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141_07 - Allegati - CARTIERE MODESTO - SIRA

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141_07 - Allegati - CARTIERE MODESTO - SIRA
ALLEGATO TECNICO
ADEGUAMENTO DELL’IMPIANTO
Il gestore è tenuto ad adeguare l’impianto alle migliori tecniche disponibili di seguito elencate,
entro i termini proposti dal gestore nella domanda. Se non diversamente stabilito, è fatto salvo il
termine ultimo di cui all’art. 5, co. 18 del D.Lgs. 59/2005:
--Comunicazione preventiva di inizio lavori di adeguamento
--Comunicazione finale esecuzione dei lavori
--Data finale adeguamento
---
1
APPLICAZIONE MTD: Ciclo produttivo
Tecniche comuni a tutte le produzioni cartarie (Rif. D.M. 31 gennaio 2005)
Migliori Tecniche Disponibili
Applicata
Addestramento, tirocinio e sensibilizzazione degli operatori
Sì
Ottimizzazione del controllo dei parametri di processo
Sì
Mantenimento dell'efficienza delle attrezzature e degli impianti
Sì
Adozione di un sistema di gestione ambientale
Sì
Integrazione di un sistema di controllo dei consumi energetici e delle prestazioni delle utenze significative
Sì
Sostituzione a fine vita di attrezzature con analoghi apparecchi a maggiore efficienza energetica
Impiego di tecnologie per la riduzione delle emissioni di ossidi d'azoto; per i grandi impianti di combustione
(>50MW) da realizzarsi con tecniche primarie (ottimizzazione della combustione) e/o secondarie
(depurazione dei fumi), mentre per impianti di taglia minore prevalentemente con tecniche di tipo primario
Impiego di combustibili gassosi ed appropriate tecniche di combustione, in generale
Ove non utilizzabile combustibile gassoso, impiego di combustibili a basso tenore di zolfo, appropriate
tecniche di combustione e sistemi di abbattimento delle emissioni (scrubber; SNCR, filtri)
Adozione di misure per prevenire la perdita di controllo del processo e per ridurre le conseguenze derivanti da
un incidente
Miglioramento della gestione di cicli produttivi a elevato utilizzo di acqua, finalizzato alla minimizzazione
dei consumi, coerentemente con la legislazione nazionale vigente in materia di scarichi idrici e con gli
obiettivi di qualità del corpo recettore
Ricircolo o separazione delle acque di raffreddamento, compatibilmente con le possibilità di innalzamento
delle temperatura delle acque reflue e coerentemente con la legislazione nazionale vigente in materia di
scarichi idrici e con gli obiettivi di qualità del corpo recettore
Separazione e riuso delle acque di processo, ove possibile
Prevenzione dei potenziali problemi derivanti da sversamenti accidentali in prossimità dei corpi idrici
Minimizzazione della produzione di rifiuti e loro recupero, riutilizzo o riciclo, per quanto possibile
Separazione alla fonte dei rifiuti
Riduzione del rumore in funzione della presenza di recettori nelle vicinanze
Sì
2
Note
Periodici corsi di
informazione-formazione
Sistema di supervisione
DCS
Specifici piani di
manutenzione e intervento
Certificazione ISO 14001
del 28.2.2006 da RINA
Sistema di supervisione
DCS
---
Sì
Sistema Dry Low NOx per
la turbogas
Sì
Gas naturale di rete
No
Non applicabile
Sì
---
Sì
---
Sì
---
Sì
Sì
Si
Sì
No
--------Da applicare
Migliori Tecniche Disponibili
Applicata
Predisposizione di un archivio documentale sui preparati chimici impiegati
Sì
Applicazione del principio di sostituzione dei prodotti più pericolosi con analoghi preparati a minore
Sì
pericolosità
Adozione di misure per prevenire la dispersione accidentale di sostanze chimiche sul suolo e nell'acqua
Sì
durante la movimentazione e lo stoccaggio
Depurazione dei reflui in un impianto municipale o consortile
Sì
Tecniche specifiche per la produzione di carta da fibre riciclate (Rif. D.M. 31 gennaio 2005)
Migliori Tecniche Disponibili
Applicata
Separazione delle acque più inquinate da quelle meno inquinate e riciclaggio delle acque di processo
Sì
Gestione ottimale delle acque (cicli delle acque), adozione di tecniche di sedimentazione, flottazione e
Sì
filtrazione e riciclaggio delle acque di processo
Separazione dei cicli delle diverse acque e flusso delle acque di processo in controcorrente
Sì
Produzione di acque chiarificate per gli impianti di rimozione dell'inchiostro (flottazione)
No
Installazione di bacini di equalizzazione
Sì
Trattamenti primari e biologici degli effluenti, coadiuvati se necessario da flocculazione e precipitazione
chimica
Riciclaggio parziale delle acque dopo il trattamento biologico, anche in funzione del livello qualitativo della
carta prodotta (eventuale necessità di trattamenti terziari)
Matrici ambientali
Tecniche per il controllo delle emissioni in atmosfera (Rif. D.M. 31 gennaio 2005)
Inquinante
Tecnica
Efficienza
NOx
Bruciatori a basso NOx
NOx
SO2
SNCR sulle caldaie a corteccia
Installazione di scrubber sulla caldaia
--40 %
90 %
3
Note
------Solo parte dello scarico è
inviata in fognatura
Note
--Impianto di depurazione
dei reflui
--Non applicabile
Selettore anaerobico con
funzione di anche di
equalizzatore
Sì
---
No
---
Prestazioni conseguibili
50÷100 mg/Nm3 O2 15 % turbogas
100÷200 mg/Nm3 O2 3 % comb. gas
120÷450 mg/Nm3 O2 3 % comb. olio
100÷200 mg/Nm3 O2 3 %
10÷50 mg/Nm3 O2 3 %
Appl.
Sì
No
No
No
No
Note
----Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Inquinante
SO2
Polveri
Polveri
Tecnica
Efficienza
Concentrazione della liscivia, precipitatore elettrostatico e
scrubber a multistadio sulla caldaia a recupero del liquor
--nero
Caldaie con precipitatori elettrostatici (nuovi impianti)
--Caldaie con precipitatori elettrostatici (impianti esistenti)
---
Tecniche per il controllo delle emissioni in acqua (Rif. D.M. 31 gennaio 2005)
Inquinante
Tecnica
Efficienza
COD
Fanghi attivi
60÷85 %
COD
Trattamenti anaerobici
60÷85 %
COD
Prestazioni conseguibili
Appl.
Note
180 mg/Nm3 O2 11%
No
Non applicabile
10÷50 mg/Nm3 O2 3% comb. olio
50÷80 mg/Nm3 O2 3% comb. olio
No
No
Non applicabile
Non applicabile
Prestazioni conseguibili
(1)
(1)
Appl.
Sì
No
Note
Efficienza: 93 %
--Efficienza: 25 %
2 flottatori di
processo e 2
sedimentatori
finali
------Selettore
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
1 flottatore di
processo e 2
decantatori di
depurazione
-----
Trattamenti primari di chiariflocculazione
80÷90 %
(1)
Sì
Eventuali trattamenti chimico-fisici (terziari)
Biomasse adese
Fanghi attivi
Trattamenti anaerobici
Biomasse adese
-----
10÷40 %
50÷70 %
85÷98 %
85÷95 %
65÷80 %
-----
(1)
(1)
(1)
(1)
(1)
(1)
(1)
No
No
Sì
No
No
No
No
TSS
Trattamenti primari di chiariflocculazione
80÷90 %
(1)
Sì
TSS
TSS
Fanghi attivi
Eventuali trattamenti terziari chimico-fisici
85÷90 %
97÷99 %
(1)
(1)
Sì
No
COD
COD
BOD
BOD
BOD
N totale
P totale
NOTA:
Le efficienze si riferiscono alla parte biodegradabile per gli impianti biologici e alla fase solida per gli impianti chimico - fisici.
4
PRESCRIZIONI PER MATRICI AMBIENTALI
Emissioni in atmosfera
Prescrizioni generali
1. Dovranno essere rispettati i limiti alle emissioni di cui alla Tabella B del presente paragrafo,
implementati dal valore di incertezza associato al metodo di misura adottato, secondo quanto
definito nel Piano di Monitoraggio e Controllo.
2. Dovrà essere rispettata la periodicità dei rilevamenti così come indicato nel Piano di Monitoraggio e
Controllo.
3. Dovrà essere osservata la frequenza delle manutenzioni degli eventuali impianti di abbattimento
delle emissioni così come indicato nel Piano di Monitoraggio e Controllo.
4. Dovranno essere comunicate le eventuali variazioni delle caratteristiche quali – quantitative delle
emissioni e dei camini.
5. Dovrà essere adottata una modalità di registrazione per le analisi e per gli interventi sugli impianti di
abbattimento delle emissioni, come indicato nel Piano di Monitoraggio e Controllo.
6. I camini delle emissioni sotto elencate, per le quali è previsto un controllo analitico, devono disporre
di prese per le misure e i campionamenti degli inquinanti in punti facilmente accessibili scelti in
base alla UNI 10169; le postazioni e i percorsi dovranno essere correttamente dimensionati sulla
base delle esigenze inerenti il campionamento e le misure eseguiti secondo le metodiche ufficiali.
7. I prelievi dei campioni al camino e/o in altre idonee posizioni adatte a caratterizzare le emissioni
dovranno essere effettuati nelle condizioni di funzionamento più gravose degli impianti produttivi ad
essi collegati.
8. I camini delle emissioni riportate nella Tabella A devono essere identificati mediante l’applicazione
di un contrassegno, timbro o altro, inamovibile o indelebile che ne riporti la sigla.
Prescrizioni specifiche individuate in fase istruttoria IPPC
---
5
Quadro riassuntivo delle emissioni (tabella A)
Portata
Sigla
Origine
Nm3/h
Sez.
m2
Velocità
m/s
Temp. Altezza
°C
m
Durata
h/g
g/a
E1(1), (2)
Turbogas e caldaia a recupero
con post-combustione
68.184
1,76
16,2
125
21
24
E1(1), (3)
Caldaia
39.675
1,76
8,7
107
21
Saltuario
E1(*)
By-pass turbogas
---
---
---
---
---
N29
E0
Pompe a vuoto
Raffreddamento Turbogas
--60.000
--3,48
--4,78
--50÷70
--15
E2
Sfiato circuito vapore
---
0,03
---
100
7
40.000
0,64
17,36
25÷30
12
25.200
0,79
8,92
25÷30
12
21.960
0,79
7,77
25÷30
15
25.200
0,79
8,92
25÷30
12
21.960
0,79
7,77
25÷30
15
25.200
0,79
8,92
25÷30
12
25.200
0,79
8,92
25÷30
12
---
---
---
---
---
32.400
1,13
8
25÷30
12
---
---
---
---
---
E3
E4
E4 bis
E5
E5 bis
E6
E6 bis
E6 ter
E7
E7 bis
Estrazione aria ambiente zona
umida MC3
Estrazione aria ambiente
capannone MC3
Estrazione aria ambiente sale
preparazione impasti
Estrazione aria ambiente
capannone MC3
Estrazione aria ambiente sale
preparazione impasti
Estrazione aria ambiente
capannone MC3
Estrazione aria ambiente
capannone MC3
Estrazione aria ambiente
capannone MC3
Estrazione aria ambiente
capannone MC4
Estrazione aria ambiente
capannone MC4
6
--24
330
Impianto di
abbattimento
Sistema Dry
Low NOx
Inquinanti emessi
Inquinante mg/Nm3 kg/h
NOx
CO
< 80
< 80
NOx
< 300
CO
< 100
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
----------------Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
---
-------
-----
Sigla
E8
E8 bis
E9
E10
E11
E11 bis
E12
E12 bis
E13
E13 bis
E14
E14 bis
E15
E16
E16 bis
E17
Origine
Estrazione aria ambiente
capannone MC4
Estrazione aria ambiente
capannone MC4
Estrazione aria ambiente
capannone MC4
Estrazione aria ambiente zona
umida MC4
Estrazione aria ambiente zona
umida MC4
Estrazione aria ambiente zona
umida MC4
Ventilatore di estrazione per
vuoto DUOFORMER MC4
Ventilatore di estrazione per
vuoto DUOFORMER MC4
Estrazione fumane pre
seccheria MC4
Estrazione fumane pre
seccheria MC4
Estrazione fumane post
seccheria MC4
Estrazione fumane post
seccheria MC4
Estrazione fumane post
seccheria MC3
Estrazione fumane pre
seccheria MC3
Estrazione fumane pre
seccheria MC3
Estrazione fumane size press
MC3
Portata
Nm3/h
Sez.
m2
Velocità
m/s
32.400
1,13
8
25÷30
12
---
---
---
---
---
32.400
1,13
8
25÷30
12
29.880
0,78
10,57
25÷30
12
29.880
0,78
10,57
25÷30
12
25.020
0,485
8,85
25÷30
12
3.600
0,64
1,56
40
12
3.600
0,64
1,56
40
12
32.240
1,33
6,71
70÷90
12
24
330
---
Aria umida
---
---
32.240
1,33
6,71
70÷90
12
24
330
---
Aria umida
---
---
21.000
1,54
3,79
70÷90
12
24
330
---
Aria umida
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
Aria umida
---
---
34.000
1,54
6,14
70÷90
12
24
330
---
Aria umida
---
---
34.000
1,54
6,14
70÷90
12
24
330
---
Aria umida
---
---
37.800
1,33
7,91
70÷90
12
24
330
---
Aria umida
---
---
27.000
0,785
9,55
70÷90
12
24
330
---
Aria umida
---
---
Temp. Altezza
°C
m
7
Impianto di
Durata
Inquinanti emessi
abbattimento
h/g
g/a
Inquinante mg/Nm3 kg/h
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
24
330
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
24
330
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Sigla
Origine
Estrazione fumane size press
MC4
Estrazione aria ambiente zona
E19
umida MC3
Ventilatore per vuoto telino
E20
MC3
Ventilatore di
E20 bis
condizionamento MC3
Ventilatore per vuoto telino
E20 ter
MC3
Ventilatori sala compressori
E21-E22
cabina elettrica
Ventilatori trasformatori
E23-E36
cabina elettrica
N1
PSV corpo cilindrico caldaia
PSV vapore surriscaldato
N2
caldaia
Sfiato vapore surriscaldato
N3
caldaia
Sfiato raffreddamento spurgo
N4
caldaia
N5
Sfiato polmone condense
N6
Sfiato degasatore
N7
PSV degasatore
N8
Sfiato TV
N9
PSV1 contropressione
N10
PSV2 contropressione
N11
Sfioro contropressione
N12
PSV aria compressa
PSV vapore bassa pressione
N13
pre-seccheria MC3
N14
Sfioro vapore MC4
N15
Sfioro vapore MC4
E18
Portata
Nm3/h
Sez.
m2
Velocità
m/s
27.000
0,785
5.000
Temp. Altezza
°C
m
Durata
h/g
g/a
9,55
70÷90
12
24
330
0,14
10
25÷30
9
24
330
3.600
1,56
6,14
140
12
24
330
25.020
0,785
8,85
25÷30
12
24
330
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
Impianto di
abbattimento
---
Inquinanti emessi
Inquinante mg/Nm3 kg/h
Aria umida
---
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione
(D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
8
---
Sigla
Origine
N16
Sfioro vapore MC3
Sfioro barilotto condense
scambiatore MC4
Sfioro vapore MC3
(barilotto 4° gruppo
DPV1211)
Sfioro vapore MC3
(barilotto 1° gruppo DPV
1215B)
Spurgo circuito vapore MC3
(EV 1224-1225-1226)
Sfioro vapore MC4
(barilotto 6° gruppo PV654)
PSV vapore bassa pressione
post-seccheria MC3
Sfiato TG
PSV vapore MC3
Sfiato sicurezza silos amido
Sfiato sicurezza silos amido
Sfiato sicurezza silos amido
Sfiato sicurezza silos amido
N17
N18
N19
N20
N21
N22
N23
N24
N25
N26
N27
N28
NOTA (1):
NOTA (2):
NOTA (3):
Portata
Nm3/h
Sez. Velocità Temp. Altezza
Impianto di
Durata
Inquinanti emessi
2
abbattimento
m
m/s
°C
m
h/g
g/a
Inquinante mg/Nm3 kg/h
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 269, co. 14, lett. i)
Emissione autorizzata con Decreto M.I.C.A. del 11.7.1997 ai sensi del D.P.R. 203/88, art. 17.
Nel caso di funzionamento contemporaneo della turbogas e della caldaia a post-combustione.
Nel caso di funzionamento della sola caldaia a post-combustione.
9
Valori limite di emissione e prescrizioni (tabella B)
Sigla
Origine
Turbogas e caldaia a recupero con postE1(1), (2)
combustione
E1(3)
N29
E0
E13
E13 bis
E14
E14 bis
E15
E16
E16 bis
E17
E18
NOTA (1):
NOTA (2):
NOTA (3):
Caldaia
Pompe a vuoto
Raffreddamento Turbogas
Estrazione fumane pre seccheria MC4
Estrazione fumane pre seccheria MC4
Estrazione fumane post seccheria MC4
Estrazione fumane post seccheria MC4
Estrazione fumane post seccheria MC3
Estrazione fumane pre seccheria MC3
Estrazione fumane pre seccheria MC3
Estrazione fumane size press MC3
Estrazione fumane size press MC4
Impianti di abbattimento
Sistema Dry-Low NOx
-------------------------
Inquinante mg/Nm3
NOx
80
CO
80
NOx
300
CO
100
COV/C.O.T
------COV/C.O.T.
--COV/C.O.T.
--COV/C.O.T.
--COV/C.O.T.
--COV/C.O.T.
--COV/C.O.T.
--COV/C.O.T.
--COV/C.O.T.
--COV/C.O.T.
---
kg/h Altre prescrizioni
--O2 rif.: 15%
----O2 rif.: 3%
-----------------------------------------------
Valori limite che si applicano nel caso di funzionamento contemporaneo della turbogas e della caldaia a post-combustione.
I limiti di emissione si intendono rispettati se la media delle concentrazioni rilevate durante l’effettivo funzionamento dell’impianto
nell’arco delle 24 ore è inferiore o uguale al limite stesso e ciascun valore di concentrazione oraria non è superiore al 125 % dei
limiti.
Valori limite che si applicano nel caso di funzionamento della sola caldaia.
10
SCARICHI IDRICI
Scarico reflui industriali in acque superficiali (S1)
1. Devono essere rispettati i limiti della tab. 3 dell’all. 5 alla parte III del D.Lgs. 152/2006.
2. I parametri che saranno soggetti all’autocontrollo sono tutti quelli previsti dal Piano di
Monitoraggio e Controllo.
3. Mantenere correttamente funzionante lo strumento, dotato di totalizzatore, per la misura e
registrazione delle portate dello scarico.
4. Mantenere correttamente funzionante lo strumento, dotato di totalizzatore, per la misura e la
registrazione della quantità di acque prelevate.
5. Dovrà essere conservata per due anni la registrazione delle portate di prelievo e di scarico.
6. Le acque pluviali non devono essere convogliate con i reflui industriali ma scaricate
direttamente.
7. Lo smaltimento dei fanghi dovrà essere effettuato tramite ditte autorizzate così come previsto
dalle vigenti disposizioni.
8. Dovranno essere adottate tutte le misure necessarie onde evitare un aumento anche temporaneo
dell’inquinamento.
9. Dovrà essere comunicata ogni mutazione che intervenga nella situazione di fatto dello scarico.
10. Dovranno essere mantenuti accessibili ed ispezionabili i pozzetti di controllo e prelievo
campioni.
11. Il punto di scarico, al fine di effettuare il prelievo, deve essere reso accessibile ai servizi di
controllo e le strutture di accesso (scale, parapetti ecc.) devono rispondere alle misure di
sicurezza previste dalle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Prescrizioni specifiche individuate in fase istruttoria IPPC
12. Presentare, entro tre mesi dalla data di notifica dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, un
programma di interventi di miglioramento della depurazione in modo da rendere la depurazione
interna capace di far fronte ad eventuali temporanee indisponibilità dello scarico in fognatura.
Scarico reflui industriali in fognatura (S2)
Prescrizioni generali
1. Il carico inquinante delle acque di scarico provenienti dal ciclo produttivo dovrà rispettare i
limiti di accettabilità disposti del regolamento del gestore dell’impianto di depurazione di “Casa
del Lupo” (Aquapur Multiservizi S.p.A.).
2. Gli scarichi di origine produttiva dovranno essere separati da quelli di origine civile e da quello
di acque meteoriche.
3. In nessun caso le acque di pioggia potranno esser recapitate in fognatura comunale.
4. Tutti gli effluenti idrici provenienti dal ciclo dell’attività svolta dovranno essere unificati ed
omogeneizzati.
5. Gli scarichi originati dai servizi igienici dell’azienda dovranno esser scaricati in fognatura nera
mediante apposita canalizzazione di allacciamento alla fognatura comunale.
6. I limiti di accettabilità in fognatura non potranno in nessun caso essere conseguiti mediante
diluizione con acqua di raffreddamento o prelevata esclusivamente allo scopo.
7. I reflui dovranno essere scaricati in quantità ripartite su tutte le 24 ore del giorno e non in
quantità unica e globale.
8. L’azienda dovrà rendere sempre accessibile ed ispezionabile al personale G.E.A.L. e/o ai tecnici
incaricati, dipendenti di altre Amministrazioni, il pozzetto per il prelievo a norma di legge, dei
campioni delle acque scaricate provenienti dal ciclo produttivo.
9. L’azienda dovrà provvedere alla cura e al buon funzionamento del misuratore di portata,
completo di totalizzatore e contatore, dell’effluente scaricato.
11
10. L’azienda dovrà provvedere alla cura e al buon funzionamento dei misuratori di portata con
totalizzatore installati sulle fonti di approvvigionamento idrico al di fuori del pubblico
acquedotto, in precedenza installati.
11. Denunciare entro il 31 gennaio di ogni anno il quantitativo di acqua prelevata da eventuali fonti
diverse dal pubblico acquedotto e del numero di fonti di approvvigionamento.
12. Provvedere alla scorta in magazzino a piè di fabbrica di un contatore a totalizzatore per ogni
singolo tipo impiegato, per la necessaria ed immediata sostituzione in caso di guasto.
13. È fatto divieto di recapitare in fognatura pubblica i rifiuti individuabili come speciali a norma
del D.Lgs. 5 febbraio 1997 n. 22 anche se derivanti dai cicli di depurazione. L’azienda è tenuta
a provvedere allo smaltimento dei suddetti rifiuti ai sensi del suddetto D.Lgs. 22/1997 e a
trascrivere su registro le operazioni di carico e scarico.
14. L’azienda ha l’obbligo di rispettare la normativa vigente in merito allo smaltimento dei rifiuti
solidi e dei fanghi prodotti da processi depurativi; nello specifico le acque di filtrazione o di
eventuali sgrondi dei suddetti fanghi dovranno essere recapitate in testa all’impianto di
depurazione.
15. L’azienda è tenuta alla corretta conduzione degli impianti e delle relative apparecchiature e
dispositivi di controllo, mantenendo il tutto accessibile e ispezionabili ai gestori delle reti
fognarie e degli impianti di depurazione; al fine di permettere sopralluoghi e campionamenti. È
fatto obbligo alla ditta di dare immediata comunicazione ogni qualvolta si verifichi un fuori uso
degli impianti o delle attrezzature varie.
16. L’azienda è tenuta a comunicare preventivamente ai gestori delle reti e degli impianti tutti i
periodi di interruzione degli scarichi ad eccezione di quelli dovuti alle periodiche sospensioni
settimanali.
17. Tutti i mutamenti del ciclo tecnologico che si riflettono sulla quantità e qualità delle acque di
scarico dovranno essere preventivamente comunicati e potranno essere attuati solo quando sia
rilasciata la relativa autorizzazione.
18. L’azienda dovrà richiedere una nuova autorizzazione allo scarico qualora si verifichi una
diversa destinazione, ampliamento, ristrutturazione o trasferimento in altro luogo
dell’insediamento produttivo.
19. Di dare atto che l’allacciamento alla fognatura comunale comporta l’applicazione della tariffa
per il servizio di raccolta, allontanamento e depurazione degli scarichi.
20. L’azienda dovrà comunicare entro il 15 febbraio di ogni ano la quantità e qualità delle acque
scaricate in fognatura pubblica alla società G.E.A.L. S.p.A.
21. La mancata osservanza alle prescrizioni di cui al presente atto comporta la revoca
dell’autorizzazione allo scarico.
Ulteriori prescrizioni a seguito della Conferenza di Servizi del 23.10.2006
22. La quantità dello scarico dei reflui in fognatura non dovrà superare il volume massimo di 1.800
m3/giorno.
23. Può restare attivo uno scarico parziale dei reflui in fognatura contemporaneamente allo scarico
in acque superficiali dei reflui trattati e resi entro i limiti quantitativi di legge.
24. La quantità dello scarico in fognatura deve costantemente rispettare i limiti qualitativi del
vigente Regolamento di Accettabilità del depuratore di Casa del Lupo, con unica deroga per il
parametro COD che dovrà rispettare il limite di 2.600 mg/l anziché quello ordinario di 1.300
mg/l.
Nonostante la deroga in argomento consenta di raddoppiare il grado di concentrazione del COD
allo scarico, la riduzione di volume da 200 a 75 m3/h assicura che la quantità totale di COD che
potrebbe essere recapitato in fognatura si mantenga comunque inferiore a quella ricavabile
dall’autorizzazione corrente.
25. “Acque S.p.A.” può richiedere in qualsiasi momento l’interruzione dello scarico, o la
diminuzione della sua portata, qualora si presentino inconvenienti igienici o per effettuare
12
interventi di manutenzione straordinaria per cui si renda necessaria tale riduzione nel collettore
fognario del Comune di Capannori.
Prescrizioni specifiche individuate in fase istruttoria IPPC
--Scarico acque meteoriche in acque superficiali
--Scarico di reflui domestici (S3)
Vedere prescrizioni nella paragrafo relativo allo “Scarico di reflui industriali in fognatura (S2)”.
EMISSIONI SONORE
Prescrizioni generali
1. Rispetto del Piano Comunale di Classificazione Acustica del territorio effettuata dal Comune di
Lucca ai sensi della L. 26 ottobre 1995 n. 447 ed approvato con D.C.C. n. 108 del 25.11.2004.
Prescrizioni specifiche individuate in fase istruttoria IPPC
2. Presentare, entro tre mesi dalla data di notifica dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, un
piano di bonifica acustica onde garantire, tramite gli interventi progettati, il rispetto del
P.C.C.A. del Comune di Lucca.
PRODUZIONE DI RIFIUTI
Prescrizioni generali
1. Le attività, i procedimenti e di metodi di recupero e smaltimento dei rifiuti dovranno rispettare
le norme vigenti in materia di tutela della salute dell’uomo, dell’ambiente e di sicurezza sui
luoghi di lavoro ed in particolare e condizioni di cui al D.Lgs. 152/06, Parte IV.
2. Il Gestore dovrà provvedere alla classificazione dei rifiuti prodotti nel rispetto della norma
richiamata all’art. 184 co. 4 del D.Lgs. 152/2006, parte IV (vedere all. D alla parte IV del
D.Lgs. 152/2006).
Prescrizioni specifiche individuate in fase istruttoria IPPC
--SERBATOI DI OLI MINERALI
Prescrizioni generali
--Prescrizioni specifiche individuate in fase istruttoria IPPC
1. Sostituire il serbatoio per lo stoccaggio di gasolio per usi interni allo stabilimento entro un anno
dalla data di notifica dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. A sostituzione avvenuta
l’azienda dovrà provvedere a darne comunicazione all’Autorità Competente ed all’Autorità di
Controllo.
2. Presentare all’Autorità Competente ed all’Autorità di Controllo, entro trenta giorni dalla notifica
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, una planimetria aggiornata con l’indicazione di tutti i
serbatoi e del loro uso.
USO DELLE RISORSE
Risorse idriche
---
13
Energia
--PRESCRIZIONI DI CARATTERE GENERALE
1. Ai sensi dell’art. 11, co. 5, del D.Lgs. 59/2005 il gestore deve fornire tutta l’assistenza
necessaria per lo svolgimento di qualsiasi verifica tecnica relativa all’impianto, per prelevare
campioni e per raccogliere qualsiasi informazione necessaria: le postazioni attinenti il controllo
dovranno pertanto essere accessibili e realizzate tenuto conto delle operazioni da effettuarvi e
delle norme di sicurezza.
2. Ai sensi dell’art. 10, co. 1, del D.Lgs. 59/2005 qualsiasi modifica progettata all’impianto dovrà
essere preventivamente comunicata all’Autorità Competente.
3. Devono essere adottate tutte le misure necessarie ad evitare un aumento, anche temporaneo,
dell’inquinamento in ogni matrice ambientale.
AUTORIZZAZIONI SOSTITUITE DALL’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE
Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali ed in fognatura – Atto
SUAP del Comune di Lucca n. 55/2005 del 22.3.2005.
Integrazione all’Autorizzazione allo scarico in fognatura – Comunicazione SUAP del Comune di
Lucca, prot. n. 73554 del 6.12.2006.
Autorizzazione alle emissioni in atmosfera – Decreto M.I.C.A. del 11.7.1997.
PERIODO TRANSITORIO
Condizioni diverse da quelle di normale esercizio
Fase di messa a regime
--Fase di arresto
---
14
PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
PREMESSA
La redazione di un Piano di Monitoraggio e Controllo è prevista dal D.Lgs. 59/2005. Il presente piano viene predisposto per l’attività IPPC n. 6.1 b
(oggetto della presente autorizzazione) dell’impianto Cartiere Modesto Cardella S.p.A., sito in Via dell’Acqua Calda, IIa traversa, n° 20, S. Pietro a
Vico (LU).
Il presente piano è stato redatto dal Servizio Ambiente della Provincia di Lucca e da ARPAT, Dip. Provinciale di Lucca, valutando la proposta della
ditta e tenendo conto degli atti autorizzativi sostituiti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale (vedere Allegato Tecnico).
Il presente Piano di Monitoraggio e Controllo è conforme alle indicazioni della Linea Guida in materia di “Sistemi di Monitoraggio” che costituisce
l’Allegato II del D.M. 31.1.2005 “Emanazione di linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, per le attività
elencate nell'allegato I del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 372” (G.U. n. 135 del 13.6.2005).
FINALITÀ DEL PIANO
In attuazione dell’art. 7 (condizioni dell'autorizzazione integrata ambientale), co. 6 (requisiti di controllo) del citato D.Lgs. 59/2005, il Piano di
Monitoraggio e Controllo che segue, parte integrante dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), ha la finalità principale della verifica di
conformità dell’esercizio dell’impianto alle condizioni prescritte in tale autorizzazione.
VERIFICA DELL’ADEGUAMENTO DELL’IMPIANTO ALLE PRESCRIZIONI CONTENUTE NELL’AIA
Verifiche durante la costruzione e gli adeguamenti
--SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI (SME)
Il gestore svolge tutte le attività previste, anche avvalendosi di una società terza contraente. Nella tabella sottostante sono individuate, nell’ambito
temporale di validità dell’autorizzazione integrata ambientale, le competenze dei soggetti coinvolti nell’esecuzione del presente SME, anche se la
responsabilità ultima di tutte le attività di controllo previste e della loro qualità, resta del gestore.
Soggetti
Affiliazione
Nominativo referente
Tipologia attività
Gestore dell’impianto
Cartiere Modesto Cardella S.p.A.
Mario Cardella
---
1
Soggetti
Affiliazione
Nominativo referente
Referente IPPC
Cartiere Modesto Cardella S.p.A.
Salvatore Sibbio
Società terza contraente
--Provincia di Lucca, Servizio
Ambiente
ARPAT, Dip. Prov. di Lucca
---
Tipologia attività
Controllo e coordinamento delle attività di
monitoraggio e raccolta dati
---
Roberto Pagni
Autorizzazione
Marco Pellegrini
Controllo
Autorità Competente
Autorità di Controllo
COMPONENTI AMBIENTALI DA MONITORARE
Emissioni in aria
Inquinanti monitorati
NOTA DI PREMESSA:
Sigla(1)
E1
E1
N29
Origine
Per le emissioni E13, E13 bis, E14, E14 bis, E15, E16, E16 bis, E17, E18, E19, si richiede il monitoraggio del
parametro COV/C.O.T. (Composti Organici Volatili/Carbonio Organico Totale) con la frequenza (a decorrere dal
rilascio dell’AIA) ed il metodo indicati nella tabella che segue pur non essendo prevista alcuna prescrizione di limite
per tale parametro.
Parametro
Frequenza
Metodo
Temperatura
Velocità
Turbogas e caldaia
Portata
a recupero con
O2
post-combustione
NOx
CO
Temperatura
Velocità
Portata
Caldaia
NOx
In continuo
In continuo
In continuo
In continuo
In continuo
In continuo
Annuale
Annuale
Annuale
(5)
(5)
(5)
(5)
(5)
(5)
UNI 10169
UNI 10169
UNI 10169
Istisan 98/2
(D.M. 25.8.2000)
UNI 9969
UNI 10169
Pompe a vuoto
CO
Temperatura
Annuale
Annuale
Annuale
2
Unità di
Incertezza
misura
°C
(5)
m/s
(5)
3
Nm /h
(5)
%
(5)
mg/Nm3
(5)
mg/Nm3
(5)
°C
(2)
m/s
(2)
3
Nm /h
(2)
Esecutore
(5)
(5)
(5)
(5)
(5)
(5)
(3)
(3)
(3)
Modalità di
Comunicazione
registrazione
(5)
(6)
(5)
(6)
(5)
(6)
(5)
(6)
(5)
(6)
(5)
(6)
(4)
(6)
(4)
(6)
(4)
(6)
mg/Nm3
(2)
(3)
(4)
(6)
mg/Nm3
°C
(2)
(2)
(3)
(3)
(4)
(4)
(6)
(6)
Sigla(1)
Parametro
Frequenza
Metodo
Velocità
Portata
Annuale
Annuale
COV/C.O.T.
Annuale
Temperatura
Velocità
Estrazione fumane
Portata
pre seccheria MC4
COV/C.O.T.
Annuale
Annuale
Annuale
Temperatura
Velocità
Estrazione fumane
E13 bis
Portata
pre seccheria MC4
COV/C.O.T.
Annuale
Annuale
Annuale
Temperatura
Estrazione fumane
Velocità
post seccheria
Portata
MC4
COV/C.O.T.
Annuale
Annuale
Annuale
Temperatura
Estrazione fumane
Velocità
E14 bis
post seccheria
Portata
MC4
COV/C.O.T.
Annuale
Annuale
Annuale
Temperatura
Estrazione fumane
Velocità
post seccheria
Portata
MC3
COV/C.O.T.
Annuale
Annuale
Annuale
Estrazione fumane Temperatura
pre seccheria MC3
Velocità
Annuale
Annuale
UNI 10169
UNI 10169
UNI EN 13649
UNI EN 13526
UNI 10169
UNI 10169
UNI 10169
UNI EN 13649
UNI EN 13526
UNI 10169
UNI 10169
UNI 10169
UNI EN 13649
UNI EN 13526
UNI 10169
UNI 10169
UNI 10169
UNI EN 13649
UNI EN 13526
UNI 10169
UNI 10169
UNI 10169
UNI EN 13649
UNI EN 13526
UNI 10169
UNI 10169
UNI 10169
UNI EN 13649
UNI EN 13526
UNI 10169
UNI 10169
E13
E14
E15
E16
Origine
Annuale
Annuale
Annuale
Annuale
Annuale
3
Unità di
Incertezza
misura
m/s
(2)
Nm3/h
(2)
Esecutore
(3)
(3)
Modalità di
Comunicazione
registrazione
(4)
(6)
(4)
(6)
mg/Nm3
(2)
(3)
(4)
(6)
°C
m/s
Nm3/h
(2)
(2)
(2)
(3)
(3)
(3)
(4)
(4)
(4)
(6)
(6)
(6)
mg/Nm3
(2)
(3)
(4)
(6)
°C
m/s
Nm3/h
(2)
(2)
(2)
(3)
(3)
(3)
(4)
(4)
(4)
(6)
(6)
(6)
mg/Nm3
(2)
(3)
(4)
(6)
°C
m/s
Nm3/h
(2)
(2)
(2)
(3)
(3)
(3)
(4)
(4)
(4)
(6)
(6)
(6)
mg/Nm3
(2)
(3)
(4)
(6)
°C
m/s
Nm3/h
(2)
(2)
(2)
(3)
(3)
(3)
(4)
(4)
(4)
(6)
(6)
(6)
mg/Nm3
(2)
(3)
(4)
(6)
°C
m/s
Nm3/h
(2)
(2)
(2)
(3)
(3)
(3)
(4)
(4)
(4)
(6)
(6)
(6)
mg/Nm3
(2)
(3)
(4)
(6)
°C
m/s
(2)
(2)
(3)
(3)
(4)
(4)
(6)
(6)
Sigla(1)
Parametro
Frequenza
Metodo
Portata
Annuale
COV/C.O.T.
Annuale
Temperatura
Velocità
Estrazione fumane
E16 bis
Portata
pre seccheria MC3
COV/C.O.T.
Annuale
Annuale
Annuale
Temperatura
Velocità
Estrazione fumane
Portata
size press MC3
COV/C.O.T.
Annuale
Annuale
Annuale
Temperatura
Velocità
Estrazione fumane
Portata
size press MC4
COV/C.O.T.
Annuale
Annuale
Annuale
UNI 10169
UNI EN 13649
UNI EN 13526
UNI 10169
UNI 10169
UNI 10169
UNI EN 13649
UNI EN 13526
UNI 10169
UNI 10169
UNI 10169
UNI EN 13649
UNI EN 13526
UNI 10169
UNI 10169
UNI 10169
UNI EN 13649
UNI EN 13526
E17
E18
Origine
NOTA (1):
NOTA (2):
NOTA (3):
NOTA (4):
NOTA (5):
NOTA (6):
Annuale
Annuale
Annuale
Unità di
Incertezza
misura
Nm3/h
(2)
Esecutore
(3)
Modalità di
Comunicazione
registrazione
(4)
(6)
mg/Nm3
(2)
(3)
(4)
(6)
°C
m/s
Nm3/h
(2)
(2)
(2)
(3)
(3)
(3)
(4)
(4)
(4)
(6)
(6)
(6)
mg/Nm3
(2)
(3)
(4)
(6)
°C
m/s
Nm3/h
(2)
(2)
(2)
(3)
(3)
(3)
(4)
(4)
(4)
(6)
(6)
(6)
mg/Nm3
(2)
(3)
(4)
(6)
°C
m/s
Nm3/h
(2)
(2)
(2)
(3)
(3)
(3)
(4)
(4)
(4)
(6)
(6)
(6)
mg/Nm3
(2)
(3)
(4)
(6)
Fare riferimento alla planimetria presentata con la domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale.
I dati dovranno essere forniti con il valore dell’incertezza associata. Nel caso che il metodo di rilevamento non preveda il calcolo
dell’incertezza essa dovrà essere stimata secondo linee guida nazionali o internazionali. Nel caso che non sia possibile stimare il
valore dell’incertezza, si potrà fare uso della deviazione standard.
Laboratorio esterno.
Riportare i dati sul registro delle analisi.
Dovrà essere effettuata la misurazione in continuo delle concentrazioni di NOx, di CO, della temperatura, dell’O2 nei gas effluenti e
della portata; le apparecchiature devono essere esercite, verificate e calibrate ad intervalli regolari secondo le modalità previste dal
D.Lgs. 152/2006, allegato VI alla parte V.
Sintesi annuale dei dati in forma tabellare o grafica.
4
Prescrizioni aggiuntive
1. Entro trenta giorni dalla notifica dell’Autorizzazione Integrata Ambientale dovrà essere presentata all’Autorità Competente ed all’Autorità di
Controllo una planimetria aggiornata con tutti i punti di emissione.
2. In conformità con quanto previsto al punto 2.3 dell’all. VI alla parte V del D.Lgs. 152/2006, le concentrazioni devono essere calcolate come
media di almeno tre letture consecutive e riferite ad un’ora di funzionamento dell’impianto nelle condizioni di esercizio più gravose.
3. In conformità con quanto previsto al punto 2.7 dell’all. VI alla parte V del D.Lgs. 152/2006, dovrà essere adottato un registro per le analisi ed
uno per gli interventi sugli impianti di abbattimento delle emissioni con pagine numerate, firmate dal responsabile dell’impianto e bollate
dall’Autorità Competente (come da fac-simile disponibile presso l’Autorità medesima).
4. La ditta dovrà attuare procedure di manutenzione, taratura e gestione dei dati dei sistemi di monitoraggio in continuo, rispondenti a quanto
previsto dall’Allegato VI alla parte V del D.Lgs. 152/2006 “Criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite di
emissione”. A tale fine dovrà redarre e presentare all’Autorità Competente ed all’Autorità di Controllo, entro 3 mesi dal rilascio dell’AIA, un
manuale di gestione (MG) redatto in conformità al documento “Linee Guida alla Redazione di un Manuale di Gestione SMCE” disponibile
presso ARPAT o che comunque affronti tutte le problematiche indicate dall’Allegato VI alla parte V del D.Lgs. 152/06, e procedere alle
modifiche che venissero eventualmente ritenute necessarie dall’Autorità Competente e dall’Autorità di Controllo.
Sistemi di abbattimento
Sistema di
Punto di misura
(sigla)
abbattimento
----NOTA:
Modalità di
manutenzione
---
Parametri di controllo del processo di
abbattimento
---
Frequenza
controllo
---
Esecutore
---
Modalità
registrazione
---
Allo stato attuale non risultano installati impianti di abbattimento.
Emissioni diffuse
L’azienda non identifica emissioni diffuse e quindi non individua alcuna azione di monitoraggio.
Emissioni fuggitive
L’azienda non identifica emissioni fuggitive e quindi non individua alcuna azione di monitoraggio.
Emissioni eccezionali
L’azienda non identifica emissioni eccezionali e quindi non individua alcuna azione di monitoraggio.
La ditta, per le emissioni eccezionali non prevedibili, dovrà inviare immediatamente una comunicazione all’Autorità Competente ed all’Autorità di
Controllo.
Emissioni generate in fase di avvio e di arresto dell’impianto
L’azienda non identifica emissioni generate in fase di avvio e di arresto dell’impianto e quindi non individua alcuna azione di monitoraggio.
5
Monitoraggio dell’approvvigionamento idrico
Contatori sui pozzi.
Lettura:
Registrazione:
giornaliera.
mensile.
La ditta dovrà provvedere a monitorare con la frequenza sopra indicata l’approvvigionamento idrico e i consumi per ogni utenza fornendo
annualmente le informazioni richieste dalle seguenti tabelle.
Risorse idriche
Tipologia di
approvvigionamento
NOTA (1):
Punto di
misura
Dispositivo di misura(1)
Metodo di misura
Quantità
utilizzata
(m3/anno)
Fase di
utilizzo
Modalità e frequenza
dei controlli effettuati
Modalità di registrazione
dei controlli effettuati
Modello, numero di matricola, caratteristiche.
Emissioni in acqua
Inquinanti monitorati
Punto
Sigla
emissione
S1
(1)
Parametro
Frequenza
pH
Settimanale
Temperatura
Settimanale
Solidi sospesi
totali
Settimanale
COD (O2)
Settimanale
N-totale
Settimanale
Metodi di rilevamento
1030 campionamento
CNR IRSA 2060
1030 campionamento
CNR IRSA 2100
1030 campionamento
CNR IRSA 2090-B
1030 campionamento
CNR IRSA 5130
1030 campionamento
4060 Azoto totale e
fosforo totale
6
Unità di
misura
Incertezza
Esecutore
associata
Modalità
registrazione
Comunicazione
---
(2)
Interno
(4)
(5)
°C
(2)
Interno
(4)
(5)
mg/l
(2)
Interno
(4)
(5)
mg/l O2
(2)
Interno
(4)
(5)
mg/l
(2)
(3)
(4)
(5)
Sigla
Punto
emissione
S2
NOTA (1):
NOTA (2):
NOTA (3):
NOTA (4):
NOTA (5):
Parametro
Frequenza
P-totale
Settimanale
pH
Mensile
Solidi Sospesi
Totali
Mensile
COD (O2)
Mensile
N-totale
Mensile
P-totale
Mensile
(1)
Metodi di rilevamento
1030 campionamento
4060 Azoto totale e
fosforo totale
1030 campionamento
CNR IRSA 2060
1030 campionamento
CNR IRSA 2090-B
1030 campionamento
CNR IRSA 5130
1030 campionamento
4060 Azoto totale e
fosforo totale
1030 campionamento
4060 Azoto totale e
fosforo totale
Unità di
misura
Incertezza
Esecutore
associata
Modalità
registrazione
Comunicazione
mg/l
(2)
(3)
(4)
(5)
---
(2)
(3)
(4)
(5)
mg/l
(2)
(3)
(4)
(5)
mg/l O2
(2)
(3)
(4)
(5)
mg/l
(2)
(3)
(4)
(5)
mg/l
(2)
(3)
(4)
(5)
Il campionamento dovrà essere eseguito in un idoneo pozzetto.
I dati dovranno essere forniti con il valore dell’incertezza associata: nel caso che il metodo di rilevamento non preveda il calcolo
dell’incertezza, essa dovrà essere stimata secondo linee guida nazionali o internazionali.
Laboratorio esterno.
Riportare i dati sul registro degli autocontrolli.
Sintesi annuale dei dati in forma tabellare o grafica.
Prescrizioni aggiuntive
1. Presentare all’Autorità Competente ed all’Autorità di Controllo, entro trenta giorni dalla notifica dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, una
planimetria aggiornata della rete idrica: sulla planimetria dovranno essere posizionati i pozzetti di campionamento degli scarichi delle acque
reflue in pubblica fognatura e in acque superficiali (indicandone anche la sigla) e il punto di immissione degli scarichi civili nella fognatura;
dovranno inoltre essere riportati in modo chiaro i percorsi delle acque reflue che possono confluire allo scarico in pubblica fognatura.
2. La ditta dovrà eseguire, con frequenza annuale, le analisi per entrambi gli scarichi su un campione prelevato secondo il metodo 1030 APAT
IRSA - CNR Man. 29/2003 per i restanti parametri della tab. 3 dell’all. 5 alla parte III del D.Lgs. 152/2006. Per l’esecuzione di tali analisi, sono
raccomandati i metodi indicati in normativa (APAT-IRSA-CNR man. 29/03:2003) o metodi standardizzati internazionalmente accettati (UNI,
CEN, ISO, APHA-AWNA-WEF STANDARD METHODS, EPA). Se si vuole usare un metodo non standardizzato (metodo interno), questo
7
deve essere disponibile come procedura scritta, e deve essere validato secondo quanto previsto nella norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005
“Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e taratura”. La scelta di non misurare alcuni tra tali parametri dovrà essere
giustificata sotto l’aspetto tecnico.
3. La ditta dovrà provvedere a monitorare con frequenza quindicinale la portata dello scarico fornendo annualmente le informazioni richieste dalla
seguente tabella:
Sigla dello
scarico(1)
Tipo di scarico
Discontinuo
Continuo
(frequenza)
Punto di misura
della portata
Quantità
misurata
(m3/anno)
Dispositivo
di misura(2)
Modalità e frequenza dei
controlli effettuati
Modalità di
registrazione
S1
S2
NOTA (1):
NOTA (2):
Fare riferimento alla planimetria.
Modello, numero di matricola, caratteristiche.
Sistemi di depurazione
PREMESSA: La tabella Sistemi di depurazione è stata compilata allo scopo di fornire indicazioni al gestore, il quale ha la facoltà di modificarne il
contenuto al fine renderlo coerente con la realtà dell’impianto.
Punto
Sistema di trattamento Parametri di controllo del Unità di Frequenza
Modalità registrazione dei
Esecutore
Comunicazione
emissione (stadio di trattamento) processo di trattamento
misura
controllo
controlli
S1
Grigliatura
Ispezione visiva griglia
--Giornaliera
--Registro
Annuale
S2
Vasca di
Misuratore di portata in
m3/h
Continua
--Registro
Annuale
omogeneizzazione
uscita dalla vasca
Non specificati, es.
torbidimetro
Krofta, trattamento
pHmetro
Libro marcia dell’impianto
--Continua
Interno
Annuale
chimico fisico
termometro
di trattamento
oppure check list, controllo
visivo
Libro marcia dell’impianto
Miscelatore fanghi
Controllo rapporto C:N:P
------Annuale
di trattamento
8
Punto
Sistema di trattamento Parametri di controllo del Unità di Frequenza
Modalità registrazione dei
Esecutore
Comunicazione
emissione (stadio di trattamento) processo di trattamento
misura
controllo
controlli
Non specificati, es.
Torbidimetro
Libro marcia dell’impianto
Sedimentatore
pHmetro
--Continua
Interno
Annuale
di trattamento
Oppure check list, controllo
visivo
Non specificati, es.
torbidimetro
Libro marcia dell’impianto
Sedimentatore
pHmetro
--Continua
Interno
Annuale
di trattamento
oppure check list, controllo
visivo
Prescrizioni aggiuntive
1. Comunicare all’Autorità Competente ed all’Autorità di Controllo ogni guasto o disfunzione nel sistema di trattamento delle acque. Nella
comunicazione dovranno essere indicati:
−
descrizione dell’inconveniente con data ed ora in cui è stato riscontrato;
−
tempi di ripristino;
−
provvedimenti adottati per minimizzare l’impatto sul corpo idrico recettore;
−
alla ripresa del normale funzionamento del sistema di trattamento dovrà essere trasmessa una relazione conclusiva sull’incidente.
2. Rendere disponibili per l’Autorità di Controllo, vidimati dall’Autorità Competente:
−
un registro degli autocontrolli del sistema di trattamento dei reflui dove dovranno essere annotati risultati analitici e relative procedure di
campionamento;
−
un libro marcia dell’impianto di depurazione nel quale annotare:
il nominativo del responsabile dell’impianto;
le varie fasi di gestione e manutenzione dell’impianto sia ordinarie che straordinarie;
annualmente, sia i volumi totali di acqua trattata, con l’indicazione delle relative fonti di approvvigionamento, dell’effettiva lettura e
del numero di matricola dei contatori volumetrici usati per questa determinazione sia i volumi effettivamente scaricati, indicando il
corpo recettore e la causa dell’eventuale non rispondenza nei confronti dei volumi prelevati.
Gestione delle emissioni eccezionali
Scarichi eccezionali dovuti a malfunzionamenti del processo produttivo
La ditta, per le emissioni eccezionali non prevedibili, dovrà inviare immediatamente una comunicazione all’Autorità Competente ed all’Autorità di
Controllo.
9
Prescrizioni aggiuntive
--Scarichi eccezionali dovuti a sversamento di prodotti chimici
I prodotti chimici liquidi devono essere stoccati in bacini di contenimento o su superfici munite di opportune griglie di raccolta collegate ad un
sistema di contenimento al fine di evitare lo sversamento nel suolo o acqua. Le aree in cui avvengono stoccaggi, travasi di prodotti chimici liquidi
devono essere servite da rete di raccolta collegata ad un bacino di accumulo e/o depuratore. L’azienda dovrà predisporre una procedura per il
controllo periodico della linea raccolta liquidi.
Gestione delle fasi di avvio, di arresto dell’impianto
Per le fasi di avvio e di arresto dell’impianto l’azienda non ha individuato azioni di monitoraggio.
Monitoraggio dei rifiuti
NOTE di PREMESSA:
Nelle tabelle seguenti sono riportati i principali rifiuti prodotti dalla ditta. I rifiuti individuati come prodotti dal reparto
cartiera dovranno essere monitorati al fine del bilancio di massa annuale ed ogni modifica dovrà essere comunicata
all’Autorità Competente.
I rifiuti derivanti da attività ausiliarie al ciclo produttivo e da insediamenti civili potranno subire modifiche non
soggette a comunicazione all’Autorità Competente.
La ditta ha presentato i propri codici di classificazione dei rifiuti che, ove necessario, sono stati modificati per renderli
compatibili con la classificazione CER riferita al processo produttivo.
Controllo quantità dei rifiuti derivanti dal ciclo produttivo
Esclusivamente da ciclo produttivo cartiera
Cod. CER
Descrizione
030307
Scarti della separazione meccanica nella
produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone
150103
Imballaggi in legno
150102
Imballaggi in plastica
Fase del ciclo
produttivo
Preparazione
impasti
Stoccaggio
materie prime
Imballaggio
prodotti
10
Unità di
misura
Frequenza
rilevamento
Ubicazione deposito temporaneo e
modalità
kg o tonn
Settimanale
(1)
kg o tonn
Settimanale
(1)
kg o tonn
Settimanale
(1)
Reparti ausiliari alla produzione
Cod. CER
Descrizione
Classe
1302-170405
140603
Scarti di olio motore, olio per ingranaggi, e oli
lubrificanti
Ferro e acciaio
Altri solventi e miscele di solventi
150104
Imballaggi in metallo(2)
160601
160107
Batterie al piombo
Filtri dell'olio
190904
Carbone attivo esaurito
200121
Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti
mercurio
NOTA (1):
NOTA (2):
Fase del ciclo
produttivo
Unità di
misura
Frequenza
rilevamento
Ubicazione deposito temporaneo e
modalità
Manutenzione
kg o tonn
Settimanale
(1)
Manutenzione
Manutenzione
Manutenzione/
prodotti chimici
Manutenzione
Manutenzione
Impianto
trattamento
acque demi
kg o tonn
kg o tonn
Settimanale
Settimanale
(1)
(1)
kg o tonn
Settimanale
(1)
kg o tonn
kg o tonn
Settimanale
Settimanale
(1)
(1)
kg o tonn
Settimanale
(1)
Manutenzione
kg o tonn
Settimanale
(1)
Entro trenta giorni dal rilascio della presente autorizzazione la ditta dovrà trasmettere al Servizio Ambiente della Provincia di Lucca e
ad ARPAT una planimetria con l’ubicazione delle aree dedicate al deposito temporaneo dei rifiuti prodotti.
Che non abbiano contenuto sostanze pericolose, altrimenti utilizzare il CER 150110.
Controllo qualità dei rifiuti derivanti dal ciclo produttivo
Esclusivamente da ciclo produttivo cartiera
Cod.
Controllo
Destinazione
Tipo di
CER
finale
determin.
Finalità
Motivazione
Classificazione e
Smaltimento o
030307
--(4)
recupero
caratterizzazione
Classificazione e
150103
--Recupero
(5)
caratterizzazione
Classificazione e
150102
--Recupero
(5)
caratterizzazione
Punto
Deposito
temp.
Deposito
temp.
Deposito
temp.
11
Campionamento
Modalità Parametri
UNI
Organici e
10802 inorganici(1)
UNI
--10802
UNI
--10802
Frequenza
Annuale
Annuale
Annuale
Esec.
Laboratorio
esterno
Laboratorio
esterno
Laboratorio
esterno
Registr. Comun.
(2)
(3)
(2)
(3)
(2)
(3)
Reparti ausiliari alla produzione
Controllo
Cod.
Destinazione
Tipo di
CER
finale
determin.
Finalità
Motivazione
Classe Classificazione e
Smaltimento o
--(6)
1302-- caratterizzazione
recupero
Classificazione e
170405
--Recupero
(5)
caratterizzazione
Classificazione e
Smaltimento o
140603
--(6)
caratterizzazione
recupero
Classificazione e
150104
--Recupero
(5)
caratterizzazione
Classificazione e
160601
--Recupero
(5)
caratterizzazione
Smaltimento
Classificazione e
160107
--(5)
recupero
caratterizzazione
Classificazione e
200121
--Recupero
(5)
caratterizzazione
Classificazione e
Smaltimento
190904
--(7)
recupero
caratterizzazione
NOTA (1):
NOTA (2):
NOTA (3):
NOTA (4):
NOTA (5):
NOTA (6):
NOTA (7):
Punto
Deposito
temp.
Deposito
temp.
Deposito
temp.
Deposito
temp.
Deposito
temp.
Deposito
temp.
Deposito
temp.
Deposito
temp.
Campionamento
Esec.
Registr. Comun.
Frequenza
Modalità Parametri
UNI
Laboratorio
PCB, PCT (1) Annuale
(2)
(3)
10802
esterno
UNI
Laboratorio
--Annuale
(2)
(3)
10802
esterno
UNI
Laboratorio
Organici(1)
Annuale
(2)
(3)
10802
esterno
UNI
Laboratorio
--Annuale
(2)
(3)
10802
esterno
UNI
Laboratorio
--Annuale
(2)
(3)
10802
esterno
UNI
Laboratorio
--Annuale
(2)
(3)
10802
esterno
UNI
Laboratorio
--Annuale
(2)
(3)
10802
esterno
UNI
Laboratorio
--Annuale
(2)
(3)
10802
esterno
I risultati analitici dovranno essere corredati dall’incertezza o da equivalente all’incertezza del dato.
Registro analisi, copia allegata al registro di carico e scarico.
Valutazione degli esiti dei controlli nella relazione annuale.
Analisi chimica per determinare la composizione e test di cessione.
Analisi merceologica correlata a analisi ciclo produttivo.
Analisi chimica per determinare la composizione correlata all’utilizzo di ausiliari chimici.
Analisi chimica e merceologica correlata a analisi ciclo produttivo
Monitoraggio delle emissioni sonore
1. Il gestore dovrà programmare e condurre, con frequenza triennale, campagne di rilevamento del rumore prodotto dai propri impianti, secondo la
sottostante tabella “Rumore ambiente circostante”, atte alla verifica del rispetto dei limiti vigenti in materia.
2. Il programma dovrà altresì prevedere l’effettuazione, in ognuna delle postazioni individuate, di una misura di rumore residuo in entrambi i
periodi di riferimento (diurno e notturno).
12
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
Le misure saranno effettuate e relazionate secondo quanto disposto dal DM 16.3.1998 “Tecniche di rilevamento e misurazione
dell’inquinamento acustico”.
Ai sensi del DM 11.12.1996 “Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo” il rispetto del criterio
differenziale, per gli impianti realizzati dopo l’entrata in vigore del decreto, è condizione necessaria per il rilascio della relativa concessione,
mentre per quelli esistenti a tale data, il criterio differenziale si applica solo se sono superati i valori assoluti di immissione (il tutto valutato
presso il recettore).
I punti di rilevamento per la misura del rumore saranno concordati con l’Autorità Competente e l’Autorità di Controllo ed individuati su idonea
planimetria.
Qualora non sia possibile accedere ad aree di pertinenza privata e/o alle relative abitazioni le misure di monitoraggio acustico dovranno essere
effettuate in opportune posizioni aventi caratteristiche tali da poter effettuare, tramite calcolo o modello, la valutazione dell’impatto acustico al
recettore.
Le valutazioni dovranno essere sempre riferite al recettore mediante misurazioni dirette o mediante calcolo. In ogni caso il rapporto dovrà
contenere la relazione delle misure effettuate.
Allo scopo di valutare il contributo delle singole sorgenti di rumore del sito produttivo e gli effetti sui recettori direttamente interessati, il
gestore provvederà a sviluppare un programma di rilevamento acustico per le sorgenti più significative presenti nel sito secondo la sottostante
tabella “Rumore sorgenti”.
Il programma, completo di allegati, sarà inviato preventivamente in forma scritta all’Autorità Competente ed all’Autorità di Controllo.
I risultati delle misure con le relative valutazioni dovranno essere firmati da tecnico competente in acustica ai sensi della L. 447/1995.
Nel caso che dai risultati delle campagne di misura emerga la presenza di ulteriori sorgenti rilevanti, queste dovranno essere individuate ed
inserite nella sottostante tabella “Rumore sorgenti”.
Una copia del rapporto di rilevamento acustico dovrà essere disponibile presso l’impianto con allegati i dati relativi alla effettiva produzione al
momento della misura per il controllo eseguito dall’Autorità Competente e dall’Autorità di Controllo. Una sintesi dell’ultimo rapporto utile, con
in evidenza le peculiarità (criticità) riscontrate, farà parte della sintesi del piano inviata all’Autorità Competente ed all’Autorità di Controllo
secondo quanto prescritto nella presente autorizzazione.
Il gestore provvederà a sviluppare un nuovo programma di rilevamento acustico nel caso di modifiche sostanziali all’impianto o alle strutture
che possono comportare una variazione della rumorosità presso i recettori.
Rumore ambiente circostante
Postazione Postazione Frequenza del Classe acustica
Applicabilità
di misura del recettore monitoraggio
del recettore criterio differenziale
13
Principali sorgenti disturbanti individuate in tabella
“Rumore e sorgenti” e relative alla postazione
Rumore e sorgenti
n.
Sorgente
Punto emissione Descrizione
1
Pulper
2
Raffinatore
Macchina
3
continua
Pompa a
4
vuoto
5
Compressore
6
Ribobinatrice
Punto di misura
Frequenza di rilevamento
CONTROLLO DELL’IMPIANTO IN ESERCIZIO
Monitoraggio dello stoccaggio materie prime, intermedi, prodotto finito
La ditta dovrà fare riferimento alla seguenti tabelle per raccogliere i dati relativi al monitoraggio del consumo di materie prime e combustibili.
Le registrazioni dovranno essere mantenute a disposizione dell’Autorità di Controllo per la durata della presente autorizzazione.
Consumo materie prime nel ciclo produzione carta
Materia
prima(1)
NOTA (1):
NOTA (2):
NOTA (3):
Fase
utilizzo
Modalità
stoccaggio
Numeri CAS dei
principi attivi(2)
Identificazione
Classificazione
Frasi di
sostanze/preparati pericolosi rischio
Stato
fisico
Metodi di
misura(3) e
frequenza
Unità di
misura
Quantità
annuale
Nel caso della materia prima cellulosa specificare il tipo (ECF, TCF, Sbiancata al Cloro, Rigenerata ecc.).
Se non è possibile fornire tale informazione fare riferimento alla relativa scheda tecnica che deve risultare disponibile ed
identificabile.
Fare riferimento alla quantità effettivamente consumata nel processo produttivo nel periodo di riferimento al netto delle giacenze.
14
Interventi di manutenzione ordinaria sui macchinari
PREMESSA: La tabella Interventi di manutenzione ordinaria sui macchinari è stata compilata allo scopo di fornire indicazioni al gestore, il quale
ha la facoltà di modificarne il contenuto al fine renderlo coerente con la realtà dell’impianto.
Macchinario
Tipo di intervento
Centrale termica
Impianto di cogenerazione
Macchina continua
Controllo completo
Controllo completo
Sostituzione tela filtrante
Valutazione capacità di
drenaggio della tela
Macchina continua
Frequenza
Data inizio intervento Data fine intervento
Giorno/mese
Giorno/mese
Modalità di registrazione
degli interventi effettuati
Combustibili
Tipologia Fase di utilizzo e punto di misura
NOTA (1):
Stato
fisico
Qualità(1)
Metodo misura del
consumo
Quantità consumata
Comunicazione
(Unità di misura)
Annuale
Annuale
descrivere le qualità del combustibile rilevanti dal punto di vista merceologico.
Produzione e consumi di energia
La ditta dovrà monitorare la produzione ed i consumi di energia registrando le informazioni richieste dalle tabelle seguenti.
Energia termica prodotta
Tipo produzione/Fase
Potenza termica Energia termica Unità di Punto di Metodo misura e
Modalità di
produttiva di utilizzo
nominale (kWt)
prodotta
misura misura
frequenza
registrazione
Comunicazione
Annuale
Annuale
Annuale
Totale
15
Energia elettrica prodotta
Tipo produzione/Fase
produttiva di utilizzo
Potenza elettrica
nominale (kWe)
Energia
elettrica
prodotta
Unità di Punto di
misura misura
Metodo misura e
frequenza
Modalità di
registrazione
Annuale
Annuale
Annuale
Totale
Energia termica consumata
Energia termica
consumata
Unità di
misura
Fonte
approvvigion.
Fase produttiva Punto di
di utilizzo
misura
Metodo misura e
frequenza
Modalità di
registrazione
Comunicazione
Annuale
Annuale
Annuale
Totale
Energia elettrica consumata
Energia elettrica
consumata
Comunicazione
Unità di
misura
Fonte
approvvigion.
Fase produttiva Punto di
di utilizzo
misura
Metodo misura e
frequenza
Modalità di
registrazione
Comunicazione
Annuale
Annuale
Annuale
Totale
Prescrizioni aggiuntive
Il Gestore entro il termine della validità della Autorizzazione Integrata Ambientale dovrà provvedere all’audit sull’efficienza energetica del sito. Il
gestore provvederà a sviluppare un programma di audit. L’audit avrà lo scopo di identificare tutte le opportunità di riduzione del consumo
energetico e di efficienza di utilizzo delle risorse. Il programma di audit dovrà essere inviato in forma scritta all’Autorità Competente almeno un
mese prima che si inizi l’attività. Una copia del rapporto di audit sarà disponibile nel sito per il controllo eseguito dall’Autorità Competente ed una
sintesi dell’ultimo rapporto utile, con in evidenza le peculiarità (criticità) riscontrate, farà parte della sintesi del Piano inviata annualmente
all’Autorità Competente secondo quanto prescritto al successivo paragrafo “Gestione e comunicazione dei risultati del monitoraggio”.
Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Qualora all'interno dell'impianto siano presenti delle strutture adibite allo stoccaggio e sottoposte a controllo periodico (anche strutturale), indicare
la metodologia e la frequenza delle prove di tenuta programmate e corredare la relazione annuale con cartografia da cui si evidenzi la localizzazione
di tali strutture.
16
Sigla identificativa
Vasca/serbatoio/bacino di
contenimento
Tipo di controllo
Frequenza
Modalità di registrazione
INDICATORI DI PRESTAZIONE
Con l’obiettivo di esemplificare le modalità di controllo indiretto degli effetti dell’attività economica sull’ambiente, possono essere definiti
indicatori delle performance ambientali classificabili come strumento di controllo indiretto tramite indicatori di impatto ed indicatori di consumo di
risorse. Tali indicatori andranno rapportati con l’unità di produzione.
Nel report che l’azienda inoltrerà all’Autorità Competente dovrà essere riportato, per ogni indicatore, il trend di andamento, per l’arco temporale
disponibile, con le valutazioni di merito rispetto agli eventuali valori definiti dalle Linee Guida settoriali disponibili sia in ambito nazionale che
comunitario.
Monitoraggio degli indicatori di performance
Indicatore e sua descrizione
Acqua consumata per unità di prodotto
COD, SST, N, P immessi in acque superficiali e in
fognatura per unità di prodotto
Energia termica consumata su unità di prodotto
Energia elettrica consumata per unità di prodotto
NOx, Polveri, CO, C.O.T. emessi per unità di prodotto
Rifiuti dal ciclo produttivo per unità di prodotto
NOTA (1):
Unità di
misura
m3/t
Modalità
di calcolo
(1)
Frequenza di monitoraggio e
periodo di riferimento
Annuale
Modalità di
registrazione
Registro
kg/t
(1)
Annuale
Registro
GJt/t
kWeh/t
kg/t
kg/t
(1)
(1)
(1)
(1)
Annuale
Annuale
Annuale
Annuale
Registro
Registro
Registro
Registro
Misurata.
Prodotto finito
Denominazione
prodotto
Quantità prodotta al pope
(unità di misura)
Modalità
di misura
17
Modalità di
registrazione
Registro
Registro
Comunicazione
Annuale
Annuale
GESTIONE E COMUNICAZIONE DEI RISULTATI DEL MONITORAGGIO
1. Il gestore è tenuto a conservare su idoneo supporto informatico/registro tutti i risultati dei dati di monitoraggio e controllo per tutta la durata
della presente autorizzazione.
2. I risultati del presente piano sono comunicati con frequenza annuale all’Autorità Competente ed all’Autorità di Controllo.
3. Entro il 31 marzo di ogni anno solare il Gestore trasmette una sintesi dei risultati del Piano di Monitoraggio e Controllo raccolti nell’anno solare
precedente ed una relazione che evidenzi la conformità dell’esercizio dell’impianto alle condizioni prescritte nell’Autorizzazione Integrata
Ambientale di cui il presente piano è parte integrante.
4. Fatte salve le norme di settore specifiche, il Piano di Monitoraggio e Controllo dovrà contenere anche le modalità di registrazione e i tempi di
conservazione dei dati ottenuti, nonché la gestione delle non conformità all’autorizzazione.
CONTROLLI PROGRAMMATI DELL’AUTORITÀ DI CONTROLLO
Nel corso del periodo di validità dell’Autorizzazione Integrata Ambientale dovranno essere effettuati, da parte dell’Autorità di Controllo (ARPAT,
Dipartimento Provinciale di Lucca), almeno n. 2 controlli di:
−
emissioni (in aria, in acqua, nel suolo, acustiche);
−
consumo risorse;
−
gestione rifiuti.
Inoltre l’Autorità di Controllo dovrà provvedere alla verifica della relazione annuale presentata dal Gestore all’Autorità Competente ed all’Autorità
di Controllo.
18
Fly UP