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Sconto di 3ena fino a due terzi per chi co labora contro i corrotti

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Sconto di 3ena fino a due terzi per chi co labora contro i corrotti
Estratto da pag.
Mercoledì
17/06/2015
15
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Roberto Napoletano
233.997
I «pentiti» LE ATTENUANTI
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Sconto di 3ena fino a due terzi
per chi co labora contro i corrotti
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
x x Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
(articolo 319 Cp) Corruzione per l'esercizio della
funzione (articolo 318 Cp) Concussione (articolo 317
Cp) L'impatto delle sanzioni ridotte Concussione
(articolo 317 Cp) Corruzione per l'esercizio della
funzione (articolo 318 Cp) X Corruzione per un atto
contrario ai doveri d'ufficio (articolo 319 Cp) x x
Corruzione in atti giudiziari (articolo 319-ter Cp)
Concussione (articolo 317 Cp) Corruzione per l'ese
Induzione indebita a dare o promettere utilità (articolo
319-quater Cp) cizio della funzione (articolo 318 Cp)
X Corruzione per un atto contr Corruzione di persona
incaricata di un pubblico servizio (articolo 320 Cp) rio
ai doveri d'ufficio (articolo 319 Cp) x x Corruzione in
atti giudizi x EJ x ri (ar Pene per il corruttore (articolo
321 Cp) icolo 319-ter Cp) Concussione (articolo
Istigazione alla corruzione (articolo 322 Cp) 317 Cp)
Corruzione per l'ese Induzione indeb Peculato,
concussione, induzione indebita dare o promettere
utilità, corruzione e istigazione alla corruzione di
membri degli organi delle Comunità europee e di
funzionari delle Comunità europee e di Stati esteri
(articolo 322-bis Cp) ta a dare o promettere utilità
(articolo 319-quater Cp) cizio della funzione (articolo
318 Cp) X Corruzione per un atto contr Corruzione di
persona incaricata di un pubblico servizio (articolo
320 Cp) rio ai doveri d'ufficio (artico x o
mafioso e di falso in bilancio»,
aggiunge ora una nuova attenuante
per i delitti di: • corruzione per
l'esercizio della funzione (articolo
318 del Codice penale); •
corruzione per un atto contrario ai
doveri d'ufficio (articolo 319 del
Codice penale); • corruzione in
attigiudiziari (articolo 3i9-ter); •
induzione indebita a dare o
promettere utilità (articolo
319quater); •
corruzionedipersonaincaricata di
un pubblico servizio (articolo
320); • pene per il corruttore (art.
321 c.p.); • istigazione alla
corruzione (articolo 322);
• peculato, concussione, induzione
indebita dare o promettere utilità,
corruzione e istigazionealla
corruzione di membri degli organi
delle Comunità europee e di
funzionari delle Comunità europee
e di Stati esteri (articolo 322-bis).
I collaboratori Si premieranno
coloro i quali si saranno
efficacemente adoperati al fine di:
• evitare le conseguenze ulteriori
derivanti dal reato;
• assicurare le prove del reato; •
individuare i responsabili; •
permettere il sequestro delle
somme o della altre utilità
trasferite. In tali casi, la condotta
collaborativa sarà ricompensata
con un
Credito: regolamentazione e vigilanza
importante sconto di pena che potrà
variare da un terzo ai due terzi. Basti
pensare al fatto che le premialità
previste dal Codice di procedura
penale per i riti alternativi rispetto al
processo ordinario (quali, ad
esempio, il patteggiamento e il
giudizio abbreviato) non superano il
terzo della pena. Lo sconto di pena
La previsione, dunque, introduce
una diminuzione della pena
particolarmente significativa. Si
tratta, pertanto, di un evidente
segnale di apertura lanciato dal
legislatore e volto ad ottenere,
probabilmente, un importante aiuto
per contrastare in maniera dura ed
efficace i fenomeni corruttivi. È
certamente una circostanza
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attenuante da non sottovalutare e,
seppur diversa per natura e
tipologia, ricorda la collaborazione
che lo Stato può instaurare con chi
decide di collaborare in materia di
associazioni di tipo mafioso.
SRIPRODUZIONERISERVATA
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Pubblico ufficiale. Nel caso di corruzione in atti giudiziari, il pagamento sarà effettuato a favore
dell'amministrazione della giustizia Al condannato spetta la riparazione pecuniaria
^m La legge 69/2015 ha modificato
in maniera significativa il sistema
processual-penalistico (sempre con
particolare riguardo ai reati contro
la Pubblica amministrazione). Gli
interventi più significativi spaziano
dalla nuova introduzione della
disposizione riguardante la
riparazione pecuniaria (articolo
322quater del Codice penale), alla
modifica della disciplina
dell'applicazione della sospensione
condizionale (articolo 165 del
Codice penale) e dell'applicazione
della pena patteggiamento su
richiesta delle parti (articolo444del
Codice di procedura penale).
Relativamente alla prima, il
legislatore ha previsto che, con la
sentenza di condanna per i reati di
delitti di peculato (articolo 314 del
Codice penale), concussione
(articolo 317), corruzione per
l'esercizio della funzione (articolo
318 del Codice penale), corruzione
per un atto contrario ai doveri
d'ufficio (articolo 319 del Codice
penale), corruzione
l'amministrazione cui il pubblico
ufficiale appartiene. Ciò comporta
che, per quanto riguarda il reato di
corruzione in atti giudiziari (articolo
3i9-ter del Codice penale), il
pagamento sarà effettuato a favore
dell'amministrazione della giustizia;
«la corresponsione della suddetta
somma conclude la nuova
disposizione non pregiudica il
diritto al risarcimento del danno». A
non pregiudicare il risarcimento del
danno è altresì il pagamento della
somma equivalente al profitto del
reato, ovvero l'ammontare di quanto
indebitamente percepito dal
pubblico ufficiale o dall'incaricato
di un pubblico servizio a cui è
subordinatalaconcessionedellasospe
nsione condizionale della pena.
L'istituto in parola permette di
sospendere l'esecuzione della pena a
condizione che, entro cinque anni
(per delitti), o due anni (per le
contravvenzioni), il colpevole non
commetta un nuovo reato della
medesima indole. In caso contrario
in atti giudiziari (articolo 3i9-ter
del Codice penale), induzione
indebita a dare o promettere utilità
(articolo 3i9-quater), corruzione di
persona incaricata di un pubblico
servizio (articolo 320) e per il
peculato, concussione, induzione
indebita dare o promettere utilità,
corruzione e istigazione alla
corruzione di membri degli organi
delle Comunità europee e di
funzionari delle Comunità europee
e di Stati esteri (articolo 322-bis),
sia sempre ordinato il pagamento
di una somma pari all'ammontare
di quanto indebitamente ricevuto
dal pubblico ufficiale o
dall'incaricato. Tale pagamento è,
per l'appunto, disposto a titolo di
riparazione pecuniaria in favore
del-NOVTTA La legge prevede
che peraccedere al patteggiamento
venga restituitoquanto
èstatoincamerato indebitamente
sconterà entrambe le pene (siaquella
sospesa, che quella comminata con
la nuova condanna). Perché sia
concessa, il reo non deve aver subito
altre condanne apena detentiva, alla
pena non deve essere aggiunta una
misura di sicurezza (poiché
considerata indice di pericolosità
sociale del soggetto) e la condanna
inflitta per il reato commesso non
deve essere superiore a due anni di
arresto o reclusione e 2 anni e 6
mesi per coloro che hanno più di 70
anni e tra 18 e 21 anni. A questo si
aggiunge anche il nuovo comma
introdotto dalla legge 69/2015, che
subordina ai sensi dell'articolo 165
del Codice penale il pagamento
della somma di denaro a titolo di
riparazione pecuniaria in favore
dell'amministrazione lesa dalla
condotta del soggetto. Infìne.anche
per il patteggiamento è stata
introdotta una novità per certi versi
similare alle precedenti. Si prevede
infatti che nei procedimenti per i
delitti di peculato, concussione,
corruzione per l'esercizio
Credito: regolamentazione e vigilanza
della funzione, corruzione per un
atto contrario ai doveri d'ufficio,
corruzione in atti giudiziari,
induzione indebita a dare o
promettere utilità e per il peculato,
concussione, induzione indebita a
dare o promettere utilità, corruzione
e istigazione alla corruzione di
membri degli organi delle Comunità
europee e di funzionari delle
Comunità europee e di Stati esteri,
l'ammissibilità dell'applicazione
della pena su richiesta delle parti sia
subordinata alla restituzione
integrale del prezzo o del profitto
del reato. In altri termini, la legge
prevede una nuova condizione da
dover necessariamente soddisfare
per accedere al patteggiamento:
restituire quanto indebitamente
incamerato. Anche in questo caso,
nel silenzio della disposizione, e
trattandosi di restituzione, il
soggetto che riceverà i fondi sarà il
medesimo già citato per la
riparazione pecuniaria: la pubblica
amministrazione danneggiata dal
reato. © RIPRODUZIONE
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