Per non correre invano - Parrocchie di Gron e Sospirolo
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Per non correre invano - Parrocchie di Gron e Sospirolo
Luglio 2014 • n. 1 Poste It. s.p.a. Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) art. 1, c. 2, DCB Bl Anno LXXXVIII Bollettino delle parrocchie dei SS. Apostoli Pietro e Paolo in Sospirolo e di S. Stefano in Gron • 32037 Sospirolo (BL) • C.C.P. 10167328 • Tel. 0437/89168 CARISSIMI! Non l’avessi mai detto! Eppure mi pareva tutto così chiaro... Dissi a qualcuno che, al raggiungimento del 75° anno di età, avrei dato le dimissioni dall’incarico di Parroco. Questo perché c’è un articolo del Codice Canonico che lo richiede e anche perché ritengo giusto che ad una certa età uno lasci il posto, e serva la Chiesa in altro modo. “Elo vera che no ‘l vol pì star con noi?”..”Ho sentì che ‘l vol lasarne?”...”Valo ‘n Pension, reverendo?”.. ecc. Mi son subito sentito chiedere. A dire il vero con una certa aria di mistero. A queste domande rispondo con sincerità: non lascerò la Parrocchia per altro motivo che non sia quello di obbedire alla Chiesa e al suo Vescovo. Quello che è certo, è che il prossimo 25 maggio 2015, se vi arriverò, scriverò le mie dimissioni, sperando siano accolte al più presto, per dare a Sospirolo e a Gron un nuovo Parroco. Quindi: stiamo tranquilli. Tutto è normale. Se però continuate a pregare per me, farete la cosa più saggia e a me più utile: ogni giorno che passa, il peso è sempre più difficile da portare. Solo se ci si sente amati e capiti, lo si può portare con serenità e fiducia. In fondo si serve il Signore e la sua Chiesa! Un saluto cordiale a tutti, particolarmente ai sofferenti e ai malati, che sento sempre al primo posto nella mia preghiera e nei miei pensieri. Don Alfredo Per non correre invano È fedele al vangelo chi è attento ai poveri P iù si legge Evangelii gaudium più ci si rende conto che è uno scritto di grande freschezza evangelica e uma na, propositivo e stimolante. E’ un inno alla gioia del vangelo e conferma che la parola di Gesù, detta duemila anni fa, porta con sé una ricchezza che è ancor oggi attuale, in grado di “muovere” lo spirito delle donne e degli uomini. Di que sto documento straordinario, scritto con grande semplicità e leggibile per tutti, prendiamo qui in considerazione la parte che s’intitola: “Fedeltà al van gelo per non correre invano” (numeri 193-216). Un doppio sogno Papa Francesco insegue un duplice sogno, che tuttavia ha una sola matrice: egli deside ra una “chiesa povera per i poveri” (198) e sogna una comunità cristiana che sappia “ascoltare il grido dei poveri” (193). Questo per il papa si gnifica vivere e compiere la grande beatitudine evangelica: “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia”. E commenta: “È un mes saggio così chiaro, così diret to, così semplice, che nessuna interpretazione ecclesiale ha il diritto di relativizzarlo” (193). Mai può mancare “l’attenzione per gli ultimi, per quelli che la società scarta e getta via” (195). Il discorso del papa si articola in quattro passaggi fondamentali. 1. Non solo “buon cuore” “Per la chiesa l’opzione per i poveri è una categoria teolo gica prima che culturale, so ciologica, politica o filosofica” (198). Cioè, l’impegno per i poveri riguarda la stessa fede del credente, non solo il suo buon cuore o il suo senso di giustizia per una società ben ordinata. È la stessa fede in Dio che esige la scelta a favore dei poveri, con buona pace di coloro che in passato (e non solo in passato) la dichiara vano una scelta ideologica di sinistra. 2. Non affogare nelle parole. Infatti, “senza l’opzione prefe renziale per i poveri, l’annuncio del vangelo, che pure è la prima carità, rischia di essere incompreso o di af fogare in quel mare di parole a cui l’odierna società della comunicazione quotidia namente ci espone” (199). Per il papa nessuno dovreb be dire che sta lontano dai poveri perché le sue scelte di vita comportano di prestare più attenzione ad altre incom benze importanti. È così facile, infatti, trovare scuse per non occuparsi dei poveri! Chi dice che la povertà va affrontata a livello politico, a livello delle grandi compa gnie multinazionali, chi si ac contenta di studiare le dinami che che producono la povertà senza sporcarsi le mani con i poveri, chi ha paura del comu nismo... Il papa ricorda a tutti che nessuno può sentirsi eso nerato dalla preoccupazione per i poveri e per la giustizia sociale (201). 3. Agire in fretta Si deve continua a pag. 2 Cronaca parrocchiale Sospirolo ■ continua da pag. 1 agire con urgenza perché, secondo papa Francesco, “la necessità di risolvere le cause strutturali della povertà non può attendere” (202). Non possono bastare i piani assistenziali, che fanno fonte ad alcune urgenze. Essi sono delle risposte provvisorie. Finché non si risolveranno radicalmente i problemi dei poveri, ri nunciando all’autonomia assoluta del mercato e della speculazione finanziaria e aggredendo le cause strutturali dell’ini quità, non si risolveranno i problemi del Per il quinto anno consecutivo, si è rinnovato l’appuntamento del concorso “Presepe povero ma bello” con lo scopo di riavvicinare piccoli e grandi alla straordinaria nascita di Gesù. In questa società che rende il Natale sempre più laico, impedendo perfino in una scuola del piacentino e del milanese, di realizzare il presepe per “non offendere altre religioni”, levando così il sacro dalla scuola in favore di una morale laica, questa iniziativa preserva i nostri valori cristiani e vuole contrastare quel consumismo ed artificiosità travestiti da un babbo natale che di anno in anno fa perdere il Vero Senso del Natale fatto di Verità ed Amore. Ventuno sono state le opere realizzate dall’ingegnosa fantasia di bambini, giovani e adulti, che in un intreccio di mani e idee, riciclando sapientemente tutti quei materiali inutilizzabili e da eliminare, hanno saputo rappresentare, dando nuova vita e nuovo significato all’evento fondamentale per la nostra fede: la Natività. Molte le persone che hanno ammirato, apprezzato e votato queste originali creazioni premiate al termine della Santa Messa nella solennità dell’Epifania. Tre i presepi segnalati, rispettivamente: quello più completo, di Flavia Vedana, con una ricchezza di personaggi, utilizzando sapientemente pezzi di legno, frutta secca e altri elementi di scarto; il più significativo, di Delia De Bon, dove la Buona Notizia viene annunciata tramite stampa, utilizzando vecchi giornali destinati al macero e il più povero, di Alice Vuono: cosa c’è di più inutile di una lampadina bruciata? Lampadine di varie dimensioni e colori assumono nuova vita e luce nella gioiosa rappresentazione della Nascita di Gesù. La celebrazione dell’ Epifania ha visto, oltre alla presenza delle autorità locali, anche e in particolar modo quella dei nostri dinamici Alpini, dove nel corso dell’omelia don Alfredo, elogiandone l’impegno e la disponibilità, li ha definiti Magici, magi… ci, riprendendo il tema della festa: l’arrivo dei Magi a Betlemme. 2 mondo, e in definitiva nessun problema. Scrive papa Francesco: “Dà fastidio che si parli di etica, dà fastidio che si parli di solidarietà mondiale, dà fastidio che si parli di distribuzione dei beni, dà fastidio che si parli di difendere i posti di lavoro, dà fastidio che si parli della dignità dei deboli, dà fastidio che si parli di un Dio che esige un impegno per la giustizia... La comoda indifferenza di fronte a queste questioni svuota la nostra vita e le nostre parole di ogni significato” (203). 4.Curare la fragilità Infine occorre “avere cura della fragilità” (209). Cioè, prendersi cura dei più fragili della terra: i senza-tetto, i tossico dipendenti, i rifugiati, i popoli indigeni, gli anziani sempre più soli e abbandonati, i migranti, le donne che soffrono situazioni di esclusione... “Tutti noi cristiani - conclude il papa siamo chiamati a prenderci cura della fragilità del popolo e del mondo in cui viviamo” (209). Viene spontaneo chiedere a noi stessi: A che punto siamo? Da che parte stiamo? Quanto siamo noi veramente “fedeli” al van gelo di Cristo? Stiamo.... “correndo invano”? p. GABRIELE FERRARI, sx “Presepe povero ma bello” 1° premio al più completo. 2° premio al più significativo. I premiati. Bollettino interparrocchiale XXXVIa Giornata per la vita Gruppo giovanissimi Sospirolo-Gron Varie le esperienze vissute da ragazzi e ragazze delle medie, riuniti insieme nel Gruppo Giovanissimi organizzato congiuntamente per le parrocchie di Sospirolo e di Gron da Pieranna e Andrea Walicki e Teresa e Nino De Riz. I giovani sono stati accompagnati a riflettere su temi importanti riguardanti la Vita e la Fede attraverso attività come: visione di film, incontri con giovani e adulti impegnati in scelte di spiritualità e di servizio, una cena “povera” di solidarietà in Avvento, veglie di preghiera e camminate sotto le stelle e attività di volontariato come la sistemazione del bosco comunale insieme agli amministratori a servizio della propria comunità. I 12 bambini nati nel 2013 sono stati accolti dalla comunità nella messa del 2 febbraio scorso. Non sono tanti e questo rispecchia la difficoltà delle giovani coppie di guardare con fiducia al futuro generando futuro, come ribadito da Papa Francesco, accettando il sacrificio che la famiglia e i figli impongono, ostacolati anche dai problemi economici e di lavoro in una società che è basata sul relativismo. Per fortuna la presenza di questi 12 bambini è un segno di speranza di chi crede nella concezione della famiglia e della vita. Tra le 12 primule c’era anche quella di Sara Miriam, nata il 15 agosto scorso a Perugia, che la nostra comunità ha adottato a distanza attraverso il Progetto Gemma. Questa Associazione, costituita il 28 aprile 1994, data della morte di santa Gianna Berretta Molla, ricorda il sacrificio di questa mamma, che pur di dare la vita all’ultima dei quattro figli, ha rinunciato alla sua, non curando un tumore che l’aveva colpita in gravidanza. L’adozione prenatale a Sara Miriam e precedentemente a Emanuela nel 2009, a Isabel nel 2010 e a Saul De Silva nel 2012, consiste nell’assicurare alla mamma in difficoltà un contributo finanziario per diciotto mesi. 61a Giornata mondiale dei malati di lebbra Sono 61 anni che si celebra in tutto il mondo questa ricorrenza, ma la lebbra è ancora una dolorosa piaga che non segna solo il corpo ma significa soprattutto per chi la vive, pregiudizi, indifferenza ed emarginazione. Troppe sono ancora le persone che credono, a torto, nel contagio di questa subdola malattia della povertà, che vede segnati ancora tanti bambini, nonostante ci sia la disponibilità di cure efficaci e che costano poco! Ma c’è un’altra malattia, più recente, il morbo di Burulì, denominato la “lebbra moderna”, che genera numerose vittime (90%), provocando profonde piaghe tra i più deboli e i bambini. Se non curata, porta a decesso per setticemia (infezione generale del sangue). La terapia, principalmente chirurgica, consiste in profondi raschiamenti dei tessuti che lascia devastanti cicatrici e immobilità permanenti. La comunità di Sospirolo, come negli anni scorsi, ha partecipato a questa solidarietà voluta fortemente da Raoul Follereau per i diritti degli ultimi, conSospirolo – Gron fezionando copertine e bende, il tutto lavorato a mano, pazientemente, ferro su ferro, punto su punto per la protezione del corpo e la medicazione delle ferite a questi fratelli malati che hanno anche tanto bisogno di amore e contano sul nostro aiuto. Sono tante le persone che si sono impegnate nel disfare indumenti di lana e cotone per poi riconfezionare coperte e bende, merita un grazie per la sua laboriosità Maria Talin che, oltre a diverse copertine è riuscita a sferruzzare ben 110 bende (circa una ogni tre quattro giorni!). E’proprio il caso di dire, anzi di “fare della nostra vita qualcosa che vale” E non è solo un giorno all’anno che si dbd deve amare. Festa della famiglia Il 28 dicembre è stata celebrata la festa della Famiglia e tutte le coppie che hanno partecipato alla Santa Messa hanno posato per la foto ricordo. Tra quelle presenti c’è anche chi ha superato i 50 anni e una settant’anni di vita insieme! 3 VERBALE N.6 DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE - SOSPIROLO 18 marzo 2014 Presenti: Don Alfredo Levis, Diacono Piccolin Gianni, Buzzatti Alberto, De Cian Rachele, Furlanetto Giuseppe, Moretti Ilenia, Moretti Itala, Poloni Felicita, Viel Sara Assenti giustificati: Casanova Daniele, Case Alvise, Caviola Enzo, De Zanet Denise. Ora di inizio riunione: 20.30 Dopo un momento di preghiera, Don Alfredo ci ha proclamato e commentato il Vangelo del giorno di Matteo 23,1-12. Gesù e il Vangelo devono guidarci nel nostro cammino, portare a contatto con l’Amore di Cristo, se non c’è questo tutto crolla. La Chiesa con il Papa Francesco si deve rinnovare e puntare all’essenziale. In questo nostro incontro si cerca di capire quello che Dio vuole per la nostra comunità e aiutare questo nostro Pastore. Le famiglie che si avvicinano alla Chiesa nelle Sante Messe lo fanno perché sono convinte, è importante essere connessi con Gesù e gli altri. La riunione prevedeva il seguente ordine del giorno: 1. Iniziative per la Quaresima 2. 3. 4. 5. 6. (Via Crucis, Un Pane per Amor di Dio, Confessioni …) Benedizione delle famiglie; Mese di Maggio ; Festa delle Famiglie ; Varie; Il Venerdì Santo si terrà per le vie del centro di Sospirolo, la Via Crucis. Ci saranno alcune scene della Passione animate dal gruppo teatrale dei Giovani, eseguendo l’opera “ Il Pianto di Maria” di Iacopone da Todi. Si andrà in processione seguiti e preceduti dalle croci di San Tiziano e San Zenon, con soste in determinati luoghi per contemplare le scene recitate. 1. Il pomeriggio alle tre ci sarà la Liturgia della Passione. È necessario trovare il modo di parlare anche a catechismo dell’iniziativa “ Un Pane per Amor di Dio”. Quanto offerto nella cassettina è frutto della penitenza e del digiuno, abituarsi a rinunciare a qualcosa per gli altri. Le confessioni saranno per tutte le fasce di età. 2. La Benedizione delle case sarà effettuate dopo Pasqua, ogni settimana una frazione; come ricordo verrà donata l’immagine di una delle pale restaurate, ad oggi ospitate nella sala consiliare del Municipio, con la sua storia e la benedizione. 3. Nel mese di Maggio il Rosario con la Madonna di Fatima sarà celebrato nei luoghi più significativi, nella storia civile, culturale, ciò che fa tale la comunità di Sospirolo. Importante anche visitare famiglie che hanno vissuto gioie o dolori nell’ultimo periodo. È opportuno individuare una ventina di posti dove soffermarsi, per un giorno la Madonna sarà custodita da una famiglia. 4. La Festa delle famiglie sarà il 18 Maggio sempre con le stesse modalità dell’anno scorso. A breve sarà fissato un incontro organizzativo con le associazioni. 5. Da definire le 24 ore di Adorazione, a Riese si andrà più avanti. Con la preghiera si conclude la riunione. La Segretaria Ilenia Moretti Il Parroco Don Alfredo Levis La Candelora La benedizione delle candele, nella devozione popolare, era uno dei segni più sentiti nelle famiglie che collocavano la candela “luce vera che illumina la vita ” in un luogo significativo e visibile. Anche oggi alcune persone hanno conservato la tradizione di portare a casa la candela benedetta da accendere nei momenti importanti della vita familiare. Giovedì Santo Venerdì Santo Il Giovedì Santo, durante la celebrazione della Messa in Cena Domini, si è ripetuto il rito della lavanda dei piedi, che ha visto coinvolti i 19 bambini che riceveranno la Prima Comunione ciascuno dei quali, al termine di questo suggestivo momento, ha ricevuto la veste bianca da indossare nel giorno della Prima Comunione. La celebrazione ha visto la partecipazione di molti bambini del catechismo che hanno consegnato la cassettina di un Pane per amor di Dio, frutto dei propri sacrifici fatti durante il periodo quaresimale. Nel pomeriggio alle 15 si è svolta la liturgia della passione con la lettura del Passio, adorazione della Croce e Comunione, mentre la sera alle 20 si è vissuto il momento della morte di Gesù in croce con la rappresentazione de “ Il Pianto di Maria” di Jacopone da Todi, poeta umbro vissuto tra il 1200 e il 1300. I protagonisti erano una ventina di attori della compagnia teatrale “I Giovani” guidati alla regia dalla sig.ra Mariarosa Ceccon. Una lauda drammatica eseguita nella lingua del tempo dell’autore, enfatizzando il dolore della Madre di fronte all’ingiusta condanna subita dal Figlio. Dalla condanna di Pilato alla crocifissione, la lauda si è chiusa con il pianto di Maria, che implora più volte il Figlio in uno struggente saluto. Al termine della rappresentazione, i giovani attori e tutti i fedeli presenti, preceduti dalle croci frazionali, si sono recati in processione in piazza Segato, dove don Alfredo ha impartito la benedizione a tutta la Comunità. Dal piazzale della Chiesa Parrocchiale si sono potute contemplare le croci illuminate sulla cima delle montagne circostanti. 4 Bollettino interparrocchiale C’è il gruppo giovani a Sospirolo? La risposta è si! Siamo partiti con entusiasmo a gennaio per questa nuova avventura con una decina di giovani dalla prima alla terza superiore. Insieme ai ragazzi abbiamo iniziato il viaggio della conoscenza di sé, un viaggio impegnativo ma entusiasmante. Lungo il nostro percorso abbiamo incontrato vari personaggi (veri, non di fantasia) che ci hanno raccontato la loro storia di vita e/o la loro esperienza di servizio al prossimo. Ci sono state occasioni di festa, di gioco, di confronto... Il gruppo si è via via consolidato ed abbiamo voglia di continuare l’esperienza anche il prossimo anno. Vorremmo essere anche di più perciò invitiamo chiunque lo desideri ad unirsi a noi: ne vale la pena!! Gli animatori Annalisa, Caio e Max LE DUE COLONNE Un forte e sentito RINGRAZIAMENTO lo meritano i nostri due giovani Michele Lotto e Elia Moro per il loro lungo e fedele servizio liturgico nelle nostre celebrazioni parrocchiali! Erano presenti nel mio ingresso a Sospirolo, lo sono ancora! Non solo hanno dato la loro disponibilità ma anche hanno trasmesso a tanti altri ragazzi della Parrocchia la gioia di partecipare attivamente allo svolgimento della Liturgia! Sempre attenti, silenziosi, ordinati, educati si sono fatti benvolere da tutta la Comunità! Grazie! Siete state le mie due colonne di appoggio! Non ho mai dovuto insistere, chiamare, riprendere nessuno dei due: bravi! Ora mi auguro che il vostro posto di Chierichetto, venga preso da altri ragazzi e il Servizio alla Liturgia sia sempre fatto con decoro e serietà! Di bravi chierichetti sia nella Parrocchia di Sospirolo che di Gron ce ne sono fortunatamente diversi. Un GRAZIE particolare e grande anche alle vostre famiglie! Un anno da catechista Ad ottobre 2013 ho inizia to la mia prima esperienza da catechista, con un gruppo di bambini entusiasti di conosce re la vita del loro amico Gesù. Le lezioni non erano mai uguali, delle “fotocopie”, ma variavano a seconda dell’ani mo dei bambini e del periodo liturgico, che stavamo viven do. Per “ catturare” l’attenzione, li invitavo a fare disegni che rappresentassero la loro espe rienza in rapporto col pros simo, raccontando la propria vita di fede. Questo lavoro è stato fatto nella seconda parte dell’anno, mentre agli inizi don Alfredo ha riproposto la visita a delle famiglie delle frazioni di Rosolin, Volpez, Pascoli, Mis, Regolanova, Case al Lago, Mez zaterra. In un incontro, di circa mezzora ci è stata trasmessa la vita di fede vissuta tra le gioie ma anche le tante difficoltà, su perate grazie alla fiducia nella vicinanza del Padre. I bambini si sono confrontati con queste persone e le loro riflessioni sono state raccolte in un al bum insieme a quelle dei bimbi delle altre classi. Dopo questo servizio come catechista, nel mio cuo re rimarrà sempre la gioia che ho provato nell’aver trasmesso ai bimbi quel dono grande che ho ricevuto incontrando Gesù; spero che la luce della fede, da loro ricevuta nel Battesi mo, possa crescere in futuro partecipando alla Santa Mes sa e a tutte le iniziative della Comunità, e mantenersi fedeli anche nella frequentazione del Catechismo. Ilenia Moretti 90 ° Compleanno... Auguri! Manfroi Roberta, vedova del ex-Sindaco Riccardo “Cicci” Vigne, ha felicemente festeggiato il 90° anno di età, circondata dal nipote , familiari e amici! Congratulazione da tutto Sospirolo che la ricorda sempre con tanto affetto! Auguri e cordiali saluti da tutta la Comunità! Sospirolo – Gron Tormen Maria, ...già nel novembre scorso aveva festeggiato i 90 anni di vita! Per una svista nella impaginazione, la foto si era persa. Rimediamo subito con doppi auguri di BUON COMPLEANNO E di TANTA SALUTE: attorniata dalle figlie e dai tanti parenti che la amano e la circondano di tante premure, il Signore continui a sostenerla con il suo aiuto! 5 Prima Comunione a Sospirolo Cari bambini... Cari bambini, il giorno dell’incontro con il Signore Gesù è finalmente arrivato. Vi siete preparati, guidati con premura ed affetto da noi catechiste e da Don Alfredo e sostenuti ed amati dai vostri genitori. Voi occupate un posto speciale nel cuore di Gesù, lui vi ha donato il suo corpo e il suo sangue, il pane della vita. La vostra Prima Comunione, quindi, è come l’inizio di un cammino insieme al Signore, che vi tiene per mano per condurvi sulla strada del bene, della generosità, della pace e della fraternità. Non abbiate paura di chiedergli le cose più importanti e più belle per la vostra vita, per i vostri genitori, per i vostri amici, ma non dimenticate di dirgli di stare sempre con voi e di indicarvi la strada che dovete seguire. Avete appreso dai vostri genitori, dal parroco, da noi catechiste che è necessario rispettare le regole, per vivere serenamente con se stessi e con gli altri. Il Signore ve ne propone una sola, la più importante, quella che sorregge tutte le altre. “Fai agli altri ciò che vuoi che gli altri facciano a te”. Uniti a Gesù, che vi aiuterà ad osservarla in famiglia, a scuola, con agli amici, voi procederete sicuri. Ognuno di voi, bambini, è unico e speciale; è vero qualche volta, ci avete fatto arrabbiare, urlare e anche correre ma ci avete regalato anche tante emozioni, ognuno di voi in maniera diversa, bella, pura e semplice. Un grazie speciale a Don Alfredo che con le sue parole semplici ed i suoi insegnamenti ci ha donato gioie e ci ha insegnato a non smettere di sorridere e di essere felici insieme. Un grazie anche a questo bel gruppo di genitori che sono stati sempre presenti e partecipi al cammino dei loro poccoli. Con affetto. Le Catechiste. Itala ed Annarosa Prima fila in basso da SX: POLONI ALESSIO, ROSSON ALESSIO, RACCANELLO REBECCA,VERDICCHIO GIULIA, PAGANIN EMMA, BRISTOT NICOLA, CATTANEO LORENZO, DALLA MORA SAVERIO, CADORE RINO, LOVAT LAURA. Seconda fila da SX: PISON EDOARDO, LOGIURATO CORINE, VEDANA FLAVIA, BRAN6 In questa “tappa cristiana” pensi che una volta che Dio è dentro di te, è per tutta la vita, e non c’è alcun dubbio. Si possono avere incertezze, è vero, ma questo giorno rimane impresso nella memoria come il primo momento in cui… si è percepita l’importanza dell’incontro personale con Gesù. Una mamma CHER ILENIA, PILOTTI AUGUSTO, MENEGHEL AMBRA, BUZZATTI LETIZIA, CAVIOLA VALENTINA, MENEGOLLA LARA. Terza fila da SX: Catechista MORETTI ITALA, DON ALFREDO, Catechista ISMA ANNAROSA. Bollettino interparrocchiale Pensieri di Prima Comunione Alessio Poloni Il giorno della Prima Comunione ho sentito Gesù entrare in me. Mi è piaciuto partecipare alla preghiera dei fedeli e il canto “ ti rendiamo grazie” che abbiamo inventato noi. E’ stato bello uscire e condividere il pane azzimo. Ilenia Brancher Mi è piaciuto quando ho ricevuto il corpo di Gesù e quando siamo entrati in chiesa con i nostri genitori. Rino Cadore Flavia Vedana E’ stato molto emozionante entrare in chiesa con a sinistra la mamma e a destra il papà. Mi è anche piaciuto vedere la chiesa piena di persone venute a vedere noi. I nostri genitori hanno fatto un’offerta per le famiglie povere e la mia mamma ha raccolto e portato alla Madonna le margherite. Emma Paganin Mi è piaciuto prendere il corpo di Gesù e bere il suo sangue, e, quando sono tornata a casa sono andata a chiamare tante persone per venire a festeggiare con me. C’erano tutti i miei parenti e mi sono divertita molto. Ero felicissima perché le maestre Marisa e Chiara sono venute a vederci anche se avevano altri impegni. Alessio Rosson Mi ha impressionato molto la Comunione e voglio dire subito che ho sentito Gesù. Ho sentito una sensazione buona, dolce che penso mi abbia un po’ migliorato. Poi mi sono emozionato quando ho visto le mie due maestre Marisa e Chiara che erano venute a vederci, sono sicuro che ci devono volere molto bene! Infine mi è piaciuto ricevere il corpo e il sangue di Gesù. Abbiamo dato anche un’offerta ai poveri. Sospirolo – Gron A me è piaciuto tutto, ho chiesto di far finire tutte le guerre e di proteggere la mia famiglia. Edoardo Pison Il momento che mi è piaciuto di più è stato quando ho ricevuto la particola e ho sentito Gesù parlare nel mio cuore. Ambra Meneghel Mi è piaciuta la processione con i genitori e quando siamo entrati in chiesa mi sono emozionata molto al vedere tutte le persone venute a vedermi. Ho ricevuto il corpo e il sangue di Gesù e mi è piaciuto molto. Lovat Laura Mi sono emozionata molto quando sono entrata in chiesa e mi è piaciuto andare a dare la pace alla mamma ed al papà. Valentina Caviola La cose che mi sono piaciute di più sono state: portare il piattino per l’offertorio e ricevere il Corpo di Cristo. Ma mi è dispiaciuto non avere i miei nonni a fianco. Nicola Bristot Mi è piaciuta la processione con i genitori ed entrare nella chiesa piena di gente, quando ho ricevuto il corpo del Signore e quando la mia mamma ha letto la preghiera dei fedeli. Lara Menegolla Mi sentivo emozionata, non stavo più nella pelle, quando ho ricevuto la particola io ho sentito Gesù dentro di me. Ero meravigliata, è stato fantastico. Quando ho portato la pace ai miei genitori mi veniva da piangere. Gesù, bisogna dirti un grazie infinito! E’ stato bello anche condividere il pane azzimo e vedere i padrini che mi correvano incontro. E’ stata una cosa fantastica , meravigliosa, grazie Gesù per essere entrato in me. Rebecca Raccanello La cosa che mi è piaciuta di più è stato ricevere il corpo di Gesù. Mi è piaciuto vedere tanta gente in chiesa. Giulia Verdicchio Quando ho ricevuto il corpo di Gesù dentro di me , mi sono sentita emozionata, è stato molto bello vedere i nostri compagni che ci guardavano. Saverio Dalla Mora Mi è piaciuto quando siamo entrati in chiesa con i genitori e quando ho ricevuto il corpo e il sangue di Gesù e quando ho portati i doni all’offertorio. Buzzatti Letizia Il momento della Santa Messa che mi è piaciuto di più è stato quando sono entrata in chiesa con in mano la luce di Cristo e i miei genitori di fianco, mentre tutti i miei amici mi salutavano gioiosi. Ho provato tanta gioia ed emozione quando ho ricevuto il corpo ed il sangue del Signore. Sono stata molto felice quando ho visto la mia migliore amica che era venuta a vedermi e le mie maestre, nonostante una avesse la mamma in ospedale. E’ veramente stata gentile e dolce. Lorenzo Cattaneo Mi è piaciuto quando ho bevuto il vino (sangue di Cristo) e mangiato la particola (corpo di Cristo), mi sono emozionato poi quando il Signore mi ha parlato. Mi sono commosso quando ho portato la pace ai miei genitori e quando siamo entrati in chiesa insieme. Augusto Pilotti Il giorno della mia Comunione ho provato dentro di me una grande gioia perché mi sono fatto un nuovo amico, ero un po’ triste perché i miei zii non mi hanno potuto vedere, avevano la broncopolmonite. Mi sono molto emozionato prima di ricevere Gesù nel mio corpo; la parte che mi è piaciuta di più è quando ho sentito che mi parlava al cuore. Mi è piaciuto anche il momento in cui ho dato la pace ai miei parenti. Quindi quel giorno è diventato speciale perché il corpo ed il sangue di Cristo mi hanno migliorato e ho sentito una pace immensa. Le mie maestre, quella di religione Chiara, quella di matematica Marisa , che anche se aveva la mamma in ospedale ha trovato il tempo di venire da noi. Il regalo che mi è piaciuto di più è stato quello della vicina di mia nonna materna cioè il libro a fumetti di Papa Giovanni Paolo II. 7 Festa della Famiglia 2014 È LA FESTA DELLE FESTE per la nostra Comunità! E’ la festa della Vita, dell’Amore, della Concordia, delle Origi ni, delle Speranze, dei frutti del Lavoro... E’ la FESTA della Società e della Chiesa: non possono esistere se non ci sono FAMIGLIE! Ogni perso na è sacra e necessaria, ma non può nascere da sola, cre scere da sola, vivere da sola. Nella Famiglia trova la sicu rezza, l’educazione, la forza. Dio BENEDICA LA FAMIGLIA! Non c’è spettacolo più bello del contemplare una Famiglia felice a tavola: bisnonni, non ni, zii, cugini, generi, nuore, nipoti, pronipoti, fidanzati, fi danzate, cognati, cognate: E’ QUESTA LA FAMIGLIA PRO TAGONISTA DELLA FESTA CHE SOSPIROLO ORGANIZ ZA DA TRE ANNI, NELLA TER ZA DOMENICA DI MAGGIO! Dico “SOSPIROLO”, togliendo la distinzione di “parrocchia” perché è una realtà che pre cede ogni altra ed è un dono per tutti! La FAMIGLIA nei suoi rapporti interni ed esterni, nei suoi impegni, nelle sue debo lezze e nelle sue grandezze, deve essere valorizzata, aiu tata, difesa, amata da tutte le altre realtà: politiche, sociali, educative, sportive, religiose, culturali, finanziarie, lavorati ve... Non deve essere lasciata in balìa dei “predatori” che sempre più si avventano su di essa per succhiarne il sangue e svuotarla di vita e potere! Per questo noi vogliamo FESTEGGIARE LA FAMIGLIA: quella composta da tutti i suoi elementi. Mentre nella Dome nica dopo il Natale, Festa del la Sacra Famiglia, festeggiamo tutte le coppie di sposi che hanno originato una Famiglia, in Maggio festeggiamo il risultato del Matrimonio. Invito fin d’ora TUTTE LE FAMIGLIE di SOSPIROLO (anche se di parrocchia diverse: Sospirolo, Gron, Mas,...) a preparare la propria famiglia per il prossi mo 17 MAGGIO 2015! Quest’anno, la festa, pur riuscendo molto bene, ha vi sto la concomitanza di Prime Comunioni e altre Feste nelle Comunità vicine e all’appello sono mancate diverse fami glie di solito presenti e molto attive nella preparazione. E’ la realtà della vita familiare, fatta di tanti legami parentali che non si possono snobbare. Un GRANDE RINGRA ZIAMENTO lo facciamo agli organizzatori della Festa: il Comitato de San Piero; il Co mitato di Col Molin che si è assunto la maggior parte del lavoro in cucina; le tante per sone volontarie che si sono aggiunte al gruppo base, i Giovani dell’Animazione nel la Tombola, nei giochi, nella musica... al CORO OIO che ci ha animato la Santa Messa e la Festa sotto il capanno ne. Al TEMPO che ci ha per messo una giornata di sole! Al Direttore de “L’AMICO del POPOLO”, presente anche quest’anno per immortalare le Famiglie con una stupen da foto per ognuna di loro! Grazie infinite alle FAMIGLIE che credono in questa festa e la rendono vera ed unica con la loro presenza! Famiglia Caviola Albino Famiglia Bacchetti Francesco Famiglia Vedana Ugo Famiglia Moro Lorenzo Famiglia Burlon Italo Famiglia Maieli Daniele Famiglia Sogne Fedele- Premio Famiglia Piu’ ...Sposata Famiglia Pison Remigio 8 Bollettino interparrocchiale Famiglia Naldo Bruno Famiglia Franceschet Antonio Famiglia Dalla Mora Dino Famiglia De Dona’ Omar Famiglia Petito Pasquale Premio Famiglia Più Giovane Famiglia Piccolin Gianni Famiglia Casanova Luigi Famiglia Masoch Avellino Famiglia Triches Stefano Famiglia Viel Gino Famiglia Mares Augusto Famiglia Caio e Chiara Famiglia Casanova Giovanni Sospirolo – Gron Famiglia Menegolla Attilio - Premio Famiglia Piu’ Numerosa Famiglia Sovilla-Vigne Maria Famiglia Pellizzari Silvio 9 Cronaca parrocchiale Gron ■ FESTA DELLA FAMIGLIA A GRON Ė tradizione, nella nostra parrocchia, che il 26 dicembre, giorno dedicato al Patrono Santo Stefano, vengano festeggiate le coppie che hanno raggiunto anniversari significativi della loro vita insieme, dalle più giovani, 5 anni, alle più…vecchie, 40 anni e più. Don Alfredo ha impartito la benedizione a tutti gli sposi presenti e la comunità parrocchiale ha offerto ad ogni coppia un simpatico e dolce omaggio. CONGRATULAZIONI ELVIO! Il giorno 27 settembre 2013, Elvio De Dea ha conseguito la Laurea in Scienze Religiose presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Belluno discutendo la tesi “La Chiesa di santo Stefano di Gron: storia e arte”, di cui il giorno 22 dicembre ne è stato presentato il libro. Da parte del Gruppo Giovani Gron giungano a lui le congratulazioni per il traguardo raggiunto assieme agli Auguri per un futuro ricco di soddisfazioni e un ringraziamento per l’aiuto che da anni fedelmente offre alla Comunità Parrocchiale di Gron. Il GGG 6 gennaio: BENEDIZIONE DEI BAMBINI Il 6 gennaio festa dell’Epifania del Signore si celebra la Giornata dell’Infanzia. Nelle parrocchie di Gron e Sospirolo si è rinnovata la tradizione della benedizione dei bambini e bambine, accompagnati in chiesa dai loro genitori. Sono stati accolti da don Giuseppe Minella che ha commentato il piccolo dono che avrebbero ricevuto: un piccolo cuore di panno rosso su cui è adagiato Gesù bambino per ricordare che ognuno deve portare Gesù nel proprio cuore. Dopo la liturgia nel salone parrocchiale è arrivata la befana accolta da grandi e piccini. 10 Gruppo Giovani di Gron… al servizio della comunità Eccoci qui, alla fine dei nostri incontri, a rendervi partecipi delle attività svolte durante il periodo scolastico come di consuetudine, ogni venerdì sera in Parrocchia a Gron. Siamo in numero sempre più numeroso, addirittura 17: Adriano, Alessandro, Arianna, Chiara , Davide, Elvio, Giada, Giulia S., Giulia M., Jenny, Letizia, Marco, Matteo, Mauro, Nicola, Stefano e Valentina. Incontri diversi, a volte divertenti altre volte impegnativi, che ci hanno invitati a riflettere sui comportamenti comuni. Un tema trattato infatti, è stato l’”AMORE”e l’”INNAMORAMENTO”due termini apparentemente uguali ma con significati profondamente differenti, meglio compresi attraverso un confronto tra due canzoni di due cantanti ben conosciuti dal mondo degli adolescenti. Momento toccante e meditativo la visione del film di Adam Shankman “I passi dell’amore”, su cui non ci dilunghiamo in spiegazioni perché merita di essere guardato da tutti per cogliere il grande insegnamento in esso racchiuso! Sono stati affrontati, inoltre, temi di attualità e di interesse generale: la diffusa pratica dell’esorcismo, la partecipazione di Suor Cristina al programma televisivo in cui si è esibita come cantante e l’incontro presso il Centro Parrocchiale di Roe con Manuel Antonio Bragonzi coautore e protagonista del libro “Il bambino invisibile”. Durante il periodo natalizio, ci siamo impegnati ad addobbare, pulire e rendere accoglienti le vie e i borghi di Gron in occasione del mercatino proposto dal gruppo i “Gos da Gron”: un’occasione per stare insieme e per far sentire che la nostra comunità è VIVA ed è formata da persone umili e generose nei confronti di tutti! Il 2 marzo abbiamo riproposto nuovamente il mercatino dei crostoli e delle frittelle (preparate dal nostro chef Nicola!); il ricavato è stato di 754 euro (un grazie va a Danilla e Maria che mettono sempre a disposizione il loro tempo e le loro doti culinarie!) lo abbiamo interamente utilizzato per l’acquisto del videoproiettore, la cui installazione è avvenuta attraverso l’aiuto di Fausto e Daniele, la quale è in fase di completamento. La nostra prossima priorità sarà organizzare una serata aperta a tutta la Comunità, nella quale proporremo un film da vedere in compagnia! Sono ben accette le proposte! Non sono mancati i momenti di svago, di gioco, di discussione e la partecipazione alle Confessioni Comunitarie a Natale e Pasqua presso la Chiesa di Mas che coinvolgono tutti i ragazzi della forania. Attraverso l’abilità della nostra Arianna, il Gruppo Giovani da quest’anno avrà anche un suo logo, e con l’aiuto di Marco e Chiara abbiamo provato a diventare dei bravi “canterini” sulle note di “Un’altra umanità”(Gen Rosso). Vi lasciamo dunque presentandovi la nostra sfida partita circa un mese fa: la realizzazione di un Bollettino interparrocchiale puzzle di 13.224 pezzi che raffigura la “Creazione di Adamo”…ce la faranno i nostri eroi??? Grazie a Elvio per la sua pazienza e la sua disponibilità, a chi ci ha sempre sostenuto ed aiutato e a chi continua a credere in noi… secondo i valori della nostra canzone: Credo, credo in questa umanità che abbatte le frontiere, che paga di persona, che non usa armi ma sa usare il cuore. Questa è l’umanità che crede nell’amore! Buona Estate a tutti!!! Jenny per il Gruppo Giovani Gron Via crucis a Gron e foraniale ViAnche quest’anno il gruppo giovani di Gron ha preparato gli spunti per le meditazioni della Via Crucis che hanno poi affidato a varie realtà della parrocchia: dalle catechiste, ai bambini della prima comunione, da “Insieme si può” alla coppia che si sta preparando al matrimonio. Originale il tema: la riflessione su fatti di cronaca che, pur essendosi svolti lontani da noi, fanno riferimento alla passione di Cristo, e ci aiutano a vivere e ad agire la nostra fede con coerenza e carità. Inoltre,quest’anno la nostra parrocchia ha ospitato la Via Crucis Foraniale che si è Caro Angelin, vogliamo darti l’ultimo saluto cercando di esprimere i sentimenti che in questo momento abitano il cuore di tutti noi. Vogliamo riassumerli in una parola: grazie! Grazie per esser stato parte viva e attiva di questa nostra parrocchia, che hai voluto servire fedelmente fino agli ultimi giorni. Tra noi sei passato con le chiavi in mano, quelle che ogni mattina e sera utilizzavi per aprire e chiudere questa chiesa parrocchiale, perché tutti potessero aver accesso a Dio; tra noi sei passato con la disponibilità alla recita del Rosario per molti dei nostri fratelli defunti; tra noi sei passato con l’Eucaristia, che portavi agli amma lati desiderosi di incontrare il Signore nelle loro sofferenze perché queste ricevessero il senso più pieno; tra noi sei passato mettendoti a servizio della comunità Rose a Gron La nostra aiuola delle rose... decisamente rinnovata e sistemata. Tutto questo grazie al Gruppo Giovani, che ha contribuito alla rimozione delle cordonate vecchie e dismesse, come anche a Benito, a dom Girolamo e a quanti hanno contribuito ai lavori. Ora Federica le curerà e Danilla le raccoglierà, usandole per il nostro altare. Grazie a tutti! Sospirolo – Gron svolta alle Torbe in un suggestivo percorso culminato alla chiesa di Santa Teresa. Le riflessioni, affidate alle varie parrocchie, hanno preso spunto da quelle che il gruppo giovani di Gron aveva preparato qualche anno fa: la vita dei santi attualizzata nella vita della comunità e di ciascun cristiano. civile, in tutti quegli impegni che hai voluto assumerti; tra noi sei passato e ora ci lasci un ricordo bello, soprattutto nei bambini, nei più piccoli, che ti ricordano sempre con stima e affetto. Ma soprattutto, vogliamo dirti grazie per es ser stato un uomo di fede. Sempre partecipe alla Messa domenicale e assiduo nella pratica sacramentale, abbiamo visto in te un testimone del Signore Risorto. Tu, come i discepoli di Emmaus, hai saputo riconoscerLo e ritrovare in Lui quell’acqua viva che disseta. Ora ti affidiamo all’intercessione della Beata Vergine Maria di Lourdes e di santo Stefano, nostro patrono, per ché, insieme a tutti i martiri e a tutti i santi, tu sia accolto in paradiso a contemplare faccia a faccia quella Verità che hai tanto ricercato, il tuo Signore che hai a lungo desiderato. Ciao Angelin! I parrocchiani di Gron Laurea Vedana Davide (Torbe) di Dario e Cadalora Mila si è laureato il 10 ottobre 2013 a Padova corso di laurea Diritto dell’economia e governo delle organizzazioni (Scienze Giuridiche). Ha effettuato la tesi in diritto bancario dal titolo “La banca di credito cooperativo tra genesi e prospettive future”. 11 Prima Comunione a Gron 11 maggio 2014: il giorno tanto atteso per i cinque bambini di Gron è arrivato. In fila con una calla in mano affiancati dai genitori ecco Steven, Federico, Nicole, Riccardo e Paolo si avviano a ricevere la Prima Comunione. Questo momento, che rappresenta la Un ringraziamento particolare va alla catechista Antonella e don Giuseppe perché avete illuminato e orientato con la grazia di Dio la vita dei nostri figli. Grazie perché ci avete condotti a desiderare di condividere ardentemente questo pane e questo vino con i nostri figli. Grazie perché ci avete sottolineato che il nostro cammino non deve interrompersi con questa celebrazione, ma continuare nella vita quotidiana e ogni volta che celebriamo l’Eucarestia. Grazie al coro “Re Maggiore” per l’animazione, ai chierichetti ed a tutta la comunità per essere stati vicini ai nostri figli in questo giorno così importante. I genitori dei bambini della Prima Comunione l’adozione di Flora Flora Mae Mondares è la nuova “sorellina” della parrocchia di Gron. Ce l’hanno affidata i missionari di Don Calabria che operano nelle Filippine e con i quali “Insieme si può” da anni ha assunto un importante impegno di sostegno a di12 continuazione del loro cammino sulle orme di Gesù è iniziato con il Battesimo e continuato con la frequentazione del Catechismo, dove si sono avvicinati in modo più approfondito alla sua figura. Nell’ultimo anno sono stati seguiti da Don Giuseppe che li ha preparati anche per la Prima Confessione. La messa, celebrata da don Giuseppe affiancato da don Alfre do e padre Girolamo è stata attivamente partecipata anche da tutta la comunità che ha reso questo giorno un momento speciale di grande festa. Antonella I nomi dei Neocomunicandi di Gron: DA SIN. NEOCOUNICATI. 1 DERIZ RICCARDO, 2 RAFFA PAOLO, 3 MORETTI NICOLE, 4 ANDOLFATTO STEVEN, 5 DA ROLD FEDERICO, CATECHISTA E SACERDOTI DA SINISTRA:Catechista Antonella, don Alfredo, don Giuseppe, Padre Gerolamo Il Coro Re Maggiore A Meano stanza dei bambini della loro missione. Flora è nata l’8 ottobre 2004 e vive in una piccola casa costruita con materiale leggero e cemento. È una bambina dolce e socievole. Il papà lavora come guardia giura- Il coro Re Maggiore della parrocchia di Gron non solo anima le nostre liturgie, ma si è prestato con generosità a donare un’oretta di allegria agli anziani della casa di riposo di Meano cantando e suonando canzoni “de ‘na olta”. ta e non sempre il suo guadagno è sufficiente a mantenere la famiglia. La mamma non lavora. A noi, ora, il compito di sostenerla nello studio. Flora ha sostituito Aiza che, terminata la scuola dell’obbligo non si è più sentita di continuare. A noi, comunque, resta la soddisfazione di averle garantito la possibilità di avere un’istruzione di base che le consentirà di avere maggiori opportunità nella sua vita. Auguri Aiza, buona strada! Bollettino interparrocchiale Vita della Comunità Santa Barbara Domenica 1° dicembre si è celebrata la messa solenne in onore di Santa Barbara con la presenza delle autorità, gli alpini, bersaglieri e granatieri. E’ stato poi raggiunto, in processione, il Monumento ai Caduti con la rituale benedizione e il discorso del sindaco De Bon. In serata, al Centro Civico si è svolto il tradizionale Concerto con il Coro “Voci delle Dolomiti” diretto dal Maestro Vittorino Nalato, dedicato a Rosa Dal Don Mazzucco, Antonio De Col e Lidia Fai Bogo, mancati nel corso del 2013, partecipi di quel volontariato che costituisce l’anima e l’identità di una comunità. ■ MOSTRA PATRIZIA DE COLLE “ACQUERELLO: emozioni e sorprese…” E’ stato un Natale all’insegna dell’arte sospirolese. La mostra esposta al Centro Civico a dicembre, dal titolo “Acquerello: emo zioni e sorprese…”, è stata la prima personale della sospirolese Patrizia De Colle. Nel 2006, la passione per l’arte e la manualità, avvicinano Patrizia al mondo delle ceramiche e alla prima esperienza con la lavorazione della creta, a cui ha fatto seguito la decorazione dell’opera creata. Nel tempo la cu riosità ha stimolato Patrizia a voler scoprire altre forme di arte che la porteranno a dedicarsi alle diverse tecniche, dalla pittura a olio, all’iperrealismo, facendo tesoro degli insegnamenti della pittrice Carol Botto, fino alla scoperta recente degli acquerelli, nel 2013, sotto la guida del maestro Angelo Gorlini. Tecnica questa che appassiona e coinvolge Patrizia, attratta dalla precisione e dalla possibilità di perfezionare i detta gli raffigurati e, in poco tempo, dà vita a una serie di piacevoli dipinti, prediligendo paesaggi e ritratti. Con questa inedita mostra Patrizia ha dimostrato il suo talento e noi le auguria mo di esprimere ancora tanta creatività. San Zenon e i suoi presepi San Tiziano Durante il periodo natalizio, a San Zenon è stata riproposta l’iniziativa degli scorsi anni e le vie del paese sono state allestite con una cinquantina di esclusive rappresentazioni della Natività. Tutte opere realizzate con diverse modalità artistiche, qualità e attenzione al dettaglio, da forme classiche a quelle più moderne, quasi astratte, con l’utilizzo di materiali sapientemente lavorati che hanno lasciato spazio anche alla pittura e al ricamo. Sempre a tema, è stata presentata una collezione di vecchi e affascinanti libri scolastici sul Natale. Hanno fatto da corredo alla manifestazione un simpatico albero di Natale, che ha colto appieno lo spirito del riciclo e un allegro pupazzo di neve gigante, anch’esso rigorosamente “bio”. I numerosi visitatori, hanno apprezzato molto l’iniziativa del Comitato locale e il lodevole impegno dei sanzenonesi. dbd Il 16 gennaio si è svolta la festa di San Tiziano patrono di Oregne con la consueta processione con la bella statua del Santo, dalla chiesetta al tendone allestito per la festa, dove è stata celebrata la santa messa. E’ un appuntamento a cui gli abitanti di Oregne e non solo ci tengono a festeggiare e riproporre negli anni sempre con grande entusiasmo. Sospirolo – Gron 13 Carnesima Il 27 febbraio, Giorgio Fornasier, più volte gradito ospite della nostra comunità, ha presentato un inedito recital, “Carnesima”. Un viaggio nella tradizione popolare veneta, rappresentando in modo scherzoso e serioso, il passaggio tra il periodo trasgressivo del Carnevale e il periodo successivo di penitenza della Quaresima. Divertenti e caricaturali canzoni carnevalesche hanno lasciato il posto ad alcuni canti della Settimana Santa, noti a molti, dai cui testi emerge quella profondità teologica patrimonio della grande sensibilità dei nostri antenati. L’architetto Attilia Troian ha sapientemente illustrato il dipinto “La battaglia tra il carnevale e la quaresima” (1559) di Pieter Bruegel il Vecchio, un fronteggiarsi simbolico, ricco di significati tra il carnevale, momento di gioia sfrenata, trionfo del piacere con succulenti pietanze e bevande e la quaresima, tempo liturgico scandito da preghiere, digiuno vita essenziale, penitenza e riflessione. 14 Passeggiata di carnevale Grande successo anche per il carnevale 2014 con la tradizionale passeggiata in maschera, organizzata dalla Pro Loco “Monti del Sole”, in collaborazione con l’AIB Sospirolo e i Comitati frazionali. Tra i vari premi, va segnalato quello al gruppo più numeroso assoluto: i 37 “Egiziani” di Torbe che hanno curato nel dettaglio sia i costumi che la realizzazione del carro con tanto di piramide. La mascherina più originale è andata alle piccole Sara e Chiara che simpaticamente sottobraccio hanno rappresentato l’unità della coppia, titolata “Tra moglie e marito non mettere il dito”. Carnevale ogni foto vale “Coriandoli… che passione!” di Lisa Seno, è stata premiata come la foto più bella del Carnevale, per la spontaneità e per la capacità di catturare il momento. Un sorriso a volte è la cosa più semplice ma più bella da vedere e il bambino ritratto, con la sua gioia è l’emblema del carnevale”, hanno spiegato i giurati del concorso giunto ormai alla quinta edizione. Al secondo posto “Troppo bella!” di Pieranna Casanova, è stata premiata per l’allegria, i colori e la spontaneità che la bambina trasmette. Terza “Il peso della gravidanza”di Lucia Pison premiata per la simpatia e per l’originalità del soggetto. Una serata culturale: Il sospirolese Girolamo Segato Girolamo Segato, uno dei più importanti personaggi storici locali, è stato protagonista di una serata al Centro Civico, presentata dal Direttore della Biblioteca Civica di Belluno, Giovanni Grazioli. Girolamo Segato nacque da Benedetto e Giustina Lante nell’ex Certosa di Vedana dove la famiglia conduceva un’azienda agricola per conto dei patrizi Erizzo. Sin da bambino, dimostrò delle capacità di apprendimento eccezionali e delle capacità manuali incredibili. Poco socievole e riflessivo, ma comunque vivace ed esuberante, passò l’infanzia a diretto contatto con la natura e apprese i primi rudimenti di scienze dal parroco di Sospirolo, don Antonio Bagini. Passò poi un breve periodo come contabile a Treviso, per poi ritornare agli studi nel liceo di Belluno, dove ebbe come inse- gnante Tomaso Antonio Catullo. Personaggio molto complesso, il Segato fu naturalista, scienziato, esploratore, disegnatore, cartografo, antropologo ed egittologo. Approfondì i suoi studi di egittologia, concentrandosi sulle tecniche di imbalsamazione. Mise a punto una particolare tecnica, in parte simile alla mummificazione, ma assolutamente unica: consisteva in una mineralizzazione, impropriamente chiamata pietrificazione. Ancora oggi i reperti pietrificati sono perfettamente conservati presso l’Università degli Studi di Firenze. Tecnica questa il cui segreto resta tutt’oggi misterioso. Morì nel 1836, a soli 44 anni, e fu sepolto, insieme ai suoi segreti, nella Basilica di Santa Croce. Questa serata culturale ha avuto un duplice obiettivo: conoscere e valorizzare il patrimonio degli archivi, patrimonio della Biblioteca di Belluno e osservare alcuni reperti originali messi gentilmente a disposizione degli eredi del Segato. Un momento emozionante della serata è stato quello della lettura armonizzata di lettere e diari, effettuata dalla bravura di Nanni Dorigo. Bollettino interparrocchiale Studenti premiati Attività ABVS Sezione di Sospirolo Il 17 marzo la sezione di Sospirolo ha donato alla Scuola Primaria di Sospirolo ben 30 dizionari e 5 Bibbie, ricevendo il ringraziamento di tutto il corpo insegnante e dirigenziale dell’Istituto Comprensivo. Questo dono rappresenta la volontà degli associati con il loro segretario Diego Lovat, di sostenere l’educazione dei giovani del Comune e promuovere le attività di questa associazione di volontariato. Prossimamente saranno donate 2 Lavagne alla Scuola Media. Lo spirito d’azione di questa sezione non si è esaurito con questa donazione, ma ha abbracciato altre importanti iniziative, qui di seguito riportate: - Incontro formativo con gli alunni di Terza Media e consegna ad ognuno di una medaglietta personalizzata con Nome, Cognome e Gruppo sanguigno; - In collaborazione con le sezione di Sedico, Bribano e Mas-Peron si è svolta a Prà de La Melia di Gron la 15 edizione del PIC NIC DEL DONATORE; - Grazie a delle donazioni di sponsor locali, sono state realizzate delle tovagliette per la Mensa e per tutte le sagre paesane del 2014; ognuna riporta il nome della sezione ABVS che augura buon appetito e nell’attesa del pranzo/ cena vi intrattiene con dei giochi da completare. - Nel marzo 2014 , in collaborazione con la Scuola Media e Comitato Genitori, si è svolta “Lanterne di Primavera”, manifestazione promozionale non competitiva di orienteering. La sezione ha incrementato anche il numero di iscritti, passando dai 125 del 2012 ai 127 del 2013. Ogni anno si promuovono incontri con i giovani, potenziali donatori del futuro, distribuzione di materiale informativo e partecipazione ad eventi sociali nel territorio. Tutto questo con un unico fine: promuovere la solidarietà compiendo un gesto importante per il prossimo. Per chi volesse avere informazioni in merito all’iter per diventare donatore può rivolgersi ai seguenti recapiti: ABVS di Belluno, tel 043727700, oppure contattare Il segretario di Sospirolo, Diego Lovat. Sospirolo – Gron 29 studenti sospirolesi sono stati premiati per i risultati ottenuti nello studio, con borse di studio, quest’anno devolute interamente con l’utilizzo di fondi propri del Comune, per un totale di 5060 euro. Il sindaco Mario De Bon ha invitato i giovani a valorizzare il titolo di studio acquisito, con la consapevolezza che uguale impegno o forse anche maggiore, servirà poi nel mondo lavorativo. Questi i nomi degli studenti meritevoli: per le scuole medie, sono stati premiati Maria Chiara Celato, Silvia Lovat, Elia Moro, Michele Lotto, Lorenzo Lovat, Marco Petito, Sara Stalliviere, Ginevra Matilde Dall’O. Per le superiori: Daniel Andriolo, Aurora Pilotti, Virginia Dall’O, Lorenzo Zannin, Marta Sanniti, Nadia Canzan, Cristina Buzzatti, Denise Cappai, Deborah Roccon, Luca Listan. Per l’università: Denis Lotto, Federica Moro, Chiara Croda, Martina De Donà, Alberto Lovat, Nina Nikic, Enrico Crosato, Marta Marcadent, Davide Vedana, Aris Buchanan Moro, Alberto Casagrande. I PROMESSI SPOSI de “I Giovani” Un altro successo merita to per il gruppo teatrale de “I Giovani” con la rilettura dei “Promessi Sposi”, nota storia del difficoltoso matrimonio di Renzo e Lucia del Manzoni. La prima al Teatro comu nale di Belluno, poi due date in casa e addirittura una repli ca in trasferta a Castelfranco Veneto. Un nuovo importante titolo si è così aggiunto alla già lunga lista di proposte della compagnia, l’ultima delle quali è l’Inferno di Dante dell’anno scorso. La trama del Manzoni, apparentemente semplice, si è mescolata alla complessità delle vicende storiche dell’Ita lia contadina del 1600. I perso naggi c’erano tutti: il timoroso don Abbondio, il profetico fra Cristoforo del “Verrà un gior no”, il crudele don Rodrigo. Gli attori più grandi hanno mostra to completa padronanza del palco e hanno svelato tutta la professionalità acquisita negli anni, toccando punte di bra vura in scene cardine, come in quella del dialogo tra il cardi nal Borromeo e l’Innominato o nella cupa vicenda della mona ca di Monza; ma anche i piccoli hanno riservato naturalmente tante sorprese. La regista Mariarosa Ceccon si è detta soddisfatta del risulta to, perché “quest’anno la sfida era alta, dal momento che ci siamo confrontati con un mo stro sacro della letteratura ita liana”. I giovani sono cresciuti e si sono impegnati al massi mo, curando molti dettagli, ad esempio l’espressività dei volti. Quello che, come associazione, abbiamo voluto far capire ai ragazzi è l’importanza di fare gruppo, di aiutarsi reciproca mente e di non essere com petitivi, per un fine collettivo. Crediamo di esserci riusciti”. Auguriamo alla compagnia che questi importanti valori si ano il motore di una costante crescita professionale e perso nale con un arrivederci al pros simo impegno teatrale. 15 L e nostre Comunità hanno da sempre una profonda devozio ne mariana e desiderano vivere il mese di Maggio con grande inten sità di preghiera e di comunione fraterna! Anche quest’anno abbiamo voluto affidare LE NOSTRE REAL TA’ PIU’ SIGNIFICATIVE dal punto di vista religioso, storico,affettivo, familiare, artistico, lavorativo, sportivo, formativo, ecc. nel CUO RE MATERNO DI MARIA! Abbbiamo ripreso l’IMMAGI NE DELLA MADONNA DI FATI MA, così cara al popolo di tutta la Chiesa per il suo richiamo alla preghiera, alla famiglia, alla pace... e là abbiamo portata in PROCES SIONE in alcuni luoghi prescelti, lasciandola costì per una notte, ri prendendola il giorno successivo. Come nel 2010. Mutando spesso il Mese di maggio 2014 percorso e facendola però POR TARE SEMPRE DA BAMBINI! Questo lo svolgimento di ogni sera: ore 20.00: inizio del rosario nel luogo fissato; ore 20.15: pro cessione con la statua ; ore 20.45: fine del fioretto (normalmente) Lungo il percorso si è lasciato alla inventiva personale il predi sporre fiori, lumini, striscioni...di accoglienza alla Madonna. Abbiamo sempre avuto la collaborazione della PROTEZIO NE CIVILE, che ancora RINGRA ZIAMO DAL PROFONDO DEL CUORE per la grande professio nalità e attenzione dimostrata nel lungo e non sempre comodo percorso! Canti dell’emigrazione “I canti dell’emigrazione” è stato il titolo della serata che gli “Amici di Flores da Cunha” hanno proposto sabato 17 maggio presso la sala Pellizzari del Centro civico. Un voluto omaggio ai tanti emigranti che hanno segnato un pezzo importante di storia bellunese, veneta e non solo, che è stato celebrato da ben due cori: il Coro Oio di Santa Giustina e, in trasferta da Cavaso del Tomba, il Coro Valcavasia. Il Coro Oio, con quasi 20 anni di successi alle spalle, ormai è noto per la qualità delle esecuzioni. Ama cantare canzoni scanzonate nonché i canti della tradizione locale e non. Ha recentemente inciso il suo terzo album “Presepio” di canti popolari della tradizione natalizia bellunese e ha compiuto già 3 trasferte in Brasile. Presta particolare attenzione al recupero delle vecchie canzoni della nostra terra; è diretto dal maestro Enzo Dal Molin. Il trevigiano Coro Valcavasia nasce nel 1972 ispirandosi al repertorio popolare tradizionale. La progressiva crescita ed una nuova ricerca tecnica, lo porterà in seguito a sperimentare ambiti nuovi del panorama musicale popolare con brani di autori affermati. Vanta un gran numero di concerti in Italia e all’estero, tra cui in Australia e in Brasile, e quattro album. Da settembre il coro è diretto dal maestro Sabino Toscan. La serata, dedicata in particolare a Nei Mioranza, mancato di recente, ha emozionato il pubblico, omaggiando il tema dell’emigrazione con i suggestivi canti, “Vuoi tu venire in Merica?” e “Varda quel bastimento”. 16 “Vecia” bruciata a Maras La tradizionale serata di “Brusa la Vecia”, quest’anno è stata organizzata dall’associazione San Bartolomeo, ed è proprio a Maras che la vecchia signora ha tirato le cuoia, dopo la lettura del suo lungo punzecchiante testamento. “La vecia”, interpretata da Raffaella Capraro con al suo fianco il “giovinoto” Ivano Casanova, le ha cantate un po’ a tutti, portando sotto i riflettori le cronache di Sospirolo di quest’ultimo anno. Non ha risparmiato lo sconsolato don Alfredo alle prese con degli inquietanti dati anagrafici della parrocchia, “ti pensa che l’an pasà ghe n’è stat 17 pupi nasesti, medo matrimonio e 23 mort, il vicesindaco Rudy Vallet, i cui vitigni hanno rischiato grosso, “al talpon a l’è andat do dret, giust in medo ale vide de Valet” e infine è stata presa di mira la storica Pro loco tuttora in auge, “tra Bacheti, Cadorin, Sogne e Trevison, altro sì che rotamazion!”. Non ha tralasciato le più note“questioni” locali, come la difficoltà di parcheggio al bar di Sospirolo e i tanto discussi dissuasori di Piz. Ancora, la spinosa questione della centralina in Valle del Mis, “là intro l’è tuta na confusion, l’è restà tanta desolazion e te vedarà che fursi tra vinti an la question la se risolvarà come che era sucès do a Sass Muss, par capirse” e un nuovo e poco simpatico problema di viabilità alle Masiere, la “curva dei mone” come “la vecia” l’ha simpaticamente definita, dove ultimamente avvengono numerose uscite fuori strada. Una sospetta strizzata d’occhio non ha risparmiato il consigliere comunale Cesare Giotto per l’acquisto della sua nuova ape rosso fiammante “co l’è la fin, visto al color, al la avarà ciota col contributo del Comune!”. Dopo tanta ironia e simpatiche frecciatine, alla fine “la vecia” ha mandato anche un messaggio di speranza forte e chiaro: “tosat, credème che al mondo no l’e fenì, e se credè ten calcosa e avè bona volontà, al vostro sogno al se realizarà! Meditate gente, meditate”. E infine il momento tanto atteso: l’uscita in moto della moderna “vecia”, seguito dallo scenografico rogo acclamato da grandi e piccini. Bollettino interparrocchiale 70 anni: una vita insieme Domenicale 23 febbraio, la comunità di Sospirolo si è unita a Benigno e Iole De Zanet, nel festeggiare il loro anniversario molto speciale: 70 anni di vita insieme. Benigno, da Maras e Iole da Paderno, sono davvero insieme da una vita, si sono in contrati la prima volta sui ban chi di scuola e per alcuni anni non si sono più rivisti. Ventenni si sono ritrovati, innamorati e dopo due anni di frequentazio ne, si sono sposati a Paderno di S. Gregorio nelle Alpi in una fredda giornata del lontano 19 febbraio 1944. Il celebrante era un missionario, in attesa di ritor nare in Africa, padre Cadorin. La loro unione è stata allietata dalla nascita delle due figlie Graziella e Fernanda, da cinque nipoti che a loro volta li hanno resi nonni-bis di quattro bis-nipotini. Nella loro lunga unione hanno condiviso davvero tutto, con amore, rispetto, pazienza e saggezza. L’esperienza lavorati va in Svizzera, dove hanno vis suto circa 10 anni, ha consentito a Benigno, al rientro in Italia, di cui aveva tanta nostalgia, di muovere i primi passi come im prenditore, nel settore del legno (battiscopa, compensati..), all’i nizio con un piccolo laborato rio a Bribano, poi per l’esigenza di spazi più ampi a Sedico ed infine il coronamento di un’at tività ben avviata con un’azien da di tutto rispetto, la Xiloform, a Formegan di Santa Giustina. Iole lo ha sempre incoraggiato Sospirolo – Gron nelle scelte a volte non facili e aiutato anche fisicamente dedi candosi a lavori materialmente impegnativi e di questo Benigno le è infinitamente riconoscente, “è stata il mio braccio non solo destro ma anche sinistro” ha or gogliosamente ricordato. Ora l’avviata attività viene gestita dalle figlie e nipoti e fino a due anni fa, Benigno è sempre stato presente nell’azienda. Oltre all’attività che ha fatto di Benigno uno stimato impren ditore, la coppia ha condiviso molti viaggi per il mondo col lezionando numerosissimi ricor di, interessanti incontri e belle amicizie. Va sottolineato che Benigno è stato un orgoglioso bersagliere fiero di aver sempre partecipato ai numerosi raduni che annual mente si sono svolti ovunque. Don Alfredo, con l’augurio di continuare ad essere “sale della terra e luce del mondo”, (messaggio evangelico di due domeniche prima), ha fatto loro un significativo dono: un pez zetto di sale, proveniente da una miniera salina della Polonia ed una piccola lampada. Terminata la cerimonia Benigno e Iole hanno voluto condividere la loro festa con la comunità presente, offrendo un rinfresco nella sala incontro e noi ringraziandoli di cuore, auspichiamo che il loro amore vole esempio di vita possa dare più sapore e più luce anche alla dbd nostra vita. Ottime le iniziative “San Piero 2014” Festa grande, anche quest’anno, in onore dei santi Pietro e Paolo titolari della parrocchia di Sospirolo, a testimonianza dell’affetto che lega la comunità ai suoi patroni. In apertura della settimana di manifestazioni alle quali hanno contribuito con il Comitato San Piero tante persone volonterose, domenica 22 giugno si è tenuto nella chiesa parrocchiale un concerto per organo che ha richiamato numerosi appassionati. All’organo, costruito dalla ditta Fratelli Ruffatti nel 1958, il dottor Fiorenzo Mori, già organista della cattedrale di Belluno, con un programma incentrato su J. S. Bach e brani di Buxtehude e Pachelbel, di Mendelssohn e dei fratelli Bossi. L’organo è stato per l’occasione ispezionato e accordato. È emersa la necessità di un intervento urgente di ripulitura e manutenzione per restituire allo strumento la qualità originaria e proteggerlo da un degrado inevitabile. Giovedì 26, presso la sala del Centro Civico, è toccato allo storico dell’arte Flavio Vizzutti e alla restauratrice Mariangela Mattia illustrare ad una platea attentissima i dipinti su tela pertinenti alla Pieve di Sospirolo e recentemente restaurati col contributo determinante dell’amministrazione comunale. Completato il restauro nel 2012, cinque dei 7 pezzi sono stati collocati nella sede municipale dove in base agli accordi stabiliti tra Comune e Parrocchia rimarranno per i prossimi dieci anni, a disposizione, in orari che verranno stabiliti, di chi volesse visitarli. Due tele in particolare hanno stimolato l’interesse dei presenti. Presentando la “Madonna di Loreto con i santi Giovanni Battista e Agata e confratelli battuti” (Paolo De Filippi detto Betto, 1755-1830) Vizzutti ha segnalato l’importanza del ruolo devozionale e sociale svolto fino oltre la metà del secolo scorso dalla Confraternita di Santa Maria dei Battuti, di cui è esistito un piccolo oratorio accanto alla vecchia pieve poi abbattuta. Colpisce nella parte bassa della tela la sequenza dei confratelli inginocchiati sullo sfondo della pieve e delle montagne. Il realismo delle loro fisionomie e la sigla del nome sotto ogni figurina richiamano senz’altro persone storicamente esistite. Nella tela di Niccolò de Stefani, notevole pittore bellunese del XVI sec., compaiono la Vergine col Bambino tra i santi Daniele e Agostino. L’espressività dei volti, la grazia naturale del Bambino seduto sulla culla, la ricchezza delle vesti rimandano alla grande tradizione della pittura veneta del Cinquecento. Tanti gli spunti di analisi offerti dallo storico, a cominciare dal formato del dipinto e dal san Daniele rivestito di una preziosa zimarra e colto in posizione dinamica. La tela proviene dalla chiesetta di Santa Giuliana di Regolanova dove è sostituita da una copia. Prof. Barattin Alba 17 ■ Alpini ■ Gruppo Sospirolo “Alpini al servizio della comunità” a livello nazionale), infine il raduno Trive neto dello scorso anno. “Sono meravigliato e commosso per il premio”, ha ammesso Cadore, “sono più di 48 anni che mi dedico agli Alpini e al gruppo sospirolese, negli ultimi 16 anni l’impegno è stato gravoso e un sentito ringraziamento lo devo alla mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto”. La cerimonia è stata anche occasione per la consegna da parte degli Alpini al Comune di un simbolo prestigioso: un nuovo gonfalone che andrà a sostituire quello vecchio, ormai logoro, che, esibito nelle più importanti cerimonie ricorderà il gesto generoso degli Alpini. Il sindaco De Bon, nel suo discorso, ha evidenziato “la grande umanità che è an cora viva oggi tra gli Alpini, Sospirolo è un Comune piccolo ma può contare sull’aiuto e il supporto umano di questi volontari, uomini di poche parole e tanti fatti”. Questo grande spirito di solidarietà degli Alpini, è stato anche al centro del racconto iniziale sul disastro del Vajont, con immagini e approfondimenti curati e presentati dal giornalista Dino Bridda. La prontezza dei volontari di allora, che si attivarono per i soccorsi prima ancora di essere chiamati, affrontando le ope razioni di recupero delle salme e garan tendo così un numero considerevole di superstiti, ha commosso e continua a commuovere tutti. 1° giugno festa della Repubblica e consegna del testo della Costituzione Italiana da parte dell’Amministrazione Comunale ai neo diciottenni del nostro comune. Domenica 1° giugno si è svolto presso la Palestra di Sospirolo il 2° torneo di calcio a 5 organizzato dal gruppo Alpini che hanno vinto per 5 a 3 contro la Metalmeccanica Pat. G iovedì 24 aprile, al Centro civico, l’ex presidente della sezione Ana bellune se, Arrigo Cadore, ha ricevuto il significa tivo premio “Alpini al servizio della comu nità”, da parte del Capogruppo sospirolese Renato Franceschi. Cadore, che è iscritto all’Associazione Nazionale Alpini dal 1962, è stato tra i fon datori del Gruppo sospirolese, costituito il 6 gennaio del 1966 e ne è stato presidente fino al 1987. Dal 2002, per dieci anni, è stato presidente della sezione di Belluno e oggi ne è presidente emerito. Tra i mol ti successi raggiunti, la costruzione della chiesetta ai Lovatei nel ’70 e la posa del monumento a Gron per gli Alpini caduti in guerra nel 1981. A livello provinciale, l’i naugurazione del museo “7° Alpini” a Villa Patt, l’organizzazione di due raduni della “Brigata Cadore” e delle primi Alpiniadi nel 2012 (la sezione bellunese fu la prima La fantasia di Andrea non ha limiti! La striscia di questa volta ci porta accanto al PILOTA..PERFETTO nel fare cose dell’altro mondo! La visione è VIETATA alle persone di facile suggestione e impreparate all’umorismo! Da parte nostra decliniamo da ogni responsabilità su incidenti, investimenti, ruzzoloni, incendi, bruciature, ammacchi di ogni genere e dimensione, fatture di carrozzieri o vigili del fuoco ... o fatture funerarie eventuali! Prima di visionare la VIGNETTA 18 un lungo respiro e stringere i denti tenendo i pugni chiusi e un mezzo-sorriso di sfida alla tentazione di passare alla pratica dei Bollettino fare troppo interparrocchiale liberi consigli! Gruppo Sospirolo-Gron ■ 30 anni scout Sospirolo-Gron Domenica 8 dicembre 130 partecipanti hanno festeggiato i 30 anni dalla forma zione degli scout di Sospirolo. Il gruppo Agesci Sospirolo venne av viato proprio nel dicembre 1983 dal par roco don Dario Fontana, che coinvolse nelle attività scout i giovani del Reparto e in particolare i volenterosi Enzo Caviola e Pieranna Casanova, mentre anche a Gron partiva la stessa esperienza grazie a Danilo Casagrande, Melita Troian e al parroco don Sirio Da Corte. In pochi anni i due gruppi si fusero in quello di “Sospirolo-Gron”, e, in seguito, nacque ro anche la branca dei piccoli Lupetti e quella del Clan prevista per la formazione Prime promesse a Santa Giuliana. Da sx don Attilio Giacobbi, Enzo Caviola, Pieranna Casanova, Anna Perale e don Dario Lupetti del Sospirolo-Gron 1 Al Bus del Buson Domenica 13 Aprile il branco “Lupi del Lago” del SospiroloGron 1 ha cambiato terreno di caccia è andato al Bus del Buson, a Bolzano Bellunese. Dal paese abbiamo raggiunto in macchina il parcheggio all’imbocco del sentiero, dove con l’immaginazione siamo saliti sull’aeroplano di Kaa e siamo volati fino alla meta lungo un tortuoso percorso di scalini. Qui il geologo Matteo Isotton ci ha accompagnato all’interno del freddo canyon dove ci ha spiegato le varie stratificazioni rocciose e come si sono formate, con lui abbiamo capito anche quanto era vecchio quel luogo magico! Usciti dal canyon finalmente abbiamo mangiato i panini e i dolci preparati dalle nostre mamme. Ritornando poi verso il parcheggio dal Bus del Buson abbiamo fatto un gioco: raccogliere delle buste di plastica che incontravamo lungo la strada che contenevano i foglietti con le specialità! Arrivati in un bel prato ognuno ha raccontato agli altri quale specialità aveva trovato e in che cosa consistevano: c’erano quella di cuoco, disegnatore, mani abili, e tante altre… Dopo tanta fatica è arrivata purtroppo l’ora di andare a casa, ma quel canyon magico rimarrà a lungo nei nostri cuori. Sospirolo – Gron Scout ■ dei ragazzi fino ai vent’anni. Il raduno si è svolto, dopo la santa Messa, a Gron, nei pressi del pennone preparato per l’alzabandiera, issato dagli stessi scout che si sono simbolicamente uniti con dei cordini legati col classico nodo e poi hanno lanciato delle colora tissime mongolfiere in cielo. Trent’anni di ritrovi, divertimento, formazione e crescita. Erano presenti i responsabili di zona Antonia Capraro e Daniele Casanova, attuale capogruppo insieme a Noris Pison del gruppo “So spirolo-Gron”. Ha partecipato alla festa anche don Andrea Piccolin, parroco di Cesiomaggio re, la cui vocazione è maturata proprio tra gli scout sospirolesi, e il sindaco Mario De Bon, che ha sottolineato quanto la società attuale abbia bisogno dei valori sostenuti dallo scoutismo. Presenti le tre mamme, Antonia Cibien, Giulietta Pison e Laura Ripoli, che in passato dettero vita al primo Branco dei Lupetti, dinamico e attivo ancora oggi. Infine, i presenti si sono spostati alle Torbe per il pranzo, dove si sono rispol verati vecchi ricordi e di sicuro è nato qualche spunto per le prossime attività. Lupetti del Sospirolo-Gron 1 Alla Caccia di Primavera Il 27 aprile il branco del SospiroloGron 1 è andato a Belluno per la Caccia di Primavera. I lupetti del CdA erano già lì dal sabato prima, poi noi, i più piccoli, li abbiano raggiunti. Oltre a noi c’erano lupetti di Belluno, di Mel, di Sedico e di Feltre tutti con in testa dei cappellini colorati di azzurro, giallo, rosso, verde e nero. Ci siamo trovati alla palestra dell’istituto Agosti perché pioveva e qui, dopo aver fatto dei bans, è arrivato lo sceriffo di Nottingham con suoi scagnozzi ai quali ha ordinato di imprigionare lady Marian, poi ha minacciato Robin Hood di farla morire se non si arrendeva. A questo punto Robin Hood ci ha dato delle prove da superare, divisi per colore per acquisire le abilità per sconfiggere lo sceriffo, in ogni gioco ci veniva data una moneta e una cordicella. Dopo il pranzo tutti insieme, abbia- mo aiutato Robin Hood a liberare lady Marian, chiusa a chiave in una gabbia, consegnando al re tutte le monete che avevamo, ma lui invece di liberarla è scappato con i suoi scagnozzi e tutte le monete, ingoiando anche la chiave della gabbia! Allora noi con le nostre cordicelle legate alla gabbia e tirando forte abbiamo liberato Lady Marian e al suo posto abbiamo imprigionato il re, come si meritava. Finito il gioco abbiamo partecipato alla messa al Don Bosco, celebrata da don Robert che ci ha invitato a pregare gli uni per gli altri: gli scout di Feltre per quelli di Sospirolo, questi per quelli di Belluno, questi per quelli di Mel, questi per quelli di Sedico e questi per quelli di Feltre. Insomma è stata la caccia più bella che ci sia stata finora! Emilia Branco Lupi del lago 19 ■ Lauree ■ Lauree ■ Annunci ■ di nascita ■ Tomaso De Donà Alberto Mares Giada Cassol Chiara Croda Elisa Bianchet Tomaso De Donà, di Giorgio e Paola Cervo da Col Molin, si è laureato l’11 dicembre 2013 presso l’Università di Trieste, conseguendo la laurea magistrale in “Ingegneria Navale”, discutendo la tesi “Analisi per l’alleggerimento strutturale di un mega yacht “. A Tomaso, oltre alle congratulazioni dei familiari, giungano anche quelle dei Colmolinesi. Alberto Mares (Campaz), di Augusto e Giuseppina Dalle Grave Laurea Magistrale in Architettura presso l’Università degli Studi di Udine in data 28/03/2014 Voto 108/110 Titolo tesi: “Spazi d’incontro: un progetto per Ponte nelle Alpi”. Giada Cassol, di Renzo e Nadia De Doni da Susin, ha conseguito il 12 dicembre 2013 la laurea triennale presso l’ Università degli Studi di Trento, “facoltà di psicologia e scienze cognitive”, corso di scienze e tecniche di psicologia cognitiva. Congratulazioni da parte dei familiari e amici per il traguardo raggiunto. Chiara Croda (Torbe) di Gino e D’Incà Rosanna, si è laureata il 10 giugno 2014, in Farmacia presso l’Università di Trieste, discutendo la tesi “Rosacea: nuove indicazioni terapeutiche” con il punteggio di 110 e lode e bacio accademico. Elisa Bianchet, di Mauro e Alba Barattin da Gron, ha conseguito il 27 novembre 2013, la laurea triennale in Disegno Industriale presso l’Università IUAV di Venezia, sede di Treviso, con la valutazione di 110/110, discutendo la tesi: “L’imprenditoria femminile e giovanile in Provincia di Belluno. Rapporto 2012”. Annunci di nascita La nonna Domenica Tibolla e la bisnonna Giovannina Mares annunciano la nascita del nipotino Francesco De Boni il 7.11.13 di Andrea e Pamela Frescura, con il fratellino Matteo nato il 7.8.11. Il bisnonno Pierin De Cian, i nonni Dino e Doretta annunciano con grande gioia e riconoscenza al Signore, la nascita (22 febbraio 2014) della loro nipotina Alisea De Cian, figlia di Michele e Alice Brancher. La bisnonna Rosetta, i nonni Walter De Donà e Sonia Croda annunciano la nascita della nipotina Martina Belmonte di Giorgio e di Ylenia De Donà, nata a Feltre il 14/09/2013. I nonni Lino De Donà e Annamaria Fontana annunciano che il 7 maggio 2014 è nata la nipotina Chiara De Bastiani. Di Andrea e Francesca De Donà, residenti a Roe (Sedico). La nonna Danilla Triches annuncia la nascita della sua prima nipotina Alice Triches di Christian e Clara De Bastiani nata il 4 giugno 2014. La Bisnonna Mares Luigia, i nonni Maria-Cristina e Antonio Tegner, annunciano con gioia la nascita del nipotino Elia Tegner, nato il 15 gennaio 2014, figlio di Gea Zuppini e Michele Tegner. I nonni Caldart Mario e Paola (Ai Fant) annunciano la nascita il 29 agosto 2013 del 6° nipotino Scremin Matteo di Luca e Francesca Caldart, a Bolzano Bellunese. I nonni Pilotti Angelo e Casanova Luigina di Gron-Ai Fant, annunciano la nascita della nipotina Stella Manfroi di Paolo e Valentina Pilotti, nata a Feltre il 26 novembre 2013 20 Bollettino interparrocchiale ■ Anniversari ■ 70 ANNI DI MATRIMONIO 55° ANNI DI MATRIMONIO Benigno De Zanet e Iole Cecchin hanno raggiunto i prestigioso traguardo dei 70 anni di vita insieme. Li hanno festeggiati il 23 febbraio 2014 con tutta la comunità nella Messa e in un incontro conviviare. Ancora tanti Auguri! Casanova Luigi e Casanova Teresa (ai Pelin-Regolanova), Il 10 gennaio 2014 hanno celebrato il 55° di Matrimonio con tanta gioia e riconoscenza al Signore! Tutti e due hanno profonde radici nella nostra terra di cui hanno condiviso tante vicende! Luigi ne conosce tutti i sentieri e tutti i segreti, avendo percorso in lungo e in largo le Valli circostanti! E’ bello vederli uno accanto all’altra in profonda armonia e serenità: da tutti noi gli auguri più cordiali per tante altre feste insieme! 50 ANNI DI MATRIMONIO 50 ANNI DI MATRIMONIO (Oregne). Eccoli arrivati, Ernesto Tibolla e Norma Vedana, al Giubileo dei 50 anni di Matrimonio! Anche Papa Francesco si è fatto vicino alla bella coppia di Sposi per implorare la Benedizione di Dio durante la Messa celebrata nella Chiesetta di Oregne! Auguri vivissimi per i prossimi prestigiosi traguardi da tutta la Comunità! Nella messa del 12 gennaio Carlo Garlet e Amelia Lise hanno ricordato l’importante traguardo dei cinquant’anni di vita insieme. Il matrimonio fu celebrato a Sospirolo l’11 gennaio 1964 da Don Giuseppe De Toffol. La famiglia augura loro tanta serenità. 35 ANNI DI MATRIMONIO 40 ANNI DI MATRIMONIO Cadorin Pietro e Benvegnù Fabrizia (Camolino) hanno festeggiato il 35° di vita insieme. Ai due festeggiati, giungano gli auguri di tutti i lettori del nostro giornale! L’Amore e l’Unione vi accompagnino sempre con la Benedizione del Signore! Il 25 marzo Paola Carlin e Mario Caldart hanno festeggiato con i cinque figli e le loro famiglie il quarantesimo anniversario del loro matrimonio. La comunità parrocchiale augura a Paola e Mario ancora tanti anni di vita insieme ricordando le parole dell’evangelista Matteo: “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due saranno una cosa sola. Così essi non sono più due ma un unico essere”. Sospirolo – Gron 21 ■ Foto storiche ■ Benito Cadore LA FAMIGLIA VEDANA FIORETTO ANTONIO In questa foto, dei primi anni ‘30 del secolo scorso, è rappresentata una tipica famiglia contadina dell’epoca. Una famiglia molto numerosa, come lo erano le famiglie di quel tempo, dove occorrevano molte braccia per lavorare la campagna. La foto è della famiglia VEDANA FIORETTO ANTONIO (1884-1945) e VIEL ANGELA (1890-1968). Da SX nella foto , in piedi: Angelo, Luigi, Pietro, Maria, Anna, Antonietta, Teresa ed Ernesta. Seconda fila, Antonio, il papà Fioretto con in braccio Augusto emigrato in Canada e l’unico ancora vivente, la mamma Angela con in braccio una piccola bambina deceduta piccola di cui non si conosce il nome, in piedi sulla sedia Emma. (Benito Cadore) PROCESSIONE DI SANTA BARBARA Altra bella foto portata da Luigi Cadore al nostro giornale, ritrae la Processione di Santa Barbara nei primi del 1900. La Chiesa domina possente e alta sul paesaggio. Una riflessione la possiamo fare osservando il colle a destra della Chiesa. Gli alberi erano molto piccoli e certamente non portavano disagio nelle giornate di vento, come qualcuno fa notare. Quest’anno il Sig. Lagunaz ne ha tagliato diversi e la chiesa è visibile anche da lontano... chissà che si continui... Sarebbe bello poter ammirare la grande e bella chiesa da tutti i punti della valle! E anche il vento credo troverebbe uno sbocco più diretto e largo, scendendo dalla Valle del Mis... CELEBRAZIONE AL MONUMENTO Luigi Cadore, durante la visita ad un mercatino di oggetti vecchi, si è imbattuto per caso in questa bellissima foto che riportiamo volentieri nella pagina delle foto storiche. Si tratta di una celebrazione al Monumento dei Caduti del Cimitero di Sospirolo nei primi anni ‘20. Tante cose sono cadute da quel tempo: la chiesetta di S. Giovanni o dei Battuti (sullo sfondo), la vecchia chiesa parrocchiale addossata al campanile, i Caduti nella seconda Guerra Mondiale, il 100% dei presenti in foto, ...rimane solo la fiamma della nostra Fede e del nostro Amore così ben rappresentata dalla lampada che ancora domina intatta il vecchio Monumento che spesso ci accoglie per la Memoria dei tanti Caduti. 22 Bollettino interparrocchiale Pietro De Cian ■ Diario ■ “Diario del mio viaggio” di Pietro De Cian (1941-19476) - ottava puntata PASQUA 1942, 5 APRILE Eravamo alla vigilia di Pa squa quando, dopo una lunga attesa mi capitò una cartolina partita dalle mani dei miei cari con buone notizie è indescri vibile la gioia che provai quel giorno, fui il primo a ricevere tra noi quattro amici. Così la Pasqua la festeggiai alleggerito da un peso che da tempo torturava. Intanto s’avvicinava l’estate il sole giorno per giorno au mentava di calore, la sabbia si scaldava sempre più fino a non resisterci più ne camminare ne star seduti all’infuori della ten da, spesso s’alzava il ghibli al lora era un fini mondo, a tenda chiusa si soffocava, aprendola la sabbia toglieva il respiro. Un giorno il ghibli si cal mò grazie ad un colpo d’acqua che da mesi non si vedeva ci colse all’improvviso riempien do d’acqua la scavatura della tenda fonda quasi un metro. I giorni uno due tre di Mag gio la temperatura superò i 70 gradi, non si resistiva se non con gli occhiali guardare all’e sterno della tenda tre giorni d’inferno non si trovava respi ro, fortunatamente le notti di quei giorni non mancò l’acqua al rubinetto per dissetarci. D’improvviso venivano le riviste generali delle gabbie, allora erano lunghe ore che si dovevano passare nell’anti gab bia seduti nella sabbia sotto i cocenti raggi del sole insomma era uno sfottimento continuo da parte dei detentori. Intanto venne la partenza di uno di noi quattro amici De Marco, lasciò in mezzo a noi un vuoto ormai abituati come fratelli, dopo qualche altro giorno partì pure Sonego così non si restava che due io e Gorza. Sospirolo – Gron Passarono così Maggio e Giugno lunghi mesi di calore solo la notte si poteva respira re un po’ d’aria fresca sdraiati sulla sabbia si raccontavamo il passato aspettando il sonno per poi coricarsi su una coper ta allargata per terra con un rialzo di sabbia che serviva da guanciale. Ai primi giorni di Luglio cominciavano girare voci di partenze, difatti anche la nostra gabbia doveva prepararsi per il giorno otto, il giorno sette si passò la rivista e dopo una notte di schiamazzi all’alba si lasciava quel recinto tre volte circondato da folto filo spinato, che ci tenne rinchiusi sei lun ghi mesi, si rimontò di nuovo sul treno che porta a Suez (il treno bianco) questa volta non erano vagoni sudici di bestia me ma carrozze adibite al ser vizio passeggeri normale. Sono poco più di 50 km di strada lungo tutto il tragitto non si vedevano che folti at tendamenti. A pochi km da Suez si sce se e si entrò in una gabbia n°9 del concentramento n°310 Li si passò due giornate, ac canto a noi ci stavano Tedeschi che partirono un giorno prima di noi. Dopo una minuziosa rivista il giorno 11-7 si prese i nostri quattro stracci in spalla e in colonna in mezzo alle guardie armate che non mancavano un sol minuto, si prese di traverso a piedi lasciando a sinistra la piccola cittadella di Suez, dopo due ore si attraversavano gli stabilimenti e depositi per en trare nel porto, il porto e la baia era pieni di navi ancorate di tutte le stazze. Dopo una breve attesa ci caricarono in un battello pigiati come le sardine. 11-7-42 Si lasciava per la seconda volta la terra ferma per desti nazione ignota, allontanando si così sempre più dalla terra natia; in silenzio una breve preghiera di supplica, intanto il battello si staccò dalla pan china formando un largo giro attorno a navi ancorate. Si vedeva l’imbocco del lungo canale di Suez che congiunge i due mari, ma il battello s’allontanava sempre più in direzione di una grossa nave ancorata a qualche km dal porto, la città si perdeva piano piano sotto una cortina caliginosa, tremolante, lungo i fianchi della baia le colline Egiziane e Palestinesi bruciate dal sole davano un senso di soffocamento. Avvicinandosi alla grossa nave si vedevano molti borghe si passeggiare lungo il ponte, appoggiati ai parapetti e negli oblò intenti a guardare il nostro arrivo con cannocchiali, difatti erano parecchie centinaia di famiglie che lasciavano l’Egitto portandosi in zone più sicure. Fatto un giro attorno, il bat tello si fermò facendoci passa re su di una passerella entro la pancia di quel mostruoso bestione. Saliti a bordo del transat lantico New Ansterdam Ro terdam di 38.000 T. di stazza, si percorse un corridoio poi si discese due piani, la nave era alta, anche troppo, ma per noi il posto era sotto il livello dell’acqua, ci suddivisero in più reparti facenti parte sempre alla medesima stiva, appena a posto la prima cosa fu di mu nirci dei rispettivi salvagente, però se fosse successo qual cosa ci voleva del tempo per uscirne con una sola porta in 1400 persone! Verso mezzo giorno si sal pava, un rumore assordante ce l’annunziava, gli alberi di tra smissione che vanno alle eliche erano proprio vicino a noi così tutto il viaggio eravamo scossi da quel rantolio tremolante. Ricevuti gli ordini per il comportamento a nostro ri guardo durante il viaggio, ci distribuirono delle galettine e carne a secco per quel giorno e per il seguente ci diedero un cartoncino col numero di tavo lo, difatti a colazione si entrava in un gran salone arioso e ben addobbato, a prima vista tutto appariva meraviglioso, quan to tutti occuparono il proprio posto il capo sala fece alcune raccomandazioni, poi subito gli uomini addetti al servizio portarono le vivande un po’ di te amaro un pannino e pochi cucchiai di farinata, si rimase subito delusi ma forse; si pensò cambierà al pranzo. Consumato il pasto si co minciò salire le scale per uscire all’aria due ore. Sul ponte ci inquadrarono di modo che ogni qualvolta fosse dato l’allarmi ogniuno sapesse il suo posto poi l’in terprete ci spiegò i regolamenti per tali casi. Continua 23 ■ Poesia ■ Patrizia Andrich Una mia favola: “La lumaca e il cavallo” I n una notte d’estate tuoni, lampi e scro sci di pioggia la fecero da padroni. Sotto terra si svegliarono lumache e lombrichi, che uscirono di gran fretta dai loro na scondigli. Si svegliò pure Mary, una bella e grossa lumaca. Quando raggiunse la superficie, rimase immobile sull’orlo della sua tana e lasciò che la pioggia lavasse bene il suo guscio. Mary sapeva d’esser bella ed era pure vanitosa. Quando ritenne di essere ben sistemata, si avviò senza avere una meta precisa. Seguì il suo istinto e pian pianino percorse tanta strada. Nel frattempo, il temporale cessò e la notte lasciò il posto ad un sole splendente. La lumaca si era allontanata a tal punto dalla tana che, non appena vide il sole, si mise subito sulla via del ritorno. Ad un certo momento, ella sentì rumore di zoccoli avanzare nella sua direzione. Era un ca vallo, Truddy, che correva libero come il vento. Mary provò a scansarsi, ma la paura la bloccò. Il cavallo, che non s’era accorto di lei, piccolina, per sua fortuna la sfiorò soltanto e la lumaca, tirando un sospiro di sollievo, imprecò contro di lui. Poi disse fra sé: «Quello stupido cavallo non mi ha nemmeno vista! C’è mancato poco che mi schiacciasse! Ma domani... domani gliela faccio ben pagare questa svista!» Quindi, tornò sconvolta nel suo rifugio e si riposò. Il giorno seguente c’era ancora il sole, ma Mary non si lasciò intimorire dal calore. Uscì dalla tana, ma stavolta non andò troppo lontano. Si fermò lì vicino e rimase ad attendere. Come sperava, sen tì ancora Truddy avvicinarsi e desiderò tanto che passasse di nuovo vicino a lei. Aspettò dunque impaziente il suo arrivo e fu premiata la sua costanza. Quando Truddy le fu vicino, improvvisamente si alzò ritta e fece le linguacce al cavallo. Il poveretto, che non s’aspettava quell’incon tro, essendo anche soprapensiero, quasi si imbizzarrì dallo spavento! Mery subito gli si rivolse, dicendo: «Finalmente ti sei accorto di me!! Ieri per poco non mi hai schiacciata! Tu sei un cavallo e lo si vede, ma corri come un asino e per di più con la testa fra le nuvole! Hai mai pensato a quante lumache come me hai schiacciato lungo la tua strada? Noi siamo piccole, ma esistiamo e vogliamo vivere, vogliamo che quelli come te facciano più attenzione a dove appoggiano le zampe! Non mi sem bra di chiedere troppo, vero?» Truddy, che nel frattempo si era calmato, si mortificò tantissimo in conseguenza del suo rimpro vero e rispose: «Non hai torto, lumaca!! Ti chiedo perdono e vedrai che d’ora in poi farò attenzione a dove appoggio i miei zoccoli. Scusami tanto!!» Mary accettò le scuse del cavallo ed egli la ringraziò molto per averle messo davanti agli occhi questa verità. Se ne andò di nuovo correndo, ma questa volta guardando con attenzione il sentiero che stava percorrendo. Dalla lu maca aveva imparato una cosa importante: il rispetto per gli altri. Truddy e Mary, in seguito, si incontrarono più volte e diven nero buoni amici. La loro fu una bella e grande amicizia che li unì per tutta la vita. Una mia preghiera accompagnata dall’immagine della Madonna di Medjugorie MADRE MARIA Madre Maria la Tua anima pura di luce risplende ci affidiamo con devozione alla Tua protezione. Raccogli nel Tuo cuore ogni preghiera che a Te rivolgiamo. Madre Maria insegnaci ad affrontare ogni avversità con coraggio e fede. Rimani sempre accanto a noi, Tuoi figli devoti, in ogni momento del giorno e proteggici con il Tuo amore materno oggi, domani e per sempre e così sia! Amen Tra le ortiche un papavero Un altro successo per Patrizia Andrich, con l’ultima raccolta di poesie “Tra le ortiche un papavero”, presentata il 23 maggio al Centro civico. Questa inedita raccolta poetica, è diversa dalle precedenti pubblicazioni in quanto molto più intima e personale, la Andrich racconta la vita, le emozioni, i sentimenti che le appartengono, a volte con autentica gioia ma, molto più spesso, con una nota malinconica e struggente. 24 Patrizia Andrich, di San Gregorio nelle Alpi, lavora a Sospirolo. Ha iniziato con la narrativa per bambini: è del 2010 “Favole dal regno della fantasia” (premio Pro loco di San Gregorio). Due anni dopo arriva la prima raccolta di poesie che s’intitola “I silenzi della mia vita”. Grazie alla selezione al concorso dell’editrice Urso, ha pubblicato poi “Ho visto due cuori”. Sono seguiti diversi risultati, tra cui la selezione al premio “Alda Merini” di Catanzaro. La serata è stata presentata dalla poetessa Mara Vedana, presentatrice di molte serate culturali, che ha curato le letture, con l’accompagnamento musicale di Luigi Budel, salito su palchi prestigiosi in Italia e all’estero. Questo evento, organizzato dalla Pro loco “Monti del Sole” col patrocinio del Comune e dell’associazione Il Veses è parte della rassegna “Poesia, musica, lettura” del Consorzio Pro loco Valbelluna. Bollettino interparrocchiale Denise De Zanet ■ Recensione ■ “Se ti abbraccio non aver paura”di Fulvio Ervas A chi si interroga sulla diversità e sulla drammaticità delle malattie incurabili consiglio di leggere il libro Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas. Quando Andrea aveva tre anni gli è stato diagnosticato l’autismo, una malattia oscura e tuttora inspiegabile che altera la capacità di comunicare con il mondo esterno. Andrea oggi ha quasi vent’anni e la sua vita si nasconde dietro gesti ripetitivi e abitudini quotidiane che costituiscono per lui veri e propri punti di riferimento. Ma il mondo interiore di Andrea si nasconde anche dietro lo schermo di un computer, l’unico mezzo attraverso il quale egli riesce a descrivere, con una consapevolezza e una limpidezza disarmanti, ciò che accade dentro di lui e il dolore che prova nel sentirsi diverso. Franco, il padre di Andrea, non vuole rimanere immobile di fronte a questa esasperante malattia e decide di intraprendere con il figlio un viaggio, decide di attraversare l’America insieme a lui a bordo di una HarleyDavidson, decide di voler scoprire il mondo di Andrea, di voler decifrare i colori della sua interiorità. Questa storia mi ha incuriosita da quando ho visto un servizio alla televisione in cui Franco raccontava questo viaggio e il libro che ne era nato e Andrea, sullo sfondo, rincorreva le persone che incontrava, le stringeva in un abbraccio energico e ne toccava la pancia. Un giorno, quasi per caso, ho scoperto che a mia mamma era stato regalato proprio quel libro e successivamente una mia cara amica, insegnante elementare, ha iniziato a raccontarmi la sua esperienza educativa con un bambino autistico presente nella sua classe. Tutte le circostanze mi hanno indirizzata alla lettura di questo straordinario racconto. Il viaggio di Franco e Andrea, svoltosi nell’estate del 2010, diventa metafora del viaggio di un padre per il figlio e soprattutto di un padre verso il figlio. Non è il libro ad essere straordinario, ma piuttosto la loro sorprendente e insolita avventura, da molti considerata incosciente e imprevedibile, ma grandiosa e intrisa di coraggio e determinazione. Frase dopo frase, il lettore sfreccia con Franco e Andrea a bordo della loro moto attraverso paesaggi incantevoli, imprevisti e situazioni di vita drammatiche. La normalità, così come la intendiamo noi, è stravolta. Questo padre sceglie di mostrare al figlio una vita felice, in cui la vera felicità è rappresentata dalla ricerca della vita essenziale, ma in realtà è lo stesso Andrea che insegna al padre ad abbandonarsi alla vita. Così, se in ciò che banalmente si considera normalità non c’è posto per Andrea, nella vita concreta c’è posto per tutti, compresi i coccodrilli che questo ragazzo accarezza, gli sciamani che abbraccia, le persone poverissime e particolari con cui passa interi pomeriggi. Andrea, che fatica a comunicare, è colui che più di tutti ci insegna a conoscere chi crediamo diverso da noi e ci apre il cuore con la timida furbizia del suo sguardo. Vi consiglio di leggere questo libro assieme alla visione delle fotografie del viaggio, che si trovano sul sito http:// www.andreaantonello.it/, così da seguire ancora più da vicino la sfida in movimento di questi due moderni cavalieri. Non cercate un finale in questo libro, non esistono né un finale triste né un lieto fine, non vi sono pietismi né luoghi comuni. Tutto ciò che potete aspettarvi è un denso ritratto dolceamaro di una semplice e straordinaria realtà. Denise L’angolo della fotografia d’arte Queste suggestive immagini sono di Nicole Benvegnù, una ventenne neo maturanda di Gron con la grande passione per la fotografia e si vede! In questo scatto, la ragazza, unica figura a colori, si trova perfettamente al centro ed è il personaggio principale di tutta l’immagine sulla quale si possono fare molteplici considerazioni. Innanzitutto la ragazza è stata immortalata nel momento in cui stava ultimando la coreografia, la vediamo mentre sta eseguendo un piccolo stacco da terra, infatti la sua gamba sinistra è leggermente piegata indietro, mentre con la punta del piede destro sta per dare la giusta spinta per compiere il balzo. Con entrambe le mani afferra la gonna del vestito come se volesse fare un inchino. I suoi occhi sono chiusi e accenna un sorriso, questo dà la sensazione di spensieratezza, come se si sentisse la vera protagonista della coreografia, aggiunto al senso di eleganza e leggerezza dettato dalla sua postura. Tutto l’insieme mi richiama alla mente una figura angelica. Sospirolo – Gron Per questa fotografia mi sono avvalsa di una tecnica fotografica particolare chiamata “panning” che consiste nel “seguire” con la macchina fotografica il soggetto verso la sua direzione per dare un senso di dinamismo particolare e divertente all’immagine. Dalle righe sullo sfondo si riesce ad intuire la direzione verso la quale il soggetto si stesse dirigendo correndo e dall’onda che ha creato si deduce che abbia fatto un piccolo e rapido balzo. Il colore verde è dominante nella fotografia e a parer mio da un senso di tranquillità e di equilibrio all’immagine in generale. Per quanto riguarda la figura principale direi che ha un qualcosa di paranormale, mi da la sensazione di aver colto il momento in cui la mente durante la fase più intensa dell’attività onirica, abbandona il mondo reale per planare in un mondo in cui tutto è concesso, in cui i desideri diventano realtà, in cui l’uomo si sente libero e senza limiti: il sogno. 25 ■ Natura ■ Nicola Cadore e De Canal Adriano Senza nettare... niente miele! Per coloro che non sono addentro al mondo dell’api coltura, l’anno in corso può essere considerato ottimo: il clima della stagione primave rile sembra sia stato caldo e la fioritura abbondante! Chi non ha ammirato lo spettacolo delle acacie in pieno fiore o le rose di maggio splendere nei loro colori? Eppure... fino agli ultimi giorni di primavera le api non han potuto fare il mie le. Perchè? La spiegazione ce la fornisce l’esperto, Adriano Da Canal, che siamo riusciti ad incontrare in un breve mo mento di pausa dal suo grande impegno nell’Associazione Re gionale Apicoltori del Veneto e proprietario di tante famiglie di api. “Sì, i fiori ci sono, an che il polline, ma per avere il miele ci vuole il NETTARE e se la temperatura di notte e di giorno non supera i 13°, il nettare non matura e le api girano a vuoto. E così è stato! Fino a qualche settimana fa la temperatura notturna non saliva i 13°, purtroppo! e le api Le cellette son piene di miele: ma quanto lavoro. non lavorano se nei fiori non c’è il nettare!” Le api hanno la bocca composta da una specie di tubicino. Qualsiasi alimento deve essere quindi in forma liquida. Se non lo è lo rendo no loro liquido, miscelandolo con una loro secrezione. Le api bottinatrici sono le api che si occupano della raccolta del cibo. Sono le api più anziane, che svolgono il mestiere più rischioso alla fine della loro vita, volando di fiore in fiore, sotto gli occhi di tanti predatori. Di fiore in fiore succhiano, con la loro bocca, il nettare dei fiori. Che cos’è il nettare?! Il nettare è una sostanza zuccherina, una specie di sci roppo liquido e dolcino. Le api lo aspirano con la loro “proboscide” e lo raccol gono in una cavità che si chia ma borsa melaria, nel quale il nettare viene addizionato di enzimi. Sostanze che concor rono alla trasformazione del nettare in miele. Tornate alla loro casa le api bottinatrici passano il net tare alle prime api che trovano all’ingresso dell’arnia. Queste api continuano il processo di trasformazione del nettare e infine stipano quel liquido in apposite cellette… ma ancora non abbiamo il miele! E’ qui che le api compiono il loro ultimo lavoro: con la temperatura alla quale viene mantenuto, ma soprattutto con la ventilazione le api fanno in modo che parte dell’acqua evapori. Lo sciroppo diventa quindi più denso, più dolce e meglio conservabile del tem po, perché, grazie alla bassa concentrazione di acqua, l’ele vata presenza di zuccheri e le particolari sostanze aggiunte dalle api, diventa un alimento nel quale non prosperano né batteri, né muffe, né lieviti. Quando il miele è pronto e la concentrazione di acqua è sufficientemente bassa le api concludono il lavoro “imbarat tolando”, a loro modo, il mie le: ovvero sigillano la celletta di cera nel quale è conservato con un piccolo tappo di cera (opercolo), un piccolo velo di cera che permette al mie le di non riassorbire umidità dall’esterno e di non rischiare di essere sporcato. Solo quando è così conser vato l’apicoltore può prelevar lo con tranquillità e, asportan do gli opercoli che sigillano le cellette, estrarrà il miele per mezzo della forza centrifuga. PASSIAMO AI FIORI Nicola ha esaurito la serie di animali, da lui fotografati sulle nostre montagne, così ha deciso di pubblicare una serie di foto sulla flora del nostro ambiente bellunese, fornendo di volta in volta alcune notizie sull’esemplare ripreso. Questa prima puntata vede la Gentiana protagonista. Si scrive Gentiana, ma si pronuncia alla latina, genziana. GENTIANA Si tratta di piante annuali, biennali e perenni. La disposizione delle foglie è opposta.I fiori sono a forma di imbuto; il colore è più comunemente azzurro o blu scuro. Questi fiori sono più frequentemente pentameri, cioè hanno una corolla formata da 5 petali, e generalmente 5 sepali o 4-7 in alcune specie. Lo stilo è abbastanza corto oppure assente. La corolla presenta delle pieghe (pliche) tra un petalo e l’altro. L’ovario è quasi sempre sessile e presenta nettarii. Le genziane crescono su terreni acidi o neutri, ricchi di humus e ben drenati; si possono trovare in luoghi pienamente o parzialmente soleggiati. Sono utilizzate frequentemente nei giardini rocciosi. 26 Gentiana fotografata alle Cime D’Auta. Bollettino interparrocchiale ■ SOSPIROLO PER CHIESA (E RESTAURO CHIESA PARROCCHIALE) dal 31/10/2013 al 05/06/2014 Amalia Moretti; in memoria Caldart Simeone la moglie; in memoria Troian Silvio la famiglia; nel 60° matrimonio Cassol Bruno e Dal Pont Linda; Cacco Modesto; in memoria Viel Giuseppe la famiglia; i genitori , i nonni paterni e nonna Anna nel battesimo Chiesa Gaia; Scouts Polpet; in memoria Dall’O’ Rino la moglie; in memoria genitori e fratello da Fabrizio; in memoria defunti Caldart-Checchi i familiari; famiglia Olivotto Elio; in memoria Casal Gino la famiglia; in memoria Caduti di Gena Casanova Vittorio; in memoria Cadore Maria Grazia i genitori; nel funerale Danza Margherita la famiglia Sogne; per defunti di Adalgisa; in memoria defunti di Vedana Norma; nel Battesimo Testini Luna i familiari, in memoria defunti Moretti Angelo e Ottavia la famiglia Moretti Danilo e il nipote Triches Stefano; Famiglia Garlet Carlo e Amelia; in memoria Viel Antonio il figlio; in memoria Di Misa Francesco i familiari; Miglioli Maria; in memoria loro defunti Centelleghe Dario e Mirella; Comitato S.Barbara; in memoria Caula Davide dai familiari; in memoria Dal Bo Zanon Luigi e Mossa Giovanni i familiari; in memoria Paniz Luca i genitori; per C.O.; in memoria Frescura Fabio la Madre; famiglia Di Misa Rosa; famiglia Piccolin Gianni per lavori chiesa; in memoria Mezzacasa Lorenzo dalla moglie; Vari per cena di Natale; in memoria defunti della famiglia Marcella Moretti; in memoria suoi defunti De Donà Crosato Olvina; Triches Angelina per Opere di bene; Olivotto Elio ed Anna; in memoria Viel Giancarlo dalla moglie; De Donà Eugenia per Opere di Bene; in memoria Sanniti Romeo dalla moglie; Moretti Ilenia; Troian Ida; Lovatel Tersilla; Lovatel Giuseppina; in memoria Paniz Attilio la famiglia; Lovat Anna; David Taddea; Tormen Maria; in memoria suoi defunti da N.N. per lavori chiesa parrocchiale; in memoria Moretti Adolfina dai familiari; Maria Monaia; Maria???; in memoria defunti genitori Lisetta e Primo Brancher la figlia; Casanova Luigi e Teresa in memoria propri defunti; in memoria Vedana Luigi e Lise Angela da Franco; Edotti Paolo; Giulia e Paolo Cappelli; in memoria defunti Casanova Giovanni e Maria le figlie; nel 61° di matrimonio Menegolla Attilio e Nella; in memoria defunti Cassol-Cervo dai familiari; in memoria Fant Angelo dal fratello Amerigo; De Zanet Graziella; Burlon Italo; in memoria Centelleghe Italo il genero; De Zanet Adolfo e Chiara; nel 50° di matrimonio Garlet Carlo e Lise Amelia; in meSospirolo – Gron moria Vigne Daniele e Virginia la figlia; Gruppo Alpini Sospirolo; in memoria Centelleghe Italo la moglie e famiglia; in memoria Rizzo Bruna la famiglia; NN per chiesa di Mis; NN per chiesa di S.Giuliana; in memoria De Dea Angelo la famiglia; in memoria Pioggia Antonio e Maria dal figlio Paolo; per i 93 anni di De Cian Pietro la famiglia; in memoria Colle Vittorio la moglie; Maria Miglioli per la chiesa; Pro Loco Sospirolo; Comitato S.Tiziano; in memoria Zapparoli Maria e Carla da Francesca; in memoria Lovat Emilio e Gianni i familiari; in memoria Danza Margherita da Amalia; in memoria defunti di Lovatel Antonia; in memoria Rizzo Aldo i familiari; in memoria Bacchetti Giorgio la moglie; in memoria Cadore Giuseppe la moglie; in memoria Fontana Argira e Gino il figlio; in memoria Tibolla oliva dal marito; in memoria Benigno Arcangelo dalla figlia Loredana; De Donà Eugenia in memoria del marito; nel 50° di matrimonio da Tibolla Ernesto e Vedana Norma; in memoria Meneghel Emmanuele la moglie; in occasione nascita nipote Eleonora i nonni De Donà Luciano e Marisa; in memoria Cadorin Giulio e Tegner Gino e Nerina i familiari; in memoria Lise Agnese i familiari; Famiglia Zasso nella festa di S.Biagio; in memoria moglie Anna da Bacchetti Antonio; in memoria De Cian Giovanna la figlia; in memoria De Biasi Giovanni la moglie; in memoria Lise Beniamino ed Emma la figlia Tiziana; in memoria Augusta Bacchetti- Soppelsa; in memoria Elsa Vegro da Triches Angelina; in memoria Moretti Italo; in memoria Roldo Giuliana il marito; in memoria Caviola Vittorio; in memoria Croda Giuseppe;Castellan Giuliana; per chiesa Susin dal Comitato S.Martino; in memoria Canali Giulio la famiglia; Mazzucco Lorena per Progetto Gemma; in memoria Gartner Andreina dal marito; in occasione del 70° di Matrimonio i coniugi De Zanet Benigno e Jole;nel 70° matrimonio genitori le figlie De Zanet Graziella e Fernanda; in memoria De Cian Plinia i Familiari (LC); NN per la chiesa; famiglia Olivotto Elio ed Anna; in memoria defunte Corinna e Albina; in memoria Savaris Joel da sorella Dina; in memoria De Donà Corinna la famiglia; in memoria Nart Giuseppe la moglie; NN; in memoria Cadore Rino la moglie, in memoria Burlon Luciano la moglie; Gruppo S.Giuliana per S.Giuliana; in memoria De Boni Remo la moglie; NN per Un Pane per Amor di Dio; in memoria Sasset Aldo la moglie; in memoria Tibolla Abele dalla moglie; in memoria Argenta Giovanni la figlia; in memoria defunti Argenta; in memoria Fistarol Riccardo la moglie per la Chiesa;in memoria Castellan Liliana dai figli; in memoria Selle Maria vedova Pellencini dalla sorella e dai familiari; NN per Un Pane per amor di Dio; Lovat Gianpietro (S.Giustina); in memoria Bristot Itslo e Giuseppina la famiglia; in memoria Dal Don Rosetta dalla figlia; in memoria Castellan Liliana dalle amiche; Carolina Dall’O’; in memoria Canal Ivo e Federico i genitori;Venz Maria in memoria suoi defunti; Vari NN per Un Pane per Amor di Dio; in memoria Lovat Renato dal cugino Lise Adolfo (BL); SelleIsolina; in memoria suoi defunti da Tegner Aldo; in memoria Brancaleone Daniele dai familiari; in ricordo figli defunti dalle Mamme; in memoria defunti Nessenzia Giovanni, Maria e Maria Nessenzia; in memoria defunti di De Zanet Vittoria; in memoria De Donà Luigi la moglie; nella 1^ Comunione di Letizia Buzzatti i nonni Marin; in memoria Troian Silvestro la moglie; nel 50° di matrimonio gli sposi Menegolla Elio e Ismenia Canchica; nella 1^ Comunione di Emma la nonna Dina; in memoria Barp Maria e Castellan Liliana i familiari; in memoria defunti Dall’O’; in memoria Da Gioz Mario la moglie Fides; le famiglie Franceschi e Monaia in ricordo di Enrico; sposi De Doni Luca e Lisa; in memoria Canali Giulio la moglie; in memoria De Donà Mariarosa il figlio; in memoria sorella Antonietta da Miglioli Maria; Bacchetti Francesco; Famiglia Sogne Fedele; in memoria di Vedana Francesco la moglie; in memoria Serra Francesco dalla famiglia; nel 50° di Matrimonio di Elio e Anita Menegolla, per il restauro della Chiesa Parrocchiale; in memoria Piazza Giacomo dalla moglie; in memoria Vedana Bortolo e Zelia i familiari; nel 45° anno dalla scomparsa della beneamata mamma Bacchetti Rosa, le figlie Lina, Maria e Angiola; Gruppo S.Giuliana per luce a S.Giuliana; in memoria di De Donà Giuseppina dalla famiglia; in memoria Canali Giulio la figlia Marina. SOSPIROLO PER BOLLETTINO (dal 31/10/2013 al 05/06/2014) Roncaglioni Giorgio (MI);Colletto Giulietta (Vidor); Sabbatini Linda (CH); Vigne-De Cian Albina(Follonica); Zorzi Livio (TO); Marcella Moretti;De Donà Crosato Olvina; Giuliana Gianni(CH); N.N.; Norma, Sonia, Francesca; Marin Patrizia (Paderno); Casanova Luigi; NN; Visentini Luciano (CH); Visentini Renzo (Gianni?) (CH); De Donà Dina (BL); De Donà C.; Righi Rita (MI); Cadore Attilio (AO); Fausta De Zanet (Mel);Fausta De Zanet (Mel); Cadore Attilio (AO); NN; Frigerio Carlo, Curioni Gianna, De Cian Diana (LC); Lovat Carlo; Brancaleone Ilda (CH); Canali Marina (Meolo); Casanova Davide (RE). Offerte ■ GRON PER CHIESA (dal 31/10/2013 al 05/06/2014) In memoria Vedana Luigi i familiari; in memoria Nardin Rita dalla figlia; Ubaldo,Franca e Anmgelo; in memoria defunti Gigi,Nina e Savina dalla famiglia Franceschet; famiglia Da Rold Francesco ,N:N:?;Laboratorio Missionario per riscaldamento;Gruppo Missionario Gron; De MinRita;Vari in occasione Natale; Casanova Giuliana; Giovanna Triches; Cadorin Fabrizia e Piero; in memoria Tisoi Giovanna i familiari; Balzan Angela; in memoria defunti di Barp Maria Teresa; in memoria Giotto Annibale la famiglia; Roldo Francesco; in memoria Mazzoncini AnnaMaria il figlio; in memoria Tisoi Giovanna la famiglia; Padre Gerolamo; Vieceli Giacomo; in memoria Monaia Santina la figlia; Troian Ubaldo e Franca; in memoria Caldart Mario i figli; Vieceli Giacomo per la chiesa; Clan Roccaro-Scorzè; in memoria Vieceli Vedana Elisa i familiari; in memoria Vieceli Vedana Elisa i dipendenti Kanguro per la chiesetta di S.Stefano; in memoria Cadore Giuseppe la moglie; in memoria Franceschet Federico la famiglia; Vieceli Giacomo per la chiesa; in memoria De Min Costante la famiglia; Laboratorio Missionario in memoria defunte collaboratrici; in memoria Tibolla Giovanni la moglie; in memoria Casanova Ugo la famiglia; Scout di Sedico; in memoria Triches Roberto il fratello; Nel 40° di matrimonio Caldart Mario e Paola; Maria; in occasione Comunione Pasquale varie persone; in memoria Lovat Emilia e Venz Aldo i familiari; in memoria defunti di Angela Balzan; in memoria suoi defunti da Tegner Aldo; in memoria Franceschet Federico e Giovanna dalla famiglia; Murer Flavia; in memoria Mezzacasa Gabriella dal marito; in memoria de Cassan Giovanni “Bepi” dalla famiglia; De Toffol Attilio; Sposi Parissenti Luana e Piaia Enrico; in memoria Fant Angelo i familiari; in memoria Tegner Danila i familiari; in memoria De Toffol Attilio moglie e figli; in memoria defunti Franceschet e Cadorin; nel Battesimo di Busetti Sebastiano i nonni; nel Battesimo di Riposi Thomas la nonna Chiara; nel Battesimo di Riposi Thomas i genitori ed i nonni. GRON PER BOLLETTINO (dal 31/10/2013 al 05/06/2014) Dal Molin Romana; Casagrande Tranquillo (TO); Balzan Angela. NOTA: se vi fossero errori o inesattezze nella trascrizione di nomi o intenzioni, si prega di farlo presente al più presto al Parroco, per aver una immediata correzione e le dovute scuse per indesiderate e non volute sviste. 27 ■ Anagrafe ■ BATTESIMI: SOSPIROLO DE DONI REBECCA (Maras) di Luca e Anvidalfarei Lisa, nata il 4 gennaio 2012 a Feltre e battezzata il 17 maggio 2014 nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo. BELMONTE MARTINA (Via San Lorenzo) di Giorgio e De Donà Ylenia, nata il 14 settembre 2013 a Feltre e battezzata nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo il 1° giugno 2014. DEFUNTI: SOSPIROLO PANIZ ATTILIO (San Zenon) nato a Grand Combel (F) il 4 novembre 1923 e deceduto il 12 dicembre 2013. Coniugato con De Doni Amelia Maria. FRANCESCHI ENRICO (Rorei) nato a Belluno l’11 dicembre 1969 e deceduto il 23 dicembre 2013. FANT ANGELO (Regolanova) nato a Sospirolo il 25 ottobre 1939 e deceduto il 24 dicembre 2013. CADORE GIUSEPPE (Oregne) nato il 1° settembre 1927 a Sospirolo e deceduto il 28 dicembre 2013. Coniugato con Rambaldi Giovanna. RIZZO BRUNA (Maras) nata a Cassol il 26 dicembre 1932 e deceduta il 2 gennaio 2014. Coniugata con Casanova Antonio. CANALI GIULIO (Capoluogo) nato a Sospirolo il 2 novembre 1927 e deceduto il 16 febbraio 2014. Coniugato con De Zuani Narcisa. SAVARIS JOEL (San Zenon) nato a Ugine (F) il 30 novembre 1952 e deceduto il 1° marzo 2014. Celibe. NART GIUSEPPE nato a Sedico-Barp l’8 ottobre 1931 e deceduto in Germania il 7 gennaio 2014. Coniugato con Zanolla Rosa. MENEGOLLA MATTIA ELVIS (Capoluogo) di Marco e di Cassol Martina, nato a Feltre il 6 aprile 2013 e battezzato il 29 giugno 2014 in Chiesa Parrocchiale. BATTESIMI: GRON BUSETTI SEBASTIANO (Roe Basse) di Nicola e Gasperin Sabrina, nato a Feltre il 14 ottobre 2013 e battezzato nella Chiesa Parrocchiale di Gron il 25 maggio 2014 RIPOSI THOMAS (Via Belvedere) di Marco e Chiea Maura, nato a Feltre il 7 ottobre 2013 e battezzato nella Chiesa Parrocchiale di Gron il 1° giugno 2014. MATRIMONI: SOSPIROLO DE DONI LUCA e ANVIDALFAREI LISA si sono uniti nel Sacramento del Matrimonio il 17 maggio 2014 nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo. 28 Bollettino interparrocchiale ■ DE DONA’ GIUSEPPINA (Mezzaterra) nata a Sospirolo il 10 novembre 1928 e deceduta il 7 aprile 2014. Vedova di Casanova Pietro. CASANOVA EGIDIO (Maras) nato a Sospirolo il 1° settembre 1923 e deceduto il 13 aprile 2014. Vedovo di Dall’O’ Giovanna.F LOVATEL LUIGI (Lovatei) nato a Sospirolo il 7 gennaio 1926 e deceduto il 22 maggio 2014. Coniugato con De Zanet Gabriella. TIBOLLA IDO LUIGI (Oregne) nato a Sospirolo il 12 settembre 1940 e deceduto ad Oregne il 21 giugno 2014. Coniugato con Casanova Silvana. DE DONA’ MARIA (Casai) nata il 30-5-1923 e deceduta il 27 giugno 2014. Vedova Centelleghe Aldo. ■ DE DONA’ MARIA ROSA (Rosolino) nata a Sospirolo il 29 ottobre 1917 e deceduta il 26 aprile 2014. Vedova Ceol. FUORI PARROCCHIA CASTELLAN LILIANA (Pascoli) nata a S. Gregorio nelle AlpiPaderno il 16 maggio 1942 e deceduta il 20 marzo 2014. Vedova di Caviola Vittorio. Anagrafe DE CIAN PLINIA nata il 14 novembre 1933 e deceuta il 26 gennaio 2014. DEFUNTI: GRON VALLET GINO (Losanna-CH) deceduto in Svizzera il 10 marzo 2014. CASANOVA MARIO (Roveredo in Piano-PN) nato il 17 novembre 1946 a Sospirolo deceduto il 6 ottobre 2013 a Pordenone. Coniugato con Oakes Miriam TISOI GIOVANNA (Belvedere) nata il 16 ottobre 1923 e deceduta il 29 dicembre 2013. Coniugata con Franceschet Federico. MENEGHEL EMANUELE (Camolino) nato il 6 luglio 1937 e deceduto il 15 gennaio 2014. Coniugato con Iafano Carmela. VIECELI ELISA (Belvedere) nata a Meano il 11 agosto 1927 e deceduta il 31 gennaio 2014. Vedova di Vedana Luigi. CALDART MARIO (Le Visse) nato il 3 giugno 1926 e deceduto il 2 febbraio 2014. Vedovo di Croda Ermenegilda. MONAIA SANTINA (Camolino) nata il 31 ottobre 1917 e deceduta il 2 febbraio 2014. Vedova di Tezza Giuseppe. VIEZZER ADELE (Torbe) nata il 18 marzo 1924 e deceduta il 24 febbraio 2014. Vedova di Moretti Arturo. Sospirolo – Gron 29 ■ Anagrafe ■ FRANCESCHET FEDERICO (Belvedere) nato a Sedico il 15 ottobre 1921 e deceduto il 9 marzo 2014. Vedovo di Tisoi Giovanna. TRICHES ROBERTO (Gron) nato il 15 aprile 1944 e deceduto il 23 marzo 2014. Celibe. DE CASSAN GIOVANNI (Torbe) nato l’8 febbraio 1933 e deceduto il 2 maggio 2014. Coniugato con Casanova Giuseppina. FANT ANGELO (Masiere) nato il 31 marzo 1942 e deceduto il 5 maggio 2014. TEGNER ANGELO (Piz) nato il 12 febbraio 1936 e deceduto il 7 maggio 2014. Coniugato con Nardello Linda. DE TOFFOL ATTILIO (Torbe) nato il 9 ottobre 1937 e deceduto il 12 maggio 2014. Coniugato con Visentini Giuditta. TEGNER DANILA (Gron) nata il 21 settembre 1946 e deceduta il 14 maggio 2014. Vedova di Casagrande Michele. POLONI ELISA (Torbe) nata il 29 maggio 1922 e deceduta il 12 giugno 2014. Vedova Casanova Giovanni. TIBOLLA ROMEO (Ai Fant) nato il4 febbraio 1943 e deceduto il 12 giugno 2014. Coniugato con De Zanet Barbara. Annunci di morte SELLE MARIA nata il 16 settembre 1917 e deceduta il 17 marzo 2014. Vedova Pellencini A Cadenazzo nel Canton Ticino all’età di 95 anni si è spenta serenamente Maria Selle ved. Pellencini. Maria era nata Sopra Sospirolo in quella casa ora chiamata “case ai Selle”. Nel 30 1943 si unì in matrimonio con Antonio De Donà, purtroppo la loro vita coniugale fu interrotta per sempre l’anno dopo, in seguito ad un fatale incidente nel lavoro di Antonio ad Albona. Emigrata in Svizzera nel 1947, lavorò per moltissimi anni da sarta. Si unì in matrimonio con Cornelio Pellencini nel dicembre del 1948 dal quale ebbe due figli. Anche se da moltissimi anni non abitava a Sospirolo era costantemente informata della vita parrocchiale Sospirolese perché anche a Lei giungeva il nostro bollettino. VIGNE ADELE (San ZenonRavenna) nata a Sospirolo il 3 luglio 1915 e deceduta l’11 gennaio 2014. Vedova Giorgini Ciao nonna Adele! Martedì 14 gennaio a Ravenna presso la Chiesa dì San Paolo abbiamo salutato Nonna Adele, che si era spenta pochi giorni prima. La chiamavano tutti così, anche chi non aveva parentela con lei, forse per i suoi quasi 99 anni. Adele è sempre stata una fervida credente, non solo a parole. Era convinta che essere cristiani significasse prima di tutto aiutare chi aveva più bisogno e sostenere chi si adoperava in favore degli altri. Quando il Card. Tonini chiamò a San Paolo i Padri Giuseppini, si presentò per prima alla casa di via San Mama dove alloggiavano e consegnò a Don Angelo una busta contenente la sua offerta per la costruzione della Chiesa. Altre ne seguirono per quello scopo e per altre necessità, compresa la sistemazione delle sedi del gruppo scout ancora oggi frequentato da alcuni dei suoi tanti pronipoti. “Meglio averne dei dolori perché vuol dire che ci sono anche io”, “c’è chi sta peggio di me”, era solita dire da quando usciva poco, se non per andare in Parrocchia alle funzioni religiose. Ci piace ricordarla seduta davanti alla porta di ingresso o nella sua stanza vicino alla finestra, mentre ascolta Radio Maria e lavora all’uncinetto per abbellire le case di parenti e amici ma soprattutto gli altari di diverse chiese, in particolare quella della sua parrocchia di San Paolo. Nonostante il carattere forte e i modi fermi, ha lasciato in tutti un buon ricordo e un profondo esempio di devozione al Signore e alla Madonna. Anche con le sue ultime volontà ci ha trasmesso un messaggio di serena semplicità di fede e di vita: “Ora, prima che il Signore mi chiami, affido l’anima mia alla Sua misericordia. Chiedo veramente perdono dei miei peccati e delle mie deficienze. Gli offro quel poco di bene che, col Suo aiuto, mi è riuscito di fare. Amo di professare la Fede cattolica cristiana per la Santa Chiesa. Chiedo perdono alle mie figlie e a tutti quanti ho offeso. Desidero di essere rivestita di una camicia, la più semplice, la vestaglia, i calzini, il rosario tra le mani. La cassa, la più semplice, c’è quella dei più poveri. Un solo fiore per ognuno dei miei nipoti. Se qualcuno vuole fare opere buone, per ottenermi la misericordia di Dio, offra subito e anche in avvenire alla parrocchia di San Paolo. Grazie”. Grazie a te Nonna, con tanto affetto. Figlie, nipoti, pronipoti, parenti e amici 45° della morte di BACCHETTI ROSA Nel 45° anno dalla scomparsa della beneamata mamma Bacchetti Rosa, le figlie Lina, Maria e Angela la ricordano con tutti coloro che l’hanno conosciuta e stimata. Bollettino interparrocchiale Rendiconti contabilità parrocchiale 2013 PARROCCHIA DI SOSPIROLO - RENDICONTO ANNO 2013 E N T R A T E U S C I T E ORDINARIEORDINARIE Elemosine 8.482 Imposte - Assicurazioni 5.021 Candele votive 1.658 Spese di culto 715 Offerte servizi 1.090 Attività parrocchiali 6.124 Attività parrocchiali 6.410 Spese gestionali 13.794 Manutenzione fabbricati 2.665 Varie 305 Varie 1.541 STRAORDINARIE STRAORDINARIE Offerte - entrate straord. 44.218 Spese straord. (man.str) 22.369 62.164 52.229 CARITA’ 5.047CARITA’ 5.886 PARTITE DI GIRO PARTITE DI GIRO Cassa Anime 1.013 Cassa Anime 1.013 Elemos. Imperate - Legati 2.126 Elemos.imperate - Legati 2.126 61.254,05 Riporto attivo anni precedenti 0 Riporto passivo anni precedenti14.580 TOTALE ENTRATE 70.349 TOTALE USCITE 75.834 RIEPILOGO: Passivo-5.485 NOTE. Come ci si può rendere conto dal prospetto prepara to dall’esperto Gigi Cadore e da Monastier Franca, anche quest’anno la nostra gente ha sostenuto le spese ingen ti delle strutture parrocchiali. Nonostante la grande crisi, la diminuzione delle persone con lavoro, i brutti esempi che ci sono: siamo riusciti a pagare le nostre spese e anche un pò a saldare i nostri debiti . Grazie a tutti coloro che partecipano alla vita parrocchiale anche con il sostegno economico. Purtrop po con queste cifre non riu sciamo a programmare lavori anche necessari e urgenti, come l’intervento al tetto della Chie sa. Si cerca di risparmiare su tutto, ma non basta. Confidia mo nella Provvidenza perché non accadano dissesti o danni a nessuna struttura...sarebbero guai! La Parrocchia di Sospiro lo deve ancora restituire 35.000 Euro alla Diocesi e attualmente è sotto di 5.000! Ma non ci piangiamo ad Sospirolo – Gron dosso, anzi faremo di tutto per soccorrere chi sta peggio di noi! Con tante iniziative: Progetto Gemma, Sostegno alle Famiglie, Aiuto ai Bimbi di Betlemme, partecipazione alla lotta contro la Lebbra con l’AIFO di Bolo gna...sono alcuni impegni che ci qualificano veri Discepoli del Maestro. Non faremo finta di non vedere il “malcapitato” del la parabola del Buon Samarita no, pensando solo a noi stessi! Questa volta riportiamo an che il Resoconto delle singole Chiesette Frazionali, che non sono di “proprietà” delle Fra zioni, ma della Parrocchia che è la vera responsabile in tutto e per tutto. Nessuno è autorizzato a gestire offerte date alle chie sette: LE OFFERTE DEVONO ESSERE CONSEGNATE ALLA PARROCCHIA, la quale darà no tizia di quanto e come verranno impiegate. Nel prospetto che pubblichiamo, possiamo notare che ci sono Frazioni che con segnano in Parrocchia il dena ro che viene segnato sul Conto della Chiesa frazionale. Altre si PARROCCHIA DI GRON - RENDICONTO ANNO 2013 ENTRATE USCITE ORDINARIEORDINARIE Elemosine 3.182 Imposte - Assicurazioni 1.936 Candele votive 681 Spese di culto 1.426 Offerte servizi 100 Attività parrocchiali 1.021 Attività parrocchiali 1.036 Spese gestionali 5.068 Manutenzione fabbricati Varie 115Varie 956 STRAORDINARIESTRAORDINARIE Offerte - entrate straord. 7.347 Spese straordinarie 0 12.461 10.407 CARITA’ 957CARITA’ 659 PARTITE DI GIRO PARTITE DI GIRO Cassa Anime 376 Cassa Anime 376 Elemos. Imperate - Legati 844 Elemos.imperate - Legati 844 Riporto attivo anni precedenti 2.919 Riporto passivo anni precedenti 0 TOTALE ENTRATE 17.557 TOTALE USCITE12.286 RIEPILOGO Attivo5.271,00 amministrano le offerte per con to proprio...Questa non è cosa giusta e corretta. I motivi sono tanti. Alcuni anche gravi. La Cassa Parrocchiale deve essere unica, anche se le voci delle spese o proventi sono diversi. Per questo esiste il CONSIGLIO PER GLI AFFARI ECONOMICI della Parrocchia, formato dai rappresentanti della Parrocchia. A nome di tutte e due le Comunità, ringrazio ogni offerente e tutti coloro che collaborano anche con grande sacrificio, nel sostenere il peso delle strutture comunitarie. In questi bilanci non ci sono le ore, le fatiche, le preoccupazioni di tutti coloro che silenziosamente e nascostamente accudiscono alle chiese, preparano le funzioni, lavano, stirano, puliscono ecc. Di questi però... tiene conto il Signore! PARROCCHIA DI SOSPIROLO: NOME CHIESA ENTRATE USCITE SAN ROCCO 1.380,22 49,35 SAN LORENZO 1.387,00 0.0 SAN MARTINO-SUSIN 400,00 18.201,90 SAN BARTOLOMEO-MARAS 172,85 0,0 SAN ZENON 20,00 0,0 SAN TIZIANO OREGNE 180,00 0,0 S. CUORE MIS 20,00 70,00 S. GIULIANA-REGOLANOVA 170,00 101,57 SAN REMEDIO .CANAL DEL MIS 245,42 0,0 SAN MICHELE PASCOLI 0,0 108,9 NOME CHIESA SANTA TERESA - TORBE S. ANTONIO -PIZ S. STEFANO GRON SALDO 1.330,87 1.387,00 - 17.727,54 172,85 20,00 180,00 -50,00 68,43 245,42 - 108,9 PARROCCHIA DI GRON: ENTRATE USCITE SALDO 0,0 92,49 (ENEL) -92,49 0,0 118,38 (ENEL) - 118,38 930,00 0,0 930,00 31 Ipotesi (solo?) sulla vecchia chiesa di Sospirolo (e anche sulla nuova...) I o, come credo tanti altri, mi sono chiesto spesso come mai l’antica chiesa di Sospiro lo, sia stata distrutta e per di più utilizzata, come materiale di riempimento, nel fare la piazza Lexy... Mi sembra una cosa cosi’ mostruosa, che mi pare impossibile solo il pen sarlo. Anche perchè la vecchia chiesa veniva utilizzata come Scuola per Muratori e poteva essere adattata per tante altre attività o restaurata e custodire le memorie del passato... Una risposta plausibile mi è stata suggerita in questi giorni. Nella visita alle fami glie, son venuto a sapere che, sotto la vecchia chiesa, verso gli anni ‘50 ,veniva costruita la galleria per la Centrale di Ca molino. Nel corso dei lavori, in galleria, vennero fatte brillare parecchie mine, con la tragi ca conseguenza di procurare lesioni profonde nelle mura di sostegno della chiesa, che dovette essere chiusa per evi dente pericolo di crollo. (Così mi viene testimoniato anche dal nipote dell’allora sacresta no, che talvolta sgattaiolava all’interno dell’edificio, nono stante i divieti di suo padre). Anzi, come mi vien suggerito dallo stesso Romeo, la Ditta SADE responsabile dei lavori della locale Centrale, avrebbe rimediato al danno arrecato, con il finanziare i lavori al tetto della chiesa, da tempo in cor so. Così possiamo concludere, riassumendo: 1°. L’antica chiesa venne ceduta nei primi anni ‘900 al Comune, dal Parroco di allo ra, per poter avere i soldi e fornire la Nuova Chiesa delle necessarie suppellettili adatte alla sua attività. 2°. Il Comune, finché gli è stato possibile, l’ha utilizzata 32 In fondo si vede la vecchia chiesa demolita. come Scuola per Muratori e Magazzino. 3°. Sopravvenute le gravi lesioni dovute alla Centrale in costruzione, si chiude la chiesa. 4°. Non avendo la possibi lità di rimetterla a posto e do vendo sistemare la Piazza Lexy si dà il via alla sua demolizio ne, utilizzandone il materiale. (Chissà quanti si ricordano che sotto i piedi di chi passa in Piazza Lexy, c’è la vecchia chiesa, che per mille anni ac colse i nostri antenati..). Quello che mi soddisfa in questa ipotesi è che la demoli zione si giustifica e così anche il Sindaco di allora, nella sua decisione: SI È FATTO cioè di NECESSITÀ VIRTÙ, come dice il proverbio! Sull’attuale chiesa di So spirolo più che ipotesi ci sono conferme. Parto dalla constatazione che: ANCORA NON SI E’ RIUSCITI A PRE SENTARE UN PROGETTO DI RESTAURO CHE POSSA ESSERE APPROVATO DALLA SOPRINTENDENZA AI BENI AMBIENTALI E ARCHITETTO NICI DI VENEZIA. L’Architetto e gli ingegneri, incaricati del Progetto, pensano che la cau sa della fessurazione dell’ab side della chiesa, sia dovuta al cedimento del terreno sotto stante. E’ un’ipotesi, ma ancora non ci sono le prove sicure per confermarla. Il mio ragionamento parte invece dall’ascoltare la gente che vive sul territorio. Sono venuto a sapere da De Donà Bepi di Volpez, che al tempo della fessurazione in questio ne, anche le mura di casa sua e di altri che si trovavano lun go la strada verso Sospirolo, hanno avuto lo stesso proble ma. Ecco la sua testimonian za: “Riguardo alla mia abitazione, ti preciso che io feci un esposto alla Provincia e fu in seguito a quello che la Provincia installò dei sismografi per accertare le vibrazioni. Queste però, per ovvi motivi (meno camion, mai insieme, e rallentati), erano minime, certamente non erano uguali a quelle che precedettero l’esposto e che causarono i danni a casa mia e, se accaduti in quel periodo, alla Chiesa. In ogni caso i lavori forono sospesi in termini brevi.” An che il Parroco di allora, don Giuliano, ha richiamato tut to questo come causa delle crepe sopraggiunte ai muri di sostegno della chiesa. Ormai il danno era fatto... Concordo anch’io con chi cerca di spie gare scientificamente la causa del cedimento delle mura del la chiesa. So però che prima di tutto sarebbe da studiare il contesto storico-ambientaletemporale, che spesso può es sere la vera causa. Forse baste rebbe far moderare il traffico nei pressi di strutture antiche e impreparate a superare il peso dei mezzi moderni: pachere, scavatori, camions, ecc. Queste sono le mie ipotesi. Esprimo da subito la mia rico noscenza a quanti mi faranno sapere il proprio parere sia di conferma che di critica. Quello che interessa è arrivare alla verità. E far pagare i danni a chi li provoca!! In concomitanza di tutto questo c’è stato però anche il vento che ha fatto il resto, e qui ci fermiamo perché non ho in mano prove di nessun genere per sapere come mai il vento si sia infiltrato con tanta forza nelle strutture del tetto, tanto da spostarlo! Ma il vento ora tace... Bollettino interparrocchiale