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traditori - Ugl Vigili del Fuoco
TRADITORI Trieste 16 dicembre 2008 Da ieri mattina girano presso il Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Trieste dei volantini editi dal “Sig.” Adriano Bevilacqua segretario regionale F.V.G. C.I.S.A.L. – C.S.A. VV.F., a nome del coordinatore nazionale C.S.A. – C.I.S.A.L. VIGILI DEL FUOCO Cristiano PALLA; che sputtanano l’operato del sottoscritto e di tutta la segreteria regionale U.G.L. Vigili del Fuoco. Veniamo apostrofati come nostalgici fascisti, forse è vero, almeno noi abbiamo degli ideali, crediamo in qualcosa, tentiamo di comportarci sempre in maniera corretta e rispettando le regole; non come certi personaggi anarchici che usano il sindacato per portare avanti le loro guerre personali. Ci chiamano TRADITORI perchè abbiamo ritirato lo stato d’agitazione che, come segreteria regionale U.G.L., avevamo proclamato in data 29 ottobre 2008 per il mancato pagamento delle ore straordinarie relative al servizio A.I.B. del mese di luglio 2008. • Ritirare tale stato di agitazione era un atto dovuto in quanto le spettanze per le quali era stato indetto sono già state liquidate al personale con cedolino datato 4 dicembre 2008. • Ritirare tale stato di agitazione non vuol dire abbandonare l’impegno a lavorare (parola a qualcuno sconosciuta) per ottenere che tutti i pagamenti delle spettanze avvengano in modo regolare nel tempo. Considerando che non ci risulta di avere accordi, ne scritti né verbali, con altre sigle sindacali e di aver agito in maniera chiara e corretta mi piacerebbe sapere chi abbiamo tradito. Ci chiamano dilettanti perchè noi non ci presentiamo ai tavoli di raffreddamento regionali con gli avvocati, e perchè non facciamo sottoscrivere tessere asserendo che ci servono per contare di più in commissioni disciplinari personali, approfittando della bonarietà di alcuni colleghi. Per quanto riguarda le “palle di cartone” non mi risulta che nessun rappresentante della segreteria regionale U.G.L. VV.F. abbia mai tentato di “pararsi il culo” buttando polvere su altri colleghi. Per finire vorrei consigliare al “Sig.” Bevilacqua di lavarsi bene la bocca prima di parlare di Patria, onore, dovere, fedeltà; specie in certe zone d’Italia dove ci sono ancora persone che il vero significato di tali parole lo hanno provato sulla propria pelle o su quella dei propri cari. Fulvio Innocenti