Il numero di impianti di protesi di spalla continuerà ad aumentare.
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Il numero di impianti di protesi di spalla continuerà ad aumentare.
move! Nuovo pensiero per la medicina e la pratica clinica Impulsi dall’ortopedia e dal settore professionale – per medici, tecnici e dirigenti 10° Edizione settembre 2004 Il numero di impianti di protesi di spalla continuerà ad aumentare. Nel corso della sua intervista con move!, il Dott. Diethard Wahl, uno dei creatori di Articula, la protesi di spalla, ci offre la sua opinione sul settore Dott. Wahl, negli ultimi 20 anni Lei è stato primario del reparto di Chirurgia Traumatica presso la Clinica DRK di Köpenick. In che modo è cambiato il trattamento delle fratture prossimali dell’omero in questo periodo? Anche se gli esperti che hanno partecipato al nostro simposio erano in disaccordo su taluni aspetti, tutti erano unanimi sulle indicazioni primarie per l’impiego della protesi. Primo caso: fratture multiple alla spalla nei pazienti anziani affetti da osteoporosi, nei casi in cui l’osteosintesi appare impraticabile o impossibile. Secondo caso: frattura della testa (head splitting fractures), nell’area articolare, in particolare nei pazienti più anziani. Terzo: fratture con lussazione posteriore, in cui oltre il 40% dell’articolazione risulta danneggiata. E quarto: frammento della testa, molto piatto, fortemente dislocato, con elevato rischio di necrosi (lesione a livello mediale dei tessuti molli con presenza di vasi). La presenza del solo rischio, presente in taluni casi, di necrosi della testa dell’omero non rappresenta per taluni esperti un’indicazione per l’applicazione di una protesi primaria. In questi anni abbiamo assistito a molti sviluppi positivi e sorprendenti, ma anche a molte delusioni ed errori. Già Lorenz Böhler, il padre della chirurgia traumatica, e i suoi allievi avevano dimostrato che gran parte delle fatture prossimali dell’omero potevano essere trattate in maniera conservativa, ottenendo buoni risultati. Tuttavia malgrado le ampie indicazioni a Grazie ad Articula sono stati favore della terapia conservativa e il miglioraegregiamente risolti alcuni mento delle procedure di osteosintesi, alcune dei problemi posti dall’applicafrattura a carico dell’estremità prossimale zione di una protesi articolare dell’omero sono praticamente intrattabili dal della spalla. punto di vista terapeutico e quindi si è reso necessario lo sviluppo di una protesi articolare, da Le indicazioni che ho fornito sopra non valgoapplicare proprio in queste particolari fratture no tuttavia per i pazienti molto giovani, per i quali continua a essere preferibile un intervendell’omero. to conservativo dell’articolazione e una protesi In occasione di un simposio organizzato può essere applicata solo secondariamente, in dalla Sua clinica sul tema „La protesi nelle caso di intervento non riuscito. fratture prossimali dell’omero” il ricorso alle protesi è stato alquanto dibattuto. In Che cosa l’ha spinta a mettere a punto una qualità di specialista, saprebbe indicarci sua protesi per spalla? Il mercato non offriva già un numero sufficiente di sistemi? un’esatta limitazione? In passato la protesi di spalla era applicata principalmente nei casi di artrosi della spalla o successivamente a traumi. Una situazione anatomica gravemente compromessa a causa di una frattura richiedeva tuttavia, a mio avviso, una protesi della testa dell’omero anatomicamente adeguata, studiata per le peculiarità di questa particolare frattura. Grazie alla messa a punto di Articula è stato possibile risolvere egregiamente alcuni problemi di natura tecnico-operativa e bio-meccanica sino allora Segue alla pagina successiva > > > > Dott. Diethard Wahl, libero docente » « Da oltre 20 anni è responsabile del reparto di Chirurgia Traumatica presso le cliniche DRK di Berlino Köpenick. Uno dei massimi esperti nelle protesi per la spalla, vanta oltre 40 anni di esperienza nel settore della chirurgia traumatica presso le più importanti strutture ospedaliere tedesche, ungheresi, austriache e svizzere ed è inoltre professore emerito presso la Humboldt Universität di Berlino (Charité). Il suo motto: – Quando si decide di applicare un’articolazione artifi ciale è indispensabile tenere in considerazione l’età e lo stile di vita del paziente. Presentazione del prodotto >> Segue irrisolti, che riguardavano proprio la protesi delle articolazioni della spalla. Sino a quel momento nessuna delle protesi offerte dal mercato consentiva di adeguare senza alcun problema tecnico l’altezza e la retroversione della testa dopo l’impianto definitivo dello stelo. Lo stelo CBC A quale profondità o a quale altezza deve essere collocato lo stelo di Articula? disposizione prossimale delle alette. L’altezza corretta si raggiunge con massima sicurezza nel momento in cui i tubercoli vengono fissati allo stelo e il tubercolo maggiore si trova a circa 5 mm sotto il punto di massima altezza della testa della protesi. Il corretto posizionamento dovrà essere verificato mediante apparecchio di brillanza in fase intraoperatoria. Inoltre la testa deve essere correttamente posizionata e centrata nella glena e rimanere congruente anche in fase di abduzione, nel corso dei controlli dinamici intraoperatori. Quale sarà il futuro della protesi di spalla tra due anni? Importanti ricerche cliniche ne promuoveranno l’ulteriore sviluppo. In futuro l’invecchiamento della popolazione comporterà un aumento delle fratture complesse dell’estremità prossimale dell’omero, più frequenti nei pazienti anziani. Il numero di impianti di protesi per la testa dell’omero continuerà ad aumentare, nonostante gli atteggiamenti oggi critici e talvolta refrattari. Poiché anche le protesi destinate alla spalla non possono funzionare a lungo, nell’immediato futuro è destinato ugualmente a crescere il numero di interventi di revisione. Dott. Wahl, desideriamo ringraziarla per il tempo che ci ha concesso.__// Purtroppo per ragioni di spazio abbiamo dovuto tagliare l’intervista con il Dott. Wahl. L’intervista completa è tuttavia disponibile sul nostro sito internet, all’indirizzo www.mathysmedical.com. Form follows function Steli femorali non cementati: su questo consolidato principio clinico si basa la biomeccanica dello stelo CBC, con ottimale Grazie alla forma a doppio cono, trasforma le forze di taglio in forze di compressione. In questo modo si ottiene una stabilità primaria ottimale. La superficie ruvida, a striature molto ampie, e l’effetto meccanico creato dalla geometria delle alette consentono l’osteointegrazione mirata dell’impianto. Lo stelo è realizzato in una lega di titanio-alluminio-niobio e sottoposto a trattamento di forgiatura (secondo ISO 5832-11). Vantaggi clinici del design con alette Per lo sviluppo dello stelo CBC ci si è basati sull’anatomia del femore prossimale. Grazie all’ottimale adeguamento della geometria e della disposizione delle alette, da un lato è stato possibile gestire in maniera sicura la trasmissione della forza, riducendo al minimo il rischio di fratture intraoperatorie. Lo stelo CBC ha così assunto il suo design tipico e la sua funzionalità è stata nel frattempo confermata da studi clinici, che hanno dimostrato la significativa diminuzione del rischio di fratture. La disposizione ellittica delle alette. Il numero delle alette dipende dalle dimensioni delle stelo e quindi della cavità midollare (a 3, 4 e 5 alette). L’aletta centrale, allungata in senso distale, facilita l’inserimento dello stelo e la centratura ottimale. Tipologia standard o laterale? Le diverse conformazioni anatomiche del femore richiedono diverse opzioni di ripristino del centro di rotazione. Pertanto lo stelo è disponibile in versione standard con angolo cervico-diafisario di 145° e in variante lateralizzata con angolo cervico-diafisario di 135°. Perché la lunghezza della gamba resti invariata anche negli steli lateralizzati, il collo dello stelo è stato adeguatamente allungato. In base alle dimensioni dell’impianto, l’offset dello stelo standard è compreso tra 32 e 48 mm. Per contro l’offset dello stelo lateralizzato è di circa 8-10 mm più grande e raggiunge una lunghezza compresa tra 40 e 58 mm. Ciò consente il massimo adattamento fisiologico all’anatomia del femore umano per il quale gli studi pubblicati indicano valori medi di offset compresi tra 45 e 50 mm, con valori massimi compresi tra 25 e 70 mm. (Studio di Lindgren JU, Rysavy J., „Restoration of femoral offset during hip replacement. A radiographic cadaver study.” P. Noble et al., „The Anatomic Basis of Femoral Component Design“, Clinical Orthopaedics and Related Research 235, p. 148, 1988 P. Rubin et al., „The Morphology of the Proximal Femur“, The Journal of Bone and Joint Surgery 74-B, p. 28, 1992 P. Massin et al., „The Anatomic Basis for the Concept of Lateralized Femoral Stems“, The Journal of Arthroplasty 15, p. 93, 2000 Stelo CBC Disposizione ellittica delle alette Numero delle alette definito in base alle dimensioni dello stelo e della cavità midollare Inserimento dello stelo facilitato e centratura ottimale dal campo utile Presentazioni di successo 14 consigli per presentazioni vincenti I dirigenti dei presidi ospedalieri o dei centri clinici sono chiamati ogni giorno a realizzare delle presentazioni. Partecipazione a simposi, incontri con i dipendenti, organizzazione di occasioni di aggiornamento o l’illustrazione di un caso clinico in occasione di una tavola rotonda: una buona presentazione è indispensabile per il successo commerciale. L’arte della presentazione non è solo una questione di esercizio. Solo chi conosce le tecniche corrette di presentazione e le utilizza in maniera mirata saprà mantenere l’attenzione dei propri ascoltatori dall’inizio alla fine. Un elemento importante ai fini del successo sta nella drammatizzazione, nella capacità di mantenere la tensione nel corso della presentazione: esposizione, confronto e commiato. Come prima cosa, chi prepara un intervento deve tenere in debita considerazione la fase conclusiva (commiato). Perché è proprio nella fase conclusiva che egli proporrà la soluzione al problema e indicherà ai presenti quali sono le conoscenze che dovranno portare a casa con sé. Solo dopo aver predisposto questa parte si dedicherà all’inizio, cioè all’esposizione. L’esposizione non è il saluto, ma la porta d’ingresso attraverso la quale il pubblico entra nel tema. La parte centrale (confronto), infine, drammatizza il problema e chiama l’ascoltatore a confrontarsi con il tema. Attenzione: una buona presentazione si basa sull’osservanza di regole pratiche: 1. Non presentate il vostro lavoro, ma un processo mentale in sequenza logica. Ad ogni passo del processo ottenete il consenso degli ascoltatori. 2. Durante la presentazione evitate toni di eccessivo entusiasmo o di estrema concisione. 3. Preparatevi prima di una presentazione. Proiettate il risultato o l’atteggiamento che rappresentano il vostro obiettivo. 4. Provate i passaggi chiave della vostra presentazione almeno tre volte. 5. Abituatevi alle critiche che potrebbero essere mosse al vostro lavoro e alla vostra persona. Armatevi di coraggio. 6. Riguardatevi nei video. Non dovete modificare la vostra personalità, ma piccoli dettagli. 7. Non presentatevi sempre nello stesso stile. Utilizzate soluzioni stilistiche diverse, tipo discorso semplice, lavagne a fogli, lavagne luminose, proiezioni di diapositive, animazione su PC, ecc., per evitare di cadere nella routine. 8. Prestate attenzione alla reazione del pubblico e accettatela. 9. Anticipate le domande. Nella maggior parte dei casi si conoscono i partecipanti e le domande più problematiche. 10. Non presentate mai in anticipo tutta la vostra documentazione. I presenti potrebbero leggere più rapidamente di quanto voi parlate. 11. Quando non sapete qualcosa, ammettetelo. Promettete di informarvi e di riproporre le informazioni in seguito. Mantenete tassativamente la vostra promessa. 12. Non abbiate paura degli imprevisti, soprattutto di natura tecnica. Si verificano più spesso di quanto pensiate e voi avrete sicuramente messo a punto delle alternative. 13. Pianificate in anticipo con i vostri colleghi i diversi ruoli: qualcuno sarà „l’aggressivo”, un altro „l’amichevole”, etc. 14. Cercate di mettere a punto la vostra personale drammaturgia nell’esposizione, nel confronto e nel commiato. Atlante di chirurgia ortopedica Giunto ormai alla sua terza e rivista edizione, la celebre opera di Hoppenfeld, „Surgical Exposures in Orthopaedics – The Anatomic Approach” presenta il know-how più all’avanguardia nel settore della chirurgia ortopedica. Importanti ampliamenti rispetto all’edizione precedente: interventi in artoscopia al ginocchio e alla spalla, interventi minimamente invasivi per l’inserimento di chiodi intramidollari nell’omero, nel femore e nella tibia. Oltre 800 illustrazioni a colori, parte delle quali rinnovate, che offrono un’immagine precisa e chirurgicamente mirata sugli elementi anatomici interessati. Descrizioni dettagliate di tecnica e ostacoli dei diversi interventi di chirurgia ortopedica. Presentazione chiara dei principali punti anatomici di orientamento e tagli chirurgici. Adatto anche per riprendere alcune conoscenze prima di un intervento complesso. Stanley Hoppenfeld, Piet deBoer: Surgical Eyposures in Orthopaedics – The Anatomic Approach Hardcover 681 pagine Lippincott Williams & Wilkins, 3° edizione age 2003 – prezzo 213,09 Euro / 199,-- $ US ISBN: 0781742285 Per ulteriori informazioni www.lww.com Per saperne di pi Malte W. Wilkes: Nichts ist schneller als LIVE; Frankfurter Allgemeine Buch 1999, ISBN 3933180376 Ellen Kaye: Maximize your Presentation Skills – How to speak, look and act on the Way to the Top; Prima Lifestyles 2002, ISBN 0761563520 Michael Alley: The Craft of Scientific Presentations – Critical Steps to Succeed and Critical Errors to Avoid; Springer 2002, ISBN 0387955550 il dibattito La medicina come evento televisivo La medicina alla TV è ormai diventata un fenomeno di massa. Da un lato ciò dipende dall’enorme aumento dell’offerta televisiva e dall’altro sicuramente dalla maggiore domanda di informazioni relative alla salute. Salute e medicina sono infatti due argomenti che interessano chiunque, senza eccezioni, perché tutti ne sono direttamente coinvolti. E come ogni tema di massa, anche la medicina ha due poli all’interno dell’universo televisivo. Da un lato viene utilizzata ai fini dell’intrattenimento, mentre dall’altro lato si fa lei stessa contenuto, funzionale all’informazione e alla formazione dello spettatore. Tra queste due estremità vi sono mille sfumature. ci. In realtà vuole essere un’immagine della ne, con il titolo: „Niente finzione televisiva: lotta dell’uomo per rimanere sano e conservare questo è un intervento operatorio al cervello”. la propria vita. Dove finisce la comunicazione scientifica e Cosa ne pensa? dove inizia il desiderio di suscitare scalpore? Quando la medicina, intesa come evento tele- La medicina alla televisione serve alla comprenvisivo, può prendere il posto di qualsiasi altro sione delle tematiche mediche e a creare una programma di massa. Ray Farkas, produttore maggiore consapevolezza attorno ai temi della televisivo americano sofferente del morbo di salute? O si superano irresponsabilmente i conParkinson, recentemente ha deciso di sottopor- fini tra fiction e realtà? Ci scriva per farci conosi a una stimolazione cerebrale profonda. Poi- scere la sua opinione. Attendiamo la Sua opiché il paziente durante questo tipo di interven- nione. to resta perfettamente cosciente, in maniera tale da indicare al chirurgo qual è l’effetto sor- move! tito dalla stimolazione sul suo sistema nervoso, c/o Mathys Ltd Bettlach Nelle numerose serie televisive, del passato e Farkas ha voluto che l’intervento fosse filmato Güterstrasse 5 attuali, la medicina e l’ambiente medico servi- e lo ha addirittura commentato in diretta. Il CH-2544 Bettlach vano solamente da scenario. Da „La clinica documento verrà trasmesso tra poche settima- E-Mail: [email protected] della Foresta Nera” a „Medici volanti „ o „ER”, poco è stato fatto per spiegare la medicina agli spettatori della TV. Tuttavia queste serie hanno contribuito molto a migliorare l’immagine delle La vostra visita gratuita professioni sanitarie. Perché i medici della TV sono filantropi. Per onore del vero, anch’essi hanno qualche piccolo difetto, ma fondamenIl tangram talmente sono buoni ed eroici. Dobbiamo quindi ringraziare anche la televisione se la professione medica resta oggi una delle più stimate. Tangram – è il nome di un antichissimo gioco cinese, che richiede concentrazione, pazienza e Per contro le trasmissioni informative e i magaimmaginazione. Secondo una leggenda, molti zine TV incentrati sulla medicina veicolano imsecoli fa un uomo fece cadere una mattonella, la portanti informazioni sanitarie, i cui destinatari quale si ruppe in sette pezzi. Quando fece per sono proprio i pazienti. E per lo più queste inrimetterli insieme, nella sua fantasia presero forma formazioni sono di qualità accettabile. Una molte immagini: animali, uomini, case. Oggi il considerazione a parte meritano le soap di tipo Tangram è un passatempo noto in tutto il mondo, documentaristico e i reality show. Una trasmische offre relax e stimolo alla materia grigia ceresione televisiva del tipo „Puls-Nächte”, in cui brale. all’ora di cena la televisione svizzera porta nelle case delle operazioni in diretta, mostra appaNoi di Mathys le mettiamo a disposizione un Tangram– un piccolo segno della rentemente solo la perizia chirurgica dei medinostra attenzione verso di Lei. Lo richieda gratuitamente. Inviare per fax +41 (0)32 644 1 460 o mediante posta elettronica [email protected] Sino a esaurimento scorte. Il mondo in 7 pezzi Editoriale Editore: Mathys Ltd Bettlach • Güterstrasse 5 • CH-2544 Bettlach Telefono: +41 (0)32 644 1 497 • E-Mail: [email protected] Redattore responsabile: Regula Haag • Comunicazione aziendale e di mercato • Mathys Ltd Bettlach Ideazione e realizzazione: IFAM Institut für angewandte Marketing-Wissenschaften GmbH • D-40545 Düsseldorf move! è una pubblicazione della Mathys Ltd Bettlach, il vostro partner competente per il trattamento endoprotesico totale in campo ortopedico. move! si rivolge agli specialisti in ortopedia e traumatologia che praticano la loro professione in ospedale o in ambulatorio, come pure a personale specializzato e dirigente in campo medico, sanitario e gestionale dell’ospe-dale con nuove e utili informazioni. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato nella realizzazione di move! con i propri contributi, informazioni e fotografie! Desiderate comunicarci novità o fornirci consigli nel settore ortopedico e ospedaliero? 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