Parma non può permettersi di perdere la sua banca locale
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Parma non può permettersi di perdere la sua banca locale
o di un permissivismo che famiglie, con i propri cani in orienta e non aiuta certo a apposite zone (come quella di urare. Aggiungiamo l'imVia Genova, per esempio), con i Gazzetta di Parma 05/07/2010 barimento delle relazioni propri bambini (ma mancano divertirsi rovinano pian piano la vita e la salute. Quando alcol, droghe, volgarità e nudità, come affermava quel- Famiglie: A. Contini, B. Fumagalli, D. Reggiani, M. Maghenzani Parma, 26 aprile Page : 62 La vicenda Bancamonte ” di traffico, e la sua forte centrazione stagionale, che è mpatibile con le condizioni tturali e costruttive di queste de che sono, fondamentalnte, le stesse di 100 anni fa. to che se una strada è resa corribile deve essere in cononi di poter essere percorsa, si può pretendere che strade stali carraie siano tavoli da ardo, soprattutto se sono cate da un flusso veicolare così evole e concentrato. do che le amministrazioni bliche territorialmente inteate saranno chiamate a prene decisioni “politiche” sul fudi queste strade, interrodosi prima di tutto sul “ruolo zionale” da assegnare loro e sulle modalità con cui rendere mpatibile questo “ruolo” con il testo in cui sono inserite, che è massimo livello di protezione uralistica (Sic-Zps, Parco Naale, proprietà demaniale). finire c’è poi un dato “culle” che vale la pena di sfiorare ttiene il “modo” in cui fruire e nostre risorse turistiche e urali. Troppo spesso si “prede” di arrivare in automobile pertutto, di parcheggiare a metri da un rifugio, sulla riva un lago o di percorrere un so di alta montagna nelle stescondizioni con cui si percorre tangenziale. questo punto di vista molto iamo ancora da imparare da mprensori turistici e ambientali hanno costruito le loro fore con il saper coniugare efcemente “tutela” e “valorizone”. co Rossi ttore Parco Regionale Cento hi Parma non può permettersi di perdere la sua banca locale Tanto è stato detto e scritto su Banca Monte Parma nelle ultime settimane, ora alla luce della presentazione dei dati ufficiali di Bilancio e delle ultime vicissitudini mi sembra importante esprimere le mie considerazioni sul ruolo che Banca Monte Parma ha rivestito e, a mio avviso, dovrà rivestire nel prossimo futuro. Per fare questo voglio partire da una breve analisi dei principali dati di bilancio presentati. Per la prima volta nella sua storia la Banca ha chiuso il bilancio in territorio negativo: sembra evidente tuttavia che la perdita di 15 milioni di euro sia da imputare, in primis, alle rettifiche sui crediti, soprattutto su alcuni “grandi gruppi”. Vero è anche che Banca Monte ha sofferto sul fronte dei ricavi, conseguenza della riduzione “sistemica” del margine di interesse, solo parzialmente “coperto” dall’incremento del margine di servizi. Dai dati patrimoniali emerge invece come la Banca abbia continuato ad erogare impieghi anche durante la crisi congiunturale: i prestiti sono cresciuti in maniera importante (+13,2%) in tutte le province di riferimento, con una punta del 17% in provincia di Parma. Questo ha di fatto accresciuto l’importanza del ruolo di Banca Monte sul territorio. Tuttavia se è vero che ciò ha significato anche supporto all’economia in un momento di difficoltà, la crescita degli impieghi ha espo- Copyright (c)2010 Gazzetta di Parma $$edition sto la Banca a rischi significativi, anche considerando le sue dimensioni ridotte. Quale lettura possiamo dare, nel complesso, ai numeri di Banca Monte Parma? Senza dubbio nella passata gestione sono state fatte cose positive e sono stati commessi errori, pertanto non tutto è da buttare. Da un lato indubbiamente la Banca si è esposta a rischi eccessivi, anche verso gruppi troppo grandi per le dimensioni ridotte di una Banca locale, dall’altro Banca Monte Parma ha avuto il coraggio di sostenere gli imprenditori quando le altre Istituzioni finanziarie hanno – in parte – smesso di farlo. Nel fare questo la Banca si è ritagliata un ruolo importante, anche in termini di immagine. Ora è però necessario guardare oltre e concentrarci su quello che dovrà essere il ruolo della Banca e sulle sue strategie nel futuro. Per fare questo è necessario partire da un presupposto importante: Parma e la sua economia non possono permettersi di perdere la Banca locale. Diversi studi e pubblicazioni recenti si sono concentrate sull’importante ruolo delle Banche locali, in particolare verso i segmenti delle imprese artigiane e delle PMI, sempre più “snobbate” dalla grandi Banche nazionali, evidenziando sempre più come la presenza di una Banca del territorio sia fattore di traino e supporto all’economia locale e permetta di rinvestire la ricchezza nel contesto dove opera. Perché Banca Monte continui a svolgere questo ruolo sono tuttavia necessari alcuni passaggi fondamentali, che partono dalla scelta di un Presidente forte, che da un lato possa supportare fattivamente il neo Direttore Generale, persona di grande profilo ed esperienza, e dall’altro sappia tenere unita e rafforzare la governance della Banca. Si pongono infine un tema di grande importanza, riguardante la necessità di rafforzare matrimonialmente l’Istituto. Il mio augurio è che il nuovo Presidente ed il Direttore Generale, insieme ai soci, tra i quali in primis il socio parmigiano di controllo, sappiano trovare nel nostro territorio, ed in particolare nella nostra provincia, forze fresche che abbiano voglia di partecipare al progetto di sviluppo e rilancio della Banca, siano essi imprenditori, nuovi soci istituzionali o come auspico non da ora, semplici cittadini che comprendano l’importanza di un istituto bancario locale. Sono convinto che se queste condizioni si avvereranno la nostra città e la nostra provincia ne trarranno grande vantaggio, in termini di crescita economica, sviluppo del territorio, opportunità professionali e ricaduta di ricchezza sulla comunità. Luigi Giuseppe Villani Coordinatore provinciale Pdl May 11, 2010 9:38 am / Powered by TECNAVIA