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Il dieselgate fa tremare il Lazio - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio

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Il dieselgate fa tremare il Lazio - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Il Nuovo Corriere
IlNuovoCorriere
di
numero 51 anno I - 1 euro
Roma e del Lazio
SABATO 3 OTTOBRE 2015
Marino, basta
È il momento
che qualcuno
stacchi la spina
di Carlo Rebecchi
“I
o lasciare? Se a chiedermi
questa riflessione fosse papa
Francesco, mi fermerei a
pensare seriamente alle mie azioni”.
Così disse Ignazio Marino, nel giugno scorso, a un grande quotidiano
della Capitale. Parole che è utile ricordare al sindaco, ora che anche il
Papa lo ha di fatto “dimissionato”
davanti ai giornalisti di tutto il
mondo - dandogli dell’ “imbucato”
nel viaggio americano - proprio come
aveva fatto qualche mese fa Matteo
Renzi quando, in veste di premier-segretario del PD, gli aveva preannunciato da Porta a Porta “il
licenziamento” poi mai avvenuto. A
giudizio nostro, e di molti romani, il
momento che Marino si fermi a “pensare seriamente” alle sue azioni è arrivato. Una cosa è infatti evidente:
così, e noi lo ripetiamo da tempo, non
si può andare avanti. Per dirla con il
suo “badante”, il prefetto Franco Gabrielli, “basta farci del male”. Perché
il Giubileo è alle porte - l’inizio è fissato per l’8 dicembre - e, anche se
ormai i progetti del Comune sono
ormai ridotti al minimo e ci si limiterà di fatto solo all’essenziale, e
anche quello in chiave minimalista,
molto c’è comunque da fare per garantire un’ospitalità perlomeno accettabile agli oltre venti milioni di
pellegrini-turisti attesi nella Capitale.
I motivi per cui non si può andare
avanti sono più d’uno. Tra di essi,
uno di non poco conto è il fatto che
Marino, sia tutta colpa sua oppure
no, per gli autori della comunicazione a livello mondiale è ormai uno
zimbello. Basta pronunciarne il
nome e gli interlocutori stranieri allargano le braccia o si mettono a ridere. Il Campidoglio sta insomma
rivivendo ciò che l’Italia ha vissuto
negli anni berlusconiani, quando la
prima cosa che l’italiano che andava
all’estero si sentiva chiedere: “Berlusconi? E il bunga-bunga”?”, con risatina incorporata. Alla fine, l’essere
stato definito dall’Economist “unfit”,
inadatto, a governare l’Italia, al Cavaliere è costato Palazzo Chigi.
IL CASO/ DA WOLFSBURG A CASSINO, LE RIPERCUSSIONI DELLO SCANDALO TEDESCO NEL FRUSINATE
Il dieselgate fa tremare il Lazio
Il distretto regionale, con le sue 183 mila aziende attive, fonda buona parte della sua economia sull’indotto generato
dalle macchine di produzione tedesca. Il timore è che la vicenda delle emissioni truccate abbia riflessi negativi
in un momento in cui la ripresa stava diventando tangibile. La speranza di sindacati e industriali è che le preferenze
di chi acquista vetture si orientino verso quelle del marchio Fca, senza portare ad una nuova contrazione nelle vendite.
E Zingaretti arriva in soccorso: la Regione investe 5 milioni di euro nella viabilità del Cassinate
L
o scandalo dei diesel “truccati” delle auto Volkswagen, partito dagli
Usa qualche giorno fa, rischia di avere ricadute importanti anche in
Italia.Il Frusinate, ad esempio, fonda gran parte della sua economia
proprio sull’indotto delle auto tedesche, tra le più vendute sul territorio. Da
Wolfsburg a Cassino il passo è breve. L’Unione degli industriali di Frosinone
è l’associazione più preoccupata, in questo momento, degli effetti sulla domanda interna e locale, soprattutto per il coinvolgimento di altri marchi legati
alla centralina finta non-inquinante, come Audi e Porche. Il rischio più
grande per il territorio, che produce pezzi di ricambio per la Golf, è che ci
sia non solo uno stop all’occupazione ma soprattutto, per la contrazione inevitabile del mercato per quei marchi, anche un calo degli ordini. Non poteva
mancare,invece, in questo frangente, la visita del numero uno dell’ex Fiat, ora
IL CASO
Dopo il fuoco
di “Paglia” su Marino
diplomazie al lavoro
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due mesi dall’inizio del Giubileo si
tenta di ricucire i rapporti tra Papa
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Il Corvo
a pagina 2
Fca, Marchionne agli stabilimenti di Piedimonte San Germano per il rilancio
della nuova Alfa Romeo e a conferma di quanto sia fondamentale nella strategia industriale del Lingotto, fuori da ogni scandalo. Strategia industriale
nella quale la Regione Lazio vuole fare la propria parte investendo quasi 5
milioni di euro per viabilità della zona industriale del Cassinate e sostenendo
l’accordo sulla cassa integrazione per la riconversione aziendale. Il lancio della
notizia partita dalla piattaforma social del presidente Nicola Zingaretti sancisce in definitiva l’obiettivo di sostenere la Fiat: «Rilancio Alfa Romeo a
Cassino: stiamo facendo la nostra parte. Investiamo 4,7 milioni su innovazione, industria e infrastrutture». La commissione Bilancio alla Pisana
avrebbe da poco rifinanziato la legge regionale n. 46, in discussione da oltre
un anno e mezzo.
Santoro a pagina 6
SABRINA ALFONSI
“Abusivi, ora
si fa sul serio
Ma il problema
sono i mercatini
rom”
Savatteri a pagina 5
FUORI PISTA
Viaggio
nelle gelaterie
migliori di Roma
segnalate
dai nostri lettori
alle pagine 12 e 13
CAMPIDOGLIO
Alfio Marchini
e Giorgia Meloni
Una poltrona per due
D
a questi nomi il centrodestra prova a ripartire dopo
il terremoto di Mafia Capitale e la frantumazione del Pdl: entrambi i “sindaci in pectore” hanno
il vantaggio di essere romani e di conoscere la città e i suoi problemi.
Ma tra i duellanti si inserisce Matteo
Salvini, pronto a giocare la sua personalissima partita per Palazzo
Chigi puntando tutto sulla leader di
Fratelli d’Italia. E così il 2018, data
naturale delle elezioni, non appare
poi così lontano.
Santoro a pagina 3
sabato 3 ottobre 2015 pagina 2
PRIMO PIANO
IL CASO
D
ue mesi di tempo per
rimediare in qualche
modo alla figuraccia
planetaria prima che
s’apra quella porta
santa che segna l’avvio ufficiale del Giubileo della Misericordia. Diplomazie al
lavoro, colloqui riservatissimi, dichiarazioni distensive come quella fornita dal
direttore della sala stampa della Santa
Sede, padre Federico Lombardi, che
mercoledì scorso ha parlato di “rapporti
che continueranno a svolgersi con serenità e correttezza con le autorità italiane”. Insomma, la parola d’ordine ora
è “ricucire” dopo i fatti di Filadelfia.
Perché non c’è che dire, è proprio una
figuraccia mondiale quella che Ignazio
Marino ha rimediato dopo il viaggio
negli States, per partecipare al raduno
mondiale della famiglia, il 27 settembre
scorso. E la vicenda sembra complicarsi
ogni giorno di più, tra chiarimenti forniti in prima persona dal Santo Padre,
puntualizzazioni di alti prelati come
monsignor Paglia, ennesima versione
dei fatti da parte del sindaco stesso e
commenti ironici, come quello dell’ex
sindaco di Roma Francesco Rutelli.
Era in prima fila, dunque, Ignazio Marino, con la sua fascia tricolore che spiccava tra i presenti alla kermesse di
Filadelfia, nata per difendere quella che
la Chiesa definisce “cellula primaria
della società”. Lui che, proprio lo scorso
anno, dopo il Sinodo della famiglia,
aveva annunciato la nascita delle unioni
civili a Roma, si era presentato lo stesso
IL VIAGGIO NEGLI STATI UNITI E LA FIGURACCIA PLANETARIA DEL SINDACO
Dopo il fuoco di “Paglia” su Marino
diplomazie al lavoro per ricucire
A due mesi dall’inizio del Giubileo si tenta di riannodare i rapporti tra il Papa
e il primo cittadino, dopo le parole pronunciate in aereo dal Santo Padre
e le dichiarazioni del presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia
nella città americana. Era lì, il sindaco
Ignazio Marino che “si professa cattolico”, come ha detto Papa Francesco
sul volo di ritorno nella Capitale. Parole che hanno subito assunto il sapore della scomunica nei confronti di
chi, più dei suoi predecessori, ha sempre fatto di tutto per presenziare agli
eventi con protagonista il Pontefice.
Bergoglio aveva voluto chiarire una
volta per tutte la polemica che lo ha investito suo malgrado, insieme al primo
cittadino: “Non l’ho invitato io, è
chiaro?”, aveva risposto con fermezza
alla domanda di un giornalista, che
chiedeva lumi sul viaggio dell’inquilino
del Campidoglio negli Usa.
Dichiarazione per smentire con fermezza che la presenza del chirurgo fosse
stata caldeggiata dal Vaticano. Perché
Oltretevere avevano già fatto notare che
mai, per protocollo, si sarebbero permessi di decidere la lista degli ospiti in
casa d’altri. La notizia, dunque, andava
smentita. L’assist del cronista aveva fatto
il resto e scatenato le critiche. Perché,
Papa Bergoglio e il sindaco Marino
come sempre, Francesco sapeva cosa
dire e l’aveva detto senza peli sulla lingua. Poi la stoccata che è suonata come
una scomunica: “Si professa cattolico, è
venuto spontaneamente”. Nella prima
frase c’era tutta l’insofferenza verso un
sindaco che guarda al soglio di Pietro
per avere uno sponsor politico, ma poi
va in direzione ostinata e contraria,
come raccontano le cronache sui matrimoni gay. La domanda serviva a fare
chiarezza. Con Bergoglio deciso a mettere un punto alla scappatella a stelle e
strisce di Marino.
Il giorno dopo, in verità, dal Vaticano
si era cercato di gettare acqua sul
fuoco, facendo capire quanto fosse
stata inopportuna la domanda del
giornalista al Santo Padre. Con Marino che s’affannava a trovare nuove
spiegazioni al viaggio. Ed ecco la telefonata “mascalzona” dalla trasmissione “La Zanzara” a monsignor
Paglia, che, come presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia, dei
fatti di Filadelfia sa proprio tutto. E a
quel punto, in collegamento radio, il
buon monsignore ha vuotato il sacco,
non sappiamo se credendo davvero che
di parlare con il premier Renzi e non
con l’imitatore Andro Merkù, o se facendo finta di crederci. Raccontando
di come Marino abbia fatto di tutto per
incontrare il Papa a Filadelfia, di come
si sia imbucato e di come il “Numero
Uno” si sia infuriato. Nuova figuraccia
planetaria, nuove scuse balbettate dal
sindaco, che per giustificare la sua presenza a Filadelfia ha tirato in ballo l’invito della Temple University. E poi il
sublime siparietto di Francesco Rutelli,
sindaco di Roma per due mandati, che
la fascia tricolore l’indossava quando
Giovanni Paolo II aprì la porta santa
del Grande Giubileo del Duemila. Intervenendo in tv a La7, alla domanda
se anche lui avesse valicato gli oceani
per incontrare il Santo Padre, ha risposto, dando prova di possedere un umorismo che noi romani mai avremmo
immaginato, ha risposto che lui, per incontrare il Papa, si travestiva da pastorello, accampandosi nottetempo in
qualche santuario di periferia alla periferia di Roma. Con immancabile coro
di risate e applausi da parte dello studio
tutto.
Ma ora è tempo di ricucire, partendo
dalle parole di padre Lombardi: “I rapporti fra rappresentanti della Santa
Sede e le Autorità italiane a proposito
del Giubileo si sono sempre svolti e
continueranno a svolgersi con serenità
e correttezza nelle sedi appropriate. Affermazioni riportate da una conversazione privata, ottenuta con
inaccettabile inganno, non possono
esprimere in alcun modo le posizioni
della Santa Sede”. Speriamo sia così.
Non per Ignazio Marino, ma per i romani sui quali si abbatteranno tutti i
problemi legati a quest’anno della Misericordia, che il sindaco-chirurgo non
riesce a risolvere.
S.I.
DALLO
SPOGLIATOIO A
BORDO CAMPO
sabato 3 ottobre 2015 pagina 3
PRIMO PIANO
TECNICHE DI COALIZIONE IN VISTA
IN PRIMO PIANO PROVE
DELLE PROSSIME AMMINISTRATIVE
Alfio Marchini e Giorgia Meloni
Una poltrona (in Campidoglio) per due
Da questi nomi il centrodestra prova a ripartire dopo il terremoto di Mafia Capitale e la frantumazione del Pdl:
entrambi i “sindaci in pectore” hanno il vantaggio di essere romani e di conoscere la città e i suoi problemi. Ma
tra i duellanti si inserisce Matteo Salvini, pronto a giocare la sua personalissima partita per Palazzo Chigi puntando
tutto sulla leader di Fratelli d’Italia. E così il 2018, data naturale delle elezioni, non appare poi così lontano
di Giovanni Santoro
D
a una parte Giorgia Meloni, leader di Fratelli
d’Italia, ex ministro della Gioventù e delfino di Fini prima e di
Rampelli poi, che oggi gioca a
fare la frontwoman della coalizione. Dall’altra Alfio Marchini,
civico con una solida tradizione
a sinistra, forte del 10% conquistato alle scorse elezioni amministrative e che vuole a tutti i
costi la poltrona di sindaco in
Campidoglio. Da questi due
nomi riparte il centrodestra della
Capitale, che aveva sognato con
i post-fascisti di Alemanno, dopo
la vittoria nel 2008, e che oggi si
ritrova relegato in un angolo.
Colpa dell’inchiesta per mafia, di
parentopoli e dell’atomizzazione
subìta dal Pdl per le mancate primarie e per l’appoggio al governo
di Enrico Letta. Le parole del
Papa, che in aereo di ritorno dal
viaggio a Cuba e negli Usa scomunica Marino e boccia la sua
condotta da finto cattolico,
fanno il resto. Così, anche se alla
data ufficiale dell’apertura delle
urne mancano più di due anni,
l’area moderata e gli ex missini si
preparano a riprendersi Palazzo
Senatorio.
Partendo proprio da quei due
nomi. Marchini, romano e chiamato “calce e martello” per via
Alfio Marchini
dell’amore per il Pci dei suoi antenati, è un costruttore che buca
lo schermo. Ha potenza di fuoco,
sia mediatica che economica: è
ambizioso. Ma ha capito che da
solo non può farcela. Ha bisogno
di conquistare consenso e, in
quest’ottica, gli odiati partiti
possono essere utili alla causa,
nella corsa alla poltrona più ambita di Roma. Per questo il costruttore-ingegnere si è fatto
vedere alla kermesse di Fiuggi,
Giorgia Meloni
organizzata dal vicepresidente
del Parlamento Europeo, Antonio Tajani. Sostenuto soprattutto
dall’Ncd, dietro la sponsorizzazione del senatore Andrea Augello. L’accordo, in realtà, era
stato chiuso da mesi. Ma il governatore forzista Giovanni Toti
lo ha abbandonato: “Si è candidato praticamente a tutto”, riferendosi all’intervista in cui il
“Ridge de noantri” metteva nel
mirino anche Palazzo Chigi.
Matteo Salvini, eurodeputato e
segretario leghista, ha capito che
il momento è buono per contrattaccare. E per convincere Giorgia Meloni a sciogliere la riserva
e guardare alla Capitale, sponda
Campidoglio. Così sceglie di rilanciare: lo fa candidando l'ex
parlamentare Souad Sbai. Lei, attivista dei diritti delle donne e
contraria alla violenza islamica,
accetta l’investitura: “Comincio
da subito a lavorare, sono qui da
35 anni”. La tattica di Salvini è
quella di far concentrare l’ex ministro sulla sua città, per lavorare
in solitudine alla sfida contro
l’altro Matteo. Perché, anche se il
leader della Lega Nord punta ufficialmente su Zaia come federatore del centrodestra per le
politiche, è lui a voler duellare
con Renzi per la poltrona di premier.
Così, insieme a Toti, spera nella
ragazza della Garbatella: “A
Roma si voterà il prima possibile, spero. Marino è assolutamente inadatto a fare il sindaco.
Lei di sicuro farebbe meglio”, dichiara il numero uno del Carroccio. Seguito a ruota dal
presidente della Regione Liguria: “La stimo, è un’alleata e
un’amica. A me andrebbe benissimo”. L’astuta frontwoman di
FdI fiuta il trappolone e risponde: “Me state a mette
‘mezzo”, per non tradire l’animo
borgataro che rivendica. Poi
però ci pensa e aggiunge: “Vorrei
che il prossimo primo cittadino
fosse romano, perché se questa
città non l’hai vissuta fino in
fondo non puoi capirla”. Gli endorsement ci sono, i candidati
pure. La speranza dell’eurodeputato leghista è che il ticket Meloni-Salvini si faccia sul serio.
Entrambi sulla Capitale: la
prima al Campidoglio, il secondo a Palazzo Chigi. Abbandonando Marchini a se stesso.
segue dalla prima pagina
Marino, basta. È il momento che qualcuno stacchi la spina
S
econdo logica, la definizione di “imbucato” espressa da papa
Francesco (poi suffragata da monsignor Giuseppe Paglia: “Il sindaco è una brava persona. Però nessuno lo ha invitato”), al sindaco-chirurgo dovrebbe ora costare il Campidoglio. In politica,
purtroppo, la logica non sempre finisce per prevalere. Il prolungarsi del
“caso Marino”, che dura da mesi, ne è la conferma. Con conseguenze
disastrose per la città di Roma e per i romani, come questo giornale
scrive fin dall’inizio. La giunta lavora al minimo sindacale; con il prefetto Gabrielli “badante” del sindaco e la Procura della Repubblica e
l’Authority anti-corruzione impegnati nel tentativo di eliminare un po’
del marcio nel quale Roma sta affondando, nessuno si vuole scoprire
più di tanto.
I settori di gestione del Giubileo che il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha affidato a Marino (accoglienza e trasporti) sono, se possibile,
sempre peggio. Ogni giorni porta una pena nuova: ora è l’arredo a crollare, come alla stazione Spagna, ora sono il moltiplicarsi dei guasti agli
autobus e ai convogli della metro. Il degrado della città, eccezion fatta
per alcuni “salotti buoni” del centro storico, non si ferma. L’ad dell’Ama
dice che “è colpa anche dei romani”, e ha ragione. Ma chi sarebbe stimolato a non gettare cartacce per terra, se quando esce di casa trova in
strada cassonetti che a quasi tutte le ore del giorno “vomitano” sull’asfalto quantità indicibili di rifiuti che non riescono a contenere? Un
Gassman che pulisce il suo vicoletto è una rondine che non fa primavera,
così come non lo è l’operatore ecologico dell’Ama che fa il suo dovere fino
in fondo. La pulizia e la lotta contro il degrado della città si possono ottenere solo lavorando insieme. Ci vorrebbe una persona capace di portare avanti questa svolta culturale, un sindaco. Sindaco che purtroppo
Roma non ha. Qualche volta perché Marino è fisicamente assente; molto
più spesso perché è incapace - probabilmente per motivi caratteriali - di
entrare in sintonia con i cittadini romani suoi amministrati.
A questo punto però, per rispetto dei diritti dei cittadini, la politica deve
battere un colpo, deve fare sentire la propria voce. Ne abbiamo abbastanza dei giochi e giochetti in atto nel Partito Democratico, di cui Marino è espressione. Si tratti delle critiche di Renzi a Marino e ai romani
o della spocchia con la quale il sindaco reagisce. Che il premier non ami
Roma è comprensibile, visto il marciume nel quale la città si dibatte da
anni senza mostrare all’esterno una reale voglia di voltare pagina. Come
dargli torto, visto che per un premier la Capitale è il fiore all’occhiello
da mostrare, come biglietto da visita, agli interlocutori internazionali?
In base a questa semplice constatazione sarebbe stato logico da subito,
tra Renzi e Marino, un chiarimento diretto, che invece non c’è mai stato,
forse anche perché la base del Pd romano, quello che sostiene Marino,
è nella sua grande maggioranza anti-renziana. A Roma l’ “enfant cheri”
non è il segretario Renzi ma il suo antagonista (e leader della minoranza) Gianni Cuperlo. Dialogare con Marino voleva dire mettere sotto
accusa il Pd romano. Renzi, che era già in contrasto con la sua minoranza su temi delicati come le riforme istituzionali, non se l’è sentita di
aprire un altro fronte. E Marino, che al dialogo non ha mai pensato, si
è chiuso nel suo “ego”. Salvato poi, almeno fino ad oggi, dalla decisione
di papa Francesco di indire, a sorpresa, l’Anno Santo.
Carlo Rebecchi
sabato 3 ottobre 2015 pagina 5
CRONACHE
PRIMO PIANO
INTERVISTA AL MINISINDACO DEL PRIMO MUNICIPIO SABRINA ALFONSI
“Abusivi e tavolino selvaggio, ora si fa sul serio
Ma il vero problema sono i mercatini rom”
Locali sotto sequestro e multe salatissime a proprietari e gestori con l’applicazione del codice penale; contrasto
all’abusivismo commerciale in collaborazione con la finanza che, con i vigili, sta scovando i centri di raccolta
della merce, localizzati soprattutto all’Esquilino. Ma il vero cruccio del presidente di via Giulia sono i nomadi,
che svuotano i cassonetti e rivendono ciò che trovano: fino ad ora ogni sforzo per fermarli si è rivelato inutile
Da piazza della Cancelleria al Ghetto, da via
delle Carrozze a piazza Farnese fino al Lungotevere, sono tante le operazioni condotte contro gli abusivi e contro tavolino selvaggio.
L’ultima, appena qualche giorno fa, il 29 settembre, in via di Tor Millina: i vigili urbani
hanno posto sotto sequestro i locali che occupavano abusivamente il suolo pubblico con tavoli e arredi, applicando gli articoli 633 e 639
del codice penale, che prevedono la reclusione fino a 2 anni e una multa di oltre 1.000
euro per uso di beni pubblici per scopi privati.
Denominatore comune di ogni operazione, il
municipio di appartenenza delle strade teatro
delle operazioni, quel Primo Municipio,
cuore di Roma, salotto buono della capitale,
governato dalla volitiva e, la signora ci passi il
termine, “muscolare” Sabrina Alfonsi. L’abbiamo criticata in qualche occasione per i suoi
interventi,oggettivamente superflui; l’abbiamo stigmatizzata in qualche caso, per l’eccesso di sovraesposizione e l’attitudine della
“presidenta” ad occupare gli spazi nelle cronache. Ora, finalmente, qualcosa si muove, Ancora poco perché il salotto buono di Roma
torni davvero tale. Ma è un inizio, speriamo
anzi sia solo l’inizio.
E ne abbiamo parlato con lei, Sabrina Alfonsi.
di Monica Savatteri
Sabrina Alfonsi
U
n Giubileo libero dall'abusivismo che infesta le strade del centro storico e della zona attorno al
Vaticano. Un impegno che l'amministrazione capitolina ha
preso e che sembra dare già alcuni frutti, ma non
tutti quelli sperati. Lo spiega la presidente del
Primo Municipio Sabrina Alfonsi che, dice "ci
troviamo a dover sorvegliare un territorio molto
vasto per difenderlo da abusivismi di diversa natura che sommati creano un fenomeno difficile
da contrastare".
Ma quali sono le aree che stanno mag-
giormente beneficiando dell'azione
della task force anti-abusivismo sperimentale?
Sicuramente la zona del Colosseo e di San Pietro
sono più libere dai vu cumprà e dall'abusivismo
su tappeto, cioè quello che si fa ai bordi dei marciapiedi senza alcuna struttura. Questo è dovuto,
oltre che ai controlli, anche al fatto che con la
guardia di finanza e la polizia locale abbiamo individuato i centri di raccolta della merce che sono
principalmente all'Esquilino, dove vengono comprate borse e ombrelli, sui quali poi vengono applicate le etichette con le griffes; e abbiamo
individuato i call center o i negozi di frutta e verdura gestiti
da extracomunitari, che fungono anche da magazzini per
tenere la merce durante la
notte.
Come si è arrivati a questi risultati?
Su questo fenomeno sembra
che i risultati siano arrivati
perché non ci si è limitati a
farli scappare da una parte all'altra, ma molti di questi ambulanti sono stati fermati e la
merce sequestrat".
Ma il vero problema sembra
essere quello dei mercatini
rom.
Si spostano di continuo da
una zona all'altra. Abbiamo
individuato delle zone critiche come via Andrea Doria o
via Carlo Felice e piazzale dei
Partigiani. Il problema è che
sono tutti cittadini comunitari
e vendono merce trovata nei
cassonetti. Di conseguenza,
anche se la merce la si butta,
loro si spostano e ne prendono altra. Non basta fare controlli una tantum,
ma serve un presidio continuo del territorio. La
verità è che è vero ciò che dice Gabrielli, e cioè
che in centro ci sono il quadruplo degli agenti rispetto alle altre parti di Roma. Ma è anche vero
che il nostro territorio ha problemi diversi, cronicizzati.
Come quello dei “tavolini selvaggi”,
quell'abitudine di ristoratori e gestori di
bar a posizionare tavolini e sedie sul
suolo pubblico fin quasi a bloccare il
passaggio di auto e pedoni.
Abbiamo iniziato con l'assessore Sabella e con il
comandante dei vigili urbani Clemente a fare dei
blitz una volta alla settimana anche perché possiamo procedere al sequestro penale di questi oggetti, in virtù dell'articolo 633 del codice penale.
Di conseguenza i recidivi possono addirittura finire in galera per aver occupato suolo pubblico per profitto.
Questo ci ha permesso di vedere un po' di ordine
sulle nostre strade perché il sequestro penale fa
paura a tutti.
Proprio a tutti?
Meno che a uno: un ristoratore del Ghetto che
non ne vuole sapere ,e nonostante il magistrato
abbia convalidato il fermo penale ad agosto,
espone ancora in bella vista tavolini e seggiole a
uso e consumo dei suoi ospiti.
I DATI
In un anno accertata
evasione per 13 milioni
La task force composta da funzionari e
agenti di polizia locale, ispettori di Aequaroma, Inps e Asl da settembre 2014 a oggi
ha controllato 420 esercizi su 15mila operanti. Le violazioni amministrative contestate ammontano a 427mila euro mentre
l'evasione tributaria accertata è stata di
13 milioni di euro.
La percentuale di illegalità riscontrata per
le somministrazioni è stata pari al 70% di
quelle controllate, mentre per gli esercizi
di vicinato non alimentare è stata del 40%.
Per quanto riguarda l'occupazione abusiva
di suolo pubblico vengono applicati gli articoli 633 e 639 bis del codice penale che
prevedono la reclusione fino a due anni e
una multa fino a 1032 euro per coloro che
occupano arbitrariamente suolo pubblico
o privato allo scopo di trarne profitto.
sabato 3 ottobre 2015 pagina 6
CRONACHE
IL CASO
LE RIPERCUSSIONI DELLO SCANDALO TEDESCO
SUL COMPARTO AUTO DEL FRUSINATE
Da Wolfsburg a Cassino: così
il dieselgate fa tremare l’Italia
Il distretto regionale, con le sue 183 mila aziende attive, fonda buona parte della sua economia sull’indotto generato dalle macchine di produzione tedesca.
Il timore è che la vicenda delle emissioni truccate abbia riflessi negativi in un momento in cui la ripresa stava diventando tangibile. La speranza di sindacati
e industriali è che le preferenze di chi acquista vetture si orientino verso quelle del marchio Fca, senza portare ad una nuova contrazione nelle vendite
di Giovanni Santoro
D
a Wolfsburg a Cassino. Perché il dieselgate che ha
coinvolto la Volkswagen,
con i motori a gasolio truccati per superare i test sulle
emissioni di sostanze inquinanti, rischia di
avere ricadute sul comparto auto del frusinate. Luogo nel Lazio che fonda la sua economia proprio grazie all’indotto sulle
tedesche, tra le più vendute. Il distretto regionale, infatti, conta 279mila imprese. Attive però solo 183mila, quindi in fase di
produzione. Un settore che, dopo gli anni
bui della crisi, ha ripreso a crescere nell’ultimo triennio toccando quota 450 milioni
di fatturato, con un incremento di 40 punti
percentuali rispetto al 2012. Per questo
Unindustria e sindacati si dicono preoccupati sul futuro di tanti lavoratori. Perché
non sono poche le aziende che producono
pezzi per la casa che ha fatto la sua fortuna
con le sette serie della Golf. Dalla progettazione delle parti meccaniche alla componentistica per le catene di montaggio,
passando per gli impianti che costruiscono
i cuscinetti per i veicoli: ecco i capannoni
che tremano.
Presto per fare previsioni realistiche, ma gli
esperti parlano di un rischio più industriale
che commerciale. L’obiettivo delle organiz-
zazioni sindacali è quello di salvaguardare i
posti di lavoro; quello degli imprenditori è,
evidentemente, di mantenere gli stessi livelli di produzione. A Frosinone sono già
pronti a fare i conti con un calo degli ordini
del gruppo Volkswagen. La speranza dell’Unione degli industriali è che, a beneficiare dello scandalo dei motori diesel, siano
altre case: la Fca in primis. La Fiat-Chrysler
che ha rilanciato il polo di Cassino.
Tremano anche i concessionari.
Le auto della casa di Wolfsburg sono 10, arrivano a 54 con gli altri marchi del colosso
tedesco: Skoda, Seat, Porsche e Audi, che
solo in Europa ha distribuito 500mila automobili con la centralina furbetta. Perché se
le vendite sono ripartite, la crescita è dovuta soprattutto al mercato dell’usato. Per
Claudio Di Berardino, segretario della Cgil
regionale, le problematiche saranno connesse soprattutto alla rete commerciale.
“Con effetti diretti - spiega il numero uno
del sindacato della Camusso - anche sulla
catena dei saloni auto”. Nel Lazio, infatti, il
mercato ha fatto segnare una contrazione
del 6%: tanto da conquistare il penultimo
posto in Italia. Roma, nel solo 2014, terzultima provincia d’Italia con un calo di 9
punti.
Tutto questo mentre Volkswagen aumenta
di un decimo nel 2015, rispetto l’anno precedente. E più della metà dei mezzi venduti
è proprio diesel. La possibile ricaduta sarà
inevitabile sull’usato, che rappresenta la
parte più alta degli scambi proprio nella Capitale. Su questo punto le sigle sindacali e
gli industriali preferiscono non fare previsioni. Sperando che gli automobilisti puntino sulla Fiat. E che il dieselgate resti legato
alla Germania.
IL CASO/ La Regione e l’uso discrezionale di fondi pubblici
Quegli strani vitalizi a persone “illustri”
di Stefania Pascucci
I
l Partito democratico e il vitalizio per cittadini illustri,
una storia sconosciuta ai
più. Piero Marrazzo - governatore del Lazio travolto dallo
scandalo di Via Gradoli, luogo
di transessuali e festini a base
di droga e costretto a dimettersi nel 2009 - fa in tempo ad
attribuire un assegno vitalizio
(cioè, per tutta la vita) a due
persone, secondo il suo parere, “illustri” e indigenti. Il
primo “illustre” di nome Benedetto Simonelli, all’epoca di
soli anni 61, beneficia di un assegno annuo di 12mila euro,
mentre il secondo nome è
quello di Luciana Fortini,
classe 1927, alla quale è corrisposto un assegno di 8mila
euro annui. Lo ha fatto ricorrendo alla legge regionale n.
21 del 1999, istituita da Piero
Badaloni, giornalista Rai che
dal 1995 al 2000 ha rivestito
la carica di presidente della
Regione Lazio.
Secondo questa strana legge
regionale che concerne l’istituzione di un assegno a vita,
sono meritevoli i “cittadini illustri che si siano particolarmente distinti, in ambito
regionale, nel campo delle arti,
delle scienze e delle lettere,
che si trovino in stato di indigenza" A prima vista distinguere chi realmente ha
contribuito all’accrescimento
culturale e sociale del territorio laziale sembrerebbe un
compito arduo e, quindi, scegliere tra possibili migliaia di
persone che in qualche modo
potrebbero essere riconosciute come tali dovrebbe richiedere non solo un avviso
pubblico ma anche un esame
accurato dei requisiti. Nessun
dubbio ebbe, invece, Marrazzo
nel firmare il decreto per il vitalizio per Simonelli e Fortini.
E senza ricorrere a nessuna
graduatoria. Eppure da una veloce ricerca su Internet, del
primo non c’è traccia di una
biografia, risulterebbe aver
partecipato come attore di secondo ordine in due film,
anch’essi di spessore minimal,
“Rosina Fumo viene in città
per farsi il corredo” e “Gli ultimi tre giorni”. Un po’ poco.
Ovvio che l’accertamento della
Siae nei suoi confronti è stato
pari a zero. Se si parla di meriti
illustri, qui sono decisamente
nascosti in chissà quale angolo buio. Per la Fortini il discorso è un altro. Risulta
tuttora, anche se ultraottantenne, un’artista di rilievo tale
da meritarsi una citazione nel
catalogo dei Beni Culturali, per
essere tra gli artisti della mostra andata in scena a Tivoli a
Villa Adriana dall’8 aprile al 6
novembre 2011. In più la Fortini è titolare di una elegante
sito ( link lucianafortini.com)
nel quale si spiega nei dettagli
chi è l’artista, quali sono le
opere e dove sono le esposizioni, comprese le collaborazioni
con
la
società
internazionale Antinoo e l’università di Tor Vergata di Roma.
Qui il dubbio si pone doppio:
artista sì, ma perché definirla
“illustre”? E si può definire la
signora Fortini un’indigente
dopo aver letto di tutte le sue
collaborazioni con istituti di rilievo, quelli sì, così importanti?
Siamo andati a fondo di questa
storia non solo poco chiara, di
cui i protagonisti sono i soliti
amministratori di denari pubblici, soldi dei cittadini, perché
in questi giorni è stata istituita, di nuovo, una commissione che dovrà decidere come allora - altri vitalizi a personaggi “illustri” del calibro di
Simonelli e Fortini, cui poi la
Regione corrisponderà i relativi assegni. Guarda caso un
altro politico del Pd, un altro
governatore del Lazio ha firmato il decreto. Questa volta,
dopo Badaloni, Marrazzo,
tocca a Nicola Zingaretti.
anità
S
la
Lazio
del
NUMERO 51 ANNO I SABATO 3 OTTOBRE 2015
IN PRIMO PIANO
LA MAPPA DEL POTERE
La sanità
per il Giubileo?
Non è pronto
quasi niente
E se scoprissimo
che a dettare la strategia
è il sub commissario
Giovanni Bissoni? a pagina 10
a pagina 8
Tagli, Regioni
contro Renzi
Zingaretti
fuori dal coro
Tace
C
hiamparino (PD) denuncia
le incongruità del governo,
che si era assunto un anno
fa l’impegno di destinare
due miliardi in più per il
2015 e tre per il 2016: ma lo stanziamento
per la Sanità nelle singole Regioni è stato
azzerato,e forse per il 2016 ci potrebbe essere un miliardo. I conti non tornano e la
conferenza delle Regioni protesta contro
Palazzo Chigi, ma Zingaretti, Presidente
e Commissario della Sanità per il Lazio rimane muto, non alza la voce, come se non
si rendesse conto (possibile’) che la sanità
del Lazio, quella che lui governa, è alla
canna del gas. Vanificati i giochi di prestigio come l’accorpamento a forza delle ASL
di Roma Capitale, decreto finito ingloriosamente in una proposta di legge che
dovrà fare l’intero iter in Consiglio Regionale. Ne uscirà chissà quando, e chissà in
quali condizioni. Tutto ritorna in ballo,
dunque, e servono altre soluzioni per risparmiare pochi spiccioli (nessuno ha fatto
i conti in proposito e li ha resi pubblici, un
motivo ci sarà) ma Zingaretti finge di non
accorgersi che aumentano nei Pronto Soccorso e le liste di attesa, mentre grazie al
decreto del Ministro Beatrice Lorenzin,quello che taglia 208 prestazioni sanitarie
- i cittadini saranno chiamati ad un ulteriore esborso per poter eseguire analisi cliniche e prestazioni specialistiche.
Né si può pensare che il disastro della sanità laziale possa essere sanato solo dagli
ottantotto milioni di euro, elargiti dal governo in ragione del Giubileo. L’iper attivismo di Zingaretti da un cantiere all’altro
può far credere alla gente che si stia interessando realmente ai problemi sanitari
dei propri concittadini. Ma non cambia la
sostanza delle cose. Quando avranno il
coraggio Zingaretti e il responsabile della
“cabina di regia” D’Amato di aprire un tavolo di confronto con i camici bianchi, con
i medici di famiglia, con le tante Onlus che
della sanità sono un riferimento importante, per cercare soluzioni condivise? Non
basta accorpare servizi se poi quei servizi
non ci sono, non basta la pubblicità sugli
autobus dell’Atac per far credere che la sanità regionale funzioni. Zingaretti oggi si
trova a dover difendere il Lazio anche e
principalmente contro la coppia RenziLorenzin incapace di dare risposte concrete a chi già paga per il servizio sanitario
nazionale e regionale. Ma forse il governatore non si vuole esporre troppo.
Il Corvo
la
Sanità Lazio
sabato 3 ottobre 2015 pagina 8
PRIMO PIANO
del
IN PRIMO PIANO
COSA NASCONDONO I SORRISI E LE DICHIARAZIONI
RASSICURANTI DI ZINGARETTI
La sanità per il Giubileo?
Non è pronto quasi niente
Ufficialmente va tutto bene, in realtà non sono ancora stati assunti gli operatori in più necessari
(bisognerà anche formarli), non sono state acquistate le nuove ambulanze (45, ma dovevano rimpiazzare
quelle che non camminano più). Sarà una corsa contro il tempo e il rischio rimarrà altissimo
di Giulio Terzi
U
fficialmente va tutto
bene, anzi. Benissimo.
Volti sorridenti, messaggi
enfatici. Il solito Zingaretti con il caschetto
giallo da cantiere in testa è uno spot dell’ottimismo. Roma è sempre stata all’altezza della situazione, in altre occasioni
tutto si è svolto nell’ordine e senza scosse.
Ma si è sempre trattato di eventi circoscritti nello spazio e cronologicamente : il
Giubileo si gioca su tempi lunghissimi e
con troppi picchi di rischio. La professionalità dei tecnici è stata dimostrata nelle
diverse occasioni ma ora servono uomini
e mezzi. E da questo punto di vista siamo
messi male, malissimo anche se nessuno
deve saperlo. In realtà siamo sull’orlo di un
abisso e il rischio di precipitare è altissimo.
Stiamo parlando del sistema di gestione
del sistema dell’emergenza sanitaria in occasione del Giubileo. In realtà curiosando
dietro le quinte emerge un quadro agghiacciante. Il countdown procede impietoso e scopriamo – ad oggi – che le 45
nuove ambulanze da mettere in campo
semplicemente non esistono. Due gare
sono andate deserte, mai visto niente di simile! Finirà che si procederà per affidamento diretto all’ultimo momento e al
prezzo dettato dal mercato? Con tanti saluti ad una gestione oculata e soprattutto
trasparente. Sgombriamo anche il campo
da un equivoco creato dalla propaganda
zingarettiana: questa fornitura di mezzi
viene spacciata come necessità del Giubileo, ma si tratta dello stesso numero di ambulanze che l’Ares 118 si propone di
acquistare da tempo: quelle che girano
sono vecchie, obsolete, le più recenti son
o del 2007. Tradotto significa che affrontiamo un anno di sofferenze con un parco
macchine ridotto e in parte rappezzato.
Ma non è finita. Siamo indietro con le assunzioni promesse e annunciate. Molto indietro. E non si tratta di personale
qualunque, ma di uomini e donne che
avranno nelle mani migliaia di vite. Andranno formate e inserite in un meccanismo già asfittico. I bandi procedono
faticosamente, e si è andati avanti sono per
i medici. Autisti, barellieri, infermieri?
Chissà, si sta lavorando. Ma se anche si facesse in tempo ad assumere nuovi operatori non si ha ormai la possibilità
temporale di formarli sufficientemente
per il delicato lavoro che dovranno svolgere. L’Ares 118 ha carenze storiche di organico, i responsabili dei turni fanno i salti
mortali per assicurare l’ordinaria amministrazione. Ma la prolungata emergenza
dettata dall’anno giubilare come verrà gestita? Con quanti uomini? L’arte di arrangiarsi è di casa a Roma ma viene da
chiedersi se qualcuno remi contro scientemente o si tratti più banalmente di incapacità gestionale, di sciatteria. I soldi,
pochi, ci sono ma ad oggi come sono stati
impiegati?. Molti ospedali li stanno utilizzando per lavori di restyling dei Pronto
Soccorso, anche se le gole profonde sottolineano che in alcune delle strutture coinvolte dalla operazione Giubileo ci siano
tracce di restauri molto recenti. Ma il problema dei Pronto Soccorso oggi è il colore
delle pareti o la carenza di personale e di
posti letto per ricoverare i pazienti?
(1- CONTINUA)
SERVIZI/ Test numero chiuso 2015
A rischio annullamento la prova di migliaia di candidati
S
ono moltissime le segnalazioni di questi giorni per
gravi irregolarità che si sarebbero verificate in occasione
dello svolgimento delle prove di
accesso alle facoltà a numero
chiuso 2015, per i corsi di laurea
in medicina e chirurgia ed odontoiatria e protesi dentaria, e per i
corsi di laurea in professioni sanitarie.
Il sistema delle etichette adesive
- che dovevano essere applicate
dai candidati sul foglio delle risposte e sul foglio anagrafica (introdotto per la prima volta
quest’anno) - ha creato moltissime problematiche agli studenti,
al momento della consegna degli
elaborati. Molti degli aspiranti
medici, infatti, pare non abbiamo
sottoscritto la scheda anagrafica
o abbiano apposto in modo errato
le etichette autoadesive o, co-
munque, abbiano consegnato
non correttamente il materiale di
prova. Ebbene, questi candidati secondo una stima circa il 10%
dei partecipanti al test - rischiano
di vedere annullata la propria
prova.
“Quest’anno il test di accesso alle
facoltà a numero chiuso” spiega
l’avvocato Cristiano Pellegrini
Quarantotti, esperto di diritto amministrativo e di impugnative di
concorsi pubblici, che, da oltre 10
anni, rappresenta uno dei più importanti riferimenti a livello nazionale in materia di ricorsi avverso
il mancato accesso alle facoltà
universitarie a numero chiuso,
“ha presentato delle enormi criticità. Molti candidati potrebbero
vedersi annullata la prova per errori commessi nella procedura di
consegna del test. Per capire
quale potrà essere la decisione
del MIUR al riguardo, occorrerà
attendere la pubblicazione della
propria prova (2 ottobre) e dopo la
graduatoria (7 ottobre) e vedere
per ciascun candidato se avrà
avuto validato il suo compito. Dopodiché, in caso di annullamento
della prova questi motivi, si potrà
agire con ricorso al TAR, impugnando il relativo provvedimento,
invocando l’assoluta contraddittorietà tra le disposizioni previste
dal bando ministeriale e le successive indicazioni operative fornite dallo stesso ministero alle
università. In sostanza, il bando
impartiva determinate istruzioni
e compiti alle commissioni in merito alla vigilanza del corretto
espletamento delle operazioni di
consegna dei moduli di prova (tra
cui la firma dell’anagrafica), ma
ciò non è stato fatto. Si può imputare, pertanto, a negligenze e/o
mancata chiarezza del Miur e
delle commissioni l’errore commesso riguardo la mancata
firma”.
Proprio per questo motivo la
prova di accesso alle facoltà a numero chiuso, rischia di sfociare anche quest’anno, come già i precedenti - in innumerevoli ricorsi
alla giustizia amministrativa.
sabato 3 ottobre 2015 pagina 9
CRONACHE
SERVIZI
la
Sanità Lazio
del
I LABORATORI INAUGURATI DALL'AZIENDA SANITARIA S.GIOVANNI ADDOLORATA
Farmaci ad personam
per i malati oncologici
Una nuova struttura produce farmaci contro i tumori con una logica che innalza incredibilmente la qualità, l'efficacia della cura
e l'attenzione nei confronti del paziente, e che limita nel contempo gli sprechi. Inaugurato anche il nuovo laboratorio di medicina trasfusionale,
un'area di 750 mq che comprende anche la biobanca delle cellule staminali e terapie cellulari a servizio del Reparto di Ematologia
di Francesco Vitale
C
erto non tutto funziona
ancora a dovere, i limiti
di una sanità ospedaliera che cambia e che si
proietta verso il futuro
sono ancora evidenti, ma non c’è dubbio che l’Azienda Ospedaliera S.Giovanni Addolorata stia procedendo a
grandi passi verso un livello di offerta
di servizi di indubbia eccellenza. Come
il nuovo laboratorio per produrre farmaci contro i tumori, appena inaugurato, uno dei più avanzati d’Italia. Il
servizio introduce concetto dei farmaci
ad personam, che innalza incredibilmente la qualità, l'efficacia della cura e
l'attenzione nei confronti del paziente,
e che limita nel contempo gli sprechi,
perchè si produce ciò che occorre,
quindi non si compra e poi si utilizza,
ma soprattutto si elimina il problema
dello smaltimento dei rifiuti medici
che hanno un costo altissimo. Il laboratorio si inserisce in un contesto davvero avveniristico se rapportato allo
standard medio dell’ospedalità italiana.
C’è il nuovo laboratorio di medicina
trasfusionale, che nasce dall'esigenza
di unificare tutte le strutture già esistenti, ma dislocate su più edifici del-
l'intero complesso ospedaliero Un'area
di 750 mq che comprende sia il sevizio
di medicina trasfusionale che la biobanca delle cellule staminali e terapie
cellulari a servizio del Reparto di Ematologia. L'intervento è stato realizzato
in 70 giorni, con finanziamenti in
conto capitale destinati dalla Regione
Lazio per oltre un milione di euro. Il
laboratorio si presenta maggiormente
tecnologico e soprattutto funzionale
con migliori spazi per gli operatori sa-
nitari. Il progetto prevede accessi e
percorsi dedicati per le attività aperte
all'esterno (accettazione o riconsegna
campioni e servizio di Emaferesi Terapeutica) separate dagli accessi dedicati
alle attività dei laboratori. Circa 40 mq
sono dedicati alle terapie con due posti
letto, servizio igienico dedicato e di separatori cellulari di ultima generazione. Per quanto riguarda i laboratori,
invece, saranno presto operativi quelli
dedicati alle attività di diagnostica im-
munoematologica per donatori di sangue e pazienti, pensati per ottimizzare
l'efficienza e l'efficacia dei flussi di lavoro e dotati di tecnologie avanzate
per la completa automazione analitica
e la tracciabilità dei risultati.
Tutto il reparto è dotato di impianto di
climatizzazione centralizzato, telecontrollato e tele gestito da remoto.
Grande importanza è stata data, inoltre, alla gestione degli allarmi, che prevedono un impianto di rilevazione
incendi e uno di allarme di sottossigenazione e presenza di gas tossici. Nel
reparto sono presenti, infine, i locali di
supporto necessari all'attività: sala medici, capo tecnico, tecnici di guardia,
medico responsabile, sosta del personale, medico di guardia, servizi igienici
per il personale, locali di stoccaggio
materiali d'uso e delle attrezzature e
per il materiale sporco e pulito. Uno
spot notevole per il presidente della
Regione Lazio Nicola Zingaretti, che
ha parlato di «un salto di qualità per la
vera difesa del diritto alla salute, con
un laboratorio all'avanguardia rispetto
ai parametri italiani». Il San Giovanni,
anche grazie ai lavori che stanno rendendo più funzionale il vecchio Pronto
Soccorso, si candida sempre più ad essere un polo centrale di Roma e del
Lazio. L'impatto con la lunga emergenza del Giubileo sarà a questo proposito un test di estremo interesse.Se i
nostri amministratori avessero un minimo di decenza dovrebbero archiviare i litigi e le polemiche inutili e
pensare alla città. E invece no. SI
stanno giornate intere dietro alla dichiarazione del momento, senza pensare i problemi storici. Chi se ne
importa chi ha invitato chi alla visita
papale. Il problema è che la gente è
esasperata, la città abbandonata e continua a cadere a pezzi.
Roma commissariata è purtroppo un
ipotesi archiviata. Nessun governo farebbe cadere l’attuale giunta prima del
Giubileo con la certezza dell’esasperazione dei romani. Vincerebbero i 5
Stelle a man bassa. Vincerebbe chiunque a man bassa vista la gestione Marino e il ricordo di quella Alemanno.
Resta il problema della città abbandonata, in preda a scioperi e agitazioni
che sono contenuti solo perché chi
sciopera perde una giornata di stipendio e di questi tempi non è cosa da
poco. Però prima o poi la misura sarà
colma. Ma i nostri continueranno a
fregarsene tutti presi da discussioni
sterili e senza futuro. Un po’ come questa città eterna… che sta morendo
SANITÀ&RICERCA/ Uno studio della Fondazione S.Lucia pubblicato su Translational Psychiatry
C’è un legame tra traumi infantili
e forme depressive in età adulta
di Marco De Leo
S
carsi livelli di cure parentali, maltrattamenti fisici, abusi sessuali. Nessun essere umano merita di essere
esposto a questi eventi traumatici. Ma
quando toccano la vita di un bambino o un
adolescente, il fenomeno diventa ancora
più delicato. Perché tutto quello che la
persona subisce nelle fasi precoci dello
sviluppo, resta ineluttabilmente impresso
nella sua mente per sempre. Non solo
nella sua memoria, ma anche a livello neurobiologico.
Uno studio recentemente pubblicato su
Translational Psychiatry firmato dai ricercatori della Fondazione Santa Lucia Irccs
di Roma evidenzia la correlazione tra
l’esposizione a stimoli ambientali negativi
durante l’infanzia o l’adolescenza e la pre-
disposizione biologica a sviluppare forme
di depressione da adulti. La Dott.ssa Valeria Carola, ricercatrice del Laboratorio di
Neurobiologia del Comportamento, spiega
che grazie all’utilizzo di modelli preclinici
il suo team di lavoro ha «identificato alcuni
dei meccanismi biologici e molecolari che
traducono l’esposizione a traumi precoci
in disturbi depressivi in età adulta». Comportamenti antisociali, simil-depressivi e
anedonia, ovvero l’incapacità di trovare
soddisfazione nella vita, sono tra le principali conseguenze di queste alterazioni
neurobiologiche.
«Ma predisposizione non significa predeterminazione - precisa la dott.ssa Carola -.
Non tutti gli individui che sperimentano un
trauma in età precoce sviluppano depressione in età adulta». Tra chi subisce un
trauma precoce viene infatti stabilito il di-
stinguo tra suscettibilità e resistenza a sviluppare patologie depressive da adulte. Risulta dunque importante «individuare
biomarcatori misurabili in maniera non invasiva» che possano predire queste patologie, per importare le scoperte scientifiche
nel campo della prevenzione clinica.
In particolare il Laboratorio di Neurobiologia del Comportamento della Fondazione
Santa Lucia ha osservato che «le alterazioni del comportamento di chi è stato
esposto a uno stress in età precoce sono
associate ad una diminuzione dei livelli di
espressione nel cervello e nel sangue di
una molecola chiamata SIRTUNIA 1». Confrontando i livelli di SIRTUINA 1 nel sangue
di 27 pazienti con diagnosi di depressione
maggiore e negli individui sani del gruppo
di controllo è emerso che al diminuire di
questi livelli aumenta la severità dei sin-
tomi depressivi. Con la prospettiva di proseguire su questo filone di studi ed estendere il campione della ricerca, il prossimo
obiettivo sarà quello di identificare nuovi
potenziali bersagli farmacologici per la
prevenzione e la terapia della depressione
associata a traumi precoci.
Sanità Lazio
del
E se scoprissimo
che a dettare
la strategia è
il sub commissario
Giovanni Bissoni?
Asl Viterbo
Commissario
LUIGI MACCHITELLA
Direttore sanitario
Antonio Bray
Direttore Amministrativo Daniela Donetti
Asl Rieti
u
la
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LA MAPPA DEL POTERE
U
na fase di stallo pericolosa. Nessuna nomina –per non correre rischi –ma anche una non dichiarata paralisi amministrativa e gestionale nelle Asl e nelle aziende ospedaliere. Chi si assume la
responsabilità di prendere provvedimenti di sostanza, di qualsiasi tipo,
se sa di essere sul piede di partenza? Il fenomeno inverso, quelle delle
nonime, delle promozioni dell’ultima ora è prassi appunto degli ultimi
giorni di governo. Quindi tutto fermo. E ci potrebbero volere dei mesi per
ripartire. Ricordiamo che non si tratta di spostare questo o quel dirigente,
si tratta di cambiare faccia a mezza sanità laziale. Frosinone, Viterbo,
S.Andrea, Ifo, Spallanzani, RmB, RmC, Ares 118, Latina. Un terremoto.
Con una incognita in più: chi gestirà questa rivoluzione, chi la accompagnerà, correggendo passo passo gli errori? Con la rimozione della Dssi –
personaggio chiave della politica e del potere sanitario laziale – si apre
un vuoto proprio al centro. Servirebbe una persona capace di pilotare una
operazione complessa sia dal punto di vista amministrativo che da quello
politico. Non c’è all’orizzonte. A meno che il vero playmaker, l’ispiratore,
non sia Giovanni Bissoni, sub commissario governativo. Immanente, dicono, anche se non compare mai. Non è un tecnico qualsiasi, è un politico
con tessera in tasca e delle idee ben precise. E se dovessimo scoprire che
Zingaretti è etero diretto?
Direttore Generale
Laura Figorilli
Direttore sanitario
Marilina Colombo
Direttore Amministrativo Manuel Festuccia
Asl Frosinone
Direttore Generale
???
Direttore sanitario
Roberto Testa
Direttore Amministrativo Mario Piccoli Mazzini
LEGENDA
Commissario
Facente funzione
A rischio?
Vacante
In uscita a
Asl Roma A
CENTRO STORICO
Commissario
Angelo Tanese
Direttore sanitario
Barbara Giudiceandrea
Direttore Amministrativo Alessandro Moretti
Asl Roma B
Asl Latina
CENTRO STORICO
Direttore Generale
VITALIANO DE SALAZAR
Direttore sanitario
Vittorio Amedeo Cicogna
Direttore Amministrativo Sabrina Cenciarelli
Asl Roma C
u
Direttore Generale
MICHELE CAPOROSSI???
Direttore sanitario
Alfredo Cordoni
Direttore Amministrativo Vania Rado
u
EUR E DINTORNI
Direttore Generale
CARLO SAITTO
Direttore sanitario
Marina Capasso
Direttore Amministrativo Silvia Cavalli
Asl Roma D
DA TRASTEVERE A OSTIA
Direttore Generale
Vincenzo Panella???
Direttore sanitario
Flavia Simonetta Pirola
Direttore Amministrativo Paolo Farfusola
Asl Roma E
Asl Roma F
u
DAL VATICANO A BRACCIANO
Direttore Generale
Angelo Tanese
Direttore sanitario
Mauro Goletti
Direttore Amministrativo Maria Velardi
CIVITAVECCHIA
Direttore Generale
Giuseppe Quintavalle
Direttore sanitario
Francesca Milito
Direttore Amministrativo Lauro Sciannamea
Asl Roma G
Asl Roma H
u
TIVOLI, GUIDONIA, SUBIACO
Direttore Generale
GIUSEPPE CAROLI
Direttore sanitario
Domenico Bracco
Direttore Amministrativo Daniele Aguzzi
San Giovanni Addolorata
San Camillo Forlanini
Direttore Generale
ILDE COIRO
Direttore sanitario
Stefano Pompili
Direttore Amministrativo Massimiliano Gerli
Direttore Generale
Antonio D’Urso
Francesco Cortese
Direttore sanitario
Direttore Amministrativo Alessandro Cipolla
Sant’Andrea
Policlinico Universitario Umberto I
Direttore Generale
Lorenzo Sommella ff
Direttore sanitario
Lorenzo Sommella
Direttore Amministrativo Paola Longo
Direttore Generale
Domenico Alessio
Direttore sanitario
Amalia Allocca
Direttore Amministrativo VACANTE
Spallanzani
Ifo
Direttore Generale
Mastrobuono ???
Direttore sanitario
Marina Cerimele ???
Direttore Amministrativo Guglielmo di Balsamo???
Direttore Generale
Marta Branca ???
Direttore sanitario
Marina Cerimele
Direttore Amministrativo Guglielmo di Balsamo
Ares 118
u
CASTELLI, ANZIO, NETTUNO
Direttore Generale
FABRIZIO D’ALBA
Direttore sanitario
Narciso Mostarda
Direttore Amministrativo Francesca Merli
AZIENDE OSPEDALIERE
Direttore Generale
MARIA PAOLA CORRADI???
Domenico Antonio Ientile
Direttore sanitario
Direttore Amministrativo Francesco Malatesta
sabato 3 ottobre 2015 pagina 11
CRONACHE
RICETTA DEDICATA
PAROLA DI CHEF AUNA
CHI AMA I SAPORI DECISI
Pasta e ‘nduja, e portate a tavola
il vostro lato più piccante
di Piero Cantore
D
a buon calabrese amo il peperoncino e di
conseguenza i cibi piccanti quali - come
diceva un grande comico calabrese Franco
Neri – “u peperoncino e Soverato”, l’unico salume
dove il peperoncino è il componente principale ,
oltre naturalmente alla carne di maiale , e la N'duja.
La più famosa è quella originale di Spilinga , ma io
gradisco di più quella fatta con il suino nero di Calabria, che ha un gusto più intenso e più deciso. Infatti il suino nero è una carne più gustosa del suino
normale, crescendo allo stato semi brado, e, anche
se può sembrare strano, il suo grasso, essendo ricco
di omega tre e omega sei, fa bene al colesterolo.
La N’duja ha molteplici usi in cucina, ma il più conosciuto è quello più semplice: sul pane caldo con
un po’ di olio. La ricetta di questa settimana è la rivisitazione in chiave moderna calabrese delle famose “penne all'arrabbiata” ma con delle varianti:
vale a dire il pecorino rigorosamente crotonese stagionato e la N'duja. Adesso vediamo come preparare il piatto.
PENNE PECORINO E N'DUJA
Ingredienti per 4 persone
100 grammi di N'duja
40 grammi di pecorino crotonese stagionato
150 grammi di passata di pomodoro
320 grammi di penne rigate
1 cipolla di Tropea
olio quando basta
pepe nero e sale q.b.
PROCEDIMENTO
La preparazione è semplice ma molto gustosa.
Prima di tutto prendiamo una padella antiaderente,
sistemiamo all'interno la cipolla di Tropea con un
filo di olio e la facciamo soffriggere per bene; dopo
di che aggiungiamo la passata di pomodoro e la-
LE MANIE ASTROLOGICHE
di Patrizia Tamiozzo Villa
con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po'
maniacali, dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente
(5-12 ottobre 2015)
♈ Ariete (21 Marzo - 20 Aprile)
♎ Bilancia (23 Settembre - 22 Ottobre)
Mercurio, ancora opposto al vostro segno, vi
rende irrequieti; anche il Sole è contro; cercate
quindi di essere più comprensivi con il partner
e più sereni in famiglia; lavorate senza distrarvi, anche se vi mancano quei riconoscimenti che vorreste, ma non vi manca l’amore,
con Venere ancora positiva, ma per poco.
Avete Mercurio in anello di sosta nel vostro
segno: una situazione favorevole, che può
gratificarvi in famiglia e può trasformare una
relazione superficiale per chi è ancora libero
in qualcosa di ben più intimo e profondo. Mercurio positivo, poi, vi rende intuitivi e favorisce
molte professioni (giornalisti e scrittori).
♉ Toro (21 Aprile - 21 Maggio)
sciamo il tutto a cuocere a fuoco moderato per circa
8/10 minuti. Al termine del tempo, prendiamo la
N'duja, la tagliamo a fette, leviamo il budello e la
facciamo sciogliere nel pomodoro per altri 3/5 minuti, in base alla grandezza delle fette che abbiamo
ricavato. Quando il tutto è ben amalgamato, mettiamolo da parte e lessiamo le penne in abbondante
acqua salata . Nel frattempo grattugiamo il nostro
pecorino a scaglie grandi e, quando la pasta è al
dente, la saltiamo con il pomodoro e la N'duja ,
Mettiamo il pecorino lasciandone un po’ da parte,
saltiamo per bene il tutto e poi lo dividiamo in 4
piatti. Mettiamo qualche scaglia di pecorino sopra
ogni porzione e serviamo il nostro primo a tavola.
ABBINAMENTO
A questo piatto tipicamente calabrese dobbiamo rigorosamente abbinare un vino del territorio, ma
che si leghi bene al piccante in modo da pulire le
nostre papille gustative. Serve dunque un vino incisivo ma elegante: noi consigliamo un Merlo o un
Sangiovese, così da lavare bene la bocca con il gusto
del piccante e accompagnarla al boccone successivo.
La ricetta di Sisto
Fiori di zucca ripieni
Ingredienti
Fiori di zucca
Ricotta
Olive di Gaeta
Capperi di Pantelleria
Sale e parmigiano qb
Preparazione
Mettiamo ricotta, olive denocciolate e tagliate a pezzetti e parmigiano in una ciotola, quindi amalgamiamo bene, aggiungendo i capperi di Pantelleria e alla fine aggiustando di sale, secondo i nostri gusti. Dopo aver delicatamente lavato e
asciugato i fiori di zucca, svuotiamoli per poi riempirli con il ripieno precedentemente preparato. Disponiamoli in una teglia e inforniamo a 250 gradi per 15 minuti
circa. Buon appetito.
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♏ Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre)
Venere, dal giorno 8, porta il suo aiuto per le
vostre storie sentimentali e Marte, in un segno
positivo insieme a Giove, vi dona quell’energia
che vi rimette in forma; nuove occasioni lavorative sono pronte per voi: rimboccatevi le maniche e datevi da fare! Serenità in famiglia.
Saturno vi ha lasciato e quindi potete tirare un
sospiro di sollievo. Avete però ancora una Venere negativa in Leone e pertanto non potete
sperare in grandi successi nel campo amoroso. Perciò dedicatevi di più al tempo libero.
♊ Gemelli (22 Maggio - 21 Giugno)
Anche se Marte in quadratura vi fa sentire perdenti, grazie a Saturno potrete ottenere risultati
positivi nel lavoro e negli affetti, anche perché
avete una Venere amica ancora nel segno
amico del Leone e quindi potrete vivere momenti di intensa passione e anche regolarizzare unioni di fatto di lunga durata.
Saturno, opposto unitamente a Marte e
Giove, può provocarvi qualche fastidio nel
campo lavorativo; fortunatamente un Mercurio favorevole vi rende più scaltri e saprete
così parare i colpi degli avversari e reagire
con il vostro solito acume a chi vi provoca;
così anche in amore potete averla vinta e non
perdere l’affetto di chi vi ama.
♋ Cancro (22 Giugno - 22 Luglio)
Marte in Vergine e, dal giorno 9 anche Venere,
vi rendono più amabili del solito; Mercurio, negativo, può far rivivere antichi rancori e rendervi particolarmente irritabili anche se si tratta
di piccoli fastidi; poiché questa è sicuramente
una settimana un po’ particolare, vi si invita alla
serenità, alla prudenza e alla riflessione, in attesa di tempi migliori, che sono molto vicini.
♌ Leone (23 Luglio - 22 Agosto)
Avete ancora Venere nel vostro segno, che vi
rende fortunati in amore; Giove e Marte esigono da voi molta prudenza nel lavoro e negli
affari; fortunatamente però anche Saturno è
positivo e vi favorisce nel campo lavorativo e
in quello delle attività sociali e filantropiche.
♍ Vergine (23 Agosto - 22 Settembre)
Avete Giove nel vostro segno e vi favorisce
nel lavoro; Marte accresce l’energia; Saturno,
in quadratura, può complicare, agli appartenenti alla prima decade, qualche situazione,
anche in ambito familiare; perciò molta attenzione e prudenza nelle scelte da adottare.
♐ Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre)
♑ Capricorno (22 Dicembre - 20 Gennaio)
Mercurio vi rende nervosi e intrattabili; avrete
però una forma fisica migliore perché Marte e
Giove in Vergine aumentano l’energia e le risorse fisiche del vostro organismo. Ottimi risultati in questo periodo per gli sportivi
professionisti del segno.
♒ Acquario (21 Gennaio - 18 Febbraio)
Saturno, positivo nel segno del Sagittario, porta
un indubbio miglioramento nella vostra vita sentimentale; potrete risolvere ogni malinteso nel
vostro matrimonio o nella vostra attuale relazione amorosa; Venere è in opposizione nel
Leone (fortunatamente ancora per pochi giorni);
superate le eventuali difficoltà sentimentali impegnandovi molto fortemente nel settore lavorativo e dei vostri hobby.
♓ Pesci (20 Febbraio - 20 Marzo)
Cercate di rilassarvi con trattamenti tonici, considerato che vi sentite piuttosto affaticati; Saturno è negativo, in Sagittario, e accresce il
vostro spirito polemico, in ciò favorito da
Giove, opposto al vostro segno; fortunatamente Nettuno decisamente positivo può offrirvi validi sostegni per risolvere ogni problema
nel campo lavorativo e degli affari.
SISTORANTE
Il ristorante si trova vicino ai
Musei Vaticani e a pochi
passo dal mercato Trionfale.
Le materie prime quindi sono
sempre freschissime e per
questo motivo il menu cambia
quotidianamente. Tra le varie
portate, molto buoni gli gnocchi, fatti in casa, se ne possono scegliere 6 tipi.
Ambiente molto familiare e informale, massima cura per i
commensali, a disposizione
45 coperti.
Non rinunciare ad una cena fuori...
il Sistorante propone
il menù light
Carpaccio di spigola
Vermicelli al pomodoro
fresco basilico e scampi
oppure
Gamberoni grigliati accompagnati
da pinzimonio
tagliata di ananas e kiwi
un calice di vino bianco chardonnay
Euro 25 a persona
SISTORANTE
Via Tolemaide 17 - Roma
Tel. 0664521715
sabato 3 ottobre 2015 pagina 12
RUBRICHE
FUORI PISTA
ALLA RICERCA DELLE GELATERIE MIGLIORI LONTANE
DAI CIRCUITI DEL GRAN TURISMO
Gelato, un consumo consapevole
Duecento nuove gelaterie a Roma, è vero boom con aumenti di vendite del 4-6 per cento, Nella capitale sono già 1700 gli esercizi,
con migliaia di addetti. Un percorso di qualità si impone e il Giubileo può essere una buona occasione per fare ordine
LA CLASSIFICA
1 IL RE DEL GELATO
Via Augusto Vera 52,
Roma
2 GELATERIA SPLASH
Via Eurialo 104
3 GELATERIA MARANI
Via dei Volsci, 57
4 GELATERIA PICA
Via della Seggiola, 12
5 LEMONGRASS
SMS LINE (Tel. 351.2366300)
S
e tutti si occupano di gelato il motivo c’è. Stiamo
assistendo al decollo di un
fenomeno di un certo interesse.
Sugli scudi il gelato artigianale,
che sta sorpassando quello industriale. Contro ogni logica economica. Ma il primo è più buono
del secondo. E si trova ovunque.
Solo a Roma negli ultimi due
anni sono state aperte circa 200
gelaterie , si trovano ad ogni angolo di strada. C’è l’imbarazzo
della scelta e scatta una concorrenza spietata. Vince il gusto del
pubblico, vince la qualità, si dvorebbe dire. E il senso della nostra iniziativa è questo, quello di
accompagnare un consumo
consapevole. “A Roma le gelate-
rie – dice Claudio Pica., leader
indiscusso della Associazione
Italiana Gelatieri - – sono circa
1700, un numero veramente
importante mentre in Italia sono
oltre 41 mila anche se un censimento reale è difficile in quanto
oltre ai laboratori artigianali vi
sono i semplici punti vendita. Le
gelaterie italiane si stanno affermando anche con grande velocità in tutto il mondo con molti
nostri maestri gelatieri che
aprono all’estero sia in proprio
ma anche tramite il settore del
franchising. Un comparto enogastronomico di grande importanza che vede l’Italia ed il Made
in Italy, in grande predominanza
a livello mondiale anche per
quanto riguarda il consumo procapite con circa 170mila tonnellate consumate, con una media
di oltre 3kg di gelato a testa".
Cifre importanti. Migliaia di addetti – a questo punto sempre
meno stagionali – fatturati interessanti. Alcuni esercizi conoscono un autentico boom, frutto
del mix prodotto buono-ambiente confortevole- tam tam tra
i consumatori. Un percorso di
qualità si impone e il Giubileo
può essere una buona occasione per fare ordine. E quasi
sempre quelle sono le gelaterie
artigianali migliori. Ma c’è anche
qualche prodotto di nicchia che
sfugge. Noi cerchiamo di portarlo alla ribalta.
I GUSTI PREFERITI
Cioccolato fondente
Crema pasticcera
Pistacchio
Ricotta e fichi
Banana e noci
Cioccolato all’arancia
Cannolo siciliano
Fragola
Stracciatella
Riso
pagine a cura
di Francesco Vitale
Via Barletta 1
Via Ottaviano 29
6 GELATERIA RETRO’
Via Baldo
degli Ubaldi 118
7 L’ANGOLO
DEL GELATO
Via Trionfale 75
8 GELATERIA
LA ROMANA
Via Ostiense 48
9 466 CAFE
Via Ugo Ojetti 466
10 FATA MORGANA
Via Leone IV 50/52
11 ARCIONI
Via Nemorense, 57
12 BARTOCCI
Via Alessandria,
145/147
13 GELATERIA
MILLENNIUM
Piazza
Santa Maria
delle Grazie
2/A
ATTENDIAMO I VOSTRI SMS AL 351 2366300
I 10 messaggi più simpatici, originali, divertenti, riceveranno in omaggio un libro
sulle gelaterie e le cornetterie romane e un invito a prendere un gelato con noi,
in una delle gelaterie da voi premiate attraverso gli sms.
sabato 3 ottobre 2015 pagina 13
RUBRICHE
FUORI PISTA
ALLA RICERCA DELLE GELATERIE MIGLIORI LONTANE
DAI CIRCUITI DEL GRAN TURISMO
Quel piccolo gioiello nel cuore di Talenti
Il 466 Cafè di Via Ojetti, gestione familiare e cortesia, passione e professionalità. E, naturalmente del buon gelato
N
on solo gelateria, ma anche un
bar pasticceria. Ce ne è per
tutti i gusti si potrebbe dire. La
scelta ottimale per gli abitanti e i lavoratori del quartiere Talenti a Roma.
E' il 466 Cafè, questo il nome del locale
si trova verso la fine di Via Ugo Ojetti (i
lettori indovineranno il numero civico), a
pochi metri dalla rotonda che collega
strade verso la Nomentana, la Tiburtina e
la Bufalotta fino al centro commerciale
Porta di Roma.
Al 466 Cafè, cortesia e professionalità
sono di casa. Un locale ben curato dove
respirare un ambiente familiare.
I nostri lettori lo segnalano via sms
per le ottime colazioni, con cornetti
e brioches, per i piatti freschi preparati ogni giorno a pranzo e, inevitabilmente, per i svariati gusti di
gelato. La location è perfetta anche
per gli aperitivi a buffet e gli happy
hour a prezzi molto buoni.
Il 466 Cafè è a gestione familiare.
Entrando colpiscono le le lavagne
scritte con il gessetto dove ogni
giorno si fa il menù del giorno con i
piatti speciali consigliati. Un vero e
proprio ristorante.
Forse la cosa che piace ancora di
più è che il locale è gestito da marito e moglie che si cimentano
anima e corpo per dare il meglio di loro
stessi per la buona riuscita.
466 CAFE'
Via Ugo Ojetti 466
00137 Roma
La Romana è un’esperienza non perdere
All’Ostiense una gelateria fuori dal comune, con un prodotto artigianale raffinato e genuino. Artigiani per tradizione e passione
dal 1947 propongono gusti della tradizione fatti esclusivamente con prodotti selezionati, seguendo le antiche ricette di una volta
L
aRomana è un’esperienza, un
incontro, uno scambio. Artigiani per tradizione e passione dal 1947 in continuo
movimento e ricerca
La gelateria La Romana nasce nel
cuore del centro storico di Rimini
nel 1947 prendendo il nome dalla
figlia del primo proprietario e fondatore. Dopo pochi anni Vito Zucchi, capostipite della famiglia,
rilevò l’attività e grazie alla sua fervida fantasia basandosi sui pochi
ingredienti presenti allora realizzò
una vasta gamma di gusti di qualità, che si possono gustare anche
oggi.
Proprio questa scelta ha fatto in
modo di realizzare un gelato che
possa far sorridere i bambini e che
arrii al cuore di tutti.
La Romana è presente con i suoi
punti vendita in tutta Italia e ovviamente anche a Roma. Propone
gusti della tradizione fatti esclusivamente con prodotti selezionati,
seguendo le antiche ricette di una
zare il cliente al consumo
esclusivo di prodotti genuini,
vengono proposti gusti realizzati con prodotti accuratamente selezionati, come ad
esempio la nocciola (prodotto ottenuto esclusivamente
da
"Nocciola
Piemonte IGP") e il Marsala
Dop.
Lo abbiamo provato per voi e
la domanda nasce spontanea. Come fa il gelato a essere così fresco, buono e
soprattutto cremoso?
Semplice, ci rispondono i
proprietari, basta produrne quantità minime in diversi momenti
della giornata e fare in modo che
la sua durata media non superi le
tre ore. I clienti, e i nostri lettori,
sembrano dar loro ragione.
volta. E' un gelato realizzato fresco
ogni giorno nel laboratorio artigianale con ingredienti genuini di un
tempo, uova, zucchero, panna fre-
sca e con l'aggiunta di latte
biologico.
Per sensibiliz-
Gelateria La Romana
Via Ostiense 48
Tel. 06 5730 2253
www.gelateriaromana.com
ChiùSapore
TRATTORIA VERACE
PIZZERIA NAPOLETANA
Via Ugo Ojetti 514- 00137 Roma - Tel. 06.82004177 - sopra il supermercato super élite
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sabato 3 ottobre 2015 pagina 14
RUBRICHE
ACCADEMIA DI VIA FLAMINIA TRA LIRICA,
SCELTI PER VOI L’MUSICA
DA CAMERA E DANZA MODERNA
IN PRIMA FILA
Il barocco e la Carmen versione 2.0
nella nuova stagione della Filarmonica
di Maria Pia Miscio
R
icomincia dall’opera
l’Accademia Filarmonica Romana,
che a 195 anni dalla
sua fondazione inaugura la nuova stagione, giovedì 22 ottobre, al Teatro Olimpico, con una
versione rinnovata e, se possibile,
ancor più sorprendente, della Carmen di Bizet eseguita dall’Orchestra
di Piazza Vittorio. Che, con la direzione artistica e la regia di Mario
Tronco e la direzione musicale di Leandro Piccioni, passerà con disinvoltura dalla salsa al flamenco, dalla
tecno alla lirica, dal blues al tango e
alle sonorità arabe, sempre nel rispetto della partitura originaria firmata da Bizet.
Dopo questa prima assoluta, la stagione dell’Accademia Filarmonica
proseguirà fino a maggio, snodandosi, come è ormai tradizione, in ben
tre spazi: l’Olimpico appunto, il Teatro Argentina e la Sala Casella, nella
sede della Filarmonica in via Flaminia. E, come tradizione vuole, anche
quest’anno i concerti si alterneranno
alla danza e al teatro musicale, per un
totale di oltre trenta appuntamenti
in cartellone.
Il Teatro Olimpico accoglierà soprattutto la danza (con il ritorno sempre
I Momix, ospiti del Festival della danza dell'Accademia Filarmonica Romana
atteso dei Momix e del Festival Internazionale della Danza di Roma),
l’opera e alcuni concerti speciali,
come quello della celebre percussionista Evelyn Glennie. La musica da
camera e i grandi solisti saranno di
scena al Teatro Argentina, consolidando una preziosa collaborazione
con il Teatro di Roma e portando al
centro della vita di questo teatro la
musica, sua ospite assidua per quasi
tre secoli. Si alterneranno sul palco
fra rarità barocche, repertori classici
e contemporanei Cristina Zavalloni,
Mischa Maisky con la figlia Lily, Fe-
derico Tiezzi e Sandro Lombardi, Rinaldo Alessandrini con Concerto Italiano, Alessandro Quarta con
Concerto Romano, l’Ensemble
L’Estravagante con Stefano Montanari. La Sala Casella, infine, si conferma, dopo il successo della passata
stagione, cuore pulsante del “Cerchio
della Musica”, un ciclo di appuntamenti in cui si potrà entrare in contatto con interpreti, compositori e
artisti, impegnati a stringere con il
pubblico un rapporto più intimo e diretto.
Appare davvero difficile scegliere tra
i tanti nomi di una stagione tanto
ricca: ma il dovere di cronaca impone
l’obbligo della cernita. Per questo ci
piace segnalare ancora il primo appuntamento con la danza, all’Olimpico: si tratta dello spettacolo che
apre il nuovo anno, giovedì 7 gennaio, “La bella addormentata”, un
classico di Marius Petipa, sulle celebri note di Čajkovskij con il Balletto
di Mosca "La Classique". E sarà
danza, oltre che con i Momix di
Moses Pendleton, con Astra Roma
Ballet, Aterballetto e Balletto del
Sud.
Il ciclo di concerti al Teatro Argentina si inaugura giovedì 21 gennaio
con “Stravaganze armoniche”, concerto tutto barocco con i quattro musicisti dell’ensemble L’Estravagante.
Ma nel programma si leggono anche
i nomi del Quartetto Prometeo e di
Sandro Cappelletti, di Beatrice Rana,
del Quartetto Modigliani. La Sala Casella in via Flaminia ospiterà invece
gli appuntamenti con “Il Cerchio
della Musica” a partire dal 5 novembre.
Accademia Filarmonica Romana
Stagione 2015 - 2016
Abbonamenti a partire da € 36;
biglietti da € 10 a € 40
Info e programma dettagliato
06 3201752
ALL’AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA IL 7 OTTOBRE
TEATRO SISTINA
Torna Billy Elliott
Sarà il sogno di “Billy Elliot il Musical”, a inaugurare la nuova stagione
del Teatro Sistina, il 1 ottobre. Il musical, con le musiche di Elton John e
la regia originale di Massimo Romeo
Piparo, che firma anche l'adattamento italiano, resterà in scena fino
al 18 ottobre. A dare vita alla storia
del ballerino che appassiona intere
generazioni di talenti è Alessandro
Frola, quattordici anni e un curriculum da piccola étoile.
Biglietti da € 27,50 a € 44;
info 06 4200711
TEATRO DELL’OPERA
La libertà secondo Weill
Al Teatro dell’Opera, dal 6 al 17 ottobre, va in scena “Aufstieg und fall der
stadt Mahagonny” (“Ascesa e caduta
della città di Mahagonny”), su libretto
di Bertolt Brecht e musiche di Kurt
Weill. Si tratta di un’opera che ha fortemente segnato la musica del Novecento ed è stata a lungo considerata
simbolo dell’opposizione politica e
musicale al nazismo. L’opera conclude la stagione lirica dello stabile
capitolino.
Biglietti da € 17 a € 150;
info 06 481601
PARCO DELLA MUSICA
Apparat
Sascha Ring è un protagonista inarrestabile dell’ultimo decennio della
musica elettronica. Dopo aver pubblicato tre acclamati album con il nome
di Apparat ed essersi esibito in intensi live in migliaia di club e festival
di tutto il mondo, l’artista berlinese
sarà all’Auditorium Parco della Musica per un’attesissima tappa del
suo “Soundtrack live”. Appuntamento il 2 ottobre alle 21 in Sala Sinopoli.
Biglietti da € 20 a € 25 euro;
info 06 80241281
Joe Satriani, il virtuoso della chitarra
di Tonino Merolli
G
rande fermento fra tutti gli
appassionati di chitarra elettrica che in Italia (come nel
resto del mondo) sono davvero tanti
per i preannunciati live di uno dei più
importanti chitarristi statunitensi:
Joe Satriani. Quattro le date del tour
italiano che prevede un concerto a
Roma la sera di mercoledì 7 ottobre
all’Auditorium Parco della Musica.
Non ostante sia stato più volte nel
nostro paese il virtuoso strumentista
americano di chiare origini italiane
(nonni paterni di Piacenza e Bobbio,
quelli materni originari di Bari) continua a richiamare numerosi appassionati che, nell’occasione, non si
faranno sfuggire la data capitolina di
questo “The Shockwave Tour”, messosi in moto anche per promuovere
l’uscita del nuovo bellissimo album
di Satriani “Shockwave Supernova”.
Un lavoro che vede la partecipazione,
accanto al virtuoso statunitense, di
nomi importanti del panorama musicale internazionale come Mike Keneally (tastiere, chitarra), Marco
Minnemann (batteria) e Bryan Beller (basso), da anni fedeli compagni
di viaggio del nostro e naturalmente
accanto a lui anche nel live dell’Auditorium.
Una serata, quella del 7 ottobre, dove
si potranno apprezzare, oltre le evidenti capacità virtuosistiche del chitarrista statunitense, anche le
indubbie capacità compositive,
messe in mostra sin dall’esordio discografico per la Relativity Record,
con l’album “Surfing with the Alien”
(eletto, nel 1987, miglior lavoro chitarristico dell’anno). Aspetti diversi
che compongono la personalità di un
artista davvero unico che ha aperto
la strada ad allievi diventati, a loro
volta, dei veri e propri maestri come
il grande Steve Vai o ha saputo conquistare la fiducia di personaggi
come Frank Zappa, nel cui gruppo
Satriani ha militato per diversi anni,
o di band come i Deep Purple ( ha
sostituito Ritchie Blackmore nel tour
del 1995).
Joe Satriani
Mercoledì 7 ottobre 2015, h 21
Auditorium Parco della Musica,
Sala Santa Cecilia
Biglietti da € 30 a € 52
Info: 06 80241281
L’INIZIATIVA DI SANTA CECILIA DAL 3 OTTOBRE
Viaggio nella musica di Beethoven in 5 concerti
A
ntonio Pappano, per il decimo anno direttore musicale dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, affronta in cinque
concerti consecutivi il ciclo dei cicli: tutte le nove
Sinfonie di Beethoven. Le celebri composizioni
verranno proposte in una chiave diversa e originale che è racchiusa nel titolo: "Beethoven e i
contemporanei". Il programma di ogni concerto
infatti volge lo sguardo sia al tempo di Beethoven sia al presente, accostando a Beethoven autori della sua epoca (Spontini, Cherubini) e della
nostra (Francesconi, Sollima, Nieder).
Si comincia sabato prossimo, 3 ottobre - al
quale si aggiungono le date di lunedì 5 e martedì
6 - con la “Nona Sinfonia”, proposta con “Bread,
Water and Salt”, nuova composizione di Luca
Francesconi su testi di Nelson Mandela, commissionata dall'Accademia di Santa Cecilia. Il
viaggio nell’universo di Beethoven prosegue sabato 10 ottobre (e poi lunedì 12 e martedì 13)
con le Sinfonie numero 2 e numero 5, alle quali
Pappano affiancherà l’ouverture dell’Olympie di
Spontini. Nell’appuntamento successivo, il terzo
del ciclo (in programma sabato 17 ottobre e
quindi lunedì 19 e martedì 20), riflettori puntati
sulle Sinfonie numero 4 e numero 7, alle quali
viene accostata l’ouverture della Medea di Cherubini. Il rapporto tra Beethoven e i contemporanei è invece al centro del quarto trittico di
concerti (sabato 24 ottobre, lunedì 26 e martedì
27), quando, con la Sinfonia numero 8 e la Sinfonia numero 6 “Pastorale”, sarà eseguito il
nuovo brano di Giovanni Sollima “Ludwig Frames”, commissionato da Santa Cecilia. La conclusione del ciclo, in programma domenica 1
novembre (e quindi lunedì 2 e martedì 3), prevede l’esecuzione della Sinfonia numero 1 e
della Sinfonia numero 3 “Eroica”, accostate ad
un’altra prima esecuzione assoluta, la “Danza
lenta di C.S. tra gli specchi” del triestino Fabio
Nieder.
Beethoven e i contemporanei
Da sabato 3 ottobre
a martedì 3 novembre
Auditorium Parco della Musica, Sala
Santa Cecilia
Biglietti da € 22 a € 60
Info e orari: 06 80242501
direttore responsabile
Giovanni Tagliapietra
redazione
via Boezio, 6 00193 ROMA
tel. 06 32 80 34 81 - fax 06 32 80 34 00
[email protected]
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editore
IL NUOVO CORRIERE EDITORIALE SRL
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P. Iva e Codice Fiscale 9713300584
registrazione
Tribunale di Roma
n° 266 del 27 novembre 2014
sabato 3 ottobre 2015 pagina 15
esercizi commerciali
VATICANO
MASSENZI CAFFÈ SRLS
PIAZZA PIO IX N 3
PIZZERIA LA RUSTICHELLA
VIA ANGELO EMO
PRATI
PIZZERIA NON SOLO PIZZA
VIA DEGLI SCIPIONI N 95
STAR SHOP ROMA FUMETTERIA
VIA DEGLI SCIPIONI N 116
PIZZERIA SAN MARCO
VIA TACITO N 29
SISTORANTE
VIA TOLEMAIDE N 29
CENTRO
RISTORANTE CLEMENTE
ALLA MADDALENA
PIAZZA DELLA MADDALENA N 4
TRIONFALE
PINETA SACCHETTI
SALARIA - LIBIA
ARCIONI
PIAZZA CRATI N 22/24
LIBRERIA ARION
VIALE SOMALIA N 50
PASTICCERIA SALENTINA
VIA LAGO TANA
NOMENTANA
ARTE BIANCA – PANE,
PIZZA, DOLCI E…SFIZI
VIALE ADRIATICO N 97
CASSIA - FLAMINIA
RISTORANTE FLAMINIO 86
VIA FLAMINIA N 86
DELFO BAR EREDI SALVADEI SRL
PIAZZA DEI GIUOCHI DELFICI N 36
BAR LATTERIA VITI FABIO
VIA TAGGIA N 13/15
BAR PASTICCERIA GELATERIA TAVOLA
CALDA BAKER’S 2000 SRL
PIAZZA CAPECELATRO N 1/2A
AGORÀ SUPERMERCATI
VIA T. DE GUBERNATIS/ VIA TRIONFALE
IPER FAMILY SUPERMERCATO
VIA DI TORREVECCHIA N 1050
PIM SUPERMERCATO
VIA IGEA N 42
PIM SUPERMERCATO
VIA TRIONFALE N 8044/ VIA CORTINA
D’AMPEZZO
PIM SUPERMERCATO
VIA DI TORREVECCHIA N 590/
CENTRO COMMERCIALE IL FONTANILE
PIM SUPERMERCATO
VIA DI TORREVECCHIA N 313
PIM SUPERMERCATO
VIA PIETRO MAFFI N 114
PORTUENSE
POZZO DEL GELATO
VIALE ISACCO NEWTON N 82
PIM SUPERMERCATO
VIA PORTUENSE N 265
PIM SUPERMERCATO
VIALE ISACCO NEWTON/ VIA BELOTTI N 2
PIM SUPERMERCATO
VIA BRAVETTA N 403
PIM SUPERMERCATO
VIA BIOLCHINI N 15
SAN GIOVANNI - EUR
ZAMA CAFFÈ
PIAZZA ZAMA, 5
GRAN CAFFÈ DUE SCALINI
VIA ACAIA, 34
ASSO TUTELA
VIALE CASTRENSE N 31
PIM SUPERMERCATO
VIA ODERISI DA GUBBIO N 133
ARDEATINA
ORLANDI MAURIZIO CHIOSCO
VIA DELLE CAVE ARDEATINE N 4
BOCCEA
PIM SUPERMERCATO
VIA DI BOCCEA N 794/ VIA PIEDICAVALLO
OSTIA
LE PETIT CAFÈ
VIA VEGA N 6
BETTER CAFFÈ
VIALE PAOLO ORLANDO N 3
Fondazione
S.Lucia irccs
via ardeatina 306
ecco dove potete trovare
NAZIONALE – P.ZZA VENEZIA –
CAMPO DEI FIORI – CIRCO MASSIMO
BARBERINI
ANTONELLI PAOLA
LARGO CHIGI
ARANCI ORAZIO
LARGO ARGENTINA N 14
ARPINI BRUNA
PIAZZA DEL PARLAMENTO
DI PERSIO LUCA
VIA DEL TRITONE N 152
VENDITTI BIANCAMARIA
VIALE AVENTINO/ FAO
COLA FABIO
PIAZZA POLI
BALDUCCI LUCA
VIALE AVENTINO/ CIRCO MASSIMO
CAIAFFA BRUNO
VIA TRAFORO
ANTICA EDICOLA
PIAZZA COLONNA
CARACCI ELVIRA
PIAZZA BARBERINI
TERASCHI PRISCILLA
VIA DELLA SCROFA N 10
CECCARELLI NILDE
VIA NAZIONALE
VICARI ANTONELLA
PIAZZA DEL COLOSSEO
DE CAROLIS STEFANO
PIAZZA S. SILVESTRO
CERVONE ROBERTO
PIAZZA DELLA CROCE
DI STEFANO FIORELLA
PIAZZA CINQUECENTO
PRUNESTI MARIO
PIAZZA PASQUALE PAOLI
CRISTOFORI ROBERTO
LARGO ARGENTINA
DEL BENE ANNA
VIA SOLFERINO N 22
DI CAMILLO BRUNO
SALITA DE CRESCENZI
CINTI DANILO
VIA DEL BOSCHETTO/ VIA NAZIONALE
CARMELITANO ANTONIETTA
VIA NAZIONALE N 7
FAGIOLI SRL
VIA VENETO/ VIA VERSILIA
FARINA ROSSANA
PIAZZA CAMPO DE’ FIORI
DE ANGELIS FILIPPO
PIAZZA DELLA MINERVA
FERRI SERGIO
PIAZZALE ALBANIA
GURRERA GIANLUCA
VIA DE PRETIS N 96
FURINI ENRICO
PIAZZA DEL GESÙ N 48
GIORGIETTI MARIA GRAZIA
PIAZZA CAPRANICA N 78
GIOVANNOLA PIETRO
VIA NAPOLI/ VIA VIMINALE
GIUSTI MAZZINI/ ROBERTO
VIA PALERMO/ VIA VIMINALE
GRECO MARCO
PIAZZA DI SPAGNA N 57
SISAY/ HABTAMU WOLDER
VIA VITTORIO EMANUELE ORLANDO 75
PADOAN MASSIMO
VIA DEL BABBUINO N 150
BORIONI MIRKO
PIAZZA IN LUCINA N 31
DI GIANVITO DANIELE
VIA VENETO/ VIA LUDOVISI
MANCINI ALBERTO
VIA DOGANA VECCHIA N 1
AS&AB SNC DI PAOLA
PIAZZA PITAGORA N 6
MARTINOTTI GIOVANNI
VIA DELLA PACE
MASINI ANTONIO
PIAZZA BORGHESE N 90/B
MASTRONE MAURO
LARGO ARENULA N 12/B
BADII EMANUELA
PIAZZA DELLA LIBERTÀ
EDICOLA MONDINI
PIAZZA COLONNA SNC
PRUNALI GISELDA/ MORO
LARGO LOMBARDI
FRAU GIOVANNA
VIA RIPETTA/ VIA TOMACELLI
PANDOLFINO CLAUDIO
VIA BARBERINI
PIERONI SAS
VIA VENETO/ VIA LOMBARDIA
PODDA LUIGINA
VIA DEL GAMBERO
POLA ROBERTO
VIA S. ANDREA DELLE FRATTE
A&A DI VASAPOLLO
VICOLO DELLA MORETTA
VOLPINI CLAUDIO
VIA S. VINCENZO
DI GIULIANO LAMBERTO
VIA SISTINA N 108
VATICANO - AURELIA
GREGORIO VII
MIRIAM SNC
PIAZZA S.MARIA ALLE FORNACI
EDICOLA SAN PIO X
VIA SAN PIO X N. 16
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LARGO D. COLONNATO SNC
ULTIMA NOTIZIA SAS
VIA GREGORIO VII N. 55
VVV SAS DI ROBERTO V
VIA BALDO DEGLI UBALDI N 21
FERRI BRUNA
VIA GREGORIO VII N 340
DARIMA E C SNC
LARGO JACOBINI SNC
PACINELLI M.GRAZIA
LARGO GALAMINI N 192
SCHINOGOI STEFANO
VIA BALDO DEGLI UBALDI
RENZI MARCO
VIA S. SILVERIO VIA GREGORIO VII
TRABALZINI ALESSANDRO
PIAZZA PIO XII
FEDERICO ALESSANDRO
VIA AURELIA N 560
TIBURTINA – VERANO - S.LORENZO
J. & D. DI COSTA JAC
PIAZZALE DEL VERANO N 38
APPA SAS DI MASSIMO
VIALE IPPOCRATE SNC
NUOVO CATALDO 2
PIAZZALE STAZIONE TIBURTINA
FI.NA PELLEGRINI FS
PIAZZA DEI SICULI N 16
GIACOMINI
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NEW STORE SNC
LARGO BELTRAMELLI
ANTONINI
VIA DEI DURANTINI N 267
MARTUFI ANTONIO
VIA DEI SARDI N 79
FERRARI ALESSANDRO
VIA TIBURTINA N 111
QUINTO FABIO MASSIMO
PIAZZALE ALDO MORO
NUOVO CATALDO
INTERNO STAZIONE TIBURTINA
PORTA PIA – NOMENTANA
TALENTI – SALARIA – BOLOGNA
MONTE ROTONDO
AMBROSI GIULIO
CORSO ITALIA
ROMANELLO LUCA
VIA PO/ VIA SALARIA
DE CAROLIS ILARIA
CORSO TRIESTE N 90
FIORELLI GIOVANNI
CORSO ITALIA N 34
CAPPELLA LUCIANO
VIA G. BONI
ANDREI EMANUELE
VIA SARDEGNA/ VIA VENEZIA
CELLETTI MAURIZIO
VIA NOMENTANA NUOVA
PERRI FRANCESCO 2
VIA GASPARA STAMPA
ODORISIO MASSIMO
LARGO RUSSEL
CERVONE ALESSANDRO
PIAZZA ACILIA
PERUGINI LUCA SAS
PIAZZA FIUME/ CORSO ITALIA
DE ANGELIS EUGENIO
VIA SIMETO N 41/B
SPADARO LUIGI
VIA SANTA COSTANZA
VIA NOMENTANA
PRIMOLI SAS DI PEDUZ
VIA RENATO FUCINI VIA DAVANZATI
FARNETTI SNC
VIA NOMENTANA N 591/A
MA.SA SNC DI HOSSAIN
STAZIONE ROMA NORD
FOFFI SERGIO
PIAZZA VESCOVIO
MAIONE ALESSANDRO
PIAZZA ORESTE TOMASSI
EDICOLA TERESA DI TE
VIALE DI VILLA GRAZIOLI
QUARESIMA ANDREA
VIA NOMENTANA N 474
MADDALENA FRANCESCO
PIAZZA DI PORTA PIA
MAESANO PASQUALE
PIAZZA SEMPIONE
GORELLO ANDREA
VIALE SOMALIA N 98
PACINELLI PAOLO
VIALE LIEGI/ VIA CIMARO
PAGLIANI RITA
VIA NOMENTANA/ S.AGNESE
PERUGINI ANDREA SAS
PIAZZA CRATI N 31-32
PROIETTI FRANCO
VIA D. MENICHELLA N 1
MARCHETTI RITA
PIAZZALE ADRIATICO
LA BILANCIA SNC DI M
VIA L. MANCINELLI N 5
HVTP SRL
PIAZZA ARMELLINI N 11
ORLANDO CHRISTIAN
VIA NOMENTANA CORSO TRIESTE
FARINELLI GIANFRANCO
VIA ADRIANO FIORI N 25
PALUMBO ANTONIO MARI
PIAZZA BOLOGNA N 1
EDICOLA STUDER DI GI
VIA A. TORLONIA N 15
VIEZZOLI MARCO
VIA XX SETTEMBRE N 26
SCOLA GIULIO
VIA TRIPOLI N 84/B
VITELLI MAURIZIO
VIA FLAVIA N 52
BERNACCHIA SILVANA
PIAZZA ALESSANDRIA
IANNARILLI VINCENZO
VIA XX SETTEMBRE N 124
BELLINI MASSIMILIANO
VIA GARIGLIANO N 29
CHICCO BARBARA
PIAZZA DON GIOVANNI MINZONI
MONTE ROTONDO
CASSIA – OLGIATA
SEDOLA CLAUDIO
VIA CASSIA N 876
BALDONI ROMANO
LARGO SAN GODENZO N 1
DI MARCO
VIA CASSIA KM 13700
BRUGÈ RENATO
VIA CASSIA N 1275
SETTE ROBERTO
VIA VITTORIO DE SICA – OLGIATA
BORRECA SALVATORE
VIA CASSIA N 993/995
BARCA MARCO 2
VIA CASSIA KM 19400
CAMPOSEO ALFONSO
VIA DEI DUE PONTI N 190
TRASTEVERE – ISOLA TIBERINA
ANGELIERI VANDA
PIAZZA TRILUSSA
EDICOLA CREILA SRL
PIAZZA FLAVIO BIONDO
ALI MD
PIAZZA SONNINO
BONELLI ALFREDO
edicole
VIA ROMA LIBERA
FERDINANDI SNC
PIAZZA S. MARIA IN TRASTEVERE
SCANDELLARI MARCO
PIAZZA SAN COSIMATO
VALENTINI ALESSANDRO
PIAZZA MONTE SAVELLO
SANTANGELI
VIA SAN FRANCESCO RIPA
SILENZI MAURO
LARGO A. TOJA
CECCHINI LOREDANA
VIALE TRASTEVERE
TERMINI – CAVOUR
CASTRO PRETORIO
IORIO MICHELE
VIA GIOLITTI
CAPORALI SNC DI RAFFAELE
INTERNO STAZIONE TERMINI
IL QUARTIERE SRL
PIAZZA MADONNA DEI MIRACOLI
TRE CARRELL ROMA TERMINI
INTERNO STAZIONE TERMINI
ANTRILLI NICOLA DOME
PIAZZA DEI CINQUECENTO VIA GAETA
FRAZZITTA MARCELLA
VIA CAVOUR
PIAZZA DEI CINQUECENTO
GENOVESE ELIA
VIA MONTEBELLO/ VIA GOITO
NEWS TERMINI SRL
EDICOLA N 1 STAZIONE TERMINI
SIRAMA SNC
PIAZZA B. CAIROLI
NUOVA TERMINI 46 SRL
INTERNO STAZIONE TERMINI
LATO VIA GIOLITTI
RAQ SRL
VIA CAVOUR N 257
PETRONI FABIO
LARGO VILLA PERETTI
SAVIANI SANDRO
VIA S. MARTINO DELLA BATTAGLIA
D&D DI D’ARCO STEFANO
INTERNO STAZIONE TERMINI
EDICOLA FRATELLI MAFFE
INTERNO STAZIONE TERMINI
ANGI SNC
VIALE E. DE NICOLA
BAGALINO RENATO
PIAZZA INDIPENDENZA
ULISSI GIUSEPPINA
VIA CARLO ALBERTO N 2
TOURISTOP SRL
VIA DELL’OLMATA SNC
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ARRIVI INTERNO STAZIONE TERMINI
CHEF EXPRESS EMPORIO
PARTENZE INTERNO
STAZIONE TERMINI
CHEF EXPRESS EMPORIO
PARTENZE INTERNAZIONALI
INTERNO STAZIONE TERMINI
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CANCELLIERI FRANCESCO
VIA GALLIA
COLUCCI FABIO ROMEO
VIA APPIA/ VIA ENEA
FELLI GIORGIO
PIAZZA RAGUSA/ VIA TARANTO
L.M. SAS DI RAPARELL
VIA NOCERA UMBRA N 10
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PIAZZA TUSCOLO
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VENDITTI STELLA
VIA CELIMONTANA N 5
TRIONFALE – PRATI – BALDUINA
BRUNORI SANDRO
VIA POMPEO TROGO N 44
BOCCHINI FABIO
VIA COL DI LANA N 12
EDICOLA DORIA DI CAP
PRESTIGE BAR
VIA DELLE GONDOLE
PIAZZA SANTA MONICA
BAR DUCA
CORSO DUCA DI GENOVA N 124
BAR GELATERIA SISTO
PIAZZA ANCO MARZIO N 7
PASTICCERIA BAR KRAPFEN PAGLIA
PIAZZA ANCO MARZIO N 18/19
BAR STABILIMENTO
BALNEARE VENEZIA
LUNGOMARE AMERIGO VESPUCCI N 8
CENTRO SPORTIVO RESORT LE DUNE
LUNGOMARE DUILIO N 22
BAR GELATERIA NABIL
PORTO TURISTICO DI ROMA
BAR MILELLIS
VIA CAPITANO CONSALVO N 13
TODIS SUPERMERCATO
VIA CASTELPORZIANO N 294 INFERNETTO
VIA ANDREA DORIA N 8
CACCHIONE CARMELA
PIAZZA CINQUE GIORNATE
CALVANI EMILIO
LARGO MACCAGNO N 6-7
CANALI MARCO
PIAZZA MADONNA DEL CENACOLO
CECCARONI CRISTIANO
PIAZZA DEI MARTIRI DI BELFIORE
COLASANTI BENEDETTO
VIALE MAZZINI
MALETS OLHA
LUNGOTEVERE MELLINI
ZORZI FABIO
VIALE DELLE MEDAGLIE D’ORO N 4
FEDERICO CARMELINO
PIAZZA IRNERIO
FERRI MASSIMO
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MARINELLI ANTONIO
VIA DEGLI ORTI DELLA FARNESINA
LUCHETTI GIUSEPPE
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VIALE PINTURICCHIO N 8
EDICOLA MCP SNC
PIAZZA COLA DI RIENZO
MILLI DINA
PIAZZA RISORGIMENTO
NESTA MARIA RAFFAELLA
VICOLO DORIA VIA DEL PLEBISCITO
NEW MARKET SRL FORLI
PIAZZA DELLA BALDUINA
RANAGLIA MONICA
VIA BONCOMPAGNI N 12
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VIA UGO DE CAROLIS
CAPONI ENRICO
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PIAZZA CAVOUR
SANGERMANO BRUNO
VIA VALADIER
MARIANI GIORGIO
VIALE CARSO N 69
PAPIRO 2007 SRL
VIALE SILVIO PELLICO
EDISHOP SNC DI FIORE
VIALE GIULIO CESARE N 17
UDERZO GIUSEPPINA
VIA SABOTINO
I DUE LEONI 1963 SNC
PIAZZALE COLA DI RIENZO
C.R. SNC DITRI E BIG
PIAZZA GIOVINE ITALIA
SERVIZI DIFFUSIONALI
VIA ANDREA DORIA N 16/C
PORTUENSE – GIANICOLENSE
CRI&CRI SNC
VIA R. BALESTRA N 35
FRANCO LIDIA
VIA G. PAISIELLO VIA PORTUENSE
TOCCI LAURA
PIAZZA SCOTTI
MELIS FABRIZIO
VIA PORTUENSE N 2438
EDICOLA
PIAZZALE MORELLI
PRENESTINA – CASILINA
TUSCOLANA
AUTUORI ANTONIO
VIA M. VALERIO CORVO
GE.DE.M. SNC
VIA TUSCOLANA N 208
ADRIANI FABIO
PIAZZA DEI CONDOTTIERI
MARIANI TAMARA
VIALE PALMIRO TOGLIATTI 162
PONZO SIMONE
VIA EMILIO LONGONI N 2
CIRCOSTA VINCENZO
CENTRO COMMERCIALE CINECITTÀ 2
NICOLANTI PIETRO
VIA M. DE FIORI
MARANDOLA ENRICO
VIA CAMPO FARNIA N 9
CORSO FRANCIA – PARIOLI
FARNESINA – FLAMINIA
BRUGÈ RENATO
CORSO FRANCIA N 228
CAMPAGNA GIUSEPPE
PIAZZA EUCLIDE N 31
CECCHINI BEATRICE
PIAZZA FARNESE N 105
COMANDUCCI ALDO
VIA BEVAGNA
DE GREGORI ALESSANDRO
PIAZZA A. MANCINI
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CORSO FRANCIA
MAGLIANO UGO
VIALE REGINA MARGHERITA
DI GIORGIO DEBORA
PIAZZA GIUOCHI DELFICI
PANTANELLA BIANCA MARIA
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PIAZZALE PARCO
DELLA RIMEMBRANZA
FIORETTI CESARE
VIA FLAMINIA NUOVA N 2
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PIAZZA BUENOS AIRES
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ARDEATINA – MAGLIANA – PIRAMIDE
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BOCCACCINI MARGHERITA
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CHIRIACÒ ANDREA
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DE SANTIS ANDREA
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EDICOLA GIORNALI E R
PIAZZALE ASIA SNC
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VIALE BEETHOVEN N 90
MENCARONI RENATO
LARGO ESOPO ISOLA N 46
MONDINI CARLO
VIA E. BASILE
VENDITTI BIANCAMARIA
VIA DELLA MAGLIANA
ROMANO FRANCESCO
VIA MARMORATA
PALMA FRANCO
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PEDICA NAZZARENO HOL
VIA CASTELLO DELLA MAGLIANA
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VIA CORNELIO MAGNI
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AEROPORTO PARTENZE INTERNAZIONALI
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AEROPORTO PARTENZE INTERNAZIONALI
GELMAR SRL
AEROPORTO PARTENZE NAZIONALI
MACH 2 PRESS SRL
AEROPORTO PARTENZE NAZIONALI
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AEROPORTO PARTENZE NAZIONALI
DUFRY ITALIA SPA
AEROPORTO PARTENZE INTERNAZIONALI
MACH 2 PRESS SRL
AEROPORTO FIUMICINO
GELMAR SRL
AEROPORTO FIUMICINO
GELMAR 5 SRL
AEROPORTO CIAMPINO PARTENZE
GELMAR 6 SRL
AEROPORTO CIAMPINO
ARDEA – OSTIA – MARINO
TUZI ANTONIO
LARGO DELLEVITTIME DELLE FOIBE
ARDEA
BOSSETTI BRUNO
PIAZZA ANCO MARZIO – OSTIA
CESARINI FIORELLA
VIA VASCO DE GAMA N 4 – OSTIA
SO.COM.IN. SRL
VIA C. BATTISTI – MARINO
FREGENE
EDICOLA DI FERRETTI VALERIA
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EDICOLA D’ANGELANTONIO ITALIA
VIA DELLA PINETA 102
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