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Rompo tutto… e costo meno
A VOLO TIRO TIRO a volo Rompo tutto… e costo meno di Umberto Bertozzi 162-169Caesar challenge impact.indd 162 Fratello minore dell’Apex Impact, il Challenger della Caesar Guerini ne condivide la meccanica e la possibilità d'intervenire nell’equilibrio del fucile con il sistema Dts (Dynamic Tuning System), che permette al tiratore di personalizzare tutte le pieghe e la bilanciatura senza l’intervento di specialisti. Se a questo si aggiunge una eccellente resa balistica, avremo fra le mani un ottimo attrezzo da tiro con un costo abbordabile 03/05/11 16:59 FUCILI DA TIRO I n 10 anni la Caesar Guerini di Marcheno (Bs) ha avuto una crescita esponenziale impressionante. Produce praticamente tutti i fucili a canne sovrapposte lisce e rigate, e tutti i modelli di semiautomatici. La gamma dei suoi prodotti è molto vasta e comprende modelli adatti a tutte le tasche, ma con una caratteristica in comune: la cura con la quale vengono costruiti e l’attenzione rivolta all’estetica. Si tratta di una grande produzione prevalentemente rivolta al mercato estero, almeno fino a qualche tempo fa. Fra i modelli della Caesar Guerini sono sempre stati presenti fucili da tiro e a suo tempo provammo il Summit Trap, primo fucile della ditta 163 a proporre una bindella rialzata e regolabile: da questa base si è sviluppato il progetto Dts (Dynamic Tuning Sistem) che come risultato ha dato il sistema Impact, che avremo modo di vedere dettagliatamente nel box relativo. A questo punto, avendo un attrezzo da tiro con caratteristiche molto avanzate, la Caesar Guerini ha iniziato a interessarsi più attivamente al mondo del tiro a volo e un anno fa ha proposto l’Apex Impact Trap da cui deriva il fucile in prova, il Challenger Impact Trap. La linea del fucile è decisamente bella come può esserlo quella di un sovrapposto da tiro. Rispetto al fratello maggiore mancano le cartelle laterali, tuttavia le incisioni presentano caratteristiche simili dal punto di vista esecutivo. Sul rinforzo dei fianchi di bascula viene inciso un grande ricciolo floreale, contornato Il Challenger Impact Trap con le cartucce usate per la prova 162-169Caesar challenge impact.indd 163 03/05/11 16:59 C a e s a r G u e r i n i C h a l l e n g e r I m p a ct T r a p 164 da altri riccioli più minuti, mentre più avanti sono presenti altre incisioni floreali. Il nome della ditta compare in basso sulla cartella. Sul petto ancora un grande rosone contornato da piccoli riccioli e sulla parte alta sottolineato da una striscia aurea di alloro viene riportato il nome del modello. Le incisioni vengono tracciate a laser e terminate a mano dalla Bottega di Giovannelli e questo è un’ulteriore dote di pregio. Le conchiglie sono gradevoli e molto scavate e anche loro, come la chiave di apertura, vengono incise a festoni floreali. Il fucile viene proposto per le specialità Sporting e Trap nelle versioni standard e Impact. Nel modello Sporting è presentato nei calibri 12 e 20. Il costo del fucile è di 4.146 euro (3.074 nella versione standard), e comprende una serie di otto strozzatori intercambiabili interni/esterni e un'elegante valigetta in Abs modello Thermo. Questo costo, nettamente inferiore a quello del fratello maggiore, pone il fucile nella fascia media degli attrezzi da tiro, ma è ampiamente giustificato dalle sue caratteristiche meccaniche, balistiche, estetiche e soprattutto dalla possibilità che offre al tiratore di poterlo customizzare a suo piacimento. I fianchi di bascula presentano incisioni a festoni floreali. In basso viene inciso il nome della ditta Il “DueCon” Le canne sono sovrapposte, assemblate a monoblocco con bindellini di giunzione ventilati e cromate internamente. La loro lunghezza può essere di 760 mm (quella del fucile in prova) o 810. Esistono anche canne da 860 mm, ma solo nel modello Sporting. Una caratteristica particolare delle canne della Caesar Guerini è la loro foratura. Infatti, partendo dalla camera di scoppio, si procede per un tratto con un raccordo che va da questa all’anima della canna, chiamato “DueCon”. L’anima è forata con il sistema “maxisbore” che, unito al DueCon, consente allo sciame dei pallini di avere una velocità superiore a quella di canne forate in modo tradizionale. Le strozzature del fucile in prova erano quelle denominate dalla Caesar Guerini Maxischoke Competition e consistono in una serie di ben otto strozzatori interni/ esterni. Gli estrattori, ad ampio sviluppo, sono automatici e le molle che li servono vengono alloggiate dietro gli estrattori stes- Il petto di bascula viene inciso con festoni floreali e riporta il nome del modello sottolineato da un festone aureo di alloro 162-169Caesar challenge impact.indd 164 03/05/11 16:59 FUCILI DA TIRO 165 La linea elegante e grintosa del fucile in prova si. Sul corpo dell’estrattore, nella parte anteriore, vengono ricavate dal pieno due camme che, inserendosi nelle apposite sedi poste sui fianchi interni della bascula, provvedono a caricare le molle che li servono. Nella parte inferiore il monoblocco presenta posteriormente una doppia ramponatura che contiene alla sua base le sedi del tassello di chiusura. Anteriormente, si trovano altri due ramponi che ospitano a loro volta le sedi dei perni di basculaggio. Grilletto regolabile orizzontalmente La bascula viene prodotta da un blocco di acciaio forgiato e finita colore argento antico. Immediatamente sotto la culatta si trova il tassello di chiusura, che si insedierà sulle sedi ricavate sui ramponi posteriori del monoblocco e costituirà la tenuta verticale del fucile. Sul fondo di bascula, davanti alla culatta, vengono ricavate le sedi della ramponatura posteriore del monoblocco, fornendo così il primo punto di tenuta orizzontale, mentre il secondo viene garantito dai ramponi anteriori del monoblocco che ospitano i perni di basculaggio. Questi ultimi sono costruiti in acciaio e possono essere sostituibili. Sempre sul fondo della bascula scorre un pistone che, azionato dal dente centrale posto sulla base della croce, provvede al caricamento delle molle che servono i cani. La batteria è interna con una leva di scatto a doppia monta e cani con rimbalzo, e viene azionata da molle elicoidali montate su guidamolle. Le molle sono posizionate orizzontalmente dietro ai cani, permettendo così la massima forza e velocità di rilascio. Lo sgancio è assicurato da un monogrillo con funzionamento inerziale. Nel modello Sporting è selettivo. Il grilletto può venire regolato orizzontalmente e pos- sono essere scelti due pesi di scatto. La sicura è del tipo manuale standard e il comando è costituito dalla classica slitta posta immediatamente dietro alla chiave di apertura. I legni Sono in noce accuratamente selezionato e l’asta è a mezza coda di castoro con Il grilletto ergonomico è regolabile longitudinalmente e si possono anche tarare in due posizioni il peso degli scatti Aperto il fucile mostra la ramponatura inferiore del monoblocco con la sede del tassello di bascula. In evidenza anche la bella forma delle chiocciole piuttosto scavate 162-169Caesar challenge impact.indd 165 03/05/11 17:00 C a e s a r G u e r i n i C h a l l e n g e r I m p a ct T r a p 166 Il sistema Dts delle canne Abbiamo detto che Dts sta per Dynamic Tuning System, e la parte customizzabile delle canne è proprio la bindella che viene dotata di un mirino bianco alla volata e di uno puntiforme di collimazione sulla mezzeria. È alta 17 mm e si appoggia sulla canna alla base, nella mezzeria e alla volata. Alla base è fissata a un perno che le permette di basculare, mentre alla volata viene sistemata nella sua parte anteriore una vite Torx che, azionata dalla sua chiave, permette di sollevare la bindella e avere così un punto di impatto della rosata da meno 50 a più 250 mm. Al di sotto Il dispositivo Dts Kinetic Balancer, disponibile a richiesta, consta di un cilindro in acciaio sul quale vengono montate due molle fra le quali si posizionano i pesi di bilanciamento della bindella, negli spazi dove questa non tocca la canna, corrono due astine stabilizzatrici intercambiabili. Vengono costruite in tre materiali diversi: quello standard è l’ergal e pesa 15 g, ve ne sono poi due in acciaio che pesano 50 g (quindi 35 più di quelle in ergal) e due in tungsteno dal peso di 90 g (75 più di quelle in ergal). Le astine vengono fissate in volata, alla base e nella mezzeria nei punti in cui la bindella si salda alle canne con degli spinotti che vengono rimossi da un apposito strumento, fornito in dotazione al fucile. Come è facilmente intuibile, cambiando L’intera dotazione che forma il sistema DTS Il guanciale è regolabile e può essere sia in due lunghe scanalature orizzontali che legno, sia in gomma morbida denominato garantiscono un’eccellente presa alla mano “no Impact”. La regolazione del calcio può sinistra. All’interno è sistemata la croce con avvenire in qualsiasi direzione e questo siun grosso dente posto al centro della sua gnifica che è anche possibile “assecondare” base, che serve a spingere il pistone posto sul fondo della bascula e a caricare così le molle che servono i cani. Al centro della croce è posto un tassello intercambiabile che consente di ripristinare l’eventuale lassità di tenuta e garantire sempre un perfetto tiraggio delle canne. Il sistema di aggancio/ sgancio della croce è del tipo a pompa. Il calcio è a pistola stretta, La bella linea delle da tiro, e termina con conchiglie a triplo un calciolo in gomma sbalzo e la chiave piena. La sua lunghezza di apertura incise. è di 377 mm ed è la Dietro si trova il coseconda, importante mando della sicura parte del sistema Dts. 162-169Caesar challenge impact.indd 166 il materiale delle astine si può variare la bilanciatura delle canne, rendendole più leggere o più pesanti in punta. Ma non basta: si possono avere infatti una serie di pesi che si agganciano alle ventilazioni della bindella a grammatura variabile che contribuiscono ulteriormente a personalizzare la bilanciatura dell’attrezzo. A questo sistema si aggiunge la customizzazione del calcio che, abbiamo analizzato nell’articolo. Il risultato è eccellente perché il tiratore, puntando il fucile, non avverte nessuna differenza dalla bindella tradizionale. Il disegno che mostra come si posiziona all’interno del calcio il dispositivo Dts Kinetic Balancer le variazioni fatte alla bindella. All’interno del calcio si trova la sede per l’alloggiamento del Dts Kinetic Balancer, disponibile a richiesta. Si tratta di un cilindro sul quale vengono inseriti, stretti fra due 03/05/11 17:00 FUCILI DA TIRO 167 La volata delle canne con gli strozzatori intercambiabili interni/esterni Il monoblocco, con le superfici trattate a bastoncino (caratteristica di solito riservata ai fucili fini), mostra nella parte posteriore la ramponatura che contiene le sedi del tassello di chiusura. Nella parte anteriore invece vi sono altri due ramponi che ospiteranno i perni di basculaggio. Sulla mezzeria delle canne si trovano gli estrattori automatici e il nottolino di caricamento delle molle che li servono, ricavato direttamente dal pieno dell’estrattore nella sua parte anteriore Sul petto del monoblocco sono riportati i marchi del Banco di prova, della Casa costruttrice e il numero di matricola La bindella viene dotata di un mirino bianco e, nella sua parte anteriore, di una vite Torx con il relativo strumento di regolazione molle, tre pesi di 40 g l’uno. Quando l’attrezzo è completo pesa 200 g ma, naturalmente, i pesi possono essere inseriti nel numero preferito dal tiratore. Questo sistema, oltre che offrire una notevole diminuzione del rinculo, consente anche di personalizzare (unitamente alle astine della bindella) nel modo migliore il bilanciamento dell’attrezzo. In pillole Estetica:fucile dalla linea decisa e grintosa che dimostra subito l’uso per il quale è stato progettato, ovvero il tiro di pedana. Meccanica: classica, affidabile e ben costruita, molto difficilmente andrà incontro a malfunzionamenti. Brandeggio: molto buono in ogni occasione di tiro. Il fucile tende a perdonare gli errori anziché penalizzarli. Finiture: incisioni a festoni floreali su entrambi i fianchi di bascula e sul petto. Nome della ditta sui fianchi e del modello sul petto. Prezzo: 4.146 euro valigetta e serie di otto strozzatori intercambiabili interni/esterni incluse. Si tratta di un costo ben compatibile con la meccanica, la finitura, la resa balistica e l’estetica del fucile. ¤ 162-169Caesar challenge impact.indd 167 La prove di tiro Il peso del Challenger Impact Trap è di 3.850 g: si tratta di un peso di tutto rispetto, tuttavia prendendo per la prima volta il fucile in mano sembra molto più leggero e questo per merito della sua ottima bilanciatura, dote fondamentale per un attrezzo da tiro. Come sempre, all’inizio abbiamo provato il fucile a fermo contro il classico bersaglio di 750 mm di diametro che ne contiene un secondo, concentrico, di 350 mm. La distanza fissata è stata di 35 metri e le munizioni usate sono state le Fiocchi Armi Magazine caricate con 24 g di piombo 7,5. Le canne avevano strozzature **/*. I primi colpi tirati hanno dimostrato una impressionante stabilità del fucile con una distribuzione ottimale della rosa. Abbiamo così deciso di fare la classica prova riservata ai fucili da tiro e a pochi altri, che consiste nei tirare il 03/05/11 17:00 C a e s a r G u e r i n i C h a l l e n g e r I m p a ct T r a p 168 Sul fondo di bascula corre una slitta cilindrica che provvede al caricamento delle molle che servono i cani, sollecitata dal dente centrale della croce. Immediatamente sotto la culatta si trova il tassello di chiusura che s'insedierà nelle sedi dei ramponi posteriori del monoblocco dando così vita alla tenuta verticale del fucile. Davanti al tassello si trovano le sedi della ramponatura del monoblocco che provvederanno al primo punto di tenuta orizzontale. Sui fianchi interni si trovano gli inviti delle camme degli estrattori automatici. Un poco più avanti e sotto a questi si trovano i perni di basculaggio che si insedieranno nei ramponi anteriori del monoblocco, creando il secondo punto di tenuta orizzontale più rapidamente possibile i due colpi a disposizione, tenendo l’attrezzo fra le braccia in modo “leggero”, il che significa non tenerlo fermamente appoggiato alla spalla come si dovrebbe sempre fare. I risultati sono stati eccellenti e le due rosate si sono quasi sovrapposte (150 mm di differenza in elevazione per la seconda canna) a dimostrazione di un equilibrio pressoché totale del fucile. La prova di tiro a volo ha ampiamente confermato questi primi risultati, consentendoci di seguire con grande facilità i bersagli che via via venivano proposti e ottenere ottimi risultati di seconda canna. Non contenti, abbiamo voluto provare il Challenger con diversi tempi di tiro e cioè “seguendo a lungo” la traiettoria del piattello La bindella con in mirino di collimazione e le astine intercambiabili di pesi diversi I pesi variabili che si assicurano sulle canne La batteria è molto compatta con le molle elicoidali piazzate immediatamente dietro ai percussori che assicurano scatti veloci e sicuri prima di esplodere il colpo (tiro lento), tirando il più rapidamente possibile non appena appariva il bersaglio (tiro di stoccata) e usando un tempo classico per il tiro a volo (medio-veloce). Ovviamente i risultati migliori li abbiamo otte- nuti in quest’ultima situazione, che è quella più adatta al tiro di pedana, in particolare con cartucce con grammatura assai scarsa come quelle caricate con 24 g. Abbiamo però rilevato un dato molto importante: nei tiri “lenti” il fucile ha seguito con grande facilità la traiettoria Il calcio di tipo Montecarlo è dotato di un guanciale regolabile che viene servito da una piccola chiave a impostagli inquadrando il bersaglio senza brugola. Il guanciale può anche essere in gomma ed è perfettamente intercambiabile con quello in legno problemi e continuando a seguirlo dopo l’esplosione del primo colpo, anche se inutilmente (se il primo colpo è stato fallito) vista ormai l’eccessiva distanza del bersaglio. Nel secondo caso si è rivelato quanto mai docile nel correggere l’errore spesso inevitabile di una fucilata “strappata” e rimediare di seconda, a patto che fosse tenuto saldamente alla spalla e che le correzioni di brandeggio fossero giuste e tempestive. In questo caso si parla di un fucile che perdona molti errori gravi, anziché penalizzare quelli leggeri. Nel terzo caso il risultato è stato perfetto e il Challnger Impact Trap si è rivelato un eccellente 162-169Caesar challenge impact.indd 168 03/05/11 17:00 FUCILI DA TIRO Caesar Guerini Challenger Impact Trap cal. 12 Costruttore: Caesar Guerini s.r.l., tel. 030 8966144, www.caesarguerini.it Modello: Challenger Impact Trap Calibro: 12 Camera: 70 Destinazione d’uso: tiro al Piattello Fossa Lunghezza: 760 mm o 810 Canne: sovrapposte, assemblate a monoblocco, cromate internamente Strozzature: serie di otto strozzatori intercambiabili interni/esterni Bindella: regolabile, piana, conica, ventilata da 10 mm Mirino: sferico, bianco ¤ 169 PREZZO 4.146 euro valigetta e serie di otto strozzatori intercambiabili interni/esterni compresi Estrattori: automatici Bascula: in acciaio speciale, finita colore argento antico Chiusura: a tassello basso su ramponi Batteria: interna, dotata di molle elicoidali Asta: in noce scelto a mezza coda di castoro Grilletto: monogrillo inerziale Calcio: in noce scelto, regolabile a pistola da tiro Peso: 3.850 g Finiture: incisioni di festoni floreali sui fianchi con il nome della ditta. Sul petto ancora festoni floreali con il nome del modello IN POLIGONO Cartucce impiegate: Fiocchi Armi Magazine caricate con 24 g di piombo del 7,5 Totale pallini per cartuccia: 324 Distanza di tiro: 35 metri Strozzature: 1a canna ** 2a canna * Cerchio esterno di rosata: 750 mm Cerchio interno di rosata: 350 mm Percentuale totale di pallini nel cerchio da 750 mm: 1a canna: 90% (291 pallini) 2a canna: 92% (298 pallini) Percentuale di pallini nel cerchio esterno: 1a canna: 47% (152 pallini) 2a canna: 44% (142 pallini) Percentuale di pallini nel cerchio interno: 1a canna: 43% (139 pallini) 2a canna: 48% (156 pallini) Distribuzione: eccellente in ogni settore Canna **** Canna * Caesar Guerini Challenger Impact Trap cal. 12 - Cartucce usate: Fiocchi Armi Magazine caricate con 24 g di piombo del 7,5 La base della croce sulla quale viene montato un tassello di tiraggio intercambiabile per m a n te n e re sempre una perfetta adesione alle canne attrezzo da tiro. Naturalmente abbiamo voluto “giocare” con le possibilità di customizzazione davvero molto varie. Abbiamo La forma elegante dell’astina con le scanalature laterali che così portato il fucile a essere più permettono una presa eccellente alla mano sinistra leggero o più pesante di canne, con una variazione della bilanciatura tale da renderlo del tutto “sbilanciato”. Sono stati esperimenti abbastanza istruttivi mostrato valido in ogni occasione di tiro e che ma, quando lo abbiamo conformato secondo potrà essere non solo un ottimo compagno il nostro sistema di tiro, abbiamo avuto dei per chi si avvicina per la prima volta alla pedarisultati davvero eccellenti. In definitiva posna (e se lo può permettere), ma anche per chi siamo affermare che il fucile in prova si è didelle pedane è ampiamente padrone. M C 162-169Caesar challenge impact.indd 169 03/05/11 17:00