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Il vetro isolante

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Il vetro isolante
IL VETRO ED IL SERRAMENTO
Porte, finestre e persiane
2
Indice
- Funzionalità del vetro isolante
- Introduzione
- Il vetro isolante
- Isolamento termico – i vetri basso-emissivi di FINSTRAL
- Isolamento termico – i valori isolanti del serramento
- Isolamento termico – le elevate prestazioni dei serramenti FINSTRAL
- Isolamento termico – efficienza energetica e risparmio di risorse
- Controllo solare – protezione dal calore
- Isolamento acustico – le caratteristiche dei vetri fonoisolanti
- Isolamento acustico – più comfort con i vetri fonoisolanti FINSTRAL
- Sicurezza – tipologie di vetri di sicurezza
- Sicurezza – protezione antieffrazione e antinfortunio
- I vetri multifunzionali di FINSTRAL
- I vetri ornamentali
- Sun-Block Clean – vetro riflettente con effetto autopulente
- Caratteristiche fisico-costruttive del vetro
- Certificazioni di qualità per vetro isolante
- La pulizia del vetro
- Direttive per la valutazione della qualità visiva del vetro isolante
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20
20
20
3
Funzionalità del vetro isolante
guadagno energetico
protezione solare
trasmissione luminosa
protezione dai raggi UV
isolamento termico
isolamento acustico
protezione antinfortunio
protezione antinfortunio
protezione antieffrazione
resistenza al vento
stabilità angolare grazie all’incollaggio
perimetrale del vetro all’anta
vetri
ornamentali
4
Introduzione
Il vetro è una sostanza minerale composta interamente da
materie prime naturali: sabbia di quarzo, calce e carbonato
di sodio le più importanti, disponibili in natura in quantità
sufficiente. A partire dagli anni Sessanta il vetro per finestre
e specchi viene prevalentemente prodotto sfruttando i principi del processo di flottazione: il materiale fuso galleggia al
di sopra di un bagno di stagno liquido; le reazioni chimiche
che regolano le interazioni fra le diverse sostanze garantiscono
Vetro base: vetro float
Superficie perfettamente liscia, imperfezioni pressoché minime
ed elevato grado di trasparenza: le proprietà ottiche del vetro
float sono straordinariamente buone, e lo rendono il prodotto di
base ideale per quasi tutte le ulteriori rifiniture apportabili alla
composizione del vetro impiegato in edilizia.
Nella produzione del vetrocamera isolante il normale vetro
float viene attualmente utilizzato per la realizzazione di una
sola delle due lastre. La seconda lastra viene di norma realizzata
con un vetro dalla struttura più complessa.
I vetri float proposti da FINSTRAL
Spessore
Peso/m2
4 mm
10 kg/m2
6 mm
15 kg/m2
8 mm
20 kg/m2
10 mm
25 kg/m2
Superficie massima
2,5 m2
7 m2
7 m2
7 m2
l’assoluta planarità del vetro, che si trova a galleggiare in modo
perfettamente orizzontale rispetto allo stagno sottostante. Il
materiale fuso si muove poi a nastro continuo sul bagno di
stagno in modo da favorire la formazione delle lastre di vetro,
che dopo il raffreddamento vengono tagliate secondo misure
standard e impilate una sull’altra. Le dimensioni convenzionali
di una lastra sono di 6.000 x 3.210 mm. Il peso del vetro float
è di 2,5 kg per millimetro di vetro per metro quadro.
5
Il vetro isolante
Composizione
Il doppio vetro isolante FINSTRAL è composto da due lastre.
Una delle due lastre viene sottoposta ad un trattamento bassoemissivo, che consiste nell’applicazione di un sottilissimo rivestimento (0,4 micron) contenente argento per aumentarne le
proprietà termiche. La seconda lastra è costituita da vetro float.
Il triplo vetro isolante è composto da due lastre basso-emissive
e da una lastra centrale in vetro float.
Tra le lastre dei vetri isolanti FINSTRAL viene sempre inserito
un distanziale ad elevato isolamento termico per minimizzare il
rischio di formazione di condensa lungo i bordi del vetro. Al suo
interno, il distanziale è riempito con un composto idrofilo dalle elevate proprietà assorbenti per un efficace controllo locale
dell’umidità: le molecole di vapore acqueo eventualmente presenti si legano direttamente al composto, senza arrivare quindi
a bagnare il vetro. Lo spazio tra le lastre è saturato inoltre con
argon, un gas nobile che consente un ulteriore accrescimento
delle prestazioni di isolamento termico. In base alle direttive
RAL, il grado di saturazione deve essere almeno del 90 %.
La sigillatura del perimetro del vetro viene eseguita in due fasi:
un cordone di butile viene inizialmente estruso su entrambi i
lati del distanziale, al quale vengono poi fatte aderire le lastre.
Successivamente si applica un sigillante, il Thiokol, lungo la
base del vetro. Queste caratteristiche costruttive consentono di
determinare il punto di rugiada nello spazio fra le lastre a una
temperatura di -40 °C.
Per il doppio vetro isolante la distanza ottimale tra le lastre
varia tra i 14 e i 20 mm, per il triplo vetro isolante tra i 12 e i
16 mm. Dimensioni inferiori causerebbero il peggioramento dei
valori prestazionali di isolamento termoacustico. Dimensioni
maggiori porterebbero invece ad un aumento del carico di pressione sul perimetro del vetro a causa del formarsi di una sorta
di “effetto mantice” tra le lastre che ne comprometterebbe la
stabilità nel tempo, e l’eccessiva deformazione cui verrebbero
sottoposte potrebbe causarne la rottura.
FINSTRAL è uno dei pochi produttori di vetro che sfiletta gli
spigoli delle lastre, in modo da eliminare le micro-filature e le
imperfezioni talvolta presenti sul materiale in seguito alle operazioni di taglio. In questo modo il vetro diventa anche più resistente alle tensioni interne che potrebbero causare eventuali
rotture spontanee. La sfilettatura degli spigoli rende inoltre più
maneggevoli le lastre, riducendo il rischio di ferimento nella
loro movimentazione.
pellicola basso-emissiva
riempimento con argon
distanziale ad elevato isolamento
termico di serie
riempimento idrofilo
doppia sigillatura
La compensazione della pressione nei vetri
Quando un vetro viene installato in una località che si trova ad
un’altitudine superiore a 1.000 m sul livello del mare, il valore
della pressione interna tra le lastre deve essere calcolato considerando la variazione di quello della pressione esterna, per
prevenire eventuali rotture. Gli speciali macchinari impiegati da
FINSTRAL nei processi di lavorazione del vetro permettono di
regolare la pressione interna al vetrocamera in funzione dell’altitudine:
- fino a 1.000 m.s.l.m. -> nessuna pressurizzazione
- da 1.000 a 1.800 m.s.l.m. -> in fase di produzione, la
pressione interna al vetrocamera viene calibrata in funzione
di un’altitudine di 1.500 m.s.l.m.
- oltre i 1.800 m.s.l.m. -> in fase di produzione, la pressione
interna al vetrocamera viene calibrata in funzione di
un’altitudine di 1.800 m.s.l.m.
6
Isolamento termico – i vetri basso-emissivi di FINSTRAL
I valori isolanti del vetro
Valore Ug: coefficiente di trasmittanza termica espresso in
W/m²K come definito dalla normativa EN 673
Il valore Ug indica la dispersione di energia espressa in Watt
per m² di superficie vetrata, considerata una differenza di
temperatura di 1° Kelvin tra l’ambiente interno e quello esterno. Più basso è il coefficiente, più elevato risulta l’isolamento
termico.
Valore g: fattore solare espresso in % come definito dalla
normativa EN 410
Il valore g (o fattore solare) indica la quota percentuale di
energia solare cui è esposto il lato esterno del vetro e che
entra in un ambiente rispetto all’energia totale incidente. Più
alto è il coefficiente, maggiore è il riscaldamento dovuto all’energia solare; fattore molto importante in inverno e nelle stagioni intermedie per contribuire al comfort termico. In estate,
di contro, l’energia che riesce a penetrare attraverso le super-
fici vetrate più ampie e negli ambienti molto esposti al sole
può causare il surriscaldamento dei locali. In questi casi può
risultare utile fare ricorso a speciali vetri a controllo solare.
Trasmissione luminosa (LT): grado di trasmissione luminosa del vetro espresso in % come definito dalla normativa
EN 410
La trasmissione luminosa descrive il rapporto tra la radiazione
luminosa trasmessa e quella incidente, con riferimento alla
sola banda del visibile. Il suo valore indica il grado di trasmissione luminosa del vetro, che di norma dovrebbe essere
elevato. Sono soprattutto i trattamenti cui è stata sottoposta
la superficie della lastra e il suo spessore a influire su questo
parametro; più elevata la trasmissione luminosa, più luminosi
gli ambienti.
FINSTRAL Plus-Valor – La qualità è di serie
energia solare
riflessa
energia penetrata
(valore g)
Descrizione
irradiamento (calore)
energia dispersa
(valore Ug)
Il vetro basso-emissivo Plus-Valor da noi è di serie. Questo
vetrocamera è costituito da due lastre, di cui una rivestita con
uno speciale trattamento basso-emissivo che garantisce un
elevato isolamento termico. L’intercapedine tra i vetri è riempita con argon, un gas dalle ottime caratteristiche isolanti.
calore
riflesso
Spessore
Plus-Valor
4F-20-4v
28 mm
1,1
63
80
Plus-Valor
6F-20-4v
30 mm
1,1
62
79
Plus-Valor
4v-18-8F
30 mm
1,1
59
78
44.2-18-4v
30 mm
1,1
62
78
44.2-18-44.2v
36 mm
1,1
56
76
4T-20-4v
28 mm
1,1
63
80
4T-18-44.2v
30 mm
1,1
56
78
Plus-Valor +
Multiprotect
Plus-Valor +
Multiprotect +
Multiprotect
impianto di
riscaldamento
Plus-Valor +
Bodysafe
Plus-Valor +
Multiprotect +
Bodysafe
Canalina distanziale vetro ad elevato
isolamento termico di serie
Tutti i vetri isolanti di nostra produzione sono provvisti di
canaline distanziali termiche che ottimizzano le proprietà
isolanti del serramento. Inoltre minimizzano la formazione di
condensa lungo i bordi del vetro.
Valore
Valore
Ug
g
[W/m2K] [%]
Valore
LT
[%]
Composizione
vetro
(dall’interno
all’esterno)
7
FINSTRAL Super-Valor – Isolamento termico al top
energia solare
riflessa
energia penetrata
(valore g)
irradiamento (calore)
energia dispersa
(valore Ug)
calore
riflesso
impianto di
riscaldamento
Super-Valor, un vetro dalle eccezionali prestazioni termiche: Il
trattamento basso-emissivo su due lastre conferisce a questo
triplo vetro ottime proprietà di isolamento termico nei mesi
invernali. E in estate mantiene il fresco all’interno della vostra
abitazione.
Descrizione
Valore Valore Valore
LT
Ug
g
[%]
[W/m2K] [%]
Composizione
vetro (dall’interno
all’esterno)
Spessore
Super-Valor
4v-8-4F-10-4v
30 mm
0,9
50
71
Super-Valor
4v-12-4F-12-4v
36 mm
0,7
50
71
Super-Valor
4v-14-4F-14-4v
40 mm
0,6
50
71
Super-Valor +
Multiprotect +
Multiprotect
33.1v-8-4F-13-44.2v
40 mm
0,7
46
68
Super-Valor +
Multiprotect +
Multiprotect
44.2v-12-4F-12-44.2v 46 mm
0,7
46
68
Super-Valor +
Bodysafe
3Tv-15-4F-14-4v
40 mm
0,6
50
71
Super-Valor +
Multiprotect +
Bodysafe
33.2v-16-4F-16-3Tv
46 mm
0,6
51
70
Super-Valor +
Bodysafe +
Bodysafe
3Tv-18-4F-18-3Tv
46 mm
0,5
51
72
FINSTRAL Energy-Valor – Massima espressione di isolamento termico
e guadagno energetico
riscaldamento
Il nostro triplo vetro basso-emissivo Energy-Valor consente
a gran parte dell’energia solare di raggiungere gli ambienti
interni. Oltre all’ottimo isolamento termico, avrete quindi anche il vantaggio di un significativo risparmio energetico. La
scelta migliore per le zone climatiche più fredde.
Descrizione
energia
solare
Valore Valore Valore
LT
g
Ug
[%]
[W/m2K] [%]
Composizione
vetro (dall’interno
all’esterno)
Spessore
Energy-Valor
4e-8-4F-10-4e
30 mm
1,0
62
73
Energy-Valor
4e-12-4F-12-4e
36 mm
0,8
62
73
Energy-Valor
4e-14-4F-14-4e
40 mm
0,7
62
73
Energy-Valor +
Multiprotect + 33.1e-10-4F-13-33.1e
Multiprotect
40 mm
0,8
58
71
Energy-Valor +
Multiprotect + 44.2e-12-4F-12-44.2e
Multiprotect
46 mm
0,8
55
69
Energy-Valor +
Bodysafe
4Te-14-4F-14-4e
40 mm
0,7
62
73
Energy-Valor +
Multiprotect +
Bodysafe
44.2e-15-4F-15-3Te
46 mm
0,7
63
71
Energy-Valor +
Bodysafe +
Bodysafe
4Te-18-4F-16-4Te
46 mm
0,6
62
73
8
Isolamento termico – i valori isolanti del serramento
Il valore di isolamento termico complessivo dell’elemento finestra è calcolato in base al rapporto tra i valori di trasmittanza del profilo e del vetro, considerando inoltre un valore
correttivo legato alla trasmittanza termica lineare del distanziale vetro. In questo rapporto il vetro risulta essere un parametro dall’importanza sempre crescente rispetto al valore di
trasmittanza termica generale dell’elemento finestra (Uw), per
via delle dimensioni sempre più estese dei componenti trasparenti (più del 65 %), così come delle accresciute proprietà
termiche dei vetri (Ug fino a 0,5 W/m2K).
Formula:
Uw =
Af . Uf + Ag . Ug + lg . Ψg
Ag + Af
Af
Valore Uf : Valore di trasmittanza termica telaio-anta espresso in
W/m2K. Quanto più basso il valore Uf, tanto più elevato l’isolamento termico.
Ag
Valore Uw: Valore di trasmittanza termica dell’intero elemento finestra espresso in W/m2K come definito dalla normativa
EN 10077-1:2006, determinato dal telaio, dal vetro e da un
fattore correttivo variabile a seconda del materiale impiegato
per il distanziale vetro. Quanto più basso il valore Uw, tanto
migliori le prestazioni dell’intero elemento.
lg
Valore Ψg: Valore di trasmittanza termica lineare nel passaggio tra telaio, distanziale e vetro. Quanto più basso il valore
Ψg, tanto migliori le prestazioni termiche del distanziale vetro.
Af = superficie telaio
Ag = superficie vetro
lg = perimetro totale del vetro
Uf = valore isolante telaio
Ug = valore isolante vetro
Ψg = valore correttivo distanziale vetro
Valore Ψg dei distanziali ad elevato isolamento termico
Profilo
Doppio vetro
Triplo vetro
PVC e legno-PVC
0,048
0,038
Alluminio
0,051
0,045
Incidenza dei listelli sul valore di isolamento termico del
serramento
La presenza di listelli influisce sulle prestazioni isolanti dei
vetri, fattore da considerare con un adeguato valore correttivo.
Distanziale vetro
Il distanziale vetro, in virtù della propria collocazione tra le
lastre, riduce l’isolamento termico lungo il profilo del vetro
isolante. I distanziali vetro ad elevato isolamento termico
sono invece in grado di migliorare le prestazioni termoisolanti e di ridurre la possibile formazione di condensa in prossimità del bordo del vetro in condizioni di temperatura e umidità
sfavorevoli.
FINSTRAL di serie impiega distanziali vetro ad elevato isolamento termico. Tuttavia, i distanziali più performanti non
influiscono sul valore di isolamento termico Ug del vetro;
vanno a migliorare invece il valore di isolamento termico Uw
dell’intero elemento finestra.
Valore correttivo
Listelli interni e listelli incollati
Valore correttivo
Uw
Listello semplice
+ 0,1
Listello a croce
+ 0,1
Listello con doppia croce
+ 0,2
Traverse anta
+ 0,4
9
Isolamento termico – le elevate prestazioni dei serramenti FINSTRAL
Top 90 Nova-line KAB
Top 72 Classic-line
Lignatec Classic-line
FIN-Project Nova-line
Top 90 Twin-line Nova KAB
Top 72 Twin-line Classic
Lignatec Nova-line
FIN-Project Twin-line Nova
Quadro riassuntivo dei valori Uw [W/m2K] di trasmittanza termica di finestre e porte-finestre FINSTRAL in base alla
normativa EN ISO 10077-1:2006
2
Valore di trasmittanza termica del vetrocamera Ug [W/m K]
1,1
Sistemi FINSTRAL
combinazione telaio-anta
Valore Uf [W/m2K]
EN ISO 10077-2
1,0
0,9
0,8
0,7
0,6
0,5
Valori di trasmittanza termica Uw [W/m2K] secondo EN ISO 10077-1:2006
(finestra ad un‘anta, misure di riferimento 1,23 x 1,48 m)
Top 90 Classic-line
1,0
1,1
1,0
0,96
0,89
0,82
0,75
Top 90 Step-line
1,0
1,1
1,0
0,96
0,89
0,82
0,75
Top 90 Step-line Door
1,1
1,1
1,1
1,0
0,95
0,89
0,83
Top 90 Nova-line
0,92
1,1
1,0
0,93
0,86
0,78
Top 90 Twin-line Classic
*
0,98
0,80
1,0
0,83
Top 72 Classic-line
*
1,2
1,2
1,2
1,1
1,0
0,94
0,87
0,80
Top 72 Classic-line Door
1,3
1,3
1,2
1,1
1,1
1,0
0,95
0,89
Top 72 Step-line
1,3
1,3
1,2
1,1
Top 72 Step-line Door
1,3
1,3
1,2
1,1
Top 72 Twin-line Classic
Top 72 Nova-line
*
1,2
1,2
Lignatec Classic-line
1,1
0,84
Lignatec Step-line
1,2
Lignatec Nova-line
FIN-Project Nova-line
Top 90 Twin-line Nova
1,0
0,91
1,2
1,1
1,0
1,1
1,1
0,98
0,91
1,2
1,2
1,1
1,2
1,2
1,2
1,1
1,0
0,93
1,0
1,2
1,1
1,0
0,97
0,90
0,83
FIN-Project Classic-line
1,1
1,2
1,1
1,1
1,0
0,93
0,85
0,78
FIN-Project Ferro-line
1,1
1,2
1,1
1,1
1,0
0,93
0,85
0,78
1,0
0,93
0,85
0,78
FIN-Project Twin-line Nova
*
1,1
Porta-finestra alzante scorrevole in PVC** - anta D913
1,5
1,3
1,2
1,1
Porta-finestra alzante scorrevole in PVC** - anta D911
1,3
1,2
1,2
1,1
*Con anta Twin-line il valore Uf non è indicato; il Uw viene misurato in base alla normativa EN ISO 12567-1:2000-09.
**Misure di riferimento per calcolo del valore Uw: 2,96 x 2,18 m
10
Isolamento termico – efficienza energetica e risparmio di risorse
Sostituire le finestre installate prima del 1995: un investimento che conviene!
Valore di isolamento
termico Uw
Consumo medio di combustibile annuo per m2 di finestre
Vecchie finestre con vetro semplice
4,5
54 litri
Vecchie finestre accoppiate con doppio vetro
2,9
35 litri
Vecchie finestre monoblocco in legno con doppio vetro
2,7
32 litri
Finestra in PVC degli anni ’80 con doppio vetro isolante
2,9
35 litri
Finestra in PVC degli anni ’90 con doppio vetro basso-emissivo
1,7
20 litri
Finestra in PVC FINSTRAL Top 72 con vetro basso-emissivo di serie
1,2
14 litri
Finestra in PVC FINSTRAL Top 72 con triplo vetro basso-emissivo
0,9
11 litri
Finestra in PVC FINSTRAL Top 90 con triplo vetro basso-emissivo
0,8
10 litri
Ulteriori vantaggi:
- riduzione delle emissioni di CO2 dovute al riscaldamento
- diminuzione dell’inquinamento da polveri sottili causato dagli impianti di riscaldamento
- riduzione di effetti convettivi dovuti a fenomeni termici nella zona delle finestre in prossimità del vetro
- aumento del comfort grazie alla notevole riduzione della sensazione di freddo trasmessa dalla superficie del vetro
- miglioramento dell’isolamento acustico, della resistenza antieffrazione e della facilità d’uso
Finestre nuove: tanti vantaggi in più rispetto alle finestre vecchie
Il risparmio energetico: una tematica di crescente importanza
e di notevole vantaggio economico. Considerare con la dovuta
attenzione l’isolamento termico in edilizia risulta particolarmente importante nel caso di costruzioni edificate oltre 20
anni fa. L’adozione di provvedimenti mirati, come ad esempio l’investimento per effettuare l’acquisto di nuove finestre
basso-emissive, si ammortizza in breve tempo: per una casa
unifamiliare di tipologia media con una superficie vetrata di
25 m2 le potenzialità di risparmio ammontano a ca. 500 litri di
combustibile per ogni periodo di riscaldamento. Considerate
le attuali tariffe per i combustibili, si raggiunge un risparmio
annuo di qualche centinaia di euro – e non una sola volta.
Con il prezzo crescente del petrolio, poi, il risparmio risulterà
ancora maggiore. Scegliere di sostituire le finestre significa
non solo scegliere di risparmiare, ma anche di incrementare il
comfort abitativo. Le finestre basso-emissive non conducono
il freddo e sono ermetiche all’aria, permettendo così di limitare gli sbalzi termici negli ambienti interni. La riduzione dei
consumi energetici, ottenuta grazie a un migliore isolamento
termico, comporta un minore inquinamento ambientale. In
particolar modo si riescono a contenere significativamente le
emissioni di CO2.
Finestra vecchia con doppio vetro
Impiegata generalmente fino alla fine degli anni ‘80: maggiore consumo energetico e superficie vetrata fredda
Finestra nuova con vetri basso-emissivi
Le finestre nuove permettono di risparmiare ca. 20 litri di
combustibile per m2 di superficie vetrata all’anno - rispetto
alle finestre vecchie con normale doppio vetro. La superficie
vetrata rimane inoltre molto calda.
11
Controllo solare – protezione dal calore
La presenza di finestre di elevate dimensioni, soprattutto nelle
zone geografiche più meridionali e negli ambienti esposti a sud
e a ovest, comporta un eccessivo riscaldamento dei locali nella
stagione estiva. Tale effetto è particolarmente accentuato nella
zona del tetto delle verande e nelle vetrate. Dotare gli ambienti interni di impianti di condizionamento significa affrontare
elevati investimenti e notevoli costi d’esercizio: di norma, per
abbassare di 1 °C la temperatura di un locale è richiesto un dispendio di energia tre volte superiore rispetto al riscaldamento
di 1 °C. Da non dimenticare che la permanenza in ambienti troppo caldi può comportare rischi per la salute. Accanto ai consueti
dispositivi di oscuramento, quali avvolgibili, persiane, frangisole
ecc., che impediscono la vista e l’ingresso di luce, gli innovativi
vetri a controllo solare costituiscono una soluzione ideale per
prevenire il rischio di surriscaldamento. L’efficacia dei vetri a
controllo solare è da ricondursi al loro basso valore g, in base al
quale viene respinta gran parte dell’energia che colpisce il lato
esterno del vetro. Si distinguono due macrocategorie di vetri:
Vetro assorbente: Sun-Control
Vetro riflettente: Sun-Block
irraggiamento
solare
raggi solari
trasmessi
raggi solari
riflessi
raggi solari
riflessi
raggi solari
assorbiti
L’energia solare incidente viene fondamentalmente assorbita e
incamerata dal vetro e rilasciata poi lentamente verso l’esterno. La temperatura della superficie esterna di questi vetri può
diventare molto alta. Bisogna fare attenzione affinché essi non
siano esposti in modo non uniforme all’irraggiamento solare,
causando tensioni e fratture della lastra. Pertanto il valore g
non dovrebbe essere inferiore al 40 %, per evitare che si produca un eccessivo surriscaldamento del vetro. Per questo motivo
FINSTRAL di serie realizza la lastra esterna con vetro temprato
Bodysafe, dalla tonalità neutra, scarsamente riflettente e quindi particolarmente idoneo all’impiego nelle pareti vetrate e
nelle porte scorrevoli.
raggi solari
trasmessi
irraggiamento
solare
raggi solari
assorbiti
Lo strato riflettente respinge verso l’esterno la maggior parte
dell’energia che colpisce il vetro. Questo tipo di vetri si riscalda in misura minore ed è pertanto indicato per l’impiego in
aree esposte ad un irraggiamento solare non uniforme. I vetri
Sun-Block producono un effetto specchiante, caratteristica che
conferisce all’intero serramento un aspetto particolare. I vetri
riflettenti di nuova generazione presentano una tonalità molto
neutra. Si raggiungono valori g fino a ca. il 25 % garantendo
buoni valori di trasmissione luminosa. Questi vetri risultano
particolarmente indicati per l’utilizzo nella zona tetto di
una veranda: proprio in quest’area il rischio di surriscaldamento è molto elevato, vista l’incidenza diretta del sole. I
vetri Sun-Block sono fondamentalmente consigliati per la
realizzazione di verande e vetrate dei tetti.
Valori guida dei vetri a controllo solare di FINSTRAL
Tipologia vetro
Fattore solare (g)
Trasmissione luminosa LT
Trasmittanza termica
Vetro standard Plus-Valor
63 %
80 %
Ug 1,1 W/m2K
Sun-Control
42 %
69 %
Ug 1,1 W/m2K
Sun-Block
28 %
60 %
Ug 1,1 W/m2K
Finestra accoppiata Top 90 Twin-line Classic con veneziana chiusa
10 %
Uw 0,90 W/m2K
Finestra accoppiata Top 90 Twin-line Classic con veneziana aperta
54 %
Uw 0,98 W/m2K
12
Isolamento acustico – le caratteristiche dei vetri fonoisolanti
L’aumento dell’inquinamento acustico causato dal traffico
stradale, ferroviario ed aereo, nonché il disturbo arrecato
dalle manifestazioni svolte all’aperto, rischiano di compromettere la nostra qualità di vita e possono comportare seri
problemi psico-fisici e danni alla salute.
elevata
pressione
acustica
(rumore)
Il campo acustico percepibile dall’essere umano si estende
dai 16 ai 16000 Hz. Il livello sonoro viene percepito, in modo
soggettivo, quale intensità sonora. Una variazione del livello
sonoro pari a 10 dB corrisponde all’incirca ad un raddoppiamento o dimezzamento dell’intensità sonora.
effetto attenuato
mediante:
- vetri ad alta
elasticità
- massa del
vetro
- cuscinetto
d’aria
Intensità sonore percepite dall’uomo
conversazione normale
strada mediamente trafficata
strada molto trafficata - traffico pesante
traffico aereo nelle vicinanze di aeroporti
50 dB
60 dB
70 dB
80 dB
Ciò significa:
- Una strada molto trafficata con passaggio di automezzi pesanti (70 dB) produce un inquinamento acustico 4 volte
maggiore rispetto a una conversazione condotta con un tono di voce normale (50 dB).
- Il traffico aereo produce un inquinamento acustico 2 volte maggiore rispetto a una strada molto trafficata e 8 volte
maggiore rispetto a una conversazione condotta con un tono di voce normale.
Chi abita in edifici o appartamenti costantemente esposti al
rumore non ha molte possibilità per porre rimedio a questa situazione di disagio. La soluzione più efficace e conveniente è
sicuramente quella di scegliere finestre ad elevato isolamento
acustico. Le principali caratteristiche di una finestra fonoisolante sono l’ottima tenuta ermetica e il montaggio eseguito
a regola d’arte. Ma è soprattutto il vetro a determinare le
prestazioni di isolamento acustico del serramento. Particolare attenzione va dedicata all’isolamento dei cassonetti degli
avvolgibili.
Terminologia tecnica riferita all’isolamento acustico
dB – Decibel:
unità di misura del livello sonoro
Frequenza:
numero delle oscillazioni al secondo espresso in Hertz
Valore Rw:
livello di isolamento acustico testato al banco di prova,
valore indicato nei certificati di prova
I vetri fonoisolanti si caratterizzano per le seguenti proprietà:
Valore Rw’:
- elevato spessore dei vetri
livello di isolamento acustico a montaggio eseguito
- spessore differenziato tra lastra interna ed esterna
- ampie intercapedini fra i vetri
Per ragioni di tutela ambientale, FINSTRAL ha eliminato dalla
propria gamma i vetri riempiti con gas pesanti utilizzati in
passato. Un ottimo effetto fonoisolante viene ottenuto grazie
all’impiego di vetri elastici: si tratta di particolari vetri accoppiati rivestiti con speciali pellicole insonorizzanti, oppure
di tradizionali vetri accoppiati di sicurezza. Un utile effetto
secondario di questi vetri è quello di assicurare una maggiore
protezione antieffrazione e di ridurre il pericolo di lesioni.
13
Isolamento acustico – più comfort con i vetri fonoisolanti FINSTRAL
FINSTRAL propone una vasta gamma di vetri
ad elevato isolamento acustico, adatti a molteplici campi di impiego e volti a soddisfare le
più svariate esigenze dell’utenza. Nell’infisso,
il raggiungimento di prestazioni fonoisolanti
ottimali non è determinato solo dalla qualità
dei singoli componenti costituenti, ma dipende da numerosi fattori costruttivi e dettagli
esecutivi. Pertanto è evidente come sia la combinazione ottimale delle singole componenti
a risultare di primaria importanza. Proprio per
questo motivo non sono rilevanti tanto i valori prestazionali dei singoli elementi quanto il
valore di isolamento acustico complessivo del
serramento, poiché è quest’ultimo ad esprimerne la prestazione effettiva.
Sistema
pellicola di sicurezza
4
20
B
4
6
20
4 18
D
8
A
Top 72 Classic-line
4F-20-4v
32 dB
B
Top 72 Classic-line
6F-20-4v
36 dB
C
Top 72 Classic-line
4v-18-8F
38 dB
D
Top 72 Classic-line
con lastra accoppiata di sicurezza
44.2-18-4v
40 dB
E
Top 72 Classic-line
con lastra accoppiata ad alto
isolamento acustico
44.2Sv-15-6F
42 dB
F
Top 72 Classic-line
con lastra accoppiata di sicurezza su
ambo i lati 44.2Sv-18-44.2
45 dB
G
Top 72 Twin-line Classic
6v-18-4T
+ vetro semplice da 6 mm
42 dB
H
Top 72 Twin-line Classic
44.2v-15-4T
+ vetro semplice da 6 mm
46 dB
speciale pellicola fonoisolante
C
4
Valore testato di
isolamento acustico
Rw
Finestra accoppiata di FINSTRAL: Isolamento acustico senza compromessi
I valori di isolamento acustico dei serramenti
FINSTRAL sono testati e certificati dal rinomato istituto ift Rosenheim.
A
Composizione vetro
(dall’interno all’esterno)
44.2
18
E
4
Ciò significa:
- Una finestra standard di FINSTRAL consente
di ridurre l’inquinamento acustico al 40 % rispetto ad una vecchia finestra dotata di vetro
semplice.
- Le finestre accoppiate FINSTRAL dimezzano
l’inquinamento acustico rispetto alla finestra
standard di FINSTRAL.
- La finestra accoppiata FINSTRAL permette di
ridurre l’inquinamento acustico al 16 % rispetto ad una vecchia finestra con vetro semplice.
44.2S
15
F
6
44.2S
18
G
44.2
6
H
6
18
4
6
4 15 44.2
14
Sicurezza - tipologie di vetri di sicurezza
Sono due i principali fattori che impongono l’impiego di
vetri di sicurezza e che negli ultimi anni hanno favorito un
sempre maggiore utilizzo di questo tipo di vetro.
Da un lato il crescente numero di intrusioni in abitazioni private rafforza il desiderio di sentirsi più protetti in casa propria
e richiede quindi lo sviluppo di sistemi di sicurezza efficaci. Dall’altro aumenta pure la richiesta verso una maggiore
protezione da lesioni causate dalle fratture del vetro, aspetto
questo riconducibile anche alla tendenza verso un impiego di
vetrate di dimensioni sempre maggiori. Inoltre in molti paesi
sono state inasprite le disposizioni di legge in materia di vetri
antinfortunistici. Risulta molto importante chiarire già nella
fase di preventivazione i requisiti richiesti e studiare attentamente l’esecuzione più idonea.
Tipologie di vetri di sicurezza
Esistono fondamentalmente due tipi di vetro: vetro accoppiato di sicurezza (VSG) e vetro temprato di sicurezza (ESG).
Il vetro accoppiato di sicurezza è costituito da due lastre di
vetro, incollate tra di loro mediante una pellicola resistente
allo strappo, che in caso di frattura lega i frammenti di vetro,
prevenendo possibili lesioni. La pellicola inoltre rende più difficoltoso lo sfondamento della lastra, di modo che questi vetri
possano essere impiegati anche in qualità di vetri anticaduta
e per gli elementi vetrati del tetto.
Le pellicole maggiormente utilizzate hanno uno spessore di
0,38 mm, di 0,76 mm e di 1,52 mm. Per assicurare una protezione di base contro le lesioni, è sufficiente che la pellicola
abbia uno spessore di 0,38 oppure di 0,76 mm. Laddove è richiesta una maggiore sicurezza antisfondamento e anticaduta è
FINSTRAL Multiprotect
Tipologia vetro
Classe antieffrazione
(EN 356)
VSG 33.1
VSG 33.2
VSG 44.2
VSG 44.4
VSG 44.6
nessuna (1 pellicola, 0,38 mm)
P1A (2 pellicole, 0,76 mm)
P2A (2 pellicole, 0,76 mm)
P4A (4 pellicole, 1,52 mm)
P5A (6 pellicole, 2,28 mm)
necessario ricorrere ad uno spessore di 0,76 e di 1,52 mm. I vetri accoppiati di sicurezza FINSTRAL si chiamano Multiprotect.
Efficacia
antieffrazione
Classe di resistenza
all’impatto (EN 12600)
Efficacia
antinfortunistica
scarsa
media
media
alta
molto alta
2 (B) 2
1 (B) 1
1 (B) 1
1 (B) 1
1 (B) 1
alta
molto alta
molto alta
molto alta
molto alta
Il vetro temprato di sicurezza è un vetro pretensionato che
si distingue per l’alta resistenza meccanica e regge pertanto
elevate sollecitazioni. Nel caso di fratture la lastra si frantuma
in piccoli frammenti di vetro smussati che riducono notevolmente il rischio di lesioni. Va comunque considerato che il
vetro temprato di sicurezza non può essere impiegato sul lato
interno per elementi vetrati tetto e nemmeno in qualità di
vetro anticaduta. Il vetro temprato di sicurezza trova degli
impieghi particolari nei vetri esposti a sollecitazioni termiche,
nonché in vetri verniciati, smaltati e stampati.
I vetri temprati di sicurezza FINSTRAL si chiamano Bodysafe.
FINSTRAL Bodysafe
Tipologia vetro
ESG 3 mm
ESG 4 mm
ESG 6 mm
ESG 8 mm
ESG 10 mm
I vantaggi dei vetri Multiprotect:
- efficacia antinfortunio
- elevata resistenza antieffrazione in
differenti classi di sicurezza
- vetro anticaduta
- elevato isolamento acustico
- protezione totale dai raggi solari per
gli arredi all’interno dei diversi
ambienti
I vantaggi dei vetri Bodysafe:
- ridotto peso delle lastre e
minore rischio di infortunio
- elevata resistenza agli urti
- assenza di rotture per shock
termico (ombreggiamento/oggetti
scuri dietro al vetro)
Classe antieffrazione
(EN 356)
Efficacia
antieffrazione
Classe di resistenza
all’impatto (EN 12600)
Efficacia
antinfortunistica
-
-
1 (C) 3
1 (C) 3
1 (C) 2
1 (C) 2
1 (C) 2
media
media
alta
alta
alta
15
Sicurezza – protezione antieffrazione e antinfortunio
Protezione antieffrazione
I vetri di sicurezza Multiprotect, grazie alla loro speciale conformazione, rendono più difficoltoso lo sfondamento della lastra dovuto a sollecitazioni meccaniche intenzionali, offrendo
una resistenza efficace ai ladri. L’entità di tale resistenza è
principalmente determinata dallo spessore della pellicola di
sicurezza impiegata. Lo spessore della lastra di vetro invece
non incide in maniera rilevante sull’efficacia protettiva. Lo
spessore minimo della pellicola in grado di garantire una buona azione antieffrazione è di 0,76 mm (classe P2A). È tuttavia
consigliabile ricorrere ad una pellicola con uno spessore di
1,52 mm (classe P4A) o addirittura di 2,28 mm (classe P5A).
L’impiego di vetri di sicurezza Multiprotect al fine di una valida protezione antieffrazione è efficace solo a condizione
che il serramento sia dotato anche di altri accorgimenti di
sicurezza, quali ferramenta di sicurezza, maniglie di sicurezza
e placca antiperforazione. FINSTRAL offre vari allestimenti di
sicurezza testati e comprovati che garantiscono un’ottima azione antieffrazione. Possono essere installati sui vari sistemi di
finestre ed in presenza delle più diverse tipologie di apertura.
chiusura di sicurezza
placca antiperforazione
maniglia con bottone
o con chiave
vetro accoppiato di sicurezza
Multiprotect
FINSTRAL
FINSTRAL
PLUS RC 1
PROTECT
SAFETY PLUS RC 2
Tutti gli angoli della finestra vengono equipaggiati con chiusure di sicurezza in acciaio temprato. Robusti vetri accoppiati
(classe P2A) rendono difficoltoso, grazie alla loro particolare
struttura, lo sfondamento della lastra. Una maniglia con bottone impedisce la movimentazione della ferramenta ed una
placca di sicurezza in corrispondenza del quadro maniglia non
permette la perforazione dall’esterno.
Classe di sicurezza RC 1 secondo EN 1627.
In questa finestra le chiusure di sicurezza in acciaio temprato
sono posizionate lungo tutto il perimetro. Vetri accoppiati
(classe P4A o P5A) particolarmente robusti rendono quasi
impossibile lo sfondamento della lastra. L’inserimento di
una maniglia con chiave e della placca antiperforazione in
acciaio temprato elevano ulteriormente il grado di sicurezza
della finestra.
Classe di sicurezza RC 2 secondo EN 1627.
PROTECT
Protezione antinfortunio
I vetri di sicurezza vanno impiegati laddove esiste il rischio
che le persone possano entrare accidentalmente in contatto
con il vetro, dove c’è passaggio di bambini e adolescenti, dove
lo sfondamento del vetro potrebbe causare la caduta di persone, laddove c’è il pericolo che eventuali situazioni di panico
possano provocare comportamenti incontrollabili - e soprattutto per gli elementi vetrati del tetto.
Vanno comunque osservate attentamente la normativa e le
specifiche disposizioni di legge che regolamentano l’impiego
dei vetri di sicurezza e che variano da paese a paese. Al di là
Ad esempio:
- coperture vetrate che arrivano fino al pavimento
(con un’altezza parapetto di 1 m)
- uscite di emergenza
- porte di ingresso in zone pubbliche e molto frequentate
- verande
- elementi vetrati tetto
- vani scala
delle disposizioni legislative è comunque consigliabile valutare gli eventuali rischi anche negli ambienti privati e scegliere
di conseguenza l’esecuzione di vetro più idonea. Raccomandiamo in ogni caso di mettere sempre in primo piano la sicurezza propria e degli altri.
- sicurezza antisfondamento e anticaduta
nei vani scala, negli elementi parapetto
- sicurezza antinfortunistica
negli elementi parapetto e nelle porte
Attenzione: Vanno osservate le
singole disposizioni legislative
nazionali in materia.
16
I vetri multifunzionali di FINSTRAL
Composizione
vetro (dall’interno
all’esterno)
Spessore
mm
Valore Ug
EN 673
W/m2K
Plus-Valor
4F-20-4v
28
1,1
Plus-Valor + Multiprotect
44.2-18-4v
1,1
30
Plus-Valor + Multiprotect + Multiprotect
44.2-15-33.1v
30
1,1
Plus-Valor + Bodysafe
4T-20-4v
28
1,1
Plus-Valor + Multiprotect + Bodysafe
4T-18-44.2v
30
1,1
Super-Valor
4v-14-4F-14-4v
40
0.6
Super-Valor + Multiprotect
44.2v-15-4F-14-4v
46
0.6
Super-Valor + Multiprotect + Multiprotect
44.2v-12-4F-12-44.2v
46
0.7
Super-Valor + Bodysafe
3Tv-15-4F-14-4v
40
0.6
Super-Valor + Multiprotect + Bodysafe
44.2v-15-4F-15-3Tv
46
0.6
Super-Valor + Bodysafe + Bodysafe
3Tv-18-4F-18-3Tv
46
0.5
Energy-Valor
4e-14-4F-14- 4e
40
0.7
Energy-Valor + Multiprotect
44.2e-15-4F-14-4e
46
0.7
Energy-Valor + Multiprotect + Multiprotect
44.2e-12-4F-12-44.2e
46
0.8
Energy-Valor + Bodysafe
4Te-14-4F-14-4e
40
0.7
Energy-Valor + Multiprotect + Bodysafe
44.2e-15-4F-15-3Te
46
0.7
Energy-Valor + Bodysafe + Bodysafe
4Te-18-4F-16-4Te
46
0.6
Sun-Control + Bodysafe
4F-20-4Tc
28
1.1
Sun-Control + Bodysafe + Bodysafe
4T-20-4Tc
28
1.1
Sun-Control + Multiprotect + Bodysafe
44.2-18-4Tc
30
1.1
Sun-Control + Multiprotect + Multiprotect
33.1-15-44.2c
30
1.1
Sun-Block + Bodysafe
4F-18-6Tb
28
1.1
Sun-Block + Bodysafe + Bodysafe
4T-18-6Tb
28
1.1
Sun-Block + Multiprotect + Bodysafe
44.2-15-6Tb
30
1.0
Sun-Block 3 + Bodysafe
4v-16-4F-16-6Tb
46
0.6
Sun-Block 3 + Bodysafe + Bodysafe
4Tv-16-4F-16-6Tb
46
0.6
Sun-Block 3 + Bodysafe + Multiprotect
44.2v-12-6F-13-6Tb
46
0.7
Classe
antieffrazione
EN 356
Rw (C;Ctr)
Top 72
Classic-line
EN ISO
classe
classe
717-1
lato interno lato esterno
dB
Resistenza
antinfortunistica
(EN 12600)
Valore g
EN 410
%
Valore LT
EN 410
%
63
80
62
78
P2A
1(B)1
57
77
P2A
1(B)1
63
80
56
78
50
71
50
69
P2A
1(B)1
46
68
P2A
1(B)1
50
71
51
70
51
72
62
73
62
71
P2A
1(B)1
55
69
P2A
1(B)1
62
73
63
71
62
73
42
69
42
69
41
68
38
67
28
60
28
60
28
59
26
54
26
54
26
52
Rw (C;Ctr)
Top 90
EN ISO
717-1
dB
Rw (C;Ctr)
FIN-Project
EN ISO
717-1
dB
32 (-2;-6)
40 (-2;-6)
2(B)2
1(C)3
P2A
1(C)3
1(B)1
1(B)1
40 (-2;-6)
34 (-2;-5)
35 (-2;-6)
33 (-1;-4)
40 (-2;-5)
41 (-2;-5)
39 (-3;-7)
42 (-2;-5)
42 (-2;-5)
40 (-2;-6)
33 (-2;-5)
33 (-2;-5)
1(B)1
1(C)3
34 (-1;-5)
34 (-1;-5)
1(C)3
1(C)3
32 (-1;-6)
32 (-1;-6)
34 (-2;-5)
35 (-2;-6)
33 (-1;-4)
40 (-2;-5)
41 (-2;-5)
39 (-3;-7)
42 (-2;-5)
42 (-2;-5)
40 (-2;-6)
34 (-2;-5)
35 (-2;-6)
33 (-1;-4)
34 (-1:-5)
1(B)1
1(C)3
P2A
39 (-2;-5)
32 (-2;-6)
1(C)3
P2A
40 (-2;-5)
34 (-1;-5)
1(B)1
1(C)3
34 (-1:-5)
34 (-1:-5)
1(C)3
1(C)3
34 (-2;-5)
35 (-2;-6)
1(C)3
32 (-2;-6)
1(C)3
1(C)3
32 (-2;-6)
P2A
1(B)1
1(C)3
40 (-2;-6)
P2A
2(B)2
1(B)1
40(-2;-5)
1(C)2
36 (-2;-5)
1(C)3
1(C)3
32 (-2;-6)
1(B)1
1(C)2
39 (-2;-4)
1(C)2
40 (-2;-5)
40 (-2;-5)
37 (-1;-5)
1(C)3
1(C)2
40 (-2;-5)
40 (-2;-5)
37 (-1;-5)
1(B)1
1(C)2
40 (-2;-5)
42 (-1;-4)
40 (-2;-6)
P2A
P2A
39(-2;-5)
39 (-2;-5)
17
I vetri ornamentali
01 Mastercarré*
05 Silk
18 Cattedrale bianco
19 Orn. C - Orn. 504*
27 Basic bianco
28 Pavé bianco
31 Cincilla bianco*
33 Barocco bianco
35 Delta bianco
39 Altdeutsch K bianco
48 vetro satinato bianco*
85 Osaka
86 Kyoto
88 Miami
Vetri sabbiati
*disponibile anche nella versione Bodysafe
18
Sun-Block Clean – vetro riflettente con effetto autopulente
Il sole dissolve lo sporco
Il lato esterno del vetro, rivestito con un particolare strato
protettivo al titanio, assolve ad una costante funzione autopulente: la luce del giorno dissolve e decompone i depositi
organici grazie all’effetto di fotocatalisi. Una pulizia attiva
giorno e notte!
L’acqua piovana lava via i residui
La superficie autopulente è idrofila, permettendo alla pioggia
di distribuirsi uniformemente e senza lasciare tracce sull’intera
lastra di vetro. L’acqua piovana lava via lo sporco dissolto,
garantendo la massima pulizia e trasparenza del vetro.
Il vetro Sun-Block Clean è indicato per le coperture vetrate,
le cui ampie superfici sono esposte alla pioggia.
1. Il sole risplende sul vetro.
2. La luce del sole attiva lo strato speciale
autopulente.
3. Lo sporco organico si dissolve.
4. La pioggia forma uno strato uniforme di
acqua sul vetro.
5. L’acqua piovana che scorre sul vetro lava
via lo sporco.
6. Il vetro è pulito.
19
Caratteristiche fisico-costruttive del vetro
- Perché si appannano i vetri esterni?
I vetri isolanti con un’elevata trasmittanza termica riducono considerevolmente il passaggio di energia dall‘interno
all’esterno - quanto più basso è il valore Ug, tanto più bassa è
la dispersione di energia. La lastra esterna rimane quindi fredda. Aprendo la finestra, l‘aria calda e umida della stanza viene
a contatto con il lato esterno del vetro e crea condensa. Nelle
notti limpide e fredde la lastra esterna non si raffredda solo per
via delle basse temperature, ma anche a causa dell’irradiamento
verso il cielo terso. Se in primavera ed in autunno la percentuale di umidità dell‘aria esterna è elevata, è possibile che si formi
della condensa sulla lastra esterna del serramento anche con
le finestre chiuse. La formazione di condensa sul lato esterno del serramento non è da considerarsi un difetto, bensì
è indice delle eccezionali proprietà di isolamento termico
dei moderni vetri basso-emissivi. Non appena la temperatura
esterna si alza, le lastre si asciugano tornando perfettamente
trasparenti. La condensa non si crea solo sul vetro. Anche altri
materiali si comportano allo stesso modo, solo che in quei casi
la condensa non è visibile, a meno che non si tratti di superfici
lucide di metallo. Il vetro è un materiale trasparente, e per
questo motivo la condensa si nota molto più chiaramente.
- Perché sulle lastre di vetro di vecchia generazione non si
formava la condensa?
Le vecchie lastre isolanti o i vetri semplici presentavano valori
di isolamento termico molto più bassi. Molto più calore andava
disperso dagli ambienti interni, che andava a riscaldare anche
la parte esterna della lastra, con maggiore consumo energetico
ed elevati costi. La lastra esterna, più calda, non si appannava.
- Perché si appanna la lastra interna delle finestre con anta
accoppiata?
L‘aerazione dell‘intercapedine tra i vetri causa il raffreddamento
della lastra interna. Nelle notti limpide, quando la temperatura
è particolarmente rigida, anche l’irradiamento verso il cielo terso
contribuisce al raffreddamento della lastra. Se in primavera ed in
autunno la percentuale di umidità dell‘aria esterna è elevata, è
possibile che si formi della condensa sulla lastra interna del serramento con anta accoppiata. Nei serramenti con anta accoppiata
questi fenomeni di natura fisica non si possono evitare e non
sono da considerarsi difetti. Non appena la temperatura esterna
si alza, le lastre si asciugano tornando perfettamente trasparenti.
- Cosa causa la condensa sulla lastra interna dei vetri?
Con i moderni vetri basso-emissivi, sulle lastre interne la condensa si forma molto più di rado rispetto ai vetri isolanti di tipo più
vecchio. Il miglioramento dei valori di isolamento termico fa sì
che la temperatura superficiale del vetro sia quasi uguale a quella
dell‘ambiente interno. Quando l‘aria degli ambienti è molto umida, come in cucina o in bagno, le lastre di vetro interne possono
appannarsi. Una regolare aerazione evita che l‘eccesso di umidità
arrivi a condensarsi sulle pareti e che la condensa divenga visibile
sulle superfici dei vetri. Lungo i bordi del vetro, la presenza delle
canaline distanziali fa sì che la temperatura superficiale sia più
bassa che al centro. È per questo motivo che i vetri si appannano
sempre a partire dai bordi. Negli edifici dotati di impianti di condizionamento dell‘aria è necessario fare attenzione a che il grado
di umidità controllata degli ambienti non superi il 50 %.
- Come mai sulla superficie del vetro diventano visibili segni
di ventosa o tracce di etichette?
Per effetto della condensa, della pioggia o dell‘acqua adoperata
per pulire, sulla superficie del vetro possono apparire segni di
etichette o ventose applicate in precedenza, che scompaiono
non appena si asciuga la condensa. La presenza di queste tracce residue è causata dalla diversa reazione fisica dei differenti
tipi di liquido a contatto con la superficie vetrata (wettability).
Nel corso del processo di produzione dei vetri isolanti, le singole lastre vengono lavate a fondo in uno speciale impianto con
acqua rigenerata. In questo modo le superfici dei vetri sono
realmente pulite e attivate a livello chimico-fisico. Quando le
superfici dei vetri vengono a contatto con materiali estranei
(ventose, grasso, colla di etichette, ecc.), ne trattengono su di
sé piccole parti. In seguito allo speciale trattamento di lavaggio, le superfici interne delle lastre vengono posizionate l’una
di fronte all’altra e non vengono più a contatto con alcun altro
elemento. Così non è per le superfici esterne, continuamente
maneggiate nel trasporto e nelle fasi di lavorazione successive.
Ogni contatto con il vetro genera energia superficiale, che a
sua volta causerà una differente reazione della superficie stessa
rispetto ai liquidi che la bagneranno (fenomeno di wettability).
Questo fenomeno non è evitabile e non può essere considerato
difetto. In condizioni normali di umidità, le lastre di vetro sono
assolutamente pulite. Nel corso del tempo, le normali operazioni di pulizia periodica – anche a seconda del tipo di detergente
impiegato – fanno in modo che il fenomeno di wettability diminuisca fino a scomparire completamente.
- Come si arriva alla rottura termica delle lastre?
Quando una lastra è sottoposta a una grande escursione termica, è possibile che si rompa. Probabili cause della differenza
di temperatura tra le lastre: parziale ombreggiatura causata da
dispositivi oscuranti, ombra dovuta ad alberi o tetti di edifici
più alti, la presenza di pellicole o adesivi colorati applicati sul
vetro, fonti di calore in prossimità del serramento, oggetti scuri
posti direttamente dietro al vetro, come ad esempio decorazioni interne, mobili o tendaggi.
- Perchè i vetri isolanti possono presentare discrepanze cromatiche?
Tutti i vetri hanno un colore proprio. Il colore proprio può variare
a seconda della prospettiva di osservazione. Sono possibili e non
evitabili eventuali oscillazioni nella resa cromatica, dovute al contenuto di ossido di ferro, al processo di trattamento superficiale,
alla pellicola nonché ad alterazioni dello spessore del vetro, della
composizione della lastra e della prospettiva di osservazione.
- Come si arriva alla rottura del vetro?
Quale massa fusa a freddo, il vetro costituisce un materiale fragile
che non tollera deformazioni plastiche (a differenza ad esempio
dei metalli). La lastra di vetro si rompe immediatamente qualora
venisse oltrepassato il limite di elasticità mediante influssi termici e/o meccanici. Di norma la frattura del vetro è da ricondurre
ad influssi esterni e pertanto generalmente non costituisce un
difetto di costruzione. Inoltre, dopo il taglio i bordi delle lastre di
vetro di FINSTRAL vengono sfilettati per escludere che eventuali
tensioni del materiale possano causare la rottura della lastra.
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Certificazioni di qualità
per vetro isolante
Direttive per la valutazione della qualità
visiva del vetro isolante
I vetri isolanti FINSTRAL sono certificati secondo il marchio di
qualità RAL ed anche secondo i più rigidi criteri del marchio
di qualità francese CEKAL. Sono sottoposti a costanti e precisi
controlli e severe verifiche per riuscire a garantire un elevato
standard di prodotto.
Queste direttive sono state elaborate dal comitato consultivo
tecnico dell’Istituto dell’artigianato del vetro di Hadamar (D) e
dal comitato tecnico dell’Associazione federale vetro in lastre di
Troisdorf (D) - maggio 2009.
Parti dei testi sottostanti sono state tratte dal documento “Disciplinare sulla qualità ottica e visiva delle vetrate per serramenti”
– Assovetro – Rapporto tecnico UNI/TR 11404 – febbraio 2011.
Lo standard qualitativo dei nostri prodotti viene garantito da:
- prima della produzione in serie degli elementi, rigorose verifiche di prodotto aziendali e successivamente anche ad opera di
istituti di certificazione indipendenti
- costanti controlli interni della produzione e prove di idoneità
- costanti controlli del prodotto finito da parte di istituti indipendenti
Questi sono i fondamenti per una qualità garantita.
La pulizia del vetro
Utensili abrasivi come spazzole, lana d’acciaio, pagliette, raschietti, coltellini, lame di rasoi e altri oggetti simili causano
graffi sulla superficie del vetro.
Per la pulizia dei vetri non impiegare mai soluzioni detergenti
fortemente alcaline, acidi, in particolare acido fluoridrico, così
come detergenti contenenti fluoruro. Tutte queste soluzioni
possono corrodere la superficie del vetro e causare danni irreparabili.
ALC
Le impurità sulla superficie vetrata dovute a tracce di malta o
cemento e scorie di materiali edili ne provocano la corrosione
e comportano danni irreparabili. Queste impurità vanno quindi
rimosse immediatamente.
Gli interventi con smerigliatrice o saldatrice non devono mai
essere eseguiti in prossimità di superfici vetrate. Le scintille e
i frammenti di saldatura causano danni irreparabili.
Una volta terminata l’installazione dei serramenti, raccomandiamo di rimuovere dai vetri entro pochi giorni le etichette ed i
talloncini distanziali, e di pulire gli eventuali residui di collanti
con un detergente delicato. Le impurità che non si lasciano eliminare mediante i consueti procedimenti per via umida, utilizzando
molta acqua pulita, una spugna, una spatola gommata, una pelle
di daino oppure detergenti a spray e un panno, possono essere
rimosse con detergenti domestici.
1. Ambito di applicazione
Il presente documento si applica per la valutazione della qualità
visiva delle vetrate isolanti e del vetro destinati all’impiego in
edilizia. Sono escluse le vetrate impiegate in facciate continue. La valutazione si basa sui principi di verifica che seguono,
tenendo conto delle tolleranze ammesse nella tabella riportata nel paragrafo 3. La valutazione riguarda la zona a vista del
vetro montato (zona R + zona H). Vetrate composte da vetri
coatizzati, vetri colorati, vetri con depositi non trasparenti e
rispettivamente vetri stratificati o trattati termicamente (vetri
temprati, vetri induriti) sono da valutare secondo le indicazioni
della tabella riportata nel paragrafo 3 con i correttivi specificati
in calce. Il presente documento si applica solo parzialmente
alle “realizzazioni speciali”, come per esempio vetrate con
elementi inseriti nell’intercapedine o nella laminazione, vetrate
con vetri stampati, vetrate con vetri antieffrazione, o vetrate
con vetri tagliafuoco. Questi prodotti vetrari sono da valutarsi
in funzione dei materiali usati, del processo di produzione e delle indicazioni fornite dal produttore. Il presente documento non
si applica per la valutazione della qualità visiva della lavorazione dei bordi dei prodotti vetrari. Per i vetri non interamente
intelaiati non si applica il criterio di valutazione della battuta
relativamente ai bordi non intelaiati. Al momento dell’ordine
deve essere indicato il tipo di utilizzo previsto per le vetrate.
Per l’osservazione di vetri in facciata dal lato esterno saranno
concordate tra le parti condizioni particolari ad integrazione di
quanto previsto nel presente disciplinare.
2. Esame
In generale la vetrata va esaminata in trasparenza, ciò vuol dire
che è decisivo osservare lo sfondo e non la superficie. All’esame
si deve procedere senza che le porzioni oggetto di eventuale
contestazione siano appositamente evidenziate sulla superficie
vetrata. L’esame delle vetrate, ai fini delle tolleranze indicate
nella tabella al paragrafo 3, deve essere eseguito da una distanza di almeno 1 metro, osservando solo dall’interno verso
l’esterno, in posizione eretta e frontale (ortogonale) rispetto
alla superficie vetrata. L’esame deve avvenire in condizioni di
luce naturale diffusa (come ad esempio cielo coperto), senza
irraggiamento diretto del sole o illuminazione artificiale. Le vetrazioni all’interno dei locali (vetrazioni interne) devono essere
esaminate con un’illuminazione diffusa ed in posizione eretta e
frontale. Un’eventuale valutazione dell’aspetto esterno del vetro
viene fatta alla consueta distanza di osservazione una volta che
il vetro è stato installato. La presente direttiva non si applica
per i requisiti di prove e distanze di visione sanciti dalle specifiche norme di prodotto per i prodotti vetrari qui considerati.
I requisiti di prova disciplinati da queste norme di prodotto
spesso non devono essere soddisfatti dal prodotto installato.
21
3. Tolleranze
Le tolleranze riportate nella seguente tabella si intendono riferite al vetro, sia coatizzato che non coatizzato,
di tipo float, temprato, indurito, stratificato, stratificato di sicurezza e alla vetrata isolante, con gli stessi composta,
osservati secondo il criterio d’esame indicato al punto 2.
Zona
Difetti ammissibili per unità
Difetti superficiali sul lato esterno della zona di battuta (comunemente definiti „conchiglie“, residui di scaglie),
che non pregiudichino la resistenza del vetro e che non si estendano oltre la zona di sigillatura perimetrale
F
Conchiglie sul lato interno della zona di battuta, senza schegge mobili, riempite dal materiale di sigillatura
Residui, puntiformi e superficiali, e graffi – senza limiti
Inclusioni, bolle, punti, macchie, ecc.:
Superficie lastra ) 1 m2: max. 4 unità ) 3 mm Ø;
Superficie lastra > 1 m2: max. 1 unità ) 3 mm Ø ogni metro lineare di perimetro
Residui puntiformi nell‘intercapedine di vetrate isolanti:
Superficie lastra ) 1 m2: max. 4 unità ) 3 mm Ø;
Superficie lastra > 1 m2: max. 1 unità ) 3 mm Ø ogni metro lineare di perimetro
Residui superficiali (macchie) nell‘intercapedine: max. 1 unità ) 3 cm2
R
Graffi: somma della lunghezza dei singoli graffi max. 90 mm - lunghezza singolo graffio max. 30 mm
Graffi capillari: ammessi se non presenti in concentrazioni elevate
Inclusioni, bolle, punti, macchie, ecc.:
Superficie lastra ) 1 m2: max. 2 unità ) 2 mm Ø;
1 m2 > superficie lastra ) 2 m2: max. 3 unità ) 2 mm Ø;
Superficie lastra > 2 m2: max. 5 unità ) 2 mm Ø
Graffi: somma della lunghezza dei singoli graffi max. 45 mm - lunghezza singolo graffio max. 15 mm
Graffi capillari: ammessi se non presenti in concentrazioni elevate
Il numero complessivo di difetti ammessi nelle zone R+H non deve superare il numero massimo ammesso per la zona
R. Inclusioni, bolle, difetti puntiformi, macchie, ecc. di dimensioni comprese tra 0,5 mm e 1 mm sono consentiti senza
limiti di superficie, eccetto nel caso in cui siano presenti in concentrazioni elevate. Per concentrazioni elevate si intende
la presenza di almeno 4 unità tra inclusioni, bolle, difetti puntiformi, macchie, ecc. concentrati in un‘area il cui diametro
sia inferiore o uguale a 20 cm.
H
R+H
Indicazioni:
Eventuali inclusioni, bolle, punti, macchie di dimensioni ) a 0,5 mm non sono da considerarsi difetti. La concentrazione
locale di eventuali inclusioni, bolle, punti, macchie, residui puntiformi e residui superficiali, ecc. è ammessa se non provoca
disturbo visivo e comunque non superi i 3 mm.
Tolleranze riguardanti il triplo vetro isolante, il vetro accoppiato (VG) e il vetro accoppiato di sicurezza (VSG):
Le tolleranze nelle zone R e H aumentano di frequenza per ogni unità di vetro aggiuntiva e per ogni unità di vetro accoppiato del 25% rispetto ai valori su indicati. Il risultato viene sempre arrotondato.
Vetro temprato (ESG) e vetro indurito (TVG), vetro stratificato (VG) e vetro stratificato di sicurezza (VSG) composto
da vetro temprato o vetro indurito:
1. Il valore massimo ammissibile dell’ondulazione localizzata è di 0,3 mm su una lunghezza di 300 mm. Per il vetro stampato
temperato o indurito, questa regola non è applicabile.
2. L‘incurvamento relativo alla lunghezza complessiva del bordo del vetro, eccetto che per i vetri stampati induriti o temprati,
non può essere maggiore di 3 mm per ogni 1.000 mm di lunghezza del bordo vetro. Possono verificarsi ondulazioni più
accentuate per forme quadrate o quasi quadrate delle vetrate (rapporti di forma p/h fino a 1 : 1,5), così come per singole
vetrate monolitiche di spessore nominale < 6 mm.
larghezza vetro
larghezza luce vetro b
F
zona di visione principale H
F = Zona di battuta
area non visibile quando il vetro è montato (ad eccezione
di danneggiamenti meccanici dei bordi, nessuna restrizione)
F
B/10
R
F
F
H/10
altezza vetro
H
altezza luce vetro h
H/10
zona di visione principale H
B/10
F
R = Zona bordo perimetrale
superficie 10% dell‘altezza e della larghezza del vetro in
luce (valutazione meno severa)
H = Zona principale di visione
(valutazione molto severa)
22
Direttive per la valutazione della qualità visiva del vetro isolante
4. Indicazioni generali
Le presenti indicazioni fungono da criteri aggiuntivi di valutazione, oltre a quelli riportati nel paragrafo 3, della qualità
visiva del vetro destinato all’impiego in edilizia.
Nel giudicare una vetrata in opera si presuppone che, oltre a valutarne la qualità visiva, si tenga conto anche della
possibile incidenza degli ulteriori elementi inseriti e della
conformità del prodotto nel suo insieme alle caratteristiche
funzionali. I valori prestazionali dei prodotti vetrari, come
per esempio l’abbattimento acustico, l’isolamento termico e
i valori di trasmissione luminosa ecc., che vengono indicati
con riferimento alle funzioni, si riferiscono a campioni testati
secondo le normative in essere. Nell’ipotesi di diverse dimensioni e combinazioni delle lastre, come pure diverse tipologie di installazione e fattori esterni, possono variare i valori
specificati e l’aspetto visivo. Data l’ampia gamma di prodotti
vetrari di diverse tipologie e caratteristiche, i dati riportati nella tabella al paragrafo 3 non possono essere applicati
senza considerare le peculiarità specifiche del prodotto, la
destinazione d’uso e le modalità di installazione. In alcune
circostanze è necessario effettuare una valutazione separata
che tenga conto di quanto sopra.
4.1 Caratteristiche visive dei prodotti vetrari
4.1.1 Colore intrinseco
Tutti i materiali utilizzati per le vetrate hanno un colore intrinseco determinato dalle materie prime che li compongono, colore che diventa più evidente con l’aumentare dello
spessore delle lastre. In caso di impiego di vetro coatizzato,
si tenga presente che anch’esso presenta un proprio colore intrinseco, che può essere percepito in modo differente a
seconda che venga osservato in trasparenza o in riflessione.
Possono verificarsi differenze di colore dovute al contenuto di
ossido di ferro del vetro, al processo di coatizzazione, al coating stesso, come a variazioni nello spessore del vetro e alla
composizione della vetrata; tali variazioni sono connaturali a
questa tipologia di vetrazione.
4.1.2 Differenza di colore in presenza di coating
Una valutazione oggettiva della differenza di colore relativa a
coating trasparenti e non trasparenti richiede una misurazione
attraverso l’esame della differenza di colore che deve essere
eseguito in base a condizioni precise da stabilirsi in maniera
preventiva (tipologia di vetro, colore, tipo di luce). Il presente
documento non si applica per tale valutazione.
4.1.3 Valutazione della zona visibile in corrispondenza del
bordo del vetro isolante
Nella zona visibile in corrispondenza del perimetro del vetrocamera è possibile trovare sia sul distanziale che sulla lastra
caratteristici segni di lavorazione. Tali segni possono evidenziarsi quando il bordo del vetrocamera non è perfettamente
coperto su uno o più lati. Nel caso in cui la canalina non sia
perfettamente parallela rispetto al bordo della lastra o rispetto ad altre canaline (vetro triplo), sono tollerate differenze di
4 mm fino ad una lunghezza totale di 2,5 m e per lunghezze
maggiori di 6 mm complessivi. La tolleranza in presenza di
doppi vetri isolanti va fino ad una lunghezza di 3,5 m ed è di
4 mm – per lunghezze maggiori di 6 mm. Se il bordo del vetro
isolante per motivi costruttivi non viene coperto, è possibile
che si vedano segni residui dovuti al processo di produzione
e che non sono oggetto della presente direttiva, ma le cui
caratteristiche devono essere definite di volta in volta.
Particolari tipologie costruttive del telaio devono essere realizzate in modo da essere compatibili con il vetro scelto.
4.1.4 Vetrate isolanti con profili decorativi interni
A seguito di influenze climatiche o sollecitazioni causate anche manualmente, i profili decorativi possono occasionalmente vibrare all’interno dell’intercapedine, generando rumore,
fenomeno che non è da considerare difetto.
Segni di incisione da taglio e/o minimi distacchi della vernice
sono da considerarsi normali poiché determinati dal processo
di produzione e pertanto non sono da considerarsi difetti.
Scostamenti dall’angolo retto nella ripartizione degli inserti
decorativi sono da considerarsi sulla base delle tolleranze di
produzione e di assemblaggio in relazione all’aspetto complessivo della vetrata.
Variazioni di temperatura possono determinare dilatazioni,
contrazioni o disassamenti dei profili decorativi all’interno
dell’intercapedine, non considerabili come difetto.
4.1.5 Aspetto delle superfici esterne
Se dopo il montaggio sopravvengono danni chimici o meccanici sulla superficie esterna della vetrata è necessario chiarirne la causa. Tali contestazioni possono essere valutate in
base ai criteri riportati nel paragrafo 3.
Si applicano inoltre le seguenti normative e linee guida:
- direttive tecniche dell’artigianato del vetro
- VOB/C ATV DIN 18 361 “Posa in opera di vetrate”
- normative di prodotto per i prodotti vetrari considerati
- scheda informativa relativa alla pulizia del vetro edita
dall’Associazione federale vetro in lastre di Troisdorf
- direttive sulla manipolazione del vetro isolante multilastra,
così come definite dall’Associazione federale vetro in lastre
di Troisdorf, nonché le indicazioni tecniche, le prescrizioni
di montaggio e le istruzioni per l’uso e la manutenzione
fornite dal produttore.
4.1.6 Caratteristiche fisiche
Dalla valutazione della qualità visiva sono esclusi una serie di
fenomeni fisici inevitabili che possono essere osservati sulla
superficie luce del vetro, come per esempio:
- fenomeni di interferenza
- effetti tipici delle vetrate multiple
- anisotropie
- condensa sulla superficie esterna della vetrata
- “wettability” della superficie del vetro
23
4.2 Fenomeni particolari e criteri di accettazione
4.2.1 Fenomeni di interferenza
Quando le superfici delle lastre di vetro sono parallele in
modo quasi perfetto e la qualità della superficie è alta, il
vetro isolante evidenzia colori di interferenza. Questi consistono in righe di colore variabile come conseguenza della
scomposizione dello spettro della luce. Se la fonte di luce è il
sole, i colori variano dal rosso al blu.
Questo fenomeno non è un difetto, è intrinseco alla costruzione della vetrata isolante.
4.2.2 Effetti tipici del vetro isolante
Le variazioni di temperature dello spazio riempito con aria e/o
gas e le variazioni della pressione barometrica dell’atmosfera e
l’altitudine fanno contrarre o espandere l’aria e/o il gas nell’intercapedine e, di conseguenza, si verificano flessioni della
lastra di vetro che provocano la distorsione delle immagini
riflesse. Queste flessioni, che non possono essere eliminate,
mostrano variazioni in funzione delle condizioni climatiche e
possibili fenomeni di distorsione ottica. La portata dipende in
parte dalla resistenza alla flessione e dalle dimensioni delle
lastre di vetro e anche dalla larghezza dell’intercapedine. Dimensioni piccole, vetri spessi e/o intercapedini piccole riducono tali flessioni in maniera significativa.
Al momento dell’ordine della vetrata isolante è opportuno
verificare l’altitudine del luogo di installazione della vetrata stessa ed eventualmente prevedere i dovuti accorgimenti
tecnici. In corrispondenza delle superfici delle vetrate inoltre
possono verificarsi riflessi multipli con vari gradi di intensità; tali riflessi risultano particolarmente evidenti nel caso in
cui lo sfondo visibile attraverso la vetrata sia scuro (effetto “specchio”) o le lastre siano coatizzate. Si tratta di una
conseguenza di natura fisica e pertanto non rappresenta un
difetto.
4.2.3 Anisotropia
Il processo di indurimento termico (tempra termica) produce
zone diversamente tensionate nella sezione trasversale del
vetro. Queste zone tensionate producono un effetto birifrangente nel vetro, visibile alla luce polarizzata. Quando si
guarda il vetro di silicato sodo-calcico di sicurezza temprato
termicamente alla luce polarizzata, le zone tensionate appaiono come zone colorate, talvolta note come “macchie di
leopardo”.
Nella normale luce diurna si ha luce polarizzata. L’entità di luce
polarizzata dipende dalle condizioni atmosferiche e dall’angolazione del sole. L’effetto birifrangente è più evidente se visto
con forte angolazione oppure attraverso lenti polarizzate. Si
tratta di un fenomeno dovuto al processo di produzione (tempra termica) e pertanto non costituisce difetto.
4.2.4 Formazione di condensa sulle superfici esterne delle
lastre
La condensa superficiale esterna sulle vetrate isolanti può
verificarsi sia verso l’interno sia verso l’esterno dell’edificio.
Quando è all’interno dell’edificio, è dovuta principalmente a
un’alta percentuale di umidità relativa nell’ambiente confinato, associato a una bassa temperatura esterna. Le vetrate
installate in cucine, bagni e altri locali soggetti a innalzamenti di umidità relativa possono subire tale fenomeno. Quando appare all’esterno dell’edificio, la condensazione è dovuta
principalmente alla perdita di calore notturno della superficie
esterna del vetro per effetto della cessione radiativa infrarossa in condizioni di cielo sereno, associata ad alta umidità, ma
senza pioggia, nell’atmosfera esterna. Si tratta di fenomeni
dovuti alle condizioni atmosferiche non riferibili alla qualità
delle vetrate.
4.2.5 “Wettability“ delle superfici in vetro
Quando le superfici esterne della vetrata sono interessate da
condensa, pioggia o acqua per la pulizia, possono emergere
tracce o impronte, riconducibili ad esempio a rulli, impronte
digitali, etichette, grana di carta, ventose, residui di sigillanti, sostanze lucidanti, lubrificanti o smog o altri fattori
ambientali.
Si tratta di un fenomeno accettabile se transitorio, cioè limitato alla permanenza delle condizioni di condensa, pioggia o
acqua per la pulizia. Qualora il fenomeno dovesse persistere
allora rappresenta difetto.
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Fax +39 0471 359086
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Le colorazioni visibili sul dépliant possono avere lievi differenze dal prodotto originale in quanto riportate con un procedimento di stampa. Con riserva di apportare modifiche costruttive a titolo di sviluppo tecnico. La raffigurazione e la descrizione
dei prodotti nei dépliant hanno un valore puramentente indicativo. Un‘eventuale discordanza del prodotto fornito rispetto alla rappresentazione non costituisce motivo di reclamo, essendo l‘ordine effettuato l‘unico parametro di riferimento.
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