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Anno Scolastico 2014/2015
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “Di Poppa-Rozzi” Via F. Barnabei, 2 Teramo Cod. Fisc. 8003110675 tel.Pres. 0861/248215 Segr.0861/247248 Fax : 0861/243136 Web: www.iisdipopparozzi.it e-mail : [email protected] P.E.C.: [email protected] Istituzionale: [email protected] PIANO OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2014/2015 1 INDICE Informazioni utili Pag.3 Le risorse umane Pag.4 I numeri della scuola Pag.12 Attività di formazione e aggiornamento Pag.15 Notizie della scuola Pag.16 Le strutture Pag.19 Il P.O.F. del Di Poppa - Rozzi Pag.20 Il percorso formativo Pag.25 Ordinamento Professionali Pag.30 Quadri orari Pag.35 Ordinamento Tecnico Pag.47 Sezione della Didattica Pag.55 Sezione dell’Integrazione Pag.75 BES Pag.79 S.N.V. Pag.87 Sezione dei Progetti Pag.88 Allegati Pag.95 2 INFORMAZIONI UTILI Sede “Di Poppa” Sede “Rozzi” Indirizzo Via Barnabei, 2 64100 Teramo Frazione Piano d'Accio 64100 Teramo Numeri telefonici Centralino 0861.247248 Centralino 0861.558163 Fax 0861-243136 Sito Web www.iis dipopparozzi.it e-mail [email protected] Codice meccanografico TEIS00800N Codice mecc. indirizzi TERC00801L Codice Fiscale 80003110675 Posta certificata [email protected] 0861-558736 TERA00801N ORARI Sede “DI Poppa” - Via Barnabei, 2 Teramo Dirigente Scolastico Riceve dalle ore 12.00 alle ore 13.00 o in altro appuntamento concordato Segreteria Orario di servizio : 8.00/14.00 dal lunedì al sabato Orario di ricevimento pubblico : 12.00/13.45 dal lunedì al sabato, il martedì pomeriggio anche dalle 15.30 alle 17.30 3 LE RISORSE UMANE DELLA SCUOLA DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Caterina Provvisiero Il dirigente scolastico ha assunto l'incarico presso il nostro istituto dall'anno scolastico 2014/2015. Ha la rappresentanza legale ed assolve a tutte le funzioni previste dalla legge e dai contratti collettivi in ordine alla direzione, coordinamento, promozione, valorizzazione delle risorse umane e professionali nonché alla gestione e ricerca delle risorse finanziarie e strumentali, con connesse responsabilità in relazione ai risultati. Il dirigente scolastico, pertanto, assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica e la finalizza all’obiettivo della qualità dei processi formativi. Organizza la propria presenza ed il proprio tempo in rapporto alle esigenze connesse all’esercizio delle sue funzioni. Assicura comunque la sua presenza in Istituto conciliando l’organizzazione didattica con l’organizzazione di iniziative in collaborazione con istituzioni pubbliche e private del territorio. COLLABORATORE VICARIO Prof.ssa Cristina Di Sabatino RESPONSABILE sede “Rozzi” Prof. Carlo Matone DSGA Oriano Malatesta Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo - contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti al personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze. 4 PERSONALE DI SEGRETERIA Il personale A.T.A. “assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative e di sorveglianza connesse all’attività delle II.SS., in rapporto di collaborazione con il Capo di Istituto e con il personale docente”. Gli Assistenti Tecnici sono assegnati ai laboratori in base alle aree di appartenenza. I Collaboratori Scolastici sono impegnati nelle attività previste dal proprio profilo professionale, tenendo conto delle necessità orarie di funzionamento della scuola. CONSIGLIO D’ISTITUTO Dirigente scolastico Provvisiero Caterina Presidente del CdI Fizzani Antonio DSGA Malatesta Oriano Docenti Bucciarelli Antonio De Petris Mauro Di Gregorio Mirko Di Pietro Giovanni Di Vincenzo Mario Matone Carlo Paolone Ernesto Pichilli Agostino D’Angelantonio Vincenzina Modesti Vincenza ATA Genitori Di Ferdinando Carolina Di Musciano Loretta Alunni Lendel Vasko Ragni Gianmarco Quaranta Stefano Taraschi Mattia 5 FUNZIONI STRUMENTALI Area 1 Gestione del Piano dell’Offerta Formativa e Didattica Bartolini Franca Area 2 Interventi e servizi per Studenti Savini Lea Area 3 Inclusione scolastica Ardizzi Wanda Mancini Federica Primula Bianca Area 4 Progetti europei, Progetti linguistici Matriciani Paola Area 5 Rapporti scuola-territorio, Alternanza Scuola-Lavoro Bruni Antonio Calandrini Gianni Colangeli Gabriella COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Dirigente scolastico Provvisiero Caterina Docenti Colangeli G. Di Pietro F. Bruni A. - Dott. Florimbii S. , C.C.I.A.A. Teramo Rappresentanti del mondo del lavoro e delle professioni - Prof. Meloni G. , C.I.P. Confindustria - Sig. Schillaci M. , A.R.T. Teramo Tale organo ha funzioni consultive e di proposta in merito all'organizzazione delle aree di professionalità e all'utilizzo degli spazi di autonomia e flessibilità dell'offerta formativa (D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87). DIPARTIMENTI DIPARTIMENTO DEI LINGUAGGI REFERENTE De Petris M. DISCIPLINE Italiano, Storia, Storia dell'arte, Lingue straniere, Religione, Storia dell'arte ed 6 DIPARTIMENTI espressioni grafico-artistiche MATEMATICO/ SCIENTIFICO/ TECNOLOGICO Tufariello M.A. Matematica, Scienze integrate, Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari, Scienze degli alimenti, Biologia applicata, Tecnologie dell'informazione e della comunicazione, Tecnologie informatiche, Informatica e laboratorio, Educazione motoria SOCIO/ECONOMICO Colangeli G. Psicologia, Diritto, Economia aziendale, Trattamento testi, Geografia turistica, Economia dei mercati e marketing agroalimentare ed elementi di logistica, Tecniche professionali dei servizi commerciali pubblicitari, Tecniche di organizzazione e gestione dei processi produttivi, Economia dei mercati agricoli PROFESSIONALE “DI POPPA” Di Gregorio M. Laboratorio di Enogastronomia, lab. di Sala e vendita, lab. di Accoglienza turistica PROFESSIONALE DI AGRARIA Bruni A. Ecologia e Pedologia, Chimica applicata e processi di trasformazione, Tecniche di allevamento vegetale e animale, Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali, Laboratori tecnologici ed esercitazioni, Economia agraria e dello sviluppo territoriale, Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore, Sociologia rurale e storia dell'agricoltura, Tecnologie dell'informazione e tecniche di rappresentazione grafica, Scienze e tecnologie applicate. I docenti specializzati nel Sostegno confluiscono nei dipartimenti in base all'area di appartenenza. COMMISSIONI COMMISSIONE Gruppo H FUNZIONE Lavora per l’integrazione degli studenti diversamente abili. Cura l'assegnazione delle ore di assistenza educativa. Predispone ed aggiorna il modello di P.E.I. 7 COMPONENTI DS, VICARIO, CIPOLLINI, DE FABIIS,BELLINI ANNA, MANCINI FEDERICA, ARDIZZI WANDA, PRIMULA BIANCA, BURCHI FLAVIA, SCIAMANNA MAURO. Opera in coordinamento con il Referente per la disabilità e con la F.S. dedicata agli alunni. Orientamento Prevenzione del fumo Regolamento d’Istituto ed elezione Organi Collegiali Sicurezza Fornisce informazioni e consulenza agli studenti delle scuole medie inferiori, agli studenti delle classi terminali per favorire scelte autonome e consapevoli in vista dell’inserimento nel mondo del lavoro o nella prosecuzione degli studi. BRIZZI, GIORDANO, DI PIETRO F., VALLERIANI,IACUITTI, STERLICCHI,CENSONI,PRIMULA, CROCETTI,PASSALACQUA. Garantisce il rispetto della relativa normativa vigente. PICHILLI, CROCETTI, CENSONI, D’ORSOGNA. Adegua il Regolamento d’Istituto a nuove esigenze. Organizza le elezioni degli Organi Collegiali. Resta in carica per due anni. In recepimento delle direttive in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, al fine di garantire una scuola sicura per tutti:figure interne si occupano specificatamente di tutte le misure preventive e protettive per la sicurezza. DI PIETRO GIOVANNI, PETRIS, FALCONI. Il comitato di valutazione del Comitato di servizio esercita, tra le altre, valutazione le competenze previste in materia di anno di prova e formazione del personale docente. Commissione INVALSI Si occupa della gestione delle attività di valutazione esterna INVALSI e la parte istruttoria delle prove nonché dell’organizzazione delle stesse nella scuola, in tutti i suoi aspetti. 8 DE D.S., BARTOLINI, DE FABIIS, DI FRANCESCO A., CIPOLLINI. MEMBRI SUPPLENTI: SAVINI,VALLERIANI VICARIO, BARTOLINI, SAVINI, PISCELLA, TUFARIELLO, CONSIGLI DI CLASSE Il Nucleo di autovalutazione predispone un rapporto annuale di autovalutazione, anche sulla base dei criteri, degli indicatori nazionali e degli altri strumenti di rilevazione forniti dall’INVALSI D.S.,VICARIO, DSGA, BARTOLINI, SAVINI,PISCIELLA,CIPOLLINI,COLANGELI TUFARIELLO ,DI VINCENZO,PIO, DI MUSCIANO L.,RAGNI G.,DI MARTINO G. Commissione visite Coordina l’organizzazione dei guidate, viaggi e uscite viaggi;raccoglie le proposte didattiche dei Consigli di Classe;predispone la strutturazione dei viaggi, richiede offerte alle agenzie turistiche;presenta la migliore offerta e raccoglie l’adesione delle classi . DI VINCENZO, CHIAPPINI, STRACCIA, IACUITTI, BELLINI Nucleo di Autovalutazione Responsabili d’indirizzo DI VINCENZO, CALANDRINI, DI PIETRO F. DOCENTI NEO-IMMESSI IN RUOLO E TUTOR NEO-IMMESSI TUTOR Professoressa Cicoria Valentina Professoressa Aurini Angela Professoressa Coccagna Francesca Professoressa Di Sabatino Cristina Professor Di Genova Cristiano Professoressa Primula Bianca Professoressa Di Giovanni Elisabeth Professoressa Matriciani Paola Professoressa Falconi Valentina Professoressa Di Ubaldo Ilde Professoressa Paoletti Emiliana Professoressa De Profetis Nicoletta Professoressa Petricca Amelia Professoressa Brizzi Patrizia 9 COORDINATORI DI CLASSE Il coordinatore si occupa della stesura del piano didattico della classe, controlla e redige tutti gli atti burocratici del Consiglio di classe che presiede, fa opera di monitoraggio dell’andamento didattico della classe e delle assenze degli alunni, mantiene contatti frequenti con le famiglie, i docenti della classe, le funzioni strumentali, in particolare quella degli studenti, la dirigenza e i suoi collaboratori. Informa il dirigente scolastico sugli avvenimenti più significativi della classe facendo presente eventuali problemi emersi. COORDINATORI DI CLASSE DOCENTE CLASSE PULITI IA BERTONI II A MAROZZI III A PASQUARELLI IV A STELLA VA COCCAGNA F. IB CIPOLLINI II B DI VINCENZO III B MATRICIANI IV B SAVINI VB URRARO IC TANZI II C NARDI III C MANCINI IV C CAMELI VC CHIAPPINI ID DE AMICIS II D VALLERIANI III D PIO IV D SCACCIONI VD PEDICONE IE PICHILLI II E GIORDANO III E DI GREGORIO IV E 10 CIMINI R. IF DE BERARDIS II F COLANGELI III F DI MATTEO IV F BALDASSARRE VF DE FABIIS S. IG MONACO II G PORTA III G DE PETRIS IV G BALDASSARRE VG PISCIELLA IH DI FELICE II H AMBROSINI III H DE PETRIS IV H BARTOLINI VH IACUITTI I I COCCIOLI II I PORTA III I PALLOTTA IL SCIASCETTI II L BUCCIARELLI O. IM MARCHITTO EMILIA IA Rozzi FALCONI VALENTINA II A Rozzi PASSALACQUA LUIGI III A Rozzi SERRINI MERI IV A Rozzi VESE FRANCESCA V A Rozzi CENSONI LUIGI IB Rozzi CANDELORI ROSA RITA II B Rozzi TUFARIELLO M.ASSUNTA III B Rozzi PIZZICO MAURO IV B Rozzi SICHETTI LUCIO V B Rozzi FALCONI TIZIANO IC Rozzi STORNI CONSUELO IIC Rozzi DI UBALDO ILDE IIIC Rozzi 11 I NUMERI DELLA SCUOLA TOTALE ALUNNI 1007 +51* DOCENTI 130 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 8 COLLABORATORI SCOLASTICI 29 TOTALE CLASSI sede DI POPPA 45 ** TOTALE CLASSI sede ROZZI 13 TOTALE CLASSI SCUOLA CARCERARIA 4 *** * alunni scuola carceraria * * di cui tre articolate *** di cui due pluriclasse Classi SERVIZI COMMERCIALI Primo biennio Classi prime Secondo biennio Seconde Terze Quarte Quinto anno Quinte Biennio comune Servizi commerciali 1 Promozione comm.e pubblicitaria 1 1 Totale 12 1 Classi SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITA' ALBERGHIERA Primo biennio Quarte Quinte Enogastronomia 4 + 1* 3 + 1* 3 + 1* Servizi di Sala e vendita 2 2 1 Accoglienza turistica 2 1 1 9 7 6 Totale Seconde 11 10 Quinto anno Terze Biennio comune Classi prime Secondo biennio 11 10 * opzione prodotti dolciari artigianali e industriali Classi TECNICO AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA Primo biennio Biennio comune Classi prime Seconde 1 1 Secondo biennio Terze Viticoltura ed enologia Totale 1 1 1 1 13 Quarte Quinto anno Quinte Classi SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE Primo biennio Biennio comune Secondo biennio Classi prime Seconde 2 2 Terze Valorizz. e commerc. dei prodotti agricoli Quarte Quinte 2 2 2 2 2 Valorizz. e commerc. dei prodotti agricoli Totale Quinto anno 2 2 Classi 2 SCUOLA CARCERARIA Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo Servizi per l'enogastronomia e rurale l' ospitalità alberghiera Pluriclasse Classi prime Pluriclasse Classi prime 1 1 1 Pluriclasse (classi III + V) Pluriclasse 1 (classi III + IV) Totale 1 1 1 14 1 Il Collegio dei Docenti ha deliberato che l’anno scolastico sia strutturato in: DUE QUADRIMESTRI Primo 11/09/2014 - 31/01/2015 Secondo 1/02/2015- 9/06/2015 Secondo quanto deliberato dal Consiglio di Istituto, l’orario settimanale è così articolato: sei giorni di lezione, di cinque ore ciascuno (da 60 minuti), in orario antimeridiano; un rientro pomeridiano settimanale (martedì), di due ore, per le classi seconde, terze, quarte e quinte; un rientro pomeridiano settimanale (martedì), di tre ore, per le classi prime. ATTIVITA' DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO Per l'anno scolastico in corso il Collegio dei Docenti, sulla base delle esigenze e dei bisogni manifestati, ha approvato i seguenti corsi di aggiornamento: Corsi di aggiornamento Coordinatori Disturbi specifici dell'apprendimento Prof.ssa Colangeli Prof.ssa Di Sabatino Prof.ssa Matriciani Valutazione Da definire Compensazione tecnologica nella didattica dei BES Da definire Interventi per un impiego consapevole dei linguaggi multimediali Eidos Legislazione scolastica Da definire 15 NOTIZIE DELLA SCUOLA Breve storia dell’Istituto L'attuale Istituto di Istruzione Superiore “Di Poppa-Rozzi”, nasce dall'accorpamento dell'istituto Alberghiero, Commerciale e Turistico “L. Di Poppa” con l'istituto Agrario “I. Rozzi”. La scuola opera nelle sedi di Teramo, dove sono ubicati anche gli uffici amministrativi, e di Piano d'Accio. Quattro classi costituiscono i corsi della Scuola Carceraria presso la Casa Circondariale di Castrogno di Teramo. Il “Di Poppa” vede la sua nascita istituzionale nella sede di Teramo nel lontano 1966. Inizialmente l’Istituto comprendeva il solo Indirizzo Economico-commerciale e già nel primo decennio, consentiva a migliaia di giovani di qualificarsi con l’acquisizione di un titolo di studio di scuola superiore che permetteva l’immediato inserimento nel mondo del lavoro. Sin dalla sua nascita, la scuola si è trovata ad operare in una realtà territoriale a forte vocazione turistica e ricca di tradizioni eno-gastronomiche. A ciò deve aggiungersi la localizzazione di distretti industriali caratterizzati dalla presenza di piccole e medie imprese, anche e soprattutto di natura artigianale. Tale tessuto produttivo favorisce la nascita nel territorio di una cultura d’impresa che, comunque, necessita di un supporto scolastico adeguato. Nel 1987 l’Istituto si arricchisce dell’Indirizzo Turistico e, negli anni novanta a seguito di profondi mutamenti del contesto socio-economico, vengono introdotte importanti innovazioni, tra cui il Progetto 92. Tale progetto, sollecitato dalle esigenze di un mercato del lavoro attraversato dal dinamismo tecnologico, proponeva allo studente un profilo professionale flessibile, in cui si affermava l’educazione alla professionalità e non un semplice addestramento al lavoro, al fine di gestire in modo consapevole i profondi cambiamenti strutturali e culturali della società. Vengono ampliati i programmi nelle materie di base e ridotte le ore dedicate alle materie professionali, riservando un ampio approfondimento di queste ultime al corso post-qualifica di terza area. Nell’anno 2000-2001, per rispondere alle richieste di personale qualificato nel settore alberghiero e della ristorazione, viene istituito il nuovo indirizzo dei Servizi alberghieri e della ristorazione che si sviluppa su tre specializzazioni: cucina, sala - bar e ricevimento. Nella misura in cui si ingrandisce, l’Istituto adatta le sue strutture e le sue attrezzature 16 alle esigenze della popolazione scolastica, nascono quindi i nuovi edifici e i moderni laboratori, idonei all’insegnamento delle diverse discipline curriculari. La scuola si apre ad ogni possibile collaborazione con gli Enti e le Istituzioni locali attraverso un meccanismo di interazione che consente alla stessa di essere parte attiva nella realtà economica e culturale in cui è inserita. Inoltre, partecipa attivamente a manifestazioni di carattere nazionale ed internazionale per confrontarsi con le diverse realtà ed esperienze che possano condurre ad una ricaduta positiva per la sua crescita. L’Istituto rappresenta una delle realtà scolastiche più importanti della Provincia e della regione, in grado di soddisfare le svariate e peculiari esigenze didattiche e formative di settore. Ne deriva che, chi si trova in possesso di un diploma Professionale alberghiero e della ristorazione, turistico o commerciale, ha un vantaggio competitivo rispetto ad altri lavoratori, quindi la possibilità di sentirsi proiettato direttamente nel mondo del lavoro o di accedere, dopo la maturità, a tutte le facoltà universitarie. Con il riordino degli Istituti Professionali, nel 2010, la scuola cambia nuovamente nell’organizzazione e nella denominazione, includendo, nell'ambito del settore servizi, i due indirizzi: Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera e Servizi commerciali. A partire dall'anno scolastico 2012/13 sono state attivate due ulteriori articolazioni delle aree di indirizzo: l'opzione “Prodotti dolciari artigianali ed industriali” per l'indirizzo Enogastronomia ed ospitalità alberghiera, e l'opzione “Promozione commerciale e pubblicitaria” per l'indirizzo Servizi commerciali. L’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura “I. Rozzi”, ubicato in frazione Piano d’Accio di Teramo, è stato istituito nel 1960 (nell’anno scolastico 2009/10 è ricorso il cinquantenario, festeggiato con alcune manifestazioni celebrative). Originariamente articolato su quattro scuole, dislocate in varie zone della provincia, attualmente concentra la propria attività nella sede di Piano d’Accio, oggi associata all’Istituto “Di Poppa”. Nei primi anni di vita dell’istituto numerose generazioni di giovani hanno avuto l’opportunità di un’adeguata istruzione professionale, per conseguire, al termine di un ciclo biennale, la qualifica di “Esperto Coltivatore”. Con il modificarsi delle condizioni socio-economiche del territorio, anche le caratteristiche dell’utenza sono cambiate, con riduzione della presenza numerica ma contestuale elevazione del livello medio d’istruzione e di aspettative, nonché di sbocchi professionali. Così si sono aggiunti un monoennio di qualifica (3° anno) e, successivamente, un 17 biennio terminale, alla conclusione del quale si conseguiva, previo Esame di Stato, il diploma di Agrotecnico. La successiva denominazione di Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente riflette un modo di concepire la cultura agraria più consono ai tempi, particolarmente attento alle tematiche dell’ambiente e indirizzato a formare un diplomato capace di gestire i processi produttivi del settore primario, in un’ottica di salvaguardia ambientale e di sviluppo eco-compatibile. A seguito del riordino degli istituti professionali, l'Istituto, incluso nel settore servizi, è stato organizzato in Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale. A partire dall'anno scolastico 2012/13 è stata avviata l'opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli”. Inoltre l'offerta formativa si è arricchita con l'attivazione del nuovo indirizzo Tecnico “Agraria, agroalimentare e agroindustria”. Il progetto della scuola carceraria svolto negli anni scolastici precedenti si è trasformato in una vera e propria istituzione scolastica. Dall’anno scolastico 2014-2015 l’Istituto di Istruzione Superiore “Di Poppa-Rozzi” si è arricchito di due classi prime, una dell’indirizzo Alberghiero ed una dell’Agrario, una pluriclasse terza/quarta dell’indirizzo Alberghiero ed una pluriclasse terza/quinta dell’indirizzo Agrario,che costituiscono i corsi della Scuola Carceraria presso la Casa Circondariale di Castrogno di Teramo. 18 LE STRUTTURE La scuola, nel corso degli anni, ha realizzato notevoli investimenti in attrezzature e macchinari che hanno migliorato fortemente il sistema infrastrutturale. Sono previsti, tuttavia, ulteriori interventi di potenziamento delle strutture e di ammodernamento dei laboratori. In particolare, la sede del Di Poppa dispone di: n° 2 Laboratori di informatica multimediali, (di cui uno in rifacimento) con accesso, in ogni postazione, alla rete Internet; n° 2 Aule munite di L.I.M. (lavagna interattiva multimediale) n° 2 Laboratori di Ricevimento/reception dove gli alunni possono simulare l’attività professionale utilizzando spazi idonei ed attrezzature multimediali n° 1 Sala Congressi n° 2 Laboratori di Sala Bar n° 3 Laboratori di Cucina n° 2 Sale Ristorante n° 2 Laboratori di Pasticceria n° 1 Palestra attrezzata n° 1 Ufficio Placement n° 1 Bar Didattico La sede del Rozzi dispone di: n .1 Aula di Informatica n. 1 Aula Magna n. 1 Palestra e un campo di calcio n. 1 Laboratorio polivalente di chimica, microbiologia e trasformazione prodotti con locale attrezzato di botanica, agricoltura e fitopatologia n. 1 Sala conferenze n. 1 Sala per le mostre n. 1 Serra computerizzata n. 1 Laboratorio Agroalimentare n. 1 Azienda Agraria con Orto Botanico Didattico 19 IL P.O.F. DEL “DI POPPA- ROZZI” Il Piano dell’offerta formativa è stato introdotto dall’art.3 del D.P.R. 275 del 08/03/1999 ed è il documento che costituisce l’identità “culturale e progettuale” delle istituzioni scolastiche e che esplicita la progettazione curriculare, extracurricolare, educativa, organizzativa e didattica che ogni scuola adotta nell’ambito della propria autonomia. Il POF è coerente con gli obiettivi generali fissati a livello nazionale, riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale e valorizza le singole professionalità. La determinazione del curricolo tiene conto delle diverse esigenze formative concretamente rilevate, della necessità di garantire efficaci interventi educativi per la continuità e per l’orientamento e, pertanto, assume i caratteri dell’intenzionalità, della progettualità e della trasparenza. L’impronta culturale del POF nasce dalle identità personali, sociali, culturali e professionali dei soggetti coinvolti, soprattutto in una società che si fa sempre più multietnica, multilinguistica e multireligiosa, risultando, in ogni caso, rispettosa del valore e delle esigenze della persona. Le componenti scolastiche (il Consiglio d’Istituto, i Consigli di Classe, il Collegio Docenti, ecc.) raccolgono i bisogni 20 delle realtà esterne alla scuola, curando e stilando la mappatura dell’offerta formativa sulla base della conoscenza del territorio di riferimento. Il POF quindi costituisce il centro delle relazioni interne ed esterne dell'istituto ed è il documento attraverso cui assicurare la coesione dell'istituto stesso e l'aderenza alle attese degli interlocutori esterni. TEMA DEL POF: IL TURISMO La conoscenza del patrimonio culturale ed ambientale della propria regione, dovrebbe costituire l’ambito privilegiato di apertura della scuola alla realtà del mondo esterno e, di conseguenza, uno dei presupposti fondamentali per la formazione ed il coinvolgimento di cittadini consapevoli e partecipi nella corretta gestione e valorizzazione delle risorse locali. Una cultura attenta alla valorizzazione dei “patrimoni" del territorio, incluso quello eno-gastronomico, e proiettata alla salvaguardia dell'ambiente naturale nell'ottica di un turismo sostenibile e moderno, non può non essere bagaglio di un'istruzione al passo con i tempi ed in grado di dare risposte coerenti alle esigenze dell'attualità. Pertanto l’Istituto “Di Poppa-Rozzi” ha scelto come tema del P.O.F. “Il Turismo”, nell’intento di sviluppare una conoscenza diretta dell’ambiente in cui la scuola vive ed opera, ambiente che viene, spesso, vissuto in termini assai parziali, se non di sostanziale estraneità. L’idea fondante è che il rapporto tra scuola e territorio debba porsi come finalità generali: la costruzione di una consapevolezza radicata dell’interazione tra l’uomo e l’ambiente; la maturazione, almeno a livello iniziale, di una coscienza civica e sociale relativa alla gestione dell’ambiente da parte dell’individuo e della comunità; il riconoscimento e il recupero delle radici storiche in ambito locale e regionale nonché la tutela delle risorse culturali, dei valori etnici, antropologici e tradizionali; la costruzione di conoscenze relative ai saperi disciplinari e all’educazione ambientale, nonché la formazione di una cultura naturalistica; la promozione sociale economica e culturale del nostro territorio; la conoscenza del contesto in cui si vive e delle opportunità economiche, ambientali, turistiche, che esso offre. Il tema coinvolgerà tutti gli indirizzi presenti nel nostro Istituto e chiederà agli alunni attenzione e rispetto per una realtà che ha subito in passato un lento abbandono e la 21 scomparsa di tradizioni e valori locali. Si potranno ottenere così la tutela, la salvaguardia e il controllo di un patrimonio storico, artistico, culturale, economico e, pertanto, di interesse turistico, con l’obiettivo di offrire una risposta alla consistente domanda turistica che, da sempre, ha caratterizzato la nostra regione. La scuola ha accresciuto, negli anni, l’esperienza nei settori di competenza, si è sviluppata con il mutare degli eventi, delle tendenze, della politica scolastica locale e nazionale, in naturale sinergia con i portatori d'interesse del territorio. La scuola, d’altro canto, attraverso i viaggi, gli scambi culturali, lavorativi e linguistici con altre realtà, anche internazionali, la partecipazione a concorsi, diventa una forza propositiva, di innovazione, nei settori di cui si occupa. La ricerca e la sperimentazione, la lettura attenta dei cambiamenti socio-culturali sono gli impegni che si assume il nostro Istituto per continuare a formare una classe dirigente ed operativa nei settori alberghiero, agrario, commerciale e tecnico, dei professionisti dinamici ed attenti allo sfruttamento sostenibile ed adeguato delle molteplici risorse del territorio. FINALITA’ Nell’Istituto ci si propone di raggiungere, con il concorso sinergico di tutte le attività previste (curricolari, integrative ed extracurricolari), le finalità e gli obiettivi trasversali pienamente rispondenti a quanto raccomandato dalla Strategia di Lisbona, legati ai valori civili, culturali e professionali di seguito riportati: favorire la formazione dell’identità personale dello studente; ampliare la dimensione civile e sociale della sua persona; permettere l’acquisizione di conoscenze ed abilità unitarie e flessibili; formare coscienze solide capaci di vivere in una società multietnica e di padroneggiare i linguaggi plurimodali; sviluppare la capacità di rapportarsi ed integrarsi in una dimensione comunitaria europea. promuovere iniziative atte a tutelare e migliorare le eccellenze favorire l’innalzamento del successo scolastico riducendo con interventi mirati il tasso di dispersione. Le suddette finalità si dispiegano in obiettivi trasversali legati a valori civili e culturali che debbono trovare riscontro nella programmazione disciplinare e impegnano i componenti 22 del Consiglio di Classe, non solo sul piano della coerenza educativa, ma anche su quello della operatività disciplinare. OBIETTIVI OBIETTIVO 1: SVILUPPARE LA COSCIENZA DEI VALORI CIVILI Conoscere e praticare i diritti e i doveri dell’uomo e del cittadino e il principio di uguaglianza tra gli uomini; saper considerare la diversità di ideologie e di opinioni un’occasione per un confronto e una ricerca comune di valori unificanti; riconoscere il diritto alla diversità etnica, religiosa, culturale, razziale; accettarlo come fonte di arricchimento e non come fonte di gerarchie valoriali; saper accettare la presenza del disabile nella comunità scolastica, collaborando per la sua integrazione nella scuola, nella società, nel mondo del lavoro; fare propria la cultura basata sull’accettazione, sul rispetto degli altri e sulla solidarietà; saper cogliere il valore della legalità intesa come rispetto del diritto e, quindi, saper rispettare le regole, l’ambiente, gli altri, le cose proprie e non; saper valutare e autovalutarsi con senso critico. OBIETTIVO 2: PROMUOVERE LO SVILUPPO DELLA CULTURA PERSONALE Saper utilizzare la lingua italiana parlata e scritta per poter comunicare; comprendere, saper analizzare e sintetizzare un testo letterario, scientifico, tecnico; porsi problemi e prospettare soluzioni; maturare capacità logico- deduttive; saper lavorare autonomamente e in gruppo; saper inquadrare in un medesimo schema logico questioni diverse; conoscere e comprendere fatti e fenomeni collocati nel tempo e nello spazio; conoscere la storia e la normativa comunitaria. OBIETTIVO 3: MIGLIORARE LA QUALITA’ DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE Sviluppare le competenze per la società della conoscenza; garantire l’accesso alle tecnologie informatiche e delle comunicazioni per tutti; 23 sfruttare al meglio le risorse; migliorare la formazione degli insegnanti. OBIETTIVO 4: AGEVOLARE L’INGRESSO DI TUTTI AL SISTEMA DI ISTRUZIONE Creare un ambiente aperto per l’apprendimento; rendere l’apprendimento più attraente; sostenere la cittadinanza attiva, le pari opportunità e la coesione sociale. OBIETTIVO 5: APRIRE IL SISTEMA DI ISTRUZIONE AL RESTO DEL MONDO Rafforzare i legami con il mondo del lavoro, della ricerca e con la società in generale; migliorare l’apprendimento delle lingue straniere; aumentare gli scambi; rafforzare la cooperazione europea. OBIETTIVI CURRICOLARI COMUNI A TUTTI GLI INDIRIZZI Le scelte educative e didattiche dell’Istituto mirano a formare un cittadino che possieda: conoscenze e competenze di base, veri e propri requisiti per incrementare le possibilità occupazionali e lo sviluppo professionale; competenze tecnico-professionali, ovvero saperi e tecniche operative proprie delle attività relative a determinati processi lavorativi; competenze trasversali, ovvero quei processi individuali essenziali al fine di produrre un comportamento professionale che trasformi un “sapere” in una prestazione lavorativa efficace; versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento. 24 IL PERCORSO FORMATIVO Il Riordino degli Istituti Professionali e Tecnici Il percorso formativo ha subito variazioni dovute ai “Regolamenti di riordino degli istituti professionali”, emanati dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010, e alla successiva Direttiva MIUR 28 Luglio 2010, n. 65, “Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali”. A partire dalle classi prime dell’anno scolastico 2010/11, infatti, gli Istituti professionali sono stati organizzati in due settori e sei indirizzi. Il nostro Istituto appartiene al settore servizi ed include tre indirizzi: Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (articolato in valorizzazione e 25 commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio) Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (articolato in enogastronomia, servizi di sala e vendita, accoglienza turistica, prodotti dolciari artigianali e industriali*) Servizi commerciali (articolato in servizi commerciali e promozione commerciale e pubblicitaria*) * per rispondere alle esigenze di una formazione mirata a specifiche richieste del tessuto produttivo locale e per offrire risposte efficaci e mirate alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni, a partire dall'a.s. 2012/13, sono state attivate queste due nuove opzioni. Inoltre, a partire dall'a.s. 2012/13, è stato attivato un ulteriore percorso formativo, l'indirizzo per il settore tecnologico: Tecnico “Agraria, agroalimentare e agroindustria” (articolato in viticoltura e enologia) I percorsi sono articolati in un primo biennio, un secondo biennio e un quinto anno, in un curricolo quinquennale terminante con l’Esame di Stato e il rilascio del diploma di maturità professionale o tecnica. Sui siti istituzionali http://nuoviprofessionali.indire.it/ e http://nuovitecnici.indire.it/ si possono consultare i regolamenti, i profili e quadri orari, e si può accedere a tutte le informazioni utili a comprendere la nuova struttura dei professionali e dei tecnici. 26 Qualifiche professionali I Regolamenti prevedono che “gli Istituti professionali possono svolgere, in regime di sussidiarietà e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni in materia, un ruolo integrativo e complementare(…)ai fini del conseguimento(…)di qualifiche e diplomi professionali”. Per questo, è stato sottoscritto un accordo tra la Regione Abruzzo e l'U.S.R. Abruzzo per l'approvazione dei percorsi di qualifica triennali in regime sussidiario. L'offerta sussidiaria integrativa permetterà agli iscritti di conseguire, al termine del terzo anno, i seguenti diplomi di qualifica professionale: Operatore della ristorazione servizi sala bar Operatore della ristorazione e preparazione pasti Operatore ai servizi di promozione e accoglienza Operatore amministrativo - segretariale Operatore agricolo 27 Alleanze formative sul territorio: l'alternanza scuola-lavoro 1. Motivazione dell’idea progettuale: - La crisi economica globale ha avuto conseguenze ben visibili anche sull’economia del territorio teramano dove si registrano alti tassi di disoccupazione. - Dall’Unione Europea proviene la sollecitazione ad offrire agli studenti tutti gli strumenti per costruire un valido progetto di vita orientato alla prosecuzione degli studi o all’inserimento nel mondo del lavoro. Per questo diviene improcrastinabile la necessità di inserire nei percorsi di studio maggiore spazio alla cultura del lavoro attraverso l’alternanza scuola-lavoro. il progetto di alternanza scuola lavoro in contesti nazionali e internazionali, proposto dal nostro Istituto, intende perseguire i seguenti 2.Obiettivi: a)attuare modalità di apprendimento flessibili che colleghino la formazione in aula con l'esperienza pratica coerentemente con il nuovo ordinamento del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione; b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne gli interessi, gli stili di apprendimento individuali, le vocazioni personali; d) favorire la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti (scuole, imprese, enti pubblici e/o privati) nei processi formativi degli studenti e) accrescere la motivazione allo studio; f) potenziare le conoscenze della lingua inglese, soprattutto riferita alle possibilità di nuovi orizzonti lavorativi. 3.Organi e risorse umane coinvolte: - Comitato tecnico Scientifico - Dirigente Scolastico - Figure Strumentali per l’alternanza scuola-lavoro - Consigli di classe - Alunni 28 4. Durata: La durata degli interventi sarà di 160 ore (di cui n. 34 ore di teoria e n. 126 ore di tirocinio presso aziende ed Enti convenzionati e/o Altre attività formative: partecipazione ad eventi, visite guidate, fiere di settore, progetti europei (Leonardo, Erasmus +workshop) al fine di rendere l’esperienza significativa sia per gli studenti che per le aziende. 5. Valutazione e attestazione dei percorsi: Tutte le attività elencate verranno riconosciute come esperienze svolte dall’alunno nel corso degli studi attraverso attestati di partecipazione rilasciati dall’istituto. Il coordinatore d’indirizzo avrà cura di documentare le attività programmate e attuate nell’anno scolastico in una dettagliata relazione da cui emergano la progettazione, l’impegno organizzativo, l’attuazione e la valutazione formativa delle esperienze sulla base di specifiche relazioni redatte dal tutor aziendale e dal tutor scolastico. L' I. T. S. - Istituto Tecnico Superiore Agroalimentare La nostra scuola, ha concorso, come socio fondatore, alla costituzione dell'I.T.S. Agroalimentare. Gli Istituti Tecnici Superiori sono “Scuole speciali di tecnologia”: - Costituiscono un canale formativo di livello post-secondario, parallelo ai percorsi Accademici. - Formano tecnici superiori nelle aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la competitività. - Si costituiscono secondo la forma della Fondazione di partecipazione che comprende scuole, enti di formazione, imprese, università e centri di ricerca, enti locali. Con tale partecipazione il nostro istituto ha inteso, ancora una volta, rafforzare i legami con il territorio e contribuire alla formazione di giovani in grado rispondere adeguatamente alle richieste del mondo del lavoro. 29 Ordinamento Professionali - Settore Servizi SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA SERVIZI COMMERCIALI SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: - Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. - Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. - Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. - Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell‘apprendimento permanente. - Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell‘ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. - Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. - Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. - Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un‘altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). - Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell‘espressività corporea e l‘importanza che riveste la pratica dell‘attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo. 30 - Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative - Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni. - Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati. - Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. - Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell‘ambiente e del territorio. - Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. - Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. - Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. - Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. - Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. Il Percorso Formativo Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Il percorso formativo ha subito variazioni dovute ai “Regolamenti di riordino degli istituti professionali”, emanati dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010, e alla successiva Direttiva MIUR 28 Luglio 2010, n. 65, “Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali”. A partire dalle classi prime dell’anno scolastico 2010/11, infatti, gli Istituti professionali sono stati organizzati in due settori e sei indirizzi. Il nostro Istituto appartiene al settore servizi ed include tre indirizzi: Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale 31 (articolato in valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio) Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (articolato in enogastronomia, servizi di sala e vendita, accoglienza turistica, prodotti dolciari artigianali e industriali*) Servizi commerciali (articolato in promozione commerciale e pubblicitaria*) * per rispondere alle esigenze di una formazione mirata a specifiche richieste del tessuto produttivo locale e per offrire risposte efficaci e mirate alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni, a partire dall'a.s. 2012/13, sono state attivate queste due nuove opzioni. Inoltre, a partire dall'a.s. 2013-2014, è stato attivato un ulteriore percorso formativo, l'indirizzo per il settore tecnologico: Tecnico “Agraria, agroalimentare e agroindustria” I percorsi sono articolati in un primo biennio, un secondo biennio e un quinto anno, in un curricolo quinquennale terminante con l’Esame di Stato e il rilascio del diploma di maturità professionale o tecnica. Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Profilo professionale e competenze Il Diplomato di istruzione professionale nell‘indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell‘enogastronomia e dell‘ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. È in grado di: - utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l‘organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità; - organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane; - applicare le norme attinenti la conduzione dell‘esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro; - utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all‘ottimizzazione della qualità del servizio; - comunicare in almeno due lingue straniere; 32 - reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; - attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici; - curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti. L‘indirizzo presenta le articolazioni:” Enogastronomia”, ”Servizi di sala e di vendita” , “Accoglienza turistica” e l'opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell‘articolazione ”Enogastronomia”, il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche. Nell‘articolazione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici dolciari e da forno; ha competenze specifiche sugli impianti, sui processi industriali di produzione, e sul controllo di qualità del prodotto alimentare. Nell‘articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all‘amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici. A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle suindicate articolazioni conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. 2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. 3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. Nell‘articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione 33 alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell‘articolazione “Accoglienza turistica” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico-alberghiera. 2. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela. 3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio. 4. Sovrintendere all‘organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere. A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nell‘indirizzo “Servizi per l‘enogastronomia e l‘ospitalità alberghiera” conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse. 2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera. 3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi. 4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. 5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. 6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. 34 QUADRO ORARIO SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITA' ALBERGHIERA Quadro Orario Primo biennio Orario settimanale Discipline area comune Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed Economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o att. alternative Totale ore area comune 1^ 2^ 4 3 2 4 2 2 2 1 4 3 2 4 2 2 2 1 20 20 2 2 2 2 2 2 1 2 2 2 2 2 2 13 12 33 32 Discipline area di indirizzo Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) Scienza degli alimenti Lab. di servizi enogastronomici settore cucina Lab. di servizi enogastronomici settore sala e vendita Lab. di servizi di accoglienza turistica Seconda lingua straniera Geografia generale ed economica Totale ore area di indirizzo Ore complessive 35 Articolazione "Enogastronomia" Quadro Orario Secondo biennio e quinto anno Orario settimanale Secondo biennio AREA COMUNE 3^ Quinto anno 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative 4 3 2 3 2 1 4 3 2 3 2 1 4 3 2 3 2 1 Totale ore area comune 15 15 15 Discipline area di indirizzo Seconda lingua straniera Scienze e cultura dell'alimentazione (di cui in compresenza 2 ore) Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Lab. dei servizi enogastronomici settore cucina Lab. dei servizi enogastronomici settore sala e vendita 3 3 3 4 3 3 4 6 - 5 4 2 5 4 2 Totale ore area di indirizzo 17 17 17 32 32 32 Ore complessive 36 Articolazione "Servizi di sala e di vendita" Quadro Orario Secondo biennio e quinto anno Orario settimanale Secondo biennio AREA COMUNE 3^ Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative Totale ore area comune 4 3 2 3 2 1 15 Quinto anno 4^ 4 3 2 3 2 1 15 4 3 2 3 2 1 15 5^ Discipline area di indirizzo Seconda lingua straniera Scienze e cultura dell'alimentazione (di cui in compresenza 2 ore) Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Lab. dei servizi enogastronomici settore cucina Lab. dei servizi enogastronomici settore sala e vendita 3 3 3 4 3 3 4 6 5 2 4 5 2 4 Totale ore area di indirizzo 17 17 17 32 32 32 Ore complessive 37 Articolazione Enogastronomia opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” Quadro Orario Secondo biennio e quinto anno Orario settimanale Secondo biennio AREA COMUNE 3^ Quinto anno 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative 4 3 2 3 2 1 4 3 2 3 2 1 4 3 2 3 2 1 Totale ore area comune 15 15 15 3 3 3 3 3 3 9 2 3 2 3 - 3 2 2 3 4 17 17 17 32 32 32 Discipline area di indirizzo Seconda lingua straniera Scienze e cultura dell'alimentazione (di cui in compresenza 2 ore) Diritto e tecniche amministrative Lab. dei servizi enogastronomici – settore pasticceria Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari (di cui in compresenza 2 ore) Tecniche di organizzaz. e gestione dei processi produttivi Totale ore area di indirizzo Ore complessive 38 Articolazione "Accoglienza turistica" Quadro Orario Secondo biennio e quinto anno Orario settimanale Secondo biennio AREA COMUNE 3^ Quinto anno 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative 4 3 2 3 2 1 4 3 2 3 2 1 4 3 2 3 2 1 Totale ore area comune 15 15 15 Discipline area di indirizzo Seconda lingua straniera Scienze e cultura dell'alimentazione (di cui in compresenza 2 ore) Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Tecniche di comunicazione Laboratorio dei servizi di accoglienza turistica 3 3 3 4 2 2 4 6 6 2 4 6 2 4 Totale ore area di indirizzo 17 17 17 32 32 32 Ore complessive 39 Il Percorso Formativo Servizi Commerciali Il percorso formativo ha subito variazioni dovute ai “Regolamenti di riordino degli istituti professionali”, emanati dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010, e alla successiva Direttiva MIUR 28 Luglio 2010, n. 65, “Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali”. A partire dalle classi prime dell’anno scolastico 2010/11, infatti, gli Istituti professionali sono stati organizzati in due settori e sei indirizzi. Il nostro Istituto appartiene al settore servizi ed include tre indirizzi: Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (articolato in valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio) Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (articolato in enogastronomia, servizi di sala e vendita, accoglienza turistica, prodotti dolciari artigianali e industriali*) Servizi commerciali (articolato in promozione commerciale e pubblicitaria*) * per rispondere alle esigenze di una formazione mirata a specifiche richieste del tessuto produttivo locale e per offrire risposte efficaci e mirate alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni, a partire dall'a.s. 2012/13, sono state attivate queste due nuove opzioni. Inoltre, a partire dall'a.s. 2013-2014, è stato attivato un ulteriore percorso formativo, l'indirizzo per il settore tecnologico: Tecnico “Agraria, agroalimentare e agroindustria” I percorsi sono articolati in un primo biennio, un secondo biennio e un quinto anno, in un curricolo quinquennale terminante con l’Esame di Stato e il rilascio del diploma di maturità professionale o tecnica. 40 Servizi Commerciali Profilo professionale e competenze Il Diplomato di istruzione professionale nell‘indirizzo “Servizi commerciali” ha competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell‘attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell‘immagine aziendale attraverso l‘utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari. Si orienta nell‘ambito socioeconomico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali. Nell'articolazione “Promozione commerciale e pubblicitaria” il diplomato, alle competenze sopracitate, aggiunge quelle grafiche riguardanti la promozione dell'immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari. E‘ in grado di: - ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali; - contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa connessi; - contribuire alla realizzazione della gestione dell‘area amministrativo–contabile; - contribuire alla realizzazione di attività nell‘area marketing; - collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale; - utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore; - organizzare eventi promozionali; - utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni; - comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore; - collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: 41 1. Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali. 2. Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative aziendali. 3. Svolgere attività connesse all‘attuazione delle rilevazioni aziendali con l‘utilizzo di strumenti tecnologici e software applicativi di settore. 4. Contribuire alla realizzazione dell‘amministrazione delle risorse umane con riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente. 5. Interagire nell‘area della logistica e della gestione del magazzino con particolare attenzione alla relativa contabilità. 6. Interagire nell‘area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction. 7. Partecipare ad attività dell‘area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari. 8. Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all‘organizzazione di servizi per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi. 9. Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati. 10. Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l‘uso di strumenti informatici e telematici. 42 Servizi Commerciali Quadro Orario Primo biennio Orario settimanale Area comune 1^ Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed Economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative Totale ore area comune 2^ 4 3 2 4 2 2 2 1 4 3 2 4 2 2 2 1 20 20 Discipline area di indirizzo Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) Informatica e laboratorio Tecniche professionali dei servizi commerciali (di cui in compresenza 4 ore) Seconda lingua straniera Geografia generale ed economica Totale ore area di indirizzo Ore complessive 43 2 2 2 2 5 5 3 3 13 12 33 32 1 Articolazione “Promozione commerciale e pubblicitaria” Quadro orario Secondo biennio e quinto anno Orario settimanale Secondo biennio Area comune 3^ Quinto anno 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative 4 3 2 3 2 1 4 3 2 3 2 1 4 3 2 3 2 1 Totale ore area comune 15 15 15 8 8 8 2 3 2 2 2 3 2 2 2 3 2 2 17 17 17 32 32 32 Discipline area di indirizzo Tecniche professionali dei servizi commerciali pubblicitari (di cui in compresenza 4 ore) (2 ore in 5^) Seconda lingua straniera Economia aziendale Storia dell'arte ed espressioni grafico - artistiche Tecniche di comunicazione Totale ore area di indirizzo Ore complessive 44 Il Percorso Formativo per i Servizi per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Il percorso formativo ha subito variazioni dovute ai “Regolamenti di riordino degli istituti professionali”, emanati dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010, e alla successiva Direttiva MIUR 28 Luglio 2010, n. 65, “Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali”. A partire dalle classi prime dell’anno scolastico 2010/11, infatti, gli Istituti professionali sono stati organizzati in due settori e sei indirizzi. Il nostro Istituto appartiene al settore servizi ed include tre indirizzi: Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (articolato in valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio) Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (articolato in enogastronomia, servizi di sala e vendita, accoglienza turistica, prodotti dolciari artigianali e industriali*) Servizi commerciali (articolato in promozione commerciale e pubblicitaria*) * per rispondere alle esigenze di una formazione mirata a specifiche richieste del tessuto produttivo locale e per offrire risposte efficaci e mirate alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni, a partire dall'a.s. 2012/13, sono state attivate queste due nuove opzioni. Inoltre, a partire dall'a.s. 2013-2014, è stato attivato un ulteriore percorso formativo, l'indirizzo per il settore tecnologico: Tecnico “Agraria, agroalimentare e agroindustria” I percorsi sono articolati in un primo biennio, un secondo biennio e un quinto anno, in un curricolo quinquennale terminante con l’Esame di Stato e il rilascio del diploma di maturità professionale o tecnica. Servizi per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Profilo professionale e competenze Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo” Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali. E' in grado di: 45 • gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agro-ambientale, agro-industriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistema di qualità; • individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie; • utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo, e ai processi di produzione e trasformazione; • assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo rurale; • organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari ed agroindustriali; • rapportarsi con gli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche; • gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a difesa delle zone a rischio; • intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell’agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici; • gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative. L'opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio” è finalizzata a sviluppare competenze specifiche riguardanti le diverse forme di marketing, sia per la promozione della cultura dei prodotti del territorio a livello nazionale ed internazionale, sia ad assistere produttori, trasformatori e distributori per adeguarsi alle nuove esigenze e ai modelli di comportamento in materia di alimentazione. Il Diplomato approfondisce inoltre gli aspetti economici relativi al mercato di settore, analizza le dinamiche di sviluppo e valorizzazione delle produzioni locali nell’ambito della crescente globalizzazione. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nei Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale – opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di 46 competenze. 1. Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agro-produttive di una zona attraverso l'utilizzazione di carte tematiche. 2. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione. 3. Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi. 4. Applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la gestione della trasparenza, della tracciabilità e rintracciabilità. 5. Organizzare attività di valorizzazione e commercializzazione delle produzioni agro-alimentari mediante le diverse forme di marketing proponendo e adottando soluzioni per i problemi di logistica. 6. Favorire attività integrative delle aziende agrarie anche mediante la promozione di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico. 7. Collaborare con Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione. 8. Proporre soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità e sicurezza coerenti con le normative nazionali e comunitarie. 9. Valutare ipotesi diverse di valorizzazione dei prodotti attraverso tecniche di comparazione. 10. Promuovere azioni conformi alla normativa nazionale e comunitaria per la commercializzazione dei prodotti. Ordinamento Tecnici - Settore Tecnologico ISTITUTO TECNICO “AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA” A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato del settore tecnologico consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. - Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori 47 coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. - Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. - Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. - Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente. - Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. - Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. - Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. -Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). - Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo. - Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative. - Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni. - Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. - Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. - Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. 48 Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. - Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. - Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati. - Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. - Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. Indirizzo “Agraria, agroalimentare e agroindustria” Profilo professionale e competenze Il Diplomato in Agraria, agroalimentare e agroindustria - ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente; - interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici. In particolare, è in grado di: - collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali, applicando i risultati delle ricerche più avanzate; - controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico; - individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale; - intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inoltre, il corretto smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui; 49 - controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza; - esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi; - effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione; interpretare carte tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio; - rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di rischio; collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali; - collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e tracciabilità. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Produzioni e trasformazioni”, “Gestione dell’ambiente e del territorio” e “Viticoltura ed enologia”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. A partire dall’anno in corso è iniziata l’articolazione “Viticoltura ed enologia” : in essa vengono approfondite le problematiche collegate all’organizzazione specifica delle produzioni vitivinicole, alle trasformazioni e commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali. 2. Organizzare attività produttive ecocompatibili. 3. Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza. 4. Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza. 5. Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto ambientale. 6. Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate. 7. Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali. 8. Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari 50 collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente. In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze di cui sopra sono sviluppate coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento. Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Quadro Orario Primo biennio Orario settimanale Area comune Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed Economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative Totale ore area comune 1^ 2^ 4 3 2 4 2 2 2 1 4 3 2 4 2 2 2 1 20 20 Discipline area di indirizzo Scienze integrate (Fisica) (di cui in compresenza 2 ore) Scienze integrate (Chimica) (di cui in compresenza 2 ore) Tecnologie dell'informazione e della comunicazione Ecologia e Pedologia Laboratori tecnologici ed esercitazioni Geografia generale ed economica Totale ore area di indirizzo Ore complessive 51 2 2 2 2 2 3 3 2 3 3 1 13 12 33 32 Articolazione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio” Quadro orario Secondo biennio e quinto anno Orario settimanale Secondo Quinto anno biennio Area comune 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative 4 3 2 3 2 1 4 3 2 3 2 1 4 3 2 3 2 1 Totale ore area comune 15 15 15 Biologia applicata Chimica applicata e processi di trasformazione Tecniche di allevamento vegetale e animale Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali Economia agraria e dello sviluppo territoriale Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore Sociologia rurale e storia dell'agricoltura Economia dei mercati e marketing agroalimentare ed elementi di logistica 3 3 3 4 2 2 - 2 4 2 4 3 - 4 2 3 4 2 - 2 2 Totale ore area di indirizzo 17 17 17 32 32 32 Discipline area di indirizzo Ore complessive 52 TECNICO “AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA” Quadro Orario Primo biennio Orario settimanale Area comune 1^ 2^ Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed Economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative 4 3 2 4 2 2 2 1 4 3 2 4 2 2 2 1 Totale ore area comune 20 20 3 3 3 3 3 3 3 - - 3 13 12 33 32 Discipline area di indirizzo Scienze integrate (Fisica) (di cui in compresenza 2 ore) Scienze integrate (Chimica) (di cui in compresenza 2 ore) Tecnologie dell'informazione e tecniche di rappresentazione grafica (di cui in compresenza 2 ore) Tecnologie informatiche (di cui in compresenza 2 ore) Scienze e tecnologie applicate Geografia generale ed economica Totale ore area di indirizzo Ore complessive 53 1 Articolazione “Viticoltura ed enologia” Quadro orario Secondo biennio e quinto anno Orario settimanale Secondo Quinto anno biennio Area comune 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative 4 3 2 3 2 1 4 3 2 3 2 1 4 3 2 3 2 1 Totale ore area comune 15 15 15 Complementi di matematica Produzioni animali Produzioni vegetali Viticoltura e difesa della vite Trasformazione dei prodotti Enologia Economia, estimo, marketing e legislazione Genio rurale Biotecnologie agrarie Biotecnologie vitivinicole Gestione dell’ambiente e del territorio 1 3 5 2 3 3 1 3 4 2 2 2 2 4 4 2 - - 3 3 - - 2 Totale ore area di indirizzo 17 17 17 32 32 32 Discipline area di indirizzo Ore complessive 54 SEZIONE DELLA DIDATTICA Progettazione Didattico – Educativa TEMATICHE EDUCATIVE TRASVERSALI E’ previsto lo sviluppo delle seguenti tematiche educative trasversali: Educazione alla cittadinanza Educazione alla salute Educazione ad una cultura della pace e della convivenza democratica Educazione al rispetto e alla promozione dei diritti umani Educazione alla legalità Educazione al rispetto e alla tutela dell’ambiente FINALITÀ DIDATTICO - EDUCATIVE TRASVERSALI (Conoscenze, Competenze, Capacità) Primo Biennio Sapere: o Acquisire adeguate conoscenze di base in tutte le discipline di studio; o Acquisire un adeguato livello di conoscenza delle strutture e dei meccanismi della lingua e dei testi scientifici e letterari; o Arricchire le competenze comunicative in vari contesti e settori . Saper Fare: o Saper leggere e interpretare testi di diversa tipologia; o Saper comunicare le acquisizioni relative ai testi di diversa tipologia; o Saper utilizzare adeguate competenze nell’uso delle nuove tecnologie; o Saper utilizzare un metodo di studio sequenziale ed euristico. Saper Essere o Sviluppare una personalità rispettosa delle istituzioni e dell'ambiente; o Rafforzare il concetto di sé per avere più fiducia in se stessi accettando limiti e valorizzando le positività; o Sviluppare il senso di responsabilità e collaborazione; o Sviluppare la consapevolezza del valore dell’impegno per il conseguimento di un risultato. 55 Secondo biennio e monoennio conclusivo Sapere: o Acquisire una adeguata preparazione culturale e tecnico-professionale; o Acquisire adeguate conoscenze atte ad esercitare relazioni ed impegni nella dimensione sociale e professionale; Saper Fare: o Esercitare competenze comunicative e relazionali in vari contesti e settori soprattutto professionali; o Acquisire una buona capacità di lettura, anche di testi letterari; o Agire in autonomia progettuale ed operativa; o Saper realizzare prodotti con l’uso delle tecnologie informatiche; o Sviluppare un metodo di lavoro euristico. Saper Essere: o Sviluppare la crescita responsabile nel rispetto delle istituzioni e dell'ambiente; o Potenziare il senso di responsabilità e di collaborazione; o Suscitare l'apertura al dialogo per intervenire nelle conversazioni; o Sviluppare la lettura critica delle problematiche esistenziali. CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI I criteri che si seguiranno, per la composizione delle classi, sono i seguenti: allievi che si conoscono o che provengono dalla stessa scuola media e che facciano richiesta di essere inseriti nello stesso gruppo classe; classi); distribuzione possibilmente omogenea degli alunni ripetenti e/o provenienti da altre Scuole. CONTENUTI E OBIETTIVI DISCIPLINARI Si rimanda ai Piani di lavoro per disciplina. I contenuti saranno, comunque, rispondenti ai Programmi Ministeriali e, dove le discipline lo consentono, strettamente collegati agli Indirizzi professionali. Particolare attenzione è posta ai raccordi inter e pluridisciplinari. 56 MODALITA' DI LAVORO Metodi e Attività Le metodologie utilizzate e le attività messe in atto dai docenti dell’istituto, sono ispirate a dei principi comuni: riflessione costante sulle proprie modalità di “fare scuola” condivisione dei metodi utilizzati verifica della coerenza delle proprie azioni rispetto alle esigenze, in continua evoluzione, della scuola di oggi ricerca orientata all’innovazione didattica Nella sostanza, le metodiche caratterizzanti la nostra scuola, oltre alle tradizionali modalità di trasmissione culturale, mirano all’acquisizione, da parte degli alunni, di competenze operative e progettuali. Pertanto, in ambito metodologico, vengono privilegiate anche forme di apprendimento di tipo esperienziale e laboratoriale, stage, alternanza scuola-lavoro, esercitazioni pratiche, partecipazioni ad eventi. Strumenti e mezzi Nello svolgimento dell'attività didattica, è previsto il ricorso sia strumenti e mezzi tradizionali che alle moderne tecnologie informatiche. In tal senso il nostro istituto dispone, oltre che di laboratori d’informatica, anche di alcune aule dotate di LIM Lavagna Interattiva Multimediale. VERIFICHE Le prove di verifica sono intese come misura di accompagnamento all’apprendimento degli alunni, si tratta pertanto, di verifiche di processo: 1. Verifiche in ingresso: volte ad accertare la situazione di partenza e a predisporre la programmazione e le strategie da attivare. 2. Verifiche formative: volte ad accertare, in itinere, il conseguimento degli obiettivi a breve termine della programmazione 3. Verifiche sommative: volte ad accertare il raggiungimento degli obiettivi programmati sia a livello di singolo alunno che di classe. Le prove di verifica non potranno essere inferiori al numero di: o almeno due orali e/o due scritte per il primo quadrimestre o almeno due orali e/o due scritte per il secondo quadrimestre La scelta delle tipologie, viene rimandata all’autonomia di scelta del singolo docente, 57 sempre tenendo in considerazione la coerenza con le tipologie adottate in sede di Esame di Qualifica e di Esame di Stato. E’ previsto, pertanto, il ricorso a prove non strutturate, semi - strutturate e strutturate, così come ci si avvarrà di prove basate su attività concrete di tipo laboratoriale. Come previsto dalla C.M. n. 94 del 18/10/2011, “ … in ogni caso, un’ampia varietà di forme di verifica concorre a valorizzare pienamente i diversi stili di apprendimento, le potenzialità e le diverse attitudini degli studenti”. Le verifiche consentiranno di valutare gli apprendimenti, di individuare sia la qualità che la quantità dei progressi compiuti dagli alunni, e, in particolare, i problemi e le difficoltà di apprendimento, in modo da rettificare gli obiettivi della programmazione e/o reimpostare l'attività didattica e approntare i necessari interventi di recupero e/o sostegno. INTEGRAZIONE DELLE ATTIVITA’ CURRICOLARI Sono previste le seguenti attività integrative: Corsi di recupero - dopo la fine del primo quadrimestre e alla fine dello scrutinio finale, i docenti che lo riterranno opportuno segnaleranno la necessità di interventi integrativi, in alternativa è prevista una Pausa didattica, a cui seguiranno prove di verifica dei debiti formativi. (vedi “Attività di recupero e sostegno” ) Corsi di preparazione agli esami di stato - per gli alunni delle classi quinte se richiesti dagli stessi e sulla base della disponibilità dei docenti. Attività integrative curriculari ed extra – curriculari decise sulla base delle proposte del Collegio (eventi culturali, viaggi di istruzione, visite guidate, uscite didattiche, ecc.) Le uscite didattiche e i viaggi di istruzione vengono proposti e programmati dai singoli Consigli di classe, ed organizzati anche per classi parallele. Hanno lo scopo di allargare gli orizzonti culturali degli allievi, di stimolare una riflessione più attenta su importanti tematiche e, nel contempo, sviluppare la loro creatività. Per questo, oltre alle più note città d'arte, vengono prese in considerazione località e centri minori di interesse storico, artistico e/o paesaggistico e, in vista di una più efficace integrazione tra scuola e mondo del lavoro, realtà produttive coerenti con gli indirizzi della scuola. In particolare per il primo biennio vengono privilegiate: visite guidate della durata di un giorno ad aziende, musei, mostre, fiere di settore, 58 ecc. uscite didattiche finalizzate alla conoscenza del territorio Per il secondo biennio e monoennio conclusivo generalmente si prevedono viaggi d’istruzione della durata di più giorni. Per la regolamentazione di uscite, visite guidate e viaggi di istruzione si veda quanto espressamente deliberato e contenuto nel Regolamento di Istituto, che costituisce un allegato del presente documento. Valutazione Il nostro istituto, in tema di valutazione, recepisce quanto stabilito nel D. P. R. n. 122 del 22 giugno 2009 (Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni). “La valutazione e' espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonchè dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva .… La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalita' anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo …Il Collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa…La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti e' effettuata dal consiglio di classe...I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro fanno parte integrante dei percorsi formativi personalizzati…Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e ... una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.” 59 STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) In caso di alunni con disturbo specifico di apprendimento (D.S.A.) e di alunni diversamente abili, le modalità di verifica e di valutazione saranno conformi a quanto stabilito dai relativi piani didattici individualizzati (P.D.P. e P.E.I.). Per gli alunni con svantaggio socio-economico-culturale e alunni stranieri con rilevate difficoltà linguistiche, verranno messi in atto piani didattici personalizzati e prassi valutative che tengano conto delle situazioni individuali. In tutti questi casi, infatti,la personalizzazione della didattica e l'adozione di PDP rappresentano un'opportunità e una necessità. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Ai sensi dell’O.M. n. 42/2011, le attività di alternanza scuola-lavoro vengono valutate in seno alle discipline afferenti rispetto al percorso di stage svolto. Si veda inoltre quanto espressamente detto nel capitolo dedicato. FREQUENZA Secondo quanto indicato nel DPR 122/2009 e nel Regolamento d'Istituto, la frequenza incide sulla valutazione di fine anno. Infatti, per essere ammessi all’anno successivo o all’esame di stato, è necessaria la frequenza di almeno il 75% dell’orario annuale personalizzato (ad esempio, non incidono le ore dei non avvalentesi dell’I.R.C. o le ore di assenza dovute a motivi di salute adeguatamente documentati), ovvero per le classi prime su un monte ore previsto di 1089 non si potrà superare la soglia delle 272 ore, per le classi seconde, terze, quarte e quinte su un monte ore previsto di 1056 non si potrà superare la soglia delle 264 ore. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Secondo il DPR 122: “La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado … si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare.… La valutazione del comportamento e' effettuata mediante l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi.… La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al 60 successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo.” La valutazione del comportamento riguarda tutti i momenti legati alla vita scolastica e, quindi, anche le uscite didattiche, i viaggi d’istruzione, gli stage, i tirocini. L’eventuale valutazione negativa, che non consente la promozione alla classe successiva o l’ammissione agli esami di stato, è prevista qualora ricorrano sanzioni disciplinari tali da comportare l’allontanamento dello studente dalla scuola per più di 15 giorni. Tuttavia l’alunno valutato insufficientemente può dare prova di essersi ravveduto e, pertanto, può riabilitarsi. Gli elementi presi in considerazione per la valutazione collegiale del voto di comportamento sono i seguenti: Rispetto del Regolamento d’ Istituto Comportamento adeguato con compagni, docenti e personale della scuola Rispetto per il materiale e gli ambienti della scuola Partecipazione alla vita di classe e assolvimento dei doveri scolastici Frequenza Dal grado di rispetto di tali parametri, presi in esame singolarmente e globalmente, scaturisce il voto di comportamento, sintetizzato nella seguente tabella: TABELLA DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO VOTO GIUDIZIO 1/5 INSUFFICIENTE MOTIVAZIONI Violazioni gravi del Regolamento d’Istituto, episodi di bullismo, danneggiamenti alla struttura scolastica e/o alle suppellettili, comportamento assolutamente inadeguato, funzione negativa e di disturbo nel gruppo-classe. 61 SUFFICIENTE 6 7 QUASI ADEGUATO 8 ADEGUATO CORRETTO 9 PIENAMENTE 10 CORRETTO Parziale ed incostante rispetto del Regolamento d’Istituto, presenza di provvedimenti disciplinari, comportamento generalmente poco adeguato, funzione di disturbo nel gruppo-classe, limitato assolvimento degli obblighi scolastici, eventuale frequenza irregolare. Rispetto non sempre costante del Regolamento d’Istituto, comportamento talvolta poco adeguato, eventuale presenza di provvedimenti disciplinari, partecipazione discontinua alla vita della classe ed assolvimento parziale degli obblighi scolastici, eventuale frequenza irregolare. Generale rispetto del Regolamento d’Istituto, comportamento adeguato, appropriata partecipazione alla vita della classe ed adempimento degli obblighi scolastici, frequenza generalmente regolare. Rispetto del Regolamento d’Istituto, comportamento adeguato e corretto, partecipazione attiva alla vita scolastica, ruolo positivo nel gruppo-classe, frequenza regolare. Assoluto rispetto del Regolamento d’Istituto, condivisione dei principi in esso contenuti e partecipazione alla diffusione degli stessi, comportamento pienamente adeguato e corretto, ruolo attivo e propositivo all’interno della classe, frequenza assidua. VALUTAZIONE DEL PROFITTO Alla valutazione disciplinare, periodica e conclusiva, concorrono fattori ascrivibili a: competenze trasversali (motivazione ed impegno nello studio della disciplina, autonomia di lavoro, capacità di condivisione nel gruppo-classe); competenze specifiche disciplinari (conoscenze e abilità acquisite). L'attribuzione dei voti sarà effettuata riferendosi ai parametri fissati nelle tabelle che seguono: 62 TABELLE DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DEL PROFITTO Impegno e motivazione ad apprendere Partecipazione alla vita di classe Autonomia di lavoro e metodo di studio Conoscenze Abilità Competenze dimostrate Impegno e motivazione ad apprendere Partecipazione alla vita di classe Autonomia di lavoro e metodo di studio Conoscenze Abilità Competenze dimostrate Impegno e motivazione ad apprendere Partecipazione alla vita di classe Autonomia di lavoro e metodo di studio Conoscenze Abilità Competenze dimostrate Impegno e motivazione ad apprendere Partecipazione alla Voti 1-2 decisamente insufficiente L’alunno non rispetta le consegne e non mostra alcun interesse per le attività formative svolte L’alunno non si relaziona con i pari e con i docenti e non si colloca nelle dinamiche del gruppo-classe L’alunno non sa organizzare il proprio lavoro scolastico e non possiede un metodo di studio L’alunno non ha acquisito contenuti, abilità e competenze disciplinari Voti 3-4 gravemente insufficiente L’alunno rispetta raramente le consegne e mostra scarso interesse per le attività formative svolte L’alunno si relaziona raramente con i pari e con i docenti e non si colloca nelle dinamiche del gruppo-classe L’alunno organizza il proprio lavoro scolastico sporadicamente non riuscendo a superare le difficoltà di metodo L’alunno ha acquisito contenuti, abilità e competenze disciplinari in maniera inadeguata e/o settoriale Voto 5 insufficiente L’alunno non sempre rispetta le consegne e mostra un irregolare interesse per le attività formative svolte L’alunno si relaziona in modo non del tutto adeguato con i pari e con i docenti e si colloca parzialmente nelle dinamiche del gruppo-classe L’alunno organizza il proprio lavoro scolastico in modo incostante e settoriale L’alunno ha acquisito contenuti, abilità e competenze disciplinari in maniera generica e non approfondita Voto 6 sufficiente L’alunno generalmente rispetta le consegne e partecipa alle attività formative svolte L’alunno si relaziona con i pari e con i docenti e si colloca nelle 63 vita di classe Autonomia di lavoro e metodo di studio Conoscenze Abilità Competenze dimostrate Impegno e motivazione ad apprendere Partecipazione alla vita di classe Autonomia di lavoro e metodo di studio Conoscenze Abilità Competenze dimostrate Impegno e motivazione ad apprendere Partecipazione alla vita di classe Autonomia di lavoro e metodo di studio Conoscenze Abilità Competenze dimostrate Impegno e motivazione ad apprendere Partecipazione alla vita di classe Autonomia di lavoro e metodo di studio Conoscenze Abilità Competenze dimostrate dinamiche del gruppo-classe L’alunno organizza il proprio lavoro scolastico e possiede un metodo di studio L’alunno ha acquisito contenuti, abilità e competenze disciplinari accettabili Voto 7 discreto L’alunno rispetta con costanza le consegne e partecipa adeguatamente alle attività formative svolte L’alunno si relaziona con i pari e con i docenti e si colloca attivamente nelle dinamiche del gruppo-classe L’alunno organizza autonomamente il proprio lavoro scolastico e possiede un metodo di studio L’alunno ha discretamente acquisito contenuti, abilità e competenze disciplinari Voto 8 buono L’alunno rispetta costantemente le consegne e partecipa con impegno alle attività formative svolte L’alunno partecipa in modo propositivo alla vita di classe si relaziona spontaneamente ed efficacemente con i pari e con i docenti L’alunno organizza autonomamente il proprio lavoro scolastico utilizzando strategie e metodi efficaci L’alunno ha acquisito contenuti, abilità e competenze disciplinari approfondite Voto 9-10 ottimo/eccellente L’alunno rispetta sempre le consegne, partecipa alle attività formative svolte con motivazione piena, interesse e atteggiamento costruttivo L’alunno partecipa in modo propositivo alla vita di classe si relaziona spontaneamente ed efficacemente con i docenti e svolge un ruolo di leadership positiva con i pari L’alunno organizza autonomamente il proprio lavoro scolastico utilizzando strategie e metodi personali ed efficaci L’alunno ha acquisito contenuti disciplinari, abilità e competenze approfondite, organizzate e consapevoli 64 Criteri generali per gli Scrutini CADENZE TEMPORALI Il periodo scolastico è suddiviso in due quadrimestri, dal 11/09/2014 al 31/01/2015 e dal 01/02/2015 al 09/06/2015, pertanto sono previsti due periodi valutativi: o Scrutinio di fine primo quadrimestre: febbraio 2015 o Scrutinio finale: giugno 2015 Normativa di riferimento è il D.p.r. 122 del 22/06/2009. Sono fissati i seguenti criteri generali che guideranno gli scrutini intermedi e finali, nonché tutte le forme ufficiali di valutazione: a) in sede di scrutinio per tutti gli alunni, parallelamente al profitto e agli obiettivi conseguiti, saranno valutati le capacità, le attitudini e gli altri elementi che caratterizzano la personalità dell’allievo b) si terrà conto, rispetto agli obiettivi, del miglioramento progressivo realizzato durante l’anno scolastico c) il voto proposto in vista dello scrutinio è espresso come numero intero positivo (compreso tra 1 e 10), non emerge dalla semplice media dei voti ottenuti e tiene conto della progressione nell’intero anno scolastico. Tale voto è commisurato al raggiungimento degli obiettivi formativi e didattici indicati nella programmazione. d) i voti di profitto misurano specifiche prestazioni degli alunni e non i comportamenti per i quali vi è il voto di condotta; il voto è il risultato di un adeguato numero di prove e di verifiche. e) Il numero delle assenze, pur non essendo di per se stesso preclusivo della valutazione del profitto, incide sul giudizio complessivo, oltre a pregiudicare l’esito dell’anno scolastico se le assenze stesse superano il monte ore di un terzo dei giorni complessivi di scuola. La frequenza assidua e la partecipazione attiva alla scuola sono elementi positivi che concorrono alla valutazione favorevole dell’alunno. 65 La C.M. n.89 /2012, alla luce dei nuovi curricoli introdotti dal riordino , esplicita che per tutte le classi è opportuno che anche la valutazione intermedia utilizzi un voto unico in ciascuna disciplina come già avviene nello scrutinio finale. AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA (classi I, II, III,IV) Lo studente è promosso alla classe successiva se ha raggiunto gli obiettivi formativi e didattici, generali e specifici, delle singole discipline, conseguendo le correlative conoscenze, abilità e competenze. In tal caso il voto di profitto deve essere non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina. Lo studente è promosso alla classe successiva se le assenze effettuate non superano il monte ore complessivo stabilito dalla normativa vigente e dall’art.8 del Regolamento d’Istituto. Il giudizio viene sospeso per quelle discipline per cui, in sede di scrutinio finale, il Consiglio di classe stabilisca il mancato raggiungimento della sufficienza (il numero delle materie con insufficienza deve essere tale da non comportare la non ammissione all’anno successivo) e nel contempo assegni fino ad un numero massimo di tre insufficienze non gravi; per cause debitamente motivate si può giungere a quattro insufficienze non gravi. In tal caso il giudizio di ammissione alla classe successiva viene rinviato, previo superamento di prove finalizzate a verificare il raggiungimento, da parte dello studente, degli obiettivi formativi e didattici delle discipline per le quali era stata stabilita la sospensione di giudizio. Le modalità specifiche di organizzazione degli interventi didattici nei confronti degli alunni che riportano la sospensione di giudizio, vengono definite dal Collegio Docenti, nel rispetto del D.M. n. 92 del 5/11/2007 e coerentemente alla normativa vigente. La scuola comunica alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascun alunno dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l’alunno non ha raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico, le modalità ed i tempi delle relative verifiche. Le famiglie che non intendessero far avvalere i propri figli dei corsi di recupero attivati dalla scuola, possono provvedere autonomamente, tuttavia lo studente dovrà comunque 66 sottoporsi alle prove di verifica predisposte per accertare il recupero o meno del debito. NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA La non ammissione alla classe successiva viene considerata come uno dei modi per recuperare e raggiungere, con tempi diversi, gli obiettivi prefissati. I criteri che conducono a stabilire la non ammissione alla classe successiva vengono stabiliti su indicazioni del Collegio dei Docenti e sono sempre correlati ad una valutazione globale del profitto e del comportamento dell’alunno. La non ammissione dello studente alla classe successiva è data per la presenza di insufficienze tali che rendono effettivamente impossibile, anche durante il periodo di sospensione delle lezioni, il recupero delle carenze nella preparazione complessiva dello studente ai fini di una buona frequenza dell’a.s. successivo. In linea generale concorrono alla non ammissione: assenza di valutazioni, voti gravemente insufficienti e/o insufficienti,superiori a quattro, valutazione insufficiente del comportamento, numero di assenze superiore a quanto già indicato nelle pagine precedenti. La valutazione all’Esame di Stato Il voto finale dell’esame di stato deriva da: o Fino a 25 punti di Credito scolastico (acquisiti in terza, quarta e quinta sulla base della media, compreso il comportamento) o Fino a 45 punti per le 3 prove scritte (Italiano, materia d’indirizzo, terza prova multidisciplinare) massimo 15/15 per ogni prova o Fino a 30 punti per il colloquio Il punteggio di diploma va da un minimo di 60/100 ad un massimo di 100/100. E’ prevista la possibilità della lode per gli studenti per i quali non è stato necessario ricorrere al bonus (di 5 punti per gli alunni che abbiano maturato un credito scolastico di almeno 15 punti). CREDITO SCOLASTICO Il credito scolastico, introdotto dal DPR 323/98 e successivamente modificato dai DM 42/2007 e 99/2009, è un punteggio che riassume il comportamento scolastico degli ultimi tre anni di scuola di un alunno, espresso sulla base della media dei voti compresa la condotta. Il punteggio del Credito Scolastico è attribuito allo studente sulla base della 67 tabella “A “di cui al DM n.99 del 16712/2009 per le classi 3^, 4^, 5^. Per la determinazione della fascia di attribuzione del punteggio maggiore o minore all’Interno della banda di appartenenza si terrà conto: dell’assiduità nella frequenza, della partecipazione ad attività di approfondimento e/o opzionali (ad esempio la Religione cattolica), dell’impegno e del metodo di studio acquisito, delle attività formative e didattiche integrative, degli eventuali Crediti Formativi . Il D.M. n.99/2009 ha stabilito la seguente tabella di valutazione del credito scolastico: MEDIA DEI VOTI CREDITO SCOLASTICO (Punti) Terzo anno Quarto anno Quinto anno M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 5-6 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 CREDITO FORMATIVO ( D.M. 49/2000 ) Il Credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato. La coerenza può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione. Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, anche in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport. I Consigli di classe , nella loro autonomia, fissano i criteri di valutazione delle esperienze citate, sulla base della rilevanza qualitativa delle stesse, ovvero quando, a giudizio del Consiglio di classe emerga la ricaduta formativa dell’esperienza, tenuto conto di quanto deliberato dal Collegio docenti nella seduta del 15/05/14, per l’anno scolastico 2013-2014. Per le classi terze, quarte e quinte, il Collegio ha deliberato di attribuire il punteggio massimo della banda se la media dei voti è pari o superiore di 50 68 centesimi il voto pieno, in assenza di provvedimenti disciplinari gravi o eccesso di assenze e ritardi; qualora l’alunno abbia riportato una media dei voti che non supera di 50 centesimi il voto pieno, si attribuisce il minimo della banda a meno che l’alunno non abbia effettuato attività formative attinenti al curricolo (certificazioni linguistiche, progetti d’Istituto frequentati con profitto, eventi e progetti formativi extra scolastici, attività di volontariato attestate da associazioni riconosciute, attività sportive agonistiche accertate purché il comportamento scolastico sia stato corretto, attività di tutoraggio per gli alunni diversamente abili). Il Collegio dei Docenti ha deciso di attribuire i seguenti punteggi: 1) Media scolastica: il mezzo voto (6,5 - 7,5 - 8,5 etc..) viene arrotondato per eccesso se la media dei voti è pari o superiore a 0,50. 2) Interesse, e impegno e partecipazione: 0,10 per ottimo/eccellente. 3) Frequenza: 0,20 meno del 10% di assenze o frequenza regolare 4) Crediti formativi Progetti interni: 0,30 ( per almeno 30 ore per “Di Poppa”, 20 ore per “Rozzi”); 0,20 a progetti scolastici contenuti nel POF ( con una frequenza di almeno l’80% del monte ore); 0,10 ad attività sportive scolastiche (con una frequenza di almeno l’80% del monte ore); 0,30 ad alunni primi classificati nei concorsi ; 0,20 ad alunni secondi classificati nei concorsi; 0,30 a certificazioni linguistiche e partecipazione a: progetto Leonardo; Comenius ecc. 5)Crediti formativi. Progetti esterni: 0,10 donatori di sangue, attività sportive (federazioni nazionali),volontariato. Per l’anno scolastico 2014-2015 non sono stati ancora deliberati i criteri per l’attribuzione del credito formativo. ABBREVIAZIONE DEL CORSO DI STUDI PER MERITO Ai sensi delle norme vigenti, gli alunni che hanno frequentato la IV classe e che chiedono di abbreviare, per merito, il proprio corso di studi sostenendo l’Esame di Stato, devono possedere i seguenti requisiti: o Valutazione pari ad almeno 8/10 in tutte le discipline nello scrutinio finale della classe IV e almeno 7/10 in tutte le discipline negli scrutini finali delle classi II e III (senza ripetenze) o Valutazione pari ad almeno 8/10 nel comportamento per tutte le classi 69 Esami di Qualifica Il nostro Istituto eroga l’offerta formativa in regime di sussidiarietà integrativa di IeFP. Gli esami conclusivi dei percorsi di qualifica triennali prevedono, a conclusione del terzo anno, il conseguimento di una qualifica regionale ( percorso di istruzione e formazione professionale di durata triennale ).Gli esami si svolgono in due fasi: 1) ammissione all’esame di qualifica: dopo la verifica dei requisiti di ammissibilità di ogni candidato, come dalle specifiche disposizioni regionali, gli alunni delle classi terze possono essere ammessi alle prove d’esame; 2) somministrazione delle prove previste dalle disposizioni regionali (elaborati, prova professionale e colloquio). Dopo il superamento delle prove, gli alunni possono conseguire una qualifica professionale regionale, la cui denominazione è riferibile agli standard formativi della Regione Abruzzo ex DGR n. 854 del 10 dicembre 2012, con la quale sono stati recepiti gli Atti relativi alla messa a regime a livello nazionale della IeFP (Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio 2011, recepito con Decreto Interministeriale 11 novembre 2011; Accordo in Conferenza Unificata del 27 luglio 2011; Accordo in Conferenza StatoRegioni del 19 gennaio 2012.) La Certificazione delle Competenze La competenza può essere definita come “la capacità dimostrata da un soggetto di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini (atteggiamenti) personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. In linea generale, quindi, ci si riferisce alla competenza come al patrimonio complessivo di risorse di una persona nel momento in cui la stessa affronta una situazione di studio, o lavorativa, o più in generale di vita. Nel Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. Secondo l'ISFOL, le Competenze trasversali consistono in: DIAGNOSTICARE le caratteristiche dell'ambiente e del compito, analizzare, capire, rappresentare la situazione, il problema, se stessi (le risorse che possono essere 70 utilizzate o incrementate all'occorrenza) come condizione indispensabile per la progettazione e la esecuzione di una prestazione efficace (abilità cognitive) RELAZIONARSI, mettersi in relazione adeguata con l'ambiente, le persone e le cose di un certo contesto per rispondere alle richieste (abilità interpersonali o sociali: insieme di abilità emozionali, cognitive e stili di comportamento, ma anche abilità comunicative) AFFRONTARE, fronteggiare, predisporsi ad affrontare l'ambiente e il compito, sia mentalmente che a livello affettivo e motorio, intervenire su un problema (uno specifico evento, una criticità, una varianza e/o una anomalia) con migliori probabilità di risolverlo, costruire e implementare le strategie di azione, finalizzate al raggiungimento degli scopi personali del soggetto e di quelli previsti dal compito. COMPETENZE DI BASE: GLI ASSI CULTURALI Il nostro Istituto recepisce l’applicazione del DM 139 del 22 agosto 2007 (Regolamento recante norme in materia di adempimento dell‘obbligo di istruzione alla fine del biennio), che prevede, a conclusione del biennio dell’obbligo, la valutazione delle competenze di base riferite a quattro assi. Per l’obbligo di istruzione, infatti, sono stati individuati quattro assi culturali strategici che costituiscono la base contenutistica, pluridisciplinare e metodologica per lo sviluppo di competenze trasversali. I contenuti disciplinari sono articolati in aree che possono intersecarsi puntando su reticoli di conoscenze. I quattro assi culturali, che rappresentano la base, interdisciplinare e pluridisciplinare, in termini di conoscenze e abilità/capacità, per il raggiungimento delle competenze chiave di cittadinanza europea, sono i seguenti: asse dei linguaggi asse matematico asse scientifico-tecnologico asse storico-sociale Le otto competenze chiave per l’esercizio della cittadinanza attiva da conseguire al termine dell’obbligo di istruzione (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18/12/06) sono: Comunicazione nella madre lingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologie 71 Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze interpersonali, interculturali e sociali e competenza civica Imprenditorialità Espressione culturale Tali competenze sono state declinate nel nostro paese nelle seguenti otto competenze chiave di cittadinanza: 1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni 8. acquisire e interpretare l’informazione. Pertanto nel certificare le competenze si dovrà far riferimento, globalmente, a tali parametri che riassumono quelle caratteristiche che, imprescindibilmente, i giovani dovranno possedere per inserirsi in una società complessa ed in continua evoluzione. LA CERTIFICAZIONE Le Istituzioni Scolastiche Autonome progettano attività finalizzate: ► sia alle competenze di fine ciclo ► che alle competenze culturali e di cittadinanza di fine obbligo Le competenze chiave di cittadinanza e le competenze culturali relative ai 4 assi pluridisciplinari vengono accertate e certificate al termine del biennio sulla base di un modello di certificazione predisposto dal Miur. La certificazione, obbligatoria dall’anno scolastico 2010/11, prevede tre livelli: 1. Livello di base 2. livello intermedio 3. livello avanzato 72 Livello di base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. In caso di esito negativo viene indicato il “livello base non raggiunto”, con relativa motivazione riportata sul verbale del Consiglio di classe nel quale sono individuate le misure proposte per sostenere lo studente nel successivo percorso di apprendimento. Pertanto, i consigli delle prime, seconde e terze classi progettano ed adottano delle Unità di Apprendimento (UdA) al fine di poter certificare le competenze sulla base di un'attività didattica in linea con le nuove esigenze. Portfolio-Certificare significa dichiarare in modo leggibile e trasparente gli apprendimenti raggiunti. Si tratta di una azione indispensabile, in particolare nella scuola superiore, per la diversificazione dei punti di partenza e dei percorsi dei giovani, per la crescente varietà dell'offerta formativa e per lo sviluppo di apprendimenti ottenuti anche fuori dalla scuola. Il Portfolio - nella sua accezione certificativa - si propone dunque come strumento efficace di selezione e di organizzazione delle evidenze delle acquisizioni dei soggetti in termini di conoscenze, abilità e competenze. L'impulso allo sviluppo del portfolio è venuto dalla modularità e dalla relativa certificazione , dalla gestione delle passerelle e dall’integrazione fra istruzione scolastica e formazione professionale. Esso serve per : fotografare in modo dinamico e flessibile i progressi dell’allievo sviluppare azioni integrative delle modalità di valutazione offrire le basi formative per un bilancio delle competenze nell'arco della vita garantire uno strumento per i passaggi fra i diversi segmenti della formazione 73 favorire il coinvolgimento dell’allievo e la sua interazione con il docente nella valutazione Si tratta, in sostanza, di una raccolta significativa di lavori : costruita dallo studente, personalmente coinvolto e motivato a riflettere anche sulle proprie capacità e attitudini personali realizzata secondo criteri esplicitati e concordati visibile, accessibile, gestibile secondo regole condivise atta ad introdurre elementi di credito aggiuntivi a quelli curriculari utile al recupero e alla individualizzazione, perché evidenzia i diversi stili di apprendimento e di creatività concentrata sugli aspetti positivi della prestazione capace di valorizzare gli aspetti operativi delle prestazioni, spesso trascurati. INVALSI A partire dall'anno scolastico 2010/11 alla valutazione degli apprendimenti interna all’istituto si è aggiunta, per tutti gli alunni delle classi seconde, la valutazione a livello nazionale attraverso le prove standardizzate INVALSI. Si tratta di un sistema di valutazione finalizzato a misurare la qualità degli apprendimenti degli studenti italiani, di ogni ordine di scuola, con l’obiettivo di innalzare la qualità del sistema di istruzione. La data fissata per le prove INVALSI per le classi seconde per l’anno scolastico 20142015 è il 12 maggio 2015. L'INVALSI, in relazione agli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado, provvede: alla valutazione delle conoscenze e delle abilità degli studenti in uscita dalla scuola secondaria superiore, utilizzando le prove scritte degli esami di Stato secondo criteri e modalità coerenti con quelli applicati a livello internazionale per garantirne la comparabilità; alla raccolta e alla diffusione di terze prove attraverso la realizzazione dell'Archivio Terze Prove; alle attività di monitoraggio realizzate attraverso l'Osservatorio Nazionale sugli Esami di Stato. 74 SEZIONE DELL'INTEGRAZIONE L’ACCOGLIENZA e L’ORIENTAMENTO Il passaggio da un ordine scolastico all’altro è sempre uno snodo delicato che può procurare disagio, tanto più che il cammino dalla scuola media alla scuola superiore coincide con la delicata fase dell’adolescenza. Per questo, nella prima fase dell’anno, per facilitare l’inserimento dei nuovi alunni nelle classi prime e creare le condizioni per renderli protagonisti del nuovo percorso scolastico favorendo così il raggiungimento del successo formativo, si persegue un percorso di accoglienza. Tale percorso è inteso come momento iniziale di conoscenza, di riflessione, di raccordo con la realtà scolastica già vissuta, ma anche di sensibilizzazione per la realizzazione di una vera strategia di orientamento scolastico e personale per gli alunni delle classi prime. Le azioni di orientamento curate dall’Istituto prevedono una molteplicità di interventi mirati ad attivare quei processi cognitivi, emotivi, relazionali che contribuiscono alla realizzazione di un processo di formazione della persona che investe tutto l’arco della vita. La nostra scuola, pertanto, favorisce iniziative che fanno riferimento ad un’idea di orientamento “multifattoriale” con lo scopo di sostenere gli alunni nelle scelte scolastiche e/o lavorative a partire dalle dimensioni soggettive (le attitudini, gli interessi, la motivazione, ecc.), socioculturali (la famiglia, l’economia del territorio, il mercato del lavoro, la religione, ecc.), educative e formative (metodi di insegnamento, programmi, ecc.). In sostanza, le azioni di orientamento hanno come fine: formare e potenziare le capacità degli studenti di conoscere se stessi, l’ambiente in cui vivono, i mutamenti socio-economici, conoscere le offerte formative per essere protagonisti di un personale progetto di vita e partecipare allo studio in modo attivo e responsabile. Obiettivi Favorire la continuità tra scuola media e scuola superiore promuovere processi di auto-valutazione al fine di potenziare e sfruttare la varietà delle intelligenze e degli stili cognitivi rafforzare o restituire la motivazione allo studio 75 favorire la conoscenza della realtà socio-economica-culturale del territorio potenziare le capacità progettuali e decisionali dare informazioni Attività Orientamento in entrata: rivolto agli alunni della scuola media inferiore Orientamento in itinere: continuità, accoglienza, formazione, riorientamento Orientamento in uscita: volto a favorire la scelta del percorso di studi universitari o l’inserimento nel mondo del lavoro. ATTIVITA’ DI RECUPERO e SOSTEGNO L'abbattimento dell’insuccesso scolastico può ottenersi anche attraverso una adeguata progettazione di attività di recupero e sostegno, che aiutino l’alunno a superare i problemi di apprendimento e a raggiungere almeno i cosiddetti “livelli minimi” per il passaggio alla classe successiva. La normativa vigente (O.M. 92/07) pone lo svolgimento di tali attività secondo criteri e modalità stabilite dagli Organi Collegiali dell’Istituto. In particolare sono previsti i seguenti interventi: Recupero in itinere - nell’ambito delle ore curricolari il docente dedicherà alcune ore al recupero, in base alla necessità della classe. Tale attività dovrà essere riportata sul registro personale del docente. I.D.E.I. - sono degli Interventi Didattici Educativi Integrativi che verranno posti in atto, dopo la fine del primo quadrimestre, in orario pomeridiano, per il recupero delle carenze segnalate dal Consiglio di classe negli scrutini del primo periodo, o dopo la fine delle lezioni per gli alunni il cui giudizio agli scrutini finali è stato sospeso a causa di insufficienze in una o più discipline (al massimo 3). Pausa didattica- strutturazione di moduli di recupero per gli allievi con insufficienze e moduli di approfondimento per gli allievi che non hanno insufficienze. Prove di verifica dei debiti formativi- a conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il Consiglio di classe accerta il recupero delle carenze formative con delle verifiche. 76 Corsi di preparazione agli esami di stato - per gli alunni delle classi quinte se richiesti dagli stessi e sulla base della disponibilità dei docenti. ATTIVITA’ DI RECUPERO DEI DEBITI FORMATIVI Le attività di recupero sono parte integrante del lavoro scolastico e sono programmate ed attuate dai consigli di classe sulla base di criteri didattico-metodologici definiti dal Collegio docenti. Tempi e modalità-Gli interventi di recupero avvengono secondo le seguenti modalità: in itinere per tutte le discipline durante la pausa didattica al termine del primo quadrimestre, per tutta la classe corsi di recupero pomeridiani per gli alunni segnalati dai consigli di classe nelle riunioni intermedie e durante gli scrutini del primo quadrimestre corsi di recupero estivi, finalizzati a favorire il recupero delle lacune nelle materie che prevedono debiti formativi, nel periodo immediatamente successivo alla conclusione dell'anno scolastico. Verifiche intermedie: al termine di ciascun intervento di recupero realizzato nel corso dell’anno scolastico, i docenti delle discipline interessate svolgono verifiche documentabili, volte ad accertare l’eventuale superamento delle carenze riscontrate. Verifiche finali: per gli studenti che hanno riportato alla fine dell’anno scolastico la sospensione del giudizio, le prove (scritte e orali) per il recupero si svolgono nell’ultimo periodo del mese di Agosto. RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA Fermo restando che i genitori sono i primi soggetti chiamati in causa nell’educazione dei figli, tuttavia la scuola rappresenta la prima agenzia educativa alla quale la società demanda il compito di collaborare, in sintonia e sinergia con la famiglia, per il pieno sviluppo della persona umana. E’ in quest’ottica, dunque, che l’Istituto chiede alla famiglia la massima collaborazione al fine di instaurare un dialogo continuo e sincero per una completa, reciproca legittimazione. Si ricorda, inoltre, come all'atto dell'iscrizione dei ragazzi la scuola stipuli con la famiglia 77 un Patto Educativo di Corresponsabilità (D.P.R. 235/07, art. 5 – bis) con cui le parti, in una gestione partecipativa della scuola, stringono un'alleanza allo scopo di perseguire un progetto educativo condiviso. Il patto definisce diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. Obiettivo primario è quello di impegnare le famiglie, fin dal momento dell’iscrizione, a sottoscrivere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa. Per seguire con continuità ed attenzione il percorso di crescita degli allievi e il loro eventuale disagio ed informare tempestivamente le famiglie la scuola offre, oltre alla partecipazione e rappresentanza attiva tramite gli organi collegiali, diversi momenti di coinvolgimento: o Incontri di accoglienza riservati ai genitori degli alunni delle classi prime o Azioni di riorientamento, in collaborazione con la famiglia, destinate ad alunni che evidenzino demotivazione e disagio o Colloqui generali scuola - famiglia o Colloqui con il coordinatore di classe o Colloqui con la Funzione strumentale dedicata In particolare, nel corrente a.s. sono previsti: due colloqui generali scuola-famiglia: - nel mese di dicembre (15 dicembre 2014 biennio - 17 dicembre 2014 secondo biennio e monoennio) - nel mese di aprile ( 22 aprile2015 biennio - 23 aprile2015 secondo biennio e monoennio) Per conoscere in dettaglio gli orari che i singoli docenti potrebbero mettere a disposizione per i colloqui individuali ci si potrà rivolgere presso il front-office della scuola nelle rispettive sedi di Teramo e Piano d’Accio. 78 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI BES Il MIUR ha pubblicato un importante documento di riferimento, la direttiva del 27 dicembre 2012 “Linee Guida per l'Integrazione Scolastica degli Alunni con Disabilità” nella quale, richiamandosi alla tradizione pedagogica della scuola italiana, ai principi costituzionali ed alla legislazione italiana in materia, alla Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, si tracciano delle linee di comportamento allo scopo di potenziare la dimensione inclusiva della scuola delineando ruoli, responsabilità, competenze. Il nostro istituto si riconosce nei contenuti di tale documento, di cui di seguito si riportano degli stralci, e le risorse umane che vi operano si impegnano quotidianamente per favorire una reale integrazione degli alunni con diverse abilità nel contesto scolastico. “… L’integrazione/inclusione scolastica è … un valore fondativo, un assunto culturale … Al fine dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità è indispensabile ricordare che l’obiettivo fondamentale è lo sviluppo degli apprendimenti mediante la comunicazione, la socializzazione e la relazione interpersonale …Riemerge qui la centralità della progettazione educativa individualizzata che sulla base del caso concreto e delle sue esigenze dovrà individuare interventi equilibrati fra apprendimento e socializzazione, preferendo in linea di principio che l'apprendimento avvenga nell'ambito della classe e nel contesto del programma in essa attuato… Una progettazione educativa che scaturisca dal principio del diritto allo studio e allo sviluppo, nella logica anche della costruzione di un progetto di vita che consente all'alunno di “avere un futuro…… Relativamente al passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione o nei passaggi intermedi, è opportuno che i Dirigenti Scolastici coinvolti prevedano forme di consultazione obbligatorie fra gli insegnanti della classe frequentata dall’alunno con disabilità e le figure di riferimento per l'integrazione delle scuole coinvolte, al fine di consentire continuità operativa e la migliore applicazione delle esperienze già maturate nella relazione educativo-didattica e nelle prassi di integrazione con l'alunno con disabilità…… Il progetto di vita, parte integrante del P.E.I., riguarda la crescita personale e sociale dell'alunno con disabilità ed ha quale fine principale la realizzazione in prospettiva dell'innalzamento della qualità della vita dell'alunno con disabilità, anche attraverso la predisposizione di percorsi volti sia a sviluppare il senso di autoefficacia e sentimenti di autostima, sia a predisporre il conseguimento delle competenze necessarie a vivere in contesti di esperienza comuni. Il progetto di vita, anche per il fatto che include un intervento che va oltre il periodo scolastico, aprendo l'orizzonte di “un futuro possibile”, deve essere condiviso dalla famiglia e dagli altri soggetti coinvolti nel processo di integrazione. Risulta inoltre necessario predisporre piani educativi che prefigurino, anche attraverso l'orientamento, le possibili scelte che l'alunno intraprenderà dopo aver concluso il percorso di formazione scolastica ... In particolare mediante 79 l'attuazione dell'alternanza scuola-lavoro… … La progettazione degli interventi da adottare riguarda tutti gli insegnanti perché l’intera comunità scolastica è chiamata ad organizzare i curricoli in funzione dei diversi stili o delle diverse attitudini cognitive, a gestire in modo alternativo le attività d’aula, a favorire e potenziare gli apprendimenti e ad adottare i materiali e le strategie didattiche in relazione ai bisogni degli alunni. I Consigli di classe si adopereranno pertanto al coordinamento delle attività didattiche, alla preparazione dei materiali e a quanto può consentire all'alunno con disabilità, sulla base dei suoi bisogni e delle sue necessità, la piena partecipazione allo svolgimento della vita scolastica nella sua classe. Tutto ciò implica lavorare su tre direzioni: Il clima della classe Gli insegnanti devono … accettare le diversità presentate dagli alunni disabili e valorizzarle come arricchimento per l’intera classe, favorire la strutturazione del senso di appartenenza, costruire relazioni socio-affettive positive. Le strategie didattiche e gli strumenti La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. La valutazione La valutazione in decimi va rapportata al P.E.I., che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno con disabilità… la valutazione in questione dovrà essere sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione della performance…La partecipazione alle famiglie degli alunni con disabilità al processo di integrazione avviene mediante una serie di adempimenti previsti dalla legge… la famiglia ha diritto di partecipare alla formulazione del Profilo Dinamico Funzionale e del PEI, nonché alle loro verifiche … La famiglia rappresenta infatti un punto di riferimento essenziale per la corretta inclusione scolastica dell’alunno con disabilità, sia in quanto fonte di informazioni preziose sia in quanto luogo in cui avviene la continuità fra educazione formale ed educazione informale…” Con la stessa direttiva, inoltre, il MIUR ha accolto gli orientamenti da tempo presenti in alcuni Paesi dell’Unione europea che completano il quadro italiano dell’inclusione scolastica. Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si basa su una visione globale della persona con riferimento al modello ICF della classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute (International Classification of Functioning, disability and health) fondata sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto, come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002).Rientrano nella più ampia definizione di BES tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. La nostra scuola ha recepito anche le ultime circolari e note ministeriali sui BES (Circolare 80 ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, nota prot.1551 del 27 giugno 2013 e nota prot. 2563 del 22 novembre 2013) . Per l’a.s.2014/2015, pertanto, l’Istituto ha redatto un proprio Piano della Attività Inclusive (PAI) che annualmente individua gli aspetti di forza e di debolezza delle attività inclusive svolte dalla scuola e quindi predispone un piano delle risorse da offrire e richiedere a soggetti pubblici e del privato sociale per attuare una ottimale accoglienza degli alunni, con particolare attenzione a quelli con diversi Bisogni Educativi Speciali. La Nota ministeriale approfondisce così il significato di programmazione didattica del PAI: Il P.A.I non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”.Ogni intervento è attuato in riferimento alle linee guida ed ai provvedimenti legislativi in materia. La C. M. n. 8 chiarisce che i compiti del Gruppo di lavoro e studio d’Istituto (GLHI) si estendono alle problematiche relative a tutti i BES e suggerisce alle istituzione scolastiche alcune indicazioni, non prescrittive come precisato dalla successiva nota 2563, rispetto alla sua composizione e al suo funzionamento: “(...) funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, AEC, assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola (...) con una cadenza - ove possibile – almeno mensile, nei tempi e nei modi che maggiormente si confanno alla complessità interna della scuola, ossia in orario di servizio ovvero in orari aggiuntivi o funzionali (come previsto dagli artt. 28 e 29 del CCNL 2006/2009)(...). Il gruppo di lavoro così identificato prende il nome di GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione); esso è presieduto dal Dirigente Scolastico e ha come specifico compito quello di definire le azioni strategiche finalizzate ad incrementare, anno per anno, il livello di inclusività dell’istituto. Pertanto i progetti di Istituto finalizzati all’integrazione degli alunni in situazione di disabilità intendono rispondere ai loro bisogni educativi mettendo in atto una serie di interventi che consentano loro un maggior coinvolgimento nel contesto scolastico sperimentando situazioni motivanti ed integrative di apprendimento. A tal fine, la scuola, in interazione con il territorio, progetta e collega la rete delle 81 opportunità educative per realizzare percorsi didattici finalizzati ad un Progetto di vita. Nel realizzare tale obiettivo si seguono criteri di: o continuità verticale all’interno dell’Istituzione scolastica (dalla scuola Media inferiore alla secondaria di secondo grado) o continuità orizzontale (raccordo con le Istituzioni, Enti, Associazioni Territoriali) o efficienza attraverso l’ottimizzazione di risorse interne ed esterne o efficacia attraverso scelte metodologiche centrate sui bisogni dell’alunno e sull’innovazione La scuola si avvale inoltre del lavoro del: o Gruppo H, che ha il compito di individuare e predisporre le condizioni migliori ai fini dell’integrazione PERCORSO ACCOGLIENZA Si propone di consentire agli alunni diversamente abili delle classi prime che il passaggio dalla scuola media inferiore avvenga in modo naturale, ascoltando le loro esigenze e quelle delle loro famiglie, illustrando loro tutto ciò che è inerente al funzionamento della scuola, fornendo indicazioni comportamentali per affrontare il nuovo anno scolastico e promuovendo la consapevolezza di essere parte attiva di una comunità. Tali obiettivi vengono realizzati prima dell’inizio dell’anno scolastico attraverso: Incontri di accoglienza e continuità (con la presenza degli alunni, dei genitori, degli insegnanti delle medie inferiori e delle superiori, di altre figure rilevanti per la vita scolastica dell'alunno). PROCESSO D' INTEGRAZIONE Si propone di offrire rinforzi qualitativi e quantitativi, fornendo la possibilità di sperimentare il successo e la gratificazione personale in un contesto sereno e stimolante. Obiettivi: Creare condizioni motivanti assicurando un intervento educativo mirato per sviluppare le potenzialità Consolidare quanto acquisito nelle esperienze di apprendimento pregresse Favorire l’acquisizione di abilità specifiche di apprendimento e il raggiungimento degli obiettivi programmati Favorire una reale inclusione scolastica stimolando la socializzazione con i 82 pari e con le figure adulte presenti nella scuola Stimolare i processi di percezione, espressione e comunicazione attraverso percorsi laboratoriali significativi Stimolare l’utilizzo di sussidi e tecnologie come ausilio al processo di apprendimento CLASSI APERTE Gli alunni disabili che usufruiscono di una programmazione differenziata (conseguendo a conclusione degli studi un certificato di credito formativo), sulla base di specifici progetti, possono frequentare, per un tempo-scuola di maggior respiro, i laboratori delle discipline d'indirizzo. Tenendo conto delle conoscenze individuali maturate, delle rispettive capacità di apprendimento e delle personali attitudini, agli alunni si consente la frequenza dei laboratori sia della classe di appartenenza che di altre classi. STAGE E TIROCINI FORMATIVI Il nostro Istituto favorisce la partecipazione degli alunni diversamente abili a progetti di orientamento al lavoro mediante l'attuazione di stage e tirocini aziendali. PROGETTI D'ISTITUTO Nell'a.s. in corso sono stati approvati dei progetti destinati all'area della disabilità. Si veda l’area dedicata ai progetti inseriti nel Piano dell’Offerta Formativa. DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO (D.S.A.) La nostra scuola, facendo proprio quanto previsto dalla legge n.170 dell’08/10/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” e dalle successive Linee Guida del MIUR, ha elaborato un protocollo di accoglienza per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento. Si vogliono in tal modo perseguire le seguenti finalità: garantire il successo formativo di tali alunni rispondendo ai loro bisogni e consentendo la conquista di una autonomia nello studio e nella costruzione dei saperi promuovere all’interno dell’Istituto una cultura dell’inclusività implementare nei docenti la conoscenza dei D.S.A. e delle strategie metodologiche e didattiche da attuare, anche attraverso una azione di sensibilizzazione dei c.d.c. favorire il dialogo didattico-educativo con le famiglie 83 promuovere nei genitori la conoscenza dei D.S.A. e degli strumenti dispensativi e compensativi previsti Al fine di perseguire le finalità prefissate la scuola mette a disposizione: risorse umane: referente D.S.A. e docenti formati sportello dedicato corsi di auto-aggiornamento per docenti materiale didattico specifico Per garantire idonei e tempestivi interventi, nelle classi prime che accolgono alunni con D.S.A., in corrispondenza dell'inizio dell'anno scolastico vengono fissati dei Consigli di Classe dedicati aperti alla componente genitoriale e alle figure professionali coinvolte nel percorso educativo di tali alunni (psicologi, pedagogisti, ecc.). Anche nell'anno in corso è stato riproposto il “Progetto di Monitoraggio delle classi prime” allo scopo di poter individuare con tempestività i segnali d'allarme di eventuali problematiche di apprendimento e poterli segnalare alle famiglie. INTERCULTURA Nel nostro istituto si accoglie pienamente quanto espresso dalla C.M. n.2 dell'8 gennaio 2010 - Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana. “La presenza nelle scuole di alunni di diversa provenienza sociale, culturale, etnica e con differenti capacità ed esperienze di apprendimento costituisce ormai, nella società plurale e globalizzata in cui viviamo, un dato strutturale in continuo aumento … … In effetti l’elevata concentrazione nelle scuole e nelle classi di alunni con culture, condizioni, vissuti familiari e scolastici, situazioni di scolarizzazione e di apprendimento fortemente differenziati, impone il superamento di modelli e tecniche educative e formative tradizionali e l’adozione di metodologie, strumenti e contributi professionali adeguati alle nuove e diverse esigenze... … Nell’ambito dell’ampio scenario sopra evidenziato, particolare attenzione e cura vanno rivolte alla inclusione ed alla integrazione degli alunni stranieri, al fine di predisporre, nei loro confronti, condizioni paritarie che possano prevenire le situazioni di disagio e di difficoltà derivanti dai nuovi contesti di vita e di studio e contribuire a creare la indispensabile condivisione delle norme della convivenza e della partecipazione sociale… Un’analisi attenta dell’intera questione mette in evidenza alcune criticità che 84 possono così essere riassunte: a) la significativa incidenza di dispersioni, abbandoni e di ritardi che caratterizza l’itinerario scolastico degli alunni provenienti da un contesto migratorio; b) la loro conoscenza della lingua italiana, talora assente o padroneggiata a livelli di competenza notevolmente differenti; c) il possesso della “nuova” lingua più come spontaneo registro utile alla “comunicazione” quotidiana che non come strumento per lo studio nell’ambito di dell’itinerario scolastico; d) la necessità di prevedere, al di là di ogni semplicistica separatezza, anche moduli di apprendimento e percorsi formativi differenziati, soprattutto nelle scuole secondarie di secondo grado; e) la presenza di culture diverse all’interno delle comunità straniere e il loro impatto con la cultura italiana.” Per rispondere adeguatamente a tali esigenze, il nostro Istituto fa propri i seguenti presupposti fondamentali: predisposizione di piani didattici personalizzati trasparenza nella comunicazione e organizzazione delle attività diversificazione delle opportunità di apprendimento apprendimento cooperativo tutoring trasmissione di messaggi di fiducia e di positiva aspettativa ricorso a modalità di verifica e valutazione adeguate Si individua, in particolare, la necessità di strutturare percorsi di apprendimento e criteri valutativi individualizzati, come pure l’esigenza di partire, non solo da ciò che l’alunno “non sa”, ma anche dalla sua esperienza, dal suo sfondo emotivo-relazionale e dal suo patrimonio culturale. Dati questi presupposti, la valutazione sarà soprattutto formativa e dovrà prevedere tempi più lunghi. In particolare, durante il primo periodo di inserimento, non si valuterà l’acquisizione di singole abilità o competenze, quanto piuttosto l’acquisizione dei cosiddetti “sistemi di padronanza” (non quello che l’alunno sa o non sa fare, ma piuttosto quanto ha imparato nelle diverse situazioni, e come tutto 85 ciò venga rielaborato nel contesto dell’apprendimento). Al momento della presentazione della programmazione al gruppo-classe, verranno esplicitati a tutti gli alunni i criteri di valutazione adottati per gli studenti di madre-lingua straniera, nonché le motivazioni che li ispirano, allo scopo di rendere partecipi tutti del progetto inclusivo ed in modo tale da evitare dannose incomprensioni. AREA A RISCHIO I progetti relativi alle “Aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica” (CCNL Comparto scuola ) prevedono il finanziamento di progetti di scuole, di ogni ordine e grado, collocate in aree a rischio e a forte processo immigratorio di tutto il territorio nazionale. Il Contratto colloca in un’unica previsione normativa le situazioni territoriali in relazione al contesto socio-culturale e al disagio economico e riconduce in un solo quadro concettuale di riferimento gli obiettivi di lotta all’emarginazione scolastica. Tutti gli Uffici Scolastici Regionali seguono criteri di carattere quali-quantitativi per la determinazione dell’accesso ai fondi da parte delle scuole, , in base alle specificità territoriali e alla problematicità delle diverse aree di intervento (aree a rischio e/o a forte processo immigratorio). L'obiettivo principale è quello di affrontare in maniera "sinergica” il problema della dispersione scolastica e dell’ integrazione scolastica, mettendo in piedi una serie di iniziative di diversa natura: attività di orientamento e/o ri-orientamento, aggregative-socializzanti, ludico-ricreative, di rafforzamento della motivazione e delle competenze, nonché attività di sensibilizzazione sui temi legati al disagio rivolte alle famiglie e attività di formazione dei docenti. In particolare, per gli stranieri, l’impegno quotidiano ha come sfondo l’educazione interculturale, finalizzata a favorire il confronto, il dialogo, il reciproco arricchimento nella valorizzazione e convivenza delle differenze. Anche in questo anno scolastico, come nei precedenti, sono state richieste misure incentivanti per progetti relativi alle aree con forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica. (CCNL Comparto Scuola- Immigrazione e Area a rischio) 86 IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE E L’AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Con la Circolare Ministeriale 47 del 21 ottobre il MIUR ha trasmesso la Direttiva 11/14 applicativa del Regolamento sul sistema nazionale di valutazione adottato con il DPR 80/13. A partire da quest’anno tutte le scuole sono coinvolte in un processo graduale che manderà a regime, entro l’a.s. 2016/17, il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV). Il MIUR ha emanato la circolare di accompagnamento alla direttiva del 18 settembre scorso, contenente le priorità strategiche della valutazione. Entro luglio 2015 le scuole produrranno il loro primo Rapporto di autovalutazione secondo un format che sarà reso disponibile da fine ottobre. Tutte le istituzioni scolastiche elaboreranno nel corso del primo semestre 2015, attraverso un modello online, il Rapporto di autovalutazione (d’ora in avanti, “RAV”), arricchito da una sezione appositamente dedicata all’individuazione di priorità strategiche e dei relativi obiettivi di miglioramento. A tal fine, le scuole si doteranno di un’unità di autovalutazione, costituita preferibilmente dal dirigente scolastico, dal docente referente della valutazione e da uno o più docenti con adeguata professionalità individuati dal Collegio dei docenti, nonché da rappresentanti delle famiglie e degli alunni. Il format del RAV, di competenza dell’INVALSI, è stato elaborato a partire da modelli sperimentati in oltre 1.500 scuole. Esso è stato predisposto, con successive revisioni e semplificazioni, tenendo conto non solo del contributo di esperti della materia, ma anche delle osservazioni formulate dalle scuole che hanno partecipato alle sperimentazioni. Il nostro Istituto sta iniziando un percorso di autovalutazione all'interno di un processo volto a promuovere nella scuola la logica della qualità, del miglioramento continuo, della valutazione e della rendicontazione sociale, anche attraverso interventi di formazione del personale; sta lavorando, inoltre, ad un report di autovalutazione considerando, quali elementi d'ingresso, i risultati degli apprendimenti degli alunni, le risultanze di un questionario scuola proposto dall’ INVALSI e di un questionario interno appositamente predisposto. La stesura del report di autovalutazione consentirà di individuare punti di forza e di debolezza dell'Istituto, delineare il piano di miglioramento e le priorità del Piano dell'Offerta Formativa per il prossimo anno scolastico. 87 PROGETTI EUROPEI E REGIONALI Nel corrente anno scolastico il numero dei progetti finanziati dalla Comunità Europea si è arricchito, andando ad incrementare quella dimensione europea dell'educazione che sempre più caratterizza il contesto dell'istruzione di oggi. A) PROGETTO ERASMUS KA 2 (COMENIUS 3 ) Oltre alle iniziative strettamente collegate alle discipline professionalizzanti, da alcuni anni il nostro istituto è impegnato nel raggiungimento di una dimensione europea. Comenius 3 è un’azione che intende incoraggiare la creazione di reti fra progetti Comenius su temi di interesse comune allo scopo di promuovere a livello europeo l’innovazione e la cooperazione nel settore educativo e diffondere le esperienze e i prodotti realizzati nei progetti Comenius 1 e 2 . B)PROGETTO L.L.P. LEONARDO DA VINCI – progetto Qu.A.Li.T. Tour Il progetto intende offrire ai giovani l'opportunità di svolgere un'esperienza di formazione professionale attraverso lo svolgimento di un tirocinio all'estero. Il progetto, attivato per il terzo anno consecutivo, fa parte dei programmi promossi dall'Unione Europea per offrire ai giovani l'opportunità di svolgere un'esperienza di formazione professionale attraverso lo svolgimento di un tirocinio all'estero. E’ rivolto agli studenti delle IV classi degli Istituti Secondari Superiori della regione Abruzzo. C)PROGETTO KA 2 ( LEONARDO) Per l’effettiva integrazione tra i giovani dei paesi comunitari, per il potenziamento della consapevolezza della cittadinanza europea, oltre che per il consolidamento delle competenze nelle lingue straniere, l’istituto partecipa in partenariato con altri paesi 88 europei (Portogallo, Romania, Spagna, Turchia, Ungheria, Croazia, Polonia) al progetto che vede impegnati docenti ed alunni di scuole europee in un percorso comune. D) PROGETTO KA 1 ( YOUTH IN ACTION) Per migliorare le competenze chiave e le capacità dei giovani, inclusi quelli con minori opportunità; per promuovere la loro effettiva partecipazione, la cittadinanza attiva, il dialogo interculturale, l’inclusione sociale e la solidarietà attraverso opportunità di apprendimento in mobilità rivolte a giovani, coloro che operano nel contesto della gioventù, organizzazioni giovanili e youth leader, attraverso strette interconnessioni tra il settore giovanile ed il mercato del lavoro. Nel corrente anno scolastico il nostro Istituto si è trovato impegnato nella formulazione di un progetto P.O.FSE Abruzzo 2007/2013-Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione che è lo strumento di programmazione per la gestione degli interventi da realizzare rivolti a tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nelle attività di gestione e attuazione del suddetto programma. Finalità del Programma è favorire la realizzazione di un mercato del lavoro efficace e inclusivo, il miglioramento del capitale umano e, per questa via, valorizzare le potenzialità di sviluppo del territorio e la coesione economica e sociale. Titolo del nostro progetto è il seguente: P.O. FSE Abruzzo 2007-2013 Obiettivo “Competitività Regionale e Occupazione” ASSE 4 – Capitale Umano Obiettivo specifico 4.h) Elaborazione ed introduzione delle riforme dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro per migliorarne l’integrazione e sviluppare l’occupabilità con particolare attenzione all’orientamento Obiettivo specifico 4.i) Aumentare la partecipazione alle opportunità formative lungo tutto l’arco della vita e innalzare i livelli di apprendimento e conoscenza Progetto speciale: “Scuole aperte e inclusive” Progetto pilota di promozione delle scuole aperte e di sostegno alle azioni di miglioramento dell’offerta formativa extracurriculare TITOLO PROGETTO: “TECNOLOGICA … MENTE APERTA” 89 I PROGETTI D'ISTITUTO LINEE GUIDA PER LA STESURA DEI PROGETTI Principi generali Il progetto: è coerente con il P.O.F. amplia l’offerta formativa curricolare ed extra-curricolare presuppone la rilevazione dei bisogni formativi si rivolge ad un congruo numero di studenti raggruppa più classi prevede l’esame del curriculum dei docenti esperti predispone strumenti di valutazione dei risultati prevede un relazione conclusiva Articolazione del progetto 4. Tema 5. Referente/i 6. Destinatari 7. Modalità d'inclusione degli alunni diversamente abili 8. Finalità 9. Obiettivi 10. Contenuti 11. Metodologie 12. Tempi e luoghi di svolgimento 13. Relatore/i 14. Mezzi e strumenti (personal computer, LIM, auditorium, ecc.) 15. Spese previste (relatore, progettazione, monitoraggio e valutazione, ecc.) 16. Relazione finale L'elenco dei progetti approvati dal Collegio dei docenti e costituenti parte integrante del P.O.F., viene riportato nella tabella che segue. 90 . SCOLASTICO 2014/2015 REFERENTE CONTENUTI E/O FINALITA’ PROF.PACHIOLI Esposizione di olio e olive (in collaborazione con “Di Poppa”) UN CAVALLO PER PROF.PRIMULA Ippoterapia alunni AMICO diversamente abili UNITI PER UN PROF.CENSONI Coltivazione stelle FIORE di Natale per vendita. COLTIVAZIONE PROFESSORI Favorire PIANTE PRIMULA-CENSONI l’apprendimento, ORNAMENTALI E attraverso la OFFICINALI coltivazione di piante, di alunni diversamente abili L’ALUNNO PIU’ PROFESSORESSE DI Motivare gli alunni BRAVO UBALDO E allo studio e TUFARIELLO premiare le eccellenze L’ORTO DEL PROF.PACHIOLI Contribuire a SIGNOR migliorare le ALZHEIMER condizioni di vita e le attese di individui in condizione di disagio CONOSCERE PROF.PACHIOLI Conoscere L’AGRICOLTURA l’agricoltura ITALIANA italiana attraverso visite guidate BIODIVERSITA’ PROF.PACHIOLI La biodiversità VEGETALE IN vegetale in Abruzzo ABRUZZO attraverso una mostra itinerante LA FAVOLOSA PROF.PACHIOLI Convegno per le STORIA DEGLI scuole medie della AGRUMI Provincia di Teramo PROGETTI ANNO PER NOME DEL DIPARTIMENTO O PROGETTO TRASVERSALI ROZZI COLTURA E CULTURA ROZZI ROZZI ROZZI ROZZI ROZZI ROZZI ROZZI ROZZI 91 ROZZI CONOSCERE PER COMPETERE PROF.PACHIOLI DIP. ENOGASTR.E SALA *ALT.SC./LAV. DIP.ENOGASTR.E SALA CORSO DI GELATERIA PROF.D’EVANGELISTA Corso per alunni classi terze cuc. LE ECCELLENZE PROFESSORI CALANDRINI-FERRI DIP. ENOGASTR.E SALA HO.RE.CA. TRA PASSATO E INNOVAZIONE PROFESSORI CALANDRINI-FERRIGARGANO MAITRESOMMELIER PROFESSORI CALANDRINI-FERRIGARGANO I BAR DI TERAMO VISTI DA LUCA PROF.SSA BURCHI TRASV. ARTE IN TAVOLA PROF.SSA STELLA DIP. MATEMATICA GIOCHI MATEMATICI PROF.SSE PISCIELLA SCIASCETTI DIP. LETTERE IL QUOTIDIANO IN CLASSE PROF.SSA BARTOLINI DIP. RELIGIONE E LETTERE PORRAJMOS PROF. PICHILLI DIP.LETTERE STORIA DI RESISTENZE PROF.SSE VALLERIANIBARTOLINI *ALT.SC./LAV. DIP. ENOGASTR.E SALA *ALT.SC./LAV. 92 Seminari di agricoltura Corso di sala bar, ricevimento e lingue per alunni cl.III-IV e V Corsi per alunni cl.II e III Cucina di sala, taglio frutta, abbinamento cibovini (per alunni cl.III,IV e V) Migliorare l’autonomia personale di un alunno disabile Realizzazione di etichette per i prodotti dell’Istituto Favorire l’interesse per le discipline matematiche con una iniziativa ludico-agonistica Favorire la partecipazione degli alunni alla vita politica, sociale, economica e culturale Sensibilizzare i ragazzi alla conoscenza dello sterminio di Ebrei e Rom Come leggere la Resistenza riflettendo anche sulla complessità DIP. LETTERE LABORATORIO TEATRALE PROF.SSE BARTOLINIVALLERIANI DIP. SCIENZE UN ORTO IN CLASSE PROFESSORI MONACO-TANZI-DE AMICIS-SICHETTI- DIP. SCIENZE ACQUA SICURA PROF.SSE MONACOTANZI-DE AMICIS DIP. SCIENZE SCOPRIAMO L’ABRUZZO PROFONDO PROF.SSE MONACOTANZI TRASV. SPORTELLO D’ASCOLTO PROF.PICHILLI TRASV. MONITORAGGIO DSA PROF.SSE COLANGELI-DI SABATINO DIP.LINGUE STR. TRINITY PROF.SSA MATRICIANI DIP.LINGUE STR. ERASMUS KA 2 ( COMENIUS 3) PROF.SSA MATRICIANI DIP. LINGUE STR. ERASMUS KA 1 (YOUTH IN ACTION ) PROF.SSA MATRICIANI 93 del biennio 19431945 Favorire la comunicazione tra pari e contenere la dispersione scolastica Trasformare il cortile interno della sede di Teramo in un orto Promuovere la conoscenza dell’ambiente naturale Promuovere la conoscenza del nostro Abruzzo Supportare con l’aiuto di psicologi il processo di crescita dell’adolescente. Individuare nelle classi prime eventuali segnali di allarme predittivi di disturbi di apprendimento Potenziare le competenze e conseguire Certificazioni linguistiche Condividere esperienze di partenariato con altre scuole europee Sviluppare identità e senso d’appartenenza all’Europa, DIP. LINGUE STR. ERASMUS KA 2 (LEONARDO) PROF.SSA MATRICIANI DIP. LINGUE STR. LEONARDO Qu.A.Li.T.TOUR PROF.SSA MATRICIANI DIP. LINGUE STR. SOGGIORNI LINGUISTICI PROF.SSA MATRICIANI TRASV. ELEARNING E FORMAZIONE DOCENTI PROF.PIO DIP. SC. MOTORIE ATTIVITA’ SPORTIVA PROGETTO SCUOLE APERTE INCLUSIVE PROF. COCCIOLI P.O. FSE ABRUZZO 2007-2013 promuovendo lo scambio tra culture diverse Offrire l'opportunità di svolgere un'esperienza di formazione professionale con un tirocinio all'estero Offrire l'opportunità di svolgere un'esperienza di formazione professionale con un tirocinio all'estero Favorire occasioni di “apprendimento in situazione” di culture e lingue europee Corso di formazione, non obbligatorio, per docenti Attività sportive per tutti gli alunni SCUOLA CARCER. OLIVICOLTURA PROF.PACHIOLI SOVRAFFOLLATA Realizzazione di un oliveto superintensivo SCUOLA CARCER. PRODUZIONE IN SERRA PROF.PACHIOLI Coltivazione ortensie e peperoncini SCUOLA CARCER. FILIERA ORTICA PROF.PACHIOLI Coltivazione e trasformazione dell’ortica 94 ALLEGATI REGOLAMENTO D'ISTITUTO REGOLAMENTO DEI LABORATORI REGOLAMENTO DELLA PALESTRA PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ Fine 95