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Il caso Kim Fuller

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Il caso Kim Fuller
Il caso Kim Fuller
(Copyright R. N. Anthony, D. F. Hawkins, K. A. Merchant: Accounting Text and Cases, Irwin McGraw-Hill, 1999
traduzione italiana a cura di Diego Maria Macrì – Materiale non duplicabile)
All’inizio della primavera del 1997 Kim
Fuller era impiegato come tecnico commerciale
di una grande impresa chimica. Durante una
conversazione con un suo collega, un chimico
dello stabilimento, Fuller venne a conoscenza del
fatto che l’impresa aveva sviluppato la possibilità
di utilizzare materiale plastico riciclato, in forma
polverizzata, proveniente dalle bottiglie di
bevande gassate.
Poiché lo Stato s’incaricava di gestire i
depositi di bottiglie in plastica utilizzate, Fuller si
rese conto che grandi quantità di questo materiale
erano potenzialmente disponibili.
Per avviare una nuova attività, Fuller aveva
unicamente bisogno di rifornirsi della materia
prima presso i depositi dello Stato, polverizzare
la plastica e consegnarla, polverizzata, all'impresa
chimica. Era un'opportunità che Fuller aveva
aspettato a lungo, una chance per dare finalmente
vita a un'attività imprenditoriale.
Nel novembre del 1997 Fuller iniziò a
sostenere i costi necessari ad avviare il business
di polverizzazione della plastica. Per la raccolta
delle bottiglie vuote furono acquistati un
autocarro usato e tre rimorchi. Successivamente,
Fuller
comprò
una
prima
macchina
polverizzatrice usata, e poi una seconda (nuova),
nonché le parti di ricambio necessarie a garantire
continuità di funzionamento. Fuller acquistò
anche un PC con l'intenzione di utilizzarlo per la
contabilità e l’archiviazione di tutte le
informazioni necessarie alla gestione.
Tutti questi acquisti richiesero 65,000$ dei
75,000$ che Fuller aveva investito nel capitale
della nuova società. In quello stesso periodo
Fuller trovò un magazzino, del costo di 162.000$,
in un’eccellente posizione per l'attività e riuscì a
coinvolgere alcuni membri della sua famiglia nel
progetto. Due di loro, una sorella e un fratello,
investirono, infatti, 30.000$ ciascuno. Queste
fonti finanziarie diedero a Fuller la possibilità di
versare un acconto di 60.000$ sull’acquisto del
magazzino. Una banca, inoltre, concesse alla
società di Fuller un mutuo garantito da ipoteca, di
importo pari all’ammontare residuo da pagare.
Come vincolo alla concessione del mutuo, la
banca chiese però a Fuller di implementare
immediatamente un adeguato sistema contabile.
Il responsabile dell’ufficio fidi disse che
l’impianto contabile sarebbe risultato utile non
solo alla stessa banca (che avrebbe avuto
informazioni sull’andamento della società), ma
anche al management dell’azienda (per la gestione
fiscale e per la valutazione delle prestazioni
economiche). La banca spronò Fuller a trovare un
responsabile amministrativo.
La vicina di casa di Fuller, Marion Zimmer,
era il direttore amministrativo di una piccola
impresa del luogo. Quando si sedettero per parlare
della nuova attività, Fuller spiegò: "Conosco
poco, in effetti, il processo contabile". La Zimmer
incitò Fuller ad acquistare uno dei pacchetti
software "a catalogo" per la gestione della
contabilità, disponibili presso un negozio
specializzato e promise di aiutare Fuller a
scegliere, installare e utilizzare la procedura.
Per scegliere il pacchetto software adatto ai
bisogni dell’impresa, la Zimmer chiese a Fuller di
produrre un elenco di tutto ciò che era stato
acquistato, di tutti i debiti accesi e, inoltre, delle
informazioni che Fuller riteneva necessarie per
gestire il business. Zimmer spiegò che non tutte
queste informazioni avrebbero potuto essere
rilevate dalla contabilità e, dunque, rappresentate
nel bilancio.
Basandosi su ciò che Fuller le aveva detto, la
Zimmer promise pertanto che avrebbe creato
appositi archivi e procedure contenenti
informazioni contabili (e non) e che a queste
Fuller avrebbe potuto accedere attraverso il
computer.
Come prima lezione sul bilancio, la Zimmer
consigliò Fuller di studiare un breve testo sulla
natura dei principali rendiconti finanziari (stato
patrimoniale e conto economico) e gli suggerì di
redigere il bilancio iniziale dell'azienda.
Consapevole della circostanza che l’impresa
stesse nascendo su solide fondamenta, Kim Fuller
avviò il magazzino, stipulò contratti con due ditte
locali di imbottigliamento, assunse due operai per
le macchine polverizzatrici e un camionista.
Nel Febbraio 1998 la nuova azienda garantiva
consegne regolari all’originario datore di lavoro di
Fuller.
Domande:
1. Quali sono le informazioni necessarie a
Fuller per gestire l’azienda? Classificare le
informazioni in due categorie: informazioni
contabili e informazioni non contabili.
2. Redigete un elenco iniziale delle attività e
delle passività della nuova azienda di Fuller
sulla base di qualsiasi considerazione che
riteniate utile. Come potrebbe, Fuller,
attribuire un valore alle attività aziendali?
Usando “tuoi valori”, quale sarebbe il valore
iniziale del capitale netto aziendale?
3. Quali informazioni sono necessarie per
determinare il reddito una volta che l’azienda
di Fuller abbia iniziato a vendere,? Come
dovrebbe essere svolta l'analisi del risultato
economico dell'attività di Fuller? Ogni
quanto tempo dovrebbe essere svolta?
4. Quali altri tipi di cambiamenti nelle attività,
passività e capitale netto sarebbe necessario
registrare e rendicontare per garantire a
Fuller il controllo del business?
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