La provincia di Varese è caratterizzata da ampie e belle valli che
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La provincia di Varese è caratterizzata da ampie e belle valli che
La provincia di Varese è caratterizzata da ampie e belle valli che creano punti panoramici da cui si può ammirare un territorio circondato da monti e costellato da laghi e percorsi d'acqua. Molti di questi luoghi, affascinanti da un punto di vista paesaggistico e naturalistico, si sono arricchiti negli ultimi 50 anni di un patrimonio architettonico-artistico che vede nella tipologia dei "paesi dipinti" una punta di eccellenza. Il comune di Marchirolo e frazioni quali Arcumeggia, Boarezzo, Olona, Peveranza, Runo e San Fermo sono oggi noti per l'armoniosa integrazione tra l'ambiente circostante e i dipinti murali nonché gli affreschi, che per soggetti figurativi rappresentati si ricollegano alle origini del posto, agli usi, ai costumi, alle attività lavorative degli abitanti e alle credenze popolari, in un'unica tavolozza di brillanti colori, godibile in ogni stagione. The province of Varese features wide, beautiful valleys; these create panoramic spots from which we can admire a territory which is surrounded by hills and studded with lakes and rivers. Many of these places, which fascinate us both for their landscape and their natural wealth, have increased their appeal over the last 50 years thanks to an architectural-artistic project centred on the idea of “painted villages”. The borough of Marchirolo and the outlying villages such as Arcumeggia, Boarezzo, Olona, Peveranza, Runo and San Fermo are today famous for the harmonious integration between their surrounding countryside and their wall paintings and frescoes, whose subjects are linked to the origins of these places, to their customs, trades and popular beliefs. A single unified brightly-coloured palette which can be enjoyed in all seasons has thus been created . Laghi di Ganna e Ghirla. Veduta dal Poncione Lakes of Ganna and Ghirla. View from Poncione spur 3 ARCUMEGGIA (Frazione di Casalzuigno) ARCUMEGGIA (Rural District of Casalzuigno) > nio nto S. A Via Mulino oo iipppp Usseelllliinnii VViia Fil Casa del pittore F S Via en ni olo uv a eN tan r o on at V ia Via Arc um egg ia Via Vi aB de gli Al lie vi er et Gipsoteca Cerini - Vidini ta Sangalleria Piazz a Mino ia Via A rcum eggia Casa lz uigno Come arrivare / How to get there Da Milano / From Milan (86 Km; 1h 20min) A8 dir. / towards Varese A26 dir. / towards Gravellona Toce uscita / exit Sesto Calende SS629 dir. / towards Besozzo / Gemonio SS394 dir. / towards Cittiglio / Luino Casalzuigno SP7 dir. / towards Arcumeggia Da Lugano / From Lugano (32,8 Km; 46min) Agno Valico di Ponte Tresa / Ponte Tresa Pass SS233 dir. / towards Marchirolo / Cunardo SS394 dir. / towards Laveno Mombello Casalzuigno SP7 dir. / towards Arcumeggia 4 > Altitudine / Altitude 570 m s.l.m / 570 mt a.s.l. Abitanti / Inhabitants 30 ca. / about 30 Santo Patrono / Patron Saint Sant'Ambrogio (7 Dicembre) / St. Ambrose (7th December) Manifestazioni / Village events Terza domenica di Luglio - Festa della Madonna del Carmine. Processione per le vie del paese e S. Messa / Third Sunday in July - Festival of the Madonna del Carmine. Procession along the village streets and Holy Mass. Prima domenica di Settembre - Festa del Bicc (formaggio tipico arcumeggiano) First Sunday in September - Bicc (typical Arcumeggia cheese) Feast. 7 Dicembre - Festa patronale di Sant’Ambrogio. S. Messa e momento conviviale con piatti tipici arcumeggiani / 7th December - Patron St. Ambrose’a Day. Holy Mass and street banquet with typical Arcumeggia dishes. Tempo di visita / Tour time 40' Difficoltà disabili / Access for disabled difficile / difficult Accesso pullman max 24 posti / Access for 24-seater coaches maximum Informazioni / Information Segreteria dell'Accordo per la gestione e valorizzazione del paese dipinto di Arcumeggia / Office of the convention for the administration and promotion of the painted village of Arcumeggia - tel. +39.0332.25.23.57/ 25.22.13 - [email protected] 1. Albino Reggiori, “Cattedrale” / “Cathedral” 2. Remo Brindisi, “Abitanti e lavori del posto” “Local inhabitants and trades” 3. Aligi Sassu, “Corridori” (particolare) / “Racing cyclists” (detail) 1. Arcumeggia é una piccola frazione del comune di Casalzuigno immersa nel cuore verdeggiante della Valcuvia. Oltre ad essere il più noto paese dipinto in provincia di Varese, Arcumeggia è stata la prima esperienza di "Galleria all'aperto dell'affresco" in Italia. Nel 1956 la località fu scelta dall'allora Ente Provinciale del Turismo di Varese quale sede della manifestazione "Pittori in vacanza", che avrebbe richiamato artisti rappresentativi del pensiero e delle maggiori tendenze italiane della metà del '900, unite principalmente tra loro dalla comune finalità di riproporre l'importanza dell'arte figurativa, in contrapposizione agli esiti avanguardisti dei primi decenni del secolo, che avevano portato alla disgregazione delle forme e ad una produzione pittorica astrat- Arcumeggia is a small hamlet in the borough of Casalzuigno nestling in the green heart of Valcuvia valley. Besides being the most famous painted village in the province of Varese, Arcumeggia was the first experience of an “Open-air fresco gallery” in Italy. In 1956, this place was chosen by Varese Provincial Tourist Board as the site of the exhibition “Painters on holiday”. This exhibition attracted the artists who were representative of the ideas and main Italian trends of the mid20th century. The main thing uniting them was the common aim of re-proposing figurative art in opposition to the avant-garde expressions of the first decades of the century, which had led to the disintegration of forms and to an abstract, informal production. The first group 2. 3. 5 of artists who used the ancient, traditional technique of the fresco was: Achille Funi, Eugenio Tomiolo, Gianfilippo Usellini, Francesco Menzio, Fiorenzo Tomea, Giovanni Brancaccio, Enzo Morelli, Bruno Saetti and Ferruccio Ferrazzi. Other well-known artists followed them, such as Aligi Sassu, Remo Brindisi, Giuseppe Migneco, Gianni Dova, Aldo Carpi and Umberto Faini, as well as local painters such as Innocente Salvini, Antonio Pedretti and Albino Reggiori. Among the subjects painted there were emigration, symbolic-allegorical themes, portraits of the inhabitants and trades of the village; also some saints and religious scenes and, recently, depictions of nature and landscape. This ambitious project, which is still in progress, made it necessary to create places where the artists could lodge during their work. For this reason, the House of the Painter was set up in 1957. Here, they could sleep and work on the sketches for their frescoes. Various works are kept inside, including tiles, paintings, preparatory cartoons and sketches on paper, left behind as testimonies by the artists who stayed and worked here. Among the other attractions of the village there is the forecourt of the Sant’Ambrogio ‘s church (St. Ambrose), where we can admire the frescoes of the 14 stations of the Cross. Of particular beauty are the small courtyards which still contain traces of the summer fresco-painting courses held in Arcumeggia starting from 1961. Over the years, young people from the academies all over Italy have participated in these. In the heart of the village, in Via 1. ta ed informale. La prima rosa di nomi ad utilizzare l'antica e tradizionale tecnica dell'affresco fu composta da: Achille Funi, Eugenio Tomiolo, Gianfilippo Usellini, Francesco Menzio, Fiorenzo Tomea, Giovanni Brancaccio, Enzo Morelli, Bruno Saetti e Ferruccio Ferrazzi. A questi seguirono altri noti artisti, quali Aligi Sassu, Remo Brindisi, Giuseppe Migneco, Gianni Dova, Aldo Carpi e Umberto Faini, nonché pittori locali quali Innocente Salvini, Antonio Pedretti e Albino Reggiori. Tra i soggetti dipinti appaiono le immagini relative all'emigrazione, raffigurazioni simbolico-allegoriche, ritratti di abitanti e mestieri del paese, intervallate da santi e scene religiose, a cui recentemente si sono aggiunte rappresentazioni naturalistiche e paesaggistiche. Tale ambizioso progetto, che ancora oggi è portato avanti, rese necessaria la realizzazione di strutture che potessero ospitare gli artisti nel corso della produzione dell'opera; per questo motivo nel 1957 fu creata la Casa del Pittore, dove gli stessi potevano pernottare e lavorare ai bozzetti dei propri affreschi. All'interno sono custodite diverse opere tra formel- 6 2. 1. Bruno Saetti, “Maternità” / “Maternity” 2. Franco Ruspetti, “Giovane desiderata” / “The desirable young woman” 1. Barbara Galbiati, “Bocc” / “Bocc” (He-goat’s head) 2. Giuseppe Montanari, “San Martino dona parte del mantello al povero” “St. Martin gives part of his cloak to the beggar” Gioxe De Micheli, “Il soldato che non vuole la guerra” “The soldier who does not want war” Giuseppe Migneco, “La partenza dell’emigrante” “The departure of the emigrant” le, dipinti, cartoni preparatori e schizzi su carta, che testimoniano il passaggio, il soggiorno e il lavoro degli artisti. Tra le altre attrattive del paese vi è il sagrato della chiesa dedicata a Sant'Ambrogio, dove si possono ammirare gli affreschi delle 14 stazioni della Via Crucis. Di particolare bellezza sono i raccolti cortili che ancora oggi conservano testimonianza dei corsi estivi di affresco tenutisi ad Arcumeggia fin dal 1961 e che hanno visto, nel corso degli anni, la partecipazione di giovani provenienti dalle accademie d'arte di tutta Italia. Nel cuore del paese la Via degli allievi, a loro dedicata, ha esposti diversi pannelli affrescati e inoltre accoglie il piccolo spazio espositivo di sculture in gesso di Giuseppe Cerini (Arcumeggia 1862-Torino 1935), e Giovanni Vidini (Arcumeggia 1899-1994), entrambi originari di Arcumeggia. Grazie ad un accordo sottoscritto da Provincia di Varese, Comunità Montana della Valcuvia e Comune di Casalzuigno, in collaborazione con la Pro Arcumeggia, attualmente è in atto un programma di rilancio turistico nonché di salvaguardia e conoscenza del ricco patrimonio artistico del paese. 1. degli allievi (Students’ Street), which is dedicated to them, various frescoes panels have been displayed, and also in this street is the small display area with the plaster cast sculptures of Giuseppe Cerini (Arcumeggia 1862Turin 1935), and Giovanni Vidini (Arcumeggia 18991994), both natives of Arcumeggia. Thanks to an agreement between the Province of Varese, the Mountain Community of Valcuvia and the borough of Casalzuigno, in collaboration with the Pro Loco (organisation for the promotion) of Arcumeggia, a programme for revitalizing the village and its tourist potential is currently underway. This includes the protection and publicizing of the rich artistic heritage of the village. 2. 7 BOAREZZO (Frazione di Valganna) BOAREZZO (Rural District of Valganna) oli tin i t V. Perrucchet Ca r lo Via iC h Ch in aG Vi i Vi SP57 dir. / towards Vedano Olona Tangenziale di / Ringroad of Varese dir. / towards Ponte Tresa SS233 / Valganna / Boarezzo Da Lugano / From Lugano (25 Km; 35min) Agno Valico di Ponte Tresa / Ponte Tresa Pass SS233 Marchirolo / Ghirla / Valganna / Boarezzo Servizio pullman da Varese Coach service from Varese Morandi autoservizi / Morandi bus company (tel. +39.0332.83.13.50) Altitudine / Altitude 830 m s.l.m. / 830 mt a.s.l. Abitanti / Inhabitants 40 ca. / about 40 Santo Patrono / Patron Saint San Giovanni Battista (24 Giugno) / St. John the Baptist (24th June) Manifestazioni / Village events Seconda domenica di Luglio - Festa patronale con processione della statua di San Giovanni Battista e “Incanto dei canestri”. Second Sunday in July - Patron St. John the Baptist’s Day with procession and “basket auction”. Domenica della settimana dell'Epifania - concerto musicale. Epiphany - musical concert. Tempo di visita / Tour time 40' o ipp Usellini Difficoltà disabili / Access for disabled media / partially difficult Via Fil Possibilità di visite guidate su prenotazione / Possibility of guided tours on demand Informazioni / Information na nta Boarezzo Friends Associazione Amici di Boarezzo / Association oof [email protected] F Da Milano / From Milan (79 Km; 1h 15min) A8 dir. / towards Varese uscita / exit Gazzada a V ia Come arrivare / How to get there i in Gio van n ar as p ar eM Via Via G . e I. C hini A. C hin i Piazza Salvadori Municipio di Valganna / Valganna Town Hall - tel. +39.0332.71.97.55 8 1. 1. Boarezzo 2. Otto Monestier, “Falegname” / “Carpenter” Il borgo di Boarezzo, situato in Valganna, è posto su un fianco del monte Piambello (1129 m s.l.m.); è costituito da poche case in sasso, strade strette e viottoli acciottolati ed è circondato da boschi di faggi e castagni, che caratterizzano un paesaggio tipicamente montano. Leggende e storie tramandate oralmente fanno risalire le origini del paese intorno al XII secolo e narrano la presenza della famiglia Chini, proveniente da Arezzo, insediatasi per prima a Boarezzo, presumibilmente per rifornirsi di legname atto alla produzione del carbone di legna, di cui questa zona era ricca. Il carbone prodotto era in seguito trasportato a Milano per mezzo di buoi. La credenza popolare ha ricondotto l'origine del nome del borgo a tale attività e l'espressione corrente "I buoi di quelli di Arezzo" si sarebbe trasformata nel tempo in Boarezzo. Negli anni il paese si ampliò e la popolazione presente si dedicò, oltre alla produzione e vendita del carbone, all'allevamento di bestiame e al lavoro in una miniera di galena (piombo e argento). Tra '800 e '900 Boarezzo divenne meta di turismo e villeggiatura delle famiglie facoltose di Como, Milano e Varese che qui potevano godere di una splendida vista sulle Alpi Lombarde e pernottare presso l'Albergo Piambello, che ospitò migliaia di visitatori nelle sue sale spiccatamente liberty, ma che in seguito alla sua chiusura - avvenuta negli anni '70 - fu abbandona- The hamlet of Boarezzo in Valganna valley is situated on the slopes of Mount Piambello (1129 mt a.s.l.). It consists of just a few stone houses, narrow streets and cobbled alleys, and it is surrounded by beech and chestnut woods which create a typical mountain landscape. Legends and tales handed down by word of mouth date back the origins of the village to about the 12th century. They tell of the presence of Chini family from Arezzo, who were the first to settle there, presumably to stock up on wood for the production of coal, which was abundant in that area. The coal produced was then transported to Milan with oxen. A popular belief relates the origin of the name of the village to that activity, and according to it the current expression "the oxen (buoi) of those people from Arezzo" was probably transformed, with time, into "Bo-arezzo". Over the years, the village grew and, besides the production and the sale of coal, the population dedicated itself to cattle breeding and lead 2. 9 1. Mario Bogani, “ Cestai” / “Basket-weavers” 2. Luigi Bennati, “Scalpellino” / “Stonecutter” to. Da questo momento il paese fu soggetto, come tutti i paesi montani, ad un progressivo spopolamento, fino a quando il pittore Mario Alioli pensò di rivitalizzare il luogo recuperando la sua vocazione di meta turistica attraverso la trasformazione di Boarezzo in "villaggio dipinto" dedicato a Giuseppe Grandi (Ganna 1843-1894) e ad Odoardo Tabacchi (Ganna 1836-Milano 1905), due tra le figure più prestigiose dell'intero panorama scultoreo italiano dell'800, nati in Valganna. L'ambizioso progetto vide nel suo nascere 16 artisti invitati a creare pannelli dipinti e affrescati che furono collocati sui muri delle case tramandando, in una sorta di "racconto a percorso", le tradizioni e gli antichi mestieri della vita rurale del luogo. Una "poesia" in dialetto bosino, composta da Paolo Rattazzi, accoglie il visitatore insieme ad una veduta pittorica rappresentante uno scorcio del paese e in primo piano una gerla rovesciata e un rastrello, atti a simboleg- 2. 10 1. and silver mining. Between 1800 and 1900, Boarezzo became a tourist attraction and a holiday place for the rich families of Como, Milan and Varese. Here they could enjoy a splendid view over the Lombard Alps and stay at Piambello Hotel, which could accommodate thousands of guests in its Art Nouveau rooms, but which was neglected after its closure in the 1970s. Since then on, its population gradually abandoned the village, until the painter Mario Alioli decided to revitalize it and to recover its vocation as a tourist attraction. His idea was to transform it into a "painted village" dedicated to Giuseppe Grandi (Ganna 1843-1894) and to Odoardo Tabacchi (Ganna 1836Milan 1905), two of the most prestigious 19th-century Italian sculptors, who were born in Valganna. The ambitious project was begun by inviting 16 artists to create painted and frescoed panels to be placed on the walls of the houses; these would celebrate the traditions and former trades of the rural life of the village, forming a kind of narrative itinerary. The visitor is welcome by a "poem" in Bosino dialect, composed by Paolo Rattazzi, and by a painted landscape showing a glimpse of the village. In the foreground there are an overturned pannier and a rake, symbolizing the end of peasant life. This first work is followed by the paintings of the "Peasant" by Albino Ambrosetti, the "Woodcutter" by Mario Alioli, and the "Basketweavers" by Mario Bogani, one of the most delicate and particular frescoes in the village. A small church dedicated to St. John the Baptist stands just in the heart of the built-up area. On its walls we can see the "Crucifixion" by Vittorio Tavernari and the "Patron Saint’s Feast" by Carlo Farioli. Some of the trades and 1. Silvio Monti, “Ul Bagatt” (il calzolaio) / “Cobbler” 2. Vittorio Tavernari, “Crocifissione” / “Crucifixion” 1. giare la fine della civiltà contadina. A questa prima opera seguono le rappresentazioni del "Contadino" di Albino Ambrosetti, del "Boscaiolo" di Mario Alioli, e dei "Cestai" di Mario Bogani, uno degli affreschi più delicati e caratteristici del paese. Nel cuore dell'abitato sorge la piccola chiesa dedicata a San Giovanni Battista, le cui mura esterne accolgono la "Crocifissione" di Vittorio Tavernari e la "Festa patronale" di Carlo Farioli. Tra le altre attività lavorative e artigianali rappresentate sono da annoverare "Ul bagatt" (il calzolaio) di Silvio Monti, lo "Scalpellino" di Luigi Bennati e il "Falegname" di Otto Monestier, nome noto dell'editoria, in quanto ultimo illustratore delle pagine della "Domenica del Corriere". Il suo dipinto, caratterizzato da riferimenti marcatamente religiosi da rintracciarsi nella fisionomia dell'artigiano che si avvicina all'iconografia di San Giuseppe e nell'indice rivolto verso il cielo dell'angelica figura femminile, si ispira chiaramente a modelli michelangioleschi. Sull'antico lavatoio, ancora attivo, Albino Reggiori, ha interpretato "La bottega del ceramista", omaggio alla rinomata produzione ceramica di Ghirla, che ha coinvolto, per molti anni, numerosi abitanti di Boarezzo. Nel corso degli anni il borgo si è arricchito di altri dipinti, che creano il percorso "C'era una volta il bosco", e che raffigurano la flora e la fauna della zona, con una finalità a carattere didattico, rivolta in particolar modo ai bambini, ai quali sono stati dedicati anche corsi di pittura tenuti dal pittore Mario Alioli. L’Associazione “Amici di Boarezzo", dal 1988 salvaguarda e amplia il ricco patrimonio artistico e ambientale del luogo. crafts represented are "The Cobbler" by Silvio Monti, the "Stonecutter" by Luigi Bennati and the “Carpenter" by Otto Monestier. The latter is well known in publishing circles, because he was the last illustrator of the Sunday newspaper La Domenica del Corriere. His painting, with its marked religious references in the physiognomy of the carpenter, who in fact recalls the iconography of St. Joseph, and in the finger of the angelic female figure pointing heavenward, is clearly inspired by Michelangelo. On the old wash house which is still in use, Albino Reggiori has painted the "Potter's workshop", a homage to the famous pottery of Ghirla in which the inhabitants of Boarezzo were involved for many years. Over the years the village has acquired more paintings, which form the itinerary "Once upon a time there was a wood", and which show the flora and fauna of the area. The particular purpose of this itinerary is educational, specially aimed at children, for whom painting courses have also been held by the painter Mario Alioli. Since 1988, the "Association Boarezzo Friends" has been protecting and increasing the rich artistic and environmental heritage of Boarezzo. 2. 11 llini E. Pe V ia VIA STATALE S.S. 233 ri embranze o gli Va d el di Via Garibal li Sapo Via Fratel Quar re tie rta O d’ Autolinee Varesine / Varesine bus company (tel. +39.0332.71.61.13) Canicci ni Ma nzo Servizio pullman da Varese Coach service from Varese i Da Lugano / From Lugano (15,7 Km; 24min) Agno Valico di Ponte Tresa / Ponte Tresa Pass SS233 dir. / towards Marchirolo cc Da Milano / From Milan (81 Km; 1h 20min) A8 dir. / towards Varese uscita / exit Gazzada SP57 dir. / towards Vedano Olona Tangenziale / Ringroad Varese dir. / towards Ponte Tresa SS233 / Marchirolo du ar aC Come arrivare / How to get there Sapori Vicolo Vi nP aolo ci c du ar aC Vi Qu li tel Fra Via a Via Sa e ier art el d Via Via Rom per la Chiesa di San Paolo Via Viale Rim ini zz Ma Via Via za az io Pi ras Bo ma Ro branze Viale Rimem Via Via E. Pellini i Via E. Pellin gio Via C avour Pia z No IV za ve mb re Via V Ca V ia Valle g Valleggio a ett str VIA STATALE S.S. 233 vo ur i hier Alig ante ia D azz Via M Vall eg gio Pella Busti ini Via Cav. Via Valleggio Via 12 llo Via San Cami llo Via San Cami Via Fratelli ello Via Prad Via M i azzin Al Via Dante MARCHIROLO BOAREZZO lari Via Cav. C. Sco Altitudine / Altitude 500 m s.l.m. / 500 mt a.s.l. Abitanti / Inhabitants 3400 ca. / about 3400 Santo Patrono / Patron Saint San Martino di Tours (11 Novembre) St. Martin of Tours (11th November) Manifestazioni / Village events Prima domenica di Ottobre - Festa di San Francesco di Assisi. First Sunday in October - St. Francis’ of Assisi Day. Ogni martedì - mercato. Every Tuesday - market. Tempo di visita / Tour time 60’ Difficoltà disabili / Access for disabled facile / easy Informazioni / Information Ufficio Informagiovani [email protected] - tel. +39.0332.99.71.22 Lunedì / Monday 15.30 - 18.00 Mercoledì e Sabato / Wednesday and Saturday 9.00 - 12.00 Venerdì / Friday 15.00 - 19.00 Carlo Berta e Felice Filippini “La cartolina dall’America” / “The postcard from America” Marchirolo è un piccolo comune posto sulle montagne sud-occidentali del Lago Ceresio e sito nell’omonima valle, a qualche chilometro dal confine svizzero. Il territorio ha dato i natali agli artisti Eugenio Pellini (Marchirolo 1864 - Milano 1934) e ad Adriano Bozzolo (1927), che tuttora qui vive e lavora e di cui sono conservate diverse opere presso la Gipsoteca Pellini-Bozzolo. Nel 1983 l’amministrazione comunale promosse una “rassegna murale”, inaugurata il 21 maggio e conclusasi il 2 ottobre dello stesso anno, invitando una quindicina di artisti a sviluppare, in modo autonomo, la tematica dell’emigrazione attraverso i secoli, “dai mastri marchirolesi ai frontalieri di oggi”. Tale iniziativa si prefiggeva lo scopo di rendere un doveroso omaggio all’operosità dei lavoratori locali, da sempre esperti nel campo dell’edilizia (alcuni contribuirono alla costruzione della ferrovia del Tonchino in Cina) e costretti per anni ad allontanarsi dalla propria casa e dagli affetti familiari. Tale condizione, seppur in diverso modo, accomuna oggi chi valica la frontiera per lavorare nella vicina Svizzera. Si segnala, tra le opere di maggior rilievo, “La cartolina dall’America” di Carlo Berta e Felice Filippini, che riproduce un vero e proprio documento storico, idealmente “appeso” al muro con una puntina. La cartolina ingiallita riporta, con la tipica calligrafia di inizio secolo, i saluti di Celeste Pella ai genitori, mettendo in luce le difficoltà e gli ostacoli che un emigrante dell’epoca doveva affrontare: “Non è l’America che si credeva.” Altri artisti si soffermarono invece sulla rappresentazione dei famigliari degli immigrati: Umberto Galliani e Giovanni Repossi dipinsero l’“Attesa”, mentre Camillo Fait, in “Quelli che restano”, si concentrò sui volti di bambini e anziani ed eteree figure femminili a cui accostò una coppia di buoi e la chiesa di San Martino, simboli del luogo e delle attività lavorative. Recentemente il centro storico si è arricchito di nuove opere, tra cui i “Colori della memoria murale” di Giorgio Polo, dipinta sulla facciata del Circolo Angioj. Lungo il percorso dipinto, costellato da antiche cascine e ville d’epoca, si consiglia di visitare la chiesa di San Martino, posta su una scenografica scalinata e dominante l’intero paese. Da qui un irto percorso tra boschi conduce, in circa mezz’ora, alla chiesa romanica di San Paolo, da cui si gode un ampio panorama sul Lago Ceresio. Marchirolo is a small municipality in the southwestern mountains of Lake Ceresio and it is situated in the valley of the same name, a few kilometres from the Swiss border. The artists Eugenio Pellini (Marchirolo 1864-Milan 1934) and Adriano Bozzolo (1927) were born here; the latter still lives and works here, and several of his works are kept in Pellini-Bozzolo plaster cast gallery. In 1983, the town council organized a “mural exhibition”, inaugurated on 21st May and ended on 2nd October. They invited about 15 artists to produce individual works on the theme of emigration over the centuries “from Marchirolo masters to todays border workers “. The aim of the initiative was to pay long-deserved homage to the labour of the local workers, who had always been expert builders (some contributed to the building of the Tonking railway in China), and who had for years been forced to leave their homes and families. In different ways, this condition is common today to all those who cross the frontier to work in nearby Switzerland. Some of the most significant works are “The postcard from America” by Carlo Berta and Felice Filippini, which reproduces a true historical document, “hung” on the wall with a drawing pin. On the yellowed postcard, Celeste Pella greets his parents in the typical early 20th-century handwriting. The hardship and obstacles which an emigrant of those times had to face are emphasized: “It isn’t the America we believed it to be”. Other artists concentrated instead on showing immigrants’ families: Umberto Galliani and Giovanni Repossi painted “The Awaiting”, while Camillo Fait, in “Those who stay behind” concentrated on the faces of children and elderly people, and ethereal female figures. Next to those, he painted a pair of oxen and the church of San Martino, the symbols of this place and its working life. Recently, the old centre has acquired new works, including the “Colours of mural memory” by Giorgio Polo, painted on the façade of Angioj clubhouse. As you go along the painted itinerary, which is punctuated by old farmhouses and villas, we suggest you to stop off at the church of San Martino, which stands on a spectacular flight of steps and dominates the whole of the village. From here, a walk through thick woodland leads, in about half-anhour, to the Romanesque church of San Paolo, from where you can enjoy a wide view over Lake Ceresio. 13 PEVERANZA (Frazione di Cairate) i ado rna p real Via P o> lsepri Caste PEVERANZA (Rural District of Cairate) Via P agan Casa della nonna Sa po riti ini o Ch ies a Via Da Lugano / From Lugano (57 Km; 57min) A2 dir. Milano / towards Milan uscita / exit Stabio Valico del Gaggiolo / Gaggiolo Pass SP3 dir. / towards Varese Tangenziale di / Ringroad Varese SP57 dir. Milano / towards Milan A8 dir. Milano / towards Milan uscita / exit Solbiate Arno SP34 dir. / towards Carnago / Peveranza Servizio pullman da Varese Coach service from Varese Autoservizi Giuliani e Laudi / Giuliani e Laudi bus company (tel. +39.0332.23.61.27) 14 ne o Be Via Torino rtani to Da Milano / From Milan (47 Km; 50min) A8 dir. / towards Varese uscita / exit Busto Arsizio SP2 dir. / towards Fagnano Olona / Cairate Peveranza Ca tta ue ns Ma Come arrivare / How to get there adre V ia P Via elfidard Via Cast V ia Via Via Lodi V ia C Ca ira te > Altitudine / Altitude 274 m s.l.m. / 274 mt a.s.l. Abitanti / Inhabitants 1210 ca. / about 1210 Santo Patrono / Patron Saint S. Maria Assunta (15 Agosto) / Our Lady of the Assumption (15th August) Manifestazioni / Village events Ogni giovedì - mercato (Cairate) / Every Thursday - market (Cairate). Seconda domenica di Luglio - “Festa di S. Calimero” (Bolladello). Second Sunday in July - Feast day of St. Calimerius (Bolladello). Prima o seconda domenica di Settembre - “Da fontana a fontana”; percorso storico naturalistico / First or second Sunday of September - “From fountain to fountain”; historical nature walk. Sabato, domenica e lunedì dell’ultima settimana di settembre - “Fiera del coniglio e degli uccelli” in occasione della Madonna delle Salette. (Peveranza) / Saturday, Sunday, Monday of last week in September - “Rabbit and Bird Fair”, part of celebrations for the Madonna delle Salette (Peveranza). Tempo di visita / Tour time 45' Difficoltà disabili / Access for disabled facile / easy Visita guidata / Guided tour su prenotazione / book by (tel. +39.0331.31.04.55) Informazioni / Information Pro Loco Cairate - [email protected] - tel. +39.0331.36.10.38 Associazione “La Tavolozza” - tel. +39.0331.31.04.55 Peveranza, dal 1869 frazione di Cairate, fu probabilmente ideata come fortificazione difensiva longobarda lungo la valle Olona posta sulla via pedemontana, a pochissimi chilometri dalla roccaforte di Castelseprio. La conformazione del centro storico non fa che confermare questa origine: gruppi di cortili addossati tra loro per accentuare il carattere difensivo, circondati dai due corsi d’acqua (Riale e Tenore) a formare un vero e proprio “castello rurale” che si snoda intorno alla chiesa di Santa Maria Assunta. Nel 2003 un gruppo di pittori locali riuniti all’interno dell’associazione “La Tavolozza” decise di creare un percorso artistico all’aperto che, per mezzo di pannelli dipinti, andasse a rappresentare la storia e le antiche tradizioni lavorative del paese. La peculiarità di tale progetto consiste nell’ubicazione di queste opere d’arte, ciascuna posizionata sui muri degli edifici presso i quali questi lavori si sono svolti realmente. Una trentina di raffigurazioni di Gaetano Cattaneo, Ninus, Fabio e Gaudenzio Colombo, Giuditta Crosta, Clara Gallo, Beniamino Gigli e Gianfranco Mancon, interpretano gli storici mestieri del “Panettiere”, del “Calzolaio”, del “Seminatore”, dell’“Ombrellaio”, del “Mungitore”, del “Cadregat”, ovvero dell’impagliatore di sedie, e di altre attività, a cui si affiancano rappresentazioni di momenti di vita quotidiana quali la “Vendemmia” e la “Trebbiatura”. Due quadri devozionali raffiguranti la “Madonna Immacolata” e la “Madonna del pane” testimoniano la fede e la profonda devozione degli abitanti a Maria. Infine, gli artisti hanno dipinto luoghi cari quali la Chiesa, la Fornace e la Casa della nonna, tipica cascina di campagna dell’800 tuttora esistente. Quest’ultimo edificio raccoglie una ricca collezione a carattere etnografico che restituisce tutto il sapore della civiltà contadina e che annovera suppellettili, attrezzi, mobilio e vestiario dell’epoca. Una vetrata trasparente sul pavimento del piano superiore permette di poter ammirare la volta a mattoni del rustico sottostante. Visite su prenotazione (tel. +39.0332.24.06.55; +39.0331.31.13.11). 1. Clara Gallo “Sarta”/ “Dressmaker” 2. Gianfranco Mancon “Ombrellaio” “Umbrella-maker” 2. 1. Peveranza, a rural district of Cairate since 1869, probably grew up as a Lombard defensive fortification along Olona valley on the piedmont road just a few kilometres from Castelseprio fortress. The shape of the old centre confirms that origin: a group of courtyards built side by side to one another to reinforce their defensive character, and surrounded by two water courses (Riale and Tenore), to form a true “rural castle” around the church of Santa Maria Assunta. In 2003 a group of local painters, all members of “La Tavolozza” (“The Palette”) association, decided to create an open-air art itinerary which would show the history and ancient working traditions of the village on painted panels. The particularity of that project lies in the location of these works of art, each one on the walls of the buildings where the specific trades were actually plied. About 30 paintings by Gaetano Cattaneo, Ninus, Fabio and Gaudenzio Colombo, Giuditta Crosta, Clara Gallo, Beniamino Gigli and Gianfranco Mancon interpret the historical trades of “Baker”, “Cobbler”, “Sower”, “Umbrellamaker”, “Milker”, “Cadregat” or “Wicker chair mender”, and other activities. Alongside these there are other paintings showing moments of everyday life, such as the “Harvest” and the “Threshing”. Two devotional pictures, showing “Mary Immaculate” and the “Madonna of the Bread” testify to the inhabitants’ faith and profound devotion to Mary. Finally, the artists have painted places beloved by the local people: the Church, the Foundry and Grandmother’s house, a typical 19th-century farmhouse still standing. This farmhouse contains a rich ethnographical collection concerning the peasant culture: household objects, tools, furniture and clothing of the time. A transparent glass slab on the floor of the upper storey allows us to admire the brick vault of the kitchen below. If you wish to visit this building, book by phone at +39.0332.24.06.55; +39.0331.31.13.11. 15 RUNO (Frazione di Dumenza) Stivigliano > RUNO (Rural District of Dumenza) nze mbra lle e le d Rime Via d cor Con Via Fium e rap nt eG Mo V ia te iusep ieri ini azz pe M Da nte Alig h Come arrivare / How to get there Da Milano / From Milan (100 Km; 1h 45min) A8 dir. / towards Varese A26 dir. / towards Gravellona Toce uscita / exit Sesto Calende SS629 dir. / towards Besozzo / Gemonio SS394 dir. / towards Cittiglio / Luino / Colmegna dir. / towards Dumenza / Runo Da Lugano / From Lugano (25 Km; 35min) Agno Ponte Tresa Lungo Tresa dir. / towards Fornasette Valico di Fornasette / Fornasette Pass SP6 dir. / towards Dumenza / Runo Servizio pullman da Varese Coach service from Varese Autolinee Baldioli / Baldioli bus company (tel. +39.0332.53.02.71) 16 Altitudine / Altitude 465 m s.l.m. / 465 mt a.s.l. Abitanti / Inhabitants 300 ca. / about 300 Santo Patrono / Patron Saint San Giorgio Martire di Lydda (23 Aprile) St. George Martyr of Lydda (23rd April) Manifestazioni / Village events Ultimo fine settimana di giugno - Dumeltica. Last week end in June - Dumeltica. Ultimo fine settimana di Settembre - Festa d'autunno. Last weekend in September - Autumn festival. Tempo di visita / Tour time 60' Difficoltà disabili / Access for disabled facile / easy Informazioni / Information Municipio di Dumenza / Dumenza Town Hall tel. +39.0332.51.72.39 [email protected] enza Dum s Trie Via G Ver ban o edi n Cas Via Via Via C avou r Via faele Raf pa Via Via Via ia 4 Novembre > 1. Luigi Bello "L'amore sboccia in valle" / “Love blossoms in the valley” 2. Andrea De Bernardi "Partenza" / “Departure” 1. Il comune di Dumenza, situato in una conca circondata da boschi, ha determinato il nome della Val Dumentina e ha dato i natali all’artista Bernardino Luini, allievo di Leonardo da Vinci, e a Vincenzo Peruggia, umile imbianchino passato alla storia per aver rubato nel 1911 la Gioconda al museo del Louvre. Anche la frazione di Runo è famosa per un altro nome, quello di Bartolomeo Scappi, cuoco “segreto” di papa Pio V e autore del più grande trattato di cucina rinascimentale Opera dell’arte di cucinare. Per quanto concerne le origini del luogo, si può affermare che un rudimentale insediamento fece la sua comparsa già ai tempi delle invasioni barbariche: due mensole a forma di testa - una maschile e l’altra femminile - insieme al campanile a lato della chiesa di San Giorgio, datato “anno 909”, fanno supporre che gli abitanti fossero già discretamente numerosi per quell’epoca, tanto da voler procedere alla costruzione di ciò che inizialmente poteva essere una torre di vedetta. Nel 1978 alcuni abitanti di Runo decisero di dar vita ad un’iniziativa culturale-turistica che prese il nome di “Runo per l’affresco” al fine di realizzare un “libro murale” da “sfogliare” lungo le vie del paese. Il progetto, che avrebbe dovuto proseguire fino al 2000, si interruppe intorno al 1983, ma riuscì ugualmente a dotare i muri delle case di più di un centinaio di affreschi di differenti artisti che trattarono i più diversi soggetti.Tra questi sono da segnalare la composizione “L’afresch” del poeta dialettale Rino Gariboldi, che ha saputo descrivere a parole l’antica tecnica di pittura, e la “Partenza” di Andrea De Bernardi, unico affresco realizzato direttamente su muro, rappresentante una coppia di sposi nei tradizionali abiti popolari delle valli Dumentina e Veddasca al primo Ottocento. Si possono ammirare altri affreschi nella vicina frazione di Stivigliano.Accanto a tale iniziativa si sviluppò anche l’idea di decorare le mattonelle dei numeri civici con motivi di flora e fauna locale. The municipality of Dumenza, situated in a valley surrounded by woods, has given its name to Dumentina Valley (Val Dumentina), and was the birthplace of Bernardino Luini, Leonardo da Vinci’s pupil, and of Vincenzo Peruggia, a humble house-painter who became famous for stealing the Mona Lisa from the Louvre in 1911. The hamlet of Runo is also famous as the birthplace of Bartolomeo Scappi, the “secret” cook of Pope Pius V and the author of the greatest Renaissance treatise about cookery, Opera dell’arte di cucinare (Work on the art of cookery). Regarding the origins of the place, it can be said that a rudimental settlement already appeared here at the time of the barbarian invasions. The existence of two corbels in the form of heads (one male, one female) and of the belfry at the side of the church of San Giorgio, dated “the year 909”, suggest that its inhabitants were already quite numerous for that time, and for this reason they decided to build what might initially have been a lookout tower. In 1978, some inhabitants of Runo decided to launch a cultural-tourist initiative, which was christened “Runo for the fresco”. The aim was to create a “wall book” which could be “leafed through” along the streets of the village. The project was supposed to continue until 2000, but it was interrupted around 1983. In any case, it succeeded in endowing the walls of the houses with over 100 frescoes by different artists, who depicted a wide variety of subjects. Some of the most significant of these are the composition “L’afresch” (“The fresco”) by the dialectal poet Rino Gariboldi, who described the old painting technique in words, and the “Departure” by Andrea De Bernardi, the only fresco painted directly onto the wall, which shows a married couple in the traditional early 19th-century folk costume of Dumentina and Veddasca valleys. Other frescoes can be admired in the nearby hamlet of Stivigliano. Alongside the fresco painting initiative, it was also decided to paint house numbers with patterns of local flora and fauna. 2. 17 ALTRI PAESI DIPINTI OTHER PAINTED VILLAGES A pochi chilometri di distanza tra loro sorgono altri due borghi dipinti di recente costituzione: San Fermo, rione del comune di Varese e Olona, frazione del comune di Induno Olona. Intorno al 1999 il Comune di Varese, sulla spinta di una rassegna d'arte che viene organizzata tutti gli anni nel mese di luglio dall'Associazione Amici di San Fermo, decise di ravvivare i muri in sasso e i cortili di San Fermo con alcuni affreschi di noti artisti contemporanei, quali Claudio Cargiolli, Giovanni De Maria, Carlo Adelio Galimberti,Alberto Venditti, Antonio Pedretti e Marco Severo. Con analoga intenzione l'allora amministrazione comunale di Induno Olona avviò il progetto "Olona borgo d'arte" che fu inaugurato il 27 ottobre 2002 e coinvolse 12 artisti contemporanei legati al territorio varesino: Mario Alioli, Enrico Brunella, Enzo Capozza e Maria Rita Fedeli,Vittorio Frattini, Silvio Monti, Maria Teresa Gonzàlez Ramìrez, Albino Reggiori, Gianni Robusti, Claudio Rubino, Gianluigi Sommaruga, Giorgio Vicentini e Anna Maria Vitale. Ognuno di loro scelse di interpretare soggetti differenti, con un occhio di riguardo alla tematica relativa ai Re Magi, a cui è dedicata la piccola chiesa di Olona. Alcuni di essi privilegiarono tecniche espressive diverse dall'affresco, come nel caso di Albino Reggiori che realizzò un "Intarsio" di frammenti ceramici a smalto, o di Giorgio Vicentini, per la cui opera-provocazione "Studio in Olona" utilizzò cartone e legno. Just a few kilometres away from each other stand two recently-created painted villages: San Fermo , a district of Varese and Olona, a hamlet of Induno Olona. About in 1999, the town council of Varese, drawing inspiration from an art exhibition organized by the Association of San Fermo Friends every year in July , decided to liven up the stone walls and courtyards of that district with some frescoes by well-known contemporary artists such as Claudio Cargiolli, Giovanni De Maria, Carlo Adelio Galimberti, Alberto Venditti, Antonio Pedretti and Marco Severo. With the same intention, the council of Induno Olona set up the project “Olona, a village of art”, inaugurated on 27th October 2002, in which 12 contemporary artists with connections to Varese land participated: Mario Alioli, Enrico Brunella, Enzo Capozza and Maria Rita Fedeli, Vittorio Frattini, Silvio Monti, Maria Teresa Gonzàlez Ramirez, Albino Reggiori, Gianni Robusti, Claudio Rubino, Gianluigi Sommaruga, Giorgio Vicentini and Anna Maria Vitale. Each of them chose to interpret different subjects, with particular attention to the theme of the three wise kings, to whom the small church of Olona is dedicated. Some of them chose techniques different from the fresco, as Albino Reggiori and Giorgio Vicentini did. The former created an “Inlay” of pottery fragments and enamel and the latter used cardboard and wood for his provocative work “Studio in Olona”. San Fermo - Alberto Venditti “Sisma” / "Earthquake" 18 ITINERARIO DI 1 GIORNO / 1 DAY TOUR DAGLI ANTICHI MESTIERI ALLE ANTICHE FORTIFICAZIONI FROM THE OLD TRADES TO THE OLD FORTIFICATIONS Castiglione Olona Castronno Venegono Superiore Caronno Varesino Sumirago Gornate Olona Venegono Inferiore Torba 3 Albizzate 2 Solbiate Arno Carnago Castelseprio Tradate Jerago con Orago Lonate Ceppino Oggiona con Santo Stefano Cavaria con Premezzo 1 Cairate TAPPA 1 / STAGE 1: PEVERANZA (v. pag. 14) Tempo di visita / Tour time: 45min TAPPA 2 / STAGE 2: CASTELSEPRIO Ingresso gratuito / Free admission Tempo di visita / Tour time: 1h 30min Dopo la visita del borgo dipinto di Peveranza, si consiglia di proseguire per la SP42, con la quale si giunge in 10 minuti nel comune di Castelseprio (310 m s.l.m.) che conserva scavi archeologici dell'alto medioevo testimonianti un castrum militare a difesa dei confini al di qua delle Alpi e risalente agli inizi del IV sec. d.C. Durante il regno ostrogoto di Teodorico furono costruite le mura difensive che si allungarono verso il fondo valle, la Basilica di S. Giovanni Evangelista e il Battistero di S. Giovanni Battista. In epoca longobarda (VI-VIII sec. d.C.) il castrum si ampliò e successivamente passò sotto la dominazione dei Franchi di Carlo Magno, diventando cen- After the tour of the painted village of Peveranza, we suggest you continue to go on along the SP42 road, which drives you to the municipality of Castelseprio (310 mt a.s.l.) in 10 minutes. Here you will find conserved early mediaeval remains testifying the existence of a military castrum defending the Alps borders on this side, and going back to the beginning of the 4th century A.D. The defensive walls, which extended towards the bottom of the valley, were built during the reign of the Ostrogoth king, Theodoric as well as the Basilica of San Giovanni Evangelista (St. John the Evangelist) and the Baptistery of San Giovanni Battista (St. John the Baptist). In the Longo- 19 tro della Contea del Seprio, costituitasi proprio in età carolingia. A conclusione della lotta per la conquista della Signoria di Milano, tra le famiglie Della Torre e la vincente famiglia Visconti, la fortificazione fu distrutta nella notte del 28 marzo 1287. Dalla distruzione furono risparmiate solo le chiese con i loro edifici di servizio, i cui resti sono visibili all'interno dell'attuale zona archeologica. L'arcivescovo Ottone Visconti decretò che mai più si ricostruisse e si abitasse nell'antica roccaforte. Il divieto, che sotto forma di giuramento fu pronunciato dal capitano e poi dal vicario del Seprio fino al 1786, fu ampiamente rispettato fino a quando non fu soppresso dall'imperatore Giuseppe II d'Austria. Fuori dalle mura del castrum tardoromano, nell'area contigua detta del "Borgo", su una delle piccole alture, si conserva la chiesa di Santa Maria Foris Portas, particolare poiché costituita da un'aula a pianta rettangolare in cui si aprono a settentrione, oriente e meridione, tre absidi semicircolari. All'interno si conserva uno splendido ciclo di affreschi sull'infanzia di Cristo, tratto dalle storie dei vangeli apocrifi. Castelseprio - Chiesa di Santa Maria Foris Portas Castelseprio - Church of Santa Maria Foris Portas 20 bard era (6th - 8th centuries A.D.), the castrum expanded and subsequently passed under the domination of the Franks of Charlemagne, becoming the centre of the County of Seprio which was in fact created in the Carolingian age. At the end of the fight between Della Torre family and Visconti victorious family for the domination of Milan, the fortification was destroyed on the night of 28th March 1287. Only the churches and their subsidiary buildings were saved, and remains of these can be seen inside the present archaeological area. Archbishop Ottone Visconti decreed that the old fortress should never again be inhabited or rebuilt. This ban, which was sworn by the captain and then by the vicar of Seprio up to 1786, was fully respected until it was suppressed by the emperor Joseph II of Austria. Outside the walls of the late Roman castrum, in the adjacent area known as the “Borgo”, on one of the small hills, the church of Santa Maria Foris Portas (St. Mary’s Outside the Gates) stands. It is particular, as it consists of a rectangular area opening up onto three semi-circular apses. Inside, there is a splendid cycle of frescoes about the childhood of Christ, taken from the stories of the apocryphal gospels. Info: tel. +39.0331.82.04.38 Orari di apertura / Opening times: Febbraio - Ottobre / February - October 9.00 - 19.30 Novembre - Febbraio / November - February 9.00 - 18.00 Domenica e festivi / Sunday and holidays 9.30 - 18.30 Chiuso il lunedì / Closed on Mondays © Maurizio Bianchi - FAI Monastero di Torba Monastery of Torba TAPPA 3 / STAGE 3: TORBA Ingresso a pagamento / Paid admission Visite guidate su prenotazione / Guided tour by booking Tempo di visita / Tour time: 40min Imboccando la SP66 si giunge in cinque minuti a Torba (300 m s.l.m.), località contraddistinta dalla presenza di un complesso monastico monumentale immerso nei boschi, oggi di proprietà FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano). Avamposto militare del tardo impero romano, di cui rimane come testimonianza il torrione eretto tra il V e il VI sec. d.C, fu successivamente ereditato dai Goti e dai Longobardi e infine recuperato da una comunità benedettina (con chiesa dell'VIII-XIII sec.). Abbandonato definitivamente dalle monache nel 1482, fu in seguito utilizzato come cascina. Dal generale stato di abbandono in cui cadde, fu restaurato e aperto al pubblico nel 1986. Driving along the SP66 road in 5 minutes we get to Torba (300 mt a.s.l.), a place whose special feature is a monumental monastery immersed in the woods. It belongs to the FAI (Italian Environmental Fund). In the late roman Empire, Torba was a military outpost , and its defensive tower, built between the 5th- and the 6th century , testifies it. Later it was inherited by the Goths and the Longobards and finally it came into the possession of a Benedictine community (with its 8th- 13th century church). The nuns abandoned it in 1482 and it was subsequently used as a farmhouse. Neglected for a long time, it was restored and then opened to the public in 1986. Info: tel. +39.0331.82.03.01 [email protected] Orari di apertura / Opening times: Marzo - Settembre / March - September 10.00 - 18.00 Ottobre - metà Dicembre e Febbraio / October mid-December, and February 10.00 - 17.00 Chiuso il lunedì e il martedì / Closed on Monday and Tuesday 21 ITINERARIO DI 2 GIORNI / 2 DAYS TOUR DALL'ARTE AL TREKKING CON GUSTO FROM ART TO TASTEFUL TREKKING Veddasca 1 Piero Monteviasco 3 Curiglia con Monteviasco Curiglia Maccagno Agra 2 1 Runo Dumenza GIORNO 1 / DAY 1 TAPPA 1 / STAGE 1: RUNO (v. pag. 16) Tempo di visita / Tour time: 60min TAPPA 2 / STAGE 2: AGRA Tempo di visita / Tour time: 2h Da Runo la strada che passa attraverso le altre due frazioni di Stivigliano e Due Cossani, conduce in cinque minuti al comune di Agra (650 m s.l.m.), località in posizione panoramica a cavallo tra la Val Dumentina e la Val Veddasca. Il paese è caratterizzato da un nucleo antico ben conservato, costituito da rustici eSan Michele difici affacciati su strette vie, da un antico frantoio (Via Torchio) e dal seicentesco Santuario di Santa Maria e San Giuseppe, situato in posizione dominante su un S. Antonio 22 From Runo, the road crossing Stivigliano and Due Cossani leads to the municipality of Agra (650 mt a.s.l.) in five minutes. This village is in a panoramic position astride Dumentina and Veddasca valleys. It has a wellconserved old centre consisting of rustic buildings facing onto narrow streets, of an old winepress (Via Torchio) and of the 17 th century Sanctuary of Santa Maria e San Giuseppe (St. Mary and St. Joseph), which stands in a dominating Mulini di Piero Piero’s windmills poggio e circondato dalle stazioni affrescate della Via Crucis. Due belle e facili passeggiate intorno all'abitato, note con il nome di "Giro del sole" (1h) e di "Giro della luna" (1h) permettono di godere dello splendido panorama sulla valle. position on a hill and is surrounded by the frescoed stations of the Cross. Two lovely and easy walks around the village, called the “Sun walk” (1h) and the “Moon walk” (1h) allow visitors to enjoy a breathtaking splendid view over the valley. TAPPA 3 / STAGE 3: CURIGLIA Maggio - Ottobre May - October Tornando sulla strada che riconduce a Runo, si imbocca successivamente la SP6 che porta al comune di Curiglia con Monteviasco (640 m s.l.m), dove si può vedere un monumento che ricorda la visita pastorale di San Carlo Borromeo e più avanti il cinquecentesco Santuario di Tronchedo, che conserva un bell'affresco rappresentante la "Madonna del Latte". Proseguendo in auto oltre l'abitato si giunge al Ponte di Piero, da cui è possibile salire al piccolo paese (10min) ovvero, con una breve camminata (30min) arrivare ai Mulini di Piero, recentemente restaurati. Queste zone sono rinomate in quanto aree di produzione della "Formaggella del Luinese" e del "Violino di capra". Tempo di visita / Tour time: 40min Back to Runo road, we drive along the SP6 which leads to the municipality of Curiglia con Monteviasco (640 mt a.s.l.), where we can see a monument commemorating the pastoral visit of St. Charles Borromeo, and further on the 16th century Sanctuary of Tronchedo, where is kept a fine fresco showing the Madonna of the Milk. Driving beyond the village, we get to the Ponte di Piero (Piero’s bridge); from here we can climb up to the small village (10min), or have a short walk (30min) to the Mulini di Piero (Piero’s windmills), which have recently been restored. These places are famous as production areas of the cheese known as “Formaggella del Luinese” and “Violino di capra” (goat’s ham). 23 GIORNO 2 / DAY 2 PONTE DI PIERO - MONTEVIASCO - ALPE FONTANELLE - ALPE CORTETTI Tempo di visita / Tour time: 4h Da Curiglia si raggiunge in macchina la località Ponte di Piero, presso la quale, seguendo una mulattiera con circa 1500 gradini (50min di cammino), o prendendo la funivia, si raggiunge Monteviasco (924 m s.l.m.), meraviglioso esempio di architettura montana. Case in pietra, ravvivate da loggiati lignei e immagini votive e ricoperte da tetti in beola sono disposte sui terrazzamenti morenici del monte e circondano l'antica chiesa parrocchiale dedicata a San Martino e a Barnaba. Tutt'intorno un paesaggio rurale dominato da boschi e pascoli, da cui partono diversi itinerari. Tra le varie possibilità si propone di percorrere il sentiero che conduce all'Alpe Fontanelle (1081 m s.l.m.), luogo in cui si possono sorprendere piccoli gruppi di camosci, e di proseguire verso l'Alpe Cortetti (1048 m s.l.m.) da cui scendere fino a raggiungere la strada forestale che conduce all'abitato di Viasco. Da qui si giunge a Curiglia per ritornare, lungo la strada asfaltata, al Ponte di Piero. From Curiglia we drive to the resort named Ponte di Piero; from here we can walk up a mule-track with about 1500 steps (50 mins’ walk), or take a cableway, to get to Monteviasco (924 mt a.s. l.), a marvellous example of mountain architecture. The stone houses built on the morainic terracing of the mountain are enlivened by wooden porches and votive images, and covered with beola (grey granite) roofs; the houses are clustered round the old parish church dedicated to St. Martin and Barnaby as well. All around there is a rural landscape dominated by woods and pastures, from which various routes can be taken. We might follow the path leading to Alpe Fontanelle (1081 mt a.s.l.), where we can catch sight of small groups of chamois and then to go on to Alpe Cortetti (1048 mt a.s.l.) ; from here we can as far as go down the forest road which leads to the village of Viasco. Then on to Curiglia and back to Ponte di Piero along the asphalted road. FUNIVIA PONTE DI PIERO - MONTEVIASCO CABLEWAY FROM PONTE DI PIERO TO MONTEVIASCO Informazioni orari / Timetable info: tel. +39.0332.56.84.31 / 51.72.32 Monteviasco 24 ITINERARIO DI 3 GIORNI / 3 DAYS TOUR DAI PAESI DIPINTI AGLI ANTICHI MULINI, ATTRAVERSO SONTUOSE DIMORE, AFFASCINANTI MONASTERI E NATURA FROM THE PAINTED VILLAGES TO THE OLD MILLS, PASSING BY SUMPTUOUS HOMES, FASCINATING MONASTERIES AND NATURE g Valtravaglia a Cadegliano Viconago 2 San Michele Brissago Valtravaglia Grantola Mesenzana 3 Marchirolo 1 Cugliate Fabiasco Ma S. Antonio Ferrera di Varese Cassano Valcuvia 2 1 Casalzuigno Rancio Valcuvia Masciago Primo 2 Boarezzo Bedero Valcuvia Cua Cuveglio 3 ta Ghirla 3 Arcumeggia Duno Cunardo Valganna 1 Cuvio GIORNO 1 / DAY 1 TAPPA 1 / STAGE 1: BADIA DI SAN GEMOLO / ABBEY OF SAINT GEMOLUS Ingresso gratuito / Free admission Tempo di visita / Tour time: 45min Il cuore artistico della Valganna è la Badia di San Gemolo, complesso monastico benedettino-fruttariense accresciutosi progressivamente, dal XII secolo in poi, attorno al nucleo originario incentrato sulla chiesa romanica istituita per culto del martire Gemolo, secondo la tradizione trucidato in valle da briganti verso la fine del X secolo. La comunità monastica insediatasi curò l'attività locale di bonifica del territorio, risanando le paludi, convogliando le acque nell'attuale lago di Ganna, coltivando sistematicamente i terreni boschivi e operando interventi di drenaggio e canalizzazione del terreno.Tale operosità si ripercosse sull'intero fabbricato ancora oggi fruibile nella sua quasi integrità e caratterizzato da differenti unità edilizie, (chiesa, monastero, foresteria) legate tra loro da due chiostri The artistic heart of Valganna is the abbey of Saint Gemolus. This Benedictine-Fructarian monastery developed from the 12 th century on around the original nucleus which centred on the Romanesque church built for the cult of the martyr Gemolus. According to tradition, Saint Gemolus was brutally murdered in the valley by brigands towards the end of the 10th century. The monastic community took charge of the reclamation of the territory, draining the marshes, redirecting the waters into the present Lake of Ganna, systematically cultivating the wooded land and creating systems of drainage and channelling. That industriousness had lasting effects on the complex of buildings, almost all of which are usable 25 1. Ganna - Badia di San Gemolo Ganna - Abbey of Saint Gemolus 2. Madonna della Misericordia Our Lady of Mercy 3. Boarezzo 2. alquanto caratteristici per la loro inusuale conformazione pentagonale. Un elegante campanile di gusto squisitamente lombardo si innesta alla chiesa, uno degli esempi più belli di architettura romanica di tutta la provincia di Varese. Al suo interno si conserva un ricco apparato di affreschi tre-quattrocenteschi, tra i quali spicca la famosa "Madonna della Misericordia". Dopo varie vicissitudini di abbandono e rovina, l'intero complesso è stato oggetto di restauro, cui sta seguendo una rinascita culturale che vede protagonisti la Provincia di Varese e l'Associazione Amici della Badia di Ganna, annualmente attiva nell'organizzazione di una ricca stagione musicale. Il museo parrocchiale che ha sede all'interno (tel.+39. 0332 994532. Aperto solo la domenica. Ingresso gratuito) conserva una ricca collezione di reperti archeologici, nonché gessi e bronzi degli artisti Tabacchi e Grandi. Dietro la Badia è possibile accedere, attraverso una strada campestre, alla Riserva Naturale del Lago di Ganna, area di particolare pregio botanico e naturalistico. TAPPA 2 / STAGE 2: BOAREZZO (v. pag. 8) Tempo di visita / Tour time: 40min 3. 26 1. today. The complex consists of various separate buildings (the church, the monastery, the guest apartments), which are connected by two cloisters of an unusual pentagonal shape. An elegant, unmistakably Lombard belfry joins the church; it is one of the finest examples of Romanesque architecture in the whole Varese province. Inside fine 14 th - 15 th century frescoes are kept, the most important one is Our Lady of Mercy. The complex was abandoned and fell into ruin several times, but it has now been completely restored and it is undergoing a cultural rebirth thanks to the province of Varese and the Association of the the Abbey of Ganna Friends, which organizes a rich musical season annually. The parish museum inside the abbey (tel. +39.0332.994532. Open only on Sundays. Free admission) contains a precious collection of archaeological remains, plaster casts and bronzes by the artists Tabacchi and Grandi. Behind the Abbey, along a country road, we can get into the Natural Reserve of Ganna Lake, an area of particular botanical and naturalistic interest. 1. 1. Lago di Ghirla da Boarezzo Lake of Ghirla from Boarezzo TAPPA 3 / STAGE 3: GHIRLA 2. Lago di Ghirla Lake of Ghirla Tempo di visita /Tour time: 40min Da Boarezzo si scende nuovamente a Ganna e in 10 minuti si arriva all'abitato di Ghirla (455 m s.l.m.), alle cui porte si trova l'antica stazione della tramvia Varese-Luino, in stile liberty, opera attribuita a Giuseppe Sommaruga (Milano 1867-1917). Il paese, circondato da boschi e posto sulle rive dell'omonimo piccolo specchio d'acqua, è ambita meta balneare nel periodo estivo. From Boarezzo we go down to Ganna again, and 10 minutes later we arrive at Ghirla (455 mt a.s.l.), the Art Nouveau and on its edge there is the old Varese-Luino tram station, attributed to Giuseppe Sommaruga (Milan 1867-1917). The village of Ghirla, surrounded by woods and situated on the shores of the homonymous small lake, is a popular bathing place in summer. GIORNO 2 / DAY 2 TAPPA 1 / STAGE 1: MARCHIROLO (v. pag. 12) Tempo di visita /Tour time: 40min 2. 27 1. TAPPA 2 / STAGE 2: PARCO DELL'ARGENTERA / PARK OF ARGENTERA Tempo di visita / Tour time: 30min Da Marchirolo, imboccando la SS233 in direzione Ponte Tresa, si giunge il 10 minuti al parco dell'Argentera, (comune di Cadegliano Viconago). Ideale per una passeggiata lungo viali immersi fra maestosi alberi, ruscelli, cascatelle e piccoli ponti, nasconde nella penombra quattro antichi mulini decorati, alcuni contraddistinti dall'eleganza di fregi incisi di ispirazione cavalleresca, altri da affreschi di gusto cortigiano che arrivano a occupare intere facciate. From Marchirolo, driving along the SS233 road towards Ponte Tresa. In 10 minutes we get to the park of Argentera (Cadegliano Viconago). The park is ideal for a walk through avenues of majestic trees, across streams, water falls and small bridges. Hidden in its shadows there are four old decorated mills, some of which have elegant engraved friezes of chivalric inspiration; others have courtly frescoes which take up whole facades. 1. Cadegliano Viconago Parco dell’Argentera Park of Argentera 2. Parco dell’Argentera Mulino Park of Argentera Windmill 2. 28 3. Villa Della Porta Bozzolo TAPPA 3 / STAGE 3: VILLA DELLA PORTA BOZZOLO Ingresso a pagamento / Paid admission Visite guidate su prenotazione / Guided tour by booking Tempo di visita / Tour time: 1h 30min Info: tel. +39.0332.62.41.36 [email protected] Orari di apertura / Opening times: Marzo - Settembre / March - September 10.00 - 18.00 Ottobre - metà Dicembre e Febbraio / October mid-December, and February 10.00 - 17.00 Chiuso il lunedì e il martedì Closed on Monday and Tuesday © Giorgio Majno - FAI Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno, sorta nel cinquecento come villa di campagna, fu trasformata in nobile dimora di rappresentanza all'inizio del Settecento. L'interno della villa fu splendidamente affrescato nei decenni successivi, e all'inizio del XVIII secolo fu realizzato il giardino monumentale di gusto spiccatamente barocco. Difatti, sfruttando il declivio della collina retrostante la villa, per ottenere sorprendenti effetti prospettici, fu creato un giardino alla francese, con grande utilizzo di pietra di Viggiù per i manufatti. Sul lato nord fu costruito un nicchione con un affresco rappresentante Apollo e le Muse, attribuito a Giovanni Battista Ronchelli. Nel 1752 fu terminato l'oratorio privato, ancora oggi usato dalla comunità di Casalzuigno come chiesa parrocchiale. Alla fine del Settecento la famiglia Della Porta subì un rovescio economico e fu costretta a vendere il proprio patrimonio. La villa passò attraverso diversi proprietari e andò incontro a un progressivo degrado. Dal 1989 è proprietà del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) che ha provveduto al restauro e l'ha aperta al pubblico. Villa Della Porta Bozzolo in Casalzuigno, built in the 16th century as a country villa, was transformed into a stately home at the beginning of the 18 th century. The inside of the villa was splendidly frescoed in the subsequent decades, and at the beginning of the 18th century the markedly Baroque monumental garden was made. In fact, by exploiting the slope of the hill behind the villa to obtain surprising perspective effects, a French garden was created, with much use of Viggiù stone for the artefacts. On the north side, a large niche was constructed with a fresco showing Apollo and the Muses, attributed to Giovanni Battista Ronchelli. In 1752, the private oratory was completed. This is still used by the community of Casalzuigno as a parish church. At the end of 18th century Della Porta family suffered a financial crisis and was forced to sell its property. The villa had several owners and gradually deteriorated. Since 1989 it has belonged to the FAI (Italian Environmental Fund), which has restored and opened it to the public. 3. 29 GIORNO 3 / DAY 3 TAPPA 1 / STAGE 1: ARCUMEGGIA (v. pag. 4) Tempo di visita / Tour time: 40min TAPPA 2 / STAGE 2: SANT'ANTONIO - ALPE SAN MICHELE 1. Arcumeggia - Innocente Salvini “Il taglio della polenta in famiglia” “The sharing out of polenta in his own family” 1. Tempo di visita / Tour time: 40min A cinque minuti da Arcumeggia è possibile salire verso la località di Sant'Antonio (638 m s.l.m.), dove dal sagrato della piccola chiesa è possibile godere una delle più suggestive viste panoramiche sul Lago Maggiore. Da qui si può proseguire sino al passo del Cuvignone (1036 m s.l.m.), percorso amato dai ciclisti, o ritornare verso Arcumeggia e raggiungere in 15 minuti di macchina l'Alpe San Michele (822 m s.l.m.) tramite la Straa di caver, antico percorso attraverso il quale le greggi di capre venivano condotte all'alpeggio. Il piccolo borgo montano è caratterizzato da prati verdi e impreziosito da una chiesa protoromanica (XI sec.) arricchita all'interno da affreschi. Five minutes away from Arcumeggia we can walk up to the village of Sant’Antonio (638 mt a.s.l.). From the forecourt of the small church we can enjoy one of the most charming panoramic views over Lake Maggiore. From here we can proceed as far as Cuvignone pass (1036 mt a.s.l.), a route much loved by cyclists, or we can return to Arcumeggia and reach Alpe San Michele (822 mt a.s.l.) in a 15-minute drive, passing along the Straa di Caver, an old route along which herds of goats (caver) used to be led to summer pasture. The small mountain village has green meadows and boasts an early Romanesque church (11th century) with frescoes inside. 2. 2. Alpe S. Michele Chiesa di San Michele / Saint Michael’s Church 30