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iglesias combattiamo l`astensionismo
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione A.P. D.L. 24/12/2003, n. 353, conv. in L. 27/02/2004 n. 46 - Cagliari
·
·
Carbonia Anno XXIV numero 632 del 6 Giugno 2013 Euro 1,00
SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE
www.gazzettadelsulcis.it · e-mail: [email protected]
IGLESIAS
COMBATTIAMO L’ASTENSIONISMO
Massimo Carta
L
a voglia di riscatto socio-politico di Iglesias
passa attraverso l’inversione di tendenza dell’indice
di astensionismo al voto per il
ballottaggio previsto per domenica 9 e lunedì 10 giugno
prossimi. Il richiamo al voto è
diventato parola d’ordine, anche per sfatare quella tendenza che finora ha visto in Iglesias l’abbassamento del numero dei partecipanti alla seconda fase del voto. Ma questa volta la conferma di tale
tendenza sarebbe veramente
sconcertante e negativa, atteso
che già al primo turno c’è stato uno scandaloso astensionismo pari a un terzo dell’elettorato. Ecco perché Emilio
Gariazzo e Gian Marco Eltrudis, i due candidati a Sindaco,
stanno facendo ogni sforzo
per dare all’appuntamento di
domenica 9 e lunedì 10 una
precisa indicazione. Dal risultato del voto, espresso dalla
maggioranza dei cittadini
iglesienti, verrà fuori non solo
Gian Marco Eltrudis
l’indicazione, ma anche e soprattutto il sostegno morale
per colui che, assieme alla sua
squadra immune da mire carrieristiche, prenderà in mano
la gestione democratica della
cosa pubblica locale.
Le cose da fare saranno tante
e tutte importanti. Anche perché occorrerà reimpostare un
Emilio Gariazzo
progetto per la città, guardando ai settori più disagiati e ridando al cittadino, in clima di
collaborazione, quel ruolo di
stimolo che da anni è venuto
meno.
Città della cultura; della valorizzazione di settori portanti
quali l’artigianato e l’agricoltura; di eventi e turismo; città
di servizi: per confermare
queste peculiarità occorrerà
un’Amministrazione solida,
attenta e capace di trasformare
i progetti in fatti concreti. Ma
per fare questo occorrerà disporre di una “squadra” che
senta al collo il respiro dei
propri amministrati, non in
chiave disfattista, ma di sostegno che potrà partire dal momento del ballottaggio.
Sarebbe un umiliazione, per
Sindaco e Consiglieri comunali, se la scelta venisse fatta
da due terzi (o, scandalosamente, ancora meno) dell’elettorato. Vorrebbe significare, soprattutto di fronte alla
giovani generazioni, che Iglesias ha perduto ogni suo interesse sociale e che la voglia
del riscatto è stata abbandonata all’ecocentro.
Metanodotto
CARLOFORTE
I QUATTRO MORI AL GIROTONNO
S. GIOVANNI
SUERGIU
“Gazzetta” l’aveva anticipato in aprile scorso (n° 625) ed
ora anche il Presidente di Confindustria Sarda Alberto Scanu ha fatto tesoro di tale indicazione. “Dato per morto il
progetto Galsi, anche se la parola fine non è stata ancora
detta (Assemblea di Galsi ha rinviato ogni decisione a maggio 2014), il problema della metanizzazione della Sardegna
si riattualizza. Si trattERà solo di invertire la provenienza:
anziché far arrivare il metano dall’Algeria, facendolo passare per 240 km lungo l’asse della Sardegna, sconquassandone
l’intero territorio, basterebbe farlo arrivare da Piombino a
Olbia.
Pagina 4
LE DIFFICOLTÀ
DI CREARE
CULTURA
MALGRADO LE
POTENZIALITÀ
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Pagina 7
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CONFINDUSTRIA SARDA
HA MODIFICATO IL TIRO
SUL PROGETTO GALSI
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2
Regione
numero 632 del 6 Giugno 2013
ANCHE NELLE ELEZIONI SARDE
DOPPIA PREFERENZA DI GENERE
Hanno voluto simbolicamente
presentarlo nelle mani della
Presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, l’appello a favore della Doppia
preferenza di genere, firmato
da un centinaio di personalità
sarde, tra le quali il Ministro
della Salute, Beatrice Lorenzian, l’ex giocatore Gigi Riva
e il filosofo Remo Bodei.
Le rappresentanti delle Associazioni femminili sono state
ricevute dalla Presidente Lombardo e dai Capigruppo.
Nel corso dell’incontro, la delegazione ha sollecitato l’importanza dell’approvazione
della Legge elettorale da parte
del Consiglio regionale e ribadito l’appello ai Capigruppo
affinché non ricorrano in aula
al voto segreto per l’approvazione dell’emendamento sulla
Doppia preferenza di genere.
“Un intervento normativo dovrà essere fatto – ha sottolineato la Presidente Lombardo –
perché non possiamo esporci a
rischio di annullamento delle
elezioni, ma in che termini
possa avvenire è difficile prevederlo” e ha aggiunto: “Se sarà assicurata una rappresentanza minima, così come accade
per gli enti locali, o se sarà introdotta anche la preferenza di
genere”. La delegazione ha
sottolineato in particolare l’importanza che riveste l’approvazione della Doppia preferenza
di genere nella nuova legge
elettorale, strumento ritenuto
indispensabile per facilitare la
partecipazione delle donne
nella vita politica delle istituzioni sarde. E proprio la pros-
sima settimana in Consiglio regionale la legge elettorale riprenderà l’iter di approvazione. “Condividiamo la causa e
lo abbiamo testimoniato anche
con le azioni portate avanti”,
ha ricordato la Presidente
Lombardo a conclusione dell’incontro, “ma bisogna essere
anche realisti perché talvolta
sul buon senso prevale l’istinto
di sopravvivenza”.
NECESSARIA LA RIFORMA ISTITUZIONALE
NO NUOVI CENTRALISMI SENZA LE PROVINCE
Il direttivo dell’Unione Province Sarde, presieduto da Roberto Deriu e presenti i presidenti
delle province della Sardegna, si è riunito a
Cagliari per incontrare il segretario nazionale
dell CGIL funzione Pubblica Luigino Baldini,
il segretario regionale dell CGIl funzione pubblica, Nino Cois ed i segretari territoriali dello
stesso sindacato. Duramte l’incontro il presidente Deriu ha ribadito la posizione dell’Unione Province Sarde sulle questioni relative alla
riforma istituzionale della Sardegna. “Il riordino del sistema delle Autonomie - ha detto Deriu trovando l’accordo del sindacato - è necessario.
E’ altrettanto necessario - è stata la valutazione
comune - evitare che la riforma porti ad un aumento del centralismo; deve invece tener conto
che la assegnazione di funzioni e competenze
va fatta seguendo il principio di ottimalità, ovvero assegnandole dopo un’attenta valutazione
dei costi, dei risultati e dell’efficienza, al livello territoriale con i risultati migliori. Solo così
- è stata la conclusione - la riforma potrà dirsi
veramente efficace perchè contribuirà al benessere di ogni cittadino sardo”.
LA SPESA FARMACEUTICA IN SARDEGNA
In Sardegna la spesa farmaceutica lorda (al contrario di
quella netta, in diminuzione
del 3,7%) è in aumento, ma
occorre considerare che la
nostra Regione, assieme ad
altre 4 Regioni, non fa pagare
il ticket sulle ricette che incide sulla spesa lorda tra il 13%
e il 15,2%, come scritto a pagina 3 del documento Federfarma. Se si aggiungessero
queste percentuali alla spesa
delle cosiddette Regioni virtuose, allora la loro spesa crescerebbe, abbassandone di
fatto i risparmi conteggiati. E
allo stesso tempo, se si aggiungessero, ad esempio, i 2
euro di ticket nelle ricette dei
sardi (su 30 milioni di confezioni di farmaci), si totalizzerebbero circa 40/50 milioni
(escludendo le esenzioni) che
si dovrebbero sottrarre dalla
spesa del dossier Federfarma.
Lo chiarisce l’assessorato regionale della sanità in merito
al documento Federfarma.
I NUMERI DEL RISPARMIO. Da sottolineare comunque, che nel 2012 la spesa
ospedaliera nell’Isola ha avuto una notevole riduzione rispetto al periodo 2008-2011,
con un decremento di circa 40
milioni di euro rispetto al
2011 (da 194 milioni a 151
milioni di euro). Inoltre, come dimostrano i dati del primo trimestre 2013, la Sardegna sta facendo registrare
una inversione di tendenza,
ovvero una diminuzione importante della spesa farmaceutica territoriale, che si attesta a - 8,5% rispetto al
2012. Un dato rilevante se si
pensa che la media nazionale
si ferma a - 4,5%. Risultato
questo che deriva anche dall’attuazione dell’accordo tra
Regione e Federfarma Sardegna, in vigore dallo scorso 1
gennaio, per la riduzione della remunerazione riservata alle farmacie che distribuiscono
determinati medicinali in distribuzione per conto (Dpc),
cioè acquistati dalle Asl ma
venduti nelle farmacie di tutta
l’Isola.
RICETTE. Per quanto riguarda l’aumento delle ricette,
questo è dovuto al fatto che
l’età media della popolazione
è sensibilmente cresciuta e si
fa maggior ricorso alla deo-
spedalizzazione, oltre che alla
limitazione delle prescrizioni.
GIUNTA, DIECI AZIONI. In
ogni caso, la Regione Sardegna ha intrapreso un percorso
virtuoso iniziato nell’aprile
2012 con la delibera che ha
individuato e approvato dieci
azioni strategiche per la razionalizzazione e per il contenimento della spesa farmaceutica. Tra queste, la centralizzazione degli acquisti, i cui
primi risultati sono incoraggianti e verranno presentati a
brevissimo.
CORTE DEI CONTI. Senza
contare che neanche un mese
fa sono emersi segnali positivi sul fronte del contenimento
della spesa farmaceutica
ospedaliera, come rilevato nei
risultati dell’indagine a campione effettuata dalla Corte
dei Conti in 4 ospedali sardi.
NO DEI SARDISTI ALL’IMMAGINE DELL’ISOLA
DESCRITTA DALL’ISTITUTO ISTAT
Roberto Deriu
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È LA MIGLIORE FORMA PER RESPIRARE SEMPRE ARIA E PROBLEMI DI CASA
Giovanni Angelo Colli
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Hanno collaborato a questo numero:
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“La Sardegna descritta dall’Istat è la diretta e prevedibile conseguenza dell’amministrazione di stampo neocoloniale delle nostre risorse, che
uno Stato sempre più distante
ed affamato continua a predare e consumare con arroganza, col solo fine di garantirsi
la sopravvivenza, ed a prezzo
del nostro sottosviluppo e
della nostra povertà”. Lo ha
detto il Segretario Nazionale
del Partito Sardo d’Azione,
Giovanni Angelo Colli, commentando gli esiti del rapporto Annuale Istat 2013 riferiti
alla Sardegna: “Una fotografia drammatica che somiglia
in maniera impressionante a
un bollettino di guerra, soprattutto laddove si certifica
che, per noi, la disoccupazione di lunga durata è del
16,4% e supera di ben cinque
punti quella media italiana.
Se poi a ciò si somma l’assenza di prospettive immediate nell’ambito del lavoro ed i
numeri riferibili al tasso di
inattività che è del 40,3% per
circa 456mila persone in età
lavorativa – prosegue Colli –
si capisce cosa minaccia di
esplodere in Sardegna e di
cosa la politica si dovrebbe
preoccupare molto seriamente e non solo a parole”. Il Segretario dei Quattromori ricorda inoltre come la Sardegna abbia soltanto “il triste
primato del 27,6% di giovani
che non studiano e non lavorano in età tra 15 e 29 anni
che è diretta conseguenza dell
precoce abbandono del sistema di istruzione e formazione
che è pari al 25,1%”, ma richiama anche i numeri riferiti
agli ammortizzatori sociali:
“146mila persone che l’incertezza cronica ed il grave disagio della situazione economica della Sardegna ha fatto
precipitare nella disperazione
e nello sconforto”, il pericolo
reale è che “molto verosimilmente, nell’immediato futuro
il Governo regionale sarà richiamato anche attraverso gesti eclatanti a mantenere gli
impegni sottoscritti ed a fornire soluzioni”. Ma per Colli
sono proprio le soluzioni occupazionali a non dover riguardare la sola Regione Sardegna: “si tratta di far uscire
dalla ritualità e dall’inconcludenza i confronti con il Governo italiano e la stessa vertenza Sardegna – conclude il
Segretario sardista – portando
la politica sarda a decidere finalmente di liberarsi dai condizionamenti romani e a mettere al primo posto la nostra
Terra, pretendendo compattamente dallo Stato italiano tutti gli interventi straordinari
necessari a fronteggiare le
nostre tante emergenze, oltre
a quanto dovuto e a suo tempo già concordato, come è
appunto il caso dalla vertenza
entrate”.
Provincia Carbonia Iglesias
22 MILIONI DI EURO CANTIERABILI
PROGRAMMA DELLA PROVINCIA
3
numero 632 del 6 Giugno 2013
CENTOMILA EURO DELLA PROVINCIA
PER SPETTACOLI E MANIFESTAZIONI
Realizzazione di opere necessarie, rilancio dell’economia locale e lievito all’occupazione,
costituiscono i pilastri strategici dell’azione della Provincia nel settore dei Lavori pubblici e della Pianificazione territoriale.
Come si evince dal report allegato, ventidue interventi riguardano opere cantierabili nel
breve termine, entro 6/12 mesi, per un totale di 8.789.962 euro, mentre per altre ventuno
opere i tempi di apertura dei cantieri vanno dai 12 ai 24 mesi, per un totale di 13.163.145
euro. Il piatto forte è costituito dal fatto che ben 38 dei 43 interventi, tutti già progettati e
finanziati con fondi provinciali, non superano, ciascuno, la soglia del milione di euro:
“Questo fatto – spiega il Presidente della Provincia, Salvatore Cherchi – permette di attivare le procedure negoziate direttamente con gli operatori locali, garantendo il beneficio
del valore aggiunto sull’economia del territorio, in termini di fornitura dei materiali e della manodopera”.
Il rilancio del sistema produttivo del Sulcis Iglesiente costituisce, quindi, un fronte di intervento a cui la Provincia di Carbonia Iglesias ha sempre tenuto tanto, rivolgendo attenzione soprattutto alle imprese in crisi, necessitanti di una non più rinviabile boccata d’ossigeno. Parte degli interventi sarà gestita direttamente dalla Provincia, mentre altri cantieri saranno affidati ai Comuni, salvaguardando sempre la sensibilità nel creare indotto
tramite l’investimento sulle risorse locali: “Un aspetto, questo – conclude Salvatore Cherchi –, che non si sarebbe tutelato se la Provincia non avesse avuto sede qui”.
RECUPERO APPRODO PORTIXEDDU € 200.000 Provincia RECUPERO APPRODO CALA DOMESTICA € 500.000 Provincia RECUPERO APPRODO MASUA € 400.000 Provincia DRAGAGGIO CANALE SANT’ANTIOCO € 950.000 Provincia REALIZZAZIONE IDROSCALO DIGA MONTI PRANU € 100.000 Comune Tratalias MANUTENZIONE RETICOLO IDROGRAFICO € 300.000 Provincia
INTERVENTI DI ELIMINAZIONE AMIANTO A FAVORE DEI PRIVATI € 400.000 Provincia REALIZZAZIONE PORTALE RADIOMETRICO € 120.000 Provincia INTERVENTI RIQUALIFICAZIONE DELL’ISTITUTO NAUTICO CARLOFORTE € 644.933 Provincia EFFICIENTAMENTO ENERGETICO ISTITUTO FERMI DI IGLESIAS € 1.957.687 Provincia MESSA IN SICUREZZA ISTITUTO CETTOLINI SANTADI € 70.000 Provincia LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE E ADEGUAMENTO AREE ESTERNE ISTITUTO BECCARIA DI CARBONIA € 233.000 Provincia ADEGUAMENTO
ATTIVITA’ PRODUTTIVE ISTITUTO CETTOLINI DI SANTADI € 100.000 Provincia LAVORI DI
MESSA IN SICUREZZA DEL LICEO SCIENTIFICO “SU PARDU” IGLESIAS € 400.000 Provincia
MESSA IN SICUREZZA SP80 – SP79 VILLAPERUCCIO – SANTADI € 280.193 Provincia SISTEMAZIONE CAVALCAFERROVIA VILLAMASSARGIA € 130.000 Provincia INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA PONTI SUL RIO SASSU, RIU MAQUARBA E RIU SANTU MILANI € 400.000
Provincia MANUTENZIONE STRAORDINARIA SP 73 NEI COMUNI DI GIBA E MASAINAS €
854.149 Provincia ACCESSO ALLA GROTTA SU MANNAU E AI BENI AMBIENTALI E CULTURALI DEL FLUMINESE € 350.000 Comune Fluminimaggiore INTERVENTI PER L’ACCESSO ALLA
GROTTA DELLE LUMACHE € 100.000 Comune Buggerru ACCESSO AI BENI AMBIENTALI DEL
BASSO SULCIS € 200.000 Comune Santadi INTERVENTI PER L’ACCESSO AL NURAGHE SIRAI €
100.000 Comune Carbonia TOTALE 22 INTERVENTI € 8.789.962 LAVORI CANTIERABILI NEL
MEDIO TERMINE (12/24 MESI) ATTIVITA’ Importo finanziamento Ente gestore intervento COMPLETAMENTO APPRODO PUNT’E TRETTU € 250.000 Comune S. G. Suergiu RECUPERO APPRODO IS SOLINAS € 500.000 Provincia RECUPERO APPRODO NEBIDA € 600.000 Provincia REALIZZAZIONE APPRODO PORTO BOTTE € 250.000 Comune Giba COMPLETAMENTO PORTO DI
PORTO PINO € 400.000 Comune S.Anna Arresi COMPLETAMENTO OPERE A TERRA PORTO CALASETTA € 180.000 Comune Calasetta LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE E MESSA A NORMA
CENTRO SPORTIVO “CERAMICA” € 350.000 Provincia LAVORI DI COMPLETAMENTO PALESTRA E SISTEMAZIONE ESTERNI ISTITUTO NAUTICO “COLOMBO” DI CARLOFORTE €
1.195.260 Provincia LAVORI DI AMPLIAMENTO ISTITUTO “BAUDI DI VESME” A IGLESIAS €
2.097.309 Provincia LABORATORIO PER LE ENERGIE RINNOVABILI IPIA € 100.000 Provincia
LAVORI DI MANUTENZIONE ISTITUTO VIA DANTE CARBONIA € 200.000 Comune Carbonia INTERVENTI PER L’ACCESSO AL VILLAGGIO DI ORBAI € 200.000 Comune di Villamassargia GAL
SULCIS € 250.000 Provincia/GAL COFINANZIAMENTO DI INIZIATIVE TURISTICHE DEL GAL
SULCIS € 60.000 Provincia PIANO DI COMUNICAZIONE TURISTICA € 444.408 Provincia AREE
SOSTA PER CAMPER (più progetti) € 296.702 Provincia SISTEMAZIONE STRUTTURE SPORTIVE
COMUNALI (più progetti) € 700.000 Comuni REALIZZAZIONE ROTATORIA PORTOSCUSO €
400.000 Comune Portoscuso REALIZZAZIONE ROTATORIA VILLAMASSARGIA € 450.000 Comune
Villamassargia VIABILITA’ DI COLLEGAMENTO SAN BENEDETTO - BAUDEDDU € 1.239.466
Provincia LAVORI DI COMPLETAMENTO E MESSA IN SICUREZZA SP 85 € 3.000.000 Provincia
TOTALE 21 INTERVENTI € 13.163.145
La Provincia ha pubblicato il
Bando per la concessione di
contributi, per lo spettacolo e
per manifestazioni, ad associazioni che hanno lo scopo
di promuovere lo sviluppo
culturale dei cittadini. Lo
stanziamento per questo bando è di 100.000 euro.
“Attraverso tali agevolazioni
contributive, sottolinea l’assessore allo Spettacolo, Marinella Grosso, l’Amministrazione provinciale si propone
di intervenire a sostegno di
iniziative realizzate o da realizzarsi nel Sulcis Iglesiente
nel periodo compreso tra il 1
gennaio ed il 31 dicembre
2013, che riguardino manifestazioni folkloristiche, culturali e artistiche e spettacoli di
interesse locale, compresi nel
genere Teatro, Musica, Danz
e Cinema non commerciale”.
Sono ammessi a contributo
gli organismi privati e le Associazioni Temporanee di
Scopo (A.T.S.) che operino
senza finalità di lucro a favore della comunità, legalmente
costituite ed in possesso dei
seguenti requisiti:
- avere sede nel territorio
della Provincia di Carbonia
Iglesias;
- svolgere attività documen-
tata da almeno due anni;
- essere iscritte all’Albo provinciale delle Associazioni
culturali;
- essere in regola con gli
adempimenti di rendicontazione, qualora abbiano precedentemente beneficiato di
contribuzioni erogate dall’Assessorato Cultura, Spettacolo,
Sport e Tempo Libero della
Provincia;
- garantire e documentare
idonea capacità tecnico-organizzativa.
Le istanze di contributo, redatte sulla base della modulistica allegata al Bando e complete della documentazione
richiesta, dovranno essere
presentate in un’unica copia
entro e non oltre il giorno 24
giugno 2013 mediante consegna a mano o spedizione tramite raccomandata A/R (farà
fede il timbro postale) al seguente indirizzo: Amministrazione provinciale di Carbonia
Iglesias – Ufficio Cultura,
Sport e Spettacolo, via Mazzini n. 39 - 09013 Carbonia
(CI). Sul retro della busta,
contente la domanda di contributo, dovrà essere apposta
la seguente dicitura: “Contiene domanda contributi per lo
spettacolo e manifestazioni
culturali – Annualità 2013”.
Per ulteriori informazioni,
circa i requisiti di ammissibilità delle istanze, le spese ammissibili, nonché i criteri di
assegnazione dei contributi e
per ogni altra delucidazione,
si rimanda al Bando pubblico
e al Regolamento per la concessione di contributi per lo
spettacolo e per manifestazioni ad associazioni che hanno
lo scopo di promuovere lo
sviluppo culturale dei cittadini, approvato con deliberazione di C.P. n. 32 del
15/12/2008, pubblicati nell’albo pretorio della Provincia.
PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS
PREVISTI CONTRIBUTI PER IL SOSTEGNO
E SVILUPPO DELLA PRATICA SPORTIVA
L’Amministrazione provinciale ha pubblicato tre Bandi per la concessione di contributi per il sostegno e la tutela della pratica sportiva, stanziando complessivamente 225.000 euro.
Bando contributi per la tutela sanitaria delle attività sportive agonistiche ex
art. 39 L.R. 17/1999 (art. 49 e ss. Regolamento C.P. 15 del 18/04/2011)
Soggetti ammissibili: Associazioni Sportive Dilettantistiche, regolarmente iscritte
al Registro nazionale del CONI e all’Albo Regionale delle Associazioni sportive
dilettantistiche, per le visite mediche effettuate per gli atleti praticanti attività agonistica tra il 1 gennaio ed il 31 dicembre 2013.
Scadenza: 10/01/2014.
Bando contributi per manifestazioni sportive in Provincia di Carbonia Iglesias ex art. 26 L.R. 17/1999 (art. 15 e ss. Regolamento C.P. 15 del 18/04/2011)
Soggetti ammissibili:
- Comuni della Provincia;
- Federazioni Sportive ed Enti di Promozione Sportiva con sede nel territorio provinciale;
- Società ed Associazioni sportive a carattere dilettantistico con sede nel territorio
provinciale.
Scadenza: 24/06/2013.
Bando contributi trasferte per la partecipazione a campionati federali e manifestazioni sportive in territorio extraregionale ex art. 28 L.R. 17/1999 (art. 25 e ss. Regolamento C.P. 15 del 18/04/2011)
Soggetti ammissibili:
- società e associazioni sportive, con sede legale nel territorio della Provincia di Carbonia Iglesias, affiliate ad una delle Federazioni
sportive nazionali riconosciute dal CONI o ad un Ente di Promozione Sportiva, regolarmente iscritte all’Albo Regionale delle associazioni sportive dilettantistiche e al Registro nazionale del CONI;
- Federazioni sportive nazionali e/o gli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI, nelle loro varie articolazioni territoriali,
quando le trasferte comportino la partecipazione di rappresentative della Provincia di Carbonia Iglesias (per rappresentativa si intende una delegazione composta da atleti tesserati con diverse società).
Scadenza: entro 45 giorni dall’effettuazione della trasferta.
Le domande dovranno essere consegnate a mano, ovvero inviate tramite servizio postale a mezzo di raccomandata A/R (in tal caso
farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: Provincia di Carbonia Iglesias – Ufficio Cultura, Sport e Spettacolo, via Mazzini
n. 39, 09013 Carbonia. “Anche questa iniziativa – spiega l’assessore allo Sport, Marinella Grosso – è il segno della volontà della
Provincia di essere presente a sostegno dello sport, quale fronte di inserimento sociale ed esperienza educativa, oltre che occasione
di benessere fisico per i nostri giovani. Sostenere e sviluppare lo sport, significa dare fiato a migliaia di persone che trovano diversivo nel sano impegno dilettantistico, raggiungendo traguardi non soltanto in sede, ma anche fuori porta”. Per ulteriori informazioni
circa le tipologie di attività finanziabili, i requisiti di ammissibilità delle istanze, le spese ammissibili, la documentazione da allegarsi alla domanda, nonché per i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi e per ogni altra delucidazione, si rimanda allo
specifico Bando pubblico.
SEDE DI CARBONIA
09013 Via Mazzini, 40 - Tel. 0781.6726 telefax 0781.6726
SEDE DI IGLESIAS
09016 Via Argentaria, 14 - Tel. 0781.6726
e-mail: [email protected]
Presidente: Salvatore Cherchi
ASSESSORI:
ALBERTO PILI: Politiche del lavoro-Attività Produttive-Form.Profes.
GUIDO VACCA: Pianificazione territoriale e settoriale
CARLA CICILLONI: Ambiente e Protezione civile
MARINELLA GROSSO: Turismo-Eventi-Sport
LUCA PIZZUTO: Politiche sociali e giovanili
ALESSANDRA PINTUS: Istruzione-Alta Formazione-Università
Posta elettronica certificata:
ANNA MARIA CONGIU (Dir. Servizi amministrativi)
[email protected]
SPERANZA SCHIRRU (Dir. Servizi per il lavoro, cultura e socialità)
[email protected]
FULVIO BORDIGNON (Dir. Servizio tecnico)
[email protected]
PALMIRO PUTZULU (Dir. Servizi ambientali)
[email protected]
MAURO MANCA (Resp. Servizi finanziari)
[email protected]
La Sede legale della Provincia è in Via Mazzini, 39 – 09013 Carbonia (CI)
4
Lavoro
numero 632 del 6 Giugno 2013
CONFINDUSTRIA CHIEDE IL METANODOTTO
COLLEGANDO PIOMBINO CON OLBIA
Massimo Carta
“Gazzetta” l’aveva anticipato
in aprile scorso (n° 625) ed
ora anche il Presidente di
Confindustria Sarda Alberto
Scanu ha fatto tesoro di tale
indicazione. “Dato per morto
il progetto Galsi, anche se la
parola fine non è stata ancora
detta (Assemblea di Galsi ha
rinviato ogni decisione a maggio 2014), il problema della
metanizzazione della Sardegna, unica Regione ancora
senza la rete del gas, si riattualizza perché le penalizzazioni energetiche sono più
d’una. Si tratta solo di invertire la provenienza: anziché far
arrivare il metano dall’Algeria, facendolo passare per 240
km lungo l’asse della Sardegna, sconquassandone l’intero
territorio, basterebbe farlo arrivare da Piombino a Olbia e
da qui, percorrendo le dorsali
stradali, farlo arrivare a quattro-cinque centrali di accumulo da cui potrebbero diramarsi
le reti di distribuzione per città e aree industriali”. Questo è
quanto aveva preannunciato
“Gazzetta” mesi addietro, cui
ora si è aggiunta Confindustria. Le ragioni sono più
d’una. Innanzitutto la Sardegna ha il diritto al metano al
pari delle altre Regioni. Ma
tale ragione non può essere
compensata con pesanti vessazioni quali quelle indicate
nel cervellotico progetto Galsi
che ha come unico obiettivo
quello di servirsi della Sardegna, lasciandovi solo qualche
minuta opportunità, per potenziare la quantità di gas da
distribuire nel resto della Penisola. E l’assurdità più grossa è data dalla presenza della
Regione Sardegna nel progetto Galsi. Ma tale responsabilità politica sarà oggetto di valutazione l’anno prossimo con
le elezioni per il rinnovo del
Consiglio regionale. E tutto
ciò malgrado nell’Isola sia ormai assodato che la bolletta
elettrica è più cara che altrove. Eppure le centrali di produzione d’energia sono nell’Isola che, peraltro, dispone
persino di materia energetica
dal nome carbone. Ma questo
non conta. Come non conta il
fatto che in Sardegna, con tutte le penalizzazioni ambientali
che ciò comporta, sia ubicata
la più grande raffineria di
greggio nel Mediterraneo.
Neppure in questo caso ai
Sardi è riservato il benefit dello zero virgola zero-zero-zero
sul costo del carburante.
Da qui è nata l’avversione al
progetto Galsi che era apparso, fin dal suo primo apparire
sulla scena politica, fortemente penalizzante per la Sardegna in quanto le conseguenze
negative sarebbero state enormemente superiori agli ipotetici vantaggi. L’Isola sarebbe
stata svantaggiata, per la servitù richiesta, anche nel caso
in cui ai Sardi fosse stato concesso il gas in forma gratuita.
Ma tutti sanno che ciò non è
pensabile per cui il no a Galsi
è stato e sarà senza alcuna riserva. Ciò però non significa
che la Sardegna debba rinunciare al gas metano. Si tratta
solo di invertire la provenienza: anziché farlo arrivare dall’Algeria, facendolo passare
per 240 km lungo l’asso della
Sardegna, sconquassandone
l’intero territorio, basterebbe
IMPEGNO DELLA REGIONE
PER L’INDOTTO ALCOA
Alcoa
La Regione si impegna ad
affrontare l’emergenza sociale dell’indotto Alcoa avviando politiche attive per il
lavoro finalizzate alla riconversione e all’aggiornamento
del personale. I corsi di formazione, rivolti ai lavoratori
delle imprese d’appalto dell’Alcoa, saranno realizzati
secondo le esigenze delle
aziende di appartenenza. “I
percorsi di riqualificazione ha affermato l’assessore del
lavoro, Mariano Contu - saranno attivati entro luglio
con un piano approvato e finanziato dall’assessorato del
lavoro, a condizione che le
rappresentanze sindacali e le
associazioni datoriali presentino progetti utili alla riconversione aziendale”. È quanto emerso dall’incontro tra
Regione, Provincia di Carbonia-Iglesias, parti sociali e
datoriali, svoltosi nella sede
dell’assessorato del lavoro
per fare il punto sull’accordo
quadro per l’attuazione del
Piano Sulcis.
DISINQUINAMENTO E BONIFICA
AREE INDUSTRIALI E MINERARIE
Massimo Lavena
farlo arrivare da Piombino a
Olbia e da qui, percorrendo le
dorsali stradali, farlo arrivare
a quattro-cinque centrali di
accumulo da cui si potrebbero
diramare le reti di distribuzione per città e aree industriali.
D’altro canto a dare il colpo
mortale a Galsi, è stato l’accordo sui lavori concordati tra
Italia e Russia relativi al condotto South Stream, che porterà il gas russo fino all’Italia,
bipassando l’Ucraina, ed eliminando nei fatti Galsi.
L’operazione South Stream
vede protagonista Eni, il cui
Amministratore delegato Paolo Scaroni è stato recentemente insignito da Vladimir Putin
dell’Ordine dell’Amicizia per
“Meriti speciali nello sviluppo
dei rapporti bilaterali con la
Russia”. Il Presidente Putin
ha, inoltre, premiato anche il
neo Presidente di Ru.Sal. il tedesco Matthias Warnig, sul
quale ricade la responsabilità
di Eurallumina di Portovesme. Ecco, quindi l’opportunità di metanizzare anche la
Sardegna con minori costi,
minori servitù a favore dei soliti magnati della politica e
della finanza italiana, senza
poi contare gli interessi che
già cominciavano a volteggiare intorno a Galsi, dentro e
fuori Italia. La politica della
metanizzazione della Sardegna deve perseguirla la Regione che, invece di mettere a
disposizione del progetto Galsi 150 milioni, avrebbe fatto
bene a guardarsi intorno e rivendicare quanto altri hanno
in beneficio da lustri. Metano
si, dunque, ma collegando
Piombino ad Olbia.
È in via di ripartizione la spesa dei fondi stanziati dalla
Giunta regionale sarda per un
importo complessivo di 10
milioni di euro per il disinquinamento e la bonifica di
aeree industriali dismesse e il
recupero e la bonifica di siti
minerari chiusi o esausti. In
particolare con le delibere sono stati assegnati 4 milioni di
euro a favore del Comune di
Portoscuso per il completamento degli interventi previsti dal Piano di disinquinamento del Sulcis Iglesiente e
la realizzazione di un ulteriore intervento di bonifica di
aree pubbliche; inoltre, sempre in conformità con il Piano
di bonifica dei siti inquinati e
con quello delle bonifiche dei
siti minerari dismessi del Sulcis Iglesiente Guspinese, sono stati stanziati 6 milioni e
112mila euro. Interventi differenziati conoscendo il territorio. “Diciamo che un’azienda corretta dovrebbe disinquinare, man mano che lavora;
ma questo non è mai avvenuto in Sardegna. Hanno tutti
lavorato, ma sono tutti andati
via senza preoccuparsi di disinquinare, lasciando tutto a
carico dell’Isola”, spiega Luciano Ottelli, che è stato Direttore del Parco Geominerario della Sardegna ed è uno
dei massimi esperti in recupero e gestione di siti minerari
dismessi.
Le cifre stanziate dalla Giunta, “se sono destinate a iniziative mirate e ridotte, forse
serviranno. Ma i fondi sono
decisamente insufficienti per
fare le bonifiche necessarie”.
Ad esempio, “nel territorio di
Iglesias non si può lontanamente pensare di bonificare
con queste cifre. I conti si
fanno velocemente. Basti
considerare i quantitativi di
materiale da smaltire, i costi
di trasporto e movimentazione: il lavoro è molto”. Per Ottelli l’augurio è che i fondi
vengano usati per iniziare subito le bonifiche “ma che non
servano per ulteriori studi e
analisi: ne sono stati fatti migliaia perché si ha paura di
affrontare veramente il problema delle bonifiche. Sono
stati spesi finora una marea di
soldi, ma troppo poco è stato
fatto da un punto di vista
concreto”.
Non è stato creato un futuro.
Il problema dei residui minerari che si sono formati durante lo sfruttamento intensivo dagli anni Trenta ai Sessanta del Novecento “inizialmente non è stato considerato
dalle popolazioni, che nelle
miniere hanno visto la salvezza dell’area e forse anche la
possibilità di un riscatto sociale. Ma la gente non ha colpe perché prima non c’era
una cultura di
tipo ambientale”. Il panorama
caratterizzato da “depositi di
vario tipo, materiali inerti di
scavo, grandi bacini per milioni di metri cubi, fanghi
rossi, scorie fondiarie - afferma il geologo - necessita
d’interventi differenziati e di
una conoscenza approfondita
sia del territorio sia dei detriti
da bonificare: ma oggi i minatori stanno andando via tutti, non si è giunti a creare una
nuova economia; con la fine
delle miniere e una bonifica
seria si sarebbe dovuto dare
un futuro a queste
popolazioni. Invece siamo davanti a una nuova disperazione. L’unica cosa che conta è
che si utilizzino giovani per
fare questi lavori, perché così
si crea occupazione in
un’area dove manca”.
Risanare in maniera creativa.
Per Giovanni Sistu, professore di geografia economicopolitica presso la facoltà di
Scienze politiche di Cagliari,
“questi fondi devono essere
un punto di partenza per cominciare a guardare oltre ai
semplici interventi d’emergenza. Il fallimento delle imprese industriali è un dato di
fatto, le miniere sono infruttuose da tempo e l’inquinamento è reale. Le prospettive
di bonifica del territorio par-
tono da progetti che hanno
dato già risultati in vari siti
minerari dismessi. La gestione operativa di questi interventi deve essere strategica
con chi già lavora in loco”.
Secondo Sistu “si richiederanno competenze specialistiche affidate con appalti esterni, ma supportate dalla grande esperienza tecnica pre-esistente”. Il professore ricorda
che “la
Regione ha un Piano d’azione
ambientale regionale e interventi straordinari specifici,
ma manca il censimento di siti inquinati, fermo al 2008”.
Ora il problema è “se le bonifiche saranno risolutive per il
disinquinamento o resteranno
solo un modo per offrire nuova occupazione”. Certo, rileva Sistu, “di siti altamente inquinati come Porto Torres
non sappiamo ancora nulla;
quindi, da un lato, bisogna
completare il censimento,
dall’altro bisognerà individuare gli interventi veramente
necessari e non realizzati per
creare consenso elettorale locale”. Non solo: “Occorre
usare le attività di risanamento anche in maniera creativa,
per formare nuove professionalità che possano essere spese pure all’esterno. Allora sì conclude Sistu - il risanamento ambientale diverrà opportunità di lavoro. Inoltre, dovremo pensare come far sì
che i siti risanati e recuperati
vivano un nuovo futuro, per
esempio legato al turismo”.
ECOSOSTENIBILITA’
ED EFFICIENZA ENERGETICA
Ecosostenibilità, efficienza energetica e fonti rinnovabili
sono stati gli argomenti del Workshop promosso dalla Presidenza della Regione che si è tenuto a Cagliari alcuni
giorni fa. Nel corso dei lavori sono stati illustrati i primi
risultati del progetto Smart City - Comuni in classe A, promosso dalla Regione al fine di garantire ad un numero selezionato di Comuni, interessati ad avviare politiche ed
azioni per uno sviluppo sostenibile dei loro territori, l’assistenza necessaria a redigere Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES).
Sempre in tema di efficienza energetica e sostenibilità ambientale, si è parlato di nuova Programmazione Comunitaria 2014-2020 ponendo l’attenzione sulle principali novità che caratterizzeranno il prossimo periodo di programmazione europea.
C’è stato inoltre l’intervento, in videoconferenza, di un
rappresentante della Convenant of Mayors che ha aggiornato i partecipanti sui progressi dell’iniziativa europea
“Patto dei Sindaci” e le sue prospettive.
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5
numero 632 del 6 Giugno 2013
LE IMPRESE SARDE CHIEDONO
ALLA REGIONE
CHIAREZZA E TEMPI CERTI
SUI PROVVEDIMENTI
Servono atti amministrativi
per dare attuazione alla riduzione delle aliquote Irap per le imprese. A chiederlo sono le associazioni aderenti a Rete Imprese Italia Sardegna, in merito alla norma approvata nella Finanziaria 2013. Tra gli adempimenti operativi Rete Imprese
sollecita la Regione Sardegna
ad avviare un confronto con il
Governo per condividere i contenuti della norma ed evitare
eventuali impugnazioni e di definire il rapporto con il soggetto esattore, l’Agenzia delle Entrate, perché vengano date le
disposizioni per la immediata
attuazione del provvedimento.
I due Disegni di Legge licenziati dalla Giunta Regionale e
presentati al Consiglio avevano
destato perplessità e, per molti
versi, contrarietà da parte di
Rete Imprese Italia Sardegna.
I Disegni di Legge sono stati
opportunamente modificati in
Consiglio, grazie ad un atteggiamento costruttivo e propositivo dell’opposizione e ad una
visione non chiusa da parte della maggioranza, posizioni che
hanno influenzato positivamente le stesse scelte della Giunta
Regionale. Nonostante ciò, pur
riconoscendo una serie di miglioramenti, anche di grande
portata, che citeremo in seguito, questa manovra lascia irrisolte alcune questioni che, a
nostro modo di vedere, penalizzano in particolare le micro e
piccole imprese dell’artigianato, commercio, turismo e servizi, vero tessuto connettivo
della nostra economia.
La posizione sul Patto di Stabilità
L’impostazione originale sul
Patto di Stabilità, con la previsione di una tabella F “pattumiera” dove far confluire tutti
gli stanziamenti che avrebbero
costituito sforamento del Patto
di Stabilità stesso, avrebbe
creato un grave danno a tutta
l’Isola. In quella Tabella infatti
era previsto che confluissero
tutte le poche risorse destinate
alle imprese. Su questo punto,
così come su altre criticità, a
seguito delle nostre proteste e
della sensibilità mostrata in
Commissione Bilancio da tutti
i gruppi politici rappresentati,
si è pervenuti ad una cancellazione dell’impostazione iniziale. E’ stato, inoltre, approvato
l’emendamento dei “Quattro
Mori”, da noi sostenuto, per
l’eliminazione del doppio conteggio del Patto di Stabilità per
gli Enti Locali.
Come auspicato da Rete Imprese Italia, bisogna continuare
a perseguire e condividere
l’obiettivo di ottenere l’adeguamento del Patto in logica continuità con gli obiettivi conseguiti con la già nota “vertenza
entrate”. Tuttavia non essendo
possibile “sforare” il Patto in
assenza di accordo con lo Stato
( o di pronunciamento giudiziale), è assolutamente più opportuno lasciare alla Giunta la valutazione sulle priorità che man
mano si paleseranno sia sulla
competenza che sulla cassa.
Rete Imprese Italia – Sardegna
ribadisce, comunque, che sarebbe più opportuno indicare
criteri di priorità della spesa
che privilegino, all’interno delle risorse effettivamente spendibili, gli interventi più efficaci
per lo sviluppo e l’occupazione
indicati nel precedente documento, presentato alla Commissione Bilancio. Si prende
atto con preoccupazione che la
Regione ignora gli spazi sul
Patto offerti dal Decreto Legge
Pagamenti. Mentre la Regione
Lazio è riuscita ad avere un allargamento pari a 2,3 miliardi,
l’Amministrazione Regionale
Sarda non ha neanche presentato domanda.
La questione dell’IRAP
Su spinta delle Scriventi Associazioni, il Consiglio Regionale, grazie all’iniziativa dell’opposizione ed alla condivisione
della maggioranza, ha iniziato
un importante processo di defiscalizzazione delle tasse regionali . L’abbattimento del 70%
dell’IRAP è una scelta intelligente ed innovativa che, con
alcune modifiche nella sua
messa a regime, potrà dare respiro ad una miriade di piccole
imprese. Rete Imprese saluta
con soddisfazione questo primo passo associato all’alleggerimento verso gli enti locali
che, con le economie potranno
effettuare interventi di manutenzione ed efficientamento
energetico delle scuole superiori. Un doppio effetto positivo,
quindi, per le piccole imprese
del settore edile, installazione
ed energia. Il beneficio diretto
sarà di 190 milioni di euro che,
nel medio periodo, potranno
generare un aumento del PIL
pari a circa 600 milioni. Si tratta ora di procedere immediatamente verso gli atti di carattere
amministrativo (modifica convenzione con Agenzia Entrate e
confronto con il Governo) che
consentano di rendere efficace
la norma per il 2013 e di evita-
COMUNE DI IGLESIAS
PROV. CARBONIA IGLESIAS
Bando di Gara
“AFFIDAMENTO DEI SERVIZI EDUCATIVI DA SVOLGERSI
PRESSO L’ASILO NIDO COMUNALE”
Descrizione dell’appalto: l’appalto ha per oggetto l’affidamento del servizio educativo a favore dei bambini frequentanti l’Asilo Nido Comunale, le prestazioni richieste si svolgeranno ad integrazione degli educatori dipendenti del Comune di Iglesias, come meglio esplicitato nel capitolato speciale d’appalto. Quantitativo o entità totale: ? 238.572,00 oltre Iva al 4% Durata del servizio: anni 3 (tre) educativi. La
prestazione del servizio è riservata a personale educativo, in
possesso di uno dei seguenti titoli di studio: Maestra d’asilo Vigilatrice d’infanzia - Maturità professionale di assistente di
comunità infantile Maturità magistrale - Tecnico dei servizi
Sociali – Maturità Liceo psico – pedagogico. Termine per la
presentazione delle offerte: Entro le ore 11,00 del
05.07.2013.
Dirigente: Dott. Paolo Carta
re eventuali impugnazioni da
parte dello stesso Governo.
L’esperienza della “Vertenza
Entrate” insegna che senza
questo lavoro a valle della norma, tutto potrebbe risultare inutile.
Gli interventi urgenti per lo
sviluppo e l’occupazione.
Tra gli interventi da noi richiesti è stata approvata una posta
finanziaria (5 milioni), ancora
insufficiente, per i fondi di Garanzia dei Confidi dell’Artigianato, del Commercio, Turismo
e dei Servizi. E’ un primo segnale, ma troviamo gravissimo
far calare fino al 60% tali disponibilità, specie in questo
momento di crisi e, soprattutto,
attuare inaccettabili sperequazioni tra Consorzi Fidi dei settori produttivi, non giustificati
né dal volume dei finanziamenti assistiti né dallo stock delle
garanzie prestate.
E’ stata inoltre approvata, su
iniziativa dell’opposizione,
l’estensione dei benefici della
Legge 949/52 al settore commercio e servizi. Questa positiva risposta dovrà essere accompagnata immediatamente
da un’azione amministrativa
che dia gambe al provvedimento. Così come da un finanziamento adeguato che, per ora, è
stato negato. Eppure, basti considerare che 65,02€ di contributo erogato ai sensi della citata legge realizzano 1.000,00€
di investimenti, con positive ricadute anche sulla creazione di
nuovi posti di lavoro. Moltiplicatori che dovrebbero indurre
la Giunta Regionale a dotare lo
strumento di adeguato stanziamento. Si rende, inoltre, urgente recuperare alcuni stanziamenti previsti per la realizzazione dei Distretti Economico
Territoriali del Commercio, intesi come “polarità” di attività
commerciali, artigianali, turistiche, servizi ecc., che facevano
parte del Collegato e che dovranno necessariamente trovare
immediata accoglienza in un
nuovo provvedimento legislativo. Nessun altro tra gli interventi necessari proposti è stato
consentito dalla Giunta Regionale, nonostante avessimo puntualmente segnalato poste finanziarie credibili di copertura
e fossero stati presentati in
Consiglio emendamenti di accoglimento di diverse nostre
proposte.
Gli Interventi di scarsa efficacia e di dubbia praticabilità
Nella Manovra sono rimasti,
nostro malgrado, alcuni interventi che riteniamo dei veri e
propri sprechi, con un impatto
rispetto agli obiettivi quasi nullo. Sulla Flotta Sarda, riteniamo che la Regione, prima di
compiere qualsiasi passo, debba confrontarsi con le nostre
Associazioni per farci capire il
beneficio reale possibile. Come
in passato esprimiamo le più
ampie riserve sull’utilità dello
strumento. Lo stanziamento di
11 milioni di euro sui pagamenti degli interessi per i debiti
commerciali della P.A., vista
anche l’inerzia della Regione
nell’attuazione del Decreto 35
risulta non necessario. Sul Reddito di Comunità fatto con la
moneta complementare , confermiamo il nostro giudizio negativo, mentre si è convinti, peraltro, che la misura vada sperimentata a favore delle sole imprese e lo stanziamento sufficiente sia nell’ordine € 3 milioni.
LE SENTENZE DEI GIUDICI IMPONGONO I PAGAMENTI
MA LE ASL GIOCANO SULLA PELLE
DEI DIPENDENTI AIAS
“Facciamo riferimento alla
causa vinta dall’AIAS presso il
Consiglio di Stato contro la
Regione Autonoma della Sardegna, con Sentenza n.677 del
5 febbraio 2013, con la quale
dopo più di dieci anni è stato
riconosciutol’aggiornamento
delle tariffe per le prestazioni
erogate nel corso del triennio
2001 -2003, per comunicarVi
che solo a seguito di ulteriore
ricorso di “messa in esecuzione
della Sentenza”, notificato alla
Regione ed alle AA.SS.LL. in
data 20.05.2013, la Regione ha
deliberato l’adeguamento tariffario. Nel sito della Regione
Autonoma della Sardegna, infatti, vi è l’indicazione della
Delibera
n.20/24
del
22.05.2013 rubricata “Riabilitazione globale. Sentenza Consiglio di Stato n. 677/2013.
Adeguamento delle tariffe per
la remunerazione delle prestazioni erogate durante il triennio 2001-2003”. Delibera della
Giunta regionale comunque ancora non consultabile e della
quale, quindi, non si conosce il
contenuto. Come ribadito in
ogni comunicazione alle Istituzioni competenti, se la Delibera riconoscerà integralmente i
diritti di credito sanciti dalla
Sentenza del Consiglio di Stato, l’AIAS farebbe un passo in
avanti importantissimo verso
l’uscita dalla crisi finanziaria in
cui versa, passo che ovviamente permetterebbe di affrontare
con risorse rilevanti il problema delle mensilità stipendiali
arretrate. Rimangono comunque pendenti le altre azioni in
atto, quali il recupero dei crediti insoluti vantati verso le
AA.SS.LL. e lo stesso ricorso
di messa in esecuzione della
Sentenza del TAR Sardegna
n.795 di luglio 2011, ai sensi
della quale la Regione avrebbe
dovuto dare copertura finanziaria alle prestazioni da noi erogate negli anni 2010 e 2011.
Le Sentenze su richiamate certificano quanto la crisi di questi
ultimi dieci anni sia stata grave
e come l’uscita dalla stessa sia
legata ai diritti che i Giudici ci
hanno riconosciuto ed ai provvedimenti che l’Amministrazione Regionale e le Aziende
Sanitarie devono semplicemente limitarsi ad eseguire. Alla luce di questo non si può fare a
meno di soffermarsi sulla condotta del Direttore Generale
della ASL 7 di Carbonia, il
quale, nonostante le nostre
puntuali note di dissenso, sta
proseguendo nel mettere in atto
il “blocco delle nostre fatture”
per pagare gli stipendi a 51 dipendenti che lavorano nel territorio del Sulcis-Iglesiente, questo ai sensi dell’art.1676 del
codice Civile relativo alla materia degli appalti. Pur essendo
palese che i rapporti contrattuali tra AIAS ed AA.SS.LL. nulla
hanno a che fare con la materia
degli appalti, ci siamo rivolti
agli stessi Legali che hanno patrocinato i ricorsi vinti al Consiglio di Stato ed al TAR, sopra
indicati, per avere formale parere legale circa le azioni intraprese dal Direttore Generale
della ASL di Carbonia.
I nostri Legali non solo hanno
rilevato una grave irregolarità
di natura civile, disciplinare e
penale in tale condotta ma hanno, inoltre, provveduto ad inoltrare formale diffida alla ASL 7
di Carbonia ed all’Assessorato
dell’Igiene Sanità ed Assistenza Sociale della Regione Autonoma della Sardegna, affinché
desistano dal porre in essere tali gravi azioni. Se tale diffida
verrà ignorata non solo i Legali
procederanno ad impugnare gli
atti illegittimi davanti ai Tribu-
Anna Paola Randazzo
nali competenti ma interesseranno, con riferimento ai fatti
contestati in diffida, la Procura
della Repubblica. Per quanto
sopra esposto è chiaro che in
caso di ottemperanza da parte
della Regione e delle
AA.SS.LL. a quanto disposto
dalle Sentenze sopra richiamate, l’AIAS si ritroverà finalmente nelle condizioni di procedere ad un recupero degli stipendi arretrati. Sussiste invece
il fondato rischio, per coloro i
quali hanno attivato la procedura ai sensi dell’art.1676 c.c.
presso la ASL di Carbonia, di
vedersi compromessa la regolare corresponsione delle mensilità stipendiali, rischio derivante dalla irregolarità dell’azione intrapresa dal Direttore Generale della ASL 7 di
Carbonia”.
Il Presidente
Dott.ssa Anna Paola Randazzo
L’AIAS E’ PRONTA
A DENUNCIARE LA ASL 7
È decisa la reazione dell’Aias, associazione italiana assistenza spastici, al “blocco delle fatture” attuato dalla Asl 7 di Carbonia che con una procedura che sembra avere più di un profilo di illegittimità - vorrebbe pagare direttamente i dipendenti dell’Aias. I legali
dell’associazione, ravvisando gravi irregolarità in quanto si appresta a fare la Asl 7, hanno già formalmente diffidato l’azienda sanitaria e l’Assessorato alla Sanità e sono pronti a una denunciare
quanto sta avvenendo anche alla procura della Repubblica. Di contro l’Aias registra, con cauta soddisfazione, che - a seguito della
vittoria davanti al Consiglio di stato che ha imposto alla Regione il
pagamento di quanto dovuto all’associazione - è stato deliberato
l’atteso adeguamento tariffario delle prestazioni fornite. Se la Regione pagasse quanto stabilito dalle sentenze l’Aias potrebbe affrontare il problema degli stipendi arretrati dei dipendenti verso i
quali l’associazione ha sempre espresso la più completa solidarietà.
“Le Sentenze certificano quanto la crisi di questi ultimi dieci anni
sia stata grave e come l’uscita dalla stessa sia legata ai diritti che i
Giudici ci hanno riconosciuto ed ai provvedimenti che l’Amministrazione Regionale e le Aziende Sanitarie devono semplicemente
limitarsi ad eseguire”, scrive la presidente dell’Aias Anna Paola
Randazzo in una lettera aperta indirizzata ai dipendenti.
6
Politica
numero 632 del 6 Giugno 2013
IL DIRITTO ALLA MOBILITA’ DEI SARDI
IN COMMISSIONE A BRUXELLES IL 18 GIUGNO
Si terrà il 18 giugno a Bruxelles l’incontro richiesto dal presidente Ugo Cappellacci al
commissario europeo per la Concorrenza Joaquin Almunia. Il confronto è stato richiesto dal
presidente della Regione “per poter illustrare
compiutamente le esigenze dei cittadini sardi
in materia di diritto di mobilità, che sono alla
base dell’attività della Saremar”. Nella lettera
con cui ha espresso la necessità di un dialogo
diretto, Cappellacci ha sottolineato la necessità
di imprimere un’accelerazione sulle istruttorie
riguardanti la Saremar: sia quella inerente alle
isole minori, sia quelle riguardanti i collegamenti con il Continente. Il presidente ha altresì
evidenziato che le istruttorie sono confluite in
una più ampia e complessa procedura riguardante i contributi concessi dallo Stato italiano
alla stessa Tirrenia, alla privatizzazione di quest’ultima e ai contribuiti destinati ad altre
Compagnie di navigazione regionali dell’ex
Gruppo Tirrenia. Cappellacci, oltre ad rimar-
care la necessità di operare le dovute distinzioni tra le diverse situazioni oggetto di istruttoria, sottolinea altresì che sin dalle prime interlocuzioni gli uffici hanno cercato di offrire un
fattivo contributo ai servizi della Direzione
Generale Concorrenza, fornendo le necessarie
informazioni, specie per quanto riguarda la natura dei servizi pubblici di cui trattasi e la relativa contabilità. Tali elementi – ha scritto il
presidente - possono dimostrare che, nella specie, non sussistono aiuti di Stato incompatibili
con le disposizioni europee. Nella missiva il
presidente ha inoltre richiamato l’attenzione
sulla situazione peculiare della Sardegna rispetto allo Stato italiano nel suo complesso,
dovuta in particolare alla oggettiva condizione
di insularità: “Per i sardi i servizi di continuità
territoriale marittima,sia con il Continente che
con le isole minori, sono vitali per le esigenze
di ordine sociale, economico e culturale”.
CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA
VARATO IL PROGETTO “ARDISCO”
Al via il bando ARDISCO (azioni di recupero
della dispersione scolastica) finalizzato a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica dei giovani a rischio di esclusione ed emarginazione sociale, agevolando l’incontro tra la
domanda e l’offerta di lavoro. “Con questo avviso - ha affermato l’assessore del lavoro, Mariano Contu - si attivano dei corsi di formazione professionale alternativi al percorso scolastico, che permettano ai ragazzi non solo di assolvere il diritto-dovere dell’istruzione previsto dalla legge, ma soprattutto di acquisire le
competenze necessarie per inserirsi nel mondo
del lavoro”. Il progetto, mirato a potenziare in
Sardegna il sistema dell’istruzione e della formazione professionale (IeFP) prevede la realizzazione e il finanziamento di percorsi formativi biennali della durata annuale di 1000
ore, al termine dei quali gli utenti conseguono
una qualifica professionale. L’offerta formati-
va è rivolta a ragazzi residenti in Sardegna che
hanno compiuto il quindicesimo anno di età e
in possesso della licenza media, alla data di
partecipazione al bando. Le agenzie formative
presenteranno all’assessorato del lavoro i progetti finalizzati alla creazione di nuove figure
professionali, selezionate sulla base delle esigenze dei territori, tra cui l’operatore del mare,
del benessere, della trasformazione agroalimentare e della manutenzione delle imbarcazioni da diporto. Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 4.000.000,00 di
euro, a valere sul POR Sardegna FSE 20072013 – Asse IV Capitale umano. Il presente
avviso e la modulistica allegata sono consultabili sul sito www.regione.sardegna.it (nell’apposita sezione “bandi e gare” del menu “servizi” dedicata all’assessorato del lavoro) e sul sito www.sardegnalavoro.it.
GUSPINI
“CASA VERDE” DI DANIELA DUCATO
RARO ESEMPIO DI BIOEDILIZIA IN SARDEGNA
Regione punta sulla bioedilizia attraverso l’avvio di una
collaborazione con il polo
produttivo “La Casa Verde
CO2.0” che conta 73 aziende
in tutta Italia di cui 42 in Sardegna. Il progetto è stato presentato oggi, in conferenza
stampa, dal presidente della
Regione, Ugo Cappellacci,
affiancato dagli assessori della Programmazione, Alessandra Zedda, dell’Industria, Antonello Liori, dell’Ambiente
Andrea Biancareddu e dell’Agricoltura, Oscar Cherchi
e dalla presidente del polo
“La Casa Verde CO2.0”, Daniela Ducato.
“All’inizio della legislatura
abbiamo avviato il programma “Sardegna CO2.0” puntando in modo deciso ad
un’isola a zero emissioni – ha
detto il presidente della Regione, Ugo Cappellacci - attraverso la sinergia avviata
oggi abbiamo una ulteriore
dimostrazione che la nostra
isola possiede grandi eccellenze nei settori dell’innovazione che riescono a proiettarsi al futuro valorizzando le
risorse naturali del territorio”.
“La Sardegna è detentrice del
primato mondiale di Regione
Europea, tra le prime 3 del
pianeta – ha spiegato Daniela
Ducato - col più ricco patrimonio di risorse minerali, vegetali e animali, molte eccedenti, utili per realizzare produzioni per un’edilizia sana
cento per cento carbon free,
che non distrugge ma produ-
ce paesaggio”.
L’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda
ha annunciato che: “Le risorse per la ricerca saranno indirizzate in modo mirato verso
chi crea vera innovazione”,
quello dell’Ambiente, Andrea
Biancareddu, ha sottolineato
che: “Si sta puntando sull’ottimizzazione della bioedilizia
e si sta pensando a un finanziamento per incentivare il
settore”, l’assessore dell’Industria, Antonello Liori, ha
evidenziato che: “Si tratta di
un’occasione importante con
possibili rilevanti ricadute sul
lavoro in Sardegna”, mentre
quello dell’Agricoltura,
Oscar Cherchi ha rimarcato
che: “Questa collaborazione
si integra pienamente con un
nuovo progetto dell’assessorato per la valorizzazione della lana sarda”.
CARBONIA
RIAPERTA A IS GANNAUS
LA SALA PROVE MUSICALI
Da lunedì scorso la Sala Prove Musicali di Is Gannaus è
nuovamente attiva. La Sala Prove risponde al bisogno diffuso dei giovani di sviluppare la propria creatività musicale e
suonare nelle band senza dover spendere per l’affitto di un
locale. Il servizio offerto dal Comune è completamente gratuito ed è rivolto ai gruppi giovanili, ai giovani musicisti e
alle realtà locali, già costituiti o in fase di formazione, i cui
componenti abbiano un’età compresa tra i quattordici ed i
trentacinque anni. La Sala è insonorizzata e dotata di tutta
la strumentazione necessaria per le prove musicali: impianto voci, mixer, batteria, due amplificatori per chitarra e amplificatore per basso.
Per accedere alla Sala è necessario iscriversi, compilando
un modulo, che deve essere sottoscritto dal responsabile del
gruppo musicale, e prenotare la data e l’orario per il suo
utilizzo. La Sala Prove è a disposizione dei gruppi musicali
nelle giornate del lunedì e martedì dalle ore 18.00 alle ore
22.00 e il giovedì dalle ore 20.00 alle ore 22.00.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare, dal
lunedì al venerdì, la Cooperativa Consorzio Network Etico Tel. 345 8202484.
CARBONIA
OBBLIGO DISERBO SPAZI PRIVATI
PER PREVENZIONE INCENDI 2013
Carbonia
L’Amministrazione Comunale di Carbonia, a mezzo di
proprio documento, ha ricordato che l’abbandono e l’incuria degli appezzamenti di
terreno privati, possono creare problemi di igiene e salute
pubblica (per la possibile diffusione di parassiti e roditori), disturbo alla circolazione
stradale (per la presenza di
siepi o rami che, superando il
ciglio stradale, impediscono
la normale visibilità e viabilità) e il rischio di incendi (per
la presenza di rovi, erbacce
ed arbusti), con un conseguente pericolo per l’incolumità delle persone.
Per tale ragione tutti i proprietari o detentori, a qualsiasi titolo, di aree, fondi e immobili che si trovano all’interno del territorio comunale,
in particolare nei centri abitati, soprattutto se vicino ad
aree e strade pubbliche, sono
obbligati a effettuare e ripetere periodicamente lo sfalcio e
il ritiro delle erbacce, la bonifica delle aree, la manutenzione di rami e siepi e la pulizia e la cura degli animali domestici.
Tali interventi dovranno essere eseguiti entro il 20 giugno
2013 e, successivamente in
maniera periodica, al fine
della manutenzione, fino al
30 settembre 2013.
Scaduti tali termini, il Comune di Carbonia valuterà le
eventuali condizioni di pericolosità e, nel caso di accertata necessità, interverrà al
posto degli inadempienti, ai
quali saranno addebitati i costi dei relativi lavori.
In particolare l’ordinanza sindacale n. 176 del 21 maggio
2013 dispone di:
effettuare il taglio dell’erba,
degli alberi, piante e siepi,
con rimozione dello sfalcio,
nelle aree private e in particolare nelle aree private prospicienti o che sporgono su suolo pubblico o di uso pubblico,
o che interferiscono con la
pubblica viabilità, in modo da
non danneggiare o restringere
le carreggiate, evitare ambienti favorevoli alla proliferazione di animali ed insetti,
e comunque in modo da non
creare il degrado e l’incuria
del territorio comunale;
eseguire la bonifica delle aree
medesime da accumuli di rifiuti o deposito di altri materiali di scarto che possano essere rifugio per i parassiti;
procedere al taglio e alla rimozione delle ramaglie cadute o pericolanti, che si estendo su pubblico spazio o via-
bilità o che possono generare
situazioni di pericolo a persone o cose, anche in aree non
pubbliche;
provvedere alla manutenzione delle viabilità private e vicinali, in particolare con la
realizzazione di opere finalizzate alla regolazione del deflusso delle acque meteoriche
e al controllo della loro fuoriuscita, a seguito di fenomeni di dilavamento, di materiali terrosi e/o di altra natura su
aree pubbliche o di uso pubblico;
provvedere alla pulizia degli
animali domestici e di mantenere costantemente puliti,
con disinfezioni periodiche,
gli spazi a questi dedicati seguendo le indicazioni fornite
dal Servizio di Igiene Pubblica e dal Servizio Veterinario
ASL n. 7 (Centro Provinciale
antimalarico e anti-insetti di
San Giovanni Suergiu) su richiesta degli interessati.
I materiali provenienti dagli
sfalci possono essere conferiti al Servizio di Igiene Urbana (prenotando al numero
verde 800.591387) o presso
l’Ecocentro comunale in zona
PIP, nel rispetto delle modalità di conferimento.
IL TUO GIORNALE IN ABBONAMENTO
O IN EDICOLA
Politica
LA BANDIERA DEI QUATTRO MORI HA SVENTOLATO SUL GIROTONNO
DUE CHEF SARDI IN GARA PER L’ITALIA AL “TUNA COMPETION”
AI FORNELLI CONTRO ARGENTINA, FRANCIA, GIAPPONE MAURITIUS E SPAGNA
Sono stati due chef sardi a difendere i colori dell’Italia al
“Tuna Competion”, la gara gastronomica internazionale fulcro del “Girotonno – Uomini,
storie e sapori sulle rotte del
tonno”, la kermesse gastronomica internazionale in programma dal 30 maggio al 2
giugno scorsi nell’isola di Carloforte Pierluigi Fais, chef del
ristorante “Il Duomo” di Oristano, e Roberto Flore, originario
di Seneghe, centro del Montiferru, sono stati in gara per
l’Italia con la ricetta “Dal Montiferru a Carloforte”.
A sfidarli c’erano l’Argentina
con gli chef Emiliano Lopez e
Antonio Martucci con la ricetta
di tonno asado; la Francia con
gli chef Alain Cirelli e Fabrizio
Cosso tonno fresco in pasta fillo con cedro, pinoli e pistacchi;
il Giappone con Haruo Ichikawa e Lorenzo Lavezzari e il
tonno “To.Ka.Mi”; Mauritius
con Vinod Sookar e Tiziano
Mita con la ricetta “Diversamente tonno”; la Spagna con
gli chef Josè Luis Marin e Roberto Pena Medina con una ricetta di ventresca di tonno con
spuma di peperoncini, pesto di
rucola e aglio nero. A giudicare
i piatti c’era una giuria composta da giornalisti ed esperti di
enogastronomia internazionali,
presieduta dal giornalista Paolo
Marchi, ideatore di Identità golose, il primo congresso italiano
di cucina. Ne facevano parte
Francesca Angeleri de La
Stampa, Giorgia Cannarella di
Dissapore, Lydia Capasso di
Gastronomiamediterranea.com,
l’americana Mei Chin di Saveur.com, Mimmo Di Marzio
de Il Giornale, l’inglese Ryan
King di Fine Dining Lovers,
Daniele Miccione della Gazzetta dello sport, Roberto Perrone
del Corriere della sera e Sara
Porro de La Repubblica. Anche
i visitatori del Girotonno hanno
potuto assaggiare i piatti in gara: una giuria popolare, composta da circa 80 persone, ha degustato le ricette. La gara è stata condotta dal duo “gastronomico” di Fede&Tinto, i conduttori di Decanter su Rai Radio2.
La rassegna
Sono stati quattro giorni di appuntamenti, incontri unici legati
alle tradizioni culturali, artistiche ed enogastronomiche, musica e spettacolo, convegni e dibattiti per celebrare l’antica tradizione e la cultura del tonno,
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numero 632 del 6 Giugno 2013
storicamente legata al territorio.
La manifestazione, incentrata
su una gara gastronomica internazionale a base di tonno ha accolto nella terra antica del Sulcis Iglesiente, nel sud-ovest della Sardegna, golosi e estimatori
per promuovere l’antica tradizione delle tonnare che tuttora
si pratica e si tramanda oralmente da rais a rais, da tonnarotto a tonnarotto.
Durante la rassegna, organizzata dal Comune di Carloforte in
collaborazione con l’agenzia di
comunicazione Feedback di Palermo, si è rinnovato l’antico rito della mattanza: il Tonno rosso - bluefin (Thonnus Thynnus), viene pescato ‘‘di corsa”
nell’antica tonnara dell’isola,
l’unica attiva nel Mediterraneo.
La manifestazione era promossa con il supporto della Regione Sardegna, dell’Assessorato
regionale al turismo, dell’Agenzia governativa regionale Sardegna promozione e della Provincia di Carbonia -Iglesias.
Le degustazioni
L’antica e caratteristica cittadina tabarkina, rotta privilegiata
del “corridore dei mari”, ogni
anno di questi tempi diventa il
palcoscenico per un prezioso
momento di confronto e scambio culturale tra le regioni mediterranee che ancora mantengono viva la cultura di tonni e
tonnare. I Talk Tuna hanno mostrato ai visitatori la preparazione in diretta di ricette legate al
tonno, offerte poi in degustazione al pubblico. In programma
anche un momento dedicato al
taglio del tonno in Giappone a
cura dello chef Haruo Ichikawa. Spazio anche ai wine tasting delle migliori produzioni
enologiche sarde, a cura dell’AIS Sardegna, e ad una degustazione di birre artigianali della Sardegna.
Le migliori produzioni enogastronomiche sarde sono state al
centro dei Live cooking, organizzati in collaborazione con lo
chef Luigi Pomata, all’ex mercato del pesce di Carloforte,
L’”Ex Me”. Il programma è stato fitto: ogni ora, dal venerdì alla domenica, il focus è stato un
prodotto diverso, in abbinamento ai vini del territorio.
I migliori vini italiani sono stati
i protagonisti del Wine bar allestito in piazza della Repubblica,
aperto tutti i giorni e gestito
dalla Provincia Carbonia Iglesias .
Tonno in tutte le salse al “Tuna Village”
I visitatori hanno potuto assaggiare le specialità locali a base
di tonno al Tuna Village, il villaggio gastronomico della rassegna. Sul lungomare e lungo
le stradine del centro storico di
Carloforte, a fronte di un modesto ticket, si sono assaggiate
due specialità a base di tonno a
scelta tra: pasticcio carlofortino
di pasta fresca con pesto, pomodoro, tonno e formaggio,
cous cous con salsa di tonno al
profumo di erbe, tonno alla carlofortina e capunadda.
La tonnara di Carloforte
La tonnara, per Carloforte, è
sempre stata la più antica e tradizionale attività economica
dell’isola. Per secoli, questi abitanti, hanno curato con scrupolo l’attività stagionale che era in
grado di far lavorare, per quasi
tutto il resto dell’anno, qualche
centinaio di persone, tra lavoro
diretto e indotto. Tonnara, infatti, non era solo la fase di pesca,
che solitamente durava quaranta-cinquanta giorni. Essa riguardava il rimessaggio e la
manutenzione del barcareccio,
la manutenzione di chilometri
di reti, la lavorazione e conservazione del pescato, l’organizzazione di vendita del prodotto,
lo smaltimento delle ossa (lische) che venivano usate per
ingrassare la campagna. Carloforte ha sempre potuto contare
su una organizzazione di primo
piano. Non per nulla la tonnara
carlofortina è sempre stata considerata “Prima nel Mediterraneo” per quantità e qualità del
pescato. La tonnara, ancora oggi, può vantare una plurisecola-
re attività mai interrotta dal
1738, anno di fondazione di
Carloforte. D’altro canto va ricordato che anche secoli prima
dell’arrivo degli oriundi genovesi-tabarkini in questa parte di
Sardegna veniva praticata la pesca del tonno.
Furono i Fenici, gli Arabi, i Romani e gli Spagnoli che si organizzarono per sfruttare la periodicità dell’evento e dare impulso all’attività di pesca lungo le
coste sarde. Nacque così una
sorta di rito laico, connotato
tuttavia di momenti di Fede cristiana, che si è ripetuto per
millenni, con ritmi ampiamente
prevedibili, perché il passaggio
dei tonni è una costante del Mediterraneo.
I tonni adulti, chiamati ‘‘tonni
di corsa”, ancora oggi entrano
dall’Oceano nel Mediterraneo
per riprodursi. Ben pasciuti ed
attirati dal richiamo sessuale, in
primavera migrano, in branchi,
lungo la costa. La credenza dice, addirittura, che il tonno:
‘‘segue la costa e nuota guardando solo dal lato sinistro…”.
Vero o no, i tonnarotti, resi
esperti da una tradizione antichissima, tendono le loro reti
dalla costa verso il largo creando una barriera che i pesci cercano di aggirare, finendo invece nella cosiddetta “camera della morte”. I tonnarotti, creano
un cerchio con le loro barche
(bastarde) e tirando la rete con i
di tonni in amore, riempiendo
le stive di pregiate prede. Qualcuno ha detto: “Eros e Thana-
thos, amore e morte: oggi come
ieri si ripete a Carloforte un rito
antico… un antico mistero”.
Carloforte
Carloforte affonda le sue radici
nella mescolanza di etnie dell’intero bacino del Mediterraneo. Nel 1738 alcuni navigatori
genovesi provenienti da Tabar-
ka, già colonia ligure sulla costa tunisina, sbarcarono sull’isola di San Pietro - allora disabitata - su invito di Carlo
Emanuele III di Savoia, attratti
dai banchi di corallo e dalla ricca presenza di tonni. Da questa
migrazione nacque Carloforte –
così chiamata in onore del Sovrano - e ancor’oggi quelle radici marinare rimangono tenacemente inalterate, perché è dal
mare che gli isolani traggono
benessere, cultura ed una tradizione che ne fa inimitabili maestri d’ascia e tonnarotti per vocazione.
Comune di Domusnovas
Provincia di Carbonia Iglesias
P.zza Caduti di Nassirya, 1 - Tel. 0781 70771 - Fax 0781 72368
SINDACO
0781.887811
(Prov. Carbonia Iglesias)
Vice SINDACO
0781.887828
UFFICIO TURISMO
SERVIZI SOCIALI
SPORT SPETTACOLO
0781.887813
UFFICIO ASSESSORI
0781.887827
CALASETTA - Piazza Belly - Centralino - 0781.88780 www.comune.calasetta.ca.it
DIFFONDI
COMUNE DI CARLOFORTE
Sede Comunale: Via Garibaldi, 72 - 09014 - Tel. 0781.8589200 Fax 0781.855808
Sito Ufficiale del Comune (official website): www.comune.carloforte.ca.it
GCS srl - Sa Stoia - 09016 Iglesias (CI) - Tel. 0039.0781.260031 - 260074 Fax 0039.0781.260765
www.maredigrano.com - [email protected] - [email protected]
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Realtà Locale
numero 632 del 6 Giugno 2013
A CARBONIA NEL MEZZO DI TANTA CRISI
IL CUORE DI “TANIT” CONTINUA A BATTERE
Marco Massa
Un momento d’incontro conviviale che diventa occasione di
socializzazione e di solidarietà.
Con questa finalità, la famiglia
Frongia, titolare del Museo-Ristorante Tanit di Carbonia, ha
voluto tener fade alla propria
sensibilità coinvolgendo l’intera organizzazione nell’offrire
un pranzo ad almeno 350 persone provenienti dal mondo
dell’associazionismo che s’interessa dell’assistenza e del recupero sociale e psichico nel
territorio. E’ stato un altro di
quei momenti, unico del suo
genere e che si ripete ormai dal
2001 allorchè la famiglia Fron-
gia celebrò i vent’anni dell’azienda, durante il quale al
primo posto viene messo il
principio della socializzazione.
E’ proprio il caso di dire che,
malgrado la persistente crisi
che attanaglia il territorio, il
cuore di “Tanit” non smette di
battere e guarda verso chi la
crisi la vive in maniera più accentuata. Quest’anno le sale ristorante “Tanit” sono state occupate da circa 350 persone appartenenti ad una quindicina di
associazioni. C’erano quelli
dello Special Olympics (atleti
con handicap), dell’Auser,
Gruppo CMS, Gruppo Albe-
scie, Centro d’Accoglienza
Don Vito Sguotti, Asso Sulcis,
e diversi altri provenienti da
Carbonia, Cortoghiana, San
Giovanni Suergiu, Calasetta,
Sant’Antioco. “Quando ogni
anno organizziamo questo momento, ha detto un componente
della famiglia Frongia, è una
gara tra di noi nei suggerimenti, nei piccoli accorgimenti perché gli ospiti trovino il migliore
ambiente. Siamo noi che ringraziamo queste persone perché la loro presenza ci fa vibrare le corde del cuore e ci predispone a guardare il futuro con
maggiore serenità. Sarebbe nostro auspicio che anche altri
imprenditori promuovessero
incontri di solidarietà, soprattutto in momenti come quelli
attuali. Non deve essere necessariamente un incontro conviviale. Talvolta basta un piccolo
gesto per far capire che i loro
problemi sono avvertiti e che
non sono soli nel loro disagio
personale o familiare”. Tutti i
gruppi partecipanti all’incontro
conviviale erano accompagnati
dei responsabili e Dirigenti, dai
quali sono venute parole di
grande apprezzamento per
l’iniziativa che, quest’anno, si è
ripetuta per la tredicesima volta. E come in ogni festa che si
rispetti, c’era anche l’orchestrina che ha accompagnato gli
ospiti durante il pranzo, ma soprattutto dopo quando si sono
scatenati con i balli.
Via Su Pranu, 12
09010 Santadi (CA)
tel. 0781.950127
fax 0781.950012
www.cantinasantadi.it
Realtà Locale
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numero 632 del 6 Giugno 2013
IL CAMPIONE DEI GIOCHI MATEMATICI ELIA BALIA
DALLA PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDO
A ZEPPARA DI ALES RIAPERTO IL MUSEO
DEL GIOCATTOLO TRADIZIONALE
DELLA SARDEGNA
Cristoforo Puddu
Elia Balia
La Presidente del Consiglio
regionale Claudia Lombardo
ha ricevuto Elia Balia, al primo anno del Liceo Scientifico
“Emilio Lussu” di Sant’Antioco, classificato quarto assoluto su 1.500 finalisti nel corso
della finale italiana dei “Campionati Internazionali di Giochi Matematici”, che si è svolta lo scorso 18 maggio all’Università “Bocconi” di Milano. Lo studente era accom-
pagnato dai genitori, Saverio
Balia e Giovanna Loddo, e da
Mario Rocca, docente e responsabile del Comitato Scuola Città di Cagliari, selezionatore dei giovani talenti sardi.
La Presidente ha espresso, anche a nome del Consiglio regionale, grande orgoglio per il
risultato raggiunto, in particolare per la giovane età del ragazzo. Infatti, è la prima volta
che un concorrente sardo così
giovane arriva a disputare i
Mondiali.“È un grande traguardo di cui siamo fieri”, ha
detto la Presidente allo studente che indosserà la maglia
azzurra, portando con sé i migliori auspici della Sardegna e
del Sulcis. Al termine della visita la Presidente Lombardo
ha rivolto al giovane gli auguri per la finale dei Campionati
mondiali che si disputerà a fine agosto a Parigi.
PISCINAS
PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA
ONORE ALL’EROE SALVATORE ATZORI
Un grande combattente per la
libertà dell’Italia e della Sardegna, ma anche un grande
uomo che ha dato lustro ed
esempio in tutta la sua vita.
Per questi motivi il Comune
di Piscinas ha deciso, in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno, di assegnare la targa al valore all’eroe di guerra Salvatore Atzori, 92 anni, grande combattente della Repubblica italiana. Soldato del 52° Reggimento di Artiglieria, fece parte dell’Armata italiana in
Russia. Per tre lunghi anni di
Salvatori Atzori non si ebbero
più notizie: tre anni avventurosi, di dolore, tensione e fatica, molta preoccupazione per
i familiari che aspettavano
notizie dal fronte, che solo chi
Le Entrate e il Comitato Regionale del Coni ancora insieme per “allenare” le associazioni sportive alle regole del
Fisco. La Direzione Regionale dell’Agenzia conferma la
sua attenzione al mondo dello
sport e rinnova il protocollo
d’intesa che prevede seminari
formativi organizzati in tutti i
capoluoghi di provincia.
Grazie all’accordo sottoscritto questa mattina dal Direttore Regionale dell’Agenzia
delle Entrate, Leonardo Zammarchi, e il Presidente del
Comitato Regionale del Coni,
Gianfranco Fara, i dirigenti
delle associazioni sportive dilettantistiche potranno approfondire i temi fiscali del settore e avere risposta dagli
esperti dell’Agenzia su casi
pratici e concreti.
Durante gli incontri, che si
terranno a Cagliari, Oristano,
Nuoro e Sassari, saranno illustrate le agevolazioni previste
dalla normativa per le associazioni sportive dilettantistiche e per gli enti di promozione sportiva, con un’attenzione particolare ai requisiti e
agli adempimenti formali per
Mariano Cogotti
ha partecipato alla guerra può
conoscere e capire.
La cerimonia di consegna della targa si è svolta domenica 2
giugno nella sala del Consiglio comunale di Piscinas. A
consegnare la targa è stato il
Sindaco Mariano Cogotti.
Presenti alla cerimonia, tra gli
altri, anche autorità civili e
militari.
AGENZIA ENTRATE E CONI
IN FORMAZIONE FISCALE
PER DIRIGENTI SPORTIVI
poter beneficiare dei regimi
fiscali agevolati. Al termine
del corso, la cui iscrizione è
gratuita, ai partecipanti sarà
rilasciato un attestato di frequenza. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di dirimere
dubbi e approfondire la conoscenza della normativa per
evitare che la disinformazione e la scarsa conoscenza delle norme possano causare errori nell’adempimento degli
obblighi fiscali.
Dal 26 marzo 2013, a conclusione dei lavori di ristrutturazione, è stato riaperto al pubblico Il Museo del Giocattolo
Tradizionale della Sardegna di
Zeppara. Zeppara è una frazione del Comune di Ales, da cui
dista poco più di un chilometro. Esso conta circa 200 abitanti e si trova in un’area particolarmente interessante per realtà museali (Ales, Pau, Villanovaforru) e archeologiche
(Barumini, Morgongiori). Il
piccolo e suggestivo centro ha
conservato l’originaria struttura architettonica che caratterizzava le località agropastorali nel territorio interno dell’Isola. La singolare creazione
del museo è conseguente “ad
un lavoro di ricerca realizzato
nelle attività del tempo prolungato nell’arco del triennio scolastico 1993-1996, da alunni,
docenti e collaboratori scolastici della Scuola Media Statale di Ales”. Oggi la struttura
museale custodisce una rappresentativa e varia raccolta di
giocattoli dal genuino carattere
popolare, realizzati con i comuni materiali naturali presenti nell’ambiente sardo. Le diverse sezioni del museo documentano un ampio campionario di giocattoli: si va dalle
bambole (realizzate con stracci, rafia, zucche, etc.) alle trottole e girandole; dai fucili di
canna alla fionda; da strumenti
ludici per riprodurre suoni e fischi ad originalissimi e particolari giochi. E ancora i cavalli di canna e i “classici” carretti di asfodelo (carrixeddu de
Zeppara
cadrilloni / carritos de iscrareu) che denotano la chiara
memoria imitativa e legame
con un mezzo di trasporto simbolo nel mondo agropastorale.
L’elemento ludico tradizionale, specie per le giovani generazioni, è certamente da ritenersi una piacevole scoperta.
E’, inoltre, un formativo percorso didattico educativo nella
valorizzazione dell’identità
culturale e nel segno di una
consapevole conoscenza intergenerazionale. I giocattoli tradizionali documentano e raccontano l’avventura umana
delle comunità, l’ingegnosità
artistica popolare e l’impegno
educativo da parte del mondo
adulto nei confronti del bambino. Per richiedere informazioni e prenotazione visita al Museo del Giocattolo Tradizionale della Sardegna di ZepparaAles (Via San Simeone), si
può comunicare per E-mail:
[email protected]
o telefonicamente ai numeri
0783 998072 e 331 7292203.
Il museo rispetta il turno di
chiusura settimanale nella
giornata del lunedì.
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Uno dei tracciati naturalistici
più suggestivi dell’Iglesiente è
sicuramente quello che parte
dal comune di Fluminimaggiore percorrendo incantevoli
paesaggi montani e termina nel
litorale di Buggerru. Questo ha
inizio sul lato sinistro della
Strada Provinciale Fluminimaggiore-Buggerru, a circa tre
chilometri dal bivio per la località balneare di Portixeddu.
Ci si inoltra in una strada inizialmente asfaltata per poi proseguire su una carrareccia a
fondo battuto, rappresentante
la vecchia via di collegamento
tra l’abitato di Flumunimaggiore e quello di Buggerru, affrontabile tranquillamente con
qualsiasi auto. La strada che
oggi è segnata con i simboli
escursionistici, è costellata
lungo il percorso da tanti “paracarri” e da diversi muretti
costruiti a protezione di alcuni
cigli stradali scoscesi. Sulla
destra dell’itinerario è dapprima possibile notare un avvallamento in terreni sabbiosi che
in periodi invernali si riempie
d’acqua a causa del troppo pieno del bacino naturale di “Piscina Morta” determinando il
sito che viene citato anche nella cartina IGM come “Piscinas
Suigas”. Superato questo ambiente si prosegue lungo i tornanti fino a quello che geologicamente è stato definito il
secondo ed ultimo bacino naturale dell’isola ossia “Piscina
Morta”. Il primo lago naturale
della Sardegna è il lago di
Realtà Locale
numero 632 del 6 Giugno 2013
DAL LAGO NATURALE DI PISCINA MORTA
ALL’AREA MARINA DI SAN NICOLO’ IN COMUNE DI BUGGERRU
Roberto Curreli - Luciano Cuccu
ri affluenti e si avvia verso valle con svariati meandri , determinando così il lago naturale.
Esso si è formato a seguito di
uno sbarramento eolico, attorno alle dune di San Nicolò.
L’area interessata da grandi
dune la più alta delle quali supera i 90 metri, è consolidata
da varie specie vegetali, quali
il lillatro,il lentisco, il ginepro
e dalla particolare “Quercia
spinosa” che nell’antichità veniva usata per l’allevamento
della “cocciniglia” da cui si ottenevano sostanze coloranti
per tessuti (porpora ), ed è
considerata un biotopo di eccezionale interesse botanico. Altra particolarità del sito è data
dal fatto che in esso è rappresentata l’unica stazione italiana spontanea di “pino domestico” (Pinus pinea), in cui sono
presenti maestosi esemplari
plurisecolari. Al grande interesse geologico e botanico si
deve poi aggiungere che le dune di Buggerru costituiscono
l’unica località sinora nota al
mondo nella quale è stato osservato un’interessante coleottero (Isocerus sardiniensis), recentemente scoperto. A questa
località si può anche giungere
in fuoristrada dalla zona della
miniera di Candiazzus, lungo
Piscina Morta
tivi di “Cumpingius” o pino
domestico è quello presente
lungo l’asse Flumunimaggiore-Arbus, nei pressi del bivio
per Buggerru; esso possiede un
tronco della circonferenza di
4,70 metri, l’altezza di 17 metri, una chioma di 400 metri
Ingresso Grotta Rolfo
“Baratz” in comune di Sassari
che rispecchia le stesse caratteristiche geologiche del bacino
lacustre di Piscina Morta. Quest’ultimo è tipicamente invernale e si asciuga in periodo
estivo; esso è circondato da
una corona di monti tra i quali
figurano “Schina sa Sruidda ”,
“Punta de Antiogu Cadeddu”,
“Monte Uanni” e “Punta Spendua Perdu Concas” dai quali si
origina il corso d’Acqua temporaneo “Roia Sa Piscina Morta” il quale si arricchisce di va-
Su Cumpingiu
la strada Iglesias-Fluminimaggiore, da cui si raggiungono le
cime più elevate dei monti prima citati, che fanno godere di
un’eccezionale panoramica.
Dal settore del lago in direzione dell’area marina si può osservare una zona boschiva a
ginepri e pino domestico che si
spinge fino al mare e che viene
denominata in due punti particolari “Is Cumpingius” e”Is
Cumpingeddus”. Uno degli
esempi più belli e rappresenta-
quadrati ed un’età compresa
tra i 500 e 600 anni. La risalita
da Piscina Morta avviene tramite bellissimi tornanti in
mezzo a stupendi ginepri fino
ad un valico oltre il quale ha
inizio l discesa che conduce a
San Nicolò. Dal passo si gode
una bella visuale della valle
sottostante con il lago e delle
bianche e semiverticali pareti
di calcare di “Bacchitt’e Montis” di 584m. s.l.m., nelle quali
si aprono alcuni suggestivi
grottoni. Di indubbio effetto
sono anche i coni di detriti di
falda di queste montagne che
giungono sino a valle. Dopo
alcuni tornanti, nella fase discendente si incontra sulla destra un’ampia duna alta alcune
decine di metri abbastanza insolita in questa zona, quasi un
altro gioiello incastonato in
questa montagna costituita da
fine sabbia circondata da ginepri. Oltre il lungo costone stradale è presente una grottina a
bordo strada ed alcune carrareccie che conducono verso le
calcaree zone interne. Nei dintorni sono anche presenti le
miniere “Lisandrus-San Nicolò-Piscina Morta e Nanni
Frau; la società che le gestiva
aveva sede nel cantiere di
Cumpingeddus”. Nel complesso minierario vennero realizzate da due gallerie profonde 200
metri che seguivano i filoni
mineralizzati a galena, avente
alta percentuale in argento,
calamina e altri minerali metallici. Le ricerche minerarie,
come ricordato in “miniere di
sardegna” vennero iniziate da
Antonio Sbressa , che dopo
aver effettuato varie indagini,
cedette nel 1873 le concessioni
alla Compagnia Generale che
scavò un fornello per l’aerazione di una delle gallerie. Alla
Compagnia Generale subentrò
la United Mines che riparò gli
edifici minerari e scavò una
nuova galleria. Nel 1905 subentrò la Pertusola che però
durò poco a causa della crisi
mineraria, tanto che nel 1927
la miniera di Nanni Frau venne
dichiarata decaduta. Nel 1948
il perito minerario Bernardino
Maccioni in società con l’Inge-
Dune Montane
gner Giuseppe Comini, chiese
il permesso di ricerca per
Piombo, Zinco, Argento e Bario. In seguito all’acquisizione
della Miniera di Malfidano la
Pertusola riprese le miniere
coltivandole a cielo aperto sino
al 1969, quando passarono al-
balneare nei pressi del punto
che fino a poco tempo ospitava
un radar militare. Antistante la
spiaggia è presente un punto di
ristoro ed un’area per i camper; Qui ha inizio un’area rocciosa calcarea a falesia che termina in località “nido dell’aquila” poco prima della
spiaggia dell’abitato prospiciente la vecchia laveria. Lungo la falesia sono presenti diverse cavità, alcune delle quali marine, in cui sono stati rinvenuti dei reperti ceramici che
attestano la frequenza dell’uomo preistorico in queste coste;
diversi anni fa i soci del Centro Iglesiente Studi Speleo Archeologico (CISSA) nella costa di Arbus, lungo la spiaggia,
trovarono una ciotolina in buono stato di conservazione attribuibile al Neolitico Antico
(circa ottomila anni fa), oggi
presente al museo archeologico di Cagliari. Questo sta ad
evidenziare la presenza dell’
uomo preistorico in questa zona come pescatore in quel periodo. Da San Nicolò lo sguardo si spinge sia lungo la distesa spiaggia di circa tre chilometri che ci separa da Portixeddu e sia sulla strada che si
arrampica sulla montagna per
condurre fino a Capo Pecora in
comune di Arbus dove è presente la cosidetta “spiaggia
delle uova”, determinata dalla
presenza di massi di origine
granitica staccati dalla costa, a
causa dell’erosione marina e
da essa lavorati in modo da
Ruderi chiesa
la Piombo Zincifera Sarda.
Raggiunto il fondovalle, si riprende la strada asfaltata e si
giunge ai ruderi della vecchia
chiesa dedicata a San Nicolò
(al quale si deve anche il nome
della zona), dove un particolare cartello in questa data avvisa le persone che hanno scaricato dei rifiuti nel sito a non
deturpare l’interno di quello
che un tempo fu luogo di culto
per le diverse generazioni che
si sono avvicendate nella zona
. Della struttura rimangono resti murari che necessitano di
ristrutturazione, dove sono
presenti degli ingressi ad arco.
La strada prosegue tra vari orti
che conferiscono un’aria suggestiva a questi luoghi e si
giunge in prossimità dell’area
fargli assumere bellissime forme rotondeggianti. A poca distanza da San NIcolò si aprono
diverse belle e interessanti cavità carsiche che possono contribuire allo sviluppo della zona, quali : “La Grotta delle Lumache”, “La grotta di S’Acqua Gelada” e “La Grotta del
Pannello”. Lungo la costa vi
sono numerose cavità carsiche
da rilevare ed analizzare e tra
queste primeggia per bellezza
la “Grotta delle Spigole” della
quale attualmente si sta interessando il Centro Iglesiente
Studi Speleo Archeologici
(CISSA).
Foto:
Morena Bonaccorsi
Realtà Locale
numero 632 del 6 Giugno 2013
LETTERA APERTA DA SAN GIOVANNI SUERGIU
LE DIFFICOLTA’ DI CREARE
E “FARE” CULTURA
Fiera del Libro
Sono passati 7 anni dalla costituzione dell’associazione
culturale “Suergiu uniti nella
cultura” e ci sembra opportuno cominciare a fare dei bilanci sull’attività fatta e sui risultati ottenuti.
Già dalla nascita l’obiettivo
era, ed è ancora, quello di divulgare l’arte, di conseguenza
la cultura, a 360 gradi in tutto
il territorio Provinciale consapevoli di doverci scontrare
con delle difficoltà oggettive
legate alla diffidenza, alla
mancanza di dialogo e di integrazione. Integrazione: le pagine dei giornali e i titoli dei
telegiornali sono pieni di questo sostantivo specialmente
riferito agli extracomunitari.
La paura della gente, evidentemente, è legata a tutto ciò
che è diverso dalle proprie
abitudini, dal menage quotidiano, si pensa che qualsiasi
cosa o persona diversa da noi
possa in qualche modo disturbarci. Si vede il bicchiere
sempre mezzo vuoto invece
di pensare che la diversità è
ricchezza perché ci consente
di appropriarci di realtà che
non conosciamo accrescendo
il nostro bagaglio culturale,
sociale ed umano. Ma come
può il nostro popolo consentire l’integrazione di chi viene
da fuori se già al nostro interno siamo divisi in gruppi che
litigano piuttosto che discutere? In una società civile dovrebbe esistere una terza figura che raccorda i litiganti mettendoli in condizione di accomunare gli obiettivi per raggiungere uno scopo comune
che è quello del bene collettivo. Ma quando tutti questi
fattori sono stravolti si raggiunge il caos generale e colui che aveva il compito di
unire si trova invece a doversi
schierare con una parte piuttosto che un’altra.
Il curriculum della giovane
associazione è all’evidenza di
tutti. Non abbiamo mai chiesto di avere di più di quello
che meritavamo. Ci siamo
sentiti dire che prima di pretendere dovevamo dimostrare
le nostre capacità e, seppur
consapevoli di questo, ci
amareggiò che queste parole
fossero state pronunciate da
chi invece doveva stimolare e
diplomaticamente osservare
per poi verificare se veramente le idee e la volontà erano
da premiare. Nonostante tutto
ci siamo armati di caparbietà
e abbiamo iniziato la nostra
attività culturale. Ci sembrava
corretto che i primi destinatari di questo progetto fossero
gli abitanti di San Giovanni
Suergiu, paese che ospita
l’associazione, e senza presunzione abbiamo iniziato,
con i pochi mezzi economici
a disposizione, facendo teatro
in mezzo alla campagna, presentando libri nell’oratorio
parrocchiale e facendo spettacoli in piazza. Abbiamo cercato di dialogare con le realtà
associative locali; chiesto a
gran voce la partecipazione
della gente; collaborato ad
eventi di respiro Regionale e
Provinciale; risposto agli inviti dell’amministrazione comunale quando questi venivano fatti in tempo utile, facendo un passo indietro, quando
opportuno, per smorzare gli
animi. Abbiamo tentato di tutto pur di realizzare i nostri
progetti nel comune Suergino. Ci dispiace verificare che
in questi 7 anni di attività abbiamo ottenuto risultati apprezzati ovunque tranne che a
San Giovanni Suergiu. Anzi,
proprio nel nostro paese abbiamo avuto le più grandi
difficoltà. Tra i nostri eventi,
ricordiamo la “Fiera del libro
del Sulcis-Iglesiente” e “Il
Maggio letterario”, che hanno ottenuto il plauso delle
amministrazioni Regionali,
Provinciali, dei Comuni Sulcitani, della gente comune,
degli intellettuali, degli addetti ai lavori: da tutti tranne da
chi avrebbe dovuto essere il
più felice del lavoro fatto e
del risultato ottenuto. Siamo
stati anche umiliati con atteggiamenti di sufficienza; hanno deformato le nostre dichiarazioni ufficiali, ostacolato
progetti con i silenzi; liquidato, talvolta i finanziamenti
pubblici approvati, dopo mesi
dalla presentazione della rendicontazione; tramato in silenzio mistificando i nostri
obiettivi e infine, non ottenendo nessun risultato, evitato di invitarci alle riunioni per
le manifestazioni estive e di
monumenti aperti. Ora, però,
è giunta l’ora di dire basta!
Facciamo nostra la dichiarazione del compianto Presidente Emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e diciamo a gran voce: noi non ci
stiamo!
Quando un’amministrazione
è incapace di dialogare con le
sue realtà associative vuol dire che non ha a cuore i propri
concittadini. Chi si occupa di
amministrare un paese dovrebbe sapere che la gente
non ha bisogno solo di sagre,
manifestazioni sportive, musica heavy metal ma necessita
soprattutto di cultura letteraria e teatrale. É sotto gli occhi
di tutti che, da quando la nostra associazione è stata
emarginata, in paese non si
presenta un libro, non si fanno laboratori di scrittura o
teatrali, non si organizzano
manifestazioni di poesia, conferenze sull’editoria o sulla
lettura. E allora su cosa sarebbe basato lo sviluppo culturale del paese? In due anni dall’insediamento la giunta comunale non è stata capace
nemmeno di inaugurare un
museo lasciato in eredità dalla vecchia amministrazione e
quindi come si potrebbe pretendere che si riesca ad avere
idee innovative o investire
sulla cultura? In un periodo di
forte recessione è inaudito
che si spendano 8mila euro
nel 2012 e 4mila euro nel
2013 per un festival musicale
(di nicchia) che per il secondo
anno ha visto la presenza di
un ridotto numero di pubblico
(circa 100 persone) e invece
non si vogliano programmare
attività culturali per tutta la
comunità. Incapacità? Superbia? Ancora non abbiamo risposte a queste nostre domande e presumo non le avremo
mai considerato che l’amministrazione per non avere un
confronto pubblico si dimentica di invitarci agli incontri.
Appare chiaro che non condividiamo gli stessi obiettivi,
non ci accomuna la stessa
passione, non siamo legati da
nessun vincolo e soprattutto
non siamo disposti a svendere
la cultura. L’improvvisazione
non fa parte delle nostre prerogative e, riteniamo che, non
si possono chiedere sempre
sacrifici alle associazioni,
pretendendo eventi senza aver
tentato precedentemente un
dialogo collettivo. Noi siamo
abituati alla programmazione
e alla ideazione di avvenimenti moderni e non siamo
ancorati a desuete logiche politiche, clientelari o soggettive. Non amiamo i finanziamenti a pioggia ma ci piace la
meritocrazia e decise prese di
posizione. Siamo forti del fatto di essere un’associazione
piccola eppure finanziata dalla Regione Sardegna e dal
Parco Geo Minerario e di essere sicuramente tra le prime
tre associazioni del paese come rendicontazione. Probabilmente tutto questo non conta
nulla ma noi abbiamo bisogno di rapporti sinceri e non
di sorrisi di circostanza!
Non basta essere amministratori per capire la cultura e per
saperla divulgare!
Proseguiamo il nostro cammino, forti delle nostre convinzioni, in compagnia di quelle
realtà associative, ma soprattutto amici sinceri, che hanno
inteso condividere progetti
comuni e di chi vorrà unirsi,
privati e amministrazioni
pubbliche, sentendosi parte
integrante del nostro sogno
culturale.
IL PRESIDENTE
(Cav. Claudio Moica)
11
IGLESIAS
GLI ORTI SCOLASTICI AVVICINANO GLI ALUNNI
AL CONSUMO DI PRODOTTI LOCALI E GENUINI
Tempo di raccolta negli orti sinergici di Serra Perdosa e
Campo Romano realizzati nelle scuole dell’infanzia e nelle
scuole primarie dell’Istituto
Comprensivo “C. Nivola”.
Programmati dalle insegnanti
delle numerose sezioni e classi
coinvolte e sostenuti da un corso di formazione in “Orticoltura naturale” promosso dalla
Scuola Civica di Politica a cui
hanno aderito oltre all’Istituto
Comprensivo “Costantino Nivola”, l’Istituto Professionale
di Stato ad indirizzo Turistico
ed Alberghiero “G. Ferraris”e
il Liceo Carlo Baudi di Vesme
– Pedagogico Sociale, Linguistico, delle Scienze Sociali, gli
orti sono cresciuti rigogliosi
nei cortili delle scuole.
Organizzati principalmente per
avvicinare i piccoli alunni ai
cicli naturali utilizzando metodi agricoli rispettosi della terra
e della rete della vita, il programma didattico vuole anche
incentivare nei bambini il consumo di verdure, spesso rifiutate sia a casa che nella mensa,
e nelle famiglie, vuole promuovere la produzione e il
consumo dei prodotti locali a
filiera corta. Con i bambini
l’obiettivo si può via via raggiunge perchè consumare, cucinate in vari modi, le verdure
prodotte nel proprio orto, ren-
de le bietole, i fiori di zucca, i
ravanelli, le lattughe particolarmente buoni e mangiabili da
“quasi” tutti i bambini. E non
sono pochi i papà e le mamme
che si informano sul metodo
sinergico e imitano l’esperienza. In questi giorni all’uscita di
scuola, oltre allo zaino, i bambini portano a casa qualche foglia di prezzemolo, basilico,
bietola, mostrati con orgoglio
ai genitori.
“Raggi di sole” e “Orto magico”, questi sono alcuni nomi
dati agli orti, appaiono agli
scolari generosi nell’offrire i
propri frutti, un cibo che cresce
di giorno in giorno sotto gli
sguardi stupiti di bambini, genitori e insegnanti. E insieme
al cibo si scopre il meraviglioso mondo naturale, le farfalle
cavolaie e i suoi piccoli bruchi
voracissimi che hanno distrutto
il raccolto di cavolo e i lombrichi che sottoterra lavorano per
noi; si sperimentano le difficoltà e le problematiche del
mondo agricolo, compreso un
tempo tanto variabile e un
freddo anomalo che rallenta
tutte le produzioni. “L’esperienza compiuta, sicuramente
positiva, è stato spiegato, potrà
migliorare nel tempo ed estendersi con la creazione di una
rete cittadina di orti scolatici,
libro vivente di studio e vicinanza ai cicli naturali per dire
a tutti che è tempo di tornare
alla terra, anche come professioni, ai suoi ritmi e reti, ad
una agricoltura biologica che
ci dia un cibo sano e naturale
prodotto dalle mani dei nostri
giovani e non necessariamente
acquistato al supermercato”.
12
Realtà Locale
numero 632 del 6 Giugno 2013
CAGLIARI
I LETTORI INCONTRANO I LIBRI ANTICHI
DELLA FACOLTA’ DI STUDI UMANISTICI
Si è tenuto giovedì 30 maggio
scorso, presso l’aula Magna
“B. R. Motzo” della Facoltà
di Studi Umanistici di Cagliari, il convegno Libri antichi e
loro lettori in Sardegna - Il
caso del Fondo Antico della
Facoltà di Studi Umanistici,
parte integrante del progetto
di ricerca “Libri in greco e
loro lettori in Sardegna tra
XV e XVIII secolo”.
Il progetto, finanziato dalla
Regione Sardegna e realizzato
da un gruppo di ricercatori
del Dipartimento di Filologia,
Letteratura e Linguistica della Facoltà di Studi UmanistiCagliari Facoltà Studi Umanistici
ci, si propone va di indagare
le modalità di diffusione della
cultura classica in Sardegna in età rinascimentale e moderna, basandosi sulla presenza di libri
in greco (o latino) sul territorio regionale nei secoli XV-XVIII.
La prima fase della ricerca si è concentrata sul patrimonio librario della ex Facoltà di Lettere,
ed in particolare sui testi conservati nel cosiddetto “Fondo antico”. Durante il convegno del 30
maggio sono stati presentati i risultati dell’indagine, in una panoramica storica e bibliografica
che ha spaziato dall’antichità all’alto medioevo, fino ad arrivare all’età della stampa, attraverso l’illustrazione dell’importante patrimonio librario del Fondo antico.
In particolare, Cristiano Giuseppe Musa ha illustrato i volumi di maggior pregio tra cinquecentine, seicentine e settecentine riferibili a testi classici, soffermandosi su volumi appartenuti a
grandi filologi del passato e a personalità di spicco del panorama degli studi sulla classicità a
livello europeo conservati a Cagliari. Silvio Schirru si è concentrato sulle note autografe di Janus Cornarius, dotto umanista attivo presso il circolo di studiosi legato alla figura di Erasmo da
Rotterdam, ad un’edizione del 1500 di Aristofane, la prima a contenere tutte le undici commedie
finora conosciute dell’autore ateniese del V secolo a. C., giunta a Cagliari per impulso del grecista Benedetto Marzullo, che dal 1959 al 1967 fu docente di Letteratura Greca presso l’Ateneo
cagliaritano. Luca Sarriu, invece, ha offerto un saggio metodologico di studio di un fondo privato, attraverso l’illustrazione delle tracce del lavoro del latinista Vincenzo Ussani senior sui libri
a lui appartenuti e conservati a Cagliari, concentrandosi sulla più importante impresa editoriale
del grande studioso, l’edizione critica del testo di Egesippo, storico del IV secolo d.C., e proponendo una ricostruzione del lavoro del filologo nelle fasi salienti della sua attività.
I lavori sono stati introdotti dalla prof.ssa Patrizia Mureddu, responsabile scientifico del progetto, e Gianfranco Demartis, direttore delle Biblioteche del Distretto di Scienze Umane dell’Università di Cagliari. Al termine convegno, la bibliotecaria Paola Denotti ha effettuato una visita
guidata al Fondo antico, illustrando i volumi più importanti del fondo, alla scoperta di tesori di
straordinaria importanza dal punto di vista storico, filologico ed editoriale
SPAZIO AGLI EMIGRATI
SCUOLA DI TERRALBA SI GEMELLA CON FIRENZE
“DIAMOCI UNA MANO”: STORIA DI VALORI
Elio Turis
Non sono passate che poche
ore, da quando li abbiamo lasciati in Santa Croce, che risalivano sull’autobus che li portava al recupero dei bagagli
per riprendere la strada del
porto di Livorno, direzione
Sardegna, che già ci mancano.
Chi sono? Sono il gruppo di
bambini, le maestre e i genitori di Terralba, in totale 62 persone, ospiti, per tre giorni a
Firenze. I bambini, dell’Istituto Comprensivo, scuola primaria e materna, classi quinte
C e D di Terralba, Oristano.
Sono arrivati mercoledì 15
Maggio, ma erano a Firenze,
con la mente già da molti mesi. Per loro non è stata solo
una “gita” scolastica, ma il
frutto di un percorso didattico, nato in prima elementare,
grazie all’impegno e al sacrificio delle maestre Maria, Nicoletta, Maria Teresa, Cristiana, Elena, Pier Anna, Giuseppina. Il progetto titolato “Diamoci una mano”, parte dalla
voglia di conoscere e scoprire
le proprie origini, la storia, le
tradizioni e la lingua. Per questo i bambini hanno coinvolto
genitori e nonni, per sapere e
conoscere la vita e le abitudini del tempo in cui hanno vissuto. Tra testimonianze storiche e verbali, hanno imparato
che la storia e la tradizione
trasmettono valori e speranze
sempre attuali. I bambini si
sono appassionati allo studio
del contesto familiare e culturale dei sardi nel novecento,
l’alimentazione e la società.
Parte rilevante è stata riservata alla suddivisione dei balli
Sardi, del ballo a carnevale,
alla musica e agli strumenti
musicali, non tralasciandone
alcuno. Tutto questo è stato
poi tradotto in ricerca, e la ricerca in un libro. ”Su Baddu e
sa Vida” il titolo, edito dalla
casa editrice Mariapuntaoru
di Terralba, nella collana
scuola, che può essere richiesto sia direttamente alla casa
editrice o trovare presso le
migliori librerie. A Firenze,
oltre a presentare il libro all’Associazione dei Sardi, hanno voluto presentarlo anche
alle scuole del Comprensivo
Torrigiani e del Comprensivo
Carducci, in due momenti di
socializzazione. Il primo, nel
chiostro del Convento delle
Ex Leopoldine, nello storico
quartiere di San Frediano, dove anche la primaria Torrigiani ha dato il benvenuto ai coetanei, con un saggio di chitarra, subito ricambiato da coreografie, rigorosamente in
costume, di ballo sardo, perfettamente organizzato e accompagnato da canti tradizionali in sardo e non. Il secondo
incontro, si è svolto all’interno della Scuola Carducci, in
una atmosfera di sincera amicizia e condivisione, sia da
parte del corpo docente che
da parte dei bambini. I bambini della Carducci hanno illustrato momenti salienti della
storia di Firenze, dalla Festa
della Rificolona, passando per
l’Ascensione, al Calcio Storico Fiorentino. I bambini di
Terralba hanno allietato e divertito i loro coetanei, con
momenti di forte emozione,
interpretando la storia e la tradizione del ballo e del canto
Sardo. Il momento conviviale
seguente, ha favorito il suggello di questo entusiasmo. I
bambini della Carducci hanno
voluto omaggiare quelli di
Terralba, con delle ceramiche
da loro prodotte a scuola; dono apprezzato e ricambiato
con l’omaggio del libro “Su
baddu e sa vida”. Non sono
mancati naturalmente i momenti di apprendimento culturale, come la visita alla Basilica di Santa Croce, alla Galleria Palatina, passando per il
Ponte Vecchio, Piazza della
Signoria e Palazzo vecchio, e
non sono mancati momenti
anche di curiosa soddisfazione, quando i bambini, in costume, hanno voluto rendere
omaggio al vecchio rione delle Cure, tra lo stupore e l’entusiasmo degli abitanti con
una esibizione “on the road”,
da alcuni definita il più originale “Flash mob” realizzato a
Firenze. Quindi hanno preso
la via del rientro, non dimenticando di ringraziare l’Acsit
per aver dato la possibilità di
realizzare questo evento, e
tramite sempre l’Acsit, ringraziare l’amministrazione del
Comune di Firenze che non
ha fatto mancare il suo sostegno e aiuto, menzionando, in
particolar modo, il personale
del trasporto locale, Ataf, e il
personale dell’assessorato all’Educazione del Comune di
Firenze.
BANDITO DAL COMITATO EMIGRAZIONE ACLI
IL XXV CONCORSO DI POESIA SARDA INEDITA
Gian Piero Pinna
Monteponi - Archivio Storico Minerario
Per le prenotazioni telefonare al servizio visite:
tel. 0781.491300 - fax 0781.491395
o via e-mail: [email protected]
www.igeaspa.it
Il Comitato per l’Emigrazione e Immigrazione Acli Sardegna, settore Folk e Cultura sarda, in collaborazione con le presidenze provinciale di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari, bandisce il XXV Concorso di Poesia Sarda
inedita. Il concorso si articola in quattro sezioni; sezione A, poesia in rima inedita, in
memoria di Cicito Canu, dirigente ACLI e si
può concorrere con una o due poesie in rima
e metyrica a tema libero; sezione B, poesia
senza rima inedita, in memoria di Ignazio
Marras, dirigente ACLI, e si concorre con una o due poesie senza rima, a tema libero; sezione C,
che è suddivisa in due sottosezioni, la E, riservata agli alunni frequentanti la Scuola Elementare
nell’anno scolastico 2012/13 e la sezione M, riservata agli alunni frequentanti la Scuola Media inferiore nell’anno scolastico 2012/13. Gli alunni delle scuole elementari e quelli delle medie, possono partecipare al concorso con una o due poesie e uno o due racconti o novelle che non superino le due cartelle dattiloscritte a spazio due. Sezione D, in memoria di Francesco Becchere, nato
a Bultei e morto a SàoCaetaneo Do Sào Paolo in Brasile. Il tema proposto è, Sa Fatta Innanti e Sa
Pentida Poi. Questa sezione, è stata fortemente voluta dalla Federazione anziani e pensionati delle ACLI. È ammessa la partecipazione a tutte e quattro le sezioni, con il limite di due opere per
ciascuna sezione, anche se verrà premiata una sola opera dello stesso poeta. Le opere devono essere fatte pervenire in otto copie dattiloscritte, per raccomandata al Comitato Regionale Emigrazione Immigrazione ACLI, via Roma,130 07100 Sassari. Le opere concorrenti, devono essere completamente anonime o contrassegnate con un moto o uno pseudonimo e tale moto o pseudonimo,
le generalità, l’indirizzo e l’eventuale numero telefonico, vanno scritti su foglio a parte e chiuso in
busta non trasparente, da allegare alle poesie
inviate. Ad ospitare la premiazione del concorso, si è già candidata l’Amministrazione comunale
di Laerru in provincia di Sassari.
L’ABBONAMENTO A
È LA MIGLIORE FORMA PER RESPIRARE SEMPRE ARIA E PROBLEMI DI CASA
Storia e Personaggi
numero 632 del 6 Giugno 2013
MEZZO SECOLO DI VOLI ALISARDA-MERIDIANA
E LA STORIA DEL TRASPORTO AEREO IN SARDEGNA
Alessandro Carta
città italiane ed europee con la
possibilità di volare a basso
prezzo.
La prima è stata EasyJet che
nel 2004 ha collegato il capoluogo sardo con Londra Luton
(per passare nel 2010 a Londra Stansted). Fu poi la volta
della HLX (divenuta poi TUI-
La storia della compagnia aerea Meridiana, erede della storica Alisarda voluta dall’Aga
Khan per dare impulso alla
nascente Costa Smeralda, ebbe inizio esattamente 50 anni
fa. Alisarda fu costituita a Roma il 28 marzo del 1963 con
atto del notaio Serafino Gloriani. Sede sociale della società venne stabilita a Sassari in
via Cavour e primo Presidente
fu nominato il Conte Roberto
Ranchella.
“Il progetto prevedeva di servire dallo scalo di Olbia Venafiorita lo sviluppo degli insediamenti turistici in Costa
Smeralda, ed in particolar modo quelli di Porto Cervo e delle immediate vicinanze.
Si trattava di poche strutture
alberghiere, estremamente lussuose, ed alcune ville disposte
intorno ai piccoli approdi per
le imbarcazioni che sempre
più frequentemente iniziavano
a solcare quei mari e ad apprezzarne la bellezza”.
Venafiorita non era un vero e
proprio aeroporto, ma uno
scalo militare aperto nel 1927,
sia pure con scarsa frequenza.
Ma la storia del trasporto aereo tra la Penisola e la Sardegna aveva preso avvio subito
dopo la Prima Guerra Mondiale. Erano inizialmente,
perlopiù, mezzi collaudati durante il conflitto e che per
l’epoca costituivano, con pochi posti per passeggeri, l’unica soluzione per tagliare i
tempi impiegati dai meno fortunati mezzi navali che permettevano di raggiungere
l’Isola.
Negli anni Venti, con la costituzione della Società SAM
(Società Aerea Mediterranea),
la Sardegna cominciò a conoscere una certa regolarità di
collegamenti col Continente.
Il Nord Sardegna venne colle-
gato con una linea aerea giornaliera Olbia-Ostia, con idrovolanti Dornier-Wal a 18 posti. Ma la linea venne sospesa
perché Olbia fu ritenuta pericolosa. I collegamenti vennero
ripresi nel 1937 con scalo a
Porto Conte, svolti dalla società Ala Littoria, nuova compagnia di bandiera , la quale si
era impegnata ad un servizio
giornaliero con Roma e altri
collegamenti plurisettimanali
con Genova-Cagliari e Tunisi. Anche in questo caso i collegamenti avvenivano con
idrovolanti Savoia-Marchetti
a 18 posti, sostituiti nel 1939
con i Cant-Zappata.
Alla fine del Secondo Conflitto mondiale nacque “Airone”,
società costituita con sottoscrizione di numerosi azionisti
privati. La “Airone” incontrò
subito i favori del mercato,
per quanto presto dovette vedersela con la concorrente
“LAI”, società di bandiera che
ebbe la concessione dei collegamenti con la Sardegna. Per
ovviare la diretta concorrenza
“Airone” sviluppò le tratte
passando per Alghero e così si
caratterizzò con la Roma-Milano-Torino e Cagliari. Il servizio veniva svolto con trimotori Fiat-212 a 36 posti e notevole carico di merci.
In quegli anni, primi anni Cinquanta, ebbe sviluppo anche il
trasporto via mare (navi Regione) per cui il servizio aereo
conobbe una accentuata crisi,
tant’è che “Ali Flotte Riunite”
era stata frutto della fusione di
“Aviolinee Italiane”, “Airone”, “Adriatica” e “Tesco”. La
nuova società nel 1952 passò
alla “LAI” . Nel 1957 gli subentrò “Alitalia” che disponeva dei “Covair Metropolitan”.
Nel 1958 Alitalia sperimentò
le tratte giornaliere Cagliari o
Alghero con Roma e Milano.
Sui cieli sardi nel 1962 iniziarono a volare gli stagionali
“BEA” e “AIR FRANCE”.
Tra il 1958 e 1980 il sistema
aereo con la Sardegna venne
rinforzato dalla società “ITAVIA (Aerolinee Itavia) la quale cessò d’operare a seguito di
un triste incidente, meglio conosciuto come “strage di Ustica”. Tuttavia la rivoluzione
dei collegamenti aerei con la
Sardegna avvenne nel 1963
con la nascita di “ALISARDA”. L’iniziativa, a carattere
privato, iniziò sperimentando i
voli charter con Roma, Genova, Alghero e Ajaccio. Nel
1966 inaugurò i voli di linea
Alghero-Roma e Alghero Palermo e Catania. Fu quello il
primo storico collegamento
aereo tra le due maggiori isole
italiane. Subito dopo “ALITALIA” venne affiancata da
“ATI” . In epoche più recenti,
lo sviluppo del traffico aereo
passeggeri da e per la Sardegna, fortunatamente, si è sviluppato con grande interesse,
non solo per motivi turistici,
ma anche finalizzato ad altri
interessi. I tre maggiori aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero (altre piccole aerosuperfici sono presenti a Tortolì,
dove per alcuni anni c’è stato
un servizio di linea; e Oristano
mai entrato ufficialmente in
esercizio), costituiscono oggi
scali di notevole interesse internazionale, tant’è che decine
di compagnie aeree hanno
consolidato la loro presenza
stabile nei tre scali. Cagliari è
passato dai poco più di 2 milioni di passeggeri del 2000
agli oltre 3,5 milioni del 2012.
Questa crescita è dovuta essenzialmente all’introduzione
di rotte low cost che negli ultimi anni stanno permettendo
alla città di ampliare i propri
collegamenti con numerose
fly), per effettuare collegamenti con le città tedesche di
Monaco, Stoccarda e Colonia.
Infine nel 2007 è la volta poi
dell’insediamento della base
Ryanair a Cagliari, che grazie
al collegamento con 12 città
italiane e 14 rotte europee è
diventata la compagnia aerea
più scelta dai sardi.
Negli aeroporti di Alghero e
Olbia il discorso è differente.
Nel primo, grazie all’inserimento dello scalo tra quelli
serviti dalla Continuità Terri-
13
toriale e dall’apertura della seconda base sarda di Ryanair
(nel 2008 dopo quella di Cagliari-Elmas), i passeggerei
sono raddoppiati: da 650 mila
del 2000 a 1,5 milioni del
2012.
Olbia invece è l’aeroporto che
più risente della stagionalità,
con un’intensa attività nei mesi da giugno a settembre (il
90% dei voli da e verso l’estero è concentrato durante
l’estate) e un sostanziale stallo
per il resto dell’anno.
14
Speciale Parco Geominerario
numero 632 del 6 Giugno 2013
LA MINIERA DELL’ARGENTIERA
Alberto Monteverde
Nella Nurra, regione della
Sardegna nord occidentale, a
pochi chilometri da Alghero,
si ergono nella loro maestosa
spettralità gli impianti estrattivi ed industriali della Miniera
dell’Argentiera.
Risale al 1131 il primo documento che rammenta lo sfruttamento dei filoni d’argento
presenti sull’altura che domina la Cala di San Nicolò. Si
tratta di un atto di donazione
da parte del Giudice Gonario
II di Torres a favore della primaziale di Santa Maria di Pisa. Le attività estrattive sul
luogo sono certamente assai
più antiche. Il Generale Alberto Ferrero della Marmora nel
suo Itinerario dell’Isola di
Sardegna rammentava infatti
che nel fondo di un pozzo nella zona di Miniera Vecchia,
nel corso di un sopralluogo
compiuto nel 1865, si erano
ritrovati “un mucchio di cadaveri di cui le fibule ed armi
notavano un’epoca romana”.
Le armi erano forse attribuibili ai soldati di guarnigione incaricati della sorveglianza dei
Damnati ad metalla, i disgraziati condannati al lavoro forzato in miniera, pena frequentemente comminata nell’antica Roma. Il nome della miniera è legato alla figura dello
scrittore francese Honorè de
Balzac. Questi, giunto in Sardegna nel 1838, valutò la possibilità di rinvenire argento in
quantità considerevoli. L’iniziativa del letterato era tuttavia destinata a naufragare poco tempo dopo per la mancanza di capitali adeguati e delle
necessarie conoscenze tecniche.
Solo nel 1867, con la concessione per l’estrazione di minerali di piombo argentifero e
zinco, accordata alla Marchesa Angela Tola di San Saturnino, si avviò il razionale ed efficace coltivazione dell’Argentiera. Sotto la guida dell’Ingegner Jean Gordinne, pri-
mo direttore della miniera, furono scavate non poche gallerie per l’esplorazione del giacimento, provvedendo anche
all’eduzione delle acque mediante lo scavo di una galleria
di ribasso. Nel 1870 la concessione passava alla Societé
Anonyme Minière et Metallurgique Sardo-Belge. Grazie allo scavo di un pozzo nel cantiere di Is Calabronis, fu possibile estrarre oltre 300 tonnellate di galena contenti un
elevato tenore d’argento. Gli
impianti della miniera erano
ormai una significativa realtà
con oltre cento addetti tra tecnici, minatori e cernitrici.
Solo due anni dopo, tuttavia, a
causa dell’insostenibile levitare dei costi, specie per il trasporto del minerale, la società
belga era costretta a cedere la
concessione alla ditta Luigi
De Laminne di Liegi che vantava i maggiori crediti nei
confronti della società. Pochi
mesi dopo il De Laminne ce-
UN NATURALE SET CINEMATOGRAFICO
Argentiera un secolo fa
Gli impianti industriali e lo
splendido contesto naturalistico dell’Argentiera sono stati lo
scenario di alcune importanti
produzioni cinematografiche.
Nel 1967 vi sono state girate
le scene iniziali del film La
scogliera dei desideri, Un film
di Joseph Losey con Elizabeth
Taylor e Richard Burton.
Nel 1978 il regista Marco Ferreri vi ha ambientato le scene
finali del film Chiedo asilo,
con protagonisti Roberto Beni-
gni e Dominique Laffin.
Molte scene furono girate all’interno della vecchia sala cinematografica della miniera,
rimasta inalterata nel tempo, e
lungo la vicina spiaggia di San
Nicola.
CONSORZIO DEL PARCO GEOMINERARIO STORICO
E AMBIENTALE DELLA SARDEGNA
Via Monteverdi, 16 - 09016 Iglesias (CI)
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Argentiera oggi
deva a sua volta la concessione alla Compagnia Generale
delle Miniere. L’Ingegnere
Eugenio Marchese, Direttore
della Compagnia, grazie ad
una significativa iniezione di
capitali fu in grado di conferire un rinnovato impulso alle
attività estrattive, conseguendo in breve tempo risultati assai positivi. Nella zona denominata Cumpingieddus fu edificata una laveria seguita da
un’altra, dotata di macchinari
più moderni, realizzata in
prossimità della spiaggia. Le
gallerie furono dotate di binari
allo scopo di facilitare il trasporto del minerale su carrelli
trainati da cavalli.
La Società Anonima delle Miniere di Correboi acquisiva la
concessione nel 1895. Sotto la
guida del nuovo Direttore,
l’Ingegner Daneri, furono
aperti nuovi cantieri a quote
di lavorazione più profonde. Il
progressivo calo della produzione di piombo fu compensato dalla maggiore produzione
di zinco. Frattanto venivano
ampliati i quartieri destinati
ad alloggi e servizi. Non lontano dalla spiaggia fu edificato un nucleo di caseggiati con
la direzione, gli uffici e l’infermeria. Nel 1929 la Correboi passava sotto il controllo
della Società Anonima Mineraria e Metallurgica di Pertusola. L’arrivo di nuovi capitali
e di una efficientissima rete di
distribuzione del lavorato consentì un considerevole incremento della produzione e della redditività degli impianti. Il
rinnovo dei macchinari della
laveria a mare permise l’intro-
duzione del sistema della flottazione consentendo ottimi risulgati nella lavoraziohe della
blenda. Nel 1951 si apriva un
nuovo pozzo interno denominato Umberto che permise la
cotivazione dei giacimenti più
profondi ma anche più ricchi.
Tuttavia, il mutare delle condizioni economiche internazionali, complice il progressivo esaurimento dei filoni ed il
crecente aumento dei costi di
produzione, soprattuto per
quel che riguardava il trasporto interno del minerale, portarono progressivamente fuori
mercato attività e produzioni.
Nel 1967 gli impianti dell’Argentiera cessarono ogni attività. Terreni e fabbricati furono
ceduti a società immobiliari
per un progetto di valorizzazione turistica.
Cultura
Un libro, unico del suo genere
nell’orizzonte editoriale sardo,
che ha in se rigore di ricerca e
presentazione, spazio uguale
per ognuno dei Comuni compresi nell’opera, larga dotazione fotografica a colori, facilmente consultabile per chi voglia conoscere la storia di questo territorio. Massimo Carta,
insomma, ha inanellato nel suo
impegno editoriale un altro di
quei libri che hanno sempre
rappresentato un chiaro punto
di riferimento per studiosi e
studenti. Solo che questa volta,
con “I Comuni del Sulcis Iglesiente”, l’autore ha superato se
stesso ed ha realizzato un testo
destinato a diventare patrimonio di ogni famiglia del territorio, ma anche un ricco vademecum per turisti assetati di storia
e di conoscenza di bellezze ambientali. Peccato che al momento il libro non sia presente
nelle librerie o nelle edicole in
quanto, ad ora, esiste solo
un’edizione, stampata direttamente dalla Provincia per fini
istituzionali in migliaia di copie
che saranno distribuiti ai Comuni e alle scuole del Sulcis
Iglesiente. Si spera, comunque,
che questo libro possa presto
diventare di larga diffusione
perché merita tutta l’attenzione.
Ciò che sorprende, nello sfogliare le pagine, è il rigore delle
ricerche, fatte anche da validi
collaboratori, cui si accompagnano fotografie di alto livello
e che mettono in luce ambienti,
siti e monumenti, talvolta sconosciuti ai più.
Ne viene fuori un Sulcis Iglesiente decisamente inedito, ricco di annotazioni storiche e laboriose ricerche, sulle quali vale la pena soffermarsi per approfondire aspetti che non sempre sono oggetto di attenzione,
anche da parte di tanti Ammini-
15
numero 632 del 6 Giugno 2013
SARDEGNA IN LIBRERIA
LA STORIA DEI COMUNI DEL SULCIS IGLESIENTE
RACCHIUSA NEL NUOVO LIBRO DI MASSIMO CARTA
Claudio Moica
re, specialmente nelle loro peculiarità e patrimoni locali. Rigorosamente in ordine alfabetico il volume parte da Buggerru,
località mineraria e luogo da
cui sono partite le prime rivolte
operaie, per terminare con Villaperuccio dove insiste la
splendida necropoli di Montessu. Ma non di meno hanno da
vantare gli altri comuni: Calasetta con la sua Torre Sabauda,
Carbonia con la sua storia mineraria, Carloforte sede della
Tonnara e poi Domusnovas con
le Grotte di San Giovanni senza
tralasciare la città delle chiese,
Iglesias, S.Antioco e i suoi Fenici e a seguire tutti gli altri comuni con la loro storia e monumenti di tutto rispetto. Nella
stesura del libro nulla è stato lasciato al caso o all’improvvisazione. Massimo Carta ha centellinato ogni singola parola affinché, finalmente, venisse dato
il giusto risalto a questo fazzoletto di terra del sud ovest dell’Isola in cui sono approdati invasori. ma da dove sono partiti
anche gli autoctoni, riconosciuti come provetti navigatori e
grandi commercianti anche da
Omero nelle sue opere. Anche
l’assessore Provinciale alla cultura, Marinella Grosso, si sofferma sul lavoro certosino fatto
dall’autore asserendo “Ventitre
inserti come pezzi di un puzzle
che compongono un unico disegno, il Sulcis Iglesiente, per
spiegare il territorio a chi non
lo conosce e alle stesse comunità”. Ma si può anche affermare senza paura di smentita che
l’opera sia un vero e proprio
condensato delle cose più importanti accadute nel territorio.
Essa è di pregevole ausilio per
qualsiasi istituto scolastico e
bene farebbe l’Ispettorato delle
scuole a farlo adottare nei vari
istituti in modo che l’identità
non venga persa. Il lavoro fatto
può essere spunto per tutte
quelle guide turistiche che ricercano aneddoti o particolarità
di ciascun comune che sicuramente non sono presenti nei testi tradizionali perché frutto di
ricerche e approfondimenti personali. Chiunque legga quest’opera si renderà conto come
anche il centro più piccolo del
territorio abbia una storia importante che ha sicuramente influenzato i comuni confinanti
nel trascorrere del tempo. Si
può leggere di eventi datati come l’arrivo a Narcao, intorno
all’anno mille, dei Monaci che
costruirono le prime chiese
campestri introducendo nuove
tecniche di lavorazione; passare
poi alla rivoluzione industriale
di Portovesme e finire ai giorni
nostri con il Girotonno di Carloforte, evento enogastronomico. Un’opera completa nella
sua essenzialità, ma anche di
facile lettura nella sua complessità. In un periodo storico dove
tutto viene digerito e metabolizzato immediatamente, quest’opera ha la pretesa di restare
nel tempo come pietra miliare
della letteratura e storiografia
sarde e da dove i posteri potranno attingere per ricordare e
trasmettere a loro volta. Un
grande sforzo editoriale unito a
un vivo interesse della Provincia ha prodotto quest’opera che
speriamo possa, nel futuro, essere presente in tutte le case come oggetto primario per la divulgazione dell’identità e della
storia locale.
IL NUOVO PORTALE
DELLE BIBLIOTECHE
stratori locali. Il Presidente della Provincia, Tore Cherchi, nella prefazione all’opera rafforza
questa tesi e afferma “Il senso
identitario si rafforza anche
con la conoscenza e la divulga-
zione dei luoghi e della storia
delle comunità che compongono il Sulcis Iglesiente” e, in
questo testamento culturale,
tutti i 23 comuni del territorio
provinciale si possono ritrova-
E’ online il restyling del sito
SardegnaBiblioteche, il portale istituzionale dedicato alle
biblioteche che operano sul
territorio regionale e ai servizi
bibliotecari, alle attività legate
al mondo del libro e della lettura, nonché alle linee di attività sostenute e portate avanti
dal Servizio beni librari, biblioteca e archivio storico regionali. Il sito SardegnaBiblioteche fa parte del sistema
integrato dei portali tematici
facenti capo al sito istituzionale, che mirano ad approfondire ambiti tematici o progetti
specifici, avvalendosi dell’apporto e del contributo di enti e
istituzioni del territorio regionale. In occasione del progetto di restyling del portale si è
consolidata la collaborazione
con le biblioteche e le istituzioni pubbliche e private del
settore che assumono il ruolo
di fornitori accreditati di informazioni sui servizi erogati
e sulle attività in corso di
svolgimento. Tale collaborazione consente di poter disporre di un portale costantemente aggiornato, dettagliato
e approfondito. Tra le novità a
disposizione segnaliamo:
- la ricerca e localizzazione
delle singole strutture tramite
la combinazione di più chiavi
di ricerca o sulla mappa territoriale suddivisa per province
- la possibilità di effettuare ricerche sui contenuti del sito a
partire da un canale di ricerca
presente in home page
- la possibilità di effettuare ricerche mirate sugli eventi di
promozione del libro e della
lettura attraverso un canale
dedicato e un apposito calendario
- la ricerca su tutti i cataloghi
regionali e su una selezione di
cataloghi on-line nazionali ed
esteri
- la sezione dedicata agli strumenti di lavoro per professionisti e operatori del settore,
con una selezione della normativa di riferimento e dei
principali documenti di lavoro
sulle tematiche professionali e
una vetrina delle attività di
formazione organizzate nel
territorio regionale
- le notizie e gli approfondi-
menti sulle attività del Servizio beni librari, biblioteca e
archivio storico regionali.
CITTÀ DI CARBONIA
(PROVINCIA DI CARBONIA-IGLESIAS)
BORSE DI STUDIO
PER STUDENTI UNIVERSITARI DISAGIATI
ANNO ACCADEMICO 2011 –2012
In considerazione delle difficili condizioni del nostro territorio e al fine di sostenere le nuove generazioni, affinché
non siano penalizzate dalla situazione familiare venutasi a
creare per la crisi economica e sociale, l’Assessorato all’Istruzione e Formazione del Comune di Carbonia bandisce
un concorso per l’assegnazione di borse di studio a favore di
studenti universitari appartenenti a famiglie disagiate.
Presso l’Albo pretorio comunale, l’Ufficio Pubblica
Istruzione, le sedi delle ex Circoscrizioni di Bacu Abis e Cortoghiana e sul sito Internet: www.comune.carbonia.ci.it - servizi comunali – servizi pubblica istruzione, sono disponibili
l’Avviso Pubblico e la modulistica per la presentazione delle
domande. La scadenza dei termini è fissata per il 28 giugno 2013.
Ulteriori informazioni possono essere richieste presso
l’Ufficio Istruzione e Formazione in via Mazzini 68 a Carbonia. Telefono 0781.663858.
L’Assessore all’Istruzione e Formazione
Lucia Amorino
SULCIS - IGLESIENTE:TURNI DEL 8 & 9 GIUGNO 2013
FARMACIE:
IGLESIAS: SANNA, via Vivaldi, tel. 0781.24621
CARBONIA: URGU, via Gramsci, tel. 0781.62591
CARLOFORTE: PICCALUGA, via XX Settembre, tel. 0781.854011
SANT’ANTIOCO: RUBISSE, piazza Umberto, tel. 0781.83031
DOMUSNOVAS: DELL'APA, piazza Leccis, tel. 0781.70744
VILLAPERUCCIO: LACCU, via Nazionale, tel. 0781.950149
TEULADA: DANERO, via Umberto, tel. 070.9270014
BENZINAI:
IGLESIAS: SOLO SERVIZIO 24ORE
CARBONIA: AGIP-BINDO, piazza Matteotti
AGIP-BALIA, località Sirai
Q8-PERDIGHE, via Lubiana
VILLAMASSARGIA: Q8-MURGIA, via Stazione
GONNESA: Q8-MAMELI, corso Matteotti
SANT’ANTIOCO: AGIP-PINNA, via Nazionale
CARLOFORTE: AGIP-REPETTO, via Porticciolo Pescherecci
SAN GIOVANNI SUERGIU: AGIP-MASSENTI, statale 126
SANTADI: TAMOIL-MELE, strada provinciale n°1
PORTOSCUSO: TAMOIL-PORTAS, via Dante
GIBA: Q8-IBBA, via Principe di Piemonte
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