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Informazioni tecniche e curiosità sul vetro
«Heat Soak Test» per vetri temprati di sicurezza 12.2007 300 i Ed aggiunge ancora: è necessaria una certificazione Inoltre vi sono delle forti tendenze da parte del Genio rilasciata da parte di un ente di collaudo riconosciuto! Civile di sottoporre le lastre dei vetri temprati di sicu- I vetri così testati e certificati vengono contrassegnati rezza al trattamento di «Heat Soak Test» anche in tanti con l’abbreviazione «ESG-H». In accordo con il Genio altri campi di applicazione. Tra questi sono compresi Civile, ESG-H è non è più un soltanto un vetro tem- i vetri a fissaggio puntuale e a fissaggio su due lati, prato di sicurezza sottoposto al trattamento di «Heat come singola vetrata singola, così come probabilmente Soak Test», bensì un gruppo di prodotti autonomo che anche tutte le lastre dei vetri di sicurezza nei vetri iso- non è paragonabile al comune vetro temprato. lanti, se formano la lastra esterna, indipendentemente dal tipo di trattamento! E’ pertinente anche se si tratta Purtroppo con il migliore «Heat Soak Test» non è pos- delle solite lastre di vetro trasparente dove non è pre- sibile escludere qualsiasi rottura spontanea potenziale. visto alcun riscaldamento più forte, dovuto all’elevato Persiste un minimo rischio residuo perché la massima assorbimento. capacità di conversione è del 99%. Al momento si parte dal presupposto che 1 cristallo di solfuro di nichel si trova in una miscela media di vetro float per una massa di vetro di 10 tonnellate. Vale a dire all’incirca 500 m2 di superficie di vetro per uno spessore di vetro float di 8 mm, lo spessore di vetro usato per lo più nei pannelli di facciata. Con il trattamento HS-Test si riduce a livello statistico il cosiddetto rischio residuo accettato a massimo 1 inclusione ogni 400 tonnellate oppure su una superficie di vetro di 20.000 m2 in uno spessore di 8 mm. Attraverso il marchio CE il produttore conferma che i prodotti sono stati realizzati secondo le norme armonizzate europee. Il marchio CE per ogni prodotto, compresi i dati tecnici, è depositato su Internet all’indirizzo www.pilkington.com/CE. Complesso Zuger Stadttor, Zugo Per concludere rivolgiamo ancora una parola ai campi di applicazione: finora in merito al trattamento «Heat Soak Test» si è sempre parlato unicamente di pannelli di facciata. Il motivo riguarda il fatto che da ben vent’anni conosciamo a sufficienza gli aspetti tecnico-fisici i rispettivi test e gli standard richiesti dalle autorità e dalle normative legislative. Pilkington (Schweiz) AG Zentrumstrasse 2 CH-4806 Wikon Tel.+41 (0)62 745 00 30 Fax+41 (0)62 745 00 33 Pilkington Glas Wikon AG Industriestrasse 10 CH-4806 Wikon Tel.+41 (0)62 745 01 01 Fax+41 (0)62 745 01 02 Pilkington Glas Münchenbuchsee AG Laubbergweg 60 CH-3053 Münchenbuchsee Tel.+41 (0)31 868 11 11 Fax+41 (0)31 868 11 12 [email protected] www.pilkington.com Pilkington Glas Thun AG Moosweg 21 CH-3645 Gwatt/Thun Indirizzo corrispondenza: Casella postale 4562, CH-3604 Thun Tel.+41 (0)33 334 50 50 Fax+41 (0)33 334 50 55 Informazioni tecniche e curiosità sul vetro Pilkington informa Edizione 5 Dicembre 2007 Pilkington T Glass™ (ESG) vetro temperato Trattamento di «Heat Soak Test» per vetri temprati di sicurezza In questo numero di Pilkington informa l’attenzione – le alte temperature assolute favoriscono le cosiddette La Figura 1 mostra, a livello schematico, un’inclusio- La Figura 4 mostra il tipico decorso standard della rotture spontanee dei vetri temprati di sicurezza. ne di solfato di nichel che ha un effetto distruttivo al temperatura nel tempo: i vetri da testare vengono Si cerca di venirne a capo con il trattamento chia- centro dello spessore di una lastra di vetro temprato di riscaldati finché tutti hanno raggiunto la temperatura mato «Heat Soak Test». Le ragioni e le possibilità di sicurezza al momento della transizione di fase. richiesta (entro una gamma di 20 °C). Solo allora avrà superare il problema sono illustrati qui di seguito: inizio il vero e proprio trattamento «Heat Soak Test», non verte direttamente su un prodotto, bensì su un metodo di collaudo. Anche se questa tematica può sem- Durante la produzione di vetro, nella massa si insidiano brare meno interessante, tuttavia è sensata nell’ambito inevitabilmente delle particelle di nichel e di zolfo di un’applicazione del vetro molto importante, cioè i che sono componenti naturali delle materie prime del pannelli di facciata in vetro. In futuro questo argomen- vetro, oppure durante la fase di fusione dei cocci di ve- to sarà approfondito ulteriormente per quanto concerne tro finiscono nella miscela come impurità. Da entram- le lastre di vetro temprate di sicurezza nella facciata. be le fasi, al momento della fusione e del conseguente raffreddamento relativamente rapido, si formano dei cristalli di solfuro di nichel (NiS) di minuscole dimensioni (all’incirca da 0,05 a 0,5 mm), tuttavia con una seguirà necessariamente una fase di raffreddamento. Crepa nel vetro Tensione alla trazione Inclusione di solfuro di nichel Temperatura Temperatura dell’aria Figura 3: inclusione di solfuro di sodio con «farfalla» Tensione alla pressione Figura 1: il meccanismo di rottura di un cristallo di solfuro di nichel al centro della lastra di vetro «forza esplosiva»! Di solito non vengono riconosciute Edificio adibito a servizi Opus, Zugo durante la cosiddetta fase di permanenza alla quale Tensione alla pressione Temperatura dell’ultimo vetro che raggiunge 280 °C E cosa si può fare per eliminare il problema? – Si dovrebbe dire che l’ideale sarebbe quello di individuare le particelle di solfuro di nichel subito dopo e risiedono nel vetro completamente innocue, anche Nella Figura 2 è visibile un cristallo di solfuro di nichel la produzione di vetro float. Tuttavia queste ultime se tuttavia sono insidiose perché possono comparire «corretto», ingranditosi notevolmente. sono così minuscole che non è possibile riconoscerle Temperatura ambiente Fase di riscaldamento Fase di permanenza Fase di raffreddamento Tempo Figura 4: il decorso della temperatura durante il trattamento «Heat Soak Test» Mirage Center, Stans sotto due forme di cristallizzazione. Per transitare e classificarle con certezza usando un sistema ottico. dalla «fase ad alta temperatura Alpha», dove sono state Se fosse così allora sarebbe anche troppo costoso per Questo trattamento «Heat Soak Test» è sufficiente per Ritorniamo ai costi e alla parte più «interessante», vale a dire alla normativa: il test era un fattore di costo congelate con un raffreddamento rapido, alla fase da classificarle, giacché il solfuro di nichel è innocuo poter individuare, con quasi matematica certezza, già dalla metà degli anni 80. La normativa fu applicata loro preferita «fase a bassa temperatura Beta» occorre in un vetro float non temprato. tutti i cristalli «colpevoli» di solfuro di nichel. Tuttavia allora per la prima volta su questa tematica nell’ambito Ritorniamo ai pannelli di facciata di vetro: questi pre- molto tempo. Nelle applicazioni comuni del settore non nel senso che i cristalli vengono annientati o resi della Norma DIN 18516-4 che si occupava in effetti sentano una particolarità che riguarda il diritto delle edile non sopraggiungono quasi mai in corso d’opera prato (indurito), il cui grado di tempera non è suf- innocui, bensì sulla distruzione dell’intera lastra che di rivestimenti per pareti esterne retro-ventilate, realiz- deve essere realizzata nuovamente. zati con vetri temprati di sicurezza e che descriveva – Una possibile alternativa sarebbe il vetro semi tem- costruzioni, vale a dire che ad ogni modo devono essere per transitare, per cui a confronto si sente parlare ficientemente favorevole, secondo le moderne co- realizzati con dei vetri temprati di sicurezza che poi molto di rado di rotture spontanee dei vetri temprati noscenze, a poter provocare una rottura spontanea. vanno sottoposti ad uno specifico trattamento, il cosid- di sicurezza. Per vari motivi relativi alla tecnica e alle normative detto «Heat Soak Test»! L’alta temperatura accelera notevolmente il processo dell’edilizia, questa soluzione viene scartata per la nazione di tempo e temperatura elevata provoca nia, fu grande la tentazione di rinunciare ad osservarla, Se ciò comporta tempo e danaro, perchè adottare allo- di transizione: maggiore è il calore, più veloce è il pro- maggior parte delle applicazioni. l’effetto acceleratore. Una temperatura più bassa di «dimenticarla», di abbreviarla o in qualche modo ra questo trattamento supplementare così esoso, ci cesso. I pannelli di facciata al pari di altri vetri estre- prolunga la fase di permanenza, a cui naturalmente di snellirla. si chiede? La ragione è quella di evitare l’infrangersi mamente assorbenti offrono pertanto delle condizioni del vetro prevalentemente a causa dell’effetto termico. «favorevoli». Infatti i pannelli di facciata, possono surriscaldarsi La Figura 2 mostra un cristallo di solfuro di nichel con un microscopio elettronico Fonte: AMP Neuss 2004 A volte, le migliaia di frammenti di vetro, con una bor- – In effetti, di contro tutti i vetri, che devono servire il trattamento «Heat Soak Test» in un breve paragrafo. – Per coloro che ne vogliono sapere di più: la combi- Nel caso di questa normativa, vigente solo in Germa- da pannello di facciata, si sottopongono al tratta- nessun produttore può essere interessato; il tratta- mento di «Heat Soak Test» e certamente ogni singo- mento HS-Test rappresenta un fattore di costo non Nel frattempo la situazione è cambiata radicalmente la lastra di vetro, non solo i controlli a campione. benvoluto. grazie alla Norma europea EN 14179-1: 9-2005, che quando il sole brilla. Infine i vetri opacizzati, con il sup- Tuttavia bisogna aggiungere una cosa: i cristalli di sol- datura passante su tutti i lati, cadono al suolo ancora porto di apposite smaltature o di altri «opacizzatori», furo di nichel sprigionano la propria forza esplosiva parzialmente compatte. Se l’immagine di rottura resta Il trattamento di Heat Soak Test (designazione inglese D’altra parte un’accelerazione dovuta ad un ampio in maniera precisa. Si è passati, in effetti, dalla vec- non permettono più ai raggi solari di filtrare e d’alta solo nei vetri temprati di sicurezza. Una lastra di vetro intatta, allora si nota la caratteristica «farfalla» (Figura spesso abbreviata in HST) è un test accelerato. Il aumento della temperatura è insensata. Comportereb- chia Norma DIN composta da 15 righi per descrivere parte devono avere tuttavia un riflesso speculare anche temprato di sicurezza notoriamente è soggetta ad una 3); vale a dire i due frammenti leggermente più gran- concetto di base è facile: si riscaldano le lastre, quasi be tra l’altro due svantaggi: da un alto la transizione il trattamento «Heat Soak Test» alla norma EN di 45 esiguo. Ciò che resta è un altissimo assorbimento. Di tensione meccanica estremamente elevata anche se in di attorno al cristallo «colpevole» di solfuro di nichel come anticipazione della situazione d’incasso nella di fase mirata del cristallo di solfuro di nichel non pagine. Per eseguire il test vengono descritti in manie- conseguenza si registrano delle temperature insolite di equilibrio. Se il cristallo di solfuro di nichel «latente» quale punto iniziale della rottura, per lo più non rico- facciata che avverrà in seguito, tuttavia in una forma avrebbe affatto luogo, perché non verrebbe superata ra capillare sia la procedura che l’apposito forno, ad 80 °C oppure maggiori. A tale riguardo si esaminano dovesse transitare in qualsiasi momento allora aumen- noscibile ad occhio nudo. ancora più forte. Tutto ciò rigorosamente a norma di chiaramente a sufficienza la «bassa» temperatura richi- esempio riporta che tutte le lastre di vetro a basso o due fattori: terebbe certamente il proprio volume di circa il 4%. legge, ad una media di 290 °C mantenendo costante esta di circa 400 °C, e d’altro canto andrebbe perduto alto carico del forno devono raggiungere la temperatu- – gli alti sbalzi di temperatura all’interno della su- Questo minimo aumento basterebbe per squilibrare la questa temperatura per alcune ore. di troppo la tempera del vetro temprato di sicurezza, ra richiesta, che la distanza tra le lastre di vetro nel for- stabilisce il processo del trattamento «Heat Soak Test» perficie della lastra possono cessare, in base al tipo tensione, qualora la transizione avvenisse centralmente perché con l’innalzarsi della temperatura si registrereb- no deve essere di almeno 20 mm, che vanno applicati di bordatura e soprattutto secondo l’ombreggiatura nel vetro temprato di sicurezza, lì dove si registrano be nuovamente un rapido calo della tempera appli- più termoelementi per la temperatura dell’aria e del (parziale). Questo rischio di rottura si «affronta» elevate sollecitazioni alla trazione. Infrangerebbe così cata in precedenza. vetro e spiega come deve essere eseguito il posiziona- con successo in maniera semplice applicando i vetri la lastra di vetro temprato di sicurezza in una frazione temprati di sicurezza ESG. di secondo. mento dei vetri da testare all’interno del forno. Trattamento di «Heat Soak Test» per vetri temprati di sicurezza In questo numero di Pilkington informa l’attenzione – le alte temperature assolute favoriscono le cosiddette La Figura 1 mostra, a livello schematico, un’inclusio- La Figura 4 mostra il tipico decorso standard della rotture spontanee dei vetri temprati di sicurezza. ne di solfato di nichel che ha un effetto distruttivo al temperatura nel tempo: i vetri da testare vengono Si cerca di venirne a capo con il trattamento chia- centro dello spessore di una lastra di vetro temprato di riscaldati finché tutti hanno raggiunto la temperatura mato «Heat Soak Test». Le ragioni e le possibilità di sicurezza al momento della transizione di fase. richiesta (entro una gamma di 20 °C). Solo allora avrà superare il problema sono illustrati qui di seguito: inizio il vero e proprio trattamento «Heat Soak Test», non verte direttamente su un prodotto, bensì su un metodo di collaudo. Anche se questa tematica può sem- Durante la produzione di vetro, nella massa si insidiano brare meno interessante, tuttavia è sensata nell’ambito inevitabilmente delle particelle di nichel e di zolfo di un’applicazione del vetro molto importante, cioè i che sono componenti naturali delle materie prime del pannelli di facciata in vetro. In futuro questo argomen- vetro, oppure durante la fase di fusione dei cocci di ve- to sarà approfondito ulteriormente per quanto concerne tro finiscono nella miscela come impurità. Da entram- le lastre di vetro temprate di sicurezza nella facciata. be le fasi, al momento della fusione e del conseguente raffreddamento relativamente rapido, si formano dei cristalli di solfuro di nichel (NiS) di minuscole dimensioni (all’incirca da 0,05 a 0,5 mm), tuttavia con una seguirà necessariamente una fase di raffreddamento. Crepa nel vetro Tensione alla trazione Inclusione di solfuro di nichel Temperatura Temperatura dell’aria Figura 3: inclusione di solfuro di sodio con «farfalla» Tensione alla pressione Figura 1: il meccanismo di rottura di un cristallo di solfuro di nichel al centro della lastra di vetro «forza esplosiva»! Di solito non vengono riconosciute Edificio adibito a servizi Opus, Zugo durante la cosiddetta fase di permanenza alla quale Tensione alla pressione Temperatura dell’ultimo vetro che raggiunge 280 °C E cosa si può fare per eliminare il problema? – Si dovrebbe dire che l’ideale sarebbe quello di individuare le particelle di solfuro di nichel subito dopo e risiedono nel vetro completamente innocue, anche Nella Figura 2 è visibile un cristallo di solfuro di nichel la produzione di vetro float. Tuttavia queste ultime se tuttavia sono insidiose perché possono comparire «corretto», ingranditosi notevolmente. sono così minuscole che non è possibile riconoscerle Temperatura ambiente Fase di riscaldamento Fase di permanenza Fase di raffreddamento Tempo Figura 4: il decorso della temperatura durante il trattamento «Heat Soak Test» Mirage Center, Stans sotto due forme di cristallizzazione. Per transitare e classificarle con certezza usando un sistema ottico. dalla «fase ad alta temperatura Alpha», dove sono state Se fosse così allora sarebbe anche troppo costoso per Questo trattamento «Heat Soak Test» è sufficiente per Ritorniamo ai costi e alla parte più «interessante», vale a dire alla normativa: il test era un fattore di costo congelate con un raffreddamento rapido, alla fase da classificarle, giacché il solfuro di nichel è innocuo poter individuare, con quasi matematica certezza, già dalla metà degli anni 80. La normativa fu applicata loro preferita «fase a bassa temperatura Beta» occorre in un vetro float non temprato. tutti i cristalli «colpevoli» di solfuro di nichel. Tuttavia allora per la prima volta su questa tematica nell’ambito Ritorniamo ai pannelli di facciata di vetro: questi pre- molto tempo. Nelle applicazioni comuni del settore non nel senso che i cristalli vengono annientati o resi della Norma DIN 18516-4 che si occupava in effetti sentano una particolarità che riguarda il diritto delle edile non sopraggiungono quasi mai in corso d’opera prato (indurito), il cui grado di tempera non è suf- innocui, bensì sulla distruzione dell’intera lastra che di rivestimenti per pareti esterne retro-ventilate, realiz- deve essere realizzata nuovamente. zati con vetri temprati di sicurezza e che descriveva – Una possibile alternativa sarebbe il vetro semi tem- costruzioni, vale a dire che ad ogni modo devono essere per transitare, per cui a confronto si sente parlare ficientemente favorevole, secondo le moderne co- realizzati con dei vetri temprati di sicurezza che poi molto di rado di rotture spontanee dei vetri temprati noscenze, a poter provocare una rottura spontanea. vanno sottoposti ad uno specifico trattamento, il cosid- di sicurezza. Per vari motivi relativi alla tecnica e alle normative detto «Heat Soak Test»! L’alta temperatura accelera notevolmente il processo dell’edilizia, questa soluzione viene scartata per la nazione di tempo e temperatura elevata provoca nia, fu grande la tentazione di rinunciare ad osservarla, Se ciò comporta tempo e danaro, perchè adottare allo- di transizione: maggiore è il calore, più veloce è il pro- maggior parte delle applicazioni. l’effetto acceleratore. Una temperatura più bassa di «dimenticarla», di abbreviarla o in qualche modo ra questo trattamento supplementare così esoso, ci cesso. I pannelli di facciata al pari di altri vetri estre- prolunga la fase di permanenza, a cui naturalmente di snellirla. si chiede? La ragione è quella di evitare l’infrangersi mamente assorbenti offrono pertanto delle condizioni del vetro prevalentemente a causa dell’effetto termico. «favorevoli». Infatti i pannelli di facciata, possono surriscaldarsi La Figura 2 mostra un cristallo di solfuro di nichel con un microscopio elettronico Fonte: AMP Neuss 2004 A volte, le migliaia di frammenti di vetro, con una bor- – In effetti, di contro tutti i vetri, che devono servire il trattamento «Heat Soak Test» in un breve paragrafo. – Per coloro che ne vogliono sapere di più: la combi- Nel caso di questa normativa, vigente solo in Germa- da pannello di facciata, si sottopongono al tratta- nessun produttore può essere interessato; il tratta- mento di «Heat Soak Test» e certamente ogni singo- mento HS-Test rappresenta un fattore di costo non Nel frattempo la situazione è cambiata radicalmente la lastra di vetro, non solo i controlli a campione. benvoluto. grazie alla Norma europea EN 14179-1: 9-2005, che quando il sole brilla. Infine i vetri opacizzati, con il sup- Tuttavia bisogna aggiungere una cosa: i cristalli di sol- datura passante su tutti i lati, cadono al suolo ancora porto di apposite smaltature o di altri «opacizzatori», furo di nichel sprigionano la propria forza esplosiva parzialmente compatte. Se l’immagine di rottura resta Il trattamento di Heat Soak Test (designazione inglese D’altra parte un’accelerazione dovuta ad un ampio in maniera precisa. Si è passati, in effetti, dalla vec- non permettono più ai raggi solari di filtrare e d’alta solo nei vetri temprati di sicurezza. Una lastra di vetro intatta, allora si nota la caratteristica «farfalla» (Figura spesso abbreviata in HST) è un test accelerato. Il aumento della temperatura è insensata. Comportereb- chia Norma DIN composta da 15 righi per descrivere parte devono avere tuttavia un riflesso speculare anche temprato di sicurezza notoriamente è soggetta ad una 3); vale a dire i due frammenti leggermente più gran- concetto di base è facile: si riscaldano le lastre, quasi be tra l’altro due svantaggi: da un alto la transizione il trattamento «Heat Soak Test» alla norma EN di 45 esiguo. Ciò che resta è un altissimo assorbimento. Di tensione meccanica estremamente elevata anche se in di attorno al cristallo «colpevole» di solfuro di nichel come anticipazione della situazione d’incasso nella di fase mirata del cristallo di solfuro di nichel non pagine. Per eseguire il test vengono descritti in manie- conseguenza si registrano delle temperature insolite di equilibrio. Se il cristallo di solfuro di nichel «latente» quale punto iniziale della rottura, per lo più non rico- facciata che avverrà in seguito, tuttavia in una forma avrebbe affatto luogo, perché non verrebbe superata ra capillare sia la procedura che l’apposito forno, ad 80 °C oppure maggiori. A tale riguardo si esaminano dovesse transitare in qualsiasi momento allora aumen- noscibile ad occhio nudo. ancora più forte. Tutto ciò rigorosamente a norma di chiaramente a sufficienza la «bassa» temperatura richi- esempio riporta che tutte le lastre di vetro a basso o due fattori: terebbe certamente il proprio volume di circa il 4%. legge, ad una media di 290 °C mantenendo costante esta di circa 400 °C, e d’altro canto andrebbe perduto alto carico del forno devono raggiungere la temperatu- – gli alti sbalzi di temperatura all’interno della su- Questo minimo aumento basterebbe per squilibrare la questa temperatura per alcune ore. di troppo la tempera del vetro temprato di sicurezza, ra richiesta, che la distanza tra le lastre di vetro nel for- stabilisce il processo del trattamento «Heat Soak Test» perficie della lastra possono cessare, in base al tipo tensione, qualora la transizione avvenisse centralmente perché con l’innalzarsi della temperatura si registrereb- no deve essere di almeno 20 mm, che vanno applicati di bordatura e soprattutto secondo l’ombreggiatura nel vetro temprato di sicurezza, lì dove si registrano be nuovamente un rapido calo della tempera appli- più termoelementi per la temperatura dell’aria e del (parziale). Questo rischio di rottura si «affronta» elevate sollecitazioni alla trazione. Infrangerebbe così cata in precedenza. vetro e spiega come deve essere eseguito il posiziona- con successo in maniera semplice applicando i vetri la lastra di vetro temprato di sicurezza in una frazione temprati di sicurezza ESG. di secondo. mento dei vetri da testare all’interno del forno. Trattamento di «Heat Soak Test» per vetri temprati di sicurezza In questo numero di Pilkington informa l’attenzione – le alte temperature assolute favoriscono le cosiddette La Figura 1 mostra, a livello schematico, un’inclusio- La Figura 4 mostra il tipico decorso standard della rotture spontanee dei vetri temprati di sicurezza. ne di solfato di nichel che ha un effetto distruttivo al temperatura nel tempo: i vetri da testare vengono Si cerca di venirne a capo con il trattamento chia- centro dello spessore di una lastra di vetro temprato di riscaldati finché tutti hanno raggiunto la temperatura mato «Heat Soak Test». Le ragioni e le possibilità di sicurezza al momento della transizione di fase. richiesta (entro una gamma di 20 °C). Solo allora avrà superare il problema sono illustrati qui di seguito: inizio il vero e proprio trattamento «Heat Soak Test», non verte direttamente su un prodotto, bensì su un metodo di collaudo. Anche se questa tematica può sem- Durante la produzione di vetro, nella massa si insidiano brare meno interessante, tuttavia è sensata nell’ambito inevitabilmente delle particelle di nichel e di zolfo di un’applicazione del vetro molto importante, cioè i che sono componenti naturali delle materie prime del pannelli di facciata in vetro. In futuro questo argomen- vetro, oppure durante la fase di fusione dei cocci di ve- to sarà approfondito ulteriormente per quanto concerne tro finiscono nella miscela come impurità. Da entram- le lastre di vetro temprate di sicurezza nella facciata. be le fasi, al momento della fusione e del conseguente raffreddamento relativamente rapido, si formano dei cristalli di solfuro di nichel (NiS) di minuscole dimensioni (all’incirca da 0,05 a 0,5 mm), tuttavia con una seguirà necessariamente una fase di raffreddamento. Crepa nel vetro Tensione alla trazione Inclusione di solfuro di nichel Temperatura Temperatura dell’aria Figura 3: inclusione di solfuro di sodio con «farfalla» Tensione alla pressione Figura 1: il meccanismo di rottura di un cristallo di solfuro di nichel al centro della lastra di vetro «forza esplosiva»! Di solito non vengono riconosciute Edificio adibito a servizi Opus, Zugo durante la cosiddetta fase di permanenza alla quale Tensione alla pressione Temperatura dell’ultimo vetro che raggiunge 280 °C E cosa si può fare per eliminare il problema? – Si dovrebbe dire che l’ideale sarebbe quello di individuare le particelle di solfuro di nichel subito dopo e risiedono nel vetro completamente innocue, anche Nella Figura 2 è visibile un cristallo di solfuro di nichel la produzione di vetro float. Tuttavia queste ultime se tuttavia sono insidiose perché possono comparire «corretto», ingranditosi notevolmente. sono così minuscole che non è possibile riconoscerle Temperatura ambiente Fase di riscaldamento Fase di permanenza Fase di raffreddamento Tempo Figura 4: il decorso della temperatura durante il trattamento «Heat Soak Test» Mirage Center, Stans sotto due forme di cristallizzazione. Per transitare e classificarle con certezza usando un sistema ottico. dalla «fase ad alta temperatura Alpha», dove sono state Se fosse così allora sarebbe anche troppo costoso per Questo trattamento «Heat Soak Test» è sufficiente per Ritorniamo ai costi e alla parte più «interessante», vale a dire alla normativa: il test era un fattore di costo congelate con un raffreddamento rapido, alla fase da classificarle, giacché il solfuro di nichel è innocuo poter individuare, con quasi matematica certezza, già dalla metà degli anni 80. La normativa fu applicata loro preferita «fase a bassa temperatura Beta» occorre in un vetro float non temprato. tutti i cristalli «colpevoli» di solfuro di nichel. Tuttavia allora per la prima volta su questa tematica nell’ambito Ritorniamo ai pannelli di facciata di vetro: questi pre- molto tempo. Nelle applicazioni comuni del settore non nel senso che i cristalli vengono annientati o resi della Norma DIN 18516-4 che si occupava in effetti sentano una particolarità che riguarda il diritto delle edile non sopraggiungono quasi mai in corso d’opera prato (indurito), il cui grado di tempera non è suf- innocui, bensì sulla distruzione dell’intera lastra che di rivestimenti per pareti esterne retro-ventilate, realiz- deve essere realizzata nuovamente. zati con vetri temprati di sicurezza e che descriveva – Una possibile alternativa sarebbe il vetro semi tem- costruzioni, vale a dire che ad ogni modo devono essere per transitare, per cui a confronto si sente parlare ficientemente favorevole, secondo le moderne co- realizzati con dei vetri temprati di sicurezza che poi molto di rado di rotture spontanee dei vetri temprati noscenze, a poter provocare una rottura spontanea. vanno sottoposti ad uno specifico trattamento, il cosid- di sicurezza. Per vari motivi relativi alla tecnica e alle normative detto «Heat Soak Test»! L’alta temperatura accelera notevolmente il processo dell’edilizia, questa soluzione viene scartata per la nazione di tempo e temperatura elevata provoca nia, fu grande la tentazione di rinunciare ad osservarla, Se ciò comporta tempo e danaro, perchè adottare allo- di transizione: maggiore è il calore, più veloce è il pro- maggior parte delle applicazioni. l’effetto acceleratore. Una temperatura più bassa di «dimenticarla», di abbreviarla o in qualche modo ra questo trattamento supplementare così esoso, ci cesso. I pannelli di facciata al pari di altri vetri estre- prolunga la fase di permanenza, a cui naturalmente di snellirla. si chiede? La ragione è quella di evitare l’infrangersi mamente assorbenti offrono pertanto delle condizioni del vetro prevalentemente a causa dell’effetto termico. «favorevoli». Infatti i pannelli di facciata, possono surriscaldarsi La Figura 2 mostra un cristallo di solfuro di nichel con un microscopio elettronico Fonte: AMP Neuss 2004 A volte, le migliaia di frammenti di vetro, con una bor- – In effetti, di contro tutti i vetri, che devono servire il trattamento «Heat Soak Test» in un breve paragrafo. – Per coloro che ne vogliono sapere di più: la combi- Nel caso di questa normativa, vigente solo in Germa- da pannello di facciata, si sottopongono al tratta- nessun produttore può essere interessato; il tratta- mento di «Heat Soak Test» e certamente ogni singo- mento HS-Test rappresenta un fattore di costo non Nel frattempo la situazione è cambiata radicalmente la lastra di vetro, non solo i controlli a campione. benvoluto. grazie alla Norma europea EN 14179-1: 9-2005, che quando il sole brilla. Infine i vetri opacizzati, con il sup- Tuttavia bisogna aggiungere una cosa: i cristalli di sol- datura passante su tutti i lati, cadono al suolo ancora porto di apposite smaltature o di altri «opacizzatori», furo di nichel sprigionano la propria forza esplosiva parzialmente compatte. Se l’immagine di rottura resta Il trattamento di Heat Soak Test (designazione inglese D’altra parte un’accelerazione dovuta ad un ampio in maniera precisa. Si è passati, in effetti, dalla vec- non permettono più ai raggi solari di filtrare e d’alta solo nei vetri temprati di sicurezza. Una lastra di vetro intatta, allora si nota la caratteristica «farfalla» (Figura spesso abbreviata in HST) è un test accelerato. Il aumento della temperatura è insensata. Comportereb- chia Norma DIN composta da 15 righi per descrivere parte devono avere tuttavia un riflesso speculare anche temprato di sicurezza notoriamente è soggetta ad una 3); vale a dire i due frammenti leggermente più gran- concetto di base è facile: si riscaldano le lastre, quasi be tra l’altro due svantaggi: da un alto la transizione il trattamento «Heat Soak Test» alla norma EN di 45 esiguo. Ciò che resta è un altissimo assorbimento. Di tensione meccanica estremamente elevata anche se in di attorno al cristallo «colpevole» di solfuro di nichel come anticipazione della situazione d’incasso nella di fase mirata del cristallo di solfuro di nichel non pagine. Per eseguire il test vengono descritti in manie- conseguenza si registrano delle temperature insolite di equilibrio. Se il cristallo di solfuro di nichel «latente» quale punto iniziale della rottura, per lo più non rico- facciata che avverrà in seguito, tuttavia in una forma avrebbe affatto luogo, perché non verrebbe superata ra capillare sia la procedura che l’apposito forno, ad 80 °C oppure maggiori. A tale riguardo si esaminano dovesse transitare in qualsiasi momento allora aumen- noscibile ad occhio nudo. ancora più forte. Tutto ciò rigorosamente a norma di chiaramente a sufficienza la «bassa» temperatura richi- esempio riporta che tutte le lastre di vetro a basso o due fattori: terebbe certamente il proprio volume di circa il 4%. legge, ad una media di 290 °C mantenendo costante esta di circa 400 °C, e d’altro canto andrebbe perduto alto carico del forno devono raggiungere la temperatu- – gli alti sbalzi di temperatura all’interno della su- Questo minimo aumento basterebbe per squilibrare la questa temperatura per alcune ore. di troppo la tempera del vetro temprato di sicurezza, ra richiesta, che la distanza tra le lastre di vetro nel for- stabilisce il processo del trattamento «Heat Soak Test» perficie della lastra possono cessare, in base al tipo tensione, qualora la transizione avvenisse centralmente perché con l’innalzarsi della temperatura si registrereb- no deve essere di almeno 20 mm, che vanno applicati di bordatura e soprattutto secondo l’ombreggiatura nel vetro temprato di sicurezza, lì dove si registrano be nuovamente un rapido calo della tempera appli- più termoelementi per la temperatura dell’aria e del (parziale). Questo rischio di rottura si «affronta» elevate sollecitazioni alla trazione. Infrangerebbe così cata in precedenza. vetro e spiega come deve essere eseguito il posiziona- con successo in maniera semplice applicando i vetri la lastra di vetro temprato di sicurezza in una frazione temprati di sicurezza ESG. di secondo. mento dei vetri da testare all’interno del forno. «Heat Soak Test» per vetri temprati di sicurezza 12.2007 300 i Ed aggiunge ancora: è necessaria una certificazione Inoltre vi sono delle forti tendenze da parte del Genio rilasciata da parte di un ente di collaudo riconosciuto! Civile di sottoporre le lastre dei vetri temprati di sicu- I vetri così testati e certificati vengono contrassegnati rezza al trattamento di «Heat Soak Test» anche in tanti con l’abbreviazione «ESG-H». In accordo con il Genio altri campi di applicazione. Tra questi sono compresi Civile, ESG-H è non è più un soltanto un vetro tem- i vetri a fissaggio puntuale e a fissaggio su due lati, prato di sicurezza sottoposto al trattamento di «Heat come singola vetrata singola, così come probabilmente Soak Test», bensì un gruppo di prodotti autonomo che anche tutte le lastre dei vetri di sicurezza nei vetri iso- non è paragonabile al comune vetro temprato. lanti, se formano la lastra esterna, indipendentemente dal tipo di trattamento! E’ pertinente anche se si tratta Purtroppo con il migliore «Heat Soak Test» non è pos- delle solite lastre di vetro trasparente dove non è pre- sibile escludere qualsiasi rottura spontanea potenziale. visto alcun riscaldamento più forte, dovuto all’elevato Persiste un minimo rischio residuo perché la massima assorbimento. capacità di conversione è del 99%. Al momento si parte dal presupposto che 1 cristallo di solfuro di nichel si trova in una miscela media di vetro float per una massa di vetro di 10 tonnellate. Vale a dire all’incirca 500 m2 di superficie di vetro per uno spessore di vetro float di 8 mm, lo spessore di vetro usato per lo più nei pannelli di facciata. Con il trattamento HS-Test si riduce a livello statistico il cosiddetto rischio residuo accettato a massimo 1 inclusione ogni 400 tonnellate oppure su una superficie di vetro di 20.000 m2 in uno spessore di 8 mm. Attraverso il marchio CE il produttore conferma che i prodotti sono stati realizzati secondo le norme armonizzate europee. Il marchio CE per ogni prodotto, compresi i dati tecnici, è depositato su Internet all’indirizzo www.pilkington.com/CE. Complesso Zuger Stadttor, Zugo Per concludere rivolgiamo ancora una parola ai campi di applicazione: finora in merito al trattamento «Heat Soak Test» si è sempre parlato unicamente di pannelli di facciata. Il motivo riguarda il fatto che da ben vent’anni conosciamo a sufficienza gli aspetti tecnico-fisici i rispettivi test e gli standard richiesti dalle autorità e dalle normative legislative. Pilkington (Schweiz) AG Zentrumstrasse 2 CH-4806 Wikon Tel.+41 (0)62 745 00 30 Fax+41 (0)62 745 00 33 Pilkington Glas Wikon AG Industriestrasse 10 CH-4806 Wikon Tel.+41 (0)62 745 01 01 Fax+41 (0)62 745 01 02 Pilkington Glas Münchenbuchsee AG Laubbergweg 60 CH-3053 Münchenbuchsee Tel.+41 (0)31 868 11 11 Fax+41 (0)31 868 11 12 [email protected] www.pilkington.com Pilkington Glas Thun AG Moosweg 21 CH-3645 Gwatt/Thun Indirizzo corrispondenza: Casella postale 4562, CH-3604 Thun Tel.+41 (0)33 334 50 50 Fax+41 (0)33 334 50 55 Informazioni tecniche e curiosità sul vetro Pilkington informa Edizione 5 Dicembre 2007 Pilkington T Glass™ (ESG) vetro temperato «Heat Soak Test» per vetri temprati di sicurezza 12.2007 300 i Ed aggiunge ancora: è necessaria una certificazione Inoltre vi sono delle forti tendenze da parte del Genio rilasciata da parte di un ente di collaudo riconosciuto! Civile di sottoporre le lastre dei vetri temprati di sicu- I vetri così testati e certificati vengono contrassegnati rezza al trattamento di «Heat Soak Test» anche in tanti con l’abbreviazione «ESG-H». In accordo con il Genio altri campi di applicazione. Tra questi sono compresi Civile, ESG-H è non è più un soltanto un vetro tem- i vetri a fissaggio puntuale e a fissaggio su due lati, prato di sicurezza sottoposto al trattamento di «Heat come singola vetrata singola, così come probabilmente Soak Test», bensì un gruppo di prodotti autonomo che anche tutte le lastre dei vetri di sicurezza nei vetri iso- non è paragonabile al comune vetro temprato. lanti, se formano la lastra esterna, indipendentemente dal tipo di trattamento! E’ pertinente anche se si tratta Purtroppo con il migliore «Heat Soak Test» non è pos- delle solite lastre di vetro trasparente dove non è pre- sibile escludere qualsiasi rottura spontanea potenziale. visto alcun riscaldamento più forte, dovuto all’elevato Persiste un minimo rischio residuo perché la massima assorbimento. capacità di conversione è del 99%. Al momento si parte dal presupposto che 1 cristallo di solfuro di nichel si trova in una miscela media di vetro float per una massa di vetro di 10 tonnellate. Vale a dire all’incirca 500 m2 di superficie di vetro per uno spessore di vetro float di 8 mm, lo spessore di vetro usato per lo più nei pannelli di facciata. Con il trattamento HS-Test si riduce a livello statistico il cosiddetto rischio residuo accettato a massimo 1 inclusione ogni 400 tonnellate oppure su una superficie di vetro di 20.000 m2 in uno spessore di 8 mm. Attraverso il marchio CE il produttore conferma che i prodotti sono stati realizzati secondo le norme armonizzate europee. Il marchio CE per ogni prodotto, compresi i dati tecnici, è depositato su Internet all’indirizzo www.pilkington.com/CE. Complesso Zuger Stadttor, Zugo Per concludere rivolgiamo ancora una parola ai campi di applicazione: finora in merito al trattamento «Heat Soak Test» si è sempre parlato unicamente di pannelli di facciata. Il motivo riguarda il fatto che da ben vent’anni conosciamo a sufficienza gli aspetti tecnico-fisici i rispettivi test e gli standard richiesti dalle autorità e dalle normative legislative. Pilkington (Schweiz) AG Zentrumstrasse 2 CH-4806 Wikon Tel.+41 (0)62 745 00 30 Fax+41 (0)62 745 00 33 Pilkington Glas Wikon AG Industriestrasse 10 CH-4806 Wikon Tel.+41 (0)62 745 01 01 Fax+41 (0)62 745 01 02 Pilkington Glas Münchenbuchsee AG Laubbergweg 60 CH-3053 Münchenbuchsee Tel.+41 (0)31 868 11 11 Fax+41 (0)31 868 11 12 [email protected] www.pilkington.com Pilkington Glas Thun AG Moosweg 21 CH-3645 Gwatt/Thun Indirizzo corrispondenza: Casella postale 4562, CH-3604 Thun Tel.+41 (0)33 334 50 50 Fax+41 (0)33 334 50 55 Informazioni tecniche e curiosità sul vetro Pilkington informa Edizione 5 Dicembre 2007 Pilkington T Glass™ (ESG) vetro temperato