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AGENDA EVENTI di MARZO CINDY SHERMAN CONCORSO UNO

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AGENDA EVENTI di MARZO CINDY SHERMAN CONCORSO UNO
MARZO 2013
N°5
pellicole
UN MESE AL CINEMA
sipario
CONCORSO UNO
stop-down
CINDY SHERMAN
AGENDA EVENTI di MARZO
Sommario
pag. 4 | the italian game
scenari italiani anni ‘70 e ‘80
di ivan carozzi
N° 5 • MARZO 2013
Editoriale
di Matilde Sereni
pag. 5 | arte
radio papesse
di ilaria gadenz e carola haupt
pag. 6 | sipario
concorso uno
di tommaso chimenti
pag. 8 | un sex symbol al mese
bradley wiggins
il moderatore
pag. 8 | omaggi
per ernesto
di giulia nuti
pag. 9 | palestra robur
porta romana
di leandro ferretti
pag. 10 | pellicole
un mese al cinema
di caterina liverani
pag. 15 | serie
law & order
di giustina terenzi
pag. 17 | stop-down
cindy sherman
di sandro bini
pag. 17
cara valentina
di valentina
pag. 19 | la scena
fromscratch
di l’espertone
pag. 20 | interazioni
:feedback
È iniziato il countdown.
Che tanto poi si sa, ci sarà da aspettare ancora qualche settimana di assestamento.
Un giorno ti lasci illudere, il giorno
dopo capisci di esserci caduta come
una pera cotta.
Però, però.
Vuoi o non vuoi le giornate si allungheranno, molto lentamente, come
una mozzarella filante dentro la parmigiana appena sfornata.
E allora ci saranno più cose da fare.
E allora ci vorrà pure qualcuno che si
prenda la briga di fare luce.
E allora poche chiacchiere, avete tra
le mani quel che fa per voi.
Ormai dovreste conoscerlo talmente
bene da sapere esattamente a che
pagina trovare l’argomento prediletto.
Come al solito ci siamo portati avanti;
dalla copertina ai contenuti tutto in
questo numero cinque (e già, cinque),
profuma di fresco.
Per i cinefili consunti bolle in pentola
un excursus su tutti gli spettacoli in
arrivo; per gli amanti del teatro ci
sono progetti in sordina che aspettano solo di essere scoperti.
E i classici immancabili. Tanto so perfettamente che non state nella pelle
nel sapere chi si sarà aggiudicato il
titolo di sex symbol questo mese.
Ebbene, marzo è cominciato.
E significa che non dobbiamo avere
paura, perché qualsiasi cosa accada,
un inverno non cessa mai di trasformarsi in primavera.
di francesca campigli
pag. 21
pag. 22
parole
suoni
di sara loddo
di l’espertone
in copertina:
“lamprepop”
di Massimo Pasca
pag. 23 | matite
foffo
di francesca d’alfonso
Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Firenze n. 5892 del 21/09/2012
N. 5 - MARZO 2013 - Rivista Mensile - www.lungarnofirenze.it
Editore
Associazione Culturale Lungarno
Via dell’Orto, 20 - 50124 Firenze
P.I. 06286260481
Direttore Responsabile
Marco Mannucci
Direttore Editoriale
Matilde Sereni
Responsabile di redazione
Leonardo Cianfanelli
Stampa
Grafiche Martinelli - Firenze
Distribuzione
Ecopony Express - Firenze
Hanno collaborato
Francesca D’Alfonso, Francesca Campigli,
Giustina Terenzi, Tommaso Chimenti,
Sandro Bini, Caterina Liverani, il moderatore,
Giulia Nuti, L’espertone, Carola Haupt, Ivan
Carozzi, Massimo Pasca, Ilaria Gadenz, Sara
Loddo, Leandro Ferretti.
Nessuna parte di questo periodico può
essere riprodotta senza l’autorizzazione
scritta dei proprietari. La direzione non si
assume alcuna responsabilità per marchi,
foto e slogan usati dagli inserzionisti, né per
cambiamenti di date, luoghi e orari degli
eventi segnalati.
Per sapere dove trovare Lungarno, cerca la
lista completa dei punti di distribuzione su
www.lungarnofirenze.it
Massimo Pasca ha esposto
in Italia e all’estero dipingendo per collezionisti
privati, istituzioni, centri
sociali, cineclub, teatri,
musicisti. Centinaia sono le performance nei
migliori locali italiani sin dal 1995, performa sul
palco dipingendo dal vivo in compagnia di musicisti quali Negrita, Ebony Bones, Tommaso
Novi,Can-D, Filippo Gatti, Francesco del Prete,
Roy Paci, Bandabardò, Marta sui Tubi, Andrea
Mi. Come illustratore ha collaborato con I
Negrita (illustra l’album Helldorado), Esquelito
Band,collabora con riviste come il Mucchio,
Todo magazine, Wait mag, Colletivo Mensa, e
l’etichetta discografica AlfaRomero.
www.massimopasca.it
4
the italian game
di ivan carozzi
scenari italiani
anni ’70 e ’80 in una prospettiva
theitaliangame.tumblr.com
retromaniaca
Alcune ragazze sfilano per Ponte Vecchio, seminude e fasciate da un intreccio di foglie e rami. “È una iniziativa contro lo smog”, spiega lo stilista
e creativo Domenico Albion.
Due turiste inglesi fanno l’autostop, da qualche parte in Toscana, in
agosto.
Carlo e Diana insieme a Firenze, di fronte alla chiesa di San
Miniato. Era Pasqua, avrebbero voluto visitare qualche
museo, ma c’era sciopero dei
musei. Per cui fecero un po’
shopping e comprarono dei
souvenir: una bottiglietta di
liquore, un sottopiatto di porcellana e un vasetto di miele.
L’occupazione, in via dei Calzaioli, da parte di operai, disoccupati e studenti, di tre ex alberghi di proprietà dell’Ina (Istituto Nazionale Assicurazioni, oggi Assitalia): lo ‘Stella d’Italia’, il ‘Massimo D’Azeglio’ e il ‘Giglio’.
Si celebra a Firenze il processo ad ‘Azione Rivoluzionaria’, una sigla lottarmatista minore, nata in Toscana nel 1977, in cui militarono italiani,
tedeschi e cileni. Nel corso del convegno contro la repressione, inaugurato a Bologna il 23 settembre 1977, volantinarono liberamente e nel
volantino oltre a fare propaganda armata polemizzarono con le Br, accusandole di voler egemonizzare il movimento
Dieci studenti fiorentini partecipano ad una settimana bianca con la
scuola, presso la località di Lurisia, in provincia di Cuneo. Ma non c’è
neve, si annoiano, per cui fanno irruzione all’interno di un albergo chiuso e abbandonato, e distruggono tutto ciò che trovano.
arte
di ilaria gadenz e carola haupt
Radio
S
ebbene siano passati vent’anni da
quando Douglas Kahn lamentava
la mancanza di una storia organica
dell’arte sonora e radiofonica, ancora non si è arrivati a una risposta unica e
condivisa e le discussioni in merito alla relazione fra radio e arte si intrecciano sul piano
dei media studies, della storia dell’arte, degli
studi di musica contemporanea ed elettroacustica, della performance e delle arti visive, sino ad arrivare a un livello puramente
tecnologico: lo sviluppo sonoro della rete e
l’appropriazione di internet come spazio uditivo. Radio Papesse si colloca in questo solco
irregolare dove arte e suono si incontrano:
non un magazine, non un progetto artistico,
piuttosto un metodo di documentazione e
produzione che stiamo coltivando dal 2006
e che trae forza dalla sua natura relazionale.
Come ha scritto Gregory Whitehead “la Radio
è principalmente un insieme di relazioni, una
complessa triangolazione fra ascoltatore, trasmettitore e sistema...”
Seguono questo spirito e la volontà di vivere
oltre il web, i progetti che Radio Papesse ha
sviluppato negli ultimi due anni: da La Radio
a Pedali del 2011, con Alessio Ballerini - una
coreografia che a velocità di bicicletta ha traghettato l’onda sonora di un esercito di radio
lungo le strade di Firenze - all’Home Made
Electronic Workshop che nel maggio 2012
ha raccolto a Villa Romana, musicisti e artisti
intorno a Nicolas Collins, uno dei padri della
sound art e pioniere del circuit bending; fino
a Selezione Naturale dello scorso settembre,
un dj set a sei - Giulio Aldinucci, Gea Brown,
Attila Faravelli, Giacomo Laser, Miki Sema-
5
Papesse
scus e THX - per ripercorrere la storia musicale dell’archivio di dischi di Radio Papesse.
Seguono questo spirito anche le più recenti sessioni radiofoniche prodotte per noi dai
promettenti Alpin Folks - i quattro episodi di
Alpi Occidentali raccontano quattro scalate
alpine attraverso la fusione di musica tecno
e sonorità drone - e dall’enciclopedico Carlo
Simula con una fruttuosa pesca nel mondo
della italo disco in vinile.
Coi tempi maturi del sesto anno di attività,
con l’idea di usare la radio come spazio per
la produzione artistica e coltivare la nostra
dimensione territoriale, nel 2012 abbiamo
invitato cinque artisti internazionali a confrontarsi con la Toscana - grazie a una residenza di due settimane - e con il mezzo radiofonico, inteso come metodo, piattaforma
e linguaggio. Da questi incontri prende forma il progetto Nuovi Paesaggi, il nostro più
ambizioso impegno di committenza e produzione artistica. Non ci rimane che invitarvi
ad ascoltare gli intrecci di storie e percorsi di
Viv Corringham nel quartiere di Firenze Rifredi/Statuto; il cammino dantesco di Mikhail
Karikis a Larderello, il lavoro di Davide Tidoni,
che dall’esplorazione fisica del cantiere del
nuovo Teatro Comunale di Firenze, ha saputo cogliere le contraddizioni e le sospensioni
di un progetto che è al centro dell’immaginazione politica e dell’identità culturale fio-
rentina; l’ipnotico esercizio di parola di Laura
Malacart impegnata nell’area di Santa Croce
sull’Arno, con un lavoro che indaga le barriere, non solo linguistiche, di quanti si trovano a ‘vivere’ un’altra lingua; infine il saggio
radiofonico di Allen S. Weiss, fine cesellatore
della lingua che ne esplora i limiti di fronte
all’esperienza del gusto.
Nella sintesi dei cinque sorprendenti lavori
sonori per la radio, se prestate ascolto, potrete scoprire una regione che non è solo quella
delle cartoline. Se prestate ascolto scoprirete
un’altra radio.
Radio Papesse è una webradio nata nel 2006
all’interno del Palazzo delle Papesse Centro
Arte Contemporanea di Siena; è una piattaforma aperta a sperimentazioni sonore e radiofoniche, produce e distribuisce interviste, documentari, audioguide e percorsi sonori commissionati o prodotti in collaborazione con musei
e istituzioni culturali. Dedicata all’arte contemporanea Radio Papesse è curata da Ilaria Gadenz e Carola Haupt; da Aprile 2011 ha la sua
sede presso Villa Romana a Firenze.
www.radiopapesse.org
facebook.com/groups/radiopapesse
6
sipario
di tommaso chimenti
Concorso
UNO
2-9-16-23 marzo 2013
Teatro del Romito - Firenze
F
ioriscono nuovi spazi teatrali a Firenze. È il caso del Teatro del Romito,
diretto dall’associazione Contaminazioni Teatrali, che organizza per
il terzo anno consecutivo il “Concorso UNO”,
nei quattro sabato di marzo, per monologhi
brevi. Tra le centinaia richieste di partecipazione per l’edizione 2013 sono stati scelti
diciotto pezzi, sei per sera nelle prime tre
uscite, ed infine la finalissima con i migliori
sei estratti. Si privilegia la scrittura. Premi per
i primi due classificati, con una replica ad incasso garantito per la stagione successiva, riconoscimento con volumi della casa editrice
Titivillus per il miglior attore o attrice e per la
migliore drammaturgia. Una giuria tecnica,
composta da giornalisti, direttori artistici ed
operatori culturali, e la giuria popolare, con i
propri voti decreteranno i passaggi alla fase
finale. La giuria di professionisti, allargata per
la finale, potrà contare su importanti nomi
del teatro toscano ed italiano, a cominciare
dall’autore e regista Stefano Massini, Dimitri
Milopulos, scenografo e direttore del Teatro
della Limonaia di Sesto Fiorentino, Laura
Croce, regista e direttrice del Teatro Everest
del Galluzzo, Gianluca Balestra, direttore del
Teatro Cantiere Florida di via Pisana, Patrizia
Coletta, direttrice della Fondazione Toscana
Spettacolo, Francesco Tei, giornalista di Rai
3, Enrico Falaschi della Titivillus.
Sabato 2 si scontreranno Caterina Di Matteo
di Caserta con “Il mamoto”, la terra che trema
vista dagli occhi di una bambina, Martina
Macelloni di Pistoia con “Setteezerozero”, la
sveglia che suona e la corsa comincia, Marco
Tizianel di Padova nel testo di Esther Messina
“Raphael”, un pianeta caduto da una lontana
galassia che non lo ha mai voluto, Daniela
Quaranta di Campobasso con “Occhi blu”, ha
preferito essere sbagliata nonostante conoscesse la strada giusta, Gianni Spezzano di
Roma in “Patrizio”, pensieri hollywoodiani di
un ragazzo destinato alla camorra, infine la
russa, ma trapiantata fiorentina, Anna Tereshenko con “Videolettera”, prove di addio in
video.
Sabato 9 saliranno sul palco di via del Romito Alice Bachi di livorno con “To be or not to
be”, chi è la bestia e chi è la bella a Sarajevo?,
Roberta Paolini di Milano nell’intuizione biblica “La moglie di Noè”, il diluvio visto dalla
donna sempre nel’ombra, Laura Rossi di Lucca ne “La ballata degli esseri pensanti”, resistenza al deterioramento e un barlume di
speranza, Francesco Sgro di Bologna con “Gli
occhiali da vista”, giocatore d’azzardo patologico, Gillo Conti Bernini di Prato (attore di
Isole Comprese Teatro), in “Quitt”, recitare
qualcosa che non esiste, e a chiudere Marta Lunetta dalla scuola del Piccolo di Milano
con “Martire” scritto da Alessandra Ventrella,
la leggenda di Sant’Agata mescolata alla storia di Rosa.
Ultimo sabato di eliminatorie, il 16, con “5
maggio 2002” di Diego Garzino da Torino, la
cronistoria emotiva di un interista di fronte
alla disfatta di Lazio-Inter, “Falling apart” di
Beatrice Vollaro di Venezia, la caduta di un
dito, “Hurya” di Erica Roviello di Caserta, storia di una clandestina, “A cosa stai pensando”
di Andrea Bochicchio di Torino, scrivendo
d’amore, “Creaturamia” di Marianna Esposito di Milano, non smettere mai di sperare in
un lieto fine, “Di là da quella” di Alessandra
Tomassini di Modena, uscita dalla Bottega di
Gassman, la violenza domestica sulle donne.
Il 23 l’attesa finale.
Nell’edizione del 2011 prima si classificò
Daniela D’Argenio di Firenze con “Conversazione casuale”, seconda Alessandra Mattei
di Brescia con “Lettera di bambola”, lo scorso
anno prima fu Giulia Pont di Torino con “Ho
finito l’ossitocina”, al secondo posto Dalila
Cozzolino di Roma con “L’Italia s’è desta” per
la drammaturgia di Rosario Mastrota.
5 / 10 marzo
due di noi
di Michael FraYn
con emilio solfrizzi,
lunetta savino
regia leo muscato
19 / 24 marzo
la serata a colono
di elsa Morante
con carlo cecchi,
angelica ippolito,
antonia truppo
regia mario martone
9 / 14 aprile
viviani varietà
Poesie, Parole e Musiche
dal teatro di varietà
di raFFaele viviani
con massimo ranieri
regia maurizio scaparro
8
un sex symbol al mese
una non precisata (ma di certo illuminata) mente
alle prese con la vera essenza della bellezza
Bradley
Wiggins
N
el tessuto sociale italiano, il ciclismo
è uno sport che può storicamente
considerarsi secondo soltanto al
calcio, e sfido io a trovare un adulto
che non abbia ricordi infantili di biciclette infilategli sotto il culo da genitori cresciuti con il
mito di Coppi e Bartali.
Nel tessuto sociale inglese, al contrario, di ciclismo non è che ce ne sia molto; ci si possono
trovare svariati alcolici, giubbotti antipioggia
di ottima fattura nonché formaggi a pasta
dura di colore tendente all’arancio, praticamente il sostrato perfetto per la più classica
delle “eccezioni alla regola”.
Bradley Wiggins infatti, è un atleta eccezionale,
non solo perchè, dopo anni di sacrifici e trionfi
su pista, è riuscito, nella scorsa estate 2012,
nella
ragguardevole
impresa di vincere l’oro
olimpico su strada dieci
giorni dopo essersi imposto nella Grande Boucle del Tour de France,
ma soprattutto perchè è un Mod.
Uno che monta in sella con la zazzera frangiata
e le basettone squadrate, uno che si sfava facile e non le manda a dire, con gli sporadici tatuaggi da galeotto, testimonianze di una vita
di rincorse ben lontane dalle braccia illustrate
degli hipster che vanno all’Eroica ma neanche
si ricordano del “Diablo” Chiappucci.
Una nota rivista di lifestyle lo ha eletto uomo
dell’anno, un altrettanto noto marchio di abbigliamento lo ha voluto per una linea che porta
il suo nome, anche Elisabetta II non ha potuto
ignorare la classe cristallina di questa contemporanea icona di stile e lo ha nominato Cavaliere dell’Ordine dell’Impero Britannico.
per Ernesto
S
even Songs While The City is Sleeping è l’album inedito del giornalista, musicista, produttore
Ernesto De Pascale.
Ernesto aveva una immensa passione
per la musica. Era nata all’età di tredici anni, quando iniziò a costruire una
collezione di dischi arrivata a superare
il moderatore
Noi comuni mortali possiamo soltanto ammirare Sir Bradley, promettendogli amore eterno,
finché l’EPO non ci separi...
http://unsexsymbolallasettimana.blogspot.it
i diecimila LP, e poi cresciuta con il suo
lavoro da giornalista, attraverso la carta stampata e sopratutto con la radio,
che dai primi anni ‘80 lo ha visto tra
i protagonisti di Rai Stereonotte. Nel
1995, sempre partendo dalla radio con
l’omonimo programma su Controradio,
ha fondato a Firenze il marchio Il Popolo
del Blues.
Nelle sue poliedriche attività, tuttavia,
Ernesto non aveva mai dimenticato
l’amore per la musica suonata e per l’attività di musicista, portata avanti prima
con le band Lightshine e Hypnodance,
poi con il suo primo disco solista Morning Manic Music e quindi con My Land
Is Your Land, album scritto a quattro
mani con Ashley Hutchings dei Fairport
Convention.
Il capitolo successivo della sua discografia sarebbe stato questo Seven Songs, la
cui lavorazione è stata interrotta dalla
prematura scomparsa di Ernesto nel
2011.
omaggi
di giulia nuti
Un disco intimista, volutamente acustico, guidato dalla voce e dal pianoforte.
Proprio la voce di Ernesto e il suo pianoforte, registrati in un solo pomeriggio a
casa sua da Guido Melis, sono ciò che
Ernesto ci ha lasciato. Su questa base
aveva iniziato ad aggiungere i contributi di altri musicisti, completando due
delle sette canzoni. Raccogliendo i suoi
appunti e le sue idee, con lo staff delle
persone a lui più vicine, abbiamo deciso
di portare a compimento l’album, che
dal 18 febbraio è disponibile grazie alla
distribuzione Audioglobe.
È un riconoscimento ad Ernesto come
persona, giornalista e musicista. È il nostro ringraziamento per tutte le volte
in cui lui, grande motivatore, ha spinto
ognuno di noi a portare a compimento
i propri progetti. Infine, è un modo per
guardare avanti e far sì che le attività
di Ernesto De Pascale e del Popolo del
Blues procedano, probabilmente ciò
che lui avrebbe avuto più a cuore.
palestra robur
lezioni di ginnastica culturale per fiorentini
9
di leandro ferretti
N
Porta
Romana
on ci son le ragazzine
che te la danno, né la
buonasera né la mano.
Eppure Porta Romana
è sempre più il crocevia del possibile, quello che sempre è stata nei
due diversi sensi di marcia. Perché
tutte le strade portavano a Roma
e da Roma tornavano. Tenendo
le spalle alla porta si vede il sud,
come nella canzone: on dirait le
Sud, le temps dure longtemps et la
vie sûrement plus d’un million d’années, et toujours en été. Non c’è un
varco a Firenze che sia passaggio
verso il tutto più di Porta Romana.
Da una parte c’è la salita verso il
Piazzale, dopo un nobile arrampicarsi. Dall’altra le colline dove ci
stanno i ricchi. In mezzo si punta il
fiume e il cuore della città. A destra
la verzura di Boboli, A sinistra si
lambisce lo spirito di San Frediano
come fosse una torta da glassare,
e poi volendo lo si penetra calpestando i resti e il nuovo. La nostra
Place de la Concorde. Non c’è luogo migliore per assistere al risveglio della città: dal nulla appaiono
i primi furgoncini, gli scooter bardati dei lavoratori antelucani, gli
autobus sempre più pieni. E in un
attimo è tutto un formicare di persone e cose, un correre di ragazzi
e un rallentare di anziani. Porta
Romana ha anche la sua graziosa
e utile mensola, Piazza della Calza.
Recesso protetto di una vita tranquilla, microcosmo fatto di attese
alla fermata e di piccoli bar tabacchi. Di un’atmosfera che sembra
stare lì da sempre per accoglierti
e spingerti avanti. Porta Romana
ti insegna a raccontare quello che
vedi. A capire il senso di un percorso. A sapere che stai partendo
o stai arrivando. Che qui, a Firenze,
è ancora tutto possibile.
10 pellicole
di caterina liverani
Un mese
al
cinema
G
olden Globe, Screen Actors Guild
Awards, Bafta e infine i tanto
agognati Oscar. Ci siamo appena
lasciati alle spalle quella che gli
addetti ai lavori chiamano “la stagione delle
premiazioni” o “la corsa agli Oscar”. Per i cinefili di ferro questo è il periodo dei due film
a settimana come minimo per non arrivare
impreparati a questi appassionanti appuntamenti da seguirsi rigorosamente spaparanzati sul divano (con pop corn da sgranocchiare
e smart phone per twittare) dal primo passettino sul red carpet all’ultima statuetta consegnata alle prime luci dell’alba.
Sono ormai finiti anche i grossi festival internazionali\invernali come il Sundance di Robert Redford e la prestigiosa Berlinale, eventi
che ci mettono sempre una grande acquolina
in bocca e tante, talvolta troppe, aspettative.
È quindi il momento, cari amici cinefili, di
buttarci a capofitto nella nostra primavera di
cinema che si preannuncia particolarmente
gustosa e ricca di titoli . Ma procediamo con
ordine cominciando dai volti che stanno per
riempire gli schermi.
James Franco, talmente intelligente, colto e
impegnato che senza il suo proverbiale sorriso un po’ storto e il ricciolo ribelle potrebbe
tranquillamente essere un nerd, a marzo si offrirà a noi in ben due versioni: quella patinata
e fantasy de Il grande e potente Oz prequel
del classico del 1939 prodotto dalla Disney
per la regia di Sam Raimi, e quella tosta e cazzuta di criminale con treccine e denti d’oro
di Spring Brakers, dissacrante omaggio alla
cultura pop del regista cult Harmony Korine.
Mentre Bradley Cooper, altra bella faccia a
stelle e strisce fino ad ora prevalentemente
impegnato in romantic comedy e action movie è finalmente messo alla prova da un ruolo
impegnato e ricco di sfumature al fianco di
Robert De Niro ne Il lato positivo, una delle
pellicole più attese dell’anno, Sir Anthony
Hopkins è protagonista di Hitchcock, biopic,
che ripercorre la storia del grande regista inglese alle prese col suo capolavoro Psyco insieme a Scarlett Johansson, Hellen Mirren e
Jessica Biel.
Le commedie vedranno come indiscusse
protagoniste le donne sia con il francese La
cuoca del presidente ambientato nelle cucine dell’Eliseo che con Ci vuole un gran fisico
interpretato da un’esuberante Angela Finocchiaro.
Piatto ricco anche per gli amanti del thriller
con La madre horror prodotto dall’intenditore e maestro del genere Gulliermo del Toro
che ripropone il tema dell’enfant sauvage a
tinte fosche, The Host adattamento dell’omonimo romanzo di Stephanie Meyer in cui gli
alieni si impossessano di corpi umani tramite l’ innesto di anime extraterrestri e Stoker
inquietante rapporto madre figlia diretto dal
sudcoreano Chan-wook Park con Nicole Kidman.
Adrenalina, botte, spari e inseguimenti in
Attacco al potere con un Gerald Butler ex
agente dei servizi segreti e pure in G. I. Joe
La vendetta dove Bruce Willis, dopo qualche
incursione nel cinema d’autore, rimette i panni di eroe senza tempo dai muscoli d’acciaio.
Dead man down sancisce il ritorno di Noomi
Rapace, come sempre bella e arrabbiatissima,
sotto la direzione dello svedese Niels Adren
Oplev (Uomini che odiano le donne) in un
thriller di vendetta al femminile con Colin
Farrell.
Spazio al cinema d’impegno con Il figlio
dell’altra dove il conflitto tra palestinesi e
israeliani diventa dramma familiare e I figli
della mezzanotte dall’omonimo romanzo
di Salman Rushdie, ma anche all’animazione
della favola preistorica targata Dreamworks I
Croods.
Gli amanti passeggeri con Antonio Banderas
e Penelope Cruz diretti dal loro pigmalione
Pedro Almodovar è sicuramente un bel regalo per gli amanti della commedia sofisticata
d’autore e a cui consigliamo di non perdere
2 giorni a New York, seconda prova registica
dell’affascinante Julie Delpy (Film Bianco, Prima dell’alba).
Una segnalazione speciale in questo ricco
menù cinematografico che ci accompagnerà
verso la primavera è per Un giorno devi andare il nuovo film di Giorgio Diritti che ci ha
eccellentemente rappresentati proprio all’ultimo Sundance Film Festival.
Marzo
04 lun
11 lun
FRANCO BATTIATO - Teatro del Maggio Musicale (FI) ing. 25/55 euro
GRUPO COMPAY SEGUNDO - Palazzo dei Congressi (PI) ing. 18 euro
05 mar
12 mar
L’ARTE DEL DUBBIO - Teatro di Rifredi (FI) ing. 14 euro
STAZIONI SONORE - Caffetteria delle Oblate (FI) ing. Libero
DUE DI NOI - Teatro della Pergola (FI) ing. 15/30 euro
PETER RUNDEL e ODT - Teatro Verdi (FI) ing. NP
DUE ITALIANI VERI PREVIEW - Caffetteria delle Oblate (FI) ing. Gratuito
JACOPO MARTINI EUROSWINGER QUARTET - Ridotto Teatro Politeama (Prato)
ing. 5 euro
IRLANDA IN FESTA - Obihall (FI) ing. 12 euro
06 mer
13 mer
IL CLIENTE. Ovvero La favola degli ultimi - GLUE (FI) ing. Gratuito
JAM SESSION - Ex Wide (PI) ing. Gratuito
LA CUOCA DEL PRESIDENTE - Teatro Verdi (FI) ing. NP
SUONIEMOZIONI - Teatro del Cestello (FI) ing. NP
ELIO PETRI + MARCO PARENTE - Capanno Blackout (Prato) ing. gratuito
SOZINHO. VIAGGIO IN MOZAMBIC - Caffetteria delle Oblate (FI) ing. Gratuito
JACOPO MARTINI EUROSWINGER 4TET - Ex Wide (PI) ing 5 euro
THE CRAZY CRAZY WORLD OF MR RUBIK - Capanno Blackout (Prato) ing. gratuito
07 gio
14 gio
VENGO A PRENDERTI STASERA - Teatro Puccini (FI) ing. 18/22 euro
MATCH DI IMPROVVISAZIONE TEATRALE - Auditorium FLOG (FI) ing. 10 euro
SURVEILLANCE - GLUE (FI) ing. Gratuito
NEGRITA - Obihall (FI) ing. 25/35 euro
BABILON SUITE + WE MWLT CHOCOLATE - Tender Club (FI) ing. Gratuito
FUORI DI TASTE - Varie location (FI) ing. NP
ART - Teatro Verdi (FI) ing. NP
L’ARTE DI MORIRE RIDENDO - Teatro di Rifredi (FI) ing. 14 euro
MATCH DI IMPROVVISAZIONE TEATRALE - Auditorium FLOG (FI) ing. 10 euro
XXY - GLUE (FI) ing. gratuito
IMPROZERO - Pinocchio Jazz (FI) ing. NP
MAX GAZZÉ - Viper Theatre (FI) 15 euro
unePASSANTE - Tender Club (FI) ing. gratuito
01 ven
08 ven
15 ven
BERLINGUER. I PENSIERI LUNGHI - Teatro Puccini (FI) ing. 16/20 euro
PAOLA SERINO SUMMER PORTRAITS - La Feltrinelli (FI) - ing. gratuito
NECESSARIA/MENTE - Auditorium FLOG (FI) ing. 10 euro
SWEET SWEET MOON - Tender Club (FI) ing. gratuito
QUINTE ARMATE - Teatro Studio (Scandicci) ing. NP
BICIFI - Fortezza da Basso (FI) ing. gratuito
MIRANDA - Controsenso (Prato) ing. gratuito
CREDOINUNSOLODIO - Teatro Puccini (FI) ing. 18/22 euro
MAMAMARJAS - Auditorium FLOG (FI) ing. 8 euro
CHINA EXPEDISOUND - Viper Theatre (FI) ing. 12 euro
HERSELF + FEMINA RIDENS - GLUE (FI) ing. Gratuito
THE VENKMANS - Tender Club (FI) ing. Gratuito
COLPO SU COLPO - Teatro Studio (Scandicci) ing. Gratuito
BABEL - Teatro Everest (FI) ing. NP
PINOCCHIO IL PAESE DEI BALOCCHI - Teatro Puccini (FI) ing. 15/18 euro
SHANTEL + Live BALKAN CONCERT - Auditorium FLOG (FI) ing. 10 euro
OSLO TAPES + RIO MEZZANINO - GLUE (FI) ing. Gratuito
ETTORE GIURADEI - Tender Club (FI) ing. Gratuito
FIRENZE VERDE - Fortezza da Basso (FI) ing. 5 euro
MUMFORS & SONS - Mandela Forum (FI) ing. 30 euro
FLORENCE KOREA FESTIVAL - Odeon (FI) ing. NP
02 sab
09 sab
16 sab
STASERA NON ESCORT - Teatro Puccini (FI) ing. 18/22 euro
CRAZY MAMA + WOWLAND - Auditorium FLOG (FI) ing. 5 euro
GESAFFELSTEIN - Viper Theatre (FI) ing. 15 euro
THE HUMANS - Pinocchio Jazz (FI) ing. 10 euro
PLATONICK DIVE + BAD APPLE SONS - Tender Club (FI) ing. gratuito
W L’ITALIA.IT… NOI NON SAPEVAMO - Teatro Everest (FI) ing. NP
3 CUORI E UNA CAPANNA - Teatro Le Laudi (FI) ing. NP
LA BELLE JOYEUS - Teatro Aurora (Scandicci) ing. 13/15 euro
PUNKREAS+MALASUERTE FI SUD - Auditorium FLOG (FI) ing. 12 euro
TINISSIMA QUARTET - Pinocchio Jazz (FI) ing. 10 euro
DISORDINE DELLE COSE - Tender Club (FI) ing. Gratuito
TASTE - Stazione Leopolda (FI) ing. NP
MIRANDA - Ex Fila (FI) ing. NP
PROG NIGHT NEW TROLLS & LE ORME - Viper Theatre (FI) ing. NP
KANGDING RAY + ALPIN FOLKS - Museo Marino Marini (FI) ing. 14 euro
DUE ITALIANI VERI - Teatro Puccini (FI) ing. 13/16 euro
CARL CRAIG - Viper Theatre (FI) ing. 20 euro
SOPRATUTTO L’ANGURIA - Teatro Everest (FI) ing. NP
FINAZ - Sala Vanni (FI) ing. 10 euro
MAGIC CANDLE CORPORATION - Tender Club (FI) ing. Gratuito
I MINISTRI+LE FURIE - Auditorium FLOG (FI) ing. 10 euro
03 dom
10 dom
17 dom
LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO - Teatro Puccini (FI) ing. 7 euro
FRANCO BATTIATO - Teatro del Maggio Musicale (FI) ing. 25/55 euro
SCENE DA UN MATRIMONIO - Teatro Cantiere Florida (FI) ing. 16 euro
IL GATTO MAMMONE - Teatro Puccini (FI) ing. 7 euro
ROBERTO ANGELINI - Sala Vanni (FI) ing. 10 euro
ALAN FARRINGTON & SANDRO GIBELLINI DUO - Auditorium Comunale (Montevarchi) ing. 7 euro
TINISSIMA 4TET MONK&ROLL - Ex Wide (Pisa) ing. 8 euro
IN SUA MOVENZA È FERMO - Saloncino della Pergola (FI) ing. 16 euro
INFINITE O SFINITE? MIRACOLI DELLE DONNE D’OGGI - Teatro Cantiere Florida
(FI) ing. 16 euro
REMO ANZOVINO - Sala Vanni (FI) ing. 20 euro
NOTE NOIRE QUARTET - Teatro Puccini (FI) ing. 10 euro
RAFFAELE CASARANO & LOCOMOTIVE 4TET - Teatro S. Andrea (PI) ing. 10/12 euro
_ 10 marzo IN SUA MOVENZA È FERMO
visita spettacolo al teatro della pergola
_ 16 marzo VOCI PERDUTE SEMPRE PRESENTI
itinerario tra i teatri chiusi di Firenze
_ 24 marzo VISITA STORICA
Perché a Firenze non c’è mai niente da fare...
18 lun
25 lun
GIORGIO PANARIELLO - Mandela Forum (FI) ing. 28/69 euro
LA GRANDE STORIA DEL TEATRO - Teatro Puccini (FI) ing. 13/15 euro
EROS RAMAZZOTTI - Mandela Forum (FI) ing. 35/50 euro
19 mar
26 mar
PIANO AND VOICES - Caffetteria delle Oblate (FI) ing. Gratuito
L’AMORE AL TEMPO DI ELENA - GLUE (FI) ing. Gratuito
LA SERATA A COLONO - Teatro della Pergola (FI) ing. 15/30 euro
MATCH DI IMPROVVISAZIONE TEATRALE - Auditorium FLOG (FI) ing. 10 euro
CHERUBINI IN JAZZ - Caffetteria delle Oblate (FI) ing. Gratuito
ALESSANDRO MANNARINO - Obihall (FI) ing. 17,50/26 euro
QUARTETTO ARABESQUE - Ridotto Teatro Politeama (Prato) ing. 5 euro
HONG KONG FILM PANORAMA - Odeon (FI) ing. NP
THE PATIENCE STONE - Teatro Verdi (FI) ing. NP
20 mer
27 mer
L’AUTOBUS DI ROSA - Teatro Puccini (FI) ing. 7 euro
SELEZIONI AREZZO WAVE - Tender Club (FI) ing. Gratuito
CIRCULAR E-MOTION FEAT. ROB MAZUREK - Ex Wide (PI) ing. 8 euro
GLI UOMINI VENGONO DA MARTE, LE DONNE DA VENERE - Teatro Puccini (FI)
ing. 18/22 euro
CRISTIANO DE ANDRÉ - Teatro Verdi (FI) ing. 22/35 euro
CRISTIANO ARCELLI “PLASTIC FOOD” - Ex Wide (PI) ing. 5 euro
21 gio
28 gio
L’IMPRESARIO DELLE SMIRNE - Teatro di Rifredi (FI) ing. 14 euro
MALA IN CUBA - Auditorium FLOG (FI) ing. 8 euro
ATTACK THE BLOCK - GLUE (FI) ing. Gratuito
GEMELLI DIVERSI - Viper Theatre (FI) ing. 15 euro
UNMADE BAD + GIOCHI PER BAMBINI - Tender Club (FI) ing. Gratuito
DANIEL KAWKA e ODT - Teatro Verdi (FI) ing. Gratuito
CONSIGLI PER APPARIRE A PROPRIO AGIO IN ASCENSORE - Teatro Everest (FI)
ing. NP
LA BRISCOLA IN CINQUE - Teatro di Rifredi (FI) ing. 14 euro
CENA TRA AMICI - GLUE (FI) ing. gratuito
CAROLINE KEATING + THE GIORNALISTI - Tender Club (FI) ing. gratuito
22 ven
29 ven
6° (sei gradi) - Teatro Puccini (FI) ing. 18/22 euro
NECESSARIA/MENTE - Auditorium FLOG (FI) ing. 10 euro
STIV CANTARELLI and THE SILENT STRANGERS + THE HALF OF MARY - GLUE
(FI) ing. Gratuito
URANIA + DE GARAGE - Tender Club (FI) ing. Gratuito
MARLENE KUNTZ - Officina Giovani (Prato) ing. 17 euro
THE FULL MONTY - Teatro Verdi (FI) ing. NP
HUSBAND + L’ARMANDO FURIOSO - GLUE (FI) ing. gratuito
EDIBLE WOMAN - Tender Club (FI) ing. gratuito
GIULIA PRATELLI / LIANA MARINO / GAGA QUARTET - Ex Wide (PI) ing. NP
J MASCIS - Ex Fila (FI) ing. 7 euro
UN’IDEA DI BELLEZZA - Strozzina (FI) ing. NP
LISITRATA - Teatro Everest (FI) ing. NP
23 sab
30 sab
MODENA CITY RAMBLERS - Auditorium FLOG (FI) ing. 13 euro
CLASSIC ROCK SELECTION PARTY - GLUE (FI) ing. Gratuito
THE JELLY FACTORY - Pinocchio Jazz (FI) ing. 10 euro
HANG ON NIGHT - Tender Club (FI) ing. Gratuito
SAD SAM /ALMOST 6/ - Teatro Studio (Scandicci) ing. NP
LA PRIMAVERA DEL RINASCIMENTO - Palazzo Strozzi (FI) ing. NP
TI HO SPOSATO PER ALLEGRIA - Teatro Le Laudi (FI) ing. NP
THE ASTROPHONIX + SURFER JOE & HIS BOSS COMBO+ TONY ROMANO
PSYCHO EXPLOSION - Auditorium FLOG (FI) ing. 5 euro
STP - Tender Club (FI) ing. gratuito
24 dom
31 dom
IN VIAGGIO, STORIE IN VALIGIA - Teatro di Rifredi (FI) ing. 8 euro
IL DRAGO DALLE SETTE TESTE - Teatro Puccini (FI) ing. 7 euro
DANILO REA - Villa Medicea La Magia (Quarrata) ing. 5 euro
MUSEO DELLA PERGOLA - Teatro della Pergola (FI) ing. 6 euro
LO SCOPPIO DEL CARRO - Piazza Duomo (FI) ing. gratuito
MERCATINO MENSILE ANTIQUARIATO - Piazza dei Ciompi (FI) in gratuito
Dove
Auditorium Flog
Via Michele Mercati, 24 Firenze
Biblioteca delle Oblate
Via dell’Oriuolo, 26 Firenze
Caffè LaCité
Borgo San Frediano, 20 Firenze
Cinema Odeon
Via dÈ Sassetti, 1 Firenze
Circolo Aurora
Viale Vasco Pratolini, 2 Firenze
Ex Fila
Via Mons. Leto Casini, 11 - Firenze
GLUE - Alternative Concept Space
Viale Manfredo Fanti, 20 - Firenze
Museo Marino Marini
Via della Spada, 1 - Firenze
Nelson Mandela Forum
Viale Malta, 6 - Firenze
NOF Gallery
Borgo San Frediano, 17 - Firenze
Nuovo Teatro dell’Opera
Viale Fratelli Rosselli, 1 - Firenze
Palazzo Strozzi
Piazza degli Strozzi - Firenze
Sala Vanni
Piazza del Carmine, 14 - Firenze
Stazione Leopolda
Viale Fratelli Rosselli, 5 - Firenze
Teatro della Pergola
Via della Pergola, 18 Firenze
Teatro di Rifredi
Via Vittorio Emanuele II Firenze
Teatro ObiHall
Via Fabrizio De André, 50 - Firenze
Teatro Puccini
Via delle Cascine, 41 - Firenze
Teatro Verdi
Via Ghibellina, 101 - Firenze
Tender Club
Via Alamanni - Firenze
Viper Theatre
Via Pistoiese - Via Lombardia - Firenze
Sabato 23 marzo siete tutti invitati al Tamerò di piazza S. Spirito, dove
Andrea MI presenterà per noi la prima compila di pezzi inediti con il
nome del suo radio show Mixology in onda su Controradio, da poco
uscita in free download.
Tanta buona musica in un dj-set esclusivo dalle ore 23
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serie 15
di giustina terenzi
Segue...
M
a un caso a parte è il primo
spin off prodotto nel 1999,
Law & Order - Unità Vittime
Speciali, che ha avuto un
successo incredibile, tanto da surclassare
la serie ‘madre’. Ancora una volta l’ambientazione è collocata nella Grande Mela, ancora una volta un caso poliziesco violento
seguito da una squadra di poliziotti a cui
subentra la magistratura nella seconda
parte dell’episodio. Ma a differenziare la
nale’ e degli altri spin off nell’Unità Vittime
Speciali i personaggi sono ben definiti. La
coppia Mariska Hargitay (il detective Olivia Benson) e Cristopher Meloni (il detective Elliott Stabler) scelti dopo un casting
serratissimo sono diventati la coppia più
amata e pagata del piccolo schermo, con
loro Dan Florek (il capitano già visto nelle
prime tre stagioni della serie originale I due
za rimanere invischiati attraverso i propri
sentimenti e le proprie ragioni. Ed è forse
questa la ragione del vero successo rispetto alla serie originaria, che ha portato negli
anni Law And Order Special Unit ad aggiudicarsi un Ascap Award, un Golden Globe,
un Image Award e ben due Prism Award. Al
momento in Italia si è appena conclusa la
tredicesima stagione.
Law and Order - I due volti della giustizia ha
resistito nel palinsesto americano per oltre
venti anni (e in quello italiano dove fortunatamente continua ad essere replicata)
regalandoci negli anni un numero spropositato di guest star, ma purtroppo le ultime
fasi, alterne, hanno portato la NBC alla sua
cancellazione nel maggio del 2010, tentando la sorte con la messa in onda (purtroppo fallimentare) del quarto spin off, quello
girato a Los Angeles.
Una mossa spiazzante, mal sopportata dallo storico produttore e che non ha lasciato
agli showrunners la possibilità di scrivere
una degna conclusione della serie.
Per gli appassionati del genere al momento si possono seguire le vecchie stagioni di
Law and Order, spin off francese ed inglese
in chiaro sul canale digitale Giallo.
Law
&
Order
una indagine lunga vent’anni
serie dalle altre è il genere di crimine trattato che in questo caso è a sfondo sessuale .
Non è un caso che il reato proposto in ogni
puntata sia introdotto dall’incipit “Nel sistema giudiziario statunitense, i reati a sfondo
sessuale sono considerati particolarmente
esecrabili. A New York opera l’Unità Vittima
Speciali, una squadra di detective specializzati che indagano su questi crimini perversi.
Ecco le loro storie. “
Dick Wolf ideò la serie ispirandosi all’omicidio realmente avvenuto il 26 agosto 1986
nel cuore di New York, soprannominato
dai media The Preppie Murder. Originariamente fu pensato di intitolare lo spin off
Law & Order: Sex Crime, ma in un secondo
momento si decise di scegliere Specials
Victims Unit che rifletteva una unità realmente esistente e operante nella città di
New York. A differenza della serie ‘origi-
volti della giustizia), Richard Belzer (nel ruolo di Munch) e il suo collega l’afro americano Odafin Tutuola, interpretato dal rapper
Ice T. Ognuno di loro con caratteristiche
ben definite, dalla radical dei diritti civili
Olivia Benson (che nasconde tra le pieghe del proprio doloroso passato la vera
ragione del suo lavoro all’Unità Speciale),
al cattolico coscienzioso padre di famiglia
Stabler, fino al complottista antigovernativo Munch e l’uomo della strada Tutuola,
rappresentano il pretesto per affrontare il
caso attraverso chiavi di lettura differenti ,
dando allo spettatore la possibilità di interrogarsi sulle complessità dei casi trattati di
volta in volta. A differenza delle altre serie,
il loro punto di vista e la loro emotività non
rimangono sullo sfondo ma apportano
sfumature diverse alle storie; difficile occuparsi di casi così violenti e passionali sen-
Glossario:
Spin Off: termine inglese che nel gergo
televisivo sta a indicare una serie / fiction
costruita a partire da un altro prodotto di
fiction.
NBC: acronimo di National Broadcasting
Company è un network radiotelevisivo statunitense
Show Runner: termine usato nell’industria
televisiva per indicare la persona responsabile delle operazioni quotidiane di una
serie tv, ovvero colui che “fa funzionare” la
serie.
Guest star: termine inglese per indicare la
partecipazione di un attore celebre ad un
film o programma televisivo nel ruolo di
un personaggio di secondaria importanza.
Il termine è molto usato nel mondo televisivo, mentre in campo cinematografico
viene utilizzato il termine cameo.
fdtadvlungarnotc.pdf 1 22/02/2013 00:32:46
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
cara valentina 17
di valentina
C
ari Lungarni, la notizia è che ho aperto un
profilo su facebook. Già, perché facevo
parte di quello zoccolo duro di intellettualoidi che snobbano i social network
e che hanno paura delle cose comuni, che hanno
resistito fino all’ultimo per comprarsi un cellulare
e per passare poi da un cellulare ad uno smartphone, che non guardano la televisione, perché
no, non ce l’ho proprio la televisione. Lo sapete
che poi questi personaggi guardano Sanremo e
Masterchef in streaming vero? Lo sapete che non
hanno un profilo su facebook, ma magari curano quello dell’associazione X di cui fanno parte,
vero? Ecco, io adesso ho un profilo facebook e
ogni richiesta di amicizia è un’emozione. Quindi
cercatemi, aggiungetemi e scrivetemi anche lì e
ricordatevi che se avete legittimamente bisogno
dell’anonimato c’è il form sul sito che vi garantisce
questo tipo di protezione.
Questo mese ho scelto di pubblicare un breve racconto che mi è arrivato. Personalmente non credo
che sia una storia inventata, anzi, ma nascondersi
dietro ad uno scritto per dire qualcosa di sé mi ha
fatto intenerire, come se mi avessero scritto: “Cara
Valentina, una mia amica ha un problema”. Quello che poi mi è piaciuto è la semplice necessità di
condivisione di sentimenti e sensazioni, senza essere alla ricerca di una soluzione o di un consiglio.
Ecco, cara Alice, uno dei tuoi racconti, spero che
arrivi nelle mani della persona giusta.
La fine del mondo è per mano
Una musica di sottofondo costante che ha il tuo viso
e le tue movenze. La cena dagli amici è fatta di vino
bianco, risate, condivisione di problemi e racconti
post-postmoderni che alleggeriscono l’esistenza pesante che in certe domeniche bagnate non puoi che
provare. Però tu ci sei, in sottofondo. Accompagni i
gesti che faccio in maniera chiaramente meccanica,
o quelli forzati che qualcuno mi impone, i sorrisi tirati e quelli che ti si stampano in faccia spontanei. I
viaggi in macchina poi, quelli sì, lì sì che ci sei sempre.
Sei nel disco che non ho ancora tolto di Dimartino,
nei drum fatti sul seggiolino, nelle marce che ingrano
automaticamente, nei parcheggi a destra, nei semafori che non ho mai capito perché abbiano quella
forma e nell’asfalto drenante quando piove. La domanda è sempre la stessa, o forse cambia e diventa
Cindy
Sherman
C
indy Sherman, una delle artiste e
fotografe americane più importanti
e innovative del panorama contemporaneo, ripresenta in mostra fino
al 9 Giugno i suoi lavori giovanili. La mostra
Cindy Shrman; Early Works presenta due serie
fotografiche più un cortometraggio, in cui le
tematiche e le strategie visive della Sherman
sono già in gran parte sviluppate. L’ispirazione cinematografica della serie fotografica
Murder Mystery (1976), ristampata dall’artista
nel 2000, i vari personaggi di un film degli
anni ‘30 interpretati dalla stessa Sherman,
contiene in nuce tutti gli sviluppi delle sue
più celebri serie degli anni a venire. Nella
serie originaria del 1976 i personaggi erano
ritagliati come delle silhouette e le ottantadue scene originali erano appese nello spazio espositivo, in una sorta di mini film. Allo
stesso modo la ricerca sugli stereotipi sociali
un’altra e poi un’altra ancora fino a che ho un quiz
in testa a cui devo rispondere. Le soluzioni a questo
gioco sono molteplici e inventate come quando mi
interrogavano sul budget e io non sapevo mai cosa
dire e allora giù discorsi larghi per sbolognarsela in
una qualche maniera. L’altra sera mi hai toccata,
braccio intorno al collo e occhi piantati nei miei, chissà perché io sono rimasta impalata come la statua
del Peter Pan a Hyde Park, con la differenza che io le
braccia le tenevo giù. E ci vedo lì, stesi sull’erba, la tua
testa sulla mia pancia, caffè latte with whipped cream rigorosamente di Starbucks, drummino pronto
ad essere bruciato e occhiali da sole che nascondono
gli occhi. Le mie mani sui tuoi capelli, ma per poco,
silenzio piacevole che nemmeno vorresti parlare, a
che serve alla fine. È così che dovrebbe finire, i miei
casini che lascio da parte per te, i tuoi problemi che ti
tengono impalato lì dove stai, il mondo che va a rotoli e i Maya arrivano in ritardo di qualche settimana,
tu che mi prendi per mano e saltiamo, tanto alla fine
è quello che conta. I National di sottofondo, anche se
tu non apprezzi totalmente, ma è pur sempre il mio
di sogno, perciò ci metto la musica che mi pare e poi
Bloodbuzz Ohio è perfetta e lo sai anche tu.
stop-down
della serie Bus Riders (1976), anch’essa andata
perduta e ristampata nel 2000, fa da incipit
ad una ricerca ossessiva su genere, ruolo, ed
identità, condotta con straordinaria costanza
negli anni, sempre attraverso una rigorosa
metodologia narrativa basata sulla serialità e
realizzata tramite l’autoscatto, il travestimento e la posa. Nel cortometraggio Doll Clothes
(1976) infine il corpo stesso dell’artista diventa “programmaticamente” una bambola fotografica da vestire e spogliare e riporre in una
pillole di fotografia
di sandro bini
dal 11 gennaio
al 9 giugno 2013
Museo Gucci
Firenze
scatola di plastica alla fine del gioco, con chiaro riferimento da un lato al conformismo visivo dello stereotipo femminile (dettato da uno
sguardo maschile dominante), e dall’altro alla
stessa metodologia artistica della Sherman
che si serve del proprio corpo per riflettere
sulle questioni del ruolo sociale e sessuale.
Con questi lavori giovanili l’artista americana
inizia insomma con grande precocità, lucidità
e perché no divertimento, la sua trentennale
ricerca sugli stereotipi visivi e comportamentali della società occidentale, una riflessione
profonda, ironica e disincantata sugli effetti
e i condizionamenti che la cultura e i mass
media hanno sul nostro aspetto e sul nostro
modo di comportarci.
la scena 19
piacevoli incursioni nel sottobosco locale
di l’espertone
fromSCRATCH
U
ndici domande dal portiere al centravanti di sfondamento a Giuseppe Caputo di
fromScratch.
Il nome
fromScratch records
Anno fondazione
2003
La vostra storia
Quest’anno sono dieci anni di attività,
trenta dischi prodotti, diverse centinaia
di concerti organizzati. Quando mettemmo su fromscratch dieci anni fa eravamo tutti studenti fuorisede appena
laureati o in procinto di. Non avevamo
ancora ben chiaro cosa ne sarebbe stato
delle nostre vite (quello neanche oggi in
realtà), ma avevamo una grande passione per i dischi e i concerti. Non abbiamo
mai avuto grosse preclusioni sui generi
musicali, anzi siamo stati sempre molto aperti alle sonorità più diverse. Nel
corso degli anni abbiamo collaborato e
prodotto artisti fondamentali della scena italiana più “sperimentale” come Luca
Mai (Zu, Udus, Mombu), Massimo Pupillo
(Zu), i Neo, le Amavo e i recentissimi Topsy the great . Ma anche cose decisamente diverse: folk (i Pentolino’s orchestra), rock in tutte le sue forme (Miranda, Fuzz Orchestra, Lush
Rimbaud, Uber, Asino, Plasma expander, Karl
Marx was a broker, eat the rabbit), elettronica
pop (il folle Gioacchino Turù e Vanessa V. e di
recente gli olandesi geniali zZz). Tutto quello
che produciamo di solito è frutto di una collaborazione in primo luogo umana e di un
rapporto di amicizia, non ci frega un cazzo
dell’hype e delle pose.
Per quanto riguarda i live, quello che ci è
sempre piaciuto è l’idea di portare a Firenze
musicisti che altrimenti non avremmo visto
o saremmo dovuti andar a vedere fuori. Poi
sono fondamentali per far crescere la scena
locale e aprirla a quello che si fa altrove. Ogni
tanto mi sono sentito dire da musicisti che vivono a Firenze, con gran soddisfazione, che
se non fossero venuti ai nostri concerti avrebbero suonato roba completamente diversa.
In qualche modo siamo responsabili nel bene
e nel male di alcune delle cose che si suonano
oggi a Firenze.
Persone coinvolte
Ecco questa sarebbe una storia lunga. Siamo
partiti in dieci, rimasti a lungo in due (il sottoscritto e Alez Frassanito) con diversi amici che
ci hanno dato una mano (Andrea, Michele,
Manuela, Nicola), per un periodo breve sono
rimasto solo e ho anche pensato di chiuder
bottega. Imprescindibile dall’inizio il contributo di Piero Carafa sul versante dell’organizzazione dei live e della promozione degli
eventi. Poi è stato importante il recente incontro con lo Jena (Tommaso Fantoni) che si
è buttato a capofitto con grande entusiasmo
nel progetto. Da un po’ a questa parte è ritornato attivo Ale e si è aggiunto anche Tommaso Di Tommaso. Ora siamo in cinque, pronti a
spaccare il mondo e a far suonare questa città
come non ha mai fatto.
A chi o a cosa vi ispirate
All’inizio il nostro modello era la dischord, storica etichetta dei Fugazi, nel tempo credo che
siamo diventati solo la fromScratch.
L’uscita a cui siete più affezionati
Non posso dirlo perché sarei di parte,
visto che produciamo anche il gruppo
in cui suono (Miranda). Però forse potrei dire la nostra prima compilation del
2003 “collisioni in cerchio”, per registrarla abbiamo portato alcune bands nella
cascina di amici in campagna e abbiamo
passato dei giorni davvero belli.
I tre dischi da portare sull’isola deserta
Ti dico i miei, gli altri forse sceglierebbero altro: “ege bamyasi” dei Can, Blonde
redhead “in an expression of the inexpressible”, i Fugazi “the argument”.
Il sogno. Puoi scegliere chi vuoi da mettere sotto contratto. Risposta secca
Non facciamo contratti alle bands per
scelta, comunque i Battles.
Cosa bolle in pentola
Quattro nuove uscite: il nuovo dei Miranda, uno split tra Lush Rimbaud e zZz
(duo olandese nowave electro, dal vivo
incontenibili, questi hanno suonato con
fatboy slim!), il nuovo dei Karl marx was
a broker e dei Plasma expander). Poi un
live imperdibile: il 29 marzo all’exfila
portiamo J Mascis dei Dinosaur Jr, non
credo necessiti di presentazioni. Poi faremo una mostra con i lavori di alcuni degli
artisti visuali che hanno collaborato con noi
negli anni (Nico Villani, responsabile dell’artwork fromscratch, Elena Rapa e Lorenzo Bob
Coppini).
A proposito. Piatto preferito
Maccaruni a firritto cu sugu i pulpette, ovviamente con un bel po’ di peperoncino friscu
friscu (è un piatto tipico delle mie parti: sono
calabrese!)
fromScratch fra cinque anni
Non so se si faranno ancora i dischi tra cinque
anni o sarà tutto digitale. Per questo siamo
già ben attrezzati con un’ottima distribuzione digitale (grazie ad Audioglobe) e c’è in
cantiere un nuovo ufficio stampa (Morewatt
promotion) che lavorerà prevalentemente sui
social media. Avremo presto un nuovo studio
di registrazione fighissimo, magari anche un
locale nostro per i live, ma quest’ultimo è
davvero un sogno. A settembre 2013 faremo
un festival di due giorni per festeggiare il decennale.
disegno di Lorenzo “Bob” Coppini
20 interazioni
di francesca campigli
:feedback
favorire la fioritura
di nuovi spettatori
N
egli ultimi anni, nella cultura contemporanea, si è sviluppato un
nuovo interesse verso i fruitori.
Tante sono le iniziative, i progetti, le realtà (se pur con caratteristiche diverse l’una dall’altra) che hanno, al loro interno,
un’attenzione sensibile verso i destinatari.
In questo variegato panorama si inserisce
:feedback, un progetto intenzionato a facilitare la comparsa di nuovi (e critici) spettatori
nell’ambito della scena contemporanea.
:feedback si rivolge a spettatori a “grado zero
di teatro”, desiderosi di essere accompagnati
alla visione di spettacoli e disponibili a partecipare al progetto. La programmazione degli spettacoli viene concordata insieme alla
curatrice in un primo incontro a cui segue il
percorso di visione.
Il viaggio verso il teatro e “l’esperienza artistica” è occasione di conversazione, scambio,
conoscenza. Il tutto per inserire lo spettatore
nel mondo dell’artista, nel suo lavoro, nel suo
percorso professionale attraverso alcuni strumenti (descrizione opere precedenti, fotografie, programmi di sala).
Immediatamente dopo la visione l’intervento
si sposta sul contatto fra spettatore e attore/
artista, creando un momento di confronto. La
conoscenza diretta con l’artista, mediata dalla curatrice, è elemento centrale del progetto.
Il momento è ancora quello della fascinazione ma anche delle domande che lo spettatore può esporre all’artista. Il dialogo fra i due
sostiene il coinvolgimento dello spettatore
agendo sulla sua impellente curiosità.
In tutto questo ciò che guida è la disponibilità dello spettatore di stare al gioco, la proposta viene infatti declinata in base alle sue
caratteristiche e alle sue voglie. Particolare
cura viene posta ai diversi livelli di coinvolgimento manifestati durante il percorso.
L’andamento del progetto viene raccontato
attraverso un blog (www.messaggiodiritorno.
tumblr.com). Qui la scrittura, attraverso la sua
forza ludica, permette al vissuto dello spettatore di sedimentarsi fino a dare a tutto il processo un suo valore e una sua efficacia. Inoltre
il blog svolge una funzione di sensibilizzazione sulle tematiche del progetto (rapporto fra
artista e spettatore, lo spettatore partecipe).
Nei mesi scorsi :feedback si è svolto in una
forma sperimentale e ha visto la partecipazione di una sola spettatrice-”cavia da
teatro” inserita all’interno di un piccolo percorso di visione dove si è riconosciuta la
possibilità di escogitare, sondare e determinare insieme le varie strategie utili a incoraggiare lo sbocciare di nuovi spettatori.
Alla spettatrice è stato messo a disposizione
il blog per poter lasciare una traccia del suo
messaggio di ritorno. Da queste “primissime
combinazioni” si è via via organizzata la formulazione esecutiva del progetto.
In questa modalità sperimentale :feedback
ha trovato preziosa ospitalità all’interno di
alcuni momenti di is it my world? #6 con cui il
progetto vive una naturale empatia.
Qui la curatrice e la spettatrice hanno assistito a due diverse opere:
- Collettivo Cinetico <age> (Dotline 2012)
produzione: CollettivO CineticO, Romaeuropa Festival, Armunia/Festival Inequilibrio,
L’Arboreto Teatro Dimora di Mondaino, CSC
Centro per la Scena Contemporanea/Operaestate Festival Veneto, Festival miXXer/Conservatorio di Ferrara. Residenze artistiche:
Scarlattine Teatro, Il Giardino delle Esperidi;
Armunia; L’Arboreto; CSC Centro per la Scena
Contemporanea/Operaestate. Vincitore del
Bando "Progetto Speciale Performance 2012.
Ripensando Cage”.
- Kinkaleri > Play for Subject, Microphone and
Target | All! (Dotline 2012) Progetto, realizzazione Kinkaleri / Con Massimo Conti e Marco
Mazzoni
In futuro :feedback si concentrerà su altri
spettacoli della scena contemporanea continuando ad andare “in cerca dello spettatore”.
Parole
21
di sara loddo
CHRISTIAN RAIMO
“Il Peso della grazia”
COSIMO ARGENTINA
“Per sempre carnivori”
460 pp. - Einaudi 2012
190 pp. - Minimum Fax 2013
Il primo romanzo di Christian Raimo – già
autore di racconti, traduttore ed editorialista per testate quali Rolling Stone e Il Sole
24 Ore – racconta una storia contemporanea intessuta di fallimenti, inerzia e umanità
romana. In mezzo a emarginazione, strade
periferiche, fede cristiana e ai corridoi di
Università e ospedali c’è Giuseppe, un ricercatore di fisica da anni impegnato in un insoluto studio sulle fiamme, il cui unico amico
è un immigrato polacco alcolizzato di nome
Lubo.
Giuseppe è un ragazzo che vive nei suoi
pensieri e si fa scivolare addosso il mondo
esterno, fino a quando non incontra Fiora,
il giovane medico che parla a mezze frasi e
non ama il suo passato e che diventa il centro gravitazionale attorno al quale si sviluppa la sua esistenza.
Una narrazione pulp, amara e scura come
viscere putrescenti, fatta di flussi temporali
che si alternano ad un ritmo serrato, fino a
ricomporre l’immagine della testa mozzata
su una spiaggia del litorale tarantino con cui
inizia il romanzo. Con un registro linguistico
da “drugo” in salsa salentina, Cosimo Argentina offre uno spaccato della provincia più
vuota e disperata, in cui il Polonia, venticinquenne protagonista del libro, passa da una
casa sul mare abitata dal padre alcolizzato
alle aule dell’istituto privato, in cui veste i
panni di professore di Diritto, il tutto innaffiato da bevute, sesso e scorribande con i
suoi due compagni di sventura.
FEDERICO RAMPINI
“Voi avete gli orologi,
noi abbiamo il tempo”
169 pp. - Mondatori 2012
L’inviato de La Repubblica, tornato negli
Stati Uniti dopo una lunga parentesi Orientale, raccoglie in un libro una serie di articoli e saggi brevi sulla propria generazione:
quella dei Baby Boomers, dei nati negli anni
del boom economico fra il 1945 e il 1965,
che in Paesi come l’Italia vengono percepiti
alla stregua di un peso sociale, un ostacolo all’accesso al lavoro dei più giovani e un
dramma in termini di future pensioni. Nei
suoi ragionamenti, però, l’autore ribalta la
prospettiva, dipingendo quelle che chiama
“Pantere Grigie” come una risorsa straordinaria per la società, ricche di esperienza e,
soprattutto, di tempo prezioso.
CAN’T EXPLAIN
ANDRE AGASSI
Open (493 pp. - Einaudi 2011)
“Questo conflitto tra ciò che voglio e ciò che effettivamente faccio mi appare l’essenza della mia vita”: Andre Agassi è la
contraddizione fatta persona. È un ribelle incapace di ribellarsi al destino stabilito dal padre. Un tennista dall’aspetto
punk che adora Barbra Streisand. Un capellone che teme la calvizie. Un ragazzo che odia il tennis ma non riesce a
smettere. E forse è proprio l’insieme di queste contraddizioni che ne fanno un uomo grandioso, oltre che una delle
persone reali più “di cuore” che si possano trovare dentro un libro. Scritto dal premio Pulitzer J.R. Moehringer, Open è
una lettura appassionante, dove ritrovare alcuni dei rapporti più belli che possano esistere fra le persone.
4chiacchiere
con lo psicologo...
un incontro al mese con uno psicologo per comprendere meglio il vivere quotidiano
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Suoni
di l’espertone
LOW
“The Invisible Way”
ARBOURETUM
“Coming Out of the Fog”
ROBYN HITCHCOCK
“Love From London”
Sub Pop
Thrill Jockey
Yep Roc
Era un po’ che Jeff Tweedy invitava i Low a
Chicago per un caffè e per dare un’occhiata
agli studi degli Wilco. Alla fine, i Low, non
solo si sono presi quel caffè, ma hanno
anche messo la tenda per registrare il loro
nuovo lavoro “The Invisible Way”, del quale
lo stesso Tweedy ne è il produttore. Arrivati
così, in splendida forma, al decimo album
in venti anni di carriera, i tre di Duluth
hanno trovato nuova ispirazione, e che
ispirazione, nello stesso momento in cui
Mavis Staples stava registrando le sue nuove
canzoni, sempre lì a Chicago. “The Invisible
Way” riprende il discorso avvolgente ed
autunnale dell’ultimo “C’mon” e si allontana
ulteriormente dal glaciale ed apocalittico
“Drums and Guns”. Perché se esiste una band
autunnale, anche se il loro nuovo lavoro
esce adesso, che proprio autunno non è,
questi sono i Low. Undici brani magnifici
che addirittura mescolano un po’ di carte in
tavola. Mimi, che di solito, oltre ad incrociare
le sue melodie con quelle di Alan, canta al
massimo in un paio di brani, qui è accredita
in ben cinque pezzi. E poi il piano, tanto
piano. Si parla di intimità, di archeologia, di
droghe, di lotte di classe ed ovviamente di
amore. Si parla di un gran disco, perché “The
Invisible Way” tale è. Invecchiare bene, come
il buon vino.
Non deve essere per nulla facile suonare
cose così fortemente radicate in un periodo
storico senza passare per quelli troppo
nostalgici. Prendete gli Arbouretum, quattro
tizi di Baltimora, di cui tre barbuti – perché i
dettagli hanno la loro importanza – che con
il nuovo “Coming Out of the Fog” arrivano
al loro (quasi) quinto album in carriera.
Il quasi dipende da come si considera lo
split “Aureola” realizzato con Hush Arbors.
Dicevamo. Uno riprende i primi passi della
band e, se dividesse la propria discoteca
per decadi, la prima cose che viene da fare
è infilare gli Arbouretum nei ’70. Eh no, non
si fa così, troppo facile. Poi li ascolti con più
calma ed arrivi a “Coming Out of the Fog” e ci
trovi molto altro. Va bene, dentro ci trovate
jam dilatate, fuzz, proprietà psicotrope. Tutti
indizi che non lascerebbero scampo. Però
in alcuni momenti c’è un approccio diverso,
quasi folk. Ed è un folk moderno. “Coming
Out of the Fog” vive, quindi, di questa
dicotomia. Da una parte i cliché del sound
fine anni’ 60, primi ’70 e le distorsioni heavy
di quello che poi è diventato lo stonerrock, dall’altra la carezza cantautorale della
conclusiva ‘Coming Out of the Fog’. HeavyAcid-Folk.
Nel momento in cui scriviamo, Robyn
Hitchcock, festeggia i suoi 60 anni, che
compirà proprio a Marzo, con un concerto
celebrativo al Village Underground di Londra,
in occasione del quale, accompagnato
da alcuni amici musici britannici, suonerà
i suoi brani preferiti estratti, più o meno
in maniera equa, dalla sua immensa
discografia. Immaginiamo che per l’ex Soft
Boys, una delle più estrose band art-rock di
sempre, sia un lavoro piuttosto complesso,
considerando che ha messo la penna in
qualcosa come 500 canzoni. Immaginiamo
anche che ci sarà qualcosa anche di
quest’ultimo “Love From London”, vista la
quantità di belle canzoni che lo popolano.
Registrato in compagnia di Paul Noble,
accreditato poi anche al basso, alla chitarra,
alla tastiera e alla voce, “Love From London”
è, nelle stesse parole di Robyn, un disegno
che si può ascoltare. Missione ardua, non
certo per Robyn, uno che ha suonato con
Johnny Marr, Peter Buck e John Paul Jones,
così a memoria. Dieci brani che celebrano la
vita in un periodo, quello attuale, piuttosto
complicato. Gli arrangiamenti, grazie anche
al violoncello di Jenny Adejayan, sono
ovviamente perfetti e mai convenzionali. Il
Rock di Robyn, riconoscibile dopo due note,
non è mai stato così in salute. Che sia una
festa per i tuoi 60.
MADE IN ITALY
BAUSTELLE - “Fantasma” (2013) - Ci vogliono tre o quattro ascolti. Non in auto. “Non nel traffico, amore mio”
direbbe Francesco Bianconi. Stiamo parlando un linguaggio alto, stiamo scavando in noi stessi, affrontiamo il Tempo, una voragine mistica e a tratti nervosa e la stiamo mettendo in musica. “ECCE HOMO”. I Baustelle con il loro ultimo lavoro “Fantasma” ti spogliano e si spogliano: nudi cercano assieme a noi ascoltatori le complessità del nostro
tempo guardandosi dentro. Una somma algebrica dell’uomo che è, che fu, che sarà. L’ultimo lavoro della band di
Montepulciano è un concept-pop che abbraccia Morricone, bacia Burt Bacharach, fa l’amore con il migliore De André e lo fa con uno spirito positivo e di vita nonostante tematiche che possono apparire lugubri e eccessivamente
decandenti. Semplicissima come tesi: per Bianconi e C. non esiste la vita senza il Tempo, e lo sappiamo tutti. E sappiamo perfettamente che la morte è l’unica istantaneità che ci è concessa in una vita che gioca fra i sentimenti, Dio
e libero arbitrio. Il disco è macchinoso ma vola, complici gli ottimi arrangiamenti scritti da Enrico Gabbrielli che si sposano perfettamente
con le liriche di F. Bianconi e toccano vette molto alte di liriche con il brano di apertura “Nessuno” e con il singolo “La morte (non esiste più)”
svoltando poi verso il pop bianconiano di “Monumentale” e “Maya colpisce ancora”. Menzione speciale per la canzonaccia “Contà l’inverni”
dove la band si cimenta in un riuscito romanesco e per il boato di “Cristina”, autentico capolavoro. La vita della musica italiana è legata a
questi signori, a questi dischi. Compriamoli, ascoltiamoli, amiamoli.
Riccardo Morandi
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