che la futura classe dirigente sappia creare posti di lavoro, vada incontro a chi vuole fare delle assunzioni» sottolinea Nadia, di Malè, che però ricorda: «Siamo una provincia molto fortunata, possiamo usufruire di beni e servizi nemmeno pensabili in altre parti d’Italia». «Bisogna ridurre i costi della politica — osserva Thomas di Cles — partendo magari dall’accorpamento di alcuni Comuni». A PAGINA 4 Rossi Tonon A PAGINA 2 Ferro Riserva all’erario 1 Cantieri, piano da 61 milioni Finanza, uno spiraglio nella legge di stabilità Le priorità: uffici, telecamere, parcheggi, nidi Pacher: cauto ottimismo Folgarida-Marilleva Tre ex soci della scuola-sci accusati di rubare clienti A PAGINA 8 TRENTO — È di circa 61 milioni il totale degli investimenti previsti dal Comune nella parte straordinaria del bilancio 2014: il documento è stato presentato ieri in commissione. Nel dettaglio, circa 18 milioni riguardano opere finanziate attraverso il Fondo unico territoriale: tra queste, il parcheggio di attestamento di Trento sud e i percorsi tra Povo e Villazzano e tra Ravina e Romagnano. In agenda anche il nuovo polo tecnico degli uffici e le telecamere per l’accesso alla ztl. di T. SCARPETTA Vezzano L’allievo Scanzi racconta Gaber «Una persona bellissima» A PAGINA 14 Nappi TRENTO — Nella versione definitiva licenziata dal governo, i 700 milioni di riserva all’erario da qui al 2018 sono confermati. L’esecutivo, però, ha aperto un piccolo spiraglio: in caso di diverso accordo, la riserva potrà venire tolta. Piazza Dante 2 Turismo senza pace, altra lite tra dirigenti A PAGINA 7 Scarpetta A PAGINA 7 A PAGINA 6 Giovannini © RIPRODUZIONE RISERVATA Rovereto: ripetitore in fiamme e distrutte due auto. Sospetti sugli anarchici Telecom nel mirino dei vandali di DAFNE ROAT TRENTO — Nuovo attentato incendiario la scorsa notte a Rovereto. Poco dopo le tre sono state date alle fiamme due auto della Telecom ed è stato pesantemente danneggiato un traliccio. Un atto mirato. I vandali hanno colpito la sede roveretana della Telecom. Sospetti sugli anarchici. Indagano i carabinieri. A PAGINA 5 Giovane arrestato Albergatore Offre hashish in cambio di baci C’è crisi, niente alimenti Processato A PAGINA 5 A PAGINA 5 Codice cliente: 2684846 Corriere del Trentino Martedì 22 Ottobre 2013 Trento e Provincia 5 TN Il rogo Fiamme nella notte a Rovereto, il ripetitore non è stato compromesso. Indagano i carabinieri Il processo Attentato incendiario alla Telecom 1 Strozzato dalla crisi Non paga gli alimenti Condannato un albergatore Distrutte due auto, traliccio danneggiato. Sospetti sugli anarchici TRENTO — Nuovo attentato incendia- e vigili del fuoco stanno cercando di ricorio a Rovereto. A distanza di pochi mesi struire la dinamica dell’incendio. Non si dall’ultimo episodio ad Aldeno, nel lu- esclude neppure che l’incendio sia partiglio scorso, sul quale si era allungata to dalle due auto. I malviventi potrebbel’ombra del movimento anarco-insurre- ro aver appiccato il fuoco prima ai mezzi zionalista, la scorsa notte sono state date per provocare un incendio più vasto e alle fiamme due auto ed è bruciato anche quindi danni ancora più ingenti. Ma queparte di un traliccio della Telecom. I van- sta al momento è solo un’ipotesi. Per ora dali questa volta hanno alzato il tiro e non ci sono state rivendicazioni. Gli inhanno colpito nel cuore della città della quirenti non hanno neppure trovato quercia, tra via Paoli e via Marconi, nella scritte sui muri come era già accaduto in sede locale della Telecom. passato come in uno degli ultimi attentaL’incendio è divampato attorno alle ti incendiari, in Maranza, a febbraio. Allotre e mezza del mattino nel cortile, utiliz- ra l’incendio era stato rivendicato dal mozato come parcheggio dai dipendenti del- vimento anarchico. Sulla cabina del ripela Telecom. Il fuoco ha distrutto una Pan- titore la Digos aveva trovato una scritta da della società di telefonia e un piccolo con la vernice nera: «Massimo e Sirio lifurgone, che sarebbe stato beri». Il riferimento era spostato dalla sua posiziopiù che eloquente. Sirio ne di origine. Non è chiaro Manfrini era stato arrestase siano state incendiate to poche settimane prima prima le auto oppure se su ordine di custodia caul’incendio è partito dal tratelare della procura di Toriliccio sul quale sono collono per il famoso assalto cati i ripetitori di telefonia. nello studio di architettuSaranno i vigili del fuoco ra «Geostudio» di Torino, del corpo permanente, inimpegnato nella progettatervenuti sul posto insiezione della Tav, il contestame ai colleghi del corpo votissimo tunnel, che dolontari, a chiarirle e a verifivrebbe collegare Torino a care il tipo di sostanza in- In fiamme Il traliccio Lione, mentre il leader fiammabile usata, forse Massimo Passamani era ai benzina. È chiaro che i vandali volevano domiciliari per all’aggressione alla troucausare un danno ingente e ci sono riu- pe televisiva del Corriere Tv. sciti. Si parla di decine di migliaia di euQuesta volta non ci sono state rivendiro, le due auto sono andate completa- cazioni, ma c’è il sospetto che dietro almente distrutte e il traliccio è rimasto pe- l’incendio ci siano sempre loro: gli anarsantemente danneggiato, anche se non è chici. I tralicci sono sempre stati uno dei stata compromessa la funzionalità. loro obiettivi e proprio venerdì a Trento A lanciare l’allarme sono stati alcuni si aprirà il processo a carico di tre dissiabitanti che hanno notato le fiamme e denti, Leonardo Flis, Kamila Bezera Alsul posto sono intervenuti i carabinieri ves De Melo e Ignacio Josè Crovo Rondadella compagnia di Rovereto, raggiunti nelli, arrestati a luglio dopo il raid vandapoco dopo dai colleghi del nucleo investi- lico in via San Severino, dove sono state gativo di Trento e dai militari del reparto distrutte tredici vetrate di cinque ageninvestigazioni scientifiche. Gli inquiren- zie interinali. Il sospetto c’è, ma gli inquiti hanno rilevato tracce di sostanza in- renti non escludono nessuna pista. Dafne Roat fiammabile e hanno prelevato alcuni reperti che verranno analizzati. Carabinieri © RIPRODUZIONE RISERVATA Incendio doloso I due mezzi della Telecom distrutti dal rogo della scorsa notte (Foto Rensi) La manifestazione Dissidenti in piazza contro il voto TRENTO — Erano una settantina, tra anarchici e studenti, i manifestanti in piazza Pasi. Il folto gruppo di dissidenti è sceso in strada per invitare la popolazione a boicottare il voto di domenica delle elezioni provinciali. «Se il voto cambiasse qualcosa sarebbe illegale»: è la scritta che campeggiava sul lungo striscione esposto in piazza. La manifestazione è durata oltre un’ora. Sul posto anche la polizia e la Digos, ma si è concluso tutto in modo pacifico. © RIPRODUZIONE RISERVATA In stazione Arrestato un ventottenne. L’uomo voleva dare stupefacenti in cambio di baci Offre droga e molesta due sedicenni TRENTO — Voleva conquistare le loro attenzioni e non solo. In cambio avrebbe «gradito» anche qualche bacio. Così un ventottenne di origini marocchine, T.T. (le iniziali), residente a Rovereto, si è presentato a due ragazzine, sedici anni, che stavano passando davanti alla stazione ferroviaria, e ha offerto loro la droga, poi ha allungato le mani. È accaduto domenica sera a Rovereto. Erano le 21 circa. Le due amiche stavano aspettando il pullman per tornare casa e in attesa dell’autobus sono andate in bagno. A quel punto il giovane straniero le ha seguite fino all’interno della toilette, poi, forzando la porta, si è introdotto nel bagno insieme alle due ragazzine. Voleva Carabinieri Arrestato un giovane forse animare la serata, visto che era il suo compleanno, e così ha proposto alle due minorenni di consumare insieme lo stupefacente, hashish, ma di fronte al netto rifiuto delle due ragazzine, ha reagito allungando le mani. L’uomo ha palpeggiato una delle minori che, spaventata, si è subito divincolata ed è fuggita insieme all’amica. Le ragazzine hanno agguantato il telefono cellulare e hanno chiamato subito il 112. Vedendo le ragazzine armeggiare con il cellulare il giovane, temendo di essere preso, ha iniziato a minacciare di morte le due ragazzine. Ma le due amiche non si sono fatte intimorire dalle minacce, si sono allontanate e hanno atteso l’arrivo della pattuglia. Pochi minuti dopo sul posto c’erano già i carabinieri che, dopo aver raccolto il racconto delle due ragazzine e la descrizione dell’aggressore, si sono subito messi sulle tracce dell’uomo. Poco dopo il giovane è stato rintracciato in via Brennero, mentre stava cercando di nascondersi in un edificio abbandonato. Alla vista della pattuglia il ventottenne ha tentato la fuga, ma è stato subito bloccato dai carabinieri e arrestato. Nelle tasche del giovane straniero i militari hanno trovato due grammi di hashish, probabilmente lo stesso che aveva offerto alle due ragazzine in stazione. Le minori, invece, sono potute tornare a casa tranquillamente. Tanta paura, ma grazie al tempestivo intervento dei carabinieri e al coraggio delle due ragazzine non è accaduto nulla di grave. TRENTO — Strozzato dalla crisi e con problemi di salute non sarebbe riuscito a pagare più gli alimenti per i figli. Avrebbe anche chiesto prestiti ai familiari e aperto un mutuo per versare le spese straordinarie e adempiere ai propri obblighi, ma questo non è bastato a salvarlo dalla denuncia. È la triste storia di un albergatore trentino sessantenne finito a processo per violazione degli obblighi di assistenza familiare, come previsto dall’articolo 570 del codice penale. L’uomo non avrebbe versato gli alimenti ai figli e l’ex moglie l’avrebbe denunciato. Ma la storia dell’imprenditore trentino parte da lontano. Nel 2005 l’uomo si era separato dalla moglie, il Tribunale aveva stabilito il versamento di 500 euro mensili per gli alimenti ai due figli, il terzo, maggiorenne, era autonomo. Fino al 2007 l’uomo avrebbe pagato, ma la separazione dalla moglie per lui era stata molto dolorosa. Era andato in crisi e nel 2007 era stato ricoverato in ospedale per problemi di salute. Per due mesi, a causa del ricovero, era stato costretto a chiudere l’albergo e il ricovero in ospedale era conciso con la stagione estiva, quando c’erano tanti clienti. Tutto questo ha peggiorato la situazione economica dell’imprenditore. L’albergo avrebbe iniziato ad andare male e lui non sarebbe più riuscito a far fronte alle spese. Voleva fare dei lavori di ristrutturazione per attirare più clientela, ma non avendo sol- Giustizia Il tribunale di non sarebbe più riuscito a rialzarsi dalla crisi. Così l’uomo ha iniziato a chiedere prestiti ai familiari per ottemperare agli obblighi nei confronti dei suoi figli, ma neppure questo sarebbe bastato e così avrebbe iniziato non pagare più. Non avrebbe più versato gli assegni mensilmente, ma solo ogni tanto. Una situazione drammatica. Ora l’imprenditore da due anni ha messo in vendita l’albergo, ma non sarebbe riuscito ancora a venderlo. Per far fronte alle spese straordinarie dei figli aveva aperto anche un mutuo in banca e così era riuscito a versare almeno i 5.000 euro richiesti, poi avrebbe cominciato nuovamente a non pagare. Ieri mattina si è aperto il processo davanti al giudice Giuseppe Serao. Il pm Evelin Frizzi ha chiesto la condanna a due mesi, mentre la difesa, sostenuta dall’avvocato Romina Targa, ha tentato tutto il possibile per far capire la grave situazione finanziaria dell’imprenditore e ha spiegato che l’uomo non aveva pagato perché non aveva più soldi, non per cattiva volontà. Il giudice alla fine lo ha condannato a venti giorni e ora la difesa è pronta a impugnare in appello. D. R. D. R. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 2684846 Codice cliente: 2684846 6 Martedì 22 Ottobre 2013 Corriere del Trentino Trento e Provincia TN Le risorse del capoluogo Manovra finanziaria, pronta la parte straordinaria: dal Fondo unico territoriale interventi per più di 18 milioni 1 Opere, il Comune investirà 61 milioni di euro A bilancio i soldi per il nuovo polo degli uffici e le telecamere all’ingresso della «ztl» TRENTO — L’elenco è corposo e va dal nuovo polo degli uffici tecnici comunali in via San Giovanni Bosco fino al sistema di telecamere di controllo per l’accesso alla zona a traffico limitato, passando per la sistemazione del nido di Villazzano Tre e l’ampliamento del supermercato di Sardagna. Per un totale di circa 61 milioni di euro. Dopo aver definito la parte corrente, l’amministrazione di Palazzo Thun mette a punto anche la sezione straordinaria della manovra finanziaria 2014 (e triennale 2014-2016): il documento, che indica nel dettaglio tutte le opere in programma nei prossimi anni, è stato illustrato ieri sera in commissione bilancio. In sostanza, nella proposta presentata ieri, il totale degli investimenti previsti nel triennio raggiunge i 115 milioni di euro, con una cifra relativa al 2014 di 61,7 milioni (27 invece i milioni messi in conto nel 2015 e 25,8 quelli per il 2016): un importo, quello del 2014, più alto rispetto agli anni successivi per l’inserimento degli stanziamenti legati al Fondo unico territoriale (circa 18 milioni). Proprio in quest’ultimo «capitolo» il documento mette in fila dodici opere pubbliche: tra queste, la realizzazione della nuova viabilità nella zona delle Ghiaie da via Fersina a via Degasperi (4,3 milioni), la creazione del parcheggio di attestamento previsto a Trento sud (circa 2 milioni), la realizzazione del percorso ciclopedonale tra Villazzano e Povo (3,3 milioni) e della pista ciclabile Ravi- na-Romagnoano (tre milioni). E ancora: la realizzazione della pista ciclopedonale tra l’area ex Zuffo e piazza Centa (1,4 milioni) e la costruzione o l’estensione delle tubature della fognatura in alcune circoscrizioni cittadine. Ma il 2014, per il Comune, sarà soprattutto l’anno della costruzione del nuovo polo degli uffici tecnici comunali in via San Giovanni Bosco: un intervento da 12,5 milioni di euro, che permetterà all’amministrazione di risparmiare quasi 900.000 euro di affitti all’anno per gli spazi attualmente occupati al Top center di via Brennero. Non solo. Tra le altre opere messe in agenda per il prossimo anno ci sono il recupero del seminterrato della scuola Manzoni (1,6 milioni), la ristrutturazione del nido Villazzano Tre (900.000 euro), la sistemazione di via Castelpian a Sopramonte (900.000 euro), la realizzazione del nuovo accesso alla caserma dei vigili del fuoco volontari di Cognola (580.000 euro), la riorganizzazione dell’oratorio-teatro di Villazzano (500.000 euro), oltre all’annunciata collocazione delle telecamere per il controllo degli accessi alla zona a traffico limitato (420.000 euro). Si prevedono inoltre interventi di protezione civile, di manutenzione straordinaria e di «ammodernamento ed estensione» degli impianti di illuminazione pubblica. Poco meno di nove milioni sono stati stanziati invece per i trasferimenti di capitale: «Contributi — si legge nel documento — assegnati a terzi per l’acquisto, il risanamento, la costruzione o la ristrut- turazione di alloggi da parte della gestione associata dei Comuni del territorio val d’Adige». Circa 1,5 milioni serivranno per il contributo ad Asis e altri 950.000 euro per l’acquisto di beni mobili e attrezzature (che comprendono il miglioramento del sistema informativo del Comune, l’acquisto di autovetture e di arredi). Per quanto riguarda, infine, le fonti di finanziamento per realizzare gli interventi, la fetta più grande (89,4 milioni) arriva dai trasferimenti provinciali, seguiti dalle alienazioni patrimoniali (12,7 milioni), dall’avanzo di amministrazione vincolato (25 milioni) e dagli oneri di urbanizzazione (10 milioni). Poco meno di 40.000 euro arriveranno invece dal Bim per il progetto della rete delle riserve del Bondone, altri 2,3 milioni dalla riscossione di crediti. Verso il voto Strade chiuse nel week-end TRENTO — Le elezioni provinciali di domenica «condizionano» anche la viabilità del capoluogo. Per assicurare la consegna del materiale elettorale, infatti, nel fine settimana si prevedono divieti di sosta e fermata «con rimozione coatta» in via Perini (da giovedì a lunedì), via Torrione (da sabato a lunedì) e in piazza Dante (nella sola giornata di lunedì). © RIPRODUZIONE RISERVATA Palazzo Thun Marika Giovannini © RIPRODUZIONE RISERVATA Via San Giovanni Bosco L’ex Civica casa di riposo di Trento: diventerà polo degli uffici (Rensi) Via Giusti Tomasi contatta i cacciatori: soluzioni al vaglio per risolvere il problema Cimitero, furetti per stanare i conigli TRENTO — La questione ha già sollevato non poche proteste. Tanto che lo stesso assessore ai servizi funerari Renato Tomasi ammette di aver ricevuto parecchie telefonate di cittadini inviperiti. «I conigli che vivono nel cimitero monumentale di via Giusti e mangiano i crisantemi sono un problema reale, che stiamo affrontando» spiega Tomasi, deciso a risolvere in tempi brevi la difficoltosa convivenza tra gli animali e i cittadini che si recano al cimitero per curare le tombe dei loro cari. «I conigli — ricorda l’assessore — inizialmente si trovavano solo sulle roste dell’Adige. Poi si sono spostati nell’area ex Michelin, ma i cantieri li hanno costretti a "migrare" ancora, arrivando nella zona del cimitero». Una presenza tollerata, almeno all’inizio, quando i conigli popolavano i campi con le tombe meno recenti. Ma diventata sempre più problematica con il passare del tempo. «Viste le continue lamentele — spiega Tomasi — ho telefonato all’ufficio flora e fauna della Provincia, che mi ha messo in contatto con il presidente dei cacciatori Gianpaolo Sassudelli». L’associazione cacciatori ha illustrato quindi all’assessore un progetto che prevede la cattura dei conigli utilizzando dei furetti e il loro spostamento in un altro ambiente. «Il problema, però — aggiunge Tomasi — va risolto alla radice, intervenendo anche sulle roste dell’Adige. Ci stiamo lavorando e cercheremo di trovare una soluzione al più presto». Ma. Gio. © RIPRODUZIONE RISERVATA Aree agricole No alle case TRENTO — La proposta di CoopCasa di sfruttare delle aree agricole di pregio alla Vela e a San Rocco di Villazzano per costruire delle residenze in modo da calmierare i prezzi non convince la commissione urbanistica di Palazzo Thun. Ieri l’ipotesi è finita sul tavolo dell’organismo consiliare: il giudizio definitivo verrà dato nella prossima riunione ma si va verso un «no». © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 2684846 Corriere del Trentino Martedì 22 Ottobre 2013 7 Trento e Provincia TN Autonomia L’ultima versione della legge di stabilità prevede la possibilità di accordi alternativi con le Speciali Dieci incontri per imparare a gestire il bene comune 1 Roma apre uno spiraglio sulla riserva all’erario Pacher: cauto ottimismo TRENTO — Si sono aperte ieri e si concluderanno venerdì 1 novembre le iscrizioni alla seconda edizione della scuola di comunità, promossa dalla Federazione trentina della cooperazione e dalle Acli trentine. «La scuola è un’occasione per fare domande, approfondire e confrontarsi», spiega Paolo Tonelli della Federazione presentando il percorso formativo che occuperà gli iscritti dal 9 novembre all'1 febbraio, perché «al giorno d’oggi — spiega Walter Nicoletti, vicepresidente delle Acli — manca il trasferimento delle conoscenze». Dieci incontri dedicati a temi economici, religiosi e sociali per la «formazione di una nuova classe dirigente preparata ad affrontare le sfide del futuro — continua Nicoletti — anche se non è una scuola di politica, ma un modo per imparare come prendersi cura del bene comune». Gli incontri si terranno alla villa Sant'Ignazio di Trento, ma alcuni avranno una sede divera. «Questa iniziativa è la prosecuzione di quanto organizzato l'anno scorso — aggiunge Alessandro Vaccari, coordinatore della scuola —, a cui abbiamo aggiunto lo spazio per il confronto». Tirocini, impugnativa alla Consulta Contributi Piazza Dante Un milione ai cacciatori TRENTO — La decisione, in realtà, è un adeguamento a quanto deciso, a giugno 2012, dal governo nazionale. Coloro che affittano un proprio immobile alla Provincia di Trento, però, non ne saranno felici: devono infatti restituire l’adeguamento Istat corrisposto da Piazza Dante dall’entrata in vigore del decreto. Non si tratta di cifre folli, chi incassa 20.000 euro l’anno ne dovrà restituire circa 600. Fino a tutto il 2014, niente adeguamento, poi si vedrà. Intanto, la Provincia ha stanziato quasi 4 milioni in campo «edilizio». Si va dai lavori urgenti per diverse chiese e parrocchie, all’acquisto della sede dell’Aci (315.000 euro su 421.000 di spesa ammessa) alla ricostruzione della sede dei cacciatori trentini: su due milioni, uno lo mette l’ente pubblico. © RIPRODUZIONE RISERVATA TRENTO — La notizia cattiva è che la riserva all’erario, nel testo inviato alla ragioneria dello Stato, è stata messa nero su bianco. La notizia buona non c’è. O meglio, nell’ultima versione licenziata dal governo, c’è quella che con «cautissimo ottimismo» Alberto Pacher giudica «un’apertura»: la previsione che, entro aprile 2014, si possa trovare un accordo che garantisca un’altra forma di entrata nelle casse dello Stato. Il testo è arrivato a Piazza Dante nel tardo pomeriggio di ieri. La prima cosa che i funzionari della Provincia hanno controllato è stata, ovviamente, la temuta riserva all’erario. «Inventata» dal governo Berlusconi con finalità di risanamento dei disastrati conti dello Stato è stata poi confermata dall’esecutivo Monti: l’erario trattiene l’extragettito prodotto con l’aumento delle tasse, in barba alla quota (i nove decimi per il Trentino Alto Adige) di gettito fiscale che dovrebbe rimanere sul territorio. La Corte costituzionale ha già definito illegittima la riserva, in quanto lesiva degli statuti delle Regioni e delle Province a statuto speciale e non limitata a eventi eccezionali (un terremoto, etc...). Infatti, l’erario sta restituendo al Trentino i 140 milioni della riserva 2013. Di quelli del 2012, 200 milioni (c’era anche l’Imu), si sono per il momento perse le tracce, lo Stato li ha già spesi, ma li dovrà restituire. Il governo Letta, aveva fatto ben sperare non ponendo la riserva sulla sua prima manovra. Ora, con la legge di stabilità, ci ha ripensato: pur sapendola illegittima, Saccomanni ha ri-posto la riserva decisa dai precedenti esecutivi fino al 2018 (700 milioni). Nel testo, tuttavia, si dice che le misure non si applicano qualora, prima dell’aprile 2014, siano trovati accordi su nuovi orientamenti finanziari con lo Stato. «È, in sostanza, ciò che noi tutti avevamo chiesto a quel famoso incontro con Saccomanni in cui emerse l’intenzione del governo di procedere con la riserva all’erario — spiega il presidente Pacher —. Si tratta di accordi bilaterali tra la singola Speciale e lo Stato. Con cautissimo ottimismo, la consideriamo un’apertura». Intanto si allunga il già non breve elenco dei contenziosi costituzionali in essere tra Stato e Provincia autonoma di Trento. L’ultimo, il sedicesimo di questi ultimi anni, riguarda i «tirocini formativi e di orientamento». Roma ha stabilito che le società con più sedi in Italia debbano, in questo contesto, far riferimento alla normativa della regione in cui hanno la sede legale. In altre parole, le politiche della Provincia in materia di tirocini non sarebbero applicabili nelle aziende con sede legale fuori dal Trentino. Inutile dire che la giunta ha già deciso per il ricorso. Tristano Scarpetta Scuola di comunità A. R. T. © RIPRODUZIONE RISERVATA La presentazione Il palazzo La sede centrale della Provincia di Trento (Rensi) Ghiacciaio della Presena Ventuno prescrizioni per l’ampliamento delle piste TRENTO — Gli impianti da sci sul ghiacciaio Presena saranno ampliati come deciso, ma con una serie di limitazioni e prescrizioni. La giunta, dopo l’ok in sede di valutazione di impatto ambientale e «riscontrato che non sono arrivate osservazioni scritte» ai sensi di legge, ha dato venerdì scorso il suo via libera al progetto preliminare, dando una serie di prescrizioni: non potranno essere realizzate piste di cantiere (come avvenne in Marmolada), il materiale di scavo dovrà essere valutato da archeologi per verificare che non contenga vestigia della prima guerra mondiale, la base d’appoggio della stazione di monte dovrà essere realizzata con massi «di forme e dimensioni irregolari in maniera tale da integrarsi al meglio nell’ambiente». Sono 21, in tutto, le prescrizioni indicate in delibera. «Bergoglio salvò molte vite» Il libro di Scavo sul pontefice TRENTO — «Se scegli la strada del martirio, verrai glorificato. Jorge Mario Bergoglio ha scelto, invece, di passare attraverso la porta stretta di chi vuole aiutare le persone», cosa che non avrebbe potuto fare denunciando la dittatura di Jorge Rafael Videla. È la vita nascosta del Pontefice durante la dittatura in Argentina tra il 1976 e il 1983 quella che Nello Scavo ha raccontato ieri sera a Autore Nello Scavo Trento. Una storia che Scavo, giornalista dell’Avvenire, ha scoperto solo dopo una ricerca sul campo i cui risultati sono confluiti ne La lista di Bergoglio. I salvati da papa Francesco durante la dittatura. Nel libro l’autore ricostruisce la vita da dissidente dell’allora capo della Compagnia di Gesù. «Avvalendosi di una rete di gesuiti, Bergoglio è riuscito a salvare dalla dittatura almeno un centinaio di persone», racconta il giornalista. Il libro è nato dalla curiosità di Scavo che dopo le accuse rivolte al pontefice da parte di alcuni giornalisti argentini sulla presunta collaborazione con la dittatura di Videla è andato in Sudamerica alla ricerca della verità. Francesco Cargnelutti © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Amministrazione A contestare l’esito sempre Girardi, questa volta arrivata seconda 2 Provincia, servizio turismo senza pace Stanchina vince ancora: nuovo ricorso TRENTO — Il servizio turismo della Provincia non ha pace. Dopo l’annullamento del precedente concorso, che vide il dirigente Romano Stanchina tornare ad essere sostituto dirigente, il nuovo concorso, anch’esso vinto da Stanchina, è stato oggetto di un nuovo ricorso, sempre da parte della stessa collega, arrivata questa volta seconda. Solo il Tar ora potrà decidere se la seconda «chiamata» a dirigente di Stanchina sarà quella buona, o se il concorso andrà ripetuto per la terza vol- ta. I giudici del Tar di Trento avevano già accolto il ricorso di Giuliana Grandi, dipendente provinciale, esclusa dalla selezione perché il suo titolo di studio non figurava tra quelli richiesti. Lei, laureata in psicologia e dirigente sindacale della Fenalt, non aveva potuto partecipare perché il bando di concorso prevedeva la laurea in economia. «La previsione di una stretta correlazione tra la qualifica dirigenziale da conferire per concorso ed un limitatissimo seg- Forum delle polizie locali mento delle competenze rimesse alla Provincia non è coerente con il ruolo e la posizione multifunzionale e flessibile della dirigenza pubblica e con un fondamentale principio di non frammentazione e settorializzazione delle mansioni del lavoratore, soprattutto di elevato livello professionale» avevano sentenziato a fine luglio i giudici. L’accoglimento del ricorso annullava la nomina a dirigente di Stanchina, avvenuta il 5 dicembre. La giunta provinciale aveva rinunciato a ri- correre in Consiglio di Stato, evidentemente persuasa che la richiesta di una laurea specifica fosse illegittima, optando per un nuovo concorso pubblico. Nel frattempo, una settimana dopo la sentenza, aveva comunque nominato Stanchina «sostituto dirigente del servizio», essendo stato giudicato «la persona maggiormente idonea per l’affidamento dell’incarico». Poi, la giunta aveva chiarito che il funzionario non avrebbe dovuto restituire alcunché, in quanto l’esercizio «di fatto» PROVINCIA AUTONOMA Le richieste dell’Aci «Regole chiare e risorse» TRENTO — «Servono regole chiare e risorse certe per far muovere il Paese, fermo da troppo tempo». Si è aperto con queste parole del presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, il VI forum internazionale delle polizie locali al Palacongressi di Riva del Garda. Dopo la giornata inaugurale, i lavori riprenderanno domani alle 9.30 con un convegno sulla sicurezza stradale, mentre alle 15.30, sarà presentato uno studio realizzato nell'ambito dell'Osservatorio della mobilità nelle città capoluogo di Regione, curato dalla fondazione Filippo Caracciolo dell'Aci. L'ultimo incontro del forum si svolgerà mercoledì, alle 9.30, con la sessione dedicata a "La nuova patente europea: applicabilità, criticità ed effetti sui controlli". © RIPRODUZIONE RISERVATA DI TRENTO Agenzia Provinciale per gli Appalti e Contratti ESTRATTO DI BANDO DI GARA L’Agenzia Provinciale per gli Appalti e Contratti (A.P.A.C.) della Provincia Autonoma di Trento – Servizio Appalti lavori pubblici ha indetto una procedura aperta ai sensi della L.P. 26/93 per l’appalto del servizio tecnico di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione di cui al D.Lgs. 81/2008 – Lavori di ricostruzione del presidio sa nitario S. Giovanni di Mezzolombardo cod. CPV 71000000. cod CIG 4782528AF2. Im porto a base dell’appalto: Euro 322.867,62=. Gli interessati possono presentare offerta all’A.P.A.C. – Ufficio gestione gare lavori pubblici, Via Dogana n. 8 – 38122 Trento, entro le ore 12.00 del 9 dicembre 2013. Bando, Parametri e criteri di valutazione delle offerte, Capitolato speciale, modelli per la partecipazione alla gara possono essere ritirati all’indirizzo di cui sopra e sca ricati dal sito www.appalti.provincia.tn.it, copia del progetto esecutivo dei lavori in formato .pdf può essere richiesta entro il 22.11.2013; tutti predetti documenti e il progetto esecutivo dei lavori sono in visione presso l’A.P.A.C. – Ufficio gestione gare lavori pubblici. La prima seduta di gara è fissata per il giorno 17 dicembre 2013 ad ore 9.00 presso la Sala Aste, sita in via Dogana n. 8 a Trento. Il vincitore Stanchina si è aggiudicato anche questo concorso delle funzioni di dirigente danno diritto al corrispettivo ottenuto in quei mesi. Il nuovo concorso, che prevedeva criteri più ampi di accesso e ha visto questa volta la partecipazione di Giuliana Grandi, è stato nuovamente vinto da Stanchina. Al secon- do posto, però, si è piazzata Grandi, che evidentemente ha ritenuto anche in questa circostanza di essere stata vittima di un’irregolarità e ha presentato un altro ricorso. Questa volta, non sono i criteri del bando ad essere contestati, ma lo stesso regolamen- to provinciale con il quale vengono scelti i dirigenti che non prevede più, come in passato, una prova scritta e una orale sulle materie oggetto del concorso, ma vede l’orale orientato a cogliere le «capacità manageriali» del candidato. La delibera con la quale l’esecutivo provinciale nominerà, per la seconda volta, Stanchina dirigente è già pronta, dovrebbe arrivare sul tavolo della giunta già questa settimana. Molto probabilmente verrà trattata e approvata e il funzionario tornerà ad essere dirigente. Se, però, i giudici del Tar dovessero dare nuovamente ragione a Grandi, questa volta non sarà un singolo concorso, ma l’intero regolamento a essere messo in discussione. T. Sc. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 2684846 8 Martedì 22 Ottobre 2013 Corriere del Trentino Trento e Provincia TN Alto Adige Preoccupate le aziende. Pan: ridurre tasse e burocrazia. Cisl e Swr criticano il pacchetto della giunta: misure tardive 1 Pil, crescita negativa. Nel 2013 meno 0,6% L’Astat rivede le stime. Il «testamento» di Durnwalder: tagliare Irap e Irpef BOLZANO — L’Astat rivede al ribasso le stime sul Pil altoatesino. Nel 2013 la diminuzione del prodotto interno lordo sarà dello 0,6%. Il fatto che la situazione sia di gran lunga migliore rispetto alla media italiana (-1,8%) è una magra consolazione visto che le stime di inizio anno parlavo di una crescita zero. L’aggiornamento, realizzato dall’Astat sulla base di dati Ocse, tiene conto anche della situazione occupazionale. Una brutta notizia che arriva proprio mentre in città si tiene il vertice tra gli industriali italiani e quelli germanici. La giunta provinciale, ormai in carica solo per l’ordinaria amministrazione, ha elaborato un pacchetto di misure per rilanciare la competitività che dovrà essere trasformato in legge dal prossimo consiglio. I tempi dunque rischiano di essere molto lungo. «Si ritroveranno con gran parte del lavoro fatto». Due i settori di intervento: la riduzione del cuneo fiscale e la destinazione del tesoretto regionale. «I 250 milioni della Regione — spiega Durnwalder — andranno destinati ai fondi strategici per lo sviluppo dell'economia (75 milioni), al completamento della rete per la banda larga (50 milioni di cui 3 alla Ras), a interventi per il risparmio energetico (25 milioni), Bausparen (20 milioni), operazioni di public-private-partnership (PPP, 20 milioni), l'accesso al credito (15 milioni), i Mini Bond, ovvero le obbligazioni emesse dalla imprese per finanziarsi (15 milioni), il capitale di rischio per le imprese innovative (10 milioni), il fondo di rotazione per le aree produttive (10 milioni), il fondo rischi per i Confidi (5 milioni) e il fondo export (5 milioni)». La giunta ha fatto anche i conti di quanto costerebbe il taglio dell’Irap e dell’Irpef. Per quanto riguarda l’Irap è stato definito il regolamento sulle esenzioni introducendo il vincolo dei 5 anni di at- Competitività È la parola d’ordine della giunta provinciale che ha elaborato un pacchetto di misure per rilanciarla e che dovrà essere trasformato in legge dal prossimo consiglio tività sul territorio per le aziende edili. Per quanto riguarda gli sgravi invece non ci sono delibere concrete ma solo una generica indicazione per i posteri. La riduzione di un punto percentuale dal 2,98% all’1,98%, riguarderebbe tutte le aziende mentre per quelle innovative, ora tassate al 2,5%, si arriverebbe all’1,5%. «Per la Provincia — aggiunge Durnwalder — significa rinunciare a 60 milioni, che si sommano agli 81 milioni di minori entrate fatte registrare lo scorso anno». Altri 25 milioni invece costerebbe il taglio dell’Irpef per i redditi fino a 28mila euro (oggi sono 15mila) che riguarderebbe oltre 200mila altoatesini. Il pacchetto di misure annunciate dalla giunta però non convince né i sindacati né gli imprenditori. «Un passo nella direzione giunta ma ora è tardi», commenta il presidente del Wirtschaftsring Hansi Pichler. Critico anche il segretario della Cisl Michele Buonerba: «Da anni chiediamo il taglio dell’Irpef. La proposte della giunta arrivano fuori tempo massimo e sono poco credibili». Intanto il calo del Pil allarma, e non poco, le aziende. Il presidente di Assoimprenditori, Stefan Pan avverte: «Nonostante tutto reggiamo ai colpi della crisi. Se l’Alto Adige perde lo 0,6% del Pil, figuriamoci cosa accade nel resto del Paese. Il sistema Italia ha perso il 25% della capacità industriale dall’inizio della crisi ad oggi. Se non fossimo ingessati da tasse e burocrazia potremo fare molto di più». Preoccupato anche il presidente della Camera di commercio, Michl Ebner: «Le previsioni Astat coincidono con quelle Ire, purtroppo per noi al ribasso. È un dato negativo che si innesta su un altro dato negativo del 2012. Dobbiamo reagire con un ruolo forte da ritagliarci tra Italia e Germania». M. An. © RIPRODUZIONE RISERVATA Tribunale L’accusa: dati cancellati per aprire un’attività concorrente. La difesa: non è vero La giornata Gli statistici presentano la loro attività «I dati sono preziosi per capire la realtà» BOLZANO — Pertinenza, chiarezza, tempestività e puntualità: sono queste alcune delle caratteristiche che devono avere i dati statistici per essere attendibili. A spiegarlo, ieri mattina, è stata la direttrice dell'istituto provinciale di statistica-Astat, Johanna Plasinger, in occasione della Giornata italiana della statistica e per celebrare l'Anno internazionale della statistica 2013: con lei, i rappresentanti dell'istituto provinciale, Fabio Bonifaccio, Timon Gaertner e Gregorio Gobbi. «In questi anni, grazie alle statitistiche da noi elaborate, siamo riusciti a tracciare un quadro preciso dei diversi cambiamenti che ha subito la società, in tutti i suoi aspetti», ha spiegato Plasinger. «Innanzitutto la pertinenza — dice Bonifaccio — è l'aspetto della qualità del dato relativo agli obiettivi dell'indagine, ovvero è la rispondenza tra l'informazione prodotta, cioè un dato numerico, e la necessità informativa del committente. Ma non solo: fondamentali sono anche l'accuratezza e l'attendibilità: le statistiche devono rispecchiare la realtà in maniera accurata e attendibile. Una misurazione è attendibile se i risultati rimangono costanti al- lo stesso modo, nel tempo: in questo caso si avrà un'alta attendibilità». L'obiettivo dell’Astat — come ricordato dai relatori — è quello di avvicinarsi quanto più possibile alla realtà: «Per questo altre due carattestiche importanti sono la tempestività e la puntualità: i dati devono essere diffusi in maniera tempestiva e puntuale — è stato detto — la tempestività delle informazioni statistiche è la capacità di produrre i risultati in tempi ravvicinati rispetto all'esecuzione dell'indagine. A differenza dell'accuratezza, la tempestività può essere direttamente osservata dagli utenti. Completano il quadro delle carattetistiche, la coerenza e la confrontabilità, in quanto le statistiche possono essere considerate coerenti fintantochè basate su definizioni, classificazioni e standard metodologici comuni e condivisi, e l'accessibilità e chiarezza. A tal proposito, le statistiche ufficiali devono essere presentate in forma chiara e comprensibile: essere diffuse in maniera conveniente e opportuna ed essere disponibili e accessibili». Ilaria Graziosi © RIPRODUZIONE RISERVATA Ambiente Rapporto dell’Onu, presentata l’edizione 2013 «Computer azzerato»: a processo Clima, la Terra si riscalda Nei guai gli ex soci della scuola sci Folgarida-Dimaro TRENTO — Dissidi interni, vecchie ruggini e forse incomprensioni. Ci sarebbe tutto questo dietro alle dimissioni di tre ex soci della Scuola Italiana Sci Folgarida-Marilleva, finite al centro di un’inchiesta penale per danneggiamento informatico. Nel luglio del 2012 il direttore tecnico Ferdinando Schneider, nato a Bolzano, ma residente a Fondo, la nota guida alpina, nonché maestro di sci e istruttore nazionale di guide alpine, Maurizio Giarolli, di Monclassico e Stefano Leonardi, di Bolzano, avevano deciso di lasciare la scuola. Una decisione nata probabilmente da frizioni interne tanto che i tre se ne sarebbero andati solo dopo essersi tolti qualche sassolino dalla scarpa. Almeno secondo l’accusa. Il trio è infatti accusato di aver fatto azzerare i dati dei computer della scuola. Motivo: volevano aprire una scuola di sci concorrente e così avrebbero fatto «sostituire i dischi fissi dei computer della scuola sopprimendo tutti i dari necessari al funzionamento della scuola, tra cui indirizzi, modelli di lettere, fatture, fotografie di maestri, dati anagrafici e numeri di telefono». Così viene contestato nel capo d’accusa della pm Maria Colpani che contesta anche la rimozione dal sito web del collegamento con la sezione kinderland e il collegamento con le pagine del sito tradotte in tedesco e polacco. Un danno non da poco per la scuola di sci che ieri si è costituita, attraverso l’avvocato Bonifacio Giudiceandrea, nel processo, davanti al giudice Giuseppe Serao, a carico dei tre ex soci. Era stato il legale rappresentante della scuola, Flavio Franceschini, il 5 agosto 2012 ad accorgersi del presunto danneggiamento informatico. Acceso il computer si In quota Lezioni di sci ai bambini sulle piste North East Service 2 Cassa integrazione per 34 dipendenti TRENTO — Come era previsto, per la totalità dei dipendenti di North East Service, la società di vigilanza veneta finita sotto inchiesta per la sparizione di varie decine di milioni di euro (sono spariti 40 milioni dal caveau della sede di Treviso, ma si sarebbero ammanchi per quasi cento milioni di euro), è scattata la cassa integrazione straordinaria per 12 mesi a partire dal primo ottobre. L’accordo — che riguarda oltre 600 addetti impiegati in tutto il nord Italia (sono 35 in Trentino, tra addetti ai servizi e vigilantes, metre in Alto Adige sono una sessantina) — è stato firmato ieri al ministero. Ora i sindacati prenderanno contatto con gli enti locali, per calare l’accordo sulle singole realtà, dove in modo eterogeneo, c’è chi se ne è già andato o ci sono ancora attività del gruppo. © RIPRODUZIONE RISERVATA era accorto che erano stati cancellati tutti i dati utili alla scuola. A quel punto ha incaricato un perito per far luce su quanto accaduto. Poco dopo l’amara sentenza: i dischi fissi erano stati formattati da personale esperto il 23 luglio e era impossibile ripristinarli. Una tegola per Franceschini che ha così deciso di andare a fondo della vicenda. Dopo aver sentito il web master avrebbe scoperto che la cancellazione era stata fatta su richiesta dell’ex segretaria e quindi, secondo Franceschini, degli ex amministratori. Da qui la denuncia e l’apertura del procedimento penale. Secondo l’accusa, infatti, lo scopo dei tre era quello di «paralizzare l’attività della scuola». I dischi — viene spiegato in denuncia — non erano mai stati formattati. Un dispetto quindi. O qualcosa di più, ad avviso del legale rappresentante della scuola. Franceschini sembra pronto ad andare fino in fondo e a intentare anche una causa civile. Gli ex soci si difendono e respingono le accuse. Non avrebbero mai cancellato i dati, ma semplicemente ci sarebbe stato un intervento di ripristino del sistema. Un intervento di routine che ad avviso dei tre ex soci sarebbe stato fatto altre volte. La difesa, sostenuta dall’avvocato Vittorio Meanti, punta a scardinare l’impianto accusatorio sia sul piano del diritto che nel merito. In primis, ad avviso del difensore, non ci sarebbe nessun danneggiamento e quindi verrebbe meno il reato e nel merito non vi sono prove che siano stati i tre ex soci a intervenire sul computer. Ieri mattina il processo è stato rinviato a febbraio per cercare un accordo tra le parti. D. R. © RIPRODUZIONE RISERVATA «Serve un nuovo equilibrio» TRENTO — I cambiamenti climatici sono in atto e continueranno per decenni e secoli. Non solo. Le proiezioni mostrano che entro la fine di questo secolo la temperatura globale sulla superficie del nostro pianeta probabilmente raggiungerà 1,5 gradi oltre il livello del periodo 1850-1900. Oltre agli effetti sulla temperatura, ci saranno ulteriori modificazioni nella quantità e nella distribuzione delle precipitazioni e nelle circolazioni atmosferiche. È quanto emerge dal quinto rapporto della Ipcc, l’organo scientifico delle Nazio- Esperti Navarra e Castellari ni Unite che riunisce centinaia di scienziati impegnati a studiare nel mondo i cambiamenti climatici e presentato ieri dall’Osservatorio Trentino sul clima alla Facoltà di Sociologia di Tren- Polemica in regione Sepoltura di Priebke Ottobre: Alfano ci dica TRENTO — Giallo e polemiche sulla sepoltura di Erich Priebke, l’ex capitano Ss condannato all’ergastolo per l’eccidio delle Fosse Ardeatine morto l’11 ottobre a Roma a 100 anni. Dopo la notizia sul possibile arrivo della salma in regione, indiscrezione appresa sabato scorso dal deputato trentino Svp-Patt Mauro Ottobre al Tgcom24 e rilanciata ieri con un’interrogazione parlamentare urgente al ministro dell’Interno Alfano, il mistero resta. L’avvocato della famiglia Priebke Paolo Giachini sui media nazionali dice di aver individuato un luogo tra l’Italia e la Germania, ma da Berlino arriva la smentita. Così come dall’Italia, e dall’Alto Adige, a cominciare dal prefetto di Bolzano, Valerio Valenti: «Non ho alcuna informazione sulla scelta della nostra provincia per la sepoltura di Priebke». E il governatore Luis Durnwalder sostiene di non saperne nulla. Anche dal Trentino il prefetto Francesco Squarcina afferma di non aver «ricevuto alcuna comunicazione in merito». Nella sua interrogazione Ottobre chiede al governo di «confermare o smentire la notizia sulla sepoltura di Priebke in Alto Adige». E le polemiche aumentano. Dall’associazione Ora Veglia definiscono «inaccettabile solo l’ipotesi». Ricordando che «il Trentino non è una "zona franca" della memoria e dei valori della Resistenza». © RIPRODUZIONE RISERVATA to. A presentare il rapporto Antonio Navarra, del Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici, e Sergio Castellari, uno dei referenti italiani della Ipcc. «I cambiamenti climatici ci sono sempre stati — ha detto Navarra — tanto è vero che il primo libro sul clima risale ad Aristotele. Il problema è l’equilibrio del sistema clima». Per quanto riguarda la Co2, ad esempio, negli ultimi 40 anni è aumentata tanto quanto in un’intera era glaciale. Dal rapporto emerge anche che più della metà dell’aumento della temperatura superficiale registrato dal 1951 a oggi è dovuto all’uomo, ovvero all’emissione di gas serra e analoghi comportamenti. Gli ultimi tre decenni sono stati i più caldi dal 1850 e i ghiacciai continuano a sciogliersi. A questo punto cosa fare? «Oltre alle politiche di mitigazione delle emissioni di gas serra — ha detto Castellari — è necessario adottare politiche di adattamento. Quali che siano le scelte future dell’umanità, alcuni impatti dei cambiamenti climatici saranno inevitabili». Insomma si dovranno valutare e considerare anche possibili scenari di rischio e pericolo, usare meglio le risorse e adottare misure che tengano conto della loro riduzione. Il Trentino, che nel 2008 aveva creato una serie di gruppi di lavoro incaricati di studiare il fenomeno nei vari ambiti, ha dato vita all’Osservatorio trentino sul clima, che riunisce tutti i soggetti territoriali interessati (Provincia nelle sue varie articolazioni, Università, centri di ricerca e così via) non parte da zero. Linda Pisani © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere del Trentino Martedì 22 Ottobre 2013 11 TN Economia Quote latte «Difendere la montagna» Lo stop alle quote latte nel 2015 «rappresenta una seria minaccia alla zootecnia di montagna e c’impone di puntare nella direzione della tutela». Lo dice Luigi Olivieri (candidato del Pd), che chiede anche un unico marchio per l’agricoltura. Mutui casa Erogazioni in crescita Consorzio Orsi orgoglioso: «Siamo in antitesi rispetto allo sbandamento della società» L’erogazione dei mutui per la casa aumenta in Trentino Alto Adige: nel secondo trimestre 2013 si registra un +24% su base annua. Sono 176,1 i milioni erogati. Lo dice il gruppo Tecnocasa Aeroporti Il presidente dalla Lega Molgora a Trento Pressing bresciano Bilancio approvato all’unanimità. Risultato netto: 4 milioni sul nodo Catullo Cavit, cauti con Cina e Russia TRENTO — L’assemblea di Cavit ieri ha approvato all’unanimità un bilancio con un fatturato in linea con il precedente, a 152,9 milioni (-0,1%), ma con un utile netto che che raggiunge i 4 milioni di euro, rispetto ai 3,4 dello scorso esercizio. «Un ottimo bilancio, con liquidazioni ai soci in crescita. Siamo in antitesti rispetto allo sbandamento generale della società» ha detto il presidente Adriano Orsi. Il direttore Enrico Zanoni ha dato uno sguardo al futuro: «Paesi come Cina e Russia sono da presidiare, ma con molta cautela». Un fermo dunque ai facili entusiasmi degli ultimi anni, mentre invece si dimostra sempre più solido il momento d’oro delle bollicine (+17% solo l’Altemasi), su cui Cavit ha investito da poco 1,3 milioni di euro. I dati L'esposizione debitoria diminuisce anche quest'anno, passando da 13,3 milioni di euro a 6,5 e confermando la «virtuosità» di Cavit all'interno del settore. La «fotografia» fissa il momento della chiusura del bilancio, quindi occorre tenere conto di fisiologiche oscillazioni, ma il trend di diminuzione dell’indebitamento è chiaro. Uno dei motivi del miglioramento è anche la nuova legge che costringe i pagamenti nel settore vitivinicolo entro i 60 giorni, rendendo più fluidi i rapporti sia verso i clienti (grande distribuzione organizzata ecc.) sia verso i soci conferitori. Rimanendo sul tema soci il presidente Orsi ha fatto sapere che la remunerazione è in crescita, anche se il valore medio non è reso noto, poiché occorre tenere conto della gestione indipendente delle 11 cantine conferitrici, che a Cavit apportano il 75%-80% del loro vino. Mercati ed export «Il fatturato in Italia è sceso dal 24 al 22% del valore complessivo, una contrazione che non avevamo pianificato in questi termini — ha ammesso Zanoni —. C’è un problema di forte contrazione nel canale Horeca (bar, ristoranti, ndr), sia come volume che come credito, pagamenti che è difficile incamerare. Abbiamo avuto anche tensioni ad alcuni supermercati, che in alcuni casi hanno comportato una temporanea riduzione dell’attività». Sull’estero invece le cose vanno bene, il fatturato è passato dal 76% al 78%. «Le strategie per l’export non cambiano — ha approfondito il direttore —. Negli Usa le cose vanno bene, i giovani dai 20 ai 35 anni aumentano il consumo di vino. Certo che la competizione è alta». Altri mercati interessanti sono Canada, Inghilterra, Germania, anche se in questi due ultimi contesti europei la marginalità è più contenuta. «Discorso a parte per Cina e Russia — si legge nella rela- Sono in 2000 Pica, una piattaforma cartografica sui 5.400 ettari di vigneti afferenti alle 11 cantine di Cavit. Ci lavorano 40 persine, con un notevole impegno di risorse e di tempo lavoro, secondo quanto ha specificato Zanoni. Lo scopo è di elaborare modelli di previsione che tengano conto dei cambiamenti climatici, oltre a impostare le vendemmie in modo da «portare in cantina solo il prodotto che ha certe caratteristiche» ha spiegato il tecnico Andrea Faustini. «Lo scopo è di raggiungere una maggiore qualità nelle varie fasce in cui è segmentata la produzione di Cavit — ha approfondito Zanoni —. Per affinare ulteriormente la qualità». TRENTO — Con la Save decisa a entrare in Catullo, Brescia trema. Timori esposti dal presidente della Provincia lombarda, Daniele Molgora, che ieri ha incontrato gli esponenti della Lega Nord trentina Maurizio Fugatti e Sergio Divina, per discutere degli aeroporti del Garda e dei collegamenti stradali tra le due province. La preoccupazione di Molgora è che la Save, società veneta che gestisce l'aeroporto Marco Polo, una volta entrata in Catullo si «dimentichi» dello scalo bresciano per concentrare gli sforzi di innovazione esclusivamente su quello veronese. «Mi auguro che in assemblea la Provincia di Trento faccia sentire la sua voce» dice Molgora. La Provincia autonoma di Trento, infatti, detiene il 21,4% della Catullo e parteciperà all'assemblea dei soci del 28 ottobre in cui si deciderà dell'ingresso di Save nell'azionariato. Nel dettaglio però Molgora non ritiene chiusa la partita con Bergamo Orio al Serio. Infatti afferma: «È necessario avere le idee chiare sul Montichiari, analizzando entrambe le proposte di Venezia e di Bergamo». Orio al Serio intendeva acquisire il D’Annunzio, offerta che la Catullo spa pare lontana dal recepire. Il discorso sui collegamenti si allarga anche alle strade. Molgora ricorda quell'accordo di 55 milioni di euro già preso tra Trento e Brescia per la costruzione del collegamento stradale in Val Sabbia. Un investimento, equamente diviso tre le due Province, per realizzare solo la prima parte delDaniele Molgora l'opera viaria. Il tratto restante, che riguarda solo il territorio bresciano, costerebbe ulteriori 100 milioni perché costituito quasi del tutto da gallerie. «Al momento l'aeroporto di Montichiari lavora in gran parte con i voli cargo — spiega Molgora — ma se fosse potenziato e migliorati i collegamenti viari, potrebbe rappresentare un importante scalo turistico per chi vuole venire sull'Adamello, a Pinzolo o Madonna di Campiglio», mete predilette dai vicini lombardi ma anche dal crescente turismo russo. Ma ad aumentare le preoccupazioni di Molgora c'è la perdita ancora non del tutto recuperata in Catullo spa (che dovrebbe chiudere il 2013 con un rosso intorno ai 3 milioni) e il coinvolgimento di Poste italiane nell'operazione Alitalia. «Temo che se Poste entrerà in Alitalia si baserà su Malpensa, e non più su Brescia» afferma Molgora, paventando una perdita di fatturato. Enrico Orfano Andrea Rossi Tonon 152,9 milioni Il fatturato del bilancio approvato ieri. In linea con il precedente, perde solo lo 0,1% 1,3 milioni Gli investimenti sulle bollicine, senza contare l’acquisizione di Kessler. Un mercato che cresce con continuità Al comando il direttore Enrico Zanoni e il presidente Adriano Orsi zione di bilancio 2012-2013 — considerati, talvolta con eccesso di speranza, motori della crescita dell’export da oramai parecchi anni, in realtà scenari molto complessi e dalla competizione condizionata da dazi e da altri provvedimenti tesi a privilegiale le aziende autoctone». Ancora da risolvere infatti il contenzioso fra Cina e Europa: il blocco dei pannelli solari cinesi ha frenato l’importazione di vino europeo. Investimenti Il bilancio parla di un impegno complessivo di 6,3 milioni di euro, di cui 4 per una nuova linea in sede, 1,3 milioni per il potenziamento dell’area frizzanti e un altro milione per ulteriori potenziamenti tecnologici. Altro investimento degno di nota la recente acquisizione della maggioranza della casa spumantistica tedesca Kessler (4,7 milioni di fatturato). L’indebitamento contenuto permetterà a Cavit di avventurarsi in altre «operazioni straordinarie», eventuali acquisizioni che terranno conto delle tendenze di mercato. Pica A giugno dell’anno prossimo si concluderà il progetto Zanoni «Il business in Italia è calato dal 24 al 22% del nostro totale: non lo avevamo pianificato» © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Congiuntura Ischia: «Il calo di fatturato non è tragico». Burli: «Aiutiamo i giovani» 1 2 Bancari verso lo sciopero Sala della coop gremita Industria, in utile oltre il 70% TRENTO — Sono pronti alla mobilitazione i circa 2.000 dipendenti degli istituti bancari in Trentino che, con i colleghi del resto d'Italia, sciopereranno il prossimo 31 ottobre contro la disdetta unilaterale del contratto collettivo nazionale di lavoro, decisa dall'Abi. «Un fatto gravissimo», secondo le sigle sindacali nazionali e provinciali che ieri a raccolta a Trento il personale delle banche coinvolte nella disdetta, per una prima assemblea sindacale in vista dello sciopero. La risposta non poteva essere migliore: la sala della Cooperazione era piena in ogni ordine di posto. L'iniziativa è stata promossa da Fabi, Fisac Cgil, Fiba Cisl, Uilca Uil e Dircredito che contestano la decisione dell'Abi di buttare a mare il contratto di lavoro e chiedono invece un rinnovo che parta dalla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori e un taglio dei compensi dei grandi manager. Non sono coinvolti i 2.500 addetti del credito cooperativo. Rilevazione della Cgil su 106 imprese. Ricavi: -1,5% © RIPRODUZIONE RISERVATA Uil 3 Cassa integrazione Diminuzione del 50% TRENTO — Nuovo rapporto della Uil sulla cassa integrazione. Mettendo a confronto i valori di agosto e settembre, per quanto riguarda la cassa integrazione ordinaria si passa da zero ore a 96.483 autorizzate. La straordinaria passa da 100.838 a 178.631 ore (+77%). La cassa in deroga invece diminuisce da 19.413 a 6.975 ore (-64%). Confrontando settembre di quest’anno con i valori di settembre 2012 è possibile vedere come la cassa ordinaria sia diminuita del 67,5%, la straordinaria risulti stabile e quella in deroga cali del 93%. In media l’abbassamento del -51,1%. Le persone che la Uil stima siano coinvolte a settembre 2013 sono 568 in ordinaria (1179 in meno su base annua), 1051 in straordinaria (-5) e 41 in deroga (-546). Guardando i settori (sempre settembre 2013 su settembre 2012), artigianato e commercio calano di oltre il 90% (ore concesse), mentre l’industria del 60%. © RIPRODUZIONE RISERVATA TRENTO — Quasi tre industrie su quattro (71%) hanno chiuso il bilancio con un utile netto positivo, mentre poco più di un quarto ha registrato una perdita. È ciò che emerge dall'analisi condotta dalla Cgil del Trentino sui conti 2012 di 106 imprese industriali della provincia. Un'ulteriore dato confortante riguarda il totale del fatturato delle attività economiche esaminate. La somma scende a 4,563 miliardi, con un calo del 1,5% rispetto al 2011 che vista la congiuntura appare non eccessivo. «Non è un dato tragico — afferma Franco Ischia —. L'industria trentina è vitale e dimostra di avere un futuro». E proprio per favorire lo sviluppo del comparto Paolo Burli, segretario generale Cgil, chiede una maggiore selettività negli incentivi provinciali e una spinta all'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Come ogni anno, la Cgil trentina ha presentato il report sull'andamento del manifatturiero. Nel campione di 106 aziende — 51 metalmeccaniche, 16 chimiche, 6 tessili, 11 dell'alimentare, 10 del settore cartario e 12 di altri comparti vari — è stata inserita anche Dana Italia, realtà con un fatturato passato da 591,5 a 620,2 milioni. L'elenco comprende altre aziende in crescita (Cavit, Cartiere del Garda) oppure con volumi d'affari in flessione (Metalsistem, Aquafil, Texbond, Dalmec). Il raffronto utile/perdita si accompagna al dato sul margine operativo lordo: il valore è positivo per 74 realtà, negativo per 32. Il fatturato sale per 50 componenti del campione, scende per le restanti 56. Gli oneri finanziari sono contenuti sotto il 4% per 101 poli produttivi, mentre per 5 superano tale soglia. La dimensione aziendale influenza le performance: le grandi aziende, forti nell'export, risultano abbastanza in salute. L'indotto delle costruzioni rimane invece in sofferenza. Tengono meglio i settori agroalimentare (fatturato a +3,7%) e metalmeccanico (+1,8%). Chimico e cartario (-2,4%) contengono la perdita di volume d'affari. Va peggio il tessile, che registra un crollo del 26,2%. A livello territoriale, la situazione è positiva a Trento (le aziende locali crescono +12,1%), nelle valli di Non e Sole (+5,8%) e In breve «RICOSTRUITO» PREVENTIVO TRENTO — Marangoni Retreading system rafforza il legame con i clienti turchi. Per l’azienda roveretana un mercato che vale in tutto 400.000 pneumatici ricostruiti all’anno, di cui Marangoni ora copre il 17%. Per rafforzare il business in questi giorni un gruppo di clienti turchi ha visitato gli impianti italiani. TRENTO — Il consiglio della Camera di commercio ha approvato il preventivo economico 2014 che pareggia a 17,5 milioni. Sono stati convalidati anche due nuovi consiglieri, Roberto Zuccatti per l’Unione e Andrea Basso per Confindustria. Risparmi si faranno in ogni settore: all’Accademia d’impresa andranno 1,95 milioni e a Trentino sprint 500.000 euro. Marangoni Ente 4 camerale punta sulla Turchia Bilancio: 17,5 milioni Agricoltura Codipra Monopolio al termine nel Basso Sarca (+4,9%). Preoccupano molto invece le Giudicarie (-16,1%) e in misura più limitata la Vallagarina (-5,1%). Ischia, responsabile del dipartimento industria e lavoro della Cgil, guarda allo scenario complessivo, in cui il margine operativo lordo sale del 4,7% a fronte di un aumento del costo del lavoro del 13,6%. «Certamente il fatturato totale è negativo (-1,5%, ndr), ma c'è un buon numero di aziende che aumenta il volume d'affari. Il manifatturiero trentino ha dunque un futuro». Burli amplia il ragionamento: «Il tessuto produttivo va sostenuto rendendo gli aiuti ancora più selettivi. Inoltre, bisogna agire sulla leva della formazione, approntando modalità innovative per sostenere l'ingresso occupazionale dei giovani». Ben vengano, dice, i tirocini di Garanzia giovani che partiranno a gennaio. Vanno però considerate altre categorie, come quella dei laureati rimasti per troppo tempo precari in mansioni meno qualificate rispetto al titolo di studio. «L'università, in raccordo con le imprese, dovrebbe pensare proprio a percorsi di riqualificazione per queste figure» conclude. TRENTO — Finisce il monopolio di Codipra in Trentino. Il consorzio di difesa delle produzioni agricole, come in altre regioni d’Italia, dovrà fare posto alla lombarda Coop.di.sicurass, dopo il provvedimento dell’Antitrust pubblicato ieri. Codipra, dal 1975 a fianco dei contadini per le assicurazioni contro il rischio di grandine e di altri fenomeni atmosferici, godeva della «protezione» di una norma che consentiva ai consorzi di difesa di operare solo nelle regioni-province dove sorgono. Una recente modifica dell’ex premier Monti ha però introdotto una liberalizzazione nel settore. Facendo appello a questo decreto, Coop.di ha chiesto di poter lavorare anche in regioni finora precluse. L’Antitrust ha detto di sì e se non ci saranno sorprese il monopolio del Codipra trentino finirà. Ora il soggetto locale ha oltre 7000 aziende agricole associate che registrano un valore assicurato superiore ai 400 milioni di euro. Coop.di sarebbe a un quarto. Stefano Voltolini © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 2684846 l 'Adige ARCO (TN) - Via S. Caterina, 60/E Tel. 0464 514440 A3011987 31022 www.ladige.it Martedì 22 ottobre 2013 9 771594 144005 ROVERETO (TN) - viale Vittoria, 42/G Tel. 0464 486544 Anno 66 - numero 291 • 1,20 euro Quotidiano Indipendente del Trentino Alto Adige Economia 8 Cavit, utile a 4 milioni Il liquidato sale del 10% Caldonazzo 43 1 allagati, un ricorso Lidi contro la Provincia Tribunale 26 Querele tra maestri di sci Folgarida, in 3 a processo Canazei 45 «Cedea», prime bollicine targate Valle di Fassa ELEZIONI In un blog su internet la lezione dell’ex assessore su onestà, integrità morale e meritocrazia POLITICA Grisenti scopre la corruzione «No ai tagli del governo» Rossi e Kompatscher uniti per l’autonomia Condannato per truffa, si scaglia contro il malaffare: «Noi un esempio» Dure le reazioni dal centrosinistra «Fa sorridere che sia lui a dire queste cose» Ripresa alimentare I ntegrità morale, onestà, meritocrazia: devono essere questi i valori fondanti dell’autonomia, le armi migliori per ribattere a chi considera invece l’autonomia come un ingiustificato privilegio, i pilastri su cui costruire un Trentino che sia modello anche per il resto d’Italia. «Saremo un esempio per tutti». Sono toni e parole da crociata moralista quelli che Silvano Grisenti, che pure è stato condannato in via definitiva per truffa aggravata per i pranzi di partito pagati con i soldi dell’A22, e che è ancora sotto processo (udienza a Bolzano a febbraio) per le ipotesi di corruzione e concussione, affida a un blog in internet. Dure le reazioni. 2 Nel 2012 pane, vino e meccanica più forti della crisi MARIO MACCANI eggo sull’Adige dei giorni scorsi che il Pd vuole rilanciare le Comunità di Valle. Personalmente debbo esprimere le mie forti perplessità sul mantenimento delle Comunità di Valle il cui progetto è stato fallimentare e i fatti parlano da soli. Istituite con legge provinciale nel 2006 non sono mai decollate veramente. Create per decentrare in periferia diverse competenze della Provincia, compreso il relativo personale non se ne è fatto praticamente niente. Nei programmi elettorali dei partiti del centro sinistra si parla di un trasferimento di «quote di potere» dalla Provincia alle Comunità di Valle mediante una sorta di cura dimagrante per la Provincia, con trasferimento di competenze e personale dal centro alla periferia. Se si deve guardare quello che si è fatto fino ad ora, nulla praticamente si è concretizzato in questa direzione, ... L CONTINUA A PAGINA 55 A PAGINA L. PATRUNO ALLE PAGINE 16 - 17 #VOTAMIPERCHÉ 9 Rovereto, rogo doloso: incenerite due automobili A ttentato incendiario contro la Telecom a Rovereto. Il blitz è scattato nella notte tra domenica e lunedì, quando è stato appiccato un incendio che ha distrutto due automobili e danneggiato seriamente una terza. I mezzi, tutti di proprietà della Telecom, erano parcheggiati nel piazzale sotto il ripetitore telefonico all’incrocio tra via Paoli e via Manzoni. L’allarme è scattato intorno alle 3.30: le fiamme, piuttosto alte, erano chiaramente visibili, e non è stata una passeggiata, per i vigili del fuoco, domare il rogo. «Salvato» dalle fiamme il traliccio telefonico. A PAGINA A PAGINA 13 Le replica: tutto legittimo «Spot» dalle cliniche Bufera su Stefenelli Le lettere con l’invito a votare per lui, inviate da due case di cura private (Villa Regina di Arco e Villa Bianca di Trento), fanno scoppiare un caso attorno a Carlo Stefenelli, cardiologo e candidato del Pd. Che però replica: «Tutto legittimo, è solo un’attestazione di stima». A PAGINA La sfida: convincere gli elettori con un tweet a @giornaleladige Attentato contro la Telecom L. GALASSI A. CONTE 15 ELEZIONI PROVINCIALI Nei programmi non c’è l’«educazione» FEDERICO SAMADEN sservo con molta attenzione l’evolversi della campagna elettorale che porterà alla elezione del prossimo governo provinciale, e cerco di farlo con occhio sgombro da ogni pregiudizio, aprendo lo sguardo al di là di ogni appartenenza di partito, per cogliere nei programmi quanto ci sia dei bisogni veri delle persone comuni. O 33 CONTINUA A PAGINA Valsugana | Le bollicine Lagorai saranno affinate un anno nelle acque di Levico 54 HA RIAPERTO! Lo spumante finisce in fondo al lago C he ci azzecca lo spumante con il Lagorai, famoso per le sue malghe e i suoi pascoli in quota? Ci azzecca perché sulle tavole delle feste del prossimo anno arriveranno delle bottiglie di spumante che non solo si chiamerà proprio «Lagorai», ma che verrà affinato, invece che in cantina, in fondo al lago di Levico. Le poco più di duemila bottiglie verranno custodite in apposite gabbie nelle acque profonde della riva dei Pescatori. N. GUARNIERI A PAGINA 42 TRENTO - Via San Pio X, 25 Tel. 0461 392237 ORARIO APERTURA da martedì a sabato 9.00-12.00 | 15.00-19.00 domenica e lunedì CHIUSO R3100902 Basta Comunità, sì Comuni uniti F. TERRERI L3102217 POLITICA È dell’1,5% il calo del fatturato dell’industria trentina registrato nel corso del 2012. Ma ci sono due comparti che battono la crisi: quello della meccanica, che ha registrato un aumento degli affari dell’1,8%, e quello alimentare, che sale del 3,7%. Ad unirli, oltre alle stelle alpine, è un patto per la difesa dell’autonomia, contro i tagli di Roma. Ugo Rossi e Arno Kompatscher si sono incontrati ieri, per confermare la sintonia Trento-Bolzano: «La legge di stabilità è inaccettabile». Economia l'Adige martedì 22 ottobre 2013 9 L1010401 L1010401 1 Variante Tesino da 48 milioni È il primo appalto-spezzatino TRENTO - Per la prima volta piccole imprese e artigiani trentini avranno spazio in un grande appalto di lavori pubblici oltre la soglia europea. La giunta provinciale ha infatti dato il via libera alla prima applicazione dei cosiddetti «lavori sequenziali», l’appaltospezzatino in cui su alcune parti si danno incarichi sepa- «Lavori sequenziali» per almeno 8 milioni Più opportunità per le imprese locali Gilmozzi: avviate gare per oltre 350 milioni niche e Iva. Possiamo definire circa 4 milioni di opere sequenziali, come impianti tecnologici o asfaltature. Il resto va a gara europea. Complessivamente 40 milioni andranno all’opera principale, 8 ai lavori sequenziali». Le «autonome lavorazioni omogenee contraddistinte da sequenzialità operative», come le definisce la legge, possono essere realizzate direttamente da imprese dotate della necessaria sperimentazione. «Con questo sistema - aggiunge Gilmozzi - garantiamo più opportunità alle imprese locali del territorio. Ormai in rati dalla gara principale. La prima prova verrà fatta con bando da 48 milioni di euro per la variante del Tesino, la strada da 6,7 chilometri che collegherà Valsugana e Tesino senza passare per Strigno. «L’opera - spiega l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi comprende circa 38 milioni di lavori e 10 milioni di spese tec- tutta Europa questo viene considerato un valore sociale». Gilmozzi sottolinea che questo non è l’unico bando di queste settimane. «Stiamo accelerando sui lavori, anche come risposta alle imprese. Abbiamo appaltato, tra l’altro, la variante di Pinzolo (40 milioni), la variante di Cles (40 milioni), la Loppio-Riva in project financing (160 milioni). Sta per uscire il bando per il depuratore Trento 3 da 110 milioni». Per un totale che supera i 350 milioni. E ieri è stata aperta l’offerta economica per la San Martino di Castrozza-Passo Rolle. F. Ter. 2 Pane, vino e macchine battono la crisi Alimentare +3,7%, meccanica +1,8% Ma il resto dell’industria soffre: -1,5% FRANCESCO TERRERI TRENTO - L’industria trentina non ripete l’exploit del 2011, quando era cresciuta di oltre il 9%: il 2012 si chiude con un calo del fatturato dell’1,5%, il secondo dopo la caduta del 15,7% nel 2009. Due comparti però battono la crisi: la meccanica, che pur con difficoltà in Vallagarina e Giudicarie cresce dell’1,8%, e soprattutto l’alimentare, che sale del 3,7% trainato da cantine, lavorazione della frutta ma anche panifici. Il fatturato delle 94 aziende del campione dell’indagine sui bilanci della Cgil (oltre ad esse ci sono 12 gruppi per un totale di 106 imprese) è stato nel 2012 di 4 miliardi 494 milioni di euro, 69 milioni in meno dello stesso campione nel 2011. L’utile totale si attesta sui 52,7 milioni, il 23% in meno dell’anno prima. «Le aziende più grandi che operano sui mercati esteri si stanno riprendendo meglio - sintetizza Franco Ischia, curatore della ricerca Cgil - Le attività legate alle costruzioni soffrono maggiormente. Tengono meglio i settori agroalimentare e metalmeccanico. Chimico e cartario contengono la perdita di fatturato, calando entrambi del 2,4%. Va peggio il tessile, che vede i ricavi scen- dere del 26,2%». Nei gruppi, tenuti a parte perché operano anche fuori del Trentino, si registra una crescita marcata del fatturato (+10,9%), ma il risultato positivo è determinato soprattutto da Luxottica. Nel 2012, aggiunge Ischia, «si fanno sentire la recessione e il calo dei consumi». 50 aziende su 106 hanno visto una Ricavi a 4,5 miliardi, utili a 53 milioni giù del 23% Un’azienda su tre in rosso, male tessile e carta. Profitti al top per Dana, Siemens, Bini ma pure Ferrari e Sosi crescita del fatturato rispetto all’anno precedente ma per 56 c’è stata una riduzione. Gli utili totali sono pari all’1,2% dei ricavi. Sono in attivo tutti i settori escluso il cartario, che risente del risultato negativo delle Cartiere del Garda. Nel settore meccanico l’utile netto è il 3,2% del fatturato, nel chimico il 2,8%, nell’alimentare l’1%, nel tessile il 2,6%, nel cartario risulta negativo (-8,2%). Le aziende in utile sono 75 mentre quelle in perdita sono 31, quasi un terzo del totale. La differenza tra il valore della produzione e i costi, il margine operativo lordo, risulta di 205,7 milioni, corrispondenti al 4,6% del fatturato. È stabile rispetto all’anno precedente e si sta progressivamente riavvicinando ai livelli pre-crisi. Ancora contenuti ma in aumento gli oneri finanziari, pari all’1%, dei ricavi (0,8% nel 2011). «Continuano a non essere un problema - osserva Ischia - anche per il buon livello di capitalizzazione delle aziende: il patrimonio netto delle imprese del campione raggiunge i 1.600 milioni di euro, pari al 38,6 % del fatturato». Il costo del lavoro è a 613 milioni, pari al 13,6% del fatturato, allo stesso livello del 2011. Il Roe, rapporto tra utile netto e capitale proprio, cioè il tasso di profitto, è pari al 3,2% rispetto al 4,3% del campione 2011. Tra le imprese più redditizie ci sono prima di tutto le meccaniche: Dana, in testa per utile netto, e la Bini Clima di Rovereto, prima per Roe. Sono al top anche Vetri Speciali, Siemens Transformers, Meccanica di Precisione Rivana, ma pure Ferrari (spumanti) e Sosi (pane). I conti 2012 delle aziende industriali trentine Valori in milioni di euro e percentuale Settori Fatturato 2012 1.908,0 +1,8% 61,9 1.078,7 -2,4% 30,6 ALIMENTARE 631,5 +3,7% 6,3 TESSILE 237,4 -26,2% 6,2 CARTARIO 638,8 -2,4% -52,3 TOTALE PROVINCIA 4.494,5 -1,5% 52,7 LE MAGGIORI IMPRESE PER UTILE NETTO TRENTO - La Provincia interviene a fianco di Autobrennero nel giudizio in appello al Consiglio di Stato contro Anas e governo per l’annullamento del bando di gara per la concessione A22. T Centrale di Santa Giustina, parte l’iter per la gara TRENTO - La giunta provinciale ha dato il via alle procedure per il rinnovo della concessione idroelettrica di Taio-Santa Giustina, ora in capo a Dolomiti Edison Energy, che scade a fine 2018. Il bando di gara verrà emanato entro il 30 giugno 2016. T Camera di Commercio, preventivo da 17,5 milioni L0052006 TRENTO - È di 17,5 milioni di euro il preventivo economico 2014 della Camera di Commercio, approvato ieri dal consiglio camerale. Convalidati due nuovi consiglieri: Roberto Zuccatti, espresso da Confcommercio Trentino, e Andrea Basso, di Confindustria Trento. Roe (utile netto/ mezzi propri) 2012 Dana Italia 32,2 Bini Clima 188,4% Vetri Speciali 27,3 Siemens Transformers 131,9% 105,0% Siemens Transformers 8,7 Meccanica di Precisione Rivana Ferrari F.lli Lunelli 5,9 Marangoni Meccanica 79,5% Adige-Blm 4,4 Steinex 60,9% Marangoni Meccanica 4,4 Dana Italia 45,1% Dalmec 4,1 Sandoz 42,2% Metalsistem 3,4 Giuliano Sosi 35,2% Sandoz 3,2 Gread Elettronica 31,3% Lego 2,7 Vetri Speciali 31,3% Fonte: Cgil del Trentino In sciopero i 2.000 bancari trentini non coop T La Provincia con Autobrennero contro l’Anas LE IMPRESE PIÙ REDDITIZIE Utile netto 2012 BANCHE. Affollata assemblea contro la disdetta del contratto Abi. Lo stop giovedì 31 PROVINCIA E SOCIETÀ PUBBLICHE Risultato d'esercizio 2012 CHIMICO 3 TRENTO - Sono pronti alla mobilitazione i circa 2.000 dipendenti degli istituti bancari in Trentino che, con i colleghi del resto d’Italia, sciopereranno il prossimo 31 ottobre contro la disdetta unilaterale del contratto collettivo nazionale di lavoro, decisa dall’Associazione Bancaria Italiana. Un fatto gravissimo secondo le sigle sindacali nazionali e provinciali, che ieri hanno chiamato a raccolta alla sala della Cooperazione il personale delle banche, in un’affollata assemblea in vista dello sciopero (nella foto). Variazione 2011-2012 MECCANICO L’iniziativa, che verrà replicata domani a Rovereto a partire dalle 14.30 al Centro Civico Brione, è promossa da Fabi, Fisac Cgil, Fiba Cisl, Uilca Uil e Dircredito, che contestano la decisione dell’Abi di buttare a mare il contratto di lavoro e chiedono invece un rinnovo che parta dalla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori e un taglio dei compensi dei grandi manager. Non sciopereranno invece i 2.500 dipendenti della Casse Rurali trentine. Gli istituti di credito cooperativo infatti non hanno dato disdetta del contratto. CGIL 4 Burli: basta demagogia «Debito ok, è per investimenti» TRENTO - «Mentre i dati dei bilanci delle aziende industriali trentine testimoniano le difficoltà provocate da una recessione che non ha ancora alcuna intenzione di lasciarci, la politica, anche in questa campagna elettorale, sembra fare come i capponi di Renzo, con un battibecco sterile tra personalismi e demagogia». Lo afferma Paolo Burli, segretario della Cgil del Trentino, alla presentazione dell’indagine sui bilanci dell’industria. Secondo Burli «le forze politiche dovrebbero trovarsi unite nello spingere affinché il governo conceda al Trentino una reale autonomia nella gestione di risorse che la Costituzione, lo statuto e le norme di attuazione ci garantiscono». Quanto al debito della Provincia, «la pubblica amministrazione trentina è virtuosa perché usa quel debito per fare investimenti, quelli che, tra l’altro, le imprese oggi faticano a fare. Le forze politiche conclude il segretario Cgil - utilizzino l’ultima settimana di campagna elettorale per parlare di misure per la crescita». Aeroporti | Assemblea decisiva lunedì 28 a Verona Vini | Tutela della Igt Agricoltura | Polizze Ingresso di Save Venezia in Catullo Non serve la notifica all’Antitrust La Provincia perde al Tar il ricorso contro la Doc Venezia L’Antitrust bacchetta: troppe restrizioni alle assicurazioni agricole MILANO - Non ci sarà obbligo di notifica all’Antitrust per l’ingresso di Save (Aeroporto di Venezia) in Catullo, la società partecipata dalla Provincia di Trento che gestisce gli scali di Verona e Montichiari, in quanto i ricavi del Catullo sono inferiori alla soglia dei 450 milioni di euro. È quanto si apprende da ambienti vicini all’Autorità a pochi giorni dall’assemblea del 28 che deciderà sulla proposta Save. TRENTO - Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso della Provincia contro il riconoscimento della Doc dei vini «Venezia» e ha condannato Piazza Dante a pagare le spese di giudizio alla Regione Veneto. Trento, con Cavit e il Consorzio Vini, era ricorsa al Tar per tutelare la Igt delle Venezie, che si ritiene danneggiata dalla nuova doc veneta. Ora si valuterà l’appello. TRENTO - L’Autorità garante della concorrenza bacchetta la Provincia sulle restrizioni all’operatività delle cooperative di assicurazione delle produzioni agricole dalle calamità naturali. Per l’Antitrust il provvedimento con cui Piazza Dante non ha riconosciuto l’idoneità della CoopDi Sicurass di Sondrio viola i principi europei a tutela della concorrenza. WWW.LADIGE.IT @ La pagina con i listini completi della Borsa e dei fondi di investimento è disponibile, aggiornata, sul sito www.ladige.it: basta entrare nella sezione economia e cliccare sul banner. Trento l'Adige COMUNE martedì 22 ottobre 2013 25 Acquisti e prelievi con carte e bancomat rubati, nei guai un 22enne I carabinieri della stazione di Predazzo e i colleghi della compagnia di Cavalese, lo tenevano d’occhio da tempo. Ma finora, contro quel nomade 22enne del capoluogo su cui già pesavano forti sospetti, non erano stati raccolti elementi a sufficienza per avere la certezza che dietro ad una serie di furti in auto compiuti nell’estate del Aumentano le risorse per investimenti grazie al Fut della Provincia 2012 tra Carano, Predazzo e Trodena (Bz) ci fosse la sua mano. Nei giorni scorsi, la conferma è arrivata, da una serie di immagini che ritraevano il giovane fare acquisti ed effettuare prelievi. Con carte di credito e bancomat di cui era stato denunciato il furto, e che sono state poi ritrovate nel suo portafoglio. In tutto, il 22enne aveva sottratto dai conti correnti 1.300 euro, con acquisti e prelievi a Trento, in val di Fiemme, a Rovereto e nel veneziano. Il giovane, denunciato a piede libero, nel 2012 si era spostato dal campo nomadi in località Mattarello (Tn) fino alla Val di Fiemme per perpetrare i furti, approfittando dell’alta presenza di turisti. Per il polo uffici 12,5 milioni a bilancio C’è anche la nuova strada via Fersina - via Degasperi Il bilancio del Comune per il prossimo triennio prevederà un aumento delle risorse per gli investimenti, che salgono da 100 milioni del triennio 2013-1015 a 115 milioni per il 20142016. Merito del Fut, il Fondo Unico Territoriale finanziato dalla Provincia con opere per oltre 18 milioni per il 2014. Più della metà della spesa complessi- Il sindaco Confermate le opere che avevamo messo nelle previsioni dell’anno scorso Alessandro Andreatta va, per l’esattezza 61 milioni 729 mila euro, è collocata nel prossimo anno. Nel 2015 si scenderà invece, salvo integrazioni oggi non prevedibili, a 27 milioni che diventeranno 25 l’anno dopo. La bozza della parte straordinaria del bilancio è stata illustrata ieri pomeriggio dall’assessore ai lavori pubblici e patrimonio Italo Gilmozzi in commissione bilancio. L’opera più ambiziosa e impegnativa inserita nel documento contabile è la realizzazione della nuova sede degli uffici tecnici comunali in via S.Giovanni Bosco, ristrutturando l’ex Civica Casa di Riposo. La spesa prevista nel 2014 è di 12,5 milioni e rientra nei piani di razionalizzazione del patrimonio pubblico chiesti con la legge nazionale sulla spending review e con il piano di razionalizzazione provinciale. L’utilizzo dei 7.550 metri quadri dell’edificio di via San Giovanni Bosco permetterà di risparmiare oltre 800 mila euro di affitti spesi oggi per gli uffici tecnici del Top Center. La ristrutturazione, con la sostituzione integrale di pavimenti, serramenti, impianti tecnologici e il consolidamento strutturale, consentirà inoltre la classificazione energetica dell’edificio. Nella nuova sede rimarrà inoiltre un discreto margine per la realizzazione di ampliamenti o di funzioni quali archivi o magazzini. Altri interventi previsti l’anno prossimo sono il recupero del seminterrato ad uso mensa della scuola media Manzoni per un importo di 1,6 milioni; la ristrutturazione del nido d’infanzia Villazzano Tre per 900 mila euro; la sistemazione di via Castelpian a Sopramonte per altri 900 mila euro; la realizzazione del nuovo accesso alla caserma dei vigili del fuoco volontari di Cognola per 580 mila euro; l’intervento di riorganizzazione, con la realizzazione della meccanica di scena, dell’oratorio/teatro di Villazzano per 500 mila euro; la realizzazione del sistema di controllo agli accessi alla zona a traffico limitato per 420 mila euro; la realizzazione dell’accesso e del collegamento Sala della Tromba e Torre della Tromba per 370 mila euro; l’ampliamento del supermercato di Sardagna per 350 mila euro; la sistemazione dell’ala Nord di Palazzo Thun per 300 mila euro; la realizzazione dell’area verde alle ex caserme Duca d’Aosta per 200 mila euro; la realizzazione del parcheggio in via Pederzolli a Meano per 195 mila euro. Ci sono poi gli stanziamenti della Provincia sul Fondo Unico Territoriale (F.U.T.) per un importo di 18,1 milioni. Nello specifico si tratta della realizzazione della nuova viabilità in zona Dopo averci donato affetto ed esempio ha concluso la sua vita terrena ROSA BONETTI ved. SARTORI di anni 91 Ne danno il triste annuncio le figlie LORETA e ANNALISA, l’affezionato nipote GABRIELE, i nipoti e parenti tutti. Molveno, 21 ottobre 2013 I funerali avranno luogo a Molveno mercoledì 23 ottobre alle ore 14.30 partendo dalla chiesa parrocchiale. Il S. Rosario sarà recitato oggi martedì 22 ottobre alle ore 20.00 nella chiesa di Molveno. SERVE QUALE PARTECIPAZIONE DIRETTA E RINGRAZIAMENTO. Pompe Funebri Rotaliane Mezzolombardo - Tel. 0461/602199 Il Direttore del DIPARTIMENTO di ECONOMIA e MANAGEMENT dell’UNIVERSITÀ degli STUDI di TRENTO, Prof. GEREMIA GIOS, i Professori, i Ricercatori e il Personale tecnico amministrativo del Dipartimento partecipano al dolore del Prof. LUIGI MITTONE per la scomparsa del padre CARLO CITTÀ 1 Ghiaie da via Fersina a via Degasperi per 4,3 milioni; la realizzazione del percorso ciclopedonale Villazzano – Povo per 3,3milioni; la realizzazione della pista ciclabile Romagnano – Ravina lungo la S.P. 90 per 3 milioni; la realizzazione del parcheggio di attestamento a Trento Sud per 1,9 milioni; la realizzazione della pista ciclopedonale piazza Centa – via Fratelli Fontana – via Druso per 1,4 milioni; la realizzazione e l’estensione delle reti di fognatura bianca nelle circoscrizioni Centro storico/Piedicastello e S. Giuseppe/S. Chiara per 1,1 milioni; la realizzazione di loculi e l’ampliamento del cimitero di Villamontagna per 860 mila euro; la costruzione di nuove reti di fognatura bianca nelle circoscrizioni di Povo, Bondone e Meano per 565 mila euro ciascuna; la realizzazione di loculi ossari e l’ampliamento del cimitero di Sardagna per 200 mila euro; la realizzazione di loculi del cimitero di S.Bartolomeo per 80 mila euro. «Siamo contenti perché siamo riusciti a confermare le opere previste lo scorso anno aggiungendone alcune di nuove, in parte riguardanti la scuola che è sempre stata la nostra priorità e in parte richieste dal consiglio comunale» commenta il sindaco Alessandro Andreatta. Per la parte corrente il bilancio di previsione sarà caratterizzato dallo stop a tasse e tariffe, a parte l’adeguamento al tasso di inflazione, con una tenuta dei trasferimenti per sport e cultura sugli stessi livelli (già ampliamente tagliati rispetto al passato) dell’anno scorso. La proposta di bilancio andrà in consiglio comunale in dicembre. «Degrado e microcriminalità, come e più che in via Pozzo e alla Portèla» Via Canestrini, allarme dei residenti LEONARDO PONTALTI Non è solo chi vive tra via Pozzo e piazza Santa Maria Maggiore, a soffrire per il degrado e la microcriminalità. A pochi passi, anche verso le sponde dell’Adige, la musica è la stessa, e i residenti lo vogliono ribadire ad alta voce: «Siamo arrabbiati, disgustati e stanchi», spiegano da via Canestrini, la strada che da lung’Adige monte Grappa - all’ingresso del parcheggio ex Sit - porta al sottopasso pedonale e, poi, verso via Tomaso Gar, via Santa Margherita e piazzetta da Vinci. «Stanchi di assistere quotidianamente, sotto casa ma anche in via Sanseverino o in via Zanella, a prostitute e travestiti che esercitano tra i cespugli in pieno giorno; a episodi di spaccio, con gruppetti di delinquenti che tengono d’occhio la zona come se fosse ormai di loro proprietà. Il tutto facendo da mattina a sera slalom tra escrementi di ogni tipo (canini e, quello che è peggio, non solo) e soggetti che utilizzano gli angoli delle strade e il sottopasso come una toilette». Una situazione pesante ma, quel che è peggio, una situazione che giorno dopo giorno si rinnova anche sotto gli occhi di numerosi bambini, quelli che frequentano l’asilo Zanella, in piazzetta «Da Vinci». «Moltissimi di noi - spiegano ancora i residenti della zona e non solo chi abita qui, ha scelto questa scuola perché è tra gli asili più antichi della città e tra i più seri. Ed è triste sapere che la sua sopravvivenza potrebbe essere a rischio non per problemi legati alla didattica, ma solamente perché il contesto in cui suo malgrado si trova la struttura, è colpevolmente - per colpa cioè delle istituzioni - poco vivibile. Molti genitori potrebbero raccontare le peggiori cose: da prostitute e clienti imboscati nelle aiuole all’ora di uscita dei bambini, a spacciatori in azione sempre alla luce del sole. Senza contare i furti o i casi di vetture danneggiate e ripulite sempre nelle vicinanze». Un grido d’allarme, quello di chi vive in via Canestrini che non è nuovo: «Non si contano le chiamate alle forze dell’or- dine e le segnalazioni al Comune, ma evidentemente qui si da una mano di vernice e una ripulita solo in occasione dei mercatini di Natale, o quando serve dare ai turisti un sottopassaggio lindo e ordinato. Poi tutto torna come prima, con i cespugli tra il sottopasso e la Finestra sull’Adige che sono terra di nessuno e noi che dob- biamo avere paura a scendere in cantina o in garage alla sera». Da via Canestrini fanno sapere di avere già sottoscritto l’appello per la sicurezza promosso dal Comitato della Portèla ma, si sfogano «per avere una città sicura, non dovrebbe essere necessario dover arrivare alle raccolte di firme». PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Agenzia Provinciale per gli Appalti e Contratti G3102201 FRANCO GOTTARDI ESTRATTO DI BANDO DI GARA L’Agenzia Provinciale per gli Appalti e Contratti (A.P.A.C.) della Provincia Autonoma di Trento – Servizio Appalti lavori pubblici ha indetto una procedura aperta ai sensi della L.P. 26/93 per l’appalto del servizio tecnico di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione di cui al D.Lgs. 81/2008 – Lavori di ricostruzione del presidio sanitario S. Giovanni di Mezzolombardo cod. CPV 71000000. cod CIG 4782528AF2. Importo a base dell’appalto: Euro 322.867,62=. Gli interessati possono presentare offerta all’A.P.A.C. – Ufficio gestione gare lavori pubblici, Via Dogana n. 8 – 38122 Trento, entro le ore 12.00 del 9 dicembre 2013. Bando, Parametri e criteri di valutazione delle offerte, Capitolato speciale, modelli per la partecipazione alla gara possono essere ritirati all’indirizzo di cui sopra e scaricati dal sito www.appalti.provincia.tn.it, copia del progetto esecutivo dei lavori in formato .pdf può essere richiesta entro il 22.11.2013; tutti predetti documenti e il progetto esecutivo dei lavori sono in visione presso l’A.P.A.C. – Ufficio gestione gare lavori pubblici. La prima seduta di gara è fissata per il giorno 17 dicembre 2013 ad ore 9.00 presso la Sala Aste, sita in via Dogana n. 8 a Trento. IL DIRIGENTE - dott. Leonardo Caronna – Trento 26 martedì 22 ottobre 2013 TRIBUNALE Secondo l’accusa avrebbero azzerato le memorie del pc della scuola. La difesa nega l'Adige 1 Ancora vandalismi in città: nel mirino la merceria di passaggio S.Benedetto Ancora vandalismi in centro storico: dopo i danni lasciati da un gruppo di giovani che nella notte tra sabato e domenica si sono rincorsi armati di un estintore, con la polvere ignifuga bianca sparsa sul selciato e sui tavolini dei bar di piazza Duomo, questa volta l’inciviltà ha lasciato il segno in passaggio San Benedetto, tra via Oss Mazzurana e via Belenzani. Lì, dal marzo scorso, attorno alle due colonne vicino alle quali si trova la vetrina della merceria «La casa del bottone», facevano bella mostra i lavori di art knitting (lavoro a maglia su oggetti o elementi di arredo urbano) realizzati dalla titolare del negozio e da alcune sue clienti e amiche. Una macchia di colore a ravvivare un angolo di città, che tuttavia è finito nel mirino dei vandali, che hanno appiccato il fuoco alla lana (nella foto) danneggiando i lavori. E rischiando di provocare un incendio che avrebbe potuto assumere anche dimensioni preoccupanti. Sull’episodio indagano le forze dell’ordine. Querele incrociate tra maestri di sci Folgarida, in tre finiti a processo per danneggiamento informatico costituito parte civile con l’avvocato Bonifacio Giudiceandrea. Nella denuncia si ricorda come la scuola, una sorta di istituzione con oltre 45 anni di storia, negli ultimi mesi avesse vissuto una fase turbolenta: il 30 luglio 2012 Schneider aveva rassegnato le dimissioni da direttore tecnico ed era receduto dalla qualità di socio. Lo avevano seguito anche Giarolli e Leonardi. Pare che l’obiettivo - legittimo - fosse quello di fondare una nuova scuola di sci. Gli stessi qualche giorno dopo avrebbero consegnato ai restanti membri del direttivo le chiavi della sede. Il 5 di agosto, Valentini fece una brutta scoperta: aprendo il computer della scuola scoprì che dalla memoria erano stati cancellati dati preziosi (indirizzi, modelli di lettere e fatture, fotografie, dati anagrafici, numeri di telefono). Venne fatto intervenire un tecnico informatico le cui conclusioni furono poco incoraggianti: i dischi erano stati formattati il 23 luglio e i dati non potevano più essere recuperati. Inoltre risultavano disattivati anche alcuni collegamenti del sito internet. A questo punto Franceschini inviava Una bella immagine d’archivio di maestri di sci in pista. I contrasti tra Scuola di sci di Folgarida-Dimaro e tre maestri fuoriusciti sono finiti in Tribunale una lettera con richiesta di spiegazioni indirizzata ai maestri fuoriusciti. Questi rispondevano di essersi limitati a ripristinare il sistema con l’intervento di personale specializzato e di aver cancellato alcune foto di maestri su richiesta degli stessi. La spiegazione non convinceva Franceschini secondo cui non era stata fatta una mera verifica di buon funzionamento, ma una deliberata cancellazione di dati per paralizzare l’attività del- la scuola con grave danno anche per la perdita dei contatti con i clienti. Per questi fatti i tre maestri di sci sono finiti a processo. La difesa però respinge con decisione le accuse. L’avvocato Meanti non vuole anticipare il giudizio sui giornali. Sottolinea però che ad avviso della difesa il reato non sussiste perché non ci fu danneggiamento alle memorie della scuola, ma un mero ripristino del sistema. Inoltre non c’è prova che l’eventuale danno UNIVERSITÀ sia stato prodotto dagli imputati. La partita giudiziaria è più ampia. Nel corso del 2013 Giarolli e Leonardi avrebbero a loro volta querelato Franceschini per ingiurie, minacce e percosse. Procedimento che non è ancora sfociato in giudizio. Il giudice ieri ha dato tempo alle parti per trovare un accordo che possa sgombrare il campo dalle grane penali su entrambi i fronti. I maestri di sci poi potrebbero continuare a litigare sul terreno civile. Spinelli: la legge occasione persa per l’Italia Femminicidio da capire L3102216 E’ finito sui banchi del Tribunale di Trento il tormentato “divorzio” di alcuni maestri di sci, usciti nel 2012 dalla Scuola Italiana sci di Dimaro-Folgarida. Una separazione seguita da querele incrociate e strascichi giudiziari. Ieri, di fronte al giudice Giuseppe Serao, si è aperto - ma è stato subito rinviato a febbraio per dare tempo alle parti di trovare una composizione - il processo a carico di tre maestri di sci che per anni sono stati nel direttivo della stessa scuola: Ferdinando Schneider, 68 anni residente a Fondo; Maurizio Giarolli, 55 anni residente a Monclassico (noto soprattutto quale stimatissima guida alpina); Stefano Leonardi (58 anni, domiciliato a Dimaro). Tutti e tre, difesi dall’avvocato Vittorio Meanti del Foro di Cremona, devono rispondere di «danneggiamento di dati informatici». Naturalmente - è bene sottolinearlo si tratta di accuse ancora tutte da dimostrare. L’imputazione si fonda sulla querela presentata nell’ottobre del 2012 da Flavio Franceschini, direttore tecnico e legale rappresentante della Scuola Italiana sci Folgarida-Dimaro, Una legge fatta in fretta e furia, più per dare in pasto qualcosa alla stampa che evidenziava i tanti casi di violenza sulle donne, che per risolvere un problema strutturale. La normativa sul femminicidio, nata con la decretazione d’urgenza, è stata criticata nel suo impianto dall’avvocato Barbara Spinelli, ospite del primo appuntamento promosso dal Centro studi interdisciplinari di genere (Dipartimento sociologia e ricerca sociale) e dal Dipartimento di lettere e filosofia. Il pubblico accorso in auditorium (assieme alla professoressa Giovanna Covi c’era anche Emanuele Corn, dell’Università di Val Paraiso - Cile) non è rimasto deluso dal confronto, che rischiava di scivolare nel banale, nel già detto o, nella migliore delle ipotesi, nell’agiografia della presidente della Camera Boldrini, coprotagonista a Roma del varo della legge. Davanti ad una platea principalmente femminile, dove si sono viste le candidate Monica Baggia (Pd), Patrizia Tomio (Pt), Violetta Plotegher (Pd) e Lucia Maestri (Pd), la legale, rappresentante di Giuristi democratici, ha ricordato che in Italia non ci sono dati certi e garantiti sul femminicidio. Si sa che le uccisioni all’interno delle relazioni di intimità sono in aumento: + 5 casi all’anno. Corn ha ricordato che non si tratta di un problema di numeri ma di civiltà. Insomma esiste una questione di cultura diffusa, e l’Italia è da tempo «osservata speciale» delle Nazioni Unite. Insomma se succede quel che succede sono responsabili le istituzioni, lo Stato. Spinelli ha spiegato che, ancora una volta, la normativa nazionale è deficitaria, perché incide sul codice penale e di procedura penale, ma non sui servizi di sostegno alle donne vittime di violenza all’interno della coppia, legale o di fatto. Non si incide - ha spiegato - sulla cultura dominante, che tollera fin troppo. Insomma nel nostro Paese servirebbero dati certi e incontrovertibili su casi di reati consumati spesso tra le pareti di casa, quando una donna (che sia moglie, fidanzata, figlia, oggetto di traffici illeciti) si ribella al «comune sentire» e rivendica «spazi di autonomia e indipendenza». Insomma in Italia siamo ancora lontani dall’aver dato una risposta credibile ad un problema che - è stato sottolineato ieri più volte non può essere affrontato con provvedimenti emergenziali (la legge nazionale prevede anche il «permesso di soggiorno speciale» per le donne immigrate vittime di violenza, ma introduce una serie di condizioni che rendono la situazione quasi peggiorativa). Le registrazioni dei seminari dedicati a «storie di ordinaria violenza sulle donne», promossi con il patrocinio di Cgil, Cisl e Uil, grazie all’intercessione dell’Iprase saranno messi a disposizione delle scuole. Corn - noto alle cronache trentine anche per il suo impegno all’interno della fiera «Fa’ la cosa giusta» - ha sottolineato che un certo comportamento, un modo di vivere, è difficile da insegnare. Si insegna - ha detto - con l’esempio. Tutti i giorni, da padri. A.Tom. IN BREVE TIROCINI, GIUNTA ALLA CONSULTA 쐢 La Provincia ha deciso di impugnare alla Corte costituzionale il decreto legge del governo Letta sui «Primi interventi urgenti per la promozione dell’occupazione, in particolare giovanile». Secondo la Provincia la disposizione sui tirocini lederebbe le competenze della Provincia in termini di formazione professionale. STRAORDINARI, DEROGA AL MUSE 쐢 Il Museo di Scienze naturali ha ottenuto dalla Provincia la deroga al limite di spesa per lavoro straordinario e viaggi di missione. La giustificazione è legata al grande lavoro per l’apertura della sede territoriale del Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo che ha comportato un impegno straordinario per l’allestimento. Inoltre, nel 2013 la dotazione organica del personale del MuSe è incrementata di 18 unità con il conseguente incremento delle spese di missione. Il limite di spesa fissato dalla Provincia è di 320 mila euro, con un aumento di 150 mila euro rispetto al 2012. CALDAIE A OLIO, FINO AL 2014 쐢 La giunta ha prorogato fino al 30 settembre 2014 il termine per l’impiego di olio combustibile nelle caldaie ad uso produttivo e misto RIVA DEL GARDA l'Adige Dopo l’ultima espressione del Consiglio di Stato nuove nuvole sull’attuale sistema del trasporto privato in Busa IL CASO Redazione: 0464 552236 fax 0464 551580 email: [email protected] G Da tre consiglieri (Modena, Pederzolli e Pesarin) la richiesta al sindaco Mosaner di trovare una soluzione valida per tutti martedì 22 ottobre 2013 37 IL TRASLOCO Dal Lago incontra il sindaco 1 «Sui taxi troppa confusione, ora superiamo le diatribe» C’è una discreta confusione sotto il cielo rivano e altogardesano quando si tratta di scegliere e chiamare un taxi. I numeri di un mercato piuttosto esiguo, i rapporti non sempre amichevoli tra operatori, gli spazi fisici piuttosto contenuti della Busa, non aiutano il settore. Ma nuove nuvole sembrano affacciarsi sui taxisti altogardesani. Carlo Modena, Angelo Pesarin e Mauro Pederzolli sono i firmatari di un’interpellanza inviata al sindaco Mosaner sul tema: «Nel corso dell’ultimo consiglio comunale abbiamo chiesto notizie riguardo al servizio taxi a Riva e nei comuni limitrofi. Il sindaco ci ha introdotto ad una risposta dell’assessore competente in proposito; tale risposta, sostanzialmente, diceva (se bene abbiamo compreso) che essendosi espresso il Consiglio di Stato a seguito del ricorso di un tassista locale, tutto è in mano ai legali per dirimere la questione. Il Consiglio di Stato si è espresso riguardo al regolamento comunale per il trasporto pubblico e di conseguenza alla convenzione tra i comuni di Riva, Arco e Nago-Torbole che allo stesso fanno riferimento so- ELEZIONI prattutto sul sistema di chiamata e delle tecnologie ad essa collegate, quindi ai numeri telefonici pubblicizzati allo scopo. Esiste parecchia confusione riguardo alle diverse proposte di servizio e di chiamata (numeri di telefono) e la tecnologia, che dovrebbe ai tempi di oggi servire a supplire, integrare, migliorare, fa qualche volta rimpiangere il vecchio numero (il 552200) dove i tassisti rispondevano dalla loro postazione (che non c’è più) di piazza Garibaldi. Da quanto scrive la prima sezione del Consiglio di Stato pare di capire che deve essere sospesa l’applicazione della convenzione stipulata tra i Comuni summenzionati. Il ricorrente ha invitato le diverse componenti a non utilizzare per le chiamate alcuni numeri telefonici relativi all’organizzazione del servizio comunque tutt’ora pubblicizzati. Tutta questa confusione non è sicuramente utile né al fruitore né a chi spesso si deve far carico di aiutare il fruitore stesso ad effettuare chiamate per la ricerca di taxi disponibili. In alcuni orari è diventato molto difficile riuscire ad ottenere rispo- «Circolo tennis Riva, resteremo al Lido almeno fino al 2015» Da anni i taxisti sono divisi. Tre consiglieri stimolano il Comune a fare una proposta per mettere tutti d’accordo ste se non da risponditori automatici senza conseguenti inoltri. La tecnologia esistente e le esperienze sicuramente “copiabili” in tutto il mondo, dovrebbero portare a proposte che potrebbero essere accettate e condivise da tutti gli attori protagonisti». I tre consiglieri proseguono chiedendo al sindaco Mosaner di affrontare la questione: «Come si comporta il Comune ri- spetto al parere del Consiglio di Stato ed alla successiva richiesta del legale che la ha sollecitata? Non è forse il caso di formulare una proposta da far condividere ai taxisti piuttosto che continuare in diatribe legali che oggi possono soddisfare una parte e domani l’altra? Si è fatto carico il Comune di porsi quale capofila tra i Comuni interessati per la ricerca di una soluzione e se si quale?». Subito il Parco agricolo, bonifica alla Maza, «no» tunnel a doppia canna I Verdi: «Un’altra mobilità esiste» PAOLA MALCOTTI Far partire il Parco agricolo dell’Alto Garda, chiudere la discarica della Maza con una bonifica radicale dell’area e lavorare invece per aprire in provincia un impianto di riciclaggio e recupero del rifiuto indifferenziato, incentivare l’uso di pannolini biodegradabili, ripensare il trasporto pubblico in Busa - magari con l’utilizzo di mezzi più piccoli e meno inquinanti, come quelli elettrici - rivedendo i percorsi e la cadenza dei passaggi, completare la rete delle piste ciclabili. Questi alcuni dei punti sostenuti con forza dalla candidata al consiglio provinciale dei Verdi - ora assessore all’ambiente a Riva - Renza Bollettin, presentati ieri alla presenza della capolista Lucia Coppola, di Marco Ianes e Michele Trainotti. «Miriamo a potenziare il colle- I «Verdi europei» e «Civici ecologisti» ieri alla presentazione dei candidati gamento dalla Busa all’asta dell’Adige - dice - evitando tracciati di tipo autostradale, come il tunnel a doppia canna; la migliore idea progettuale rimane a mio avviso quella che pre- vede due brevi tunnel a canna singola di circonvallazione a Nago e Torbole. Per quanto riguarda i trasporti, ed accantonato il progetto Metroland, ritengo importante iniziare a pensare a percorsi ferroviari di servizio, da Mori a Riva, integrato dal tram-treno da utilizzare sul nostro territorio urbanizzato. Le piste ciclabili non vanno poi pensate solo per il tempo libero e i turisti ma come alternativa agli spostamenti quotidiani inferiori ai 2-3 chilometri». Tanti poi sono i progetti già seminati e che attendono solo di essere attuati, come la Biosfera Unesco e la Rete delle riserve. «Diciamo no al consumo del territorio conclude - bensì al potenziamento e all’incentivazione dell’agricoltura, dell’edilizia sostenibile, alla riqualificazione del patrimonio pubblico e privato esistente». Infine la scuola: «Dobbiamo mettere in campo risorse per aumentare potenzialità e competenze dei nostri giovani, fare cultura dell’impresa e dell’alta formazione, appoggiare l’innovazione e la ricerca. Per il futuro della nostra società». Ci mancherai, ma siamo serene perché ora sei di nuovo con la mamma Il Signore ha chiamato a Sé nella sua luce eterna l’anima buona di LUIGI BIRAGHI SERGIO MONTAGNI di anni 77 di anni 87 Lo annunciano le figlie CATIA con PAOLO e SARA con MARIO, le sorelle ROSETTA e GIUSEPPINA, gli adorati GIORGIA, FEDERICO, NICOLA e GIADA, l’affezionato ANDREA, la cognata GIOVANNA, i cognati e i nipoti. Gavazzo di Tenno, 21 ottobre 2013 Il funerale avrà luogo mercoledì 23 ottobre alle ore 14.00 partendo dalla chiesa parrocchiale di Cologna di Tenno. Il Santo Rosario sarà celebrato oggi martedì 22 ottobre alle ore 20.00 nella chiesa parrocchiale di Cologna di Tenno. Non fiori ma eventuali offerte alla parrocchia di Cologna e Gavazzo. Un sincero ringraziamento alla dottoressa Tambone, al dottor Salvotelli e a tutto il personale dell’A.D.I. - Cure Palliative Lo annunciano con dolore la moglie FERRUCCIA, la figlia MARIANGELA con CARLO, i nipoti ALEX, VICTORIA e ANDREA, la sorella SANDRA e parenti tutti. Riva del Garda (Via Grez, 15 ), 21 ottobre 2013 Il funerale avrà luogo mercoledì 23 ottobre alle ore 15.30 nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe a Rione Degasperi. Il nostro caro sarà tumulato nel cimitero di Arco. Il Santo Rosario sarà recitato mezz’ora prima dalla funzione funebre. Un sentito ringraziamento al dottor Brighenti e al Servizio Infermieristico Territoriale per le cure prestate al nostro caro. LA PRESENTE SERVE QUALE PARTECIPAZIONE DIRETTA E RINGRAZIAMENTO. Pompe Funebri CASA DEI & C s.a.s. - Riva del Garda (TN) Ha atteso a lungo, ma alla fine il presidente del Circolo Tennis Riva, Gaddo Dal Lago, ha preso carta e penna per manifestare le proprie perplessità (e quelle di molti soci) sul futuro dei campi al Lido. «A seguito delle numerose notizie riportate negli ultimi mesi dai quotidiani sul destino del Circolo, ho richiesto, ed ottenuto, un incontro con il sindaco Adalberto Mosaner. Mi sono lamentato che il Circolo non sia mai stato interpellato e ufficialmente informato di quello che sta succedendo. Sono circa vent’anni che tutti sappiamo che il Circolo va spostato dalle sue sedi storiche, ma il Comune non ha ancora preso alcuna decisione in merito. I giornali scrivono che i campi verranno utilizzati per costruirvi dei nuovi parcheggi a servizio del costruendo teatro e del Lido Palace. Ma si può privare la città di un Circolo Tennis che è stato ed è un vanto con il suo illustre passato di quasi novanta anni di storia? Ricordiamo che il Circolo ha anche grande valenza turistica, specialmente da quando numerosi alberghi hanno eliminato i campi da tennis. Numerosi sono gli ospiti della città che amano giocare sui nostri campi. Il sindaco ci ha, comunque, assicurato che probabilmente anche per il 2015 resteremo dove siamo». Fnp-Cisl | «Risparmi scaricati su utenti anziani» «Chiusura Agenzia delle Entrate, penalizzati anche i pensionati» Un’altra voce si alza contro la prospettata chiusura dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate. È quella della Federazione nazionale pensionati (Fnp) con la sua sezione altogardesana: «Siamo fermamente contrari alla paventata chiusura degli uffici periferici dell’Agenzia delle Entrate, e a quella dell’Inps. Sembra che la giustificazione di tale provvedimento sia il risparmio dei costi di gestione, scaricando però questi sull’utenza, in particolare su quella di età avanzata. Gran parte dei pensionati non possiede un computer e pochi tra loro hanno la conoscenza informatica necessaria per accedere ai servizi. La Fnp-Cisl, è vicina ai lavoratori coinvolti nell’eventuale trasferimento. Gli uffici rivani dell’Agenzia Sono Luigi Olivieri, candidato nella lista del Partito Democratico del Trentino alle Elezioni Provinciali del 27 ottobre 2013. Vivo l’impegno politico per affrontare i problemi reali e quotidiani dei cittadini con senso di responsabilità, concretezza e competenza, dialogando con le persone. Ho a cuore il territorio, so cosa vuol dire avere e difendere i servizi essenziali. Sono convinto che le scelte della Provincia devono rispondere alle istanze delle persone, delle famiglie e delle imprese. Mi impegno ad esserci per tutti. Garantiamo un’adeguata qualità della vita ai Trentini e diamo un futuro ai nostri giovani. Il tuo voto è determinante. Ti chiedo di premiare l’Esperienza, la Concretezza e la Determinazione. L3101715 Arco 38 martedì 22 ottobre 2013 IL CASO. Per la morte di Croitoru in cantiere Il giudice Riccardo Dies del tribunale di Rovereto ha condannato Giuseppina Cuccurullo, titolare dell’impresa subappaltatrice di costruzioni «Cg», Alessandro Chiarani e Giuseppe Celentano, soci della ditta «Chc Costruzioni», esecutrice delle opere di ristrutturazione, e Pietro Pederzolli, geometra coordinatore per l’esecuzione dei lavori, al risarcimento della compagna di Tudor Croitoru, Era convivente, risarcita 5 anni dopo l’operaio che morì il 27 luglio di 5 anni fa in un tragico incidente sul lavoro ad Arco, nel crollo di un’impalcatura non a norma. Già al termine del procedimento penale, nel maggio del 2010, il Gup di Rovereto aveva condannato gli stessi quattro imputati a 1 anno di reclusione, pena sospesa, per i reati di omicidio e lesioni colpose. Per vedere riconosciuto il di- ritto di Vera Bostan a essere risarcita come congiunta di Tudor Croitoru, pur non essendo la coppia sposata - ma da diversi anni convivente la donna si è affidata alla Giesse di Trento, società specializzata in risarcimento danni, che ha così avviato un secondo processo in sede civile fino a ottenere nella sentenza del giudice Riccardo Dies il riconoscimento dell’effettivo legame di convivenza «more uxorio» tra la coppia, cioè come in matrimonio, con lo stesso stile di vita proprio delle coppie sposate. I 4 imputati sono stati così condannati a risarcire la donna per la perdita del proprio congiunto (oltre che per le intere spese processuali) con responsabilità ripartire per il 70% a carico della Chc Costruzioni e in due parti uguali, pari al 15% ciascuna, a carico di Giuseppina Cuccurul- Il regista viene al Casinò col fratello Antonio, noto sceneggiatore IL DIBATTITO l'Adige lo e Pietro Pederzolli. Nella sentenza il giudice ha inoltre contestato a due testimoni, entrambi ex colleghi della vittima, dichiarazioni «dolosamente false» nel tentativo di ridimensionare, ai fini risarcitori, i reali rapporti affettivi della coppia. Gli atti del processo sono stati quindi trasmessi alla Procura per una successiva integrazione del reato di falsa testimonianza. DOPO LA FESTA PER IL VENTENNALE 1 Futuro dei nostri cinema, chiusure da contrastare Pupi Avati mantiene la promessa e arriva sabato IN BREVE All’ex «Impero» la proiezione del documentario Il video: «Sotto le stelle di un film» Dopo l’incontro nel vicino «old cinema» Impero (oggi sala consiliare) proiezione del film-documentario di Claudio Costa «Pupi Avati, ieri oggi domani», con Christian De Sica, Carlo delle Piane, Diego Abatantuono, Lino Capolicchio. Ispirato all’autobiografia «Sotto le stelle di un film», il documentario ripercorre la carriera dell’autore bolognese, soffermandosi sui suoi inizi come clarinettista jazz e le difficoltà incontrate dopo gli insuccessi dei primi due lungometraggi. Il film si snoda attraverso una lunga intervista al regista, alternata a brevi animazioni e interventi di amici, colleghi... e dei tre figli. per l’occasione ci sarà anche il fratello Antonio, noto sceneggiatore e produttore. Saranno i protagonisti di un confronto da più punti di vista sul futuro delle sale da cinema e della settima arte. Tema assai caro anche ai cinefili altogardesani, ancora oggi privi di una vera sala cinematografica e costretti ad utilizzare la sala della Comunità di valle, a Riva, per vedere i film. Sarà l’occasione anche per fare il punto su quanto attende il IL CASO pubblico locale. A Riva si parla di un’offerta privata per riaprire una sala, ad Arco si creeranno le condizioni per tornare a fare cinema quando l’ex Quisisana sarà recuperato e nel suo interrato prenderà forma la grande sala per gli spettacoli teatrali. Sarebbe un’inversione di tendenza, in una reatlà - quella trentina - dove le sale attive risultavano 48 alla fine del 2011. Un’elaborazione dell’Osserva- torio dello Spettacolo su dati Siae rivela che in un solo anno, dal 2011 al 2012, il numero degli spettacoli programmati nei cinema trentini e altoatesini è calato del 7 per cento, e il pubblico del 9 per cento. É pensabile di invertire il trend? Quali le idee e i progetti per il cinema dei prossimi decenni? Giuseppe «Pupi» Avati, il regista italiano delle «piccole cose», e il fratello Antonio, anch’egli figura di spicco del cinema italiano, proveranno a dare qualche risposto nel corso di una serata dal titolo «La fabbrica dei sogni. Quarant’anni di cinema secondo Pupi Avati». A condurla sarò il giornalista Paolo Ghezzi, curatore dell’autobiografia di Pupi Avati. La presenza dei fratelli Avati, protagonisti nei rispettivi ruoli di quasi mezzo secolo di cinema italiano, sarà introdotta da Laura Zumiani di Trentino Film Commission, la struttura che assiste le produzioni cinematografiche sul territorio. «Trenta» e la fornitura alle palazzine di via Veneto È tornata l’acqua calda Una delle tre palazzine (Fotoshop) Alla fine l’acqua calda è tornata. Già da qualche giorno (pare da giovedì della settimana scorsa) i residenti delle tre palazzine arcensi di via Vittorio Veneto, al civico 24, hanno riavuto l’acqua calda e con essa la possibilità di effettuare tutte quelle operazioni domestiche e legate all’igiene personale che con l’acqua fredda diventa difficile fare a fine ottobre. Il caso era stato sollevato proprio da l’Adige due settimane fa. Per l’insolevenza di alcuni condomini la «Trenta» aveva sospeso la fornitura a tre diverse palazzine, dipendenti dalla medesima centrale di generazione del calore. Col risultato che tutti, “morosi” e regolari, erano rimasti al freddo. Comprensibili le proteste di chi aveva pagato regolarmente e si era ritrovato privo del servizio. Sul caso era intervenuto il Codacons e anche il sindaco di Arco, Betta. I residenti si erano rivolti anche all’Autorithy. Poi «Trenta» ha trovato una soluzione restituendo l’acqua calda alla sessantina di persone che l’aspettavano. Altri casi simili si segnalano in altre zone del Trentino. I casi di «morosità» sono inevitabilmente in aumento, un effetto immediato di una crisi che colpisce duramente i redditi delle famiglie. Anche le spese per la casa, per quanto prioritarie, ne risentono. FARE PER IL TRENTINO GIOVEDÌ AL «FLORA» 쐢 Giovedì la lista “Fare per il Trentino”, parte della coalizione di Diego Mosna, propone un incontro aperto a tutta la cittadinanza presso l’hotel «Flora» di Riva (alle 20:30). Durante l’incontro Fare presenterà i propri candidati locali e esporrà i propri punti programmatici riguardo alla viabilità – a sostegno del progetto B per il collegamento LoppioBusa, già pronto e approvato alla VIA da anni – alla mobilità sostenibile, agli investimenti sul territorio e alla destinazione della Miralago (da destinare alla collaborazione con gli enti di formazione professionale attivi sul territorio). SABATO PRANZO SOCIALE DI «60&PIÙ» 쐢 Il coordinamento attività 60 & Più ricorda che entro domani ci si iscrive al pranzo di sabato 26 al Palace Città Hotel di Arco. Seguirà ballo con musica dei “Misantropi”. Iscrizioni ed informazioni allo 0464-519521 o 3489302809. AL PALACONGRESSI LE POLIZIE LOCALI 쐢 Prosegue anche oggi, e fino a domani, il 6° Forum internazionale delle Polizie locali, organizzato dall’Aci in collaborazione con la Provincia, l’Aci Trento e fondazione Filippo Caracciolo. Un migliaio gli addetti in città. STASERA D’ALEMA ALL’HOTEL «ASTORIA» 쐢 Stasera Massimo D’Alema, ex presidente del consiglio e figura di spicco del Pd, farà tappa anche a Riva nel suo tour trentino per la campagna elettorale per le provinciali del 27 ottobre. Alle 21 all’hotel «Astoria» di viale Trento. Presenti i candidati Alessandro Olivi e Roberto Pellegrini. LEGA VITA SERENA VA AL MART 쐢 Prosegue il programma di iniziative di Lega Vita Serena. Prossima uscita la visita alla mostra «Antonello da Messina» giovedì 7 al Mart di Rovereto. Iscrizioni questa mattina in sede oppure telefonando al numero 0464-518842. Se un’emergenza chiama i «Nu.Vol.A.» già pronti a partire Hanno un nome che richiama astrattezza e inconsistenza, ma i Nu.Vol.A sono tutto il contrario: un Nucleo, «è diverso da semplice gruppo perchè indica organizzazione, specializzazione», di Volontari veri, più o meno Alpini. «Non veniamo tutti dagli Alpini – spiega Mario Gatto, dal 2008 presidente dei Nuvola Alto Garda e Ledro – ci sono anche 10 donne, e in generale il volontario Nuvola è uno che ha voglia di darsi da fare, chiunque esso sia». Sabato e domenica la festa dei 20 anni del nucleo locale, con una tensostruttura piazzata al Foro Boario, ha lasciato soddisfatti gli organizzatori. Una buona partecipazione da parte dei cittadini, tra i quali c’erano anche i rappresentanti delle istituzioni, militari e civili. Oltre al presidente dei Nuvola, Giuliano Mattei e il dirigente della Protezione civile Bertoldi, c’erano anche esponenti dei carabinieri, della polizia, dei vigili del Fuoco, insieme ai dirigenti della Rurale e ai dirigenti scolastici del comprensorio. Sindaci, assessori e onorevoli insieme ai riservisti del Kreisgruppe Oberhessen, che hanno promesso ai Nuvola un gemellaggio. «Noi siamo modesti... si va, si dà, poi si torna. Ed è importante avere il sostegno dei nostri famigliari, visto che ci sono trasferte lunghe via di casa, come accadde in occasione del terremoto in Abruzzo e in Emilia. E anche il sostegno dei tanti amici che sono venuti domenica a festeggiare con noi» ha detto Gatto. Ogni tanto bisogna anche fare festa, perchè volontariato non vuol dire non faticare. Festa che ha coinvolto tutta Arco in quei due giorni, con il grazie di Gatto alla «Fanfara» degli alpini rivani, per l’accompagnamento in sfilata enon solo. Poi quando l’emergenza chiama, un Nuvola risponde. Sia che si tratti di andare in Abruzzo, sia in Liguria: sveglia alle 5 per preparare mille colazioni, e poi mille pastasciutte all’ora per pranzo, e ancora mille cene. Con gli imprevisti del caso: ospiti con intolleranze alimentari, ospiti di 12 etnie diverse con diversi usi e costumi alimentari. Un lavoro di tipo anche logistico, quando bisogna montare tende, tensostrutture, container. Ma in particolare si sta ai fornelli, con enormi cucine elettriche e autonome, per funzionare anche dove non c’è corrente, ed ecocompatibili, con posate e piatti biodegradabili. Ovunque e comunque, spinti dalla forza invisibile della scelta volontaria. «I Nuvola ci sono solo in Trentino, sarebbe utile “esportare” questo modello in tutta Italia, ma è una tipicità locale – dice Gatto – e una volta ho sentito dire che la nostra Provincia è ricca proprio grazie a questo valore aggiunto, il volontariato». I Nuvola entrano anche nelle classi, per parlare ai ragazzi di volontariato. E per trasmettere quell’entusiasmo e quella voglia di fare ai volontari del futuro. C.T. R3102201 Gente di parola. Pupi Avati doveva essere ad Arco a fine settembre, per il momento clou di «Old Cinema», la piattaforma nazionale di documentazione e recupero dei cinema “dimenticati” e delle sale “perdute”, presentata alla 70ª Mostra del Cinema di Venezia. Un imprevisto gli aveva impedito di esserci. Ora il regista fa sapere che sarà ad Arco, per recuperare la serata, questo sabato, con un incontro dalle ore 21, nel salone delle feste del Casinò (un tempo cinema «Iris»). E, sorpresa, Lavis e Rotaliana 40 martedì 22 ottobre 2013 l'Adige Val di Cembra | La 22ª edizione è indirizzata a un centinaio di studenti Fai della Paganella | Scomparso a 51 anni. Il sindaco: «Mancherà a tutti» Grande guerra, Borsa di studio per 8 classi 1 Addio a Sandro Mazza, comunità sgomenta Soldati in partenza nel ‘14 LAVIS VAL DI CEMBRA - Con la prima riunione e la scelta dell’argomento ha preso il via la 22ª Borsa di studio Valle di Cembra, indirizzata a un centinaio di studenti di 8 classi di terza media delle scuole di Albiano, Cembra, Segonzano e Verla di Giovo. Tema, «Il vissuto del cittadino e del soldato e le condizioni di vita quotidiana nel periodo della Grande guerra». «Dal 1992, anno della nostra prima edizione, è diventato un appuntamento consueto – ha ricordato Paolo Pojer, presidente del Comitato borsa di studio –: l’idea, lanciata una ventina di anni fa, di strada ne ha fatta davvero tanta e, soprattutto, ha offerto la possibilità a centinaia e centinaia di giovani studenti di interpretare temi di particolarmente importanza con elaborati scritti e con elaborati grafico-pittorici». All’incontro hanno preso parte anche Roberto Trolli, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Cembra; Carlo de Giovanelli, vicepresidente del Comitato borsa di studio e, ovviamente, gli insegnanti delle otto classi partecipanti. Un centinaio gli studenti coinvolti. FAI DELLA PAGANELLA - La prematura scomparsa a 51 anni di Sandro Mazza ha lasciato sgomenta la comunità di Fai nonostante vivesse solo da una ventina d’anni sull’altopiano. Originario di Milano, Mazza arrivò a Fai e s’innamorò subito del paese decidendo di trasferirsi lassù dopo il matrimonio con Monica Mottes. Grande appassionato di ciclismo, con la sua ditta, la Graphic Line, sponsorizzò una delle più forti squadre trentine nel settore giovanile. Fu l’artefice di una tappa del Giro del Trentino, che portò a Fai il 21 aprile di due anni fa. Nel 2010 si candidò nella lista del sindaco Gabriele Tonidandel, risultando primo dei non eletti. Per il suo entusiasmo e l’esperienza acquisita attraverso la Tourist Line (altra sua azienda consorella della Graphic Line), il sindaco lo nominò rappresentate di Fai nell’Apt della Paganella, di cui fu vicepresidente. «Era un vulcano - racconta il sindaco - uno di quei personaggi che hanno mille idee e che riescono a realizzarle. Mancherà al paese il suo entusiasmo e la sua competenza nel settore turistico, mancherà come persona amata da tutti». Sandro Mazza Al concorso di idee per ridisegnare lo spazio di via dei Colli hanno partecipato 12 gruppi di ragazzi Giovani pronti a prendersi il «loro» parco NICOLA GUARNIERI LAVIS - Altro che giovani disinteressati della vita pubblica e della propria comunità! I ragazzi, almeno quelli di Lavis, sono ben consci delle proprie capacità e vogliono assolutamente essere protagonisti dello sviluppo sociale e urbanistico della zona dove abitano. È quanto emerge dalle risposte ottenute dal Comune dopo aver lanciato il bando «Idee per il parco», addirittura dodici. La partecipazione al concorso, che si è chiusa un paio di giorni fa, era aperta a giovani di età compresa tra i 16 ed i 27 anni che, come detto, hanno risposto presente. «Con questo bando - assicurano in municipio - l’amministrazione e la Consulta volevano rendere partecipi i ragazzi della riorganizzazione del Parco urbano e stimolarli a proporre idee che molto spesso non riescono ad essere da loro espresse. L’obiettivo è renderlo maggiormente fruibile prevendo anche la sostituzione dei campi da tennis e da bocce con altre attrezzature ricreative». L’idea di fondo, dunque, è arrivare ad una riqualificazione dell’area che, essendo rivolta prevalentemente alle fasce in età verde, ha chiesto suggerimenti proprio ai futuri protagonisti di quello spazio. Chiaramente con uno sforzo in più: tenere conto che il Parco urbano deve servire generazioni distanti che qui possono in qualche mo- do trovare dei punti di contatto. Perché nel polmone di via dei Colli ci vanno i giovani ma anche gli anziani, i bambini ma pure gli adulti, le mamme con gli infanti e gli adolescenti. E tutti devono convivere senza pestarsi i piedi e devono incontrare un ambiente invitante e rilassante. L’assessore alle politiche giovanili Andrea Zanetti non si aspettava una risposta così convincente. «No, sono rimasto favorevolmente sorpreso dal fatto che abbiano deciso di partecipare in molti. Può sembrare scontata la soddisfazione mia e della presidente della Consulta per i giovani Caterina Pasolli ma davvero è un segnale incoraggiante sulla voglia di partecipare alla vita della comunità dei nostri ragazzi». Il passo successivo, adesso, è nominare la commissione di valutazione che dovrà analizzare le proposte e verificare la loro fattibilità. «L’importante è capire se ci sia qualcosa da mettere in bilancio e, quindi, se abbiamo le risorse economiche per attivare le iniziative». Idea vincente? «Assolutamente sì. Ed è stata pensata e proposta alla giunta direttamente dai ragazzi della consulta. E i giovani si sono dimostrati una risorsa, altro che fuori dalla realtà». La giunta cosa farà? «Nomineremo la commissione per selezionare i progetti. Sono interessato, più che curioso, sulle proposte. Dobbiamo capire se ce ne sono di attuabili nell’immediato per metterle a bilancio già per il 2014». IN BREVE I CEMBRA Lega Nord: i candidati In vista delle elezioni provinciali stasera alle ore 20 incontro con la Lega Nord nella sala consiliare di Cembra. Saranno presenti il candidato presidente Maurizio Fugatti e il candidato alle elezioni Alessandro Savoi, presidente della Lega Nord. Il Parco urbano di via dei Colli a Lavis sarà «ridisegnato» dai giovani della borgata Rifugio Larici, sì ai lavori ma non ci sono fondi FAI DELLA PAGANELLA - Il Servizio turismo della Provincia ha espresso parere favorevole alla ristrutturazione con ampliamento del rifugio escursionistico «Dosso Larici», nonché all’acquisto di arredi ed attrezzature, per una spesa prevista di 865.961,44 euro. «Considerato che le risorse per l’anno in corso risultano attualmente esaurite - si legge ora nella determinazione del 27 settembre scorso - la domanda non può essere accolta. La stessa potrà essere riconsiderata, senza necessità di ulteriore richiesta, non appena reperite le risorse necessarie e comunque entro e non oltre l’esercizio finanziario successivo a quello iniziale (2014)». La domanda di contributo è del Comune di Fai della Paganella. Il rifugio Larici sulla Paganella I MEZZOCORONA 2,5 milioni alla Rsa L’Apsp «Cristiani De Luca» di Mezzocorona potrà procedere alla ristrutturazione con ampliamento della struttura per anziani. Il Servizio provinciale per le politiche sanitarie ha infatti concesso un contributo in conto capitale di 2.498.511 euro. La Rsa ha tempo fino al 3 marzo 2014 per presentare la documentazione. I ZAMBANA Candidati del Pd Alle 18, nella Sala della banda (sotto la caserma dei pompieri), incontro dei candidati di zona del Pd con gli elettori: assieme ai due candidati, Monica Baggia e Rudi Chisté, saranno presenti anche il presidente del consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, e la coordinatrice Pd della Rotaliana, Norma Micheli. I GRUMES Fondi per la Segheria Il Comune intende acquistare la Segheria Veneziana e la fucina Cristofari: la giunta provinciale ha concesso un contributo di 38.000 euro. Paganella | Primi passi verso un Piano di sviluppo territoriale condiviso, ma gallerie e impianti spaventano Mezzolombardo | Un barista: «Io le ho tolte» Tre Comunità a confronto sullo sci 2 Gioco d’azzardo: nella borgata c’è una «slot» ogni 87 abitanti MARIANO MARINOLLI ROTALIANA/PAGANELLA/VAL DEI LAGHI - Galleria del Corno, funivia tra Zambana e Fai della Paganella e ampliamento dell’area sciabile sul versante di Terlago. Sono i tre argomenti maggiormente dibattuti in un incontro, promosso dalla Comunità della Paganella, al quale hanno partecipato i tre presidenti delle rispettive Comunità (Gianluca Tait, Donata Sartori e Luca Sommadossi), con i sindaci di Zambana, Terlago e dei cinque Comuni dell’altopiano, oltre ai presidenti e ai tecnici delle due società impiantistiche Paganella 2001 spa e Vallebianca spa. Dall’incontro è emersa la volontà di collaborare tra «vicini di casa», come stabilisce anche la riforma urbanistica nelle sue linee guida per la stesura dei Ptc (Piani territoriali di Comunità), pur con qualche distinguo. «Ho promosso quest’incontro - spiega Donata Sartori - per capire come inserire nel nostro preliminare del Ptc alcune esigenze dell’altopiano che interessano anche i territori delle Comunità confinanti. L’incontro è servito per confrontarci su questioni che potrebbero essere oggetto dei futuri strumenti urbanistici di tutti i tre enti». Non è stato deciso nulla, ma semplicemente valutate alcune ipotesi di cui da anni si parla, ma che mai sono state affrontate. Gianluca Tait, però, non è del tutto convinto su tali ipotesi, pur manifestando ampia disponibilità a proseguire questo confronto: «Per la galleria del Corno (il tunnel tra la località Ai Piani di Mezzolombardo e la zona artigianale di Spormaggiore, ndr) se ne parla da parecchi anni; so che il tracciato è inserito anche nel Pup, ma mi pare un argomento di scarso interesse per noi della Rotaliana, poiché non è nemmeno stato preso in considerazione dal tavolo di lavoro del nostro Ptc. Tra l’altro ho incaricato i nostri uffici tecnici a reperire documentazione in merito, ma non esiste una perizia geologica e nemmeno un progetto di massima di quest’opera. Però, ben disponibili a discuterne nonostante in Rotaliana non sia considerata un’opera strategica. Idem per la funivia tra Zambana e la Paganella; io dico che se l’intento è di inserirla nel Piano provinciale per il trasporto pubblico, l’argomento ci può interessare. In caso contrario, credo che Zambana per prima si opporrà; se io fossi sindaco di quel paese, mi preoccuperei perché Zambana Vecchia è l’unica area in cui è possibile un’espansione edilizia e non vorrei vederla trasformata in un parcheggio solo per gli sciatori». E di sci parla anche Luca Sommadossi: «Se per ampliamento dell’area sciabile in Valle dei Laghi verso il Monte Gazza s’intende solo la creazione di percorsi per lo sci alpinismo, il fondo, o passeggiate con la ciaspole, possiamo anche sposare quest’idea. Però, con il vincolo che negli anni a venire non si costruiscano impianti di risalita per lo sci alpino. La valorizzazione dei percorsi turistici in quota, considerando anche la stagione estiva con lo sviluppo della sentieristica e dei tracciati per la Mountain Bike, ci sta bene». Se queste tre ipotesi sulla Paganella sono caldeggiate da alcuni sindaci dell’altopiano, Rotaliana e Valle del Laghi, chiamate direttamente in causa, rispondono che tutto si può fare, ma alle loro condizioni. MEZZOLOMBARDO - Il gioco d’azzardo è sempre più una questione sociale e a Mezzolombardo si è tenuto, nei giorni scorsi, un incontro di approfondimento sul fenomeno nell’aula magna dell’istituto scolastico Martini. Un lavoro certosino che ha visto intorno ad un tavolo associazioni e Istituto comprensivo. I casi della vita, la statistica che si fa realtà: alcuni ragazzi hanno dimostrato, con un video, che è più probabile trovare un quadrifoglio o essere colpiti da un fulmine o chiamare al primo tentativo una persona senza avere il numero di telefono, che vincere al Superenalotto. Come dire: la casualità della vita, la fortuna potrebbero essere auspicate più per forme di vita reale che per un gioco. Gli studenti hanno riportato un dato emblematico della situazione legata al gioco d’azzardo: a Mezzolombardo esiste una slot machine ogni 87 abitanti. Un rapporto che è fra i più alti della Provincia.Meglio giocare con le macchinette o vivere la vita? Stefano Bertoldi dell’associazione Ama, partendo da questi amari dati, ha descritto il fenomeno del gioco nei Paesi europei. L’Italia, purtroppo, è fra i primi Paesi per diffusione del gioco, causa per molte persone di problemi di natura sociale. A essere colpite, maggiormente, sono le famiglie. Durante la serata è intervenuto anche un esercente, un barista del paese, che ha raccontato come, al di là del profitto, sia possibile seguire delle strade diverse. «Io - ha spiegato l’esercente - ho tolto lo slot dal mio locale». An. Lo. Valsugana e Primiero l'Adige 43 Telve | Con le associazioni per la 3TBike Strigno | Incarico in fase di progettazione Transacqua | 900mila euro per garage ed esterni Lotteria: i numeri vincenti Studio acustico per la variante Finanziati i lavori alla Rsa La 3TBike 2013 1 martedì 22 ottobre 2013 TELVE - Per la 3TBike è stata organizzata la lotteria delle associazioni. I numeri vincenti: 1° premio n° 9270 (viaggio 2 persone), 2° premio n° 11019 (pc), 3° premio n° 15607 (forma grana), 4° premio n° 3365 (buono acquisto Bailo), 5° premio n° 7457 (smartphone), 6° premio n° 11341, 7° premio n° 367, 8° premio n° 11302, 9° premio n° 18007, 10° premio n° 12821, 11° premio n° 3275, 12° premio n° 1366, 13° premio n° 3093, 14° premio n° 1486, 15° premio n° 1479, 16° premio n° 7341, 17° premio n° 7428, 18° premio n° 3372, 19° premio n° 7553, 20° premio n° 11907. Per il ritiro dei premi tel. 340/1411304. M. D. CALDONAZZO Il tracciato a Strigno STRIGNO - L’Agenzia provinciale per le opere pubbliche ha affidato all’ingegnere Piero Mattioli l’incarico di redigere lo studio acustico a supporto della progettazione per la realizzazione della variante di Strigno sulla sp 78 del Tesino. Per l’incarico è prevista una spesa di complessiva di 15.225,60 euro. La variante di Strigno è inserita nel piano generale degli investimenti per la viabilità e, dopo l’approvazione del progetto definitivo da parte della Conferenza dei servizi, è in corso di elaborazione il progetto esecutivo. È stata la stessa conferenza a chiedere che lo studio acustico fosse condotto già nella fase di progettazione. La casa di riposo Ricorso degli operatori del lungolago danneggiati dall’esondazione di maggio I lidi allagati in tribunale ROBERTA BOCCARDI ALTA VALSUGANA - Campeggi allagati, ristoranti chiusi, spiagge completamente sott’acqua: questa la situazione sul lungolago di Caldonazzo a fine maggio quando le abbondanti precipitazioni, dopo aver fatto salire il lago a livelli record, ne hanno provocato l’esondazione. Una catastrofe per moltissimi operatori, che si preparavano ad accogliere i primi turisti tedeschi per le due settimane di Pentecoste. In generale l’evento ha avuto gravi ripercussioni sulle numerose attività economiche del lungolago, che accusano danni materiali anche ingenti oltre naturalmente alle perdite derivanti dal- Chiesto l’accertamento tecnico preventivo sulle cause dell’emergenza affidato ai periti D’Alpaos e Riondino: la Provincia ha deciso di resistere la mancata o ritardata apertura. Come si ricorderà la Provincia era intervenuta, posizionando delle idrovore per «asciugare» le spiagge, ed era stata presa in considerazione anche la dichiarazione dello stato di calamità. Ma poi non se ne fece più nulla: mancavano le condizioni. Ora, però, gli operatori vogliono sapere se si è trattato di un evento eccezionale oppure se l’esondazione poteva essere evitata e, in tal caso, se esistono responsabilità. L’azione contro la Provincia, che potrebbe essere chia- BORGO mata in causa per lo stato in cui è tenuto l’alveo del fiume Brenta nel tratto in cui fuoriesce dal lago, è stata decisa dopo una serie di riunioni all’Unione Commercio che ha deciso di sostenere gli operatori danneggiati, quasi tutti iscritti alla Confcommercio. In questa fase è già stato depositato presso il Tribunale di Trento il ricorso per l’accertamento tecnico preventivo ex articolo 696 c.p.c. per ottenere la valutazione in sede tecnica sulle cause dei fenomeni di esondazione e dei danni relativi. Sarebbero una quin- Spiagge sommerse L’esondazione del lago di Caldonazzo nella scorsa primavera aveva messo in crisi il comparto turistico locale, ed ora gli operatori del lungolago, danneggiati dall’emergenza, vogliono sapere se si è trattato di una calamità naturale o di un evento imputabile ad altre cause e responsabilità dicina gli operatori economici che partecipano all’azione, affidata allo studio Marchionni. E il Tribunale ha già nominato due periti, il professor Luigi D’Alpaos, docente di idrodinamica alla Facoltà di ingegneria di Padova, e l’ingegner Alfredo Riondino, dirigente l’Ufficio Tecnico del Magistrato alle Acque di Venezia, che a febbraio dovrebbero presentare le loro conclusioni. L’accertamento tecnico potrebbe preludere ad una richiesta di risarcimento danni, se dovessero emergere responsabilità circa l’innalzamento del livello del lago che ha provocato l’emergenza. In quel caso, dopo l’azione comune, dovrebbero essere in singoli operatori a far causa alla Provincia che, nel frattempo, ha deciso di resistere al ricorso. Nella delibera che affida la difesa agli avvocati Nicolò Pedrazzoli, Maurizio Dalla Serra e Monica Manica, dell’avvocatura della Provincia, viene citato nell’oggetto il Camping Due Laghi, con altri non nominati. Massimo Oss che è proprietario del camping che sorge all’ingresso di Levico rientra nell’azione poiché è titolare anche del Camping S. Cristoforo e della pizzeria «La Darsena», colpiti dall’emergenza della primavera scorsa anche se non in maniera disastrosa come altre realtà del lungolago. «Ho aderito per spirito associativo e di gruppo - conferma Oss -. Ho visto colleghi veramente in ginocchio, che l’attività non l’hanno potuta aprire se non in minima parte. E, a fronte dell’entità dei danni, ritengo sia giusto capire se si è trattato di un evento naturale straordinario o se invece ci sono altre cause». Tra i danneggiati, chi più chi meno, tutte le attività rivierasche del lago, dal Lido di San Cristoforo a quello di Caldonazzo sulla parte opposta, anche se alcuni hanno ritenuto di non aderire all’azione dell’Unione Commercio. TRANSACQUA - Per i lavori di realizzazione di un garage interrato e di sistemazione del giardino esterno presso la sede della Rsa di Transacqua, il Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza della Provincia ha concesso all’Apsp «San Giuseppe di Primiero», un contributo in conto capitale di 900 mila euro, pari al 100% della spesa ammessa. Il primo progetto approvato dal consiglio di amministrazione della casa di riposo nel 2010 prevedeva lavori per oltre 1 milione di euro, costo successivamente ridimensionato a 900 mila euro. Ora l’Apsp ha tempo fino al 4 marzo 2014 per presentare la documentazione utile. IN BREVE I RONCEGNO Concerto di arpa Oggi, al Palace Hotel, concerto dell’arpista Silvia Cagol. Ingresso libero, ore 21. I CASTELLO TESINO Corso di inglese Ultimi giorni per iscriversi al corso di inglese (base, intermedio e conversazione) con docente di madre lingua. Iscrizioni in biblioteca comunale (0461-593232). I BORGO «Un piano perfetto» C’è il film «Un piano perfetto» domani al cinema del polo scolastico: ore 20.30. I BORGO Autonomia 20.20 Presentazione della lista Autonomia 20.20 domani nella sala incontri Zirkotech in corso Ausugum: ore 20.30. I BORGO La Grande guerra Si parla della Grande Guerra in Valsugana domani alle 14 nell’auditorium dell’Istituto Degasperi con Luca Girotto. I CALDONAZZO Forza Trentino in biblioteca «Forza Italia – Forza Trentino» comunica che oggi alle ore 20.30, alla Biblioteca comunale (sala Marchesoni) si svolgerà un incontro con i candidati Claudio Eccher e Daniela Lovato. I RONCEGNO Upt: Furlan e Passamani I candidati dell’Upt Paola Furlan e Giampiero Passamani incontrano i cittadini domani nella sala riunioni del comune: ore 20.30. Spazio alla Sofcpower. Il vicesindaco Schraffl coinvolge anche i candidati Valsugana: sia la valle delle fuel cell BORGO - «A Rovereto oggi c’è il polo industriale e formativo della meccatronica. Perché in Valsugana, domani, non realizzarne uno delle celle a combustibile?». È ad una «Fuel Cells Valley», una realtà industriale innovativa, quella a cui sta pensando, non da ieri, il vicesindaco di Borgo Gianfranco Schraffl che in questi giorni ha consegnato la sua proposta ai candidati di zona alle elezioni provinciali del 27 ottobre. Ha messo tutto nero su bianco. «Ci sono tutte le condizioni» spiega «affinché la nostra valle possa diventare un territorio di avanguardia tecnologica, una valle-laboratorio per la produzione delle fuell cell». La cella a combustibile è un dispositivo alimentato da un combustibile gassoso (metano, biogas, syngas), in cui avviene una reazione elettrochimica in grado di produrre energia elettrica e termica. L’unica azienda italiana che produce celle ad ossidi solidi è la Sofcpower, che si trova a Mezzolombardo ma che sta mettendo sempre radici in Valsugana. «Nel 2012 ha inaugurato a Roncegno la prima isola cogenerativa che alimenta il nuovo magazzino comunale - ricorda Schraffl partecipando poi al progetto Friborgo che a giugno ha portato all’attivazione di altri due impianti al Centro Sportivo ed al Centro di Formazionale Professionale di Borgo». In queste settimane la Sofcpower sta ampliando la sua superficie produttiva. Oltre al progetto Crisalide, partecipa anche all’iniziativa europea «Ene.Field» assieme a Dolomiti Energia. In 12 paesi del vecchio continente saranno installati 1.000 impianti residenziali di microcogenerazione a fuel cell: 30 arriveranno in Trentino e 8 in Valsugana. «Perché allora non cogliere la palla al balzo? All’Enaip di Borgo è attivo un impianto, l’unico in Italia nel suo genere, all’interno di un Cfp che diventerà un centro di competenza per la formazione degli installatori. L’azienda sta crescendo - continua Schraffl - sta studiando impianti di taglia industriale con potenze fino a 50 e 100 chilowatt. Ha bisogno di nuovi spazi (che ci sono in Valsugana) e di una struttura artigianale che possa diventare il necessario indotto per la sua attività». Da qui la proposta di non perdere tempo. «La struttura artigianale che abbiamo in valle è in grado di costruire, montare e installare sia gli impianti di piccola taglia che quelli di 50 chilowatt». Da qui la richiesta del vicesindaco di Borgo di impegnarsi affinché la Valsugana possa diventare il luogo dove la Sofcpower possa insediarsi. «Nei processi formativi non siamo secondi a nessuno - conclude - e dobbiamo continuare a lavorare per far diventare questa tecnologia il futuro dei nostri giovani e della nostra valle. Ai candidati ho chiesto di impegnarsi, se eletti, in questa direzione». Per il 23 novembre, intanto, è stato organizzato un convegno nazionale al Cfp Enaip di Borgo sul tema «La microcogenerazione a fuel cell» con relatori di livello nazionale. E le conclusioni saranno affidate al nuovo presidente della Provincia per dare il via alla realizzazione in Valsugana di una Fuell Cells Valley a rilevanza nazionale. M. D. I laboratori della Sofcpower dove si studia la microgenerazione Levico Terme | «Al Brenta» un centinaio di amici, prima che colleghi Atesina, il grande raduno degli ex autisti Gli «ex» dell’Atesina LEVICO TERME - Cento amici, prima che colleghi, riuniti intorno ai tavoli del ristorante «Al Brenta» di Levico Terme. Sono gli autisti in pensione dell’ Atesina, per il più grande raduno di lavoratori a riposo. Chi non li ricorda con le loro divise blu severo ad attendere in cima ai gradoni degli autobus gli scolari. Un piede sul pedale e i freni sbuffavano goffamente. Le porte a soffietto s’aprivano e l’autista che dalla plancia della corriera prendeva per il collo la borsetta di pelle a fisarmonica timbrava gli abbonamenti gialli, quelli scolastici, con i quadrettini prestampati. Poi via, senza indugiare, verso la scuola, le fabbriche e la città. Da una parte della sala ci sono i decani, quasi ottuagenari, che si scherniscono. Cos’è cambiato da allora ad oggi, chiediamo ad un signore che vorrebbe solo mangiare: «Il nostro lavoro era fatto, come ora, di attenzione e responsabilità. Alla fine riconoscevamo tutti i nostri passeggeri, nasceva la simpatia con alcuni di loro». N. B. NEL LAGO DI LEVICO » Diecimila bottiglie di spumante nella «cantina sott’acqua» ■ SILVESTRI A PAG.43 € 1,20 ANNO 68 (CXXVII) - N O ** Poste Italiane SpA - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n˚46) art.1, comma 1, Cns BOLZANO MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 QUOTIDIANOFONDATONEL 1945 DIREZIONE REDAZIONE: VIA SANSEVERINO 29 ■ 38122 TRENTO ■ TEL: 0461/885111 allarme criminalità ALTO ADIGE [email protected] ■ www.giornaletrentino.it y(7HB5J2*TQQNKM( +@!#!"!?!$ SPECIALE ELEZIONI domani in omaggio l’azione nella notte Roghi e specchietti ko Nuovi raid vandalici in centro a Trento UN INSERTO DI 16 PAGINE: TUTTE LE LISTE E I CANDIDATI ■ MARA DEIMICHEI A PAGINA 25 Specchietti in frantumi a Trento Guida al voto DOMANI IN OMAGGIO Nell’inserto tutti i candidati Domani col giornale in omaggio un inserto di sedici pagine con tutti i candidati alle elezioni. ■ SEDICI PAGINE CON LISTE E FOTO 1 Tentata violenza in stazione di Ambra Redaelli Rovereto, aggredite due sedicenni: marocchino in cella UNIVERSIADI, GIOVANI SPORT E PMI L’ Universiade 2013 a Trento, oltre che una festa dei giovani sportivi, è anche una straordinaria occasione di riflessione per le Pmi. Abbiamo attraversato una grande e lunga crisi; e solo ora iniziamo a vederne la fine. Ne stiamo venendo fuori – pur fra tante difficoltà e incertezze - con fatturati ridotti e con qualche debito in più, ma ricchi di idee, strumenti, pratiche da applicare in un futuro in cui nulla sarà più come prima perché le nuove economie si sono trasformate in stabili concorrenti della “vecchia Europa”eperché le grandibolle nelle cronache a fuoco due auto e un traliccio VERSO LE ELEZIONI Attentato incendiario contro la Telecom Il leader di Progetto Trentino, Silvano Grisenti, va all’attacco del governo Letta: «Perché devono essere i trentini a dover pagare ancora una volta per le inefficienze altrui?». TUTTI SPIATI? IL PREMIER ORA PARLI le spese del museo ■ MORANDO A PAG.19 Troppo successo E il Muse «sfora» gli straordinari di Fabio Chiusi L ■ A PAGINA 5 ■ A PAGINA 22 Ciclone Grisenti «Adesso Roma deve smetterla» ■ SEGUE APAGINA 13 e nuove rivelazioni sulle attività di spionaggio compiute dalla Nsa in Francia rendono assordante il silenzio calato delle istituzioni italiane sul Datagate dallo scoppio dello scandalo, a giugno. E impongono domande a cui il nostro governo deve dare risposta. Grazie ai documenti forniti da Edward Snowdena LeMonde sappiamo che in soli 30 giorni, tra dicembre e gennaio 2013, l’Nsa ha collezionato 70,3 milioni di registrazioni sui dati telefonici di cittadini francesi, compresi sms e «contenutibasatisuparole chiave». ■ TAGLIENTE A PAG.34 ■ ■ Due auto completamente distrutte e un traliccio seriamente danneggiato. E’ questo il bilancio di un attentato incendiario a Rovereto ai danni della Telecom. Nessuno ha rivendicato il gesto, ma i carabinieri sono al lavoro per cercare di trovare i colpevoli: si pensa ad una pista anarchica. ■ IL SERVIZIO A PAGINA 33 il sogno diventa realtà il colpo mascherato 2 Elena al Gran ballo viennese «Io, come una principessa» La banda delle slot machine torna in azione a Sabbionara ■ CATERINA PREVIDI A PAGINA 35 ■ GIANCARLO RUDARI A PAGINA 37 MI VIENE DA VOTARE Il vero duello è nel Primiero Altro che Grisenti-Dellai: qui si gioca Simoni contro Depaoli di Paolo Mantovan T utti parlano del match fra Grisenti e Dellai. Ma in Primiero c’è un duello che a Trento neanche ve lo immaginate. Uno scontro fra “titani”. Chesegli dici titanoaMarco Depaoli un po’ si spaventa. Ma Marino Simoni no che non si spaventa. Lui lo chiamanoil “Leone Marino”. ■ SEGUE APAGINA 44 ETICHETTE valli La Chiesa non è Le Comunità agente politico vanno riformate di Giorgio Grigolli di Devis Tamanini P P aolo Mantovan muove la curiosità dei lettori: quali le “scommesse” (elettorali) ■ SEGUE A PAGINA 13 iù di un anno fa ho partecipato a quel movimento di amministratori locali che hanno ■ SEGUE A PAGINA 12 storie trentine ■ MAROGNOLI A PAG.31 Il sacrestano che da 50 anni veglia la Clarina TRENTINO MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 ■ e-mail: [email protected] Economia 10 LO STATO DI SALUTE DELLE IMPRESE 1 Aziende trentine, bilanci a luci e ombre L’analisi della Cgil: tanti gli investimenti in ricerca, ma quasi tutti a carico della Provincia. Fatturati in calo dell’1,5% di Daniele Peretti ◗ TRENTO Il Trentino registra la più alta percentuale di investimento per la ricerca d'Italia, ma quella minima per gli investimenti degli imprenditori ed è pertanto una costo quasi totalmente a carico della Provincia. Mentre a parità di fatturato, diminuisce il costo del lavoro, che recupera in produttività. Sono questi alcuni dei dati che emergono dall'analisi dei bilanci 2012 di 106 aziende provinciali, realizzata da Franco Ischia responsabile del dipartimento industria e lavoro Cgil del Trentino. Il fatturato delle aziende campione, nel 2012 è stato di 4,5 miliardi di euro con un calo del 1,5%. Nelle specifico positivo il trend di chi opera sui mercati esteri, decisamente interessante quello del settore agroalimentare (che cresce del 3,7%); in tenuta il metalmeccanico (+1,8%). In caduta invece il settore chimico e cartario (-2,4%), crolla il tessile (-26,2%). L'utile complessivo è di 52,6 milioni di euro, pari al 1,2% del fatturato globale e corrisponde all' attivo di tutti i settori, escluso quello cartario. Nello specifico l'utile del comparto meccanico è del 3,2% del fatturato, del 2,8 del chimico e del 1% dell'alimentare. Si registra invece, una perdita del 8,2% nel cartario. Buono il margine operativo, ma col 32% delle aziende da monitorare, perché a rischio. La differenza tra il valore della produzione ed i costi prima della gestione finanziaria, ovvero il margine operativo lordo riferito alle aziende campione, risulta di 205,7 milioni di euro, pari al 4,6 % del fatturato; nel 2011 era del 4,7% . Si tratta di un dato confortante, non solo perché stabile, ma anche perché si sta avvicinando ai dati pre crisi. L'incremento c'è stato solo nel settore meccanico e tessile, mentre è di poco peggiorato in tutti gli altri settori,. Tanto che 32 sono le aziende 4 Camera commercio preventivo 2014 a 17 milioni di euro l’aeroporto 2 Catullo con Save la protesta 3 Banche, lavoratori Paolo Arena e Carmine Bassetti L’assemblea di ieri ◗ TRENTO ◗ TRENTO Non ci sarà obbligo di notifica all'Antitrust per l'ingresso di Save (Aeroporto Marco Polo di Venezia) in Catullo, la società che gestisce gli scali di Verona e Montichiari (Brescia). È quanto si apprende da ambienti vicini all'Autorità a pochi giorni dall'assemblea degli azionisti di Catullo, che dovrà decidere il prossimo 28 ottobre sulla proposta non vincolante di Save. Inizialmente gli accordi prevedono uno scambio azionario tra lo 0,9% di Save ed il 5% di Catullo. L'obiettivo dei veneziani, poi, è salire fino al 35% dell'Aeroporto di Verona ma, dati i ricavi dell'acquirente, pari a 352,5 milioni nel 2012, inferiori alla soglia dei 450 milioni, non è previsto l'obbligo di notifica all'Autorità stessa. Viene così a cadere quello che ormai poteva essere un ostacolo all'operazione, visto l'orientamento favorevole dei soci dello scalo veronese. Sono pronti alla mobilitazione i circa 2000 dipendenti degli istituti bancari in Trentino (ma non le Casse Rurali) che, con i colleghi del resto d'Italia, sciopereranno il prossimo 31 ottobre contro la disdetta unilaterale del contratto collettivo nazionale di lavoro, decisa dall'Abi. Un fatto gravissimo, secondo le sigle sindacali nazionali e provinciali che ieri hanno chiamato a raccolta a Trento il personale delle banche coinvolte nella disdetta, per una prima assemblea sindacale in vista dello sciopero. La risposta non poteva essere migliore: la sala della Cooperazione era piena in ogni ordine di posto. L'iniziativa - che verrà replicata mercoledì 23 ottobre a Rovereto a partire dalle ore 14.30 presso l'auditorium del Centro Civico Brione - è stata promossa da Fabi, Fisac Cgil, Fiba Cisl, Uilca Uil e Dircredito che chiedono un rinnovo che parta dalla tutela dei lavoratori e un taglio dei compensi dei grandi manager. niente obbligo di notifica Antitrust Franco Ischia e Paolo Burli alla presentazione dello studio Cgil sui bilanci delle aziende trentine (foto Panato) Studio Uil: «cassa» in calo rispetto al 2012 TRENTO. In aumento rispetto ad agosto, in calo rispetto a un anno fa. E’ una situazione a luci e ombre per la cassa integrazione nelle aziende trentine quella dipinta dall’ufficio studi della Uil nel suo tradizionale monitoraggio mensile. Nel dettaglio, analizzando le ore autorizzate di «cassa» nell’ultimo mese, si assiste ad un aumento del 134,6%, frutto di un grande aumento delle ore di cassa ordinaria e straordinaria a fronte di un calo di quelle in deroga. Se invece si analizza il risultato rispetto al settembre 2012, il risultato si capovolge e si arriva ad un calo del 51,1%: in questo caso il segno meno c’è per tutte e tre le tipologie di cassa, e anche per tutti i settori: si va dal -60,8% dell’industria, al -23% dell’edilizia, al -92,1% dell’artigianato e del -92,2% del commercio. Se si allarga l’analisi ai primi nove mesi del 2013 (sempre in rapporto allo stesso periodo del 2012) allora il calo è del 14,6%, frutto del -9,3 della cassa ordinaria, del -11,1% della cassa straordinaria e del -68,5% della cassa integrazione in deroga. Diversi i numeri in Alto Adige: nel periodo gennaio-settembre 2013 c’è stato un aumento del 58,4% delle ore di «cassa» rispetto ai dodici mesi precedenti. con un margine operativo negativo, mentre per 76 è positivo. Mediamente contenuti gli oneri finanziari, anche in considerazione della dimensione media delle aziende ed il buon livello di capitalizzazione: il patrimonio netto è pari a 1600 milioni di euro, corrispondente al 38,6% del fatturato. Interessante il dato relativo al costo del lavoro pari a 613 milio- ni di euro ( il 13,6% del fatturato) uguale al dato 2011: un punto in meno rispetto al 2010. Oscillante il dato tra i diversi settori produttivi dove si va dal 8,4% del settore alimentare al 16% del meccanico; per passare dal 9,9 del tessile, dal 12,5 del chimico ed al 15% del cartario. In calo il tasso di profitto passato dal 4,3% del 2011 al 3,2 del 2012, risultando in consolidamento rispetto al 5,8 del 2010.Si sono persi quindi, 1,1 punti per un dato in scia all' andamento negativo dei fatturati. Non si tratta di un dato uniforme, in quanto sono presenti picchi positivi o negativi sulla base dei settori produttivi. Duro l'intervento di Burli contro chi attacca il debito provinciale: «E' semplicemente surreale e irresponsabile, il debito è pari al 10% del Pil provinciale, ma è indispensabile per la crescita. Gli ammortizzatori sociali hanno un costo da 6 a 8 milioni ? Un sacrificio irrinunciabile per rigenerare il tessuto produttivo». pronti allo sciopero il 31 ottobre Cavit, l’utile netto vola a 4 milioni di euro Via libera del consiglio d’amministrazione al bilancio: fatturato a 152,9 mln, risultato operativo a 1,5 TRENTO. Ammonta a 17.532.300 euro il preventivo economico per il 2014 della Camera di Commercio di Trento, approvato ieri dal consiglio camerale. Il diritto annuale, pur in un contesto economico congiunturale ancora caratterizzato da incertezze circa l'evoluzione della crisi e dei tempi riguardanti il processo di riavvio della ripresa economica - dice una nota - si conferma come l'entrata più importante dell'Ente camerale, seguito dai diritti di segreteria. ◗ TRENTO Il presidente Orsi (foto Panato) Ammonta a 152,9 milioni di euro (-0,1% rispetto allo scorso esercizio) il fatturato di Cavit per il 2012-2013. L'utile netto, da 3,4 milioni del 2011-12, raggiunge i 4 milioni di euro (2,6% sul fatturato rispetto allo 2,2% dello scorso anno) e migliora il risultato operativo che si attesta a 1,5 milioni rispetto a 1,4 del 2011-12. Questi i dati principali del bilancio d'esercizio 2012-2013 approvato dal consiglio di amministrazione di Cavit. «La stabilità del fatturato - viene detto in una nota - è frutto di un'attenta strategia orientata alla creazione di valore, dall'altra una costante spinta allo sviluppo delle attività in Italia e sui mercati esteri». «un risultato ottenuto, nonostante il calo della materia prima delle ultime vendemmie e le evidenti difficoltà del mercato, attraverso un'attenta strategia orientata alla crescita del valore delle vendite, sia sul mercato italiano, sia su quello americano». A livello internazionale - sottolinea Cavit - ci sono da registrare lo sviluppo del marchio Altemasi, che quest'anno ha registrato una crescita del 16%, e l'acquisizione della cantina di spumanti tedesca Kessler, «che permetterà a Cavit di consolidare la presenza all’interno di un Paese, la Germania, che rappresenta il 22% del mercato spumantistico mondiale, nonché di valorizzare ulteriormente le uve Chardonnay prodotte dalle cantine socie». Ma la ricerca del valore per Cavit significa anche sostenibilità ambientale e supporto al lavoro del viticoltore. L’ultimo anno, infatti, ha visto ancora una volta importanti investimenti per lo sviluppo e l’implementazione del progetto “Pica”, che rappresenta oggi la più avanzata piattaforma tecnologica in Italia per l’implementazione di una viticoltura sostenibile e di precisione. Confermate inoltre le certificazioni ottenute, che consentono un “Sistema di Gestione Integrato Qualità-Ambiente” nel rispetto dei più elevati standard ambientali del complesso produttivo, e l’adesione ai due standard Internazionali per le industrie alimentari Brc (British Retail Consortium) e Ifs (International Food Standard). Lettere e Commenti MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 TRENTINO LA RUBRICA MEDICINA E DINTORNI LA STITICHEZZA: POSSIBILE RUOLO DELLA CHIRURGIA? di Giorgio Dobrilla L a vita media in Occidente è in continuo aumento e crescono così in parallelo alcune patologie tra cui la stitichezza (S). La S, sempre un disagio per chi ne soffre, per qualcuno è un vero calvario. Mentre sembra “logico” che i nostri muscoli volontari perdano tono ed efficienza col passare degli anni, meno immediato è che anche la muscolatura involontaria che avvolge il tubo digerente (dall’esofago al retto), possa “invecchiare” con conseguente riduzione/disarmonia della capacità propulsiva. L’American Gastroenterological Association (AGA) mesi fa ha ribadito la sua posizione che non si discosta per altro dalle linee guida stabilite in SEGUE DALLA PRIMA PAGINA gicamente in tempo reale). Gli accertamenti più sofisticati vanno ragionevolmente riservati solo a pazienti che non rispondono per niente alle modifiche dietetico-comportamentali. In assenza di altera- zioni anatomiche, dieta e introito idrico adeguati, lassativi modulati di continuo, movimento fisico, tecniche (“bio-feedback”) grazie alle quali i pazienti re-imparano a defecare correttamente (purtroppo valide solo in certi casi), possono dare dei risultati, purché il paziente segua con costanza le raccomandazioni. Negli stitici gravi ultra-refrattari, purtroppo, può essere talora necessaria l’estrazione anche manuale delle feci attuata da sé o da altri, per evitare una sub-occlusione intestinale. In tali casi (circa il 5% secondo l’AGA) e/o quando sia provata la totale inefficacia di ogni direttiva medica, va considerata pure l’opzione chirurgica. L’intervento consiste in una colectomia to- SEGUE DALLA PRIMA PAGINA 1 LA CHIESA NON È AGENTE POLITICO dei cattolici (Trentino , 18 ottobre) ? Elenca i candidati più quotati, da sinistra a destra, con quell’etichetta . Deriva questa distinzione, tutta riguardosa, dall’evoluzione dei tempi: il “voto cattolico”, compatto, non esiste più da anni ( un primo e ultimo fu il 18 aprile 1948, si potrebbe dire) . Ma i candidati che emanano un “profumo” d’area cattolica ci sono anche oggi. Perché i “mondi” cattolici, come si suole dire, sono ancora molto attivi. Segue, descritta e motivata, una elencazione di aspiranti. Tutta aperta e cordiale, niente sentenziosa. Sommessamente, provo a chiedermi se, questa apprezzata etichetta, possa proporsi come decisiva certificazione di partenza o come rivestimento “esterno” di testimonianze anche civili, di iniziative coinvolgenti, di esemplarità delle coerenze. Probabilmente, dovrebbe essere un tutto insieme. Con una aggettivazione supplementare, riepilogativa di “appartenenza” o “presenza” cattolica. Anche a segnalare l’intendimento a concorrere al risanamento della politica, nel grande malessere italiano, senza pretendere diplomi personali di merito. E’ in questo profilo, mi pare, la grande attesa, scorrendo l’elenco: oltre i compiti d’aula, i negoziamenti, le scelte di schieramento, anche i pronunciamenti di area larga, leggi e questioni di principio, non solo traiettorie di opere pubbliche. E’ suggestiva, comunque, e principale la corni- precedenti “Consensus” internazionali. L’AGA ricorda che le varianti sono tre, la S con transito intestinale normale, la S con transito rallentato e la S in cui è alterato il meccanismo defecatorio terminale. Circa gli esami da fare, negli stitici nei quali non ci siano rischi di patologia tumorale nel colon, alla colonscopia (che nulla dice circa la motilità) andrebbe inizialmente preferito il clisma opaco a doppio contrasto (clistere con poco bario e insufflazione d’aria) e poi, nell’ordine, il tempo di transito (con dischetti radio-opachi), la manometria ano-rettale e la defecografia (la evacuazione indotta da un mini-clistere, viene registrata radiolo- UNIVERSIADI, GIOVANI SPORT E PMI ce di indirizzo descritta da Benedetto XVI al convegno ecclesiale di Verona, sei anni fa: “La Chiesa non è e non intende essere un agente politico”. L’agire in campo politico spetta “ai fedeli laici, che operano come cittadini sotto propria responsabilità”. La Chiesa (quanto meno, quella più “recente”) non aspira a derivarne meriti conseguenti. Papa Francesco aveva già fatto suo questo convincimento. Cristiani “adulti”, dunque, nel variegato mondo, senza rivestimenti di comodo. Comunque, nelle connessioni di popolo. A risalire ai sommi principi, raccolgo un ancoraggio dettagliato con urbanità da un eminente tra i grandi, il cardinale John Henry Newman: “ Certamente, se dovessi coinvolgere la religione in un brindisi al termine di una cena, berrei alla salute del Papa, se vi farà piacere; ma prima alla coscienza e poi al Papa”. Giorgio Grigolli ©RIPRODUZIONE RISERVATA della finanza e dell’edilizia ci hanno obbligato a cambiare i comportamenti. Le piccole e medie imprese hanno certamente subito un grave colpo, da cui molte non si sono riprese e hanno cessato l’attività oppure si sono trovate ridimensionate a realtà artigianali. Molte altre, però, nell’imperversare della crisi hanno trovato la forza e le risorse economiche – ricorrendo all’autofinanziamento per la ricapitalizzazione perché la stretta creditizia ha colpito soprattutto loro – per darsi una struttura più adeguata ai tempi e resistere sottotraccia alla crisi. Ma questo è il momento per riemergere e per confermarsi come il tessuto produttivo e di servizi più vivace del paese. Ed è attraverso il loro nuovo ciclo di sviluppo che potremo tornare a crescere. I giovani e l’innovazione sono gli ingredienti principali della nuova ricetta. E le filiere la grande autostrada che trasporterà questi ingredienti. L’innovazione di prodotto e di processo si sposa con l’esperienza di chi ha fondato la propria impresa ed ha saputo condurla attraverso questa crisi. Con la stessa responsabilità e il senso di coinvolgimento di chi ha costruito l’ossatura industriale dell’Italia, dobbiamo ora essere capaci di trasferire ai giovani queste doti, per farli diventare protagonisti del nuovo percorso. Uno straordinario strumento per far incontrare PMI affamate di innovazione e giovani creativi desiderosi di vedere realizzate le proprie idee, è addottup www.confindustria.it/ adottup.htm . Si tratta di un percorso ideato da Piccola Industria di Confindustria che unisce giovani talenti ad aziende consolidate, ma di piccole dimensioni, che ospitano al loro interno questi giovani. Adottup consente, tramite l’uso della propria officina, di assistere i giovani nelle pratiche amministrative, di far nascere un’impresa nell’impresa, a basso costo ma alto beneficio – sia per le PMI innovative che per i giovani. In un paese in cui ci sono troppi esperti di passato, le imprese possono usufruire di esperti di futuro e proiettarsi verso il domani. L’innovazione dovrà poi percorrere le nuove forme di aggregazione che possono nascere dalle reti, le università dovranno superare ogni incertezza nei confronti delle PMI ed instaurare collaborazioni stabili: stiamo parlando della parte più viva del paese ed è sorprendente la velocità con la quale si possono implementare nuovi processi e realizzare i prodotti. Se grazie alla spinta che può essere generata dall’incontro fra i giovani, le università e le piccole imprese si riuscirà ad impattare sui grandi numeri, potremo immaginare che anche tutto il paese, le istituzioni e la pubblica amministrazione si adegueranno a questa ondata di innovazione, portando l’Italia, che ha nella creatività la propria riconosciuta eccellenza, di nuovo ai primi posti al mondo. Le iniziative sulla PMI a livello EU (con la Settimana delle PMI di fine Novembre, ideata dal Vice-Presidente Tajani ed intitolata “Incoraggiare un’Europa d’Impresa”) possono essere di ulteriore stimolo alla crescita di un pensiero di sistema ed all’internazionalizzazione. Trento, in questo frangente, ha un ruolo da giocare come esempio e come leader: 13 tale con abboccamento dell’intestino tenue (ileo) direttamente al retto. Insiste tuttavia l’AGA che i candidati alla soluzione chirurgica vanno sempre informati che nel post-intervento l’evacuazione migliorerà, ma che potrebbero non migliorare altri sintomi (gonfiore/dolori addominali). Nei colectomizzati non di rado si pratica transitoriamente una ileostomia (“ano preternaturale”), per appurare se i sintomi dipendevano solo dalla stipsi. In conclusione, malattia non grave la stitichezza, ma fonte certa di disagio/sofferenza e problema terapeutico, destinato a crescere, da non sottovalutare. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Trento ha da poco celebrato i 10 anni dell’OECD Centre for Entrepreneurship, SMEs and Local Development, fucina di idee per le PMI a livello globale. L’arrivo delle Universiadi internazionalizzerà l’Italia con 61 Nazioni, 4000 studenti universitari e 200 media internazionali – e questa è di per sé una notizia che incoraggia. Al tempo stesso, la Conferenza delle Universiadi “Inspiring Innovation” del 9-10.12 www. universiadetrentino.org/conference , con la partecipazione di OECD, European Institute of Technology (che porterà le sport-oriented enterprises dell’EIT) e istituzioni universitarie ed imprenditoriali, potrà facilitare la riflessione e portare a nuove azioni concrete in futuro – che potranno legare il sistema imprenditoriale su innovazione e sport a livello locale e nazionale. Rifletteremo su questi temi a Milano - il 20 novembre, in occasione del passaggio della fiaccola delle Universiadi - in un workshop, organizzato congiuntamente da Universiadi, Confindustria Lombardia/Piccola Industria e Confindustria Trentino, dedicato all’innovazione nelle piccole imprese sportive, con approfondimenti e la presentazione di casi aziendali particolarmente significativi – perché la Torcia delle Universiadi, ideata dall’Università di Trento, è stata fabbricata in Lombardia e, come diceva qualcuno, “fare squadra non è il nostro sport nazionale”. Ma forse la crisi ci ha insegnato anche a fare sistema, ad aprirci a nuovi orizzonti e ad internazionalizzarci. Ambra Redaelli Presidente Piccola IndustriaConfindustria Lombardia ©RIPRODUZIONE RISERVATA Trento ■ e-mail: [email protected] TRENTINO MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 ■ Indirizzo viaSanseverino,29-Trento ■ Centralino 0461/885111 ■ Fax 0461/235022 19 ■ Abbonamenti 0471/904252 ■ Pubblicità 0461/383711 ■ RadioTaxi 0461/930002 econsms 3409949655 » PROVINCIA SPESE DI FINE LEGISLATURA ◗ TRENTO Sarà l’autunno, sarà l’imminente fine della legislatura, sta di fatto che negli ultimi giorni la Provincia non ha lesinato provvedimenti di spesa che vanno in qualche modo a “sanare” situazioni aperte. Nel senso di esposizioni superiori agli stanziamenti previsti. È il caso del Muse e dell’impegno per il suo avvio. Che è destinato comportare un netto sforamento rispetto alle previsioni di spesa. A metà settembre infatti, dagli stessi vertici del museo è partita in direzione Piazza Dante la richiesta («per mantenere gli impegni che la Provincia ha assegnato - si legge - tra i quali “il nuovo Museo delle Scienze” e la sede territoriale del Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo») di poter derogare alle direttive sul personale emanate dalla giunta lo scorso anno. Direttive che, per gli enti pubblici strumentali, prevedevano per il 2013 una spesa per lavoro straordinario e viaggi di missione non superiore a quella del 2012 ridotta del 10%. Che per il Muse significava una cifra complessiva di 153 mila euro: i 170 mila del 2012 decurtati appunto del 10%. Non ci bastano affatto, è stato però l’appello lanciato alla giunta provinciale. Per una serie di ragioni così dettagliate nella lettera di cui sopra: «Lo start up della nuova sede del Muse ha comportato per tutto il personale un impegno straordinario per l’allestimento (gli ultimi tre mesi di allestimento hanno visto il personale direttamente coinvolto impegnato dalle 12 alle 16 ore quotidiane), il trasloco, l’inaugurazione (una non stop di 24 ore con la partecipazione di circa 30mila persone) e il successivo avvio delle attività ordinarie (nel primo mese di apertura la media giornaliera di visitatori è stata di 2.600 persone). Inoltre, nel 2013 la dotazione organica del personale dipendente del Muse è incrementata di 18 unità con il conseguente incremento delle spese di missione». Non che il Muse non abbia cercato di contenere le spese, anzi. Quelle per viaggi di missione sono state infatti notevolmente ridotte, proprio perché il personale è stato dedicato prioritariamente alla progettazione del in breve ristrutturazioni Finanziate le Apsp de Tschiderer e Grazioli ■■ È di 254 mila euro il contributo concesso dal Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza all’Apsp “Beato de Tschiderer” per finanziare la delocalizzazione di dieci ospiti per via dei lavori al compendio di via Piave. Altri 120 mila euro sono stati invece assegnati all’Apsp “Margherita Grazioli” di Povo per manutenzione straordinaria e messa in sicurezza dell'edificio. el quetzal onlus Negato il contibuto per i profughi siriani Lo spettacolo di luci sulle facciate esterne del Muse in occasione dell’inaugurazione dello scorso luglio (foto Panato) Muse, 150 mila euro in più per lavoro straordinario L’appello: allestimento d’avvio oneroso, tetto di spesa impossibile da rispettare La giunta concede la deroga. Risultato: più che raddoppiati i costi di un anno fa Ma per il nucleo elicotteri dei Vigili mezzo milione di risparmio Se da una parte si spende, dall’altra si risparmia. E non poco: la Provincia impiegherà infatti quasi mezzo milione di euro in meno del previsto per la realizzazione della nuova sede del nucleo elicotteri dei Vigili del fuoco all’aeroporto Caproni di Mattarello, il cui costo complessivo è destinato a passare da 10.729.831,25 euro e 10.238.222,22. Tali cifre, decimali compresi, sono fissate in un’altra delibera che la giunta provinciale ha approvato nuovo museo. Non solo: è stata abbassata l’indennità chilometrica per uso del mezzo proprio, è stato stipulato un accordo per il deposito delle quote di straordinario in un conto individuale a cui attingere per il recupero in base alle esigenze di trasparenza 1 venerdì scorso. Un risparmio dunque considerevole, reso possibile dal fatto che «le attività legate al trattamento delle terre e rocce da scavo sono state eseguite secondo tempi e modalità diversi rispetto a quelli previsti, al cui finanziamento si è potuto provvedere con le economie disponibili all’interno del quadro economico del progetto dei lavori». Di qui la deduzione di 491.609,03 euro dall’esercizio finanziario 2013. tempo libero, a condizione della salvaguardia del funzionamento dell’organizzazione nel suo complesso e nell’erogazione congruente dei servizi previsti. Inoltre, per la partecipazione a convegni, congressi e workshop il Muse riconosce ora ai propri dipendenti il solo orario standard giornaliero. Sembra però di capire che è stato come cercate di tappare la perdita di una diga con le dita di una mano. Già, perché la deroga richiesta - e concessa dalla giunta provinciale - non è di po- autonomia 2 La giunta approva un disegno Lavoro giovanile e tirocini: di legge, ma il tempo è scaduto parte il ricorso alla Consulta ◗ TRENTO Strano ma vero, la giunta provinciale trova ancora il tempo di approvare disegni di legge e inviarli al Consiglio per l’iter di approvazione. Peccato che da qui al 27 ottobre il Consiglio, benché non ancora sciolto, sia di fatto già smobilitato: tornerà infatti a riunirsi solo dopo il voto, con i nuovi eletti. Non solo: le regole dello stesso Consiglio non prevedono un’automatica trasposizione dei ddl non esaminati alla nuova assemblea. Quello approvato venerdì scorso dalla giunta (“Disposizioni riguardan- ti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni”) decadrà automaticamente con la fine della legislatura e dovrà eventualmente essere nuovamente licenziato dal prossimo esecutivo. L’approvazione era comunque un atto obbligato, paradossalmente per ragioni di tempistica: si tratta infatti dell’attuazione di una legge provinciale del marzo scorso, che a sua volta disponeva l’adeguamento alla legge nazionale 190 del 2012 in materia di prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione. ◗ TRENTO Si allunga la già corposa serie di impugnazioni che vede contrapposte la Provincia e il governo. La giunta ha infatti deciso di ricorrere alla Corte costituzionale contro il decreto legge n. 28 del 23 giugno scorso “Primi interventi urgenti per la promozione dell’occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di Imposta sul valore aggiunto (Iva) e altre misure finanziarie urgenti”, convertito, con modificazioni, nella legge 99 del 9 agosto. In parti- colare, a proposito dei tirocini formativi e di orientamento, Trento contesta la previsione di legge che consente ai datori di lavoro pubblici e privati con sedi in più regioni di fare riferimento alla sola normativa della regione dove è ubicata la sede legale. Ma anche l’accentramento delle comunicazioni relative all’instaurazione del rapporto di lavoro presso il Servizio informatico nel cui ambito territoriale si trova vla sede legale sarebbe in contrasto in contrasto con i princìpi di ragionevolezza e di leale collaborazione tra Stato e Provincia. co conto: il tetto massimo di spesa è stato infatti collocato a quota 320 mila euro, 150 mila in più dunque rispetto alle spese dello scorso anno. Con il risultato finale di più che raddoppiare la spesa prevista. Sempre in materia di cultura va poi segnalata una serie di altri provvedimenti, emanati invece dal Servizio attività culturali: si tratta dell’erogazione di ulteriori 18.588 euro alla Federazione trentina delle scuola di danza per le attività del prossimo triennio (11.410 erano stati assegnati già in luglio). Sono invece 9.540 quelli per la Sat, dopo i 12.640 di luglio, e 7.248 quelli che andranno infine alle Acli, che pure in luglio si erano giovate di una prima tranche di 9.752. (p.mor.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA ■■ Non basta dirsi a favore dei profughi siriani per ottenere un finanziamento provinciale. Lo sa bene l’associazione El Quetzal Onlus di Trento, che nei giorni scorsi aveva presentato domanda di contributo per il progetto di emergenza “Aiuti alimentari e assistenza umanitaria alla popolazione di Damasco, Siria”. Dalla relazione sull’attività svolta dall’associazione nei 12 mesi precedenti, risulta però che non aver svolto almeno tre momenti di sensibilizzazione aperti alla cittadinanza e una raccolta fondi, come richiesto dalla Provincia per ottenere il contributo. Che infatti il Servizio emigrazione e solidarietà internazionale ha negato. viabilità e sicurezza Sale per le strade: altri 358 mila euro ■■ Corposa integrazione per la fornitura di sale ad uso stradale per la stagione invernale. Per il 2013 era stato prevista una spesa di 647.700 euro per le strade provinciali e 720 mila per quelle statali. Ora il Servizio gestione strade della Provincia ha rifatto i conti: servono 45 mila euro in più per le strade provinciali e ben 313 mila in più per quelle statali. Una maggiorazione complessiva di spesa pari dunque a 358 mila euro. Trento MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 TRENTINO 21 la campagna elettorale » I TEMI 1 Trentino Sviluppo, tutto da cambiare Esponenti dei vari schieramenti concordano che l’unione tra i contributi per l’industria e il turismo non va bene ◗ TRENTO Il sasso nello stagno l’ha gettato Diego Mosna. Il candidato alla presidenza lo ha detto chiaro e tondo: «Trentino Sviluppo così come è adesso non va bene. Incentivi alle imprese e marketing territoriale non stanno bene insieme». Sotto attacco c’è soprattutto il matrimonio tra le due grandi anime di Trentino Sviluppo, ovvero da una parte l’attività immobiliare di lease back e aiuto alle industrie manifatturiere e dall’altra l’anima di marketing territoriale che era incarnata da Trentino Marketing. Con l’unione, dicono i critici, si sono messe insieme competenze e mission molto diverse. Si va dai contributi alle industrie fino alla promozione del territorio, dalle ciminiere agli alberghi, dalla catena di montaggio fino all’olio del Garda e ai prodotti tipici. Insomma, troppa carne al fuoco. Difficile che uno stesso soggetto possa fare bene tutto. E, infatti, in questo anno di vita, Trentino Sviluppo unita qualche problemino l’ha avuto. Mosna ha spiegato: «Credo debba essere più brava ad attrarre investimenti, muovendosi di più all'estero. Deve esserci un gruppo manageriale che sia lì per le proprie competenze e non per nomine politiche». Un fendente mirato e preciso, che non risparmia nemmeno l'accorpamento con Trentino Marketing. «E' stato un errore e mi pare sia ri- walter viola conosciuto da più parti. Quando si commettono gli errori bisogna ammetterlo e tornare indietro». I candidati di tutti gli schieramenti concordano che c’è qualcosa da cambiare. C’è chi dice che si deve tornare a separare marketing territoriale e contributi all’industria. C’è anche chi dice, invece, che si deve mantenere l’attuale struttura, ma delineando molto meglio gli ambiti di competenza. Quello che è certo è che attual- mente Trentino Sviluppo è un vero centro di potere che assomma competenze molto diverse tra di loro e anche risorse molto importanti. A Partire da quelle per acquisire i capannoni delle imprese per il lease back. In molti hanno criticato soprattutto la discrezionalità che sta dietro allo strumento del lease back. Non sono chiari, infatti, i criteri con i quali vengono scelte le imprese che vengono aiutate con questo strumento. La sede di Trentino Sviluppo alessandro olivi «Un’unione nefasta. Ci vuole il divorzio» «Vanno distinte le aree di intervento» ◗ TRENTO «Io l’ho sempre detto che l’unione tra Trentino Sviluppo e Trentino Markenting è nefasta. Marketing territoriale, capannoni e partecipazioni industriali non hanno niente in comune». Walter Viola, candidato di Progetto Trentino ha seguito da vicino la vicenda dell’unione tra Trentino Sviluppo e Trentino Marketing ed è sempre stato contrario: «Bisogna separare le due realtà e mettere al centro il turismo. Finora si è sempre fatto un gran parlare di marketing territoriale, di promozione dei prodotti tipici. Le nostre eccellenze sono i laghi e le Dolomiti, dobbiamo puntare su quelli. Dobbiamo riscoprire il brand Trentino e non puntare solo sui ritiri delle squadre di calcio. Si deve pensare al turismo, agli alberghi. Su questo il Trentino ha sempre avuto grandi risultati». Viola è convinto che si deve ripensare quello che è stato fatto finora: «Occorre una seria e profonda riflessione su Trentino Sviluppo. Non è possibile che ci sia una marea di partecipate della Provincia, così come accade ora. Che ci sia uno strumento che aiuti le piccole e medie imprese è necessario. Ma occorre anche stabilire delle regole chiare e molto serie. Finora , i criteri con i quali sono stati decisi gli investimenti di lease back e gli aiuti alle imprese non sono stati sempre omogenei. Quindi, bisogna separare il marketing dai contributi all’industria e, in questo campo, occorre mettere dei paletti e delle priorità molto chiare». michele dallapiccola ◗ TRENTO Alessandro Olivi, assessore all’industria e al commercio, ha seguito da vicino l’unificazione tra Trentino Sviluppo e Trentino Marketing e pensa anche lui che qualcosa va cambiato: «Credo una cosa: l’unificazione della società aveva la finalità di garantire l’intersettorialità che è uno dei limiti che il Trentino ha sempre avuto. Avere una cabina di regia unica era necessario. In regime, poi, di contrazione delle risorse pubbliche era anche un atto dovuto. Detto questo, è evidente che l’esperienza di questo anno è che non si può confondere l’intersettorialità con l’omogeneità». Insomma, secondo Olivi si deve trovare il modo di distinguere meglio gli ambiti dell’attività della grande società pubbliche che si occupa di incentivi all’industria e anche di turismo e marketing territoriale. Insomma, ci sono delle cose da rivedere. L’assessore ha le idee chiare anche su questo: «Le due aree dello sviluppo e del turismo devono essere presidiate da strutture specialistiche. Anzi, inizialmente erano previste tre aree ben distinte. Oltre al turismo e agli aiuti alle industrie manifatturiere c’erano anche i servizi innovativi. Io penso che, per distinguere al meglio queste tre aree si debba fare in modo che ognuna abbia un referente in Consiglio d’amministrazione. In questo modo, si potrà assicurare autonomia ai tre ambiti di intervento e assicurare un’attività piena della struttura». maurizio fugatti «Un’aggregazione infelice, va modificata» «Ma aiutate anche le piccole imprese» ◗ TRENTO «Mi pare evidente che questo ano di vita della nuova società unica abbia mostrato dei problemi, ma io penso che non si possa giudicare in base alle impressioni». Michele Dallapiccola, candidato del Patt, usa un approccio scientifico per avvicinarsi alla questione: non si accontenta delle impressioni della prima ora, ma vuole vedere i dati. Per questo dice che bisogna studiare bene tutta la questione: «Vanno raccolte le performances che c’erano prima dell’unificazione e vanno confrontate con quelle che ci sono state dopo. Parlare in base a uno sguardo veloce non sarebbe corretto. Del resto, è di fronte agli occhi di tutto il fatto che questa aggregazione non è stata felice. Ma sono convinto che ci vogliano valutazioni di carattere economico per vedere anche le ricadute sui settori interessati. Quindi dovremo valutare i risultati, confrontarli e poi decidere». Anche Dallapiccola, però, è convinto che ci siano cose da rivedere: «La società come è adesso secondo me va rivista sicuramente. Magari bisogna cambiare delle cose. Siamo di fronte sicuramente a una patologia, ma ora si tratta di decidere come dobbiamo agire. Abbiamo l’esperienza del passato e da questo dobbiamo partire per decidere dove andare. Bisogna vedere perché le cose sono andate in un certo modo. Sono sicuro, però, che si possa aggiustare qualcosa». Insomma, l’unione può andare avanti, ma con molti correttivi. ◗ TRENTO Maurizio Fugatti attacca a testa bassa la politica seguita fin qui da Trentino Sviluppo. Nel mirino finisce soprattutto la linea seguita nel dare gli incentivi alle imprese: «La politica di Trentino Sviluppo in materia di incentivi e contributi alle aziende e di lease back è stata molto discutibile. Gli aiuti devono andare a tutte le imprese che si trovano in una determinata situazione. Se faccio una scelta, la devo fare per tutti. Il lease back, invece, è stato usato con larga discrezionalità. E ci sono state disparità. Soprattutto le piccole imprese non hanno trovato risposte. Io sono convinto, invece, che questo genere di politica vada fatto a 360 gradi». In Trentino il tessuto imprenditoriale è fatto di piccole e medie realtà. Fugatti chiede che ci sia una maggiore attenzione a queste aziende: «Io credo che una volta fatta una scelta, debba essere fatta per tutte le aziende, da quelle piccole a quelle grandi. Non si può escludere qualcuno dallo strumento del lease back. Chiaramente devono essere fatte prima tutte le valutazioni del rischio». Per quanto riguarda il turismo, Fugatti chiede che ci sia maggiore attenzione al territorio: «Io faccio notare che i tre grandi colossi della Cooperazione in materia di vino, Cavit, Mezzocorona e LaVis, non valorizzano abbastanza il territorio e i prodotti trentini. Questo anche perché commercializzano vino di fuori provincia. Il collegamento tra agricoltura e turismo andrebbe rafforzato». L’appello delle Asuc mette tutti d’accordo «Ci sentiamo sotto attacco». E nella tavola rotonda con i candidati nessuno osa schierarsi contro ◗ TRENTO Roberto Giovannini, presidente Asuc Le Asuc si sentono sotto attacco e chiedono aiuto alla politica, ai candidati presidenti e ai capilista in corsa per le elezioni di domenica. Il presidente Roberto Giovannini li ha chiamati a raccolta nella sala rosa della Regione sottolineando che “avidi predatori”, sia pubblici, alcuni Comuni, che privati, qualche cavatore, ne mettono a repentaglio l'autonomia, presente e futura. Attualmente le 100 Amministrazioni separate dei beni di uso civico - e presto dovrebbero nascerne altre tre - gestiscono il 54% del territorio provinciale gravato da uso civico, tra boschi, pascoli e cave. «È fondamentale salvaguardare la nostra autonomia - ha detto Giovannini nel corso del dibattito moderato dal direttore del Trentino Alberto Faustini - perché significa anche tutela del paesaggio e del patrimonio agro-silvo-pastorale a vantaggio di tutta la comunità. Per questo chiediamo la costituzione di un tavolo paritetico Provincia-Comuni-Asuc e continuiamo nell'opera di formazione dei giovani». Ugo Rossi (centrosinistra autonomista) ha detto che «quello delle Asuc è un pa- trimonio da gestire, valorizzare e tramandare. Nel dibattito sul riassetto di aggregazione istituzionale - ha proseguito - si tratterà di garantire la capillarità delle Asuc appianando le difficoltà che ci sono nel rapporto con qualche Comune». Diego Mosna, candidato presidente delle Civiche, ha affermato che «mi pare ben difficile depredare le Asuc. Sono una tradizione da mantenere». Per l'assessore Mauro Gilmozzi (Upt) «le Asuc sono un valore per la gestione del territorio. È fondamentale che proseguano nel loro lavoro e che siano protagoniste nella difesa e promozione del territorio». Silvano Grisenti (Pt) ha sostenuto che «rivestono un ruolo fondamentale nella tutela e rappresentanza delle comunità» mentre per Ezio Casagranda (candidato presidente di Rifondazione comunista) «bisogna cancellare le Comunità di valle e moltiplicare le rappresentanze di uso civico in funzione di presidi dei beni comuni, dall'acqua al territorio nel suo complesso». «La verità è che il centrosinistra voleva cancellare le Asuc - ha sottolineato Giacomo Bezzi, candidato presidente di Forza Trentino - Noi ab- biamo sventato l'attacco e le difendiamo». Emilio Arisi (candidato presidente di Sel) ha ribadito che «l'autogestione è un elemento importante che il nuovo Statuto dovrà comprendere. D'accordo con il tavolo paritetico e alla formazione scolastica». Per Giuseppe Filippin (candidato presidente del Mir) «ci deve essere maggiore attenzione verso le Asuc che rappresentano un principio della nostra autonomia. Il tentativo di espropriarle sarebbe un grave errore». «Nel difficile momento economico che stiamo vivendo - ha concluso Giovannini - le Asuc non vogliono essere in antagonismo con altri enti territoriali, anzi, in molte realtà condividono progettualità e risorse. Però pretendiamo il rispetto della diversità tra i territori dei Comuni e quello delle Comunità». (pa.pi.) 24 Trento TRENTINO MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 1 Garante dei contribuenti vittima dei tagli del fisco L’avvocato Di Francia: «Vogliono salvare in questo modo i conti dello Stato ma io, come altri colleghi di diverse regioni, sono disposto a lavorare gratis» ◗ TRENTO Addio al garante del contribuente: questa figura, nata per legge nel 2000, è destinata a sparire dal primo gennaio 2014. Secondo la bozza della legge di stabilità disposta dal governo Letta infatti a occupare questo ruolo saranno non più notai, avvocati, magistrati, professori universitari, bensì il presidente delle Commissioni tributarie regionali, cioè colui che fino al 31 dicembre ha l’incarico di nominare il garante. Motivo di questo improvviso cambio di rotta: limitare le spese della macchina pubblica. Ma l’avvocato Andrea di Francia, da anni Garante del conttribuente a Trento, ribatte. «Non ho certo ricoperto questo ruolo per lo stipendio, credo di aver fatto molto per i contribuenti trentini e sono disposto a farlo ancora. Mi associo alla proposta del collega Orlando Formica, Garante del contribuente della Valle d’Aosta e mi metto a disposizione a titolo del tutto gratuito. Non credo che lo stato recuperi chissà quali somme affidando il ruolo ai presidenti delle Commissioni tributarie nazionali». In effetti la reazione di fronte a quello che appare come un ininfluente dettaglio della legge di stabilità pone un chiaro problema di conflitto d’interessi: se i presidenti delle Commissioni tributarie non sono figure “terze” ma dipendenti dallo Stato (i presidenti di commissione vengono nominati per decreto dal presidente della Repubblica su proposta del ministro dell’Economia), viene da chiedersi in quale modo possano opporsi a chi paga loro lo stipendio. Va infatti ricordato che la stragrande maggioranza delle azioni promosse dal Garante del contribuente vedano dalla parte dell’accusato proprio il ministero dell’Economia. Verrebbe così a cadere quel rapporto fiduciario tra il cittadino e il suo Garante di fronte all’amministrazione finanziaria. Curioso che nelle settimane scorse la Cassazione a sezioni riunite abbia precisato in una sentenza (la 18184 del 29 luglio) come le disposizioni contenute nella legge fondativa della figura del Garante (la n.212 del 2000)costituiscano «princìpi generali dell’ordinamento tributario che possono essere derogati o modificati solo espressamente e mai da leg- La sede della Commissione tributaria: il nuovo Garante sarà il presidente L’avvocato Andrea di Francia gi speciali». I più critici ipotizzano addirittura che la solerzia dei garanti, veri difensori civico-tributari, abbia fatto perdere all’Agenzia delle entrate cospicue somme, solo indicando ai cittadini le giuste vie per impostare un ricorso o un con- si chiedevano se abbia ancora un senso lo Statuto del contribuente istituito nel 2000. Di Francia in ogni caso è disponibile, anche gratis, a ricoprire il ruolo. Ma per il ddl Letta servirebbe un’apposita deroga. tenzioso con il Fisco. Com’è intuibile, si tratta solo di un’ipotesi e per di più non verificabile, ma il pensiero ha attraversato la mente di molti osservatori esterni, a partire dai giornalisti economici del Sole 24 Ore, che dalle pagine di domenica ©RIPRODUZIONE RISERVATA carabinieri al lavoro Stupro, verifiche e confronti Fiaccolata della Lega. Sangalli: «Sicurezza problema politico» ◗ TRENTO Mentre i carabinieri fanno verifiche e confronti per arrivare a dare un’identità al trentenne che alle 4 di sabato mattina avrebbe violentato una giovane trentina, si muove il mondo politico. E in prima fila, come spesso accade su temi legati alla sicurezza, c’è la Lega nord che ha anche organizzato per domani alle 17 una fiaccolata in via San Pietro. Un modo, viene spiegato «per esprimere la propria vicinanza alla vittima della recente violenza e a tutte quelle che lo sono state nei numerosi episodi di degrado avvenuti nella città di Trento». E le richieste del partito vengono spiegate dal presidente Savoi. «Chiediamo maggiori interventi e presenza da parte delle forze dell’ordine, ad ogni ora del giorno e della notte, in tutte le vie di Trento perché non è possibile che i cittadini abbiano paura di Il luogo della violenza uscire di casa nella propria città. Purtroppo le segnalazioni di tale paura sono numerose e sempre più derivano dal mondo femminile». Sul tema sicurezza interviene anche Ilda Sangalli Riedmiller, candidata per «Riformisti per l’autonomia». «Il tema della sicurezza a Trento - spiega - non può esse- re derubricato ad un mero problema di ordine pubblico, da risolvere con la forza, le espulsioni e i fermi di polizia. Certamente è essenziale che le regole siano rispettate da tutti, ma la politica tutta non può e non deve lavarsene le mani. Ed in particolare il centrosinistra, che non può consentire alle destre e ai loro rigurgiti nazionalisti e ideologici di appropriarsi del tema della legalità e dell'integrazione. In Trentino i cittadini stranieri residenti sono oltre 50 mila. Poco meno di una su dieci. Un dato importante, che posiziona la provincia ai vertici delle classifiche nazionali. Con alcune zone d'ombra, però. Segno che la strada percorsa sin qui non è stata solo lastricata di successi. Il Trentino è l'ultima provincia del Centro-Nord per l’inserimento degli stranieri. E questa mancanza di inserimento certamente contribuisce ad alimentare situazioni di disagio». Pc «puliti», a giudizio in tre Mutuo per il mantenimento ◗ TRENTO Tre maestri di sci della val di Sole sono finiti in tribunale con l’accusa di danneggiamento di sistemi informatici. I tre prima di lasciare definitivamente la scuola italiana di sci di Folgarida e Marilleva avrebbe, secondo l’accusa sostituito i dischi fissi dei pc dell’associazione cancellando di fatto tutti i dati contenuti (modelli per fatture, dati ana- grafici e quant’altro) e avrebbero anche alterato il sito web rimuovendo un collegamento. Denunciati dalla scuola, sono finiti davanti al giudice ma l’udienza di ieri è stata rinviata per vedere se si possa arrivare ad un accordo sul fronte penale. L’avvocato dei tre respinge tutte le accuse sostenendo fra l’altro che nessuno dei suoi assistiti aveva le competenze informatiche per fare tabula rasa della memoria dei pc. ◗ TRENTO La pm aveva chiesto due mesi di reclusione, il giudice ha deciso per 20 giorni. Ma non è finita perché l’avvocato Targa è pronta a presentare ricorso. La storia è quella di un albergatore che è accusato di non aver sempre corrisposto i 500 euro dovuti per il mantenimento di due figli minori dopo la separazione. L’uomo aveva ottemperato sempre ma una malattia sommata alla crisi ha messo in ginocchio la sua attività turistica. E così ha dovuto chiedere un mutuo alla banca e sostanziosi aiuti ai suoi parenti per cercare di trovare ogni mese i 500 euro. Ma non sempre c’è riuscito e così si è trovato davanti al giudice. Che viste le carte e la ricostruzioni, lo ha condannato a 20 giorni di carcere e una multa. Ora si aspetta la sentenza per poter poi fare appello. Trento MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 TRENTINO 25 1 Vandali notturni scatenati: specchietti ko, rogo al negozio Nella notte bruciate le decorazione in stile «urban knitting» davanti alla «Casa del Bottone» Spaccati anche una decina di specchietti di automobili in sosta in via Endrici e via Mantova ◗ TRENTO Vandali scatenati nella notte trentina, vandali che se la sono presa con le auto parcheggiate e con le decorazioni fatte con lane colorate sulle colonne della «Casa del bottone» in passaggio San Benedetto. Fatti slegati l’uno dall’altro o accomunati dalla stessa mano? Non c’è ancora una risposta a questa domanda ma certamente si tratta di episodi e di obiettivi molto diversi. Partiamo dall’atto vandalico contro la «Casa del bottone», il negozio che offre tutto quello che a che fare con ricamo, uncinetto maglia, tela e bottoni, appunto. Nella primavera scorsa, l’entrata del negozio era cambiata: al posto delle classiche colonne grigie c’erano colonne colorate. Magia? No, semplicemente «urban knitting». Si tratta di una forma d’arte urbana, spiegava la proprietaria del negozio Patricia Avanzo «che già esiste all’estero. Tante donne, tante mani, tanti punti mostrano come altri scorci della città potrebbero essere abbelliti, ralle- Patricia Avanzo sistema le decorazioni ad uncinetto bruciate nella notte dai vandali (foto Panato) grati, colorati con la lana». E quindi lei e le sue amiche si sono messe al lavoro e ognuna ha realizzato, all’uncinetto, un pezzetto delle multicolori coperte di lana. Che poi sono diventati la copertura colorata delle colonne. Un’iniziativa gratuita quanto allegra che è stata distrutta dal fuoco nella notte fra domenica e lunedì. Senza un apparente motivo se non quello di distruggere qualcosa e basta. Per gli altri episodi bisogna fare qualche centinaio di metri e arrivare così in via Endrici dove, invece, i vandali si sono scatenati contro le OTTOBRE (PATT), INTERROGAZIONE AD ALFANO Priebke, il mistero della salma Il deputato: sepolto in Regione? E Ora Veglia: inaccettabile l’ipotesi ◗ TRENTO Mauro Ottobre, come annunciato, ha presentato un’interrogazione urgente al ministro dell’interno Alfano per sapere se sia vero che il luogo della sepoltura di Erich Priebke sarebbe stato individuato in Alto Adige. Il deputato del Patt ricorda che «nonostante siano trascorsi parecchi giorni dalla scomparsa dell'ex capitano delle Ss Erich Priebke, condannato all’ergastolo quale responsabile dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, sulla stampa continua a tenere banco il “mistero” sulla sua sepoltura.Le località ipotizzate dal cimitero di Anzio al trasferimento in Germania, sono state di volta in volta smentite dalle autorità competenti mentre il legale della famiglia Priebke, Paolo Giachini, ha dichiarato che la salma lascerà Pratica di Mare per una località segreta nella quale verrà, finalmente, tumulata». Interviene sul caso Priebke anche la onlus “Ora Veglia”, per bocca della presidentessa Marta Rossaro e della sua vice Elena Baiguera Beltrami: «Inaccettabile, anche solo l’ipotesi, che la salma di Priebke possa trovare sepoltura in Trentino. Il Trentino, considerato nella seconda guerra mondiale, terra di operazioni militari e pur se stretto nella morsa nazista, che lo aveva ridotto ad un’autentica for- tezza del Reich, ha fornito un proprio altissimo tributo alla Resistenza. Proprio in quanto difficilissima, per un abnorme spiegamento di forze nemiche, la Resistenza nella valle dell’Adige, soprattutto a Riva del Garda e Rovereto, ha scritto pagine di altissimo valore, come del resto in Valsugana e nel Tesino per la vicinanza ai Comitati di Liberazione veneti. Lo testimoniano anche i sacrifici di Ora e Veglia, le due giovanissime medaglie d’oro trentine del battaglione Gherlenda, catturate dai nazisti tra l’ottobre del 1944 e il febbraio 1945: Ancilla Marighetto (Ora) e Clorinda Menguzzato (Veglia), uccise e torturate dai nazisti». viabilità invernale «Pneumatici, etichetta Ue inutile» Il Crtcu: insufficienti le indicazioni sulle caratteristiche di sicurezza ◗ TRENTO La nuova etichetta per pneumatici Ue, obbligatoria da poco meno di un anno, era stata pensata al fine di aiutare gli automobilisti nella scelta degli pneumatici, ma purtroppo fornisce poche indicazioni riguardo alle caratteristiche di sicurezza degli pneumatici, e pertanto non aiuta nella scelta. Lo sostiene in una nota il Centro ricerca e tutela consumatori e utenti, secondo cui l’etichetta tralascia alcuni aspetti importanti degli pneumatici da neve. «La nuova etichetta forni- sce indicazioni sui seguenti aspetti - afferma il Crtcu - aderenza al manto stradale, influenza dello pneumatico sul consumo di carburante e sui decibel (rumorosità dello pneumatico). L’etichetta mostra le caratteristiche di sicurezza ed efficienza energetica su di una scala, che va dal migliore: “A” (verde) al peggiore: “G” (rosso). Purtroppo gli aspetti della resistenza al rollio, dell’emissione di rumore e dell’aderenza al manto stradale bagnato non bastano certamente a valutare uno pneumatico. L’etichetta, ad esempio, non riporta informazioni riguardo la stabilità, le caratteristiche dello pneumatico in caso di “acquaplaning” o l'aderenza al manto stradale asciutto. Per gli automobilisti inoltre sarebbe molto utile un’indicazione riguardo lo stato di usura della gomma. In buona sostanza, la nuova etichetta dice poco e infatti, uno pneumatico che riceva la valutazione “C” in relazione al fattore aderenza al manto stradale bagnato, ciononostante può essere classificato quasi come “ottimo” pneumatico invernale». macchine spaccando i finestrini di circa una decina ai auto lasciate nei parcheggi. Ma non è finita. Se in via Endrici l’azione appare sistematica, altri automobilisti (ad esempio in via Mantova) hanno iniziato il lunedì con una visita dal carrozziere per fissare l’ap- puntamento per il cambio di specchietto. Un fenomeno, questo che sta conoscendo in questi giorni un «ritorno di fiamma». Sono numerose, infatti, le denunce presentate nell’ultima settimana alle forze dell’ordine che raccontano di come degli ignoti di notte abbiano rotto lo specchietto. Il tutto senza che ci sia un motivo. Vengono semplicemente prese di mira delle macchine che hanno come unico denominatore comunque quello di essere parcheggiate nella stessa zona. Quindi i vandali potrebbero essere semplicemente persone che non hanno nulla da fare e che si emozionano facendo una cosa così stupida come danneggiare un bene altrui. Per spaccare gli specchietti in serie vengono utilizzate dei pezzi di legno o delle mazze per colpire il «braccio» dello specchio. In passato c’è stato anche chi ha compiuto questo vandalismo a forza di calci. Oppure utilizzando dei mattoni. (m.d.) ©RIPRODUZIONERISERVATA cavalese Ladro incastrato dalla carta di credito e dalle telecamere ◗ TRENTO Arrivare a lui non è stato facile, ma i carabinieri di Cavalese sono riusciti a denunciare un 22enne che abita a Trento per dei furti che erano avvenuti fra Trodena e Carano nell’agosto del 2012 a danno, in particolare, di turisti. Il nomade si era spostato dal campo di Mattarello fino alla val di Fiemme per perpetrare i furti, approfittando dell’alta presenza di turisti. Grazie ad un incrocio tra una serie di precedenti denunce per furto su auto ed alcuni fotogrammi delle telecamere di videosorveglianza, acquisite in seguito all’utilizzo delle carte di credito in una locale banca, è stato possibile restringere il campo delle indagini, chiudendole poi definitivamente, grazie ad un identificazione fotografica avvenuta da parte di una delle vittime del furto. Il giovane denunciato era già noto alle Forze dell’Ordine per svariati precedenti e per lui ora è arrivata un’ulteriore denuncia. E sempre contro i furti, nello scorso fine settimana i militari della compagnia di Cavalese sono stati impegnati in una serie di servizi di prevenzione in occasione dell’Oktoberfest che ha portato in valle migliaia di persone. 26 Trento TRENTINO MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 lutto fra i cappuccini Addio al vescovo Governo Si divideva fra il Mozambico e il Trentino dove aveva molti amici ◗ TRENTO Il vescovo Bressan assieme al vescovo Governo Il suo cuore era diviso in due parti. In una c’era il Mozambico la sua terra natale, il Paese che lo aveva visto tornare sacerdote e diventare poi vescovo. Nell’altra il Trentino dove si era formato e dove il vescovo Gottardi lo aveva ordinato sacerdote. Terra di montagna dove lui, racconta padre Modesto del convento dei cappuccini di Trento, tornava spesso. Monsignor Bernardo Governo è morto ieri a 74 anni in Mozambico, ma il lutto è forte anche in Trentino come spiegano i cappuccini perché il vescovo africano era di casa qui. L’incontro era avvenuto in Mozambico con i missionari che poi avevano portato il giovanissimo Bernardo in provincia, ad Arco in particolare, dove aveva studiato. Per trasferirsi quindi a Trento dove aveva intrapreso gli studi in teologia. E quindi, nel 1969 era stato nominato sacerdote dal vescovo Gottardi. «Ed era tornato in Mozambico - spiega ancora padre Modesto - per iniziare la sua attività nelle nostre missioni». Per lui c’era la possibilità di tornare a fare il sacerdote in Italia ma non lo ha mai voluto: lui voleva stare a casa, in Mozambico per portare avanti l’attività pastorale. «Una persona molto cordiale - ricorda padre Modesto - che lavorava con il cuore e in mezzo alla gente». Lunedì, giorno del funerale in Mozambico, alle 17 nella chiesa di Santa Croce ci sarà una messa per ricordarlo con quanti li hanno conosciuto. 1 La pizza appena sfornata da gustare anche di notte L’iniziativa è di due cognati albanesi con un nuovo locale in largo Carducci: il mercoledì e il sabato il forno funzionerà anche dalle 2 alle 5 per i più festaioli di Umberto Placanica ◗ TRENTO derivazioni idroelettriche Buone nuove per i viveur trentini: la notte finalmente ci sarà l’opportunità di mangiare qualcosa di caldo senza allontanarsi dal centro storico della città. Elvis Abdushi, 29enne albanese di origini, ha appreso l’arte del pizzaiolo dieci anni fa, quando dall’Albania ha deciso di trasferirsi in Italia. Dopo aver riscosso notevole successo con la sua prima attività a Clarina, la pizzezia «Pizza Chef», ha deciso di tentare il tutto per tutto aprendo un’altra attività simile in largo Carducci. «In Piemonte ho imparato il mestiere in una pizzeria napoletana. Sono arrivato a Trento quattro anni fa e ho aperto una pizza al taglio con mio cognato, Leonardo Shaba, pian piano siamo arrivati a farci conoscere in tutta la zona, soprattutto per una serie di specialità che si fanno desiderare» . I due cognati cresciuti professionalmente insieme hanno deciso di mantenere nella nuova attività di largo Carducci non solo lo stesso nome, ma anche la medesima qualità di prodotti di cui dispongono in Clarina. «Quando io andavo a ballare, avevo sempre voglia dopo aver bevuto due o tre birre di mangiare qualcosa di caldo. Ho dunque pensato di offrire questo servizio ai giovani il mercoledì e il sabato notte (dalle 2 alle 5), visto che io mi dovevo spingere Santa Giustina: via all’iter per il rinnovo della concessione ◗ TRENTO Il 29enne Elvis Abdushi porta a Trento la pizza calda anche nel cuore della notte Nasce lo sportello impianti termici Ogni quanto tempo va fatta la manutenzione dell'impianto termico? Cosa deve fare il manutentore? A chi mi devo rivolgere per installare in sicurezza la stufa a pellet appena acquistata? Cosa sono i patentini di conduttore di impianto termico? Quale caldaia mi conviene installare a casa mia? E' meglio la legna o il pellet? Mi conviene usare il gasolio o il metano? Sono queste, ed altre ancora, le domande che i cittadini, ma anche i tecnici del settore, potranno rivolgere a partire da giovedì prossimo al nuovo Sportello Impianti Termici presso l'Ecosportello di via Torre Verde 34 a Trento. fin fuori dalla città, spesso in autogrill per riuscire a ingerire qualcosa di sostanzioso. La clientela notturna è sicuramente più difficile da gestire anche perché molti arrivano qua un po’ ubriachi, però se- RINGRAZIAMENTO I famigliari di PIERLUIGI MOTT condo me è sufficiente avere la capacità di farsi rispettare dal cliente. Del resto ho ricevuto moltissimi apprezzamenti per questa mia idea e vedo già dei risultati». Una delle peculiarità che caratterizza Abdu- shi e Shaba è quella di bandire qualsivoglia forma di fritto dalle loro attività commerciali. Le loro sfiziostà non si possono certo definire ordinarie per la città di Trento: «Il nostro cavallo di battaglia è la focaccia di Recco, adattata alle esigenze dei palati trentini: una soffice doppia pasta ripiena di stracchino e prosciutto cotto. I panini li preparo con la pasta della pizza e li farcisco appena sfornati con prodotti di qualità, a Napoli li chiamano salitimbocca . Le piadine invece sono un’alternativa alla pizza, quelle, come insegna la tradizione emiliana, sono realizzate dalla pasta della schiacciata in modo tale che siano croccanti». ©RIPRODUZIONE RISERVATA L’ARCIVESCOVO MONS. LUIGI BRESSAN, IL PRESBITERIO, E I FEDELI DELLA CHIESA TRIDENTINA annunciano la morte di S.E.Rev.ma MONS. BERNARDO GOVERNO OFM CAP Parte l’iter per il rinnovo della concessione della maggiore derivazione idroelettrica del Trentino, quella di Santa Giustina. La giunta provinciale, con una delibera “tecnica”, ha infatti stabilito che «non sussiste l’interesse ad un diretto utilizzo delle acque del fiume Noce, regolate nel serbatoio di Santa Giustina, per gestire la sicurezza delle popolazioni e dei territori a valle delle opere che determinano l’invaso da parte della Provincia mediante strutture alle proprie dirette dipendenze». Ma soprattutto, nel provvedimento si dà atto che «non sussiste un prevalente interesse pubblico ad un uso diverso delle acque del fiume Noce, regolate nel serbatoio di Santa Giustina, del tutto incompatibile con l’uso a fine idroelettrico, fatta salva la definizione della quantità dell’acqua da concedere ad uso idroelettrico e quella da riservare parzialmente per utilizzi di- versi che sarà determinata con il bando di gara». E qui sta il punto: l’impianto, con le due centrali di Taio e di Santa Giustina, ricade infatti tra quelli la cui concessione è in scadenza. Si parla del 31 dicembre 2018, dunque tra cinque anni. Ma appunto cinque anni prima della scadenza la Provincia è tenuta a individuare una data termine per l’emanazione del bando di gara per il rinnovo della concessione, attualmente detenuta da Dolomiti Edison Energy. E il termine fissato dalla giunta è il 30 giugno 2016. Si tratterà, stando alla disciplina nazionale, di «una gara ad evidenza pubblica, nel rispetto della normativa vigente e dei principi fondamentali di tutela della concorrenza, libertà di stabilimento, trasparenza, non discriminazione e assenza di conflitto di interessi, per l’attribuzione a titolo oneroso della concessione per un periodo di durata da venti fino ad un massimo di trent’anni». Il Consorzio di Miglioramento Fondiario di Castelfondo partecipa al dolore della signora Valentina e famiglia per la perdita del caro GIULIO TURRI già presidente del C.M.F. Vescovo emerito di Quelimane (Mozambico) Nell'impossibilità di farlo singolarmente ringraziano commossi quanti hanno partecipato al loro dolore. e, ricordando con ammirazione il suo generoso servizio episcopale, si associano al dolore della Chiesa affidata alla sua cura pastorale e all’Ordine dei Frati Minori Cappuccini; e ne affidano l’anima benedetta a Cristo Buon Pastore. Castelfondo, 21 ottobre 2013 ACCETTAZIONE TELEFONICA NECROLOGIE 800.700.800 Trento, Fiera di Primiero 18 ottobre 2013 Il servizio è operativo TUTTI I GIORNI COMPRESI I FESTIVI DALLE 10 ALLE 20 Trento, 21 ottobre 2013 Servizi Funerari del Comune di Trento - Tel 0461 884301 PAGAMENTO TRAMITE CARTA DI CREDITO: VISA, MASTERCARD, CARTA SÌ ALTO ADIGE Operatori telefonici qualificati saranno a disposizione per la dettatura dei testi da pubblicare Si pregano gli utenti del servizio telefonico di tenere pronto un documento di identificazione per poterne dettare gli estremi all’operatore (ART. 119 T.U.L.P.S.) Rovereto ❖ Vallagarina MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 TRENTINO 37 1 Torna la banda delle slot machine Spaccata nella notte in un bar di Sabbionara d’Avio: blitz di quattro uomini incapucciati che fuggono con un’auto rubata mori Su ex Montecatini e Dosso Gorga infuria la polemica ◗ MORI «Dopo tre passaggi in Consiglio, la variante del Prg su ex Montecatini e Dosso Gorga ha ottenuto ancora la bocciatura del Servizio urbanistica provinciale»: a dirlo sono i consiglieri d'opposizione moriani Gurlini, Turella, Marzari e Mazzucchi, che stigmatizzano la contropartita concessa al privato cui fa capo Dosso Gorga per convincerlo ad acconsentire a dividere l'ambito in due e permettere alla Provincia di bonificare l'ex Montecatini (di cui è proprietaria) configurandola come una vetrina produttiva, commerciale e di servizi. «Il Comune - attacca Gurlini - concede un premio di 10.500 metri cubi edificabili, con altezze fino ai 7,5 metri e un volume interrato sui tremila metri: questo senza alcuna compensazione a livello di opere da realizzare da parte del privato. Un regalo che a quanto pare non condivide nemmeno la Provincia». «Si ritiene - si legge infatti nel parere del Servizio urbanistica - che la previsione di nuove volumetrie insediative non risponda necessariamente all'obiettivo di riqualificazione, aumentando peraltro il carico insediativo di un contesto che per morfologia e caratteristiche storiche assume particolare rilevanza (...). Si evidenzia quindi la necessità di un ridimensionamento e di una ridefinizione di tale proposta orientandola a una prioritaria riqualificazione dei volumi esistenti (le villette, ndr) ai quali nuovi eventuali volumi vanno integrati in modo organico». «Dopo un'altra variante - commenta Turella - ancora il Servizio provinciale dice che non va bene. Tra l'altro fa specie che un'amministrazione targata Pd conceda con questa leggerezza nuova volumetria a un privato, peraltro in un'area critica da tutelare, come confermato dai ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. Ora il Comune vuole togliere il vincolo regalando nuovi volumi senza ottenere nulla in cambio e con la Provincia che realizza già la viabilità d'accesso e il privato che già guadagna l'autonomia dell'ambito». (m.cass.) di Giancarlo Rudari vallarsa ◗ AVIO Sembrava che la banda (o le bande) delle slot machine fosse stata sgominata. O che, per lo meno, avesse deciso di spostare i suoi obiettivi altrove, lontano dalla Vallagarina. Invece, dopo un periodo di relativo silenzio, la banda si è fatta sentire. Eccome si è fatta sentire se per mettere a segno il suo colpo a Sabbionara d’Avio ha sfondato a mazzate in piena notte la vetrina di un bar per rubare una slot machine e una macchinetta cambiamonete. Una scena seguita “in diretta” da una donna che abita proprio sopra il locale preso di mira da quattro malviventi incappucciati che sono poi fuggiti con un’auto risultata rubata ad Ala. «Erano le tre e dieci - racconta Lilly Constantinescu che in passato ha gestito il lounge bar “L & A” di via Morielle a Sabbionara - ed ero tornata da poco da Milano dove avevo tenuto un concerto ad un matrimonio. Ero seduta sul divano a fumare una sigaretta quando ho sentito un colpo fortissimo. Spaventata, mi sono affacciata alla finestra, io abito al secondo piano sopra il locale, ed ho visto quattro persone incappucciate che dopo aver sfondato la vetrata principale del bar a colpi di mazze cercavano di portare via le slot machine. E’ stato Lotteria di S.Luca i numeri vincenti La vetrata del bar di Sabbionara d’Avio sfondata a colpi di mazza: salve le slot machine legate con una catena davvero un blitz organizzato di tutto punto. Sono stati velocissimi: uno di loro seduto alla guida di una macchina bianca con il motore acceso e in pochi minuti, dopo aver razziato quanto possibile, sono fuggiti. Ho svegliato mio marito e abbiamo chiamato la titolare del locale per avvertirla del colpo». Ma nel frattempo è partita la segnalazione al 113 al quale è stato fornito il numero di targa della macchina risultata rubata ad Ala. La banda ha fatto in tempo a portare via una slot machine e una cambia valute. Forse perché disturbati i ladri hanno lasciato un’altra slot machine mentre altre tre erano legate con grosse catene e quindi era impossibile rimuoverle. La scena è stata ripresa solo in parte dalle telecamere di controllo del locale: infatti non è stata registrata la zona dove c’erano le macchinette, mentre si vede soltanto la figura di un malvivente incappucciato che esce dal locale. «Secondo me chi ha agito sapeva benissimo come comportarsi, forse aveva già visto qualche giorno fa le macchinette. Ma evidentemente non si era accorto - racconta ancora Constantinescu - che tre erano incatenate: avevo fatto mettere io quando avevo in gestione il bar proprio per evitare furti». E così la Vallagarina sembra essere tornata di nuovo nel mirino della banda delle slot machine che soprattutto lo scorso anno in vari periodi aveva razziato in lungo e in largo. Poi, grazie alle operazioni delle forze dell’ordine, i furti erano spariti. Ora però la banda è tornata in azione partendo da Avio. VALLARSA. In occasione della Fiera di San Luca sono stati estratti i numeri vincenti della lotteria organizzata dall'Associazione Il Tucul. Il ritiro dei premi si effettua nella sede dell'associazione contattando Piergiorgio Stoffella al numero 0464-421248. 1˚ premio: biglietto 1765, viaggio e soggiorno ad Ischia 7 notti per due persone; 2˚ premio: 2331 decespugliatore ; 3˚ premio: 3114 trattore di legna; 4˚ premio: 12434, week end in hotel a Venezia per due persone; 5˚ premio: 11804 maiale nostrano; 6˚ premio: 00826 coperta matrimoniale in lana merinos; 7˚ premio: 8669 compressore ; 8˚ premio: 9916 tovaglia artigianato eritreo; 9˚ premio: 2519 decespugliatore elettrico; 10˚ premio: 10913 macchina del caffè; 11˚ premio: 11999 due confezioni di prodotti zuccato; 12˚ premio: 6673 portabici per auto; 13˚ : 3222 orologio da polso; 14˚ : 4016 misuratore di pressione; 15˚: 4210 cena per due; 16˚ : 2847 trattamento anti stress; 17˚: 3674 asciugacapelli professional; 18˚: 9576 una capra; 19˚ : 4900 due conigli; 20˚ : 6497 due galline. ©RIPRODUZIONERISERVATA Undici milioni per la scuola media di Ala La Provincia ha finanziato il progetto. Mentre all’ex Convitto potrebbe sorgere la nuova elementare ◗ Ala La scuola media di Ala Quasi undici milioni di euro dalla Provincia per il progetto delle nuove scuole medie di Ala. Sorgeranno nella stessa posizione delle attuali, il cui stabile non è più sufficiente ad accogliere le crescenti richieste e presenta non poche criticità. Ma le novità non si fermano qui. Anche il Convitto Silvio Pellico verrà messo completamente a disposizione del Comune. L’attuale progetto prevedeva, oltre ad una mensa e alcune aule per le scuole elementari, anche uno studentato e delle aule per i corsi universitari. Ma vista la riduzione degli stessi nella sede alense, l’Azien- da Sanitaria ha comunicato di non essere più interessata a nuovi spazi. Rimarranno comunque i 5,7 milioni messi a disposizione dalla PAT e i 2,5 dal Comune. L’intenzione dell’Amministrazione è dunque quella di convertire l’intero stabile dell’ex convitto in scuole elementari, che altrimenti sarebbero spaccate su due sedi. Questo permetterebbe di creare un unico polo scolastico con servizi in comune. Il progetto preliminare delle scuole medie prevede anche la realizzazione di un parcheggio interrato (costo 3 milioni), che oltre al polo scolastico potrebbe servire il centro storico. Verrebbe così almeno in parte tamponata la man- canza di posti auto nella parte vecchia della città, problema che ha sicuramente contribuito alla sua decadenza. Ai 10,5 milioni stanziati dalla Provincia per il complesso scolastico, il Comune dovrà aggiungere circa 500mila euro. Rimarrà invece scoperto dal finanziamento l’auditorium previsto nel progetto preliminare, che potrà essere realizzato in seguito. Per ora, tra progetto definitivo, esecutivo ed appalto, prima del cantiere alle scuole medie potrebbero passare un paio d’anni. Si aprirà poi la questione di cosa fare delle elementari attuali, una volta che tutti gli scolari saranno spostati al convitto. (j.f.) Lavis ❖ Rotaliana MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 TRENTINO 41 1 Al consorzio “Welcome” 76 mila euro di contributo Lavis, soddisfatto il presidente Sicher: «Linfa per rivitalizzare il centro storico» Sabato due nuovi appuntamenti: “Truccabimbi” in biblioteca e “baby disco” di Daniele Erler ◗ LAVIS In tempi di crisi, anche i commercianti si uniscono, e ricevono così i contributi per rivitalizzare il centro storico. È questa la filosofia che sta dietro ai consorzi, che, spinti proprio dall'incoraggiamento provinciale, stanno sempre più trapuntando il territorio. Al di là dei consorzi, la filosofia di far fronte comune nei momenti di difficoltà, in realtà, è probabilmente ancor più radicata nella storia, soprattutto dei paesi; ed anche Lavis, nel suo centro storico, ne era un esempio, come ricordano ancora i più anziani. Eppure è proprio l'unione in un consorzio che ha permesso negli ultimi tempi di organizzare alcune delle iniziative comuni, che hanno spesso trovato l'apprezzamento anche dei cittadini-clienti. È il caso, ad esempio, della sfilata di moda che, ogni anno, presenta le collezioni di alcuni degli esercenti locali. Lo scorso settembre sulle gradinate del parco urbano gli spettatori erano quasi 700. “Welcome Lavis”, il consor- La sfilata di moda organizzata da “Welcome Lavis” al parco urbano zio locale, è riconosciuto ufficialmente da circa 15 anni, anche se il suo attuale presidente Fabrizio Sicher ricorda che, ancor prima, esisteva un'organizzazione del tutto simile. Ma è negli ultimi anni che il consorzio può contare su una nuova linfa. Il merito è della legge provinciale (datata 2010) relativa alla «qualificazione e valorizzazione dei luoghi storici del commercio», che ha portato (attra- verso una serie di criteri fissati lo scorso anno) all'accesso a nuovi contributi. È di questi giorni la conferma che, per il 2013, la Provincia assegnerà al consorzio lavisano la bellezza di quasi 76.000 euro; il 40% rispetto agli oltre 189.000 euro (iva esclusa) utilizzati dal consorzio per le sue attività. Di fatto, grazie alla legge del 2010, anche il consorzio lavisano è come se fosse rinato; le attività sono au- Ciclabile laghi, lavis Asia in perdita, l’azienda progetto meno costoso mette sul piatto due soluzioni ◗ LAVIS La pista ciclabile in valle dei Laghi ◗ VALLE DEI LAGHI Per il minor costo di progettazione, la giunta provinciale ha deciso di rivedere il finanziamento a carico della pista ciclo-pedonale Torbole - Cadine, per il tratto Vezzano - Padergnone. Il nuovo finanziamento si assesta su 40 mila euro. La comunicazione è stata data con la delibera 2209 della giunta provinciale. La giunta inoltre ha apportato una modifica all’accordo di programma del 19 settembre 2011 tra Provincia e Comunità di valle: è stato sostituito il progetto “Impianto tipo BigHanna” con il progetto “Realizzazione di un’indagine quali-quantitativa del servizio di gestione dei rifiuti urbani” con una riduzione di 48.570 euro della spesa ammessa a contributo per la realizzazione del progetto “Percorso pedonale sulla sponda est del lago di S. Massenza” e nel corrispondente aumento dello stesso importo della spesa ammessa a contributo per la realizzazione del progetto “Circumlacuale”. Quando la quantità del rifiuto non riciclabile, il “residuo”, è al di sotto delle aspettative, parrebbe una buona notizia. Almeno per l'ambiente. Ma può mettere in difficoltà un' azienda come Asia, che proprio sulla previsione del rifiuto conferito (e quindi sul numero degli svuotamenti, secondo le modalità della “tariffa puntuale”) basa i propri conti. In realtà, l'anno non è ancora concluso, e quindi occorre cautela nelle valutazioni. Lo ha ricordato anche l'assessore al bilancio di Lavis, Roberto Piffer, interrogato sulla questione durante l'ultimo consiglio comunale. Ciò che si sa è che l'azienda, nelle scorse settimane, ha comunicato ai sindaci dei Comuni consorziati che il pre-consuntivo di bilancio 2013 (sulla prima metà dell'anno) ha evidenziato una perdita, stimata nell'ordine dei 700.000 euro. Una mazzata sui conti dell’azienda. Il motivo è semplice. Nel primo semestre sono diminuiti gli svuotamenti da parte della popolazione, e se nell'ultima parte dell'anno le cose non cambieranno, il disavanzo quantitativo sarà confermato. Per trovare una soluzione, in questi giorni gli amministratori stanno aumentando il numero degli incontri sul tema (l'ultimo dei quali si è tenuto ieri, in serata). L'azienda propone due possibili soluzioni. Quella prospettata già dallo statuto, di ripartire il disavanzo fra tutti i comuni consorziati (in base alla quota di partecipazione). Oppure un ritorno l'anno prossimo alla tariffa che era in vigore sino al 2011, quella presuntiva. Non più un calcolo puntuale, che premia sì chi fa una corretta differenziata, ma per Asia necessita – ad inizio anno – di una stima dei possibili introiti (col rischio di errori, come quelli di questi giorni). Nel dibattito sulle difficoltà dell’azienda interviene anche il circolo lavisano del Partito democratico. In una nota stampa, infatti, il Pd suggerisce la necessità di una tariffa equa ma puntuale, che si basi però su stime corrette da parte dell'ente gestore. (d.e.) il corso Pittura su ceramica con “Arte Futuro” ROTALIANA. A Mezzolombardo un laboratorio di ceramica. L'associazione “Arte Futuro” di Mezzolombardo propone un corso di pittura su ceramica con Mariagrazia Dallago, dieci lezioni settimanali di tre ore ciascuna, con inizio l'8 novembre, dalle 20 alle 23, al prezzo di 170 euro, colori forniti. I corsi si svolgono all’interno della sede di Arte Futuro in Corso del Popolo a Mezzolombardo. Per ulteriori informazioni e iscrizioni inviare una e-mail al seguente indirizzo: [email protected]; oppure telefonando al numero di cellulare 3459760896. mentate, così anche le adesioni (attualmente sono una trentina gli esercizi che fanno parte del consorzio, e l'obiettivo è di raggiungere le 40 adesioni entro fine anno). «Così si rivitalizzano i centri storici», ha spiegato Sicher. È ciò che sta avvenendo con “Emozioni d'autunno”, l'iniziativa partita lo scorso 12 ottobre, che continuerà sino al 9 novembre. Eventi diversi ogni sabato (il 26, ad esempio, nella piazzetta della biblioteca sarà la volta del “trucca bimbi” e della “baby disco” con Ritmomisto), e una speciale “lotteria d'autunno” con estrazione l'ultimo giorno. Poi, in tempo natalizio, altre iniziative, e – facendo la spesa nei negozi convenzionati – si potranno vincere diversi premi, messi in palio con la modalità del “gratta e vinci”. Ma al di là dei contenuti delle varie proposte, l'elemento comune rimane la volontà di convincere le persone a vivere sempre più il “centro commerciale naturale” della borgata. Creare, insomma, una rete di clientela che permetta al commercio di sopravvivere, e al centro storico di esser sempre più pulsante d'attività. in breve albiano Corsi di lingue: l’aiuto del Comune ■■ Il Comune di Albiano sostiene l’apprendimento delle lingue: i giovani residenti “under 27” che entro il 31 dicembre 2013 effettueranno un periodo di studio all’estero della durata minima di due settimane riceveranno un contributo pari a 300 euro (400 se il viaggio si dovesse effettuare in aereo). L’aiuto finanziario sarà concesso previa presentazione del certificato di partecipazione al corso e documentazione della spesa di viaggio, che deve essere perlomeno pari a quanto richiesto per il rimborso. Termine per la presentazione della domanda: 31 gennaio 2014. (i.p.) cembra I candidati della Lega incontrano i cittadini ■■ Questa sera, dalle 20, nella sala consiliare di Cembra, incontro pubblico della Lega Nord Trentino “I Trentini prima di tutto” con il candidato presidente Maurizio Fugatti. Sarà presente anche il consigliere provinciale Alessandro Savoi. mezzolombardo Al cinema San Pietro “I Puffi 2” ■■ Al cinema-teatro San Pietro sabato (alle 17 e alle 21) e domenica (alle 15 e alle 17) si proietta il film d’animazione “I Puffi 2”. Ingresso ridotto 4 euro. Il film è consigliato a bambini e ragazzi. MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 TRENTINO Val di Fiemme ❖ Val di Fassa 45 1 La Valle d’Aosta impara turismo e sport dai fiemmesi ◗ VAL DI FIEMME Il gruppo valdostano in visita La valle di Fiemme come esempio da seguire: lo scorso 11 e 12 ottobre una delegazione di sindaci, assessori e referenti dei Comuni della Comunità Montana Gran Combin in Valle d'Aosta è giunta in valle per conoscere discipline sportive compatibili con l'ambiente nell'ottica di sviluppare in Valpelline un turismo sostenibile e competitivo in settori che non richiedono pesanti investimenti infrastrutturali. Il gruppo ha voluto incontrare l’associazione Fiemme Nordic Walking, perché la camminata nordica è ritenuta l’attività più adatta alle esigenze di quel territorio e ha visto i percorsi tabellati della valle dalla presidente Claudia Boschetto. Il gruppo ha poi visitato la fabbrica de La Sportiva di Ziano, accompagnati dal proprietario Lorenzo Delladio. Infine, si è tenuto un incontro con l'assessore al turismo di Predazzo, Giuseppe Facchini, il collega dello sport, Roberto Dezulian, il fondatore della scuola italiana Nordic Walking, Pino Dellasega, Claudia Boschetto, Leviti Aldo, istruttore di nordic walking e Bruno Felicetti, direttore dell'Apt. (m.g.) «Montagna animata», un successo Val di Fiemme, i percorsi fiabeschi portano il 9% di presenze in più sugli impianti ◗ VAL DI FIEMME La “Montagna Animata” del Latemar piace ai visitatori e ai lettori, specie quelli più piccoli. Una scommessa vinta dalla società d’impianti di risalita Latemar 2200 che nel 2011 ha dato vita al progetto d’animazione per famiglie, vedendo lievitare i passaggi del 9% nell’estate 2013 - quando si è registrato il record di 68 mila visite - rispetto allo stesso periodo del 2012 e ben del 26% rispetto al 2010. Un incremento d’incassi del 25%, in tre anni, ottenuto anche grazie alla vendita delle attività di divertimento e di 3000 Giocolibri (costo di ciascuno: 4,50 euro, compresivi di borsa di stoffa, matite e premio finale). Sulla montagna si vivono esperienze ludiche e didattiche molto emozionanti lungo tre percorsi intitolati: “La Foresta dei Draghi”, “Il Pastore Distratto”, “Il Sentiero Geologico” dove vanno in scena spettacoli itineranti, giochi a squadre Difr Academy e la Settimana della Clownerie. Il tutto grazie a 40 tra professionisti, artigiani, artisti e scrittori di Fiemme e Fassa e di 25 fra attori, accompagnatori, cantastorie e boscaioli. Un risultato positivo tutto locale perché il progetto ha messo a frutto la creatività di maestranze valligiane e degli studenti dell’Istituto d’Arte Soraperra di Pozza e delle scuole elementari e medie delle due valli. Un successo che deriva dalla qualità dell’animazione curata, fin dalle prime battute, dall’artista Marco Nones che ha creato opere di land art ispirate al racconto “I draghi del Latemar” appositamente scritto dalla giornalista Beatrice Calamari, milanese d’origine da anni responsabile dell’ufficio Stampa dell’Apt di Fiemme. Il testo, affacciatosi nelle librerie italiane all’inizio del 2013, di recente è stato premiato ai concorsi di narrativa “Insieme nel Mondo” di Savona e “Città di Parole”di Firenze. Riconoscimenti che sottoli- Il percorso animato che si rifà alle fiabe tradizionali della val di Fiemme ed al testo di Beatrice Calamari «I draghi del Latemar» neano la bontà complessiva del progetto del Latemar, ma soprattutto del racconto. «Dal punto di vista personale - afferma Calamari - i premi letterari sono una carezza, un incoraggiamento a continuare sulla strada della scrittura, non solo per ragazzi. Dal punto di vista professionale, per me che da tempo mi occupo di informazione turistica, sottolineano una tendenza in atto, specie nel web: l’importanza di rac- contare i territori attraverso storie. Un modo, nuovo ed efficace, per comunicare le straordinarie bellezze della Val di Fiemme, perché in fondo a tutti piace leggere, ascoltare e vivere storie». cavalese Casal e Daprà, candidati «contro» Esponenti di Autonomia 2020, attaccano le Comunità di valle ◗ CAVALESE Alberto Casal, ex sindaco di Capriana e assessore alle attività sociali della Comunità di valle in questi giorni, con il compagno di lista Andrea Daprà, presidente del Comitato turistico di Molina sta girando un po’ tutti i paesi della val di Fiemme per spiegare alla gente perché ha deciso di scendere in campo nelle lista Autonomia 2020 alternative all’Upt e Pd a sostegno della candidatura di Diego Mosna. «Non mi interessa l’ambizione - ha chiarito subito Casal - ma credo fortemente in un progetto civico Trentino, forte e coeso che può dare una svolta epocale all’andazzo che c’è nella nostra Provincia. L’esperienza pur breve nella Comunità di valle mi ha fatto toccare con mano – ha aggiunto – quanto siamo andati indietro rispetto a quando facevo l’amministratore comunale e comprensoriale negli anni ’90». Allora, fa capire Alberto Casal c’era un dialogo vero con i referenti di Trento e quando si presentavano le domande per contributi per i lavori non si restava mai a mani vuote. «Ora siamo caduti nell’immobilismo e si sono inventate formule, buone solo ad allungare i tempi di attesa e tenere tutto fermo». Ma Casal spara anche a zero sulle Comu- nità di valle. «Era un’idea buona, ma purtroppo – rimarca - le buone intenzioni sono rimaste sulla carta, affidando solo la competenza di passacarte o poco più, basta pensare all’esperienza del piano della mobilità, dell’utilizzo dei fondi di derivazione elettrica e dell’ospedale». Ma anche il collega di lista Andrea Daprà sottolinea il fallimento dei partiti in questa Giunta. «E’ ora di cambiare e far entrare in consiglio volti nuovi con una gran voglia di mettere a disposizione la propria esperienza per far crescere il Trentino e le valli periferiche, per gestirle senza imposizioni di Trento». (l.ch.) Rizzi alla ricerca dell’acqua Ciclabile, arrivano i soldi ◗ CANAZEI Il progetto per lo sfruttamento di acqua minerale a Canazei ha preso il via dal 2008, da quando Lizio Rizzi aveva chiesto l’autorizzazione al Servizio minerario della Provincia del permesso di ricerca. Ora, con una determina, lo stesso Servizio minerario ha concesso a Rizzi di utilizzare l’acqua minerale denominata “Cedea” per l’imbottigliamento per 25 anni, dal 2013 al 2038. La concessione prevede una serie di obblighi su come di utilizzare l’acqua con mezzi tecnici ed economici adeguati, di informare il Servizio minerario sui risultati ottenuti, di conservare i risultati delle analisi periodiche, di fornire ai tecnici della Provincia i mezzi per eseguire i controlli, di osservare la normativa in materia urbanistica e di protezione dell’ambiente, di garantire la sicurezza dei lavoratori. ◗ VALLI DI FIEMME E FASSA Il piano della viabilità delle Valli di Fiemme e Fassa, così come previsto dall’Intesa tra la provincia e la Comunità di valle, ha avuto l’approvazione della giunta provinciale. I progetti programmati che hanno ricevuto l’ok sono: la pista ciclopedonale della val di Fiemme con l’attraversamento di Predazzo e collegamento con la Val di Fassa, con costo di 1.500.000 di euro, suddivisi in 550.000 nel 2014 e 950.00 nel 2015. Per la pista ciclopedonale, che collega Tesero con la frazione di Piera, il costo è di 1.100.000 di euro, suddiviso in 550.00 nel 2014 e 950.000 nel 2015. Per il collegamento del tratto da Castello di Fiemme a Cavalese, il costo è di 2.700.000 euro, per il 2014 1.500.000 e per il 2015 di 1.200.000. 46 Val di Non ❖ Val di Sole TRENTINO MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2013 fondo Mostre mercato in giro per l’Italia per la “Ciaspolada” ◗ FONDO Mancano ottanta giorni alla Ciaspolada 2014, e la macchina organizzativa della Podistica Novella, già attiva da mesi, sta entrando nella fase cruciale per la promozione dell' evento che da sempre è abbinato all'immagine invernale della valle di Non ma anche sei suoi prodotti più tipici. La “Ciaspolada” in val di Non Per questo motivo già da anni lo staff della Ciaspolada, nei tre mesi autunnali che precedono la manifestazione, organizza in varie città del Nord Italia una serie di mostre mercato di prodotti tipici in cui oltre a conoscere la popolare gara della Befana sulle ciaspole (alias racchette da neve, ma il termine noneso è ormai entrato nel gergo co- mune e perfino nella terminologia ufficiale) si può conoscere la Valle di Non attraverso le sue tradizioni, i sapori tipici e la sincera ospitalità della sua gente. Il “mercatino val di Non” sarà così a Cantù (Como) nel week end 26 e 27 ottobre nella centralissima piazza Garibaldi), il 2 e 3 novembre a Cologno Monzese (Milano) in piazza Xi Febbraio; il 9 e 10 novembre a Rho (Milano) p.zza Visconti; il 16 e 17 novembre a Legnano (Milano) p.zza San Magno; il 23 – 24 novembre a Magenta (Milano) p.zza LIberazione e il 30 novembre e 1 dicembre a Sesto San Giovanni (Milano), Largo Lamarmora. Gli orari sono ogni sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30. (g.e.) 1 Un “polo servizi” per aiutare l’economia Procede il progetto del coordinamento operatori di Taio che ha stretto una partnership con Trentino sviluppo di Giacomo Eccher Il gruppo scout Agesci di Cles cerca nuove leve CLES. “AAA lupetti” cercasi per il gruppo scout dell'Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) di Cles. La proposta è rivolta ai ragazzi e ragazze tra gli 8 e i 11 anni che hanno voglia di divertirsi e scoprire cose nuove in compagnia. Lo scautismo (o scoutismo) - come si legge nel sito di Wikipedia - è un movimento non partitico, aperto a tutti senza distinzione di origine, razza o fede, nata da un’idea di sir Robert Baden Powell. L'incontro settimanale del gruppo presso l'oratorio è il lunedì dalle 16.45 alle 18.15. Per ulteriori informazioni: Elvis al 347 2391289. (g.e.) ◗ TAIO Un “polo servizi” che metta a disposizione del tessuto economico di valle una pluralità di servizi e spazi che possono favorire lo svilupparsi di sinergie, scambi di conoscenze e di buone pratiche al fine di rendere più competitivo il tessuto economico locale. Questo l'ambizioso progetto su cui sta lavorando da un paio di anni il Coordinamento Operatori Economici del Comune di Taio e che ora si sta concretizzando in partnership con Trentino Sviluppo ed il coinvolgimento dell'assessorato alle Attività Economiche della Comunità di valle. Come spiega il presidente del Coordinamento, Massimo Zadra, durante il percorso di studio e strutturazione del progetto un gruppo di promotori si è recato in visita ad alcune realtà simili nel nord Italia, ma in particolar modo è stata ritenuta più interessante quella di Asolo "la Fornace". Poi vedendo via via l'interesse da parte degli imprenditori e vista l'importanza e l'entità dell'idea progettuale, il Coordinamento ha ritenuto necessario trovare dei partner qualificati. «Conoscendo già Trentino Sviluppo Spa, la sua strutturazione e le sue grandi potenzialità ho ritenuto che per noi quello poteva essere il supporto giusto ‘‘ IL PRESIDENTE ZADRA Ha aderito anche la Comunità di valle perché ha compreso l’importanza di dare una mano agli imprenditori della valle L’area industriale a Mollaro di Taio e, a lato, il presidente del coordinamento operatori economici, Massimo Zadra per portare in porto l'iniziativa per la quale fin da subito abbiamo anche cercato il coinvolgimento della Comunità di valle per dare una prospettiva territoriale più ampia a completa al progetto», afferma Zadra. Sia la Trentino Sviluppo che la Comunità di valle hanno immediatamente aderito all'idea avendone compreso l'importanza e la carica innovativa per la valle e in breve taiO Casa di riposo, finanziati i lavori La Provincia concede 605 mila euro per la sua riqualificazione ◗ TAIO La Provincia ha concesso all'Apsp "Anaunia" di Taio il contributo di complessivi 605.000 euro pari al 100% della spesa ammessa per i "Lavori di riqualificazione e ampliamento della Rsa”. L'intervento – fanno notare alla Rsa – consente di recuperare spazi già esistenti tra i corpi di fabbrica per dare funzionalità ampliando alcuni ambulatori, e viene fatto in autofinanziamento grazie ad un prestito della Cassa Rurale. Come stabilisce infatti la determina provinciale di concessione del contributo, il denaro arriverà materialmente alla Rsa di Taio solo tre anni ed in due trance: 484.000 euro entro il 31 dicembre 2016 ed i restanti Euro 121.000 l'anno successivo. L'idea iniziale del consiglio di amministrazione, d'intesa con il Comune, era ben più ambiziosa e organica con un investimento di 3,6 milioni per costruire una quarta ala del complesso quindi anche per il Trentino. «Un progetto pilota che ha più valenza perché è nato direttamente dagli imprenditori», annota Zadra. E spiega. «Per costruire al meglio questo progetto il Coordinamento ha costituito un tavolo di lavoro coordinato dal sottoscritto e formato dall' architetto Ivan Larcher e dall'ingegnere Matteo Covi. Un impulso importante ci è arrivato dalla La casa di riposo di Taio immobiliare e concentrare nel contesto della Apsp Anaunia tutto il polo sanitario che fa capo a Taio: ambulatori, guardia medica, ambulatori dell'ufficiale sanitario, pediatrico. Come ricorda il direttore Fausto Flaim, qual progetto, per motivi economici, è stato accantonato (ma verrà probabilmente riproposto, in tempi migliori) e l'attuale cda ha quindi ridimensionato l'investimento limitandosi come detto al solo recupero e razionalizzazione di volumi già esistenti con l'utilizzo di nicchie e di ogni angolo a disposizione di una struttura che tra le dotazioni in arrivo, come ha confermato al momento dell'insediamento il nuovo presidente Bruno Campadelli, c'è la cosiddetta “stanza calma”, una dotazione giù presente in altre strutture similari (Cavedine e Mezzolombardo) in cui con l'aiuto di luci, suoni, colori si cerca un contatto di relazione con i pazienti problematici per l'Alzheimer e/o la demenza senile, patologie sempre più presenti nella popolazione anziana. L'azienda pubblica servizi alla persona di Taio che conta 62 posti letto di cui solo 43 convenzionati con il servizio sanitario provinciale e gli altri a pagamento, è in funzione da dieci anni. (g.e.) SEGNO Incontro del Pd sulla sanità ■■ Domani, alle 20.30, in sala padre Eusebio Chini, incontro su “Sanità e Politiche Sociali: quale futuro?”. Partecipano i candidati del Pd Paolo Panebianco e Giuseppe Vergara, modera il consigliere provinciale Mario Magnani. (g.e.) TUENNO Sci club in gita per tifare Luca ■■ Domenica 27 ottobre, a Sölden, in Austria, gara del circo bianco (slalom) con in corsa con la maglia azzurra il giovane talento tuennese Luca De Aliprandini . Per tifare il campione di casa, lo Sci Club Tuenno organizza una gita un pullman a Sölden con partenza da Tuenno alle 4 del 27 e rientro alle 21.30 circa. Per non restare a piedi, gli organizzatori invitano ad iscriversi alla gita entro giovedì 24 al bar Smile. (g.e.) CdV con l'assessore all'economia Lorenzo Ossanna (ora dimissionario perché in corsa alle elezioni provinciali politiche) e quindi dal nuovo responsabile, Walter Clauser e la partecipazione operativa (al tavolo) della funzionaria Nadia Rampin». Per Trentino Sviluppo collaborano al progetto Paola Piazzi (consulente e referente per la Valle di Non) e la funzionaria Daniela Sannicolò. Martedì scorso c'è stato l'incontro decisivo con Antonietta Tomasulo consigliere delegato di Trentino Sviluppo con delega per le attività “sviluppo e innovazione” che ha dato il via libera all'iniziativa mettendo a disposizione il suo staff di personale qualificato per intervistare con idoneo questionario più di 100 attività a campione della Valle.