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Per non correre invano - Parrocchie di Gron e Sospirolo

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Per non correre invano - Parrocchie di Gron e Sospirolo
Luglio 2014 • n. 1
Poste It. s.p.a. Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) art. 1, c. 2, DCB Bl
Anno LXXXVIII
Bollettino delle parrocchie dei SS. Apostoli Pietro e Paolo in Sospirolo e di S. Stefano in Gron • 32037 Sospirolo (BL) • C.C.P. 10167328 • Tel. 0437/89168
CARISSIMI!
Non l’avessi mai detto!
Eppure mi pareva tutto così
chiaro... Dissi a qualcuno
che, al raggiungimento del
75° anno di età, avrei dato
le dimissioni dall’incarico di
Parroco. Questo perché c’è un
articolo del Codice Canonico
che lo richiede e anche perché
ritengo giusto che ad una
certa età uno lasci il posto, e
serva la Chiesa in altro modo.
“Elo vera che no ‘l vol pì star
con noi?”..”Ho sentì che ‘l vol
lasarne?”...”Valo ‘n Pension,
reverendo?”.. ecc. Mi son subito
sentito chiedere. A dire il vero
con una certa aria di mistero.
A queste domande rispondo
con sincerità: non lascerò la
Parrocchia per altro motivo
che non sia quello di obbedire
alla Chiesa e al suo Vescovo.
Quello che è certo, è che il
prossimo 25 maggio 2015,
se vi arriverò, scriverò le mie
dimissioni, sperando siano
accolte al più presto, per dare
a Sospirolo e a Gron un nuovo
Parroco.
Quindi: stiamo tranquilli.
Tutto è normale. Se però
continuate a pregare per me,
farete la cosa più saggia e a
me più utile: ogni giorno che
passa, il peso è sempre più
difficile da portare. Solo se ci si
sente amati e capiti, lo si può
portare con serenità e fiducia.
In fondo si serve il Signore e la
sua Chiesa!
Un saluto cordiale a tutti,
particolarmente ai sofferenti
e ai malati, che sento sempre
al primo posto nella mia
preghiera e nei miei pensieri.
Don Alfredo
Per non correre invano
È fedele al vangelo chi è attento ai poveri
P
iù si legge Evan­gelii gaudium più ci si rende conto
che è uno scritto di grande
fre­schezza evangelica e uma­
na, propositivo e stimolante. E’
un inno alla gioia del vangelo
e conferma che la paro­la di
Gesù, detta due­mila anni fa,
porta con sé una ricchez­za che
è ancor oggi attuale, in grado
di “muovere” lo spirito delle
donne e degli uomini. Di que­
sto docu­mento straordina­rio,
scritto con grand­e semplicità e
leg­gibile per tutti, pren­diamo
qui in considerazione la parte
che s’intitola: “Fedeltà al van­
gelo per non correre invano”
(numeri 193-216).
Un doppio sogno
Papa Francesco insegue un
duplice sogno, che tuttavia ha
una sola matrice: egli deside­
ra una “chiesa povera per i
po­veri” (198) e sogna una
comu­nità cristiana che sappia
“ascol­tare il grido dei poveri”
(193). Questo per il papa si­
gnifica vive­re e compiere la
grande beatitu­dine evangelica:
“Beati i miseri­cordiosi, perché
troveranno mi­sericordia”.
E commenta: “È un mes­
saggio così chiaro, così diret­
to, così sem­plice, che nessuna
interpretazio­ne ecclesiale ha il
diritto di rela­tivizzarlo” (193).
Mai può man­care “l’attenzione
per gli ultimi, per quelli che
la società scarta e getta via”
(195).
Il discorso del papa si
artico­la in quattro passaggi
fondamen­tali.
1. Non solo “buon cuore”
“Per la chiesa l’opzione per i
poveri è una categoria teolo­
gica prima che culturale, so­
ciologica, politica o filosofica”
(198). Cioè, l’impegno per i
poveri riguarda la stessa fede
del credente, non solo il suo
buon cuore o il suo senso di
giustizia per una società ben
ordinata. È la stessa fede in
Dio che esige la scelta a favore
dei poveri, con buona pace di
coloro che in passato (e non
solo in pas­sato) la dichiara­
vano una scelta ideologica di
sinistra.
2. Non affogare nelle parole. Infatti, “senza l’opzione
prefe­
renziale per i poveri,
l’annuncio del vangelo, che
pure è la prima carità, rischia
di essere incom­preso o di af­
fogare in quel mare di parole
a cui l’odierna società della
comunicazione quotidia­
namente ci espone” (199).
Per il papa nessuno dovreb­
be dire che sta lontano dai
poveri perché le sue scelte di
vita comportano di prestare
più attenzione ad altre incom­
benze importanti.
È così facile, infatti, trovare
scuse per non occuparsi dei
po­veri! Chi dice che la povertà
va affrontata a livello politico,
a li­vello delle grandi compa­
gnie multinazionali, chi si ac­
contenta di studiare le dinami­
che che pro­ducono la povertà
senza sporcarsi le mani con i
poveri, chi ha paura del comu­
nismo... Il papa ricor­da a tutti
che nessuno può sentir­si eso­
nerato dalla preoccupazio­ne
per i poveri e per la giustizia
sociale (201).
3. Agire in fretta Si deve
continua a pag. 2
Cronaca parrocchiale Sospirolo
■
continua da pag. 1
agire con urgenza per­ché, secondo papa
Francesco, “la necessità di risolvere le
cause strutturali della povertà non può
attendere” (202). Non possono bastare
i piani assistenziali, che fanno fonte ad
alcune urgenze. Essi sono delle risposte
provvisorie. Finché non si risolveranno
radicalmente i problemi dei po­veri, ri­
nunciando all’autonomia assoluta del
mercato e della spe­culazione finanziaria
e aggreden­do le cause strutturali dell’ini­
quità, non si risolveranno i pro­blemi del
Per il quinto anno consecutivo, si è rinnovato
l’appuntamento del concorso “Presepe povero ma
bello” con lo scopo di riavvicinare piccoli e grandi
alla straordinaria nascita di Gesù. In questa società
che rende il Natale sempre più laico, impedendo
perfino in una scuola del piacentino e del milanese,
di realizzare il presepe per “non offendere altre
religioni”, levando così il sacro dalla scuola in
favore di una morale laica, questa iniziativa
preserva i nostri valori cristiani e vuole contrastare
quel consumismo ed artificiosità travestiti da un
babbo natale che di anno in anno fa perdere il Vero
Senso del Natale fatto di Verità ed Amore.
Ventuno sono state le opere realizzate
dall’ingegnosa fantasia di bambini, giovani e
adulti, che in un intreccio di mani e idee, riciclando
sapientemente tutti quei materiali inutilizzabili
e da eliminare, hanno saputo rappresentare,
dando nuova vita e nuovo significato all’evento
fondamentale per la nostra fede: la Natività.
Molte le persone che hanno ammirato,
apprezzato e votato queste originali creazioni
premiate al termine della Santa Messa nella
solennità dell’Epifania. Tre i presepi segnalati,
rispettivamente: quello più completo, di Flavia
Vedana, con una ricchezza di personaggi,
utilizzando sapientemente pezzi di legno, frutta
secca e altri elementi di scarto; il più significativo,
di Delia De Bon, dove la Buona Notizia viene
annunciata tramite stampa, utilizzando vecchi
giornali destinati al macero e il più povero, di Alice
Vuono: cosa c’è di più inutile di una lampadina
bruciata? Lampadine di varie dimensioni e
colori assumono nuova vita e luce nella gioiosa
rappresentazione della Nascita di Gesù.
La celebrazione dell’ Epifania ha visto, oltre alla
presenza delle autorità locali, anche e in particolar
modo quella dei nostri dinamici Alpini, dove
nel corso dell’omelia don Alfredo, elogiandone
l’impegno e la disponibilità, li ha definiti Magici,
magi… ci, riprendendo il tema della festa: l’arrivo
dei Magi a Betlemme.
2
mondo, e in definitiva nessun problema.
Scrive papa Francesco: “Dà fastidio
che si parli di etica, dà fastidio che si parli
di solidarietà mondiale, dà fastidio che si
parli di distribuzione dei beni, dà fa­stidio
che si parli di difendere i posti di lavoro,
dà fastidio che si parli della dignità dei
deboli, dà fastidio che si parli di un Dio
che esige un impegno per la giusti­zia...
La comoda indifferenza di fronte a queste
questioni svuota la nostra vita e le nostre
parole di ogni significato” (203).
4.Curare la fragilità Infine occorre
“avere cura del­la fragilità” (209). Cioè,
prender­si cura dei più fragili della terra: i
senza-tetto, i tossico dipenden­ti, i rifugiati,
i popoli indigeni, gli anziani sempre più
soli e ab­bandonati, i migranti, le donne
che soffrono situazioni di esclu­sione...
“Tutti noi cristiani - con­clude il papa siamo chiamati a prenderci cura della
fragilità del popolo e del mondo in cui
vivia­mo” (209).
Viene spontaneo chiedere a noi stessi:
A che punto siamo? Da che parte stiamo?
Quanto siamo noi veramente “fedeli” al van­
gelo di Cristo? Stiamo.... “correndo invano”?
p. GABRIELE FERRARI, sx
“Presepe povero ma bello”
1° premio al più completo.
2° premio al più significativo.
I premiati.
Bollettino interparrocchiale
XXXVIa Giornata per la vita
Gruppo giovanissimi Sospirolo-Gron
Varie le esperienze vissute da ragazzi e ragazze delle medie, riuniti
insieme nel Gruppo Giovanissimi organizzato congiuntamente per
le parrocchie di Sospirolo e di Gron da Pieranna e Andrea Walicki e
Teresa e Nino De Riz. I giovani sono stati accompagnati a riflettere
su temi importanti riguardanti la Vita e la Fede attraverso attività
come: visione di film, incontri con giovani e adulti impegnati in
scelte di spiritualità e di servizio, una cena “povera” di solidarietà in
Avvento, veglie di preghiera e camminate sotto le stelle e attività
di volontariato come la sistemazione del bosco comunale insieme
agli amministratori a servizio della propria comunità.
I 12 bambini nati nel 2013 sono stati
accolti dalla comunità nella messa
del 2 febbraio scorso. Non sono
tanti e questo rispecchia la difficoltà
delle giovani coppie di guardare con
fiducia al futuro generando futuro,
come ribadito da Papa Francesco,
accettando il sacrificio che la famiglia e i figli impongono, ostacolati
anche dai problemi economici e di
lavoro in una società che è basata sul
relativismo.
Per fortuna la presenza di questi 12
bambini è un segno di speranza di
chi crede nella concezione della famiglia e della vita.
Tra le 12 primule c’era anche quella di
Sara Miriam, nata il 15 agosto scorso
a Perugia, che la nostra comunità ha
adottato a distanza attraverso il Progetto Gemma. Questa Associazione,
costituita il 28 aprile 1994, data della
morte di santa Gianna Berretta Molla, ricorda il sacrificio di questa mamma, che pur di dare la vita all’ultima
dei quattro figli, ha rinunciato alla
sua, non curando un tumore che
l’aveva colpita in gravidanza.
L’adozione prenatale a Sara Miriam
e precedentemente a Emanuela nel
2009, a Isabel nel 2010 e a Saul De
Silva nel 2012, consiste nell’assicurare alla mamma in difficoltà un contributo finanziario per diciotto mesi.
61a Giornata mondiale dei malati di lebbra
Sono 61 anni che si celebra in tutto il
mondo questa ricorrenza, ma la lebbra
è ancora una dolorosa piaga che non segna solo il corpo ma significa soprattutto
per chi la vive, pregiudizi, indifferenza ed
emarginazione. Troppe sono ancora le
persone che credono, a torto, nel contagio di questa subdola malattia della
povertà, che vede segnati ancora tanti
bambini, nonostante ci sia la disponibilità di cure efficaci e che costano poco!
Ma c’è un’altra malattia, più recente, il
morbo di Burulì, denominato la “lebbra
moderna”, che genera numerose vittime
(90%), provocando profonde piaghe tra
i più deboli e i bambini. Se non curata,
porta a decesso per setticemia (infezione
generale del sangue). La terapia, principalmente chirurgica, consiste in profondi
raschiamenti dei tessuti che lascia devastanti cicatrici e immobilità permanenti.
La comunità di Sospirolo, come negli
anni scorsi, ha partecipato a questa
solidarietà voluta fortemente da Raoul
Follereau per i diritti degli ultimi, conSospirolo – Gron
fezionando copertine e bende, il tutto
lavorato a mano, pazientemente, ferro
su ferro, punto su punto per la protezione
del corpo e la medicazione delle ferite a
questi fratelli malati che hanno anche
tanto bisogno di amore e contano sul
nostro aiuto.
Sono tante le persone che si sono impegnate nel disfare indumenti di lana
e cotone per poi riconfezionare coperte
e bende, merita un grazie per la sua laboriosità Maria Talin che, oltre a diverse
copertine è riuscita a sferruzzare ben 110
bende (circa una ogni tre quattro giorni!).
E’proprio il caso di dire, anzi di “fare della
nostra vita qualcosa che vale”
E non è solo un giorno all’anno che si
dbd
deve amare.
Festa della famiglia
Il 28 dicembre è stata celebrata la festa della Famiglia e tutte le coppie che hanno partecipato alla Santa Messa hanno posato
per la foto ricordo. Tra quelle presenti c’è anche chi ha superato i 50 anni e una settant’anni di vita insieme!
3
VERBALE N.6 DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE - SOSPIROLO
18 marzo 2014
Presenti: Don Alfredo Levis, Diacono Piccolin Gianni, Buzzatti Alberto, De Cian Rachele, Furlanetto
Giuseppe, Moretti Ilenia, Moretti
Itala, Poloni Felicita, Viel Sara
Assenti giustificati: Casanova
Daniele, Case Alvise, Caviola Enzo,
De Zanet Denise. Ora di inizio riunione: 20.30
Dopo un momento di preghiera,
Don Alfredo ci ha proclamato e
commentato il Vangelo del giorno
di Matteo 23,1-12.
Gesù e il Vangelo devono guidarci
nel nostro cammino, portare a contatto con l’Amore di Cristo, se non c’è
questo tutto crolla. La Chiesa con il
Papa Francesco si deve rinnovare e
puntare all’essenziale. In questo nostro incontro si cerca di capire quello
che Dio vuole per la nostra comunità e aiutare questo nostro Pastore.
Le famiglie che si avvicinano alla
Chiesa nelle Sante Messe lo fanno
perché sono convinte, è importante
essere connessi con Gesù e gli altri.
La riunione prevedeva il seguente
ordine del giorno:
1. Iniziative per la Quaresima
2.
3.
4.
5.
6.
(Via Crucis, Un Pane per Amor
di Dio, Confessioni …)
Benedizione delle famiglie;
Mese di Maggio ;
Festa delle Famiglie ;
Varie;
Il Venerdì Santo si terrà per le
vie del centro di Sospirolo, la
Via Crucis. Ci saranno alcune
scene della Passione animate
dal gruppo teatrale dei Giovani,
eseguendo l’opera “ Il Pianto di
Maria” di Iacopone da Todi. Si
andrà in processione seguiti
e preceduti dalle croci di San
Tiziano e San Zenon, con soste
in determinati luoghi per contemplare le scene recitate.
1. Il pomeriggio alle tre ci sarà la
Liturgia della Passione.
È necessario trovare il modo di
parlare anche a catechismo dell’iniziativa “ Un Pane per Amor di Dio”.
Quanto offerto nella cassettina è
frutto della penitenza e del digiuno, abituarsi a rinunciare a qualcosa
per gli altri.
Le confessioni saranno per tutte le
fasce di età.
2. La Benedizione delle case sarà
effettuate dopo Pasqua, ogni settimana una frazione; come ricordo
verrà donata l’immagine di una delle pale restaurate, ad oggi ospitate
nella sala consiliare del Municipio,
con la sua storia e la benedizione.
3. Nel mese di Maggio il Rosario
con la Madonna di Fatima sarà celebrato nei luoghi più significativi,
nella storia civile, culturale, ciò che
fa tale la comunità di Sospirolo.
Importante anche visitare famiglie
che hanno vissuto gioie o dolori
nell’ultimo periodo. È opportuno
individuare una ventina di posti
dove soffermarsi, per un giorno la
Madonna sarà custodita da una
famiglia.
4. La Festa delle famiglie sarà il 18
Maggio sempre con le stesse modalità dell’anno scorso. A breve sarà
fissato un incontro organizzativo
con le associazioni.
5. Da definire le 24 ore di Adorazione, a Riese si andrà più avanti.
Con la preghiera si conclude la riunione.
La Segretaria
Ilenia Moretti
Il Parroco Don Alfredo Levis
La Candelora
La benedizione delle
candele, nella devozione
popolare, era uno dei
segni più sentiti nelle
famiglie che collocavano
la candela “luce vera
che illumina la vita ” in
un luogo significativo e
visibile. Anche oggi alcune
persone hanno conservato
la tradizione di portare a
casa la candela benedetta
da accendere nei momenti
importanti della vita
familiare.
Giovedì Santo
Venerdì Santo
Il Giovedì Santo, durante la celebrazione della Messa in Cena
Domini, si è ripetuto il rito della lavanda dei piedi, che ha visto
coinvolti i 19 bambini che riceveranno la Prima Comunione
ciascuno dei quali, al termine di questo suggestivo momento, ha
ricevuto la veste bianca da
indossare nel giorno della Prima
Comunione.
La celebrazione ha visto la
partecipazione di molti bambini
del catechismo che hanno
consegnato la cassettina di un
Pane per amor di Dio, frutto dei
propri sacrifici fatti durante il
periodo quaresimale.
Nel pomeriggio alle 15 si è svolta la liturgia della passione con la lettura del
Passio, adorazione della Croce e Comunione, mentre la sera alle 20 si è vissuto
il momento della morte di Gesù in croce con la rappresentazione de “ Il Pianto
di Maria” di Jacopone da Todi, poeta umbro vissuto tra il 1200 e il 1300. I
protagonisti erano una ventina di attori della compagnia teatrale “I Giovani”
guidati alla regia dalla sig.ra Mariarosa Ceccon. Una lauda drammatica eseguita
nella lingua del tempo dell’autore, enfatizzando il dolore della Madre di fronte
all’ingiusta condanna subita dal Figlio. Dalla condanna di Pilato alla crocifissione,
la lauda si è chiusa con il pianto di Maria, che implora più volte il Figlio in uno
struggente saluto. Al termine della rappresentazione, i giovani attori e tutti i
fedeli presenti, preceduti dalle croci frazionali, si sono recati in processione in
piazza Segato, dove don Alfredo ha impartito la benedizione a tutta la Comunità. Dal piazzale della Chiesa Parrocchiale si sono potute contemplare le croci
illuminate sulla cima delle montagne circostanti.
4
Bollettino interparrocchiale
C’è il gruppo giovani a Sospirolo?
La risposta è si!
Siamo partiti con entusiasmo
a gennaio per questa nuova
avventura con una decina di
giovani dalla prima alla terza
superiore.
Insieme ai ragazzi abbiamo
iniziato il viaggio della
conoscenza di sé, un
viaggio impegnativo ma
entusiasmante. Lungo il nostro percorso abbiamo incontrato vari
personaggi (veri, non di fantasia) che ci hanno raccontato la loro
storia di vita e/o la loro esperienza di servizio al prossimo. Ci sono
state occasioni di festa, di gioco, di confronto...
Il gruppo si è via via consolidato ed abbiamo voglia di continuare
l’esperienza anche il prossimo anno. Vorremmo essere anche di più
perciò invitiamo chiunque lo desideri ad unirsi a noi: ne vale la pena!!
Gli animatori Annalisa, Caio e Max
LE DUE COLONNE
Un forte e sentito RINGRAZIAMENTO lo meritano i nostri due
giovani Michele Lotto e Elia Moro
per il loro lungo e fedele servizio
liturgico nelle nostre celebrazioni
parrocchiali! Erano presenti nel
mio ingresso a Sospirolo, lo sono
ancora! Non solo hanno dato la loro disponibilità ma anche hanno trasmesso
a tanti altri ragazzi della Parrocchia la gioia di partecipare attivamente allo
svolgimento della Liturgia! Sempre attenti, silenziosi, ordinati, educati si sono
fatti benvolere da tutta la Comunità! Grazie! Siete state le mie due colonne di
appoggio! Non ho mai dovuto insistere, chiamare, riprendere nessuno dei due:
bravi! Ora mi auguro che il vostro posto di Chierichetto, venga preso da altri
ragazzi e il Servizio alla Liturgia sia sempre fatto con decoro e serietà! Di bravi
chierichetti sia nella Parrocchia di Sospirolo che di Gron ce ne sono fortunatamente diversi. Un GRAZIE particolare e grande anche alle vostre famiglie!
Un anno da catechista
Ad ottobre 2013 ho inizia­
to la mia prima esperienza da
catechista, con un gruppo di
bambini entusiasti di conosce­
re la vita del loro amico Gesù.
Le lezioni non erano mai
uguali, delle “fotocopie”, ma
variavano a seconda dell’ani­
mo dei bambini e del periodo
liturgico, che stavamo viven­
do. Per “ catturare” l’attenzione,
li invitavo a fare disegni che
rappresentassero la loro espe­
rienza in rapporto col pros­
simo, raccontando la propria
vita di fede. Questo lavoro è
stato fatto nella seconda parte
dell’anno, mentre agli inizi don
Alfredo ha riproposto la visita
a delle famiglie delle frazioni
di Rosolin, Volpez, Pascoli, Mis,
Regolanova, Case al Lago, Mez­
zaterra. In un incontro, di circa
mezzora ci è stata trasmessa la
vita di fede vissuta tra le gioie
ma anche le tante difficoltà, su­
perate grazie alla fiducia nella
vicinanza del Padre. I bambini
si sono confrontati con queste
persone e le loro riflessioni
sono state raccolte in un al­
bum insieme a quelle dei bimbi
delle altre classi.
Dopo questo servizio
come catechista, nel mio cuo­
re rimarrà sempre la gioia che
ho provato nell’aver trasmesso
ai bimbi quel dono grande che
ho ricevuto incontrando Gesù;
spero che la luce della fede,
da loro ricevuta nel Battesi­
mo, possa crescere in futuro
partecipando alla Santa Mes­
sa e a tutte le iniziative della
Comunità, e mantenersi fedeli
anche nella frequentazione del
Catechismo.
Ilenia Moretti
90 ° Compleanno... Auguri!
Manfroi Roberta, vedova
del ex-Sindaco Riccardo
“Cicci” Vigne, ha felicemente
festeggiato il 90° anno di età,
circondata dal nipote , familiari
e amici! Congratulazione da
tutto Sospirolo che la ricorda
sempre con tanto affetto! Auguri
e cordiali saluti da tutta la
Comunità!
Sospirolo – Gron
Tormen Maria, ...già nel
novembre scorso aveva
festeggiato i 90 anni di
vita! Per una svista nella
impaginazione, la foto si era
persa. Rimediamo subito
con doppi auguri di BUON
COMPLEANNO E di TANTA
SALUTE: attorniata dalle
figlie e dai tanti parenti che
la amano e la circondano
di tante premure, il Signore
continui a sostenerla con il
suo aiuto!
5
Prima Comunione a Sospirolo
Cari bambini...
Cari bambini, il giorno dell’incontro con il Signore Gesù è finalmente
arrivato. Vi siete preparati, guidati
con premura ed affetto da noi catechiste e da Don Alfredo e sostenuti
ed amati dai vostri genitori. Voi occupate un posto speciale nel cuore di
Gesù, lui vi ha donato il suo corpo e
il suo sangue, il pane della vita. La
vostra Prima Comunione, quindi, è
come l’inizio di un cammino insieme
al Signore, che vi tiene per mano per
condurvi sulla strada del bene, della
generosità, della pace e della fraternità. Non abbiate paura di chiedergli
le cose più importanti e più belle per
la vostra vita, per i vostri genitori, per
i vostri amici, ma non dimenticate
di dirgli di stare sempre con voi e di
indicarvi la strada che dovete seguire.
Avete appreso dai vostri genitori, dal
parroco, da noi catechiste che è necessario rispettare le regole, per vivere
serenamente con se stessi e con gli altri. Il Signore ve ne propone una sola,
la più importante, quella che sorregge
tutte le altre. “Fai agli altri ciò che
vuoi che gli altri facciano a te”. Uniti
a Gesù, che vi aiuterà ad osservarla
in famiglia, a scuola, con agli amici,
voi procederete sicuri. Ognuno di voi,
bambini, è unico e speciale; è vero
qualche volta, ci avete fatto arrabbiare, urlare e anche correre ma ci avete
regalato anche tante emozioni, ognuno di voi in maniera diversa, bella,
pura e semplice. Un grazie speciale
a Don Alfredo che con le sue parole
semplici ed i suoi insegnamenti ci ha
donato gioie e ci ha insegnato a non
smettere di sorridere e di essere felici
insieme. Un grazie anche a questo bel
gruppo di genitori che sono stati sempre presenti e partecipi al cammino
dei loro poccoli.
Con affetto. Le Catechiste.
Itala ed Annarosa
Prima fila in basso da SX: POLONI ALESSIO, ROSSON ALESSIO, RACCANELLO
REBECCA,VERDICCHIO GIULIA, PAGANIN EMMA, BRISTOT NICOLA, CATTANEO LORENZO,
DALLA MORA SAVERIO, CADORE RINO, LOVAT LAURA.
Seconda fila da SX: PISON EDOARDO, LOGIURATO CORINE, VEDANA FLAVIA, BRAN6
In questa “tappa cristiana” pensi che una volta che
Dio è dentro di te, è per tutta la vita, e non c’è alcun
dubbio. Si possono avere incertezze, è vero, ma questo giorno rimane impresso nella memoria come il
primo momento in cui… si è percepita l’importanza
dell’incontro personale con Gesù.
Una mamma
CHER ILENIA, PILOTTI AUGUSTO, MENEGHEL AMBRA, BUZZATTI LETIZIA, CAVIOLA
VALENTINA, MENEGOLLA LARA.
Terza fila da SX: Catechista MORETTI ITALA, DON ALFREDO, Catechista ISMA ANNAROSA.
Bollettino interparrocchiale
Pensieri di Prima Comunione
Alessio Poloni
Il giorno della Prima
Comunione ho
sentito Gesù
entrare in me.
Mi è piaciuto
partecipare alla
preghiera dei fedeli
e il canto “ ti rendiamo grazie” che
abbiamo inventato noi. E’ stato bello
uscire e condividere il pane azzimo.
Ilenia Brancher
Mi è piaciuto
quando ho
ricevuto il
corpo di Gesù e
quando siamo
entrati in chiesa
con i nostri genitori.
Rino Cadore
Flavia Vedana
E’ stato molto emozionante entrare in
chiesa con a sinistra la mamma e
a destra il papà.
Mi è anche piaciuto
vedere la chiesa piena di
persone venute a vedere noi. I nostri genitori hanno fatto un’offerta per le famiglie
povere e la mia mamma ha raccolto e portato alla Madonna le margherite.
Emma Paganin
Mi è piaciuto
prendere il corpo
di Gesù e bere
il suo sangue,
e, quando
sono tornata a
casa sono andata a
chiamare tante persone per venire a
festeggiare con me. C’erano tutti i miei
parenti e mi sono divertita molto. Ero
felicissima perché le maestre Marisa
e Chiara sono venute a vederci anche
se avevano altri impegni.
Alessio Rosson
Mi ha impressionato
molto la Comunione e voglio dire
subito che ho sentito Gesù. Ho sentito una sensazione
buona, dolce che penso
mi abbia un po’ migliorato. Poi mi sono
emozionato quando ho visto le mie due
maestre Marisa e Chiara che erano venute
a vederci, sono sicuro che ci devono volere
molto bene! Infine mi è piaciuto ricevere il
corpo e il sangue di Gesù. Abbiamo dato
anche un’offerta ai poveri.
Sospirolo – Gron
A me è piaciuto tutto, ho chiesto di
far finire tutte le
guerre e di proteggere la mia
famiglia.
Edoardo Pison
Il momento che mi
è piaciuto di più
è stato quando
ho ricevuto
la particola e
ho sentito Gesù
parlare nel mio cuore.
Ambra Meneghel
Mi è piaciuta la processione con i genitori
e quando siamo
entrati in chiesa
mi sono emozionata molto al vedere
tutte le persone venute a
vedermi. Ho ricevuto il corpo e il sangue di
Gesù e mi è piaciuto molto.
Lovat Laura
Mi sono
emozionata
molto quando
sono entrata
in chiesa e mi è
piaciuto andare
a dare la pace alla
mamma ed al papà.
Valentina Caviola
La cose che mi sono
piaciute di più sono
state: portare il
piattino per l’offertorio e ricevere
il Corpo di Cristo.
Ma mi è dispiaciuto
non avere i miei nonni a fianco.
Nicola Bristot
Mi è piaciuta la
processione con
i genitori ed
entrare nella
chiesa piena di
gente, quando ho
ricevuto il corpo del
Signore e quando la mia mamma
ha letto la preghiera dei fedeli.
Lara Menegolla
Mi sentivo emozionata,
non stavo più nella
pelle, quando ho
ricevuto la particola io ho sentito
Gesù dentro di me.
Ero meravigliata, è stato
fantastico. Quando ho portato la pace ai
miei genitori mi veniva da piangere. Gesù,
bisogna dirti un grazie infinito! E’ stato
bello anche condividere il pane azzimo e
vedere i padrini che mi correvano incontro.
E’ stata una cosa fantastica , meravigliosa,
grazie Gesù per essere entrato in me.
Rebecca Raccanello
La cosa che mi è
piaciuta di più è
stato ricevere il
corpo di Gesù.
Mi è piaciuto
vedere tanta
gente in chiesa.
Giulia Verdicchio
Quando ho ricevuto
il corpo di Gesù
dentro di me ,
mi sono sentita
emozionata,
è stato molto
bello vedere i nostri
compagni che ci guardavano.
Saverio Dalla Mora
Mi è piaciuto quando
siamo entrati in
chiesa con i genitori e quando ho
ricevuto il corpo e
il sangue di Gesù e
quando ho portati i
doni all’offertorio.
Buzzatti Letizia
Il momento della
Santa Messa
che mi è
piaciuto di più
è stato quando
sono entrata in
chiesa con in mano
la luce di Cristo e i miei genitori di
fianco, mentre tutti i miei amici mi
salutavano gioiosi. Ho provato tanta
gioia ed emozione quando ho ricevuto
il corpo ed il sangue del Signore. Sono
stata molto felice quando ho visto la
mia migliore amica che era venuta a
vedermi e le mie maestre, nonostante
una avesse la mamma in ospedale. E’
veramente stata gentile e dolce.
Lorenzo Cattaneo
Mi è piaciuto quando
ho bevuto il vino
(sangue di Cristo)
e mangiato la
particola (corpo
di Cristo), mi sono
emozionato poi quando
il Signore mi ha parlato. Mi sono commosso
quando ho portato la pace ai miei genitori
e quando siamo entrati in chiesa insieme.
Augusto Pilotti
Il giorno della mia
Comunione ho provato dentro di me
una grande gioia
perché mi sono
fatto un nuovo amico, ero un po’ triste perché i miei zii non mi hanno potuto vedere,
avevano la broncopolmonite. Mi sono
molto emozionato prima di ricevere Gesù
nel mio corpo; la parte che mi è piaciuta di
più è quando ho sentito che mi parlava al
cuore. Mi è piaciuto anche il momento in
cui ho dato la pace ai miei parenti. Quindi
quel giorno è diventato speciale perché il
corpo ed il sangue di Cristo mi hanno migliorato e ho sentito una pace immensa.
Le mie maestre, quella di religione Chiara,
quella di matematica Marisa , che anche
se aveva la mamma in ospedale ha trovato il tempo di venire da noi. Il regalo che mi
è piaciuto di più è stato quello della vicina
di mia nonna materna cioè il libro a fumetti di Papa Giovanni Paolo II.
7
Festa della Famiglia 2014
È LA FESTA DELLE FESTE
per la nostra Comunità! E’ la
festa della Vita, dell’Amore,
della Concordia, delle Origi­
ni, delle Speranze, dei frutti
del Lavoro... E’ la FESTA della
Società e della Chiesa: non
possono esistere se non ci
sono FAMIGLIE! Ogni perso­
na è sacra e necessaria, ma
non può nascere da sola, cre­
scere da sola, vivere da sola.
Nella Famiglia trova la sicu­
rezza, l’educazione, la forza.
Dio BENEDICA LA FAMIGLIA!
Non c’è spettacolo più bello
del contemplare una Famiglia
felice a tavola: bisnonni, non­
ni, zii, cugini, generi, nuore,
nipoti, pronipoti, fidanzati, fi­
danzate, cognati, cognate: E’
QUESTA LA FAMIGLIA PRO­
TAGONISTA DELLA FESTA
CHE SOSPIROLO ORGANIZ­
ZA DA TRE ANNI, NELLA TER­
ZA DOMENICA DI MAGGIO!
Dico “SOSPIROLO”, togliendo
la distinzione di “parrocchia”
perché è una realtà che pre­
cede ogni altra ed è un dono
per tutti! La FAMIGLIA nei suoi
rapporti interni ed esterni, nei
suoi impegni, nelle sue debo­
lezze e nelle sue grandezze,
deve essere valorizzata, aiu­
tata, difesa, amata da tutte le
altre realtà: politiche, sociali,
educative, sportive, religiose,
culturali, finanziarie, lavorati­
ve... Non deve essere lasciata
in balìa dei “predatori” che
sempre più si avventano su di
essa per succhiarne il sangue
e svuotarla di vita e potere!
Per questo noi vogliamo
FESTEGGIARE LA FAMIGLIA:
quella composta da tutti i suoi
elementi. Mentre nella Dome­
nica dopo il Natale, Festa del­
la Sacra Famiglia, festeggiamo
tutte le coppie di sposi che
hanno originato una Famiglia,
in Maggio festeggiamo il risultato del Matrimonio. Invito
fin d’ora TUTTE LE FAMIGLIE
di SOSPIROLO (anche se di
parrocchia diverse: Sospirolo,
Gron, Mas,...) a preparare la
propria famiglia per il prossi­
mo 17 MAGGIO 2015!
Quest’anno, la festa, pur
riuscendo molto bene, ha vi­
sto la concomitanza di Prime
Comunioni e altre Feste nelle
Comunità vicine e all’appello
sono mancate diverse fami­
glie di solito presenti e molto
attive nella preparazione. E’
la realtà della vita familiare,
fatta di tanti legami parentali
che non si possono snobbare.
Un GRANDE RINGRA­
ZIAMENTO lo facciamo agli
organizzatori della Festa: il
Comitato de San Piero; il Co­
mitato di Col Molin che si è
assunto la maggior parte del
lavoro in cucina; le tante per­
sone volontarie che si sono
aggiunte al gruppo base, i
Giovani dell’Animazione nel­
la Tombola, nei giochi, nella
musica... al CORO OIO che
ci ha animato la Santa Messa
e la Festa sotto il capanno­
ne. Al TEMPO che ci ha per­
messo una giornata di sole!
Al Direttore de “L’AMICO del
POPOLO”, presente anche
quest’anno per immortalare
le Famiglie con una stupen­
da foto per ognuna di loro!
Grazie infinite alle FAMIGLIE
che credono in questa festa e
la rendono vera ed unica con
la loro presenza!
Famiglia Caviola Albino
Famiglia Bacchetti Francesco
Famiglia Vedana Ugo
Famiglia Moro Lorenzo
Famiglia Burlon Italo
Famiglia Maieli Daniele
Famiglia Sogne Fedele- Premio Famiglia Piu’ ...Sposata
Famiglia Pison Remigio
8
Bollettino interparrocchiale
Famiglia Naldo Bruno
Famiglia Franceschet Antonio
Famiglia Dalla Mora Dino
Famiglia De Dona’ Omar
Famiglia Petito Pasquale
Premio Famiglia Più Giovane
Famiglia Piccolin Gianni
Famiglia Casanova Luigi
Famiglia Masoch Avellino
Famiglia Triches Stefano
Famiglia Viel Gino
Famiglia Mares Augusto
Famiglia Caio e Chiara
Famiglia Casanova Giovanni
Sospirolo – Gron
Famiglia Menegolla Attilio - Premio Famiglia Piu’ Numerosa
Famiglia Sovilla-Vigne Maria
Famiglia Pellizzari Silvio
9
Cronaca parrocchiale Gron
■
FESTA DELLA FAMIGLIA A GRON
Ė tradizione, nella nostra parrocchia, che il 26
dicembre, giorno dedicato al Patrono Santo
Stefano, vengano festeggiate le coppie che
hanno raggiunto anniversari significativi della
loro vita insieme, dalle più giovani, 5 anni, alle
più…vecchie, 40 anni e più.
Don Alfredo ha impartito la benedizione
a tutti gli sposi presenti e la comunità
parrocchiale ha offerto ad ogni coppia un
simpatico e dolce omaggio.
CONGRATULAZIONI ELVIO!
Il giorno 27 settembre 2013, Elvio De Dea ha conseguito la Laurea in Scienze Religiose presso l’Istituto
Superiore di Scienze Religiose di Belluno discutendo
la tesi “La Chiesa di santo Stefano di Gron: storia e
arte”, di cui il giorno 22 dicembre ne è stato presentato
il libro.
Da parte del Gruppo Giovani Gron giungano a lui le
congratulazioni per il traguardo raggiunto assieme
agli Auguri per un futuro ricco di soddisfazioni e un
ringraziamento per l’aiuto che da anni fedelmente
offre alla Comunità Parrocchiale di Gron.
Il GGG
6 gennaio:
BENEDIZIONE DEI BAMBINI
Il 6 gennaio festa dell’Epifania del Signore si
celebra la Giornata dell’Infanzia.
Nelle parrocchie di Gron e Sospirolo si è
rinnovata la tradizione della benedizione
dei bambini e bambine, accompagnati in
chiesa dai loro genitori. Sono stati accolti da
don Giuseppe Minella che ha commentato
il piccolo dono che avrebbero ricevuto: un
piccolo cuore di panno rosso su cui è adagiato
Gesù bambino per ricordare che ognuno deve
portare Gesù nel proprio cuore.
Dopo la liturgia nel salone parrocchiale è
arrivata la befana accolta da grandi e piccini.
10
Gruppo Giovani di Gron…
al servizio della comunità
Eccoci qui, alla fine dei nostri incontri, a rendervi partecipi delle
attività svolte durante il periodo
scolastico come di consuetudine,
ogni venerdì sera in Parrocchia a
Gron. Siamo in numero sempre
più numeroso, addirittura 17:
Adriano, Alessandro, Arianna,
Chiara , Davide, Elvio, Giada, Giulia
S., Giulia M., Jenny, Letizia, Marco,
Matteo, Mauro, Nicola, Stefano e
Valentina.
Incontri diversi, a volte divertenti altre volte impegnativi, che ci
hanno invitati a riflettere sui
comportamenti comuni. Un tema
trattato infatti, è stato l’”AMORE”e
l’”INNAMORAMENTO”due termini
apparentemente uguali ma con significati profondamente differenti, meglio compresi attraverso un
confronto tra due canzoni di due
cantanti ben conosciuti dal mondo
degli adolescenti. Momento toccante e meditativo la visione del
film di Adam Shankman “I passi
dell’amore”, su cui non ci dilunghiamo in spiegazioni perché merita di essere guardato da tutti per
cogliere il grande insegnamento in
esso racchiuso!
Sono stati affrontati, inoltre, temi
di attualità e di interesse generale:
la diffusa pratica dell’esorcismo, la
partecipazione di Suor Cristina al
programma televisivo in cui si è
esibita come cantante e l’incontro
presso il Centro Parrocchiale di Roe
con Manuel Antonio Bragonzi coautore e protagonista del libro “Il
bambino invisibile”.
Durante il periodo natalizio, ci
siamo impegnati ad addobbare,
pulire e rendere accoglienti le vie
e i borghi di Gron in occasione del
mercatino proposto dal gruppo i
“Gos da Gron”: un’occasione per
stare insieme e per far sentire che
la nostra comunità è VIVA ed è formata da persone umili e generose
nei confronti di tutti!
Il 2 marzo abbiamo riproposto
nuovamente il mercatino dei crostoli e delle frittelle (preparate dal
nostro chef Nicola!); il ricavato è
stato di 754 euro (un grazie va a
Danilla e Maria che mettono sempre a disposizione il loro tempo e
le loro doti culinarie!) lo abbiamo
interamente utilizzato per l’acquisto del videoproiettore, la cui installazione è avvenuta attraverso
l’aiuto di Fausto e Daniele, la quale
è in fase di completamento. La nostra prossima priorità sarà organizzare una serata aperta a tutta la
Comunità, nella quale proporremo
un film da vedere in compagnia!
Sono ben accette le proposte!
Non sono mancati i momenti di
svago, di gioco, di discussione e
la partecipazione alle Confessioni
Comunitarie a Natale e Pasqua
presso la Chiesa di Mas che
coinvolgono tutti i ragazzi della
forania.
Attraverso l’abilità della nostra
Arianna, il Gruppo Giovani da
quest’anno avrà anche un suo
logo, e con l’aiuto di Marco e
Chiara abbiamo provato a diventare dei bravi “canterini” sulle note
di “Un’altra umanità”(Gen Rosso).
Vi lasciamo dunque presentandovi la nostra sfida partita circa
un mese fa: la realizzazione di un
Bollettino interparrocchiale
puzzle di 13.224 pezzi che raffigura la “Creazione di
Adamo”…ce la faranno i nostri eroi???
Grazie a Elvio per la sua pazienza e la sua disponibilità,
a chi ci ha sempre sostenuto ed aiutato e a chi continua a credere in noi… secondo i valori della nostra
canzone: Credo, credo in questa umanità che abbatte
le frontiere, che paga di persona, che non usa armi
ma sa usare il cuore. Questa è l’umanità che crede
nell’amore! Buona Estate a tutti!!!
Jenny
per il Gruppo Giovani Gron
Via crucis a Gron e foraniale
ViAnche quest’anno il gruppo giovani di
Gron ha preparato gli spunti per le meditazioni della Via Crucis che hanno poi affidato
a varie realtà della parrocchia: dalle catechiste, ai bambini della prima comunione, da
“Insieme si può” alla coppia che si sta preparando al matrimonio.
Originale il tema: la riflessione su fatti di
cronaca che, pur essendosi svolti lontani da
noi, fanno riferimento alla passione di Cristo,
e ci aiutano a vivere e ad agire la nostra fede
con coerenza e carità.
Inoltre,quest’anno la nostra parrocchia
ha ospitato la Via Crucis Foraniale che si è
Caro Angelin,
vogliamo darti l’ultimo saluto cercando di
esprimere i sentimenti che in questo momento
abitano il cuore di tutti noi. Vogliamo riassumerli
in una parola: grazie!
Grazie per esser stato parte viva e attiva di
questa nostra parrocchia, che hai voluto servire
fedelmente fino agli ultimi giorni.
Tra noi sei passato con le chiavi in mano, quelle che
ogni mattina e sera utilizzavi per aprire e chiudere questa
chiesa parrocchiale, perché tutti potessero aver accesso a Dio;
tra noi sei passato con la disponibilità alla recita del
Rosario per molti dei nostri fratelli defunti;
tra noi sei passato con l’Eucaristia, che portavi agli amma­
lati desiderosi di incontrare il Signore nelle loro sofferenze
perché queste ricevessero il senso più pieno;
tra noi sei passato mettendoti a servizio della comunità
Rose a Gron
La nostra aiuola delle rose... decisamente
rinnovata e sistemata. Tutto questo
grazie al Gruppo Giovani, che ha contribuito
alla rimozione delle cordonate vecchie e
dismesse, come anche a Benito, a dom
Girolamo e a quanti hanno contribuito ai
lavori. Ora Federica le curerà e Danilla le
raccoglierà, usandole per il nostro altare.
Grazie a tutti!
Sospirolo – Gron
svolta alle Torbe in un suggestivo percorso
culminato alla chiesa di Santa Teresa. Le
riflessioni, affidate alle varie parrocchie,
hanno preso spunto da quelle che il gruppo
giovani di Gron aveva preparato qualche
anno fa: la vita dei santi attualizzata nella
vita della comunità e di ciascun cristiano.
civile, in tutti quegli impegni che hai voluto assumerti;
tra noi sei passato e ora ci lasci un ricordo bello,
soprattutto nei bambini, nei più piccoli, che ti
ricordano sempre con stima e affetto.
Ma soprattutto, vogliamo dirti grazie per es­
ser stato un uomo di fede. Sempre partecipe
alla Messa domenicale e assiduo nella pratica
sacramentale, abbiamo visto in te un testimone
del Signore Risorto. Tu, come i discepoli di Emmaus,
hai saputo riconoscerLo e ritrovare in Lui quell’acqua viva
che disseta.
Ora ti affidiamo all’intercessione della Beata Vergine
Maria di Lourdes e di santo Stefano, nostro patrono, per­
ché, insieme a tutti i martiri e a tutti i santi, tu sia accolto in
paradiso a contemplare faccia a faccia quella Verità che hai
tanto ricercato, il tuo Signore che hai a lungo desiderato.
Ciao Angelin!
I parrocchiani di Gron
Laurea
Vedana Davide
(Torbe) di Dario e
Cadalora Mila si è
laureato il 10 ottobre
2013 a Padova
corso di laurea
Diritto dell’economia
e governo delle
organizzazioni (Scienze Giuridiche). Ha
effettuato la tesi in diritto bancario dal
titolo “La banca di credito cooperativo tra
genesi e prospettive future”.
11
Prima Comunione a Gron
11 maggio 2014: il giorno tanto atteso
per i cinque bambini di Gron è arrivato.
In fila con una calla in mano affiancati
dai genitori ecco Steven, Federico, Nicole,
Riccardo e Paolo si avviano a ricevere la
Prima Comunione.
Questo momento, che rappresenta la
Un ringraziamento particolare
va alla catechista Antonella
e don Giuseppe perché avete
illuminato e orientato con
la grazia di Dio la vita dei
nostri figli. Grazie perché ci
avete condotti a desiderare
di condividere ardentemente
questo pane e questo vino
con i nostri figli. Grazie perché
ci avete sottolineato che il
nostro cammino non deve
interrompersi con questa
celebrazione, ma continuare
nella vita quotidiana e
ogni volta che celebriamo
l’Eucarestia. Grazie al coro “Re
Maggiore” per l’animazione,
ai chierichetti ed a tutta la
comunità per essere stati vicini
ai nostri figli in questo giorno
così importante.
I genitori dei bambini
della Prima Comunione
l’adozione
di Flora
Flora Mae Mondares è la nuova “sorellina” della parrocchia di Gron. Ce l’hanno
affidata i missionari di Don Calabria che
operano nelle Filippine e con i quali
“Insieme si può” da anni ha assunto un
importante impegno di sostegno a di12
continuazione del loro cammino sulle
orme di Gesù è iniziato con il Battesimo
e continuato con la frequentazione del
Catechismo, dove si sono avvicinati in
modo più approfondito alla sua figura.
Nell’ultimo anno sono stati seguiti da Don
Giuseppe che li ha preparati anche per
la Prima Confessione. La messa, celebrata
da don Giuseppe affiancato da don Alfre­
do e padre Girolamo è stata attivamente
partecipata anche da tutta la comunità
che ha reso questo giorno un momento
speciale di grande festa.
Antonella
I nomi dei Neocomunicandi di Gron: DA SIN. NEOCOUNICATI.
1 DERIZ RICCARDO, 2 RAFFA PAOLO, 3 MORETTI NICOLE, 4 ANDOLFATTO STEVEN, 5 DA ROLD FEDERICO, CATECHISTA E SACERDOTI
DA SINISTRA:Catechista Antonella, don Alfredo, don Giuseppe, Padre Gerolamo
Il Coro
Re Maggiore
A Meano
stanza dei bambini della loro missione.
Flora è nata l’8 ottobre 2004 e vive in
una piccola casa costruita con materiale leggero e cemento. È una bambina
dolce e socievole.
Il papà lavora come guardia giura-
Il coro Re Maggiore della parrocchia di Gron non solo anima le nostre
liturgie, ma si è prestato con generosità a donare un’oretta di allegria
agli anziani della casa di riposo di Meano cantando e suonando
canzoni “de ‘na olta”.
ta e non sempre il suo guadagno è
sufficiente a mantenere la famiglia.
La mamma non lavora. A noi, ora, il
compito di sostenerla nello studio.
Flora ha sostituito Aiza che, terminata la
scuola dell’obbligo non si è più sentita
di continuare. A noi, comunque, resta
la soddisfazione di averle garantito
la possibilità di avere un’istruzione di
base che le consentirà di avere maggiori
opportunità nella sua vita. Auguri Aiza,
buona strada!
Bollettino interparrocchiale
Vita della Comunità
Santa Barbara
Domenica 1° dicembre si è celebrata la
messa solenne in onore di Santa Barbara
con la presenza delle autorità, gli alpini,
bersaglieri e granatieri. E’ stato poi
raggiunto, in processione, il Monumento ai
Caduti con la rituale benedizione e il discorso
del sindaco De Bon. In serata, al Centro
Civico si è svolto il tradizionale Concerto
con il Coro “Voci delle Dolomiti” diretto
dal Maestro Vittorino Nalato, dedicato a
Rosa Dal Don Mazzucco, Antonio De Col e
Lidia Fai Bogo, mancati nel corso del 2013,
partecipi di quel volontariato che costituisce
l’anima e l’identità di una comunità.
■
MOSTRA PATRIZIA DE COLLE
“ACQUERELLO: emozioni e sorprese…”
E’ stato un Natale all’insegna dell’arte sospirolese. La mostra
esposta al Centro Civico a dicembre, dal titolo “Acquerello: emo­
zioni e sorprese…”, è stata la prima personale della sospirolese
Patrizia De Colle.
Nel 2006, la passione per l’arte e la manualità, avvicinano Patrizia
al mondo delle ceramiche e alla prima esperienza con la lavorazione
della creta, a cui ha fatto seguito la decorazione dell’opera creata. Nel tempo la cu­
riosità ha stimolato Patrizia a voler scoprire altre forme di arte che la porteranno a
dedicarsi alle diverse tecniche, dalla pittura a olio, all’iperrealismo, facendo tesoro
degli insegnamenti della pittrice Carol Botto, fino alla scoperta recente degli acquerelli,
nel 2013, sotto la guida del maestro Angelo
Gorlini. Tecnica questa che appassiona e
coinvolge Patrizia, attratta dalla precisione
e dalla possibilità di perfezionare i detta­
gli raffigurati e, in poco tempo, dà vita a
una serie di piacevoli dipinti, prediligendo
paesaggi e ritratti. Con questa inedita mostra Patrizia ha
dimostrato il suo talento e noi le auguria­
mo di esprimere ancora tanta creatività.
San Zenon e i suoi presepi
San Tiziano
Durante il periodo natalizio, a San Zenon è stata riproposta l’iniziativa degli scorsi anni e le vie del paese sono
state allestite con una cinquantina di esclusive rappresentazioni della Natività. Tutte opere realizzate con diverse
modalità artistiche, qualità e attenzione al dettaglio, da forme classiche a quelle più moderne, quasi astratte,
con l’utilizzo di materiali sapientemente lavorati che hanno lasciato spazio anche alla pittura e al ricamo.
Sempre a tema, è stata presentata una collezione di vecchi e affascinanti libri scolastici sul Natale. Hanno
fatto da corredo alla manifestazione un simpatico albero di Natale, che ha colto appieno lo spirito del riciclo
e un allegro pupazzo di neve gigante, anch’esso rigorosamente “bio”. I numerosi visitatori, hanno apprezzato
molto l’iniziativa del Comitato locale e il lodevole impegno dei sanzenonesi.
dbd
Il 16 gennaio si è svolta la festa di San Tiziano
patrono di Oregne con la consueta processione
con la bella statua del Santo, dalla chiesetta
al tendone allestito per la festa, dove è stata
celebrata la santa messa. E’ un appuntamento
a cui gli abitanti di Oregne e non solo ci
tengono a festeggiare e riproporre negli anni
sempre con grande entusiasmo.
Sospirolo – Gron
13
Carnesima
Il 27 febbraio, Giorgio
Fornasier, più volte
gradito ospite della nostra
comunità, ha presentato
un inedito recital, “Carnesima”. Un viaggio
nella tradizione popolare
veneta, rappresentando in
modo scherzoso e serioso,
il passaggio tra il periodo
trasgressivo del Carnevale
e il periodo successivo di
penitenza della Quaresima.
Divertenti e caricaturali
canzoni carnevalesche
hanno lasciato il posto
ad alcuni canti della
Settimana Santa, noti a
molti, dai cui testi emerge
quella profondità teologica
patrimonio della grande
sensibilità dei nostri
antenati.
L’architetto Attilia Troian ha
sapientemente illustrato il
dipinto “La battaglia tra il
carnevale e la quaresima”
(1559) di Pieter Bruegel il
Vecchio, un fronteggiarsi
simbolico, ricco di
significati tra il carnevale,
momento di gioia sfrenata,
trionfo del piacere con
succulenti pietanze e
bevande e la quaresima,
tempo liturgico scandito
da preghiere, digiuno vita
essenziale, penitenza e
riflessione.
14
Passeggiata di carnevale
Grande successo anche per
il carnevale 2014 con la
tradizionale passeggiata in
maschera, organizzata dalla
Pro Loco “Monti del Sole”, in
collaborazione con l’AIB Sospirolo
e i Comitati frazionali. Tra i vari premi, va segnalato
quello al gruppo più numeroso
assoluto: i 37 “Egiziani” di Torbe
che hanno curato nel dettaglio
sia i costumi che la realizzazione
del carro con tanto di piramide.
La mascherina più originale è
andata alle piccole Sara e Chiara
che simpaticamente sottobraccio
hanno rappresentato l’unità
della coppia, titolata “Tra moglie
e marito non mettere il dito”.
Carnevale ogni foto vale
“Coriandoli… che passione!” di Lisa
Seno, è stata premiata come la foto più
bella del Carnevale, per la spontaneità e
per la capacità di catturare il momento.
Un sorriso a volte è la cosa più semplice ma più bella da vedere e il bambino
ritratto, con la sua gioia è l’emblema del
carnevale”, hanno spiegato i giurati del
concorso giunto ormai alla quinta edizione. Al secondo posto “Troppo bella!”
di Pieranna Casanova, è stata premiata
per l’allegria, i colori e la spontaneità che
la bambina trasmette. Terza “Il peso della
gravidanza”di Lucia Pison premiata per la
simpatia e per l’originalità del soggetto.
Una serata culturale:
Il sospirolese Girolamo Segato
Girolamo Segato, uno dei più importanti personaggi storici locali, è stato
protagonista di una serata al Centro
Civico, presentata dal Direttore della
Biblioteca Civica di Belluno, Giovanni
Grazioli.
Girolamo Segato nacque da Benedetto e Giustina Lante nell’ex Certosa di
Vedana dove la famiglia conduceva
un’azienda agricola per conto dei
patrizi Erizzo.
Sin da bambino, dimostrò delle capacità di apprendimento eccezionali e
delle capacità manuali incredibili. Poco
socievole e riflessivo, ma comunque vivace ed esuberante, passò l’infanzia a
diretto contatto con la natura e apprese
i primi rudimenti di scienze dal parroco
di Sospirolo, don Antonio Bagini. Passò
poi un breve periodo come contabile a
Treviso, per poi ritornare agli studi nel
liceo di Belluno, dove ebbe come inse-
gnante Tomaso Antonio Catullo.
Personaggio molto complesso, il Segato fu naturalista, scienziato, esploratore,
disegnatore, cartografo, antropologo
ed egittologo. Approfondì i suoi studi
di egittologia, concentrandosi sulle
tecniche di imbalsamazione. Mise a
punto una particolare tecnica, in parte
simile alla mummificazione, ma assolutamente unica: consisteva in una
mineralizzazione, impropriamente
chiamata pietrificazione. Ancora oggi
i reperti pietrificati sono perfettamente conservati presso l’Università degli
Studi di Firenze. Tecnica questa il cui
segreto resta tutt’oggi misterioso. Morì
nel 1836, a soli 44 anni, e fu sepolto,
insieme ai suoi segreti, nella Basilica
di Santa Croce.
Questa serata culturale ha avuto un
duplice obiettivo: conoscere e valorizzare il patrimonio degli archivi, patrimonio della Biblioteca di Belluno e
osservare alcuni reperti originali messi
gentilmente a disposizione degli eredi
del Segato.
Un momento emozionante della serata
è stato quello della lettura armonizzata
di lettere e diari, effettuata dalla bravura di Nanni Dorigo.
Bollettino interparrocchiale
Studenti premiati
Attività ABVS
Sezione di Sospirolo
Il 17 marzo la sezione di Sospirolo ha
donato alla Scuola Primaria di Sospirolo ben 30 dizionari e 5 Bibbie, ricevendo il ringraziamento di tutto il corpo
insegnante e dirigenziale dell’Istituto
Comprensivo.
Questo dono rappresenta la volontà
degli associati con il loro segretario
Diego Lovat, di sostenere l’educazione
dei giovani del Comune e promuovere le attività di questa associazione di
volontariato. Prossimamente saranno
donate 2 Lavagne alla Scuola Media.
Lo spirito d’azione di questa sezione
non si è esaurito con questa donazione, ma ha abbracciato altre importanti
iniziative, qui di seguito riportate:
- Incontro formativo con gli alunni
di Terza Media e consegna ad ognuno
di una medaglietta personalizzata con
Nome, Cognome e Gruppo sanguigno;
- In collaborazione con le sezione di
Sedico, Bribano e Mas-Peron si è svolta
a Prà de La Melia di Gron la 15 edizione
del PIC NIC DEL DONATORE;
- Grazie a delle donazioni di sponsor
locali, sono state realizzate delle tovagliette per la Mensa e per tutte le sagre
paesane del 2014; ognuna riporta il
nome della sezione ABVS che augura
buon appetito e nell’attesa del pranzo/
cena vi intrattiene con dei giochi da
completare.
- Nel marzo 2014 , in collaborazione
con la Scuola Media e Comitato Genitori, si è svolta “Lanterne di Primavera”, manifestazione promozionale non
competitiva di orienteering.
La sezione ha incrementato anche il
numero di iscritti, passando dai 125
del 2012 ai 127 del 2013.
Ogni anno si promuovono incontri
con i giovani, potenziali donatori del
futuro, distribuzione di materiale informativo e partecipazione ad eventi
sociali nel territorio. Tutto questo con
un unico fine: promuovere la solidarietà compiendo un gesto importante
per il prossimo.
Per chi volesse avere informazioni in
merito all’iter per diventare donatore può rivolgersi ai seguenti recapiti:
ABVS di Belluno, tel 043727700, oppure contattare
Il segretario di Sospirolo,
Diego Lovat.
Sospirolo – Gron
29 studenti sospirolesi sono stati
premiati per i risultati ottenuti
nello studio, con borse di studio,
quest’anno devolute interamente
con l’utilizzo di fondi propri del Comune, per un totale di 5060 euro.
Il sindaco Mario De Bon ha invitato i giovani a valorizzare il titolo
di studio acquisito, con la consapevolezza che uguale impegno o
forse anche maggiore, servirà poi
nel mondo lavorativo.
Questi i nomi degli studenti meritevoli: per le scuole medie, sono stati premiati Maria Chiara Celato,
Silvia Lovat, Elia Moro, Michele Lotto, Lorenzo Lovat, Marco Petito, Sara Stalliviere, Ginevra Matilde
Dall’O. Per le superiori: Daniel Andriolo, Aurora Pilotti, Virginia Dall’O, Lorenzo Zannin, Marta Sanniti,
Nadia Canzan, Cristina Buzzatti, Denise Cappai, Deborah Roccon, Luca Listan. Per l’università: Denis
Lotto, Federica Moro, Chiara Croda, Martina De Donà, Alberto Lovat, Nina Nikic, Enrico Crosato, Marta
Marcadent, Davide Vedana, Aris Buchanan Moro, Alberto Casagrande.
I PROMESSI SPOSI de “I Giovani”
Un altro successo merita­
to per il gruppo teatrale de “I
Giovani” con la rilettura dei
“Promessi Sposi”, nota storia
del difficoltoso matrimonio di
Renzo e Lucia del Manzoni.
La prima al Teatro comu­
nale di Belluno, poi due date
in casa e addirittura una repli­
ca in trasferta a Castelfranco
Veneto. Un nuovo importante
titolo si è così aggiunto alla già
lunga lista di proposte della
compagnia, l’ultima delle quali
è l’Inferno di Dante dell’anno
scorso.
La trama del Manzoni,
apparentemente semplice, si
è mescolata alla complessità
delle vicende storiche dell’Ita­
lia contadina del 1600. I perso­
naggi c’erano tutti: il timoroso
don Abbondio, il profetico fra
Cristoforo del “Verrà un gior­
no”, il crudele don Rodrigo. Gli
attori più grandi hanno mostra­
to completa padronanza del
palco e hanno svelato tutta la
professionalità acquisita negli
anni, toccando punte di bra­
vura in scene cardine, come in
quella del dialogo tra il cardi­
nal Borromeo e l’Innominato o
nella cupa vicenda della mona­
ca di Monza; ma anche i piccoli
hanno riservato naturalmente
tante sorprese.
La regista Mariarosa Ceccon
si è detta soddisfatta del risulta­
to, perché “quest’anno la sfida
era alta, dal momento che ci
siamo confrontati con un mo­
stro sacro della letteratura ita­
liana”. I giovani sono cresciuti
e si sono impegnati al massi­
mo, curando molti dettagli, ad
esempio l’espressività dei volti.
Quello che, come associazione,
abbiamo voluto far capire ai
ragazzi è l’importanza di fare
gruppo, di aiutarsi reciproca­
mente e di non essere com­
petitivi, per un fine collettivo.
Crediamo di esserci riusciti”.
Auguriamo alla compagnia
che questi importanti valori si­
ano il motore di una costante
crescita professionale e perso­
nale con un arrivederci al pros­
simo impegno teatrale.
15
L
e nostre Comunità hanno da
sempre una profonda devozio­
ne mariana e desiderano vivere il
mese di Maggio con grande inten­
sità di preghiera e di comunione
fraterna!
Anche quest’anno abbiamo
voluto affidare LE NOSTRE REAL­
TA’ PIU’ SIGNIFICATIVE dal punto
di vista religioso, storico,affettivo,
familiare, artistico, lavorativo,
sportivo, formativo, ecc. nel CUO­
RE MATERNO DI MARIA!
Abbbiamo ripreso l’IMMAGI­
NE DELLA MADONNA DI FATI­
MA, così cara al popolo di tutta
la Chiesa per il suo richiamo alla
preghiera, alla famiglia, alla pace...
e là abbiamo portata in PROCES­
SIONE in alcuni luoghi prescelti,
lasciandola costì per una notte, ri­
prendendola il giorno successivo.
Come nel 2010. Mutando spesso il
Mese di maggio 2014
percorso e facendola però POR­
TARE SEMPRE DA BAMBINI!
Questo lo svolgimento di ogni
sera: ore 20.00: inizio del rosario
nel luogo fissato; ore 20.15: pro­
cessione con la statua ; ore 20.45:
fine del fioretto (normalmente)
Lungo il percorso si è lasciato
alla inventiva personale il predi­
sporre fiori, lumini, striscioni...di
accoglienza alla Madonna.
Abbiamo sempre avuto la
collaborazione della PROTEZIO­
NE CIVILE, che ancora RINGRA­
ZIAMO DAL PROFONDO DEL
CUORE per la grande professio­
nalità e attenzione dimostrata
nel lungo e non sempre comodo
percorso!
Canti dell’emigrazione
“I canti dell’emigrazione” è stato il titolo della serata che gli “Amici di
Flores da Cunha” hanno proposto sabato 17 maggio presso la sala
Pellizzari del Centro civico. Un voluto omaggio ai tanti emigranti che
hanno segnato un pezzo importante di storia bellunese, veneta e non
solo, che è stato celebrato da ben due cori: il Coro Oio di Santa Giustina
e, in trasferta da Cavaso del Tomba, il Coro Valcavasia.
Il Coro Oio, con quasi 20 anni di successi alle spalle, ormai è noto per
la qualità delle esecuzioni. Ama cantare canzoni scanzonate nonché i
canti della tradizione locale e non. Ha recentemente inciso il suo terzo
album “Presepio” di canti popolari della tradizione natalizia bellunese
e ha compiuto già 3 trasferte in Brasile. Presta particolare attenzione al
recupero delle vecchie canzoni della nostra terra; è diretto dal maestro
Enzo Dal Molin.
Il trevigiano Coro Valcavasia nasce nel 1972 ispirandosi al repertorio
popolare tradizionale. La progressiva crescita ed una nuova ricerca
tecnica, lo porterà in seguito a sperimentare ambiti nuovi del
panorama musicale popolare con brani di autori affermati. Vanta
un gran numero di concerti in Italia e all’estero, tra cui in Australia e
in Brasile, e quattro album. Da settembre il coro è diretto dal maestro
Sabino Toscan.
La serata, dedicata in particolare a Nei Mioranza, mancato di recente,
ha emozionato il pubblico, omaggiando il tema dell’emigrazione con i
suggestivi canti, “Vuoi tu venire in Merica?” e “Varda quel bastimento”.
16
“Vecia” bruciata a Maras
La tradizionale serata di “Brusa la Vecia”,
quest’anno è stata organizzata dall’associazione San Bartolomeo, ed è proprio
a Maras che la vecchia signora ha tirato
le cuoia, dopo la lettura del suo lungo
punzecchiante testamento.
“La vecia”, interpretata da Raffaella
Capraro con al suo fianco il “giovinoto”
Ivano Casanova, le ha cantate un po’ a
tutti, portando sotto i riflettori le cronache di Sospirolo di quest’ultimo anno.
Non ha risparmiato lo sconsolato don
Alfredo alle prese con degli inquietanti
dati anagrafici della parrocchia, “ti pensa che l’an pasà ghe n’è stat 17 pupi
nasesti, medo matrimonio e 23 mort,
il vicesindaco Rudy Vallet, i cui vitigni
hanno rischiato grosso, “al talpon a l’è
andat do dret, giust in medo ale vide
de Valet” e infine è stata presa di mira
la storica Pro loco tuttora in auge, “tra
Bacheti, Cadorin, Sogne e Trevison, altro
sì che rotamazion!”.
Non ha tralasciato le più note“questioni”
locali, come la difficoltà di parcheggio
al bar di Sospirolo e i tanto discussi dissuasori di Piz. Ancora, la spinosa questione della centralina in Valle del Mis,
“là intro l’è tuta na confusion, l’è restà
tanta desolazion e te vedarà che fursi
tra vinti an la question la se risolvarà
come che era sucès do a Sass Muss, par
capirse” e un nuovo e poco simpatico
problema di viabilità alle Masiere, la
“curva dei mone” come “la vecia” l’ha
simpaticamente definita, dove ultimamente avvengono numerose uscite fuori
strada. Una sospetta strizzata d’occhio
non ha risparmiato il consigliere comunale Cesare Giotto per l’acquisto della
sua nuova ape rosso fiammante “co l’è
la fin, visto al color, al la avarà ciota col
contributo del Comune!”.
Dopo tanta ironia e simpatiche frecciatine, alla fine “la vecia” ha mandato
anche un messaggio di speranza forte
e chiaro: “tosat, credème che al mondo no l’e fenì, e se credè ten calcosa e
avè bona volontà, al vostro sogno al se
realizarà! Meditate gente, meditate”. E
infine il momento tanto atteso: l’uscita
in moto della moderna “vecia”, seguito
dallo scenografico rogo acclamato da
grandi e piccini.
Bollettino interparrocchiale
70 anni: una vita insieme
Domenicale 23 febbraio, la
comunità di Sospirolo si è unita
a Benigno e Iole De Zanet, nel
festeggiare il loro anniversario
molto speciale: 70 anni di vita
insieme. Benigno, da Maras e
Iole da Paderno, sono davvero
insieme da una vita, si sono in­
contrati la prima volta sui ban­
chi di scuola e per alcuni anni
non si sono più rivisti. Ventenni
si sono ritrovati, innamorati e
dopo due anni di frequentazio­
ne, si sono sposati a Paderno
di S. Gregorio nelle Alpi in una
fredda giornata del lontano 19
febbraio 1944. Il celebrante era
un missionario, in attesa di ritor­
nare in Africa, padre Cadorin. La
loro unione è stata allietata dalla
nascita delle due figlie Graziella
e Fernanda, da cinque nipoti
che a loro volta li hanno resi
nonni-bis di quattro bis-nipotini.
Nella loro lunga unione
hanno condiviso davvero tutto,
con amore, rispetto, pazienza e
saggezza. L’esperienza lavorati­
va in Svizzera, dove hanno vis­
suto circa 10 anni, ha consentito
a Benigno, al rientro in Italia,
di cui aveva tanta nostalgia, di
muovere i primi passi come im­
prenditore, nel settore del legno
(battiscopa, compensati..), all’i­
nizio con un piccolo laborato­
rio a Bribano, poi per l’esigenza
di spazi più ampi a Sedico ed
infine il coronamento di un’at­
tività ben avviata con un’azien­
da di tutto rispetto, la Xiloform,
a Formegan di Santa Giustina.
Iole lo ha sempre incoraggiato
Sospirolo – Gron
nelle scelte a volte non facili e
aiutato anche fisicamente dedi­
candosi a lavori materialmente
impegnativi e di questo Benigno
le è infinitamente riconoscente,
“è stata il mio braccio non solo
destro ma anche sinistro” ha or­
gogliosamente ricordato.
Ora l’avviata attività viene
gestita dalle figlie e nipoti e fino
a due anni fa, Benigno è sempre
stato presente nell’azienda.
Oltre all’attività che ha fatto
di Benigno uno stimato impren­
ditore, la coppia ha condiviso
molti viaggi per il mondo col­
lezionando numerosissimi ricor­
di, interessanti incontri e belle
amicizie.
Va sottolineato che Benigno
è stato un orgoglioso bersagliere
fiero di aver sempre partecipato
ai numerosi raduni che annual­
mente si sono svolti ovunque.
Don Alfredo, con l’augurio
di continuare ad essere “sale
della terra e luce del mondo”,
(messaggio evangelico di due
domeniche prima), ha fatto loro
un significativo dono: un pez­
zetto di sale, proveniente da una
miniera salina della Polonia ed
una piccola lampada.
Terminata la cerimonia
Benigno e Iole hanno voluto
condividere la loro festa con
la comunità presente, offrendo
un rinfresco nella sala incontro
e noi ringraziandoli di cuore,
auspichiamo che il loro amore­
vole esempio di vita possa dare
più sapore e più luce anche alla
dbd
nostra vita. Ottime le iniziative “San Piero 2014”
Festa grande, anche quest’anno, in onore dei santi Pietro e
Paolo titolari della parrocchia di Sospirolo, a testimonianza
dell’affetto che lega la comunità ai suoi patroni.
In apertura della settimana di manifestazioni alle quali
hanno contribuito con il Comitato San Piero tante persone
volonterose, domenica 22 giugno si è tenuto nella chiesa
parrocchiale un concerto per organo che ha richiamato
numerosi appassionati. All’organo, costruito dalla ditta Fratelli
Ruffatti nel 1958, il dottor Fiorenzo Mori, già organista della
cattedrale di Belluno, con un programma incentrato su J. S.
Bach e brani di Buxtehude e Pachelbel, di Mendelssohn e dei
fratelli Bossi.
L’organo è stato per l’occasione ispezionato e accordato. È
emersa la necessità di un intervento urgente di ripulitura
e manutenzione per restituire allo strumento la qualità
originaria e proteggerlo da un degrado inevitabile.
Giovedì 26, presso la sala del Centro Civico, è toccato allo
storico dell’arte Flavio Vizzutti e alla restauratrice Mariangela
Mattia illustrare ad una platea attentissima i dipinti su tela
pertinenti alla Pieve di Sospirolo e recentemente restaurati
col contributo determinante dell’amministrazione comunale.
Completato il restauro nel 2012, cinque dei 7 pezzi sono stati
collocati nella sede municipale dove in base agli accordi
stabiliti tra Comune e Parrocchia rimarranno per i prossimi
dieci anni, a disposizione, in orari che verranno stabiliti, di chi
volesse visitarli.
Due tele in particolare hanno stimolato l’interesse dei presenti.
Presentando la “Madonna di Loreto con i santi Giovanni
Battista e Agata e confratelli battuti” (Paolo De Filippi detto
Betto, 1755-1830) Vizzutti ha segnalato l’importanza del ruolo
devozionale e sociale svolto fino oltre la metà del secolo scorso
dalla Confraternita di Santa Maria dei Battuti, di cui è esistito
un piccolo oratorio accanto alla vecchia pieve poi abbattuta.
Colpisce nella parte bassa della tela la sequenza dei confratelli
inginocchiati sullo sfondo della pieve e delle montagne. Il
realismo delle loro fisionomie e la sigla del nome sotto ogni
figurina richiamano senz’altro persone storicamente esistite.
Nella tela di Niccolò de Stefani, notevole pittore bellunese del
XVI sec., compaiono la Vergine col Bambino tra i santi Daniele e
Agostino. L’espressività dei volti, la grazia naturale del Bambino
seduto sulla culla, la ricchezza delle vesti rimandano alla
grande tradizione della pittura veneta del Cinquecento. Tanti gli
spunti di analisi offerti dallo storico, a cominciare dal formato
del dipinto e dal san Daniele rivestito di una preziosa zimarra e
colto in posizione dinamica. La tela proviene dalla chiesetta di
Santa Giuliana di Regolanova dove è sostituita da una copia.
Prof. Barattin Alba
17
■
Alpini
■
Gruppo Sospirolo
“Alpini al servizio della comunità”
a livello nazionale), infine il raduno Trive­
neto dello scorso anno. “Sono meravigliato
e commosso per il premio”, ha ammesso
Cadore, “sono più di 48 anni che mi dedico
agli Alpini e al gruppo sospirolese, negli
ultimi 16 anni l’impegno è stato gravoso
e un sentito ringraziamento lo devo alla
mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto”.
La cerimonia è stata anche occasione
per la consegna da parte degli Alpini al
Comune di un simbolo prestigioso: un
nuovo gonfalone che andrà a sostituire
quello vecchio, ormai logoro, che, esibito
nelle più importanti cerimonie ricorderà il
gesto generoso degli Alpini.
Il sindaco De Bon, nel suo discorso, ha
evidenziato “la grande umanità che è an­
cora viva oggi tra gli Alpini, Sospirolo è un
Comune piccolo ma può contare sull’aiuto
e il supporto umano di questi volontari,
uomini di poche parole e tanti fatti”.
Questo grande spirito di solidarietà
degli Alpini, è stato anche al centro del
racconto iniziale sul disastro del Vajont,
con immagini e approfondimenti curati
e presentati dal giornalista Dino Bridda.
La prontezza dei volontari di allora, che
si attivarono per i soccorsi prima ancora
di essere chiamati, affrontando le ope­
razioni di recupero delle salme e garan­
tendo così un numero considerevole di
superstiti, ha commosso e continua a
commuovere tutti.
1° giugno festa della Repubblica e consegna del testo della Costituzione Italiana da parte dell’Amministrazione
Comunale ai neo diciottenni del nostro comune.
Domenica 1° giugno si è svolto presso la Palestra di
Sospirolo il 2° torneo di calcio a 5 organizzato dal
gruppo Alpini che hanno vinto per 5 a 3 contro la
Metalmeccanica Pat.
G
iovedì 24 aprile, al Centro civico, l’ex
presidente della sezione Ana bellune­
se, Arrigo Cadore, ha ricevuto il significa­
tivo premio “Alpini al servizio della comu­
nità”, da parte del Capogruppo sospirolese
Renato Franceschi.
Cadore, che è iscritto all’Associazione
Nazionale Alpini dal 1962, è stato tra i fon­
datori del Gruppo sospirolese, costituito il
6 gennaio del 1966 e ne è stato presidente
fino al 1987. Dal 2002, per dieci anni, è
stato presidente della sezione di Belluno
e oggi ne è presidente emerito. Tra i mol­
ti successi raggiunti, la costruzione della
chiesetta ai Lovatei nel ’70 e la posa del
monumento a Gron per gli Alpini caduti
in guerra nel 1981. A livello provinciale, l’i­
naugurazione del museo “7° Alpini” a Villa
Patt, l’organizzazione di due raduni della
“Brigata Cadore” e delle primi Alpiniadi
nel 2012 (la sezione bellunese fu la prima
La fantasia di Andrea non ha limiti! La striscia di questa volta ci porta accanto al PILOTA..PERFETTO nel fare cose dell’altro mondo! La visione è VIETATA alle
persone di facile suggestione e impreparate all’umorismo! Da parte nostra decliniamo da ogni responsabilità su incidenti, investimenti, ruzzoloni, incendi,
bruciature, ammacchi di ogni genere e dimensione, fatture di carrozzieri o vigili del fuoco ... o fatture funerarie eventuali! Prima di visionare la VIGNETTA
18 un lungo respiro e stringere i denti tenendo i pugni chiusi e un mezzo-sorriso di sfida alla tentazione di passare alla pratica dei
Bollettino
fare
troppo interparrocchiale
liberi consigli!
Gruppo Sospirolo-Gron
■
30 anni scout Sospirolo-Gron
Domenica 8 dicembre 130 partecipanti
hanno festeggiato i 30 anni dalla forma­
zione degli scout di Sospirolo.
Il gruppo Agesci Sospirolo venne av­
viato proprio nel dicembre 1983 dal par­
roco don Dario Fontana, che coinvolse
nelle attività scout i giovani del Reparto
e in particolare i volenterosi Enzo Caviola
e Pieranna Casanova, mentre anche a
Gron partiva la stessa esperienza grazie
a Danilo Casagrande, Melita Troian e al
parroco don Sirio Da Corte. In pochi
anni i due gruppi si fusero in quello di
“Sospirolo-Gron”, e, in seguito, nacque­
ro anche la branca dei piccoli Lupetti e
quella del Clan prevista per la formazione
Prime promesse a Santa Giuliana. Da sx don Attilio Giacobbi, Enzo Caviola, Pieranna Casanova, Anna Perale e don Dario
Lupetti del Sospirolo-Gron 1
Al Bus del Buson
Domenica 13 Aprile il branco “Lupi del Lago” del SospiroloGron 1 ha cambiato terreno di caccia è andato al Bus del
Buson, a Bolzano Bellunese.
Dal paese abbiamo raggiunto in macchina il parcheggio
all’imbocco del sentiero, dove con l’immaginazione siamo
saliti sull’aeroplano di Kaa e siamo volati fino alla meta
lungo un tortuoso percorso di scalini.
Qui il geologo Matteo Isotton ci ha accompagnato all’interno
del freddo canyon dove ci ha spiegato le varie stratificazioni
rocciose e come si sono formate, con lui abbiamo capito
anche quanto era vecchio quel luogo magico!
Usciti dal canyon finalmente abbiamo mangiato i panini e i
dolci preparati dalle nostre mamme.
Ritornando poi verso il parcheggio dal Bus del Buson
abbiamo fatto un gioco: raccogliere delle buste di plastica
che incontravamo lungo la strada che contenevano i
foglietti con le specialità! Arrivati in un bel prato ognuno
ha raccontato agli altri quale specialità aveva trovato e in
che cosa consistevano: c’erano quella di cuoco, disegnatore,
mani abili, e tante altre…
Dopo tanta fatica è arrivata purtroppo l’ora di andare a casa,
ma quel canyon magico rimarrà a lungo nei nostri cuori.
Sospirolo – Gron
Scout
■
dei ragazzi fino ai vent’anni.
Il raduno si è svolto, dopo la santa
Messa, a Gron, nei pressi del pennone
preparato per l’alzabandiera, issato dagli
stessi scout che si sono simbolicamente
uniti con dei cordini legati col classico
nodo e poi hanno lanciato delle colora­
tissime mongolfiere in cielo.
Trent’anni di ritrovi, divertimento,
formazione e crescita. Erano presenti i
responsabili di zona Antonia Capraro e
Daniele Casanova, attuale capogruppo
insieme a Noris Pison del gruppo “So­
spirolo-Gron”.
Ha partecipato alla festa anche don
Andrea Piccolin, parroco di Cesiomaggio­
re, la cui vocazione è maturata proprio
tra gli scout sospirolesi, e il sindaco Mario
De Bon, che ha sottolineato quanto la
società attuale abbia bisogno dei valori
sostenuti dallo scoutismo. Presenti le tre
mamme, Antonia Cibien, Giulietta Pison
e Laura Ripoli, che in passato dettero vita
al primo Branco dei Lupetti, dinamico e
attivo ancora oggi.
Infine, i presenti si sono spostati alle
Torbe per il pranzo, dove si sono rispol­
verati vecchi ricordi e di sicuro è nato
qualche spunto per le prossime attività.
Lupetti del Sospirolo-Gron 1
Alla Caccia di Primavera
Il 27 aprile il branco del SospiroloGron 1 è andato a Belluno per la Caccia
di Primavera. I lupetti del CdA erano
già lì dal sabato prima, poi noi, i più
piccoli, li abbiano raggiunti. Oltre a noi
c’erano lupetti di Belluno, di Mel, di
Sedico e di Feltre tutti con in testa dei
cappellini colorati di azzurro, giallo,
rosso, verde e nero.
Ci siamo trovati alla palestra dell’istituto Agosti perché pioveva e qui, dopo
aver fatto dei bans, è arrivato lo sceriffo di Nottingham con suoi scagnozzi ai
quali ha ordinato di imprigionare lady
Marian, poi ha minacciato Robin Hood
di farla morire se non si arrendeva.
A questo punto Robin Hood ci ha
dato delle prove da superare, divisi
per colore per acquisire le abilità per
sconfiggere lo sceriffo, in ogni gioco
ci veniva data una moneta e una cordicella.
Dopo il pranzo tutti insieme, abbia-
mo aiutato Robin Hood a liberare lady
Marian, chiusa a chiave in una gabbia,
consegnando al re tutte le monete che
avevamo, ma lui invece di liberarla è
scappato con i suoi scagnozzi e tutte
le monete, ingoiando anche la chiave
della gabbia! Allora noi con le nostre
cordicelle legate alla gabbia e tirando
forte abbiamo liberato Lady Marian e
al suo posto abbiamo imprigionato il
re, come si meritava.
Finito il gioco abbiamo partecipato
alla messa al Don Bosco, celebrata
da don Robert che ci ha invitato a
pregare gli uni per gli altri: gli scout
di Feltre per quelli di Sospirolo, questi
per quelli di Belluno, questi per quelli
di Mel, questi per quelli di Sedico e
questi per quelli di Feltre.
Insomma è stata la caccia più bella
che ci sia stata finora!
Emilia
Branco Lupi del lago
19
■
Lauree
■ Lauree
■ Annunci
■
di nascita
■
Tomaso De Donà
Alberto Mares
Giada Cassol
Chiara Croda
Elisa Bianchet
Tomaso De Donà, di Giorgio e
Paola Cervo da Col Molin, si è
laureato l’11 dicembre 2013
presso l’Università di Trieste,
conseguendo la laurea magistrale in “Ingegneria Navale”,
discutendo la tesi “Analisi per
l’alleggerimento strutturale di
un mega yacht “.
A Tomaso, oltre alle congratulazioni dei familiari, giungano
anche quelle dei Colmolinesi.
Alberto Mares (Campaz),
di Augusto e Giuseppina
Dalle Grave
Laurea Magistrale in
Architettura presso
l’Università degli
Studi di Udine in data
28/03/2014
Voto 108/110
Titolo tesi: “Spazi
d’incontro: un progetto
per Ponte nelle Alpi”.
Giada Cassol, di Renzo e Nadia
De Doni da Susin, ha conseguito il 12 dicembre 2013
la laurea triennale presso
l’ Università degli Studi di
Trento, “facoltà di psicologia
e scienze cognitive”, corso di
scienze e tecniche di psicologia cognitiva. Congratulazioni da parte dei
familiari e amici per il traguardo raggiunto.
Chiara Croda (Torbe)
di Gino e D’Incà
Rosanna, si è laureata
il 10 giugno 2014,
in Farmacia presso
l’Università di Trieste,
discutendo la tesi
“Rosacea: nuove
indicazioni terapeutiche”
con il punteggio di
110 e lode e bacio
accademico.
Elisa Bianchet, di Mauro e
Alba Barattin da Gron, ha
conseguito il 27 novembre
2013, la laurea triennale in
Disegno Industriale presso
l’Università IUAV di Venezia,
sede di Treviso, con la valutazione di 110/110, discutendo la tesi: “L’imprenditoria
femminile e giovanile in
Provincia di Belluno. Rapporto 2012”.
Annunci di nascita
La nonna Domenica Tibolla e la bisnonna Giovannina Mares annunciano la nascita del nipotino Francesco De Boni il 7.11.13 di Andrea
e Pamela Frescura, con il fratellino
Matteo nato il 7.8.11.
Il bisnonno Pierin De Cian, i nonni
Dino e Doretta annunciano con
grande gioia e riconoscenza al Signore, la nascita (22 febbraio 2014)
della loro nipotina Alisea De Cian,
figlia di Michele e Alice Brancher.
La bisnonna Rosetta, i nonni Walter
De Donà e Sonia Croda annunciano
la nascita della nipotina Martina
Belmonte di Giorgio e di Ylenia De
Donà, nata a Feltre il 14/09/2013.
I nonni Lino De Donà e Annamaria
Fontana annunciano che il 7 maggio
2014 è nata la nipotina Chiara De
Bastiani. Di Andrea e Francesca De
Donà, residenti a Roe (Sedico).
La nonna Danilla Triches annuncia
la nascita della sua prima nipotina
Alice Triches di Christian e Clara De
Bastiani nata il 4 giugno 2014.
La Bisnonna Mares Luigia, i nonni Maria-Cristina e Antonio Tegner, annunciano con gioia la nascita del nipotino
Elia Tegner, nato il 15 gennaio 2014,
figlio di Gea Zuppini e Michele Tegner.
I nonni Caldart Mario e Paola (Ai
Fant) annunciano la nascita il 29
agosto 2013 del 6° nipotino Scremin Matteo di Luca e Francesca
Caldart, a Bolzano Bellunese.
I nonni Pilotti Angelo e Casanova
Luigina di Gron-Ai Fant, annunciano la nascita della nipotina Stella
Manfroi di Paolo e Valentina Pilotti,
nata a Feltre il 26 novembre 2013
20
Bollettino interparrocchiale
■
Anniversari
■
70 ANNI DI MATRIMONIO
55° ANNI DI MATRIMONIO
Benigno De Zanet e Iole Cecchin hanno raggiunto i prestigioso traguardo dei 70 anni di vita insieme. Li hanno festeggiati il 23 febbraio 2014 con tutta la comunità nella Messa e in un incontro conviviare. Ancora tanti Auguri!
Casanova Luigi e Casanova Teresa (ai Pelin-Regolanova), Il 10 gennaio 2014 hanno celebrato il 55° di Matrimonio con tanta gioia e riconoscenza al Signore! Tutti e due hanno profonde radici nella nostra terra
di cui hanno condiviso tante vicende! Luigi ne conosce tutti i sentieri e
tutti i segreti, avendo percorso in lungo e in largo le Valli circostanti! E’
bello vederli uno accanto all’altra in profonda armonia e serenità: da
tutti noi gli auguri più cordiali per tante altre feste insieme!
50 ANNI DI MATRIMONIO
50 ANNI DI MATRIMONIO
(Oregne). Eccoli arrivati, Ernesto Tibolla e Norma Vedana, al Giubileo dei 50 anni di Matrimonio! Anche Papa Francesco si è fatto vicino
alla bella coppia di Sposi per implorare la Benedizione di Dio durante la
Messa celebrata nella Chiesetta di Oregne! Auguri vivissimi per i prossimi
prestigiosi traguardi da tutta la Comunità!
Nella messa del 12 gennaio Carlo Garlet e Amelia Lise hanno ricordato l’importante traguardo dei cinquant’anni di vita insieme. Il matrimonio fu celebrato a Sospirolo l’11 gennaio 1964 da Don Giuseppe De
Toffol. La famiglia augura loro tanta serenità.
35 ANNI DI MATRIMONIO
40 ANNI DI MATRIMONIO
Cadorin Pietro e Benvegnù Fabrizia (Camolino) hanno festeggiato il
35° di vita insieme. Ai due festeggiati, giungano gli auguri di tutti i lettori del
nostro giornale! L’Amore e l’Unione vi accompagnino sempre con la Benedizione del Signore!
Il 25 marzo Paola Carlin e Mario Caldart hanno festeggiato con i cinque figli e le loro famiglie il quarantesimo anniversario del loro matrimonio.
La comunità parrocchiale augura a Paola e Mario ancora tanti anni di vita
insieme ricordando le parole dell’evangelista Matteo: “Perciò l’uomo lascerà
suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due saranno una cosa
sola. Così essi non sono più due ma un unico essere”.
Sospirolo – Gron
21
■
Foto storiche
■
Benito Cadore
LA FAMIGLIA VEDANA FIORETTO ANTONIO
In questa foto, dei primi anni ‘30 del secolo scorso, è rappresentata una tipica famiglia contadina dell’epoca.
Una famiglia molto numerosa, come lo erano le famiglie di quel tempo, dove occorrevano molte braccia per
lavorare la campagna. La foto è della famiglia VEDANA FIORETTO ANTONIO (1884-1945) e VIEL ANGELA
(1890-1968).
Da SX nella foto , in piedi: Angelo, Luigi, Pietro, Maria, Anna, Antonietta, Teresa ed Ernesta.
Seconda fila, Antonio, il papà Fioretto con in braccio Augusto emigrato in Canada e l’unico ancora vivente, la
mamma Angela con in braccio una piccola bambina deceduta piccola di cui non si conosce il nome, in piedi
sulla sedia Emma. (Benito Cadore)
PROCESSIONE
DI SANTA BARBARA
Altra bella foto portata da Luigi
Cadore al nostro giornale, ritrae
la Processione di Santa Barbara
nei primi del 1900. La Chiesa
domina possente e alta sul
paesaggio. Una riflessione la
possiamo fare osservando il colle
a destra della Chiesa. Gli alberi
erano molto piccoli e certamente
non portavano disagio nelle
giornate di vento, come qualcuno
fa notare. Quest’anno il Sig.
Lagunaz ne ha tagliato diversi
e la chiesa è visibile anche da
lontano... chissà che si continui...
Sarebbe bello poter ammirare la
grande e bella chiesa da tutti i
punti della valle! E anche il vento
credo troverebbe uno sbocco più
diretto e largo, scendendo dalla
Valle del Mis...
CELEBRAZIONE AL MONUMENTO
Luigi Cadore, durante la visita ad un mercatino di oggetti vecchi, si è
imbattuto per caso in questa bellissima foto che riportiamo volentieri
nella pagina delle foto storiche. Si tratta di una celebrazione al
Monumento dei Caduti del Cimitero di Sospirolo nei primi anni ‘20.
Tante cose sono cadute da quel tempo: la chiesetta di S. Giovanni o
dei Battuti (sullo sfondo), la vecchia chiesa parrocchiale addossata al
campanile, i Caduti nella seconda Guerra Mondiale, il 100% dei presenti
in foto, ...rimane solo la fiamma della nostra Fede e del nostro Amore
così ben rappresentata dalla lampada che ancora domina intatta il
vecchio Monumento che spesso ci accoglie per la Memoria dei tanti
Caduti.
22
Bollettino interparrocchiale
Pietro De Cian
■
Diario
■
“Diario del mio viaggio”
di Pietro De Cian (1941-19476) - ottava puntata
PASQUA 1942, 5 APRILE
Eravamo alla vigilia di Pa­
squa quando, dopo una lunga
attesa mi capitò una cartolina
partita dalle mani dei miei cari
con buone notizie è indescri­
vibile la gioia che provai quel
giorno, fui il primo a ricevere
tra noi quattro amici.
Così la Pasqua la festeggiai
alleggerito da un peso che da
tempo torturava.
Intanto s’avvicinava l’estate
il sole giorno per giorno au­
mentava di calore, la sabbia si
scaldava sempre più fino a non
resisterci più ne camminare ne
star seduti all’infuori della ten­
da, spesso s’alzava il ghibli al­
lora era un fini mondo, a tenda
chiusa si soffocava, aprendola
la sabbia toglieva il respiro.
Un giorno il ghibli si cal­
mò grazie ad un colpo d’acqua
che da mesi non si vedeva ci
colse all’improvviso riempien­
do d’acqua la scavatura della
tenda fonda quasi un metro.
I giorni uno due tre di Mag­
gio la temperatura superò i 70
gradi, non si resistiva se non
con gli occhiali guardare all’e­
sterno della tenda tre giorni
d’inferno non si trovava respi­
ro, fortunatamente le notti di
quei giorni non mancò l’acqua
al rubinetto per dissetarci.
D’improvviso venivano le
riviste generali delle gabbie,
allora erano lunghe ore che si
dovevano passare nell’anti gab­
bia seduti nella sabbia sotto i
cocenti raggi del sole insomma
era uno sfottimento continuo
da parte dei detentori.
Intanto venne la partenza
di uno di noi quattro amici
De Marco, lasciò in mezzo a
noi un vuoto ormai abituati
come fratelli, dopo qualche
altro giorno partì pure Sonego
così non si restava che due io
e Gorza.
Sospirolo – Gron
Passarono così Maggio e
Giugno lunghi mesi di calore
solo la notte si poteva respira­
re un po’ d’aria fresca sdraiati
sulla sabbia si raccontavamo
il passato aspettando il sonno
per poi coricarsi su una coper­
ta allargata per terra con un
rialzo di sabbia che serviva da
guanciale.
Ai primi giorni di Luglio
cominciavano girare voci di
partenze, difatti anche la nostra
gabbia doveva prepararsi per
il giorno otto, il giorno sette
si passò la rivista e dopo una
notte di schiamazzi all’alba si
lasciava quel recinto tre volte
circondato da folto filo spinato,
che ci tenne rinchiusi sei lun­
ghi mesi, si rimontò di nuovo
sul treno che porta a Suez (il
treno bianco) questa volta non
erano vagoni sudici di bestia­
me ma carrozze adibite al ser­
vizio passeggeri normale.
Sono poco più di 50 km
di strada lungo tutto il tragitto
non si vedevano che folti at­
tendamenti.
A pochi km da Suez si sce­
se e si entrò in una gabbia n°9
del concentramento n°310
Li si passò due giornate, ac­
canto a noi ci stavano Tedeschi
che partirono un giorno prima
di noi.
Dopo una minuziosa rivista
il giorno 11-7 si prese i nostri
quattro stracci in spalla e in
colonna in mezzo alle guardie
armate che non mancavano un
sol minuto, si prese di traverso
a piedi lasciando a sinistra la
piccola cittadella di Suez, dopo
due ore si attraversavano gli
stabilimenti e depositi per en­
trare nel porto, il porto e la
baia era pieni di navi ancorate
di tutte le stazze.
Dopo una breve attesa ci
caricarono in un battello pigiati
come le sardine.
11-7-42
Si lasciava per la seconda
volta la terra ferma per desti­
nazione ignota, allontanando­
si così sempre più dalla terra
natia; in silenzio una breve
preghiera di supplica, intanto
il battello si staccò dalla pan­
china formando un largo giro
attorno a navi ancorate.
Si vedeva l’imbocco del
lungo canale di Suez che
congiunge i due mari, ma il
battello s’allontanava sempre
più in direzione di una grossa
nave ancorata a qualche km
dal porto, la città si perdeva
piano piano sotto una cortina
caliginosa, tremolante, lungo
i fianchi della baia le colline
Egiziane e Palestinesi bruciate
dal sole davano un senso di
soffocamento.
Avvicinandosi alla grossa
nave si vedevano molti borghe­
si passeggiare lungo il ponte,
appoggiati ai parapetti e negli
oblò intenti a guardare il nostro
arrivo con cannocchiali, difatti
erano parecchie centinaia di
famiglie che lasciavano l’Egitto
portandosi in zone più sicure.
Fatto un giro attorno, il bat­
tello si fermò facendoci passa­
re su di una passerella entro
la pancia di quel mostruoso
bestione.
Saliti a bordo del transat­
lantico New Ansterdam Ro­
terdam di 38.000 T. di stazza,
si percorse un corridoio poi
si discese due piani, la nave
era alta, anche troppo, ma per
noi il posto era sotto il livello
dell’acqua, ci suddivisero in
più reparti facenti parte sempre
alla medesima stiva, appena a
posto la prima cosa fu di mu­
nirci dei rispettivi salvagente,
però se fosse successo qual­
cosa ci voleva del tempo per
uscirne con una sola porta in
1400 persone!
Verso mezzo giorno si sal­
pava, un rumore assordante ce
l’annunziava, gli alberi di tra­
smissione che vanno alle eliche
erano proprio vicino a noi così
tutto il viaggio eravamo scossi
da quel rantolio tremolante.
Ricevuti gli ordini per il
comportamento a nostro ri­
guardo durante il viaggio, ci
distribuirono delle galettine e
carne a secco per quel giorno
e per il seguente ci diedero un
cartoncino col numero di tavo­
lo, difatti a colazione si entrava
in un gran salone arioso e ben
addobbato, a prima vista tutto
appariva meraviglioso, quan­
to tutti occuparono il proprio
posto il capo sala fece alcune
raccomandazioni, poi subito
gli uomini addetti al servizio
portarono le vivande un po’ di
te amaro un pannino e pochi
cucchiai di farinata, si rimase
subito delusi ma forse; si pensò
cambierà al pranzo.
Consumato il pasto si co­
minciò salire le scale per uscire
all’aria due ore.
Sul ponte ci inquadrarono
di modo che ogni qualvolta
fosse dato l’allarmi ogniuno
sapesse il suo posto poi l’in­
terprete ci spiegò i regolamenti
per tali casi.
Continua
23
■
Poesia
■
Patrizia Andrich
Una mia favola: “La lumaca e il cavallo”
I
n una notte d’estate tuoni, lampi e scro­
sci di pioggia la fecero da padroni. Sotto
terra si svegliarono lumache e lombrichi,
che uscirono di gran fretta dai loro na­
scondigli. Si svegliò pure Mary, una bella
e grossa lumaca. Quando raggiunse la
superficie, rimase immobile sull’orlo della
sua tana e lasciò che la pioggia lavasse
bene il suo guscio. Mary sapeva d’esser
bella ed era pure vanitosa. Quando ritenne
di essere ben sistemata, si avviò senza
avere una meta precisa. Seguì il suo istinto
e pian pianino percorse tanta strada. Nel
frattempo, il temporale cessò e la notte
lasciò il posto ad un sole splendente. La
lumaca si era allontanata a tal punto dalla
tana che, non appena vide il sole, si mise
subito sulla via del ritorno. Ad un certo
momento, ella sentì rumore di zoccoli
avanzare nella sua direzione. Era un ca­
vallo, Truddy, che correva libero come il
vento. Mary provò a scansarsi, ma la paura
la bloccò. Il cavallo, che non s’era accorto
di lei, piccolina, per sua fortuna la sfiorò
soltanto e la lumaca, tirando un sospiro
di sollievo, imprecò contro di lui. Poi
disse fra sé: «Quello stupido cavallo non
mi ha nemmeno vista! C’è mancato poco
che mi schiacciasse! Ma domani... domani
gliela faccio ben pagare questa svista!»
Quindi, tornò sconvolta nel suo rifugio e
si riposò. Il giorno seguente c’era ancora
il sole, ma Mary non si lasciò intimorire
dal calore. Uscì dalla tana, ma stavolta non
andò troppo lontano. Si fermò lì vicino e
rimase ad attendere. Come sperava, sen­
tì ancora Truddy avvicinarsi e desiderò
tanto che passasse di nuovo vicino a lei.
Aspettò dunque impaziente il suo arrivo
e fu premiata la sua costanza. Quando
Truddy le fu vicino, improvvisamente si
alzò ritta e fece le linguacce al cavallo. Il
poveretto, che non s’aspettava quell’incon­
tro, essendo anche soprapensiero, quasi
si imbizzarrì dallo spavento! Mery subito
gli si rivolse, dicendo: «Finalmente ti sei
accorto di me!! Ieri per poco non mi hai
schiacciata! Tu sei un cavallo e lo si vede,
ma corri come un asino e per di più con
la testa fra le nuvole! Hai mai pensato a
quante lumache come me hai schiacciato
lungo la tua strada? Noi siamo piccole, ma
esistiamo e vogliamo vivere, vogliamo che
quelli come te facciano più attenzione a
dove appoggiano le zampe! Non mi sem­
bra di chiedere troppo, vero?» Truddy, che
nel frattempo si era calmato, si mortificò
tantissimo in conseguenza del suo rimpro­
vero e rispose: «Non hai torto, lumaca!! Ti
chiedo perdono e vedrai che d’ora in poi
farò attenzione a dove appoggio i miei
zoccoli. Scusami tanto!!» Mary accettò le
scuse del cavallo ed egli la ringraziò molto
per averle messo davanti agli occhi questa
verità. Se ne andò di nuovo correndo, ma
questa volta guardando con attenzione il
sentiero che stava percorrendo. Dalla lu­
maca aveva imparato una cosa importante:
il rispetto per gli altri. Truddy e Mary, in
seguito, si incontrarono più volte e diven­
nero buoni amici. La loro fu una bella e
grande amicizia che li unì per tutta la vita.
Una mia preghiera
accompagnata
dall’immagine della
Madonna di Medjugorie
MADRE MARIA
Madre Maria
la Tua anima pura
di luce risplende
ci affidiamo con devozione
alla Tua protezione.
Raccogli nel Tuo cuore
ogni preghiera
che a Te rivolgiamo.
Madre Maria
insegnaci ad affrontare
ogni avversità
con coraggio e fede.
Rimani sempre accanto a noi,
Tuoi figli devoti,
in ogni momento del giorno
e proteggici
con il Tuo amore materno
oggi, domani e per sempre
e così sia!
Amen
Tra le ortiche un papavero
Un altro successo per Patrizia
Andrich, con l’ultima raccolta
di poesie “Tra le ortiche un
papavero”, presentata il 23
maggio al Centro civico.
Questa inedita raccolta poetica,
è diversa dalle precedenti
pubblicazioni in quanto molto
più intima e personale, la
Andrich racconta la vita, le
emozioni, i sentimenti che le
appartengono, a volte con
autentica gioia ma, molto
più spesso, con una nota
malinconica e struggente.
24
Patrizia Andrich, di San Gregorio
nelle Alpi, lavora a Sospirolo.
Ha iniziato con la narrativa per
bambini: è del 2010 “Favole dal
regno della fantasia” (premio Pro
loco di San Gregorio). Due anni
dopo arriva la prima raccolta di
poesie che s’intitola “I silenzi della
mia vita”. Grazie alla selezione
al concorso dell’editrice Urso,
ha pubblicato poi “Ho visto
due cuori”. Sono seguiti diversi
risultati, tra cui la selezione
al premio “Alda Merini” di
Catanzaro.
La serata è stata presentata
dalla poetessa Mara Vedana,
presentatrice di molte serate
culturali, che ha curato le letture,
con l’accompagnamento
musicale di Luigi Budel, salito
su palchi prestigiosi in Italia e
all’estero.
Questo evento, organizzato
dalla Pro loco “Monti del Sole”
col patrocinio del Comune e
dell’associazione Il Veses è parte
della rassegna “Poesia, musica,
lettura” del Consorzio Pro loco
Valbelluna.
Bollettino interparrocchiale
Denise De Zanet
■
Recensione
■
“Se ti abbraccio non aver paura”di Fulvio Ervas
A chi si interroga sulla diversità e sulla
drammaticità delle malattie incurabili
consiglio di leggere il libro Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas.
Quando Andrea aveva tre anni gli è stato diagnosticato l’autismo, una malattia
oscura e tuttora inspiegabile che altera
la capacità di comunicare con il mondo
esterno. Andrea oggi ha quasi vent’anni e la sua vita si nasconde dietro gesti
ripetitivi e abitudini quotidiane che
costituiscono per lui veri e propri punti
di riferimento. Ma il mondo interiore
di Andrea si nasconde anche dietro
lo schermo di un computer, l’unico
mezzo attraverso il quale egli riesce
a descrivere, con una consapevolezza
e una limpidezza disarmanti, ciò che
accade dentro di lui e il dolore che prova
nel sentirsi diverso. Franco, il padre di
Andrea, non vuole rimanere immobile
di fronte a questa esasperante malattia
e decide di intraprendere con il figlio un
viaggio, decide di attraversare l’America
insieme a lui a bordo di una HarleyDavidson, decide di voler scoprire il
mondo di Andrea, di voler decifrare i
colori della sua interiorità.
Questa storia mi ha incuriosita da quando ho visto un servizio alla televisione in
cui Franco raccontava questo viaggio e il
libro che ne era nato e Andrea, sullo sfondo, rincorreva le persone che incontrava,
le stringeva in un abbraccio energico e
ne toccava la pancia. Un giorno, quasi
per caso, ho scoperto che a mia mamma era stato regalato proprio quel libro
e successivamente una mia cara amica,
insegnante elementare, ha iniziato a
raccontarmi la sua esperienza educativa con un bambino autistico presente
nella sua classe. Tutte le circostanze mi
hanno indirizzata alla lettura di questo
straordinario racconto.
Il viaggio di Franco e Andrea, svoltosi
nell’estate del 2010, diventa metafora
del viaggio di un padre per il figlio e
soprattutto di un padre verso il figlio.
Non è il libro ad essere straordinario, ma
piuttosto la loro sorprendente e insolita
avventura, da molti considerata incosciente e imprevedibile, ma grandiosa
e intrisa di coraggio e determinazione.
Frase dopo frase, il lettore sfreccia con
Franco e Andrea a bordo della loro moto
attraverso paesaggi incantevoli, imprevisti e situazioni di vita drammatiche. La
normalità, così come la intendiamo noi,
è stravolta. Questo padre sceglie di mostrare al figlio una vita felice, in cui la vera
felicità è rappresentata dalla ricerca della
vita essenziale, ma in realtà è lo stesso
Andrea che insegna al padre ad abbandonarsi alla vita. Così, se in ciò che banalmente si considera normalità non c’è
posto per Andrea, nella vita concreta c’è
posto per tutti, compresi i coccodrilli che
questo ragazzo accarezza, gli sciamani
che abbraccia, le persone poverissime e
particolari con cui passa interi pomeriggi.
Andrea, che fatica a comunicare, è colui
che più di tutti ci insegna a conoscere chi
crediamo diverso da noi e ci apre il cuore
con la timida furbizia del suo sguardo.
Vi consiglio di leggere questo libro assieme alla visione delle fotografie del
viaggio, che si trovano sul sito http://
www.andreaantonello.it/, così da seguire ancora più da vicino la sfida in movimento di questi due moderni cavalieri.
Non cercate un finale in questo libro, non
esistono né un finale triste né un lieto
fine, non vi sono pietismi né luoghi
comuni. Tutto ciò che potete aspettarvi
è un denso ritratto dolceamaro di una
semplice e straordinaria realtà.
Denise
L’angolo della fotografia d’arte
Queste suggestive immagini sono di Nicole Benvegnù, una ventenne neo maturanda di Gron con la grande passione per la fotografia e si vede!
In questo scatto, la ragazza, unica figura a colori, si trova perfettamente al centro ed
è il personaggio principale di tutta l’immagine sulla quale si possono fare molteplici
considerazioni. Innanzitutto la ragazza è stata immortalata nel momento in cui
stava ultimando la coreografia, la vediamo mentre sta eseguendo un piccolo stacco
da terra, infatti la sua gamba sinistra è leggermente piegata indietro, mentre con
la punta del piede destro sta per dare la giusta spinta per compiere il balzo. Con
entrambe le mani afferra la gonna del vestito come se volesse fare un inchino. I suoi
occhi sono chiusi e accenna un sorriso, questo dà la sensazione di spensieratezza,
come se si sentisse la vera protagonista della coreografia, aggiunto al senso di
eleganza e leggerezza dettato dalla sua postura. Tutto l’insieme mi richiama alla
mente una figura angelica.
Sospirolo – Gron
Per questa fotografia mi sono avvalsa di una tecnica fotografica particolare chiamata
“panning” che consiste nel “seguire” con la macchina fotografica il soggetto verso la
sua direzione per dare un senso di dinamismo particolare e divertente all’immagine.
Dalle righe sullo sfondo si riesce ad intuire la direzione verso la quale il soggetto si
stesse dirigendo correndo e dall’onda che ha creato si deduce che abbia fatto un
piccolo e rapido balzo. Il colore verde è dominante nella fotografia e a parer mio da
un senso di tranquillità e di equilibrio all’immagine in generale. Per quanto riguarda
la figura principale direi che ha un qualcosa di paranormale, mi da la sensazione di
aver colto il momento in cui la mente durante la fase più intensa dell’attività onirica,
abbandona il mondo reale per planare in un mondo in cui tutto è concesso, in cui
i desideri diventano realtà, in cui l’uomo si sente libero e senza limiti: il sogno.
25
■
Natura
■
Nicola Cadore e De Canal Adriano
Senza nettare... niente miele!
Per coloro che non sono
addentro al mondo dell’api­
coltura, l’anno in corso può
essere considerato ottimo: il
clima della stagione primave­
rile sembra sia stato caldo e
la fioritura abbondante! Chi
non ha ammirato lo spettacolo
delle acacie in pieno fiore o le
rose di maggio splendere nei
loro colori? Eppure... fino agli
ultimi giorni di primavera le
api non han potuto fare il mie­
le. Perchè? La spiegazione ce
la fornisce l’esperto, Adriano
Da Canal, che siamo riusciti
ad incontrare in un breve mo­
mento di pausa dal suo grande
impegno nell’Associazione Re­
gionale Apicoltori del Veneto
e proprietario di tante famiglie
di api. “Sì, i fiori ci sono, an­
che il polline, ma per avere il
miele ci vuole il NETTARE e
se la temperatura di notte e
di giorno non supera i 13°,
il nettare non matura e le api
girano a vuoto. E così è stato!
Fino a qualche settimana fa
la temperatura notturna non
saliva i 13°, purtroppo! e le api
Le cellette son piene di miele: ma quanto lavoro.
non lavorano se nei fiori non
c’è il nettare!”
Le api hanno la bocca
composta da una specie di
tubicino. Qualsiasi alimento
deve essere quindi in forma
liquida. Se non lo è lo rendo­
no loro liquido, miscelandolo
con una loro secrezione.
Le api bottinatrici sono
le api che si occupano della
raccolta del cibo. Sono le api
più anziane, che svolgono il
mestiere più rischioso alla fine
della loro vita, volando di fiore
in fiore, sotto gli occhi di tanti
predatori.
Di fiore in fiore succhiano,
con la loro bocca, il nettare
dei fiori.
Che cos’è il nettare?!
Il nettare è una sostanza
zuccherina, una specie di sci­
roppo liquido e dolcino.
Le api lo aspirano con la
loro “proboscide” e lo raccol­
gono in una cavità che si chia­
ma borsa melaria, nel quale il
nettare viene addizionato di
enzimi. Sostanze che concor­
rono alla trasformazione del
nettare in miele.
Tornate alla loro casa le
api bottinatrici passano il net­
tare alle prime api che trovano
all’ingresso dell’arnia. Queste
api continuano il processo di
trasformazione del nettare e
infine stipano quel liquido in
apposite cellette… ma ancora
non abbiamo il miele!
E’ qui che le api compiono
il loro ultimo lavoro: con la
temperatura alla quale viene
mantenuto, ma soprattutto con
la ventilazione le api fanno
in modo che parte dell’acqua
evapori. Lo sciroppo diventa
quindi più denso, più dolce e
meglio conservabile del tem­
po, perché, grazie alla bassa
concentrazione di acqua, l’ele­
vata presenza di zuccheri e le
particolari sostanze aggiunte
dalle api, diventa un alimento
nel quale non prosperano né
batteri, né muffe, né lieviti.
Quando il miele è pronto
e la concentrazione di acqua
è sufficientemente bassa le api
concludono il lavoro “imbarat­
tolando”, a loro modo, il mie­
le: ovvero sigillano la celletta
di cera nel quale è conservato
con un piccolo tappo di cera
(opercolo), un piccolo velo
di cera che permette al mie­
le di non riassorbire umidità
dall’esterno e di non rischiare
di essere sporcato.
Solo quando è così conser­
vato l’apicoltore può prelevar­
lo con tranquillità e, asportan­
do gli opercoli che sigillano le
cellette, estrarrà il miele per
mezzo della forza centrifuga.
PASSIAMO AI FIORI
Nicola ha esaurito la serie di animali, da lui fotografati sulle nostre
montagne, così ha deciso di pubblicare una serie di foto sulla
flora del nostro ambiente bellunese, fornendo di volta in volta
alcune notizie sull’esemplare ripreso. Questa prima puntata vede
la Gentiana protagonista. Si scrive Gentiana, ma si pronuncia alla
latina, genziana.
GENTIANA
Si tratta di piante annuali, biennali e perenni. La disposizione
delle foglie è opposta.I fiori sono a forma di imbuto; il colore è più
comunemente azzurro o blu scuro.
Questi fiori sono più frequentemente pentameri, cioè hanno
una corolla formata da 5 petali, e generalmente 5 sepali o 4-7
in alcune specie. Lo stilo è abbastanza corto oppure assente.
La corolla presenta delle pieghe (pliche) tra un petalo e l’altro.
L’ovario è quasi sempre sessile e presenta nettarii.
Le genziane crescono su terreni acidi o neutri, ricchi di humus
e ben drenati; si possono trovare in luoghi pienamente o
parzialmente soleggiati. Sono utilizzate frequentemente nei
giardini rocciosi.
26
Gentiana fotografata alle Cime D’Auta.
Bollettino interparrocchiale
■
SOSPIROLO
PER CHIESA (E RESTAURO CHIESA PARROCCHIALE)
dal 31/10/2013 al 05/06/2014
Amalia Moretti; in memoria Caldart Simeone la
moglie; in memoria Troian Silvio la famiglia; nel
60° matrimonio Cassol Bruno e Dal Pont Linda;
Cacco Modesto; in memoria Viel Giuseppe la
famiglia; i genitori , i nonni paterni e nonna
Anna nel battesimo Chiesa Gaia; Scouts Polpet;
in memoria Dall’O’ Rino la moglie; in memoria genitori e fratello da Fabrizio; in memoria
defunti Caldart-Checchi i familiari; famiglia Olivotto Elio; in memoria Casal Gino la famiglia;
in memoria Caduti di Gena Casanova Vittorio;
in memoria Cadore Maria Grazia i genitori; nel
funerale Danza Margherita la famiglia Sogne;
per defunti di Adalgisa; in memoria defunti di
Vedana Norma; nel Battesimo Testini Luna i
familiari, in memoria defunti Moretti Angelo
e Ottavia la famiglia Moretti Danilo e il nipote
Triches Stefano; Famiglia Garlet Carlo e Amelia;
in memoria Viel Antonio il figlio; in memoria
Di Misa Francesco i familiari; Miglioli Maria;
in memoria loro defunti Centelleghe Dario e
Mirella; Comitato S.Barbara; in memoria Caula
Davide dai familiari; in memoria Dal Bo Zanon
Luigi e Mossa Giovanni i familiari; in memoria Paniz Luca i genitori; per C.O.; in memoria
Frescura Fabio la Madre; famiglia Di Misa Rosa;
famiglia Piccolin Gianni per lavori chiesa; in
memoria Mezzacasa Lorenzo dalla moglie;
Vari per cena di Natale; in memoria defunti
della famiglia Marcella Moretti; in memoria
suoi defunti De Donà Crosato Olvina; Triches
Angelina per Opere di bene; Olivotto Elio ed
Anna; in memoria Viel Giancarlo dalla moglie; De Donà Eugenia per Opere di Bene; in
memoria Sanniti Romeo dalla moglie; Moretti
Ilenia; Troian Ida; Lovatel Tersilla; Lovatel Giuseppina; in memoria Paniz Attilio la famiglia;
Lovat Anna; David Taddea; Tormen Maria; in
memoria suoi defunti da N.N. per lavori chiesa
parrocchiale; in memoria Moretti Adolfina dai
familiari; Maria Monaia; Maria???; in memoria defunti genitori Lisetta e Primo Brancher
la figlia; Casanova Luigi e Teresa in memoria
propri defunti; in memoria Vedana Luigi e Lise
Angela da Franco; Edotti Paolo; Giulia e Paolo
Cappelli; in memoria defunti Casanova Giovanni e Maria le figlie; nel 61° di matrimonio
Menegolla Attilio e Nella; in memoria defunti
Cassol-Cervo dai familiari; in memoria Fant Angelo dal fratello Amerigo; De Zanet Graziella;
Burlon Italo; in memoria Centelleghe Italo il
genero; De Zanet Adolfo e Chiara; nel 50° di
matrimonio Garlet Carlo e Lise Amelia; in meSospirolo – Gron
moria Vigne Daniele e Virginia la figlia; Gruppo
Alpini Sospirolo; in memoria Centelleghe Italo
la moglie e famiglia; in memoria Rizzo Bruna la
famiglia; NN per chiesa di Mis; NN per chiesa
di S.Giuliana; in memoria De Dea Angelo la
famiglia; in memoria Pioggia Antonio e Maria
dal figlio Paolo; per i 93 anni di De Cian Pietro
la famiglia; in memoria Colle Vittorio la moglie;
Maria Miglioli per la chiesa; Pro Loco Sospirolo; Comitato S.Tiziano; in memoria Zapparoli
Maria e Carla da Francesca; in memoria Lovat
Emilio e Gianni i familiari; in memoria Danza
Margherita da Amalia; in memoria defunti
di Lovatel Antonia; in memoria Rizzo Aldo i
familiari; in memoria Bacchetti Giorgio la moglie; in memoria Cadore Giuseppe la moglie;
in memoria Fontana Argira e Gino il figlio; in
memoria Tibolla oliva dal marito; in memoria
Benigno Arcangelo dalla figlia Loredana; De
Donà Eugenia in memoria del marito; nel 50°
di matrimonio da Tibolla Ernesto e Vedana
Norma; in memoria Meneghel Emmanuele
la moglie; in occasione nascita nipote Eleonora
i nonni De Donà Luciano e Marisa; in memoria
Cadorin Giulio e Tegner Gino e Nerina i familiari;
in memoria Lise Agnese i familiari; Famiglia
Zasso nella festa di S.Biagio; in memoria moglie Anna da Bacchetti Antonio; in memoria
De Cian Giovanna la figlia; in memoria De Biasi
Giovanni la moglie; in memoria Lise Beniamino ed Emma la figlia Tiziana; in memoria
Augusta Bacchetti- Soppelsa; in memoria Elsa
Vegro da Triches Angelina; in memoria Moretti
Italo; in memoria Roldo Giuliana il marito; in
memoria Caviola Vittorio; in memoria Croda
Giuseppe;Castellan Giuliana; per chiesa Susin
dal Comitato S.Martino; in memoria Canali
Giulio la famiglia; Mazzucco Lorena per Progetto Gemma; in memoria Gartner Andreina
dal marito; in occasione del 70° di Matrimonio
i coniugi De Zanet Benigno e Jole;nel 70° matrimonio genitori le figlie De Zanet Graziella e
Fernanda; in memoria De Cian Plinia i Familiari
(LC); NN per la chiesa; famiglia Olivotto Elio
ed Anna; in memoria defunte Corinna e Albina; in memoria Savaris Joel da sorella Dina;
in memoria De Donà Corinna la famiglia; in
memoria Nart Giuseppe la moglie; NN; in
memoria Cadore Rino la moglie, in memoria
Burlon Luciano la moglie; Gruppo S.Giuliana
per S.Giuliana; in memoria De Boni Remo la
moglie; NN per Un Pane per Amor di Dio; in
memoria Sasset Aldo la moglie; in memoria
Tibolla Abele dalla moglie; in memoria Argenta
Giovanni la figlia; in memoria defunti Argenta;
in memoria Fistarol Riccardo la moglie per la
Chiesa;in memoria Castellan Liliana dai figli; in
memoria Selle Maria vedova Pellencini dalla
sorella e dai familiari; NN per Un Pane per amor
di Dio; Lovat Gianpietro (S.Giustina); in memoria Bristot Itslo e Giuseppina la famiglia; in memoria Dal Don Rosetta dalla figlia; in memoria
Castellan Liliana dalle amiche; Carolina Dall’O’;
in memoria Canal Ivo e Federico i genitori;Venz
Maria in memoria suoi defunti; Vari NN per Un
Pane per Amor di Dio; in memoria Lovat Renato dal cugino Lise Adolfo (BL); SelleIsolina;
in memoria suoi defunti da Tegner Aldo; in
memoria Brancaleone Daniele dai familiari; in
ricordo figli defunti dalle Mamme; in memoria defunti Nessenzia Giovanni, Maria e Maria
Nessenzia; in memoria defunti di De Zanet
Vittoria; in memoria De Donà Luigi la moglie;
nella 1^ Comunione di Letizia Buzzatti i nonni
Marin; in memoria Troian Silvestro la moglie;
nel 50° di matrimonio gli sposi Menegolla Elio
e Ismenia Canchica; nella 1^ Comunione di
Emma la nonna Dina; in memoria Barp Maria e Castellan Liliana i familiari; in memoria
defunti Dall’O’; in memoria Da Gioz Mario la
moglie Fides; le famiglie Franceschi e Monaia
in ricordo di Enrico; sposi De Doni Luca e Lisa;
in memoria Canali Giulio la moglie; in memoria
De Donà Mariarosa il figlio; in memoria sorella
Antonietta da Miglioli Maria; Bacchetti Francesco; Famiglia Sogne Fedele; in memoria di
Vedana Francesco la moglie; in memoria Serra
Francesco dalla famiglia; nel 50° di Matrimonio
di Elio e Anita Menegolla, per il restauro della
Chiesa Parrocchiale; in memoria Piazza Giacomo dalla moglie; in memoria Vedana Bortolo e
Zelia i familiari; nel 45° anno dalla scomparsa
della beneamata mamma Bacchetti Rosa, le
figlie Lina, Maria e Angiola; Gruppo S.Giuliana
per luce a S.Giuliana; in memoria di De Donà
Giuseppina dalla famiglia; in memoria Canali
Giulio la figlia Marina.
SOSPIROLO
PER BOLLETTINO
(dal 31/10/2013 al 05/06/2014)
Roncaglioni Giorgio (MI);Colletto Giulietta
(Vidor); Sabbatini Linda (CH); Vigne-De Cian
Albina(Follonica); Zorzi Livio (TO); Marcella
Moretti;De Donà Crosato Olvina; Giuliana
Gianni(CH); N.N.; Norma, Sonia, Francesca;
Marin Patrizia (Paderno); Casanova Luigi; NN;
Visentini Luciano (CH); Visentini Renzo (Gianni?) (CH); De Donà Dina (BL); De Donà C.; Righi
Rita (MI); Cadore Attilio (AO); Fausta De Zanet
(Mel);Fausta De Zanet (Mel); Cadore Attilio
(AO); NN; Frigerio Carlo, Curioni Gianna, De Cian
Diana (LC); Lovat Carlo; Brancaleone Ilda (CH);
Canali Marina (Meolo); Casanova Davide (RE).
Offerte
■
GRON
PER CHIESA
(dal 31/10/2013 al 05/06/2014)
In memoria Vedana Luigi i familiari; in memoria Nardin Rita dalla figlia; Ubaldo,Franca
e Anmgelo; in memoria defunti Gigi,Nina e
Savina dalla famiglia Franceschet; famiglia Da
Rold Francesco ,N:N:?;Laboratorio Missionario
per riscaldamento;Gruppo Missionario Gron; De
MinRita;Vari in occasione Natale; Casanova Giuliana; Giovanna Triches; Cadorin Fabrizia e Piero;
in memoria Tisoi Giovanna i familiari; Balzan
Angela; in memoria defunti di Barp Maria Teresa;
in memoria Giotto Annibale la famiglia; Roldo
Francesco; in memoria Mazzoncini AnnaMaria
il figlio; in memoria Tisoi Giovanna la famiglia;
Padre Gerolamo; Vieceli Giacomo; in memoria
Monaia Santina la figlia; Troian Ubaldo e Franca;
in memoria Caldart Mario i figli; Vieceli Giacomo
per la chiesa; Clan Roccaro-Scorzè; in memoria
Vieceli Vedana Elisa i familiari; in memoria Vieceli
Vedana Elisa i dipendenti Kanguro per la chiesetta di S.Stefano; in memoria Cadore Giuseppe
la moglie; in memoria Franceschet Federico la
famiglia; Vieceli Giacomo per la chiesa; in memoria De Min Costante la famiglia; Laboratorio
Missionario in memoria defunte collaboratrici; in
memoria Tibolla Giovanni la moglie; in memoria
Casanova Ugo la famiglia; Scout di Sedico; in
memoria Triches Roberto il fratello; Nel 40° di
matrimonio Caldart Mario e Paola; Maria; in occasione Comunione Pasquale varie persone; in
memoria Lovat Emilia e Venz Aldo i familiari; in
memoria defunti di Angela Balzan; in memoria
suoi defunti da Tegner Aldo; in memoria Franceschet Federico e Giovanna dalla famiglia; Murer Flavia; in memoria Mezzacasa Gabriella dal
marito; in memoria de Cassan Giovanni “Bepi”
dalla famiglia; De Toffol Attilio; Sposi Parissenti
Luana e Piaia Enrico; in memoria Fant Angelo i
familiari; in memoria Tegner Danila i familiari;
in memoria De Toffol Attilio moglie e figli; in
memoria defunti Franceschet e Cadorin; nel
Battesimo di Busetti Sebastiano i nonni; nel
Battesimo di Riposi Thomas la nonna Chiara; nel
Battesimo di Riposi Thomas i genitori ed i nonni.
GRON
PER BOLLETTINO
(dal 31/10/2013 al 05/06/2014)
Dal Molin Romana; Casagrande Tranquillo (TO);
Balzan Angela.
NOTA: se vi fossero errori o inesattezze nella
trascrizione di nomi o intenzioni, si prega di
farlo presente al più presto al Parroco, per aver
una immediata correzione e le dovute scuse per
indesiderate e non volute sviste.
27
■
Anagrafe
■
BATTESIMI: SOSPIROLO
DE DONI REBECCA
(Maras) di Luca e Anvidalfarei Lisa,
nata il 4 gennaio 2012 a Feltre e battezzata il 17 maggio 2014 nella Chiesa
Parrocchiale di Sospirolo.
BELMONTE MARTINA
(Via San Lorenzo) di Giorgio e De Donà
Ylenia, nata il 14 settembre 2013 a
Feltre e battezzata nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo il 1° giugno 2014.
DEFUNTI: SOSPIROLO
PANIZ ATTILIO
(San Zenon) nato a Grand Combel (F) il 4
novembre 1923 e deceduto il 12 dicembre
2013. Coniugato con De Doni Amelia Maria.
FRANCESCHI ENRICO
(Rorei) nato a Belluno l’11 dicembre
1969 e deceduto il 23 dicembre 2013.
FANT ANGELO
(Regolanova) nato a Sospirolo il 25 ottobre 1939 e deceduto il 24 dicembre 2013.
CADORE GIUSEPPE
(Oregne) nato il 1° settembre 1927 a Sospirolo e deceduto il 28 dicembre 2013.
Coniugato con Rambaldi Giovanna.
RIZZO BRUNA
(Maras) nata a Cassol il 26 dicembre
1932 e deceduta il 2 gennaio 2014.
Coniugata con Casanova Antonio.
CANALI GIULIO
(Capoluogo) nato a Sospirolo il 2 novembre 1927 e deceduto il 16 febbraio
2014. Coniugato con De Zuani Narcisa.
SAVARIS JOEL
(San Zenon) nato a Ugine (F) il 30 novembre 1952 e deceduto il 1° marzo
2014. Celibe.
NART GIUSEPPE
nato a Sedico-Barp l’8 ottobre 1931
e deceduto in Germania il 7 gennaio
2014. Coniugato con Zanolla Rosa.
MENEGOLLA MATTIA ELVIS
(Capoluogo) di Marco e di Cassol Martina, nato a Feltre il 6 aprile 2013 e
battezzato il 29 giugno 2014 in Chiesa
Parrocchiale.
BATTESIMI: GRON
BUSETTI SEBASTIANO
(Roe Basse) di Nicola e Gasperin Sabrina, nato a Feltre il 14 ottobre 2013
e battezzato nella Chiesa Parrocchiale
di Gron il 25 maggio 2014
RIPOSI THOMAS
(Via Belvedere) di Marco e Chiea
Maura, nato a Feltre il 7 ottobre 2013
e battezzato nella Chiesa Parrocchiale
di Gron il 1° giugno 2014.
MATRIMONI: SOSPIROLO
DE DONI LUCA e ANVIDALFAREI LISA
si sono uniti nel Sacramento del Matrimonio il 17 maggio 2014
nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo.
28
Bollettino interparrocchiale
■
DE DONA’ GIUSEPPINA
(Mezzaterra) nata a Sospirolo il 10
novembre 1928 e deceduta il 7 aprile
2014. Vedova di Casanova Pietro.
CASANOVA EGIDIO
(Maras) nato a Sospirolo il 1° settembre
1923 e deceduto il 13 aprile 2014.
Vedovo di Dall’O’ Giovanna.F
LOVATEL LUIGI
(Lovatei) nato a Sospirolo il 7 gennaio
1926 e deceduto il 22 maggio 2014.
Coniugato con De Zanet Gabriella.
TIBOLLA IDO LUIGI
(Oregne) nato a Sospirolo il 12 settembre
1940 e deceduto ad Oregne il 21 giugno
2014. Coniugato con Casanova Silvana.
DE DONA’ MARIA
(Casai) nata il 30-5-1923 e deceduta il 27
giugno 2014. Vedova Centelleghe Aldo.
■
DE DONA’ MARIA ROSA
(Rosolino) nata a Sospirolo il 29 ottobre
1917 e deceduta il 26 aprile 2014.
Vedova Ceol.
FUORI PARROCCHIA
CASTELLAN LILIANA
(Pascoli) nata a S. Gregorio nelle AlpiPaderno il 16 maggio 1942 e deceduta il
20 marzo 2014. Vedova di Caviola Vittorio.
Anagrafe
DE CIAN PLINIA
nata il 14 novembre 1933 e deceuta il
26 gennaio 2014.
DEFUNTI: GRON
VALLET GINO
(Losanna-CH) deceduto in Svizzera il
10 marzo 2014.
CASANOVA MARIO
(Roveredo in Piano-PN) nato il 17 novembre 1946 a Sospirolo deceduto il 6
ottobre 2013 a Pordenone. Coniugato
con Oakes Miriam
TISOI GIOVANNA
(Belvedere) nata il 16 ottobre 1923 e
deceduta il 29 dicembre 2013. Coniugata con Franceschet Federico.
MENEGHEL EMANUELE
(Camolino) nato il 6 luglio 1937 e deceduto il 15 gennaio 2014. Coniugato
con Iafano Carmela.
VIECELI ELISA
(Belvedere) nata a Meano il 11 agosto
1927 e deceduta il 31 gennaio 2014.
Vedova di Vedana Luigi.
CALDART MARIO
(Le Visse) nato il 3 giugno 1926 e deceduto il 2 febbraio 2014. Vedovo di Croda
Ermenegilda.
MONAIA SANTINA
(Camolino) nata il 31 ottobre 1917 e
deceduta il 2 febbraio 2014. Vedova di
Tezza Giuseppe.
VIEZZER ADELE
(Torbe) nata il 18 marzo 1924 e deceduta il 24 febbraio 2014. Vedova di
Moretti Arturo.
Sospirolo – Gron
29
■
Anagrafe
■
FRANCESCHET FEDERICO
(Belvedere) nato a Sedico il 15 ottobre
1921 e deceduto il 9 marzo 2014. Vedovo di Tisoi Giovanna.
TRICHES ROBERTO
(Gron) nato il 15 aprile 1944 e deceduto il 23 marzo 2014. Celibe.
DE CASSAN GIOVANNI
(Torbe) nato l’8 febbraio 1933 e deceduto il 2 maggio 2014. Coniugato con
Casanova Giuseppina.
FANT ANGELO
(Masiere) nato il 31 marzo 1942 e deceduto il 5 maggio 2014.
TEGNER ANGELO
(Piz) nato il 12 febbraio 1936 e deceduto il 7 maggio 2014. Coniugato con
Nardello Linda.
DE TOFFOL ATTILIO
(Torbe) nato il 9 ottobre 1937 e deceduto il 12 maggio 2014. Coniugato con
Visentini Giuditta.
TEGNER DANILA
(Gron) nata il 21 settembre 1946 e
deceduta il 14 maggio 2014. Vedova
di Casagrande Michele.
POLONI ELISA
(Torbe) nata il 29 maggio 1922 e
deceduta il 12 giugno 2014. Vedova
Casanova Giovanni.
TIBOLLA ROMEO
(Ai Fant) nato il4 febbraio 1943 e deceduto il 12 giugno 2014. Coniugato con
De Zanet Barbara.
Annunci
di morte
SELLE MARIA
nata il 16 settembre 1917 e
deceduta il 17
marzo 2014. Vedova Pellencini
A Cadenazzo nel Canton Ticino all’età di 95
anni si è spenta serenamente Maria Selle
ved. Pellencini.
Maria era nata Sopra Sospirolo in quella casa ora chiamata “case ai Selle”. Nel
30
1943 si unì in matrimonio con Antonio
De Donà, purtroppo la loro vita coniugale
fu interrotta per sempre l’anno dopo, in
seguito ad un fatale incidente nel lavoro
di Antonio ad Albona. Emigrata in Svizzera nel 1947, lavorò per moltissimi anni da
sarta. Si unì in matrimonio con Cornelio
Pellencini nel dicembre del 1948 dal quale ebbe due figli. Anche se da moltissimi
anni non abitava a Sospirolo era costantemente informata della vita parrocchiale
Sospirolese perché anche a Lei giungeva
il nostro bollettino. VIGNE ADELE
(San ZenonRavenna) nata
a Sospirolo il
3 luglio 1915
e deceduta l’11
gennaio 2014. Vedova Giorgini
Ciao nonna Adele!
Martedì 14 gennaio a Ravenna presso
la Chiesa dì San Paolo abbiamo salutato
Nonna Adele, che si era spenta pochi
giorni prima. La chiamavano tutti così,
anche chi non aveva parentela con lei,
forse per i suoi quasi 99 anni.
Adele è sempre stata una fervida credente,
non solo a parole. Era convinta che essere
cristiani significasse prima di tutto aiutare
chi aveva più bisogno e sostenere chi si
adoperava in favore degli altri. Quando
il Card. Tonini chiamò a San Paolo i Padri
Giuseppini, si presentò per prima alla
casa di via San Mama dove alloggiavano
e consegnò a Don Angelo una busta contenente la sua offerta per la costruzione
della Chiesa.
Altre ne seguirono per quello scopo e per
altre necessità, compresa la sistemazione
delle sedi del gruppo scout ancora oggi
frequentato da alcuni dei suoi tanti pronipoti.
“Meglio averne dei dolori perché vuol dire
che ci sono anche io”, “c’è chi sta peggio
di me”, era solita dire da quando usciva
poco, se non per andare in Parrocchia alle
funzioni religiose. Ci piace ricordarla seduta davanti alla porta di ingresso o nella
sua stanza vicino alla finestra, mentre
ascolta Radio Maria e lavora all’uncinetto
per abbellire le case di parenti e amici ma
soprattutto gli altari di diverse chiese, in
particolare quella della sua parrocchia di
San Paolo. Nonostante il carattere forte e
i modi fermi, ha lasciato in tutti un buon
ricordo e un profondo esempio di devozione al Signore e alla Madonna. Anche
con le sue ultime volontà ci ha trasmesso un messaggio di serena semplicità di
fede e di vita: “Ora, prima che il Signore
mi chiami, affido l’anima mia alla Sua
misericordia. Chiedo veramente perdono
dei miei peccati e delle mie deficienze. Gli
offro quel poco di bene che, col Suo aiuto,
mi è riuscito di fare. Amo di professare
la Fede cattolica cristiana per la Santa
Chiesa. Chiedo perdono alle mie figlie e
a tutti quanti ho offeso. Desidero di essere
rivestita di una camicia, la più semplice,
la vestaglia, i calzini, il rosario tra le mani.
La cassa, la più semplice, c’è quella dei
più poveri. Un solo fiore per ognuno dei
miei nipoti. Se qualcuno vuole fare opere
buone, per ottenermi la misericordia di
Dio, offra subito e anche in avvenire alla
parrocchia di San Paolo. Grazie”. Grazie a
te Nonna, con tanto affetto.
Figlie, nipoti, pronipoti, parenti e amici
45° della
morte di
BACCHETTI
ROSA
Nel 45° anno
dalla scomparsa della beneamata mamma Bacchetti Rosa, le figlie Lina, Maria e
Angela la ricordano con tutti coloro
che l’hanno conosciuta e stimata.
Bollettino interparrocchiale
Rendiconti contabilità parrocchiale 2013
PARROCCHIA DI SOSPIROLO - RENDICONTO ANNO 2013
E N T R A T E
U S C I T E
ORDINARIEORDINARIE
Elemosine
8.482 Imposte - Assicurazioni 5.021
Candele votive
1.658 Spese di culto
715
Offerte servizi
1.090 Attività parrocchiali 6.124
Attività parrocchiali
6.410 Spese gestionali
13.794
Manutenzione fabbricati 2.665
Varie
305 Varie
1.541
STRAORDINARIE STRAORDINARIE
Offerte - entrate straord. 44.218 Spese straord. (man.str) 22.369
62.164
52.229
CARITA’
5.047CARITA’
5.886
PARTITE DI GIRO PARTITE DI GIRO
Cassa Anime
1.013 Cassa Anime 1.013
Elemos. Imperate - Legati 2.126 Elemos.imperate - Legati 2.126
61.254,05
Riporto attivo anni precedenti 0 Riporto passivo anni precedenti14.580
TOTALE ENTRATE
70.349 TOTALE USCITE 75.834
RIEPILOGO:
Passivo-5.485
NOTE.
Come ci si può rendere
conto dal prospetto prepara­
to dall’esperto Gigi Cadore e
da Monastier Franca, anche
quest’anno la nostra gente
ha sostenuto le spese ingen­
ti delle strutture parrocchiali.
Nonostante la grande crisi, la
diminuzione delle persone con
lavoro, i brutti esempi che ci
sono: siamo riusciti a pagare le
nostre spese e anche un pò a
saldare i nostri debiti . Grazie a
tutti coloro che partecipano alla
vita parrocchiale anche con il
sostegno economico. Purtrop­
po con queste cifre non riu­
sciamo a programmare lavori
anche necessari e urgenti, come
l’intervento al tetto della Chie­
sa. Si cerca di risparmiare su
tutto, ma non basta. Confidia­
mo nella Provvidenza perché
non accadano dissesti o danni
a nessuna struttura...sarebbero
guai! La Parrocchia di Sospiro­
lo deve ancora restituire 35.000
Euro alla Diocesi e attualmente
è sotto di 5.000!
Ma non ci piangiamo ad­
Sospirolo – Gron
dosso, anzi faremo di tutto per
soccorrere chi sta peggio di noi!
Con tante iniziative: Progetto
Gemma, Sostegno alle Famiglie,
Aiuto ai Bimbi di Betlemme,
partecipazione alla lotta contro
la Lebbra con l’AIFO di Bolo­
gna...sono alcuni impegni che
ci qualificano veri Discepoli del
Maestro. Non faremo finta di
non vedere il “malcapitato” del­
la parabola del Buon Samarita­
no, pensando solo a noi stessi!
Questa volta riportiamo an­
che il Resoconto delle singole
Chiesette Frazionali, che non
sono di “proprietà” delle Fra­
zioni, ma della Parrocchia che
è la vera responsabile in tutto e
per tutto. Nessuno è autorizzato
a gestire offerte date alle chie­
sette: LE OFFERTE DEVONO
ESSERE CONSEGNATE ALLA
PARROCCHIA, la quale darà no­
tizia di quanto e come verranno
impiegate. Nel prospetto che
pubblichiamo, possiamo notare
che ci sono Frazioni che con­
segnano in Parrocchia il dena­
ro che viene segnato sul Conto
della Chiesa frazionale. Altre si
PARROCCHIA DI GRON - RENDICONTO ANNO 2013
ENTRATE USCITE ORDINARIEORDINARIE
Elemosine
3.182 Imposte - Assicurazioni 1.936
Candele votive
681 Spese di culto
1.426
Offerte servizi
100 Attività parrocchiali
1.021
Attività parrocchiali
1.036 Spese gestionali 5.068
Manutenzione fabbricati
Varie
115Varie
956
STRAORDINARIESTRAORDINARIE
Offerte - entrate straord.
7.347 Spese straordinarie
0
12.461
10.407
CARITA’
957CARITA’
659
PARTITE DI GIRO PARTITE DI GIRO
Cassa Anime
376 Cassa Anime 376
Elemos. Imperate - Legati
844 Elemos.imperate - Legati 844
Riporto attivo anni precedenti 2.919 Riporto passivo anni precedenti 0
TOTALE ENTRATE
17.557 TOTALE USCITE12.286
RIEPILOGO
Attivo5.271,00
amministrano le offerte per con­
to proprio...Questa non è cosa
giusta e corretta. I motivi sono
tanti. Alcuni anche gravi. La
Cassa Parrocchiale deve essere
unica, anche se le voci delle
spese o proventi sono diversi.
Per questo esiste il CONSIGLIO
PER GLI AFFARI ECONOMICI
della Parrocchia, formato dai
rappresentanti della Parrocchia.
A nome di tutte e due le Comunità, ringrazio ogni offerente e tutti coloro che
collaborano anche con grande sacrificio, nel sostenere il peso delle strutture
comunitarie. In questi bilanci non ci
sono le ore, le fatiche, le preoccupazioni di tutti coloro che silenziosamente
e nascostamente accudiscono alle
chiese, preparano le funzioni, lavano,
stirano, puliscono ecc. Di questi però...
tiene conto il Signore!
PARROCCHIA DI SOSPIROLO:
NOME CHIESA
ENTRATE
USCITE
SAN ROCCO
1.380,22
49,35
SAN LORENZO
1.387,00
0.0
SAN MARTINO-SUSIN
400,00 18.201,90
SAN BARTOLOMEO-MARAS
172,85
0,0
SAN ZENON
20,00
0,0
SAN TIZIANO OREGNE
180,00
0,0
S. CUORE MIS
20,00
70,00
S. GIULIANA-REGOLANOVA 170,00
101,57
SAN REMEDIO .CANAL DEL MIS 245,42
0,0
SAN MICHELE PASCOLI
0,0
108,9
NOME CHIESA
SANTA TERESA - TORBE
S. ANTONIO -PIZ
S. STEFANO GRON
SALDO
1.330,87
1.387,00
- 17.727,54
172,85
20,00
180,00
-50,00
68,43
245,42
- 108,9
PARROCCHIA DI GRON:
ENTRATE
USCITE
SALDO
0,0
92,49 (ENEL) -92,49
0,0
118,38 (ENEL) - 118,38
930,00
0,0
930,00
31
Ipotesi (solo?) sulla vecchia chiesa
di Sospirolo (e anche sulla nuova...)
I
o, come credo tanti altri, mi
sono chiesto spesso come
mai l’antica chiesa di Sospiro­
lo, sia stata distrutta e per di
più utilizzata, come materiale
di riempimento, nel fare la
piazza Lexy... Mi sembra una
cosa cosi’ mostruosa, che mi
pare impossibile solo il pen­
sarlo. Anche perchè la vecchia
chiesa veniva utilizzata come
Scuola per Muratori e poteva
essere adattata per tante altre
attività o restaurata e custodire
le memorie del passato...
Una risposta plausibile
mi è stata suggerita in questi
giorni. Nella visita alle fami­
glie, son venuto a sapere che,
sotto la vecchia chiesa, verso
gli anni ‘50 ,veniva costruita la
galleria per la Centrale di Ca­
molino. Nel corso dei lavori, in
galleria, vennero fatte brillare
parecchie mine, con la tragi­
ca conseguenza di procurare
lesioni profonde nelle mura
di sostegno della chiesa, che
dovette essere chiusa per evi­
dente pericolo di crollo. (Così
mi viene testimoniato anche
dal nipote dell’allora sacresta­
no, che talvolta sgattaiolava
all’interno dell’edificio, nono­
stante i divieti di suo padre).
Anzi, come mi vien suggerito
dallo stesso Romeo, la Ditta
SADE responsabile dei lavori
della locale Centrale, avrebbe
rimediato al danno arrecato,
con il finanziare i lavori al tetto
della chiesa, da tempo in cor­
so. Così possiamo concludere,
riassumendo:
1°. L’antica chiesa venne
ceduta nei primi anni ‘900 al
Comune, dal Parroco di allo­
ra, per poter avere i soldi e
fornire la Nuova Chiesa delle
necessarie suppellettili adatte
alla sua attività.
2°. Il Comune, finché gli è
stato possibile, l’ha utilizzata
32
In fondo si vede la vecchia chiesa demolita.
come Scuola per Muratori e
Magazzino.
3°. Sopravvenute le gravi
lesioni dovute alla Centrale
in costruzione, si chiude la
chiesa.
4°. Non avendo la possibi­
lità di rimetterla a posto e do­
vendo sistemare la Piazza Lexy
si dà il via alla sua demolizio­
ne, utilizzandone il materiale.
(Chissà quanti si ricordano
che sotto i piedi di chi passa
in Piazza Lexy, c’è la vecchia
chiesa, che per mille anni ac­
colse i nostri antenati..).
Quello che mi soddisfa in
questa ipotesi è che la demoli­
zione si giustifica e così anche
il Sindaco di allora, nella sua
decisione: SI È FATTO cioè di
NECESSITÀ VIRTÙ, come dice
il proverbio!
Sull’attuale chiesa di So­
spirolo più che ipotesi ci
sono conferme. Parto dalla
constatazione che: ANCORA
NON SI E’ RIUSCITI A PRE­
SENTARE UN PROGETTO
DI RESTAURO CHE POSSA
ESSERE APPROVATO DALLA
SOPRINTENDENZA AI BENI
AMBIENTALI E ARCHITETTO­
NICI DI VENEZIA. L’Architetto
e gli ingegneri, incaricati del
Progetto, pensano che la cau­
sa della fessurazione dell’ab­
side della chiesa, sia dovuta al
cedimento del terreno sotto­
stante. E’ un’ipotesi, ma ancora
non ci sono le prove sicure
per confermarla.
Il mio ragionamento parte
invece dall’ascoltare la gente
che vive sul territorio. Sono
venuto a sapere da De Donà
Bepi di Volpez, che al tempo
della fessurazione in questio­
ne, anche le mura di casa sua
e di altri che si trovavano lun­
go la strada verso Sospirolo,
hanno avuto lo stesso proble­
ma. Ecco la sua testimonian­
za: “Riguardo alla mia abitazione, ti preciso che io feci
un esposto alla Provincia e fu
in seguito a quello che la Provincia installò dei sismografi
per accertare le vibrazioni.
Queste però, per ovvi motivi
(meno camion, mai insieme,
e rallentati), erano minime,
certamente non erano uguali
a quelle che precedettero l’esposto e che causarono i danni a casa mia e, se accaduti
in quel periodo, alla Chiesa.
In ogni caso i lavori forono
sospesi in termini brevi.” An­
che il Parroco di allora, don
Giuliano, ha richiamato tut­
to questo come causa delle
crepe sopraggiunte ai muri di
sostegno della chiesa. Ormai
il danno era fatto... Concordo
anch’io con chi cerca di spie­
gare scientificamente la causa
del cedimento delle mura del­
la chiesa. So però che prima
di tutto sarebbe da studiare il
contesto storico-ambientaletemporale, che spesso può es­
sere la vera causa. Forse baste­
rebbe far moderare il traffico
nei pressi di strutture antiche e
impreparate a superare il peso
dei mezzi moderni: pachere,
scavatori, camions, ecc.
Queste sono le mie ipotesi.
Esprimo da subito la mia rico­
noscenza a quanti mi faranno
sapere il proprio parere sia di
conferma che di critica. Quello
che interessa è arrivare alla
verità. E far pagare i danni a
chi li provoca!!
In concomitanza di tutto
questo c’è stato però anche il
vento che ha fatto il resto, e
qui ci fermiamo perché non
ho in mano prove di nessun
genere per sapere come mai il
vento si sia infiltrato con tanta
forza nelle strutture del tetto,
tanto da spostarlo! Ma il vento
ora tace...
Bollettino interparrocchiale
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