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1 capito - Comune di Rivalta

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1 capito - Comune di Rivalta
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
per la gestione del servizio di
“ELABORAZIONE LA REALIZZAZIONE E LA GESTIONE
DI UN PROGETTO GIOVANI INTEGRATO”
(C.I.G. 6626836E0D)
marzo 2016
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Elaborazione, realizzazione e gestione di un Progetto Giovani Integrato
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
1
INDICE
PREMESSA
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
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Art.
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DEFINIZIONI
OGGETTO DELL’APPALTO
DURATA DELL’APPALTO – DECORRENZA
AMMONTARE DELL’APPALTO
PROGETTO TECNICO GESTIONALE
STRUTTURE E MONTE ORE
DESTINATARI DEL SERVIZIO
CARATTERISTICHE E FINALITA’ DEL SERVIZIO
INDICAZIONI METODOLOGICHE PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’
ATTIVITA‘ DI COORDINAMENTO DEL PROGETTO GIOVANI
ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE DEL PROGETTO
AREE DI INTERVENTO TRASVERSALI, ATTIVITA’ E PROGETTI SPECIALI
PERSONALE E REQUISITI PROFESSIONALI
ATTIVITA’
STRUTTURE E SPAZI PUBBLICI A DISPOSIZIONE DEL PGI.
ATTIVITA’ DI AUTOSTENTAMENTO
SERVIZI PRESENTI SUL TERRITORIO RIVOLTI AI GIOVANI
RAPPORTI CONIL PERSONALE COMUNALE
ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
MATERIALI DI CONSUMO, ATTREZZATURE
OBBLIGHI E RESPONSABILITA’ DELL’APPALTATORE
RISERVATEZZA
TIROCINI, SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, VOLONTARIATO
ONERI A CARICO DEL COMMITTENTE
ONERI A CARICO DELL’APPALTATORE
CONTROLLO E PENALITA’
VARIAZIONI IN CORSO DI ESECUZIONE
CESSIONE DEL CONTRATTO – DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO
REVISIONE PREZZI
GARANZIE
FORO COMPETENTE
RINVIO
ALLEGATI:
1. SCHEMA DI PROGETTAZIONE
a) Schema per la predisposizione del progetto tecnico gestionale
b) Schema per l’indicazione delle forme di gestione del personale
2. ELENCO DOTAZIONE STRUMENTALE E ATTREZZATURE SALA PROVE MUSICA
3. PLANIMETRIA LOCALI VIA BALEGNO
4. PLANIMETRIA LOCALI VIA FOSSANO
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
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Premessa
Il presente appalto, nel mettere in gara la gestione del progetto/servizio, intende innovare
fortemente il modello gestionale attuato fino all’anno 2014 attraverso una concezione diversa e
innovativa.
Infatti, l’offerente dovrà presentare la proposta di un Progetto Giovani Integrato (PGI) e la sua
realizzazione che garantisca anche la messa in rete di tutti i soggetti sociali del territorio in
sintonia con il documento “Linee guida per l’elaborazione di un progetto giovani integrato”,
approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 53 del 1 aprile 2014, da cui hanno preso
le mosse le indicazioni metodologiche ed operative prescritte dal presente Capitolato Speciale
d’Appalto.
Il gestore dovrà svolgere un ruolo di promotore della partecipazione, organizzatore e
coordinatore dell’intera programmazione.
L’integrazione di soggetti diversi, attraverso una adeguata strategia delle connessioni, si ritiene
possa permette di affrontare “la questione giovani”, attraverso un approccio olistico, definendo
priorità, integrando i diversi osservatori, creando quindi contesti nei quali i soggetti, portatori
ciascuno di culture organizzative e visioni diverse della questione, possano confrontarsi,
ridefinire il loro punto di vista, originare ed integrare programmi di lavoro collettivi. Si tratta
quindi di attivare una concreta sinergia tra tutti i soggetti coinvolti, tesa a valorizzare il
patrimonio di esperienza di ciascuno, volta a promuovere azioni coordinate.
Art. 1 - DEFINIZIONI
Nel presente Capitolato ed in genere in tutta la documentazione, sarà usata la terminologia di
seguito specificata:
“Capitolato”: il presente Capitolato d’oneri;
“Offerenti”: le imprese singole o raggruppate, che presentano la propria offerta in vista
dell’ottenimento dell’appalto, nella persona del legale rappresentante;
“PGI”: Progetto Giovani Integrato
“Servizio”: il servizio di organizzazione e gestione del Progetto oggetto della presente gara;
“Aggiudicatario o Affidatario o Appaltatore”: il soggetto cui sarà affidata l’esecuzione del
servizio oggetto della presente gara;
“Associazioni o Organizzazioni sociali”: i soggetti sociali operanti nel territorio;
“Comune o Amministrazione Comunale o Ente”: il Comune di Rivalta di Torino;
“Offerta”: l’insieme della documentazione necessaria per la partecipazione alla gara
comprendente la documentazione amministrativa, il progetto di gestione del servizio, da
redigersi sull’apposito formulario predisposto dal Comune e l’offerta economica;
Art. 2 - OGGETTO DELL’APPALTO
La gara ha per oggetto l’elaborazione la realizzazione e la gestione di un Progetto Giovani
Integrato (PGI).
Art. 3 - DURATA DELL’APPALTO – DECORRENZA
L’appalto in oggetto avrà la durata di anni due con possibilità di attivare la procedura negoziata
senza pubblicazione di bando alla scadenza dei primi due anni per ulteriori anni due con la
stessa impresa aggiudicataria del servizio nel primo biennio, ai sensi dell’art. 57, comma 5 lett.
b) del D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.
L’impresa aggiudicataria, alla scadenza, è tenuta all’eventuale prosecuzione del servizio, alle
stesse condizioni contrattuali, per ulteriori mesi sei, se necessari all’espletamento di nuova
gara ad evidenza pubblica.
Pertanto ciascuna delle parti, qualora interessata a non rinnovare il contratto per il secondo
biennio, dovrà comunicare inderogabilmente detta intenzione con preavviso di almeno sei mesi
prima della data di scadenza, a mezzo raccomandata.
La decorrenza è fissata al 1° luglio 2016.
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Art. 4 - AMMONTARE DELL’APPALTO
L’importo a base d’asta per anni due è pari ad € 100.000,00, oltre IVA nella misura di legge.
E’ ammessa un’unica offerta in ribasso. Non sono ammesse offerte in aumento o di importo
pari al base d’asta.
E’ consentita l’applicazione di una revisione prezzi sulla base di quanto disposto dall’art. 115
del D. Lgs. n. 163/2006.
Ai fini della determinazione delle soglie di cui all’art. 28 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i., e del
valore stimato del servizio di cui all’art. 29 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i, l’ammontare
complessivo presunto del presente appalto, per i primi due anni e gli ulteriori due anni in caso
di ripetizione, è di € 200.000,00 oltre all’IVA nelle misure di legge.
Art. 5 - PROGETTO TECNICO GESTIONALE
Le imprese dovranno produrre un progetto tecnico concernente la realizzazione e la gestione
diretta delle attività di animazione ed il coordinamento delle attività proposte; tale progetto
tecnico dovrà recare l’indicazione esplicita delle finalità, degli obiettivi, degli strumenti, delle
collaborazioni, delle attività, del target, della metodologia.
La proposta progettuale dovrà evidenziare le modalità attraverso cui l’offerente intende
raggiungere l’obiettivo prioritario e centrale del coinvolgimento e della messa in rete del
Progetto Giovani Integrato con le organizzazioni sociali ed istituzionali del territorio
correlandole con la proposta operativa ed esplicitando tempi e metodi per la costituzione della
rete ed il suo mantenimento.
Le attività oggetto dell’affidamento si svolgeranno sul territorio comunale in strutture pubbliche
ed altre sedi eventuali concordate, per il periodo 1° luglio 2016 – 30 giugno 2018 rinnovabile
secondo il disposto di cui all’art. 3 “Durata dell’appalto – Decorrenza” fino al 30 giugno 2020.
L’offerente deve predisporre, conformandosi alle indicazioni contenute nel presente Capitolato,
mediante l’utilizzo dell’apposito schema di cui all’Allegato n. 1a e 1b, uno specifico progetto
operativo complessivo dell’intervento che dovrà puntualmente rispondere e soddisfare tutte le
voci previste nel sopraindicato schema di progettazione.
Il progetto tecnico-gestionale dovrà contenere - punto 7 “Organizzazione del servizio e azioni”
dello schema di progettazione di cui all’Allegato 1a - una puntuale descrizione del programma
operativo che si intende realizzare recante l’indicazione degli spazi che si intendono utilizzare e
della disseminazione delle attività sull’intero territorio.
E’ richiesta la previsione di
 almeno due interventi/anno per ciascuna delle aree territoriali che costituiscono il paese
(centro storico, frazione Tetti Francesi, frazione Pasta, frazione Gerbole);
 almeno cinque interventi/eventi per ciascun anno da realizzare in collaborazione con
organizzazioni sociali del territorio.
Il progetto tecnico-gestionale dovrà essere corredato da
1) cronoprogramma riferito all’intero periodo contrattuale;
2) programma operativo recante l’indicazione delle sedi/spazi/località in cui si intende svolgere
le attività;
3) modalità di gestione ed organizzazione del personale (Allegato 1b);
4) elenco delle figure professionali che si impiegheranno per l’espletamento del servizio con
l’indicazione dei relativi titoli di studio e professionali specificando la possibilità di utilizzare
eventuali risorse complementari eccedenti rispetto a quelle richieste, al fine di produrre
varianti aggiuntive o migliorative al progetto di gestione.
5) curriculum della Impresa concorrente relativo agli ultimi cinque anni con indicazione di tutti
i servizi analoghi all'oggetto dell’affidamento svolti per incarico di Enti pubblici (periodo,
committente, importo);
6) nominativo e curriculum del Responsabile dell’Impresa per la realizzazione del progetto
diverso dal personale impiegato nella gestione delle attività;
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Allegato n. 1
a)
b)
Schema per la predisposizione del progetto tecnico gestionale
(consigliate max n. 12 pagine complessive: formato A4 – carattere di stampa non inferiore
a Times New Roman corpo 12, Arial corpo 11, Verdana corpo 10);
Gestione del personale
Art. 6 – STRUTTURE E MONTE ORE
L’appaltatore, per la realizzazione del progetto, potrà disporre delle strutture comunali e delle
aree esterne indicate nel dettaglio e secondo le specifiche regole d’uso di cui al successivo art.
15 “Strutture e spazi pubblici a disposizione del PGI”.
Il monte ore annuale per la realizzazione del PGI è pari a 2000.
Il monte ore deve essere comprensivo del tempo necessario per le attività di programmazione,
monitoraggio e valutazione, organizzazione e gestione delle reti territoriali e degli eventi,
nonché di ogni altra attività richiesta e prevista dal presente capitolato.
Allo scopo di favorire l’incontro e l’aggancio dei giovani e di instaurare relazioni positive ed
inclusive rivolte in particolare alla generalità della popolazione giovanile, è richiesta l’apertura
del servizio ad accesso libero per due pomeriggi alla settimana.
Art. 7 - DESTINATARI DEL SERVIZIO
Destinatari delle attività oggetto dell’appalto, comprese quelle che saranno realizzate dai
soggetti territoriali eventualmente coinvolti, sono ragazze, ragazzi e giovani del territorio,
singoli, in gruppo o aderenti ad associazioni, di età compresa tra gli 12 ed i 25 anni.
Art. 8 – CARATTERISTICHE E FINALITA’ DEL SERVIZIO
Il servizio dovrà rispondere alle seguenti indicazioni:
1. promuovere l'agio come prevenzione al disagio, attraverso esperienze significative in cui i
giovani possano "mettersi in gioco", responsabilizzarsi per il raggiungimento di una maggiore
autonomia, auto-organizzazione, capacità di scegliere. Pensare ai giovani come risorsa e non
come problema;
2. sviluppare percorsi di accompagnamento nella definizione: * della propria identità, del ruolo
sociale, dell’essere cittadino; * nella scoperta, emersione e sviluppo delle proprie competenze,
prospettive aspirazioni; * nel superamento di difficoltà, ostacoli e fragilità legate alla propria
storia personale evitandone la cronicizzazione; * nella costruzione di reti di riferimento amicali,
solidali ed istituzionali durature; * di orientamento in generale; * di orientamento al lavoro;
3. sviluppare il protagonismo giovanile, aumentando la capacità di aggregarsi, socializzare,
cooperare, e sperimentare potenzialità di imprenditività giovanile;
4. facilitare l’inclusione, l’aggregazione la socializzazione e la partecipazione attiva di tutti i
giovani alla vita del territorio, attraverso proposte strutturate e opportunità di libera
aggregazione;
5. promuovere una graduale costruzione di sistemi cognitivi, di capacità e di valori per
facilitare l'acquisizione di "competenze di vita" ("life skills"), comprese le competenze manuali,
al fine di sviluppare la personalità nella sua interezza;
6. favorire la presa di coscienza dei giovani rispetto ai loro bisogni, potenzialità, capacità;
7. formare alla cittadinanza (giovani visti come cittadini in formazione), all’etica, alla legalità e
all’amore per il territorio e l’ambiente;
8. ridurre gli ostacoli e le criticità degli adolescenti e dei giovani che vivono situazioni di
deprivazione e debolezza sociale;
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9. avviare azioni per strutturare opportunità per quelle fasce giovanili difficili da intercettare;
10. favorire l’espressione artistica, culturale, psicomotoria e sportiva;
11. creare opportunità su tutto il territorio comunale.
Art. 9 - INDICAZIONI METODOLOGICHE PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’
Definito che la relazione costituisce l’approccio metodologico prioritario per l’attività con i
giovani, all’appaltatore si chiede di operare nella direzione di un percorso di crescita da
realizzare con i giovani utenti che progressivamente rinforzi ed incrementi il “fare” attraverso
l’integrazione tra la propria proposta e le attività che saranno realizzate dall’associazionismo
locale, dalle parrocchie, da altri servizi e realtà istituzionali e dagli istituti scolastici che
aderiranno al progetto, assumendo allo scopo il ruolo di soggetto coordinatore.
L’attività dovrà essere svolta in ambito educativo con il coinvolgimento del numero più ampio
di giovani ed attraverso il coordinamento delle realtà animative ed istituzionali del territorio
con un lavoro integrato (co-progettazione) tra realtà pubbliche (Ente gestore servizi socioassistenziali, ASL TO3 Distretto di Orbassano, Istituti Comprensivi, scuole secondarie di
secondo grado della zona) terzo settore, associazioni, parrocchie, gruppi giovanili.
Si intende che la proposta dovrà garantire:
1 - un percorso di co-progettazione che dovrà definire, in termini di approccio metodologico,
il Progetto attraverso:
a. Responsabilità diffusa nell’attuazione dei programmi di lavoro, tramite impegni definiti
dei soggetti che compongono il gruppo di lavoro. Ogni soggetto definisce il proprio
contributo al progetto chiarendo il proprio apporto in termini di azioni, risorse e tempi;
b. Lavoro per progetti: percorso articolato dove le iniziative proposte sono
interdipendenti e coerenti tra loro. Il progetto è, quindi, una sequenza di interventi
intenzionali, specifici, pianificati e valutabili. Il progetto fa attenzione al processo più che
al prodotto, più che sul "cosa fare", si interroga sul "perché e come fare";
c. Lavoro in rete o strategia delle connessioni: oltre a favorire la conoscenza e la
circolazione delle informazioni tra i soggetti, che nello stesso territorio agiscono a favore
dei giovani, questo tipo di lavoro aiuta a sviluppare importanti sinergie, a creare
opportunità di scambio di esperienze, a ottimizzare gli interventi, evitando
sovrapposizioni o involontari meccanismi di competizione;
d. Intenzionalità educativa: ogni azione, iniziativa e attività deve tendere in modo
intenzionale e determinato verso gli obiettivi e le finalità educative definite dal Progetto;
e. Peer education: per valorizzare al massimo il protagonismo dei giovani in ogni fase di
lavoro (ideazione, progettazione, realizzazione e valutazione), attraverso lo sviluppo di
processi di empowerment individuale e di gruppo e ad un coinvolgimento attivo di tutti i
soggetti impegnati nel percorso;
f. Ricerca fondi: definizione e ricerca di risorse per implementare le azioni e
sperimentare nuovi percorsi su tematiche emergenti. Potenziamento dei collegamenti
con le politiche cittadine e provinciali ed attivazione di contatti che intercettino i nuovi
programmi regionali, nazionali ed europei a favore dei giovani;
2 - l’applicazione della metodologia animativa, che possa innescare un meccanismo di
generazione a cascata, che produca nuove richieste, proposte e ampliamenti.
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3 – la realizzazione di attività di accoglienza, di relazione empatica, di aggregazione e
socializzazione attraverso proposte strutturate disseminate sul territorio e prevendo anche
aperture del servizio ad accesso libero per due pomeriggi alla settimana;
4 - il coinvolgimento per una presenza attiva della componente giovanile nei momenti di
confronto e programmazione, in un virtuoso meccanismo in cui da utenti-comparse alcuni
giovani sono diventati risorse -attori protagonisti;
6 - un monitoraggio periodico dei bisogni e del ritorno dei risultati raggiunti con le proposte
fatte;
7 - l’attivazione di forme di autosostentamento economico, pur parziale, del progetto;
8 - garanzia di presenza di personale qualificato e competente;
8 - promuovere proposte in alcuni periodi dell’anno in cui i giovani hanno più tempo libero
come l’estate e i periodi di vacanza scolastica.
Art. 10 – ATTIVITA’ DI COORDINAMENTO del PROGETTO GIOVANI
Per dare concretezza alla strategia delle connessioni, è necessario che l’appaltatore assolva al
ruolo di coordinamento con il compito di:
1. favorire la circolazione delle informazioni;
2. far incontrare diversi soggetti, accomunati da un interesse comune, per una conoscenza
e un confronto reciproco, dando loro l'opportunità di eventuali collaborazioni;
3. ricercare, per quanto possibile, l'ottimizzazione delle risorse;
4. valorizzare l'azione delle singole realtà, che lavorano in sintonia con le finalità del
Progetto Giovani, supportandone la realizzazione;
5. proporre e progettare attività comuni;
6. rendere armoniche e unitarie le proposte elaborate dai partecipanti al Progetto;
7. dare massima visibilità sul territorio delle iniziative e del Progetto stesso.
Art. 11 – ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE DEL PROGETTO
All’Impresa aggiudicataria si chiede di provvedere, anche attraverso il coinvolgimento diretto di
giovani utenti, alla gestione del sito internet dedicato alle politiche per i giovani denominato
www.giovaniallarivalta.it, così come alla manutenzione e aggiornamento ovvero alla
predisposizione di pagine dedicate sui social network più utilizzati dai giovani.
Strumenti adeguati ai linguaggi giovanili, dovranno essere altresì utilizzati per le comunicazioni
con i giovani, siano essi fruitori o organizzatori di attività, sia a scopo informativo sia per la
gestione di attività che prevedono la partecipazione diretta dei giovani.
L’introduzione di nuovi strumenti di comunicazione così come l’inserimento di particolari
contenuti sul sito succitato, dovranno essere oggetto di confronto e discussione tra tutti i
soggetti coinvolti nel progetto e comunicati all’Ente.
Art. 12 - AREE DI INTERVENTO TRASVERSALI, ATTIVITA’ E PROGETTI SPECIALI
Nella predisposizione del progetto l’offerente dovrà tenere conto di alcune aree di intervento
trasversali e della necessità di collaborare con attività e progetti speciali ritenute prioritarie e/o
imprescindibili dal Comune.
Nello specifico si dovrà porre attenzione alle seguenti tematiche: educazione alla legalità ed
alle regole di convivenza civile, sensibilizzazione alla differenza di genere, educazione alla Pace
e Solidarietà, educazione alla prevenzione del rischio (salute, sostanze stupefacenti ed
alcoliche, sessualità, …), educazione al consumo consapevole, lavoro.
Si intende che tali tematiche devono, anche in assenza di specifici progetti, attraversare tutta
l’attività messa in campo con i ragazzi nonché costituire elementi fondanti ed irrinunciabili della
relazione educativa.
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All’aggiudicatario sarà richiesto di collaborare alla programmazione messa in campo dall’Ente o
da altri soggetti sociali inerente alle tematiche sopra descritte.
Reti territoriali e progetti speciali
1) Progetto “GIOVANI ALLA RIVALTA”
Finanziato dalla Compagnia di S. Paolo
Coordinato dalla Cooperativa Sociale Terzo Tempo
Partner: Centro Studi Sereno Regis, Cooperativa sociale O.R.So. e Comune di Rivalta di Torino
Periodo di svolgimento: 4/01/2016 – 31/12/2017
Obiettivi:
 fornire al territorio competenze, modalità di cooperazione e progettazione partecipata tra
soggetti al fine di integrare le progettualità nel campo delle politiche giovanili ottimizzando le
risorse e sviluppando pratiche d’intervento condivise e durature nel tempo;
 promuovere l’attivazione e la partecipazione attiva dei giovani valorizzando e rendendo
appetibili e spendibili le esperienze di cittadinanza attiva;
 promuovere precorsi virtuosi che favoriscano a facilitino lo scambio e la comunicazione tra i
giovani e le realtà che operano nel territorio e favorire al comunicazione tra i giovani;
 favorire l’incontro tra i giovani e le associazioni del territorio progettando insieme linee
d’azione di interesse condiviso e promuovendo l’inserimento dei giovani nelle associazioni;
 favorire la conoscenza e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
Per la realizzazione del progetto, sia per gli incontri di programmazione e verifica sia per lo
svolgimento di attività, potranno essere utilizzate le sedi di via Balegno e via Fossano.
2) Progetto “ImPrenditi Bene”
Finanziato dai Comuni di Beinasco, Bruino, Orbassano, Piossasco, Rivalta di Torino e Volvera
Coordinato dal Comune di Beinasco
Periodo di svolgimento: 2014 - 2016
Il progetto costituisce la prosecuzione del progetto “ImPrenditi Bene” allo scopo di dare
continuità al percorso intrapreso dall’anno 2009 nell’ambito della progettazione connessa alla
realizzazione dei sub Piani Locali Giovani nell’ambito del Piano Locale Giovani provinciale. Il
progetto è a valorizzare le competenze dei giovani, a fornire loro strumenti e competenze per
affrontare l’ingresso nel mondo del lavoro nonché a stimolare forme di autoimprenditorialità
giovanile.
3) Progetto LAVORO DI STRADA
Attualmente è attivo sul territorio consortile un progetto di LAVORO DI STRADA finanziato E
coordinato dal Consorzio CIdiS. Tale progetto assume i seguenti problemi, ritenuti trattabili:
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alta problematicità dei quartieri (chiusura all’esterno; scarsità fattori protettivi; assenza reti di
sostegno tra pari);
carenza di relazioni significative fra adolescenti e adulti significativi (anche esterni alla famiglia e alla
scuola);
complessità del raccordo fra i diversi interventi e servizi (Agio/disagio, Centri di
aggregazione/LDS/Educativa Territo-riale Minori, …) e necessità di mantenere e sostenere le sinergie
fra servizi ed operatori;
difficoltà degli adolescenti nell’utilizzo dei servizi; sottoutilizzo delle considerevoli offerte aggregative
strutturate del territorio che non trovano il riscontro atteso nei ragazzi (promozione incontro
domanda/offerta);
problematicità nel rapporto intergenerazionale, contraddistinto da un dialogo spesso limitato e difficile
e dalla prevalente percezione degli adulti di adolescenti molto spesso problematici, pericolosi,
disturbanti e disturbati;
difficoltà di adulti e servizi a conoscere/raggiungere il “sommerso”;
ridotta presenza di servizi a “bassa soglia”.
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4) “SPERIMENTA LAVORO”
Il progetto “Sperimenta Lavoro” nasce nell’anno 2013, in stretta collaborazione con il Centro
per l’Impiego, allo scopo di facilitare l’inserimento lavorativo dei giovani e con l’intento di
offrire loro tutti gli strumenti utili per una buona formazione specialistica del settore
interessato fornendo l’opportunità di sperimentare direttamente, attraverso la realizzazione di
tirocini, l’ambiente lavorativo nelle aziende prescelte, tenendo conto delle attitudini ed
aspettative, e sfruttando al meglio la formazione specifica di ciascun candidato.
5) R-ESTATE ATTIVI
Il progetto prevede l’attivazione di percorsi di volontariato e formazione da realizzarsi nel
periodo estivo, immediatamente successivo al termine delle lezioni scolastiche, rivolto a
giovani rivaltesi tra i 13 ed i 18 anni di ambo i sessi. I partecipanti sono impegnati in attività di
cura e manutenzione del territorio e di sostegno a giovani soggetti svantaggiati, per la durata
di due settimane, con un impegno complessivo di 40 ore. Per ogni giovane partecipante sono
previsti benefit di spesa come riconoscimento formale per la partecipazione all’attività. I
giovani, suddivisi in gruppi di massimo 10 persone (modulo), vengono accompagnati
giornalmente da un giovane “animatore”. Altresì i gruppi di lavoro sono affiancati da formatori
individuati dalle associazioni territoriali che parteciperanno al progetto. Il progetto prevede la
costruzione di una rete collaborativa, finalizzata alla realizzazione delle attività, con
l’associazionismo locale. L’obiettivo principale è quello della promozione di occasioni concrete
di esercizi di cittadinanza attiva attraverso interventi di sostegno sia a favore dell’ambiente sia
di giovani soggetti svantaggiati nonché di contribuire alla diffusione di una sensibilità civile,
sociale ed ecologica attraverso attività concrete.
6) PERCORSO
DI
FORMAZIONE
TEORICO-PRATICO
AI
PROCESSI
DI
FACILITAZIONE RIVOLTO A GIOVANI
Percorso formativo teso a promuovere la cultura della partecipazione con particolare attenzione
alle giovani generazioni per accrescerne le competenze favorendo il senso di appartenenza al
territorio ed alle istituzioni locali con l’obiettivo di accrescerne la capacità di ascolto delle
istanze locali avvicinandole ai decisori politici.
L’attività, offerta ad un gruppo di circa 20 giovani cittadini, è articolata in 6/7 incontri da
realizzare con una metodologia di apprendimento non formale e del lavoro di gruppo.
7) BILANCIO PARTECIPATIVO
Riconoscendo la partecipazione dei cittadini alla vita politica e sociale come valore irrinunciabile
tra gli obiettivi dell’Amministrazione Comunale, vi è quello di favorirla attraverso la promozione
di occasioni, percorsi ed attività capaci di stimolare il senso di appartenenza e la cittadinanza
attiva.
Le attività del Bilancio Partecipativo offrono l’opportunità di conoscere ed avvicinarsi ai processi
decisionali, incidendo - anche in piccola parte - sulle scelte di governo del territorio.
I gruppi di cittadini partecipano a n. 4 incontri di carattere generale (presentazione del
progetto a conoscenza dei cittadini sorteggiati, spiegazione del bilancio comunale e
presentazione dei progetti in corso, restituzione analisi degli uffici su proposte di progetti,
serata pubblica di presentazione dei progetti) e a n. 3 incontri di lavoro per la definizione dei
progetti.
La realizzazione dell’attività è disciplinata dal “Regolamento Comunale per il bilancio
partecipativo” approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 43 del 30/05/2013.
Art. 13 - PERSONALE E REQUISITI PROFESSIONALI
Titoli di studio o professionali
Il personale impiegato deve risultare idoneo e con adeguata formazione, bagaglio esperienziale
e precisamente essere in possesso di:
- diploma di scuola secondaria di secondo grado e specifico titolo di studio di
animatore socio-educativo ovvero animatore socio-culturale;
in subordine potranno essere impiegate persone in possesso di:
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-
diploma di scuola media superiore di secondo grado, formazione specifica in
campo educativo e/o dell’animazione ed esperienza di almeno tre anni in servizi
rivolti a minori e giovani quali centri di aggregazione, centri e soggiorni estivi,
lavoro di strada, gestione di gruppi ed esperienze in specifiche tecniche
animative; la formazione specifica e l’esperienza dovranno essere documentate.
Quantità del personale da impiegare
Sarà a carico dell’impresa la definizione del numero di animatori da impegnare sulla base del
progetto e del modello organizzativo che si intenderà realizzare.
Qualora si preveda un numero superiore all’unità di personale, deve esserci una equa
rappresentanza dei due generi.
L’impresa aggiudicataria, prima dell’avvio delle attività, è tenuta presentare l’elenco degli
operatori e relativi curricula dai quali si evinca che sono rispettate le condizioni specificate.
Coordinamento del progetto
Dovrà essere garantita, indipendentemente dal numero di persone impiegate, la funzione di
coordinamento tra l’appaltatore e le organizzazioni sociali del territorio coinvolte nel progetto,
nonché il raccordo con la committenza.
Copertura del servizio
- L’impresa appaltatrice ha l’obbligo di assicurare il regolare funzionamento del servizio nelle
sue varie articolazioni, tenendo costantemente adibito ad essi il personale idoneo
necessario previsto dalle norme del presente capitolato e come esplicitato nell’offerta e
successivamente confermato prima dell’avvio del servizio.
- L’Impresa appaltatrice deve garantire il regolare svolgimento del servizio anche in caso di
malattie, infortuni o altri impedimenti occorsi al personale impiegato. In tal caso deve
darne tempestiva comunicazione all’Amministrazione Comunale alla quale andranno anche
trasmessi i dati ed il curriculum del sostituto.
Rapporto di lavoro
- Il Comune non ha alcuna responsabilità diretta o indiretta in cause di lavoro o di qualsiasi
altro tipo conseguenti a vertenze con il personale dell’impresa o per attività inerenti i
servizi da esso svolti, restando totalmente estraneo al rapporto d’impiego costituito tra
l’impresa ed il personale dipendente e sollevato di ogni responsabilità per eventuali
inadempienze della impresa nei confronti del personale stesso.
- L’Impresa deve assicurare l’osservanza di tutte le normative presenti e future relative alla
prevenzione infortuni, igiene del lavoro, infortuni sul lavoro, assicurazioni, tutela sociale e
previdenziale, prevenzione malattie professionali. Nell’esecuzione del lavoro l’impresa deve
adottare di sua iniziativa tutte le cautele e provvedimenti necessari, compreso il controllo
sull’osservanza da parte dei singoli operatori delle norme di sicurezza (D.Lgs. 81/2008) e
antinfortunistica, assumendosi, in caso di infortunio, ogni responsabilità civile e penale, da
cui rende sollevata e indenne l’Amministrazione appaltante.
- L’Impresa deve fornire a semplice richiesta dell’Amministrazione appaltante la certificazione
dimostrativa della formale assunzione o delle altre forme previste dalle vigenti disposizioni
in materia di collaborazioni professionali del personale impiegato, del trattamento
previdenziale ed assistenziale prescritto dalle leggi e della relativa regolarità della posizione
contributiva nonché il numero di matricola INAIL per l’assicurazione obbligatoria contro gli
infortuni.
- L’Impresa affidataria deve attenersi scrupolosamente alle modalità richieste; qualsiasi
variante apportata nei lavori dovrà risultare per iscritto mediante ordine di servizio firmato
da un funzionario comunale o da personale incaricato della verifica del contratto. L’Impresa
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
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è tenuta inoltre a dimostrare di essersi conformata a quanto sopra, in ogni momento e
dietro semplice richiesta del Comune.
- L’affidatario è tenuto per i propri addetti al rispetto degli standard di trattamento salariale,
secondo i CC NN LL di categoria, normativi, previdenziali ed assicurativi del settore.
Art. 14 – ATTIVITA’
a - Concertazione e programmazione con le organizzazioni sociali del territorio
All’appaltatore, secondo le linee di indirizzo indicate ai precedenti artt. 8, 9 e 10, sarà richiesto
di realizzare un’attività di coordinamento tra tutti i soggetti territoriali, in particolare con le
associazioni locali interessate a partecipare al progetto generale ed a promuovere attività sul
territorio, favorendo la costituzione ed il mantenimento di solide reti di collaborazione.
b - Programmazione, verifica, valutazione
Il progetto deve contenere


un programma operativo recante l’indicazione delle sedi/spazi/località in cui si intende
svolgere le attività che potrà anche essere corredato da un calendario settimanale tipo
con la previsione dell’ipotesi di articolazione delle attività;
l’indicazione del tempo dedicato alla programmazione dell’attività, al monitoraggio ed
alla valutazione in itinere e finale da realizzare secondo quanto disposto al successivo
art. 19 “Attività di monitoraggio e valutazione”, deve inoltre indicare le modalità per il
coordinamento con il personale comunale ed i volontari delle Associazioni che
presteranno la loro opera nelle attività del Progetto .
Nella fase realizzativa, l’appaltatore dovrà presentare, preventivamente entro la settimana
precedente il periodo di riferimento, con una cadenza almeno mensile che sarà concordata con
la committenza prima dell’avvio, il programma di lavoro con l’indicazione delle attività e dei
luoghi di svolgimento delle stesse. La consegna del programma dovrà avvenire a mezzo PEC
ovvero con consegna all’Ufficio Protocollo Generale dell’Ente entro la scadenza prevista.
c - Eventi, attività sperimentali, reti territoriali e progetti speciali
realizzazione, in termini di organizzazione e gestione, di manifestazioni pubbliche, feste ed
eventi organizzati dai servizi medesimi o partecipazione ad altri eventi predisposti
dall’Amministrazione Comunale o da altri soggetti esterni all’ente cui sia richiesta la
partecipazione dei giovani di Rivalta di Torino;
partecipazione a progetti di rete cui il Comune di Rivalta di Torino abbia aderito o faccia
parte, anche quando ne sia coordinatore un soggetto diverso dal committente del presente
appalto;
assolvimento della funzione di Operatore Locale di Progetto per la realizzazione di progetti
di Servizio Civile Nazionale Volontario di cui al successivo art. 25 “Tirocini, Servizio Civile
Nazionale, Volontariato”, se richiesta;
partecipazione ad eventuali Tavoli sovracomunali su progetti rivolti alla popolazione
giovanile.
Art. 15 - STRUTTURE E SPAZI PUBBLICI A DISPOSIZIONE DEL PGI.
Sono a disposizione del progetto le seguenti strutture prioritarie:
- Locali di via Balegno 8, come da planimetria allegata (Allegato n. 3);
- Locali di via Fossano 22, come da planimetria allegata (Allegato n. 4);
- Sala Prove Musica di via Balegno 8 attrezzata con la dotazione strumentale di cui all’elenco
allegato (Allegato n. 2);
L’appaltatore, qualora preveda l’utilizzo della struttura, dovrà, entro sei mesi dall’avvio del
servizio, definire le regole per l’utilizzo condiviso della Sala prove Musica che andranno
sottoposte all’esame dell’Amministrazione Comunale. Le tariffe da applicare per l’utilizzo
della sala da parte dei cittadini singoli o in gruppo, in fasce orarie predefinite, per lo
svolgimento di attività musicali proprie dietro versamento di una tariffa, dovranno essere
proposte dall’appaltatore all’Amministrazione Comunale che dovrà approvarle ovvero
chiederne la modifica qualora le ritenga non adeguate a favorire la massima accessibilità da
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
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parte dei giovani cittadini. Gli incassi derivanti dall’utilizzo da parte dei privati, potranno
essere trattenuti dall’appaltatore. L’appaltatore dovrà farsi carico della manutenzione
ordinaria delle attrezzature in dotazione. La manutenzione straordinaria e/o la sostituzione
delle attrezzature della Sala Prove sarà a cura del committente.
Si precisa che le suindicate sedi prioritarie potranno ospitare, sia per attività continuativa sia
occasionali, altri soggetti sociali ai quali l’eventuale autorizzazione verrà rilasciata solo previa
verifica con l’appaltatore della disponibilità con riferimento alle attività del PGI.
Si precisa, altresì, che nella sede di via Balegno 8, è concesso l’uso dello spazio denominato
“laboratorio” all’AGESCI – Gruppo Rivalta 2, della sala denominata “soppalco” ad una
associazione per la realizzazione di attività di doposcuola nel solo periodo di attività scolastica,
nonché l’utilizzo dei servizi igienici situati all’interno dell’area destinata ai giovani, alla Banda
Musicale “La rivaltese” che li utilizza durante le proprie attività istituzionali.
Sono altresì a disposizione del progetto le seguenti altre strutture e spazi pubblici:
Piastre sportive a libero accesso sul territorio:
- Via Balegno, costituita da un campo da pallacanestro ed uno da calcetto;
- Via Togliatti, costituito da un campo da pallacanestro e da un campo da calcetto su prato;
- Via Trento, costituito da un campo da pallacanestro, un campo da tennis ed uno da calcetto
utilizzabili secondo quanto definito nell’Ordinanza sindacale n. 1 del 9 gennaio 2014;
- Via Carignano, costituito da un campo da pallacanestro.
Parco del Monastero
Utilizzabile in orari diversi da quelli di funzionamento della scuola secondaria di primo grado
“Don Milani”.
Altri spazi
Saloni polivalenti e altre sale nella disponibilità del Comune
- Salone Centro Incontri Il Mulino
- Cappella del Monastero
Utilizzabili previa verifica della disponibilità presso l’ufficio competente e per lo svolgimento
delle attività consentite da vigente Regolamento;
- Salone della Biblioteca Comunale “S. Grimaldi” previa richiesta della disponibilità e
compatibilmente con gli orari di funzionamento del servizio.
Per l’utilizzo dei suddetti locali, dovrà essere presentata richiesta con quindici giorni di anticipo
rispetto alla data di utilizzo prevista. La richiesta dovrà essere avanzata all’Ufficio Cultura di via
Balma 47.
Saloni polivalenti ed altre sale in concessione a soggetti esterni per i quali il Comune ha una
riserva di utilizzo
- Salone Centro Sociale via Carignano
- Salone Centro Sociale Frazione Tetti Francesi
- Sala quartiere Frazione Pasta
Utilizzabili mediante verifica della disponibilità ed a seguito di comunicazione al concessionario
effettuata dal Comune. Per l’utilizzo dei suddetti locali, dovrà essere presentata richiesta con
quindici giorni di anticipo rispetto alla data di utilizzo prevista. La richiesta dovrà essere
avanzata all’Ufficio Giovani di via Balma 47.
Palestre scolastiche
Utilizzabili in orari extrascolastici e previa verifica della disponibilità.
Qualora, nel corso dell’esecuzione del contratto, dovessero rendersi disponibili altri
spazi/strutture, il Comune provvederà a darne informazioni, comprese le eventuali specifiche
norme di utilizzo, al soggetto gestore.
Art. 16 – ATTIVITÁ DI AUTOSTENTAMENTO
L’appaltatore potrà organizzare all’interno delle strutture attività specifiche per le quali potrà
richiedere ai partecipanti un contributo di partecipazione. Tali attività dovranno essere coerenti
con le finalità generali del progetto e rivolte al target di popolazione cui il progetto medesimo è
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
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rivolto. Qualora l’appaltatore intenda avvalersi di tale facoltà, dovrà ricevere l’approvazione
preventiva dell’Amministrazione Comunale sia in merito ai contenuti sia relativamente all’entità
del contributo da richiedere ai partecipanti.
Le condizioni previste al paragrafo precedente si applicano anche alle attività che saranno
proposte dai soggetti territoriali che collaboreranno alla realizzazione del progetto.
Art. 17 – SERVIZI RIVOLTI AI GIOVANI PRESENTI SUL TERRITORIO
A) Servizio InformaGiovani, Via Balegno, gestito da personale dedicato. Il servizio si svolge
nei medesimi locali destinati al PGI e con esso deve convivere ed interagire;
B) Servizio InformaGiovani – Tetti Francesi – presso la Biblioteca comunale “P. Garelli”;
C) Servizio InformaLavoro presso la sede comunale di via Balma 5 e presso la Biblioteca
comunale “P. Garelli”;
D) Educativa territoriale minori deputato al territorio rivaltese allo scopo di garantire
l’efficacia degli interventi così come la circolazione delle informazioni, facente capo al
Consorzio Intercomunale di Servizi - C.I.diS., ente gestore delle funzioni socioassistenziali;
E) ASL TO3: Servizi Tossicodipendenze, Neuropsichiatria e Psicologia di riferimento del
territorio e con il servizio “Spazio Giovani”;
F) Comuni limitrofi: sono consolidati rapporti con i Progetti Giovani dei comuni limitrofi, in
particolare con quelli afferenti al territorio del Consorzio C.I.diS. – Beinasco, Bruino,
Orbassano, Piossasco e Volvera - con i quali sono attive storiche reti naturali e progetti
condivisi in particolare il Piano Locale Giovani;
G) Scuole: nel Comune di Rivalta di Torino ci sono 2 scuole secondarie di primo grado. Una
a Rivalta Centro presso l’ex Monastero, una nella frazione di Tetti Francesi. Non ci sono
Istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Gli istituti di Orbassano, “Amaldi” e
“Sraffa”, sono le scuole superiori in cui confluiscono in maniera rilevante i giovani di
Rivalta;
H) Associazioni, volontariato: nell’albo comunale delle associazioni sono iscritte circa 60
realtà. Dal sito internet dell’ente – www.comune.rivalta.to.it – è rilevabile, alla sezione
Tempo Libero/Associazioni, il Registro Comunale delle Associazioni;
I) Altri servizi e sportelli comunali:
Sportello del Cittadino presso il Palazzo Comunale;
biblioteche di “S. Grimaldi” Piazza Martiri e “Paola Garelli” di; Tetti Francesi
Servizi Informativi e di comunicazione comunali;
Sportello Associazioni – Antenna Europa, presso lo Sportello del Cittadini del
Palazzo Comunale ;
Art. 18 - RAPPORTI CON IL PERSONALE COMUNALE
Gli operatori assegnati al progetto dovranno operare di concerto e con il massimo obiettivo di
collaborazione e coordinamento con il personale comunale addetto all’Ufficio Giovani. In
particolare l’addetto all’ufficio garantirà la comunicazione tra il PGI, la struttura ed i
responsabili comunali con particolare riferimento ad attività ed obiettivi specifici
dell’Amministrazione comunale. Allo scopo di favorire la comunicazione ed il collegamento tra il
committente ed i servizi, si prevede che il personale comunale di cui trattasi partecipi alle
eventuali ordinarie riunioni di coordinamento del gruppo di lavoro ed alle attività di
programmazione di specifici programmi, progetti od eventi. L’appaltatore, pertanto, all’avvio
delle attività, dovrà comunicare all’Ente la calendarizzazione delle attività di programmazione e
coordinamento ordinarie allo scopo di consentire la conseguente partecipazione del personale
comunale addetto all’ufficio Giovani. Analogamente, in occasione di specifici programmi,
progetti od eventi, dovrà dare comunicazione all’ufficio competente del calendario degli incontri
allo scopo di garantire la partecipazione del personale comunale.
Art. 19 - ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Prima dell’avvio del servizio, si dovrà pervenire congiuntamente alla stesura del progetto
esecutivo derivante dall’integrazione della proposta progettuale che si sarà aggiudicata
l’appalto con le disposizioni speciali del presente capitolato. Tale documento costituirà
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
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strumento di lavoro e parametro di riferimento per le analisi valutative con riferimento al
raggiungimento degli obiettivi fissati e dei risultati prefigurati.
In ogni caso, l’Amministrazione Comunale, attraverso i propri uffici competenti ed insieme al
personale dell’Impresa, svolgerà attività di monitoraggio del servizio, per verificare la qualità
degli interventi in modo da garantirne risultati positivi.
L’offerente dovrà indicare nel Progetto tecnico-gestionale quali strumenti intende utilizzare per
il monitoraggio e la valutazione nonché, ai sensi di quanto previsto all’art. 14, lett. b) del
presente Capitolato, il tempo che si intende dedicare all’attività di programmazione così come
al monitoraggio ed alla valutazione.
I report di monitoraggio e valutazione dovranno fare riferimento ai seguenti periodi e rispettare
i tempi di consegna indicati:
- breve relazione mensile sull’andamento del progetto da redigere sul modello che sarà
predisposto dal committente. Il report dovrà essere strettamente correlato alla precedente
programmazione in modo da evidenziare sia i risultati raggiunti sia le modifiche in itinere
eventualmente necessarie;
- report annuale (consegna entro il 20 luglio)
Devono in ogni caso essere garantite riunioni periodiche di coordinamento alle quali
prenderanno parte, oltre al personale comunale addetto all’Ufficio Giovani e della ditta
aggiudicataria, il responsabile della ditta per i l presente appalto ed i responsabili comunali.
Dati
L’aggiudicatario dovrà mantenere aggiornato il registro dei giovani che frequentano le attività
del PGI.
Verifica soddisfazione utenti
Per ogni annualità deve essere effettuata la verifica del grado di soddisfazione degli utenti
attraverso la somministrazione periodica di questionari o attraverso altre tecniche d’indagine e
per la raccolta di suggerimenti e proposte. I questionari vanno concordati con gli uffici e si
intende che vadano restituiti debitamente corredati di grafici e commenti non solo a carattere
descrittivo, ma anche di tipo valutativo rispetto alla progettazione espressa.
Art. 20 - MATERIALI DI CONSUMO, ATTREZZATURE
Materiali di consumo e attrezzature
L’acquisto e la sostituzione di attrezzature nelle strutture utilizzate dal PGI, fatto salvo il caso
di danno per dolo così come la fornitura del materiale di consumo, è a completo carico del
comune che provvederà anche alla fornitura del materiale di consumo per l’attività ordinaria.
All’impresa appaltatrice viene richiesta la fornitura del materiale necessario alla realizzazione
delle attività specifiche e degli eventi previsti dal progetto comprese tutte le spese collegate
alla loro realizzazione (es. Spese per diritti Siae, ecc.).
Art. 21 - OBBLIGHI E RESPONSABILITA’ DELL’APPALTATORE
Sicurezza
In caso di iniziative o attività che presentino un certo grado di rischio per l’incolumità degli
utenti (es. gite, attività sportive, laboratori che prevedano l’utilizzo di sostanze particolari,
ecc.), la ditta deve provvedere, oltre alla tenuta di un registro contenente i dati anagrafici dei
partecipanti, a richiedere una specifica autorizzazione scritta per i partecipanti minorenni ai
loro genitori o a chi ne fa le veci ed in ogni caso a verificare tempestivamente con gli uffici
comunali i termini della copertura assicurativa onde consentire che si possa provvedere alla
stipula di specifiche polizze, se ritenuto necessario.
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
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Chiavi, sistema antintrusione e codici di accesso alla sede
La ditta aggiudicataria, relativamente alle strutture a disposizione del progetto di cui al
precedente art. 15, se necessario, riceverà copia delle chiavi e, laddove sia presente il sistema
antiintrusione, i codici ovvero di necessari dispositivi per la disattivazione/attivazione.
Le chiavi dovranno essere trattenute/restituite secondo le prescrizioni che saranno di volta in
volta impartire dall’ufficio giovani.
In tali casi la ditta affidataria sarà responsabile del corretto utilizzo delle chiavi così come dei
codici/dispositivi per la disattivazione dell’impianto di allarme che dovrà sempre essere inserito
al termine del servizio.
Dove presenti i sistemi con codice, l’impianto consente di identificare attraverso il numero di
posizione il soggetto che per ultimo ha inserito o disinserito l’allarme. Ne deriva pertanto che il
corretto uso e la riservatezza sui codici costituisce garanzia per tutti coloro che sono abilitati
all’apertura ed alla chiusura della sede.
Art. 22 - RISERVATEZZA
L’impresa è tenuta all’osservanza del D.Lgs. 196/2003 indicando il responsabile della privacy:
l’impresa deve impegnarsi a mantenere la riservatezza nel rispetto delle disposizioni di legge
sui dati personali dell’utente messi a disposizione dall’Amministrazione comunale ovvero
raccolti direttamente. E’ fatto espresso divieto di utilizzare tali dati per finalità diverse da quelle
inerenti il servizio e comunque ammesse dalla legge.
In particolare l’aggiudicatario deve
- richiedere a tutti i partecipanti (e per i minorenni ai loro genitori o a chi ne fa le veci), la
sottoscrizione di apposita dichiarazione attestante la disponibilità a concedere agli organizzatori
ed al Comune di Rivalta di Torino il trattamento dei dati personali a fini assicurativi e
promozionali delle attività proposte, in base a quanto previsto dal D.Lgs. 196/2003 (legge sulla
tutela della privacy);
- richiedere a tutti i partecipanti (e per i minorenni ai loro genitori o a chi ne fa le veci), la
sottoscrizione di una specifica autorizzazione nei confronti degli organizzatori e del Comune di
Rivalta di Torino alla propria ripresa (o dei propri figli) con foto, servizi filmati, TV, radio,
videoregistrazioni, e/o altri strumenti di comunicazione, indipendentemente da chi li abbia
effettuati, e all’utilizzo degli stessi nel modo che sarà ritenuto più opportuno, con assoluta
discrezione, per ogni forma di pubblicità, promozione, annuncio progetti di scambio senza
pretendere alcun rimborso di qualsiasi natura e senza chiedere alcuna forma di compenso.
L’Impresa è tenuta a conservare tale documentazione per tutto il periodo di validità del
contratto.
Art. 23 - TIROCINI, SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, VOLONTARIATO
Previo parere favorevole dell’Amministrazione Comunale, potranno essere inseriti nella
gestione del servizio tirocinanti educatori o animatori (provenienti dalle scuole per educatori o
animatori o dalle Facoltà universitarie di tipo umanistico), giovani impegnati nell’anno di
volontariato sociale o nel servizio civile, cittadini volontari, purché coperti da Assicurazione
sulla responsabilità civile, da stipularsi a carico della ditta aggiudicataria qualora questa sia
l’emittente della richiesta di inserimento. Tale personale deve essere inteso in misura
aggiuntiva e non in sostituzione degli operatori preposti al servizio. In caso di utilizzo di tale
personale, viene richiesto che uno degli operatori funga da responsabile e risponda dal punto
di vista operativo del suo impiego.
Analoghe figure potranno essere inserite nell’attività del PGI da parte dell’Amministrazione
comunale. Potrà essere previsto l’inserimento di studenti delle scuole secondarie di secondo
grado nell’ambito di progetti di alternanza scuola-lavoro.
Ai fini della progettazione comunale per l’impiego di Volontari in Servizio Civile Nazionale,
potrà essere richiesto all’aggiudicatario di individuare all’interno del gruppo di lavoro una
figura che assolva alla funzione di Operatore Locale di Progetto - OLP. In tale caso l’OLP dovrà
partecipare alle attività di coordinamento e programmazione organizzate dalla Città di Torino al
cui Protocollo d’Intesa per la realizzazione di progetti di Servizio Civile Nazionale Volontario il
Comune aderisce ed ad eventuali attività collegate.
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Art. 24 - ONERI A CARICO DEL COMMITTENTE
Sono a carico dell’Amministrazione Comunale:
a) il coordinamento generale del progetto inteso come verifica costante dell’aderenza delle
attività svolte o programmate nell’ambito di quanto disposto dal presente capitolato e
con gli obiettivi generali di politica giovanile stabiliti dall’Amministrazione;
b) la fornitura di locali idonei adeguatamente arredati ed attrezzati;
c) le utenze (luce, telefono e riscaldamento);
d) la manutenzione ordinaria e straordinaria di locali, arredi e attrezzature;
e) la manutenzione straordinaria e/o la sostituzione delle attrezzature della Sala Prove;
f) il reintegro delle attrezzature danneggiate irreparabilmente quando non sia accertata
una responsabilità a carico della ditta aggiudicataria o Associazione collaborante;
g) la pulizia dei locali fatto salvo il normale riordino successivo agli utilizzi;
h) la copertura assicurativa per gli utenti;
i) realizzazione e stampa del materiale informativo relativo alle iniziative promosse dal
servizio;
j) il materiale di consumo per il normale funzionamento dei servizi fatto salvo quanto
disposto all’art. 20 “Materiali di consumo, attrezzature”;
k) la notifica all’appaltatore - ai sensi della D.Lgs. 81/2008 - della sussistenza nei locali di
fonti di pericolo.
Art. 25 - ONERI A CARICO DELL’APPALTATORE
Sono a carico dell’affidatario:
a) il coordinamento gestionale ed operativo delle attività;
b) la programmazione, conduzione, verifica, coordinamento e documentazione delle
attività secondo quanto previsto dal presente capitolato con particolare riferimento alle
modalità di attuazione dell’attività di valutazione. Tali attività di programmazione,
gestione, monitoraggio, verifica e coordinamento dovranno essere effettuate in stretta
collaborazione con l’Assessorato competente, con l’Ufficio Giovani Comunale ed il
responsabile comunale del servizio secondo quanto previsto dal presente capitolato;
c) la presentazione di un calendario almeno mensile con la programmazione di tutte le
attività previste e l’indicazione dei luoghi in esse si svolgeranno;
d) la tenuta della banca dati relativa all’utenza compresa la registrazione delle presenza
giornaliere e dei dati relativi all’affluenza in occasione di attività, eventi o manifestazioni
particolari e specifiche nell’ambito di quanto disposto dall’art. 22 “Riservatezza” relativo
alla riservatezza;
e) tenuta del registro di presenza del personale impiegato indicante la distinzione tra
attività frontale, programmazione e verifica, eventi, attività esterne;
f) materiale di consumo necessario per la realizzazione delle attività specifiche e di
laboratorio o per particolari eventi previsti dal progetto come disposto all’art. 20;
g) la manutenzione ordinaria delle attrezzature della Sala Prove, in caso d’uso;
h) rimborso danni eventualmente provocati a locali e arredi;
i) polizza assicurativa (cfr. art. 30 “Garanzie”) per la responsabilità civile per danni al
personale, utenti o terzi, che venissero arrecati dal personale della ditta
nell’espletamento del servizio;
Art. 26 - CONTROLLO E PENALITA’
Ai sensi dell’art. 297 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 “Regolamento di esecuzione ed
attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, recante codice dei contratti pubblici
relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”,
all’esecuzione del contratto si applicano gli articoli da 135 a 140 del codice nonché le norme di
cui al Titolo III del citato D.P.R. 207/2010.
Il controllo del servizio erogato e del rispetto di tutte le disposizioni speciali contenute nel
presente Capitolato, sarà effettuato dal Comune attraverso propri funzionari o altri incaricati.
L’impresa aggiudicataria dovrà mettere a loro disposizione tutta la documentazione che verrà
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
16
eventualmente richiesta per effettuare i controlli. Eventuali inadempienze verranno contestate
mediante PEC ovvero lettera raccomandata, con l’invito alla impresa aggiudicataria a
provvedere sollecitamente a fornire le dovute controdeduzioni. Qualora queste ultime non
fossero ritenute esaustive, il Comune potrà applicare, a suo insindacabile giudizio, per ciascuna
singola contestazione, le seguenti penalità
a.1
a.2
a.3
a.4
a) sostituzione immediata del personale incaricato a seguito di:
riscontro assenza titoli richiesti;
danno fisico ad un utente per cause di negligenza e irresponsabilità individuale;
gravi e ripetuti ritardi di servizio, nonché inadempienze diverse nei servizi prestati;
grave mancanza di riservatezza;
b) sanzioni economiche in caso di:
assenza non sostituita degli operatori nelle attività programmate:
1 0/000 dell’importo a base d’asta;
b.2
mancata presentazione nei termini previsti e/o incompletezza del calendario mensile di
attività:
1 0/000 dell’importo a base d’asta;
b.3
sospensione, anche parziale, immotivata del servizio da riferire sia alla aperture a libero
accesso sia alla programmazione presentata per il periodo di riferimento:
1 0/000 dell’importo a base d’asta;
b.4
mancata presentazione preventiva di eventuali proposte per la realizzazione di attività a
pagamento di cui all’art. 16:
0,5 0/000 dell’importo a base d’asta per ciascuna omissione
b.5
mancata presentazione nei termini previsti all’Art. 19 “ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO E
VALUTAZIONE”, dei rapporti di monitoraggio e valutazione:
0,5 0/000 dell’importo a base d’asta per ciascuna omissione;
b.6
mancata realizzazione di tutto o parte degli interventi annuali da realizzare nelle diverse
aree territoriali (centro storico, frazione Tetti Francesi, frazione Pasta, frazione Gerbole):
1 0/000 dell’importo a base d’asta;
b.7
mancata realizzazione di tutto o parte degli interventi annuali da realizzare in
collaborazione con organizzazioni sociali del territorio:
1 0/000 dell’importo a base d’asta;
b.1
c) risoluzione del contratto per inadempimento nelle seguenti ipotesi (artt. dal
135 al 140 D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.):
c.1
al raggiungimento di n. 3 sanzioni riferibili ai precedenti punti a) e b) (art. 1456 c.c. e
art 135, comma 1, D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.: risoluzione per clausola risolutiva espressa);
c.2
qualora fatti ascrivibili alla tipologia di cui al punto a.2 risultino di particolare gravità
ascrivibile a negligenze dell’aggiudicatario nella selezione del personale e nell’attività di
controllo sul servizio;
c.3
interruzione non motivata del servizio;
c.4
altre ripetute e gravi inadempienze delle condizioni contrattuali;
c.5
abituale deficienza e negligenza nell'esecuzione del servizio quando la gravità e la
frequenza delle infrazioni, debitamente accertate e contestate, compromettano il
servizio stesso;
c.6
quando l’impresa si renda colpevole di frodi o versi in stato di insolvenza;
c.7
cessione totale o parziale del contratto o subappalto. Nel caso di cessione dell’Impresa,
la prosecuzione del rapporto di servizio con la nuova Impresa sarà a discrezione
dell’Amministrazione appaltante;
c.8
per qualsivoglia altro inadempimento non espressamente contemplato nei precedenti
paragrafi si farà luogo alla risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 1453 del Codice
Civile.
L’applicazione delle penali predette, non preclude eventuali azioni giudiziarie da parte
dell’Amministrazione Comunale, comprese richieste di risarcimento di eventuali danni materiali
e morali.
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
17
La risoluzione del contratto, per tutte le ipotesi dianzi descritte, fa sorgere, riconoscendone i
presupposti, a favore dell’Amministrazione il diritto di affidare il servizio ad altra impresa
secondo quanto disposto dall’art. 140 D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. Ai sensi del comma 3 dell’art.
138 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i., qualora non si attui quanto previsto al suddetto art. 140 D.
Lgs. 163/2006, alla parte inadempiente verranno addebitate le maggiori spese sostenute dal
Comune di Rivalta di Torino per l’affidamento ad altra impresa.
L’Amministrazione si riserva, altresì, qualora ne ricorrano i presupposti, il diritto a richiedere il
risarcimento del danno.
L’esecuzione in danno non esclude eventuali responsabilità civili o penali dell’Impresa, per il
fatto che ha determinato la risoluzione.
Per ottenere la rifusione di eventuali danni subiti, il rimborso delle spese ed il pagamento delle
penalità, qualora l’Impresa aggiudicataria, opportunamente investita a mezzo di comprovata
argomentazione, non adempia, l’Amministrazione Comunale potrà rivalersi, mediante
trattenute, sui crediti della ditta stessa, per servizi già eseguiti ovvero sulla cauzione definitiva,
che deve, in tal caso, essere immediatamente reintegrata.
ART. 27 – VARIAZIONI IN CORSO DI ESECUZIONE
Qualora nel corso dell’esecuzione del contratto si renda necessario un aumento o una
diminuzione della prestazione, la Impresa aggiudicataria è tenuta ad assoggettarvisi allo stesso
prezzo, patti e condizioni previste nel contratto, sempre che la variazione si complessivamente
contenuta entro un quinto dell’importo contrattuale. Oltre tale limite l’Amministrazione
concorderà direttamente con la Impresa le condizioni contrattuali.
Art. 28 - CESSIONE DEL CONTRATTO – DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO
Il contratto non può essere ceduto, a pena di nullità.
Stante la peculiarità del servizio, ai sensi dell’art. 27, comma 3 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i., il
subappalto NON è consentito.
E’ pertanto vietato subappaltare qualsiasi servizio, sotto comminatoria dell’immediata
risoluzione del contratto, e la perdita della cauzione, a titolo di risarcimento danni, salvo
maggiori danni accertati.
Art. 29 - REVISIONE PREZZI
L’istituto della revisioni prezzi è regolato dall’art. 115 del D. Lgs. n. 163/2006.
Art. 30 - GARANZIE
Cauzione definitiva.
Il concorrente aggiudicatario, è tenuto a costituire cauzione definitiva pari al 10% (dieci per
cento) dell’importo netto di aggiudicazione (importo contrattuale), da presentare nelle forme
previste dall’art. 113 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i..
L’importo della garanzia ed il suo eventuale rinnovo, è ridotto del cinquanta per cento, per gli
offerente ai quali venga rilasciata, da organismi accreditati, ai sensi delle norme europee della
serie UNI CEI EN 45000 e della serie UNI CEI EN ISO/IEC 17000, la certificazione del sistema
di qualità conforme alle nome europee delle serie UNI CEI ISO 9000, ovvero la dichiarazione
della presenza di elementi significativi e tra loro correlati di tale sistema.
Per fruire di tale beneficio, il concorrente, in sede di offerta, dichiara il possesso del requisito e
lo documenta, allegandone copia di cui dichiarerà la conformità all’originale della certificazione.
Nei casi di inadempimento anche di una sola delle obbligazioni assunte dall’aggiudicatario e
fatti salvi i maggiori diritti del Comune, l’Amministrazione Comunale procederà
all’incameramento della cauzione suddetta con semplice atto amministrativo ed avrà diritto al
rimborso delle spese che dovesse eventualmente sostenere durante la gestione per fatto
dell’aggiudicatario, a causa di inadempimento dell’obbligazione o cattiva esecuzione del
servizio.
Resta salvo per l’Amministrazione Comunale l’esperimento di ogni altra azione nel caso in cui
la cauzione risultasse insufficiente.
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
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L’aggiudicatario è obbligato a reintegrare la cauzione di cui l’Amministrazione Comunale avesse
dovuto avvalersi, in tutto o in parte, durante l’esecuzione del contratto.
La mancata costituzione della cauzione determinerà la revoca dell'affidamento e l'acquisizione
della cauzione provvisoria da parte della stazione appaltante.
La cauzione definitiva esaurisce i suoi effetti ad avvenuta approvazione del certificato di
regolare esecuzione del servizio.
Altre garanzie
La ditta aggiudicataria è la sola responsabile, senza riserve ed eccezioni, nei confronti
dell’Amministrazione Comunale relativamente alla gestione del servizio reso con il proprio
personale impiegato, ed è responsabile dei danni a chiunque causati: personale, utenti o terzi,
in relazione all’espletamento del servizio o a cause ad esso connesse.
Sono da ritenersi a carico della ditta gli oneri ed i rischi derivanti dall’utilizzo di attrezzature,
materiali e quant’altro necessario per lo svolgimento del servizio stesso.
E’ pertanto a carico della ditta l’onere della stipula di apposita polizza assicurativa R.C. contro
tutti i rischi inerenti ogni fase della gestione del servizio in appalto.
La ditta è tenuta, prima dell’avvio del servizio, e comunque entro la data di stipula del
contratto, a pena di risoluzione dello stesso, a dotarsi di apposita assicurazione riferita
specificatamente al servizio oggetto del presente appalto.
Tale polizza, per la responsabilità civile per danni al personale, utenti o terzi, che venissero
arrecati dal personale della ditta nell’espletamento del servizio, dovrà essere stipulata nei
termini stabiliti ed indicati nel Disciplinare di gara. La polizza dovrà specificare che tra le
persone s’intendono compresi gli utenti del servizio ed i terzi.
La polizza dovrà coprire l’intero periodo del servizio.
Art. 31 - FORO COMPETENTE
Per ogni controversia che dovesse insorgere con la ditta aggiudicataria, si applicherà l’art. 240
del D.Lgs. n. 163/2006. In caso di mancato accordo bonario, le controversie verranno concluse
in sede civile presso il competente Foro di Torino, E’ escluso il ricorso all’arbitrato.
ART. 32 - RINVIO
Per tutto quanto non contemplato dal bando e disciplinare di gara e dal Capitolato speciale
d’appalto approvati con determinazione dirigenziale n. 137 del 21/03/2016, si fa espresso
riferimento a quanto previsto in materia dalla vigente legislazione nazionale e comunitaria.
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
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