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L`80% si sente in buone condizioni
. INDICE RASSEGNA STAMPA . 1. Sanità Pisa e provincia Nazione Pisa 10/04/2014 p. 4 Borse e accessori contraffatti Blitz in Piazza dei Miracoli 1 Nazione Pisa 10/04/2014 p. 5 EDILIZIA Complesso Enpam 'Gravi irregolarità' La denuncia di Logli e Buscemi arriva in Consiglio 2 Nazione Pisa 10/04/2014 p. 8 Salvato un turista colto da malore 3 Nazione Pisa 10/04/2014 p. 8 «Non nasconderti: chiama il 118» 4 Nazione Pontedera Valdera 10/04/2014 p. 18 Farmacia Si cercano informatori scientifici 5 Tirreno Pisa 10/04/2014 p. II Gioco del ponte, giro di vite sulla sicurezza in palestra Tirreno Pisa 10/04/2014 p. III Torre, salvato turista colpito da infarto Tirreno Pisa 10/04/2014 p. III Rachele, inchiesta chiusa: morte per annegamento Tirreno Pisa 10/04/2014 p. IV Pillola: se ne vendono 4 volte più che a Livorno Tirreno Pisa 10/04/2014 p. IV Una rete per sconfiggere l'infarto Tirreno Pisa 10/04/2014 p. IV Troppi i diabetici indisciplinati, così i rischi aumentano Tirreno Pisa 10/04/2014 p. V Danneggiato il defibrillatore È la terza volta in un mese 13 Tirreno Pisa 10/04/2014 p. VII Iniziativa del gruppo donatori di sangue 14 Tirreno Pisa 10/04/2014 p. IX NUOVE INIZIATIVE ASSOCIAZIONE ONCOLOGICA 15 Tirreno Pontedera 10/04/2014 p. I Infermiere a processo per un falso testamento 16 Tirreno Pontedera 10/04/2014 p. IX Aprono gli studi in centro Saranno a regime da lunedì 17 Sole 24 Ore Sanita Toscana 08/04/2014 p. 1 Puntare su diagnostica by night e regole uniformi Gian Luca Lazzeri 18 Sole 24 Ore Sanita Toscana 08/04/2014 p. 7 Chirurghi e oncologi al lavoro sul genoma dei tumori del timo Emanuela Del Mauro 20 Claudia Livi 21 Daniele Benvenuti 6 7 Pietro Barghigiani 8 9 10 Gian Ugo Berti 11 2. Sanità fiorentina e toscana Repubblica Firenze 10/04/2014 p. I Eterologa legittima ha vinto Firenze Nazione Empoli 10/04/2014 p. 4 Lazzeri (Ncd) «Allarme dislessia» 23 Nazione Livorno 10/04/2014 p. 17 «È vietato discutere di sanità» 24 Nazione Prato 10/04/2014 p. 4 Di Rienzo e Bressan: «Sui problemi nelle sale operatorie Mazzoni sbaglia» 26 Nazione Prato 10/04/2014 p. 5 Si rompe un tubo dell'acqua Spogliatoi e corridoi allagati Nazione Prato 10/04/2014 p. 5 L'Asl sanziona due medici Nazione Siena 10/04/2014 p. 1-4 Salvata bimba nata con rara malattia Sole 24 Ore Sanita Toscana 08/04/2014 p. 1 Centri di senologia in rete Daniela Matarrese 31 Sole 24 Ore Sanita Toscana 08/04/2014 p. 1 «Quando tagliare le liste d'attesa non basta» Alexander Peirano 33 Sole 24 Ore Sanita Toscana 08/04/2014 p. 1 Più prevenzione, cure rapide e di qualità Valtere Giovannini 34 Sole 24 Ore Sanita Toscana 08/04/2014 p. 2 Come fare «Passi d'argento» Roberto Tatulli 36 Sole 24 Ore Sanita Toscana 08/04/2014 p. 2 Una guida per la lotta ai tumori comune a tutti i paesi membri Ue Sole 24 Ore Sanita Toscana 08/04/2014 p. 3 «Se i vecchietti stanno bene, non facciamoli ammalare» Indice Rassegna Stampa Sara Bessi 27 28 29 38 Daniela Cappelli 39 Pagina I INDICE RASSEGNA STAMPA . Sole 24 Ore Sanita Toscana 08/04/2014 p. 3 «Un sistema di sorveglianza stabile inserito nel Piano prevenzione» Paolo Francesconi 40 Sole 24 Ore Sanita Toscana 08/04/2014 p. 3 «Over 65» in salute ma soli Matilde Razzanelli 41 Tirreno Livorno 10/04/2014 p. VIII Il Fiasl contro l'Asl: «Si lesina e poi si spreca nell'Estav» Massimo Ferrucci 42 Tirreno Lucca 10/04/2014 p. IV S. Luca, l'Asi stringe i tempi Ambulatori aperti in anticipo Fabrizio Tonelli 43 Tirreno Lucca 10/04/2014 p. IV Al Campo di Marte i 140 posti letto che mancano 45 Tirreno Massa Carrara 10/04/2014 p. V «Per salvare l'Opa ora servono atti» 46 Corriere Siena 10/04/2014 p. 1-14 Un altro intervento miracoloso alle Scotte 47 4. Servizi sociali Nazione Pisa 10/04/2014 p. 8 In arrivo altri 50 profughi da Lampedusa 49 7. Volontariato Tirreno 10/04/2014 p. 10 Volontariato, festival con Renzi e due ministri Luca Cinotti 50 Corriere Della Sera 10/04/2014 p. 27 L'espansione del terzo settore Produce ricchezza in tempo di crisi Marco Gasperetti, Luca Mattiucci 51 Corriere Della Sera 10/04/2014 p. 27 Se il volonariato ti cambia il curriculum «Decisivo per i giovani» Leonard Berberi 52 Tempo 10/04/2014 p. 29 Quel minimo sacrificio che può salvare molte vite 54 Segnalazioni Nazione Pisa 10/04/2014 p. 3 Rogo all'ex Cri: locali di nuovo occupati E' ancora giallo sul sangue per terra 55 Tirreno Pisa 10/04/2014 p. III Cadavere di un pensionato in un fosso 56 Indice Rassegna Stampa Pagina II SIVI SCOPERTI L C0 J3 Z_15 tz li h MILITARI I N BORGHESE • • ----,on ^(-jnt Fiazza • dei raco iU3 li Merce illegale : maxí-sequestro nel cuore del centro BLITZ dei carabinieri contro l'abusivismo commerciale in piazza dei Miracoli e all'ospedale di Cisanello: sequestrate 300 borse con marchi contraffatti sequestrate. Nell'ambito dei periodici servizi contro l'abusivismo commerciale, i militari dell'Arma hanno effettuato un massiccio controllo in Piazza dei Miracoli e nelle vie adiacenti contro gli abusivi.In borghese e in uniforme, hanno circondato diversi gruppi di abusivi, che compreso che era in atto un blitz nei loro confronti, hanno abbandonato tutta la merce e si sono dati a precipitosa fuga, mettendo anche in pericolo l'incolumità dei numerosi turisti presenti. L'operazione ha consentito sequestrare oltre 300 manufatti, in particolare borse, borselli, cinture e occhiali da sole di varie marche (Gucci, Prada, Louis Vuitton, Rayban ecc.), accuratamente contraffatte. Gli abusivi avevano, di fatto, monopolizzato alcuni marciapiedi adiacenti i parcheggi nelle vicinanze di piazza dei Miracoli, dove avevano imbandito veri e pro- pri bazar a cielo aperto. Pianificato su disposizione del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Pisa sulla base delle indicazioni emerse nel corso dei vari Comitati per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutisi in Prefettura, l'intervento ha richiesto l'impiego di numeroso per- sonale per impedire che gli abusivi, prevalentemente senegalesi, avesse il tempo di raccogliere la merce e darsi alla fuga. Purtroppo il merca- .. 'Uom ini dell'Arma in azione anche nei parchegg i del policlinico i isanello to dei marchi contraffatti rimane alquanto fiorente poiché alimentato degli stessi turisti. DOPO il controllo in Piazza dei Miracoli il dispositivo si è spostato nei parcheggi dell'ospedale di Cisanello, dove i vari gruppi di abusivi, una volta vistisi accerchiati, hanno anch'essi abbandonato la loro merce e si sono dati alla fuga. Il giorno prima, durante un altro intervento, i carabinieri del Nucleo radiomobile avevano arrestato, dopo un inseguimento, due senegalesi per tentata estorsione in concorso ai danni di una coppia di anziani. L'anziano, in compagnia della moglie, recatosi in ospedale per una visita, posteggiata l'auto, sono stati avvicinati da un gruppo di senegalesi, uno dei quali gli ha chiesto dei soldi. Dinanzi al diniego dell'uomo, l'extracomunitario gli faceva osservare che non era colpa sua se al ritorno avesse trovato il veicolo danneggiato. L'anziano, ancora più indispettito, gli rispondeva che gli avrebbe scattato una foto con il telefonino così da individuarlo se avesse trovato il mezzo danneggiato. Il senegalese, a sua volta, per nulla intimorito, lo minacciava che gli avrebbe frantumato l'apparecchio se si fosse azzardato a scattargli una foto. La vittima, a quel punto, si allontanava dal mezzo e chiamava il 112. RE FURTI VA 1 militari dell'Arma con tutta la merce contraffata recuperata in Piazza Miracoli 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 1 Comp lesso Enpam ' r vi irr l rit' La denuncia d i Log li e B uscemi arriva in Consiglio IL CIELO si fa tetro sulle assolate Piagge. E per un centinaio di famiglie il futuro potrebbe non essere roseo. Si riapre la questione del complesso edilizio della Fondazione Enpam, vicino alla chiesa di San Michele degli Scalzi e oggetto di un lungo tira e molla fra l'ente e gli inquilini. I residenti, che pagano l'affitto a Enpam, avevano avanzato richieste di riscatto degli appartamenti e aperto trattative mai concluse. Pochi giorni fa, però, la cooperativa «Pisa `81» ha inviato agli inquilini una proposta d'acquisto riaprendo una vicenda che Forza ItaliaPdl, con Gino Logli (foto a sinistra) e Riccardo Buscemi, porta ora in Consiglio comunale. «PISA 81- spiega Logli prevede un'offerta di vendita agli inquilini e la volontà di acquistare gli appartamenti sfitti del complesso ». Vi sarebbero però alcune irregolarità, che Logli così denuncia: «Il complesso delle Piagge fece scandalo non solo per l'impatto visivo, ma anche per le gravi violazioni urbanistiche ed edilizie che accompagnarono l'edificazione. Dopo una commissione di indagine amministrativa del Comune di Pisa, fu emessa una ordinanza di demolizione a cui seguironocomplessi processi di sanatoria riguardanti scostamenti gravi della viabilità etc. Le verifiche di Usl, Vigili del Fuoco e Comune, sollecitate dalle denunce dei residenti, misero in evidenza numerose e gravi irregolarità non sanate. Ad esempio la difformità fra lo stato di fatto degli appartamenti realizzati e le planimetrie depositate, problemi di agibilità dei garage sotterra nei, mancanza di corretti certificati di collaudo, impianti termici fuori norma». Logli e Buscemi fanno riemergere ora gli abusi non sanati e considerano dovere dell'amministrazione «garantire la regolarità urbanistica ed edilizia e farsi interprete delle preoccupazioni dei residenti che non saranno in condizione di procedere all'acquisto degli appartamenti». 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 2 SOCCORSO DAL 1 I AI POMPIERI Salvato un turista colto da malore L'HANNO soccorso davanti a centinaia di turisti che hanno seguito le fasi dell'intervento con apprensione. Un professore danese di 62 anni, che accompagnava un gruppo di studenti, aveva infatti accusato un malore durante la visita alla Torre Pendente mentre si trovava sul quinto anello. Gli amici si sono subito prodigati per chiedere aiuto ed è stato necessario anche l'intervento dei vigili del fuoco che con la barella «a cucchiaio» hanno riportato a terra. Poi la corsa a Cisanello con l'ambulanza della Misericordia inviata in piazza dei Miracoli dal 118 che dopo avergli prestato le prime cure lo ha trasferito in ospedale. L'uomo - asmatico - è stato ricoverato, ma le sue condizioni non sono gravi. 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 3 CONTRO GLI INFARTI «Non nasconderti: chiama il 118» «NON NASCONDERTI, chiama il 118 » è lo slogan della campagna d'informazione promossa dalla «rete Ima», che coordina tutte le strutture interessate al trattamento dell'infarto del miocardio acuto. Organizzata da Asl 5, Aoup, 118 e Cnr Fondazione Monasterio, la rete ha attivato un protocollo per i pazienti con sospetto infarto per indirizzarli direttamente alle sale operative dell'emodinamica dell'Aoup attraverso l'uso del 118 e ottimizzare di gran lunga i tempi dell'intervento. La rete è stata istituita nel 2009 e da allora ha conseguito importanti traguardi, primo tra tutti il passaggio della percentuale dei pazienti che hanno seguito il percorso dal 9 % al 41 %. Questo ed altri risultati sono stati presentati martedì al Lumiere nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del direttore della Usl 5 Rocco Damone, del direttore dell'Aoup Carlo Rinaldo Tomassini e del responsabile del 118 Paolo Tognarelli. «Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte - spiega Anna Sonia Petronio, direttore dell'emodinamica dell'Aoup - e il trattamento durante le prime ore dal manifestarsi del sintomo è determinante. Per questo la regione Toscana ha deciso di investire su una campagna di informazione che aiuti il paziente ad essere primo artefice della propria salute». La linea guida è semplice : ai primi sintomi il paziente è invitato a chiamare il 118 che soccorre in tempi brevi, trasmette per via telematica il primo tracciato elettrocardiografico all'unità cardiologica e, se il sospetto di infarto si rivela fondato, trasporta direttamente il paziente nella sala di emodinamica, dove lo aspetta un'equipe pronta. 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 4 INFORMATICI La Rjc Soft (www.rjcsoft.it) azienda che opera a Pisa - e non solo - nel settore dell'Information Technology è alla ricerca di una serie di figure professionali. Per uno stage aziendale nella sede di Pisa c'è bisogno di una persona con laurea specialistica in Informatica o Ingegneria Informatica, conoscenza della lingua inglese, disponibilità a trasferte e/o trasferimenti. Selezioni aperte anche per sviluppatori Java, sviluppare applicazioni mobile e sviluppatori con esperienza nel linguaggio Php. Per candidarsi basta accedere alla sezione «Lavora con noi» del sito web. INFORMATORI SCIENTIFICI Il Gruppo Pharmanutra, fondato a Pisa nel 2003, ha sviluppato un portfolio di prodotti nutraceutici e dispositivi medici di importante contenuto scientifico, caratterizzati dalla massima qualità e da formulazioni proprietarie ed innovative. Il profilo ricercato è una persona fortemente motivata, organizzata, decisamente ambiziosa, dotata di una spiccata attitudine commerciale e in possesso di un diploma di laurea conseguito presso facoltà ad indirizzo scientifico, quali: Medicina e Chirurgia Scienze Biologiche, Chimica con indirizzo organico o biologico, Farmacia Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, Medicina Veterinaria, Informazione Scientifica del Farmaco Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche Scienze e Tecnologie Farmaceutiche. In caso di curriculum particolarmente interessanti, potranno essere valutati anche candidati fortemente motivati ed ambiziosi con lau- 1. Sanità Pisa e provincia ree diverse da quelle sopra indicate, e anche non laureati. Si offre: Contratto di agenzia monomandatario Enasarco a tempo indeterminato. Provvigione minima garantita e provvigioni variabili (legate ai risultati mensili di vendita). Piano incentivi stimolante, basato su criteri oggettivi e meritocratici. Formazione iniziale ed in itinere completa, sia a livello tecnico-scientifico che a livello operativo. Curriculum completo e comprensivo di autorizzazione al trattamento dei dati personali alla Direzione Risorse Umane del Gruppo Pharmanutra. Info: www.pharmanutra.it, www. juniapharma.it. C gen Group, azienda farmaceutica italiana in forte sviluppo, ricerca agenti nel ruolo di informatori medico scientifici per il lancio di prodotti innovativi in campo ginecologico e neurologico su tutto il territorio nazionale e su Pisa. E' previsto un trattamento provvigionale sulla base del dato Ims Health mensile, sono previsti incentivi ad obiettivo, con ampie e reali possibilità di crescita e di guadagno, commisurate all'impegno ed ai risultati sviluppati nella propria zona. Si cercano professionisti con esperienza comprovata anche se in mobilità, già introdotti nel campo, che siano in grado di gestire in modo autonomo lo sviluppo e la gestione della propaganda finalizzata alla vendita nella zona di competenza. I collaboratori selezionati, avranno il compito di visitare, nella propria zona esclusiva, ambulatori privati, cliniche ed ospedali. Richiesta esperienza da 2 a 5 anni, diploma, inglese scolastico. Offresi: contratto tempo indeterminato. Info: www.chrigengroup. it. Pagina 5 Gioco dei ponte, giro d"0 dbida, vite sulla sicurezza in palestra Regole ferree dopo il sopralluogo dell'Asl: dall'accesso dei combattenti alla manutenzione dei macchinari. La responsabilità ricade sui Magistrati di Daniele Benvenuti / PISA Regole ferree per l'utilizzo delle palestre del Gioco del ponte, dall'accesso dei combattenti alla manutenzione dei macchinari da allenamento, tutto sotto la responsabilità dei magistrati. È la sintesi del documento ("atto d'obbligo della magistratura del Gioco del ponte", è il suo nome) che il Comune vuole far firmare alle magistrature per concedere loro l'utilizzo delle palestre. Un atto dovuto da parte di Palazzo Gainbacorti dopo i controlli dell'Asl e le prescrizioni che i suoi tecnici hanno imposto per proseguire l'attività. Un documento che sta creando una vera e propria bufera all'interno della manifestazione con i magistrati che ad oggi non hanno intenzione di firmarlo: troppe, secondo la maggioranza di loro, le responsabilità che cadrebbero sulle loro teste per una attività che comunque rimane amatoriale e volontaria. Un china dunque che compli ca la preparazione all'edizione del prossimo giugno. Preparazione che, inoltre, per la prima Un combattimento sul Ponte dimezzo volta non potrà svolgersi con le tradizionali prove al carrello tra le squadre: non esistono infatti le condizioni di sicurezza e idoneità nel magazzino dove viene custodito per permetterne l'utilizzo. «Il passo che abbiamo compiuto con questo documento spiega l'assessore alle manifestazioni storiche Federico Eligi - si è reso necessario dopo i so- pralluoghi dell'Asl, sollecitati dall'esposto di un consigliere comunale. I tecnici sono intervenuti in maniera corretta, parificando le strutture di allenamento a palestre. Per questo occorre che il proprietario (cioè il Comune) si occupi dell'infrastruttura assicurando che tutto sia a norma; ma c'è poi una parte ed una responsabilità anche di chi le utilizza e cioè la magi- strature . Molte di quelle prescrizioni erano già previste, rna l'esposto ha accelerato tutto. Siamo disponibili a dialogare con i magistrati ed, eventualmente, suggerire il modo per adempiere alle richieste». I punti più controversi del documento, secondo i magistrati, sono quelli legati alla certificazione dei macchinari e alla responsabilità che da essa deriva. Risponde il dirigente della manifestazioni storiche Michele Aiello: «Con l'Asl c' è stato un dialogo molto costruttivo (tanto da aprire un tavolo permanente sulla questione, oda). Alla base c' è innanzitutto la sicurezza del combattente. Combattente che deve allenarsi con macchinari regolari, in un ambiente pulito , in presenza di infermeri a e defibrillatore». E adesso che succede? I rnagistrati stanno prendendo tempo per capire la reale portata di questo documento (sembra che ad oggi solo quattro abbiamo firmato). In molti, poi, esprimono il rammarico che l'atto sia stato predisposto dopo la loro nomina. ©RIPROOLIZIONE RISERVATA —M ponl,„qirn di il, loro wllaicnrrriaínpok,lru 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 6 0 Torre, salvato turista colpito da infarto un turista danese di 62 anni è stato colpito da infarto mentre si trovava sul quinto anello della Torre di Pisa. É successo poco prima delle 14 ,30 di mercoledì 9 aprile. L'uomo ha accusato in malore ed è stato subito soccorso dagli amici che erano con lui. Tra i soccorritori anche i vigili del 1. Sanità Pisa e provincia fuoco che lo hanno portato a terra. Dalla centrale operativa del 118 è stata inviata un'ambulanza della misericordia con medico a bordo . Dopo aver trattato sul posto il turista, l'equipaggio sanitario lo ha trasferito dove è stato ricoverato. Non è in pericolo di vita. Pagina 7 Rachele, inchiesta chiusa: morte per annegamento Verso il processo perle due bagnine, una continua a lavorare con i bimbi in vasca Le posizioni delle istruttrici sono diverse. Probabile che una scelga di patteggiare PISA La piccola Rachele mori per annegamento. E un punto fermo nell'inchiesta per la morte della bimba di 5 anni deceduta il pomeriggio del 28 agosto nella piscina comunale gestita dalla Canottieri Nuoto. La consulenza tecnica affidata dalla Procura al medico legale, Luigi Papi, ha chiarito in modo inequivocabile le cause di una morte resa ancora più straziante da un video nel quale si vede la piccina prima andare sott'acqua e poi sbracciarsi per chiedere aiuto. Una tragedia filmata che è alla base dell'atto d'accusa notificato alle due istruttrici, indagate per omicidio colposo, difese dagli avvocati Anna Francini e Andrea Di Giuliomaria. Una delle due è rimasta come allenatrice nell'organico della Canottieri Nuoto. L'altra non fa più parte dell'associazione, anche se continua a svolgere attività di bagnina con bimbi come allievi per altre società sportive. Verso il processo. Sono le immagini il carico da novanta che per la Procura costituisce una prova schiacciante. Si vede Rachele nella vasca mentre le sfugge il tubo galleggiante. Poi annaspa e, infine, si affloscia sotto il livello dell'acqua rimanendo sul fondo per almeno 4-5 minuti. Il fil- mato inquadra bene solo una bagnina che pare non accorgersi di quello che sta avvenendo. La collega non compare in primo piano nelle riprese, anche se è distante pochi metri. All'avviso di chiusura indagini firmato dal pm Sisto Restuccia, le difese non hanno risposto con richie- ste di interrogatori e presentazione di documenti. Posizioni diverse. Il prossimo passaggio è la richiesta di rinvio a giudizio con fissazione dell'udienza preliminare. E in quella sede le posizioni delle indagate potrebbero prendere strade diverse con almeno una possibile richiesta di riti alternativi, tra abbreviato e patteggiamento. Già nel provvedimento con cui viene chiusa l'inchiesta, il sostituto procuratore individua responsabilità diverse nei confronti di un'istruttrice durante i soccorsi. Non ci sarebbe solo la negligenza per non aver visto la bimba che si sbracciava e chiedeva aiuto. Ma anche quando è stato dato l'allarme i comportamenti delle due istruttrici sarebbero stati differenti. Pietro Barghigiani ORI PRODUZIDUE RISERVATA Le cause. Il responso del medico legale non lascia spazio a interpretazioni sull'origine del decesso di Rachele Medda, i cui genitori sono assistiti dall'avvocato Carlo Porcaro D'Arnbrosio. La bimba non aveva patologie, era sanissima. Il suo cuoricino ha cessato di battere dopo 4-5 minuti in cui è rimasta sott'acqua. Un lasso di tempo durante il quale, la registrazione video lo certifica con una brutalità senza filtri, Rachele non viene soccorsa. L un bambino, anche lui nella vasca, a richiamare l'attenzione delle bagnine. La piscina dove 1128 agosto 2013 si consumò la tragedia con la morte di Rachele Medda 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 8 PARLA LA GINECOLOGA FRUZZETTI Pillola: se ne vendono in - e *A lo 4 volte più che a Livorno CI PISA Le ragazze e le donne di Pisa hanno grande fiducia nella "pillola" anticoncezionale. Soltanto nel territorio comunale se ne vendono quattro volte di più di Livorno e della sua provincia (il confronto, pur indicativo, è importante). Tutto questo, nonostante si evidenzi un calo nazionale medio del 10%. Ciò significa - ha spiegato al nostro giornale Franca Fruzzetti, dirigente medico all'Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia all'Azienda Ospeda- liero Universitaria - che sono convinte degli effetti positivi e considerano ingiustificati i timori su eventuali effetti collaterali (aumento di peso e dell'incidenza tumorale). Nell'ultimo caso, in particolare, la pillola è assolutamente sicura. L'epoca della prima "pillola" è conforme alla media italiana - ha aggiunto Fruzzetti nell'ambito dell'incontro stampa promosso a Milano dalla Società Italiana della contraccezione - intorno ai 18-20 anni, considerando l'anticipo dell'età del primo rapporto sessuale (14-16). Un livello di comportamento che deriva an che da quello maturo e consapevole delle mamme. Dallo specialista (a seguire per frequenza dal medico di base)le ragazze giungono talvolta da sole, più spesso con le madri. Per quanto riguarda invece le donne pisane, si riscontra una buona educazione sanita- ria in tema di contraccezione sono sempre sue parole - soprattutto quando, col trascorrere del tempo, il ciclo mestruale diventa irregolare e dunque maggiormente probletnatica è la valutazione anticoncezionale. Sul piano clinico - ha precisato ancora Fruzzetti - è bene utilizzare la pillola senza alcuna interruzione fino a quando, cioè, ve ne sia la necessità. All'inizio dell'assunzione, infatti, possono insorgere taluni modesti e transitori effetti collaterali. Sospendere e poi riprendere l'assunzione, significa riavere tali disturbi. Anche nella pratica sportiva la pillola può essere d'aiuto, là dove si voglia evitare la comparsa del flusso mensile proprio in corrispondenza della competizione. La ricerca farmacologica tende addirittura per il futuro ad arrivare a eliminare le mestruazioni durante l'intera attività. Stanno comunque aumentando le vendite della pillola del giorno dopo, dimostrando come ancora ci sia da lavorare nel campo dell'informazione e della sensibilizzazione e perché, fra l'altro, si sta afferman do la scelta di tenerne una scorta in casa. A ogni modo, sulla contraccezione orale agiscono come comportamento a rischio l'uso dell'alcol e delle droghe quale fattore di possibile dimenticanza d'assunzione. Nell'ipotesi d'una dimenticanza, se ciò avvenisse nell'ultima settimana, è bene iniziare subito un altro "blister" di compresse, se si verificasse a metà, non sussisterebbero problemi. Per una - due settimane conclude Franca Fruzzetti - è opportuno ricorrere all'impiego del preservativo. La pillola va comunque assunta sempre alla stessa ora, senza alcun rap(gub) porto con i pasti. C RIPRODJ7IONE RISERVATA 101 Una ragazza con una confezione di pillole anticoncezionali II -nri iav, T,n., rydm 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 9 W-A U na rete per sconfiggere l'infarto Azienda sanitaria locale n. 5, Azienda ospedaliero universitaria pisana, 118 e Fondazione Monasterio hanno presentato al Cinema Lumiere di Pisa i primi risultati della campagna informativa sulla "Rete dell'infarto -118°° La Rete è attiva dal 2009 e ha elaborato un protocollo per i pazienti con sospetto infarto miocardico acuto. II percorso prevede che questi pazienti vengano direttamente indirizzati alle sale operatorie dell'Emodinamica dell'Aoup. II mnpi c av, , „n., ry,rm 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 10 Troppi i diabetici indisciplinati, così i rischi aumentano L'allarme del professor Del Prato: tra i circa 15mïla malati in città e provincia tanti quelli che non rispettano le regole di Gian Ugo Berti 1 PISA Dalla Cittadella alle Piagge, sui Lungarni, dalla Chiesa della Spina a Piazza dei Miracoli, dalla foce dell'Arno fin sulla passeggiata a Marina. In tema di salute rappresentano la miglior prevenzione e la più efficace cura del diabete (e non solo di quello). In pratica, quei classici e salutari trenta minuti di camminata quotidiana possono evitare guai. Lo ha suggerito Stefano Del Prato, professore di Endocrinologia all'Azienda Ospedaliero Universitaria, nell'incontro-stampa promosso a Milano daAstra Zeneca. Si, perché una costante attività fisica, assieme ad una corretta alimentazione, fanno parte anche sul piano storico degli stili vita che - duemila anni fa- erano tipici della cultura dei Romani. Poi, dal 1950, tante cose sono cambiate sulla tavola degli italiani ed i casi di diabete (quello dell'adulto, per intenderci, non la forvia ereditaria del bambino), stanno continuan do a crescere. C'è però un rovescio della medaglia, pur se movimento e cibo si mantengono sotto controllo. Si tratta della disciplina dei pazienti nel seguire la cura. Rappresenta infatti motivo di preoccupazione - ha spiegato Del Prato - la particolare difficoltà dei pazienti a mettere in atto le disposizioni del medico. A vario titolo, sono circa quindicimila, a Pisa e provincia, le persone che dichiarano di non stare alle regole (per lo più si tratta di soggetti "single"), aumentando così il rischio di possibili complicazioni. Si dimostra soprattutto elevato il danno a carico del sistema vascolare. Da temere, sono in sostanza i problemi relativi alla retina con diminuzione e perdita della vista, del cuore, del rene ed il piede diabetico. in occasione dei pasti e che facilita la produzione d'insulina. E, novità nella novità, è la sua somministrazione soltanto una volta la settimana per via sottocutanea. Il farmaco viene incapsulato in microsfere biodegradabili che - iniettate - rilasciano la sostanza nel sangue in anodo graduale. Ciò consente una maggior libertà della gestione della cura e migliore qualità di vita. Un aspetto dunque poco conosciuto nella dimensione medica e sociale della malattia, dovuta all'incapacità del pancreas di produrre le necessarie quantità dell'insulina, l'ormone in grado di controllare i livelli di zucchero nel sangue. Da tempo la ricerca farmacologica ha ottenuto soluzioni valide con la terapia orale a base di metformina e solfanilurea, optando per l'insulina soltanto nelle fasi più avanzate, in caso d'incontrollabilità della glicemia. Ma proprio in questi giorni la situazione è migliorata - ha sottolineato Del Prato - con il ricorso (associato o meno alla metformina o la solfanilurea) delle incretine, l'ultima nata è l'exenatide, che riproducono il meccanismo d'azione di un ormone intestinale rilasciato ìiulisriplin:iii.msì 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 11 4> 4"L,A Iniziativa di prevenzione in occasione della Giornata del diabete 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 12 410 ir anneggiato D il, defibrillatore E la terza volta ìn un mese II defibrillatore di Tirrenia ® TIRRENIA Per la terza volta in un mese, è stato danneggiato il contenitore dove si trova il defibrillatore installato in piazza Belvedere su una colonna. Ad accorgersi dell'atto vandalico, è stato Romolo Tinozzi della Pubblica Assistenza del litorale pisano. «Stavo andando in banca - dice Tinozzi - quan do ho visto lo sportello della colonnina per terra e all'interno si trovava un bicchiere di cocktail vuoto con ancora dentro la cannuccia. Ho chiamato il responsabile dello strumento e la situazione è stata ripristinata. È la terza volta che accade in un mese». ,ORI PRODUZIONE RISERVATA I iliiini di -il. un 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 13 Iniziativa dei gruppo donatori di sangue II gruppo dei donatori di sangue della Valgraziosa per sabato 12 aprile organizza una iniziativa dedicata alle persone che vorranno donare per la prima volta o riavvicinarsi alla donazione. L'appuntamento è alla sede dei donatori, alle ore 7.30. Coni mezzi della misericordia il trasferimento al centro trasfusionale di Cisanello. 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 14 NUOVE INIZIATIVE ASSOCIAZIONE ONCOLOGICA Proseguono le iniziative promosse dall'Associazione Oncologica Pisana "P. Trivella" rivolte alla sensibilizzazione della cittadinanza intorno al tema della malattia oncologica, iniziative che si collocano nella cornice della Settimana Oncologica, giunta quest'anno alla sua 24esima edizione. Oggi, giovedì lo aprile, presso la sede della circoscrizione 6, in via Contessa Matilde, alle 16 si svolgerà un incontro di cinematerapia guidato dallo psicologo dottor Gianiuca Calvio con al proiezione gratuita del film "II cammino per Santiago" di Emilio Estevez. Domani, venerdì 11, alle 21.15, presso l'Auditorium del Cnr,si terrà il concerto "Voglia di Volare" in cui il Coro dei Teatro dell'Alambicco, diretto da Giorgio Di Presa e Cecilia Zaccagnini, presentale sue nuove interpretazioni di brani di musica Evergreen. Per concludere domenica 13, alle 20, presso il ristorante 'da Rino", via Aurelia Nord 36, si terrà la tradizionale cena di beneficienza in favore dell'Aopi. E' necessario prenotare telefonando alla segreteria Aopi (telefono 050 46217) entro domani, venerdì 11. 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 15 Infer ere a processo p er falso testamento L'uomo ha ereditato una villa da oltre un milione di euro di valore li nipote della proprietaria lo ha accusato. «Quelle non solo le volontà della zia» ® PONTEDERA Arriva questa mattina in tribunale a Pisa, davanti al giudice Paola Giovannelli, la storia di un presunto falso testamento che avrebbe permesso ad un infermiere di Pontedera, Santo Balfino, classe 1954, di disporre di una villa del valore di oltre un milione di euro. L'infermiere, infatti, è finito a giudizio con l'accusa di avere formato un falso testamento olografo apparentemente redatto in data 18 gennaio 2010 da parte di una donna alla quale era legato da un rapporto di amicizia. E di questo testamento, stando alle accuse, Balfino avrebbe fatto uso facendolo pubblicare da un notaio il 21 giugno 2010. E il testamento, una volta pubblicato, avrebbe fatto acquisire al Balfino la disponibili- tà di una villa (con parco alberato) di valore superiore ad 1 milione di euro. L'accusa, il pubblico ministero è Antonio Giaconi, sostiene che il testamento è stato falsificato sulla scorta di una consulenza grafologica della dottoressa Serenella Carabba e sulla base di dichiarazioni del nipote della defunta, l'avvocato Paolo Pierotti. Quest'ultimo, infatti, ha denunciato il Balfino e narrato a processo che i rapporti tra la zia e l'imputato non erano tali da giustificare un così benevolo lascito. La difesa di Balfino, l'avvocato Marco Meoli, di Pontedera, sostiene, viceversa, che c'erano motivi di riconoscenza tali da giustificare il lascito e contesta il contenuto della consulenza tecnica grafologica. Tra l'altro questo non è il primo guaio che l'eredità milionaria causa a Balfino. L'infer- rniere infatti, nonostante avesse ereditato la villa con 19 vani, in uno dei quartieri più residenziali della città, si era ostinato a restare nell'alloggio del Comune. Fino a che il Comune di Pontedera, nell'aprile scorso, non è intervenuto e gli ha tolto la casa con l'aiuto della forza pubblica. La legge che disciplina l'edilizia residenziale pubblica impedisce a chi detiene un alloggio popolare di possedere allo stesso tempo un'abitazione congrua alle proprie esigenze. Ma, nonostante i tentativi horlari di ritornare in possesso dell'alloggio, per l'amministrazione comunale non era stato facile. L'uomo aveva presentato un ricorso dietro l'altro. Si è era rivolto anche al Tar, e malgrado quei ricorsi fossero stati tutti puntualmente persi dagli inquilini per resistere al provvedimento di decadenza era stato necessario l'intervento della forza pubblica per cacciarli di casa. L'uomo, quando fece domanda - molti anni fa - aveva tutti i requisiti per ottenere la casa popolare, per cui pagava, in virtù del fatto che aveva un reddito, un canone di circa cento euro al mese. Ereditata la villa, pochi mesi dopo il cinquantenne aveva cambiato residenza, intestando l'alloggio popolare alla connivente. In questo caso, per l'assenza di redditi, il canone d'affitto era sceso a 12 giuro al mese. Il giudice Paola Git saiì..d n,I-„•- p-j-un c i,,, icazmc, L'esterno del tribunale di Pisa 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 16 CASA DELLA SALUTE: GLI ORARI Aprono 'studi . centro Saranno a regime da lunedì VOLTERRA «L'interesse dei cittadini prima di tutti: questo servizio è fondamentale per tante persone e c'era urgenza di portare a termine le ultime cose per dare inizio all'attività». A scandire le ultime, decisive, fasi per dar vita agli ambulatori in centro della Casa della Salute è il dottor Paolo Fidanzi, coordinatore della Casa della Salute e dei medici di base di Volterra. Il servizio inaugurato dal sindaco di Volterra Marco Buselli sarà a regime da lunedì: sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 11 alle 13 di mattina e dalle 16.30 alle 19.30 il pomeriggio. Presente al taglio del nastro il vescovo Alberto Silvani. «Finalmente riusciamo a rendere operativo, benché con qualche ritardo, questo servizio che di fatto è la proiezione in centro del progetto Asl della Casa della Salute: cinque i medici di base che gireranno nei locali - e sottolinea il modus operandi- Ognuno di loro nella sede di via Roma seguirà i propri pazienti e il proprio gruppo». Nel d-day del servizio è lo stesso Fidanzi a prestare servizio, dalle 16 alle 19. Ieri mattina i sopralluoghi ai locali, atti a dare o meno l'idoneità: esito positivo. «I locali sono risultati idonei con prescrizioni: essendo io l'interfaccia dellaAsl con l'amministrazione, non è stato facile rna L'ingresso degli studi medici sono riuscito un po' in fretta e furia a fare in modo che questa apertura avvenisse, nonostante le polemiche di questi giorni», aggiunge Fidanzi e sottolinea. «E un servizio per la gente e qua la politica non deve entrare». Lo stesso sindaco nei giorni scorsi aveva sottolineato che «la soluzione di via Roma è stata individuata dall'amrninistrazione, mettendo a disposizione gratuitamente i tre ambulatori e una sala di attesa ai medici di famiglia, in un ambiente dove sono abbattute le barriere architettoniche». Così l'ultimo tassello che completa il processo della Casa della Salute è attivo. «Si è conclusa la procedura del progetto, andando incontro alla richiesta dei medici di famiglia di trasferire i loro ambulatori nel centro storico, locali messi finalmente a disposizione dal Comune, con quasi un anno di ritardo», chiude il direttore AsI Rocco Damone. (f S.) w1ihiaAone in.wMeoibílr Fì lì, , iiii- m—— 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 17 C 0 kl T RO CA f,!TC? Puntare su diagnostica by night e regole uniformi di Gian Luca Lazzeri * T ra i segmenti economicamente rilevanti della sanità toscana c'è la diagnostica per immagini. Nel 2012, ultimi dati disponibili, la quantificazione del fenomeno è stata di oltre 211 milioni di euro per 3.768.535 prestazioni, 47 milioni di euro i costi delle prestazioni erogate in regime di privato convenzionato . Un segmento da promuovere per una riduzione dei tempi di attesa frenato dal caos delle regole che 1. Sanità Pisa e provincia ognuna delle AsI toscane applica cercando il contenimento dei costi. Così nell'AsI 10, nell'ultimo biennio, i budget sono stati tagliati del 26%. Il tetto è unico (residenti e non residenti). Solo nell'AsI 5 di Pisa il budget ricomprende il valore economico del ticket riducendo quindi il numero delle prestazioni eseguibili. Oasi felice, per i non residenti, CONTINUA A PAG 2 Pagina 18 DO. CONTROCANTO (segue dalla prima pagina) l'Asl di Pistoia dove si hanno due tetti, uno per le prestazioni per i residenti e uno abbondante per i fuori sede. Le conseguenze di questo caos sono tutte negative . Andando all'Asl 10 di Firenze vediamo che molti residenti per sfuggire alle liste d'attesa si sono recati presso istituti privati convenzionati di altre Asi: 21.377 prestazioni per un costo di oltre 3 milioni di euro. A Pisa il 55% è andato fuori Asl e presso l'Asl di Pistoia ci sono lunghe liste d'attesa per i residenti e minori per i non residenti (paradossalmente nel pistoiese vengono erogate 10.200 prestazioni a fiorentini mentre Istituti privati con sede in Asl diverse da Pistoia 1. Sanità Pisa e provincia erogano a pistoiesi ben 8.635 prestazioni). Aggregando i dati sono ben 86.894 le prestazioni che in un anno sono state erogate da istituti privati convenzionati aventi sede diversa da quella di residenza dell'utente. Utenti che per avere tempi di attesa accettabili si sono sobbarcati di ulteriori costi e disagi. Ma, e questo è un altro paradosso, i costi di queste prestazioni (10.187.992 euro), rimangono a carico dell'Asi di residenza. Quindi le attuali regole diversificate non riducono liste e costi. Allora dobbiamo allungare nelle strutture pubbliche la diagnostica anche in orario notturno e dare regole uguali a tutti gli istituti privati convenzionati. Riconosciamo loro, anche se tardivamente, il ruolo positivo che svolgono nell'integrazione dei servizi sanitari nel territorio. Regole uniche per dare certezza del contesto normativo dove gli imprenditori privati vanno a effettuare importanti investimenti. Chiederò che questo venga scritto a chiare note nel prossimo piano socio-sanitario che dopo tante polemiche ci stiamo apprestando a emanare. Diversamente avremo la progressiva chiusura di queste strutture con ricadute su occupazione e servizi. * consigliere regionale Ncd e membro della IV commissione sanità Pagina 19 PISA Chirurghi e oncologi al lavoro sul genoma dei tumori del timo S tudiare il genoma delle neopla- e carcinomi del timo. sie epiteliali del timo attraverLa possibilità di sviluppare queso le più recenti tecnologie di se- sto progetto rappresenta un'opporquenziamento e identificare così tunità unica per chiarire le basi nuove mutazioni e nuove possibili- molecolari delle neoplasie epiteliatà di cura. È uno dei progetti, di li del timo con rilevanti implicaziocui è capofila l'Aou di Pisa, finan- ni per la loro classificazione e posziato dal ministero della Salute nel- sibilmente per la loro terapia. Quel'ambito del bando sulla ricerca sta attività di ricerca sul timo, svolfinalizzata e giovani ricercatori ta con un approccio multidiscipli2011-2012. nare e con la collaborazione di Il progetto internazionale è sta- istituzioni prestigiose è oggetto di to presentato da Marco Lucchi interesse e dibattito da parte delle (Unità operativa di chirurgia toraci- maggiori società scientifiche interca), con lapartecinazionali del setpazione delle Unitore. Inoltre il protà operative di getto nasce dalla anatomia patologilunga tradizione ca HI e di oncolodell'Aou pisana nel trattamento gia medica 2 mentre, a livello interdelle patologie tonazionale, lo sturaciche. E stato dio si avvale della infatti creato recollaborazione centemente un del National Instipercorso per la tute of Health di Bethesda (Mary- patologia timica che coinvolge land, Usa) e della Georgetown specialisti di diverse discipline tra University (Washington, D.C.). cui: chirurghi toracici, neurologi, Il progetto prevede l'applicazio- oncologi, patologi, radioterapisti. ne delle più recenti tecnologie di Questo percorso, unico in Italia, next generation sequencing (who- consente una completa e corretta le exome sequencing, transcripto- gestione clinica delle neoplasie epime sequencing e targeted re-se- teliali del timo e costituisce elequencing), tecniche acquisite da la- mento di richiamo per un numero copo Petrini (Aoup) durante una sempre maggiore di pazienti che lunga fellowship a Bethesda, per vengono a Pisa per trovare rispolo studio dei tumori epiteliali del sta a quesiti che, in una patologia timo. I risultati preliminari hanno rara, non sono di facile soluzione. dato risultati interessanti identifiEmanuela Del Mauro cando nuove mutazioni tumore ufficio stampa Aou Pisa specifiche e differenze tra timomi L'Aoup coordina Io studio finanziato dal ministero Sii I lira, prone di timo to 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 20 LI— _ -. _ TO Eterologa legittima ha vinto Firenze CLAUDIA LIVI SENTENZA di ieri della Corte Costituzionale A sbriciola di fatto gli ultimi brandelli della legge 40. Ci sono voluti dieci anni, dieci lunghissimi anni, per ripristinare i diritti delle coppie infertili, trattate non come cittadini portatori di diritto di cura macome soggetticon desideri illeciti. L SEGUEA PAGINA VIII 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 21 QUEI DIRTI'IZ SONO DI TUI'IZ ,CA IECi anni, in cui le coppie si sono ribellate ai NO stilati contro ogni logica terapeutica, contro una legge assurda che imponeva l'idea di pochi ai diritti di molti. La storia comincia sempre da lontano, nel nostro caso nel 1978 quando il mondo guardò con stupore il faccino strapazzato di Louise Brown, prima bimba al mondo natadall'unione, fuori dal corpo della mamma, di un ovulo e di uno spermatozoo . La legge 40, entrata in vigore il 10 marzo 2004, si proponeva di regolare le tecniche di riproduzione assistita ma di fatto le imbrigliava , e con le tecniche imbrigliava le coppie che dovevano ricorrervi, in modo tale che i risultati venivano capovolti: meno gravidanze , più parti multipli, con ripercussioni importanti sulla salute della donna e sulla spesa pubblica. Inoltre , vietando il ricorso alla donazione di ovuli e/o spermatozoi, penalizzava drasticamente le coppie realmente sterili, che si vedevano costrette ad andare all'estero per trovare risposte alla loro impossibilità di procreare in modo naturale. Il Tribunale di Firenze è stato protagonistaper entrambele sentenze della Consulta (quella del 2009 e quella di ieri insieme con i tribunali di Milano e Catania ). La sentenza di ieri cancella il divieto di ricorso all'uso di ovuli o spermatozoi di un donatore esterno alla coppia e ci riporta in linea con le legislazioni più avanzate d'Europa in tema di diritti civili . E' con emozione che scrivo queste parole , proprio al termine del mio mandato di consigliera comunale. E' un cerchio che si chiude e che ha fortemente impront ato lamiavitapoliticae professionale. La prima consiliatura è coincisa con l'emanazione della legge, nel 2004, ed è proseguita con la battaglia referendaria , persamalamente anche per l'interferenza di forze politiche troppo prone alle gerarchie ecclesiastiche. Il cammino è proseguito con iricorsi delle coppie, che hanno consentito la prima e storica sentenza della Consulta, nel 2009, e adesso, l'ultima, che archivia definitivamente la questione. La storia della legge 40 e di tutti i ricorsi per modificarla ci ha insegnato, ancora una volta, che le battaglie per i diritti di ciascuno sono battaglie peri diritti di tutti. Dobbiamo adesso contrastare ogni timore di ritorni ad un fantomatico far-west, per altro mai esistito. La sentenza è storica anche per questo, perché immediatamente applicabile senza attendere superflui passaggi parlamentari. Le linee guida per operare in questo campo sono internazionali e note da anni: si tratterà quindi di riapplicarle nella nostra realtà, rispondendo finalmente in modo positivo alla richiesta di cura delle coppie infertili. L'autrice è consigliera comunale Pd O RIPRODUZIONE RISERVATA 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 22 Lazz en ® (Ned ) « dislessia>> «A EMPOLI la dislessia rischia di diventare un'emergenza sociale soprattutto per gli alunni delle scuole primarie e secondarie: nel corso del 2013 all'Asl sono arrivate complessivamente 157 richieste di valutazione per Dsa (disturbi specifici di apprendimento). In pratica rapportando il numero di casi alla popolazione di riferimento dell'Asl 11 si è registrata una richiesta di diagnosi ogni circa 1.500 persone. Mentre 213 casi sono ancora in attesa di valutazione». Il consigliere regionale Ncd/Più Toscana Gian Luca Lazzeri lancia l'allarme sui disturbi di apprendimento nel territorio dell'Asl. L'amministratore fa anche notare che i tempi per otenere una riposta sono molto lunghi. «Nell'Asl 11 arrivano a due anni per le richieste provenienti da scuole secondarie di primo grado (a fronte del tetto massimo di sei mesi previsti dalle linee guida della Regione) e a 6 mesi per le scuole primarie. Presenterò una proposta di emendamento al piano socio sanitario integrato per diminuire i tempi d'attesa, per corsi di approfondimento verso il personale docente per e un riconoscimento dell'associazionismo regionale attivo nei Dsa finora relegato alla periferia delle azioni di tutela e compensazione di bambini e adulti colpiti da disturbi come la dislessia». Iyxn. P.i mvP.i .i Ab, II mlli.nd 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 23 PROTESTA I«SPIRITO LI BERO» DURANTE IL CONSIG LIO COMUNALE Fílacanapa .- «Argomento bocc iato dalla presidente Maialon i» - PIOMBINO «LA PRESIDENTE Maida Mataloni impedisce la discussione sulla sanità» . Il duro attacco al presidente del consiglio comunale di Piombino arriva da Sergio Filacanapa consigliere comunale di Spirito Libero per Piombino . «I cittadini devono ringraziare la presidente Maida Mataloni se della sanità in consiglio comunale non se è potuto parlare. Spirito Libero aveva presentato un ordine del giorno sul quale vi era la piena convergenza anche dell'assessore Tempestini oltreché del suo partito, ma il presidente, dopo averne rimandato la discussione dal precedente consiglio a quello ultimo, dopo che è mancato il numero legale, si è rifiutata di convocarne un altro entro il 10 aprile, malgrado ve ne fossero ampiamente tempi e ragioni». «L'ORDINE del giorno - spiega Filacanapa - partiva dall 'accordo firmato tra dirigenza Us16 e Cgil, Cisl e Uil che prevede che la programmazione di Area Vasta deve valorizzare Livorno per le alte specialità e che devono essere sviluppate le specialistiche nei presidi zonali. In soldoni Livorno non perde le alta specialità a favore di Cisa- POLEMUCHE Polemiche in consiglio comunale contro il presidente M aida Mataloni , nel tondo «Avevamo presentato un ordine deL giorno ' intesa con l'assessore Tempestini» nello e quindi non "scippa" le specialistiche di secondo livello come chirurgia, ortopedia, oculistica ed otorino a Piombino che così non si riduce ad un grande pronto soccorso». «POICHÉ però contano i fatti e dalla Dirigenza Usi arrivano segnali che contrastano con tale accordo, con l'ordine del giorno volevamo richiamare al rispetto degli impegni scritti stabilizzando davvero con risorse e mezzi queste specialistiche, insieme al punto nascita e sviluppando le altre attività che necessitano di personale, tecnologie e casistica, come urologia, pronto soccorso e diagnostica per immagini . Per quest'ultima propo- Malo discü.m di -mio, 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 24 nevamo di favorirne il pieno utilizzo ampliando l'offerta nelle 24 ore per abbattere le liste di attesa. Infine, in linea con l'accordo firmato, chiedevamo di ampliare i posti letto di ospedale di comunità e di hospice, sviluppare l'Adi Sanitaria e Socio-Sanitaria nonché di acquisire informazioni sul fabbisogno di servizi nell'area delle dipendenze, della psichiatria, della riabilitazioqxe». PER QUE STO nell'ordine del giorno presentato e non fatto votare dalla Mataloni, prevedevamo l'organizzazione di una conferenza dei Servizi Socio-Sanitari della Val di Cornia che perseguisse gli obiettivi sopra elencati. Non convocando il consiglio comunale si è impedita anche la discussione di un altro ordine del giorno, presentato dal consigliere del Pd Basso, sulla situazione drammatica del popolo Saharawi, che Piombino, grazie al volontariato ed all'associazione Gdeim Izik, da tempo sostiene con progetti di solidarietà ed accoglienza. Prima delle elezioni, davvero un bel risultato». 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 25 Di Rienzo e Bressan: «Sui problemi nelle sale operatorie Mazzoni sbaglia» REPLICA di Filippo Di Rienzo e Filippo Bressan di AdessoPrato all'interrogazione presentata dal senatore Riccardo Mazzoni (Forza Italia) al ministro della Salute sulla situazione del Santo Stefano. «Mazzoni si è pronunciato con affermazioni tanto terribili quanto inesatte: ha riferito di presunti casi di arresto cardiaco in sala operatoria che il personale avrebbe potuto trattare solo con molta difficoltà in conseguenza della mancanza di un sistema efficace di comunicazione scrivono - Sostiene Mazzoni che "i chirurghi" non possono lasciare il malato per andare a chiamare aiuto ad un telefono che sarebbe posto a svariati metri di distanza dalla sala operatoria. C'è da sapere che i medici chiedono sempre agli infermieri di effettuare le chiamate di aiuto. A differenza da quanto sostenuto da Mazzoni, nel blocco operatorio sono stati installati telefoni fissi nello spazio antistante ad ogni sala operatoria e lo spazio da percorrere per fare la chiamata è al massimo di trelquattro metri. Lo stesso ritorna poi sulla questione dei posti letto che sarebbero inferiori a quanto previsto dal decreto Balduzzi. Il numero indicato da detto decreto è relativo alla media regionale. L'ospedale è stato costruito nei 5 anni di giunta Cenni e viene da chiedersi perché sindaco e giunta non abbiano insistito per ottenere un numero di posti ai limiti superiori» 1 2. Sanità fiorentina e toscana ,nc h. riar,-cln6fica irt-:e t'dlefiaei Pagina 26 / % % , :'° %, ,e '• ,Ai , . 9// ,,, /. ,.. 16 w N l piano in erra e t ,, , d ! . - G to del nuov NON C'È PACE al nuovo ospedale «Santo Stefano»: ieri mattina i dipendenti dell'Asl si sono trovati con gli spogliatoi e alcuni corridoi del seminterrato allagati. Non per problemi di infiltrazioni di acqua, ma a causa della rottura di una tubatura avvenuta nei locali presumibilmente nottetempo o alle prime ore del giorno. Come dicono da Gesat, il gestore della struttura ospedaliera, «non ci sono stati particolari disagi. Il problema è stato segnalato intorno alle 6,30 e nel giro di poco meno di un'ora il problema è stato risolto. L'allagamento è stato causato dallo sfilamento di un tubo». I tecnici di Gesat sono intervenuti per fermare la falla. L'acqua ha invaso alcuni degli spogliatoi di medici e infermieri, costringendo il personale che doveva cambiarsi per smontare dal turno o entrare in turno, a muoversi sul pavimento inondato di acqua. QUALCHE mese fa era accaduto un episodio simile, quando si ruppe una delle tubature del condi- IN PILLOLE o o pedale d ag pe gl opera ori s : zionamento collocate proprio nel controsoffitto dell'ingresso principale, di fronte al bancone dell'accoglienza. Un cedimento per il quale anche in quella occasione intervennero subito i tecnici di Gesat. IL _ r _ -T- esi fa un analogo proble ma avvenne nella hall del presidio per guasto al condiziona mento A QUESTO fatto si aggiungono segnalazioni abbastanza significative provenienti dal Centro per i diritti del malato, relative al parcheggio a pagamento e a quanti, pur con patologie importanti non sono esenti dal pagare il ticket. «Al nostro sportello fin dai giorni scorsi - dice Fabio Baldi, presidente del Centro - si sono presentati cittadini sottoposti alle cure di chemioterapia e ai quali viene fatto pagare il parcheggio contrariamente ad altre categorie di is i r t i malati. I volontari che operano gratuitamente nel nuovo ospedale, devono pagare il parcheggio, oppure parcheggiare in via Foscolo e zone adiacenti. Anche i cappellani del Santo Stefano si lamentano per le difficoltà di parcheggio non potendo usufruire del parcheggio dei dipendenti». Baldi guarda in avanti: «Sappiamo tutti che entro fine mese dovrebbe avvenire un nuovo incontro con l'assessore regionale Luigi Marroni proprio riguardo le tariffe e l'uso del parcheggio - afferma -. Speriamo che in quella occasione si possano trovare soluzioni migliorative nell'interesse degli utenti». Ma Baldi ricorda anche che per le problematiche non sanitarie «il riferimento resta il concessionario Gesat. Teniamo presente che Gesat per 19 anni fornirà, come da accordo stipulato a suo tempo con la Regione Toscana, i servizi non sanitari alle Asl di Pistoia, Prato, Lucca e Apuane, così da poter rientrare dall'investimento economico». Sara Bessi a «PRESTO ARRIVE ` UN MACCHINARIO CON IL QUALE Baldi (nella foto in atto ) SARA POSSIBILE ISOLARE LE CELLULE TU 0 LI punta il dito contro it CIRCOLANTI NEL SANGUE SENZA ESA I INVASIVI» parcheggio a pagamento e si fa portavoce dette lamentele di malati oncologici , di volontari e anche dei cappellani Gesat ha fatto intervenire i tecnici per riparare il danno e risistemare la situazione: «è bastata un'ora per rimettere tutto a posto», dicono dal concessionario gin pc. un tubo lei] acqua gpu,liatui c. c,-idoi.dlap,tli ACQUA NEL SOTTO SUOLO Uno dei corrodoi allagati 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 27 AVEVANO DENUNCIATO e CARENZA DI PUNTI GUARDIA lo Il* • J SANZIONE pecuniaria con trattenuta di stipendio equivalente a tre giorni di lavoro per la dottoressa che nel gennaio scorso si rese protagonista di una esternazione verso la carenza di punti guardia a disposizione ed utilizzabili dai medici in turno notturno. Non sono state, quindi, sufficienti le scuse pubbliche rese dalla dottoressa Laura Niccoli all'azienda sanitaria pratese, che subito intervenne per bocca di Simona Carli, direttore sanitario, a sgombrare il campo su una tale carenza denunciata (« Ci sono tre poltrone letto anche se i medici che fanno il turno di notte sono due. In totale nell'ospedale ci sono 21 poltrone per 15 medici», disse). La commissione disciplinare dell'Asl, che si riunita qualche tempo fa, ha deciso di elevare una sanzione pecuniaria al medico ospedaliero. Insieme a lei anche al dottor Fabrizio Cantini, direttore dell'unità operativa di reumatologia, che all'epoca intervenne con alcune considerazioni. A lui, pare, che la commissione abbia elevato una sanzione pecuniaria equivalente alla trattenuta di un giorno di lavoro. La notizia ha iniziato a trapelare in ambito aziendale e dall'Asl 4 arriva la conferma. «Non ne so niente», ha detto Cantini, interpellato. : drlfn¢yua Ii;iiiii t 'i"'l'izli i;il!n_ :Ili 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 28 Salvata bimba nata con rara malattia Sco hi : la piccola, 5 anni, e stata operata con successo da più c a I: ,i 2. Sanità fiorentina e toscana mApagina4 r.aiaai, raM Pagina 29 . E ECC EZIONALE OPERAZIONE SU U NA PICCOLA I 5 ANN I Salvata bimba nata con rara malformazione L'intervento ha coinvolto numerosi chirurghi ORMAI non passa settimana che il personale medico e infermieristico del nostro policlinico diventino protagonisti di una sanità che funziona. Oggi è la volta della chirurgia maxillo-facciale che ha eseguito e portato a buon fine un primo particolare intervento di bipartizione facciale. Nei giorni scorsi nel reparto è stata operata con successo una bambina di 5 anni affetta da rara malformazione facciale. E' stato un grande lavoro di squadra tra diversi professionisti dell'azienda ospedaliera universitaria Senese, del Meyer di Firenze e del policlinico Umberto I di Roma Il particolare intervento di chirurgia maxillo-facciale sulla piccola è La piccola era affetta da una particolare malformazione facciale E' una « malattia » che nel cinquanta per cento dei casi ha origine genetica, m a può essere causata aPrhe ti' assi ntinnP di ' l rr$.; Cl c$ b, r,c;i'/ anz, r o Carenze Vit arr4ilùCh stato eseguito proprio dai medici del nostro ospedale dove grazie ad una perfetta collaborazione multidisciplinare tra Siena, Firenze e Roma è stato eseguito con successo il complesso intervento di bipartizione facciale sulla piccina affetta da schisi facciale, una rara malformazione che interessa le zone del cranio e del viso. Le schisi facciali sono classificate all'interno di un vasto gruppo di malformazioni eterogenee (schisi del labbro, schisi del palato, schisi sindromiche ecc.) ad origine multifattoriale in cui interagiscono la predisposizione genetica e i fattori ambientali. Circa il 50per cento delle Lps hanno origine genetica, il restante è legato a fattori ambientali come l'assunzione di alcuni farmaci o la carenza di alcune vitamine durante la gravidanza. Molte classificazioni dividono le labiopalatoschisi in schisi del labbro con o senza schisi del palato e palatoschisi isolate. Queste si possono dividere in forme sindromiche e non sindromiche. L'incidenza totale delle Lps è di circa 1 su «Si è trattato di un caso molto particolare - ha spieg ato il medico - vista la rarità della rna1forrn'7ione che si letti; r'/, s 3.1 n caso o 9nù 750 nati vivi. La schisi facciale più frequente è la schisi dell'uvula che raggiunge un'incidenza del 2% in alcune popolazioni. L'OPERAZIONE compiuta alle Scotte è stata realizzata dal professor Giorgio lannetti, responsabile Uoc Maxillo-facciale, insieme a numerosi professionisti afferenti a Neurochirurgia, diretta dal dottor Giuseppe Oliveri, anestesia e terapia intensiva neurochirurgica, diretta dal dottor Ettore Zei, chirurgia pediatrica, diretta del professor Mario Messina, personale della sala operatoria, chirurgia maxillo-facciale del policlinico Umberto I di Roma e neurochirurgia del Meyer diretta dal professor Lorenzo Genitori, con la collaborazione del dottor Federico Mussa. «Si è trattato - ha spiegato Iannetti - di un caso molto particolare data la rarità della malformazione, che si aggira intorno a 1 su 100 mila nati. L'intervento è stato molto lungo e complesso per le diverse fasi chirurgiche necessarie a rimuovere la parte di osso deformata e risistemare in maniera conforme le due metà del volto. Siamo molto soddisfatti dell'esito positivo dell'operazione resa possibile grazie alla perfetta sinergia e alla competenza dei professionisti senesi e di altre aziende che hanno partecipato. La bambina adesso sta bene ed è già tornata a casa». E00rniia n fl» SU CCESSO II professor Giorgio Iannetti insieme ad altri chirurghi hanno salvato una bimba 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 30 Varate le linee di indirizzo che ridisegnano la chirurgia oncologica Centri di senologia in rete ® entro Ogni Area pprovate le prime linee di indirizzo per il ridisegno della rete chirurgica oncologica. Con l'approvazione della giunta regionale prende avvio un ridisegno che parte dall'istituzione dell a Rete dei Centri di senologia, dando attuazione a quanto disposto nelle azioni prioritarie per il sistema sociosanitario regionale per l'anno 2014, in cui si indica il miglioramento della presa in carico del paziente oncologico, attraverso la riorganizzazione dei servizi sanitari e la revisione del modello di rete oncologica. I dati pubblicati da Airtum per il 2012 indicano come in Italia il tumore della mammella sia il tumore più frequente e la principale causa di mortali tà oncologica nelle donne e anche in Toscana è la patologia tumorale più frequente nelle donne, con un'incidenza di 4.100 nuovi casi per anno e una prevalenza di 44.000 casi. La prevenzione, la diagnosi e la cura di questa malattia rappresentano da anni una priorità del sistema sanitario toscano, che ha permesso di creare e sviluppare una rete di servizi dedicati e conseguire ottimi risultati di salute. Raccogliendo una sfida per i servizi sanitari evoluti e nel rispetto di una specifica raccomandazione dell'Unione europea, che invita gli Stati membri a costituire delle Breast Unit certificate e multidisciplinari, entro l'anno 2016, la Toscana amplia le direttive contenute nella Dgr 927/2007 e mette le basi per un ulteriore miglioramento dei servizi ospedalieri. Poiché per il tumore della mammella sono disponibili prove documentate dalla revisione sistematica della letteratura scientifica, di associazione tra volumi di attività chirurgica e migliori esiti delle cure, si concentrerà maggiormente la casistica chirurgica con l'istituzione di un Centro di senologia che abbia un bacino d'utenza non inferiore a 250.000-300.000 abitanti, formante una rete regionale e con requisiti organizzativo-assistenziali definiti rappresentati dalla modali tà di lavoro in team multidisciplinari e multiprofessionali, dal non superare 150 casi trattati annui e con volumi di attività minimi per i professio- 2. Sanità fiorentina e toscana giorni l'articolazione strutture nisti che vi lavorano, dal garantire una revisione della casistica continua con audit dedicati, dal supportare lo sviluppo delle professioni anche attraverso percorsi di formazione continua, nello specifico. I primi obiettivi del sistema di rete dei Centri di senologia prevedono di garantire l'appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e degli interventi fondati sulle migliori evidenze scientifiche, promuovere e partecipare a iniziative di informazione e comunicazione rivolte ai pazienti, produrre e adottare procedure operative condivise e sviluppare la ricerca, supportare le attività di formazione rivolte ai professionisti coinvolti. Il Centro di senologia rappresenta un modello organizzativo per l'assistenza alle persone affette da carcinoma mammario, per il tramite di un gruppo multidisciplinare di professionisti dedicati e con esperienza specifica maturata in ambito senologico. Il Centro riunirà funzionalmente tutte le strutture coinvolte nella diagnosi e cura della patologia tumorale mammaria. Le Aziende sanitarie sono invitate a promuovere i percorsi di certificazione dei Centri, mentre la Regione si impegna a emanare i requisiti di accreditamento all'eccellenza entro il 2015. Ogni Area vasta presenterà il documento di articolazione dei Centri entro 60 giorni tenendo conto delle professionalità presenti e dei dati di attività dell'ultimo triennio e un apposito gruppo regionale ne verificherà nel tempo l'implementazione. Allegati un primo set di indicatori di processo e di esito che faranno parte degli strumenti di valutazione regionali e lo sviluppo di soluzioni informatiche di supporto ai Centri e ai Gruppi oncologici multidisciplinari. Inoltre verrà predisposta un'informativa specifica rivolta all'utenza sui contenuti del ridisegno e sui percorsi di cura per il tumore della mammella. Daniela Matarrese responsabile del settore Programmazione e Organizzazione delle cure - Regione Toscana Pagina 31 ., l ,. ii ` "1` 2. Sanità fiorentina e toscana , Pagina 32 COMMENTO «Quando tagliare le liste d'attesa non basta» di Alexander Peirano * Ritengo fondamentale che la sanità toscana si preoccupi delle liste d'attesa per i malati oncologici, cercando soluzioni a un problema che comporta sicuramente un carico empatico particolare. Penso tuttavia che non si possa ragionare solo sui tempi d'attesa, ma che sia essenziale anche avviare uno sviluppo di un ragionamento complessivo riguardo all'appropriatezza dei trattamenti e alla valutazione multidisciplinare che deve vedere il malato oncologico preso in carico da un'unica struttura che preveda tutte le competenze professionali in relazione alla problematicità della malattia. Sicuramente l'atto chirurgico segna l'inizio di un percorso terapeutico spesso complesso che rappresenta per il paziente una profonda modifica della qualità della vita Solo la concreta sensazione di un percorso coordinato e previsto nelle sue articolazioni può contribuire a diminuire gli aspetti ansiogeni che inevitabilmente si accompagnano alla diagnosi oncologica Allo stesso tempo però è necessario garantire la certezza di una cura appropriata e condivisa da tutti gli operatori sanitari chiamati in causa. Altro elemento su cui è importante riflettere e cercare più chiarezza è quello che riguarda il tempo d'attesa che, a mio avviso, dovrebbe avere la certezza di non superare determinati limiti, oltrepassati i quali si dovrebbe prendere in considerazione di spostare l'intervento in un 'altra sede. Infine, legata strettamente a quest'ultimo aspetto, c'è la questione del rapporto fiduciario fra il paziente e l'operatore sanitario che, in presenza di un centro di riferimento complessivo, si potrebbe sempre più spostare verso il rapporto fiduciario con la "struttura". La Sezione fiorentina della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) assieme all'Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica (Ispo) ha, per quanto riguarda la riabilitazione dei malati oncologici, messo in piedi una straordinaria esperienza con il Ce.Ri. On - Centro di riabilitazione oncologica a Villa delle Rose, che va proprio in questa direzione. L'ultima considerazione riguarda la prevenzione, che nella moderna organizzazione della sanità deve essere valutata per quell'aiuto fondamentale unico a garantire nel futuro un contenimento dei costi economici e umani della malattia oncologica. Citando l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), la sanità dovrebbe entrare in tutte le politiche, da quella ambientale alla scuola * Presidente Lega italiana per la lotta contro i tumori, Lilt di Firenze 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 33 Più prevenzione, cure rapide e di qualità di Valtere Giovannini * I l ridisegno della offerta ospedaliera toscana, ormai a completamento del percorso, riflette, con i suoi 41 stabilimenti/presìdi ospedalieri, un equilibrato rapporto con le diverse, e altre, aree di assistenza sanitaria e sociosanitaria, distribuite nei 34 distretti territoriali. Gli ospedali toscani, riferimento nazionale per la qualità e l'efficienza delle cure erogate, raccolgono oggi la sfida della modernità e innovazione delle cure ospedaliere superando la logica ripetitiva e generalista di presìdi ospedalieri, diversi solo per numerosità delle specialità presenti, verso un sistema in rete, ove le connessioni, prima che i nodi, rappresentano la dimensione strategica. Reti cliniche, ove le competenze si distribuiscono e si aggregano, anche dinamicamente, nei diversi nodi in funzione di specifici programmi assistenziali. In particolare nell'area oncologica è evidente che l'elemento che maggiormente incrementa le probabilità individuali di sopravvivenza al tumore è la diagnosi precoce della malattia associata a un rapido inizio del trattamento in centri che assicurino qualità dei trattamenti. Necessitiamo, quindi, di rigorosi programmi di screening e una volta diagnosticata la malattia, dobbiamo assicurare un breve tempo di attesa per la prima visita oncologica garantendo ai pazienti un rapido accesso a terapie di alta qualità. Sui primi aspetti rassicura e garantisce la presenza in Toscana CONTINUA A PAG 2 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 34 >..3 Più prevenzione ... (segue dalla prima pagina) di Ispo e dell'Itt. disciplinare, la disponibilità locale In relazione alle terapie di alta di altri servizi specializzati e un qualità, a livello internazionale si coinvolgimento più attivo dei mediadotta l'indicatore esito ci nella ricerca clinica, che consedi "mortalità intraospedaliera o a 30 guono a organizzazioni ospedaliegiorni", che per l'area chirurgica re che trattano un alto numero di oncologica evidenzia che esistono casi, debba condurre a migliori prove dell'associazione positiva esiti clinici per il paziente. Con tra volumi di attività ospedaliera una serie di atti dedicati le Aziened esito: chirurgia del cancro al de sanitarie toscane saranno invicolon, al colon retto, all'esofago, tate a ridisegnare l'offerta chirural fegato, alla mammella, al pan- gica oncologica in funzione degli creas, al polmone, alla prostata, al standard di volume e di percorso rene, allo stomaco, alla vescica. Il previsti, in continuità con una merazionale su cui si basa questa ten- dicina generale che trova nei sucdenza è che la maggior esperienza cessi, e negli insuccessi, di questa del medico dovrebbe condurre a sfida un ruolo specifico di coordiun miglioramento del processo de- namento e di cura. cisionale, sia nella fase diagnostica sia in quella di trattamento; si * direttore generale Direzione diritti di cittadinanza pensa, altresì, che l'organizzazioe coesione sociale ne dell'assistenza, inclusa la presa Regione Toscana in carico da parte di un team multi- 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 35 ANZIANI Chi ha partecipato e come è stata impostata l'analisi epidemiologica Come fare «Passi d'argento» La media di età dei soggetti coinvolti è 76 anni - Interviste «faccia a faccia» L a Regione Toscana ha aderito alla messa a regime del sistema Passi d'Argento partecipando dell'indagine alla realizzazione 2012-2013, grazie al coordinamento dell'Agenzia regionale di sanità dell a Toscana e all'adesione volontaria di 8 Zone-distretto o Società della salute (Apuane, Lunigiana, Pistoiese, Pratese, Valdinievole, Amiata grosseta na, Colline dell'Albegna, Grossetana) e 3 aziende sanitarie (Arezzo, Empoli, Siena). Per la realizzazione dell'indagine sono stati formati 60 operatori. Ma come è stata realizzata l'indagine? In Toscana sono state intervistate 3.037 persone con 65 anni e più, individuate con campionamento stratificato per classe di età e genere in ogni Asl o Zona Distretto partecipante all'indagine con una numerosità tale da assicurare una rappresentatività locale (almeno 320 soggetti intervistati). Le interviste sono state effettuate nel periodo compreso tra giugno e 2012.1125% delle persoottobre del 2012. ne contattate è stato escluso dal campione in quanto "non eligibile", vale a dire non rispondente ai criteri di selezione per l'indagine. Il tasso di risposta è stato pari all'85,8% (88,5 a livello di pool nazionale). Le persone con 65 anni e più selezionate e sostituite sono state il 14% del campione (11% a livello nazionale). Il 12% delle sostituzioni era dovuto al rifiuto di sostenere l'intervista, un ulteriore 2% riguardava persone che non era stato possibile rintracciare. Le interviste sono state effettuate nel 94% dei casi telefonicamente e, tra questi, il 59% direttamente su supporto informatico (Cati). Questo metodo è stato utilizzato anche nel 21% delle interviste a domicilio. Nel caso in cui l'anziano/a non superi il test della memoria o sia impossibilitato fin dall'inizio a sostenere l'intervista per motivi psico-fisici può essere richiesta la collaborazione di un familiare o una persona di fiducia dell'anziano, che conosca le sue caratteristiche e abitudini: in Toscana questa opzione si è verificata nel 28% dei casi (849) e, in particolare, nel 26% (778) fin dall'inizio dell'intervista e nel 2% (61) dopo il test della memoria e dell'orientamento. Le persone rintracciate sono state intervistate telefonicamente o faccia a faccia da operatori specificamente for- 2. Sanità fiorentina e toscana mati. La modalità di intervista è scelta sulla base delle necessità o eventuali problematiche di comunicazione dell'intervistato. Le interviste telefoniche sono state il 94% (2.894), mentre il 6% (186) sono state realizzate con modalità faccia a faccia. La durata dell'intervista è stata in media di 20 minuti se telefonica, 25 minuti se faccia a faccia. Nel caso di intervista faccia a faccia, l'operatore ha svolto in media 11 km per raggiungere l'anziano. Il 42,9% del campione è costituito da persone con età compresa tra 65 e 74 anni (48,7% nella popolazione della Toscana), il 37,5% da persone fra i 75 e gli 84 anni e il 19,7% ha 85 anni o più. Le donne rappresentano il 49,7% del campione: 49,8% nella classe di età 65-74 anni, 48,9% tra 75 e 84 anni, 50,92% con 85 anni e più. Dato il modello di campionamento, il dato non riflette direttamente il fenomeno di progressiva "femminilizzazione" della popolazione (in Toscana le donne sono il 57,7% della popolazione con più di 65 anni e, in particolare, il 53,5% tra 65 e 74 anni, il 58,3% di quella tra 75 e 84 anni e il 69,1% di quella con 85anni e più). Dato il campionamento stratificato, l'età media del campione è per entrambi i generi di 76 anni e un numero comparabile di anziani intervistati per ciascun genere. Ciò ovviamente non ri specchia la distribuzione della popolazione reale, dove la proporzione di donne ultra 85enni è superiore a quella di uomini di pari età (19% vs 9%). Il sovracampionamento degli ultra 85enni ha consentito di ottenere informazioni anche per questa classe di età ed è stato bilanciato in sede di analisi attraverso la pesatura dei risultati. Roberto Tatulli Pagina 36 II campione toscano Donne - classi di età Indagine Passi d'Argento Toscana Uomini - classi di età Indagine Passi d'Argento Toscana 53% 38% 35% 43% 43% 45% 37% 36% 19% 20% 19% 11% 85 e più 75-84 ® Pop.Toscana 2. Sanità fiorentina e toscana 64-74 Campione 85 e più 75-84 64-74 a Pop.Toscana e® Campione Pagina 37 NOTIZIE DAL GOVERNO CLINICO REGIONALE UNA GUIDA PER LA LOTTA Al TUMORI COMUNE A TUTTI I PAESI MEMBRI UE L'Istituto toscano tumori parteciperà al programma europeo Cancon - European guide on quality improvement in comprehensive cancer contro), azione che ha come obiettivo primario quello di concordare e compilare una guida per la pianficazione di tutti gli aspetti della lotta contro i tumori nei Paesi membri. La partecipazione all'azione congiunta da parte dell'Istituto è stata resa ufficiale ed è stata approvata nelle scorse settimane, formalizzando così l'adesione. L'Istituto tumori avrà la responsabilità di uno dei cinque filoni dei progetto, ovvero il "Work Pakage 6 - struttura e funzionamento delle reti oncologiche (Integrated cancer control)". Il programma Cancer Contro) consiste, oltre che in una infrastruttura amministrativa, in cinque filoni di attività, o Work packages, ovvero "Guide coordination", "Platform for member states' cooperation", "Community-level cancer control", "Survivorship & Rehabilitation", "Screening". La candidatura, e il successivo affidamento all'Istituto Toscano Tumori di questo importante compito, sono stati resi possibili dal sostegno dei ministero della Salute italiano, e dal fatto che la proposta regionale è risultata competitiva. L'azione comune (` Joint action") tra la Commissione e gli Stati membri rientra nel Programma europeo salute 2013, in cui la Direzione Itt, in collaborazione con il ministero della Salute, ha partecipato alla definizione degli obiettivi e a tutte le fasi di elaborazione. Individuata come leader di uno specifico Gruppo di azioni, oltre a contribuire all'Azione comune a beneficio di tutta la Comunità europea, la partecipazione della Regione Toscana al progetto Cancon servirà a valorizzare a livello internazionale il modello di rete oncologica costituito dall'Istituto Toscano Tumori e, grazie all'esperienza già maturata, gioverà a ottimizzare le modalità di accesso alle migliori cure oncologiche e la loro fruizione da parte della popolazione di un certo territorio. «Questo progetto - ha affermato Lucio Luzzatto, direttore scientifico dell'itt - ci darà l'opportunità di far diventare l'Istituto toscano tumori un modello per come possono essere ottimizzati, in qualunque territorio, i servizi per pazienti oncologici. Speriamo che il nostro modello a rete venga riconosciuto come valido dovunque ci sia una volontà politica che mira alla missione dell'Itt: capire, curare e prevenire il cancro al meglio per tutá». Una ulteriore sfida e riconoscimento per l'Itt, che già negli scorsi anni nell'Azione programmata relativa alla rete oncologica regionale si confermava scelta strategica 2. Sanità fiorentina e toscana quale modello originale di valorizzazione e di integrazione di tutti i settori di prevenzione, cura, alta specializzazione e ricerca in campo oncologico. Un modello che tra i suoi princìpi annovera: un unico sistema di governo per tutá gli attori dell'oncologia (prevenzione, cura e ricerca), per perseguire la coerenza e assicurare la compatibilità degli interventi; la struttura a rete, che rende il sistema capace di intercettare integralmente la domanda, di promuovere la continuità di cura e di favorire le sinergie di percorso; un modello organizzativo caratterizzato da accessi molteplici nel territorio, che attivano percorsi condivisi secondo regole di appropriatezza, e rendono fruibili anche l'innovazione e l'alta specializzazione ogni qualvolta siano necessarie. Ora una sfida europea, la cui partecipazione alle attività di cooperazione prevede, a fronte del contributo messo a disposizione dall'Unione, la compartecipazione finanziaria degli Stati membri aderenti all'iniziativa. Per questo l'itt riceverà un finanziamento di circa 300mila euro. L'Azione congiunta (Joint action) cancer contro) è stata formalmente lanciata a Lussemburgo in una riunione plenaria dei partecipanti che ha avuto luogo il 12 marzo scorso, sotto la presidenza dei professor Tit Albreht, direttore dell'Istituto superiore di sanità della Slovenia. Istituto Toscano Tumori Pagina 38 ANZIANI L'80% si sente in buone condizioni ma il 25% è a rischio isolamento «Over 65» in salute ma soli Per il 70% farmacie, medici, Comuni e Asi sono facilmente raggiungibili A oche la Toscana ha partecipato all'indagine 2012-2013 di Passi d'Argento, il sistema di sorveglianza nazionale sulla popolazione anziana. L'indagine ha coinvolto in Italia 18 Regioni e la Provincia autonoma di Trento, per un totale di 116 Aziende sanitarie locali con oltre 24mila interviste. La Toscana (Direzione generale salute e Agenzia regionale di sanità) ha aderito con 8 Società della salute/Zone distretto e 3 Aziende sanitarie locali, consentendo così di raccogliere i risultati regionali in un report toscano, realizzato dall'Agenzia regionale di sanità (Ars Toscana), di cui riportiamo i dati principali. Benessere e indipendenza. In Toscana gli anziani sono piuttosto soddisfatti della propria vita (78%) e della propria salute (82%), ma il 45% arriva a fine mese con qualche difficoltà e l'11% con molte difficoltà. Il 16% non riesce a svolgere da solo almeno una delle attività di base della vita quotidiana, mentre il 35% - autonomo nelle attività di base - ha bisogno di aiuto in almeno 2 delle attività più complesse. I dati toscani sono in linea con quelli nazionali, anche se in Toscana gli anziani vivono meno da soli (17% vs 21%) e sono più soddisfatti della propria vita (78% vs 74%). Fattori di rischio, condizioni di salute e cure: gli stili di vita. In Toscana il quadro è simile al resto d'Italia: 6 anziani su 10 sono obesi o in sovrappeso, quasi 2 su 10 bevono più di 1 bicchiere di alcol al giorno, ma meno di 1 su 10 fuma. Solo 1 anziano su 10 consuma le 5 o più porzioni di frutta/verdura al giorno consigliate dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ma è più basso anche il numero di quelli che ne consumano meno di 3 porzioni, rispetto alle altre realtà indagate a livello nazionale. • Malattie croniche. Il 12% degli anziani ne ha 3 o più. Le più diffuse sono le malattie respiratorie (23%), quelle del cuore (20%) e il diabete (20%). • Fattori di rischio. Migliore la situazione rispetto al resto d'Italia per problemi di masticazione (12% vs 15%), ipertensione (56% vs 60%) e cadute negli ultimi 30 giorni (9% vs 11%). Lievemente inferiori al dato nazionale anche le limitazioni nella vista (12% degli anziani) e nell'udito (15%). • Isolamento sociale e disponibilità di aiuto nella vita quotidiana. Peggiore la situazione rispetto al pool nazionale: sono il 24% gli anziani in Toscana a rischio di isolamento (vs 20%) e il 47% quelli che ricevono aiuto nelle attività quotidiane (vs 51%). • Prevenzione e monitoraggio cure. Gli Percezione della propria salute per classi di età e genere (%) Maschi 65-74 Femmine Maschi 75-84 Femmine Maschi 85+ Femmine o ■ Molto bene/Bene 20 40 Discretamente 60 80 100 Male/Molto male * Indagine Passi d'Argento Toscana (n=2.251) Media dei giorni in cattiva salute (negli ultimi 30) per classi di età (%) 15 10 ó 5 0 65-74 75-84 ■ Motivi fisici ® Motivi psicologici 85+ Limitazione attività * Indagine Passi d'Argento Toscana anziani toscani che assumono 4 o più far- anche composta da una maggiore percenmaci contemporaneamente sono il 35%, tuale di over-85 rispetto a molte altre realdato molto inferiore alla media nazionale tà partecipanti all'indagine. (45%). I toscani si dichiarano anche me- Ambiente di vita. Sette anziani su 10 in glio informati su come difendersi dalle Toscana dichiarano di accedere ai servizi ondate di calore (74% vs 67%). In linea i principali (alimentari, Azienda sanitaria lodati sulla vaccinazione antinfluenzale. cale, comune , farmacia, medico, superPartecipazione attiva degli anziani alla mercati) molto o abbastanza facilmente, vita sociale. Rispetto all'Italia, in Tosca- in maniera nettamente superiore a quanto na sono tuttora più ridotte la capacità de- rilevato nel pool nazionale . Solo 1 anziagli anziani di essere una risorsa per la no su 10 ha percezioni negative sul senso famiglia e la comunità (26% contro il di sicurezza nell'ambiente di vita, anche 30%) e la loro partecipazione ad attività se sui dati pesa la mancanza dei campioni sociali (26% contro il 29%). Il dato è di popolazione delle maggiori aree urbane parzialmente bilanciato dal fatto che in della Regione (Firenze, Livorno e Pisa). Toscana più del 6% degli anziani ha un Matilde Razzanelli lavoro retribuito (contro il 5% in Italia), Agenzia regionale di sanità Toscana tenendo conto che la nostra popolazione è 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 39 LA PROPOSTA «Un sistema di sorveglianza stabile inserito nel Piano prevenzione» 1 sistema di sorveglianza Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia) d'Argento, promosso a livello nazionale dal Centro di prevenzione e controllo delle malattie (Ccm) del ministero della Salute in collaborazione con il Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell'Istituto superiore di sanità, ha l'obiettivo di mettere a regime un sistema di indagini ripetute sullo stato di salute e sulla qualità della vita nella terza età, monitorando da una parte l'evoluzione delle problematiche sociali e sanitarie legate al progredire dell'età e valutando dall'altra l'efficacia e la penetrazione degli interventi realizzati. Il monitoraggio di questa fascia di popolazione assume un particolare rilievo in un paese come il nostro che ha visto raddoppiare, negli ultimi 50 anni, la percentuale di anziani nella popolazione (dal 9% nel 1960 al 21% nel 2011) e che è ai primi posti nel mondo come aspettativa di vita (nel 2011: 82 anni alla nascita e 25 anni all'età di 60). Rispetto ad altre fonti di dati disponibili a livello nazionale, la sorveglianza Passi d'Argento ha diverse specificità: oltre a essere stata pensata appositamente (sia dal punto di vista dei contenuti che dei metodi) per indagare il mondo degli anziani, è anche fortemente legata al territorio. Tra gli obiettivi principali del progetto vi è infatti quello dotare il sistema dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali di strumenti e competenze per misurare significativamente le condizioni di salute, i bisogni e le potenzialità degli ultra-65enni. In Toscana la proposta di partecipazione all'indagine 2012, condotta con il coordinamento scientifico dell'Ars, è stata rivolta a tutte le zone distretto e Aziende sanitarie locali del territorio e hanno aderito volontariamente 8 Società della Salute/Zone Distretto (Apuane, Lunigiana, Pistoiese, Prate- di se, Val di Nievole, Amiata Grossetana, Colline dell'Albe- tra aree geografiche gna, Grossetana) e 3 Aziende (7 di Siena, 8 di Arezzo, 11 di Empoli). Gli operatori di queste zone sono stati formati e hanno realizzato le oltre 3mila interviste che danno corpo al report regionale. I dati raccolti, oltre a tracciare il quadro regionale descritto nel report, consentiranno anche un benchmarking tra zone (sia toscane che nazionali) nonché, in caso di ripetizione dell'indagine, di monitorare eventuali progressi in salute pubblica o esiti di interventi specifici attuati. Per poter sviluppare appieno le potenzialità di questo sistema di sorveglianza sarebbe però necessario metterlo a regime in modo stabile, magari includendolo nel Piano di prevenzione regionale, in modo da definire sul piano temporale e geografico le rilevazioni e da sistematizzare la produzione di indicatori specifici per poter accorciare al massimo i tempi tra la rilevazione e la diffusione dei risultati, elemento di particolare criticità nell'indagine 2012. Utile l'operazione be nchmarking Paolo Francesconi Agenzia regionale di Sanità Toscana 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 40 ANZIANI L'80% si sente in buone condizioni ma il 25% è a rischio isolamento «Over 65» in salute ma soli Per il 70% farmacie, medici, Comuni e Asi sono facilmente raggiungibili A oche la Toscana ha partecipato alPercezione della propria salute per classi di età e genere (%) l'indagine 2012-2013 di Passi d'Argento, il sistema di sorveglianza nazionale sulla popolazione anziana. L'indaMaschi gine ha coinvolto in Italia 18 Regioni e la 65-74 Provincia autonoma di Trento, per un totaFemmine le di 116 Aziende sanitarie locali con oltre 24mila interviste. La Toscana (Direzione generale salute e Agenzia regionale Maschi di sanità) ha aderito con 8 Società della 75-84 salute/Zone distretto e 3 Aziende sanitarie Femmine locali, consentendo così di raccogliere i risultati regionali in un report toscano, realizzato dall'Agenzia regionale di sanità Maschi (Ars Toscana), di cui riportiamo i dati 85+ principali. Femmine Benessere e indipendenza. In Toscao 20 40 60 80 100 na gli anziani sono piuttosto soddisfatti ■ Molto bene/Bene ■ Discretamente della propria vita (78%) e della propria Male/Molto male salute (82%), ma il 45% arriva a fine * Indagine Passi d'Argento Toscana (n=2.251) mese con qualche difficoltà e l'11% con molte difficoltà. Il 16% non riesce a svolgere da solo almeno una delle attività di Media dei giorni in cattiva salute (negli ultimi 30) per classi di età (%) base della vita quotidiana, mentre il 35% 15 - autonomo nelle attività di base - ha bisogno di aiuto in almeno 2 delle attività più complesse. I dati toscani sono in linea con quelli nazionali, anche se in Toscana gli anziani vivono meno da soli (17% vs 21%) e sono più soddisfatti della propria 10 vita (78% vs 74%). Fattori di rischio, condizioni di salute e cure: gli stili di vita. In Toscana il ó quadro è simile al resto d'Italia: 6 anziani su 10 sono obesi o in sovrappeso, quasi 2 5 su 10 bevono più di 1 bicchiere di alcol al giorno, ma meno di 1 su 10 fuma. Solo 1 anziano su 10 consuma le 5 o più porzioni di frutta/verdura al giorno consigliate dall'Organizzazione mondiale della sani0 tà (Oms), ma è più basso anche il numero 65-74 75-84 85+ di quelli che ne consumano meno di 3 ■ Motivi fisici .1 Motivi psicologici porzioni, rispetto alle altre realtà indagate Limitazione attività a livello nazionale. * Indagine Passi d'Argento Toscana • Malattie croniche. Il 12% degli anziani ne ha 3 o più. Le più diffuse sono le malattie respiratorie (23%), quelle del cuo- anziani toscani che assumono 4 o più far- anche composta da una maggiore percenre (20%) e il diabete (20%). maci contemporaneamente sono il 35%, tuale di over-85 rispetto a molte altre real• Fattori di rischio. Migliore la situazio- dato molto inferiore alla media nazionale tà partecipanti all'indagine. ne rispetto al resto d'Italia per problemi di (45%). I toscani si dichiarano anche me- Ambiente di vita. Sette anziani su 10 in masticazione (12% vs 15%), ipertensione glio informati su come difendersi dalle Toscana dichiarano di accedere ai servizi (56% vs 60%) e cadute negli ultimi 30 ondate di calore (74% vs 67%). In linea i principali (alimentari, Azienda sanitaria logiorni (9% vs 11%). Lievemente inferiori dati sulla vaccinazione antinfluenzale. cale, comune , farmacia, medico, superal dato nazionale anche le limitazioni nel- Partecipazione attiva degli anziani alla mercati) molto o abbastanza facilmente, la vista (12% degli anziani) e nell'udito vita sociale. Rispetto all'Italia, in Tosca- in maniera nettamente superiore a quanto (15%). na sono tuttora più ridotte la capacità de- rilevato nel pool nazionale. Solo 1 anzia• Isolamento sociale e disponibilità di gli anziani di essere una risorsa per la no su 10 ha percezioni negative sul senso aiuto nella vita quotidiana. Peggiore la famiglia e la comunità (26% contro il di sicurezza nell'ambiente di vita, anche situazione rispetto al pool nazionale: sono 30%) e la loro partecipazione ad attività se sui dati pesa la mancanza dei campioni il 24% gli anziani in Toscana a rischio di sociali (26% contro il 29%). Il dato è di popolazione delle maggiori aree urbane isolamento (vs 20%) e il 47% quelli che parzialmente bilanciato dal fatto che in della Regione (Firenze , Livorno e Pisa). ricevono aiuto nelle attività quotidiane (vs Toscana più del 6% degli anziani ha un Matilde Razzanelli lavoro retribuito (contro il 5% in Italia), 51%). Agenzia regionale di sanità Toscana • Prevenzione e monitoraggio cure. Gli tenendo conto che la nostra popolazione è 2. Sanità fiorentina e toscana «(Zr (&> in sau[c rna soli ;, Pagina 41 LA REPLICA Fiasl contro l'Asl: «Si lesina e poi si spreca nell'stav» di MASSIMO FERRACCI 1 sindacato Fials rende noto che il giorno 2 aprile è stato proclamato lo stato di agitazione nel corso della riunione congiunta delle organizzazioni sindacali con la Rsu dell'Asl 6. Nella stessa occasione sono stati concordati i punti salienti del documento che è già stato spedito alla direzione della Asl6 e alla prefettura. Il Fials è stato il soggetto promotore dell'iniziativa alla quale si sono associati gli altri sindacati allo scopo di applicare l'accordo sottoscritto con la As16 nel novembre 2012 ed oggi ampiamente disatteso dalla attuale direzione aziendale. Il Fials ha espresso un giudizio decisamente negativo sulla gestione della direzione aziendale che si sostanzia nell'avere proceduto con atti unilaterali a diminuire i posti letto nella AsI 6 senza potenziare le attività territoriali, in aderenza con gli accordi stipulati con Cgil-Cisl-Uil a livello regionale, in area vasta e nella Asl 6; solo nell'ospedale di Livorno, grazie all'accordo sottoscritto da sindacati confederali e direzione Calamai, che prevedeva l'istituzione del fallimentare modello di ospedali per intensità di cure, furono ridotti 40 2. Sanità fiorentina e toscana posti letto a Medicina e diminuite in due anni oltre 200 unità lavorative. La direzione aziendale ha anche avallato il mancato completamento del piano assunzioni 2013 e nella non attuata definizione di quello del 2014 per rispondere alle esigenze del personale sanitario e amministrativo gravato da carichi di lavoro rilevanti ed impedito nelle fruizione dei diritti contrattuali (ferie, riposi ecc.). In tale contesto la carenza di organico degli assistenti sociali deve essere sanata anche eliminando la costosa ed inutile Società della salute, fonte di equivoci e conflitti di competenze. E la direzione ha anche negato il diritto dei lavoratori alla carriera e alla corresponsione del salario previsto dai contratti integrativi; è necessario utilizzare gli strumenti a disposizione per fornire agli operatori amministrativi e sanitari posizioni giuridiche ed economiche corrispondenti al lavoro svolto. L'attuale situazione è frutto degli accordi sottoscritti da Cgil-Cisl-Uil con la Giunta regionale per la condivisione della delibera G.R. Toscana 1235/2012 e l'accordo con la direzione Calamai del luglio 2010 che ha fatto diventare la As16l'ariello più debole in area vasta, l'azienda con il minore numero di posti letto e la maggiore riduzione di personale e di unità operative. Non è accettabile da parte dei confederali fare accordi per la costruzione di un nuovo costoso ed inutile ospedale senza che venga discussa con organizzazioni sindacali, Conferenza dei sindaci e cittadini il piano attuativo locale, che è lo strumento programmatico di distribuzione delle risorse. Tali soggetti, mentre condividono il mantenimento di apparati costosi Estav e Società della salute poi fingono di protestare per il ridotto numero delle assunzioni e perpetuarsi del fenomeno del tempo determinato e del precariato. Siamo di fronte alla solita farsa di coloro che ormai da anni, recitano due parti in commedia subalterni con gli assessori regionali e i direttori generali (Scura, Mariotti, Calamai ecc.) anche con mielosi cinguettii in convegni e barricadieri nelle posizioni pubbliche. I sindacati confederali sono impegnati ancora una volta nell'opera di mistificazione della realtà continuano nell'opera di erosione dei diritti dei lavoratori sacrificati sull' altare di appoggio a politiche deteriori. Il Fiais coerentemente farà la propria parte nelle iniziative di lotta contro la As16, indisponibile a compromessi esigendo il rispetto degli accordi sottoscritti con la direzione aziendale per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori che rappresentano la principale risorsa dell'azienda al fine di evitare il declino della sanità pubblica. II Segretario Provinciale FIALS Livorno Pagina 42 S. Luca, l'As! stringe i tempi bulatori aperti in anficipo L'azienda studia un piano per avviare una serie di servizi prima del trasferimento dei malati il direttore generale D'Urso: «Per i collaudi e le autorizzazioni ambientali siamo in dirittura d'arrivo» dl Fabrizio Tonelli 1 LUCCA Il nuovo ospedale San Luca entrerà in funzione ancor prima del trasferimento dei malati, che resta fissato per il 10 e 11 maggio. La direzione dell'Asl sta infatti mettendo a punto un piano che prevede l ' apertura di molti servizi ambulatoriali, nell'area che si trova al piano terra del complesso . In modo tale da testare immediatamente con i cittadini -utenti la nuova struttura, in cui potrebbe essere anticipata anche l' apertura del bar. Era stato il direttore Antonio D'Urso, in un incontro con i giornalisti qualche giorno fa, a spiegare che l'Asl intendeva trasferire al S . Luca, ancor prima dell'apertura , il laboratorio di analisi e la banca delle cornee. Ora c' è questa ulteriore novità, che rappresenta una accelerazione e che ha un significato particolare. L'Asl è certa di poter rispettare la data del 10 e 11 maggio per l'attivazione del San Luca. «I collaudi sono praticamente finiti - spiega il dg D'Urso - II nuovo ospedale San Luca a San Filippo (Vip) attendiamo che la commissionedi collaudi formalizzi il parere favorevole». E lo scoglio più insidioso, l'Aua, ovvero l'autorizzazione unica ambientale? «Sono state fatte le verifiche aggiunge D'Urso - non ho ancora letto i risultati dei test ma mi risulta che siano entro i limiti. L'elisuperficie non sarà funzionante, ma questo non impedirà la partenza dell'ospedale». Adesso il direttore generale attende che sia il direttore sanitario Joseph Polimeni a indicare in concreto quali servizi ambulatoriali potranno scattare al San Luca prima della data prevista per il trasferimento. Un passaggio importante, un segnale che evidentemente l'azienda intende dare anche ai dipendenti, dopo tutte le vicissitudini di cui il San Luca è stato suo malgrado protagonista. Intanto questa sera alle 21 al rnsi'h;- i ,uffi fiq-C ;n 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 43 Teatro del Giglio è prevista una serata dedicata all'approfondimento e all'informazione in vista dell'entrata in esercizio del monoblocco. L'ha organizzata il Comune e oltre al sindaco Alessandro Tambellini saranno presenti i vertici d ell'Asl. Grazie agli interventi in programma e alla proiezioni di filmati e nappe sarà possibile offrire un quadro ampio di tutto ciò che accadrà in concomitanza dell'apertura del S. Luca. E ai cittadini (ingresso libero, fino a esaurimento posti) sarà illustrato anche il modello della nuova sanità, oltre a dati e spiegazioni riguardanti la struttura. Si parlerà anche della cittadella della salute che sarà allestita nei padiglioni dell'attuale presidio Campo di Marte che resteranno di proprietà dell'Asl e dello sviluppo complessivo del sistema sanitario territoriale. Spazio anche agli aspetti legati ai lavori del Comune riguardanti la viabili tà, la sicurezza idrogeologica dell'area del presidio ospedaliero e la mobilità dedicata all'ospedale attraverso il trasporto pubblico locale. 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 44 I COMITATI Al Cpodi Marte i 140 posti letto che C o 1 LUCCA A Lucca mancano 140 posti letto di cui ben 120 per riabilitazione e post acuto. Lo affermano i comitati Lucca per una Sanità Migliore, Sanità Lucca, Associazione Lucca Bene Comune, che replicano a quanto affermato dal dg Antonio D'Urso. Secondo D'Urso, l'Asl è in linea con la legge nazionale "Spending Review" del 2012 con un indice di posti-letto complessivo di 3,7 per 1000 abitanti di cui lo 0,7 per mille destinati al post-acuto e riabilitazione. Ma i comitati dicono: «La la Piana di Lucca ha circa 170mila abitanti, i posti complessivi dovrebbero essere 630, di cui 120 da destinare al post-acuto e riabilitazione. Invece a noi risulta che i posti-letto complessivi nell'ospedale S. Luca sono 410, calcolati su un indice di 2,5 x 1000 abitanti; ma a distanza di 12 anni dalla progettazione del nuovo ospedale, questo numero è già sottostimato di - 31 posti letto per l'aumento demografico. Sul territorio il numero complessivo non è ancora definito (sembra che cene siano 20)». I comitati propongono di ricavare nei padiglioni del Canipo di Marte i posti letto che a loro giudizio mancano nella sanità lucchese. S, loca, I'AI trügeitempi nihiil:i or>, pcrtii. nnticioo 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 45 SANITÀ «Per salvare l'Opa ora servono atti» II presidente Enrico Rossi all 'incontro con gli operatori dell'Opa 1 MONTIGNO50 Chiarezza sul futuro dell'Opa. Arancioni, Udc, Api, Scelta civica, Idv in un documento chiedono che alla parole (quelle del presidente Enrico Rossi) seguano atti e delibere. «Nel prendere atto - scrivono - che la mobilitazione dei cittadini, dei comitati, dei sindacati, nonché delle forze politiche riunite anche attorno a questo Tavolo, ha portato al positivo interessamento della Regione Toscana che ha ribadito attraverso le parole del governatore Rossi di volere continuare a investire nel centro e nella Fondazione Monasterio, di considerarlo punto di riferimento toscano per la cardiochirurgia e cardiologiapediatricae adulti, di volerlo trasformare in Azienda Ospedaliera Universitaria, infine di volerlo dotare di un punto nascita di III livello, ci sembra utile e opportuno rimarcare alcuni aspetti». Ed ecco le richieste puntuali perchè ciò che è stato promesso si avveri. «I) alle dichiarazioni verbali di Rossi seguano impegni scritti, ovvero delibere di giunta e/o di Consiglio che formalizzino l'impegno della Regione. Le delibere regionali sono infatti la migliore garanzia per i cittadini di ciò che li attende per il futuro 2) che sia con urgenza definito come si possa realizzare il punto nascita di III livello presso l'OPA. Stante l'impossibilità legislativa e pratica di un III livello separato dal I e dal II, occorre infatti chiarire quali modalità assumerà quello ipotizzato dal governatore e occorre farlo nel più breve tempo possibile. Tale punto nascita dovrà infatti essere operativo prima di qualsivoglia trasferimento al NOA 3) per le ragioni sopra dette è importante la convocazione di un consiglio comunale ad hoc che torniamo a chiedere con forza con la partecipazione della Commissione Regionale Sanità e\o assessore Regionale per chiarire una volta per tutte di fronte ai cittadini quale sarà il futuro del complesso sanitario di Montepepe e le ricadute sulla nostra sanità territoriale». Insomma fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. i'ik1 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 46 Operata una bambina di S anni con una rara malformazione grazie a una collaborazione con Firenze e Roma Un altro intervento miracoloso alle Scotte SIENA --------Grazie a un perfetta collaborazione multidisciplinare tra Siena, Firenze e Roma, è stato eseguito con successo presso l 'Ospedale delle Scotte un complesso intervento di bipartizione facciale su una bambina di 5 anni affetta da una rara malformazione che interessa le zone del cranio e del viso. L'operazione è stata realizzata dal professor Giorgio lannetti, responsabile Uoc maxillo-facciale, insieme a numerosi professionisti degli altri ospedali coinvolti nella delicata sinergia. rP 2. Sanità fiorentina e toscana a pagina 14 Pagina 47 Grande lavoro di squadra tra diversi professionisti di Siena, Firenze e Roma 11 one facciale Eccezionale intervento di bip suunabambinadi cinque alle Scotte 11 SIENA Una delicata quanto importante operazione riuscita che porta l'ospedale delle Scotte ancora sotto i riflettori della buona medicina. La notizia è il particolare intervento di chirurgia maxillofacciale effettuato su una bimba di 5 anni eseguito all' ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena. Grazie a un perfetta collaborazione multidisciplinare tra Siena, Firenze e Roma è stato eseguito con successo un complesso intervento di bipartizione facciale su una bambina affetta da schisi facciale, una rara malformazione che interessa le zone del cranio e del viso. L'operazione è stata realizzata dal professor Giorgio lannetti, responsabile Uoc Maxillo-facciale dell'Aou Senese, insieme a numerosi professionisti afferenti a Neurochirurgia, diretta dal dottor Giuseppe Oliveri, Anestesia e Terapia Intensiva Neurochirurgica, diretta dal dottor Ettore Zei, Chirurgia Pediatrica, diretta del professor Mario Messina, personale della sala operatoria, Chirurgia Maxillo-facciale del policlinico Umberto Idi Roma e Neurochirurgia dell'ospedale Meyer di Firenze, diretta dal professor Lorenzo Genitori, con la collaborazione del dottor Federico Mussa. "Si è trattato - spiega lannetti - di un caso molto particolare data la rarità della malformazione, che si aggira intomo a 1 su 100 mila nati. 2. Sanità fiorentina e toscana L'intervento è stato molto lungo e complesso per le diverse fasi chirurgiche necessarie a rimuovere la parte di osso deformata e risistemare in maniera conforme le due metà del volto. Siamo molto soddisfatti dell'esito positivo dell'operazione resa possibile grazie alla perfetta sinergia e alla competenza dei professionisti senesi e di altre aziende che hanno partecipato. La bambina adesso sta bene ed è già tornata a casa". Pagina 48 In arrivo albi 50 profughi da Lampedusa Si son no az 40 già tempo ospitati in una struttura del Parco dí San Rossore MENTRE è ancora in fase di soluzione il problema dell'accoglienza strutturale dei quaranta cittadini extracomunitari accolti nella nostra città a partire dal 21 marzo scorso, la Prefettura, l'amministrazione provinciale e i Comuni sono chiamati ad affrontare una nuova emergenza per l'imminente arrivo a Pisa di ulteriori cinquanta stranieri provenienti da Lampedusa. NEL PRIMO pomeriggio di ieri il prefetto Francesco Tagliente, l'assessore della Provincia di Pisa Silvia Pagnin, l'assessore del Comune di Pisa Sandra Capuzzi con il direttore generale della Provincia di Pisa Giuliano Palagi, la Croce Rossa Italiana, la Pubblica Assistenza, il Parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli e l'istituzione Centro Nord Sud hanno valutato a lungo possibili soluzioni . Nel corso dell 'incontro è stato svolto un complessivo approfondimento della situazione nei singoli comuni e sono state esaminate, tra le altre, le misu- re da assumere nell'emergenza. A CONCLUSIONE della riunione l'Assessore della Provincia di Pisa Silvia Pagnin ed il Direttore generale della Provincia di Pisa Giuliano Palagi hanno dichiarato la disponibilità a gestire l'emer- A Palazzo del Governo sono state esaminate Le misure da assu mere nell'emergenza genza attraverso l'Istituzione Centro Nord Sud, assumendosi l'impegno di prestare l'attività di prima accoglienza ai 50 cittadini stranieri assegnati alla provincia di Pisa, nei siti che saranno individuati nelle prossime ore. I 40 profughi africani già a Pisa. strappati alla morte nel mare di Lampedusa, sono 36 dal Mali, due dal Senegal e due dalla Guinea. Ora sono ospiti di una struttura di San Rossore messa a loro disposizione da Paim. 4. Servizi sociali Pagina 49 Volontariato, festival con Renzi e due ministri A Lucca fino a domenica: ci sarà anche il presidente della Camera Laura Boldrini Oggi alle 18 l'inaugurazione, previsti anche alcune manifestazioni di protesta no comunque all'erta per evitare che si possano creare situazioni di conflitto. Domani è previsto, alle 17, anche un'intervista alla presidente della Camera Laura Boldrini, sul tema "La cittadinanza che rigenera la politica". Boldrini, tuttavia, non sembra essere a rischio di contestazioni. di Luca Cinotti 1 LUCCA Ë un Festival del volontariato con grandi nomi, quello che s apre oggi a Lucca, che del volontariato è considerata la capitale italiana. Nel programma ci sono, fra gli altri, il ministro dell'istruzione Stefania Giannini, quello del lavoro Giuliano Poletti, il presidente della Carnera Laura Boldrini e - su tutti - il presidente del consiglio Matteo Renzi. Un parterre de roi che spinge i gruppi dell'estrema sinistra (soprattutto quelli legati agli ambienti studenteschi) a organizzare manifestazioni di pro- testa proprio nei giorni del Festival (che si chiuderà domenica). La giornata di oggi dovrebbe scorrere tranquilla. L'inaugurazione del Festival (che ha come filo conduttore "Energie da liberare") è in programma perle 18 nel complesso del Real Collegio, che ospiterà stand e tutti gli appuntamenti più importanti. Madrina sarà Maria Grazia Cucinotta e alla cerimonia è prevista la presenza Matteo Renzi subito dopo un comizio a Lucca (Vip) del ministro Giannini (lucchese doc). Giannini che sarà protagonista anche di uno degli appuntamenti di vaglia di domani quando, alle 11, concluderà la tavola rotonda sullo sport a scuola. E proprio in questa occasione è previsto il primo dei presidi dei gruppi "contestatari". Che contestano al segretario di Scelta Civica un'apertura troppo smac- cata nei confronti della scuola privata e, soprattutto, dei finanziamenti che questa dovrebbe avere a scapito dell'istruzione pubblica. Il passaparola è iniziato già da qualche giorno, soprattutto su Internet: il presidio è previsto in piazza San Michele, in una zona assai distante da quella dell'incontro con il ministro. Ma le forze dell'ordine saran- Molto ricco anche il programma di sabato 12. Alle 11.30, per il tema "L'Europa sociale: giovani e lavoro" ci sarà un incontro con, tra gli altri, il ministro Giuliano Poletti e l'economista Stefano Zamagni. Ma è nel primo pomeriggio che il Festival cala il suo asso migliore: per quell'ora, infatti, è previsto l'arrivo del premier Matteo Renzi, che in mattinata darà il via, a Torino, alla campagna elettorale del Pd per le elezioni regionali. In un primo momento Renzi era previsto per domenica, ma poi il programma è cambiato. E questo potrebbe dare qualche noia anche ai possibili manifestanti, che in quella giornata avranno anche un concomitante evento a Roma. ©RIPROOIRIONE RISERVATA l"nlonfariato,ti:.iical ,on Rcivi c dne minisfri 7. Volontariato Pagina 50 Da oggi il festival a Lucca L 'espansione del terzo settore Produce ricchezza in tempo di crisi LUCCA - La notizia è buona e anche sorprendente. Non solo il volontariato ha resistito alla crisi, ma è cresciuto ed è più forte di prima . Lo dimostra uno studio, con tanto di cifre e proiezioni , che sarà presentato e discusso oggi alla prima giornata del Festival nazionale del Volontariato di Lucca, una quattro giorni (da oggi sino a domenica, Real Collegio) che raduna gli stati generali del terzo settore in Italia. Ci saranno due ministri , Giuliano Poletti (Lavoro) e Stefania Giannini (Istruzione), il presidente della Camera Laura Boldrini e il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che sabato inaugurerà il nuovo canale «Corriere Sociale», dedicato al terzo settore, di Corriere.it. Non mancheranno momenti culturali e ricreativi . Con Maria Grazia Cucinotta, che oggi 9.'appuratasneasto inaugurerà il festival , e Giob1-`i7ia o 7 i aCCa, e d; a 'i i le,, be Covatta che lo chiuderà doIVi menica, due personaggi che _láonale ; ; volc [a!aio» sono anche firme del blog q,Iattro dove si «Buonenotizie» di Corriere.it. liuïlso_,;li sG,,i,;enErali Partendo dallo studio del dEl LEr7o _ t[ore nel I o Centro nazionale per il volonPaese tariato e della Fondazione voli calendario lontariato e partecipazione, il îJon Ii-rird,erar ,; l c i Ii-ioriienti summit di Lucca sarà anche Cul[Ilr+li E iCrea'.!vi. un'occasione per misurare lo L'ai-E h_ ra e a't!daCa a h,^aria stato di salute del settore. G azia Cucinol'-a e la : f U_ísura GioU: ?e ( OVatGí: duE ersona qVI irlrr dei ble On0 anG"le p lO;lellotiZie» di 10ii7ErEJi Gli ospiti A!l'even'.o saranno preseï i n, ,5ldn' Edel Consl Ìa^:a:':EO kef ZI Í cl-1e sai C o, I"lere'..!)_lale d! :.CfilEfEl! ), . Lalr era Ii residc'nte ïiE110 Laura Po!dri1íi, i mi1íistri ania Ga,,, ., i i;ls'; _zi,onE) e Giuli-lno Polet,i ii_avoro; 7. Volontariato Insomma, come sottolinea anche il presidente della Fondazione, Alessandro Bianchini , ormai il «volontariato è un fenomeno maturo e consolidato , una colonna portante del nostro sistema democratico». Così, sfogliando il dossier, si scopre che nonostante la congiuntura negativa, lo stato di salute economica delle organizzazioni di volontariato (Odv) è buono e più della metà dei circa 2 mila presidenti intervistati (56,6%) ritiene stabile o equilibrata la situazione economica -patrimoniale della propria organizzazione. Solo una quota minima di organizzazioni (tra lo 0,6% e il 2,2%) dichiara di avere difficoltà a saldare i debiti contratti verso terzi. E tutto questo accade in un momento di gravissima sofferenza nella riscossione di crediti verso privati e soprattutto nei confronti dell'amministrazione pubblica. Note positive anche dalla crescita dei volontari che aumentano in un terzo delle organizzazioni e restano stabili nelle altre. Con una buona percentuale di giovani (in media, il 25,3% dei volontari ha meno di 35 anni) che però è rimasto fermo alle cifre del 2011. La stabilità delle ore dedicate dai volontari all'Odv caratterizza il 6o,0% delle organizzazioni; l'aumento il 29 ,5%. Insomma, come si legge nello studio, «meno di un'organizzazione su io ha visto nel 2013 diminuire la quantità di impegno profuso dai propri membri». Marco Gasperetti Luca Mattiucci «Dati positivi - anticipa il presidente del Cnv Edoardo Patriarca - che forniscono spunti di riflessione e di azione. Da una parte osserviamo che si rafforza l'autonomia di questo mondo dal settore pubblico, in un'ottica sussidiaria sempre più matura. Dall'altra si comprende come il volontariato abbia ormai già reagito in maniera decisa alla crisi, cercando nuove risorse, economiche e umane, per portare avanti la sua imprescindibile opera di solidarietà». Pagina 51 Se il volontariato li cambia il curricul lo o «Decisivo per i povan i» Rivela più passione e doti organizzative Le attività non profit adesso vengono certificate ed entrano in gioco nella selezione del personale In prima linea Dall'alto, in senso orario, un «meccanico» con un bambino; i ragazzi di «Abitare solidale»; volontari della Croce Rossa; un progetto di collaborazione da Bergamo ai Balcani; pet-therapy in Sicilia; in Puglia per le adozioni Di solito finisce in fondo al curriculum. Alla voce «altre attività». Ma è un elemento sempre più importante. A volte decisivo in un colloquio di lavoro. Perché il volontariato è sì un'esperienza non retribuita, ma a sentire «cacciatori di teste» ed esperti delle risorse umane per molte grandi aziende italiane e multinazionali è una realtà valutata positivamente. Non è un caso se negli ultimi mesi decine di enti locali hanno messo a disposizione uffici e siti web per «certificare» le attività «informali». Un documento da allegare al proprio curriculum vitae con le indicazioni sulla durata e sulle attività non profit svolte. Il «modello» restano gli Stati Uniti. Li il lavoro gratuito per la collettività è pratica comune. E tra i giovani diventa una voce da aggiungere alle attività svolte per presentarsi, bene, all'ammissione all'università o a un colloquio di lavoro. «Anche da noi il volontariato sta diventando un elemento importante nella selezione del personale», spiega Paolo Citterio, presidente nazionale dell'Associazione direttori risorse umane (Gidp). «Chi ha fatto attività senza scopo di lucro dà la 7. Volontariato sensazione di avere un passo diverso, sia a livello organizzativo che emotivo». Tanto che, rivela, «di fronte a due giovani candidati a un posto di lavoro le imprese mi chiedono di vedere chi ha fatto anche volontariato». «Oggi le società, anche quelle con ricavi a nove o dieci zeri, vanno a vedere cosa hai fatto di socialmente utile», continua Citterio. E, per una volta, il confronto con gli altri Paesi non ci vede in coda alla classifica. «Siamo nella media, abbiamo recuperato negli ultimi anni». La tendenza è confermata anche da Andrea Castiello d'Antonio, consulente del lavoro e management. Che però precisa: «ll peso del volontariato nel curriculum dipende molto dal tipo d'impresa. Ci sono società incentrate sulla competitività che non guardano se hai fatto qualcosa di socialmente utile o no. E ce ne sono altre che a volte fanno del non profit un elemento discriminante durante i colloqui». In quest'ultimo caso - continua l'esperto - «pur trattandosi di attività non retribuite all'impresa interessa molto l'aspetto motivazionale che ha spinto il candidato a fare qualcosa senza ricevere in cambio denaro». «Più la realtà non profit è strutturata, più l'attività svolta all'interno viene valutata e apprezzata dalle imprese e dai "cacciatori di teste"», ragiona Maria Cristina Bombelli, fondatore e presidente di Wise Growth, società che si occupa di analizzare la diversità in azienda. Motivo? «È più facile che in queste realtà il candidato abbia sviluppato competenze organizzative, manageriali e di rapporto con le persone che possono essere utili per la società che vuole assumere». «C'è ancora molta strada da fa- re per raggiungere il livello americano, ma ci stiamo avvicinando», avverte Luca Solari, professore ordinario di Organizzazione aziendale all'Università Statale di Milano e visiting professor in management alla California Polytechnic State University. Il punto di svolta, secondo Solari, sarebbe quello di iniziare da piccoli. «Negli Stati Uniti ci si abitua già dalle scuole elementari a impegnarsi nel volontariato. La stessa cosa bisognerebbe fare, ma davvero, anche in Italia: non concentrandosi su attività di sensibilizzazione, ma strutturando un percorso fino all'ultimo anno di università». Perché, continua il docente, «per chi ricerca il personale quelle attività inserite nel curriculum diventano una spia importante per l'azienda: se si mettono insieme volontariato e il tempo impiegato, per esempio, per laurearsi si può avere un'idea delle capacità organizzative del candidato». Ma, avverte Solari, senza esagerare. «Le aziende vedono molto cosa uno ha fatto e per quanto tempo. Soprattutto: come l'ha fatto». Leonard Berberi (á leonard_berberi RIPRODUZIONE RISERVA'A Pagina 52 milioni II numero degli italie,; i che svolgono attività r .iolontariato secondo i -:Icoli più recenti fatti dalstat. Gli addetti sono poi ,?iù di 680 mila e le istiuni non profit attive sono poco meno di 302 mila 7. Volontariato Pagina 53 Quel minimo sacrificio che può salvare molte vite Dall'aiuto ai più deboli al la lotta all'emarginazione RIE 400 milioni di Euro. A tanto ammonteràla somma che gli italiani potranno devolvere nel 2014 tramite il 5 per mille. Il Volontariato fa la parte del leone nelle scelte degli italiani, con oltre 10 milioni e 900mila preferenze espresse per il 2011 - l'ultimo anno, in ordine di tempo, ad essere stato saldato nell'estate 2013 per un totale di 259 milioni di Euro. Le opzioni adisposizione del contribuente sono innumerevoli: dalle grandi realtà internazionali alle piccole Onlus sotto casa. Perciò, viene spontaneo chiedersi: come scegliere? La preferenza di molti italiani si orienta verso realtà consolidate che operano inzone svantaggiate ai margini del Mondo. Emergency, non a caso, figura da capofila: è stata scelta da 383.163 persone per un importo totale di oltre 11 milioni di euro. Subito dopo segue Medici senza frontiere con 263.783 preferenze e 8,7 milionidi euro. La scelta è totalmente libera, perché dall'opzione non viene nessunvantaggio od onere aggiuntivo. Anche Save the Children, sempre nel 2011, si è piazzata bene, ottenendo la sottoscrizione di ben 63.799 persone. Nel corso del 2013, quindi, l'organizzazione ha investito i fondi erogati a sostegno dei pro - 7. Volontariato getti in Bosnia, Sud Sudan, Malawi e Italia. E se qualcuno volesse scendere più nel piccolo? Qui le possibilità si moltiplicano. Si pensi, infatti, che, nel 2007, erano state mappate oltre 35mila associazioni di volontariato. Nel 2005 erano 2lmila delle quali ben il 61% era nato da meno di vent'anni. Esattamente da quell'li agosto 1991 che segnòl'approvazione della legge 266, secondo la quale o .._ a of e Le associazioni operano senza fini di lucro ma solo a scopo di solidarietà per organismo di volontariato si deve intendere «ogni organismo liberamente costituito» che si avvale dell'attività «prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l'organizzazione di cui il volontario faparte, senzafini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà». Da allora il volontariato è divenuto, velocemente, una componente essenziale della società italiana, sia dal punto di vista ma- teriale e assistenziale - dato il suo crescente peso nell'erogazione di servizi volti alla cura delle persone sia dal punto di vista culturale. Nell'immaginario collettivo, infatti, il volontariato ha assunto un ruolo morale importantissimo, presentandosi, ormai, come un contributo insostituibile dell'impegno civile a favore del prossimo. Le associazioni di volontariato si occupano di uno spettro crescente di attività: dall'assistenza alla promozione sociale, dalla «cura» dell'emarginazione al sostegno agli anziani e ai meno fortunati. Il modo migliore per scegliere in questa galassia di opportunità rimane quello del passaparola e dell'esperienza personale. Del resto, chi cercatrovae bastauscire appenaunpoco dallaroutine quotidiana per addentrarsi in un mondo di bisogni e di persone che vi fanno fronte. Veder distribuire una minestra calda nel cuore della notte, osservare un animatore in una casa di riposo o entrare in una casafamiglia per minori svantaggiati permette di vedere con i propri occhi quale sia l'impatto del volontariato in Italia. Dopo di che, la scelta del 5 per mille diventa un dovere. Raf.Fon. Pagina 54 VI , _1 I RESIDENTI: «GLI STANIERI SONO TORNATI DI NO TTE» Rogo all'ex Cri: locali di nuovo occupati E' ancora giallo sul sangue per terra A POCHE ore dal rogo, la nuova occupazione segnalata dai residenti, che proprio dieci giorni fa hanno consegnato all'ex Circoscrizione una raccolta firme sulla sicurezza nel loro quartiere. Da tempo, infatti, nei locali dell'ex sede della Croce Rossa, in via Pietrasantina, dorme ogni sera una decina di tunisini. Che, testimoni gli abitanti, litigano spesso fra loro con schiamazzi e non solo. L'incendio che ha distrutto completamente la struttura della Cri e sul quale indaga la polizia - l'origine dolosa non è in discussione - non ha allontanato gli stranieri che sono tornati nei moduli rimasti intatti nella notte fra martedì e mercoledì. Era stato il dipendente della Cri Giacomo Giacomelli a chiamare il presidente provinciale. Erano le 5.30 di martedì. Centoventimila euro i danni I I «L'incendio è doloso Lite o vendetta peri blitz dei g iorni scorsi» secondo una prima stima dello stesso presidente provinciale, Antonio Cerrai. Da chiarire ancora come sia andata. Sono stati gli stranieri ad appiccare il fuoco? E se sì, perché?. Una vendetta contro la stessa Croce Rossa, dopo i recenti ripetuti sopralluoghi delle forze dell'ordine con denunce. RESTA poi quel sangue a terra. Non è del vigile del fuoco che si è ferito e subito soccorso dal personale della Cri presente: il suo è nel modulo vicino al cancello e sul piazzale. E' di qualcun altro che ha frequentato l'area. E si trova non solo in uno dei moduli più interni, ma anche lungo il corridoio e all'esterno. C'è poi il tunisino ricoverato in ospedale con ferite da percosse. Un trentenne arrivato proprio martedì in Pronto soccorso. Le indagini proseguono su più fronti. an. cas. AMAREZZA li presidente provinciale della Croce Rossa , Antonio Cerrai, davanti ai resti dell'ex sede distrutta da un incendio: 120mila euro i danni stimati secondo una prima ricognizione Segnalazioni Pagina 55 ua,davere di I PISA Un malore improvviso lo ha fatto scivolare in un fosso con l'acqua neanche poi troppo alta. Solo che Paolo Collu, 70 anni, non è riuscito a risalire sulle sponde del fosso del Mulino ed è morto poco dopo essere caduto. Una fine silenziosa quella del pensionato, vedovo, che viveva * pensionato m in via di Pratale, a poca distanza dove è deceduto per una tragica combinazione di fattori tra malessere e precario equilibrio. Sono stati alcuni passanti a notare in tarda mattinata il corpo senza vita del settantenne nell'acqua limacciosa del Mulino all'altezza del ponticello in via Battelli davanti alla farmacia comunale. Collu aveva seri problemi di salute. Cardiopatico e alle prese con il diabete, era solito passeggiare di mattina lungo il corso d'acqua. Lo ha fatto anche ieri, ma la vicinanza con il fosso gli è stata fatale. Stando ai primi risultati delle indagini, svolte dalla squadra mobile, Collu sarebbe morto annegato a seguito della caduta accidentale dovuta a un malore improvviso. Sarebbe stato visto da alcuni passanti seduto in prossimità dell'argine del fosso per poi cadere in acqua. Il canale ha una profondità di neanche un metro. Ma finendo nell'acqua privo di sensi, per il pensionato non c'è stato niente da fare. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e un'ambulanza della Pubblica Assistenza. 11 corpo è stato trasferito all' istituto di medicina legale per l'autopsia disposta dal sostituto procuratore di turno, Lydia Pagnini. (p. b.) CORI PRODJZIONE RISERVATA Soccorritori e forze dell 'ordine intorno al corpo del pensionato deceduto Segnalazioni Pagina 56