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Parcheggi e bikesharing: avanza (a piccoli passi) il solare

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Parcheggi e bikesharing: avanza (a piccoli passi) il solare
Parcheggi e bikesharing: avanza (a piccoli passi) il solare
in Italia
Categoria: Energia Alternativa | Scritto da Luca Dello Iacovo il 7 July 2016.
Si moltiplicano i progetti per pensiline fotovoltaiche destinate a parcheggi
per automobili e servizi di bikesharing: in genere l’energia generata dai moduli
solari viene immessa nella rete elettrica, utilizzando gli incentivi del Conto
Energia. Che contribuiscono a stimolare piani per la riqualificazione urbana.
Sono, invece, ancora in pochi ad aver previsto l’alimentazione in loco di veicoli
elettrici e biciclette a pedalata assistita con le pensiline fotovoltaiche. Intanto,
alcune iniziative sono già state completate. La struttura appena aperta in
provincia di Novara genera una potenza di 3,2 Mw l’anno: i moduli sono applicati
sulla copertura di un parcheggio che ospita fino a 1140 vetture. Ma altre
esperienze pionieristiche per la conversione verde delle aree di sosta sono partite
da tempo: un anno fa in provincia di Nuoro è stato completata un’area con 5000
moduli solari. E a Pesaro sono stati completati da poco i lavori per un parcheggio
fotovoltaico ricoperta da 10mila pannelli al silicio che ha visto la collaborazione
del Comume e di un partner privato.
Ma sono in cantiere iniziative che prevedono una maggiore integrazione
con progetti di riqualificazione urbana di quartieri e zone periferiche dei centri abitati. In Emilia Romagna, per esempio, sono stati
approvati piani per l’utilizzo di fonti rinnovabili in due capoluoghi di provincia. Il programma “Forlì città solare” include l’installazione di
pannelli solari su un edificio scolastico, un palazzo, un terreno agricolo inutilizzato e un parcheggio: incentiva la diffusione di energia pulita
a partire dagli spazi pubblici. Parma scommette, invece, sui parcheggi scambiatori: sono quattro aree dove è possibile lasciare l’automobile
e utilizzare la bicicletta o i mezzi pubblici per spostarsi in città. In questo caso, l’impianto fotovoltaico previsto garantirà l’illuminazione dei
percorsi pedonali. L’isola di Ventotene (Lazio) mira all’impatto zero grazie al supporto del Pomos dell’università La Sapienza: le fonti solari
alimentano due colonnine per il rifornimento di vetture elettriche e l’illuminazione pubblica. “Cambia il modello di mobilità: è una tendenza in
atto da tempo legata alla crescita del costo dei trasporti, alle politiche di roadpricing e di carpricing. Le pensiline fotovoltaiche possono
collegare gli incentivi del Conto Energia con la disponibilità di spazi operativi, senza dimenticare i finanziamenti ministeriali”, osserva
Lorenzo Bertuccio, direttore scientifico di Euromobility.
Anche il bikesharing punta sul solare.
Sono 350 i progetti in corso di valutazione al Ministero dell’Ambiente che ad aprile ha lanciato un bando da 14 milioni (chiuso a
ottobre) per il noleggio delle due ruote con “sistemi di alimentazione mediante energie rinnovabili e in particolare pensiline
fotovoltaiche”. Si tratta di un’iniziativa rivolta a Comuni ed enti gestori di parchi nazionali o regionali: prevede una copertura economica
fino all’80% per una spesa massima di 500mila euro. Intanto la Regione Veneto ha approvato lo stanziamento di fondi per il bikesharing. E
Padova fa da apripista con un sistema integrato con moduli solari per biciclette a pedalata assistita in collaborazione con la Fondazione
Fenice. I Comuni italiani seguono l’esempio di altre città nel mondo. Se Parigi ha dato il via alle piattaforme per le due ruote a noleggio con
Velib (e Milano ha di recente allargato la superficie interessata al bikesharing), è la canadese Montreal a guidare la progettazione di
sistemi avanzati che integrano solare e connessioni wifi. La chiave di volta è stata l’iniziativa di Bixi, l’operatore pubblico per i servizi di
prestito delle bici. I chioschi sono spostabili a seconda delle esigenze.
E gli utenti possono controllare in tempo reale la disponibilità dei mezzi attraverso applicazioni software per iPhone e altri
smartphone, oppure dal web. Anche per sottoscrivere un abbonamento è sufficiente utilizzare il cellulare per il pagamento. Partito
un anno fa con 3mila biciclette, adesso ne ha 5mila e può contare su 400 chioschi. L’esperienza pilota nella città canadese è stata copiata
in centri urbani e campus universitari (per esempio, a Minneapolis e a Londra), dove Bixi ha fornito assistenza tecnologica: le stazioni di
noleggio sono diventate anche spazi per affissioni pubblicitarie.
L'autore: Luca Dello Iacovo
Giornalista freelance, collabora con "Nòva-Il Sole 24 Ore". Segue l'evoluzione del mondo di internet e le frontiere della
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