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Signore, il tuo volto io cerco
Veglia di preghiera Ofs – Gi.Fra. Signore, il tuo volto io cerco 13 febbraio 2015 Introduzione: La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che s’incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza e dal vuoto interiore. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia. Questo è il momento per dire: “ Signore sono qui un’altra volta per rinnovare la mia alleanza con te. Ho bisogno di te. Riscattami di nuovo Signore, accettami tra le tue braccia redentrici”. Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre può restituirci la gioia. (Evangeli gaudium, 1-3) Canto di invocazione allo Spirito Santo Saluto del celebrante Orazione: O Padre, che hai donato il tuo figlio, illumina i nostri cuori e rendili accoglienti alla tua Parola. Per Cristo nostro Signore. PRIMO MOMENTO: Dal buio alla luce Cantiamo insieme: Niente ti turbi, niente ti spaventi, chi ha Dio niente gli manca. Niente ti turbi, niente ti spaventi, solo Dio basta. Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore? Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per gustare la dolcezza del Signore ed ammirare il suo santuario. Egli mi offre un luogo di rifugio nel giorno della sventura. Mi nasconde nel segreto della sua dimora, mi solleva sulla rupe. Ascolta, Signore, la mia voce. Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi. Di te ha detto il mio cuore: «Cercate il suo volto»; il tuo volto, Signore, io cerco. Mostrami, Signore, la tua via, guidami sul retto cammino, a causa dei miei nemici. Dalle lettere di S.Chiara d’Assisi alla Beata Agnese di Praga (2901-2902) Te veramente felice! Ti è concesso di godere di questo sacro convito, per poter aderire con tutte le fibre del tuo cuore a Colui, la cui bellezza è l'ammirazione instancabile delle beate schiere del cielo. L'amore di lui rende felici, la contemplazione ristora, la benignità ricolma. La soavità di lui pervade tutta l'anima, il ricordo brilla dolce nella memoria. Al suo profumo i morti risorgono e la gloriosa visione di lui formerà la felicità dei cittadini della Gerusalemme celeste. E poiché questa visione di lui è splendore dell'eterna gloria, chiarore della luce perenne e specchio senza macchia, ogni giorno porta l'anima tua, o regina, sposa di Gesù Cristo, in questo specchio e scruta in esso continuamente il tuo volto, perché tu possa così adornarti tutta all'interno e all'esterno, vestita e circondata di varietà, e sii parimenti adorna con i fiori e le vesti di tutte le virtù, come conviene a te, figlia e sposa carissima del sommo Re. Canto SECONDO MOMENTO: Luce ai miei passi Cantiamo insieme: Laudate omnes gentes, laudate Dominum! Laudate omnes gentes, laudate Dominum! Io ti confesserò, Signore, Padre santissimo, Re del cielo e della terra: perché mi hai consolato. Tu sei il Dio mio salvatore: verrò a te con fiducia e senza timore. Mia fortezza e mia gloria è il Signore: la mia salvezza egli è divenuto. La tua mano, Signore, è forte, ha percosso il nemico; nella pienezza della tua gloria hai sconfitto i miei avversari. Vedano i deboli e gioiscano: cercate il Signore e l'anima vostra vivrà. Lo lodino il cielo e la terra, il mare e ogni essere che in essi abita. Poiché Dio salverà Sion, e saranno riedificate le città di Giuda. E saranno abitate, e passeranno in eredità; le generazioni dei servi di Dio possederanno Dio, coloro che amano il suo nome abiteranno in essa. Dal Vangelo secondo Luca (19,1-10) Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. 4 Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È andato ad alloggiare da un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». Riflessione del celebrante Segno: Durante il canto sul cartoncino a forma di albero scriviamo il momento in cui, un po’ come Zaccheo, abbiamo sentito la necessità di arrampicarci per incontrare Gesù e lo teniamo per noi, così da fare memoria di quando il Maestro ha inondato anche i nostri occhi e il cuore di luce. Preghiamo insieme: Ricordati, o Padre, di tutti i tuoi figli. Tu, o santissimo, conosci perfettamente come, angustiati da gravi pericoli, solo da lontano seguono le tue orme. Dà loro forza per resistere, purificali perché risplendano, rendili fecondi perché portino frutto. Ottieni che sia effuso su di loro lo spirito di grazia e di preghiera, perché abbiano la vera umiltà che tu hai avuto, osservino la povertà che tu hai seguito, meritino quella carità con cui tu hai sempre amato Cristo crocifisso. Egli vive e regna col Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen. [FF 820] Padre nostro Benedizione: Il Signore vi benedica e vi custodisca. Mostri a voi il suo volto e vi usi misericordia. Rivolga a voi il suo sguardo e vi doni la sua pace. Il Signore sia sempre con voi E faccia che voi siate sempre con Lui. Vi benedica Dio Onnipotente Padre e Figlio e Spirito Santo. Amen. Canto finale