Il CONTROLLO CONTABILE - Istituto Nazionale Revisori Legali
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Il CONTROLLO CONTABILE - Istituto Nazionale Revisori Legali
Il CONTROLLO CONTABILE a cura di Andrea Rossi Overview del processo di revisione Fase Fase di verifica prelim inare sul bilancio Determ inazione della m aterialità Pianificazione del lavoro Conoscenza del cliente Analisi di bilancio Valutazione rischio di individuazione Valutazione rischio intrinseco Valutazione significatività dei rilievi Mem o delle conclusioni Relazione di revisione Program m i di verifica Valutazione del S.C.I.* Rilevazione cicli e test sui controlli Discussione significatività dei rilievi Valutazione rischio di controllo Verifiche sul bilancio S.C.I.* : sistem a di controllo interno Lettera di attestazione Verifiche periodiche Le verifiche periodiche del revisore si sostanziano: Verifica del controllo interno; Verifiche di conformità; Verifica situazioni patrimoniali periodiche; In colloqui con la Direzione e con gli altri organi di Governance. … Verifica controllo interno Il revisore periodicamente: Effettua a campione sondaggi di conformità sull’operatività del sistema di controllo interno; Ottiene informazioni su eventuali cambiamenti del sistema di controllo interno e ne valuta gli effetti sulla regolare tenuta della contabilità e sulla corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili. …Verifica di conformità Il revisore periodicamente si accerta: dell’esistenza, completezza, regolare tenuta e tempestivo aggiornamento di tutti i Libri obbligatori previsti dalla normativa civilistica, tributaria, previdenziale e dalle Legislazioni speciali; del contenuto dei verbali delle riunioni degli organi di gestione e di controllo per individuare circostanze o notizie rilevanti al fine del controllo contabile; …Verifica situazioni patrimoniali periodiche Il revisore: sottopone a procedure comparative le situazioni patrimoniali periodiche al fine di individuare scostamenti anomali o particolari andamenti da approfondire o al fine di trarre elementi di conferma di considerazioni o conclusioni emerse da altre procedure di revisione. In assenza di situazioni periodiche, verifica con le medesime finalità gli andamenti, di indicatori contabili o gestionali significativi. … Colloqui con la direzione o gli altri organi di Governance Il revisore: Ottiene informazioni dalla Direzione e dagli altri organi di Governance sulle operazioni rilevanti, sugli eventi significativi che si sono verificati nel corso del periodo successivo all’ultimo intervento periodico di controllo. Effettua lo scambio di informazioni con gli altri Organi di vigilanza e controllo sui risultati dei reciproci accertamenti. Overview del processo di revisione Fase Fase di verifica preliminare sul bilancio Determinazione della materialità Pianificazione del lavoro Conoscenza del cliente Analisi di bilancio Valutazione rischio di individuazione Valutazione rischio intrinseco Valutazione significatività dei rilievi Memo delle conclusioni Relazione di revisione Programmi di verifica Valutazione del S.C.I.* Rilevazione cicli e test sui controlli Discussione significatività dei rilievi Valutazione rischio di controllo Verifiche sul bilancio S.C.I.* : sistema di controllo interno Lettera di attestazione Poteri - aree di intervento – azioni I ER T PO I N O I AZ DI O E T E AR VEN ER T N I CONTABILI Procedure di revisione La circolarizzazione; Il Roll-Back o Roll-Forward; L’inventario fisico; Il cut-off; La circolarizzazione La circolarizzazione permette di acquisire informazione da soggetti terzi con cui la società intrattiene rapporti di qualsiasi natura al fine di poter confrontare le singole risposte con i saldi delle poste di bilancio iscritte in contabilità generale. La circolarizzazione relativa alle voci dell’attivo patrimoniale è diretta a ottenere la conferma da parte di terzi dell’effettiva consistenza di tali poste di bilancio in modo tale da sincerarsi che la società non esponga un attivo patrimoniale superiore a quello effettivo. … continua Chi Circolarizzare??? Tutti gli istituti di credito, Clienti, Fornitori, Legali, Consulenti, Commercialisti … continua Quando scegliere il campione da circolarizzare??? Subito dopo la fine dell’esercizio Quando circolarizzare??? Prima della fine dell’esercizio per conferma saldo anteriore al 31 dicembre, altrimenti appena dopo la fine dell’esercizio. In caso di mancata risposta del soggetto circolarizzato??? Il revisore contabile deve fare inviare dalla società una seconda lettera di circolarizzazione in cui si sollecita la risposta richiesta. La scelta da parte del revisore contabile del campione dei beni da contare deve essere fatta: sulla base del sistema di controllo interno e della procedura inventariale adottata; definendo il numero di soggetti da circolarizzare, calcolato dividendo il saldo del partitario da verificare per l’importo dell’errore tollerabile e moltiplicando il risultato ottenuto per il fattore di rischio R; sia scegliendo quei soggetti il cui saldo a fine esercizio sia superiore al valore dell’errore tollerabile; mediante una scelta casuale (random) dei soggetti da circolarizzare indipendentemente dal valore complessivo degli stessi. Esemplificazione numerica della scelta dei soggetti da circolarizzare Saldo clienti: 1.271.767 Errore Tollerabile: 21.000 Soggeti da circolarizzare: 61 Coefficiente di rischio: 0,60 Soggetti circolarizzati: 36 … continua Nell’ipotesi in cui la risposta da parte di uno o più fornitori o clienti non dovesse pervenire, è compito del revisore contabile effettuare una procedure alternativa per verificare la consistenza delle singole poste oggetto di circolarizzazione per le quali non abbiamo avuto la conferma scritta da parte di terzi. Procedura alternativa per i crediti attraverso l’analisi degli incassi dei crediti a fine esercizio avvenuti nell’esercizio successivo attraverso la verifica dell’emissione della fattura e la corrispondenza delle merci fatturate con quelle indicate nel D.D.T … continua Procedura alternativa per i debiti attraverso la verifica che la merce ricevuta sia stata fatturata dal fornitore (Esame D.D.T. e fatture contabilizzate nel singolo partitario); attraverso la verifica del pagamento nell’esercizio successivo dei saldi esistenti alla fine dell’anno oggetto di revisione contabile Roll-Back e Roll-Forward Il Roll-back e Roll-Forward sono due tecniche di verifica, utilizzabili nell’ambito del controllo societario, che permettono di raccordare le risultanze di test, aventi per oggetto uno o più saldi di bilancio, effettuati in sede di verifica sostanziale infrannuale, ed i valori delle medesime voci di bilancio alla data di chiusura dell’esercizio. Le procedure di Roll-back e Roll-Forward si sostanziano nella verifica documentale a supporto delle transazioni intercorse, per le singole poste di bilancio oggetto di controllo, tra la data in cui sono avvenute le verifiche sostanziali e la fine dell’esercizio. L’inventario fisico Finalità: Verifica la consistenza fisica delle quantità contabili; Verifica del titolo di proprietà; Verifica l’integrità fisica delle giacenze fisiche. Oggetto: le rimanenze di magazzino le giacenze di cassa le immobilizzazioni materiali …continua Prima della fine dell’esercizio il soggetto a cui è affidato il controllo contabile, deve verificare la procedura inventariale ed incontrare i soggetti preposti alla verifica fisica delle giacenze, per: Verificare i volumi ed i valori delle merci da inventariare; Verificare se il numero del personale addetto sia sufficiente; Verificare la dislocazione delle merci presso l’impresa ed eventualmente presso terzi; Verificare l’opportunità di suddividere in diverse zone il magazzino; Verificare se sia previsto l'uso di cartellini inventariali; Verificare la documentazione fornita al personale addetto alla conta fisica; Verificare gli strumenti forniti al personale addetto alla conta fisica; Verificare le modalità di formalizzazione dei risultati ottenuti in sede inventariale; Verificare le predisposizione di un apposito tabulato denominato “slow mouving”; La raccolta documentale per il test di cut off. …continua Verificata la procedura dell’inventario di magazzino, l’organo di controllo deve valutare se la procedura stessa garantisca che tutti i beni di proprietà della società siano inclusi nell’inventario di magazzino e, conseguentemente, correttamente valutati nella situazione patrimoniale. Tale verifica comporta necessariamente che l’organo a cui è affidato il controllo contabile effettui delle verifiche a campione sui beni in giacenza in modo tale da poter testare l’efficienza della procedura inventariale. Quale è il campione da verificare? La scelta da parte del revisore contabile del campione dei beni da contare deve essere fatta: sulla base del sistema di controllo interno e della procedura inventariale adottata; definendo il numero di items da contare, calcolato dividendo il valore dei beni da verificare per l’importo dell’errore tollerabile e moltiplicando il risultato ottenuto per il fattore di rischio R; sia scegliendo quei codici il cui valore complessivo sia superiore al valore dell’errore tollerabile; mediante una scelta casuale (random) dei codici indipendentemente dal valore complessivo degli stessi. Pertanto, ipotizzando di verificare una società con un efficiente ed efficace sistema di controllo interno, la verifica campionaria dei beni che rappresenti un valore del magazzino pari al 25-30% del valore complessivo delle merci presenti, può essere ritenuta sufficiente al fine di poter testare l’efficienza della procedura inventariale adottata dalla società. L’inventario dei beni materiali Il revisore contabile deve, per le categorie dei cespiti iscritti in bilancio: A) effettuare una ricostruzione di carattere contabile; • Ricostruzione dei movimenti dell’esercizio; • Calcolo degli ammortamenti di competenza; B) predisporre un inventario fisico scegliendo i beni da inventariare: • scegliendo i beni materiali il cui costo storico e/o il valore residuo da ammortizzare sia superiore al valore dell’errore tollerabile; • sia mediante la scelta casuale (random) scegliendo – indipendentemente dal valore - sia dei cespiti iscritti sul libro dei beni inventariali, per poi andare a verificare la presenza fisica degli stessi, che scegliendo casualmente un bene di proprietà della società per poi verificare la sua contabilizzazione nello stesso libro dei cespiti. Il Cut-Off Il test di Cut-Off è utilizzato dall’organo preposto al controllo societario per verificare il rispetto del “principio di competenza economica” per quanto attiene le operazione di acquisto e di vendita effettuate nel corso dell’esercizio. …continua Pertanto il test di cut-off si sostanzia nella verifica: degli ultimi documenti di trasporto in entrata ed in uscita a cavallo dell’esercizio; delle relative fatture di acquisto e di vendita; Al fine di verificare che: 1. le merci vendute negli ultimi giorni dell’anno siano state contabilizzate in riduzione dei beni in giacenza nel magazzino fisico a fine esercizio ed il rispettivo ricavo sia stato inserito nei ricavi del medesimo esercizio; 2. le merci acquistate negli ultimi giorni dell’anno siano state contabilizzate in aumento dei beni in giacenza nel magazzino fisico a fine esercizio ed il rispettivo costo sia stato inserito nel conto economico del medesimo esercizio; …continua 3. le merci vendute nei primi giorni dell’anno siano state contabilizzate in riduzione dei beni in giacenza nel magazzino fisico del nuovo esercizio ed il rispettivo ricavo sia stato inserito nei ricavi del medesimo esercizio; 4. le merci acquistate nei primi giorni dell’anno siano state contabilizzate in aumento dei beni in giacenza nel magazzino fisico del nuovo esercizio ed il rispettivo costo sia stato inserito nel conto economico del medesimo esercizio Il Cut-Off acquisti esemplificazione numerica Documento di lavoro: M 3 Entrate prima del 31 dicembre 2003 Predisposto da Fattura D.D.T. Data di Registrazione in Co.Ge. Numero Data !Rif. Fornitore Importo Numero Rif.! Data carico Data Importo 28 31-dic-03 M 3.1 Tecnolama Srl 5.359,44 60 M 3.2 17-dic-03 18-dic-03 31-dic-03 4.466,20 1686 20-dic-03 M 3.3 Genna Spa 776,6 3773 M 3.4 11-dic-03 13-dic-03 09-gen-04 647,17 2546 18-dic-03 M 3.5 Bimbo Srl 100.194,24 3623 M 3.6 18-dic-03 22-dic-03 31-dic-03 83.495,20 2546 18-dic-03 M 3.7 Bimbo Srl 100.194,24 3471 M 3.8 09-dic-03 22-dic-03 31-dic-03 83.495,20 3872 15-dic-03 M 3.9 Lama Spa 2.040,30 5735 M 3.10 12-dic-03 18-dic-03 31-dic-03 1.700,25 Note Mancato rispetto Prin.Comp. M 3.3 Predis pos to da: GENNA S.P.A. Sede Legale: Via Pontida n. 1 - 37220 – Roma Codice Fiscale e Partita Iva n. 28762346985 Capitale sociale Euro 1.000.000. i.v. Spett. PRG S.p.A. Via Risorgimento n. 27 37189 – Roma Partita Iva n. 28762346985 Fattura n. 1686 data: 20/12/2003 Codice Descrizi one u. m. 2865 Filo lana verde metro Quantità Prezzo 50 50 12,943 Importo 647,17 ! M 3 647,17 Iva 129,43 totale 776,6 A BI / CA B 12876 / 18765 Intes a BCI – Roma C.C. 898987/100 ! - Riscontrata contabilizzazione in CO.GE. esercizio ’04 e non esercizio ’03; mancato rispetto principi di competenza. Errore immateriale. …continua Dall’esemplificazione numerica che precede, si riscontra facilmente che per le merci acquistate prima della fine dell’esercizio: è stata ricevuta la fattura di acquisto; è stato accreditato il magazzino fisico; è stato registrato l’acquisto per tutte le fatture ad eccezione della numero 1686 per la quale la registrazione in contabilità generale è avvenuta nel corso dell’esercizio 2004. e pertanto non è stato rispettato il principio di competenza economica. …continua Qual è la rilevanza dell’errore??? Errore tollerabile: Euro 21.000 Errore rilevato: Euro 647 Errore non rilevante Il Cut-Off acquisti esemplificazione numerica Documento di lavoro: M 4 Entrate dopo il 31 dicembre 2003 Predisposto da Fattura D.D.T. Data di Registrazione in Co.Ge. Numero Data !Rif. Fornitore Importo Numero Rif.! Data carico Data Importo 2 12-gen-04 M 4.1 Tecnolama Srl 4.190,40 44 M 4.2 09-gen-04 09-gen-04 31-gen-04 3.492,00 12 09-gen-04 M 4.3 Ariete Spa 156 4 M 3.4 09-gen-04 09-gen-04 31-gen-04 130 14 12-gen-04 M 4.5 Eurosud Srl 88.800,00 47 M 4.6 09-gen-04 31-dic-03 31-gen-04 74.000,00 16 13-gen-04 M 4.7 Piemeffe Srl 205,32 48 M 4.8 12-gen-04 12-gen-04 31-gen-04 171,1 17 13-gen-04 M 4.9 CoMaPre Spa 2.040,30 3 M 4.10 10-gen-04 10-gen-04 31-gen-04 1.700,25 Note Mancato rispetto pri.comp. M 4.6 Pred isposto d a: EUROSUD S.R.L. Sede Legale: Via del Salento n. 1 - 16785 – Napoli Codice Fiscale e Partita Iva n. 17683245986 Capitale sociale Euro 1.500.000. i.v. Spett. PRG S.p.A. Via Risorgimento n. 27 37189 – Roma Partita Iva n. 28762346985 Data: 09/01/2004 D.D.T. n. 47 Codice Descrizione u.m. Quantità 3879 Filo cachemire blu metro 1500 ! Vettore: Antonio Verdi Via Provolo Roma ! - Riscontrata contabilizzazione in magazzino nell’esercizio ’03; mancato rispetto principi di competenza. Errore superiore sia all’errore tollerabile che alla materialità. Importo da riportare nell’elenco delle rettifiche da proporre al cliente al fine della certificazione del bilancio di esercizio 2003. …continua Dall’esemplificazione numerica che precede, si riscontra facilmente che per le merci acquistate dopo la fine dell’esercizio: è stata ricevuta la fattura di acquisto nel ‘04; è stato accreditato il magazzino fisico nel ’04, ad eccezione della fattura n. 14 del fornitore Eurosud S.r.l. che è stata contabilizzata, come movimentazione del magazzino nell’esercizio 2003; è stato registrato in Co.Ge. l’acquisto per tutte le fatture nell’esercizio 2004. e pertanto non è stato rispettato il principio di competenza economica. …continua Qual è la rilevanza dell’errore??? Errore tollerabile: Euro 21.000 Errore rilevato: Euro 74.000 Errore rilevante Obiettivo della revisione Espressione del giudizio sul bilancio Verifiche sulla contabilità Nel complesso conforme ai criteri di redazione Verifiche sul bilancio Tali da modificare le decisioni del soggetto che utilizza il bilancio Assenza di errori significativi La relazione del revisore secondo la norma di comportamento 4.1 (a) titolo; (b) destinatari della relazione; 1 (c) paragrafo introduttivo; (i) identificazione del bilancio oggetto della revisione contabile; (ii) indicazione delle diverse responsabilità facenti capo alla direzione dell’impresa che redige il bilancio ed al Revisore incaricato di esprimere il giudizio professionale sullo stesso; 2 (d) paragrafo sulla natura della revisione (descrizione della natura e portata del lavoro svolto); (i) riferimento ai principi e criteri per la revisione contabile seguiti, (ii) descrizione del lavoro di revisione eseguito; 3 (e) paragrafo contenente l’espressione del giudizio professionale sul bilancio; (f) data e luogo di emissione; (g) firma del Revisore responsabile della revisione contabile. La relazione del revisore secondo la norma di comportamento 4.1 Schema standard rigido Schemi modificati Non influenzano il giudizio Influenzano il giudizio Un giudizio con rilievi deve sempre contenere l’espressione “A mio giudizio, ad eccezione di quanto indicato nel paragrafo ……, il bilancio nel suo complesso è stato redatto con chiarezza…” Ogniqualvolta il Revisore esprime un giudizio con rilievi o negativo deve inserire nella relazione una chiara descrizione di tutte le ragioni sostanziali e una quantificazione dell’effetto sul bilancio. Tale informativa va inserita in un paragrafo che precede il giudizio sul bilancio. Esemplificazioni di relazioni di revisione 3 4 Giudizio positivo Valutazione rimanenze La società ha modificato il criterio di valutazione delle rimanenze che, a partire dal presente esercizio vengono valutate secondo il metodo Fifo, mentre negli esercizi precedenti erano valutate secondo il metodo Lifo. Le motivazioni della modifica ed i relativi effetti sul patrimonio netto e sul risultato d’esercizio sono illustrati nella nota integrativa. • Applicazione Principio Contabile 29 • Informativa per comparazione bilancio Esemplificazioni di relazioni di revisione 3 Giudizio positivo 4 Enfasi di informativa La società, applicando le disposizioni relative all’eliminazione delle interferenze fiscali pregresse, ha rilevato una sopravvenienza attiva di € 150.000 che di fatto da sola, come correttamente esposto nella relazione sulla gestione, ha prodotto l’utile di esercizio di € 135.000. • Applicazione Principio Contabile 11 Correttezza informativa di bilancio Esemplificazioni di relazioni di revisione 3 Rilievo 4 Giudizio positivo Deviazione dai Principi Contabili La società ha capitalizzato costi di pubblicità per € 25.000. A giudizio degli organi di controllo tali costi non hanno utilità pluriennale e, di conseguenza, avrebbero dovuto essere spesati integralmente nell’esercizio. A mio giudizio, a eccezione di quanto indicato al paragrafo 3…. • Applicazione Principio Contabile 24 • Errore tollerabile < Errore rilevato < Significatività Esemplificazioni di relazioni di revisione 3 4 Rilievo Giudizio positivo Lievi limitazioni all’attività di revisione Come descritto nella Relazione sulla Gestione, da me esaminata per quanto attiene al bilancio d’esercizio, per ragioni straordinarie la controllata Alfa S.r.l. si è trovata nell’impossibilità di predisporre il bilancio di esercizio o comunque di fornire i dati che permettessero la verifica del valore della partecipazione (€…………) in carico alla controllante. Pertanto non mi è stato possibile svolgere la prevista procedura di revisione contabile. A mio giudizio, a eccezione di quanto indicato al paragrafo 3.... Esemplificazioni di relazioni di revisione 3 4 Rilievo Deviazione dai Principi Contabili Giudizio avverso La Società non ha adeguato i crediti commerciali al loro presunto valore di realizzo pur in presenza di probabili perdite significative. Stimando la necessità di incrementare il fondo svalutazione crediti di € 50.000, il risultato d’esercizio ed il patrimonio netto al 31 dicembre 2004 risultano sovrastimati di €……….., al netto di effetti fiscali. A mio giudizio, a causa della significatività di quanto indicato al paragrafo 3... • Applicazione Principio Contabile 15 • Errore tollerabile < Significatività < Errore rilevato Esemplificazioni di relazioni di revisione 3 Rilievo 4 Non giudizio Gravi limitazioni all’attività di revisione 3.1 Come descritto nella Relazione sulla Gestione, da me esaminata per quanto attiene al bilancio d’esercizio, per ragioni straordinarie la controllata Alfa S.r.l. si è trovata nell’impossibilità di predisporre il bilancio di esercizio o comunque di fornire i dati che permettessero la verifica del valore della partecipazione (€…………) in carico alla controllante. Pertanto non mi è stato possibile svolgere la prevista procedura di revisione contabile. Segue Segue 3.2 La Società non dispone di un sistema contabile atto a rilevare i costi di produzione, pertanto la valutazione dei prodotti finiti e dei semilavorati avviene mediante stime dei predetti costi di produzione effettuate per determinare i prezzi di vendita. In queste circostanze, non sono stato in grado di verificare la correttezza della valutazione dei semilavorati e dei prodotti finiti in rimanenza al 31 dicembre 2004, iscritti in bilancio per €………… 3.3 La Società svaluta i crediti nei limiti della deducibilità fiscale e non dispone di un’analisi dettagliata dei crediti che evidenzi la loro anzianità al fine di determinare il loro presumibile valore di realizzo. In assenza di ulteriori documenti, non sono stato in grado di quantificare l’eventuale rettifica da apportare al fondo rischi su crediti determinato dagli Amministratori. Segue 3 Rilievo 4 Non giudizio Gravi limitazioni all’attività di revisione 4. A causa delle gravi limitazioni incontrate nello svolgimento del mio incarico, come indicato al paragrafo 3, non sono in grado di esprimere un giudizio se il soprammenzionato bilancio nel suo complesso sia stato redatto con chiarezza e rappresenti in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria ed il risultato economico della Beta S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2004, in conformità alle norme che disciplinano il bilancio di esercizio. La continuità aziendale 2423-bis Ias 1 Poste contabili Bilancio redatto valutate secondo prospettiva continuazione attività Poste non realizzabili a valori di iscrizione Necessita diversa (s)valutazione nell’ottica di un’impresa funzionante Valutazione della continuità aziendale Indicatori finanziari perdite ricorrenti squilibrio finanziario bassa rotazione magazzino Indicatori gestionali emorragia dirigenti perdita maggior fornitore Indicatori altri azioni dei creditori bassa propensione alla capitalizzazione Valutazione della continuità aziendale Piani della direzione dismissioni cespiti non strategici piani di finanziamento e ristrutturazione debito aumenti di capitale Altre indagini fatti dopo chiusura dell’esercizio esame bilanci intermedi dichiarazioni della direzione Conclusioni sussistenza o meno requisito continuità effetti sul bilancio