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LE
P
ED
IA
L'Acido Tartarico fu isolato per la prima volta nel 1769 da Carl Scheele, chimico svedese,
sotto forma di tartrato acido di potassio, dal residuo solido dalla fermentazione dell'uva.
L'Acido Tartarico è un acido organico molto diffuso in natura. Allo stato libero si trova
nell'uva ed in piccole quantità, nelle sorbe, nei cetrioli e nelle patate. L'Acido Tartarico è
presente sotto forma di sali anche in molti vegetali e nei loro succhi. Modeste quantità si
trovano in alcuni frutti ( tamarindo) e nelle foglie della bauhinia reticolata. I chimici
attribuiscono all'Acido Tartarico la formula C4H6O6 che sta ad indicare il rapporto con cui
si combinano carbonio, idrogeno, ossigeno. Questa è la carta di identità dell'Acido
Tartarico le cui caratteristiche peculiari evidenziano, per il legame fra i vari atomi ed il loro
orientamento nello spazio, l'esistenza di due diversi tipi: Il naturale detto "destrotartarico" e
quello sintetico. I due diversi tipi di Acido Tartarico si differenziano fra loro perché quello
naturale devia la luce polarizzata verso destra, mentre il sintetico nella sua forma DL è
otticamente inattivo.
L'Acido Tartarico si ottiene dalla scomposizione del tartrato di calcio C4H4O6Ca4H2O
materia prima proveniente dai sottoprodotti della vinificazione (feccia di vino, tartaro e
cremore). Attaccando il tartrato di calcio con acido solforico si produce un precipitato di
solfato di calcio (gesso) ed una soluzione acquosa di Acido Tartarico. Dalla
concentrazione di questa soluzione acquosa, con l'impiego di sofisticate tecnologie, si
ricava il cristallo di Acido Tartarico nelle diverse granulometrie richieste per le molteplici
applicazioni.
L’acido citrico è un acido organico che viene prodotto da microrganismi.
Aggiunto a prodotti alimentari, rallenta i processi di fermentazione e quindi
aumenta la conservazione.
Presente in grosse quantità negli agrumi, è tuttavia prodotto utilizzando
organismi come l’Aspergillus niger o l’Aspergillus wentii.
OI
Questi microrganismi elaborano gli zuccheri che vengono loro somministrati,
trasformandoli in grosse quantità di acido citrico (diventa ac.citrico circa l’8090% dello zucchero) che successivamente viene separato, raccolto e
purificato.
La produzione dell’acido citrico a livello industriale utilizzando l’Aspergillus
niger, è concettualmente molto semplice e consiste nell’aggiungere zuccheri
ed altri nutrienti al microrganismo, raccogliendo poi l’acido citrico prodotto.
L’ambiente in cui ciò avviene deve essere estremamente controllato:
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Questo è il metodo con cui ancora oggi viene prodotto acido citrico a livello
industriale; è un metodo naturale, che permette di ottenere grosse quantità di
questa sostanza semplicemente ottimizzando quei processi che già esistono in
natura e quindi senza dover ricorrere a meccanismi di sintesi artificiale.
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