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Lezione 2 LE APPENDICI: • TIMONE:( LE VELE VELE DI PRUA

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Lezione 2 LE APPENDICI: • TIMONE:( LE VELE VELE DI PRUA
Lezione 2
LE APPENDICI:
• TIMONE:(BARRA, RUOTA, PALA DEL TIMONE)
ORIENTA L’IMBARCAZIONE E REGOLA LA ROTTA
BULBO (ZAVORRATO) SI USA SULLE GRANDI IMBARCAZIONI CHE ORMEGGIANO NEI PORTI
o STABILIZZA LA ROTTA LIMITANDO LO SCARROCCIO
o LIMITA LO SBANDAMENTO (INCLINAZIONE) ED IMPEDISCE COSI’ CHE L’IMBARCAZIONE SI
CAPOVOLGA ANCHE CON VENTO FORTE (LA BARCA A BULBO NON “SCUFFIA” ED Eì
DESTINATA PER LO PIU’ A NAVIGAZIONI D’ALTOMARE, CIOE’ ALLA “VELA D’ ALTURA” ) .
o
•
•
DERIVA (NON ZAVORRATA): SI USA SULLE PICCOLE IMBARCAZIONI , DETTE APPUNTO “A
DERIVA” O “DERIVE”, CHE VENGONO TIRATE IN SECCO SULLE SPIAGGE, E’ IN GRADO DI GALLEGGIARE.
o STABILIZZA LA ROTTA LIMITANDO LO SCIVOLAMENTO LATERALE (SCARROCCIO)
o CONSENTE IL RADDRIZZAMENTO, COME UNA LEVA, DOPO UN INVOLONTARIO
CAPOVOLGIMENTO (LA DERIVA “SCUFFIA”, LA BARCA A BULBO NO…).
LE VELE
VELE DI PRUA: FIOCCO(inferito su un lato allo strallo) SPINNAKER (non inferito)
RANDA: inferita su un lato (all’albero) o due (all’albero a al boma)
La randa e il fiocco hanno tre lati (inferitura, base, balumina o caduta poppiera) e tre angoli (penna
in alto, mura in basso lato inferitura, bugna in basso lato balumina).
Lo spinnaker ha tre lati (base, balumina sinistra, balumina destra) e tre angoli (penna, 2 bugne)
Si chiamao GENOA i fiocchi più grandi delle barche d’altura.
MOTO LAMINARE
Scorrimento non turbolento dei fluidi (gas e liquidi) come lungo lamine disposte su piani paralleli.
La lamina più prossima all’oggetto sul quale scorre il fluido è considerata ferma.
Oltre una certa velocità il moto diviene necessariamente turbolento.
GENESI DEL VENTO
1.Venti generato da perturbazioni e scontro di grandi masse d’aria con diversa pressione
(rotazione in senso orario attorno alle zone di alta pressione e antiorario attorno alla bassa
pressione)
2. Venti generati da grandi eventi meteorologici periodici o stagionali (es.gli Alisei che in autunno
portano i naviganti dall’Europa alle lontane Americhe). Non sempre è chiarito il complesso
meccanismo che li genera.
3. Brezze termiche, regime di brezze: Nelle ore calde delle belle giornate sia in estate che in inverno
la terra si scalda più velocemente del mare, dato che i liquidi sono più pigri a riscaldarsi e a
raffreddarsi (capacità termica). Le masse d’aria sulla terra tendono a salire e creano una depressione
che risucchiano dal mare aria fresca che sostituisce quella calda che si è spostata più in alto.
Di notte succede il contrario. Le brezze sono le correnti d’aria più utili per le barche da diporto in
navigazione costiera.
CORRENTI , MAREE
Movimenti di grandi masse d’acqua rispetto al fondo. Alcune sono prevedibili a certi orari anche se
non sempre ne sono ben note le cause (es. quelle dello Stretto di Messina) altre sono in relazione
alla direzione del vento, etc. etc. In genere si riducono in prossimità delle coste dei golfi e tendono
ad accelerare presso le punte. Possono alterare la rotta e rallentare o accelerare la velocità della
barca rispetto al fondo del mare, ma non influenzano affatto il moto rispetto alla superficie del
mare.
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