I lavori dei workshop della scuola hanno procurato una serie di
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I lavori dei workshop della scuola hanno procurato una serie di
“L'Europa e la nuova governance economica” Documento conclusivo Introduzione La Scuola di Alta Formazione sull’Europa ideata e promossa dall’Assemblea Legislativa delle Marche, ha l’obiettivo prioritario di sensibilizzare le nuove generazioni di amministratori, delle Marche e delle altre regioni italiane, sul “progetto” Europa come spazio politico, economico, culturale, sociale comune e di portarli a conoscenza degli strumenti per parteciparvi: in fase di programmazione (ascendente) e in fase di progettazione e spesa (discendente). In altri termini, più genericamente, con la Scuola si intende contribuire a creare un sentimento diffuso di cittadinanza europea. La prima edizione della Scuola, tenutasi lo scorso anno a Gabicce Mare (PU), ha avuto esito finale nella redazione della Carta “Dalle Marche in Europa” (Carta di condivisione di valori e pratiche del processo di costruzione del progetto politico europeo nell’attuazione degli obiettivi di Europa 2020), quale indice condiviso di principi e prassi che le amministrazioni locali hanno recepito, con atti formali, come perimetro etico, orizzonte significativo, orientativo del loro agire quotidiano. La Carta costituisce ad un tempo i presupposti e gli obiettivi ultimi delle amministrazioni locali: con l’Europa sullo sfondo. La seconda edizione della Scuola, che ha avuto corso ad Ancona, lo scorso mese di maggio, nei giorni 19 e 20, è stata dedicata al tema della governance economica europea ed al ruolo delle amministrazioni locali. Dinanzi alla crisi economica europea, ormai concordemente riconosciuta nella sua natura strutturale, l’Europa ha intrapreso una revisione radicale delle sue strutture di governance economica (specialmente nell’area dell’euro) e del suo settore finanziario. La questione nodale appare quella della combinazione fra risanamento e pareggio di bilancio degli Stati membri con la crescita. Intorno alle misure del Fiscal Compact, del 6 Pack, o degli obblighi del Patto di stabilità per gli Enti Locali; sulle prospettive di rilancio economico del sistema Italia; sulle ricadute sociali; sull’opzione della ricerca e innovazione come campo privilegiato degli investimenti degli stati nazionali come presupposto per lo sviluppo; su questi temi si sono confrontati i giovani sindaci, assessori, consiglieri comunali e provinciali delle regioni italiane. La Scuola è stata articolata in sessioni plenarie, partecipate da politici, amministratori, economisti nazionali e internazionali e in quattro workshop tematici: laboratori di confronto fra gli oltre 50 amministratori under 40. Il presente documento vuole rendere conto dei lavori svolti nei workshop e riferire delle questioni emerse, delle riflessioni fatte e dei termini condivisi. Le “conclusioni” del presente documento riportano un elenco di “posizioni” concordate dai partecipanti sul ruolo delle amministrazioni locali in un nuovo progetto di governance economica europea. Si tratta di spunti programmatici, idee normative, soluzioni pratiche, indicazione di strumenti operativi. I lavori della 2a edizione della Scuola di alta Formazione sull’Europa La Scuola di Ancona ha compreso l’organizzazione di quattro workshop tematici dedicati a: 1. Patto di stabilità e ricadute sugli enti locali; 2. Il ruolo del marketing territoriale nell’offerta della città 3. Strumenti di networking e di pianificazione per la PA 4. Smart cities: le città intelligenti nell’era digitale Patto di stabilità e ricadute sugli enti locali Il workshop sul Patto di stabilità ha costituito un momento di incontro e di riflessioni fra gli amministratori in quanto il Patto è strumento derivato da obblighi definiti a livello comunitario. Questo strumento di fatto determina sostanzialmente le scelte sulla gestione della cosa pubblica. L’obiettivo era quindi di verificare sulla base di taluni casi regionali la bontà e le lacune di questo strumento, così come attualmente disciplinato dagli stati nazionali. Il ruolo del marketing territoriale nell’offerta della città Il marketing è un processo di costruzione di valore. La costruzione di valore sembra oggi il presupposto necessario per la costruzione di un’Europa dei territori. Il workshop intitolato “Il ruolo del marketing territoriale nell’offerta della città” ha inteso fornire alle amministrazioni dei Comuni presenti un possibile valido strumento di programmazione di pratiche, prassi di sviluppo di una città e di un territorio come luoghi di valore, sullo sfondo di un progetto di costruzione di un’Europa politica federale. Strumenti di networking e di pianificazione per la PA Il workshop ha inteso riaffermare la necessità dell’organizzazione di sistema come inderogabile presupposto di definizione di politiche e prassi di gestione del governo locale. Durante i lavori sono stati presentati casi diversi di reti pubblico-private, attive nella pianificazione e gestione del territorio. L’organizzazione di sistemi di rete costituisce, d’altra parte, la più opportuna e qualificata forma di rappresentanza di interessi territoriali in Europa. Smart cities: le città intelligenti nell’era digitale Le Smart cities sono il modello riuscito di pianificazione integrata delle diverse istanze territoriali. Sono un paradigma di riorganizzazione urbana coerente ai dettami della Digital Agenda e la Strategia 20-20-20. Sono, parimenti, l’oggetto di un’esortazione della Commissione Europea alle amministrazioni locali e regionali ad utilizzare nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione per migliorare l’efficienza energetica e la qualità della vita delle persone. L’ambito urbano è la dimensione dove si giocano le sfide principali per il raggiungimento di obiettivi globali, quali la qualità della vita ed il benessere dei cittadini. Il workshop ha presentato alcuni rilevanti casi di progetti innovativi orientati al concetto di Smart Cities. Conclusioni Sul Patto di Stabilità: 1. Laddove venga richiesta con il Patto di Stabilità una politica di rigore e di contribuzione al risanamento della finanza pubblica agli Enti Locali, è parimenti necessario coinvolgere anche i più alti livelli di governance, quali l'amministrazione dello Stato, Governo e Ministeri. 2. Il Patto di Stabilità deve prevedere modulazioni o declinazioni in termini di rigore della spesa, a seconda del grado di virtuosità del singolo Ente Locale; oggi il Patto di Stabilità risulta l'esito di una logica eccessivamente centralista e contrapposta a qualsiasi principio di federalismo ovvero di sussidiarietà; le vigenti norme comprese nel Patto di Stabilità riducono ed a volte annullano l'attività amministrativa dei Comuni piccoli e con ridotte possibilità di investimenti. 3. Un più corretto e giusto Patto di Stabilità dovrebbe prevedere trattamenti diversi per i Comuni di diverse dimensioni. 4. Non limitare il patto stabilità alla sola spesa per investimenti ma anche al rapporto spesa corrente/spesa in conto capitale: ogni comune ha il suo saldo obiettivo parametrato alle sole spese per investimenti, ed è per questo che si propone di parametrare gli obiettivi del Patto di Stabilità anche al rapporto spesa corrente/spesa in conto capitale, per concedere capacità operativa ai Comuni. 5. Occorre dotare i Comuni di nuovi strumenti atti a snellire tempi e prassi della burocrazia amministrativa (per es. estendere i campi di applicazione della Conferenza di Servizi). 6. Occorre individuare criteri meritori e concedere la possibilità di investimenti ai Comuni che hanno certificata una gestione virtuosa. Sul ruolo del marketing territoriale nell’offerta della città: 1. La città europea del 2020 deve prioritariamente tutelare la propria memoria storica e culturale e parallelamente garantire condizioni di accessibilità a culture diverse. 2. Il contesto della città, la dimensione territoriale, è il luogo di confronto e di (necessaria) convergenza di istanze di sviluppo economico, sociale, culturale. Rappresenta il primo livello di partecipazione dei cittadini e specie degli amministratori al più grande progetto di un’Europa politica ed economica. 3. A questo livello il marketing territoriale costituisce lo strumento privilegiato per individuare i caratteri e le potenzialità di una città e di un territorio ed interpretarli, organizzarli, promuoverli sullo sfondo di una vision, di un progetto di un’Europa politica ed economica. Sugli strumenti di networking e di pianificazione per la PA: 1. Per il raggiungimento degli obiettivi comunitari contenuti nella Strategia Europa 2020-20 è necessario il concorso degli enti locali, i quali, attraverso strumenti come la governance multilivello, possono incidere sulla programmazione europea (Territorialità dello sviluppo per raggiungere il massimo livello di efficacia delle politiche europee). 2. L’organizzazione di rete è presupposto necessario per garantire efficacia ed efficienza degli interventi pubblici ed è necessaria per dare l’avvio ad una vera governance multilivello. 3. Occorre costruire un forte partenariato tra enti locali a livello europeo e fra enti locali e stakholders per lo scambio di buone prassi. 4. E’ necessario valorizzare le competenze pubbliche e private presenti sul territorio per consentire la creazione di network di livello europeo. Sulle Smart cities: le città intelligenti nell’era digitale: 1. La SMART CITY è intesa nell'accezione di città intelligente, che integra i vari settori dell'amministrazione (mobilità, ambiente, energia, abitare, benessere, salute, partecipazione, ICT) e li promuove in termini di sostenibilità, efficacia, ed efficienza. 2. LA SMART-CITY è il modello di città europea 2020 cui riferirsi e fornisce un nuovo modo di gestione della cosa pubblica, che favorisce un modello più saldo di condivisione tra cittadini e PA. 3. La città europea è dotata di maggiore efficacia delle risorse pubbliche sia in termini di spesa che di risultato.