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Scheda Tecnica Il bacino del fiume Adda

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Scheda Tecnica Il bacino del fiume Adda
 Scheda Tecnica Il progetto Water2Adapt Il progetto Water2Adapt (acronimo dell’inglese “aumentare la resilienza e la gestione della domanda idrica per l’adattamento al cambiamento climatico”) è un progetto di ricerca che intende produrre raccomandazioni per la gestione delle risorse idriche sotto stress e per l'implementazione della Direttiva Quadro Acqua Europea. In particolare, il progetto contribuirà: (1) all'analisi economica degli usi d'acqua; (2) agli sforzi di introdurre dei prezzi efficienti e socialmente equi per l'acqua e i servizi di gestione; e (3) all'analisi di programmi di misure nei bacini fluviali. Seminari saranno tenuti nelle zone interessate per aumentare la consapevolezza pubblica su questi argomenti. Water2Adapt si propone quindi di: 6 identificare drivers sociali della scarsità d'acqua come ad esempio le pratiche che portano a un uso insostenibile e un'allocazione inefficiente delle risorse idriche; 6 analizzare la magnitudine e i fattori di mediazione della scarsità d'acqua e degli impatti prodotti dalla siccità; Il bacino del fiume Adda IL FIUME ADDA
L’Adda, il cui corso si trova prevalentemente in Lombardia e in minima parte in Svizzera, è il quarto fiume italiano per lunghezza ed il sesto per superficie di bacino tributario. Nasce a quota 2.150 m dalle falde del Pizzo del Ferro, attraversa la Valtellina e sbocca nel Lago di Como a quota 200 m s.l.m. Dopo aver toccato le provincie di Como, Lecco, Milano, Bergamo, Lodi e Cremona, l’Adda confluisce nel fiume Po, poco a monte di Cremona circa a quota 35 m s.l.m. Le dighe maggiori sul fiume sono: Ardenno, San Giacomo di Frae, Cancano, Olginate e Trezzo sull'Adda. Lunghezza 313 km Media Q 187m3/s (capacità utile 405 Mm3) Bacino idrografico 7927 km2 (11% of total Po Basin’s surface) Sorgente Monte del Ferro Sfocia nel Po Info 94% sul territorio italiano 6% su quello svizzero 79% montagne, 21% pianura; Parte italiana 81% in area montuosa, 19% pianeggiante Sottobacino Adda sopralacuale, Adda sottolacuale, Lago di Como, Brembo, Serio Precipitazioni Tipo continentale 6 verificare l’efficacia e gli impatti delle politiche per la gestione del fabbisogno idrico. La resilienza, la capacità cioè di affrontare e riprendersi da una crisi, sarà tradotta in uno strumento di gestione applicabile alla scala di bacino idrico fluviale. www.feem‐project.net/water2adapt/it/ Scheda Tecnica: Adda – Marzo 2011 Tabella 1. Usi dell’acqua nel bacino dell’Adda Area (km2) Civile – potabile (l/s) Civile– non potabile (l/s) Industriale (l/s) Irrigazione (l/s) Pescicoltura (l/s) Produzione idroelettrica (l/s) Adda sopralacuale 2.431 2.048 940 786 5.748 1.226 304.467 Adda sublacuale 1.412 7.057 2.808 61.496 231.284 10.587 823.280 Area Fonte: Regione Lombardia, 2006 Tabella 2. Canali di irrigazione dal fiume Adda Canali Q Km 32 38 105 60,6 Canale Vacchelli 37 34 Canale Retorto 21,8 6 Canale Martesana Canale Muzza Fonte: AdBPo, 2006. Il Lago di Como, di origine glaciale, è l’invaso principale del bacino. Si trova nei territori dei comuni di Como e Lecco. I suoi immissari principali sono l’Adda e il Mero, suo emissario principale l’Adda, che esce dal ramo di Lecco. Altezza (m.s.l.m.) Area (km2) Volume (Km3) Prof Max (m) Prof Media (m) Area bacino imbrifero (Km3) Portata emissario (m3s1) Tempo di rinnovo (anni ) 198 145.9 22.5 410 154 4509 158.3 4.5 Fonte: CNR, http://www.iii.to.cnr.it/limnol/cicloac/lagit.htm IL CANALE MUZZA
Il canale Muzza si dirama dall’Adda a Cassano d'Adda e termina dopo un percorso di 38511 metri nell'Adda a Castiglione. Lungo il percorso, che ha uno schema definito “ad albero”, sono ubicate 37 prese di derivazione irrigua e numerose opere idrauliche tra cui le “levate”, traverse trasversali all’alveo con funzione di bacinizzazione. Tutta la rete dello schema Muzza è costituita da canali a cielo aperto, la maggior parte in terra. Il Muzza è il canale italiano con più portata ed il primo artificiale costruito nel nord Italia. Si sviluppa in direzione Nord Est‐Sud Ovest fino alla partizione nel canale Addetta, che termina dopo un lungo percorso nel fiume Lambro. Successivamente, procede in direzione Nord‐Sud, per circa altri 20 km, fino all’ingresso del Distretto Lanfroia dove termina la sua funzione irrigua e convoglia le acque residue nel fiume Adda, attraverso il canale Colatore Muzza. CONSORZIO DI BONIFICA MUZZA BASSA LODIGIANA
Il territorio bonificato della Lombardia è di 1.214.867 ettari, ovvero il 50,9% del totale. E’ suddiviso in comprensori, attualmente 19, in ciascuno dei quali opera un consorzio di bonifica. 2 / 4 Scheda Tecnica: Adda – Marzo 2011 Sull'Adda operano per il settore irriguo quattro diversi consorzi di bonifica, tutti utenti del Consorzio dell'Adda: il Consorzio di bonifica Media Pianura Bergamasca, il Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi, il Consorzio irrigazioni Cremonesi ed il Consorzio Muzza Bassa Lodigiana. Quest'ultimo gestisce l'irrigazione dal canale della Muzza per 5000 utenti, disponendo di una portata concessa per il settore irriguo pari a 112,00 m3/s. Secondo i dati di INEA (2009) il volume complessivamente prelevato è stimato pari a 2.120 milioni di m3, di cui 99% prelevati dal canale Muzza. La modalità di prelievo è stagionale, tranne che per la presa del Canale Muzza per la quale è continuativa. La rete consortile è di oltre 410 km (4000 Km se si considerano anche i canali minori), di cui circa il 90% ha una funzionalità multipla (irrigua, bonifica e industriale). Il territorio gestito dal consorzio di circa 74.000 ha, comprende 69 comuni, di cui 53 in Provincia di Lodi, 3 in Provincia di Cremona e 13 in Provincia di Milano. Secondo il rapporto INEA (2009) a superficie attrezzata è di 52080 ha, che è pari a quella irrigata (100% Superficie irr/att). In tutti i distretti dell’ente si pratica la consegna dell’acqua a turnazione. La coltura prevalente è il mais, sempre più diffuso anche per lo sviluppo della produzione di biogas. Figura 1. Il bacino del fiume Adda Tabella: Colture a livello provinciale ‐ Lodi Tipo di coltivazione Cereali Sup. tot (ettari) Sup. in produzione (ettari) Produzione tot. (quintali) Produzione raccolta (quintali) 27 323 27 323 2 805 713 2 805 713 Legumi secchi 342 342 20 550 20 550 Ortaggi in piena aria 821 821 479 615 479 615 2 861 2 861 119 620 119 620 3 3 450 450 14 051 14 051 7 500 178 421 Prati avvicendati 1 171 1 171 717 10 274 Prati 8 160 8 160 5 059 72 852 8.4 8.4 12 020 12 020 Coltivazioni industriali Frutta fresca Erbai Ortaggi in serra Note: Produzione agraria 2010. Source: Statistiche I.STAT 3 / 4 Scheda Tecnica: Adda – Marzo 2011 Il sistema idrico del Muzza può essere suddiviso in due zone corrispondenti alla parte alta e bassa del comprensorio. La parte alta è zona di pianura su cui si pratica, fin dai tempi antichi, l'irrigazione a scorrimento. La parte bassa è un territorio in cui il drenaggio superficiale avviene in gran parte per sollevamento con la messa in funzione di specifici gruppi idrovori dislocati lungo la dorsale del Po. In quest’area l’irrigazione è ad aspersione per circa il 18% della superficie attrezzata. A livello consortile, tuttavia, la pratica dell’aspersione è minima (1,9%). La durata della stagione irrigua varia tra i 2 Comprensori: per il Muzza: dall’inizio della seconda decade di maggio fino a tutto settembre, per la Bassa Lodigiana: da giugno ad agosto. Tuttavia, nel Muzza le opere di presa sono usate anche in inverno per l’uso agricolo jemale (in particolare per le marcite), per l’uso industriale (idroelettrico,* termoelettrico, ecc.), ittiogenico ed ambientale. * Secondo il rapporto INEA (2009) per il Consorzio Muzza Bassa Lodigiana gli introiti derivanti dalla vendita di energia elettrica prodotta sfruttando i salti idraulici sono superiori agli introiti derivanti dalla bonifica (rispettivamente 14 e 12% del totale). Il progetto Water2Adapt Bibliografia Autorità di Bacino del Fiume Po (2006). Caratteristiche del bacino del fiume Po e primo esame dell’impatto ambientale delle attività umane sulle risorse idriche. Istituto Nazionale di Economia Agraria (2009). Rapporto sullo stato dell’irrigazione in Lombardia. Regione Lombardia (2007) Dossier Acque di Lombardia. Una ricchezza da proteggere, Lombardia Verde – Numero Speciale. Siti web Il bacino del fiume Adda http://www.addaconsorzio.it/Adda/index.asp?Disp=idrometro Consorzio di bonifica Muzza Bassa Lodigiana http://www.muzza.it/eventi.asp Istat.it http://www.istat.it/ I risultati contenuti in questa scheda tecnica sono stati prodotti nell'ambito del progetto Water2Adapt "Resilience enhancement and water demand management for climate change adaptation", finanziato dall'iniziativa IWRM‐
net tramite il Ministero Federale per l'Educazione e la Ricerca IGermania), Ministero della Scienza e Innovazione (Spagna), ISPRA ‐ Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Italia), e Fondazione per la Scienza e la Tecnologia (Portogallo).
4 / 4 Coordinatore Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) Partners 6 Seeconsult GmbH, Germania 6 Basque Centre For Climate Change (BC3), Spagna 6 Chamber of Agriculture Lower Saxony, Germania 6 Fundação da Faculdade de Ciências e Tecnologia Universidade Nova de Lisboa (FFCT‐CENSE), Portogallo Durata Settembre 2010 – Agosto 2012 Contatti Coordinatore scientifico: Jaroslav Mysiak Project manager: Martina Gambaro Fondazione Eni Enrico Mattei Isola di San Giorgio Maggiore 30124 Venice e‐mail: [email protected] tel. 041 2700472 Progetto finanziato da: 6 Bundesministerium fuer Bildung und Forschung , Germania 6 Ministerio de Ciencia e Innovación, Spagna 6 ISPRA ‐ Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Italia 6 Fundação da Faculdade de Ciências e Tecnologia, Portogallo 
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