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Domenica - Polo SBN Biblioteca Universitaria di Pisa

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Domenica - Polo SBN Biblioteca Universitaria di Pisa
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ANNO IX Num. 33
saREITON.B.MENTI NEL REGNO
Mia) —
6 aanestro — 2,50 trunewc-4
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Inenírervao 3feeiien: • M'
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CC-metano Prodletnt•
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Pisa, 24 Aprile
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PARTE UFFICIALE
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Ministero dell Istruzione pubblica.
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Roma addì la aprile 1875.
La Società ginnastica di Torino continuerà,
come per lo pasto, a tener aperto, sotto
la sua ieeponsabilità, un corso magistrale di
ginnastica educativa per i maestri e le maestre.
Tale corso, anche in quest'anno, avrà
luogo in Torino, e durerà dal 15 agosto a
tutto ottobre prossimo vsaturo per i tueestri,
e al 15 di ottobre per le initeetre.
Colore che vorranno inscriversi a tale
corso dovranno presentare i seguenti documenti.
a) LA fede di naseita dalla quale apparisca che la loro età sia maggiore di 18 anni
se maschi, e di 16 se femmine;
b) Un certifieato di beone condotta della
Giunta municipale del luogo dell'ultima loro
residenza continuata almene per due anni;
c) Una fede medica di saue. ed adatta
fisica costituzione;
d) Gli attestati di stu..i tatti a prova
della loro cultura.
Saranno preferibiluaeute ammessi i maestri
e le maestre elementari, gli allievi e le allieve delle scuole nertuali, gli istitutori nei
collegi uazienali e comunali.
ehes beamassero di venir solAlte ~est)*
Asg. -~ w,..7,4120421e2Ssem‹, .
locate presso onorevoli istituti dì educazione
femminile, la Società suddetta otterrà vitto,
alloggio, servizio ed eccompag,narnento alla
scuola, ine iimint e retribuzione mensile di
lire 60. — Nel'a domanda di ammissione,
le aspiranti dovranno perciò dichiarare se
intendono le altare •1i tele facilitatone.
Coloro che già ottennero in cone antecedenti l'atteetato, Aie di grado inferiore, sia
di grado superiore, e desiderassero ei colnpiere, o ripetere il corso, invieranno une
semplice don:tenda, contenente l' indirizzo del
petente.
-
-
25 Aprile 1875
Domenica
0
flín 01
E9 GLI AT
ANNUNZI 2 INOZRZIONI
Atti giudiziari, amministrativi e avvilir( partioolarl
eent. 25 por linea o amido di Inoculami
nel corpo del giornali. lire una per linea o spazio
corriepondonte: dopo la firma del ferente celie.
pe lino^
4• 0 ilèlla, fele di nas , ita;
Tutte le domande saranno preeentate al
5.° del diploma di laurea in giurispruProvveditore degli stadi della rispettiva prodenze per gli impieghi di prima categoria,
vincia per essere trasmesse al Presidente del
Consiglio scolastico per la provincia di To- e di quello di Ragioniere per gii altri della
rino, il quale le comunicherà. alla Direzione seconda.
della Società ginnastica locale.
Per questi ultimai si avrà isome equivalente
Il tempo utile per la preseutazione delle qnello che viene rilasciato dagli Istituti
domande scade col 25 del prossimo luglio, e tecnici.
gli allievi e le allieve dovranno puntualIl programma iegli esami è il seguente:
mente troverei a Torino il 15 agosto sucPer la prima categoria
cessivo, per rimanervi fino al 1.• novembre:
Storia d' Italia dalla fondazione (li Roma;
di che si avvertono affinchè possano proveeStoria delle letteratera iteliatie;
dere. per tempo ai loro impegui. Durante
Geografia, d' Emirope, e segnatieneute d'Itaquesto tempo essi dovremo contenersi con
lia; Diritto costituzionale;
decoro e obbedire pienamente alle discipline
Diritto internazionale nelle sue attineuze
del Cereo e dell' Istituto.
col diritto pubblica interno;
Lo scrivente non erede neceseario ricorDiritto civile e penale. Princiej di diritto
dare alla S. V. Illustrissima, tutta l'influenza
commerciale;
che i maestri e le maestre di ginnartica
Diritto amministrati vo;
hanno sull'avvenire della gioventù, e come
Elementi
di economia pubblica e statiper l' indole delle loro discipline importi che
stica;
essi sieno di esemplare morigeratezza.
Lingua franceee.
Per i/ Ministro — BETT I.
,
Per la secinda categoria
COPIA del Dispaccio del Ministero dell'Interno
del dì 14 aprilo 1875, di n.° 5015-1.
fri coerenza alle ,lispnitizieni del R. decreto 20 giugno 1871, nes 323, si è stabilito
di aprire un concorso per l'arniniesione agli
impieghi della prima e econ la categoria
nel I' amministra,zione provi nciele mediante
gli esami preeeritti dal dsereto predetto.
Tali esimi saranno tenuti nel mese di
gatte inbre proziasee esatelerestemeeee glasedesebe saranno a SUO tempri in licati con apposito
avviso che verrà pubbli(ete nella Gezzetta
Ufficiale, e cori le norme stabilite dell'altro
Regio decreto di peri data n • 0 324.
Le domande degli aspiraeti dovrenno 3 ser
preeentite non pii: tar l ll mese di agoete, ed occorrerà che giusta le preecrizioni
lei detto dorrete It• 0,53, siete) corre ete
1.0 del certifieato cittadinanze italiana;
2. 0 , leiratteeteto di buena con lotte rilasciato nei modi consueti;
3.0 della fede india comprovante le
bu-ne condizioni di costituzione fimica;
-
Storia d'Italia dalla fondazione di Roma;
Geografia d'Italia; Statuto fondameatale del Regno ;
Elementi di diritto civile e diritto amalinist reti vo;
Elementi di economia e statistica;
Aritmetica;
Elementi d' algebra;
Contabilità teorico-eretica;
Lingua francese, tra lezione in italiano;
Calligrafi i.
p i e prove eeritte san:tane:quattro per -agili e
claeee.
Tanto le prove scritte, quanto le orali
dovranno essere ordinate in molo che serveno a faro esperimento così del la coltura
generale del catelidato come delle cognizioni
speciali e pratiche necassarie peI
cintile vengono date.
Nelle prove scritte, dai cendidati della
›neetnikt categoria si richiederà una forma
cerrette; da inetti della prima nea colture
lettemara appreprieta alla inaggiore important e degli impieghi.
Per la nomina di dette Commissioni pro-
spseo corri apDadents.
.Pcraleerriti
GIUDIIIAR! ED 4MMINISTRATIVI
PRI3,C01181:G14I PROVINCIALE E COMUNALE
O
Pabblioazione Giovedì
e Domenica
Non ai assumo reeponcabllità che per le
associazioni fatto ;Ozio del riornalo
v inciali per l'esame di anstaieeione agli impieghi di eeconda categoria, saranno date in
seguito speciali istruzioni con altra circolare.
Roma 12 aprile 1875.
Pel Ministro — GER A •
Il Sindaco di Pisa:
Viste l' art. 13 delle legge 6 luglio 1862
per l' ordinainente delle Cs nere di Commercio;
Visto l' art. 31 della legge' comunale e
provinciale de' 20 marzo 1865;
Vista la deliberezione del Coneiglio comunale in date 20 aprile corrente;
Notifica, che la liete, degli Eletteri lolla
Camera di Commercio, già riveduta dalla
Giunta ninniciptle e pubblmeate a forme di
legge, viene nuovamente pubblicata mediante
deposito noti' Uffizio comminale per il tempo
e termine di giorni otto decorrendi da oggi,
e così a tntto il dì 3 maggio prossimo
futuro.
A.VViSki chinnqee abbia dei reclami a fare
contro la medesima, che questi dovranno
essere presentati - all' Uffizio comunale suddetto o alti. Ca nere di Genmercio entro il
tempo e termine di giorni dieci dalla *cadenza di quello come sopra prefisso.
Dal Palazzo comunale
Pisa, li 25 aprile 1875.
M. RizzArte
- - - -
CONSIGLIO COMUNALE DI PISA
Sessione straordinaria
Adunanza del dì 16 febbraio 1875.
2.. Convocazione.
(Continuazione: vedi Numero 261.
&lecca:: vani. nte U Relatore I à lettura del
seguente schema di deliberazione:'
« Il Consiglio,
• Vista la domanda del signor Ingegnere
Erinanno Nei del di 21 settembre 1874;
c Visto il rapperto dell'Ingegnere comunale del di 1.0 dicembre 1874;
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5•
APPENDICE
di
•-•••C"."'"
UNA _ATTRICE
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( Dal Fanftilla)
ss-
IV
al
(
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Cont i nuas: ~t e fine ).
e.
Negli ultimi anni della sua vita la Desclée
non pensò che all'arte; parve che, indovinando la propria sorte, ella si studiasse di
mostrarsi ogni giorno più grande, perchè
piu profondo e universale rimpianto la accompagnasse al sepolcro. E forse il ricordo delle
viceede passate, delle delusioni, dei martorii
ch'ella aveva patito la allontanava dal mondo
reale, la guidava, come in asilo sicuro, al
paradiso ideale dell'arte, dove per i pochissimi eletti ogni dolore ha un conforto, e 'se
un inganno dilegua, sorge una speranza che
rincora.
Il Telma recitò innanzi a una platea di
sovrani, e se ne vantò; la Desclée davanti a
un pubblico d'innamorati, e se ne dolse; sapeva gli strazii della passione, e con intelletto
di caritUi s' adoperava a sedare gli incendi
destati involontariamente da lei. Gli aneddoti
abbondano : ma seno cosi recenti, elle mi
attento appena a raccontarne un olo.
•
Tutte le sere, quando la Desclée usciva
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dal teatro per montare in carrozza, un giovane delle più ricche e illustri famiglie francesi la seguiva in un broughanz; scendendo
a casa, essa lo trovava fermo sulla porta ad
aspettarla, sfidante con puerile audacia le
meteore, che fanno così inclemente il cielo di
Parigi nelle notti d'inverno. Questo giuoco
durò un pezzetto; alla fine la Desclée, una
bella sera, invece di entrare in casa, s'accosta al giovanotto e gli domanda che cosa
voglia da lei, perché le vada dietro a quel
modo, quali sieno i suoi disegni, le sue intenzioni.
Il giovanotto, che non s'aspettava quell'uscita, rimane da principio un po'male: poi,
fattosi coraggio, le dice che le vuol bene,
che è ricco di suo tanto da fare a meno
di ogni soccorso dei parenti, ed è pronto a
sposarla. Quand'egli ebbe finito, la Desclée
incominciò: e il spo fu uno di quei discorsi
come agli inesperti possono farne coloro che
impararono a proprie spese la scienza della
vita: breve, ma efficace; amaro, ma fecondo.
La Desclée fu prima ' santamente crudele
nei rimproveri, poi maternamente pietosa nei
consigli. Lo lasciò, e da quella sera non lo
vide più; ma appena fu noto a Parigi ch'ella
era gravemente ammalata, un giovine ufficiale dei cacciatori andò ogni giorno a chiederne le nuove; una volta gli domandarono
come si chiamava : ed egli lasciò il proprio
_
biglietto di visita, sul quale era scritto; — - — Va bene cosi ?
e Ho seguito i vostri consigli. Grazie ».
Il Durnas tacque : volgendole le spalle
La Desclee, quasi moribonda, sorrise leg- pareva guardasse distratto verso la platea.
gendo: e forse il Dumas si gloriò in quel
— Va bene così? — ripetè la Desclee,
giorno d'averle regalato poco tempo innanzi andandogli vicino e costringendolo corteseun esemplare della Princesse Georges, con mente a volgersi verso di lei.
questa iscrizione: — A madame la princesse
— Benissimo — rispose: e in fretta e furia
de Bérac, née Aimée Desclée, lap/us honnète passò il fazzoletto sugli occhi : ma non fu
femme de son monde et la première actrice tanto sollecito da nascondere a' presenti le
de son tempie se
lacrime che gli scendevano giù per le gote.
•
Intanto si manifestavano i primi sintomi
della malattia , che doveva condurla alla
tomba; la Deselée non ci badò, o, meglio,
s'impose di non badarci; capì che la malattia
ond'era corrosa sarebbe stata lunga, e avrebbe portato seco la necessità di ingenti dispendi; ma con sublime spensieratezza, seguitò a esser prodiga dei propri denari e delle
proprie forze. Spese ventimila lire per vestire
in sette fogge diverse Froulrou, cmatura
capricciosa e passionata, cui rassomigliava un
pochino; e tormentata da' patimenti fisici, si
logorò pur sempre nel cercare l' espressione
de' patimenti morali.
Un giorno che il Dimas aesieteva a una
prova della Princesse Georges, la Desclee
recitava uno degli squarci più commoventi.
Interrompendosi a un tratto, chiese all'autore:
Nella primavera del 1873 la Desclée parti
per Londra; battezzata artista fuori della
Francia, doveva cogliere fuori della Francia le
ultime palme.
Quando tornò a Parigi. la malattia aveva
fatto dei progressi tali, che le fu forza lasciare il Ginnasio per rifugiarsi prima in una
villa a Maison Laffitte e andare poi a tentare,
rimedio estremo, i bagni di Salice nei Bassi
Pirenei.
e Sono un po' meno debole — scriveva da
Sebes a un amico, — e un po' meno triste;
ma la malattia resta nello stato di prima, e
le acque termali non giovano a nulla. I medici più pietosi dicono non potrò esser guarita che fra un anno; altri mi giudicano
incurabile; e intanto io spasimo notte e giorno.
Credo che sarò molto amata Isteser merde'
nel mondo ne ho patite' di tutte ».
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« Sentita la Commiseione dei lavori pubblici;
« Considerando come l' attuazione d'un sistema di trasporto fra Pisa e Becca d'Arno
più facile, Spedito e regolare degli ordinari
porterebbe a sollecitare la fabbricazione del
nuovo paese in quella località, e renderebbe
più frequentati gli 'stabilimenti balnearii e
case di salute che vi potessero sorgere, tanto
da ritenere in Pigia una parte di quei cittadini che attualmente si portano in altri paesi
nella stagiotie dei bagni e da invitare anche quelli d'altri peeiei a tratenersi nel nostro comune;
• Considerando d'altra parte come una servitù imposta por un tempo assai lungo nelle
strade del comune, occorre che sie vincolate
da tutte quelle condizioni che sono ricouosciate neceeearie tanto per le circostanze attuali che per quelle che poseuno verificanti
in avvenire;
« Delibera di concedere aiccome concede, per
quanto è in sua facoltà, al signor Erri:mimo
Neon la coetruzione i l'esercizio d'una ferrovia a cavalli col sinerna a livello detto anelo Tramways, da stabilirsi sulla strada detta
Nuovo argine-strada di Marina , che congiunge Pisa con la località assegnata per il
paese di Bocca d'Arno, per il tratto, ai intende, che è di proprietà del Comune di Pisa
e sotto le condizioni tutte portate e descritte
nel quaderno d'oneri presentato dalla Commissione dei lavori pubblici, che il Coneigiio
approva e fa suo in ogni parte, come ise
rosee trascritto sella presente deliberazione
parola per parola ».
Interviene il consiglier Pepasogli.
Il Presidente domanda se la Coasin ssione
può dichiarare se il Nesi accetta le condizioni che verrebbero a stabilirsi col presentato progetto di deliberazione.
Uguale domanda rivolge il cons:glier De
31ichelis; ed avendo i Relatore replicato che
la Commissione non ha interpellato il concessionario signor Nei, perche essa ha ere.
duto unicamente di dover fissare le condizioni sotto le quali e non altrimenti, a suo
parere, dovrebbe farsi la concessione; il consiglier De Michelie trova che l'atto che ora
sarebbe colla proposta della Commissione
chiamato a fare il Consiglio, potrebbe tesero
infruttuoso per mancanze di aseenso del fichi., lente; e perchè ciò non segua, egli propone che tale affare venga ripresentato quando colteti di tale assenso- che egli trova necessario, Irati h. rì'L Colla (f,nceesione di porre
iniseeere una vere convenzione.
Il cousiglier D'Achiardi non concorre nel
parere del consiglier De Michelis; treva che
la presente concessione appunto perché tale
dovendo essere euborslinata a certe condizioni
essenziali il Municipio le impone senza, preoccuparsi in precedenza del!' accettazione per
parte del concessionario. Ad ogni modo, egli
dice, non vedo che rischi il Comune accettando la proposta, nè credo che il Consiglio
faccia opera inutile. Se il concessionario non
accetterà qualche condizione, egli dice, allora
potrà essere il Consiglio richiamato a decidere stillo sorte divergenze, e ciò sarà di facile compito. Intanto io credo che ci porti
ad aver fatto cammino la risolnzione che ci
propone la Commissione dei lavori pubblici.
Il consiglier Cecconi non si mostra con-
-
*
E non aveva finito di soffrire !
Vi ricordate l'ultimo atto della Signora delle
carnelie? È il primo dell' arino. Tutti sono
in festa, tutti si rallegrano: Margherita sola
non si rallegrà perchè non pue più sperare.
Come dovè ripensare la Deeclee a quella scena
angesciosa il primo del l 874! Da ogni parte le
•giuntrevano doni ed tiegeriT; doni di cui le non
le era conceduto godere, augurii d' amici che
chiedevano ali' affetto la • facoltà di mentire.
Le gTida dei bambini, il bruslo •della gente
accalcata per le strade, il rumore delle carrozze giungevano sino a lei; echi della giocondità di Parigi tutta guarita che si spessa-va, si vestiva a festa, si preparava a sorridere,
a ballare. — 11 primo dell'anno.' dov'è anelato
if tempo es quale rideraolo insieme. mio
buon dottore? — aveva detto Margherita. —
È il primo dell anno.... e io naufrago in
porto — scrisse le Desolée.
Ebbe un altro inganno — e fu l'ultimo.
Si sentì meglio, e promise a se stessa ed
agli altri di abliandouare la scena, di ritirarsi
a vivere modestamente in una villa 'solitaria.
I >roillise: avrebbe ella .inantenuto? No. Ritornata in forze, sarebbe scappata dal ritiro per
cercare il suo teatro, i suoi personaggi, a
:Riti) pubblico, come mistress Varibruggen fuggì
.lallo spedale per recitare un' ultima volta la
parte d'Ofelia; anche presaga del proprio tino,
-
Per quanto tenue possa esser la somma
trario a che lo affare sia riprodotto al Condomandata dal conmglier De Michelis, mi
Biglie quando consti della piena adesione del
richiedente signor Nesi alle impostegli con- pare non possa accordarsi per ragioni di
massima e di principii. li Demanio, che si è
dizioni. Nen trova però da opporsi a che
impadronito dei beni della Chiesa, de e provsia incaricata la Giunta di devenire alla sivedere a fornire i mezzi alle riparazioni destemazione di quest'affare, in base sempre
gli edificii destinati al culto, quando in specapitolato presentato al Consiglio.
cie queste riparazioni furono tutraprese col
11 Presidente chiede che sia aggiunto al di lui consenso e previo accordo sui modi e
capitolato l'obbligo nel concessionario di sulla spesa. Talchè se mem il preventivo
presentare al Comune ogni anno il Bilancio fosse stato passato, sarebbe sempre il Demadopo il 20.0 anno.
nio che dovrebbe supplire. Deveei andar cauti
La Commissione l'accetta.
in questa materia anche a costo di parere
La discussione continua ancora su questo giustamente avari, perehè sarebbe pericoloso
argomento, ed i Consiglieri sono di diverso lo stabilire il precedente che il Comune doparere; alcuni opinano che debba approverai vesse concorrere ai restauri che possono abpuramente e semplicemente lo schema di bisognare alle innumerevoli chiese esistenti
deliberazione pi esentato dalla Commissione; Sul SII9 territorio, e troppo fece accordando
altri, sul dubbio mosso dal conigliere De già due sussidi.
Michelie che, nella mancanza di aecettazione
Riguardo a edifici destinati al culto, il
per parte del richiedente signor Nei delle Comune non deve avere altri carichi fuorchè
fissatesi condizioni, si trovi il Consiglio a I quello del mantenimento delle nostre febaver presa una deliberazione che rimanga briche monumentali, perchè a quelle à lesenza effetto, converrebbero che l'affare fosse gato un interesso eminentemente artistico, il
ripredotto al Consiglio quando non eacleese lustro e l'onore della nostra città. Conchiade
dubbio della piena adesione del conceesio- dunque che le domande di concorso a simili
nario.
spese dovrebbero sempre esser respinte; e
A questo punto il con3iglier Papaeogli an- quando pure il Governo rifiutasse di supplirvi,
nunzia, che per informazioni ora avute è in non sarebbe male che cominciasse a radigr id o di assicurare il Consiglio che il signor carsi il principio che ogni religione deve provNesi accetta in ogni sua parte il capitolato
vedere alle spese di proprio culto.
teste letto dalla Commissione dei lavori pubDopo qualche altra osservazione il Presiblici e facente parte integrale della delibedente dielaiara che esperimenterà il partito
razione da prendersi a questo riguardo.
sulla proposta De Michelis; ed eseguitasi così
Essen Io così esaurita ogni discussione il la votazione, è la proposta stessa rigettata
Presidente manda a part,to lo schema di con un sol veto favorevole.
deliberazione presentato come sopra dalla
Si passa dipoi a votare lo schema di deCommissione dei lavori pubblici, e per alzata
liberazione
della Commissione, che per le
e seduta è approvato alla unanimità.
modifisazioni come sopra introdottevi risulta
Il consiglier Nardi-Dei dipoi, a nome della
3.• Commissione, riferisce sull'affare — Sus- cosi formulato.
« Il Consiglio:
sidio per restauri alla chiese di San Michele
Vista la nota della Prefettura locale del
degli Scalzi —.
1.0 febbraio 1875, numero 129, D, v. 3.- colla
Presente un «fine del giorno del rigetto
quale viene invitato a pronunziarsi sopra
della domanda avanzata dalla Commissione
una domanda avanzata dai signori compoistituita pei restauri stessi.
Il caneiglier De Miehelis osserva che al nenti la Coininiseione li sone gliatiza per
seguito della dichiarazione emessa dal Minil'esecuzione , dei lavori di restauro alla chiesa
stero di trovarsi impossibilitata ad un asse
di san Michele degli S alzi;
:Vista la rammentata domanda de'30 gen-gnopeirstaulchiesadnMichel
naio 1875 colla quale viene rappresentato
degli Scalzi, non rimaneva alla Commissione
istituita pei restauri della chiesa stessa che che per lavori addizionali oc-orsi a compiefare appello al Municipio o ai popolani di ) mento di quelli già previsti, la Stessa Commissione Si trova in debito coli' accollatario
quella parroechia; ma questi, perchè gemi
nella totalità costituiti in povera condizione
di lire 1163,67, dopo avere esauriti i fondi
che furono posti a su i disposiz;one, non poe perche gie altra volta aveveno data
loro efferta, era evidente che non potevano ten io oto nere una tal somma •all'Amminiprovvedere alla spesa finale dei restauri
strazione dei culti, si rivolge al Municipio
per ulteriore sussidio;
cordati: cò eseendo, trova egli ragionevole
che il Municipio debba dare un nuovo e I
(Considerando come il Municipio di Pisa
ultimo concorso, che determina nella cifra di con deliberazione do' 27 aprile 1872 dopo
avere protestato che a i eseo non ineombeva
lire 500.
li consiglier D'Achiardi chiede che l'ordine alcun obbligo di colicorso, elargiva purtutdel giorno presentato dalla Commissione sia
tavia la some.* di lire 1000 a titolo di sesìnodificato in guisa da chiaramente far ri- sidio per una volta tantum;
sultare che il rigetto è unicamente imposto
(Considera/110 come con una sn !cessi va deper la ragione che a tenore di legge non il
liberazione de' 27 maggio 1873 al seguito •Ii
Comune, ma vi è un altre ente espressa- nuove istanze e sempre puramente e semplimente obbligato alla spesa di quei restauri, cemente a titolo .1i snesidio, lo stesso Munie quindi è a questo stesso ente che debbono cipio elargì la somma di lire 300;
esser fatte premure.
« Delibera di non concedere alcuno ulteriore
Nelle difficoltà sorte pel pagamento di sussidio per i restauri della chiesa di SAD
quei restauri già eseguiti insine il consiglier Michele degli Scalzi e.
De Miehelis nella sua proposta.
Il coneiglier Do Michelis si ditti:ara espresIl consiglier Ceccoui, presa la parola, così . semente contrario alla suespresea delibera- .
zi oli e.
si OSprliee:
Sottopone ai voti la deliberazione stessa,
è approvata per alzata e seduta con uno voto
contrario.
I consigliar Nardi-Dei dipoi riferisce sull'affare (Chiesa dei Cavalieri, cessione al Municipio del patronato» presentando il seguente
disegno di deliberazione.
« Il Consiglio:
«Vista la deliberazione da lui presa il 3
maggio 1869 colla quale veniva accolta la
domanda presentata da vani cittadini e diretta ai invocare l'azione del Municipio per
prevenire il pericolo che venisse chiusa al
culto pubblico la chiesa • dei Cavalieri;
« Vista la domanda colli. quale il Sinlaco,
in data 3 giugno 1869, si rivolgeva alla Prefettnra della provincia in discarico dell* deliberazione che sopra, per chiedere la coieione a favore del Municipio di Pisa del
Patronato della chiesa dei Cavalieri e delle
fabbriche ed •ggistti annessi, quando tale
cessione venisse accompagnata da un assegno
annuo sulla cassa del culto sufficente a sopperire agli oneri e spese annesse ali' esercizio di quel Patronato.
« Vista la nota prefettizia dal 29 eetternbre 1873 colla quale viene signlficato che
l'Amministrazione del fondo pel culto non
sarebbe aliena dal consentire alla domali:lata
cessione, ma non crederebbe necessario che
venisse accompagnata da un assegno egiieJe
4
a quello che dal Municipio di Pisa si riterrebbe come indispensabile;
• Viste le ulteriori note prefettizie dirette
al Sindaco per invitarlo a proporre al Consiglio una decisione definitiva per tale affare;
« Considerando come fra le condizioni che
l'Amministrazione del fondo pel culto pone
per la cessione vi è quella che non venisse
ulteriormente ricercata per qualsivoglia con
corso o pretesto, mentre trattandosi di oneri
ed impegni di date assai remote e difficilmente definibili, non è strano il supporre che
il Patronato possa venire ricercato per soddisfazione di altri obblighi oltre quelli che
già si conoscono;
« Considerando perciò come non sia conveniente esporre il Comune alpericolo di controversie;
« Considerando come l'Amministrazione del
fondo pel culto dichiari di non poter recedere dalle condizioni suesposte;
« Delibera:
«Di non accettare la cessione del Patronato
della Ch:esa dei Cavalieri alle condizioni
l 'oste, ritirando in pari tempo le doman la
fatta per la cessione anzelette dietro la
deliberasione del 3 maggio 1869 ».
Tutti i consiglieri sono concordi celi' accettare la prometta deliberazione; ed eseguitasi la votazione per alzata e seduta, è
approvata alla unanimità.
Il cons. D'Achiarili, a nome della 3.• Commissione, dà lettura di una domanda del
Preside della, Facoltà legale della R. Università, intesa a provocare, come per anno
scolastico decorso, lo etanziarnento per parte
del Municipio della somma ti lire 1250 per
un corso libero da darsi nell'anno scolastico 1874-75.
avrebbe voluto morire sulle assi fatate del
palcoscenico, come il Baron che, sentendo fuggire la vita, volle ancora mostrarsi al pubblico
nel Vinceslao, e arrivato al verso:
Si prochecercpuil otì je m vois descendre,
cadde e spirò.
ma anch'esea pose il proprio ingegno, gli
slanci impetuosi della propria anima ai servigi
di quella letteratura del rianovareento romantico, che fu piena di sottintesi, e che, a furia di essere umanitaria, si scordò di essere
umana. Interprete di drammi che si staccavano dalla convenzione accademica senza toccare la verità, la Darval ep ui &dia scena,
quando i personaggi che ella aveva ittearna.ti,
e che preparavano la rivoluzioae del 1848,
videro quella rivoluzione compirsi. Per lei potrebbe ripetersi il detto di Tacito: Felix claritate ritte, sed et opportunitate mortis. Difatti la Dorval esulò dal mondo quel giorno
istesso in cui Victor Hugo, il suo poeta, esule
dalla Francia.
"'
La Desclée, invece, fu l'attrice del tempo
SUO; la profonda interprete dell' arte nuova,
ma indocile agli antichi precetti, razionalmente
l'ossequiosa agli antichi esempi; che non teme,
e non patteggia, solamente e intieramente
intenta nella ricerca e nella dipintura della
verità. La Raehel succede alla Dumesnil, la
Ristori alla l■darchionni, la Dorval alla Mar:
la Desclée non ha antenati. I personaggi che
Alessandro Dutnas immagina, ella li vivifica,
il nutrisce, li educa.
Poeta riconoscente, il Dumae, pronunzia sul
sepolcro dell'attrice, cui deve parte della ella
gloria, l'elogio funebre, che rimarrà tra i piu
felici scritti di lei. Così Fidia , dopo avere
scolpito il simulacro di Giove, gli incideva
sulla mano il nome del suo discepolo prediletto!
,
-
Del rimanente, quell'inganno fu breve: una
mattina, il 10 di marzo di quell'istesso anno,
Diana, Frote-frou, Olimpia, Cesarina, Lidia,
Marcellina, Margherita, fantasmi diatani, si
dispersero a un tratto, per l'ultimò respiro di
una morente.
E il giorno dopo, sul sepolcro della più
grande' attrice del secolo, il più grande scrittore dranunatieo del secolo ripeteva i versi
che Alfredo de Musset scrisse in Morte della
Mali bran:
»ars dont! li, mortestdouce et la hiche est remplie.
Ce gite l'homme appelle le gi;nie
C'est le bruna d'aimer; hors de la, tout est vain!
D puispie bit ou tard l'amar humaim s'oublie,
li est d'une grande tíme et d'un heareux destin
De innurir comme toi pour Un amoar
•
Ho detto, ho ripetuto: la più grande attrice del secolo. Chi trova troppo ardito lo
appellativo citi un rame, a sua posta. La Rachell La Ristori? Attrici meritamente illustri.
La Rachel riportò sulla scena, per dirla
colle parole di Floro, « la scure e i fasci dei
littori, le assise militari, le sedie emuli, gli
anelli, i cavalli e il caero dorato de' trionfatori, le vesti dipinte, le tuniche ornate di
palme. gli ornamenti magnifici che aggiungono
una dignità alle dignità dell'impero ». La Ristori, oltre a questo, ci portò le alabarde, i
lucchi, le barbute, i siiti, i pennacchi de' baroni, i diademi delle castellane; con versatilità
portentosa, che la fa di gran lunga superiore
alla Rachel, seppe essere Mirra ed Elisabetta,
Medea e Maria Stuarda, Cantina e Merope,
Maria Antonietta e Corallina.
Ma e la Ristori e la Rubel, chiuse nella
stretta cerchia del dramma storico o della
tragedia, costrette a rappresentare affetti lontani dal vero, costumi da' nostri troppo dissimili, non raggiunsero che una verititrelativx
quella verità appunto cime il dramma storico
e la tragedia (quali li intesero e li foggiarono
i cattivi imitatori dei Greci) consentono. Inoltre: gli è Certo merito sommo e tale da pareggiare gli attori ai tautnaturglii quello di
risuscitare anche per un'ora personaggi sepolti nella polvere del passato; ma il più fecondo dei miracoli che un artista possa compiere sta nel vivificare una creatura aata d'allora. Chi non vede la differenza che passa fra
la evocazione e la maternità, fra la risurrezione e la vita?
Si citerà la Dorval? Anch'essa fu grande;
(Continua).
FANTASIO.
zioui. La moglie e il contadino Antonio B.
Programma.
vennero, come già dicemmo, tratti in
Reminiscenze dell' opera
VERDI
arresto.
;
Don Carlos.
CR C> IN A_ C A_
GOUNOD
Reminiscenze dell' opera
- Certo Giovanni Buoncristiaui ortoFaust.
lano non si fa acrupolo di inveire con
24 aprile.
METERBEER
Terzetto finale dell' opera continue servizie verso la moglie che pri- Dal Comitato per la Fiera a benefiRoberto il Diavolo.
ma si era separata da lui, e poi per adezio degli Asili Infantili abbiamo ricevuto MEYERBEER - Sinfonia dell' opera Di - rire alle preghiere di autorevoli persone,
era tornata a convivervi insieme. Per uli segue.uti documenti, con preghiera di
norach.
timo l'autorità ha dovuto metterci le mani
pubblicazione:
- L'illustre professore di filosofia del di- ed arrestarlo al seguito del fatto che sePisa, li 23 aprile 1875.
Il Buoncrietiani aveva attaccato al
ritto nella Regia Università di Pisa, C. F. gue.
11 sottoscritto Cassiere degli Asili Inbindolo un asinello per tirare l'acqua dal
Gabba, scrive il Vessillo delle Marche di Ma- pozzo ed innaffiare l'orto; e siccome la
fantili dichiara di avere ricevuto dal sig.
cerata, nell'accettare di far parte del Co- bisogna non procedeva spedita a modo suo
Emanuele Perdo Roquez Cassiere del Comitato
per il monumento ad Alberigo si dette a bastonare l'asino stesso, a cui,
mitato per la Fiera a. favore degli Asili
Gentili, ha manifestato il desiderio che si Poi tagliò la coda e successivamente le
Infantili lire tremilaottoceutottanta e cenorecchie. Il ciuco ne morì e allora al potesimi 85, per l'avanzo al netto delle spe- faccia un' edizione accurata delle opere sto di quello attaccò la moglie, e percuose, e della quota elargita a favore degli di quel grande, e in particolare sun' uso tendola con la coda del povero animale
Asili Infantili Israelitici del ricavato della fatto da posteriori scrittori delle sue dot- la obbligò a girare attorno e far muoveFiera di beneficenza che ebbe luogo nel trine e della sua autorità, dichiarandosi re il bindolo.
Regio Teatro Nuovo la sera del dì 1 I apri- disposto di cooperare a questa nobile im- Scuola musicale della Società
presa.
le 1875, come dal resoconto osteusibile
Strauss.
Il desiderio dell'insigne autore del trat- piccola
presso la Segreteria degli Asili. Ripeto
Il Consiglio direttivo di questa Società,
tato nulla Retroattività delle leggi non
lire 3880, 85. volenlo mantenere efficace lo insegnamento
ADOLFO SAVI.
potrebbe essere più opportunamente si- ai propri alunni, accresciuti considerevolgnificato; che nel momento in cui si mente di numero oltre quello da principio
Pisa, li 23 aprile 1875.
pensa ad onorare con un monumento il assegnato: con deliberazione di oggi stesso
Il sottoscritto Cassiere della Pia Società
accresceva il numero degli insegnanti e li
Sommo Marchigiano: in quanto viene a repartiva come appresso:
d'Educazione Israelitica dichiara di aver
completare ed avvalorare il disegno priricevuto dal Comitato per la Fiera a fa1. Per la Musica prof. A. Nuccorini.
mitivo.
2. Pel Violino e Viola, dirett. R. Cagnacci.
vore degli Asili Infantili lire duecento
Sappiamo
che
alla
traduzione
ad
alla
3. Pel Violoncello, prof. Marco Tabarracci.
per quota dell'incasso della Fiera di be4. Pel Contrabbasso, prof. F. Benvenuti
divulgazione del trattato De jure belli,
nefieeoza che ebbe luogo al Regio Teatro
allievo del R. Liceo mueicale di Lucca.
che
è
il
maggior
titolo
di
gloria
di
A.
Nuovo la sera del dì 11 aprile 1875, che
Dalla Sala della Società
il Comitato stesso volle gentihneute elar- Gentili, altri ha già volto il pensiero:
Li 23 aprile 1875.
come pure e' è chi pensa a pubblicare un
gire a favore della suddetta Società. RiIl Segretario - P. Toene
discorso popolare sul Gentili per farne
peto lire 200.
conoscere universalmente il merito e le
Visto - .11 Presidente
'T 1E3 A_ r.I" E:, I
dottrine, giusta un savio consiglio dell'on.
Dott. GIOACCRINO MONSELLES.
Demeni, 25, alle ore 5 precise, per scopo
PAIA D O ROQUEZ.
deputato Mario tti.
PARTE NON UFFICIALE
Nel nostro ultimo numero dicemmo
essere stata denunziata all' autorità una
donna del Fitto di Cecina., sospetta di
avere somministrato il veleno al proprio
marito.
Su questo triste fatto riceviamo ora i
seguenti particolari:
La sera del 19 marzo cessava di vivere
Luigi Bartoli di 55 anni, possidente e
ammogliato senza prole, a Sabatina1.1. di
25 anni. Avvenuta appena la. morte si
cominciò a dire in paese che la moglie
lo aveva avvelenato coli' intenzione di coltivare una relazione disonesta col contadino Antonio B. di 42 anni, atnmogliato
con figli, il quale da soverchio tempo
- Da questi documenti chiaro appa- frequentava la casa Bartoli e faceva corisce quale splendido resulta.to si è otte- me fattorino l'interesse della medesima.
nuto dalla Lotteria di beneficenza, in
Porta.tasi sul luogo l' autorità di P. 8.
grazia delle signore e dei signori compo- e interrogati diversi testimoni, si pose in
nenti il Comitato, che possono essere ben sodo che la Sabatina era l'amante di A alieti di avere contribuito, con l'opera loro touio B. al quale aveva regalato oggetti
e con la loro instancabile operosità, a di vestiario appartenenti al marito, gra;.
riwaire quella cospicua somma.
.naglie cc. Il Bartoli, per quanto non sano
di mente, pare sospettasse di qualcosa e
Il Comizio popolare per l' abolizione '
di tanto in tanto litigasse colla moglie.
della pena di morte si riunirà domani,
Un testimone assicura (dopo avvenuta
25, alle ore 12 meridiane, nel Regio
la
morte del Bartoli) di aver frequentata
Teatro Nuovo. Ci dicono che molti orala casa e di aver visto spesso polveri
tori souo già inscritti.
verdi e rosse, e una polvere che si asso- Come già annunziarnmo, la Società
migliava a cristallo pestato e che potrei)•delle Regie Stauze Civiche, col gentile , be essere zucchero di Saturno; le altre saconcorso dei signori componenti il Qintetto, darà domenica 25 del corrente alle ! rebbero preparati di mercurio e di rame.
ore una pomeridiana un trattenimento Si dice che verrà disseppellito il cadavere
musicale col seguente
del Bertoli per le opportune investiga-
- Riceviamo dalla signora Antonietta
Mecheriui il seguente documento, che
pubblichiamo:
A dì 23 aprile 1875.
Il sottoscritto C'assiere della Società per
gli Asili di Pisa, ha ricevuto dalla signora Antonietta Mecherini Presideute della
Società suddetta lire 24 e 50 - alla medesima state consegnate dai signori conte
Stradelli, Italo Salvadori e Federigo Peverada, netto della sottoscrizione fatta
per offrire un regalo alla signora Carolina
Ferni.
Dico lire 24, 50. ADOLFO SA VI.
dell' Ordine degli Avvocati tutto quello
che sì riferiva all'incidente sorto avanti
la Corte di Assise di questa città nella
udienza del 15 prossimo passato; ed il
Consiglio fu sollecito di deliberare opportunamente a tutela della dignità e del
decoro del nostro Collegio.
Devotissimo
FELICE TRIBOLATI
Segretario del Consiglio dai' Ordine
ESTRAZIONI DEL R. LOTTO
Del 24 aprile 1 q75.
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Roma .
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RR. TERME Di MONTECATiN1
STAGIONE BALNEARE 1875.
La Direzione delle Terme detnaniali di
Montecatini avverte il pubblico che gli
Stabilimenti dello Stato che servono per
le locande e per la bibita delle acque termali ristaurati in quest'anno, abbelliti o
resi piet comodi, saranno aperti nel giorno
1..0 maggio p. v., e quelli pei bagni e pel
casino lo saranno il giorno 1.0 del successivo giugno.
Tutti gli Stabilimenti indistintamente
saranno chiusi il 16 settembre.
Lo Spedale annesso starà aperto dal 15
giugno al 15 agosto.
Senza magnificare qui le acque di Montecatini e la loro efficacia, più specialmente nelle malattie croniche dell' apparecchio della digestione. ed in quello dell' apparecchio orinario, basta dire che
furono celebrate da molti medici antichi,
illustrate sapientemente dal Livi , dal
Bicchierai, dal 111aluccelli, dal Barzellotti
e poscia dai distinti chimici Piria, Taddei,
Targioni-Tozzetti, e più di recente, con
profondi studi, dai chiarissimi geologo
Savi e medico Fedeli.
La C W`R si fa simultaneamente colle
bibite delle diverse sorgenti, colle immersioni e colle docce interne ed esterne.
Oltre i pregi sanitari ornai incontestabili, gli Stabilimenti di Montecatini, posti
come sono nella deliziosa valle della.
Nievole, offrono un incantevole soggiorno
abbellito da un panorama il più ridente
e da amene passeggiate, e non distano
che brevi tratti di ferrovia da Firenze,
Pistoia, Lucca, Pisa, Livorno e Viareggio.
Vaste locande fornite di camere e quartieri a modici prezzi, Ristoratori e Can
provvedono alle comodita. - Casino con
sale da ballo, da lettura e da giuoco,
Musica giornaliera ed un Teatro offrono
divertimenti. - Stazione ferroviaria in
comunicazione con tutte le linee d'Italia,
Ufficio telegrafico, Posta e buon servizio
di carrozze ed omnibus rendono comodo
l' accesso, pronta la corrispondenza, facili
e piacevoli le gite nei dintorni.
Il servizio sanitario é diretto dal chiarissimo sig. comm. Fedele Fedeli medico
consulente di S. M. il Re d' Italia, professore e direttore della Clinica medica nella
Regia Università di Pisa, sussidiato dagli
egregi cav. dott. Paolo Morandi e chirurgo
dott. Beato Menici.
-o-N.B. Per fissare anticipatamente quartieri occorre dirigersi con lettere affrancate alla Direzione delle Regie Terme.
Le commissioni delle acque minerali
per bibite, che si vendono durante tutto
l'anno e si spediscono per tutto il regno
ed all' estero, devono essere rivolte parimente alla Direzione stessa e sempra
mediante lettere affrancato.
Montecatini li 10 aprile 1875.
Il Direttore
G. B. DEFRANCESC!II.
donne in una casa.
Vi recitano le signore Mele Colai, &luna
ed Elena Carrara, L'urna Bozze od i signori Ranieri Pecore Palinire Meriglioni, Goffrodo Monti, Enrico Catugno.
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( COMUNICAZIONI )
Illustrissimo sig. Direttore
della Provincia di Pisa.
La prego a voler render pubblica, per
una legittima soddisfazione di chi possa
avervi interesse, la seguente mia dichiarazione:
Nell'adunanza dei 19 corrente mi feci
un dovere di partecipare al Consiglio
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- Politeama pisano - Mese di
maggio 1875.
Elenco della drammatica Compagnia di
Giovanni Aliprandi, diretta da Achille
Dopuini:
Donne: Alfonsina Domenici Ali prandi,
Einilia Aliprandi, Virginia Lazzeri, Angiolina Saggiari, Resina Ingargiola Dondini, Merode Servida, Marietta Darè, Elena
Darè, Romilda. Dondini; Ida Pozzani, Nina
De Ferro, Irene Melzi.
Uomini: Gaspare Lavaggi , Giovanni
Aliprandi, Achille Dondini, Antonio Bolliui, Ettore Dotninici, Edoardo Odila Seta, Natale Servida, Angelo Da Ferro,
Vincenzo Fontana, Edoardo Darè, Achille
Fabbri, Ercole Leonardi, Antonio Darò,
Francesco Ravajni . Giovanni Bastelli,
Cesare Folli, Alfredo Melzi, Federigo
Pozzaui.
Parti ingenue: Jole Lazzeri, Clelia Do-
F.-0
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68 38 81 88 53
:10 53 72 30 46
AMMINISTRAZIONE DEMANIALE
di beneficenza, la Scuola diainamtica Adelaide Ristori diretta da V. Andrei ra.pptesenta
al Politeama pisano la commedia in 8 atti
del cav. P. Giacometti intitolata - Quattro
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ALESSANDRO BELLONI Gerente. resi,.
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offerenti nella mattina del 23 marzo 1
scorso il quinto lotto fu aggindicato
7:stratto di Bando per nuovo in- al sig. dott. Giovanni Re 83■121 domi-di
canto per avvenuto anniento del &iato. in Pisa per la somma
Inserifa
giornale
La l
nel
6005L.
sesto.
Provincia di Pisa la note di che
In eeectizione delle dile sentenze
nell'art. 679 del codice di procedura
del Tribunale di Pa, che 1:10/11 del
civile, con dichiarazione che il ter10 maggio 1873, e l'altra, del 30
mine utile per fere l' amnento non
luglio 1874, debitamente registrate,
minore del sesto sea leva il di 7 aprie del precetto esecutivo trasmeeso
le come, il sig. Giuseppe del fu LeanVirgilio Leoncini e narice di Carlo
dro Leoncini di Pontedera domicil.
Leoncini sotto dì 30 aprile 1372 e
elettivamente in Pisa presso il euo
trascritto all'uffizio dell' ipoteche di
procuratore legala avv. Tito Tizzoni,
Livorno 27 agosto - suddetto; e
con atto de' 7 aprile detto fece Pandell'altro precetto trasmesso dal dott.
mento del sesto al prezzo per il quale
Giovanni Ile-eisini a carico dei sifa liberato il detto quinto lotto al
gnori Carlo, Lodovico e Virgilio ed
Sig. dott. Giovanni Rossiui. E l in
altri ere li del fu Leopold() Leonci•secnzione dell'ori i nanza del Presi(230)
ni sotto dì 19 gennaio 1874, e tra- dente di questo Tribunale nella mat2critto il, detto uffizio dell'ipoteche
tina, del dì 28 meggio p. futuro sarà
li 7 febbraio suddetto, quali due nuovamente posto ali' incanto il 5.0
sentenze ordinatorie le vendite degli
lotto sopra indicato, per il prezzo di
infrascritti beni con un unico pro- L. 7005, 84.
cedimento, furono notificate ai detti
Descrizione dei beni da vendersi.
debitori e.1 annotate all'ipoteche di
Due fornaei ria cuocere materie
Livorno, la prima il dì 30 luglio laterizie ed annessi, poste in Ponte1872, e la seconda li 13 settembre dere luogo detto e La Fornace » il
1874, ed al seguito dell' ordinanze tutto centigno alla base dell'argine
del fiume Arno, interinediaae da un
del Presi(d•nte di questa tribunale del
terrapieno
e 'III superiore loggiato,
20 ottobre di detto anno stillo istanze
ed
un
vasto
portico diviso in due
egl stessi sigg. ViriIio Leoucini
sezioni
ricorrente
davanti le bovhe
e dott. Giovanni Ressini, appreseut.
delle
fornaci,
e
stenze a tetto pei
dal dott. Germauo Severini, la mattina del dl 11 dicembre ultimo de- lavoraiiti, stanza attigua, resedio ed
corso a ore 10, nella sala delle pub- aia sterrata, rappresentate al •ataeto
bliche udienze ed avanti il Tribunale della comunità ,li Pontedera in secivile di Pisa fa proceduto alla ven- zione I dalle particelle 536, 707, 708,
dita gira:lir:W° per via d'incanto dai
703, 704, 549, 702, 548, 705, 706,
seguenti beni immobili; e dopo di- 534, 535, 696 per intiero, e dalla
versi sbassi tante la mancanza di particella in perle 539, con rendita
I
(S(conda pubblicazione).
1
-
EU 11 ECA
,-
pgh.
AVVISO.
esso ) in apposito verbale da sottoscriversi dell' opponente, o per
di lire 291;89. Una ghie,ciaja conipoeta di due stanze a terreno e di
altra superiore a tetto posta in Pontedera, rappresentata al catasto di
detta comunità in sezione /-, particella 546 in parte, con renditi di
L. 0, 03, di dominio diretto del sig.
Silvio DI Guerra per il canone
annuo di L. 80, 90.- 11 tutto corno
più dettagliatamene resulta dal
bando dol di 19 aprile anno corrente.
Pisa, li 21 aprile 1875
Si fa noto per chiunque possa
avervi interesse, che nel di 28 aprile
corrente alle ore 10 autinieridiane,
in ordine a relativo decreto emanato dal signor Pretore locale, de
bitamente registrato, dal sottoscritto
sarà proceduto all'inventario delle
sostanze petrimeniali cadute nella
'eredità relitta dal fu signor Silvio
Mussio, e a tale oggetto si trasferiri nel giorno ed ora suindicata
alla presella *di num. 23, posta in
Chiusa, Graude in questo comune.
Dalla cancelleria della Pretura
di Ca,mpiglia Marittima,
Li 21 aprile 1875.
esse) da 'ma testimone
Si avverte inoltre che il progetto in diseotse tien luogo li quello
prescritto .agli articoli 3. 16 e 23
della legge 25 'giugno 1865, stili' espropriazione per causa di pubblica utilità.
Dato a Terrieciola
li 17 aprile 1875.
Il Sindaco - Becciani.
(226-2) Avv. Tito Tizzoni, proc.
li Segretario -Lenii.
(228).
Strade Comunali obbligatorie
Esecuzione della legge 30 agosto 1868.
Compagnia d' Assicurazione
di Milano
Provincia di Pisa - Circondano
di Pisa - Comune di Terrieciola.
Il Cancelliere
G. Falchi.
contro i danni degli incendj, sulla
vita dell'uomo e per le rendite
vitalizie, superiormente approvata.
Avviso.
Presso gli uffici di quezta Segreteria comunale, e Per giorni quindici dalla data del presente avviso,
sono esposti gli atti tecnici relativi
al progetto di costruzione
strada, comunale obleligatoria della
lunghezza di metri trecentoventisei
e centimetri settantatre, che dalla
strada che conduce alla frazione dì
Soiana, arrive al castello di Morrema.
Si iiivita chi vi ha interesee
prenderne conoscenze ed a presentare, entro il detto termine, le Ossi.rvazioni e le eccezioni che avesse
a mu(,vere.
Quetto
tranno essere fatte in
iscritto Oli - a voce, ed molte dal
segretario comunale (o da chi per
AVVIS O.
Pisa, li 14 aprile 1875.
Il sottoscritto in relazione all'avviso emesso, il giorno 15 marzo
proseituo pasmeo, in questo giornale, avverte che venne dall'Amministrazione centrale della Compagnia nominato a suo Agente procuratore in l'isa il perito ingegnere
sig. Tito Eugenio Papaeogli, mit-nen iolo di tutti gli attributi 1[19venti a detta carica con mandato
regolare del giorno 12 aprile 1875,
numero 1087.
L'Ispettore Centrale
Il sottoscritto Cancelliere al seguito del decreto emanato dal sig.
Pretore locale , debitamente registrato, fa noto che nel di 29 aprile
andante, allo ore l O antimeridiane,
procederà al E' inventario dei beni
ereditari relitti dalla fu eignora Niccola Musei° verloe.a Del Mancino a
favore dello Spedale di Maremme.
in Carnpiglia; ed invita tutti coloro
che vi abbiano interesse a presentarsi al sito ufficio nel giorno ed
ora che sopra.
Della cancelleria della Pretura
li Campiglia Merittinia,
Li 21 aprile 1875
(229)/7 Cancelliere
G. Faf•lei.
L. Ruspaggiari.
(216-4)
L'Ufficio è in vis Garofani nu•
Altero 1, primo piano.
Els Wilre W__:11VZ
4-_,r11 -3 311 -"VJ
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B -1» ES-l;
1%. ZII>
BOLLETTINO dei. prezzi dei generi venduti nei mercati della i» ovincia nella settimana, dal giorno 12 al 17 aprile 1875.
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senza dazio con dazio di senza dazio
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