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Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata
A09 104 Si ringrazia Giorgio Tosato per l’aiuto fornito nella stesura finale e nella correzione dei testi. Franco Medici Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Esercizi svolti ARACNE Copyright © MMVIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it [email protected] via Raffaele Garofalo, 133 A/B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978–88–548–1583–4 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell’Editore. I edizione: febbraio 2008 Esercizi svolti INDICE Materiali metallici Esercizio 1 (modulo di Young) …………… pag. 4 Esercizio 2 (sezione cavo) …………… » 5 Esercizio 3 (trazione duttile) …………… » 6 Esercizio 4 (metodo di Bogue) …………… » 7 Esercizio 5 (proporz. inerti 1) …………… » 14 Esercizio 6 (proporz. inerti 2) …………… » 19 Esercizio 7 (ritiro igrometrico) …………… » 27 Esercizio 8 (mix design cls) …………… » 28 Esercizio 9 (durezza 1) …………… » 34 Esercizio 10 (durezza 2) …………… » 35 Esercizio 11 (durezza 3) …………… » 37 Esercizio 12 (alcalinità 1) …………… » 39 Esercizio 13 (alcalinità 2) …………… » 41 Esercizio 14 (alcalinità 3) …………… » 45 Esercizio 15 (bilancio ionico) …………… » 46 …………… » 50 Calcestruzzo Acque Appendice Tabella masse atomiche Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 3 di 50 Esercizi svolti ESERCIZIO 1 (Acciaio – modulo di Young) Una barra di acciaio di lunghezza 150 mm e sezione quadrata (di lato 20 mm), sottoposta ad un carico di trazione pari a 90 KN, subisce un allungamento elastico pari a 0,1 mm. Calcolare il modulo elastico E (modulo di Young). Svolgimento Lunghezza iniziale: L0 = 150mm = 0,15m Allungamento elastico: ∆L = 0,1mm = 0,1 × 10 −3 m Area della sezione: S = 20 × 20 = 400mm 2 = 400 × 10 −6 m 2 Per calcolare il modulo di Young usiamo la legge di Hooke: σ = εE (dove E è il modulo di Young ed ε la deformazione), da cui E= σ ε N MPa = M m 2 Calcolo i valori: ε= σ = ∆L 0,1 × 10 −3 = = 0,67 × 10 −3 L0 0,15 F 90 = = 0, 225 × 10 6 KN 2 = 225 MPa −6 m S 400 × 10 Ora posso calcolare E: E= σ 225 = = 335 ,82 × 10 3 MPa ≅ 336 GPa −3 ε 0,67 × 10 Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 4 di 50 Esercizi svolti ESERCIZIO 2 (Acciaio – sezione cavo) Una cabina pesa 500 Kg e supporta una carico massimo di 350 Kg. Supponendo di utilizzare una fune di acciaio Fe 310 e applicando un coefficiente di sicurezza pari a 2, dimensionare la sezione S della fune. G 350 Kg Svolgimento Carico massimo: Pt = 500 + 350 = 850 Kg Coefficiente di sicurezza: α =2 Forza agente: F = Pt × α × g = 850 × 2 × 9,8 = 16660 N σ L’acciaio preso in considerazione è Fe 310: σ R = 310MPa σR σY Ricavo il carico di esercizio: σ Y = 0,6 × σ R = 0,6 × 310 = 186MPa Per essere in campo elastico si dovrà avere: σ= ε F < σY S Risolvendo la disequazione, si ha: S> F σY = 16660 N = 0,89 × 10 − 4 m 2 = 0,89cm 2 186 × 10 6 Pa Data la sezione circolare, si ha: 2 d A = π > 0,89cm 2 ⇒ d > 2 4 × 0,89 π = 1,065cm d = 11 mm Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 5 di 50 Esercizi svolti ESERCIZIO 3 (Metalli – trazione duttile) Un provino cilindrico di alluminio (materiale duttile), che ha le seguenti dimensioni iniziali diametro Φ = 12,8mm ed altezza H 0 = 50,8mm è sottoposto a prova di trazione. Siano dati i seguenti dati di carico (vedi tabella): forza F (N) ed allungamento del provino H (mm). F (N) H (mm) F (N) H (mm) 7300 50,851 46200 53,848 15100 50,902 47300 54,864 23100 50,952 47500 55,880 30400 51,003 46100 56,896 34400 51,054 44800 57,658 38400 51,308 42600 58,420 41300 51,816 36400 59,182 44800 52,832 rottura Determinare: i) l’andamento carico – deformazione, utilizzando le grandezze nominali; ii) il limite elastico ed il corrispondente carico limite elastico σ y ; iii) il modulo elastico E; iv) il punto di stazione corrispondente al carico massimo σ M ; v) il carico di rottura σ R ; vi) la duttilità del materiale, espressa come percentuale di elongazione. Svolgimento Il problema non può che essere risolto per via grafica, riportando in un diagramma il carico ( σ N mm 2 ) in funzione della deformazione percentuale ε ( % ) utilizzando le grandezze nominali. Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 6 di 50 Esercizi svolti La tensione nominale è definita come: σn = F A0 con l’area iniziale della sezione del provino pari a: 2 Φ A0 = π × ≅ 128, 68mm 2 2 La deformazione nominale: εn = H − H0 H0 con la lunghezza iniziale del provino pari a: H 0 = 50,8mm Seguendo le formule sopra scritte, si costruisce una nuova tabella, riportando i risultati: σ n ( N mm 2 ) ε (%) σ n ( N mm 2 ) ε (%) 56,73 0,10 359,03 6,00 117,35 0,20 367,58 8,00 179,52 0,30 369,13 10,00 236,24 0,40 358,25 12,00 267,33 0,50 348,15 13,50 298,41 1,00 331,05 15,00 320,95 2,00 282,87 16,50 348,15 4,00 rottura Domanda i. Sfruttando i dati della tabella, costruisco il grafico carico – deformazione, mettendo in ascisse le deformazioni e in ordinata i carichi. In altre parole, costruisco un grafico: σ n = f (ε ) utilizzando i punti della tabella. Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 7 di 50 Esercizi svolti σ n ( N mm 2 ) 400 380 σM 360 340 320 300 σR 280 σy 260 240 220 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 ε n (%) Come vediamo si può distinguere un tratto rettilineo (deformazioni elastiche) e uno parabolico (deformazioni plastiche), fino alla rottura. Sfruttando il grafico costruito, posso rispondere anche agli altri quesiti del problema. Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 8 di 50 Esercizi svolti Domanda ii. Il limite elastico corrisponde al punto limite dove non esiste più proporzionalità diretta tra tensioni e deformazioni (fine del tratto lineare). Il carico in questo punto vale σ y ≅ 270 MPa Domanda iii. Per il modulo elastico: E= σ y 270 = = 54GPa 0, 5 ε Domanda iv. Il punto di stazione è il punto in cui d (σ n ) d (ε n ) = 0. In quel punto si trova anche il valore del carico massimo: σ M ≅ 370 MPa Domanda v. Il carico di rottura o carico ultimo vale: σ R ≅ 283MPa Domanda vi. La duttilità si trova sull’asse delle ascisse, tenuto conto del recupero elastico. duttilità = deformazione a rottura − deformazione elastica duttilità = 16,5 − 0,5 = 16% Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 9 di 50 Esercizi svolti ESERCIZIO 4 (Cls – metodo di Bogue) Da una analisi chimica elementare di un cemento si ottengono le seguenti percentuali in peso degli ossidi componenti: Calce ( CaO ) – 67% Silice ( SiO 2 ) – 22% Allumina ( Al 2 O 3 ) – 6% Ferrite ( Fe 2 O 3 ) – 5% Calcolare con il metodo di Bogue le percentuali in peso dei composti principali del cemento. Svolgimento I componenti principali del cemento Portland sono: Silicato tricalcico C 3S ↔ 3CaO.SiO 2 Silicato bicalcico C 2S ↔ 2CaO.SiO 2 Alluminato tricalcico C 3 A ↔ 3CaO.Al 2 O 3 Alluminato ferrito tetracalcico C 4 AF ↔ 4CaO.Al 2 O 3 .Fe 2 O 3 I numeri presenti nelle formule chimiche davanti agli ossidi rappresentano il rapporto tra il peso molecolare degli ossidi che concorrono a formare il composto principale in questione. Ad esempio, C 3S , indica che, nel silicato tricalcico, il rapporto tra calce e silice è pari al rapporto tra il triplo del peso molecolare della calce e il peso molecolare della silice (tre moli di calce ed una mole di silice). Andiamo, quindi, a calcolare i pesi molecolari degli ossidi (come somma dei pesi atomici degli elementi di base componenti): CaO ≅ 40 + 16 = 56 SiO ≅ 28 + 2 × 16 = 60 2 peso molecolare Al 2 O 3 ≅ 2 × 27 + 3 × 16 = 102 Fe 2 O 3 ≅ 2 × 56 + 3 × 16 = 160 Passiamo ora al calcolo delle percentuali in peso dei composti uno per uno, come somma delle singole percentuali in peso degli ossidi che li formano. Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 10 di 50 Esercizi svolti Poiché la ferrite compare solo nel C 4 AF cominciamo proprio da questo composto e imponiamo le proporzioni tra pesi molecolari e percentuali in peso: la ferrite, come detto, entra tutta (5%) nel C 4 AF ; l’allumina ha un rapporto in peso molecolare 1:1 con la ferrite Al 2 O 3 : Fe 2 O 3 = x : 5 x= Al 2 O 3 102 ×5 = × 5 ≅ 3,19% Fe 2 O 3 160 la calce ha un rapporto in peso molecolare 4:1 con la ferrite 4CaO : Fe 2 O 3 = x : 5 x= 4CaO 4 × 56 ×5 = × 5 = 7% Fe 2 O 3 160 La percentuale in peso del C 4 AF nel cemento sarà, quindi: C 4 AF → 5 + 3,19 + 7 ≅ 15,2% Proseguiamo il calcolo con il C 3 A , in quanto il resto dell’allumina si concentra in questo composto. Procedo di nuovo con le proporzioni: l’allumina restante entra tutta nel C 3 A (Al 2 O 3 )TOT − (Al 2 O 3 )C AF = 6 − 3,19 = 2,81% 4 la calce ha un rapporto in peso molecolare 3:1 con l’allumina 3CaO : Al 2 O 3 = x : 2,81 x= 3CaO 3 × 56 × 2,81 = × 2,81 ≅ 4,63% Al 2 O 3 102 La percentuale in peso del C 3 A nel cemento sarà, quindi: C 3 A → 2,81 + 4,63 = 7,44% Passiamo ora ai composti rimasti (i silicati). La calce residua è: (CaO )TOT − (CaO )C AF − (CaO )C A 4 3 = 67 − 7 − 4,63 = 55,37% Sappiamo che tutta la silice si distribuisce tra i due composti. Vediamo la percentuale del peso che essa rappresenta nei due composti, rapportando i pesi molecolari: Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 11 di 50 Esercizi svolti SiO 2 60 60 = = ≅ 0,349 C 2S 56 × 2 + 60 172 SiO 2 60 60 = = ≅ 0,263 C 3S 56 × 3 + 60 228 Poniamo: x = C 2S e y = C 3S e impostiamo il sistema risolutivo: x + y = 22 + 55,37 0,349 x + 0,263 y = 22 La prima equazione ci dice che la somma tra il silicato bicalcico e il silicato tricalcico è uguale alla percentuale dei pesi ancora disponibile (il totale della silice e il restante della calce); la seconda equazione, invece, ci dice che la somma tra percentuale in peso della silice nel C 2 S e la percentuale in peso della silice nel C 3S è uguale a tutta la silice disponibile. Ora non devo fare altro che risolvere il sistema: x + y = 77,37 0,349 x + 0,263 y = 22 x = 19,21% y = 58,16% Vediamo le singole percentuali degli ossidi: silice nel C 2 S SiO 2 : C 2 S = x : 19,21 x= SiO 2 60 × 19,21 = × 19,21 ≅ 6,7% C 2S 172 silice nel C 3S SiO 2 : C 3S = x : 58,16 x= SiO 2 60 × 58,16 = × 58,16 ≅ 15,3% C 3S 228 calce nel C 2 S 2CaO : C 2 S = x : 19,21 x= 2CaO 2 × 56 × 19,21 = × 19,21 ≅ 12,51% C 2S 172 calce nel C 3S 2CaO : C 3S = x : 58,16 Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 12 di 50 Esercizi svolti x= 2CaO 3 × 56 × 58,16 = × 58,16 ≅ 42,86% C 3S 228 Ricapitoliamo le percentuali in una tabella: CaO SiO 2 Al 2 O 3 Fe 2 O 3 TOT C 3S 42,86 15,3 - - 58,16 C 2S 12,51 6,7 - - 19,21 C3A 4,63 - 2,81 C 4 AF 7 - 3,19 5 15,19 TOT 67 22 6 5 100,0 7,44 Verifichiamo i dati con le formule di Bogue: C 3S = 4,07.CaO − 7,6.SiO 2 − 6,72.Al 2 O 3 − 1,43Fe 2 O 3 = 272,69 − 167,2 − 40,32 − 7,15 = 58,02 C 2S = 2,87.SiO 2 − 0,754.C 3S = 63,14 − 43,86 = 19,28 C 3 A = 2,65.Al 2 O 3 − 1,69.Fe 2 O 3 = 15,9 − 8,45 = 7,45 C 4 AF = 3,04.Fe 2 O 3 = 15,20 Come vediamo i dati risultano verificati: i lievissimi scarti sono dovuti agli arrotondamenti eseguiti durante i calcoli. Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 13 di 50 Esercizi svolti ESERCIZIO 5 (Cls – proporzionamento inerti 1) Proporzionare percentualmente i tre inerti le cui caratteristiche sono riportate nella tabella seguente, utilizzando come riferimento la curva di Fuller. Fare riferimento ad una scala Φ. lineare ( Pc ), in funzione di Diametro vagli Φ (mm) 38,1 25,4 19,5 12,7 9,52 4,76 2,38 1,19 0,60 0,30 0,15 Sabbia – trattenuto (%) - - - - - - 22 14 28 20 16 Ghiaino – trattenuto (%) - - - 48 32 20 - - - - - Ghiaia – trattenuto (%) - 54 15 31 - - - - - - - Svolgimento Dobbiamo ricavare le curve dei passanti cumulativi degli inerti da confrontare con la curva di Fuller. Per fare ciò si costruisce una nuova tabella, sfruttando i dati del problema. Φ (mm) Ghiaino (%) Sabbia (%) Ghiaia (%) T Tc Pc T Tc Pc T Tc Pc 38,1 - - - - - - - - 100 25,4 - - - - - - 54 54 46 19,5 - - - - - 100 15 69 31 12,7 - - - 48 48 52 31 100 0 9,52 - - - 32 80 20 - - - 4,76 - - 100 20 100 0 - - - 2,38 22 22 78 - - - - - - 1,19 14 36 64 - - - - - - 0,60 28 64 36 - - - - - - 0,30 20 84 16 - - - - - - 0,15 16 100 0 - - - - - - Nella tabella sopra riportata si ha: Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 14 di 50 Esercizi svolti T è il trattenuto (la percentuale di inerte trattenuta al singolo vaglio); Tc è il trattenuto cumulativo (la percentuale di inerte trattenuta fino a quel vaglio, ottenuta per somma dei trattenuti parziali); Pc è il passante cumulativo (la percentuale di inerte passante fino a quel vaglio, ottenuta per sottrazione tra il passante cumulativo al precedente meno il trattenuto a quel vaglio). Ovviamente, finché non vi è trattenuto, la percentuale di passante cumulativo è totale (100%). Andiamo a calcolare i moduli di finezza: Sabbia: M.F. = Ghiaino: M.F. = Ghiaia: M.F. = ∑T C 100 ∑T C 100 ∑T C 100 = 22 + 36 + 64 + 84 + 100 306 = = 3,06 100 100 = 48 + 80 + 100 228 = = 2,28 100 100 = 54 + 69 + 100 223 = = 2,23 100 100 Procediamo con il metodo grafico per la combinazione degli aggregati. Si usa un diagramma (Figura 1) avente la scala delle ascisse proporzionale a Φ , in modo che la parabola di Fuller abbia andamento lineare. % in peso materiale passante attraverso il vaglio 100 75 50 25 0 0,2 0,5 1 3 5 7 10 15 20 25 30 luci dei vagli (scala proporzionale a CURVA DI FULLER Figura 1. Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 15 di 50 40 Φ) Esercizi svolti Procediamo per punti successivi. 1) Sul diagramma di sopra si individuano le luci dei vagli date dal problema e, in corrispondenza di esse, si segnano i punti corrispondenti ai valori dei passanti cumulativi dei tre inerti, come ricavati nella tabella precedente: 75 50 luci dei vagli (scala proporzionale a CURVA DI FULLER SABBIA Punti reali 2) GHIAINO Punti reali GHIAIA Punti reali Tra i punti dell’analisi granulometrica, si tracciano le rette di interpolazione per ciascun materiale: Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 16 di 50 38,1 25,4 19,5 12,7 9,52 4,76 2,38 1,19 0,60 0,30 25 0,15 % in peso materiale passante attraverso il vaglio 100 Φ) Esercizi svolti 75 50 luci dei vagli (scala proporzionale a CURVA DI FULLER SABBIA 3) GHIAINO GHIAIA Punti reali Punti reali Punti reali Interpolazione Interpolazione Interpolazione Si uniscono (con linee tratteggiate) le estremità superiori delle interpolazioni con quelle inferiori. I punti di intersezione con la curva di Fuller permettono di ricavare le proporzioni delle varie frazioni, poiché le loro ordinate dividono l’asse delle percentuali in parti proporzionali alle quantità richieste di ciascun materiale. Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 17 di 50 38,1 25,4 19,5 12,7 9,52 4,76 2,38 1,19 0,60 0,30 25 0,15 % in peso materiale passante attraverso il vaglio 100 Φ) Esercizi svolti 75 70 50 35 luci dei vagli (scala proporzionale a CURVA DI FULLER SABBIA GHIAINO GHIAIA Punti reali Punti reali Punti reali Interpolazione Interpolazione Interpolazione Dal grafico otteniamo, allora, che la giusta proporzione degli inerti è: Sabbia – 35% Ghiaino – 35% Ghiaia – 30 % Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 18 di 50 38,1 25,4 19,5 12,7 9,52 4,76 2,38 1,19 0,60 0,30 25 0,15 % in peso materiale passante attraverso il vaglio 100 Φ) Esercizi svolti ESERCIZIO 6 (Cls – proporzionamento inerti 2) Proporzionare percentualmente i due inerti le cui caratteristiche sono riportate nella tabella seguente, utilizzando come riferimento la curva di Fuller. Dopo aver proporzionato sabbia e ghiaia, verificare se il misto granulometrico rientra nel fuso granulometrico. Diametro vagli Φ (mm) 30 25 20 13 10 5 2,4 1,4 0,6 0,3 0,15 Sabbia – trattenuto (%) - - - - - 10 12 14 28 20 16 Ghiaia – trattenuto (%) - 44 25 11 15 5 - - - - - Svolgimento Costruiamo la tabella per ottenere l’analisi granulometrica: Φ (mm) Ghiaia (%) Sabbia (%) T Tc Pc T Tc Pc 30 - - - - - 100 25 - - - 44 44 56 20 - - - 25 69 31 13 - - - 11 80 20 10 - - 100 15 95 5 5 10 10 90 5 100 0 2,4 12 22 78 - - - 1,4 14 36 64 - - - 0,6 28 64 36 - - - 0,3 20 84 16 - - - 0,15 16 100 0 - - - Nella tabella sopra riportata si ha: T è il trattenuto (la percentuale di inerte trattenuta al singolo vaglio); Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 19 di 50 Esercizi svolti Tc è il trattenuto cumulativo (la percentuale di inerte trattenuta fino a quel vaglio, ottenuta per somma dei trattenuti parziali); Pc è il passante cumulativo (la percentuale di inerte passante fino a quel vaglio, ottenuta per sottrazione tra il passante cumulativo al precedente meno il trattenuto a quel vaglio). Ovviamente, finché non vi è trattenuto, la percentuale di passante cumulativo è totale (100%). Andiamo a calcolare i moduli di finezza: Sabbia: M.F. = Ghiaia: M.F. = ∑T C 100 ∑T C 100 = 10 + 22 + 36 + 64 + 84 + 100 316 = = 3,16 100 100 = 44 + 69 + 80 + 95 + 100 388 = = 3,88 100 100 Procediamo con il metodo grafico. Tracciamo sul diagramma i passanti culumativi ottenuti dall’analisi granulometrica della sabbia e della ghiaia % in peso materiale passante attraverso il vaglio 100 75 50 25 0 0,2 0,5 1 3 5 CURVA DI FULLER SABBIA Punti reali Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici 7 10 15 20 25 luci dei vagli (scala proporzionale a GHIAIA Punti reali Pag. 20 di 50 30 Φ) Esercizi svolti A questo punto procediamo con l’interpolazione ed otteniamo la percentuale di inerti per la miscelazione. Tuttavia, per verificare la validità del proporzionamento dobbiamo confrontarlo con il fuso granulometrico (basato sulla curva di Fuller). Procediamo per tentativi di interpolazione fino alla corretta verifica con il fuso. % in peso materiale passante attraverso il vaglio 100 75 50 45 25 0 0,2 0,5 1 3 5 7 10 15 20 25 luci dei vagli (scala proporzionale a CURVA DI FULLER 30 Φ) Punti reali Punti reali GHIAIA SABBIA Interpolazione Interpolazione Questa interpolazione ci restituisce le seguenti percentuali: Sabbia – 45% Ghiaia – 55% Dobbiamo procedere, ora, all’analisi granulometrica del misto. Per ottenere i valori del trattenuto parziale, del trattenuto cumulativo e del passante cumulativo del misto dovrò costruire una nuova tabella, tenendo conto del proporzionamento calcolato. Sarà sufficiente moltiplicare i trattenuti parziali ai singoli vagli della sabbia e della ghiaia per la percentuale di miscelazione scelta. Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 21 di 50 Esercizi svolti Di seguito la tabella del misto: Sabbia (45%) Ghiaia (55%) Trattenuto (%) Trattenuto (%) Ttot Tc Pc 30 - - - - 100 25 - 44 × 0,55 ≅ 24 24 24 76 20 - 25 × 0,55 ≅ 14 14 38 62 13 - 11 × 0,55 ≅ 6 6 44 56 10 - 15 × 0,55 ≅ 8 8 52 48 5 10 × 0,45 ≅ 5 5 × 0,55 ≅ 3 8 60 40 2,4 12 × 0,45 ≅ 5 - 5 65 35 1,4 14 × 0,45 ≅ 6 - 6 71 29 0,6 28 × 0,45 ≅ 13 - 13 84 16 0,3 20 × 0,45 = 9 - 9 93 7 0,15 16 × 0,45 ≅ 7 - 7 100 0 Φ (mm) Misto Andiamo a confrontare il risultato con il fuso granulometrico, utilizzando una scala 100 0 90 10 80 20 70 30 60 40 50 50 40 60 30 70 20 80 10 90 0 100 0 0,15 0,20 0,50 1 3 5 7 10 15 luce vagli (scala proporzionale a Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici 20 25 30 log Φ ) Pag. 22 di 50 RESIDUO AL VAGLIO (% in peso) PASSANTE AL VAGLIO (% in peso) semilogaritmica (secondo la UNI 7163 – 79). Esercizi svolti Come vediamo non tutti i punti del passante cumulativo ricadono all’interno del fuso. Pertanto dovremo andare a scegliere un’altra miscelazione degli inerti. Interpoliamo nuovamente le curve sul primo diagramma: % in peso materiale passante attraverso il vaglio 100 75 50 50 25 0 0,2 0,5 1 3 5 7 10 15 20 25 luci dei vagli (scala proporzionale a CURVA DI FULLER 30 Φ) Punti reali Punti reali GHIAIA SABBIA Interpolazione Interpolazione Questa interpolazione ci restituisce le seguenti percentuali: Sabbia – 50% Ghiaia – 50% Procediamo all’analisi granulometrica del misto. Per ottenere i valori granulometrici del misto dovrò costruire una nuova tabella, tenendo conto del proporzionamento calcolato. Sarà sufficiente moltiplicare i trattenuti parziali ai singoli vagli della sabbia e della ghiaia per la percentuale di miscelazione scelta. Di seguito la tabella del misto: Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 23 di 50 Esercizi svolti Sabbia (50%) Ghiaia (50%) Trattenuto (%) Trattenuto (%) Ttot Tc Pc 30 - - - - 100 25 - 44 × 0,5 = 22 22 22 78 20 - 25 × 0,5 ≅ 12 12 34 66 13 - 11 × 0,5 ≅ 6 6 40 60 10 - 15 × 0,5 ≅ 8 8 48 52 5 10 × 0,5 = 5 5 × 0,5 ≅ 2 7 55 45 2,4 12 × 0,5 = 6 - 6 61 39 1,4 14 × 0,5 = 7 - 7 68 32 0,6 28 × 0,5 = 14 - 14 82 18 0,3 20 × 0,5 = 10 - 10 92 8 0,15 16 × 0,5 = 8 - 8 100 0 Φ (mm) Misto 100 0 90 10 80 20 70 30 60 40 50 50 40 60 30 70 20 80 10 90 0 100 0 0,15 0,20 0,50 1 3 5 7 10 15 luce vagli (scala proporzionale a 20 RESIDUO AL VAGLIO (% in peso) PASSANTE AL VAGLIO (% in peso) Andiamo a confrontare il risultato con il fuso granulometrico. 25 30 log Φ ) Come si può vedere, anche questa soluzione non è all’interno del fuso. Dall’analisi dei grafici possiamo dire che la soluzione migliore sarà una via di mezzo. Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 24 di 50 Esercizi svolti Interpoliamo nuovamente le curve sul primo diagramma: % in peso materiale passante attraverso il vaglio 100 75 50 47 25 0 0,2 0,5 1 3 5 7 10 15 20 25 luci dei vagli (scala proporzionale a CURVA DI FULLER 30 Φ) Punti reali Punti reali GHIAIA SABBIA Interpolazione Interpolazione Questa interpolazione ci restituisce le seguenti percentuali: Sabbia – 47% Ghiaia – 53% Procediamo all’analisi granulometrica del misto. Per ottenere i valori granulometrici del misto dovrò costruire una nuova tabella, tenendo conto del proporzionamento calcolato. Sarà sufficiente moltiplicare i trattenuti parziali ai singoli vagli della sabbia e della ghiaia per la percentuale di miscelazione scelta. Di seguito la tabella del misto: Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 25 di 50 Esercizi svolti Sabbia (47%) Ghiaia (53%) Trattenuto (%) Trattenuto (%) Ttot Tc Pc 30 - - - - 100 25 - 44 × 0,53 ≅ 23 23 23 77 20 - 25 × 0,53 ≅ 13 13 36 64 13 - 11 × 0,53 ≅ 6 6 42 58 10 - 15 × 0,53 ≅ 8 8 50 50 5 10 × 0,47 ≅ 5 5 × 0,53 ≅ 3 8 58 42 2,4 12 × 0,47 ≅ 6 - 6 64 36 1,4 14 × 0,47 ≅ 7 - 7 71 29 0,6 28 × 0,47 ≅ 13 - 13 84 16 0,3 20 × 0,47 ≅ 9 - 9 93 7 0,15 16 × 0,47 ≅ 7 - 7 100 0 Φ (mm) Misto 100 0 90 10 80 20 70 30 60 40 50 50 40 60 30 70 20 80 10 90 0 100 0 0,15 0,20 0,50 1 3 5 7 10 15 luce vagli (scala proporzionale a 20 25 30 log Φ ) La miscelazione ottimale è, dunque: Sabbia – 47% Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Ghiaia – 53% Pag. 26 di 50 RESIDUO AL VAGLIO (% in peso) PASSANTE AL VAGLIO (% in peso) Andiamo a confrontare il risultato con il fuso granulometrico. Esercizi svolti ESERCIZIO 7 (Cls – ritiro igrometrico) Un calcestruzzo è stato confezionato con un dosaggio di cemento ( q ) = 350 kg m3 e un contenuto d’acqua ( a ) = 210 l m3 . Il peso specifico del calcestruzzo vale 2300 kg m3 e la resistenza caratteristica 40MPa. Calcolare: 1. l’entità del ritiro igrometrico per una trave lunga 8 metri (ritiro igrometrico = 0,05%); 2. la tensione di trazione nelle condizioni di trave incastrata dovuta al ritiro idrometrico; 3. il contenuto di inerti espressi in kg m3 . Svolgimento 1. Lunghezza della trave: L = 8m . Ritiro igrometrico: 0,05%. Il ritiro per ogni metro di lunghezza di trave è pari a 0,5mm. Il ritiro totale sarà: ∆L = 8 × 0,05% = 4 × 10 −3 m = 4mm 2. Per la trazione, in campo elastico posso scrivere la seguente relazione: σ t = Eε dove E è il modulo elastico ed ε la deformazione da ritiro. I valori sono: E = 5700 Rck = 5700 40 ≅ 36050 MPa ε= ∆L 4 × 10 −3 = = 5 × 10 − 4 L 8 Allora si ha: σ t = Eε = 36050 × 5 × 10 −4 ≅ 18MPa Risulta, quindi, che la tensione di trazione da ritiro igrometrico è superiore alla resistenza a trazione del calcestruzzo che è pari a circa 3. Rck 10 = 4 MPa . Possiamo scrivere, infine, che il peso specifico del calcestruzzo è: p.s. = (q ) + (a ) + (i ) 2300 = 350 + 210 + (i ) Il peso degli inerti (i ) sarà, quindi, 1740 kg m3 . Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 27 di 50 Esercizi svolti ESERCIZIO 8 (Cls – mix design del calcestruzzo) Si vuole confezionare un calcestruzzo per un pilastro, con le seguenti caratteristiche: resistenza caratteristica Rck = 40 MPa tipo cemento t c = 42,5 slump 70 mm sezione pilastro (quadrata) 30 × 30 cm Si usino come riferimento i seguenti grafici e tabelle: Figura 1. Resistenza a compressione per vari tipi di cemento (in funzione di a/c) 90 Resistenza a compressione a 28 gg (MPa) 80 70 52,5 60 42,5 50 40 32,5 30 20 0,40 0,45 0,50 0,55 0,60 0,65 Rapporto acqua/cemento Tabella 1. Diametro massimo dell’aggregato (in mm) per vari tipi di costruzioni. Sezione minima della struttra (cm) Muri, travi e pilastri armati Muri non armati Solette molto armate Solette poco o non armate 8 – 15 12,5 – 19,0 25,0 12,5 – 19,0 19,0 – 37,5 15 – 30 19,0 – 37,5 37,5 19,0 – 37,5 37,5 – 75,0 30 – 80 25,0 – 75,0 75,0 25,0 – 75,0 75,0 oltre 80 37,5 – 75,0 120,0 37,5 – 75,0 75,0 – 120,0 Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 28 di 50 Esercizi svolti Tabella 2. Dosaggio d’acqua (in l/m3) per ottenere uno slump determinato. Dosaggio in funzione del Dmax dell’aggregato Slump (mm) Consistenza UNI 10 mm 16 mm 25 mm 40 mm Rigida 0 < 180 < 170 < 160 < 150 Umida 10 – 40 195 180 170 160 Plastica 50 – 90 215 200 190 180 Semifluida 100 – 150 230 215 205 195 Fluida 160 – 200 240 225 215 205 > 210 250 235 225 215 3 2,5 2 1,5 Superfluida 3 Aria intrappolata (l/m ) Figura 2. Ritiro igrometrico (in funzione del rapporto a/c e della quantità di inerte). 0,16 Contenuto % di inerte sul volume 50 60 Ritiro (%) 0,12 70 0,08 0,04 80 0 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 Rapporto a/c Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 29 di 50 Esercizi svolti Svolgimento Il primo passo da eseguire per ottenere la ricetta del calcestruzzo voluta è quella di ragionare sulla resistenza a compressione. Bisogna ricordare che la resistenza caratteristica è quella stabilita dal progettista e deve risultare inferiore alla resistenza media. Rck = Rm − Kσ con Rck resistenza caratteristica, Rm resistenza media, K fattore di probabilità (che viene assunto pari a 1,4 per costruzioni con più di 1500m3 di calcestruzzo) e σ scarto quadratico medio. Per il confezionamento del calcestruzzo bisogna risalire alla resistenza media. Per un grado di controllo buono ( C = 10% ) si ha: σ= C × Rck 10 × 40 = = 4N = 4 MPa mm 2 100 100 Ora si può ricavare la resistenza media: Rm = Rck + Kσ = 40 + 1,4 × 4 ≅ 40 + 6 = 46 MPa A questo punto, utilizzando il grafico di figura 1 è possibile ricavare il rapporto a/c: 90 Resistenza a compressione a 28 gg (MPa) 80 70 52,5 60 42,5 50 46 40 32,5 30 20 0,40 0,45 0,50 0,55 0,60 0,65 Rapporto acqua/cemento Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 30 di 50 Esercizi svolti Individuando sull’asse delle ordinate il valore della resistenza media trovato e riportandolo sulla curva del tipo di cemento (42,5), si troverà il rapporto acqua cemento (cioè il corrispondente valore sull’asse delle ascisse): a = 0,54 c Ora, usando i valori di tabella 1, si trova il diametro massimo dell’aggregato per il problema: Muri, travi e pilastri armati Muri non armati Solette molto armate Solette poco o non armate 8 – 15 12,5 – 19,0 25,0 12,5 – 19,0 19,0 – 37,5 15 – 30 19,0 – 37,5 37,5 19,0 – 37,5 37,5 – 75,0 30 – 80 25,0 – 75,0 75,0 25,0 – 75,0 75,0 oltre 80 37,5 – 75,0 120,0 37,5 – 75,0 75,0 – 120,0 Sezione minima della struttra (cm) All’interno dell’intervallo trovato, stabilisco: Dmax=25 mm I dati del problema indicano una pasta con slump pari a 70 mm, cioè un conglomerato di consistenza plastica. Sfruttando la tabella 2, si determina il dosaggio dell’acqua: Consistenza UNI Dosaggio in funzione del Dmax dell’aggregato Slump (mm) 10 mm 16 mm 25 mm 40 mm Rigida 0 < 180 < 170 < 160 < 150 Umida 10 – 40 195 180 170 160 Plastica 50 – 90 215 200 190 180 Semifluida 100 – 150 230 215 205 195 Fluida 160 – 200 240 225 215 205 > 210 250 235 225 215 3 2,5 2 1,5 Superfluida Aria intrappolata (l/m3) La quantità di acqua è 190 l/m3 e il volume di aria intrappolata è 2 l/m3. Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 31 di 50 Esercizi svolti Si ricava, quindi, il dosaggio di cemento: c= a 190 = ≅ 352 Kg 3 m a c 0,54 Consideriamo un cemento di massa volumica reale media: γ c = 3,1 kg dm 3 e otteniamo il volume del cemento: Vc = c γc = 352 kg m 3 dm 3 ≅ 113 , 5 = 113,5 l 3 m 3,1 kg dm 3 m3 (Si ricorda che nelle misure dei volumi dm 3 = l ). Si considera di voler confezionare un volume totale di calcestruzzo pari a: VT = Vc + Va + Vi + Varia = 1m 3 = 1000l (con Va volume dell’acqua, Vi volume degli inerti e Varia quello dell’aria intrappolata). Facilmente si ottiene (per ogni metro cubo di cls): Vi = VT − Vc − Va − Varia = 1000 − 113,5 − 190 − 2 = 694,5 l m3 La massa volumica reale media degli inerti varia a seconda del tipo. Per il carbonato di calcio, ad esempio, si può considerare: γ i = 2,7 kg dm 3 Il peso specifico dell’aggregato sarà: i = Vi × γ i = 694,5 × 2,7 ≅ 1875 kg m3 Il peso specifico totale del calcestruzzo sarà: p.s. = c + i + a = 352 + 1875 + 190 = 2417 kg m3 Si nota che il volume dell’aggregato rappresenta circa il 70% del volume totale. Per calcolare l’entità del ritiro, si usa il grafico di figura 2: Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 32 di 50 Esercizi svolti 0,16 Contenuto % di inerte sul volume 50 60 Ritiro (%) 0,12 70 0,08 0,04 80 0 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 Rapporto a/c Individuato il rapporto acqua cemento sull’asse delle ascisse, si riporta sulla curva corrispondente la percentuale di aggregato e si trova, quindi, l’entità del ritiro igrometrico, che è pari allo 0,08%. Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 33 di 50 Esercizi svolti ESERCIZIO 9 (Acque – durezza 1) Un’acqua ha una durezza totale pari a 35°F e un contenuto di HCO3− pari a 427mg/l. Si calcoli la durezza temporanea e permanente espressa in mg/l (come CaCO3 ). Svolgimento La durezza totale di un’acqua è data dalla somma della durezza temporanea e permanente. Dai dati del problema si vede che, in questo caso, la durezza temporanea è data solo dallo ione CO3−2 , che compare in HCO3− . Ora dobbiamo esprimere i dati del problema in un’unica unità di misura, meq/l (milliequivalenti per litro), in modo da poterli paragonare. Ricordando che 1°F=10 mg l ( CaCO3 ) , si ha: DT = 35°F = 350 mg l ( CaCO3 ) Per portare il tutto a meq/l devo dividere per il peso equivalente del carbonato di calcio: peso molecolare 40 + 12 + 16 × 3 100 = = = 50 carica ione 2 2 p.e.( CaCO3 ) = DT = 350 mg l ( CaCO3 ) 50 = 7 meq l Andiamo a calcolare la durezza temporanea: p.e. HCO − = ( 3 ) peso molecolare 1 + 12 + 16 × 3 = = 61 carica ione 1 D t = concentrazione HCO3− = 427 = 7 meq l 61 Come si vede tutta la durezza è temporanea. Per esprimerla come richiesto si tornerà indietro: D t = 350 mg l ( CaCO3 ) D p = DT − D t = 0 Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 34 di 50 Esercizi svolti ESERCIZIO 10 (Acque – durezza 2) Tre campioni di acqua hanno la stessa alcalinità pari a 256,2mg/l di HCO3− e un contenuto di ioni calcio e magnesio pari rispettivamente a: Ca +2 Mg ( mg l ) ( mg l ) +2 (1) (2) (3) 102 54 46 12 18 18 Calcolare nei tre casi la durezza temporanea e permanente. Svolgimento La durezza totale di un’acqua è data dalla somma della durezza temporanea e permanente. Dai dati del problema si vede che: 1. la durezza temporanea è data dallo ione CO3−2 , che compare in HCO3− ; 2. la durezza totale è data dalla somma delle concentrazioni degli ioni Ca +2 e Mg +2 ; Per la durezza temporanea si ha (per tutte e tre i campioni): HCO3− = concentrazione 256, 2 mg l 256, 2 = = = 4, 2 meq l 61 peso equivalente peso molecolare 1 carica D t = 4, 2 meq l Passiamo alla durezza totale. I pesi equivalenti sono: Ca +2 : peso atomico 40 = = 20 carica ionica 2 Mg +2 : peso atomico 24 = = 12 carica ionica 2 Si analizzano i tre campioni di acqua, singolarmente. Primo campione: Ca +2 = Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici 102 = 5,1 meq l 20 Pag. 35 di 50 Esercizi svolti Mg +2 = 12 = 1 meq l 12 DT = 5,1 + 1 = 6,1 meq l D p = DT − D t = 6,1 − 4, 2 = 1,9 meq l Secondo campione: Ca +2 = 54 = 2, 7 meq l 20 Mg +2 = 18 = 1,5 meq l 12 DT = 2, 7 + 1,5 = 4, 2 meq l D p = DT − D t = 4, 2 − 4, 2 = 0 Terzo campione: Ca +2 = 46 = 2, 3 meq l 20 Mg +2 = 18 = 1,5 meq l 12 DT = 2,3 + 1,5 = 3,8 meq l Dp = 0 In questo campione d’acqua, si ha un eccesso di HCO3− rispetto alla durezza temporanea che è paria a D t = 3,8 meq l . Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 36 di 50 Esercizi svolti ESERCIZIO 11 (Acque – durezza 3) Un’acqua contiene ioni calcio, magnesio, sodio, solfato cloruro e bicarbonato. I dati analitici sono i seguenti: HCO3− = 200 mg DT = 23,5°F Ca +2 = 49 mg SO4 −2 = 43, 2 mg l l (come CaCO3 ) l (come SO 4 ) Cl− = 26,3 mg (come Cl ) l Calcolare la durezza temporanea e permanente e la presumibile concentrazione degli ioni alcalini di sodio ( Na + ). Svolgimento La durezza totale di un’acqua è data dalla somma della durezza temporanea e permanente. Dai dati del problema si vede che: 3. la durezza temporanea è data dallo ione CO3−2 , che compare in HCO3− ; 4. la durezza totale è data dalla somma delle concentrazioni degli ioni Ca +2 e Mg +2 ; Per la durezza temporanea si ha: HCO3− = concentrazione 200 mg l 200 200 = = = = 4 meq l 100 p.m. ( CaCO3 ) p.e. ( CaCO3 ) 50 2 carica D t = 4 meq l Per la durezza totale si ha: DT = 23,5°F=235 mg l ( come CaCO3 ) = 235 = 4, 7 meq l 50 Quindi: D p = DT − D t = 4, 7 − 4, 0 = 0, 7 meq l = 0, 7 × 50 = 35 mg l ( come CaCO3 ) = 3,5°F Per quanto riguarda gli ioni, si ha: Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 37 di 50 Esercizi svolti HCO3− = SO4 −2 = concentrazione 200 mg l 200 200 = = = = 4 meq l p.m.( CaCO3 ) 100 p.e.( CaCO3 ) 50 2 carica concentrazione 43, 2 mg l 43, 2 43, 2 = = = = 0,9 meq l p.m. 32+16 × 4 p.e. 48 2 carica Cl− = concentrazione 26,3 mg l 26,3 26,3 = = = = 0, 74 meq l p.a. 35,5 p.e. 35,5 1 carica Per sapere la quantità di sodio ( Na + ), dovremo eseguire la differenza tra la somma delle concentrazioni dei cationi (ioni positivi) e la durezza totale (che rappresenta la somma di Ca +2 e Mg +2 , ioni positivi). Eseguiamo un bilancio tra ioni positivi e ioni negativi, imponendo l’equazione di elettroneutralità ( ∑ anioni = ∑ cationi ): ∑ anioni = 4 + 0,9 + 0, 74 = 5, 64 meq l = ∑ cationi Na + = ∑ cationi − DT = 5, 64 − 4,7 = 0,94 meq Na + = 0, 94 meq l = 0, 94 × p.e. = 0,94 × Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici l p.a. 23 = 0,94 × = 0, 94 × 23 = 21, 62 mg l carica 1 Pag. 38 di 50 Esercizi svolti ESERCIZIO 12 (Acque – alcalinità 1) Nel corso di una titolazione di un campione di 50 ml di acqua, si osserva che non compare alcuna colorazione all’aggiunta dell’indicatore alla fenolftaleina e che per ottenere il viraggio dell’indicatore al metilarancio sono necessari 3,6 ml di soluzione contenente 0,1 eq/l di H 2SO 4 . Si misura, inoltre, un pH pari a 7. Che concentrazione hanno le specie di alcalinità presenti e la CO 2 libera? Svolgimento Si ricorda che 1 P = OH - + CO3−2 2 alcalinità alla fenolftaleina M = OH - + CO3−2 + HCO3− alcalinità al metilarancio In questo caso abbiamo P=0 e M≠0 quindi, vi è solo lo ione HCO3− . Il valore dell’alcalinità sarà: M = 3, 6 × 0,1 ml × meq = 0,36meq ml Si noti che: H 2SO 4 = 0,1 eq l = 0,1 meq ml Il campione di acqua è 50 ml, per cui: M= 0,36 meq = 7, 2 meq l 0, 05 l HCO3- = M = 7, 2 meq l = 7, 2 × p.e. = 7, 2 × 61 = 439, 2 mg l Per determinare la concentrazione di CO 2 libera, sfruttiamo la prima equazione delle costanti di equilibrio relative al sistema H 2 O ↔ CO 2 : Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 39 di 50 Esercizi svolti H + HCO3− K1 = 2 [ CO2 ] dove K1 = 4, 45 × 10−7 è la costante pratica di prima dissociazione dell’acido carbonico. Ci manca solo la concentrazione dello ione idrogeno, che ricaviamo da pH: pH = log 1 =7 H + H + = 10−7 Quindi: [CO2 ] = 2 × H + K1 × HCO3− = Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici 2 ×10 −7 × 7, 2 ≅ 3, 24 meq l 4, 45 × 10−7 Pag. 40 di 50 Esercizi svolti ESERCIZIO 13 (Acque – alcalinità 2) L’alcalinità di un’acqua con pH pari a 10 è 60 mg/l ( CaCO3 ). Calcolare la concentrazione espressa in mg/l ( CaCO3 ) delle diverse specie ioniche presenti in soluzione e il contenuto di CO 2 libera. Svolgimento Per prima cosa esprimo il valore dell’alcalinità in meq/l: [ A ] = 60 mg 60 ( come CaCO3 ) = = 1, 2 meq l l 50 Dal pH si ricava: pH = 10 ⇒ H + = 10−10 Per ricavare le concentrazioni degli ioni bicarbonato ( HCO3− ), carbonato ( CO3−2 ) e ossidrile ( OH - ) ricorro alle seguenti equazioni: (1) [ A ] + 103 H + = HCO3− + CO3−2 + OH- (2) H + HCO3− K1 = 2 [ CO2 ] (3) H + CO3−2 K2 = 2 HCO3− (4) H + OH − KW = 103 dove la prima equazione è il bilancio dell’alcalinità, le altre tre sono le equazioni delle costanti di equilibrio relative al sistema H 2 O ↔ CO 2 (con K1 = 4, 45 × 10−7 costante di prima dissociazione dell’acido carbonico, K 2 = 4, 69 × 10−11 costante di seconda dissociazione dell’acido carbonico e KW = 10 −14 prodotto ionico dell’acqua). Dalla quarta equazione ricavo immediatamente la concentrazione dello ione ossidrile: 103 KW 103 × 10 −14 10−11 OH − = = = −10 = 0,1 meq −10 + l 10 10 H Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 41 di 50 Esercizi svolti Sviluppiamo la prima equazione: [ A ] + 103 H + − OH- = HCO3− + CO3−2 Dalla terza: H + CO3−2 = 2 × K 2 × HCO3− 2K CO3−2 = HCO3− × +2 H Vado a sostituire nella prima ed ottengo: [ A ] + 103 H + − OH- = HCO3− + HCO3− × 2K 2 H + 2K HCO3− × 1 + +2 = [ A ] + 103 H + − OH - H HCO3 = − [ A ] + 103 H + − OH- 1+ 2K 2 H + = 1, 2 + 103 × 10−10 − 0,1 1, 2 + 10−7 − 0,1 = ≅ 0,568 meq −11 l 2 × 4, 69 × 10 1 + 0, 938 1+ 10 −10 Tornando alla terza equazione, sostituisco i valori trovati: 2K 2 × 4, 69 × 10 −11 CO3−2 = HCO3− × +2 = 0, 568 × ≅ 0, 533 meq −10 l 10 H Per esprimere i valori in mg/l ( CaCO3 ), basterà moltiplicare i risultati per 50 (peso equivalente del CaCO3 ): OH − = 0,1 meq = 5 mg ( CaCO3 ) l l HCO3− = 0,568 meq = 28, 4 mg ( CaCO3 ) l l CO3−2 = 0,533 meq = 26, 65 mg ( CaCO3 ) l l Non resta che trovare il valore della CO 2 libera attraverso la seconda equazione: H + HCO3− 2 × 10−10 × 0,568 = ≅ 0, 26 × 10−3 meq [CO2 ] = 2 −7 l K1 4, 45 × 10 Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 42 di 50 Esercizi svolti ESERCIZIO 14 (Acque – alcalinità 3) Un’acqua a 25°C contiene 7,5 mg/l di ioni Ca +2 , ha una alcalinità totale di 30 mg/l ( CaCO3 ) ed un pH pari a 7. Calcolare la distribuzione della alcalinità, la quantità di anidride carbonica disciolta, l’anidride carbonica aggressiva e l’indice di stabilità secondo Langelier. Svolgimento Per prima cosa esprimo il valore dell’alcalinità in meq/l: [ A ] = 30 mg 30 ( come CaCO3 ) = = 0, 6 meq l l 50 Dal pH si ricava: pH = 7 ⇒ H + = 10−7 Per la distribuzione dell’alcalinità, devo cercare le concentrazioni degli ioni bicarbonato ( HCO3− ), carbonato ( CO3−2 ) e ossidrile ( OH - ). Si ricorre alle seguenti equazioni: (1) [ A ] + 103 H + = HCO3− + CO3−2 + OH- (2) H + HCO3− K1 = 2 [ CO2 ] (3) H + CO3−2 K2 = 2 HCO3− (4) H + OH − KW = 103 dove la prima equazione è il bilancio dell’alcalinità, le altre tre sono le equazioni delle costanti di equilibrio relative al sistema H 2 O ↔ CO 2 (con K1 = 4, 45 × 10−7 costante di prima dissociazione dell’acido carbonico, K 2 = 4, 69 × 10−11 costante di seconda dissociazione dell’acido carbonico e KW = 10 −14 prodotto ionico dell’acqua). Dalla quarta equazione ricavo immediatamente la concentrazione dello ione ossidrile: 103 KW 103 ×10 −14 10−11 OH = = = −7 = 10 −4 meq −7 + l 10 10 H − Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 43 di 50 Esercizi svolti Sviluppiamo la prima equazione: [ A ] + 103 H + − OH- = HCO3− + CO3−2 Dalla terza: H + CO3−2 = 2 × K 2 × HCO3− 2K CO3−2 = HCO3− × +2 H Vado a sostituire nella prima ed ottengo: [ A ] + 103 H + − OH- = HCO3− + HCO3− × 2K 2 H + 2K HCO3− × 1 + +2 = [ A ] + 103 H + − OH - H HCO3 = − [ A ] + 103 H + − OH- 1+ 2K 2 H + = 0, 6 + 103 ×10 −7 − 10 −4 0, 6 + 10−4 − 10−4 = ≅ 0,599 meq −11 −4 l 2 × 4, 69 × 10 1 + 9, 38 ×10 1+ 10−7 Tornando alla terza equazione, sostituisco i valori trovati: 2K 2 × 4, 69 × 10−11 CO3−2 = HCO3− × +2 = 0, 599 × ≅ 0,562 × 10−3 meq −7 l 10 H Per trovare il valore della CO 2 libera si usa la seconda equazione: H + HCO3− 2 × 10−7 × 0, 599 = ≅ 0, 269 meq [CO2 ] = 2 l K1 4, 45 × 10−7 Per l’indice di stabilità usiamo (come richiesto) il metodo di Langelier: I.S.L = pH − pHS dove pHS è il pH dell’acqua un equilibrio con il carbonato di calcio. Si ricorda che stabilizzare un’acqua significa correggere il pH, l’alcalinità e il contenuto di calcio in modo da portarla in equilibrio con il carbonato di calcio. Il contenuto di calcio (dato del problema) è: 7,5 meq 7, 5 meq Ca +2 = 7,5 mg = = = 0,375 meq l l l l p.e. 20 Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 44 di 50 Esercizi svolti Ora calcolo pHS per via analitica: pH s = log Kps( CaCO3 ) K2 − log Ca +2 − log [ A ] + 6, 301 con Kps( CaCO3 ) = 4,82 × 10−9 , costante di dissociazione del carbonato di calcio a 25°C. Sostituisco i valori numerici: pH s = 8,313 − log ( 0,375 ) − log ( 0, 6 ) = 8,313 + 0, 426 + 0, 222 = 8,961 Ricavo, ora l’indice di stabilità: I.S.L = pH − pHS = 7 − 8,961 = −1,961 I.S.L < 0 , cioè pH<pHS , indica che l’acqua non è satura in carbonato di calcio e che può scioglierne ancora e quindi è aggressiva. Avremo allora una certa quantità di CO 2 aggressiva. La formula per calcolarla è analoga a quella della CO 2 libera, a differenza che, ora, per l’idrogeno, si usa la concentrazione di: % + = H + − H + = 10 −7 − 1, 094 ×10−9 = 9,891×10−8 H S cioè la differenza tra la concentrazione di idrogeno reale e quella a saturazione. L’equazione risolutiva diventa, allora: 103 KW + % A + 10 H − % + [ ] % + H H = =2 × 2K K1 1 + +2 % H 3 [CO2 ]agg = 2× = 2 × 0, 222 × 9,891× 10 −8 × 4, 45 × 10−7 0, 6 + 103 × 9,891× 10−8 − 103 ×10 −14 9,891× 10−8 2 × 4, 69 × 10−11 1+ 9,891×10 −8 = 0, 6 + 9,891× 10−5 − 1, 009 × 10−4 = 2 × 0, 222 × 0,599 ≅ 0, 266 meq −4 l 1 + 9, 483 × 10 Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 45 di 50 Esercizi svolti ESERCIZIO 15 (Acque – misto) Un campione di acqua, sottoposto ad analisi, ha dato i seguenti risultati: pH = 8, 2 DT = 48, 5°F P=0 M = 315 mg Cloruri = 366 mg l l Ca +2 = 135 mg l (come CaCO3 ) Solfati = 64 mg (come NaCl ) l Valutare: i) il contenuto dello ione sodio; ii) la durezza temporanea e permanente; iii) la concentrazione della CO 2 libera e la concentrazione degli ioni CO3−2 (verificando i risultati ottenuti nel diagramma % C in funzione del pH); iv) l’indice di stabilità secondo Langelier; v) supponendo di alimentare l’acqua in esame non trattata in una caldaia a bassa pressione senza recupero di condensa, con una concentrazione limite di Sali allo spurgo CS = 6000 mg l ( CaCO3 ), la portata dell’acqua di alimentazione per ottenere 1,5 m3 h di vapore puro. Svolgimento Domanda i. Per la durezza totale si ha: DT = 48,5°F=485 mg l ( come CaCO3 ) = 485 = 9, 7 meq l 50 La durezza totale misura la somma degli ioni positivi Ca +2 e Mg +2 . Nell’acqua gli ioni positivi si dovranno bilanciare con quelli negativi (condizione di elettroneutralità). Passiamo, quindi, agli ioni negativi: se l’alcalinità alla fenolftaliena (P) = 0, sono nulli i carbonati ( CO3−2 ) e gli ioni ossidrile ( OH - ). Ne segue che tutta l’alcalinità al metilarancio (M) è dovuta ai bicarbonati HCO3− . Ricavo la concentrazione: HCO3− = 315 mg l ( come CaCO3 ) = Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici 315 = 6,3 meq l 50 Pag. 46 di 50 Esercizi svolti Gli altri ioni negativi presenti sono dati dal problema: SO4 −2 = 64 mg Cl− = 366 mg l l = 64 ≅ 1, 33 meq l 48 ( come NaCl ) = 366 366 = ≅ 6, 26 meq l p.e. 58,5 Per sapere la quantità di sodio ( Na + ), dovremo eseguire la differenza tra la somma delle concentrazioni dei cationi (ioni positivi) e la durezza totale (che rappresenta la somma di Ca +2 e Mg +2 , ioni positivi). Eseguiamo un bilancio tra ioni positivi e ioni negativi, imponendo l’equazione di elettroneutralità ( ∑ anioni = ∑ cationi ): ∑ anioni = 6,3 + 1,33 + 6, 26 = 13,89 meq l = ∑ cationi Na + = ∑ cationi − DT = 13,89 − 9, 7 = 4,19 meq Na + = 4,19 meq l l = 4,19 × p.e. = 4,19 × 23 = 96,37 mg l Domanda ii. La durezza temporanea è data dallo ione CO3−2 , che compare in HCO3− . Quindi: D t = HCO3− = 6,3 meq l Per la durezza permanente si ha: D p = D T − D t = 9, 7 − 6, 3 = 3, 4 meq l = 3, 4 × 50 = 170 mg l ( di CaCO 3 ) = 17 °F Domanda iii. Per la concentrazioni di anidride carbonica sfruttiamo l’equazione la prima equazione delle costanti di equilibrio relative al sistema H 2 O ↔ CO 2 : H + HCO3− K1 = 2 [ CO2 ] Ricordando che K1 = 4, 45 × 10−7 (costante di prima dissociazione dell’acido carbonico) e che dal pH si ricava pH = 8, 2 ⇒ H + = 10−8,2 ≅ 10−8 , Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 47 di 50 Esercizi svolti l’equazione diventa: H + HCO3− 2 × 10−8 × 6,3 = ≅ 0, 283 meq [CO2 ] = 2 −7 l K1 4, 45 × 10 Per quanto detto sopra (alcalinità alla fenolftaleina pari a 0) di ha: CO3−2 = 0 Domanda iv. Per l’indice di stabilità usiamo (come richiesto) il metodo di Langelier: I.S.L = pH − pHS dove pHS è il pH dell’acqua un equilibrio con il carbonato di calcio. Si ricorda che stabilizzare un’acqua significa correggere il pH, l’alcalinità e il contenuto di calcio in modo da portarla in equilibrio con il carbonato di calcio. Il contenuto di calcio (dato del problema) è: 135 meq 135 meq Ca +2 = 135 mg = = = 6, 75 meq l l l l p.e. 20 Ora calcolo pHS per via analitica: pH s = log Kps( CaCO3 ) K2 − log Ca +2 − log [ A ] + 6, 301 con Kps( CaCO3 ) = 4,82 × 10−9 , costante di dissociazione del carbonato di calcio a 25°C. L’alcalinità in questo caso è M. Sostituisco i valori numerici: pH s = 8,313 − log ( 6, 75 ) − log ( 6,3) ≅ 8,313 − 0,829 − 0, 799 = 6, 685 Ricavo, ora l’indice di stabilità: I.S.L = pH − pHS = 8, 2 − 6, 685 = 1, 515 (Poiché l’indice è maggiore di zero, non ci sarà CO 2 aggressiva). Domanda v. Il rendimento di una caldaia è dato da: η = 1 − CA CS Con C A concentrazione sali all’alimentazione e CS concentrazione sali allo spurgo. Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 48 di 50 Esercizi svolti I sali nell’alimentazione non sono altro che la somma degli ioni positivi o negativi; gli altri sono dati del problema: C A = 13,89 meq CS = 6000 mg l l ( come CaCO3 ) = 6000 = 120 meq l 50 Il rendimento è: η = 1 − CA 13,89 = 0,884 = 1− 120 CS Sappiamo anche che il rendimento è il rapporto tra le portate (uscente diviso entrante): η= QV QA Sapendo che la portata uscente di vapore è QV = 1,5 m3 h , sviluppo l’equazione: QA = QV η = Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici 3 1, 5 m3 ≅ 1, 7 m h 0,884 h Pag. 49 di 50 Esercizi svolti TABELLA MASSE ATOMICHE Simbolo Numero Atomico Massa Atomica Alluminio Al 13 26,981538 Azoto N 7 14,00674 Calcio Ca 20 40,078 Carbonio C 6 12,0107 Cloro Cl 17 35,4527 Ferro Fe 26 55,847 Fluoro F 9 18,9984032 Fosforo P 15 30,973761 Idrogeno H 1 1,00794 Litio Li 3 6,941 Magnesio Mg 12 24,3050 Ossigeno O 8 15,994 Potassio K 19 30,0983 Silicio Si 14 28,0855 Sodio Na 11 22,989770 Zolfo S 16 32,066 Le masse atomiche sono tratte da Pure and Appl. Chem. 68, 2340, (1996). La massa atomica viene utilizzata per calcolare il peso molecolare dei diversi composti chimici. Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Franco Medici Pag. 50 di 50 AREE SCIENTIFICO–DISCIPLINARI Area 01 – Scienze matematiche e informatiche Area 02 – Scienze fisiche Area 03 – Scienze chimiche Area 04 – Scienze della terra Area 05 – Scienze biologiche Area 06 – Scienze mediche Area 07 – Scienze agrarie e veterinarie Area 08 – Ingegneria civile e Architettura Area 09 – Ingegneria industriale e dell’informazione Area 10 – Scienze dell’antichità, filologico–letterarie e storico–artistiche Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche Area 12 – Scienze giuridiche Area 13 – Scienze economiche e statistiche Area 14 – Scienze politiche e sociali Le pubblicazioni di Aracne editrice sono su www.aracneeditrice.it Finito di stampare nel mese di febbraio del 2008 dalla tipografia « Braille Gamma S.r.l. » di Santa Rufina di Cittaducale (Ri) per conto della « Aracne editrice S.r.l. » di Roma CARTE: Copertina: Patinata opaca Bravomatt 300 g/m2 plastificata opaca; Interno: Usomano bianco Selena 80 g/m2. ALLESTIMENTO: Legatura a filo di refe / brossura Stampa realizzata in collaborazione con la Finsol S.r.l. su tecnologia Canon Image Press