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Sgarbi dà la scossa - l`Eco di Basilicata

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Sgarbi dà la scossa - l`Eco di Basilicata
E c o
l’Eco
M e t a l
L A U R I A
Basilicata Calabria Campania
1,00 euro
C.C.P. 51649671
www.ecodibasilicata.it
Anno XIII - numero 22 -
[email protected]
Per scriverci : L’Eco - Via degli Operai, 4 85044 LAURIA (PZ)
Quindicinale
Lunedì 1° Dicembre 2014
Per contattare la Redazione Giornalistica: Telefax 0973-626012
ISSN 2281-8758
POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004, N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB (POTENZA)
Senise
Italia e Moldovia unite
nel nome di Senise e
Carahasani. E’ stato
siglato il gemellaggio che
intende favorire cultura
e scambi commerciali
Gabriella Policicchio a pagina 23
Lauria
A Scalea Gilda Caimo
dona dei cimeli appartenuti
al grande inventore
Nicola Santo
Servizio a pagina 8
L’incontro
Pietro
Dommarco
Intervista a pagina 21
Campagna
abbonamenti 2015 all’Eco.
Sostieni concretamente
il quindicinale
del tuo territorio
Sala Consilina
Le popolazioni del Valdiano
continuano a sperare nel ritorno
del Tribunale. Nessuna rassegnazione
dopo lo strappo dei mesi scorsi
Paolo Lombardi a pagina 20
Viggianello
Riportata alla luce
l’antica chiesetta
e l’altare del ‘500
all’interno della
cappella di S. Maria
Maddalena Palazzo a pagina 15
Valle del Noce
Sgarbi
dà la scossa
L’associazione Libera
chiede la sospensione
delle autorizzazioni per
le centrali idroelettriche
Peppe Della Guardia a pagina 5 sul torrente Torbido
Pollino
Il critico d’arte visita il Pollino, Latronico, Episcopia, Lagonegro ed indica la strada della diversità e
della originalità per imporre il territorio a livello culturale e turistico
Elisa Conte a pagina 3
Servizio a pagina 22
Lagonegro
Si è svolta la seconda edizione del
“Premio Donata Doni” curata dal
Circolo Culturale Monna Lisa.
Al centro dell’evento organizzato
dalla professoressa Agnese Belardi
la poesia e la letteratura
Servizio a pagina 2
Centrale del Mercure,
i sindaci di Rotonda
e Viggianello scrivono
all’Enel: rischio
infiltrazioni mafiose
Calabria
Tortora: in arrivo
internet ultraveloce,
accordo per la fibra.
Firmato un accordo tra
222 comuni calabresi
Valentina Bruno a pagina 18
L'Eco di Basilicata Calabria Campania
In primo piano
2
L’INIZIATIVA/E’ giunta alla 21° edizione l’evento denominato “La Forchetta d’Oro” che riunisce
Lunedì 1° Dicembre 2014
una rappresentanza di personalità dell’area sud della Basilicata
Mario Vaiano, cuore e passione a tavola per il territorio
Mario Vaiano ha festeggiato
quest'anno la 21° edizione
della Forchetta d'Oro, una
manifestazione che tende,
attraverso le buone pietanze di
veicolare non solo le qualità
del territorio lagonegrese ma
di far incontrare, quanti possono determinare il futuro dell'area sud della Basilicata, a
partire dai politici. Vaiano è
stato un imprenditore molto
legato all’impegno in politica,
ha sempre partecipato con passione ed entusiasmo alle iniziative del proprio partito di
appartenenza. In parallelo ha
sviluppato una manifestazione
che ha messo intorno ad un
tavolo, anno dopo anno, illu-
stri personalità. Tra l'altro la
manifestazione ha avuto il
plauso delle Alte cariche dello
Stato e il sostegno di attività
imprenditoriali internazionali.
Quest'anno il sindaco di
Rivello Antonio Manfredelli si
è aggiudicata l'ambita forchetta
in coppia con Maria Chiara
Tripodi.
Il secondo premo è andato
invece a Gaetano D'Imperio e
Maria Fantasia di Trecchina.
Al terzo posto il sindaco di
Episcopia Biagio Costanzo con
Carmela La Becca.
La manifestazione si è svolta
presso il Midi Hotel ed ha
visto anche lo svolgimento di
un'apprezzata sfilata di moda.
Mario Vaiano, a destra la cartolina del post evento
Seconda edizione a Lagonegro del Premio Donata Doni
Nella sala consiliare di
Lagonegro, il 22 novembre
2014, si è svolta la seconda
edizione del premio dedicato
alla poetessa lagonegrese
la partecipazione di don
Mario Tempone che ha
declamato una poesia.
Le piccole Sara, Stefania e
Marta hanno conquistato l’e-
Davide Ponticiello ha condotto con maestria la serata che,
se pur lunga, è riuscita nell’intento di valorizzare la cultura e una delle sue forme
l’assessore Mimmo Camardo
in rappresentanza del
Comune di Lagonegro.
E’ stato presentato un cortometraggio curato dalla regista
Assai particolare è stato un
balletto sul femminicidio a
cura della Dance Team
Academy di Giuseppe Rizzo.
Sono stati poi tributati dei
Antonio Manfredelli e Maria Chiara Tripodi e la signora Vaiano
Gaetano D'Imperio e Maria Fantasia con la signora Vaiano
Donata Doni
Da sinistra: Donata Manzolillo, Davide Ponticiello, Agnese Belardi, Nicola Timpone, Sandra Bruzzese, Gianfranco Zaccara
Donata Doni. L’evento, ben
curato e ben riuscito, è stato
organizzato dal Circolo
Culturale Monna Lisa capitanato dalla professoressa
Agnese Belardi.
L’avvio della serata ha visto
miciclo della sala consiliare
recitando dei versi molti
belli. nNel frattempo il maestro Giovanni Forestieri
accompagnava
questo
momento intenso con delle
melodie al flauto.
Nessuno ne parla…In tanti si
affannano ad "inventare" le
ragioni della "crisi"… ciò mi
provoca una "crisi" di nervi…
Ci nascondono la verità: i
Sindacati,l'Europa, la Mafia,
balle, tutte balle!… Se volete
saperne di più leggete, leggete…
C'era una volta…Ecco ci risiamo, stiamo tornando nel
mondo delle favole?
Ma no, non ancora, ma siamo
sulla buona strada… Ecco,
c'era un volta un "certo"
Benito Mussolini, da molte
parti definito " un cattivo soggetto"…poiché, con la "marcia
su Roma" si era auto proclamato capo del governo e del
regno d'Italia…Qualcuno dirà:
beh, che c'è di strano, tempo fa
lo ha fatto anche Renzi! E già,
ma per Mussolini ci fu una
mezza rivoluzione, vendette,
uccisioni, olio di ricino…per
Renzi non è successo niente,
poiché era ben appoggiato sul
berlusca e il berlusca sugli
Stati Uniti d'America…
Mussolini invece aveva fatto
tutto da solo, ma non si era
limitato alle chiacchiere, come
Renzi…Al di là della voglia di
combattere la disoccupazione e
a rimettere un po' d'ordine
nelle mille voci esistenti in
Italia(proprio come oggi),
mostrò di possedere eccellenti
doti profetiche, alla stregua
della SIBILLA cumana….
Ebbe a dire in uno dei suoi altisonanti discorsi: ATTENTI,
LA CINA E' VICINA, ma non
si dilungò, sicuro delle facoltà
intellettive degli "Italioti"…
(facciamo rima con idioti? )…
Ma sì, anche allora c'erano
tanti disoccupati, e soprattutto
problemi sindacali; le paghe
erano basse e c'era sempre
qualcuno che soffiava sul
fuoco…Mussolini, per fortuna,
non era uno dei ruffiani incapaci che ben conosciamo nel
nostro tempo: decise così di
trovare dei posti dove far lavorare tanti poveri padri di famiglia…Si ricordò di Scipione
l'africano, delle guerre puniche
e pensò che davvero bisognava
tornare in Africa. Provò a condire il tutto con espressioni ad
effetto come "Un posto al
sole" scopiazzata poi dalla
RAI in quella"fiction" melensa
che guardano indistintamente
le donne di una certa età… E
ne venne fuori l'operazione
Mare Nostrum, no, non quella
che ha riempito l'Italia di
disperati (e spesso delinquenti), soggetti affamati e strumentalizzati.(?) Quella era la
cosa più giusta ed opportuna
per le due parti in gioco. Il
DUCE in Africa voleva trovare e trovò spazi e lavoro per la
nostra gente, ed in più, quelle
popolazioni povere, arretrate,
ne avrebbero ricavato enormi
vantaggi. Ma le nazioni europee, invidiose, (le solite,
Francia, Inghilterra…) sobillarono i capi di quei disperati,
Ailè Selassiè, Menelik, per
opporvisi…E fu la guerra:
Abissinia, Libia, Eritrea,
Somalia…Quante sofferenze,
espressive più alte: la poesia.
L’iniziativa ha visto anche la
partecipazione fattiva della
Proloco Kaleidos rappresentata dalla presidente Donata
Manzolillo. Significativa è
stata la partecipazione del-
e sceneggiatrice Sandra
Bruzzese.
Il prof. Enzo Rega scrittore e
critico letterario ha svolto
una approfondita ed apprezzata analisi sulla poetessa
Donata Doni.
riconoscimenti. Alla poetessa, educatrice e mamma la
compianta Erminia
Di
Fusco-Zaccara. La consegna
della targa è stata affidata al
consigliere regionale Vito
Santarsiero, il ritiro è avvenuto da parte di Erminia e
Gianfranco Zaccara.
Altro riconsocimento è andato alla poetessa Maddalena
Porfidio; a consegnare il pre-
Biagio Costanzo e Carmela La Becca con la signora Vaiano
mio è stato chiamato il
Preside Nicola Pongitore.
Le carestie bibliche oggi hanno un altro nome: crisi
quanti morti…Però quelle terre
rifiorirono, e si ridusse drasticamente la disoccupazione in
Italia. La nostra gente ritrovò e
riconobbe in quelle lande desolate tutta l'opera saggia ed
importante della romanità di un
tempo: si costruirono edifici,
opifici, strade nel deserto,
ponti, acquedotti, ferrovie…
Tuttavia, per intendere meglio
il senso del nostro discorso,
dobbiamo tornare a Mussolini.
Il Duce, (colui che conduce, il
leader)non intendeva riferirsi
ad un questione di distanza…
Sappiamo tutti che la Cina è
lontanissima: quattordici o
addirittura sedici ore di Boeing
747(secondo le correnti in
quota). Ne parlo per esperienza
diretta, ma già al tempo,(anni
ottanta) a parte la Grande
Muraglia" ne ricavai una sgradevole impressione: sulle strade un mare di gente, un groviglio di mezzi di trasporto eterogenei, al limite della decenza… Ecco, Mussolini intendeva dire che era vicino il tempo
del riscatto di quella gente
affamata all'inverosimile, ma
seria ed intelligente nel lavoro
come nessun'altra. In definitiva si trattava proprio di un
avvertimento: ATTENTI, LA
CINA
CAMBIERA' LA
NOSTRA VITA…Chi ne ha
tenuto conto? I politici italiani,
a turno attaccati alla greppia,
hanno dimostrato di essere
privi di lungimiranza… Ne ha
memoria, questa gente d'oggi,
di Mazzini, del Cavour, di De
Gasperi, della loro efficienza,
della loro importanza? Hanno
toccato mai un soldo codesti?
Ed invece in un mondo di
disperati senza lavoro, senza
stipendio, senza futuro, questi
nostri nuovi personaggi ( di
destra e di sinistra), si ostinano
a prelevare soldi dalle ormai
agonizzanti casse dello Stato,
per fare la loro politica di auto
blu, stipendi grassi e pensioni
d'oro …
Sì, sono stato in Cina in quegli
anni e ne ho riportato una dolorosa esperienza: persino negli
hotel cinque stelle ci davano da
mangiare per lo più germogli
di soia, piante simili ai fagioli
ma molto meno nutrienti; per
strada non abbiamo giammai
incontrato un gatto: pare fossero cibo prelibato delle popolazioni più agiate…No, non
poteva continuare così…Ci
pensò uno dei "gatti superstiti",
un certo Mao tse tung che,
stranamente, era privo di
baffi!…Costui impose ai giovani aspiranti al matrimonio
che dopo il primo figlio i loro
turbinosi amori dovevano essere limitati solo a teneri sguardi…Ma non bastava…Così,
furono aperti valichi e porticati
ed uno sciame di giovani cinesi
i(diciamo pure quaranta o cinquanta milioni)invase l'Europa,
Italia compresa… Come mai?
Ecco: un lavoratore, un operaio
cinese, indiano, giamaicano,
guadagna una piccola frazione
di quanto guadagna l'operaio
europeo e non gode neppure di
uno dei privilegi conferiti ai
lavoratori dell'occidente( assistenza sanitaria, periodo di
ferie, pausa pranzo, pausa caffè
e via cantando…Ma non è
bastato: i cinesi in patria(quasi
un miliardo e mezzo) hanno
realizzato quella che è stata
definita la "Fabbrica del
mondo": non vi è posto per
nessuno, Giappone e Stati
Uniti compresi…Anche lo
Stato italiano, ben si sa, ricava
le proprie entrate per pagare
pensioni, cassa integrazione,
assistenza medica, assistenza
sociale ecc… "soprattutto"
dalle imposte sul lavoro (IVA).
Poiché il lavoro in Italia "grazie"
alle
importazioni
dal'Oriente è in forte difficoltà, gradatamente diminuiscono le entrate… Lo Stato si
troverà così nella condizione
di non poter corrispondere più
uno spìcciolo di euro a chicchessia.
Per reggere la concorrenza
cinese le imprese dovranno
scegliere di ridurre le paghe, o
aumentare le ore di lavoro: vi
sembra possibile?
Ed ecco il "Focus", il concetto
fondamentale: oggi dobbiamo
fare i conti a livello globale,
planetario! Le risorse del pianeta sono quelle, anzi diminuiscono giorno per giorno…Ci
siamo messi a riciclare di tutto,
dalle lattine di birra alla plastica, alla carta… La popolazione mondiale "invece, aumenta… ed in modo "esponenziale", ovvero in modo impressionante.
Così mi viene in mente quella
canzone. "Non c'è più niente
da fare, è stato bello sognare"…Ma pure dobbiamo fare
qualcosa… Se si vogliono evitare rivolte, morti e distruzioni, i "ricchi dovranno scendere
a patti con i "poveri" arroccati
sull'Aventino, rinunciare ai
loro pretesi, inesistenti meriti,
ed affrontare, con nobile rassegnazione, un futuro tanto più
difficile e gravoso. Di cosa
possiamo meravigliarci, di
cosa aver paura? Di nulla,
amici miei…di nulla! Di tutti
questi momenti è intessuta La
Storia del mondo. Ricordate
Gian Battista Vico, i Corsi ed i
Ricorsi storici?… Ricordate le
carestie di cui è piena la
Bibbia? Oggi le chiamiamo
crisi, e ci siamo dentro, fino al
collo… Ai nostri cari(costano
troppo) uomini politici, come
per i Testimoni di Geova: svegliatevi! 17/11/14 .
Per la S.O.S. Lauria
Armenio D'Alessandro.
Altro premio è andato a
Nicola Timpone Direttore
Gal Cittadella del Sapere. A
consegnare la targa è stato il
prof. Gennaro Oliviero
La professoressa Belardi, alla
fine della manifestazione, ha
voluto evidenziare l’importanza di questo premio che
ogni anno si arricchisce di
nuovi significati.
Nel prossimo numero sarà
pubblicato uno speciale
dell’evento
Felicitazioni
Auguri a Filippo Ricciardi e Maria Antonietta
Chiacchio di Lauria per la nascita di
Marisa
Redazione Giornalistica:
[email protected]
347-3549996
Fax 0973-626012
Ufficio Pubblicità:
[email protected]
338-4332672 Fax 0973-626012
L’Eco di Basilicata
SEDE: Lauria (Pz), Via degli Operai, 4 Telefax: 0973-626012
Registrazione Tribunale di Lagonegro
n.02/01 del 2 ottobre 2001
Direttore Responsabile: Mario Lamboglia
Editore: L’Eco di Basilicata Coop. 85044 LAURIA
Impresa beneficiaria, per questa testata, dei contributi di
cui alla legge n. 250/90 e successive modifiche ed integrazioni
Stampa: Rotostampa - Nusco (AV)
L'Eco di Basilicata Calabria Campania
In primo piano
Lunedì 1° Dicembre 2014
3
L’INIZIATIVA/“La vostra forza è la diversità”. Latronico, Episcopia, Lagonegro, sono state le tappe della visita lucana del noto critico d’arte
Vittorio Sgarbi dà una scossa al lagonegrese
Il programma NaturArte nel
Parco Nazionale del Pollino,
organizzato dallo stesso Ente
Parco ha vissuto il 18 novembre 2014, una giornata indimenticabile.
Nella sala del cinema Nuova
Italia di Latronico, gremita da
cittadini e studenti, è intervenuto sul tema il professor
Vittorio Sgarbi, critico d'arte
di indiscusso valore,invitato
dal dott. Nicola Timpone ,
direttore del GAL-Cittadella
del Sapere, per la Lucana Film
Commission
Dopo il saluto portato dal
Sindaco De Maria e dal direttore dell'Ente Parco Annibale
Formica, Sgarbi, alla sua
maniera, ha spaziato a 360°
parlando del Sud, delle sue
peculiarità, dei suoi limiti o
meglio condizionamenti, per
poi soffermarsi su quella che è
la peculiarità della zona,i parchi, ai quali bisogna dare lo
spazio e l'importanza che
meritano in una regione a
vocazione naturalistica; dove
la natura si esprime ancora in
tutta la sua bellezza e potenza; dove l'arte si respira insieme all'aria in tutti i paesini
abbarbicati sulle colline o
distesi a valle, ognuno con la
sua storia da raccontare, ognuno con il suo ingente patrimonio artistico da mostrare.
A questo punto una sacrosanta
Sgarbi tra alcuni rappresentanti delle associazioni della Valle del Sinni
riflessione del professore: questa zona della Basilicata è
ancora così bella, perché parla
il linguaggio antico della natura, è così bella perché la
cementificazione non ha
lasciato le profonde ferite
inferte altrove al territorio, è
così bella perché l'arte ha conservata la sua genuinità fatta
di chiesette incantate nel verde
del parco, di monasteri, un
tempo itinerari religiosi e vie
del silenzio, di castelli ancora
sentinelle sulla valle dall'alto
delle loro rocche, di opere
d'arte custodite nelle chiese di
ogni paesino.
Da grande comunicatore
Sgarbi ha cercato di stigmatizzare tutto quanto di inopportuno si sta facendo nelle zone
protette, non solo dei quattro
parchi della Basilicata ma
anche altrove ed ha indicato
invece dove devono puntare i
progetti per creare occupazione e fermare l'emorragia delle
emigrazioni giovanili, che
depauperano il territorio due
volte: perché se ne vanno
risorse umane e perché sono
famiglie che vengono create
altrove e bambini che vengono
sottratti alle nostre aree.
Queste osservazioni sul tema
hanno incoraggiato la presidente della Associazione culturale Epicanto di Episcopia a
sottoporre all'attenzione dello
storico e critico d'arte un
monumento da salvare: "il
monastero di Santa Maria del
Piano".
Con stupore l'appello è stato
subito raccolto da Vittorio
Sgarbi che, sconvolgendo scaletta e programma, ha voluto
visitare questo monumento.
Non si poteva non accogliere
questa richiesta per cui, dopo
aver accompagnato l'ospite per
una breve visita, prevista al
museo del Termalismo di
Calda, per ammirare i reperti
risalenti al Mesolitico e provenienti dalle grotte locali, e al
complesso termale sempre di
Calda di Latronico, dove si è
fermato tra lo stupito e perplesso davanti ad un'opera dell'artista indiano Anish
Kapoor, nonostante il tempo
non bello, la delegazione si è
diretta alla volta di Episcopia;
meta il Monastero di Santa
Maria del Piano.
Qui sorse il primo cenobio
basiliano, dedicato al gran
martire San Lorenzo e poi a
seguire gli altri monasteri
della zona, tutti seguiti nella
fondazione e controllati da
San Saba.
A questo punto è doverosa una
breve premessa sui monaci
greci nella valle del Sinni.
L'arrivo dei basiliani nella
valle del Sinni ci porta lontano, precisamente al periodo
compreso tra il 920-930,
quando un gruppo di monaci,
che erano giunti nell'Italia
meridionale per sfuggire alle
persecuzioni degli Arabi,
lasciarono la Sicilia e la
Calabria per dirigersi verso la
Lucania.
Essi seguirono il corso del
fiume Lao, allora Mercure, e
giunsero nella zona di
Latiniano, percorsero per un
tratto la corrente del fiume,
Siris o Simnis, e arrivarono,
secondo quanto dice l'agiografo di San Saba, il patriarca
Oreste, nei pressi di un castello nelle immediate adiacenze
del fiume. Il castello è facilmente identificabile con la fortificazione longobarda di
Episcopia, che è l'unico sito
con queste caratteristiche
lungo il medio corso del
Sinni.
I monaci giunti fin qui erano
Cristoforo con i figli Saba e
Macario e per un certo periodo essi vissero secondo la
regola lauritica, che prevedeva
la dimora del monaco in grotta
singola con altri monaci in
grotte vicino, in delle grotte
ancora oggi esistenti, site sulle
montagne tra Episcopia e
Francavilla, chiamate grotta di
San Sava e grotte di Asìa,
attualmente note come a'
Racìa .
Successivamente, soddisfatti
del contesto, vi edificarono un
cenobio e lo intitolarono al
gran martire San Lorenzo.
Nel luogo dove le fonti storiche hanno ubicato il monastero basiliano di San Lorenzo e
sui resti di questo cenobio, i
cistercensi, nel XIII secolo,
costruirono un complesso la
cui architettura presenta ancora caratteristiche inconfondibili del loro ordine religioso:
come la chiesa ad aula unica,
preceduta da un ampio porticato; il chiostro adiacente alla
chiesa, intorno al quale si
dispongono gli altri corpi di
fabbrica; il refettorio situato al
lato opposto della chiesa.
Il complesso, che non subì
modifiche fino al XVI secolo,
nel 1500 venne sottoposto a
restauri, furono dipinte le
lunette del refettorio con scene
di vita agostiniana e furono
affrescate le pareti della cappella da Giovanni Todisco di
Abriola con scene che raffigurano il diluvio e la creazione,
affreschi tutt'ora visibili nella
chiesa.
Nel 1600 la struttura passò ai
frati minori osservanti, della
regola francescana e nel 1750,
con l'alienazione dei feudi
ecclesiastici fu venduto a don
Raffaele Jannibelli che a sua
volta lo cedette alla famiglia
Donadio, che lo detenne sin
dal 1912.
Ad attendere l'illustre ospite,
vicino alla cappella, il sindaco
Biagio Costanzo e una piccola
folla di episcopioti richiamati
dalla notorietà del personaggio.
Prima a parlare al critico d'arte
la cappella, che ha subito aperto lo scrigno per mostrare i
suoi gioielli : due navate affrescate da Giovanni Todisco di
Abriola, con un arco trionfale
arricchito dall'affresco di due
angeli e un cartiglio con la
scritta "locus iste terribilis est"
datato 1639, quasi certamente
a ricordare la peste che
decimò questi luoghi; una
balaustra cinquecentesca che
chiude l'accesso al presbiterio
dove a destra sul muro troneggia ancora lo stemma dei
Carafa, con l'epigrafe della
sepoltura di Porzia Carafa,
andata sposa al marchese
Francesco della Porta di
Episcopia; un bel soffitto a
cassettoni e un pulpito del
XVII secolo; un'acquasantiera
in pietra e numerose statue
lignee fra cui sant'Agostino e
Santa Monica, a testimoniare
la permanenza dei Colleretani,
provenienti dal monastero di
Colloreto presso Mormanno,
nel 1500.
Si è passati poi a visitare il
monastero che , anche se non
poteva nascondere le numerose ferite inferte dal tempo e
dall'incuria, si è presentato
ancora dignitoso e consapevole della sua antica bellezza e
splendore, quasi a voler rivendicare il diritto a vivere per
poter continuare a raccontare
la sua storia millenaria.
Il professor Sgarbi ha colto
questo messaggio, si è inoltrato nell'edificio, si è soffermato
di fronte alle voltine delle
celle, che sembravano ancora
parlare dei monaci e della
loro vita ed ha confortato tutti
dicendo che il monumento si
può e si deve recuperare,
rispettandone l'antica architettura e struttura.
E noi concordiamo con lui. Il
monastero si deve recuperare
per tanti motivi: perché è stato
il primo cenobio basiliano
nella valle del Sinni e
dell'Agri; perché è l'unico
impianto religioso di questo
genere sopravissuto in tutta
Italia; perché è una importante
testimonianza dei legami che
uniscono Bisanzio alla
Basilicata, gli ortodossi con
gli occidentali, il rito greco
con quello latino; perché di
questo convento si parla in
tutte le agiografie dei monaci
che popolarono successivamente le montagne aspre di
questa parte della Lucania;
perché poco distante esistono,
ancora da scandagliare, le
grotte di Asìa dimora dei tre
monaci prima di costruire il
cenobio, come ci dice il
patriarca Oreste nell'agiografia
di San Saba e in quella di
Cristoforo e Macario.
Da quanto detto ci auguriamo
che l'appello venga raccolto,
che il riflettore acceso su questo monumento non si lasci
spegnere, che nessuna si
debba assumere, soprattutto
fra le istituzioni, la responsabilità di veder ridotto ad un
cumulo di macerie questo edificio e perdere per sempre un
pezzo di storia non solo di
Episcopia, non solo della valle
del Sinni, ma della Basilicata
tutta e non solo.
Elisa Conte
Laurea
Presso “La Sapienza di Roma" Martina Marano di
Episcopia il 30 ottobre ha conseguito la laurea in
Architettura con il massimo dei voti.
Dai genitori Concetta e Cristofaro Marano, dal
fratello Giovanni, dai nonni Tonino e Rosa
Iannibelli. Congratulazioni ed auguri affettuosi
L'Eco di Basilicata Calabria Campania
Valle del Noce
Lunedì 1° Dicembre 2014
4
L’ANALISI/L’associazione Libera ha organizzato un incontro a Nemoli per chiedere la sospensione delle autorizzazioni in atto sul Torbido
Le centraline idroelettriche sul Fiume Noce sono troppe
Martedì, 18 novembre scorso,
l'Associazione Libera per il
Lagonegrese ha sottoposto,
presso la sala consiliare di
Nemoli, ai cittadini di quella
comunità una proposta di
esposto da sottoscrivere per
"l'ottenimento della sospensione dell'autorizzazione relativa alla concessione di derivazione di acqua pubblica
superficiale dal Torrente
Torbido, in agro di Nemoli
alla Loc.tà Isola del Bosco, ad
uso idroelettrico" e da inviare
a soggetti diversi.
E' da tempo che Libera, nella
complessiva ottica della salvaguardia del Noce, sta
ponendo sotto i riflettori i
rischi, per l'ecosistema fluviale, derivanti dalla proliferazione delle cosiddette microcentrali idroelettriche.
Al momento, risultano funzionanti 3 impianti produttori
di energia da acqua: uno centrale “ex Tozzi” - alla confluenza Carroso/Noce, uno
sul Sonante a Nemoli ed uno
a Lagonegro, senza, ovviamente, dimenticare la centrale
Enel di Castrocucco, che si
"limita" soltanto ad immettere
acqua nel Noce, giacché la
preleva dal bacino idrografico
del Sinni, mediante la Diga di
Cogliandrino.
Sempre al momento, risultano
essere state autorizzate due
altre "centraline" e sei sono in
fase di istruttoria per ottenerne relativa autorizzazione.
Sulla linea di partenza ce ne
sarebbero almeno un'altra
ventina. Se si dà per scontato
che l'energia è indispensabile,
che produrla sul territorio
nazionale è conveniente e
consente lo sganciamento
dalla dipendenza estera e,
soprattutto, che l'idroelettrico
è ad impatto ambientale significativamente minore rispetto
al fossile e al nucleare, perché, dunque, avanzare perplessità sulla realizzazione di
opere dalle quali ottenere soltanto benefici effetti? E' tutto
pretestuoso?
Il punto nodale non sta, naturalmente, nel ricavare energia
da fonte pulita e rinnovabile
qual è l'acqua, ma dalla prassi
"da monade" posta in essere.
Ciascun ditta interessata presenta, infatti, la propria istanza corredata da progetto e
referenze. Le autorità competenti istruiscono le pratiche
singolarmente e singolarmente, cioè indipendentemente
dall'impatto di contesto, pervengono al rilascio delle autorizzazioni richieste. Si esami-
corpo idrico superficialedello stato ambientale
"buono" o il mantenimento,
laddove già esistente, dello
stato elevato ". Dunque, per il
bacino idrografico del Noce
ci dovrebbe essere una classificazione di stato ecologico in
relazione alla quale attivare,
qualora si fosse al di sotto di
tale livello, interventi per pervenire quantomeno allo stato
di "buono".
un mese fa dal "Comitato per
la salute del fiume Noce", di
cui Libera è parte attiva, al
Governatore della Basilicata,
dott. Pittella, ed all'Assessore
all'Ambiente, dott. Berlinguer. Essi, non solo ne hanno
condiviso la sostanza, ma
hanno assicurato che tutte le
istruttorie in atto sarebbero
state sospese in attesa dell'elaborazione di un puntuale
piano di ricezione del bacino
Esempio di centralina idroelettrica
na quell'impianto per quel
sito, si determina l'impatto
ambientale solamente per
quella specifica area interessata, non ponendolo affatto in
relazione con la capacità, da
parte dell'intero bacino idrografico, di sopportare anche
quell'opera, senza produrre
squilibri nel suo ecosistema.
La Direttiva Quadro sulle
Acque 2000/60/CE (Water
Framework Directive, WFD),
recepita con il D.Lgs.
152/2006, prevede, tra l'altro,
la necessità di mettere a
punto, sulla base di specifici
criteri di analisi idro-morfologica e fisico-chimica, reti di
monitoraggio al fine di pervenire alla classificazione dei
corpi idrici in una delle
seguenti cinque classi di stato
ecologico:
"elevato",
"buono", "sufficiente", "scadente" e "pessimo". Uno dei
quattro decreti attuativi del D.
Lgs. 152/06, il D.M.
260/2010, indica come obiettivo per il 2015 il "raggiungimento/mantenimento - per un
Ma non lo sappiamo o almeno
a noi non è in questo momento noto. Ed è proprio in questo quadro di riferimento di
base che dovrebbero inserirsi
le concessioni per la realizzazione delle minicentrali, ma
non una alla volta indipendentemente dall'insieme, ma
ognuna in relazione allo stato
ecologico del bacino e rispetto alla sua capacità di sopportare tutte senza né entrare in
crisi come ecosistema, né
scendere di stato ambientale.
L'indispensabilità di tale pianificazione di bacino, di un
accurato studio da cui emergano dati oggettivi e certi
sulla qualità dei nostri habitat
fluviali e, nella fattispecie,
sulla capacità di ricezione del
corpo idrico del Noce, in relazione organica con tutte le
variabili a rischio, della quantità, tipologia, potenza e collocazione di tali opere di produzione energetica con compatibili effetti per il suo intero
ecosistema è stata proposta in
un incontro risalente a circa
nella sua interezza. Già il
vedersi riconoscere ciò
potrebbe costituire elemento
di soddisfazione per chi ha
avanzato la proposta, ma la
domanda che "sorge spontanea" è: "Perché non lo si è
fatto prima? Perché nessuno
ha dato finora ascolto a
"quelli" di Libera che da
almeno un anno sostengono
che per evitare il selvaggio
assalto delle turbine idroelettriche sia necessario e urgente
definire un organico programma d'installazione? "Ma i
dubbi, purtroppo, non finiscono qui. E se lo studio dello
status quo dovesse indicare
che già si è in una situazione
di squilibrio, perché, in base
al principio di precauzione,
non bloccare anche le due già
autorizzate? E c'è di più. Pare
che delle sei centraline in fase
di istruttoria, due abbiano
ottenuto l'autorizzazione.
Ancora senza classificazione
del corpo idrico, ancora senza
definizione dello stato ecologico, ancora senza piano di
Un abbraccio agli alberi per
stimolare amore per la natura
Singolare iniziativa di Legambiente Basilicata rivolta alle scuole lucane.
I ragazzi di Maratea 'circondano' affettuosamente il grande pino di piazza Mercato
Nella foto gli alunni della scuola media 'Gennari' che posano sotto il
grande pino marittimo di piazza Mercato, nel centro storico di Maratea,
sono troppo distanti per essere riconosciuti uno ad uno. E' una intera
generazione di ragazzi di Maratea che partecipa, con allegria e compostezza, alla Festa dell'Albero indetta da Legambiente Basilicata per il 21
novembre. L'iniziativa vuole sensibilizzare i giovani al rispetto per l'ambiente e vuole, una volta di più , richiamare l'attenzione dei ragazzi sull'importanza della salvaguardia del patrimonio naturalistico. Nella 'Perla
del Tirreno' ciò è particolarmente rilevante anche per i risvolti economici
che l'ambiente genera per il territorio. Le scelte del governo centrale
inducono a pensare che le trivellazioni in Basilicata siano solo un problema di finanza nazionale. Pertanto, è particolarmente importante parlare
ai giovani lucani delle tematiche ambientali e dei risvolti a lungo termine
delle scelte odierne. La scuola, come spesso avviene, è presente e risponde agli appelli che evidenziano una valenza educativa importante. Per
questo, il 21 novembre, tutti gli alunni della scuola media C. Gennari e
delle classi quinte del plesso San Giovanni Bosco hanno aderito all'iniziativa proposta dalla sezione Lucana di Legambiente. I ragazzi sono
stati guidati dal Prof. Francesco Brando, per l'occasione anche fotografo,
dalla Prof. Maria Giovanna Di Mauro e da altri docenti. Da piazza
Europa, dove hanno sede le scuole citate, i ragazzi sono stati accompagnati fino alla piazza Mercato dove è presente un maestoso pino marittimo alto circa venti metri. Ciascuna classe ha 'abbracciato' il grande albero e il momento è stato immortalato dai tablet del Prof. Francesco
Festa dell'Albero indetta da Legambiente Basilicata. Brando e del Prof. Renato Bedini. Poi, alle ore 12.00, come proponeva
Maratea, 21.11.2014. I ragazzi delle scuole medie posa- l'iniziativa di Legambiente, tutti insieme i ragazzi hanno circondato l'alno sotto il grande pino marittimo di piazza Mercato nel bero per un abbraccio spettacolare e complessivo. Nello stesso momento
centro storico. Foto: Raffaele Papaleo
venivano abbracciati tanti altri alberi nei paesi lucani; e non solo. Le foto
dell'iniziativa parteciperanno al concorso intitolato 'Fotografa il tuo abbraccio', indetto dalla stessa Legambiente Basilicata. Le
classi che risulteranno vincitrici "saranno premiate con un'escursione in ambito naturalistico per abbracciare uno degli Alberi
Padri della Basilicata", come si legge sulla nota che Legambiente Basilicata ha inviato alle scuole lucane. L'iniziativa è lodevole. Legambiente ha saputo proporre un momento anche ludico per sollecitare l'attenzione di alunni e docenti verso tematiche ecologiche ed attuali. I docenti faranno seguire un momento di riflessione e di approfondimento in classe. Speriamo che
anche il governo centrale sia attento alle stesse tematiche ambientali. E non solo a quelle economiche.
Raffaele Papaleo
bacino? E che fine avrebbero
fatto, se fosse vero ciò che è
trapelato da colloqui telefonici con funzionari regionali
"addetti al ramo", le rassicurazioni di Governatore ed
Assessore? Ci risiamo con il
dejà vu? Gli affari sono affari,
anche se sono verdi, anche se
sono fatti in nome e per conto
dell'ecologia. Sfruttando un
Bene Comune, un soggetto
privato trae profitti enormi
per sé, creando, se va bene,
qualche posto di lavoro. E'
questo il paradigma? E se si
aggiunge che, grazie agli
incentivi statali, ogni kwh
prodotto viene pagato dalla
rete elettrica nazionale da 20
a 26 centesimi di euro, che è
di circa 4 volte più alto del
prezzo di mercato, corrispondente ad appena 6 centesimi,
e che la durata di questa
incentivazione è stata prolungata da quindici a venti anni,
si capisce tutt'intera la portata
del business da idroelettrico.
E si capisce, forse, anche la
mancanza di pianificazione.
Voluta? A Lauria, la minicentrale “ex Tozzi" ha, nel 2002,
in pratica acquisito il possesso delle acque del Cafaro, del
Gaglione e della sorgente
Mandarino per 40 milioni di
vecchie lire.
Attualmente versa al comune
un canone fluttuante, dipendente dalla quantità di acqua
prelevata che, però, in mancanza di un oggettivo strumento di misurazione, non si
capisce come si faccia a
determinare, di circa 15.000
euro annui per la sola intercettazione delle acque del torrente Fiumicello. A fronte di
questa uscita, essa immetterebbe annualmente nella rete
energia per circa 20 milioni di
kwh che produrebbero un
ricavo intorno ai 4 milioni di
euro, occupando non più di
qualche unità lavorativa.
Affari verdi, dunque, che
rischiano di tradursi in degrado ambientale se, come si
diceva prima, non si interviene per razionalizzarne lo
sfruttamento selvaggio delle
acque. Tralasciando la sottrazione di suolo, la cementificazione per la realizzazione
delle strutture, le opere viarie
per garantire le comunicazioni, la posa di tubi per la conduzione forzata dell'acqua,
l'edificazione di muri di sbarramento/contenimento e di
presa d'acqua, la reimmissione dell'acqua in alveo a circa
1° di temperatura superiore
rispetto all'entrata in condotta,
la vera criticità ambientale sta
nella riduzione della portata
d'acqua nel tratto di corso fluviale che dal punto di derivazione arriva a quello di reimmissione. Lungo questo tratto,
che per il Carroso, ad esempio, è di circa un paio di km,
nonostante la quantità d'acqua
da prelevare sia disciplinata
da una norma che stabilisce
che nell'alveo naturale debba
essere garantito il Deflusso
Minimo Vitale (DMF), è lecito supporre che, in mancanza
di studi scientifici - se ci fossero, sarebbe interessante esaminarli - sulla "vita" della
flora e della fauna preesistente la derivazione dell'acqua,
che l'equilibrio naturale sia
stato senza dubbio alcuno
alterato ed anche significativamente.
Ma, accanto a questa, c'è una
seconda criticità. Le opere di
sbarramento, per la realizzazione di bacini artificiali
anche di ridotte dimensioni,
indispensabili all'incanalamento forzato dell'acqua,
riducono il cosiddetto apporto
solido fluviale verso il mare:
detriti, sabbie e ghiaie trovano
lì barriere insormontabili. E
per tutto l'intero tratto interessato la portata ridotta non permetterà al corso d'acqua di
erodere il terreno e di produrre altri detriti da trascinare
verso il mare. Pervengono,
così, alla foce minori quantità
di sabbie, ghiaie e detriti e si
accelera, così, il fenomeno
dell'arretramento delle spiagge. Questioni di poco conto?
Forse sì, se le minicentrali
sono, diciamo a naso, una,
due, tre su un'asta fluviale
Il prof. Della Guardia
principale di appena 47 Km,
con affluenti dal corso altrettanto breve.
Per saperlo con certezza bisognerà attendere il monitoraggio del nostro bacino, sperando che venga veramente realizzato prima di essere, magari, costretti a cedere ad altre
autorizzazioni. Ma se si moltiplicassero a dismisura e
diventassero la trentina
paventata o addirittura, come
si sussurra da qualche parte,
una cinquantina, l'ecosistema
del Noce avrebbe altri ottimi
motivi per spaventarsi ulteriormente a morte. E con
esso, noi!
Ed è per tutto questo che
Libera ha chiesto ai cittadini
di Nemoli di sottoscrivere l'esposto inizialmente citato. Ed
è per questo che Libera chiederà ai sindaci appartenenti al
Comitato per la Salute del
fiume Noce di convocare con
somma urgenza appositi
Consigli comunali per deliberare la sospensione di tutti gli
iter autorizzativi, subordinandola alla definizione di un
piano di bacino che, anche nel
pieno rispetto delle indicazioni europee totalmente recepite
dalla legislazione nazionale,
ne regolamenti le approvazioni.
Infine, una suggestione: quanti servizi ai cittadini avrebbe
potuto offrire un Comune
gestendo direttamente questa
risorsa?
Giuseppe Della Guardia
L'Eco di Basilicata Calabria Campania
Basilicata
5
Lunedì 1° Dicembre 2014
LAGONEGRO/La Minoranza consiliare pur rispettando la competenza del consigliere Sprechino, ha criticato il regolamento per l’affidamento delle strutture sportive
“Chi fa sport dovrà continuare a rivolgersi al politico”
Il 18 novembre 2014 si è
svolta a Lagonegro una
importante seduta di consiglio comunale.
Da un punto di vista politico
si è registrato un nuovo
strappo nella maggioranza;
due consiglieri di maggioranza Psaquale Mitidieri e
bendetto Mitidieri si sono
astenuti rispetto ad un punto
specifico dell’ordine del
giorno legato alla vendita di
un palazzo di proprietà del
Comune e alla realizzazione
di nuovi loculi.
Rispetto ad una articolata
decisione della Maggioranza
pesantemente messa in
discussione dalla Minoranza
i due consiglieri del centrosinistra non se la sono sentita di votare il provvedimento. Di questo argomento
ne parleremo diffusamente
nel prossimo numero del
giornale in quanto il tema è
assai controverso anche perché legato alla vendita di
nuovi loculi cimiteriali
(ancora sulla carta) che
apparirebbero spropositati
rispetto ad una richiesta del
“mercato”...al momento (fortunatamente) quasi inesistente visto che ancora sono
disponibili una decina di
loculi già realizzati...e pronti
per l’uso grazie ad un altro
investimento.
I consiglieri si sono molto
appassionati (e divisi) sull'approvazione
del
Regolamento teso ad individuare un gestore degli
impianti sportivi.
Nel prendere la parola il
consigliere delegato Michele
Sprechino, icona dello sport
lagonegrese, ha evidenziato
le difficoltà di un settore che
ha visto negli anni esprimere
i migliori talenti lagonegresi.
Il provvedimento posto all'esame del consiglio ha riguardato la gestione del palazzetto dello sport, del campo
di calcio e del campo di calcetto. Sono fuori dal regolamento il campo di calcetto
di parco Fossatello e i
campi da tennis del parco
Giada.
Nicola Tortorella non facendo mancare il rispetto per il
collega Sprechino che molti
meriti ha avuto nel tempo
nella promozione dello sport
ha letteralmente raso al
suolo i vari articoli del regolamento che, secondo il giovane ingegnere lagonegrese,
Michele Sprechino
Un momento del consiglio comunale, il gruppo di Minoranza. Da sinistra: Tortorella, Di Lascio, Santarsenio, Calabria
tendono di fatto ad ingabbiare il gestore. Sia Tortorella,
ma successivamente anche
Di Lascio e Santarsenio
hanno evidenziato l'invadenza del Comune che pur se
esprime la volontà di far
gestire ad altri le strutture
mantiene delle prerogative
soffocanti per chi poi le
dovrebbe far funzionare.
Infatti, tutto quanto avverrà
all'interno delle strutture
sportive dovrà essere auto-
rizzato dal Comune che stabilirà anche le tariffe.
Sprechino ha aspramente
replicato affermando che
qualche soluzione andava
comunque messa in campo.
“Andrebbe apprezzato lo
sforzo dell'amministrazione
comunale teso a preservare
le strutture!. A lagonegro
sono state scritte pagine
amare, a partire proprio dall'inaugurazione del palazzetto che venne gravemente
danneggiato alla fine degli
anni '90 proprio nei giorni
precedenti il taglio del
nastro!”.
Per Maria Di Lascio questa
posizione è indebita perché
il gestore deve avere più
libertà d'azione. Se è positiva
l'apertura che ha fatto il
Comune che per una parte è
disposta a rimborsare anche
il gestore da una serie di
spese (le scolaresche hanno
l’accesso gratuito di matti-
na), il regolamento, secondo
la Minoranza tracima a vantaggio della politica che
potrà decidere il bello ed il
cattivo tempo sulle attività
che si svolgono durante l’anno. Tortorella è stato ancora più duro parlando della
totale antieconomicità a cui
si andrà incontro: “Perché
queste strutture devono
rispettare addirittura regolamenti “fantasma” che al
momento non esistono a
Lagonegro ( come ad esempio la tutela sull'inquinamento acustico) ed altri
gestori, su altre strutture
pubbliche
sempre di
Lagonegro fanno quello che
vogliono?”.
Giovanni Santarsenio, capogruppo della Minoranza
nella dichiarazione di voto
ha scolpito: continua l'equivoco: chi fa sport o chi
vuole realizzare un saggio di
danza o un concerto dovrà
rivolgersi al politico e non al
gestore. Questo è il punto
che ci spinge a votare no
con convinzione al provvedimento.
Istituto Comprensivo di Lavello, Erasmus+ 2014-2020: “Cambiare vita, aprire la mente”
Il progetto "Erasmus Plus" ,
presentato
dall'Istituto
Comprensivo Statale 1 di
Lavello, nell'ambito dell'azione innovativa " KA2,
Strategic Partnerships for
School Education" è stato
approvato dalla Commissione europea per l'Istruzione Il titolo del progetto è
"Save Today-Survive Tomorrow" , durerà tre anni e
vedra' il coinvolgimento di
tutta la Citta' in azioni e
modi diversi. I Paesi Partnes
partecipanti al Progetto sono i
seguenti: Italia, Polonia,(
scuola capofila), Ungheria,
Turchia, Portogallo, Grecia,
Germania. La lingua utilizzata da tutti i docenti e gli
alunni, sia negli scambi tra
loro, sia nella produzione di
elaborati sarà la lingua inglese, affiancata, a volte, dalla
lingua del proprio Paese.
L'obiettivo principale di questo partenariato strategico è
quello di sviluppare le competenze trasversali al fine di
promuovere la leadership e
lo spirito imprenditoriale nell'
d'istruzione secondaria. Le
principali finalità che ci si
propone di perseguire sono di
promuovere la cultura del
risparmio energetico e della
cura dell'ambiente; favorire le
conoscenze in materia di
energie rinnovabili, il loro
utilizzo e i vantaggi che ne
derivano; favorire la conoscenza e la pratica quotidiana
del riciclaggio; suscitare l'interesse dei ragazzi intorno
all'energia verde ; sviluppare
l'attitudine della raccolta differenziata come pratica quo-
tidiana in un Paese civile;
sviluppare il senso di cittadinanza e di "bene comune".
Sono previste 6 mobilità e
scambi per docenti e studenti
di terzo anno della scuola
secondaria di primo grado
nell'arco dei tre anni. I
docenti coinvolti nel Progetto
sono già impegnati nelle
seguenti attività previste da
tutti i Paesi partners coinvolti, da completare al massimo
entro agosto 2016: realizzazione di un LOGO del
Progetto ( entro 31 ottobre
2014) e di una Pag.
Facebook; produzione di
oggetti realizzati con materiale reciclato per dimostrare
come si puo' ridurre l'attitudine ai consumi inutili; progettazione di video per ciascuna mobilità; presentazioni
multimediali di esempi di
energie rinnovabili; brochure
di almeno 30 pagine (in
Italiano e Inglese) descrittiva
delle migliori pratiche sull'utilizzo responsabile di energie
e risorse naturali; un dizionario multilingue di almeno 30
pagine (in Italiano - Inglese e
Francese)) di termini scientifici e tecnici connessi ai
temi del risparmio energetico,
all'energia verde e alla protezione dell'ambiente; 10 pianificazioni di lezioni innovative, interdisciplinari su "come
insegnare imprenditoria e
risparmio energetico coinvolgendo le diverse discipline
scolastiche curricolari ( in
Italiano e Inglese); piantagione di almeno 10 alberi , con
l'aiuto di istituzioni competenti, come simbolo di di
interesse e cura verso l'ambiente; realizzazione di DVD
in cui si presenterà tutte le
attività del progetto e gli
eventi connessi, che sarà
disponibile sul web; almeno 7
dispositivi dimostrativi di
risparmio energetico o salvaguardia dell'ambiente, a cura
dei docenti di chimica;
Llezioni informative//formative sul valore del BENE
COMUNE in termini di cura
per l'ambiente , con esperti
del settore ( riciclaggio,
energia rinnovabile, ecc..).
L'Eco di Basilicata Calabria Campania
Lauria
6
Lunedì 1° Dicembre 2014
IL PUNTO/Aurora Di Sipio, Franco Fittipaldi e Maurizio Mastroianni su indicazioni del segretario Antonino Amato propongono una nuova mobilità nel centro cittadino
Piano traffico a Lauria, il Pd mette a punto una proposta
Presentato al pubblico il
piano urbano del traffico
preparato dal Partito
Democratico destinato a
disciplinare la circolazione
veicolare nel comune di
Lauria. La proposta è stata
presentata agli iscritti e ai
cittadini venerdì scorso 21
novembre presso la sala
Cardinale Brancati.
Per il partito sono intervenuti il segretario cittadino
Antonino Amato, il vice
segretario Mimino Ricciardi
e l'architetto Aurora Di
Sipio, uno dei tre tecnici che
hanno lavorato sulla proposta descrittiva e grafica. Gli
altri due tecnici sono i geometri Maurizio Giuseppe
Mastroianni e Francesco
Fittipaldi. All'incontro ha
preso parte anche il sindaco
Gaetano Mitidieri e il consigliere comunale Nicola
Carlomagno. "Il problema
del traffico esiste a Lauria ha detto il segretario
Antonino Amato - e pensiamo sia un problema molto
sentito dalla popolazione,
per questo motivo il Partito
Democratico si è fatto carico
di portare all'attenzione del
gruppo consigliare una proposta compiuta e dettagliata.
Si tratta di una proposta
aperta al contributo di tutti i
cittadini e di tutte le forze
politiche presenti a Lauria".
Un progetto di piano traffico
è già in itinere presso l'amministrazione comunale che
da circa due anni che ha affidato in proposito un incarico all'ingegnere Roberto
Marconi..
L'architetto Aurora Di Sipio
ha illustrato nel dettaglio il
Piano evidenziando le criticità attuali e le probabili
soluzioni che sono state
riportate in tre dettagliate
la locandina dell’evento
tabelle descrittive che trattano dei problemi relativi agli
accessi al centro urbano e le
criticità del rione Superiore e
del Rione Inferiore. Un
piano urbano che in verità
preoccupa e non poco i commercianti.
Al dibattito sono intervenuti
Giovanni Cosentino e Paolo
Rossino che hanno segnalato perplessità e fatto notare
come tante proposte fatte
nel passato dai commercianti
non sono state tenute presenti in questo piano. Altri cittadini hanno segnalato come
nel piano manchino scelte
forti come ad esempio l'adozione di zone a traffico limitato e il divieto di circolazione nel centro storico dei
mezzi pesanti ad alto tasso di
inquinamento.
Per Mimmo Riccio "il settanta per cento del traffico
sulla dorsale Via Roma Via
Cairoli si potrebbe eliminare
ripristinando quel senso
unico sotto il municipio che
già in passato è stato sperimentato". ""Sono sempre più
convinto che un partito di
centrosinistra di questo secolo debba esser un partito
open - ha detto Mimino
Ricciardi, vice segretario PD
- , un partito che riesce ad
ascoltare e a recepire quelle
che sono le istanze che vengono dai cittadini, che sono
il vero patrimonio di un partito che fa sua la sfida del
governo di un territorio.
Ecco perché abbiamo organizzato due iniziative aperte
su un tema così importante
come il PUT e abbiamo
avanzato proposte di breve e
di lunghe prospettive.. Su
questo tema specifico: abbiamo recepito il rapporto dell'ingegnere Marconi, abbiamo sviluppato ipotesi e pro-
poste e, infine sarà il
Sindaco Mitidieri che adotterà azioni, atti e comportamenti sul piano urbano del
traffico." "Il piano traffico
sarà adottato quanto prima
dalla nostra amministrazione
- ha detto il sindaco Gaetano
Mitidieri - perché lo stesso è
inserito anche nel programma elettorale. Il problema
vero sarà far seguire alle
scelte progettuali le concrete realizzazioni compatibilmente con le possibilità che
abbiamo oggi in termini di
risorse.
Tra l'altro alcune scelte sono
state già realizzate ancora
prima dell'adozione dello
stesso piano. Tutte quelle
scelte che non comporteranno spese per le casse comunale potranno invece essere
portate avanti con maggiore
celerità".
Pasquale Crecca
La relazione tecnica
descrittiva del
Piano Urbano del Traffico
In base a quanto riportato nel rapporto conoscitivo intermedio a firma dell'ingegnere Roberto Marconi ed in base
ad un'accurata analisi compiuta sul territorio emerge la
necessità di riorganizzare il traffico cittadino intervenendo su due diverse scale: da una parte l'individuazione
della viabilità di ingresso uscita dal centro urbano.
Pertanto, in prima analisi, sono state individuate ed evidenziate, su di una prima tavola "Accesso al centro urbano", le arterie principali quali autostrada e strade statali
con le relative vie di collegamento che conducono al centro abitato. Successivamente, su altre due tavole, sono
stati individuati i punti nevralgici dei due rioni, dove sono
state individuate le vie principali lungo le quali si organizza l'abitato di Lauria, le vie di collegamento, così definite
poiché collegano i due rioni senza interferire nel traffico
del centro abitato, permettendo l'uscita ingresso dai
rispettivi Rioni. Infine sono state individuate le vie secondarie più trafficate che si diramano dalle arterie principali. Sopra quanto descritto è stato sviluppato si tre distinte
tavole: Accesso al centro urbano, Individuazione delle criticità Rione Superiore, Individuazione criticità Rione
Inferiore. All'interno del centro urbano si evidenzia la
necessità di riorganizzare il traffico lungo le arterie principali che attraversano i due rioni. Infine si ritiene di fondamentale importanza sottolineare che un aspetto da non
sottovalutare e ben visibile agli occhi di tutti è la mancanza di rispetto della segnaletica stradale. Pertanto non sarà
sufficiente riorganizzare la segnaletica stradale ma bisognerà aumentare il controllo da parte della Polizia
Municipale per abituare i cittadini al rispetto delle regole
imposte dal senso civico. Inoltre si evidenzia in tutto il
centro abitato la carenza o la totale assenza di marciapiedi che in alcuni casi potrebbe trovare una soluzione
immediata.
Continuano gli scempi
a Lauria. Sfregiata una
delle magnolie
di piazza del Popolo
I cittadini laurioti invocano sempre più l’uso delle telecamere dopo l’ennesimo gesto vandalico consumato in piazza del
popolo. In occasione del rifacimento della piazza erano stati
piantate tre magnolie che abbellivano l’area. Nei giorni scorsi, probabilmene di notte, una o più persone, si sono rese
protagoniste di un gesto folle che non ha nessun senso.
Purtorppo ora la piazza rimarrà monca di un albero già cresciuto. E’ davvero un peccato la “deriva” alla quale si assiste
da tempo che mette in discussione la civile convivenza.
L'Eco di Basilicata Calabria Campania
Lauria
Lunedì 1° Dicembre 2014
7
L’INTERVISTA/Il consigliere comunale Giacomo Reale evidenzia i punti di divergenza con il governo cittadino ed indica una strada
per selezionare la futura classe dirigente
“Le primarie dovranno individuare il nuovo sindaco”
Giacomo Reale è consigliere
comunale di Lauria. Dopo la
verifica in seno alla maggioranza di centro-sinistra che
regge le sorti amministrative
della città, ha assunto una
posizione assai critica verso
il governo locale che lo
aveva visto tra gli amministratori di punta.
Nei giorni scorsi ha partecipato all'assemblea regionale
del Pd impegnato a trovare
una linea comune in particolare sull'articolo 38 collegato
alle estrazioni petrolifere.
Consigliere, com'è andata
l'assemblea…
Bene, io credo sia stata trovata una strada unitaria su questioni davvero molto delicate.
Vi è da ringraziare in questo
senso sia il presidente Pittella
che il capogruppo alla
Camera Speranza che hanno
affrontato la questione petrolio con piglio rinnovato.
Aver raggiunto l'obiettivo di
ricevere 1 miliardo e 200
milioni di euro da parte dello
Stato rispetto ai tagli che il
governo centrale sta facendo
a tutte le altre regioni italiane, credo sia una grande
risultato. Rimane aperta la
questione del peso della
Regione nelle autorizzazioni
alle compagnie petrolifere
ma anche su questo vi è l'intenzione di riporre la questione a Roma.
Secondo lei si è “riavviato”
un dialogo tra Roberto
Speranza e Marcello
Pittella?
Credo di si e lo spero anche.
I problemi sono davvero
enormi e vi è bisogno di una
ritrovata unità nell'interesse
dei cittadini. I dissapori tra i
due leader sono emersi sempre su questioni di merito
non per partito preso o per
necessità di posizionamento.
Veniamo ai fatti laurioti.
Dalla "verifica" in poi il
suo atteggiamento è cambiato…
Si potrebbe scrivere un libro
su quella fase davvero controversa della politica cittadina. Con molta chiarezza io
ho espresso un giudizio negativo rispetto agli scenari che
si stavano aprendo. Le elezioni avevano consegnato a
Lauria un altro tipo di quadro
politico. Poi tutto è stato trasformato.
Nota dei miglioramenti
amministrativi…
E' questo il dato più sconfor-
tante. Io vedo degli arretramenti. Questa nuova maggioranza è nata perché doveva
aggredire una serie di questioni: commissariamento
discarica, regolamento urbanistico, trasporti, raccolta
differenziata. Io segnali positivi non ne ritrovo. La mia
astensione rispetto al
Bilancio va letta proprio in
questa direzione. Noto solo
tanta confusione, l'atteso
cambio di passo non c'è
stato...ormai è passato quasi
un anno!
Vi è stata però una mezza
rivoluzione all'interno
della macchina municipale…
Io questa rivoluzione non la
vedo. Proprio in occasione
della verifica furono fatti
degli avvicendamenti, oggi si
torna indietro e si rispostano
le competenze del dirigente
tecnico e si ritorna ad una
situazione simile alle scelte
fatte da Pisani.
Io non ci capisco proprio
nulla. Vedo contraddizioni
senza fine e non nascondo di
essere preoccupato. Lauria
vive in affanno, moltissimi
sono i problemi, ma poca è la
volontà di rimboccarsi le
maniche.
Avverte la sensazione che
molti protagonisti che sono
in campo e qualcuno che è
fuori campo non vedono
l'ora che arrivi il 2016?
E' più che una sensazione,
ormai si capisce lontano un
miglio che molti, se potessero, metterebbero le lancette
avanti di un anno e mezzo! Il
guaio è che adesso si galleggia solamente…
Si nota che i socialisti in
questa fase non le sono particolarmente vicini. Lei è
stato sempre visto come un
filo-socialista...
Ho sempre avuto rispetto di
questo partito, mi dispiace
che hanno perso alcune connotazioni per le quali si erano
contraddistinti nel corso
degli anni. Mi dispiace perché ho sempre collaborato
con molto piacere con questo
gruppo.
In questi ultimi 18 mesi vi è
una presenza significativa
di giovani che si sono avvicinati alla politica…
Ho notato anche io questo
dato. E' un qualcosa che ci fa
ben sperare per il futuro. Vi
sono anche tante associazioni
che sfornano persone di gran-
de qualità che potranno mettersi al servizio della città.
Lauria ha sempre avuto una
grande tradizione a livello
associativo.
Cosa pensa del suo partito?
I partiti purtroppo sono
diventati sempre più comitati elettorali. Ovviamente questo non è un bene. Il segretario Antonio Amato sta facendo del suo meglio coadiuvato
anche da Mimino Ricciardi
ma si nota una mancanza di
partecipazione. Io credo che
il congresso sia stato vissuto
come una liberazione. Dal
giorno dopo ognuno è andato
per la sua strada, mi riferisco
in particolare a tanti esponenti politici di primo piano.
Invece queste personalità
dovevano continuare a rimanere per dare una mano.
Mi permetta di collegarmi al
discorso dei giovani in politica. Io non sono per il giovanilismo nel senso che va
benissimo il rinnovamento,
ma serve anche l'esperienza.
Nel Pd il nuovo gruppo dirigente ha bisogno delle persone che hanno fatto la storia
del partito. Ho l'impressione
che molti se ne siano lavati le
mani, decidendo di gettare
Giacomo Reale
allo sbaraglio chi con coraggio ha scelto di impegnarsi in
prima persona. Vedo la
sezione abbastanza spenta e
poco frequentata proprio per
questo.
Punterebbe 100 euro sulla
riconferma di Gaetano
Mitidieri a sindaco di
Lauria anche per la legislatura 2016-221?
Sinceramente vorrei “punta-
re” quella somma sulle
Primarie. Credo che il nuovo
candidato sindaco dovrà
essere individuato grazie a
questo passaggio democratico. Sarebbe un grande
momento di democrazia esaltante. Io lavorerò affinchè
questo si verifichi. Credo
sia questo il senso vero del
"cambiare verso" portato
avanti da Matteo Renzi!
La festa dell’Immacolata ed il volontariato Vincenziano a Lauria
La festa dell'Immacolata
Concezione è molto sentita a
Lauria ed ha origini molto
lontane, come lontane sono
le origini della nascita del
gruppo di Volontariato
Vincenziano. L'8 dicembre
del 1935 la città di Lauria ha
avuto il dono di ricevere
dalla Santa Sede Apostolica
la bolla dell'Istituzione della
Confraternita della Carità
chiamata prima "Compagnia
delle Dame della Carità"
oggi
"Gruppo
di
Volontariato Vincenziano".
San Vincenzo De'Paoli, nato
in Francia a Pois il 24 aprile
1581 e morto a Parigi il 27
settembre 1660 , umile
sacerdote ma dotato di viva
intelligenza, considerato per
le sue opere, gigante della
carità, già nell'agosto del
1617 incoraggiò le dame
Francesca Baschet e Carlotta
Brie a creare la prima associazione per assistere i malati poveri del paese. La dame
per poter ottenere un buon
esito di un'opera così importante presero come Patrona e
Protettrice dell'opera la
madre di Gesù, "Maria".
Nacque così la prima associazione con un regolamento
approvato il 24 novembre
del 1617 e con la costituzione
ufficiale
della
Confraternita della carità. La
solenne cerimonia fu celebrata con atto pubblico e alla
presenza di numerosi testimoni e 12 dame, nella cappella dell'ospedale San
Lazzaro di Chatillon-lesDombes proprio l'8 dicembre, festa dell'Immacolata e,
in quella occasione, per la
prima volta vennero elette la
"priora" e la "tesoriera". A
Lauria il Gruppo di
Volontariato Vincenziano,
nonostante le trasformazioni
ecclesiali e sociali, ha resistito nel tempo adeguandosi,
nel suo operare, alle povertà
attuali. La fede nella
Provvidenza ha dato al
Gruppo la costanza di stare
Il convento dell’Immacolata
Foto: Raffaele Papaleo
vicino alle persone sofferenti
e bisognose sollevandole
spesso dalla solitudine, dalle
emarginazioni e dalle necessità più urgenti. Le socie
vengono coinvolte tutte
secondo il loro carisma e,
spesso, le iniziative ed il loro
operato sono state apprezzate a livello locale, regionale
e nazionale. Il centro di
accoglienza, dove le
Vincenziane accolgono le
persone che desiderano trascorrere insieme ore di fra-
tellanza, armonia ed allegria,
nel prossimo anno compirà
25 anni di attività. L'8
dicembre prossimo, festa
dell'Immacolata Concezione,
durante la celebrazione della
Santa Messa, le Vincenziane
di Lauria, come ogni anno,
rinnoveranno l'atto di impegno con il cuore pieno di
emozioni e con il proposito
di operare all'interno del
Gruppo con spirito di giustizia e carità.
Volontariato Vincenziano
L'Eco di Basilicata Calabria Campania
Lauria
8
Lunedì 1° Dicembre 2014
IL PUNTO/Il Consigliere comunale di Opposizione Mariano Labanca denuncia uno stato di fatto gravissimo che
non depone bene sul livello di civiltà del Comune
“E’ assurdo: ancora ci sono cittadini di Lauria senza acqua”
In una nota, il consigliere
comunale Mariano Labanca,
dai banchi dell’Opposizione,
ha evidenziato una questione
assai spinosa.
“Uno dei miei primi impegni
in seno al consiglio comunale, fu denunciare una situazione di fatto che interessa
Lauria. Ancora abbiamo
famiglie, e siamo nel 2014,
non raggiunte dalla rete di
distribuzione acqua potabile.
In atti di un pò di tempo fa,
ho trovato che in un precedente consiglio comunale di
anno x, (non lo indico perchè sulla vicenda si dovrà
procedere ad individuare
ogni utile azione affinché i
responsabili della mancata
attuazione anche di progetti
fatti propri dal citato consiglio comunale ne rispondano
ai cittadini e agli Organi
competenti) si erano presi
degli impegni pecisi.
Tra le altre cose, sempre in
questa seduta di consiglio si
scriveva: l'accesso all'acqua,
quale bene comune dell'uma-
nità, appartenente a tutti gli
organismi viventi è un diritto
umano e sociale, individuale
e collettivo; l'acqua ed i servizi idrici non devono essere
l'oggetto di negoziati commerciali ma di regole mondiali che definiscono e promuovono una valorizzazione
e gestione dell'acqua sostenibile come bene comune e
Nel presepe di Lauria sono attesi Arisa, Mango
ed i fratelli Mario e Rocco Albanese
Importanti arrivi nel
“Presepe di Gianfrancesco”
dedicato al Cardinale
Brancati voluto dall’associazione Magna Gracia e
dall’Eco che verrà allestito a
giorni sul viale di piazza del
Popolo a Lauria. L’anno
scorso la ricostruzione della
Natività aveva ospitato tre
personaggi importanti: il
vescovo
diocesano
Francesco Nolè, il presidente
della Regione Basilicata
I fratelli Mario e Rocco Albanese. A destra il papà Antonio
diritto umano universale. È
giunto il momento che ognuno di noi sia chiamato a
rispondere delle proprie
responsabilità, anche in virtù
del pagamento della tasi, che
ricordo serve a coprire i
costi dei servizi indivisibili.
La misura, a questo punto, é
colma per davvero e si dovrà
agire!”
Marcello Pittella e l’attore
Rocco Papaleo. Quest’anno
sono invece attesi Arisa e
Pino Mango.I personaggi
locali raffigurati saranno
Mario e Rocco Albanese in
segno di affetto e di ammirazione per il lungo impegno
profuso nel valorizzare il
culto mariano e per la vicinanza alla parrocchia. Le
statue come ogni anno saranno realizzate dall’artista
Franca Iannuzzi. L’iniziativa
è volta anche alla conoscenza della nuova istituzione
culturale rappresentata da
Palazzo Marangoni.
Mariano Labanca
Nel prossimo numero
Ricordati Giuseppe Forestieri
e Giuseppe Palagano
L’associazione Libera, il Comune di Lauria e la Parrocchia
San Nicola hanno ricordato, il 13 novembre scorso, il sacrificio di due persone dedite al lavoro e alla famiglia.
Da sinistra: Pino Forestieri, Giuseppe Palagano
Si arricchiscono le testimonianze sull’inventore Nicola Santo.
La nipote Gilda dona al Comune di Lauria altro materiale
Il 15 novembre 2014 è stata
completata la donazione al
Comune di Lauria da parte
della signora Gilda Caimo
degli oggetti appartenuti
all'inventore Nicola Santo. A
Scalea, nella piazzetta
Ruggero di Lauria, alla presenza del sindaco di Lauria
Gaetano Mitidieri e del
direttore
di
Palazzo
Marangoni
Vincenzo
Cosentino (dove il materiale
verrà esposto dalla prossima
estate ) è avvenuta la conse-
gna del materiale che assumerà nel tempo ulteriore
importanza in quanto le
"tracce" emerse dimostrano
che l'ingegnere lauriota è
stata una personalità di
prima grandezza nel campo
scientifico mondiale.
I prossimi passaggi, che
vedranno anche il coinvolgimento dell'on. Gianni
Pittella, nel suo ruolo di
europarlamentare, prevedono un incontro ufficiale con
l'ambasciatore del Brasile in
Italia per provare a tracciare
il percorso umano e professionale di un personaggio
che potrebbe riservare grandi
sorprese.
Infatti, nell'approfondire
alcuni articoli apparsi in
particolare sulla stampa brasiliana emergono le straordinarie competenze di un lauriota che divenne ingegnere
a Napoli che ebbe esperienze
in Liguria nel campo degli
scambi ferroviari.
Precipitosamente (qui il
primo mistero) si diresse in
Francia e poi in America
dove progettò i primissimi
esemplari di aerei e di elicotteri. Si spinse oltre bonificando delle aree in Brasile
per dar vita ai primi campi di
volo. Signficativo il suo
impegno per accogliere in
Brasile il dirigibile Zeppelin.
Si impegnò anche nel campo
delle comunicazioni via
etere progettando delle primissime rice-trasmittenti che
incuriosirono
anche
Guglielmo Marconi che lo
volle conoscere. Insomma,
un personaggio che certamente riserverà sorprese
vista la sua poliedricità.
Alcuni passaggi della sua
vita appaiono al momento
dei veri e propri rompicapo
ma certamente il lavoro certosino che è stato messo in
campo porterà frutti importanti. Ad iniziare dalla visita
dell'ambasciatore del Brasile
a Lauria nell'estate del 2015,
è questo un obiettivo importante al quale si
sta già lavorando.
Da sinistra: Gaetano Mitidieri, Gilda Caimo, Vincenzo Cosentino
avveniva al primo colpo, lo scannava per far defluire il sangue.
Per me era uno spettacolo barbaro
al quale assistevo con raccapriccio, ma nello stesso tempo non
volevo mancare di assistervi ed
anzi mi prenotavo per le esecuzioni successive.
Poi passava alla scuoiatura, rituale che suscitava in me un'allegra
curiosità. Appendeva il coniglio
per una zampa ad un chiodo, praticava dei tagli in zone strategiche
e poi, quasi di colpo, toglieva la
pelle di dosso alla bestia come se
la spogliasse ed in men che non si
dica era nudo e rosa.
L'operazione finiva con un lungo
taglio al ventre dal quale cavava
gli intestini per gettarli e le interiora per cucinarle.
Durante tutta l'operazione, roba
da dieci-dodici minuti complessivi, non diceva una parola, ma mi
guardava per leggere sul mio viso
le varie fasi espressive, da quella
di raccapriccio e quella della
meraviglia.
Mi rammarico per i ragazzi di
oggi ai quali è negato questo
accostamento alla natura, sono
pochissimi quelli che hanno l'opportunità di vedere una gallina od
un coniglio vivi; li vedono allineati nudi e sezionati sui banconi dei supermercati su di un vassoietto bianco di plastica e incartati con altrettanta plastica a velo
trasparente.
Rido quando leggo le spressioni
di quelli intervistati per ricavarne
delle risposte esilaranti quanto
incredibili.
Pensano che ci sia una fabbrica
che li produce direttamente come
li vedono; animali composti di
sole ali o cosce, dei mostri della
natura e non simpatici animaletti.
Rido, ma è un sorriso amaro.
Vincenzo Policastro
( "Il Segno Mediterraneo
Località Pecorone, 84 - LAURIA
gennaio 1999 )
Tel. 0973-821262
Vincenzo Policastro
Da "Lauria al microscopio"
Il ricordo dell’orto di zio Santo
Davanti casa di mia nonna c'era
l'orto di zio Santo. Si trovava proprio dal lato opposto della strada
ed era contenuto da un muro in
pietra con le feritoie di scarico
delle acque piovane. Il muro terminava all'altezza del balcone
della casa e così, affacciandomi,
avevo l'orto al mio stesso livello.
Alla sinistra del muro, di sguincio
alla casa di mia nonna, c'era la
casa di zio Santo che aveva l'aspetto di un palazzo vero e proprio, ma era più imponente che
utile; per i principi edificatori di
allora, gli spazi inutili prevalevano su quelli utili.
Zio Santo era un vecchio dall'età
indecifrabile, ma molto avanzata,
aveva la moglie, molto vecchia
pure lei, una figlia nubile ed una
vedova con tre figli, un maschio e
due femmine.
In quella casa posso dire di aver
trascorso non ore, ma giornate
perché la mia vivacità aveva fatto
presa su tutte quelle persone r
giravo per quelle stanze con l'aria
da padrone.
Anche le altre case del vicinato
erano state per me terra di conquista, ma quella lo era in modo
particolare perché, oltre tutto,
aveva l'orto.
A me zio Santo non veniva niente, ma forse una lontana parentela
c'era pure, comunque fu la simpatia ed il rispetto, nonché la spinta
delle mie zie, a far si che lo chiamassi zio, così come avvenne con
i restanti componenti della famiglia, tranne che per le due nipoti
che pure non erano mie coetanee,
ma le consideravo troppo giovani
per poterle chiamare zie.
Il nipote, invece, non ebbi mai
modo di contattarlo perché emigrò e quello che più ricordo erano
le sue lettere che giungevano
dalla Spagna dove era andato
volontario a sostenere le truppe di
Francisco Franco.
Precedentemente era stato anche
a Roma, dove poi tornò, dove
ebbe contatti con mio padre il
quale mi raccontava dei gustosi
episodi incentrati su questa persona, era tipo alquanto stravagante.
L'orto di zio Santo, non era coltivato come meritava, vi crescevano più erbacce che ortaggi, solo
una piccola parte era riservata
alle colture, il resto era occupato
da alberi da frutta che vivevano
più di spontaneità che di cure. Il
mio divertimento più grande era
quello di andare dalla parte che
dava sulla strada e di lì chiamare
le mie zie che rispondevano dal
balcone della cucina, dirimpettaio.
Ad uno dei lati estremi dell'orto
c'era un melograno che in primavera si riempiva di fiori vermigli
che non tutti si sarebbero poi
riprodotti in frutti, quelle macchie
rosse nel folto del fogliame verde
avevano un non so che d'affascinante ed io mi prenotavo per i
melograni (granate) quando
sarebbero arrivati a maturazione.
Ma il melograno frutto è un bluff,
non è bello dal di fuori, spaccato,
invece, è di un colore stupendo
con i grani rossi incastrati fra loro
in una geometria perfetta; a mangiarli però, si prova una gran
delusione, si trae una piccola
quantità di succo piuttosto agretto
e la parte legnosa, che prevale, si
va ad incuneare nei più minuscoli
interstizi dei denti.
E c'erano parecchie ficaie vecchie
e contorte sulle quali mi arrampicavo con sufficiente abilità, ero
agile, ma la mia statura eccessivamente minuscola mi permetteva una piccola estensione di braccia e di gambe e di conseguenza
solo i rami più vicini erano alla
mia portata, per il resto dovevo
arrampicarmi e pretendevo che
per raccogliere i fichi mi fornissero un "panaro" perché fichi e
panaro rappresentano un binomio
inscindibile, le altre piante da
frutto non destavano particolare
attenzione, le predilette erano,
Vincenzo Policastro
appunto, il melograno per motivi
coreografici ed i fichi per il panaro, ma li mangiavo anche con
molto piacere e gusto.
In una delle stanze della casa
aveva sede una classe scolastica
dove io cominciai a frequentare la
prima elementare, ma essendo
una classe femminile dovetti traslocare in una prima maschile,
come prescrivevano le regole
d'allora, il perché fossi capitato
inizialmente lì non lo ricordo.
Zio Santo aveva anche le galline
ed i conigli ed un magazzino per
il mangime sistemato in uno stanzino posto nell'atrio del portone
dove io, quando la apriva, mi
andavo a rintanare e volevo avere
il privilegio di prendere la razione
di viveri ch era andato a prelevare
e lui, con la pazienza dei vecchi
antichi, mi lasciava fare.
Però la faccenda che più mi è
rimasta impressa è quella dell'uccisione dei conigli.
Dopo aver scelto il soggetto che
doveva soccombere metteva in
atto un rituale he segnava la fine
dei giorni della bestiola in un batter d'occhi. Lo afferrava per le
zampe posteriori e lo sbatteva di
testa al muro per fracassargli il
cranio e non appena si accorgeva
che era norto, cosa che di solito
La Pasticceria vanta oltre 20 anni
d’esperienza, ed offre alla sua
clientela pasticceria mignon,
pasticceria secca e mandorlata,
torte personalizzate, torte nuziali
e monumentali
ed inoltre una vasta gamma
di pasticceria salata
L'Eco di Basilicata Calabria Campania
Lauria
Lunedì 1° Dicembre 2014
L’INTERVISTA/L’Assessore
9
Donato Zaccagnino evidenzia le problematiche legate al settore dell’ambiente sempre più stretegico per le prospettive dei territori
“Dobbiamo evitare di produrre rifiuti non basta solo smaltirli”
Assessore
Donato
Zaccagnino, partiamo
dalla discarica da anni al
centro dell'attenzione.
Cosa ha generato il nuovo
finanziamento?
Il finanziamento ha consentito di espletare la gara di
appalto per l'affidamento e
lo svolgimento del "piano di
caratterizzazione" - insieme
delle attività che permettono
di ricostruire i fenomeni di
contaminazione a carico
delle matrici ambientali, in
modo da ottenere informazioni di base su cui prendere
decisioni realizzabili e sostenibili per la messa in sicurezza e/o bonifica del sito
(D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.) approvato nella Conferenza
di Servizi del 08.05.2012 e
mai avviato per mancanza di
risorse economiche comunali. Proprio in questi giorni
l'affidamento alla ditta
aggiudicataria grazie al
costante, proficuo e costruttivo dialogo con la Regione
Basilicata.
Veniamo alla raccolta dei
rifiuti, è soddisfatto dei
risultati raggiunti a livello
di differenziata? Ci può
dare anche qualche dato
numerico?
Le percentuali sono ancora
"relativamente" basse e
oscillano tra il 37-39%.
L'obiettivo strategico per
affrontare il problema dei
rifiuti non è quello di trovare
nuovi modi per smaltirli ma
di evitare di produrli, riutilizzando tutte le materie
prime, innescando processi
produttivi come l'eco-design
in cui già dalla progettazione
si pensi al loro riciclaggio e
al riutilizzo dei materiali.
Bisogna investire molto sull'informazione e sulla sensi-
bilizzazione ambientale. A
confermare la buona volontà
dell'amministrazione è l'adesione alla Settimana Europea
per la Riduzione dei Rifiuti
che si sta svolgendo in questi
giorni. Il tema della sesta
edizione è la "lotta allo spreco alimentare".
In sincerità, Lauria ha un
alto, medio o basso livello
di "coscienza ambientale"?
Devo ammettere che Lauria
ha una buona dose di sensibilità e coscienza ambientale.
Da tempo mi trovo però
costretto a chiedere al personale che si occupa della raccolta dei rifiuti di provvedere al ritiro di sacchetti e di
materiali abbandonati (anche
fuori degli appositi spazi) in
maniera tutt'altro che conforme alle regole e tanto meno
conformi al buon senso e
allo spirito civico che ognuno di noi dovrebbe possedere e mettere in atto.
Sinceramente ritengo inammissibile che il comportamento incivile di alcuni ricada sull'intera collettività e/o
che si generalizzi puntando
il dito verso l'intera popolazione. Comportamenti del
genere vanno redarguiti e
sanzionati con gli strumenti
adeguati.
Qual è il suo cruccio in
questo periodo nello svolgimento della sua attività da
assessore?
Nessun cruccio in particolare. Le preoccupazioni sono
tante ma anche la fiducia è
tanta. Sicuramente tra le
priorità rientrano la questione "Carpineto" e la questione
del ciclo dei rifiuti. Su
Carpineto bisogna fare definitivamente chiarezza. Da
qui l'esigenza e la volontà di
chiedere alla Regione
Basilicata l'assegnazione di
un Commissario "ad acta"
(nominato dalla Giunta
scolastiche, il corretto riuso
del cibo e il compostaggio
domestico. Grazie alla collaborazione e all'attività di
L’Assessore all’Ambiente Donato Zaccagnino
Regionale con DGR n. 1271
del 22 ottobre u.s.) per la
gestione della discarica
durante le fasi di "Mise" e
durante le fasi di accompagnamento all'eventuale
messa in esercizio dell'impiantistica di trattamento.
Le associazioni, che ruolo
stanno avendo sulle materie verdi?
Le Associazioni sono sempre sensibili e partecipi alle
materie ambientali. La testimonianza è il comitato costituitosi per aderire alla Serr
2014. Gli obbiettivi principali della settimana, in fase
di svolgimento, sono la riduzione dei rifiuti alimentari
nelle scuole, l'utilizzo ottimale del cibo nelle mense
Legambiente, Gruppo di
Lavoro dell'Osservatorio per
le Buone Pratiche e Se Non
Ora Quando Lauria, stiamo
intercettando diversi utenti
tra adulti e minori. Bastano
anche pochi semplici gesti
quotidiani per rendere la
nostra vita più ecosostenibile
e portare notevoli vantaggi
sia al pianeta sia alla nostra
salute. Tutto questo è possibile grazie anche all'attivismo e alla sensibilità delle
associazioni.
Cosa ne pensa dello sfruttamento idroelettrico del
Fiume Noce?
Io penso che l'idroelettrico
sia un buon investimento se
non se ne abusa, come spesso si fa turbando l'equilibrio
naturale dei bacini idrici.
Ben vengano investimenti in
tal senso ma è necessario
pretendere una regolamentazione delle concessioni che
salvaguardi sia l'equilibrio
naturale dei bacini idrici e
sia l'equilibrio dell'ambiente
circostante. Favorevole ma
nei limiti.
E' preoccupato del proliferare di pale eoliche sul territorio lauriota?
E' necessario predisporre il
"Piano d'azione per l'energia
sostenibile" possibile grazie
all'adesione al "Patto dei
Sindaci", voluta fortemente
da Lauria Libera, attraverso
la presentazione e l'approvazione di una mozione consiliare, e concretizzata dalla
nuova Giunta.
Può diventare una realtà per
il territorio ma previa pianificazione. Un abuso in
assenza di pianificazione
potrebbe consegnarci spiacevoli scenari che deturperebbero il territorio.
La domanda sul petrolio le
tocca… favorevole o contrario alle trivellazioni?
Diciamo che dagli accordi
sottoscritti non è che ci si
possa tirare indietro. Seppur
favorevole ad un sistema
sostenibile completamente
alternativo al petrolio, non si
può non affrontare la presenza delle compagnie sul
nostro territorio.
Dunque pur rivendicando il
protagonismo delle scelte dei
territori, bisogna andare al
cuore del problema ovvero
al rispetto e alla tutela dell'ambiente e della salute.
Non mi pare che in tal senso,
fino ad oggi che ha avuto
potere la Regione, siano
cambiate l'indignazione e la
rabbia di associazioni e citta-
dini che rivendicano il diritto Naturalmente una maggioad un territorio sostenibile e ranza è matura se non si fa
con una certa qualità di vita prendere da qualsivoglia
dettata da servizi, lavoro e fibrillazione di carattere
quindi occupazione. Da que- prettamente elettorale. In tal
sto punto di vista ritengo che senso mi auguro che questa
la politica strumentalizza più maggioranza dia un'ulteriore
per tutelare alcune postazio- prova di responsabilità perni piuttosto che andare ché le esigenze sono tante, i
incontro alle reali esigenze problemi non possono aspetdi un territorio.
tare e la politica può agire
E' necessario attivare sistemi comunque senza distrarsi
di controllo che restituiscano dalle attività amministrative.
la credibilità perduta ai citta- Come vede il futuro di
dini e ai territori. Stabilita Lauria nel prossimo futuquesta priorità occorre con- ro?
vincersi che non si va oltre Vedo un futuro in cui la
le estrazioni accordate e che politica deve lavorare per
quanto ci viene oggi ricono- mettere in campo le migliori
sciuto, grazie all'azione del risorse, da tutti i punti di
Presidente Pittella, non è una vista, per fronteggiare una
concessione ma una cosa situazione drammatica e
dovuta.
sempre più delicata scevra
Si sente soddisfatto dell'e- da tatticismi e battaglie di
sperienza che sta facendo?
posizionamento.
Personalmente si. Sto affron- Bisogna entrare nel merito
tando questa avventura con del particolare periodo e
responsabilità, rispetto e capire che la politica deve
umiltà. In queste condizioni avere l'umiltà di mettersi in
è sempre più difficile ammi- discussione agendo per il
nistrare ma sono consapevo- territorio e per i cittadini. Al
le che solo con sacrificio, centro del dibattito politico
impegno e dedizione possia- deve primeggiare l'idea della
mo uscirne fuori.
Lauria del 2020, l'idea del
Un'esperienza di vita che ti rilancio e della conquista di
aiuta a crescere, ti aiuta ad fiducia, l'idea di una Lauria
aumentare il rispetto per la più GIOVANE.
gente, per il territorio e per la
cosa pubblica.
Com'è il clima
all'interno
della Maggioranza?
01-07 dicembre PITTELLA
Un clima sicu- 08-14 dicembre DI TOMASO
ramente colla15-21 dicembre ARMENTANO
borativo seppur
con qualche 22-24 dicembre DI TOMASO
dicembre ARMENTANO
distinguo che 25
può comunque 26
dicembre PITTELLA
essere utile a 27-28 dicembre DI TOMASO
migliorare l'a29-31 dicembre PITTELLA
zione.
Farmacie di turno
a Lauria
L'Eco di Basilicata Calabria Campania
Lauria
10
L’INIZIATIVA/I pazienti
Lunedì 1° Dicembre 2014
curati dal primario dell’ospedale San Carlo si sono ritrovati a Potenza per testimoniare al luminare della cardiochirurgia solidarietà
La vicenda umana del prof. Marraudino vissuta anche a Lauria
Mazzeo sta con Marraudino
C'era anche Michele Mazzeo,
stimato maestro di Tennis
nonché già personaggio noto
alle nostre cronache locali perché impegnato da sempre nel
sociale ,dalla politica al sindacato. Oggi in pensione dopo
aver lavorato una vita in Enel
Michel Mazzeo qualche mese
fa è stato operato al cuore
all'ospedale San Carlo di
Potenza. Il chirurgo che lo ha
operato è il professor Nicola
Marraudino, primario del San
Carlo, oggi sospeso a causa
della vicenda giudiziaria che
ha sconvolto l'ospedale di
Basilicata e il reparto di cardiochirurgia in particolare. Il
primario Nicola Marraudino,
insieme ad altri due medici, è
sotto inchiesta dopo la morte
di una paziente deceduta nel
2013 a seguito di complicanze
durante l'intervento di
Cardiochirurgia. La manifestazione si è svolta sabato 15
novembre scorso a Potenza,
davanti all'ospedale San Carlo.
Oltre centocinquanta persone
sono arrivate con tre pullman
La testimonianza di Michele Mazzeo
Sono il paziente Michele Mazzeo di Lauria. Vi racconto brevemente la mia storia recente che si intreccia con quella del chirurgo dottor Nicola Marraudino. Il giorno nove del mese di maggio del 2014 , sei mesi fa, mi è stata riscontrata una deficienza cardiocircolatoria. Sono stato indirizzato presso l'ospedale San Carlo di Potenza per la risoluzione. In tutti i reparti di cardiologia, sia per la diagnostica che per l'intervento susseguente ho riscontrato un'accoglienza amorevole, oltre che di grande professionalità, in tutti gli operatori. Ma la figura che più mi è rimasta impressa per il rapporto instaurato con me, come con tutti i pazienti dallo stesso assistiti, è quella
del dottor Nicola Marraudino, prima, durante e dopo l'intervento. Sono rimasto molto turbato dall'intera vicenda del reparto Chirurgia
cardiologica e per questo motivo il giorno 15 novembre scorso sono andato a Potenza, davanti all'ospedale San Carlo, per manifestare
tutta la mia solidarietà di
paziente ed ho anche
preso la parola a nome di
Alle ore 18,00 del 1° DICEMBRE 2014 è stato convocato il Consiglio Comunale per discutere il seguente orditanti pazienti amorevolne del giorno:
1)SVOLGIMENTO INTERROGAZIONE (proponente Capogruppo Consiliare Labanca Mariano - "Per mente rinati dopo le sue
cure. Il suo volto rassicuLauria"): "VECCHIA STRADA COMUNALE OLIVELLA/RIONE TAVERNA".
2)COMUNICAZIONI DEL SINDACO SU DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 92 DEL rante è stato per me la
più grande medicina.
21.10.2014 RELATIVA A PRELEVAMENTO DAL FONDO DI RISERVA.
3) RATIFICA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 85 DEL 9.10.2014 "VARIAZIONE AL Nicola, sono e siamo con
te.
BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2014".
4) RATIFICA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 104 DEL 19.11.2014 " VARIAZIONE AL
Michele Mazzeo
Convocato il Consiglio Comunale di Lauria
BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2014".
5) RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO, ai sensi dell'art. 194 - 1° comma, lett. e) del D.Lgs.
267/2000 PER LAVORI DI SOMMA URGENZA RELATIVI AL CONSOLIDAMENTO DEL COSTONE
ROCCIOSO MADONNA ASSUNTA .
6) PROTOCOLLO D'INTESA ATTUATIVO DELL'ART. 9 DELLA L.R. 31/2008. INTERVENTI DI SOSTEGNO ALLA DOMANDA PUBBLICA DI ENERGIA.
7) ORDINE DEL GIORNO avente ad oggetto: "GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE
DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE" presentato dal capogruppo consiliare Angelo Lamboglia - LAURIA LIBERA.
8) ORDINE DEL GIORNO avente ad oggetto: "FONDO DI COESIONE REGIONALE" presentato dal capogruppo consiliare Mariano Labanca - PER LAURIA.
Michele Mazzeo con il figlio del prof. Marraudino
per manifestare la solidarietà al primar
i
o
Marraudino.
Le
accuse
rivolte al medico per questo
errore non possono bastare
per i manifestanti a cancellare tutto quello che il professor Nicola
Marraudino ha
fatto di buono
in tanti anni di
carriera.
Davanti all'ospedale si sono
ritrovati tanti
pazienti che
invece al professore devono
il ritorno alla
salute e tra
questi il nostro
M i c h e l e
Mazzeo. C'era anche il sindaco di Salandra, la sua citta di
origine, c'erano tanti infermieri, tani operatori sanitari che in
passato hanno lavorato con il
medico e che non credono alle
accuse. C'erano anche alcuni
volontari dell'Aido, l'associazione dei donatori di midollo
osseo presenti con un'ambulanza. "Noi siamo con il professor Nicola Marrau-dino" è
il testo stampato sulle magliette dei manifestanti. "Posso
testimoniare la mia personale
esperienza - ci racconta
Michele Mazzeo - e confermo
che nel professor Nicola
Marraudino ho trovato non
soltanto una grande professionalità ma soprattutto una grande umanità. Una umanità che
ho visto il professore ha sempre avuto con tutti i suoi
pazienti, senza distinzione
alcuna, cosa spesso non frequente nei nostri ambienti
ospedalieri".
Pasquale Crecca
Chi l’ha vista?
Si chiama Lolita. E' una simpatica gattina di taglia media, ancora in crescita, che è la
gioia dei suoi padroni. E' anche la mascotte dell'intero vicinato in via Giovanni da
Procida. Nella serata di mercoledì 12 novembre scorso, nel corso di un temporale si è
allontanata nei pressi della statua di Padre Pio e da allora se ne sono perse le tracce.
Forse per ripararsi si è rifugiata sotto una delle macchine parcheggiate nella zona, quella
sera particolarmente numerose a causa di un incontro presso il convento dell'Immacolata.
Se qualcuno l'ha vista può chiamare la redazione o telefonare al numero 3294161671.
Grazie.
Si è svolto a Roma il 50ennale dell’Aikikai d'Italia
L'evento ha fatto convergere oltre 1000 Aikidoisti
provenienti da tutta Italia,
varie parti d'Europa oltre
che dal Giappone. Tra le
autorità
intervenute
l'Ambasciatore
del
Giappone, i Presidenti
dell'Istituto di Cultura
Giapponese e quello del
Gabinetto Scientifico letterale di Roma.
Presente ovviamente i vertici dell' Aikido mondiale,
nella persona del Dosshu
(Guida Mondiale dell'
Aikido)
Ueshiba
Moritheru, M° Tada H,
Fondatore dell'Aikikai
d'Italia, i Maestri Asai e
Kitaura
,
Direttori
Didattici per la Germania
e la Spagna. Presenti inoltre i maestri 8° Dan (
Kamei, Kubota, Tsuboi,
Yamada ), ed i maestri 7°
dan (Goto, Masatoshi,
Nomoto, Uchida) tutti pro-
venienti dal Giappone con
le loro scuole.
Al
termine
della
Manifestazione sono state
anni dai maestri Italiani.
Nella foto il M° Fiordineve
Cozzi 6° Dan riceve la
medaglia dal Presidente
sinistra,
signora,
Kubota
Kitaura
al fianco la
il M° Tada
M° Asai
, M° Goto ,
sua
M°
M°
M°
Un importante riconoscimento agli sforzi profusi
dal M° Fiordineve in 36
anni di attività sia in Italia
Medaglia 6 dan a Fiordineve Cozzi
Il gruppo del cinquantennale
consegnate alcune medaglie in riconoscimento all'
impegno profuso in tanti
dell'Aikikai d'Italia, sotto
lo sguardo attento del
Doshu (guida Mondiale) da
Via Caduti 7 Settembre - LAURIA
Uchida, di spalle l'
Ambasciatore
del
Giappone.
che in Europa.
Al
termine
il
M°
Fiordineve ha definito i
dettagli di 3 nuovi stage a
Lauria, per questo anno
con i maestri: Yoichi
Ogawa 6° dan ospite
l'10/11 Gennaio 2015, il
M° Nomoto Jun 7° dan
ospite il 16/17 Maggio
2015, ed il M° Quaranta 6°
dan direttore per la
Svizzera il 29 e 30
Novembre 2014.
Dalla Redazione un augurio per i brillanti risultati
personali raggiunti dal M°
Fiordineve, ed uno speciale
ringraziamento per sue
capacità organizzative che
pongono Lauria e Scalea
sempre più al centro del
mondo aikidoistico.
Centro Estetico
Antonietta
Lauria
Tel. 0973-628216
Cell. 338-3704602
tonias1959 @libero.it
L'Eco di Basilicata Calabria Campania
Lauria
11
Lunedì 1° Dicembre 2014
L’INIZIATIVA/Utilizzando un'antica stampa del 1740 le Maestre e i ragazzi del plesso 'Brancati' ripercorrono
le antiche vie urbane accompagnati dal Prof. Raffaele Papaleo
Una 'mappa del tesoro' per scoprire la storia di Lauria
Continuano a Lauria i tour
didattici finalizzati a far
conoscere elementi di storia
locale ai ragazzi delle classi
quarte e quinte elementari. Il
progetto è organizzato dalle
Maestre
dell'Istituto
Comprensivo Giovanni
XXIII, plesso Cardinale
Brancati, nell'ambito del
P.O.F. (Piano dell'offerta
formativa) relativo all' a.s.
2014-15.
'C'era una volta …e c'è ancora' è il titolo dato all'iniziativa e anche quest'anno le
Maestre sono affiancate dal
Prof. Raffaele Papaleo che,
nei siti importanti, ha illustrato ai ragazzi elementi di
storia locale.
L'attività di 'esplorazione'
dei siti a valenza storica di
Lauria può contare sulle precedenti esperienze realizzate
a partire dal 2011 (Eco
dell'1.07.2011 pag.2) , e proseguite nel 2013 (Eco del 15
aprile 2013 pag. 11 ) e poi
nel 2014 (Eco del 15 aprile
2014 pag. 8) quando si è
dato corso alla sperimentazione volta a stimolare l'attenzione dei ragazzi verso
luoghi, chiese e monumenti
della cittadina valnocina.
'grande storia'.
Uno degli obiettivi del progetto è quello di evidenziare
la storia ultramillenaria della
Valle del Noce e dei suoi
paesi e di capire meglio i
sentano di mettere in relazione spaziale elementi ambientali e aspetti di civiltà'; come
recitano le programmazioni
didattiche specifiche.
dal sig. Nicola Riccio nell'archivio della diocesi di
Policastro, ha consentito di
percorrere, e confrontare, gli
antichi assi viari con le strade ed i vicoli odierni che, in
Piazza del Popolo, sede dell'edificio scolastico del plesso 'Brancati'. La prima tappa
è stata fatta nella piazzetta
dell'Ammiraglio Ruggiero di
Lauria, presso la statua in
Tour didattico con la classe IV B delle scuole elementari 'Cardinale Brancati'. Lauria,6.11.2014.
In alto,da sinistra: Egidio Limongi,Vittoria Schettini,Esmeralda Ferro,Martina Viscido,Asia Pia Cozzi, Maria Bernadette Anzillotti,Mario
Lamboglia(2005),Simone Ielpo,Daniele Cozzi e Mariano Carlomagno. In basso: Maestra Maria Carlomagno,Melissa Virginia
Bevilacqua,Rebecca Pesce,Rita Rossi,Davide D'Andrea, Noemi Vitale,Prof. Raffaele Papaleo,Marialuciana De Santis,Maria Antonella
Olivieri,Antonio Romano, Oskar Giacomo Cozzi,Giovanni Papaleo e la Maestra Anna Maria Gallo
Un progetto mirato
La visita dei siti storici di
Lauria è stata preceduta da
un lavoro svolto nelle classi
durante il mese di ottobre.
Sia le Maestre che il Prof.
Raffaele Papaleo hanno illustrato ai ragazzi lo scopo del
progetto ed hanno parlato
dei siti da visitare. In classe
si è discusso delle notizie
storiche fondate su documentazione certa; ma sono
stati anche raccontati aneddoti e tradizioni orali riferiti
allo stesso contesto.
I siti significativi osservati
direttamente, durante la visita, possono rappresentare
uno stimolo a guardare con
maggiore attenzione elementi della vita quotidiana che si
collegano alla storia locale, a
quella della Lucania e, in
qualche caso, a quella nazionale o europea. La discussione su personaggi quali
l'Ammiraglio Ruggiero, il
Cardinale Brancati o il racconto del 'Sacco di Lauria'
del 1806, consentono collegamenti più generali alla
Il Prof. Raffaele Papaleo racconta ai ragazzi elementi di storia locale nel tour didattico a Lauria il 6.11.2014
collegamenti tra i fatti della
storia locale con quelli, più
generali, della storia d'Italia.
Nelle ultime classi delle
scuole elementari lo studio
della storia ha anche l'obiettivo di indicare ai ragazzi
semplici metodi per organizzare le informazioni di cui si
dispone al fine di migliorare
la comprensione di un avvenimento o di un periodo.
Nella stessa fascia di età
(nove e dieci anni) è anche
importante iniziare ad 'usare
carte geostoriche che con-
Una preziosa stampa
Nel tour didattico in questione le cartine del territorio
hanno svolto un ruolo centrale. Al fine di dare maggiore unità alla visita didattica è
stata utilizzata un'antica
stampa della città di Lauria.
L'originale del disegno utilizzato per lo studio fu donato dal clero della cittadina
valnocina alla duchessa
Dutinghem intorno al 1740.
L'importante documento,
rinvenuto qualche anno fa
parte, hanno mantenuto il
loro assetto originario.
Utilizzando l'antico disegno,
e mediante il confronto con
una moderna cartina di
Lauria, è stato possibile parlare dell'evoluzione del paesaggio urbano; delle motivazioni che hanno indotto i
cambiamenti e delle ricadute
sulla vita quotidiana conseguite a tali variazioni.
Itinerario nei vicoli
Il tour didattico è partito da
Tour didattico con la classe IV A delle scuole elementari 'Cardinale Brancati'. Lauria, 6.11.2014.
In alto,da sinistra: Felice Olivieri,Pietro Paolo Gallo,Giacomo Brancato,Bevilacqua Fiorello,Luigi Ariete,Marica Sarubbi,Pierluigi
Castelluccio,Chiara Caino,Felisia Cozzi e Daniele Cantisani.
In basso: Maestra Vincenza Mileo, Maestra Maria Assunta Ielpo,Mario Rossino,Domenico Olivieri,Ilaria Pia Innecco,Rosalba
Reale,Prof.Raffaele Papaleo,Maria Nicla Ferraro,Ludovica Laviletta,Sabrina Rossino, Manuela Scibilia,Maria Lourdes Schettini,Lucia
Mazzilli e la Maestra Rosina Schettini.
bronzo (opera dell'Artista
Paolo Amoroso) che rappresenta l'invincibile navigatore
che nell'ultimo scorcio del
XIII secolo non perse mai
una battaglia navale.
presente la Chiesa di San
Giovanni Battista e, nelle
vicinanze, si trova quello che
resta di importanti palazzi
dove hanno abitato, si presume, gli ultimi conti
Il progetto 'C'era una volta...e c'è ancora' è stato programmato dalle Maestre del plesso 'Brancati' di Lauria, classi
IV e V elementare, coadiuvate dal Prof. Raffaele Papaleo.
Le Maestre che collaborano all'iniziativa sono: Mileo
Vincenza; Concettina Ciampi e Muru Bruna (5A); Maria
Agrello, Stella Fittipaldi e Annina Viceconti (5B). La stampa 'Dutinghem' fu donata dal clero di San Giacomo alla
duchessa di Lauria nel 1740.
L'itinerario seguito con le
classi quarte è stato un poco
diverso rispetto a quello
fatto con le classi quinte.
Entrambi i gruppi hanno
visitato l'area di Piazza
Sanseverino, dove uno stemma riconduce al casato dei
Lauria e dove si trova il convento di San Bernardino,
oggi
dell'Immacolata
Concezione, che rappresenta
il complesso monumentale
più importante della cittadina valnocina.
Anche una piazzetta, che i
locali chiamano di San
Matteo, è stata visitata da
entrambi i gruppi, nelle due
giornate diverse. In essa è
Sanseverino di Lauria. Le
due giornate e le visite fatte
con le classi quarte e quinte
rappresentano le prime tappe
di un itinerario che continuerà alla scoperta di altri
siti importanti per la storia di
Lauria e della Valle del
Noce. Nelle due giornate
sono state realizzate foto e
registrato video coinvolgendo i ragazzi stessi che hanno
agito da attori e registi.
L'idea è quella di proporre
una sintesi delle giornate ai
genitori in un incontro che le
Maestre pensano di organizzare per la prossima primavera.
Raffaele Papaleo
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