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House Organ cooperativo di ispirazione non banale
Dicembre 2015 - N.47 House Organ cooperativo di ispirazione non banale Naviga con noi ... www.coseva.coop COSEVA è impresa GREEN ed ha aderito alla Carta Verde, promossa dalla CCIAA di Imperia, il disciplinare che coniuga la produttività con la sostenibilità ambientale. Siamo anche a: Sede Legale: Via Braie, 300 18033 Camporosso (IM) Tel. 0184.25.50.32 Fax 0184.25.50.35 www.coseva.coop QR cod VADO LIGURE: Via Sardegna, 2 DEGO: Loc. Colletto, 7 SANREMO: Via Quinto Mansuino, 12 ROMA: Roma settecamini, Via Affile QR cod e e Scarica o consulta questo numero online Visita il nostro canale Youtube ed iscriviti! L’OCCUPAZIONE IN COSEVA n. % N° di soci 375 96,90 N° di dipendenti 12 3,10 TOTALE LAVORATORI 387 100,00 al 31/10/2015 Coseva la normalità straordinaria SOCI DIPENDENTI L’OCCUPAZIONE IN DELTA MIZAR n. % N° di soci 30 96,77 N° di dipendenti 1 3,23 TOTALE LAVORATORI 31 100,00 al 31/10/2015 La solidarietà che ha messo le ali SOCI DIPENDENTI Il Tema di questo numero: Il CAPITALE SOCIALE nella ECONOMIA della CONDIVISIONE pagina 4 l’INSIEME è BEN di PIU’ della SOMMA pagina 8 QUANDO il CAPITALE SOCIALE diventa VIRTUALE pagina 10 RISULTATI QUESTIONARIO ASSEMBLEA SOCI 2015 di COSEVA pagina 15 IL CAPITALE SOCIALE il CAPITALE delle IDEE pagina 6 RAPPRESENTANTI LAVORATORI per la SA8000 pagina 9 Il CAPITALE SOCIALE in COOPERATIVA pagina 12 RUBRICA: I bambini disegnano Coseva Dicono di Noi pagina 18 IN EVIDENZA: L’Officina della Socialità CONVENZIONI PER I SOCI ed EVENTI pagina 16 RUBRICA: DELL’IGIENE pagina 19 RUBRICA: a proposito di ... pagina 22 RUBRICA: DELLA LOGISTICA pagina 20 RUBRICA: L’Ottava nota pagina 23 NOTIZIE VARIE pagina 25 SINTESI E TRADUZIONE pagina 30 CAPITALE SOCIALE NELL’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE Il CAPITALE SOCIALE nell’ECONOMIA della CONDIVISIONE Estensioni del concetto di capitale sociale in un percorso di domande che va dalla manifestazione di libertà all’innovazione tecnologica, verso uno sviluppo non verticistico, democratico e collaborativo. E la biosfera che ci permette di vivere non è Capitale Sociale dell’umanità? nizierei con una domanda semplice, ma non banale: cos’è il Capitale Sociale? massima occupazione o benefici per i soci. GRANDE, MA DIVERSA, MANIFESTAZIONE DI LIBERTÀ. Il Capitale Sociale è un elemento di base del Rischio di Impresa. I “Valori guida della Cooperazione” al punto 10 recitano “Considerare il diritto ed il rischio di impresa come manifestazione di libertà”. Ritengo che la prima voce di rischio sia il Capitale Sociale che non a caso è anche definito capitale di rischio. Quindi per fare impresa bisogna rischiare ed il rischio si esprime con il Capitale Sociale che è, quindi, espressione di libertà. Non possiamo che pensare ad un mondo con la coesistenza di questi due modelli diversi di Capitale Sociale e che moltiplichi in modo esponenziale le manifestazioni di libertà. Cioè possono esistere cinquanta sfumature di Capitale Sociale. Questa considerazione è forse lontana dalla comprensione immediata della maggioranza. Quindi è sicuramente impegnativo il nostro compito di imprenditori e cooperatori nel far comprendere al prossimo che un impegno economico sul Capitale Sociale non è un semplice esborso di denaro (ed un rischio) ma anche una MANIFESTAZIONE DI LIBERTA’. È la risorsa messa a disposizione individualmente e messa a rischio per raggiungere un grande obiettivo collettivo. Il modo di partecipare al capitale di rischio può essere diverso a seconda del tipo di società o di impresa collettiva che si vuole sviluppare? Tutto sarebbe di maggiore comprensione se ci fosse una maggiore conoscenza delle innumerevoli situazioni dove il bene comune è fondamentale per lo sviluppo della società. Il Capitale Sociale può essere legittimamente versato per costituire una società di capitali, per creare un’impresa che produca beni e servizi con il massimo profitto possibile. GRANDE MANIFESTAZIONE DI LIBERTÀ. Il Capitale Sociale può essere legittimamente versato per costituire una società cooperativa che generi un’impresa sociale che produca beni e servizi senza scopo di lucro e cercando di creare 4 Sentiamo sovente parlare di criteri molto diversi di impegno nelle attività di pubblica utilità e quindi al Capitale Sociale non diamo tutti lo stesso valore. Cosa ne pensi? La cognizione del Capitale Sociale è legata a quella del “bene comune”. Secondo me dove esiste una comunità esiste un Capitale Sociale che si può esprimere in modi estremamente diversi. Si può dire che una città può essere interessante nella misura in cui offre benessere ai suoi abitanti e quindi rientrano nella cognizione dei cittadini come Capitale Sociale le opere d’arte dei musei, i servizi pubblici, i monumenti, i parchi, le piste ciclabili, ecc. La città rischia le sue risorse, finanziate dai cittadini, per creare luoghi simbolo della comunità, ma anche luoghi concreti per stare insieme e socializzare. Dove non c’è Capitale Sociale, non c’è capitale di rischio, e quindi si riducono le manifestazioni di libertà. La città che non investe sul proprio benessere e sui luoghi simbolo della comunità, non rischia e riduce le opportunità Il CAPITALE SOCIALE nell’ECONOMIA della CONDIVISIONE www.coseva.coop possono esistere cinquanta sfumature di capitale sociale di libertà, condannandosi alla staticità ed al declino. Presidente di Coseva Società Cooperativa (runner) CAPITALE SOCIALE NELL’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE Articolo di: GIOVANNI NOVELLO Quindi si stanno formando comunità che si sviluppano con una base diffusa di Capitale Sociale che può essere determinato da un impegno economico collettivo, ma anche da informazioni o servizi messi a disposizione di tutti? Il mondo sta cambiando a velocità esponenziale. I cambiamenti legati all’informatica, alla telefonia, ed alle altre tecnologie offrono opportunità sempre più ampie di condivisione di informazioni e quindi della libertà di iniziativa. Mettere in rete è un po’ come creare un Capitale Sociale culturale collettivo. Sono moltissimi gli esempi di nuova economia a sviluppo laterale e basate sulla condivisione di elementi, dati, studi, ecc. Cito lo sviluppo spaventoso dei corsi quasi gratuiti con decine di migliaia di iscritti (skypeshool). Lo spazio occupato dal commercio via internet è sempre più ampio. Internet delle cose è arrivato. La gestione dell’energia organizzata da comunità virtuali sempre più vasta (negli Usa più del 30% dell’energia elettrica è distribuita a basso costo da cooperative). È una evoluzione dell’economia dello sviluppo attraverso una grande diffusione quasi gratis di elementi produttivi. Il Capitale Sociale culturale, composto da dati ed informazioni messe a disposizione del mondo genera uno sviluppo a velocità esponenziale che non si era mai visto. Basta guardare la velocità con cui i beni appena lanciati sul mercato riducano rapidamente i loro costi in pochi mesi diventando accessibili a tutti (mentre fino a pochi anni fa i tempi erano molto più lunghi ed i costi iniziali erano proibitivi ai più). Sembrerà che sono andato fuori tema ma non è vero. Il Capitale Sociale può essere rappresentato dai soldi versati in un’impresa come capitale di rischio, ma anche risorsa sociale versata per il bene collettivo che può cambiare la vita. Gli sviluppi della tecnologia fanno pensare che il modello dell’impresa tradizionale continuerà a coesistere con diversi altri modelli di economia no profit (pensate a il capitale sociale è manifestazione di libertà e preservazione dell’esistenza Wikipedia) molto più simili al modello cooperativo caratterizzato da modalità e forme di Capitale Sociale molto diverso, esprimendo la massima diversità biologica possibile di manifestazioni di libertà. Il Capitale Sociale però si può esprimere anche come ricerca del profitto oppure come ricchezza comune. Può essere anche entrambe le espressioni, però bisogna scegliere se deve essere più profitto o più bene comune. Le cooperative non hanno dubbi, ma nuovi soggetti e nuove forme di comunità aiutate dalla tecnologia si stanno esprimendo verso la direzione della prevalenza del bene comune. Il concetto di disponibilità che le nuove tecnologie mettono a disposizione supera il concetto di proprietà, che in molti casi diventa superato. Conviene una società dell’abbondanza alternativa alla disponibilità limitata perché di pochi. E conviene anche a questi ultimi. Più Capitale Sociale vuol dire più libertà e sviluppo per tutti. L’interpretazione che emerge, è di un Capitale Sociale come elemento fondamentale di ogni impresa o attività, ma anche come elemento fondamentale dell’umanità? Sì, è così. Gli esseri viventi su questo pianeta perso nell’universo, sono presenti in uno strato di crosta terrestre di 65.000 metri, comprese le fosse marine oltre i 10.000 metri di profondità. È un piccolo strato di spazio vitale rapportato alle dimensioni del resto ed è il Capitale Sociale dell’umanità. Dagli anni sessanta abbiamo cominciato a intaccare questo Capitale Sociale, in quanto fino a quell’epoca si riusciva a vivere solo con gli interessi (gli interessi sono le risorse che si rigenerano tutti gli anni mentre il Capitale Sociale sono le risorse che non si rigenerano). La coscienza del bene comune ci porta alla difesa del Capitale Sociale, sia che tratti di un’impresa ed a maggior ragione se si tratta della biosfera. Il Capitale Sociela è manifestazione di libertà e preservazione dell’esistenza Il CAPITALE SOCIALE nell’ECONOMIA della CONDIVISIONE www.coseva.coop 5 il CAPITALE delle IDEE il CAPITALE delle IDEE Viaggio filosofico nel pensiero come vero capitale dell’uomo, fino a rappresentare una trasmigrazione attraverso il tempo e lo spazio. Toccante riflessione sulla vita ed oltre osa fai lì impalato?... Penso… Ma che pensi e pensi? Vai a fare qualcosa di utile, va’! Vi è mai capitato? Non è successo anche a voi di sorprendervi o di essere sorpresi da qualcuno a stare lì, immobili, con la bocca leggermente aperta e lo sguardo fisso nel vuoto, con un’espressione al limite dell’ebetismo? Beh, a me sì. Capitava e capita in continuazione. In quei momenti, più che mai, penso. Sono convinto che “pensare” sia una vera e propria attività. Che costa fatica; che impone rigore e disciplina. Pensare non è stare con il naso per aria e lasciare che il tempo passi, ma è cercare di catturare o, meglio ancora, di anticipare il tempo con lo sforzo ed il lavoro del proprio cervello. E’ il pensiero che individua le cose da fare o da dire; è il pensiero che ci consente di superare gli ostacoli e di proiettarci nel futuro. Ecco perché io credo che il pensiero sia il vero capitale dell’uomo e di tutte le organizzazioni nelle quali l’uomo si realizza. Fra queste le aziende hanno un posto di tutto rilievo, dal momento che (se siamo fortunati) passiamo una buona parte del nostro tempo a lavorare. E’ un capitale impalpabile, etereo ed invisibile, ma in grado di trasformare la nostra vita ed il nostro lavoro. E infatti sul lavoro il pensiero lo si deve usare continuamente. Qualunque sia il ruolo che si occupa in azienda. Qualunque sia il problema da risolvere, la decisione da prendere, la sfida da affrontare. L’inglese è una lingua semplice nella sua forma. Se 6 il CAPITALE delle IDEE www.coseva.coop dovessimo tradurre pari pari in Italiano (che legge tutto quello che è scritto) dall’Inglese daremmo l’impressione di parlare più o meno come un capo sioux dei vecchi film in bianco e nero. Tipo: “…Quando sole tramontare…uomo bianco morire”, avete presente? E’ proprio questa sua semplicità ad averne decretato il successo e l’affermazione a livello planetario. Accanto alla semplicità unisce, poi, l’efficacia e questo la rende una lingua perfetta per descrivere le cose in maniera sintetica, diretta e di immediata comprensione. E’, detto in breve, una lingua pragmatica. Ed in inglese esiste un’espressione che si chiama “Brain storming”, che in Italiano suona più o meno come tempesta di cervelli o cervello in tempesta. Due parole semplici che efficacemente descrivono un’attività importantissima in campo decisionale. Questa espressione indica, infatti, una tecnica che è nata negli ambienti pubblicitari americani sul finire degli anni Trenta del Novecento, ma che nel tempo si è diffusa ed è stata adottata come metodo per affrontare e risolvere i problemi in azienda. In sostanza i partecipanti alla riunione “lasciano aperta” la mente e buttano giù tutte le idee che passano loro per la testa. Senza mediazione. Senza interpretazioni né razionalizzazioni. Queste sono attività rimandate alle fasi successive. In questa fase il il capitale maggiore: il capitale delle idee cervello, cioè, deve essere lasciato libero di scatenare una vera e propria tempesta. Di idee. Di suggerimenti. Di proposte. Da queste si generano dubbi, riflessioni ed analisi. Dopo, però. Prima bisogna spremersi le meningi e gettare fuori quello che il nostro cervello custodisce. Oggi la letteratura più accreditata considera questa metodologia, che supera i settant’anni di età, datata, spesso male utilizzata e gli esperti tendono ad evidenziarne più i limiti che i pregi. Inoltre, sostengono che in realtà spesso si pensa di fare brain storming, ma non è così. Perché s’improvvisa. Perché non c’è preparazione. Perché il moderatore (che spesso nell’azienda ha un ruolo attivo) finisce per gettarsi nella mischia invece che rimanere il neutrale custode delle regole e conduttore del gioco. Vero. Una tecnica ha dei codici ben precisi, ha una cifra sua specifica e, siccome anche le parole ed i nomi sono importanti, non si può chiamare brain storming quello che brain storming non è. Con buona pace dei tecnici, però, io ritengo che ci sia del buono quando in un’azienda i cervelli si uniscono per affrontare i problemi e per superare le difficoltà. Qualunque sia il nome di questa attività, c’è del buono quando i componenti di un gruppo di lavoro mettono insieme quello che è il loro capitale maggiore: il capitale delle idee. E’ questo una sorta di “capitale paziente”, che si remunera, cioè, nel medio e lungo termine. Ed è un capitale che va accresciuto ed accantonato in maniera ecologica, in maniera, cioè, che produca innovazioni di prodotto o di processo, il cui impatto vada a beneficio della collettività e non solo dei singoli promotori o della loro comunità di riferimento. non c’è capitale economico che tenga se le aziende perdono la capacità di generare idee Intendere l’azienda come un ingranaggio che sparge intorno a sé del diserbante sociale Direzione Lavori del settore Logistica di Coseva (subacqueo) il CAPITALE delle IDEE Articolo di: MASSIMO BOLLA pur di massimizzare il profitto è un concetto che appartiene all’archeologia della teoria economica, fortunatamente e per consolidare le nuove tendenze della condivisione servono cervelli e talenti. Quando le aziende perdono il pensiero, la capacità di generare idee, proposte, soluzioni non c’è capitale economico che tenga: sono destinate a morire. In questi giorni ho perso una cara amica dei tempi dell’università. Aveva 44 anni, due figli ed ancora un sacco di cose da dire e da fare; aveva sicuramente ancora un sacco di pensiero da restituire al mondo. Che adesso resterà lì. Per questo odio la morte e la considero il più innaturale degli eventi. Interrompe il pensiero. Tutti i pensieri. Quelli buoni, quelli cattivi, persino quelli che non abbiamo avuto il tempo di generare. Con la morte la Natura interrompe, cioè, il vero motore del mondo. E’ come se una macchina desse fuoco al carburante che ha nel serbatoio invece che utilizzarlo per muoversi. Ma questa è filosofia e per consolarmi mi piace convincermi – anche in questo caso filosoficamente - del fatto che il pensiero non muoia insieme a noi; credo che sia in grado di sopravvivere e di trasmigrare attraverso il tempo e lo spazio. Il pensiero passa di persona in persona, di cervello in cervello e riesce ad affermarsi nel tempo. Solo così, in momenti di disorientamento come questo, mi sembra che tutte le cose riescano a tornare al loro posto. Ciao Ba’. il CAPITALE delle IDEE www.coseva.coop 7 l’INSIEME è BEN di PIU’ della SOMMA l’INSIEME è BEN di PIU’ della SOMMA La difficoltà di capire la partecipazione, che con il tempo si trasforma nella coscienza di far parte di un grande mosaico i può avere una voce nella colonna ritenute in busta paga ed accettarla di buon grado, anzi perfino esserne quasi contenti? Beh la risposta in prima battuta è assolutamente no! Già le buste paga sono abbastanza “leggere” e con quanto percepito si fatica a far quadrare i conti….figuriamoci se ancora mi vengono effettuate delle ritenute…. Questo forse è il primo approccio che si ha quando si entra in cooperativa per la prima volta da esperienze diverse, ignorando le peculiarità di tale realtà, e si viene a conoscenza della trattenuta per il versamento del Capitale Sociale. Non vi nascondo che in parte, per un momento, anche in me è risuonata una lontana vocina: “ecco ho trovato un’occasione lavorativa; una bella fortuna, tanto più di Un mosaico che rappresenta un elefante presso il Piazzale delle Corporazioni a ROMA 8 l’INSIEME è BEN di PIU’ della SOMMA www.coseva.coop questi tempi, ma mi tocca già, in qualche modo, “pagare” per lavorare”. Per cambiare la prospettiva è necessario un po’ di tempo, forse le informazioni fornite durante la domanda socio non sono sufficienti, non tanto perché non siano esaustive o ben spiegate, quanto perché non si riescono sul momento a far sedimentare dentro di sé e a rendere proprie. Dopo un po’, vivendo la cooperativa, leggendo le news mensili, il Punto, il Bilancio Sociale, partecipando agli incontri Insieme per Crescere ed alle Assemblee Soci si prende coscienza di quanto quella prima sensazione sia errata e si giunge perfino ad essere contenti di quel versamento. Ciò non tanto perché risulta più chiaro che la quota di Capitale Sociale a fine rapporto viene restituita ed anche remunerata ed aumentata del ristorno, ma perché si capisce che, attraverso quel versamento, attraverso quella partecipazione al capitale di rischio, la cooperativa è anche nostra, noi siamo “SOCI”, siamo tutti egualmente in parte “padroni” della nostra azienda. Questo, dal mio punto di vista, è di grande stimolo e porta ad un coinvolgimento ancora più pieno nel proprio lavoro. Con la nostra presenza andiamo tutti ad incrementare il Capitale Sociale della Cooperativa ed ora non penso tanto all’aumentare dello stesso in termini di denaro, ma a quello che ritengo sia il vero e più im- il capitale sociale di un’azienda è il capitale umano portante Capitale Sociale di un’azienda ossia il “capitale umano” che vi sta dietro, la somma delle competenze e capacità di tutti i lavoratori. Ed in questo campo, anche se per un ingegnere è dura ammetterlo, la somma non è una somma, ma una moltiplicazione: l’insieme è ben di più della somma delle singole parti. Come in un mosaico si hanno tante piccole tessere, ciascuna diversa, anche di diverso colore, così come diversi sono i nostri ruoli in cooperativa, diversi i settori in cui siamo impegnati, diverse le nostre capacità tecniche, teoriche, pratiche, diverso il bagaglio di esperienza accumulata. Ciascuna tessera singolarmente ha un valore relativo, anche la più bella, ma l’insieme di tutte le tessere dà vita ad uno splendido mosaico il cui valore è infinitamente superiore a quello della somma delle singole tessere. La “normalità” di ciascuno diventa la “Normalità Straordinaria” di COSEVA. Personalmente mi impressiona e mi fa ben percepire la nostra forza e poliedricità, che pur racchiude tante complicazioni nell’attività quotidiana a cui sono chiamato in cooperativa, l’immagine propria di una nostra campagna pubblicitaria e richiamata dal Presidente ancora nell’ultima Assemblea Soci: per 365 giorni l’anno, 7 giorni su 7, ad ogni ora del giorno e della notte, da qualche parte, ci sono Soci COSEVA in azione. Anche in questo modo ritengo si dimostri l’ammontare del nostro Capitale Sociale. Penso infine che affinché la nostra Cooperativa diventi sempre più grande ciascuno di noi debba prendere coscienza di essere solo una tessera e non l’intero mosaico, ma che senza la sua tessera il mosaico non è più lo stesso, anzi potrebbe venire meno, pertanto deve far sì che la sua tessera sia lì, sempre presente, nel posto giusto, ben pulita e pronta a risplendere. 365 giorni all’anno, 7 giorni su 7, ad ogni ora del giorno e della notte Laureato in Ingegneria, si occupa in Coseva del Sistema di Gestione Integrato (ricercatore) l’INSIEME è BEN di PIU’ della SOMMA Articolo di: PAOLO GUGLIERI I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SA 8000: I lavoratori e le parti interessare possono presentare reclami ed osservazioni relative ai comportamenti aziendali ai seguenti indirizzi di posta: 1. Rappresentanti dei Lavoratori Coseva per la SA8000: C.a. Leone Alessia – Poggi Francesca – Di Simone Andrea Via Braie n. 300, 18033 Camporosso (IM) cap 18033 – Email: [email protected] 2. Ente di Certificazione (in caso di mancata presa in carico da parte dell’azienda): Bureau Veritas Italia Spa – Divisione Certificazione Att.ne Responsabile Settore Etica Via Privata Miramare 15, 20126 MilanoEmail: [email protected] 3. Ente di Accreditamento (in caso di mancata presa in carico da parte dell’Ente di Certificazione): Social Accountability Accreditation Services (SAAS) 220 East 23rd Street, Suite 605, New York, NY 10010 fax: +212684-1515 email: [email protected] l’INSIEME è BEN di PIU’ della SOMMA www.coseva.coop 9 QUANDO IL CAPITALE SOCIALE DIVENTA VIRTUALE QUANDO il CAPITALE SOCIALE diventa VIRTUALE Prendendo spunto da un articolo apparso sul “la Stampa” del 30 marzo scorso, provo ad analizzare il significato “virtuale” del Capitale Sociale. Il mondo delle criptovalute ll’interno de La Stampa del 30 marzo un breve articolo, forse passato inosservato ai più, titolava “Oraclize, la srl con capitale sociale in bitcoin”. Il testo raccontava della prima società italiana, una Srl nata ad Arezzo, che ha versato il proprio Capitale Sociale interamente in bitcoin. Ma di cosa stiamo parlando? I bitcoin sono la più celebre e diffusa “moneta elettronica”, detta anche “criptovaluta” cioè una valuta digitale decentralizzata, che si è diffusa in principio nei mercati non regolamentati, specialmente online, ma che ultimamente sta prendendo piede anche in alcuni negozi “fisici”. Stiamo parlando di una valuta nata nel 2009 e che, a differenza di quelle che siamo abituati a spendere non viene emessa da un ente centrale. Viene, infatti, utilizzato un “database distribuito” sulla rete di milioni di pc per tenere traccia delle transazioni che utilizzano la crittografia per gestire ogni aspetto, dalla creazione di nuova moneta all’attribuzione del valore. Il sistema è quello del peer-to-peer, cioè lo stesso sistema che consente lo scambio di file fra due pc, ed in questo tipo di economia virtuale e digitale sono i singoli utenti ad avere la possibilità di battere moneta, in modo indipendente e non controllabile, fino a raggiungere un limite massimo complessivo stabilito in 21 milioni. È sufficiente scaricare un software sul proprio pc, aprire un portafoglio virtuale ed iniziare a inviare o ricevere soldi. Una grande truffa? Una follia? Dietro i bitcoin c’è un anonimo conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, che promette (citazione dal sito ufficiale) “scambio di denaro online da un utente all’altro senza operare con alcuna autorità centrale o con le banche; la gestione delle transazioni e l'emissione di bitcoin viene effettuata collettivamente 10 QUANDO il CAPITALE SOCIALE diventa VIRTUALE www.coseva.coop dalla rete. Bitcoin è open-source, la sua progettazione è pubblica, nessuno possiede o controlla Bitcoin e ognuno può prendere parte al progetto.” Lascio a voi le dovute considerazioni e vi evidenzio che I bitcoin vengono considerati come vere e proprie unità di conto e pertanto sono riconosciuti senza problemi anche in Italia, con la sola conseguenza che eventuali introiti derivanti dalla loro vendita o dal loro scambio con soldi reali vanno dichiarati al fisco come qualsiasi altra entrata. C’è da segnalare che questa criptovaluta ha sviluppato in poco tempo la fantasia della rete, arrivando anche a creare diversi “emulatori” come i Dogcoin o Catcoin (per i cani ed i gatti) ed i Sexcoin (immaginate per cosa possano essere utilizzati…) e molti hanno colto l’occasione per potersi arricchire iniziando a convertire i bitcoin in valuta reale. Alcuni esempi: Attraverso intermediari si possono utilizzare i bitcoin per acquisti su Amazon o Ebay, molti enti ed organizzazioni online accettano questa moneta per le donazioni e, infine, l’Università di Nicosia (Cipro) dal novembre 2013 accetta questa valuta come mezzo di pagamento delle tasse universitarie. Un’altra piccola informazione per poterne liberamente trarre le conclusioni del caso. Recentemente è stato arrestato Mark K a r p e l e s , l’amministratore della MtGox (la più grande piattaforma di scambio di bitcon prima della sua di- 45 bitcoin pari a 10.462,50 Euro a maggio 2015 chiarazione di fallimento del febbraio 2014) con l’accusa di aver falsificato i dati del sistema informatico della sua piattaforma modificando in attivo il saldo del suo conto personale e “perdendo” un valore equivalente a 387 milioni di dollari dagli account dei clienti. Colpa di un brutto virus informatico a detta di Mark… Tornando all’articolo della azienda italiana che ha versato il proprio Capitale Sociale in bitcoin è interessante evidenziare che è stato possibile costituire la società usando la criptovaluta poiché, come si può leggere nel suo atto costitutivo, sono una rappresentazione digitale di un valore e possono essere usati come mezzo di scambio, conservati e commercializzati elettronicamente. Quindi se può essere attribuito loro un valore, possono essere conferiti in una società. Il valore dei bitcoin. Questa particolare valuta non ha un valore stabile nel tempo e, anzi, varia molto velocemente con il passare dei giorni o addirittura delle ore. Questo accade perché non c’è possibilità di controllo da parte di un ente centrale che potrebbe, ad esempio regolare il costo del denaro introducendo nuova moneta ed aumentando di conseguenza l’inflazione. Il valore di un bitcoin è oscillato dai 1.000 Dollari americani del novembre 2013 ai circa 220 Dollari del maggio 2015. La società di Arezzo si è costituita con un apporto di 45 bitcoin, valutati al momento della transazione in 10.462,50 euro (un bitcoin può essere suddiviso e speso fino all’ottava cifra decimale). E se il valore dei bitcoin scendesse sotto la soglia dei 10.000 Euro cosa succederebbe al Capitale Sociale? Il commercialista che ha seguito l’operazione risponde alle colonne del quotidiano che il versamento andrà semplicemente reintegrato se il loro valore dovesse scendere al di sotto di un terzo. il capitale sociale ... impegno fisico e tangibile di un onesto lavoratore ... per raggiungere obiettivi comuni Alla luce di Addetto alla comunicazione Interna ed Esterna. Laureato in Giurisprudenza (musicista) QUANDO IL CAPITALE SOCIALE DIVENTA VIRTUALE Articolo di: MATTIA MACCARIO quanto esposto, fermo restando che tutto questo “denaro virtuale” mi fa storcere parecchio il naso, io resto dell’avviso che un conferimento di Capitale Sociale debba essere il più classico lavoro o denaro che rappresenta l’impegno fisico e tangibile di un onesto lavoratore in un progetto che porti sì alla creazione di un utile da condividere, ma soprattutto miri al raggiungimento di obiettivi comuni. Già soltanto l’idea dell’andamento altalenante del mercato finanziario delle borse, con la possibilità per gli investitori di perdere i loro risparmi perché dall’altra parte del mondo è accaduto chissà cosa mi spaventa non poco, figuriamoci il denaro virtuale! LE “APP” CONSIGLIATE: GOODBUDGET. Visto che siamo in tema di capitale e di monete virtuali, vi segnalo questa applicazione gratuita che permette di tenere sotto controllo le proprie entrate ed uscite, in modo da poter creare un budget mensile e gestire anche limiti di spesa. La grafica è l’unica pecca di questa app, che risulta completa e dettagliata ed offre anche la possibiltà di sincronizzare online il proprio lavoro per condividerlo con i familiari. GDMSS LITE. Restiamo in tema di controllo, ma questa volta non parliamo del nostro patrimonio economico ma del nostro patrimonio immobiliare. Avete installato in casa vostra un nuovo sistema di videosorveglianza con telecamere IP? Bene questa app vi consentirà in pochi passaggi di configurare la visione delle vostre telecamere direttamente sul vostro smartphone. Versione gratuita dell’applicazione, con qualche errore grossolano di traduzione in italiano, ma risulta intuitiva e svolge bene il suo compito. QUANDO il CAPITALE SOCIALE diventa VIRTUALE www.coseva.coop 11 IL CAPITALE SOCIALE IN COOPERATIVA Il CAPITALE SOCIALE in COOPERATIVA Come da abitudine consolidata, l’Avv. Andrea Policari ci offre il quadro complessivo del diritto sul tema del Capitale Sociale nelle cooperative, che oltre ad essere variabile ha la peculiarità di non essere oggetto di riconoscimenti al contrario del lavoro dei soci on il richiamo ad uno fra i principi basilari contenuti nella dichiarazione di identità cooperativa approvata nel 1995 in Manchester dall'Alleanza cooperativa internazionale, l’art. 2511 del codice civile definisce le società cooperative come "società a capitale variabile con scopo mutualistico". Proprio il primo di questi principi recita che "le cooperative sono organizzazioni volontarie aperte a tutte le persone in grado di utilizzarne i servizi offerti e desiderose di accettare le responsabilità connesse all'adesione, senza alcuna discriminazione sessuale, sociale, razziale, politica o religiosa"; questi principi sono stati recepiti dal nostro ordinamento e dalla Cooperativa Coseva. Il principio del “capitale variabile” comporta, quale effetto, che, in linea di principio, sia da rendersi libero l’ingresso e l’uscita del socio dalla cooperativa. Tale principio, tradottosi nella lettura dell'art. 2524 cod. civ., è reso concreto dalle ragioni che rendono favorevole l'ingresso o l'uscita da una società cooperativa. Esse sono legate alle seguenti semplificazioni previste dal nostro legislatore: - "il capitale sociale non è determinato in un ammontare prestabilito" (comma 1); - "nelle società cooperative l'ammissione di nuovi soci nelle forme previste dall'art. 2528 (la tipica procedura di ammissione dei soci) non importa modificazione dell'atto costitutivo" (comma 2). Il riferimento alla sola ammissione di nuovi soci (e non anche all'"uscita" degli stessi) sposta l'attenzione del lettore su questo solo aspetto. Per l’effetto, il "principio della porta aperta", nella prassi coniato e attribuito alle società cooperative proprio in virtù delle semplificazioni di cui sopra, rimarca quel favorevole aspetto procedurale che semplifica la possibilità di accesso di nuovi soci cooperatori. Ma l'aspetto della "variabilità del capitale sociale" ha una portata più ampia, in quanto lo scioglimento del singolo rapporto sociale non comporta modificazione dell'atto costitutivo, sia esso conse- 12 Il CAPITALE SOCIALE in COOPERATIVA www.coseva.coop guenza di recesso, esclusione o morte dello socio, contrariamente a quanto imposto alle società di capitali. Non interpreti, però, il lettore questo "principio della porta aperta" alla stregua di libera e incondizionata possibilità di ammissione di qualunque persona (fisica o giuridica) e in qualunque tipo di cooperativa: le semplificazioni di cui sopra sono stemperate, comunque, sia dalla possibilità che la cooperativa preveda statutariamente alcune condizioni di ammissione (come sovente accade), sia dalla previsione di una precisa procedura di ammissione: domanda dell’aspirante socio, riscontro da parte dell’organo amministrativo, eventuale ricorso contro la comunicazione di non accettazione nei termini di statuto (previsione, quest’ultima “aberrante” in quanto non si vede il motivo logico-giuridico per il quale un non socio debba ricorrere alle procedure previste dalla norma societaria contro l’eventuale comunicazione di non accettazione). Quanto illustrato evidenzia quindi, da una parte, condizioni e procedure con le quali il legislatore ottempera alla garanzia di una certa regolamentazione interna della cooperativa, dall'altra, l'imposizione del rispetto del principio di "non discriminazione" e di "parità di trattamento". La disciplina del capitale sociale per le cooperative è individuabile, fra gli altri, agli artt. 2521, 2524, 2525 e 2526 cod. civ. In tali norme, e in particolare all'art. 2525, il riferimento alla composizione del capitale sociale viene effettuato alternativamente alle quote e alle azioni senza formulare in tali ambiti alcun riferimento alla tipologia di schema societario cui la diversa compo- cooperativa: società a capitale variabile con scopo mutualistico sizione del capitale sociale possa riferirsi. Uniche specificazioni risultano essere quelle riferite all'indicazione del valore nominale minimo e massimo dell'azione e al valore minimo della quota pro-capite (non meno di euro 25,00 e non più di euro 100.000,00). Il riferimento all'applicabilità delle norme delle s.p.a. o, alternativamente, a quella delle s.r.l., può essere individuato all'art. 2519 cod. civ., dove però ogni rinvio è subordinato alla compatibilità delle disposizioni in parola con la disciplina e i principi che governano le società cooperative. Ulteriormente si rileva che al n. 4 del comma 3 dell'art. 2521 cod. civ. viene ripetuta senza alcuna modificazione la lettera del previgente testo dell'art. 2518, comma 2, n. 5, cod. civ. che già indicava, unitamente a quanto già previsto dal previgente art. 2521, una possibile libera alternatività di utilizzo delle quote e/o delle azioni in assenza di alcun riferimento alla disciplina delle s.p.a. o delle s.r.l., bensì risultando l'unico possibile rinvio alla disciplina delle s.p.a., individuato sempre dal previgente art. 2516 cod. civ. Appare quindi ad una prima analisi che l'utilizzo di una articolazione del capitale sociale in azioni o, alternativamente, in quote, non risulta essere condizionato dalla tipologia di struttura societaria utilizzata, bensì dalla previsione statutaria subordinata a sua volta esclusivamente alla volontà deliberativa dei soci costituenti la cooperativa. Non rilevandone alcuna, è possibile pervenire alla conclusione che, pur non essendo esclusa in alcun modo la compresenza di azioni e quote nell'articolazione del capitale sociale delle cooperative che si richiamano alla disciplina della s.r.l., pur tuttavia l'utilizzo del titolo azionario sembrerebbe privo di una qualunque funzionalità per il tipo di società in argomento. Come si vede, dalla definizione di cui all’art. 2511 cod. civ., le cooperative si costituiscono per favorire direttamente i soci, grazie alla cessione dei beni o servizi prodotti direttamente a loro ed a condizioni più favorevoli di quelle che abitualmente si trovano sul mercato. Guardando alla sostanza, è come se i soci si aiutassero reciproca- il ristorno integra il salario che non è commisurato alla partecipazione al capitale sociale Lavora a Roma e, dal 2011, ricopre il ruolo di Organo di Controllo per la 231di Coseva (appassionato di auto sportive) IL CAPITALE SOCIALE IN COOPERATIVA Articolo di: AVV. ANDREA POLICARI mente, solo che il socio, invece di rivolgersi direttamente ad un altro socio per richiedere una prestazione a condizioni di maggior favore, si rivolge alla cooperativa. Difatti, uno degli scopi della società cooperativa è quello di favorire l'ingresso di nuovi soci; se il capitale della cooperativa fosse fisso, l'ingresso o l'uscita di nuovi soci dovrebbe essere accompagnata dalle deliberazioni di aumento o di riduzione del capitale sociale con le inevitabili lentezze di questi procedimenti. L'art. 2524 c.c. ha invece opportunamente stabilito la variabilità del capitale di queste società proprio per consentire l'ingresso o l'uscita dei soci senza che sia necessario modificare l'atto costitutivo. Anche nella società cooperativa il capitale sociale può essere formato da quote o azioni e alla partecipazione azionaria si applica sostanzialmente la disciplina ordinaria, con alcune importanti differenze, che qui riassumiamo, ma che possono essere ulteriormente approfondite nell'art. 2525 c.c. il quale recita, ai primi due commi: “Il valore nominale di ciascuna azione o quota non può essere inferiore a venticinque euro ne per le azioni superiore a cinquecento euro. Ove la legge non preveda diversamente, nelle società cooperative nessun socio può avere una quota superiore a centomila euro, ne' tante azioni il cui valore nominale superi tale somma.” Per i motivi brevemente evidenziati il legislatore, pur disciplinando e rinviando alle norme sulle srl e spa ex art. 2519 codice civile, e pur ponendo la giusta attenzione alla materia del capitale sociale, sottolinea come questo sia composto, anche, dal fattore umano: il contributo dei soci al perseguimento dell’oggetto sociale ed allo scambio mutualistico è decisivo per sottolineare la caratteristica di mutualità e compensare il socio per il contributo apportato. Ne è prova il riconoscimento del ristorno, alla sussistenza delle condizioni, che integra il salario e che non è commisurato alla partecipazione al capitale sociale, ma all’apporto di lavoro ed alla conseguente produzione di ricchezza. Il CAPITALE SOCIALE in COOPERATIVA www.coseva.coop 13 RISULTATI QUESTIONARIO 2015 14 RISULTATI QUESTIONARIO ASSEMBLEA SOCI 2015 di COSEVA www.coseva.coop l’aumento dell’action standard è un segnale positivo, segnala l’aumento della soddisfazione dei soci RISULTATI QUESTIONARIO 2015 RISULTATI QUESTIONARIO ASSEMBLEA SOCI 2015 di COSEVA Siamo arrivati a sei anni consecutivi per il questionario che viene distribuito alle Assemblee Soci di Coseva e che viene compilato dai soci convenuti, di seguito riportiamo sinteticamente i risultati ottenuti. I questionari compilati sono stati 128, che corrispondono a circa il 73% dei soci presenti fisicamente all’Assemblea, dato che registra un aumento rispetto all’anno precedente. Il valore dell’action standard, calcolato attraverso la media ponderata di tutti i voti dati dagli intervistati, si attesta quest’anno a 7,13 - in aumento rispetto al dato dell’anno precedente di 6,50 - ed in crescita rispetto agli ultimi tre anni. Tutti i valori che si attestano al di sopra di questa soglia sono considerati positivi, mentre quelli inferiori sono da considerarsi degni di attenzione. Si evidenziano in maniera positiva le aree della tutela della sicurezza sul lavoro (votazione 8,39) e della tutela e sicurezza del proprio posto di lavoro nella perdurante crisi economica (votazione 7,71). Si distinguono, invece, in zona di attenzione le aree delle opportunità di crescita e del riconoscimento del merito. Tutte le altre risposte sono allineate al valore medio e quindi complessivamente in zona positiva. Sulle voci evidenziate da valori bassi, nonostante sia da considerare il turnover fisiologico e la tipologia dei lavori svolti da molti soci che conducono ad una visione poco ottimistica, la Direzione ha preso in carico i risultati del sondaggio avviando uno studio per poter migliorare la percezione del socio Coseva in ambito a questi argomenti. Action Standard = 7,13 Conosci le Certificazioni di Coseva? Il Coseva il lavoro è giudicato in base al merito ed all’impegno? 6,38 Nell’attuale crisi quanto ti senti protetto lavorando nella cooperativa Coseva? 7,71 Il mio lavoro è valutato con obiettività e chiarezza dai miei responsabili? 7,03 Nel mio lavoro c’è: L’opportunità di crescere professionalmente? 6,01 6,97 Nel mio lavoro c’è: Trasparenza nei rapporti? Conosci il Prestito da Soci di Coseva? In Coseva mi sento integrato in una grande squadra? 7,37 Coseva informa i soci sulle strategie e sulle politiche dell’Azienda per il futuro? 7,21 Sul lavoro, la mia salute e la mia sicurezza sono tutelate? 8,39 I turni di lavoro e riposo mi consentono di avere tempo per me e la famiglia? 7,22 Coseva investe per motivare ed incentivare i propri lavoratori? 7,01 0 1 2 3 4 5 6 RISULTATI QUESTIONARIO ASSEMBLEA SOCI 2015 di COSEVA www.coseva.coop 7 8 15 OFFICINA della SOCIALILTA’ OFFICINA della SOCIALITA’ CONVENZIONI ed EVENTI ASSICURAZIONE - UNIPOLSAI VALIDA PER: Prov. Imperia – Prov. Savona – Zona di Roma PSICOLOGA E PSICOTERAPEUTA - DOTT.SSA FERRARI VALIDA PER: Prov. Imperia VENTIMIGLIA (IM) - Pesce e Armosino – Via della Repubblica, 8 – Tel. 0184.230827 SAVONA – Litoranea di Bruzzone Elio – Via Paleocapa, 22/3 – Tel. 019.8335593 ROMA – Assipoint di Barracca, Pucci, Rossi – Piazzale Clodio, 8 – Tel. 06.39730816 Studio di Psicoterapia Cognitiva – Dott.ssa Laura Ferrari SANREMO Salita Sapia Petronilla, 7 – Cell. 3395871718 - www.lauraferraripsicologa.it PICCOLI PRESTITI - AGOS DUCATO VALIDA PER: Tutti i soci Coseva AGENZIA VIAGGI – DELIA VIAGGI VALIDA PER: Tutti i soci Coseva Stefano Ghiglione – Cell. 346.3800493 Fabrizio Merlo – Cell. 348.38112380 Uffici – Tel. 010.566468 - 010.4699528 - 0183.667388 Delia Viaggi – BORDGIHERA Via vittorio Emanuele, 296 Cell. 392.8507581 – [email protected] DENTISTA - Coop. SOCIALDENT Arma di Taggia (IM) VALIDA PER: Prov. Imperia Prendi subito il tuo primo appuntamento gratuito Studio - Tel. 0184.448370 CONTI CORRENTI / PRESTITI BANCA MEDIOLANUM VALIDA PER: Prov. Imperia – Prov. Savona Dott.ssa Tiziana Sasso - Cell. 320.6344903 Uff. Sanremo (IM) - Corso Mombello 64 - Tel. 0184.542694 OFF. MECCANICA / REVISIONI AUTO e MOTO - DUTTO srl VALIDA PER: Prov. Cuneo DUTTO CLAUDIO Srl - Strada del Santuario, 19 FOSSANO - Tel. 0172.692640 16 OFFICINA della SOCIALITA’ www.coseva.coop AVVOCATI RUSSO / DALLA LIBERA VALIDA PER: Tutti i soci Coseva Prima consulenza gratuita. Via A. Volta, 80 - SANREMO - tel. 0184.508625 POLIZZE ASSICURATIVE - CASA AUTO - FAMIGLIA VALIDA PER: Tutti i Soci Coseva Possibilità di contatto attraverso la filiale convenzionata di Imperia-Diano-Arma (Via Flora 14 - Arma di Taggia) per ottenere preventivi su polizze assicurative a prezzi scontati, oppure di fissare un appuntamento con il nostro consulente incaricato. Sig. Mirko Secondo - 339.3749963 OFFICINA della SOCIALILTA’ CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO LASCIANDO LIBERO IL TFR - DEUTSCHE BANK VALIDA PER: Tutti i Soci Coseva Possibilità di incontri presso la sede della Banca a Sanremo (Via Garibaldi n. 44 - di fronte al Palafiori) oppure di fissare un appuntamento nel luogo meglio visto. Sig. Paolo De Francesco - 335.1811052 - 0184.532717 REGALI NATALIZI - GIOCATTOLI VALIDA PER: Tutti i Soci Coseva (ogni anno - da novembre alla prima settimana di dicembre) Possibilità di acquisto giocattoli a prezzi agevolati per i soci Coseva, con consegna gratuita sui cantieri di lavoro. Maggiori info: [email protected] CATALOGO PUBBLICATO SUL SITO COSEVA PRESTITI e CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO - CARIGE /CREDITIS VALIDA PER: Tutti i Soci Coseva NUOVA CONVEZIONE stipulata con il Gruppo Banca Carige, per il tramite di Creditis, che permette di chiedere un prestito con la formula della cessione del quinto dello stipendio. Si può usufruire di un servizio personalizzato di consulenza, con la possibilità di parlare ad un consulente che analizzi la situazione finanziaria della persona. Possibilità di accesso presso tutte le filiali della Banca Carige oppure fissare un appuntamento con il consulente dedicato a Coseva : Sig. Andrea Binetti - 335.1928690 oppure via email [email protected] PER MAGGIORI INFO CONTATTA OFFICINA della SOCIALITA’ www.coseva.coop 17 BAMBINI DISEGNANO COSEVA I Bambini disegnano Coseva re isegna no d i d i l iseg i fig i vostr d inviate il d o sul a e t e Chied di Coseva e à pubblicat . err nte ttia. V el giornalino l’elefa a M a d io in uffic imo numero s pros DICONO DI NOI Giulio e Giacomo 2015 18 GVC Onlus Ass.ne PUNTO DIFfUSIONE Riceviamo il Rapporto delle Attività 2014 da parte di GVC, una Onlus attiva nelle situazioni di emergenza, dell’accesso all’acqua e della nutrizione, ma che si occupa anche della salute, della difesa dei diritti e dell’ambiente. Lettera di ringraziamento da parte dell’Associazione Culturale Punto diFfusione di Badalucco (IM), per aver sponsorizzato la manifestazione .diFfest, svoltasi il 10 e 11 luglio, ed arrivata alla sua 3° edizione. Hanno realizzato 77 progetti in 22 paesi sostenendo quasi 1 milione e mezzo di donne, uomini e bambini. Coseva ha dato un contributo. Il tema di quest’anno era il Mediterraneo protagonista attraverso gruppi musciali, mostre ed installazioni e buon cibo. BAMBINI DISEGNANO COSEVA - DICONO DI NOI www.coseva.coop DELL’IGIENE: Direzione Lavori del settore Le condizioni igieniche Multiservizi dell’Europa dal XVI al XIX secolo di Coseva (allevatrice di cani) Interessante “viaggio nel tempo” che racconta i DELL’IGIENE: Le condizioni igieniche ... RUBRICA di: MARIA TERESA RONCONE mutamenti delle pulizie nell’arco di 4 secoli. Prima puntata di un resoconto tratto dal sito www.unarosadoro.com MUTAMENTI NELL’ALIMENTAZIONE Le condizioni igieniche dell’Europa nel XVI secolo subirono un mutamento che mise in moto un meccanismo progressivo generatore di vasti miglioramenti in tutta la parte occidentale del Continente. All’inizio il processo fu lento e indotto da accadimenti casuali che si verificarono soprattutto in due paesi europei, la Francia e l’Inghilterra. In ambedue gli Stati,infatti, vi furono, nel corso del secolo in oggetto, epidemie di peste, incendi, febbri contagiose e un alto indice di mortalità. Ciò indusse i governanti a prendere provvedimenti per migliorare quanto più celermente possibile le condizioni esistenziali delle popolazioni vittime di tali calamità. Dopo la peste del 1522, ad esempio, si vietò a Parigi di gettare le immondizie dalle finestre. In Francia come negli altri paesi europei l’igiene urbana era inesistente. Le strade non erano lastricate,ma il loro fondo era di terra battuta,così che bastava una pioggia per trasformarle in fiumi di fango. Non esistevano collettori di acque nere né pubbliche discariche,non c’erano servizi igienici né fognature. Tutti i materiali di risulta delle varie attività lavorative venivano depositati in mezzo alla pubblica via, ove giungeva anche l’acqua sporca e maleodorante di concerie, tintorie, macellerie, che rendeva irrespirabile e malsana l’aria per interi quartieri delle città. I cittadini gettavano dalle finestre tutto ciò che di indesiderabile veniva prodotto nelle case,compreso il contenuto dei vasi adoperati per i bisogni corporali. Si aspettava che piovesse e che l’acqua cadendo dal cielo trascinasse un po’ più oltre i rifiuti che ciascuno depositava davanti la porta di casa. D’estate la situazione diventava insostenibile e non era difficile che scoppiassero epidemie contagiose. L’igiene personale era sconosciuta ai più. I SECOLI PRECEDENTI Durante tutto il medioevo e prima, dalla caduta dell’Impero Romano, le condizioni igieniche delle città europee erano andate peggiorando. I Romani avevano avuto un atteggiamento diverso nei riguardi dell’igiene pubblica e personale: la consideravano indispensabile e addirittura di origine divina, così che tutti i cittadini la praticavano come un diritto oltre che come un dovere. L’istituzione delle Terme consentiva a chiunque, anche ai non abbienti,di aver cura del proprio corpo limitando in tal modo il diffondersi delle malattie. Ma durante i secoli che seguirono alla decadenza dell’Impero Romano,man mano che la gente lasciava le città e si disperdeva nei campi, nei villaggi sulle montagne, per sottrarsi alle guerre e ai costi che la vita aveva raggiunto nei grandi agglomerati urbani,la cura dell’igiene si andò rarefacendo. Si soleva affermare addirittura che forse un uomo si lavava solo due volte nella vita: dopo essere nato e il giorno delle nozze. Una donna che si lavasse più spesso della comune norma era considerata di facili costumi. Gli abiti, anche quelli festivi, non si lavavano mai o molto raramente, e venivano indossati nonostante tutte le macchie di unto,di salse e di sughi che potevano stratificarsi sugli indumenti per anni e anni. Nel XVII secolo vennero in uso le parrucche,che erano confezionate con capelli veri tagliati ai defunti o a chi li cedeva per denaro in caso di bisogno. Ma poiché i capelli non si lavavano mai, poteva capitare di acquistare una parrucca abitata da spiacevoli parassiti. I più sopportavano stoicamente tale tortura che provocava prurito e malattie della pelle, ma già alla fine del ‘600 si cominciarono a richiedere parrucche che non fossero state almeno confezionate con i capelli degli appestati, e ci sono testimonianze scritte che non si tollerò più di acquistare una parrucca infestata da parassiti. I cittadini di Londra superano il milione e mezzo di unità e, dopo l’incendio subito dalla città nel 1666, il Re e il Parlamento hanno proibito di costruire case troppo vicine le une alle altre. Sono sorti perciò quartieri dalle vie larghe ma dalle case più piccole per recuperare lo spazio lasciato a strade e piazze, che ora sono, per decreto di legge, pulite e, proprio perché più grandi, più arieggiate e meno maleodoranti. I cittadini non osano sporcarle gettando i rifiuti dalle finestre,come usavano prima della peste e dell’incendio. Si aprirono in quel periodo diversi bagni pubblici e non era insolito che anche le donne li frequentassero. La medicina imparò molto dalla pratica dei medici sui campi di battaglia. Curando i soldati feriti si comprese che essi morivano più perché le ferite si infettavano che per essere stati lesi negli organi vitali. Tuttavia solo nel XIX secolo si diffusero gli antisettici e la pratica della sterilizzazione di bende e strumenti chirurgici. Nel XV secolo si era diffusa una nuova malattia, che si cominciò a manifestare nel 1495 a Napoli durante l’occupazione dei Francesi di Carlo VIII. Si diffuse però presto in tutta Europa nei luoghi ove c’erano guerre e soldati. Poiché il medico veronese Gerolamo Fracastoro scrisse un poemetto in latino in cui spiegava in forma mitica l’origine del male con la favola del pastore Sifilo , la malattia venne detta da ciò “sifilide”. La virulenza e la velocità di diffusione del nuovo male fu tale da essere paragonabile oggi solo al contagio che si verifica per l’AIDS,che ,per altro, avviene per le stesse vie. DELL’IGIENE: Le condizioni igieniche dell’Europa dal XVI al XIX secolo www.coseva.coop 19 DELLA LOGISTICA: Cartellini Kan Ban DELLA LOGISTICA: Cartellini Kan Ban Modo sistematizzato di circolazione delle informazioni ggi parliamo in giapponese e la parola di cui ci occupiamo è “kanban”. Kan significa “visuale”, Ban significa “segnale”. Il kanban è una tecnica della Lean Production (Produzione Snella) che rende possibile il Pull Flow (Flusso Tirato) dei materiali. ll kanban si basa infatti su dei cartellini fisici che acconsentono la produzione, l’acquisto o la movimentazione dei materiali. L’obiettivo del kanban è di evitare la sovrapproduzione che è lo spreco più impattante sulle performance di un sistema produttivo. Il kanban è un metodo operativo per far circolare le informazioni in modo sistematizzato all’interno dell’azienda ed eventualmente tra azienda e fornitori eliminando la necessità di sistemi complessi di programmazione della produzione. Il kanban si configura come un cartellino quadrato che contiene le informazioni necessarie per produrre, acquistare o movimentare componenti e materiali nel sistema produttivo. Di conseguenza il kanban rappresenta il motore dell’attività dell’azienda gestendo in modo automatico la quotidianità degli ordini di lavoro, consentendo ai responsabili di occuparsi di risolvere le criticità e di sviluppare i miglioramenti del sistema. I kanban si possono distinguere in due grandi tipologie: - I kanban di movimentazione o di trasporto che servono per spostare componenti e materiali verso un 20 DELLA LOGISTICA: Cartellini Kan Ban www.coseva.coop Rappresentazione del ciclo kanban nel Value Stream Mapping (Mappatura del flusso del valore) processo produttivo; - I kanban di produzione che rappresentano veri e propri ordini di produzione mediante i quali si autorizza il processo a monte a produrre un certo componente per un processo a valle. Le informazioni KAN BAN elimina necessità di sistemi complessi di programmazione che generalmente si possono trovare su un cartellino kanban sono: - Il codice del componente interessato Direzione Lavori del settore Logistica di Coseva (subacqueo) DELLA LOGISTICA: Cartellini Kan Ban RUBRICA di: MASSIMO BOLLA - Il fornitore di quel componente - Il cliente che lo richiede - Il tempo a disposizione per il ripristino - La quantità da ripristinare - Il contenitore da utilizzare - Altre informazioni personalizzate I cartellini kanban vengono posizionati su un contenitore che contiene una quantità prefissata di un componente. Solo dopo che questo materiale viene consumato il cartellino viene passato al fornitore che può ripristinare i componenti consumati. Il flusso dei materiali in una produzione a kanban è perciò definito “tirato” in quanto la produzione di un componente è autorizzata solo da un effettivo consumo. I flussi produttivi tirati non necessitano di risorse dedicate alla programmazione della produzione e hanno il vantaggio di eliminare l’Effetto Forrester. L’area dove vengono immagazzinati i contenitori con i cartellini kanban viene chiamataSupermarket. Alcuni dei benefici che l’utilizzo del Kanban è in grado di offrire alle aziende sono: * Eliminazione della sovrapproduzione * Aumento della flessibilità nella risposta alla domanda del cliente * Semplificazione del sistema informativo legato alla produzione KAN BAN integrazione catena dei processi dai fornitori ai clienti *Maggior integrazione nella catena dei processi che vanno dai fornitori fino ai clienti DELLA LOGISTICA: Cartellini Kan Ban www.coseva.coop 21 A proposito di ... - Comprensione del testo RUBRICA di: MAURO IDONE A PROPOSITO DI... Ragioniere, appassionato di filosofia, socio ed di Antonella Ossorio - Ed. Einaudi 2014 ex Presidente di Coseva (dal 1988 al 1990) Anche questa volta Mauro riesce a raccogliere la (accanito nostra attenzione con qualcosa (come dice lui) lettore) che “ti prende e non ti molla più” “LA MAMMANA” i stanno capitando libri con in primo piano personaggi femminili alcuni nati donna altri con una predominanza femminile nell'anima. Ho scelto questo libro di A. Ossorio, più conosciuta finora per libri per ragazzi, perché oltre ad essere scritto benissimo con alcune frasi dialettali molto efficaci, ti prende dalle prime righe e non ti molla più. La protagonista è colei che dà il titolo al libro: la mammana, ovvero una levatrice. Una donna che ha come compito, prim a in un entroterra rurale della provincia di Napoli poi nella stessa città partenopea, di far nascere i bambini e talvolta di non farli nascere. Un personaggio eccentrico che per un caso fortuito si trova ad avere una figlia senza averla partorita. Una figlia anch’essa “inconsueta” a causa del suo aspetto, nata sotto il segno di una sfolgorante cometa. La mammana e la figlia per ragioni diverse cercano di adattarsi alla società di metà Ottocento in cui vivono, una società che non le prevede e che fatica ad accettarle. E questa è la storia di questo percorso, che non è un percorso di rivendicazione ma quanto di adattamento e mimetizzazione, supportato e arricchito dalle numerose relazioni che legano i personaggi del romanzo. Relazioni come: un amore incondizionato, amore tra madre e figlia, tra zia e nipote, l’amore inteso come eros, il rapporto di amicizia, la capacità di cura, quella relazione di apertura e condivisione tra donne, la solidarietà e quello che oggi si chiama “sorellanza”. Queste caratteristiche femminili, che sono sempre state presenti nell'umanità anche quando il patriarcato era dominio assoluto, oggi e per il futuro sono assolutamente vitali per dare una soluzione a questa crisi mondiale dell'umanità. Il discrimine è questo: quanto riusciremo ad usare del nostro capitale umano femminile per rimanere umani. Leggete questo libro perché vi farà stare bene... COMPRENSIONE del TESTO buona lettura... Segui il consiglio di Mauro e guarda il video inquadrando il QR qui accanto. Per questa rubrica propongo il testo di un brano di GIORGIO GABER “L'APPARTENENZA”, Questo brano come sempre per Gaber ha un testo complesso che consiglio di seguire con la voce dell'autore (Youtube) L'appartenenza non è lo sforzo di un civile stare insieme non è il conforto di un normale voler bene l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé. L'appartenenza non è un insieme casuale di persone non è il consenso a un'apparente aggregazione l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé. Uomini uomini del mio passato che avete la misura del dovere e il senso collettivo dell'amore io non pretendo di sembrarvi amico mi piace immaginare la forza di un culto così antico e questa strada non sarebbe disperata se in ogni uomo ci fosse un po' della mia vita ma piano piano il mio destino é andare sempre più verso me stesso e non trovar nessuno. 22 A PROPOSITO DI ... www.coseva.coop L'appartenenza non è lo sforzo di un civile stare insieme non è il conforto di un normale voler bene l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé. L'appartenenza è assai di più della salvezza personale è la speranza di ogni uomo che sta male e non gli basta esser civile. E' quel vigore che si sente se fai parte di qualcosa che in sé travolge ogni egoismo personale con quell'aria più vitale che è davvero contagiosa. Uomini uomini del mio presente non mi consola l'abitudine a questa mia forzata solitudine io non pretendo il mondo intero vorrei soltanto un luogo un posto più sincero dove magari un giorno molto presto io finalmente possa dire questo è il mio posto dove rinasca non so come e quando il senso di uno sforzo collettivo per ritrovare il mondo. L'appartenenza non è un insieme casuale di persone non è il consenso a un'apparente aggregazione l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé. L'appartenenza è un'esigenza che si avverte a poco a poco si fa più forte alla presenza di un nemico, di un obiettivo o di uno scopo è quella forza che prepara al grande salto decisivo che ferma i fiumi, sposta i monti con lo slancio di quei magici momenti in cui ti senti ancora vivo. Sarei certo di cambiare la mia vita se potessi cominciare a dire noi. RUBRICA di: PASQUALE LANZA L’OTTAVA NOTA “ROCK & RAI” dei Crifiu he cosa deve ancora succedere? La vera domanda che noi tutti dobbiamo farci è che cosa deve ancora succedere prima che questa carneficina continua si arresti nel mar mediterraneo? Ormai ogni giorno ascoltiamo increduli un bollettino di guerra, di morti annegati, intossicati, abbandonati in mare. Ascoltiamo di persone senza limiti di età, che nascono su un barcone, di bambini che invece di andare all’asilo come tutti i nostri figli intraprendono un viaggio pazzesco, spaventoso, a volte concluso drammaticamente. Ormai ci stiamo abituando a sentire, da parte di alcuni esponenti della nostra classe politica, le cose più assurde, barbare ed inumane, parole che meritano una sola risposta: vergogna. Quando ero piccolo sulla spiaggia mi divertivo a costruire dighe vicino a dove arrivava l’onda del mare, e, una volta finito guardavo soddisfatto la mia costruzione pur sapendo che il mare l’avrebbe distrutta. Noi oggi pensiamo che erigere muri e affondare barconi sia la soluzione ad un esodo biblico inarrestabile, pur sapendo che la storia insegna che i muri crollano e la forza dell’uomo è superiore. Fortunatamente in tanti casi la musica vede oltre quelle che sono le bassezze quotidiane. È il caso dei “Crifiu” che nel 2012 escono con un disco “Cuori e Confini” originale e contemporaneo, capace di mescolare suoni e ritmi del mediterraneo alla potenza del rock e dell’elettronica in un originale e innovativo sound. La canzone “Rock & Rai” è quella che voglio segnalarvi oggi. Parla del mare tra le terre, il Mar Mediterraneo, ed è una canzone allegra, vivace, che parla di un mondo nuovo a due passi da noi, che danza sull’onda, parla di abbandonare le guerre, di rais che cadono , di decine di popoli che si affacciano su questo mare, di pace fra questi popoli, uniti da storia e tradizione. Ed è proprio questo capitale umano che noi oggi non stiamo capendo, perché è un mondo nuovo che parte da qui, ed ha una aspettativa ed una speranza di una vita migliore che noi oggi non abbiamo più. capitale umano che oggi non stiamo capendo L’OTTAVA NOTA Responsabile del Personale. Dottore in Giurisprudenza (dedito all’associazionismo) parla di un mare, il Mediterraneo, che porterà la pace e la libertà, ma che noi oggi siamo riusciti solo a trasformare in un gigantesco e vergognoso cimitero. È una canzone di speranza? O solo di illusione? Ognuno in cuor suo ha la risposta che crede, ma quella dell’Europa e del mondo intero può essere solo una: andare oltre la paura, c’è in gioco il nostro futuro e la storia (neanche tanto lontana) è il monito del passato. “ROCK & RAI” Contenuta nell’Album: “Cuori e Confini” (2012) ALTRI ALBUM CONSIGLIATI: Tra terra e mare (2006) I CRIFIU - giovane band Salentina con una originale identità sonora (tra pop, rock, elettronica, world music e melodie mediterranee) IL VIDEO DELLA CANZONE Se volete vedere il video della canzone recensita potete collegarvi al sito WWW.YOUTUBE.COM e cercare “crifiu rock e rai”, oppure potete inquadrare il QR Code qui sotto con il vostro QR c ode smartphone per riprodurre direttamente il video. Questa canzone L’OTTAVA NOTA www.coseva.coop 23 GUIDA COSEVA Altro che Guida Michelin ... GUIDA COSEVA Giriamo l’Italia per lavoro e quindi vi segnaliamo osterie e ristoranti caratteristici che incontriamo. Vi chiediamo di inviarci le segnalazioni del caso tenendo conto di: tipicità del locale - tipicità della cucina - buon rapporto qualità/prezzo - ambientazioni particolari - folclore - paesaggi meritevoli. Sono esclusi: ristoranti con posate d’argento - locali troppo cari - staff eccessivi di camerieri in livrea - ambienti sofisticati con la puzza al naso. Sono preferite le osterie. Ristorante CASA E BOTTEGA Piazza Garibaldi, 2 DOLCEACQUA (IM) Tel. 0184 255038 Nella piazza di Dolceacqua, con una splendida vista sul castello dei Doria e sulle case arroccate ai suoi piedi, accanto al ponte Romano, si trova questo ristorante dall’arredamento insolito e curato. Ampio spazio all’interno ed all’esterno, cortesia dei proprietari e del personale, oltre alla elevata qualità dei piatti fanno di questo ristorante un luogo da consigliare. Strada Provinciale sud, 101 - CERIANA (IM) Tel. 0184 551742 V.le Rimembranza, 15 Rocchetta Nervina (IM) Tel. 0184 207938 www.ristorantevecch iafattoria.com Locanda VECCHIA FATTORIA 24 GUIDA COSEVA www.coseva.coop Ottimo ristorante che offre piatti tipici della tradizione (di particolare nota quelli fatti con la tipica salsiccia di Ceriana) e deliziosa pizzeria con ampia scelta di pizze, birre artigianali ed ottimi ed abbondanti dolci fatti in casa. Piatti tipici della cucina ligure, accompagnati da un buon vino locale. Possibilità in stagione di gustare funghi freschi. Ristorante GENTILE Ottimo rapporto qualità/prezzo. a firmato il sindaco di Genova, Marco Doria. Hanno firmato Toti e Paita. Hanno firmato sindaci, assessori, consiglieri di tutti i Comuni della Liguria, sindacati, altre associazioni di categoria. E hanno firmato migliaia di persone senza cariche istituzionali. Tutti uniti da un unico obiettivo: stop alle false cooperative. In Liguria, fra personalità e cittadini comuni, hanno firmato in 4.000 per arrivare alla proposta di legge di iniziativa popolare, e dietro a questo risultato c’è anche l’impegno di Coseva e del neo eletto coordinatore provinciale di Legacoop Novello Giovanni che hanno organizzato la raccolta delle firme e svolto le operazioni di convalida per la Provincia di Imperia. NOTIZIE VARIE RACCOLTA FIRME - STOP ALLE FALSE COOPERATIVE Gibelli Davide Sindaco Camporosso Scajola Marco Consigliere Regionale Scibilia Sergio Ex Cons. Regionale Mons. Suetta Antonio Vescovo Diocesi Ventimiglia-Sanremo Codarri Luciano Fondatore della Spes Barbagallo Giovanni Consigliere Regionale NOTIZIE VARIE www.coseva.coop 25 NOTIZIE VARIE NOVELLO GIOVANNI ELETTO COORDINATORE PROVINCIALE DI LEGACOOP l 21 ottobre presso la “Sala dei Comuni” della sede della Provincia di Imperia si è svolto un convegno sull’economia della Provincia e sulla cooperazione locale. Durante l’evento, che ha visto la partecipazione delle cooperative imperiesi e delle autorità locali, è stata ufficializzata la nomina a Coordinatore di Legacoop di Giovanni Novello, attuale presidente di Coseva. Si tratta di uno dei primi casi in Italia in cui il Coordinatore Provinciale di Legacoop è espressione diretta della cooperazione e non si tratta di una nomina politica o sindacale calata dall’alto, che incarica funzionari esterni. Nel corso del convegno hanno portato, fra gli Il Convegno di Legacoop Imperia altri, il loro interessante contributo il Segretario Novello è nominato Coord. Provinciale CGIL Revelli, il rappresentante di Confesercenti De Negri, il Presidente di Delta Mizar Massimo Bolla, il Presidente del gruppo paritetico Florcoop Mario Cimino, la segreteria regionale di Legacoop Legapesca Liguria Lara Servetti ed alcuni giovani esponenti di nuove realtà cooperative imperiesi - le coop DidatticApp, Gps e Brigì. Parte focale del convegno è stata la presentazione del lavoro svolto da un gruppo di cooperatori che ha iniziato a redigere il Bilancio Sociale di Legacoop Imperia. Si tratta di una raccolta di tutti i dati salienti delle 43 cooperative della nostra provincia, suddivisi per settore, che rappresentano assieme circa 50 milioni di euro di fatturato ed oltre 3700 soci. Nel documento si illustra anche l’attività di 9 cooperative provenienti da altre zone. L’incontro è stato molto partecipato e sentito, in un’atmosfera di partecipazione attiva, ormai inusuale per questa tipologia di eventi. ASSEMBLEA REGIONALE LEGACOOP LEGA PESCA LIGURIA iovedì 5 novembre presso l’InfoPoint a Molo Artiglio a Oneglia (IM), si è svolta l’Assemblea Regionale di Legacoop Lega Pesca Liguria. Il tema al centro del dibattito è stato la “Programmazione Comunitaria Pesca 2014-2020: aspettative, prospettive e scenari per la Liguria”. “La pesca in Liguria rappresenta una parte importante dell’economia regionale maggiormente se si considera la stressa connessione con la ristorazione, il turismo e il commercio – spiega Barbara Esposto, responsabile regionale Legacoop LegaPesca Liguria. Il settore attraversa un periodo ormai cronico di crisi ed è solo grazie alla ricchezza del nostro mare che le imprese di pesca riescono tra mille difficoltà a sopravvivere. Sopravvivere però non basta! E’ necessaria una rinnovata attenzione della politica e delle istituzioni affinché si possa realizzare uno sviluppo L’Assemblea di Legacoop che sia sostenibile in termini ambientali, economici e sociali”. Lega Pesca Liguria COOPERATIVA UNIVARTIS resso l’Accademia delle Belle Arti di Sanremo, gestita dalla cooperativa Univartis, si è laureata con la massima votazione (110 e lode) Beatrice Messineo, con una tesi che ha preso avvio da una proposta multimediale e multicanale che la studentessa ha sviluppato in occasione della partecipazione a tre mostre inserite nel progetto internazionale IAM. Ci piace ricordare che anche Matilde Idone, figlia di due soci fondatori della Coseva, si è laureata tempo fa presso l’Accademia ed oggi vi è impegnata come collaboratrice didattica. 26 www.coseva.coop NOTIZIE VARIE 13 NOVEMBRE 2015 Un attacco terroristico scuote Parigi ... tutto il Mondo esprime la sua solidarietà NOTIZIE VARIE SOLIDARIETA’ DI COSEVA AL POPOLO FRANCESE #porteouverte COSEVA DALLA PARTE DELLA LEGALITA’ l C.d’A. della Coseva ha deliberato l’adesione della cooperativa all’Associazione Libera, per promuovere e praticare, come si può leggere sul documento firmato dal nostro Presidente: cultura della legalità democratica; la giustizia sociale; la pace; la solidarietà; l’ambiente. Per QR cod un impegno contro la corruzione, per la e trasparenza della politica e contro tutte le mafie.” visitate il sito di LIBERA Per chiunque volesse aderire a Libera a titolo personale, possiamo metterlo per maggiori informazioni in contatto con i referenti liguri dell’associazione. SONDAGGIO ECOVADIS SULLA CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY oseva è stata sottoposta per il terzo anno consecutivo ad un sondaggio sulla CSR (Corporate Social Responsibility) o Responsabilità Sociale d’Impresa, commissionato da parte di Saint Gobain. Coseva ha ottenuto il livello massimo di riconoscimento della propria affidabilità, ottenendo il livello GOLD (oro) con un punteggio di 69/100. Le domande del questionario spaziavano dalla tutela dell’ambiente, alle pratiche inerenti i rapporti di lavoro, dalla sicurezza sul lavoro agli acquisti sostenibili. ABCD + ORIENTAMENTI GENOVA i è svolto dal 5 al 7 novembre 2014 il salone ABCD + Orientamenti presso la Fiera di Genova, salone dell’orientamento, dell’educazione e del lavoro. Coseva ha partecipato nella giornata del 4 novembre con un suo stand, incontrando ben 35 candidati. Appena due giorni dopo i colloqui di Genova, svolti dal Vice Presidente di Coseva Massimo Bolla, è stato effettuato un secondo colloquio dal nostro Responsabile del Personale Pasquale Lanza per approfonidre la conoscenza di due persone. Ad una di queste è stata formalizzata la proposta di assunzione. NOTIZIE VARIE www.coseva.coop 27 NOTIZIE VARIE COSEVA NEL CAMPO PROFUGHI DI VENTIMIGLIA ubblichiamo questa singola immagine a testimonianza del lavoro che da questa estate vede in prima linea diversi soci di Coseva. Il servizio di pulizia presso il campo profughi allestito a Ventimiglia. Avremmo pagine e pagine di storie da raccontare ma pensiamo che questa immagine possa racchiuderle tutte! COSEVA, UN MARCHIO REGISTRATO el corso degli ultimi mesi Coseva ha lavorato per tutelare la propria immagine e, nello specifico, il proprio marchio. Sono state, infatti, realizzate le pratiche per la tutela nazionale del marchio della nostra cooperativa, sia nella sua versione “completa” della ragione sociale per esteso che nella versione con il solo elefante e la scritta Coseva. Da oggi il marchio di Coseva è protetto legalmente dalle contraffazioni. POETI e POESIE - IL NOSTRO SOCIO MAURIZIO AMENDOLA l nostro socio impiegato presso la Centrale del Latte di Roma, Maurizio Amendola, ha partecipato ad un progetto autofinanziato dal titolo “Poeti e Poesie”, con la casa editrice Pagine, e con la direzione del poeta italiano Elio Pecora. I componimenti del nostro socio possono essere letti sul web ed ascoltati in un audiolibro, sempre nella stessa pagina. Vi riportiamo di seguito un brano scritto da Maurizio e, con l’occasione, gli facciamo i nostri complimenti. QR cod e Andate a visitare la sua pagina web inquadrando il QR code con il vostro smartphone oppure visitate il sito www.poetipoesia.com/pagine-web- 2 LITHOPS E PAESAGGI MIMETICI i è svolto dal 10 ottobre al 28 novembre, presso il Museo Bicknell di Bordighera, la mostra LITHOPS e PAESAGGI MIMETICI, dal titolo “è socchiudendo gli occhi che si vede meglio”. Mostra a cura di Silvia Alborno e Roberto Lanteri Minet, in collaborazione con la conservatrice del Museo Bicknell Daniela Gandolfi. Fra gli sponsor dell’iniziativa anche COSEVA. 28 NOTIZIE VARIE www.coseva.coop VIVERE Sono qui, in piedi, meditando su questo universo. Mi giro a destra. Mi giro a sinistra. Ed è così che mi sento, disperso Non è facile mettere a posto le cose. Eppure non sono un introverso Per questo urlo a tutto il Mondo Intero e a me stesso Io Vivo Io Esisto Io Resto NOTIZIE VARIE UNA NOTA PER AMICA itorna nel 2015 il concorso nazionale artistico musicale Una Nota per Amica - Memorial Veronica Grillo, con la sua decima edizione. "Anima" della rassegna il Cavalier Mario Grillo, Capo delegazione di Bordighera della "LILT - Lega Italiana Lotta contro i Tumori" e organizzatore della rassegna. Coseva fin dalla prima edizione della manifestazione si pregia di esser fra gli sponsor della manifestazione. LA PALLAMANO VENTIMIGLIA VINCE IN FRANCIA nella foto la squadra Under 16 attuto il Beausoliel nell'amichevole della giornata delle Associazioni Sportive della cittadina della Costa Azzurra. Si è svolto sabato 26 settembre a Beausoleil, l'incontro amichevole tra le squadre del Handball Beausoleil e la Pallamano Ventimiglia; l'incontro era stato organizzato dalla squadra della Costa Azzurra, per consolidare i legami di amicizia tra i due sodalizi e per onorare la giornata dello sport delle Associazioni Sportive organizzata dalla Municipalità della cittadina francese. Tabellino dell'incontro: HANDBALL BEAUSOLEILPALLAMANO VENTIMIGLIA 26-30 PALLAMANO VENTIMIGLIA - sponsorizzata “Coseva”: Deodato, Borgna, Rossi, Lanzillotta, Bollo, Intra, Uras, Lupi, Luccisano, Rizzi, Iorio, Allaria Allenatori: Zafarana, Antoniol (il papà della nostra Stefania). LA SPES DI VENTIMIGLIA VERSO I VENT’ANNI abato 19 settembre si è svolta a Camporosso, presso la sala dei Tigli in loc. Bigauda, l’Assemblea Generale della SPES di Ventimiglia, associazione che dal 1996 è impegnata nel sostegno dei disabili. Nell’occasione, grazie anche al sostegno di Coseva, si è continuata la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare contro le false cooperative. UN NUOVO SLOGAN PER COSEVA iceviamo dal nostro socio Cristian Zanellati, che svolge i servizi di pulizia in diversi cantieri della zona della Sede, questa simpatica immagine. L’idea dello scatto e dello slogan sono le sue, e noi pubblichiamo volentieri questa immagine. L’invito va a tutti gli altri soci di Coseva, per inviare altre immagini simili, magari riferite ai nostri servizi di logistica, data entry, portierto, facchinaggio, ecc. Inviate le vostre immagini a [email protected] oppure contattate Mattia in ufficio (tel. 0184.255032). NOTIZIE VARIE www.coseva.coop 29 SINTESI e TRADUZIONE THE SHARE CAPITAL IN THE SHARING ECONOMY Article by Giovanni Novello, President of Coseva. Extensions of the concept of share capital in a path of questions which ranges from freedom of expression to technological innovation, towards a development not top-down, democratic and collaborative. The biosphere that allows us to live is not share capital of humanity? THE POTENTIAL OF IDEAS Massimo Bolla, Vice President of Coseva gives us a philosophical journey in thought as a true capital of humanity, to be a transmigration through time and space. Touching reflection on life and beyond. SET IS MORE OF THE SUM The Engineer Paolo Guglieri tells the difficulty of understanding the participation, which in time becomes knowledge of being part of a large mosaic WHEN SHARE CAPITAL BECOMES VIRTUAL Inspired by an article wich appared in "la Stampa" of March 30, Mattia Maccario analyzes the "virtual" meaning of share capital. The world of Cryptocurrency. THE SHARE CAPITAL IN COOPERATIVE According to established practice, the lawyer Andrea Policari gives us an overall framework of the law on the shared capital in cooperatives, which in addition to being variable has the distinction of not being subject to recognition on the contrary to the work of the members. HYGIENE: HYGIENIC CONDITIONS IN EUROPE FROM THE SIXTEENTH TO THE NINETEENTH CENTURY The Director of Multi-services sector, Roncone Maria Teresa, takes us on an interesting "journey through time" that recounts the changes cleaners from 4 different centuries. First episode of a report from the site www.unarosadoro.com LOGISTICS: KANBAN CARDS Massimo Bolla, Director Logistics sector, explains a systematized way flow of information ABOUT ... "THE MAMMANA" This time Mauro Idone captures our attention with something (as he says) that "takes you and you do not spring more" L’OTTAVA NOTA - “ROCK & RAI” DEI CRIFIU Pasquale Lanza, our Head of Human Resources, speaks of this song by a young band from Salento with an original musical identity. LE CAPITAL SOCIAL DE L'ÉCONOMIE DE PARTAGE Article par Giovanni Novello, Président de Coseva. Extensions du concept de capital social dans un processus de questions allant de la liberté d'expression à l'innovation technologique, en vue d'un développement pas verticale, démocratique et collaborative. Est-ce que la biosphère qui nous permet de vivre n’est pas le capital de l'humanité? LE CAPITAL DES IDÉES Massimo Bolla, vice-président de Coseva, nous donne un voyage philosophique dans la pensée comme une véritable capitale de l'humanité, soit une transmigration à travers le temps et l'espace. Réflexion poignante sur la vie et au-delà. L’ENSEMBLE EST PLUS QUE LA SOMME L'ingénieur Paolo Guglieri raconte la difficulté de comprendre la participation, qui dans le temps devient la conscience de faire partie d'une grande mosaïque LORSQUE LE CAPITAL SOCIAL DEVIENT VIRTUELLE 30 SINTESI e TRADUZIONE www.coseva.coop CAPITAL SOCIAL EN COOPERATIVE Conformément à la pratique établie, l'avocat. Andrea Policari nous donne une cadre géneral sur le capital dans les coopératives, qui en plus d'être variable a la particularité de ne pas être soumis à la reconnaissance, par opposition au travail des membres. HYGIÈNE: HYGIÉNIQUE CONDITIONS EN EUROPE DU XVIe AU XIXe SIÈCLE Roncone Maria Tersa, Directrice du secteur Multiservices, nous emmène sur un intéressante “voyage dans le temps” qui raconte les changements du nettoyages en 4 siècles. Premier épisode d'un rapport à partir du site www.unarosadoro.com SINTESI e TRADUZIONE Inspiré par un article sur "la Stampa" du 30 Mars, Mattia Maccario analyse le sens «virtuel» du capital social. Le monde des pièces virtuelles. LOGISTIQUE: CARTES KANBAN Massimo Bolla, Directeur de la Logistique, explique un flux de façon systématique de l'information À PROPOS ... "LA MAMMANA" Cette fois Mauro Idone peut rassembler notre attention avec quelque chose (comme il dit) que "vous amène et reste avec vous" L’OTTAVA NOTA - “ROCK & RAI” DEI CRIFIU Pasquale Lanza, notre directeur du personnel, on parle de cette chanson par un jeune groupe du Salento avec une identité musicale originale. SINTESI e TRADUZIONE www.coseva.coop 31 I VANTAGGI PER I SOCI COSEVA L’ASSISTENZA AI SOCI COSEVA - Lavorare in una cooperativa trasparente che applica i contratti e le leggi sul lavoro (sembra una cosa dovuta, E LO E', ma non è da tutti). - Ristorno: beneficiare a fine anno di aumento gratuito di capitale sociale in funzione del buon esito della gestione. - Incentivi e premi settoriali. - Dopo 10 anni di lavoro iscrizione gratuita ad assicurazione sanitaria ulteriore rispetto a quelle eventualmente previste dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. - Attività ricreative: gite, svaghi, cene ecc. gratis o con partecipazione simbolica per i soci. - Remunerazione del capitale sociale decisamente superiore agli interessi bancari. - Convenzionamento con fondo integrativo pensionistico. - Lavorare con la possibilità di beneficiare di incentivi economici. - Conoscere e sapere per poter decidere. I DODICI PRINCIPI GUIDA DELLA COOPERAZIONE: DECIMO PRINCIPIO La cooperazione considera il diritto e il rischio di fare impresa come manifestazioni di libertà Naviga con noi ... www.coseva.coop