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LA FORNITURA DI ARMATURE PER CLS ARMATO

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LA FORNITURA DI ARMATURE PER CLS ARMATO
S.p.A.
FER.
COS.
Acciaio per strutture
LA FORNITURA DI ARMATURE
PER CEMENTO ARMATO
Linee guida
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Acciaio per strutture
RIFERIMENTI NORMATIVI
Le norme di riferimento per la presagomatura dell'acciaio per cemento armato sono le seguenti:

D.M. del 14/01/2008, Norme Tecniche per le Costruzioni;

UNI EN ISO 4066, Disegni di costruzioni e di ingegneria civile, distinta dei ferri;

UNI EN 13670, Esecuzione di strutture di calcestruzzo;

UNI EN ISO 17660-2, Saldatura degli acciai d'armatura, giunti saldati non destinati alla trasmissione del carico.
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INTRODUZIONE
Il D.M. 14.01.2008 (Norme Tecniche per le Costruzioni) nasce con una vocazione prestazionale segnando un punto di
cambiamento rispetto al passato attraverso l’introduzione di criteri di progettazione e di realizzazione volti ad accrescere
la qualità e la sicurezza delle opere. Con le Norme Tecniche del 2008 si apre un nuovo panorama per il settore edile,
meglio definito più oltre, al quale anche le imprese si devono adeguare, consapevoli delle responsabilità che il legislatore
ha voluto attribuire loro. Tra i nuovi compiti e le nuove responsabilità attribuite dal Decreto vi sono importanti novità che
richiedono alle Imprese Edili una maggiore consapevolezza nella scelta, nell’impiego e nel controllo dei materiali e delle
tecnologie connesse all’utilizzo del cemento armato. Il presente documento è stato concepito con lo scopo di facilitare il
ruolo dell’impresa nei confronti dei suoi fornitori, affinché vengano rispettate le disposizioni contenute nelle suddette
norme, segnatamente al capitolo 4 “Costruzioni civili e industriali” e capitolo 11 “Materiali e prodotti per uso strutturale”.
Definizioni
PRESAGOMATURA: l’attività di preparazione delle armature svolta in un centro di trasformazione.
ARMATURA: insieme degli elementi d’acciaio da utilizzare unitamente al calcestruzzo per la realizzazione di elementi
strutturali portanti in cemento armato.
RAGGIO DI CURVATURA: è il raggio di curvatura delle armature determinato in fase di piegatura delle stesse. Esso è
importante perché deve garantire che gli sforzi trasmessi dall’acciaio al calcestruzzo, all’interno della piega, siano inferiori
alla resistenza specifica del calcestruzzo stesso.
MANDRINO DI PIEGATURA: elemento di contrasto che consente la piegatura delle armature secondo un preciso raggio
di curvatura. Le sue dimensioni devono essere tali da non rovinare l’acciaio nella fase di piega.
CAMPIONE: quantità sufficiente di materiale prelevata da un prodotto allo scopo di produrre uno o più spezzoni da
sottoporre a controlli o prove.
TRACCIABILITA’: Indicazione nei documenti di accompagnamento del materiale, della provenienza (produttore,
stabilimento) dell’acciaio utilizzato all’interno del singolo lotto di spedizione.
CENTRO DI TRASFORMAZIONE: Sito di preparazione delle armature in acciaio per calcestruzzo armato (barre e/o rotoli),
destinate alla vendita a terzi, che comprende gli stabilimenti di presagomatura, i produttori di solaio, i magazzini edili, i
centri di lavorazione delle barre per conto terzi in cantiere, gli stabilimenti di prefabbricazione di strutture in calcestruzzo,
le postazioni di lavorazione in cantiere e ogni altro luogo connesso alla preparazione delle armature. Il Centro di
Trasformazione così definito viene identificato ed opera come uno “Stabilimento”.
BARRA: Barra di acciaio ad aderenza migliorata nei diametri da 6 a 40 mm per l’acciaio B450C e da 5 a 10 mm per
l’acciaio B450A.
ROTOLO: Acciaio per calcestruzzo armato (generalmente tondo o filo), avvolto in anelli concentrici, ad aderenza
migliorata nei diametri fino a 16 mm per l’acciaio B450C e fino a 10 mm per l’acciaio B450A.
CERTIFICATO DI PROVA: Documento rilasciato da un Laboratorio qualificato, sul quale sono riportati gli esiti delle prove
effettuate in accordo alla Norma.
FORNITURA: Lotto di acciaio della stessa classe (B450C oppure B450A) di quantità massima di 90 t, costituito da prodotti
aventi tipologie omogenee (barre o rotoli), e provenienti da un unico Produttore (acciaieria).
LOTTO DI SPEDIZIONE: Lotto di presagomati di quantità massima di 30 t, consegnato anche in più volte.
DISTINTA BASE: Documento che riepiloga l’armatura di un disegno esecutivo o di un elemento strutturale secondo le
caratteristiche morfologico / qualitative (sagoma, dimensioni, diametri, ecc.) dei singoli elementi (posizioni) che la
compongono.
ELEMENTO STRUTTURALE: Una parte definita ed individuata della struttura.
COLLO: Ultima e più piccola confezione marchiata di presagomato.
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Le novità introdotte rispetto alla normativa precedente
Il settore delle armature per cemento armato ha subito una vera e propria rivoluzione con l’avvento del nuovo decreto. Si
può dire che praticamente nelle armature cambia qualsiasi aspetto:
-
tipo di acciaio (solo aderenza migliorata e non anche liscio), denominazione acciaio (B450C e B450A al posto del
FeB 44k),
caratteristiche acciaio (introduzione dell’Agt, del rapporto ft/fy),
2
valori delle caratteristiche acciaio (valore nominale dello snervamento pari a 450 N/mm dell’acciaio B450C
2
contro 430 N/mm dell’acciaio FeB 44k),
il numero dei diametri (gli acciai B450C in barre possono essere impiegati sino al Ø40 contro il Ø32 del FeB44k,
mentre l’uso dell’acciaio B450C in rotoli è ammesso sino al Ø16 contro il Ø14 del FeB44k),
introduzione del concetto di armatura,
modalità progettazione delle armature,
introduzione del concetto di Centro di Trasformazione,
modalità di prova in cantiere,
obbligo di collaudo statico per tutti gli edifici in corso d’opera.
Armature per cemento armato.
Per quanto riguarda l’acciaio per armatura, il D.M. 14.01.2008 esclude definitivamente l’impiego del FeB44k, a favore del
B450C e B450A prodotto sotto forma di barre, rotoli e reti elettrosaldate.
Gli acciai B450C possono essere impiegati in barre di diametro compreso tra 6 e 40 mm.
Per gli acciai B450A il diametro delle barre deve essere compreso tra 5 e 10 mm.
L’uso di acciai forniti in rotoli è ammesso, senza limitazioni, per diametri fino a 16 mm per B450C e fino a 10 mm per
B450A.
Come il resto dei materiali strutturali, anche gli acciai devono essere marchiati all’origine e qualificati a mezzo
dell’Attestato di Qualificazione rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL.PP.
La novità più importante della normativa è che per la prima volta il legislatore ha preso atto che l’acciaio è la materia
prima che, tramite operazioni di taglio a misura, piegatura, saldatura e assemblaggio, diventa armatura. Tali lavorazioni
possono avvenire all’interno del cantiere o in appositi stabilimenti definiti Centri di Trasformazione.
Nel paragrafo 11..3.1.7 si definiscono i Centri di Trasformazione con l’elencazione dei parametri qualitativi e le procedure
operative a cui devono attenersi per ottenere l’Attestato di Denuncia di Attività.
Si vengono così a definire due tipi differenti di acciaio per armature:
1)
2)
acciaio in barre fornite da un produttore (acciaieria) o da un commerciante intermedio (§ 11.3.1.5);
acciaio presagomato o preassemblato fornito da un Centro di Trasformazione (§ 11.3.1.7).
I documenti di accompagnamento e la marchiatura del materiale da verificare in cantiere prima dell’utilizzo del materiale,
sono diversi:
-
nel primo caso (§ 11.3.1.5) al documento di trasporto si allega l’Attestato rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale
(vedi allegato n. 1) con il marchio dell’acciaieria cioè la marcatura delle barre;
nel secondo caso invece (§ 11.3.1.7) il documento di trasporto deve indicare gli estremi dell’Attestato di
denuncia Attività del Centro di Trasformazione rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale (vedi allegato n.2),
l’indicazione dei giorni di lavorazione dell’acciaio con relativa dichiarazione sull’esecuzione delle prove; in tal
caso la marchiatura del materiale è l’etichetta del Centro di Trasformazione.
Controlli di qualità delle armature
Come detto in precedenza l’acciaio utilizzato per le armature deve essere qualificato e le lavorazioni successive (taglio,
piegatura, raddrizzatura e saldatura) non debbono compromettere le caratteristiche originali del materiale. Nel mese di
Gennaio 2010 è stata pubblicata la nuova versione della EN 13670 che, al Capitolo 6 e negli allegati, illustra le corrette
modalità di preparazione delle armature. Per garantire il rispetto delle prescrizioni progettuali, il legislatore ha previsto
che si debba verificare preliminarmente che l’acciaio e/o l’acciaio presagomato abbiano le qualificazioni previste ed i
documenti di trasporto adeguati.
Al punto 11.3.1.4 la norma prevede che, in caso di marchiatura mancante, non corrispondenza a quella depositata o la
sua illeggibilità, l’acciaio non si possa utilizzare. Parimenti al punto 11.3.1.5 la norma prevede che il Direttore dei Lavori
rifiuti il materiale con documenti di accompagnamento incompleti o non conformi.
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Successivamente per le forniture di acciaio è prevista una verifica in cantiere delle qualità del materiale ed una vigilanza
sulla preparazione delle armature da parte del Direttore Lavori. Per l’acciaio presagomato, una volta accertato l’avvenuto
deposito al Servizio Tecnico Centrale della Denuncia di Attività dal parte del Centro di Trasformazione, è previsto un
controllo in cantiere sulla qualità dell’acciaio presagomato; tale verifica può essere fatta anche presso il Centro di
Trasformazione.
CONTROLLI SULLE ARMATURE
ACCIAIO
ACCIAIO PRESAGOMATO
(lavorato in cantiere)
(da Centro di Trasformazione)
Provenienza da produttore qualificato
Accertamento dell’avvenuto deposito al STC della
Denuncia di attività
Controllo della documentazione di
Rilevamento del marchio di laminazione
accompagnamento con indicazione dei giorni di
lavorazione e prove effettuate
Controllo che il marchio rientri tra quelli depositati
Prove accettazione
presso il STC (Attestato di qualificazione)
(anche presso stabilimento)
Controllo documentazione di accompagnamento
Prove accettazione
Vigilanza della D.L. delle lavorazioni eseguite in
cantiere
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Come si ordina l’armatura: la scelta tra “acciaio” e “acciaio presagomato”
L’impresa deve impiegare esclusivamente materiali strutturali che sono stati qualificati dal produttore e accettati dal
Direttore dei Lavori, in accordo al cap.11 del D.M. 14.01.2008.
La normativa prescrive che le procedure di lavorazione dell’acciaio debbano essere effettuate in maniera che le stesse
non comportino alterazioni tali da compromette le caratteristiche meccaniche e geometriche dei materiali originari; da
qui l’estrema importanza dei controlli e delle verifiche. A tal fine la norma consiglia di “far utile riferimento” alla normativa
europea specifica: la norma di riferimento è la EN 13670 cap. 6 ed annesso, ampiamente citata nel decreto.
La normativa prevede che le armature possano essere realizzate direttamente in cantiere o presso uno stabilimento
definito “Centro di Trasformazione”. La scelta tra queste due ipotesi determina diverse procedure di controllo e verifica
ad opera dell’Impresa, della Direzione Lavori e del Collaudatore.
L’impresa è tenuta ad informare preventivamente la Direzione Lavori e il Collaudatore in corso d’opera della scelta
operata tra le due opzioni esposte, ed inoltrare a questi la documentazione acquisita, affinché possano esercitare le
verifiche di loro competenza.
Nell’allegato 13 abbiamo riportato le “regole” della compravendita dell’acciaio presagomato dove sono spiegate le
caratteristiche tecniche del materiale, gli obblighi reciproci cliente-fornitore e le modalità di pagamento.
CONTROLLI COMMERCIALI
ACCIAIO
ACCIAIO PRESAGOMATO
(lavorato in cantiere)
(provenienti da Centro di Trasformazione)
Scelta Produttore qualificato
Scelta del Centro di Trasformazione qualificato
Acquisizione degli Attestati di Qualificazione
Acquisizione dell’Attestato di Denuncia dell’Attività
dell’acciaio
di Centro di Trasformazione
Identificazione e controllo delle qualifiche di chi
effettuerà le lavorazioni in cantiere
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CARATTERISTICHE ACCIAIO SECONDO IL D.M. 14/01/2008
Qualità Acciaio
B 450 A
B 450 C
2
Tensione di snervamento nominale
fynom = 450 N/mm
Tensione di rottura nominale
ftnom = 540 N/mm2
Tensione di snervamento caratteristica
fyk ≥ 450 N/mm2
Tensione di rottura caratteristica
ftk ≥ 540 N/mm2
Tensione di rottura/Tensione di snervamento
(ft/fy)k ≥ 1,05
Tensione di Snervamento / Tensione di
(fy/fynom)k ≤ 1,25
snervamento nominale
Allungamento
(Agt)k ≥ 2,5%
Diametro mandrino per prove piegamento e raddrizzamento
4Ø (piegatura a 90° e
Ø ≤ 10 mm
raddrizzatura)
(fy/fynom)k ≤ 1,25
(Agt)k ≥ 7,5%
4Ø (piegatura a 90° e
raddrizzatura)
5Ø (piegatura a 90° e
raddrizzatura)
8Ø (piegatura a 90° e
raddrizzatura)
10Ø (piegatura a 90° e
raddrizzatura)
Ø ≤ 12 mm
12 ≤ Ø ≤ 16 mm
16 ≤ Ø ≤ 25 mm
25 ≤ Ø ≤ 40 mm
Diametri utilizzabili
Barre
Rotoli
fynom = 450 N/mm2
ftnom = 540 N/mm2
fyk ≥ 450 N/mm2
ftk ≥ 540 N/mm2
1,15 ≤ (ft/fy)k ≤ 1,35
dal Ø5 al Ø10
dal Ø5 al Ø10
dal Ø6 al Ø40
dal Ø6 al Ø16
COME SI RICONOSCE IL MARCHIO DELLE
ACCIAIERIE
Processo di sagomatura
I processi di sagomatura adottati, sia nel Centro di Trasformazione che in cantiere, devono essere eseguiti in coerenza
con quanto riportato nel Cap. 6 e Allegato D della Norma UNI EN 13670:2009.
In particolare si applicano i seguenti requisiti:
la piegatura deve essere effettuata in una unica operazione. Qualora si impieghino macchine piegatrici
automatiche, la piegatura può essere continua o sequenziale.
-
la piegatura dell’acciaio in condizioni con temperature inferiori ai - 5° C è consentita solo se autorizzata nelle
-
la piegatura tramite il riscaldamento delle barre non è consentita a meno che non sia autorizzata nelle specifiche
specifiche di esecuzione e a condizione che le procedure adottate siano conformi a precauzioni aggiuntive.
di esecuzione.
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Nelle operazioni di piegatura vanno rispettate per i mandrini le limitazioni dimensionali minime indicate in Tabella 2. Per
ottimizzare il numero dei “cambi utensile” sulle macchine si può optare per l’utilizzo dei mandrini della serie Renard o
comunque unificare l’utilizzo dello stesso mandrino di piega per più diametri purché lo stesso rispetti i limiti dimensionali
minimi indicati nella Tabella 2.
Tabella 2: Diametro minimo dei mandrini di piegatura
 barra o rotolo in mm
Diametro del mandrino di piegatura
D in mm
 16
4 volte 
 16
7 volte 
I parametri indicati in Tabella 2 e le consequenziali dimensioni minime d’ingombro realizzabili con gli stessi, sono da
considerarsi vincolanti per tutte le operazioni di sagomatura.
Qualora i disegni esecutivi riportino sagome con angoli e dimensioni incompatibili con i mandrini minimi di cui alla
Tabella 2, e non sia esplicitata per le stesse apposita autorizzazione di eseguire la sagomatura in deroga alla Norma da
parte del Progettista o della Direzione Lavori del cantiere a cui sono destinate le armature, il presagomatore è tenuto a
modificare le stesse, laddove la struttura di destinazione lo consenta, affinché rientrino nei parametri di sagomatura
richiesti dalla Norma, o in caso contrario a non realizzarle, fintanto che gli venga inviata dal proprio Cliente
l’autorizzazione di cui sopra.
Le modalità operative di sagomatura devono essere definite nelle procedure/istruzioni di lavorazione.
Per assicurare il rispetto di quanto previsto sul diametro minimo dei mandrini da utilizzare in fase di sagomatura, bisogna
prevedere per i lati risultanti dalla piegatura (Figura 1) le lunghezze minime riportate nella Tabella 3.
Figura 1: Sagome tipo
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Tabella 3: Misura minima di “ingombro” dei lati
Diametro barra mm
Diametro minimo del
mandrino D mm
Lato B
cm
Esempio serie di
mandrini D utilizzabile
mm
6
24
10
42
8
32
10
42
10
40
10
42
12
48
12
65
14
56
14
65
16
64
16
65
18
126
18
130
20
140
22
160
22
154
22
160
24
168
26
182
25
175
26
182
26
182
26
182
28
196
30
210
30
210
30
210
Tolleranze di produzione
Salvo diverse indicazioni del progettista sono ammesse le seguenti tolleranze sugli ingombri delle sagome:
-20
+ 0 mm
sui singoli lati delle sagome chiuse (L1, L2)
-20
+ 0 mm
sugli ingombri totali (se L3 < 6 m) dei singoli lati delle barre sagomate
-30
+ 0 mm
sugli ingombri totali (se L3 > 6 m) dei singoli lati delle barre sagomate
-0
+ 30 mm
sulla lunghezza degli ancoraggi.
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QUALITA’ E CONTROLLI
Controlli su acciaio e acciaio presagomato
Come detto prima la norma non si limita a richiedere materiale qualificato ma pretende che le successive lavorazioni non
cambino le caratteristiche originarie dei materiali.
La normativa ribadisce che i controlli in cantiere sugli acciai sono obbligatori e quindi il Direttore dei Lavori deve attuare
opportune procedure per assolvere all’obbligo di legge (Art. 11.3.2.10.4).
Prima dell’inizio dei lavori il Direttore Lavori deve verificare con quali modalità vengono realizzate le armature ovvero:
a) acquisto di acciaio in barre e lavorazione in cantiere
b) acquisto di acciaio presagomato da un Centro di Trasformazione
Caso a)
Acquisto di acciaio in barre e lavorazione in cantiere
In questo caso l’Impresa acquista la materia prima acciaio presso un fornitore (acciaieria produttrice o commerciante
intermedio); l’acciaio successivamente viene tagliato, piegato ed assemblato nell’ambito del cantiere (altrimenti si
configura un Centro di Trasformazione rif. Art. 11.3.2.6)
Procedure di controllo:
1)
-
-
2)
-
-
-
3)
Controlli documentali: verificare che tutte le
forniture di acciaio siano accompagnate dalla
documentazione di cui al par. 11.3.1.5:
Copia dell’Attestato di Qualificazione del Servizio
Tecnico Centrale (Allegato n. 1).
Documento di accompagnamento della merce
riportante gli estremi del Attestato di
Qualificazione
In caso di forniture effettuate da un
commerciante intermedio, le stesse devono
essere accompagnate (oltre che dai documenti di
accompagnamento del commerciante) da una
copia dei documenti rilasciati dal Produttore
riportanti il riferimento al documento di trasporto
del commerciante (vedi esempio a lato).
Controlli sui materiali: Sono obbligatori e
devono essere effettuati entro 30 giorni dalla
data di consegna del materiale e, comunque,
prima della messa in opera (rif. 11.3.2.10.4):
Verificare la corrispondenza del marchio riportato
sull’Attestato con quello sulle barre consegnate
in cantiere.
Effettuare
controlli
di
campionamento
consistenti, nell’ambito di ciascun lotto di
spedizione (30 t), in 3 spezzoni, marchiati, del
medesimo diametro, sempre che il marchio e la
documentazione di accompagnamento dimostrino la provenienza del materiale da uno stesso stabilimento. In caso
contrario i controlli devono essere estesi ai lotti provenienti da altri stabilimenti.
Il Direttore dei Lavori deve predisporre la Domanda (Allegato n.5) di prove al laboratorio autorizzato ed indicare le
strutture interessate da ciascun prelievo; in caso di mancata sottoscrizione delle prove da parte del Direttore dei
Lavori, le certificazioni emesse dal Laboratorio sono nulle.
Controlli sulle Lavorazioni: Ai sensi dell’art. 11.3.2.4. il Direttore Lavori deve vigilare sulla preparazione delle
armature. Per analogia a quanto riportato al punto 11.3.1.7. le operazioni di taglio, piega e assemblaggio svolte in
cantiere non debbono compromettere le caratteristiche originarie del materiale; in particolare egli dovrà verificare
che:
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nella preparazione delle armature venga rispettato quanto previsto dalla EN 13670 rispettando i rapporti
dimensionali tra i diametri delle barre e i diametri dei mandrini di piegatura, verificando specialmente che i
macchinari presenti in cantiere siano adeguati alle lavorazioni da eseguire (vedi lista di verifica sotto riportata);
le operazioni di piegatura e di saldatura non alterino le caratteristiche meccaniche originarie del prodotto (EN
13670, ISO 17660-2);
in caso di saldature ci siano le abilitazioni dei macchinari e del personale facendo utile riferimento alle norme
europee (EN 13670-2)
redigere un verbale di Vigilanza sulla preparazione dell’armatura (fac-simile riportato)
-
-
VERBALE DI PREQUALIFICA DELL’IMPIANTO DI PREPARAZIONE DELLE ARMATURE IN CANTIERE
DATI GENERALI DEL CANTIERE
Cantiere di:
Ditta esecutrice
delle armature:
Impresa:
Pos. INPS:
Indirizzo:
Pos. INAIL:
C.F. / P.I.
Cassa edile:
Responsabile di
Cantiere:
Telefono:
VERIFICA IN IMPIANTO DELLE SPECIFICHE DI CAPITOLATO
Verifica:
SI
NO
impianto elettrico a norma e conformizzato


macchine automatiche di piegatura


serie di mandrini dal ………………………….. al ……………………………..


qualificazione saldatori


verbali di acquisto acciaio qualificato


piano operativo di sicurezza


Il presente verbale viene redatto in triplice copia.
Letto firmato e sottoscritto
Nome e Cognome
Il Direttore dei Lavori:
L’impresa
La ditta esecutrice
- 11 -
Firma
S.p.A.
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VERBALE DI VIGILANZA SULLA PREPARAZIONE DELL’ARMATURA
in accordo al D.M. 14.01.2008
DATI GENERALI DEL CANTIERE
Cantiere di:
Parte d’opera:
Impresa:
Ditta esecutrice delle armature:
Indirizzo:
Direttore Lavori:
Tipologia opera:
Direttore di cantiere:
MATERIALE UTILIZZATO
Qualità acciaio:
RIEPILOGO PER ELEMENTO
Elemento:
Peso (kg)
N° di pezzi
Ø utilizzati
Totale:
RIEPILOGO PER ACCIAIERIE PRODUTTRICI
Ø
Peso (kg)
Acciaieria 1
Acciaieria 2
Acciaieria 3
Totale:
DATA DI RICEZIONE ED INVIO
Acciaio ricevuto in data:
Data di invio provini al laboratorio
DICHIARAZIONI
DURANTE LA SAGOMATURA IL DIRETTORE DEI LAVORI CERTIFICA CHE:
-
In cantiere sono presenti i mandrini di diametro:
Il mandrino utilizzato per le pieghe è conforme alle specifiche di esecuzione riportate all’interno del progetto esecutivo e
comunque rispettoso della norma EN 13670
La temperatura dell’aria, durante le operazioni di sagomatura, è sempre stata superiore ai 5° C
-
Le piegature sono state eseguite in una unica operazione
-
Non è stato utilizzato acciaio in rotoli
ALLEGATI
-
Attestati di qualificazione delle acciaierie produttrici dell’acciaio utilizzato
-
Prove di accettazione secondo quanto disposto dall’art. 11.3.2.10.4 del D.M. 14/01/2008
(opzionale in caso di saldature sulle barre in cantiere) Prove sulle saldature e abilitazione del personale nei confronti delle norme
europee di riferimento (EN 13670-2)
Il presente verbale viene redatto in triplice copia.
Letto firmato e sottoscritto
Nome e Cognome
Il Direttore dei Lavori:
- 12 -
Firma
S.p.A.
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Caso b)
Acquisto di acciaio presagomato da un Centro di Trasformazione
All’art. 11.3.2.6 viene identificato come Centro di Trasformazione di acciaio per c.a. qualsiasi impianto per la preparazione
dell’armatura; in tale identificazione rientrano quindi:
-
Stabilimenti di presagomatura
Impianti provvisori o temporanei allestiti all’esterno del cantiere
Rivendite e magazzini di materiali edili che effettuino taglio/piega/raddrizzatura-piegatura di barre o rotoli
Impianti di prefabbricazione che forniscono in cantiere componenti di armatura
Qualsiasi soggetto che a qualsiasi titolo produca armatura destinata alla vendita.
Procedure di controllo:
1)
Controllo preliminare: verificare che lo
Stabilimento
che
fornisce
l’acciaio
presagomato sia in possesso dei requisiti di cui
al §11.3.1.7 del D.M. 14-01-2008 ed in
particolare abbia dichiarato la propria attività al
Servizio Tecnico Centrale del Ministero dei
Lavori Pubblici ottenendo l’Attestato di
Denuncia
dell’Attività
di
Centro
di
Trasformazione (Allegato n.2). Uno stabilimento
di presagomatura privo di Attestato non può
fornire acciaio presagomato.
2)
Controlli documentali: in questo caso il cantiere
riceve
“acciaio
presagomato”
e
non
semplicemente “acciaio”. Ai sensi dell’art.
11.3.1.7 dovrà essere verificato che sul DDT
siano riportati i seguenti dati (vedi esempio a
lato):
gli estremi dell’Attestato di Denuncia dell’Attività
di Centro di Trasformazione (rif. 1 )
il logo o marchio del Centro di Trasformazione
(rif. 2 )
l’indicazione dei giorni nei quali l’acciaio
presagomato è stato prodotto (rif. 3 )
l’attestazione inerente l’esecuzione delle prove
di controllo interno fatte eseguire dal Direttore
Tecnico del Centro di Trasformazione nei giorni
di produzione (rif. 4 ).
Non è previsto dalla norma che alle forniture di
acciaio presagomato sia allegata copia dell’Attestato
di Qualifica dell’acciaio utilizzato come materia prima,
essendo questo, un onere di verifica documentale a
carico
del
Direttore
Tecnico
del
Centro
di
Trasformazione.
Successivamente la Direzione Lavori potrà chiedere copia delle prove di controllo interne fatte eseguire dal Direttore
Tecnico del Centro di Trasformazione nei giorni di produzione delle armature (Allegato n. 4).
Le prove di controllo interno eseguite giornalmente nel Centro di Trasformazione non hanno nessuna correlazione diretta
con il materiale consegnato in cantiere ad un singolo cliente.
3)
Controlli sui materiali: i controlli in cantiere sono obbligatori e devono essere effettuati entro 30 giorni dalla data
di consegna del materiale presagomato e comunque prima della messa in opera, cioè prima di procedere al getto.
-
Verificare la presenza, sui colli di acciaio presagomato, di etichette identificative riportanti il marchio e/o logo
depositato del Centro di Trasformazione
- 13 -
S.p.A.
FER.
COS.
Acciaio per strutture
Effettuare controlli di campionamento consistenti, nell’ambito di ciascun lotto (di complessive 30 t anche in
consegna differita), in 3 spezzoni, marchiati, del medesimo diametro, sempre che il marchio e la documentazione di
accompagnamento dimostrino la provenienza del materiale da uno stesso stabilimento (inteso come stesso Centro
di Trasformazione). La domanda di prove al Laboratorio autorizzato (di cui all’art. 59 del DPR n. 380/2001) deve
essere sottoscritta dalla Direzione Lavori (Allegato n.6 “Domanda prove laboratorio”).
La norma consente anche di effettuare i controlli di cantiere presso il Centro di Trasformazione.
-
In tal caso il Direttore dei Lavori, dopo essersi accertato preliminarmente che il Centro di Trasformazione sia in possesso
dei requisiti previsti dalla norma, può recarsi presso il medesimo Centro di Trasformazione per far effettuare il prelievo,
secondo le sue disposizioni, dal Direttore Tecnico di Stabilimento del Centro di Trasformazione; in tal caso dovrà dare
delega scritta al Direttore Tecnico di Stabilimento. Il Direttore Lavori può richiedere il semplice prelievo dei provini in
stabilimento e il successivo invio in cantiere degli stessi (Allegato n.7 “Delega per prelievo Provini”), ovvero il prelievo dei
provini e la trasmissione diretta al laboratorio (Allegato n.8 “Delega per prelievo ed invio Provini”). In quest’ultimo caso
resta comunque inteso che la richiesta di prove al laboratorio deve essere firmata dal Direttore dei Lavori (Allegato n.9
“Domanda prove laboratorio”). Il Direttore dei Lavori deve assicurare, tramite sigle, etichette indelebili, ecc., che i
campioni inviati per le prove in laboratorio siano effettivamente quelli fatti da lui prelevare. Tale modalità di prelievo
facilità il rispetto dell’obbligo di acquisizione dei risultati di prova prima di procedere al getto delle strutture.
4)
Controlli sulle lavorazioni: prima delle operazioni di getto il Direttore Lavori verificherà, per quanto di sua
competenza, la corrispondenza al progetto delle armature messe in opera.
Valori di accettazione dei materiali
I valori di resistenza e di allungamento vanno accertati prima della messa in opera; il Direttore dei Lavori acquisisce i
certificati del laboratorio di prova e verifica che i valori di resistenza e allungamento di ciascun campione siano compresi
fra il valori minimi e massimi riportati nella tabella 11.3.VI delle Norme Tecniche sulle Costruzioni:
VALORI DI ACCETTAZIONE SECONDO IL D.M. 14/01/2008
Qualità Acciaio
B 450 A
B 450 C
Tensione di snervamento
Tensione di rottura/Tensione di snervamento
Allungamento
Prove piegamento e raddrizzamento
5 ≤ Ø ≤ 40 mm
425 ≤ fy ≤ 572 N/mm2
ft/fy ≥ 1,03
Agt ≥ 2,0%
425 ≤ fy ≤ 572 N/mm2
1,13 ≤ ft/fy ≤ 1,37
Agt ≥ 6,0%
Assenza di cricche
Assenza di cricche
Anomalie
Qualora la determinazione del valore di una quantità fissata non sia conforme al valore di accettazione, il valore dovrà
essere verificato prelevando e provando tre provini da prodotti diversi nel lotto consegnato. Se tale evento si verifica per
un solo provino, verificare la presenza di difetti localizzati sulla barra (in tal caso si scarta la prova), altrimenti prelevare un
ulteriore singolo provino.
Se le prove alternative di cui sopra forniscono ancora esito negativo, devono essere prelevati ulteriori 10 provini da
prodotti diversi del lotto, in presenza del produttore o suo rappresentante che potrà anche assistere all’esecuzione delle
prove in laboratorio. Il lotto deve essere considerato conforme se la media dei risultati degli ulteriori 10 provini è
maggiore del valore caratteristico e i singoli valori sono compresi tra il valore minimo e il valore massimo. In caso
contrario il lotto deve essere respinto e il risultato segnalato al Servizio Tecnico Centrale.
- 14 -
S.p.A.
FER.
COS.
Acciaio per strutture
I controlli prima del getto
Nell’organizzazione dell’area di cantiere è bene predisporre vie di accesso ed idonea area attrezzata e drenata per il
deposito dell’acciaio presagomato. Durante le operazioni di scarico e movimentazione delle armature evitare di
agganciare le stesse ai legacci e movimentare con cautela le armature al fine di non deformare i manufatti prima della
posa in opera e, eventualmente, di non dissaldare le parti assemblate.
L’Impresa e il Direttore Lavori devono conoscere i valori delle prove di accettazione eseguite sull’acciaio fornito prima
della posa delle armature; vi è l’ulteriore vincolo di inviare i provini presso il laboratorio autorizzato entro 30 giorni dalla
fornitura in cantiere e comunque prima del getto; devono verificare inoltre la corretta posa in opera delle armature per
garantire che le stesse (in quantità e posizionamento) rispettino quanto previsto dal progetto; più specificamente
verificare che le sovrapposizioni, le lunghezze di ancoraggio, il passo delle staffe e le strutture di supporto impiegate
coincidano con quanto indicato in progetto.
Il copriferro e l’interferro devono essere conformi alle indicazioni di progetto e coerenti alla dimensione massima degli
inerti impiegati nel calcestruzzo; per rispettare tale obbligo è opportuno garantire il copriferro prescritto attraverso
l’ausilio di idonei distanziatori.
Durante le operazioni di getto è importante evitare che lo sbraccio della pompa o l’uso dei vibratori modifichi il
posizionamento delle armature.
Requisiti aggiuntivi
Per garantire ai terzi (in particolar modo agli ingegneri) che le procedure richieste dalla normativa siano effettivamente
rispettate (tracciabilità e controlli giornalieri), il Centro di Trasformazione può considerare tali attività parte del processo
produttivo e pertanto sottoposte alle verifiche ispettive periodiche prevista dal sistema di gestione della produzione
secondo la norma ISO 9001. In tal caso oltre alla certificazione, obbligatoria per i Centri di Trasformazione secondo il
§11.3.1.7, prevede che l’Ente Certificatore, oltre ai consueti controlli relativi alla norma ISO 9001, verifica le procedure
aggiuntive, la loro regolare esecuzione e redige alla fine di ogni ispezione un verbale riportante eventuali anomalie,
omissioni o non conformità e rilascia l’attestato di conformità (Allegato 3).
Voci di capitolato
In considerazione di quanto prima esposto le armature per il calcestruzzo armato possono essere indicate con voci
diverse a seconda delle necessità del progettista di garantire determinate caratteristiche:

Fornitura, lavorazione e posa di acciaio per cemento armato secondo EN 13670 compreso legature e sfrido;

Fornitura e posa di acciaio qualità B450C presagomato secondo EN 13670;

Fornitura e posa di acciaio qualità B450C presagomato secondo EN 13670 con procedure di tracciabilità e di
controllo in stabilimento predisposte in coerenza con la norma UNI EN ISO 9001:2008 e certificato da parte di
organismo terzo indipendente.
- 15 -
S.p.A.
FER.
COS.
Acciaio per strutture
RIEPILOGO CONTROLLI
CONTROLLI DOCUMENTALI
-
Documentazione di
accompagnamento
ACCIAIO IN BARRE
ACCIAIO PRESAGOMATO
Proveniente da un Produttore
Proveniente da un Centro di Trasformazione
1. Documento di trasporto;
2. Attestato di Qualificazione del Produttore
Proveniente da un commerciante intermedio
1. Documento di trasporto del commerciante
2. Copia dell’Attestato di Qualificazione del
produttore contenente i riferimenti ai
documenti di trasporto di acquisto e vendita
del Commerciante
CONTROLLI SUI MATERIALI
-
Controlli di accettazione in
cantiere
1. Corrispondenza tra marcatura acciaio e
marchio depositato
2. Effettuazione delle prove entro 30 giorni
dalla data di consegna del materiale e
comunque prima del getto;
3. Per ciascun lotto di spedizione (30 t) e per
ogni acciaieria di provenienza prova di 3
spezzoni di uno stesso diametro;
1. Documento di trasporto contenente:
a. gli estremi dell’Attestato di avvenuta
Dichiarazione di Attività del Centro di
Trasformazione;
b. il logo o il marchio del CdT
c. indicazione dei giorni nei quali la
fornitura è stata prodotta;
d. attestazione inerente l’esecuzione
delle prove di controllo interno al
Centro di Trasformazione eseguite
nei giorni di produzione;
2. Copia dei certificati relativi alle prove
interne effettuate nei giorni in cui la
lavorazione è stata eseguita (opzionale,
su richiesta successiva della Direzione
Lavori);
1. Presenza del cartellino identificativo e
corrispondenza con quello depositato
2. Effettuazione delle prove entro 30 giorni
dalla data di consegna del materiale e
comunque prima del getto;
3. Per ciascun lotto di spedizione (30 t)
prova di 3 spezzoni di uno stesso
diametro provenienti da uno stesso
stabilimento di presagomatura;
N.B.: il prelievo può essere effettuato presso
il Centro di Trasformazione.
-
Dove avviene la sagomatura
e/o l’assemblaggio
-
Cosa deve verificare la
Direzione Lavori
In cantiere sotto la vigilanza della Direzione dei
In un Centro di Trasformazione accreditato
Lavori
presso il Servizio Tecnico Centrale
1. Che l’acciaio utilizzato sia qualificato;
2. Che durante la lavorazione, per ciascun
diametro utilizzato, siano utilizzati mandrini
conformi alla norma;
3. Che la lavorazione avvenga ad una temperatura ambientale superiore a 5°C;
4. Le attrezzature e i macchinari utilizzati;
5. L’abilitazione di chi opera le saldature, anche
non strutturali, nel caso avvengano in
cantiere;
6. Redigere un verbale di regolare esecuzione.
1. Che il Centro di Trasformazione da cui
proviene l’acciaio presagomato abbia le
caratteristiche prescritte al punto 11.3.1.7
e sia accreditato presso il Servizio
Tecnico Centrale.
- 16 -
S.p.A.
COS.
FER.
Acciaio per strutture
Allegati:

1 - Attestato di qualificazione acciaieria

2 - Attesta di denuncia dell’attività del centro di trasformazione

3 - Attestato di conformità tracciabilità assoluta e controllo sistematico

4 - Certificato centro di trasformazione

5 - Domanda di accompagnamento dei provini presso laboratorio autorizzato

6 - Domanda di accompagnamento dei provini presso laboratorio autorizzato su acciaio presagomato per
calcestruzzo armato

7 - Delega prelievo dei provini

8 - Delega per prelievo ed invio dei provini presso laboratorio autorizzato

9 -Domanda di accompagnamento dei provini presso laboratorio autorizzato su acciaio presagomato per
calcestruzzo armato prelevato presso il centro di trasformazione

10 - Verbale di prelievo acciaio

11 - Verbale di prelievo in cantiere di acciaio presagomato

12 - Verbale di prelievo in stabilimento di acciaio presagomato

13 - Usi e consuetudini dell’acciaio presagomato
- 17 -
S.p.A.
FER.
COS.
Acciaio per strutture
Allegato n. 1: ATTESTATO DI QUALIFICAZIONE
- 18 -
S.p.A.
FER.
COS.
Acciaio per strutture
Allegato n. 2: ATTESTATO DI DENUNCIA DELL’ATTIVITA’ DI CENTRO DI TRASFORMAZIONE
- 19 -
S.p.A.
FER.
COS.
Acciaio per strutture
Allegato n. 3: ATTESTATO DI CONFORMITA’ TRACCIABILITA’ ASSOLUTA E CONTROLLO
SISTEMATICO
- 20 -
S.p.A.
FER.
COS.
Acciaio per strutture
Allegato n.4: CERTIFICATO CENTRO DI TRASFORMAZIONE
- 21 -
S.p.A.
COS.
FER.
Acciaio per strutture
Allegato n. 5
DOMANDA DI ACCOMPAGNAMENTO DEI PROVINI PRESSO LABORATORIO AUTORIZZATO
in accordo al D.M. 14.01.2008
DATI GENERALI DEL CANTIERE
Cantiere di:
Impresa appaltante:
Tipologia opera:
Sede Impresa appaltante:
Direttore Lavori:
Ditta esecutrice delle armature:
Committente:
Sede Ditta esecutrice:
LABORATORIO AUTORIZZATO
Denominazione:
Indirizzo:
Il sottoscritto Direttore dei Lavori con la presente chiede l’effettuazione delle prove indicate e l’emissione dei relativi certificati
conformi alla legge 1086/71 e circolare 346/99, sui seguenti materiali, trasmessi con verbale di prelievo del ____________
PROVINI
N°
Ø
Lunghezza
Tr. = Prova di trazione
Data Prelievo
Struttura
Pi. = Prova di piegatura / raddrizzamento
Nome e Cognome
Il Direttore dei Lavori:
Il Laboratorio, per ricevuta
- 22 -
Prove da eseguire
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Ad. = Misurazione indice di aderenza
Firma
S.p.A.
COS.
FER.
Acciaio per strutture
Allegato n. 6
DOMANDA DI ACCOMPAGNAMENTO DEI PROVINI PRESSO LABORATORIO AUTORIZZATO
SU ACCIAIO PRESAGOMATO PER CALCESTRUZZO ARMATO
in accordo al D.M. 14.01.2008
DATI GENERALI DEL CANTIERE
Cantiere di:
Committente:
Tipologia opera:
Impresa appaltante:
Direttore Lavori:
Sede Impresa appaltante:
LABORATORIO AUTORIZZATO
Denominazione:
Indirizzo:
FORNITORE DELL’ACCIAIO PRESAGOMATO
Centro di
Trasformazione:
Stabilimento:
Attestato n°:
Direttore Tecnico di
Stabilimento:
Il sottoscritto Direttore dei Lavori con la presente chiede l’effettuazione delle prove indicate e l’emissione dei relativi certificati
conformi alla legge 1086/71 e circolare 346/99, sui seguenti materiali relativi al cantiere succitato e provenienti dal Centro di
Trasformazione sopra indicato, tramessi con verbale di prelievo del ____________
PROVINI
N°
Ø
Lunghezza
Tr. = Prova di trazione
Data Prelievo
Struttura
Pi. = Prova di piegatura / raddrizzamento
Nome e Cognome
Il Direttore dei Lavori:
Il Laboratorio, per ricevuta
- 23 -
Prove da eseguire
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Ad. = Misurazione indice di aderenza
Firma
S.p.A.
COS.
FER.
Acciaio per strutture
Allegato n. 7
DELEGA PER PRELIEVO DEI PROVINI
in accordo al D.M. 14.01.2008
DATI GENERALI DEL CANTIERE
Cantiere di:
Committente:
Tipologia opera:
Impresa:
Direttore Lavori:
Sede Impresa:
CENTRO DI TRASFORMAZIONE
Denominazione:
Stabilimento:
Attestato Qualificazione:
Direttore Tecnico di Stabilimento:
Ordine / Contratto:
del:
PROVINI DA PRELEVARE
N°
Ø
Lunghezza
Frequenza:
CONDIZIONI
-
I provini devono appartenere a ciascun lotto di spedizione in cantiere
-
Il prelievo deve essere eseguito per ogni tipologia di acciaio consegnato
-
I provini devono essere forniti insieme al corrispondente lotto di spedizione
Data Delega:
Il presente verbale viene redatto in duplice copia.
Letto firmato e sottoscritto
Nome e Cognome
Il Direttore dei Lavori:
- 24 -
Firma
S.p.A.
COS.
FER.
Acciaio per strutture
Allegato n. 8
DELEGA PER PRELIEVO ED INVIO DEI PROVINI PRESSO LABORATORIO AUTORIZZATO
in accordo al D.M. 14.01.2008
DATI GENERALI DEL CANTIERE
Cantiere di:
Committente:
Tipologia opera:
Impresa:
Direttore Lavori:
Sede Impresa:
CENTRO DI TRASFORMAZIONE
Denominazione:
Stabilimento:
Attestato Qualificazione:
Direttore Tecnico di Stabilimento:
Ordine / Contratto:
del:
LABORATORIO AUTORIZZATO
Denominazione:
Indirizzo:
PROVINI DA PRELEVARE ED INVIARE PRESSO IL LABORATORIO AUTORIZZATO
N°
Ø
Lunghezza
Frequenza:
CONDIZIONI
-
-
Il sottoscritto Direttore dei Lavori, all’avviso di merce pronta trasmesso tramite posta elettronica certificata, si impegna a
trasmettere al Centro di Trasformazione delegato la domanda di accompagnamento dei provini, contenente le indicazioni sulle
strutture interessate da ciascun prelievo
Senza tale domanda di accompagnamento il Centro di Trasformazione delegato non è autorizzato ad inviare i provini per le
prove di laboratorio
Resta inteso che, qualora la domanda da me redatta non arrivasse o arrivasse oltre ……………… giorni dall’avviso di merce pronta,
il Centro di Trasformazione delegato è esonerato da qualsiasi responsabilità conseguente alla mancata consegna dei provini
I provini devono appartenere a ciascun lotto di spedizione in cantiere
-
Il prelievo deve essere eseguito per ogni tipologia di acciaio consegnato
-
Data Delega:
Il presente verbale viene redatto in duplice copia.
Letto firmato e sottoscritto
Nome e Cognome
Il Direttore dei Lavori:
- 25 -
Firma
S.p.A.
COS.
FER.
Acciaio per strutture
Allegato n. 9
DOMANDA DI ACCOMPAGNAMENTO DEI PROVINI PRESSO LABORATORIO AUTORIZZATO
SU ACCIAIO PRESAGOMATO PER CALCESTRUZZO ARMATO PRELEVATO PRESSO IL CENTRO
DI TRASFORMAZIONE
in accordo al D.M. 14.01.2008
DATI GENERALI DEL CANTIERE
Cantiere di:
Committente:
Tipologia opera:
Impresa appaltante:
Direttore Lavori:
Sede Impresa appaltante:
LABORATORIO AUTORIZZATO
Denominazione:
Indirizzo:
FORNITORE DELL’ACCIAIO PRESAGOMATO
Centro di
Trasformazione:
Stabilimento:
Attestato n°:
Direttore Tecnico di
Stabilimento:
Il sottoscritto Direttore dei Lavori con la presente dichiara di essersi recato ai sensi del D.M. 14/01/2008 presso il Centro di
Trasformazione sopra indicato e di avere delegato il Direttore Tecnico di Stabilimento dello stesso Centro di Trasformazione al
prelievo ed all’invio dei campioni di acciaio presagomato di seguito riportati.
Chiede inoltre l’effettuazione delle prove indicate e l’emissione dei relativi certificati conformi alla legge 1086/71 e circolare
346/99, su tali campioni trasmessi con verbale di prelievo del ____________
PROVINI
N°
Ø
Lunghezza
Tr. = Prova di trazione
Data Prelievo
Struttura
Pi. = Prova di piegatura / raddrizzamento
Nome e Cognome
Il Direttore dei Lavori:
Il Laboratorio, per ricevuta
- 26 -
Prove da eseguire
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Tr. 
Pi. 
Ad. 
Ad. = Misurazione indice di aderenza
Firma
S.p.A.
COS.
FER.
Acciaio per strutture
Allegato n.10
VERBALE DI PRELIEVO ACCIAIO
in accordo al D.M. 14.01.2008
DATI GENERALI
Cantiere di:
VERBALE N°
Impresa:
GIORNO
Direttore Lavori:
Direttore di cantiere:
DATI CONTENUTI SUL DOCUMENTO DI TRASPORTO
Produttore:
DDT n° :
Lotto di spedizione:
(Quantità)
Stabilimento:
N° Attestato di
Qualificazione:
Commerciante intermedio:
n° colata (n° lotto)
Barre diametri:
N° DDT su Attestato:
Reti:
Qualità acciaio:
Tralicci:
Altro:
DATI PRELIEVO
Acciaio consegnato in data:
Prelievo

nominale
Giorno del prelievo :
N°
barra/
altro
Sigla /
identificazione
campione
( a cura D.L.)
Strutture
interessate da
ciascun prelievo
Ora prelievo :
Produttore
acciaio
Qualità
Acciaio
Identificazione
campioni
(a cura
Laboratorio)
1
2
1
3
4
2
5
6
7
3
8
9
PROVE RICHIESTE
BARRE C.A.

TRAZIONE secondo normativa UNI EN 15630-1:2004
*trattamento di invecchiamento artificiale
PIEGAMENTO secondo UNI EN 15630-1:2004
ULTERIORI PROVE (DA SPECIFICARE)
altro:

Il presente verbale viene redatto in triplice copia.

Letto firmato e sottoscritto
Nome e Cognome
Per la Direzione Lavori:
Altre persone presenti al prelievo:
Per il Committente:
Per l’impresa Esecutrice:
Per il Fornitore:
Per il Laboratorio:
- 27 -

Firma
S.p.A.
COS.
FER.
Acciaio per strutture
Allegato n.11
VERBALE DI PRELIEVO IN CANTIERE DI ACCIAIO PRESAGOMATO
in accordo al D.M. 14.01.2008
DATI GENERALI
Cantiere di:
VERBALE N°
Impresa:
GIORNO
Direttore Lavori:
Direttore di cantiere:
Direttore Tecnico di
Stabilimento:
DATI CONTENUTI SUL DOCUMENTO DI TRASPORTO
Centro di Trasformazione:
DDT n° :
Stabilimento:
N° Attestato di Denuncia
attività:
Giorni di produzione
acciaio presagomato:
Attestazione esecuzione
prove
Qualità acciaio:
Lotto di spedizione:
(Quantità)
Barre diametri:
Altro
DATI PRELIEVO
Acciaio consegnato in data:
Prelievo

nominale
Giorno del prelievo :
N°
barra/
altro
Sigla /
identificazione
campione
( a cura D.L.)
Strutture
interessate da
ciascun prelievo
Ora prelievo :
Produttore
acciaio
Qualità
Acciaio
Identificazione
campioni
(a cura
Laboratorio)
1
1
2
3
4
2
5
6
7
3
8
9
PROVE RICHIESTE
BARRE C.A.

TRAZIONE secondo normativa UNI EN 15630-1:2004
*trattamento di invecchiamento artificiale
PIEGAMENTO secondo UNI EN 15630-1:2004
ULTERIORI PROVE (DA SPECIFICARE)
altro:

Il presente verbale viene redatto in triplice copia.

Letto firmato e sottoscritto
Nome e Cognome
Il Direttore di Stabilimento:
Altre persone presenti al prelievo:
Per il Committente:
Per l’impresa Esecutrice:
Per il Fornitore:
Per il Laboratorio:
- 28 -

Firma
S.p.A.
FER.
COS.
Acciaio per strutture
Allegato n.12
VERBALE DI PRELIEVO IN STABILIMENTO DI ACCIAIO PRESAGOMATO
in accordo al D.M. 14.01.2008
DATI GENERALI
Cantiere di:
DELEGA D.L. del
Impresa:
VERBALE N°
Direttore Lavori:
GIORNO
Direttore di cantiere:
Direttore Tecnico di
Stabilimento:
DATI CONTENUTI SUL DOCUMENTO DI TRASPORTO
Centro di Trasformazione:
DDT n° :
Stabilimento:
N° Attestato di Denuncia
attività:
Giorni di produzione
acciaio presagomato:
Attestazione esecuzione
prove:
Qualità acciaio:
Lotto di spedizione:
(Quantità)
Barre diametri:
Altro
DATI PRELIEVO
Acciaio consegnato in data:
Prelievo

nominale
Giorno del prelievo :
N°
barra/
altro
Sigla /
identificazione
campione
( a cura D.L.)
Strutture
interessate da
ciascun prelievo
Ora prelievo :
Produttore
acciaio
Qualità
Acciaio
Identificazione
campioni
(a cura L.T.M.)
1
1
2
3
4
2
5
6
7
3
8
9
PROVE RICHIESTE
BARRE C.A.

TRAZIONE secondo normativa UNI EN 15630-1:2004
*trattamento di invecchiamento artificiale
PIEGAMENTO secondo UNI EN 15630-1:2004
ULTERIORI PROVE (DA SPECIFICARE)
altro:

Il presente verbale viene redatto in triplice copia.

Letto firmato e sottoscritto
Nome e Cognome
Il Direttore di Stabilimento:
- 29 -

Firma
S.p.A.
FER.
COS.
Acciaio per strutture
Allegato n.13
USI E CONSUETUDINI DELL’ ACCIAIO PRESAGOMATO
Le Camere di Commercio hanno l'obbligo di raccogliere, accertare e revisionare gli usi e le consuetudini connessi alle
attività economiche e commerciali (L. 121/1910; r.d. 2011/1934). Questa funzione rientra nell'ambito delle competenze di
"regolazione del mercato" attribuite alle Camere di Commercio dalla legge di riforma degli enti camerali (L.580/93).
Gli usi sono norme giuridiche non scritte derivanti dal comportamento generale uniforme e costante osservati per un
lungo periodo di tempo con la convinzione di ubbidire ad una norma giuridica obbligatoria. L'uso non può né formarsi
né essere contrario al disposto della legge stessa, non può quindi essere "contra legem".
Nel nostro ordinamento giuridico gli usi sono fonte terziaria, dopo la legge ed i regolamenti. Nel caso di materie
regolate da leggi e regolamenti, gli usi hanno efficacia solo se espressamente richiamati (c.d. uso "secundum legem").
Nelle materie non regolate, gli usi sono fonte autonoma (c.d. uso "praeter legem").
Gli usi normativi sono quelli fonti di diritto (art. 1374 Codice Civile), mentre gli usi negoziali o contrattuali (art. 1340
Codice Civile) hanno la funzione di integrare e di interpretare i contratti. La Camera di Commercio raccoglie e registra,
oltre agli usi normativi, anche quelli negoziali.
La revisione degli usi avviene ogni 5 anni tramite una Commissione Provinciale e diversi Comitati Tecnici.
Il Presidente della Commissione è un magistrato di qualifica non inferiore a Consigliere d'Appello ed è designato dal
Presidente della Corte d'Appello.
Della Commissione fanno parte rappresentanti delle Associazioni di categoria, degli Ordini professionali ed esperti
giuridici. Per ogni settore viene costituito un apposito Comitato Tecnico composto da persone designate dalle
Associazioni di categoria e dalle Associazioni dei consumatori. Le funzioni di segretario sono affidate ad un funzionario
camerale.
La registrazione degli usi si articola in diverse fasi delle quali la pubblicazione rappresenta il momento conclusivo. Da
quest'ultimo momento, è possibile utilizzare la raccolta dei fatti e dei comportamenti registrati come fonte di diritto,
senza l'obbligo di dimostrare il caso concreto, cioè "fino a prova contraria" (l'art. 9 delle disposizioni sulla legge in
generale).
La Camera di Commercio di Milano nel realizzare la raccolta degli usi ha sempre cercato di uscire dalla dimensione
provinciale, aprendosi al mercato nazionale ed estero. Infatti, essa affronta e, quando opportuno, assorbe fenomeni,
prassi contrattuali e comportamenti non agevolmente inseribili negli schemi normativi offerti dalla legge.
Il 30 novembre 2010 la Giunta della CCIAA di Milano ha approvato gli USI E CONSUETUDINI DELL’ACCIAIO
PRESAGOMATO riportati di seguito.
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USI E CONSUETUDINI DELL’ ACCIAIO PRESAGOMATO
Art. 1 - Conclusione del contratto
La fornitura di acciaio presagomato avviene o per forniture occasionali da conseguirsi prevalentemente in un'unica
soluzione e con prezzo fisso, o per forniture schedulate e continuative e prevede l’aggiornamento periodico del prezzo di
vendita.
Art. 2 – Oggetto del contratto
Il contratto solitamente contiene i seguenti dati:
-
quantità presunta: il peso approssimativo dell’acciaio presagomato;
-
prezzo unitario: prezzo di ogni singola tipologia di acciaio presagomato;
-
validità del contratto: il contratto ha validità esclusivamente per la tipologia e/o per la quantità presunta di acciaio
presagomato e/o il periodo di tempo oggetto di contrattazione; in caso di variazioni significative della quantità (+/20%) e/o della tipologia dell’acciaio presagomato, il fornitore può chiedere una revisione del prezzo unitario;
-
validità temporale dei prezzi, se non diversamente specificato per il mese in cui vengono formulati;
-
il materiale viene consegnato assemblato o in colli;
-
la merce consegnata all’acquirente è solitamente caricata su automezzo;
-
termini di esecuzione e consegna: il tempo necessario al fornitore per la produzione dell’acciaio presagomato e la
data entro cui la merce viene consegnata all’acquirente.
L’ordine e il contratto contengono solitamente: tipologia dei presagomati: le diverse tipologie di opere interessate dalla
fornitura ( fondazioni, elevazioni, plinti, pile, barre commerciali, diaframmi, pali etc…:in alcuni casi si devono specificare gli
elaborati di riferimento); oneri a carico totale o parziale del cliente (trasporto, scarico, etc..); rimangono solitamente a
carico del cliente gli oneri per: messa a disposizione elaborati progettuali in duplice copia cartacea da consegnare presso
la sede di produzione delle armature; aree per lo stoccaggio del materiale in cantiere, apprestamenti e opere
provvisionali per la sicurezza; la messa a disposizione dei mezzi con operatore per lo scarico del materiale dai mezzi del
fornitore e movimentazioni in ambito nel cantiere; getti di magroni e tracciamento assi per eventuale successiva posa in
opera delle armature.
Qualora il contratto preveda un aggiornamento automatico del prezzo, l’aggiornamento avviene secondo le seguenti
modalità: con riferimento alla data di consegna e con riferimento alla materia prima (barre e rotoli d’acciaio). Tale
aggiornamento riguarda il costo dell’ acciaio sia nella componente base sia nella componente l’ “extra diametro”; in
presenza di tale clausola s’incrementa o decrementa il prezzo di vendita, rispetto al prezzo esposto in contratto, in base
alle variazioni del listino settimanale dei prezzi all’ ingrosso emesso dalla Camera di Commercio di Milano/ Brescia per la
prima settimana del mese di competenza o sulla media dei quattro valori registrati nel mese. Il nuovo prezzo si applica al
material spedito nel mese interessato dall’aggiornamento dei prezzi con riferimento alla data di emissione dei
corrispondenti documenti di trasporto. In caso di contratti di lunga durata (oltre 24 mesi) potranno essere previste
formule di aggiornamento per le componenti di prezzi relative ai costi di lavorazione facendo riferimento a costi standard
pubblicati dalla Camera di Commercio in cui ha sede il cantiere.
Art. 3 – Requisiti della merce - tolleranze
Si intendono per acciaio presagomato gli elementi strutturali derivanti da elementi base (barre o rotoli, reti, etc…)
direttamente impiegabili in opere in cemento armato quali elementi saldati e/o presagomati (staffe, ferri piegati, barre
provenienti da rotolo raddrizzato tagliate a misura, etc..) o preassemblati (gabbie di armatura), pronti per la messa in
opera. L’insieme degli elementi preassemblati, presagomati vengono definiti anche “ armatura”.
La presagomatura, viene eseguita da un centro di trasformazione in possesso dell’attestato di denuncia di attività presso
il Servizio Tecnico Centrale.
Il materiale finito è marchiato con l’apposizione di un cartellino identificativo riportante il logo del Centro di
Trasformazione, così come riportato sull’attestato di denuncia di attività presso il Servizio Tecnico Centrale.
Le imperfezioni di produzione, quali mancata complanarità, disuguaglianza angolare, ingombro delle sagome e
lunghezze dei ferri variabili, sono tollerate se non compromettono il corretto montaggio del materiale.
Il peso dell’acciaio presagomato è quello risultante dalla contabilità dei disegni esecutivi, calcolando la lunghezza dei
singoli lati nel loro ingombro esterno massimo.1 In alternativa al peso teorico le quantità contabilizzare delle armature
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sono quelle effettivamente riscontrate in seguito a pesatura. Sia in caso di contabilizzazione teorica, sia di pesatura si
considerano accettabili tolleranze di massa del +/- 5%.
La tolleranza di produzione su ogni singolo lato è +/- 2 cm, quella complessiva sull’ingombro totare è +/- 4 cm.
Art. 4 – Imballaggio
I colli sono legati con vergella (non finalizzata al sollevamento) e possono essere riuniti per posizione o raggruppati per
elemento strutturale; la posa in opera viene effettuata in cantiere.
Art. 5 – Spese di carico e di trasporto
Il carico della merce sui mezzi di trasporto è eseguito a spese del venditore. Le spese di trasporto sia in conto proprio che
per conto di terzi sono a carico del compratore.
Art. 6 – Consegna
I termini di consegna sono computati in giorni lavorativi, solitamente minimo cinque, ed hanno valore solo indicativo
quando non sia altrimenti convenuto; i giorni di esecuzione decorrono dalla ricezione dei disegni esecutivi dei ferri (in
forma cartacea o in posta elettronica certificata) riportanti le armature nella loro integralità presso lo stabilimento di
produzione; qualora le commesse debbano essere consegnate in più stralci ogni stralcio deve essere previsto da un
programma scritto delle consegne o concordato con congruo preavviso scritto.
Art. 7 – Unità di misura del prezzo
Il prezzo dell’acciaio presagomato viene calcolato in euro su tonnellata.
Art. 8 – Pagamento
Il pagamento dell’acciaio presagomato è eseguito solitamente a 60 giorni dalla data della fattura della fornitura.
Art. 9 – Reclami
La contestazione relativa al prodotto consegnato viene fatta entro 30 giorni dalla consegna e comunque prima del getto
del calcestruzzo.
Art. 10 – Posa in opera
Se nel contratto è convenuta la posa in opera dell’acciaio per cemento armato, sono a carico del committente:
1) la messa a disposizione di elaborati progettuali in duplice copia cartacea da consegnare presso la sede di produzione
dell’acciaio per cemento armato;
2) la messa a disposizione di aree per lo stoccaggio del materiale in cantiere, la realizzazione di apprestamenti e opere
provvisionali per la sicurezza;
3) la messa a disposizione di mezzi con operatore per lo scarico del materiale dai mezzi del fornitore e movimentazioni in
ambito del cantiere.
1 UNI
EN ISO 3766:2005
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Allegato n.14
GLOSSARIO
L’attività di presagomatura è recente. Le prime aziende italiane nascono negli anni 50 ma è negli anni 80 che vi è il grosso
sviluppo in Italia delle aziende che producono armature. Il cantiere perde la sua centralità come luogo di produzione, ma
diviene officina di assemblaggio di prodotti realizzati in centri specializzati; l’acciaio presagomato è l’esempio tipico al
pari del calcestruzzo e dei solai. Con la diffusione dell’uso dei presagomati è nata anche la necessità di definire
precisamente le regole o più semplicemente le attività che si svolgono nel presagomare l’acciaio.
Terminologia
PRESAGOMATO
PREASSEMBLATO
POSA IN OPERA
PESO TEORICO
FERRO SAGOMATO
ARMATURA
PRESAGOMATURA ACCIAIO
LAVORAZIONE FERRO
ACCIAIO PRESAGOMATO o PRESAGOMATO
FERRO – FERRI
SAGOMATO
DIRITTO
STAFFE
MONTAGGIO
ASSEMBLAGGIO
POSA IN OPERA
OFFERTA
ORDINE
PREVENTIVO
CONTRATTO
AGGIORNAMENTO PREZZI
REVISIONE PREZZI
ELEMENTO STRUTTURALE
TIPOLOGIA
ATTESTATO DI QUALIFICAZIONE
Descrizione
Acciaio in barre e/o rotolo sagomato in stabilimento
Elementi in acciaio assemblati in stabilimento
Posizionamento dei presagomati e/o preassemblati in cantiere
Peso totale di una commessa, individuata da una distinta base, ricavato in
base al peso unitario dell'acciaio ed alle dimensioni secondo la norma UNI
EN ISO 3766:2005.
Acciaio in barre e/o rotolo avente almeno una piega
Insieme degli elementi d’acciaio da utilizzare insieme al calcestruzzo per la
realizzazione di elementi strutturali portanti.
L’attività di preparazione delle armature svolta in un centro di
trasformazione.
L’attività di preparazione delle armature svolta in un cantiere.
Barre d’acciaio tagliate e/o piegate secondo le indicazioni del progetto, che
non necessitano di ulteriore lavorazione al di fuori del montaggio.
Definizione comune e generica di acciaio presagomato
Elemento d’armatura con dimensioni e forma corrispondenti a quelle di
progetto delle armature con almeno una piega e pronto per il montaggio
(che non deve subire altre lavorazioni tranne l’assemblaggio e/o la posa).
Elemento d’armatura con dimensioni e forma corrispondenti a quelle di
progetto delle armature senza piega e pronto per il montaggio (che non
deve subire altre lavorazioni tranne l’assemblaggio e/o la posa).
Elemento d’armatura con dimensioni e forma corrispondenti a quelle di
progetto delle armature a sagoma chiusa e pronto per il montaggio (che
non deve subire altre lavorazioni tranne l’assemblaggio e/o la posa).
Definizione generica del confezionamento delle armature.
L’approntamento delle armature fuori dalla cassaforma di getto
L’approntamento delle armature dentro la cassaforma di getto
Proposta di vendita di presagomato non soggetta ad aggiornamento prezzi.
Accordo di vendita non soggetto ad aggiornamento prezzi.
Proposta di vendita soggetto ad aggiornamento prezzi con o senza
assemblaggio e/o posa in opera.
Accordo di vendita soggetto ad aggiornamento prezzi.
Formula contrattuale che prevede , al trascorrere del tempo, l’adeguamento
automatico del prezzo di vendita del presagomato.
Formula contrattuale che prevede la ridefinizione del prezzo di vendita del
presagomato al variare delle condizioni di fornitura rispetto a quelle previste
in contratto.
Una parte definita ed individuata della struttura
Tipo particolare di struttura.
Documento rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale della Presidenza del
Consiglio Superiore del Ministero delle Infrastrutture che attesta l’avvenuta
qualificazione dell’acciaio in conformità a quanto previsto dal Decreto
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Ministeriale del 14 Gennaio 2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni”.
CENTRO DI TRASFORMAZIONE
CERTIFICATO DI PROVA
LOTTI DI SPEDIZIONE
MARCHIO DI IDENTIFICAZIONE
DISTINTA BASE
FORNITURE
TRACCIABILITÀ DELL’ACCIAIO
CONTROLLO DELL'ACCIAIO
TRACCIABILITÀ ASSOLUTA DELL’ACCIAIO
CONTROLLO SISTEMATICO DELL'ACCIAIO
Impianto esterno al cantiere, fisso o mobile, che riceve dal produttore di
acciaio elementi base (barre o rotoli, reti ecc.) e confeziona elementi
strutturali direttamente impiegabili in cantiere, pronti per la messa in opera.
Documento previsto dal Decreto Ministeriale del 14 Gennaio 2008 “Norme
Tecniche per le Costruzioni” predisposto da un laboratorio autorizzato in
accordo al DPR 380/2001, sulla quale sono riportati gli esiti delle prove a
campione effettuate sull’acciaio.
Sono lotti formati da massimo 30 tonnellate, spediti in un'unica volta,
costituiti da prodotti aventi grandezze nominali omogenee.
Marcatura di identicazione dell'acciaio, dalla quale risulta il riferimento
all'azienda produttrice, allo stabilimento, al tipo di acciaio ed alla sua
eventuale saldabilità, depositata presso il Servizio Tecnico Centrale.
Documento che riassume gli elementi della commessa (sagoma) secondo le
caratteristiche morfologico/qualitative richieste dalla lavorazione. Contiene,
inoltre, i seguenti dati:
- identificativi del cliente;
- identificativi della commessa;
- quantità e tipologia della sagoma di ogni elemento da produrre;
- macchina operatrice, apparecchiatura o impianto che effettuerà la
lavorazione;
- note;
- data di emissione della distinta;
- peso teorico commessa;
- peso pratico commessa.
Sono lotti formati da massimo 90 tonnellate, costituiti da prodotti aventi
grandezze nominali omogenee.
Indicazione da parte del Centro di Trasformazione della provenienza
(produttore, stabilimento) dell’acciaio utilizzato all’interno del lotto di
spedizione.
Controllo giornaliero da parte del Centro di Trasformazione del materiale
impiegato.
Individuare per ogni singolo pezzo sagomato la specifica provenienza
(acciaieria, colata, macchinario di produzione e data di prelievo per
l'effettuazione dei controlli giornalieri previsti per i Centri di Trasformazione).
Attraverso il campionamento dell’acciaio utilizzato, si garantisce la prova di
tutto l’acciaio utilizzato nel Centro di Trasformazione in un periodo di tempo
determinato (3 mesi).
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DOVE SIAMO
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Zona Industriale Tossilo -08015
Macomer (NU)
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Tel. :
078 572 770
Fax :
078 571 690
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Orari uffici:
8.00 - 12.30 / 14.00 - 17.30 (lunedi - giovedi)
8.00 - 12.30 / 14.00 - 16.30 (venerdi)
Contatti:
Direttore tecnico: Ing. Emanuele Trogu 328 728 6610
Ufficio tecnico: Geom. Franco Lostia 335 712 6239
Funzionari di vendita: Antonio Biddau 335 712 6237 (provincia di Sassari)
Simone Lai 335 712 6238 (provincia di Nuoro e Olbia-Tempio)
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09030 Elmas (CA)
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Contatti:
Direttore tecnico: ing. Angelo Pisano
Ufficio tecnico: P.I. Antonio Taccori 348 586 1383
Funzionari di vendita: Antonio Pateri 348 059 5438
Jonathan Podda 346 866 6270
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