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Sgarbi dà la scossa - l`Eco di Basilicata
E c o l’Eco M e t a l L A U R I A Basilicata Calabria Campania 1,00 euro C.C.P. 51649671 www.ecodibasilicata.it Anno XIII - numero 22 - [email protected] Per scriverci : L’Eco - Via degli Operai, 4 85044 LAURIA (PZ) Quindicinale Lunedì 1° Dicembre 2014 Per contattare la Redazione Giornalistica: Telefax 0973-626012 ISSN 2281-8758 POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004, N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB (POTENZA) Senise Italia e Moldovia unite nel nome di Senise e Carahasani. E’ stato siglato il gemellaggio che intende favorire cultura e scambi commerciali Gabriella Policicchio a pagina 23 Lauria A Scalea Gilda Caimo dona dei cimeli appartenuti al grande inventore Nicola Santo Servizio a pagina 8 L’incontro Pietro Dommarco Intervista a pagina 21 Campagna abbonamenti 2015 all’Eco. Sostieni concretamente il quindicinale del tuo territorio Sala Consilina Le popolazioni del Valdiano continuano a sperare nel ritorno del Tribunale. Nessuna rassegnazione dopo lo strappo dei mesi scorsi Paolo Lombardi a pagina 20 Viggianello Riportata alla luce l’antica chiesetta e l’altare del ‘500 all’interno della cappella di S. Maria Maddalena Palazzo a pagina 15 Valle del Noce Sgarbi dà la scossa L’associazione Libera chiede la sospensione delle autorizzazioni per le centrali idroelettriche Peppe Della Guardia a pagina 5 sul torrente Torbido Pollino Il critico d’arte visita il Pollino, Latronico, Episcopia, Lagonegro ed indica la strada della diversità e della originalità per imporre il territorio a livello culturale e turistico Elisa Conte a pagina 3 Servizio a pagina 22 Lagonegro Si è svolta la seconda edizione del “Premio Donata Doni” curata dal Circolo Culturale Monna Lisa. Al centro dell’evento organizzato dalla professoressa Agnese Belardi la poesia e la letteratura Servizio a pagina 2 Centrale del Mercure, i sindaci di Rotonda e Viggianello scrivono all’Enel: rischio infiltrazioni mafiose Calabria Tortora: in arrivo internet ultraveloce, accordo per la fibra. Firmato un accordo tra 222 comuni calabresi Valentina Bruno a pagina 18 L'Eco di Basilicata Calabria Campania In primo piano 2 L’INIZIATIVA/E’ giunta alla 21° edizione l’evento denominato “La Forchetta d’Oro” che riunisce Lunedì 1° Dicembre 2014 una rappresentanza di personalità dell’area sud della Basilicata Mario Vaiano, cuore e passione a tavola per il territorio Mario Vaiano ha festeggiato quest'anno la 21° edizione della Forchetta d'Oro, una manifestazione che tende, attraverso le buone pietanze di veicolare non solo le qualità del territorio lagonegrese ma di far incontrare, quanti possono determinare il futuro dell'area sud della Basilicata, a partire dai politici. Vaiano è stato un imprenditore molto legato all’impegno in politica, ha sempre partecipato con passione ed entusiasmo alle iniziative del proprio partito di appartenenza. In parallelo ha sviluppato una manifestazione che ha messo intorno ad un tavolo, anno dopo anno, illu- stri personalità. Tra l'altro la manifestazione ha avuto il plauso delle Alte cariche dello Stato e il sostegno di attività imprenditoriali internazionali. Quest'anno il sindaco di Rivello Antonio Manfredelli si è aggiudicata l'ambita forchetta in coppia con Maria Chiara Tripodi. Il secondo premo è andato invece a Gaetano D'Imperio e Maria Fantasia di Trecchina. Al terzo posto il sindaco di Episcopia Biagio Costanzo con Carmela La Becca. La manifestazione si è svolta presso il Midi Hotel ed ha visto anche lo svolgimento di un'apprezzata sfilata di moda. Mario Vaiano, a destra la cartolina del post evento Seconda edizione a Lagonegro del Premio Donata Doni Nella sala consiliare di Lagonegro, il 22 novembre 2014, si è svolta la seconda edizione del premio dedicato alla poetessa lagonegrese la partecipazione di don Mario Tempone che ha declamato una poesia. Le piccole Sara, Stefania e Marta hanno conquistato l’e- Davide Ponticiello ha condotto con maestria la serata che, se pur lunga, è riuscita nell’intento di valorizzare la cultura e una delle sue forme l’assessore Mimmo Camardo in rappresentanza del Comune di Lagonegro. E’ stato presentato un cortometraggio curato dalla regista Assai particolare è stato un balletto sul femminicidio a cura della Dance Team Academy di Giuseppe Rizzo. Sono stati poi tributati dei Antonio Manfredelli e Maria Chiara Tripodi e la signora Vaiano Gaetano D'Imperio e Maria Fantasia con la signora Vaiano Donata Doni Da sinistra: Donata Manzolillo, Davide Ponticiello, Agnese Belardi, Nicola Timpone, Sandra Bruzzese, Gianfranco Zaccara Donata Doni. L’evento, ben curato e ben riuscito, è stato organizzato dal Circolo Culturale Monna Lisa capitanato dalla professoressa Agnese Belardi. L’avvio della serata ha visto miciclo della sala consiliare recitando dei versi molti belli. nNel frattempo il maestro Giovanni Forestieri accompagnava questo momento intenso con delle melodie al flauto. Nessuno ne parla…In tanti si affannano ad "inventare" le ragioni della "crisi"… ciò mi provoca una "crisi" di nervi… Ci nascondono la verità: i Sindacati,l'Europa, la Mafia, balle, tutte balle!… Se volete saperne di più leggete, leggete… C'era una volta…Ecco ci risiamo, stiamo tornando nel mondo delle favole? Ma no, non ancora, ma siamo sulla buona strada… Ecco, c'era un volta un "certo" Benito Mussolini, da molte parti definito " un cattivo soggetto"…poiché, con la "marcia su Roma" si era auto proclamato capo del governo e del regno d'Italia…Qualcuno dirà: beh, che c'è di strano, tempo fa lo ha fatto anche Renzi! E già, ma per Mussolini ci fu una mezza rivoluzione, vendette, uccisioni, olio di ricino…per Renzi non è successo niente, poiché era ben appoggiato sul berlusca e il berlusca sugli Stati Uniti d'America… Mussolini invece aveva fatto tutto da solo, ma non si era limitato alle chiacchiere, come Renzi…Al di là della voglia di combattere la disoccupazione e a rimettere un po' d'ordine nelle mille voci esistenti in Italia(proprio come oggi), mostrò di possedere eccellenti doti profetiche, alla stregua della SIBILLA cumana…. Ebbe a dire in uno dei suoi altisonanti discorsi: ATTENTI, LA CINA E' VICINA, ma non si dilungò, sicuro delle facoltà intellettive degli "Italioti"… (facciamo rima con idioti? )… Ma sì, anche allora c'erano tanti disoccupati, e soprattutto problemi sindacali; le paghe erano basse e c'era sempre qualcuno che soffiava sul fuoco…Mussolini, per fortuna, non era uno dei ruffiani incapaci che ben conosciamo nel nostro tempo: decise così di trovare dei posti dove far lavorare tanti poveri padri di famiglia…Si ricordò di Scipione l'africano, delle guerre puniche e pensò che davvero bisognava tornare in Africa. Provò a condire il tutto con espressioni ad effetto come "Un posto al sole" scopiazzata poi dalla RAI in quella"fiction" melensa che guardano indistintamente le donne di una certa età… E ne venne fuori l'operazione Mare Nostrum, no, non quella che ha riempito l'Italia di disperati (e spesso delinquenti), soggetti affamati e strumentalizzati.(?) Quella era la cosa più giusta ed opportuna per le due parti in gioco. Il DUCE in Africa voleva trovare e trovò spazi e lavoro per la nostra gente, ed in più, quelle popolazioni povere, arretrate, ne avrebbero ricavato enormi vantaggi. Ma le nazioni europee, invidiose, (le solite, Francia, Inghilterra…) sobillarono i capi di quei disperati, Ailè Selassiè, Menelik, per opporvisi…E fu la guerra: Abissinia, Libia, Eritrea, Somalia…Quante sofferenze, espressive più alte: la poesia. L’iniziativa ha visto anche la partecipazione fattiva della Proloco Kaleidos rappresentata dalla presidente Donata Manzolillo. Significativa è stata la partecipazione del- e sceneggiatrice Sandra Bruzzese. Il prof. Enzo Rega scrittore e critico letterario ha svolto una approfondita ed apprezzata analisi sulla poetessa Donata Doni. riconoscimenti. Alla poetessa, educatrice e mamma la compianta Erminia Di Fusco-Zaccara. La consegna della targa è stata affidata al consigliere regionale Vito Santarsiero, il ritiro è avvenuto da parte di Erminia e Gianfranco Zaccara. Altro riconsocimento è andato alla poetessa Maddalena Porfidio; a consegnare il pre- Biagio Costanzo e Carmela La Becca con la signora Vaiano mio è stato chiamato il Preside Nicola Pongitore. Le carestie bibliche oggi hanno un altro nome: crisi quanti morti…Però quelle terre rifiorirono, e si ridusse drasticamente la disoccupazione in Italia. La nostra gente ritrovò e riconobbe in quelle lande desolate tutta l'opera saggia ed importante della romanità di un tempo: si costruirono edifici, opifici, strade nel deserto, ponti, acquedotti, ferrovie… Tuttavia, per intendere meglio il senso del nostro discorso, dobbiamo tornare a Mussolini. Il Duce, (colui che conduce, il leader)non intendeva riferirsi ad un questione di distanza… Sappiamo tutti che la Cina è lontanissima: quattordici o addirittura sedici ore di Boeing 747(secondo le correnti in quota). Ne parlo per esperienza diretta, ma già al tempo,(anni ottanta) a parte la Grande Muraglia" ne ricavai una sgradevole impressione: sulle strade un mare di gente, un groviglio di mezzi di trasporto eterogenei, al limite della decenza… Ecco, Mussolini intendeva dire che era vicino il tempo del riscatto di quella gente affamata all'inverosimile, ma seria ed intelligente nel lavoro come nessun'altra. In definitiva si trattava proprio di un avvertimento: ATTENTI, LA CINA CAMBIERA' LA NOSTRA VITA…Chi ne ha tenuto conto? I politici italiani, a turno attaccati alla greppia, hanno dimostrato di essere privi di lungimiranza… Ne ha memoria, questa gente d'oggi, di Mazzini, del Cavour, di De Gasperi, della loro efficienza, della loro importanza? Hanno toccato mai un soldo codesti? Ed invece in un mondo di disperati senza lavoro, senza stipendio, senza futuro, questi nostri nuovi personaggi ( di destra e di sinistra), si ostinano a prelevare soldi dalle ormai agonizzanti casse dello Stato, per fare la loro politica di auto blu, stipendi grassi e pensioni d'oro … Sì, sono stato in Cina in quegli anni e ne ho riportato una dolorosa esperienza: persino negli hotel cinque stelle ci davano da mangiare per lo più germogli di soia, piante simili ai fagioli ma molto meno nutrienti; per strada non abbiamo giammai incontrato un gatto: pare fossero cibo prelibato delle popolazioni più agiate…No, non poteva continuare così…Ci pensò uno dei "gatti superstiti", un certo Mao tse tung che, stranamente, era privo di baffi!…Costui impose ai giovani aspiranti al matrimonio che dopo il primo figlio i loro turbinosi amori dovevano essere limitati solo a teneri sguardi…Ma non bastava…Così, furono aperti valichi e porticati ed uno sciame di giovani cinesi i(diciamo pure quaranta o cinquanta milioni)invase l'Europa, Italia compresa… Come mai? Ecco: un lavoratore, un operaio cinese, indiano, giamaicano, guadagna una piccola frazione di quanto guadagna l'operaio europeo e non gode neppure di uno dei privilegi conferiti ai lavoratori dell'occidente( assistenza sanitaria, periodo di ferie, pausa pranzo, pausa caffè e via cantando…Ma non è bastato: i cinesi in patria(quasi un miliardo e mezzo) hanno realizzato quella che è stata definita la "Fabbrica del mondo": non vi è posto per nessuno, Giappone e Stati Uniti compresi…Anche lo Stato italiano, ben si sa, ricava le proprie entrate per pagare pensioni, cassa integrazione, assistenza medica, assistenza sociale ecc… "soprattutto" dalle imposte sul lavoro (IVA). Poiché il lavoro in Italia "grazie" alle importazioni dal'Oriente è in forte difficoltà, gradatamente diminuiscono le entrate… Lo Stato si troverà così nella condizione di non poter corrispondere più uno spìcciolo di euro a chicchessia. Per reggere la concorrenza cinese le imprese dovranno scegliere di ridurre le paghe, o aumentare le ore di lavoro: vi sembra possibile? Ed ecco il "Focus", il concetto fondamentale: oggi dobbiamo fare i conti a livello globale, planetario! Le risorse del pianeta sono quelle, anzi diminuiscono giorno per giorno…Ci siamo messi a riciclare di tutto, dalle lattine di birra alla plastica, alla carta… La popolazione mondiale "invece, aumenta… ed in modo "esponenziale", ovvero in modo impressionante. Così mi viene in mente quella canzone. "Non c'è più niente da fare, è stato bello sognare"…Ma pure dobbiamo fare qualcosa… Se si vogliono evitare rivolte, morti e distruzioni, i "ricchi dovranno scendere a patti con i "poveri" arroccati sull'Aventino, rinunciare ai loro pretesi, inesistenti meriti, ed affrontare, con nobile rassegnazione, un futuro tanto più difficile e gravoso. Di cosa possiamo meravigliarci, di cosa aver paura? Di nulla, amici miei…di nulla! Di tutti questi momenti è intessuta La Storia del mondo. Ricordate Gian Battista Vico, i Corsi ed i Ricorsi storici?… Ricordate le carestie di cui è piena la Bibbia? Oggi le chiamiamo crisi, e ci siamo dentro, fino al collo… Ai nostri cari(costano troppo) uomini politici, come per i Testimoni di Geova: svegliatevi! 17/11/14 . Per la S.O.S. Lauria Armenio D'Alessandro. Altro premio è andato a Nicola Timpone Direttore Gal Cittadella del Sapere. A consegnare la targa è stato il prof. Gennaro Oliviero La professoressa Belardi, alla fine della manifestazione, ha voluto evidenziare l’importanza di questo premio che ogni anno si arricchisce di nuovi significati. Nel prossimo numero sarà pubblicato uno speciale dell’evento Felicitazioni Auguri a Filippo Ricciardi e Maria Antonietta Chiacchio di Lauria per la nascita di Marisa Redazione Giornalistica: [email protected] 347-3549996 Fax 0973-626012 Ufficio Pubblicità: [email protected] 338-4332672 Fax 0973-626012 L’Eco di Basilicata SEDE: Lauria (Pz), Via degli Operai, 4 Telefax: 0973-626012 Registrazione Tribunale di Lagonegro n.02/01 del 2 ottobre 2001 Direttore Responsabile: Mario Lamboglia Editore: L’Eco di Basilicata Coop. 85044 LAURIA Impresa beneficiaria, per questa testata, dei contributi di cui alla legge n. 250/90 e successive modifiche ed integrazioni Stampa: Rotostampa - Nusco (AV) L'Eco di Basilicata Calabria Campania In primo piano Lunedì 1° Dicembre 2014 3 L’INIZIATIVA/“La vostra forza è la diversità”. Latronico, Episcopia, Lagonegro, sono state le tappe della visita lucana del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi dà una scossa al lagonegrese Il programma NaturArte nel Parco Nazionale del Pollino, organizzato dallo stesso Ente Parco ha vissuto il 18 novembre 2014, una giornata indimenticabile. Nella sala del cinema Nuova Italia di Latronico, gremita da cittadini e studenti, è intervenuto sul tema il professor Vittorio Sgarbi, critico d'arte di indiscusso valore,invitato dal dott. Nicola Timpone , direttore del GAL-Cittadella del Sapere, per la Lucana Film Commission Dopo il saluto portato dal Sindaco De Maria e dal direttore dell'Ente Parco Annibale Formica, Sgarbi, alla sua maniera, ha spaziato a 360° parlando del Sud, delle sue peculiarità, dei suoi limiti o meglio condizionamenti, per poi soffermarsi su quella che è la peculiarità della zona,i parchi, ai quali bisogna dare lo spazio e l'importanza che meritano in una regione a vocazione naturalistica; dove la natura si esprime ancora in tutta la sua bellezza e potenza; dove l'arte si respira insieme all'aria in tutti i paesini abbarbicati sulle colline o distesi a valle, ognuno con la sua storia da raccontare, ognuno con il suo ingente patrimonio artistico da mostrare. A questo punto una sacrosanta Sgarbi tra alcuni rappresentanti delle associazioni della Valle del Sinni riflessione del professore: questa zona della Basilicata è ancora così bella, perché parla il linguaggio antico della natura, è così bella perché la cementificazione non ha lasciato le profonde ferite inferte altrove al territorio, è così bella perché l'arte ha conservata la sua genuinità fatta di chiesette incantate nel verde del parco, di monasteri, un tempo itinerari religiosi e vie del silenzio, di castelli ancora sentinelle sulla valle dall'alto delle loro rocche, di opere d'arte custodite nelle chiese di ogni paesino. Da grande comunicatore Sgarbi ha cercato di stigmatizzare tutto quanto di inopportuno si sta facendo nelle zone protette, non solo dei quattro parchi della Basilicata ma anche altrove ed ha indicato invece dove devono puntare i progetti per creare occupazione e fermare l'emorragia delle emigrazioni giovanili, che depauperano il territorio due volte: perché se ne vanno risorse umane e perché sono famiglie che vengono create altrove e bambini che vengono sottratti alle nostre aree. Queste osservazioni sul tema hanno incoraggiato la presidente della Associazione culturale Epicanto di Episcopia a sottoporre all'attenzione dello storico e critico d'arte un monumento da salvare: "il monastero di Santa Maria del Piano". Con stupore l'appello è stato subito raccolto da Vittorio Sgarbi che, sconvolgendo scaletta e programma, ha voluto visitare questo monumento. Non si poteva non accogliere questa richiesta per cui, dopo aver accompagnato l'ospite per una breve visita, prevista al museo del Termalismo di Calda, per ammirare i reperti risalenti al Mesolitico e provenienti dalle grotte locali, e al complesso termale sempre di Calda di Latronico, dove si è fermato tra lo stupito e perplesso davanti ad un'opera dell'artista indiano Anish Kapoor, nonostante il tempo non bello, la delegazione si è diretta alla volta di Episcopia; meta il Monastero di Santa Maria del Piano. Qui sorse il primo cenobio basiliano, dedicato al gran martire San Lorenzo e poi a seguire gli altri monasteri della zona, tutti seguiti nella fondazione e controllati da San Saba. A questo punto è doverosa una breve premessa sui monaci greci nella valle del Sinni. L'arrivo dei basiliani nella valle del Sinni ci porta lontano, precisamente al periodo compreso tra il 920-930, quando un gruppo di monaci, che erano giunti nell'Italia meridionale per sfuggire alle persecuzioni degli Arabi, lasciarono la Sicilia e la Calabria per dirigersi verso la Lucania. Essi seguirono il corso del fiume Lao, allora Mercure, e giunsero nella zona di Latiniano, percorsero per un tratto la corrente del fiume, Siris o Simnis, e arrivarono, secondo quanto dice l'agiografo di San Saba, il patriarca Oreste, nei pressi di un castello nelle immediate adiacenze del fiume. Il castello è facilmente identificabile con la fortificazione longobarda di Episcopia, che è l'unico sito con queste caratteristiche lungo il medio corso del Sinni. I monaci giunti fin qui erano Cristoforo con i figli Saba e Macario e per un certo periodo essi vissero secondo la regola lauritica, che prevedeva la dimora del monaco in grotta singola con altri monaci in grotte vicino, in delle grotte ancora oggi esistenti, site sulle montagne tra Episcopia e Francavilla, chiamate grotta di San Sava e grotte di Asìa, attualmente note come a' Racìa . Successivamente, soddisfatti del contesto, vi edificarono un cenobio e lo intitolarono al gran martire San Lorenzo. Nel luogo dove le fonti storiche hanno ubicato il monastero basiliano di San Lorenzo e sui resti di questo cenobio, i cistercensi, nel XIII secolo, costruirono un complesso la cui architettura presenta ancora caratteristiche inconfondibili del loro ordine religioso: come la chiesa ad aula unica, preceduta da un ampio porticato; il chiostro adiacente alla chiesa, intorno al quale si dispongono gli altri corpi di fabbrica; il refettorio situato al lato opposto della chiesa. Il complesso, che non subì modifiche fino al XVI secolo, nel 1500 venne sottoposto a restauri, furono dipinte le lunette del refettorio con scene di vita agostiniana e furono affrescate le pareti della cappella da Giovanni Todisco di Abriola con scene che raffigurano il diluvio e la creazione, affreschi tutt'ora visibili nella chiesa. Nel 1600 la struttura passò ai frati minori osservanti, della regola francescana e nel 1750, con l'alienazione dei feudi ecclesiastici fu venduto a don Raffaele Jannibelli che a sua volta lo cedette alla famiglia Donadio, che lo detenne sin dal 1912. Ad attendere l'illustre ospite, vicino alla cappella, il sindaco Biagio Costanzo e una piccola folla di episcopioti richiamati dalla notorietà del personaggio. Prima a parlare al critico d'arte la cappella, che ha subito aperto lo scrigno per mostrare i suoi gioielli : due navate affrescate da Giovanni Todisco di Abriola, con un arco trionfale arricchito dall'affresco di due angeli e un cartiglio con la scritta "locus iste terribilis est" datato 1639, quasi certamente a ricordare la peste che decimò questi luoghi; una balaustra cinquecentesca che chiude l'accesso al presbiterio dove a destra sul muro troneggia ancora lo stemma dei Carafa, con l'epigrafe della sepoltura di Porzia Carafa, andata sposa al marchese Francesco della Porta di Episcopia; un bel soffitto a cassettoni e un pulpito del XVII secolo; un'acquasantiera in pietra e numerose statue lignee fra cui sant'Agostino e Santa Monica, a testimoniare la permanenza dei Colleretani, provenienti dal monastero di Colloreto presso Mormanno, nel 1500. Si è passati poi a visitare il monastero che , anche se non poteva nascondere le numerose ferite inferte dal tempo e dall'incuria, si è presentato ancora dignitoso e consapevole della sua antica bellezza e splendore, quasi a voler rivendicare il diritto a vivere per poter continuare a raccontare la sua storia millenaria. Il professor Sgarbi ha colto questo messaggio, si è inoltrato nell'edificio, si è soffermato di fronte alle voltine delle celle, che sembravano ancora parlare dei monaci e della loro vita ed ha confortato tutti dicendo che il monumento si può e si deve recuperare, rispettandone l'antica architettura e struttura. E noi concordiamo con lui. Il monastero si deve recuperare per tanti motivi: perché è stato il primo cenobio basiliano nella valle del Sinni e dell'Agri; perché è l'unico impianto religioso di questo genere sopravissuto in tutta Italia; perché è una importante testimonianza dei legami che uniscono Bisanzio alla Basilicata, gli ortodossi con gli occidentali, il rito greco con quello latino; perché di questo convento si parla in tutte le agiografie dei monaci che popolarono successivamente le montagne aspre di questa parte della Lucania; perché poco distante esistono, ancora da scandagliare, le grotte di Asìa dimora dei tre monaci prima di costruire il cenobio, come ci dice il patriarca Oreste nell'agiografia di San Saba e in quella di Cristoforo e Macario. Da quanto detto ci auguriamo che l'appello venga raccolto, che il riflettore acceso su questo monumento non si lasci spegnere, che nessuna si debba assumere, soprattutto fra le istituzioni, la responsabilità di veder ridotto ad un cumulo di macerie questo edificio e perdere per sempre un pezzo di storia non solo di Episcopia, non solo della valle del Sinni, ma della Basilicata tutta e non solo. Elisa Conte Laurea Presso “La Sapienza di Roma" Martina Marano di Episcopia il 30 ottobre ha conseguito la laurea in Architettura con il massimo dei voti. Dai genitori Concetta e Cristofaro Marano, dal fratello Giovanni, dai nonni Tonino e Rosa Iannibelli. Congratulazioni ed auguri affettuosi L'Eco di Basilicata Calabria Campania Valle del Noce Lunedì 1° Dicembre 2014 4 L’ANALISI/L’associazione Libera ha organizzato un incontro a Nemoli per chiedere la sospensione delle autorizzazioni in atto sul Torbido Le centraline idroelettriche sul Fiume Noce sono troppe Martedì, 18 novembre scorso, l'Associazione Libera per il Lagonegrese ha sottoposto, presso la sala consiliare di Nemoli, ai cittadini di quella comunità una proposta di esposto da sottoscrivere per "l'ottenimento della sospensione dell'autorizzazione relativa alla concessione di derivazione di acqua pubblica superficiale dal Torrente Torbido, in agro di Nemoli alla Loc.tà Isola del Bosco, ad uso idroelettrico" e da inviare a soggetti diversi. E' da tempo che Libera, nella complessiva ottica della salvaguardia del Noce, sta ponendo sotto i riflettori i rischi, per l'ecosistema fluviale, derivanti dalla proliferazione delle cosiddette microcentrali idroelettriche. Al momento, risultano funzionanti 3 impianti produttori di energia da acqua: uno centrale “ex Tozzi” - alla confluenza Carroso/Noce, uno sul Sonante a Nemoli ed uno a Lagonegro, senza, ovviamente, dimenticare la centrale Enel di Castrocucco, che si "limita" soltanto ad immettere acqua nel Noce, giacché la preleva dal bacino idrografico del Sinni, mediante la Diga di Cogliandrino. Sempre al momento, risultano essere state autorizzate due altre "centraline" e sei sono in fase di istruttoria per ottenerne relativa autorizzazione. Sulla linea di partenza ce ne sarebbero almeno un'altra ventina. Se si dà per scontato che l'energia è indispensabile, che produrla sul territorio nazionale è conveniente e consente lo sganciamento dalla dipendenza estera e, soprattutto, che l'idroelettrico è ad impatto ambientale significativamente minore rispetto al fossile e al nucleare, perché, dunque, avanzare perplessità sulla realizzazione di opere dalle quali ottenere soltanto benefici effetti? E' tutto pretestuoso? Il punto nodale non sta, naturalmente, nel ricavare energia da fonte pulita e rinnovabile qual è l'acqua, ma dalla prassi "da monade" posta in essere. Ciascun ditta interessata presenta, infatti, la propria istanza corredata da progetto e referenze. Le autorità competenti istruiscono le pratiche singolarmente e singolarmente, cioè indipendentemente dall'impatto di contesto, pervengono al rilascio delle autorizzazioni richieste. Si esami- corpo idrico superficialedello stato ambientale "buono" o il mantenimento, laddove già esistente, dello stato elevato ". Dunque, per il bacino idrografico del Noce ci dovrebbe essere una classificazione di stato ecologico in relazione alla quale attivare, qualora si fosse al di sotto di tale livello, interventi per pervenire quantomeno allo stato di "buono". un mese fa dal "Comitato per la salute del fiume Noce", di cui Libera è parte attiva, al Governatore della Basilicata, dott. Pittella, ed all'Assessore all'Ambiente, dott. Berlinguer. Essi, non solo ne hanno condiviso la sostanza, ma hanno assicurato che tutte le istruttorie in atto sarebbero state sospese in attesa dell'elaborazione di un puntuale piano di ricezione del bacino Esempio di centralina idroelettrica na quell'impianto per quel sito, si determina l'impatto ambientale solamente per quella specifica area interessata, non ponendolo affatto in relazione con la capacità, da parte dell'intero bacino idrografico, di sopportare anche quell'opera, senza produrre squilibri nel suo ecosistema. La Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE (Water Framework Directive, WFD), recepita con il D.Lgs. 152/2006, prevede, tra l'altro, la necessità di mettere a punto, sulla base di specifici criteri di analisi idro-morfologica e fisico-chimica, reti di monitoraggio al fine di pervenire alla classificazione dei corpi idrici in una delle seguenti cinque classi di stato ecologico: "elevato", "buono", "sufficiente", "scadente" e "pessimo". Uno dei quattro decreti attuativi del D. Lgs. 152/06, il D.M. 260/2010, indica come obiettivo per il 2015 il "raggiungimento/mantenimento - per un Ma non lo sappiamo o almeno a noi non è in questo momento noto. Ed è proprio in questo quadro di riferimento di base che dovrebbero inserirsi le concessioni per la realizzazione delle minicentrali, ma non una alla volta indipendentemente dall'insieme, ma ognuna in relazione allo stato ecologico del bacino e rispetto alla sua capacità di sopportare tutte senza né entrare in crisi come ecosistema, né scendere di stato ambientale. L'indispensabilità di tale pianificazione di bacino, di un accurato studio da cui emergano dati oggettivi e certi sulla qualità dei nostri habitat fluviali e, nella fattispecie, sulla capacità di ricezione del corpo idrico del Noce, in relazione organica con tutte le variabili a rischio, della quantità, tipologia, potenza e collocazione di tali opere di produzione energetica con compatibili effetti per il suo intero ecosistema è stata proposta in un incontro risalente a circa nella sua interezza. Già il vedersi riconoscere ciò potrebbe costituire elemento di soddisfazione per chi ha avanzato la proposta, ma la domanda che "sorge spontanea" è: "Perché non lo si è fatto prima? Perché nessuno ha dato finora ascolto a "quelli" di Libera che da almeno un anno sostengono che per evitare il selvaggio assalto delle turbine idroelettriche sia necessario e urgente definire un organico programma d'installazione? "Ma i dubbi, purtroppo, non finiscono qui. E se lo studio dello status quo dovesse indicare che già si è in una situazione di squilibrio, perché, in base al principio di precauzione, non bloccare anche le due già autorizzate? E c'è di più. Pare che delle sei centraline in fase di istruttoria, due abbiano ottenuto l'autorizzazione. Ancora senza classificazione del corpo idrico, ancora senza definizione dello stato ecologico, ancora senza piano di Un abbraccio agli alberi per stimolare amore per la natura Singolare iniziativa di Legambiente Basilicata rivolta alle scuole lucane. I ragazzi di Maratea 'circondano' affettuosamente il grande pino di piazza Mercato Nella foto gli alunni della scuola media 'Gennari' che posano sotto il grande pino marittimo di piazza Mercato, nel centro storico di Maratea, sono troppo distanti per essere riconosciuti uno ad uno. E' una intera generazione di ragazzi di Maratea che partecipa, con allegria e compostezza, alla Festa dell'Albero indetta da Legambiente Basilicata per il 21 novembre. L'iniziativa vuole sensibilizzare i giovani al rispetto per l'ambiente e vuole, una volta di più , richiamare l'attenzione dei ragazzi sull'importanza della salvaguardia del patrimonio naturalistico. Nella 'Perla del Tirreno' ciò è particolarmente rilevante anche per i risvolti economici che l'ambiente genera per il territorio. Le scelte del governo centrale inducono a pensare che le trivellazioni in Basilicata siano solo un problema di finanza nazionale. Pertanto, è particolarmente importante parlare ai giovani lucani delle tematiche ambientali e dei risvolti a lungo termine delle scelte odierne. La scuola, come spesso avviene, è presente e risponde agli appelli che evidenziano una valenza educativa importante. Per questo, il 21 novembre, tutti gli alunni della scuola media C. Gennari e delle classi quinte del plesso San Giovanni Bosco hanno aderito all'iniziativa proposta dalla sezione Lucana di Legambiente. I ragazzi sono stati guidati dal Prof. Francesco Brando, per l'occasione anche fotografo, dalla Prof. Maria Giovanna Di Mauro e da altri docenti. Da piazza Europa, dove hanno sede le scuole citate, i ragazzi sono stati accompagnati fino alla piazza Mercato dove è presente un maestoso pino marittimo alto circa venti metri. Ciascuna classe ha 'abbracciato' il grande albero e il momento è stato immortalato dai tablet del Prof. Francesco Festa dell'Albero indetta da Legambiente Basilicata. Brando e del Prof. Renato Bedini. Poi, alle ore 12.00, come proponeva Maratea, 21.11.2014. I ragazzi delle scuole medie posa- l'iniziativa di Legambiente, tutti insieme i ragazzi hanno circondato l'alno sotto il grande pino marittimo di piazza Mercato nel bero per un abbraccio spettacolare e complessivo. Nello stesso momento centro storico. Foto: Raffaele Papaleo venivano abbracciati tanti altri alberi nei paesi lucani; e non solo. Le foto dell'iniziativa parteciperanno al concorso intitolato 'Fotografa il tuo abbraccio', indetto dalla stessa Legambiente Basilicata. Le classi che risulteranno vincitrici "saranno premiate con un'escursione in ambito naturalistico per abbracciare uno degli Alberi Padri della Basilicata", come si legge sulla nota che Legambiente Basilicata ha inviato alle scuole lucane. L'iniziativa è lodevole. Legambiente ha saputo proporre un momento anche ludico per sollecitare l'attenzione di alunni e docenti verso tematiche ecologiche ed attuali. I docenti faranno seguire un momento di riflessione e di approfondimento in classe. Speriamo che anche il governo centrale sia attento alle stesse tematiche ambientali. E non solo a quelle economiche. Raffaele Papaleo bacino? E che fine avrebbero fatto, se fosse vero ciò che è trapelato da colloqui telefonici con funzionari regionali "addetti al ramo", le rassicurazioni di Governatore ed Assessore? Ci risiamo con il dejà vu? Gli affari sono affari, anche se sono verdi, anche se sono fatti in nome e per conto dell'ecologia. Sfruttando un Bene Comune, un soggetto privato trae profitti enormi per sé, creando, se va bene, qualche posto di lavoro. E' questo il paradigma? E se si aggiunge che, grazie agli incentivi statali, ogni kwh prodotto viene pagato dalla rete elettrica nazionale da 20 a 26 centesimi di euro, che è di circa 4 volte più alto del prezzo di mercato, corrispondente ad appena 6 centesimi, e che la durata di questa incentivazione è stata prolungata da quindici a venti anni, si capisce tutt'intera la portata del business da idroelettrico. E si capisce, forse, anche la mancanza di pianificazione. Voluta? A Lauria, la minicentrale “ex Tozzi" ha, nel 2002, in pratica acquisito il possesso delle acque del Cafaro, del Gaglione e della sorgente Mandarino per 40 milioni di vecchie lire. Attualmente versa al comune un canone fluttuante, dipendente dalla quantità di acqua prelevata che, però, in mancanza di un oggettivo strumento di misurazione, non si capisce come si faccia a determinare, di circa 15.000 euro annui per la sola intercettazione delle acque del torrente Fiumicello. A fronte di questa uscita, essa immetterebbe annualmente nella rete energia per circa 20 milioni di kwh che produrebbero un ricavo intorno ai 4 milioni di euro, occupando non più di qualche unità lavorativa. Affari verdi, dunque, che rischiano di tradursi in degrado ambientale se, come si diceva prima, non si interviene per razionalizzarne lo sfruttamento selvaggio delle acque. Tralasciando la sottrazione di suolo, la cementificazione per la realizzazione delle strutture, le opere viarie per garantire le comunicazioni, la posa di tubi per la conduzione forzata dell'acqua, l'edificazione di muri di sbarramento/contenimento e di presa d'acqua, la reimmissione dell'acqua in alveo a circa 1° di temperatura superiore rispetto all'entrata in condotta, la vera criticità ambientale sta nella riduzione della portata d'acqua nel tratto di corso fluviale che dal punto di derivazione arriva a quello di reimmissione. Lungo questo tratto, che per il Carroso, ad esempio, è di circa un paio di km, nonostante la quantità d'acqua da prelevare sia disciplinata da una norma che stabilisce che nell'alveo naturale debba essere garantito il Deflusso Minimo Vitale (DMF), è lecito supporre che, in mancanza di studi scientifici - se ci fossero, sarebbe interessante esaminarli - sulla "vita" della flora e della fauna preesistente la derivazione dell'acqua, che l'equilibrio naturale sia stato senza dubbio alcuno alterato ed anche significativamente. Ma, accanto a questa, c'è una seconda criticità. Le opere di sbarramento, per la realizzazione di bacini artificiali anche di ridotte dimensioni, indispensabili all'incanalamento forzato dell'acqua, riducono il cosiddetto apporto solido fluviale verso il mare: detriti, sabbie e ghiaie trovano lì barriere insormontabili. E per tutto l'intero tratto interessato la portata ridotta non permetterà al corso d'acqua di erodere il terreno e di produrre altri detriti da trascinare verso il mare. Pervengono, così, alla foce minori quantità di sabbie, ghiaie e detriti e si accelera, così, il fenomeno dell'arretramento delle spiagge. Questioni di poco conto? Forse sì, se le minicentrali sono, diciamo a naso, una, due, tre su un'asta fluviale Il prof. Della Guardia principale di appena 47 Km, con affluenti dal corso altrettanto breve. Per saperlo con certezza bisognerà attendere il monitoraggio del nostro bacino, sperando che venga veramente realizzato prima di essere, magari, costretti a cedere ad altre autorizzazioni. Ma se si moltiplicassero a dismisura e diventassero la trentina paventata o addirittura, come si sussurra da qualche parte, una cinquantina, l'ecosistema del Noce avrebbe altri ottimi motivi per spaventarsi ulteriormente a morte. E con esso, noi! Ed è per tutto questo che Libera ha chiesto ai cittadini di Nemoli di sottoscrivere l'esposto inizialmente citato. Ed è per questo che Libera chiederà ai sindaci appartenenti al Comitato per la Salute del fiume Noce di convocare con somma urgenza appositi Consigli comunali per deliberare la sospensione di tutti gli iter autorizzativi, subordinandola alla definizione di un piano di bacino che, anche nel pieno rispetto delle indicazioni europee totalmente recepite dalla legislazione nazionale, ne regolamenti le approvazioni. Infine, una suggestione: quanti servizi ai cittadini avrebbe potuto offrire un Comune gestendo direttamente questa risorsa? Giuseppe Della Guardia L'Eco di Basilicata Calabria Campania Basilicata 5 Lunedì 1° Dicembre 2014 LAGONEGRO/La Minoranza consiliare pur rispettando la competenza del consigliere Sprechino, ha criticato il regolamento per l’affidamento delle strutture sportive “Chi fa sport dovrà continuare a rivolgersi al politico” Il 18 novembre 2014 si è svolta a Lagonegro una importante seduta di consiglio comunale. Da un punto di vista politico si è registrato un nuovo strappo nella maggioranza; due consiglieri di maggioranza Psaquale Mitidieri e bendetto Mitidieri si sono astenuti rispetto ad un punto specifico dell’ordine del giorno legato alla vendita di un palazzo di proprietà del Comune e alla realizzazione di nuovi loculi. Rispetto ad una articolata decisione della Maggioranza pesantemente messa in discussione dalla Minoranza i due consiglieri del centrosinistra non se la sono sentita di votare il provvedimento. Di questo argomento ne parleremo diffusamente nel prossimo numero del giornale in quanto il tema è assai controverso anche perché legato alla vendita di nuovi loculi cimiteriali (ancora sulla carta) che apparirebbero spropositati rispetto ad una richiesta del “mercato”...al momento (fortunatamente) quasi inesistente visto che ancora sono disponibili una decina di loculi già realizzati...e pronti per l’uso grazie ad un altro investimento. I consiglieri si sono molto appassionati (e divisi) sull'approvazione del Regolamento teso ad individuare un gestore degli impianti sportivi. Nel prendere la parola il consigliere delegato Michele Sprechino, icona dello sport lagonegrese, ha evidenziato le difficoltà di un settore che ha visto negli anni esprimere i migliori talenti lagonegresi. Il provvedimento posto all'esame del consiglio ha riguardato la gestione del palazzetto dello sport, del campo di calcio e del campo di calcetto. Sono fuori dal regolamento il campo di calcetto di parco Fossatello e i campi da tennis del parco Giada. Nicola Tortorella non facendo mancare il rispetto per il collega Sprechino che molti meriti ha avuto nel tempo nella promozione dello sport ha letteralmente raso al suolo i vari articoli del regolamento che, secondo il giovane ingegnere lagonegrese, Michele Sprechino Un momento del consiglio comunale, il gruppo di Minoranza. Da sinistra: Tortorella, Di Lascio, Santarsenio, Calabria tendono di fatto ad ingabbiare il gestore. Sia Tortorella, ma successivamente anche Di Lascio e Santarsenio hanno evidenziato l'invadenza del Comune che pur se esprime la volontà di far gestire ad altri le strutture mantiene delle prerogative soffocanti per chi poi le dovrebbe far funzionare. Infatti, tutto quanto avverrà all'interno delle strutture sportive dovrà essere auto- rizzato dal Comune che stabilirà anche le tariffe. Sprechino ha aspramente replicato affermando che qualche soluzione andava comunque messa in campo. “Andrebbe apprezzato lo sforzo dell'amministrazione comunale teso a preservare le strutture!. A lagonegro sono state scritte pagine amare, a partire proprio dall'inaugurazione del palazzetto che venne gravemente danneggiato alla fine degli anni '90 proprio nei giorni precedenti il taglio del nastro!”. Per Maria Di Lascio questa posizione è indebita perché il gestore deve avere più libertà d'azione. Se è positiva l'apertura che ha fatto il Comune che per una parte è disposta a rimborsare anche il gestore da una serie di spese (le scolaresche hanno l’accesso gratuito di matti- na), il regolamento, secondo la Minoranza tracima a vantaggio della politica che potrà decidere il bello ed il cattivo tempo sulle attività che si svolgono durante l’anno. Tortorella è stato ancora più duro parlando della totale antieconomicità a cui si andrà incontro: “Perché queste strutture devono rispettare addirittura regolamenti “fantasma” che al momento non esistono a Lagonegro ( come ad esempio la tutela sull'inquinamento acustico) ed altri gestori, su altre strutture pubbliche sempre di Lagonegro fanno quello che vogliono?”. Giovanni Santarsenio, capogruppo della Minoranza nella dichiarazione di voto ha scolpito: continua l'equivoco: chi fa sport o chi vuole realizzare un saggio di danza o un concerto dovrà rivolgersi al politico e non al gestore. Questo è il punto che ci spinge a votare no con convinzione al provvedimento. Istituto Comprensivo di Lavello, Erasmus+ 2014-2020: “Cambiare vita, aprire la mente” Il progetto "Erasmus Plus" , presentato dall'Istituto Comprensivo Statale 1 di Lavello, nell'ambito dell'azione innovativa " KA2, Strategic Partnerships for School Education" è stato approvato dalla Commissione europea per l'Istruzione Il titolo del progetto è "Save Today-Survive Tomorrow" , durerà tre anni e vedra' il coinvolgimento di tutta la Citta' in azioni e modi diversi. I Paesi Partnes partecipanti al Progetto sono i seguenti: Italia, Polonia,( scuola capofila), Ungheria, Turchia, Portogallo, Grecia, Germania. La lingua utilizzata da tutti i docenti e gli alunni, sia negli scambi tra loro, sia nella produzione di elaborati sarà la lingua inglese, affiancata, a volte, dalla lingua del proprio Paese. L'obiettivo principale di questo partenariato strategico è quello di sviluppare le competenze trasversali al fine di promuovere la leadership e lo spirito imprenditoriale nell' d'istruzione secondaria. Le principali finalità che ci si propone di perseguire sono di promuovere la cultura del risparmio energetico e della cura dell'ambiente; favorire le conoscenze in materia di energie rinnovabili, il loro utilizzo e i vantaggi che ne derivano; favorire la conoscenza e la pratica quotidiana del riciclaggio; suscitare l'interesse dei ragazzi intorno all'energia verde ; sviluppare l'attitudine della raccolta differenziata come pratica quo- tidiana in un Paese civile; sviluppare il senso di cittadinanza e di "bene comune". Sono previste 6 mobilità e scambi per docenti e studenti di terzo anno della scuola secondaria di primo grado nell'arco dei tre anni. I docenti coinvolti nel Progetto sono già impegnati nelle seguenti attività previste da tutti i Paesi partners coinvolti, da completare al massimo entro agosto 2016: realizzazione di un LOGO del Progetto ( entro 31 ottobre 2014) e di una Pag. Facebook; produzione di oggetti realizzati con materiale reciclato per dimostrare come si puo' ridurre l'attitudine ai consumi inutili; progettazione di video per ciascuna mobilità; presentazioni multimediali di esempi di energie rinnovabili; brochure di almeno 30 pagine (in Italiano e Inglese) descrittiva delle migliori pratiche sull'utilizzo responsabile di energie e risorse naturali; un dizionario multilingue di almeno 30 pagine (in Italiano - Inglese e Francese)) di termini scientifici e tecnici connessi ai temi del risparmio energetico, all'energia verde e alla protezione dell'ambiente; 10 pianificazioni di lezioni innovative, interdisciplinari su "come insegnare imprenditoria e risparmio energetico coinvolgendo le diverse discipline scolastiche curricolari ( in Italiano e Inglese); piantagione di almeno 10 alberi , con l'aiuto di istituzioni competenti, come simbolo di di interesse e cura verso l'ambiente; realizzazione di DVD in cui si presenterà tutte le attività del progetto e gli eventi connessi, che sarà disponibile sul web; almeno 7 dispositivi dimostrativi di risparmio energetico o salvaguardia dell'ambiente, a cura dei docenti di chimica; Llezioni informative//formative sul valore del BENE COMUNE in termini di cura per l'ambiente , con esperti del settore ( riciclaggio, energia rinnovabile, ecc..). L'Eco di Basilicata Calabria Campania Lauria 6 Lunedì 1° Dicembre 2014 IL PUNTO/Aurora Di Sipio, Franco Fittipaldi e Maurizio Mastroianni su indicazioni del segretario Antonino Amato propongono una nuova mobilità nel centro cittadino Piano traffico a Lauria, il Pd mette a punto una proposta Presentato al pubblico il piano urbano del traffico preparato dal Partito Democratico destinato a disciplinare la circolazione veicolare nel comune di Lauria. La proposta è stata presentata agli iscritti e ai cittadini venerdì scorso 21 novembre presso la sala Cardinale Brancati. Per il partito sono intervenuti il segretario cittadino Antonino Amato, il vice segretario Mimino Ricciardi e l'architetto Aurora Di Sipio, uno dei tre tecnici che hanno lavorato sulla proposta descrittiva e grafica. Gli altri due tecnici sono i geometri Maurizio Giuseppe Mastroianni e Francesco Fittipaldi. All'incontro ha preso parte anche il sindaco Gaetano Mitidieri e il consigliere comunale Nicola Carlomagno. "Il problema del traffico esiste a Lauria ha detto il segretario Antonino Amato - e pensiamo sia un problema molto sentito dalla popolazione, per questo motivo il Partito Democratico si è fatto carico di portare all'attenzione del gruppo consigliare una proposta compiuta e dettagliata. Si tratta di una proposta aperta al contributo di tutti i cittadini e di tutte le forze politiche presenti a Lauria". Un progetto di piano traffico è già in itinere presso l'amministrazione comunale che da circa due anni che ha affidato in proposito un incarico all'ingegnere Roberto Marconi.. L'architetto Aurora Di Sipio ha illustrato nel dettaglio il Piano evidenziando le criticità attuali e le probabili soluzioni che sono state riportate in tre dettagliate la locandina dell’evento tabelle descrittive che trattano dei problemi relativi agli accessi al centro urbano e le criticità del rione Superiore e del Rione Inferiore. Un piano urbano che in verità preoccupa e non poco i commercianti. Al dibattito sono intervenuti Giovanni Cosentino e Paolo Rossino che hanno segnalato perplessità e fatto notare come tante proposte fatte nel passato dai commercianti non sono state tenute presenti in questo piano. Altri cittadini hanno segnalato come nel piano manchino scelte forti come ad esempio l'adozione di zone a traffico limitato e il divieto di circolazione nel centro storico dei mezzi pesanti ad alto tasso di inquinamento. Per Mimmo Riccio "il settanta per cento del traffico sulla dorsale Via Roma Via Cairoli si potrebbe eliminare ripristinando quel senso unico sotto il municipio che già in passato è stato sperimentato". ""Sono sempre più convinto che un partito di centrosinistra di questo secolo debba esser un partito open - ha detto Mimino Ricciardi, vice segretario PD - , un partito che riesce ad ascoltare e a recepire quelle che sono le istanze che vengono dai cittadini, che sono il vero patrimonio di un partito che fa sua la sfida del governo di un territorio. Ecco perché abbiamo organizzato due iniziative aperte su un tema così importante come il PUT e abbiamo avanzato proposte di breve e di lunghe prospettive.. Su questo tema specifico: abbiamo recepito il rapporto dell'ingegnere Marconi, abbiamo sviluppato ipotesi e pro- poste e, infine sarà il Sindaco Mitidieri che adotterà azioni, atti e comportamenti sul piano urbano del traffico." "Il piano traffico sarà adottato quanto prima dalla nostra amministrazione - ha detto il sindaco Gaetano Mitidieri - perché lo stesso è inserito anche nel programma elettorale. Il problema vero sarà far seguire alle scelte progettuali le concrete realizzazioni compatibilmente con le possibilità che abbiamo oggi in termini di risorse. Tra l'altro alcune scelte sono state già realizzate ancora prima dell'adozione dello stesso piano. Tutte quelle scelte che non comporteranno spese per le casse comunale potranno invece essere portate avanti con maggiore celerità". Pasquale Crecca La relazione tecnica descrittiva del Piano Urbano del Traffico In base a quanto riportato nel rapporto conoscitivo intermedio a firma dell'ingegnere Roberto Marconi ed in base ad un'accurata analisi compiuta sul territorio emerge la necessità di riorganizzare il traffico cittadino intervenendo su due diverse scale: da una parte l'individuazione della viabilità di ingresso uscita dal centro urbano. Pertanto, in prima analisi, sono state individuate ed evidenziate, su di una prima tavola "Accesso al centro urbano", le arterie principali quali autostrada e strade statali con le relative vie di collegamento che conducono al centro abitato. Successivamente, su altre due tavole, sono stati individuati i punti nevralgici dei due rioni, dove sono state individuate le vie principali lungo le quali si organizza l'abitato di Lauria, le vie di collegamento, così definite poiché collegano i due rioni senza interferire nel traffico del centro abitato, permettendo l'uscita ingresso dai rispettivi Rioni. Infine sono state individuate le vie secondarie più trafficate che si diramano dalle arterie principali. Sopra quanto descritto è stato sviluppato si tre distinte tavole: Accesso al centro urbano, Individuazione delle criticità Rione Superiore, Individuazione criticità Rione Inferiore. All'interno del centro urbano si evidenzia la necessità di riorganizzare il traffico lungo le arterie principali che attraversano i due rioni. Infine si ritiene di fondamentale importanza sottolineare che un aspetto da non sottovalutare e ben visibile agli occhi di tutti è la mancanza di rispetto della segnaletica stradale. Pertanto non sarà sufficiente riorganizzare la segnaletica stradale ma bisognerà aumentare il controllo da parte della Polizia Municipale per abituare i cittadini al rispetto delle regole imposte dal senso civico. Inoltre si evidenzia in tutto il centro abitato la carenza o la totale assenza di marciapiedi che in alcuni casi potrebbe trovare una soluzione immediata. Continuano gli scempi a Lauria. Sfregiata una delle magnolie di piazza del Popolo I cittadini laurioti invocano sempre più l’uso delle telecamere dopo l’ennesimo gesto vandalico consumato in piazza del popolo. In occasione del rifacimento della piazza erano stati piantate tre magnolie che abbellivano l’area. Nei giorni scorsi, probabilmene di notte, una o più persone, si sono rese protagoniste di un gesto folle che non ha nessun senso. Purtorppo ora la piazza rimarrà monca di un albero già cresciuto. E’ davvero un peccato la “deriva” alla quale si assiste da tempo che mette in discussione la civile convivenza. L'Eco di Basilicata Calabria Campania Lauria Lunedì 1° Dicembre 2014 7 L’INTERVISTA/Il consigliere comunale Giacomo Reale evidenzia i punti di divergenza con il governo cittadino ed indica una strada per selezionare la futura classe dirigente “Le primarie dovranno individuare il nuovo sindaco” Giacomo Reale è consigliere comunale di Lauria. Dopo la verifica in seno alla maggioranza di centro-sinistra che regge le sorti amministrative della città, ha assunto una posizione assai critica verso il governo locale che lo aveva visto tra gli amministratori di punta. Nei giorni scorsi ha partecipato all'assemblea regionale del Pd impegnato a trovare una linea comune in particolare sull'articolo 38 collegato alle estrazioni petrolifere. Consigliere, com'è andata l'assemblea… Bene, io credo sia stata trovata una strada unitaria su questioni davvero molto delicate. Vi è da ringraziare in questo senso sia il presidente Pittella che il capogruppo alla Camera Speranza che hanno affrontato la questione petrolio con piglio rinnovato. Aver raggiunto l'obiettivo di ricevere 1 miliardo e 200 milioni di euro da parte dello Stato rispetto ai tagli che il governo centrale sta facendo a tutte le altre regioni italiane, credo sia una grande risultato. Rimane aperta la questione del peso della Regione nelle autorizzazioni alle compagnie petrolifere ma anche su questo vi è l'intenzione di riporre la questione a Roma. Secondo lei si è “riavviato” un dialogo tra Roberto Speranza e Marcello Pittella? Credo di si e lo spero anche. I problemi sono davvero enormi e vi è bisogno di una ritrovata unità nell'interesse dei cittadini. I dissapori tra i due leader sono emersi sempre su questioni di merito non per partito preso o per necessità di posizionamento. Veniamo ai fatti laurioti. Dalla "verifica" in poi il suo atteggiamento è cambiato… Si potrebbe scrivere un libro su quella fase davvero controversa della politica cittadina. Con molta chiarezza io ho espresso un giudizio negativo rispetto agli scenari che si stavano aprendo. Le elezioni avevano consegnato a Lauria un altro tipo di quadro politico. Poi tutto è stato trasformato. Nota dei miglioramenti amministrativi… E' questo il dato più sconfor- tante. Io vedo degli arretramenti. Questa nuova maggioranza è nata perché doveva aggredire una serie di questioni: commissariamento discarica, regolamento urbanistico, trasporti, raccolta differenziata. Io segnali positivi non ne ritrovo. La mia astensione rispetto al Bilancio va letta proprio in questa direzione. Noto solo tanta confusione, l'atteso cambio di passo non c'è stato...ormai è passato quasi un anno! Vi è stata però una mezza rivoluzione all'interno della macchina municipale… Io questa rivoluzione non la vedo. Proprio in occasione della verifica furono fatti degli avvicendamenti, oggi si torna indietro e si rispostano le competenze del dirigente tecnico e si ritorna ad una situazione simile alle scelte fatte da Pisani. Io non ci capisco proprio nulla. Vedo contraddizioni senza fine e non nascondo di essere preoccupato. Lauria vive in affanno, moltissimi sono i problemi, ma poca è la volontà di rimboccarsi le maniche. Avverte la sensazione che molti protagonisti che sono in campo e qualcuno che è fuori campo non vedono l'ora che arrivi il 2016? E' più che una sensazione, ormai si capisce lontano un miglio che molti, se potessero, metterebbero le lancette avanti di un anno e mezzo! Il guaio è che adesso si galleggia solamente… Si nota che i socialisti in questa fase non le sono particolarmente vicini. Lei è stato sempre visto come un filo-socialista... Ho sempre avuto rispetto di questo partito, mi dispiace che hanno perso alcune connotazioni per le quali si erano contraddistinti nel corso degli anni. Mi dispiace perché ho sempre collaborato con molto piacere con questo gruppo. In questi ultimi 18 mesi vi è una presenza significativa di giovani che si sono avvicinati alla politica… Ho notato anche io questo dato. E' un qualcosa che ci fa ben sperare per il futuro. Vi sono anche tante associazioni che sfornano persone di gran- de qualità che potranno mettersi al servizio della città. Lauria ha sempre avuto una grande tradizione a livello associativo. Cosa pensa del suo partito? I partiti purtroppo sono diventati sempre più comitati elettorali. Ovviamente questo non è un bene. Il segretario Antonio Amato sta facendo del suo meglio coadiuvato anche da Mimino Ricciardi ma si nota una mancanza di partecipazione. Io credo che il congresso sia stato vissuto come una liberazione. Dal giorno dopo ognuno è andato per la sua strada, mi riferisco in particolare a tanti esponenti politici di primo piano. Invece queste personalità dovevano continuare a rimanere per dare una mano. Mi permetta di collegarmi al discorso dei giovani in politica. Io non sono per il giovanilismo nel senso che va benissimo il rinnovamento, ma serve anche l'esperienza. Nel Pd il nuovo gruppo dirigente ha bisogno delle persone che hanno fatto la storia del partito. Ho l'impressione che molti se ne siano lavati le mani, decidendo di gettare Giacomo Reale allo sbaraglio chi con coraggio ha scelto di impegnarsi in prima persona. Vedo la sezione abbastanza spenta e poco frequentata proprio per questo. Punterebbe 100 euro sulla riconferma di Gaetano Mitidieri a sindaco di Lauria anche per la legislatura 2016-221? Sinceramente vorrei “punta- re” quella somma sulle Primarie. Credo che il nuovo candidato sindaco dovrà essere individuato grazie a questo passaggio democratico. Sarebbe un grande momento di democrazia esaltante. Io lavorerò affinchè questo si verifichi. Credo sia questo il senso vero del "cambiare verso" portato avanti da Matteo Renzi! La festa dell’Immacolata ed il volontariato Vincenziano a Lauria La festa dell'Immacolata Concezione è molto sentita a Lauria ed ha origini molto lontane, come lontane sono le origini della nascita del gruppo di Volontariato Vincenziano. L'8 dicembre del 1935 la città di Lauria ha avuto il dono di ricevere dalla Santa Sede Apostolica la bolla dell'Istituzione della Confraternita della Carità chiamata prima "Compagnia delle Dame della Carità" oggi "Gruppo di Volontariato Vincenziano". San Vincenzo De'Paoli, nato in Francia a Pois il 24 aprile 1581 e morto a Parigi il 27 settembre 1660 , umile sacerdote ma dotato di viva intelligenza, considerato per le sue opere, gigante della carità, già nell'agosto del 1617 incoraggiò le dame Francesca Baschet e Carlotta Brie a creare la prima associazione per assistere i malati poveri del paese. La dame per poter ottenere un buon esito di un'opera così importante presero come Patrona e Protettrice dell'opera la madre di Gesù, "Maria". Nacque così la prima associazione con un regolamento approvato il 24 novembre del 1617 e con la costituzione ufficiale della Confraternita della carità. La solenne cerimonia fu celebrata con atto pubblico e alla presenza di numerosi testimoni e 12 dame, nella cappella dell'ospedale San Lazzaro di Chatillon-lesDombes proprio l'8 dicembre, festa dell'Immacolata e, in quella occasione, per la prima volta vennero elette la "priora" e la "tesoriera". A Lauria il Gruppo di Volontariato Vincenziano, nonostante le trasformazioni ecclesiali e sociali, ha resistito nel tempo adeguandosi, nel suo operare, alle povertà attuali. La fede nella Provvidenza ha dato al Gruppo la costanza di stare Il convento dell’Immacolata Foto: Raffaele Papaleo vicino alle persone sofferenti e bisognose sollevandole spesso dalla solitudine, dalle emarginazioni e dalle necessità più urgenti. Le socie vengono coinvolte tutte secondo il loro carisma e, spesso, le iniziative ed il loro operato sono state apprezzate a livello locale, regionale e nazionale. Il centro di accoglienza, dove le Vincenziane accolgono le persone che desiderano trascorrere insieme ore di fra- tellanza, armonia ed allegria, nel prossimo anno compirà 25 anni di attività. L'8 dicembre prossimo, festa dell'Immacolata Concezione, durante la celebrazione della Santa Messa, le Vincenziane di Lauria, come ogni anno, rinnoveranno l'atto di impegno con il cuore pieno di emozioni e con il proposito di operare all'interno del Gruppo con spirito di giustizia e carità. Volontariato Vincenziano L'Eco di Basilicata Calabria Campania Lauria 8 Lunedì 1° Dicembre 2014 IL PUNTO/Il Consigliere comunale di Opposizione Mariano Labanca denuncia uno stato di fatto gravissimo che non depone bene sul livello di civiltà del Comune “E’ assurdo: ancora ci sono cittadini di Lauria senza acqua” In una nota, il consigliere comunale Mariano Labanca, dai banchi dell’Opposizione, ha evidenziato una questione assai spinosa. “Uno dei miei primi impegni in seno al consiglio comunale, fu denunciare una situazione di fatto che interessa Lauria. Ancora abbiamo famiglie, e siamo nel 2014, non raggiunte dalla rete di distribuzione acqua potabile. In atti di un pò di tempo fa, ho trovato che in un precedente consiglio comunale di anno x, (non lo indico perchè sulla vicenda si dovrà procedere ad individuare ogni utile azione affinché i responsabili della mancata attuazione anche di progetti fatti propri dal citato consiglio comunale ne rispondano ai cittadini e agli Organi competenti) si erano presi degli impegni pecisi. Tra le altre cose, sempre in questa seduta di consiglio si scriveva: l'accesso all'acqua, quale bene comune dell'uma- nità, appartenente a tutti gli organismi viventi è un diritto umano e sociale, individuale e collettivo; l'acqua ed i servizi idrici non devono essere l'oggetto di negoziati commerciali ma di regole mondiali che definiscono e promuovono una valorizzazione e gestione dell'acqua sostenibile come bene comune e Nel presepe di Lauria sono attesi Arisa, Mango ed i fratelli Mario e Rocco Albanese Importanti arrivi nel “Presepe di Gianfrancesco” dedicato al Cardinale Brancati voluto dall’associazione Magna Gracia e dall’Eco che verrà allestito a giorni sul viale di piazza del Popolo a Lauria. L’anno scorso la ricostruzione della Natività aveva ospitato tre personaggi importanti: il vescovo diocesano Francesco Nolè, il presidente della Regione Basilicata I fratelli Mario e Rocco Albanese. A destra il papà Antonio diritto umano universale. È giunto il momento che ognuno di noi sia chiamato a rispondere delle proprie responsabilità, anche in virtù del pagamento della tasi, che ricordo serve a coprire i costi dei servizi indivisibili. La misura, a questo punto, é colma per davvero e si dovrà agire!” Marcello Pittella e l’attore Rocco Papaleo. Quest’anno sono invece attesi Arisa e Pino Mango.I personaggi locali raffigurati saranno Mario e Rocco Albanese in segno di affetto e di ammirazione per il lungo impegno profuso nel valorizzare il culto mariano e per la vicinanza alla parrocchia. Le statue come ogni anno saranno realizzate dall’artista Franca Iannuzzi. L’iniziativa è volta anche alla conoscenza della nuova istituzione culturale rappresentata da Palazzo Marangoni. Mariano Labanca Nel prossimo numero Ricordati Giuseppe Forestieri e Giuseppe Palagano L’associazione Libera, il Comune di Lauria e la Parrocchia San Nicola hanno ricordato, il 13 novembre scorso, il sacrificio di due persone dedite al lavoro e alla famiglia. Da sinistra: Pino Forestieri, Giuseppe Palagano Si arricchiscono le testimonianze sull’inventore Nicola Santo. La nipote Gilda dona al Comune di Lauria altro materiale Il 15 novembre 2014 è stata completata la donazione al Comune di Lauria da parte della signora Gilda Caimo degli oggetti appartenuti all'inventore Nicola Santo. A Scalea, nella piazzetta Ruggero di Lauria, alla presenza del sindaco di Lauria Gaetano Mitidieri e del direttore di Palazzo Marangoni Vincenzo Cosentino (dove il materiale verrà esposto dalla prossima estate ) è avvenuta la conse- gna del materiale che assumerà nel tempo ulteriore importanza in quanto le "tracce" emerse dimostrano che l'ingegnere lauriota è stata una personalità di prima grandezza nel campo scientifico mondiale. I prossimi passaggi, che vedranno anche il coinvolgimento dell'on. Gianni Pittella, nel suo ruolo di europarlamentare, prevedono un incontro ufficiale con l'ambasciatore del Brasile in Italia per provare a tracciare il percorso umano e professionale di un personaggio che potrebbe riservare grandi sorprese. Infatti, nell'approfondire alcuni articoli apparsi in particolare sulla stampa brasiliana emergono le straordinarie competenze di un lauriota che divenne ingegnere a Napoli che ebbe esperienze in Liguria nel campo degli scambi ferroviari. Precipitosamente (qui il primo mistero) si diresse in Francia e poi in America dove progettò i primissimi esemplari di aerei e di elicotteri. Si spinse oltre bonificando delle aree in Brasile per dar vita ai primi campi di volo. Signficativo il suo impegno per accogliere in Brasile il dirigibile Zeppelin. Si impegnò anche nel campo delle comunicazioni via etere progettando delle primissime rice-trasmittenti che incuriosirono anche Guglielmo Marconi che lo volle conoscere. Insomma, un personaggio che certamente riserverà sorprese vista la sua poliedricità. Alcuni passaggi della sua vita appaiono al momento dei veri e propri rompicapo ma certamente il lavoro certosino che è stato messo in campo porterà frutti importanti. Ad iniziare dalla visita dell'ambasciatore del Brasile a Lauria nell'estate del 2015, è questo un obiettivo importante al quale si sta già lavorando. Da sinistra: Gaetano Mitidieri, Gilda Caimo, Vincenzo Cosentino avveniva al primo colpo, lo scannava per far defluire il sangue. Per me era uno spettacolo barbaro al quale assistevo con raccapriccio, ma nello stesso tempo non volevo mancare di assistervi ed anzi mi prenotavo per le esecuzioni successive. Poi passava alla scuoiatura, rituale che suscitava in me un'allegra curiosità. Appendeva il coniglio per una zampa ad un chiodo, praticava dei tagli in zone strategiche e poi, quasi di colpo, toglieva la pelle di dosso alla bestia come se la spogliasse ed in men che non si dica era nudo e rosa. L'operazione finiva con un lungo taglio al ventre dal quale cavava gli intestini per gettarli e le interiora per cucinarle. Durante tutta l'operazione, roba da dieci-dodici minuti complessivi, non diceva una parola, ma mi guardava per leggere sul mio viso le varie fasi espressive, da quella di raccapriccio e quella della meraviglia. Mi rammarico per i ragazzi di oggi ai quali è negato questo accostamento alla natura, sono pochissimi quelli che hanno l'opportunità di vedere una gallina od un coniglio vivi; li vedono allineati nudi e sezionati sui banconi dei supermercati su di un vassoietto bianco di plastica e incartati con altrettanta plastica a velo trasparente. Rido quando leggo le spressioni di quelli intervistati per ricavarne delle risposte esilaranti quanto incredibili. Pensano che ci sia una fabbrica che li produce direttamente come li vedono; animali composti di sole ali o cosce, dei mostri della natura e non simpatici animaletti. Rido, ma è un sorriso amaro. Vincenzo Policastro ( "Il Segno Mediterraneo Località Pecorone, 84 - LAURIA gennaio 1999 ) Tel. 0973-821262 Vincenzo Policastro Da "Lauria al microscopio" Il ricordo dell’orto di zio Santo Davanti casa di mia nonna c'era l'orto di zio Santo. Si trovava proprio dal lato opposto della strada ed era contenuto da un muro in pietra con le feritoie di scarico delle acque piovane. Il muro terminava all'altezza del balcone della casa e così, affacciandomi, avevo l'orto al mio stesso livello. Alla sinistra del muro, di sguincio alla casa di mia nonna, c'era la casa di zio Santo che aveva l'aspetto di un palazzo vero e proprio, ma era più imponente che utile; per i principi edificatori di allora, gli spazi inutili prevalevano su quelli utili. Zio Santo era un vecchio dall'età indecifrabile, ma molto avanzata, aveva la moglie, molto vecchia pure lei, una figlia nubile ed una vedova con tre figli, un maschio e due femmine. In quella casa posso dire di aver trascorso non ore, ma giornate perché la mia vivacità aveva fatto presa su tutte quelle persone r giravo per quelle stanze con l'aria da padrone. Anche le altre case del vicinato erano state per me terra di conquista, ma quella lo era in modo particolare perché, oltre tutto, aveva l'orto. A me zio Santo non veniva niente, ma forse una lontana parentela c'era pure, comunque fu la simpatia ed il rispetto, nonché la spinta delle mie zie, a far si che lo chiamassi zio, così come avvenne con i restanti componenti della famiglia, tranne che per le due nipoti che pure non erano mie coetanee, ma le consideravo troppo giovani per poterle chiamare zie. Il nipote, invece, non ebbi mai modo di contattarlo perché emigrò e quello che più ricordo erano le sue lettere che giungevano dalla Spagna dove era andato volontario a sostenere le truppe di Francisco Franco. Precedentemente era stato anche a Roma, dove poi tornò, dove ebbe contatti con mio padre il quale mi raccontava dei gustosi episodi incentrati su questa persona, era tipo alquanto stravagante. L'orto di zio Santo, non era coltivato come meritava, vi crescevano più erbacce che ortaggi, solo una piccola parte era riservata alle colture, il resto era occupato da alberi da frutta che vivevano più di spontaneità che di cure. Il mio divertimento più grande era quello di andare dalla parte che dava sulla strada e di lì chiamare le mie zie che rispondevano dal balcone della cucina, dirimpettaio. Ad uno dei lati estremi dell'orto c'era un melograno che in primavera si riempiva di fiori vermigli che non tutti si sarebbero poi riprodotti in frutti, quelle macchie rosse nel folto del fogliame verde avevano un non so che d'affascinante ed io mi prenotavo per i melograni (granate) quando sarebbero arrivati a maturazione. Ma il melograno frutto è un bluff, non è bello dal di fuori, spaccato, invece, è di un colore stupendo con i grani rossi incastrati fra loro in una geometria perfetta; a mangiarli però, si prova una gran delusione, si trae una piccola quantità di succo piuttosto agretto e la parte legnosa, che prevale, si va ad incuneare nei più minuscoli interstizi dei denti. E c'erano parecchie ficaie vecchie e contorte sulle quali mi arrampicavo con sufficiente abilità, ero agile, ma la mia statura eccessivamente minuscola mi permetteva una piccola estensione di braccia e di gambe e di conseguenza solo i rami più vicini erano alla mia portata, per il resto dovevo arrampicarmi e pretendevo che per raccogliere i fichi mi fornissero un "panaro" perché fichi e panaro rappresentano un binomio inscindibile, le altre piante da frutto non destavano particolare attenzione, le predilette erano, Vincenzo Policastro appunto, il melograno per motivi coreografici ed i fichi per il panaro, ma li mangiavo anche con molto piacere e gusto. In una delle stanze della casa aveva sede una classe scolastica dove io cominciai a frequentare la prima elementare, ma essendo una classe femminile dovetti traslocare in una prima maschile, come prescrivevano le regole d'allora, il perché fossi capitato inizialmente lì non lo ricordo. Zio Santo aveva anche le galline ed i conigli ed un magazzino per il mangime sistemato in uno stanzino posto nell'atrio del portone dove io, quando la apriva, mi andavo a rintanare e volevo avere il privilegio di prendere la razione di viveri ch era andato a prelevare e lui, con la pazienza dei vecchi antichi, mi lasciava fare. Però la faccenda che più mi è rimasta impressa è quella dell'uccisione dei conigli. Dopo aver scelto il soggetto che doveva soccombere metteva in atto un rituale he segnava la fine dei giorni della bestiola in un batter d'occhi. Lo afferrava per le zampe posteriori e lo sbatteva di testa al muro per fracassargli il cranio e non appena si accorgeva che era norto, cosa che di solito La Pasticceria vanta oltre 20 anni d’esperienza, ed offre alla sua clientela pasticceria mignon, pasticceria secca e mandorlata, torte personalizzate, torte nuziali e monumentali ed inoltre una vasta gamma di pasticceria salata L'Eco di Basilicata Calabria Campania Lauria Lunedì 1° Dicembre 2014 L’INTERVISTA/L’Assessore 9 Donato Zaccagnino evidenzia le problematiche legate al settore dell’ambiente sempre più stretegico per le prospettive dei territori “Dobbiamo evitare di produrre rifiuti non basta solo smaltirli” Assessore Donato Zaccagnino, partiamo dalla discarica da anni al centro dell'attenzione. Cosa ha generato il nuovo finanziamento? Il finanziamento ha consentito di espletare la gara di appalto per l'affidamento e lo svolgimento del "piano di caratterizzazione" - insieme delle attività che permettono di ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico delle matrici ambientali, in modo da ottenere informazioni di base su cui prendere decisioni realizzabili e sostenibili per la messa in sicurezza e/o bonifica del sito (D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.) approvato nella Conferenza di Servizi del 08.05.2012 e mai avviato per mancanza di risorse economiche comunali. Proprio in questi giorni l'affidamento alla ditta aggiudicataria grazie al costante, proficuo e costruttivo dialogo con la Regione Basilicata. Veniamo alla raccolta dei rifiuti, è soddisfatto dei risultati raggiunti a livello di differenziata? Ci può dare anche qualche dato numerico? Le percentuali sono ancora "relativamente" basse e oscillano tra il 37-39%. L'obiettivo strategico per affrontare il problema dei rifiuti non è quello di trovare nuovi modi per smaltirli ma di evitare di produrli, riutilizzando tutte le materie prime, innescando processi produttivi come l'eco-design in cui già dalla progettazione si pensi al loro riciclaggio e al riutilizzo dei materiali. Bisogna investire molto sull'informazione e sulla sensi- bilizzazione ambientale. A confermare la buona volontà dell'amministrazione è l'adesione alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che si sta svolgendo in questi giorni. Il tema della sesta edizione è la "lotta allo spreco alimentare". In sincerità, Lauria ha un alto, medio o basso livello di "coscienza ambientale"? Devo ammettere che Lauria ha una buona dose di sensibilità e coscienza ambientale. Da tempo mi trovo però costretto a chiedere al personale che si occupa della raccolta dei rifiuti di provvedere al ritiro di sacchetti e di materiali abbandonati (anche fuori degli appositi spazi) in maniera tutt'altro che conforme alle regole e tanto meno conformi al buon senso e allo spirito civico che ognuno di noi dovrebbe possedere e mettere in atto. Sinceramente ritengo inammissibile che il comportamento incivile di alcuni ricada sull'intera collettività e/o che si generalizzi puntando il dito verso l'intera popolazione. Comportamenti del genere vanno redarguiti e sanzionati con gli strumenti adeguati. Qual è il suo cruccio in questo periodo nello svolgimento della sua attività da assessore? Nessun cruccio in particolare. Le preoccupazioni sono tante ma anche la fiducia è tanta. Sicuramente tra le priorità rientrano la questione "Carpineto" e la questione del ciclo dei rifiuti. Su Carpineto bisogna fare definitivamente chiarezza. Da qui l'esigenza e la volontà di chiedere alla Regione Basilicata l'assegnazione di un Commissario "ad acta" (nominato dalla Giunta scolastiche, il corretto riuso del cibo e il compostaggio domestico. Grazie alla collaborazione e all'attività di L’Assessore all’Ambiente Donato Zaccagnino Regionale con DGR n. 1271 del 22 ottobre u.s.) per la gestione della discarica durante le fasi di "Mise" e durante le fasi di accompagnamento all'eventuale messa in esercizio dell'impiantistica di trattamento. Le associazioni, che ruolo stanno avendo sulle materie verdi? Le Associazioni sono sempre sensibili e partecipi alle materie ambientali. La testimonianza è il comitato costituitosi per aderire alla Serr 2014. Gli obbiettivi principali della settimana, in fase di svolgimento, sono la riduzione dei rifiuti alimentari nelle scuole, l'utilizzo ottimale del cibo nelle mense Legambiente, Gruppo di Lavoro dell'Osservatorio per le Buone Pratiche e Se Non Ora Quando Lauria, stiamo intercettando diversi utenti tra adulti e minori. Bastano anche pochi semplici gesti quotidiani per rendere la nostra vita più ecosostenibile e portare notevoli vantaggi sia al pianeta sia alla nostra salute. Tutto questo è possibile grazie anche all'attivismo e alla sensibilità delle associazioni. Cosa ne pensa dello sfruttamento idroelettrico del Fiume Noce? Io penso che l'idroelettrico sia un buon investimento se non se ne abusa, come spesso si fa turbando l'equilibrio naturale dei bacini idrici. Ben vengano investimenti in tal senso ma è necessario pretendere una regolamentazione delle concessioni che salvaguardi sia l'equilibrio naturale dei bacini idrici e sia l'equilibrio dell'ambiente circostante. Favorevole ma nei limiti. E' preoccupato del proliferare di pale eoliche sul territorio lauriota? E' necessario predisporre il "Piano d'azione per l'energia sostenibile" possibile grazie all'adesione al "Patto dei Sindaci", voluta fortemente da Lauria Libera, attraverso la presentazione e l'approvazione di una mozione consiliare, e concretizzata dalla nuova Giunta. Può diventare una realtà per il territorio ma previa pianificazione. Un abuso in assenza di pianificazione potrebbe consegnarci spiacevoli scenari che deturperebbero il territorio. La domanda sul petrolio le tocca… favorevole o contrario alle trivellazioni? Diciamo che dagli accordi sottoscritti non è che ci si possa tirare indietro. Seppur favorevole ad un sistema sostenibile completamente alternativo al petrolio, non si può non affrontare la presenza delle compagnie sul nostro territorio. Dunque pur rivendicando il protagonismo delle scelte dei territori, bisogna andare al cuore del problema ovvero al rispetto e alla tutela dell'ambiente e della salute. Non mi pare che in tal senso, fino ad oggi che ha avuto potere la Regione, siano cambiate l'indignazione e la rabbia di associazioni e citta- dini che rivendicano il diritto Naturalmente una maggioad un territorio sostenibile e ranza è matura se non si fa con una certa qualità di vita prendere da qualsivoglia dettata da servizi, lavoro e fibrillazione di carattere quindi occupazione. Da que- prettamente elettorale. In tal sto punto di vista ritengo che senso mi auguro che questa la politica strumentalizza più maggioranza dia un'ulteriore per tutelare alcune postazio- prova di responsabilità perni piuttosto che andare ché le esigenze sono tante, i incontro alle reali esigenze problemi non possono aspetdi un territorio. tare e la politica può agire E' necessario attivare sistemi comunque senza distrarsi di controllo che restituiscano dalle attività amministrative. la credibilità perduta ai citta- Come vede il futuro di dini e ai territori. Stabilita Lauria nel prossimo futuquesta priorità occorre con- ro? vincersi che non si va oltre Vedo un futuro in cui la le estrazioni accordate e che politica deve lavorare per quanto ci viene oggi ricono- mettere in campo le migliori sciuto, grazie all'azione del risorse, da tutti i punti di Presidente Pittella, non è una vista, per fronteggiare una concessione ma una cosa situazione drammatica e dovuta. sempre più delicata scevra Si sente soddisfatto dell'e- da tatticismi e battaglie di sperienza che sta facendo? posizionamento. Personalmente si. Sto affron- Bisogna entrare nel merito tando questa avventura con del particolare periodo e responsabilità, rispetto e capire che la politica deve umiltà. In queste condizioni avere l'umiltà di mettersi in è sempre più difficile ammi- discussione agendo per il nistrare ma sono consapevo- territorio e per i cittadini. Al le che solo con sacrificio, centro del dibattito politico impegno e dedizione possia- deve primeggiare l'idea della mo uscirne fuori. Lauria del 2020, l'idea del Un'esperienza di vita che ti rilancio e della conquista di aiuta a crescere, ti aiuta ad fiducia, l'idea di una Lauria aumentare il rispetto per la più GIOVANE. gente, per il territorio e per la cosa pubblica. Com'è il clima all'interno della Maggioranza? 01-07 dicembre PITTELLA Un clima sicu- 08-14 dicembre DI TOMASO ramente colla15-21 dicembre ARMENTANO borativo seppur con qualche 22-24 dicembre DI TOMASO dicembre ARMENTANO distinguo che 25 può comunque 26 dicembre PITTELLA essere utile a 27-28 dicembre DI TOMASO migliorare l'a29-31 dicembre PITTELLA zione. Farmacie di turno a Lauria L'Eco di Basilicata Calabria Campania Lauria 10 L’INIZIATIVA/I pazienti Lunedì 1° Dicembre 2014 curati dal primario dell’ospedale San Carlo si sono ritrovati a Potenza per testimoniare al luminare della cardiochirurgia solidarietà La vicenda umana del prof. Marraudino vissuta anche a Lauria Mazzeo sta con Marraudino C'era anche Michele Mazzeo, stimato maestro di Tennis nonché già personaggio noto alle nostre cronache locali perché impegnato da sempre nel sociale ,dalla politica al sindacato. Oggi in pensione dopo aver lavorato una vita in Enel Michel Mazzeo qualche mese fa è stato operato al cuore all'ospedale San Carlo di Potenza. Il chirurgo che lo ha operato è il professor Nicola Marraudino, primario del San Carlo, oggi sospeso a causa della vicenda giudiziaria che ha sconvolto l'ospedale di Basilicata e il reparto di cardiochirurgia in particolare. Il primario Nicola Marraudino, insieme ad altri due medici, è sotto inchiesta dopo la morte di una paziente deceduta nel 2013 a seguito di complicanze durante l'intervento di Cardiochirurgia. La manifestazione si è svolta sabato 15 novembre scorso a Potenza, davanti all'ospedale San Carlo. Oltre centocinquanta persone sono arrivate con tre pullman La testimonianza di Michele Mazzeo Sono il paziente Michele Mazzeo di Lauria. Vi racconto brevemente la mia storia recente che si intreccia con quella del chirurgo dottor Nicola Marraudino. Il giorno nove del mese di maggio del 2014 , sei mesi fa, mi è stata riscontrata una deficienza cardiocircolatoria. Sono stato indirizzato presso l'ospedale San Carlo di Potenza per la risoluzione. In tutti i reparti di cardiologia, sia per la diagnostica che per l'intervento susseguente ho riscontrato un'accoglienza amorevole, oltre che di grande professionalità, in tutti gli operatori. Ma la figura che più mi è rimasta impressa per il rapporto instaurato con me, come con tutti i pazienti dallo stesso assistiti, è quella del dottor Nicola Marraudino, prima, durante e dopo l'intervento. Sono rimasto molto turbato dall'intera vicenda del reparto Chirurgia cardiologica e per questo motivo il giorno 15 novembre scorso sono andato a Potenza, davanti all'ospedale San Carlo, per manifestare tutta la mia solidarietà di paziente ed ho anche preso la parola a nome di Alle ore 18,00 del 1° DICEMBRE 2014 è stato convocato il Consiglio Comunale per discutere il seguente orditanti pazienti amorevolne del giorno: 1)SVOLGIMENTO INTERROGAZIONE (proponente Capogruppo Consiliare Labanca Mariano - "Per mente rinati dopo le sue cure. Il suo volto rassicuLauria"): "VECCHIA STRADA COMUNALE OLIVELLA/RIONE TAVERNA". 2)COMUNICAZIONI DEL SINDACO SU DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 92 DEL rante è stato per me la più grande medicina. 21.10.2014 RELATIVA A PRELEVAMENTO DAL FONDO DI RISERVA. 3) RATIFICA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 85 DEL 9.10.2014 "VARIAZIONE AL Nicola, sono e siamo con te. BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2014". 4) RATIFICA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 104 DEL 19.11.2014 " VARIAZIONE AL Michele Mazzeo Convocato il Consiglio Comunale di Lauria BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2014". 5) RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO, ai sensi dell'art. 194 - 1° comma, lett. e) del D.Lgs. 267/2000 PER LAVORI DI SOMMA URGENZA RELATIVI AL CONSOLIDAMENTO DEL COSTONE ROCCIOSO MADONNA ASSUNTA . 6) PROTOCOLLO D'INTESA ATTUATIVO DELL'ART. 9 DELLA L.R. 31/2008. INTERVENTI DI SOSTEGNO ALLA DOMANDA PUBBLICA DI ENERGIA. 7) ORDINE DEL GIORNO avente ad oggetto: "GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE" presentato dal capogruppo consiliare Angelo Lamboglia - LAURIA LIBERA. 8) ORDINE DEL GIORNO avente ad oggetto: "FONDO DI COESIONE REGIONALE" presentato dal capogruppo consiliare Mariano Labanca - PER LAURIA. Michele Mazzeo con il figlio del prof. Marraudino per manifestare la solidarietà al primar i o Marraudino. Le accuse rivolte al medico per questo errore non possono bastare per i manifestanti a cancellare tutto quello che il professor Nicola Marraudino ha fatto di buono in tanti anni di carriera. Davanti all'ospedale si sono ritrovati tanti pazienti che invece al professore devono il ritorno alla salute e tra questi il nostro M i c h e l e Mazzeo. C'era anche il sindaco di Salandra, la sua citta di origine, c'erano tanti infermieri, tani operatori sanitari che in passato hanno lavorato con il medico e che non credono alle accuse. C'erano anche alcuni volontari dell'Aido, l'associazione dei donatori di midollo osseo presenti con un'ambulanza. "Noi siamo con il professor Nicola Marrau-dino" è il testo stampato sulle magliette dei manifestanti. "Posso testimoniare la mia personale esperienza - ci racconta Michele Mazzeo - e confermo che nel professor Nicola Marraudino ho trovato non soltanto una grande professionalità ma soprattutto una grande umanità. Una umanità che ho visto il professore ha sempre avuto con tutti i suoi pazienti, senza distinzione alcuna, cosa spesso non frequente nei nostri ambienti ospedalieri". Pasquale Crecca Chi l’ha vista? Si chiama Lolita. E' una simpatica gattina di taglia media, ancora in crescita, che è la gioia dei suoi padroni. E' anche la mascotte dell'intero vicinato in via Giovanni da Procida. Nella serata di mercoledì 12 novembre scorso, nel corso di un temporale si è allontanata nei pressi della statua di Padre Pio e da allora se ne sono perse le tracce. Forse per ripararsi si è rifugiata sotto una delle macchine parcheggiate nella zona, quella sera particolarmente numerose a causa di un incontro presso il convento dell'Immacolata. Se qualcuno l'ha vista può chiamare la redazione o telefonare al numero 3294161671. Grazie. Si è svolto a Roma il 50ennale dell’Aikikai d'Italia L'evento ha fatto convergere oltre 1000 Aikidoisti provenienti da tutta Italia, varie parti d'Europa oltre che dal Giappone. Tra le autorità intervenute l'Ambasciatore del Giappone, i Presidenti dell'Istituto di Cultura Giapponese e quello del Gabinetto Scientifico letterale di Roma. Presente ovviamente i vertici dell' Aikido mondiale, nella persona del Dosshu (Guida Mondiale dell' Aikido) Ueshiba Moritheru, M° Tada H, Fondatore dell'Aikikai d'Italia, i Maestri Asai e Kitaura , Direttori Didattici per la Germania e la Spagna. Presenti inoltre i maestri 8° Dan ( Kamei, Kubota, Tsuboi, Yamada ), ed i maestri 7° dan (Goto, Masatoshi, Nomoto, Uchida) tutti pro- venienti dal Giappone con le loro scuole. Al termine della Manifestazione sono state anni dai maestri Italiani. Nella foto il M° Fiordineve Cozzi 6° Dan riceve la medaglia dal Presidente sinistra, signora, Kubota Kitaura al fianco la il M° Tada M° Asai , M° Goto , sua M° M° M° Un importante riconoscimento agli sforzi profusi dal M° Fiordineve in 36 anni di attività sia in Italia Medaglia 6 dan a Fiordineve Cozzi Il gruppo del cinquantennale consegnate alcune medaglie in riconoscimento all' impegno profuso in tanti dell'Aikikai d'Italia, sotto lo sguardo attento del Doshu (guida Mondiale) da Via Caduti 7 Settembre - LAURIA Uchida, di spalle l' Ambasciatore del Giappone. che in Europa. Al termine il M° Fiordineve ha definito i dettagli di 3 nuovi stage a Lauria, per questo anno con i maestri: Yoichi Ogawa 6° dan ospite l'10/11 Gennaio 2015, il M° Nomoto Jun 7° dan ospite il 16/17 Maggio 2015, ed il M° Quaranta 6° dan direttore per la Svizzera il 29 e 30 Novembre 2014. Dalla Redazione un augurio per i brillanti risultati personali raggiunti dal M° Fiordineve, ed uno speciale ringraziamento per sue capacità organizzative che pongono Lauria e Scalea sempre più al centro del mondo aikidoistico. Centro Estetico Antonietta Lauria Tel. 0973-628216 Cell. 338-3704602 tonias1959 @libero.it L'Eco di Basilicata Calabria Campania Lauria 11 Lunedì 1° Dicembre 2014 L’INIZIATIVA/Utilizzando un'antica stampa del 1740 le Maestre e i ragazzi del plesso 'Brancati' ripercorrono le antiche vie urbane accompagnati dal Prof. Raffaele Papaleo Una 'mappa del tesoro' per scoprire la storia di Lauria Continuano a Lauria i tour didattici finalizzati a far conoscere elementi di storia locale ai ragazzi delle classi quarte e quinte elementari. Il progetto è organizzato dalle Maestre dell'Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, plesso Cardinale Brancati, nell'ambito del P.O.F. (Piano dell'offerta formativa) relativo all' a.s. 2014-15. 'C'era una volta …e c'è ancora' è il titolo dato all'iniziativa e anche quest'anno le Maestre sono affiancate dal Prof. Raffaele Papaleo che, nei siti importanti, ha illustrato ai ragazzi elementi di storia locale. L'attività di 'esplorazione' dei siti a valenza storica di Lauria può contare sulle precedenti esperienze realizzate a partire dal 2011 (Eco dell'1.07.2011 pag.2) , e proseguite nel 2013 (Eco del 15 aprile 2013 pag. 11 ) e poi nel 2014 (Eco del 15 aprile 2014 pag. 8) quando si è dato corso alla sperimentazione volta a stimolare l'attenzione dei ragazzi verso luoghi, chiese e monumenti della cittadina valnocina. 'grande storia'. Uno degli obiettivi del progetto è quello di evidenziare la storia ultramillenaria della Valle del Noce e dei suoi paesi e di capire meglio i sentano di mettere in relazione spaziale elementi ambientali e aspetti di civiltà'; come recitano le programmazioni didattiche specifiche. dal sig. Nicola Riccio nell'archivio della diocesi di Policastro, ha consentito di percorrere, e confrontare, gli antichi assi viari con le strade ed i vicoli odierni che, in Piazza del Popolo, sede dell'edificio scolastico del plesso 'Brancati'. La prima tappa è stata fatta nella piazzetta dell'Ammiraglio Ruggiero di Lauria, presso la statua in Tour didattico con la classe IV B delle scuole elementari 'Cardinale Brancati'. Lauria,6.11.2014. In alto,da sinistra: Egidio Limongi,Vittoria Schettini,Esmeralda Ferro,Martina Viscido,Asia Pia Cozzi, Maria Bernadette Anzillotti,Mario Lamboglia(2005),Simone Ielpo,Daniele Cozzi e Mariano Carlomagno. In basso: Maestra Maria Carlomagno,Melissa Virginia Bevilacqua,Rebecca Pesce,Rita Rossi,Davide D'Andrea, Noemi Vitale,Prof. Raffaele Papaleo,Marialuciana De Santis,Maria Antonella Olivieri,Antonio Romano, Oskar Giacomo Cozzi,Giovanni Papaleo e la Maestra Anna Maria Gallo Un progetto mirato La visita dei siti storici di Lauria è stata preceduta da un lavoro svolto nelle classi durante il mese di ottobre. Sia le Maestre che il Prof. Raffaele Papaleo hanno illustrato ai ragazzi lo scopo del progetto ed hanno parlato dei siti da visitare. In classe si è discusso delle notizie storiche fondate su documentazione certa; ma sono stati anche raccontati aneddoti e tradizioni orali riferiti allo stesso contesto. I siti significativi osservati direttamente, durante la visita, possono rappresentare uno stimolo a guardare con maggiore attenzione elementi della vita quotidiana che si collegano alla storia locale, a quella della Lucania e, in qualche caso, a quella nazionale o europea. La discussione su personaggi quali l'Ammiraglio Ruggiero, il Cardinale Brancati o il racconto del 'Sacco di Lauria' del 1806, consentono collegamenti più generali alla Il Prof. Raffaele Papaleo racconta ai ragazzi elementi di storia locale nel tour didattico a Lauria il 6.11.2014 collegamenti tra i fatti della storia locale con quelli, più generali, della storia d'Italia. Nelle ultime classi delle scuole elementari lo studio della storia ha anche l'obiettivo di indicare ai ragazzi semplici metodi per organizzare le informazioni di cui si dispone al fine di migliorare la comprensione di un avvenimento o di un periodo. Nella stessa fascia di età (nove e dieci anni) è anche importante iniziare ad 'usare carte geostoriche che con- Una preziosa stampa Nel tour didattico in questione le cartine del territorio hanno svolto un ruolo centrale. Al fine di dare maggiore unità alla visita didattica è stata utilizzata un'antica stampa della città di Lauria. L'originale del disegno utilizzato per lo studio fu donato dal clero della cittadina valnocina alla duchessa Dutinghem intorno al 1740. L'importante documento, rinvenuto qualche anno fa parte, hanno mantenuto il loro assetto originario. Utilizzando l'antico disegno, e mediante il confronto con una moderna cartina di Lauria, è stato possibile parlare dell'evoluzione del paesaggio urbano; delle motivazioni che hanno indotto i cambiamenti e delle ricadute sulla vita quotidiana conseguite a tali variazioni. Itinerario nei vicoli Il tour didattico è partito da Tour didattico con la classe IV A delle scuole elementari 'Cardinale Brancati'. Lauria, 6.11.2014. In alto,da sinistra: Felice Olivieri,Pietro Paolo Gallo,Giacomo Brancato,Bevilacqua Fiorello,Luigi Ariete,Marica Sarubbi,Pierluigi Castelluccio,Chiara Caino,Felisia Cozzi e Daniele Cantisani. In basso: Maestra Vincenza Mileo, Maestra Maria Assunta Ielpo,Mario Rossino,Domenico Olivieri,Ilaria Pia Innecco,Rosalba Reale,Prof.Raffaele Papaleo,Maria Nicla Ferraro,Ludovica Laviletta,Sabrina Rossino, Manuela Scibilia,Maria Lourdes Schettini,Lucia Mazzilli e la Maestra Rosina Schettini. bronzo (opera dell'Artista Paolo Amoroso) che rappresenta l'invincibile navigatore che nell'ultimo scorcio del XIII secolo non perse mai una battaglia navale. presente la Chiesa di San Giovanni Battista e, nelle vicinanze, si trova quello che resta di importanti palazzi dove hanno abitato, si presume, gli ultimi conti Il progetto 'C'era una volta...e c'è ancora' è stato programmato dalle Maestre del plesso 'Brancati' di Lauria, classi IV e V elementare, coadiuvate dal Prof. Raffaele Papaleo. Le Maestre che collaborano all'iniziativa sono: Mileo Vincenza; Concettina Ciampi e Muru Bruna (5A); Maria Agrello, Stella Fittipaldi e Annina Viceconti (5B). La stampa 'Dutinghem' fu donata dal clero di San Giacomo alla duchessa di Lauria nel 1740. L'itinerario seguito con le classi quarte è stato un poco diverso rispetto a quello fatto con le classi quinte. Entrambi i gruppi hanno visitato l'area di Piazza Sanseverino, dove uno stemma riconduce al casato dei Lauria e dove si trova il convento di San Bernardino, oggi dell'Immacolata Concezione, che rappresenta il complesso monumentale più importante della cittadina valnocina. Anche una piazzetta, che i locali chiamano di San Matteo, è stata visitata da entrambi i gruppi, nelle due giornate diverse. In essa è Sanseverino di Lauria. Le due giornate e le visite fatte con le classi quarte e quinte rappresentano le prime tappe di un itinerario che continuerà alla scoperta di altri siti importanti per la storia di Lauria e della Valle del Noce. Nelle due giornate sono state realizzate foto e registrato video coinvolgendo i ragazzi stessi che hanno agito da attori e registi. L'idea è quella di proporre una sintesi delle giornate ai genitori in un incontro che le Maestre pensano di organizzare per la prossima primavera. Raffaele Papaleo