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iglesias combattiamo l`astensionismo
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione A.P. D.L. 24/12/2003, n. 353, conv. in L. 27/02/2004 n. 46 - Cagliari · · Carbonia Anno XXIV numero 632 del 6 Giugno 2013 Euro 1,00 SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE www.gazzettadelsulcis.it · e-mail: [email protected] IGLESIAS COMBATTIAMO L’ASTENSIONISMO Massimo Carta L a voglia di riscatto socio-politico di Iglesias passa attraverso l’inversione di tendenza dell’indice di astensionismo al voto per il ballottaggio previsto per domenica 9 e lunedì 10 giugno prossimi. Il richiamo al voto è diventato parola d’ordine, anche per sfatare quella tendenza che finora ha visto in Iglesias l’abbassamento del numero dei partecipanti alla seconda fase del voto. Ma questa volta la conferma di tale tendenza sarebbe veramente sconcertante e negativa, atteso che già al primo turno c’è stato uno scandaloso astensionismo pari a un terzo dell’elettorato. Ecco perché Emilio Gariazzo e Gian Marco Eltrudis, i due candidati a Sindaco, stanno facendo ogni sforzo per dare all’appuntamento di domenica 9 e lunedì 10 una precisa indicazione. Dal risultato del voto, espresso dalla maggioranza dei cittadini iglesienti, verrà fuori non solo Gian Marco Eltrudis l’indicazione, ma anche e soprattutto il sostegno morale per colui che, assieme alla sua squadra immune da mire carrieristiche, prenderà in mano la gestione democratica della cosa pubblica locale. Le cose da fare saranno tante e tutte importanti. Anche perché occorrerà reimpostare un Emilio Gariazzo progetto per la città, guardando ai settori più disagiati e ridando al cittadino, in clima di collaborazione, quel ruolo di stimolo che da anni è venuto meno. Città della cultura; della valorizzazione di settori portanti quali l’artigianato e l’agricoltura; di eventi e turismo; città di servizi: per confermare queste peculiarità occorrerà un’Amministrazione solida, attenta e capace di trasformare i progetti in fatti concreti. Ma per fare questo occorrerà disporre di una “squadra” che senta al collo il respiro dei propri amministrati, non in chiave disfattista, ma di sostegno che potrà partire dal momento del ballottaggio. Sarebbe un umiliazione, per Sindaco e Consiglieri comunali, se la scelta venisse fatta da due terzi (o, scandalosamente, ancora meno) dell’elettorato. Vorrebbe significare, soprattutto di fronte alla giovani generazioni, che Iglesias ha perduto ogni suo interesse sociale e che la voglia del riscatto è stata abbandonata all’ecocentro. Metanodotto CARLOFORTE I QUATTRO MORI AL GIROTONNO S. GIOVANNI SUERGIU “Gazzetta” l’aveva anticipato in aprile scorso (n° 625) ed ora anche il Presidente di Confindustria Sarda Alberto Scanu ha fatto tesoro di tale indicazione. “Dato per morto il progetto Galsi, anche se la parola fine non è stata ancora detta (Assemblea di Galsi ha rinviato ogni decisione a maggio 2014), il problema della metanizzazione della Sardegna si riattualizza. Si trattERà solo di invertire la provenienza: anziché far arrivare il metano dall’Algeria, facendolo passare per 240 km lungo l’asse della Sardegna, sconquassandone l’intero territorio, basterebbe farlo arrivare da Piombino a Olbia. Pagina 4 LE DIFFICOLTÀ DI CREARE CULTURA MALGRADO LE POTENZIALITÀ Pagina 11 Pagina 7 PISCINA MORTA BUGGERRU IL SECONDO LAGO NATURALE IN SARDEGNA FORMUFFICIO.IT Rag. Francesco Manca Concessionario Buffetti Forniture articoli per ufficio Libri giuridici e per corsi Vendita assistenza personal computer Via Gramsci, 31 - Carbonia Tel. 0781.671162 Fax 0781.675299 CONFINDUSTRIA SARDA HA MODIFICATO IL TIRO SUL PROGETTO GALSI Buggerru - Piscina Morta Pagina 10 2 Regione numero 632 del 6 Giugno 2013 ANCHE NELLE ELEZIONI SARDE DOPPIA PREFERENZA DI GENERE Hanno voluto simbolicamente presentarlo nelle mani della Presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, l’appello a favore della Doppia preferenza di genere, firmato da un centinaio di personalità sarde, tra le quali il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzian, l’ex giocatore Gigi Riva e il filosofo Remo Bodei. Le rappresentanti delle Associazioni femminili sono state ricevute dalla Presidente Lombardo e dai Capigruppo. Nel corso dell’incontro, la delegazione ha sollecitato l’importanza dell’approvazione della Legge elettorale da parte del Consiglio regionale e ribadito l’appello ai Capigruppo affinché non ricorrano in aula al voto segreto per l’approvazione dell’emendamento sulla Doppia preferenza di genere. “Un intervento normativo dovrà essere fatto – ha sottolineato la Presidente Lombardo – perché non possiamo esporci a rischio di annullamento delle elezioni, ma in che termini possa avvenire è difficile prevederlo” e ha aggiunto: “Se sarà assicurata una rappresentanza minima, così come accade per gli enti locali, o se sarà introdotta anche la preferenza di genere”. La delegazione ha sottolineato in particolare l’importanza che riveste l’approvazione della Doppia preferenza di genere nella nuova legge elettorale, strumento ritenuto indispensabile per facilitare la partecipazione delle donne nella vita politica delle istituzioni sarde. E proprio la pros- sima settimana in Consiglio regionale la legge elettorale riprenderà l’iter di approvazione. “Condividiamo la causa e lo abbiamo testimoniato anche con le azioni portate avanti”, ha ricordato la Presidente Lombardo a conclusione dell’incontro, “ma bisogna essere anche realisti perché talvolta sul buon senso prevale l’istinto di sopravvivenza”. NECESSARIA LA RIFORMA ISTITUZIONALE NO NUOVI CENTRALISMI SENZA LE PROVINCE Il direttivo dell’Unione Province Sarde, presieduto da Roberto Deriu e presenti i presidenti delle province della Sardegna, si è riunito a Cagliari per incontrare il segretario nazionale dell CGIL funzione Pubblica Luigino Baldini, il segretario regionale dell CGIl funzione pubblica, Nino Cois ed i segretari territoriali dello stesso sindacato. Duramte l’incontro il presidente Deriu ha ribadito la posizione dell’Unione Province Sarde sulle questioni relative alla riforma istituzionale della Sardegna. “Il riordino del sistema delle Autonomie - ha detto Deriu trovando l’accordo del sindacato - è necessario. E’ altrettanto necessario - è stata la valutazione comune - evitare che la riforma porti ad un aumento del centralismo; deve invece tener conto che la assegnazione di funzioni e competenze va fatta seguendo il principio di ottimalità, ovvero assegnandole dopo un’attenta valutazione dei costi, dei risultati e dell’efficienza, al livello territoriale con i risultati migliori. Solo così - è stata la conclusione - la riforma potrà dirsi veramente efficace perchè contribuirà al benessere di ogni cittadino sardo”. LA SPESA FARMACEUTICA IN SARDEGNA In Sardegna la spesa farmaceutica lorda (al contrario di quella netta, in diminuzione del 3,7%) è in aumento, ma occorre considerare che la nostra Regione, assieme ad altre 4 Regioni, non fa pagare il ticket sulle ricette che incide sulla spesa lorda tra il 13% e il 15,2%, come scritto a pagina 3 del documento Federfarma. Se si aggiungessero queste percentuali alla spesa delle cosiddette Regioni virtuose, allora la loro spesa crescerebbe, abbassandone di fatto i risparmi conteggiati. E allo stesso tempo, se si aggiungessero, ad esempio, i 2 euro di ticket nelle ricette dei sardi (su 30 milioni di confezioni di farmaci), si totalizzerebbero circa 40/50 milioni (escludendo le esenzioni) che si dovrebbero sottrarre dalla spesa del dossier Federfarma. Lo chiarisce l’assessorato regionale della sanità in merito al documento Federfarma. I NUMERI DEL RISPARMIO. Da sottolineare comunque, che nel 2012 la spesa ospedaliera nell’Isola ha avuto una notevole riduzione rispetto al periodo 2008-2011, con un decremento di circa 40 milioni di euro rispetto al 2011 (da 194 milioni a 151 milioni di euro). Inoltre, come dimostrano i dati del primo trimestre 2013, la Sardegna sta facendo registrare una inversione di tendenza, ovvero una diminuzione importante della spesa farmaceutica territoriale, che si attesta a - 8,5% rispetto al 2012. Un dato rilevante se si pensa che la media nazionale si ferma a - 4,5%. Risultato questo che deriva anche dall’attuazione dell’accordo tra Regione e Federfarma Sardegna, in vigore dallo scorso 1 gennaio, per la riduzione della remunerazione riservata alle farmacie che distribuiscono determinati medicinali in distribuzione per conto (Dpc), cioè acquistati dalle Asl ma venduti nelle farmacie di tutta l’Isola. RICETTE. Per quanto riguarda l’aumento delle ricette, questo è dovuto al fatto che l’età media della popolazione è sensibilmente cresciuta e si fa maggior ricorso alla deo- spedalizzazione, oltre che alla limitazione delle prescrizioni. GIUNTA, DIECI AZIONI. In ogni caso, la Regione Sardegna ha intrapreso un percorso virtuoso iniziato nell’aprile 2012 con la delibera che ha individuato e approvato dieci azioni strategiche per la razionalizzazione e per il contenimento della spesa farmaceutica. Tra queste, la centralizzazione degli acquisti, i cui primi risultati sono incoraggianti e verranno presentati a brevissimo. CORTE DEI CONTI. Senza contare che neanche un mese fa sono emersi segnali positivi sul fronte del contenimento della spesa farmaceutica ospedaliera, come rilevato nei risultati dell’indagine a campione effettuata dalla Corte dei Conti in 4 ospedali sardi. NO DEI SARDISTI ALL’IMMAGINE DELL’ISOLA DESCRITTA DALL’ISTITUTO ISTAT Roberto Deriu L’ABBONAMENTO A È LA MIGLIORE FORMA PER RESPIRARE SEMPRE ARIA E PROBLEMI DI CASA Giovanni Angelo Colli Direttore Responsabile: MASSIMO CARTA e-mail: [email protected] www.gazzettadelsulcis.it Edizioni Sulcis di Salis Rosanna & C. sas Sede legale: Via Dalmazia 135 - Carbonia registrazione Tribunale Cagliari: decreto 15/1990 Iscriz. Registro Nazionale della Stampa n. 5184 del 10 Giugno 1996 ROC 3802 Settimanale del Sulcis - Iglesiente CCIAA Reg. Imprese REA 217220 - P. IVA 02691930925 Abbonamento Annuo (48 numeri) ITALIA: Euro 40 - PAESI CEE: Euro 80 - PAESI EXTRACOMUNITARI: Euro 160 CC. n° 43296169 Edizioni sulcis sas - Via Bandiera, 1 - 09010 CORTOGHIANA Hanno collaborato a questo numero: Gianni Podda, Alessandro Carta, Sergio Rombi, Armando Cusa, Marco Massa, Alfio Gessa, Elena Cossu, Sabrina Carta, Pino Piras, Giovanni Fiabane, Marcello Murru, Claudio Moica. Direzione - Redazione - Pubblicità: Via Gramsci, 199 - Carbonia (CA) Tel. 333.6077645 0781.675289 Fax 178.2282316 Foto e articoli inviati al giornale, anche via e-mail, sono da intendersi a titolo gratuito. La Direzione ne diviene proprietaria e si riserva la facoltà di pubblicarli. Responsabile Pubblicità: ROBERTO CARTA tel. 338.3592915 Grafica, impaginazione, stampa e allestimento: CTE Iglesias Z.Ind. Sa Stoia Tel. e fax 0781.21086 Distribuzione: Agenzia Distribuzione Pintus - Iglesias Fantini - Agenzia di distribuzione stampa s.r.l. Sestu Elmas - Tel. 070.262 699 “La Sardegna descritta dall’Istat è la diretta e prevedibile conseguenza dell’amministrazione di stampo neocoloniale delle nostre risorse, che uno Stato sempre più distante ed affamato continua a predare e consumare con arroganza, col solo fine di garantirsi la sopravvivenza, ed a prezzo del nostro sottosviluppo e della nostra povertà”. Lo ha detto il Segretario Nazionale del Partito Sardo d’Azione, Giovanni Angelo Colli, commentando gli esiti del rapporto Annuale Istat 2013 riferiti alla Sardegna: “Una fotografia drammatica che somiglia in maniera impressionante a un bollettino di guerra, soprattutto laddove si certifica che, per noi, la disoccupazione di lunga durata è del 16,4% e supera di ben cinque punti quella media italiana. Se poi a ciò si somma l’assenza di prospettive immediate nell’ambito del lavoro ed i numeri riferibili al tasso di inattività che è del 40,3% per circa 456mila persone in età lavorativa – prosegue Colli – si capisce cosa minaccia di esplodere in Sardegna e di cosa la politica si dovrebbe preoccupare molto seriamente e non solo a parole”. Il Segretario dei Quattromori ricorda inoltre come la Sardegna abbia soltanto “il triste primato del 27,6% di giovani che non studiano e non lavorano in età tra 15 e 29 anni che è diretta conseguenza dell precoce abbandono del sistema di istruzione e formazione che è pari al 25,1%”, ma richiama anche i numeri riferiti agli ammortizzatori sociali: “146mila persone che l’incertezza cronica ed il grave disagio della situazione economica della Sardegna ha fatto precipitare nella disperazione e nello sconforto”, il pericolo reale è che “molto verosimilmente, nell’immediato futuro il Governo regionale sarà richiamato anche attraverso gesti eclatanti a mantenere gli impegni sottoscritti ed a fornire soluzioni”. Ma per Colli sono proprio le soluzioni occupazionali a non dover riguardare la sola Regione Sardegna: “si tratta di far uscire dalla ritualità e dall’inconcludenza i confronti con il Governo italiano e la stessa vertenza Sardegna – conclude il Segretario sardista – portando la politica sarda a decidere finalmente di liberarsi dai condizionamenti romani e a mettere al primo posto la nostra Terra, pretendendo compattamente dallo Stato italiano tutti gli interventi straordinari necessari a fronteggiare le nostre tante emergenze, oltre a quanto dovuto e a suo tempo già concordato, come è appunto il caso dalla vertenza entrate”. Provincia Carbonia Iglesias 22 MILIONI DI EURO CANTIERABILI PROGRAMMA DELLA PROVINCIA 3 numero 632 del 6 Giugno 2013 CENTOMILA EURO DELLA PROVINCIA PER SPETTACOLI E MANIFESTAZIONI Realizzazione di opere necessarie, rilancio dell’economia locale e lievito all’occupazione, costituiscono i pilastri strategici dell’azione della Provincia nel settore dei Lavori pubblici e della Pianificazione territoriale. Come si evince dal report allegato, ventidue interventi riguardano opere cantierabili nel breve termine, entro 6/12 mesi, per un totale di 8.789.962 euro, mentre per altre ventuno opere i tempi di apertura dei cantieri vanno dai 12 ai 24 mesi, per un totale di 13.163.145 euro. Il piatto forte è costituito dal fatto che ben 38 dei 43 interventi, tutti già progettati e finanziati con fondi provinciali, non superano, ciascuno, la soglia del milione di euro: “Questo fatto – spiega il Presidente della Provincia, Salvatore Cherchi – permette di attivare le procedure negoziate direttamente con gli operatori locali, garantendo il beneficio del valore aggiunto sull’economia del territorio, in termini di fornitura dei materiali e della manodopera”. Il rilancio del sistema produttivo del Sulcis Iglesiente costituisce, quindi, un fronte di intervento a cui la Provincia di Carbonia Iglesias ha sempre tenuto tanto, rivolgendo attenzione soprattutto alle imprese in crisi, necessitanti di una non più rinviabile boccata d’ossigeno. Parte degli interventi sarà gestita direttamente dalla Provincia, mentre altri cantieri saranno affidati ai Comuni, salvaguardando sempre la sensibilità nel creare indotto tramite l’investimento sulle risorse locali: “Un aspetto, questo – conclude Salvatore Cherchi –, che non si sarebbe tutelato se la Provincia non avesse avuto sede qui”. RECUPERO APPRODO PORTIXEDDU € 200.000 Provincia RECUPERO APPRODO CALA DOMESTICA € 500.000 Provincia RECUPERO APPRODO MASUA € 400.000 Provincia DRAGAGGIO CANALE SANT’ANTIOCO € 950.000 Provincia REALIZZAZIONE IDROSCALO DIGA MONTI PRANU € 100.000 Comune Tratalias MANUTENZIONE RETICOLO IDROGRAFICO € 300.000 Provincia INTERVENTI DI ELIMINAZIONE AMIANTO A FAVORE DEI PRIVATI € 400.000 Provincia REALIZZAZIONE PORTALE RADIOMETRICO € 120.000 Provincia INTERVENTI RIQUALIFICAZIONE DELL’ISTITUTO NAUTICO CARLOFORTE € 644.933 Provincia EFFICIENTAMENTO ENERGETICO ISTITUTO FERMI DI IGLESIAS € 1.957.687 Provincia MESSA IN SICUREZZA ISTITUTO CETTOLINI SANTADI € 70.000 Provincia LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE E ADEGUAMENTO AREE ESTERNE ISTITUTO BECCARIA DI CARBONIA € 233.000 Provincia ADEGUAMENTO ATTIVITA’ PRODUTTIVE ISTITUTO CETTOLINI DI SANTADI € 100.000 Provincia LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DEL LICEO SCIENTIFICO “SU PARDU” IGLESIAS € 400.000 Provincia MESSA IN SICUREZZA SP80 – SP79 VILLAPERUCCIO – SANTADI € 280.193 Provincia SISTEMAZIONE CAVALCAFERROVIA VILLAMASSARGIA € 130.000 Provincia INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA PONTI SUL RIO SASSU, RIU MAQUARBA E RIU SANTU MILANI € 400.000 Provincia MANUTENZIONE STRAORDINARIA SP 73 NEI COMUNI DI GIBA E MASAINAS € 854.149 Provincia ACCESSO ALLA GROTTA SU MANNAU E AI BENI AMBIENTALI E CULTURALI DEL FLUMINESE € 350.000 Comune Fluminimaggiore INTERVENTI PER L’ACCESSO ALLA GROTTA DELLE LUMACHE € 100.000 Comune Buggerru ACCESSO AI BENI AMBIENTALI DEL BASSO SULCIS € 200.000 Comune Santadi INTERVENTI PER L’ACCESSO AL NURAGHE SIRAI € 100.000 Comune Carbonia TOTALE 22 INTERVENTI € 8.789.962 LAVORI CANTIERABILI NEL MEDIO TERMINE (12/24 MESI) ATTIVITA’ Importo finanziamento Ente gestore intervento COMPLETAMENTO APPRODO PUNT’E TRETTU € 250.000 Comune S. G. Suergiu RECUPERO APPRODO IS SOLINAS € 500.000 Provincia RECUPERO APPRODO NEBIDA € 600.000 Provincia REALIZZAZIONE APPRODO PORTO BOTTE € 250.000 Comune Giba COMPLETAMENTO PORTO DI PORTO PINO € 400.000 Comune S.Anna Arresi COMPLETAMENTO OPERE A TERRA PORTO CALASETTA € 180.000 Comune Calasetta LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE E MESSA A NORMA CENTRO SPORTIVO “CERAMICA” € 350.000 Provincia LAVORI DI COMPLETAMENTO PALESTRA E SISTEMAZIONE ESTERNI ISTITUTO NAUTICO “COLOMBO” DI CARLOFORTE € 1.195.260 Provincia LAVORI DI AMPLIAMENTO ISTITUTO “BAUDI DI VESME” A IGLESIAS € 2.097.309 Provincia LABORATORIO PER LE ENERGIE RINNOVABILI IPIA € 100.000 Provincia LAVORI DI MANUTENZIONE ISTITUTO VIA DANTE CARBONIA € 200.000 Comune Carbonia INTERVENTI PER L’ACCESSO AL VILLAGGIO DI ORBAI € 200.000 Comune di Villamassargia GAL SULCIS € 250.000 Provincia/GAL COFINANZIAMENTO DI INIZIATIVE TURISTICHE DEL GAL SULCIS € 60.000 Provincia PIANO DI COMUNICAZIONE TURISTICA € 444.408 Provincia AREE SOSTA PER CAMPER (più progetti) € 296.702 Provincia SISTEMAZIONE STRUTTURE SPORTIVE COMUNALI (più progetti) € 700.000 Comuni REALIZZAZIONE ROTATORIA PORTOSCUSO € 400.000 Comune Portoscuso REALIZZAZIONE ROTATORIA VILLAMASSARGIA € 450.000 Comune Villamassargia VIABILITA’ DI COLLEGAMENTO SAN BENEDETTO - BAUDEDDU € 1.239.466 Provincia LAVORI DI COMPLETAMENTO E MESSA IN SICUREZZA SP 85 € 3.000.000 Provincia TOTALE 21 INTERVENTI € 13.163.145 La Provincia ha pubblicato il Bando per la concessione di contributi, per lo spettacolo e per manifestazioni, ad associazioni che hanno lo scopo di promuovere lo sviluppo culturale dei cittadini. Lo stanziamento per questo bando è di 100.000 euro. “Attraverso tali agevolazioni contributive, sottolinea l’assessore allo Spettacolo, Marinella Grosso, l’Amministrazione provinciale si propone di intervenire a sostegno di iniziative realizzate o da realizzarsi nel Sulcis Iglesiente nel periodo compreso tra il 1 gennaio ed il 31 dicembre 2013, che riguardino manifestazioni folkloristiche, culturali e artistiche e spettacoli di interesse locale, compresi nel genere Teatro, Musica, Danz e Cinema non commerciale”. Sono ammessi a contributo gli organismi privati e le Associazioni Temporanee di Scopo (A.T.S.) che operino senza finalità di lucro a favore della comunità, legalmente costituite ed in possesso dei seguenti requisiti: - avere sede nel territorio della Provincia di Carbonia Iglesias; - svolgere attività documen- tata da almeno due anni; - essere iscritte all’Albo provinciale delle Associazioni culturali; - essere in regola con gli adempimenti di rendicontazione, qualora abbiano precedentemente beneficiato di contribuzioni erogate dall’Assessorato Cultura, Spettacolo, Sport e Tempo Libero della Provincia; - garantire e documentare idonea capacità tecnico-organizzativa. Le istanze di contributo, redatte sulla base della modulistica allegata al Bando e complete della documentazione richiesta, dovranno essere presentate in un’unica copia entro e non oltre il giorno 24 giugno 2013 mediante consegna a mano o spedizione tramite raccomandata A/R (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: Amministrazione provinciale di Carbonia Iglesias – Ufficio Cultura, Sport e Spettacolo, via Mazzini n. 39 - 09013 Carbonia (CI). Sul retro della busta, contente la domanda di contributo, dovrà essere apposta la seguente dicitura: “Contiene domanda contributi per lo spettacolo e manifestazioni culturali – Annualità 2013”. Per ulteriori informazioni, circa i requisiti di ammissibilità delle istanze, le spese ammissibili, nonché i criteri di assegnazione dei contributi e per ogni altra delucidazione, si rimanda al Bando pubblico e al Regolamento per la concessione di contributi per lo spettacolo e per manifestazioni ad associazioni che hanno lo scopo di promuovere lo sviluppo culturale dei cittadini, approvato con deliberazione di C.P. n. 32 del 15/12/2008, pubblicati nell’albo pretorio della Provincia. PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS PREVISTI CONTRIBUTI PER IL SOSTEGNO E SVILUPPO DELLA PRATICA SPORTIVA L’Amministrazione provinciale ha pubblicato tre Bandi per la concessione di contributi per il sostegno e la tutela della pratica sportiva, stanziando complessivamente 225.000 euro. Bando contributi per la tutela sanitaria delle attività sportive agonistiche ex art. 39 L.R. 17/1999 (art. 49 e ss. Regolamento C.P. 15 del 18/04/2011) Soggetti ammissibili: Associazioni Sportive Dilettantistiche, regolarmente iscritte al Registro nazionale del CONI e all’Albo Regionale delle Associazioni sportive dilettantistiche, per le visite mediche effettuate per gli atleti praticanti attività agonistica tra il 1 gennaio ed il 31 dicembre 2013. Scadenza: 10/01/2014. Bando contributi per manifestazioni sportive in Provincia di Carbonia Iglesias ex art. 26 L.R. 17/1999 (art. 15 e ss. Regolamento C.P. 15 del 18/04/2011) Soggetti ammissibili: - Comuni della Provincia; - Federazioni Sportive ed Enti di Promozione Sportiva con sede nel territorio provinciale; - Società ed Associazioni sportive a carattere dilettantistico con sede nel territorio provinciale. Scadenza: 24/06/2013. Bando contributi trasferte per la partecipazione a campionati federali e manifestazioni sportive in territorio extraregionale ex art. 28 L.R. 17/1999 (art. 25 e ss. Regolamento C.P. 15 del 18/04/2011) Soggetti ammissibili: - società e associazioni sportive, con sede legale nel territorio della Provincia di Carbonia Iglesias, affiliate ad una delle Federazioni sportive nazionali riconosciute dal CONI o ad un Ente di Promozione Sportiva, regolarmente iscritte all’Albo Regionale delle associazioni sportive dilettantistiche e al Registro nazionale del CONI; - Federazioni sportive nazionali e/o gli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI, nelle loro varie articolazioni territoriali, quando le trasferte comportino la partecipazione di rappresentative della Provincia di Carbonia Iglesias (per rappresentativa si intende una delegazione composta da atleti tesserati con diverse società). Scadenza: entro 45 giorni dall’effettuazione della trasferta. Le domande dovranno essere consegnate a mano, ovvero inviate tramite servizio postale a mezzo di raccomandata A/R (in tal caso farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: Provincia di Carbonia Iglesias – Ufficio Cultura, Sport e Spettacolo, via Mazzini n. 39, 09013 Carbonia. “Anche questa iniziativa – spiega l’assessore allo Sport, Marinella Grosso – è il segno della volontà della Provincia di essere presente a sostegno dello sport, quale fronte di inserimento sociale ed esperienza educativa, oltre che occasione di benessere fisico per i nostri giovani. Sostenere e sviluppare lo sport, significa dare fiato a migliaia di persone che trovano diversivo nel sano impegno dilettantistico, raggiungendo traguardi non soltanto in sede, ma anche fuori porta”. Per ulteriori informazioni circa le tipologie di attività finanziabili, i requisiti di ammissibilità delle istanze, le spese ammissibili, la documentazione da allegarsi alla domanda, nonché per i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi e per ogni altra delucidazione, si rimanda allo specifico Bando pubblico. SEDE DI CARBONIA 09013 Via Mazzini, 40 - Tel. 0781.6726 telefax 0781.6726 SEDE DI IGLESIAS 09016 Via Argentaria, 14 - Tel. 0781.6726 e-mail: [email protected] Presidente: Salvatore Cherchi ASSESSORI: ALBERTO PILI: Politiche del lavoro-Attività Produttive-Form.Profes. GUIDO VACCA: Pianificazione territoriale e settoriale CARLA CICILLONI: Ambiente e Protezione civile MARINELLA GROSSO: Turismo-Eventi-Sport LUCA PIZZUTO: Politiche sociali e giovanili ALESSANDRA PINTUS: Istruzione-Alta Formazione-Università Posta elettronica certificata: ANNA MARIA CONGIU (Dir. Servizi amministrativi) [email protected] SPERANZA SCHIRRU (Dir. Servizi per il lavoro, cultura e socialità) [email protected] FULVIO BORDIGNON (Dir. Servizio tecnico) [email protected] PALMIRO PUTZULU (Dir. Servizi ambientali) [email protected] MAURO MANCA (Resp. Servizi finanziari) [email protected] La Sede legale della Provincia è in Via Mazzini, 39 – 09013 Carbonia (CI) 4 Lavoro numero 632 del 6 Giugno 2013 CONFINDUSTRIA CHIEDE IL METANODOTTO COLLEGANDO PIOMBINO CON OLBIA Massimo Carta “Gazzetta” l’aveva anticipato in aprile scorso (n° 625) ed ora anche il Presidente di Confindustria Sarda Alberto Scanu ha fatto tesoro di tale indicazione. “Dato per morto il progetto Galsi, anche se la parola fine non è stata ancora detta (Assemblea di Galsi ha rinviato ogni decisione a maggio 2014), il problema della metanizzazione della Sardegna, unica Regione ancora senza la rete del gas, si riattualizza perché le penalizzazioni energetiche sono più d’una. Si tratta solo di invertire la provenienza: anziché far arrivare il metano dall’Algeria, facendolo passare per 240 km lungo l’asse della Sardegna, sconquassandone l’intero territorio, basterebbe farlo arrivare da Piombino a Olbia e da qui, percorrendo le dorsali stradali, farlo arrivare a quattro-cinque centrali di accumulo da cui potrebbero diramarsi le reti di distribuzione per città e aree industriali”. Questo è quanto aveva preannunciato “Gazzetta” mesi addietro, cui ora si è aggiunta Confindustria. Le ragioni sono più d’una. Innanzitutto la Sardegna ha il diritto al metano al pari delle altre Regioni. Ma tale ragione non può essere compensata con pesanti vessazioni quali quelle indicate nel cervellotico progetto Galsi che ha come unico obiettivo quello di servirsi della Sardegna, lasciandovi solo qualche minuta opportunità, per potenziare la quantità di gas da distribuire nel resto della Penisola. E l’assurdità più grossa è data dalla presenza della Regione Sardegna nel progetto Galsi. Ma tale responsabilità politica sarà oggetto di valutazione l’anno prossimo con le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale. E tutto ciò malgrado nell’Isola sia ormai assodato che la bolletta elettrica è più cara che altrove. Eppure le centrali di produzione d’energia sono nell’Isola che, peraltro, dispone persino di materia energetica dal nome carbone. Ma questo non conta. Come non conta il fatto che in Sardegna, con tutte le penalizzazioni ambientali che ciò comporta, sia ubicata la più grande raffineria di greggio nel Mediterraneo. Neppure in questo caso ai Sardi è riservato il benefit dello zero virgola zero-zero-zero sul costo del carburante. Da qui è nata l’avversione al progetto Galsi che era apparso, fin dal suo primo apparire sulla scena politica, fortemente penalizzante per la Sardegna in quanto le conseguenze negative sarebbero state enormemente superiori agli ipotetici vantaggi. L’Isola sarebbe stata svantaggiata, per la servitù richiesta, anche nel caso in cui ai Sardi fosse stato concesso il gas in forma gratuita. Ma tutti sanno che ciò non è pensabile per cui il no a Galsi è stato e sarà senza alcuna riserva. Ciò però non significa che la Sardegna debba rinunciare al gas metano. Si tratta solo di invertire la provenienza: anziché farlo arrivare dall’Algeria, facendolo passare per 240 km lungo l’asso della Sardegna, sconquassandone l’intero territorio, basterebbe IMPEGNO DELLA REGIONE PER L’INDOTTO ALCOA Alcoa La Regione si impegna ad affrontare l’emergenza sociale dell’indotto Alcoa avviando politiche attive per il lavoro finalizzate alla riconversione e all’aggiornamento del personale. I corsi di formazione, rivolti ai lavoratori delle imprese d’appalto dell’Alcoa, saranno realizzati secondo le esigenze delle aziende di appartenenza. “I percorsi di riqualificazione ha affermato l’assessore del lavoro, Mariano Contu - saranno attivati entro luglio con un piano approvato e finanziato dall’assessorato del lavoro, a condizione che le rappresentanze sindacali e le associazioni datoriali presentino progetti utili alla riconversione aziendale”. È quanto emerso dall’incontro tra Regione, Provincia di Carbonia-Iglesias, parti sociali e datoriali, svoltosi nella sede dell’assessorato del lavoro per fare il punto sull’accordo quadro per l’attuazione del Piano Sulcis. DISINQUINAMENTO E BONIFICA AREE INDUSTRIALI E MINERARIE Massimo Lavena farlo arrivare da Piombino a Olbia e da qui, percorrendo le dorsali stradali, farlo arrivare a quattro-cinque centrali di accumulo da cui si potrebbero diramare le reti di distribuzione per città e aree industriali. D’altro canto a dare il colpo mortale a Galsi, è stato l’accordo sui lavori concordati tra Italia e Russia relativi al condotto South Stream, che porterà il gas russo fino all’Italia, bipassando l’Ucraina, ed eliminando nei fatti Galsi. L’operazione South Stream vede protagonista Eni, il cui Amministratore delegato Paolo Scaroni è stato recentemente insignito da Vladimir Putin dell’Ordine dell’Amicizia per “Meriti speciali nello sviluppo dei rapporti bilaterali con la Russia”. Il Presidente Putin ha, inoltre, premiato anche il neo Presidente di Ru.Sal. il tedesco Matthias Warnig, sul quale ricade la responsabilità di Eurallumina di Portovesme. Ecco, quindi l’opportunità di metanizzare anche la Sardegna con minori costi, minori servitù a favore dei soliti magnati della politica e della finanza italiana, senza poi contare gli interessi che già cominciavano a volteggiare intorno a Galsi, dentro e fuori Italia. La politica della metanizzazione della Sardegna deve perseguirla la Regione che, invece di mettere a disposizione del progetto Galsi 150 milioni, avrebbe fatto bene a guardarsi intorno e rivendicare quanto altri hanno in beneficio da lustri. Metano si, dunque, ma collegando Piombino ad Olbia. È in via di ripartizione la spesa dei fondi stanziati dalla Giunta regionale sarda per un importo complessivo di 10 milioni di euro per il disinquinamento e la bonifica di aeree industriali dismesse e il recupero e la bonifica di siti minerari chiusi o esausti. In particolare con le delibere sono stati assegnati 4 milioni di euro a favore del Comune di Portoscuso per il completamento degli interventi previsti dal Piano di disinquinamento del Sulcis Iglesiente e la realizzazione di un ulteriore intervento di bonifica di aree pubbliche; inoltre, sempre in conformità con il Piano di bonifica dei siti inquinati e con quello delle bonifiche dei siti minerari dismessi del Sulcis Iglesiente Guspinese, sono stati stanziati 6 milioni e 112mila euro. Interventi differenziati conoscendo il territorio. “Diciamo che un’azienda corretta dovrebbe disinquinare, man mano che lavora; ma questo non è mai avvenuto in Sardegna. Hanno tutti lavorato, ma sono tutti andati via senza preoccuparsi di disinquinare, lasciando tutto a carico dell’Isola”, spiega Luciano Ottelli, che è stato Direttore del Parco Geominerario della Sardegna ed è uno dei massimi esperti in recupero e gestione di siti minerari dismessi. Le cifre stanziate dalla Giunta, “se sono destinate a iniziative mirate e ridotte, forse serviranno. Ma i fondi sono decisamente insufficienti per fare le bonifiche necessarie”. Ad esempio, “nel territorio di Iglesias non si può lontanamente pensare di bonificare con queste cifre. I conti si fanno velocemente. Basti considerare i quantitativi di materiale da smaltire, i costi di trasporto e movimentazione: il lavoro è molto”. Per Ottelli l’augurio è che i fondi vengano usati per iniziare subito le bonifiche “ma che non servano per ulteriori studi e analisi: ne sono stati fatti migliaia perché si ha paura di affrontare veramente il problema delle bonifiche. Sono stati spesi finora una marea di soldi, ma troppo poco è stato fatto da un punto di vista concreto”. Non è stato creato un futuro. Il problema dei residui minerari che si sono formati durante lo sfruttamento intensivo dagli anni Trenta ai Sessanta del Novecento “inizialmente non è stato considerato dalle popolazioni, che nelle miniere hanno visto la salvezza dell’area e forse anche la possibilità di un riscatto sociale. Ma la gente non ha colpe perché prima non c’era una cultura di tipo ambientale”. Il panorama caratterizzato da “depositi di vario tipo, materiali inerti di scavo, grandi bacini per milioni di metri cubi, fanghi rossi, scorie fondiarie - afferma il geologo - necessita d’interventi differenziati e di una conoscenza approfondita sia del territorio sia dei detriti da bonificare: ma oggi i minatori stanno andando via tutti, non si è giunti a creare una nuova economia; con la fine delle miniere e una bonifica seria si sarebbe dovuto dare un futuro a queste popolazioni. Invece siamo davanti a una nuova disperazione. L’unica cosa che conta è che si utilizzino giovani per fare questi lavori, perché così si crea occupazione in un’area dove manca”. Risanare in maniera creativa. Per Giovanni Sistu, professore di geografia economicopolitica presso la facoltà di Scienze politiche di Cagliari, “questi fondi devono essere un punto di partenza per cominciare a guardare oltre ai semplici interventi d’emergenza. Il fallimento delle imprese industriali è un dato di fatto, le miniere sono infruttuose da tempo e l’inquinamento è reale. Le prospettive di bonifica del territorio par- tono da progetti che hanno dato già risultati in vari siti minerari dismessi. La gestione operativa di questi interventi deve essere strategica con chi già lavora in loco”. Secondo Sistu “si richiederanno competenze specialistiche affidate con appalti esterni, ma supportate dalla grande esperienza tecnica pre-esistente”. Il professore ricorda che “la Regione ha un Piano d’azione ambientale regionale e interventi straordinari specifici, ma manca il censimento di siti inquinati, fermo al 2008”. Ora il problema è “se le bonifiche saranno risolutive per il disinquinamento o resteranno solo un modo per offrire nuova occupazione”. Certo, rileva Sistu, “di siti altamente inquinati come Porto Torres non sappiamo ancora nulla; quindi, da un lato, bisogna completare il censimento, dall’altro bisognerà individuare gli interventi veramente necessari e non realizzati per creare consenso elettorale locale”. Non solo: “Occorre usare le attività di risanamento anche in maniera creativa, per formare nuove professionalità che possano essere spese pure all’esterno. Allora sì conclude Sistu - il risanamento ambientale diverrà opportunità di lavoro. Inoltre, dovremo pensare come far sì che i siti risanati e recuperati vivano un nuovo futuro, per esempio legato al turismo”. ECOSOSTENIBILITA’ ED EFFICIENZA ENERGETICA Ecosostenibilità, efficienza energetica e fonti rinnovabili sono stati gli argomenti del Workshop promosso dalla Presidenza della Regione che si è tenuto a Cagliari alcuni giorni fa. Nel corso dei lavori sono stati illustrati i primi risultati del progetto Smart City - Comuni in classe A, promosso dalla Regione al fine di garantire ad un numero selezionato di Comuni, interessati ad avviare politiche ed azioni per uno sviluppo sostenibile dei loro territori, l’assistenza necessaria a redigere Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES). Sempre in tema di efficienza energetica e sostenibilità ambientale, si è parlato di nuova Programmazione Comunitaria 2014-2020 ponendo l’attenzione sulle principali novità che caratterizzeranno il prossimo periodo di programmazione europea. C’è stato inoltre l’intervento, in videoconferenza, di un rappresentante della Convenant of Mayors che ha aggiornato i partecipanti sui progressi dell’iniziativa europea “Patto dei Sindaci” e le sue prospettive. Bar Ristorante Pizzeria Argentaria di Cosimo e Giovanni Cui NUOVI LOCALI CON SALA RICEVIMENTI SINO A 300 POSTI (Matrimoni - Sala da Thé - Convegni - Riunioni di vario genere) Tabacchi - Lotto - Totocalcio ARGENTARIA - Via Tasso Goldoni - Tel. 0781.30216 - IGLESIAS (angolo retro Ospedale CTO) Lavoro 5 numero 632 del 6 Giugno 2013 LE IMPRESE SARDE CHIEDONO ALLA REGIONE CHIAREZZA E TEMPI CERTI SUI PROVVEDIMENTI Servono atti amministrativi per dare attuazione alla riduzione delle aliquote Irap per le imprese. A chiederlo sono le associazioni aderenti a Rete Imprese Italia Sardegna, in merito alla norma approvata nella Finanziaria 2013. Tra gli adempimenti operativi Rete Imprese sollecita la Regione Sardegna ad avviare un confronto con il Governo per condividere i contenuti della norma ed evitare eventuali impugnazioni e di definire il rapporto con il soggetto esattore, l’Agenzia delle Entrate, perché vengano date le disposizioni per la immediata attuazione del provvedimento. I due Disegni di Legge licenziati dalla Giunta Regionale e presentati al Consiglio avevano destato perplessità e, per molti versi, contrarietà da parte di Rete Imprese Italia Sardegna. I Disegni di Legge sono stati opportunamente modificati in Consiglio, grazie ad un atteggiamento costruttivo e propositivo dell’opposizione e ad una visione non chiusa da parte della maggioranza, posizioni che hanno influenzato positivamente le stesse scelte della Giunta Regionale. Nonostante ciò, pur riconoscendo una serie di miglioramenti, anche di grande portata, che citeremo in seguito, questa manovra lascia irrisolte alcune questioni che, a nostro modo di vedere, penalizzano in particolare le micro e piccole imprese dell’artigianato, commercio, turismo e servizi, vero tessuto connettivo della nostra economia. La posizione sul Patto di Stabilità L’impostazione originale sul Patto di Stabilità, con la previsione di una tabella F “pattumiera” dove far confluire tutti gli stanziamenti che avrebbero costituito sforamento del Patto di Stabilità stesso, avrebbe creato un grave danno a tutta l’Isola. In quella Tabella infatti era previsto che confluissero tutte le poche risorse destinate alle imprese. Su questo punto, così come su altre criticità, a seguito delle nostre proteste e della sensibilità mostrata in Commissione Bilancio da tutti i gruppi politici rappresentati, si è pervenuti ad una cancellazione dell’impostazione iniziale. E’ stato, inoltre, approvato l’emendamento dei “Quattro Mori”, da noi sostenuto, per l’eliminazione del doppio conteggio del Patto di Stabilità per gli Enti Locali. Come auspicato da Rete Imprese Italia, bisogna continuare a perseguire e condividere l’obiettivo di ottenere l’adeguamento del Patto in logica continuità con gli obiettivi conseguiti con la già nota “vertenza entrate”. Tuttavia non essendo possibile “sforare” il Patto in assenza di accordo con lo Stato ( o di pronunciamento giudiziale), è assolutamente più opportuno lasciare alla Giunta la valutazione sulle priorità che man mano si paleseranno sia sulla competenza che sulla cassa. Rete Imprese Italia – Sardegna ribadisce, comunque, che sarebbe più opportuno indicare criteri di priorità della spesa che privilegino, all’interno delle risorse effettivamente spendibili, gli interventi più efficaci per lo sviluppo e l’occupazione indicati nel precedente documento, presentato alla Commissione Bilancio. Si prende atto con preoccupazione che la Regione ignora gli spazi sul Patto offerti dal Decreto Legge Pagamenti. Mentre la Regione Lazio è riuscita ad avere un allargamento pari a 2,3 miliardi, l’Amministrazione Regionale Sarda non ha neanche presentato domanda. La questione dell’IRAP Su spinta delle Scriventi Associazioni, il Consiglio Regionale, grazie all’iniziativa dell’opposizione ed alla condivisione della maggioranza, ha iniziato un importante processo di defiscalizzazione delle tasse regionali . L’abbattimento del 70% dell’IRAP è una scelta intelligente ed innovativa che, con alcune modifiche nella sua messa a regime, potrà dare respiro ad una miriade di piccole imprese. Rete Imprese saluta con soddisfazione questo primo passo associato all’alleggerimento verso gli enti locali che, con le economie potranno effettuare interventi di manutenzione ed efficientamento energetico delle scuole superiori. Un doppio effetto positivo, quindi, per le piccole imprese del settore edile, installazione ed energia. Il beneficio diretto sarà di 190 milioni di euro che, nel medio periodo, potranno generare un aumento del PIL pari a circa 600 milioni. Si tratta ora di procedere immediatamente verso gli atti di carattere amministrativo (modifica convenzione con Agenzia Entrate e confronto con il Governo) che consentano di rendere efficace la norma per il 2013 e di evita- COMUNE DI IGLESIAS PROV. CARBONIA IGLESIAS Bando di Gara “AFFIDAMENTO DEI SERVIZI EDUCATIVI DA SVOLGERSI PRESSO L’ASILO NIDO COMUNALE” Descrizione dell’appalto: l’appalto ha per oggetto l’affidamento del servizio educativo a favore dei bambini frequentanti l’Asilo Nido Comunale, le prestazioni richieste si svolgeranno ad integrazione degli educatori dipendenti del Comune di Iglesias, come meglio esplicitato nel capitolato speciale d’appalto. Quantitativo o entità totale: ? 238.572,00 oltre Iva al 4% Durata del servizio: anni 3 (tre) educativi. La prestazione del servizio è riservata a personale educativo, in possesso di uno dei seguenti titoli di studio: Maestra d’asilo Vigilatrice d’infanzia - Maturità professionale di assistente di comunità infantile Maturità magistrale - Tecnico dei servizi Sociali – Maturità Liceo psico – pedagogico. Termine per la presentazione delle offerte: Entro le ore 11,00 del 05.07.2013. Dirigente: Dott. Paolo Carta re eventuali impugnazioni da parte dello stesso Governo. L’esperienza della “Vertenza Entrate” insegna che senza questo lavoro a valle della norma, tutto potrebbe risultare inutile. Gli interventi urgenti per lo sviluppo e l’occupazione. Tra gli interventi da noi richiesti è stata approvata una posta finanziaria (5 milioni), ancora insufficiente, per i fondi di Garanzia dei Confidi dell’Artigianato, del Commercio, Turismo e dei Servizi. E’ un primo segnale, ma troviamo gravissimo far calare fino al 60% tali disponibilità, specie in questo momento di crisi e, soprattutto, attuare inaccettabili sperequazioni tra Consorzi Fidi dei settori produttivi, non giustificati né dal volume dei finanziamenti assistiti né dallo stock delle garanzie prestate. E’ stata inoltre approvata, su iniziativa dell’opposizione, l’estensione dei benefici della Legge 949/52 al settore commercio e servizi. Questa positiva risposta dovrà essere accompagnata immediatamente da un’azione amministrativa che dia gambe al provvedimento. Così come da un finanziamento adeguato che, per ora, è stato negato. Eppure, basti considerare che 65,02€ di contributo erogato ai sensi della citata legge realizzano 1.000,00€ di investimenti, con positive ricadute anche sulla creazione di nuovi posti di lavoro. Moltiplicatori che dovrebbero indurre la Giunta Regionale a dotare lo strumento di adeguato stanziamento. Si rende, inoltre, urgente recuperare alcuni stanziamenti previsti per la realizzazione dei Distretti Economico Territoriali del Commercio, intesi come “polarità” di attività commerciali, artigianali, turistiche, servizi ecc., che facevano parte del Collegato e che dovranno necessariamente trovare immediata accoglienza in un nuovo provvedimento legislativo. Nessun altro tra gli interventi necessari proposti è stato consentito dalla Giunta Regionale, nonostante avessimo puntualmente segnalato poste finanziarie credibili di copertura e fossero stati presentati in Consiglio emendamenti di accoglimento di diverse nostre proposte. Gli Interventi di scarsa efficacia e di dubbia praticabilità Nella Manovra sono rimasti, nostro malgrado, alcuni interventi che riteniamo dei veri e propri sprechi, con un impatto rispetto agli obiettivi quasi nullo. Sulla Flotta Sarda, riteniamo che la Regione, prima di compiere qualsiasi passo, debba confrontarsi con le nostre Associazioni per farci capire il beneficio reale possibile. Come in passato esprimiamo le più ampie riserve sull’utilità dello strumento. Lo stanziamento di 11 milioni di euro sui pagamenti degli interessi per i debiti commerciali della P.A., vista anche l’inerzia della Regione nell’attuazione del Decreto 35 risulta non necessario. Sul Reddito di Comunità fatto con la moneta complementare , confermiamo il nostro giudizio negativo, mentre si è convinti, peraltro, che la misura vada sperimentata a favore delle sole imprese e lo stanziamento sufficiente sia nell’ordine € 3 milioni. LE SENTENZE DEI GIUDICI IMPONGONO I PAGAMENTI MA LE ASL GIOCANO SULLA PELLE DEI DIPENDENTI AIAS “Facciamo riferimento alla causa vinta dall’AIAS presso il Consiglio di Stato contro la Regione Autonoma della Sardegna, con Sentenza n.677 del 5 febbraio 2013, con la quale dopo più di dieci anni è stato riconosciutol’aggiornamento delle tariffe per le prestazioni erogate nel corso del triennio 2001 -2003, per comunicarVi che solo a seguito di ulteriore ricorso di “messa in esecuzione della Sentenza”, notificato alla Regione ed alle AA.SS.LL. in data 20.05.2013, la Regione ha deliberato l’adeguamento tariffario. Nel sito della Regione Autonoma della Sardegna, infatti, vi è l’indicazione della Delibera n.20/24 del 22.05.2013 rubricata “Riabilitazione globale. Sentenza Consiglio di Stato n. 677/2013. Adeguamento delle tariffe per la remunerazione delle prestazioni erogate durante il triennio 2001-2003”. Delibera della Giunta regionale comunque ancora non consultabile e della quale, quindi, non si conosce il contenuto. Come ribadito in ogni comunicazione alle Istituzioni competenti, se la Delibera riconoscerà integralmente i diritti di credito sanciti dalla Sentenza del Consiglio di Stato, l’AIAS farebbe un passo in avanti importantissimo verso l’uscita dalla crisi finanziaria in cui versa, passo che ovviamente permetterebbe di affrontare con risorse rilevanti il problema delle mensilità stipendiali arretrate. Rimangono comunque pendenti le altre azioni in atto, quali il recupero dei crediti insoluti vantati verso le AA.SS.LL. e lo stesso ricorso di messa in esecuzione della Sentenza del TAR Sardegna n.795 di luglio 2011, ai sensi della quale la Regione avrebbe dovuto dare copertura finanziaria alle prestazioni da noi erogate negli anni 2010 e 2011. Le Sentenze su richiamate certificano quanto la crisi di questi ultimi dieci anni sia stata grave e come l’uscita dalla stessa sia legata ai diritti che i Giudici ci hanno riconosciuto ed ai provvedimenti che l’Amministrazione Regionale e le Aziende Sanitarie devono semplicemente limitarsi ad eseguire. Alla luce di questo non si può fare a meno di soffermarsi sulla condotta del Direttore Generale della ASL 7 di Carbonia, il quale, nonostante le nostre puntuali note di dissenso, sta proseguendo nel mettere in atto il “blocco delle nostre fatture” per pagare gli stipendi a 51 dipendenti che lavorano nel territorio del Sulcis-Iglesiente, questo ai sensi dell’art.1676 del codice Civile relativo alla materia degli appalti. Pur essendo palese che i rapporti contrattuali tra AIAS ed AA.SS.LL. nulla hanno a che fare con la materia degli appalti, ci siamo rivolti agli stessi Legali che hanno patrocinato i ricorsi vinti al Consiglio di Stato ed al TAR, sopra indicati, per avere formale parere legale circa le azioni intraprese dal Direttore Generale della ASL di Carbonia. I nostri Legali non solo hanno rilevato una grave irregolarità di natura civile, disciplinare e penale in tale condotta ma hanno, inoltre, provveduto ad inoltrare formale diffida alla ASL 7 di Carbonia ed all’Assessorato dell’Igiene Sanità ed Assistenza Sociale della Regione Autonoma della Sardegna, affinché desistano dal porre in essere tali gravi azioni. Se tale diffida verrà ignorata non solo i Legali procederanno ad impugnare gli atti illegittimi davanti ai Tribu- Anna Paola Randazzo nali competenti ma interesseranno, con riferimento ai fatti contestati in diffida, la Procura della Repubblica. Per quanto sopra esposto è chiaro che in caso di ottemperanza da parte della Regione e delle AA.SS.LL. a quanto disposto dalle Sentenze sopra richiamate, l’AIAS si ritroverà finalmente nelle condizioni di procedere ad un recupero degli stipendi arretrati. Sussiste invece il fondato rischio, per coloro i quali hanno attivato la procedura ai sensi dell’art.1676 c.c. presso la ASL di Carbonia, di vedersi compromessa la regolare corresponsione delle mensilità stipendiali, rischio derivante dalla irregolarità dell’azione intrapresa dal Direttore Generale della ASL 7 di Carbonia”. Il Presidente Dott.ssa Anna Paola Randazzo L’AIAS E’ PRONTA A DENUNCIARE LA ASL 7 È decisa la reazione dell’Aias, associazione italiana assistenza spastici, al “blocco delle fatture” attuato dalla Asl 7 di Carbonia che con una procedura che sembra avere più di un profilo di illegittimità - vorrebbe pagare direttamente i dipendenti dell’Aias. I legali dell’associazione, ravvisando gravi irregolarità in quanto si appresta a fare la Asl 7, hanno già formalmente diffidato l’azienda sanitaria e l’Assessorato alla Sanità e sono pronti a una denunciare quanto sta avvenendo anche alla procura della Repubblica. Di contro l’Aias registra, con cauta soddisfazione, che - a seguito della vittoria davanti al Consiglio di stato che ha imposto alla Regione il pagamento di quanto dovuto all’associazione - è stato deliberato l’atteso adeguamento tariffario delle prestazioni fornite. Se la Regione pagasse quanto stabilito dalle sentenze l’Aias potrebbe affrontare il problema degli stipendi arretrati dei dipendenti verso i quali l’associazione ha sempre espresso la più completa solidarietà. “Le Sentenze certificano quanto la crisi di questi ultimi dieci anni sia stata grave e come l’uscita dalla stessa sia legata ai diritti che i Giudici ci hanno riconosciuto ed ai provvedimenti che l’Amministrazione Regionale e le Aziende Sanitarie devono semplicemente limitarsi ad eseguire”, scrive la presidente dell’Aias Anna Paola Randazzo in una lettera aperta indirizzata ai dipendenti. 6 Politica numero 632 del 6 Giugno 2013 IL DIRITTO ALLA MOBILITA’ DEI SARDI IN COMMISSIONE A BRUXELLES IL 18 GIUGNO Si terrà il 18 giugno a Bruxelles l’incontro richiesto dal presidente Ugo Cappellacci al commissario europeo per la Concorrenza Joaquin Almunia. Il confronto è stato richiesto dal presidente della Regione “per poter illustrare compiutamente le esigenze dei cittadini sardi in materia di diritto di mobilità, che sono alla base dell’attività della Saremar”. Nella lettera con cui ha espresso la necessità di un dialogo diretto, Cappellacci ha sottolineato la necessità di imprimere un’accelerazione sulle istruttorie riguardanti la Saremar: sia quella inerente alle isole minori, sia quelle riguardanti i collegamenti con il Continente. Il presidente ha altresì evidenziato che le istruttorie sono confluite in una più ampia e complessa procedura riguardante i contributi concessi dallo Stato italiano alla stessa Tirrenia, alla privatizzazione di quest’ultima e ai contribuiti destinati ad altre Compagnie di navigazione regionali dell’ex Gruppo Tirrenia. Cappellacci, oltre ad rimar- care la necessità di operare le dovute distinzioni tra le diverse situazioni oggetto di istruttoria, sottolinea altresì che sin dalle prime interlocuzioni gli uffici hanno cercato di offrire un fattivo contributo ai servizi della Direzione Generale Concorrenza, fornendo le necessarie informazioni, specie per quanto riguarda la natura dei servizi pubblici di cui trattasi e la relativa contabilità. Tali elementi – ha scritto il presidente - possono dimostrare che, nella specie, non sussistono aiuti di Stato incompatibili con le disposizioni europee. Nella missiva il presidente ha inoltre richiamato l’attenzione sulla situazione peculiare della Sardegna rispetto allo Stato italiano nel suo complesso, dovuta in particolare alla oggettiva condizione di insularità: “Per i sardi i servizi di continuità territoriale marittima,sia con il Continente che con le isole minori, sono vitali per le esigenze di ordine sociale, economico e culturale”. CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA VARATO IL PROGETTO “ARDISCO” Al via il bando ARDISCO (azioni di recupero della dispersione scolastica) finalizzato a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica dei giovani a rischio di esclusione ed emarginazione sociale, agevolando l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. “Con questo avviso - ha affermato l’assessore del lavoro, Mariano Contu - si attivano dei corsi di formazione professionale alternativi al percorso scolastico, che permettano ai ragazzi non solo di assolvere il diritto-dovere dell’istruzione previsto dalla legge, ma soprattutto di acquisire le competenze necessarie per inserirsi nel mondo del lavoro”. Il progetto, mirato a potenziare in Sardegna il sistema dell’istruzione e della formazione professionale (IeFP) prevede la realizzazione e il finanziamento di percorsi formativi biennali della durata annuale di 1000 ore, al termine dei quali gli utenti conseguono una qualifica professionale. L’offerta formati- va è rivolta a ragazzi residenti in Sardegna che hanno compiuto il quindicesimo anno di età e in possesso della licenza media, alla data di partecipazione al bando. Le agenzie formative presenteranno all’assessorato del lavoro i progetti finalizzati alla creazione di nuove figure professionali, selezionate sulla base delle esigenze dei territori, tra cui l’operatore del mare, del benessere, della trasformazione agroalimentare e della manutenzione delle imbarcazioni da diporto. Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 4.000.000,00 di euro, a valere sul POR Sardegna FSE 20072013 – Asse IV Capitale umano. Il presente avviso e la modulistica allegata sono consultabili sul sito www.regione.sardegna.it (nell’apposita sezione “bandi e gare” del menu “servizi” dedicata all’assessorato del lavoro) e sul sito www.sardegnalavoro.it. GUSPINI “CASA VERDE” DI DANIELA DUCATO RARO ESEMPIO DI BIOEDILIZIA IN SARDEGNA Regione punta sulla bioedilizia attraverso l’avvio di una collaborazione con il polo produttivo “La Casa Verde CO2.0” che conta 73 aziende in tutta Italia di cui 42 in Sardegna. Il progetto è stato presentato oggi, in conferenza stampa, dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, affiancato dagli assessori della Programmazione, Alessandra Zedda, dell’Industria, Antonello Liori, dell’Ambiente Andrea Biancareddu e dell’Agricoltura, Oscar Cherchi e dalla presidente del polo “La Casa Verde CO2.0”, Daniela Ducato. “All’inizio della legislatura abbiamo avviato il programma “Sardegna CO2.0” puntando in modo deciso ad un’isola a zero emissioni – ha detto il presidente della Regione, Ugo Cappellacci - attraverso la sinergia avviata oggi abbiamo una ulteriore dimostrazione che la nostra isola possiede grandi eccellenze nei settori dell’innovazione che riescono a proiettarsi al futuro valorizzando le risorse naturali del territorio”. “La Sardegna è detentrice del primato mondiale di Regione Europea, tra le prime 3 del pianeta – ha spiegato Daniela Ducato - col più ricco patrimonio di risorse minerali, vegetali e animali, molte eccedenti, utili per realizzare produzioni per un’edilizia sana cento per cento carbon free, che non distrugge ma produ- ce paesaggio”. L’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda ha annunciato che: “Le risorse per la ricerca saranno indirizzate in modo mirato verso chi crea vera innovazione”, quello dell’Ambiente, Andrea Biancareddu, ha sottolineato che: “Si sta puntando sull’ottimizzazione della bioedilizia e si sta pensando a un finanziamento per incentivare il settore”, l’assessore dell’Industria, Antonello Liori, ha evidenziato che: “Si tratta di un’occasione importante con possibili rilevanti ricadute sul lavoro in Sardegna”, mentre quello dell’Agricoltura, Oscar Cherchi ha rimarcato che: “Questa collaborazione si integra pienamente con un nuovo progetto dell’assessorato per la valorizzazione della lana sarda”. CARBONIA RIAPERTA A IS GANNAUS LA SALA PROVE MUSICALI Da lunedì scorso la Sala Prove Musicali di Is Gannaus è nuovamente attiva. La Sala Prove risponde al bisogno diffuso dei giovani di sviluppare la propria creatività musicale e suonare nelle band senza dover spendere per l’affitto di un locale. Il servizio offerto dal Comune è completamente gratuito ed è rivolto ai gruppi giovanili, ai giovani musicisti e alle realtà locali, già costituiti o in fase di formazione, i cui componenti abbiano un’età compresa tra i quattordici ed i trentacinque anni. La Sala è insonorizzata e dotata di tutta la strumentazione necessaria per le prove musicali: impianto voci, mixer, batteria, due amplificatori per chitarra e amplificatore per basso. Per accedere alla Sala è necessario iscriversi, compilando un modulo, che deve essere sottoscritto dal responsabile del gruppo musicale, e prenotare la data e l’orario per il suo utilizzo. La Sala Prove è a disposizione dei gruppi musicali nelle giornate del lunedì e martedì dalle ore 18.00 alle ore 22.00 e il giovedì dalle ore 20.00 alle ore 22.00. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare, dal lunedì al venerdì, la Cooperativa Consorzio Network Etico Tel. 345 8202484. CARBONIA OBBLIGO DISERBO SPAZI PRIVATI PER PREVENZIONE INCENDI 2013 Carbonia L’Amministrazione Comunale di Carbonia, a mezzo di proprio documento, ha ricordato che l’abbandono e l’incuria degli appezzamenti di terreno privati, possono creare problemi di igiene e salute pubblica (per la possibile diffusione di parassiti e roditori), disturbo alla circolazione stradale (per la presenza di siepi o rami che, superando il ciglio stradale, impediscono la normale visibilità e viabilità) e il rischio di incendi (per la presenza di rovi, erbacce ed arbusti), con un conseguente pericolo per l’incolumità delle persone. Per tale ragione tutti i proprietari o detentori, a qualsiasi titolo, di aree, fondi e immobili che si trovano all’interno del territorio comunale, in particolare nei centri abitati, soprattutto se vicino ad aree e strade pubbliche, sono obbligati a effettuare e ripetere periodicamente lo sfalcio e il ritiro delle erbacce, la bonifica delle aree, la manutenzione di rami e siepi e la pulizia e la cura degli animali domestici. Tali interventi dovranno essere eseguiti entro il 20 giugno 2013 e, successivamente in maniera periodica, al fine della manutenzione, fino al 30 settembre 2013. Scaduti tali termini, il Comune di Carbonia valuterà le eventuali condizioni di pericolosità e, nel caso di accertata necessità, interverrà al posto degli inadempienti, ai quali saranno addebitati i costi dei relativi lavori. In particolare l’ordinanza sindacale n. 176 del 21 maggio 2013 dispone di: effettuare il taglio dell’erba, degli alberi, piante e siepi, con rimozione dello sfalcio, nelle aree private e in particolare nelle aree private prospicienti o che sporgono su suolo pubblico o di uso pubblico, o che interferiscono con la pubblica viabilità, in modo da non danneggiare o restringere le carreggiate, evitare ambienti favorevoli alla proliferazione di animali ed insetti, e comunque in modo da non creare il degrado e l’incuria del territorio comunale; eseguire la bonifica delle aree medesime da accumuli di rifiuti o deposito di altri materiali di scarto che possano essere rifugio per i parassiti; procedere al taglio e alla rimozione delle ramaglie cadute o pericolanti, che si estendo su pubblico spazio o via- bilità o che possono generare situazioni di pericolo a persone o cose, anche in aree non pubbliche; provvedere alla manutenzione delle viabilità private e vicinali, in particolare con la realizzazione di opere finalizzate alla regolazione del deflusso delle acque meteoriche e al controllo della loro fuoriuscita, a seguito di fenomeni di dilavamento, di materiali terrosi e/o di altra natura su aree pubbliche o di uso pubblico; provvedere alla pulizia degli animali domestici e di mantenere costantemente puliti, con disinfezioni periodiche, gli spazi a questi dedicati seguendo le indicazioni fornite dal Servizio di Igiene Pubblica e dal Servizio Veterinario ASL n. 7 (Centro Provinciale antimalarico e anti-insetti di San Giovanni Suergiu) su richiesta degli interessati. I materiali provenienti dagli sfalci possono essere conferiti al Servizio di Igiene Urbana (prenotando al numero verde 800.591387) o presso l’Ecocentro comunale in zona PIP, nel rispetto delle modalità di conferimento. IL TUO GIORNALE IN ABBONAMENTO O IN EDICOLA Politica LA BANDIERA DEI QUATTRO MORI HA SVENTOLATO SUL GIROTONNO DUE CHEF SARDI IN GARA PER L’ITALIA AL “TUNA COMPETION” AI FORNELLI CONTRO ARGENTINA, FRANCIA, GIAPPONE MAURITIUS E SPAGNA Sono stati due chef sardi a difendere i colori dell’Italia al “Tuna Competion”, la gara gastronomica internazionale fulcro del “Girotonno – Uomini, storie e sapori sulle rotte del tonno”, la kermesse gastronomica internazionale in programma dal 30 maggio al 2 giugno scorsi nell’isola di Carloforte Pierluigi Fais, chef del ristorante “Il Duomo” di Oristano, e Roberto Flore, originario di Seneghe, centro del Montiferru, sono stati in gara per l’Italia con la ricetta “Dal Montiferru a Carloforte”. A sfidarli c’erano l’Argentina con gli chef Emiliano Lopez e Antonio Martucci con la ricetta di tonno asado; la Francia con gli chef Alain Cirelli e Fabrizio Cosso tonno fresco in pasta fillo con cedro, pinoli e pistacchi; il Giappone con Haruo Ichikawa e Lorenzo Lavezzari e il tonno “To.Ka.Mi”; Mauritius con Vinod Sookar e Tiziano Mita con la ricetta “Diversamente tonno”; la Spagna con gli chef Josè Luis Marin e Roberto Pena Medina con una ricetta di ventresca di tonno con spuma di peperoncini, pesto di rucola e aglio nero. A giudicare i piatti c’era una giuria composta da giornalisti ed esperti di enogastronomia internazionali, presieduta dal giornalista Paolo Marchi, ideatore di Identità golose, il primo congresso italiano di cucina. Ne facevano parte Francesca Angeleri de La Stampa, Giorgia Cannarella di Dissapore, Lydia Capasso di Gastronomiamediterranea.com, l’americana Mei Chin di Saveur.com, Mimmo Di Marzio de Il Giornale, l’inglese Ryan King di Fine Dining Lovers, Daniele Miccione della Gazzetta dello sport, Roberto Perrone del Corriere della sera e Sara Porro de La Repubblica. Anche i visitatori del Girotonno hanno potuto assaggiare i piatti in gara: una giuria popolare, composta da circa 80 persone, ha degustato le ricette. La gara è stata condotta dal duo “gastronomico” di Fede&Tinto, i conduttori di Decanter su Rai Radio2. La rassegna Sono stati quattro giorni di appuntamenti, incontri unici legati alle tradizioni culturali, artistiche ed enogastronomiche, musica e spettacolo, convegni e dibattiti per celebrare l’antica tradizione e la cultura del tonno, 7 numero 632 del 6 Giugno 2013 storicamente legata al territorio. La manifestazione, incentrata su una gara gastronomica internazionale a base di tonno ha accolto nella terra antica del Sulcis Iglesiente, nel sud-ovest della Sardegna, golosi e estimatori per promuovere l’antica tradizione delle tonnare che tuttora si pratica e si tramanda oralmente da rais a rais, da tonnarotto a tonnarotto. Durante la rassegna, organizzata dal Comune di Carloforte in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Feedback di Palermo, si è rinnovato l’antico rito della mattanza: il Tonno rosso - bluefin (Thonnus Thynnus), viene pescato ‘‘di corsa” nell’antica tonnara dell’isola, l’unica attiva nel Mediterraneo. La manifestazione era promossa con il supporto della Regione Sardegna, dell’Assessorato regionale al turismo, dell’Agenzia governativa regionale Sardegna promozione e della Provincia di Carbonia -Iglesias. Le degustazioni L’antica e caratteristica cittadina tabarkina, rotta privilegiata del “corridore dei mari”, ogni anno di questi tempi diventa il palcoscenico per un prezioso momento di confronto e scambio culturale tra le regioni mediterranee che ancora mantengono viva la cultura di tonni e tonnare. I Talk Tuna hanno mostrato ai visitatori la preparazione in diretta di ricette legate al tonno, offerte poi in degustazione al pubblico. In programma anche un momento dedicato al taglio del tonno in Giappone a cura dello chef Haruo Ichikawa. Spazio anche ai wine tasting delle migliori produzioni enologiche sarde, a cura dell’AIS Sardegna, e ad una degustazione di birre artigianali della Sardegna. Le migliori produzioni enogastronomiche sarde sono state al centro dei Live cooking, organizzati in collaborazione con lo chef Luigi Pomata, all’ex mercato del pesce di Carloforte, L’”Ex Me”. Il programma è stato fitto: ogni ora, dal venerdì alla domenica, il focus è stato un prodotto diverso, in abbinamento ai vini del territorio. I migliori vini italiani sono stati i protagonisti del Wine bar allestito in piazza della Repubblica, aperto tutti i giorni e gestito dalla Provincia Carbonia Iglesias . Tonno in tutte le salse al “Tuna Village” I visitatori hanno potuto assaggiare le specialità locali a base di tonno al Tuna Village, il villaggio gastronomico della rassegna. Sul lungomare e lungo le stradine del centro storico di Carloforte, a fronte di un modesto ticket, si sono assaggiate due specialità a base di tonno a scelta tra: pasticcio carlofortino di pasta fresca con pesto, pomodoro, tonno e formaggio, cous cous con salsa di tonno al profumo di erbe, tonno alla carlofortina e capunadda. La tonnara di Carloforte La tonnara, per Carloforte, è sempre stata la più antica e tradizionale attività economica dell’isola. Per secoli, questi abitanti, hanno curato con scrupolo l’attività stagionale che era in grado di far lavorare, per quasi tutto il resto dell’anno, qualche centinaio di persone, tra lavoro diretto e indotto. Tonnara, infatti, non era solo la fase di pesca, che solitamente durava quaranta-cinquanta giorni. Essa riguardava il rimessaggio e la manutenzione del barcareccio, la manutenzione di chilometri di reti, la lavorazione e conservazione del pescato, l’organizzazione di vendita del prodotto, lo smaltimento delle ossa (lische) che venivano usate per ingrassare la campagna. Carloforte ha sempre potuto contare su una organizzazione di primo piano. Non per nulla la tonnara carlofortina è sempre stata considerata “Prima nel Mediterraneo” per quantità e qualità del pescato. La tonnara, ancora oggi, può vantare una plurisecola- re attività mai interrotta dal 1738, anno di fondazione di Carloforte. D’altro canto va ricordato che anche secoli prima dell’arrivo degli oriundi genovesi-tabarkini in questa parte di Sardegna veniva praticata la pesca del tonno. Furono i Fenici, gli Arabi, i Romani e gli Spagnoli che si organizzarono per sfruttare la periodicità dell’evento e dare impulso all’attività di pesca lungo le coste sarde. Nacque così una sorta di rito laico, connotato tuttavia di momenti di Fede cristiana, che si è ripetuto per millenni, con ritmi ampiamente prevedibili, perché il passaggio dei tonni è una costante del Mediterraneo. I tonni adulti, chiamati ‘‘tonni di corsa”, ancora oggi entrano dall’Oceano nel Mediterraneo per riprodursi. Ben pasciuti ed attirati dal richiamo sessuale, in primavera migrano, in branchi, lungo la costa. La credenza dice, addirittura, che il tonno: ‘‘segue la costa e nuota guardando solo dal lato sinistro…”. Vero o no, i tonnarotti, resi esperti da una tradizione antichissima, tendono le loro reti dalla costa verso il largo creando una barriera che i pesci cercano di aggirare, finendo invece nella cosiddetta “camera della morte”. I tonnarotti, creano un cerchio con le loro barche (bastarde) e tirando la rete con i di tonni in amore, riempiendo le stive di pregiate prede. Qualcuno ha detto: “Eros e Thana- thos, amore e morte: oggi come ieri si ripete a Carloforte un rito antico… un antico mistero”. Carloforte Carloforte affonda le sue radici nella mescolanza di etnie dell’intero bacino del Mediterraneo. Nel 1738 alcuni navigatori genovesi provenienti da Tabar- ka, già colonia ligure sulla costa tunisina, sbarcarono sull’isola di San Pietro - allora disabitata - su invito di Carlo Emanuele III di Savoia, attratti dai banchi di corallo e dalla ricca presenza di tonni. Da questa migrazione nacque Carloforte – così chiamata in onore del Sovrano - e ancor’oggi quelle radici marinare rimangono tenacemente inalterate, perché è dal mare che gli isolani traggono benessere, cultura ed una tradizione che ne fa inimitabili maestri d’ascia e tonnarotti per vocazione. Comune di Domusnovas Provincia di Carbonia Iglesias P.zza Caduti di Nassirya, 1 - Tel. 0781 70771 - Fax 0781 72368 SINDACO 0781.887811 (Prov. Carbonia Iglesias) Vice SINDACO 0781.887828 UFFICIO TURISMO SERVIZI SOCIALI SPORT SPETTACOLO 0781.887813 UFFICIO ASSESSORI 0781.887827 CALASETTA - Piazza Belly - Centralino - 0781.88780 www.comune.calasetta.ca.it DIFFONDI COMUNE DI CARLOFORTE Sede Comunale: Via Garibaldi, 72 - 09014 - Tel. 0781.8589200 Fax 0781.855808 Sito Ufficiale del Comune (official website): www.comune.carloforte.ca.it GCS srl - Sa Stoia - 09016 Iglesias (CI) - Tel. 0039.0781.260031 - 260074 Fax 0039.0781.260765 www.maredigrano.com - [email protected] - [email protected] 8 Realtà Locale numero 632 del 6 Giugno 2013 A CARBONIA NEL MEZZO DI TANTA CRISI IL CUORE DI “TANIT” CONTINUA A BATTERE Marco Massa Un momento d’incontro conviviale che diventa occasione di socializzazione e di solidarietà. Con questa finalità, la famiglia Frongia, titolare del Museo-Ristorante Tanit di Carbonia, ha voluto tener fade alla propria sensibilità coinvolgendo l’intera organizzazione nell’offrire un pranzo ad almeno 350 persone provenienti dal mondo dell’associazionismo che s’interessa dell’assistenza e del recupero sociale e psichico nel territorio. E’ stato un altro di quei momenti, unico del suo genere e che si ripete ormai dal 2001 allorchè la famiglia Fron- gia celebrò i vent’anni dell’azienda, durante il quale al primo posto viene messo il principio della socializzazione. E’ proprio il caso di dire che, malgrado la persistente crisi che attanaglia il territorio, il cuore di “Tanit” non smette di battere e guarda verso chi la crisi la vive in maniera più accentuata. Quest’anno le sale ristorante “Tanit” sono state occupate da circa 350 persone appartenenti ad una quindicina di associazioni. C’erano quelli dello Special Olympics (atleti con handicap), dell’Auser, Gruppo CMS, Gruppo Albe- scie, Centro d’Accoglienza Don Vito Sguotti, Asso Sulcis, e diversi altri provenienti da Carbonia, Cortoghiana, San Giovanni Suergiu, Calasetta, Sant’Antioco. “Quando ogni anno organizziamo questo momento, ha detto un componente della famiglia Frongia, è una gara tra di noi nei suggerimenti, nei piccoli accorgimenti perché gli ospiti trovino il migliore ambiente. Siamo noi che ringraziamo queste persone perché la loro presenza ci fa vibrare le corde del cuore e ci predispone a guardare il futuro con maggiore serenità. Sarebbe nostro auspicio che anche altri imprenditori promuovessero incontri di solidarietà, soprattutto in momenti come quelli attuali. Non deve essere necessariamente un incontro conviviale. Talvolta basta un piccolo gesto per far capire che i loro problemi sono avvertiti e che non sono soli nel loro disagio personale o familiare”. Tutti i gruppi partecipanti all’incontro conviviale erano accompagnati dei responsabili e Dirigenti, dai quali sono venute parole di grande apprezzamento per l’iniziativa che, quest’anno, si è ripetuta per la tredicesima volta. E come in ogni festa che si rispetti, c’era anche l’orchestrina che ha accompagnato gli ospiti durante il pranzo, ma soprattutto dopo quando si sono scatenati con i balli. Via Su Pranu, 12 09010 Santadi (CA) tel. 0781.950127 fax 0781.950012 www.cantinasantadi.it Realtà Locale 9 numero 632 del 6 Giugno 2013 IL CAMPIONE DEI GIOCHI MATEMATICI ELIA BALIA DALLA PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDO A ZEPPARA DI ALES RIAPERTO IL MUSEO DEL GIOCATTOLO TRADIZIONALE DELLA SARDEGNA Cristoforo Puddu Elia Balia La Presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo ha ricevuto Elia Balia, al primo anno del Liceo Scientifico “Emilio Lussu” di Sant’Antioco, classificato quarto assoluto su 1.500 finalisti nel corso della finale italiana dei “Campionati Internazionali di Giochi Matematici”, che si è svolta lo scorso 18 maggio all’Università “Bocconi” di Milano. Lo studente era accom- pagnato dai genitori, Saverio Balia e Giovanna Loddo, e da Mario Rocca, docente e responsabile del Comitato Scuola Città di Cagliari, selezionatore dei giovani talenti sardi. La Presidente ha espresso, anche a nome del Consiglio regionale, grande orgoglio per il risultato raggiunto, in particolare per la giovane età del ragazzo. Infatti, è la prima volta che un concorrente sardo così giovane arriva a disputare i Mondiali.“È un grande traguardo di cui siamo fieri”, ha detto la Presidente allo studente che indosserà la maglia azzurra, portando con sé i migliori auspici della Sardegna e del Sulcis. Al termine della visita la Presidente Lombardo ha rivolto al giovane gli auguri per la finale dei Campionati mondiali che si disputerà a fine agosto a Parigi. PISCINAS PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA ONORE ALL’EROE SALVATORE ATZORI Un grande combattente per la libertà dell’Italia e della Sardegna, ma anche un grande uomo che ha dato lustro ed esempio in tutta la sua vita. Per questi motivi il Comune di Piscinas ha deciso, in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno, di assegnare la targa al valore all’eroe di guerra Salvatore Atzori, 92 anni, grande combattente della Repubblica italiana. Soldato del 52° Reggimento di Artiglieria, fece parte dell’Armata italiana in Russia. Per tre lunghi anni di Salvatori Atzori non si ebbero più notizie: tre anni avventurosi, di dolore, tensione e fatica, molta preoccupazione per i familiari che aspettavano notizie dal fronte, che solo chi Le Entrate e il Comitato Regionale del Coni ancora insieme per “allenare” le associazioni sportive alle regole del Fisco. La Direzione Regionale dell’Agenzia conferma la sua attenzione al mondo dello sport e rinnova il protocollo d’intesa che prevede seminari formativi organizzati in tutti i capoluoghi di provincia. Grazie all’accordo sottoscritto questa mattina dal Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate, Leonardo Zammarchi, e il Presidente del Comitato Regionale del Coni, Gianfranco Fara, i dirigenti delle associazioni sportive dilettantistiche potranno approfondire i temi fiscali del settore e avere risposta dagli esperti dell’Agenzia su casi pratici e concreti. Durante gli incontri, che si terranno a Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari, saranno illustrate le agevolazioni previste dalla normativa per le associazioni sportive dilettantistiche e per gli enti di promozione sportiva, con un’attenzione particolare ai requisiti e agli adempimenti formali per Mariano Cogotti ha partecipato alla guerra può conoscere e capire. La cerimonia di consegna della targa si è svolta domenica 2 giugno nella sala del Consiglio comunale di Piscinas. A consegnare la targa è stato il Sindaco Mariano Cogotti. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, anche autorità civili e militari. AGENZIA ENTRATE E CONI IN FORMAZIONE FISCALE PER DIRIGENTI SPORTIVI poter beneficiare dei regimi fiscali agevolati. Al termine del corso, la cui iscrizione è gratuita, ai partecipanti sarà rilasciato un attestato di frequenza. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di dirimere dubbi e approfondire la conoscenza della normativa per evitare che la disinformazione e la scarsa conoscenza delle norme possano causare errori nell’adempimento degli obblighi fiscali. Dal 26 marzo 2013, a conclusione dei lavori di ristrutturazione, è stato riaperto al pubblico Il Museo del Giocattolo Tradizionale della Sardegna di Zeppara. Zeppara è una frazione del Comune di Ales, da cui dista poco più di un chilometro. Esso conta circa 200 abitanti e si trova in un’area particolarmente interessante per realtà museali (Ales, Pau, Villanovaforru) e archeologiche (Barumini, Morgongiori). Il piccolo e suggestivo centro ha conservato l’originaria struttura architettonica che caratterizzava le località agropastorali nel territorio interno dell’Isola. La singolare creazione del museo è conseguente “ad un lavoro di ricerca realizzato nelle attività del tempo prolungato nell’arco del triennio scolastico 1993-1996, da alunni, docenti e collaboratori scolastici della Scuola Media Statale di Ales”. Oggi la struttura museale custodisce una rappresentativa e varia raccolta di giocattoli dal genuino carattere popolare, realizzati con i comuni materiali naturali presenti nell’ambiente sardo. Le diverse sezioni del museo documentano un ampio campionario di giocattoli: si va dalle bambole (realizzate con stracci, rafia, zucche, etc.) alle trottole e girandole; dai fucili di canna alla fionda; da strumenti ludici per riprodurre suoni e fischi ad originalissimi e particolari giochi. E ancora i cavalli di canna e i “classici” carretti di asfodelo (carrixeddu de Zeppara cadrilloni / carritos de iscrareu) che denotano la chiara memoria imitativa e legame con un mezzo di trasporto simbolo nel mondo agropastorale. L’elemento ludico tradizionale, specie per le giovani generazioni, è certamente da ritenersi una piacevole scoperta. E’, inoltre, un formativo percorso didattico educativo nella valorizzazione dell’identità culturale e nel segno di una consapevole conoscenza intergenerazionale. I giocattoli tradizionali documentano e raccontano l’avventura umana delle comunità, l’ingegnosità artistica popolare e l’impegno educativo da parte del mondo adulto nei confronti del bambino. Per richiedere informazioni e prenotazione visita al Museo del Giocattolo Tradizionale della Sardegna di ZepparaAles (Via San Simeone), si può comunicare per E-mail: [email protected] o telefonicamente ai numeri 0783 998072 e 331 7292203. Il museo rispetta il turno di chiusura settimanale nella giornata del lunedì. 10 Uno dei tracciati naturalistici più suggestivi dell’Iglesiente è sicuramente quello che parte dal comune di Fluminimaggiore percorrendo incantevoli paesaggi montani e termina nel litorale di Buggerru. Questo ha inizio sul lato sinistro della Strada Provinciale Fluminimaggiore-Buggerru, a circa tre chilometri dal bivio per la località balneare di Portixeddu. Ci si inoltra in una strada inizialmente asfaltata per poi proseguire su una carrareccia a fondo battuto, rappresentante la vecchia via di collegamento tra l’abitato di Flumunimaggiore e quello di Buggerru, affrontabile tranquillamente con qualsiasi auto. La strada che oggi è segnata con i simboli escursionistici, è costellata lungo il percorso da tanti “paracarri” e da diversi muretti costruiti a protezione di alcuni cigli stradali scoscesi. Sulla destra dell’itinerario è dapprima possibile notare un avvallamento in terreni sabbiosi che in periodi invernali si riempie d’acqua a causa del troppo pieno del bacino naturale di “Piscina Morta” determinando il sito che viene citato anche nella cartina IGM come “Piscinas Suigas”. Superato questo ambiente si prosegue lungo i tornanti fino a quello che geologicamente è stato definito il secondo ed ultimo bacino naturale dell’isola ossia “Piscina Morta”. Il primo lago naturale della Sardegna è il lago di Realtà Locale numero 632 del 6 Giugno 2013 DAL LAGO NATURALE DI PISCINA MORTA ALL’AREA MARINA DI SAN NICOLO’ IN COMUNE DI BUGGERRU Roberto Curreli - Luciano Cuccu ri affluenti e si avvia verso valle con svariati meandri , determinando così il lago naturale. Esso si è formato a seguito di uno sbarramento eolico, attorno alle dune di San Nicolò. L’area interessata da grandi dune la più alta delle quali supera i 90 metri, è consolidata da varie specie vegetali, quali il lillatro,il lentisco, il ginepro e dalla particolare “Quercia spinosa” che nell’antichità veniva usata per l’allevamento della “cocciniglia” da cui si ottenevano sostanze coloranti per tessuti (porpora ), ed è considerata un biotopo di eccezionale interesse botanico. Altra particolarità del sito è data dal fatto che in esso è rappresentata l’unica stazione italiana spontanea di “pino domestico” (Pinus pinea), in cui sono presenti maestosi esemplari plurisecolari. Al grande interesse geologico e botanico si deve poi aggiungere che le dune di Buggerru costituiscono l’unica località sinora nota al mondo nella quale è stato osservato un’interessante coleottero (Isocerus sardiniensis), recentemente scoperto. A questa località si può anche giungere in fuoristrada dalla zona della miniera di Candiazzus, lungo Piscina Morta tivi di “Cumpingius” o pino domestico è quello presente lungo l’asse Flumunimaggiore-Arbus, nei pressi del bivio per Buggerru; esso possiede un tronco della circonferenza di 4,70 metri, l’altezza di 17 metri, una chioma di 400 metri Ingresso Grotta Rolfo “Baratz” in comune di Sassari che rispecchia le stesse caratteristiche geologiche del bacino lacustre di Piscina Morta. Quest’ultimo è tipicamente invernale e si asciuga in periodo estivo; esso è circondato da una corona di monti tra i quali figurano “Schina sa Sruidda ”, “Punta de Antiogu Cadeddu”, “Monte Uanni” e “Punta Spendua Perdu Concas” dai quali si origina il corso d’Acqua temporaneo “Roia Sa Piscina Morta” il quale si arricchisce di va- Su Cumpingiu la strada Iglesias-Fluminimaggiore, da cui si raggiungono le cime più elevate dei monti prima citati, che fanno godere di un’eccezionale panoramica. Dal settore del lago in direzione dell’area marina si può osservare una zona boschiva a ginepri e pino domestico che si spinge fino al mare e che viene denominata in due punti particolari “Is Cumpingius” e”Is Cumpingeddus”. Uno degli esempi più belli e rappresenta- quadrati ed un’età compresa tra i 500 e 600 anni. La risalita da Piscina Morta avviene tramite bellissimi tornanti in mezzo a stupendi ginepri fino ad un valico oltre il quale ha inizio l discesa che conduce a San Nicolò. Dal passo si gode una bella visuale della valle sottostante con il lago e delle bianche e semiverticali pareti di calcare di “Bacchitt’e Montis” di 584m. s.l.m., nelle quali si aprono alcuni suggestivi grottoni. Di indubbio effetto sono anche i coni di detriti di falda di queste montagne che giungono sino a valle. Dopo alcuni tornanti, nella fase discendente si incontra sulla destra un’ampia duna alta alcune decine di metri abbastanza insolita in questa zona, quasi un altro gioiello incastonato in questa montagna costituita da fine sabbia circondata da ginepri. Oltre il lungo costone stradale è presente una grottina a bordo strada ed alcune carrareccie che conducono verso le calcaree zone interne. Nei dintorni sono anche presenti le miniere “Lisandrus-San Nicolò-Piscina Morta e Nanni Frau; la società che le gestiva aveva sede nel cantiere di Cumpingeddus”. Nel complesso minierario vennero realizzate da due gallerie profonde 200 metri che seguivano i filoni mineralizzati a galena, avente alta percentuale in argento, calamina e altri minerali metallici. Le ricerche minerarie, come ricordato in “miniere di sardegna” vennero iniziate da Antonio Sbressa , che dopo aver effettuato varie indagini, cedette nel 1873 le concessioni alla Compagnia Generale che scavò un fornello per l’aerazione di una delle gallerie. Alla Compagnia Generale subentrò la United Mines che riparò gli edifici minerari e scavò una nuova galleria. Nel 1905 subentrò la Pertusola che però durò poco a causa della crisi mineraria, tanto che nel 1927 la miniera di Nanni Frau venne dichiarata decaduta. Nel 1948 il perito minerario Bernardino Maccioni in società con l’Inge- Dune Montane gner Giuseppe Comini, chiese il permesso di ricerca per Piombo, Zinco, Argento e Bario. In seguito all’acquisizione della Miniera di Malfidano la Pertusola riprese le miniere coltivandole a cielo aperto sino al 1969, quando passarono al- balneare nei pressi del punto che fino a poco tempo ospitava un radar militare. Antistante la spiaggia è presente un punto di ristoro ed un’area per i camper; Qui ha inizio un’area rocciosa calcarea a falesia che termina in località “nido dell’aquila” poco prima della spiaggia dell’abitato prospiciente la vecchia laveria. Lungo la falesia sono presenti diverse cavità, alcune delle quali marine, in cui sono stati rinvenuti dei reperti ceramici che attestano la frequenza dell’uomo preistorico in queste coste; diversi anni fa i soci del Centro Iglesiente Studi Speleo Archeologico (CISSA) nella costa di Arbus, lungo la spiaggia, trovarono una ciotolina in buono stato di conservazione attribuibile al Neolitico Antico (circa ottomila anni fa), oggi presente al museo archeologico di Cagliari. Questo sta ad evidenziare la presenza dell’ uomo preistorico in questa zona come pescatore in quel periodo. Da San Nicolò lo sguardo si spinge sia lungo la distesa spiaggia di circa tre chilometri che ci separa da Portixeddu e sia sulla strada che si arrampica sulla montagna per condurre fino a Capo Pecora in comune di Arbus dove è presente la cosidetta “spiaggia delle uova”, determinata dalla presenza di massi di origine granitica staccati dalla costa, a causa dell’erosione marina e da essa lavorati in modo da Ruderi chiesa la Piombo Zincifera Sarda. Raggiunto il fondovalle, si riprende la strada asfaltata e si giunge ai ruderi della vecchia chiesa dedicata a San Nicolò (al quale si deve anche il nome della zona), dove un particolare cartello in questa data avvisa le persone che hanno scaricato dei rifiuti nel sito a non deturpare l’interno di quello che un tempo fu luogo di culto per le diverse generazioni che si sono avvicendate nella zona . Della struttura rimangono resti murari che necessitano di ristrutturazione, dove sono presenti degli ingressi ad arco. La strada prosegue tra vari orti che conferiscono un’aria suggestiva a questi luoghi e si giunge in prossimità dell’area fargli assumere bellissime forme rotondeggianti. A poca distanza da San NIcolò si aprono diverse belle e interessanti cavità carsiche che possono contribuire allo sviluppo della zona, quali : “La Grotta delle Lumache”, “La grotta di S’Acqua Gelada” e “La Grotta del Pannello”. Lungo la costa vi sono numerose cavità carsiche da rilevare ed analizzare e tra queste primeggia per bellezza la “Grotta delle Spigole” della quale attualmente si sta interessando il Centro Iglesiente Studi Speleo Archeologici (CISSA). Foto: Morena Bonaccorsi Realtà Locale numero 632 del 6 Giugno 2013 LETTERA APERTA DA SAN GIOVANNI SUERGIU LE DIFFICOLTA’ DI CREARE E “FARE” CULTURA Fiera del Libro Sono passati 7 anni dalla costituzione dell’associazione culturale “Suergiu uniti nella cultura” e ci sembra opportuno cominciare a fare dei bilanci sull’attività fatta e sui risultati ottenuti. Già dalla nascita l’obiettivo era, ed è ancora, quello di divulgare l’arte, di conseguenza la cultura, a 360 gradi in tutto il territorio Provinciale consapevoli di doverci scontrare con delle difficoltà oggettive legate alla diffidenza, alla mancanza di dialogo e di integrazione. Integrazione: le pagine dei giornali e i titoli dei telegiornali sono pieni di questo sostantivo specialmente riferito agli extracomunitari. La paura della gente, evidentemente, è legata a tutto ciò che è diverso dalle proprie abitudini, dal menage quotidiano, si pensa che qualsiasi cosa o persona diversa da noi possa in qualche modo disturbarci. Si vede il bicchiere sempre mezzo vuoto invece di pensare che la diversità è ricchezza perché ci consente di appropriarci di realtà che non conosciamo accrescendo il nostro bagaglio culturale, sociale ed umano. Ma come può il nostro popolo consentire l’integrazione di chi viene da fuori se già al nostro interno siamo divisi in gruppi che litigano piuttosto che discutere? In una società civile dovrebbe esistere una terza figura che raccorda i litiganti mettendoli in condizione di accomunare gli obiettivi per raggiungere uno scopo comune che è quello del bene collettivo. Ma quando tutti questi fattori sono stravolti si raggiunge il caos generale e colui che aveva il compito di unire si trova invece a doversi schierare con una parte piuttosto che un’altra. Il curriculum della giovane associazione è all’evidenza di tutti. Non abbiamo mai chiesto di avere di più di quello che meritavamo. Ci siamo sentiti dire che prima di pretendere dovevamo dimostrare le nostre capacità e, seppur consapevoli di questo, ci amareggiò che queste parole fossero state pronunciate da chi invece doveva stimolare e diplomaticamente osservare per poi verificare se veramente le idee e la volontà erano da premiare. Nonostante tutto ci siamo armati di caparbietà e abbiamo iniziato la nostra attività culturale. Ci sembrava corretto che i primi destinatari di questo progetto fossero gli abitanti di San Giovanni Suergiu, paese che ospita l’associazione, e senza presunzione abbiamo iniziato, con i pochi mezzi economici a disposizione, facendo teatro in mezzo alla campagna, presentando libri nell’oratorio parrocchiale e facendo spettacoli in piazza. Abbiamo cercato di dialogare con le realtà associative locali; chiesto a gran voce la partecipazione della gente; collaborato ad eventi di respiro Regionale e Provinciale; risposto agli inviti dell’amministrazione comunale quando questi venivano fatti in tempo utile, facendo un passo indietro, quando opportuno, per smorzare gli animi. Abbiamo tentato di tutto pur di realizzare i nostri progetti nel comune Suergino. Ci dispiace verificare che in questi 7 anni di attività abbiamo ottenuto risultati apprezzati ovunque tranne che a San Giovanni Suergiu. Anzi, proprio nel nostro paese abbiamo avuto le più grandi difficoltà. Tra i nostri eventi, ricordiamo la “Fiera del libro del Sulcis-Iglesiente” e “Il Maggio letterario”, che hanno ottenuto il plauso delle amministrazioni Regionali, Provinciali, dei Comuni Sulcitani, della gente comune, degli intellettuali, degli addetti ai lavori: da tutti tranne da chi avrebbe dovuto essere il più felice del lavoro fatto e del risultato ottenuto. Siamo stati anche umiliati con atteggiamenti di sufficienza; hanno deformato le nostre dichiarazioni ufficiali, ostacolato progetti con i silenzi; liquidato, talvolta i finanziamenti pubblici approvati, dopo mesi dalla presentazione della rendicontazione; tramato in silenzio mistificando i nostri obiettivi e infine, non ottenendo nessun risultato, evitato di invitarci alle riunioni per le manifestazioni estive e di monumenti aperti. Ora, però, è giunta l’ora di dire basta! Facciamo nostra la dichiarazione del compianto Presidente Emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e diciamo a gran voce: noi non ci stiamo! Quando un’amministrazione è incapace di dialogare con le sue realtà associative vuol dire che non ha a cuore i propri concittadini. Chi si occupa di amministrare un paese dovrebbe sapere che la gente non ha bisogno solo di sagre, manifestazioni sportive, musica heavy metal ma necessita soprattutto di cultura letteraria e teatrale. É sotto gli occhi di tutti che, da quando la nostra associazione è stata emarginata, in paese non si presenta un libro, non si fanno laboratori di scrittura o teatrali, non si organizzano manifestazioni di poesia, conferenze sull’editoria o sulla lettura. E allora su cosa sarebbe basato lo sviluppo culturale del paese? In due anni dall’insediamento la giunta comunale non è stata capace nemmeno di inaugurare un museo lasciato in eredità dalla vecchia amministrazione e quindi come si potrebbe pretendere che si riesca ad avere idee innovative o investire sulla cultura? In un periodo di forte recessione è inaudito che si spendano 8mila euro nel 2012 e 4mila euro nel 2013 per un festival musicale (di nicchia) che per il secondo anno ha visto la presenza di un ridotto numero di pubblico (circa 100 persone) e invece non si vogliano programmare attività culturali per tutta la comunità. Incapacità? Superbia? Ancora non abbiamo risposte a queste nostre domande e presumo non le avremo mai considerato che l’amministrazione per non avere un confronto pubblico si dimentica di invitarci agli incontri. Appare chiaro che non condividiamo gli stessi obiettivi, non ci accomuna la stessa passione, non siamo legati da nessun vincolo e soprattutto non siamo disposti a svendere la cultura. L’improvvisazione non fa parte delle nostre prerogative e, riteniamo che, non si possono chiedere sempre sacrifici alle associazioni, pretendendo eventi senza aver tentato precedentemente un dialogo collettivo. Noi siamo abituati alla programmazione e alla ideazione di avvenimenti moderni e non siamo ancorati a desuete logiche politiche, clientelari o soggettive. Non amiamo i finanziamenti a pioggia ma ci piace la meritocrazia e decise prese di posizione. Siamo forti del fatto di essere un’associazione piccola eppure finanziata dalla Regione Sardegna e dal Parco Geo Minerario e di essere sicuramente tra le prime tre associazioni del paese come rendicontazione. Probabilmente tutto questo non conta nulla ma noi abbiamo bisogno di rapporti sinceri e non di sorrisi di circostanza! Non basta essere amministratori per capire la cultura e per saperla divulgare! Proseguiamo il nostro cammino, forti delle nostre convinzioni, in compagnia di quelle realtà associative, ma soprattutto amici sinceri, che hanno inteso condividere progetti comuni e di chi vorrà unirsi, privati e amministrazioni pubbliche, sentendosi parte integrante del nostro sogno culturale. IL PRESIDENTE (Cav. Claudio Moica) 11 IGLESIAS GLI ORTI SCOLASTICI AVVICINANO GLI ALUNNI AL CONSUMO DI PRODOTTI LOCALI E GENUINI Tempo di raccolta negli orti sinergici di Serra Perdosa e Campo Romano realizzati nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo “C. Nivola”. Programmati dalle insegnanti delle numerose sezioni e classi coinvolte e sostenuti da un corso di formazione in “Orticoltura naturale” promosso dalla Scuola Civica di Politica a cui hanno aderito oltre all’Istituto Comprensivo “Costantino Nivola”, l’Istituto Professionale di Stato ad indirizzo Turistico ed Alberghiero “G. Ferraris”e il Liceo Carlo Baudi di Vesme – Pedagogico Sociale, Linguistico, delle Scienze Sociali, gli orti sono cresciuti rigogliosi nei cortili delle scuole. Organizzati principalmente per avvicinare i piccoli alunni ai cicli naturali utilizzando metodi agricoli rispettosi della terra e della rete della vita, il programma didattico vuole anche incentivare nei bambini il consumo di verdure, spesso rifiutate sia a casa che nella mensa, e nelle famiglie, vuole promuovere la produzione e il consumo dei prodotti locali a filiera corta. Con i bambini l’obiettivo si può via via raggiunge perchè consumare, cucinate in vari modi, le verdure prodotte nel proprio orto, ren- de le bietole, i fiori di zucca, i ravanelli, le lattughe particolarmente buoni e mangiabili da “quasi” tutti i bambini. E non sono pochi i papà e le mamme che si informano sul metodo sinergico e imitano l’esperienza. In questi giorni all’uscita di scuola, oltre allo zaino, i bambini portano a casa qualche foglia di prezzemolo, basilico, bietola, mostrati con orgoglio ai genitori. “Raggi di sole” e “Orto magico”, questi sono alcuni nomi dati agli orti, appaiono agli scolari generosi nell’offrire i propri frutti, un cibo che cresce di giorno in giorno sotto gli sguardi stupiti di bambini, genitori e insegnanti. E insieme al cibo si scopre il meraviglioso mondo naturale, le farfalle cavolaie e i suoi piccoli bruchi voracissimi che hanno distrutto il raccolto di cavolo e i lombrichi che sottoterra lavorano per noi; si sperimentano le difficoltà e le problematiche del mondo agricolo, compreso un tempo tanto variabile e un freddo anomalo che rallenta tutte le produzioni. “L’esperienza compiuta, sicuramente positiva, è stato spiegato, potrà migliorare nel tempo ed estendersi con la creazione di una rete cittadina di orti scolatici, libro vivente di studio e vicinanza ai cicli naturali per dire a tutti che è tempo di tornare alla terra, anche come professioni, ai suoi ritmi e reti, ad una agricoltura biologica che ci dia un cibo sano e naturale prodotto dalle mani dei nostri giovani e non necessariamente acquistato al supermercato”. 12 Realtà Locale numero 632 del 6 Giugno 2013 CAGLIARI I LETTORI INCONTRANO I LIBRI ANTICHI DELLA FACOLTA’ DI STUDI UMANISTICI Si è tenuto giovedì 30 maggio scorso, presso l’aula Magna “B. R. Motzo” della Facoltà di Studi Umanistici di Cagliari, il convegno Libri antichi e loro lettori in Sardegna - Il caso del Fondo Antico della Facoltà di Studi Umanistici, parte integrante del progetto di ricerca “Libri in greco e loro lettori in Sardegna tra XV e XVIII secolo”. Il progetto, finanziato dalla Regione Sardegna e realizzato da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica della Facoltà di Studi UmanistiCagliari Facoltà Studi Umanistici ci, si propone va di indagare le modalità di diffusione della cultura classica in Sardegna in età rinascimentale e moderna, basandosi sulla presenza di libri in greco (o latino) sul territorio regionale nei secoli XV-XVIII. La prima fase della ricerca si è concentrata sul patrimonio librario della ex Facoltà di Lettere, ed in particolare sui testi conservati nel cosiddetto “Fondo antico”. Durante il convegno del 30 maggio sono stati presentati i risultati dell’indagine, in una panoramica storica e bibliografica che ha spaziato dall’antichità all’alto medioevo, fino ad arrivare all’età della stampa, attraverso l’illustrazione dell’importante patrimonio librario del Fondo antico. In particolare, Cristiano Giuseppe Musa ha illustrato i volumi di maggior pregio tra cinquecentine, seicentine e settecentine riferibili a testi classici, soffermandosi su volumi appartenuti a grandi filologi del passato e a personalità di spicco del panorama degli studi sulla classicità a livello europeo conservati a Cagliari. Silvio Schirru si è concentrato sulle note autografe di Janus Cornarius, dotto umanista attivo presso il circolo di studiosi legato alla figura di Erasmo da Rotterdam, ad un’edizione del 1500 di Aristofane, la prima a contenere tutte le undici commedie finora conosciute dell’autore ateniese del V secolo a. C., giunta a Cagliari per impulso del grecista Benedetto Marzullo, che dal 1959 al 1967 fu docente di Letteratura Greca presso l’Ateneo cagliaritano. Luca Sarriu, invece, ha offerto un saggio metodologico di studio di un fondo privato, attraverso l’illustrazione delle tracce del lavoro del latinista Vincenzo Ussani senior sui libri a lui appartenuti e conservati a Cagliari, concentrandosi sulla più importante impresa editoriale del grande studioso, l’edizione critica del testo di Egesippo, storico del IV secolo d.C., e proponendo una ricostruzione del lavoro del filologo nelle fasi salienti della sua attività. I lavori sono stati introdotti dalla prof.ssa Patrizia Mureddu, responsabile scientifico del progetto, e Gianfranco Demartis, direttore delle Biblioteche del Distretto di Scienze Umane dell’Università di Cagliari. Al termine convegno, la bibliotecaria Paola Denotti ha effettuato una visita guidata al Fondo antico, illustrando i volumi più importanti del fondo, alla scoperta di tesori di straordinaria importanza dal punto di vista storico, filologico ed editoriale SPAZIO AGLI EMIGRATI SCUOLA DI TERRALBA SI GEMELLA CON FIRENZE “DIAMOCI UNA MANO”: STORIA DI VALORI Elio Turis Non sono passate che poche ore, da quando li abbiamo lasciati in Santa Croce, che risalivano sull’autobus che li portava al recupero dei bagagli per riprendere la strada del porto di Livorno, direzione Sardegna, che già ci mancano. Chi sono? Sono il gruppo di bambini, le maestre e i genitori di Terralba, in totale 62 persone, ospiti, per tre giorni a Firenze. I bambini, dell’Istituto Comprensivo, scuola primaria e materna, classi quinte C e D di Terralba, Oristano. Sono arrivati mercoledì 15 Maggio, ma erano a Firenze, con la mente già da molti mesi. Per loro non è stata solo una “gita” scolastica, ma il frutto di un percorso didattico, nato in prima elementare, grazie all’impegno e al sacrificio delle maestre Maria, Nicoletta, Maria Teresa, Cristiana, Elena, Pier Anna, Giuseppina. Il progetto titolato “Diamoci una mano”, parte dalla voglia di conoscere e scoprire le proprie origini, la storia, le tradizioni e la lingua. Per questo i bambini hanno coinvolto genitori e nonni, per sapere e conoscere la vita e le abitudini del tempo in cui hanno vissuto. Tra testimonianze storiche e verbali, hanno imparato che la storia e la tradizione trasmettono valori e speranze sempre attuali. I bambini si sono appassionati allo studio del contesto familiare e culturale dei sardi nel novecento, l’alimentazione e la società. Parte rilevante è stata riservata alla suddivisione dei balli Sardi, del ballo a carnevale, alla musica e agli strumenti musicali, non tralasciandone alcuno. Tutto questo è stato poi tradotto in ricerca, e la ricerca in un libro. ”Su Baddu e sa Vida” il titolo, edito dalla casa editrice Mariapuntaoru di Terralba, nella collana scuola, che può essere richiesto sia direttamente alla casa editrice o trovare presso le migliori librerie. A Firenze, oltre a presentare il libro all’Associazione dei Sardi, hanno voluto presentarlo anche alle scuole del Comprensivo Torrigiani e del Comprensivo Carducci, in due momenti di socializzazione. Il primo, nel chiostro del Convento delle Ex Leopoldine, nello storico quartiere di San Frediano, dove anche la primaria Torrigiani ha dato il benvenuto ai coetanei, con un saggio di chitarra, subito ricambiato da coreografie, rigorosamente in costume, di ballo sardo, perfettamente organizzato e accompagnato da canti tradizionali in sardo e non. Il secondo incontro, si è svolto all’interno della Scuola Carducci, in una atmosfera di sincera amicizia e condivisione, sia da parte del corpo docente che da parte dei bambini. I bambini della Carducci hanno illustrato momenti salienti della storia di Firenze, dalla Festa della Rificolona, passando per l’Ascensione, al Calcio Storico Fiorentino. I bambini di Terralba hanno allietato e divertito i loro coetanei, con momenti di forte emozione, interpretando la storia e la tradizione del ballo e del canto Sardo. Il momento conviviale seguente, ha favorito il suggello di questo entusiasmo. I bambini della Carducci hanno voluto omaggiare quelli di Terralba, con delle ceramiche da loro prodotte a scuola; dono apprezzato e ricambiato con l’omaggio del libro “Su baddu e sa vida”. Non sono mancati naturalmente i momenti di apprendimento culturale, come la visita alla Basilica di Santa Croce, alla Galleria Palatina, passando per il Ponte Vecchio, Piazza della Signoria e Palazzo vecchio, e non sono mancati momenti anche di curiosa soddisfazione, quando i bambini, in costume, hanno voluto rendere omaggio al vecchio rione delle Cure, tra lo stupore e l’entusiasmo degli abitanti con una esibizione “on the road”, da alcuni definita il più originale “Flash mob” realizzato a Firenze. Quindi hanno preso la via del rientro, non dimenticando di ringraziare l’Acsit per aver dato la possibilità di realizzare questo evento, e tramite sempre l’Acsit, ringraziare l’amministrazione del Comune di Firenze che non ha fatto mancare il suo sostegno e aiuto, menzionando, in particolar modo, il personale del trasporto locale, Ataf, e il personale dell’assessorato all’Educazione del Comune di Firenze. BANDITO DAL COMITATO EMIGRAZIONE ACLI IL XXV CONCORSO DI POESIA SARDA INEDITA Gian Piero Pinna Monteponi - Archivio Storico Minerario Per le prenotazioni telefonare al servizio visite: tel. 0781.491300 - fax 0781.491395 o via e-mail: [email protected] www.igeaspa.it Il Comitato per l’Emigrazione e Immigrazione Acli Sardegna, settore Folk e Cultura sarda, in collaborazione con le presidenze provinciale di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari, bandisce il XXV Concorso di Poesia Sarda inedita. Il concorso si articola in quattro sezioni; sezione A, poesia in rima inedita, in memoria di Cicito Canu, dirigente ACLI e si può concorrere con una o due poesie in rima e metyrica a tema libero; sezione B, poesia senza rima inedita, in memoria di Ignazio Marras, dirigente ACLI, e si concorre con una o due poesie senza rima, a tema libero; sezione C, che è suddivisa in due sottosezioni, la E, riservata agli alunni frequentanti la Scuola Elementare nell’anno scolastico 2012/13 e la sezione M, riservata agli alunni frequentanti la Scuola Media inferiore nell’anno scolastico 2012/13. Gli alunni delle scuole elementari e quelli delle medie, possono partecipare al concorso con una o due poesie e uno o due racconti o novelle che non superino le due cartelle dattiloscritte a spazio due. Sezione D, in memoria di Francesco Becchere, nato a Bultei e morto a SàoCaetaneo Do Sào Paolo in Brasile. Il tema proposto è, Sa Fatta Innanti e Sa Pentida Poi. Questa sezione, è stata fortemente voluta dalla Federazione anziani e pensionati delle ACLI. È ammessa la partecipazione a tutte e quattro le sezioni, con il limite di due opere per ciascuna sezione, anche se verrà premiata una sola opera dello stesso poeta. Le opere devono essere fatte pervenire in otto copie dattiloscritte, per raccomandata al Comitato Regionale Emigrazione Immigrazione ACLI, via Roma,130 07100 Sassari. Le opere concorrenti, devono essere completamente anonime o contrassegnate con un moto o uno pseudonimo e tale moto o pseudonimo, le generalità, l’indirizzo e l’eventuale numero telefonico, vanno scritti su foglio a parte e chiuso in busta non trasparente, da allegare alle poesie inviate. Ad ospitare la premiazione del concorso, si è già candidata l’Amministrazione comunale di Laerru in provincia di Sassari. L’ABBONAMENTO A È LA MIGLIORE FORMA PER RESPIRARE SEMPRE ARIA E PROBLEMI DI CASA Storia e Personaggi numero 632 del 6 Giugno 2013 MEZZO SECOLO DI VOLI ALISARDA-MERIDIANA E LA STORIA DEL TRASPORTO AEREO IN SARDEGNA Alessandro Carta città italiane ed europee con la possibilità di volare a basso prezzo. La prima è stata EasyJet che nel 2004 ha collegato il capoluogo sardo con Londra Luton (per passare nel 2010 a Londra Stansted). Fu poi la volta della HLX (divenuta poi TUI- La storia della compagnia aerea Meridiana, erede della storica Alisarda voluta dall’Aga Khan per dare impulso alla nascente Costa Smeralda, ebbe inizio esattamente 50 anni fa. Alisarda fu costituita a Roma il 28 marzo del 1963 con atto del notaio Serafino Gloriani. Sede sociale della società venne stabilita a Sassari in via Cavour e primo Presidente fu nominato il Conte Roberto Ranchella. “Il progetto prevedeva di servire dallo scalo di Olbia Venafiorita lo sviluppo degli insediamenti turistici in Costa Smeralda, ed in particolar modo quelli di Porto Cervo e delle immediate vicinanze. Si trattava di poche strutture alberghiere, estremamente lussuose, ed alcune ville disposte intorno ai piccoli approdi per le imbarcazioni che sempre più frequentemente iniziavano a solcare quei mari e ad apprezzarne la bellezza”. Venafiorita non era un vero e proprio aeroporto, ma uno scalo militare aperto nel 1927, sia pure con scarsa frequenza. Ma la storia del trasporto aereo tra la Penisola e la Sardegna aveva preso avvio subito dopo la Prima Guerra Mondiale. Erano inizialmente, perlopiù, mezzi collaudati durante il conflitto e che per l’epoca costituivano, con pochi posti per passeggeri, l’unica soluzione per tagliare i tempi impiegati dai meno fortunati mezzi navali che permettevano di raggiungere l’Isola. Negli anni Venti, con la costituzione della Società SAM (Società Aerea Mediterranea), la Sardegna cominciò a conoscere una certa regolarità di collegamenti col Continente. Il Nord Sardegna venne colle- gato con una linea aerea giornaliera Olbia-Ostia, con idrovolanti Dornier-Wal a 18 posti. Ma la linea venne sospesa perché Olbia fu ritenuta pericolosa. I collegamenti vennero ripresi nel 1937 con scalo a Porto Conte, svolti dalla società Ala Littoria, nuova compagnia di bandiera , la quale si era impegnata ad un servizio giornaliero con Roma e altri collegamenti plurisettimanali con Genova-Cagliari e Tunisi. Anche in questo caso i collegamenti avvenivano con idrovolanti Savoia-Marchetti a 18 posti, sostituiti nel 1939 con i Cant-Zappata. Alla fine del Secondo Conflitto mondiale nacque “Airone”, società costituita con sottoscrizione di numerosi azionisti privati. La “Airone” incontrò subito i favori del mercato, per quanto presto dovette vedersela con la concorrente “LAI”, società di bandiera che ebbe la concessione dei collegamenti con la Sardegna. Per ovviare la diretta concorrenza “Airone” sviluppò le tratte passando per Alghero e così si caratterizzò con la Roma-Milano-Torino e Cagliari. Il servizio veniva svolto con trimotori Fiat-212 a 36 posti e notevole carico di merci. In quegli anni, primi anni Cinquanta, ebbe sviluppo anche il trasporto via mare (navi Regione) per cui il servizio aereo conobbe una accentuata crisi, tant’è che “Ali Flotte Riunite” era stata frutto della fusione di “Aviolinee Italiane”, “Airone”, “Adriatica” e “Tesco”. La nuova società nel 1952 passò alla “LAI” . Nel 1957 gli subentrò “Alitalia” che disponeva dei “Covair Metropolitan”. Nel 1958 Alitalia sperimentò le tratte giornaliere Cagliari o Alghero con Roma e Milano. Sui cieli sardi nel 1962 iniziarono a volare gli stagionali “BEA” e “AIR FRANCE”. Tra il 1958 e 1980 il sistema aereo con la Sardegna venne rinforzato dalla società “ITAVIA (Aerolinee Itavia) la quale cessò d’operare a seguito di un triste incidente, meglio conosciuto come “strage di Ustica”. Tuttavia la rivoluzione dei collegamenti aerei con la Sardegna avvenne nel 1963 con la nascita di “ALISARDA”. L’iniziativa, a carattere privato, iniziò sperimentando i voli charter con Roma, Genova, Alghero e Ajaccio. Nel 1966 inaugurò i voli di linea Alghero-Roma e Alghero Palermo e Catania. Fu quello il primo storico collegamento aereo tra le due maggiori isole italiane. Subito dopo “ALITALIA” venne affiancata da “ATI” . In epoche più recenti, lo sviluppo del traffico aereo passeggeri da e per la Sardegna, fortunatamente, si è sviluppato con grande interesse, non solo per motivi turistici, ma anche finalizzato ad altri interessi. I tre maggiori aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero (altre piccole aerosuperfici sono presenti a Tortolì, dove per alcuni anni c’è stato un servizio di linea; e Oristano mai entrato ufficialmente in esercizio), costituiscono oggi scali di notevole interesse internazionale, tant’è che decine di compagnie aeree hanno consolidato la loro presenza stabile nei tre scali. Cagliari è passato dai poco più di 2 milioni di passeggeri del 2000 agli oltre 3,5 milioni del 2012. Questa crescita è dovuta essenzialmente all’introduzione di rotte low cost che negli ultimi anni stanno permettendo alla città di ampliare i propri collegamenti con numerose fly), per effettuare collegamenti con le città tedesche di Monaco, Stoccarda e Colonia. Infine nel 2007 è la volta poi dell’insediamento della base Ryanair a Cagliari, che grazie al collegamento con 12 città italiane e 14 rotte europee è diventata la compagnia aerea più scelta dai sardi. Negli aeroporti di Alghero e Olbia il discorso è differente. Nel primo, grazie all’inserimento dello scalo tra quelli serviti dalla Continuità Terri- 13 toriale e dall’apertura della seconda base sarda di Ryanair (nel 2008 dopo quella di Cagliari-Elmas), i passeggerei sono raddoppiati: da 650 mila del 2000 a 1,5 milioni del 2012. Olbia invece è l’aeroporto che più risente della stagionalità, con un’intensa attività nei mesi da giugno a settembre (il 90% dei voli da e verso l’estero è concentrato durante l’estate) e un sostanziale stallo per il resto dell’anno. 14 Speciale Parco Geominerario numero 632 del 6 Giugno 2013 LA MINIERA DELL’ARGENTIERA Alberto Monteverde Nella Nurra, regione della Sardegna nord occidentale, a pochi chilometri da Alghero, si ergono nella loro maestosa spettralità gli impianti estrattivi ed industriali della Miniera dell’Argentiera. Risale al 1131 il primo documento che rammenta lo sfruttamento dei filoni d’argento presenti sull’altura che domina la Cala di San Nicolò. Si tratta di un atto di donazione da parte del Giudice Gonario II di Torres a favore della primaziale di Santa Maria di Pisa. Le attività estrattive sul luogo sono certamente assai più antiche. Il Generale Alberto Ferrero della Marmora nel suo Itinerario dell’Isola di Sardegna rammentava infatti che nel fondo di un pozzo nella zona di Miniera Vecchia, nel corso di un sopralluogo compiuto nel 1865, si erano ritrovati “un mucchio di cadaveri di cui le fibule ed armi notavano un’epoca romana”. Le armi erano forse attribuibili ai soldati di guarnigione incaricati della sorveglianza dei Damnati ad metalla, i disgraziati condannati al lavoro forzato in miniera, pena frequentemente comminata nell’antica Roma. Il nome della miniera è legato alla figura dello scrittore francese Honorè de Balzac. Questi, giunto in Sardegna nel 1838, valutò la possibilità di rinvenire argento in quantità considerevoli. L’iniziativa del letterato era tuttavia destinata a naufragare poco tempo dopo per la mancanza di capitali adeguati e delle necessarie conoscenze tecniche. Solo nel 1867, con la concessione per l’estrazione di minerali di piombo argentifero e zinco, accordata alla Marchesa Angela Tola di San Saturnino, si avviò il razionale ed efficace coltivazione dell’Argentiera. Sotto la guida dell’Ingegner Jean Gordinne, pri- mo direttore della miniera, furono scavate non poche gallerie per l’esplorazione del giacimento, provvedendo anche all’eduzione delle acque mediante lo scavo di una galleria di ribasso. Nel 1870 la concessione passava alla Societé Anonyme Minière et Metallurgique Sardo-Belge. Grazie allo scavo di un pozzo nel cantiere di Is Calabronis, fu possibile estrarre oltre 300 tonnellate di galena contenti un elevato tenore d’argento. Gli impianti della miniera erano ormai una significativa realtà con oltre cento addetti tra tecnici, minatori e cernitrici. Solo due anni dopo, tuttavia, a causa dell’insostenibile levitare dei costi, specie per il trasporto del minerale, la società belga era costretta a cedere la concessione alla ditta Luigi De Laminne di Liegi che vantava i maggiori crediti nei confronti della società. Pochi mesi dopo il De Laminne ce- UN NATURALE SET CINEMATOGRAFICO Argentiera un secolo fa Gli impianti industriali e lo splendido contesto naturalistico dell’Argentiera sono stati lo scenario di alcune importanti produzioni cinematografiche. Nel 1967 vi sono state girate le scene iniziali del film La scogliera dei desideri, Un film di Joseph Losey con Elizabeth Taylor e Richard Burton. Nel 1978 il regista Marco Ferreri vi ha ambientato le scene finali del film Chiedo asilo, con protagonisti Roberto Beni- gni e Dominique Laffin. Molte scene furono girate all’interno della vecchia sala cinematografica della miniera, rimasta inalterata nel tempo, e lungo la vicina spiaggia di San Nicola. CONSORZIO DEL PARCO GEOMINERARIO STORICO E AMBIENTALE DELLA SARDEGNA Via Monteverdi, 16 - 09016 Iglesias (CI) Tel. +39 0781 255066 - Fax. +39 0781 255065 www.parcogeominerario.eu - E-mail: [email protected] Argentiera oggi deva a sua volta la concessione alla Compagnia Generale delle Miniere. L’Ingegnere Eugenio Marchese, Direttore della Compagnia, grazie ad una significativa iniezione di capitali fu in grado di conferire un rinnovato impulso alle attività estrattive, conseguendo in breve tempo risultati assai positivi. Nella zona denominata Cumpingieddus fu edificata una laveria seguita da un’altra, dotata di macchinari più moderni, realizzata in prossimità della spiaggia. Le gallerie furono dotate di binari allo scopo di facilitare il trasporto del minerale su carrelli trainati da cavalli. La Società Anonima delle Miniere di Correboi acquisiva la concessione nel 1895. Sotto la guida del nuovo Direttore, l’Ingegner Daneri, furono aperti nuovi cantieri a quote di lavorazione più profonde. Il progressivo calo della produzione di piombo fu compensato dalla maggiore produzione di zinco. Frattanto venivano ampliati i quartieri destinati ad alloggi e servizi. Non lontano dalla spiaggia fu edificato un nucleo di caseggiati con la direzione, gli uffici e l’infermeria. Nel 1929 la Correboi passava sotto il controllo della Società Anonima Mineraria e Metallurgica di Pertusola. L’arrivo di nuovi capitali e di una efficientissima rete di distribuzione del lavorato consentì un considerevole incremento della produzione e della redditività degli impianti. Il rinnovo dei macchinari della laveria a mare permise l’intro- duzione del sistema della flottazione consentendo ottimi risulgati nella lavoraziohe della blenda. Nel 1951 si apriva un nuovo pozzo interno denominato Umberto che permise la cotivazione dei giacimenti più profondi ma anche più ricchi. Tuttavia, il mutare delle condizioni economiche internazionali, complice il progressivo esaurimento dei filoni ed il crecente aumento dei costi di produzione, soprattuto per quel che riguardava il trasporto interno del minerale, portarono progressivamente fuori mercato attività e produzioni. Nel 1967 gli impianti dell’Argentiera cessarono ogni attività. Terreni e fabbricati furono ceduti a società immobiliari per un progetto di valorizzazione turistica. Cultura Un libro, unico del suo genere nell’orizzonte editoriale sardo, che ha in se rigore di ricerca e presentazione, spazio uguale per ognuno dei Comuni compresi nell’opera, larga dotazione fotografica a colori, facilmente consultabile per chi voglia conoscere la storia di questo territorio. Massimo Carta, insomma, ha inanellato nel suo impegno editoriale un altro di quei libri che hanno sempre rappresentato un chiaro punto di riferimento per studiosi e studenti. Solo che questa volta, con “I Comuni del Sulcis Iglesiente”, l’autore ha superato se stesso ed ha realizzato un testo destinato a diventare patrimonio di ogni famiglia del territorio, ma anche un ricco vademecum per turisti assetati di storia e di conoscenza di bellezze ambientali. Peccato che al momento il libro non sia presente nelle librerie o nelle edicole in quanto, ad ora, esiste solo un’edizione, stampata direttamente dalla Provincia per fini istituzionali in migliaia di copie che saranno distribuiti ai Comuni e alle scuole del Sulcis Iglesiente. Si spera, comunque, che questo libro possa presto diventare di larga diffusione perché merita tutta l’attenzione. Ciò che sorprende, nello sfogliare le pagine, è il rigore delle ricerche, fatte anche da validi collaboratori, cui si accompagnano fotografie di alto livello e che mettono in luce ambienti, siti e monumenti, talvolta sconosciuti ai più. Ne viene fuori un Sulcis Iglesiente decisamente inedito, ricco di annotazioni storiche e laboriose ricerche, sulle quali vale la pena soffermarsi per approfondire aspetti che non sempre sono oggetto di attenzione, anche da parte di tanti Ammini- 15 numero 632 del 6 Giugno 2013 SARDEGNA IN LIBRERIA LA STORIA DEI COMUNI DEL SULCIS IGLESIENTE RACCHIUSA NEL NUOVO LIBRO DI MASSIMO CARTA Claudio Moica re, specialmente nelle loro peculiarità e patrimoni locali. Rigorosamente in ordine alfabetico il volume parte da Buggerru, località mineraria e luogo da cui sono partite le prime rivolte operaie, per terminare con Villaperuccio dove insiste la splendida necropoli di Montessu. Ma non di meno hanno da vantare gli altri comuni: Calasetta con la sua Torre Sabauda, Carbonia con la sua storia mineraria, Carloforte sede della Tonnara e poi Domusnovas con le Grotte di San Giovanni senza tralasciare la città delle chiese, Iglesias, S.Antioco e i suoi Fenici e a seguire tutti gli altri comuni con la loro storia e monumenti di tutto rispetto. Nella stesura del libro nulla è stato lasciato al caso o all’improvvisazione. Massimo Carta ha centellinato ogni singola parola affinché, finalmente, venisse dato il giusto risalto a questo fazzoletto di terra del sud ovest dell’Isola in cui sono approdati invasori. ma da dove sono partiti anche gli autoctoni, riconosciuti come provetti navigatori e grandi commercianti anche da Omero nelle sue opere. Anche l’assessore Provinciale alla cultura, Marinella Grosso, si sofferma sul lavoro certosino fatto dall’autore asserendo “Ventitre inserti come pezzi di un puzzle che compongono un unico disegno, il Sulcis Iglesiente, per spiegare il territorio a chi non lo conosce e alle stesse comunità”. Ma si può anche affermare senza paura di smentita che l’opera sia un vero e proprio condensato delle cose più importanti accadute nel territorio. Essa è di pregevole ausilio per qualsiasi istituto scolastico e bene farebbe l’Ispettorato delle scuole a farlo adottare nei vari istituti in modo che l’identità non venga persa. Il lavoro fatto può essere spunto per tutte quelle guide turistiche che ricercano aneddoti o particolarità di ciascun comune che sicuramente non sono presenti nei testi tradizionali perché frutto di ricerche e approfondimenti personali. Chiunque legga quest’opera si renderà conto come anche il centro più piccolo del territorio abbia una storia importante che ha sicuramente influenzato i comuni confinanti nel trascorrere del tempo. Si può leggere di eventi datati come l’arrivo a Narcao, intorno all’anno mille, dei Monaci che costruirono le prime chiese campestri introducendo nuove tecniche di lavorazione; passare poi alla rivoluzione industriale di Portovesme e finire ai giorni nostri con il Girotonno di Carloforte, evento enogastronomico. Un’opera completa nella sua essenzialità, ma anche di facile lettura nella sua complessità. In un periodo storico dove tutto viene digerito e metabolizzato immediatamente, quest’opera ha la pretesa di restare nel tempo come pietra miliare della letteratura e storiografia sarde e da dove i posteri potranno attingere per ricordare e trasmettere a loro volta. Un grande sforzo editoriale unito a un vivo interesse della Provincia ha prodotto quest’opera che speriamo possa, nel futuro, essere presente in tutte le case come oggetto primario per la divulgazione dell’identità e della storia locale. IL NUOVO PORTALE DELLE BIBLIOTECHE stratori locali. Il Presidente della Provincia, Tore Cherchi, nella prefazione all’opera rafforza questa tesi e afferma “Il senso identitario si rafforza anche con la conoscenza e la divulga- zione dei luoghi e della storia delle comunità che compongono il Sulcis Iglesiente” e, in questo testamento culturale, tutti i 23 comuni del territorio provinciale si possono ritrova- E’ online il restyling del sito SardegnaBiblioteche, il portale istituzionale dedicato alle biblioteche che operano sul territorio regionale e ai servizi bibliotecari, alle attività legate al mondo del libro e della lettura, nonché alle linee di attività sostenute e portate avanti dal Servizio beni librari, biblioteca e archivio storico regionali. Il sito SardegnaBiblioteche fa parte del sistema integrato dei portali tematici facenti capo al sito istituzionale, che mirano ad approfondire ambiti tematici o progetti specifici, avvalendosi dell’apporto e del contributo di enti e istituzioni del territorio regionale. In occasione del progetto di restyling del portale si è consolidata la collaborazione con le biblioteche e le istituzioni pubbliche e private del settore che assumono il ruolo di fornitori accreditati di informazioni sui servizi erogati e sulle attività in corso di svolgimento. Tale collaborazione consente di poter disporre di un portale costantemente aggiornato, dettagliato e approfondito. Tra le novità a disposizione segnaliamo: - la ricerca e localizzazione delle singole strutture tramite la combinazione di più chiavi di ricerca o sulla mappa territoriale suddivisa per province - la possibilità di effettuare ricerche sui contenuti del sito a partire da un canale di ricerca presente in home page - la possibilità di effettuare ricerche mirate sugli eventi di promozione del libro e della lettura attraverso un canale dedicato e un apposito calendario - la ricerca su tutti i cataloghi regionali e su una selezione di cataloghi on-line nazionali ed esteri - la sezione dedicata agli strumenti di lavoro per professionisti e operatori del settore, con una selezione della normativa di riferimento e dei principali documenti di lavoro sulle tematiche professionali e una vetrina delle attività di formazione organizzate nel territorio regionale - le notizie e gli approfondi- menti sulle attività del Servizio beni librari, biblioteca e archivio storico regionali. CITTÀ DI CARBONIA (PROVINCIA DI CARBONIA-IGLESIAS) BORSE DI STUDIO PER STUDENTI UNIVERSITARI DISAGIATI ANNO ACCADEMICO 2011 –2012 In considerazione delle difficili condizioni del nostro territorio e al fine di sostenere le nuove generazioni, affinché non siano penalizzate dalla situazione familiare venutasi a creare per la crisi economica e sociale, l’Assessorato all’Istruzione e Formazione del Comune di Carbonia bandisce un concorso per l’assegnazione di borse di studio a favore di studenti universitari appartenenti a famiglie disagiate. Presso l’Albo pretorio comunale, l’Ufficio Pubblica Istruzione, le sedi delle ex Circoscrizioni di Bacu Abis e Cortoghiana e sul sito Internet: www.comune.carbonia.ci.it - servizi comunali – servizi pubblica istruzione, sono disponibili l’Avviso Pubblico e la modulistica per la presentazione delle domande. La scadenza dei termini è fissata per il 28 giugno 2013. Ulteriori informazioni possono essere richieste presso l’Ufficio Istruzione e Formazione in via Mazzini 68 a Carbonia. Telefono 0781.663858. L’Assessore all’Istruzione e Formazione Lucia Amorino SULCIS - IGLESIENTE:TURNI DEL 8 & 9 GIUGNO 2013 FARMACIE: IGLESIAS: SANNA, via Vivaldi, tel. 0781.24621 CARBONIA: URGU, via Gramsci, tel. 0781.62591 CARLOFORTE: PICCALUGA, via XX Settembre, tel. 0781.854011 SANT’ANTIOCO: RUBISSE, piazza Umberto, tel. 0781.83031 DOMUSNOVAS: DELL'APA, piazza Leccis, tel. 0781.70744 VILLAPERUCCIO: LACCU, via Nazionale, tel. 0781.950149 TEULADA: DANERO, via Umberto, tel. 070.9270014 BENZINAI: IGLESIAS: SOLO SERVIZIO 24ORE CARBONIA: AGIP-BINDO, piazza Matteotti AGIP-BALIA, località Sirai Q8-PERDIGHE, via Lubiana VILLAMASSARGIA: Q8-MURGIA, via Stazione GONNESA: Q8-MAMELI, corso Matteotti SANT’ANTIOCO: AGIP-PINNA, via Nazionale CARLOFORTE: AGIP-REPETTO, via Porticciolo Pescherecci SAN GIOVANNI SUERGIU: AGIP-MASSENTI, statale 126 SANTADI: TAMOIL-MELE, strada provinciale n°1 PORTOSCUSO: TAMOIL-PORTAS, via Dante GIBA: Q8-IBBA, via Principe di Piemonte