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Anno Scolastico 2014/2015

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Anno Scolastico 2014/2015
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“Di Poppa-Rozzi”
Via F. Barnabei, 2 Teramo
Cod. Fisc. 8003110675 tel.Pres. 0861/248215 Segr.0861/247248 Fax : 0861/243136
Web: www.iisdipopparozzi.it e-mail : [email protected]
P.E.C.: [email protected] Istituzionale: [email protected]
PIANO OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2014/2015
1
INDICE
Informazioni utili
Pag.3
Le risorse umane
Pag.4
I numeri della scuola
Pag.12
Attività di formazione e aggiornamento
Pag.15
Notizie della scuola
Pag.16
Le strutture
Pag.19
Il P.O.F. del Di Poppa - Rozzi
Pag.20
Il percorso formativo
Pag.25
Ordinamento Professionali
Pag.30
Quadri orari
Pag.35
Ordinamento Tecnico
Pag.47
Sezione della Didattica
Pag.55
Sezione dell’Integrazione
Pag.75
BES
Pag.79
S.N.V.
Pag.87
Sezione dei Progetti
Pag.88
Allegati
Pag.95
2
INFORMAZIONI UTILI
Sede “Di Poppa”
Sede “Rozzi”
Indirizzo
Via Barnabei, 2
64100 Teramo
Frazione Piano d'Accio
64100 Teramo
Numeri telefonici
Centralino 0861.247248
Centralino 0861.558163
Fax
0861-243136
Sito Web
www.iis dipopparozzi.it
e-mail
[email protected]
Codice meccanografico
TEIS00800N
Codice mecc. indirizzi
TERC00801L
Codice Fiscale
80003110675
Posta certificata
[email protected]
0861-558736
TERA00801N
ORARI
Sede “DI Poppa” - Via Barnabei, 2 Teramo
Dirigente Scolastico
Riceve dalle ore 12.00 alle ore 13.00 o in altro
appuntamento concordato
Segreteria
Orario di servizio : 8.00/14.00 dal lunedì al sabato
Orario di ricevimento pubblico : 12.00/13.45 dal lunedì al
sabato, il martedì pomeriggio anche dalle 15.30 alle 17.30
3
LE RISORSE UMANE DELLA SCUOLA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Caterina Provvisiero
Il dirigente scolastico ha assunto l'incarico presso il nostro istituto dall'anno scolastico
2014/2015. Ha la rappresentanza legale ed assolve a tutte le funzioni previste dalla
legge e dai contratti collettivi in ordine alla direzione, coordinamento, promozione,
valorizzazione delle risorse umane e professionali nonché alla gestione e ricerca delle
risorse finanziarie e strumentali, con connesse responsabilità in relazione ai risultati.
Il dirigente scolastico, pertanto, assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica e
la finalizza all’obiettivo della qualità dei processi formativi.
Organizza la propria presenza ed il proprio tempo in rapporto alle esigenze connesse
all’esercizio delle sue funzioni.
Assicura comunque la sua presenza in Istituto conciliando l’organizzazione didattica
con l’organizzazione di iniziative in collaborazione con istituzioni pubbliche e private del
territorio.
COLLABORATORE VICARIO
Prof.ssa Cristina Di Sabatino
RESPONSABILE sede “Rozzi”
Prof. Carlo Matone
DSGA
Oriano Malatesta
Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi sovrintende, con autonomia operativa,
ai servizi generali amministrativo - contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo
funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti,
rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti al personale ATA, posto alle sue
dirette dipendenze.
4
PERSONALE DI SEGRETERIA
Il personale A.T.A. “assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali,
strumentali, operative e di sorveglianza connesse all’attività delle II.SS., in rapporto di
collaborazione con il Capo di Istituto e con il personale docente”.
Gli Assistenti Tecnici sono assegnati ai laboratori in base alle aree di appartenenza.
I Collaboratori Scolastici sono impegnati nelle attività previste dal proprio profilo
professionale, tenendo conto delle necessità orarie di funzionamento della scuola.
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Dirigente scolastico
Provvisiero Caterina
Presidente del CdI
Fizzani Antonio
DSGA
Malatesta Oriano
Docenti
Bucciarelli Antonio
De Petris Mauro
Di Gregorio Mirko
Di Pietro Giovanni
Di Vincenzo Mario
Matone Carlo
Paolone Ernesto
Pichilli Agostino
D’Angelantonio Vincenzina
Modesti Vincenza
ATA
Genitori
Di Ferdinando Carolina
Di Musciano Loretta
Alunni
Lendel Vasko
Ragni Gianmarco
Quaranta Stefano
Taraschi Mattia
5
FUNZIONI STRUMENTALI
Area 1
Gestione del Piano dell’Offerta Formativa e Didattica
Bartolini Franca
Area 2
Interventi e servizi per Studenti
Savini Lea
Area 3
Inclusione scolastica
Ardizzi Wanda
Mancini Federica
Primula Bianca
Area 4
Progetti europei, Progetti linguistici
Matriciani Paola
Area 5
Rapporti scuola-territorio, Alternanza Scuola-Lavoro
Bruni Antonio
Calandrini Gianni
Colangeli Gabriella
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
Dirigente scolastico
Provvisiero Caterina
Docenti
Colangeli G.
Di Pietro F.
Bruni A.
- Dott. Florimbii S. , C.C.I.A.A. Teramo
Rappresentanti del mondo
del lavoro e delle professioni
- Prof. Meloni G. , C.I.P. Confindustria
- Sig. Schillaci M. , A.R.T. Teramo
Tale organo ha funzioni consultive e di proposta in merito all'organizzazione delle aree
di professionalità e all'utilizzo degli spazi di autonomia e flessibilità dell'offerta formativa
(D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87).
DIPARTIMENTI
DIPARTIMENTO
DEI LINGUAGGI
REFERENTE
De Petris M.
DISCIPLINE
Italiano, Storia, Storia dell'arte, Lingue
straniere, Religione, Storia dell'arte ed
6
DIPARTIMENTI
espressioni grafico-artistiche
MATEMATICO/
SCIENTIFICO/
TECNOLOGICO
Tufariello M.A.
Matematica, Scienze integrate, Analisi e
controlli chimici dei prodotti alimentari,
Scienze degli alimenti, Biologia applicata,
Tecnologie dell'informazione e della
comunicazione, Tecnologie informatiche,
Informatica e laboratorio, Educazione
motoria
SOCIO/ECONOMICO
Colangeli G.
Psicologia, Diritto, Economia aziendale,
Trattamento testi, Geografia turistica,
Economia dei mercati e marketing
agroalimentare ed elementi di logistica,
Tecniche professionali dei servizi
commerciali pubblicitari, Tecniche di
organizzazione e gestione dei processi
produttivi, Economia dei mercati agricoli
PROFESSIONALE
“DI POPPA”
Di Gregorio M. Laboratorio di Enogastronomia, lab. di Sala
e vendita, lab. di Accoglienza turistica
PROFESSIONALE DI
AGRARIA
Bruni A.
Ecologia e Pedologia, Chimica applicata e
processi di trasformazione, Tecniche di
allevamento vegetale e animale,
Agronomia territoriale ed ecosistemi
forestali, Laboratori tecnologici ed
esercitazioni, Economia agraria e dello
sviluppo territoriale, Valorizzazione delle
attività produttive e legislazione di settore,
Sociologia rurale e storia dell'agricoltura,
Tecnologie dell'informazione e tecniche di
rappresentazione grafica, Scienze e
tecnologie applicate.
I docenti specializzati nel Sostegno confluiscono nei dipartimenti in base all'area di
appartenenza.
COMMISSIONI
COMMISSIONE
Gruppo H
FUNZIONE
Lavora per l’integrazione
degli studenti diversamente
abili. Cura l'assegnazione
delle ore di assistenza
educativa. Predispone ed
aggiorna il modello di P.E.I.
7
COMPONENTI
DS, VICARIO, CIPOLLINI, DE
FABIIS,BELLINI
ANNA,
MANCINI FEDERICA, ARDIZZI
WANDA, PRIMULA BIANCA,
BURCHI FLAVIA, SCIAMANNA
MAURO.
Opera in coordinamento con il
Referente per la disabilità e
con la F.S. dedicata agli
alunni.
Orientamento
Prevenzione del fumo
Regolamento d’Istituto
ed elezione Organi
Collegiali
Sicurezza
Fornisce informazioni e
consulenza agli studenti delle
scuole medie inferiori, agli
studenti delle classi terminali
per favorire scelte autonome
e consapevoli in vista
dell’inserimento nel mondo
del lavoro o nella
prosecuzione degli studi.
BRIZZI, GIORDANO, DI PIETRO F.,
VALLERIANI,IACUITTI,
STERLICCHI,CENSONI,PRIMULA,
CROCETTI,PASSALACQUA.
Garantisce il rispetto della
relativa normativa vigente.
PICHILLI, CROCETTI,
CENSONI, D’ORSOGNA.
Adegua il Regolamento
d’Istituto a nuove esigenze.
Organizza le elezioni degli
Organi Collegiali. Resta in
carica per due anni.
In recepimento delle direttive
in materia di sicurezza nei
luoghi di lavoro, al fine di
garantire una scuola sicura
per tutti:figure interne si
occupano specificatamente di
tutte le misure preventive e
protettive per la sicurezza.
DI PIETRO GIOVANNI,
PETRIS, FALCONI.
Il comitato di valutazione del
Comitato di
servizio esercita, tra le altre,
valutazione
le competenze previste in
materia di anno di prova e
formazione del personale
docente.
Commissione INVALSI Si occupa della gestione delle
attività di valutazione esterna
INVALSI e la parte istruttoria
delle prove nonché
dell’organizzazione delle
stesse nella scuola, in tutti i
suoi aspetti.
8
DE
D.S., BARTOLINI, DE FABIIS, DI
FRANCESCO A., CIPOLLINI.
MEMBRI SUPPLENTI:
SAVINI,VALLERIANI
VICARIO, BARTOLINI, SAVINI,
PISCELLA,
TUFARIELLO,
CONSIGLI DI CLASSE
Il Nucleo di autovalutazione
predispone un
rapporto annuale di
autovalutazione, anche sulla
base dei criteri, degli
indicatori nazionali e degli altri
strumenti di
rilevazione forniti
dall’INVALSI
D.S.,VICARIO, DSGA, BARTOLINI,
SAVINI,PISCIELLA,CIPOLLINI,COLANGELI
TUFARIELLO
,DI
VINCENZO,PIO, DI MUSCIANO
L.,RAGNI G.,DI MARTINO G.
Commissione visite
Coordina l’organizzazione dei
guidate, viaggi e uscite viaggi;raccoglie le proposte
didattiche
dei Consigli di
Classe;predispone la
strutturazione dei viaggi,
richiede offerte alle agenzie
turistiche;presenta la migliore
offerta e raccoglie l’adesione
delle classi .
DI VINCENZO, CHIAPPINI,
STRACCIA, IACUITTI, BELLINI
Nucleo di
Autovalutazione
Responsabili d’indirizzo
DI VINCENZO, CALANDRINI, DI PIETRO F.
DOCENTI NEO-IMMESSI IN RUOLO E TUTOR
NEO-IMMESSI
TUTOR
Professoressa Cicoria Valentina
Professoressa Aurini Angela
Professoressa Coccagna Francesca
Professoressa Di Sabatino Cristina
Professor Di Genova Cristiano
Professoressa Primula Bianca
Professoressa Di Giovanni Elisabeth
Professoressa Matriciani Paola
Professoressa Falconi Valentina
Professoressa Di Ubaldo Ilde
Professoressa Paoletti Emiliana
Professoressa De Profetis Nicoletta
Professoressa Petricca Amelia
Professoressa Brizzi Patrizia
9
COORDINATORI DI CLASSE
Il coordinatore si occupa della stesura del piano didattico della classe, controlla e redige
tutti gli atti burocratici del Consiglio di classe che presiede, fa opera di monitoraggio
dell’andamento didattico della classe e delle assenze degli alunni, mantiene contatti
frequenti con le famiglie, i docenti della classe, le funzioni strumentali, in particolare
quella degli studenti, la dirigenza e i suoi collaboratori. Informa il dirigente scolastico sugli
avvenimenti più significativi della classe facendo presente eventuali problemi emersi.
COORDINATORI DI CLASSE
DOCENTE
CLASSE
PULITI
IA
BERTONI
II A
MAROZZI
III A
PASQUARELLI
IV A
STELLA
VA
COCCAGNA F.
IB
CIPOLLINI
II B
DI VINCENZO
III B
MATRICIANI
IV B
SAVINI
VB
URRARO
IC
TANZI
II C
NARDI
III C
MANCINI
IV C
CAMELI
VC
CHIAPPINI
ID
DE AMICIS
II D
VALLERIANI
III D
PIO
IV D
SCACCIONI
VD
PEDICONE
IE
PICHILLI
II E
GIORDANO
III E
DI GREGORIO
IV E
10
CIMINI R.
IF
DE BERARDIS
II F
COLANGELI
III F
DI MATTEO
IV F
BALDASSARRE
VF
DE FABIIS S.
IG
MONACO
II G
PORTA
III G
DE PETRIS
IV G
BALDASSARRE
VG
PISCIELLA
IH
DI FELICE
II H
AMBROSINI
III H
DE PETRIS
IV H
BARTOLINI
VH
IACUITTI
I
I
COCCIOLI
II I
PORTA
III I
PALLOTTA
IL
SCIASCETTI
II L
BUCCIARELLI O.
IM
MARCHITTO EMILIA
IA
Rozzi
FALCONI VALENTINA
II A
Rozzi
PASSALACQUA LUIGI
III A Rozzi
SERRINI MERI
IV A Rozzi
VESE FRANCESCA
V A Rozzi
CENSONI LUIGI
IB
Rozzi
CANDELORI ROSA RITA
II B
Rozzi
TUFARIELLO M.ASSUNTA
III B Rozzi
PIZZICO MAURO
IV B Rozzi
SICHETTI LUCIO
V B Rozzi
FALCONI TIZIANO
IC
Rozzi
STORNI CONSUELO
IIC
Rozzi
DI UBALDO ILDE
IIIC
Rozzi
11
I NUMERI DELLA SCUOLA
TOTALE ALUNNI
1007 +51*
DOCENTI
130
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
8
COLLABORATORI SCOLASTICI
29
TOTALE CLASSI sede DI POPPA
45 **
TOTALE CLASSI sede ROZZI
13
TOTALE CLASSI SCUOLA CARCERARIA
4 ***
* alunni scuola carceraria
* * di cui tre articolate
*** di cui due pluriclasse
Classi SERVIZI COMMERCIALI
Primo biennio
Classi prime
Secondo biennio
Seconde
Terze
Quarte
Quinto anno
Quinte
Biennio
comune
Servizi
commerciali
1
Promozione
comm.e
pubblicitaria
1
1
Totale
12
1
Classi SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITA' ALBERGHIERA
Primo biennio
Quarte
Quinte
Enogastronomia
4 + 1*
3 + 1*
3 + 1*
Servizi di
Sala e
vendita
2
2
1
Accoglienza
turistica
2
1
1
9
7
6
Totale
Seconde
11
10
Quinto anno
Terze
Biennio
comune
Classi prime
Secondo biennio
11
10
* opzione prodotti dolciari artigianali e industriali
Classi TECNICO AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA
Primo biennio
Biennio
comune
Classi prime
Seconde
1
1
Secondo biennio
Terze
Viticoltura ed
enologia
Totale
1
1
1
1
13
Quarte
Quinto anno
Quinte
Classi SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE
Primo biennio
Biennio
comune
Secondo biennio
Classi prime
Seconde
2
2
Terze
Valorizz. e
commerc.
dei prodotti
agricoli
Quarte
Quinte
2
2
2
2
2
Valorizz. e
commerc.
dei prodotti
agricoli
Totale
Quinto anno
2
2
Classi
2
SCUOLA CARCERARIA
Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo Servizi per l'enogastronomia e
rurale
l' ospitalità alberghiera
Pluriclasse
Classi prime
Pluriclasse
Classi prime
1
1
1
Pluriclasse
(classi III + V)
Pluriclasse
1
(classi III +
IV)
Totale
1
1
1
14
1
Il Collegio dei Docenti ha deliberato che l’anno scolastico sia strutturato in:
DUE QUADRIMESTRI
Primo 11/09/2014 - 31/01/2015
Secondo 1/02/2015- 9/06/2015
Secondo quanto deliberato dal Consiglio di Istituto, l’orario settimanale è così articolato:

sei giorni di lezione, di cinque ore ciascuno (da 60 minuti), in orario
antimeridiano;

un rientro pomeridiano settimanale (martedì), di due ore, per le classi
seconde, terze, quarte e quinte;

un rientro pomeridiano settimanale (martedì), di tre ore, per le classi prime.
ATTIVITA' DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Per l'anno scolastico in corso il Collegio dei Docenti, sulla base delle esigenze e dei
bisogni manifestati, ha approvato i seguenti corsi di aggiornamento:
Corsi di aggiornamento
Coordinatori
Disturbi specifici dell'apprendimento
Prof.ssa Colangeli
Prof.ssa Di Sabatino
Prof.ssa Matriciani
Valutazione
Da definire
Compensazione tecnologica nella
didattica dei BES
Da definire
Interventi per un impiego consapevole
dei linguaggi multimediali
Eidos
Legislazione scolastica
Da definire
15
NOTIZIE DELLA SCUOLA
Breve storia dell’Istituto
L'attuale Istituto di Istruzione Superiore “Di Poppa-Rozzi”, nasce dall'accorpamento
dell'istituto Alberghiero, Commerciale e Turistico “L. Di Poppa” con l'istituto Agrario “I.
Rozzi”. La scuola opera nelle sedi di Teramo, dove sono ubicati anche gli uffici
amministrativi, e di Piano d'Accio. Quattro classi
costituiscono i corsi della Scuola
Carceraria presso la Casa Circondariale di Castrogno di Teramo.
Il “Di Poppa” vede la sua nascita istituzionale nella sede di Teramo nel lontano 1966.
Inizialmente l’Istituto comprendeva il solo Indirizzo Economico-commerciale e già nel
primo decennio, consentiva a migliaia di giovani di qualificarsi con l’acquisizione di un
titolo di studio di scuola superiore che permetteva l’immediato inserimento nel mondo del
lavoro. Sin dalla sua nascita, la scuola si è trovata ad operare in una realtà territoriale a
forte vocazione turistica e ricca di tradizioni eno-gastronomiche. A ciò deve aggiungersi
la localizzazione di distretti industriali caratterizzati dalla presenza di piccole e medie
imprese, anche e soprattutto di natura artigianale. Tale tessuto produttivo favorisce la
nascita nel territorio di una cultura d’impresa che, comunque, necessita di un supporto
scolastico adeguato.
Nel 1987 l’Istituto si arricchisce dell’Indirizzo Turistico e, negli anni novanta a seguito di
profondi mutamenti del contesto socio-economico, vengono introdotte importanti
innovazioni, tra cui il Progetto 92. Tale progetto, sollecitato dalle esigenze di un mercato
del lavoro attraversato dal dinamismo tecnologico, proponeva allo studente un profilo
professionale flessibile, in cui si affermava l’educazione alla professionalità e non un
semplice addestramento al lavoro, al fine di gestire in modo consapevole i profondi
cambiamenti strutturali e culturali della società. Vengono ampliati i programmi nelle
materie di base e ridotte le ore dedicate alle materie professionali, riservando un ampio
approfondimento di queste ultime al corso post-qualifica di terza area.
Nell’anno 2000-2001, per rispondere alle richieste di personale qualificato nel settore
alberghiero e della ristorazione, viene istituito il nuovo indirizzo dei Servizi alberghieri e
della ristorazione che si sviluppa su tre specializzazioni: cucina, sala - bar e ricevimento.
Nella misura in cui si ingrandisce, l’Istituto adatta le sue strutture e le sue attrezzature
16
alle esigenze della popolazione scolastica, nascono quindi i nuovi edifici e i moderni
laboratori, idonei all’insegnamento delle diverse discipline curriculari.
La scuola si apre ad ogni possibile collaborazione con gli Enti e le Istituzioni locali
attraverso un meccanismo di interazione che consente alla stessa di essere parte attiva
nella realtà economica e culturale in cui è inserita. Inoltre, partecipa attivamente a
manifestazioni di carattere nazionale ed internazionale per confrontarsi con le diverse
realtà ed esperienze che possano condurre ad una ricaduta positiva per la sua crescita.
L’Istituto rappresenta una delle realtà scolastiche più importanti della Provincia e della
regione, in grado di soddisfare le svariate e peculiari esigenze didattiche e formative di
settore. Ne deriva che, chi si trova in possesso di un diploma Professionale alberghiero e
della ristorazione, turistico o commerciale, ha un vantaggio competitivo rispetto ad altri
lavoratori, quindi la possibilità di sentirsi proiettato direttamente nel mondo del lavoro o di
accedere, dopo la maturità, a tutte le facoltà universitarie.
Con il riordino degli Istituti Professionali, nel 2010, la scuola cambia nuovamente
nell’organizzazione e nella denominazione, includendo, nell'ambito del settore servizi, i
due indirizzi: Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera e Servizi commerciali.
A partire dall'anno scolastico 2012/13 sono state attivate due ulteriori articolazioni delle
aree di indirizzo: l'opzione “Prodotti dolciari artigianali ed industriali” per l'indirizzo
Enogastronomia ed ospitalità alberghiera, e l'opzione “Promozione commerciale e
pubblicitaria” per l'indirizzo Servizi commerciali.
L’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura “I. Rozzi”, ubicato in frazione Piano
d’Accio di Teramo, è stato istituito nel 1960 (nell’anno scolastico 2009/10 è ricorso il
cinquantenario, festeggiato con alcune manifestazioni celebrative).
Originariamente articolato su quattro scuole, dislocate in varie zone della provincia,
attualmente concentra la propria attività nella sede di Piano d’Accio, oggi associata
all’Istituto “Di Poppa”. Nei primi anni di vita dell’istituto numerose generazioni di giovani
hanno avuto l’opportunità di un’adeguata istruzione professionale, per conseguire, al
termine di un ciclo biennale, la qualifica di “Esperto Coltivatore”.
Con il modificarsi delle condizioni socio-economiche del territorio, anche le caratteristiche
dell’utenza sono cambiate, con riduzione della presenza numerica ma contestuale
elevazione del livello medio d’istruzione e di aspettative, nonché di sbocchi professionali.
Così si sono aggiunti un monoennio di qualifica (3° anno) e, successivamente, un
17
biennio terminale, alla conclusione del quale si conseguiva, previo Esame di Stato, il
diploma di Agrotecnico. La successiva denominazione di Istituto Professionale di Stato
per l’Agricoltura e l’Ambiente riflette un modo di concepire la cultura agraria più consono
ai tempi, particolarmente attento alle tematiche dell’ambiente e indirizzato a formare un
diplomato capace di gestire i processi produttivi del settore primario, in un’ottica di
salvaguardia ambientale e di sviluppo eco-compatibile.
A seguito del riordino degli istituti professionali, l'Istituto, incluso nel settore servizi, è
stato organizzato in Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale. A partire dall'anno
scolastico 2012/13 è stata avviata l'opzione “Valorizzazione e commercializzazione
dei prodotti agricoli”. Inoltre l'offerta formativa si è arricchita con l'attivazione del nuovo
indirizzo Tecnico “Agraria, agroalimentare e agroindustria”.
Il progetto della scuola carceraria svolto negli anni scolastici precedenti si è trasformato
in una vera e propria istituzione scolastica. Dall’anno scolastico 2014-2015 l’Istituto di
Istruzione Superiore “Di Poppa-Rozzi” si è arricchito
di due classi prime, una
dell’indirizzo Alberghiero ed una dell’Agrario, una pluriclasse terza/quarta dell’indirizzo
Alberghiero ed una pluriclasse terza/quinta dell’indirizzo Agrario,che costituiscono i corsi
della Scuola Carceraria presso la Casa Circondariale di Castrogno di Teramo.
18
LE STRUTTURE
La scuola, nel corso degli anni, ha realizzato notevoli investimenti in attrezzature e
macchinari che hanno migliorato fortemente il sistema infrastrutturale.
Sono previsti, tuttavia, ulteriori interventi di potenziamento delle strutture e di
ammodernamento dei laboratori.
In particolare, la sede del Di Poppa dispone di:
 n° 2 Laboratori di informatica multimediali, (di cui uno in rifacimento) con
accesso, in ogni postazione, alla rete Internet;
 n° 2 Aule munite di L.I.M. (lavagna interattiva multimediale)
 n° 2 Laboratori di Ricevimento/reception dove gli alunni possono simulare
l’attività professionale utilizzando spazi idonei ed attrezzature multimediali
 n° 1 Sala Congressi
 n° 2 Laboratori di Sala Bar
 n° 3 Laboratori di Cucina
 n° 2 Sale Ristorante
 n° 2 Laboratori di Pasticceria
 n° 1 Palestra attrezzata
 n° 1 Ufficio Placement
 n° 1 Bar Didattico
La sede del Rozzi dispone di:









n .1 Aula di Informatica
n. 1 Aula Magna
n. 1 Palestra e un campo di calcio
n. 1 Laboratorio polivalente di chimica, microbiologia e trasformazione
prodotti con locale attrezzato di botanica, agricoltura e fitopatologia
n. 1 Sala conferenze
n. 1 Sala per le mostre
n. 1 Serra computerizzata
n. 1 Laboratorio Agroalimentare
n. 1 Azienda Agraria con Orto Botanico Didattico
19
IL P.O.F. DEL “DI POPPA- ROZZI”
Il Piano dell’offerta formativa è stato introdotto dall’art.3 del D.P.R. 275 del 08/03/1999 ed
è il documento che costituisce l’identità “culturale e progettuale” delle istituzioni
scolastiche e che esplicita la progettazione curriculare, extracurricolare, educativa,
organizzativa e didattica che ogni scuola adotta nell’ambito della propria autonomia.
Il POF è coerente con gli obiettivi generali fissati a livello nazionale, riflette le esigenze
del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale e valorizza le singole
professionalità. La determinazione del curricolo tiene conto delle diverse esigenze
formative concretamente rilevate, della necessità di garantire efficaci interventi educativi
per la continuità e per l’orientamento e, pertanto, assume i caratteri dell’intenzionalità,
della progettualità e della trasparenza. L’impronta culturale del POF nasce dalle identità
personali, sociali, culturali e professionali dei soggetti coinvolti, soprattutto in una società
che si fa sempre più multietnica, multilinguistica e multireligiosa, risultando, in ogni caso,
rispettosa del valore e delle esigenze della persona. Le componenti scolastiche (il
Consiglio d’Istituto, i Consigli di Classe, il Collegio Docenti, ecc.) raccolgono i bisogni
20
delle realtà esterne alla scuola, curando e stilando la mappatura dell’offerta formativa
sulla base della conoscenza del territorio di riferimento. Il POF quindi costituisce il centro
delle relazioni interne ed esterne dell'istituto ed è il documento attraverso cui assicurare
la coesione dell'istituto stesso e l'aderenza alle attese degli interlocutori esterni.
TEMA DEL POF: IL TURISMO
La conoscenza del patrimonio culturale ed ambientale della propria regione, dovrebbe
costituire l’ambito privilegiato di apertura della scuola alla realtà del mondo esterno e, di
conseguenza, uno dei presupposti fondamentali per la formazione ed il coinvolgimento di
cittadini consapevoli e partecipi nella corretta gestione e valorizzazione delle risorse
locali. Una cultura attenta alla valorizzazione dei “patrimoni" del territorio, incluso quello
eno-gastronomico, e proiettata alla salvaguardia dell'ambiente naturale nell'ottica di un
turismo sostenibile e moderno, non può non essere bagaglio di un'istruzione al passo
con i tempi ed in grado di dare risposte coerenti alle esigenze dell'attualità.
Pertanto l’Istituto “Di Poppa-Rozzi” ha scelto come tema del P.O.F. “Il Turismo”,
nell’intento di sviluppare una conoscenza diretta dell’ambiente in cui la scuola vive ed
opera, ambiente che viene, spesso, vissuto in termini assai parziali, se non di sostanziale
estraneità. L’idea fondante è che il rapporto tra scuola e territorio debba porsi come
finalità generali:
 la costruzione di una consapevolezza radicata dell’interazione tra l’uomo e
l’ambiente;
 la maturazione, almeno a livello iniziale, di una coscienza civica e sociale relativa
alla gestione dell’ambiente da parte dell’individuo e della comunità;
 il riconoscimento e il recupero delle radici storiche in ambito locale e regionale
nonché la tutela delle risorse culturali, dei valori etnici, antropologici e tradizionali;
 la costruzione di conoscenze relative ai saperi disciplinari e all’educazione
ambientale, nonché la formazione di una cultura naturalistica;
 la promozione sociale economica e culturale del nostro territorio;
 la conoscenza del contesto in cui si vive e delle opportunità economiche,
ambientali, turistiche, che esso offre.
Il tema coinvolgerà tutti gli indirizzi presenti nel nostro Istituto e chiederà agli alunni
attenzione e rispetto per una realtà che ha subito in passato un lento abbandono e la
21
scomparsa di tradizioni e valori locali. Si potranno ottenere così la tutela, la salvaguardia
e il controllo di un patrimonio storico, artistico, culturale, economico e, pertanto, di
interesse turistico, con l’obiettivo di offrire una risposta alla consistente domanda turistica
che, da sempre, ha caratterizzato la nostra regione. La scuola ha accresciuto, negli
anni, l’esperienza nei settori di competenza, si è sviluppata con il mutare degli eventi,
delle tendenze, della politica scolastica locale e nazionale, in naturale sinergia con i
portatori d'interesse del territorio. La scuola, d’altro canto, attraverso i viaggi, gli scambi
culturali, lavorativi e linguistici con altre realtà, anche internazionali, la partecipazione a
concorsi, diventa una forza propositiva, di innovazione, nei settori di cui si occupa. La
ricerca e la sperimentazione, la lettura attenta dei cambiamenti socio-culturali sono gli
impegni che si assume il nostro Istituto per continuare a formare una classe dirigente ed
operativa nei settori alberghiero, agrario, commerciale e tecnico, dei professionisti
dinamici ed attenti allo sfruttamento sostenibile ed adeguato delle molteplici risorse del
territorio.
FINALITA’
Nell’Istituto ci si propone di raggiungere, con il concorso sinergico di tutte le attività
previste (curricolari, integrative ed extracurricolari), le finalità e gli obiettivi trasversali
pienamente rispondenti a quanto raccomandato dalla Strategia di Lisbona, legati ai
valori civili, culturali e professionali di seguito riportati:
 favorire la formazione dell’identità personale dello studente;
 ampliare la dimensione civile e sociale della sua persona;
 permettere l’acquisizione di conoscenze ed abilità unitarie e flessibili;
 formare coscienze solide capaci di vivere in una società multietnica e di
padroneggiare i linguaggi plurimodali;
 sviluppare la capacità di rapportarsi ed integrarsi in una dimensione comunitaria
europea.
 promuovere iniziative atte a tutelare e migliorare le eccellenze
 favorire l’innalzamento del successo scolastico riducendo con interventi mirati il
tasso di dispersione.
Le suddette finalità si dispiegano in obiettivi trasversali legati a valori civili e culturali che
debbono trovare riscontro nella programmazione disciplinare e impegnano i componenti
22
del Consiglio di Classe, non solo sul piano della coerenza educativa, ma anche su quello
della operatività disciplinare.
OBIETTIVI
OBIETTIVO 1: SVILUPPARE LA COSCIENZA DEI VALORI CIVILI
 Conoscere e praticare i diritti e i doveri dell’uomo e del cittadino e il principio di
uguaglianza tra gli uomini;
 saper considerare la diversità di ideologie e di opinioni un’occasione per un
confronto e una ricerca comune di valori unificanti;
 riconoscere il diritto alla diversità etnica, religiosa, culturale, razziale; accettarlo
come fonte di arricchimento e non come fonte di gerarchie valoriali;
 saper accettare la presenza del disabile nella comunità scolastica, collaborando
per la sua integrazione nella scuola, nella società, nel mondo del lavoro;
 fare propria la cultura basata sull’accettazione, sul rispetto degli altri e sulla
solidarietà;
 saper cogliere il valore della legalità intesa come rispetto del diritto e, quindi,
saper rispettare le regole, l’ambiente, gli altri, le cose proprie e non;
 saper valutare e autovalutarsi con senso critico.
OBIETTIVO 2: PROMUOVERE LO SVILUPPO DELLA CULTURA PERSONALE
 Saper utilizzare la lingua italiana parlata e scritta per poter comunicare;
 comprendere, saper analizzare e sintetizzare un testo letterario, scientifico,
tecnico;
 porsi problemi e prospettare soluzioni;
 maturare capacità logico- deduttive;
 saper lavorare autonomamente e in gruppo;
 saper inquadrare in un medesimo schema logico questioni diverse;
 conoscere e comprendere fatti e fenomeni collocati nel tempo e nello spazio;
 conoscere la storia e la normativa comunitaria.
OBIETTIVO 3: MIGLIORARE LA QUALITA’ DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE
 Sviluppare le competenze per la società della conoscenza;
 garantire l’accesso alle tecnologie informatiche e delle comunicazioni per tutti;
23
 sfruttare al meglio le risorse;
 migliorare la formazione degli insegnanti.
OBIETTIVO 4: AGEVOLARE L’INGRESSO DI TUTTI AL SISTEMA DI ISTRUZIONE
 Creare un ambiente aperto per l’apprendimento;
 rendere l’apprendimento più attraente;
 sostenere la cittadinanza attiva, le pari opportunità e la coesione sociale.
OBIETTIVO 5: APRIRE IL SISTEMA DI ISTRUZIONE AL RESTO DEL MONDO
 Rafforzare i legami con il mondo del lavoro, della ricerca e con la società in
generale;
 migliorare l’apprendimento delle lingue straniere;
 aumentare gli scambi;
 rafforzare la cooperazione europea.
OBIETTIVI CURRICOLARI COMUNI A TUTTI GLI INDIRIZZI
Le scelte educative e didattiche dell’Istituto mirano a formare un cittadino che possieda:
 conoscenze e competenze di base, veri e propri requisiti per incrementare le
possibilità occupazionali e lo sviluppo professionale;
 competenze tecnico-professionali, ovvero saperi e tecniche operative proprie delle
attività relative a determinati processi lavorativi;
 competenze trasversali, ovvero quei processi individuali essenziali al fine di
produrre un comportamento professionale che trasformi un “sapere” in una
prestazione lavorativa efficace;
 versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento.
24
IL PERCORSO FORMATIVO
Il Riordino degli Istituti Professionali e Tecnici
Il percorso formativo ha subito variazioni dovute ai “Regolamenti di riordino degli
istituti professionali”, emanati dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010,
e alla successiva Direttiva MIUR 28 Luglio 2010, n. 65, “Linee guida per il passaggio
al nuovo ordinamento degli istituti professionali”. A partire dalle classi prime
dell’anno scolastico 2010/11, infatti, gli Istituti professionali sono stati organizzati in due
settori e sei indirizzi. Il nostro Istituto appartiene al settore servizi ed include tre
indirizzi:
 Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (articolato in valorizzazione e
25
commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio)
 Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
(articolato in
enogastronomia, servizi di sala e vendita, accoglienza turistica, prodotti
dolciari artigianali e industriali*)
 Servizi commerciali (articolato in servizi commerciali e promozione
commerciale e pubblicitaria*)
* per rispondere alle esigenze di una formazione mirata a specifiche
richieste del tessuto produttivo locale e per offrire risposte efficaci e mirate
alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del
lavoro e delle professioni, a partire dall'a.s. 2012/13, sono state attivate
queste due nuove opzioni.
Inoltre, a partire dall'a.s.
2012/13, è stato attivato un ulteriore percorso formativo,
l'indirizzo per il settore tecnologico:
 Tecnico “Agraria, agroalimentare e agroindustria” (articolato in viticoltura e
enologia)
I percorsi sono articolati in un primo biennio, un secondo biennio e un quinto anno, in un
curricolo quinquennale terminante con l’Esame di Stato e il rilascio del diploma di
maturità professionale o tecnica.
Sui siti istituzionali http://nuoviprofessionali.indire.it/ e http://nuovitecnici.indire.it/ si
possono consultare i regolamenti, i profili e quadri orari, e si può accedere a tutte le
informazioni utili a comprendere la nuova struttura dei professionali e dei tecnici.
26
Qualifiche professionali
I Regolamenti prevedono che “gli Istituti professionali possono svolgere, in regime di
sussidiarietà e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni in materia, un ruolo
integrativo e complementare(…)ai fini del conseguimento(…)di qualifiche e diplomi
professionali”. Per questo, è stato sottoscritto un accordo tra la Regione Abruzzo e
l'U.S.R. Abruzzo per l'approvazione dei percorsi di qualifica triennali in regime
sussidiario.
L'offerta sussidiaria integrativa permetterà agli iscritti di conseguire, al termine del terzo
anno, i seguenti diplomi di qualifica professionale:
 Operatore della ristorazione servizi sala bar
 Operatore della ristorazione e preparazione pasti
 Operatore ai servizi di promozione e accoglienza
 Operatore amministrativo - segretariale
 Operatore agricolo
27
Alleanze formative sul territorio: l'alternanza scuola-lavoro
1. Motivazione dell’idea progettuale:
- La crisi economica globale ha avuto conseguenze ben visibili anche sull’economia del
territorio teramano dove si registrano alti tassi di disoccupazione.
- Dall’Unione Europea proviene la sollecitazione ad offrire agli studenti tutti gli strumenti
per costruire un valido progetto di vita orientato alla prosecuzione degli studi o
all’inserimento nel mondo del lavoro.
Per questo diviene improcrastinabile la necessità di inserire nei percorsi di studio
maggiore spazio alla cultura del lavoro attraverso l’alternanza scuola-lavoro.
il progetto di alternanza scuola lavoro in contesti nazionali e internazionali, proposto dal
nostro Istituto, intende perseguire i seguenti
2.Obiettivi:
a)attuare modalità di apprendimento flessibili che colleghino la formazione in aula con
l'esperienza pratica coerentemente con il nuovo ordinamento del secondo ciclo del
sistema di istruzione e formazione;
b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione
di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;
c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne gli interessi, gli stili di
apprendimento individuali, le vocazioni personali;
d) favorire la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti (scuole, imprese, enti
pubblici e/o privati) nei processi formativi degli studenti
e) accrescere la motivazione allo studio;
f) potenziare le conoscenze della lingua inglese, soprattutto riferita alle possibilità di
nuovi orizzonti lavorativi.
3.Organi e risorse umane coinvolte:
- Comitato tecnico Scientifico
- Dirigente Scolastico
- Figure Strumentali per l’alternanza scuola-lavoro
- Consigli di classe
- Alunni
28
4. Durata: La durata degli interventi sarà di 160 ore (di cui n. 34 ore di teoria e n. 126 ore
di tirocinio presso aziende ed Enti convenzionati e/o Altre attività formative:
partecipazione ad eventi, visite guidate, fiere di settore, progetti europei (Leonardo,
Erasmus +workshop) al fine di rendere l’esperienza significativa sia per gli studenti che
per le aziende.
5. Valutazione e attestazione dei percorsi:
Tutte le attività elencate verranno riconosciute come esperienze svolte dall’alunno nel
corso degli studi attraverso attestati di partecipazione rilasciati dall’istituto.
Il coordinatore d’indirizzo avrà cura di documentare le attività programmate e attuate
nell’anno scolastico in una dettagliata relazione da cui emergano la progettazione,
l’impegno organizzativo, l’attuazione e la valutazione formativa delle esperienze sulla
base di specifiche relazioni redatte dal tutor aziendale e dal tutor scolastico.
L' I. T. S. - Istituto Tecnico Superiore Agroalimentare
La nostra scuola, ha concorso, come socio fondatore, alla costituzione dell'I.T.S.
Agroalimentare.
Gli
Istituti
Tecnici
Superiori
sono
“Scuole
speciali
di
tecnologia”:
- Costituiscono un canale formativo di livello post-secondario, parallelo ai percorsi
Accademici.
- Formano tecnici superiori nelle aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico
e la competitività.
- Si costituiscono secondo la forma della Fondazione di partecipazione che comprende
scuole, enti di formazione, imprese, università e centri di ricerca, enti locali.
Con tale partecipazione il nostro istituto ha inteso, ancora una volta, rafforzare i legami
con il territorio e contribuire alla formazione di giovani in grado rispondere
adeguatamente alle richieste del mondo del lavoro.
29
Ordinamento Professionali - Settore Servizi
SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
SERVIZI COMMERCIALI
SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di
apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
- Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori
coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani.
- Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.
- Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in
una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
- Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale,
critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini
dell‘apprendimento permanente.
- Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell‘ambiente naturale ed
antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le
trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
- Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro
corretta fruizione e valorizzazione.
- Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
- Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un‘altra lingua comunitaria per scopi
comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in
diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 quadro comune europeo di riferimento
per le lingue (QCER).
- Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell‘espressività corporea e
l‘importanza che riveste la pratica dell‘attività motorio-sportiva per il benessere
individuale e collettivo.
30
- Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative
- Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per
affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
- Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni
sociali e naturali e per interpretare dati.
- Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare.
- Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela
della persona, dell‘ambiente e del territorio.
- Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi
produttivi e dei servizi.
- Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e
delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
- Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.
- Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali.
- Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati
per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
Il Percorso Formativo Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera
Il percorso formativo ha subito variazioni dovute ai “Regolamenti di riordino degli
istituti professionali”, emanati dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010,
e alla successiva Direttiva MIUR 28 Luglio 2010, n. 65, “Linee guida per il passaggio
al nuovo ordinamento degli istituti professionali”. A partire dalle classi prime
dell’anno scolastico 2010/11, infatti, gli Istituti professionali sono stati organizzati in due
settori e sei indirizzi. Il nostro Istituto appartiene al settore servizi ed include tre
indirizzi:
 Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
31
(articolato in valorizzazione e
commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio)
 Servizi
per
l’enogastronomia
e
l’ospitalità
alberghiera
(articolato
in
enogastronomia, servizi di sala e vendita, accoglienza turistica, prodotti dolciari
artigianali e industriali*)
 Servizi commerciali (articolato in promozione commerciale e pubblicitaria*)
* per rispondere alle esigenze di una formazione mirata a specifiche
richieste del tessuto produttivo locale e per offrire risposte efficaci e mirate
alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del
lavoro e delle professioni, a partire dall'a.s. 2012/13, sono state attivate
queste due nuove opzioni.
Inoltre, a partire dall'a.s. 2013-2014, è stato attivato un ulteriore percorso formativo,
l'indirizzo per il settore tecnologico:
 Tecnico “Agraria, agroalimentare e agroindustria”
I percorsi sono articolati in un primo biennio, un secondo biennio e un quinto anno, in un
curricolo quinquennale terminante con l’Esame di Stato e il rilascio del diploma di
maturità professionale o tecnica.
Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera
Profilo professionale e competenze
Il Diplomato di istruzione professionale nell‘indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e
l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative
nelle filiere dell‘enogastronomia e dell‘ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in
tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
È in grado di:
- utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l‘organizzazione della
commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;
- organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle
risorse umane;
- applicare le norme attinenti la conduzione dell‘esercizio, le certificazioni di qualità, la
sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
- utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al
cliente e finalizzate all‘ottimizzazione della qualità del servizio;
- comunicare in almeno due lingue straniere;
32
- reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con
il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;
- attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici;
- curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle
risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.
L‘indirizzo presenta le articolazioni:” Enogastronomia”, ”Servizi di sala e di vendita” ,
“Accoglienza turistica” e l'opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” nelle quali il
profilo viene orientato e declinato.
Nell‘articolazione ”Enogastronomia”, il diplomato è in grado di intervenire nella
valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti
enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali,
nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
Nell‘articolazione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” il diplomato è in grado di
intervenire
nella
valorizzazione,
produzione,
trasformazione,
conservazione
e
presentazione dei prodotti enogastronomici dolciari e da forno; ha competenze specifiche
sugli impianti, sui processi industriali di produzione, e sul controllo di qualità del prodotto
alimentare.
Nell‘articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di svolgere
attività
operative
e
gestionali
in
relazione
all‘amministrazione,
produzione,
organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare
lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in
relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle suindicate articolazioni
conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,
merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in
relazione a specifiche necessità dietologiche.
3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei
mercati, valorizzando i prodotti tipici.
Nell‘articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di intervenire nei
diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione
33
alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di
accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che
valorizzino le risorse del territorio.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell‘articolazione “Accoglienza
turistica” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di
competenze.
1. Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza,
informazione e intermediazione turistico-alberghiera.
2. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione
alle richieste dei mercati e della clientela.
3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la
progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche,
culturali ed enogastronomiche del territorio.
4. Sovrintendere all‘organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le
tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nell‘indirizzo “Servizi per
l‘enogastronomia e l‘ospitalità alberghiera” conseguono i risultati di apprendimento di
seguito specificati in termini di competenze.
1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.
2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e
prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.
3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche,
utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio
e il coordinamento con i colleghi.
4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le
nuove tendenze di filiera.
5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza,
trasparenza e tracciabilità dei prodotti.
6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la
produzione di beni e servizi in relazione al contesto.
34
QUADRO ORARIO
SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITA' ALBERGHIERA
Quadro Orario Primo biennio
Orario settimanale
Discipline area comune
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o att. alternative
Totale ore area comune
1^
2^
4
3
2
4
2
2
2
1
4
3
2
4
2
2
2
1
20
20
2
2
2
2
2
2
1
2
2
2
2
2
2
13
12
33
32
Discipline area di indirizzo
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Scienza degli alimenti
Lab. di servizi enogastronomici settore cucina
Lab. di servizi enogastronomici settore sala e vendita
Lab. di servizi di accoglienza turistica
Seconda lingua straniera
Geografia generale ed economica
Totale ore area di indirizzo
Ore complessive
35
Articolazione "Enogastronomia"
Quadro Orario Secondo biennio e quinto anno
Orario settimanale
Secondo
biennio
AREA COMUNE
3^
Quinto anno
4^
5^
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
4
3
2
3
2
1
4
3
2
3
2
1
4
3
2
3
2
1
Totale ore area comune
15
15
15
Discipline area di indirizzo
Seconda lingua straniera
Scienze e cultura dell'alimentazione
(di cui in compresenza 2 ore)
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
Lab. dei servizi enogastronomici settore cucina
Lab. dei servizi enogastronomici settore sala e vendita
3
3
3
4
3
3
4
6
-
5
4
2
5
4
2
Totale ore area di indirizzo
17
17
17
32
32
32
Ore complessive
36
Articolazione "Servizi di sala e di vendita"
Quadro Orario Secondo biennio e quinto anno
Orario settimanale
Secondo
biennio
AREA COMUNE
3^
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
Totale ore area comune
4
3
2
3
2
1
15
Quinto anno
4^
4
3
2
3
2
1
15
4
3
2
3
2
1
15
5^
Discipline area di indirizzo
Seconda lingua straniera
Scienze e cultura dell'alimentazione
(di cui in compresenza 2 ore)
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
Lab. dei servizi enogastronomici settore cucina
Lab. dei servizi enogastronomici settore sala e vendita
3
3
3
4
3
3
4
6
5
2
4
5
2
4
Totale ore area di indirizzo
17
17
17
32
32
32
Ore complessive
37
Articolazione Enogastronomia opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali”
Quadro Orario Secondo biennio e quinto anno
Orario settimanale
Secondo
biennio
AREA COMUNE
3^
Quinto anno
4^
5^
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
4
3
2
3
2
1
4
3
2
3
2
1
4
3
2
3
2
1
Totale ore area comune
15
15
15
3
3
3
3
3
3
9
2
3
2
3
-
3
2
2
3
4
17
17
17
32
32
32
Discipline area di indirizzo
Seconda lingua straniera
Scienze e cultura dell'alimentazione
(di cui in compresenza 2 ore)
Diritto e tecniche amministrative
Lab. dei servizi enogastronomici – settore pasticceria
Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari
(di cui in compresenza 2 ore)
Tecniche di organizzaz. e gestione dei processi produttivi
Totale ore area di indirizzo
Ore complessive
38
Articolazione "Accoglienza turistica"
Quadro Orario Secondo biennio e quinto anno
Orario settimanale
Secondo
biennio
AREA COMUNE
3^
Quinto anno
4^
5^
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
4
3
2
3
2
1
4
3
2
3
2
1
4
3
2
3
2
1
Totale ore area comune
15
15
15
Discipline area di indirizzo
Seconda lingua straniera
Scienze e cultura dell'alimentazione
(di cui in compresenza 2 ore)
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
Tecniche di comunicazione
Laboratorio dei servizi di accoglienza turistica
3
3
3
4
2
2
4
6
6
2
4
6
2
4
Totale ore area di indirizzo
17
17
17
32
32
32
Ore complessive
39
Il Percorso Formativo Servizi Commerciali
Il percorso formativo ha subito variazioni dovute ai “Regolamenti di riordino degli
istituti professionali”, emanati dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010,
e alla successiva Direttiva MIUR 28 Luglio 2010, n. 65, “Linee guida per il passaggio
al nuovo ordinamento degli istituti professionali”. A partire dalle classi prime
dell’anno scolastico 2010/11, infatti, gli Istituti professionali sono stati organizzati in due
settori e sei indirizzi. Il nostro Istituto appartiene al settore servizi ed include tre
indirizzi:
 Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
(articolato in valorizzazione e
commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio)
 Servizi
per
l’enogastronomia
e
l’ospitalità
alberghiera
(articolato
in
enogastronomia, servizi di sala e vendita, accoglienza turistica, prodotti dolciari
artigianali e industriali*)
 Servizi commerciali (articolato in promozione commerciale e pubblicitaria*)
* per rispondere alle esigenze di una formazione mirata a specifiche
richieste del tessuto produttivo locale e per offrire risposte efficaci e mirate
alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del
lavoro e delle professioni, a partire dall'a.s. 2012/13, sono state attivate
queste due nuove opzioni.
Inoltre, a partire dall'a.s. 2013-2014, è stato attivato un ulteriore percorso formativo,
l'indirizzo per il settore tecnologico:
 Tecnico “Agraria, agroalimentare e agroindustria”
I percorsi sono articolati in un primo biennio, un secondo biennio e un quinto anno, in un
curricolo quinquennale terminante con l’Esame di Stato e il rilascio del diploma di
maturità professionale o tecnica.
40
Servizi Commerciali
Profilo professionale e competenze
Il Diplomato di istruzione professionale nell‘indirizzo “Servizi commerciali” ha
competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende
del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell‘attività di
promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la
promozione dell‘immagine aziendale attraverso l‘utilizzo delle diverse tipologie di
strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari. Si orienta nell‘ambito socioeconomico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e
soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali.
Nell'articolazione “Promozione commerciale e pubblicitaria” il diplomato, alle
competenze
sopracitate,
aggiunge
quelle
grafiche
riguardanti
la
promozione
dell'immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di
comunicazione, compresi quelli pubblicitari.
E‘ in grado di:
- ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali;
- contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti
amministrativi ad essa connessi;
- contribuire alla realizzazione della gestione dell‘area amministrativo–contabile;
- contribuire alla realizzazione di attività nell‘area marketing;
- collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;
- utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;
- organizzare eventi promozionali;
- utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del
territorio e delle corrispondenti declinazioni;
- comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della
terminologia di settore;
- collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di
apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
41
1. Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali.
2. Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative
aziendali.
3. Svolgere attività connesse all‘attuazione delle rilevazioni aziendali con l‘utilizzo di
strumenti tecnologici e software applicativi di settore.
4. Contribuire alla realizzazione dell‘amministrazione delle risorse umane con riferimento
alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti
previsti dalla normativa vigente.
5. Interagire nell‘area della logistica e della gestione del magazzino con particolare
attenzione alla relativa contabilità.
6. Interagire nell‘area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e
finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction.
7. Partecipare ad attività dell‘area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari.
8. Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all‘organizzazione di servizi
per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi.
9. Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati.
10. Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l‘uso di strumenti
informatici e telematici.
42
Servizi Commerciali
Quadro Orario Primo biennio
Orario settimanale
Area comune
1^
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
Totale ore area comune
2^
4
3
2
4
2
2
2
1
4
3
2
4
2
2
2
1
20
20
Discipline area di indirizzo
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Informatica e laboratorio
Tecniche professionali dei servizi commerciali
(di cui in compresenza 4 ore)
Seconda lingua straniera
Geografia generale ed economica
Totale ore area di indirizzo
Ore complessive
43
2
2
2
2
5
5
3
3
13
12
33
32
1
Articolazione “Promozione commerciale e pubblicitaria”
Quadro orario Secondo biennio e quinto anno
Orario settimanale
Secondo
biennio
Area comune
3^
Quinto anno
4^
5^
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
4
3
2
3
2
1
4
3
2
3
2
1
4
3
2
3
2
1
Totale ore area comune
15
15
15
8
8
8
2
3
2
2
2
3
2
2
2
3
2
2
17
17
17
32
32
32
Discipline area di indirizzo
Tecniche professionali dei servizi commerciali pubblicitari
(di cui in compresenza 4 ore) (2 ore in 5^)
Seconda lingua straniera
Economia aziendale
Storia dell'arte ed espressioni grafico - artistiche
Tecniche di comunicazione
Totale ore area di indirizzo
Ore complessive
44
Il Percorso Formativo per i Servizi per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale
Il percorso formativo ha subito variazioni dovute ai “Regolamenti di riordino degli
istituti professionali”, emanati dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010,
e alla successiva Direttiva MIUR 28 Luglio 2010, n. 65, “Linee guida per il passaggio
al nuovo ordinamento degli istituti professionali”. A partire dalle classi prime
dell’anno scolastico 2010/11, infatti, gli Istituti professionali sono stati organizzati in due
settori e sei indirizzi. Il nostro Istituto appartiene al settore servizi ed include tre
indirizzi:
 Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
(articolato in valorizzazione e
commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio)
 Servizi
per
l’enogastronomia
e
l’ospitalità
alberghiera
(articolato
in
enogastronomia, servizi di sala e vendita, accoglienza turistica, prodotti dolciari
artigianali e industriali*)
 Servizi commerciali (articolato in promozione commerciale e pubblicitaria*)
* per rispondere alle esigenze di una formazione mirata a specifiche
richieste del tessuto produttivo locale e per offrire risposte efficaci e mirate
alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del
lavoro e delle professioni, a partire dall'a.s. 2012/13, sono state attivate
queste due nuove opzioni.
Inoltre, a partire dall'a.s. 2013-2014, è stato attivato un ulteriore percorso formativo,
l'indirizzo per il settore tecnologico:
 Tecnico “Agraria, agroalimentare e agroindustria”
I percorsi sono articolati in un primo biennio, un secondo biennio e un quinto anno, in un
curricolo quinquennale terminante con l’Esame di Stato e il rilascio del diploma di
maturità professionale o tecnica.
Servizi per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale
Profilo professionale e competenze
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo” Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo
rurale” possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e
commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali.
E' in grado di:
45
• gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive:
agro-ambientale, agro-industriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei
sistema di qualità;
• individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai
prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie;
• utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di
sviluppo, e ai processi di produzione e trasformazione;
• assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e progetti
concernenti lo sviluppo rurale;
• organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari ed
agroindustriali;
• rapportarsi con gli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino
fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e
naturalistiche;
• gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di
strutture a difesa delle zone a rischio;
• intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo
dell’agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e
dei prodotti tipici;
• gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e
ricreative.
L'opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio”
è finalizzata a sviluppare competenze specifiche riguardanti le diverse forme di
marketing, sia per la promozione della cultura dei prodotti del territorio a livello nazionale
ed internazionale, sia ad assistere produttori, trasformatori e distributori per adeguarsi
alle nuove esigenze e ai modelli di comportamento in materia di alimentazione. Il
Diplomato approfondisce inoltre gli aspetti economici relativi al mercato di settore,
analizza le dinamiche di sviluppo e valorizzazione delle produzioni locali nell’ambito della
crescente globalizzazione.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nei Servizi per l’agricoltura e lo
sviluppo rurale – opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del
territorio” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di
46
competenze.
1. Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agro-produttive di una zona
attraverso l'utilizzazione di carte tematiche.
2. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie
innovative e le modalità della loro adozione.
3. Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie
ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi.
4. Applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la
gestione della trasparenza, della tracciabilità e rintracciabilità.
5. Organizzare attività di valorizzazione e commercializzazione delle produzioni
agro-alimentari mediante le diverse forme di marketing proponendo e adottando
soluzioni per i problemi di logistica.
6. Favorire attività integrative delle aziende agrarie anche mediante la promozione di
agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico.
7. Collaborare con Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con
le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di
miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione.
8. Proporre soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai
prodotti i caratteri di qualità e sicurezza coerenti con le normative nazionali e
comunitarie.
9. Valutare ipotesi diverse di valorizzazione dei prodotti attraverso tecniche di
comparazione.
10. Promuovere azioni conformi alla normativa nazionale e comunitaria per la
commercializzazione dei prodotti.
Ordinamento Tecnici - Settore Tecnologico
ISTITUTO TECNICO “AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA”
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato del settore tecnologico consegue i
risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
- Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori
47
coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani.
- Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.
- Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in
prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
- Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale,
critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini
dell’apprendimento permanente.
- Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed
antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le
trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
- Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro
corretta fruizione e valorizzazione.
- Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli
strumenti tecnici della comunicazione in rete.
-Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi
comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in
diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di
riferimento per le lingue (QCER).
- Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e
l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere
individuale e collettivo.
- Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
- Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per
affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
- Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi
produttivi e dei servizi.
- Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e
delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
- Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.
48
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali.
- Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati
per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
- Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni
sociali e naturali e per interpretare dati.
- Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare.
- Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela
della persona, dell’ambiente e del territorio.
Indirizzo “Agraria, agroalimentare e agroindustria”
Profilo professionale e competenze
Il Diplomato in Agraria, agroalimentare e agroindustria
- ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive,
trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al
rispetto dell’ambiente;
- interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo
agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici.
In particolare, è in grado di:
- collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali,
applicando i risultati delle ricerche più avanzate;
- controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed
organolettico;
- individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con
opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture
paesaggistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale;
- intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e
biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inoltre, il corretto
smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui;
49
- controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti
contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di
convenienza;
- esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi;
- effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione; interpretare carte tematiche
e collaborare in attività di gestione del territorio;
- rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone
di rischio; collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione
dei prodotti agrari ed agroindustriali;
- collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza
e tracciabilità.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Produzioni e trasformazioni”, “Gestione
dell’ambiente e del territorio” e “Viticoltura ed enologia”, nelle quali il profilo viene
orientato e declinato. A partire dall’anno in corso è iniziata l’articolazione “Viticoltura ed
enologia” : in essa vengono approfondite le problematiche collegate all’organizzazione
specifica delle produzioni vitivinicole, alle trasformazioni e commercializzazione dei
relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie.
A conclusione del percorso
quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria”
consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1.
Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali.
2.
Organizzare attività produttive ecocompatibili.
3.
Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei
prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza.
4.
Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli
esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza.
5.
Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di
impatto ambientale.
6.
Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle
attività agricole integrate.
7.
Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le
situazioni ambientali e territoriali.
8.
Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari
50
collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.
In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze di cui sopra sono sviluppate
coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento.
Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale
Quadro Orario Primo biennio
Orario settimanale
Area comune
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
Totale ore area comune
1^
2^
4
3
2
4
2
2
2
1
4
3
2
4
2
2
2
1
20
20
Discipline area di indirizzo
Scienze integrate (Fisica)
(di cui in compresenza 2 ore)
Scienze integrate (Chimica)
(di cui in compresenza 2 ore)
Tecnologie dell'informazione e della comunicazione
Ecologia e Pedologia
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
Geografia generale ed economica
Totale ore area di indirizzo
Ore complessive
51
2
2
2
2
2
3
3
2
3
3
1
13
12
33
32
Articolazione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio”
Quadro orario Secondo biennio e quinto anno
Orario settimanale
Secondo
Quinto anno
biennio
Area comune
3^
4^
5^
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
4
3
2
3
2
1
4
3
2
3
2
1
4
3
2
3
2
1
Totale ore area comune
15
15
15
Biologia applicata
Chimica applicata e processi di trasformazione
Tecniche di allevamento vegetale e animale
Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali
Economia agraria e dello sviluppo territoriale
Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore
Sociologia rurale e storia dell'agricoltura
Economia dei mercati e marketing agroalimentare ed elementi
di logistica
3
3
3
4
2
2
-
2
4
2
4
3
-
4
2
3
4
2
-
2
2
Totale ore area di indirizzo
17
17
17
32
32
32
Discipline area di indirizzo
Ore complessive
52
TECNICO
“AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA”
Quadro Orario Primo biennio
Orario settimanale
Area comune
1^
2^
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
4
3
2
4
2
2
2
1
4
3
2
4
2
2
2
1
Totale ore area comune
20
20
3
3
3
3
3
3
3
-
-
3
13
12
33
32
Discipline area di indirizzo
Scienze integrate (Fisica)
(di cui in compresenza 2 ore)
Scienze integrate (Chimica)
(di cui in compresenza 2 ore)
Tecnologie dell'informazione e tecniche di rappresentazione grafica
(di cui in compresenza 2 ore)
Tecnologie informatiche
(di cui in compresenza 2 ore)
Scienze e tecnologie applicate
Geografia generale ed economica
Totale ore area di indirizzo
Ore complessive
53
1
Articolazione “Viticoltura ed enologia”
Quadro orario Secondo biennio e quinto anno
Orario settimanale
Secondo
Quinto anno
biennio
Area comune
3^
4^
5^
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
4
3
2
3
2
1
4
3
2
3
2
1
4
3
2
3
2
1
Totale ore area comune
15
15
15
Complementi di matematica
Produzioni animali
Produzioni vegetali
Viticoltura e difesa della vite
Trasformazione dei prodotti
Enologia
Economia, estimo, marketing e legislazione
Genio rurale
Biotecnologie agrarie
Biotecnologie vitivinicole
Gestione dell’ambiente e del territorio
1
3
5
2
3
3
1
3
4
2
2
2
2
4
4
2
-
-
3
3
-
-
2
Totale ore area di indirizzo
17
17
17
32
32
32
Discipline area di indirizzo
Ore complessive
54
SEZIONE DELLA DIDATTICA
Progettazione Didattico – Educativa
TEMATICHE EDUCATIVE TRASVERSALI
E’ previsto lo sviluppo delle seguenti tematiche educative trasversali:

Educazione alla cittadinanza

Educazione alla salute

Educazione ad una cultura della pace e della convivenza democratica

Educazione al rispetto e alla promozione dei diritti umani

Educazione alla legalità

Educazione al rispetto e alla tutela dell’ambiente
FINALITÀ DIDATTICO - EDUCATIVE TRASVERSALI
(Conoscenze, Competenze, Capacità)
Primo Biennio
Sapere:
o Acquisire adeguate conoscenze di base in tutte le discipline di studio;
o Acquisire un adeguato livello di conoscenza delle strutture e dei meccanismi della
lingua e dei testi scientifici e letterari;
o Arricchire le competenze comunicative in vari contesti e settori .
Saper Fare:
o Saper leggere e interpretare testi di diversa tipologia;
o Saper comunicare le acquisizioni relative ai testi di diversa tipologia;
o Saper utilizzare adeguate competenze nell’uso delle nuove tecnologie;
o Saper utilizzare un metodo di studio sequenziale ed euristico.
Saper Essere
o Sviluppare una personalità rispettosa delle istituzioni e dell'ambiente;
o Rafforzare il concetto di sé per avere più fiducia in se stessi accettando limiti e
valorizzando le positività;
o Sviluppare il senso di responsabilità e collaborazione;
o Sviluppare la consapevolezza del valore dell’impegno per il conseguimento di un
risultato.
55
Secondo biennio e monoennio conclusivo
Sapere:
o Acquisire una adeguata preparazione culturale e tecnico-professionale;
o Acquisire adeguate conoscenze atte ad esercitare relazioni ed impegni nella
dimensione sociale e professionale;
Saper Fare:
o Esercitare competenze comunicative e relazionali in vari contesti e settori
soprattutto professionali;
o Acquisire una buona capacità di lettura, anche di testi letterari;
o Agire in autonomia progettuale ed operativa;
o Saper realizzare prodotti con l’uso delle tecnologie informatiche;
o Sviluppare un metodo di lavoro euristico.
Saper Essere:
o Sviluppare la crescita responsabile nel rispetto delle istituzioni e dell'ambiente;
o Potenziare il senso di responsabilità e di collaborazione;
o Suscitare l'apertura al dialogo per intervenire nelle conversazioni;
o Sviluppare la lettura critica delle problematiche esistenziali.
CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI
I criteri che si seguiranno, per la composizione delle classi, sono i seguenti:
allievi che si conoscono o che provengono dalla stessa scuola media e che facciano
richiesta di essere inseriti nello stesso gruppo classe;
classi);
distribuzione possibilmente omogenea degli alunni ripetenti e/o provenienti da altre
Scuole.
CONTENUTI E OBIETTIVI DISCIPLINARI
Si rimanda ai Piani di lavoro per disciplina. I contenuti saranno, comunque, rispondenti ai
Programmi Ministeriali e, dove le discipline lo consentono, strettamente collegati agli
Indirizzi professionali. Particolare attenzione è posta ai raccordi inter e pluridisciplinari.
56
MODALITA' DI LAVORO
Metodi e Attività
Le metodologie utilizzate e le attività messe in atto dai docenti dell’istituto, sono ispirate a
dei principi comuni:

riflessione costante sulle proprie modalità di “fare scuola”

condivisione dei metodi utilizzati

verifica della coerenza delle proprie azioni rispetto alle esigenze, in continua
evoluzione, della scuola di oggi

ricerca orientata all’innovazione didattica
Nella sostanza, le metodiche caratterizzanti la nostra scuola, oltre alle tradizionali
modalità di trasmissione culturale, mirano all’acquisizione, da parte degli alunni, di
competenze operative e progettuali. Pertanto, in ambito metodologico, vengono
privilegiate anche forme di apprendimento di tipo esperienziale e laboratoriale, stage,
alternanza scuola-lavoro, esercitazioni pratiche, partecipazioni ad eventi.
Strumenti e mezzi
Nello svolgimento dell'attività didattica, è previsto il ricorso sia strumenti e mezzi
tradizionali che alle moderne tecnologie informatiche. In tal senso il nostro istituto
dispone, oltre che di laboratori d’informatica, anche di alcune aule dotate di LIM Lavagna Interattiva Multimediale.
VERIFICHE
Le prove di verifica sono intese come misura di accompagnamento all’apprendimento
degli alunni, si tratta pertanto, di verifiche di processo:
1. Verifiche in ingresso: volte ad accertare la situazione di partenza e a predisporre
la programmazione e le strategie da attivare.
2. Verifiche formative: volte ad accertare, in itinere, il conseguimento degli obiettivi a
breve termine della programmazione
3. Verifiche sommative: volte ad accertare il raggiungimento degli obiettivi
programmati sia a livello di singolo alunno che di classe.
Le prove di verifica non potranno essere inferiori al numero di:
o almeno due orali e/o due scritte per il primo quadrimestre
o almeno due orali e/o due scritte per il secondo quadrimestre
La scelta delle tipologie, viene rimandata all’autonomia di scelta del singolo docente,
57
sempre tenendo in considerazione la coerenza con le tipologie adottate in sede di
Esame di Qualifica e di Esame di Stato. E’ previsto, pertanto, il ricorso a prove non
strutturate, semi - strutturate e strutturate, così come ci si avvarrà di prove basate su
attività concrete di tipo laboratoriale.
Come previsto dalla C.M. n. 94 del 18/10/2011, “ … in ogni caso, un’ampia varietà di
forme di verifica concorre a valorizzare pienamente i diversi stili di apprendimento, le
potenzialità e le diverse attitudini degli studenti”.
Le verifiche consentiranno di valutare gli apprendimenti, di individuare sia la qualità che
la quantità dei progressi compiuti dagli alunni, e, in particolare, i problemi e le difficoltà di
apprendimento, in modo da rettificare gli obiettivi della programmazione e/o reimpostare
l'attività didattica e approntare i necessari interventi di recupero e/o sostegno.
INTEGRAZIONE DELLE ATTIVITA’ CURRICOLARI
Sono previste le seguenti attività integrative:
 Corsi di recupero - dopo la fine del primo quadrimestre e alla fine dello scrutinio
finale, i docenti che lo riterranno opportuno segnaleranno la necessità di interventi
integrativi, in alternativa è prevista una Pausa didattica, a cui seguiranno prove di
verifica dei debiti formativi. (vedi “Attività di recupero e sostegno” )
 Corsi di preparazione agli esami di stato - per gli alunni delle classi quinte se
richiesti dagli stessi e sulla base della disponibilità dei docenti.

Attività integrative curriculari ed extra – curriculari decise sulla base delle
proposte del Collegio (eventi culturali, viaggi di istruzione, visite guidate, uscite
didattiche, ecc.)
Le uscite didattiche e i viaggi di istruzione vengono proposti e programmati dai singoli
Consigli di classe, ed organizzati anche per classi parallele.
Hanno lo scopo di allargare gli orizzonti culturali degli allievi, di stimolare una riflessione
più attenta su importanti tematiche e, nel contempo, sviluppare la loro creatività. Per
questo, oltre alle più note città d'arte, vengono prese in considerazione località e centri
minori di interesse storico, artistico e/o paesaggistico e, in vista di una più efficace
integrazione tra scuola e mondo del lavoro, realtà produttive coerenti con gli indirizzi
della scuola.
In particolare per il primo biennio vengono privilegiate:

visite guidate della durata di un giorno ad aziende, musei, mostre, fiere di settore,
58
ecc.

uscite didattiche finalizzate alla conoscenza del territorio
Per il secondo biennio e monoennio conclusivo generalmente si prevedono viaggi
d’istruzione della durata di più giorni.
Per la regolamentazione di uscite, visite guidate e viaggi di istruzione si veda quanto
espressamente deliberato e contenuto nel Regolamento di Istituto, che costituisce un
allegato del presente documento.
Valutazione
Il nostro istituto, in tema di valutazione, recepisce quanto stabilito nel D. P. R. n. 122 del
22 giugno 2009 (Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la
valutazione degli alunni).
“La valutazione e' espressione dell'autonomia professionale propria della funzione
docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonchè dell'autonomia
didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione
trasparente e tempestiva .… La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento,
il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione
concorre, con la sua finalita' anche formativa e attraverso l'individuazione delle
potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni
medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo …Il Collegio
dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza
della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e
modalità fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa…La valutazione, periodica
e finale, degli apprendimenti e' effettuata dal consiglio di classe...I periodi di
apprendimento mediante esperienze di lavoro fanno parte integrante dei percorsi
formativi personalizzati…Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di
scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e ... una
votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate
con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.”
59
STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
In caso di alunni con disturbo specifico di apprendimento (D.S.A.) e di alunni
diversamente abili, le modalità di verifica e di valutazione saranno conformi a quanto
stabilito dai relativi piani didattici individualizzati (P.D.P. e
P.E.I.). Per gli alunni con
svantaggio socio-economico-culturale e alunni stranieri con rilevate difficoltà linguistiche,
verranno messi in atto piani didattici personalizzati e prassi valutative che tengano conto
delle situazioni individuali. In tutti questi casi, infatti,la personalizzazione della didattica e
l'adozione di PDP rappresentano un'opportunità e una necessità.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Ai sensi dell’O.M. n. 42/2011, le attività di alternanza scuola-lavoro vengono valutate in
seno alle discipline afferenti rispetto al percorso di stage svolto. Si veda inoltre quanto
espressamente detto nel capitolo dedicato.
FREQUENZA
Secondo quanto indicato nel DPR 122/2009 e nel Regolamento d'Istituto, la frequenza
incide sulla valutazione di fine anno. Infatti, per essere ammessi all’anno successivo o
all’esame di stato, è necessaria la frequenza di almeno il 75% dell’orario annuale
personalizzato (ad esempio, non incidono le ore dei non avvalentesi dell’I.R.C. o le ore di
assenza dovute a motivi di salute adeguatamente documentati), ovvero per le classi
prime su un monte ore previsto di 1089 non si potrà superare la soglia delle 272 ore, per
le classi seconde, terze, quarte e quinte su un monte ore previsto di 1056 non si potrà
superare la soglia delle 264 ore.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Secondo il DPR 122: “La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole
secondarie di primo e di secondo grado … si propone di favorire l'acquisizione di una
coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza
nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel
rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la
vita scolastica in particolare.… La valutazione del comportamento e' effettuata mediante
l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi.… La votazione sul comportamento
degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione
complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al
60
successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo.”
La valutazione del comportamento riguarda tutti i momenti legati alla vita scolastica e,
quindi, anche le uscite didattiche, i viaggi d’istruzione, gli stage, i tirocini.
L’eventuale valutazione negativa, che non consente la promozione alla classe
successiva o l’ammissione agli esami di stato, è prevista qualora ricorrano sanzioni
disciplinari tali da comportare l’allontanamento dello studente dalla scuola per più di 15
giorni. Tuttavia l’alunno valutato insufficientemente può dare prova di essersi ravveduto
e, pertanto, può riabilitarsi.
Gli elementi presi in considerazione per la valutazione collegiale del voto di
comportamento sono i seguenti:


Rispetto del Regolamento d’ Istituto

Comportamento adeguato con compagni, docenti e personale della scuola

Rispetto per il materiale e gli ambienti della scuola

Partecipazione alla vita di classe e assolvimento dei doveri scolastici

Frequenza
Dal grado di rispetto di tali parametri, presi in esame singolarmente e globalmente,
scaturisce il voto di comportamento, sintetizzato nella seguente tabella:
TABELLA DI RIFERIMENTO PER LA
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
VOTO
GIUDIZIO
1/5
INSUFFICIENTE
MOTIVAZIONI
Violazioni gravi del Regolamento d’Istituto, episodi di
bullismo, danneggiamenti alla struttura scolastica e/o alle
suppellettili, comportamento assolutamente inadeguato,
funzione negativa e di disturbo nel gruppo-classe.
61
SUFFICIENTE
6
7
QUASI ADEGUATO
8
ADEGUATO
CORRETTO
9
PIENAMENTE
10
CORRETTO
Parziale ed incostante rispetto del Regolamento d’Istituto,
presenza di provvedimenti disciplinari, comportamento
generalmente poco adeguato, funzione di disturbo nel
gruppo-classe, limitato assolvimento degli obblighi
scolastici, eventuale frequenza irregolare.
Rispetto non sempre costante del Regolamento d’Istituto,
comportamento talvolta poco adeguato, eventuale
presenza di provvedimenti disciplinari, partecipazione
discontinua alla vita della classe ed assolvimento parziale
degli obblighi scolastici, eventuale frequenza irregolare.
Generale rispetto del Regolamento d’Istituto,
comportamento adeguato, appropriata partecipazione alla
vita della classe ed adempimento degli obblighi scolastici,
frequenza generalmente regolare.
Rispetto del Regolamento d’Istituto, comportamento
adeguato e corretto, partecipazione attiva alla vita
scolastica, ruolo positivo nel gruppo-classe, frequenza
regolare.
Assoluto rispetto del Regolamento d’Istituto, condivisione
dei principi in esso contenuti e partecipazione alla
diffusione degli stessi, comportamento pienamente
adeguato e corretto, ruolo attivo e propositivo all’interno
della classe, frequenza assidua.
VALUTAZIONE DEL PROFITTO
Alla valutazione disciplinare, periodica e conclusiva, concorrono fattori ascrivibili a:

competenze trasversali (motivazione ed impegno nello studio della disciplina,
autonomia di lavoro, capacità di condivisione nel gruppo-classe);

competenze specifiche disciplinari (conoscenze e abilità acquisite).
L'attribuzione dei voti sarà effettuata riferendosi ai parametri fissati nelle tabelle che
seguono:
62
TABELLE DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DEL PROFITTO
Impegno e
motivazione ad
apprendere
Partecipazione alla
vita di classe
Autonomia di lavoro e
metodo di studio
Conoscenze Abilità
Competenze
dimostrate
Impegno e
motivazione ad
apprendere
Partecipazione alla
vita di classe
Autonomia di lavoro e
metodo di studio
Conoscenze
Abilità
Competenze
dimostrate
Impegno e
motivazione ad
apprendere
Partecipazione alla
vita di classe
Autonomia di lavoro e
metodo di studio
Conoscenze
Abilità
Competenze
dimostrate
Impegno e
motivazione ad
apprendere
Partecipazione alla
Voti 1-2 decisamente insufficiente
L’alunno non rispetta le consegne e non mostra alcun interesse
per le attività formative svolte
L’alunno non si relaziona con i pari e con i docenti e non si
colloca nelle dinamiche del gruppo-classe
L’alunno non sa organizzare il proprio lavoro scolastico e non
possiede un metodo di studio
L’alunno non ha acquisito contenuti, abilità e competenze
disciplinari
Voti 3-4 gravemente insufficiente
L’alunno rispetta raramente le consegne e mostra scarso
interesse per le attività formative svolte
L’alunno si relaziona raramente con i pari e con i docenti e non si
colloca nelle dinamiche del gruppo-classe
L’alunno organizza il proprio lavoro scolastico sporadicamente
non riuscendo a superare le difficoltà di metodo
L’alunno ha acquisito contenuti, abilità e competenze disciplinari
in maniera inadeguata e/o settoriale
Voto 5 insufficiente
L’alunno non sempre rispetta le consegne e mostra un irregolare
interesse per le attività formative svolte
L’alunno si relaziona in modo non del tutto adeguato con i pari e
con i docenti e si colloca parzialmente nelle dinamiche del
gruppo-classe
L’alunno organizza il proprio lavoro scolastico in modo incostante
e settoriale
L’alunno ha acquisito contenuti, abilità e competenze disciplinari
in maniera generica e non approfondita
Voto 6 sufficiente
L’alunno generalmente rispetta le consegne e partecipa alle
attività formative svolte
L’alunno si relaziona con i pari e con i docenti e si colloca nelle
63
vita di classe
Autonomia di lavoro e
metodo di studio
Conoscenze
Abilità
Competenze
dimostrate
Impegno e
motivazione ad
apprendere
Partecipazione alla
vita di classe
Autonomia di lavoro e
metodo di studio
Conoscenze Abilità
Competenze
dimostrate
Impegno e
motivazione ad
apprendere
Partecipazione alla
vita di classe
Autonomia di lavoro e
metodo di studio
Conoscenze Abilità
Competenze
dimostrate
Impegno e
motivazione ad
apprendere
Partecipazione alla
vita di classe
Autonomia di lavoro e
metodo di studio
Conoscenze Abilità
Competenze
dimostrate
dinamiche del gruppo-classe
L’alunno organizza il proprio lavoro scolastico e possiede un
metodo di studio
L’alunno ha acquisito contenuti, abilità e competenze disciplinari
accettabili
Voto 7 discreto
L’alunno rispetta con costanza le consegne e partecipa
adeguatamente alle attività formative svolte
L’alunno si relaziona con i pari e con i docenti e si colloca
attivamente nelle dinamiche del gruppo-classe
L’alunno organizza autonomamente il proprio lavoro scolastico e
possiede un metodo di studio
L’alunno ha discretamente acquisito contenuti, abilità e
competenze disciplinari
Voto 8 buono
L’alunno rispetta costantemente le consegne e partecipa con
impegno alle attività formative svolte
L’alunno partecipa in modo propositivo alla vita di classe si
relaziona spontaneamente ed efficacemente con i pari e con i
docenti
L’alunno organizza autonomamente il proprio lavoro scolastico
utilizzando strategie e metodi efficaci
L’alunno ha acquisito contenuti, abilità e competenze disciplinari
approfondite
Voto 9-10 ottimo/eccellente
L’alunno rispetta sempre le consegne, partecipa alle attività
formative svolte con motivazione piena, interesse e
atteggiamento costruttivo
L’alunno partecipa in modo propositivo alla vita di classe si
relaziona spontaneamente ed efficacemente con i docenti e
svolge un ruolo di leadership positiva con i pari
L’alunno organizza autonomamente il proprio lavoro scolastico
utilizzando strategie e metodi personali ed efficaci
L’alunno ha acquisito contenuti disciplinari, abilità e competenze
approfondite, organizzate e consapevoli
64
Criteri generali per gli Scrutini
CADENZE TEMPORALI
Il periodo scolastico è suddiviso in due quadrimestri, dal 11/09/2014 al 31/01/2015 e dal
01/02/2015 al 09/06/2015, pertanto sono previsti due periodi valutativi:
o Scrutinio di fine primo quadrimestre: febbraio 2015
o Scrutinio finale: giugno 2015
Normativa di riferimento è il D.p.r. 122 del 22/06/2009.
Sono fissati i seguenti criteri generali che guideranno gli scrutini intermedi e finali,
nonché tutte le forme ufficiali di valutazione:
a) in sede di scrutinio per tutti gli alunni, parallelamente al profitto e agli obiettivi
conseguiti, saranno valutati le capacità, le attitudini e gli altri elementi che caratterizzano
la personalità dell’allievo
b) si terrà conto, rispetto agli obiettivi, del miglioramento progressivo realizzato durante
l’anno scolastico
c) il voto proposto in vista dello scrutinio è espresso come numero intero positivo
(compreso tra 1 e 10), non emerge dalla semplice media dei voti ottenuti e tiene conto
della
progressione
nell’intero
anno
scolastico.
Tale
voto
è
commisurato
al
raggiungimento degli obiettivi formativi e didattici indicati nella programmazione.
d) i voti di profitto misurano specifiche prestazioni degli alunni e non i comportamenti per
i quali vi è il voto di condotta; il voto è il risultato di un adeguato numero di prove e di
verifiche.
e) Il numero delle assenze, pur non essendo di per se stesso preclusivo della
valutazione del profitto, incide sul giudizio complessivo, oltre a pregiudicare l’esito
dell’anno scolastico se le assenze stesse superano il monte ore di un terzo dei giorni
complessivi di scuola.
La frequenza assidua e la partecipazione attiva alla scuola sono elementi positivi che
concorrono alla valutazione favorevole dell’alunno.
65
La C.M. n.89 /2012, alla luce dei nuovi curricoli introdotti dal riordino , esplicita che per
tutte le classi è opportuno che anche la valutazione intermedia utilizzi un voto unico in
ciascuna disciplina come già avviene nello scrutinio finale.
AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA (classi I, II, III,IV)
Lo studente è promosso alla classe successiva se ha raggiunto gli obiettivi formativi e
didattici, generali e specifici, delle singole discipline, conseguendo le correlative
conoscenze, abilità e competenze. In tal caso il voto di profitto deve essere non inferiore
a 6/10 in ciascuna disciplina. Lo studente è promosso alla classe successiva se le
assenze effettuate non superano il monte ore complessivo stabilito dalla normativa
vigente e dall’art.8 del Regolamento d’Istituto.
Il giudizio viene sospeso per quelle discipline per cui, in sede di scrutinio finale, il
Consiglio di classe stabilisca il mancato raggiungimento della sufficienza (il numero delle
materie con insufficienza deve essere tale da non comportare la non ammissione
all’anno successivo) e nel contempo assegni fino ad un numero massimo di tre
insufficienze non gravi; per cause debitamente motivate si può giungere a quattro
insufficienze non gravi.
In tal caso il giudizio di ammissione alla classe successiva viene rinviato, previo
superamento di prove finalizzate a verificare il raggiungimento, da parte dello studente,
degli obiettivi formativi e didattici delle discipline per le quali era stata stabilita la
sospensione di giudizio.
Le modalità specifiche di organizzazione degli interventi didattici nei confronti degli alunni
che riportano la sospensione di giudizio, vengono definite dal Collegio Docenti, nel
rispetto del D.M. n. 92 del 5/11/2007 e coerentemente alla normativa vigente.
La scuola comunica alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal consiglio di classe,
indicando le specifiche carenze rilevate per ciascun alunno dai docenti delle singole
discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali
l’alunno non ha raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono comunicati gli
interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi che la scuola è tenuta a
portare a termine entro la fine dell’anno scolastico, le modalità ed i tempi delle relative
verifiche.
Le famiglie che non intendessero far avvalere i propri figli dei corsi di recupero attivati
dalla scuola, possono provvedere autonomamente, tuttavia lo studente dovrà comunque
66
sottoporsi alle prove di verifica predisposte per accertare il recupero o meno del debito.
NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
La non ammissione alla classe successiva viene considerata come uno dei modi per
recuperare e raggiungere, con tempi diversi, gli obiettivi prefissati. I criteri che conducono
a stabilire la non ammissione alla classe successiva vengono stabiliti su indicazioni del
Collegio dei Docenti e sono sempre correlati ad una valutazione globale del profitto e del
comportamento dell’alunno. La non ammissione dello studente alla classe successiva è
data per la presenza di insufficienze tali che rendono effettivamente impossibile, anche
durante il periodo di sospensione delle lezioni, il recupero delle carenze nella
preparazione complessiva dello studente ai fini di una buona frequenza dell’a.s.
successivo.
In linea generale concorrono alla non ammissione: assenza di valutazioni, voti
gravemente insufficienti e/o insufficienti,superiori a quattro, valutazione insufficiente del
comportamento, numero di assenze superiore a quanto già indicato nelle pagine
precedenti.
La valutazione all’Esame di Stato
Il voto finale dell’esame di stato deriva da:
o Fino a 25 punti di Credito scolastico (acquisiti in terza, quarta e quinta sulla base
della media, compreso il comportamento)
o Fino a 45 punti per le 3 prove scritte (Italiano, materia d’indirizzo, terza prova
multidisciplinare) massimo 15/15 per ogni prova
o Fino a 30 punti per il colloquio
Il punteggio di diploma va da un minimo di 60/100 ad un massimo di 100/100. E’
prevista la possibilità della lode per gli studenti per i quali non è stato necessario
ricorrere al bonus (di 5 punti per gli alunni che abbiano maturato un credito scolastico di
almeno 15 punti).
CREDITO SCOLASTICO
Il credito scolastico, introdotto dal DPR 323/98 e successivamente modificato dai DM
42/2007 e 99/2009, è un punteggio che riassume il comportamento scolastico degli ultimi
tre anni di scuola di un alunno, espresso sulla base della media dei voti compresa la
condotta. Il punteggio del Credito Scolastico è attribuito allo studente sulla base della
67
tabella “A “di cui al DM n.99 del 16712/2009 per le classi 3^, 4^, 5^.
Per la determinazione della fascia di attribuzione del punteggio maggiore o minore
all’Interno della banda di appartenenza si terrà conto: dell’assiduità nella frequenza, della
partecipazione ad attività di approfondimento e/o opzionali (ad esempio la Religione
cattolica), dell’impegno e del metodo di studio acquisito, delle attività formative e
didattiche integrative, degli eventuali Crediti Formativi .
Il D.M. n.99/2009 ha stabilito la seguente tabella di valutazione del credito scolastico:
MEDIA DEI VOTI
CREDITO SCOLASTICO (Punti)
Terzo anno
Quarto anno
Quinto anno
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7<M≤8
5-6
5-6
6-7
8<M≤9
6-7
6-7
7-8
9 < M ≤ 10
7-8
7-8
8-9
CREDITO FORMATIVO
( D.M. 49/2000 )
Il Credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata,
dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di
Stato. La coerenza può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del
corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione.
Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi sono acquisite, al di
fuori della scuola di appartenenza, anche in ambiti e settori della società civile legati alla
formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli
relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione
professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione,
allo sport. I Consigli di classe , nella loro autonomia, fissano i criteri di valutazione delle
esperienze citate, sulla base della rilevanza qualitativa delle stesse, ovvero quando, a
giudizio del Consiglio di classe emerga la ricaduta formativa dell’esperienza, tenuto
conto di quanto deliberato dal Collegio docenti nella seduta del 15/05/14, per l’anno
scolastico 2013-2014. Per le classi terze, quarte e quinte, il Collegio ha deliberato di
attribuire il punteggio massimo della banda se la media dei voti è pari o superiore di 50
68
centesimi il voto pieno, in assenza di provvedimenti disciplinari gravi o eccesso di
assenze e ritardi; qualora l’alunno abbia riportato una media dei voti che non supera di
50 centesimi il voto pieno, si attribuisce il minimo della banda a meno che l’alunno non
abbia effettuato attività formative attinenti al curricolo (certificazioni linguistiche, progetti
d’Istituto frequentati con profitto, eventi e progetti formativi extra scolastici, attività di
volontariato attestate da associazioni riconosciute, attività sportive agonistiche accertate
purché il comportamento scolastico sia stato corretto, attività di tutoraggio per gli alunni
diversamente abili).
Il Collegio dei Docenti ha deciso di attribuire i seguenti punteggi:
1) Media scolastica: il mezzo voto (6,5 - 7,5 - 8,5 etc..) viene arrotondato per eccesso se
la media dei voti è pari o superiore a 0,50.
2) Interesse, e impegno e partecipazione: 0,10 per ottimo/eccellente.
3) Frequenza: 0,20 meno del 10% di assenze o frequenza regolare
4) Crediti formativi Progetti interni: 0,30 ( per almeno 30 ore per “Di Poppa”, 20 ore
per “Rozzi”); 0,20 a progetti scolastici contenuti nel POF ( con una frequenza di
almeno l’80% del monte ore); 0,10 ad attività sportive scolastiche (con una frequenza
di almeno l’80% del monte ore); 0,30 ad alunni primi classificati nei concorsi ; 0,20
ad alunni secondi classificati nei concorsi; 0,30 a certificazioni linguistiche e
partecipazione a: progetto Leonardo; Comenius ecc.
5)Crediti formativi. Progetti esterni: 0,10 donatori di sangue, attività sportive
(federazioni nazionali),volontariato.
Per l’anno scolastico 2014-2015 non sono stati ancora deliberati i criteri per l’attribuzione
del credito formativo.
ABBREVIAZIONE DEL CORSO DI STUDI PER MERITO
Ai sensi delle norme vigenti, gli alunni che hanno frequentato la IV classe e che chiedono
di abbreviare, per merito, il proprio corso di studi sostenendo l’Esame di Stato, devono
possedere i seguenti requisiti:
o Valutazione pari ad almeno 8/10 in tutte le discipline nello scrutinio finale della
classe IV e almeno 7/10 in tutte le discipline negli scrutini finali delle classi II e III
(senza ripetenze)
o Valutazione pari ad almeno 8/10 nel comportamento per tutte le classi
69
Esami di Qualifica
Il nostro Istituto eroga l’offerta formativa in regime di sussidiarietà integrativa di IeFP.
Gli esami conclusivi dei percorsi di qualifica triennali prevedono, a conclusione del
terzo anno, il conseguimento di una qualifica regionale ( percorso di istruzione e
formazione professionale di durata triennale ).Gli esami si svolgono in due fasi:
1) ammissione all’esame di qualifica: dopo la verifica dei requisiti di ammissibilità di
ogni candidato, come dalle specifiche disposizioni regionali, gli alunni delle classi
terze possono essere ammessi alle prove d’esame;
2) somministrazione delle prove previste dalle disposizioni regionali (elaborati, prova
professionale e colloquio).
Dopo il superamento delle prove, gli alunni possono conseguire una qualifica
professionale regionale, la cui denominazione è riferibile agli standard formativi della
Regione Abruzzo ex DGR n. 854 del 10 dicembre 2012, con la quale sono stati recepiti
gli Atti relativi alla messa a regime a livello nazionale della IeFP (Accordo in Conferenza
Stato-Regioni del 27 luglio 2011, recepito con Decreto Interministeriale 11 novembre
2011; Accordo in Conferenza Unificata del 27 luglio 2011; Accordo in Conferenza StatoRegioni del 19 gennaio 2012.)
La Certificazione delle Competenze
La competenza può essere definita come “la capacità dimostrata da un soggetto di
utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini (atteggiamenti) personali, sociali e/o
metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o
personale. In linea generale, quindi, ci si riferisce alla competenza come al patrimonio
complessivo di risorse di una persona nel momento in cui la stessa affronta una
situazione di studio, o lavorativa, o più in generale di vita.
Nel Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di
responsabilità e autonomia.
Secondo l'ISFOL, le Competenze trasversali consistono in:
DIAGNOSTICARE le caratteristiche dell'ambiente e del compito, analizzare, capire,
rappresentare la situazione, il problema, se stessi (le risorse che possono essere
70
utilizzate o incrementate all'occorrenza) come condizione indispensabile per la
progettazione e la esecuzione di una prestazione efficace (abilità cognitive)
RELAZIONARSI, mettersi in relazione adeguata con l'ambiente, le persone e le cose di
un certo contesto per rispondere alle richieste (abilità interpersonali o sociali: insieme di
abilità emozionali, cognitive e stili di comportamento, ma anche abilità comunicative)
AFFRONTARE, fronteggiare, predisporsi ad affrontare l'ambiente e il compito, sia
mentalmente che a livello affettivo e motorio, intervenire su un problema (uno specifico
evento, una criticità, una varianza e/o una anomalia) con migliori probabilità di risolverlo,
costruire e implementare le strategie di azione, finalizzate al raggiungimento degli scopi
personali del soggetto e di quelli previsti dal compito.
COMPETENZE DI BASE: GLI ASSI CULTURALI
Il nostro Istituto recepisce l’applicazione del DM 139 del 22 agosto 2007 (Regolamento
recante norme in materia di adempimento dell‘obbligo di istruzione alla fine del biennio),
che prevede, a conclusione del biennio dell’obbligo, la valutazione delle competenze di
base riferite a quattro assi.
Per l’obbligo di istruzione, infatti, sono stati individuati quattro assi culturali strategici
che costituiscono la base contenutistica, pluridisciplinare e metodologica per lo sviluppo
di competenze trasversali. I contenuti disciplinari sono articolati in aree che possono
intersecarsi puntando su reticoli di conoscenze.
I quattro assi culturali, che rappresentano la base, interdisciplinare e pluridisciplinare, in
termini di conoscenze e abilità/capacità, per il raggiungimento delle competenze chiave
di cittadinanza europea, sono i seguenti:
 asse dei linguaggi
 asse matematico
 asse scientifico-tecnologico
 asse storico-sociale
Le otto competenze chiave per l’esercizio della cittadinanza attiva da conseguire al
termine dell’obbligo di istruzione (Raccomandazione del Parlamento europeo e del
Consiglio del 18/12/06) sono:
 Comunicazione nella madre lingua
 Comunicazione nelle lingue straniere
 Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologie
71
 Competenza digitale
 Imparare ad imparare
 Competenze interpersonali, interculturali e sociali e competenza civica
 Imprenditorialità
 Espressione culturale
Tali competenze sono state declinate nel nostro paese nelle seguenti otto competenze
chiave di cittadinanza:
1. imparare ad imparare;
2. progettare;
3. comunicare;
4. collaborare e partecipare;
5. agire in modo autonomo e responsabile;
6. risolvere problemi;
7. individuare collegamenti e relazioni
8. acquisire e interpretare l’informazione.
Pertanto nel certificare le competenze si dovrà far riferimento, globalmente, a tali
parametri che riassumono quelle caratteristiche che, imprescindibilmente, i giovani
dovranno possedere per inserirsi in una società complessa ed in continua evoluzione.
LA CERTIFICAZIONE
Le Istituzioni Scolastiche Autonome progettano attività finalizzate:
► sia alle competenze di fine ciclo
► che alle competenze culturali e di cittadinanza di fine obbligo
Le
competenze chiave di cittadinanza e le competenze culturali relative ai 4 assi
pluridisciplinari vengono accertate e certificate al termine del biennio sulla base di un
modello di certificazione predisposto dal Miur.
La certificazione, obbligatoria dall’anno scolastico 2010/11, prevede tre livelli:
1. Livello di base
2. livello intermedio
3. livello avanzato
72
Livello di base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di
possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure
fondamentali.
Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni
note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità
acquisite.
Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche
non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e
sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.
In caso di esito negativo viene indicato il “livello base non raggiunto”, con relativa
motivazione riportata sul verbale del Consiglio di classe nel quale sono individuate le
misure proposte per sostenere lo studente nel successivo percorso di apprendimento.
Pertanto, i consigli delle prime, seconde e terze classi progettano ed adottano delle
Unità di Apprendimento (UdA) al fine di poter certificare le competenze sulla base di
un'attività didattica in linea con le nuove esigenze.
Portfolio-Certificare significa dichiarare in modo leggibile e trasparente gli apprendimenti
raggiunti. Si tratta di una azione indispensabile, in particolare nella scuola superiore, per
la diversificazione dei punti di partenza e dei percorsi dei giovani, per la crescente varietà
dell'offerta formativa e per lo sviluppo di apprendimenti ottenuti anche fuori dalla scuola.
Il Portfolio - nella sua accezione certificativa - si propone dunque come strumento
efficace di selezione e di organizzazione delle evidenze delle acquisizioni dei soggetti in
termini di conoscenze, abilità e competenze. L'impulso allo sviluppo del portfolio è
venuto dalla modularità e dalla relativa certificazione , dalla gestione delle passerelle e
dall’integrazione fra istruzione scolastica e formazione professionale. Esso serve per :

fotografare in modo dinamico e flessibile i progressi dell’allievo

sviluppare azioni integrative delle modalità di valutazione

offrire le basi formative per un bilancio delle competenze nell'arco della vita

garantire uno strumento per i passaggi fra i diversi segmenti della formazione
73

favorire il coinvolgimento dell’allievo e la sua interazione con il docente nella
valutazione
Si tratta, in sostanza, di una raccolta significativa di lavori :

costruita dallo studente, personalmente coinvolto e motivato a riflettere anche
sulle proprie capacità e attitudini personali

realizzata secondo criteri esplicitati e concordati

visibile, accessibile, gestibile secondo regole condivise

atta ad introdurre elementi di credito aggiuntivi a quelli curriculari

utile al recupero e alla individualizzazione, perché evidenzia i diversi stili di
apprendimento e di creatività

concentrata sugli aspetti positivi della prestazione

capace di valorizzare gli aspetti operativi delle prestazioni, spesso trascurati.
INVALSI
A partire dall'anno scolastico 2010/11 alla valutazione degli apprendimenti interna
all’istituto si è aggiunta, per tutti gli alunni delle classi seconde, la valutazione a livello
nazionale attraverso le prove standardizzate INVALSI. Si tratta di un sistema di
valutazione finalizzato a misurare la qualità degli apprendimenti degli studenti italiani, di
ogni ordine di scuola, con l’obiettivo di innalzare la qualità del sistema di istruzione.
La data fissata per le prove INVALSI per le classi seconde per l’anno scolastico 20142015 è il 12 maggio 2015. L'INVALSI, in relazione agli esami di Stato conclusivi dei corsi
di studio di istruzione secondaria di secondo grado, provvede:
 alla valutazione delle conoscenze e delle abilità degli studenti in uscita dalla
scuola secondaria superiore, utilizzando le prove scritte degli esami di Stato
secondo criteri e modalità coerenti con quelli applicati a livello internazionale per
garantirne la comparabilità;
 alla raccolta e alla diffusione di terze prove attraverso la realizzazione dell'Archivio
Terze Prove;
 alle attività di monitoraggio realizzate attraverso l'Osservatorio Nazionale sugli
Esami di Stato.
74
SEZIONE DELL'INTEGRAZIONE
L’ACCOGLIENZA e L’ORIENTAMENTO
Il passaggio da un ordine scolastico all’altro è sempre uno snodo delicato che può
procurare disagio, tanto più che il cammino dalla scuola media alla scuola superiore
coincide con la delicata fase dell’adolescenza. Per questo, nella prima fase dell’anno, per
facilitare l’inserimento dei nuovi alunni nelle classi prime e creare le condizioni per
renderli protagonisti del nuovo percorso scolastico favorendo così il raggiungimento del
successo formativo, si persegue un percorso di accoglienza.
Tale percorso è inteso come momento iniziale di conoscenza, di riflessione, di raccordo
con la realtà scolastica già vissuta, ma anche di sensibilizzazione per la realizzazione di
una vera strategia di orientamento scolastico e personale per gli alunni delle classi
prime. Le azioni di orientamento curate dall’Istituto prevedono una molteplicità di
interventi mirati ad attivare quei processi cognitivi, emotivi, relazionali che contribuiscono
alla realizzazione di un processo di formazione della persona che investe tutto l’arco
della vita.
La nostra scuola, pertanto, favorisce iniziative che fanno riferimento ad un’idea di
orientamento “multifattoriale” con lo scopo di sostenere gli alunni nelle scelte scolastiche
e/o lavorative a partire dalle dimensioni soggettive (le attitudini, gli interessi, la
motivazione, ecc.), socioculturali (la famiglia, l’economia del territorio, il mercato del
lavoro, la religione, ecc.), educative e formative (metodi di insegnamento, programmi,
ecc.). In sostanza, le azioni di orientamento hanno come fine: formare e potenziare le
capacità degli studenti di conoscere se stessi, l’ambiente in cui vivono, i mutamenti
socio-economici, conoscere le offerte formative per essere protagonisti di un personale
progetto di vita e partecipare allo studio in modo attivo e responsabile.
Obiettivi
 Favorire la continuità tra scuola media e scuola superiore
 promuovere processi di auto-valutazione al fine di potenziare e sfruttare la varietà
delle intelligenze e degli stili cognitivi
 rafforzare o restituire la motivazione allo studio
75
 favorire la conoscenza della realtà socio-economica-culturale del territorio
 potenziare le capacità progettuali e decisionali
 dare informazioni
Attività
 Orientamento in entrata: rivolto agli alunni della scuola media inferiore
 Orientamento in itinere: continuità, accoglienza, formazione, riorientamento
 Orientamento in uscita: volto a favorire la scelta del percorso di studi universitari o
l’inserimento nel mondo del lavoro.
ATTIVITA’ DI RECUPERO e SOSTEGNO
L'abbattimento dell’insuccesso scolastico può ottenersi anche attraverso una adeguata
progettazione di attività di recupero e sostegno, che aiutino l’alunno a superare i
problemi di apprendimento e a raggiungere almeno i cosiddetti “livelli minimi” per il
passaggio alla classe successiva.
La normativa vigente (O.M. 92/07) pone lo svolgimento di tali attività secondo criteri e
modalità stabilite dagli Organi Collegiali dell’Istituto.
In particolare sono previsti i seguenti interventi:
 Recupero in itinere - nell’ambito delle ore curricolari il docente dedicherà alcune
ore al recupero, in base alla necessità della classe. Tale attività dovrà essere
riportata sul registro personale del docente.
 I.D.E.I. - sono degli Interventi Didattici Educativi Integrativi che verranno posti in
atto, dopo la fine del primo quadrimestre, in orario pomeridiano, per il recupero
delle carenze segnalate dal Consiglio di classe negli scrutini del primo periodo, o
dopo la fine delle lezioni per gli alunni il cui giudizio agli scrutini finali è stato
sospeso a causa di insufficienze in una o più discipline (al massimo 3).
 Pausa didattica- strutturazione di moduli di recupero per gli allievi con
insufficienze e moduli di approfondimento per gli allievi che non hanno
insufficienze.
 Prove di verifica dei debiti
formativi- a conclusione degli interventi didattici
programmati per il recupero delle carenze rilevate, il Consiglio di classe accerta il
recupero delle carenze formative con delle verifiche.
76
 Corsi di preparazione agli esami di stato - per gli alunni delle classi quinte se
richiesti dagli stessi e sulla base della disponibilità dei docenti.
ATTIVITA’ DI RECUPERO DEI DEBITI FORMATIVI
Le attività di recupero sono parte integrante del lavoro scolastico e sono programmate
ed attuate dai consigli di classe sulla base di criteri didattico-metodologici definiti dal
Collegio docenti.
Tempi e modalità-Gli interventi di recupero avvengono secondo le seguenti modalità:
in itinere per tutte le discipline
durante la pausa didattica al termine del primo quadrimestre, per tutta la classe
corsi di recupero pomeridiani per gli alunni segnalati dai consigli di classe nelle
riunioni intermedie e durante gli scrutini del primo quadrimestre
corsi di recupero estivi, finalizzati a favorire il recupero delle lacune nelle materie che
prevedono debiti formativi, nel periodo immediatamente successivo alla conclusione
dell'anno scolastico.
Verifiche intermedie: al termine di ciascun intervento di recupero realizzato nel corso
dell’anno scolastico, i docenti delle discipline interessate svolgono verifiche
documentabili, volte ad accertare l’eventuale superamento delle carenze riscontrate.
Verifiche finali: per gli studenti che hanno riportato alla fine dell’anno scolastico la
sospensione del giudizio, le prove (scritte e orali) per il recupero si svolgono nell’ultimo
periodo del mese di Agosto.
RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA
Fermo restando che i genitori sono i primi soggetti chiamati in causa nell’educazione dei
figli, tuttavia la scuola rappresenta la prima agenzia educativa alla quale la società
demanda il compito di collaborare, in sintonia e sinergia con la famiglia, per il pieno
sviluppo della persona umana.
E’ in quest’ottica, dunque, che l’Istituto chiede alla famiglia la massima collaborazione al
fine di instaurare un dialogo continuo e sincero per una completa, reciproca
legittimazione.
Si ricorda, inoltre, come all'atto dell'iscrizione dei ragazzi la scuola stipuli con la famiglia
77
un Patto Educativo di Corresponsabilità (D.P.R. 235/07, art. 5 – bis) con cui le parti, in
una gestione partecipativa della scuola, stringono un'alleanza allo scopo di perseguire un
progetto educativo condiviso. Il patto definisce diritti e doveri nel rapporto tra istituzione
scolastica autonoma, studenti e famiglie. Obiettivo primario è quello di impegnare le
famiglie, fin dal momento dell’iscrizione, a sottoscrivere con la scuola i nuclei fondanti
dell’azione educativa. Per seguire con continuità ed attenzione il percorso di crescita
degli allievi e il loro eventuale disagio ed informare tempestivamente le famiglie la scuola
offre, oltre alla partecipazione e rappresentanza attiva tramite gli organi collegiali, diversi
momenti di coinvolgimento:
o Incontri di accoglienza riservati ai genitori degli alunni delle classi prime
o Azioni di riorientamento, in collaborazione con la famiglia, destinate ad alunni
che evidenzino demotivazione e disagio
o Colloqui generali scuola - famiglia
o Colloqui con il coordinatore di classe
o Colloqui con la Funzione strumentale dedicata
In particolare, nel corrente a.s. sono previsti:
 due colloqui generali scuola-famiglia:
- nel mese di dicembre (15 dicembre 2014 biennio -
17 dicembre 2014
secondo biennio e monoennio)
- nel mese di aprile ( 22 aprile2015 biennio - 23 aprile2015 secondo biennio e
monoennio)
Per conoscere in dettaglio gli orari che i singoli docenti potrebbero mettere a
disposizione per i colloqui individuali ci si potrà rivolgere presso il front-office della scuola
nelle rispettive sedi di Teramo e Piano d’Accio.
78
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI BES
Il MIUR ha
pubblicato un importante documento di riferimento, la direttiva del 27
dicembre 2012 “Linee Guida per l'Integrazione Scolastica degli Alunni con
Disabilità” nella quale, richiamandosi alla tradizione pedagogica della scuola italiana, ai
principi costituzionali ed alla legislazione italiana in materia, alla Convenzione ONU per i
diritti delle persone con disabilità, si tracciano delle linee di comportamento allo scopo di
potenziare la dimensione inclusiva della scuola delineando ruoli, responsabilità,
competenze.
Il nostro istituto si riconosce nei contenuti di tale documento, di cui di seguito si riportano
degli stralci, e le risorse umane che vi operano si impegnano quotidianamente per
favorire una reale integrazione degli alunni con diverse abilità nel contesto scolastico.
“… L’integrazione/inclusione scolastica è … un valore fondativo, un assunto culturale …
Al fine dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità è indispensabile ricordare che
l’obiettivo fondamentale è lo sviluppo degli apprendimenti mediante la comunicazione, la
socializzazione e la relazione interpersonale …Riemerge qui la centralità della
progettazione educativa individualizzata che sulla base del caso concreto e delle sue
esigenze dovrà individuare interventi equilibrati fra apprendimento e socializzazione,
preferendo in linea di principio che l'apprendimento avvenga nell'ambito della classe e
nel contesto del programma in essa attuato… Una progettazione educativa che
scaturisca dal principio del diritto allo studio e allo sviluppo, nella logica anche della
costruzione di un progetto di vita che consente all'alunno di “avere un futuro……
Relativamente al passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione o nei passaggi
intermedi, è opportuno che i Dirigenti Scolastici coinvolti prevedano forme di
consultazione obbligatorie fra gli insegnanti della classe frequentata dall’alunno con
disabilità e le figure di riferimento per l'integrazione delle scuole coinvolte, al fine di
consentire continuità operativa e la migliore applicazione delle esperienze già maturate
nella relazione educativo-didattica e nelle prassi di integrazione con l'alunno con
disabilità…… Il progetto di vita, parte integrante del P.E.I., riguarda la crescita personale
e sociale dell'alunno con disabilità ed ha quale fine principale la realizzazione in
prospettiva dell'innalzamento della qualità della vita dell'alunno con disabilità, anche
attraverso la predisposizione di percorsi volti sia a sviluppare il senso di autoefficacia e
sentimenti di autostima, sia a predisporre il conseguimento delle competenze necessarie
a vivere in contesti di esperienza comuni. Il progetto di vita, anche per il fatto che include
un intervento che va oltre il periodo scolastico, aprendo l'orizzonte di “un futuro
possibile”, deve essere condiviso dalla famiglia e dagli altri soggetti coinvolti nel
processo di integrazione. Risulta inoltre necessario predisporre piani educativi che
prefigurino, anche attraverso l'orientamento, le possibili scelte che l'alunno intraprenderà
dopo aver concluso il percorso di formazione scolastica ... In particolare mediante
79
l'attuazione dell'alternanza scuola-lavoro… … La progettazione degli interventi da
adottare riguarda tutti gli insegnanti perché l’intera comunità scolastica è chiamata ad
organizzare i curricoli in funzione dei diversi stili o delle diverse attitudini cognitive, a
gestire in modo alternativo le attività d’aula, a favorire e potenziare gli apprendimenti e
ad adottare i materiali e le strategie didattiche in relazione ai bisogni degli alunni. I
Consigli di classe si adopereranno pertanto al coordinamento delle attività didattiche, alla
preparazione dei materiali e a quanto può consentire all'alunno con disabilità, sulla base
dei suoi bisogni e delle sue necessità, la piena partecipazione allo svolgimento della vita
scolastica nella sua classe.
Tutto ciò implica lavorare su tre direzioni:
Il clima della classe
Gli insegnanti devono … accettare le diversità presentate dagli alunni disabili e
valorizzarle come arricchimento per l’intera classe, favorire la strutturazione del senso di
appartenenza, costruire relazioni socio-affettive positive.
Le strategie didattiche e gli strumenti
La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e
metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a
coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi,
l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi
specifici.
La valutazione
La valutazione in decimi va rapportata al P.E.I., che costituisce il punto di riferimento per
le attività educative a favore dell’alunno con disabilità… la valutazione in questione dovrà
essere sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione
della performance…La partecipazione alle famiglie degli alunni con disabilità al processo
di integrazione avviene mediante una serie di adempimenti previsti dalla legge… la
famiglia ha diritto di partecipare alla formulazione del Profilo Dinamico Funzionale e del
PEI, nonché alle loro verifiche … La famiglia rappresenta infatti un punto di riferimento
essenziale per la corretta inclusione scolastica dell’alunno con disabilità, sia in quanto
fonte di informazioni preziose sia in quanto luogo in cui avviene la continuità fra
educazione formale ed educazione informale…”
Con la stessa direttiva, inoltre, il MIUR ha accolto gli orientamenti da tempo presenti in
alcuni Paesi dell’Unione europea che completano il quadro italiano dell’inclusione
scolastica. Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si basa su una visione globale
della persona con riferimento al modello ICF della classificazione internazionale del
funzionamento, disabilità e salute (International Classification of Functioning, disability
and health) fondata sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto, come definito
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002).Rientrano nella più ampia
definizione di BES tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi
evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. La
nostra scuola ha recepito anche le ultime circolari e note ministeriali sui BES (Circolare
80
ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, nota prot.1551 del 27 giugno 2013 e nota prot. 2563
del 22 novembre 2013) . Per l’a.s.2014/2015, pertanto, l’Istituto ha redatto un proprio
Piano della Attività Inclusive (PAI) che annualmente individua gli aspetti di forza e di
debolezza delle attività inclusive svolte dalla scuola e quindi predispone un piano delle
risorse da offrire e richiedere a soggetti pubblici e del privato sociale per attuare una
ottimale accoglienza degli alunni, con particolare attenzione a quelli con diversi Bisogni
Educativi
Speciali.
La
Nota
ministeriale
approfondisce
così
il
significato
di
programmazione didattica del PAI: Il P.A.I non va inteso come un ulteriore adempimento
burocratico, bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la
consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei
processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto
educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”.Ogni
intervento è attuato in riferimento alle linee guida ed ai provvedimenti legislativi in
materia. La C. M. n. 8 chiarisce che i compiti del Gruppo di lavoro e studio d’Istituto
(GLHI) si estendono alle problematiche relative a tutti i BES e suggerisce alle istituzione
scolastiche alcune indicazioni, non prescrittive come precisato dalla successiva nota
2563, rispetto alla sua composizione e al suo funzionamento: “(...) funzioni strumentali,
insegnanti per il sostegno, AEC, assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” con
esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori
ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola (...) con
una cadenza - ove possibile – almeno mensile, nei tempi e nei modi che maggiormente
si confanno alla complessità interna della scuola, ossia in orario di servizio ovvero in
orari aggiuntivi o funzionali (come previsto dagli artt. 28 e 29 del CCNL 2006/2009)(...). Il
gruppo di lavoro così identificato prende il nome di GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione);
esso è presieduto dal Dirigente Scolastico e ha come specifico compito quello di definire
le azioni strategiche finalizzate ad incrementare, anno per anno, il livello di inclusività
dell’istituto.
Pertanto i progetti di Istituto finalizzati all’integrazione degli alunni in situazione di
disabilità intendono rispondere ai loro bisogni educativi mettendo in atto una serie di
interventi che consentano loro un maggior coinvolgimento nel contesto scolastico
sperimentando situazioni motivanti ed integrative di apprendimento.
A tal fine, la scuola, in interazione con il territorio, progetta e collega la rete delle
81
opportunità educative per realizzare percorsi didattici finalizzati ad un Progetto di vita.
Nel realizzare tale obiettivo si seguono criteri di:
o continuità verticale all’interno dell’Istituzione scolastica (dalla scuola Media
inferiore alla secondaria di secondo grado)
o continuità orizzontale (raccordo con le Istituzioni, Enti, Associazioni Territoriali)
o efficienza attraverso l’ottimizzazione di risorse interne ed esterne
o efficacia attraverso scelte metodologiche centrate sui bisogni dell’alunno e
sull’innovazione
La scuola si avvale inoltre del lavoro del:
o Gruppo H, che ha il compito di individuare e predisporre le condizioni migliori ai
fini dell’integrazione
PERCORSO ACCOGLIENZA
Si propone di consentire agli alunni diversamente abili delle classi prime che il passaggio
dalla scuola media inferiore avvenga in modo naturale, ascoltando le loro esigenze e
quelle delle loro famiglie, illustrando loro tutto ciò che è inerente al funzionamento della
scuola, fornendo indicazioni comportamentali per affrontare il nuovo anno scolastico e
promuovendo la consapevolezza di essere parte attiva di una comunità.
Tali obiettivi vengono realizzati prima dell’inizio dell’anno scolastico attraverso:
 Incontri di accoglienza e continuità (con la presenza degli alunni, dei genitori,
degli insegnanti delle medie inferiori e delle superiori, di altre figure rilevanti
per la vita scolastica dell'alunno).
PROCESSO D' INTEGRAZIONE
Si propone di offrire rinforzi qualitativi e quantitativi, fornendo la possibilità di
sperimentare il successo e la gratificazione personale in un contesto sereno e stimolante.
Obiettivi:
 Creare condizioni motivanti assicurando un intervento educativo mirato per
sviluppare le potenzialità
 Consolidare quanto acquisito nelle esperienze di apprendimento pregresse
 Favorire l’acquisizione di abilità specifiche di apprendimento e il
raggiungimento degli obiettivi programmati
 Favorire una reale inclusione scolastica stimolando la socializzazione con i
82
pari e con le figure adulte presenti nella scuola
 Stimolare i processi di percezione, espressione e comunicazione attraverso
percorsi laboratoriali significativi
 Stimolare l’utilizzo di sussidi e tecnologie come ausilio al processo di
apprendimento
CLASSI APERTE
Gli alunni disabili che usufruiscono di una programmazione differenziata (conseguendo a
conclusione degli studi un certificato di credito formativo), sulla base di specifici progetti,
possono frequentare, per un tempo-scuola di maggior respiro, i laboratori delle discipline
d'indirizzo. Tenendo conto delle conoscenze individuali maturate, delle rispettive capacità
di apprendimento e delle personali attitudini, agli alunni si consente la frequenza dei
laboratori sia della classe di appartenenza che di altre classi.
STAGE E TIROCINI FORMATIVI
Il nostro Istituto favorisce la partecipazione degli alunni diversamente abili a progetti di
orientamento al lavoro mediante l'attuazione di stage e tirocini aziendali.
PROGETTI D'ISTITUTO
Nell'a.s. in corso sono stati approvati dei progetti destinati all'area della disabilità. Si veda
l’area dedicata ai progetti inseriti nel Piano dell’Offerta Formativa.
DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO (D.S.A.)
La nostra scuola, facendo proprio quanto previsto dalla legge n.170 dell’08/10/2010
“Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito
scolastico” e dalle successive Linee Guida del MIUR, ha elaborato un protocollo di
accoglienza per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento. Si vogliono in tal
modo perseguire le seguenti finalità:
 garantire il successo formativo di tali alunni rispondendo ai loro bisogni e
consentendo la conquista di una autonomia nello studio e nella costruzione dei
saperi
 promuovere all’interno dell’Istituto una cultura dell’inclusività
 implementare
nei docenti la
conoscenza
dei
D.S.A.
e delle
strategie
metodologiche e didattiche da attuare, anche attraverso una azione di
sensibilizzazione dei c.d.c.
 favorire il dialogo didattico-educativo con le famiglie
83
 promuovere nei genitori la conoscenza dei D.S.A. e degli strumenti dispensativi e
compensativi previsti
Al fine di perseguire le finalità prefissate la scuola mette a disposizione:
 risorse umane: referente D.S.A. e docenti formati
 sportello dedicato
 corsi di auto-aggiornamento per docenti
 materiale didattico specifico
Per garantire idonei e tempestivi interventi, nelle classi prime che accolgono alunni con
D.S.A., in corrispondenza dell'inizio dell'anno scolastico vengono fissati dei Consigli di
Classe dedicati aperti alla componente genitoriale e alle figure professionali coinvolte nel
percorso educativo di tali alunni (psicologi, pedagogisti, ecc.).
Anche nell'anno in corso è stato riproposto il “Progetto di Monitoraggio delle classi
prime” allo scopo di poter individuare con tempestività i segnali d'allarme di eventuali
problematiche di apprendimento e poterli segnalare alle famiglie.
INTERCULTURA
Nel nostro istituto si accoglie pienamente quanto espresso dalla C.M. n.2 dell'8 gennaio
2010 - Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza
non italiana.
“La presenza nelle scuole di alunni di diversa provenienza sociale, culturale, etnica e con
differenti capacità ed esperienze di apprendimento costituisce ormai, nella società
plurale e globalizzata in cui viviamo, un dato strutturale in continuo aumento …
… In effetti l’elevata concentrazione nelle scuole e nelle classi di alunni con culture,
condizioni, vissuti familiari e scolastici, situazioni di scolarizzazione e di apprendimento
fortemente differenziati, impone il superamento di modelli e tecniche educative e
formative tradizionali e l’adozione di metodologie, strumenti e contributi professionali
adeguati alle nuove e diverse esigenze...
… Nell’ambito dell’ampio scenario sopra evidenziato, particolare attenzione e cura vanno
rivolte alla inclusione ed alla integrazione degli alunni stranieri, al fine di predisporre, nei
loro confronti, condizioni paritarie che possano prevenire le situazioni di disagio e di
difficoltà derivanti dai nuovi contesti di vita e di studio e contribuire a creare la
indispensabile condivisione delle norme della convivenza e della partecipazione
sociale… Un’analisi attenta dell’intera questione mette in evidenza alcune criticità che
84
possono così essere riassunte:
a) la significativa incidenza di dispersioni, abbandoni e di ritardi che caratterizza
l’itinerario scolastico degli alunni provenienti da un contesto migratorio;
b) la loro conoscenza della lingua italiana, talora assente o padroneggiata a livelli di
competenza notevolmente differenti;
c) il possesso della “nuova” lingua più come spontaneo registro utile alla
“comunicazione” quotidiana che non come strumento per lo studio nell’ambito di
dell’itinerario scolastico;
d) la necessità di prevedere, al di là di ogni semplicistica separatezza, anche moduli di
apprendimento e percorsi formativi differenziati, soprattutto nelle scuole secondarie di
secondo grado;
e) la presenza di culture diverse all’interno delle comunità straniere e il loro impatto con
la cultura italiana.”
Per rispondere adeguatamente a tali esigenze, il nostro Istituto fa propri i seguenti
presupposti fondamentali:
 predisposizione di piani didattici personalizzati
 trasparenza nella comunicazione e organizzazione delle attività
 diversificazione delle opportunità di apprendimento
 apprendimento cooperativo
 tutoring
 trasmissione di messaggi di fiducia e di positiva aspettativa
 ricorso a modalità di verifica e valutazione adeguate
Si individua, in particolare, la necessità di strutturare percorsi di apprendimento e criteri
valutativi individualizzati, come pure l’esigenza di partire, non solo da ciò che l’alunno
“non sa”, ma anche dalla sua esperienza, dal suo sfondo emotivo-relazionale e dal suo
patrimonio culturale.
Dati questi presupposti, la valutazione sarà soprattutto formativa e dovrà prevedere
tempi più lunghi.
In particolare, durante il primo periodo di inserimento, non si valuterà l’acquisizione di
singole abilità o competenze, quanto piuttosto l’acquisizione dei cosiddetti “sistemi di
padronanza” (non quello che l’alunno sa o non sa fare, ma piuttosto quanto ha imparato
nelle
diverse
situazioni,
e
come
tutto
85
ciò
venga
rielaborato
nel
contesto
dell’apprendimento).
Al momento della presentazione della programmazione al gruppo-classe, verranno
esplicitati a tutti gli alunni i criteri di valutazione adottati per gli studenti di madre-lingua
straniera, nonché le motivazioni che li ispirano, allo scopo di rendere partecipi tutti del
progetto inclusivo ed in modo tale da evitare dannose incomprensioni.
AREA A RISCHIO
I progetti relativi alle “Aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro
l’emarginazione scolastica” (CCNL Comparto scuola ) prevedono il finanziamento di
progetti di scuole, di ogni ordine e grado, collocate in aree a rischio e a forte processo
immigratorio di tutto il territorio nazionale.
Il Contratto colloca in un’unica previsione normativa le situazioni territoriali in relazione al
contesto socio-culturale e al disagio economico e riconduce in un solo quadro
concettuale di riferimento gli obiettivi di lotta all’emarginazione scolastica. Tutti gli Uffici
Scolastici Regionali seguono criteri di carattere quali-quantitativi per la determinazione
dell’accesso ai fondi da parte delle scuole, , in base alle specificità territoriali e alla
problematicità delle diverse aree di intervento (aree a rischio e/o a forte processo
immigratorio). L'obiettivo principale è quello di affrontare in maniera "sinergica” il
problema della dispersione scolastica e dell’ integrazione scolastica, mettendo in piedi
una serie di iniziative di diversa natura: attività di orientamento e/o ri-orientamento,
aggregative-socializzanti, ludico-ricreative, di rafforzamento della motivazione e delle
competenze, nonché attività di sensibilizzazione sui temi legati al disagio rivolte alle
famiglie e attività di formazione dei docenti. In particolare, per gli stranieri, l’impegno
quotidiano ha come sfondo l’educazione interculturale, finalizzata a favorire il confronto, il
dialogo, il reciproco arricchimento nella valorizzazione e convivenza delle differenze.
Anche in questo anno scolastico, come nei precedenti, sono state richieste misure
incentivanti per progetti relativi alle aree con forte processo immigratorio e contro la
dispersione scolastica. (CCNL Comparto Scuola- Immigrazione e Area a rischio)
86
IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE E L’AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
Con la Circolare Ministeriale 47 del 21 ottobre il MIUR ha trasmesso la Direttiva 11/14
applicativa del Regolamento sul sistema nazionale di valutazione adottato con il DPR
80/13. A partire da quest’anno tutte le scuole sono coinvolte in un processo graduale che
manderà a regime, entro l’a.s. 2016/17, il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV). Il
MIUR ha emanato la circolare di accompagnamento alla direttiva del 18 settembre
scorso, contenente le priorità strategiche della valutazione. Entro luglio 2015 le scuole
produrranno il loro primo Rapporto di autovalutazione secondo un format che sarà reso
disponibile da fine ottobre. Tutte le istituzioni scolastiche elaboreranno nel corso del
primo
semestre
2015,
attraverso
un
modello
online,
il Rapporto
di
autovalutazione (d’ora in avanti, “RAV”), arricchito da una sezione appositamente
dedicata all’individuazione di priorità strategiche e dei relativi obiettivi di miglioramento. A
tal fine, le scuole si doteranno di un’unità di autovalutazione, costituita preferibilmente dal
dirigente scolastico, dal docente referente della valutazione e da uno o più docenti con
adeguata professionalità individuati dal Collegio dei docenti, nonché da rappresentanti
delle famiglie e degli alunni. Il format del RAV, di competenza dell’INVALSI, è stato
elaborato a partire da modelli sperimentati in oltre 1.500 scuole. Esso è stato
predisposto, con successive revisioni e semplificazioni, tenendo conto non solo del
contributo di esperti della materia, ma anche delle osservazioni formulate dalle scuole
che hanno partecipato alle sperimentazioni.
Il nostro Istituto sta iniziando un percorso di autovalutazione all'interno di un processo
volto a promuovere nella scuola la logica della qualità, del miglioramento continuo, della
valutazione e della rendicontazione sociale, anche attraverso interventi di formazione del
personale; sta lavorando, inoltre, ad un report di autovalutazione considerando, quali
elementi d'ingresso, i risultati degli apprendimenti degli alunni, le risultanze di un
questionario scuola proposto dall’ INVALSI e di un questionario interno appositamente
predisposto. La stesura del report di autovalutazione consentirà di individuare punti di
forza e di debolezza dell'Istituto, delineare il piano di miglioramento e le priorità del Piano
dell'Offerta Formativa per il prossimo anno scolastico.
87
PROGETTI EUROPEI E REGIONALI
Nel corrente anno scolastico il numero dei progetti finanziati dalla Comunità Europea si è
arricchito, andando ad incrementare quella dimensione europea dell'educazione che
sempre più caratterizza il contesto dell'istruzione di oggi.
A)
PROGETTO ERASMUS KA 2 (COMENIUS 3 )
Oltre alle iniziative strettamente collegate alle discipline professionalizzanti, da alcuni
anni il nostro istituto è impegnato nel raggiungimento di una dimensione europea.
Comenius 3 è un’azione che intende incoraggiare la creazione di reti fra progetti
Comenius su temi di interesse comune allo scopo di promuovere a livello europeo
l’innovazione e la cooperazione nel settore educativo e diffondere le esperienze e i
prodotti realizzati nei progetti Comenius 1 e 2 .
B)PROGETTO L.L.P. LEONARDO DA VINCI – progetto Qu.A.Li.T. Tour
Il progetto intende offrire ai giovani l'opportunità di svolgere un'esperienza di formazione
professionale attraverso lo svolgimento di un tirocinio all'estero.
Il progetto, attivato per il terzo anno consecutivo, fa parte dei programmi promossi
dall'Unione Europea per offrire ai giovani l'opportunità di svolgere un'esperienza di
formazione professionale attraverso lo svolgimento di un tirocinio all'estero. E’ rivolto
agli studenti delle IV classi degli Istituti Secondari Superiori della regione Abruzzo.
C)PROGETTO KA 2 ( LEONARDO)
Per l’effettiva integrazione tra i giovani dei paesi comunitari, per il potenziamento della
consapevolezza della cittadinanza europea, oltre che per il consolidamento delle
competenze nelle lingue straniere, l’istituto partecipa in partenariato con altri paesi
88
europei (Portogallo, Romania, Spagna, Turchia, Ungheria, Croazia, Polonia) al progetto
che vede impegnati docenti ed alunni di scuole europee in un percorso comune.
D) PROGETTO KA 1 ( YOUTH IN ACTION)
Per migliorare le competenze chiave e le capacità dei giovani, inclusi quelli con minori
opportunità; per promuovere la loro effettiva partecipazione, la cittadinanza attiva, il
dialogo interculturale, l’inclusione sociale e la solidarietà attraverso opportunità di
apprendimento in mobilità rivolte a giovani, coloro che operano nel contesto della
gioventù, organizzazioni giovanili e youth leader, attraverso strette interconnessioni tra il
settore giovanile ed il mercato del lavoro.
Nel corrente anno scolastico il nostro Istituto si è trovato impegnato nella formulazione di
un progetto P.O.FSE Abruzzo 2007/2013-Obiettivo Competitività Regionale e
Occupazione che è lo strumento di programmazione per la gestione degli interventi da
realizzare rivolti a tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nelle attività di gestione e
attuazione del suddetto programma. Finalità del Programma è favorire la realizzazione di
un mercato del lavoro efficace e inclusivo, il miglioramento del capitale umano e, per
questa via, valorizzare le potenzialità di sviluppo del territorio e la coesione economica e
sociale. Titolo del nostro progetto è il seguente:
P.O. FSE Abruzzo 2007-2013
Obiettivo “Competitività Regionale e Occupazione”
ASSE 4 – Capitale Umano
Obiettivo specifico 4.h) Elaborazione ed introduzione delle riforme dei sistemi di
istruzione, formazione e lavoro per migliorarne l’integrazione e sviluppare l’occupabilità
con particolare attenzione all’orientamento
Obiettivo specifico 4.i) Aumentare la partecipazione alle opportunità formative lungo tutto
l’arco della vita e innalzare i livelli di apprendimento e conoscenza
Progetto speciale: “Scuole aperte e inclusive” Progetto pilota di promozione delle scuole
aperte e di sostegno alle azioni di miglioramento dell’offerta formativa extracurriculare
TITOLO PROGETTO: “TECNOLOGICA … MENTE APERTA”
89
I PROGETTI D'ISTITUTO
LINEE GUIDA PER LA STESURA DEI PROGETTI
Principi generali
Il progetto:
è coerente con il P.O.F.
amplia l’offerta formativa curricolare ed extra-curricolare
presuppone la rilevazione dei bisogni formativi
si rivolge ad un congruo numero di studenti
raggruppa più classi
prevede l’esame del curriculum dei docenti esperti
predispone strumenti di valutazione dei risultati
prevede un relazione conclusiva
Articolazione del progetto
4. Tema
5. Referente/i
6. Destinatari
7. Modalità d'inclusione degli alunni diversamente abili
8. Finalità
9. Obiettivi
10. Contenuti
11. Metodologie
12. Tempi e luoghi di svolgimento
13. Relatore/i
14. Mezzi e strumenti (personal computer, LIM, auditorium, ecc.)
15. Spese previste (relatore, progettazione, monitoraggio e valutazione, ecc.)
16. Relazione finale
L'elenco dei progetti approvati dal Collegio dei docenti e costituenti parte integrante del
P.O.F., viene riportato nella tabella che segue.
90
.
SCOLASTICO 2014/2015
REFERENTE
CONTENUTI
E/O
FINALITA’
PROF.PACHIOLI
Esposizione di olio
e olive (in
collaborazione con
“Di Poppa”)
UN CAVALLO PER PROF.PRIMULA
Ippoterapia alunni
AMICO
diversamente abili
UNITI PER UN
PROF.CENSONI
Coltivazione stelle
FIORE
di Natale per
vendita.
COLTIVAZIONE
PROFESSORI
Favorire
PIANTE
PRIMULA-CENSONI
l’apprendimento,
ORNAMENTALI E
attraverso la
OFFICINALI
coltivazione di
piante, di alunni
diversamente abili
L’ALUNNO PIU’
PROFESSORESSE DI
Motivare gli alunni
BRAVO
UBALDO E
allo studio e
TUFARIELLO
premiare le
eccellenze
L’ORTO DEL
PROF.PACHIOLI
Contribuire a
SIGNOR
migliorare le
ALZHEIMER
condizioni di vita e
le attese di
individui in
condizione di
disagio
CONOSCERE
PROF.PACHIOLI
Conoscere
L’AGRICOLTURA
l’agricoltura
ITALIANA
italiana attraverso
visite guidate
BIODIVERSITA’
PROF.PACHIOLI
La biodiversità
VEGETALE IN
vegetale in Abruzzo
ABRUZZO
attraverso una
mostra itinerante
LA FAVOLOSA
PROF.PACHIOLI
Convegno per le
STORIA DEGLI
scuole medie della
AGRUMI
Provincia di
Teramo
PROGETTI ANNO
PER
NOME DEL
DIPARTIMENTO O PROGETTO
TRASVERSALI
ROZZI
COLTURA E
CULTURA
ROZZI
ROZZI
ROZZI
ROZZI
ROZZI
ROZZI
ROZZI
ROZZI
91
ROZZI
CONOSCERE PER
COMPETERE
PROF.PACHIOLI
DIP. ENOGASTR.E
SALA
*ALT.SC./LAV.
DIP.ENOGASTR.E
SALA
CORSO DI
GELATERIA
PROF.D’EVANGELISTA Corso per alunni
classi terze cuc.
LE ECCELLENZE
PROFESSORI
CALANDRINI-FERRI
DIP. ENOGASTR.E
SALA
HO.RE.CA. TRA
PASSATO E
INNOVAZIONE
PROFESSORI
CALANDRINI-FERRIGARGANO
MAITRESOMMELIER
PROFESSORI
CALANDRINI-FERRIGARGANO
I BAR DI
TERAMO VISTI
DA LUCA
PROF.SSA BURCHI
TRASV.
ARTE IN TAVOLA
PROF.SSA STELLA
DIP. MATEMATICA
GIOCHI
MATEMATICI
PROF.SSE
PISCIELLA SCIASCETTI
DIP. LETTERE
IL QUOTIDIANO
IN CLASSE
PROF.SSA BARTOLINI
DIP. RELIGIONE E
LETTERE
PORRAJMOS
PROF. PICHILLI
DIP.LETTERE
STORIA DI
RESISTENZE
PROF.SSE
VALLERIANIBARTOLINI
*ALT.SC./LAV.
DIP. ENOGASTR.E
SALA
*ALT.SC./LAV.
92
Seminari di
agricoltura
Corso di sala bar,
ricevimento e
lingue per alunni
cl.III-IV e V
Corsi per alunni
cl.II e III
Cucina di sala,
taglio frutta,
abbinamento cibovini (per alunni
cl.III,IV e V)
Migliorare
l’autonomia
personale di un
alunno disabile
Realizzazione di
etichette per i
prodotti dell’Istituto
Favorire l’interesse
per le discipline
matematiche con
una iniziativa
ludico-agonistica
Favorire la
partecipazione degli
alunni alla vita
politica, sociale,
economica e
culturale
Sensibilizzare i
ragazzi alla
conoscenza dello
sterminio di Ebrei e
Rom
Come leggere la
Resistenza
riflettendo anche
sulla complessità
DIP. LETTERE
LABORATORIO
TEATRALE
PROF.SSE
BARTOLINIVALLERIANI
DIP. SCIENZE
UN ORTO IN
CLASSE
PROFESSORI
MONACO-TANZI-DE
AMICIS-SICHETTI-
DIP. SCIENZE
ACQUA SICURA
PROF.SSE MONACOTANZI-DE AMICIS
DIP. SCIENZE
SCOPRIAMO
L’ABRUZZO
PROFONDO
PROF.SSE MONACOTANZI
TRASV.
SPORTELLO
D’ASCOLTO
PROF.PICHILLI
TRASV.
MONITORAGGIO
DSA
PROF.SSE
COLANGELI-DI
SABATINO
DIP.LINGUE STR.
TRINITY
PROF.SSA
MATRICIANI
DIP.LINGUE STR.
ERASMUS KA 2
( COMENIUS 3)
PROF.SSA
MATRICIANI
DIP. LINGUE STR.
ERASMUS KA 1
(YOUTH IN
ACTION )
PROF.SSA
MATRICIANI
93
del biennio 19431945
Favorire la
comunicazione tra
pari e contenere la
dispersione
scolastica
Trasformare il
cortile interno della
sede di Teramo in
un orto
Promuovere la
conoscenza
dell’ambiente
naturale
Promuovere la
conoscenza del
nostro Abruzzo
Supportare con
l’aiuto di
psicologi il
processo di crescita
dell’adolescente.
Individuare nelle
classi prime
eventuali segnali di
allarme predittivi di
disturbi di
apprendimento
Potenziare le
competenze e
conseguire
Certificazioni
linguistiche
Condividere
esperienze di
partenariato con
altre
scuole europee
Sviluppare identità
e senso
d’appartenenza
all’Europa,
DIP. LINGUE STR.
ERASMUS KA 2
(LEONARDO)
PROF.SSA
MATRICIANI
DIP. LINGUE STR.
LEONARDO
Qu.A.Li.T.TOUR
PROF.SSA
MATRICIANI
DIP. LINGUE STR.
SOGGIORNI
LINGUISTICI
PROF.SSA
MATRICIANI
TRASV.
ELEARNING E
FORMAZIONE
DOCENTI
PROF.PIO
DIP. SC. MOTORIE
ATTIVITA’
SPORTIVA
PROGETTO
SCUOLE APERTE
INCLUSIVE
PROF. COCCIOLI
P.O. FSE ABRUZZO
2007-2013
promuovendo lo
scambio tra culture
diverse
Offrire l'opportunità
di svolgere
un'esperienza di
formazione
professionale con
un tirocinio
all'estero
Offrire l'opportunità
di svolgere
un'esperienza di
formazione
professionale con
un tirocinio
all'estero
Favorire occasioni
di “apprendimento
in situazione” di
culture e lingue
europee
Corso di
formazione, non
obbligatorio, per
docenti
Attività sportive per
tutti gli alunni
SCUOLA CARCER.
OLIVICOLTURA
PROF.PACHIOLI
SOVRAFFOLLATA
Realizzazione di un
oliveto
superintensivo
SCUOLA CARCER.
PRODUZIONE IN
SERRA
PROF.PACHIOLI
Coltivazione
ortensie e
peperoncini
SCUOLA CARCER.
FILIERA ORTICA
PROF.PACHIOLI
Coltivazione e
trasformazione
dell’ortica
94
ALLEGATI
 REGOLAMENTO D'ISTITUTO
 REGOLAMENTO DEI LABORATORI
 REGOLAMENTO DELLA PALESTRA
 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ
Fine
95
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