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4 Un esercizio emozionante e formativo
1 / 14 4 Un esercizio emozionante e formativo 6 In visita all’istruzione della SWISSCOY 8 La guida sicura della Sicurezza militare 12 Conosciamo da vicino il nuovo comandante del CFS Editoriale Stimati militari, permettetemi di iniziare con una rapida retrospettiva: il 18 maggio l’elettorato svizzero ha respinto la legge federale sul fondo per l’acquisto dell’aereo da combattimento Gripen. A tempo debito la politica prescriverà all’esercito nuove direttive d’azione; a breve termine non vi saranno cambiamenti per l’esercito. Ho già avuto occasione di sottolineare quale sia l’importanza dell’imminente ulteriore sviluppo dell’esercito (USEs). Al momento tuttavia dobbiamo ancora illustrare in maniera più chiara e comprensibile la via che intendiamo percorrere con l’USEs. È un dato di fatto che l’USEs comporterà un ridimensionamento, ma anche notevoli miglioramenti. Sta ora a noi dare una risposta chiara e comprensibile a eventuali interrogativi delle cittadine e dei cittadini. Per questo motivo gli organi competenti in seno al Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport nonché l’esercito stanno attualmente lavorando intensamente al messaggio sull’ulteriore sviluppo dell’esercito, che sarà presumibilmente approvato nel terzo trimestre del 2014. Tengo a ribadire i principali miglioramenti previsti con l’USEs: migliore istruzione dei quadri. Di nuovo, ogni militare assolverà una scuola reclute completa, anche coloro che opteranno per un avanzamento. Migliore prontezza. Questa dovrà essere incrementata. In caso di eventi imprevisti dobbiamo essere in grado di mobilitare immediatamente le truppe necessarie. In tal modo potremo fornire tutte le prestazioni di cui necessita la popolazione. Equipaggiamento completo. Le nostre formazioni dovranno nuovamente essere provviste di un equipaggiamento completo. Qualsiasi altra soluzione non è verosimile ed è doveroso sia nei confronti della truppa che della popolazione perseguire una simile soluzione. Il 1° gennaio 2017 intendiamo dare avvio ai progetti principali dell’USEs. Desidero già sin d’ora ringraziarvi cordialmente dato che con il vostro impegno provvedete a fornire OGGI buone prestazioni, creando in tal modo presupposti ideali per l’USEs. Cdt C André Blattmann Capo dell’esercito 2 esercito.ch Capo dell’esercito 1 / 14 Foto: DDPS Consentiteci dunque di guardare avanti. Il focus del Comando dell’esercito per il 2014 rimane invariato: la nostra intenzione resta quella di migliorarci continuamente, di assumerci le nostre responsabilità e di dimostrare di essere degni della fiducia in noi riposta. Contenuto 4 Il «D-CH ABC FTX 14» si prospetta emozionante e formativo Truppe NBC e specialisti EOD prima dell’esercizio internazionale 6«Un’istruzione a un elevato livello di escalation è decisiva per un impiego riuscito» In visita all’istruzione della SWISSCOY 8 Tutto sotto controllo, anche in piena corsa Visita al corso tecnico-tattico di guida sicura della Sicurezza militare 10 Il caso «Fill-gun» Impiego nell’attività quotidiana dei professionisti della Sicurezza militare 12 «Proseguirò il cammino intrapreso» Conosciamo da vicino il nuovo comandante del CFS 4 Un esercizio emozionante e formativo 8La guida sicura della Sicurezza militare Impressum «esercito.ch», la rivista per i militari dell’Esercito svizzero, edizione del capo dell’esercito, viene pubblicata due volte all’anno in italiano, francese e tedesco Prossima edizione: 2/2014 Chiusura redazionale: 15.09.2014 Esce il: inverno 2014 Editore: Comunicazione Difesa (D) Direzione di redazione: Comunicazione interna e nell’ambito della truppa, Stauffacherstr. 65/31b, 3003 Berna Traduzioni: Servizi di traduzione DDPS Veste grafica: Centro dei media elettronici (CME), BLEs Stampa: Ziegler Druck- und Verlags-AG, 8400 Winterthur Cambiamenti d’indirizzo: per scritto al caposezione militare del luogo di domicilio Copyright: DDPS, settore Difesa Internet: www.esercito.ch esercito.ch Capo dell’esercito 1 / 14 3 Rubriktitel Per gestire uno scenario da «bomba sporca» intervengono anche gli specialisti EOD. Truppe NBC e specialisti EOD prima dell’esercizio internazionale Il «D-CH ABC FTX 14» si prospetta emozionante e formativo A novembre 2014 gli specialisti NBC e gli specialisti nell’eliminazione di munizioni inesplose tedeschi e svizzeri faranno un esercizio congiunto per allenarsi alle situazioni di emergenza. Per l’esercizio internazionale si aspettano circa 1400 soldati. I retroscena nell’intervista al colonnello SMG Walter Schweizer, comandante del Centro di competenza NBC-KAMIR e direttore d’esercizio. Peter Hostettler, CC NBC-KAMIR Signor colonnello, dal 10 al 18 novembre si terrà l’esercizio «D-CH ABC Perché le forze D-CH ABC si esercitano nella regione di Ginevra? FTX 14» nella Svizzera occidentale, cosa si nasconde dietro questo Inizialmente avremmo voluto affrontare questa tematica nella zona di Basilea. Sarebbe stata la cosa più ovvia vista l’industria presente sul territorio, ma per il 2014 la regione era già sovraccarica, per esempio per la Conferenza del Consiglio dei ministri dell’OSCE, che avrà luogo poco dopo il nostro esercizio. Siccome la regione di Ginevra dispone di molte strutture per l’alloggiamento delle truppe e inoltre il terreno per gli esercizi delle truppe di salvataggio a Epeisse (GE) e la piazza d’armi di Bière (VD) sono infrastrutture perfette per le nostre esigenze, abbiamo deciso di spostare l’area dell’esercizio più a ovest. Ora lei si chiederà perché ci esercitiamo con unità tedesche se Ginevra confina con la Francia. Lo scenario dell’esercizio si basa su una situazione di ingenti danni in seguito a un terremoto e le forze d’impiego francesi sono molto legate al proprio Paese. Il Consiglio federale ha quindi chiesto sostegno attraverso forze di difesa militari NBC e team EOD ai nostri vicini a nord e a ovest. Purtroppo l’Austria ha dovuto rinunciare all’esercizio. nome in codice? Si tratta del più importante esercizio di truppa delle forze di difesa NBC e delle squadre di intervento in Svizzera dalla creazione di quest’Arma relativamente nuova. Verranno impiegate tutte le formazioni delle truppe di difesa NBC, ovvero il battaglione di difesa NBC 10, il laboratorio di difesa NBC 1 e la compagnia d’intervento di difesa NBC, che comprende anche lo stato maggiore specializzato NBC e parte della squadra d’intervento del DDPS. Parteciperà inoltre un’unità della Bundeswehr della dimensione di una compagnia. Collaboreranno anche la Centrale nazionale d’allarme e il Labor Spiez. Dal momento che l’aiuto dell’esercito in caso di catastrofi transfrontaliere è di per sé sussidiario, ovvero sottostà alla responsabilità operativa delle autorità civili, speriamo in una pronta collaborazione con le forze di intervento civili (polizia, pompieri, protezione civile, servizi sanitari e doganali, guardie di confine, sicurezza aeroportuale, ecc.) della regione di Ginevra. 4 esercito.ch Capo dell’esercito 1 / 14 Su quali scenari si basa l’esercizio? Gli scenari di base e il periodo per il nostro esercizio di novembre sono stati stabiliti due anni fa, ovvero all’inizio della nostra pianificazione nell’ambito dell’esercizio della Rete integrata Svizzera per la sicurezza (ERSS 14). Da allora l’ERSS 14 si è trasformato in un esercizio di stato maggiore a livello strategico, mentre noi intendiamo procedere con un esercizio con truppe al completo a livello tattico. Si tratta di mettere a disposizione delle nostre truppe di difesa NBC un’interessante contesto di esercizio dove le truppe possano testare le proprie capacità insieme alle forze civili e militari di altri Paesi. Gli esercizi comprenderanno l’esplorazione NBC, il prelievo di campioni NBC, la rivelazione mobile delle sostanze pericolose NBC e la decontaminazione NBC. A Spiez verrà attivato un punto per l’accettazione dei campioni e nel laboratorio di Spiez è possibile effettuare prove forensi. Ci confronteremo anche con la gestione di scenari da «bomba sporca», che vedranno la collaborazione degli specialisti NBC ed EOD. Non mancherà neppure la terza dimensione: verrà infatti misurata radioattività dell’aria (aeroradiometria) e verrà inoltre verificata la presenza di particelle radioattive nell’aria (come dopo Fukushima) con aviogetti da combattimento svizzeri tramite l’utilizzo di filtri speciali. Ci aspettiamo di raccogliere esperienze interessanti per quanto riguarda la nostra istruzione e il materiale, come in occasione dell’esercizio delle forze di difesa D-A-CH NBC in occasione dell’EURAD 2010 in Austria: le forze di difesa NBC dei nostri tre Paesi sono tuttora in fase costitutiva. Decontaminazione di veicoli… …e decontaminazione di persone. Che cosa si aspetta da questo esercizio per l’ulteriore sviluppo del Centro di competenza NBC-KAMIR? La cooperazione con i nostri vicini nel quadro dell’Alpendreieck (triangolo alpino) si è rivelato molto efficace per la creazione delle nostre forze NBC ed EOD. Consentiamo inoltre la frequenza reciproca dei corsi di formazione, addirittura programmiamo insieme dei corsi di formazione per quadri delle truppe di difesa NBC adattati alle esigenze di ogni Paese, grazie ai quali è stato possibile velocizzare la creazione della difesa ABC moderna ma anche delle competenze nell’ambito dell’eliminazione di munizioni inesplose. E infine anche gli esercizi congiunti sono molto importanti per fare il punto della situazione: acquisiamo informazioni per migliorare le nostre scuole e i nostri corsi. Allo stesso tempo le prestazioni dei nostri elementi svizzeri vengono valutate dal personale professionista del Centro di competenza NBC-KAMIR. Colonnello SMG Walter Schweizer, comandante del Centro di competenza NBC-KAMIR e direttore d’esercizio Non dimentichiamo che gli scenari con i quali ci esercitiamo sono realistici. Dobbiamo essere pronti ad adempiere i nostri compiti nel minor tempo possibile. Sono orgoglioso di accogliere questa sfida con le nostre forze di milizia e professioniste, come dice il nostro motto «Competenza al servizio della nostra sicurezza». Le capacità delle truppe NBC sono al centro dell’esercizio: campionature… esercito.ch Capo dell’esercito 1 / 14 5 Rubriktitel In visita all’ istruzione della SWISSCOY «Un’istruzione a un elevato livello di escalation è decisiva per un impiego riuscito» Foto dell’istruzione al tiro durante un corso d’istruzione nel 29° contingente della SWISSCOY. 6 esercito.ch Capo dell’esercito 1 / 14 Foto: Joel Seeberger La SWISSCOY continuerà ad assolvere i suoi compiti: il mandato in Kosovo sarà prorogato fino al 2017. Nei prossimi tre anni al Centro di formazione SWISSINT di Stans saranno istruiti 1000 soldati in vista del loro imminente impiego in Kosovo. Alla luce di queste considerazioni si presenta la possibilità di esaminare più da vicino il corso di preparazione all’impiego. Rubriktitel Sgt Violeta Zairi, 2nd PIO SWISSCOY 30 Il soldato Fässler si guarda intorno con attenzione, l’arma in posizione d’impiego. È freddo e gli indumenti sono bagnati fradici per la pioggia insistente. La parte avversa è identificata, un movimento di carica e ed esce dalla copertura. Il polso è accelerato e il respiro affannoso. Mentre libera due colpi singoli mirati, il soldato Fässler avanza a piccoli passi fino alla prossima copertura. Sulla spalla sinistra la mano del suo camerata che cammina subito dietro di lui. Esplode un altro colpo, poi l’arma torna nella posizione di contatto e quindi in quella di impiego. L’attacco nello scenario dell’esercizio è respinto, il bersaglio T centrato. Il responsabile dell’istruzione termina l’esercizio. Ogni anno circa 1000 candidature Questo è uno scenario nel quale ci si allena intensamente due volte all’anno durante l’istruzione specifica all’impiego (ISI) della SWISSCOY a Stans. Ogni sei mesi al Centro d’istruzione SWISSINT entrano in servizio circa 150 volontari per seguire l’istruzione in vista di un impiego di promovimento della pace in Kosovo. Nella zona d’impiego il contingente è completato da militari che hanno già svolto un impiego in Kosovo. In tal modo è possibile garantire le conoscenze nei singoli settori trasversalmente al contingente. La richiesta di svolgere un impiego nella SWISSCOY continua a essere forte. Ogni anno al Centro di competenza SWISSINT giungono circa 1000 candidature. In una prima procedura di selezione una parte dei candidati viene scartata per svariati motivi: perché non soddisfano i criteri relativi ai requisiti, la loro funzione è già occupata oppure perché l’impiego non entra più in considerazione per ragioni professionali o private. Dei circa 600 militari interessati che si presenteranno al secondo giorno di reclutamento, soltanto 340 saranno istruiti a Stans come «Peace Supporter». Potranno svolgere l’impiego soltanto coloro che avranno assolto con successo l’istruzione specifica all’impiego nonché superato gli esami d’idoneità. La direzione del corso deve confrontarsi con sfide specifiche indotte dal sistema di milizia dell’Esercito svizzero. Prima del corso d’istruzione il contingente in quanto tale ancora non esiste. Ogni sei mesi entrano in servizio i 150 partecipanti al corso che non hanno mai prestato servizio insieme in questa formazione. Nel giro di due mesi il nuovo contingente «fit for the mission» viene creato. Oltre alle capacità specifiche, durante l’istruzione viene tra l’altro posto l’accento sullo spirito di gruppo del contingente. Grazie agli esercizi di team building come l’affrontare insieme la pista ad ostacoli oppure la marcia di 15 chilometri si rafforza anche lo spirito di corpo. conseguenza alle circostanze del momento, l’istruzione si svolge a un elevato livello di escalation. Nei singoli corsi ci si allena per la peggiore minaccia possibile. In particolare Una buona base in vista dell’impiego La responsabilità principale per il contenuto dell’istruzione spetta al centro d’istruzione diretto dal colonnello SMG Trojani. Il centro d’istruzione è subordinato al Centro di competenza SWISSINT. Il comando nazionale di condotta dell’impiego SWISSINT, in seno allo Stato maggiore di condotta dell’esercito, sotto la direzione del colonnello SMG Fredy Keller, garantisce la pianificazione e la condotta a livello nazionale degli impieghi, il reclutamento, l’istruzione e l’equipaggiamento dei contingenti e del personale impiegato individualmente per il promovimento della pace nonché il loro invio, la loro assistenza, la loro retribuzione e la comunicazione del compito di promovimento della pace svolto dall’esercito. In ambito internazionale il corso d’istruzione della SWISSCOY si fonda sulle direttive della NATO/del PpP Training Group TEPSO (Training and Education in Peace Support Operations). Queste contemplano gli standard a cui il centro d’istruzione deve fare riferimento. «L’intensità dei corsi è però stabilita dal centro d’istruzione stesso», sottolinea il colonnello SMG Trojani. Il corso d’istruzione può essere adeguato alle esigenze dei militari dell’Esercito svizzero in particolare con una pianificazione accorta e una valutazione sul posto. Temi quali la sensibilizzazione alle mine, la lettura delle carte, le regole del traffico radio, il comportamento da adottare nelle culture straniere e le misure di primo soccorso sono parte integrante dei blocchi d’istruzione. A questo vanno ad aggiungersi le istruzioni specialistiche a seconda della funzione e dell’incorporazione nonché gli intensi esercizi di stato maggiore e di gruppo nei rispettivi settori di compiti. I corsi sono strutturati in modo tale da poter creare per tutti i membri del contingente una base per l’impiego seria. «Ciononostante ogni istruzione è dinamica tanto quanto il futuro impiego. I cambiamenti nella situazione in materia di sicurezza nella zona d’impiego confluiscono immediatamente nell’istruzione dei contingenti», afferma il colonnello SMG Trojani. Nei singoli corsi ci si allena per l’evento reale Oltre al fatto che i corsi sono ulteriormente sviluppati in maniera continua e adeguati di durante gli esercizi di gruppo con diversi scenari i membri del contingente si confrontano in alternanza con situazioni difficili, ma anche con situazioni quotidiane. Si tratta in primo luogo di appianarle o di metterle sotto controllo. «Un’istruzione al massimo livello è decisiva per il successo dell’impiego», sottolinea il colonnello SMG Trojani. Si tratta di memorizzare le procedure e impossessarsi delle strategie a cui i soldati devono poter ricorrere in caso di situazioni impreviste. Di conseguenza, la maggior parte dei membri del contingente è ben preparata all’impiego dopo aver assolto il corso d’istruzione. Ogni contingente ha solo una minima quota di perdite, da quattro a cinque uomini. Questo numero soddisfa anche il comandante del Centro di competenza SWISSINT, colonnello SMG Fredy Keller: «Questo è anche il risultato di una seria selezione dei candidati. La motivazione e la prontezza all’impiego dei volontari per un impiego nell’ambito del promovimento della pace è superiore alla media. Inoltre, al centro d’istruzione i quadri di professione dispongono delle capacità e delle esperienze d’impiego necessarie per istruire i partecipanti al corso su un livello elevato e in modo specifico all’impiego, in un periodo relativamente breve». Con la loro decisione di prorogare fino al 2017 il mandato per l’impiego della SWISSCOY, anche il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno confermato la loro fiducia nei confronti dell’adempimento del compito di promovimento della pace svolto dall’esercito e quindi anche nei confronti del lavoro del Centro di competenza SWISSINT. esercito.ch Capo dell’esercito 1 / 14 7 Rubriktitel Visita al corso tecnico-tattico di guida sicura della Sicurezza militare Tutto sotto controllo, anche in piena corsa Quando la Svizzera riceve visite importanti, solitamente l’ospite di Stato viaggia a bordo di un veicolo di rappresentanza blindato della Confederazione, accompagnato da un conducente della Sicurezza militare. Nell’ambito dei corsi tecnico-tattici di guida, i conducenti di veicoli di protezione speciale imparano a gestire i mezzi e le situazioni delicate. Urs Müller, Comunicazione SMCOEs «Slow down. Take it easy». Il noto slogan utilizzato nella prevenzione degli incidenti stradali fa bella mostra di sé sul retro di una T oyota Avensis danneggiata. Sembra quasi ironico. Qui, quando i partecipanti del corso di guida sicura per conducenti della Sicurezza militare si esercitano simulando situazioni di pericolo, l’adrenalina sale inevitabilmente alle stelle. Ma anche sotto stress bisogna saper reagire istintivamente in modo corretto. È quello che insegnano questi corsi, che vengono offerti da più di vent’anni. Oltre ad aspetti tecnici, ovvero la padronanza del veicolo, il modo corretto di frenare, scansare ostacoli e procedere in retromarcia ad alta velocità, vengono passati in rassegna anche aspetti tattici. Come bisogna reagire a eventuali attacchi? Come si svolge l’evacuazione di una zona di pericolo? In che modo un conducente può contribuire alla protezione ravvicinata? I partecipanti sono perlopiù conducenti di veicoli di rappresentanza della Confederazione, ma anche autisti dei Consiglieri federali, collaboratori della Polizia giudiziaria federale e della polizia militare territoriale e mobile, militari di milizia della Sicurezza militare, elementi delle forze speciali dell’esercito, agenti di polizia cantonali e autisti di ambasciate svizzere all’estero. Ogni anno 550 partecipanti Per 25 settimane l’anno, il Centro d’istruzione Chablais della Sicurezza militare offre corsi di guida sicura, durante i quali 550 persone seguono formazioni e perfezionamenti. L’aerodromo militare di Turtmann, ormai fuori servizio, costituisce il quadro ideale per questo tipo di allenamento alla guida. A trasmettere le loro conoscenze Il responsabile del corso, aiut suff Patrick Flück. 8 esercito.ch Capo dell’esercito 1 / 14 vi sono 13 istruttori. Oggi (siamo in febbraio) sono in visita 11 membri di un’unità speciale di una polizia della Svizzera romanda. Grazie a una lezione teorica imparano come sono costruiti i veicoli blindati. Il video del costruttore mostra attacchi contro un veicolo di protezione speciale: fuoco diretto, la detonazione di una mina sotto al veicolo e un’esplosione nelle immediate vicinanze. I tre punti fondamentali sono i seguenti: la mobilità su cui si deve poter contare (in modo tale che la meccanica sia adatta al peso di tutti i componenti di protezione), la mimetizzazione (i veicolo di protezione speciale non sono distinguibili a prima vista da un normale veicolo in serie) e la protezione (l’abitacolo deve essere estremamente sicuro). A tutto gas È poi il momento di fare pratica in pista. Oltre a veicoli di protezione speciale fuori servizio, i cui certificati d’ammissione alla circolazione sono scaduti, a disposizione ci sono automobili ordinarie. «Abbiamo bisogno di circa 35 automobili da rottamare all’anno», racconta il responsabile tecnico del corso, aiutante sottufficiale Patrick Flück. Sul posto è presente anche un meccanico di veicoli della Base logistica dell’esercito, che in caso di necessità può eseguire piccole riparazioni. I partecipanti vengono equipaggiati con apparecchi radio e possono partire. Poi l’annuncio: «autista ferito!» I partecipanti imparano ad assumere il controllo del veicolo dal lato del passeggero, o, quale misura d’emergenza, a spostare il conducente ferito sul sedile posteriore di un veicolo occupato da quattro persone. Apprendono inoltre come spingere un veicolo in panne lontano dalla zona L’istruttore sgtm capo Luca Sulmoni spiega l’esercizio. In secondo piano, il comandante del Centro d’istruzione Chablais, ten col Philippe Brouchoud. Rubriktitel «Guasto al motore» in piena corsa: il secondo veicolo spinge il primo, in panne, fuori dalla zona di pericolo. di pericolo. O ancora, come slacciare il più velocemente possibile la cintura per procedere in retromarcia in tutta sicurezza. O, infine, in caso di attacco inaspettato, come posizionare l’auto di scorta tra l’aggressore e il veicolo di protezione speciale. Al limite, ma senza dimenticare la sicurezza Lo spostamento di un veicolo richiede molta destrezza da parte del conducente. Foto: Urs Müller, Comca SMCOEs Nella maggior parte dei casi, i partecipanti sono dei responsabili della protezione delle persone con una formazione in tal senso. «Questa polivalenza è importante per noi», afferma l’aiutante sottufficiale Flück. Durante i corsi, i partecipanti possono avere uno scambio di conoscenze specialistiche, anche a livello civile-militare. Durante la giornata, i partecipanti familiarizzano con i veicoli e diventano sempre più coraggiosi. Il ritmo aumenta e a tratti si sente puzza di pneumatici bruciati. «Cerchiamo di portare le persone al limite dei veicoli», spiega Patrick Flück. Il principio fondamentale rimane comunque la sicurezza. Inoltre, si tratta anche di non sollecitare eccessivamente i veicoli. Tuttavia, le ammaccature dimostrano che a volte gli scontri non sono da niente. Automobili speciali provviste di una sorta di paracarro servono a esercitare gli urti. Tra una sequenza e l’altra, i partecipanti hanno tempo di scambiare opinioni. «Alla fine del corso ricordiamo ai partecipanti che stanno per tornare nel normale traffico stradale», spiega il comandante del Centro d’istruzione Chablais, tenente colonnello Philippe Brouchoud. Da quel momento in poi vale di nuovo il principio «Slow down. Take it easy». Durante il tragitto, improvvisamente arriva un messaggio radio del responsabile del corso, aiut suff Patrick Flück: «Conducente ferito!» Il responsabile del corso, aiut suff Patrick Flück, simula un attacco: dai conducenti ci si aspetta una reazione istantanea. esercito.ch Capo dell’esercito 1 / 14 9 Rubriktitel Impiego nell’attività quotidiana dei professionisti della Sicurezza militare Il caso «Fill-gun» Presso la truppa scompare una cassetta contenente chiavi radio classificate, le cosiddette fill-gun: un caso per la polizia militare. Grazie a questo esempio verrà illustrato il lavoro dell’organizzazione di professionisti della Sicurezza militare. Brigadiere Beat Eberle, comandante della Sicurezza militare La Sicurezza militare (Sic mil) è la polizia dell’esercito e in questa funzione assicura in primo luogo i servizi di base nell’ambito della polizia della circolazione, della polizia giudiziaria e della polizia di sicurezza a tutti i militari dell’Esercito svizzero in servizio nonché al Corpo delle guardie di confine. Fornisce inoltre il servizio di sicurezza in seno all’esercito ed è attiva, ad esempio nella protezione perimetrale, originariamente a favore dell’esercito oppure in via sussidiaria a favore dei Cantoni o di altri dipartimenti («AMBA CENTRO», «TIGER» ecc.). La brigata della Sic mil si suddivide in una parte composta da militari di professione e in un’altra costituita da militari di milizia. Quest’ultima garantisce in situazioni normali, come tutte le altre formazioni in corso di ripetizione, un’istruzione specifica all’impiego. Vi forniremo informazioni a tale riguardo in un contributo successivo. Dare l’allarme via telefono o tramite un’applicazione Nella quasi totalità dei casi l’impiego inizia con lo squillo del telefono al Centro di situazione e d’impiego (CSI) della Sic mil, presidiato 24 ore su 24. Questo accade sempre più spesso mediante applicazioni per smartphone della polizia militare scaricabili gratuitamente. La situazione iniziale era la seguente: la truppa si trova per una normale istruzione sul terreno di una piazza d’armi. Il programma settimanale prevede il perfezionamento nell’ambito del moderno sistema radio SE-235 e delle relative apparecchiature periferiche. Le fill-gun necessarie al trasferimento dei dati sono riposte in un contenitore in alluminio chiuso che si trova su un veicolo Duro, a sua volta chiuso a chiave, sul terreno di un parco veicoli ben definito. Le fill-gun sono classificate «SEGRETO», poiché vi sono memorizzate le informazioni necessarie alla formazione per trasferire i dati. La mattina presto il sgt M., capo del materiale della compagnia, constata con sgomento che il veicolo Duro è stato scassinato. Il contenitore in alluminio con le fill-gun è scomparso. Informa immediatamente il 10 esercito.ch Capo dell’esercito 1 / 14 caposezione e quest’ultimo il comandante di compagnia. Dopo aver compreso la situazione, viene dapprima allarmata la polizia militare. Azionando il pulsante per le chiamate d’emergenza dell’applicazione della polizia militare, la chiamata giunge a una centrale d’intervento della polizia militare che riceve la comunicazione e dispone le misure necessarie. La centrale d’intervento invia la pattuglia Dopo aver registrato la chiamata secondo lo schema «Quando, che cosa, chi, come, dove, quanti, altro e perché», la centrale d’intervento valuta la situazione e attiva i mezzi necessari. Ovviamente più le informazioni sono affidabili, più l’intervento della polizia avviene in maniera mirata. È stato, tra l’altro, impartito alla truppa l’ordine di assicurare il luogo dell’accaduto e di non modificare la situazione rinvenuta. La pattuglia della polizia militare, che per prima può giungere sul luogo dell’accaduto, viene attivata. Fino all’arrivo della pattuglia la centrale d’intervento mantiene il comando e il flusso di informazioni passa dalla truppa alla pattuglia tramite la centrale d’intervento, che nel frattempo si trova già in viaggio verso il luogo dell’accaduto. La centrale d’intervento decide in merito all’urgenza del viaggio di servizio. Nel presente caso ci si reca sul luogo dell’accaduto «normalmente», quindi senza far uso di lampeggianti blu e sirene. La pattuglia arriva sul luogo del furto, si fa un’idea della situazione, garantisce la raggiungibilità e assume il comando dalla centrale d’intervento. Il flusso di informazioni passa ora direttamente sul posto dalla truppa alla polizia militare. Con occhio vigile sul luogo del misfatto Dopo aver assicurato il luogo dell’accaduto, fotografato la situazione riscontrata e assicurate le tracce rinvenute, inizia il lavoro sul posto. Vi sono tracce di effrazione nella recinzione oppure si sono potute rilevare le tracce dei pneumatici? Gli autori hanno utilizzato degli strumenti, sono rimasti degli oggetti oppure qualcuno ha notato qualcosa? In ogni caso le persone interessate vengono interrogate, l’interrogatorio è verbalizzato, firmato dagli interessati e costituisce una base importante per le ulteriori indagini di polizia. Dopo aver stabilito che le fill-gun mancano e aver escluso che il materiale sia andato perso, entra in considerazione il reato di furto. Trattandosi di materiale classificato «segreto», viene coinvolto nelle indagini un giudice istruttore militare. La centrale d’intervento informa il giudice istruttore di picchetto. Sulle tracce degli autori Sulla base dei risultati si adottano delle misure immediate. Tra le altre cose le tracce devono essere rilevate in maniera dettagliata e devono essere chiamati in causa i relativi periti, che possono provenire dalla polizia criminale della polizia militare oppure, se si tratta di rilevamenti specializzati delle tracce, anche da un’altra organizzazione di polizia. La refurtiva è registrata nel sistema di ricerca della polizia RIPOL (ricerche informatizzate di polizia) e, se la piazza d’armi si trova in prossimità del confine, viene informato anche il Corpo delle guardie di confine. Gli agenti della polizia militare si fanno rapidamente un’idea della situazione delle tracce e anche le circostanze del fatto forniscono importanti indizi sugli autori. Nel parco veicoli erano parcheggiati diversi veicoli del tipo Duro, ma solo quello in cui si trovavano le fill-gun è stato scassinato. Questo consente di presuppore che gli autori non hanno preso di mira per caso questo veicolo, ma disponevano delle informazioni necessarie. Altri spunti per l’indagine sono quindi da ricercare nell’ambito della truppa interessata. La guardia era attenta Dopo l’arrivo del giudice istruttore militare, quest’ultimo assume la direzione del caso e ordina le mosse successive. Tra l’altro, dopo aver valutato gli interrogatori di polizia che hanno coinvolto gli interessati, procede agli interrogatori e cerca di chiarire contraddizioni e anomalie. È ben presto chiaro che non tutte le deposizioni coincidono. Alcuni interrogati si innervosiscono e cadono in contraddizione. Inoltre, nel mezzo della notte, la guardia ha notato un’auto sospetta che procedeva a passo Rubriktitel Al Centro di situazione e d’impiego (CSI) della Sicurezza militare arrivano le chiamate. d’uomo e i suoi passeggeri erano palesemente interessati al terreno militare. Coscienziosamente il militare di guardia ha perso nota del numero di targa che viene esaminato. Si stabilisce che il veicolo sospetto appartiene a un militare della truppa che si trova nel parcheggio in cui si trovano i veicoli civili dei militari. Basi per la giustizia militare Il proprietario dell’auto, palesemente nervoso, viene prontamente interrogato dal giudice istruttore. Il sospetto che abbia a che fare con il furto si avvalora e spinge il giudice istruttore a far perquisire l’auto dalla polizia militare. È stato così possibile rinvenire la refurtiva e metterla al sicuro. Il militare in questione deve rispondere della sua azione davanti al tribunale militare. Prima di arrivare al dibattimento, il caso deve ancora essere trattato in maniera approfondita dalla polizia militare. Viene elaborato un intero dossier con tutti gli interrogatori, i protocolli, il dossier fotografico, svariati formulari e con la documentazione sull’andamento del caso che è trasmesso al giudice istruttore. Una volta conclusi i lavori, la pattuglia della polizia militare si allontana dal luogo dell’accaduto e prosegue verso il prossimo evento (incidente, delitto ecc.) o un altro problema che deve essere risolto con l’aiuto della polizia oppure un controllo, ordinato dal capo dell’esercito, per mantenere o imporre l’ordine e la sicurezza in seno all’esercito. Nel contempo i militari della polizia militare mobile hanno fornito in tutto il Paese diverse prestazioni di sicurezza, fornendo quindi analogamente un importante contributo. →→ www.poliziamilitare.ch esercito.ch Capo dell’esercito 1 / 14 11 Conosciamo da vicino il nuovo comandante del CFS «Proseguirò il cammino intrapreso» Dal 1° gennaio 2014 il comando forze speciali (CFS) dell’Esercito svizzero ha un nuovo comandante: il colonnello SMG Hans Schori. Come ha detto ai suoi comandanti in occasione della data d’ordine per i servizi 2014 il suo credo è «Convincere con il lavoro e i risultati». Maggiore Daniel Slongo, capo Comunicazione CFS (Milizia) Il colonnello SMG Hans Schori entra nella sala per i rapporti con estrema puntualità. I suoi comandanti e i collaboratori di stato maggiore aspettano con impazienza il nuovo capo. Dopo i convenevoli arriva subito al punto: «Continuerò sulla stessa linea adottata dai miei predecessori» spiega «che ha portato ottimi risultati». Il codice di comportamento del CFS e il valori, ovvero Honor, Modestia e Unitas (onore, modestia e unità) sono consolidati e continuano a essere validi. Si capisce subito che il comandante del CFS sarà molto esigente con il suo team di condotta. «Mi aspetto molto da voi, ma niente di più di quello che voi potete aspettarvi da me» continua Schori. Si vede che Schori sa il fatto suo. Descrive la funzione di comandante presso il CFS da un lato come l’apice della sua carriera militare e dall’altro come un ritorno alle origini: ha infatti cominciato la carriera militare nel 1981 con la SR nei granatieri di fanteria. Rimane però modesto. «Non dipende dalle singole persone o dalle singole funzioni. L’importante è che ogni ingranaggio combaci, come nel meccanismo di un orologio svizzero. Solo così è possibile ottenere la precisione auspicata.» Schori vede così anche il suo comando, come un preciso lavoro di squadra nel quale ogni singolo contribuisce al successo collettivo. «Solo in questo modo potremo convincere attraverso il nostro lavoro», spiega il comandante. Quel che il colonnello SMG ha visto finora dei suoi soldati lo ha convinto: «Sono colpito dalla qualità dei soldati, dal loro entusiasmo e dalla loro motivazione. E alla serietà e al rigore si affianca sempre la giusta dose di umorismo». Turno triennale per i corpi di truppa Sia i battaglioni di granatieri che la compagnia di esploratori paracadutisti sotto il comando di Schori potranno verificare le loro prime impressioni già nel CR 2014. Il piano dei servizi pluriennale prevede infatti che nel primo anno del turno triennale i soldati acquisiscano le competenze tecniche e specialistiche, che vengano introdotti al materiale e all’equipaggiamento e che allo stesso tempo gli stati maggiori acquisiscano dimestichezza nei processi di pianificazione e condotta dell’azione in un esercizio quadro di stato maggiore. Il secondo anno le compagnie vengono esaminate negli esercizi di impiego, in modo che al terzo anno i battaglioni siano pronti per un esercizio con truppe al completo di due settimane. Questo percorso triennale viene anche strutturato e valutato secondo un processo di apprendimento e di valutazione. In questo modo si assicura che tutti i membri del CFS conoscano la loro funzione all’interno del meccanismo e possano contribuire al successo comune. «Contadino e soldato» Hans Schori è sposato e ha due figli di 16 anni. Diplomato in agroingegneria, fino all’età di 32 anni si è occupato di ricerca, formazione e gestione d’impresa. Oggi è contadino bio a tempo perso, orgoglioso della sua piccola fattoria, del suo terreno e del suo bosco nel Seeland bernese. La fattoria è per lui una palestra, un laboratorio di training per la mente, un istituto di assistenza spirituale, un’oasi del benessere, una stazione di ricarica delle batterie e un integratore vita-lavoro. Ha iniziato la carriera militare come granatiere di fanteria, comandante di truppa e ufficiale di stato maggiore generale nella divisione di campagna 3 e nel corpo d’armata di campagna 1 nonché come sottocapo di stato maggiore Operazioni nello Stato maggiore delle Forze terrestri. Vent’anni fa è passato al corpo degli istruttori, dove era impiegato inizialmente come istruttore d’unità nelle scuole SINF, trm ed espl della Fanteria, in seguito come capogruppo nell’Istruzione superiore dei quadri dell’esercito e poi un anno nelle Forze terrestri come capoprogetto AFUCO (condotta dell’istruzione e controlling). Negli ultimi dodici anni è stato comandante di scuola nella scuola trm per truppe da combattimento di Friburgo, nella scuola reclute dei blindati di Thun e nel Centro di competenza servizio veterinario e animali dell’esercito a Sand. 12 esercito.ch Capo dell’esercito 1 / 14 Colonnello SMG Hans Schori, Comandante del comando forze speciali 2 AIR14 a Payerne L’esercito in festa 1 / 14 4 125 anni di posta da campo – Oggi non più con la diligenza, ma ancora molto in voga 6 Rinaturalizzazione annuale a Thun – Il carro armato crea nuovi spazi vitali 8 L’esercito si prepara per la Conferenza dei ministri dell’OSCE a Basilea – Un partner importante per la sicurezza AIR14 a Payerne L’esercito in festa Nei fine settimana del 30 e 31 agosto e del 6 e 7 settembre prossimi l’esercito festeggia all’aerodromo militare di Payerne il centenario della nascita delle Forze aeree, il 50° anniversario della Patrouille Suisse e il 25° anniversario del PC-7 TEAM. L’evento, al quale sono attesi circa 500 000 visitatori, rappresenta una vetrina importante per l’intero esercito. David Marquis, Comunicazione Forze aeree Christine Hartmann, Comunicazione Forze terrestri Il primo impiego su vasta scala di aerei per scopi militari risale a un secolo fa, durante la Prima guerra mondiale. La loro tecnologia, all’epoca ancora agli esordi, compie in brevissimo tempo enormi progressi. Fabbricati inizialmente in legno e tessuto, gli aerei vengono utilizzati dapprima per ricognizioni visive sui campi di battaglia e, successivamente, per lanciare granate a mano e bombe con tecniche rudimentali. Ciononostante diventano un pericolo concreto per le truppe di terra. La risposta, infatti, non si fa attendere: per contrastarli nascono i caccia e, con essi, l’era dei combattimenti aerei. L’ultimo loro settore d’impiego in ordine cronologico nell’aviazione militare è quello del trasporto, che inizia a vederli all’opera quando, ormai più solidi e di dimensioni più grandi, sono in grado di movimentare merci e truppe. Quattro giorni per quattro temi Il progresso tecnologico rappresenta anche il motivo conduttore del programma di AIR14. Le quattro giornate previste sono suddivise per temi (vedi finestra). Ognuna è consacrata alla presentazione dei quattro settori dell’aviazione. Il pubblico potrà ammirare aerei risalenti all’intero secolo scorso: dai primi, costruiti con telai in legno, ai più moderni jet da combattimento. Obiettivo degli organizzatori è distribuire il più equamente possibile le attrazioni sulle quattro giornate. Il programma quotidiano sarà completato da esibizioni di note formazioni di volo acrobatico come i Red Arrows inglesi e le Frecce Tricolori Italiane. Le Forze aeree svizzere non festeggiano unicamente il proprio anniversario, ma anche i giubilei di due formazioni emblematiche: la Patrouille Suisse, fondata 50 anni fa sul leggendario Hawker Hunter, che dal 1995 vola con Tiger biancorossi sfoggiando i colori nazionali nei cieli della Svizzera e di tutta Europa, e il PC-7 TEAM, di 25 anni più giovane, ma già famoso grazie all’eleganza e alla precisione delle sue esibizioni sui nove Pilatus PC-7, di produzione svizzera, che gli sono valse numerosi riconoscimenti internazionali. Ad AIR14 sia la Patrouille Suisse sia il PC-7 TEAM voleranno ogni giorno. In aria e a terra Nonostante a Payerne si festeggino le Forze aeree, AIR14 è una manifestazione dedicata all’intero esercito. A testimoniarlo è la stessa composizione del comitato organizzativo, di cui fanno parte specialisti di vari settori dell’esercito e rappresentanti di partner civili. Anche le truppe che vi parteciperanno non appartengono tutte alle Forze aeree. Sarebbe infatti impensabile organizzare un simile evento senza la presenza delle truppe del genio, della polizia militare e dei sanitari. AIR14 è quindi l’occasione per dimostrare la capacità dell’esercito di fornire le proprie prestazioni grazie all’interazione ben orchestrata di tutte le componenti, come avviene annualmente al WEF di Davos e in altri appuntamenti. AIR14 sarà pertanto molto di più di uno show dell’aviazione. Mentre in cielo si esibiranno aerei ed elicotteri svizzeri e stranieri, sul terreno dell’aerodromo l’esercito accoglierà i Le Forze terrestri presenteranno il carro armato 87 Leopard in un’esposizione dedicata all’attacco meccanizzato. 2 esercito.ch 1 / 14 visitatori a una grande esposizione. Le Forze aeree presenteranno tra l’altro la contraerea e gli strumenti destinati all’aiuto alla condotta. Le Forze terrestri arriveranno a Payerne con i mezzi pesanti, illustrando l’attacco meccanizzato in un’esposizione statica e offrendo al pubblico l’opportunità di ammirare da vicino il carro armato 87 Leopard, il carro armato granatieri 2000 e il carro armato di sminamento. Lo Stato maggiore di condotta dell’esercito vedrà all’opera i settori più diversi: il Distaccamento speciale della polizia militare, il Centro di competenza per l’eliminazione di munizioni inesplose e il Centro di competenza SWISSINT, responsabile per gli impieghi all’estero dell’Esercito svizzero. Ufficio postale temporaneo La Base logistica dell’esercito (BLEs) è strettamente legata alle Forze aeree sin dalla sua fondazione, in quanto garantisce in prima linea il supporto necessario alle operazioni di volo. A Payerne presenterà pertanto anche veicoli adibiti alla preparazione delle piste o al rifornimento dei velivoli. La posta da campo gestirà presso l’aerodromo militare un ufficio postale dove saranno in vendita tra l’altro francobolli speciali emessi per il centenario delle Forze aeree e il cinquantenario della Patrouille Suisse. La Base di aiuto alla condotta (BAC) mostrerà le operazioni di ripristino, da parte dell’esercito, dei collegamenti interrotti dopo un guasto alle infrastrutture delle comunicazioni dovuto a forti intemperie. Il settore Personale Difesa organizzerà invece un’esposizione dal titolo «Le professioni dell’esercito svizzero». Le Forze aeree cercheranno infine di continuare a garantirsi un futuro nei cieli illustrando ai giovani presenti il percorso per diventare piloti militari. n Ad AIR 14 la Patrouille Suisse festeggia il suo 50° compleanno. AIR14 avrà luogo nei fine settimana di sabato 30 agosto (tema: le ricognizioni aeree) e domenica 31 agosto (tema: i combattimenti terrestri) e di sabato 6 settembre (tema: i combattimenti aerei) e domenica 7 settembre (tema: il trasporto aereo) presso l’aerodromo militare di Payerne. Al momento della chiusura di redazione il programma dettagliato non era ancora stato definito. Può essere consultato su Internet al sito www.air14.ch. insieme con altre informazioni per i visitatori e una rubrica con le risposte alle domande frequenti (FAQ). Chi vuole aggiornarsi può farlo su facebook.com/air14payerne. In caso di domande si prega di rivolgersi alla hotline al numero 058 464 33 66. Foto: DDPS Altre informazioni Dieci anni fa, a Payerne, AIR04 ha accolto oltre 100 000 visitatori al giorno. esercito.ch 1 / 14 3 Rubriktitel 125 anni di posta da campo Oggi non più con la diligenza, ma ancora molto in voga La piattaforma di comunicazione Facebook ha compiuto dieci anni, il servizio della posta militare 125. È ormai passata l’epoca delle diligenze e dei corni postali. Ciononostante, la generazione dei telefoni cellulari apprezza il postino militare quanto il cuoco di truppa. Un’intervista con il capo della Posta da campo, Fritz Affolter. Gaby Zimmer, capo Comunicazione BLEs Com’era il servizio postale nel 1889? Fritz Affolter: analogo a quello civile di allora che veniva svolto in uniforme: con la diligenza, il vagone postale e tanto lavoro manuale. A causa delle conoscenze lacunose in ambito militare e, soprattutto, delle ubicazioni della truppa che cambiavano spesso, venivano a crearsi numerosi problemi. Per tale motivo, il direttore generale delle poste e il capo dello Stato maggiore generale si accordarono per creare una posta da campo. Così, nel 1889 fu elaborata la prima ordinanza in tal senso. Oggi, in veste di responsabile della Direzione della posta da campo, sono un impiegato civile della posta e militarmente sono subordinato alla Base logistica dell’esercito con il grado di colonnello. Metà militare e metà civile, questo vale anche sulle piazze d’armi? Esattamente. Gli attuali 31 sottufficiali della posta da campo attribuiti alle piazze d’armi negli uffici postali delle caserme sono postini che lavorano per l’esercito indossando l’uniforme militare. A loro disposizione vi sono circa 250 soldati d’esercizio della posta da campo durante i rispettivi CR. In seno ai corpi di truppa, 150 suff P campo sono competenti per il servizio postale, mentre nelle unità il compito spetta alle ordinanze postali. Svolgono il loro compito perlopiù nell’ambito di funzioni secondarie, in relazione per esempio con servizi d’ufficio. Dove termina la logistica della posta civile e dove inizia quella militare? Lo smistamento logistico si basa su sei centri pacchi e lettere de La Posta Svizzera. Da lì gli invii vengono trasmessi agli uffici postali di base conformemente ai numeri militari d’avviamento. I responsabili degli uffici postali delle piazze d’armi ritirano la posta giornalmente in tali sedi. Come è evoluto l’ufficio della posta da campo nell’era di Whats app, di Facebook e degli SMS? 4 esercito.ch 1 / 14 Fondamentalmente i compiti sono gli stessi da 125 anni a questa parte. Trasportiamo lettere e pacchi. Soltanto i telegrammi sono scomparsi. Oggi una prestazione importante è costituita dai quotidiani che le case editrici mettono gratuitamente a disposizione dei militari. Inoltre, presso gli uffici postali delle piazze d’armi si possono effettuare versamenti e prelievi e vi è integrato anche un piccolo negozio postale. Le specialità sono: vignette, biglietti della lotteria e oggetti utili nel servizio militare come cartelle da combattimento, foulard militari, coltelli militari, ecc. Ci orientiamo alle esigenze dei clienti. Ciò vale anche per gli orari d’apertura? L’esercito è in impiego 24 ore su 24; è il caso anche per la posta da campo? In impiego certamente, ma non con orari d’apertura continui. Il sottufficiale della posta da campo della piazza d’armi deve adempiere una vasta gamma di compiti. Dopo il ritiro della posta, viene effettuato lo smistamento e la consegna ai comandi e si preparano gli invii per la consegna alla truppa. Vi sono poi regolarmente ore di sportello, perlopiù nella pausa di mezzogiorno, a seconda delle esigenze sul posto. Da quest’anno, gli affari Postfinance sono limitati a causa delle prescrizioni FINMA. L’apertura di conti è stata tolta dall’offerta e il traffico dei pagamenti è permesso solo a quei militari della posta da campo istruiti adeguatamente nell’ambito della legge sul riciclaggio di denaro. Ciò è il caso presso i 31 uffici postali delle piazze d’armi, dove sono attivi dei professionisti, ma non sul terreno, presso la milizia. I nostri postini militari elaborano annualmente da 50 000 a 60 000 tra versamenti e prelievi. Sono ancora molto in voga i pacchi contenenti cibarie? Oggi la sussistenza dell’esercito ha pressoché raggiunto standard analoghi a quelli presenti nell’industria alberghiera. È proprio così. Oggi chi presta servizio non rischia di dover patire la fame. Si tratta piuttosto di pensieri gentili da parte di mamme, sorelle e fidanzate rivolti ai loro cari in uniforme, lontani da casa. Il fatto che la posta da campo sia gratuita è naturalmente uno zuccherino Foto : messe a dispo Rubriktitel offerto dall’esercito – dal e per il militare. A causa di singoli eccessi, nel 2006 abbiamo purtroppo dovuto introdurre delle limitazioni: sono permessi per consegna e destinatario cinque pacchi di cinque chili al massimo cadauno. stazionamenti dell’esercito verranno adeguati anche gli uffici della posta da campo. Osservo attentamente questa evoluzione e già oggi riunisco uffici laddove ciò è possibile e sensato. Due esempi in tal senso sono Lyss con Berna e Mels con Coira. 36 professionisti e 400 militari di milizia svolgono la funzione di postino militare; ogni anno vengono istruiti 50 nuovi postini. Quali sono i momenti speciali in questa funzione e quali gli svantaggi? Come festeggerete il vostro anniversario? Vi sono funzioni diverse tra di loro. I cinque ufficiali – tre lavorano presso la Direzione della posta da campo e due sono incorporati quali ufficiali di stato maggiore di milizia nello Stato maggiore delle Forze terrestri rispettivamente nello Stato maggiore delle Forze aeree – dirigono le questioni tecniche nella loro linea. Siamo impiegati postali civili analogamente ai capi dei 31 uffici postali delle piazze d’armi. Originariamente, i più sono stati reclutati come soldati rifornimento / restituzione e hanno assolto le relative istruzioni specialistiche e perfezionamenti. Sbrigano i variati compiti in ambito postale, formano le nuove leve e dirigono i soldati d’esercizio di milizia, che appoggiano il servizio postale nel quadro dei loro CR. Si tratta sempre di un impiego reale e l’attività viene svolta in modo autonomo. Per i sottufficiali della posta da campo nel bat ciò è nel contempo uno svantaggio, visto che a volte non sono integrati nella truppa. Il postino militare è comunque una persona assai apprezzata da tutti. A proposito: un sottufficiale della posta da campo assolve la SSU logistica ridotta e non presta 430 giorni di servizio, bensì solo 260 come un soldato. Il 3 maggio a Morat organizzeremo una grande festa con gare, esposizioni, una sfilata, una cerimonia ufficiale e una serata ricreativa. Oltre a ospiti dell’esercito, della posta e della politica, in primo piano vi saranno gli ex postini militari e quelli ancora attivi. Il 3 maggio festeggeremo in modo adeguato e daremo spazio sufficiente alle discussioni tra i vecchi camerati della posta da campo per evocare i bei tempi. Inoltre emetteremo un francobollo speciale posta A (foto) che sarà disponibile presso gli uffici postali dal 6 marzo. Illustrerà il nostro compito principale ovvero quello di trasmettere emozioni. Il francobollo sarà offerto anche presso il padiglione della posta da campo in occasione di AIR 14 a Payerne. Chi festeggia il compleanno, può esprimere un desiderio. Qual è il suo desiderio più grande quale capo della posta da campo? (Risata) Vorrei che i clienti presso la truppa continuassero ad essere contenti delle nostre prestazioni e che i soldati non andassero in congedo per un paio di settimane e anche il loro cellulare non avesse campo. In tal caso la lettera festeggerebbe una rinascita e il valore della posta aumenterebbe di botto. Oggi i postini militari sono sì presenti, ma in caso di problemi nella rete comunicativa potremmo nuovamente dare prova delle nostre capacità. Come cambierà la posta da campo nei prossimi anni? Ci orientiamo ai cambiamenti in corso nel settore postale civile – meritano a mio avviso di essere menzionati gli sforzi profusi per l’introduzione di un codice datamatrix nella posta-lettere del comando, per garantirne il rilevamento elettronico – ma per noi è piuttosto determinante l’ulteriore sviluppo dell’esercito. Vi sarà anche nel nostro ambito una riduzione degli effettivi. E con il Concetto relativo agli Facts & Figures sulla posta da campo 2013 Effettivi: • 5 ufficiali della posta da campo • 31 sottufficiali della posta da campo delle piazze d’armi • 250 soldati d’esercizio della posta da campo • 150 sottufficiali della posta da campo nei battaglioni e nei gruppi Foto: Gaby Zimmer Recentemente istruiti: • 20 sottufficiali della posta da campo • 30 soldati d’esercizio della posta da campo Traffico posta da campo (rif / rest) in Svizzera all’anno: • 1,9 mio. di lettere • 1,3 mio. di quotidiani • 260 000 pacchi • 60 000 versamenti e prelievi Traffico postale Swisscoy / Kosovo (rif / rest): • 11 500 lettere • 10 600 quotidiani • 7600 pacchi esercito.ch 1 / 14 5 Rinaturalizzazione annuale a Thun Il carro armato crea nuovi spazi vitali Il carro armato che all’inizio dell’anno attraversa nel bel mezzo il canneto attentatori ambientali, ma della scuola dei blindati 22 sotto la direzione della natura e dei monumenti di armasuisse. Uno sguardo dietro le quinte sulla piazza d’armi di Thun mostra l’importanza di quest’azione. Christine Hartmann, Comunicazione Forze terrestri Sulla piazza d’armi di Thun esiste una simbiosi tra esercito e natura che non è percettibile a prima vista. Ampie parti dell’Allmend di Thun sono considerate zone di protezione della natura d’importanza nazionale e certificate come «parco naturale». L’Allmend è inoltre uno dei pochi posti in cui vivono ancora rospi comuni, ululoni dal ventre giallo e corrieri piccoli. Carri armati che creano nuovi spazi vitali? piazza d’armi di Thun sono stati ispezionati sul posto, assieme agli specialisti di armasuisse e della Base logistica dell’esercito (BLEs), i luoghi da attraversare successivamente con il carro armato. I due istruttori specialisti aiut suff Marcial Jenni e aiut suff André Wullschleger della scuola dei blindati 22 hanno guidato il carro armato da combattimento Leopard nel terreno. Dopo la prima corsa ancora un po’ esitante, i due hanno sfruttato la potenza del blindato di 55 tonnellate con 1500 CV attraversando con slancio il terreno con una profondità fino a 1.50 metri. «È importante che il carro armato circoli in questo settore e attraversi il canneto per liberare lo specchio d’acqua. Grazie a questa operazione è possibile prevenire l’interramento», spiega il dr. David Külling, responsabile del Centro di competenza per la protezione della natura e dei monumenti di armasuisse. Un tempo l’Allmend era il letto del fiume Kander La parte posteriore dell’Allmend di Thun, che coincide con il vecchio letto del fiume, è un prodotto della deviazione della Kander di cui ricorre quest’anno il 300°. anniversario. La deviazione del fiume nel lago ha comportato un abbassamento della falda freatica a circa 10 metri sotto la superficie terrestre. Sono rimasti solo alcuni piccoli rigagnoli residui che portano un po’ d’acqua e mantengono vivo il ricordo del fiume. Le pietre e il terreno macinati e compattati in argilla dai cingolati hanno permesso di evitare l’infiltrazione dell’acqua nel terreno. L’esercito utilizza il sedime a scopo d’istruzione già da oltre 150 anni. Sotto questo influsso è sorto un paradiso naturale unico nel suo genere con una zona umida ricca di specie in cui vivono rospi, libellule e uccelli palustri rari. Inoltre vi si trova il Foto: Christine Hartmann Il rospo comune trascorre tutto l’anno in spazi vitali caratterizzati da una vegetazione rada, zone esposte al sole e terreno smosso. Prima di deporre le uova in acquitrini poco profondi nel periodo compreso tra aprile e giugno, trascorre l’inverno sotto un sasso oppure nella terra. Si approfitta quindi della stagione fredda anche per creare nuovi spazi vitali attraversando in modo mirato il terreno con il carro armato. Al tempo stesso si tratta di una buona opportunità d’istruzione con situazioni di guida impegnative. Alla fine di gennaio 2014 è stata effettuata l’annuale rinaturalizzazione ambientale a Thun. Sotto la regia del comando della della piazza d’armi di Thun, non è opera di del Centro di competenza per la protezione dell’annuale rinaturalizzazione ambientale Prima … 6 esercito.ch 1 / 14 Foto: messe a dispo Foto: messe a dispo Foto: Christine Hartmann Da maggio nei campi ghiaiosi smossi con gli acquitrini poco profondi torneranno a deporre le uova i rospi comuni. Rospo comune Libellula splendente più grande prato arido protetto a livello nazionale delle pianure del Canton Berna. «Protezione delle natura e utilizzazione per scopi militari sono come gemelli siamesi», afferma il dr. Külling. «Negli ultimi 10 anni il Centro di competenza per la protezione della natura e dei monumenti del DDPS in collaborazione con il comando della piazza d’armi e il Centro logistico dell’esercito si è adoperato per invertire la tendenza all’imboschimento dell’Allmend. Se non lo si facesse si ripeterebbe ripetuta la stessa situazione di 12 anni fa: gli specchi d’acqua si prosciugherebbero e sarebbero invasi dalla vegetazione. Di conseguenza gli anfibi, e in particolare la specie minacciata del rospo comune, perderebbero il loro spazio vitale.» Non solo nei canneti, ma anche sulle superfici ghiaiose sorgono nuovi spazi vitali. I due sottufficiali di professione a bordo del carro armato attraversano più volte varie zone ghiaiose procedendo a zig zag, per ripartire la ghiaia e il pietrisco. Oltre a creare nuovi posti in cui il rospo comune può deporre le uova, viene così creato un ambiente gradito anche al corriere piccolo. Grazie al suo piumaggio marrone, questo uccellino delle dimensioni di un passero si mimetizza bene e depone le sue uova punteggiate di color sabbia in modo quasi invisibile all’occhio umano in una conca piatta sulla nuda ghiaia. zone affinché gli animali rimangano indisturbati», spiega l’incaricato per l’ambiente del Centro logistico di Thun, Rolf Dänzer. Sincronizzando il normale utilizzo per scopi militari con gli interessi della natura, nonché grazie a impieghi mirati di carri armati, le colonie di rospi comuni hanno avuto la possibilità di riprendersi e i corrieri piccoli hanno ricominciato a covare le uova. Alla stessa stregua si sta stabilizzando la varietà di libellule. Il dr. Külling spiega che i luoghi particolarmente ricchi di specie sono le zone di transizione tra i percorsi principali e i cespugli. Per mantenerli possibilmente ampi distruggendo il meno possibile, questi settori sono accessibili per l’istruzione militare con i carri armati solo durante pochi giorni ogni paio d’anni. Quando in primavera la vegetazione tornerà a fiorire le tracce lasciate dal carro armato non si vedranno più. Gli anfibi torneranno a deporre le uova negli acquitrini e gli uccelli nidificheranno nei dintorni. Così il territorio, unico nel suo genere, dell’Allmend di Thun potrà svilupparsi ulteriormente e potrà essere annoverato anche in futuro tra le zone di protezione della natura più preziose del Paese. I punti esposti vengono sbarrati Foto: Christine Hartmann «Effettuiamo regolarmente dei controlli per verificare dove ci sono animali impegnati a deporre uova o a covare. Così possiamo sbarrare certe … dopo esercito.ch 1 / 14 7 L’esercito si prepara per la Conferenza dei ministri dell’OSCE a Basilea Un partner importante per la sicurezza L’Esercito svizzero fornisce appoggio al Cantone di Basilea Città nel quadro delle misure di sicurezza in vista della Confe renza dei ministri dell’OSCE del dicembre 2014. Un massimo di 5000 militari fornirà per otto giorni un servizio d’appoggio per proteggere principalmente immobili e persone, sorvegliare lo spazio aereo e assicurare il supporto logistico. Il 27 febbraio 2014 il capo dello Stato maggiore di condotta dell’esercito, il divisionario Jean-Marc Halter, ha discusso gli aspetti operativi con i suoi diretti subordinati in qualità di comandante impiego sussidiario di sicurezza (CISS). Urs Müller, Comunicazione SMCOEs Dal 1975 la Svizzera è attiva in seno all’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). L’OSCE, cui aderiscono 57 Paesi di America del Nord, Europa e Asia, è la principale organizzazione regionale per la sicurezza a livello mondiale e si adopera per garantire pace, democrazia e stabilità a oltre un miliardo di persone. La Svizzera, che quest’anno ne ha assunto la presidenza, è responsabile anche dell’organizzazione e dello svolgimento del Consiglio dei ministri, che dell’OSCE è organo direttivo e decisionale centrale. Dal 3 al 5 dicembre a Basilea sono attesi circa 1200 delegati di Paesi aderenti e Paesi partner, di organizzazioni internazionali e di organizzazioni non governative e circa 200 operatori dei media. L’incontro tra le ministre e i ministri degli esteri è previsto il 4 e il 5 dicembre. Impiego sussidiario dell’esercito La responsabilità dell’organizzazione delle misure di sicurezza spetta al Cantone di Basilea Città; conformemente alle sue competenze la Confederazione svolgerà attività di sicurezza interna. Il Consiglio federale e il Parlamento hanno incaricato l’esercito di fornire un appoggio sussidiario alle misure di sicurezza messe a punto per la Conferenza del 8 esercito.ch 1 / 14 Consiglio dei ministri. L’esercito garantirà il proprio apporto sotto la responsabilità operativa delle forze di sicurezza civili laddove le risorse della polizia intercantonale non fossero sufficienti. Conformemente al decreto federale sull’impiego dell’esercito, quest’ultimo è limitato a un massimo di 5000 militari in servizio d’appoggio per un periodo non superiore a otto giorni. Il servizio d’appoggio prevede l’istruzione specifica all’impiego e attività di installazione e smantellamento. Due anni di preparativi I preparativi per l’impiego dell’esercito sono iniziati nel dicembre 2012, tre mesi dopo la decisione del Consiglio federale di scegliere Basilea come luogo della Conferenza. A parteciparvi sono state chiamate formazioni della fanteria, del genio e del salvataggio, l’aiuto alla condotta, la difesa NBC, la sicurezza militare, la Sanità militare e i conducenti di cani. L’incarico dell’esercito comprende attività di protezione e appoggio analoghe a quelle svolte in eventi come l’annuale World Economic Forum (WEF) o – per Basilea – i Campionati europei di calcio del 2008. La formazione d’impiego a terra, per esempio, garantirà la protezione di immobili e persone e fornirà supporto alle autorità civili nei settori telecomunicazioni e logistica. Al centro che ospita la Conferenza l’esercito sarà presente unicamente con la polizia militare e non presterà servizio d’ordine. Collaborazione internazionale Le operazioni a terra si svolgeranno sotto la responsabilità della polizia cantonale di Basilea Città; la sorveglianza dello spazio aereo, invece, che rientra tra i compiti originari della Confederazione, sarà assunta dalle sole Forze aeree svizzere. Queste ultime stanno lavorando in stretta collaborazione con le aviazioni militari di Francia e Germania per attuare la limitazione dello spazio aereo nel triangolo compreso fra i tre Paesi. La formazione d’impiego aria effettuerà, oltre al servizio di polizia aerea, anche voli di sorveglianza e trasporti aerei. Sicurezza, ma con discrezione Il Consiglio dei ministri dell’OSCE è uno dei principali appuntamenti politici sinora ospitati a Basilea e rappresenta una sfida sul piano sia logistico sia della sicurezza. Nell’area della fiera di Basilea sono pertanto previste limitazioni a orari e luoghi di accesso. L’obiettivo degli organizzatori è comunque di attuare le misure di sicurezza con la massima discrezione possibile e di mantenerle proporzionate e circoscritte allo stretto necessario. Il CEs a colloquio con i suoi interlocutori Dialogare per capirsi meglio Il capo dell’esercito cura regolarmente i contatti con i suoi interlocutori, tra cui figurano le organizzazioni di milizia, per sensibilizzarli alle problematiche dell’esercito e illustrare l’importanza della sicurezza per l’attuale e il futuro benessere della Svizzera. Christian Kurth, Comunicazione Difesa L’ulteriore sviluppo dell’esercito (USEs) ha importanti ripercussioni sulla milizia. Da qui l’interesse, per il CEs, di mantenere vivi gli scambi di opinioni con le sue organizzazioni e di fornire loro in tempo utile, attraverso incontri periodici, informazioni di prima mano a beneficio delle truppe. Questo approccio consente alle organizzazioni di potersi esprimere partecipativamente in modo libero e aperto. Lo conferma Andreas Widmer, presidente dell’AWM (Comunità di lavoro per un esercito di milizia efficiente e garante della pace): «Apprezzo la possibilità di scambi di opinioni critici e aperti, perché aiuta a capire meglio comportamenti e decisioni e contribuisce a raggiungere l’obiettivo comune di una Svizzera sicura». I contatti con la milizia offrono inoltre al comandante di corpo Blattmann spunti importanti e riscontri diretti dalla base. La partecipazione attiva della milizia Un dare e avere tra mondo economico ed esercito Le aziende beneficiano della sicurezza garantita dall’esercito, che rappresenta l’attore determinante del dispositivo di protezione della Svizzera, e apprezzano la formazione alla condotta, ampia e sistematica, che esso impartisce ai loro quadri. Per garantire queste prestazioni, l’esercito attinge dal mondo economico i soldati che annualmente prestano il servizio militare, cercando naturalmente di reclutare le proprie giovani leve tra gli elementi migliori, cioè tra quelli che già primeggiano a livello professionale nelle aziende. Per approfittare uno dell’apporto dell’altro, entrambi i partner devono tuttavia conoscere le reciproche esigenze. Oltre alle formazioni di milizia, l’economia rappresenta pertanto un interlocutore determinante, con i quale il CEs intrattiene un dialogo intenso e costante. «Per i nostri membri gli incontri con il CEs rappresentano un’importante piattaforma non solo d’informazione, ma anche di scambio aperto e spontaneo tra le associazioni mantello» afferma Peter Lombriser, presidente centrale dell’Associazione svizzera dei sottufficiali ASSU. Foto: CME Gli incontri del CEs con le associazioni, le organizzazioni e i formatori di opinioni hanno luogo da alcuni anni, sono dedicati al dialogo reciproco e possono includere dimostrazioni pratiche sul terreno. Obiettivo prioritario del CEs è sensibilizzare i propri interlocutori alle attuali e future problematiche dell’esercito. Nelle ultime riunioni a Bülach e Bure con direttori generali stranieri di aziende svizzere operanti a livello internazionale, il comandante di corpo André Blattmann ha constatato che gli attuali temi dell’esercito suscitano notevole interesse. Durante i recenti incontri con le organizzazioni di milizia a Berna, il CEs ha inoltre ricevuto grande apprezzamento per i progressi ottenuti nel quadro dell’ulteriore sviluppo dell’esercito. Il capo dell’esercito è continuamente in contatto con partner importanti: eccolo mentre parla ai rappresentanti delle formazioni di milizia. esercito.ch 1 / 14 9 Domande dall’economia privata direttamente al capo dell’esercito «Apprezziamo molto questo dialogo con l’esercito» Foto: CME Anche quest’anno, in occasione della manifestazione dell’esercito per quadri di ditte con sede in Svizzera e attive a livello globale, il dialogo tra l’economia privata e l’esercito ha aperto nuove prospettive per entrambe le parti. Gli ospiti hanno sfruttato intensamente la possibilità di porre le proprie domande anche direttamente al capo dell’esercito. Ruth van der Zypen, Comunicazione D Come già l’anno scorso, sulla piazza d’armi di Bülach la manifestazione è stata ospitata dalla brigata blindata 11. Il comandate del battaglione di zappatori carristi 11, tenente colonnello Thomas Ott, il suo aiutante, capitano Lukas Schönenberger, e il comandante della brigata, Willy Brülisauer, hanno da subito instaurato un dialogo con gli ospiti. «Trovo apprezzabile il fatto che con questo dialogo venga gettato un ponte tra l’esercito e l’economia privata. Nel mio Paese facevo parte dell’esercito; per questo motivo, per me i punti di collegamento tra gli ambiti civili e quelli militari in Svizzera sono un fattore molto positivo». John-James Farquharson, Conzzeta AG Vantaggi per la carriera civile Le presentazioni del capo dell’esercito e del brigadiere Willy Brülisauer, destinate in particolare agli ospiti stranieri e a coloro che intrattengono pochi contatti con l’esercito, hanno illustrato gli incarichi e le strutture dell’Esercito svizzero. Dal punto di vista dell’economia privata, le assenze prolungate dei collaboratori per il servizio militare sono comprensibilmente un fattore negativo. Tuttavia, il fatto che nei corsi di formazione per ufficiali i giovani possano già accumulare esperienza pratica di condotta rappresenta un notevole valore aggiunto per la carriera civile. «Nella mia ditta, diverse persone con cui ho collaborato sono ufficiali dell’esercito. Oggi ho capito che le loro competenze sociali potrebbero in parte provenire dalla formazione alla condotta militare. Posso quindi valutare meglio l’istruzione militare e ho un’ottima impressione delle svariate competenze che vengono insegnate in tale ambito. Neda Vukmirovic, Institut Straumann AG Diversi percorsi professionali – un team Durante la dimostrazione sul terreno, il battaglione zappatori carristi 11 ha impressionato il pubblico civile sgomberando degli ostacoli 10 esercito.ch 1 / 14 grazie al proprio materiale e alle numerose competenze acquisite. La presentazione personale di alcuni militari del battaglione ha dimostrato come il gruppo sia formato da svariati professionisti, dal meccatronico al matematico. Ciò può rappresentare un vantaggio sia sul piano personale che su quello professionale. «In Svizzera esiste già un forte legame tra l’esercito e la popolazione. È particolarmente positivo il fatto che l’esercito cerchi attivamente il contatto con l’economia, in modo da promuovere il dialogo». Hans Fluri, CEO Avecon AG Tempo ben investito Nella discussione finale il presidente di Swissmem ed ex colonnello SMG Hans Hess ha tratto una chiara conclusione: la coesistenza e la collaborazione tra il settore civile e quello militare rappresenta una situazione «win-win». Il tempo in cui le ditte mettono a disposizione un collaboratore per il servizio militare o addirittura per la carriera di ufficiale è tempo ben investito. «Mi impressiona vedere la disciplina che contraddistingue i collaboratori svizzeri sul posto di lavoro. Quando ho visto le prestazioni fornite durante il servizio militare ho pensato: il servizio militare gioca sicuramente un ruolo!» Paul Nelson, Zimmer AGG Flessibilità e dialogo Durante la tavola rotonda è emersa l’importanza di concessioni reciproche. Il presidente dell’Unione svizzera degli imprenditori, Valentin Vogt, si è detto soddisfatto della disponibilità al dialogo dell’esercito. Secondo Vogt, questo è un punto d’importanza fondamentale. Il capo dell’esercito ha assicurato che tale dialogo è molto apprezzato anche da parte dell’esercito e che la flessibilità da entrambe le parti rappresenterà un punto di riferimento per il futuro. Gli interlocutori odierni sono infatti dipendenti tra loro per un’economia di successo e per la sicurezza. Il ten Aurelio Börlin, giovane ricercatore svizzero 2013 I migliori fanno carriera Foto: messe a dispo «Das sind die cleversten Jugendlichen im Baselbiet», questi sono i giovani basilesi più brillanti, così titolava l’8 maggio 2013 il quotidiano di Basilea campagna, fiero dei suoi cinque giovani ricercatori premiati nell’ambito del concorso «Scienza e gioventù». Fra questi il neo-tenente Aurelio Börlin che, dopo un anno di servizio militare, a marzo ha terminato il pagamento del grado di tenente presso la S San 42 di Airolo, e che abbiamo incontrato prima di tornare sui banchi di scuola. Giorgio Krüsi, Comunicazione Forze terrestri «A militare ho acquisito l’arte del condurre nonché utili conoscenze tecniche. Un’ottima esperienza anche culturale e linguistica», così esordisce il ten Aurelio Börlin della cp san 6, «questo dopo gli esami di maturità che, mi fa piacere, hanno incuriosito anche la comunicazione dell’esercito. Mi sono occupato di un tema poco noto ma ero determinato a scoprire qualcosa di nuovo». Per il suo lavoro di diploma presso il liceo di Oberwil Aurelio Börlin ha voluto confrontarsi con il fenomeno delle illusioni ottiche, la «Motion induced Blindness»: l’occhio umano tende a focalizzarsi sulle cose in movimento, scartando invece quanto è statico. Ce l’ha fatta perché la sua ricerca, condotta su un campionario di età diverse, ha permesso di dimostrare che questi effetti sono lampanti ma diversificati a dipendenza dell’età dei soggetti. In particolare gli anziani hanno un’elasticità mentale, oltre che fisica, inferiore rispetto al giovane. La scoperta si presta per delle riflessioni per esempio relative ai conducenti sulla strada, o ai cacciatori in agguato se non al milite reattivo all’incursione nemica … In internet sono rappresentate varie illusioni ottiche, fra queste quelle del forse più noto «cerchio rotante» di pallini lilla che cambiano colore, conosciuto anche come «Pac-man illusion», creata da Jeremy Hinton nel 2005. «La visualizzazione, l’illusione ottica e gli stimoli dei video da sempre mi appassionano e, pur iscritto ad una maturità economica, dopo qualche ricerca nel web ho scovato qualcosa di stimolante per il mio lavoro di diploma» prosegue il determinato ten Aurelio Börlin. Il docente che lo seguiva nel lavoro l’ha stimolato ad annunciarsi al concorso «Scienza e gioventù». Bingo! Oltre A. Börlin: «La foto è stata fatta in modo tale da poter riconoscere chiaramente quali parti si muovono in uno stimolo animato». ad un premio ordinario ad Aurelio è pure stato assegnato un premio speciale per il suo lavoro «eccezionale e innovativo»: la possibilità di partecipare a MOSTRATECH 2013 di Novo Hamburgo in Brasile, la fiera-concorso dove nell’ottobre scorso sono stati presentati 1500 progetti innovativi realizzati da giovani ricercatori di 32 Paesi diversi. In Brasile Aurelio Börlin ottiene una speciale menzione, non invece un premio non essendo iscritto ad alcuna scuola (in autunno Aurelio era in servizio militare, al beneficio di un congedo concesso per l’avventura in Sud America). «Il networking, la conoscenza delle lingue e delle altre culture mi appassionano parecchio. Anche per questo, prima di affrontare la 3.a liceo, ho frequentato per un anno una High school del Minnesota (USA), ma l’inglese non basta. A Novo Hamburgo tutto si discuteva in portoghese, per noi è stata dura. Mi piacerebbe tornare in Brasile anche per studiare anche questa lingua.» Cos’altro si porta a casa ed a cosa si prepara ora il ten Aurelio Börlin? «Sono molto riconoscente all’esercito perché mi ha pure concesso di condurre una sezione di lingua francese: in un’altra lingua devi impegnarti assai ma se come me hai fortuna, sei ricambiato dalla grande motivazione che la truppa sa dimostrarti. Ora mi preparo per gli esami di ammissione alla facoltà di medicina a Basilea e mi congedo dal servizio militare dove, mi chiedo, se un giorno non vorrò assumere maggiori responsabilità …». Il ten Aurelio Börlin 2012Maturità con indirizzo «Economia e diritto» al liceo di Oberwil BL 2013 Gennaio–marzo: stage presso Hoffmann La Roche Marzo–aprile 2013: SR presso la Scuola sanitaria 42-1 Maggio–giugno 2013: SSU Log 42-1 Giugno–luglio 2013: Corso tecnico per ufficiali Agosto-ottobre 2013: SU Log 1-14 (d/f) Ottobre-marzo 2014:pagamento grado quale caposez presso la S San 42-3 Hobby: nuoto, cucina, viaggi, letture esercito.ch 1 / 14 11 NOVITÀ sulla piattaforma e-learning dell’Esercito svizzero: PROTEZIONE DELL’AMBIENTE NELL’ESERCITO Contenuti • Destinato a tutti i militari. Questa lezione le servirà perché: • potrà contribuire alla protezione della natura e quindi del nostro ambiente; • contribuirà a ridurre le spese personali e dell’esercito; • avrà accesso a un glossario per la consultazione di termini sconosciuti. 12 esercito.ch 1 / 14 Ausilio d’istruzione destinato agli incaricati dell’esercito per l’ambiente (IA) • Si illustrano vari processi e caratteristiche della natura. Documentazione 51.311 i Documentazione 51.311 i • Sensibilizzazione su vari aspetti della protezione dell’ambiente. Ausilio d’istruzione destinato agli incaricati dell’esercito per l’ambiente (IA) Per maggiori informazioni: www.lmsvbs.admin.ch Valevole dal 01. 09. 2005 Stato al 01. 01. 2012